shine.

di harrymakemesmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter one. ***
Capitolo 2: *** chapter two. ***
Capitolo 3: *** chapter three. ***
Capitolo 4: *** chapter four. ***
Capitolo 5: *** chapter five. ***
Capitolo 6: *** chapter six. ***
Capitolo 7: *** chapter seven. ***
Capitolo 8: *** chapter eight. ***



Capitolo 1
*** chapter one. ***


Chi sono io?
Sono quella stupida,ingenua,immatura ragazza che crede ancora nell’amore,il vero amore.
Dove mi trovo?
Non lo so nemmeno io,vivo in un mondo fatto solo di pregiudizi dove la gente non fa altro che criticare e guardarti dall’alto verso il basso.
Che ci faccio ancora qui?
Aspetto il momento giusto per andarmene,cambiare aria e,forse,finalmente trovare la felicità
 
 
 
Sono Amy.Amy Parker.
Sicuramente non avrai mai sentito parlare di me,sono la ruota di scorta,quella che viene calcolata per ultimo,che ti ammira da lontano o,per la maggior parte delle volte,vieni disgustata dal comportamento che certa gente cambia da un giorno all’altro.Non sono una di quelle ragazze frivole che pensano a che colore di smalto le stia meglio,sono una abbastanza semplice?Può darsi,ma non sai e saprai mai cosa mi stia succedendo in quel preciso momento.Sono una bella ragazza o,per lo meno è quello che la gente mi dice ma stranamente non sono abbastanza per i ragazzi della mia città.
 
 
E la sveglia suonò come al solito alle sei e una quarto precise.
Aprì gli occhi.Stava iniziando la solita giornata monotona che comprendeva il dover andare a scuola,il studiare il pomeriggio,fare la solita litigata serale con i genitori e il sano ‘cazzeggiamento’ sul pc.
Il top del top,no? 
Per fortuna che tutto questo stava per finire,ebbene sì le vacanze estive erano alle porte.
Scesi di sotto per fare la mia solita 'colazione' che comprendeva una semplice tazza di latte caldo già che avevo smesso di riempirmi di dolci la mattina perché mi facevano venire la nausea.Mi vestii velocemente,diedi un bacio a mia mamma e mi diressi verso la fermata del bus.
Amavo la mia scuola e 'amavo' anche i miei compagni di classe anche se avevano cominciato un po’ a trascurarmi.Il perché non lo so ma sta di fatto che mi sentivo sempre più sola.
Le prime quattro ore avevo discipline pittoriche,la materia che amavo di più.Il professore era un tipo apposto,alcune volte un po’ strano ma di sicuro il migliore che mi potesse capitare.
Presi un sgabello e sistemai il cavalletto.Cominciai a disegnare immergendomi nelle canzoni che stavo ascoltando.Mi davano l’ispirazione.
 
Era l’ora di cena e mia madre aveva preparato la pizza.Mio padre era appena tornato dal lavoro e,appena seduto a tavola,cominciò un discorso su una questione che non mi aspettavo di affrontare fino alla fine dell’anno scolastico.
 
Papà:’io e mamma ne abbiamo discusso molto..la scuola sta per finire e noi sappiamo quanto desideri ritornare a Londra’
 
Era vero,amavo Londra.Me ne ero innamorata due anni fa quando avevo fatto una piccola vacanza con i miei.All’inizio non mi entusiasmava molto andarci ma una volta lì ne restai affascinata.
 
Papà:’pensavamo di mandarti tutta l’estate’
Mamma:’sarebbe un’occasione per perfezionare il tuo inglese’
 
Ecco,passare tutta l’estate a Londra è stato sempre uno dei miei sogni più grandi.Peccato che me lo ero sempre immaginato di realizzarlo con la mia migliore amica.Ma le cose cambiano e per lei non era lo stesso e mi aveva lasciato per una stronza.
C’est la vie.
Non potevo non accettare una proposta del genere che mi sarebbe capitata pochissime volte nella vita e,malgrado le difficoltà che avrei dovuto affrontare,accettai.  






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Capitolo 2
*** chapter two. ***


Rendiamoci conto,io stavo per passare l’intera estate in una delle più splendide città del mondo.
Mancavano pochi giorni alla partenza e dovevo sistemare ancora le valigie,salutare i pochi amici che avevo e prepararmi mentalmente a parlare inglese ventiquattro ore su ventiquattro.Sarebbe stata una bella sfida per me.  
 
 
Era tutto pronto.Era giunto il momento.
Salutai i miei genitori che,non volendo piangere davanti a me,trattennero le lacrime.Sono sicura che mi volessero mettere alla prova,secondo loro non avrei potuto farcela,sarei tornata indietro chiedendo aiuto,ma questa volta si sbagliavano.Non sarei mai tornata indietro,ero grande,dovevo cavarmela.Mi sarebbero mancati.
Salì sull’aereo.Non avevo mai avuto paura anzi ogni volta prima di salire ero tutta felice e saltavo dalla gioia ma appena alla fine del volo mi ricordavo di com’era in realtà:ore di scomodità assoluta su quei sedili a pregare di non morire,cercare di dormire e di non vomitare.Cominciavo ad odiarlo.
 
Non mi sembrava vero.Stava succedendo davvero a me?Era solo un bellissimo sogno e fra poco mi sarei risvegliata?Era tutto reale.
Atterrai nello stesso aereoporto di sue anni fa.Non me lo ricordavo così grande.
Presi la metro e andai a sistemare le mie cose nell’appartamento al centro di Londra che mi avevano preso i miei.Avevano speso un botto per farmi star là e non potevo far altro che ringraziarli.
Ovviamente non me la sarei cavata facilmente,per mantenermi dovevo cominciare a lavorare.Avevo mandato alcuni curriculum già quando ero in Italia.Sarebbe stato abbastanza difficile,avevo solo sedici anni,non parlavo alla perfezione l’inglese e non avevo mai lavorato in vita mia.Uno solo aveva risposto alle mie e-mail,un direttore di un supermercato in centro.Era già un inizio dai.
 
 Mi risvegliai con la luce del sole che filtrava dalle finestre.Non volevo un secondo di più starmene rinchiusa lì dentro,volevo esplorare quella città.
In un batti d’occhio mi ritrovai fuori dalla porta.Ero in attesa di qualcosa.Di che cosa?
Davanti di me vidi un Starbuck’s così entrai per fare una colazione,una vera colazione.
Non avevo molto tempo,quello stesso giorno sarebbe cominciato il mio primo giorno da cassiera in un supermercato.
 
X:’sei Amy?’
Io:’si..’
X:’bene,questo è il tuo grembiule,cassa tre.Al lavoro,susu.’
 
Andai alla mia postazione.
 
Ellie:’scusalo,è sempre così con i nuovi ma vedrai che dopo un po’ ti sembrerà anche sinpatico’
Io:’okey..grazie’
Ellie:’comunque piacere sono Ellei,sei nuova di qui?’
Io:’si,vengo dall’Italia…sono Amy’
Ellie:’uhh,l’Italia non ci sono mai stata’
 
Accennai un sorriso.Mi sembrava una ragazza simpatica ma ormai avevo cominciato a non fidarmi molto delle persone.
Il mio turno finì e presi il cappotto per andarmene quando sentì Ellie chiamarmi.
 
Ellie:’senti..già che sei nuova e non credo tu abbia ancora molti amici qui,ti andrebbe di venire a una festa a casa mia questa sera?’
Io:’non lo so,sono stanca e..’
Ellie:’dai,non credo tu voglia passare il venerdì sera chiusa in casa a guardarti un film’
Io:’beh..farò un salto,okey?’
Ellie:’perfetto,dopo ti mando un messaggio per darti delle indicazioni stradali per arrivare a casa mia,ci vediamo dopo’



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Capitolo 3
*** chapter three. ***


Non c’avevo la minima voglia di andare a quella festa.Le ho sempre odiate,non sono una di quelle che si scatena e scende in pista ma dovevo comunque cominciare a fare nuove conoscenze come mi ero ripromessa prima di partire.
Mi misi il vestitino che mi ero portata dietro per ogni evenienza e seguì le indicazioni stradali che mi aveva mandato Ennie per messaggio.
 
Siamo sicuri che non abbia sbagliato casa?Sono forse a Washington,in America davanti alla Casa Bianca? Suonai timidamente alla porta con la paura che mi aprisse qualcun altro al posto di Ennie.E fu così.
 
Io:’scusa,credo di aver sbagliato casa..’
Louis:’sei qui per la festa?’
Io:’s-si’
Louis:’ciao,sono Louis.Sono il fratello di Ennie’
Io:’ah,io sono Amy una sua compagna di lavoro’
Louis:’strano..non sai chi sono io?’
Io:’dovrei?’
Louis:‘ehm,lascia perdere.Ti accompagno al piano di sotto’
 
Non avevo mai visto così tante persone in un’unica stanza.Erano tutti abbastanza brilli anzi ubriachi.Dovevo aspettarmelo,era una festa enorme,senza genitori e per di più a Londra.
Dopo dieci minuti ero già stufa,volevo andarmene.Mi andai a sedere su una poltroncina.
 
Ennie:’Amy alla fine sei venuta!’
Io:’si..ma stavo giusto andando,sai sono ancora stanca per il volo’ mentii.
Ennie:’di già?Non se ne parla!’
Ennie:’Lui è Patrick.Fate amicizia e andate a ballare’
 
Okey,situazione alquanto imbarazzante.
 
Patrick:’ehm sì,sono Patrick..scusala ma ha bevuto troppo’
Patrick:’vuoi qualcosa da bere?’
Io:’no,grazie.Non bevo’
Patrick:’dai è una festa’
Io:’okey..ma qualcosa di leggero,eh!’
 
Dopo qualche minuto tornò Patrick.Mi porse il bicchiere che dall’odore sembrava buono,era un misto tra fragola e melone.
 
Patrick:’ti va di ballare?’
Io:’certo!’ ero brilla.
 
Dopo neanche cinque minuti mi ritrovai sul tavolo a ballare con attorno cinque ragazzi.
Mi correggo:ero ubriaca.  



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Capitolo 4
*** chapter four. ***


Mi risvegliai in un salotto che non era il mio.Non mi ricordavo niente tranne di essere stata alla festa a casa di Ellie e di aver incontrato Patrick.
Dove cavolo mi trovavo?E se mi avessero rapita?E se mi tenessero in ostaggio?Dovevo andarmene.
Mi diressi piano piano verso la porta.
 
Louis:’dove scappi?’
 
Feci un balzo per lo spavento.
 
Io:’da nessuna parte..che ci faccio qui?’
Louis:’ieri sera hai bevuto troppo e non eri in condizioni di tornare a casa’
Io:’stai mentendo,io non mi sono ubriacata’ ma come cavolo si permetteva,pff.
Louis:’io credo proprio di sì invece.Se vuoi ho anche alcuni video di te mentre..’
Io:’non gli voglio vedere,grazie!’
Louis’come vuoi’ gli scappò una risatina
Io:’sarà meglio che vada ora’
Louis:’non resti a fare colazione?’
Io:’meglio di no’
Io:’grazie per avermi ospitata..’ e mi chiusi la porta alle spalle.
 
Avevo fatto una sciocchezza?decisamente.
Non mi ero mai ubriacata in vita mia e il solo pensiero di tornare a lavorare e rivedere Ennie mi faceva vergognare di me stessa.
 
Ennie:’ciao,come mai quella faccia?
Io:’no niente,sono solo un po’ stanca come al solito’ ero brava a mentire.
Ennie:’sai Louis mi ha detto che ti ha trovato molto simpatica’
Io:’…’
Ennie:’senti,sabato dovrei uscire con un ragazzo mi aiuteresti a trovare un vestito da mettermi?’
Io:’certo’
 
Louis mi trovava simpatica?Che avevo fatto di tanto divertente da sembrarglielo?



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Capitolo 5
*** chapter five. ***


E per la seconda volta in due giorni mi ritrovai davanti a quell’enorme casa bianca.Avevo paura che mi aprisse Louis,l’ultima volta che ci eravamo visti non avevo fatto una bellissima figura e non volevo si ripetesse.Suonai il campanello una volta soltanto sperando che nessuno mi venisse ad aprire.
 
Ennie:’hey,entra’
Io:’grazie’ missione fallita.
 
Mi guardavo attorno sperando di non trovarmelo alle spalle.Stavo cominciando ad avere paura di lui?
Ennie appoggiò sul letto una decina di vestiti che avrei dovuto scegliere.
Chissà dov’era.E se se ne fosse andato di proposito sapendo che venivo qua?E se invece era in centro a divertirsi con qualche sua ‘amica’?non dovevo preoccuparmi,l’importante era che non era qua.Dovevo finirla di pensarci.
Mi accorsi che Ennie stava disperatamente cercando di attirare la mia attenzione.
 
Ennie:’Amy,Amy ci sei?mi ascolti?mi sta meglio quello rosso oppure quello blu?’
Io:’s-si..quello verde..’
Ennie:’ti sto mostrando quello rosso e quello blu che centra adesso quello verde?’
Io:’scusa,ho la testa da un’altra parte’
Ennie:’ho notato,ne vuoi parlare?’ si sedette accanto a me.
Io:’no grazie,ti dispiace se vado a prendere un bicchiere d’acqua?’
Ennie’:vai pure’
 
Non feci nemmeno in tempo di aprire la porta di camera sua che me la ritrovai in faccia.
 
Io:’il naso,ahh’ sanguinava.
Ennie:’oddio vado a prendere dei fazzoletti’
Louis:’scusami,scusami tantissimo!non l’ho fatto apposta’
Ennie:’s-si’ figura numero due?fatta.
Louis:’non ne combino mai una giusta,caspita’
Louis:’tira in su il naso che dovrebbe smettere’
 
Feci come mi disse.
Dopo una cinquina di minuti non perdevo più sangue anche se ero in totale imbarazzo.
 
Louis:’comunque Ennie ero venuto a chiederti se domani ti andava di venire al luna park con gli altri?’
Ennie:’certo’
Louis:’che ne dici di venire anche tu?sai vorrei scusarmi per quello che è successo..’ stava parlando con me?
Io:’ehm,non saprei..mi sa che domani ho il turno pomeridiano e non posso saltarlo,sai sono lì da poco..’
Ennie:’ma non è vero,abbiamo entrambe il turno di mattina’ quella stare un po’ zitta no,eh.
Louis:’perfetto,allora domani ti passo a prendere sotto casa’
 
Perfetto,seh perfetto.



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Capitolo 6
*** chapter six. ***


Perché?Perché devo andarci?Non è obbligatorio,è una mia scelta andarci o no.Sisi,adesso gli chiamo e gli dico che non posso venire,che poi la mia presenza non cambierebbe molto.
Sto per comporre il numero e..no.No,non ce la faccio…voglio ma non voglio vederlo.
Sinceramente non so perché voglio vederlo,non mi piace,non ho fatto altro che fare delle figure di merda davanti a lui ma voglio rivederlo,lui mi fa ridere?
Strano.
 
Il campanello suonò,dovevano essere loro.Avevano detto che avrebbero portato anche dei loro amici,di bene in meglio.Scesi le scale e mi ritrovai davanti Louis.
 
Louis:’ma ciao’
Io:’ciao’
Louis:’ma come siano freddi’
Io:’taci e sali in macchina’
 
Bella conversazione direi.
 
Appena entrai in macchina l’unica persona che riuscì a notare fu lui.
Uao.
 
Louis:’ecco,vi presento Amy..Amy loro sono Harry e Niall’
Harry e Niall:’ciaoo’ salutarono con un sorrisino.
 
Niall era quello biondo dagli occhi azzurri invece Harry era quello riccio dagli occhi smeraldo.
 
Harry,Harry,Harry,Harry,Harry,Harry,non riuscì a togliermi il suo nome dalla testa per tutto il tragitto.
Scendemmo e appena arrivati i ragazzi,o meglio i ‘bambini’ già che si comportavano come essi,corsero verso le montagne russe.Avevo sempre avuto questa terribile paura delle montagne russe,ci sono salita solo una volta e quella è stata la prima e ultima volta,o almeno è quello che credevo.
 
Io:’sentite ragazzi andate voi io..ho paura’
Louis:’scherzi?senza di te noi non saliamo’
Io:’ma perché,andate pure io vi aspetto qui’
Harry:’non se ne parla’ mi prese la mano.
 
Oh mio dio,la sua voce,la sua mano.
 
Harry:’vieni,starai accanto a me e in qualsiasi momento potrai stringermi la mano’
Louis:’ouou,vacci piani principino ahah’
 
Non sapevo che rispondere,ero in trans,voleva che stessi vicino a lui e gli tenessi la mano?
Non potevo dirgli di no quindi prendemmo il biglietto e salimmo.
 
Harry:’è stato tanto pauroso?’
Io:’c-cosa?’ 
 
Eravamo già a terra?Non mi ero accorta di niente forse perché per tutto il tempo non avevo fatto altro che guardarlo e stringerli la mano.
 
Harry:’ragazza mia hai una bella stretta ahaha’
Io:’ahahah scusa’
 
Ossì,il luna park cominciava a piacermi.


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Capitolo 7
*** chapter seven. ***


Mi devo ancora svegliare?Sto dormendo?So solo di aver fatto uno dei sogni più belli,quelli che non si scordano ma che però ti confondono parecchio le idee.
Una cosa è certa,eravamo solo io e Harry.
Com’è strano pronunciare il suo nome,pensarlo o addirittura sognarlo. 
Forse sto solo esagerando,d’altronde l’ho conosciuto solo ieri ma mi è bastato solo un pomeriggio per accorgermi di essermi innamorata di lui.Non mi era mai capitato e non capivo cosa mi stava succedendo so però di essere felice accanto a lui.Non che avesse fatto gran che ieri ma questi sono solo inutili dettagli,no?
 
Due chiamate perse sul telefono.
Oh no,ho dormito troppo devo correre sul lavoro.
 
Arrivai di tutta fretta al supermarket dove Allie stava già servendo i clienti.Le feci un segno con la mano per avvisarla di essere arrivata.Si sarà arrabbiata?forse solo un pochino dai.
 
Io:’scusascusascusa,mi sono addormentata,non l’ho fatto apposta,perdonami.’
Allie:’vedremo..’
Io:’ che devo fare per farmi perdonare?’
Allie:’non so ci penserò’
Allie:’allora..ti stanno simpatici Niall e Harry?’
Io:’si dai..sono due tipi apposto’   - forse anche un po’ di più
Allie:’ho visto che hai legato molto con Harry ieri’
Io:’si beh è stato divertente ma niente di che’  - nono,mi sono solo sentita dopo tanto tempo felice
Allie:’beh se ti può interessare stasera organizzano una festa e beh un certo Harry mi ha chiesto se volevi venire anche tu..’ - l-lui ha chiesto di invitarmi?sul serio?mi prendete per il culo?
Io:’ah,una festa..interessante..non so sono molto occupata’
Allie:’susu,non fare la snob’
Io:’ahahah okay vengo’


 
Hanno suonato.
Scesi di tutta velocità da Allie e Louis che mi aspettavano con la macchina.
Louis.Sì,Louis.
Non so perché ma adoravo vederlo,non che mi stessi ‘innamorando’ come è successo con Harry ma era comunque qualcosa.Forse solo una semplice,grande amicizia che sarebbe sbocciata più in là..solo con il tempo l’avrei capito.
Arrivati.
Su Amy fai un bel sospiro ed entra,senza ripensamenti,senza insicurezze,entra a fai vedere a Harry la vera te,quella che non hai ancora tirato fuori.
 
 


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Capitolo 8
*** chapter eight. ***


Bussai insieme agli altri.Mi aprì il ragazzo più bello del mondo,può sembrare banale ma è la verità.Una semplice maglietta bianca e una giacca lo rendevano perfetto.
 
Harry:’ciao ragazzi’
Louis:’ma che bella festa che abbiamo,entriamo e divertiamoci’
 
Entrai e rimasi qualche minuto vicino alla porta,mi giravo intorno,la casa era gigantesca e c’erano un sacco di persone.
 
Harry:’tutto bene,ti vedo dubbiosa..’
Io:’nono,tutto bene,mi guardavo attorno’
Harry:’grande,eh?’
Io:’si,è gigantesca’
Harry:’già’
Io:’grazie per avermi invitato’ gli sorrisi.
Harry:’come non potevo invitare una bellissima ragazza come te?’ arrossì subito.
Io:’ehm..grazie,sei molto dolce’
Harry:’andiamo a divertirci?’
Io:’certo’
 
Andammo verso il tavolo delle bibite e ci prendemmo due drink.
 
Harry:’mi concedi questo ballo?’ mi chiese porgendomi la sua mano.
Io:’certamente mio principe’   mio principe?okay..forse..forse niente,mi stavo solo lasciando andare.
 
Io e Harry ballammo tutta la sera senza sosta,era da tempo che non passavo una serata del genere.
Verso le due del mattino,quando la festa si stava concludendo,mi chiese se volevo prendere un po’ d’aria e mi portò fuori in cortile.
 
Harry:’bella serata’
Io:’molto’
Harry:’sai una cosa?’
Io:’cosa?
Harry:’questa serata è stata stupenda solo perché c’eri tu al mio fianco’ si avvicinò a me.
Io:’aspetta..devo dirti una cosa’
Io:’quando prima ballavamo io non sentivo la musica,sentivo solo il mio cuore battere forte a causa della persona che mi stava davanti,tu.’ mi baciò.
 
 
Mi baciò come nessuno prima d’ora.
Si stacco lentamente da me e appoggiò la sua fronte contro la mia guardandomi con i suoi bellissimi occhi verdi. 
 
Io:’posso chiederti solo di andarci con calma?’
Harry:’certo,stai tranquilla piccola’
Harry:’vieni entriamo che fa freddo’


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