wearing nothing but a smile.

di marttss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** one - ***
Capitolo 2: *** two - ***



Capitolo 1
*** one - ***


   

note: buonsalve! eccomi con una nuova fanfic :) questa volta i protagonisti sono i Lawson (per chi non li conoscesse, anche se credo che tutte li conosciate, sono una band inglese.. vi consiglio vivamente di ascoltarli, perchè sono bravissimi), spero vi piaccia questa storia e bon.. niente ahahahaha buona lettura cicce, much love e fatemi sapere cosa ne pensate <3
 




 


-Ti prego Joel, muovi il culo e vestiti.- Presi una maglietta grigia e la lanciai a Joel, che se ne stava bellamente in mutande davanti all'armadio.
Se fossi una normalissima ragazzina del mio college sarei già impazzita, ma sono la migliore amica di Joel da ben 18 anni, e il suo petto nudo e le sue braccia non mi avrebbero mai fatto nessun effetto.
-April calmati, non c'è fretta.- Joel mi zittì mettendosi la maglietta e guardandosi allo specchio.
-Non c'è fretta?- Gli ringhiai contro e gli lanciai l'orologio -Mettitelo al polso e poi dimmi se non c'è fretta.-
Joel scoppiò a ridere, lo faceva sempre quando mi arrabbiavo con lui. Sapevo benissimo di non essere credibile quando gli urlavo contro, ma a volte era davvero insopportabile.
-Solo perchè suoni la chitarra, questo non ti rende figo, sappilo.-
-La metà delle ragazze non la pensano come te però.-
Gli lanciai un cuscino in piena faccia e lui rise di nuovo, e io con lui, dato che la sua faccia da completo idiota mi faceva sempre ammazzare dalle risate.
Lo guardai mentre si infilava i pantaloni di jeans e sbuffai nuovamente quando lui si fermò a guardarsi nello specchio.
-Dimmi che scherzi Joel, ti prego dimmelo.-
Sorrise distrattamente mentre si spruzzava il profumo sul collo, per poi infilarsi le converse bianche ormai consumate e rotte.
-Ci siamo principessina?- Annuì divertito e prese le chiavi della macchina.

 

Joel ed io eravamo amici di culla, avevamo sempre fatto la stessa scuola, nella stessa classe.. Sembravamo fratelli. Stessi gusti, stesse cose da mangiare.. A volte ci dicevano che facevamo impressione, ma a noi piaceva così.
Prima di scendere dalla macchina, fermai Joel, mettendo una mano sulla sua gamba -Prima cosa: siamo in ritardo e seconda cosa: siamo in ritardo per non so cosa.-
Joel scoppiò a ridere e mi accarezzò una guancia -Non ti dirò dove siamo, perchè fra pochi minuti lo vedrai tu stessa.-
Spostai la mano di Joel -Ti odio quando fai così.-
Joel aprì lo sportello della macchina sorridendo -No, tu mi odi sempre.-
Scesi a mia volta dalla macchina, e seguì Joel in quello che sembrava essere un pub, a giudicare dalle scritte e dalle insegne.
Dentro era pieno di gente, così Joel mi porse il suo braccio e lo afferrai, mentre lui camminava tra le persone cercando qualcuno.
-Scusa, scusa.. permesso.. cazzo, guarda dove vai!-
Finalmente si fermò e fissò un tavolo nell'angolo, accanto alla finestra.
Riconobbi due ragazzi di spalle. Uno era altissimo, mentre l'altro decisamente più basso.
Il primo si voltò e ci salutò, facendoci cenno di raggiungerli al tavolo.
Era Ryan Fletcher, come non notarlo. Biondo, occhi chiari, muscoli da spavento, tatuaggi e uno sguardo che poteva sciogliere qualsiasi essere vivente sulla terra. Era il migliore amico di Joel e.. una delle mie prime cotte da spavento.
Raggiungemmo i ragazzi e ci sedemmo al loro tavolo.
Diedi una gomitata a Joel -Dove cazzo mi hai portata?- lo dissi senza farmi sentire dagli altri, e Joel rise sotto i baffi, senza rispondere.
Ryan fu il primo a proferire parola -Joel, diamine amico! Credevamo ti fossi perso!-
Sì, in effetti si era perso davanti allo specchio, sto cretino.
Il secondo ragazzo non lo avevo mai visto prima, così si presentò molto cordialmente -Piacere, sono Adam.- Gli strinsi la mano e mi presentai a mia volta. Aveva un viso pulito e ispirava simpatia. Occhi scuri e qualche accenno di barba che lo rendevano piuttosto sexy. Indossava una maglietta bianca con dei piccoli risvolti alle maniche, e questo faceva risaltare i muscoli delle braccia: o faceva boxe, o era un batterista.
Ryan non si presentò, non mi degnò nemmeno di uno sguardo a dire il vero.. Non che mi importasse particolarmente, dato che, secondo la mia modesta opinione, un criceto aveva il doppio del suo cervello.
I ragazzi presero a parlare di svariate cose: moto, calcio, ragazze, strumenti musicali.. Ma io ancora non capivo cosa diamine ci stavo facendo lì.
Tossì leggermente, ma tanto da farmi sentire da Joel, per lo meno -Scusate se vi interrompo, ma posso sapere perchè sono qui?-
Adam mi sorrise, Joel fece per rispondere, ma Ryan lo precedette -Aspettiamo l'ultimo degli ultimi e poi lo scoprirai.-
Mentre i minuti passavano, il pub si svuotava sempre di più. Guardai l'orologio al mio polso, che segnava mezzanotte e mezza.
Quando il pub fu completamente vuoto, arrivò verso il nostro tavolo un ragazzo alto, con i capelli leggermente ricci e disordinati, gli abiti coperti da un grembiule nero.
-Scusate l'attesa, ma non potevo abbandonare il bancone stasera, era veramente troppo pieno di gente.-
Dedussi che lui fosse 'l'ultimo degli ultimi' e gli rivolsi un sorriso distratto, mentre lui si sedeva di fianco ad Adam.
Anche lui aveva un viso pulito e ingenuo, quasi da bambino, occhi scuri e grandi e le labbra carnose, che si chiudevano in un sorriso leggero. Le labbra erano qualcosa di indescrivibile, qualcosa che vorresti prendere a morsi.
Fermai le mie fantasie, mordendomi un labbro e maledicendomi per quello che stavo pensando.
Il ragazzo mi guardò, per poi presentarsi -Sono Andrew, ma chiamami Andy. Scusate per l'attesa.. So che è un po' tardi, dato che voi domani dovrete andare anche a scuola, suppongo.-
Gli sorrisi -Io sono April. Tranquillo, non è affatto un problema.- Non è affatto un problema tranne che tra poche ore devo stare seduta ad un banco ad ascoltare la professoressa Murphin e i suoi monologhi.
Questo comunque, significava chiaramente che era più grande di noi, anche se dal viso non sembrava proprio. Si tolse il grembiule nero da barman, e rimase con una canottiera a righe bianche e nere che lasciava davvero poco spazio all'immaginazione.
Un suo braccio corrispondeva esattamente a quattro dei miei, e non stavo esagerando.
Ora più che mai mi stavo chiedendo 'cosa ci faccio io qui': forse Joel mi aveva portata lì perchè aveva pena di me, dato che il mio ultimo ragazzo risaliva all'anno scorso, ed era stata una pessima esperienza.. decisamente da non raccontare.
Improvvisamente la voce vivace di Joel interruppe i miei pensieri ed entrò nella mia testa rimbombando -Cara la mia April, hai l'onore di avere davanti a te..- Gettò uno sguardo ad Adam -Rullo di tamburi bello!- lui prese una forchetta e un coltello e iniziò a colpirli contro al tavolo come se fossero dei piatti di una batteria – I LAAAAWSONNN!-
Joel mi guardò aspettandosi una reazione, e io lo guardai di rimando -Cioè?-
Adam si limitò a ridere, mentre Joel sbatteva la testa contro il tavolo.. Ryan mi rispose -Una band. Non so se hai presente, tipo delle persone che suonano e cantano contemporaneamente?-
-Ah perchè tu sai fare due cose contemporaneamente, Fletcher?-
Andy iniziò a parlare, prima che Ryan potesse ribattere -Siamo una band, o almeno, ci proviamo.-

 

Erano le tre in punto, o almeno, questo era quello che diceva la radio nella macchina di Joel.
-Sei consapevole vero che fra tre ore dobbiamo essere in piedi?-
Joel sorrise mentre continuava a guardare la strada -Sì, non è eccitante?-
Gli tirai un pugno sulla spalla -Eccitante? Diciamo che per me eccitante è ben altro.-
Sorrisi guardando fuori dal finestrino, -Oh sì, giusto.. Per te eccitante potrebbe essere.. Andy, tipo?-
Deglutì e sentì le guance diventare un po' calde -Joel! Razza di babbuino, pensa a guidare!-
Lo colpì nuovamente, mentre lui se la rideva di gusto.
-Che c'è April? Non è vero? Non smettevi di fissargli le braccia!-
Iniziai a ridere nervosamente, continuando a guardare fuori -Non è vero, smettila Joel!-
Joel gonfiò i muscoli delle braccia -Non sono così male neanche i miei, ammettilo.-
-Meglio che io non risponda.-
-Sono offeso, sappilo.-
Joel assunse la sua smorfia da cane bastonato e non potei fare a meno di sorridere -Dai, lo sai che in fondo sei il mio preferito.-
Gli stampai un bacio sulla guancia, arruffandogli i capelli.

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Capitolo 2
*** two - ***


note: hellooo :)
okay, è da tanto che non scrivo e questa storia fa pena.. i'm sorry c.c
la scuola mi uccide e quest'anno ho anche la maturità = poco tempo per dedicarmi alle fanfic.
BY THE WAAAAAY, qui c'è un altro capitolo un po' schifosetto.
ah! vi metto qui il vestito che si proverà April nel corso del capitolo (
http://alittlemixedup.com/gallery/displayimage.php?pid=3617&fullsize=1) e per il resto, BUONA LETTURA <3


2.


 

-Buongiorno principessa dei miei sogni! Stanca?-
Alzai il dito medio e lo mostrai a Joel -Tutto per te Peat.-
Joel rise come a suo solito.
Lo invidiavo tantissimo per questo.. Riusciva a ridere ed essere felice in ogni circostanza, anche se non c'era un cazzo da ridere, lui rideva come un cretino.
-Smettila di ridere anche di prima mattina, mi fai saltare i nervi.-
Lui alzò le mani in segno di resa e sorrise sghembamente.
-E, tanto per ribadire, i tuoi sorrisetti con me non funzionano Peat, ti conosco da troppo per innamorarmi.-
Joel mi pizzicò la guancia e mi sorrise -Tu hai solo il tuo bell'Andy in mente, vero?-
-Te la pianti? Non mi piace Andy! E' un palestrato e magari se la tira anche. Non è il mio genere.-
Joel mi fece il verso per poi aggiungere -Vedi di farci l'abitudine, perchè passerà molto tempo con noi.-
-Credo che dovrò più fare l'abitudine a vedere quel castoro patentato di Fletcher, che è peggio.-
-E dire che una volta ti piaceva..- Tirai un ceffone in testa a Joel -Una volta, tanto tempo fa Joel, quando i miei ormoni erano in pieno subbuglio.-
Chiusi l'armadietto -Ora io ho un bellissimo e fantastico cervello, cosa che a lui evidentemente manca.- Sorrisi a Joel e lo superai, iniziando a camminare per i corridoi con i libri e gli appunti tra le braccia, mentre mi dirigevo verso la classe di scienze.
-Woah, ho un'amica matura e intelligente che però stravede per i palestrati.-
Joel non ci mise molto a raggiungermi -Finiscitela con questa storia o ti ficco la testa nel water, giuro.-

-e 1, 2, 3 e 4!- 
Sentì le bacchette di Adam battere l'una sull'altra, e poi il frastuono ricominciò, mentre cercavo di concentrarmi con i compiti di matematica della professoressa Franklin.
-Non è possibile.- Chiusi libro e quaderno e scesi in garage, dove Joel e la sua 'nuova band' stavano provando.
Mi fermai sull'uscio della porta mentre ascoltavo la loro musica. Joel era sempre stato bravissimo con la chitarra, Adam aveva una forza disumana, e sembrava suonare con una tremenda facilità. Per quanto mi costasse ammetterlo, Ryan se la cavava piuttosto bene con il suo basso, e Andy.. bhè, Andy sapeva cantare eccome. Aveva una voce meravigliosa: calda e soave, ma anche alta allo stesso tempo.
Appena mi videro smisero di suonare e mi salutarono -April! Finiti i compiti che poi copierò?-
-Scordatelo Peat. E poi no, non ho finito grazie alla vostra bellissima musica.-
Li guardai con un lieve sarcasmo, mentre Ryan sbuffava e Adam sorrideva, poggiando le bacchette sui piatti davanti a sé.
-Comunque non è un problema.-
-Che te ne pare?- Andy mi aveva appena parlato, o sbaglio?
-Non siete male.-
Andy rise guardando a terra, mentre Joel mi guardava male.. e a me veniva da ridere in una maniera atroce.
Ripresi a parlare, per evitare di ridere.
-Comunque ero venuta per dirti che me ne vado a casa, visto che devo studiare e qui non ce la posso fare.-
-Daiii, rimani per la cena almeno! Rimangono anche i ragazzi.-
Sorrisi -A maggior ragione me ne vado a casa..passo davvero Joel.-
-Simpatica.- Ryan aveva appena parlato dopo 10 minuti di completo silenzio, e si stava togliendo il basso per poi appoggiarlo davanti a sé.
-Aspetta..- Andy guardò di fuori dalla finestra del garage di Joel -Fuori è buio, ti accompagno a casa.-
Oh no. Deglutì leggermente, cercando di non farmi notare.. Poi guardai istintivamente Joel, sapendo che il suo sguardo malandrino era puntato su di me, e infatti era così.
-No tranquillo, non è un problema..-
-Infatti non lo è affatto.- Andy poggiò la chitarra acustica a fianco il basso di Ryan, mise il cappotto di pelle e prese le chiavi della macchina.
-Ci vediamo tra poco ragazzi.-
Salutai gli altri, con uno sguardo particolare a Joel, che stava già per ribattere qualcosa, ma mi affrettai a seguire Andy su per le scale, chiudendomi la porta alle spalle.
-Abito vicino Andy, davvero.. Non c'è bisogno.-
-Fuori fa freddo ed è buio, non è il caso che tu te ne vada a casa da sola e a piedi.-
Mi sorrise e mi aprì la porta dell'ingresso -Grazie.-
Aprì con un gesto il suo Range Rover nero parcheggiato di fianco al furgone scassato di Joel e mi fece salire.
-Prima di tutto, dove abiti?-
Sorrisi -Basta imboccare la via principale e poi prendere la terza a destra.-
-Abiti davvero vicino allora.- -Te l'avevo detto.-
Andy ingranò e fece retromarcia, per poi partire.
-Seconda cosa, cosa fai sabato sera?-
Sentì le guance diventare rosse e calde e mi voltai per guardarlo. Lui guidava tranquillo sorridendo, guardando la strada con gli occhi fissi.
-Ho la festa di Halloween.. quella organizzata dalla mia scuola-
Non sembrava deluso, neanche sorpreso, manteneva la sua espressione pacata e tranquilla.
-Capito.-
Iniziai a pensare. Prendere la palla al balzo o lasciare che fosse il destino ad agire?
No cazzo, carpe diem.
-Se ti va, puoi venire con me. Ci saranno anche gli altri, quindi.- Mi guardai le vans logore e strizzai leggermente gli occhi.
Lui staccò finalmente gli occhi dalla strada e mi gettò uno sguardo veloce -Ci penserò su.-
-Te la tiri per caso?- Lo guardai sorridendo ironica e lui scoppiò a ridere.
-Magari ho qualcosa di meglio da fare che andare ad un ballo per adolescenti.-
-Sei tu che mi hai chiesto se ero libera!-
Andy sembrò per un attimo spiazzato -Hai ragione, ma questo non toglie che tu sia un'adolescente. Magari ancora in fase di sviluppo.-
-Stai scherzando vero? Fammi scendere dalla macchina.-
Lui scoppiò a ridere e mi sorrise -Sto scherzando dai.-
Sì, sto cazzo. Incrociai le braccia e ripresi a guardare fuori dal finestrino.
-Toglimi una curiosità Andy. Di che anno sei?- Mi morsi leggermente il labbro per la mia domanda, ma la curiosità era tanta.
Lui sorrise spostando le labbra leggermente da un lato -Sono un 87.-
-Un vecchiettino.-
I ragazzi più grandi mi avevano sempre attratta maggiormente. Li credevo più maturi.... in tutti i sensi.
-Siamo arrivati, la casa è quella.-
Gli indicai la seconda casa della via, sul rossiccio e leggermente consumata dal tempo.
-Grazie per il passaggio.-
-Di nulla.. Ci vediamo dopodomani allora.-
Feci un breve calcolo mentale, dopodomani sarebbe stato sabato, così mi scappò un sorriso.
-Sicuro di volerti mischiare a dei bambinetti?-
-Non vedo l'ora.-
Scoppiai a ridere e lo salutai, mentre imboccavo il vialetto che mi portava alla porta di casa.
Okay forse avevo un leggero debole per i 'palestrati'.

 

Meg e Liz erano le uniche due ragazze che potevo sfangare in quella scuola, così decisi di aggregarmi a loro per comprare i vestiti del ballo di Halloween.
Probabilmente molti si sarebbero vestiti in maschera, e così pure Meg, mentre io e Liz decidemmo che no, non era il caso. Il mio spirito di Halloween non esisteva e, se fosse stato per me, sarei andata in jeans e canottiera.
Sospirai mentre giravo nel negozio tra scaffali e tiravo giù qualche attaccapanni. Mi provai numerosi vestiti, e alla fine decisi di chiedere aiuto a Liz.
-Liz che ne dici?-
Liz comparve velocemente nel mio camerino e mi squadrò da capo a piede. Era davvero una persona elegante e amava gli abiti e tutto ciò che riguardava tacchi e moda e glitter.
-No April, prova questo.-
Mi porse un vestito che non era tra quelli che avevo provato fino ad adesso e lo presi incerta.
-Muoviti!- Chiuse le tendine del camerino e lo provai.
Il vestito era blu scuro, probabilmente troppo attillato per me e troppo corto.
Lo provai ed uscì dal camerino -Faccio pena Liz.-
-April, io ti ammazzo. Sei una cogliona. Lo compri, fine della storia.-
Mi guardai rigirandomi davanti allo specchio -Non so Liz..-
-Togliti quel vestito e vai alla cassa a pagarlo, prima che io ti bruci viva.-
Scoppiai a ridere -Grazie eh?-
Liz mi fermò mentre indietreggiavo nel camerino -Aspetta un attimo... Chi è il tuo cavaliere?-
-Oh vedrai.- Liz mi guardò nuovamente -Sai se Joel va con qualcuna?-
Sorrisi -A dire il vero non so nulla, indagherò.-
Chiusi la tendina e iniziai a spogliarmi. Joel non sopportava Liz, diceva che era troppo fine per lui, lui preferiva Meg, la quale non se lo cagava di striscio.

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