Gocce di Vetro

di Nekhel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morte ***
Capitolo 2: *** Insensibilità ***



Capitolo 1
*** Morte ***


 

65. Morte

 

Paradossalmente la morte li aveva uniti là dove la vita li avrebbe immancabilmente divisi.

Adrian non aveva mai creduto davvero ai gesti e alle parole del ragazzino quattordicenne che diceva di amarlo ma si era dovuto arrendere di fronte alla forza del redivivo che era diventato.

Anche se aveva dovuto ammettere che quel sentimento che l'aveva egoisticamente spinto a trasformare il giovane e a tenerlo con sé era stato molto simile all'amore, non aveva messo in conto che sarebbe stato ricambiato e con molto più calore e decisione.

Cain aveva detto il vero fin dal principio ma erano passati tanti, troppi secoli perché Adrian riuscisse a buttarsi in una storia come quella così a cuor leggero.

Ogni volta che si sottraeva a un bacio o a una carezza, ogni volta che a una parola o a un segno d'affetto rispondeva con un commento cinico o un gesto brusco, vedeva il dolore per il rifiuto farsi strada negli occhi altrimenti sempre allegri di Cain.

Era una sensazione strana allora, sentirsi morire guardando quegli occhi e leggendovi sul fondo l'amore incondizionato.

Alla fine aveva ceduto. Chi non l'avrebbe fatto?

Non se ne era mai pentito, e talvolta ringraziava la morte che aveva portato via Haydan ma gli aveva dato Cain e la felicità.

Se Haydan fosse stato ancora umano non avrebbero potuto amarsi.



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Capitolo 2
*** Insensibilità ***


 

72. Insensibilità

 

La gente spesso definiva Adrian insensibile.

Era un essere di una bellezza angelica, dotato di una voce così meravigliosa da far rimanere incantato chiunque la udisse, ma freddo come ghiaccio, distaccato dal mondo infimo e mortale che lo circondava.

Gli affanni degli altri non lo toccavano, la bellezza dell'arte e della natura erano estranee al suo cuore, la sua compassione era quella formale di un angelo predatore, troppo lontano per potere davvero provare il calore di un affetto.

Cain sapeva che non era così, non lo era mai stato.

Adrian aveva per sua natura un animo estremamente sensibile e complesso, fatto di forti passioni e grandi dolori che sfumavano nel rimpianto ma che non erano mai sopiti, mai spenti.

Se lo nascondeva al mondo era solo per non ferire inutilmente sé stesso e gli altri, come un riccio richiuso a palla attorno al proprio tormento, alla propria ragione di vita.

Poteva forse quell'estrema difesa essere considerata insensibilità?

Cain credeva di no, forse anche perché, di tutti gli aggettivi, insensibile non era uno che avrebbe mai associato ad Adrian.

Far schiudere il riccio era solo questione di amore, fiducia e tanta pazienza.

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