Il nostro destino è ucciderci a vicenda. Invece io ti amo.

di Cosorinco Perrato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo senti anche tu? ***
Capitolo 2: *** Potrei sempre ucciderlo..Ma moriremmo entrambi. ***
Capitolo 3: *** è forse il destino? ***
Capitolo 4: *** Imprinting. ***
Capitolo 5: *** Che la caccia abbia inizio. ***
Capitolo 6: *** Skyfall. ***
Capitolo 7: *** Lo vogliamo entrambi. ***
Capitolo 8: *** Creati per incontrarci. ***
Capitolo 9: *** Lasombra. ***
Capitolo 10: *** Appuntamento? ***
Capitolo 11: *** Dear God. ***
Capitolo 12: *** Non siamo soli. ***
Capitolo 13: *** Addio Harry? ***
Capitolo 14: *** Perchè ci siamo cacciati in questo guaio? ***
Capitolo 15: *** Credi in ciò che fai. ***



Capitolo 1
*** Lo senti anche tu? ***


Non ebbi l'impulso di trattenere delle urla.
Mentre quell'uomo affondava i denti nell'incavo del mio collo, esattamente 533 anni fa.
Sentii l'adrenalina penetrarmi da dentro, una voglia matta di uccidere qualsiasi cosa mi capitasse a tiro. Quando si allontanò dal mio collo, quanto basta per vedere i miei occhi trasformarsi in un rosso ardente, gli presi il viso tra le mani, e con tutta la forza che non sapevo nemmeno di possere, lo uccisi con un colpo secco.
Non avevo mai ucciso un uomo. Tantomeno in un modo così brutale. Ma quella forza, che mi uscii dai muscoli, come una carica di bombe pronte ad esplodere dentro di me, mi avevano spinta a desiderare .. Sangue.
Rimasi scioccata. 
Nelle settimane seguenti, il mio corpo diventò più affusolato, le gambe più slanciate. Arrivai al punto di guardarmi allo specchio e chiedermi se quella fossi realmente io. Dov'era finita da diciassettenne paffutella dal colorito roseo? Aveva fatto spazio ad un corpo per cui, se fossi stata lesbica, mi sarei tranquillamente saltata addosso da sola, il mio cuore non batteva più nel petto. La mia pelle era color ceramica, e i miei occhi rossi. Rossi come il sangue, come la passione.
Non riuscivo più a mangiare, o a guardare il cibo con aria disinvolta. Mi schifava. L'unica cosa di cui avevo bisogno, era sentire sengue, scorrermi lungo la gola.
Ma non risolvevo nulla, se non qualche animale sfortunato nel bosco. Nulla mi attirava di più come l'odore del corpo mortale.
E per una ragazza come me, abituata ad essere presa in giro a scuola, a farsi piccola cercando di non essere notata tra la folla, quello fù un trauma.
Passare per i corridoi trattenendo il fiato, indossare fastidiosissime lenti a contatto color nocciola, avere la paura di saltare addosso a qualcuno da un momento all'altro, ed essere riempita di complimenti ed attenzioni dai ragazzi, mi stordii.
A tal punto da farmi isolare da tutto e da tutti.
Era colpa sua. Di quel lurido verme che 533 anni fa decise di rovinarmi la vita. Ma avevo avuto lo sfizio di vendicarmi, anche senza accorgermene. 
Vidi mia madre, i miei cari, morire uno dopo l'altro sotto i miei occhi. Costretta a trasferirmi di città in città perchè la gente non si rendesse conto che non crescevo, che non invecchiavo. E odiai l'eternità.
Odiavo sapere che sarei rimasta così per sempre.

Mi aggiravo per i corridoi, seguita da Damon.
Lui è l'unico che può capirmi. L'ho incontrato in un combattimento, in Uruguai, 125 anni fa. E da quel momento, non mi separai più da lui. Divenne la mia unica ancora di salvezza, l'unica finestra che mi faceva affacciare al mondo. E farmi rendere conto che noi non appartenevamo più a quella gente.
Lui, il mio migliore amico, dagli occhi rossi come i miei, e i capelli di un arancione carota, ricci, e le lentiggini sul naso. In ogni scuola andassimo, era uno dei più popolari.  La stessa cosa sarebbe stata per me, se non mi fossi isolata così, con i rimpianti e le frustrazioni.
Le immagini di mia madre, che moriva sotto i miei occhi. Lei non sapeva. Lei non seppe mai la verità. Nessuno la seppe.
Quando salii il secondo piano, diretta insieme a lui nella nostra aula, mi bloccai di colpo.
Respirai a fondo, cosa che facevo raramente, e iniziai a guardarmi introrno. Damon non capì, e continuò a spintonarmi per portarmi in classe. Ma anche se eravamo entrambi due.. mostri.. si, eravamo mostri. Anche se lo eravamo, io ero di gran lunga più forte di lui. Puntai i piedi a terra e continuai a cercare tra gli studenti.
Una puzza, terribile, che non avevo mai sentito prima. Se non nella battaglia in Danimarca qualche mese prima. Ma no, era impossibile trovare chi mi facesse quell'effetto, tra tutti gli studenti che si aggiravano per il corridoio. 
Mi arresi, e sbuffando andai in classe con Demon.
Mi sedetti accanto a lui e iniziarono a fare l'appello.
Quello sarebbe stato il nostro penultimo anno in quella scuola, per poi trasferirci nuovamente. Nuova città, nuova scuola, stessa età, stessi noi.. Era tutto monotono. Troppo monotono. Odiavo la vita di quei mortali, che avevano un cuore che batteva, che potevano poggiare la mano del proprio amato sul petto e dire 'senti? batte per te' il mio cuore, non batteva e basta. Non povevo arrossire ad un complimento, riuscivo solo a diventare un pezzo di ghiaccio.
La maniglia della porta si aprii velocemente, mentre una testa riccia irrompeva in classe. - Professore, avrei bisogno di parlarle della gita in Svezia.. - Di nuovo quell'odore. Ma ora lo sentivo, lo percepivo benissimo.
Drizzai la testa fissando quel ragazzo come non avevo mai fissato nessuno. Lui sembrò irrigidirsi, sentendo qualcosa nell'aria, e il suo sguardo saettò su di me. Sembrava mi stesse penetrando l'anima, mentre mi guardava con quei fari verdi.
Non poteva essere, di sicuro era chissà quale demenziale dopobarba.. non poteva davvero avere.. quell' odore.
Guardai Demon, che non sembrò capire. Probabilmente solo io lo sentivo.. Così mentre fissavo il mio migliore amico, gli penetrai nel pensiero. Cosa che potevo fare solo io, e solo quando lo volevo. Potevo parlare, o farmi delle allegre chiaccherate con il pensiero delle persone. Cosa che mi frustrava, perchè non avrei mai voluto sentire certi pensieri. Povevo fare molte, molte altre cose. Mi ero allenata a tal punto, che riuscivo a modificare l'umore della gente, potevo sentire le emozioni che provava. Ma averi voluto tanto vedere il futuro. Anche se avevo paura, di vedermi, tra quattrocento anni, sempre la stessa, col il mio migliore amico accanto, in una classe, di nuovo.Lui invece, poteva percepire i sentimenti con un solo tocco.
- Lo senti anche tu? - Gli chiesi nella mentre, mentre Damon si affrettava a rispondermi, sempre comunicando nella mia testa. 
- Cosa? Vedo solo che ti stai scopando il ricciolo con lo sguardo - Lo fulminai.
- No, sento puzza. -
Continuai - Puzza di cane. -






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HOLAAAA! 
QUESTA è UNA NUOVA FF U.U LOOOL DEVO ANCORA FINIRE QUELLA SU ZAYN LO SO, LO SO. MA MORIVO DALLA VOGLIA DI METTERE QUESTA :'D BHE, LASCIATE TANTE RECENSIONI, VI PREGO :')
SPERO VI PIACCIA,
KISSKISSGOSSIPGIRL(?)
-ANGY

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Capitolo 2
*** Potrei sempre ucciderlo..Ma moriremmo entrambi. ***


- Sei sicura di quello che fai?-
- Dio santo Damon, è la trecentesima volta che me lo chiedi! è ovvio che sono sicura, che ho da perdere!- Sbraitai correndo per i corridoi, seguita da lui.
Avevo intenzione di seguire il tizio riccio, per vedere se le mie supposizioni fossero vere.
- Lo sai che ti stai cacciando in un guaio enorme!? -  Mi bloccai e mi misi davanti a lui, scuotendolo per le spalle - Damon, tanto mi tirerai fuori tu. - dissi ironica lasciandolo senza parole.
Uno a zero per la vampira sexi. Modestamente parlando.
- Certo che sei strana.. - 
- Voglio solo vedere che idee ha il cagnolino. - dissi riferita ad.. Non sò il nome. Il ricciolino, insomma. 
Corsi fino all'uscita, e lo vidi entrare in macchina con un tizio dalla pelle scura e un ciuffo ridicolo. Pff, chissà quante faschette di lacca ci vorranno per reggere sù quello scopettino del water.
Guardai maliziosa Damon, che capì al volo le mie intenzioni. Tentò di fermarmi, ma era troppo tardi. Ero già corsa come solo i vampiri sanno fare, rincorrendo l'auto, cercando di non essere vista.
Mi trovai il rosso dietro, che correva a perdifiato.
Mi fermai vedendo che si era appena parcheggiato nel cortile di una grande villa. Lo seguii mentre invece di entrare in casa, andava insieme al moro nel bosco affianco. Che voglia fare riti satanici? A giudicare dall'aria dello scopettino del water sembravano più far parte di una setta.. Naah, semmai staranno andando a cogliere farfalle come spongebob.
- Io li seguo, te resta qui a riflettere sulle ingiustizie della vita, Damon. - conclusi iniziando a arrampicarmi su un albero. Li seguii passando da un ramo all'altro.
Finchè il moro non si voltò verso scopettino del water, e iniziarono a discutere. Provai ad entrare nel pensieri del riccio. Impossibile. Ma che cazzo? Ritentai. Nulla. Provai con lo scopettino..
'' Voglio tornare a casa.. '' ho che pensieri complicati, kebabbaro.
Nulla. Non sentivo nulla. Finchè non vidi Damon sul ramo accanto a me, lo guardai per un po', finchè non indicò nella direzione dei due ragazzi.
Il riccio si stava levando velocemente la maglia e i jeans, rimanendo in boxer, facendo scivolare sulla sua pelle gli indumenti. E che corpo.. porca miseria.. calma..
L'amico fece lo stesso e.. Occielo. Giuro che se non fossi inorridita dalla puzza che emanano quei due, li stuprerei all'istante.
I miei pensieri vennero interrotti da un boato, poi entrambi divennero.. Lupi. Merda. Merda Merda Merda. 
Damon aveva ragione, per la millesima volta. Mi ero cacciata in guai GROSSI. 
Ecco perchè avevo sentito quell'odore nell'ultima battaglia. Ecco perchè mi inorridiva tanto. Ecco perchè il riccio appena era entrato in classe aveva iniziato a fissarmi. '' oh merda.. '' dissi infiltrandomi nei pensieri di Damon. Nessuna risposta. MI voltai: lui non era più lì. Ma perchè scappa sempre questo ragazzo!?
Mi affrettai a scappare nella direzione da cui ero arrivata, per poi trovarlo a casa mia, dopo un altra corsa.
- Grazie per avermi lasciata là, sei stato molto gentile, Damon. -
- Loro.. licantropi.. è la fine. -
Concluse mettendosi le mani nei capelli. Ok, stava delirando.
Gli poggiai una mano sulla spalla e mi sedetti accanto a lui. 
- Demon, lascia perdere, non mi avvicinerò più giuro. - Dissi mettendomi alla sua altezza. Mi guardò con gli occhi gonfi. Se c'era una cosa di cui aveva paura, erano i licantropi. Due di loro uccisero i suoi genitori, mortali. Da quel momento li odiò a morte. Perchè si sa, in un combattimento tra licantropi e vampiri, nessuno vince e entrambi muoiono. è una storia che ci ripetevano fino allo sfinimento, finchè non ci stufammo e andammo via da quel maledetto 'corso per vampiri neonati'. Ma va a cagare, neonata o no, mi sapevo arrangiare benissimo.
- Ti và se andiamo a caccia? è quasi ora.. mi brontola lo stomaco.. - Dissi accarezzandomi goffamente la pancia. 
- No, tu vai, io rimango qui, mangerò il gatto dei vicini - sapevo che non l'avrebbe mai fatto. Non avevamo nemmeno dei vicini.Era solo una scusa per stare solo.
Uscii da casa nostra e alla velocità del fulmine mi infilai nel bosco. Casa nostra era una piccola villetta in mezzo al bosco, in periferia del nostro paese. Odiavo la gente curiosa che si sarebbe pututa intromettere, e iniziare a chiedersi perchè uscissimo da casa a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ma il fatto è che noi non dormiamo.
Poltriamo solo. 
Mi guardai intorno, dopo aver sentito un movimento sospetto alle mie spalle. Un cervo. Si sentiva dall'odore.
Iniziai a correre facendo più cautela possibile, finchè non mi trovai dietro un albero, esattamente alle spalle dell'animale, che sembrava già spaventato. Ma non poteva avermi sentita? o si? Uscii velocemente da dietro quell'albero, piombandogli alle spalle e uccidendolo con un colpo secco. 
Mi fermai dal morderlo appena vidi un ombra davanti a me. Alzai velocemente lo sguardo, incontrando due iridi verdi.
Mi salì un groppo alla gola quando riconobbi il ragazzo riccio di poco prima. Sentii il suo odore, vicinissimo, sentivo il rumore dell'aria che gli sfiorava la pelle, i suoi movimenti rapidi nell'allontanarsi lentamente.
Eravamo entrambi confusi, vedevo le sue narici dilatarsi nel sentire il mio odore, e quello del cervo. 
Degluttii vedendo che  stringeva i pugni, rendendo le nocche bianche. Era la prima volta che avevo così paura. Dopo le storie che mi raccontò Damon, avevo paura anche solo sentendo nominare la parola 'licantropo'. Ma dopotutto, era per metà umano... quindi ucciderlo sarebbe stato una soddisfazione assurda.. Se solo non fossi morta anche io.. Mi levai quei pensieri dalla testa cercando di legegrgli nella mente. Nulla. Ma com'è possibile!? Con lo scopettino cel'avevo fatta! 
Rimasi a bocca aperta, lasciando il cervo e scappando via più veloce possibile. Avevo visto la morte venirmi incontro, mentre guardavo lui.
Una voglia matta di ucciderlo, anche solo sentendo l'odore del sangue caldo che gli pulsava delle vene. Ero quasi arrivata a casa, quando mi raggiunse, parandosi davanti a me.
Ci guardammo per svariati minuti, mentre entrambi stavamo sulla difensiva. In qualsiasi momento, avrebbe potuto attaccarmi. E sarebbe stata la fine, per entrambi. 
Damon, dove sei quando servi!?




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OHOHOHOH CHE ACCADRàà? LOL.
NO OK. VOLEVO SOLO RINGRAZIARVI PER LE RECENSIONI, SIETE FANTABOLOSE C': *SI, FANTABOLOSE ESISTE. PERCHè LO DICO IO.* CEH, MA AVETE SENTITO DELLA DISCUSSIONE TRA ZAYN E IL TIPO DEI THE WANTED? AHAHA IO STAVO A CREPà. VOGLIO DIRE, ZAYN CHE SCRIVEVA FRASI EPICHE METTENDO GLI SMILE ALLA FINE PER IRRITARLO ANCORA DI PIù. è STATO BELLISSIMO :')
OK, HO FINITO. LOL.
SPERO VI SIA PIACIUTO, *LO SO, DEVO ANCORA FINIRE LA STORIA SU JAWI, MA LA FINIRò PRESTO :')*
QUANDO AVRò MENO IMPEGNI (HO GIà 3 FF A CUI BADARE, STO IMPAZZENDO :'D) SCRIVERò UNA NUOVA FF U.U OOH YEAH.
OK, HO FINITO DAVVERO. C':
SCIAO BELE, AL PROSSIMO CAPITOLZZZ

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Capitolo 3
*** è forse il destino? ***


''Non c'è nulla di più prezioso del tempo, poiché è il prezzo dell'eternità.''

Avevo paura. Una folle paura.
Avremmo potuto iniziare una guerra, che sarebbe finita con la morte di entrambi. Ma lo vidi porgermi una mano, cordialmente. Indietreggiai visibilmente, mentre lui continuava ad avvicinarsi. Che voleva fare!? 
<< N-Non toccarmi >> Balbettai, allontanandomi ancora. Mi guardò con sguardo che era tutto,meno che cattivo o crudele. Non era come gli altri licantropi.. sembrava.. diverso. E potevo percepire il battito del suo cuore, e il calore del suo corpo, ardere intorno a me.
<< Piacere, sono Harry. >> Disse semplicemente, smuovendo con una masso veloce la massa di ricci e guardandomi sorridente. A che gioco giocava? Per quanto volessi non cedere, il suo sguardo fece battere qualcosa dentro me. 
Impossibile, il mio cuore non batteva da anni ormai.
Scappai via, senza dirgli il mio nome. Ma me lo ritrovai alle calcagna, ricoperto di pelo, e cinque volte più grande. Mi sbarrò la strada, notando che davanti a noi vi era un altro lupo. Più grande, dagli occhi color oro, e dal pelo corvino. Qusto si voltò verso .. Harry, per poi posare lo sguardo su di me. Rnghiò qualcosa e si avvicinò. 
Ora si che ero nella merda. Se prima avevo paura di Harry, ammetto che questo mi sta facendo tremare le ginocchia. Ma forza, sei un vampiro porca troia, se uccide te muore pure lui, non può essere così idiota!
Eppure, questo mi si scaglia contro, buttandomi a terra. Con la forza che solo la mia natura immortale può darmi, lo spinsi via e gli saltai addosso.
Nell'istante in cui stavo per affondare i canini nel suo collo, lui tornò umano, mentre Harry lo strattonava pregando di fermarci. Lo guardai sotto di me, con il labbro sanguinante. Era lo stesso ragazzo che era con Harry poco prima, nella foresta. E ammetto che mi faceva ancora più paura, ora che stava respirando affannosamente, buttandomi a terra.
<< Fermatevi, vi prego! >> A quelle parole, il moro davanti a me mi sorrise, e come se nulla fosse successo, mi porse una mano. << Picchi forte draculetta, piacere, sono Zayn. >> Disse con un sorriso malizioso, che gli padroneggiava sempre il volto. 
Non ebbi il tempo di rispondere, che ero nuovamente fuggita via, ma questa volta, non mi seguirono. Così tornai a casa. Avrei fatto il culo a Damon, anche se non aveva fatto nulla, ma un po' di rissa mi ci voleva per sbollire. Non potevo sentirmi così fragile di fronte a quei due, saremmo morti tutti e tre, a quest'ora.
Tornai a casa, e lo trovai sul divano, in boxer, a guardare la partita. Perfetto. Gli piombai da dietro, addentandogli il collo. Tra vampiri non sarebbe successo nulla, solo adrenalina.
Si voltò accettando la sfida e battendomi forte contro una parete. Risi e lo buttai per terra, iniziando a torturargli un polso, stringendolo. Si dimenò prendendomi per i fianchi e portandomi fuori casa, dove mi inseguì fin sopra un albero. Mi morse il collo, per poi scendere invintandomi a inseguirlo. Corremmo per chissà quanti chilometri, finchè non ci fermammo dopo che lo presi. Quando ci mettiamo a giocare così, poco può fermarci.
Stavo per riazzannarlo, quando qualcuno mi prese bruscamente per i fianchi, allontanandomi: Harry.
Che cazzo ci faceva lì!? Oh giusto.. eravamo vicini a casa sua.
<< Stalle lontano. >>   << Come scusa? >> Ok, che gli stava passando per la cabeza riccia?
<< Harry.. >>  << Vi ho sentiti.. cioè, ho sentito il tuo odore.. >> Disse guardandomi con lo sguardo basso, capendo che stavamo solo giocando. << Ehm.. ok ma, perchè sei venuto? >>   << Pensavo fossi in pericolo, scusa.. >> Tutta la scena, era seguita da Damon che sorrideva. Forse troppo maliziosamente. Ok, che prende a tutti?
<< Allora... scusate >> Disse infine Mr.Lupo allontanandosi a gran velocità, trasformandosi. Un odore di lupo mi traforò le narici. Anche se ammetto che mi piace da matti. Ho sempre odiato quella puzza.. Ma lui.. lui è come la nuova fragranza maschile.. Ok, forse esagero. Decisamente, esagero.
<< E quello chi è? >>   << Il ragazzo che c'era nei corridoi.. >> Dissi sbuffando rumorosamente. Spalancò gli occhi. << Quello che ti eccitava? >> Urlò quasi. Cretino. Ecco cos'è, un cretino. Avevo sentito che Harry non se n'era andato del tutto, origliava, e io cercavo di capire dove fosse. Poi lo vidi: dietro un tronco. 
Arrossì per quanto mi fosse possibile, perchè ehi, noi non abbiamo sangue da mandare sulle gote. Non abbiamo sangue e basta.
<< N-Non mi eccitava. >>  << Oh certo, lo cercavi per i corridoi come un segugio con la sua preda. Ma sai che è impossibile, è un nemico. >>   << Damon, torniamo a casa, non voglio più parl- >> Era già scomparso. Stronzo.
Odiavo quando se ne andava così.
Decisi di andarmene, quando una mano mi tirò indietro, facendomi cadere, non controllando la sua forza. << Scusa -disse grattandosi la nuca - non sò ancora controllare la mia forza.. >>  << Non preoccuparti.. -dissi levandomi delle foglie secche dai jeans - ci farai l'abitudine. Sei un novellino? >> Non sò perchè stessi parlando con lui, sò solo che mi sentivo bene, dannatamente bene.
Ed era un errore. Un dannatissimo errore, tutto ciò.
'' Ma sai che è impossibile, è un nemico '' Impossibile cosa? Damon sapeva leggere le emozioni, ma non mi diceva mai quali leggesse o in chi. E probabilmente, in quel momento lesse le mie.
<< Ehm... si, volevo scusarmi per oggi, Zayn non voleva, davvero.. >>  Scrillai le spalle << Un lupo novellino non può uccidermi. Solo ferirmi. >>  Lui abbassò il capo, ma quando lo rialzò, io non c'ero più.
Ero a casa, sul divano, a guardare la tv.
Per quanto ancora avrei dovuto sentire quell'odore di cane?
Per quanto ancora avrei dovuto impazzire per quello?
Non mi era mai successa una cosa simile. Corsi in camera, cercando tra i libri antichi di mia nonna.
Quando ne trovai uno. 'Demoni della notte, l'amore non sfugge' titolo carino ma.. cosa avrei potuto trovare?
Sfogliai varie pagine, pregando il dio che non fosse quello che pensavo. 
'' Si narra che, docicimila anni fa, un immortale: Marcus, si innamorò di un corpo caldo, una licantropa: Meredith. Quando la donna, spinta dall'amore, si fece trasformare, rimandendo così eternamente legata a lui, licantropi e vampiri iniziarono una guerra, che va avanti da millenni. Da quel giorno però, ogni mille anni, un vampiro ed un lupo si uniscono. Le loro anime, vengono destinate all'eternità.
Il loro destino, è segnato, dal momento in cui i loro corpi si incontrano.''

Ogni mille anni...
Ne sono passati... Controllai sul libro l'ultima volta. Mille anni. Erano passati mille anni esatti. Non era possibile, non poteva essere!

 

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Capitolo 4
*** Imprinting. ***


Corsi in in salotto non curante del fatto che Damon mi stesse fissando, senza capire.
<< Domani parto. >> Dissi tutto d'un fiato, piombandogli davanti, sgranò gli occhi.
<< Cosa!? Ma siamo qui da poco,nessuno sospetta nulla! >>
<< Domani parto, ho detto. >> Sapeva che quando volevo fare una cosa non c'era modo di fermarmi. Non volevo parlargli del motivo, lo avrei detto in seguito. Ora volevo solo allontanarmi da .. Harry,
Ma dopotutto non potevamo essere per forza noi quei due sfigati che si sarebbero innamorati, giusto? Dopotutto, ci sono almeno un centinaio di vampiri e duecento licantropi nel mondo, perchè dovevamo essere proprio noi due? Comunque sia, dovevo andarmene, e in fretta. Lui avrebbe vissuto la sua triste vita da lupo puzzolente e io avrei continuato a girare il mondo con Damon, finchè qualcuno non ci facesse il favore di mettere fine alla nostra vit.. no.. quella non si poteva definire vita'.. Finchè nessuno non avrebbe messo fine alla nostra eternità.
<< Non possiamo andarcene. Che è successo? >> Chiese toccandomi una mano. No, avrebbe sentito i miei sentimenti! Scostai subito la mano.
<< Sei preoccupata, Freustrata, incuriosita da qualcosa.. >> Non era una domanda, era piuttosto un affermazione. Era sicuro di ciò che diceva.
Negai nuovamente, ma ormai aveva capito che qualcosa non andava. Sbuffai e salii in camera seguita da lui, facendo velocemente le valigie. Destinazione: Canada.
<< Che stai facendo!? Mi vuoi spiegare che ti prende!? Noi non ci muoveremo da qui! >> 
<< TU, non ti muoverai da qui, io posso fare ciò che voglio, Damon, e questa città mi stufa. Vado a Toronto. >> Mi dispiaceva troppo vederlo così preoccupato, ma non volevo dirgli niente, mi avrebbe preso per matta. Voglio dire, una che scappa perchè ha paura che una sottospecie di 'maledizione' si sia avventata su di lei, non è molto normale.
<< Non puoi lasciarmi qui.. >>
<< Tornerò dopo un periodo di pausa. >> Bugia. Non sarei mai voluta tornare.
<< promettilo. >> Glielo promisi, di mio malgrado.
Poi con la valigia andai in aereoporto.
Qualche ora dopo, ero già negli alti cieli, guardando il mare dall'alto.
Addio Harry, è stato bello fingere di conoscerci.

DAMON 

Era patita, non potevo crederci. Voglio dire, non pensavo lo facesse davvero!
Ma quando le toccai la mano, capii che c'era qualcosa sotto. Conoscendola, non sarebbe mai scappata senza motivo preciso.
Si era dimenticata di un particolare mentre mi stringeva la mano per promettermi che sarebbe tornata: io avevo sentito dal tocco che mentiva. E sarei andato a prenderla con la forza, se necessario. Ma ora è meglio che sbollisca la rabbia che ha per chissà quale motivo.

La mattina dopo, andai a scuola da solo. Sentivo già la sua mandanza.. ma dopotutto, dopo cent'anni insieme avevo fatto l'abitudine.
Mi corse incontro, con mio grande stupore, il lupo. Com'è che si chiamava? Haily? Hally? Nome femminile.. che cosa strana.. Aah Damon, la tua memoria inizia a perdere colpi.
<< Damon! >> Mi salutò stringendomi la mano.
<< Haily! >> Lui aggrottò le sopracciglia. Che avevo detto di male?
<< Harry, non Haily.. >> Mi corresse, visibilmente scocciato. Ops. Eh vabbeh, si assomigliano, no?
Mi scusai.
<< Volevo chiederti.. C'è Angy? >> Oh-Oh.. e ora che dico al lupo?
La verità.. forse sarebbe meglio.. Magari lui potrebbe saperne qualcosa..
<< è partita per il Canada, ma non sò per quale motivo. è partita non dicendomi nulla, se non che sarebbe tornata. Cosa che, conscendola, non farà. Ma meglio lasciarla sbollire.. vorrei solo capire il motivo.. tu ne sai qualcosa? >> 
Era scioccato. Ma che prende a Mr.Arrrrg?
<< P-Partita? Io non ne sapevo nulla.. sei sicuro che non le sia successo nulla? >>
<< Posso chiederti una cosa? >> Chiesi. Non sò cosa mi stesse spingendo a stare per fare una domanda simile, ma volevo togliermi quel dubbio. Lui annuì.
<< Cosa succede tra te e lei? >> Lui mi guardò per un po, gli poggiai una mano su una spalla, percependo che aveva imbarazzo e indecisione sulla risposta da darmi. Oddio, non dirmi che..
<< Nulla.. >>  Disse. << Menti. >> Lo accusai senza scompormi. Sapeva che potevo benissimo capirlo, sbuffò rumorosamente.
Poi sentii dalle sue emozioni come se stesse immaginando Angy, e un brivido lo percorse, mentre dentro di sè cercava di contenersi, notando che potevo percepire ogni singola cosa.
<< Tu... Un vampiro.. ed un lupo.. non posso crederci. Harry, è sbagliato! >> Avevo capito ormai.
<< Cazzo, non posso evitarlo, ok? Noi lupi avvertiamo una cosa che raramente gli altri avvertono: L'imprinting. E quando l'ho vista, ho capito che da ora la mia galassia avrebbe ruotato intorno a lei, che sarebbe stata lei a tenermi legato al suolo, capisci? Io la amo. >>  Wowowo! Rivelazione di Mr.Roaaar! Non ci potevo credere, non avevo mai sentito una cosa simile.
Poi mi balenò un idea in testa: Angy, in camera sua, ha uno scaffale intero di libri vecchi, che sfogliava varie volte, che parlavano della nostra natura.
Lo trascinai a casa senza nemmeno curarmi della scuola, iniziammo a cercare senza tregua. capii subito che teneva davvero a lei.
Mi faceva quasi tenerezza, voglio dire, un enorme lupo che avrebbe fatto a brandelli chiunque, che si innamora di un succhiasangue apparentemente vuoto. Ma lei aveva un cuore, che si era riuscita a creare, dopo la trasformazione, con la sola forza dell'amore.
Trovai il libro che cercavo. E poi la pagina.
Capii all'istante, quando lessi le prime righe. 
Rimasi sconvolto. Non poteva essere, non potevano essere loro due gli innamorati del racconto!

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Capitolo 5
*** Che la caccia abbia inizio. ***


Decisi di non far vedere nulla ad Harry,e accampai la prima scusa.
<< Secondo me l'ha fatto perchè aveva paura del tuo amico.. Zayn.. >> Forse  non era la scusa migliore, ma sempre meglio della verità. Sapevo che Angy non avrebbe mai accettato che sapesse tutte quelle cose. Quei libri erano per vampiri, regole da vampiri, leggi da vampiri, lui non avrebbe potuto capire.
Ma quando lessi la pagina seguente, rimasi ancora più visibilmente sconvolto. Probabilmente, quella pagina lei non l'ha vista.
'' Questo amore sarà tormentato per l'eternità. Perchè entrambi sono destinati all'inferno, entrambi sono destinati a vivere come nelle fiamme ardenti di un incendio. Entrambi, per vivere il loro amore, lasceranno tutto, mettendo a rischio per prima cosa, la loro vita. ''
Come si poteva amare così tanto? Insomma, non mi sembra nemmeno normale per un umano amare così, quell'amore era da film.
Ma quello non era un film, e quei due ragazzi si amavano e amano così tanto che misero a rischio la loro vita, piuttosto che separarsi..
In quell'istante, mi preoccupai per la mia migliore amica. Srappai le due pagine del libro,mettendole in tasca, e andando con Harry in sala.
<< Quindi.. come la troviamo? >> Chiese il riccio, dopo qualche istante di silenzio. Era visibilmente nervoso, picchiettava il piede per terra, e teneva le mani serrate a pugno sulle ginocchia.
<< Non la troviamo, semplice >> Rimase scioccato dalla mia risposta. Angy era scappata per stare da sola, ci mancava solo che andassimo a prenderla.
Lui non avrebbe dovuto sapere nulla.
Dannati in eterno.. non è un gioco da quattro soldi. Se muore uno muore l'altro. Se uno va all'inferno, è fritto anche l'altro.
Dovevo parlare con lei, però. Era scappata, ma sapeva che sarebbe dovuta tornare, e se davvero tra loro c'era stato l'imprinting, eravamo tutti fottuti. Lui l'avrebbe trovata, in quelsiasi posto lei si sarebbe nascosta, lui l'avrebbe seguita. è questa la regola dell'imprinting dei licantropi. E penso che lui a lei non sia indifferente.
ma che dico, quando ha sentito il suo profumo ha quasi avuto un orgasmo dentro sè. E no, non esagero.
Ma dannati in eterno.. dio, che casino..

HARRY
Non sapevo che fare. 
Sentivo un buco dentro, come se mi mancasse qualcosa, quel qualcosa era lei.
Lei era scappata per Zayn? Lei aveva paura di noi? Sarebbe stato stupido,e  sapevo che questo suo amico di cui non ricordo il fottuto nome mi mentiva.
Ero più che agitato. Mi sono innamorato di un immortale. Ho avuto l'imprinting  con un immortale. 
Loro succhiasangue pensano che solo per loro sia vita difficile, quando due razze come le nostre si uniscono, ma non capiscono il madornale sforzo che facciamo noi.
Lo sforzo che feci io quando la vidi la prima volta, la voglia di saltarle addosso e impadronirmi delle sue labbra.
Lo sforzo che facevo ogni volta che la guardavo,
E lo sforzo che facevo ora che non era più accanto a me, ora che non potevo più toccare la sua pelle gelida.
Uscì da casa loro infuriato. Volevo sapere, volevo sapere il vero motivo della sua fuga. Ma per saperlo, dovevo trovarla. 
E l'avrei trovata, parola di Harold Edward Styles, l'avrei seguita in capo al mondo, se possibile.
Ormai, il mio mondo, che io voglia o no, gira intorno a lei. Lei è il mio centro. Lei è il mio sole, e io la sua terra.
Io ero il suo ing, e le il mio Jang.
Corsi a casa, e ne parlai con Zayn. Solo lui poteva capirmi, anche se eravamo entrambi neonati, sapevamo bene cosa ci sarebbe aspettato, ma noi volevamo trovarla. Io, volevo trovarla. Lui mi avrebbe aiutato. 'Un amico non si abbandona in un momento simile' mi aveva detto il moro. Anche se può sembrare uno stronzo sbruffone, lui è l'unico mio appoggio, in questo nuovo mondo.
L'unica mia ancora, insieme a Angy.
Ma lei ora non c'è, e io la rivoglio, lei è mia.

Feci uno zaino, in cuiv infilai qualche maglia e pantalone, e, seguito dal mio migliore amico, partii. Destinazione: toronto.
Sapevo dove trovarla, sentivo la sua energia propagarsi dentro me. Sentivo dov'era, potevo quasi sentire il suo battito del cuore, se solo ne avesse avuto uno. Ma io sapevo che lei ne aveva uno.
Ci imbarcammo sull'aereo, più di corsa possibile e, una volta atterrati a Toronto, iniziai a gurdarmi intorno.
Che la caccia abbia inizio.



--------------
scusate se è corto. scusate scusate scusate,
ma è tardi e mia madre mi manda a dormire a calci in culo, prometto sul mio essere la scrittrice di questa FF(?) che il prossimo sarà il doppio o magari triplo, lungo, scusate ancora,
spero vi piaccia, continuate a recensire che non fa male,
notte,
angy

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Capitolo 6
*** Skyfall. ***


''Sulla tua ala innesto la mia,
L'afflizione darà maggior slancio al mio volo. ''

Niente.
Era ore che cercavamo tracce, qualsiasi cosa, ma ormai avevamo perso le speranze.
Almeno, Zayn le aveva perse. Io sentivo dentro me che lei era vicina. Ma c'era troppa gente a quell'ora della sera, e non saremmo mai riusciti a trovarla,anche se la sua chioma boccolosa l'avrei riconosciuta ovunque.. E l'odore di cocco che li impregnava..
Dove potevo trovare una vampira? 
La biblioteca? Ma che cazz?
Pensai più che altro alle sue passioni.. A quello che avrebbe potuto fare in una città come Toronto..
- CD, musica.. - Asserì Zayn, come se avesse letto nella mia mente.
- Musica? - Chiesi. Come faceva lui a sapere qualcosa di lei?
- Si, i vampiri si rilassano, almeno, così mi diceva mia nonna.. -
Bhe, perchè non provare? Ci incamminammo verso il negozio di Cd più grande della città, sotto il sole raro di Toronto. Guardai qualche vetrina, cercando di scrutarla, di trovarla in qualche negozio, ma fu impossibile.
Quando entrammo nel legozio di CD però, un odore mi perforò le narici. Un odore buono. Cocco, mischiato a cioccolata, e il classico odore degli immortali. Bingo!
Entrai di corsa, iniziando a girovagare per i vasti scaffali di CD, in cerca di Angy, ma non la trovai. E come se non bastasse, il profumo si stava alleviando. Ma com'era possibile? Zayn era alla porta a controllare, avrebbe visto se fosse uscita..
- Scusi, ha mica visto una ragazza alta, dal fisico slanciato, la pelle chiara e gli occhi .. Marroni? - Chisi al cassiere. Stavo per dire 'Rossi', ma mi pentii subito. Anche se i suoi occhi color sangue mi piacevano da impazzire, dovevo sempre restare sul 'normale', nessuno avrebbe dovuto sospettare nulla, e lei indossava sempre lenti a contatto marroni. Quel marrone che mi sembrava troppo diverso, troppo lontano, troppo brutto, in confronto al rosso che li tinteggiava.
- è venuta poco fa, andava di fretta.. - Ecco perchè avevo sentito il suo profumo, almeno, la scia di esso. Sbuffai, mettendomi le mani nei capelli. è possibile che non riuscissi a trovarla?
- Arrendiamoci amico, riproveremo domani, ora è tardi.. - Disse il moro, accompagnandomi alla porta. Uscimmo dal negozio sconsolati, guardandoci intorno mentre camminavamo. Ma di lei, non c'era traccia.
Come poteva sparire così? Come ci riusciva?
Passammo la serata a cercarla in vari hotel, ma nessuno l'aveva vista, come se non ci fosse mai stata. L'unica cosa che sentivo, era il suo profumo, di tanto in tanto, mentre camminavamo.
Ero pazzo di lei, così pazzo, che probabilmente mi immaginavo addirittura il suo profumo.
- Dove potrebbe essere? Voglio dire.. una come lei non si rifugia in un semplice hotel.. lei.. - Eravamo nella nostra stanza d'hotel, nel letto, al buio. Mentre Zayn iniziava a russare, io non riuscivo a pensare ad altro. A dove fosse, a cosa stesse facendo, se stesse bene..
- Dormi, Harry. è dracula quella ragazza, saprà più di tutti noi messi insieme dove stare e dove no. - E aveva ragione. Lei era furba, si sarebbe arrangiata da sola, e sicuramente, avrebbe preso per pazzo un licantropo che vola fino in canada per trovare una ragazza che -apparentemente-conosce appena.
Mi addormentai a stento, e la mattina dopo, all'alba, uscì dalla stanza per riprendere la mia ricerca
L'avrei trovata, anche se ci sarebbero voluti anni, avrei continuato a cercarla.

ANGY
Non capivo come infilarlo. Insomma, destra o sinistra?
Stavo diventando matta solo per riuscire a montare uno stupido cannocchiale. Già, ero sulla cima di una collina, poco lontana da toronto, che cercavo di vedere la città da lassù, ma a quanto pare i cannocchiali cel'avevano con me.
- Destra, devi ruotarlo verso destra mentre lo metti a fuoco.. - Una voce alle mie spalle mi fece trasalire.
Mi voltai, e vidi un ragazzo alto, dai capelli cortissimi, rasati poco tempo fa probabilmente, con una semplice camicia a quadri e dei jeans stretti. Umano, intuii dal forte odore di sangue.
Lo ringraziai, facendo come aveva detto, ma non vidi altro che nero. Sbuffai, continuando a girare verso destra, ma non c'era verso. Lui rise, avvicinandosi, poggiando l'occhio sul cannocchiale e ruotando la rotellina, poi si staccò sorridendomi radioso. Era davvero bello.. Per essere un umano.
- Ora dovresti vederci. Comunque piacere, sono Liam. - E chi gli aveva chiesto nulla?
- Angy.. - Boffonchiai, iniziando a scrutare dentro il cannocchiale. Si vedeva tutta la città, le persone sui marciapiedi, le grandi insegne dei negozi, i cartelloni pubblicitari..
Quel ragazza affianco a me non la smetteva di parlare. Probabilmente mi stava raccontando la storia della sua vita umana, ma che mi importava? Parlava troppo, e con un accento inglese con cui capivo poco e niente.
- La vuoi smettere di parlare? - sbottai di colpo, lui taque per un attimo, ma poi riprese a parlare. Ma dopotutto, era simpatico e rassicurante.. Mi faceva sentire.. Umana.. con quei discorsi così normali.
Po la vidi. Una massa di cappelli riccia, passare davanti ad un bar. La seguii col  cannocchiale. Non poteva essere..
Lo seguii, finchè non sparì dietro un camion. Ma prima che sparisse, vidi benissimo il suo volto, era Harry. Ma che ci faceva lì? Se Damon gli avesse detto qualcosa? Non doveva sapere, avrei ucciso Damon, una volta a casa..
La voce del ragazzo affianco a me mi riportò alla realtà.
- Comunque, non sei di queste parti, vero? - Mi chiese, sorridendo.
Ricambiai il sorriso,
- No, vengo da Londra. - A quelle parole, questa volta fu lui a trasalire.
- Oh, anche io! Potremmo vederci qualche volta, là, che ne dici? - Prima un licantropo, ora un umano.. ma lo troverò mai un ragazzo della mia 'razza'?
- Uhm, ok, dammi il tuo numero, casomai ti chiamo - Non lo avrei mai chiamato, ma per toglierlo di torno avrei fatto di tutto. E in più, la sua puzza di sangue mi dava alla testa, gli sarei saltata addosso di lì a poco.
Mi diede il suo numero, poi scomparve. Così feci anche io, buttandomi però, dalla collina, e correndo velocemente , come solo i vampiri possono fare, verso la città.
Arrivai, e mi infilai in un bar.
- Ordina qualcosa? -
- Eh.. un cornetto al cioccolato, grazie.. - Avessi potuto mangiarlo.. ricordo che prima della trasformazione amavo i cornetti al cioccolato.. quanto mi mancava il ciccolato.. Ma ora mi nauseava solo, come tutte le altre pietanze, del resto.
Mi portarono il cornetto, e lo guardai con riluttanza. Che poi, chissà quante calorie conteveva.. voglio dire, un cornetto così grosso e ubriaco di cioccolato per me valeva come un intera sacca di sangue..
Dio, che ragionamenti insensati e nauseabondi..
Finsi di mangiare il cornetto, buttandolo poi nella spazzatura accanto al tavolo, pagai ad uscii fuori, sbattendo bruscamente contro qualcuno.
Mi scusai, riprendendo la camminata, infilando le mani nelle tasche. Iniziava a fare freddo, e anche se lo avvertivo poco, mi sentivo più al sicuro, in quel modo. Ma qualcuno mi afferrò per l'avambraccio, costringendomi a girarmi. Incontrai due pozzi verdi, e un sorriso smagliante, incorniciato dalle fossette, dei ricci castani che ricadevano sulla fronte.
- Che ci fai qui? - Chiesi, allontanandomi da lui con un balzo. La sola vicinanza mi dava alla testa.
- Sono venuto per trovarti. Piuttosto cosa ci fai tu, qui? - Per trovarmi? Allora Damon aveva davvero detto tutto....
- Chi ti ha detto che ero qui? E poi, non sono affari tuoi, per quanto mi riguarda, puoi tornare anche a Londra.. - Dissi, cercando di allontanarmi, ma mi strinse di più il braccio. Avrei reagito, se non fossi stata in mezzo ad una folla di umani, che si sarebbero scioccati.
- Damon me l'ha detto, e io ho seguit...- Non finì la frase.Abbassò lo sguardo come se stesse per dire qualcosa che non avrei dovuto sapere. Ma cosa stava seguendo?? o chi?
- Seguendo..?- Lo intimai a continuare, ma stette in silenzio. - Andiamo,Harry che ti prende? Torna a Londra, io amo Toronto. - Forse lo avevo detto troppo poco convinta. Infatti, lui mi lanciò uno sguardo terribile.
- Ne riparliamo a Londra.. - 
-No, perchè a Londra non riparleremo proprio di niente. Come sconosciuti, nada de nada. - Lo stevo cercando di allontanare, cercavo di fare in modo che la maledizione si spezzasse, anche se non ero molto sicura che fosse rivolta a noi.. Ma il modo in cui lo guardavo negli occhi, quello che vedevo al loro interno, il fatto che solo il suo odore mi avesse affuscato i pensieri, ne erano testimoni.


Due ore dopo ero in volo, con Harry e il suo amico.. Syan? Zayn? Oddio, non ricordavo nemmeno il nome..
Mi avevano praticamente costretta a tornare, mentre io volevo rimare lì, e fingere di aver dimenticato tutto. Già, perchè io non avrei mai dimenticato.
Quando varcai la soglia, Damon mi saltò addosso stringendomi forte, e parlandomi nella mente.
'Dobbiamo parlare, poi' Disse, nella mia testa.
'Ok, basta che mandi via questi due..' Dissi alludendo ai due lupi che mi avevano riportata a casa. Damon slacciò l'abbraccio, rivolgendosi poi ai due.
-Grazie di averla trovata, ci vediamo, ciao ragazzi! - Disse sbattendogli la porta in faccia. A quel punto, potevo anche iniziare con la sfuriata.
- Tu, emerito coglione, gli hai detto dove mi trovavo, tu hai detto loro dov'ero, così che tornassi, sei un deficente, Damon! -
- Calma, calma. innanzitutto, lui ha seguito il suo istinto e ti avrebbe trovata comunque, e poi, devo mostrarti una cosa. - Disse, sembrava insicuro di se stesso,come se la cosa che mi stesse per mostrare, in realtà non avrebbe voluto che vedessi.
- Il suo istinto? i licantropi, sopratutto i neonati, non hanno questi provilegi.. - Lui degluttì, nervoso. C'era qualcosa che non sapevo..
- Bhe, lui si. - Concluse così il discorso, ma dentro me avevo mille domande.
Del tipo, perchè era venuto in Canada a cercarmi?
Damon mi mise sotto il naso due pagine di libro strappate, il mio libro.
'' Questo amore sarà tormentato per l'eternità. Perchè entrambi sono destinati all'inferno, entrambi sono destinati a vivere come nelle fiamme ardenti di un incendio. Entrambi, per vivere il loro amore, lasceranno tutto, mettendo a rischio per prima cosa, la loro vita. '' Oh.. dio.. Quindi Damon sapeva tutto?
- Tu sai.. tutto? Hai letto il libro? -
- Si, e c'è altro.. Vedi, io penso che tu debba stare lontana da lui, e da tutti i suoi compari. Voglio dire, hai provato a scappare ma fidati, lui ti troverà, ovunque andrai. -
- E tu come lo sai? C'è qualcosa che non sò? Ti prego Damon, dimmi la ragione, dimmi il motivo! - Ma niente, non riuscivo a smuoverlo, a farlo parlare.
Sbuffai amaramente, portando poi le mie valigie nella mia stanza. 'Dannati in eterno'.. Sicuramente non eravamo noi, i due del racconto.
In quel momento, mi resi conto di quanto ero stata stupida, a scappare per un amore che nemmeno esisteva, nulla ardeva, nessuna scintilla, niente di niente. Solo ghiaccio.

La mattina dopo, corsi a scuola con qualche minuto di ritardo,anche se la campanella non era ancosa suonata, insolito da parte mia, dato che correvo e arrivavo in pochi secondi.. Ma quel giorno decisi di andare a velocità umana.. Era bello, sentire la brezza accarezzarti il viso.
Mi corse incontro .. Un secondo, cosa ci faceva lui lì? E come si chiamava? Aah, avevo una memoria pessima per i nomi.. Lam? Liam? Cyal?
- Angy! Non sapevo venissi in questa scuola, io sono nuovo, mi hanno trasferito per la pessima condotta.. - Disse ridacchiando, venendomi davanti.
- Ciao... -lo intimai a ricordami il suo nome, lui mi guardò ridendo e disse 'Liam' Oh, giusto..
- Ecco, ciao Liam, tutto bene? - Non sò perchè, avevo una gran voglia di parlare con quel ragazzo. Mi stava simpatico, anche se parlava decisamente troppo..
- Benissimo, volevo presentarti i miei amici, loro sono Louis e Niall - Disse, indicandomi due ragazzi, uno biondo e bassino, e l'altro poco più alto e moro, che ci corsero subito incontro.
Umani, anche loro. Ormai quell'odore era all'ordine del giorno.
- Ciao! - Strillò il ragazzo biondo, passandomi una mano sulla spalla. Mi ritrassi subito, non volevo rischiare di fargli del male, mi sembrava così.. tenero.
Il ragazzo moro dagli occhi color cielo, intanto, mi sorrideva, porgendomi una mano. 
- Io sono Louis, piacere! - Erano di un allegria indefinita, tutti e tre. E mettevano allegria anche a me.
Feci consocenza con loro, mentre da lontano, il riccio mi guardava di sottecchi.
Ma che aveva? Dovevo stargli alla larga.. E quale modo migliore, se non quello di farmi nuovi amici?
Quando loro se ne furono andati a lezione, io raggiunsi Damon, intento ad ascoltare qualcosa dall'Mp3.
- Possiamo parlare? - Una voce alle mie spalle mi fece trasalire. Quella voce, mi trasmise calore.
Mi voltai, anche se sapevo benissimo a chi appartenesse. Lo seguii nel bosco vicino alla scuola, quando ormai gli studenti stavano entranto.
Si sentivano solo i nostri passi, schiacciare le foglie secche sotto i nostri piedi, e i suoi respiro, caldi, e il suo dannatissimo profumo, che mi mandò in tilt il cervello.
Ci fermammo davanti al tronco di un altissimo albero, quando lui mi guardò con un mezzo sorrisetto, e iniziò ad arrampicarsi velocemente, come solo delle creature come noi possono fare. Lo raggiunsi, facendo il suo stesso identico sorriso, e ci arrampicammo sempre più sù, diretti verso la cima...

'Lascia che il cielo cada,
Quando  si sbriciola,
Noi staremo proprio qui, a testa alta,
E lo affornteremo assieme
'


----------------
HOOOLA!
ALLORA, COME PROMESSO, è LUNGHINO C': VOLEVO SOLO DIRVI CHE, DATO CHE NELL'ULTIMO MI AVETE LASCIATO SOLO 2 (çWç FA COSì SCHIFO?) RECENSIONI, IN QUESTO ME NE ASPETTO DIECI U.U UAHAHAH E NO, NON SCHERZO è.è
VOGLIO SOLO DIRE CHE LASCIARE UNA RECENSIONE NON FA MALE, E AIUTA ME A CAPIRE COSA C'è CHE NON VA, SE VI PIACE O NO ECC..
POOI, UN ALTRO PROBLEMA TIPICO DI ME(?): MI ERO DIMENTICATA CHE PER I DIALOGHI USAVO I '-' E NON I '<<', COSì HO FATTO UN PO' UN CASINO, MA ORA SIAMO TORNATI AI MIEI AMATI '-' U.U
BHE, GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE RECENSISCONO, INVITO QUELLE CHE LEGGONO MA NON RECENSISCONO A FARLO è.è PERCHè è COME ENTRARE IN UN SUPERMERCATO E USCIRNE A MANI VUOTE U.U
OH, PENSO ANCHE CHE QUI SU EFP CAMBIERò NOME, AVVISO QUI COSì CHE TUTTI POSSIATE LEGGERE. ANCHE SE NON Sò ANCORA IN COSA CAMBIARLO QUINDI..... NELLE RECENSIONI SCRIVETEMI QUALCHE NOME FIGO, DATEMI QUALCHE IDEA GENIALE :'D
BHE, HO FINITO.
LOL.
OH NO, ANCORA UNA COSA: SE VOLESTE FARMI DELLE DOMANE, SU ASK.FM SONO 
http://ask.fm/Swagistheway c: E SU TWITTER @PotatoWithNiall , e su facebook, Angy Nica Adm.
OK, HO FINITO DAVVERO C':
TANTI KISS(?) A
-GIGI D'ALESSIO(?)

 

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Capitolo 7
*** Lo vogliamo entrambi. ***


''Perchè le persone innamorate ballano quando  sono innamorate,
Luci argentate, è tutto solo per loro. ''

Lo guardai in quelle iridi verdi, mentre guardava il bellissimo panorama dalla cima di quell'albero.
Ci sedemmo su un ramo, continuando a guardare silenziosamente il sole splendere su un laghetto. Lui continuava a guardare il lago, io guardavo i suoi occhi. Che riflessi in quel blu sembravano ancora più verdi, più pieni di speranza, e sorridevo, sorridevo senza nemmeno rendermene conto.
Ma poi collegai tutto. Io.Albero.Con un lupo. Che cazzo stavo facendo?
Il mio sorriso si tramutò in una smorfia, cosa che lui notò subito.
- Che succede? - Mi chiese, voltandosi finalmente verso di me. Ma non riuscivo a reggere quello sguardo, non riuscivo a parlare senza rimanere incatenata in quei due smeraldi. Che mi stava succedendo!?
- Non possiamo stare qui. è tutto sbagliato. - Dissi, iniziando a scendere, ma mi fermò per un braccio, facendomi risalire sul ramo con lui.
- Si che possiamo. Chi dice che non possiamo? Chi? delle stupide regole scritte su stupidi libri che leggi tu? Ti sei mai chiesta perchè solo voi vampiri leggete quelle cazzate? Perchè sono cazzate, appunto. Il nostro essere ci divide, ok, ma non divide noi due. Quei libri dicono che i vampiri e i licantropi devono starsi lontani, ma non mi pare ci sia scritto il nostro nome. Perchè non facciamo l'eccezione? Perchè dobbiamo seguire quelle cose? Chi ti dice che ciò che c'è scritto è vero?-
E aveva ragione. Nessuno ci impediva di stare vicini, ero io il problema. Erano quelle parole. Io non volevo innamorarmi di lui, anche se penso che ormai quel che è fatto è fatto. Ma non voglio diventare dannata per questo.. coso.. riccio? Naah..
Lo squaderai dalla testa ai piedi.
Bhe, forse qualcosa rischierei ma.. NONONO! NON POSSO.
Rovinerei me, e tutta la nostra razza, e poi se io non mi innamorassi di lui, potremmo cambiare la storia, potremmo far finire la guerra tra le razze.. anche se penso che non cambierebbe niente. MI chiedo solo che problema abbiano dato, anni fa, quei due ragazzi si amavano, che sbaglio stavano facendo dopotutto? nessuno.
- Harry, devo.. dirti una cosa.. - Volevo dirglielo. Volevo dirgli tutto ciò che avevo letto, così che anche lui capisse il perchè io stessi facendo tutto quello, volevo mettere fine a tutto, così lui avrebbe evitato la catastrofe. Almeno, questo è quello che pensavo..
- No, prima devo dirtene una io. - Disse, bloccandomi. - Sò che secondo i tuoi libri centenari questo è tutto sbagliato, sò che le nostre specie sono in guerra da anni per chissà quale motivo, ma io voglio dirtelo. Quando ti ho vista, ero stato trasformato da poco. Non riuscivo a controllare gli istinti, e i neonati, hanno molte più capacità sensoriali. Ma quelle erano diverse, appena sentii il tuo profumo, sentii come se avessi potuto riconoscerti tra milioni. Come se, se tu fossi dall'altra parte del mondo, io riuscirei a trovarti. Ed è quello che ho fatto quando tu eri in Canada. I licantropi, percepiscono cose che umani e altre specie non percepiscono, si chiama Imprinting. Ora tu avrai una voglia matta di prendermi a pugni, lo so, ma è una cosa che non posso controllare. Ho avuto l'imprinting con te, Angy. Ruscirei a trovarti a chilometri di distanza, riuscirei a sentire i tuoi sentimenti con un tocco, riuscire a sentire il tuo profumo anche se tu fossi sott'acqua. Ho provato a fermarlo, ma sò che è impossibile, è una cosa che non si può fermare.. - Continuò, prendendomi le mani e guardandomi negli occhi.
Riuscivo a sentire il suo profumo sulla pelle, il suo sguardo immergersi nel mio, e capii che tutto quello che c'era su quei libri era vero..
Se lui mi amava, se lui era sicuro di aver avuto l'imprinting, eravamo.. fottuti. fottuti entrambi.
Lo bloccai, con le lacrime a fior di pelle. Ma non avrei pianto, non volevo, non potevo.
- Harry, no.. Io volevo dirti che.. - Come glielo avrei detto? Se glielo avessi detto, avrebbe capito che anche io avevo avuto qualcosa con lui.. Ma dovevo dirglielo, non sono mai riuscita a tenermi le cose dentro, sopratutto se è una cosa come quella. Continuai -Che ho letto uno di quegli 'stupidi libri' e..Parlava.. di noi. -
- Di noi? - Eh cazzo però, se non mi lasci finire..
- Si, harry, di noi. Cioè, mille anni fa, un vampiro ed una ragazza-lupo, si innamorarono. Lei ebbe l'imprinting e si legò a lui. E lui non lan lasciò mai andare. Lei si fece trasformare, diventando immortale. è per questo che le nostre specie si odiano, è per questo che siamo in guerra, perchè quei due ragazzi ancora adesso vivono tormentati, vivono dannati in eterno. Sono entrambi immortali, ma entrambi ad un passo dall'inferno.. -
- E questo che c'entra con noi, scusa? - Giuro che se continua a interrompermi gli tiro l'albero in testa.
- Harry, cazzo, questa cosa ricapita ogni mille anni, e quanti anni sono passati da quella volta? mille! - Ero sclerata, e lui era sconvolto.
Finalmente aveva capito il perchè mi allontanavo da lui, finalmente o.. sfortunatamente, si sarebbe allontanato da me, evitando di farci dannare entrambi in eterno.
Sarebbe uscito dalla mia vita, lo avrei perso, e lui avrebbe perso me. Anche se entrambi avremmo saputo dell'esistenza dell'altro, e lui mi avrebbe trovata sempre, in qualunque posto.
Ma non fece nulla di tutto ciò, anzi, si avvicinò a me, sorridendo come un ebete. Che cazzo ti sorridi? che se voglio posso sradicare l'albero e ficcartelo su per il....naso.
- Che cazzo stai facendo? - Come rovinare un momento, c'ero riuscita bene.
- Ti sti per baciare? - Oh, il romanticismo va a farsi fotte- COSA!? no no no! 
- No, Harry! - Cercai di allontanarlo.. inutile. Si aggrappò ai miei fianchi, sbilanciandoci entrambi e cadendo. Ma invece che precipitare, prima di cadere diedi uno slancio, facendo andare tutti e due in direzione del lago. Era come se... stessimo volando. E lui era agganciato ai miei fianchi. 
- Sarà pure sbagliato, ma sappiamo entrambi che è quello che vogliamo. - Disse, per poi avvicinarsi lentamente a me.
- Vuoi che diventi vecchia aspettando che ti avvicini? - Ironizzai, alludendo al fatto che stavamo per toccare l'acqua, e lui faceva il 'gentiluomo'. Ma era come diceva lui, lo volevamo entrambi.
Rise e unì le sue labbra alle mie, nello stesso momento in cui toccammo l'acqua. sentii il suo corpo pervaso dai brividi.. per la freschezza dell'acqua, spero.. Dopotutto, era sempre mezzo mortale.
Al contatto con le sue labbra, sentii una scossa pervadermi la schiena.. Impossibile, non percepivo il freddo! E allora cosa.. Oh .. no.. Speravo con tutta me stessa, che non fossero quelle cose che dicono gli umani.. quelle sdolcinatezze schifose del tipo 'I brividi si impossessarono di me, le farfalle volarono nello stomaco, sentivo il cervello spegnersi, e il battito del suo cuore contro il mio'. No. IO sentivo come se qualcuno mi avesse attata ad una cazzo di presa elettrica, sentivo come se avessi l'uragano Sandy nella pancia, come se nella mia testa ci fosse una scimmietta che diceva 'Oii? ci sei? L'abbiamo persa...'. Ma com'era possibile? Non avevo mai provato cose simili, non mi sembrava possibile che il mio più grande nemico mi stesse facendo.. innamorare.
Uscii dall'acqua, lasciandolo da solo come un deficente e correndo via.
Non volevo vederlo dopo quella volta, mi serei vergognata troppo, anche se vergognarmi non era da me.. No, più probabilmente volevo evitare di innamorarmi ogni volta che lo rivedevo.
Innamorarmi? Ora poteva usare questo termine..
è ufficiale: siamo dannati, dannati per colpa di una stupida storia, dannati perchè noi siamo nati per ucciderci, non per baciarci dentro un lago.

Mi chiusi in camera, cambiandomi e mettendomi sotto le coperte. Non volevo vedere nessuno, in quel momento, solo Damon sarebbe riusciton a tirarmi sù il morale. Ma quel genio mi aveva lasciato un bigliettino con scritto 'Sono con Zayn, torno tardi.' Fantastico.
Sentii il campanello suonare, poi più niente. Probabilmente chi stava suonando aveva intelligentemente rinunciato.
Ma poi sentii la finestra aprirsi con un colpo, e una figura entrare. La domanda era: come cazzo aveva fatto, chiunque fosse, a salire per due piani?
Alzai la testa dal cuscino, e riconobbi la figura alta di .. oddio, memoria del cazzo.. Liam? Si,Liam.
Un secondo: cosa ci feceva Liam in casa mia, e come aveva fatto a farsi due piani senza superpoteri o cazzate simili?
Lo guardai sconvolta, mentre iniziava a parlare, di nuovo. La sua parlantina mi metteva allegria, anche se quell'accento era incomprensibile, a volte fingevo di capire mentre non avevo nemmeno capito di cosa stava parlando. Annuivo e sorridevo.
- Liam, come sei entrato dalla finestra? -
- Oh, c'era una scala sul retro, l'ho usata - AH. E io che mi credevo chissà cosa.. Mi tirai una mano in fronte e lo feci accomodare in salotto. 
Imparai a parlare con lui, a chiaccherare come se non fossi tanto diversa da lui. Lui mi faceva sentire umana, con quei discorsi tanto comuni come scuola, famiglia, amici.. Tutto venne interrotto quando Harry entrò furioso in casa, e vedendo Liam ridere con me, si innervosì ancora di più. La vena sulla fronte era gonfia, come se stesse per esplodere di rabbia.
Una cosa è certa: siamo tutti nella merda.

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HOLAAAAAAH
ALOOORS, Vi avevo chiesto 1O recensioni in quello prima per continuare, ma dato che sono buona, l'ho messo lo stesso anche se non cen'erano 1O u.u AMATEMI. LOL.
Bhe, io volevo fare dei ringraziamenti, quindi leggete e aprite le orecchie(?)
Vorrei ringraziare prima di tutto ANNARITA,
Mi dimentico sempre di ringraziare sta testa di banana. Bhe, Annarita è quella che ha ideato la FF. 
Grazie a lei ci è venuta l'idea di farla sovrannaturale, poi abbiamo messo sù tutto insieme, e volevo ringraziarla tantissimo, perchè non sarei mai arrivata fin qui senza il suo appoggio :') a poi, chi lo avrebbe trovato un nome figo come 'DAMON', se non lei? u.u Lol love u so much <3
Poooi, vorrei ringraziare:
Directioner_Skyfighter : Per le sue recensioni che mi fanno sempre morire dal ridere, e mi piacciono un sacco :')

YuutsuAkaHi : grazie infinite :')
till we see the sun : per la recensione :')
Mileysisposa : crazi bela :'D
flaviamalik : per aver letto praticamente tutte le mie FF c':
Smilemaybe : per i complimenti e per aver letto anche quelle su fb
Isabelle_ : per le sue recensioni sempre fantastiche :')
its Niall Horan bitch : per avermi detto che dovrei fare la scrittrice ma non penso proprio, comunque grazie :')
terrrrrrence : per avermi fatto quella recensione asdfgh c':
ItsAliceBitches_ : grazie mille per la recensione, niente papiri, mi basta quello che hai detto :')
Nialllovesme : per essersi registrata solo per recensire e leggere i miei capitoli :')
sonotrasgry : Grazie infinitissime :')
haroldstatoo : per essere una drogata di questi capitoli(?) LOl


Okaaay, non ringrazio quelle che leggono e non recensiscono u.u ahahah no scherzo u.u
Ringrazio anche le ragazze di facebook, che seguono la FF anche se non sono registrate, grazie mille :')
VI AMO TUTTE <3
Se mi sono dimenticata qualcuna nei ringraziamenti, avvertite in una recensione e se quelle che leggono e non recensiscono, recensiranno questo capitolo, verranno ringraziate nel prossimo, e in più gli manderò via posta un pony arancione che vomita arcobaleni. QUINDI NON PERDETE L'OCCASIONE U.U
AHAHAHH OK, HO FINITO COI MIEI DEMENZIALI DISCORSI, LOVE U ALL,
-ANGY





 

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Capitolo 8
*** Creati per incontrarci. ***


''Palms rise to the universe
As we moonshine and molly
Feel de warmth we’ll never die
We’re like diamonds in the sky''

- Harry, che ci fai qui? - 
- Ero venuto a parlarti.. ma tolgo il disturbo, scusate. - Era visibilmente incazzato nero.
Lo afferrai per un braccio, mentre Liam ci guardava preoccupato.
- Ti prego, che ti succede? -
- Facciamo come se nulla fosse successo. Ho deciso, basta. Io non conosco te, tu non conosci me. Avevi ragione, non possiamo stare insieme. Addio -
Com'era possibile che una simile frase avesse mandato in frantumi tutto? Era come se dentro di me ci fosse stata una sala degli specchi, e lui, con una sola frase, li avesse infranti tutti. Uno dopo l'altro.
Sbattè la porta di casa,uscendo. Sentivo nell'aria, che era venuto a dirmi qualcos'altro. Avevo sentito tutta la sua frustrazione, tutto il suo dolore. 
E in un certo senso, sono stata stupida. Chi penso di prendere in giro? Sono stata una stupida in tutti i sensi.
Sono stata una stupida a raccontargli la leggenda,
Sono stata una stupida baciandolo,
Sono stata una stupida a pensare che potesse esserci qualcosa,
Sono stata una stupida a non pensare che anche lui stesse soffrendo quanto me, o forse anche di più.
Era tutta colpa mia. Non avrei dovuto conoscerlo, non avrei dovuto dare retta al mio istinto, sarei dovuta rimanere per i cazzi miei, una buona volta..
Volevo sparire, volevo non tornare mai più in quella città, ma lui mi aveva cercata. Lui mi aveva riattirata a sè.
Liam mi guardava stranito, mentre ero seduta sul divano con la testa tra le mani.
- Vuoi parlarne? Vuoi..sfogarti? - Non avrei mai potuto sfogarmi con lui lì, non nel modo in cui avrei voluto. Volevo rompere tutto, volevo uscire e urlare.
- L-Liam, Vattene.. - Lo mandai via, anche se mi sarebbe piaciuto averlo accanto. Ma non in quel momento.
Dopo poco che se ne fu andato, uscii dalla finestra e corsi verso il bosco.
Dopo aver corso, mischiando l'aria gelida alle poche lacrime che avevo permesso di lasciar cadere, mi accasciai a terra, davanti ad un grande lago ghiacciato.
Non sapevo quanto avessi corso, o dove mi trovassi. Ma toccando l'acqua, desiderai di essere essa. Di non aver problemi, di starmene tranquilla in un letto di terra, di brillare sotto il sole senza attirare troppo l'attenzione.. di essere libera. Mi buttai rompendo di poco il ghiaccio. Non sapevo quanti gradi ci fossero, ma tanto, non sarei morta. Ed era questo che mi mancava.
Io non sarei mai morta, se anni fa mi fossi buttata qui, ora sarei un corpo ghiacciato, senza vita.
Se anni fa avessi incontrato Harry, ora probabilmente sterei morendo per lui, sterei cercando di parlargli,
Se anni fa non fosse successo tutto questo, io ora non sarei qui.
Sentire quell'acqua gelida percorrermi la pelle, mi rassicurò. Mi sentii viva in quel momento, potevo sentire che il freddo mi stava comunque dando alla testa. Sarei svenuta? Probabile.
Mi lasciai andare più in fondo, perdendo quasi i sensi. Ma non li avrei persi, non potevo, non ero più un corpo.. vivo. Io non avevo un anima, io non avevo sangue che sarebbe potuto gelare nelle vene.
Un braccio forte,mi afferrò da sopra l'acqua, riportandomi a galla.
Quando ne uscii come se non fossi appena stata in un lago ghiacciato, il ragazzo che mi aveva appena tirata fuori si sorprese.
Poi lo riconobbi: era Zayn.
Mi avrebbe uccisa? Probabile. Questa volta non c'era Harry, questa volta eravamo solo io e lui, e mi avrebbe attaccata.
- Che ci facevi lì sotto? -
- E tu come sapevi che fossi qui? - Si guardò un po' in torno, cercando una risposta.
- Harry ha sentito che eri in pericolo. Ma non è voluto venire.. era troppo impegnato a p..preparare la cena. - Preparare la cena?
Allora davvero harry lo aveva mandato da me?
Sentivo che mentiva, sentivo che quel ragazzo mi stesse nascondendo qualcosa.
- Zayn, sincero.. -
- Stava piangendo. - Boom. Un colpo al petto. Sono sicura che se avessi avuto un cuore ora sarei in iperventilazione, cercando di calmarmi, andare da Harry e parlargli. Ma non potevo. La causa di quelle lacrime, ero io.
- Se vuoi parlarne.. io.. - Lui continuava a parlare. E sfogarmi con lui, sarebbe stata un ottima idea.. Mi incamminai senza fiatare verso un albero di ulivo, e lo sradicai, lanciandolo più lontano possibile, lasciando scappare ancora un altra lacrima.
Lui mi guardava, mentre mi sfogavo. Quando finii di singhiozzare, mi sdraiai sul prato bagnato, guardando il cielo grigio.
Si sdraiò accanto a me, fissandomi.
- Lui non deve piangere, sono io che ho sbagliato. Io sono arrivata in questa città, o almeno, ci siamo arrivati entrambi. Io gli ho raccontato della leggenda, io ho permesso che mi baciasse, io ho permesso che provasse qualcosa per me. Se me ne fossi stata da parte.. io.. -
- Lui sarebbe lo stesso innamorato di te. Sai cos'è davvero l'imprinting? Lui non ne può niente. Lui sente per te di tutto. Io, ho perso la ragazza con cui lo avevo avuto, lei è morta.. per leucemia. E non voglio vedervi separati, perchè sò cosa sta provando Harry. Lui ti sente ovunque, lui riesce a sentire quando stai male, riesce a percepire cosa stai facendo, cosa stai provando. Lui è stato rapito da te. Io, sento ancora la presenza di Emily, la ragazza che persi.. La sento, la sento anche se qui è rimasto solo il suo corpo. E ti assicuro che sentire la persona che ami, ma sapere di non poter averla accanto a te, è la cosa più dura che ci sia. -
- Mi dispiace per.. Emily, Zayn, ma tra noi è diverso, capisci? Era tutto scritto in un cazzosissimo libro, tutto era già deciso, siamo stati creati per incontrarci. Ma io non voglio. Ho paura, Zayn. -
Lo avevo ammesso.. lo avevo ammesso davanti a lui, non potevo crederci.
- Vai da lui, e parlagli. -
- No. Mi vuole uccidere in questo momento, ne sono sicura.. -
- Un umana direbbe 'lascialo sfogare,poi andrò a parlargli..' lo direbbe perchè sà che il suo cuore batte per lui, lo direbbe perchè avvampa ogni volta che lo vede.. Ma tu, sei diversa. Se non gli parli ora, potrebbe impazzire. Ma è troppo fiero per dirtelo. Tu non potrai mai più sentire il cuore battere per lui o le guace andare a fuoco, ma sentirai il dolore, l'angoscia quando non lo vedrai,sentirai come se tutto dentro di te va in frantumi. Vai a parlargli, e non aver paura. Se siete stati creati per incontrarvi, allora non andare contro al destino. Seguilo, ti porterà sempre dove è giusto che voi andiate.. anche se questo potrebbe essere l'inferno, voi mi amerete anche dentro le fiamme dell'inferno.-
E aveva ragione. Fottutamente ragione.
Lo lasciai lì, ringraziandolo e correndo a velocità improponibile verso casa di Harry.
Quando mi avvicinai alla sua finestra, sentii i singhiozzi. Allora stava davvero piangendo così, per me?
Entrai dalla finestra socchiusa, mettendomi vicino al letto su cui era steso.
Lo guardai mentre il suo torace si muoveva velocemente, per colpa dei singhiozzi, e sentii il petto infrangersi. Aveva ragione Zayn, non potevo andare contro al destino, lui mi avrebbe portata comunque dove avrebbe voluto. 
Gli poggiai una mano sul ventre,lui non si voltò. Ero certa che avesse percepito la mia presenza, sapeva che fossi lì.
- sei qui.. - Sussurrò, voltandosi finalmente a guardarmi. Aveva gli occhi rossi, gonfi, e le guance che andavano a fuoco. Gli provai a sorridere, sedendomi accanto a lui sul letto, mentre lui metteva la sua testa tra le mie gambe incrociate, e si lasciava accarezzare i riccioli.
- Scusami .. - Gli stavo parlando nella mente, dopo essere entrata nei suoi pensieri. Lui all'inizio rimase spiazzato. Probabilmente non sapeva che potessi farlo, poi rispose, sempre comunicando telepaticamente, mentre io continuavo a massaggiargli la nuca.
- Scusami tu, non sò cosa mi sia passato per la mente, so solo che senza di te sono come un marinaio senza la sua nave, come un cuoco senza cucina, o come un parco senza erba. Io non posso starti lontano, non l'ho scelto io, ma l'ho comunque voluto. Io ti amo. -
Io ti amo.. io ti amo.. io ti amo..
Avrei voluto abbracciarlo, stringerlo, dirgli che lo amavo anche io, ma non lo feci.
- Non posso stare lontana da te, non potrei, anche se volessi. Tu mi attiri come una calamita, siamo stati creati, per incontrarci. -
Mi strinse la mano che poco prima era tra i suoi capelli, e la incrociò con la sua.
- Le tue mani stanno nelle mie, come se fossero state create per me..-
Disse, alzandosi e abbracciandomi, lasciando che il suo profumo mi inebriasse.
A quel punto, nulla mi importava.
L'essere dura con lui, cercare di respingerlo, tutto a rotoli.
Il provare a farlo uscire dalla mia testa, tutto inutile.
L'idea di stargli lontana, era andata a monte.
Lui, mi aveva sconvolto l'esistenza.
A meno che ne avessi ancora una. E quindi al diavolo tutto, io lo amo e lui mi ama, e se andremo all'inferno, lo faremo insieme.


 

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Capitolo 9
*** Lasombra. ***


''Che importa l'eternità della dannazione a chi ha trovato, per un attimo, l'infinito della gioia?''

L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli..-
- Tu non la trascorrerai sola, ci sarò io, saremo noi due, e nessun altro. -
Stavamo parlando da ormai qualche ora,senza cessare un momento.Due umani avrebbero sicuramente fatto ... qualcos'altro, ma non avrei mai retto un simile colpo. Voglio dire,morivo dentro anche solo sentendo il suono della sua melodiosa voce,sentivo la testa scoppiarmi quando univa le sue labbra alle mie, non immagino cosa fosse potuto succedere se ci fossimo spinti oltre. Probabilmente l'avrei ucciso.
Per gli umani, c'è un filo sottilissimo che collega l'amore con l'odio.
Ma per quelli come noi, il filo è sottile,quando dalle due estremità ci sono amore e morte.
E io sarei stata capace di ucciderlo,se mi fossi spinta oltre, e non volevo fare cose di cui poi mi sarei pentita. Lo amo,e alla sola idea di vederlo scomparire,mi sento vuota.
- Siamo diversi..E lo sai. Io non ho un cuore, io ho un corpo gelido, sono un anima dannata in eterno, io non ho sangue che può farmi avvampare quando mi baci, non potrai mai abbracciarmi e sentire il calore del mio corpo,non sentirai mai il mio battito del cuore accellerare. Tu meriti più di tutto questo,Harry. Tu meriti qualcuno che possa farti sentire come meriti,meriti qualcuno che ti faccia toccare il suo petto e ti dica 'lo senti?fa così solo quando sono con te', meriti qualcuno che non abbia la paura folle di ucciderti,o che solo con il tuo profumo senta la voglia di saltarti addosso,Harry,io dovrei solo sparire, e lasciarti vivere come meriti.Perchè tu sei per metà umano,nelle tue vene scorre sangue vivo, il calore del tuo corpo a contatto col mio è come una scossa elettrica..Harry io non penso sia una buona idea.. voglio dire.. -
- Ti stai smentendo da sola. Sai che ti dico? Tu non hai un cuore, tu non hai un corpo col quale io possa riscaldarmi,tu non hai sangue che ti possa far avvampare,non mi farai mai toccare il tuo petto per farmi sentire cosa provi, ma sei perfetta per me. Non voglio nessun'altra, perchè io amo te. E finchè potremmo,vivremo insieme,ti seguirò, tu seguirai me. Non sei una anima dannata in eterno, ora sia due,anime dannate in eterno, e lo saremo sempre. -
Come riusciva a dire quelle parole? Si stava auto commiserando, non riuscivo ad immaginarmi una vita senza lui, ma nemmeno una con lui.
Cosa sarebbe successo? Saremmo scappati in eterno dalla Morte?
O lui avrebbe passato la sua vita con una fragile e nauseante umana,o una licantropa?
Non volevo saperlo, troppe cose mi ronzavano per la testa.
- Non avevo mai immaginato una vita diversa da questa, prima di incontrarti. E se vivessimo insieme in eterno? e se facessimo nostra l'immortalità? Vivremo insieme,felici ma dannati, ma pur sempre insieme. -
Il suo discorso era privo di senso. Sapevo,di mio malgrado, che lui essendo metà mortale,sarebbe invecchiato, e si sarebbe spento come tutti i normali umani. Ma io non avrei mai dimenticato, io avrei passato il resto della vita a rimpiangere di non essere più umana, avrei passato il resto della vita a cercare il suo volto tra quello della gente dei prossimi millenni,senza trovarlo.
- Cosa intendi con 'in eterno' e 'fare nostra l'immortalità'? -
- Ho letto un libro, l'ho preso a casa tua prima di venirti a prendere in Canada.. -
- SAI LEGGERE? -
- spiritosa.. -
Ok, ammetto che non riuscivo ad essere del tutto seria con lui.
Mi passò una mano tra i capelli, scompigliandoli, poi riprese a parlare, mettendosi più a suo agio sul cuscino, invitandomi a mettermi sotto la sua spalla.
- Comunque.. C'era scritto che quei due innamorati,Marcus e Meredith, girano ancora per il mondo, o almeno,sono spariti. hanno trovato un posto in cui stare tranquilli, ma lei è immortale. Noi, essendo per metà umani, possiamo ancora essere trasformati,come ha fatto Marcus con Meredith. Se tu mi trasformassi, il gioco sarebbe fatto e- 
- No, harry, mai e poi mai tu diventerai immortale. Per molti motivi. Primo: non riuscirei a vederti come ti vedo ora.A sentire il battito del tuo cuore che da forza anche a me,a essere scaldata dal tuo corpo,a sentire il tuo profumo per metà umano. Non riuscirei a vederti in quei fantastici smeraldi verdi, senza pensare 'come ho potuto privarlo della sua stessa vita?' non ce la farei. Potresti avere tanti bambini,invecchiare e trovarti, tra molti anni,a stringere la mano di tua moglie,entrambi con le rughe,ma pur sempre innamorati. Non hai mai pensato al tuo futuro? Ecco,io non voglio privarti di ciò. Secondo: Marcus e Meredith sono dannati appunto per questo,perchè lui l'ha trasformata, e non voglio fare  la loro fine.. io vorrei.. cambirare le cose.. Terzo: probabilmente non hai letto la fine di quel libro,che anch'io ho letto, e tutto. E sai cosa stanno facendo in questo momento i due 'innamorati'? si stanno nascondendo, e si nasconderanno in eterno, dai Lasombra. -
- Io ho pensato milioni di volte al mio futuro,ma da quando ti conosco, sò che il mio futuro,sei tu. Non c'è altra donna con cui voglio vivere, se non tu. Non mi priverai proprio di niente,perchè se dare la mia vita mi farà stare con te in eterno,allora non avrò problemi. Ora sei tu,la mia vita. E poi, cosa cazzo sono un 'Lasombra'?! -
- Lasombra,meglio chiamati Custodi. Un clan di vampiri che non sono stati accettati all'inferno,e si rifiutano di andare in paradiso. Non sò come,hanno raggiunto il potere assoluto di vita e di morte. 
sono dotati di una naturale capacità manipolatoria e di sottili doti di comando, riescono a creare un oscurità tangente e vivente che può essere manipolata a loro piacimento. Due cose li contraddistinguono dai normali vampiri: al momento della trasformazione,il loro corpo ha perso praticamente tutto,rimanendo così,scheletrico e pallido. E l'unico modo per capire che sono Custodi,è vedere negli specchi.Loro non compaiono riflessi. Inseguono Marcus e Meredith da anni,per fargli pagare il fatto che lei sia diventata immortale,facendo prima parte di una natura diversa,nemica.. e non voglio che facciano lo stesso con noi. Non ho mai visto un Lasombra e mai lo voglio vedere. Ma io ti amo. -
- Lasombi o no, anche io ti amo, e sono pronto a tutto. Senza amore,non vado da nessuna parte. Ok,non trasformarmi ora,ma prima o poi lo farai,prima o poi ti renderai conto che ormai nulla è 'vita' se non ci sei tu. -
Gli sorrisi. - Lasombra,Harry, non Lasombi.. -
- Lo stesso. -
Ridacchiò e mi strinse a sè. Sentii il suo cuore battere contro il mio timpano.
Come potrei privarlo di ciò? Come vivrei senza sentire il battito del suo cuore? Come potrei strappargli via l'anima?
- E questo? -
Chiese, scostandomi i capelli dietro l'orecchio.Merda.
- Ehm.. questo cosaquandodove? -
- Cosaquandodove cosaquandodove? -
- Smettila! -
- E tu smettila di cambiare discorso! -
Ma perchè deve vincere sempre?
- Bhe,mi vuoi dire che cos'è? L'ho già visto sul..Mio libro.. di storia!Si! è la croce egizia.. ma che cosa c'entra? è un segno che avete voi vampiri o..-
- Harry,c'è una cosa che non ti ho detto, e che non ti piacerà.......

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OOHOHHOHOHO BUONSALVESERA C: OK,MI SCUSO PER IL RITARDO,MA STO PER FINIRE LA FF SU ZAYN, E STO CERCANDO DI FINIRLA IL PRIMA POSSIBILE PERCHè....
HO GIà IN MENTE UN ALTRA. AHAHAHAHA CEH, IO STO SCRIVENDO PRATICAMENTE 4 FF INSIEME,MA VABBEH :'D
L'HO FATTO LUNGO PERCHè IN PAGINA SONO GIORNI CHE NESSUNO MI CAGA,I FANS CRESCONO MA NESSUNO MI CAGA, E MI ROMPO LE BALLS C: QUIINDI,SCRIVO SCRIVO E ANCORA SCRIVO C:
VORREI RINGRAZIARVI TUTTE, E, SE VI PIACE IL MIO MODO DI SCRIVERE, SAPPIATE CHE TRA UN PO' SCRIVERò UNA NUOVA FF SU UN TIPO.....SPECIALE.....DI COPPIA.
SCOPRIRETE QUANDO METTERò IL PRIMO CAPITOLO U.U
ORA VADO,SCIAO BABES, VI LOVVO TANTO.
-ANGY

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Capitolo 10
*** Appuntamento? ***


''Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. '''
 

- Harry io.. -
- Mi spieghi che succede senza blaterare parole a cazzo? -
Che avrei potuto dirgli? 'è il logo della mia famiglia'? Che poi,la mia famiglia è umana,non avrebbe avuto senso.
'è il simbolo del bunga bunga'? Non penso proprio.
- Hai presente quando ti ho detto che ci sono due modi per capire chi sono i Lasombra? -
Lo vidi annuire, e inspirai a lungo,sperando che capisse il mio disagio.
- Bhe, non ci sono solo due modi per capire che lo sono.. i modi sono tre. E il terzo è.. -
- Angy cazzo,odio stare in ansia! -
- Quello che ha trasformato me e Damon era un Lasombra! Ma io e Dam siamo normali vampiri,apparte il fatto che al momento della trasformazione ci hanno fatto questo tatuaggio.. L'unico problema, è che se volessero, i Custodi potrebbero trovarci all'istante. -
- Oh.. - Fu l'unica cosa che riuscì a dire. Poi abbassò il capo,come se stesse ragionando su ciò che gli ho detto. Uao, Harry Styles ragiona.. interessante.
- E allora? - Cioè, dopo che io gli ho detto tutto con il tono più drammatico possibile lui se ne esce con un 'e allora'?!
- E allora cosaquandocome!? -
- Insomma, io amo te, tu ami me, non vedo che problema ci sia se tu sei una Lasombi. -
Sospirai, rassegnata. Ora sì che posso fare come Bella, e fare la lista delle tre cose di cui sono certa:
1: non aveva capito un cazzo.
2: ma un cazzo di niente, proprio.
3: quanto è arrapante sto ragazzo con questa maglia!?
Ok,dovevo smetterla.
- Harry, si dice LA SOM BRA e non LA SOM BI, e no, non lo sono. Io ti amo, ma gli renderemo tutto più facile. Quando scopriranno di me..di te.. loro inizieranno a cercarci,e sentendo che io sono per metà come loro, sarà molto più facile rintracciarmi. Conclusione? Mi sto cagando sotto dalla paura. -
Ridacchiò mettendomi un braccio intorno al collo, spiaccicandomi contro il suo petto.
- Domani io e la signorina Lasombi usciamo, niente scuse, voglio portarti in un posto speciale . -
Ma è possibile che io facevo discorsi seri e lui se ne usciva con cose sim...momento momento momento. Io. e lui. Uscire. Posto speciale.
Ommiodio, non ero psicologicamente pronta.
- C-cosa? -
- Io tu uscire domani. tu capire me? -
Gli mollai uno scappellotto dietro la testa e ridacchiò massaggiandosi il punto che gli avevo appena colpito.
- Ti piace la panna? -
- Mi pigli per il culo? - Non rispose e scese dal letto, correndo chissà dove e lasciandomi lì.
Aspettai qualche minuto,finchè non vedendolo arrivare uscii dalla stanza.
Passai tutti i corridoio possibili in cerca della cucina. é possibile che quella casa fosse un labirinto!?
- Har.. - Venni bloccata da un getto di.. panna, dritto in faccia.
Sgranai gli occhi, voltandomi con sguardo assassino verso il deficente che mi aveva appena fatto ciò, e con quella merda negli occhi che iniziava a bruciare,riconobbi una testa riccia. Ok, lo ammazzo.
- Harold Edward Styles di addio alle tue palle. - Mi guardò sorridendo. Che cazzo ti sorridi? Ti ho appena detto che ti stacco le palle e tu ridi? Infatti, due secondi dopo, quando capì il mio intento, uscì di corsa dalla porta iniziando a correre.
- Ti consiglio di lavarti la faccia, sembri un panda. - Intervenne molto gentilmente Mr.Ciuffo Che Fa Swish, comparendo dalla sua stanza. Sbuffai e lasciai perdere, iniziando a ricorrere il riccio infilandomi nel bosco.
Iniziai a cercarlo,seguendo il suo dannatissimo profumo che invece di aiutarmi mi mandava solo più in estasi. Mi guardai alle spalle, dopo aver sentito un fruscio. Poi sentii due braccia forti sollevarmi, trovandomi poi con la testa riccia di Harry sotto il seno,mentre mi reggeva dal sedere.
Scoppiai a ridere,iniziando a tirargli i capelli, sentendo i suoi gemiti strozzati dalla mia maglietta.
- Styles, mettimi giù! -
- Naah, prima devi uccidermi,no? -
- Giusto,giusto. -
Oscillai, facendolo cadere con la schiena a terra,cosa che sembrò non dargli il minimo fastidio. Poggiai le braccia al lati della sua testa e con le labbra mi impossessai del suo collo.
- Questo è il tuo modo di uccidermi? -
- aha.. -
- Ci stai riuscendo.. - Disse, trattenendo un gemito. Bingo!
Gli passai le labbra al lobo dell'orecchio, trattenendomi dall'infilare i canini in quella pelle dannatamente calda.. Dannatamente sua.
Poi mi fermai, alzandomi di scatto. Lui capii il mio disagio, e mi sorrise rassicurante.
- Torniamo in casa? -
- Naah, domani c'è scuola, io e meglio che torno a casa mia.. Damon mi ammazza se sà che sono qui a quest'ora.. -
Lui annuì, posandomi un bacio sulla guancia, poi corsi via, trovandomi poco dopo davanti alla nostra casetta dolce e tenera.
Cosa mi stava succedendo?
Perchè con lui sentivo come se nello stomaco mi si stesse scompigliando tutto?
Perchè quando ero con lui mi sembrava che il tempo volasse?
Lo amavo.
Lo amavo..
Lo amavo.
Cazzo,sono fottuta.

- Lo amo.. -
Mugugnai entrando in casa, come se avessi appena detto 'il gatto dei vicini è morto'. Anche se non abbiamo vicini.
E per tanto non ci sono gatti.. Ma dettagli.
- Chi ami? -
- Chi ami? -
- Chi è lei? -
Tre voci attirarono la mia attenzione dal salotto. Riconobbi L..Liam, si. Cazzo me lo ricorderò prima o poi!?
Damon, e due sconosciuti.
- Oh eh.. Ciao Liam! Ciao Damon! Ciao perfetto sconosciuto! -
- Angy, lui è Louis, un amico di Liam, li ho invitati qui per una birra.. -
Mi chiedevo come riuscisse ad ingerire quella roba.. ewhh..
- Oh, allora ciao Luì! -
- Louis.. -
- Luì, Louis, Lokette, stetta cosa,no? -
- Ma Lokette è quella delle Winx! -
- Appunto fatina.. - Dissi,alludendo ai suoi occhioni blu e l'aria da pixie. perchè lui non lo sapeva, ma ora lo chiamerò Pixie per l'eternità.
Sbuffò,alzandosi e porgendomi cordiale una mano, la strinsi sorridendo.
- Piacere, Louis. -
- Piacere, Bloom -
- Potresti smetterla? - Mi chiese, sempre gentilmente.
Sorrisi e feci per annuire, ma dalla mia bocca uscì un dolce 'NO'.
- questa ragazza mi sta già sui coglioni - Sentenziò la Fatina sedendosi di nuovo affianco a Damon, che rideva divertito.
- Bhe, stavi dicendo? Chi ami tesoruccio? -
Un Liam ubriaco mi comparve davanti. Oh,santissimi numi..
- Nessuno, Liam NonSoIlCognome.. -
- Payne, Sono liam payne. -
- Piacere Liam Baguette, ora vado in camera mia con permesso -
Fiuu, l'ho campata.
Salii a passo svelto le scale, facendole due a due e mi chiudi in camera mia.
Mi stesi sul letto, iniziando a pensare, disturbata ogni tanto dalla risata contagiosa di Fatina, le urla di Damon o la voce di Baguette che ripeteva di stare zitti. Che poi, che cazzo di cognome era Payne!? Pane. Liam Pane. Liam Baguette. Stessa cosa.
Oggi mi sento poetica.

- Cazzo, devo essere caduta da quel merda di letto stanotte.. -
Mugugnai, facendo la mia entrata in scena in cucina. Ma quando entrai,nessuna traccia di Damon, nè degli altri due intrusi.
Trovai solo un biglietto, sul frigo : 'Non siamo in quei film in cui ti scrivo ''Sono uscito,la colazione è sul tavolo'', quindi ti scrivo che mi rompevo i coglioni a svegliarti, che probabilmente ora che hai trovato il bieglietto dovrai fare le corse per venire a scuola e che la colazione te la fai da sola, TI VOGLIO BENE -damon '
Ti voglio bene un emerita minchia.
Sbuffai e guardi l'ora. Mancavano.. OMMERDA.
mancavano due minuti al suono della campanella.
Primo passo: lasciar perdere la colazione.
Secondo passo: lasciar perdere il trucco,come quelle fottutissime perfettine che dicono 'un filo di trucco e sono pronta'. a me servirebbe un filo di culo,altro che..
Terzo passo: lasciar perdere i vestiti.
Ed eccomi a correre verso scuola con i pantaloni del pigiama slabbrati di tre taglie in più, ma che ammetto, molto sexy, una t-shirt e la cartella sulle spalle. per non tralasciare i capelli arruffati e il dentifricio ancora in bocca.
Arrivai in cortile e scorsi subito la testa di Liam e Damon, e più lontano da loro, Fatina che li raggiungeva. Li raggiunsi anche io,mentre Damon mi guardava divertito.
- Spero ti sia almeno lavata, stamattina, grande genio - Simpatico il mio coinquilino.
- Io e te dopo facciamo i conti. -
- Molto sexy quei pantaloni, ragazza. - Ecco, si ci doveva mettere anche Lokette, no?
- E poi quei capelli arruffati..arg! - Simpatico Baguette...
- E devo dire che le occhiaie ti donano - Altrettanto simpatico Har.. HARRY?
mi voltai, immaginando la figura di merda che avevo appena fatto, vestita da barbona, davanti a Mr.Sexy.
Lui ridacchio, posandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi.
- Dai scherzo, mi piacciono questi pantaloni, sono così trasparenti che ti si vedono gli slip -
Fanculo. Mi staccai e lo guardai scocciata, zittendoli con un 'avete finito!?'
poi ci dividemmo,ognuno nella sua classe. Damon mi seguii,mentre io passavo sotto l'occhio scioccato di tutti gli studenti, alla fine sbottai irritata.
- Che c'è, non avete mai visto una ragazza in ritardo venire in pigiama!? -
Tutti risero.
Come non detto.

- Hai intenzione di venire all'appuntamento così? -
Una voce mi fece partire tutti i libri che avevo in mano. Mi voltai trovando il sorrisone di Hazza.
- Appuntamento? Che appuntamento? -
- Oh bhe, a casa mia quando due ragazzi escono è un appuntamento.. -
- NO! -
Cazzo,quella parola mi terrorizzava.
- Bhe,comunque sia sei bellissima anche in pigiama - Mi baciò una guancia e uscimmo insieme dalla scuola.
Con questi baci 'innocenti' mi avrebbe uccisa. sicuro.
- Ora però devi chiudere gli occhi..-
Disse, mettendomi una benda sul viso. 
- Spero per te che non sia il fazzoletto che usi per soffiarti il naso.. -
- Mi hai beccato - ridacchiò divertito, prendendomi in giro.
- Che schifo.. - Mugugnai, seguendolo chissà dove.

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HOLA MUCHACAS(?) NON Sò NEMMENO SE SI SCRIVE COSì! AYEH!
ANYWAY,VOLEVO RINGRAZIARVI TUTTE PER LE RECENSIONI, VI AMO TANTO C':
RIGUARDO ALLA NUOVA STORIA CHE HO ACCENNATO NEL CAPITOLO PRECEDENTE, TRA POCO METTERò IL PRIMO CAPITOLO, NON Sò QUANDO, MA LO METTERò.
COOOMUNQUE, BUON NATALE BELLIFFFFFIME!
ORA CHE HO L'ANDROID RIUSCIRò *FORSE* A RISPONDERVI ANCHE COL CELLUALRE... *SPERO*
ORA SCAPPO, VI VOLLIO TANTO BEEENE
P.S NON SIETE CURIOSE SI SAPERE CHE PARTE AVRà NIALLINO? IO LO SAREI. MLMLML OK BASTA. LOL
SCIAO BELE.

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Capitolo 11
*** Dear God. ***


''What's gonna make you fall in love?
I  know you got your wall wrapped all the way around your heart''

- Harreh, siamo su un trattore? -
- Calcolando il fatto che siamo in una città in cui la parola 'trattore' equivale ad un tostapane, allora si,siamo su un trattore tesoro -
- Odio la tua ironia -
- Anche io.. la tua -
Era più di un ora che eravamo su un mezzo di trasporto che ovviamente per colpa della benda BARRA fazzoletto smoccolato  non potevo vedere. Sapevo solo che quell'affare faceva un orribile suono. Molto, molto orribile.
- Harry, sai che odio le jeep, vero? -
- Ehm.. certo! -
Sgamato.
Sbuffai e mi aggrappai alla prima cosa che mi trovai affianco: il suo braccio.
- Sto guidando.. -
- Oh scusa - Dissi, afferrandogli anche l'altro braccio. Immaginavo già l'articolo in prima pagina: ''Ragazza bellissima, sexy, splendida, simpatica e terribilmente dispiaciuta causa casualmente un incidente con la jeep '' Oh si baby, sarebbe stato fantastico.
ma i miei piani vennero distrutti dal motore insopportabile di quel tostapane che si fermava chissà dove.
Scesi facendomi aiutare da Mr.Mistero e lo seguii finchè non sentii un odore familiare..
- Harry, è.. bellissimo.. - Dissi, togliendomi la benda e guardando il bellissimo prato che avevo intorno. Tutto profumava di.. Lavanda..
- Ooh, non volevo ti togliessi la benda! -
- Altri minuti interminabili con quel coso sugli occhi? Manco morta. -
Dissi, correndo per il prato alla Heidi, inseguita dalla sua risata.
Sorrisi, guardando il laghetto davanti a me.
Mia madre quando ero piccola mi portava sempre in posti simili, la lavanda mi ricordava lei. Tutto, anche a distanza di più di cento anni, mi ricordava lei. Mi mancava, mi mancava infinitamente. Mi mancava avere una famiglia, mi mancava sapere che avrei sempre avuto dei parenti pronti a supportarmi, mi mancava poter litigare con mio fratello, mi mancava tutto.
E invece per colpa di quello stupido vampiro, avevo dovuto vederli invecchiare,e poi, non potetti vederli morire. Non potetti star accanto a mia madre, a mio padre, ero dovuta scappare per evitare che scoprissero il mio segreto e che venissero uccisi dai Lasombra. 
Mi mancava avere una vita normale, ed era orribile sapere che se anche avessi voluto, non avrei mai potuto morire.
Senza volerlo, mi fermai e tramutai il sorriso in una smorfia. Guardai il cielo, azzurro come quando mi portava mia madre.
Le nuvole, che correvano veloci col vento, il rumore del ruscello, le parole che mi disse mia madre.. ''Vivendo avrai tante proccupazioni, tanti pesi, tanti problemi, in quei casi, io vengo qui e mi sdraio, poi guardo il cielo, e canto accompagnata dal suono dell'acqua, coraggio, canta con me'' e ci sdraiavamo, e cantavamo, e cantavamo accompagnate dal suono del ruscello.
Mi sdraiai, mettendo le mani sull erba e stringendola tra le mani per evitare di piangere. 

''
A lonely road, crossed another cold state line 
Miles away from those I love purpose hard to find 
While I recall all the words you spoke to me 
Can't help but wish that I was there 
Back where I'd love to be, oh yeah ''

E mi mancava tutto, la mia vecchia vita, quella che mi era stata strappata via ingiustamente.
Mi voltai e guardai Harry e sorrideva guardando il cielo, poco lontano da me.
Che essere avrebbe potuto strappare la vita a lui? Non io di sicuro, non lo varei fatto diventare come me, non sarei diventata la causa delle sue disperazioni. Perchè potrà sembrare facile essere immortali, ma quando vedi tutte le persone che ami morire, una dopo l'altra, quando devi abbandonare tutti perchè non possono sapere niente, quando non puoi andare a feste tutte le sere come gli altri ragazzi perchè rischieresti di dissanguare tutti i festeggiati, ti rendi conto che la tua vita non potrebbe essere peggio di così.

'' Dear God the only thing I ask of you is 

to hold her when I'm not around, 
when I'm much too far away 
We all need that person who can be true to you 
But I left her when I found her 
And now I wish I'd stayed 
'Cause I'm lonely and I'm tired 
I'm missing you again oh no 

Once again ''

Allora cerchi quello spiraglio che ti porti a vivere una vita quasi normale, quello spiraglio che ti aiuta a dare senso a quello che stai facendo, quello spiraglio che ti da la forza di non mollare mai, quello spiraglio che ti ricorda ogni secondo che anche se non sei viva, per lui lo sei. E quello spiraglio, è Harry.
E io lo avevo trovato.
Sarà pure stata possessiva, ma non volevo che nessuno provasse per lui quello che provavo io, non volevo nessun'altro accanto a me, e non volevo nessuno accanto a lui che non sia io.
Ma se non volevo farlo diventare come me, allora avrei dovuto rinunciare a lui, avrei dovuto che si sposasse, che avesse figli e che invecchiasse con sua moglie.Non dovevo intromettermi, dovevo essere il nulla,come lo ero prima di trasferirmi in quella dannatissima città.

''
There's nothing here for me on this barren road 
There's no one here while the city sleeps 
and all the shops are closed 
Can't help but think of the times I've had with you 

Pictures and some memories will have to help me through, oh yeah''

Si sdraiò accanto a me, cantando con me.
Mi voltai e gli sorrisi, stringendogli una mano. 
In quel momento, fu come se sentissi tutto quello che stava accadendo. sentire il suo sangue caldo al contatto con la mia pelle, il battito del suo cuore accanto al mio, il suo respiro irregolare mentre cantava, la sua voce rilassata, le scosse che mandava anche solo guardandomi. Era questo quello che volevano che succedesse in quel libro? perchè proprio noi? Perchè? con tutti i vampiri e i licantropi che c'erano, proprio noi dovevano scegliere.
Ma non potevamo essere ''l'ennesima coppia che scappa perennemente dai lasombra''.

''
Some search, never finding a way 
Before long, they waste away 
I found you, something told me to stay 
I gave in, to selfish ways 
And how I miss someone to hold 
when hope begins to fade... ''


- Perchè sei triste? -
- La lavanda.. mi ricorda mia madre, la mia famiglia, in pratica: tutto ciò che non ho più.. -
- hai me, adesso. Sarò la tua famiglia.. -
Disse, avvicinandosi al mio viso.
- ..La tua casa.. - Continuò, prendendomi il viso con la mano.
- ..La tua roccia.. - Disse ancora, facendo sfiorare le sue labbra con le mie, provocando cose mai provate.
Gli sorrisi, poggiando la mano sulla sua, che in quel momento era sul mio fianco.
- ..La tua ragione per non mollare tutto.. - Proseguì ancora. Quell'agonia mi avrebbe uccisa.
- Tu sei già tutto questo per me. - Concluse, facendo unire le sue labbra con le mie.
Portai le braccia al suo collo e alzai il busto da terra, mettendomi a cavancioni su di lui e continuando a tenere unite le sue labbra con le mie.

''
Dear God the only thing I ask of you is 
to hold her when I'm not around, 
when I'm much too far away 
We all need the person who can be true to you 
I left her when I found her 
And now I wish I'd stayed 
'Cause I'm lonely and I'm tired 
I'm missing you again oh no 
Once again''


Ero come in un conflitto con me stessa. 
Una parte di me sarebbe rimasta in eterno con lui, ma l'altra non voleva privarlo del suo cuore caldo.
Avevo paura di non amarlo come lo amavo ora, se fosse stato come me, lo ammetto.
O forse avevo paura che lui non mi amasse più..
- Ti amo. -Disse, staccandosi di poco da me.
Sentimmo un tuono, poi un altro, poi delle goccie poggiarsi sulla nostra pelle.
- Forse è meglio se andiamo.. - Dissi, alzandomi dalle su gambe e spostando i capelli umidi su una spalla.
Lui si alzò e poi scosse la testa, prendendomi per i fianchi e facendo combaciare il mio bacino col suo.
- Ho sempre sognato di baciare la donna della mia vita sotto la pioggia -
Si riavvicinò alle mie labbra, misi le mani dietro la sua nuca e avvicinai le sue labbra finchè si sfiorassero con le mie.
- Allora hai sbagliato ''donna''.. -
- No, quella che sto guardando ora, è quella giusta - Disse sicuro si sè, baciandomi appassionatamente.
Sentii qualcosa di caldo premere contro le mie labbra e diedi accesso alla sua lingua, facendola intrecciare con la mia.
Mi strinse di più, tanto da trasmettermi tutto il calore che possedeva in corpo. 
Gli morsi leggermente il labbro inferiore, che dopo un po' iniziò a sanguinare. Ops.
Mi staccai al contatto col suo sangue caldo, guardandolo col terrore negli occhi.
- Sc..scusami.. io.. -
- Ehi, è normale, lo fanno tutti, sai? Non muoio, anzi.. mi piace.. - Concluse con voce provocante.
Ok, o mi aveva presa per scema, o lo scemo era lui da non capire che al solo contatto col suo sangue avrei potuto seriamente ucciderlo.
- Vieni qui.. -
Si riavvicinò a me, e l'odore del suo sangue mi penetrò fino al cervello.
- Tu non mi farai del male, devi fidarti -
- Ma io non mi fido di.. me stessa. ho paura. -
Non mi calcolò e mi morse il labbro. Sentii il suo sangue sulle labbra, cercai di controllarmi mentre riuniva le sue labbra alle mie.
Poi mi abbracciò, lasciando che il mio viso finisse nell'incavo del suo collo. La voglia di morderlo, in quel momento, era alle stelle.Mi limitai a baciargli il collo, cercando di controllarmi.
- Sarà meglio che andiamo, o ti prendi un raffreddore Mr.Lupacchiotto bagnato - Lo presi in giro, scompigliandogli i capelli ricci afflosciati per colpa dell'acqua.
- Io non prendo i raffreddori, sono da perdenti.. - Ridacchiò, alzando un sopracciglio.
Scossi la testa mentre ci infilavamo in macchina fradici, diretti a casa mia.

- Oh no.. - Mormorai, sentendo delle risate dalla sala, sperando vivamente che non ci fossero ancora Fatina e Baguette. Ma purtroppo per me, c'erano.
- Angy! Sei tornata finalmente e sei.. molto.. bagnata.. -
- Attento a quel che dici amico, attento a te e ai doppi sensi. - Ok, la pioggia aveva dato alla testa al riccio.
- Qui l'unico pervertito sei tu, Harry.. - Gli dissi, levandomi la giacca.
- Oh, Harry, loro sono Baguette e Lokette -
- Nomi.. bizzarri per due ragazzi.. comuque, io sono harry.. ma tu.. non ti chiamavi liam? -
- Oh, Miss.SonoFiga ci ha dato dei soprannomi di merda, con te non lo fa? - Chiese Lou..ehm.. fatina, sorridendo al riccio. Quest'ultimo scosse la testa, sorridendo, facendo sbuffare il moretto.
Sentii un mega-starnuto provenire da accanto a me: Mr.perdente si era appena beccato un raffreddore.
- Oh, a quanto pare il signorino 'io non prendo raffreddori' è allergico alla polevere che non c'è.. - Lo presi in giro, facendomi seguire da lui fino alla mia camera. Mi chiusi la porta alle spalle e lo feci stendere sul letto.
Aveva ormai due peperoni al posto delle guance e gli occhi lucidi. In poche parole, era bellissimo anche quando aveva 4O di febbre.
- Io non ho il raffred.. Achù! raffreddore.. -
- Come ho già detto,odio la tua ironia -
Sbuffò e si infilò sotto le mie coperte, mentre gli passavo un termometro.
- Wow.. in che senso si legge ques'affare? è dell'anteguerra! -
- Pronto? io SONO dell'anteguerra -
- Oh giusto, scusa.. bhe, parlami un po' dei tuoi tempi, come vi vestivate? com'erano le città? -
Iniziai a raccontargli di quando ero ancora umana,mentre lui si addormentava velocemente sotto le coperte calde.
Sorrisi vedendo il suo bellissimo viso con un sorriso accennato, mentre dormiva beatamente.
Mi alzai lentamente, raggiungendo i tre dementi in salotto. Però ora, con mio piacere, si era aggiunto anche il pakistan boy.
- Zayn! -
- oh certo, lui lo chiami col suo vero nome.. - Sbuffò Liam, mettendo il broncio. Lo ignorai e mi sedetti tra Louis e Zayn.
- Harry è qui, vero? - Mi chiese Zayn. Annuii e gli dissi che era in camera mia con la febbre alta.
- Vuoi una birra? - Mi chiese Damon, porgendomi una buttoglia, rifiutai e mi fermai un po' a parlare con loro.

- Comuque, domani dovrebbe venirmi a trovare un mio amico, si chiama Niall, viene dall'irlanda.. mi piacerebbe se vi conosceste.. - Annunciò Liam, addentando un pezzo di pizza.
- Uhm, va bene, basta che non sia un altra Fatina o cose simili.. - Dissi distrattamente, lanciando occhiate a Louis che sbuffava accanto a me. Dopotutto.. in fondo infondo.. ma molto infondo.. era un bel ragazzo.. 
Ma che dico, era un figo assurdo. Voglio dire, occhi azzurri, capelli mori, fisico slanciato, un sedere alla giotto, ma non era.. harry. Così come Liam, come Damon o Zayn.
Era incredibile, ormai paragonavo tutti al mio riccio. Già, mio.

La mattina dopo, dopo aver dormito su un comodissimo divano del cazzo,andai a vedere se il riccio stava bene, e dato che si era già ripreso, decise di venire a scuola accompagnato salla sua scorta infinita di fazzoletti.
Arrivati a scuola, scorsi le teste dei nostri amici. Mi avvinghiai a damon, notando poi che tra loro c'era un ragazzo nuovo. Biondo dagli occhi azzurrissimi.. Niall, suppongo.Ma che cazzo, è possibile che fossero tutti così dannatamente belli?!
- Io sono Niall - Disse sorridente, stringendomi una mano.
In quel momento, sentii una scossa pervadermi la schiena, non come quelle che mi venivano quando ero con harry, no, quelle, erano scosse di paura.
Quel ragazzo,lo ricordo benissimo. Quel sorriso, quegli occhi demoniaci, quella risata contagiosa, non poteva essere!


''Will you stay?
Will you stay away forever?'' 

--------------
CHE COSA SARà NIALL!? EHEHEH NON LO SCOPRIRETE FINCHè NON RECENSIRETE IN TANTE(?)HO FATTO UNA MEZZA RIMA U.U
SI, OGGI SONO MOLTO 'AVENGED SEVENFOLD', COLPA DELLA MIA MIGLIORE AMICA CHE CON DEAR GOD E SO FAR AWAY MI CONTAGIA. LOL
BHE, COMUNQUE, MI SCUSO PER IL SOLITO RITARDO, SPERO GRADIATE IL CAPITOLO, BUONANOTTE U.U
-ANGY

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Capitolo 12
*** Non siamo soli. ***


'' I won't kill you. I want kiss you ''

Distaccai lo sguardo da quei due oceani freddi.
Lo avevo già visto da qualche parte, l'unica cosa che ricordo, era che dovevo stargli alla larga.
Entrammo a scuola dopo il suono della campanella, trascinai Damon nei bagni senza dargli tempo di replicare. Like a boss.
- Dannazione,babe, sei fidanzata, queste cose non possiamo farle! sciocchina.. - Lo avrei ucciso, se solo non fossimo stati nei bagni della scuola. Ma ero troppo figa per finire in carcere.
- Damon, smettila di sparar stronzate e apri le orecchie: quello lì, Niall, non ti ricorda qualcuno? -
- Oh, ecco che cominci con la stessa storia. Ma è possobile che ogni santissima persona che assomigli a quel tipo ti insospettisca?! No, io non ci trovo nulla di strano, è solo un normalissimo ragazzo Irlandese. - Perfetto, non avevo nemmeno lui dalla mia parte.
Sbuffai più rumorosamente e uscii dai bagni, lansciandolo lì come un fesso.
Mi diressi in classe, sperando che la professoressa non fosse già entrata. Ma dato che ero una sfigata, la lezione era già bella che iniziata. Ed ho fatto la rima, jo.
- Scusi profes-
- SIGNORINA, le pare questa l'ora di entrare?-
- Ma sono passati si e no venti secondi dal suono della campanella, è ridicolo! - Sbraitai, alzando le braccia al cielo.
- Non alzare il tono con me! - Santi numi, sembrava di litigare con una madre, non con una cazzo di professoressa.
- Non è mia madre! - Urlando ciò, il mondo mi si capovolse contro, ricordando che io una madre non l'avevo più da cent'anni e passa. Sbuffai mentre la pazza davanti a me mi spediva nell'ufficio del preside. Per i corridoi, incontrai Zayn.
- Ehi, non sapevo facessi l'elemosina a scuola.. - Scherzai, vedendolo seduto per terra attaccato alla parete.
- Dovrei andare dal preside, ma è occupato come al solito.. Te dove vai di bello? - Stava scherzando? Eravamo in una scuola, dove dovevo andare 'di bello'!?
- Nella tua stessa direzione.. - Sbuffai, sedendomi accanto a lui per terra.
- Che hai combinato? - Ridacchiò, passandomi un braccio intorno al collo.
- Quella vipera si comporta come fosse mia madre.. te? Che hai fatto per essere mandato al patibolo? -
- Oh..ho dato fuoco per sbaglio alla sedia di un compagno.. - Ridacchiò. Mi allontanai di scatto, stupefatta.
- Wo wo wo, io mi sento trasgressiva litigando con una professoressa, chissà com'è far prendere fuoco ad una sedia.. -
- è.. divertente.. - Ridacchiò.
Diciamo che i nostri caratteri erano menefreghisti uguali.
Mi guardò con un sorriso sghembo dall'alto in basso, poi si alzò battendo le mani l'una con l'altra e mettendosi a posto i jeans, lo guardai con aria interrogativa.
Mi tese una mano aiutandomi ad alzarmi e mi trascinò dalla porta antincendio. Quella per le emergenze.
- Ti và di essere trasgressivi insieme? - Chiese ridacchiado, poggiando una mano sulla maniglia della porta.
Mi guardai intorno e ricambiai il sorrison sghembo, pigiando la maniglia e uscendo seguita da lui.
Respirai a fondo aria libera, anche se era solo dieci minuti che eravamo entrati in quel pandemonio.
- E io che al primo sguardo pensai che fossi una ragazza seria tutta: amore, pace, fiori e canzoni d'amore.. - Ridacchiò, infilandosi le mani nelle tasche ed estraendone un pacchetto di sigarette.
- Bhe, se devo andare all'inferno, voglio farlo con stile. - Diss, prendendomi una sigaretta dal suo pacchetto.
Mi lanciò uno sguardo di fuoco per poi dire - Il fumo ti fa male.. -
- Ripeto: se devo andare all'inferno, voglio farlo con stile - Lo sentii boffonchiare accanto a me, mentre si accendeva la sigaretta e poi passava l'accendino a me.
Accesi anche la mia, aspirando a pieni polmondi un bel po' di fumo. Lo buttai fuori poco dopo, con un lungo respiro.
Mi incamminai verso il bosco vicino, aspettando che lui mi seguisse. Quando sentii i suoi passi dietro di me, inziai a correre lasciando che mi ricorresse.
Quando ero con lui, non sentivo lo stesso profumo di Harry, quello che mi mandava in estasi. Quando ero con lui, sentivo solo puzza di cane misto al suo profumo di menta.
Ed ecco che mi ritrovavo a pensare al riccio. Aah, sono incredibile.
Mi sedetti sul ramo di un albero a pochi metri da terra, seguita dal moro.
- Allora.. -Iniziò lui, buttando via la cicca della sigaretta- con harry..? -
Lo guardia interrogativa. Probabilmente intendeva a che punto eravamo, o se sapevamo a cosa stavamo andando incontro, o..
- Intendo, avete già scopato? - Come non detto. Sbuffai e gli lanciai un occhiataccia.
Aspettai un po' a rispondere.
- Diciamo che mi trattengo dall'ucciderlo anche solo per un bacio, non voglio immaginare se mi spingessi oltre. - Spiegai, torturandomi le mani.
In quelle parole, capii quanto fossi disperata in quel momento. Non avevo mai avuto così tanta voglia di affondare i denti nella carne umana, se non con lui.
Sgranò gli occhi e poi scoppiò inaspettatamente a ridere, buttando la testa indietro.
Cosa c'era di così comico?
Almeno, la sua risata roca aveva un bel suono, era rilassante.
- Cosa ridi? -
- Fammi capire.. Vuoi dire che Harry rischia la morte ogni volta che ti bacia? Vuoi dire che è così difficile? Insomma, sembrate un po' Edward e Bella.. -
Oh, fanculo.
- Dico che l'odore del suo sangue mi manda in estasi, e che si, è difficile che mi trattenga. E osa ancora una volta paragonarci a quei due sfigati e.. -
- E?- Chiese, istigandomi. Oh, lupacchiotto, non ti conviene sfidarmi.
Stavo per rispondere per le rime quando sentii dei passi veloci per il bosco, dei passi decisi sulle foglie secche, che facevano un rumore sordo.
Mi nasconsi con Zayn dietro all'albero, osservando una ragazza dai capelli rossicci, addentrarsi sempre più nel bosco. Si portò dietro un profumo di umana che mi mandò in pappa il cervello.
Guardai supplicante Zayn, che mi tenne ferma dalle spalle per evitare che attaccassi quella ragazza. Poco dopo, altri passi, e una ragazza molto più veloce che saltava addosso alla ragazza rossa.
Notai che quella ragazza era un vampiro, quando affondò i denti nella carne della rossa, dissanguandola.
Nel momento in cui fu distratta, scappai via con Zayn per evitare che questa, vedendo un lupo, venisse e ci attaccasse entrambi. Io non avevo nulla contro i licantropi, gli altri vampiri a quanto pare non li sopportavano proprio.
Quando tornammo nella scuola, ci beccammo entrambi una bella ramanzina dal preside, prima per aver bruciato una sedia e aver sbraitato contro la professoressa, e poi per essere scappati entrambi.
Ma poco importava, quando nell'intervallo le voci erano già girate per tutta la scuola, e tutti pensavano che fossimo usciti a pomiciare. Eww, che schifezza.
Quando Harry lo scoprii, arrivò su tutte le furie. mai visti occhi più incazzati di così.
- Tu-Indicò me- E tu- Indicò Zayn- In bagno con me, ora. - Ci ordinò, trascinandoci nei bagni di servizio. Lanciai uno sguardo supplicante a Louis, che fu il primo che vidi, ma lui mi fece la linguaccia. Fanculo, la prossima volta che lo vedo quella lingua gliela strappo a morsi.
Wow, era la seconda volta in un giorno che andavo a farmi una chiaccherata nei cessi. Record!
- Uno dei due mi spiega o..? -
- Siamo stati sbattuti fuori dalle nostre classi, ci siamo incontrati fuori, siamo andati a fumare una sigaretta nel bosco e siamo tornati, harry. - Disse velocemente Zayn, distratto.
Harry poi guardò me, guardandomi negli occhi. - è vero? - Mi chiese poi il riccio, mettendomi una mano sulla spalla. Sapevo che poteva capire se stavo mentendo o no.
Feci cenno di 'si' con la testa, e lui sorrise ad entrabi. Sapeva che non mentivamo. - Ma ora, la scuola pensa che tu mi abbia messo le corna.. - Ridacchiai, guardando poi disgustata Zayn, e nello stesso momento, io e il moro facemmo un passo dalla parte opposta, stando a debita distanza. harry rise.
Aveva paura che inziasse la terza guerra mondiale e invece toh, ride. Ecco perchè lo amavo.
- Oh e.. Harry? - Lui mi guardò, aspettando che continuassi la frase. - Abbiao visto una ragazza nel bosco, stava mordendo una rossa.. Penso che io e Damon non siamo più gli unici vampiri, qui.. - Ero piuttosto preoccupata, sapevo che vampiri e licantropi sono come cane e gatto. Ma con molto, molto più spargimento di sangue.
Annuii con capo, per poi rassicurarmi. - Non accadrà nulla, io e Zayn ne staremo fuori. E anche tu e Damon- Seguii le sue indicazione e annuii, abbracciandolo. Zayn si unì all'abbraccio, fingendo di essere geloso di Harry, cercando di allontanarmi tirandomi botte col fianco. Ridemmo tutti e tre e uscimmo dal bagno.

- Potresti smetterla di cambiare canale? Se non ti dispiace io vorrei guardare questo.. -
- Uhm.. fammi pensare.. Si, mi dispiace. - Concluse il bastardo, cambiando canale. Mi chiedevo se adesso questi individui vivessero da noi, insomma, erano sempre tra le palle, ed erano ore che non andavo a caccia, potevo addentare anche in tavolo in cerca di sangue, in quel momento.
Il mio stomaco brontolò, e Lokette mi guardò male. Già, Liam, Louis, Zayn, Harry, e adesso anche Niall, erano a casa nostra a rompere i coglioni. 
E ovviamente, il coglione più coglione di tutti, che stava cambiando i canali.. rullo di tamburi.. louis Nonsoilcognome!
- Fai come ti pare, io me ne vado a fare un giro - Dissi, alzandomi. Lanciai un occhiata a Damon e gli entrai nella mente, avvisandolo che sarei andata a caccia.
Mi guardò con sguardo di rimprovero. '' Di animali, non di umani, tranquillo.. '' lo rassicurai, sempre telepaticamente.
Poi guardai Harry, che si era alzanto insieme a me.
- Vengo con te.. -
'' Vado a caccia..e la presenza del biondino mi irrita '' Mi inserì anche nella sua mente, e come ogni volta, rimase spiazzato al primo messaggio telepatico. Non si sarebbe mai abituato molto..
'' Ripeto: vengo con te, muoio di fame e sei sexi quando cacci '' Sbuffai e uscimmo dalla porta d'ingresso.
Indossavo la mia tuta a vita bassa e cavallo basso, con una t-shirt e delle vans. Amavo stare comoda.
- Che hai contro Niall? - Mi chiese, una volta nel bosco. Odiavo chi parlava mentre cacciavo.
'' Ti ricordo che stiamo cacciando, non stiamo cercando i funghi '' Gli dissi nella mente.
'' Scusa.. allora? mi rispondi? ''
'' Non lo so, mi sembra un tipo pericoloso ''
'' E da quando occhi azzurri e viso da bravo ragazzo sarebbero pericolosi? ''
'' Oh, al diavolo '' Ridacchiò e estrasse qualcosa dalla tasca. 
Non ci feci tanto caso quando vidi un grosso cervo alla fine della collina. Bingo!
Gli feci segno di stare zitto, lui annuì sgranando gli occhi. Sambrava un bambino la sua prima volta al cinema.
Mentre a me disgustava dover uccidere ogni volta per vivere.
Mi avvicinai cautamente, seguita dal riccio. ormai ero davanti al cervo, non mi aveva ancora vista.. calai i canini e lo puntai.
Stavo per attccarlo, quando qualcosa lo fece fuggire all'istante. Sentii un rumore fastidioso accanto a me. Ancora con le pupille dilatate dall'eccitazione e i canini calati, mi voltai verso Harry, che innocentemente aveva appena aperto un dannatissimo pacchetto RUMOROSO di patatine. Lo avrei ucciso.
- Harry! - urlai, esasperata. Si scusò e rimise in tasca le patatine.
Cercai nell'aria il profumo di quel cervo, ma ormai era troppo lontano. E con il dannatissimo profumo di Harry era impossibile distrarsi.
Sbuffai girandomi per tornare rassegnata a casa, quando un rumore mi attirò.
Mi voltai e vidi un puma, che arrancava qualcosa per terra. 
'' Se mi fai scappare anche questo, il mio pranzo sarai tu '' dissi minacciosa ad harry. Lui fece segno di cucirsi le labbra e gettare l'ego.
Scossi il capo e puntai il puma.

- Siete tornati finalmente! - Ululò Zayn dalla sala.
- Si, è stato più difficile del previsto.. - Ringhiai verso Harry. Almenon grazie a quel puma ero a posto per qualche giorno.
Lui alzò le spalle e andò in sala con gli altri.
Fissai il biondo, seduto comodamente sul vidano, che a sua volta mi fissava. Era inquietante.
Andiai in camera mia, lasciandoli a vedere la partita.
Poco dopo, la porta si aprì facendo entrare una testa riccia. la Mia testa riccia. Il Mio harry.
- Finalmente soli.. - Boffonchiò, buttandosi pigramente sul letto accanto a me.
- Anche prima lo eravamo.. - Lo stuzzicai.
- Ovvio, ma se prima avessi fatto questo- Disse, stuzzicandomi il collo con le labbra- mi avresti ucciso - Concluse, ridacchiando.
mi voltai verso di lui e feci strusciare dolcemente il suo naso contro il mio. Affondai in quei due smeraldi verdi.
- Amo i tuoi occhi.. - Mi feci scappare dalle labbra. Fottuta linguaccia.
Ridacchiò. - E io amo i tuoi.. non ci sono occhi più fottutamente rossi e attraenti sulla terra - Disse a fior di labbra.
Distrutta da quella poca distanza, unii bruscamente le mie labbra con le sue, dando via ad un bacio casto.
Mi tirò poco il labbro inferiore, per poi spingere con la lingua contro le mie labbra per far sì che si unisse alla mia. Gli diedi accesso schiudendo le labbra, incrociando la mia lingua con la sua.
Potevo sentire il suo respiro pesante sulle mie labbra, nelle piccole pause in cui si staccava da me per riprendere fiato.
Si mise a cavalcioni su di me, e in quel momento sentii tutto il suo desiderio nel basso ventre.
Mi irrigidii all'istante, fermando il bacio.
- Qualcosa non và? - Chiese, ingenuamente.
- Non così, harry. Non ora, non qui, non posso, scusami, ho paura.. - Sussurrai, più a me stessa che a lui.
Mi sorrise e mi strinse a sè, baciandomi i capelli.

Erano ore ormai che i ragazzi se ne erano andati, e sinceramente mi stavo rompendo le palle a stare in camera a guardare fuori dalla finestra.
Harry aveva detto che sarebbe arrivato a casa da un momento all'altro, era solo uscito a prendere qualcosa per la nostra ''serata mcdonald''. Già, i fidantatini fanno le ''serate yogurt'', ''serate pizza'' ma noi eravamo due pozzi senza fondo, e facevamo le serate mcdonald. Anche se quello che mangiava tutto alla fine era lui.
Scesi le scale a due a due atterrando un balzo felino in sala.
Silenzio.
Dove diavolo era Damon?
Girai tutte le stante finchè non trovai la porta del balcone aperta.
Ma quando salii sul terrazzò, non fù il sorriso smagliante di Damon che incontrai, bensì due oceani azzurri in un viso apparentemente perfetto, con qualche neo, e i capelli biondi tinti.
Niall. 
- Che ci fai qui? E dov'è Damon? Hai visto Harry? - Okay, dovevo calmarmi, perchè mi agitavo così?
Mi sorrise. Oh, almeno era rassicurante.
Si avvicinò a me.
- Damon ha detto che andava da Zayn, harry è impegnato.. -
- Impegnato..? - ma cosa..?
- Già, è occupato.. -
La sua voce inziava ad irritarmi\terrorizzarmi.
- C-cosa vuoi dire? -
- Che siamo solo io e te, piccola.. Tranquilla, non ti ucciderò, voglio solo baciarti.. -
Allora ricordavo bene..
Quando le sue labbra finirono sulle mie velocemente e violentemente, ricordai tutto.
Le urla, i gemiti di Roxanne. Roxanne: la mia migliore amica di 53 anni fa. Era mortale, ma scoprii il mio segreto. 
Urlava, si dimenava, mentre io ero immobile a fissare quella scena. Niall, che la dissanguava ferocemente.
Ma ora, il problema non era che Niall fosse qui.
I problemi erano tre:
problema 1: Niall era qui.
problema 2: lui mi stava baciando ed harry era scomparso.
Problema 3, e più importante: NIALL ERA UN LASOMBRA.


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MERDA MERDA MERDA.
NIALL è UN LASOMBRA. AHAHAHAHAH TIPO CHE SCRIVENDOLO MI SONO ECCITATA TROPPO, OMMIODIO. AHAHAHAHAHAHAHAHH
BHE, SPERO VI PIACCIA QUESTO BOOM(?) COLPO DI SCENA.
STASERA SONO UBRIACA :'D
VOLEVO SOLO DIRVI:
seguitemi su twittah, sono @PotatoWithNiall
Su instagram Jawaady
One facebook Angy Nica Adm
Pagina facebook: Lα loro musicα? Drogα purα per me.ϟ
Ask: Swagistheway
c:
volevo anche consigliarvi questa FF:
 http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.efpfanfic.net%2Fviewstory.php%3Fsid%3D1494503%26i%3D1&h=VAQELE1ar è di una ragazza che conosco c:
PENEPENEPENE, CIAO PELLE PRINCIPESE, LASCIATE TANTE PELLE RECENZZZIONI E ORA MI RITIRO O CAUSO QUALCHE ALTRO DANNO ALLA MIA SALUTE MENTALE.
PAI PAI C:
-ANGY

 

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Capitolo 13
*** Addio Harry? ***


''Chiudi gli occhi e prova a sperare che vada tutto bene.
Se li apri,ti renderai conto che nulla va come vorresti.''

- Perchè tremi? Hai paura? - Chiese l'essere biondo davanti a me.
Si,avevo paura. Ma non per lui, per Harry.
Sapevo che un Lasombra avrebbe potuto fare qualsiasi cosa ad un licantropo, sopratutto se quel licantropo ha una relazione con un vampiro, e avevo paura per Harry, speravo solo che fosse scampato a qualsiasi cosa stesse succedendo.
- Dimmi dov'è Harry. -
- Che fai, la dura? - Ridacchiò. Che nervoso,Dio..
- Sò che non puoi fare del male a me, sai quanto ci rimetteresti. 1915,ricordi? - Lo stuzzicai. Le sue pupille si dilatarono. - Vuoi che ti rompa un altro arto? o magari ti distruggo direttamente ? - Continuai.
- Ti ho in pugno, smettila di ricordarmi i vecchi tempi. Entrambi sappiamo che se il mio clan sapesse della relazione tra te e il cagnolone sareste entrambi spacciati. -
Rinunciai a tenergli testa.
- Che cosa vuoi? -
- Semplicemente, che tu smetta di illudere il lupacchiotto. - Che cosa?! - Hai capito bene, non fare quella faccia. Il piano è semplice: dici al riccio che gli hai messo le corna con me e lo molli. Oppure, morirà bruciato dai miei colleghi. Scegli pure. - Lo odiavo, la voglia di ucciderlo era al limite.
Levai la mano che mi stava mettendo sul viso e mi allontanai velocemente.
Corsi via, buttandomi giù dal balcone e atterrando sul suolo terroso, iniziò a ricorrermi per la foresta. Finchè non mi resi conto che non potevo scappare in eterno.
- Tel'ho detto. O lo molli, o morirà, e tu sarai lì quando accadrà, e non potrai fare nulla, te lo prometto. Ricordi tua sorella Liliam? Che bella ragazza.. davvero una ragazza per bene.. - Al solo nominare quel nome mi fermai.
Mia sorella era umana, quando scoprì che ero una vampira, iniziò ad essere ricercata dai Lasombra, e quando Niall la trovò, la uccise sotto i miei occhi. Aveva ucciso la mia migliore amica e mia sorella, se avesse ucciso anche Harry non avrei retto altri colpi. Mi voltai lentamente e gli saltai addosso, col solo intento di ucciderlo una volta per tutte.
Le mie mani finirono sul suo collo, cercando di rompergli l'osso di esso.
Si stese sopra di me affondando i denti nella mia spalla, urlai cercando di levarlo da sopra di me. Invertii le posizioni stringendogli un polso con la mano fino a farlo diventare bianco,poi si alzò sbattendomi contro un albero.
- Arrenditi, sono diventato più forte di quello che pensi da allora. - e aveva ragione. Ma sapevo che avrei potuto ancora ucciderlo.Mi lasciai andare e caddi a terra, mentre lui mi porgeva una mano per rialzarmi, ancora col fiatone.
- Allora? Tieni più al tuo amato o alla tua voglia di scopartelo? - Gli mollai un ultimo schiaffo, mi pentii subito sentendolo ricambiare.
Me ne andai, dopo essere stata praticamente costretta a stringere un lurido patto col diavolo.

Ero a scuola, in cerca di Harry.
Non sapevo come dirglielo, non mi ero organizzata un cazzo di discorso e solo a pensarci mi veniva un mix tra rabbia e nausea.
Perchè Niall mi faceva questo? perchè doveva rovinarmi la vita?
Quando scorsi una testa riccia passare tra gli studenti, mi feci spazio scansando tutti gli studenti prenendomi dietro dei 'fanculo' 'guarda dove vai' e 'cosa cazzo corri!?' ma non ci feci caso. Quando stavo per raggiungerlo, lo vidi avvinghiarsi ad una ragazza dai capelli biondi,e ficcarle la lingua in gola come se stesse cercando qualcosa che ci era caduto dentro. CHE SCHIFO.
mi sentii mancare, li guardai per un po' senza parole, con i piedi piantati a terra e la testa altrove. Tutti i discorsi su quel cazzo di imprinting, tutte le parole dolci, tutti i 'ti amo e vivremo per l'eternità insieme', tutto a puttane.
Con le lacrime agli occhi mi avvicinai.
Quando si decisero a staccarsi, notarono la mia presenza. La cosa che mi fece più male, fu vedere Harry che non si preoccupava nemmeno che li avessi visti.
- Harry..? - Cercai di farlo parlare, ma niente.
Passai lo sguardo alla sciaquetta di fianco. Fisico asciuttissimo, labbra carnose, pelle pallida, e OCCHI GIALLI.
Era la stessa ragazza che aveva ucciso quella tipa rossa nel bosco: era una vampira. Ma la domanda è: cosa stava facendo con Harry!?
- Che vuoi? - Chiese il riccio. Incrociai il suo sguardo: aveva gli occhi persi nel vuoto, come se fosse in un altra dimensione.
Scappai via, fuori dalla scuola.
Non poteva essere, non poteva.
- Povera piccola.. Ti ha già dimenticata il lupacchiotto? - Quella voce cristallina.. mi voltai, e con disgusto trovai il Lasombra biondo dietro di me, con le braccia incrociate al petto, in una posizione da sbruffone.
- Tu che ne sai!? -
- Lo so, perchè il tuo amico è stato così stupido da cadere nella trappola di Kenzie. -
- Kenzie? -
- Avanti, non l'hai capito? è la mia collega. -
- AVEVI GIURATO. AVEVI DETTO CHE SE LO AVESSI LASCIATO LO AVRESTI LASCIATO IN PACE! -
- I lasombra non giurano mai, dovresti saperlo bene.. -
in quel momento, scoppiai in lacrime.
Harry era tra le loro mani ora,potevano manipolarlo come volevano.
E la cosa peggiore, era che tutto questo era colpa mia.
Rentrai a scuola con le lacrime agli occhi , cercai il riccio tra la gente, quando lo trovai, lo portai con me sul retro dell'edificio.
- Harry, guardami ti prego.. -Mi guardò.
- Che vuoi? -
- Sai chi sono io? - Speravo solo che quella strega non gli avesse tolto la memoria.
- Qualcuno da cui devo stare lontano, sò che mi metti le corna con quel biondo, sei una troia, solo una troia -
era la fine.



 

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Capitolo 14
*** Perchè ci siamo cacciati in questo guaio? ***


''Stanotte dormiremo per sempre
Mi aspetterai, amore mio''

Bussai due volte prima di sentire un acuto 'avanti'. Aprii la porta e guardai bene tutti gli alunni, in cerca della mia salvezza.
Poi mi rivolsi alla prof. - cerco Tomlinson, potrebbe uscire? è una questione di vita o di morte, prof -
Mi guardò in cagnesco, poi scorse lo sguardo fino a Louis, all'ultimo banco, che mangiucchiava una penna distratto. - Tomlinson, dieci minuti, non uno in più -
Lui si alzò velocemente e uscì dall'aula, guardandomi poi con un grande punto interrogativo stampato in faccia.
- Ehi Lokette.. - Non sapevo come iniziare. Perchè minchia lo avevo fatto uscire, perchè proprio lui?!
Sbuffò rumorosamente. - Se sei qui per prendermi per il culo potresti anche.. - Non lo lasciai finire che lo abbracciai più forte possibile,ovviamente senza eccedere e rompergli il collo come avrei potuto tranquillamente fare.
- Ehi.. che succede draculetta? - sgranai gli occhi. Come mi aveva chiamata!? Sperai di aver capito male. - Non preoccuparti, Damon ha detto tutto a me e a Liam, puoi fidarti - Tirai un sospiro di sollievo.
- Successo qualcosa con Edward? - Chiese poi, allontanandosi da me. Sospirai e annuii flebilmente.
- è una cosa piuttosto complicata.. -
- Ho molto tempo.. - Mi assicurò.
- No, hai dieci minuti, Louis - scimmiottai la sua professoressa. Lui mandò al diavolo la prof e mi portò fuori la scuola, poi si sedette su un muretto, lasciando che mi accomodassi accanto a lui.

- Non può averti dato della troia! - Urlò lui, in preda all'ira. Gli avevo raccontato tutto, escluso un particolare: la natura di Niall. Se solo il biondo avesse saputo, non ci avrebbe messo molto a uccidere Louis.
Sospirai. - Louis, voglio solo che si ricordi di me.. -
Lui mi guardò con uno sguardo pieno di comprensione e mi abbracciò forte.
- Sai Lokette.. non pensavo fossi così.. -
- Così..? - Oh, maledetta me e la mia boccaccia.
- Così tu. -
- Così me!? oh avanti, dimmi la cosa tenera che stavi per dire e non dirò nulla a nessuno - fece come per cucirsi la bocca e gettare l'ago.
- Penso semplicemente di averti sottovalutato, infondo, sei una fatina dolce e amichevole -
Cercò di non saltarmi addosso e uccidermi all'istante. - Sai, anche tu dopotutto non sei come pensavo.. sei una vecchietta davvero simpatica e tenera. - vecchietta a chi?!
- Vecchietta!? -
- Oh avanti, quanti anni hai? 533? sei vecchia, baby -
- Tesoro mio, se tu fossi stato con me 533 anni fa e mi avessi detto queste cose, in questo momento saresti decapitato in qualche piazza - sbiancò all'istante, poi i suoi occhi si riempirono di una luce strana, come di un bambino che vuole il gelato.
- Ti prego, raccontami qualcosa del 15OO.. come vivevate? come vi vestivate? come.. -
- , avremo tempo per questo - Ridacchiò e ci alzammo, pronti per tornare in classe.
Era incredibile come quel ragazzo fosse riuscito a tirarmi sù il morale dopo tutto quello che stava succedendo.
- E comunque, per essere una vecchietta sei molto sexi - E si chiuse la porta della sua classe alle spalle, lasciandomi allibita in corridoio.
- Vecchietta.. pff.. - Parlavo da sola adesso.. MA BENE!
Tornai in classe, beccandomi una iper-ramanzina dal professore di storia. dopotutto, a cosa serve la storia? da quei cazzo di libri, gli studenti non imparano niente. Un libro che ti dice che la seconda guerra mondiale era iniziata e finita, sbam, niente. fine della guerra. Io in quegli anni vivevo nelle foreste, siamo stati a digiuno per anni per colpa dei tedeschi che dovevano a tutti i costi fare i duri della situazione, la gente moriva ingiustamente e su quei cazzo di libri sanno solo scriverti 'sterminarono gli ebrei' certo, come se voi aveste visto di persona i modi atroci in cui spargevano sangue.
- Chemminchia, dopotutto sono tutti morti, che senso ha studiare che tizio aveva queste idee e caio le altre!? -
- Signorina, qualche problema? - probabilmente avevo parlato troppo ad alta voce. tutta la classe si voltò a fissarmi. Che avete da guardare!? Non sono un alieno. Anche se.. NO, NON LO SONO.
Sbuffai un 'niente' e continuò la sua preziosa lezione.
Dopo qualche minuto, mini si piedi sulla sedia accanto a me poggiandomi con la schiena contro il muro, canticchiando.
- Ragazzina, vai a canticchiare dal preside, subito! - Ululò mr.Testa Pelata, indicandomi con gentilezza la porta.
Mi alzai sussurrando un 'alleluja' uscendo dall'aula.
Quando mi sedetti nella bellissima sala d'aspetto davanti alla porta del preside aspettando che si degnasse di cagarmi, sbuffai un 'si starà riattaccando tutti i capelli con la colla' facendo ridere il ragazzo accanto a me.
- Che cazzo rid.. oh, ciao Malik - Gli sorrisi.
Si mise dritto sulla sedia - Ehi che ci fai qui? -
- Potrei farti la stessa domanda -
Sbuffò e roteò gli occhi - Non è colpa mia se quella sedia ha preso fuoco.. - Parlò più con se stesso che con me.
- Hai dato fuoco da una sedia!? -
- A dir la verità non c'entravo nulla per una volta, ma non ho saputo trattenere le risate, ecco -
Ridacchiai immaginando la scena.
- Un lupo piromane, questa devo segnarmela. -
- Questa devo segnarmela.. gne gne gne - Mi scimmiottò, scuotendo la testa.
Nessuno, e dico nessuno, mi può scimmiottare così. Mi alzai di scatto dalla sedia nel suo stesso istante, gli saltai addosso bloccandolo a terra con i polsi ai lati della testa.
Sapevamo entrambi che non ci saremo fatti del male, era più che altro un modo per sfogarci.
Mi tirò un braccio facendomi rotolare, poi mi prese per la vita, sbattendomi contro una parete.
- Barnes! malik! cosa state facendo!? -
Fottuti.

- Merda, e adesso come lo dico ai miei? - Si lamentò Zayn, sbuffando.
- Zayn, ti ricordo che i tuoi non vivono con te.. -
- Non importa, è un guaio lo stesso. Insomma, sospeso, capisci!? -
Già, eravamo stati sospesi entrambi, dopo la ''rissa'', così definita dalla patata parlante -ovvero il preside-.
- Guarda il lato positivo, potrai avere me in tua compagnia! -
- Juuupy - Disse senza minimo accenno di felicità.
Scossi il capo e lo spintonai.

- ''Rissa in corridoio''!? Signorina, sei in grossi guai! -
- Scusa, papà ? Che ti devo dire, è lui che mi ha istigata! - Ringhiai contro Damon, che mi stava facendo il quarto grado.
- Io!? tu mi sei saltata addosso! - Urlò Zayn seduto sul divano di casa mia.
- Tu mi hai scimmiottata! -
E sbaam, di nuovo a menarci. Amo quando fa così.
Fummo interrotti dal suono della porta che si apriva e chiudeva velocemente.
Damon in queste situazioni era sempre il padre responsabile. 'non devi fare questo' 'non devi fare l'altro' 'sei un incoscente', penso che senza di lui in questi anni a questo punto sarei in carcere a vita. E dire 'a vita' per un immortale, non è la migliore delle iponesi.
Fece la sua entrata Niall tutto sorridente, salutando i ragazzi e avvicinandosi a me.
- Allora piccola, come va? - Mi lanciò uno sguardo che mi frantumò il petto.
Zayn e Damon rimasero allibiti e fissarono prima il biondo, poi me. C'eravamo solo noi in salotto: Liam era rimasto a mangiare da Harry che non voleva venire per 'non vedere quella specie di ragazza', così aveva detto. 'specie di ragazza'.. che si fotta.
Ma sapevo che era sotto qualche stupido incantesimo, sapevo che lo aveva stregato la lasombra.
E dovevo salvarlo. Dovevo salvare il nostro amore. E dovevo farlo da sola.
Mi trascinai Horan sulla terrazza senza troppi giri di parole, chiudendomi accuratamente la porta alle spalle.
- Oh piccola, quanta fretta.. - Si avvicinò ulteriormente a me, con fare malizioso. In quel momento ebbi la nausea.
- Non toccarmi.. - Susssurrai, a un centimentro dal suo viso, troppo bello per essere di un demone.
- Ricordati che tutto quello che mi negherai, sarà un dolore in più per il tuo riccioletto - Le sue parole, dette malignamente, erano a dir poco spaventose.
Anche se quel ragazzo mi aveva definita troia, anche se si era dimenticato di me, anche se ora era sotto l'incantesimo di un'altra, non sopportavo l'idea di vederlo soffire a causa mia. Avevo iniziato tutto io e dovevo finire allo stesso modo. E se salvare la sua vita fosse significato morire, lo avrei fatto senza pensarci due volte.
Niall si avvicinò al mio viso, poggiando le labbra sottili sulle mie.
Non ricambiai, rimasi immobile con le labbra serrate, mentre lui cercava in tutti i modi di coivolgermi.
Poco dopo si staccò, andandosene di casa dopo aver ''compiuto la sua missione''.
Perchè un amore doveva essere così tormentato?
Chi sono gli altri per giudicare l'amore?
Ma più di tutto, chi siamo noi per fermare il cuore?

- Dai, muoviti.. - Bisbigliai, guardando dalla finestra.
Ero fuori dalla casa di Harry e Zayn, davanti alla finestra della sua camera. Sapevo che a quell'ora lui andava sempre a dormire, e amavo il suono del suo respiro regolare durante il sonno. Mi mancava, mi mancava da impazzire. Mi mancava il suo profumo, il suo cuore battere, mi mancava il mio Harry.
Lo vidi entrare in camera, levarsi le ciabatte e buttarsi nel letto, affondando con la massa di ricci nel cuscino. Assicurandomi che si fosse addormentato, entrai dalla finestra aperta. Fortuna che i licantropi hanno caldo..
Mi inginocchiai cautamente accanto al letto, mettendo il suo viso alla stessa altezza del mio.
Lo guardai qualche istante, poi gli guardai il petto, regolando il suo respiro col mio. Gli poggiai una mano leggera tra i ricci, mi mancava anche quel contatto.
- Perchè.. perchè ci siamo cacciati in questo guaio? - Sussurrai, poggiandogli un lieve bacio sulla tempia e andandomene.
Sentendo il suo profumo sulla mia pelle, la freschezza del suo respiro sul mio viso, mi resi conto che per quel ragazzo, sarei stata disposta a fare qualunque cosa.

''C’è un momento per vivere
C’è un momento per morire
Ma nessuno può sfuggire al Destino''

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Capitolo 15
*** Credi in ciò che fai. ***


"lascia che il tuo cuore bruci insieme al mio"

Uscii convinta di poter cambiare qualcosa

Ero decisa, più decisa che mai. 

- Ehi Bambola, dove vai di bello? - Chiese Louis, sul divano di casa nostra, più sorridente che mai. - Oh.. hai delle occhiaie terribili, sicura di stare bene? - In realtà no. avevo pensato tutta la notte.
- Oh, ma tu razza di pidocchio ti sei trasferito qui o ti stai trasferendo poco a poco!? che diamine. - Borbottai senza pensarci, mentre lui si rabbuiò lentamente. Ripensai alle mie parole e mi sedetti sul divano con lui, visibilmente dispiaciuta.
- Scusa Louis, sono stressata, ho trovato il modo di far tornare Harry, il nostro Harry, e ci ho ragionato tutta la notte tra libri ed altro, penso che questa sia la buona volta che riesco a fare qualcosa di utile e sono completamente sotto pressione.. - Ammisi, a testa bassa, cercando di ignorare la sete che la mia gola secca avvertiva già da tempo -E in più il tuo odore umano mi irrita.- Conclusi.
Lui fissò i suoi occhi oceano su di me, avvicinandosi in modo che potessi sentirlo meglio. 
-Scusami tu, forse dovrei starmente un po' di più per i fatti miei.. Ma sai com'è, Harry mi classifica come 'L'amico della traditrice' e Zayn non sà più che fare, ho solo te, Liam e Damon. E mi piace stare qui, voglio aiutarti, avanti, parlami di questo piano. - Disse, sicuro di sè.
- Non qui..- bisbigliai, sapevo che il biondo ci controllava, che poteva essere ovunque. -sono sicura che giri Niall..intorno alla casa..-
- Principessa, sono sexy ma non c'è bisogno che mi nomini, mi sento in dovere di venire da te.. - Entrò dalla finestra della cucina l'odioso Lasombra, più spavaldo che mai.
- Oh, vedo che hai portato la cena.. - Grugnì il biondo verso Louis, avvicinandosi con un sorriso furbo. Mi alzai di fretta dal divano e mi misi in mezzo ai due, mentre sentivo perfettamente il respiro irregolare di Louis. Alias cagasotto.
Ma siceramente avrei avuto paura anche io, quel ragazzo per quanto fosse bello era terribilmente misterioso. 
- Non toccarlo - Scandii io le parole, guardandolo con aria di sfida.
Perchè era questo il mio piano, sfidare Niall finchè non si fosse arreso. Si avvicinò a me e ricordai le regole del libro dei miei parenti:
- Regola numero 1: stai al suo gioco.. - bisbigliai le parole precise del manuale, mentre il suo sorriso furbo si trasformava lentamente nell'espressione di chi ha appena avuto quel che voleva.
- Sai, sei così sexy con quella maglia bianca.. - Ammiccai, provocandolo.
Damon mi aveva detto che Niall aveva un debole per me, lo aveva sentito durante una passata battaglia. E volevo usare le sue debolezze per distruggerlo.
Non mi importavano i suoi sentimenti, per salvare il mio lupo avrei fatto qualsiasi cosa.
Lo vidi degluttire, mentre si passava una mano pallida sulla fronte altrettanto bianca.
Entrai nella mente di Louis, avvertendolo di stare tranquillo.
"vai di sopra, avverti Damon che il piano è appena cominciato, Lou"
Lo vidi correre nella stanza di Damon, cercando di non attirare troppo l'attenzione. Tentativo fallito Lokette, sei peggio di un rinoceronte su un palco di legno.
- E così ti sei arresa a me, Bellissima.. - Sussurrò il biondo, provocante.
- Oh, non immagini neanche quanto.. - Con disgusto, attaccai le mie labbra alle sue, accarezzandogli il petto.
- E così, hai dimenticato il lupo in fretta, eh? - Chiese audacemente.
Non poteva esserci cascato così in fretta, davvero allenano così poco i Lasombra? Ammirevole.
- Aha.. Ho capito che tu sei molto meglio.. - Sussurrai al suo orecchio, cercando di essere più convincente possibile. 
Provò a avvicinarsi al divano tenendomi stretta, ma una presenza nella stanza ci fece voltare entrambi: era Kenzie, la Lasombra che ha trasformato Harry.
- Ho interrotto qualcosa? - Scherzò, avvicinandosi a noi con un camminata svelta. -Vedo che Harry per te non contava proprio nulla..-
Cercai di non scoppiare a quelle parole, solo toccarlo a parole mi faceva innervosire.
- Fatti i cazzi tuoi. - Ringhiai, avvicinandomi minacciosa a lei.
- Oh, non immagini quanto siano stati impauriti i suoi occhi mentre ti toglievo dalla sua testolina riccia.. - Continuò, ignorandomi.
Mi scagliai contro di lei, rompendo il tavolino di vetro davanti al divano. Volevo ucciderla, volevo vederla soffrire. Iniziò a divincolarsi, cercando di togliersi dalla mia presa, ma nel frattempo Niall era accorso in suo aiuto, levandola dalle mie grinfie.

- Allora avete capito il piano? - Chiesi a Damon, Louis, Liam e Zayn, tutti radunati nella mi stanza dopo aver mandato via Niall e Kenzie.
Annuirono tutti, fidandosi di me. se avessi fallito, sarei morta.
- Lo sai che rischio stai correndo, vero? -
- Non posso fare altro.. - Ammisi, scuotendo il capo.
- Lo devi amare davvero tanto.. - Bisbigliò Liam, ancora un po' scosso dalla mia idea.
- Ce la farai, sei forte, Donna. - Ammiccò Zayn, incoraggiandomi.
- Allora io vado, se avessi bisogno di aiuto, Damon se ne accorgerà e vi avvertirà, ora vado prima che sia troppo tardi.. - Senza aspettare risposta, scappai dalla finestra iniziando a correre per il bosco. Direzione: il rifugio dei Lasombra.

Ho sempre saputo che qui ci fosse un loro clan, ma non pensavo fossero così numerosi. Avvertii una terribile puzza di cadavere, forse una preda di uno di quei bastardi. La cosa non fece altro che aumentare la mia sete. Forse avrei dovuto caricarmi prima di fare una cosa simile, ne andava di mezzo la mia esistenza e la vita di Harry.
Camminai a passo svelto fin quando non vidi l'accampamento. ma una cosa attirò la mia attenzione più di tutte: un profumo che avevo già sentito, un profumo che conoscevo a memoria, un profumo che non sarebbe dovuto essere dov'era: Harry era lì.
Sperai con tutta me stessa che non gli fosse accaduto niente, sperai di riuscire a mettere tutto a posto.
Mi levai la felpa, presi un accendino e le diedi fuoco, facendo sì che il clan sentisse il mio odore e si avvicinasse al luogo da cui proveniva l'odore, mentre io mi sarei infiltrata da un entrata secondaria.
Come previsto, vidi molti uomini girare la testa verso la mia direzione, iniziai a passare da albero ad albero, facendo meno rumore possibile. Arrivai su una capanna, sperai fosse quella del capo.
- Regola numero 2: distruggilo dall'interno.. - la seconda regola del manuale. Dovevo uccidere il loro capo. I Lasombra sono un clan davvero molto unito, se il capo muore, occorre fare una riunione oltre oceano, con tutti gli altri clan.E nel momento in cui Niall era distrutto per la scomparsa del capo, ovvero suo padre, lo avrei distrutto.
Corsi più veloce possibile sul retro della capanna, una semplice capanna di pietra poco stabile. Avvertii l'odore dell'uomo, e molto vicino, quello di Harry. cercai di non pensare al peggio e mi avvicinai all'entrata, controllando che non ci fossero guardie.
Forse non avrei dovuto fare tutto da sola, ma l'odore di più vampiri sarebbe stato troppo forte, e ci avrebbero beccato subito.
Sbirciai dentro, e vidi un uomo alle prese con dei fogli, mentre muoveva energicamente la mano con cui impugnava una matita. Entrai lentamente, pronta a spezzare il collo in bella mostra di quel verme. Ma qualcosa mi distrasse: un corpo, su una branda.La cosa che mi fece gelare sul posto, fu il viso del ragazzo: il mio ragazzo. Era pallido, e sembrava in procinto di morire. Presa dall'ira, mi avvinghiai all'uomo voltato ancora di spalle, che prese ad urlare e divincolarsi.
- Troppo tardi, bastardo. - Mormorai, spezzando una volta per tutte il collo dell'uomo. Uno a zero per la 'Principessa', Horan.
Mi avvicinai in fretta al corpo di Harry, presa dal panico, tentai di rianimarlo in tutti i modi.
- Non lasciarmi, ti prego.. - Sussurrai, con le lacrime agli occhi. Sapevo quale era l'unico modo di salvarlo dalla morte, ma non lo avrei mai fatto, non sarebbe diventato come me.
Vidi i suoi occhi aprirsi lentamente, sorrisi e gli strinsi la mano. Ci ero riuscita. Era forse questo il modo di distruggere l'incantesimo? Lo avrei scoperto di lì a poco.
- CHE CAZZO HAI FATTO!? - una voce ringhiò alle mie spalle: kenzie. - HAI UCCISO MIO PADRE, TROIA!- gridò contro di me. oh, quindi lei era sorella di Niall.. bene, due in un colpo. Sapevo quando facesse male la morte del capo, del padre. Riuscii quasi a vedere il cuore morto della ragazza, infrangersi ancora di più.
Si avventò contro di me, all'improvviso, non ebbi tempo di fermarla.
Mi trovai a terra, mentre Harry riprendeva lentamente conoscenza. La ragazza mi trasportò fuori, mentre Niall correva verso la capanna, e alla vista del padre, accorse in aiuto di kenzie.
E mentre uno mi teneva ferma, l'altra era pronta a rompermi il collo.
Damon, ti prego, aiutami.
Sperai che harry uscisse, che mi sorridesse, che fosse il suo l'ultimo viso che avrei visto. Ma la sofferenza non era ancora finita. 
- Aspetta Niall, deve pagare per quel che ha fatto. Lega lo stupido riccio a un albero, e lei a quello davanti. Voglio proprio vedere come farai, ragazzina, quando vedrai l'amore della tua vita bruciare sotto i tuoi occhi. - No, non poteva essere. Avevo rovinato tutto.
- Non toccarlo! - Gridai con la voce più distrutta che possedevo, mentre trascinava fuori Harry.
- E per tua informazione, la maledizione si spezzerà alla mia morte, stronetta, ma a quanto pare oggi l'unica morte sarà la vostra.- Ridacchiò la ragazza, portando Harry con sè. Il riccio non mi rivolse neanche uno sguardo, i suoi occhi erano più freddi del ghiaccio, e quello sguardo fece più male di tutte le botte prese in vita mia.

Cercai di dimenarmi mentre Niall passava una catena intorno al mio corpo, e Kenzie rovesciava della benzina sotto all'albero al quale era legato Harry, che sembrava impassibile a qualsiasi contatto. Poi mise della benzina sul mio albero, ridacchiando.
Guardai Niall in cerca di aiuto, incontrando i suoi occhi lucidi. Stava piangendo per la morte del padre?
mentre Kenzie giocava con l'accendino, prendendosi gioco di me, cercai in tutti i modi di chiamare Damon, ma era tutto inutile.
- Oh, che brutta fine.. Lui, l'innamorato Licantropo bruciato vivo e lei, la vampira sfigata che si gode la morte del fidanzatino. Chissà che buon bocconcino sarà abbrustolito.. - Serrai i denti, cercando di guardare altrove, di trattenere le lacrime.
Al diavolo il Manuale, al diavolo tutto, avevo appena ucciso entrambi.
- Ora questo accendino cadrà dalle mie mani e puff, ti sentirai proprio come ci sentiamo noi ora. Giusto Niall? -
Il biondo annuì, guardandomi, penetrandomi con lo sguardo.
La ragazza fece cadere l'accendino acceso ai piedi di harry, che iniziò ad urlare come mai lo avevo sentito fare prima. Mi sentii morire, sentii lo stomaco andare a pezzi. Iniziai ad urlare, pregandola di slegarlo, ma lei si avvicinò al mio albero con un fiammifero, ridacchiando.
Continuai a piangere, senza forze, sentendo le urla di dolore della persona più importante della mia vita.
- Bello eh? - Chiese lei, seria. -Buona morte, Puttanella. - fece per gettare il fiammifero sulla benzina sotto di me, ma qualcosa la bloccò. 
Sentii un rumore secco, un collo rotto, e poi la sua testa rotolare lontano dal corpo. Damon era riuscito a sentirmi.
I miei ragionamenti si fermarono quando vidi chi era stato a rompere il collo della ragazza: Niall.
Lo vidi correre verso Harry, slegare la corda ormai bruciata e trascinarlo un po' più lontano. Vedevo le bruciature su tutti i vestiti del riccio, fortunatamente il fuoco era stato poco a contatto con lui e più con i rami secchi intorno. Ma riuscivo a vedere il sangue lungo le sue gambe. Mi sentii mancare, quando Niall slacciò le catene. Non riuscii a spiegami quel suo gesto.
Corsi verso harry, che giaceva sdraiato a terra con le lacrime agli occhi.
Lo strinsi a me.
Era di nuovo il mio Harry, e se non fosse corso in ospedale sarebbe solo peggiorato. 
- Ti amo.. - Piansi nel suo collo,mentre mi stringeva a fatica.
Le fiamme vennero spente dal biondo, mentre aspettavo che Harry si riprendesse.
- Portalo a casa, vattene. - Disse freddo Niall, sedendosi a terra con la testa tra le mani. 
Non dissi nulla, scioccata dal suo gesto, dalle sue parole, caricai con più forza possibile Harry sulla schiena, pregando che le forze non mi abbandonassero proprio in quel momento, e corsi a casa.

- Non ci posso credere.. - Louis era terrorizzato, Liam sul punto di scoppiare e Zayn, Zayn era semplicemente a terra, con le mani tra i capelli e gli occhi più rossi che mai.
Harry era steso sul divano, mentre Damon continuava a bagnargli le scottature che arrivavano dai piedi ai polpacci. Non era molto grave, ma lui non si era svegliato, era pallido come quando lo trovai nella capanna.
- Niall ha seriamente ucciso sua sorella?! - Chiese Damon, incredulo.
- Non lo so, davvero, non so cosa avesse.. -
- Lo so io.. - Disse Damon, prestando attenzione a non premere troppo sulle ferite di Harry. -Verrà ucciso dal suo clan semplicemente per non aver protetto il padre, e per aver ucciso la sorella. Sapeva già che sarebbe morto. - continuò Damon.
In quel momento mi alzai di scatto. -Lui ha salvato la vita a noi, io devo farlo con lui. -
- ma Angy, guarda cos'ha fatto ad Harry, e cosa stava per fare a te.. -
- Voglio delle spiegazioni, e voglio salvarlo. Tu cura Harry, io torno al rifugio. -

Niall era nella capanna del padre, che giocava distrattamente con una giacca del padre, stringendola tra le mani.
Non ci pensai due volte e entrai, attirando la sua attenzione.
- Ti avevo detto di andartene.. - Disse freddo, non rivolgendomi uno sguardo.
Corsi verso di lui e inaspettatamente, lo abbracciai.
- Grazie, Niall. - Scoppiai in lacrime, stringendolo. Ricambiò l'abbraccio, sorprendendomi nuovamente.
- Perchè ci hai salvati? - Chiesi, una volta essermi seduta sulla branda su cui precedentemente era steso Harry. Si sedette accanto a me.
- perchè tu lo ami. Perchè io sono come te, Angy. Io non sono completamente un Lasombra, mio padre non volle farmi diventare come lui e Kenzie. Siamo praticamente fratelli, io e te, trasformati per metà dallo stesso uomo.- In quel momento capii. Il legame che aveva sentito Damon tra me e Niall, non era perchè io piacessi al biondo, ma perchè eravamo come fratelli.
- Ho sempre odiato farti del male, ma Kenzie e papà comandavano, non dico che li odiassi, ma odiavo me stesso per essere quello che sono.non ti avrei lasciata morire. E sapevo che se fosse morto il Lupo saresti morta dentro. - Lo riabbracciai, e in quel momento, capii di aver trovato un amico.
- Ora devi venire con me, Niall. -
- No, devo andare incontro alla mia morte, me lo merito. - Disse sicuro, con lo sguardo duro.
Lo trascinai via.
- Muoviti, tu hai salvato me e io salverò te, scappiamo prima che ti trovino. -
- E cosa farò dopo!? mi troveranno! -
- Farai come faccio io, harry, damon: scapperai e ti nasconderai. ora vieni con me, muoviti -
Lo portai via, diretti verso casa nostra.

Mi sentii bene in quel momento.
Il ragazzo che amavo era praticamente salvo e avevo ritrovato un fratello.
Regola numero 3: credi in ciò che fai.




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SONO TORNATA!
OKAY, QUESTO CAPITOLO E' UN CASINO ASSURDO,E' UNO DEI PIU' LUNGHI CHE IO ABBIA SCRITTO, MA ERA PER SCUSARMI DEL RITARDO ASSURDO.
ERO SENZA IDEE E SENZA VOGLIA.
MA LA PACCHIA E' FINITAAAAA *TROMBETTE DA STADIO*
SPERO CHE VI PIACCIA E CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATA COME HO FATTO IO CON VOI, SONO UNA STRONZA, SI.
LASCIATE UNA RECENSIONE BELLA LUUUUUUNGA PER DIRMI COSA VA E COSA NON VA.
BESOS,
ANGY.

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