L'infinito è da qui in poi....

di LovleySev394
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Dopo aver fatto attenzione a mettere i pasticci dentro il forno, la giovane Eleonor Lovett, una donna sui trent’anni da qualche anno sposata con un certo Alber Lovett, si lasciò andare stancamente sulla seggiola vicino al grande forno, sospirando e passandosi un mano sulla fronte per asciugarsi il sudore.
Nellie alungò una mano verso il tavolo e prese ‘Jane Eyre’ il libro che stava leggendo per la quarta? Quinta? volta… amava quella storia, l’amava più di ogni altra, era come se quell’libro facesse parte di lei, si immedesimava moltissimo in Jane e… be si era irrimediabilmente innamorata di Rockester e avrebbe tanto voluto incontrare un uomo come lui: così dolce e brusco allo stesso tempo, così misterioso, malinconico e affascinante… di certo Albert non era quel genere di uomo, il suo caro marito era un operaio delle fogne di Londra e in quel momento era di certo in giro per qualche cunicolo nel sottosuolo londiense, mentre lei era a casa nel suo modesto negozio di pasticci.. certo tutto questo non aveva nulla di romantico e Nellie avrebbe preferito vivere nei suoi romanzi più che in quella squallida realtà.
A un tratto la porta dell’emporio si aprì facendo tintinnare il campanello che fece sobbalzare Nellie proprio nel pieno di una travolgente scena in cui Rokester rivelava il suo amore per Jane. Chiuse di scatto il libro appogiandolo sul piano ricoperto di farina per alzare gli occhi verso un uomo con folti capelli castano scuro e grandi occhi color mandorla.
“Rokester...”, mormorò e in un attimo senza neanche capire bene il perché si immagino la scena di lei tra le braccia dello sconosciuto mentre lui gli rivelava il suo amore… si riscosse in fretta scacciando quei pensieri dalla mente. Lui gli si era avvicinato:
“Buon giorno, voi dovete essere la signora Eleonor Lovett? Mi chiamo Benjamin Barker”, disse sorridendogli e stringendoli la mano. Lei sobbalzò a quel contatto e balbettò:
“Cosa posso fare per lei signor Barker?”.
“Ho letto che affittate delle camere e io e mia moglie stavamo proprio cercando una casa..”.
“Si”, rispose Nellie ricomponendosi, “ l’appartamento di sopra è libero e con i tempi che corrono ho pensato di affittarlo, se vuole le mostro le stanze”.
“Oh non importa tornerò domani con mia moglie, volevo solo assicurarmi che l’appartamento fosse libero”.
Nellie annuì e Benjamin vedendo il libro sul tavolo disse:
“Leggete Jan Eyre? Anche io l’ho letto ed è uno dei miei libri preferiti..”.
“si è molto romantico…”, si affrettò a dire Nellie arrossendo immediatamente.
“Allora a domani”, disse l’uomo uscendo.
Nellie stette per un po’ in silenzio a fissare la porta da dove lui era uscito. Era successo qualcosa. Sentiva che la sua vita era cambiata, in un attimo era tutto diverso:
“Sei tu Benjamin Barker… sei tu il mio Rockester.. tu sei mio e io sarò tua per sempre…”, mormorò, per poi aprire il libro e ricominciare a leggere.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il giorno dopo, Nellie aspettò che il marito fosse uscito per la consueta giornata nelle fogne, che si precipitò in bagno per truccarsi con cura, pettinarsi come meglio riusciva e indossare uno dei suoi vestiti migliori con un corpetto strettissimo che si allacciò con fatica annodando i lacci sulla schiena. Poi scelse con cura l’unico paio di calze a rete non smagliate e si infilò sospirando i suoi soliti stivaletti un po’ vecchiotti che facevano crollare un po’ l’aspetto vagamente sexy del suo abbigliamento… ‘E va be’, pensò lanciando una rapida occhiata allo specchio e notando la matita nera un po’ sbavata, ma si potè ritenere comunque alquanto soddisfatta del suo aspetto così scese in negozio. Andò anche discretamente bene quel giorno, arrivarono più di dieci clienti che gli lanciavano occhiate voraci, mentre si chinava per prendere i pasticci dal forno.
Ma verso sera, quando il flusso di gente era diminuito e Nellie si era seduta per riprendere un po’ il fiato e andare avanti nella lettura del suo libro, il campanello della porta suonò mentre essa si apriva e qualcuno entrò nel negozio e Nellie non ebbe nemmeno bisogno di guardarlo in faccia perché già sapeva che era lui:
“Buona sera signor Barker, vi stavo aspettando..”, disse chiudendo il libro e lanciando il suo sorriso più raggiante all’uomo. Gli si avviciò per stringergli la mano e anche solo intrecciare per un secondo le sue dita con quelle dell’uomo la fece rabbrividire… era bello come se lo ricordava… se non di più.
“salve signora Lovett, sono qua con mia moglie”, e così dicendo Benjamin fece segno verso la porta da dove entrò… la creatura più meravigliosa che Nellie avesse mai visto. Aveva i capelli biondi come il grano, che le scendevano eleganti sulle spalle e due grandi e splendidi occhi azzurri come quelli di un angelo. Pareva come attorniata da un aureola luminosa. Quel minimo di auto stima che le era rimasto crollo davanti agli occhi di Nellie quando la vide.
“Buona sera signora Lovett, mi chiamo Lucy Barker, io e mio marito siamo qui per vedere la casa…”, e così dicendo Lucy si avvicinò a Benjamin prendendolo per un braccio e stringendolo verso di se mentre Nellie ricacciava dentro un paio di lacrime decise ad uscire mentre si sforzava di sorridere.
Fecero un breve giro per la casa, durante il quale Nellie scoprì che Benjamin era un barbiere e avrebbe aperto un piccolo studio proprio sopra il suo emporio. Il suo Rockester non la guardò neanche una volta con attenzione sufficiente da poter notare il vestito aderente, la scollatura elegante e la pettinatura accurata… lui aveva occhi solo per Lucy che si muoveva aggraziata come una fatina, mentre Nellie inciampò un paio di volte tra un gradino e l’altro o in un risvolto di un tappeto dato che per aggraziatezza nel movimento era al livello di un elefante. e la signora Lovett fu presa da quel sentimento di delusione e inadatezzza che avrebbe provato ancora per tento e tanto tempo.
La visita non fu molto lunga e conclusero velocemente l’affare, i coniugi barker sarebbero venuti ad abitare là la settimana seguente.
Appena i due se ne furono andati Nellie si rifugiò in bagno per struccarsi e cambiarsi rimettendosi i suoi soliti vecchi indumenti lasciando scorerre le lacrime sulle guancie.
“oh andiamo Nellie”, si diceva, “ stai piangendo per uomo che neanche conosci, non ci si può innamorare di qualcuno così a prima vista succede solo nei libri…”, e questo la faceva soffrire ancora di più.

 
 

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