Alla fine di quella giornata Blaine non vide per niente Kurt e neanche il giorno successivo. Lo stesso valeva per la telefonata. Il terzo giorno quando lo trovó davanti al suo armadietto prendere i libri quasi saltello per la gioia. Insomma durante quei 2 giorni Blaine si era sentito molto solo. Nessuno si era avvicinato a lui, cercavano di evitarlo come se fosse malato o qualcosa del genere e quando il secondo giorno cercò di avvicinarsi al Glee club che Kurt li aveva presentato ricevette solo delle occhiatacce che durarono veramente poco perchè appena salutato tornarono a parlare tra di loro evitando alla grande il nuovo ragazzo.
I pomeriggi B aveva continuato a studiare dal suo dizionario e da un libro chiamato "Inglese in 30 giorni" che a quanto pare diceva molte balle visto che lui non è riuscito a finirlo in 3 mesi. Il punto era che come durante l'estate non riusciva a ricordarsi le cose che leggeva. Aveva imparato più in un giorno passato con Kurt che 3 mesi da solo.
Cosi appena visto Kurt l'altro si avvicinò a lui con un sorriso stampato in faccia.
"Ciao, come va? Perchè non sei venuto a scuola?" disse Blaine convinto. Bhe proprio nulla nulla non era vero che non aveva imparato, si era memorizzato questa frase il giorno precedente cosi da poter fare una bella figura con il ragazzo appena sarebbe tornato a scuola.
"Io...vai via da me, ti prego, te lo dico per te" rispose però l'altro con un tono di voce basso mentre recuperava l'ultimo quaderno.
"Io cosa?« chiese Blaine scombussolato tirando fuori il suo cellulare porgendolo a Kurt per farli usare google traduttore ma l'altro rifiutò.
"Tu" lo indicò " vai via da me " gli fece il segno di andare dopo aver chiuso il suo armadietto.
Blaine senti un nodo crearsi nella gola.
Cosa aveva fatto? Perchè lo stava cacciando?
"Ma perchè?" chiese allora scombussolato.
"Fidati, lo sto facendo per il tuo bene" disse a bassa voce facendosi sentire a malapena anche se tanto Blaine non l'avrebbe capito lo stesso "solo lasciami stare" prese il cellulare ancora in mano dell'altro ragazzo e scrisse -vai via e non cercarmi più- e si allontanò lasciando Blaine li solo.
Quando lesse la traduzione non ci voleva credere. Insomma era stato trasferito in una nuova scuola, in una nuova città, un nuovo paese che aveva una nuova lingua e ora cosa?
Anche l'unico ragazzo che si era mostrato gentile con lui lo lasciavo salo?
Nella sua testa urlava -perchè? perchè? cosa ho fatto?- ma rimase li fermo a seguire con lo sguardo Kurt che si allontanava.
Fu risvegliato dal suono dalla campanella, cosi tirò fuori velocemente il suo foglio e andò a lezione.
Matematica.
Oh bene, Blaine amava la matematica e a quanto pare in questa scuola erano rimasi indietro con il programma visto che lui quelle cose le aveva fatto l'anno scorso.
Utilizzando Siri cercò di catturare qualche parola dalla proffessoressa che parlava normalmente e si fregava del fatto che ci fosse un alunno che non la capiva.
Cosi, appena sentita la frase "volontari per la prima interrogazione" che fu seguita da un silenzio, cosa che permise di catturare la frase per bene a poterla tradurre, Blaine alzò la mano.
Insomma era bravo in matematica, perchè non mostrare questa sua dote guadagnandosi magari qualche attenzione.
Arrivato alla lavagna la proffesoressa gli fece fare vari esercizi che lui esegui perfettamente tranne la geometria visto che non ne capi il testo.
Quel giorno aveva preso il suo primo voto: Distinto** e doveva essere felice, insomma, era un buon inizio eppure non riusciva a smettere di pensare a quello che li aveva detto/scritto Kurt.
Durante la giornata lo aveva visto un paio di volte, prima a mensa seduto al tavolo del Glee mentre parlava con una ragazza di colore e poi durante la lezione di chimica che avevano insieme.
Tornato a casa si buttò sul divano visto che era davvero distrutto, non aveva capito molto di quello che aveva fatto a scuola. Durante le materie letterarie specialemente si era ormai rassegnato, mentre la profesoressa spiegava canticchiava qualche canzone nella sua testa cercando di far passare il tempo anche se non poetva continuare cosi per tutto il tempo o sarebbe stato rimandato, ma in quel momento poco li importava.
La sua attenzione fu catturata dalla porta che si aprì dalla quale entrò il padre.
Oh erano già le 5 e mezza? pensò Blaine mentre si rialzava. A quanto pare si era adormentato su quel divano.
"Hei Blaine come va?" chiese il padre.
-Male, malissimo papà -avrebbe voluto rispondere il ragazzo ma si limitò a un "Bene, oggi mi hanno interrogato a matematica" disse mentre si dirigeva in cucina per prendere qualcosa.
"Uhm bene e quanto hai preso?" chiese di nuovo l'uomo ,mentre si cambiava le scarpe.
"Uhm non lo so ma la proffesoressa mi ha detto -Bravo, deficiente-" rispose mentre si versava del succo di frutta.
"Cosa ti ha detto?" disse incredulo il padre "Ma come si permette di darti del deficiente!"
"Uhm papà non lo so, ha detto cosi" rispose mentre andava a riprendere lo zaino per poter salire su.
"No, fermo qui" disse l'uomo che rimase immobile vicino alla porta" ti viene dato del deficiente e a te neanche importa? Ma siamo scherzando?" chiese il padre con un tono di voce piu alto.
"Uhm papà tranquillo, non importa, non ho voglia di parlarne ora" disse a bassa voce il ragazzo mentre si dirigeva verso le scale.
"Eh no, ora tu ti metti le scarpe e andiamo a scuola" disse allora Charles mentre si rimetteva velocemente le scarpe.
"Si, siamo nuovi qui ma nessuno si permette di dare del deficiente a mio figlio!" urlò ormai.
Dopo 20 minuti piu o meno Blaine e suo padre si trovavano nel parcheggio della scuola, non c'era piu nessuno, o forse quasi, c'era qualche macchina qui e la e oh la macchina di Kurt pensò il ragazzo mentre scendeva con il padre, chissà cosa ci faceva ancora qui.
Il padre ancora arrabbiato per il trattamento che suo figlio aveva ricevuto sbattè la portiera della macchina e con un passo veloce si diresse verso quella che era l'entrata e Blaine lo segui immerso nei suoi pensieri.
"Oh scusi, non volevo" disse una voce famigliare a Blaine.
"Kurt?" disse il piu basso.
"Blaine? Signor Anderson? Cos'è successo?" chise l'altro che si era scontrato con il padre del ragazzo all'entrata della scuola.
"Uh tu saresti Kurt? Quello assegnato ad aiutare a Blaine con la lingua?" chise il padre.
Blaine durante la cena aveva parlato un po' di Kurt e del fatto che la proffesoressa li aveva chiesto di seguirlo dandoli una mano con la lingua.
"Uhm si signore, in teoria anche se..." non riusci a finire la frase che fu interrotto da Charles che disse:
"Allora mi sapresti spiegare che razza di scuola è che mio figlio alla sua prima interrogazione per di piu di Matematica, materia che adora ,viene chiamato deficiente?" Era ormai evidente anche a Kurt che il padre era arrabbiato riguardo alla soluzione ma rispose con un piccolo sorriso.
"Cosa? Come può essere? Insomma Mercedes mi ha detto che la proffessoressa di Matematica li ha messo distinto poichè non aveva capito il testo del problema di geometria ovviamente, ma si fidi di me, che con quella prendere un distinto non è affatto facile, è molto severa" rispose Kurt cercando di tranquillizzare il padre di Blaine, che in quel momento guardava i due sena capire una parola, con la sua voce.
"Distinto? Blaine mi ha detto deficiente" rispose allora incredulo il padre.
"Uhm credo che ha fatto un po' confusione Blaine, insomma ho visto i libri che si porta con se per studiare la lingua e magari si è confuso un po' sulla parte dei voti.. sa sufficiente, distinto" una pausa" si sarà confuso" disse con un sorriso in faccia.
Quella situazione era veramente imbarazzante.
"Ah oh capito uhi " disse il padre lanciando uno sguardo a Blaine.
"Uhhu" annui Kurt.
minuto di silenzio.
< style="font-size: 16px;">"A proposito" disse di nuovo il padre con un tono di voce molto più basso rispetto a prima " domani esco dal lavoro prima, se vuoi e se per te non è un problema potrei venire a prendere Blaine da scuola e mi farebbe piacere se tu venissi con noi, non so visto che sei suo professore mi chiedevo ecco se potevi aiutare mio figlio anche dopo scuola, sai cosi magari non fa piu questi incidenti sai" disse Charles un po' imbarazzato.
Non voleva sembrare troppo insistente o farli una brutta impressione, anche se l'ha già fatto urlando prima.
"Ehm io.. "Kurt cercò di pensare a una scusa, non poteva dire perchè cercava di evitare suo figlio, anzi, non potva.
"Per favore" aggiunse a bassa voce il padre.
"....ok" si arrese Kurt.
Insomma magari poteva evitare a scuola e vedersi con lui solo a casa per aiutarlo.
In quel momento odio il fatto di essere cosi buono.
"Bene, allora a domani, vi passo a prendere io e grazie mille "disse il padre porgendo una mano a Kurt come forma di saluto.
"Uhu, a domani" rispose allora l'altro "ciao Blaine" disse anche a Blaine che intanto era rimasto immobile senza capire cosa stava succedendo, in macchina suo padre li avrebbe dovuto dare delle spiegazione, molte spiegazioni.
Detto Kurt andò verso la sua auto e Blaine segui il padre nella loro.
Detto Kurt andò verso la sua auto e Blainesegui il padre nella loro.
Angolo della scema D:
Allora allora allora (?)
eccomi qui (?)
non tirate pomodori grazie :)
volevo lasciare il capitolo quando Blaine torna a casa ma poi sembrava troppo depresso e troppo corto e io odio la depressione giuro :o
perciò ho inserito la storia del malinteso del voto. I voti come avete notato sono quelli che si usavano fino a poco tempo fa ma c'è un perchè no? la cosa del deficiente a mes è successa sul serio. Il mio primo voto quando ero arrivata in Italia è stato distinto e io ho detto a mamma che era deficiente D: pessima eh? ovviamente mia madre si è messa a ridere come una scema e io me lo ricordo ancora anche sono passato 6 anni :O qui però ho dovuto fare arrabiare il padre per combinare questa cosa con Kurt (?)
Ripeto ancora: se sto correndo troppo non so ditemelo, è la prima volta che scrivo perciò ho molta paura (?)
Ci tenevo a ringraziare fanklain e supremacy che hanno recensito i primi capitoli positivamente perdipiu, grazie veramente tante e anche le 11 seguite, 2 ricordate e 1 tra i prefeirti *O* non vi potete immaginate quanta gioia mi da questo fatto, varemente :')
Questa volta ho aggiornato presto perchè per la prima volta durante la settimana nessuno mi interroga domani (non ci credo ancora hahahah). La prossima volta non so quando aggiornerò, penso durante la prossima settimana o insomma appena ho un po' di tempo scrivo **
Grazie ancora
M**
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