As long as you love me.

di drewshope
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao, sono Jessica. ***
Capitolo 2: *** La mia storia. ***
Capitolo 3: *** Quel maledetto pomeriggio. ***
Capitolo 4: *** E' solo un cretino. ***
Capitolo 5: *** Una notte indimenticabile. ***
Capitolo 6: *** Oh no, i paparazzi! ***
Capitolo 7: *** Favorite girl. ***
Capitolo 8: *** Facciamo shopping! ***
Capitolo 9: *** Una giornata al mare. ***
Capitolo 10: *** Amore in famiglia. ***
Capitolo 11: *** Non ce la faccio più! ***
Capitolo 12: *** Un'intesa...inaspettata. ***
Capitolo 13: *** Io lo amo! ***
Capitolo 14: *** Ci sono io qui con te. ***
Capitolo 15: *** Si torna a casa, finalmente. ***
Capitolo 16: *** Possiamo stare insieme? ***
Capitolo 17: *** Io e te. ***
Capitolo 18: *** Forse non sono alla sua altezza. ***
Capitolo 19: *** Mi perdoni? Forse.. ***
Capitolo 20: *** Un picnic romantico, solo io e te. ***
Capitolo 21: *** Mi hai cambiato la vita! ***
Capitolo 22: *** Respiro grazie al tuo amore. ***
Capitolo 23: *** We don't need no wings to fly. ***
Capitolo 24: *** Sei gelosa? Si, tanto. ***
Capitolo 25: *** Stà lontana dal mio ragazzo. ***
Capitolo 26: *** Problemi in vista. ***
Capitolo 27: *** Devo pensare solo al suo bene. ***
Capitolo 28: *** I will catch you if you fall.. ***
Capitolo 29: *** Quegli occhi color del mare.. ***
Capitolo 30: *** Non voglio vederti mai più! ***
Capitolo 31: *** 'Non ti lascerò mai andare' ***
Capitolo 32: *** Via tutti i pensieri.. ***
Capitolo 33: *** 'Ho 30 milioni di persone intorno a me, ma mi sento terribilmente solo' ***
Capitolo 34: *** One Less Lonely Girl ***
Capitolo 35: *** La prima ecografia. ***
Capitolo 36: *** Senza te non sono nulla.. ***
Capitolo 37: *** Io e te, per sempre? -ultimo capitolo- ***



Capitolo 1
*** Ciao, sono Jessica. ***


A volte, per alcune persone, l'adolescenza può essere il periodo più difficile da superare. Ti svegli la mattina, fai di tutto per migliorarti. Metti un litro di profumo, ti ricopri il viso di fondotinta, ombretto, matita e rossetto. Cerchi di indossare vestiti che ti fanno sembrare alla moda, a tal punto che ti guardi allo specchio e non riesci a capire se quella che stai guardando sei tu oppure è qualcuno che vorresti essere. Ma poi vedi che tutti gli sforzi che fai, non servono assolutamente a nulla. Non riesci ad essere come una di quelle 'strafighe' della tua scuola che sono bellissime ogni giorno, hanno il viso perfetto anche senza truccarsi eccessivamente, il fisico da modella e una personalità da invidiare. Camminano per i corridoi a testa alta, consapevoli di avere tutti, ragazzi e ragazze, ai loro piedi. E poi ci sei tu, che cammini a testa bassa sperando che nessuno ti veda, entrando in classe aspettando il suono della campanella. 

Bhè, questa sono io. Il mio nome è Jessica Grace, Jes per gli amici. Ho quasi sedici anni, li compirò tra due mesi, ma non ne sono molto entusiasta. Nella mia vita non c'è mai stato nulla di felice, io non lo sono mai stata davvero. Non so realmente quale sia il motivo, ma sento che nella mia vita manca qualcosa, è sempre mancato quel qualcosa che non ho mai trovato e che forse non troverò mai. 
Non ho amici, sono considerata la 'sfigata' della mia scuola, la secchiona che è sempre a scuola o a casa a fare i compiti. Quando i ragazzi mi vedono per strada, spesso mi ridono dietro e mi prendono in giro, per qualche motivo che solo loro sanno.
 Voi non sapete cosa vuol dire essere derisa continuamente da tutti quanti, essere presa in giro davanti a cento, duecento, trecento persone, essere vittima di bullismo da ormai ben sedici anni. Tutta la mia vita è stata così e putroppo io non sono mai riuscita a fare qualcosa per cambiarla. Potrò sembrare anche stupida ma non sapete quanto sia difficile uscire da una situazione del genere, non sapete quanto è difficile riuscire a trovare nel fondo del vostro cuore quel briciolo di 'forza' per non farla finita una volta per tutte (perchè ammetto di averci pensato), ma continuare ad andare avanti ogni giorno, sperando che magari arrivi il momento in cui miglioreranno le cose anche per me, ma questo succede solamente nelle favole. 

 

Questa mattina, come tutti gli altri giorni, mi preparo per andare a scuola. Mi alzo dal letto con calma, mi infilo le pantofole e indosso i vestiti che avevo preparato la sera prima. Mia madre mi chiama per dirmi che è pronta la colazione, ma mi accorgo che c'è qualcosa di strano nel suo sguardo. Ogni mattina era nervosa, non ho mai saputo il perchè. Però quella mattina era davvero strana, come se fosse successo qualcosa di brutto, ma ovviamente con me non parlava dei suoi problemi, come io non le parlavo dei miei. Non l'avevamo mai fatto.

La domanda che mi ero sempre fatta era 'come fa mia madre, la donna che mi ha messo al mondo, a non capire che sono infelice? A non riuscire a vedere il dolore nei miei occhi?' Pero' non ho mai ricevuto alcuna risposta.

Ero pronta per andare a scuola e mia madre mi doveva accompagnare. 
- Jessica, sbrigati che è tardi! - disse lei con tono arrabbiato.
- Arrivo mamma! Devo prendere lo zaino. - dissi, prendendo lo zaino pesante pieno di libri.
- Ti aspetto in macchina, fai veloce.
- Eccomi, arrivo. - dissi io, facendo gli stessi movimenti di ogni singolo giorno. Chiusi la porta di casa con sguardo malinconico e scesi le scale per raggiungere mia madre. 


Ciao ragazze, questa è la mia prima ff c: domani metterò il prossimo capitolo, se volete lasciatemi delle recensioni, grazie a tutte per avere letto adshagdj

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Capitolo 2
*** La mia storia. ***


Come già sapete, sono una ragazza di quasi sedici anni di nome Jessica. Ho sempre avuto una vita 'infelice', se possiamo definirla così. Non ho mai visto i miei genitori abbracciarsi, ridere o scherzare insieme. Li ho sempre visti litigare davanti ai miei occhi teneri, lucidi, quegli occhi che solo una bambina di quattro o cinque anni può avere. La sera sentivo mio padre urlare contro mia madre, lo vedevo alzare le mani contro di lei. Sentivo dalla mia piccola cameretta i singhiozzi di mia madre, quei singhiozzi..quei maledetti singhiozzi che ancora oggi a volte mi vengono degli incubi. Quando sentivo che tutto era finito, mi mettevo sotto le coperte del mio letto, in attesa che mia madre mi venisse a dare il bacio della buonanotte. 

Ricordo ancora le parole, le poche parole che ci scambiavamo la sera.
- Mamma che succede? Perchè piangi? - chiedevo io con voce innocente.
- Non è nulla bambina mia, vai a dormire che domani devi svegliarti presto per andare all'asilo. - diceva lei, facendo un finto sorriso.

Mentre mi parlava, le accarezzavo il viso e sentivo ancora le lacrime che scendevano. Facendo finta di niente, mi feci dare il bacio della buonanotte e la lasciai andare nella sua stanza. La mia infanzia continuò così per molti anni, ma c'è una cosa chè rimase impressa nella mia mente, una cosa che disse mia madre una sera prima di uscire dalla mia stanza.
- Mamma non piangere più, ti prego. - dissi con voce tremolante.
- Tranquilla, un giorno tutto questo finirà. - disse lei sorridendomi e uscendo dalla mia stanza.
Ero una bambina, non capivo cosa volesse dire con quella frase, la capì solo pochi anni dopo quando, dopo l'ennesima discussione tra i miei genitori, mia madre chiese il divorzio. Sono ormai 8 anni che i miei genitori hanno divorziato e io non ho mai potuto avere un'immagine di una famiglia felice, poichè mia madre iniziò a bere e mio padre si trasferì in Canada, creandosi una nuova famiglia. Io ho sempre provato qualcosa per mio padre, ma questo sentimento non era amore, non era stima. Era solo odio e rancore. Forse proprio perchè non l'ho mai visto come 'mio padre', lo vedevo semplicemente come 'il mostro' che ogni sera picchiava mia madre. E anche se in questi ultimi anni era cambiato grazie alla sua nuova famiglia, io decisi che lui non doveva fare più parte della mia.

A causa di questa mia situazione familiare, venivo presa ancora più di mira dagli altri bambini..e lo sono tutt'ora. Mi dicevano che avevo la madre alcolizzata, che avevo un padre manesco, praticamente un bastardo che non aveva rispetto per le donne, nemmeno per la propria moglie o la propria figlia.
Ok, tutte queste cose erano vere, ma che bisogno avevano gli altri di venire da me e dirmele in faccia? Non avevo bisogno dei loro continui insulti per ricordarmi cosa erano o non erano i miei genitori. Insomma, ero un bambina indifesa, avevo anche io dei sentimenti. Ma sembrava che agli altri non importasse. Anche ora, quelli che conoscono la mia storia, mi ricordano ogni giorno che non ho un padre, che non l'ho mai avuto, e che per quel poco tempo che l'ho avuto ha rovinato la vita sia a me che a mia madre.
Continuavo a sentire queste cose ogni singolo giorno e man mano saliva sempre di più la rabbia e l'odio verso quell'uomo che fino a pochi anni fa chiamavo 'papà'.



Ecco qua ragazze la storia, la vera storia di Jessica. Oddio sono troppo emozionata per quando posterò i capitoli in cui ci sarà anche Justin adshahs quindi continuate a seguire la mia storia e se vi va lasciate una piccola recensione c:
ciao a tutte *ww*

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Capitolo 3
*** Quel maledetto pomeriggio. ***


E’ una giornata piovosa, buia, fredda. Come ogni mattina mia madre mi sveglia, alzando le persiane della mia camera, facendo entrare quella poca luce che c’era a quell’ora nel cielo.

      - Alzati Jes, o farai tardi a scuola. – dice mia madre, togliendomi le coperte.

      - Ecco mamma, altri cinque minuti.

Mi preparai i vestiti, feci colazione e andai a scuola. Mentre ero a scuola, avevo come qualcosa che mi ‘divorava’ dentro, un presentimento che non riuscivo a mandare via. Tornai a casa e appena mia madre aprì la porta, feci cadere in terra lo zaino e rimasi a bocca aperta, senza dire una parola. Era tornato mio padre.
All’inizio non sapevo comportarmi, non sapevo se correre da lui e abbracciarlo oppure rimanere immobile in attesa di una sua mossa. Mio padre si chiamava John, era un uomo alto, con i capelli brizzolati e di un colore quasi biondo. Ad un certo punto si avvicinò per abbracciarmi e riuscii a vedere la speranza di poter essere perdonato da me, nei suoi profondi occhi verdi. Mi abbracciò per pochi secondi e sentii per la prima volta il suo profumo. Ma la mia gioia di poterlo riavere a casa durò molto poco perché non era venuto per restare, ma per chiedere il mio affidamento.

-          - Ciao Jes.. – disse dolcemente mio padre.

-          - Ciao. – risposi in modo freddo, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio per l’imbarazzo.

-          - Sono molti anni che non ci vediamo, sei cresciuta tanto. Ti starai chiedendo perché sono qui..bhè la risposta è che..vorrei chiedere il tuo affidamento, vorrei che venissi a vivere in Canada con me.

-          - COSA?! – esclamammo io e mia madre. – Tu vieni qui, dopo 8 anni e pretendi che io cambi vita, amici, scuola e tutto il resto per un tuo capriccio? – dissi con tono aspro. Non avevo nulla da perdere, la mia vita faceva schifo, ma non volevo andare a vivere con lui e soprattutto non volevo separarmi da mia madre.

Me ne andai furiosa in camera e miei genitori uscirono insieme con la macchina per andare dal giudice. Poche ore dopo ricevetti una telefonata in cui mi dissero che i miei genitori avevano avuto un incidente. Presi  la macchina di mia nonna e mi precipitai da loro, ma appena arrivai, vidi mio padre a terra piangente, steso sul corpo di mia madre, ormai privo di vita. Non potevo credere ai miei occhi. Iniziai a piangere, a disperarmi, ad abbracciare il corpo di mia madre nella speranza di sentire un suo respiro, ma nulla. Ormai era morta. Mi padre mi prese per le braccia e mi trascinò via dal suo corpo, mi girò e mi strinse forte tra le sue braccia.

      - Non è colpa mia, piccola. Non è colpa di nessuno. Pioveva, non si vedeva nulla e una macchina ci è venuta addosso. Mi dispiace davvero tanto. - disse mio padre, con poche lacrime che gli scendevano sul viso e che man mano si mischiavano con la pioggia che scendeva sui nostri visi.

      - Non doveva morire, cazzo! Non doveva morire! Era mia madre! Era mia madre! - urlai io, fino a non avere più la voce, con le lacrime che ormai avevano invaso tutto il mio volto.

5 MESI DOPO..

Passarono molti mesi e io dovetti trasferirmi in Canada con mio padre. Lo odiavo ogni giorno di più, ritenevo lui l’unico responsabile della morte di mia madre, oramai non riuscivo più a guardarlo negli occhi. Inoltre non avevo nemmeno voglia di fare amicizia con la sua fidanzata Caitlin.
Mi sembrava un incubo vivere lì, fin quando conobbi Giulia, la mia prima migliore amica. Mi insegnò a danzare, creavamo delle coreografie tutte nostre per divertirci ed eravamo anche molto brave. Un giorno Giulia mise un nostro video su YouTube e poco dopo ci chiamarono alcune persone perché volevano farci fare un provino. Ci aveva chiamato il manager di Justin Bieber, la superstar mondiale che ha fatto innamorare le ragazze di tutto il mondo, compresa me. Ero eccitatissima, sarebbe stato un sogno ballare affianco al mio idolo in un tour mondiale!
Pochi giorni dopo ci presentammo io e Giulia per fare il provino e quando vidi Justin rimasi letteralmente a bocca aperta. Era bellissimo. Indossava una delle sue solite tute con mille tasche, le sue adorate supra di un colore oro brillante ed una maglia bellissima che gli esaltava ancora di più il fisico. Sembrava davvero un sogno essere lì..


Eccomi di nuovo qui ragazze c: spero non vi siate annoiate con tutta la storia della vita di Jessica, ma ora arriverà il bello perchè finalmente Justin è entrato in scena e sicuramente tra i due succederanno delle cose, ma non vi anticipo nulla ahahah se vi va lasciate una recensione, così mi faccio un idea di ciò che pensate :3 al prossimo capitolo asgdh

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Capitolo 4
*** E' solo un cretino. ***


Era il giorno del provino e come al solito ero in ritardo. Appena vidi l'orario sulla sveglia, feci un balzo dal letto, mi andai a fare una doccia e indossai una tuta con sopra una maglia larga. Andai a prendere Giulia di corsa e ci precipitammo alla sala prove. 
- Ciao.. - disse Giulia a Scooter, il manager di Justin Bieber. - Siamo quelle del video, Giulia e Jes.
- Ah si, mi ricordo. Siete qui per fare il provino, giusto? - chiese Scooter, stringendoci la mano.
- Si, siamo pronte. - dissi io sorridendo.
- Ok, salite sul palco e fatemi vedere cosa sapete fare. - aggiunse Scooter.
Io e Giulia salimmo sul palco e cominciammo a danzare con un'energia esplosiva, che contagiò anche tutti gli altri. Erano tutti entusiasti della nostra performance e ci fecero i complimenti, tranne Justin che non era presente. Scooter ci diede dei fogli che affermavano la nostra partecipazione al Believe Tour e ci accompagnò al nostro nuovo camerino. Mentre camminavamo nel il corridoio, vidi Justin che era nella sua camera e pensai che sarebbe stato opportuno presentarsi. 
- Ciao Justin. - esclamammo io e Giulia, porgendogli i fogli che ci aveva dato Scooter.
Lui passò davanti a noi ignorandoci e facendoci un autografo su quei fogli pensando che fossimo delle fan, perchè era troppo occupato a parlare al telefono. 
- Ma che presuntuoso! - esclamai io, guardando l' autografo che mi aveva appena fatto.
- Lascialo stare. E' Justin Bieber, è ovvio che si senta importante. - disse Giulia, cercando di calmarmi.
- Bah, poteva anche chiedere chi fossimo. - dissi con tono aspro mentre sistemavo il mio camerino e mi vestivo per andare alle prove.
Provammo per più di due ore e alla fine Scooter disse che stasera avrebbe dato una piccola festa lì in sala prove per conoscerci tutti un pò meglio. Allora io e Giulia andammo a casa per darci una rinfrescata e per prepararci alla serata.
- Jes, stasera andiamo al ristorante, per te va bene? - chiese mio padre, dopo che uscii dalla doccia.
- No, stasera sto insieme agli altri componenti della troupe, viene anche Giulia e non so se torno a dormire. - risposi io mentre mi asciugavo i capelli.
- Ok, portati le chiavi di casa, noi stiamo uscendo. - disse mio padre lasciando le chiavi sul comodino. - Ti voglio bene. - aggiunse dopo, uscendo dalla mia stanza. Non me lo aveva mai detto prima.

Erano le otto di sera, indossavo un pantalone nero aderente con qualche brillantino davanti, una maglia rossa che cadeva su una spalla e delle scarpe basse di colore bianco. Uscii di casa e dopo essere passata a prendere Giulia, ci recammo dagli altri. Passai tutta la serata a ridere e a scherzare con gli altri come non avevo mai fatto, finalmente mi sentivo accettata, finalmente avevo degli amici, avevo una famiglia. 
- Ma Justin dov'è? - chiesi io, fingendo indifferenza.
- Non lo so, starà facendo 'qualcosa' con una delle tante.. - disse Scooter, provocando la risata di tutti.
- In che senso 'una delle tante? Non ha la fidanzata? - chiesi io in modo scrupoloso.
- No. Justin ogni tanto si fa portare qualche ragazza con cui passa qualche ora e poi la manda via a calci. - disse uno dei ballerini, provocando una seconda risata di tutti. Avevamo bevuto un po', ma mi sembravano sinceri.
Ad un certo punto vidi Justin che veniva verso di noi.
- Ehi Justin! Com'è andata, era meglio delle altre eh? - disse ridendo Ryan, l'amico di Justin.
- Bhè, non mi posso certo lamentare. - rispose Justin, sorridendo in modo malizioso. 
Ad un tratto girò lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono. Mi persi in quei suoi occhi da cerbiatto di un colore che non riuscì a definire.
- Chi sono queste due ragazze? - chiese Justin, continuando a guardarmi.
- Sono le due nuove ballerine del Believe Tour, sono Giulia e Jes. - rispose Scooter portando alla bocca un bicchiere di vino.
- Si, siamo quelle due ragazze a cui oggi hai 'autografato' i contratti. - dissi io con tono distaccato.
- Ah, mi dispiace, oggi avevo la testa tra le nuvole. - disse Justin scusandosi, portando la mia mano vicino alla sua bocca.

Passò qualche ora e tutti si addormentarono, tranne me e Justin, così cominciai a mettere un po' in ordine la sala.
- No lascia stare, domani pulirà tutto Scooter oppure chiameremo la donna delle pulizie. Non preoccuparti. - dice Justin, mentre mi guarda dolcemente.
- Non ho sonno, almeno ho qualcosa da fare. - rispondo io, senza degnarlo di uno sguardo.
- Allora ti aiuto, non ti lascerò fare tutto da sola. - dice lui, venendo vicino a me e aiutandomi a mettere in ordine. 
Iniziamo a parlare e ogni tanto beviamo qualche bicchiere di vino. Quando finiamo di pulire tutto quanto, mi porta nella sua camera e mi fa sedere sul suo letto. Non pensavo a cosa potesse succedere, ero quasi ubriaca. Lui si mise affianco a me e iniziò a mostrarmi delle foto di quando era piccolo, confessandomi di rimpiangere un po' quell'infanzia perduta. Man mano che girava le foto, si avvicinava sempre di più alle mie labbra fin quando, ad un tratto, mi baciò. Fu il bacio più bello della mia vita. Le sue labbra erano così morbide, belle, perfette.. Continuava a baciarmi e cercò di stendermi sul letto, ma per quanto potessi essere ubriaca, capì cosa aveva in mente e con una spinta lo mandai via. 
- Che cosa succede Jes? - chiese Justin mettendosi in ordine i capelli.
- Cosa succede? Succede che sei un cretino Justin. Vuoi solo una cosa dalle ragazze, ma io non sono una delle tante. - risposi io abbassandomi la maglietta.
- Chi ti ha detto queste cose? - chiese lui guardando verso il basso.
- Lo sanno tutti che ti porti a letto le ragazze solo per divertirti e poi le cacci via. Ma ti avverto, io non sono così stupida. - dissi cercando di guardarlo in faccia, ma lui guardava altrove.
- Dai, tutte quante vogliono venire a letto con me, compresa te. Vieni qui.. - disse lui prendendomi per i fianchi e cercando di baciarmi.
- NO! - gli diedi uno spintone.
- Jes che cazzo fai?! Tu lo sai chi sono io vero? - disse prendendomi per i polsi.
- Si lo so chi sei! Sei solo un star presuntuosa che crede che tutti stiano ai suoi piedi. Ma sorpresa, c'è qualcuno che non lo è. Non puoi pretendere che ogni ragazza che incontri venga a letto con te Justin! Sei solo un porco! - urlai io facendogli mollare la presa. 
Andai nella sala dove dormivano tutti, svegliai Giulia e le dissi che dovevamo andare via, le avrei spiegato tutto dopo. Presi le mie cose e uscii dalla sala con lei, sorpassando Justin senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.


Ciao ragazze! Finalmente i due si sono incontrati e anche se Jes sembra resistere al fascino di Justin, non ci riuscirà per molto, ma non vi anticipo nulla.. lo scoprirete nel prossimo capitolo c: se vi va lasciate una piccola recensione, grazie a tutte :3 #loveu

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Capitolo 5
*** Una notte indimenticabile. ***


Mi svegliai la mattina dopo con la testa che mi scoppiava, avevo bevuto e l'unica cosa che mi ricordavavo era la sfacciataggine di Justin. Mi alzai dal letto, andai a fare colazione insieme a Caitlin e a mio padre e andai alle prove. Ero un po' nervosa, non sapevo se ignorare Justin per ciò che era successo ieri sera, oppure andare da lui e parlarne. Decisi di ignorarlo e passai a prendere Giulia a casa.
- Devo dirti una cosa. - dissi io con tono ansioso.
- Dimmi. - disse Giulia mentre chiudeva la porta di casa.
- Ieri mentre dormivate, io e Justin siamo andati nella sua camera e.. 
- E............? Che è successo? Dimmi tutto! - disse lei, interrompendomi ansiosamente.
- Nulla.. Stavamo sul letto, avevamo un po' bevuto. Mi ha baciato e poi ha cercato di stendermi, ma io l'ho levato. Per questo ieri ti ho trascinata via. - risposi io, con un tono distaccato.
- Cosa?! Cioè fammi capire. JUSTIN BIEBER ha cercato di baciarti e tu lo hai levato? Ma sei pazza? Sai quante ragazze pagherebbero per essere al tuo posto?! - disse Giulia stupita da ciò che le avevo appena detto.
- Ma non hai sentito Scooter e gli altri? Lui porta le ragazze a letto per divertimento e io non voglio essere una delle tante. - dissi. Entrammo nel nostro camerino e ci cambiammo per le prove.
- Ciao Jes. - disse una voce dietro di me, mentre mi cambiavo. Era Justin.
- Ancora tu? Cosa vuoi? - chiesi io infilandomi la maglietta, con un tono scocciato.
- Senti, riguardo a ieri sera...
- No non dirmi nulla. Eravamo ubriachi e stavamo per fare una cazzata. Tranquillo, ho dimenticato tutto, non parliamone più. - lo interruppi io, uscendo dal camerino e sorpassandolo senza degnarlo di uno sguardo.
Durante le prove Justin aveva la testa per le nuvole. Sbagliava i passi e dimenticava le parole delle canzoni. Ad un tratto mi girai verso di lui e mi accorsi che i suoi occhi erano fissi su di me; non pensava alle prove, era solo distratto a causa mia. 
- No no, Justin. Che stai facendo? Sei un disastro! - disse Scooter con tono arrabbiato, sbattendo con rabbia la cartellina che aveva in mano.
- Scusa Scooter, sono stanco e ho la testa da un'altra parte. - si scusò Justin, guardandomi.
- Ok per oggi basta, andate a cambiarvi che la settimana prossima abbiamo il primo concerto. - disse Scooter, voltandosi e andando via.

Era passata una settimana ed era la prima serata del Believe Tour. La prima tappa era Toronto. Facemmo uno spettacolo straordinario, con una folla di fan che applaudivano ogni canzone, ogni balletto, ogni cosa. Alla fine del concerto i ragazzi organizzarono una festa in  un monolocale per divertirsi un po'. Andai a cambiarmi indossando un vestito che Giulia aveva comprato qualche giorno prima. Era un vestito bellissimo, viola, attillato che arrivava appena sotto i fianchi, un po' diverso dal genere che usavo di solito, ma non mi importava, per una volta potevo mostrare la mia femminilità.
- Dai Jes vieni a ballare. - mi disse Giulia, prendendomi per un braccio e alzandomi dal divanetto.
Iniziammo a scatenarci, alternando passi di ballo a qualche cocktail. Un gruppo di ragazzi ci si avvicinò e iniziò a ballare con noi, avvicinandosi sempre di più ai nostri corpi.
- Vieni via da lì. - disse una voce, prendendomi per il braccio con forza e trascinandomi via da quel gruppo di ragazzi. - Non vedi che ci stanno provando con te? 
- Anche se fosse, a te che importa? - dissi io girandomi, riconoscendo la voce di Justin.
- Mi importa e basta. Vorrei ricominciare da capo con te, ti va di essere amici? - chiese Justin, mentre mi teneva le mani.
- Ok, ma solo amici. Non devi provarci con me. Chiaro? - dissi io mentre tolsi lentamente la mia mano dalla sua.
- Tutto chiaro. Ti va di fare una gara di ballo? Chi perde paga tre cocktail all'altro. - disse Justin con aria di sfida.
- Forse lo hai dimenticato, ma sono una ballerina del Believe Tour. - dissi io sorridendogli maliziosamente. - Hai già perso Bieber.
Iniziammo a ballare e si creò intorno a noi una folla di persone che applaudiva ad ogni nostra mossa. Vinsi io quella sfida, probabilmente merito del mio vestito che attirava l'attenzione di tutti i ragazzi nella sala. 
- Te l'avevo detto che avrei vinto io. Paga la scommessa. - dissi a Justin, buttandomi sul divano della sala per la stanchezza. 
- Ecco qui i tuoi tre cocktail. Vuoi davvero berli tutti da sola? - chiese Justin, porgendomeli su un vassoio.
- Perchè, ti preoccupi per me? - dissi con un sorriso malizioso. - Dai scherzo, prendine uno tu.
Si sedette accanto a me e iniziammo a ridere e scherzare come due veri amici. Ad un certo punto mi ritrovai a pochi centimetri dalle labbra di Justin, erano davvero perfette.
- Vuoi davvero restare solo amici, Jes? - mi chiese Justin guardandomi negli occhi. 
Lo guardai intensamente e senza dire nulla, lo baciai. Ci baciammo appassionatamente, poi Justin mi prese in braccio come una principessa e mi portò al piano di sopra in una camera. Mi mise sul letto e continuò a baciarmi, mentre mi toglieva la maglietta. Poi io tolsi la sua, lui mi sbottonò il reggiseno, i pantaloni e quando stava per arrivare al mio slip, lo fermai.
- Justin, aspetta. Ho paura. Ho solo sedici anni, non l'ho mai fatto prima. - dissi io con voce tremolante.
- Stai tranquilla, è una cosa naturale. Ci sono io qui con te. - mi rispose Justin dolcemente, accarezzandomi la guancia. 
- Non sarò una delle tante, vero Justin? - chiesi io, impaurita.
- Grazie a te sono cambiato, Jes. Non ho mai incontrato una ragazza come te. Credo di amarti come non ho mai fatto con nessuno. - disse Justin dandomi tanti baci sulla guancia fino ad arrivare alle mie labbra.
Non potevo crederci. Justin aveva detto di amarmi. Forse era davvero cambiato. Così continuammo a baciarci mentre Justin mi toccava tutto il corpo con le sue mani calde e di scatto mi tolse lo slip. Io diventai meno tesa, gli tolsi i pantaloni e in seguito i boxer. Sentivo che i nostri corpi erano diventati un tutt'uno. Eravamo felici, o almeno io lo ero. Passammo tutta la notte insieme in quel letto e mi svegliai verso le cinque di mattina avvolta nelle braccia di Justin. 
- Buongiorno piccola. - mi sussurrò Justin nell'orecchio, dandomi un bacio sul collo.
- Buongiorno. - risposi io sorridendo, ricambiando il bacio dandoglielo sulle labbra.
- Ieri sera siamo stati benissimo. E' stato fantastico. - disse Justin stringendomi tra le sue grandi braccia.
- Si, è stata davvero una notte indimenticabile. - dissi io, stringendomi sempre di più a lui.


*SPAZIO AUTRICE*
 
Eccomi qui ragazze! Oddio non so voi, ma io amo questo capitolo asshajsg finalmente si sono dichiarati e stanno insieme! Jes è davvero una ragazza fortunata! ma purtroppo le cose non continueranno così per molto, se volete sapere di più seguite i prossimi capitoli, grazie a tutte quelle che lasciano una recensione #loveu

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Capitolo 6
*** Oh no, i paparazzi! ***


Sono le 20.30 e Justin ancora non è venuto a prendere me e Giulia. Sono piuttosto preoccupata.
Lo chiamo al cellulare.
- Pronto..? - risponde Justin a bassa voce.
- Justin sono Jes. Dove sei? - chiesi io, temendo che fosse successo qualcosa.
- Amore mio scusa il ritardo, arrivo in un attimo. Scooter mi ha bloccato per più di un'ora per sapere dove stavo andando. - rispose Justin, mentre metteva in moto la macchina.
- Ok, ti apettiamo. - dissi guardandomi un'altra volta allo specchio.
Justin arrivò e ci fece entrare in macchina  
- Ciao ragazze. - disse Justin salutando Giulia e dandomi un tenero bacio sulle labbra.
- Come mai Scooter ti ha fermato? Ha capito che dovevi uscire con noi? - chiese Giulia mentre finiva di truccarsi.
- Non lo so, penso che non sospetti nulla. Comunque sei bellissima. - disse lui, guardandomi negli occhi e prendendomi dolcemente la mano.
- Grazie amore. - dissi io mordendomi le labbra e diventando totalmente rossa in faccia.
- Vi porto in un ristorante delizioso dove andavo sempre da piccolo. E' un po' isolato, non voglio che i paparazzi si intromettano. - disse Justin mentre spegneva il cellulare per non essere disturbato.
- Perfetto. - dissi sorridendo. Non avevo voglia che si scoprisse la storia tra me e Justin, altrimenti i paparazzi ci avrebbero perseguitato.
Arrivammo al ristorante e il proprietario ci accompagnò al tavolo che Justin aveva prenotato per noi tre.
- Ok, ora che siamo arrivati, dovete raccontarmi tutto. Ho aspettato fin troppo. - disse Giulia ridacchiando, mentre sgranocchiava qualche grissino.
- Ahahahah allora comincio io..tutto iniziò quando... - Justin iniziò a parlare senza fermarsi un secondo, mentre osservavo quelle sue labbra perfette che si muovevano e quei suoi occhi che brillavano, parlando di noi due e della nostra storia. 
Tutta la serata passò in modo magnifico, ci divertimmo tantissimo noi tre insieme e io e Justin ci guardavamo continuamente negli occhi tenendoci la mano. Ad un certo punto si sentì un rumore molto forte, come se qualcuno avesse buttato giù la porta del ristorante.
- Eccolo lì, a quel tavolo! - si sentì urlare da lontano.
- Oh cazzo, i paparazzi! Come hanno fatto a trovarmi anche qui? - disse Justin prendendo tutte le sue cose.
- Presto Justin, seguimi. - disse il proprietario del ristorante, che era amico di Justin e ci accompagnò alla porta sul retro. 
- Justin! Justin! Chi sono queste due ragazze? Quella a cui tieni la mano è la tua nuova fidanzata? Justin rispondi! - continuavano ad urlare i paparazzi, riuscendo a fare qualche foto in cui io e Justin ci tenevamo la mano mentre fuggivamo da loro. 
- Merda, sono riusciti a fare le foto! - esclamò Justin quando entrammo in macchina.
- Justin stai calmo, non è successo nulla.. - cercai di carlmarlo io, ma sembrava non funzionasse.
- Non è successo nulla?! Ti rendi conto che ora che hanno le foto, inventeranno ogni tipo di storia? - aggiunse Justin con tono molto arrabbiato. Sembrava fosse arrabbiato con me.
- Stai calmo, non è colpa mia, non è colpa tua, non è colpa di nessuno. Sei abituato ad essere perseguitato dai paparazzi, non capisco perchè ora te la stai prendendo così tanto! - dissi io alzando la voce, mentre c'era Giulia dietro che assisteva alla litigata tra me e Justin.
- Certo, a te che importa? Tanto sono io quello su cui ora inventeranno milioni di storie! Tu non capisci un cazzo Jes! - disse lui, quasi piangendo dal nervosismo.
- .....portami a casa Justin. - dissi con tono freddo.
- Aspetta Jes, scusa se... - stava per continuare la frase.
- Justin ho detto portami a casa! - dissi alzando la voce, interrompendolo.
Justin ci accompagnò a casa e durante il tragitto nessuno disse una parola. Mentre ripensavo a quelle parole fredde che Justin mi aveva appena detto, una lacrima scese sul mio viso e senza farmi notare da nessuno cercai di asciugarla, ma Justin mi aveva visto.
Arrivammo davanti casa di Giulia e scese dalla macchina.
- Ciao ragazzi, ci vediamo domani alle prove. Non litigate per favore, non ne vale la pena. - disse Giulia, prendendo la sua borsa e salutando me e Justin con un bacio sulla guancia.
- Jes.. - disse Justin cercando di prendermi la mano.
- Che vuoi Justin? - risposi in modo freddo, togliendo la mia mano dalla sua con uno scatto.
- Stammi a sentire. Prima mi sono comportato come un coglione e me la sono presa con te, ma ero nervoso perchè ora uscirà fuori questa storia e appena scopriranno che sei tu quella ragazza ti seguiranno ovunque e non ti lasceranno mai in pace. Sono preoccupato solo per te Jes.. - disse Justin spegnendo la macchina e girando il mio viso verso di lui.
- Perchè sei preoccupato? Hai paura che ti faccia fare brutta figura visto che non sono una di quelle modelle perfette o una star famosa? - chiesi io con gli occhi lucidi.
- No Jes.. Ho paura che tu non riesca a reggere tutto lo stress che possono portare i paparazzi, ti fanno parlare, parlare, parlare, fin quando non dici qualcosa che possono usare per fare pubblicità. Oltre ai paparazzi ci sono anche le mie fan, lo sai Jes vero? - disse Justin, come se fosse un cosa negativa.
- Si che lo so, ma cosa c'entra? - chiesi io, arricciando il naso e infilandomi il giacchetto.
- Ogni volta che ho una ragazza, è amata da alcune e odiata da altre. Non voglio che tu stia male per colpa mia Jes... - gli si illuminarono gli occhi, stava quasi per piangere.
- Amore mio, finchè starò insieme a te la mia vita sarà perfetta. Tu mi fai stare bene. - dissi quelle parole piene d'amore, con voce bassa e con gli occhi pieni di speranza.
- Sei davvero pronta a tutto? - chiese lui tenendomi la mano.
- Si, sono pronta. - risposi stringendogliela e dandogli un bacio.
- Ti amo Jes. - disse stringendomi al suo petto, tanto che ebbi l'impressione di sentire il suo cuore battere forte per me.
- Ti amo anche io. - dissi avvicinandomi a lui, dandogli un tenero bacio sul collo.
Dopo quella sera qualcosa sarebbe cambiato nella mia vita. Sapevo di aver detto a Justin di essere pronta ai paparazzi, alle fan e a tutto il resto, ma non lo ero affatto. Già non reggevo le prese in giro che ricevevo gli anni prima nella mia vecchia scuola, come avrei fatto a sopportare insulti, storie inventate, eccetera, da parte di tutto il mondo? Non ero pronta a tutto ciò, ma il mio amore per Justin era troppo forte e non l'avrei lasciato per nessun motivo al mondo. O almeno pensavo... Così mi addormentai tra le sue braccia, con mille pensieri che mi giravano per la testa..


*SPAZIO AUTRICE*

Eccomi ragazze :) questo capitolo purtroppo sarà l'inizio di alcuni problemi che si verificheranno tra Jessica e Justin, chissà se le cose poi si aggiusteranno o peggioreranno. Seguite la mia storia per scoprirlo e se vi va lasciate una piccola recensione, vi amo tutte :* #loveu

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Capitolo 7
*** Favorite girl. ***


Sono qui sul letto insieme a Justin, mentre continuiamo a scambiarci delle coccole affettuose. Non sapevo che innamorarsi di qualcuno fosse così bello, la mia sembrava proprio una favola.
- Hai degli occhi meravigliosi. - disse Justin fissandomi, mentre ero lì accanto a lui.
Sorrido.
- Quando sorridi sei la ragazza più bella del mondo. - continua a dire lui con gli occhi che gli brillavano di una luce immensa.
- Dai smettila che mi fai diventare rossa. - dico io, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. - Non sono abituata a tutti questi complimenti. - aggiungo un po' imbarazzata.
- Tutti quelli che non ti hanno mai fatto complimenti, sono dei veri idioti. - disse lui sorridendo dolcemente, mentre mi accarezzava il volto.
Ad un certo punto il telefono di Justin suonò. 
- Pronto? - rispose Justin al cellulare.
- Justin ma dove sei? E' da ieri sera che non ti fai sentire. Lo sai benissimo che devi avvertirmi per ogni cosa che fai! - disse con tono elevato.
- Hai ragione, mi dispiace. - rispose Justin mortificato.
- Non mi importano le tue scuse, ora muoviti e raggiungimi. - disse, chiudendo la chiamata.
- Chi era? - chiesi io.
- Era Scooter. Si è arrabbiato perchè ieri sono sparito senza avvertirlo. - rispose Justin, alzandosi dal letto mentre si vestiva.
Ci vestimmo entrambi e uscimmo dalla camera per raggiungere gli altri alle prove.
- Jes.. - disse Justin con voce tremolante.
- Si? Dimmi Justin.. - risposi io, temendo di ricevere qualche brutta notizia.
- E' meglio che per ora non lo sappia nessuno della troupe che noi stiamo insieme. Non so come la prenderebbe Scooter. - disse Justin, mentre mi metteva sulle spalle il suo giacchetto.
- Noi stiamo i-i-insieme? - dissi io sorridendo dall'emozione per aver sentito quelle parole.
- Certo, sei la mia ragazza Jes. - disse lui sorridendo, mi prese la mano e mi diede un bacio a stampo sulle labbra. 
Arrivammo in sala prove.
- E' meglio se entriamo da porte differenti, altrimenti potrebbero sospettare qualcosa di noi. - disse Justin mettendosi in ordine capelli e vestiti.
- Ok, io entro dalla porta principale e tu dal retro. - dissi prendendo la mia borsa e lasciando la mano che Justin mi aveva tenuto per tutto il tragitto, senza mai mollarla.
- Perfetto, ci vediamo dopo amore. - disse lui dandomi un bacio.
A-A-AMORE? Mi aveva chiamato AMORE. Era il giorno più felice della mia vita.
- Ah ma allora sei viva! - esclamò Giulia appena entrai nel camerino. - Che fine hai fatto ieri sera? Non mi ricordo quasi nulla. - aggiunse, portandosi la mano alla bocca per coprire un grande sbadiglio.
- Ehm..praticamente io e Justin... -
- *ehm..ehm..* - non feci in tempo a finire la frase che Scooter entrò nel camerino schiarendosi la voce.
- Vorrei sapere anche io che fine hai fatto ieri sera, Jes. E vorrei sapere soprattutto che fine ha fatto Justin.- disse Scooter, con tono molto nervoso. Forse aveva capito tutto.
- Ehm..ieri sera..ehm.. - dissi io, per cercare il tempo di inventare una scusa.
- Jes, basta con questi 'ehm'. Ieri sera eri insieme a Justin? Si o no? - domandò Scooter, alzando sempre di più la voce.
- Si, stavo con Justin! Ero ubriaca e un gruppo di ragazzi ci stava provando con me, ma Justin è venuto e mi ha portato a fare un giro fuori per prendere un po' d'aria. - risposi io.
- E siete stati tutta la notte a fare un giro? Non penso proprio. - continuò a domandare Scooter.
- No, dopo mezz'ora mi ha riportato a casa. Ma anche se fossi rimasta la notte fuori, quale sarebbe il tuo problema, Scooter? Non posso avere una vita privata? - domandai io, con tono molto scocciato per tutte le domande che mi stava ponendo.
- Si hai ragione, mi dispiace di essermi intromesso. Però ti avverto. Quà chiunque può fare quello che vuole della sua vita privata, ma non si devono avere relazioni di nessun genere sul lavoro, è la prima regola. Tutto chiaro? - rispose Scooter puntandomi il dito addosso come se sapesse tutto.
- Si tutto chiaro. - risposi io guardando da un'altra parte.
 
Andammo a fare le prove e io e Justin ci guardavamo come due innamorati. Lui ogni tanto sorrideva e mi faceva l'occhiolino, facendomi sciogliere ogni volta che i miei occhi si incontravano con i suoi. Mentre ballavo pensavo a quello che era successo la sera prima, non riuscendo a credere che fosse tutto vero. 
Mentre cantava 'favorite girl' si mise a guardarmi senza mai distogliere lo sguardo dal mio corpo che ballava sulle sue parole piene d'amore. Ogni strofa che cantava, puntava il dito verso di me senza pensare agli altri che guardavano con facce pensierose.

I always knew you were the best the coolest girl I know so prettier than all the rest the star of my show so many times I wished you’d be the one for me I never knew you’d get like this girl what you do to me, you're who I’m thinking of, girl you aint my runner up no matter what you’re always number one my prized possession one and only I adore ya girl I want ya The one I can’t live without that’s you , that’s you, you’re my special little lady the one that makes me crazy of all the girls I’ve ever known its you, its you my favorite, my favorite, my favorite, my favorite girl, my favorite girl.
 
- Ma..cos'è successo sul palco? - chiese Giulia mentre ci dirigevamo verso il camerino.
- N-niente, che è successo? - dissi io imbarazzata.
- Come niente? Ho visto il modo in cui vi guardavate tu e 'lui'. Avanti, dimmi subito che succede. - disse Giulia con tono serio. Non sapevo cosa fare, Giulia era la mia migliore amica, però Justin mi aveva chiesto di mantenere il segreto. 
- Allora? Non me lo vuoi dire? Che c'è, non ti fidi più della tua migliore amica? - disse Giulia alzando la voce, con li occhi lucidi, quasi pieni di lacrime.
- No Giulia, non prendertela con Jes. Le ho chiesto io di tenere il segreto. - disse dietro di me una voce, che man mano venne avanti e mi abbracciò da dietro prendendomi per i fianchi. Era Justin. Mi fissò negli occhi e mi diede un bacio sulle labbra davanti a Giulia.
- C-C-COSA? ODDIO MA...MA...MA VOI STATE INSIEME?! - esclamò Giulia saltando dalla gioia.
- Si ma non dirlo a nessuno e abbassa la voce per favore. - disse Justin, andando a chiudere la porta del camerino.
- Ma da quanto? Cioè...oddio voglio sapere tutto! - disse Giulia ridendo e stringendomi tra le sue braccia.
- Ok stasera andiamo a mangiare una pizza e ti racconto tutto. - dissi sorridendo, tenendo la mano di Giulia.
- Amore, se non vi dispiace vorrei venire anche io, è tanto tempo che non passo una serata tranquillamente. - disse Justin mettendomi il braccio intorno al collo e tenendomi la mano.
- Certo certo! Passeremo una serata solo noi tre, che bello! - esclamò Giulia, esaltata dall'aver sentito Justin chiamarmi 'amore'. Come biasimarla? Anche io lo ero. Così uscimmo dalla sala prove senza destare alcun sospetto.
- Allora vi passo a prendere alle 20.00 a casa di Jes. Inutile dirvi 'fatevi belle' perchè siete stupende, soprattutto te amore mio. - disse Justin accarezzandomi la guancia.
- Ok ci faremo trovare pronte, a dopo! - dissi dandogli un bacio, dopo essermi accertata che nessuno ci vedesse.
- Ti amo. - sussurrò Justin.
- Ti amo anche io. - risposi io, accarezzandogli dolcemente il volto.
Mi girai e andai verso la macchina di Giulia. Mi voltai più volte per guardare Justin e mi accorsi che anche lui faceva lo stesso per guardare me. Scoppiammo a ridere entrambi e quando stavo per entrare in macchina, mi mandò un bacio da lontano che ricambiai subito. Entrai in macchina e ci diressimo verso casa.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciao a tutte ragazze :) spero che la storia tra Jessica e Justin vi piaccia, mi trasmette un sacco di emozioni la loro storia. Vi chiedo di lasciare una piccola recensione con scritto ciò che pensate, ne ho bisogno per capire se la storia piace o no :) Tra Jes e Justin succederanno tantissime cose nei prossimi capitoli e spero che seguirete la storia per scoprire tutto! 
Un bacio a tutte/i quelle che seguono la mia storia, vi amo! #loveu

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Capitolo 8
*** Facciamo shopping! ***


Era la mattina seguente e mi ritrovai avvolta tra le braccia di Justin, che ancora dormiva.
- Amore..svegliati.. - sussurrai io, scuotendolo per farlo svegliare.
- uhm..mm.. - borbottò lui nel sonno.
- Dai Justin svegliati dobbiamo andare alle prove. - dissi io continuando a scuoterlo.
- No oggi non mi va di provare, voglio passare tutta la giornata con te. - disse lui ancora un po' addormentato, improvvisando un sorriso.
- Oh amore. E che facciamo? - dissi io abbracciandolo e avvicinandomi a lui.
- Non saprei..ti volevo portare a fare shopping, ti va? - si girò dalla mia parte e cominciò a guardarmi dolcemente.
- Scherzi? Certo che mi va! Aaah che bello! - dissi io iniziando a saltare dalla gioia.
- Ehi, ma tu non mi hai ancora dato il bacio del buongiorno. - disse lui mettendo le labbra in modo da ricevere un bacio.
- Te lo darò solo se mi prendi! - dissi io uscendo dalla macchina e iniziando a correre.
Ero arrivata in una bellissima piazza dove c'erano tantissimi negozi stupendi. Allora cominciai ad entrare in alcuni negozi, ma non avevo più tracce di Justin. Allora cominciai a camminare per la piazza quando all'improvviso qualcuno mi prese da dietro per i fianchi e si mise a ridere.
- Ah ah ti ho preso! - disse dandomi tanti baci sul collo.
- Ahahahah ma tu sei pazzo! Mi hai fatto prendere un colpo! - dissi ridendo, dopo aver riconosciuto la voce di Justin.
- Non fare la furba, ora dammi un bacio. - disse stringendomi per fianchi e avvicinandomi sempre di più a lui. Mi prese per il mento e ci scambiammo un lungo bacio passionale nel mezzo della piazza.
- Mmmh, che buon sapore. - disse Justin mettendosi a ridere.
- Ahahah dai su portami a fare shopping, me lo avevi promeeesso. - cominciai ad urlare, lagnandomi in continuazione.
- Ok ok andiamo 'piagnona'. - disse lui ridendo e mettendomi un braccio intorno al collo.
Iniziammo ad entrare in tutti i negozi della via e Justin mi faceva regali in continuazione. 
- Wow, che carino questo vestito. Cavolo costa troppo...Andiamo Justin.. - dissi posando il vestito sulla stampella e uscendo dal negozio.
- Sorpresa amore mio. - disse lui uscendo dal negozio con una busta. 
- M-ma? Mi hai comprato il vestito? Oddio grazie amore! - dissi saltandogli addosso riempiendolo di baci.
- Wow, se questa è la tua reazione, ti comperò mille cose oggi. - disse lui sorridendo mentre mi stringeva tra le sue braccia.
- Posso saltarti addosso anche senza farmi comprare nulla. - dissi io guardandolo con uno sguardo malizioso.
- Mmmh non provocarmi piccola. - disse lui sorridendo e prendendomi per i fianchi.
- Dai andiamo il piazza, c'è una fontana bellissima. - dissi io prendendo la mano di Justin.
- Aspetta, compriamo qualcos'altro. - disse Justin andando dall'altra parte.
- Non mi va, dai vieni con me. - lo tirai per farlo venire verso di me.
- Vai tu, ti raggiungo tra 10 minuti, devo fare una cosa. - mi diede un bacio sulle labbra ed entrò in un negozio, mentre io mi diressi verso la piazza.
Toronto è davvero bellissima. Ero seduta ad ammirare tutto ciò che avevo intorno, quando ad un tratto sentii che qualcuno mi toccava il collo. Era Justin che mi stava mettendo una collana.
- C-cos'è Justin? - dissi io emozionata, toccandomi il collo.
- Una collana che ti ho comprato, aprila. - disse lui sorridendo, sedendosi affianco a me.
Mi scansai i capelli, aprii la collana a forma di cuore e vidi che dentro c'era incisa una scritta: Jessica&Justin.
- Oh mio Dio, amore. Ma è meravigliosa! Grazie grazie grazie! - dissi io abbracciandolo mentre qualche lacrima di gioia scendeva sul mio viso. 
- Di niente amore, ti amo. - disse Justin stringendomi forte a sè. 
Mi alzai dalla panchina su cui eravamo seduti e vidi che Justin aveva tantissime buste tra le mani, tutti vestiti che aveva comprato per me.
- Ma Justin... Perchè mi hai comprato queste cose? Non ho bisogno di tutti questi vestiti. - dissi guardando ciò che c'era nelle buste.
- Ho voluto farti qualche regalo, anche perchè ti serviranno, fidati. - disse sorridendomi in modo malizioso.
- Grazie amore sono davvero stupendi. - dissi prendendogli dolcemente la mano e ci scambiammo un tenero bacio sulle labbra.
Poi mi prese la mano e mi trascinò in una macchina nera con i vetri oscurati. 
- Dove stiamo andando Justin? - chiesi ansiosamente mentre entravo in macchina.
- Facciamo una 'fuga romantica'. Staremo per un po' di giorni solo io, te e nient'altro. Ci stai? - disse Justin mettendo in moto la macchina mentre sorrideva.
- Wow, certo che ci sto! Ma come facciamo con Scooter e con gli altri? - chiesi io, preoccupandomi che potesse succedere qualcosa sia a Justin che a me.
- Non ti preoccupare, Scooter non può controllare ogni mia singola mossa. Passeremo un weekend da favola, te lo prometto. - disse dolcemente mentre mi stringeva la mano.
- Ne sono sicura, amore mio. - dissi spegnendo il cellulare e ammirando le strade di Toronto, mentre alla radio ascoltavamo be alright.



*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaao a tutte ragaaazze! So che questo capitolo è corto rispetto agli altri, ma non volevo anticipare nulla del prossimo capitolo :c  Volevo dire grazie a tutte coloro che seguono la mia storia e che la mettono tra le preferite o le seguite, siete FA-VO-LO-SE. Se mi lasciate una recensione non mi dispiace eh ahahah ci vediamo al prossimo capitolo, che sarà davvero asdfghjkl VI AMO TUTTE! #loveu

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Capitolo 9
*** Una giornata al mare. ***


Eravamo in macchina in una stradina sperduta nel Canada, non capivo dove mi stesse portando Justin, non ne avevo la minima idea.
- Chiudi gli occhi, Jes. - disse Justin ridendo sotto i baffi.
- Ma dove mi porti? - chiesi curiosamente.
- In un posto bellissimo, fidati di me. - mi prese dolcemente la mano e mi fece chiudere gli occhi. 
Stavo provando tante emozioni nello stesso momento, ero curiosa, nervosa, emozionata, esaltata dall'idea di passare un intero weekend con Justin, il mio Justin.
- Ecco siamo arrivati, tieni gli occhi chiusi.. - disse Justin mentre scendeva dalla macchina e mi apriva lo sportello per farmi scendere.
- Uffa, dai sono curiosa. Fammi aprire gli occhi! - dissi io, troppo curiosa di sapere in che luogo eravamo.
- Un attimo, Jes. Ok, ora puoi aprirli. - mi tolse la mano dagli occhi e qualdo li aprii mi ritrovai davanti il mare. Era bellissimo, calmo, limpido.
- J-Justin...è...è.. - non riuscivo a parlare dallo stupore.
- E' cosa? Non ti piace..? - mi chiese lui, un po' titubante..
- Ma..stai scherzando? E' meraviglioso! Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me.. - dissi io, accarezzandogli il volto, liscio come la pelle di un bambino.
- Si vede che nessuno prima era innamorato di te quanto lo sono io Jes.. Non mi sono mai sentito così con una ragazza.. - disse lui, mentre gli si illuminarono gli occhi di una luce immensa.
- S-sei innamorato di me, Justin? - gli chiesi io, quasi con le lacrime agli occhi.
- Si Jes....io ti amo. - disse questa frase e mi baciò.
'Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo Jes ti amo' questa frase rimbombava nella mia testa. Aveva detto di amarmi. Aveva davvero detto di amarmi! Non avrei potuto essere più felice di così..oppure si?
Mi prese la mano e mi portò dentro casa. Era bellissima. Era piccola, con le pareti viola e un divano grande sul quale avremmo dormito insieme. 
Erano circa le sei di pomeriggio e decisi di andare in spiaggia, seguita da Justin. Iniziammo a scherzare, a lanciarci la sabbia addosso e giocare a beach-volley, sembravamo due bambini, solo un po' cresciuti. 
- Prendi questa! - mentre Justin era di schiena gli lancai addosso una polpetta fatta di sabbia e mi misi a ridere come una stupida.
- Ahi! Se ti prendo sei finita! - si girò di scatto e si mise a rincorrermi, ma io ero più veloce di lui.
- Sei fuori allenamento, Bieber! - gli urlai ridendo. 
Appena dissi quella frase, aumentò la velocità e mi raggiunse in un attimo, buttandomi sulla sabbia.
- Chi è che è fuori allenamento? - disse lui con il fiatone, mentre si piazzava sopra di me.
- Uhm..ok forse mi sbagliavo. Ora che mi fai? - risposi io ridendo, cercando di farlo togliere da sopra di me.
- Io...devo... - non finì la frase e mi baciò. Restammo per più di dieci minuti così, fin quando non lo scansai e corsi dentro casa ridendo.
- Vado a farmi la doccia, stasera cucini tuuu! - esclamai sorridendo ed entrando nel bagno.
- Ok, sbrigati a fare la doccia. - disse lui mentre preparava la cena. Non pensavo l'avrebbe fatto. Justin Bieber che cucinava per me? Era davvero strano..

20 minuti dopo..
- Justin ho fatto, sto uscendo.. Justin? Justin ci sei? - continuai a chiamarlo, senza alcuna risposta. Uscii dalla doccia e trovai un biglietto sul tavolo della cucina:
 
 Sono in spiaggia, appena sei pronta raggiungimi. Ti amo.  
 
Strinsi quel biglietto forte al petto e mi andai a vestire. Scesi in spiaggia e vidi un'immagine che nessuno mai potrebbe immaginare. C'erano tutte candele sulla sabbia che mi indicavano in percorso per arrivare da Justin, una tovaglia in terra con piatti e bicchieri, infine c'era Justin in piedi vicino al mare. 
- Signore e signori, questa sera farò un concerto speciale per una persona speciale. Farò questo concerto per la ragazza di cui sono innamorato, il suo nome è Jessica. - disse Justin indicandomi e subito dopo iniziò a cantare.
 
I saw so many pretty faces before I saw you, you now all I see is you I'm coming for you No no don't need these other pretty faces like I need you and when your mine in the world.
 
Through your sorrow, through the fights don't you worry 'cause everything's gonna be alright all alone in my room waiting for your phone call to come soon and for you I would walk a thousand miles to be in your arms, holding my heart.
 
As you love me we could be starving we could be homeless, we could be broke as long as you love me i'll be your platinum, i'll be your silver, i'll be your gold.
 
Continuò a cantare per tutta la notte solo e soltanto per me, mentre lo osservavo con occhi innamorati. Alla fine del concerto si mise vicino a me e iniziammo a mangiare ciò che aveva cucinato lui.
- Ti è piaciuto? - disse Justin dandomi un tenero bacio sulla guancia.
- Certo, è stato indimenticabile. Però sto morendo di fame, che hai cucinato? - chiesi io guardando i piatti con appetito.
- Ho 'cucinato' una lasagna. Non so come sia venuta.. - disse Justin grattandosi la nuca.
- Se dovessi morire, sappi che ti ho sempre amato. - dissi io con una risata sarcastica, portandomi la mano al cuore per scherzare.
- Ah-ah-ah ma che simpatica che sei questa sera. - esclamò lui, facendomi una linguaccia.
- Bleah! Ma è terribile! - dissi sputando nel piatto il boccone che avevo in bocca.
- Ma come? L'ho fatta con tanto amore.. - disse Justin facendo una faccia da cucciolo.
- Amore, lo sai che ti amo...ma sei il peggior cuoco del mondo. - esclamai accarezzandogli la guancia, cercando di non ridere.
- Ma almeno io ho te.. - disse lui straiandomi sulla sabbia e mettendosi sopra di me. 
Iniziammo a baciarci per tutta la notte fin quando non ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altra, sotto le stelle e il cielo sereno che accompagnavano quella serata perfetta.
- Buongiorno amore mio. - mi svegliò Justin con questa frase e con un tenero bacio sulle labbra. La giornata era già iniziata nel verso giusto.
- Buongiorno amore.. Che ore sono? - chiesi io, ancora un po' addormentata.
- Sono le nove, ma non abbiamo fretta. Sei bellissima. - disse accarezzandomi le labbra e toccandomi i capelli.
- Grazie amore mio. - risposi con dolcezza, dandogli un bacio sulle labbra, mentre continuavo a tenere gli occhi chiusi.
- E' una giornata davvero perfetta, Justin. - aggiunsi io, alzandomi da terra e raccogliendomi i capelli con una coda.
- Perchè? - chiese Justin mentre mi fissava senza distogliere lo sguardo. 
- Bhè, non ha prezzo svegliarsi la mattina sulla spiaggia, con il rumore del mare di sottofondo e vedere te per prima cosa in assoluto. - risposi io avvicinandomi a lui per abbracciarlo.
- Amore mio, a me basta stare un minuto con te e la mia vita è già perfetta. - disse lui, facendo il sorriso più bello che io abbia mai visto. 
Gli sorrisi e dopo esserci scambiati qualche bacio, ci sdraiammo di nuovo sulla sabbia ad ammirare il cielo, stringendoci forte. 
Non c'era più nessuno al mondo. Eravamo solo io, lui e il nostro grande amore.


*SPAZIO AUTRICE*

Hola chicas! Vi è piaciuto il capitolo? Wooow a me piace tantissimo asdfghj Vi ripeto, ho bisogno delle vostre recensioni per sapere se la storia piace o no vi preeego *occhi da cucciolo*
Okaaay grazie a tutte quelle che seguono la storia, vi amoo! #loveu

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Capitolo 10
*** Amore in famiglia. ***


Era la mattina dopo e c'era il sole nel cielo che riscaldava i nostri corpi stesi sulla sabbia. 
Restammo in silenzio per molto tempo, mentre ascoltavamo il rumore delle onde che si infrangevano sulla spiaggia, il suo respiro che era diventato il mio. Era diventato la mia ragione di vita, come una droga di cui non potevo più farne a meno.
- Justin... - lo chiamai io, girandomi verso di lui.
- Dimmi Jes. - rispose lui, aprendo gli occhi per guardarmi.
- Cosa faresti se noi ci lasciassimo un giorno? Se non volessimo più stare insieme, oppure non so... - chiedevo io. Non so perchè mi era venuta in mente quella domanda, era come se avessi un brutto presentimento.
- Perchè mi fai questa domanda? - chiese lui abbassando le sopracciglia, mentre si girava su un fianco.
- Rispondimi.. Cosa faresti se io e te ci lasciassimo? - continuai a chiedergli io, mangiandomi le unghie dal nervoso.
- Penso che smetterei di cantare... - disse lui guardando verso il cielo.
- Cosa? Ma sei pazzo? Cantare è la tua vita, perchè faresti una cosa del genere? - chiesi io sbarrando gli occhi.
- No Jes, tu sei la mia vita. Non riuscirei più a cantare se perdessi te, è inutile cantare se sei morto dentro. - rispose Justin stringendo i pugni e portandosi una mano al cuore.
- Amore mio, sei la cosa più importante che sia mai stata mia. - dissi abbracciandolo forte tra le mie piccole braccia.
- Dai su preparati che ho un'altra piccola sorpresa per te. - disse stampandomi un tenero bacio sulla bocca e portandomi dentro casa.
- Ok ma dove andiamo? - chiesi mentre mettevo in una borsa tutta la mia roba.
- Lo scoprirai presto.. - disse lui sorridendo sotto i baffi.

20 minuti dopo..
- Siamo arrivati! - esclamò Justin aprendomi lo sportello della macchina per farmi scendere. 
Ci fermammo difronte ad una bella casa, ma non sapevo di chi fosse.
- Ciao ragazzi! Finalmente siete arrivati! - aprì la porta e mi ritrovai davanti Pattie, la mamma di Justin.
- Salve signora, sono Jessica. - dissi io porgendole gentilmente la mano. 
- Oh andiamo tesoro, dammi del 'tu'. - rispose lei, scostando la mia mano e dandomi un forte abbraccio, come se ci conoscessimo da sempre.
- Dove sono i miei due tesori? - esclamò Justin riferendosi ai due piccoli di casa.
- Justin! Justin! - urlarono Jazmyn e Jaxon appena sentirono la voce del fratello. Jazmyn saltò in braccio a Justin, mentre Jaxon venne da me.
- Tu sei Jessica? Sei la fidanzata di bobo? - mi chiese Jaxon, indicando Justin.
- Si lei è la mia ragazza, ti piace piccolino? - chiese Justin accarezzando la testa del fratellino.
- Siiii mi piace tanto! - urlò il piccolo Jaxon saltandomi addosso per abbracciarmi.
- Ragazzi venite a tavola che è pronto! - disse Pattie dalla cucina, mentre apparecchiava la tavola.
- Mmmmh che buon odore.. Molto meglio di quello che ha cucinato Justin ieri ahahahah - dissi io mettendomi a ridere.
- Ahahahah lo so, non è un cuoco molto abile. - disse Pattie ridacchiando, mentre Justin ci guardava male.
- Amore lo sai che scherziamo. - dissi io abbracciandolo dolcemente e dandogli un bacio sulla giancia.
- Uhm...ok ti perdono solo perchè ti amo. - mi sussurrò a voce bassa nell'orecchio, mordicchiandomelo un po'.
- Bene ragazzi, ditemi che avete fatto questi giorni. Dove l'hai portata Justin? - chiese Pattie mentre si versava un po' d'acqua nel bicchiere.
- L'ho portata a fare shopping e al mare. - rispose Justin prendendomi la mano.
- Si, poi mi ha fatto un 'mini-concerto' sulla spiaggia di notte, è stato davvero romantico. - aggiunsi io guardandolo dolcemente negli occhi.
- Siete davvero una bella coppia ragazzi, sono orgogliosa dell'uomo che sei diventato. - disse Pattie accarezzando Justin e dandogli un bacio sulla fronte.
Dopo mangiato Justin iniziò a giocare con Jazmyn e Jaxon, mentre io mi misi sul divano ad osservarli. 
- Jes, vieni con me. - disse Pattie prendendomi la mano e portandomi al piano di sopra.
- Dimmi Pattie.. - dissi io, osservando la bellissima casa.
- Voglio darti questo. Mia madre lo diede a me quando incontrai il papà di Justin e ora voglio che lo abbia tu. - mi fece sedere sul letto e mi mise una collana d'oro intorno al collo.
- M-ma Pattie..non posso accettare, è una collana d'oro, è troppo preziosa. - dissi io cercando di restituirle la collana.
- Ti prego Jes, io voglio che la tenga tu. E' un simbolo della mia famiglia, della nostra famiglia, Jessica. Ora ne fai parte anche tu. - disse sedendosi vicino a me, accarezzandomi la guancia.
- Grazie Pattie, è meravigliosa. - risposi io abbracciandola con le lacrime agli occhi. Mi ricordò la mia povera mamma.
- Ora scendiamo, altrimenti Justin si preoccupa. - disse sorridendo, asciugandomi le lacrime con la sua dolce mano.
- Bambini, è ora di fare il bagno. Salutate Justin e Jessica e andate a prepararvi. - esclamò Pattie mentre scendeva le scale.
- Ciao Justin, ciao Jessica! - dissero Jazmyn e Jaxon abbracciandoci e andando al piano di sopra.
- Bene ragazzi, mi ha fatto piacere vedervi. Vi voglio bene! - disse Pattie abbracciando prima Justin e in seguito salutando me con un bacio sulla fronte.
- Ciao mamma, mi mancherai tanto! - disse Justin quasi con le lacrime agli occhi all'idea di non rivedere la madre per tanti mesi.
- Ciao Pattie, è stato un onore passare il pomeriggio con te. - esclamai io sorridendo e prendendo la mano di Justin.
- Ciao ragazzi, buona fortuna per il tour! Fatevi sentire ogni tanto! - urlò Pattie prima che entrassimo in macchina e chiudendo la porta, tornò dentro.
- Ehi...e quella collana? Dove l'hai presa? - chiese Justin toccando la collana che Pattie mi aveva regalato.
- Me l'ha regalata tua mamma, è una donna stupenda. - dissi io sorridendo. 
- Si lo so.. è stupenda quasi quanto te. - disse Justin mettendo in moto la macchina.
- Ora però cominciano i casini... - dissi io riaccendendo il cellulare che avevo tenuto spento per tutti quei giorni.
- In che senso? - chiese lui girando la testa verso di me in attesa di una risposta.
- Ora Scooter ci chiederà che fine abbiamo fatto e se scopre che siamo stati insieme.... - stavo per continuare la frase ma Justin mi interruppe.
- Tranquilla, ci sono io con te. Nulla può andare storto se stiamo insieme. - disse Justin stringendomi forte la mano, facendomi sentire al sicuro.
Mi sentivo sicura quando stavo con Justin, le sue parole mi trasmettevano una forza unica e pensavo che niente e nessuno avrebbe potuto separarci. Oppure mi sbagliavo.........?


*SPAZIO AUTRICE*

Saaaaalve ragazze! Cooome state? Vi piace la storia? Vi bastano le domande? Ahahahahah ok basta domande.. La storia tra i due sta andando di bene in meglio, ma...ma...c'è un 'ma'! Se vi va di scoprire cosa succederà nei prossimi capitoli seguite la mia storia e vi assicuro che non ve ne pentirete asdfghjk  
Ciao ciao ciao ciao ragaaazze vi amoo! #loveu 

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Capitolo 11
*** Non ce la faccio più! ***


Erano circa le 5 di pomeriggio quando io e Justin andammo verso la sala prova per ricominciare la settimana. Appena entrammo, ci accolse Scooter con tutta la troupe alle sue spalle, e dalla faccia si poteva capire che non era dell'umore adatto.
- Aaah eccoli qua! Il cantante e la ballerina. Che fine avete fatto voi due per tutto il fine settimana? - esclamò Scooter appena ci vide entrare, con un tono abbastanza alterato.
- Ehm...io sono stata a casa perchè stavo male.. - dissi io con voce titubante e guardando verso il basso.
- Io invece sono andato a casa di mia madre per passare qualche giorno con lei e con i miei fratelli.. - aggiunse Justin portandosi una mano dietro la testa e guardando Scooter negli occhi.
- Ah si? Siete proprio sicuri? Perchè io ieri ho chiamato Pattie per chiederle dove fossi e mia ha risposto che saresti andato a trovarli solo oggi a pranzo. Justin pensi di prendermi per il culo? - disse a voce alta Scooter, avvicinandosi sempre di più a noi due.
- Bhè forse perchè pensava che non volessi essere disturbato. - ribattè Justin, stando in piedi come un soldato mentre osservava Scooter venire verso di lui.
- E queste foto di voi due allora che sono?! - urlò Scooter girando il suo computer verso di noi.
Io e Justin non ci eravamo accorti che tutti questi giorni i paparazzi ci avevano perseguitato, erano lì quando facevamo shopping, erano al mare, erano davanti casa di Pattie. Erano ovunque e dopo aver fatto centinaia di foto a me e Justin, le caricarono su vari siti web.
- Cazzo... - sussurrò Justin battendosi una mano sulla fronte.
- Eh già Justin. Ma mi dici come cazzo ti è venuto in mente?! - disse Scooter continuando ad alzare la voce sempre di più.
- Lo so ho fatto una cazzata, mi sono fatto vedere in giro senza preoccuparmi dei paparazzi. - disse Justin sedendosi su una delle sedie che erano lì vicino, mentre prendeva il computer per vedere meglio le foto che ci avevano scattato.
- Ormai la cazzata è fatta Justin. Devi preoccuparti delle tue fan e devi preoccuparti anche di Jessica. Sicuramente ora la prenderanno tutti di mira: paparazzi, fan, hater, tutti. - disse Scooter facendo un segno agli altri della troupe di andare nei camerini. 
- Si lo so.. Ma a noi basta stare insieme, vero Jes? - mi chiese Justin girandosi verso di me e prendendomi la mano, in attesa di una mia risposta.
- Ehm..si.. - balbettai io, fingendo un sorriso. Justin mi abbracciò, ma Scooter vide nei miei occhi l'insicurezza in quelle parole e in quell'abbraccio. 

Andammo a cambiarci nei camerini e dopo aver provato per più di due ore, Justin venne da me e mi abbracciò dicendomi 'sei stata fantastica sul palco, ti amo'. Mi vennero i brividi dopo aver sentito quelle parole dolcissime uscire dalla sua bocca, nonostante tutto quello che stava succedendo. 
Andai nel mio camerino insieme a Giulia e, tra una chiacchiera e l'altra, vide la collana di Justin e quella di Pattie, rimanendo a bocca aperta.
- Wow sono stupende! - esclamò Giulia toccando le due collane che portavo al collo.
- Si lo so.. - risposi io, arrossendo.
- Ti hanno accettata bene nella famiglia, sei davvero fortunata amica mia. - disse Giulia abbracciandomi forte forte tra le sue braccia.
Uscì dalla sala prove e in un secondo mi ritrovai circondata da circa venti paparazzi, con tutte le fotocamere che mi scattavano foto in continuazione e con una folla di fan furiose che mi urlavano insulti da tutte le parti.
- Sei la fidanzata di Justin Bieber? Vi hanno visti insieme dappertutto nel weekend! State insieme? - i paparazzi continuavano a farmi mille domande e non riuscivo a capire più nulla.
- Sei la fidanzata di Justin?! Sei una stronza! Puttana ! - si sentivano insulti di tutti i tipi da parte di tutte le fan di Justin e non riuscivo a reagire, rimasi lì impalata a fissare tutte quelle persone, fin quando Justin non uscì dalla sala e mi prese per un braccio, portandomi via da quella folla. Mi fece salire in macchina e andammo via a tutta velocità, ma subito il mio viso venne invaso dalle lacrime.
- Amore mio non piangere ti prego, mi spezzi il cuore! - disse Justin cercando di consolarmi, asciugandomi le lacrime.
- Come faccio a non piangere Justin?! All'improvviso mi sono ritrovata tutte le tue fan che mi hanno urlato cose orribili..io non..io non... - non riuscivo a parlare, le parole erano interrotte dai continui singhiozzi e non riuscivo a fermare le lacrime.
- Ci sono io qui con te, ci sono io. Tranquilla amore ora andiamo in hotel e vedrai che passa tutto. - disse Justin portando le sue grandi braccia intorno al mio fragile corpo.
Salimmo in hotel e dopo qualche minuto mi tranquillizai e andai verso il letto, ma qualche lacrima continuava a rigare il mio volto, mentre ripensavo a quelle facce furiose, deluse, che ce l'avevano con me per qualche motivo. Forse perchè finalmente anche io sono felice, anche io sono innamorata. Justin mi venne vicino e mi abbracciò da dietro dicendomi 'qualunque cosa io sono qui, sempre.'. Dopo quelle dolci parole mi girai verso di lui e chiusi gli occhi, addormentandomi tra le sue braccia.


Mi addormentai con un forte peso sul petto, come se avessi una pietra enorme che mi spingeva sul cuore. Ad un certo punto successe una cosa strana. Sentii un rumore provenire dalla cucina della nostra stanza, mi girai e vidi che Justin era affianco a me nel letto, mentre dormiva. Mi alzai silenziosamente per andare a controllare e vidi una ragazza di spalle che aveva una maglia con scritto 'I Love Justin'. 
- Chi sei? - chiesi io mantenendo le distanze da quella strana ragazza che era riuscita ad entrare nella nostra stanza.
- Tu...tu...hai rubato alle beliebers l'unica cosa che ci faceva felici. SEI UNA EGOISTA! Non ti bastava stare al'interno della troupe e vederlo tutti i giorni? - urlò lei, prendendo un coltello da cucina che si trovava nel cassetto.
- Ehi tranquilla..metti giù quel coltello ti prego! - urlai io, cadendo a terra mentre cercavo di raggiungere Justin nella mia stanza.
- No! EGOISTA...EGOISTA...EGOISTA.. - sentii questa parola ripetuta mille volte da tutte voci diverse. Erano le beliebers che mi parlavano. Lei continuava a venire verso di me con il coltello in mano, fin quando non si trovò sopra la mia testa.
- Aiutooo! - urlai io, svegliandomi di colpo.
Per fortuna era solo un bruttissimo sogno.

- Cosa? Cosa succede Jes? Stai bene? - chiese Justin svegliandosi all'improvviso a causa del mio urlo.
- Oddio Justin.. - dissi io abbracciandolo con le lacrime agli occhi.
- Che è successo? Hai fatto un incubo? - disse lui accarezzandomi la testa, stringendomi forte a sè.
- Si! Era una belieber che mi voleva uccidere perchè le avevo rubato l'unica cosa che la faceva sorridere: te, Justin. - continuai a dire io, mentre le lacrime continuavano a scendere sul mio viso.
- Era solo un incubo amore mio. Tranquilla, ci sono io adesso. - disse lui, portando la sua mano ai miei occhi per cercare di asciugarmi le lacrime.
- .... - io continuavo a piangere pensando a tutte le beliebers che adesso mi odiavano e che molto probabilmente mi volevano vedere morta, come nel sogno. Avevo davvero tanta paura.
- Vai a dormire, per qualunque cosa chiamami. - disse Justin stampandomi un tenero bacio sulle labbra e rimettendosi nel letto.

Mi sdraiai nel letto, ma non avevo intenzione di restare un minuto di più in quella stanza. Così verso le sei di mattina, appena Justin si riaddormentò, scesi silenziosamente dal letto, presi le mie cose e aprii la porta per andare via.
- Che fai Jes? - ad un certo punto sentii che una mano mi impedì di uscire dalla stanza. Era Justin.
- Justin ti prego lasciami andare, ho bisogno di restare da sola. - dissi io cercando di liberarmi dalla sua presa.
- Aspetta Jes ti prego! Perchè vuoi andare via? Per il sogno che hai fatto? - chiese Justin, cercando di farmi rientrare nella camera.
- Voglio andare via da qui Justin! - dissi quasi con le lacrime agli occhi, continuando a muovermi per far mollare a Justin la presa.
- E dove pensi di andare? Permettimi almeno di accompagnarti a casa con la macchina. - disse lui, lasciando finalmente la presa dal mio giubbotto.
- Ok... - risposi io, dopo essermi calmata.
Uscimmo dall'hotel e nonostante l'orario, c'era la stessa scena di ieri. Paparazzi ovunque, telecamere che ci riprendevano ogni secondo e soprattutto, le fan furiose con me.
Iniziarono a fare mille domande e sentii volare molti insulti da parte delle beliebers. Non potevo più sopportare tutto ciò.
- Sbrigati Jes! Vieni! - Justin mi prese per mano e mi trascinò via verso la macchina. 
- Basta, io non ce la faccio più! - esclamai appena entrai in macchina, con gli occhi lucidi.
- Tranquilla stiamo andando via. - disse Justin prendendomi delicatamente la mano.
- No Justin! Tu sei abituato, ma io no..Non ce la faccio più a sopportare tutto questo! Basta.. - dissi io scansando la mano di Justin e girando lo sguardo verso il finestrino dell'auto.
- Che cazzo vuol dire? Jes mi stai lasciando?! - disse Justin, andando quasi contro un'altra auto.
- Non possiamo più stare insieme Justin.. - dissi io accarezzandolo dolcemente con una mano.
- Ma perchè non possiamo? Io ti amo, lo capisci?! - disse lui cercando di trattenere le lacrime, ma avevo visto che stava per scoppiare.
- Anche io ti amo, ma apparteniamo a due mondi diversi. Devi dimenticarmi Justin.. - dissi io, togliendo la mia mano dal suo volto. 
- Non ci riuscirò mai, non voglio farlo.. Ormai sono innamorato. - esclamò Justin, lasciando scendere una lacrima sul suo viso. Non lo avevo mai visto piangere..

Lo guardai con occhi pieni d'amore, ma anche pieni di lacrime. Lo feci fermare e scesi dalla macchina, camminando verso una meta che nemmeno io conoscevo. Una lacrima rigò il mio volto e girandomi di scatto verso Justin, vidi che mi stava guardando con il viso pieno di lacrime. Si sedette a terra, vicino alla sua auto, è continuò a piangere come non aveva mai fatto prima....


*SPAZIO AUTRICE*

Eccomi di nuooovo qui C: mi sono accorta che non ricevo molte recensioni, forse perchè non vi piace la mia storia? :c  se vi piace e volete continuare a leggere, potete scrivere una piccola recensione? vi suuuupplico! *occhi da cucciolo*  
Bene torniamo alla storia. Oddio questo capitolo mi fa piaaaangere! Tra i due è successo qualcosa, quel 'qualcosa' di cui vi avevo parlato... ma le cose si aggiusteranno? mmmmh lo scoprirete nei prossimi capitoli asdfghjkl  
Scrivetemi qualcosa nei messaggi o recensitemi! Oppure se mi volete contattare su twitter, sono @_ehidrew 
Ciao a tuuuutte VI A-M-O-! #loveu

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Capitolo 12
*** Un'intesa...inaspettata. ***


Continuai a camminare, dirigendomi verso casa. Vidi alcune ragazze dietro di me che mi seguivano, così aumentai il passo che molto presto diventò una corsa per sfuggire a quelle ragazze, molto probabilmente fan di Justin.
Arrivai a casa e senza salutare nessuno corsi nella mia cameretta, mi buttai sul letto e iniziai a piangere. Mi mancava Justin, mi mancava troppo.
- ..Jes? Posso entrare? - sentii bussare alla porta della mia stanza. Mi girai e vidi Giulia.
- Si entra.. - dissi girandomi dalla sua parte con le lacrime agli occhi.
- Cosa è successo? Perchè piangi? - mi chiese lei, cercando di asciugare le lacrime che bagnavano continuamente il mio volto pallido.
- Io...e Justin...ci siamo lasciati! - dissi io scoppiando nuovamente in lacrime, lanciando un urlo che si sentì in tutta casa.
- Oddio mi dispiace tantissimo..ma come mai? Stavate tanto bene insieme.. - chiese lei accarezzandomi la mano, mentre io ero sdraiata sul letto.
- Non ce la facevo più con tutti quei paparazzi, le fan e il resto. Sto malissimo Giulia, mi mancaa! - iniziai ad urlare io tirando i vestiti di Giulia per abbracciarla forte.
- Tranquilla ci sono io, va tutto bene amica mia. - disse lei stringendomi forte a sè, mentre mi accarezzava dolcemente la testa.
- Eh..eh..grazie.. - cercavo di ringraziarla ma i singhiozzi erano talmente forti che non mi permettevano di parlare.
- Ora dobbiamo andare alle prove, ce la fai? - chiese Giulia prendendomi la testa e asciugando le mie lacrime con un fazzoletto di seta.
- Cosa? Io non vengo alle prove! Non ce la faccio a vedere Justin dopo avergli fatto la scenata di prima.. - dissi mettendomi un cuscino sulla faccia e mettendomi sotto le coperte.
- Ok..io vado altrimenti Scooter mi licenzia.. Ciao amore.. - disse lei sorridendo, dandomi un tenero bacio sulla guancia. Non riuscii nemmeno a risponderle, la salutai con un piccolo gesto.
- Ehm..ciao Giulia..s-sai come sta Jessica? Prima è tornata a casa ed è subito andata in camera sua.. - chiese mio padre a Giulia mentre scendeva le scale per uscire.
- Si salve signor Grace, Jessica è molto giù di morale, piange continuamente. Ha bisogno che qualcuno le stia accanto almeno per un po'.. - disse Giulia sorridendo a mio padre.
- G-grazie Giulia.. - balbettò mio padre, sembrava che non riuscisse a parlare..
- Vado su da lei per chiederle come sta.. - disse mio padre a Caitlin, la fidanzata. 
- No John, aspetta..posso provare a parlarci io? Forse tra donne ci capiamo di più.. - disse Caitlin fermando mio padre e mettendo su un vassoio due cioccolate calde e qualche biscotto. Già sapeva tutta la storia di Justin e pensava di potermi dare qualche consiglio.
- *toc toc* - sentii bussare alla mia porta.
- Voglio stare sola per favore.. - dissi io singhiozzando. 
- Jessica sono Caitlin, posso entrare? - chiese lei gentilmente, con un tono un po' spaventato.
- S-si entra.. - risposi io togliendomi il cuscino dalla faccia.
- Ho portato due cioccolate calde...ti va di berle insieme? - disse lei sorridendo timidamente, temendo una mia risposta negativa.
- Certo..come mai sei qui? - chiesi io prendendo la tazza di cioccolata dal vassoio. Era strano che venisse in camera mia per parlare con me.
- Jes voglio che tu sappia che io non prenderò mai il posto di tua madre, non sarebbe giusto nei tuoi confronti. Io vorrei solo esserti amica per starti vicino in un momento difficile...come questo.. - disse lei, passandomi un tovagliolo per evitare che mi sporcassi.
- Grazie..lo apprezzo molto Caitlin.. - dissi io facendo un piccolo sorriso. 
- Ti va di raccontarmi come sono andate le cose tra te e Justin? - chiese lei sedendosi affianco a me sul mio letto.
- La storia è questa: lui è una star mondiale ed è abituato ad essere al centro dell'attenzione di tutti, ad avere persone che lo amano e persone che lo odiano, ma io no. Non sono riuscita a sopportare tutto questo. - risposi io alla domanda di Caitlin.
- Hai ragione a sentirti un po' sottopressione, ma quando la situazione è questa devi aspettartelo. Se l'amore che provate tu e lui è vero, sicuramente troverete un modo per stare insieme. Questo porterà dei sacrifici da parte di tutti e due, ma se vi amate davvero supererete tutto insieme e sembrerà una passeggiata. Ricorda, l'amore è più forte di qualunque altra cosa al mondo. - disse Caitlin accarezzandomi la mano e guardandomi dritta negli occhi.
- Lo spero, ma non credo che riuscirò a sopportare tutto quanto.. anche se io lo amo davvero.. - dissi io asciugandomi una lacrima che mi era scesa sul viso.
- Lo so, lo leggo nei tuoi occhi e sono sicura che anche lui ti ama con tutto se stesso. - disse lei sorridendomi dolcemente, come se sapesse il modo in cui mi sentivo, diceva le parole di cui avevo bisogno.
- Grazie Caitlin, ma ora cambiamo argomento altrimenti cado davvero in depressione. - Dissi io bevendo un po' di cioccolata. Alzai la bocca dalla tazza e vidi che mi ero sporcata tutto il viso.
- Ahahahahah oddio quanto sei buffa ahahahah - Caitlin iniziò a ridere e non riusciva a smettere. Ero davvero buffa ahaha.
- Daaai non ridere e passami un tovaglioloo! - urlai io cercando di farla smettere di ridere.
- Guarda qui.... - Caitlin prese la sua tazza di cioccolata e quando alzò il viso vidi che si era sporcata tanto quanto me e iniziammo a ridere insieme.
- Ci facciamo una foto insieme? - chiesi io timidamente guardando Caitlin..
- C-c-certo.. - mi rispose lei, strabuzzando gli occhi. Non poteva credere che le avessi chiesto di fare una foto, solo io e lei.
Presi il mio cellulare e iniziammo a farci centinaia di foto, una più buffa dell'altra. Si vedevano i nostri visi sporchi di cioccolata e le nostre facce felici insieme. Per un momento mi ero dimenticata di Justin e avevo iniziato a sorridere.
- M-me la puoi inviare..? - mi chiese Caitlin timidamente, indicando la foto in cui io le davo un bacio sulla guancia. (sì, con la bocca tutta sporca di cioccolato ahahah)
- Certo, te l'ho inviata! - appena inviai la foto, sotto mi apparve una foto mia e di Justin che ci eravamo fatti al mare e subito sul mio viso tornò la tristezza, facendo andare via quel sorriso che c'era stato per poche ore.
- Dai ora vado, hai bisogno di dormire piccola. - disse Caitlin rimboccandomi le coperte e dandomi un bacio sulla fronte, proprio come faceva mia madre quando ero piccola. Prese il vassoio dal mio comodino e chiuse la porta.
 
Era pieno pomeriggio ma cercai di seguire il consiglio di Caitlin e chiusi gli occhi per un po', cadendo in un profondo sonno.
 
Intanto in sala prove..

- Ciao ragazzi.. - disse Giulia appena arrivò in camerino, salutando i ragazzi della troupe. 
- Jes? Jes? Dov'è quella ragazza? - Scooter iniziò ad urlare il mio nome perchè voleva cambiare qualche passo al balletto e me lo voleva comunicare.
- Ehm..no..Jes non viene...ha l'influenza.. - disse Giulia improvvisando una scusa, ma c'era Justin dietro di lei che era appena entrato e aveva tutti gli occhi rossi.
- Ok glielo dirò domani, sempre se verrà.. - disse Scooter voltandosi e andando nell'altra stanza.
- Giulia...come sta Jes? - chiese Justin con voce molto bassa.
- Ehm..non troppo bene Justin..ma tu che hai fatto agli occhi? Sembra che ti hanno menato.. - disse Giulia mentre si preparava per le prove.
- Ho..bhe..io..ho... - balbettò Justin senza finire la frase..
- Hai pianto? E allora? Sembra che ti vergogni..allora Jes che dovrebbe fare? Dovrebbe nascondersi a vita per la vergogna dopo tutte le lacrime che ha versato per te! - esclamò Giulia guardando Justin con uno sguardo fulminante.
- Non dirmi così ti prego.. Io la amo e voglio stare con lei, ma lei non sopporta di essere al centro dell'attenzione quando sta con me..che posso fare Giulia? - chiese Justin, con gli occhi rossi pieni di lacrime.
- Non lo so Justin..l'unica cosa che so è che ora è triste e penso che la lontananza da te la faccia sentire meglio per poter tornare la Jes di sempre..te lo chiedo da amica, Justin. Per un po' lasciala stare..se lei vorrà tornare da te, te lo dirà. - disse Giulia con gli occhi lucidi mentre pensava all'abbraccio di prima e a tutte le mie lacrime. Si girò e una lacrima rigò il suo volto perfetto. L'asciugò subito e iniziò a ballare, lasciando Justin solo in corridoio.
 
Entrò nel camerino e iniziò a scrivermi un messaggio, ma qualcosa lo fermò e finì per lasciarlo nelle bozze del telefono...


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaao a tutte bellezze c: volevo dire grazie a tutte coloro che mi hanno mandato un messaggio o scritto una recensione : GRAZIE MILLE RAGAZZE! 
Per quanto riguarda la storia............uhmmm............che succederà? Jes riuscirà a trovare il messaggio di Justin? Aaaaaah vi posso solo dire che è stupendo ciò che Justin le ha scritto e se volete sapere cosa, seguite la mia storia (specialmente il prossimo capitolo asdfghjkl) 
Ciao a tutte, VI AMO! #loveu
p.s. lasciate una recensione graaaazie :*

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Capitolo 13
*** Io lo amo! ***


Mi svegliai la mattina dopo con il sorriso sulle labbra. Avevo riposato finalmente e per un po' avevo smesso di pensare a lui. Mi alzai dal letto e mi precipitai nella doccia per darmi una veloce rinfrescata. Uscii dal bagno e andai al piano di sotto, dove salutai Caitlin con un timido bacio sulla guancia per darle il buongiorno, osservate dallo sguardo incuriosito di mio padre.
- Buongiorno a tutti. - dissi io sedendomi a tavola e mettendo in bocca una fetta biscottata.
- Buongiorno Jes..stai meglio oggi? - chiese mio padre mentre leggeva il giornale, con una tazza di latte in mano.
- Si, mi sono riposata e sono pronta per andare alle prove..approposito, che ore sono? - chiesi io cercando di prendere il telefono.
- Sono le 8 e 30.. - rispose Caitlin guardando l'orologio che portava al polso.
- Oddio è tardissimo devo andare! Ciao a tutti! - urlai io prendendo la borsa e precipitandomi in sala prove.
Arrivai in sala prove..
- Ciao a tutti ragazzi! - esclamai io appena arrivai in camerino, ma nessuno rispose.
- Ciao.. - disse Giulia con tono molto basso.
- Ehi che succede? Ma..dov'è Justin? - chiesi io abbassando la voce per evitare che qualcuno sentisse.
- E' in ospedale.. - si sentì la voce di Scooter che era dietro di me.
- Cosa?! O mio Dio che cosa è successo? Sta bene? - urlai io quasi con le lacrime agli occhi, tirando la giacca di Scooter.
- Lui si, ma Pattie no.. Ha avuto un incidente con la macchina e deve fare un intervento.. - Scooter stava per finire la frase ma non lo lasciai finire, mi girai e corsi da Justin in ospedale.

Arrivai in ospedale e chiesi a tutti i medici e le infermiere che incontravo dove fosse Justin, fin quando non mi girai e lo vidi seduto su una sedia nel corridoio con la testa tra le mani.
- Justin! - urlai io correndo verso di lui.
- J-Jes? Che ci fai qui? - chiese lui con gli occhi lucidi alzandosi dalla sedia.
- Ho sentito che Pattie ha avuto un incidente, oddio come sta? - chiesi io avvicinandomi a lui portando una mia mano lungo il suo braccio.
- Non lo so, non mi dicono nulla..perchè? Perchè a me? - esclamò lui sedendosi, facendo cadere qualche lacrima sul suo viso.
- Justin io ti capisco...qualche mese fa io ho..ho..ho perso mia madre in un incidente automobilistico e so come ti senti..sappi che io ci sono.. - dissi io, mentre una lacrima rigò il mio volto.
- C-cosa? Jes non lo sapevo, mi dispiace tantissimo.. - disse lui guardandomi con occhi stupiti, sconvolto da ciò che gli avevo detto.
- Tranquillo..ora devi pensare solo a tua madre..andrà tutto bene Justin.. - dissi io mettendogli una mano tra i capelli.
- G-grazie Jes... - non riusciva nemmeno a parlare, stava per scoppiare a piangere. Mi venne un forte desiderio di abbracciarlo per fargli sentire che io ero con lui, così lo feci. Smise di piangere per un po' e mi strinse forte a sè. 
- Stai meglio? - chiesi io accarezzandogli la guancia con tenerezza.
- Si..posso chiederti un favore? Jazmyn e Jaxon sono da soli a casa..Potresti stare per un po' con loro? - chiese lui tenendomi la mano, mentre mi guardava con quegli occhi stupendi.
- Certo, vado subito. Se ci sono novità chiamami per favore..a dopo.. - dissi io prendendo le chiavi di casa e salutando Justin con un tenero bacio sulla guancia.
Andai verso casa di Justin e mi fermai davanti ad un negozio di giocattoli per comprare qualcosa ai bambini.
- Ciao piccoli! - entrai a casa di Justin e salutai calorosamente Jazmyn e Jaxon per non far capire che era successo qualcosa di brutto..
- Ciao Jessicaa! - mi salutarono loro due venendomi incontro e abbracciandomi.
- Dov'è la mamma? E Justin? - chiese ad un tratto Jazmyn, guardandomi negli ochhi, con quel viso da bambina.
- Mamma e Justin sono andati a comprare dei giochi tutti per voi e intanto mi hanno dato questi qui! - improvvisai io, mostrando le buste con dentro alcuni giochi.
Iniziammo a giocare tutto il pomeriggio mentre io aspettavo con ansia una chiamata di Justin, che però non arrivò. Preparai la cena e ci addormentammo subito dopo mangiato nel letto matrimoniale.
Justin arrivò a casa e appena ci vide tutti  tre abbracciati sorrise quasi con le lacrime agli occhi. Prese Jazmyn e Jaxon in braccio pe rportarli nelle loro stanze e dopo si mise accanto a me nel letto, mentre mi guardava e mi accarezzava i capelli.
Mi svegliai la mattina dopo, andai in cucina e vidi che Justin aveva preparato la colazione per noi due.
- Buongiorno.. - dissi io con voce bassa, mentre mi sistemavo un po' i capelli.
- Buongiorno.. Grazie per ieri Jes.. - disse lui porgendomi la tazza di caffè.
- Di nulla..come sta Pattie? - chiesi io sedendomi a tavola e guardando l'orario sul cellulare.
- Non lo so, mi hanno mandato via ieri sera.. - rispose lui un po' titubante e si sedette vicino a me.
- Ah....speriamo si riprenda presto..... - dissi io scansandomi un po' con la sedia.
- Senti Jes, riguarda a noi due, volevo dirti che.. - non lo lascia finire di parlare che mi alzai dalla sedia.
- No Justin basta..scusa devo andare.. - presi la borsa e per la fretta di andare via presi per sbaglio il telefono di Justin invece di prendere il mio.
Uscii di casa e iniziai a camminare con la musica nelle orecchie, andai in un parco e mi sedetti su una panchina. Presi il telefono e mi accorsi che avevo sbagliato, aprii i messaggi e trovai nelle bozze il messaggio che Justin mi aveva scritto, ma mai inviato.

'Jes..amore mio.. Il solo pensiero che tu possa stare male, mi uccide. Il mio cuore senza di te non ha più una ragione per battere e anche se so che questo messaggio non ti farà cambiare idea e non ti farà correre tra le mie braccia, te lo mando lo stesso perchè è l'unico modo in cui posso sfogarmi. Probabilmente appena leggerai il mio nome cancellerai il messaggio o lo ignorerai totalmente ma voglio che tu sappia che io ti aspetterò per tutta la vita, perchè TU sei la mia vita. Sto scrivendo queste parole con il cuore e con le lacrime che scendono una ad una sul cellulare, mentre ripenso al fatto che tu non sia più mia. Fa male la tua lontananza, fa male non vivere dei tuoi sorrisi, fa male sapere che quando uscirò da questo camerino non ti bacerò..Tutte queste parole ormai sono inutili, voglio solo dirti... Ti amo Jes, ti amo..'
 
Appena lessi quelle parole piene d'amore scoppiai in lacrime, mi alzai dalla panchina e corsi a casa di Justin.
- Oh mio Dio, non posso stare senza di lui, non posso. IO LO AMO! - iniziai a urlare mentre correvo per arrivare da Justin, dal mio Justin.
Suonai al campanello e Justin mi aprì la porta con una faccia triste.
- Jes, come mai sei tornata? - chiese lui, spalancando gli occhi appena mi vide.
- Sono tornata perchè ti amo Justin, TI AMO! - esclamai io abbracciandolo e riempiendolo di baci.
- C-cosa ti ha fatto cambiare idea? - disse lui guardandomi con gli occhi pieni di gioia e stringendomi forte tra le sue braccia.
- Il tuo messaggio.. Justin ti amo ti amo ti amo ti amo.. - dissi io ma lui mi fece smettere di parlare stampandomi un dolce bacio sulle labbra.
Chiuse la porta di casa e mi portò in camera, facendomi stendere sul letto. Continuava a baciarmi, baciarmi e baciarmi, senza mai fermarsi. Mi era mancato il suo profumo, il suo corpo, i suoi baci. Mi era mancato lui..


*SPAZIO AUTRICE*

Ciao belleeee! Vi piace la storia? Sono tornati insieeeemeeeee asdfghjkl che messaggio stupendooo che le ha scritto Jusss! 
Grazie a tutte coloro che hanno lasciato le recensioni, siete fantastiche :** continuate a seguire i prossimi capitoli e vi emozionerete tantissimo!
Ciao a tutteee #loveu

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Capitolo 14
*** Ci sono io qui con te. ***


Ero stesa sul letto e sopra di me c'era Justin che mi dava dei lunghi baci passionali e mi toccava tutto il corpo con le sue mani calde. Non so perchè, ma all'improvviso scoppiai a ridere.
- Perché ridi? - mi chiese Justin sorridendo.
- Sembriamo due bambini, che prima litigano e poi fanno subito pace. - dissi io ridendo perdendomi negli occhi di Justin.
- Forse perchè ci amiamo? - disse lui iniziando a baciarmi il collo con piccoli baci, tanto da farmi venire i brividi.
- Si, io ti amo. E tu mi ami? - chiesi io con aria di sfida, facendo girare Justin e salendogli sopra.
- Mha... - rispose lui con un tono indifferente, mentre rideva sotto i baffi. 
- Brutto str... - esclamai io tirandogli un piccolo pugno sulla spalla.
- Ahi! Stavo scherzando! - disse lui mettendosi a ridere, stringendomi per i polsi.
- Allora dimmi che mi ami! - dissi io iniziando a toccargli la pancia per fargli il solletico.
- Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo, non smetterò mai di dirtelo, ti amo! - mi prese e mi girò di nuovo, mettendosi sopra di me e iniziò a baciarmi le orecchie, gli occhi, la fronte e infine la bocca.
Stavamo vivendo un momento bellissimo quando ad un tratto il cellulare di Justin suonò..
- Che fai non rispondi? - chiesi io pizzicandogli la pancia e la schiena.
- No, voglio solo stare con la mia ragazza.. - rispose lui facendomi il solletico al collo e toccandomi tutti i capelli.
- Dai, forse è qualcosa di importante.. - dissi io, pensando all'ospedale e a Pattie..
- No, sicuramente sarà Scooter che rompe..Non ho voglia di parlarci. - disse lui sdraiandosi sul letto e socchiudendo gli occhi.
- Potrebbero essere notizie di tua madre.... - dissi io girandomi lentamente verso di lui.
A quelle parole Justin prese subito il cellulare e rispose..in effetti avevo ragione..
- Pronto? - rispose Justin mentre continuava a darmi qualche piccolo bacio sulla spalla.
- Si..sono il dottor James..dovrebbe venire un attimo in ospedale, c'è stata una piccola complicazione.. - disse con voce bassa il dottore, ma io non riuscivo a sentire.
- C-cosa? Oddio arrivo subito dottore! - esclamò Justin chiudendo la chiamata e alzandosi dal letto con uno scatto.
- Justin che succede?! Justin! - urlai io alzandomi dal letto cercando di farmi rispondere ma sembrava che non riuscisse a parlare.
- Il dottore ha detto che ci sono state delle complicazioni..oddio Jes ho tanta paura. - disse lui con gli occhi lucidi, abbracciandomi dolcemente.
- Tranquillo amore mio..ora portiamo i piccoli all'asilo e andiamo in ospedale..ok? - chiesi io accarezzandogli teneramente la testa e impedendo a quelle lacrime di rigare il suo bel volto.
- Ok amore.. - disse lui andando di sopra per svegliare Jazmyn e Jaxon.
Uscimmo di casa e i piccoli a volte ci chiedevano dove fosse la mamma, ma noi non sapevamo davvero cosa inventare.
- Ci vediamo oggi pomeriggio amori miei, fate i bravi a scuola e ascoltate la maestra. - disse Justin abbracciando i due fratellini.
- Si..ciao Justin! Ciao Jessica! - esclamarono entrambi facendo un piccolo gesto con la mano ed entrarono a scuola.
Mentre ci dirigevamo verso l'ospedale arrivò un'altra chiamata a Justin, era Scooter.
- Pronto Scooter che c'è? - chiese Justin, ansioso per la situazione in cui si trovava la madre.
- CHE C'E'? Justin devi venire alle prove, cazzo! E deve venire anche l'amichetta tua. - esclamò Scooter, con un tono arrabbiato mentre parlava al telefono.
- Si chiama Jes ed è la mia fidanzata! - disse Justin con un tono di voce molto elevato. 
Sorrido al suono di quelle parole.
- Non me ne frega! Ti rendi conto che SEI NEL BEL MEZZO DI UN TOUR MONDIALE, JUSTIN? - urlò Scooter, sorpassando il tono di voce di Justin.
- E TU TI RENDI CONTO CHE MIA MADRE E' IN OSPEDALE?! Lasciami in pace Scooter! - esclamò Justin, chiudendo la chiamata e mettendo il telefono in tasca.
- Amore..mi hai difeso.. - dissi io sorridendo, guardando Justin negli occhi.
- Certo amore mio, ricorda che finchè starai con me niente e nessuno potrà farti del male. - disse lui prendendomi dolcemente la mano e stampandomi un tenero bacio sulle labbra.
- Sei la mia vita. - risposi io, sorridendo ancora.
- E tu la mia..Ora però dobbiamo correre, sbrigaaati! Corri! - iniziò a correre e tenendomi la mano mi trascinò con lui. Ero già esausta.

Arrivammo in ospedale con il fiatone e iniziammo a chiedere a tutti dove fosse il medico.
- Signor Bieber! - si sentì una voce da lontano che urlava il nome di Justin.
- Eccomi, sono qui dottore! Cosa succede a mia madre? - chiese Justin quasi con le lacrime agli occhi, in attesa di una sua risposta.
- Bhè c'è stata una complicazione e dobbiamo fare una piccola operazione, ma abbiamo bisogno del suo consenso.. - disse il dottore avvicinandosi a noi con piccoli passi.
- C-che operazione? - balbettò Justin portandosi una mano alla testa.
- Una piccola scheggia è finita in testa e abbiamo bisogno di rimuoverla, altrimenti potrebbe danneggiare qualcosa.. Non posso dirle se sarà un'operazione rischiosa o no.. - disse il dottore alzando timidamente lo sguardo verso Justin.
- Justin devi farlo.. - dissi io con tono di voce molto basso, mettendogli una mano sulla spalla.
- S-si..ok.. - rispose Justin prendendo la cartellina del dottore e firmando alcuni fogli.
- Bene, l'operazione verrà effettutata tra poco..vi devo chiedere di sedervi laggiù in corridoio. - ci disse il dottore, indicando con la mano alcune sedie che erano poco più lontano da noi.
- Dottore, la prego.... - una lacrima rigò il volto di Justin mentre pregava il dottore di fare il possibile per la madre..era davvero sconvolto.
Ci sedemmo su quelle sedie e ad un tratto i dottori passarono davanti a noi con Pattie ed entrarono in sala operatoria.
- Mamma! - Justin stava per correre da lei ma lo bloccai prendendolo da un braccio e abbracciandolo.
- Justin calmo..andrà tutto bene, fidati di me.. - cercai di tranquillizarlo mentre mi stringeva forte tra le sue braccia.
- E..e se... - cercava di dire lui ma qualche singhiozzo gli impediva di parlare.
- No, Justin! Andrà tutto bene, ci sono io qui con te. - gli diedi un tenero bacio sulla bocca e lo feci sedere su una di quelle sedie.
- Grazie amore mio, non so davvero come farei se tu non mi stessi accanto. - disse lui stringendomi forte la mano.
- Io ci sono, è questo ciò che conta. Come avevi detto? 'Se stiamo insieme niente può andare storto'. Ricordi? - esclamai io sorridendo e portando una mia mano sulla sua gelida guancia.
- Si, me lo ricordo amore.. - rispose lui poggiando la testa sulla mia spalla, tenendomi la mano per tutto il tempo, mentre con l'altra stringevo la collana che Pattie mi aveva regalato.
Restammo su quelle sedie per ore e ore quando ad un tratto la porta si aprì e il dottore uscì dalla sala operatoria. Si levò la maschera e i guanti, ma aveva una faccia strana..
Justin si alzò di scatto per andare a parlare con il dottore mentre io rimasi sulla sedia, non avevo la forza di alzarmi. Stringevo la collana più forte di prima e strinsi gli occhi per evitare che le lacrime scendessero.
- Oh mio Dio.. - esclamai in silenzio..


*SPAZIO AUTRICE*

Hello girlsss! Come staaate? Io beeeeeeeeneee grazieee lol   Ok torniamo alla normalità (?) vi piace la storia? Si fa ogni giorno più intrigante e con colpi di scena! Mi dispiace troppo per Pattie scusate, ma dovevo farli riappacificare in qualche modo ahahaah bhè se vi piace lasciatemi qualche recensione che mi fa sempre piacere leggere cosa pensate della storia, VI AMO! Ci vediamo al prossimo capitolo byeee #loveu

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Capitolo 15
*** Si torna a casa, finalmente. ***


Appena vidi il dottore uscire dalla sala operatoria mi venne un colpo al cuore. Non ero pronta a perdere un'altra persona, una delle più importanti.
- Dottore dottore! Come sta mia madre? - chiese Justin ansiosamente.
Non riuscivo a sentire cosa dicevano, ero rimasta seduta, mentre stringevo la collana di Pattie tra le mani.
- Dio, Signore..ti prego, fà che stia bene..ti prego.. - mentre dicevo queste parole a bassa voce una lacrima rigò il mio volto.
- G-g-grazie....dottore.. - balbettò Justin tornando verso di me.
- Allora come sta? Oddio ti prego dimmi che sta bene! - urlai io prendendo la mano di Justin.
- S-si l'operazione è andata bene, ma ancora non si sveglia.. - rispose lui sollevato.
- Aaaah menomale! Non ci credo, sta bene! - iniziai ad urlare io con le lacrime agli occhi e abbracciai Justin.
- Si lo so, è un miracolo. - rispose lui con gli occhi lucidi.
- Tra quanto dicono che si sveglierà? - chiesi io sedendomi sulla sedia.
- Non lo so dobbiamo solo aspettare.. - rispose lui, sedendosi accanto a me.
Vediamo i medici che portano Pattie nella sua stanza.
- Possiamo entrare? - chiese Justin al dottore.
- Solo uno alla volta.. - rispose lui.
- Vai Justin entra tu.. - dissi io, portandoglii una mano sulla spalla.
- Potete stare solo dieci minuti ciascuno, deve riposare. - esclamò il dottore aprendo la porta a Justin.
Vedevo dal vetro del corridoio Justin che si sedette accanto a Pattie, mentre gli teneva la mano e qualche lacrima scendeva sul suo giubbotto di pelle nera. Era una scena troppo commovente.
 
Passarono i dieci minuti..
- Signor Bieber, è ora di andare.. - disse l'infermiera aprendo la porta della stanza.
- Si, arrivo..ci vediamo presto mamma..ti amo. - esclamò Justin dando un bacio sulla fronte a Pattie e uscendo dalla stanza.
- Tocca a lei signorina.. - mi disse l'infermiera facendomi entrare.
- Ti aspetto qui fuori amore.. - sussurrò Justin.
Entrai nella stanza e mi sedetti vicino a Pattie, le presi dolcemente la mano e iniziai a parlarle.
- Ciao Pattie..so che non puoi sentirmi, ma voglio parlarti lo stesso.. Voglio raccontarti la mia storia.. Fino a poco fa io vivevo con mia madre lontano da qui, senza amici, senza nessuno. Pochi mesi fa io persi mia madre in un incidente.. Persi l'unica persona importante della mia vita.. Non ho mai saputo cosa fosse una famiglia felice, cosa fosse l'amore, cosa si provava a sentirsi amati da qualcuno..fin quando non arrivai qui e incontrai Justin, tuo figlio. Mi ha amato come mai nessuno aveva fatto e finalmente mi ha fatto sentire viva. Ma soprattutto mi ha presentato te, che per me sei come una madre. Non posso perderti Pattie, non posso.. Tu e Justin siete la mia famiglia ora..la mia famiglia.. - mentre dicevo queste parole Justin mi ascoltava dall'altra parte e una lacrima rigò i nostri volti. 
Ad un tratto sentii Pattie stringere la mia mano. No, non era un'allucinazione, me l'aveva stretta sul serio! 
*Pattie tossisce* 
- P-PATTIE?! - urlai io accarezzandole il volto.
- J-J-es.. - stava cercando di dire il mio nome.
- Oh mio Dio! Dottore! Dottore! - urlai io cercando di farmi sentire da qualcuno.
- Cosa succede? - chiese il dottore arrivando di corsa.
- Si è svegliata! Si è svegliata! - dissi io con le lacrime agli occhi, mentre Justin non capiva cosa succedeva.
- Ok si accomodi fuori.. - dissero le infermiere.
- Jes! Che succede?! - disse Justin ansiosamente.
- Si è svegliata Justin! Ha aperto gli occhi e ha detto il mio nome! - dissi io incredula.
- Si cazzo, Si!! - urlò Justin piangendo di gioia e abbracciandomi forte.

Qualche ora dopo..
- Bene..sua madre si è ripresa completamente, qualche minuto e potrete tornare a casa. - esclamò il dottore, sorridendo a Justin.
- Grazie dottore! Possiamo entrare? - chiese con gentilezza Justin.
- Certo. - ci rispose lui.
- Ehi ragazzi.. - disse Pattie, ancora un po' frastornata.
- Ciao mamma! - esclamò Justin quasi saltandole addosso.
- Ciao Pattie.. - dissi io con il sorriso sulle labbra, prendendole la mano.
- Jes.. Non so come sia successo ma è grazie a te se mi sono svegliata.. - rispose lei stringendomi la mano.
- No ma io non ho fatto nulla..sono contenta che tu stia bene.. - esclamai io portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Dai, ora torniamo a casa mamma.. - disse Justin accarezzandole dolcemente il viso e mettendo in una borsa tutte le sue cose.
- Bene..non vedo l'ora di rivedere i miei piccoli.. - disse Pattie alzandosi lentamente dal letto con il nostro aiuto.
- Dottore, vorremmo andare a casa.. - esclamò Justin mentre teneva Pattie con un braccio.
- Perfetto, dovete solo firmare qui.. - rispose il dottore porgendogli una cartellina.
- Grazie di tutto, arrivederci.. - esclamò Pattie facendo un piccolo gesto con la mano.
 
Arrivammo a casa verso le otto di sera e Pattie era troppo impaziente di rivedere i due piccoli, che erano stati riportati a casa dalla baby-sitter.
- Bambini? La mamma è a casa! - esclamò Pattie posando a terra la borsa.
- MAMMAAAA! - urlarono Jazmyn e Jaxon appena sentirono la voce della madre.
- Bene mamma, noi andiamo..tu stai bene? - chiese Justin abbracciandola.
- Si non preoccuparti.. - rispose lei dandogli un tenero bacio sulla guancia.
- Arrivederci Pattie.. - dissi io avvicinandomi a lei.
- Ciao figlia mia.. - disse lei abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
Wow.. Aveva davvero detto 'figlia mia'? 
- Amore mio grazie di tutto. - esclamò Justin appena entrammo in macchina.
- Di nulla amore.. - dissi io sorridendo.
- Se non fossi stato con me io ora non.... - stava per finire la frase ma lo interruppi.
- Shh..io ci sono e ci sarò per sempre, se tu lo vorrai. - dissi io prendendogli dolcemente la mano.
- Lo vorrò per sempre.. ti amo.. - esclamò lui avvicinandosi a me.
- Ti amo anche io. - risposi io.
Ci scambiammo un lungo bacio passionale e poi andammo verso l'hotel che Justin aveva prenotato per noi.


*SPAZIO AUTRICE*

Helloooo chicassss (?) come staaaate? Che beeello Pattie sta bene lalalalalla (non ci fate caso, sto male di testa ahahahaah) 
Grazie per tutte le recensioni che lasciate, ma ne vorrei di più, altrimenti penso che la storia non piace.. :c    quuuuuuindiii se mi lasciate almeno DUE recensioni (non sono tante) a questo capitolo, vado avanti, altrimenti............non saprete cosa succederà muahahahah *risata malefica alla rico* 
daaaai lasciate le recensioni e vado avantiii VI AMOOO! #loveu

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Capitolo 16
*** Possiamo stare insieme? ***


Mi svegliai la mattina dopo nel migliore dei modi. Ero praticamente avvolta dalle possenti braccia di Justin, che avvolgevano tutto il mio piccolo e fragile corpo. Dopo essermi goduta quel momento, mi alzai e andai in cucina per preparare la colazione.
- Buongiorno piccola.. - si sentì Justin prendermi da dietro per i fianchi e stampandomi un dolce, dolcissimo bacio sul collo.
- Buongiorno dormiglione. - risposi io girandomi e dandogli un tenero bacio su quelle labbra perfette.
- Aaah oggi si ricomincia a lavorare.. - disse Justin sedendosi a tavola e portando una tazza di caffè alla bocca.
- Oddio io ho paura di Scooter ahahah - dissi io ridendo mentre mi sedevo accanto a lui.
- Che palle non ho proprio voglia.. - sbuffò Justin.
- Di andare alle prove? Ma dobbiamo prepararci per il tour, tra poco abbiamo la prossima tappa.. - esclamai io guardando Justin.
- No non ho proprio voglia di fare questo tour mondiale. - rispose Justin gesticolando con le mani.
Cosa? Ma sei diventato pazzo? - domandai io, quasi sconvolta.
- Non è che non voglio più cantare...è che...boh non lo so... - disse Justin, ma non riuscii a capirlo.
- Vabbè ora andiamo altrimenti sono guai.. - esclamai io prendendo la mano di Justin e uscendo dalla camera.

Arrivammo in sala prove e venimmo accolti nel migliore dei modi.......ehm.......no, non è vero.
- Eccoti qua! Allora..ti sei divertito il weekend con..lei? - disse con tono seccato Scooter appena ci vide entrare, indicandomi con il braccio.
- Non ti permettere. - disse Justin prendendo Scooter per il polso, per evitare che mi toccasse...
- Justin..calmo.. - dissi io con tono basso cercando di fermare Justin.
- Mentre voi vi facevate i cazzi vostri, io e la troupe abbiamo lavorato tutto il fine settimana per il TUO tour Justin! - esclamò Scooter con tono sempre più alto.
- Noi non ci siamo fatti i cazzi nostri! Pattie era in ospedale, lo vuoi capire?! - urlai io mentre lui mi guardava male.
- Jes stanne fuori. - mi zittì Scooter.
- Durante il fine settimana avevamo deciso che non si provava, se tu hai voluto fare qualche 'straordinario' non prendertela con me. - esclamò Justin guardando Scooter negli occhi.
- Lasciaci soli Jessica. - mi disse Scooter facendomi segno di andare via.
Me ne andai ma mi misi dietro una colonna per ascoltarli. Lo so che è sbagliato ma avevo bisogno di sentire cosa si dicevano.
- Non trattare così la mia ragazza e soprattutto non rimproverarmi mai più in quel modo, sei sempre e SOLO il mio manager. - disse Justin puntando il dito sul volto di Scooter.
- Ok mi dispiace, ma il problema è che da quando è arrivata quella ragazza sei cambiato. - esclamò Scooter abbassando la voce.
- Che vuol dire? - chiese Justin con una faccia strana.
- Non hai più voglia di provare, pensi solo a stare con lei! - alzò di nuovo la voce Scooter.
- Bhè forse perchè mi sono innamorato. - esclamò Jus. Sorrisi da dietro la colonna.
- Justin..tu non..non va bene questo. - disse Scooter, come se fosse una cosa 'brutta'.
- Cosa? Non posso essermi innamorato? - chiesi lui guardandolo in modo strano.
- Se 'innamorarti' vuol dire portare al fallimento il tuo tour..no, non va bene. Ti sei dimenticato chi sei. Sei Justin Bieber, la star mondiale, la star che milioni e milioni di ragazze amano. - esclamò Scooter accendendo il suo pc.
- Posso essere tutto questo anche con Jes affianco. - rispose lui con tono basso.
- Sei davvero innamorato? - chiese Scooter portandogli una mano sulla spalla.
- Si.. La amo. - rispose lui alzando la testa per guardarlo segli occhi.
Intanto io mi mordo le labbra e sorrido da dietro al muro.
- Allora sono contento per te. Basta che ti impegni, anzi..vi impegnate al massimo. - disse lui sorridendo.
- Certo certo! Grazie Scooter per avermi capito..- rispose Justin abbracciandolo.
- Ti voglio bene Justin, sei come un fratello per me e ti appoggerò sempre in tutto. - esclamò Scooter quasi commosso.
- Grazie bro..ti voglio bene. - gli diede una pacca sulla spalla e corse da me.

Camminai velocemente verso il camerino per non far capire a Justin che li avevo 'spiati'.
- Jes! - mi chiamò lui appena entrò in camerino.
- Justin! Che ti ha detto? - chiesi io fingendo di non sapere nulla.
- Possiamo stare insieme, a patto che ci impegnamo al massimo. - disse lui sorridendo. (Stavo per morire quando vidi quel sorriso)
- Aaah che bello! - gli saltai addosso e gli diedi un tenero bacio sulle labbra.
- Ehm..non fare la finta tonta..ti ho visto prima mentre venivi in camerino ahahah - esclamò lui ridendo. Cazzo mi aveva vista >.<
- Eh?! Che?! Non ti ho spiato, no no! - dissi io con voce acuta.
- Ahahahah sei bellissima anche quando menti! - disse lui abbracciandomi e sorridendo.
- Finalmente possiamo stare insieme.. - esclamai io guardandolo negli occhi.
- Non...non farai come l'altra volta vero? I paparazzi e le fan ci sono sempre Jes.. - disse lui con tono basso, distaccando un po' l'abbraccio.
- Sai Justin ho capito una cosa fondamentale da quando sto insieme a te.. - sussurrai io mentre giocavo con la sua maglia.
- Cosa..? - chiese lui.
- Ho imparato che quando l'amore c'è ed è vero, tutto il resto passa in secondo piano. Mi seguiranno ovunque? Lascerò un'intervista. Mi urleranno insulti? Risponderò con un sorriso. L'importante è sapere che quando tornerò a casa ci sarai tu che mi aspetti a braccia aperte. - dissi io accarezzando il volto liscio di Justin, mentre mi guardava con occhi increduli.
- E' la cosa più bella che mi abbiano mai detto Jes. - esclamò lui con gli occhi quasi lucidi.
- Ti amo Justin. Ti amo con tutta me stessa, forse anche di più. E se mai imparerò ad amare meglio di così, ti amerò. Ti amerò fin quando non esisterà un limite per farlo. - dissi io abbracciandolo e facendogli venire le lacrime agli occhi.
- Amore mio non lasciarmi mai. - disse lui facendo cadere una lacrima sui miei vestiti.
- Non ti lascerò mai. - risposi io chiudendo gli occhi per godermi quel momento.

Intanto vidi Scooter da dietro alla porta che ci osservava con occhi dolci. Mi girai e dissi a bassissima voce 'Grazie'. Lui lesse il labbiale e mi sorrise, facendo un gesto con la testa e andando in sala prove. 


*SPAZIO AUTRICE*

Buenos diaaaaaaaaaaas chicaas (?) oggi sono un po' espanola lol 
Graaaazzie a tutte le recensioni che mi avete lasciato al capitolo precedente e come avevo promesso, dopo due recensioni l'ho postato :)  ooora invece facciamo che se riceverò almeno TRE recensioni metto il prossimo che sarà davvero asdfghjkl  caapito? tre recensionii daaai potete farcela, altrimenti non lo poosto ahahah
vvvvi amo tuuuutte e se volete contattarmi o seguirmi su twitter (magari per ricevere qualche anteprima della storia) sono @_ehidrew 
Ciao a tuuuutte, vi amo davveeero! #loveu

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Capitolo 17
*** Io e te. ***


Era una giornata come le altre. Mi alzai dal letto con calma, mi feci una doccia veloce e scesi giù per fare colazione.
- Buongiorno! - esclamai appena vidi Caitlin preparare il caffè.
- Buongiorno Jes.. - rispose lei sorridendo.
- Ma..papà non c'è? - chiesi io sedendomi a tavola e mettendo in bocca un cornetto con la cioccolata.
- No è uscito per lavoro, torna questa sera. - rispose Caitlin porgendomi una tazza di caffè.
Subito dopo sentii suonare il campanello di casa.
- Jessica apri sono Justin! - disse Justin a bassa voce, mentre si teneva il cappuccio in testa.
- Justin che ci fai qui? - chiesi io sorpresa facendolo entrare.
- Sono venuto a farti una sorpresa! - esclamò lui dandomi un tenero bacio sulla guancia.
- Piacere, Caitlin.. - disse Caitlin un po' imbarazzata.
- Piacere Justin. - rispose lui con gentilezza porgendole la mano.
- Allooora? Qual è la sorpreeeesa? - chiesi io tirandogli la maglia come una bambina piccola.
- Dovrei parlare prima con...ehm...Caitlin.. - disse Justin portando Caitlin nell'altra stanza.
Che cosa dovevano dirsi? Che sorpresa doveva farmi? E soprattutto che c'entrava Caitlin? Non ci stavo capendo nulla.
- Ok siamo pronti..vieni qui che devo coprirti gli occhi. - disse Justin con un sorriso malizioso prendendo una benda che aveva in tasca.
- C-che?! No no tu non mi bendi! - esclamai io facendo qualche passo indietro.
- La vuoi o no questa sorpresa? - mi domandò Justin girando un po' la testa.
- Si..... - risposi io, facendo il broncio.
- Ahahaha dai vieni qui. - disse lui mettendomi una benda sugli occhi e portandomi lentamente vicino la porta d'ingresso.
- Ci vediamo dopo ragazzi! - disse Caitlin mentre faceva qualche gesto a Justin.
- A dopo! - risposi io, portando le mani avanti per evitare di andare a sbattere a qualcosa.
 
- Ok entra in macchina. - disse Justin aprendo lo sportello per farmi salire.
- Uffa ma mi dici dove andiamo? - dissi io sbuffando mentre mi agitavo in macchina.
- Stai ferma che non riesco a guidare. - esclamò lui con tono freddo.
- Antipatico......... - sussurrai io a bassa voce, facendo il labbruccio.
- Dai che tra un po' arriviamo. - replicò lui guardandomi e ridendo.
- Okaaaaay! ...........siamo arrivati? - chiesi io con tono ironico.
- Ancora no. - rispose Justin.
- .....e ora siamo arrivati? - domandai io nuovamente, giusto per provocarlo.
- No smettila. - rispose lui con tono scocciato, ridendo.
- Spero almeno che sia una bella sorpresa. - replicai io mentre giocavo con le dita della mano.
- Ecco siamo arrivati. - disse Justin spegnendo la macchina e facendomi scendere.
Entrammo in una specie di stanza, mi tolse la benda e mi ritrovai davanti un tatuatore.
- J-Justin...che significa? - chiesi io balbettando e guardandomi intorno.
- Jes, vorrei farmi un tatuaggio insieme a te. Un 'simbolo' del nostro amore.. - disse Justin prendendomi dolcemente la mano.
- Ma ho solo sedici anni, ho bisogno della firma dei miei genitori e sono sicura che mio padre.... - stavo per continuare la frase ma Justin mi interruppe.
- Tranquilla, lui è un mio amico e ho già parlato con Caitlin prima..spetta solo a te decidere se vuoi farlo o no.. - disse lui facendomi quel sorriso irresistibile.
- Oh mio Dio certo che voglio farmelo! - esclamai quasi con le lacrime agli occhi.
- Ok sdraiati qui Jes.. - disse Justin facendomi mettere sul lettino.
- Ma che tatuaggio? - chiesi io un po' imbarazzata.
- Lo scegli tu amore, io ti aspetto qui fuori. - rispose lui mandandomi un tenero bacio con la mano.
Passarono venti minuti e, un po' dolorante, uscii dalla stanza per andare da Justin.
- Amore stai bene? Ti ha fatto tanto male? - chiese lui un po' preoccupato.
- Solo un po', ma è normale.. - risposi io sorridendo.
- Ma..che tatuaggio ti sei fatta? - domandò lui alzandomi la manica della maglia.
Alzò lentamente la fascia e vide che mi ero fatta tatuare due J intrecciate l'una all'altra. 
- Oddio amore mio ma è bellissimo! - esclamò lui stupito con gli occhi quasi lucidi.
- Davvero ti piace? - chiesi io sorridendo dall'imbarazzo.
- Certo è bellissimo, voglio farmelo uguale al tuo, aspettami qui. - disse lui damndomi un bacio sulle labbra ed entrando nella stanza.
20 minuti più tardi..
- Amore eccomi! - esclamò Justin venendomi incontro a braccia aperte.
- Fammi vedere! - dissi io alzandogli un po' la manica. Se l'era fatto sul bicipite.
- Eccolo qua..è bellissimo vero? - chiese lui guardandomi negli occhi e sorridendo.
- Si è meraviglioso. E' un segno indelebile sulla nostra pelle. - esclamai io prendendogli dolcemente la mano e stringendola forte al mio petto.
- Questo significa per sempre Jes. - aggiunse lui guardandomi dritto negli occhi.
- Per sempre? Vuol dire che... - stavo per finire la frase io..
- Vuol dire che ti amo e che voglio passare tutta la vita con te. - replicò lui alzandosi in piedi e mettendosi di fronte a me.
- Aaaaaamore mio! - dissi io mettendomi a ridere e saltandogli addosso per stampargli un grande bacio sulle labbra.
- Dai che ti riporto a casa, io devo fare dei giri con Scooter.. - esclamò Justin prendendomi per mano e portandomi in macchina.
Arrivammo davanti casa mia e Justin mi salutò con un bacio passionale, dicendo che mi avrebbe chiamata la sera.
- Sono a casa Caitlin! Guarda che tatuag...... - stavo per finire la frase ma appena mi girai mi ritrovai mio padre davanti.
Cazzo.
- COSA?! Alza la maglia e fammi vedere! - urlò mio padre per vedere cosa avessi sotto la manica.
- Non è niente papà... - tentai di nascondere il tatuaggio ma ormai era troppo tardi.
- Non ci posso credere! Ti sei fatta un tatuaggio?! Ma che cazzo ti è venuto in mente?!? - urlava con tono sempre più alto mio padre.
- Ma che cazzo te ne frega a te! Non ti sei mai interessato della mia vita, non cominciare a farlo adesso! - alzai anche io il tono di voce per cercare di sovrastare mio padre.
- Sono tuo padre e finchè vivrai con me, decido io cosa fai della tua vita! E ora ti proibisco anche di vedere quel 'ragazzo'. - disse mio padre quasi con tono disgustato.
- Quel ragazzo è l'unica persona che riesce a rendermi felice! Te lo ripeto, non intrometterti nella mia vita! - replicai io, cercando di contenermi il più possibile.
- Fila in camera tua Jessica! - urlò mio padre puntando il dito verso la mia camera e girando lo sguardo dall'altra parte.
Andai su verso la mia stanza, sbattendo i piedi sul pavimento con rabbia e chiudendo con forza la porta.
Non scesi nemmeno per cenare e Justin mi chiamò la sera tardi.
- Amore! - esclamò con aria felice.
- Ciao.. - dissi io con tono piuttosto distaccato.
- Che succede? Che hai? - chiese lui preoccupato.
- Ho litigato con mio padre..si è accorto del tatuaggio e mi ha anche proibito di vederti. Ahahahah è un povero illuso. - dissi io con tono spavaldo.
- Mi dispiace, è tutta colpa mia.. - disse lui sentendosi in colpa.
- No non è colpa tua. E' lui che ora pretende di far parte della mia vita come se niente fosse, ma si sbaglia. - dissi io alzandomi dal letto e accendendo la televisione per distrarmi un po'.
- Dai Jes..si dà a tutti un'altra possibilità. - esclamò lui, cercando di farmi cambiare idea.
- No, non voglio. Ho bisogno di dormire Justin, ci vediamo domani alle prove.. - aggiunsi io coricandomi sul letto.
- Buonanotte amore mio...ti amo.. - disse Justin con tono basso.
- Ti amo anche io..notte. - risposi e chiusi la chiamata.
Posai il cellulare sul comodino, spensi la televisione e mi girai su un fianco. Ripensavo alla sfacciataggine di 'quell'uomo', non riesco neanche a chiamarlo 'mio padre'. Però dopo qualche minuto, nonostante tutti i pensieri che avevo in testa, chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo.


*SPAZIO AUTRICE* 

Eccoooomi qua ragaaazze! Nel capitolo prima avevo detto che avrei postato il capitolo solo dopo tre recensioni ma......ne ho ricevuta solo una :(

Vabbè però l'ho postato lo stesso perchè mi sentivo in colpa ahahaahah 
Vabbè riguardo alla storiaaaa...........................UN TATUAGGIO! WOW CHE FICATA! Ma questa cosa porterà scompiglio nel loro rapporto....?    Forse lo scoprirete nel prossimo capitolo :33

Lasciatemi anche una piccola recensione perchè mi piace leggere che ne pensate c: AL PROSSIMO CAPITOLO!

RECENSITE, VI AMO! #loveu

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Capitolo 18
*** Forse non sono alla sua altezza. ***


Erano circa le sette di mattina e mi alzai dal letto silenziosamente per non svegliare nessuno.
Dovevo andare alle prove, camminavo in punta di piedi come un ladro perchè sapevo che mio padre non mi avrebbe lasciato andare. Indossai un pantacollant nero con una maglia lunga sopra, presi le scarpe in mano e scesi le scale in silenzio. 
- Dove stai andando Jes? - sentii la voce di mio padre che mi rimproverava. Mi aveva fatto prendere un colpo.
- Oddio ma sei pazzo? Mi hai spaventato. - dissi io portandomi una mano sul cuore.
- Che cosa pensi di fare? Ti ho detto che non voglio che tu veda quel ragazzo. - aggiunse mio padre avvicinandosi a me.
- Ma papà... - cercai di convincerlo ma mi interruppe immediatamente.
- No Jessica. Fila in camera tua! - esclamò lui mantenendo un tono di voce basso e indicando la mia stanza.
- Almeno per una volta ascoltami! Justin è la cosa migliore che mi sia mai capitata in tutta la mia vita. Se io perdessi lui, perderei tutto. Ti prego, lasciami andare.. - dissi io con voce bassa, asciugando gli occhi.
- Jes, io sono arrabbiato perchè ieri hai fatto una cosa gravissima....Un tatuaggio! - replicò mio padre incrociando le braccia.
- Ma cosa c'è di male? - chiesi io, non capendo la sua arrabbiatura.
- Fammi vedere, che vi siete fatti? Due J! Jes ma è una cosa indelebile il tatuaggio! Non puoi pensare che tu e lui.... - stava per continuare ma lo interruppi bruscamente.
- Si invece! Io voglio stare con Justin per sempre e anche lui vuole stare con me! - esclamai io con tono di voce elevato.
- Lui è una star, prima o poi farà qualcosa che ti farà soffrire.. - aggiunse mio padre con tono freddo, sembrava quasi preoccupato per me.
- Basta...devo andare alle prove ciao. - risposi in modo distaccato, girandomi e uscendo di casa.

Arrivai alle prove e salutai tutti quanti, ma vidi che c'era qualcosa di strano.. indossavano tutti vestiti molto eleganti.
- Ma che succede? Come mai state tutti in tiro? - chiesi io ridendo, vedendo tutti con l'abito da sera.
- Siamo stati tutti invitati all'Ellen Show, vogliono farmi un'intervista! - mi rispose Justin che si trovava dietro di me.
- Cosa? Davvero? Aaaah sono contenta per te! - esclamai io sorridendo e dandogli un forte abbraccio.
- Ciao amore.. - sussurrò lui all'orecchio, stampandomi un meraviglioso bacio sulle labbra.
- Amore, ma io non ho nulla da mettere..pensavo che ci fossero le prove.. - dissi io grattandomi la testa un po' imbarazzata.
- Tranquilla, ti sono andato a comprare un completo prima.. è nel tuo camerino. - disse Justin accarezzandomi dolcemente il volto.
Al suono di quelle parole corsi in camerino per cambiarmi e vidi davanti a me il più bel completo del mondo. Un vestitino nero e oro con i brillantini, le scarpe nere con il tacco alto e la borsa abbinata. Era questo qui http://data.whicdn.com/images/45784613/y_large.jpg .
Wow, era davvero fantastico.
Lo indossai velocemente, mi diedi una pettinata ai capelli per aggiustarli e uscii dal camerino.
- W....Wow.. - balbettarono tutti appena mi videro.
- Amore mio sei bellissima.. - esclamò Justin mentre mi guardava con gli occhi che gli uscivano di fuori.
- Amoooore mio è bellissimo questo vestito, sei il miglioree! - esclamai io saltandogli addosso e riempiendolo di baci.
- Dai è ora di andare! Saltate tutti in macchina! - disse Scooter chiudendo la sala prove e facendoci entrare in una specie di 'pullman di lusso' solo per noi.
- Oddio non ci posso credere, andiamo all'Ellen Show! - esclamò Giulia tutta eccitata, mentre gesticolava con le mani..
- Nemmeno io ci credo aaaaww! - aggiunsi io sorridendo e tenendole la mano.
- Ma come mai ieri non mi hai risposto ai messaggi? Ero preoccupata.. - mi chiese Giulia spegnendo il suo cellulare e mettendolo nella borsa.
- Si scusa ma mio padre si è arrabbiato perchè...ehm..praticamente...mi sono fatta un tatuaggio! - dissi io, passando da una faccia nervosa ad un sorriso gioioso.
- U-u-un cosa?!?! Oddio fammelo vedereeeeee!!! - urlò Giulia portandosi le mani alla bocca dalla stupore.
- Eccolo..me lo sono fatta insieme a Justin.. - aggiunsi io sorridendo, mentre alzavo leggermente la manica del giacchetto.
- Che fico lo voglio anche io! Siete così caaaarini! Ma anche lui se l'è fatto uguale a te? - chiese lei con gli occhi lucidi mentre osservava il mio tatuaggio.
- Si.. - risposi io girandomi verso Justin e improvvissando un sorriso dall'imbarazzo.
- Siamo arrivati ragazzi! Scendete! - esclamò Scooter aprendo le porte del pullman. 

Entrammo nello studio dell'Ellen Show e a noi della troupe ci fecero sedere tra il pubblico, mentre Justin andò a sedersi vicino alla presentatrice.
- Ciao Justin! - esclamò Ellen appena ci vide entrare.
Ma siamo trasparenti? Vabbè...
- Ciao Ellen, come stai? - chiese Justin con gentilezza mentre le stringeva la mano.
- Tutto bene grazie. Sei pronto per l'intervista? Tra poco arriveranno in studio tantissime tue fan. - domandò Ellen mentre si sistemava il microfono.
- Certo sono pronto! Non vedo l'ora di vedere le mie beliebers.. - rispose Justin sorridendo.
Ad un tratto si sentirono delle urla provenire dall'entrata e in un secondo lo studio si riempì di fan scatenate che urlavano il nome di Justin.
- Justin Justin ti amooo! - si sentiva da tutte le parti.
- Ciao ragazze! - esclamò Justin facendo un gesto con la mano per salutare.
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa oddiooooooooo Justinnnnn! - urlarono a squarciagola...erano totalmente impazzite.
- Bene iniziamo l'intervista Justin..come va? Sei contento di essere qui? - chiese la presentatrice guardando Justin.
- Certo sono contentissimo! Davvero, non me l'aspettavo. - rispose lui sorridendo e guardando le beliebers.
- Parlaci un po' del tour, del nuovo album 'Believe', delle canzoni.. - domandò Ellen ridendo.
- Bhè tra poco farema la seconda tappa del Believe Tour e...... - Justin iniziò a parlare del tour e di tutte le canzoni, mentre tutte le beliebers lo guardavano con amore.
- Bellissimo...ma ora passiamo al..gossip. - esclamò Ellen con sguardo malizioso.
Oddio si riferiva a noi due? Stavo per morire.
- G-gossip? Che gossip? - chiese Justin un po' preoccupato. 
- Girano delle foto e delle voci che tu hai una ragazza..è vero? - chiese lei guardando Justin negli occhi.
- Bhè..io...veramente... - balbettò Justin mentre mi guardava in modo discreto. 
Che c'è? Non voleva far sapere che stavamo insieme? 
- Aspetta aspetta..ma...ti sei fatto un altro tatuaggio? Ehi ragazze, Justin si è fatto un nuovo tatuaggio! Faccelo vedere! - esclamò Ellen vedendo il tatuaggio sul bicipite di Justin.
Tutte urlarono.
- S-si..eccolo.. - disse Justin con tono basso, mentre si alzava lentamente la manica della maglia.
- Ma...sono due J? E che cosa significano? Non sarete mica tu e la tua ragazza? - domandò lei.
- Ehm...ehm...no..sono le iniziali dei miei fratelli. - disse Justin guardando prima me e poi tutte le beliebers, abbassando la testa.
Sentii un colpo al cuore in quel preciso istante, come se si fosse rotto in mille pezzi. Una lacrima rigò il mio volto e mi alzai dalla sedia per uscire fuori.
- S-scusate un attimo.. - Justin si alzò dalla sedia e mi raggiunse.
- Ma dove va...? - bisbigliarono tutti in sala mentre seguivano Justin con lo sguardo.
- Jessica! Jessica aspetta! - urlò lui mentre mi rincorreva.
- Che vuoi Justin? - risposi io con tono piuttosto aspro mentre mi asciugavo le lacrime.
- Amore aspetta un attimo! Non potevo dire che eravamo io e te perchè.... - disse lui avvicinandosi a me.
- Perchè ti vergogni di me, ecco perchè! - lo interruppi io scansandolo via.
- No! Non l'ho detto perchè c'erano tutte le beliebers che mi guardavano, non me la sentivo di dire una cosa del genere. - esclamò lui.
- Senti lasciami in pace per un po'... - dissi io voltandomi.
- Jes mi stai lasciando? - chiese lui fermandomi per un braccio.
- No, sono solo arrabbiata, ho bisogno di stare sola. - risposi io facendogli mollare la presa e andando via, lasciando cadere qualche lacrima sul mio volto.
Mi voltai e iniziai a camminare, anche se mi facevano malissimo i tacchi. Mi girai un attimo e vidi Justin mettersi le mani tra i capelli, quasi con le lacrime agli occhi. 
Volevo tornare indietro per abbracciarlo, non ce la facevo a vederlo così, ma ero troppo ferita per ciò che aveva detto in studio. Continuai ad andare avanti asciugandomi le lacrime e ignorando le chiamate che Justin mi faceva al cellulare. 
 
Ero ferita. LUI, mi aveva ferita.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaaao ragazze! Come va, tutto bene?
Primaaa di tutto volevo ringraziare tutte quelle che mi hanno lasciato una recensione al capitolo precedente, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!

Poooi vi volevo parlare della storia. Uhmmmm che stronzetto Jus, perchè l'ha fatto? Forse si vergognava, non si sa....
Per ora diciamo che si sono presi una 'pausa' ma durerà molto? Seeeguite i prossimi capitoli e lo scoprireteee!

Continuate a recensire perchè mi rendete FELICISSIMA e più recensioni ottengo, più faccio continuare la storia per mooolto più tempo asdghjkl
Comunque come ho già detto, su twitter sono @_ehidrew, se volete, scrivetemi e ditemi che ne pensate della storia c:

RECENSITE IN TANTE, VI AMO! #loveu

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Capitolo 19
*** Mi perdoni? Forse.. ***


Mi ritrovai seduta su una panchina nel parco, circondata da alberi spogli e da persone che mi guardavano in modo strano. Il mio volto era completamente invaso dalle lacrime.
Andai verso casa e salii di sopra verso la mia stanza senza salutare nessuno.
- Jes! - mi chiamò mio padre, senza ricevere alcuna risposta da parte mia.
- John lasciala stare, ha bisogno di stare sola.. - disse Caitlin fermandolo per un braccio.
- Cazzo lo sapevo che quel ragazzo la faceva soffrire! - esclamò mio padre, battendo con rabbia un pugno sul tavolo.
- Stai tranquillo, sono sicura che non è successo niente tra di loro.. - disse Caitlin mentre cercava di calmare mio padre.
- Ma.. Ma l'hai vista?! Sta piangendo! E' ovvio che quello stronzo le ha fatto qualcosa! Si, è uno stronzo! - esclamò mio padre pieno di rabbia.
- Ora calmati per favore, vado a parlarci io.. - aggiunse Caitlin salendo le scale.
Ero stesa sul letto con il cuscino in faccia impregnato di lacrime.
- Jes..stai bene? - chiese con gentilezza Caitlin appena entrò in camera.
- No.. - risposi io.
- Mi vuoi dire cosa è successo? - domandò Caitlin sedendosi accanto a me sul letto.
- Justin si vergogna di me. Ha preferito dire che il tatuaggio che ci siamo fatti sono le iniziali dei suoi fratelli e non le nostre. E' uno stronzo. - risposi io alzandomi dal letto.
- Ci sarà stato un motivo..e poi non puoi rovinarti l'esperienza più bella della tua vita per questa sciocchezza. Quando avete il prossimo concerto? - chiese lei accarezzandomi dolcemente la guancia.
- Oh cazzo! Tra poco dobbiamo partire! Me ne ero completamente dimenticata! - esclamai io facendo un balzo dal letto e mettendo in borsa tutti i vestiti che mi servivano.
- Dai sbrigati che ti accompagno con la macchina! - disse Caitlin aiutandomi a preparare la borsa e scendendo le scale.
 
10 minuti dopo..
 
- Grazie del passaggio Caitlin, saluta papà da parte mia.. - dissi io stampandogli un tenero bacio sulla guancia e scendendo dalla macchina.
- Fatti sentire ogni tanto! - esclamò lei mettendo in moto la macchina e facendo un piccolo gesto con la mano.
- Jessica finalmente sei arrivata! - esclamò Giulia appena mi vide entrare in sala.
- Si scusate mi ero dimenticata! - mi giustificai io abbassando gli occhi.
- Dai ragazzi entrate in macchina che c'è l'aereo che ci aspetta. Ma qualcuno ha visto Justin? - chiese Scooter prendendo le ultime cose.
- Eccomi Scooter..sono pronto.. - rispose Justin uscendo dal camerino.
Appena mi vide, un'espressione di tristezza coprì il suo bel volto. Stava per venire a parlarmi, ma io mi girai e salii in macchina ignorandolo.
- Jes.. - sentii una voce che mi chiamava da dietro.
- Che cosa vuoi? - risposi girandomi e vedendo che era Justin.
- Ascoltami almeno! Non ero pronto a rendere pubblica la nostra storia, c'erano tutte le beliebers che mi guardavano e non ce l'ho fatta. Cerca di capirmi! - disse lui prendendomi la mano.
- Capirti?! Ma..ma... - non riuscivo a parlare, era davvero assurdo ciò che aveva detto.
- Ti amo Jes! - esclamò lui avvicinando lentamente il mio corpo al suo.
- .............lasciami Justin. - dissi io dandogli una spinta per allontanarlo.
 
Arrivammo a Cambridge e ci sistemammo tutti in albergo. Ovviamente Justin scelse la camera vicino alla mia. Che palle.
- Ragazzi riposatevi un po' che stasera abbiamo il concerto. - disse Scooter entrando nella sua stanza.
- Amore posso entrare? - chiese Justin aprendo piano la porta della mia camera.
- Già sei entrato. - risposi io con tono scocciato.
- Non trattarmi così Jes.. - chiese lui sedendosi sul letto con una faccia da cucciolo.
- Scusa.. - dissi io con tono basso.
- Vieni qui? - sussurrò lui aprendo lentamente le braccia.
Esitai un po' ma all'improvviso gli saltai addosso e lo strinsi forte forte al petto.
- Mi sei mancato tanto in queste...ore.. - dissi io ridendo.
- Anche tu mi sei mancata. - esclamò lui baciandomi in modo passionale e stendendomi sul letto.
- Comunque ci sono rimasta male.. - dissi io scostando leggermente lo sguardo.
- Mi dispiace, prometto che mi farò perdonare.. - esclamò lui sorridendo portandomi una mano sulla bocca.
- C-come? - chiesi io curiosa.
- ...ci vediamo stasera! - esclamò lui stampandomi un tenero bacio sulla guancia e uscendo dalla mia stanza.
- Ragaaaazzi siete pronti? Ci esibiamo! - esclamò Scooter uscendo dalla stanza.
- Si siamo tutti pronti! - risposero in coro tutti i ballerini.
- Bene allora scendete ed entrate in limousine. - disse lui spingendoci tutti in una direzione.
 
Arrivammo al concerto ma ancora non avevo notizie di Justin, pensavo che si sarebbe fatto perdonare prima dell'inizio del concerto. 
- Ragazzi stasera abbiamo un pubblico davvero grande, fate del vostro meglio e lasciateli tutti a bocca aperta. Devono ricordarsi questo concerto per tutta la vita. - disse Scooter incitandoci, mentre stringeva forte i denti.
- Eccomi ragazzi, scusate il ritardo! - esclamò Justin correndo verso di noi, guardandomi e facendo un piccolo sorriso.
- Dai, dai, preparatevi! - aggiunse Scooter voltandosi.
- Ehi Jes, te l'avevo detto che mi facevo perdonare.. - sussurrò Justin avvicinandosi a me e cercando di baciarmi.
- Ma se non hai fatto nulla. E poi levati che mi rovini il trucco. - risposi io scansandolo con tono scocciato.
- Che palle però che sei.... - disse lui facendo una faccia strana e allontanandosi da me.
- Ah sarei pure una....senti lasciami stare. - risposi io girandomi e mettendomi apposto il vestito.
- Ahahahah ti amo! - esclamò lui stampandomi di corsa un bacio sulla guancia e andando sul palco di corsa.
Si sentirono urla di fan impazzite da ogni parte che urlavano il nome di Justin. La musica partì e tutto il corpo di ballo entrava piano piano in scena.
Iniziammo a ballare fino alla sfinimento e nonostante Justin cercasse di venirmi vicino e ballare, io lo ignoravo e facevo o qualche passo in avanti o qualche passo indietro. Perchè mi aveva detto che si sarebbe fatto perdonare, se poi non ha fatto nulla? Non lo capivo.
Ad un tratto, dopo l'ultima canzone, Justin si tolse la maglietta e aprì le braccia al pubblico, facendolo rimanere a bocca aperta. Non rimasero tutte in silenzio per il gran fisico di Justin, ma per un nuovo tatuaggio che si era fatto: Jessica.
In quel momento mi trovavo dietro di lui e non riuscivo a capire il perchè di tutte quelle facce stupite, poi Justin si girò verso di me e riuscii a vedere quella scritta bellissima sul suo braccio. Venne verso di me e mi abbracciò con tutte le beliebers che lo guardavano.
- Ragazze, so di aver affermato di non avere una fidanzata ma...ce l'ho...ed è questa bellissima ragazza che si trova affianco a me. Il suo nome è Jessica e la amo con tutto il mio cuore. Molte di voi ora smetteranno di amarmi, inizieranno ad odiare lei, ad odiare noi due insieme..ma voglio dirvi che VOI sarete sempre nel mio cuore e nessuno potrà mai sostiutirvi.. - esclamò Justin prendendomi per mano e portandomi davanti a tutto il pubblico che ci osservava.
Esitarono un po' e rimasero per parecchi minuti in silenzio ma poi, iniziarono tutti ad urlare i nostri nomi e un gruppo di ragazze fece partire un forte applauso che coinvolse tutti quanti. 
Justin si girò verso di me e mi diede un meraviglioso bacio sulla bocca che fece urlare tutti dalla gioia e dall'emozione.
Salutammo tutto il pubblico e andammo dietro le quinte dove ci aspettava Scooter a braccia aperte. Ero troppo felice per quello che era successo. Ma ve lo immaginate? Io e Justin che ci baciamo davanti a milioni di fan che urlano i nostri nomi insieme. Ancora non riuscivo a realizzare che finalmente la nostra storia era ufficiale. Io ero ufficialmente la ragazza di Justin Bieber.
Andammo in hotel ed entrai subito in doccia per rinfrescarmi mentre ripensavo a tutto. Poi andai a mangiare insieme agli altri.
 
La sera tardi..
 
Mi stavo tranquillamente lavando i denti prima di infilarmi nel letto e dormire quando sentii qualcuno bussare alla mia porta.
- Chi è? - chiesi io con lo spazzolino in bocca.
- Cerco la ragazza di Justin Bieber. - rispose una voce che non conoscevo.
- Ma chi è a quest'ora? Ma se ne vada! - dissi io con tono di voce abbastanza alto pensando che fosse un paparazzo.
- Ahahahahah amore sono Justin! - esclamò Justin piegato in due dalle risate.
- Ma sei proprio un coglione. - dissi io ridendo e facendolo entrare in stanza.
- Ahahah ti è piaciuta la sorpresa? - chiese lui mostrandomi di nuovo il tatuaggio con il mio nome.
- Siiii che mi è piaciuta! Ma tu sei un pazzo! - risposi io mentre continuavo a stofinarmi i denti.
- Vieni un po' qui.. - sussurrò Justin con uno sguardo malizioso e prendendomi la mano per avvicinarsi a me.
- Aspetta che finisco di lavarmi i denti e arrivo. - dissi io entrando nel bagno e sciacquandomi la bocca.
- Ok.. - rispose lui.
- Eccomi amore..comunque è stata una cosa bellissima quella che hai fatto per me, grazie. - esclamai io sedendomi sul letto e mettendo il cellulare in carica.
- Si si....ringraziami nel modo giusto..... - disse lui sedendosi accanto a me e stendendomi sul letto mentre iniziava a baciarmi.
- OGNUNO NELLA SUA STANZA! - si sentì Scooter urlare dal corridoio mentre controllava in tutte le camere. Mamma mia e chi era, un controllore? 
- Che palle.. - sussurrò Justin con un tono scocciato, alzandosi dal letto.
- Dai ci vediamo domani..buonanotte amore mio. - risposi io alzandomi dal letto e accompagnando Justin alla porta.
- Notte amore..ti amo. - disse lui dandomi un bacio.
 
Mi spogliai e andai a dormire con un pantaloncino e una canottiera. Stavo quasi per addormentarmi quando qualcuno bussò silenziosamente alla mia porta.
- Posso dormire con te? - aprii la porta e vidi che era Justin..........con solo un paio di boxer addosso.........
- Entra sbrigati! - esclamai io facendolo entrare e chiudendo piano la porta.
- Grazie amore, non mi andava di dormire solo. - disse lui infilandosi subito nel mio letto.
- Ora mi spieghi perchè sei in boxer. - dissi io incrociando le braccia. Non che non mi facesse piacere vederlo così, ma...insomma...potevano vederlo tutti.
- Ehm....ho caldo... E poi perchè tu sei così scoperta? - chiese lui guardandomi in pantaloncini.
- Almeno io sono più coperta di te! E poi che c'è....sei geloso per caso? - domandai io ridendo, infilandomi nel letto affianco a lui.
- Si, sono geloso perchè tu sei solo mia. - esclamò lui con voce ferma mentre si metteva piano piano sopra di me. 
- E tu sei solo mio. - dissi io mettendogli una mano dietro le testa e avvicinando le mie labbra alle sue, fin quando non si incontrarono.
Continuò a baciarmi e a toccare il mio corpo seminudo con le sue grandi mani fino alla mattina dopo, quando mi ritrovai avvolta dalle sue braccia e dal suo grande amore.


*SPAZIO AUTRICE*

Lalalalalalala hello everybooooodyy! How are uuuu? Mi sento americana oggi (?) ahahahahah
Vi piace la storiaaa? Si sono rimessi insieeeeeme lalalalala non ce la faccio a farli lasciare, sono così caaaarini asdfghjkl 

Coooomunque.....al capitolo precedente ho ricevuto 4 recensioni oddioo siete fantastiche ragazze! GRAZIE! Continuate a seguire la storia e vi assicuro che non ve ne pentirete!
Continuate a recensire tuuuutte quantee! VI AMO TROPPO!

p.s. RECENSITE o SEGUITEMI SU TWITTER ------> @_ehidrew      #loveu

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Capitolo 20
*** Un picnic romantico, solo io e te. ***


Mi svegliai intorno alle 7 di mattina. Trovai le labbra di Justin poggiate sulla mia spalla scoperta, le sue braccia che mi avvolgevano tutto il corpo e il suo cuore che batteva solo per me.
- Amore.. - sussurrai scuotendolo un po'.
- aknzzvy...js - disse lui. Parole senza senso, ma ok.
- Ma che dici? Justin sei sveglio? - domandai io accarezzandogli dolcemente quella sua bocca di rosa.
- Eh? M...ma...che ore sono? - chiese continuando a tenere gli occhi chiusi.
- Le sette.. - risposi io mentre lo guardavo dormire.
- Di sera? - chiese lui, un po' rincoglionito.
- Si certo. Di mattina, stupido! - risposi io con tono sarcastico mentre gli tiravo dei piccoli pugni sula spalla per farlo svegliare.
- A chi hai detto stupido? - disse Justin facendo uno scatto e mettendosi sopra di me.
- Ma tu non stavi dormendo? - domandai io ridendo mentre cercavo di toglierlo.
- No mmmmhh... - rispose lui dandomi un bacio passionale sulla bocca.
- a...h..aa.. - cercavo di ridere ma lui mi impediva di aprire la bocca.
- RAGAZZI VENITE QUA! - urlò Scooter, ovviamente nel momento più bello. Che palle.
- Io un giorno di questi lo ammazzo. - disse Justin tra sè e sè mentre si rivestiva.
- Ragazzi oggi avete la giornata libera, potete fare quello che volete. Voi due no. Venite qui. - esclamò Scooter indicando me e Justin mentre uscivamo insieme dalla mia stanza.
- Che c'è Scooter? - chiese Justin mentre si metteva apposto i capelli.
- Che ci facevate tutti e due nella stanza di Jes? - domandò Scooter incrociando le braccia.
- Le ho dato il buongiorno.. - esclamò Justin ridendo. Si vedeva che mentiva.
- Ahahaha che simpatico che sei. Comunque oggi pomeriggio dovete fare un'intervista. - disse Scooter mentre smanettava con il suo iphone.
- D-DOVETE? - chiesi io preoccupata.
- Si dovete, vogliono sapere di più sulla coppia. Potete fare quello che volete basta che per le quattro siate qui in hotel. - aggiunse Scooter facendo un piccolo gesto con la mano e voltandosi.
- Justin ma io n..non voglio fare un'intervista. Non sono pronta.. - dissi io mentre muovevo velocemente la testa.
- Tranquilla, ci fanno solo qualche domanda..e poi ci sono io con te. - esclamò lui dandomi un tenero bacio sulla guancia.
- O..ok.. - balbettai io.
- Vado a cambiarmi, ti aspetto giù tra dieci minuti...non prima! - disse Justin entrando nella sua cabina.
Andai nella mia stanza e mi preparai per l'uscita. Non sapevo dove mi volesse portare, così indossai dei jeans blu chiaro, una maglia bianca e sopra un giacchetto di jeans.
 
Scesi nella hall dell'hotel per aspettare Justin ma appena uscii dall'ascensore vidi un fattorino con un mazzo di rose rosse in mano.
- ..Signorina Jessica..? - chiese con imbarazzo quel ragazzo.
- S-Si..sono per me? - domandai io stupita.
- Certo, anche questo biglietto è per lei. Buona giornata! - esclamò lui, alzandosi il cappello e dandomi in mano un pezzo di carta.
'Sorpresa! Non te lo aspettavi eh? Se mi vuoi, vieni al parco. -J' 
Capii subito che era Justin così chiesi al portiere quale fosse il parco più vicino ed iniziai a correre in quella direzione.
Arrivai al parco, ma non avevo tracce di Justin. Mi sedetti su una panchina e ci trovai attaccato un biglietto.
'La fontana di questo parco ha un'acqua limpidissima. -J' 
Dopo aver letto quel biglietto iniziai a ridere e andai vicino alla fontana del parco, dove ne trovai un altro.
'Ma..con tutto questo camminare mi è venuta una certa voglia di frutta... -J' 
- Oddio non ce la faccio più.. - sussurrai ridendo e chiedendo alle persone che si trovavano nel parco dove fosse un fruttivendolo.
Arrivai davanti ad un fruttivendolo non molto lontano dal parco e iniziai a guardare se sui cesti di frutta c'era un altro di quei biglietti.
- Cavolo, ma dov'è? - domandai io a bassa voce.
- Jessica? - chiese la signora che lavorava lì.
- Si..ci conosciamo? - domandai io girandomi di scatto.
- Tieni..questo è per te.. - disse lei porgendomi un altro biglietto.
'Il fiume Cam è stupendo..proprio come te. -J'
- Taxi! - urlai io ad un tassista che passava di lì.
- Si signorina, dove andiamo? - chiese lui cortesemente.
- Al fiume Cam per favore! - risposi entrando in macchina e cercando di telefonare a Justin.
- Subito.. - disse lui mettendo in moto la macchina.
Arrivammo vicino alla riva, pagai il tassista e scesi giù dove c'era un grande prato.
Trovai un altro biglietto attaccato alla corteccia di un albero.
'Questo è l'ultimo biglietto..alza gli occhi. -J'
Alzai gli occhi come c'era scritto e vidi davanti a me Justin con una rosa in mano e a terra una scritta fatta con i fiori : Jessica ti amo!
- OH MIO DIO!! - esclamai io con le lacrime agli occhi correndo verso Justin.
- Amore! Ti è piaciuta la sorpresa?  - domandò lui porgendomi in mano la rosa.
- CERTO CHE MI E' PIACIUTAA!! SEI IL MIGLIORE! - urlai io saltandogli addosso e facendolo cadere a terra.
- Facciamo un picnic sul prato? - chiese lui mostrandomi il cestino che aveva portato.
- Aaah che romantico! - esclamai io alzandomi e riempiendolo di baci.
Iniziammo a preparare le cose per fare un bel picnic solo io e lui. Era davvero romantico.
 
Ci sedemmo a terra e iniziammo a parlare, a ridere, a scherzare, fregandocene di tutti e di tutto. 
- Guarda là! - esclamai con una faccia stupita, puntando il dito contro il cielo.
- Cosa? - chiese Justin girandosi.
Mentre era girato gli sbriciolai sui capelli tutto il pane che ormai era secco. Voi non avete idea di quanto si può incazzare se qualcuno OSA sfiorargli i capelli.
- J-E-S.. - esclamò lui girando lentamente lo sguardo verso di me.
- Ahahahahahahhahhaahahahha oddio ahahahahahha - non riuscivo a smettere di ridere, era troppo buffo.
- Ah tu ridi? - domandò lui con sguardo malizioso.
- Ahahahahh sii!! - esclamai io, continuando a ridere.
- Tu...hai paura dell'acqua giusto? - chiese lui guardando il fiume e poi guardando me.
- EH?! n-noo no no no! - iniziai ad urlare e a correre per scappare dalle grinfie di Justin ma poi riuscì a prendermi.
- Ah! Ti ho presa! - esclamò lui prendendomi in braccio come un sacco di patate.
- Nooo Justin lasciami! Ti pregooo! - urlai io, ma lui continuava ad andare avanti.
- Eh eh, tu mi hai provocato e ora ne paghi le conseguenza...amore! - disse lui con tono sarcastico, ridendo.
- Fammi quello che vuoi ma ti prego non voglio andare in acquaaa! - dissi io urlando, tirandogli calci e pugni.
- Troppo tardiii! - esclamò lui facendo un grande salto con me in braccio.
- AAAAAAAAA! - urlai io. Un attimo dopo mi ritrovai sott'acqua con le mani di Justin che mi tiravano su.
- Ahahahaha chi è che ride adesso? - esclamò Justin ridendo e tenendomi per i fianchi.
- S-s-sei uno s-s-tronzo..a-aiuto! - cercavo di dire io ma ogni tanto andavo sott'acqua.
- Anche io ti amo ahahahah vieni qua, aggrappati a me. - disse lui avvicinandomi a sè e tenendomi sopra.
- Justin reggimi ti prego! - urlai io stringendolo forte forte.
- Fammi capire, tu hai 17 anni e ancora non sai nuotare? - domandò Justin ridendo, giusto per provocarmi.
- Ancora non ne ho 17 e poi fatti gli affari tuoi! - risposi io dandogli un pugno sulla spalla.
- Quando è il tuo compleanno? - chiese lui stringendomi ancora di più.
- Tra una settimana.. - risposi io.
- Aaaaah ma allora lo festeggiamo insieme! - esclamò lui baciandomi la guancia.
- Sempre se non affogo! - urlai io facendomi portare a riva.
- Cosa vuoi per regalo di compleanno? - chiese lui strizzandosi i vestiti e mettendosi in ordine i capelli.
- Voglio te. - risposi io mordendomi le labbra.
- Ma tu mi hai già.. - aggiunse lui stendendomi dolcemente sul prato all'ombra e baciandomi.
- Justin... - dissi io con tono preoccupato.
- Ssshh..non dire niente... - rispose lui continuando a baciarmi.
- Justin l'intervista!! - esclamai io dopo aver visto l'orologio.
- Oh cazzo sono già le cinque! Scooter questa volta mi ammazza. - esclamò Justin prendendo tutte le cose e mettendo in moto la macchina.
 
Arrivammo in hotel tutti bagnati e Scooter era davvero...incazzato...
- Justin ma dove cazzo eri? - domandò Scooter con tono nervoso.
- Scusa siamo andati a fare un picnic e non ci siamo resi conto dell'ora.. - rispose Justin dispiaciuto abbassando gli occhi.
- Vabbè non fa niente, l'intervista l'hanno rimandata a domani.. Ma perchè siete tutti bagnati? - domandò Scooter guardando i nostri vestiti.
- Lunga storia... - risposi io ridendo.
- Dai andatevi a cambiare prima di ammalarvi! Stasera non si esce.. - esclamò lui spingendoci nelle stanze.
Andai nella mia stanza per farmi una doccia e cambiarmi i vestiti.
- Jess! Jes! - sentii la voce di Giulia che mi chiamava dal corridoio.
- Giulia! - risposi io aprendo la porta in accappatoio.
- Fammi entrare devo raccontarti una cosa! - esclamò lei entrando di corsa nella mia stanza.
- Raccontami tutto! - aggiunsi io mentre mi rivestivo.
- Ieri....mi sono fidanzata con Ray! - esclamò lei tutta contenta. Ray è un ballerino dell troupe.
- Davvero?! Oddio raccontami tutto! - dissi io infilandomi il pigiama e sedendomi accanto a lei.
- Allora, praticamente stavamo......e dopo lui......
Giulia iniziò a parlare stendendosi sul letto e io mi sdraiai accanto a lei. Parlammo per tutta la notte sia di Ray che di Justin e dopo aver ricevuto un messaggio da parte sua, mi addormentai con il sorriso sulle labbra. 
C'era scritto 'buonanotte amore mio, ti amo.'.


*SPAZIO AUTRICE*

Bonjour (?) cooome va? Vi ho un po' rotto con queste domande eh? ahahahah
Okay oggi passiamo direttamente alla storia. ASDFGKMNBVCXDTGHFDDKFCNXAKECSBX CHE ROMANTICO! anche io vorrei un fidanzato così ç.ç 
basta deprimersi (?) come vi sembra la storia? all'altro capitolo mi avete lasciato 5 recensioni aaaawwwww VI AMO VI AMO VI AMO! 

Se non vi va di recensire mandatemi anche un messaggio per dirmi che ne pensate, okay? okaaay! 
(lasciatemi stare, oggi sto male ahhahaahh)

Continuate a seguire la storia che i prossimi capitoli saranno troppo belli oddddddio! Ora vi salutooo, ciao splendooori! :*****

p.s. RECENSITE, VI AMO! #loveu

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Capitolo 21
*** Mi hai cambiato la vita! ***


Mi svegliai la mattina dopo con il sorriso sulle labbra. Fortunatamente la giornata era iniziata bene.
- Amore? - sussurrò Justin entrando in camera mia.
- Si..? - risposi io aprendo gli occhi e girandomi nel letto.
- Ti ho portato la colazione in camera.. - disse lei sedendosi affianco a me nel letto e svegliandomi con un tenero bacio sulle labbra.
- Oddio..grazie..ma Giulia dov'è? - chiesi io.
- Non lo so, è uscita con Ray e gli altri.. Oggi abbiamo l'intervista, ricordi? - domandò lui portando alla bocca un cornetto sempice.
- Ah..approposito...non credo di farcela.. - risposi io spostando lentamente lo sguardo da un'altra parte.
- Cosa? No Jes dai.. - aggiunse lui sbuffando.
- Justin mi dispiace ma non ce la faccio a rispondere a tutte quelle domande, specialmente davanti alle telecamere. - replicai io alzandomi dal letto.
- Devi stare tranquilla, ci sono io vicino a te che ti tengo la mano. - disse Justin prendendomi delicatamente per un braccio.
- E..e..e se qualcosa va male? Se dico qualcosa che non devo dire? - chiesi io preoccupata, temendo di far fare brutta figura a Justin.
- Non preoccuparti.. - esclamò lui sorridendo e stringendomi forte a sè.
- Ok..a che ora dobbiamo farla? - domandai io mettendomi apposto i capelli.
- Tra un'ora, quindi preparati in fretta! - esclamò Justin saltando dalla gioia.
- Ma mica devo vestirmi in modo elegante? - chiesi io facendo una faccia strana.
- No, sei bellissima anche in tuta. - rispose lui sorridendo.
- Dai scemo...ora esci che mi devo cambiare. - esclamai io aprendo la porta della stanza.
- Perchè....non posso restare? - chiese lui facendo un sorriso malizioso.
- No. Vai fuori. - dissi io con tono deciso e lo buttai fuori dalla camera.
- Antipatica che non sei altro. - aggiunse lui, mandandomi un bacio con la mano.
- Ciaaao! - dissi io chiudendo la porta e preparandomi per l'intervista.
 
Decisi di indossare una cosa nè troppo elegante nè troppo sportiva. 
Un'ora dopo Justin bussò alla mia porta, dicendo che quelli dell'intervista erano arrivati.
- Arrivo! - esclamai mettendomi apposto i capelli.
- Dai andiamo nella mia stanza, ci aspettano lì. - disse Justin prendendomi per mano e portandomi nella sua camera.
- Ok.. - risposi io tenendo la sua mano e stringendo i denti.
- Eccoci qui, siamo pronti. - esclamò Justin appena entrò in camera.
- Bene, mettetevi seduti che tra due minuti iniziamo con le domande. - disse l'intervistatore mettendo apposto la telecamera.
- Sei pronta? - sussurrò Justin prendendomi dolcemente la mano.
- S-si.. - risposi io guardandomi intorno.
- Ok iniziamo con la prima domanda. Come vi siete conosciuti? - chiese l'intervistatore.
- Bhè, lei è una ballerina del Believe Tour e....ci siamo conosciuti così.. - rispose Justin ridendo.
- Jessica..questo è il tuo nome giusto? Quando hai iniziato a prepararti per fare parte al Believe Tour? - chiese lui puntandomi il microfono in faccia.
- Bhè..io..veramente.. - cercai di parlare ma c'era qualcosa che mi bloccava.
- Dai Jes.. - sussurrò Justin stringendomi la mano.
- Ehm..io..all'inizio non avevo intenzione di fare parte dle tour, io e una mia amica avevamo messo un video su YouTube e, non si sa come, Scooter lo ha visto e ci ha chiesto di fare un provino..da lì è iniziato tutto.. - dissi io facendomi coraggio.
- Ok..e invece la vostra storia d'amore com'è nata? - chiese subito lui.
- Ehm... - borbottai io guardando Justin ridendo.
- Praticamente eravamo ad una festa e io non le stavo molto simpatico.. - disse Justin ridendo.
- Ahahaha è vero! - aggiunsi io.
- Allora dopo averla strappata dalle 'grinfie' di un ragazzo che ci provava con lei, abbiamo fatto una gara di ballo e da lì.... - aggiunse Justin sorridendo mentre mi guardava negli occhi.
- E da lì vi siete fidanzati, ottimo. Una domanda per Justin.. - disse l'intervistatore guardando sul suo quaderno.
- Si.. - rispose Jus.
- Hai mai pensato alle tua beliebers? Nel senso, hai pensato al fatto che possano stare male per la vostra storia? - chiese lui con sguardo indifferente.
Justin cambiò subito espressione. Aveva toccato un tasto dolente con quella domanda.
- Si ci ho pensato molte volte. Mi si spezza il cuore quando penso che le mie beliebers possano soffrire a causa mia, ma devono capire che...io amo Jessica e che da quando stiamo insieme la mia vita è cambiata. Dovrebbero essere felici per me.. - disse Justin con tono di voce basso e con gli occhi che gli brillavano. 
Sorrido al suono di quelle parole.
- Bene..ora vorrei fare qualche domanda a Jessica. - esclamò lui.
- O-ok.. - risposi io un po' tesa.
- Pensi che le beliebers ce l'abbiano con te? Se sì, perchè? - domandò lui guardandomi fisso negli occhi.
- Bhè sinceramente non lo so..molte di loro sono felici della storia tra me e Justin, ma altre mi odiano a morte soltanto perchè sono la fidanzata del loro idolo. Justin è amato da milioni di ragazze in tutto il mondo e penso sia ovvio che ognuna di loro lo vorrebbe tutto per sè.. - risposi io accarezzando la mano di Justin.
- Anche tu eri una belieber? Ti sei fidanzata con lui solo perchè era il tuo idolo oppure perchè lo ami? - chiese lui scostando la testa.
- Assolutamente no. Certo, Justin mi piaceva come cantante ma, come ha già detto lui prima, dopo averlo conosciuto mi stava un po' antipatico. Pensavo che fosse solo un ragazzino montato. Poi però l'ho conosciuto meglio e mi sono innamorata di Justin, non di Justin Bieber. - risposi io sorridendo girandomi verso Justin che mi guardava.
- Perfetto...un'ultima domanda e vi lascio andare. Cosa significa per te Justin? - domandò lui con tono fermo.
- Oddio..Justin per me significa..tutto! - risposi io ridendo.
- In che senso tutto? Ha, in qualche modo, cambiato la tua vita? - aggiunse.
- Si..mi ha fatto scoprire cosa vuol dire essere viva, essere amata da qualcuno. E' la cosa migliore che mi sia capitata in tutta la mia vita e di sicuro non ho intenzione di lasciarmela scappare. - risposi sorridendo, poggiando la testa sulla spalla di Justin.
- Ok qui abbiamo finito, grazie mille per la disponibilità, a presto! - esclamò l'intervistatore stringendoci la mano.
- Arrivederci! - esclamò Justin accompagnandolo alla porta.
- Finalmente.. - dissi io buttandomi sul letto di Justin.
- Bravissima amore, sei stata meravigliosa! - esclamò lui saltando sul letto accanto a me.
- Ahahahah non vedevo l'ora che se ne andasse! - dissi io chiudendo gli occhi.
Ad un tratto Justin mi baciò e iniziò ad accarezzarmi il corpo lentamente. Mi alzò la maglia ma subito dopo....
- RAGAZZI! - si sentì urlare dal corridoio.
E chi poteva essere se non Scooter? -.-
- E che cazzo però! - esclamò Justin battendo un pugno sul comodino del letto.
- Justin calmo. - dissi io alzandomi dal letto e abbssandomi la maglietta.
- No! Quel rompipalle sembra che lo fa apposta! - esclamò lui uscendo in corridoio.
- Stasera ci hanno invitato in un locale, andate a prepararvi su su su! - aggiunse Scooter facendosi segno di andare in camera.
- Jessicaa! - urlò Giulia correndo verso di me.
- Ehi! - risposi io abbracciandola.
- Allora com'è andata l'intervista? Hai parlato tu? - chiese lei tutta agitata.
- Si si ho parlato, ma devo dirti una cosa..... - sussurrai io portandola velocemente in camera mia.
- Dimmi! - esclamò lei.
- Credo che Justin.......voglia...... - sussurrai io abbassando gli occhi.
- E allora? Non l'avete già fatto? -  chiese lei come se fosse una cosa normale.
- Si ma ero ubriaca..e poi...boh non lo so...ho paura.. - risposi io sedendomi sul letto.
- Ma daaai! Siete fidanzati, è normale che lui voglia...... - esclamò lei ridendo.
- Dai non ridere è una cosa seria! Ogni volta che stiamo da soli ci prova, ma c'è sempre qualcosa che lo interrompe. Che devo fare? - domandai io preoccupata.
- Devi stare tranquilla..fai fare tutto a lui e NON rifiutare mai. - esclamò Giulia mettendosi un po' di rossetto sulle labbra.
- O-ok... - risposi io.
 
Mi feci un doccia veloce e mi preparai per andare in quel locale, anche se non ne avevo alcuna voglia. In ogni momento, avevo sempre in testa la stessa cosa: 'che dovevo fare con Justin? E se ci riprova?' Cercavo di cancellare quei pensieri dalla mia mente ma sembrava che non funzionasse.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaaao ragazze! So che ieri non ho messo il capitolo ma non ho fatto in tempo! Comuqneu ho visto che a quello di prima ho ricevuto solo una recensione e ci sono rimasta un po' male :c

Scusate tantissimo ma vado di fretta, volevo solo dirvi di continuare a seguire la mia storia e se vi va di lasciare una piccola recensione che mi fa sempre piacere c:
GRAZIE A TUTTE, CONTINUATE A RECENSIRE! VI AMO! #loveu :****

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Capitolo 22
*** Respiro grazie al tuo amore. ***


Ero pronta per uscire e svagarmi un po' con i ragazzi dopo tutto quello stress che avevo addosso.
- Dai Jes sbrigati, gli altri ci stanno aspettando giù! - esclamò Giulia mettendo le ultime cose nella borsa e uscendo dalla mia stanza.
- Un attimo! - urlai aggiustandomi un po' il trucco e abbassandomi il vestito che giulia mi aveva prestato. Era molto corto.
- Daaaaaai! - urlò lei.
- Giulia aspetta! Ma non sarò troppo......scoperta? Justin sicuramente mi dirà qualcosa... - dissi io mordendomi le labbra dal nervosismo.
- Ma che dici! E poi Justin mica è tuo padre, puoi vestirti come ti pare. - esclamò lei prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori dalla stanza.
- Finalmente siete arrivate, saltate in macchina! - esclamò Scooter appena ci vide uscire dall'hotel e facendoci salire in limousine.
- Ma come ti sei vestita? - domandò Justin con tono arrabbiato. Lo sapevo che mi avrebbe detto qualcosa.
- Perchè? Che ho? - chiesi io arricciando il naso.
- Sei un po' troppo scoperta per i miei gusti. - affermò lui con tono freddo, mentre mi fissava le gambe.
- Però ti piace eh?! E poi non stressarmi, almeno stasera voglio divertirmi. - dissi io spostandogli la faccia con una mano, ricordandomi di ciò che mi aveva detto prima Giulia.
- Ecco siamo arrivati! Scendete! - esclamò Scooter aprendo lo sportello della macchina.

Fuori al locale c'erano molti paparazzi che ci fotografavano e appena entrammo, vidi molti ragazzi che erano attratti da me. E soprattutto, li vide Justin.
- Ehi bella.. - esclamarono i ragazzi che mi vedevano passare, con delle facce imbambolate.
- Copriti.. - sussurrò Justin mettendomi il suo giacchetto intorno ai fianchi.
- Dai Justin rilassati. - esclamai io ridandogli il giacchetto.
 
Ci accompagnarono ad un tavolo e dopo qualche minuto un gruppo di ragazzi mi vennero a chiedere di ballare.
- Ehi splendore, ti va di ballare? - chiesero gentilmente loro porgendomi la mano.
- No, non le va. Grazie. - rispose Justin con tono alterato.
- Non l'hanno chiesto a te. Certo che mi va.. - risposi io alzandomi dal divano su cui eravamo seduti.
- Perchè stai facendo così Jes? - domandò lui prendendomi per un braccio.
- Perchè voglio divertirmi! - esclamai facendogli mollare la presa e andando al centro della pista.
Non volevo ballare con quei ragazzi e soprattutto non volevo trattare così Justin, ma mi aveva dato fastidio la sua risposta a quel ragazzo. Se avesse lasciato rispondere me, avrei detto sicuramente di no.
- Ma chi è quello? - chiese uno dei ragazzi che ballava con me.
- Bhè veramente lui è j.. - dissi io, ma lui mi interruppe.
- Ti va di andare in bagno a fare.... - disse il ragazzo strusciandosi sempre di più a me.
- No! Levati! - esclamai io scansandolo via.
Justin dal divano vedeva che c'era qualcosa che non andava.
- Dai su andiamo... - disse lui avvicinandosi a me e mettendomi una mano sul sedere.
- Vattene! - urlai io tirandogli uno schiaffo in faccia.
- Brutta stronza, che cazzo hai fatto?! - esclamò lui stringendomi per le mascelle.
- Lasciami! Lasciami! - cercai di allontanarli ma mi strinse ancora di più.
- Lasciala stare, stronzo! - urlò Justin dandogli un pugno in faccia e facendogli mollare la presa.
- No Justin!! - urlai io cercando di fermarlo.
Sapevo che si sarebbe messo nei guai.
- Ah, è il signorino Bieber? Vieni qua se hai il coraggio! - esclamò il ragazzo, rispondendo con un altro pugno che fece cadere Justin a terra.
- ODDIO JUSTIN! Justin stai bene?! - urlai io precipitandomi su di lui e alzandogli delicatamente la testa.
- Lascialo stare è solo un perdente.. - disse lui facendo scrocchiare le dita della mano.
- Jes, vai in macchina. - esclamò Justin alzandosi da terra.
- Justin non ne vale la pena, è solo un coglione! - dissi io fermandolo per un braccio.
- Poverina, la puttanella si preoccupa per il fidanzatino. - esclamò il ragazzo ridendo con una voce acuta, per prendermi in giro.
- Non insultare la mia ragazza, stronzo! - urlò Justin facendo partire un altro pugno che lo colpì in pieno volto.
- Bieber sei morto! - urlò lui asciugandosi il sangue che gli usciva dal naso e colpendolo all'altezza dello stomaco, facendolo cadere nuovamente a terra. Questa volta però non riuscì ad alzarsi.
- No lascialo stare!! - urlai io impedendogli di colpirlo nuovamente.
- Ma che sta succedendo qua?! - esclamò Scooter vedendo Justin a terra.
- Justin vieni, andiamo in macchina.. - dissi io prendendo Justin e accompagnandolo in limousine.

10 minuti dopo..

Arrivammo in hotel e portai Justin in camera mia facendolo stendere sul letto.
- Scusi, può portarmi un po' di ghiaccio? - chiesi gentilmente io ad un cameriere che passava per il corridoio.
- Subito signorina.. - rispose lui.
- Grazie.. - sussurrai chiudendo lentamente la porta, mentre guardavo Justin dimenarsi dìnel letto dal dolore.
- Jessica apri! - urlò Scooter bussando violentemente alla mia porta.
- Scooter.. - risposi io con tono di voce basso.
- Ora mi dovete dire che cazzo è successo in quel locale! - esclamò lui incrociando le braccia, in attesa di una mia risposta.
- Scusa Scooter, è tutta colpa mia. Quel ragazzo ci stava provando con me e Justin è intervenuto solo per difendermi. - risposi io accarezzandomi il braccio dall'imbarazzo.
- E come sono passati alle mani lui e quel ragazzo? - continuò a chiedere Scooter con una faccia piuttosto arrabbiata.
- Mi stava facendo male e Justin...gli ha tirato un pugno... - risposi io con voce bassa.
- Non ci posso credere! Hai idea di quanti scandali usciranno fuori da domani mattina? Non ci credo! - esclamò lui portandosi le mani alla testa.
- Si lo so e mi dispiace, però ora Justin ha bisogno di riposare. - dissi io prendendo il ghiaccio che mi aveva portato il cameriere.
- Ok, ne parliamo domani. Buonanotte.. - disse Scooter uscendo dalla mia stanza.
- Amore....è tutto ok? - domandai io mettendogli il ghiaccio sull'occhio dolorante.
- Dammi..faccio da solo. - rispose lui girando lo sguardo dall'altra parte.
- Justin lo so che sei arrabbiato con me. Mi dispiace per quello che è successo. - dissi io cercando di farmi guardare negli occhi.
- Non capisco perchè ti sei comportata così.. - esclamò lui con gli occhi lucidi.
- P-perchè... - balbettai io, senza finire la frase.
- Perchè..? Sembrava che fossi arrabbiata con me! - aggiunse lui in attesa di una mia risposta.
- Ok lo dico. Ero nervosa perchè..ogni volta che siamo da soli tu cerchi di...di fare 'quello' e io sono un po' in imbarazzo.. - dissi io diventando tutta rossa in viso.
- Jes..mi dispiace, non sapevo che ti sentissi così...ahi.. - esclamò Justin toccandosi l'occhio.
- Tranquillo amore mio..dammi qua.. - dissi io portandogli il ghiaccio sull'occhio e accarezzandogli dolcemente i capelli.
- Ti ha fatto male quello stronzo? - chiese Justin accarezzandomi la guancia con la sua mano dolorante.
- Non tanto, ho solo un piccolo livido..a te invece ha fatto un bell'occhio nero.. - esclamai io sentendomi in colpa per ciò che era successo.
- L'ho fatto per difendere la mia ragazza.. - rispose lui facendo un piccolo sorriso.
- Lo sai che ti amo? Lo sai che sei la mia vita? Lo sai che senza di te non riuscirei a vivere? - esclamai io accarezzandogli teneramente le labbra.
- ....mi abbracci? - chiese docemente lui, aprendo le braccia.
- Amore.. - esclamai.
Lo abbracciai con le lacrime agli occhi e lo strinsi forte al mio petto. Dopo un po' mi misi il pigiama e mi infilai accanto a lui nel mio letto, addormentandomi avvolta tra le sue possenti braccia.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaao girlsssss! Alloooora vi è piaciuto il capitolo? asdfghl

Mi sono accorta che nei capitoli precedenti non avete recensito in molte :c come mai? forse non vi sono piaciuti?
Bhè spero che questo vi sia piaciuto e che quindi possiate lasciare una recensione, giusto per farmi contenta )

Orrrraaaa vadooo, ci vediamo al prossimo capitolo...che succederà? uhmmmm CIAAAO A TUTTE, VI A-M-O!

p.s. RECENSITE LALALALALA :** #loveu

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Capitolo 23
*** We don't need no wings to fly. ***


Passarono tre o quattro giorni, durante i quali abbiamo provato per il tour, abbiamo fatto interviste e ci siamo svagati un po'. Finalmente era arrivato il grande giorno: il mio compleanno.
Mi alzai dal letto piena di energia, feci un doccia veloce e indossai un pantacollant colorato con una maglia lunga sopra. Uscii dalla stanza e c'erano già gli altri che aspettavano fuori: Scooter stava parlando.
- Buongiorno a tuuutti! - esclamai io con un sorriso a 32 denti.
- Buongiorno. - risposero tutti in coro.
- ... - rimasi immobile.
- Dai ragazzi andate! - disse Scooter voltandosi dall'altra parte.
- Ma che succede? - chiesi io a Giulia.
- No niente, oggi non si prova.. - rispose lei mentre mandava messaggi con il cellulare.
- Ah, quindi è un giorno perfetto! - esclami io con il sorriso, pensando al mio compleanno.
- Diciamo.. ma come mai sei così felice oggi? - domandò Giulia arricciando la fronte.
COSA?! La mia migliore amica si è dimenticata del mio compleanno?! NON PUO' ESSERE.
- No niente.. - risposi io abbassando gli occhi.
- JUSTIN! -esclami io vedendo Justin uscire dalla sua stanza. Ero sicura che lui mi avrebbe fatto gli auguri.
- Amore! - rispose lui abbracciandomi.
- ..N-non mi dici nulla? - domandai io sorridendo.
- Certo! Sei bellissima.. - rispose lui accarezzandomi dolcemente la guancia.
- ..G-grazie... - replicai io, non credendo a ciò che stava succedendo.
- Dai andiamo a fare un giro per la città! - esclamò lui prendendomi per mano e trascinandomi fuori dall'hotel.
- D-dove andiamo?.. - domandai io con tono di voce basso, cercando di non pensare a nulla.
- In giro..tanto oggi non abbiamo niente da fare, no? - chiese lui ridendo mentre mi accarezzava la mano.
Mi portò su una panchina nel parco, dove comprammo due gelati e iniziammo a guardare il panorama. 
- E' bellissimo questo parco.. - esclamai io con voce un po' malinconica.
- Eh già..ti va di passare la giornata qui? - chiese lui sorridendomi dolcemente.
- C-certo.. - risposi improvvisando un finto sorriso. Ok, si era dimenticato del mio compleanno, ma almeno avrei passato tutta la giornata con lui.
- Decidi tu cosa vuoi fare.. - esclamò lui stendendosi comodamente sulla panchina.
- Bhè verament... - stavo per rispondere ma venni interrotta.
*Suonò il telefono di Justin*
- Si pronto? Aaah ciao, come va? Adesso? O-ok arrivo.. - disse Justin mentre parlava al cellulare.
- Allora? Chi era? - chiesi io sorridendo ingenuamente.
- Scusa Jes, devo andare.. - rispose lui mettendo in tasca il cellulare.
- Cosa? Come devi andare? - domandai con un'espressione sconvolta, facendo cadere il gelato dalle mie mani.
- Si Jes mi dispiace, mi hanno chiamato e devo andare..Torno tra poco ok? - aggiunse lui stampandomi un bacio sulla bocca e salutandomi.
Non ci posso credere. Si è dimenticato del mio compleanno. No, non è possibile.
Mi squilla il cellulare.
- Jessica! - sentii una voce squillante nel mio telefono.
- Si, chi è? - risposi accasciandomi sulla panchina.
- Sono Caitlin, tanti auguri piccola! Anzi, ormai non sei più piccola.. - rispose lei ridacchiando un po'.
- Ah..grazie.. - esclamai io con tono triste.
- Cosa succede? Come mai hai questo tono? - domandò gentilmente Caitlin, sentendomi giù di morale.
- Si sono dimenticati tutti del mio compleanno...anche Justin.. - esclamai io con gli occhi lucidi.
- Oddio Jes, mi dispiace tantissimo.. - replicò lei, capendo il mio dolore.
- Non ti preoccupare..ora devo andare, a dopo.. - risposi io e feci per chiudere la telefonata.
- Aspetta, c'è tuo padre che ti vuole fare gli auguri..te lo passo. - esclamò Caitlin con tono di voce basso, capendo il mio stato d'animo.
- Ok.. - risposi con tono distaccato. Sinceramente non avevo voglia di parlare con nessuno, ma almeno loro due si erano ricordati del mio compleanno..
- Amore di papà! Tantissimi auguri bambina mia! - esclamò mio padre con voe euforica.
- Non sono più una bambina, papà.. - risposi io scocciata.
- Lo so, ma tu per me sarai sempre una bambina, anche quando avrai trenta o quarant'anni.. - replicò lui ridendo, con voce tremolante, quasi malinconica.
- ..Grazie papà.. - aggiunsi io, sorridendo.
- Ti ho fatto un regalo, sai? - esclamò lui ridendo sotto i baffi.
- Davvero?! Cosa mi hai regalato? - domandai curiosa io.
- Bhè...ti ho regalato..una macchina! - rispose lui alzando allegramente la voce.
- COSA?! U-una macchina?! Oddio non ci posso credere papàààà! - urlai io dalla gioia alzandomi di scatto dalla panchina su cui ero seduta.
- Si amore, una macchina! Quando tornerai a casa sarà tutta per te! Ora ti lascio, sicuramente avrai da fare con i tuoi amici..un bacione! - esclamò mio padre ingenuamente, non sapendo nulla.
- S-si papà, un bacio.. - risposi io chiudendo la telefonata e sedendomi nuovamente su quella panchina che mi trasmetteva una solitudine pazzesca.

Rimasi su quella panchina per tutto il pomeriggio, aspettando che Justin tornasse. Stringevo forte il mio corpo per il freddo e ad un tratto una lacrima rigò il mio volto. Decisi di tornare in hotel ma quando entrai nella hall, un signore mi fermò.
- M-mi scusi! - esclamò lui appena entrai nella sala con le lacrime agli occhi.
- Si? - risposi io alzando la testa.
- Dovrebbe seguirmi un secondo.. - disse lui indicandomi la direzione.
- No guardi, oggi non è giornata.. - risposi girandomi bruscamente dall'altra parte.
- La prego, venga un attimo.. - replicò il signore.
- Ok ma faccia veloce. - esclamai io con tono freddo, seguendolo in una stanza.
Mi fece entrare in una grande stanza al buio, quando ad un tratto la luce si accese e...
- SORPRESAAA! - urlarono tutti in coro.
- ODDIO! MA..MA.. - balbettai io, non riuscendo a parlare dallo stupore.
-  Auguri Jeees! - esclamò Giulia venendomi incontro e abbracciandomi forte. 
- Aaaaaah grazie ragazzi! - urlai io con le lacrime agli occhi.
- Auguri amore. - disse Justin sorridendomi teneramente.
- Justin?! Ma..tu..sei qui?! Pensavo fossi andato via.. - esclamai io strabuzzando gli occhi. 
- Certo che sono qui. Era una scusa per allontanarti dall'hotel..dovevo preparare la tua festa. - aggiunse lui avvicinandosi lentamente a me.
- Io pensavo che ti fossi dimenticato del mio compleanno.. - replicai io abbassando lo sguardo.
- Ma scherzi? Come avrei potuto? - rispose lui ridendo.
- Aaah che bello, è una festa bellissima! Grazie amore miooo! - urlai saltandogli addosso e riempiendolo di baci.
- Daaai venite a ballare! - urlarono i ragazzi della troupe mentre mi facevano gli auguri.
 
Iniziammo a ballare e a divertirci per tutta la sera, fin quando non tornammo ognuno nelle proprie camere.
- Che bella serata. Allora non si sono dimenticati del mio compleanno.. - dissi tra me e me, mentre indossavo una canottiera e un pantaloncino.
- Jes.. Jes apri! - sussurrò Justin bussando alla mia porta.
- Justin dimmi.. - risposi io sorridendo facendolo entrare in stanza.
- Devo darti il tuo regalo. - esclamò lui facendomi sedere sul letto e porgendomi una scatola rossa.
- C-che meraviglia! - esclamai con occhi brillanti. Aprii la scatola e vidi due orecchini di perle bianche.
- Ti piacciono? Ci ho messo tanto per trovarli.. - disse lui mordendosi le labbra.
- Certo, sono bellissimi. Grazie amore! - esclamai saltandogli addosso e stendendolo sul letto.
Iniziò a baciarmi e mi mise una mano sotto la maglia, ma poi si fermò.
- Oddio..scusa Jes..ora vado nella mia stan.... - disse lui cercando di alzarsi ma io lo fermai per un braccio.
- No...aspetta...non andare... - esclamai io con tono un po' preoccupato, adagiando lentamente il mio corpo sul suo.
- Jes..non devi per forza.. - cercò di replicare lui, ma lo interruppi subito.
- Non parlare.. Fammi sentire tua questa notte. - gli sussurrai dolcemente nell'orecchio, mentre accarezzavo le sue labbra perfette.
- Sarai mia. - esclamò Justin, guardandomi con occhi stupiti e toccandomi teneramente il viso privo di trucco.
Iniziò a baciarmi il collo e a sfilarmi lentamente la maglietta che indossavo. Mi strinse forte a se e mi slacciò il reggiseno, lasciandomi completamente a petto nudo. Gli tolsi violentemente la maglia e gli slacciai i pantaloni lasciandolo solo in boxer, non me la sentivo di sfilargli anche quelli, lo fece da solo. Infine arrivò al punto di slacciarmi i pantaloni e quando arrivò ai miei slip, mi sentii un tutt'uno con il suo corpo. 
Iniziò a farmi girare sul letto e spingere contro di me. Ad un tratto spinse talmente forte che mi uscii un urlo di piacere, ma lui lo fermò subito posando le sue morbide labbra sulle mie e continuando con un bacio passionale. Continuammo così tutta la notte, fin quando non mi addormentai tra le sue braccia scoperte. Eravamo stanchi, anche sudati, ma eravamo felici. Finalmente avevamo fatto l'amore.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaaaaaaao a tutteeee! Oddio sono troppo asdfghj euforica lalalalalala cercate di capirmi, ho scritto il capitolo mentre ascoltavo as long as you love me e sono tutta asdgujmko
Okaay torniamo alla realtà! Vi è piaciuto il capitooolo? Spero di sssssssii *---------* 
A me è piaciuta soprattutto l'ultima parte ahahahahah (perversione mode on) 

Okay basta sparare cavolate(?) ditemi cosa ne pensate del capitolo lasciando una recensione :))

Oooorraaaa vado babyyy ci vediamo al prossimo capitooooolo, VI AMO TUUUUUTTE BELLEZZE! #loveuuuuu


P.S. Scusate se ci sono errori, non ho riletto, sooorry! :c
P.P.S Scusate ma penso che domani e dopodomani non posterò gli altri capitoli, sapete...è Nataleee! Se ce la faccio li posto, altrimenti ci vediamo tra qualche giorno sempre qui, con Justin e Jes!

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Capitolo 24
*** Sei gelosa? Si, tanto. ***


Passò qualche settimana da quella magnifica serata ed io e Justin eravamo più innamorati che mai.
Quel giorno ci trovavamo a Boston e stavamo provando le nuove coreografie per i balletti. Io e Justin ci guardavamo e non facevamo altro che ridere. Lui mi veniva vicino e mi cantava dolci parole nell'orecchio, facendomi diventare tutta rossa dall'imbarazzo.
Body rock, girl, I can feel your body rock take a bow, you on the hottest ticket now we gonna party like it's 3012 tonight I wanna show you all the finer things in life so just forget about the world, be young tonight I'm coming for ya, i'm coming for ya cause all I need is a beauty and a beat who can make my life complete it's all by you, when the music makes you move baby do it like you do.. - cantava Justin avvicinandosi lentamente a me e toccandomi dolcemente i fianchi.
- Metti giù le mani superstar.. - esclamai io ridendo spostandogli lentamente le mani.
- Sbaglio o sei la mia ragazza? - domandò lui, mettendo quella sua linguetta tra i denti.
- Io? Ma scherzi? Io sono s-i-n-g-l-e. - risposi io scoppiando a ridere.
- Ah ok quindi posso andare da tutte le ragazze... Interessante.. - esclamò lui con sguardo malizioso avvicinandosi ad una ballerina del tour.
- Ma dove vai tu? Vieni qui! - dissi io fermandolo per un braccio e avvicinandolo a me con una strattonata.
- Aaaah ma allora sei gelosa? - chiese lui con tono di sfida, stringendomi forte al suo petto.
- Si sono gelosa, ok? Tu sei mio e basta. - esclamai fissandolo negli occhi e stampandogli n dolce bacio sulle labbra.
Stava andando tutto benissimo quando ad un tratto le porte della sala prove si aprirono e si sentii una voce squillante urlare il nome di Justin..
- Justinnn! - urlò una ragazza mora, alta e magra con un vestito bellissimo.
- Abby..? - esclamò Justin, come se avesse riconosciuto il suono della sua voce.
- Siii Jusss! Sono io! - esclamò quella ragzza. Lo aveva chiamato 'Jus'? Ok, già mi stava sulle scatole. Solo io posso chiamarlo Jus.
- Abby! Come staaai? - domandò Justin andandole incontro e abbracciandola colorosamente.
Potete immaginare la mia faccia.
- Io sto benissimo, specialmente ora che ti vedo.. - rispose lei sorridendo maliziosamente guardando IL MIO Justin negli occhi.
- Ciao! - esclamai io correndo da Justin e da 'quella' per interrompere il loro abbraccio.
- Ciao..tu sei? - chiese lei facendo un sorriso per nascondere la scocciatura.
- La sua ragazza. Mi chiamo Jessica. - risposi io con tono di superiorità mettendomi davanti a Justin.
- L-la tua ragazza? - domandò lei guardando Justin e alzando un sopracciglio.
- Si è la mia ragazza. Non te l'avevo detto? - rispose Justin mettendomi un braccio intorno al collo e sorridendomi.
- No, non me l'avevi detto. - rispose lei con tono freddo, superandoci e andando a salutare gli altri ballerini.
- Justin.. - esclamai io fermandolo.
- Si Jes? - rispose lui girandosi lentamente verso di me.
- Chi era quella ragazza? - chiesi io incrociando le braccia con uno sguardo fisso su di lui.
- N-nessuno..Era una mia vecchia amica di quando ero piccolo.. - rispose lui balbettando, come se nascondesse qualcosa.
- Sei sicuro Jus? Mi sembrava più di un'amica.. - replicai io avvicinandomi a lui.
- Tranquilla amore, è solo una mia amica. - rispose lui stampandomi un tenero bacio sulle labbra e trascinandomi nuovamente sul palco.
- Ehi ehi ehi! Ragazzi, vi annuncio che oggi le prove saranno dirette dalla nostra ospite speciale: Abby! Tutti ai propri posti, dai.. - esclamò Scooter con il sorriso sulle labbra e abbracciando calorosamente quella 'Abby'.
Alzai gli occhi al cielo.
- Su su mettetevi in ordine. Ehi tu..in prima fila! - esclamò lei indicando me.
- Che c'è? - risposi io cercando di nascondere il mio nervosismo.
- Vai dietro. - disse lei con tono fermo e deciso.
- M-ma è questo il mio posto.. - replicai io non credendo ai miei occhi.
- Ho detto dietro.. - aggiunse lei guardandomi con uno sguardo fulminante.
La odiavo.
- Bene ragazzi, molto bene..No no no! Che stai facendo Jenna! - esclamò lei venendo verso di me, mentre facevo il passo insieme a Justin.
- Il mio nome è Jessica! - risposi io guardandola male.
- Abbassa la cresta signorina. E poi non stai facendo bene il passo. - aggiunse lei dandomi una leggera spinta per allontanarmi da Justin.
- Abby, secondo me era perfetto come lo aveva fatto Jes.. - replicò Jus cercando di difendermi.
- No guarda, si fa così. Fai ripartire la musica! - esclamò lei facendomi scendere dal palco e facendo tutto il ballo al mio posto, insieme a Justin.
La odiavo, la odiavo, la odiavo.
Oh, finalmente avevano finito e toccava a me. Invece..
- Bene le prove sono finite, andate a cambiarvi! - esclamò lei ridendo, guardando Justin.
- Non ci credo! - sussurrai tra me e me, ma Justin riuscì a sentirmi.
- Ehi piccola, che hai? - chiese lui abbracciandomi da dietro.
- C'è quella brutta.......non mi ha fatto ballare! - esclamai io facendo il broncio.
- Non prendertela, lei è così.. - rispose Justin mordendosi il labbro.
- La cosa che mi ha dato più fastidio è che ha ballato con te! - esclamai io puntando il dito contro Justin.
- Ahaha dai vatti a cambiare che ora usciamo.. - disse lui lasciandomi un bacio sulla guancia ed entrando in camerino.
 
10 minuti dopo..
 
Mi preparai e uscii dal mio camerino per entrare in quello di Justin, ma Abby mi passò davanti tagliandomi la strada ed entrò lei.
Cosa?! E' entrata nel camerino del mio fidanzato?!? Stavo scoppiando!
- Justin.. - sussurrò lei entrando lentamente nel camerino.
- Amore arriv...Abby?! Che ci fai tu qui? - esclamò lui pensando che fossi entrata io. Era a petto nudo.
- W-w-wow.. Hai un fisico...wow.... - balbettò lei continuando a fissare il petto di Justin, quasi imbambolata.
- Abby che cosa vuoi? - rispose lui con tono freddo infilandosi velocemente la maglietta.
- Voglio tornare insieme a te. - rispose lei avvicinandosi a lui.
TORNARE? ALLORA ERANO GIA' STATI INSIEME!
- Che cosa?! Ma sei pazza? - urlò Justin rimanendo a bocca aperta a causa di quelle parole.
- Justin io ho sbagliato e ti chiedo scusa, ma ti amo e voglio tornare con te! Sono sicura che anche tu mi ami ancora.. - esclamò lei cercando di abbracciarlo e avvicinandolo a sè.
- No, ti sbagli! Non ti amo più Abby! - disse lui scansandola con tono arrabbiato.
- Justin torniamo insieme, ti amooo! - urlò lei saltandogli addosso e cercando di baciarlo sulle labbra.
ADESSO BASTA!
- Brutta stronza lascia stare il mio ragazzo! - urlai io entrando di scatto nel camerino di Justin e andandole contro.
- E tu saresti? - rispose lei ridendo.
- Quella che ti romperà il naso se non te ne vai! - risposi con con tono aspro mentre stringevo forte i pugni.
- Jessica stai calma, andiamo fuori. - esclmaò Justin prendendomi per il braccio e trascinandomi fuori.
- Lasciami! Sei uno stronzo! Perchè non mi hai detto che era la tua ex? Perchè mi hai mentito Justin?! - esclamai io con le lacrime agli occhi.
- Jessica! Jessica! Calma amore..Non te l'ho detto perchè non ti volevo far stare male.. - rispose lui cercando di calmarmi.
- E pensi che mentirmi sia stata la scelta migliore?! Sei uno str... - dissi io tirandogli dei piccoli pugni sul petto.
- Amore..amore ascolta. Io ti amo e non mi importa di lei, nè di nessun'altra. Sei l'unica per me.. There’s gonna be one less lonely girl one less lonely girl there’s gonna be one less lonely girl one less lonely girl how many I told you’s and start overs and shoulders have you cried on before how many promises be honest girl how many tears you let hit the floor how many bags you packed just to take ‘em back tell me that  how many either or’s but no more if you let me inside of your world there’ll be the one less lonely girl.. - mi fece sedere su una sedia e iniziò a cantarmi questa canzone. 
Sorridevo come un ebete e mi portavo le ciocche di capelli bagnate dietro l'orecchio, ascoltando quella voce angelica.
- Ora hai capito? - chiese lui avvicinandosi lenrtamente a me, sorridendo.
- ... - mi scappò una risata.
- Perchè ridi? - chiese lui continuando a sorridere e alzandomi la testa.
- Non sai quante volte ho sognato di essere seduta qui. - risposi io mordendomi il labbro.
- Sei tu la mia one less lonely girl. - esclamò lui asciugandomi il viso dalle lacrime e stampandomi un tenero bacio sulle labbra, che venne subito interrotto.
- Ah è così? E tutto quello che c'è tra di noi? - esclamò Abby che ci spiava da dietro una colonna.
- Io ora l'ammazzo! - esclamai alzandomi dalla sedia e andando verso di lei.
- Abby tra noi non c'è niente. Prima stavamo insieme ma poi mi hai lasciato. Ora lasciami in pace.. Andiamo via Jes.. - disse Justin prendendomi per mano e voltandosi dall'altra parte.
- J-J-Justin.......sono incinta......il bambino è tuo! - urlò lei prima che noi uscissimo dalla porta.
CHE COSAAAA?!?!?!?!?!?!!?!?!?!?!?!?


*SPAZIO AUTRICE*

O-ok, ammetto di essere un po' scossa da questo capitolo ahahahahaha porca zozza, ma davvero è incinta questa qui? Mi sta già sul cavolo... *fa la faccia arrabbiata*

Bhè diciamo che scopriremo cosa farà Jessica, cosa farà Justin e cosa dirà questa Abby,  solo nel prossimo capitolo, queindi spero che lo seguirete tutti quanti c:

Volevo anche approfittarne per farvi gli auguri di Natale asdfghjk    scusaaaate è anche il compleanno di Louuuiss *scende una lacrimuccia*
Ora vaaaado, recensite e ditemi che ne pensate...secondo voi è vero che sia incinta? Recensite e fatemi sapere!

P.S. mangiate tanto tanto questi giorni, tanto le diete iniziano dopo la befana ahahahahahah BUON NATALE, VI AMO! #loveuu
P.P.S. Scusate se ci sono errori, non ho riletto >.<

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Capitolo 25
*** Stà lontana dal mio ragazzo. ***


CHE COSAA?!?! INCINTA? TU? LEI? ODDIO NON PUO' ESSERE VERO!
 
- Che cosa hai detto?! - esclamò Justin con tono di voce molto alto, girandosi di scatto verso di lei.
- S-si Justin è così. Aspettiamo un bambino.. - rispose lei con voce teatrale. 
- Justin?!? Oh mio Dio..Jessica calma..calma.. - dissi io tra me e me, sedendomi a terra e portando la testa fra le mani.
- Abby non dire cazzate! Non sono mai venuto al letto con te! - esclamò Justin puntandole il dito contro. Sembrava davvero sincero.
- S-s-si invece.. e-eravamo ubriachi e noi..io..te.. - rispose lei abbassando lo sguardo, impedendo a Justin di guardarla negli occhi.
- Non è vero Jessica..non è vero..Justin ti ama..calma..non piangere cazzo! - urlai io continuando a tenermi la testa e impedendo a qualche lacrima di rigare il mio volto. Ero letteralmente sconvolta.
- Non è vero niente! IO NON SONO MAI VENUTO A LETTO CON TE! - le urlò Justin in faccia con un tono abbastanza aggressivo.
- Si invece, io me lo ricordo! Mi avevi anche promesso che ci saremmo sposati, ma poi sei sparito! Ed io..io.. - esclamò lei facendo scendere sul viso delle lacrime di coccodrillo.
- Jes non ascoltarla, sta inventando una marea di cazzate! - disse Justin venendo verso di me e cercando di tranquillizarmi.
- Tu mi ami Justin! E' inutile che continui a stare con lei..torniamo insieme e formeremo una famiglia. Io, te e il nostro bambino. - disse lei cercando di avvicinarsi al mio Justin per prendergli la mano.
- Ora basta! Justin, guardami in faccia e giurami che non sei mai 'stato' insieme a lei. - esclamai io alzandomi da terra e guardando Justin negli occhi, in attesa di una sua risposta.
- Te lo giuro, Jes. Non sono mai stato con lei. Ti prego amore mio credimi, io ti amo. - rispose Justin con degli occhioni lucidi, sinceri, allungando una mano per accarezzarmi la guancia.
Esitai un attimo e poi ricominciai a parlare.
- Abby, se è vero quello che dici, non ti dispiacerà andare in ospedale per un controllo, giusto? - le domandai avvicinandomi a passo lento verso di lei.
- C-controllo? .....ok..... - rispose lei esitando un attimo prima di rispondere.
 
20 minuti dopo in ospedale...
 
- Jes.. - sussurrò Justin mentre facevo avanti e indietro per il corridoio.
- Dimmi Jus.. - risposi io guardando continuamente l'ora sul cellulare.
- M-mi hai chiamato 'Jus'? Allora non sei arrabbiata? - chiese lui guardandomi stupito con gli occhi che gli brillavano.
- No che non sono arrabbiata. Justin io ti credo. Se mi dici che non hai fatto nulla con quella, io ti credo. Ok? - risposi io sorridendo e sedendomi accanto a lui, mentre gli prendevo dolcemente la mano.
- Amore grazie, sono contento che ti fidi di me. Ma...a te non piacerebbe avere una famiglia tutta nostra? - domandò lui ridendo, con uno sguardo assente, come se stesse immaginando qualcosa.
- Una famiglia? C-come una famiglia? - replicai io balbettando un po'.
- Io, te, qualche bambino che corre per casa..non ti piacerebbe? - esclamò lui ridendo e mordendosi teneramente le labbra.
- Certo che mi piacerebbe.. Però tu..tu non potresti più fare la pop star.. - risposi io guardandolo con occhi stupiti.
- E' vero..ma io... - stava per rispondermi Justin ma fu subito interrotto.
- Scusate..volevo informarvi dei risultati delle analisi.. - esclamò un dottore uscendo dalla stanza in cui si trovava Abby.
- Si dottore, mi dica. - rispose Justin alzandosi di scatto dalla sedia e stringendomi forte la mano.
- La signorina Abby non è incinta, ha solo molta aria nella pancia.. - esclamò il dottore mentre teneva in mano la sua cartellina.
Al suono di quelle parole feci una sonora risata liberatoria, che probabilmente si sentì in tutto l'ospedale.
- Jes..smettila.. - sussurrò Justin cercando di farmi smettere di ridere.
- S-scusate devo uscire un attimo...ahahha.. - esclamai io portandomi una mano alla bocca, ridacchiando un po'.
- La scusi dottore..arrivederci.. - disse Justin stringendogli la mano e venendo verso di me.
- Ahahahahahah oddio Justin ahahahahah - esclamai io continuando a ridere e poggiandomi sopra un muretto.
- Ma cosa ridi! Mi hai fatto fare una figuraccia davanti a quel dottore.. - replicò Justin sbuffando.
- Ahahahaha ma daaai! Quella Abby diceva di essere incinta di te e invece ha solo aria nella panciaaa ahahahhahhahahh - continuai a ridere dando dei piccoli colpetti sulla spalla a Justin.
- ...ok un po' è divertente..ahahahah - esclamò lui iniziando a ridere insieme a me.
Quella Abby aveva fatto una bella figuraccia.
- Che cosa avete tanto da ridere? - esclamò Abby uscendo dalla sala, mentre si rimetteva apposto i vestiti.
- N-noi? Niente.. - rispose Justin portandosi una mano alla bocca e tirandomi una gomitata per farmi smettere.
- Ok, non sarò incinta, ma sono sicura che tu mi ami ancora Justin! - replicò lei lagnandosi come una bambina.
Ancora che continuava? Che palle.
- Abby, ti rendi conto che sei TU che mi hai lasciato? - domandò Justin con tono di sfida, incrociando le braccia.
- Mi dite cosa è successo? Grazie. - esclamai io scocciata guardando tutti e due. 
- Io e lei stavamo insieme. Non ero ancora famoso e molte persone mi odiavano, così mi ha lasciato per non fare 'brutta figura'. - rispose Justin guardando male Abby e avvicinandosi a me.
- Si, ok, ho sbagliato. Ma voglio riprovarci Justin.. - disse lei cercando di avvicinarsi a Justin per abbracciarlo.
- Senti bella, ora Justin sta con me ok? E io di sicuro non lo lascerò perchè sta sulle scatole a qualcuno, come hai fatto tu. - esclamai mettendomi in mezzo tra loro due, per evitare che si avvicinasse ancora di più.
- Sei una ragazzina, levati di mezzo. - disse Abby dandomi una leggera spinta per farmi togliere da davanti a Justin.
- Te lo dirò una volta sola. Stà lontana dal mio ragazzo. - aggiunsi io con tono arrabbiato, puntandole il dito in volto.
- Altrimenti che fai? - domandò lei con aria di sfida, incrociando le braccia e guardandomi dall'alto in basso.
- Ti rovino quel tuo bel naso rifatto che ti ritrovi e ti stacco uno ad uno tutti i capelli finti che ti trovi in testa. E' chiaro il concetto? Oppure vuoi una dimostrazione? - domandai io stringendo forte i pugni e cercando di trattenermi il più possibile.
Rimase in silenzio.
- Ok, noi andiamo. E' stato un piacere conoscerti....ovviamente per modo di dire. - esclamai  prendendo Justin per mano e trascinandolo fuori dall'ospedale.
- Wow, mi piace questo tuo lato da ragazza cattiva. - disse Justin ridendo e mettendomi un braccio intorno al collo.
- Nessuna può avvicinarsi al mio ragazzo, ricordalo. - risposi io sorridendo e poggiando la testa su di lui, mentre camminavamo per arrivare all'hotel.
 
In hotel..
 
Uscii dalla doccia e andai nella mia stanza per vestirmi, quando ad un trattò suonò il telefono di Justin.
- Justin ti sta suonando il telefono! - urlai io cercando di farmi sentire da lui.
- Rispondi tu, sono in doccia! - esclamò lui.
- Pronto? - risposi al cellulare con tono calmo, temendo fosse qualcosa di lavoro.
- Juuustin! Amico mioo! - sentii una voce maschile che non conoscevo che cercava Justin.
- No, sono Jessica. Chi parla? - risposi io sedendomi sul letto e togliendo l'acqua dai i capelli con un asciugamano.
- Jessica? Che piacere conoscerti! Sono Chaz, l'amico di Justin.. - esclamò lui, come se già mi conoscesse.
- Aaah si Justin mi ha parlato di te! Scusa ma ora si sta facendo la doccia, posso dirgli qualcosa da parte tua? - chiesi gentilmente io.
- Veramente volevo dirgli che questa sera io e Ryan andiamo a mangiare qualcosa e volevo chiedergli se voleva venire con noi.. - esclamò lui con voce allegra.
- Si certo, un attimo che glielo chiedo.. - risposi io alzandomi dal letto e dirigendomi verso il bagno.
- Se vuoi puoi venire anche tu con noi, così ci conosciamo. - disse Chaz ridendo.
- Grazie mille, aspetta un attimo. Justin! E' Chaz al telefono, ha chiesto se questa sera vogliamo andare a mangiare con lui e Ryan.. - urlai io entrando in bagno, senza guardare.
- Chaz? Si certo che voglio! Non vedo l'ora di rivederli! - esclamò Justin sorridendo.
- Justin ha detto che va bene, ci vediamo dopo. - risposi io togliendomi l'accappatoio e infilandomi i jeans.
- Ok, a dopo Jessica! - esclamò lui, chiudendo la telefonata.
 
- Ciaao ragazzi! Mi siete mancati tantissimo! - esclamò Justin appena vide i suoi due vecchi amici.
- E lei deve essere Jessica giusto? Molto piacere.. - disse Ryan appena mi vide, baciandomi cortesemente la mano.
- Ehi ehi, giù le mani. Lei è mia. - disse Justin ridendo allontanando Ryan da me.
- Molto piacere ragazzi.. - esclamai io salutando con un semplice gesto.
Ci sedemmo al tavolo ed iniziammo ad ordinare. Io non avevo mangiato a pranzo, così divorai tutto ciò che mi veniva servito, mischiando il tutto con una birra. Ma non fu una grande idea.
Quando tornammo in hotel stavo malissimo. Avevo un mal di pancia fortissimo e non facevo altro che andare dal letto al bagno per rimettere. Avevo un senso di nausea che non avevo mai avuto.
- Jes stai bene? - chiese Justin per l'ennesima volta che mi alzai per rimettere.
- S-si sto bene, mi ha fatto male qualcosa che ho mangiato, tranquillo.. - risposi io continuando a tenermi i capelli in alto.
Nonostante le numerose pasticche che ingoiai per far calmare un po' il dolore, continuai questo via-vai per tutta la notte, non riuscendo a chiudere occhio nemmeno cinque minuti. 
Non so perchè stavo avendo quella reazione al cibo, non ero mai stata così male in tutta la mia vita.


*SPAZIO AUTRICE*

Oh oh oh sono babbo natale ragazze(?) che avete chiesto nella letterina? ahahahaha scusate ma oggi sono euforica, ho ascoltato tutte le canzoni di Justin, poi su mtv hanno fatto un programma su di lui ed ero tipo tutta asdfghjkjnbvcxzsertyui

Okaay la smetto ahahah vi è piaciuto il capitoooolo? Abby ha fatto una figura di cacca (se si può dire) ahahah tanto lo spevate tutte che stava mentendo, ottimo lavoro ragaaazze!  Mi sono divertita troppo a scrivere la parte in cui Jessica fa la 'dura' e minaccia di picchiare Abby ahahahah

Comuuunque...nel capitolo precedente ho ricevuto 6 recensioni oddio asdfghjklzxcvbn io vi amo! Non potevate farmi un regalo di Natale più bello! :)
continuate a recensire per dirmi che ne pensate del capitolo e di tutta la storia! Oooora vado girlsss, al prossimo capitooolo! #loveuall

P.S. Buon Natale splendori :*

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Capitolo 26
*** Problemi in vista. ***


Mi svegliai la mattina seguente, dopo poche ore di sonno, con un mal di testa fortissimo e con quel senso di nausea che mi aveva fatto passare una notte infernale.
- Buongiorno amore.. - sussurrò Justin in selzio, aprendo lentamente gli occhi per far entrare le prime luci del mattino.
- Buon...gior...no.. - risposi io portandomi la mano alla bocca, avendo ancora un sapore disgustoso.
- Come stai? Meglio di ieri sera? - chiese lui portando leggermente il braccio sul mio stomaco.
- Vuoi scherzare? Non ho chiuso occhio e sto ancora malissimo. - risposi io stendondomi a pancia in sopra sul letto.
- Ma come mai? Ieri abbiamo mangiato le stesse cose e io sono stato benissimo.. - esclamò lui alzandosi un po' e avvicinandosi a me.
- Non lo so...penso..che..aspetta! - balbettai io precipitandomi in bagno per vomitare un'altra volta.
- Tutto ok Jes? - chiese Justin da lontano, con ancora un po' di sonno.
- S..si.. - dissi io tenendomi i capelli e la fronte mentre ero rivolta verso il secchio.
- Ce la fai ad andare alle prove? Altrimenti restiamo qui.. - domandò Justin stendendosi nuovamente sul letto.
- C-ce la faccio.. - risposi io sedendomi un attimo a terra. Avevo avuto un giramento di testa.
- No Jes tu non ce la fai a provare, chiamo un dottore. Oggi restiamo qui. - disse lui alzandomi delicatamente da terra.
- No Justin, ho detto che ce la faccio. Preparati che ora andiamo.. - esclamai io asciugandomi la bocca con dei tovaglioli di carta.
- Ok.. - rispose lui con tono di voce basso.
Ci vestimmo e scendemmo con calma dall'hotel, poi entrammo in macchina.
- A-apri un po' il finestrino.. - balbettai io, sentendo che mi stava quasi per mancare l'aria.
- Amore stai bene? - domandò Justin prendendomi il polso per sentire le pulsazioni.
- Si sto bene.. - risposi io tenendomi la testa con una mano. Non stavo bene.
- Jessica tu stai male! Io non ti lascio provare in questo stato. - disse Justin guardandomi dritto negli occhi.
- Justin non sei mio padre! Ti ho detto che ce la faccio, lasciami in pace. - esclamai io girandomi di scatto verso il finestrino della macchina e socchiudendo gli occhi, sperando che mi passasse il mal di testa.
 
In sala prove..
 
- Ciao Jes.. - esclamò Giulia appena mi vide entrare nel camerino.
- C-c-ciao..devo...un bagno! - urlai io precipitandomi in bagno, sovrastata di nuovo da quel senso di nausea.
- Jessica! Che hai?! - chiese Giulia raggiungendomi velocemente in bagno per aiutarmi.
- N-niente..ho solo.. - non riuscii a finire la frase che tornò su tutto e vomitai di nuovo.
- Vado a chiamare Justin! - esclamò lei uscendo dal bagni per raggiungere il camerino di Justin.
- No, ferma! Non dirlo a Justin! - urlai io cercando di raggiungerla a gattoni.
- Cosa?! Perchè non vuoi dirglielo? - domandò lei stupita aiutandomi a rialzarmi dal pavimento del camerino.
- Perchè già mi ha fatto la predica dicendomi che non devo fare le prove. Non ho nulla, sto bene. Smettetela di preoccuparvi per me. - esclamai con tono freddo dirigendomi verso l'uscita.
- Ci preoccupiamo perchè ti amiamo. - rispose lei rimanendo ferma in piedi.
- Bhè io me la so cavare benissimo anche da sola. Non ho bisogno dei baby-sitter. - risposi voltandomi e uscendo dal camerino.
Salimmo sul palco per fare le prove ed io continuai a tenermi la pancia cercando di nascondermi da Justin e da Giulia. 
- Ce la fai? - domandò Justin voltandosi verso di me.
Feci segno di si con la testa e all'improvviso fece partire la musica.
- Dai bene ragazzi...Jes più attiva su.. - esclamò Scooter mentre ci osservava ballare, mentre avevo gli occhi di Justin puntati addosso.
Mentre ballavo, all'improvviso ebbi un forte giramento di testa e senza accorgermene caddi a terra. Vidi tutti girarsi verso di me e sentivo lontanamente Justin che urlava il mio nome, ma non riuscivo a rispondere. Restai per pochi secondi con gli occhi aperti, poi vidi una luce accecante e di colpo svenni tra le braccia di Justin.

Mi portarono di corsa all'ospedale e mi svegliai qualche ora dopo con delle infermiere che mi giravano intorno.
- Si sta svegliando.. - esclamò una di loro mentre aprivo lentamente gli occhi.
- D-dove sono? Che è successo? - domandai io cercando di alzarmi dal letto con la flebo attaccata.
- Lasciatemi da sola con lei. - disse la dottoressa facendo capire alle infermiere di uscire.
- Dottoressa che è successo? Non ricordo nulla.. - dissi io reggendomi la testa usando tutta la forza che avevo.
- Non è successo nulla, sei svenuta per un pò ma non ti preoccupare, il tuo bambino sta bene.. - rispose lei guardando i risultati delle analisi sulla sua cartellina.
BAMBINO?! CHE BAMBINO?! CHE CAZZO STA DICENDO QUESTA QUA?!
- IL MIO COSA?! - urlai io spalancando gli occhi e facendo uno scatto dal letto.
- Aspetti un bambino...non lo sapevi? - chiese la dottoressa chinando il capo verso di me.
- NO! COSA? MA NON....NON E' POSSIBILE! - urlai io mettendomi le mani tra i capelli, quasi con le lacrime agli occhi.
- Come? Jessica tu non sei vergine vero? - domandò lei abbassando il tono di voce avvicinandosi a me.
- ....no... - risposi io abbassando gli occhi dalla vergogna.
- Bhè allora cosa c'è da capire? Hai avuto dei rapporti con il tuo fidanzato suppongo, e sei rimasta incinta.. - rispose lei con tono normale, come se fosse una cosa normale.
- Oddio...oddio non può essere..non può essere! - urlai io sperando che fosse solo un sogno o un'allucinazione.
- Ci sono i tuoi genitori lì fuori? Ho bisogno di parlare con un adulto.. - chiese gentilmente lei avvicinandosi alla porta.
- No...c'è...Scooter... - risposi io balbettando, ancora scossa dalla notizia.
- Dottoressa! Come sta Jessica? - domandò Justin appena la vide, facendo un balzo dalla sedia.
- Devo parlare con Scooter.. chi è? - chiese lei guardandosi intorno.
- Ci deve essere un error.... - stava per dire Justin con faccia stupita ma venne interrotto.
- Eccomi...allora mi dica dottoressa.. - esclamò Scooter entrando lentamente nella stanza.
- Bene..la ragazza non ha nulla..è solo incinta. - rispose tranquillamente la dottoressa guardando Scooter negli occhi.
- Incinta?! Cosa? E' uno scherzo? - esclamò lui girandosi verso di me con uno scatto.
- Nessuno scherzo. Ora vi lascio da soli. - disse lei voltandosi e uscendo lentamente dalla stanza.
- Jessica.....che cazzo di storia è questa?! Non dirmi che tu e..... - stava per dire Scooter con tono spaventato.
Non dissi nulla. Abbassai solamente la testa e lui capì tutto. Stavo morendo dalla vergogna.
- Non ci posso credere! Siete due irresponsabili! Almeno potevate usare le precauzioni! - esclamò lui urlando verso di me portandosi la testa fra le mani.
- Mi dispiace Scooter! Non l'abbiamo fatto apposta! Io...io... - dissi io, ma subito dopo scoppiai in lacrime. Mi ero messa in un bel casino.
- Ok ora stiamo calmi.. Ormai è successo.. - disse lui facendo dei respiri profondi per cercare di calmarsi.
- Come faccio a dirlo a Justin? - chiesi io con le lacrime agli occhi in attesa di una sua risposta.
- Ma sei pazza? Justin non deve saperlo. - rispose lui facendo velocemente segno di no con la testa.
- Cosa? Perchè? - domandai io sbarrando gli occhi. Era pur sempre il padre di mio figlio, perchè non doveva saperlo?
- Justin ha firmato un contratto, è vincolato fino a 25 anni. Non può posarsi, nè crearsi una famiglia. Se sapesse che sei incinta lascerebbe tutto per te! Non possiamo dirglielo. - rispose lui cercando di pensare alle conseguenze.
- Scooter ma lui pretenderà spiegazioni da me e tra qualche mese se ne accorgerà! - esclamai io alzandomi dal letto e cercando di guardarlo negli occhi.
- Penserò a una soluzione..ora usciamo e inventati qualcosa.. - disse lui porgendomi le mie cose e aprendo la porta della stanza.
 
- Jessica! Amore! Come stai? Cosa hai avuto? - domandò subito Justin venendomi incontro appena mi vide uscire dalla sala.
- S-sto bene...ho avuto un piccolo calo di zuccheri...tranquillo.. - risposi io con calma e con tono basso, vedendo con la coda dell'occhio Scooter che mi stava fissando.
- Menomale amore! Ero così preoccupato! Vedi che avevo ragione? Non avresti dovuto fare le prove.. - mi rimproverò lui puntandomi il dito contro.
- Si, avevi ragione.. - risposi io con tono basso e insicuro, abbassando gli occhi.
- Dai torniamo alla sala prove che dobbiamo provare.. Jessica, tu ovviamente no. - disse Scooter guardandomi lentamente negli occhi.
- Sicura che è stato solo un calo di zuccheri? Sembri ancora un po' debole.. - chiese Justin poggiando il suo giacchetto sulle mie spalle e mettendomi un braccio intorno al collo.
- Si tranquillo, non ho niente.. - risposi io improvvisando un finto sorriso e poggiando la testa su di lui.
 
Mi sentivo malissimo. Mi sentivo una stronza, una bugiarda. Stavo mentendo al mio ragazzo su una cosa così importante, non mi sembrava giusto. Mi piaceva l'idea di formare una famiglia insieme a Justin e sapevo che anche a lui sarebbe piaciuto, me lo aveva detto. Ma non potevo condividere questa gioia insieme a lui, qualcosa me lo aveva impedito, qualcuno lo aveva fatto. Tenni la bocca chiusa per tutto il tragitto dall'ospedale alla sala prove, pensando a quello che un giorno sarebbe stato mio figlio. Guardavo Justin sorridendo e senza farmi vedere da nessuno mi accarezzavo teneramente la pancia. Non sapevo come sarebbe finita quelìsta storia, continuavo a sperare nel migliore dei modi.


*SPAZIO AUTRICE*

CIAAAAO A TUTTEEEE! ashjdsjxnvbcgdhsjmc bfghdjksnchjxslncdjkmfgfv E' INCINTAAA sdjdhfghdjxncbvgfhuewksdmnchfjk
ODDDEEEEEO SONO TROPPO AFJFDNBSGDUXKZMXNBCDH  Vie è piaciuto questo capitolo?? a me troppo aaaaaaaaaahhhhhhhh shdjxbhcdsjasbgfdsjkndbhfdsjnxhb

Qualcuna di voi mi aveva chiesto di non far rimanere incinta Jessica ma sinceramente se non rimaneva incinta era triste, c'è scusate non è più bello con un bambino? Boh, recensite per dirmi che ne pensate, se a voi piace l'idea che sia incinta oppure se non vi piace..

Bene ci vediamo nel prossimo capitolo per sapere se lo dirà o no a Justin e come la prenderà..................non vi anticipo nulla! :P se mi volete contattare, su twitter sono @_ehidrew
Continuate a recensire, VI AMO TUUUUUUUUTTE! #loveu

P.S. Scusate se ci sono errori, non ho riletto :c

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Capitolo 27
*** Devo pensare solo al suo bene. ***


Dopo circa dieci minuti arrivammo in sala prove e Scooter mi fece sedere su un divanetto difronte al palco.
- Andatevi tutti a cambiare! Vi do due minuti di tempo. - esclamò Scooter andando veloce come un treno e raggiungendomi.
- S-Scooter..riguardo a quella cosa... - sussurrai io a voce bassa, cercando di attirare la sua attenzione.
- Si, approposito.. Volevo dirti che.... - stava per rispondere Scooter ma venne interrotto.
- Eccomi io sono pronto! Tu amore stai bene? - chiese Justin saltellando allegramente verso di me.
- Si Justin sto bene... - risposi io in modo freddo girando lo sguardo dall'altra parte.
- Ehi che hai? - chiese Justin prendendomi dal mento e alzandomi lentamente la testa.
- Non ho niente.. - risposi io abbassando nuovamente la testa di scatto.
- Sicura? - domandò nuovamente lui con una faccia strana alzandosi lentamente dal divano.
- Si Justin, sto bene! - risposi sbuffando. Ero nervosa sia per gli ormoni che per la storia del bambino, che non potevo dirgli nulla. 
Non volevo trattarlo così, ma avevo paura che guardandolo negli occhi sarei scoppiata a piangere e gli avrei detto tutto.
- Su su andate sul palco! - esclamò Scooter accorgendosi del mio comportamento e mandando via Justin da me.
 
Provarono per tutto il pomeriggio e dopo l'ultima canzone andarono tutti nei loro camerini, compresa me. Stavo per entrare ma una mano si poggiò sulla mia spalla, impedendomi di fare un altro passo.
- Amore.. - esclamò Justin sorridendo.
- Justin... - risposi con tono distaccato girandomi di scatto verso di lui.
- Tutto ok? - domandò lui ridendo e avvicinandosi a me per cercare di baciarmi.
- N-no fermo.. - lo respinsi io mettendogli una mano sul petto per allontanarlo.
- Jessica che cazzo succede? E' da oggi che cerchi di evitarmi! - urlò lui con tono arrabbiato allontanandosi da me.
Sbuffo.
- Chè c'è? Vuoi lasciarmi? Non mi ami più? - aggiunse lui gesticolando velocemente con le mani e urlando per tutto il corridoio.
- Macchè sei pazzo! Io ti amo Justin! - risposi io alzando il tono di voce, con tutti gli occhi lucidi.
- E allora che cos'hai? Parlane con me, puoi dirmi tutto, lo sai! - disse lui prendendomi dolcemente le mani e venendo verso di me.
Gli strinsi forte le mani, con l'intenzione di dirgli tutto, ma poi qualcuno me lo impedì.
- Jessica.... - esclamò Scooter incrociando le braccia e fissandomi negli occhi.
- S-Scooter.. - risposi io abbassando gli occhi, stavo quasi per piangere.
- Dobbiamo parlare, vieni nel tuo camerino. - aggiunse lui indicando con il braccio destro la porta.
- Aspetta Scooter, stiamo parlando io e lei. - rispose Justin quasi con tono di rimprovero, che ovviamente diede fastidio a Scooter.
- Jessica. Adesso. - replicò lui con sguardo fulminante ed entrando nel mio camerino.
- A-arrivo.... - risposi io lasciando la mano di Justin e raggiungendo Scooter.
- Scooter io non ce la faccio più a mentire a Justin, dovrà saperlo prima o poi. - esclamai io chiudendo la porta del camerino e avvicinandomi a Scooter.
- Lo so. Ci ho pensato e ho preso una decisione. Deve saperlo. - rispose lui con un espressione seria in volto.
- Davvero?! - esclamai io sorridendo e iniziando a saltellare dalla gioia.
- Jes, non hai capito. Lui lo deve sapere...ma tu devi andare via. - aggiunse lui fermando il mio entusiasmo con queste poche parole.
- COSA?! CHE VUOL DIRE CHE ME NE DEVO ANDARE?! - domandai io sbarrando gli occhi e girandomi verso Scooter.
- Non puoi più fare la ballerina in questo 'stato'. Se tu ora lo dicessi a Justin lui mollerebbe tutto, annullerebbe il Believe Tour, butterebbe la sua carriera nel cesso. - rispose lui portandosi una mano alla testa e socchiudendo gli occhi.
- E cosa dovrei fare?! Scappare di notte senza dirgli nulla di SUO FIGLIO?! Non pensi che mi verrebbe a cercare?! - urlai io, con le lacrime che rigavano continuamente il mio volto.
- Non piangere ti prego! Ascoltami! - esclamò Scooter avvicinandosi a me con un fazzoletto, ma lo spinsi via.
- Io lo amo, Scooter! Non posso farlo! - risposi io singhiozzando e sedendomi sulla sedia.
- Lo so che lo ami, ma ascoltami. Lui per te lascerebbe tutto: la sua musica, le sue fans, la sua carriera; così tutti gli sforzi che ha fatto per arrivare fino a qui saranno inutili. Queste sono le cose che LUI ama e che lo rendono felice. Vuoi privarlo di tutte queste cose? - disse lui chinando il capo e guardandomi con occhi seri.
- ..no.. - balbettai io. Non so perchè avevo risposto così, forse per il pianto, forse il mal di testa, forse per il lavaggio del cervello che mi aveva fatto Scooter con tutte quelle parole.
- Bene..allora tu scrivigli una lettera, un biglietto, un messaggio o quello che vuoi. Io alle 3 di stanotte sarò sotto il vostro albergo per accompagnarti all'aeroporto. - aggiunse lui dandomi una leggera pacca sulla spalla e uscendo dal mio camerino.
Non ebbi nemmeno la forza di rispondere e subito dopo scoppiai in lacrime, mentre mi accarezzavo dolcemente la pancia.
- Jes! Jes che hai?! - urlò Giulia entrando all'imorovviso in camerino e vedendomi stesa a terra.
- Giuliaa!! - esclamai io cadendo tra le sue braccia per stringerla forte.
- Jessica tesoro, che hai? Perchè piangi? - domandò lei tenendomi la testa alzata e cercando di asciugarmi le lacrime con la sua maglietta.
- Giulia.....sono incinta! - dissi io stirngendola ancora più forte a me.
- Sei incinta? E perchè piangi? E' una cosa bellissima! - disse lei alzandomi da terra e facendomi bere un po' di acqua.
- Non posso dirlo a Justin...Scooter ha detto che devo andarmene.. - risposi io tra un singhiozzo e l'altro.
- Cosa? Che vuol dire?! - chiese lei spalancando gli occhi.
- D-dice che...che Justin lascerebbe tutto per me...e...devo andare via stanotte... - risposi io sedendomi sulla sedia e mettendomi le mani tra i capelli.
- Oddio amica mia, mi dispiace tantissimo! Che hai intenzione di fare? - domandò lei sedendosi vicino a me con aria malinconica.
- Nulla...dovrò accettare la realtà. Stasera scriverò una lettera a Justin e poi andrò all'aeroporto...lo amo, lo faccio per il suo bene. - dissi io, facendo percepire un po' di incertezza nelle mie parole. Non ci credevo nemmeno io.
Uscimmo dalla sala prove e Giulia venne verso di me senza farsi vedere da Justin.
- Amica mia mi mancherai tanto... - sussurrò lei abbracciandomi forte con gli occhi pieni di lacrime che stavano per uscire.
- Anche tu... - risposi io stringendola forte al mio petto.
- Ragazze! Vi vedete domani, perchè tutte queste coccole? - esclamò Justin ridendo e andando verso la sua macchina.
- S-si...ciao Giulia... a domani! - risposi io facendo un finto sorriso e salutando Giulia con un bacio sulla guancia.
- A domani, amica mia.. - disse lei voltandosi, con una lacrima che rigò il suo bel volto.
Mi voltai dietro per guardare la mia migliore amica un'ultima volta ed entrai in macchina, facendo un profondo sospiro.
 
In hotel..
 
- Amore ma che voleva oggi Scooter? Sembrava molto serio.. - chiese Justin mentre si spogliava per andare a farsi la doccia.
- N-niente... voleva sapere.... che pillole dovevo prendere per i cali di pressione... - risposi io un po' esitando. Subito il cuore mi battè forte.
- Ok..io vado a fare la doccia.. - esclamò lui dal bagno.
- Ok.. - risposi io con gli occhi lucidi.
Andai nell'altra stanza e dopo aver preso carta e penna, mi sedetti sul tavolo e iniziai a scrivere quella lettera, quella maledetta lettera che mi avrebbe allontanato da lui. 
Ad un tratto una lacrima rigò il mio volto e prima che Justin uscisse dal bagno, piegai il foglio e lo misi in un cassetto.
- Amore che fai? - chiese lui uscendo, con l'asciugamano ancora addosso.
- Nulla stavo scrivendo una cosa.. - risposi io asciugandomi di nascosto quelle lacrime che stavano bagnando la mia pelle.
Andammo a letto e quando mi sdraiai, sentii qualcosa che mi stava spezzando il cuore.
- Justin... - dissi io con tono imbarazzato.. 
- Dimmi amore.. - rispose gentilmente lui sorridendomi.
- Ti amo. - dissi subito, senza pensare a nulla.
- Anche io ti amo.. buonanotte amore.. - disse lui mettendomi un braccio sul ventre.
Mi girai su un fianco e stringendo la mano di Justin, lasciai che le lacrime bagnassero interamente il mio cuscino. 


*SPAZIO AUTRICE*

ODDIO RAGAAAZZE STO IMPAZZENDO! MA.........MA............DAVVERO SE NE VAAA?!?!?! ODDDDDDIOOOO!
OKAAY BASTA IMPAZZIRE, TOGLO ANCHE IL MAIUSCOLO, SCUSATEEE! Alloraaa?! Che ve ne pare? Quel rompipalle di Scooter li sta facendo lasciare V A F F A N C U L O !
Secondo voi che succederà nel prossimo capitolo? Lasciatemi una recensione per dirmi che ne pensate ;)
Vi giuro, sto piangendo per la lettera che Jessica ha scirtto a Justin...è troppo commovente asdfghjkloiuytres

Se la volete leggere anche voi lascitemi almeno 3 recensioni, altrimenti non la metto ahahahahah sono malvagia ahahahahah

ora vaaado! VI AMO! #loveu

P.S. Scusate per eventuali errori, non ho riletto..

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Capitolo 28
*** I will catch you if you fall.. ***


Ora: 2.40 di notte.
 
Sentii qualcosa vibrare sul comodino. Aprii lentamente gli occhi e vidi il messaggio di Scooter che diceva 'preparati, tra 20 minuti sono lì sotto.'.
Mi alzai silenziosamente dal letto per non svegliare Justin che stava dormendo con un angelo, ignaro di tutto ciò che gli stavo nascondendo. Infilai un maglia e un pantalone, presi la borsa con tutte le mie cose e aprii il cassetto dove avevo messo la lettera. La misi affianco a Justin sul mio cuscino e dopo avergli dato delicatamente quello che sarebbe stato il nostro ultimo bacio sulle labbra, aprii la porta e uscii, asciugando la solita lacrima che mi bagnò il viso.
Scesi le scale e vidi Scooter che mi aspettava con la macchina.
- Sei pronta? - chiese lui con tono di voce basso.
Non risposi.
- Jes non essere arrab... - stava per dire lui ma lo interruppi.
- Lasciami in pace Scooter. - dissi io e mi girai dall'altro lato, verso il finestrino.
Mi portò all'aeroporto dove mi aspettavo un aereo privato che mi avrebbe portato direttamente a casa. 
- Q-quell'aereo è solo per te.. - balbettò Scooter indicando contro la finestra.
- Andava benissimo un aereo normale. - dissi io con tono freddo e distaccato, voltandomi dall'altra parte.
- Mi dispiace per quello che sta succedendo... - esclamò lui mettendomi una mano sulla spalla.
- Fa niente..me la caverò. Ciao Scooter.. - dissi io cercando di trattenere le lacrime e abbracciandolo calorosamente, nonostante tutto.
- Mi mancherai..ciao Jes.. - rispose lui accarezzandomi la guancia con occhi leggermente lucidi, forse sentendosi in colpa.
Salii sull'aereo e spensi il cellulare. Guardai verso il finestrino e ogni cosa mi ricordava Justin. Decisi di dormire per qualche ora, per non pensare a lui, ma era tutto inutile.
 
Ora: 7.30 del mattino.
Justin iniziò a svegliarsi e quando allungò il braccio non sentii nessuno, sentii solo un pezzo di carta tra le mani. Si alzò dal letto e lesse che sulla busta c'era scritto 'per Justin'. Pensò ad una lettera d'amore, oppure ad una sorpresa come quella che aveva fatto lui a me tempo fa e iniziò a sorridere. Ma si sbagliava. Aprii la busta continuando a sorridere ed iniziò a leggere..
 
'Caro Justin, sicuramente ora ti starai chiedendo perchè ti ho scritto questa lettera. Bhè, sinceramente non lo so nemmeno io. Sono successe tantissime cose in questi mesi..mi sono trasferita, ho trovato degli amici, un lavoro, una famiglia..ma soprattutto ho trovato te, l'amore della mia vita. Probabilmente ora tu starai sorridendo a leggere queste parole, ma tra poco non lo farai più. Non posso più fare la ballerina. Qualcosa di tuo sta nascendo dentro di me.. Hai capito bene, sono incinta...di tuo figlio. Ricordi il calo di pressione? Era solo una bugia. Mi sento una stronza, ti ho mentito su una cosa così importante e me ne vergogno. L'idea di formare una famiglia con te era diventato il sogno della mia vita, ma purtroppo dovrò coronarlo da sola. Amore mio, sono andata via.. In questo momento sono sull'aereo e sto per tornare in Canada dalla mia famiglia. Non pensare che sia un'egoista, una bambina. Se te l'avessi detto prima, probabilmente avresti lasciato tutto per me e per nostro figlio, e non potevo permetterlo. Fin da bambino il tuo sogno era di diventare un 'grande' nella musica e di emozionare tante persone con la tua voce. Bravo amore, ci sei riuscito. Hai realizzato il tuo sogno e sei diventato il mio. Vai avanti con la tua vita, con la tua musica e con quello per cui sei nato: cantare. Non preoccuparti per me, starò bene...staremo bene. Perdonami per la calligrafia e per il foglio bagnato, ma non riesco a trattenere le lacrime. Il solo pensiero di non vederti più, di non stringerti tra le mie braccia, di non baciarti, mi uccide..ma purtroppo ho dovuto farlo. Non odiarmi Justin, perdonami se puoi.. Ti amo con tutto il mio cuore e lo farò per sempre.
Per sempre tua, Jessica.'
 
Appena finì di leggere quella lettera scoppiò in lacrime e si mise le mani tra i capelli.
- JESSICA! JESSICA AMORE MIO NOOO! - urlò lui buttandosi a terra in lacrime.
Prese di corsa il cellulare e mi fece mille telefonate, alle quali però rispose sempre la segreteria telefonica. 
Si vestì velocemente, prese l'auto e raggiunse gli altri alle prove.
- JESSICA?! - urlò Justin aprendo tutte le porte dei camerini con la speranza di trovarmi lì.
- Justin Justin! Jessica se ne è andata.. - disse Scooter cercando di calmarlo.
- E tu che cazzo ne sai? .....TU! TU LO SAPEVI?! - esclamò Justin puntando il dito verso il volto di Scooter in modo aggressivo.
- C-c-cosa?! - chiese Scooter un po' titubante.
- SAPEVI CHE JESSICA ERA INCINTA?! E SAPEVI ANCHE CHE SE NE SAREBBE ANDATA STANOTTE! - aggiunse Justin continuando ad avvicinarsi a lui.
- N-no io non sapevo null...... - stava per dire lui cercando di allontarlo.
- ....L'hai mandata tu via?! SEI UNA MERDA SCOOTER! - urlò Justin spingendolo contro il muro.
- Justin l'ho fatto solo per il tuo bene! Tu avresti lasciato tutto per lei.. - replicò Scooter mettendogli una mano sulla spalla.
- Si avrei lasciato tutto perchè la amo! Quella ragazza è la mia vita! Come cazzo pensavi che sarei stato meglio senza di lei?! Dimmi comee!! - disse Justin scoppiando in lacrime e cadendo tra le braccia di Scooter.
- Tranquillo.. - disse Scooter accarezzandogli teneramente i capelli per farlo smettere di piangere.
- Voglio andare da lei. - esclamò Justin allontanandosi da lui e asciugandosi le lacrime che gli scorrevano sul viso.
- No Justin, non puoi. Abbiamo troppi concerti da fare.. - disse Scooter facendo segno di no con il capo.
- E quando posso andare da lei? - chiese Justin con tono di voce abbastanza calmo.
- ....tra un mese... - rispose Scooter abbassando gli occhi al suolo.
- TRA UN MESE?!? - esclamò Justin sbarrando gli occhi.
 
Intanto in Canada...
 
Un autista chiamato da Scooter mi era venuto a prendere all'aeroporto e mi aveva portato a casa mia in 10 minuti circa. Andai davanti alla porta della mia casa ed esitai un po' prima di bussare.
'Dai Jes..coraggio..' dissi nella mia testa.
Non ci pensai due volte e bussai delicatamente alla porta.
- Arrivo...eccom...JES?! - esclamò Caitlin appena mi vide fuori all'uscio.
- S-si...ciao Caitlin.. - risposi io abbassando gli occhi.
- E-entra Jes! Ma che ci fai qui? - chiese lei prendendomi le borse e posandole sul tavolo della cucina.
- Jessica? Amore di papà che sorpresa! Cosa fai qui? - domandò nuovamente mio padre guardandomi con occhi sbarrati.
Non risposi. Abbassai gli occhi e mi accarezzai la pancia, facendo cadere una lacrima sul mio viso.
- Oh mio Dio! Aspetti....un bambino!! - esclamò Caitlin tutta contenta e abbracciandomi calorosamente.
La abbracciai sorridendo ma vidi mio padre che rimase immobile, senza parole.
- P-papà? Non dici nulla? - chiesi io distaccando un po' l'abbraccio con Caitlin per guardarlo meglio negli occhi.
Non mi rispose. Abbassò lo sguardo e tornò al piano di sopra.
- Lo sapevo. Sono una stupida.. - esclamai io sedendomi sul divano e abbassando lentamente la testa.
- Ehi..aspetti un bambino! E' la cosa più bella del mondo! - disse Caitlin accarezzandomi delicatamente il braccio.
- Grazie.. - risposi io sorridendo leggermente.
- Justin lo sa? - domandò lei dopo averci pensato un po'.
All'inizio non risposi, ma poi le raccontai tutto davanti ad una cioccolata calda, mentre pensavo a Justin. Il cuore mi si stava rompendo in mille pezzi.


*SPAZIO AUTRICE*

Ragaaaaaaaazzeee se ne è andataaaaaaaaaaaaaaaa!  Oddio ora piango. Non è bellissima la lettera? fasbvdnbsjhfskjbhvxkvu
PERDONATEMI SE L'HO FATTA ANDARE VIA, MA SE LA FACEVO RESTARE LA STORIA SAREBBE FINITA SUBITO, INVECE IO VOGLIO CHE CONTINUI ANCORA PER UN PO'..
Secondo voi Justin andrà da lei, oppure aspetterà un mese? E in quel mese Jessica troverà qualcun altro? mhhhh.........seguite i prossimi capitoli e lo scoprirete!

Volevo ringraziare tutte quelle che hanno recensito e che continuano a seguire la storia, con il primo capitolo siamo arrivate a più di mille visite GRAAAZIE!
Ora vi lascio fare quello che volete, lol 
Come sempre, scusatemi se ci sono errori, ma non ho riletto..      I LOVE U!

P.S. mi suggerite un nome da mettere su twitter? ora sono @_ehidrew ma non mi piace molto ewe se avete idee fatevi avanti :) (sempre che riguardino justin)

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Capitolo 29
*** Quegli occhi color del mare.. ***


Era passato un mese e non avevo notizie di Justin. ...Ci credete? No, nemmeno io.
Continuava a telefonarmi, a mandarmi centinaia di messaggi, ai quali però non rispondevo. Non avete idea di quanto avrei voluto premere quel pulsante per sentire ancora la sua voce. Avevo bisogno di sentire la sua voce. 
Feci una pazzia. Presi il mio cellulare e chiamai Justin con l'anonimo. Non squillò nemmeno per 30 secondi che lui rispose subito.
- Jessica?! Jessica sei tu?! Jessica! - esclamò lui quasi con il cuore in gola.
Rimasi in silenzio. Chiusi la telefonata e scoppiai in un pianto liberatorio.. Quella voce. Quella voce da angelo che faceva il mio nome. Non potevo andare avanti così.
'Devo dimenticarlo' esclamai asciugandomi le solite lacrime e aprendo il mio armadio. Mi vestii, misi un po' di trucco sul viso e, dopo aver preso un libro, uscii di casa per fare una passeggiata nel parco.
Camminavo e vedevo molte ragazze che mi guardavano con gli occhi sbarrati. Decisi di far finta di niente ma alcune di loro mi vennero vicino.
- Ehi..ma tu non sei la ragazza di Justin? - chiesero due ragazze a voce bassa.
- N-no non sono io, ti stai sbagliando.. - risposi io abbassando lo sguardo e andando avanti.
- No no sei tu! Sei Jessica! Ti prego fammi un autografo.. - disse una di loro porgendomi un quaderno e una penna.
- ..ok.. - risposi io senza aggiungere altri particolari e facendo un autografo a quella ragazza.
Le salutai con un bacio sulla guancia e continuai a camminare per raggiungere il parco, che ormai era vicino.
Quando arrivai mi si slacciò una scarpa e mi abbassai per allacciarla. Nel momento in qui mi alzai mi venne a sbattere un ragazzo che si stava allenando, facendomi cadere il libro a terra.
- Ma insomma! Guarda dove cammini! - esclamai io con tono aspro.
- Scusami tanto, ecco il tuo libro.. - rispose lui porgendomi il libro e aiutandomi ad alzarmi.
Alzai lentamente la testa e mi trovai davanti un ragazzo bellissimo: capelli biondi, occhi azzurri e con un fisico da invidiare. Ma a me cosa importava di lui? Avevo ancora Justin nella testa e non voleva proprio uscire.
- Piacere Jake.. - disse lui sorridendo e porgendomi  gentilmente la mano.
- Jessica.. - risposi io portandomi il libro al petto e facendo qualche passo in avanti.
- A-aspetta..tu sei la ragazza di Bieber? - chiese lui arricciando il naso.
ANCORA?
Una lacrima rigò il mio volto ed ebbi un senso di svenimento.
- Jessica cos'hai? - domandò lui prendendomi in braccio e facendomi sedere sulla panchina.
Da quella domanda iniziò tutto. Gli raccontai di Justin, della mia maternità, della mia 'fuga' forzata da Scooter. La cosa più impressionante era che lui mi ascoltava guardandomi instancabilmente con quegli occhi color del mare.
- E così sei incinta? - domandò lui sedendosi sulla panchina.
- Eh già.. - risposi io guardando verso il cielo.
- E' bellissima la tua storia. - disse lui.
- E' bellissima? P-perchè? Ti ho appena detto che ho lasciato il ragazzo che amo, che è anche il padre di mio figlio, che dovrò crescerlo da sola e dici che la mia storia è bellissima? - esclamai io sbalordita dalle sue parole.
- Si..conosco tante ragazze con una storia simile alla tua e quasi tutte scelgono di abortire.. Tu invece no.. E' questo che ti rende stupenda. - rispose lui sorridendo verso di me.
- G-grazie.. - dissi io un po' imbarazzata dai suoi complimenti.
- So che ci conosciamo da poco, ma sappi che qualunque cosa io ci sono. - esclamò lui sfiorandomi delicatamente la mano.
Ma ci stava provando? Bha..
 
Passò una settimana e la maggiorparte delle giornate le passai con Jake.. Mi aiutava in tutto, mi capiva, era come un migliore amico per me. Ma forse per lui era qualcos altro...
- Jes.. - disse lui mentre mi accompagnava a casa.
- Si? - risposi io girandomi verso di lui.
- Posso chiederti...un favore? - domandò lui un po' imbarazzato.
- Certo dimmi.. - risposi portndomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- D-domani c'è un ballo nella mia scuola e volevo chiederti se volevi essere la mia accompagnatrice..so che è tardi e che ci conosciamo da poco, ma non so con chi andarci.. - chiese lui abbassando un po' lo sguardo.
Esitai un po' ma poi risposi.
- Va bene ti accompagno.. - dissi io con tono di voce basso.
- Grazie Jes! Ti passo a prendere domani alle 8 di sera! - esclamò lui contento, dandomi un tenero bacio sulla guancia.
Che cosa avrei dovuto rispondere? Me lo aveva chiesto con tanta gentilezza..e poi devo dimenticarmi di Justin! Se resto a casa ogni sera non ci riuscirò mai..
Entrai in casa e mi stesi sul divano, accarezzandomi dolcemente la pancia.
 
Intanto la troupe era in viaggio per andare a New York..

- Ragazzi siete tutti pronti? - chiese Scooter alzando la voce.
- Si Scooter.. - risposero tutti in coro.
- Justin? Justin ancora a dormire stai? - esclamò Scooter dirigendosi verso il 'letto' di Justin.
Alzò le coperte e vide che sotto di esse c'erano solo tanti cuscini e un biglietto.
'Scooter mi dispiace ma senza Jessica io non vado da nessuna parte. Sto andando a riprendermela.
- No cazzo, ma questo è proprio un coglione! - esclamò Scooter strappando il biglietto.
Lo chiamò al cellulare.
- Pronto? - rispose Justin con tono indifferente.
- Justin ma sei impazzito?! Che cazzo ti è saltato in testa?! - urlò Scooter nel telefono, con aria molto arrabbiata.
- Te l'ho detto. Sto andando a riprendermi la mia ragazza...e mio figlio. - aggiunse Justin mantenendo un tono calmo.
- Justin torna immediatamente qui! - esclamò Scooter arrabbiato.
- Scusa Scooter.. - disse Justin chiudendo la telefonata e spegnendo il cellulare.
Non ci potevo credere.. Stava venendo a prendermi.
 
 
*SPAZIO AUTRICE*
 
Raaaagaazze eccomi di nuovo qui c: lo so che vi divertite a leggere i miei 'spazi autrice' ahahahahah
Cooomunque...avete visto che quel Jake era già all'attacco? Si è subito visto che gli piceva Jessica su su su daai *fa la faccia da intellettuale* comunque non credo che durerà molto la loro 'avventura' se si può chiamare così, perchè Justin vuole la sua donna! eheheheh 
Jes cosa farà? Tornerà con lui o resisterà? Scoprirete tutto nel prossimo capitolo! 

Oddio la storia sta quasi per finire.........NOOOOOOOOO NON CE LA POSSO FARE! NON VOGLIO CHE FINISCA *piange istericamente* 
bhè ora vi lascio, devo andare a disperarmi.................CIAAAAAO BABEEE AHAHAHAHAH

P.S. RECENSITE! VI AMO TUTTE TUTTE TUTTE(?)

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Capitolo 30
*** Non voglio vederti mai più! ***


Era il giorno del ballo, tanto atteso da Jake, ma totalmente indifferente per me. Decisi di indossare il vestito che mi aveva regalato Justin quando andammo a fare shopping insieme. Inutile dire che mi scese una lacrima appena lo indossai, tanto già lo sapete. 
Ora: 19.30
- Jessica sei pronta? Jake è già qui fuori! - esclamò Caitlin dal piano di sotto.
- Di già? E' in anticipo.. - dissi io tra me e me mentre mi sistemavo un po' il trucco.
Scesi dalle scale con quel vestito meraviglioso e con delle scarpe con il tacco abbastanza alto, lasciando Caitlin e mio padre a bocca aperta.
- W...wow.. - balbettò Caitlin appena mi vide scendere le scale.
Sorrisi.
- Jessica, sei bellissima.. - aggiunse dopo lei guardando il mio vestito.
- Grazie.. - risposi sorridendo leggermente.
- Amore di papà..non sei più una bambina ormai.. - esclamò mio padre quasi con le lacrime agli occhi.
- E cosa sono? - domandai io sorridendo timidamente.
- Sei una donna meravigliosa e io sono orgoglioso di te. - rispose lui aprendo le braccia e stringendomi forte al suo petto come non aveva mai fatto prima d'ora.
'Sono orgoglioso di te' oddio, nessuno me lo aveva mai detto, specialmente mio padre. Pensavo soltanto di averlo deluso per la storia del bambino e invece ora è orgoglioso di me. Le cose stavano cambiando.
- Vado che Jake mi aspetta.. a dopo! - esclami salutando Caitlin e mio padre e uscendo dalla porta di casa.
Appena Jake mi vide rimase letteralmente a bocca aperta, senza dire una parola.
- C-che c'è? Non ti piace il vestito? - domandai io guardandolo con una faccia strana.
- Stai scherzando? Sei stupenda.. - rispose lui sorridendomi e facendomi arrossire tutta.
- Grazie.. - risposi imbarazzata.
Ad un tratto il mio telefono suonò. Era Justin che mi stava chiamando. Non risposi e lo lasciai squillare.
- Che fai non rispondi? - chiese Jake mentre mi apriva lo sportello dell'auto per farmi salire.
- N-no... - risposi io abbassando lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime per non rovinare il trucco.
- Chi è? - chiese ancora lui.
- Nessuno...sta quasi per piovere eh? - dissi io cercando di cambiare argomento.
- Eh già.. - rispose lui mettendo in moto la macchina.
 
Arrivammo alla scuola di Jake e quando entrammo nella sala, tutti si girarono per guardarci. Molte delle ragazze probabilmente mi riconobbero e bisbigliavano tra di loro, mentre io continuavo a camminare cercando di distogliere lo sguardo. Per fortuna feci amicizia con tutti i suoi amici e anche con alcune ragazze molto simpatiche. 
Poi la musica cambiò e misero un lento per far ballare le 'coppie'.
- Jes, ti va di ballare? - chiese gentilmente Jake venendo vicino a me.
- N-no scusa non so ballare.. - risposi io con un po' di incertezza. Noi non eravamo una coppia.
- Ma smettila che sei una ballerina professionista..vieni dai.. - aggiunse lui ridendo e porgendomi la mano.
- O-ok.. - risposi io alzandomi lentamente dalla sedia.
Sia chiaro, io ballo con lui solo per gentilezza e soprattutto come amica. Ma forse lui prova qualcosa in più?
Iniziammo a ballare e ad un tratto un riflettore si piombò su di noi e tutti intorno che dicevano 'bacio, bacio, bacio'.
- No no! Siamo solo amici.. - risposi io scansandomi un po' dal suo corpo.
- Dai Jes....solo un bacio a stampo..altrimenti non la smettono più.. - mi sussurrò Jake nell'orecchio.
- Ma io veramen... - stavo per dire io, ma all'improvviso lui mi prese e mi baciò sulle labbra.
In quell'esatto momento entrò in sala Justin e vide il mio bacio con Jake. NON CI POSSO CREDERE.
All'inizio non me ne accorsi, ma poi sentii tutte le ragazze che dicevano 'Justin! Oddio Justin Bieber!'. Allora mi girai e vidi lui uscire di corsa dalla sala. 
'Oh merda!' esclamai io davanti a tutti. 
Lo rincorsi con i tacchi che mi facevano male e uscii fuori dalla scuola, dove si stava per scatenare un temporale.
- Justin! Justin fermati! - urlai io tirandomi un po' su il vestito per evitare di inciampare.
Continuò a camminare senza nemmeno voltarsi un attimo.
- CAZZO JUSTIN FERMATI! - urlai nuovamente io riuscendo a farlo voltare verso di me.
- Che cosa vuoi?! - chiese lui urlando, con tutta la pioggia che gli bagnava i vestiti.
- Che ci fai qui? - domandai io cercando di avvicinarmi a lui.
- Ero venuto a riprendere la donna che amo! - urlò lui facendo cadere una lacrima sul volto, che si confuse con la pioggia.
- Amore mio.. - sussurrai io senza farmi sentire da lui.
- Chi cazzo è quello?! Chi cazzo è, Jessica?! - continuò ad urlare lui stringendo i pugni.
- E' un mio amico.. - risposi io scostandomi i capelli bagnati dalla faccia.
- Un tuo amico?! E tu baci tutti i tuoi amici?! - esclamò lui gesticolando con le mani come un pazzo.
- Jessica che succede? Ti sta dando fastidio questo qui? - disse Jake uscendo dalla sala e raggiungendomi fuori.
- Scusa?! Puoi ripetere? Guarda che lei è la mia fidanzata! - esclamò Justin avvicinandosi con rabbia a Jake.
- Che cosa? Jessica è la mia ragazza e tu devi starle lontano! - urlò Jake facendo qualche passo verso Justin.
- ..........STRONZO! - urlò Justin accecato dalla rabbia dando un pugno in faccia a Jake, facendolo cadere a terra.
- JUSTIN NO! CHE CAZZO FAI?! - esclamai io sbarrando gli occhi.
- Ora ti ammazzo! - disse Jake con tono di voce alto e alzandosi da terra, rispondendo a Justin con un altro pugno in pieno volto.
- NO JAKE BASTA! - cercai di dire io per farli smettere.
- Ti rendi conto che hai nostro figlio in pancia?! - esclamò Justin con le lacrime agli occhi.
- Si che lo so! - risposi io alzando il tono di voce.
- E perchè sei andata via?! Io ti amavo Jessica! Potevamo formare una famiglia insieme! - esclamò Justin sedendosi a terra e mettendosi le mani tra i capelli.
- Non potrò mai formare una famiglia con te! Avrai sempre concerti, tour, film da fare! - risposi io chiudendo gli occhi.
- Io....io avrei lasciato tutto per te! E invece tu mi hai lasciato come uno stronzo! TU NON MI HAI MAI AMATO! - urlò lui alzandosi da terra e puntandomi il dito contro.
- IO TI HO AMATO PIU' DELLA MIA STESSA VITA! - urlai io cercando di sovrastare la sua voce possente.
- Se mi avessi amato davvero ora non faresti la puttana con questo qua! - esclamò lui indicando Jake con rabbia.
PUTTANA?!? PUTTANA A ME?!
- CHE CAZZO MI HAI DETTO?! - urlai io con tono serio e facendo qualche passo verso di lui.
- Puttana! Ho detto p u t t a n a ! - continuò a dire lui. 
Era troppo sconvolto dall'avermi visto baciare un altro, ma non aveva il diritto di dirmi queste cose.
- Justin sei uno stronzo! - gli urlai io contro con le lacrime agli occhi.
- Sei tu la stronza che mi ha tradito con il primo che ti è capitato a tiro! Mi hai dimenticato troppo in fretta! - replicò lui con espressione rabbiosa in viso.
- Justin vaffanculo! - esclamai io girando i tacchi e girandomi dall'altra parte.
Era ancora incazzato ma poi si accorse di aver esagerato.
- ......Aspetta Jessica! - urlò lui correndo verso di me, sorpassando qualche pozza d'acqua.
- Lasciami stare! - risposi asciugandomi le lacrime e continuando a camminare.
- Jessica scus.... - stava per dire lui prendendomi da un braccio per girarmi.
- Justin NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU'! - esclamai io facendo affogare il mio viso in centinaia e centinaia di lacrime.
Quando mi girai, lui vide il mio volto sconvolto e piangente e sentii quasi il suo cuore rompersi in mille pezzi. Mi girai nuovamente e camminai sotto la pioggia per tornare verso casa.
 
Punto di vista di Justin.
'No. Cosa ho fatto? Ho davvero detto quelle cose alla donna che amo? Ero troppo arrabbiato, come ha potuto lasciarmi in quel modo e mettersi subito insieme ad un altro? Ha sbagliato. Quando la vedo piangere la mia vita finisce, il mio cuore si ferma per pochi momenti. Jessica stava così male a causa mia. Volevo morire, non posso aver fatto questo alla donna della mia vita, non posso. E' solo un brutto sogno, vero?'


*SPAZIO AUTRICE*

Ragaaaaaaaazze! So che non ve lo aspettavate maaaaa............ecco il nuovo capitolo! Ahahahahahahahah oggi mi sentivo buona e quindi volevo metterlo subito ssdfghjk
Che ne dite vi è piaciuto? Se vi è piaciuto lascite una piccola recensione, graaaaaziee c: Oddio mi viene da piangere, secondo voi di chi è la colpa? Di Justin che ha esagerato o di Jessica che ha lasciato che Jake la baciasse? Scrivete la vostra opinione nelle recensioni!

Oraaaaa vado c: spero vi sia piaciuto tanto il capitolo sdfghj comunque se a qualcuno interessa, su twitter ho cambiato nome, sono @hugmerauhl    seguitemi e ditemi che ne pensate della storia C:

Adioooos chicasss, RECENSITE! @loveuu

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Capitolo 31
*** 'Non ti lascerò mai andare' ***


Andai verso casa correndo sotto la pioggia che scorreva sul mio corpo bagnandomi vestito, capelli, trucco e tutto il resto.
- Papà apri! - esclamai io bussando alla porta di casa.
- Jessica! Ma che cosa è successo? Sei tutta bagnata! - esclamò mio padre appena mi fece entrare e mi tolse i panni bagnati di dosso.
- Lascia stare, faccio da sola.. - dissi io togliendomi l'acqua dai capelli.
- Cosa è successo Jes? Ma...stai piangendo? - chiese mio padre avvicinando il suo volto al mio.
- No papà, ho bisogno solo di una doccia e di dormire. Buonanotte. - dissi abbassando o sguardo e salendo al piano di sopra in camera mia.
Entrai in doccia e non riuscii ad evitare di pensare a lui. Di pensare a quanto lo odiavo e quanto lo amavo nello stesso tempo, a quello che mi aveva detto. Mi facevano male i piedi per quei tacchi maledetti, mi bruciavano gli occhi per le lacrime che avevo versato, ma soprattutto mi faceva male il cuore. Justin mi aveva offeso, proprio lui che avrebbe dato la vita pur di proteggermi se qualcuno avesse osato a toccarmi un capello. Lasciai scorrere l'acqua sul mio corpo distrutto dalle ferite e con essa anche qualche lacrima che riusciva a confondersi.
Uscii dalla doccia e dopo essermi infilata il pigiama, mi sdraiai sul letto e cercai di dormire, per dimenticare.
 
La mattina dopo..
 
Erano circa le 8 di mattina e ancora non mi ero svegliata, quando ad un tratto iniziai a rigirarmi nel letto a causa di qualche rumore che proveniva dalla mia finestra. All'inizio cercai di ignorarlo ma poi divenne sempre più forte e continuo, così mi alzai dal letto e raggiunsi la finestra.
'Across the ocean, across the sea Startin' to forget the way you look at me now Over the mountains, across the sky Need to see your face and need to look in your eyes Through the storm and, through the clouds Bumps on the road and upside down now I know it's hard baby, to sleep at night Don't you worry Cause Everything's gonna be alright, ai-ai-ai-aight be alright, ai-ai-ai-aight Through your sorrow, Through the fights Don't you worry, Cause everything's gonna Be Alright,ai-ai-ai-aight Be Alright,ai-ai-ai-aight.. All alone, in my room Waiting for your phone call to come soon And for you, oh, I would walk a thousand miles To be in your arms Holding my heart Oh I, Oh I... I Love You And Everything's gonna Be Alright, ai-ai-ai-aight Be Alright, ai-ai-ai-aight'
Sentivo cantare da sotto la mia finestra, non riuscivo a vedere se ci fosse qualcuno, ma riconoscerei quella voce angelica tra mille: era Justin.
- Justin..? - dissi io ancora un po' addormentata.
- Si amore! Scendi? - esclamò lui sorridendo, come se non fosse successo nulla.
- No non scendo! E smettila di cantare o sveglierai tutto il quartiere! - dissi io per chiudere la finestra e tornare a dormire.
- Se non scendi inizio a cantare tutto l'album! As long as you love we could be starving, we could be homeless, we could be broke....as long as you lo-lo-lo-lo-lo-lo-lo-love mee... - inizio a dire lui ricominciando a cantare a squarciagola.
Infilai un pantalone e una felpa e scesi di corsa giù per farlo smettere di cantare.
- Smettila! - esclamai io aprenda la porta di casa e andando verso di lui.
- Amore.. - disse lui cercando di abbracciarmi.
- Amore un cazzo! Che cosa vuoi Justin? - chiesi io dandoglio una spinta per allontanarlo.
- Voglio te. Voglio nostro figlio. Voglio creare una famiglia solo noi tre. - disse lui con una faccia da cane bastonato.
Non riuscivo a resistergli quando faceva la faccia da cucciolo.
- Vattene Justin. - esclamai io girandomi dall'altra parte e iniziando a camminare.
- Jessica...! - disse lui sbuffando e venendomi dietro come un cagnolino.
Feci quasi il giro della città per seminarlo. Andai al supermercato per fre la spesa, andai in biblioteca, in vari negozi, ma lui mi stava sempre appiccicato come un adesivo.
- Hai intenzione di seguirmi ovunque? - chiesi io scocciata.
- Si. - rispose subito lui ridendo.
- Lasciami in pace, Justin.. - dissi io sbuffando cercando di aumentare il passo.
- Una volta mi chiamavi Jus... - aggiunse lui prendendomi delicatamente per un braccio e girandomi verso di lui, facendo incrociare i nostri sguardi.
- Una volta.. - dissi io scansandomi e continuando a camminare fino al parco.


Tutta la giornata andò avanti così con io che camminavo e lui che mi seguiva come un'ombra. Ad un tratto ci trovammo nel parco dove c'erano poche persone. Sembrava andare tutto per il meglio ma ad un tratto ebbi uno dei soliti 'svenimenti da gravidanza' che durano circa 3 o 4 secondi. Allora caddi a terra sul prato e Justin preoccupato si precipitò sopra di me per vedere come stavo.
- Jessica! Oddio amore stai bene? - chiese lui con il cuore in gola stendendosi sopra di me.
- S...si... - risposi io un po' frastornata.
Ad un tratto mi trovai davanti quel viso scolpito, e quelle labbra perfette che distavano dalle mie solo pochi millimetri. Justin aveva gli occhi che gli brillavano più che mai e i nostri volti si avvicinarono facendo sfiorare leggermente le nostre labbra.
- JESSICA! - sentii una voce urlare il mio nome da non molto lontano. Era Jake.
Io scansai velocemente Justin da sopra di me e mi alzai da terra.
- Che stavi facendo con questo? - chiese Jake con tono arrabbiato.
- Niente. - risposi io con tono freddo.
- Che te ne frega a te? - chiese Justin da dietro.
- Mi importa perchè lei è la mia ragazza! - rispose Jake con una faccia strana.
- Jessica è la MIA ragazza! - replicò Justin facendo qualche passo verso Jake, serrando i pugni.
- BASTA! Smettetela! Jake io e te non stiamo insieme! E Justin io e te.....nulla.. - non finii la frase che abbassai lo sguardo e me ne andai verso casa.
- Jessica aspetta! - esclamò Justin cercando di seguirmi nuovamente.
- No Justin...lasciami andare.. - dissi io mettendogli una mano sulla spalla e accarezzandogli dolcemente il braccio.
- N..non ti lascerò mai andare..t-ti amo... - disse lui balbettando. Una lacrima scese sul suo volto e anche sul mio.
Mi girai per raggiungere casa e scoppiai in lacrime, lasciando Justin dietro di me.
'Ma perchè non possiamo stare insieme? Perchè? Io lo amo, non posso vivere senza di lui.. Non dicono sempre che l'amore è più forte di qualsiasi altra cosa? Probabilmente in nostro no.. Il nostro è un amore condannato..' continuavo a dire nella mia mente cercando di fermare le lacrime.
'L'amore è più forte di qualsiasi altra cosa.'


*SPAZIO AUTRICE*

OKAY ORA PIANGO, ORA PIANGO, ORA PIANGO! asdfghjklkjhgfxs stavano quasi per baciarsi e quel ****** di Jake si è messo in mezzo, c a z z o ! 
stavano a pochi centimetri dal baciarsi di nuovo aaaaaaaaahhh :'(

Comunque grazie per tutte le recensioni che mi avete lasciato, siete fantastiche asdfghjk sono contenta che vi piacchia la storia, ed essendo la prima ff che scrivo, sta andando superbene! GRAZIE!

che ne pensate di questo capitolo? lasciatemi una recensione per farmi sapere se vi è piaciuto oppure no :)
ora voyyy, alla prooossima :**

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Capitolo 32
*** Via tutti i pensieri.. ***


Stavo andando a casa di corsa e per precipitarmi in camera mia. Ero arrabbiata. Non so perchè. Ero arrabbiata con Justin per quello che mi aveva detto la sera prima, ero arrabbiata perchè oggi mi aveva quasi baciato, ma ero arrabbiata anche con Jake perchè si era messo in mezzo. 
'Non è il mio ragazzo! Che cazzo si è messo in mezzo?! Io volevo baciarlo! No...aspetta...che sto dicendo? No no no!'
Stavo camminando tranquillamente quando ad un tratto vidi un paparazzo con una telecamera che mi stava seguendo.
- Jessica! Jessica! - urlò il paparazzo venendomi dietro.
- Che vuoi? Lasciami in pace. - esclamai io cercando di non guardare la telecamera.
- Posso farti qualche domanda? Tu sei la ragazza di Justin Bieber vero? - chiese lui puntandomi addosso un microfono.
- No, lasciami stare.. - risposi aumentando il passo.
- Per favore solo qualche domanda! - replicò lui venendomi dietro.
- Che cosa vuoi?! - risposi io girandomi con tono scocciato.
- Non state più insieme tu e Justin Bieber? - chiese lui con tono calmo.
- No. - risposi subito io.
- E come mai? Ha fatto qualcosa lui? O forse tu? - continuò a chiedere quel paparazzo.
- Non ho intenzione di dirlo alla stampa! - risposi io girandomi arrabbiata.
- Dai per favore! Lui ti ha fatto qualcosa? Per questo vi siete lasciati? - domandò lui avvicinandosi con la telecamera.
- Non dirò nulla perchè voi paparazzi rigirate sempre tutto! - esclamai io con tono aggressivo.
- Se spengo la telecamera dirai qualcosa? - chiese lui abbassando l'arnese.
- ..Forse.. - risposi io girandomi.
Lui fece un gesto per spegnere la telecamera, ma la tenne comunque sotto braccio per qualche strano motivo.
- Bene allora...tu e Justin Bieber perchè non state più insieme? - domandò lui avvicinandosi.
- ....n-no non ho intenzione di dirtelo.. - esitai un po' io ma poi mi girai.
- Perchè ha un'altra? Tu hai un altro? Ti ha tradita? - continuò a fare domande lui senza fermarsi un secondo.
- No lasciami in pace! - esclamai io correndo via, con il paparazzo che mi seguiva.
- Ti ha trattata male? Ti ha picchiata? - disse lui correndo.
- Si! Mi ha trattata male! Mi ha detto delle cose che non avrebbe dovuto dirmi! Ora sei contento?! - esclamai io girandomi di scatto e dicendo tutto ciò che mi passava per la testa.
- Pensi di tornare insieme a lui? - chiese lui.
- No. - risposi di netto.
- Lo ami ancora? - domandò.
Non risposi, ma ad un tratto una lacrima rigò il mio volto e scoppiai in lacrime, girandomi dall'altra parte e correndo verso casa. Ovviamente quello stronzo di paparazzo stava riprendendo tutto con la sua stupida telecamera. 
Arrivai a casa e corsi in camera mia buttandomi sul letto e portandomi un cuscino sul volto. Sorvolai nuovamente tutti i pensieri nella mia testa e infilai subito il pigiama, anche se era presto. Per tutta la giornata non feci altro che pulire casa, lavare, stirare e fare qualsiasi cosa che mi distraesse dal mio pensiero fisso: Justin.
 
Passò qualche ora ed arrivarono circa le 8 di sera. Decisi di non cenare e di affogare tutti i miei dispiaceri su una vaschetta di gelato. Altro che vaschetta, era una ciotola gigante. Ma che mi importava..
Mi sdraiai lentamente sul divano e accesi la tv, giusto per stare un po' in compagnia dato che mio padre e Caitlin erano usciti a cena fuori. Presi anche il computer e navigando un po' in internet vidi qualche annuncio 'intervista a Justin Bieber questa sera alle 8! Non perdetevela'.
- Che?! Oddio devo vederla! E se dice qualcosa di me?! - dissi io ad alta voce cambiando subito canale.
- Bene signori e signori e questo era..... - si sentii quello in televisione che presentava altri artisti.
- Senti bello non me ne frega niente, fammi vedere Justin! - esclamai come una scema contro il televisore, convinta che mi sentisse.
- Ed ora...ho il piacere di presentare un artista amato da tutte le ragazze del mondo.. - disse il presentatore all'improvviso.
- Dai dai dai dai presentalo! - esclamai mettendo in bocca un cucchiaio di gelato.
- Signore e signori...Justin Bieber! - disse il presentatore.
- Salve a tutti.. - disse Justin salutando con la mano quasi con un senso di maliconia.
- Bene Justin come stai? - chiese lui facendo sedere Justin.
- B-bene grazie.. - rispose Justin balbettando.
- Nessuno si aspettava questa tua intervista perchè ora tu dovresti essere a New York, vero? - chiese lui sorridendo.
- Bhè..si.. - rispose Justin abbassando lo sguardo.
- E come mai sei tornat....oh aspetta, mi stanno dicendo che abbiamo un video da farti vedere.. - esclamò il presentatore toccandosi l'auricolare.
Ad un tratto fecero partire 'l'intervista' che mi aveva fatto quel paparazzo questa mattina. Quello stronzo aveva la telecamera accesa, ma porca troia.
- OH CAZZO! - esclamai io guardando la televisione con gli occhi sbarrati.
- Questa non è la tua ragazza? - chiese quello.
Justin appena mi vide scoppiare in lacrime in quel video, gli si spezzò il cuore e abbassò lo sguardo per evitare di far scendere qualche lacrima sul suo viso. 
- Scusate, preferisco evitare l'argomento.. - sussurrò lui alzando gli occhi e resistendo.
- O-ok...come mai sei tronato in Canada? Abbiamo già detto che dovresti essere a New York, giusto? - replicò lui.
- Si.. - rispose Jus, facendo un finto sorriso.
- E come mai..? - insisteva quel tizio. 
- Oddio..ora che dice? Ma questo i cavoli suoi non se li può fare? - continuai a dire io guardando la tv.
- I-io..ero venuto per...per prendere una cosa che mi apparteneva, ma putroppo...l'ho persa.. - disse lui non riuscendo a trattenere quella stupida lacrima che gli scese lentamente sul viso.
- E...questa cosa contava molto per te? - domandò lui.
- Si...praticamente era la mia vita.. - rispose Justin spostando leggermente lo sguardo verso il nostro tatuaggio.
- E quando hai intenzione di ripartire? - chiese lui grattandosi l'orecchio.
- D-domani..torno a New York.. - disse Justin abbassando la testa. 
- Bene...ora purtroppo dobbiamo salutarci. Grazie a Justin Bieber per essere stato qui, buonanotte a tutti! - esclamò il presentatore, mandando in onda la pubblicità.
D-DOMANI TORNA A NEW YORK?! O-OK NON MI IMPORTA.....MEGLIO SE CI DIMENTICHIAMO L'UNO DELL'ALTRA...
 
 
Intanto Justin stava andando all'aeroporto quando gli squillò il cellulare.
- Justin? - chiese Scooter chiamando al telefono Justin.
- Si Scooter.. - rispose lui..
- Domani abbiamo un cazzo di concerto! Quando hai intenzione di venire?! - esclamò Scooter con tono arrabbiato.
- Tra poco prendo l'aereo.. - rispose Justin con tono basso.
- Ah..ok ti aspetto.. - disse lui abbassando la voce e chiudendo la telefonata.
Justin si diresse verso il suo aereo per tornare a New York dagli altri, guardando per l'ultima volta la sua città. Sperava che io lo andassi a fermare ma non lo feci. Ero bloccata in camera mia a farmi mille domande sulla mia vita.
'Riuscirò davvero a dimenticarmi di lui? Riuscirò ad essere felice senza di lui?'


*SPAZIO AUTRICE*


O-D-D-I-O  ORA PIANGO.  Ma.....ma.....se ne è andato.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Sto provando a fare i capitoli un po' più lunghi, vi piacciono? Cooomunque, lei è ferita ma si vede che è ancora innamorata! Lo vedrebbe anche mia nonna con la cataratta(?) uu

secondo voi Jessica cambierà idea grazie a qualcuno, oppure la loro storia....finirà così? Lasciatemi una recensione per dirmi che ne pensate e cosa volete che succeda :)
Ora vaaaado, buon capodanno a tuuutte, io ovviamente lo passerò con mia nonna a vedere quel figone di carlo conti su rai uno yuuhh -.-

BUON ANNO, VI AMO! #loveu

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Capitolo 33
*** 'Ho 30 milioni di persone intorno a me, ma mi sento terribilmente solo' ***


Mi svegliai la mattina dopo con la testa che mi scoppiava e con la solita nausea che mi accompagnava durante la giornata. 
Ebbi un piccolo crampo alla pancia.
- Ehi piccolo..stai buono.. - dissi io accarezzandomi dolcemente la pancia. - Il tuo papà non c'è, ma ce la caveremo lo stesso.. -
- Jessica sono a casa! - esclamò mio padre aprendo la porta di casa.
- P-papà oggi vorrei restare a dormire, non mi sento molto bene.. - dissi io infilandomi nuovamente sotto le coperte del mio letto e chiudendo gli occhi.
 
Intanto a New York..
(Punto di vista di Justin)
 
Arrivai all'aeroporto verso le 12.00 di mattina e una limousine nera con vetri oscurati mi venne a prendere.
- Dove andiamo signor Bieber? - chiese l'autista guardandomi attraverso lo specchietto.
- Alla sala prove.. - risposi io.
Mi accompagnò in sala prove per raggiungere gli altri e mi acclamarono appena entrai dalla porta principale.
- Justin eccoti! - esclamarono tutti insieme venendomi incontro.
- Ciao ragazzi.. - risposi io posando la borsa a terra.
- Jessica? E' ancora fuori? Non vedo l'ora di abbracciarla! - chiese Giulia sorridendo e andando verso la porta.
- N-no...è rimasta in Canada.. - dissi io abbassando lo sguardo.
- C-cosa? Perchè? Che è successo? Non sta bene? - continuò a fare domande lei.
- No sta bene, solo che....non vuole tornare.. - risposi io sedendomi su una delle sedie in sala.
- Eh? No, non è possibile. Lei ti am......le hai fatto qualcosa, Justin? - domandò Giulia sbarrando gli occhi.
Non risposi e abbassai lentamente lo sguardo. Mi vergognavo di ciò che le avevo detto.
- Justin! Che cazzo le hai fatto?! - esclamò lei alzando il tono di voce e puntandomi un dito contro.
- L-L'ho offesa....non volevo giuro! Ero arrabbiato e le parole sono uscite dalla mia bocca! - risposi io con gli occhi quasi lucidi.
- Che cosa le hai detto? - chiese lei avvicinandosi a me.
- .... - non risposi.
- RISPONDIMI! - urlò lei.
- Le ho detto puttana! - risposi io scoppiando in lacrime davanti a tutti.
- P....p....puttana?!?! Io ti ammazzo! Come hai potuto far soffrire la mia migliore amicaa?!  - esclamò lei venendomi addosso con rabbia.
- Giulia! Giulia calmati! - esclamò Scooter bloccandola per le braccia.
- Mi dispiace Giulia! Ho cercato di farmi perdonare ma..... - dissi io ma lei mi interruppe.
- Stai zitto. Se non fosse perchè amo il mio lavoro, lascerei questo tour e andrei dalla mia migliore amica. Non rivolgermi mai più la parola, Bieber. - esclamò lei girando i tacchi e andando verso il suo camerino.
- Ha ragione, sono uno stronzo. - dissi io.
 
(Punto di vista di Jessica)
 
Ero stesa sul letto quando ad un tratto il mio telefono suonò.
- Pronto? - risposi io un po' assonnata.
- Jes amica mia! Come stai? - esclamò Giulia tutta contenta.
- Bene grazie! Amica mia mi sei mancata un sacco! - esclamai io saltando giù dal letto.
- Ho saputo cosa ti ha fatto quello stronzo. Se non era per Scooter che mi fermava gli avrei tirato un pugno. - disse lei con tono arrabbiata, tirando un pugno a qualcosa.
- No Giulia, devi stare tranquilla.. Sto un po' male, ci sentiamo dopo ok? - chiesi io sedendomi e coprendomi un po' la pancia.
- Si, ti voglio bene! - esclamò lei, chiudendo la telefonata.
 
(Punto di vita di Justin)
 
Mi sentivo davvero una merda. Avevo perso la donna della mia vita, la sua migliore amica mi odiava, tutti mi guardavano male e non avevo nemmeno provato per il concerto di questa sera.
- Ehi Justin come stai? - chiese Scooter avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla.
- Come vuoi che stia? Ho 30 milioni di persone intorno a me, ma mi sento terribilmente solo. - risposi io mettendomi la testa tra le mani.
- Mi dispiace per tutto quello che sta succedendo.. - disse lui guardando in basso.
- N-non fa niente.. - risposi io, facendomi cadere una piccola lacrima sul viso. Scooter mi vide. 
- S-stai piangendo? - mi chiese lui sbarrando gli occhi.
- Scooter, era la mia vita...n-non riesco a stare senza di lei. - risposi io guardandolo con le lacrime agli occhi.
- ......La ami davvero? - chiese lui alzandomi il viso e guardandomi negli occhi.
- Come non ho mai amato nessuno.. - risposi io cadendo tra le sue braccia, con le sue mani che mi accarezzavano leggermente i capelli.
Scooter fece un grosso sospiro.
- Dai andiamo che stasera abbiamo un concerto.. - esclamò lui alzandosi e portandomi con sè sul palco.
 
Passarono parecchie ore e finalmente era arrivato il momento del concerto. Entrai in quell'arena enorme con tutte le fan urlanti che gridavano il mio nome. Ero ancora dietro le quinte, quando ad un tratto mi accorsi che Scooter non c'era.
- Scooter dov'è?! Qualcuno lo ha visto? - chiesi io preoccupato. Non avevo mai iniziato un concerto senza di lui.
- N-no... - risposero tutti insieme guardandosi attorno.
Lo chiamo al telefono.
- Scooter? Scooter dove sei? - chiesi io appena rispose.
- Si Justin scusa ho avuto un piccolo contrattempo. Inizia il concerto, sono lì tra qualche minuto.. - esclamò lui con un forte rumore di sottofondo.
- Cos'è questo rumore? - chiesi io infilando il giacchetto e il microfono.
- No nulla...ci vediamo dopo, ciao. - rispose subito lui, chiudendo la telefonata.
'Bene, iniziamo..' 
Il concerto iniziò bene, come sempre, ma si vedeva che avevo qualcosa che non andava. Mi manca troppo Jessica.
Andammo avanti così per ore e ore, quando ad un tratto portarono una sedia sul palco per far salire la mia one less lonely girl, ma li fermai.
- No, fermi. - esclamai facendo fermare la musica.
- Che fa? - bisbigliarono tra di loro tutte le beliebers del pubblico.
- Scusate ragazze ma questa sera non ci sarà una one less lonely girl su questo palco. Voglio dedicare questa canzone alla ragazza che mi ha cambiato la vita, ma che purtroppo ora non c'è..lei sa di chi sto parlando.. - esclamai facendo partire la musica e sedendomi su quella sedia, guardando la telecamera con la speranza che Jessica mi stesse guardando.
Il concerto finì qualche ora dopo e quando lasciai il palco insieme alla troupe, Scooter ancora non era arrivato. 'Ma dov'è finito?'
 
(Punto di vista di Jessica)
 
Mi feci una lunga dormita, anche se non mi riposai abbastanza. La gravidanza mi stava facendo perdere quasi tutte le forze. Ero di nuovo sola in casa e ad un tratto sentii il campanello suonare.
- Papà usa le chiavi, non mi va di scendere! - urlai io dal piano di sopra.
Il campanello continuò a suonare, senza ricevere alcuna risposta. Allora scesi giù e aprii la porta scocciata.
- Papà ma potevi usare le chiav.....Scooter?! - esclamai io aprendo gli occhi e rimanendo immobile sulla porta.
- Posso entrare? - chiese lui facendo un piccolo gesto con il cappello.
- S-si entra...ma che ci fai qui? - domandai io ancora sconvolta dal vederlo lì.
- Sono venuto per chiederti di tornare Jessica...Justin ha bisogno di te.. - esclamò lui sedendosi sul divano di casa mia.
- Scooter guarda che io.... - stavo per dire ma lui mi interruppe.
- Aspetta, guarda qui... - disse facendomi sedere accanto a lui e mostrandomi il video del concerto.
- C-che sta facendo? - chiesi io balbettando.
- Sta dimostrando a tutti quanto di ama.. Oggi è scoppiato in lacrime davanti a me..non lo aveva mai fatto. - rispose lui continuando a mostrarmi il video.
- N-n-non ha fatto salire la ollg? P-perchè? - domandai io fissando il computer.
- Perchè per lui non ha più senso nulla se tu non ci sei più. Si sta annullando, non ha più voglia di cantare, di emozionare le ragazze.. - continuò a dire lui girandosi verso di me per guardarmi negli occhi.
- Scooter sei stato tu a mandarmi via. - esclamai con tono fermo.
- Lo so. Pensavo che a Justin sarebbe passata, ma non è così.. Jessica torna, ti prego.. Non te lo dico come manager di Justin Bieber; te lo dico come amico di Justin, il ragazzo di cui ti sei innamorata. - disse lui prendendomi la mano.
Rimasi in silenzio, cercando di trattenere le lacrime.
- Io parto domani mattina..se dovessi cambiare idea, fammelo sapere, ti prego.. - disse lui stampandomi timidamente un bacio sulla guancia e uscendo di casa.
'Lui mi ama? Cosa? No...non ci credo..mi ha detto quelle cose, come può amarmi? E come posso io, essere ancora innamorata di lui dopo quello che mi ha detto? No Jessica, ragiona.. Non farti del male un'altra volta.. Che devo fare?'


*SPAZIO AUTRICE*


Ciaaaaao beeelle! Buon anno a tuuuuutte! Che avete fatto a capodanno? Io un emerito cavolo .-.   speriamo solo che quest'anno sia migliore, dai..

Paaassiamo alla stooria asdfgh come vi è sembrato il capitolo? Vi è piaciuto? Chissà se Jesscia tornerà con Scooter oppure..............facciamo una cosa! Lasciatemi una recensione per dirmi se volete che Jessica vada da Justin oppure che succeda qualcos'altro, ok? Bene, aspetto le vostre recensioni :)

Ora vi lascio che devo ancora fare i compiti A I U T A T E M I  D:  alla prooossima :**

P.s. Scusate per eventuali errori, non ho riletto...

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Capitolo 34
*** One Less Lonely Girl ***


Ora: 10.00 di mattina
Aprii lentamente gli occhi mentre ero stesa sul letto. Non ero riuscita a dormire la sera prima per ciò che mi aveva detto Scooter. Pensavo solo a Justin, Justin, Justin, Justin...solo lui c'era nella mia mente. Poi mi arrivò un messaggio.
'Ehi piccola, come stai? Sono fuori casa tua, posso entrare?' Era Jake. 
Scesi le scale in silenzio e quando aprii la porta mi trovai lui davanti che mi saltò addosso.
- Amore mi sei mancata! - esclamò lui abbracciandomi e stampandomi un bacio sulle labbra.
- Jake per favore! Noi dobbiamo chiarire delle cose.. - dissi io allontandandolo da me.
Salimmo al piano di sopra e lo feci sedere sul letto.
- Senti Jake io e te.. - dissi io, ma lui mi interruppe.
- Se n'è andato quel cantante da strapazzo? Quanto mi sta sulle palle.. - disse facendo una smorfia.
- Scusa? - chiesi io alzando un sopracciglio.
- E' uno stronzo, no? Non ti ha mai amata. - rispose lui guardandomi dritto negli occhi.
- S-smettila...... - sussurrai io cercando di farlo stare zitto.
Ad un tratto ebbi come un'allucinazione: sul volto di Jake vedevo Justin. Stavo impazzendo.
- Jessica...ti amo.. - disse lui porgendomi la mano.
- A-anche io... - risposi balbettando.
Mi prese e mi buttò sul letto, mettendosi sopra di me e cercando di sfilarmi la maglia. Io non facevo nulla, ero immobile. 
Ma io non ho detto ti amo a lui, l'ho detto a Justin. Io non stavo baciando lui, stavo baciando Justin nella mia mente. 
'Ma che sto facendo?!'
- Jake levati! Levati! - esclamai io spingendolo con forza.
- Ehi che succede? - chiese lui con una faccia impietrita.
- Succede che tu non sei il mio fidanzato! - dissi io mettendo dei vestiti nella borsa.
- C-cosa? Ma..ma tu hai detto di amarmi! - esclamò lui prendendomi per un braccio e fermandomi.
- Io non amo te. Io amo Justin! - risposi togliendo con forza il braccio dalla sua presa e continuando a prepararmi.
- Dove stai andando con quella borsa? - chiese lui indicando il mio bagaglio.
- Sto andando dal padre di mio figlio. - risposi uscendo dalla mia stanza e lasciando lui lì, immobile. 
 
Uscii di casa e chiamai Scooter al cellulare..
- Pronto? - rispose lui un po' assonnato.
- Scooter! Scooter ti prego dimmi che non sei ancora partito! - esclamai io correndo verso l'aeroporto.
- H-hai deciso di partire con me? Oddio Jessica che bella notizia! Io sono all'aeroporto, ti aspetto qui! - esclamò lui tutto contento e chiudendo la telefonata.
Arrivai all'aeroporto con il fiatone e le gambe che mi facevano male, ma che mi importava? Stavo tornando da Justin.
- Scooter eccomi! - esclamai attirando la sua attenzione agitando la mano.
- Sono così felice di vederti.. - disse lui abbracciandomi forte a sè e prendendo la mia borsa.
- Justin è in hotel? Non vedo l'ora di vederlo.. - chiesi io seguendo Scooter verso il nostro aereo.
- No, per quando arriveremo lui si starà esibendo al Madison Square Garden.. - disse lui sorridendo, come se fosse una cosa normale.
- M-m-m-m-m-m-madison Square Garden? C-c-c-c-cosa?! - esclamai io balbettando, sbarrando gli occhi verso Scooter.
- Si..Ha fatto tanta strada quel ragazzo. - aggiunse lui con un sorriso, dopo avermi guardata.
Salimmo sul nostro aereo personale e durante tutto il viaggio non feci altro che pensare a Justin e alla sua reazione. Volevo pensare a qualcosa per fargli una sorpresa, prima del concerto ovviamente.
Ora: 18.30
- Scooter ma come mai siamo così in ritardo?! - chiesi io guardando preoccupata verso il finestrino.
- Non lo so, ci saranno stati dei problemi con l'aereo....cazzo il concerto è già iniziato! - esclamò lui sbattendo il pugno contro un tavolo.
- Oh no.. - dissi io sedendomi sul sedile.
- Ecco ecco siamo arrivati finalmente! - esclamò lui prendendo i bagagli e scendendo lentamente dall'aereo.
Prendemmo un taxi che ci portò in pochi minuti al Madison Square Garden.
- Dai Scooter corri! - esclamai io entrando.
Arrivai dietro le quinte e vidi che Justin era solo sul palco, poi mi accorsi che c'era una persona a me molto cara davanti a me.
- Mi scusi signorina.. - dissi io ridendo dietro a Giulia.
- Si cosa vuole? - chiese lei senza nemmeno girarsi, continuanaod a guardare l'esibizione di Justin.
- Ci sarebbe la sua migliore amica che avrebbe voglia di abbracciarla.. - dissi io con il sorriso stampato in faccia.
Lei si girò lentamente e appena mi vide gli occhi gli brillarono di una luce immensa.
- Jessicaaa! O-o-oddio non è un'allucinazione vero? La vedete tutti? Oddio mi sei mancata tantissimooo! - esclamò lei buttandosi tra le mie braccia e scoppiando in lacrime.
- Ehi ehi non piangere, sono qui.. - dissi io stringendola forte tra le mie braccia e accarezzandole la testa.
- Cosa ci fai qui? - chiese lei con gli occhi lucidissimi.
- Sono tornata per restare.. - dissi io sorridendo.
 
Era arrivato il momento dell'ultima canzone : One Less Lonely Girl. Come sempre portarono una sedia sul palco e con essa una ragazza. Questa ragazza però era strana: aveva in testa un cappello di lana e una grossa sciarpa intorno al collo, come se non volesse mostrare il suo viso. Justin la guardò e le sorrise, come sempre. Prima che la musica iniziasse, la ragazza diede una scatola a Justin. Lui la aprì con un'espressione strana in volto e vide che c'era un biglietto.. 'Mi vuoi sposare?' All'inizio non capì, ma poi tirò fuori la collana che mi aveva regalato, quella con i nostri nomi incisi. Andò verso la ragazza e la spogliò del suo cappello e della sua sciarpa, fino al punto di scoprire il suo viso: ero io quella ragazza.
- J-Jessica....? - chiese lui con respiro affannato.
- Si amore mio.. - risposi sorridendo.
Ad un tratto scoppiò in lacrime e si piegò in due a terra, fin quando non lo presi per mano e lo tirai su.
- Ehi...non hai risposto alla domanda sul foglietto.. - dissi io continuando a sorridere.
Si girò verso Scooter dietro le quinte e dopo averlo visto fare di sì con la testa, mi abbracciò e mi strinse fote tra le sue braccia, terminando il tutto con un bacio romantico davanti a tutto quel pubblico.
- Siediti... - sussurrò lui facendomi sedere sulla sedia delle ollg.
- There’s gonna be one less lonely girl one less lonely girl there’s gonna be one less lonely girl one less lonely girl how many I told you’s and start overs and shoulders have you cried on before how many promises be honest girl how many tears you let hit the floor how many bags you packed just to take ‘em back tell me that  how many either or’s but no more if you let me inside of your world there’ll be the one less lonely girl.. - iniziò a cantarmi lui, guardandomi con quegli occhi da innamorato perso.
- Il concerto è finito, grazie Madison Square Garden! - esclamò lui salutando con la mano e ricevendo urla da ogni parte come risposta.
Uscimmo dal MSG e Justin non riusciva a staccarmi gli occhi di dosso. Mi stringeva forte tra le sue braccia per paura che me ne andassi di nuovo, mentre io continuavo a sorridere perchè avevo trovato di nuovo l'amore della mia vita. Passammo tutta la serata abbracciati, ma questo era solo l'inizio della nostra nuova vita insieme.


*SPAZIO AUTRICE*

Ta daaa(?) contente? Sono tornati insieme asdfghjkjnbvcxzawertyui quel pezzo della ollg al MSG è troppo bello, mi faccio i complimenti da sola ahahahahah 
Okay facciamo i seri, vi è piaciuto? Che ne pensate? Vi prego lasciatemi qualche recensione perchè altrimenti ci rimango male :c
Bene, mancano pochissimi capitoli alla fine e io sto per piangere *va in un angolino* :'(
Però spero che voi continuate a seguirmi perchè ho intenzione di iniziare un'altra ff :)
Ok, lasciatemi delle recensioni e scusatemi se ci sono errori, non ho riletto :)
Ciao a tutte, vi amo!

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Capitolo 35
*** La prima ecografia. ***


Mi svegliai la mattina dopo con il sorriso stampato in viso. Aprii gli occhi e vidi Justin a petto nudo che continuava a fissarmi e ad accarezzarmi i capelli.
- Ehi che fai? - chiesi io sorridendo e girandomi verso di lui.
- Non lo so..sto sognando ad occhi aperti.. - rispose lui facendo quel sorriso che mi tolse il fiato.
- Te l'aspettavi che sarei tornata? - domandai io con un sorrisetto guardandolo negli occhi.
- No..ormai avevo perso le speranze.. - disse lui mordendosi un po' le labbra.
- ...non pensi davvero quelle cose che mi avevi detto, vero? - chiesi io un po' imbarazzata dalla sua risposta.
- .....bhè..... - rispose Justin guardando verso l'alto e ridendo sotto i baffi.
- Cosa?! - esclamai io ridendo e saltandogli addosso per fargli il solletico.
- Ahahahah amore mio certo che non le penso! E poi........non puoi farmi il solletico! - esclamò lui prendendomi per i fianchi e mettendosi sopra di me, iniziando a pizzicarmi la pancia.
- Aaaaahhh smettila, mi fai il solleticoo! - urlai io cercando di farlo smettere, ma continuava.
- Aspetta...voglio stabilire un contatto con il mio piccolo. - disse lui togliendosi da sopra di me e avvicinandosi alla mia pancia.
- Scusa, chi ti ha detto che non è una bambina? - chiesi io ridendo in modo malizioso.
- Cosa? Per favore, è un Bieber. Dovrò insegnargli come rimorchiare le ragazze. - esclamò lui ridendo con quella faccia da schiaffi.
Lo fulminai con lo sguardo e si avvicinò alle mie labbra per darmi un bacio.
- Ehi..piccolo..mi senti? Sono papà.. - sussurrò lui gurdando verso la mia pancia.
Sorrido.
- Amore sei davvero contento del nostro bambino...o bambina? - chiesi io sorridendo quasi con le lacrime agli occhi per la gioia.
- Amore certo che sono contento..non vedo l'ora di prenderlo in braccio, di stringerlo tra le mie braccia, di cantargli le canzoni per farlo addormentare... - disse lui guardando un punto fisso, come se si immaginasse la scena.
Lo guardavo con occhi innamorati, come se in quel momento avessero preso la forma di due cuori, mentre parlava di noi e di nostro figlio.
- J-Justin.. - balbettai io alzandomi dal letto e mordendomi le labbra.
- Dimmi. - rispose subito lui sedendosi affianco a me.
- O-oggi avrei....la prima ecografia... - dissi io guardandolo con la coda dell'occhio un po' imbarazzata.
- C-cosa?! U-u-un'ecografia? Oddio e che aspetti?! Andiamo! - esclamò lui facendo un balzo dal letto e infilandosi un jeans.
Indossai qualcosa di comodo come un pantacollant e una maglia larga sopra, poi uscimmo dall'hotel e salimmo nella macchina di Justin, diretti verso l'ospedale.
 
Appena arrivammo nella sala d'attesa dell'ospedale, Justin mi fece sedere per paura che mi stancassi (che amore). Aspettammo lì più o meno 10 minuti, dopodichè arrivò un'infermiera che mi chiamò.
- La signora....Jessica Bieber? - chiese lei controllando sulla sua cartellina e cercando tra la folla.
Jessica Bieber? Eh? Oddio non sapevo se urlare dalla gioia oppure fare finta di nulla.
- Eccola! Siamo noi.. - rispose lui sorridendo e prendendomi per mano.
- Seguitemi.. - disse lei voltandosi e accompagnandoci in una stanza, dove mi fece stendere su un lettino.
- Justin...ho un po' paura.. - dissi io guardandomi intorno con una faccia impaurita.
- Tranquilla, ci sono io qui che ti tengo la mano.. - disse lui stringendomi la mano e accarezzandomi teneramente la guancia.
- Eccomi qui ragazzi.. Sono la dottoressa Miller. - disse lei stringendo la mano sia a me che a Justin.
- Piacere Justin.. Lei è Jessica. - rispose Justin alzandosi dalla sedia e indicandomi.
- Allora, voi dovete fare un'ecografia, vero? - chiese la dottoressa iniziando a prendere tutti gli attrezzi.
- S-si.. - risposi io un po' imbarazzata e un po' spaventata.
- Tranquilla, non fa male. - disse lei sorridendo e spalmandomi una sostanza tutta gelatinosa sulla pancia.
Ad un tratto prese uno strumento(?) e iniziò a 'massaggiarmi' la pancia. Subito dopo sul monitor apparvero delle immagini.
- Eccolo qui.. Vedete quella macchietta che si muove? E' vostro figlio.. - esclamò la dottoressa indicando lo schermo del monitor.
- Q-quello è mio figlio? Oddio... - sussurrò Justin guardando quell'immagine con le lacrime agli occhi.
- E' bellissimo! - esclamai io portandomi una mano alla bocca e guardando Justin sorridendo.
- Ancora non so dirvi se è maschio o femmina perchè non sta un attimo fermo. - disse la dottoressa ridendo.
- Tutto suo padre.. - esclamò Justin ridendo sotto i baffi e prendendomi la mano.
- Bene, puoi pulirti con questo.. - disse lei porgendomi dei pezzi di carta.
Iniziai a togliere quella roba gelatinosa dal mio ventre quando Justin poggiò delicatamente la sua mano sulla mia, facendo lo stesso movimento insieme a me.
Gli sorrisi e lui ricambiò. 
- Grazie dottoressa, alla prossima.. - esclamò Justin stringendole la mano e mettendomi un braccio intorno al collo.
- Ti va di fare una passeggiata nel parco? - chiesi io sorridendo e guardandolo negli occhi.
- Scherzi? Tu non puoi camminare! Vieni qui! - esclamò lui prendendomi in braccio come una principessa e iniziando a ridere.
- Noo! Justin mettimi giùùù! - inziai ad urlare io scoppiando a ridere, tirandogli dei piccoli pugni sulla schiena.
- Ahahahahahahahahhaha - iniziò a ridere lui senza fermarsi e iniziando a fare mille giri su se stesso con me in braccio, mentre mi baciava.
Era davvero una favola la nostra. Ma come sapete, prima del soltio 'e vissero per sempre felici e contenti' c'è sempre qualcosa che va storto.
- Justin Bieber? - esclamò una voce maschile da dietro di noi.
- Si? - esclamò Justin ridendo con me in braccio e girandosi verso di lui.
Ad un tratto il sorriso di Justin scomparve e mi mise lentamente a terra. Si avvicinò a quell'uomo come se già lo conoscesse. Ma chi era


*SPAZIO AUTRICE*


RAGAAZZEEEEEEEEEE ODDIO STO SCLERANDO ASDFGHJKLOIUYTREAZ CHE CARINO JUSTIN COME PADRE :')
Vi è piaciuto il capitolo? Se vi è piaciuto mi potete lasciare una recensione? Ho visto che nell'altro capitolo ne ho ricevute poche :(
Bhèè.....non so che dire......LA STORIA STA PER FINIRE AAAAHHHHHH  *inizia a piangere*
Okaaay ora vi lascio stare, lol  
LAAAASCIATEMI UNA RECENSIONE, VI PREGO!
E scusate se ci sono errori, non ho riletto >.<
Vi amo :*

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Capitolo 36
*** Senza te non sono nulla.. ***


Era lì che continuava a guardarci in modo strano, senza parlare.
- Justin? - continuò a dire quell'uomo sconosciuto.
-  Si.. - rispose Justin abbassando lo sguardo e avvicinandosi a lui.
- Justin, chi è? - chiesi io preoccupata e fermando Justin prendendogli velocemente la mano.
- N-nessuno tranquilla, stai qui.. - rispose lui stringednomi la mano e lasciandola cadere.
- Dimmi.. - esclamò Justin guardando quell'uomo negli occhi.
- Chi è quella ragazza? - chiese lui indicandomi con sguardo fulminante.
- La mia fidanzata.. - rispose Justin abbssando lo sguardo, quasi impaurito.
- E' incinta vero? - continuò a domandare quell'uomo gurdandomi di nascosto la pancia, che io continuavo a nascondere.
- Si.. - disse Justin con sguardo indifferente.
- Non potete stare insieme. Non puoi sposarti, o tantomeno avere un figlio, prima della fine del contratto. Dovete lasciarvi. - esclamò lui cercando di avvicinarsi a me.
- No! Non provare a toccare la mia ragazza. - disse Justin mettendosi davanti a me come se avessi uno scudo.
- Il contratto dice che... - stava per dire lui, ma Justin lo interruppe.
- Non me ne frega un cazzo di quello che dice il contratto! - esclamò Jus alzando il tono di voce.
- Sai cosa vuol dire, vero? Non potrai più fare il cantante. - disse quel tizio tirando fuori dalla valigia il contratto di Justin.
- No Justin fermo! Non posso permettertelo.. - urlai io prendendo Justin per un braccio e trascinandolo via.
- Jessica che fai? - chiese lui con occhi stupiti.
- Justin è per questo che me ne sono andata! Tu avresti lasciato tutto per me e io non voglio che tu lo faccia! Cantare è la tua vita! - dissi io con le lacrime agli occhi.
- Jessica ricordi cosa ti dissi quel giorno al mare? Ti dissi che se io e te ci fossimo lasciati io avrei smesso di cantare, perchè tu sei la mia vita Jes. Io senza di te non sono nulla. - esclamò lui accarezzandomi dolcemente la guancia.
- ..E..e le tue fan? - chiesi io asciugandomi le lacrime che scendevano sul viso.
- Io le amo e se anche loro mi amano come dicono, capiranno la mia scelta. Il mio attimo di celebrità l'ho avuto, è ora di lasciare spazio ad altri cantanti.. - disse lui sorridendo e prendendomi la mano.
- ...ti amo Justin. - esclamai io cadendo tra le sue braccia e stringendolo forte al mio petto, come se non ci fosse un domani.
 
(Punto di vista di Justin)
 
Eh si, era arrivato il momento di dare una 'svolta' alla mia vita. Stavo per finire la mia vita da cantante. Ma era come se per me non contasse più nulla, avevo Jessica tra le mie braccia e tutto il resto passava in secondo piano. Mi girai e andai verso quell'uomo che mi aspettava con ansia, con il mio contratto in mano.
- Justin sei sicuro di quello che stai per fare? - domandò lui guardandomi negli occhi.
- Si, sono sicuro. - risposi con tono distaccato.
Presi la penna in mano e facendomi coraggio, misi una firma su quello che sarebbe stata la fine della mia carriera. 
- E' stato un piacere lavorare con voi.. - esclamai subito dopo, restituendo la penna e voltandomi verso Jessica.
- Altrettanto.. - rispose lui girandosi ed entrando in macchina.
- Justin mi dispiace è solo colpa mia, io non volevo... - disse Jessica tutta dispiaciuta.
- No amore non è colpa tua, è stata una mia scelta.. - la interruppi io sorridendole e prendendola per mano.
- Ora che farai? - chiese lei.
- Farò il padre. - risposi io ridendo e accarezzandole dolcemente la pancia.
- Vieni, ho una sorpresa per te.. - aggiunsi io transinando Jessica con velocità.
 
(Punto di vista di Jessica)
 
Mi prese per mano e mi trascinò per più di un chilometro, poi alla fine mi portò in una piazza dove vi erano un palco, ragazze e gente che passava di lì. 
- Justin che succede? - chiesi io preoccupata guardando tutta quella folla.
- Ciao ragazze.. - disse Justin prendendo un microfono in mano e salendo sul palco.
- JUSTIN! ODDIOO JUSTIN! - si sentirono urla da tutte le parti urlare il suo nome.
- Ragazze devo comunicarvi una cosa.. purtoppo non farò più il cantante.. - esclamò lui abbassando un po' lo sguardo.
- COSA?? NO JUSTIN PERCHE?! - urlarono loro portandosi le mani alla bocca dallo stupore.
Justin fece un grosso sospiro.
- Perchè quella ragazza che vedete lì, è la mia fidanzata e aspettiamo un bambino.. - esclamò Justin sorridendo e puntando il dito verso di me.
Tutte le ragazze tra la folla iniziarono a guardarsi tra loro e a sorridere dolcemente.
- Jessica vieni qui.. Sapete, il contratto che avevo, non mi permetteva di diventare padre o di sposarmi, così ho dovuto lasciare tutto. - disse Justin facendomi salire sul palco e prendendomi per mano.
- E non canterai mai più? - si sentì dalla folla, una ragazza che fece questa domanda.
- No ragazze io non smetterò di cantare. Forse non lo farò più al Madison Square Garden oppure non farò più concerti, ma non abbandonerò la musica. - disse lui guardando tutte le sue beliebers che lo fissavano.
Tutte rimasero immobili.
- Mi amerete lo stesso? - chiese lui sorridendo timidamente e guardando le sue fan.
- SI! - si sentirono tutte le beliebers.
Justin sorrise quasi con le lacrime agli occhi. 
- Ora, prima di andare, vorrei fare una cosa.. - disse lui.
Si mise lentamente in ginocchio davanti a me e mi prese la mano, mentre tirava fuori dalla tasca una piccola scatola rossa.
- Jessica Grace.. Vuoi tu diventare mia moglie? - chiese lui aprendo la scatola e mostrandomi l'anello che c'era al suo interno.
- C-c-cosa? O-oddio si! Si si si si si! - esclamai io scoppiando a piangere dalla gioia e saltandogli addosso per dargli un grande bacio sulle labbra.
Tutte le beliebers iniziarono ad urlare e a piangere insieme a me, mentre vedevano Justin che mi infilava lentamente quel meraviglioso anello al dito. 
 
Salutammo tutti con un sorriso e andammo verso il nostro hotel, mano nella mano.
- Ti amo Jessica. - esclamò lui girando la testa verso di me per avvicinarsi alle mie labbra.
- Ti amo anche io, Justin. - risposi avvicinandomi a lui e dandogli un tenero bacio passionale, mentre lo stringevo forte tra le mie braccia.
 
 
*SPAZIO AUTRICE*
 
CIAAAAAAAO GIRLSSSSSSSSSS! Cooooome state? Io bene, lol
Vi è piaciuto il capitolo? asdfghjk Justin ha lasciato tutto per lei, oddio che tenero :')
Mi viene da piangere perchè la storia è quasi finita aaaaa *sclera*
Okaaay basta fare le babbane(?) se vi è piaciuto il capitolo lasciate una piccola recensione, thank youuuuu :*
Ora vado, scusate se ci sono errori nel testo, non ho avuto tempo di rileggere!
VI AMO, RECENSITE! :**

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Capitolo 37
*** Io e te, per sempre? -ultimo capitolo- ***


Passarono circa 6 mesi da quella proposta di matrimonio che mi fece Justin e finalmente il grande giorno era arrivato.
Eravamo in Canada, a Toronto. Avevamo deciso di sposarci lì perchè così sarebbero venuti tutti i parenti.
 
- Jessica? Jessica svegliati! - esclamò Caitlin venendo al piano di sopra e scuotendomi il corpo.
- Altri cinque minuti.. - risposi io scacciandola con una mano.
- Ti ricordi che oggi ti sposi? - chiese lei ridendo e togliendomi la coperta di dosso.
- C-cosa?! Oddio è vero! D-devo andare a ritirare il vestito! - esclamai io facendo un balzo dal letto e muovendomi in fretta, per quanto me lo permettesse la pancia.
Eh già era cresciuta parecchio, avrò preso sì e no 20 chili.
Scesi giù per le scale infilando un paio di stivaletti e appena vidi mio padre, sorrisi.
- Papà, mi accompagni a prendere il vestito? - chiesi io sorridendo mentre prendevo le chiavi di casa.
- N-no...ho da fare, scusa... - rispose lui abbassando lo sguardo e chiudendosi nel suo studio.
- Non ci posso credere. - sbuffai io chiudendo con forza la porta di casa ed entrando in macchina.
Ad un tratto il mio telefono suonò: era Justin.
- Amore.. - dissi io prendendo il cellulare.
- Buongiorno signora Bieber.. - esclamò lui ridendo.
- Hey aspetta, ancora non sono la signora Bieber.. - dissi io ridacchiando e mettendo in moto la macchina.
- S-stai in macchina? Jes non puoi guidare, sei incinta! - urlò lui tutto preoccupato.
- Stai tranquillo, devo solo andare a prendere il vestito per il mio..ops, per il nostro matrimonio. - esclamai io ridendo.
- Non vedo l'ora di vederti.. ti amo. - disse lui sorridendo e chiudendo la telefonata.
 
Andai al negozio per ritirare il vestito e tornai velocemente a casa per fare tutte le 'prove' insieme a Caitlin. Lo indossai e mi misi in piedi difronte allo specchio.
- Mio Dio... Sei meravigliosa.. - esclamò Caitlin appena mi vide.
- Dici sul serio? - chiesi  io un po' imbarazzata continuando a guardarmi allo specchio.
- Si Jessica, sei bellissima.. - rispose lei accarezzandomi delicatamente la spalla.
- La cosa più bella è questa.. - disse io portandomi le mani sulla pancia e accarezzandola.
Ad un tratto attraverso lo specchio vidi mio padre che stava passando davanti la mia camera.
- Papà! Che ne pensi? - esclamai io girandomi verso di lui e sorridendo.
- Devo fare delle cose... - rispose lui abbassando lo sguardo e girandosi dall'altra parte.
- Papà mi dici che hai?! Non posso credere che ancora non accetti il fatto che mi stia per sposare con Justin! - urlai io andando verso di lui.
Lui non rispose.
- Papà sono incinta! Mi sto per sposare! E tu che fai? Fai finta di niente?! - continuai ad urlare io con gli occhi quasi lucidi.
- Lo so che aspetti un bambino! Lo so che che oggi ti sposi! Solo che non voglio accettarlo! Sei ancora una bambina.. - esclamò lui girandosi di scatto verso di me.
- Una bambina?! Avevi detto che oramai ero una donna! - dissi io guardandolo negli occhi.
- Ho mentito. - disse lui subito.
- E al matrimonio cosa pensi di fare? Di metterti un paio di cuffie per non ascoltare? - dissi io alzando molto il tono di voce.
- Vorrà dire che non verrò! - rispose lui alzando la testa e girandosi per entrare nella sua stanza.
C-cosa? Mio padre non sarebbe venuto al mio matrimonio? No, non può essere..
- Jes mi dispia... - stava per dire Caitlin ma la interruppi.
- No Caitlin, lascia stare. Se deve rovinarmi in matrimonio, è meglio che non venga. - affermai io tornando davanti allo specchio e aggiustandomi il vestito.
 
Mancava poco al matrimonio e tutti erano già in chiesa, mentre io stavo aspettando che Jeremy, il padre di Justin, mi venisse a prendere.
- Jessica tesoro, eccomi.. - esclamò lui presentandosi davanti casa mia.
- Signor Jeremy.. - dissi io scendendo lentamente le scale e tirandomi su il vestito.
- Wow, sei stupenda. - disse lui aprendo lo sportello della macchina.
- Grazie.. - risposi sorridendo e guardando per l'ultima volta verso casa, forse con la speranza che mio padre uscisse.
 
Io e Justin decidemmo di celebrare il nostro matrimonio all'aperto, così scelse un posto meraviglioso.
Scesi dalla macchina e tutti mi guardarono con occhi stupiti, specialmente Justin. Lui indossava un completo grigio e una cravatta color panna.
- Sei pronta? - chiese gentilmente Jeremy prendendomi a braccetto per portarmi 'all'altare'.
- No aspettate! - si sentì urlare alle nostre spalle.
- Papa?! Che ci fai qui? - chiesi io stupita dal vederlo lì con un completo elegante.
- Sono il padre della sposa.. - rispose lui sorridendo e abbracciandomi dolcemente, dandomi un tenero bacio sulla fronte.
- Grazie papà.. - dissi io facendomi scendere una piccola lacrima sul viso.
Mi prese per il braccio e appena partì la musica, mi accompagnò fino a Justin che mi aspettava ansioso, mentre mi sorrideva dolcemente.
- Sei bellissima. - sussurrò Justin sorridendo, quando arrivai difronte a lui.
Sorrisi.
Ci sedemmo su di una panca mentre il prete iniziò a parlare.
- Vuoi tu, Justin Drew Bieber, prendere come legittima sposa la quì presente Jessica Grace, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi? - chiese lui guardando Justin.
- Si, lo voglio. - rispose Justin sorridendo.
- E tu, Jessica Grace, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Justin Drew Bieber, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi? - domandò lui girandosi verso di me.
 
'Ecco la fatidica domanda che influirà per sempre sulla mia vita. Jessica, pensa bene prima di rispondere. Vuoi passare tutta la vita con lui? E' lui la persona che ami più di te stessa? Andiamo, non puoi più aspettare, devi rispondere.'
 
Dopo aver esitato un po', essermi guardata intorno e averci riflettutto abbastanza, presi una decisione e risposi.
 
- SI, LO VOGLIO. -
 
E VISSERO PER SEMPRE, FELICI E CONTENTI.
 
                                                               FINE.

Oddiooo ora piangoooo è finita la storiaaaa! Non ci credo, mi ero affezzionata troppooo asdfghjk
Bheee allora? Vi è piaciuto il finale? E tutta la storia? lalalalalaalallalalalla
Se volete lasciatemi una recensione, infondo è l'ultimo capitolo aaahhhh
Volevo ringraziare tutte coloro che hanno recensito sempre la mia ff, siete fantastiche ragazze, vi voglio bene :)

Vi volevo dire che ho intenzione di scrivere un'altra ff sempre su Justin, chi di voi la seguirà?
Lasciatemi delle recensioni per dirmi che ne pensate ;)
Ora vi lascio, ciao ragaaazze!
VI AMO!

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