My heart is just for you!♥ Il continuo.

di Shebelievesinoned
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. Di nuovo qui. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. Sembrate innamorati! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. Ti amo per davvero. Perdonami.. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. Fammi capire che posso ancora fidarmi di te ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. Allyson ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. Adesso si che siamo una famiglia. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. Un brutto incubo. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. Un brutto incidente. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. Sempre il solito errore ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. Tu per lui sei solo un passatempo. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. Se la fai soffrire, con me hai chiuso ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. Di nuovo qui. ***


-Mamma guarda che bello!-
Mi svegliai così. Aprii gli occhi lentamente. Dakota indicava qualcosa fuori dal finestrino dell'aereo. Mi avvicinai un pò. Non vedevo nulla.
-Che cosa tesoro?- domandai accarezzandole i capelli ricciolini e castani.
-Le nuvole!- esclamò sorridendo.
Sorrisi a mia volta.
Ormai erano passati tre anni da quando avevo abbandonato Londra, e con essa anche tutti i ricordi legati a lei.
Avevo mantenuto però i contatti con i ragazzi, specialmente con mio fratello.  Poi era nata Dakota e da quel giorno la mia vita
è migliorata in una maniera incredibile. Mi riempie le giornate con il suoi sorrisi, e con la sua vocina dolce. Aveva già incominciato l'asilo e amavo
vedere come si divertiva con i suoi compagni. Adesso però eravamo di nuovo dirette a Londra. Dopotutto non volevo restare per sempre lontana dai ragazzi,
così avevo detto a mio fratello che sarei tornata. Era felice. Beh immaginavo. Però scommettevo anche che era curioso di vedere la bimba dal vivo, dato che
l'aveva vista solo in fotografia.
Mi sistemai. Mancava ancora mezz'ora all'atterraggio.
Cominciai a fissare mia figlia. Era identica ad Harry. Gli stessi capelli, gli stessi occhi vispi e allegri, gli stessi lineamenti.....
Per un attimo pensai a come sarebbe stato se lui avesse accettato questa bambina.
Meraviglioso. Avremmo vissuto la nostra vita, innamorati e felici... ma non era successo.
E un pò ci soffrivo. Mezz'ora dopo, l'aereo atterrò. Con i bagagli in una mano e Dakota nell'altra, raggiunsi un taxi. Il ragazzo mi aiutò a sistemarli nel bagagliaio e poi salimmo in auto.
-Dove la porta signorina?- chiese.
-Londra, cinquantunesima strada a nord.- dissi sistemando il giubottino a Dakota.
-Perfetto!- fece lui e mise in moto. Per tutto il tragitto fui in ansia. Non vedevo l'ora di riabbracciare mio fratello e il resto del gruppo.
Quando arrivammo, scesi e presi i bagagli entrai dal cacelletto di casa.
Feci un respiro profondo e suonai. Avevo chiesto io di tornare con un taxi, non volevo correre il rischio che Harry venisse a riprendermi. La porta si spalancò. Mi ritrovai Louis con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio.
-Pulce!- gridò e io gli saltai in braccio.
-Lou!- feci io.
Mi ricomposi. Vidi la faccia di Louis illuminarsi.
-Ma guarda chi abbiamo qui!- esclamò avvicinandosi a mia figlia.
Dakota sembrò un pò spaventata, ma cercai di tranquillizzarla, spiegandole che lui era lo zio Louis.
-È davvero bellissima.- sussurrò lui.
-Alexia!- sentii gridare.
Vidi Niall e Zayn corrermi incontro. Li abbracciai forte forte.
-Ragazzi! Mi siete mancati tanto!- dissi.
-Anche tu!- strillò Niall.
-Ehi Dakota ciao!- fece Zayn avvicinandosi.
-È davvero una bimba bellissima!- dichiarò Niall.
-Grazie!- esclamai.
Arrivò poi anche Liam. Mi abbracciò fortissimo quasi mi stritolò, e poi salutò la bimba.
-Ale...- no dimmi di no.
Mi voltai. Lo vidi. Oddio era bellissimo. Come sempre del resto. Quando vide Dakota le si illuminarono gli occhi. Le si avvicinò e la bambina gli sorrise. Nemmeno a dire che lo conoscesse.
Poi si girò e continuò a fissarmi. In quel momento sentii che il mio cuore cominciò ad accellerare i battiti. Lo amavo ancora.

TO BE CONTINUED....

Ciao ragazze! Come va? Visto è arrivata la seconda serie, yeeeeeeeeeeeah! Festeggiamenti iniziati.
Spero con tutto il mio cuore che questo inizio vi piaccia. Che ne pensate? Recensite mi raccomando. Un bacione enorme..
xxx

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. Sembrate innamorati! ***


Alexia

Dopo aver disfatto le valigie, sistemai i vestiti nell'armadio. Poi andai in bagno e mi feci una doccia. Indossai una felpa con dei jeasn e scesi a cercare Dakota.
Quando ero salita l'avevo lasciata sul divano con Niall, ma adesso non c'era. Controllai in cucina, niente nemmeno lì. Allora salii al piano di sopra.
Sentii una voce....
-Ma la principessa non volle arrendersi..- conoscevo quella voce.
Mi affacciai per vedere se Dakota era lì. Ovvio che si. Harry la teneva in braccio e le leggeva una storia. Poteva essere un buon padre se lo voleva.
Vidi la piccola sorridere e fargli mille domande alle quali lui rispondeva con un sorriso.
Sentii la mia guancia bagnarsi. Stavo piangendo. Non potevo restare impassibile davanti ad una scena così. Insomma loro due erano la mia famiglia, anche se
Harry si era tirato indietro davanti a questa responsabilità.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla. Mi voltai di scatto.
-Ciao Louis.- dissi. Mi sorrise.
-Dakota è bellissima.- aggiunse.
-Si.- confermai io.
-Quando pensi di dirle che il papà è Harry?- mi chiese guardandomi negli occhi.
-Non lo so.- ammisi.
-Alexia, non puoi rimandare e rimandare, prima poi bisogna affrontare gli ostacoli, devi dirglielo, comincierà a chiedertelo prima o poi.- sussurrò serio.
-Si lo so.-
Mio fratello mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Aveva ragione. Dovevo dirglielo.
Entrai nella camera. Appena Dakota mi vide, mi venne incontro.
-Mamma!- gridò.
La presi in braccio.
-Piccolina, come stai?- domandai sorridendole.
-Bene, Harry mi ha letto una favola!- disse.
-Perfetto, allora adesso scendiamo, dai.- esordii.
La lasciai e corse giù. Stavo per andare anch'io, quando Harry mi bloccò.
Mi voltai.
-Dakota è davvero una bellissima bambina.- sorrise.
-Si lo è.- risposi io.
-Anche tu lo sei..- sussurrò avvicinandosi.
Mi paralizzai. Perchè mi faceva ancora quest'effetto? Mi si avvicinò arrivò a pochi centimetri dalla mia bocca....
-Mamma?-
Mi voltai subito.
-Dakota amore, dimmi!- esclamai.
La piccola ci penso un attimo su.
-Andiamo a fare una passeggiata? Io te ed Harry?- domandò con gli occhioni da cucciola.
Per un attimo il mio cervello si scollegò. Mi voltai verso Harry. Mi sorrise.
-Ehm..- feci.
La vidi intristirsi. Odiavo vederla così.
-E va bene! Forza a vestirsi!- strillai.
Andai di la, la preparai, la coprii per bene e in poco tempo eravamo pronti.
Il sole splendeva ancora quando abbandonammo la casa.
-Perchè non vi tenete per mano?- domandò lei.
-Ma amore mio...- non riuscii a finire.
Harry prese la mia mano e un'ondata di calore mi pervase.
-Stata bene così! Sembrate innamorati!- quanto parla per avere tre anni!
Arrossii.
Ma in fondo aveva semplicemente ragione......

TO BE CONTINUED....

Ciao dolcezze! Che tenera che è dakota vero? E anche Hazza lo è, solo che doveva pensarci prima ^^
Voi che ne pensate? Vi piace come inizio? Beh, un bacio a tutti.
xxx

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. Ti amo per davvero. Perdonami.. ***


Alexia

Quando tornammo a casa, la trovammo vuota, deserta. I ragazzi erano usciti.
Salii di sopra. Lavai Dakota e le misi il pigiamino. Poi mentre lei giocava sul mio letto, scesi di sotto e andai in cucina.
Chissà dove potevano essere finiti i ragazzi. Sinceramente c'era da aspettarselo, insomma sono giovani e ovviamente vogliono divertirsi.
Presi un bicchiere, lo riempii d'acqua e bevvi tutto d'un sorso. Poi lo sciaquai, lo rimisi al suo posto e tornai in camera mia. Quando aprii la porta, vidi
Dakota beatamente addormentata. Era un angelo. Adesso che era ferma, potevo scorgere ancora meglio i suoi lineamenti. Era così uguale ad Harry. In lei vedevo
lui. Gli stessi occhioni verdi, così profondi e sinceri. Le stesse labbra, gli stessi tratti. Sentii una stretta al cuore. Mi sedetti accanto a lei. Ma perchè deve andarmi tutto male?
Insomma quando avevo confessato ad Harry ciò che provavo per lui e quando mi aveva detto che provava lo stesso, credevo che i nostri problemi fossero finiti,
che saremmo potuti essere felici per il resto della nostra vita. E invece, adesso siamo separati. Io lo amo ancora è inutile negarlo, vorrei tornare da lui, solo che sono
ancora ferita dal suo comportamento, insomma mi aveva abbandonata nel momento forse più difficile di tutta la mia vita.  Come potevo fidarmi di lui?
Però in fondo lo capivo anche: diventare padre a 18 anni, nel pieno della tua vita, così all'improvviso, non piacerebbe a nessuno. Eppure è così dolce ogni volta che è con
Dakota.....

Harry

Dakota è una bambina bellissima. E io sono un emerito idiota. Come ho potuto abbandonare Alexia così? Sono solo un codardo. Non avrei mai dovuto voltarle le spalle quando
aveva bisogno di me. Sono pentito è vero, le ho chiesto perdono, ma non posso aspettarmi che lei dimentichi tutto in così poco tempo.
Anzi a dirla tutta ho paura che non la farà mai. Io la amo, voglio tornare con lei, voglio farle capire che so di aver sbagliato, ma che senza di lei la mia vita era
un fallimento. Mi mancavano i suoi baci, i suoi occhi, il suo carattere. Mi mancava tutto di lei, perchè mi mancava lei. Lei era la persona che voglio al mio fianco e per uno
stupido errore rischio di perderla. O l'ho già persa.
Nonostante tutto di una cosa ero certo: avrei fatto di tutto pur di farmi perdonare, avrei fatto qualunque cosa pur di tornare con lei.
Ma non sapevo cosa. Lei non era il tipo di ragazza con troppe pretese. A lei bastava anche solo un gesto, una rosa, un bacio, una bella parola. E lei era felice.
Dovevo parlare con lei a tutti i costi.
Prima però, andai in bagno e mi feci una doccia. Mi asciugai, mi vestii.
"Coraggio Harry, o adesso o mai più!" mi dicevo tra me e me, mentre andavo verso la camera di Alexia.

Alexia

Dakota dormiva ancora. Così la misi sotto le coperte. L'avrei svegliata più tardi. Stavo per accendere il pc, quando bussarono alla porta.
-Si?- feci io.
La porta si aprì. Comparve Harry, con un sorriso debole.
-Ciao.- sussurrai.
-Ciao.- rispose lui.
Silenzio. Nessuno aprì bocca per un paio di minuti. Che ci faceva qui? Che cosa voleva ancora da me?
Era sempre uno splendore, gli sarei saltata al collo, ma mi sono trattenuta.
-Senti Ale, ho bisogno di parlarti.- sospirò.
Non volevo. Non volevo soffrire ancora, avevamo sistemato tutto, ognuno si sarebbe fatto la propria vita, non volevo cadere di nuovo nella sua trappola.
"Dai Alexia, lo ami, metti da parte l'orgoglio e ascolta quello che ha da dirti." diceva una vocina dentro di me.
Però il mio cervello mi diceva di non ascoltarlo, e non sapevo a chi dei due, dare retta.
-Si.- sputai fuori.
Mi si avvicinò. Il mio cuore cominciò a battere forte forte, la testa vorticava e le gambe sembravano di gomma.
Un altro passo e i nostri petti combaciarono alla perfezione. I nostri visi erano distanti di pochi centimetri.
-Ale, io ti amo, so che ho sbagliato e so di essere un coglione, non avrei mai dovuto abbandonarti. Non ti chiedo di capirmi perchè so che non c'è logica in quel che ho fatto
però almeno dammi un'altra possibilità. Io ti amo come non ho mai amato nessuna, forse non mi crederai, ma lascia che io ti possa convincere. Ciò che provo per te è
vero amore, tu per me non sei una ragazza qualunque ma sei la ragazza che voglio nella mia vita, con la quale vivere per sempre insieme. So di averti fatta soffrire e sono
pentito di questo, sono pentito di non aver accettato la bimba, adesso che è qui con noi, sento che tutto ciò che ho fatto e che ho detto è un errore, perchè io ti amo.
Davvero credimi non ti sto prendendo in giro...- si fermò un attimo. -Ti amo.- concluse.
Mi scese una lacrima. Erano delle parole meravigliose.
"Dai idiota perdonalo non vedi che è pentito?" diceva una vocina.
"Ma no non perdonarlo ti farà soffrire di nuovo!" diceva l'altra.
Non sapevo che fare.....
Però, Harry non mi diede il tempo di pensare che.....

TO BE CONTINUED......

Sciao belle<3
Ho continuato solo adesso vi chiedo scusa ma ieri ho avuto una giornata piena.
Comunque che ne dite? Vi piace? Che succederà nel prossimo capitolo secondo voi? Dai recensite su! <3
Un bacione.
xxx

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. Fammi capire che posso ancora fidarmi di te ***


Alexia
Non mi diede nemmeno il tempo di aprire bocca che....... poggiò le sue labbra sulle mie, trasportandomi in un mondo fantastico, fatto si sogni e di desideri. Era vero, anche se non volevo ammetterlo a me stessa, io volevo tornare con lui, forse non lo facevo per orgoglio o per paura di essere abbandonata di nuovo. Perchè era possibile che accadesse anche questo. Magari avrebbe incontrato una superfiga del cavolo e mi avrebbe lasciata con un sms.
"Smettila cretina, digli che lo ami, torna con lui" fece ancora quella vocina.
Aveva ragione. Abbandonai tutti i pensieri che mi frullavano per la testa, e mi lasciai trasportare da quel bacio. Harry ci stava mettendo tutto l'amore che aveva, lo sentivo. Ed io feci lo stesso. Era come se i nostri corpi si attirassero a vicenda e come se le nostre labbra, non avessero intenzione di smettere.
Per me non esisteva nessuno in quel momento. C'era solo Harry, il ragazzo che amo, Harry, il ragazzo che mi ha fatta sognare più di tutti. Harry, il ragazzo che mai e poi mai potrò dimenticare.
All'improvviso sentii una vocina...
-Mamma ma che fai?-  Mi voltai di scatto, staccandomi da Harry. Che idiota che sono stata, non ho considerato che in quella stanza c'era anche Dakota!
-Ehm...ehm... ecco io...- non trovavo le parole.
-Hai baciato Harry?- domand? sorridendo.
Ma come diavolo faceva a sapere che quello era un bacio? Ok, o adesso o mai più. Dovevo dirle tutto, che il suo papà era Harry, che noi ci amavamo, avrei sorvolato il resto.
Sentii una mano prendere la mia. Lo fissai. Con gli occhi, mi disse ciò che dovevo fare.
Sospirai. Mi sedetti accanto alla bimba.
-Allora Dakota, ? difficile parlarti di questo, tu sei ancora piccolina e, ecco io..- stavo andando in tilt. Harry si sedette li con noi.
Presi un bel respiro.
-Daki, sai...-
-Perchè lo hai baciato?- mi domandò fissandomi seria.
E adesso?
-Perchè lo amo.- risposi sorridendo e vidi gli occhi di Harry illuminarsi di colpo e poi sorridermi.
-E poi anche perchè è lui il tuo papà.- terminai.
Vidi Dakota fissarlo e poi abbracciarlo. Sentii che singhiozzava.
-Papà..- disse con voce flebile.
-Piccolina mia.- sussurrò lui dandole un bacio sulla guancia.
Dopo cinque minuti, Dakota si addormentò e così noi uscimmo. Mi si mise davanti. 
-Mi perdoni?- chiese.
Ero indecisa, io lo amavo ma non volevo che la cosa si ripetesse.
-Harry..- sospirai.
-Dai Alexia ti ho detto che ti amo per davvero!- piagnucolò lui.
-Che fai? Piangi?- lo punzecchiai.
-Io non piango!- esclamò facendomi il solletico.
-Hahahaha no smettila Harry perpiacere!- gridai ridendo.
Si fermò. Avevamo tutti e due il respiro affannato. Poggiò la sua fronte contro la mia e le nostre labbra continuavano a sfiorarsi come se avessero paura di venire
a contatto l'una con l'altra.
-Mi perdoni?- chiese per la millesima volta.
-Ho bisogno di fidarmi di te Hazza.- dissi.
-Puoi fidarti.- fece lui serio.
-Non ne sono del tutto convinta. Dammi la prova che mi posso fidare, fammi capire che posso contare ancora su di te.- sussurrai.
-Te lo farò capire.- disse stampandomi un bacio.
Poi se ne tornò in camera.
Meno male. Ancora un pò che mi rimaneva vicino, andavo in tilt.
Quando tornai in camera mia cominciai a saltare di gioia, stando attenta a non svegliare Dakota.

Harry

Appena entrai in camera, mi buttai sul letto. Non ci potevo credere. Avevo ancora una possibilità con Alexia
la possibiltà di costruire con lei e con Dakota una famiglia.
Devo confessarlo, quando Dakota mi ha chiamato papà, ho avvertito i battiti del mio cuore aumentare.
Non sapevo quanto fosse bello essere chiamato con quella parola
perchè fino a quel momento nessuno l'aveva usata con me. Mi sentivo uno stupido per aver abbandonato
Alexia e quella creatura innocente. Ma ero pronto a rimediare.
E questa volta, non avrei perso l'opportunità di riunire la mia famiglia.

Alexia

Guardai l'orologio: erano le sette e mezza. Era quasi ora di cena. Senza fare rumore, mi alzai dalla sedia, diedi un bacio a Dakota
che ancora dormiva e scesi al piano di sotto. I ragazzi non erano ancora ritornati. Decisi di chiamare Louis.
Dopo cinque squilli, rispose.
-Pronto?-
-Pronto Lou.- esclamai io.
-Alexia, è successo qualcosa?- domandò.
-No tranquillo, volevo solo sapere dove eravate finiti.- sorrisi.
-Eh? Ah, si...no stiamo tornando a casa adesso, un bacio.- e riattaccò.
Così incominciai a preparare la cena.
Infornai le lasagne, e mi sedetti sul divano ad aspettare che cuocessero.

"No devi perdonarmi Jack, è stato un'incidente!" esclamò Viola.
Quel film mi aveva colpito particolarmente e così lo avevo visto quasi tutto.
Mancava poco alla scena finale.... quando suonò il campanello.
Andai ad aprire.
Mi apparve una ragazza davvero bellissima, castana, con degli occhioni azzurri, carnagione chiara e un sorriso smagliante.
-Buonasera.- feci io. -Desidera?-
-Cercavo Harry!- esclamò sfoggiando un sorriso meraviglioso.
Non volevo pormi questa domanda, che però mi sorse spontanea: che cosa voleva questa qui da Harry?

TO BE CONTINUED......

Ciao bellezze! Come state? Ho accontentato le vostre aspettative? Spero di si. Forse l'arrivo di questa dama misteriosa (?), non era proprio nei vostri pensieri, ma dovevo
dare una svolta a questa storia, e questo mi è sembrato il modo migliore per farlo. L'idea mi è venuta su proprio mentre scrivevo, spero vi sia piaciuta e che vi abbia
incuriosite. Voglio ringraziare in modo particolare:
Dolphin girl
Silvia_Vitrano
directioner_bea
Dreamer_1D
Styles Star
Grazie davvero ragazze siete miticissime, e questo capitolo lo dedico a voi=)
V.V.B...
Un bacio a tutte le Directioner
xxx

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. Allyson ***


Alexia

Che diavolo voleva quella ragazza da Harry?
-Scusa ma tu chi sei?- chiesi, sforzandomi di essere gentile.
-Mi chiamo Allyson...e io...sono un'amica di Hazza!- esclamò sorridendo.
Che dovevo fare? Sbatterle la porta in faccia, oppure farla entrare e ucciderla?
"Andiamo Alexia, è solo un'amica, non essere così cattiva!" vocina stai zitta.
-Prego entra pure!- feci io. -Adesso vado a chiamare Harry!- esclamai salendo le scale.
Lo ammetto, ero gelosa. Però non la conoscevo neppure, come facevo a giudicare una persona così, su due piedi?
Bussai alla porta della sua camera.
-Si?- disse lui.
-Harry posso entrare?- domandai sbuffando.
-Vieni.-
Entrai. Lo vidi seduto sul letto con un libro in mano.
-Ehm.. c'è una ragazza di sotto. Dice di chiamarsi Allyson, e che è una tua grande amica!- dissi cercando di rimanere calma.
-Allyson?- domandò, mentre la bocca gli si spalancava e gli occhi gli si illuminavano.
Come un razzo scese di sotto, lasciandomi sola in quella camera. Anche se non aveva fatto nulla di male, mi sentivo in un certo senso
abbandonata. Ma perchè poi? Che cosa avrà mai fatto di male? Ero proprio da ricovero!
Andai in camera mia, e trovai Dakota che guardava un libro.
-Ehi cucciola, sei sveglia?- chiesi, andandole vicino.
-Si, mamma ho fame!- si lamentò lei.
Di colpo il cuore mi si bloccò.
-Le lasagne!- gridai precipitandomi in cucina.
Non degnai di uno sguardo né Harry né quella tipa e spensi i fornelli.
Tirai fuori le lasagne appena in tempo. Le poggiai sopra il fornello spento. Tirai un sospiro di sollievo. Per fortuna non si erano bruciate, altrimenti che cosa
avrebbero mangiato i ragazzi?
-Mamma, ho fame!- Dakota era in cucina.
-Eh? Si lo so tesoro, aspettiamo che lo zio Louis torni e poi mangiamo!- esclamai abbracciandola.
-Va bene...- sussurrò.
L'aiutai a sedersi su una sedia, le diedi dei pennarelli e alcuni fogli per distrarla. Era l'unica cosa che la faceva stare buona. Magari da grande sarebbe
diventata un'artista.
In soggiorno sentivo Harry e Allyson ridere come matti. La gelosia diventò di nuovo padrona di me. Ma di che mi preoccupavo? Harry aveva detto che mi
amava, che voleva stare con me, perchè mai mi facevo tutte queste pippe mentali?

Harry

Non ci potevo credere... Allyson la mia amica d'infanzia era qui? Ero felicissimo. Ci eravamo lasciati, quando io ero partito, e da quel momento ci
eravamo sentiti solo via facebook. Era bellissima, proprio come la ricordavo da piccola. Avevamo pochi mesi di differenza. Era mia coetanea, eppure dimostrava meno anni
di quanti in realtà non ne avesse. Mi ricordavo che quando eravamo alle elementari, giocavamo sempre insieme, ci divertivamo un mondo in un certo senso lei
era la mia migliore amica, l'unica ragazza che mi fosse accanto perchè mi voleva bene davvero. Ed è stata anche la prima ragazza per cui mi sono preso una cotta in quarta
elementare. Poi in quinta le ho confessato i miei sentimenti, però lei non provava ciò che provavo io. Eppure continuavo ad amarla, incondizionatamente. Poi in seconda media ci
siamo messi insieme e la nostra "storia" è andata avanti fino in terza Liceo. Alla fine, per varie incomprensioni, abbiamo deciso di comune accordo, che era meglio chiuedere
e tornare ad essere amici come un tempo. E devo dire che ci siamo riusciti alla grande, anche se io in parte provavo ancora amore per lei, insomma era stata la mia prima ragazza. La nostra amicizia continuava benissimo, fino a quando in quarta Liceo, mi sono trasferito e da allora non l'ho più vista.
-Sono felice di averti rivista.- dissi sorridendole.
-Anch'io Mr. Styles!- esclamò lei ridendo.
Amavo la sua risata. Era una delle cosa che mi avevano fatto innamorare di lei.
-Allora, che cosa ti ha portata a Londra?- domandai.
-Lo studio, ho deciso di passare un pò di tempo qui, stavo giusto andando a prenotare in Hotel, ma ho deciso di venire a trovarti prima!- gridò lei.
-Oh grazie, ma perchè un Hotel scusa? Puoi fermarti qui, quanto vuoi, davvero non è un problema!- disse lui.
-Ma non vorrei disturbare...- fece lei incerta.
Stavo per ribattere, quando suonarono alla porta.
-Scusami un istante...- dissi alzandomi.
Quando aprii, mi trovai davanti i ragazzi.
-Era ora! Ma dove vi eravate cacciati?- domandai ridendo sotto i baffi.
-In giro!- esordì Louis.
-Senti amico devo parlarti!- dissi trascinandolo per un braccio verso Allyson.
-Louis, questa è Allyson, Allyson questo è Louis, uno dei miei amici più cari. Louis lei è una mia amica delle elementari.- dichiarai.
Si strinsero la mano.
-Piacere!- dissero all'unisono.
-Ecco vedi Allyson è a Londra per studiare ed io pensavo che poteva fermarsi qui per un pò di tempo, sempre se a te e agli altri va bene!- dissi girandomi verso i ragazzi
che erano rimasti impalati sulla porta. Niall, aveva un'espressione stranissima, tra una tigre che ha avvistato un'antilope e un gatto che si sta pregustando un topo.
-Per me va bene.- disse Louis. -Ragazzi?-
-Per me è ok!- gridò Niall.
-Anche per me.- fecero Zayn e Liam in coro.
-Ok è deciso, rimani qui! Vieni che ti faccio vedere la camera degli ospiti!- disse Louis.
-Grazie mille!- sorrise lei.
-Ma di nulla.- continuò Louis.
Poi salirono di sopra.

Alexia

Andai in soggiorno. Niall era imbambolato come una statua, mentre i ragazzi cercavano di svegliarlo (?)
-Vi sembra l'ora per rincasare?- dissi in tono serio sforzandomi di non dare a vedere che stavo ridendo.
Mi salutarono con un bacio sulla guancia.
-Ma che diavolo gli prende?- dissi indicando il biondino.
-Sai quella ragazza Allyson?- domandò Zayn.
Gelosia scatenati.
-Si.- feci.
-Beh, Niall ne è rimasto affascinato. Ah, la ragazza si fermerà qui per un pò di tempo!- continuò Zayn tranquillo.
Per poco non mi venne un infarto.
-Che cosa hai detto?- domandai seria.
-Ho detto che Allyson si fermerà qui per un pò di tempo, sai è a Londra per studio.-
Senza rispondere, mi precipitai di sopra.
-Louis!- chiamai.
-Pulce sono qui!-
Entrai nella camera degli ospiti. Louis era con Allyson, probabilmente le stava mostrando la "sua" camera.
Appena mi vide, mio fratello sorrise.
-Ale, immagino vi siate già conosciute!- esclamò.
Mi avvicinai.
-In un certo senso si!- disse Allyson.
-Bene, Allyson, lei è Alexia, mia sorella!- disse, prenendomi la mano e portandola vicino a quella della tipa.
Ce la stringemmo. Allyson continuava a fissarmi sorridendo. Ricambiai. Dovevo essere un pò gentile.
-Sentite, io ho preparato le lasagne e...- non riuscii a finire.
-Mamma!- Dakota mi saltò addosso.
La presi al volo e le scompigliai i capelli.
-Allyson, questa è mia nipote Dakota!- fece Louis sorridendo.
La tipa si avvicinò a mia figlia con una faccia allegra.
-Ciao piccola!- eclamò lei.
-Stavo dicendo, io ho preparato le lasagne, dite che è ora di cenare?- domandai rivolgendo di sottecchi un'espressione truce alla nuova arrivata.
Scendemmo di sotto. Trovammo gli altri già seduti intorno al tavolo, che stranamente era apparecchiato.
-Allyson, dove hai le valigie?- domandò Harry. Ma che premuroso! Da diabete.
-Sono nella mia macchina, qui fuori!- esclamò lei, uscendo, seguita a ruota da lui.
Intanto io andai in cucina. Misi Dakota sulla sedia, le diedi le lasagne e lei incominciò a mangiare. Riempii a ruota i piatti dei ragazzi e quello di Allyson.
Quando rientrarono, salirono a depositare i bagagli. Dopo poco scesero e così potemmo incominciare a mangiare.
Mi fecero i complimenti per la mia dote culinaria (?).
Mentre lavavo i piatti, i ragazzi erano di la con la nuova tizia, mentre Dakota era in cucina con me, che colorava.
Non capivo il motivo di tanta gelosia. Andiamo, era solo un'amica, da quello che avevo dedotto. Era inutile essere gelose di un'amica. Mi ero ripromessa che non
avrei più tribolato per Harry, e volevo mantenere questa promessa.
Sentii la porta della cucina aprirsi.
-Ciao.-
Mi voltai. Che voleva lei?
-Ciao, hai bisogno di qualcosa?- domandai, finendo di risciaquare l'ultimo bicchiere.
Poi mi sedetti. Fece lo stesso lei.
-No, volevo solo parlarti, insomma voglio conoscerti meglio, mi sembri una ragazza molto simpatica!- esclamò.
-Grazie.- sussurrai.
-È proprio una bimba bellissima, sai!- esclamò facendomi l'occhiolino e indicando la piccola che disegnava e colorava senza sosta.
-Si è un amore.- feci io.
-Se non sono troppo indiscreta... posso sapere chi è il padre?- chiese arrossendo.
-Harry.- risposi indifferente.
SI bloccò di colpo. Il sorriso le svanì dal volto, lasciando posto ad un'espressione sorpresa e sconcertata.
-Harry ha avuto una figlia? Così giovane? Ma come?- domandò.
Cominciavo a non sopportarla.
-A 18 anni.... è successo per caso.- continuai, ma avrei preferito spaccarle quel faccino angelico che si ritrova.
Mi alzai. Presi la piccola per mano e la portai con me sul divano. Mi sedetti tra Louis e Zayn con la piccola in braccio.
-Allora, come ti sembra Allyson?- domandò Louis.
-Indefinibile...- sospirai.
Non disse altro. Restammo per un pò a vedere la TV. Dopo un pò, controllai l'orologio: le undici e mezza. Dakota dormiva, così la portai di sopra.
La misi nel suo lettino, sotto le coperte, le diedi un bacio, e poi uscii di nuovo dalla camera. Mi ritrovai Hazza davanti.
-Spero per te che non sia un problema se Allyson rimane qui.- sussurrò.
-No, non lo è, però prima di prendere una qualunque decisione dovreste interpellare anche me, visto che vivo con voi...- dissi allontandomi. -Ah un'altra cosa..- dissi bloccandomi.
-Di alla tua amica di non farsi i cavoli degli altri, odio gli impiccioni!-
Scesi le scale. Ma che mi prendeva? Perchè ero così acida? Dopotutto non era successo nulla! Stavo impazzendo di nuovo!
"Alexia rilassati!" mi dicevo tra me e me.
-Ale, va tutto bene?- domandò mio fratello venendomi vicino.
-Si tutto apposto.- sorrisi debolmente.
Anche se in realtà era tutto il contrario. Dopo aver sistemato tutto, andai di nuovo in camera mia, mi feci una doccia veloce, mi misi il pigiama e sotto le coperte.
Mi addormentai in un batter d'occhi per la stanchezza.

TO BE CONTINUED......

Ciao belle! Avete visto che colpo di scena? Insomma non capita tutti i giorni di ritrovarsi in pochi minuti un'estranea dentro casa. E mi sembra che Ale non l'abbia presa poi tanto
bene! Che cosa succederà con Hazza? Lo scoprirete leggendo il prossimo capitolo! Baci.
ps ovviamente se volete recensire siete le benvenute!
xxx

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. Adesso si che siamo una famiglia. ***


Alexia
-Ale, io, Niall, Zayn e Liam usciamo con Dakota. Allyson è uscita, vuoi venire con noi?- domandò Louis.<br />

-No, andate pure!- risposi sorridendo.
Erano passati tre giorni da quando Allyson si era trasferita da noi. E dire che non la sopportavo era dire poco: innanzitutto stava appiccicata ad
Harry in una maniera impressionante e cosa peggiore, lui non faceva nulla per prendere le distanze. Lo ammetto, ero gelosa, qualche problema?
Dopotutto lo amavo ed  un sentimento puramente normale quando ami qualcuno. Beh, almeno per un pò non l'avrei vista. Ma avrei preferito cacciarla
di casa.
All'improvviso, mi sentii prendere per i fianchi e due mani caldissime, mi strinsero.
Dopo un pò sentii il SUO fiato sul mio collo. Avvampai.
-Harry....- feci.
-Avevi detto che devo dimostrarti che puoi fidarti di me giusto?- domandò
Non mi mossi.
-Bene, te ne darò la prova.- sussurrò al mio orecchio, provocandomi un brivido glaciale.
Cominciò a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio. Non resistetti più. Mi girai.
Cominciammo a baciarci con foga, sempre di più. Ci stava mettendo tutta la passione che aveva e questo lo sentivo. Feci lo stesso anche io.
Perchè ero stata così orgogliosa? Era evidente che lui era davvero pentito e che non diceva tutte quelle cose tanto per dire. Io lo amavo, quando mi stava
vicino avvertivo le farfalle nello stomaco, che con le loro ali mi provocavano solletichii piacevoli. E quando mi baciava, le farfalle erano sommerse da oceani e tempeste
che si rivoltavano dentro di me. Se non è amore questo..
Mi prese in braccio e mi sdraiò sul divano. Si mise sopra di me e mi tolse i pantaloni del pigiama. In poco tempo mi tolse anche la maglietta e il reggiseno.
Cominciò a baciarmi con ancora più passione, mentre io gli toglievo i pantaloncini e i boxer.
Dopo aver messo il preservativo, entrò dentro di me, provocandomi una tempesta di farfalle non solo nello stomaco, ma in ogni angolo del mio corpo.
Si fermò un attimo. Avevamo tutti e due il respiro affannato.
-Ale, io ti amo, forse non mi crederai ma ti amo, voglio vivere il resto della mia vita con te perchè senza te io non sono nessuno.- continuò mentre mi baciava.
"Idiota, metti da parte l'orgoglio, non vedi che è pentito? Ti ama stupida!
Si lo so vocina, hai ragione.
-Anch'io ti amo.- dissi semplicemente. Lo vidi sorridere.
-Quindi vuol dire che posso considerarti di nuovo "Mrs. Styles"?- fece sorridente.
-Mmmm..... si.-
I suoi occhi si illuminarono. Quella, fu la volta più bella di tutta la mia esistenza, fatta con più amore di ogni altra volta, perchè avevo ritrovato il ragazzo della
mia vita, che per il mio stupido carattere, rischiavo di perdere.
Alla fine, si mise accanto a me.
-Ti amo.- sussurrò
-Anch'io Styles.- dissi.
E mi addormentai tra le sue braccia.

Harry
Mi svegliai e aprii di colpo gli occhi. Avevo la vista offuscata, e mi ci volle un pò ,per tornare a vedere tutto chiaro e limpido.
Mi voltai. Alexia era lì, tra le mie braccia, dormiva con un sorriso stampato in faccia. Finalmente ci eravamo ritrovati, finalmente stavamo di nuovo insieme.
E questa volta non l'avrei fatta soffrire. Era una promessa.
Era sempre bellissima. Non scorgevo nemmeno un'imperfezione in lei. Sembrava un angelo. Era un pò rompi scatole, ma la amavo anche per questo.
Guardai l'ora sul grande orologio del soggiorno: le undici e mezza.
Oddio ma quanto avevamo dormito? Forse era meglio che andassi a farmi una doccia. Cercando di non svegliarla, mi scoprii e mi mossi lentamente sul divano.
Però nemmeno a farlo apposta, aprì gli occhi. Troppo tardi.
-Ciao Hazza.- fece sorridendo.
-Ciao Alex.- esclamai io. Sapevo che odiava essere chiamata così
-Non chiamarmi Alex!- gridò.
Non feci in tempo a replicare, che mi si avvicinò e mi travolse con le sue labbra.
Sentimmo un rumore provenire dalla porta. Lei scattò subito.
Dall'uscio entrò Louis, che rimase a fissarci con una faccia sconvolta. Lo seguirono a ruota Liam e Zayn, mentre sentivo che dicevano a Niall di tenere Dakota fuori.
E adesso?

Alexia
Mi coprii fino alla testa con il lenzuolo per la vergogna.
Louis non disse nulla se ne andò di sopra.
Gli altri rimasero li come dei deficienti.
-Che avete da guardare?- domandai, facendo sbucare la testa.
Non risposero.
-Giratevi che devo vestirmi!- esclamai.
Se ne andarono in cucina. Come un fulmine, mi rimisi i pantaloni e la maglietta, mentre Harry faceva lo stesso. Poi, andai di sopra a cercare mio fratello.
-Louis?- chiamai.
Non mi rispose. Era incazzato. C'era da aspettarselo.
Lo cercai in tutte le camere, e lo trovai nella sua. Era disteso sul letto e fissava il soffitto.
-Louis,posso parlarti?- domandai.
Mi fissò e mi fece spazio sul letto. Mi distesi accanto a lui.
-Senti, lo so che tu non ci crederai o che hai paura per me, ma Harry è pentito davvero per ciò che mi ha fatto, non sta fingendo. Louis noi ci amiamo è stato solo
un errore il suo, ma l'ho perdonato perchè sento che mi ama, e che non vuole perdermi.- dissi calma.
Sospirò. Lo faceva ogni volta che era nervoso.
-Non voglio intromettermi nella tua vita e lo sai Ale, ma ti dico di stare attenta.- continuò.
-Louis,è pentito e dispiaciuto, lo capisco.- continuai.
-Ok io ti credo, ma alla prima cavolata che combina, gli rovino la faccia!- esclamò
Lo abbracciai. -Grazie!- sussurrai.
Poi corsi di sotto. Dakota mi venne incontro gridando.
-Ciao Dakota!- esclamai abbracciandola.
La presi per mano e ci sedemmo sul divano a vedere un DVD, Cenerentola.
Mi ricordavo benissimo tutto i particolari di quella storia, era sempre stata la mia preferita.
Sentii una mano sulla mia spalla. Mi voltai. Harry, mi stampò un bacio veloce sulla guancia.
-Ciao che ci fai qui?- domandai sorridendo.
-Siamo una famiglia no?- domandò sottovoce indicando me e Dakota.
Annuii. Finalmente eravamo una famiglia felice.

TO BE CONTINUED......

Ciao ragazze! Questo capitolo era incentrato solamente su Hazza e su Alexia. Vi piace? Io li adoro come coppia*Q*
*occhionidolci*
Scusatemi se ieri non ho aggiornato, ma non ho trovato il tempo. Comunque l'importante e che io abbia aggiornato no? Ahahaah lo spero=)
Ringraziamenti:

dolphin girl
stylesSta
Dreamer_1D
Silvia_Vitrano
directioner_bea

Ragazze siete mitiche, vi voglio taaanto bene
Grazie anche alle 87 persone che hanno letto la mia storia siete fantastici.
Se vi va recensite. Un bacio da Maya.
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Capitolo 7
*** Capitolo 7. Un brutto incubo. ***


Alexia

Quel giorno stesso, dopo aver visto Cenerentola con Dakota, mentre lei era con i ragazzi, io ed Harry siamo usciti, abbiamo fatto una lunghissima passeggiata
ed è stato uno dei momenti più belli di tutta la mia vita. In quel frangente mi sono sentita la ragazza più fortunata del mondo, a stare con un ragazzo così dolce
e buono, non mi sembrava vero...
"Sto sognando?" mi domandavo tra me e me, ma poi Harry mi baciava, mi stringeva a se e capivo che era tutto, tranne che il frutto della mia fantasia.
Facemmo un giretto sul lungomare, andammo a mangiare qualcosa in un pub, poi tornammo a casa. Era precisamente l'una quando tornammo. Quando entrammo, sentimmo delle voci provenire dalla cucina, segno che erano tutti di là.
-Credi che tuo fratello se la sia presa tanto?- domandò Harry.
-No, più che arrabbiato è preoccupato.- dissi.
Annuì e si tolse la giacca. Entrai in cucina.
-Ciao!- salutai.
Mi accorsi solo dopo che insieme ai quattro, c'era anche Allyson.
-Ciao Ale!- fecero.
-Dov'è Dakota?- domandai sentendomi già il cuore in gola. Ogni volta che non la vedevo, era come se il mondo mi crollasse addosso, anche se magari stava benissimo.
Videro che ero un pò in ansia anche perchè avevo il respiro affannato.
-Tranquilla è di sopra che dorme!- mi sorrise Zayn.
Tirai un sospiro di sollievo. Mi sedetti sulle gambe di Louis. Per un attimo avevo davvero temuto il peggio.
"Ti preoccupi troppo!"
Si lo so vocina, sono troppo apprensiva è solo che Dakota è la cosa più importante che io abbia, insomma il bene che vuoi ad un figlio non è paragonabile a nessun legame.
Rimanemmo un pò in cucina a mangiucchiare qualche stuzzichino. Inutile dire che all'ora di pranzo nessuno aveva fame. Così i ragazzi con Allyson andarono sul divano, mentre
io salii in camera a vedere di Dakota.
Appena aprii la porta della mia camera, però, sia il mio che il suo lettino erano vuoti. Sentii un nodo alla gola intrecciarsi sempre di più. Volevo gridare, ma avrei spaventato tutti.
Corsi per tutte le camere e alla fine, la trovai. La scena che si presentò ai miei occhi mi fece piangere.
Dakota dormiva ed Harry dormiva accanto a lei. Quanto erano belli, l'una la fotocopia dell'altro. Cominciai a piangere in silenzio. Possibile che di punto in bianco, la mia vita si fosse
aggiustata? Così, come per magia? Rimasi ancora un pò a fissarli, poi tornai in camera mia. Presi un accappatoio e andai in bagno a farmi una doccia. Lavai anche i capelli con molta cura, come era mio solito fare, e poi, dopo aver indossato l'accappatoio, tornai in camera. Mi asciugai e mi infilai velocemente un paio di pantaloni moribi e caldissimi ed una maglia a maniche lunghe. Mi asciugai i capelli, e dopo me li pettinai, per metterli apposto.

Harry

-Papà, svegliati!- sentivo una vocina in lontananza, ma non avevo voglia di aprire gli occhi.
-Papà dai svegliati!- a mano a mano sentivo sempre meglio la vocina, ma non era una vocina felice e allegra, era una vocina angosciata e rotta dal pianto.
Scattai su come una molla. Dakota era in un mare di lacrime.
-Amore che ti succede?- domandai prendendola in braccio e accarezzandole il visino bagnato.
Continuava a piangere, disperatamente come se l'avessero picchiata a sangue.
-Dakota che ti succede?- domandai. Stavo andando in panico anch'io.
-Ho fatto un sogno bruttissimo!- esclamò aumentando a piangere.
L'abbracciai forte forte.
Continuava a piangere, sempre più forte. In poco mi stordì.
-Shhhh... amore tranquilla ci sono qui io!- sussurrai.
Odiavo vederla piangere. Era capitato anche a me da piccolo di fare degli incubi tremendi e di piangere. Però poi con l'abbraccio della mamma passava tutto. Anche con
quello del papà.
Quando si fu calmata un pò, dopo essermi infilato dei pantaloni più pesanti, la portai in cucina. C'erano anche Louis e Zayn.
-Tieni.- dissi porgendole un bicchiere d'acqua.
Bevve un pò.
-Va meglio?- domandai.
Annuì.
-Harry tutto apposto?- fece Zayn.
-No, ha avuto un incubo e ha incominciato a piangere.- dissi.
Louis la prese in braccio e la coccolò, la fece giocare, scherzarono e mi sentii meglio.
Tornai in camera mia. Trovai Alexia sul mio letto. Appena entrai mi sorrise e mi venne vicino.
-Ciao! Dov'eri?- mi domandò stupita.
-Ero di sotto con Dakota...Sai ha avuto un incubo e ha iniziato a piangere.- la vidi sbiancare.
-Vado a vedere.- disse, ma la bloccai.
-No aspetta! Sta bene, non devi agitarti per ogni cosa, succede a tutti di fare degli incubi no?- domandai sorridendo. Era così dolce, che mi faceva tenerezza.
Annuì.
Ci sdraiammo sul mio letto, abbracciati e parlammo un pò.
Le nostre chiacchiere furono interrotte da Dakota che fece la sua comparsa, con un faccino arrossato.
-Amore!- esclamò Alexia abbracciandola. Si vedeva che era preoccupata. Era normale per una madre, ma lei era sempre in pensiero per qualunque cosa
e questo era esagerato.
-Mamma usciamo?- domandò lei fissando anche me.
Ale mi fissò. Io la fissai.
-Adesso però non mi sembra il caso, magari stasera! Così andiamo anche a mangiare qualcosa fuori ok?- fece lei.
-Ok, viene anche papà?- domandò sorridendo.
-Certo piccola viene anche lui.- sussurrò.

Qualche ora dopo......

Alexia

Erano le sei. Il sole già non c'era più, tuttavia uscimmo lo stesso. Lo avevamo promesso a Dakota. Appena ci fummo preparati, avvisammo gli altri che non saremmo rimasti a cena
e ci avviammo verso il centro della città.
-Dove andiamo?- domandai.
-Al parco!- esclamò Dakota di rimando. Così con Dakota in una mano ed Harry nell'altra, attraversai la strada.


TO BE CONTINUED.....

Ciao! Ok, ditemi pure che questo capitolo fa schifo, che è corto, che è orrendo, che non si può leggere per quanto è brutto..... Ma vi chiedo solo di leggerlo, perchè
questo è un capitolo di passaggio. Ciò che succederà dopo sconvolgerà le vite di tutti, sarà qualcosa di..... non posso dirvelo. Dai seguitemi perchè il prossimo capitolo
avrà un sacco di colpi di scena. Un bacio.
xxx

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. Un brutto incidente. ***


Harry
-Papà io vado sullo scivolo con la mamam!- esclamò Dakota ridendo.
-Ok attenta però!- gridai di rimando.
Era mezz'ora che la piccola non faceva altro che correre dall'altalena allo scivolo, dallo scivolo all'altalena, seguita da Alexia, che non aveva più fiato.
La scena era mezza comica, però per non sembrare troppo "cattivo", mi trattenni anche se stavo per scoppiare.
Dopo un pò, vidi arrivare Ale tutta trafelata.
-Ahaha già stanca?- domandai ironico.
Mi rivolse un'occhiata poco carina, ma in fondo io scherzavo.
-Dai scherzo.- sorrisi e mi avvicinai a lei. Ci scambiammo un bacio profondo e pieno di significati.
-Ancora un pò che resto qui ed esco pazza!- sentenziò provocando la mia risata.
-E dai per una volta che usciamo sorridi Ale.- esclamai ridendo.
Si avvicinò di nuovo e mi scambiò un bacio, non veloce come l'altro, ma lunghissimo e bellissimo.
Con la coda dell'occhio vedevo che alcune nonnine ci fissavano con la bocca spalancata come se fossimo degli alieni.
È vitato baciarsi per caso? A me non sembra. Non c'è nessun cartello che lo vieta.
Appena Dakota arrivò ci staccammo.
-Sono stufa!- si lamentò.
-Ma se ti stavi divertendo?- domandai alquanto stupito.
Non ebbi risposta.
-Ok andiamo dai!- sospirai.
Appena uscimmo dal parco però non sapevo da che parte andare.
-Che si fa Ale?- domandai.

Alexia

-Potremmo andare a vedere se troviamo qualche vestitino carino!- i miei occhi si illuminarono.
Ok, sarò anche stata una mamma, ma ero giovane e non resistevo davanti ad una vetrina.
Dakota non disse nulla, Harry accennò un "sì" con la testa.
-Alloraa?- strillai facendoli saltare. -Se vi va andiamo a mangiare!-
Dalle loro espressioni capii che avrebbero preferito quello.
Ciò che successe dopo, avvenne tutto in fretta: mi cadde il telefonino dalla tasca dei jeans, e lanciai un urlo impressionante. Mi abbassai per raccoglierlo, ma mi si piegarono le ginocchia per quanto non fossi abituata a portare i tacchi. Harry mi tenne su.
Quando mi alzai non vidi più Dakota.
-Dov'è Dakota?- domandai in preda al panico.
Harry si guardò intorno. La vidi in mezzo alla strada, proprio quando arrivava a tutta velocità una macchina. Gridai, andai verso di lei, ma fu tardi. Arrivai tardi. Maledettamente
tardi. Il cuore mi si bloccò nel petto di colpo, gli occhi mi si riempirono di lacrime mentre toccavo il suo corpicino senza sensi. Presi il cellulare e digitai con le mani tremanti il numero dell'ambulanza. Avevo la mano che mi tremava, ma resistetti.
Quando mi risposero cominciai a parlare, con la voce tremante, gli diedi tutte le indicazioni possibili e in un attimo arrivò lì. La caricarono su, salimmo anche io ed Harry. Per tutto il
tragitto non feci altro che piangere e piangere, pregare perchè si salvasse e accarezzarle il visino, freddo e spento. Non era la mia piccola. Quella non era Dakota. Lei sorrideva sempre, rideva, giocava, amava la vita.
Harry continuava ad abbracciarmi, lo sentivo piangere disperatamente, ma non capivo le sue parole. Era come se fossi in una bolla di sapone, all'interno della quale le parole apparivano lontane e poco chiare. Mi sentivo così.
Quando arrivammo all'ospedale, la seguii finchè potevo continuando a piangere, poi un ragazzo, sulla trentina d'anni mi bloccò.
-Scusi signorina, non può entrare!- disse dirigendosi verso una camera.
In quel momento credetti di morire. Cominciai a piangere non mi interessava se qualcuno sentisse o no, volevo solo indietro mia figlia sana e salva.
Harry mi abbracciò di nuovo -Vedrai che andrà tutto bene!- sussurrò, piangendo.
Non risposi, avevo perso la capacità di parlare e di ragionare, il mio cervello non era più connesso pensavo solo al quel tragico momento, non avevo altro per la testa.
Sentii la voce di Harry in lontananza. Era al cellulare. Pochi minuti dopo, vidi Louis, Zayn, Liam e Niall, arrivare come dei fulmini.
-Ale che è successo?- mi domandò Louis trafelato.
Non riuscii ad aprire bocca. Ciò che provavo in quel momento non si può spiegare.
Mi buttai tra le sue braccia e piansi, piansi tanto.
-Dakota ha avuto un incindente.- sussurrò Harry con la voce spezzata dal dolore.
In quel momento vidi solo lacrime, sul volto di tutti. Chi come Zayn, molto orgoglioso, che cercava di trattenersi, chi come Niall, semplicemente come era fatto, che
piangeva come un bambino, chi come Louis, che per il dolore, non riusciva neppure a piangere. Mi sentivo uno straccio, come era successo?
Poco dopo vidi arrivare un dottore, ma non avevo nemmeno la forza di alzarmi, le gambe mi tremavano, le mani anche, la testa girava vorticosamente, il cuore era a pezzi, gli occhi arrossati.
Andò Harry da lui e tornò con una faccia peggio di prima.
-Dice che è gravissima e che...- non continuò.
Scoppiai a piangere, adesso più forte, come il mio dolore.
Non riuscivo a fermarmi. Non potevo.
-Ale..- Louis mi venne vicino.
Lo fissai. Le lacrime mi offuscavano la vista.
-Andrà tutto bene piccola, vedrai che Dakota se la caverà!- sussurrò abbracciandomi forte.
Mi strinsi a lui piangendo ancora, bagnandoli la felpa, ma a nessuno dei due importava.
Passammo due ore tutti lì, all'ospedale, senza avere nessuna notizia, stando sempre peggio.
Io non facevo che piangere da quando eravamo arrivati all'ospedale e da allora non avevo aperto bocca. Non ero più io: non parlavo, non ragionavo, piangevo e basta.
Dopo queste due interminabili ore, uscì una dottoressa piuttosto giovane.
Venne vicino a noi.
-Siete voi i parenti della bimba?- domandò.
-Si.- fece Harry.
-Beh ho bisogno di parlare un attimo con i genitori.- sussurrò.
Mi alzai e la seguii, come fece Harry.
Ci condusse ad un bancone dove c'erano alcune sedie. Mi sedetti senza aprire bocca, mentre versavo altre lacrime.
-Allora?- domandò Harry piangendo. Aveva anche lui gli occhi arrossati.
-Ecco, abbiamo bisogno che voi firmiate alcune carte.- disse porgendo il foglio ad Harry.
-Come sta nostra figlia?- chiese lui insistendo.
-Ecco, la piccola.. è entrata in coma.-
"Coma...Coma..Coma...." a quella parola, piansi ancora più forte. Questa volta mi lasciai completamente andare alle lacrime,
-Coma?- fece eco lui.
Avevo la gola a pezzi per quanto stavo piangendo, ma non sentivo il dolore. Ero talmente anestetizzata da questo incubo che non sentivo altro.
-Mi dispiace molto, avrei bisogno di una vostra firma qui.- fece lei porgendo la penna ad Harry. Firmò.
-Ale tieni.- sussurrò porgendomi la penna.
Me la mise in mano, ma non riuscii a tenerla e cadde. Mi misi le mani sulla faccia e ricominciai a piangere. Ero senza fiato.
-Ale coraggio firma!- ripetè, avvicinandomi al foglio e rimettendomi la penna in mano. Feci una specie di firma, tutta tremolante, poi mollai tutto e corsi fuori. Non sapevo bene
dove andare, non ci vedevo benissimo. Intravidi la scritta "USCITA" e la seguii.
Mi ritrovai in breve fuori da lì. Mi sedetti per terra e cominciai a lasciar uscire le lacrime senza sosta, non mi importava più di nessuno, volevo morire, come poteva essere così
crudele la vita?
Il mio cellulare squillò. L'ultima cosa che volevo era sentire qualcuno. Non volevo sentire la voce di Louis, né quella di Harry, né quella di Liam. Non volevo nessuno.
Avrei voluto che qualcuno mi uccidesse, tanto il dolore era lo stesso.
-Ehi piccola che ci fai qui?- Zayn.
Lo fissai, continuando a singhiozzare. Perchè non riuscivo a parlare?
Si sedette per terra accanto a me.
-Sai non devi preoccuparti Dakota è una bimba fortissima e supererà anche questo.- sussurrò.
Allora Harry gli aveva detto tutto.
"Stronza parla, di qualcosa".
No vocina, non ce la faccio. Vorrei, ma le parole mi muoiono in gola.
"E tu provaci no?"
Smettila di ho detto che non ce la faccio.
-Senti stellina, odio vederti così, quando soffri mi sento morire, non puoi fare così, devi essere forte anche per Dakota.- sussurrò.
Affogai tra le lacrime e Zayn mi abbracciò.
-Shhhhh tranquilla tutto andrà bene.- disse dolcemente.
Avevo il respiro affannato e tra poco avrei avuto un attacco.
-Perchè deve andare tutto male?- sussurrai.
"Finalmente ce l'hai fatta!"
Taci vocina.
-Piccola, la vita è crudele e ci mette a dura prova, ma devi essere forte.-
Ricominciai a singhiozzare.
-Non doveva succedere è stata tutta colpa mia. Se non mi fosse caduto il cellulare...- non potei finire.
Mi prese il viso tra le mani.
-Stellina, l'ultima cosa che voglio sentire è che ti dai la colpa ok?- disse.
-Non è colpa di nessuno, è colpa della vita, del destino, è solo una prova, vedrai che Dakota starà bene.- sussurrò.
Crederci o non crederci? Per ora non avevo nemmeno la forza di ragionare.
Zayn mi abbracciò di nuovo.
Avevo solo bisogno di qualcuno a cui affidare il mio cuore distrutto.

TO BE CONTINUED....

Ciao... ok lo ammetto questo capitolo è deprimente. Ero già ispirata da un pò, spero vi piaccia. Poi ho continuato a scrivere mentre ascoltavo "Hall of Fame" dei The script. AMO questa canzone. E a voi piace? Beh recensite dai un bacio.
xxx

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. Sempre il solito errore ***


Alexia

Quando mi fui calmata un pò, mi staccai dal suo abbraccio. Ci fissammo per qualche secondo e in quel poco tempo mi persi nei suoi occhi.
Mi sorrise. Gli sorrisi, anche se non ero per niente felice. Mi alzai di scatto. Mai farlo, mi girò la testa per un bel pò.
-Tutto ok?- domandò Zayn, tirandosi su.
Annuii.
-Entriamo?- chiesi.
-Si.- rispose. 
Dopo aver svoltato un paio di volte, riuscimmo a trovare gli altri. Louis mi venne incontro con un'espressione triste.
-Ale...- sussurrò abbracciandomi. Poi andammo dagli altri.
-Vi hanno detto niente?- domandai.
Scossero la testa. Non potevo stare ferma senza fare nulla, stavo muorendo dall'ansia e dalla preoccupazione. Tra l'altro dubitavo che qualcuno ci avrebbe fatto sapere qualcosa.
Così mi alzai e mi diressi verso un bancone, dove c'era una donna abbastanza giovane e alta.
-Mi...mi scusi, posso vedere mia figlia?- domandai con il cuore in gola.
La donna mi scrutò per un pò, poi mi sorrise.
-Certo, però sono cinque minuti!- esclamò.
Annuii e mi diressi nella camera. Quando entrai, mi avvicinai al suo lettino. Era attaccata ad una macchina orrenda ed aveva tanti tubi, probabilmente quelli che la tenevano in vita.
A vederla in quello stato mi sentivo morire.
-Piccolina..- sussurrai, mentre cominciavo a piangere.
Non potevo pensare che tutto ciò fosse la realtà. Speravo di svegliarmi da un momento all'altro, facendo finta che fosse tutto apposto.
-Dakota devi essere forte, per me e per la tua mamma, so che puoi farcela, non mollare piccolina..- continuai singhiozzando.
Le presi la manina.
-Ti voglio bene cucciola mia, riprenditi ti scongiuro, senza di te la mamma non può andare avanti.-
Mentre la osservavo, immobile e senza espressione, avvertii una stretta al cuore. Non potevo vederla così.
Dopo poco arrivò la stessa donna di prima, avvisandomi che dovevo uscire. Obbedii e tornai dagli altri.
Mi sedetti accanto a Zayn. Guardai l'orologio: le nove e mezza. Il tempo non passava mai, un secondo era come un'ora. Attendemmo ancora un'oretta, poi arrivò un uomo alto e dal fisico slanciato sulla quarantina.
-Buonasera, siete voi i parenti della piccola?- domandò.
-Si.- rispose Harry.
-Bene, devo chiedervi di uscire. Gli orari delle visite sono terminati. Faremo di tutto per far svegliare la piccola.- ci assicurò.
Io non potevo andarmene, dovevo starle vicino. Mi alzai di scatto.
-Ma come? Io devo stare con Dakota..- sussurrai piangendo.
-Andiamo Ale, si prenderanno cura loro di lei.- disse Louis.
-Ma io...- ribattei. Non potevo dire altro. Tanto non sarebbe servito.
Harry mi prese per mano e uscimmo tutti quanti. Poi ci separammo: io, Harry e Zayn con una macchina e Louis, Liam e Niall con l'altra. Io mi sedetti dietro. Durante tutto il tragitto
nessuno spiccicò parola: io piangevo ancora, Zayn ticchettava con le dita sul volante ed Harry muoveva la gamba, che è un puro segno di nervosismo.
Arrivammo a casa. Entrai subito dentro e trovai Allyson beatamente distesa sul divano. Appena mi vide, fece una faccia sconvolta. Non dovevo avere un bell'aspetto, ma per
quel che me ne importava.
-Che è successo?- domandò stupita.
Non risposi e corsi di sopra. Mi buttai sul mio letto e continuai il mio pianto. Non volevo crederci, stava andando tutto a rotoli.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia schiena.
No, adesso basta, non volevo vedere nessuno.
-Voglio stare da sola...- sussurrai.
-E credi che ti aiuti?- era di nuovo Zayn.
Mi sedetti. Non smettevo di piangere, era come una pentola a pressione: quando la apri esce tutta l'acqua che c'era dentro. E così ero io. Avevo nel cuore un misto di
paura, dolore, tristezza, preoccupazione, che però riuscivo a manifestare solo con le lacrime.
-Vedrai che starà bene..- disse con un sorriso.
-Nessuno può dirlo... i medici non hanno assicurato niente..- continuai e a questo pensiero piansi ancora più forte.
-Non dirlo nemmeno, andrà tutto bene...- sussurrò.
Dopo un pò, entrò Harry.
-Ciao.- fece.
-Ciao.- ripetei io.
Zayn ci salutò e se ne andò.
-Come stai?- domandò.
-Male...- dissi semplicemente. Era impossibile stare bene con queste situazioni di mezzo.
Si sedette accanto a me. Cominciò a baciarmi molto lentamente. Mi lasciai portare via da quel bacio, pieno di amore, anche se stavo malissimo. Ci distendemmo e mise le sue
mani sotto la mia maglietta.
-No, scusa non posso, non ho la testa per farlo..- sussurrai.
-D'accordo.- disse e mi diede un bacio sulla fronte per poi uscire dalla mia camera.

Harry

Tornai in camera mia. Capivo Alexia, e stavo male anch'io per ciò che ci stava succedendo. Stavamo incominciando ad essere finalmente felici. Ero preoccupato. Non
volevo che succedesse qualcosa a Dakota, il solo pensiero di perderla mi uccideva. Mi distesi sul letto e mi misi a leggere. Ma non ero concentrato, e come potevo esserlo?
Mia figlia era all'ospedale, in coma, la mia ragazza era a pezzi, ed io anche.
Bussarono alla porta.
-Avanti.-
Entrò Allyson.
-Ciao, ho saputo di Dakota.. mi dispiace tantissimo.- disse seria sedendosi accanto a me.
-Non doveva andare così.- sussurrai. Odiavo farmi vedere debole, ma capita a tutti, no?
-Ehi. Niente deve andare come in realtà va..- continuò lei.
-Si lo so, ma... mia figlia è in ospedale in come, chissà se si sveglierà.. Capisci?- continuai mentre una lacrima mi scivolava sulle guancie.
Si affrettò a farla sparire con il suo pollice.
-Andrà tutto bene vedrai.- esclamò.
Non so come, non so perchè, non so perchè lo fece, ma si avvicinò a me e mi diede un bacio. Forte e passionale. Le nostre lingue si incrociarono. Il mio cuore
incominciò a battere come un disperato. Si staccò.
-Perchè?- domandai confuso.
-Perchè ti amo ecco perchè. Perchè non ti ho mai dimenticato dal momento in cui ti ho visto.- sussurrò arrossendo.
No, un momento era tutto sbagliato, io stavo con Alexia era lei che amavo. Però il bacio di Allyson non mi aveva lasciato indifferente.
-Scusami Allyson, ma io amo Alexia.- dissi alzandomi.
-Si lo so, scusa non sarei dovuta venire..- disse avviandosi verso la porta.
Istintivamente la bloccai.
-Che cosa c'è?- domandò.
-Scusami non volevo essere così diretto...-
-No figurati... adesso dimmi tu... quel bacio ha significato qualcosa per te?- domandò venendomi troppo vicino. Potevo scrogere i suoi occhi, non c'era niente di più magico.
"Ma che fai idiota?"
Non so che faccio, so solo che non resisto.
La baciai. Questa volta ero stato io. Sono solo un coglione. Mi ero ripromesso di non far soffrire più nessuno ed eccomi qui, da perfetto coglione.
Eppure quando avevo rivisto Allyson per la prima volta, mi ero accorto che un pò l'amavo ancora. Era stata il mio primo amore dopotutto. Quando se ne andò mi buttai sul letto.
"Sei un coglione"
Si vocina, lo so, sono uno stronzo e basta.
Ma che diavolo mi ha preso?

Alexia

Dopo aver infilato il pigiama, mi misi sotto le coperte. Tanto sapevo che non sarebbe servito a nulla, non potevo dormire.
Mi imposi comunque di rimanere a letto, non avevo di meglio da fare. Strano a dirlo, ma funzionò, infatti nel giro di poco mi addormentai.

"No Dakota... no...."
"Signora sua figlia è morta"

Mi svegliai in preda al panico, con le lacrime agli occhi. Ricominciai a piangere.
-Dakota..- sussurrai.
Non potevo pensare di perderla.
Mi alzai e andai in cucina. Cercai di non fare rumore e andai in cucina. Accesi la luce e presi un bicchiere d'acqua.
-Ale, ancora in piedi?- era Louis.
Lo fissai negli occhi.
-Louis, e se le succedesse qualcosa?- domandai singhiozzando.
Mi venne vicino e mi abbracciò.
-Non dirlo nemmeno chiaro? Ce la farà, devi avere fiducia in lei.- sussurrò.
Rimanemmo un pò lì, poi se ne tornò in camera. Io non volevo. Riaddormentarmi per fare di nuovo quel sogno orrendo non era nei miei piani.
Tuttavia tornai di sopra. Non potevo rimanere tutta la notte in cucina. Però, invece di andare in camera mia entrai in quella di Louis.
-Louis...- dissi.
-Ehi Ale, che cosa c'è?- domandò alzandosi.
-Posso dormire con te?- domandai mentre sentivo le lacrime riaffiorare.
Annuì e mi fece spazio nel suo letto. Mi misi accanto a lui, che mi abbracciò. Mi addormentai così, e forse era l'unico modo per evitare di avere ancora incubi.

TO BE CONTINUED....

Bellezze buon pomeriggio.... Beh che ve ne pare? L'ho scritta mentre la prof. spiegava. Che brava che sono eh? Ahahahah mi annoiavo *Q*
Visto che coglione che è Harry? Beh della serie "non cambi mai", e nemmeno Allyson è un angioletto.
Povera Alexia=( Però non trovate che stia bene con Zayn?
Voi per chi tifate?
Alexia-Harry = Alerry
Alexia-Zayn = Aleyn
Ditemi un pò=)
Un bacione grande grande.
xxx

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. Tu per lui sei solo un passatempo. ***


Alexia

I giorni passavano. Ma Dakota non voleva svegliarsi. Era sempre lì, nel suo lettino, con il solito visino che non cambiava espressione. A vederla così, mi si stringeva il cuore e cominciavo a piangere di nuovo. Louis mi stava vicinissimo in quei giorni, come anche gli altri ragazzi. E forse era anche grazie a loro che riuscivo a sorridere qualche volta. Ma quando
andavo a trovare mia figlia e la vedevo in quello stato, quel briciolo di gioia svaniva e andava a farsi fottere.
Harry mi diceva ogni volta che se la sarebbe cavata. Ma ormai era più di una settimana che era in coma. Non volevo perderla.
Quella mattina, mi svegliai peggio del solito: occhi arrossati, braccia pesanti, non avevo più la sensibilità delle gambe. A fatica riuscii a muovere i primi passi di quella giornata.
Infilai il mio gilet e scesi giù in cucina. C'era solo Harry.
-Ciao amore.- sussurrò appena mi vide.
Mi venne vicino e mi stampò un bacio. Lo sentivo distante.
-Tutto apposto Harry?- domandai accarezzandogli i ricci.
Non rispose... i suoi occhi vagavano nel vuoto più totale.
Lo scossi.
-Harry?-
Si svegliò e mi fissò.
-Ehi tutto bene?- chiesi fissandolo a mia volta.
Per un attimo lo vidi confuso. Poi mi abbracciò.
-Che ti prende?- feci ricambiando l'abbraccio.
-Ma niente, è solo che ti amo.- sussurrò debolmente.
-Ma io questo lo so Hazza.- scherzai.
Sorrise. Amavo vederlo sorridere: era come un raggio di sole, in questa vita di schifo che mi ritrovavo.
Cinque minuti dopo entrarono in cucina Zayn e Liam, seguiti da Niall. E anche Allyson. (apriti cielo).
-Ragazzi ma dov'è Louis?- gracchiò quella cornacchia.
-Saranno affari suoi.- dissi acida. Ok, forse non avevo dormito proprio benissimo, ma quella ragazza mi faceva questo effetto sempre.
Mi guardò per un attimo, con disprezzo. Me ne fregai. Lei credeva che dopo che aveva convinto tutti con il suo faccino, lo avessi fatto anch'io. Si come no... Quella ragazza
non mi piaceva.
Dopo la colazione, me ne andai in camera. Ero stanchissima, mi sarò alzata almeno 20 volte durante la notte.
Mi misi a leggere un libro... quando qualcuno interruppe nella mia camera: Zayn.
-Ciao.- sussurrò.
-Ciao..- feci io.
Si sedette accanto a me.
-Come stai?- domandò.
Come dovevo stare?
-Sono preoccupata.- ammisi.
Mi abbracciò. Tra le sue braccia mi sentivo protetta.
-Non ti preoccupare, quello è il miglior ospedale di Londra.- sorrise.
Annuii. Rimanemmo ancora un pò a parlare, poi se ne andò. Allora mi avviai verso la stanza di Harry. Appena entrò, lo vidi tirare un calcio alla sedia.
Aveva una lacrima che gli scivolava lungo la guancia.
-Amore.- sussurrò.
-Harry.- feci io.
Si sedette sul letto. Vedevo mille goccioline scendergli da quegli occhi.
-Che cosa c'è?- domandai avvicinandomi.
Non rispose e mi abbraccio. Rimanemmo così per un pò.
Il suo comportamento mi stupiva e anche parecchio. Inoltre odiavo vederlo piangere.
Dopo un pò smise e mi baciò, così d'improvviso.
Quando tornò Louis me ne andai per andare a salutarlo. Però c'era un bubbio che rimase nella mia mente: perchè Harry si comportava così?

Harry

Sono solo un coglione. Non dovevo tradirla di nuovo. I sensi di colpa mi stavano uccidendo letteralmente. Come potevo guardarla negli occhi e mentirle di nuovo. Come
aveva potuto Allyson portarmi a letto? Mi ero lasciato abbindolare da lei, ma in realtà io amavo solo Alexia. Eppure era successo. Ed anche più di una volta.
Allyson aveva sempre avuto questo effetto su di me. Ed io ci ero ricascato mille volte come un idiota. Non mi ero opposto, anzi avevo anche accettato di fare sesso
con lei, senza preoccuparmi della mia storia con Alexia, la persona più importante per me. I miei pensieri furono interrotti da una voce femminile.
-Ciao Hazza.- una voce suadente.
No, basta. Dovevo mandarla via, o sarebbe successo un disastro.
-Senti Allyson vattene! Non so come sia successo, ma tutto ciò che c'è stato tra di noi in questi giorni è stato un puro errore.- dissi d'un fiato.
-Lo chiami errore questo?- domandò mordendomi delicatamente il lobo dell'orecchio.
Sentii il suo fiato sul mio collo e non resistetti più. Cominciai a baciarla e a spogliarla, mentre lei faceva lo stesso con me. E accadde tutto ciò che accadeva ormai da giorni e giorni.
Stavo facendo una cagata lo sapevo. Ma non riuscivo a controllarmi, era una cosa più forte di me. Eppure mi pentivo ogni secondo di ciò che stavo facendo perchè
non ero quello che doveva succedere. Io non amavo Allyson eppure ci ero finito a letto, invece di stare accanto ad Alexia che soffriva. E poi, che razza di padre ero?
Mentre mia figlia era in coma, io facevo sesso con un'altra donna.
Quando tutto questo finì, Allyson si rivestì e uscì dalla mia camera sussurrandomi una frase, che non riuscii a cogliere, e lasciandomi nel mio letto, con mille pensieri per la testa.

Alexia

Durante il pomeriggio, andai a trovare Dakota, ma i medici mi lasciarono stare con lei solo per alcuni minuti e dicendomi che stavano facendo
il possibile per salvarla. Con me c'era solo Zayn. Harry non era uscito per tutto il giorno dalla sua camera. Quando gli avevo chiesto che cosa gli succedesso mi
aveva detto che era solo stanco. Però questa cosa mi puzzava.
Dopo due orette tornammo a casa e trovammo tutti i ragazzi più Allyson sul divano. Quando la bionda mi vide fece un ghigno e mi sorrise.
-Allora com'è andata?- mi chiese Harry venendomi incontro.
-Niente di nuovo.- sussurrai e mi sedetti accanto a mio fratello, poggiando la mia testa sulla sua spalla.
Vidi Allyson che continuava a fissarmi. Mi veniva voglia di ammazzarla quella gallina. Non potendo più sopportare quella situazione, me ne andai in camera mia.
Mi feci una doccia e mi vestii.
-Scusa il disturbo..- ancora?
Mi voltai. Era proprio una puttanella: minigonna vertiginosa, e top scollatissimo in pieno Dicembre. Senza dimenticare le ballerine con un fiocco che nemmeno
Paperina si sognerebbe di mettere.
-Che vuoi?- domandai scocciata.
-Ma come siamo acide..- sussurrò venendomi vicino.
-Non ho tempo da perdere idiota quindi dimmi quello che vuoi e vattene.- stavo perdendo la pazienza.
-Ah ok. Volevo dirti che hai perso con Harry.-
Il mio cuore iniziò a battere più veloce.
-C-c-che vuoi dire?- balbettai.
-Che lui ama me.- continuò.
-Non dire cazzate, mi ha ripetuto più di una volta che sono la donna della sua vita.- dissi sicura.
-Si beh certo. Prima di rivedermi forse era così, ma la passione è scoppiata tra di noi. Lui è sempre stato innamorato di me e questo non cambierai. Ti ha
usata solo come passatempo, mentre mi aspettava.-
-Non è vero.- gridai piangendo.
-Si invece.-
-Sei una stronza.- sussurrai.
-Quello che vuoi. Ma sappi che Harry ama solo me.-
Si aprì la porta. Era Harry.
-Allyson che ci fai qui?- domandò.
-Ma niente.- fece lei con noncuranza.
-Amore che cosa c'è?- domandò.
Lo scansai e scesi giù. Mi fissavano tutti.
-Ale, che succede?- domandò Louis venendomi vicino.
Non lo ascoltai e uscii di casa. Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria. Harry non poteva amare lei. Mi aveva giurato che ero il suo vero amore.
Troppe domande, poche risposte se non nessuna.
"Ok calmati" mi dissi "Sono solo le parole di Allyson" Ma se avesse ragione lei?
Se Harry non mi amasse più?

TO BE CONTINUED......

Maccio belle! Voglio chiedervi scusa 10000000000 di volte per aver ritardato così tanto, ma in questi giorni ho avuto un'interrogazione che faceva per dieci (13 pagine). Più altri impegni che mi hanno impedito di aggiornare. Scusatemi.
31 recensioni? Per 9 capitoli? Ma io vi amoooo <3. Non ho mai ricevuto così tante recensioni grazie davvero vi adoro :3 Che ve ne pare di questo capitolo? Spero vi piaccia=) Harry è un coglione lo so =(
Ma dopottutto ho bisogno di colpi di scena no?
Beh dai ditemi che ne pensate :*
Un bacione.
xxx

ps. vi piace il mio nick? (maya_lovehazza)? Ho intenzione però di cambiarlo con Volpina1D... dopodichè terrò questo. Kiss.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. Se la fai soffrire, con me hai chiuso ***


Alexia

Ma che cavolate stavo dicendo? Insomma Harry mi aveva detto che mi amava, sentivo che era sincero, le sue parole non erano frottole. Ma allora perchè
continuavo a piangere come una fontana? Perchè non riuscivo a calmarmi?
Mi sedetti su una panchina... era l'unico modo per cercare di rilassarmi un attimo. Allyson era una stupida, insomma poteva dire quelle frasi solo per
gelosia, nessuno mi assicurava che dicesse la verità.....
Tra l'altro io mi fidavo di Harry, dopo ciò che mi aveva detto, tutte quelle parole dolci... no, era la verità, lui mi amava punto e basta.
Eppure c'era qualcosa che mi turbava e che mi faceva stare ancora di più in ansia...
-Ale...- possibile che quando voglio stare da sola, c'è sempre qualcuno che deve rompermi?
-Harry...- sussurrai tirando su con il naso.
-Che cosa ti ha detto Allyson?- domandò venendomi vicino.
-Niente.- mentii.
Mi guardò male.
-E allora perchè sei corsa via piangendo, dopo che lei era stata in camera tua?- continuò.
-Ma niente, ti ho detto niente.- dissi alzandomi.
Si alzò anche lui e mi venne vicino.
-Ale, dimmi cosa ti ha detto, ti prego.- quasi mi implorò.
Presi un respiro.
-Ha detto che per te sono solo un passatempo e che tu ami lei dal primo giorno in cui l'hai vista.- sputai fuori.
Fece una faccia incazzata nera.
-E tu le hai creduto?- domandò.
-No, però mi ha fatto male sentire quelle parole.- ammisi.
Non si decideva ad aprire bocca, così lo feci io.
-Harry, io mi fido di te... è successo qualcosa tra te e lei?- non volevo dubitare di lui, ma volevo solo capirci qualcosa in questa storia.
-No, ovvio che no!- sussurrò abbracciandomi.
Mi sentii meglio. Se diceva così, sarà stato sincero, o no?
Tornammo a casa. Quando entrai, erano tutti seduti sul divano, compresa la puttanella.
Quando mi vide, fece un ghigno.
Vidi poi, che fissava Harry, allora mi voltai verso di lui: la guardava storto.
La mia testa stava scoppiando.
-Ale, che cosa è successo?- chiese Louis venendo verso di noi.
Non potevo dirgli tutto, per di più davanti agli altri. Però non sopportavo nemmeno di vivere con quella strega.
-Niente, è tutto risolto!- esclamai con un sorriso falso.
Mio fratello rivolse un'occhiata ad Harry, per poi tornare sul divano.
Io me ne andai di sopra, dovevo prepararmi, anche quel giorno sarei andata a vedere Dakota.

Harry

Sono un coglione. Non dovevo far soffire Alexia di nuovo, non potevo permetterlo. Stavo salendo anch'io, quando Louis mi chiamò.
-Harry, posso parlarti un secondo?-
-Si.- lo seguii fuori sul terrazzino.
L'aria era fredda, e scommetto che tra poco avrebbe piovuto.
-Dimmi.- dissi.
-Si... ecco, io sono preoccupato per Alexia.-
-Se ti riferisci a me, tranquillo. Non soffirà di nuovo.- dissi calmo.
-Bene voglio sperarlo. Falla soffrire di nuovo e con me chiudi, chiaro?- fece guardandomi negli occhi.
Annuii, e rientrai.
Fantastico! Oltre che l'amore della ragazza che amo, avrei perso anche il mio migliore amico. E tutto per colpa mia.
Non imparo mai.

TO BE CONTINUED....

Salve dolcezze! Come ve la passate? Spero che questo capitolo vi piaccia, ora scappo! Un bacione
xxx

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