The day I first met you, you told me you never fall in love...

di Agne_Styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ballerine all'improvviso ***
Capitolo 2: *** L’ansia provoca incontri casuali! ***
Capitolo 3: *** Arrossire è la mia specialità! ***



Capitolo 1
*** Ballerine all'improvviso ***


‘Ariel! Ariel! Svegliatiii! E’ ora di alzarsi pigronaaa!’ Ero sdraiata a pancia in giù sul letto e  sentivo qualcuno che continuava a saltarci sopra. Mi  girai, aprii un occhio e vidi America che ballava come una demente credendosi tanto figa. Stesi le braccia verso di lei, mi tirò su, mi fece fare una giravolta, mi diede un bacio sulla guancia e mi disse: ‘ Buongiorno baby! Andiamo a fare un passeggiata sulla spiaggia! Muoviti a vestirti!’ Mi infilai un paio di jeans corti, una maglietta bianca e delle Havaianas coordinate. Ci incamminammo per andare in spiaggia , quando incontrammo Austin che si unì a noi. Arrivammo al bar della spiaggia e iniziammo a parlare del nuovo fidanzato di America, Josh, un ragazzo molto simpatico con la passione per il calcio. Ad un certo punto io ed America sentimmo alla radio ‘Last Friday Night' e iniziammo a ballare un balletto che c'eravamo inventate e a fine canzone tutti quelli che erano nel bar ci applaudirono e ci fecero i complimenti per come avevamo ballato.  
America:‘Mamma mia che figura di merdaa!’ 
Io: ‘Ahahahhah! Tanto ormai la nostra dignità è pari a zeroo!’ 
Tornammo a casa verso l’una e mezza. Papà era già tornato a casa e gli chiesi se America e Austin potevano restare a mangiare.
Papà: ‘ Certo! Ormai sono di famiglia! Allora cosa faccio? Ordino messicano?’
Io:' Perfetto!' Mentre ci stavamo abbuffando con la salsa di avocado, suonarono alla porta ed andai ad aprire io.
‘Salve! Scusi il disturbo, lei è per caso Ariel o America?’ 
Io:'‘Salve!Io sono Ariel! Aspetti un attimo.’ 
*Chiamai America*  
America:‘Dimmi Ariel!’ disse lei venendomi in contro.
Signor Jones:‘Salve ragazze! Io sono il Signor Jones e sono un coreografo.  Prima vi ho viste ballare in spiaggia e vi ho trovate fantastiche! Questo è il mio biglietto da visita, avrò bisogno di ballerine per alcuni video e voi mi sembrate perfette! Mi serve solo il consenso dei vostri genitori.’ 
Io e America:‘Si aspetti un attimo!'e ci catapultammo in cucina, costringendo papà a smettere di mangiare e lo trascinammo con forza mentre stava ancora masticando un pezzo di tacho. Presentai velocemente papà al Signor Jones che gli spiegò la situazione e mio padre disse che per lui andava bene. Mentre loro due parlavano e si accordavano, America chiamò la madre e gli spiegò cosa era successo e che era un’opportunità irripetibile e la madre accettò senza problemi. 
Signor Jones:‘Bene allora ci sentiamo ragazze!’ 
Io e America: ‘Va bene! Arrivederci e grazie milleee!’
America ed io ci guardammo e iniziammo a saltare come due pazze ed andammo a raccontare ad Austin cosa era successo. 
Austin:‘Wow ragazze! E sapete già per quale celebrità ballerete?'
America:‘Boh! Il Signor Jones non ci ha anticipato niente.’
Nel pomeriggio decidemmo di guardare un film e Austin optò per un film horror. Ci stravaccammo sul divano e dopo dieci minuti di urla e strilli da parte mia e di America decidemmo di spegnere e visto che era una bella giornata andammo nel retro di casa mia, ci stendemmo sull'erba fresca e iniziammo a giocare ad 'Obbligo o Verità?' 
Verso le 7:30 America tornò a casa, io ed Austin restammo ancora  a parlare. 
Austin:'Ehi vuoi venire a mangiare da noi? Mamma ha fatto le lasagne!'
Senza pensarci due volte mi alzai e mi incamminai verso casa di Austin, che poi era quella accanto alla mia. Entrai in casa sua con la chiave segreta che nascondeva dentro al portaombrelli e mi intrufolai in casa come una ladra pronta a mangiare tutte le lasagne!!
Dopo aver cenato Austin mi riaccompagnò a casa per paura che mi potesse succedere qualcosa anche se casa mia era attaccata alla sua. Austin:’ Beh buonanotte ballerina!’ mi disse dandomi un bacio sulla fronte.                                                                        Io:’ Notte Austin.’ Gli risposi sorridendo.                                                     

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Capitolo 2
*** L’ansia provoca incontri casuali! ***


La mattina dopo mi svegliai presto, verso le 7:15 e decisi di andare a fare colazione con Austin. Mi preparai velocemente e scesi in cucina per prendere la borsa. Lì incontrai mio padre che faceva colazione. Papà:’Ehi come mai sei sveglia a quest’ora?! Non sei mai mattiniera! E’ successo qualcosa?’ Io:’ Si sono un po’ in ansia per la storia del video e....’ Papà:’ Ah, ho capito! Beh ricordati che sei una ballerina fantastica e ti aiuterò sempre a realizzare i tuoi sogni, sappilo!’ Lo abbracciai, lui mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì per andare a lavorare. Andai a svegliare Austin con metodo infallibile: tirare sassolini contro la finestra di camera sua! Dopo aver lanciato due o tre sassolini si sentì urlare‘Ma che caz!?’ Io:‘Svegliati fessacchiotto! Andiamo a fare colazione insieme?!’ Lui si alzò dal letto e si affacciò alla finestra. Austin:‘Ariel sono le sette e mezza del mattino ho bisogno di dormire cazzoo!’ Io gli feci gli occhi da cucciolo e non seppe resistermi. Austin:‘Okay! Aspetta che vengo ad aprirti la porta!’ rispose con aria scocciata e assonnata. Salii in camera sua e mi sedetti sul letto mentre lui si vestiva. Austin:‘Beh non ti ha ancora chiamato il tipo per il video?’ Io:‘No ancora no!’ risposi con aria triste. Austin:‘Prima o poi lo farà! Non può perdersi una ballerina così!’ Io:‘Grazie Austin!!’ gli dissi e poi gli stampai un bacio sulla guancia. Uscimmo da casa sua e come ogni giorno andammo a fare colazione al bar della spiaggia e come al solito io presi brioche alla crema e cappuccino e Austin caffè e bombolone al cioccolato. Austin si era portato dietro la macchina fotografica e iniziò a scattare foto al mare, al sole, alla gente che passava e anche a me mentre mi abbuffano! Io:‘Austin la smetti di farmi foto!’ Austin:‘Ahahahhahaha! Ma dai sei una meraviglia con i baffi di cappuccino.’ Io gli diedi un pugno sul braccio, lui mi tolse i baffi di cappuccino con un dito e dopo andammo a fare una passeggiata in riva al mare. Iniziammo a parlare della questione del video e io iniziai a farmi dei film mentali sul fatto che non fossi abbastanza brava a ballare e di non avere il talento necessario per fare la ballerina professionista. I miei film furono interrotti dalla suoneria del mio telefono. Io:‘Pronto?’ America:‘Ariel, Ariel, Ariel, Ariel!!!!!' Io:'America parlaaaa! Che è successo!?' La sentivo ansimare come se avesse appena fatto 800 km di corsa in 2 ore, continuava ad urlare e rideva come una pazza. America:'Mi ha chiamata il Signor Jones e indovina per chi balleremo??..............Gli ONE DIRECTION!!!' Io:‘Ahh, davvero?!' dissi io con aria delusa. America:‘Si! Non sei contenta?!?!' Io:' Oooh, felice come una Pasqua' dissi con aria sarcastica. America:' Uffaa! Lo so che non sono il tuo gruppo preferito però potresti mostrare un po' più di entusiasmo!' Io:' Siiii!! Evvivaaa! Sono tutta un brivido per l'emozione' America:’Beh io sono strafelice e non vedo l’ora di andare a Londra!’ Io:’Oh mamma! Davvero andiamo a Londra!?!?’ America:’ Si! Staremo lì una settimana! Ti rendi conto!? Londra!’ Io:’ Ommerdaa! Non vedo l’ora!’ America:’Si anch’io! Si parte tra dodici giorni! Inizia a prepararti! Ci sentiamo stasera! Ciao mucca pazzaaa! Io:’Ahahhah! Ciao scoiattolo barbuto!’ Non ero strafelice di ballare per gli One Direction, perché non erano proprio il mio gruppo preferito, anzi non gli sopportavo. Invece America gli adorava, erano la sua vita e ogni giorno mi raccontava tutta la loro vita fin nei minimi dettagli! Amavamo due tipi diversi di gruppi, io i Beatles e lei gli One Direction! Appena attaccai il telefono raccontai cosa era successo a Austin che mi abbracciò, mi prese in braccio e mi gettò in acqua, come vendetta per averlo svegliato così presto. Per pranzo mangiammo dei panini preparati da Austin e rimanemmo in spiaggia tutto il pomeriggio. Mentre lui faceva il bagno, io prendevo il sole e a qualche metro da me c’erano dei ragazzi che giocavano a pallone e uno di questi era molto carino, ma sapevo solo che si chiamava Nathan e che aveva 17 anni. Iniziò a tirarmi qualche occhiata, ma dopo un po’ non ci feci più caso e continuai a prendere il sole. Ad un certo punto mi arrivò una pallonata in testa, io mi alzai incazzata per ridargli la palla ma i suoi occhi azzurri mi fecero dimenticare tutto. Nathan:‘Scusami tanto ma il mio amico non sa proprio giocare a calcio! Tutto bene?’ mi chiese con aria preoccupata. Io:‘Aahahahha! Sisi è tutto ok non ti preoccupare!’ Nathan:‘Okay... Senti....eehm... Ti va se questa sera usciamo? Così ci conosciamo meglio e posso farmi perdonare per la pallonata?’ ‘Ooohh cazzoooo!’ pensai dentro di me. Io:‘Si certo, perché no!’ Nathan:‘Ok allora facciamo che ci troviamo in spiaggia alle 8.30 va bene?’ Io:‘Perfetto!’ gli risposi io con un sorriso a 32 denti. Nathan:‘A stasera allora!’ mi disse con gli occhi che gli brillavano per la felicità e intanto riprese la palla e tornò dai suoi amici. Mi girai per tornare ad abbronzarmi e davanti a me trovai Austin che aveva assistito a tutta la scena. Nathan: ‘Chi era quello Ariel?’mi chiese mentre prendeva l’asciugamano dalla borsa. Io:‘Si chiama Nathan.... E stasera usciamo insieme.’ Austin:‘Ariel mi raccomando stai attenta, non sopporterei vederti star male ancora.’ Oltre essere stata violentata dal ex-fidanzato di mia madre, sono stata violentata anche dal mio ultimo ragazzo Max e da allora in poi Austin è diventato ancora più protettivo di prima. Io:‘Va bene Austin starò attenta! Ti voglio un mondo di bene!’ Austin:‘Sei hai bisogno di me per qualsiasi cosa chiamami okay?’ Io:'Okay!’ Lo andai ad abbracciare e lui mi diede un bacio sulla fronte. Erano le 6.30 e corsi a casa in fretta e furia per prepararmi per la serata. Quando arrivai a casa chiamai America e le dissi di catapultarsi qui perché doveva aiutarmi a preparami e doveva ancora spiegarmi nei dettagli la faccenda del video.

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Capitolo 3
*** Arrossire è la mia specialità! ***


Io:‘Beh!...Come ti sembro!?’chiesi dubbiosa ad America. America:‘Sei stupenda! Appena ti vedrà resterà folgorato!!’rispose lei con un sorriso sulle labbra. Io:‘Grazie mille Amy! Non so come farei senza di te!’ Indossavo una gonna a vita alta di pizzo color rosa antico, con un elastico nero in vita e sopra una maglietta bianca sempre di pizzo. E ai piedi avevo delle ballerine abbinate alla gonna con fiocchetto nero sulla punta. Mi ero truccata pochissimo, mi ero messa solo un filo di matita e un po’ di profumo. Mi incamminai verso la spiaggia e quando arrivai vidi un ragazzo girato di spalle illuminato dalla luce di un lampione. Io:‘Ehi Nathan!’ Lui si girò, mi guardò e poi disse balbettando: Ehi! C...Ciao Ariel! Sei... meravigliosa!’ Io diventai tutta rossa e per non farglielo notare guardai verso il basso. Lui si avvicinò a me, mi mise due dita sotto il mento, mi alzò il viso e mi disse sorridendo: ‘Non vergognarti mai di ciò che è vero.’ Ci guardammo negli occhi e poi gli sorrisi. Nathan:‘Bene! Sei pronta per mangiare?’ Io:‘Certo! Dove si va?!’ Nathan:‘Beh.. Io penso al giapponese!’ Io:‘Perfetto! Amo il sushi!’ Ci incamminammo verso il ristorante con il tramonto alle spalle. Arrivammo lì in poco tempo e iniziammo a parlare delle nostre famiglie e dei nostri amici. Nathan:‘Beh che mi dici dei tuoi?’ chiese imboccando un pezzo di sushi. Io:‘Beh... I miei si sono separati quando io avevo 12 anni...’ Nathan: ‘Oh scusami! Mi dispiace tanto! Non continuare se non ne hai voglia.' disse con la faccia di chi si sentiva tremendamente in colpa. Io:‘No, non ti preoccupare! E’ successo un po’ di tempo fa. Dopo che i miei si sono separati io sono rimasta ad abitare con mia madre a Bristol e il suo nuovo fidanzato David. Dopo qualche mese che stavano insieme, ha incominciato a violentarmi e dopo mesi e mesi di soprusi ho detto a mia madre la verità, che ha avvertito la polizia e lo ha cacciato di casa. Per la paura che potesse risuccedere mi sono trasferita qui da mio padre. E oltre ad essere stata violentata da lui, sono stata vittima anche del mio ultimo ragazzo e purtroppo i segni sono rimasti..E da allora Austin è diventato ancora più protettivo nei miei confronti. Praticamente è il mio angelo custode.' Lui mi prese la mano e me l’accarezzò. Nathan:‘Stai pur tranquilla che queste cose con me non ti accadranno mai!’ Io gli sorrisi e poi gli dissi: ‘Beh.. basta parlare di me! Dimmi qualcosa di te piuttosto!’ Nathan:‘Non c’è molto da dire.... Vivo a Brighton da quando avevo 2 anni perché i miei si sono dovuti trasferire qui per lavoro, ho un fratello più piccolo che si chiama Matt, sono il capitano della squadra di basket della nostra scuola, ho un cane che si chiama Jack e davanti a me ho la ragazza più bella che io abbia mai visto!’ Io arrossii per la seconda volta, e per la seconda volta lui lo notò però non disse niente. Si erano fatte le 10.30 e decidemmo di fare un giro per la fiera del paese. Nathan insistette tanto e fece una partita a quel gioco scemo dove devi buttare giù le bottiglie di latte con la palla in colpo solo, gioco in cui nessuno vince mai. Ebbene si! Lui vinse e mi regalò il peluche che ricevette come premio, cioè un orsetto che teneva in mano un cuore. Io: ‘Grazie mille! Ma non dovevi!’ lo ringraziai dandogli un bacio sulla guancia. Nathan:‘Ma figurati! L’ho vinto solo per te!’ e intanto mi prese la mano. E a quelle parole arrossii di nuovo! Continuammo il giro della fiera finché non arrivammo a casa mia. Eravamo sul portico di casa quando presi le chiavi dalla borsa e le inserì nella serratura. Mi girai per salutarlo e me lo ritrovai a 2 centimetri di distanza dal mio viso. Lui si avvicinò e premette dolcemente le sue labbra sulle le mie. Fu il bacio più dolce che avessi mai ricevuto. Ci staccammo, ci guardammo negli occhi e ci sorridemmo a vicenda e lui mi sussurrò all’orecchio: ‘Grazie per la fantastica serata. Ci vediamo presto.’ e intanto mi stampò un altro bacio sulla bocca. Io entrai in casa, mi chiusi la porta alle spalle e sussurrai ‘Molto presto!’ Ciauuu belle ragazze! Spero che il mio capitolo vi piacciaaa! Voglio tante recensioni! :)

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