A-Day

di sharing
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il giorno in cui tutto iniziò ***
Capitolo 2: *** Primo Contatto - Dove tutto iniziò ***



Capitolo 1
*** Il giorno in cui tutto iniziò ***


La mattina si stava svolgendo come di consuetudine all'interno dell'abitacolo, mentre il sole tagliava le nuvole e colorava la carlinga con le classiche note arancioni e rosse, sebbene dopo decenni di servizio nel corpo dell'arma militare io abbia assistito a molte albe e a molti tramonti, devo ammettere che non potevo ogni volta sottrarmi dal rimanerne stupefatto.

Il volo procedeva secondo i piani depositati, vento calmo in direzione sud-ovest con raffiche di picco a 5 nodi, 35000 metri di altezza sopra uno sconfinato oceano pacifico e visibilità all'orizzonte che rallegrava e ci faceva pensare quanto fossimo fortunati a poter vedere quello splendore così spesso.

Nessuno, poteva immaginarsi cosa stava accadendo.


"Sono le 7 e 45, giornale orario" suonava una radiolina messa in sottofondo, con un po' di musica d'ambiente, "in america il presidente Obama ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel per discutere sulle nuove riforme che l'europa intende proporre agli stati membri, in arabia saudita è stato appena catturato uno dei pezzi gossi di al queida, come ci riferisce il nostro inviato..."

L'hostess mi posa davanti del caffè e una brioches, mentre sono intento a compilare delle carte di autorizzazione per la sostituzione dei vecchi carri armati con dei nuovi modelli a ricerca termica e semi-automatizzati, quasi non me ne accorgo.

"Signor generale, il caffè si raffredda.." mi rimprovera scherzosamente, appoggiandomi una mano sulla spalla e sottraendomi ai miei calcoli tattici ed economici.

"La ringrazio moltissimo Bella, sempre cortese lei, vero?" la guardo sorridendo anch'io, mentre con la mano poso la penna e afferro la tazzina, bollente, sorseggiando tranquillamente.

"Zucchero?" mi porge una bustina di zucchero di canna, alta qualità, che respingo con un gesto di mano, "lo sa che i veri uomini il caffè lo bevono come è fatto" ridacchio, facendomi seguire nella risata da lei.
"Speravo maturando lo apprezzasse, signore, infondo ha solo 22 anni, dovrebbe amare lo zucchero.." sottolinea lei, mentre scuoto la testa e ridacchio di nuovo, "Non si diventa generali a 22 anni se non si hanno sotto due..." esito, fermando la testa, "arnesi più che enormi".
Mi ricambia anche lei un sorriso, raddrizzandosi e andando a servire gli altri clienti, col suo solito scherzoso fare.

Finisco lentamente il caffè e con un paio di morsi la brioches, "devo distrarmi un po' dal lavoro o fondo.." penso tra me e me, posando la giacca e avviandomi verso la cabina di pilotaggio, schivando hostess e colleghi intenti a lavorare e facendomi largo fino alla cabina comando, inaccessibile ai più ma non fuori dal potere del mio grado, cosicchè la mia semplice faccia al monitor di sorveglianza induce l'operatore radio ad aprirmi senza neppure svolgere la procedura di autenticazione.

"Buongiorno ragazzi, come andiamo?" chiedo sorridendo mentre mi chino ed entro nella cabina, i due piloti si alzano agevolmente dalle sedie e si mettono sull'attenti, "bene signore!" rispondono sincronizzati, mentre richiudo la porta della cabina.
"Comodi, comodi.." mi siedo sulla sedia del comandante, anch'essi si riposizionano sulle rispettive sedie, mentre il copilota mi fornisce tutti i dettagli del corrente stato del volo.
"Bene bene", sospiro io, "e chi si occupa di C?" mi porgo in avanti, verso di loro, appoggiando i gomiti alle gambe e assumendo un'aria seria.
"C, signore..? non ci era stato riferito di nessuna C.. signore... non ci devono aver comunicato..." dice il pilota, controllando sul registro missione alla ricerca delle informazioni.
"Non serve che vi comunichino nulla, vedere il Culo dell'hostess vi dovrebbe bastare a capire la missione..", mentre pronuncio la frase non riesco a trattenermi e torno lentamente a ridere, "..o sete ricchioni ragazzi?", dicendo questo anche loro si rilassano e si rimettono a ridere negando con la testa, mentre mi rilasso sul sedile per qualche minuto, osservando l'immenso panorama di fronte a me, e perdendomici per più di una mezz'oretta ove, cullato dalle carezze del vento sul veivolo e provato da parecchie notti di lavoro, prendo sonno.

-==Angolo Autore==-

 

Ehm... boh, che dire, dopo aver visto oggi sia la demo di metro the last light che il film Final Destination 5, mi è venuta questa ispirazione...
Cosa ne pensate? sia se vi piace che nel caso in cui faccia (probabilmente) pena, vi invito a lasciare una recensione, fatemi sapere su cosa posso migliorare...
Alla prossima!
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Capitolo 2
*** Primo Contatto - Dove tutto iniziò ***


Il volo procedeva da svariate ore, e le turbolenze d'alta quota quasi non si sentivano grazie ai compensatori automatici.

"Signore! signore!" mi sento ripetere varie volte arrivando a comprendere che ce l'han con me solo dopo una manciata di secondi, aprendo gli occhi mi ritrovo l'assistente di volo che quasi mi scuote tenendomi per le spalle, "Signore! menomale che si è svegliato! l'addetto radar la informa di un contatto radar attivo nel quadrante 0542 0920 appena oltre la costa" mi scandisce mentre mi alzo dal sedile, accorgendomi che i piloti e il radiofonista della cabina ci stanno osservando.

"Radiofonista riportare il contatto sconosciuto alla base, pilota su per 15.000 metri, copilota attivare assetto di combattimento" gli ripeto mentre chiudo la porta della cabina, raggiungendo infine con un paio di balzi la prima sala attendenti e aprendo l'interfono; un paio di respiri; "A tutti gli uomini, contatto sconosciuto rilevato nell'area, tutti gli uomini ai posti di combattimento, ripeto, tutti gli uomini ai posti di combattimento." e così dicendo avvio l'allarme di bordo.

Le luci si spengono quasi immediatamente, lasciando spazio al rosso delle luci di allarme, mentre cammino e raggiungo la sala di controllo, entrandovi a spinta.

"Signore, contatto radar sconosciuto in direzione 0542 0920" mi ripete un uomo mentre cammino verso la sedia, "Il radar non riesce a identificarlo, non ha nessuna forma presente nel nostro database", altro uomo, "Il radiofonista avvisa che la base non riporta nessun contatto autorizzato per oggi in quella zona".

"Prepararsi a ingaggiare il bersaglio" quasi urlo mentre mi siedo, "caricare cannone ionico al 7% di N1, direzione 267 gradi nord, visuale di tiro sullo schermo principale", ruoto la sedia fino a trovarmi lo schermo perfettamente davanti mentre la luce da rossa diventa verde e lo schermo si avvia acquisendo piano piano luminosità.

"Offset 5 gradi nel verso opposto a quello di andamento del veivolo, tirare colpo di avvertimento appena pronti." mi rilasso leggermente sulla sedia appena il colpo parte, una scia luminosa taglia il limpido cielo passando dietro all'oggetto sconosciuto.

"Dice che abbiano capito?" mi domanda un soldato giovane, sui 22 anni, osservando lo schermo, "spero di si, non voglio abbatterlo" replico sorridendo, "siamo la più potente fortezza volante esistente al mondo, non credo vogliano ingaggiare battaglia con noi a meno che non cerchino la mor...." non faccio in tempo a finire la frase che un urlo taglia la conversazione "IL VEIVOLO NEMICO APRE IL FUOCO!" lo schermo si illumina di blù difatti.

"Fuori le contromisure! manovra evasiva, tutte le armi autorizzate a ingaggiare, su per 25.000 metri con ratio di 3800 metri al minuto, indossare le maschere" le turbine vengono portate al massimo mentre le torrette laser e al plasma fuoriescono dagli alloggi e iniziano a ingaggiare la nave nemica nem frattempo che io raggiungo i comandi dell'arma primaria, "nessuno può osare mettere in dubbio la superiorità dell'esercito degli stati uniti! cannone al plasma a piena potenza, tiriamo giù quel bastardo!" avvio l'interfono mentre mi risiedo sulla sedia del comandante, "Attenzione uomini, cannone al plasma a piena potenza, tenersi!" l'aereo viene immediatamente investito dal rumore dei potenziometri che caricano il colpo, rumore che fa irrigidire tutti, mentre il cannone corregge il puntamento.

"Cinque.. quattro.. tre.. due.. uno.. turbine cariche" dice l'addetto ai sistemi d'arma, "fuoco" risponde l'addetto al cannone al plasma.

Il colpo è devastante, sette secondi di una potenza che pochi uomini possono dire di aver mai visto, lo schermo divenne praticamente bianco tanto che ci si doveva proteggere gli occhi come si fa col sole, salvo poi tornare tutto come prima, e per dei secondi interminabili si attende l'esito, seguito da un'esultanza tanto pesata quanto sincera al quasi urlo dell'addetto al radar d'arma di "A segno!".

Una luce brilla nel cielo.

"Il colpo è andato perfettamente a segno, guarda come brilla!" scherza un soldato con un'altro.

"Non dovrebbe brillare" ribatte preoccupato, introducendosi nella conversazione, l'addetto al radar d'arma, un fischio taglia il silenzio e un'esplosione taglia il fischio, l'aereo vibra tutto.

"Siamo stati colpiti signore!" si sente urlare nella stanza. colpiti? ma come è possibile? abbiamo centrato in pieno il nemico con il cannone al plasma alla massima potenza! non sarebbe potuta sopravvivere nemmeno un'intera cittadina! "Sistemi d'arma off-line, scudi al 18%, radar non funzionale, analizzatori non funzionali, radio e sistemi di comunicazione non funzionali, sistema di pilotaggio gravemente compromesso, spoiler destro 1 e 2 non in linea, contromisure non in linea, pilota automatico off-line[...]" leggevano i ragazzi mentre lo stupore e il panico mi prendevano, ma no, io dovevo rimanere saldo, fino alla morte, non posso abbandonare il mio compito, non posso e non voglio!

"Procedura di atterraggio manuale" sentenzio, "impossibile, signore, sistema idraulico non in pressione, energia al 6%, non posso portarlo a terra" mi risponde il pilota appena sopraggiunto in sala controllo, "portaci sul mare allora, sbrigati!" gli rispondo brusco. pensa pensa pensa!

"Tutti tranne la squadra alpha si lancino ora col paracadute per intanto che siamo sulla terra ferma, squadra alpha armare i dreud.

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