Niente è andato come doveva andare.

di diokoxkristof
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Ritorno ***
Capitolo 3: *** Il mio nome è Kakarot. ***
Capitolo 4: *** Un gueriero non mostra mai i suoi sentimenti. ***
Capitolo 5: *** Che strana terrestre. ***
Capitolo 6: *** fotografie di un futuro glorioso. ***
Capitolo 7: *** Durante la notte. ***
Capitolo 8: *** Il silenzio graffiante. ***
Capitolo 9: *** La diversità uccide ***
Capitolo 10: *** Ninna nanna ***
Capitolo 11: *** Discussioni ***
Capitolo 12: *** Dolore ***
Capitolo 13: *** Occhi ***
Capitolo 14: *** Pena infinita ***
Capitolo 15: *** Cicatrici ***
Capitolo 16: *** Ti aiuterò a tornare te stesso! ***
Capitolo 17: *** Noi saiyan non conosciamo la parola amore ***
Capitolo 18: *** Morte e termine del viaggio ***
Capitolo 19: *** //AVVISO// ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***



Capitolo rivisto e approvato dall'autrice.

"Prologo"






Erano passati anni ormai, ma quel ricordo le faceva ancora male, ogni tanto pensava di essere masochista.
Lei e Chichi si trovavano in un piccolo gazebo per prendere da bere insieme, l'aria era fresca e scompigliava leggermente  capelli alla mora.
La turchina guardò una foto che ritraeva: lei, Goku, Crilin, Olong, Pual, Genio e Yamco alla fine del torneo di arti marziali.
“Ehi Bulma tutto bene?” La richiamò la donna davanti a lei.
Chichi nemmeno aveva preso bene l’evento, ma per suo figlio era riuscita ad andare avanti.
Si ricordava perfettamente tutto...


Lei, Goku, Gohan, Genio e Crilin stavano fissando il misterioso guerriero arrivato dallo spazio che aveva appena annunciato l’umaità di Goku, e adesso Radish(l’alieno) stava facendo una proposta al fratello minore.
“Kakarot, se vuoi ti do due possibilità: venire con me e conquistare altri pianeti come un vero saiyan, oppure prenderò tuo figlio e sarà lui a fare il tuo lavoro.”disse ridendo selvaggiamente ma in modo composto.
“Sei uno sbruffone!”dissi io infuriata,”Goku non verrà con te e tanto meno manderà suo figlio.”
“Bulma, io andrò con lui.”
Queste parole colpirono più di miliardi di coltellate... in che senso andava?
“Ma G-Goku che cosa stai...”
Ma quando vidi la sua faccia tutto fu ben chiaro.
Lui voleva combattere, e conquistare pianeti era una continua battaglia.
Ma non era solo questo, no, lui si era scocciato della sua vita qua, non vi era più niente di stimolante, nessun avversario, nessuna sfida, niente.
E quel guerriero di fronte a lui,  un guerriero fortissimo della sua stessa razza aliena invece, era una sfida, un modo per combattere e sconfiggere degli avversari fortissimi.
“Bravo Kakaroth, hai fatto la scelta giusta, adesso vediamo di recuperare la tua navicella.”
Goku lanciò uno sguardo di scuse a tutti noi, in particolare a Gohan e mi disse:
“Fallo sapere tu a Chichi,  ciao amici.” 
E se ne andò.


Erano passati otto anni, ormai Gohan ne aveva dodici, e era l'aiutante suo e del padre in laboratorio, nonostante la giovane età era davvero un piccolo genio il bambino.
Ma in un attimo si sentì un rumore, no, cinque schianti che fecero tremare il terreno, un suono, una sensazione che aveva già sentito una volta e aveva riconosciuto, sperava solo di sbagliarsi.

A.D.A.(si, l’angolo dell’autrice ha una sigla ù_ù)
Ok, non uccidetemi, lo so che è una cosa orribile, ma da tempo mi frullava per la testa, poi Goku non saprei se definirlo OOC, dato che dopotutto lui ama la battaglia, ma lo metto lo stesso perché nei prossimi capitoli sarà davvero OOC, ovviamente se ci saranno prossimi capitoli.
Ma quindi giovani e arcobalenosi[?] efpani, cosa ne pensate del Goku che sene va nei cieli dell’avventura? Le recenzioni sono più che gradite anche se critiche e comunque ringrazio in anticipo chi abbia letto questa COSA. Ah, avverto che nella mia mente bacata Bardak è vivo.
Ciao!!!

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Capitolo 2
*** Ritorno ***


Erano anni oramai che non metteva più piede su quel pianeta azzurro, e ci stava per tornare, anche se non per nostalgia, ma per necessità, in una situazione come quella.

Si ricordava ancora quando lasciò quel piccolo pianeta.

-flaschback-

I suoi amici lo guardavano, delusi.

Si, delusi era la parola giusta, dopo tutto quello che era successo, dopo tutto quello che avevano passato insieme, come la ricerca delle sfere, io semplicemente gli dicevo che andavo via.

Ma non potevo permettere prendesse il mio bambino, non sapeva lottare, tantomeno gli piaceva e, i ogni caso, è più probabile che Chichi mi perdoni questo che la perdita di un figlio.

E ora mi trovavo a seguire un fratello che non sapevo di avere, setirmi chiamare con un altro nome non veramente mio, non sentirmi più umao.

"Kakaroth." Mi disse Radish.

"Si." Risposi atono.

"Oltre a noi sono sopravvissuti altri tre saijan: il nostro principe Vegeta, Napa una guardia reale e nostro padre Bardak come noi un gueriero di terza classe, cioè uno dei più miseri."

Stetti in silenzio, eravamo arrivati ad un grosso cratere con dentro una navicella di forma sferica, monoposto.

Mio fratello prese un telecomando molto piccolo dall’armatura e premette un pulsante, poco dopo vicino a noi atterrò la sua navicella.

"Sali sulla tua navicella, premi il pulsante blu sulla destra e poi quello viola subito sulla sinistra. Durante il viaggio che durerà un’anno ti insegnerò la lingua, la storia e gli usi di noi saijan, capito bene?"

Feci un cenno di asseso con il capo, salii sul mezzo e eseguì gli ordini, pochi secondi dopo partimmo e scomparimmo nello spazio.

-fine flaschback-

Mi desto dai miei pesieri, comincio a sentire gli effetti della collisione con l’atmosfera terrestre sulla navicella, fino a che non sento un forte scossone dovuto all’impatto con il pianeta.

Scendo dalla navicella che annuncia quasi trionfante con una voce metallica in lingua saijan:

"

 (TRADUZIONE:"Atterraggio effettuato con successo, meta Terra raggiunta.")

A.D.A.(dite la verità, ormai questa scritta la temete.)

Recensori..... grazie!!! TAT *si commuove*

E grazie anche a tutti quelli che seguono. Ma cosa ci sara andato a fare Gokuzzo sulla terra? E poi l’avete visto che si è preoccupato!! è_é

Vabbe, mi sà che vi saluto io.... bacioni ache a chi segue in silenzio!!!

Messaggio pubblicitario arcobalenoso!!!!! Se volete salvare una povera pazza passate qui e date un’occhiata, se vi piace, c’è l’apposito pulsante, se non vi piace mi dispiace(re Kaioh sarebbe fiero di me) , devono ancora inventarne uno:

 

https://www.facebook.com/pages/OTAKULAND/255396957832668?sk=wall

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Capitolo 3
*** Il mio nome è Kakarot. ***


 
Si sentono cinque scossoni, come terremoti, io e Bulma ci guardiamo, sappiamo bene cosa sono quei rumori, ma non lo accettiamo.
“Andiamo, presto.”
Disse Bulma estraendo da una capsula oplà un mezzo volante, su di esso salimmo noi tutti che partecipavamo a quella rimpatriata: Io, Bulma, mio figlio Gohan, Genio, Yamco, Pual, Olong, Tensing, Lunch e Crilin.
Andiamo tutti verso la fonte del rumore, vediamo cinque sfere, alte quasi come un’uomo, bianche con vetri(anche se sono sicuramente fatti di altro materiale) viola.
Il rumore è stato lo stesso di quando la navicella dell’alieno si era schiantata sulla terra otto anni fà, eppure lei ricordava benissimo quell’ifausto suono assordante che le portò via il marito tanto amato.
Le navicelle si aprirono, emanando un suono meccanico, e da esse uscirono cinque persone:
uno è l’alieno dell’altra volta, i cui capelli lunchi  e scompigliati toccano terra, essi gli donano un’aria selvaggia, come quella di un’animale feroce che aspetta il momento propizio per attaccare; il secondo è pelato, molto alto con una muscolatura superiore a quella di tutti gli altri, anche se sembra il più debole; il terzo è molto simile a Goku, è un pò piu sviluppato come muscolatura e più anziano, in più una cicatrice spaventosa gli orna la guancia; il quarto ha capelli neri e ritti in testa, come fossero una fiamma, i suoi occhi trasudano odio, è il più basso, ma è anche quello che sembra più terribbile e diversamente da tutti gli altri che tengono la coda pelosa come fosse una cinta lui la muove orgoglioso della razza in cui questa coda lo classifica; e il quinto è....è Goku.
Ma non sembra lui, sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, è vestito da un’armatura nera, i muscoli sono molto più sviluppati rispetto a prima e gli occhi... i suoi bellissimi occhi... sono vuoti, freddi, un pozzo nero da cui non potrai uscire,quello in cui per quanto tu possa romperti le unghie scarnificandole, urlare e dimenarti, arrampicarti e implorare pietà tu morirai di inedia, senza alcuna possibilità si pietà da parte del bellissimo e freddo carnefice.
Ad un certo punto Genio è il primo che prende coraggio e parla:
“Sei tu Goku?”
L’interpellato lo guarda e risponde con una voce non sua, più roca, priva di pietà, graffiante come l’accaio, una voce come quella di un morto tormentato dalla perdita della propria vita:
“Io sono kakarot maestro, mi chiami così se necessario.”
Il più alto lo schernì:
“Ah, ora ho capito Kakarot perchè quando sei arrivato da noi eri così debole, ti eri fatto allenare da una cariatide!”
“Sta zitto Napa, non sono affari che ti riguardano chi mi ha allenato.”
“Oh, si è offeso, non insultiamo più il suo maestro! Ahahahah!”
Non riesco a rendermi conto di cosa il colosso ha detto che un pugno lo colpisce in pieno stomaco.
“Sta zitto cane, sei il più debole tra noi, ricordalo.”
Dice Goku in un soffio, facendomi gelare il sangue nelle vene, questo non è mio marito.
“Goku, o kakarot come preferisci. Perchè sei qui? Non tene eri andato per combattere?”
Gli chiese gelido Yamco.
“Sta zitto umano, tu non ci interessi, per quanti ci riguarda puoi pure morire.”
Dice quello con i capelli lunghi.
“Ora basta tutti voi, mettetevi in riga piuttosto.”
“CERTO PRINCIPE!”
Dicono all’unisono tutti, tranne il saijan(si chiamano così giusto?) con la cicatrice, che inoltre nemmeno si mette sullattenti come gli altri tre.
“Io vado, sapete che certe cose non mi interessano, voglio solo vedere un fatto avverarsi non tramite le mie visioni ma con i miei occhi; e tu mezzosangue,”dice riferendosi a mio figlio”vieni con me.”
 
 
A.D.A.
Allora che vi sembra? Sappiate che questa è la scena vista da Chichi, nel prossimo capitolo la vedremo da parte di Goku/Kakarot, quindi ancora non dite “Goku melo aspettavo più contento di....”Ok?
Comunque millemila grazie a chi recensisce e segue, anche in silenzio!!!
Ps: ecco come vedo i nostri saiyan:
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Capitolo 4
*** Un gueriero non mostra mai i suoi sentimenti. ***


Io inizio ad amarvi! <3 siete il sogno di ogni scrittrice, i recensori perfetti! *A*caro drago, non ho più bisogno dei tuoi servigi per quanto riguarda le recensioni, ma piuttosto fammi trovare in camera quei gran pezzi di"cof-cof", quei dolcissimi saiyan che ho messo nella storia, con Turles al posto di Napa.
in ogni caso tornando a noi e salvandoci dalla follia ho deciso di fare questo angolo autrice un pò più lungo parlando del nulla inconsistente, o è meglio parlare dell'invisibile unicorno rosa?(parla della fiction, autrice ebete-nd:Bardak) beeeeneee, ho amato scrivere questo capitolo, miraccomando ditemi cosa ne pensate di come tratto Goku, ci tengo! ringrazio come al solito tutti quelli che recensiscono, leggono o mettono tra preferite o ricordate questa storia! <3
Ps:scusate il cap. Corto, il prossimo sarà più lungo.
 
Finalmente sono arrivato sulla terra, ci sono tutti, ma mi guardano in modo diverso.
Ci fissiamo, noi saiyan e loro terrestri per qualche secondo, vedo mia moglie Chichi, la vorrei prendere in braccio e amarla dicendole che va tutto bene, vorrei scherzare con Crilin sulle nostre avventure di infanzia, vorrei ridere ingenuamente alle battute di Genio, vorrei terrorizzarmi ogni volta che Lunch starnutisce, vorrei prendere in giro Bulma sul suo nome e vorrei abbracciare Gohan e giocare con lui nel prato osservando le farfalle.
Ma non potrò mai.
Il mio mondo ormai è solo guerra, battaglia, stupri, odio, crudeltà e mostruosità.
“Sei tu Goku?”
Mi chiede genio, io gli rispondo, gelido“Io sono Kakarot maestro, mi chiami così se necessario.”.
Dio quanto sono stupido! Perchè non gli ho risposto come era mio solito mettendomi una mano dietro la nuca:”Urca, e che non si vede? Certo che sono io!” e poi riderci sopra.
Ma non è stato così.
Vedo mia moglie iniziare a piangere, le lacrime gli solcano le candide guance come ruscelli sui monti Paoz in primavera.
Napa comincia ad infastidirmi, questo non è proprio il momento.
Ad un certo punto lo prendo e lo minaccio, poi al richiamo del principe Vegeta mi metto in riga, come tutti gli altri.
Mio padre come al solito sene esce con una delle sue, ma prende MIO FIGLIO con lui.
Cosa gli vuole fare.
Gli dico all’orecchio in modo che gli altri non capiscano:”Cosa devi fare con mio figlio?”
“Non ti preoccupare devo solo parlargli.”.
In questo momento ho paura ma non lo dimostro, un gueriero non mostra mai i suoi sentmenti.
 
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Capitolo 5
*** Che strana terrestre. ***


Vedo mio fratello minore farfugliare qualcosa a nostro padre, poi il più veccio prende il moccioso di kakarot e lo porta via. Speriamo ci metta poco, non mi và di restare a lungo su questo pianeta, è bello,ma preferisco luoghi più caldi, qui la temperatura di media è molto più bassa di quella dell’ex pianeta Vegeta, non che mi diano problemi la temperature più basse o alte ma preferisco le seconde.
“Ma cosa sta succedendo! Goku cosa vuole quello da nostro figlio!”
Dice una donna che sin da prima mentre parlava con Kakarot aveva iniziato a piangere,  doveva essere sua moglie visto che hanno un marmocchio in comune.
“Calmati Chichi, andrà tutto bene!”
Una bella ragazza con capelli ricci blu raccolti da un fiocco rosso che metteva in risalto gli occhi neri e vispi aveva parlato, poi si rivolge a mio fratello.
“Goku o Kakarot, noi ci conosciamo molto bene e come tu ben sai per me sei prezioso, come fossi un figlio, ti ho visto crescere, allenarti con Genio e Crilin ed ora non ti riesco più a... a.....ecìu!!”
Vedo un’espressione di terrore generale tra i terrestri, mi giro veso Kakarot per chiedergli se veramente gli umani si spaventano così per uno starnuto ma anche lui è stranamente pallido.
Riguardo la ragazza, che strano, avrei giurato che avesse i capelli blu ma invece sono biondi e gli occhi invece che essere scuri sono verdi.
Improvvisamente tira fuori da dove non sò una mitragliatrice e comincia a sparare verso mio fratello: “Brutto deficente ebete stronzo!!!!! Come hai osato fare piangere tua moglie!!!!ah, ma adesso la paghi!!!”
“D-dai sù calmati Lunch!” dice il vecchio.
“Sta zitto stupido ve..e...ecì!”
La ragazza ritorna mora con un sospiro di solievo generale.
“Oh l’ho fatto di nuovo, scusa Goku.”
Solo allora mi accorgo di Kakarot circondato da fori di proiettili che dice:
“Ok, ma chiamami kakarot.”
“Ok.”
Dice la ragazza arrossendo, è proprio carina...ma cosa sto pensando! Riprenditi Radish.
Allora torna mio padre con il moccioso che và verso sua madre che lo abbraccia, è evidentemente provato, chissà cosa gli ha detto mio padre.
A quel punto il principe Vegeta prende la parola:
“Siamo qui per ordine di lord Freezer che ci ha ordinato di prendere tre femmine terrestri e due maschi, quindi voi tre donne cominciate a preparare, perchè sò che ne avete una di dimensioni sufficienti a contenere fino a dodici persone, una navicella piena di cibo e acqua capace di saziare il nostro apetito per almeno tre settimane, poi arriveremo su un pianeta e lì faremo rifornimento. Tu ragazzino mezzosangue vieni con noi, dopotutto hai la coda, puo darsi che diventerai interessante con il passare del tempo.”
La mora sta per replicare ma Kakarot le dice di seguire le istruzioni del principe e lei ,quasi in modo meccanico, lo fà.
Poi il pelato che a quanto pare si chiama Crilin, uno con molte cicatrici di nome Yamko, una donna turchina di nome Bulma, la moglie di kakarot e Lunch insieme al moccioso mezzosangue salgono sull’astronave, le nostre navette sono state messe dentro a delle cosidette “capsule” e siamo finalmente pronti per partire.
A.D.A
Ok, potete uccidermi, sul serio, ho deciso di non mettere ancora il discorso di nonno Bardy e nipotria bella per lasciarlo ai prossimi capitoli, bello Radduccio che si è preso una cotte per la strana bi-ragazza, ma si sà, a lui piacciono le cose a tre(si suicida brutalmente per l’orrore appena detto).
Piuttosto W le uova di dragonball!!!! Ne ho appena compreta(fatta comprare da mio padre) una!!!
Ah...buon 1° di Aprile arcobalenosi EFPani!!!! Kiss-
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Capitolo 6
*** fotografie di un futuro glorioso. ***


A.D.A.

scusascusascusascusa, sono in mostruoso ritardo, ma almeno il capitolo è lunghisimissimo! buona pasqua a tutti e buona lettura!!!ps:alla fine ho messo la foto del matrimonio di Kiki e Goku e come è strutturata la navicella.

(Goku/Kakarot)

Saliamo sulla navicella, mentre Vegeta decide come spartire le camere io cerco di evitare il più possibile mia moglie e gli altri, anche se sono intenzionato a chiedere a Gohan di cosa mio padre gli ha parlato, sembra molto provato, deve avergli detto qualcosa sul suo futuro ne sono sicuro.

Intanto noto che Radish guarda un pò troppo Lunch, sono sicuro che anche mio padre l’ha notato.

Che voglia farle del male? In questi anni mi sono legato molto a mio fratello, ma non sono disposto a lasciargli prendere una mia amica così, spero non voglia farle male.

Sono deciso a chiarire, almeno con Crilin, non è un saiyan, me è un combattente, capirà, lo stesso vale per Yamco e Bulma, capiranno immaggino, ma Kiki e Gohan... non so che dirgli, sono un codardo!

Il principe mi chiama, mi dice in lingua terrestre in modo che gli umani capiscano.

"Kakarot, per quanto riguarda i turni di guardia ai prigionieri farete a turno tu e Radish, un giorno ciascuno, Napa preferirei evitare facesse questo compito, è uno con la testa calda, potrebbe ammaccare il carico. Perciò oggi inizi tu, cominciate ad andare nella sala da pranzo. Dovrete stare tutto il tempo li se non per andare in bagno, intesi?!"

"Sisignore!" dico sull’attenti, maledizione, proprio io, ma perchè? Forse vuole solo mettere alla prova la mia fedeltà, oppure ha capito e vuole darmi la possibilità di parlare con loro? No impossibile, allora perchè?

Intanto Vegeta, Napa e Radish si sono avvicinati alla sala degli allenamenti, mio padre è andato nella sua stanza, molto probabilmente avrà da fare per conto suo.

Non mi resta che fare cenno a tutti di seguirmi e andare nella sala da pranzo che funge anche da cucina e salotto.

Io mi siedo su una bella sedia di legno, la stanza ,per quanto riguarda la cucina, è ammobigliata in stile rustico, mentre il divano rosso molto lungo si affaccia su un tavolino di vetro basso e quadrato, e davanti a loro c’è una televisione al plasma con un immancabile impianto stereo.

Li guardo sottecchi, ma poi ad un certo punto vedo mia moglie alzarsi.

"Dove devi andare?" Chiedo in un soffio, non c’è niente della mia durezza di prima, forse soloun pò troppo cinismo, ma mi devo accontentare, gli altri saiyan si staranno ancora riscaldando, quindi preferirei ancora non parlare, potrebbero sentire. Mi spiace pensare in questo modo ai miei compagni d’armi, perchè ormai li considero tali, ma devo parlare con gli altri in privato.

"Dovrei sistemare un pò qui, abbiamo portato delle foto e dei soprammobili per rendere l’ambiente più allegro."

Dice intimorita, mi rattrista pensare che per causa mia stia così.

"Non dovete aver paura, io non vi farò nulla, anche Radish e mio padre non vi daranno troppi problemi, al massimo vi minacceranno per intimorirvi o vi criticheranno, ma con Vegeta e Napa dovete stare attenti, evitateli."

Mi sono permesso di parlare solo perchè non sento ancora alcun rumore dalla sala allenamenti, quindi vuol dire che è insonorizzata.

Kiki mi guarda con quei suoi grandi occhi spalancati, l’ho sempre amata anche per questo i suoi occhi sono bellissimi, neri e profondi, ti ci perderesti solo per vederla sorridere.

"Goku ci stai dicendo che sei dalla nostra parte?"

"No Crilin, sto solo dicendovi di fare attenzione a quello alto e a quello con i guanti bianchi; comunque se avrete bisogno di un consiglio quando sono di sorveglianza io vene darò volentieri, basta che non vi fate ammazzare per la durata del viaggio."

Mi guardano tutti strano, in effetti sono stato un pò enigmatico, ma alla fine dei conti nemmeno io sò da che parte stò, ma più probabilmente da quella dei saiyan.

Kiki allora ritornando a quello che stava facendo mise un vaso di fiori al centro del tavolino di vetro, un piccolo quadro sulla parete, un vaso sopra un mobiletto della cucina e una foto.

Mi alzo per vederla, ci vado davanti, accanto a me c’è Kiki, posso avvertire i suoi battiti farsi più frenetici quando mi abbasso e prendo la foto tra le mani guardandola.

Ci siamo io e lei il giorno del nostro matrimonio, sorridiamo, felici di quel momento di gioia.

La fisso almeno cinque minuti e poi sfilo la foto dalla cornice piegandola e la infilo nella corazza.

"Avete altre mie foto?"

Bulma viene verso di me e mi dà una foto mia e dei miei ex compagni tutti insieme, metto anche questa nella corazza e poi torno a sedermi al mio posto.

A quel punto mi sento chiamare:

"Kakarot."

"Si padre."

Parliamo nella lingua saiyan per evitare che magari i terrestri sentano qualcosa che non dovrebbero sentire.

"Tuo figlio è un marmocchio interessante, sai prima ho chiesto al principe di poterlo allenare..."

....................................................................................................................................................

(Crilin)

Goku e suo padre stavano parlando nella loro lingua madre probabilmente, è una lingua tronca, molto dura e con suoni secchi; per esempio sono riuscito a cogliere solo il nome saiyan di Goku, Kakarot, era pronunciata diversamente da come l’abbiamo sentita, si pronuncia"Kàkaròtho" con una "o" finale.

Dopo uno scambio di battute Goku guarda il padre, perde colore, e ad un certo punto parla sbraitando contro di lui sempre in quella strana lingua, stanno litigando; ad una certa il più vecchio sene va e il figlio ritorna a sedersi fissando preoccupato Gohan, poi guarda l’ora e dice:

"Qualcuno prepari da mangiare."

Bulma, ovviamente con il suo caratterino che non ama gli ordini risponde a tono:

"Ci avrete anche rapito, ma di certo io la schiava non la faccio!"

"Forse non hai capito Bulma,"dice Goku"se non cucinate qualcosa che noi saiyan possiamo mangiare, c’è la possibilità che voi diventiate la cena."

La turchina fa una faccia tra lo spaventato e l’arrabbiato ma poi dice:

"Devo prendere il cibo nella dispenza."

"Lo faccio io."

Mi propongo.

"Ok, ma sbrigati, se non torni entro un minuto mi darai problemi."

Mi sbrigo, vado, prendo un bel pò di carne, riso e verdure.

Torno e il saiyan dice alle ragazze di cominciare a cucinare, poi prende in disparte Gohan, chi sà di cosa parlano.

.............................................................................................................................................

(Gohan)

Mio padre si rivolge a me per la prima volta da otto anni, si avvicina e mi chiede:

"Gohan, sii sincero, di cosa ti ha parlato mio padre, il saiyan con la cicatrice?"

Io lo fisso, mi ricordo di quei pochi minuti, avvenuti nemmeno cinque ore fà e comincio a raccontare.

*Flashback*

Il saiyan mi guarda con aria divertita e mi dice:

"Tu mezzosangue hai il futuro di un grande gueriero, cuore in pace e spada scarlatta, la tua fama risuonerà di pianeta in pianeta e il tuo nome farà tremare le montagne, il fuoco della battaglia sarà come acqua per te, ricorda gueriero scarlatto, il tuo futuro è fatto di sangue e gloriosa battaglia."

*Fine flashback*

Allora mio padre mi dice dopo aver riflettuto su ciò che gli ho detto:

"Stai attento, i serpenti sono molto veloci, un secondo prima sembrano assopiti sotto il sole e poco dopo ti hanno morso."

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Capitolo 7
*** Durante la notte. ***


(Kiki)
I saiyan come previsto si erano strafogati di cibo lasciando ben poco a noi umani, anche se Gohan era riuscito a mangiare un pò di più, e poi avevano lasciato pulire a noi il tutto.
Dopo quello di nome Radish ci ha spiegato che durante la notte alloggeremo in singole stanze sorvegliati da chi ha ricoperto il compito anche durante il giorno.
Quindi dopo aver pulito tutta la sala centrale dell’astronave mi sono diretta in una delle camere, e nella stanza accanto a me ho ottenuto vi fosse Gohan.
                                                                          ........
Mi sveglio di colpo, deve essere pieno orario di sonno dato il silenzio, immagino che gli altri proprio come me nonostante la tensione si siano addormentati per la stanchezza.
Mi alzo, ho voglia di sgranchirmi le gambe, ma in un istante sento una pressione sulla bocca, delle mani mi stringono, sento dietro di me il respiro caldo di un’uomo, no di un saiyan, poi la sua voce ridotta ad un suono flebile mi sussurra nell’orecchio:
“Kikina dove andiamo di notte tutte da sole? Non è carino, soprattuto se ti è stato proibito muoverti dal letto.”
Mi lascia e io d’istinto mi giro su me stessa e lo guardo negli occhi ben distinti nel buio, come quelli di una belva feroce.
“Vedi di non ripitere questa cosa con Radish o chi per lui, di sicuro non ti faranno solo delle stupide domande retoriche. Ora dormi.”
Fà per andarsene..”No aspetta...”dico sussurrando più a me stessa che a lui, ma quella figura aliena al cui confronto sono uno scricciolo si ferma.
Si gira verso di me senza guardarmi veramente e gli sento dire con voce sommessa:
“Ti prego, non rendere tutto più difficile di quanto non sia già.”
.....................................................................................................................
(Goku/Kakarot)
Sento la voglia di stare con lei, di consolarla di dirle che è tutto un brutto sogno, ma non posso, non voglio illuderla, come non voglio illuderla che io sia lo stesso uomo, no, io ero un uomo, ora sono un saiyan, un mercenario pronto ad uccidere per soldi.
Quanti genocidi ho compiuto senza il minimo rimorso non lo so nemmeno io, sò solo che però ho avuto sempre un certo codice d’onore.
Uccido solo gli uomini di età adulta o in grado di combattere, invece gli altri di solito sono ridotti in schiavitù; anche se normalmente poi con le donne ci facciamo ben altro...
La guardo, non resisto più, mentre lei si sita girando la abbraccio da dietro ben dosando la mia forza e le dico:
“Kiki ti prego perdonami, non dire a nessuno di questo, ma io ucciderei chiunque solo per vederti sorridere... non penso sia la similitudine adatta ma credo renda l’idea.”
“Sei così cambiato che anche il tuo modo di essere romantico è diventato violento, per favore io non voglio che quel poco di Goku che rimane in te mercenario muoia, quindi ti prego, prova a fare un passo indietro.”
Io la guardo, e sentendo una porta dal lato opposto della navicella esco in fretta e in furia senza dare ulteriori spiegazioni.
Quanto la amo, neanche io riesco a capacitarmene.
“Ehi fratello, è l’ora del cambio, da adesso ci penso io.”
Annui, il rapporto tra me e Radish è decisamente il migliore tra quello di noi saiyan, apparte il carattere che può sembrare un pò rude, è molto gentile, da vero fratello maggiore e stato lui a darmi una mano all’inizio.
“Grazie Radish, notte.”
Dissi con una leggera vena di malinconia, ma lui doveva averla colta.
“Kakarot se è per quella umana che era tua moglie lascia stare, non ne vale la pena, quando arriveremo da lord Freezer il suo destino come quello degli altri umani non verrà di certo deciso da noi, tu non ci puoi fere niente.”
Mi guarda triste, mi capisce, lui ha dovuto patire sofferenze più di chiunque altro, forse solo il principe Vegeta ha sofferto più di lui.
“Grazie, davvero, sei un grande Radish.”
“Di niente, vedi se un fratello maggiore non sà consolare quella pulce che è sangue del suo sangue! Ahah!”
“Infatti! Eheh..” dico inbarazzato congedandomi.
 
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:
A.D.A.
Ciauuuuu!!!! Quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo, è stato uno di quelli che ha un pò chiarito la posizione di Kakarot, ma presto nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle!!! Ciao!!! ;-*
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Capitolo 8
*** Il silenzio graffiante. ***


(Vegeta)
Mi sto allenando con Kakarot e Napa, il primo è migliorato molto da quando si è unito a noi, superando persino Napa, un’elitè.
Ha raggiunto alla pari il livello di combattimento di suo fratello cioè ventimila, io sto a venticinquemila, Napa quindicimila e non sò con precisione quale è il livello di Bardak, è troppo tempo che non lo vedo combattere.
Un bip del mio scouter mi avvisa che qualcuno dalla base mi contatta.
“Si, sono Vegeta, ci sono nuovi ordini?”
La voce metallica che viene dallo scourer risponde:
“Si, a un’ora con la vostra navicella c’è un pianeta che lord Freezer ha difficoltà ad assoggettare, e dato che questo pianeta oltre ad essere sulla vostra rotta ha anche una luna piena perenne, ha pensato di affidare a voi il compito. Inoltre sul pianeta vi sarà data dopo la battaglia una nuova astronave più veloce con la quale raggiungerete la base in soli cinque giorni.”
“Bene, ci sono altre informazioni?”
“Si, il pianeta è protetto da una fascia di asteroidi, dovrete fare attenzione.”
“Bene, chiudo.”
Kakarot si avvicina a me.
“Allora principe ci sono nuovi ordini?”
“Si, dobbiamo conquistare un pianeta qui vicino...”
“Dovremo far pilotare per l’atterraggio la terrestre con i capelli turchini.”
Bardak mi interrompe a metà frase, nessuno sà quanto odio la cosa.
“E perchè sentiamo, qual’è il motivo per cui non possiamo far guidare ad uno di noi?”
“Perchè non abbiamo l’esperienza sufficente a fare una cosa del genere, la donna non dirotterà il viaggio, non è stupida; in ogni caso credimi in futuro tu apprezzerai molto quella donna principe.”
............................................................................
Nel frattempo nella sala principale della navicella.
............................................................................
(Lunch)
Stiamo oramai da ore qui, ed apparte Kiki che prova a far uscire Gohan dal mutismo in cui è caduto da quando ha parlato con il padre, non è volata una mosca.
“Ehi, tu!”
Mi dice quel grosso saiyan con i capelli lunghi.
“Si?”
Rispondo un pò intimorita.
“Come ti chiami?”
Questa non me l'aspettavo, quindi anche loro sanno essere carini!
“Lunch!”
Trillo allegra, sono troppo felice che tra quei bestioni di cui ahimè fa parte anche Goku ci sia un pò di dolcezza!
“Bene, stasera vieni in camera mia che mi và di divertir...”
...........................................................................................
(Radish)
Sento un colpo di vento sulla guancia, solo dopo mi accorgo che non è aria ma che qualcuno che mi ha dato uno schiaffo.
Davanti a me una ragazza bionda con lo sguardo irato urla:
“STRONZO! SEI UN PORCO!!! Ed io che stavo pensando bene di te...eee...eciù!!!”
Quando starnutisce in un’attimo la ragazza torna bruna, ma di certo non le perdonerò di avermi dato uno schiaffo!
Improvvisamente entra il principe, mi metto immediatamente sull’attenti.
“Radish atterriamo su un pianeta da conquistare, c’è la luna piena, preparati.”
“Certo signore.”
“E tu donna guiderai la navicella, e guai a te se provi a dirottarla!”
Dice alla scienziata, poi entrano mio padre e kakarot.
“Napa sta sistemandosi già, ma quali sono le condizioni del pianeta principe?”
Chiede mio fratello.
“Clima temperato, attorno ai venti gradi.”
“Bene.”
Noto che tira un’occhiata fugace prima a nosto padre e poi a suo figlio, dopo và a cambiarsi.
Mio padre allora prende parola:
“Tu moccioso, mettiti questo.”
Gli lancia una battle suit con una corazza.
“Complimenti, è il tuo primo giorno di allenamento. Ora preparati perchè oggi vedremo cosa sai fare al tuo massimo limite.”
Dice il veggente ghignando.
“NO! Mio figlio non farà una cosa del genere, vero Go..han..”
Il ragazzino si stava infilando la battle suit come ordinato da mio padre, in silenzio.
E ancora silenziosamente seguì mio padre fuori dalla stanza.
Dopo che tutti ci fummo preparati l’astronave fu fatta atterrare dalla turchina con grande maestria, ci sapeva fare la ragazza.
Un umano con molte cicatrici le si avvicino come rimproverandola per non aver dirottato il volo, ma lei non gli risponde nemmeno, ha proprio un bel caratterino! Ma preferisco quella di nome Lunch, anche se gliela dovrò far pagare in qualche modo.
..........................................................................
(Gohan)
Scendiamo tutti dal veicolo spaziale e subito molti guerieri ci vengono a dire le condizioni del pianeta, le abilità degli abitanti e ci danno istruzioni sulla mappa dello stesso.
“Voi terrestri,” dice il principe “cercate di non farvi schiacciare da noi, e tu moccioso,”mi disse “cerca di non perdere totalmente il controllo chiaro!?”.
In quel momento tutti i saiyan compreso me escono dalla base spaziale per andare sul campo di battaglia seguiti da mamma e gli altri, e appena fuori dall’edificio una bellissima e rossa luna piena invade i nostri occhi.
.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:
 
A.D.A.
Allora, questo capitolo non mi convince *no no*
Ma è da un pò che ci lavoro quindi....piuttosto il prossimo è uno dei capitoli che attendo di scrivere con più ansia, ma non sò quando lo pubblicherò perchè voglio sia PERFETTO[cit.Cell]
Bineeeeee ciaoooo!!!!!!!!!!!
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Capitolo 9
*** La diversità uccide ***


Cantami, o Diva, del Vegìte Vegeta
L'ira funesta, che infiniti addusse
Lutti agli Alieni, molte anzi tempo da re Yammer
Generose travolse alme di popoli,
E di altri saiyan orrido pasto
Lor salme abbandonò così di Dende
L'alto consiglio si adempia, da quando
Primamente disgiunse aspra contesa
Il re de' prodi Goku e il divo Vegeta.
Ok, se non scrivevo questa cosa quella puttana dell’ispirazione non sarebbe giunta, vi lascio al capitolo.
P.S: Vegìte è perchè il padre di Vegeta era suo omonimo, e con il patronimico veniva così. (lol)
 
 
 
(Chichi)[da qui in poi lo scriverò così il suo nome dato che prima scrivevo “Kiki”]
Mio figlio, come tutti i saiyan tranne Bardak, stà guardando la luna.
Improvvisamente inizia ad avere deggli scatti, come se il suo cuore avesse iniziato a battere più forte, tutti loro lo cominciano a fare, anche se alcuni in modo più lieve.
Io allora per mio istinto materno mi spingo verso di lui, ma una voce ringhiata, a pezzi interrotta dal respiro accellerato mi distrae:
“Chichi... vattene, ci stiamo... trasformando... andate tutti...lontano!”
Dice Goku, poi si gira, i suoi occhi da neri sono diventati rossi, tiene la bocca aperta a causa del respiro affannato mettendo in mostra dei denti affilatissimi, la stessa cosa accade agli altri quattro che hanno guardato il satellite rosso.
“Hai sentito mio figlio umana, vattene.”
Dice il padre di mio marito(o quello che resta di lui), ma io lo ignoro completamente.
Sento le ossa di mio figlio scricchiolare e spostarsi plasmandosi in modo diverso da quello che è uno scheletro umano.
Vedo le sue dimensioni aumentare, la pelliccia crescere sul suo corpo, e le sue unghie diventare artigli neri.
Anche gli altri saiyan hanno completato la trasformazione, ed adesso mi trovo davanti al mio peggior incubo, mio marito e mio figlio, solo ora mi rendo conto di quanto la mia vita fosse finta.
L’avevo notata dal primo istante, quella coda, quella forza, quella resistenza... persino il suo mastodontico appetito, nulla in lui era ed è ora più che mai umano.
Con lui ho pure dato alla luce un bambino che ora si rivela proprio come il padre, in questo istante ho davanti le creature più sanguinarie e mostruosamente forti dell’universo.
Mi sento persa, vuota, le gambe cedono, non riesco a svenire, come vorrei cadere in quell’oblio di silenzio e vuoto che è la mia psiche, adornata solo dai ricordi di GOKU, l’uomo che amo.
........................................................................................................
(Crilin)
Mi ricordo della prima volta, quando fummo catturati da Pilaf, che Goku si trasformò, la paura in noi che l’avevamo già visto all’azione era palpabile, ma Chichi, lei era semplicemente imbambolata, a guardare i cinque scimmioni che iniziavano ad agire d’istinto ruggendo e battendo i pugni sui pettorali sfidando, molto probabilmente, gli abitanti del pianeta dove ci troviamo.
Poi mi giro e vedo quello che oramai ho identificato come Bardak, il padre di Goku, che stà a testa china evitando di guardare la luna.
“Perchè tu non ti sei trasformato?”
“C’è la possibilità che loro perdano il controllo, senza contare che il moccioso già non risponde delle sue azioni; quindi io sono rimasto normale per poter gestire la situazione in caso di pericolo.”
Ad un certo punto sento dei versi simili ad ululati e fuori dai loro nascondigli escono dei mostri simili di corpo ad esseri umani e a dei lupi, con il muso lungo e la bocca irta di zanne appuntite, il pelo bianco splende sotto la luna ed i loro occhi gialli dembrano divorarti dai loro tre metri di altezza, anche se al confronto dei saiyan sono molto piccoli.
E mentre il primo dei mostri si scagliava contro il gorilla che doveva essere Napa non riesco nemmeno a chiudere gli occhi prima che esso sia stato preso tra le mani e diviso brutalmente a metà dalla scimmia.
“Ah, evitate di farvi graffiare da quei cosi,”dice Bardak “ sennò diventate come loro.” Aggiunge con un ghigno.
......................................................................................
(Chichi)
Da quando quei mostri bianchi sono arrivati per combattere è stato un bagno di sangue, ed io sto sempre qui, ferma, da quando le due persone che amo più al mondo mi hanno dimostrato di non essere come me.
Ad un certo punto con un lampo bianco davanti a me si ferma uno di quegli esseri, le fauci spalancate grondanti di sangue, scatta, è la fine.
Ma non sento nulla? Dicono che dopo la morte non ci sia nulla, ma non può essere così, sennò non starei nemmeno pensando...
Apro gli occhi e davanti a me... rosso.
Rosso il sangue, le viscere del mostro che giace oramai privo di vita davanti a me, proprio come sono rossi gli occhi di Goku davanti a me in una forma così inumana; mi fissa.
Una voce roca, gutturale, strana esce dalla sua bocca innaturalmente senza che lui la apra:
“Tutto bene Chichi?”
Io annuisco, non sò cosa dire, mentre lui, semplicemente, torna nel campo di battaglia.
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Capitolo 10
*** Ninna nanna ***


(Goku/Kakaroth)
La luna è appena tramontata, il sole sorge sull’orizzonte rosso sangue.
Mentre io ritorno insieme agli altri a dimenzioni normali, mi fiondo subito a prendere Gohan, sarebbe sicuramente svenuto.
Il suo corpo che si accascia tra le mie braccia ancora ricoperte dalla pelliccia, anche se rada, mi ricorda i primi tempi in cui io mi misi alla prova e la prima volta che diventai oozaru di mia spontanea volontà.
*Flaschback*
Mi siedo e mi infilo l’armatura di quel resistente materiale gommoso, è una copertura per il petto, diversa da quella di mio fratello per l’assenza di coprispalle e la limitatezza della protezione alla parte superiore del corpo; sotto indosso una battle suit che mi copre le gambe lasciando scoperte le braccia, le mani sono coperte da guanti robusti senza dita mentre ai piedi porto segli stivali bassi neri.
La mia coda sferza libera l’aria, da quando con Radish abbiamo lasciato la Terra mela sono fatta ricrescere, sento un rumore, è il portellone che si apre.
Raddish entra e mi dice:
“Ti sei messo l’armatura? Si, bene. Devi ricordarti quando ti trasformerai in oozaru di cercare di focalizzarti su un pensiero o un ricordo per mantenere salda la mente, io per esempio, anche se mene vergogno un pò, penso a nostra madre. Non è un pensiero adatto ad un saiyan, ma tutto è concesso pur di restare coscienti.”
“Ok... io non saprei esattamente a cosa pensare però...eheh!”
“Non ti dovrei dare questo consiglio ma... dovresti pensare a quella donna che tu mi hai detto era la tua moglie sulla terra... sai noi saiyan di natura scegliamo un solo patner da amare, e se tu amavi ed ami lei, beh io non posso impedirtelo, ma potrebbe esserti di vantaggio in questa situazione.”
....................
Sono sul campo di battaglia, stiamo per cominciare.
Il satellite di quel pianeta entra nel mio campo visivo con prepotenza, e dopo questo è il buio.
Non sò da quanto sono in questo oceano di odio ed istinto, voglia di uccidere, sò solo che voglio uscire, sto soffocando.
Un istante, la vedo, i suoi occhi neri, i capelli che sembrano fatti di seta e il suo bellissimo sorriso che può farti imbambolare a fissarla per ore.
Questo mi dà la forza di reagire, esco da quel mare e mi ritrovo in un corpo da scimmione oozaru, circondato dagli altri tre che si sono trasformati.
“Guarda guarda, il novellino si è svegliato.”
Dice Napa con voce roca.
“Speriamo continui a fare bene il suo lavoro.”
Dice il principe con fare di scherno, e poi si aggiunge Raddish:
“Sicuramente farà del suo meglio, vero fratellino?”
Non riesco a parlare come loro, ma faccio cenno di si con la testa.
*fine flashback*
Adesso non mi rimane che portare il bambino tra le braccia della madre e lasciarlo alle sue cure mentre noialtri finiamo il lavoro.
...............
(Chichi)
Goku mi riporta mio figlio e lo lascia sulle mie braccia ferito, anche se in modo lieve, mentre lui con suo padre vanno sul campo di battaglia.
Io e gli altri accompagnati dagli alieni che ci hanno accolto al’inizio, andiamo in una stanza con un divano, tre letti e un bagno.
Io mi reco subito in quest’ultimo e lavo mio figlio dal sangue che ha addosso accorgendomi ben presto che non era il suo.
In questo momento lui si sveglia.
“Dove sono, cosa è successo?”
“Niente amore, ti stai facendo la doccia.”
Mento spudoratamente.
“Allora perchè l’acqua è rossa...aspetta, mi ricordo, la luna, i mostri bianchi, mi ricordo tutto!”
Improvvisamente inizia a tremare.
“Mamma ne ho uccisi tanti...”
A quel punto non posso fare altro che abbracciarlo e ascugarlo mentre lo accompagno a letto.
“Vuoi che ti canti una ninna nanna?”
“Si grazie.”
“Bene io inizio:
C'era una volta una gatta, che aveva una macchia nera sul muso♪
e una vecchia soffitta vicino al mare, con una finestra a un passo dal cielo  blu.♪
 Se la chitarra suonavo la gatta faceva le fusa, ed una stellina scendeva vicina vicina poi mi sorrideva e se ne tornava su.♪
 Ora non abito più là, tutto è cambiato non abito più là♪
ho una casa bellissima, bellissima come vuoi tu.♪
 Ma io ripenso a una gatta, che aveva una macchia nera sul muso♪
a una vecchia soffitta vicino al mare con una stellina che ora non vedo più♪...”
Si è addormentato, gli rimbocco le coperte e lo lascio sognare, sognare di essere quello che vuole, sia questo un gueriero saiyan, sia uno scenziato.
.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:
A.D.A.
Beene!!!
Finito questo capitolo, vi dico che la ninna nanna è in realtà una canzone di Gino Paoli, “La gatta”, che mia madre mi cantava da piccola per farmi addormentare.
Ecco il link: http://www.youtube.com/watch?v=v_O-erTRUzs
un ringraziamento speciale a Princevegeta che mi ha dato il link per mettere i pupazzetti di Gokuzzo e Veggy sul deckstop, adesso ne ho tipo una cinquantina tra l'uno e l'altro.... Ciaooooo!!!!!!!!!
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Capitolo 11
*** Discussioni ***


(Bulma)
Mi sento triste, odio vedere la mia amica Chichi in questo stato, voglio aiutarla.
Appena Gohan si addormenta le vado vicino e le dico a voce bassa:
“Ehi, ne vuoi parlare?”
Lei muove la testa verso di me e tristemente dice:
“Lui c’è ancora, non è diventato un assassino, Goku non è diventato ancora Kakarot, dentro di lui c’è ancora mio marito.”
Tutti la guardiamo, chi stupito, chi scettico e chi, come me, compassionevole.
Lei lo ha sempre aspettato, non si è mai dimenticata di lui, lo rivedeva sempre in suo figlio, e lo amava, anche se lui non era lì lei lo amava e lo ama anche ora incondizionatamente.
Ad un tratto nel locale entrano i cinque saiyan, coperti di sangue, Napa porta sulla spalla una di quelle creature, non più col pelo bianco, ma marrone.
“Tu donna...”
(Vegeta)
“Tu donna sei una scenziata giusto?”
Dico all’umana che davanti a me mi fissa imperterrita.
“Si, sono una delle migliori e più belle scenziate sulla terra.”
“Bene allora smettila di fare inutili moine e dimmi se ti occupi anche di cyborg.”
Rimane un pò sorpresa, ma risponde:
“Si, ho partecipato anche alla costruzione di alcuni cyborg, perchè?”
Un ghigno si allarga sul mio volto.
“Bene, d’ora in poi tu ti occuperai di creare dei cyborg speciali per i nostri allenamenti, comincerai con il sistemare qualche cip sul corpo di questo alieno, fai in fretta.”
Mi guarda, direi quasi... con aria di sfida?
“Ohhh no, velo scordate che io lavori per voi! Dopo tutto quello che ci avete fatto pensate di potervela cavare così?! NO! Io non farò niente per voi, in particolare io non farò niente per te stupida scimmia nana!”
(Goku/Kakarot)
Intervenni, quasi d’istinto, sapevo cosa sarebbe successo, e sapevo che più tardi mi sarebbe toccata una punizione esemplare, ma per adesso devo pensare solo a fermare il principe.
Blocco il pugno di Vegeta a metà strada, e poi, senza nemmeno avere il tempo di reagire vengo scaraventato su una parete, il dolore è atroce, ma è il male minore, il principe prova di nuovo a far del male a Bulma con un ki-blast, ma lo respingo con uno dei miei.
“KAKAROT, SMETTILA DI IMMISCHIARTI SE NON VUOI CHE DI SAIYAN NE RIMANGANO SOLO QUATTRO!!!”
“Mi perdoni mio signore, ma lei stà facendo una mossa azzardata, lei è l’unica scienziata di cui possiamo usufruire che non sia controllata da Freezer, ed è l’unica che può darci dei risultati sicuri...”
Il mio principe mi guarda freddo, ho un brivido, che sia giunta la mia ora?
“Kakarot, verrai punito per quest’insubordinazione, lo sai questo giusto?”
“Sisignore.”
“Bene, ti annuncio che non solo sarai punito dal sottoscritto, ma anche di fronte a questi umani.”
Mio fratello mi guarda, aspetta che il principe, mio padre e Napa escano e, nemmeno dandomi il tempo di rialzarmi, mi colpisce sulla guancia con un pugno abbastanza forte da farmi cadere di nuovo.
“Vedi se non dovevi fare il deficente anche questa volta, adesso vatti a preparare, perchè questa volta io non posso fare nulla.”
Esce anche lui dalla stanza, è piuttosto affezionato a me, anche se un pugno sullo zigomi non è il modo migliore secondo me per dire che ti preoccupi per qualcuno...
“G-grazie Goku.”
Mormora Bulma abbastanza impaurita.
(Bulma)
“Non ti sei fatta niente vero?”
Mi chiede lui con un’espressione preoccupata.
“No, ma tu...”
“Non ti preoccupare, sono stato peggio, piuttosto tu Gohan torna a dormire.”
Solo ora mi accorgo che Gohan ha osservato tutta la scena.
“Papà, mi dici perchè io ricordo tutto anche se ero incosciente?”
Goku cambia volto, diventa veramente serio.
“Non sò, forse grazie alla tua parte umana che ti ha reso più razionale, non ne sono sicuro.”
“Goku, perchè...”
Chichi che finora era stata zitta inizia a piangere.
“...Perchè hai permesso che nostro figlio combattesse?”
“...”
“Allora?!”
“Non sono io che l’ho permesso, fosse stato per me sareste ancora sulla Terra, è Vegeta che decide, non io.”
E con questo sene và fuori dalla stanza, senza salutare, molto probabilmente andando a prepararsi al dolore che di li a poco il principe sanguinario gli avrebbe inferto.
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
A.D.A.
Mi dispiace!!!! Non ho risposto a tutte le recenzioni, ma sono stata occupatissima, mi spiace, questo capitolo lo dedico a tutti i partigiani che hanno lottato per rendere quest’Italia un paese LIBERO(entro i termini e le condizioni d’uso XD).
Bacioni!!!
diokoxkristof
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Capitolo 12
*** Dolore ***


(Bulma)
Andiamo accompagnati dall’energumeno saiyan verso la stanza dove si terrà la punizione di Goku, se penso che è tutta colpa mia e del mio caratterino viziato questa situazione, che tristezza, mi sento male.
Entriamo in una stanza di metallo in mezzo all’accampamento dove sosteremo ancora per poche ore prima di partire per lo spazio, sulla porta ci sono degli strani segni che capisco essere una lingua aliena.
Dentro c’è già Goku seduto su una panca che si fascia il polso con delle bende prima di metterci sopra una protezione.
In questo momento entra il saiyan più basso, è un po' buffo vedere quell’espressione sempre corrucciata su un corpo così minuto.
Mentre Goku si alza noi rimaniamo a guardare.
“Allora Kakarot, sei pronto per la sessione intensiva di allenamento?”
Dice Vegeta divertito, una sessione di allenamento? È questa la punizione?
Goku si mette in posizione di difesa, mentre Vegeta inizia ad attaccare, si sentono le ossa delle braccia della terza classe produrre dei macabri suoni ogni volta che parano un attacco del superiore.
Ad un certo punto un pugno riesce a passare e colpisce il più giovane* sul petto, perforando la corazza già crepata.
Si sente la carne lacerarsi, non per mano del pugno del principe, ma a causa delle costole che sotto la potenza dell’attacco si sono spostate indietro perforando il polmone destro.
Goku sputa sangue, ma Vegeta,impassibbile gli calpesta la schiena con forza, aumentando i danni.
Non riesco a guardare, Goku è steso in un bagno di sangue tanto che i suoi capelli hanno preso sulle punte una colorazione rosso cremesi.
“Umana, vediamo se la prossima volta sarai così sciocca, perchè ora sarà lui a pagarne le conseguenze.”
In quel momento una sfera di energia si concentra sul palmo della sua mano rivolta verso l’avversario ed io, in uno scatto di adrenalina, mi frappongo trà lui ed il corpo del mio amico.
“Se proprio vuoi punire qualcuno punisci me, io ti ho offeso no? Lascialo stare e prenditela con me!”
Lo vedo interdetto per qualche secondo, poi si rivolge a Radish:
“Porta Kakarot nella vasca di rianimazione.”
“Sisignore!”
Dice l’interpellato correndo a recuperare il corpo del fratello e portandolo a curare.
“E tu,” pronuncia rivolgendosi a me “vedi di non fare un’altra volta tante inutili storie o sarà peggio per te.”
Appena sene va ci fiondiamo tutti dove prima avevamo visto vi era l’infermeria con l’anzia al cuore.
(Radish)
Ho mio fratello sulle spalle, il suo sangue mi macchia l’armatura, e sento il suo respiro sempre più difficile.
Arriviamo in infermeria, lo mettono nella vasca di rianimazione, il suo corpo si rigenera, adesso lo zenkai power farà anche crescere il suo livello di combattimento, per fortuna che ultimamente mi sono allenato un bel po', sennò finiva che diventava più forte di me.
Comunque si stà riprendendo, pensavo peggio, quando ho sentito le costole lacerare i polmoni ho avuto paura per la sua vita.
Ma la cosa più strana è che il principe si sia fermato davanti a quella donna, proprio non melo spiego.
“Hei, come sta Goku?”
Mi chiede l’umano pelato.
“Ha un polmone perforato dalle sue costole ed il settanta per cento delle ossa rotte, secondo te come sta!”
Gli rispondo irritato.
“Scusami, non volevo farti arrabbiare, soltanto il fatto è che Goku è il mio migliore amico...”
“Goku.”
“Si, perchè?”
“Mio fratello si chiama Kakarot, smettetela di chiamarlo con quello stupido nome terrestre, ci irrita.”
Intanto la ragazza con il fiocco rosso in testa, Lunch, si avvicina alla vasca di rianimazione per poi girarsi e dirmi:
“Il mio amico Goku ne ha passate di peggiori, una volta Genio mi ha raccontato che da bambino è caduto da una rupe altissima ed è sopravissuto, quindi perchè dovrebbe perdere se stesso così facilmente?”
Ci fissiamo non sò per quanti secondi, finchè non entra un dottore per fare delle analisi più approfondite.
Quella donna mi farà dannare, ne sono certo.
 
.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:
*Goku è più giovane di Vegeta in quanto, sia nell’anime che nel manga, si vede che quando il pianeta Vegeta-sei esplode Goku è ancora un neonato, mentre vegeta ha almeno sei/sette anni.
A.D.A.
Eccomi!!!!!! Le coppie cominciano a delinearsi e siamo giunti ad un buon punto! Non avevo maiscritto una storia di così tanti capitoli!!!!
Comunque ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono!!!!
BACIONI!!!!!

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Capitolo 13
*** Occhi ***


(Vegeta)
Quella donna, la odio.
Come è possibbile, io per la prima volta in vita mia ho esitato, non ho mai ascoltato ne dato alcun valore agli altri sin da bambino, la vita per me non aveva e non ha mai avuto un valore se non quello monetario.
Un assassino per compiere bene il suo lavoro deve essere freddo, distaccato; con la mano ferma deve saper infliggere dolore a chi gli sta intorno con distacco e senza farsi distrarre dalle urla della vittima.
Ma questa umana... i suoi occhi non mi hanno lasciato scampo, ripenso in continuo a lei da quando siamo ripartiti dopo la punizione di Kakarot tre giorni fà, ormai ne mancano solo due al ritorno in base a al levarci di dosso la responsabilità di quei cinque fastidiosi esseri inferiori.
Però mi spiacerebbe per i suoi occhi così chiari, profondi e di quella tonalità color acqua impossibbile da trovare nella nostra razza se non nei soggetti albini, come mia madre.
Vedere quella terrestre mela fa ricordare: pelle chiara, capelli lunghi e castani, sempre in battle suit nonostante fosse una regina ed i bellissimi occhi come quelli della donna che adesso vedo davanti ai miei occhi ogni volta che li chiudo.
Ma cosa sto dicendo, quella donna è solo un’aliena simile a noi per il fisico, niente di eccezionale, come faccio a metterla a confronto con una purosangue come mia madre. Già una purosangue.
Quello che io non ero, e nemmeno mio padre.
Tutti lo sapevano su Vegeta-sei, ma nessuno osava obbiettare sul fatto che mio padre, nonostante fosse nato da un saiyan ed una tsufuru, fosse il re.
Questo perchè proprio da questa unione era nato non solo un saiyan con tutte le doti fisiche naturali della nostra razza ma anche uno stratega, freddo e calcolatore. Mio padre era molto più intelligente degli altri saiyan su questo non vi era alcun dubbio.
Sciaguratamente il retaggio tsufuru è stato causa in me non solo di un’intelligenza maggiore alla norma, ma anche di una statura meno marcata facendomi arrivare ai soli centosettanta centimetri invece che ai due metri standard del mio popolo.
“Principe oggi non la vedo concentrato sull’allenamento.”
Dice Napa, mai che riesca a farsi gli affari propri quello stupido ammasso di muscoli e ossa.
Lo ignoro prendo un asciugamano e mi dirigo verso la sala adibita a mangiare.
Entro, gli umani stanno come al solito li a parlare tra di loro, intanto quando passo Radish si mette sull’attenti.
“Signore.”
Pronuncia inchinandosi ed a un mio cenno del capo ritorna a sedersi lanciando uno sguardo agli umani che al mio entrare nella sala hanno smesso di parlare.
Mi accorgo che il moccioso di Kakarot è sparito e chedo a Radish dove sia.
“È ad allenarsi con Bardak signore nella sala di allenamento numero due, lì c’è anche mio fratello.”
In questa nuova astronave che è molto più grande c’è più spazio per allenarsi, cosa che non mi spiace affatto.
E mentre bevo qualcosa di fresco per riuscire a calmare almeno in parte il bruciore dei polmoni, che per lo sforzo mi hanno iniziato a far mancare il respiro, non posso fare a meno di notare quei due bellissimi zaffiri che mi guardano da un volto che non mi dovrebbe dire niente, ma che mi fa riflettere su troppe cose.
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
A.D.A.
Beeeneee, finita questa mega introspezione su Vegeta(uff che fatica), mi metto a colorare solo per voi l’immaggine della mamma di Vegeta e ora ve la metto!
Kiss!!!
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Capitolo 14
*** Pena infinita ***


(Bardak)
Mi alleno con Kakarot ed il suo moccioso, ho visto che da grande diventerà un grande gueriero, ma per adesso non è un granchè.
Difficilmente para bene i colpi e difficilmente riesce a fare un qualche attacco che abbia buon esito.
Improvvisamente un dolore lancinante, come se mille aghi mi perforassero la testa, si impadronisce di me; gli occhi diventano bianchi, porto le mani tra i capelli per cercare di ammutolire il dolore che mi fa rimpiangere di non essere morto allora, o meglio di essere stato graziato.
*Flashback*
Sono ferito gravemente e a fatica mi porto in uno dei pochi luoghi di ritrovo per noi saiyan che non siano campi di battaglia.
Ho dovuto assistere alla morte della mia squadra e del mio migliore amico ed adesso mi ritrovo stremato, con la consapevolezza di non essere più Bardak il saiyan mercenario, ma Bardak il veggente, il solo che può convincere i saiyan ad una sommossa contro Freezer.
Entrando in una locanda rovescio un tavolino, poco importa, mi avvicino ad i soldati davanti a me, che a causa della mia caduta mi deridono, io ignorandoli e poggiando il mio corpo stremato su una colonna dico:
“Freezer è venuto per noi, è venuto a ucciderci. Ha paura di noi e ci vuole morti!”
In tutta risposta pronunciano:
“Si certo come no! Mi spiace vecchio rimbambito, ma di certo non credo alle parole di una terza classe come te!”
Le loro risate di scherno alimentano del rancore in me, sento un grave macigno sul petto e sussurro:
“Pazzi...siete tutti morti...”
Poi sentendoli continuare a ridere grido:
“PAZZI, SIETE TUTTI MORTI! Non mi importa nulla, combatterò Freezer da solo se necessario!”
Mi allontano pensando alla mia amata Taanipu, se immagino che non la vedrò più mi si gela il sangue, ma ora devo solo pensare a come uccidere quella mostruosa lucertola.
Mi avvicino alla sua navicella, e dopo aver lottato con molti nemici creo un potente ki-blast che però so non servirà a niente.
Infatti lui crea un’onda di energia gigantesca, sembra quasi una stella; e mentre io, il primo dei saiyan a perire in questo genocidio di assassini lascio la vita sentendo il macabro suono creato dalla risata di quel mostro, vedo mio figlio minore Kakaroth diventare forte, un gueriero diverso da noi; poi vedo Radish e da quel punto buio, anzi no.
Sono in uno spazio bianco, non c’è nulla intorno a me, ma all’improvviso molti saiyan appaiono e si guardano intorno spaesati.
Poi ad un certo punto uno dei mercenari che era nella locanda in cui mi ero recato per dare avviso del piano di freezer si avvicina a me e dice:
“Tu lo sapevi. Tu l’avevi detto! Come è possibbile una cosa del genere!!!”
Per i primi secondi in cui tutti le anime di quei dannati mi guardano sto zitto, poi mi decido e rispondo:
“Io... io ho visto il futuro.”
“È vero, lui può vederlo.”
Dietro di me un saiyan con una corazza azzurra ed i capelli legati in un codino guarda con occhi fermi gli altri guerieri.
“Toma!”
Esclamo:
“Dove siamo, per caso ne sai più di me?”
“Si Bardak, adesso siamo nella zona dello smistamento delle anime di noi morti, alcuni di noi saranno portati negli inferi... anzi, noi saremo portati tutti negli inferi visto il tipo di vita che facevamo.”
“Quindi... siamo morti?”
Azzardò qualcuno.
“Si esatto saiyan!”
Un colosso rosso e con due corna minacciose sulla testa confermò le nostre supposizioni che facevamo finta non fossero certezze.
“Io sono Re Yammer, e vi condanno tutti all....”
“BARDAK!”
Una voce femminile lo distrae dal suo verdetto, questa è la voce della mia Taanipu!
Si avvicina a me correndo, i capelli lunghi tanto simili a quelli del nostro primogenito sferzano l’aria ed i suoi occhi belli e scuri come diamanti neri non hanno perso lucentezza con la morte.
“Taanipu! Come stai?”
Ci guardiamo, l’uno perso negli occhi dell’altra.
Poi improvvisamente viene presa da due uomini molto forti che, nonostante le sue urla e il suo dimenarsi non la liberano.
Mentre io cerco di rincorrerla il colosso mi prende e mi dice:
“Come stavo dicendo, siete tutti dichiarati meritevoli dell’inferno, tranne tu Bardak, tu avrai una pena ben più grande, tu sei condannato a vivere e a vedere le disgrazie e i dolori degli altri provandoli sulla tua pelle per sempre. Bardak, io ti condanno alla maledizione di essere immortale e di vedere una dopo l’altra le sciagure dei discendenti della razza saiyan, siete destinati a soffrire, e tu in particolare soffrirai in eterno.”
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
Beeeeenee!*schiva un pomodoro e un uovo*
Ragazzuoli, scusate il ritardo, ma ho avuto molti impegni urgenti.
Spero questo capitolo abbia interessato, sapete, la cosa di Bardak condannato all’immortalità ed al dolore mi piaceva troppo!
Spero il capitolo non sia troppo shifido! @A@
Un bacione!
diokoxkristof

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Capitolo 15
*** Cicatrici ***


(Goku/Kakarot)
Mio padre si mette le mani tra i capelli, gli occhi diventano bianchi e le membra tremano; poi dopo interminabili minuti riesce a riprendere forma sul suo volto un’espressione cosciente.
“Basta per oggi, sono stanco.”
Dice per poi andarsene, Gohan lo guarda da terra.
È stordito, sanguina molto ed ha delle ossa rotte, meglio portarlo nella vasca di rianimazione. Io invece penso di fasciarmi semplicemente le ferite che ho, non sono molto gravi.
Prendo Gohan in braccio e lo metto nella vasca di rianimazione mentre io prendo la cassetta del pronto soccorso e vado nella sala principale a medicarmi.
Passo la porta, ci sono il principe e Bulma che stanno litigando.
“....TI HO DETTO CHE IO LAVORO COSì E BASTA, SE TU VUOI I TUOI FOTTUTISSIMI ROBOT PER ALLENARTI E LA GRAVITY ROOM ACCETTA QUESTE MIE CONDIZIONI O FOTTITI!”
“BASTA DONNA! HO UCCISO PER MOLTO MENO, QUINDI VEDI DI NON DARMI ALTRE NOIE E RIMETTITI QUELLA CAZZO DI MAGLIETTA!!!!”
Intanto tra le urla si vedeva davanti a me una Bulma in top e pantaloni che faceva per assemblare dei componenti elettrici.
“Bulma, dai ascoltalo...”
“Zitto Yamco, non ti intromettere!!! E tu principe, conta pure sul fatto che questa maglietta non la metterò mai per lavorare!!!!”
“Fai come ti pare umana. Non mene frega più niente.”
Intanto io che ero rimasto fino al momento dell’uscita di scena del principe a guardare mi metto a parlare con mio fratello nella nostra lingua mentre mi disinfetto una lunga ferita sul braccio destro:
“Cosa è successo tra il principe e Bulma? È molto raro che si irriti così tanto, non è da lui.”
Radish mi guarda e dopo pochissimo risponde:
“Lei si ostinava a dire di voler lavorare senza maglietta, ma questo dava fastidio a Vegeta che voleva che lei se la rimettesse.”
Dice Radish con il tono di uno che doveva sopportare una lite tra bambini, e io scherzando gli dico:
“Come se fosse la prima donna che vede, sono sicuro che ne ha viste anche di meno vestite...”
“Hai ragione, in ogni caso sarebbe stato meglio se la maglietta sela fosse tolta miss. doppiapersonalità!”
Rimango interdetto per qualche secondo, poi gli dico:
“Senti Radish, mi dovresti dire che intenzioni hai con lei...sai com’è... lei ha questa doppia personalità che potrebbe causarti non pochi problemi.”
“Si in effetti hai ragione, ma tu non hai mai conosciuto una saiyan femmina.”
“E quindi?”
“E quindi fratellino, ti sei perso un mondo! Di carattere sono tutte più o meno come la biondina, non sai che fatica farle innamorare. Devi sapere che nostro padre per convincere nostro nonno a farla sposare con lui ha dovuto sconfiggere in duello sia lui che lei.”
Una fitta al cuore, ricordo come da bambino sposai Chichi dopo il torneo di arti marziali.
“Goku... ti posso fare una domanda?”
Dice l’unica voce capace di graffiarmi l’anima, l’unica voce che riesce ad arrivarmi dentro al cervello facendomi tremare di passione, questa è l’unica voce che io davvero amo. È la voce di Chichi
“Si, fai pure.”
Lei dopo pochi attimi di insicurezza mi dice decisa:
“Dov’è Gohan?”
Io in fretta le rispondo pronto:
“È in una vasca di rianimazione.”
(Chichi)
Il mio cuore perde un battito, vasca di rianimazione! Sta bene? È ferito?
“Ti prego devi portarmi subito da lui!”
Mi sbrigo ad andare verso Goku abbraccandogli i ginocchi in segno di supplica.
“Se vuoi accompagnarla fai pure Kakarot, qui ci penso io.”
Un cenno di assenso da parte del minore mi fa esultare, mi giro verso l’alieno dai lunghi capelli neri:
“Grazie.”
“Non fraintendere, non lo faccio per te terrestre, ma per mio fratello.”
Dice mandandomi un’occhiata ostile.
“Su andiamo, seguimi Chichi.”
Una volta usciti nel corridoio si rivolge a me:
“Non ti preoccupare, Gohan sta bene, ha solo qualche ferita leggera.”
Arriviamo nella stanza, il mio Gohan sta dentro ad uno strano liquido di un colore azzurognolo.
Nel frattempo Goku si è levato l’armatura, molto probabilmente vuole continuare a medicarsi le ferite come stava facendo prima.
Ma nello stesso momento in cui si leva l’armatura ogni mio pensiero si ferma.
Osservo solo le sue varie cicatrici sparse sul corpo marmoreo, ce ne sono alcune molto recenti, altre di anni fà probabilmente; alcune sono più chiare e profonde, altre invece più leggere.
Ma tutte significano solo una cosa, ricca di sinonimi.
GUERRA.
GENOCIDIO.
VENDITA DI SCHIAVI.
VIOLENZA.
ODIO.
RABBIA.
ISTINTO.
MORTE.
Ecco cosa significavano quei segni sul corpo di quel mostro, quell’arma umana... anzi no. Quel saiyan.
Buffo quanti sinonimi possa avere una parola.
Saiyan: popolo gueriero che conquista pianeti e compie genocidi a scopo di lucro.
Buffo, una definizione così semplice... dodici parole, ventisette sillabe e sessantuno lettere per riassumere chissà quante vite spezzate, urla di terrore, pianti di bambini, sangue, dolore e famiglie dilaniate.
“Cos’hai?”
Mi chiede lui, sembrerebbe quasi non sapesse quanto male ha fatto.
“Tu non sei mio marito, tu sei un MOSTRO.”
 
A.D.A.
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
Ok, potete ufficialmente uccidermi.
Oltre ad aver creato un capitolo che preferireste morire più che leggerlo sono in un ritardo MOSTRUOSO!!!! @A@
Colpa della scuola, lamentatevi con i prof.!
Vabbuone, io mo dileguo prima di vedere apparire qui accanto a me un... ARRGGGHHHH! è qui!!!!
Napa: hei Autrice!!!! Perchè non mi fai apparire più spesso?!
Yamko: idem per me!
Erm.... beh sapete ragazzi... ecco...*si dilegua grazie ai mistici poteri dell’autrice*
Bye!!!!! ah, e grazie a : 1 - AdamLambert_TommyJoe 2 - Aly_Sakura_98 3 - AniaS 4 - babel 5 - Berri 927 6 - billrussell 7 - Clod99 8 - Danielle_Lady of Blue Roses 9 - FoSp4 10 - gmat 11 - Jack and Carly love 12 - JeanneValois 13 - JukeAtena 14 - LadyGrinningSoul 15 - Lisa95 16 - LittleBulma 17 - Malika 18 - marcozoui 19 - Meggyla 20 - NeDe 21 - nene_cullen 22 - sa87 23 - scilla_95 24 - Soly Dea 25 - steph2301 26 - vegeta4e___ 27 - whisper_kin 28 - zipi89 grazieeee!!!!!! perchè mi seguite non lo so, nel prossimo capitolo ringrazierò i recensori.

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Capitolo 16
*** Ti aiuterò a tornare te stesso! ***


(Goku/Kakarot)
Rimango in sospeso per qualche secondo... o minuto... o per ore, non riesco a misurare il tempo.
Ma dopotutto ha regione; io ho strappato dall’universo tante di quelle vite da non tenerne il conto.
Ma ora vedendo il suo volto così deluso non posso fare a meno di chinare impercettibilmente il volto, una cosa che qualunque saiyan non avrebbe mai fatto.
Gli altri alieni non se ne accorgevano, ma quelli della mia stessa razza si, vedono quanto in realtà io sia poco saiyan, vedono che le volte che mi comporto sul serio come tale è perchè mi lascio guidare dal puro istinto.
Ma dopotutto ho un eccellente livello di combattimento, quindi nessuno si lamenta in modo particolare.
Riposo lo sguardo sulla mia ferita, e poi invece vedo davanti a me una Chichi che con sguardo serio dice:
“Tu Goku sarai anche un mostro adesso, ma non sei mai stato capace di curarti le ferite, fa’ fare a me.”
Prende il mio braccio, la guardo mentre con pazienza bagna il cotone nel disinfettante e poi lo mette a contatto con la mia ferita.
Guardo le sue labbra, così carnose, così belle... sento qualcosa bruciare dentro il mio petto, i muscoli che vogliono scattare e farmi mettere sopra di lei, sento il forte e puro istinto di farla mia.
(Chichi)
Medico le ferite a Goku, mi sono resa conto dal suo sguardo così afflitto alle mie parole che lui è ancora combattuto, ancora non sa cosa farà.
Mi sono accorta che io lo davo per scontato che fosse contro di noi, invece lui aveva detto chiaramente di tendere a parteggiare per i saiyan, ma di essere essenzialmente neutro.
Lui non sa più chi è, ha perso la percezione di se stesso, ed allora io gli daró una mano: lo aiuterò a ritornare dalla parte dei buoni.
Lui trema, devo avergli fatto male disinfettandogli la ferita, ma non riesco a dire una singola lettera per chiedergli se va tutto bene che le sue labbra catturano le mie.
Lui comincia a baciarmi con passione mentre le sue braccia mi cingono le spalle e il movimento creato ci fa poggiare a terra.
Mi bacia appassionatamente il collo, lasciando segni rossi al suo passaggio e con la coda mi cinge la vita.
Ma pochi secondi prima che io mi possa rendere davvero conto di cosa sta succedendo lui si scanza da me e dice:
“Scusa, non dovrei, o almeno non dovrei senza il tuo permesso...”
“Hai il mio permesso.”
Mi guarda perplesso, poi sentenzia:
 “ Insomma, tu stai lasciando il tuo benestare a un alieno che ha ucciso e stuprato un sacco di donne solo per divertimento e soldi?”
“No,” gli dico "Io sto per fare l’amore non con un’alieno genocida, ma con mio marito.”
E dopo questa mia affermazione lui torna sul mio corpo dispensando baci più o meno marcati su tutta la mia pelle, avvolgendomi di nuovo con quel corpo così simile a quello umano, ma dalla pelle troppo resistente, la stazza esagerata e quella lunga coda che adesso sosta sulla mia vita a mo’ di cinta mentre i suoi occhi troppo neri, quasi non ci fosse differenza tra la pupilla e l’iride, mi guardano. Adesso ne ho la completa certezza e sicurezza, lui mi ama, mi ama davvero sopra ogni cosa.
 
A.D.A.
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
Anche questo è fatto! Ringrazio tutti quelli che recensiscono, siete fantastici *^*.
In ogni caso nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle tra Gokuzzo e Chichi! ;)
Arrivederci a tutti i lettori!!!!

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Capitolo 17
*** Noi saiyan non conosciamo la parola amore ***


(Goku/Kakarot)
Sono disteso su Chichi, stringo i suoi fianchi, la sua lingua e la mia si intrecciano in una danza complessa ed arminiosa, piena di amore e di desiderio.
“Aspetta Goku... siamo ancora nell’infermeria. C’è anche Gohan, non vorrei che si svegliasse e...”
“Si, ho capito.”
Rispondo io, veloce vado nella mia stanza e dopo aver chiuso la porta mi metto a su di lei ed inizio a sfilarle il vestito afferandone con i denti una spallina.
Lei dopo poco comincia a levarmi l’armatura facendomi rimanere in boxer.
Il suo profumo è inebriante, le sue labbra arrossate e gonfie a causa dei miei morsi e dei miei baci rendono la pelle candida ancora più appetitosa, in qualunque luogo io sia andato non ho mai visto un’essere così bello, superiore.
E con lo sguardo di una venere bellissima e tentatrice fa innamorare i miei occhi un’altra volta.
 
(Chichi)
Sono sotto il suo corpo possente, la sua stazza è decisamente cresciuta in questi anni.
Mi dà baci misti a morsi su tutto il corpo, poi scende in basso fino ai miei seni, comincia a palparli in modo delicato, quasi fossi una bambola di porcellana. Poi si leva i boxer ed entra dentro di me.
I suoi movimenti sono controllati, dosati; non vuole farmi del male.
“Chichi... anf... ti prometto che non ti lascerò più andare via...”  dice tra un ansimo e l’altro “ promettimi che tu sarai solo mia...per sempre.”
Sento dei brividi percorrere il mio corpo, provo un piacere assoluto, lo amo, lo amo con tutta me stessa.
“Si, te lo prometto, sarò sempre solo tua; ti aspetterò sempre, che tu stia tornando da una battaglia o un allenamento io per te ci sarò sempre.”
Restiamo per parecchio tempo immersi in quella danza di corpi ma alla fine giungiamo l’orgasmo ed insieme ad esso sento un dolore al collo, poi sento la lingua di Goku che indugia dove i suoi denti hanno affondato nella mia carne.
Mi abbraccia stretta al suo petto; adesso non esistiamo che io e lui.
“Ti ho fatto male?”
Mi chiede lui preoccupato.
“No, non ti preoccupare, non è niente...!”
Allora lui mi guarda in modo strano e poi dice sorridendomi con gli occhi:
“Chichi, io ti proteggerò sempre, mio fragile amore...”
Usa un tono di scherzo che da troppo tempo non sentivo, mi mancava così tanto.
“Sai Chichi,nella lingua saiyan non esiste la parola amore, quindi “ti amo” lo potrò dire solo nella lingua terrestre! Eheh!”
“Me la insegni?”
“Cosa?”
“La vostra lingua, sai, sarebbe bello potere anche parlare in una lingua che è tua dalla nascita.”
Goku ci riflette un po su e dopo dice:
“Beh, io in realtà non ho fatto fatica ad impararla, mio fratello ha parlato di “memoria latente”, si fa ascoltare al cucciolo durante il viaggio verso l’altro pianeta nella navicella vari testi in lingua madre seguiti da immagini ed il piccolo così immagazina nel cervello la lingua. Ma per te sarà difficile, è una lingua completamente diversa dalla vostra!”
“Beh, prova lo stesso... per esempio come si dice: “Ciao, mi chiamo Chichi.”?”
Lo incoraggio, a quel punto lui riflette un attimo, poi formula dei suoni molto tronchi, difficili da identificare con suoni umani.
“... ecco, si dice così.”
Sorride soddisfatto del risultato.
“Io sinceramente ho capito solo Chichi... meglio lasciare stare l’apprendere nuove lingue aliene!”
“Si, meglio!”
Appoggia la sua testa sul mio ventre molto lentamente e poi mi dice:
“Ti amo.”
Il suo volto è sereno, completamente disteso, mi ha detto che mi ama, è un bel passo avanti!
“Anche io ti amo.”
Goku, amore mio io farò di tutto per te, ti amerò, sarò il tuo punto di appoggio quando tutto crollerà, e sono sicura che tu sarai il mio.
A.D.A.
:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.
Beeene, questo capitolo e cacca, cacca pura, non mi rende l’idea.
Ma mi serve per costruire la storia quindi... perdonatemi, il prossimo capitolo avrà più senso. Baciiiii!!!! ;*

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Capitolo 18
*** Morte e termine del viaggio ***


(Chichi)
Apro gli occhi in silenzio, accanto a me la figura dell’uomo che amo a cui faccio compania nel letto oramai da qualche giorno dorme tranquillamente non emettendo alcun suono se non quello del suo respiro.
Cerco di avvicinarmi a lui. Mentre dorme il suo volto è rilassato ed il naso lievemente rosso, non riesco a resistere alla tentazione e gli poso delicatamente le labbra su una guancia.
Improvvisamente lui si sveglia, non dandomi tempo di reagire mi inchioda al letto stringendomi per i polsi, poi resosi conto che sono io mi lascia e arrossisce in volto.
“Scusa...”
Dice a mezza voce ma non gli lascio il tempo di riflettere su cosa ha fatto e gli do un bacio sulla bocca, è normale che se mi avvicino a lui senza farmi identificare mi attacchi, è un gueriero.
Le nostre labbra si separano, e lui rivolgendosi a me con tono triste dice:
“Sai che giorno è oggi vero?”
Rimango in silenzio per qualche istante, poi la mia mente divaga ai fatti orribbili accaduti ieri.
*Flashback*
Stiamo tutti nella sala pranzo, domani arriveremo all’astronave di Freezer e noi terrestri siamo terrorizzati anche se, per qualche strano motivo a noi altri ignoto, Yamco è apparentemente tranquillo.
All’improvviso compare dalla porta di ingresso Goku accompagnato da Napa, entrambi con l’armatura logora.
Come immaggino cominciano a strafogarsi del cibo preparato in tavola, finchè ad un certo punto il saiyan calvo esce dalla stanza dicendo qualcosa in quella lingua a noi incomprensibile.
Allora Yamco si fa avanti alzandosi dal divano. Mettendosi davanti a Goku dice con tono fermo:
“Allora, mi spieghi questo tuo atteggiamento? Se prima eri un bastardo perchè ci trattavi come degli oggetti ora sei proprio uno stronzo.”
Dopo qualche secondo di silenzio e di confusione da parte nostra e dell’unico saiyan presente nella sala quest’ultimo dice:
“Che cosa vuoi intendere Yamco?”
“Non fare il finto tonto Goku... no mi correggo, Kakarot, io sono sempre stato in silenzio ad osservare e sai, mi sono accorto di molte cose. Per esempio mi sono accorto che ti fai Chichi ogni sera come se nulla fosse, come se non l’avessi abbandonata, come se non avessi tradito tutti noi!”
Prende fiato qualche secondo muovendosi nervosamente per la stanza e poi riprende con il suo discorso accusatorio:
“Tu mi hai sempre superato, sin da quando eri un bambino; non sono rimasto troppo sorpreso dalla notizia che tu non sei umano, si capiva, dai insomma quale umano ha la coda, durante le notti di luna piena si trasforma in una scimmia gigante ed ha una forza fisica tale?!”
Fisso Yamco e poi Goku; lui sta fermo non muove un muscolo, ha i nervi a fior di pelle si sente.
Poi di scatto si gira verso una delle pareti della navicella; come se avesse sentito qualcosa.
Un secondo e sento il suo corpo che cerca di trattenere tutti noi, su una delle pareti della navicella si è creata una vera e propria spaccatura che minacciava di farci cadere tutti nello spazio aperto.
Poi un urlo, Yamco è caduto nella lunga ferita della navicella finendo nel cosmo più oscuro.
Pochi secondi dopo entra nella stanza Napa che riesce in qualche modo a chiudere il taglio nel muro.
Bulma scoppia in pianto mentre Crilin e Lunch hanno una faccia alquanto accigliata, come d’altronde penso sia la mia.
Yamco  era un nostro caro amico, non ci credo che sia morto.
Mi avvicino lentamente a Bulma, io non lo conoscevo bene, quindi non sto soffrendo molto per la sua dipartita, ma Bulma... anche se il loro rapporto non era più quello di un tempo lei ci teneva molto a lui, non oso figurarmi il dolore che prova in questo istante.
*Fine flashback*
Sto tra le braccia del mio amato, in silenzio, poi mi decido e prendo la parola:
“Cosa ci faranno quando arriveremo da Freezer?”
 
 
(Goku/Kakarot)
Guardo la mia Chichi, ha un’aria distrutta, molto probabilmente è anche per i fatti accaduti ieri.
La morte di Yamco mi ha fatto male, ma le sue parole mi hanno ferito ancora di più.
“Cosa ci faranno quando arriveremo da Freezer?”
“Cosa vi faranno? Non penso vi ucciderà per dissezionarvi oppure per creare dei cyborg, per quello gli abbiamo gia portato due cadaveri...”
“Due cadaveri?”
Dice Chichi guardandomi storto.
“Sì, i cadaveri di due teppisti, penso fossero fratelli.”
Lei rimane per qualche secondo in silenzio, io ne approfitto per ricominciare il discorso interrotto:
“In ogni caso sarete lasciati in vita perchè la vostra struttura fisica è una delle migliori dell’intero universo in quanto è compatibile con la maggior parte delle specie del cosmo, Gohan ne è la prova.”
Lei mi continua a guardare, poi dice:
“Ci rivedremo? Una volta che arriveremo sulla navicella di Freezer ci rivedremo?”
Sto male per questa domanda. Non le so rispondere.
“Beh, se Freezer ordinerà che voi rimaniate sotto la nostra tutela certo, in altri casi non saprei...”
La voce meccanica della navicella segna che l’arrivo alla base è imminente.
Quindi io e Chichi ci vestiamo e, mio malgrado, sono obbligato a costringerle le mani con delle manette particolari, completamente diverse da quelle terrestri.
Intanto arrivati a destinazione ci mettiamo in riga con davanti i prigionieri.
Io ho Chichi, Napa Crilin, Vegeta Bulma, mio padre Gohan e mio fratello Lunch.
All’improvviso il portellone si apre e compare da dietro questo Freezer sul suo trono fluttuante seguito da quei due leccapiedi di Zarbon e Dodoria.
Ho timore, timore per il fatto che uno dei prigionieri sia morto. È come un lavoro incompleto; a quella lucertola ciò non piacerà proprio per niente.
 
(Bulma)
Mentre questo alieno mi porta verso questa meraviglia della tecnologia, che personalmente vorrei smontare pezzo per pezzo per poi analizzarne la struttura di alimentazione interna, il dolore per la morte di Yamco è ancora forte in me, anche se Goku non mostra quello che pensa sono sicura che anche lui è affranto per l’accaduto.
Davanti a noi si apre un portellone e entra una specie di lucertola bianca, rosa e viola seduta su una sedia volante e con delle corna sulla testa; a seguirlo una... specie di... cosa rosa, e accanto a quella cosa c’è... la cosa più bella che io abbia visto da quando sono nello spazio dopo questa navicella!
Alto, un po’ verdino ma con dei capelli che mi fanno invidia! Gli occhi color ambra con lunghe ciglia e il corpo perfetto lo fanno sembrare una statua greca.
“Allora Vegeta, vedo che non hai completato la missione, mi hai proprio deluso.”
Dice con voce saccente quello che sicuramente è il Freezer di cui ho tanto sentito parlare durante il viaggio...
“Mio signore, c’è stato un’inconveniente, l’astronave si è rotta e...”
“Non mi interessa! Ora vieni, sarai punito ora pubblicamente per il tuo fallimento.”
Sogghigna la lucertola scendendo dal suo trono e rivelandosi in tutta la sua bassezza.
Intanto il mio aguzzino con aria sofferente mi lascia nelle mani di quel colosso pelato di nome Napa e si leva l’armatura lasciandosi il petto e la schiena scoperti e inginocchiandosi dando le spalle a Freezer.
Vedo sul volto dei saiyan rabbia e voglia di agire, ma anche la consapevolezza di non potere fare nulla.
Si sente un suono sordo, simile a quando da bambino prendi un ramo da un salice piangente e lo meni davanti a te immagginando di avere una biga con dei cavalli, ma questo suono non è ottavato da quello delle risate infantili, bensì da  un’urlo di dolore soffocato nel petto con la forza, il segno che lascia non sono le impronte di scarpe non ben definite a causa della corsa sulla terra, ma una linea di sangue su una schiena muscolosa già irta di cicatrici.
E non posso fare a meno di far scendere una lacrima sul mio volto per quell’alieno assassino che adesso sta soffrendo per una colpa non sua.
 
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A.D.A.
Ma ciaaaaaoooo!!!!*si nasconde perché sono anni che non aggiorna*
Spero vi sia piaciuto il capitolo, l’ho fatto un po’ più lungo… spero apprezziate (losachehafattounaschifezzamanonvuoleammetterlo)!
Ciao!!!

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Capitolo 19
*** //AVVISO// ***


Ho riletto la storia e, da mio personale punto di vista, non mi è piaciuta più.
Ma non volendo mandare tutto questo lavoro sprecato in questi giorni rivedrò i capitoli, e poi probabilmente riprenderò ad aggiornare.
Grazie per l'attenzione!

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