Tutti pazzi per...Lui

di Bra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove conoscenze ***
Capitolo 2: *** Figuraccia ***
Capitolo 3: *** Residenza Ulliel ***
Capitolo 4: *** Bacio e tacchi ***



Capitolo 1
*** Nuove conoscenze ***


Salve a tutti, lettori e lettrici...Questa storia è nata stanotte...un pò per caso!!! ^^

Sono un' accanita sostenitrice di Gaspard Ulliel...Trovo che sia un ragazzo spettacolare...Perfetto in tutto!!

E così ho deciso di provare a postare questa mia ultima creazione...Che per giunta volevo dedicare a Chiara (Ti chiamo così eh Viky?? ^^). Spero che qualcuno di voi abbia il coraggio di lasciarmi un commento per farmi capire se vale o no la pena di continuarla...

Un bacio a tutti

Bra

 

 

*Tutte pazze per…Lui*

Nuove conoscenze

 

 

 

 

DRIN DRIN drin…

In ritardo come sempre. Tutte le mattine fatico a sentire la sveglia che suona, e come la spengo, ricado tra le braccia di Morfeo.

"Jil vuoi sbrigarti? La colazione è in tavola, se non ti muovi tua sorella si spolvererà tutto e subito!!" Il richiamo della mamma non fallisce mai. Ditemi che la colazione sta terminando e vedrete con che velocità mi catapulto da voi.

Scendo con foga dal letto, cercando le ciabatte che la sera prima, disordinata come sono, ho buttato da qualche parte…Grrrr…Non riesco a trovarle. A piedi nudi mi avvio verso il bagno e mi do una sistemata: infilo un paio di jeans corti ed una canotta…Pronta per la colazione.

"Mamma hai visto le mie ciabatte?" Domando afferrando una brioche semplice e dirigendomi verso la macchinetta del caffè per preparare il cappuccino.

"Quali cara?" Mia madre…La solita svampita che non si accorge di nulla. Da quando mio padre se n’è andato si potrebbe parcheggiare un camper nel salotto e lei non si renderebbe conto di nulla.

"Ok lasciamo perdere!!" Come mi siedo a tavola Bucefalo comincia a leccarmi i piedi. Lui è il mio pastore Bulgaro, ha ormai due anni, ricordo che la mamma lo prese a mia sorella dopo la ‘fuga’ di mio padre. Forse vi starete chiedendo il motivo del suo nome…Bucefalo era il cavallo che Filippo di Macedonia regalò a suo figlio Alessandro il Grande. Io studio lettere e filosofia a Roma, quindi si può dire che sono nel mio con tutti questi nomi e riferimenti alle antiche civiltà.

"Jil sono già le dieci, a che ora hai i corsi oggi?" Mi domandò Zoe, mentre si sistemava la borsa a tracollo.

"Tranquilla, non cominciano prima delle undici!" Affermai tranquilla, ma poi pensandoci meglio "Tu piuttosto, cosa ci fai ancora a casa?? Da te non si comincia alle otto??Sei all’ultimo anno di liceo o sbaglio?!"

"Tranqui bella!!" Mi rispose passandosi il lucidalabbra sulle labbra "Alle prime tre ore avevo compito di italiano, ed ieri non avevo voglia di studiare, così entro in ritardo dicendo che avevo la visita medica…" Sorrise facendomi l’occhiolino "Semplice no?"

"Ma mammaaaaa!!" Cercai di replicare. Ma nulla, con lei era tutto inutile. Feci qualche altra carezza al cane, che per giunta trovai a giocare con le mie ciabatte. Ecco che fine avevano fatto…Una gran brutta fine!! Sospirai ed andai a prendere la borsa…Meglio incamminarsi, mi aspettavano due fermate di metro ed una bella passeggiata per i fori imperiali…

 

 

Uscita della metro: fermata Colosseo, mi soffermai ad ammirare l’imponente struttura. Ormai conoscevo ogni suo minimo dettaglio, forse ero in grado anche di capire se vi era oppure no una nuova crepa nel marmo. Passavo di lì ormai da quattro anni, tutti i giorni. Ma nonostante questo, ne rimanevo sempre estasiata ed affascinata. Era uno spettacolo unico!!

Prima di rincamminarmi gli lanciai un’ultima occhiata e poi la diedi all’orologio…Cavolo…Già le undici meno un quarto.

Cominciai a correre come una disperata…Non ero arrivata alla statua di Cesare che mi ritrovai con il sedere per terra "Ahy, che botta!!" Cercai di rialzarmi mentre massaggiavo il mio didietro, ma mi accorsi che non avevo più un sandalo "Ed ora che fine avrà fatto?" Parlavo tra me e me, anche se chiunque avesse voluto, avrebbe sentito tutto. Mi guardai intorno perplessa. Della scarpa, nemmeno l’ombra. Poi ripensai all’accaduto. Ero così sbadata da aver urtato contro un palo, oppure ero finita addosso a qualcuno?? Mi voltai lentamente alla mia sinistra, incrociavo le dita sperando di non aver fatto una strage. Certo che quando corro sono davvero un pericolo pubblico.

Rimasi sorpresa: una ragazza, forse di un paio d’anni più piccola di me, si stava ripulendo l’elegante taglieur nero dalla polvere. Era molto graziosa, aveva lunghi capelli rossicci che le ricadevano lungo le spalle, ed un’ aria molto professionale.

"Ehm…" Cercai di attirare la sua attenzione "Scusa, non volevo davvero travolgerti!!" Cercai di giustificarmi, ma mi resi conto che cominciavo ad avvampare. Ero tesissima.

"No figurati!!" Mi fece sorridendomi. Era davvero bella. Aveva un sorriso semplice e grazioso. Quella ragazza già mi piaceva un sacco "Piuttosto noto…" Si coprì la bocca con la mano "Noto che hai perso una ciabattina! Sono mortificata!!" Vidi che mentre pronunciava quelle parole il suo sguardo era rivolto verso l’ampia strada…Eh si, il mio sandalo era finito in mezzo alla strada, ed era vittima dei calpestamenti di tutte le macchine che passavano.

"Ma no che dici?? E’ colpa mia che ti ho travolto!! Sono davvero un impiastro!!"

La ragazza cominciò a frugare nella sua borsetta, e dopo qualche istante ne estrasse un bigliettino da visita "Prendi dai, io comunque sono Viky!" E mi porse il pezzetto di carta "Mi farebbe piacere offrirti qualcosa al bar, per ripagarti della scarpa rotta!!" Sfogliò la sua agendina "Domani, nel primo pomeriggio sarebbe perfetto, se vuoi andiamo a prenderci un gelato!!"

"Certo con molto piacere, grazie!!" E ricambiai il sorriso "Ah" Mi interruppi "Comunque io sono Jil!!"

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Figuraccia ***


 

*Tutte pazze per…Lui*

Figuraccia

 

 

 

Sono seduta al mio solito posto, silenziosa come sempre…E come sempre non riesco a seguire la lezione. Il professore sta parlando della guerra punica…Sinceramente non ricordo se stiamo alla prima, oppure alla seconda…L’importante è che io sappia la materia: Storia delle civiltà antiche!! Già questo è un passo avanti. Sorrido tra me e me, cacciando dalla tasca il biglietto da visita di Viky, la roscetta incontrata la mattina prima. Certo che aveva un bel vestito…Io non riuscirei mai a starci, mi sentirei una mummia. Meglio un paio di jeans ed una maglietta.

Mi giro e rigiro tra le mani quel pezzo di carta, poi decido…Si lo faccio!! Caccio il cellulare dalla borsa e scrivo velocemente un messaggio. Ricopio attentamente il numero, controllo un paio di volte e premo sul tasto centrale per confermare l’invio. E’ andata, ora mi tocca solo aspettare la risposta.

"Tu che ne pensi?"

"Che??" Non mi ero accorta che erano già le dodici e che la lezione era già finita da dieci minuti.

"Tu che ne pensi??" Michael è scocciato, seduto sul banco di fronte a me mi guarda aggrottando le sopracciglia "Che ne pensi di questi compitini?? Secondo me sono un’emerita cavolata!!"

Miche. Miche. Miche. Sempre lo stesso, se si tratta di studiare un po’ di più durante il semestre a lui saltano subito i nervi. E’ il mio migliore amico, amico da sempre, dal primo giorno d’uni…Ma è anche un gran scansafatiche. Se non si tratta di rimorchiare, tutto il resto non gli interessa.

"Secondo me invece è una bella idea!" Gli rispondo facendogli la linguaccia "E’ meglio dividersi il carico dello studio…Piuttosto che fare le mega studiate alla fine!! Vero mio caro?" E dandogli una pacca sulla spalla esco dall’aula.

Mi segue, quasi fosse il mio cucciolo "Cosa fai ora?? Andiamo a mangiare insieme?"

"STOP!!" Lo fermo bloccandogli la fronte con due dita "Ho un appuntamento!! Ci vediamo domani!!" Gli do un bacio sulla guancia e scappo in direzione S. Pietro…

 

Percorro di fretta l’ampio viale che porta alla chiesa. Di tanto in tanto mi guardo intorno. Nulla. Allora mi dirigo verso il posto stabilito…Eccola, Viky è seduta ad un tavolino, fuori la mia gelateria preferita.

"Ciao!" La saluto correndole incontro e prendendo posto su una sedia di fronte a lei.

"Ciao!" Smette di scrivere sull’agenda e mi sorride "Allora vogliamo ordinare??"

"E me lo chiedi?" Alzo la mano per farmi vedere dal cameriere che viene a prendere le ordinazioni "Non ho nemmeno pranzato!!" Sorrido "A me una coppa con affogato al cioccolato, tiramisù e panna…Mi raccomando le cialde!!"

"Per me lo stesso, solo senza panna!!"

Rimaniamo a chiacchierare per un paio d’ore: raccontandoci gli aneddoti più simpatici delle nostre vite. Mi trovo a pensare che, benché fossimo così diverse e provenissimo da due realtà quasi opposte, avevamo davvero molte cose in comune…

"Come mai sei a Roma??" Le domando leccandomi l’ultimo cucchiaino di gelato rimastomi.

"Ho vissuto dieci anni in Francia, ed ora sono qui per lavoro!"

"Uao in Francia, Parigi è una città che adoro, ma l’ho visitata solo in gita scolastica…Secondo me è la città più romantica che ci sia!!" Ok…ecco che ricomincio a fantasticare. Di tanto in tanto la mia testa fa i capricci…

"…Roma comunque è davvero bella!"

"Come??" Ecco non la stavo più ascoltando "Scusa, mi ero messa a fantasticare!!" Sono umiliata. Perché devo sempre fare queste figure?

Mi sorride, coprendosi la bocca con una mano "Ma no figurati! Mio padre ha sempre lavorato a Parigi, è un fotografo. E’ lui che mi ha trovato questo lavoro!!"

"Ma di preciso cosa fai??" Sono curiosa…Al massimo.

"Diciamo che faccio da menager al figlio di una delle famiglie per cui papà faceva foto!"
"URCA! Deve essere bellissimo poter lavorare per qualcuno che è o che diventerà famoso!" Ci penso un po’ su "Piacerebbe molto anche a me! Sempre a contatto con persone fuori dal normale!" Si quello sarebbe stato davvero un lavoro degno di questo nome. Chi si sarebbe mai lamentato?

Il pomeriggio proseguì alla grande, fino a ché Viky ricevette una chiamata e corse via, promettendomi che ci saremmo viste…Prima o poi. Studio e lavoro permettendolo.

Ripensando a più di una cosa; Parigi, il mondo del cinema…Il mio mondo, una realtà fatta di studio e piccole cose; pago la mia parte di conto e mi avvio verso la fermata più vicina della metro…

"Signorinaaaaaaaaaaa?? Signorinaaaaaaaaaaaaa??" Il cameriere che poco prima ci aveva servite e riverite mi sta rincorrendo, sventolando all’apparenze un piccolo quaderno "Signorina, ha dimenticato questo!!"

"Oh grazie!" Faccio afferrando l’oggetto e rigirandomelo tra le mani. Ecco, Viky ha scordato la sua agenda e di sicuro le sarebbe servita di lì a poco…

 

Mi guardo intorno. Ero sempre più allibita. Hotel Plaza, cinque stelle tutte placcate d’oro. Ok Jil, benvenuta nel mondo dei sogni…

Con fare sicuro, spalle in dentro e petto in fuori, mi avvio alla reception; l’uomo dietro alla scrivania è vestito di tutto punto: sembra quasi un pinguino.

"Mi scusi cerco la signorina Viky Maloon, dovrebbe alloggiare in questo hotel se non sbaglio!"

L’uomo, scrutandomi prima dal basso verso l’alto, comincia a smanettare col pc che ha lì di fianco "Si stanza 309, quinto piano!" Mi dice senza nemmeno batter ciglio.

Giunta di fronte alla suddetta stanza busso delicatamente e poi entro.

"Grazie non immagini quanto io ti sia debitrice!!" Viky mi era corsa incontro tutta agitata "Per me è di vitale importanza, senza di questa non ricorderei nulla! Sono così sbadata in realtà!!"

"Allora siamo in due!" Ironizzo seguendola nella stanza che aveva adibito a piccolo studio. Il tavolo, grande ed imponente, era ricolmo di scartoffie…Sembrava la scrivania della mia camera, ad eccezione delle dimensioni e della qualità del legno.

"Posso offrirti qualcosa?? Almeno per sdebitarmi in parte!" Mi chiese facendomi accomodare su una poltrona di pelle nera lucente.

"No sul serio, se ce l’hai giusto un bicchiere d’acqua, non preoccuparti!!"

"Vikyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!" Un ragazzo fece irruzione nella stanza. Io, come se non dovessi essere lì, mi alzo di scatto, pronta a scappare da un momento all’altro.

Noto che i due cominciano a parlare, si comportano l’uno con l’altra come se fossero amici di vecchia data. Io li fisso incredula. La bocca leggermente aperta, e gli occhi fissi su di lui…Non posso crederci, non devo crederci…

"Jil, perdonami!!" Viky mi si avvicina trascinando con sé il giovane "Come sono maldestra, lui è Gaspard" Si ferma un istante "Gaspard Ulliel. Il ragazzo per cui lavoro!"

Ero fritta, cotta a puntino. Possibile che due dei miei cinque sensi stessero facendo cilecca?? Gli occhi vedevano cose impossibili, ed ora anche le mie orecchie sentivano assurdità??

Lui mi si avvicina, porgendomi la mano "Piacere!" Sorride, ODDIO, sono in paradiso. Mai visto nulla di più bello.

Il guaio però è che sono completamente immobile. I muscoli bloccati, la bocca leggermente aperta e gli occhi sbarrati. Non riesco nemmeno a pronunciare un sibilo, figuriamoci a porgergli la mano. Dopo i dieci minuti più imbarazzanti della mia vita, Viky accompagna l’uomo dei mie sogni alla porta e poi mi riraggiunge.

"CAVOLO!" Mi sono sbloccata…Meglio tardi che mai "Ma tu lavori per Gaspard Ulliel?? Non so se te ne rendi conto…Per Gaspard Ulliel??" Sono allibita…Credevo di aver varcato la porta del mondo dei sogni pochi minuti prima…Ma invece…Non avrei mai creduto tanto…

 

Continua...

 

 

Questo primo capitolo non ha per nulla riscosso successo...Spero di saperne di più con questo...Cosa ne pensate?? Vale la pena che la storia sia continuata?? Mi farebbe piacere ricevere vostre notizie...

Nel frattempo ringrazio

Viky4Ever: Visto?? Si questa fic è tutta per te...E per il mio amore!! *__* Brill Brill Allora cosa ne pensi di questo nuovo capitolo??

Lunch: Si diciamo pure di si...per alcuni tratti Jil coincide molto con me, per altri no...^^ Cmq eccoti Gaspard. Certo che figuraccia che faccio!!!Me tapina...

Un bacio a tutti i lettori...

Bra

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Capitolo 3
*** Residenza Ulliel ***


*Tutte pazze per…Lui*

Residenza Ulliel

 

 

 

Con difficoltà mi siedo sulla poltroncina che poco prima avevo abbandonato, mi sto ancora riprendendo, ma soprattutto sto facendo mente locale degli ultimi dieci minuti…Nulla di tutto ciò che ho vissuto può essere realmente vero. Mi do un pizzico sulla guancia. Hayo, potrei essere almeno più delicata con me stessa, ma evidentemente non mi basta, me ne do un altro, causando un leggero rossore. "Viky per favore dammene uno anche tu!"

Ridendo mi si avvicina e mi sfiora la guancia "Ma perché tutta questa incredulità?"

Si vede che lei sta sempre a contatto con star "Veramente, la mia reazione esagerata è dovuta al fatto che Gaspard Ulliel è per me l’uomo più bello del mondo, e non sto scherzando, dopo il successo di Hannibal Lecter, me ne sono completamente invaghita, e capirai bene, che trovarmelo davanti, inaspettatamente, è stato un vero shock per me!!" Riprendo fiato, poggiando la testa sulla spalliera. Com’è morbida, meno male.

Viky si avvicina al frigo e dopo poco mi porge un bicchiere d’acqua fresca, le sono grata per tutto quello che ha fatto e che mi ha permesso di vedere….Ah, sento la bava che scende a fiumi, Gaspard visto dal vivo è molto più bello che in pellicola. Ma è mai possibile una cosa del genere?? Bisogna assolutamente ringraziare i genitori…

"Stasera si terrà una festa alla residenza degli Ulliel!" Esordisce Viky, sorridendomi e sedendosi di fianco a me "Ed io, come menager di loro figlio sono naturalmente invitata, e pensavo, dato che ho un piccolo debito con te…Perché non mi accompagni?"

Oddio, ho riperso nuovamente l’uso dell’udito, sto sognando od ho vinto tutt’insieme alla lotteria? "Davvero posso?"
"Certo, che domande, io posso portare chi voglio!" Ammicca dolcemente.

Per un attimo ho creduto davvero che tutti i miei sogni si fossero realizzati, ma poi mi incupisco: c’è un problema, un serio problema "Non so come ci si comporta in queste occasioni, ma soprattutto non ho nulla da indossare!" NOOOOOOOOOOOOOO, gli Dei dell’Olimpo ce l’hanno di nuovo con me!!

"Tranquilla!" Si alza dirigendosi verso il cassetto della sua enorme scrivania e ne estrae un piccola carta "Shopping?" E mi mostra il bancomat.

"No, Viky, questo è davvero troppo, non posso accettare!!"
Ci pensa un attimo portandosi due dita al mento "Allora andiamo insieme a fare shopping, ma ognuno paga il suo…Anche se io offro la limusine!" E sorridente come sempre mi afferra per un polso e mi trascina fuori dall’hotel.

 

Ok, qui lo dico e qui lo ammetto, Roma è fantastica!! E per comprare roba griffata meglio ancora…Io e Viky stiamo percorrendo l’intero centro romano alla ricerca di qualcosa che ci gusti…Da Versace abbiamo provato di tutto, anche un abito leopardato che è meglio non descrivere…Della roba da far girare la testa, peccato non siamo nella savana!! Dopo tre ore di ricerca e di prove su prove abbiamo portato a termine la nostra scelta, anche se devo ammettere che è stato un vero peccato rinunciare ad alcuni di quegli abiti…In finale, comunque, Viky ha comprato un vestito nero di Dolce e Gabbana da urlo: Pura seta nera, con uno spacco vertiginoso sulla coscia destra ed un bellissimo disegno di swarosky, un cigno d’argento che parte da centro petto per giungere fino al fianco sinistro. Vi garantisco che è uno spettacolo indosso a lei.

In quanto a me, ho scelto qualcosa di un po’ meno sfarzoso, le mie risorse economiche sono quelle che sono, haimè! Un bustino blu elettrico di Versace, un po’ pieno di pizzi per una che non porta merletti, ma nel complesso molto grazioso, abbinato ad una gonna, altezza sopra ginocchio, nera sfrangiata. E sotto, lì si che ho fatto follie per averle, un paio di sandali alla schiava, tacco dieci, argentate e brillantinate. Quando mai avrò un’altra occasione per indossare roba simile?! Ve lo dico io…MAI!! Ed inoltre, tutti questi anni di palestra, avranno pure dato i loro frutti??!!

 

La sera è giunta presto, dopo aver trascorso ore dedite allo shopping e altre per la doccia ed il makeup, ci credo che poi vale il detto: il tempo scorre!!

Alle dieci Viky mi viene a prendere sotto casa. Non avevo mai ricevuto un tale trattamento, nemmeno per la festa del diploma alla fine del quinquennio. La limusine nera, parcheggiata sul marciapiede di fronte è spettacolare, una macchina davvero da sballo; l’autista mi apre lo sportello facendomi accomodare.

"Casa mia sfigura davanti a tale bellezza!" Ho gli occhi sgranati, ma può entrare tanta roba in una macchina?? Dalle casse stereo alla tv al plasma, più c’è un minibar, il telefono…Cos’altro manca? Non è davvero il mio mondo, ma devo dire…Mi piace!!

Arrivate alla residenza scendiamo dalla macchina per percorrere a piedi l’enorme viale alberato, mi sembra di stare quasi nel labirinto dell’ultima prova del torneo Tre maghi in Harry Potter; ci sono siepi ovunque e la vegetazione farebbe invidia ai migliori parchi naturali. Una serie di luci e lanterne ci guidano all’ingresso dove dei maggiordomi ci invitano a lasciargli i soprabiti. La villa è grandissima e spaziosissima, gli do uno sguardo veloce dato che la nostra meta è un’altra: il giardino sul retro. Appena vi arriviamo noto l’enorme quantità di invitati, mi sento davvero un pesce fuor d’acqua, ma meno male che, fra tanta gente, nessuno mi noterà mai.

"Ciao Gaspard!" Ecco! Come ho detto solo trenta secondi fa? Non avrei incontrato nessuno? Si come no…Sorrido, cercando di sembrare più disinvolta possibile "Ciao, io sono Jil!"

"Ah che bello, qualche parola in più rispetto al nostro primo incontro!"

Ho un attimo di smarrimento poi continuo "Perdonami per oggi pomeriggio, non mi aspettavo di incontrare qualcuno di…Si insomma…"

"Famoso?" Mi suggerisce lui, sorridendo. Un sorriso da far accapponare la pelle.

"Si!" Dichiaro imbarazzata distogliendo lo sguardo.

"Tranquilla fai come se fossi a casa tua, versati dello champagne!" Poi si rivolge all’amica "Viky io vado a salutare gli altri ospiti, ci vediamo dopo!" E si congeda dopo averle dato un bacio sulla guancia.

 

La serata prosegue in maniera tranquilla, ogni tanto mi ritrovo da sola a fissare il vuoto, del resto, su un milione di invitati ne conosco solo uno e mezzo…In che altro modo dovrei comportarmi?

"Jil, corri vieni, si assisterà ad uno spettacolo che non capita tutti i giorni!" Ed afferrandomi per mano Viky mi trascina in mezzo ad una folla bisbigliante ed allibita…

In mezzo a tutti c’è Charlotte di Monaco, la bella principessa, abbracciata ubriaca ad un bel ragazzo biondo e dagli occhi ghiaccio.

"Viky chi è quello?"

"E’ un modello di Valentino! Si dice che fosse attratto dalla principessa!"

"Ma lei non sta con…" Mi volto per vedere se ci sono orecchie indiscrete ad ascoltarci, ma tutti hanno gli occhi puntati sui giovani e sul terzo che si appresta ad arrivare…"Gaspard!?!" Il mio bello afferra la presunta fidanzata per un braccio portandola via da quella folla starnazzante.

"Si, ma ad essere sincera non so quanto possa durare!" Continua la mia amica "Da quello che so io, lei l’ha già tradito più di una volta!"

"Ma come? Ha la possibilità di stare con uno così bello!" Sono allibita, mi capitasse a me una tale fortuna, non la sprecherei per nulla al mondo…Eh già, ma quando, una tale fortuna potrebbe capitare ad una come me??

 

 

Continua....

 

Eccomi tornata dopo molto, spero di non esservi mancata troppo...Ihih...Apparte gli scherzi, spero vivamente che questo capitolo vi piaccia, dal prossimo si entrerà nel vivo della storia...Mi raccomando...Seguitemi!!!

Inoltre volevo ringraziare a:

Viky4ever: Cogny eccoti il seguito...Visto cosa mi combini??Vedi di non viziarmi troppo mi raccomando!!!tvtttttttttttb

Lunch: Visto come sono stata brava? Sono riuscita anche a pronunciare il mio nome!!!me trp forte...Modestia apparte!!!tvttttttttttb

_Tifa_: Grazie ed eccoti l'aggiornamento...Spero che continuerai a seguirmi!!!^^

SweetDark: Grazie anche a te...E cosa ne pensi di questo??Ti è piaciuto??
Un bacio e al prossimo

Bra

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Capitolo 4
*** Bacio e tacchi ***


*Tutte pazze per…Lui*

Bacio e tacchi

 

 

Le chiacchiere ed i pettegolezzi si fanno largo durante la serata. La gente riesce ad essere davvero maligna, ed in queste situazioni devo ammettere che ognuno caccia il peggio di sé. Non sento altro che lamentele, frasi scontate, tutti che dicono, ‘Poverino è così un bravo ragazzo!’, oppure, ‘Certo che quella Carolina non mi era mai piaciuta!’, ed io che mi ripeto: IPOCRITI!!

Comunque non appartengo a quel mondo, anche se il mio non è mica meglio, anzi. Resta il fatto che mi faccio da parte e mi avvicino ad un angolo dell’enorme terrazza ad ammirare il cielo. Stasera è fantastico, le stelle brillano e nemmeno il gran numero di lampioni riescono ad oscurarle, per non parlare della luna. Adoro la luna, quando è piena soprattutto; non so perché ma mi trasmette un misto di fascino e mistero…Sono strana, l’ho sempre saputo!! Sorrido ripensando a Michael. Ogni volta che deve prendermi in giro dice che sono ‘una testa persa’, e non ha tutti i torti, alcune cose che penso o che faccio mi rendono davvero…Bizzarra! Si credo possa essere l’aggettivo giusto per identificarmi.

"Scuse moi?!" Un uomo elegante, con i capelli leggermente brizzolati e gli occhi ambra mi si avvicina, sta sorseggiando una coppa di champagne e mi sorride quando non appoggia le sue labbra sul vetro. Comincia a parlare, peccato non capisca una parola di tutto ciò che dice; così cercando di apparire il più gentile possibile lo interrompo dicendogli "Je ne parl pas françois!" Speriamo di aver utilizzato una buona pronuncia, o almeno che mi abbia capito…Queste sono le uniche quattro parole che conosco di questa bellissima lingua. Torno a fissare l’uomo e vedo che mi sta sorridendo, meno male, almeno non ho fatto una brutta figura.

"Qui dentro la mascior parte degli invitai è franscese, così credevo che anche lei lo fosse signorina!" Mi dice in italiano, con un leggero accento della sua lingua natale. Gli sorrido educatamente "No io sono di qui, proprio di Roma!"

"Allora lei cosa ne pensa di tutta questa situasione?"

Cosa? Mi stava chiedendo un parere? Ma cosa ne potevo sapere io? Non mi sono mai interessata alla principessa, e da quando ho scoperto che stava con il ‘mio’ bello ha cominciato pure a starmi antipatica…mi sembra logico il mio punto di vista, ma come spiegarlo?

Nel frattempo altre due donne, dai capelli acconciati e dai vestiti firmati, si avvicinano all’uomo baciandolo su ambo le guance e cominciano a parlare con lui. E’ il momento buono, o scappo ora o mai più "Scuse moi!" Li interrompo imitando le parole poco prima usate dallo stesso uomo "Vado un secondo alla toilette!" E mi congedo.

 

 

Cavolo che situazione imbarazzante, almeno credevo che lo fosse prima che mi perdessi tra le mura di questa enorme villa. Uffa. Guardo l’orologio, dopo più di trenta minuti che faccio giù e su tra questi bellissimi, ma enormi corridoi, non mi dispiacerebbe trovare davvero il bagno e fermarmi un attimo.

"Grazie Viky!" Cosa?? Qualcuno sta parlando con la mia amica. In effetti era diverso tempo che non la vedevo.

NO Jil, non puoi, capito? Devi andartene…Si ma dove? Mi sembravano secoli che giravo invano ed ora che c’era qualcuno, potevo davvero andarmene e tornare a girovagare a vuoto? Così, vinta un po’ dalla curiosità ed un po’ dalla necessità, mi avvicino alla porta socchiusa e comincio a sbirciare. Vi prego non giudicatemi negativamente, non sono una spiona, ma non posso entrare così, come se nulla fosse…E poi cosa avrei potuto dire? Scusate cercavo il bagno ma mi sono persa?? Oppure casa mia è grande quanto tutto il vostro soggiorno, non sono abituata a tali spazi? Non esiste proprio…

Appoggio una guancia sul legno della porta e mi affaccio per vedere con chi sta parlando Viky; è appoggiata su una poltrona mentre discute dolcemente con lui, si proprio con Gaspard; lui è seduto sul divano di fronte a lei, le gambe leggermente aperte ed i gomiti poggiati sulle ginocchia:

"Hai sempre avuto ragione tu Viky, hai sempre cercato di farmi aprire gli occhi!" Nella sua voce c’era un po’ di tristezza, e del resto, dopo quello che era successo potevo ben capire "Però non credevo che sarebbe arrivata a tradirmi davanti a tutti, speravo che me ne avrebbe parlato un giorno, mi avrebbe lasciato, ma almeno l’avrebbe fatto dignitosamente!"

"Non è colpa tua Ga!" Lo rassicura la rossa "Le persone non si possono cambiare, e lei ha sempre ottenuto tutto nella sua vita, tu sei stato un gioco, un diversivo!" Gli si sta avvicinando, si china appoggiando le sue mani curate sulle gambe di lui "Sei talmente bello che non avrai problemi a trovare il vero amore. Potrebbe essere qui, oppure non lontano da qui!" Gli si avvicina fino a sfiorargli le labbra.

Mi ritraggo dal guardare. Credo di essere rossa in viso. Non immaginavo che quei due avessero un tale rapporto. Oppure no, forse è solo lei ad essere segretamente innamorata di lui…Oddio in che situazione imbarazzante sono andata a cacciarmi. Sento un cigolio e poi la sua voce melodiosa "Viky cos" Non termina la frase, deglutisco.

"Non devi dire nulla! Credo di volerti bene da anni ormai, non so se il mio sia amore, oppure semplice affetto. Ma non voglio una risposta ora, non devi dire nulla! Io torno dagli invitati, qualcuno dovrà pur intrattenere tutte quelle chiacchiere!?"

Ok, ora non potevo permettermi di pensare a nulla…Dovevo NASCONDERMI! Corro, cercando di fare il meno rumore possibile con i tacchi. Per poco ma riesco a scamparla. Viky non mi vede. Aspetto qualche minuto prima di uscire dalla stanza, non guardo nemmeno dove mi sono infilata, ho troppo bisogno di un bagno al momento, sono davvero shockata. Esco, cammino in direzione opposta a quella di prima, volto l’angolo "Ahy!" Lascio cadere la borsetta a terra e comincio a massaggiarmi il naso. Solo dopo qualche istante alzo lo sguardo per vedere contro chi ho urtato. Deglutisco di nuovo. Come mai Gaspard è davanti a me? Non l’avevo lasciato nell’altra stanza?

"Ciao!" Mi fa sorridendomi. Non vi sto a raccontare la bellezza del suo viso, ma credo che non esista nulla di più perfetto.

"Cercavo il bagno sai dove posso trovarlo?" Gli dico tutto d’un fiato e lui si mette a ridere.

"Almeno ora sei riuscita a dirmi qualcosa!" E continua a ridere portandosi la mano davanti la bocca.

Arrossisco e lui credo se ne sia accorto infatti mi dice subito "Sali le scale dietro l’angolo, prima porta a destra!"
"Grazie!" E corro su per le scale.

 

 

FINALMENTE, sono in bagno, e mai come ora ho davvero bisogno di darmi una bella rinfrescata al viso. Meno male che nella borsa ho tutto l’occorrente per aggiustarmi il trucco, sennò col cavolo che posso sciacquarmi. Cazzo. Mi guardo intorno disperata…Dov’è la mia borsa? Cerco di fare mente locale: quando ho salutato l’uomo brizzolato l’avevo al polso; quando ho visto Viky baciare Gaspard pure…Ecco, la devo aver persa quando ci siamo urtati.

Mi sfilo i sandali tacco dieci, e corro più veloce che mai giù per le scale, dritta verso il punto dello scontro. Mi blocco allibita. Nooooooooooooo, non c’è nulla per terra. Lancio i sandali in un angolo, pregando che poi non mi scordi anche di quelli… la mia testa ne sarebbe capace!! Sospiro. E mi accovaccio a terra cominciando a camminare carponi e frugando in ogni angolo possibile.

"Ma certo che sei davvero buffa lo sai?" Mi blocco.

"Non mi era sembrato che voi italiane foste così…Particolari?" E ride. La sua voce la riconoscerei tra mille. Ed ancora a quattro zampe mi volto a guardarlo, rossa come non mai in viso. Eccola. "Cercavi questa immagino!" E mi sventola la borsetta "L’hai lasciata cadere prima quando mi sei venuta addosso!"
Eh no, ora non posso stare zitta non posso fare la figura della tonta. Mi alzo, gli vado vicina; siamo a soli qualche centimetro l’uno dall’altra e gli dico, si glielo dico:

"Si, hai ragione!" NOOOOOOOOOOOOOO, ma sono davvero cretina? Jil riprenditi cazzo.

"No scusa!" Scuoto un po’ la testa "Volevo dire che mi sei venuto TU addosso, io andavo dritta per la mia strada!" Mi guarda, forse perplesso da quella presa di posizione improvvisa, ma poi si rimette a ridere e mi fa "Sai sei divertente! Mi piaci!" E dandomi in mano la borsa se ne va, lasciandomi di stucco, di nuovo impalata nel mezzo del corridoio.

 

 

Continua....

 

 

Eccomi dopo un'infinità ad aggiornare, spero vivamente che questo capitolo non faccia troppo schifo...A voi l'ardua sentenza!!!^^ Inoltre ci tengo a specificare che nel dialogo con l'uomo 'brizzolato' gli errori sono volontari, è per rendere meglio l'accento!!!

Grazie a tutti coloro che mi stanno seguendo, ed in particolar modo a chi mi recensisce:

Viky4ever: Eh si, sei una Viky un pò fuori dalle righe...Ma grazie a questo ti sei beccata, o meglio hai dato, un bel bacio al nostro bel francesino!!!Mica male!!!Un bacione e tvtttttttttttttttttttttttttttttrrrrrrrrrrrrrrrrrb

SweetDark: Grazie...Questo capitolo spero non sia orrendo!!!Bacio

Bibby: Grazie, me felice se piace...Kiss

Tortellina Senior: Tesoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....Che bello leggere una tua recensione, non immagini la gioia che mia fa!!!me emmozionata *****_____________**** Ok ora gli asterischi inseguiranno anche me??Speriamo di no!!! Spero di sentirti presto, sia su msn, che via fic...Te vo ttttttt be Tua tortellina!!!

Rosgreenday: Mi fa piacere che Jil ti piaccia, la cosa principale di una storia è che deve stare simpatica la protagonista, non trovi??E poi, Gaspard è Gaspard, nulla da ridire su di lui...Grazie!!

_Sweety_: Sai me ne sono accorta solo ora, dopo la tua recensione, che la mia fic è l'unica su questo bellissimo attore...Come poteva mancare!!Inoltre è vero, ma per ovvi motivi, l'ho dovuto far parlare in italiano. Considera però che Viky è italiana, ma vive in francia da anni, gliel'avrà insegnata lei la lingua non trovi?? bacio e grazie anche a te per seguirmi!!

Ed ora al prossimo capitolo

Vostra Bra

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