Babies and...

di Warrior Midna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Biscuits ***
Capitolo 2: *** A Cozy Family ***



Capitolo 1
*** Biscuits ***











In casa Nara l’unica cosa che avesse mai avuto una minima quantità di zucchero era stata sempre e solo il caffè – e comunque erano dosi infinitesimali, mezzo cucchiaino per tazza. Anche la cioccolata calda era amara e le torte di compleanno non erano nemmeno contemplate. Di conseguenza, nel periodo di Natale i piatti tipici che venivano consumati erano solo quelli a base di pesce, con immensa gioia di Shikamaru. A Shikahiro, nonostante avesse solo quattro anni, non dispiaceva tutto ciò. Odiava i dolci al punto da rifiutare sempre le caramelle dai suoi amici, tranne quelle al limone perché più aspre. Era stata quindi una delusione per lui vedere che alla sua sorellina Meiyo i dolci piacevano eccome: alla festa di compleanno di zio Choji aveva bellamente ignorato patatine e popcorn per concentrare tutte le sue attenzioni sulla torta. In casa si vedevano sempre più spesso pacchi di zucchero nelle buste della spesa, assieme a barrette di cioccolato e biscotti. Non voleva che sua sorella fosse considerata una sorta di estranea alla famiglia, quindi aveva preso l’abitudine, ogni volta che mamma tornava a casa, di nasconderle tutti i dolciumi per darle poi patatine – che comunque non mangiava.
Quella mattina del 3 dicembre, Shikahiro e Temari si erano svegliati presto per portare Meiyo da zia Ino. La mamma l’aveva praticamente trascinato fuori di casa, ripetendo ad ogni colpo di sonno del figlio che disperatamente cercava di tornare per altri 5 minuti nel letto: «Avanti, è necessaria la tua presenza!», ma senza una precisa causa. Fuori faceva molto freddo e il desiderio del caldo piumone cresceva sempre più nella mente del piccolo Nara, affiancato da strategie sempre più improbabili di fuga. Nonostante il gelo però, le strade erano affollatissime: chi portava grandi buste o scatole colorate, chi guardava le vetrine, chi – in particolare coppiette love-love, come le chiamava la mamma – semplicemente ammirava le luci che illuminavano le strade, tutti con un grande sorriso sul volto. Ed effettivamente quell’aria natalizia metteva allegria, escludendo naturalmente quei piccoli momenti in cui si alzava un venticello fin troppo freddo. Arrivati al negozio di fiori Yamanaka, zia Ino era lì fuori ad aspettarli mentre sistemava alcuni vasi. Non che non la sopportasse, ma era risaputo che non si potesse scappare dalle chiacchiere e gli abbracci. Proprio per questo si era ripromesso che un giorno avrebbe trovato un modo per fuggire. La mamma nel frattempo aveva letteralmente lanciato Meiyo tra le braccia di Ino e, prendendo Shikahiro nuovamente per mano, era partita di corsa verso un negozio poco più avanti. Con immenso dispiacere del piccolo però, era un negozio di dolci. Torte di ogni dimensione, biscotti di ogni forma, quantità spaventose di cioccolato e caramelle di tutti i gusti e colori. L’odore era nauseante, sentiva lo zucchero entrargli nelle narici. La voglia di tornare a casa cresceva minuto dopo minuto. Come gli era venuto di pensare che l’atmosfera del Natale fosse bella? Aiuto!
«Mamma voglio tornare a casa!» disse con voce incrinata dalla disperazione (ma senza lacrime agli occhi, era un uomo lui).
«Amore mio, com’è possibile che non ti piacciano i dolci? Piacciono a tutti i bambini!»
«Inizieranno a piacermi solo quando le faranno al gusto cerume. Ti prego mamma torniamo! Fa freddo!»
E mentre il povero piccolo cercava di trascinare Temari per il braccio – naturalmente senza successo –, un uomo grassoccio, di mezza età e con dei grandissimi baffi si avvicinò. Se avesse avuto anche una lunga barba e un cappello rosso, sarebbe stato il fratello gemello o lo stesso Babbo Natale. Ma per Shikahiro ora come ora era l’incarnazione del male profondo: Babbo Natale = Natale = dolci. Purtroppo per lui la mamma non si spostava di un millimetro e anzi si rivolse con un sorriso allegro (assolutamente non da lei) al signor Babbo: «Buongiorno. Avrei una cosa da chiederle»
«Ma certo signora, dica pure!»
«Non sono molto brava a fare i dolci e vorrei preparare qualcosa a mia figlia con il pan di zenzero. Oltre agli ingredienti, mi può dare anche una ricetta?»
«No mamma fermati! Non farlo! Così Meiyo non tornerà più indietro!»
All’affermazione di Shikahiro, Babbo non riuscì a trattenere una risata. «Dimmi figliolo, non ti piacciono i dolci?»
«No! I dolci fanno schifo e viene la nausea». Si rese conto un po’ tardi di aver detto che del cibo faceva “schifo” e, come previsto, la mamma lo fulminò con lo sguardo.
«Signora non si preoccupi, è un bambino. Allora piccolo, hai mai assaggiato i biscotti di pan di zenzero?»
«Sono biscotti, un enorme concentrato di zucchero» disse Shikahiro con lo sguardo da “Ma ti rendi conto di quel che stai dicendo?”.
«Devo dedurre di no, insomma. Ascoltami, il pan di zenzero piace a tutti, grandi e piccini. Lascia che dia tutto l’occorrente alla mamma, è divertente fare le forme e, chissà, magari scopri che ti piacciono!»
«Li farò, ma li mangerà tutti Meiyo. Poi sono fatti suoi se si sente male con la pancia e le vengono le carie!»
 
***
 
Era molto contento del suo lavoro. Non era bravissimo a disegnare, ma a fare le forme sì. Lui e la mamma avevano studiato la ricetta per tutto il giorno e il risultato era davvero soddisfacente. Con un po’ d’impegno erano riusciti a fare una casetta molto simile a quella in cui vivevano, con l’aggiunta degli addobbi di Natale, e quattro omini: uno grande con un codino nero, uno piccolo con un codino biondo, un altro grande con quattro codini biondi e uno ancora più piccolo con due codini neri; insomma, la famiglia Nara. Erano davvero un capolavoro agli occhi di Shikahiro e decise infatti che avrebbe impedito a chiunque di mangiarseli.
Quando la sorellina tornò a casa assieme a Shikamaru, le si illuminarono gli occhi di gioia. Non aveva mai visto i biscotti di pan di zenzero, ma il profumo che emanavano e tutti quei colori l’avevano resa felice non poco. Si divincolò dalla stretta del padre per andare a vedere quel bellissimo spettacolo sul tavolo della cucina con un grandissimo sorriso. Per Shikahiro era una gioia vederla così. Anche se era piccola e non giocavano con le stesse cose, era speciale; e guardarla indicare i pupazzetti gridandone il nome lo fece sentire un po’ cattivo. Aveva sempre cercato di impedire che mangiasse dolci per non farla sentire un’estranea, ma a questo ci pensavano già mamma e papà facendole regali che le piacevano tanto. Con un piccolo sospiro di rassegnazione, le porse il biscotto di se stesso. Lei lo addentò e la sua espressione divenne ancora più felice. Ma rimase meravigliato quando, dopo il primo morso, Meiyo allungò la mano con il biscotto verso la sua bocca. Per quanto potesse essere nauseato, non riusciva a dire di no a quegli occhioni, proprio non ce la faceva. E dopo aver sentito quel sapore sulla lingua, iniziò a chiedersi come gli fosse mai venuto in mente di dire che non gli piacevano i dolci.











N.d.A.
Non avevo scritto le note dell'autore causa mancanza tempo, ma avendo una mezz'oretta libera ci penso ora.
Io e le fluff non andiamo d'accordo, e penso che in realtà nemmeno per Shikamaru e Temari sia così. Quindi bimbi, venite a me!
Ci sono millemila messaggi subliminali in questo capitolo. Non avete proprio idea. Sfido chiunque a trovarli! ancheseinrealtàbastavederelerisposteallerecensioniperchètuttiinodivengonoalpettinesoprattuttoconme
Una cosa che non ho specificato e me ne accorgo solo ora - PERDONATEMI! - è che non ho specificato che Shikamaru non è a casa. Anzi, va a prendere Meiyo dalla zia stesso tornando, nella mia testa. E questo (forse) spiega un po' di cose. Ma lascio tutto a voi e alla vostra mente geniale.
Questo capitolo è per il terzo giorno del calendario dell'avvento del forum The Black Parade, dove il nero dilaga ma con molta allegria. Il tema era "Casetta di pan di zenzero" e per i prossimi giorni (per quanto mi riguarda almeno, se volete leggere le altre vi conviene fare un salto sul forum) sono: 13 - A Cozy Christmas, 19 - Grown Up Christmas List (Micheal Bublè).
Quindi vi aspetto per i prossimi due capitoli! (ma non siete obbligate, anzi non vi conviene.)
Giù, sommersa dalle scartoffie.

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Capitolo 2
*** A Cozy Family ***











Fare il fratello maggiore era davvero una gran seccatura. Meiyo voleva giocare con la neve fuori in giardino e papà gli aveva chiesto – per non dire ordinato – di andare con lei perché lui e la mamma erano occupati. Shikahiro odiava la neve, odiava il freddo e soprattutto attività impegnative quali l’edificazione di castelli di neve e pupazzi che possono sembrare tutto men che umani. Una cosa che invece adorava era starsene nel letto, sotto le sue caldissime coperte, con la porta aperta, così da poter guardare come l’albero di Natale cambiasse le luci nel soggiorno in fondo al corridoio. Ovvero l’esatto opposto di quello che piaceva alla sua tenerissima sorellina. Non bastava l’avergli fatto venire una carie – era colpa sua che l’aveva costretto a mangiare uno di quei biscotti e ora lui non riusciva a smettere –, doveva anche guardare come ammucchiava la neve, perché se stava seduta non poteva cadere e quindi non c’era niente da controllare. Ormai era lì da buoni venti minuti e non sentiva più tanto né le orecchie, né le gambe. Forse era così anche per Meiyo – o semplicemente si era scocciata – che aveva iniziato a correre verso casa urlando: «Cotto!», riferendosi al biscotto. Lui, anche se era seccante, doveva fare il suo lavoro di fratello maggiore e seguì la sorellina fino alla cucina. Lì però era stato costretto a girarsi dall’altra parte nonostante lei fosse salita in piedi sulla sedia (cosa molto pericolosa per una bambina di nemmeno due anni), perché guardarla mangiare quelle prelibatezze era davvero una sofferenza.

Fu allora che si accorse dell’ombra che le luci dell’albero proiettavano sul muro del soggiorno: si riusciva a distinguere solo il codino di papà e il profilo di mamma con il suo bellissimo naso – che purtroppo lui non aveva preso –. Era strano, perché sembrava di vedere uno di quei film horror di scarsa qualità in cui i vampiri brutti e cattivi vanno a mordere le belle ragazze per poterne bere il sangue. O almeno, la posizione delle loro teste era proprio quella. Spinto da curiosità si incamminò nell’altra stanza (non per evitare di sentire il profumo dei biscotti, eh!) e rimase dolcemente meravigliato. E’ vero che aveva solo quattro anni e non poteva giudicare o scavare in una così vasta memoria, ne era consapevole; ma era sicuro di non aver mai visto così i suoi genitori che, teneramente abbracciati, si scambiavano baci e carezze, davanti al caminetto scoppiettante. Tante volte vedeva i genitori dei suoi amici farsi le coccole e spesso era stato invidioso di loro perché i suoi non erano affatto…così. Ma nel guardarli in quel momento, si rese conto di quanto bella in realtà fosse la sua famiglia. Se ne accorse anche Meiyo, che non perse un solo momento a lanciarsi tra le braccia della mamma, rovinando il loro momento.


Che importava?


Sarebbe stato proprio un bel Natale.












 

N.d.A.
BHHUUAAAHH!!! Chiedo umilmente perdono. Dovevo pubblicare il 13 e invece mi ritrovo qui, nel letto e al gelo, alle 01.35 AM del 14! Sciagura! (sì, ho l'orologio formato 12h)
Nel capitolo precedente non c'erano tanto mamma e papà, quindi ho inserito qui un momento tenerello e molto raro tra i due. Ma è Natale, è normale farsi le coccole, insomma.
Io non sono proprio tipa da fluff. Scrivere cose carucce... E soprattutto natalizie... Beh... Se non ci mettevo in mezzo un bambino di quattro anni non ce l'avrei mai fatta. Chi ha letto l'altra mia storia, poi, ha sicuramente notato che il bimbo/belragazzochediventerà sono la stessa persona perchè manco totalmente di fantasia. E vi ho burlato! E' biondo! Pensavate che fosse uguale spiccicato a Shikamaru? E invece no! A-ha!
Bah, l'orario tardo mi fa vaneggiare.
Mi raccomando, andate a visitare il magnifico forum che per il terzo anno consecutivo ha indetto la magnifica iniziativa del Nero calendario dell'avvento. Così vi leggete tante altre belle storielle - sicuramente più belle delle mie, loro sono belle e automaticamente quel che scrivono è bello.
Ci vediamo il 19 con l'ultimo capitolo!
Giù



PS. Visto che bell'effetto che fa l'immagine? Rende proprio l'idea! Chiunque l'abbia scelta, un bacio a te.

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