piacere il mio nome è Louis

di giugina62
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Louis Mitchell ***
Capitolo 2: *** 100 rose , ovviamente rosse ! ***
Capitolo 3: *** Adam Lambert ?!?!?! ***
Capitolo 4: *** ti amo ***



Capitolo 1
*** Louis Mitchell ***


-Giuly!! Giuly!! Hai visto quant’è carino??
La mia amica Federica, mi passa una foto.
-scusa ma chi sarebbe?
-chi sarebbe, Giuly ma sei seria?!
-si , mai stata così seria in vita mia , è un tuo amico?
-magari lo fosse! No Giù, è Harry Styles, uno dei componenti dei One direction!!
-mmm, One Direction, mi suona familiare, ma non mi dice niente!
-come! È una delle band più famose al momento!
-scusami ma per me esiste solo Adam Lambert, non mi importa di nessun  altro cantante. Ma ora che ci penso, mi sembra di aver sentito dire, ma potrei anche sbagliarmi che Adam gli abbia chiamati, one erection, che divertente!
-no, non lo è affatto! Comunque sono davvero troppo contenta, tra due mesi faranno un concerto a Milano!!
-uh proprio come Adam qualche anno fa, speriamo torni presto.
-si, comunque mia zia mi ha regalato due biglietti, sarei dovuta andare con mia sorella, ma lei non può proprio venire! Potresti farmi compagnia tu?
-si perché no, avrò la possibilità di visitare Miliano! Ci sto.
 
 
Due mesi dopo.
-o mio Dio, ho troppa paura dell’aereo
-prima mi trascini all’aeroporto , per andare a Milano a vedere i one erection e ora vorresti tornare indietro?
-One Direction!!! Comunque su, andiamo allora.
Io e Fede ci accomodammo sull’aereo, è inutile dire che ho sentito per tutto il viaggio lei che parlava di questo gruppo, che a pensarci non ricordo neanche i nomi dei componenti.
-finalmente!! Ma questa stanza è enorme, certo che tua zia non si è sprecata.
-già, oddio sono agitata !! cosa mi metto.
-mammina mia Fè, non è che si concentreranno sul tuo look, ne tanto meno quello di centinai di fan, che ci saranno questa sera! Dovranno pensare a cantare!
-vedi !? mi rovini sempre tutto!
-comunque visto che mancano ancora parecchie ore, e mentre tu decidi cosa diavolo metterti io vado a farmi un giro!
-ciao
-a dopo.
Scomparvi dalla vista di Federica , indossai i miei occhiali da sole, e cominciai a girare la città, a visitare i vari negozi, il sole batteva sopra la mia testa, era l’ora i prendersi un bel the freddo al bar.
Un elegante palazzina, gialla, poneva al suo interno un elegante, bar decidi di entrarvi. C’erano poche persone, che sorseggiavano tranquillamente i loro drink. Un cameriere affascinante, mi fece accomodare e poi sparì con la mia ordinazione. Mentre sorseggiavo il mio the freddo, gli occhi si posarono su uno strano individuo, era a mio parere un ragazzo, che all’interno del locale portava degli occhiali da sole, e un grande cappello, sembrava molto riservato ed era solo, poco dopo prestai attenzione a quest’ultimo che pagava il conto, e si rivolgeva al cameriere in inglese, che sia un turista?pensai
Dopo aver consumato mi accingo anche io a pagare il mio conto, quando sto per estrarre la banconota dal mio portafoglio , il cameriere mi sorride soddisfatto.
-non c’è bisogno , che paghi signorina.
-per quale motivo , mi scusi.
-il signore che l’ha preceduta, le ha offerto da bere.
-oh, grazie infine, arrivederci.
Lo sconosciuto era uscito dal locale, pochi minuti prima, così decidi di corre per raggiungerlo. Anche se era uscito dal locale da poco tempo, mi accorsi che era abbastanza lontano, così dopo che lo raggiunsi di corsa, avevo il fiatone.
Gli posai delicatamente una mano sulla spalla per permettergli di voltarsi.
-salve. Gli dissi in inglese, collegando poco prima il fatto che si fosse rivolto al cameriere in quella lingua.
Il giovane mi guardò terrorizzato , stava per fuggire, quando lo fermai afferrandogli un braccio
-qual è il problema? Non ti mangio mica, voglio solo ringraziarti
-non vuoi un autografo, o riempirmi di domando o assalirmi come fanno alcune mie fan?
-cosa? Perché dovrei?
-sai chi sono io?
-em no, perché chi saresti?
-oh nessuno, nessuno lascia perdere, per favore!
-ah ok, comunque grazie infinite, per avermi offerto da bere.
-figurati, ho visto una giovane ragazza come te da sola, e allora ho deciso di fare il gentiluomo
-oh che galante. Risi sotto i baffi.

-piacere il mio nome è Louis

-Louis…?

-emh, Louis em Louis Mitchell

-piacere Louis Mitchell, il mio nome è Giuliana Ratliff.

-oh è un piacere anche per me conoscerti.

-senti, io stavo girando per negozi, sai sono una “turista” sono stata costretta , a venire perché una mia amica voleva che l’accompagnassi ad un concerto di un gruppo che si chiama, one em one oddio non ricordo

-one direction?

-si si, li conosci, perché io francamente non so nemmeno chi siano.

-beh, diciamo che li ho visti qualche volta.

-chissà che genere di musica trattano, sicuramente non sarà il mio genere.

-quale genere preferisci?

-assolutamente rock!

-qual è il tuo cantante preferito?

-Adam Lambert! Lo amo

-trovo che sia un cantante fenomenale, e poi è una persona stupenda.

-si infatti lo credo anche io

-comunque tornando al discorso di prima, ti andrebbe di girare i negozi con me?

-emh, mi piacerebbe ma non mi piace molto girare, tanto fra un po’ è l’ora di pranzo, ti va di raggiungermi in hotel , pranziamo la?

-oh mi piacerebbe, ma non posso, devo affrontare la mia amica e la sua mania “oddio come mi vesto per un concerto” dove probabilmente i cantanti nemmeno la noteranno, ma forse è meglio che non glielo dico. Mi sarebbe piaciuto passare un po’ di tempo con te, potremmo rivederci che dici?

-si piacerebbe anche a me!

-allora se mi lasci il tuo numero

-emh no non posso, ma tranquilla questa sera ci vedremo.

Louis, scomparve dalla mia vista, che ci fossimo visti al concerto? Che fosse anche lui un fan? Non mi rimaneva altro che andare al concerto della sera e scoprirlo.

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Capitolo 2
*** 100 rose , ovviamente rosse ! ***


-Fede ma cazzo, perché siamo qui, il concerto inizia tra due ore!!
-Giuly dobbiamo venire prima per poter prendere i posti in prima fila.
-si ma due ore di fila, non ti sembrano un po’ esagerati?
-niente è esagerato per i one direction.
-potrei accettare due ore di fila, quando di tratta di Adam Lambert
-taci!! E concentrati dobbiamo entrare.
“Dio fa qualcosa” pensai tra me e me. Indossai le cuffie, almeno Adam mi avrebbe dato conforto, odiavo la confusione e le fan incallite , che mi avrebbero schiacciato pur di arrivare prima di me, non che io ci tenessi ,anzi mi importava meno di niente.

Due ore dopo, e un mal di testa terrificante, si perché anche con la musica a tutto volume sentivo le urla delle ragazzine, che non vedevano l’ora dell’esibizione.  Prima fila, come Fede aveva ordinato, ero annoiata e tanto stanca, ma il pensiero era rivolto sempre a lui Louis, mi girai , mi guardai intorno ma di lui non vi era traccia.

Guardai il cellulare, quando le urla aumentarono,ma non distolsi gli occhi dal telefono, dalle urla capii che i one direction erano arrivati, mi sentii sollevata, prima iniziavamo prima finivamo, no?

Partii la canzone live while we're young, così mi disse Federica, mentre ascoltavo , con gli occhi puntati sul telefono sentii una voce. ERA LA SUA VOCE!

Non è possibile dissi tra me e me, alzai lo sguardo, e rimasi a bocca aperta, Federica non fece caso al mio scalpore, i nostri sguardi si incontrarono , e mi sorrise a trentadue denti. Al termine della canzone, abbandonò il microfono ad un componente del gruppo, e mi tese la mano. È inutile dire, chele fan erano tutte convinte che la mano fosse rivolta, a se stesse, io agitai la testa in segno negativo, allora lui scese dal palco, e mi prese per mano facendomi salire,sul palco.

Si avvicinò sussurrandomi ad un orecchio

-ti va di cantare?

-ti ricordo che io non so , anzi meglio dire, non sapevo che tu facevi parte di questo gruppo.

Un componente del gruppo , che riconobbi era se non sbaglio, Harry, parlò davanti il microfono rivolgendosi a Louis.

-eh bravo, Louis Tomlinson, fai colpo in Italia, chi è la tua nuova ragazza?

-scusa come hai detto che si chiama?

- Louis Tomlinson.. perché?

Guardai con odio forse rancore Louis.

-peccato a me ha detto di chiamarsi, Louis Mitchell. Avevo ragione, siete solo un gruppo di ragazzini montati!!

Scesi dal palco di fretta, lasciando a bocca aperta un po’ tutti, ma Louis era dietro di me, chiamandomi.

-Giuliana! Giuliana !! aspetta!!

Ma non gli diedi ascolto , cominciai a correre più forte e ritornai in hotel.

Mi gettai sul morbido letto, ero arrabbiata , confusa perché mi avrebbe mentito! Non era necessario, non sapevo neanche chi fossero i one direction! Non sapevo neanche fosse un gruppo. Lacrime calde, scorrevano sul mio viso, che mi fossi innamorata? No , non lo credevo possibile.

Poi lentamente mi addormentai.

 

-Giù svegliati, svegliati!!
Lentamente aprii gli occhi, ancora offuscati dalle lacrime versate.
-Giù ben sveglia
-mia sedetti sul letto, quando vidi che io e Federica non eravamo sole.
-loro che ci fanno, ti hanno scortato sino in hotel?
-emh, si ma non è per quello che sono qui, almeno non Louis
-se volete scusarmi, è tardi sono le due del mattino, dovremmo andare a dormire , domani è una lunga giornata, quindi ritornate dalle vostre fan e toglietevi dai piedi.
-Giuliana,vorrei scusarmi, ti va di parlare in privato con me?? Mi disse Louis.
Federica mi guardò con uno sguardo supplichevole, come a chiedermi di andare, per lasciare lei con il resto del gruppo, così decisi di accontentare la richiesta di Louis, e di allontanarmi con lui per parlare. Federica mi sorrise, avevo colpito nel segno.
Lasciammo la stanza , così da rimanere soli.
-cosa vuoi dirmi?
-volevo scusarmi, non era mi intenzione mentirti, e che avevo paura che tu fossi una di quelle fan troppo scatenate, capisci?
-no non capisco, fatto sta che io odio le persone che mentono, ma poi scusami perché ne stai facendo un affare di stato ? tanto ora tu ritornerai dove dovrai ritornare , e così anche io!
-e se non fosse così, e se ti dicessi che voglio che tu venga con me?
-io ti risponderei, di no, magari ti chiamassi Adam Lambert allora si, ti chiami Adam? No allora non mi importa, con permesso io andrei a letto, quindi tu e il tuo gruppetto è meglio se sparite. Buona notte.
Mi girai per andarmene, quando mi sentii tirare un braccio, e con un colpo secco Louis , mi girò per abbracciarmi. Fu tutto così in fretta, che non ebbi il tempo di ricambiare l’abbraccio.
-non andare.
Mi liberai dal suo abbraccio e tornai dagli altri. Che vedendomi entrare, se ne andarono. Mentre io e Federica andammo a letto.
Penso sia inutile dire, che non ho chiuso gli occhi, lo pensavo. Cosa potevo farci, mi avevo mentito e non potevo di certo perdonarlo. Ma cosa diavolo dico!? Neanche ci conosciamo , cosa mi importa di lui, di quello che fa??
*******************************************************************************
Mattino seguente.
-buon giorno Federica,dormito bene?
-si Giù grazie.
-su alzati, andiamo a fare colazione che dopo dobbiamo preparare le valigie.
-si signora!
Parecchi minuti dopo , eravamo nel lussuoso bar dell’hotel a gustarci un buon caffè e un cornetto caldo. Quando il cameriere si avvicinò
-mi scusi , lei è la signorina Giuliana della stanza 45B?
-si , perché?
-è arrivato qualcosa per lei.
Seguii il cameriere , fino alla hall , e li vi era adagiato un mazzo di rose rosse, che era impossibile prendere in mano, erano si o no 100 rose. Il cameriere mi guardò e mi disse:
-si signorina, sono 100 rose
-le ha contate?
-si . comunque c’è una lettera per lei.
Mi passo una busta, ed ordinai al cameriere di salire il mazzo di rose. Lessi la lettera,era Louis che continuava a scusarsi. Ma con me questi trucchi non attaccavano.

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Capitolo 3
*** Adam Lambert ?!?!?! ***


Mostrai disgustata la lettera a Federica, cominciò a leggere mentre io giocherellavo con la busta vuota, quando un piccolo tonfo , attrasse la mia attenzione, abbassai lo sguardo, qualcosa era caduto dalla busta. Un pass.
Lo raccolsi, e lo guardai, era il pass, per un concerto. Si il prossimo concerto che si teneva a Los Angeles.
-ehy Giù, guarda un po’ cosa c’era in mezzo la lettera.
Federica , mi passò un biglietto di volo per L.A.
-eh? Cosa mi importa di uno stupido biglietto e di un pass, tieni prendilo, vai tu!
-ma sei scema!! Louis , ti da un pass e un biglietto e tu non vai , ma sei pazza?!?
-entro questa sera, devo essere in Sicilia e domani a scuola, ho la mia vita io, e poi cosa me ne frega, di un ragazzino vizziato e di un gruppo di dementi che cantano?
-senti, non offenderli!!
-ma vai al diavolo, tu e loro!!
Salii in camera, era l’ora di preparare la valigia, tra poche ore sarei ritornata a casa.
Pochi minuti dopo , anche Federica salìì in camera, e due ore dopo eravamo su un aereo che ci avrebbe portato a casa. Stavo ascoltando le dolci melodie di trespassing,quando qualcosa o meglio qualcuno toccò il mio braccio.
-Giuly?
-arr , cosa diavolo vuoi ?!
-sicura di non essertene pentita?
-vuoi sapere se sono pentita,  di non aver seguito un gruppo di ragazzini montati?? No non sono pentita, e ora lasciami ascoltare Adam in pace.
-Adam, Adam ,Adam , sempre a lui stai a pensare?!?!
-one direction, one direction, one direction!! Ti ricordo qualcuno? Sei tu!! Quindi non criticare.
Il resto del viaggio lo passai in compagnia della musica di Adam e di nessu altro.
-mamma sono tornata!!
-ehy Giuly, hai lasciato Fede a casa??
-si si!
-com’è andata??
-noioso!
-se, non ci credo.
-dovresti, ora vado a nanna domani ho scuola.
-ok buona notte.
7:00 del mattino!
-uff, che noia.
La mattinata era già iniziata, e tra compiti e interrogazioni varie, alla 4° ora , la porta della mia classe venne aperta.
-grazie!! Finlamente non sentiamo più la professoressa parlare. Vero Ale?
Diedi un pizzicotto alla mia compagna di banco, che sembrava imbambolata nel guardare la porta, poi lentamente mi alzò , l’indice indicando la porta.
-ehy, Ale, chi è?
-ma, ma quello non è …?
Guardai la porta , e per un solo istante il mio battito era cessato.
Non potevo crederci era proprio lui.
Sembrava già che la mia professoressa, aveva aperto un interessante discussione “in inglese” con l’ospite speciale, quando per un attimo si distrasse dal cinquettio della mia professoressa.
-mi scusi, c’è una ragazza di nome Giuliana , in questa classe?
quando mi sentii messa in ballo , mi alzai di scatto. Ma poi mi rigettai a peso morto sulla  mia sedia. Non potevo crederci Adam Lambert, era nella mia classe, con un mazzo di rose rosse e cercava me… ME!
-Giuliana, potrei parlarti fuori?
Guardai la mia professoressa, cercando anche solo un minimo aiuto, ma lei mi fece un cenno, e mi lasciò uscire dalla porta, con il sogno di tutta una vita che mi camminava accanto.
-Giuliana, è un piacere conoscerti.
-il il il p-p-p-piac-c-c-er-e è tu-t-t-o m-m-m-io
-su Giù rilassati! Siamo amici!
-come d-dici tu, ma cosa ci fai tu qui?
-un amico mi ha chiamato e mi ha chiesto di fargli un favore
-e chi sarebbe questo tuo amico?
-Louis, mi ha detto che gli piaceva una ragazza e che lei era una mia grande fan, e solo io sarei potuto riuscire a convincerti
-convincermi a far che?
-a venire a L.A con me , per andare al concerto dei One Direction.
-non ho voglia di andarci.
-neanche se ti facessi conoscere il mio ragazzo?
-preferirei mi facessi conoscere Tommy
-ah per quello, non c’è problema! Affare fatto? Verrai con me?
-verrò con te, però prometti che tu mi farai conoscere Tommy!
-lo farò , tu parlerei con Louis?
-lo farò , ma solo perché me lo chiedi tu.
-brava Giuliana.
Mi si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-e ora vai a fare le valigie… un aereo ci aspetta!!
-subito!!!
-ah, le rose sono per te, un pensiero di Louis  !

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Capitolo 4
*** ti amo ***


Avevo finito di preparare le valigie, e mi ritrovavo di malavoglia in un aereo per assistere ad uno stupidissimo concerto, di positivo c’era che al mio fianco c’era il mio idolo, questo si che era eccezionale, arrivati all’aeroporto , Adam mi guardò e disse:
-Giu, io devo proprio andare, ti raggiungerò magari dopo, un auto fuori ti aspetta per portarti al concerto. In bocca al lupo!
-ok, grazie Adam. Dissi delusa e mi allontanai.
Entrai all’interno di una lussuosa macchina, e vidi una lettera alla mia sinistra, sopra la busta c’era solo un nome, il mio.
La presi tra le mani e l’aprii, c’era solo un pass per dietro le quinte e niente di più.
Chiusi gli occhi e aspettai un paio di minuti, prima che il conducente mi aprisse la portiera.
-signorina, siamo arrivati, le sue valigie verranno recapitate in hotel.
-perfetto per il ritorno?
-non mi sono state date informazioni sul ritorno.
Alla grande pensai, scesi dalla macchina indossai quello stupido pass ed entrai. Una dolce e gentile guardia si offrì di portarmi ai loro camerini, purtroppo avevano tutti e cinque i camerini separati , e mi toccò entrare in quello di Louis. Entrai ed era vuoto. Era abbastanza ordinato per essere un camerino, allora mi accomodai al divanetto bianco alla destra della stanza, ero parecchio stanca e di certo il fuso orario faceva la sua parte e mi addormentai…
Al mio risveglio il camerino era vuoto ancora, ma avevo sopra di me una giacca, quella giacca aveva un profumo particolare, il profumo dello sconosciuto che mi aveva offerto quel the , insomma il profumo di Louis, quel profumo mi fece venire i brividi, mi aveva conquistato il suo odore, cosa ci faceva la sua giacca sopra di me?
Mentre i pensieri si accavalcavano nella mia mente, sentii una risata e un “a dopo ragazzi”. La porta si aprii e socchiusi gli occhi, facendo finta di dormire. Lui entrò, si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli.
-dormi ancora piccola? Eri proprio stanca, riposa quando vuoi.
Poi si allontanò da me, e la sua mano fra i miei capelli già mi mancava, lo vidi spogliarsi e cambiarsi d’abito. Il suo fisico era perfetto, la sua pelle lattea era uno spettacolo unico. Poi uscii nuovamente dalla porta. Rimasi sola, di nuovo.
Penso a occhio siano passate un paio d’ore. Quando lui rientrò, solo che io mi ero seduta e che la sua giacca era piegata al mio fianco.
-ti sei svegliata! Credevo fossi caduta in letargo. Rise.
-cosa vuoi?
-vorrei scusarmi e invitarti a cena.
-non ho fame.
-ti offro un drink?
-non ho sete.
-ti accompagno in hotel.
-poss…
-non puoi andare con i taxi ne a piedi, verrai con me , e basta, niente storie.
-non sei mio padre e non puoi darmi ordini.
- a no non posso?
Si avvicinò a me e mi bloccò con le sue braccia e mi baciò.
Rimasi ferma, non riuscivo a capire cosa fosse successo, poi gli sferrai uno schiaffo , lui di scatto si allontanò e io scappai.
Mentre correvo , delle braccia mi bloccarono in quello che doveva chiamarsi “abbraccio” invece era solo un vano tentativo di fermarmi. Alzai lo sguardo era Harry.
-cazzo, cosa vuoi tu ora?
-ehi ritira gli artigli tigre! Cos’è successo?
-penso non siano affari tuoi
-pensi così? Allora pensi male, sono pure affari miei!io e gli altri non riusciamo a riconoscere più Louis ti rendi conto?! Non canta più con il cuore da quando ti ha incontrata!!
-non mi importa!
-dovrebbe invece, è innamorato di te, perché non lo vuoi capire?!
-perché io non provo dei sentimenti per lui.
-menti!
-come fai a esserne così sicuro?
-facciamo così, guardami negli occhi e dimmi io non amo Louis, se lo farai ti lascerò andare, ti lascerò ritornare in Italia e faremo di tutto per farti dimenticare.
Mi staccai dalla sua presa e scappai via. Cominciai a correre senza guardarmi indietro, mi tirai il pass dal collo e lo lanciai a terra. Poi fuggii.
Mi ritrovai in piena città e cominciai a camminare senza una meta precisa, non sapevo neanche dove fosse il mio hotel, che stupida che ero stata, non ero riuscita neanche a farmi dare il nome dell’hotel. Presi il mio telefono e speravo in una chiamata divina, poi ricordai , avevo il numero di Adam e lo chiamai, in preda alle lacrime avevo paura in quella grande città.
-Adam
-Giu, sei tu cos’è successo??
-sono scappata e mi sono persa!
-dove sei tesoro, vengo a prenderti .
-non lo so , singhiozzai.
-ferma un passante e chiedigli dove ti trovi.
-ok.
Lo feci, chiesi informazioni e dopo averle dette ad Adam chiuse il telefono dicendomi di aspettare.
Pochi minuti dopo ero già nella grande villa di Adam, eravamo sul divano e cercava di consolarmi.
-Giù quel ragazzo ci tiene a te, e se ti ha baciata sarà perché ti ama, perché non vuoi dargli una possibilità, e non penso sia dovuto al fatto che ti abbia mentito! Non mentirmi Giù.
-ho paura.
-di cosa?
-di soffrire nuovamente, di capire che lui non è l’uomo per me, ho paura della felicità.
-oh amorino! La vita è fatta così devi affrontarla a testa alta, finchè non gli darai una possibilità non potrete saperlo, perché non vai da lui? Ho l’iphone che sta esplodendo! Mi avrà telefonato un miliardo di volte perché eri scappata e non aveva il tuo numero, è preoccupato. Appena ho risposto era in preda alle lacrime. Va da lui ti accompagno?
-si Adam.
-Andiamo cucciola!
In poco meno di 10 minuti ero nella hall dell’hotel, dove evidentemente alloggiava Louis.
-piccola, il mio compito l’ho fatto ora tocca a te tigre. La stanza è la 302 , lui non sa che stai arrivando , fargli una sorpresa. In bocca al lupo.
-grazie di tutto Adam. Lo abbracciai e le porte dell’ascensore si chiusero, dividendo me da Adam.
Mi trovai davanti la porta della stanza. Non avevo il coraggio di bussare. Così mi accasciai a terra, poggiando la mia schiena alla porta. Quando essa si aprì.
-Harry so che sei tu che cerchi di farmi uno scherzo , ma non mi va … eh?
Caddi a terra , e mi ritrovai distesa.
-Giuliana, ehi ti sei fatta male?scusami.
-no no tranquillo. Mi alzai e l’abbracciai.
Lui mi tirò all’interno della stanza e chiuse la porta, e continuò a tenermi stretta a se. Poi mi sussurrò due parole.
TI AMO

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