quello che non ti ho mai detto
quello che non ti ho mai detto
Capitolo 3
trappola
Ed si era addormentato da circa 2 ore; continuava a rigirarsi nel letto, per
il caldo soffocante e gli incubi che non gli davano tregua. Improvvisamente si
svegliò con un'ansia che gli scuoteva tutto il corpo: sentiva che quella brutta
giornata non era ancora finita. Qualcosa di orribile doveva ancora accadere. Il
suo primo pensiero andò a Roy: lo aveva lasciato in malo modo, e poi gli aveva
detto quelle brutte parole...gli sembrava quasi di aver pronunciato una
premonizione. Si sentiva in colpa per quelle parole. Doveva scusarsi con Roy,
doveva sapere che stava bene. Sapeva che se fosse gli successo qualcosa non se
lo sarebbe perdonato.
Prese il telefono e compose il numero del quartier generale: a rispondere fu
una centralinista.
< Commando generale dell' est, come posso esserle utile?! >
< Devo parlare col colonnello Roy Mustang!!! >
< La metto subito in contatto. >
< Grazie. >
TU-TU-TU-TU...
< Ufficio del colonnello. >
< Salve tenente Hawkeye, mi può passare il colonnello? >
< Mi dispiace ma è in missione... >
< Ho urgente bisogno di parlargli!!! >
< Il colonnello non tornerà prima di domani mattina... >
< Ma io devo parlargli ora!!! >
Edward si stava scaldando, ma non poteva farci niente; era così in ansia che
il suo cuore stava battendo troppo forte, ancora poco e gli sarebbe uscito dal
petto.
Cercando di controllarsi, tirò un sospiro per calmare il suo animo in
tempesta e riprese, in un tono che non lasciava spazio ai no .
< Tenente devo sapere dove è andato il colonnello Mustang, è questione di
vita o di morte >
Un lungo silenzio...poi la risposta.
< Bhe, non dovrei riferirlo, ma se dici che è così importante... >
< Certo che è importante! Si sbrighi, ho un brutto presentimento...
>
Ed non capiva il perché di tutta quella apprensione; più di una volta il
colonnello era partito per missioni top-secret per interi giorni, senza farsi
sentire. Eppure quella volta, sentiva che doveva raggiungerlo, doveva vederlo,
doveva sapere che stava bene.
< Il colonnello deve incontrare col comandante supremo al campo di
addestramento di East-city tra 10 minuti per ragguagliarlo sulle nuove
informazioni sul assassino di militari. >
< Grazie mille tenente; le devo un favore. >
Così dicendo agganciò velocemente il telefono e in fretta e furia si preparò
ad uscire.
********************
Erano le 18 quando Roy uscì dal quartier generale, diretto al luogo dell'
appuntamento. Sapeva bene che non ci volevano 2 ore per arrivare al campo, ma
aveva bisogno di rilassarsi un po', e di mettere in ordine i pensieri che
affollavano la sua mente.
"Questo è proprio un giorno da dimenticare" pensò Roy mentre vagabondava per
le vie della città; almeno quella sera avrebbe potuto parlare col comandante
supremo e fare il punto della situazione su quella maledetta missione che gli
stava logorando i nervi. E poi c'era la questione che più premeva al colonnello
in quel momento: EDWARD!
Dacché aveva compreso i veri sentimenti nei confronti del biondino, non
sapeva come comportarsi. Appena lo vedeva il suo cuore aumentava freneticamente
i suoi battiti, e il suo cervello andava in tilt. Così, l' unica cosa che
riusciva a fare era riempirlo di frecciatine ,che come unica conseguenza
aumentavano l' ira e l' astio nei suoi confronti.
Ma perché ogni volta finiva così?! Doveva fare qualcosa! Ormai aveva preso
una decisione; avrebbe confessato i suoi sentimenti a fullmetal; non gli
importava cosa sarebbe successo poi; doveva farlo se no sarebbe impazzito!
********************
Edward correva a perdifiato per i vicoli di East-city; era già tardi e gli
sembrava di non arrivare mai. Sfortuna vuole che gli alloggi dei militari
fossero all'esatto opposto del luogo dove era diretto!
< Neanche...un taxi...quando lo cerchi!!... > disse Ed col fiatone.
Si fermò un istante per riprendere fiato, accorgendosi di essere finito
davanti al quartier generale. Alzò lo sguardo vedendo uscire qualcuno dalla
porta d'ingresso. Non lo focalizzò subito, ma quando ci riuscì gli si dilatarono
gli occhi.
< Comandante, comandante supremo, ma cosa ci fa qui?! >
< Oh, buona sera fullmetal; come mai così di corsa? >
< Comandante, ma lei non doveva essere al centro di addestramento militare
ad incontrare il colonnello Mustang? >
< Come? Mi dispiace fullmetal ma io sono appena arrivato da South-city...
>
< ...è una trappola!!!... >
Edward era allibito; se lo era sentito da tutto il giorno che sarebbe
successo qualcosa!
< Bisogna immediatamente mandare una squadra sul posto. > disse
risoluto il comandante supremo
Edward rifletté per un attimo sulle parole del comandante, poi ebbe un'
illuminazione: l'assassino di militari...Mustang era caduto nella sua
trappola!!!
Senza perdere tempo ricominciò a correre a perdifiato, in cuor suo sperò di
arrivare in tempo.
********************
Roy arrivò all' appuntamento alle 20 spaccate; il campo di addestramento, che
gli si stagliava davanti era buio e deserto. In quel luogo regnava un' aria
lugubre e malinconica; il silenzio era totale.
< Speriamo di finire presto q... > non finì la frase che sentì una
presenza dietro di se. Si voltò di scatto riuscendo, per un pelo, a schivare un
pugnale che gli graffiò la guancia.
< ...sei molto veloce...COLONNELLO...non me lo aspettavo... >
< Immagino sia stato tu ad invitarmi qui... >
< Potrebbe essere, ma arrivati a questo punto non penso che ciò importi
molto. >
< Perché me? >
< Ho aspettato tanto che arrivasse questo giorno...il giorno in cui ti
avrei ucciso!... >
L' assassina fece una pausa, forse per assaporare l' atmosferiche si stava
creando.
< Io mi vendicherò, per tutto quello che hai fatto... >
Un' altra pausa, i secondi che passano; i due immobili l'uno di fronte all'
altro, gli sguardi che si penetrano e si studiano. Poi una voce.
< Perché ti nascondi dietro a quella maschera? A me non piace lottare con
una persona che cerca di nascondersi... >
< Se è solo per questo... > disse la ragazza togliendosela. < Allora
non mi riconosci? >
< ... >
< Capisco, non posso darti torto,sono passati ormai 13 anni; ma io ti
ricordo eccome! >
Facendo un balzo felino, la ragazza si scagliò contro Roy che preso alla
sprovvista fu atterrato.
< ...la mia famiglia era povera ma felice. Viveva di ciò che la terra gli
dava. Poi siete arrivati VOI ! VOI, sporchi cani dell' esercito; e avete
distrutto il mio bel paese! Noi non vi avevamo fatto niente,ma VOI ci avete
attaccato! > La voce si fece più iraconda, mentre le lacrime scendevano da
quegli occhi di ametista: lacrime cariche di odio puro.
< E TU...TU maledetto , TU che hai ucciso la mia famiglia, TU NON MERITI
DI VIVERE !!! >
La donna alzò il pugnale che teneva in mano e lo scagliò con tutta la rabbia
che aveva in corpo contro il colonnello,che solo per miracolo lo evitò,
prendendo alla sprovvista l' assassina e riuscendo così a scappare dalla sua
morsa e a prepararsi al contrattacco.
La ragazza si alzò immediatamente, pronta per una nuova mossa.
< Non ti lascerò scappare... >
< Neppure io... > disse Roy apprestandosi a far schioccare le dita.
< No, no,no colonnello, l'alchimia non dovrà essere usata... > disse
avventandosi nuovamente su Roy e riuscendo, col pugnale a lacerargli i
guanti.
" Le cose si stanno mettendo male" penso Roy.
< Bene, ora possiamo iniziare a fare sul serio... >
Come un fulmine l' assassina si avvicinò al colonnello, riuscendolo a colpire
ad una spalla ed ad un braccio. Barcollando, Roy cercò di allontanarsi per avere
maggior campo visivo: la ragazza era sparita...ma dove...
Un dolore lancinante pervase la schiena del Colonnello; l' assassina lo aveva
pugnalato alle spalle.
< Che vile, prendermi alle spalle...non doveva essere uno scontro alla
pari?! >
La ragazza estrasse il pugnale dalla schiena di Mustang e lo colpì di
nuovo.
< Non l' ho mai detto ne voluto...Ma bando alle ciance... > disse
mentre il corpo di Roy cadeva rovinosamente al suolo e le prime gocce di pioggia
iniziavano a bagnarle il viso.
< E ora...muori!!! >
**********************
A Edward non sembrava di arrivare mai a quel stramaledetto posto! Si fermò un
attimo a riprendere fiato e si accorse che stava iniziando a piovere.
Brutta cosa; perché così Mustang sarebbe stato in svantaggio,non potendo
usare i suoi guanti!
< Ci mancava solo la pioggia!!! > disse Ed ricominciando a correre.
Ed si ritrovò nel grande piazzale dove sorgeva il campo di addestramento. La
pioggia ormai era torrenziale, e lui non riusciva a vedere molto bene. Focalizzò
due figure al centro della piazza, e senza perdere tempo trasmutò il suo
auto-mail.
Lo spettacolo che gli si parò davanti lo paralizzò per alcuni secondi:
Mustang era acasciato al suolo , visibilmente conciato e allo stremo delle sue
forze. Tutta L'uniforme era sporca di sangue, e l'assassina sopra di lui
,pugnale alla mano, era pronta a sferrare un nuovo colpo...
Fullmetal si scagliò furioso contro di lei, facendola ruzzolare a terra: la
battaglia che seguì, fu un continuo scontro di lame.
< TU, maledetto impiccione; avrei dovuto ucciderti quella volta...
>
< Sarò io che ti ucciderò se Mustang non sopravvive! >
Ormai Ed l' aveva capito; lungo tutto il tragitto per arrivare li. Aveva
capito di provare un profondo sentimento per quel colonnello che sapeva solo
farlo arrabbiare. A Ed piaceva potergli rispondere per le rime, era come potersi
legare a lui, era come se nel mondo ci fossero solo loro due.
Una vita senza di Roy non era una vita possibile. Doveva salvarlo, a tutti i
costi.
Ed fece un salto cercando di colpire l' assassina dall' alto,con l' unica
conseguenza di venir preso di striscio all' addome. Cadendo verso terra riuscì a
farle lo sgambetto,facendola quasi cadere. Scagliandosi nuovamente su di lei,
scansò alcuni suoi colpi finché una ginocchiata non lo colpì in mezzo allo
stomaco. Non lasciandosi perdere quell' occasione,l' assassina sferrò un nuovo
attacco, pronta a colpire fullmetal alla schiena. Ed capì le sue intenzioni e
anticipando la sua mossa,la colpì con la lama dell' auto -mail in pieno petto.
La ragazza barcollò per qualche secondo, poi cadde a terra esanime.
Senza pensarci due volte, Ed corse verso Roy: il colonnello era acasciato a
terra, supino. Rivoli di sangue uscivano dalle innumerevoli ferite procurate
dalla assassina,ed una pozza di sangue si stava e tendendo a macchia d' olio
sotto di lui.
Delicatamente Ed alzò la testa del colonnello e la appoggiò sulle sue
gambe.
< Colonnello... > disse Edward in lacrime < Colonnello, si svegli !
Mi risponda! >
< ...uhm... >
< Colonnello... >
< Ah, sei tu...fullmetal... >
< Si colonnello sono io... >
< ... >
< Non si muova, tra poco arriverà qualcuno ad aiutarci... >
< Penso che per me sia troppo...tardi... >
< Non dica così, in passato è sopravvissuto a peggio! >
Edward ormai piangeva senza alcun ritegno; non riusciva a trattenere le
lacrime, vedendo come era ridotto il suo amato.
< Io non avrei mai dovuto dire quelle brutte cose oggi...è tutta colpa
mia, solo colpa mia... >
Roy alzò un braccio e accarezzo la guancia di Ed .
< Perché piangi fullmetal, non è colpa tua... >
< Ma io...io non voglio che lei muoia...>
< Prima o poi tutti moriamo Edward, questa è la vita. >
< Lei non deve morire,non ora; non ora che...>
Ed si fermò un attimo, insicuro se continuare o tenersi tutto dentro.
< ...ora che ho capito di amarti. >
Ci era riuscito; era riuscito ad esternare i suoi sentimenti: non voleva che
il colonnello non sapendo ciò che lui provava!
< Roy, io ti ho sempre voluto molto bene, prima pensavo fosse un amore,
come quello tra padre e figlio; tu ti prendevi sempre cura di me, fin dall'
inizio ed io ero felice. Ma forse non riuscivo ancora ad esternare il mio vero
sentimento per paura. Ora finalmente ho capito...non posso più tenermi dentro
tutto questo, non posso.
Tu per me sei come il sole,la cui assenza ucciderebbe tutti, e la cui luce
illuminerebbe la vita di chi ti sta accanto...Probabilmente per te sarà uno
schok, ma qualsiasi sarà la tua risposta i miei sentimenti non cambieranno. >
Ed aspettò una risposta dal colonnello, che però non arrivò.
< Colonnello...colonnello mi risponda....
ROYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >
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