I'M SO GLAD

di Bebba
(/viewuser.php?uid=1053)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mocciosus ***
Capitolo 2: *** Mocciosus#1 ***
Capitolo 3: *** Mocciosus#2 ***
Capitolo 4: *** Mocciosus#3 ***
Capitolo 5: *** Mocciosus #5 ***
Capitolo 6: *** Mocciosus#5 ***



Capitolo 1
*** Mocciosus ***


Mocciosus

-Devi avere riconoscenza piccolo bastardo-

Un altro pugno questa volta sul naso. Un rivolo di sangue raggiunge le labbra tingendole di scarlatto e dandogli un retro gusto metallico.

-Se fosse stato per me ti avrei ucciso appena nato, ma no, quella puttana di tua madre continuava a ripetermi che con te la situazione sarebbe migliorata-

Un pugno nello stomaco, per farmi vedere le stelle, uno sotto il mento per farmi dormire.

-Papà, basta per favore, mi fai male- dico con la bocca impastata di sangue e saliva –Ti prego papà-

Ma le mie parole non arrivano neanche sotto forma di rantolo alle sue orecchie perché ricevo uno schiaffo sullo zigomo.

-Mi hai stufato, basta va a letto e restaci cretino, guai se ti pesco giù in cucina-

Obbedisco agli ordini del padrone, ma prima faccio una capatina in bagno.

Mi lavo la faccia con intenso dolore quando sfioro il naso, appoggio le mani sul lavabo e alzo la testa per osservarmi allo specchio sudicio. Sorrido.

-Non ti preoccupare. Alla fine si aggiusterà tutto- dico a me stesso, ma il sorriso gia orrido di suo cambia in una smorfia.

È impossibile che la mia vita sia felice, cazzo la mia vita è tutt’altro che felice, ho passato tutti i diciassette anni della mia vita soffrendo. Mai un momento spensierato sempre a guardarsi le spalle.

Apro l’armadietto dei medicinali e mi disinfetto le ferite.

Dai Severus tra un anno sarai maggiorenne e loro saranno solo un brutto ricordo. Lo penso, ma non so se questo sogno si avvererà, non sono una cima in aritmanzia.

Entro nel mio squallido buco e mi corico sul letto disfatto, ma non c’è verso di dormire.

Spalanco la finestra, la luce della luna piena illumina i vicoli sporchi di Nottur Alley.

Guardo gli abitanti della notte spassarsela con le puttane agli angoli della strada, c’è ne uno in particolare, un tipo grasso e pelato che trasuda schifo da tutti i pori, si sta pavoneggiando davanti una troia brutta come un troll. Il tipo si è accorto della mia presenza.

-Mi stavi spiando stronzetto- mi urla agitando il suo braccio lardoso

-No- rispondo secco e continuo a guardarlo e ridacchio.

-Invece vermiciattolo mi stai proprio spiando, dimmi ti piaccio? Sei una piccola checca per caso?- mi ringhia.

Per poco non scoppio a ridere –Ma secondo te io starei con uno schifoso come te? Ma sei ceco o cosa amico?-

-Stai scherzando con il tipo sbagliato fottuto moccioso-

-Hai incominciato tu o sbaglio? No, non mi sbaglio affatto. Tu mi hai chiesto se ti spiavo- gli dico io appoggiandomi con i gomiti sul davanzale.

-Tu mi stavi spiando- continua mister ippopotamo.

-Ma piantala, se volevo vedere le balene andavo ad un acquario gabbano- gli ghigno, la sua faccio e tutta da ridere, è violacea per lo sforzo immenso che sta compiendo.

-Se vuoi grane scendi da la su codardo-

-Mi stai forse minacciando?- gli domando –Che vuoi farmi? Prendermi a sculacciate?-

-Lo immaginavo sei un vigliacco, una vera femminuccia- mi urla di rimando l’obeso.

-Vuoi veramente che scenda a gonfiarti?- gli chiedo, l’uomo rimane un po’ a pensare poi prende una bottiglia dal ciglio della strada e me la lancia contro.

La bottiglia si fracassa sul muro sotto di me.

-Dovrai migliorare la mira grassone, addio- gli urlo e scompaio dalla sua visuale.

Se non ci fossero questi piccoli momenti di distrazione sarei gia morto dalla noia da un pezzo.

Le urla dei miei genitori mi riportano alla cruda realtà, esco dalla camera e mi affaccio alla porta della cucina, mi nascondo dietro la porta e rimango ad ascoltare.

-Ma quando ti decidi a trovarti uno schifo di lavoro?- urla mia madre a mio padre –Moriremo di fame, è l’assegno di contributo dal ministero non basta per tutti e tre-

-Non alzare la voce con me donna. Che fine ha fatto l’assegno del mese scorso? Non lo avrai speso per te stupida- gli rimanda lui.

-Severus aveva bisogno di una nuova divisa per la scuola e ho dovuto comprargli anche dei libri-

-Che aveva la vecchia divisa che non andava?- mio padre sbatte il pugno sul tavolo facendo tintinnare i bicchieri vuoti di tequila e alcolici vari che si scolano quei due.

-Severus è cresciuto e la divisa e cambiata. Ora si usano i pantaloni come nei college babbani-

-Maledetti babbani, sono la feccia di questo mondo-

-Non cambiare discorso ora, abbiamo problemi finanziari stupido stronzo- urla mia madre.

-Non devi preoccuparti il ragazzo ha diciassette anni passerà l’ultimo anno a scuola e poi sarà maggiorenne. Ce lo leviamo di piedi per sempre-

Mi rabbuio, lo sapevo che mi odiavano ma non fino a questo punto…

-Finalmente, non lo sopporto più. Sempre con quell’aria di sotutto, partorirlo è stato l’errore più grande della mia vita-

Il cuore mi è salito in gola, la sudorazione è aumentata e il sangue sta affluendo velocemente nelle mie vene provocandomi le gote rosse.

Non credevo che mia madre mi odiasse cosi tanto…

Solo ora mi accorgo che mi sono bevuto un sacco di stronzate da quei due ciglioni, da mio padre onestamente me lo aspettavo. Ma non da lei, è solo una puttana.

Rientro in camera e chiudo la finestra, a Notturn Alley non esiste proprietà privata e se non fai attenzione ti ritrovi un coltello conficcato nella schiena.

Mi stendo sul letto e cerco di dormire.

È proprio impossibile…

Ma dopo un po’ cado in preda agli incubi, vorrei svegliarmi ma mi accorgo che questo incubo è migliore di quello che vivo ogni mattina.

Ciao qst è la mia ff su Piton. Non so perché ho incominciato a scriverla, soprattutto perché ne sto scrivendo in contemporanea un altra (The thin Ice).

Ma non so Piton ha fatto breccia nel mio cuore da quando ho letto il chap il peggior ricordo di Piton, quando lo letto la prima cosa che ho pensato che James & co. Da ragazzi erano dei veri bastardi.

Perché in fondo a chi piace essere preso in giro…

Commentate please

By

Bebba

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mocciosus#1 ***


Mocciosus #1

Mocciosus #1

 

È snervante sentirli parlare delle loro vacanze perfette.

 

Mi fanno davvero schifo, perché sono invidioso di loro, non vorrei essere me stesso.

 

I miei cosiddetti ‘compagni’ non immaginano minimamente come siano state le mie splendide vacanze estive. Mi sono divertito cosi tanto…

 

Dolorante per i pugni di mio padre, con il rancore di mia madre che galleggia nell’aria che respiro, le notti insonne per il baccano proveniente dalla strada, pensare al suicidio la mattina, preparare la lama il pomeriggio e pentirsene la sera, prima di compiere quel gesto liberatorio, pregare di morire nel sonno…Infondo la mia estate è stata davvero uno schifo.

 

Loro invece hanno viaggiato, hanno ricevuto amore…Ma come posso io parlare di amore se non so il suo reale significato?

 

Meno male che nella carrozza sono dalla parte del finestrino, è come vedere il mondo da un manico di scopa da corsa a bassa quota…Peccato che io non so cosa vuol dire volare su una scopa, per me rimarrà per sempre una chimera bellissima e lontana.

 

Come rimarrà un illusione avere una vita normale… figuriamoci, io, Severus Piton in arte Mocciosus, diventerò un alcolizzato come mio padre e mi sposerò con una cagna altrettanto alcolizzata. Devo mantenere alta la reputazione schifosa della mia famiglia, non posso disonorare i miei ‘illustrissimi’ avi.

 

-Ehi Mocciosus!-

 

-Ehi Mostro!-

 

-Piton, non fare finta di non aver sentito-

 

Eccome se vi ho sentiti, vi ho anche visti con la coda dell’occhio bastardi.

 

Potter e Black fanno una delle loro risatine maligne che mi fanno accapponare la pelle.

 

Eppur sapendo che è inutile mi alzo di scatto dal mio posto e cerco di uscire dallo scompartimento.

 

-Ehi! Dove scappi Mocciosus- Potter mi blocca per il mantello -Bleah, che schifo, Felpato! Mocciosus mi ha contaminato con il suo luridume-

 

-Allora gliela dobbiamo fare pagare, Ramoso- dice Black serio -Voi altri uscite fuori.

 

Gli occupanti dello scompartimento escono in fretta, e mi lasciano da solo con questi due pazzi.

 

Il cuore mi comincia a battere forte, non ho speranze con questi due, ma devo almeno provare…

 

Stringo e pugni e incomincio a dare colpi alla cieca, uno va pure a fondo, ma è come una carezza per Potter, una carezza schifosa di un unto Mocciosus

 

Potter mi guarda furente -Prima scherzavo Mocciosus, ma ora me la paghi con gli interessi-

 

Un minuto dopo mi ritrovo il setto nasale spaccato per l’ennesima volta, ho le orecchie che fischiano.

 

-Te lo sei meritato Mocciosus- mi sussurra infine Potter all’orecchio.

 

Si siedono nei sedili -Esci fuori dal nostro scompartimento, Mocciosus- mi ordina Black.

 

Io eseguo gli ordini, apro la porta scorrevole e vedo che fuori ad aspettare che il lavoro fosse finito, ci sono Lupin con la sua solita aria di ‘io non ho visto niente’, e MInus che mi guarda eccitato perché sa che ho ricevuto la paga dai suoi amici del cuore.

 

Non ci sono altri scompartimenti liberi, quindi mi accontento di rimanere nel corridoio a piangermi a dosso.

 

Perché madre natura non mi ha dotato di una forza sovraumana per fare fuori Potter e company?

 

Perché devo essere cosi inutile? Non ho scopi nella vita e non ne avrò mai. Sperò solo che questo anno finisca presto per poter scomparire dalla circolazione e andare a vivere in un posto dove non sono conosciuto come Mocciosus.

 

-Ehi Piton-

 

La testa mi scatta su cosi velocemente che l’emorragia al naso ricomincia.

 

-Sono stati loro- mio domanda Lily Evans porgendomi il suo fazzoletto di stoffa.

 

Di solito non accenterei mai un fazzoletto da lei ma il naso mi fa davvero male.

 

Annuisco, se fossimo stati in un'altra situazione l’avrei mandata a quel paese, ma ora…

 

-Sono degli scemi. Ma ora Potter mi sente, eccome se mi sente- dice lei.

 

-No!- esclamo -Fa finta di niente. Ti prego Evans-

 

-Ne sei sicuro? Non sarebbe meglio dirglielo alla McGrannit?- mi domanda.

 

-Me la vedo da solo- dico.

 

Lei mi guarda con quell’intensi occhi verdi che ti trapassano da parte a parte.

 

-Scusa devo andare- esordisco io -Ti lavo il fazzoletto e te lo restituisco appena posso-

 

-No, tienilo pure. Ci vediamo dopo Piton?-

 

Non le rispondo e mi dirigo verso il bagno maschile.

 

Entro.

 

Perché deve essere cosi gentile con me?

 

Tu odi i mezzosangue Severus e loro odiano te fattene una ragione.

 

Non ha voluto restituito neanche il fazzoletto perché gli fai ribrezzo. Sei proprio uno scemo Severus. Proprio uno scemo…

 

 

 

 

 

 

 

Questo chap e dedicato alla mia amica Morgan Snape. Tvb

 

By Bebba

 

 

 

 

   

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Mocciosus#2 ***


Mocciosus#2

Mocciosus#2

 

Non riesco a non guardarla…eppure la odio…la odio perché è una mezzosangue.

 

Io odio i mezzosangue!

 

Distolgo lo sguardo dalla sua figura perfetta e ritorno a tagliare la mia radice di mandragola.

 

La mia figura si riflette sul piatto d’argento, sono davvero cosi brutto?

 

Taglio più velocemente la radice, la peso con la scrupolosità più assoluta e l’aggiungo alla pozione. Ora non mi rimane altro che lasciarla cuocere per dieci minuti.

 

Vedo Potter e Black fare i deficienti come al solito per farsi guardare dalla Evans e da un'altra ragazza.

 

Incrocio per sbaglio lo sguardo di Black, il quale incomincia tirarmi pezzi di radice, Potter mi da manforte facendo battutacce su di me.

 

L’amica di Evans ride, mentre lei mi guarda con uno sguardo da pietà assoluta.

 

Decido di entrare nel mio mondo segreto, mi escludo dal mondo completamente.

 

Guardo fisso il muro di pietra di fronte a me, le parole di Potter diventano solo un ronzio di sottofondo.

 

Benvenuti nel mio mondo…

 

È in questi momenti che mi sento parte integrante dell’arredamento di Hogwarts.

 

Il suono della campanella mi fa ritornare nell’orribile realtà.

 

-Come sempre la pozione migliore la fatta il signor Piton- sento dire il professore.

 

Mi sento compiaciuto e allo stesso tempo vorrei non esistere, sai a chi gliene frega se sono uno studente brillante.

 

Nessuno…nessuno…nessuno…

 

Sistemo i libri dentro la borsa, i capelli mi finiscono davanti agli occhi.

 

Avrei l’impulso di sistemarli dietro le orecchie, vorrei mostrare il mio orrido volto per una volta soltanto…

 

Con uno scatto mi appiattisco i capelli sugli occhi, sembra quasi che porto una tenda al posto dei capelli.

 

Cammino a passo spedito verso l’uscita dell’aula, dietro di me sento Potter e Black ridere, scommetto tutte le falci che ho, che sono io il motivo di tanto riso.

 

Sono proprio odiosi…

 

Continuo ad andare per la mia strada, verso la sala di Serpeverde.

 

Ma mi sento bloccare per la spalla.

 

Mi giro lentamente, pregando Dio di non ritrovarmi Potter  davanti.

 

Invece di fronte a me ci sono Lucius Malfoy con la sua fidanzata Narcissa Black e altri Serpeverde.

 

-Ci servi- mi dice soltanto.

 

Rimango inebetito con la bocca aperta -Che cosa? Che cosa?-

 

-Sei scemo o cosa?- mi chiede la Black, avrei voglia di rompergli quel nasino all’insù.

 

-Ci servi- ribadisce Malfoy.

 

-Che dovrei fare?- domando.

 

-Una piccola pozioncina. Precisamente questa- Malfoy mi allunga una pagina ingiallita.

 

L’osservo…

 

-Ma il Distillatus Mortis è illegale!- esclamo.

 

-Da quand’è che sei un santo Piton?- mi domanda un Serpeverde.

 

Questa affermazione provoca un riso collettivo, mi sento tanto sceme, devo dimostrargli che non sono un coniglio

-Datemi un posto dove prepararla- dico semplicemente.

 

-Benissimo- Malfoy mi tende la mano.

 

Quando la stringo un brivido mi sale lungo la schiena.

 

Sto facendo una stupidaggine a stringere un patto con Malfoy, ma che potrei mai fare nella mia vita oltre che il servetto?

 

 

 

   

 

 

 

Ciao ecco il 3 chap dopo due settimane in Irlanda. Che ne dite? È soddisfacente?

Ringrazio tutte le persono che seguono questa fiction e può darsi che sta sera mando un altro chap

Un grande t.v.b a tutti…

By

Bebba…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Mocciosus#3 ***


Mocciosus#3

Mocciosus#3

 

La pozione è diventata di uno strano colore verde pulsante, do un’altra occhiata alla pagina ingiallita che mi ha dato Malfoy.

 

Prendo il pugnale argenteo con lo stemma dei Malfoy e mi pugnalo la mano sinistra, stringo il pugno e il sangue color rubino cola dentro il calderonone, assumendo un colore ipnotico.

 

Do un’ultima mescolata al distillato e poi mi abbandono sul letto, mi passo il palmo della mano sulla fronte sudata e chiudo gli occhi per qualche minuto.

 

-Hai finito?- tuona una voce sopra di me.

 

-Si. È tutto pronto- dico continuando a tenere gli occhi chiusi.

 

-Allora che ci fai coricato sul mio letto, alzati subito-

 

A malavoglia eseguo gli ordini, mi alzo e mi dirigo verso la mia stanza.

 

I miei coinquilini non sono ancora arrivati.

 

Mi tolgo la tunica nera, i pantaloni, la camicia. E rimango in boxer.

 

Entro nel bagno che abbiamo in camera,ho voglia di lavarmi questo odore di pozione che ho impregnato nei capelli.

 

Mi fermo davanti allo specchio sopra il lavandino.

 

Come sempre la mia immagine riflessa mi fa schifo.

 

Lo sguardo mi cade su una forbice, poi sul mio riflesso, forbice, riflesso.

 

La prendo in mano, l’acciaio è gelido e affilato.

 

Prendo una ciocca di capelli, la mano che tiene le forbici trema un po’ ma quando è il momento di tagliare non ci penso su due volte.

 

Zak

 

La ciocca cade inerte sul pavimento di pietra.

 

Prendo un’altra ciocca nera zak… e un’altra… zak…un’altra…zak…un’altra…zak…e ancora un’altra…finche lo specchio non mi mostra un altro me stesso con i capelli corti.

 

Sembra un sogno…

 

Passo una mano tra i capelli, sono corti…

 

Guardo il pavimento dove giacciono inermi tanti capelli neri.

 

Oddio…

 

Come farò ora a  nascondermi senza i miei capelli… come diavolo farò.

 

Faccio scomparire i capelli che ci sono per terra.

 

M’infilo sotto la doccia e apro il getto caldo.

 

La pelle brucia per l’acqua ustionante, ma non me ne frega.

 

Vorrei sciogliermi sotto quest’acqua e scendere giù per il buco di scarico.

 

Ma l’unica cosa che ottengo è un colorito rosso.

 

Mi asciugo, e mi rimetto la divisa.

 

Basta o deciso non mi muoverò da qui finche non mi ricrescono i capelli.

 

Peccato che sto morendo di fame.

 

Cerco di resistere ma quando alle orecchie mi arriva l’ennesimo gorgoglio del mio stomaco, prendo la dura decisione di andare a cena.

 

Da quando esco dalla mia camera mi sento osservato.

 

Cerco di non sembrare nervoso, cammino solo più velocemente.

 

Quando esco dalla sala comune è ancora peggio.

 

Insolazione mentale Severus, insolazione mentale, e vedrai che non ti accorgerai di quelle male lingue.

 

-Piton-

 

Quella voce… perché proprio lei?

 

-Ti stanno bene cosi i capelli-

 

Alzo lo sguardo, lei mi sorride, si vede benissimo che è un sorriso falso.

 

-Fanculo, schifosa mezzosangue- no… no che ho detto, non può essere.

 

Ma il suo volto contratto in una smorfia di rabbia mi fa capire che ho detto proprio quelle orrende parole.

 

Non mi risponde nemmeno, se ne va dandomi una spallata…

 

“Belle parole da dire alla ragazza che ti piace”.

 

Stupida coscienza a me non piace Lily Evans!

 

“Si, come no. E i capelli per chi te li sei tagliati?”.

 

Non certo per lei…

 

“Lo capirai… ma quando lo capirai sarà troppo tardi”

 

Basta!!!

 

Io non la amo…Io non la amo… Io non la amo… Io non la amo… Io non la amo…Io non la amo… Io non la amo… Io non… Io forse la amo…

 

 

 

 

 

E vivo sempre insieme hai miei capelli…

Ma che diavolo gli faccio fare? Povero Piton.

Beh lo fatto, e quel che fatto e fatto.

E poi non può sempre nascondersi dietro i capelli.

Quanto sono malefica…

Che ne dite?

Commentate, xfavore.

By

Bebba

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Mocciosus #5 ***


Mocciosus#4

Mocciosus#4

 

-Che bello, oggi c'è il ballo!-

 

Che inutile eccitazione... Mi fate proprio pena... Sempre a pensare a cose insulse come i balli e l'amore. Sarebbe meglio tenere la testa ben piantata sulle spalle invece che disperdere la vita in cose tanto frivole.

 

Che rabbia!

 

Perchè nessuno capisce come mi sento?

 

-Piton, abbiamo bisogno di te- mi sussurra con voce melliflua di Narcissa Black, mi giro di scatto verso di lei.

 

-Chi ha bisogno di me?- domando sapendo gia la risposta.

 

-Lucius ti vuole parlare, vieni e non commentare- Narcissa incomincia a camminare molto lentamente per permettermi di seguirla, ma io non voglio quindi me ne vado dalla parte opposta, lei nenche se ne rende conto e continua a camminare.

 

Scendo nella sala dei trofei. Adoro questa stanza, qui dentro sono racchiusi i miei desideri più irrealizabili. Lo splendore dei trofei mi fa fantasticare in una vita che non avro mai, però sarebbe bello diventare un giocatore di Quidditch o un Auror famoso...

 

Sogni.

 

-Piton sei qua dentro?-

 

è ancora lei.

 

Cerco una via di scampo ma sono completamente circondato da trofei, devo trovare un modo per evadere, troppo tardi.

 

-Eccoti qua. Ti ordino di seguirmi- strepita Narcissa.

 

Mi viene quasi da ridere ora pure lei crede di potermi dare ordini, patetico.

 

-Ok- rispondo e m'inpongo di seguirla anche se la tentazione di scappare è forte.

 

Arriviamo di fronte alla camera di Malfoy -Che aspetti ad entrare- mi sussurra Narcissa all'orecchio, la sua voce mi fa raggelare, afferro il pomello della porta ed aprò.

 

La stanza è piena di ragazzi e ragazze -Mancavi solo tu- Lucius Malfoy m'accoglie con un sorriso sfavilante da grande amico, vorrei urlargli in faccia tutto il mio disprezzo, ma mi vado ad accucciare in un angolo e cerco di non farmi notare come sempre.

 

-Ragazzi e ragazze- esordisce Malfoy -Essendo tutti noi dei purosangue sappiamo bene che questo nostro mondo sta andando in rovina. Troppi mezzosangue fanno parte della comunità magica-

 

Malfoy parla come un folle ciarlatano,  per me sta dicendo un mucchio di cretinate ma noto che molti lo stanno ascoltando seriamente e ad ogni sua parola annuiscono con la testa.

 

-Perfino il nostro Ministro della magia è un mezzosangue. Io trovo che questa sia un vergogna e voi?- continua con convinzione Malfoy.

 

-Io... Mio padre è stato licenziato e al posto suo hanno assunto un mezzosangue- esclama ad un tratto un bambinetto del primo anno.

 

-Ecco. Vedete- dice Malfoy con voce lamentosa indicando il bambino -Abbiamo dato troppo corda a questi abbomini ed è venuta l'ora di rivendicare i nostri diritti-

 

-Ma come? Che dobbiamo fare?- chiede con aria stupida Tiger un gorilla di Malfoy.

 

Malfoy lo guarda con aria scetticca -Ci sto arrivando-

-Come stavo dicendo prima dobbiamo riprenderci il potere e debbellare quest'orribile malattia. E io, anzi lui ha la cura!-

 

Ma di che diavolo sta parlando...

 

-Parlo di Lord Voldemort- risponde come se mi avesse letto nel pensiero -Lui ha un piano per estorcere il potere ai mezzosangue e riportarlo a noi-

 

I presenti lanciano un insolito urlo di gioia, ma sono l'unico sano di mente qua dentro e comunque è meglio che me ne vada non mi piace l'aria che tira qua dentro.

 

La porta è ad un passo da me sto per uscire quando Malfoy mi afferra per la spalla -Hey! Nessuno ti ha ordinato di andartene-

 

Ma cose questa fissa nel darmi ordini, mi rigiro lentamente su me stesso e noto con sorpresa che i festeggiamenti si sono tutto un tratto interrotti e uno strano silenzio e calato nella sala.

 

-Io non...- le parole mi muoiono in gola.

 

-Tu ci servi! Ti dovresti essere riconoscente verso di lui, ti ha scelto personalmente su miglialia di persone perchè ti ritiene il più bravo a fare pozioni- urla Malfoy  metre io mi faccio piccolo piccolo per la vergogna o per la paura.

 

-Decidi da che parte stare ma ti ricordo che hai gia un piede dentro la fossa- mi liquida infine.

 

-C-che vuoi dire?-

 

-Se si scoprisse che sei l'assassino della figlia del ministro ti potrebbero dare anche la pena di morte- l'insinuazione di Malfoy provoca un bisbigliare intenso.

 

-Io non ho ucciso nessuno- urlo in mia difesa.

 

-Può darsi, ma la pozione per il sonno eterno l'hai fatta tu, quindi, per conseguenza l'assassino sei tu?- Malfoy mi sorride e gli altri ragazzi mi guardano con timore -Pensaci e poi decidi-

 

Annuisco e scappo via dalla stanza di Malfoy ragiungo l'entrata della foresta proibita pensando seriamente di entrarci e di non farmi più vedere, mai più.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao! Finalmente posso mandare questo chap perchè il mio papy mi ha dato il permesso di usare il suo computer all'ufficcio finche il nostro è out.

Allora cosa ve ne pare? Si accettano sia commenti buoni che cattivi, lascio a voi la parola.

In questi giorni nn ho fatto altro che giocare a the Sims 2 e ascoltare la radio, la pubblicità della Seat con la voce di Homer Simpson è troppo forte. Mitico!

bye

by

Bebba

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Mocciosus#5 ***


Mocciosus #5

Mocciosus #5

 

 

 

L’umidità mi s’infiltra nelle ossa, cerco di coprirmi più che posso con il semplice mantello di lana nera che mi sono portato da casa ma è tutto inutile.

 

Decido di imbucarmi in qualche negozio per sfuggire alla tempesta che mi sta letteralmente dilaniando le carni.

 

Non ci penso su due volte ed entro nel negozio più vicino, un ventata di aria calda mi da il benvenuto.

 

Mi sento un po’ a disagio. Sto sgocciolando per terra e la donna che sta alla cassa mi sta incenerendo con lo sguardo.

 

Cerco di mantenere un aria disinvolta e do un’occhiata agli scaffali.

 

Gli espositori sono pieni di ninnoli da ragazze, profumi e roba del genere ora capisco perché la commessa mi guardava male avrà pensato che sono un finocchio.

 

-Hai bisogno d’aiuto?- mi domanda una voce cristallina che ben conosco, la voce di Lily Evans.

 

-Non da te, stammi lontana lurida mezz…- le sue mani scattano sulla mia bocca.

 

-Fa silenzio o rovinerai tutto, fa parlare prima me- esclama tenendomi ancora le mani premute sulla bocca.

 

Ma che diavolo sta succedendo, mi sento avvampare e il cuore mi batte a mille.

 

-Allora stai zitto e mi ascolti?-

 

Annuisco, non posso fare altro e finalmente lei mi libera da quella posa imbarazzante.

 

-Che ci fai qui Severus?- mi domanda.

 

-Non sono affari che ti riguardano- rispondo acido.

 

-Stai comprando un regalo alla tua ragazza?- continua la Evans, forse non lo nota ma mi sta distruggendo dentro, mi sento una merda

 

-Non dire cavolate- borbotto –Ora lasciami stare sono in…-

 

La porta del negozio si apre sbattendo tutto un tratto –Che nessuno si muova- urla un uomo con un passamontagna blu calato sul volto –O siete tutti morti vi avverto-, l’uomo ci mostra un’arma babbana, credo si chiami pistola.

 

Incespico rumorosamente, sento la Evans dietro di me armeggiare sotto il mantello e poi un boato.

 

Non capisco più niente.

 

-Se non vuoi finire come la marmocchia,tira fuori i soldi al più presto- la voce del uomo mi giunge come ovattata e finalmente trovo il coraggio di girarmi.

 

-Oddio- sussurro e mi butto subito in ginocchio accanto al corpo inerte della Evans.

 

Una macchia  di sangue si sta allargando velocemente sul pavimento lucido del negozio.

 

Non so che devo fare, non sono mai stato particolarmente attento alle lezioni di pronto soccorso.

 

Il viso della Evans è cerulo e perde colore ogni minuto che passa, devo fermare l’emorragia. Prendo il mantello e lo premo forte sulla ferita, ma non sembra cambiare molto.

 

-Cazzo Lily, non puoi farmi questo- urlo mentre le lacrime incominciano a rigarmi le guance.

 

E mentre cerco di aiutare la Evans qualcuno irrompe nel negozio, non capisco molto bene quello che succede so solo che sono arrivati i soccorsi.

 

Mi allontano dal corpo della Evans ed esco dalla porta sul retro prima che qualcuno mi veda.

 

Ricomincio ad avere freddo ed ho pure paura che lei muoia, perché sono scappato via cosi?

 

Stupido, stupido idiota…

 

┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼┼

 

La Evans è in infermeria. Madama Chips la guarita in un batter d’occhio.

 

Io sono stato un stupido a scappare in quel modo e mi sento terribilmente in colpa, ma ora ho deciso  che la mia vita cambierà. Accetterò la proposta di Malfoy anche se so che non è la cosa più giusta.

 

Prima però devo fare una cosa di vitale importanza…

 

Frugo nel baule finche le mie dita sentono il tessuto liscio del mantello dell’invisibilità di mio nonno.

 

Lo tiro fuori e me lo sistemo sulle spalle.

 

Esco fuori dal dormitorio al rintocco della mezzanotte, Hogwarts è immersa nel buio più oscuro e arrivo in infermeria con qualche problema.

 

L’infermiera sonnecchia sopra una sedia, cerco di non fare rumore quando le passo accanto.

 

Silenziosamente raggiungo il suo letto vicino la finestra.

 

Il suo viso è sfiorato dalla pallida luce lunare e i suoi capelli ramati sono aperti a ventaglio sopra il cuscino, ha un’aria cosi beata e mi chiedo cosa stia sognando.

 

La mia mano incerta le accarezza il viso liscio come una pesca, mi chino su di lei e li do un bacio a fior di labbra, la Evans si agita un po’.

 

-Addio- sussurro sfiorandole per l’ultima volta la guancia.

 

Ora sono pronto…

 

Ritorno al dormitorio, la sala è completamente vuota a parte Lucius Malfoy, mi siedo accanto a lui sul divano.

 

-Sono con voi!- gli dico.

 

Ora nulla sarà più come prima…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ho niente da dire, a parte: COMMENTATE!!!!!

 

BY

BEBBA

 

 

 

 

 

   

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=13939