IV capitolo
L’incontro
Passò circa un mese. Alexandra si era perfettamente
integrata nella vita dei Malfoy( fatta eccezione per la sua matrigna che ancora
non voleva vederla). La persona con cui andava più d’accordo era proprio suo
fratello.
Un giorno Lucius e Alexandra, furono convocati da Malfoy
Senior nel suo studio.
“Dunque ”esordì “sabato daremo un ballo per presentare
ufficialmente Alexandra in società come membro del casato dei Malfoy”.
La giovane s'irrigidì.
“Sarà un’occasione molto importante perché” e si rivolse
direttamente alla figlia”conoscerai le famiglie più importanti e in vista del
mondo magico”. Si voltò verso il suo primogenito.
“Lucius. Il tuo compito sarà quello di vegliare su tua
sorella e gli farai da cavaliere”.
“Padre ma Narcissa…”
“Narcissa capirà!” tagliò corto Malfoy Senior “Ora andate.
E’ tutto.”.
Uscendo dallo studio, Alex domandò: “ Chi è Narcissa?”
“La mia ragazza” rispose semplicemente Lucius.
“Santa puzzola! Non mi avevi detto di essere fidanzato. Dai
racconta!” lo incoraggiò Alexandra.
Lucius la guardò sbalordito.
“Non avrai intenzione di utilizzare questo linguaggio la
sera della festa, mi auguro.”. Scoppiando in una sincera risata. La ragazza si
unì a lui.
La settimana passò in fretta tra le prove degli abiti, i
preparativi del banchetto e mille altri impegni.
Arrivò la sera della festa. Alexandra si rimirava nello
specchio. Era splendida!
Per l’occasione le era stato confezionato un abito di raso
verde acqua (come i suoi occhi), impreziosito con dei ricami d’argento. L’ampia
scollatura valorizzava il suo decolletè e la stoffa metteva in risalto la sua
figura slanciata. I capelli erano raccolti sulla testa e tenuti da fermagli di
strass. Due tirabaci le incorniciavano il viso e un filo di lucida-labbra le
esaltava le labbra. Si udì bussare alla porta. “ Avanti!”
Sull’uscio apparve Lucius in un completo nero da gran sera.
“Posso sorellina?” le chiese.
“Non fare lo scemo! Entra.” Sorrise la giovane voltandosi.
Suo fratello era bello in abiti comuni, ma con indosso quel
completo, era a dir poco divino!
“Hai intenzione di far perdere la testa a tutte le
invitate?” scherzò Alex.
“Io? Ti sei vista allo specchio? Sei favolosa”
Qualcosa il lui si risvegliò.‘Non ora!’ si disse mentalmente
Lucius. La sua virilità si stava destando alla vista della ragazza.
“Ti ho portato un regalino. Voglio che lo indossi stasera!”
e si avvicinò.
“Voltati e chiudi gli occhi” ordinò. Alexandra ubbidì. Suo
fratello era in piedi dietro di lei. Lo sentì armeggiare con il cofanetto e
sussultò, quando, inavvertitamente, Lucius le sfiorò la spalla con le dita.
Sentì qualcosa di freddo sulla sua pelle.
“Adesso puoi guardare” le disse Lucius.
Alexandra aprì gli occhi e rimase senza fiato. Sul suo
decolletè faceva bella mostra di sé un girocollo d’argento con uno smeraldo a
forma di goccia.
“E’ stupenda! Grazie.”
“Questi sono gli orecchini. Indossali e scendiamo” disse
porgendo il cofanetto.
“Non sarà troppo?” chiese la giovane.
“Niente è troppo per te”. La frase uscì spontanea dalle
labbra di Lucius.
Alexandra lo fissava senza capire.
“Andiamo?” fece lui porgendole il braccio.
“Si. Grazie ancora” sussurrò lei stampandogli un sonoro
bacio sulla guancia.
Arrivarono fino alla scalinata di marmo che conduceva al
piano di sotto.
“Ho paura” sussurrò Alex a suo fratello.
“Stammi vicino e sorridi. Andrà tutto bene” la rassicurò lui
stringendole la mano.
Discesero la scalinata. Quando fecero il loro ingresso nel
salone tutti si voltarono a guardarli. I rampolli Malfoy erano uno spettacolo
per gli occhi. Decisamente incantevoli!
“Lucius” sussurrò intimorita Alex.
“Adesso viene la parte difficile. Ricorda quello che ti ho
detto e andrà tutto per il meglio”.
La condusse nella sala da ballo e la presentò a tutti gli
ospiti. Dopo un po’ Alex cominciò a sentirsi strana. Le girava la testa e le
mancava l’aria, ma continuò a sorridere a tutti quelli che le venivano
presentati. Quanti erano?
“Abbiamo quasi finito. Mancano solo i Black”. Disse Lucius
come a leggerle nel pensiero.
“Meno male!”
Suo fratello le sorrise. Poi volgendosi verso un
invitato”Oh! Buonasera Regolus. Lady Black non è tra noi stasera?”. S’informò
Lucius.
“Buonasera” rispose il nuovo arrivato facendo scivolare lo
sguardo su Alexandra e indugiando sulla scollatura della giovane. Alexandra si
mosse a disagio, ma non lo dette a vedere.
Non fossero stati al centro della sala da ballo, Lucius gli avrebbe
lanciato un bel crucio. Come osava fissarla così spudoratamente? Nessuno di
questi pensieri trapelò sul volto del bel Malfoy.
”Ti presento mia sorella. Alexandra Victoria Malfoy”
“Molto lieta. Signor…” rispose la fanciulla lasciando in
sospeso la frase.
“Black. Regolus Black”. Le prese la mano e gliela baciò.
Ad Alexandra venne l’istinto di ritrarla per la repulsione
che provava per quell’individuo, ma non lo fece. Fu Lucius a toglierla d’impiccio.
“Non è venuto neanche tuo fratello?”
“E’ fuori. Lo sai com’è fatto. Sarà dietro a qualche
gonnella”rispose senza smettere di fissare La giovane.
‘ Se non la pianta di spogliarla con gli occhi, giuro che lo
ammazzo!’ pensò Lucius.
“Scusaci. Dobbiamo proprio continuare con il giro delle
presentazioni. A più tardi”. Così dicendo condusse via la ragazza. Alexandra
era ben felice di filarsela. Non gli piaceva quell’uomo. Neanche un po’.
“Vado a prendere una boccata d’aria” disse a suo fratello.
“Vengo con te”.
“No. Ho privato Narcissa della tua compagnia anche troppo. Va
da lei. Ti raggiungo tra poco”
“Sei sicura? Potrei…” tentò Lucius.
“Tranquillo fratellone! Se qualcuno si avvicina con cattive
intenzioni lo schianto.” Scherzò lei. Si voltò e uscì in giardino.
Una dolce brezza estiva le accarezzò il volto. Si diresse
verso una panchina di marmo e fu allora che lo vide. Era alto, spalle larghe
capelli neri e lunghi fino alle spalle. Stava camminando verso di lei con le
mani in tasca. Ad Alex cadde il ventaglio. Lo sconosciuto alzò lo sguardo e si chinò
a raccogliere l’oggetto. Nell’istante in cui incrociò il suo sguardo, Alex si
sentì arrossire. Aveva due occhi grigi meravigliosi!
“Milady?”. Una voce calda e sensuale la richiamò alla realtà.
“Le è caduto…vi sentite bene?” s’informò lo sconosciuto. Alex si riscosse.
“Eh? Si, certo. Grazie” farfugliò cercando disperatamente di
rammentare se erano stati presentati nel salone. ‘No. Sicuramente mi sarei
ricordata di lui’ rifletté mentalmente Alexandra.
“Dovete essere la sorella di Lucius, suppongo” continuò lo
sconosciuto con la sua voce calda e profonda.
“Ehm, si”farfugliò lei in preda ad un crescente imbarazzo.
“Lasciate che mi presenti. Mi chiamo Sirius Black, lieto di
fare la vostra conoscenza.”. Così dicendo le prese la mano. Con un movimento
elegante e sensuale la portò alle labbra e la sfiorò con un bacio. ‘Santa
puzzola! Che fico!’ pensò Alex.
Sirius la stava fissando. La giovane si riebbe in fretta e
rispose con un amabile sorriso.
“Piacere mio. Sono Alexandra Victoria Malfoy, ma potete
chiamarmi semplicemente Alexandra”.
“Sarà meglio” scherzò lui “posso darti del tu?”. Azzardò.
“Magari…” fece la ragazza sospirando di sollievo.
Non le erano mai
piaciute quelle maniere pompose!
Dal salone giunse un dolce suono di valzer.
“Balli?”
“Come?”
L’affascinante giovane, le sorrise porgendole la mano.
“Hai voglia di ballare con me?” ripetè nuovamente.
Alexandra si sentiva un’idiota. Come poteva rifiutare? Annuì
e posò la sua manina su quella di lui. In men che non si dica si ritrovò a
volteggiare tra le sue braccia nel giardino.
“Balliamo qui?”
“Dentro c’è troppa gente e poi qui si sta meglio, non
trovi?”. Rispose Sirius fissandola negli occhi e continuando a farla danzare.
Alexandra rise di cuore tirando la testa indietro.
“Vero” rise.
A Sirius venne l’istinto di baciare quel collo leggiadro.
‘Mio Dio! Quanto è bella!’ pensò il giovane Black.
Danzando, Alex perse l’equilibrio e inciampò su di una
radice.
“Attenta!” le gridò Sirius stringendola ancora di più per
non farla cadere.
“Ah!” strillò Alexandra. Un istante dopo si ritrovò a terra
tirandosi il giovane dietro. Il momento era quanto mai imbarazzante! Alex con
la schiena a terra e Sirius che la sovrastava! Il giovane poteva sentire il
ritmico alzarsi e abbassarsi dei seni sotto di lui. Alzò lo sguardo. Erano
vicinissimi! La ragazza aveva una bocca sensuale e ben disegnata. Desiderò
ardentemente posare le labbra su quelle di lei, ma non lo fece.
“Stai bene?”. Chiese lui con la voce resa un po’ roca
dall’eccitazione che provava.
‘Meglio di così!’ pensò tra sé Alex. “Mi dispiace. Sono un
imbranata”. Rispose invece.
Sirius l’aiutò a rialzarsi. Improvvisamente udirono una voce
chiamare.
“Alexandra! Alexandra! Dove sei ?”. Era suo fratello!!!
“ Ora che gli dico?”
“Vieni con me” le disse Sirius prendendole la mano.
La giovane non sapeva che fare.
“Vuoi che ti trovi sola con me con il vestito sgualcito e
delle foglie tra i capelli?”.
“No! Sarebbe un catastrofe.”
“Allora seguimi”.
Si nascosero a ridosso di un gazebo ricoperto da rose rosse.
“E’ rientrato” la informò Sirius facendo capolino dal loro
nascondiglio.
“Meno male!” sospirò Alex.
Sirius era in piedi di fronte a lei e la guardava con aria
divertita.
“Ti ho salvato. Merito un premio”.
“Cosa?”
Alexandra era poggiata di spalle ad una colonna del gazebo.
Intuendo le intenzioni del giovane, tentò la ritirata verso destra, ma il
braccio di Sirius lo impedì. Alexandra cominciò ad ansimare.
“Lasciami passare” gli ordinò. Lo fissava dritto negli
occhi.
“E la mia ricompensa?”
Tentò allora di sgattaiolare verso sinistra. Sirius (che se
lo aspettava) la bloccò di nuovo.
“Lasciami passare, Sirius Black o giuro che ti affatturo!”.
La ragazza aveva l’aria di chi voleva mantenere la minaccia.
“Siamo soli” gli ricordò Sirius avvicinandosi sempre di più.
Le sue labbra erano ad un soffio da quella della giovane. “E poi muori anche tu
dalla voglia di darmi un bacio, mia adorata…”. Non terminò la frase.
Alexandra gli mollò un ceffone.
“Non osare mai più” gli sibilò furente e corse via.
"Chi si crede di essere quel pallone gonfiato! Aveva
ragione quello lì… quel Regolo o come diavolo si chiama! E’ proprio un
donnaiolo! Che rabbia!” rimuginava tra sé Alex.
Entrò nel salone e raggiunse suo fratello. La serata terminò
e la giovane, esausta, risalì nella sua stanza. Fuori infuriava una tempesta in
piena regola. Il cielo era squarciato da saette e i tuoni rimbombavano
assordanti. Alexandra non riusciva a prender sonno. Si alzò e imboccò il
passaggio segreto che la conduceva direttamente nella stanza di suo fratello.
“Lucius?” chiamò esitante. Apparve suo fratello.
“Alex! Che succede?” si informò.
Un nuovo boato e Alexandra si rifugiò terrorizzata tra le
braccia di Lucius.
“Posso rimanere con te stanotte?”. Era spaventata e tremava.
“Non credo sia una buona idea” fece lui.
“Ti supplico! Ho il terrore dei temporali!”. Alexandra si
strinse ancora di più al suo petto.
‘Dannazione!’ pensò Lucius. Proprio non ci voleva! Il suo
desiderio si stava ridestando.
“D’accordo. Infilati nel letto che ti raggiungo” sospirò al
fine sconfitto.
Alex salì sull’enorme lettone del fratello.
“Buonanotte!” gli disse rannicchiandosi contro di lui.
Dopo pochi minuti, il respiro lento e regolare della ragazza,
fecero capire a Lucius che si era addormentata. Non riusciva a crederci!
Stretta a lui c’era Alex. Riusciva a percepire la morbidezza della sua pelle
attraverso la stoffa leggera della camicia da notte. Un’ondata di desiderio
struggente lo travolse. ‘Ti voglio…’ le sussurrò sfiorandole le labbra con un
dito. Lei non si mosse. Dolce e fiduciosa si era rifugiata tra le braccia del
suo peggior nemico. ‘Sarai mia e di nessun altro…’. Si fece più audace. Le lambì
un seno con una mano, scivolando giù per i fianchi. Inaspettatamente riprese il
controllo di se. ‘Che cazzo sto facendo!’ si maledì Lucius. Sapeva che avrebbe
passato un’altra notte in bianco a fantasticare di fare l’amore con la sua
Alexandra.