Il segreto di Lia

di pi314
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


                          Il segreto di Lia
 
 
 1900                                                    Prologo
-No, ti prego ,no!!!
-è inutile che urli ,sta per arrivare la tua fine ragazzina…
E così la porta si chiuse alle spalle di Lia ,non sarebbe potuta uscire mai più ,e la sua collana ,la sua adorata collana se n’era ormai andata insieme a quell’uomo.
 
 
                                                      1
2012
Tirava una dolce  brezza sulla spiaggia
-, Mark ,quindicenne ,si era trasferito in Florida con la sua famiglia per qualche settimana di vacanza.
 Mark ,io e tuo padre dobbiamo andare a casa di alcuni amici tu porta al mare tua sorella.
-scordatelo , io stamattina ho le prove.
-non mi interessa siamo venuti qui per la spiaggia rimanderai le prove al giorno del nostro ritorno . Ora devo andare ,ciao piccolina la mamma torna presto non preoccuparti. A stasera ciao.
Appena la porta si chiuse Mark scattò in piedi prese il suo zaino lo riempì di vestiti ,bottigliette d’acqua e qualche cosa da mangiare e aprì la porta .  
- Mark dove vai?
-via ,non si capisce ? Tu resta in casa e cerca di non farti male,ah  ma chi se ne frega. Ciao marmocchia!!!
-         Uscì di casa  e dopo essersene  allontanato abbastanza  chiamò il suo amico Fabio  -pronto,chi è?
-         Sono io,Mark
-         Ciao,com’è la Florida?
-         Sono scappato,volevo chiederti se potevo venire a stare per un po’ nel rudere davanti casa tua.
-         Certo,ti aspetterò qui fra….esattamente tre ore ,devi arrivare all’aeroporto entro le 16.00 per arrivare qui alle 18.00 ok?hai un’ora per prendere il pullman…aspetta dov’è che ti trovi esattamente?
-         Dovrei essere in via aspetta un secondo…via Kennedy credo.
-         Allora ,fammi vedere,sì dovresti essere a circa 30min. dalla fermata del pullman,pensi di farcela a piedi?
-         Spero di sì,ora chiedo informazioni.
-         Io ora ti prenoto il biglietto su internet tanto so a memoria il numero della carta di credito di papà,ti arriverà un messaggio che dovrai far vedere al controllore,ah dimenticavo ora chiamo mia cugina maggiorenne  che abita lì vicino la farò andare all’aereoporto per autorizzarti a prendere il volo ok?
-         -Grazie,a dopo.
Mark riattaccò,ora doveva cercare qualcuno ….
-scusi,signora saprebbe indicarmi la strada per la fermata del pullman più
       Vicina?
-certo ,allora è molto semplice devi andare dritto fino al negozio di elettronica poi giri a destra ,la strada è molto lunga quindi ti converrà chiedere  di nuovo informazioni.
-Grazie infinite,arrivederci.
Mark seguì il consiglio della signora e ,dopo aver richiesto informazioni, rifece  questo procedimento circa 4 volte quindi arrivò giusto in tempo alla fermata dove ,per fortuna,si trovava anche un’edicola dove acquistò i biglietti.
Prese il pullman e ,arrivato all’aereoporto,trovò una ragazza con un grande cartello nelle mani con su scritto -MARK-
Il piano filò liscio come l’olio ,ora doveva solo andare davanti casa di Fabio.                                      

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Capitolo 2
*** 2 ***


Arrivato nel cortile dell’amico respirò a pieni polmoni l’aria di Roma…gli mancava la sua città ,vide Fabio si salutarono poi iniziarono ad avvicinarsi al vecchio rudere

:-Mark non preoccuparti,nessuno ci entra da più di un secolo!

-e questo dovrebbe rassicurarmi?ti rendi conto che dovrò dormire in quella sottospecie di casa che da l’idea che basti  un soffio e cada a terra?

Aprirono la porta e Mark deglutì, lo spettacolo era a dir poco orribile  quelli  che dovevano essere i mobili erano rovesciati a terra rotti ,il soffitto era ricoperto di ragnatele senza parlare degli scarafaggi che camminavano di qua e di là , la puzza di chiuso gli attraversò il naso fino a riempirgli la bocca e lo stomaco,al solo pensiero che sarebbe dovuto restare lì ebbe un fremito.

Fabio lo capì al volo ma gli fece coraggio

-se puo’ aiutarti pensa che dovrai solo dormirci poi di giorno potrai uscire e magari venire a casa mia,no?

-Ok ora però iniziamo a farci un giro di esplorazione forse potremmo trovare qualcosa di fico per farmi tirare su il morale

-aprirono una piccola porta e furono abbagliati da una luce,una luce blu…

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Capitolo 3
*** 3 ***


Mark e Fabio ne erano completamente abbagliati,ovunque si girassero fasci di quella intensa luce gli riempivano gli occhi e ,per quanto cercassero di sbattere le palpebre e strofinarsele,non riuscivano a vedere nulla oltre il proprio naso.

Dopo pochi secondi, che sembravano interminabili, la visuale si scurì piano e  per i due ragazzi quello che videro fu ancora più strano di quella forte luce….

Una creatura meravigliosa apparve davanti ai loro occhi una ragazza,se puo essere chiamata in questo modo. Sembrava composta da acqua,era trasparente,ma allo stesso tempo emanava un luce dolce e flebile che però,se guardata troppo a lungo, dava quella sensazione di bruciore che invogliava a togliere lo sguardo, ma non lo fecero  guardavano allibiti quell’essere senza paura,era come se il loro cervello fosse andato in tilt per riaccendersi pochi istanti dopo.

Ovviamente non credevano a quello che vedevano ma istintivamente iniziarono ad  urlare e a correre,non pensavano a dove fossero diretti ,non guardavano avanti,la loro mente pensava solo a quella creatura,per questo andarono a sbattere contro un muro come in uno di quegli stupidi film comici.

Si ritrovarono per terra con un atroce dolore al naso ,Mark addirittura sanguinava.

Rimasero in quella strana posizione per un bel  po’,non facevano altro  che cercare un filo logico che collegasse l’accaduto,cercavano invano di comprendere se stessero solo sognando ma la risposta non arrivò.

Si sollevarono piano con le gambe e le mani che tremavano,si guardarono come per chiedersi cosa stesse succedendo,ma alzarono le spalle e ,all’unisono,si voltarono verso la ragazza accoccolata in un angolino….piangeva…..

:”non fatemi del male,vi supplico,non fatemi del male.”

Non ci volle molto a far capire ai  due ragazzi che evidentemente non dovevano essere loro ad avere paura così Mark  fece il primo passo:

“non ti faremo del male,io sono Mark e lui è Fabio,cosa sei,scusa volevo dire chi sei tu?”

Non rispose subito ma dopo averli guardati attentamente con un filo di voce disse:

“Lia,il mio nome è Lia …” aspettò un secondo poi aggiunse:

“ di solito sono un umana come voi solo che possiedo dei poteri ereditati da mia madre,quando ho paura o mi sento minacciata divento così,in questo modo richiamo tutti i miei poteri pronta ad attaccare solo che mi è stato tolto un talismano che mi permetteva di utilizzarli quindi ora come difesa mi rimane solo questo colore che assumo”

Dopo aver pronunciato queste parole fu avvolta di nuovo da quella luce che,quando si spense,mostrò una ragazza bellissima,aveva la carnagione rosea,i lunghi capelli castano dorato le incorniciavano il volto per poggiarsi delicatamente sulle sue spalle,era  minuta,indossava un vestito bianco che si posava  sul suo corpo come se avesse paura d farle male,non portava scarpe ma aveva ai  piedi come dei tatuaggi che le arrivavano fino alle ginocchia ,i ragazzi la guardavano a bocca aperta.

Fabio non aspettò neanche un secondo e gli disse:  

“Lia chi sei tu?”

Mark lo guardò come per dirgli te lo ha appena detto ma il volto di Lia si rigò con una lacrima e disse:

“la mia storia è molto triste, non so neanche io purtroppo cosa sono esattamente,senza il talismano sarei dovuta essere già morta ma invece sono ancora qui,e fra pochi mesi la scadenza per compiere quello per cui sono stata creata arriverà e senza i miei poteri non potrò svolgere il mio compito quindi l’intero universo si fermerà e moriremo tutti”

 

           

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Capitolo 4
*** 4 ***


Gli sguardi dei due ragazzi erano divertiti, i loro occhi sembravano dire “stai scherzando vero?”
Ma un brivido freddo fece cambiare i loro atteggiamenti,videro che Lia non rideva,non scoppiava con una espressione stranita per poi dire “ah ah ci siete cascati”,niente.
Il suo volto,invece,sembrava farsi ancora più cupo.
Questa volta  fu Fabio a parlare per primo:                                                
“Lia,noi ti aiuteremo”
“dici davvero?” rispose la ragazza
“sì ti aiuteremo,ora dobbiamo uscire di qui,ma perché non l’hai fatto prima?La porta non era chiusa a chiave” disse Mark con la voce che tremava ancora per l’inaspettata notizia.
“Ricordate quando vi ho spiegato che senza il mio talismano avrei dovuto essere morta?”
I ragazzi annuirono
“Bè come avrete notato non lo sono…ora quindi vi racconterò per intero la mia storia
I ragazzi si accomodarono curiosi  a terra .
“avevo quindici anni quando la mia vita  è cambiata,io vivevo in Egitto,l’antico Egitto”
Mark e Fabio ancora una volta guardarono Lia con la bocca aperta,
“spesso io e la mia famiglia dovevamo  spostarci per vi della nostra “stranezza” così la chiamava mia madre,essa consisteva nella nostra pelle,non eravamo scuri come tutti gli abitanti del luogo anzi,siamo e siamo sempre stati pallidi. Eravamo in tre: io,mia madre Sethea e mia sorella maggiore Kumirha.
 Il giorno del mio quindicesimo compleanno notai del disordine in città,tutti si inchina vano a cospetto di un uomo,non era il faraone,infatti non indossava il vestito regale. Mi inchinai anche io e sussurrando chiesi ad il ragazzo a fianco a me: “cosa succede?”
“come ,non hai saputo?”rispose
“sapere cosa?”
“si dice che in città si trovi una potente strega che,con il solo movimento degli occhi,è capace di sterminare intere popolazioni;quindi sua altezza ha deciso di mandare il suo consigliere per trovarla e  usare l’arsus per disintegrarla.”
Dopo quelle parole iniziò a girarmi la testa,l’arsus,il più potente talismano egizio,capace di distruggere il mondo se nelle mani delle persone sbagliate ora era nella nostra piccola città insieme ad una terribile strega. La paura non aspettò molto ad arrivare,sapevo come funzionavano le leggi in Egitto,si andava a intuito,quando si credeva che qualcuno fosse colpevole veniva giustiziato,e se si fossero sbagliati?Se avessero ucciso un innocente?Se avessero preso uno della mia famiglia?Dovevo avvertire mia madre!
Cercando di non dare troppo nell’occhio mi misi a correre verso casa,la porta era aperta,trovai mia madre seduta la testa fra le mani,piangeva.

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