Over Again.

di lloydslips
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** capitolo due. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***






Over Again.


 

Capitolo uno.




 

L'odore di salsedine aveva invaso il porto di Londra.
Il porto era pieno di navi.
Eccola là,eppure  sembrava molto più piccola vista da lontano,
così piccola che sembrava che si potesse chiudere in una bottiglia.
La Destiny
.
«Grazie mille.» disse al cameriere che porgendole la mano  l'aveva aiutata a scendere.
«Di nulla,signorina Hamilton.» replicò l'uomo.
Melanie inspirò a pieni polmoni,scendendo dall'auto che il padre,George,le aveva regalato.

Guardò il mare,affacinata,le sembrava che brillasse.
Altri camerieri presero le sue valigie,che erano custodite nel retro dell'auto.
Melanie odiava tutte quelle attenzioni,insomma,poteva benissimo svolgere molti compiti da sola.
Avanzò vicino la zona di imbarco,che era piena di persone.
La nave ,ora che l'aveva vista da vicino era enormemente grande.
Quella era la prima volta che navigava,era stata costruita da poco,e quello era il primo giro di imbarcazione.
Prudence la sua cameriera personale,le si avvicinò.

«Signorina,le sue valigie sono  state portate nella stanza 202» la ragazza fece un piccolo sorriso.
Andò verso il piccolo ponticello di legno,e insieme alla sua cameriera fece la fila aspettando di imbarcarsi.
Destiny...
Eppure il nome della nave doveva avere qualcosa a che fare con il destino no?
Pensò Melanie.
Immersa in uno dei  suoi monologhi mentali dopo circa mezz'ora,riuscì ad entrare all'interno della nave.
Non aveva voglia di visitare la nave,o meglio di stare su quella nave.
Era stata costretta dal padre ad andare,perchè doveva concludere un affare e non voleva lasciarla da sola.
Salì le scale,dell'immensa imbarcazione,e girò i primi due piani.
Dopo aver girato arrivò nella sua stanza.
Aprì la porta,e senza posare la borsa si buttò sul soffice lettone.
Chiuse gli occhi ma dovette riaprirli,poco dopo a causa della madre che bussava.
Si alzò sbuffando e aprì la porta.

«Tesoro!Sei arrivata.» la voce squillante della madre,la rivegliò dal suo stato di coma.
La donna che aveva davanti  ai suoi occhi le assomigliava molto fisicamente,
incominciando dai lunghi capelli biondi,gli occhi azzurri con delle pagliuzze verde prato,e la bocca rosea.
Ma il punto è che secondo Melanie,benchè si assomigliassero fisicamente,
caratterialmente,erano molto diverse.,incompatibili.

«Ti piace la nave?»le domandò accarezzandole la guancia.
La bionda annuì,facendo un falso sorriso.

«Fra circa mezz'ora incontreremo il capitano ed il figlio,quindi ti voglio vedere giù puntuale.»
«Quindi niente scherzi signorina.»disse severamente la donna,prima di uscire dalla stanza.
Melanie chiuse gli occhi,aveva già capito le intenzioni della madre.
Voleva scegliere il fidanzato della figlia,la persona che lei avrebbe dovuto amare.
E Melanie lo trovava così ingiusto.
Delle lacrime le rigarono il volto,pizzicandole le guancie.
"Perchè a me?" si ripetè la stessa domanda più di dieci volte,ma  non ebbe risposta.




«Salve,Adam» salutò educatamente George,stringendo la mano al capitano.
«Lui deve essere tuo figlio» disse indicando il ragazzo affianco all'uomo.
«Oh,si...Lui è mio figlio Harry» la voce rauca del capitano rieccheggiò nel ponte della nave.
Melanie guardò il ragazzo,e fu colpita dagli occhi vividi del ragazzo.

«Lei invece,suppongo sia tua figlia,se non sbaglio»
Harry si spostò i riccioli castani,e guardò ammaliato la bionda.
Si dice che non esista l'amore a prima vista ma Harry,potè giurarlo di averlo provato sulla pelle.

«Non sbagli,lei è Melanie» disse George,dando un colpetto sulla spalla della figlia.
Le guancie di Melanie si colorarono di un rosa acceso, non appena vide il ragazzo.

«E' proprio un bel giovanotto tuo figlio»disse la madre della ragazza.
Melanie fulminò con lo sguardo la  madre,che notando il fastidio della figlia sorrise e continuò.

«Sai ce lo vedrei proprio bene con Melanie» la bionda diventò rossa come il fuoco,pronta ad esplodere.
«Oh certo...comunque mi farebbe piacere se stasera al galà,mangiaste con noi al nostro tavolo»
Melanie fu sollevata che il capitano cambiò discorso.
«Certo» rispose George sorridendo.
«Bene,allora ci vediamo stasera.» concluse l'uomo prima di andare via insieme al figlio.



«Stupido galà,stupida mia madre,stupida nave.»sussurrò la bionda fra sè cercando di indossare il vestito di velluto bianco.
Dopo vari tentativi riuscì ad indossare il vestito,
era il più bello che avesse posseduto,la madre l'aveva fatto portare direttamente da Parigi.
Si raccolse il capelli biondi in una treccia,e la lasciò cadere lungo il seno.
Era più bella che mai.
Si avviò verso il ristorante,e non apenna vi mise piede tutti gli occhi furono puntati su di lei.
Si sentì a disagio per così tante attenzioni,a cui ancora non era abituata.
La madre le fece cenno di sedersi accanto a lei.
Melanie sbuffando si avvicinò al tavolo.

«Buonasera» salutò la ragazza il capitano,e d il figlio.
«Ciao..» sussurrò il riccio.
Era senza fiato di fronte alla bellezza della ragazza.

«Vedo che lo hai lasciato senza parole..ti dovrei portare più spesso per farlo tacere.»
Disse ironicamente il capitano,provocando una leggera risata generale.
Melanie si guardò intorno e si soffermò su un ragazzo che aveva rubato la sua attenzione.
Lo osservò intensamente,delineando con gli occhi il profilodel ragazzo:
la mascella leggermente contratta,la carnagione ambrata gli occhi color caramello,e i denti bianchissimi.
Lo fissò a lungo prima che lui si accorgesse di lei.
Si scambiarono una serie di sguardi.
Quella sera entrambi pensarono di aver trovato l'anima gemella.
Neanche si conoscevano,ma si tenevano in salvo l'uno con l'altro semplicemente con lo sguardo.






Spazio Autrici:

Salve c:
Ci presentiamo:siamo Martina ed Elisabetta le autrici della ff che avete appena letto #capitanovviomodeon
Abbiamo già scritto altre due ff,passate se vi va c:
Comunque l'idea per questa nuova ff,ci è venuta durante l'ora di religione,non ci chiedete come lol
Abbiamo preso ispirazione pensando al Titanic,film bellissimo e commuovente c':
Va bene non sappiamo che scrivere jkajnjnejfn
Recensite se vi va c:
Un saluto da Marti ed Eli <3







 

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Capitolo 2
*** capitolo due. ***


Capitolo due.


You're beautiful. You're beautiful.

You're beautiful, it's true.
There must be an angel with a smile on her face,
When she thought up that I should be with you.
But it's time to face the truth,
I will never be with you.

 


-Chi guardi?-le chiese sua madre,con un sorriso davvero troppo grande perchè potesse essere vero, e lei scostò gli occhi dal moro.
-Mmh..nessuno.-bofonchiò,tornando a giocare col cibo nel piatto.Sua madre le poggiò una mano sul braccio,continuando a sorridere.
-Lo vedi quel ragazzo?-accennò al moro,che guardava da circa un'ora.Melanie arrossì:come aveva fatto sua madre ad accorgersene?-Non è giusto per te.-concluse con quello stupido sorriso.La ragazza la guardò,stranita.-E' il figlio dei Malik.Non si può fare.-spiegò sua madre. Nessuno glielo aveva chiesto,però.
I Malik erano una famiglia importante almeno quanto gli Hamilton e proprio per questo erano in eterno conflitto per il potere.
Melanie tornò al suo cibo,come fosse l'unica cosa degna di attenzione in quel tavolo. Sentiva le chiacchiere tra suo padre e il capitano,tra sua madre e la moglie del capitano e sentiva le occhiatine che Harry le lanciava,ma tutto era fuori dal suo mondo.Di conseguenza non le interessava.Era incavolata.
Da quando era nata la sua famiglia aveva deciso tutto per lei.
Avevano deciso gli amicci giusti,i vestiti giusti,le scarpe giuste.Avevano scelto la sua vita,senza che lei potesse viverla. E adesso l'avevano trascinta lì,su quella stupida nave,cercando di scegliere anche il suo fidanzato,decidendo addirittura chi e cosa Melanie potesse guardare.Quella non poteva essere chiamata vita.
Si alzò dal tavolo rumorosamente,facendo stridere la sedia.Sua la fulminò con lo sguardo. La bionda decise di infischiarsene.
-Vado a prendere un po' d'aria.-usò come scusa.Quando vide Harry pronto ad alzarsi e a seguirla,alzò una mano e scosse la testa sorridendo gentilmente.-Ho bisogno di stare sola.-il riccio parve capire ed annuì,ricambiando il sorriso.
Melanie uscì accellerando il passo,sentendosi osservata.Quanto odiava le troppe attenzioni,le davano uno strano dolore allo stomaco che se prolungato si trasformava in delle fitte.
Si affacciò e il forte odore di salsedine le riempì le narici,molto più forte di quanto potesse essere al porto.Di certo quell'odore non la faceva stare meglio,il senso di oppresisone era sempre più forte.
-Ciao.-una voce maschile le arrivò alle spalle,con un forte odore di tabacco. Si voltò e si trovò faccia a faccia con Malik. Rispose con un lieve sorrise. Il ragazzo le si affiancò,poggiandosi alla ringhiera della nave.
-Zayn.-le disse,porgendole la mano.Lei la strinse e i brividi percorsero la sua schiena.Non fu certa che fosse stata il freddo a provocarglieli,ma gli piacque.
-Melanie.-si presentò lei a sua volta.Zayn annuì,studiandola.
-E così tu sei la tanto famosa figlia degli Hamilton.-disse.
-Così mi dicono.E tu sei il figlio dei Malik?-sorrise maliziosa,prendendolo in giro.Lui ridacchiò e gettò la sigaretta in acqua,oltre la ringhiera.Il volo fu piuttosto alto.
-Okay...come mai siete qui?-le chiese.
-Per lavoro,mio padre vuole ristrutturare alcune parti di questa nave e il capitano ci ha offerto questo viaggio.-disse lei,scocciata.Non voleva parlare di questo,non ora che era col moro.Però si fece scappare:-E voi?-si morse la lingua.
-Vacanza,immagino.-il moro alzò le spalle,fissando il cielo.Lo fissò anche Melanie e si stupì:si potevano vedere milioni di stelle e costellazioni,non come in città.Forse qualcosa di buono c'era,nello stare in quella nave.
-Se ci vedessero i nostri genitori,chissà cosa farebbero.-disse il moro senza pensarci su,più di tanto.Invece Melanie rivolse subito lo sguardo verso la sala da pranzo,improvvisamente nervosa.
-Non capisco il motivo di tanto odio.-mormorò la bionda.In effetti se i loro genitori li avessero visti insieme insieme probabilmente l'avrebbero rinchiusa nella sua stanza per il mese restante.Sbuffò.
-Io non ti odio.-le disse Zayn squadrandola e le guance di Melanie si arrossarono.
-Neanche io.-disse anche lei poi,timidamente. Non era abituata a questi tipi di discorsi...non era abituata a restare con i ragazzi da sola,in generale.I suoi genitori avevano degli obiettivi precisi:mantenerla pura fino al matrimonio.La bionda non sapeva se ridere o piangere,riguardo questo argomento.
Così rimasero ancora a parlare ,nascondendosi quando qualcuno passava di lì.Nessuno familiare a ndò a cercarli,se non Harry. Melanie si preoccupò quando lo vide,per un attimo pensò che lo andasse a dire ai suoi genitori ma poi scoprì che il riccio era il migliore amcico di Zayn. Tutto sembrava troppo bello per essere vero,troppo perfetto perchè qualcosa non lo rovinasse. Eppure restarono a parlare fino a tarda notte e ancora nessuno li cercò.
Tutti se ne andarono,tutti tranne loro due,che continuarono a parlare finchè non si stancarono.Poi si salutarono,fissando un appuntamento per il giorno dopo.
Gli altri non lo sapevano,che male c'era?







 

Saaalve fnvjdkndskjd
ecco il secondo capitolo,da quì si iniziza a entrare nella sotria
vera e propia.
però c'è una sola recensione  :c
continuiamo a  3 recensioni,ookay?Fateci sapere cosa ne pensate,sia
pareri positivi chenegativi,mis embra ovvio  (:
Ora vi lasciamo,buoanotte <3
-Marti ed Eli

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