ABC

di youmakemefeelsospecial
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


A B C



Blaine Anderson era un ragazzo metà Irlandese e  metà Filippino, ma sin da piccolo aveva vissuto con i genitori ad Aparri,una città a nord delle Filippine. Suo padre aveva trovato un lavoro lì una ventina di anni fa, poi aveva conosciuto Cerina con la quale si era sposato e subito dopo avuto un figlio.
Blaine aveva tutto quello che voleva dalla vita, finché un giorno, la compagna del padre non cadde in una grave crisi economica, cosi da quel giorno Charles, il padre di Blaine, aveva cominciato a fare molti viaggi in America.
All'inizio andava bene cosi, né la moglie né  il figlio si lamentavano , ma i viaggi  cominciarono a diventare più frequenti e più lunghi, tanto che una volta Charles dovette saltare il 17 compleanno del figlio tornando a casa solo 3 settimane dopo.
Dopo quel ritorno la famiglia Anderson prese una decisione: si sarebbero trasferiti in America, precisamente a Westerville, Ohio, cosi che il padre potesse lavorare senza fare avanti e indietro.
Detto fatto. Quella stessa estate, appena finita la scuola la famiglia si era trasferita in una casa a due piani che erano riusciti a comprare vendendo quella lussuosa a 3 piani con la piscina che avevano nelle Filippine.
Blaine Anderson era però forse l'unico che non era molto entusiasta della cosa.
Nuovo paese, nuova città, nuova scuola, nuovi amici ma soprattutto nuova lingua.
Ebbene si, Blaine non sapeva l'inglese. Come avrebbe potuto vivere in un paese senza conoscerne la lingua?
Cosi passò tutta l'estate immerso tra i libri.
Il ragazzo si era sempre più interessato alle materie scientifiche, amava algebra, geometria, disegno tecnico, in un futuro aveva anche pensato di diventare un architetto mentre le lingue gli venivano sempre più difficilmente. Una volta aveva provato un corso per imparare il Mandarino ma dopo essere stato in classe per 15 minuti prese i libri ed uscì. Le lingue non erano fatte per lui a quanto pareva.
Cosi per 3 mesi studiò varie parole, espressioni e regole sulla lingua inglese. Non fu facile, per niente, ma sapeva che non poteva presentarsi a scuola senza saper dire niente.

Ed ora eccolo qua, davanti all'entrata del McKinley High School.
I suoi genitori gli avevano dato un passaggio visto che era il primo giorno, in futuro ci sarebbe andato con il suo motorino che gli è stato regalato per i suoi 16 anni.
Al suono della prima campanella Blaine tirò fuori un foglio con sopra scritte le sue lezioni. Con difficoltà lesse "Letteratura (Aula 4 piano 1)" e si avviò all'entrata.
Non fu difficile trovare la classe ma neanche facile, dopo aver controllato 6-7 porte trovò quella che cercava,  con un foglio attaccato sopra e scritto un 4.
Entrò silenziosamente nella classe mettendosi seduto al primo banco libero accanto al muro. Nessuno aveva fatto caso a lui. Tutti i ragazzi erano presi nel raccontarsi come avevano trascorso le proprie vacanze, o almeno cosi pensò Blaine visto che non riuscì a capire di cosa parlavano nonostante tutto lo sforzo possibile. Rimase fermo a fissare la finestra finché  un ragazzo che entrò di corsa in classe catturò la sua attenzione. Si, un ragazzo perché Blaine era gay ed era fiero di ciò che era.
Ancora con il fiatone in gola osservò la classe e vide che l'unico posto libero era vicino al nuovo arrivato cosi si andò a sedergli vicino.
"Ciao, sei nuovo?" chiese il ragazzo.  
Era bellissimo.
Forse di più.
I suoi occhi, oh.. i suoi occhi, Blaine ci si stava perdendo letteralmente dentro. Quel blu mischiato a qualche accenno di verde e grigio.
E le sue labbra oh.. Blaine scosse la testa prima di poter fare qualche stupido filmino mentale su come avrebbe potuto baciare quelle labbra.
Si girò velocemente tirando fuori cosi un quadernino con dei appunti su delle espressioni e rispose "Uhm ciao. Io sono cosa?" disse alzando un attimo il sopracciglio per poi subito dopo tornare a leggere i suoi appunti. "Io non parlo molto bene l'inglese e.." mentre stava per aggiungere qualcos'altro l'attenzione di tutti fu attirata da una professoressa che entrò in classe fulminandoli con lo sguardo.
"Bentornati ragazzi, come avete passato le vacanze? tutto bene?" chiese la professoressa, ma Blaine si era fermato a "Buongiorno".
Aveva studiato per 3 interi mesi e ora non capiva una parola e non capiva il perché.
"Oh bene bene, abbiamo un nuovo studente qui con noi" disse sempre la professoressa alzandosi dalla cattedra dopo aver firmato qualche foglio. "Tu saresti?" disse rivolgendosi a Blaine.
Lui non capì cosa quella donna volesse da lui, cosi pensò che forse non era stata informata sula sua situazione. Prese la sua borsa e tirò fuori un foglio e glielo porse. La donna lo lesse in silenzio.
Quella mattina Cerina  aveva dato a Blaine un foglio nel caso i professori non fossero stati informati e lui non fosse in grado di spiegargli la situazione.
"Ah bene" disse la professoressa appena finito di leggere.
"Ragazzi abbiamo un nuovo alunno tra di noi, si chiama Blaine Andersone viene dalle Filippine e non parla bene la nostra lingua, o forse come ho capito non la parla proprio" tutti si girarono verso Blaine che non capendo cosa stava succedendo cadde nel panico. Perché tutti lo stavano fissando? C'era qualcosa che non andava in lui? Insomma, era filippino ma non lo sembrava. Aveva ereditato la statura europea del padre.
Così rimase in silenzio mentre si strofinava le  mani sudate sui pantaloni.
Quel silenzio fu interrotto dalla professoressa che, prima di tornare a sedersi sulla cattedra disse rivolta verso il ragazzo che stava vicino a Blaine:
"Hei Hummel, visto che hai già avuto l'onore di conoscere il nuovo arrivato, quest'anno se vuoi avere dei crediti da parte mia in letteratura e storia devi occuparti di lui e insegnargli l'inglese al più presto"
"Ma -ma " balbetto il ragazzo" cosa ho fatto io? Non lo conosco! Sto qui solo perché era l'unico posto disponibile quando sono arrivato" sbuffò.
"Ah bene perciò sei arrivato in ritardo? Un motivo in più per il quale devi fare quello che ti ho chiesto" disse mentre tirava fuori dei libri.
"E niente ma o però" aggiunse "Bene ora aprite il vostro libro a pagina 164 ...."
"Ah perfetto, prevedo che sarà un anno interessante" sbuffò Hummel. Odiava quella professoressa tanto quanto lei odiava lui.
"Bene, io sono Kurt Hummel e se non lo hai ancora capito io sarò il tuo professore personale di inglese!" disse a bassa voce cercando di non attirare l'attenzione della professoressa.
"Tu cosa?" disse Blaine "Scusa, puoi ripetere? non ho capito bene" disse sicuro di sé visto che quella era la prima frase che aveva imparato a memoria.
"Cominciamo bene" disse Kurt affondando  la testa tra le  mani.





Note della scema che scrive:
Ciao :3
Non so come mi è venuta in mente questa cosa sinceramente, cioè forse lo so visto che sarà un po' basata sull'esperienza personale ma io purtroppo non avevo un Kurt che mi sarebbe stato da insegnante purtroppo.
Non so quanti capitoli saranno perchè scriverò quando avrò tempo anche se cercherò di essere comunque regolare (?)
Detto questo bho, spero di ricevere delle recensioni con delle opinioni anche se sul se andare avanti o chiudere qua la baracca hahahah
A presto ♥
P.s. ringrazio infintamente Mary per avermi betato il capitolo ♥ lov u

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


"Driiiiiiiin" Finalmente era suonata la prima ora. Blaine scosse la testa risvegliandosi dai suoi pensieri poichè non capendo cosa stava dicendo la professoressa si era messo a pensare ad altro, alla sua vecchia vita, a cosa stavano facendo Wes, Thad, Sebastian, Nick e tutti i suoi ex compagni di classe.
Li mancavano molto nonostante erano passati solo 3 mesi. Forse il problema era anche che i genitori non avevano ancora connesso internet a casa e allora
Blaine poteva sentire i suoi vecchi amici solo attraverso le telefonate ma essendo in un altro paese costavano molto cosi li sentiva molto raramente. Si alzò dal banco seguendo tutti i ragazzi verso l'uscita tirando fuori il foglio con le lezioni.
"Matematica (Aula 9 piano 1)" lesse tra se e se fino a quando qualcuno non lo prese per il braccio e lo fermò facendo uscire tutti.
"
Hei tu, aspetta, dove vai?" chiese Kurt aspettando che gli ultimi ragazzi uscissero. Blaine non lo capiva in silenzio come avrebbe potuto farlo con tutto quel chiasso?
"Io
io " Blaine aveva capito tu e vai cosi intuì la domanda tirando fi nuovo fuori il foglio "Matematica" disse mostrando il foglio a Kurt.
"Ah bene, a quanto pare abbiamo le stesse lezioni per tutto il giorno" disse dopo aver dato uno sguardo al foglio "ok, per oggi seguimi che ti mostrerò anche un po' la scuola e vediamo quello che sai, ok?" chiese Kurt ma
Blaine lo guardò come se avesse parlato arabo. Ops... per Blaine quello era arabo.
"Ok
ok ho capito" disse Kurt prendendo il suo iPhone. Andò su google traduttore e scrisse la stessa frase mettendo la traduzione inglese-filippino facendo cosi leggere a Blaine quello che voleva e l'altro annui.
"Uhm allora
Blaine, parlami un po' di te? Saprai pur dire qualcosa no? " chiese Kurt mentre prendeva i libri dal suo armadietto.
"Uhm io sono
Blaine uhm vengo dalle Filippine uhm ho 17 anni e uhm odio le lingue" sputo Blaine con molta difficoltà. Cavolo era piuùdifficile di quanto previsto per lui.
"Ah
waw, figo, se odi le lingue come pensi di imparare l'inglese?" chiese allora Kurt ma l'altro non capi.
"Ok capito" allora disse ancora Kurt chiudendo l'armadietto e prendendo di nuovo il cellulare. Passarono cosi le 6 ore tra qualche domanda qui e li su perché 
Blaine si è trasferito, come mai non ha la faccia di uno filippino, su dove viveva e sulle sue prime impressioni. Bhe per le cose piu complicate Kurt lasciava digitare le cose a Blaine sul cellulare lasciando il lavoro a google translate, anche se la traduzione non era perfetta capiva il senso. Durante la lezione di matematica e chimica Blaine fu il primo a finire gli esercizi cosi aiutò Kurt che invece non ci capiva niente. A pranzo si sedettero al tavolo insieme al glee club ma Kurt dava tutte le sue attenzione a Blaine cercando di farli imparare i nomi dei oggetti che lo circondavano. Alla fine era molto piu divertente del previsto per Kurt, insomma sentire Blaine che storceva le parole mentre cercava di esprimersi era persino meglio di uno di quei video di youtube dove ti veniva il mal di pancia per le risate. La giornata fini presto e all'uscita Kurt si offri ad aspettare con Blaine i suoi genitori che avrebbero fatto un po' di ritardo.
"Non capisco come fai a stare senza la connessione per cosi tanto tempo, io non resisto per un giorno senza sapere le novità di
vogue" disse Kurt ridendo ma Blaine non capi di nuovo cosi l'altro cercò di spiegarglielo più  facilemente visto che il suo iPhone era ormai quasi andato e cosi Blaine non avrebbe imparato niente "Io" si indicò "non ci riesco" fece segno di no" a stare senza computer " fece segno di digitare. Blaine annui. Era divertente, sembrava uno di quei giochi dove dovevi mimare le cose per farti capire.
"
Hei frocio, hai un nuovo amichetto?" urlò una voce da dietro di loro . Era Karofski. Nuovo anno si, ma i vecchi problemi restano.
"
Karofski, lasciaci in pace" disse Kurt mettendosi davanti a Blaine mentre la voce si faceva sempre vicina.
"
Hei che c'è? Fai il protettivo con il tuo ragazzo eh? Chi è sto sfigatello?" chiese sempre piu vicino.
"Lascialo stare, non ti ha fatto niente, è nuovo qui a scuola e non è il mio
ragazzo!"urlò Kurt cercando di essere sicuro di se anche se dentro moriva dalla paura.
"Ha fatto che si è fatto vedere con una checca come te, ecco cosa ha fatto" disse allora
Karofski spingendo Kurt facendolo sbattere contro una macchina.
"Comunque vi lascio in pace, ama andate a pomiciare da qualche altra parte froci!« disse dando un ultimo calcio a Kurt prima di andarsene.
Blaine rimase immobile. Cosa stava succedendo li? Non aveva capito niente di quello che quel grosso ragazzo li aveva detto ma aveva visto quela che aveva fatto e oddio perchè era li immobile? perchè non aveva reagito? Kurt si era messo davanti a lui e lui rimase immobile? Si precipitò velocemente verso Kurt aiutandolo ad alzarsi ma l'altro rifiutò l'aiuto e si alzò da solo rimanendo a malapena in piedi. In quel momento arrivarono i genitori di Blaine e Kurt li disse di andarsene, li disse che va tutto bene anche se non era cosi, lo disse urlando perchè Blaine non voleva lasciarlo li da solo ma alla fine quando i suoi genitori avevano suonato il clackson per la seconda volta scrisse il suo telefono su un foglietto tirato velocemente dalla tasca e lo porse a Kurt.
"Chiama tu quando stai bene, ok?" disse prima di andarsene lasciando li Kurt da solo. Quella sera a casa non parlò molto con i genitori
poichè anche per loro era il primo giorno di lavoro dopo le vacanze ed entrambi avevano molto da fare. Per tutta la sera giocò alla PS3 con il cellulare affianco aspettando una telefonata o un messaggio che non arrivò. Il giorno successivo nonostante tutto entrò con un sorriso in faccia che svani quando non vide Kurt ne alla 1 ora, ne alla 2 ne alla 3 e neanche a pranzo.







L'angolo della scema :') Ciao oggi sono di poche parole visto che pubblico dall'
iPhone :oo tenevo solo ringraziare le 6 persone che hanno messo la storia tra le seguite 2 ricordate 1 tra i preferito e addirittura 2 tra le autrici preferiti cioè waw che onore veramente :3 spero di non deludervi e bho niente. P.s. Qua inizia gia lo sviluppo della trama della storia, ditemi se secondo voi sto correndo troppo e magari mi devo soffermare di più o bho (?) P.p.s. È appena uscita la performance di white christmas hshshdekbrje perciò happy whitexmas ** M

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Alla fine di quella giornata Blaine non vide per niente Kurt e neanche il giorno successivo. Lo stesso valeva per la telefonata.  Il terzo giorno quando lo trovó davanti al suo armadietto prendere i libri quasi saltello per la gioia. Insomma durante quei 2 giorni Blaine si era sentito molto solo. Nessuno si era avvicinato a lui, cercavano di evitarlo come se fosse malato o qualcosa del genere e quando il secondo giorno cercò di avvicinarsi al Glee club che Kurt li aveva presentato ricevette solo delle occhiatacce che durarono veramente poco perchè appena salutato tornarono a parlare tra di loro evitando alla grande il nuovo ragazzo.
I pomeriggi B aveva continuato a studiare dal suo dizionario e da un libro chiamato "Inglese in 30 giorni" che a quanto pare diceva molte balle visto che lui non è riuscito a finirlo in 3 mesi. Il punto era che come durante l'estate non riusciva a ricordarsi le cose che leggeva. Aveva imparato più in un giorno passato con Kurt che 3 mesi da solo.
Cosi appena visto Kurt l'altro si avvicinò a lui con un sorriso stampato in faccia.
"Ciao, come va? Perchè non sei venuto a scuola?" disse Blaine convinto. Bhe proprio nulla nulla non era vero che non aveva imparato, si era memorizzato questa frase il giorno precedente cosi da poter fare una bella figura con il ragazzo appena sarebbe tornato a scuola.
"Io...vai via da me, ti prego, te lo dico per te" rispose però l'altro con un tono di voce basso mentre recuperava l'ultimo quaderno.
"Io cosa?« chiese Blaine scombussolato tirando fuori il suo cellulare porgendolo a Kurt per farli usare google traduttore ma l'altro rifiutò.
"Tu" lo indicò " vai via da me " gli fece il segno di andare dopo aver chiuso il suo armadietto.
Blaine senti un nodo crearsi nella gola.
Cosa aveva fatto? Perchè lo stava cacciando?
"Ma perchè?" chiese allora scombussolato.
"Fidati, lo sto facendo per il tuo bene" disse a bassa voce facendosi sentire a malapena anche se tanto Blaine non l'avrebbe capito lo stesso "solo lasciami stare" prese il cellulare ancora in mano dell'altro ragazzo e scrisse -vai via e non cercarmi più- e si allontanò lasciando Blaine li solo.
Quando lesse la traduzione non ci voleva credere. Insomma era stato trasferito in una nuova scuola, in una nuova città, un nuovo paese che aveva una nuova lingua e ora cosa?
Anche l'unico ragazzo che si era mostrato gentile con lui lo lasciavo salo?
Nella sua testa urlava -perchè? perchè? cosa ho fatto?- ma rimase li fermo a seguire con lo sguardo Kurt che si allontanava.
Fu risvegliato dal suono dalla campanella, cosi tirò fuori velocemente il suo foglio e andò a lezione.
Matematica.
Oh bene, Blaine amava la matematica e a quanto pare in questa scuola erano rimasi indietro con il programma visto che lui quelle cose le aveva fatto l'anno scorso.
Utilizzando Siri cercò di catturare qualche parola dalla proffessoressa che parlava normalmente e si fregava del fatto che ci fosse un alunno che non la capiva. 
Cosi, appena sentita la frase "volontari per la prima interrogazione" che fu seguita da un silenzio, cosa che permise di catturare la frase per bene a poterla tradurre, Blaine alzò la mano.
Insomma era bravo in matematica, perchè non mostrare questa sua dote guadagnandosi magari qualche attenzione.
Arrivato alla lavagna la proffesoressa gli fece fare vari esercizi che lui esegui perfettamente tranne la geometria visto che non ne capi il testo.
Quel giorno aveva preso il suo primo voto: Distinto** e doveva essere felice, insomma, era un buon inizio eppure non riusciva a smettere di pensare a quello che li aveva detto/scritto Kurt.
Durante la giornata lo aveva visto un paio di volte, prima a mensa seduto al tavolo del Glee mentre parlava con una ragazza di colore e poi durante la lezione di  chimica che avevano insieme.
Tornato a casa si buttò sul divano visto che era davvero distrutto, non aveva capito molto di quello che aveva fatto a scuola. Durante le materie letterarie specialemente si era ormai rassegnato, mentre la profesoressa spiegava canticchiava qualche canzone nella sua testa cercando di far passare il tempo anche se non poetva continuare cosi per tutto il tempo o sarebbe stato rimandato, ma in quel momento poco li importava.
La sua attenzione fu catturata dalla porta che si aprì dalla quale entrò il padre.
Oh erano già le 5 e mezza? pensò Blaine mentre si rialzava. A quanto pare si era adormentato su  quel divano.
"Hei Blaine come va?" chiese il padre.
-Male, malissimo papà -avrebbe voluto rispondere il ragazzo ma si limitò a un "Bene, oggi mi hanno interrogato a matematica" disse mentre si dirigeva in cucina per prendere qualcosa.
"Uhm bene e quanto hai preso?" chiese di nuovo l'uomo ,mentre si cambiava le scarpe.
"Uhm non lo so ma la proffesoressa mi ha detto -Bravo, deficiente-" rispose mentre si versava del succo di frutta.
"Cosa ti ha detto?" disse incredulo il padre "Ma come si permette di darti del deficiente!"
"Uhm papà non lo so, ha detto cosi" rispose mentre andava a riprendere lo zaino per poter salire su.
"No, fermo qui" disse l'uomo che rimase immobile vicino alla porta" ti viene dato del deficiente e a te neanche importa? Ma siamo scherzando?" chiese il padre con un tono di voce piu alto.
"Uhm papà tranquillo, non importa, non ho voglia di parlarne ora" disse a bassa voce il ragazzo mentre si dirigeva verso le scale.
"Eh no, ora tu ti metti le scarpe e andiamo a scuola" disse allora Charles mentre si rimetteva velocemente le scarpe. 
"Si, siamo nuovi qui ma nessuno si permette di dare del deficiente a mio figlio!" urlò ormai.
Dopo 20 minuti piu o meno Blaine e suo padre si trovavano nel parcheggio della scuola, non c'era piu nessuno, o forse quasi, c'era qualche macchina qui e la e oh la macchina di Kurt pensò il ragazzo mentre scendeva con il padre, chissà cosa ci faceva ancora qui.
Il padre ancora arrabbiato per il trattamento che suo figlio aveva ricevuto sbattè la portiera della macchina e con un passo veloce si diresse verso quella che era l'entrata e Blaine lo segui immerso nei suoi pensieri.
"Oh scusi, non volevo" disse una voce famigliare a Blaine.
"Kurt?" disse il piu basso.
"Blaine? Signor Anderson? Cos'è successo?" chise l'altro che si era scontrato con il padre del ragazzo all'entrata della scuola.
"Uh tu saresti Kurt? Quello assegnato ad aiutare a Blaine con la lingua?" chise il padre.
Blaine durante la cena aveva parlato un po' di Kurt e del fatto che la proffesoressa li aveva chiesto di seguirlo dandoli una mano con la lingua.
"Uhm si signore, in teoria anche se..." non riusci a finire la frase che fu interrotto da Charles che disse:
"Allora mi sapresti spiegare che razza di scuola è che mio figlio alla sua prima interrogazione per di piu di Matematica, materia che adora ,viene chiamato deficiente?" Era ormai evidente anche a Kurt che il padre era arrabbiato riguardo alla soluzione ma rispose con un piccolo sorriso.
"Cosa? Come può essere? Insomma Mercedes mi ha detto che la proffessoressa di Matematica li ha messo distinto poichè non aveva capito il testo del problema di geometria ovviamente, ma si fidi di me, che con quella prendere un distinto non è affatto facile, è molto severa" rispose Kurt cercando di tranquillizzare il padre di Blaine, che in quel momento guardava i due sena capire una parola, con la sua voce.
"Distinto? Blaine mi ha detto deficiente" rispose allora incredulo il padre.
"Uhm credo che ha fatto un po' confusione Blaine, insomma ho visto i libri che si porta con se per studiare la lingua e magari si è confuso un po' sulla parte dei voti.. sa sufficiente, distinto" una pausa" si sarà confuso" disse con un sorriso in faccia.
Quella situazione era veramente imbarazzante.
"Ah oh capito uhi " disse il padre lanciando uno sguardo a Blaine.
"Uhhu" annui Kurt.
minuto di silenzio.
< style="font-size: 16px;">"A proposito" disse di nuovo il padre con un tono di voce molto più basso rispetto a prima " domani esco dal lavoro prima, se vuoi e se per te non è un problema potrei venire a prendere Blaine da scuola e mi farebbe piacere se tu venissi con noi, non so visto che sei suo professore mi chiedevo ecco se potevi aiutare mio figlio anche dopo scuola, sai cosi magari non fa piu questi incidenti sai" disse Charles un po' imbarazzato.
Non voleva sembrare troppo insistente o farli una brutta impressione, anche se l'ha già fatto urlando prima. 
"Ehm io.. "Kurt cercò di pensare a una scusa, non poteva dire perchè cercava di evitare suo figlio, anzi, non potva.
"Per favore" aggiunse a bassa voce il padre.
"....ok" si arrese Kurt.
Insomma magari poteva evitare a scuola e vedersi con lui solo a casa per aiutarlo. 
In quel momento odio il fatto di essere cosi buono.
"Bene, allora a domani, vi passo a prendere io e grazie mille "disse il padre porgendo una mano a Kurt come forma di saluto.
"Uhu, a domani" rispose allora l'altro "ciao Blaine" disse anche a Blaine che intanto era rimasto immobile senza capire cosa stava succedendo, in macchina suo padre li avrebbe dovuto dare delle spiegazione, molte spiegazioni.
Detto Kurt andò verso la sua auto e Blaine segui il padre nella loro.
Detto Kurt andò verso la sua auto e Blainesegui il padre nella loro.




Angolo della scema D:
Allora allora allora (?)
eccomi qui (?) 
non tirate pomodori grazie :)
volevo lasciare il capitolo quando Blaine torna a casa ma poi sembrava troppo depresso e troppo corto e io odio la depressione giuro :o
perciò ho inserito la storia del malinteso del voto. I voti come avete notato sono quelli che si usavano fino a poco tempo fa ma c'è un perchè no? la cosa del deficiente a mes è successa sul serio. Il  mio primo voto quando ero arrivata in Italia è stato distinto e io ho detto a mamma che era deficiente D: pessima eh?  ovviamente mia madre si è messa a ridere come una scema e io me lo ricordo ancora anche sono passato 6 anni :O qui però ho dovuto fare arrabiare il padre per combinare questa cosa con Kurt (?)
Ripeto ancora: se sto correndo troppo non so ditemelo, è la prima volta che scrivo perciò ho molta paura (?)
Ci tenevo a ringraziare  fanklain e supremacy che hanno recensito i primi capitoli positivamente perdipiu, grazie veramente tante e anche le 11 seguite, 2 ricordate e 1 tra i prefeirti *O* non vi potete immaginate quanta gioia mi da questo fatto, varemente :')
Questa volta ho aggiornato presto perchè per la prima volta durante la settimana nessuno mi interroga domani (non ci credo ancora hahahah). La prossima volta non so quando aggiornerò, penso durante la prossima settimana o insomma appena ho un po' di tempo scrivo **
Grazie ancora
M**

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Tornando a casa il padre di Blainegli raccontò di come aveva confuso i voti e di come  Kurt gli spiegò tutto.
Il ragazzo era diventato tutto rosso dalla vergogna.
"Ah, quasi scordavo" aggiunse alla fine il padre mentre parcheggiava la macchina ormai sotto casa "domani quel ragazzo viene a casa nostra per aiutarti con la lingua."
"Cosa? Papà stai scherzando? Ma se..." Blainedecise di non aggiungere altro però era rimasto scioccato, insomma a scuola gli aveva detto di non volerlo più vedere e poi puffe viene addirittura a casa sua?
"Papà, l'hai costretto? cosa gli hai detto? Dimmi ti prego quello che gli hai detto per farglielo fare! Subito" allora disse innalzando un po' il tono della voce.
"Niente, gli ho semplicemente detto che domani ti vengo a prendere e perciò potrei prendere anche lui visto che si è dimostrato cosi gentile e potrei portarlo da noi cosi magari ti avrebbe dato una mano visto il grandissimo malinteso di oggi e lui ha detto di si." Ripose tranquillamente il padre mentre entravano a casa.
"Oh ohva bene" disse Blaineaffogando la testa nella mani.
"Io vado su, non ho fame oggi, scusa pà. E quando torna, di a mamma di non entrare che sono stanco e penso che andrò a dormire subito"
Detto questo il ragazzo salì nella sua stanza, si fece una doccia e si infilò nel letto sperando che magari di svegliarsi e di trovarsi ad a Aparrinella sua vecchia casa, con i vecchi amici sperando che questo fosse solo un brutto sogno.
Ma purtroppo niente, quella notte Blainenon riuscì a chiudere un occhio per vari motivi. Gli mancava la sua vecchia vita, i suoi vecchi amici, gli mancava cantare con loro, gli mancavano un sacco di cose  e poi c'era Kurt. Si, bhe, lui non gli mancava insomma ma aveva paura.
 Aveva paura di come sarebbe andata domani.
 A scuola gli aveva detto chiaramente di lasciarlo in pace evitandolo tutto il giorno e prima si era offerto di venire a casa sua. Cosa aveva quel ragazzo?

Dall'altra parte della città anche Kurt era nel suo letto che non riusciva a dormire.
Aveva le cuffie del sue ipodnell'orecchie sperando che la musica sovrapponga i suoi pensieri, pensieri che riguardavano Blainee sul perchèaveva accettato ad aiutarlo.


La mattina entrambi si svegliarono in ritardo visto che entrambi si sono addormentati molto ma molto tardi. Cosi eccoli che stavano fermi davanti all'entrata del McKinley ad aspettare la seconda ora per poter accedere alle lezioni.
"Come va?" chiese a un certo punto Blaineper spezzare il silenzio che si era creato tra di loro da ormai un paio di minuti.
"Uhm bene.« rispose Kurt tenendo uno sguardo basso.
"Allora poi viene a me?" chiese Blainecercando di ricordare le parole.
"Cosa?" Kurt alzò la testa verso l'altro ragazzo mostrando un piccolo sorriso. Era cosi carino quando si sforzava a dire qualcosa ma poi sbagliava e allora diventava tutto rosso... Oh ma a cosa sto pensando??
"Uhm tu... poi... vieni mia casa?" Blainedivenne tutto rosso mentre cercava altre parole. Oddio era cosi difficile per lui ma soprattuttocosi imbarazzante.
"Si" rispose il piualto abbassando di nuovo lo sguardo. Ok, non è carino Kurt, lui è adorabile quando fa cosi.
"Bene" Blainesi sforzo di fare una minima conversazione ma niente da fare. Per lui era difficile pensare a qualcosa di piucomplesso e Kurt non lo stava proprio aiutando visto che rispondeva con piccole espressioni.
"Bene"
Quella specie di conversazione fu però interrotta dalla campanella, cosi Blainesalutò Kurt, che invece semplicemente annui, e entrambi si diressero verso le proprie lezioni  che fortunatamente per Kurt erano diverse.




Angolo della scema che scrive **
Questo capitolo è veramente corto lo so, infatti è molto di passaggio.
Se invece preferite posso fare capitoli piu lunghi ma publicarli tipo 1 volta alla settimana o bho, insomma fatemi sapere se vi va :3
Riguardo al capitolo Kurt da primi segni di qualcosa verso Blaine *°*
Poi di solito il padre di B è sempre il cattivo omofobo e bla bla bla (?) e qui non è proprio cosi lo so, ma bho insomma noi non l'abbiamo mai conosciuto e perciò l'ho preferito un padre si severo ma comunque abbastanza comprensivo.
Il prossimo capitolo non so quando lo fartò visto che ho ospiti a casa per un po' di tempo e non avrò molto tempo purtroppo, proverò a imbucarmi al pc tra qualche giorno dai :D
Comunque ringrazio infiniatemente le persone che leggono queste mie cavolate,le  18 persone che le seguono *°* le 2 che le ricordano e le che hanno messo questa storia tra i prefeirti *°* giuro che ogni volta quando vedo un numero in piu la o tra le persone che leggo comincio a sentirmi male per l'emozione :D si sono molto scema hahahaha 
A presto**
M;

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