Save me

di Little D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Demi

Presi lo zaino, mi catapultai giù per le scale, entrai in cucina e vidi mia madre preparare la colazione
“vado a scuola” dissi lasciandole un veloce bacio sulla guancia e mi diressi verso la porta
“Demi aspetta” feci capolino con la testa e tornai indietro “la colazione?”
“mamma è il primo giorno di scuola e sono in ritardo, non ho tempo” ritornai alla mia corsa contro il tempo
“Demetria!” ma l'urlo di mia madre mi fece tornare indietro nuovamente
“una mela va bene?” chiesi prendendo il frutto dall'isola della cucina
“mmh” mugugnò lei avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte “sarebbe felice tua sorella di vederti così”
“mamma non è il primo anno che vado in quella scuola, sa come stanno le cose, parliamo quasi tutte le settimane, lo sai”
“certo, è solo che lei è già andata via di casa e tu ti avvicini all'anno di diploma” i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, io alzai i miei al cielo
“guarda che non mi diplomo quest'anno” le misi una mano sulla spalla, lei si asciugò una lacrima e mi diede un altro bacio sulla fronte coperta dalla mia frangetta
“scusa lacrime di mamma orgogliosa” sorrise e mi lasciò andare, io cercai di rivolgerle un sorriso comprensivo e uscii di casa, non riuscivo proprio a capirla, perché tanto orgoglio? Non aveva nulla di cui andare fiera nei miei confronti.
Era davvero tardi, misi la mela nella tasca posteriore dello zaino e andai in giardino, presi la bicicletta e cominciai a pedalare.

Miley

“Noah!!!” esclamai irrompendo nella stanza di mia sorella “dov'è il mio lucida labbra?” la fissai furiosa, lei cominciò a guardarmi con la sua aria innocente
“non lo so”
“sai che con me non attacca, dov'è? Sono in ritardo per scuola” cominciai ad aggirarmi per la sua stanza, arrivò nostra madre
“Miley si può sapere che stai facendo?”
“Noah ha di nuovo toccato le mie cose, non trovo il lucida labbra nuovo” spiegai guardando sotto il letto
“sarà sicuramente in camera tua, sai di essere disordinata”
“no mamma, so per certo che è qui” alzai il cuscino e lo trovai “infatti eccolo qui, Noah smettila di entrare in camera mia” uscii da quella stanza e scesi in cucina
“Trace dammi un passaggio sino a scuola, ti prego” lo implorai, lui sbuffò
“e perché dovrei? Mi paghi?” lo guardai male, tirai fuori dalla tasca dei miei pantaloni 5 dollari
“potrei farlo” non potevo proprio arrivare in ritardo il primo giorno, sul viso di mio fratello si stampò un sorriso e si alzò
“andiamo”
“guarda te che mi tocca fare” borbottai seguendolo fuori di casa.

Joe

Mi alzai dal letto con il sonno ancora tutto addosso, primo giorno in una nuova scuola e in una nuova città, il massimo. Sbuffai e presi dei vestiti a caso dall'armadio, bussarono alla porta
“Joe sei pronto?” chiese mio fratello entrando
“sì, dammi un minuto” dissi infilandomi la maglietta
“faremo tardi, per favore”
“Nick perché tutta questa fretta?” sbuffai ancora sedendomi sul letto per infilarmi le scarpe
“solo non voglio fare tardi”
“tanto scrocchi sempre passaggi da me, non faremo tardi” finii di prepararmi e insieme a Nicholas scesi al piano di sotto, presi una tazza, cereali e latte e feci una colazione veloce
“Joe, Nick vi ho preparato il pranzo” disse nostra madre posando due buste di carta sul tavolo della cucina, presi la mia e la infilai nello zaino, poi uscii e andai verso la macchina.

Nick

Salii in macchina con Joe, non sapevo perché fossi così eccitato, forse perché sapevo che quella scuola aveva il miglior club di musica della California e quest'anno avrei voluto dedicarmi interamente alla musica, nient'altro
“Joe potresti premere quell'acceleratore? Di solito vai come un fulmine”
“scusa se non bramo dalla voglia di entrare in quella prigione” si lamentò per l'ennesima volta, non faceva altro da quando ce n'eravamo andati dal New Jersey e da quando Mandy l'aveva lasciato, un nome ormai taboo nella nostra casa, il primo amore non si scorda mai.
Arrivammo nell'immenso parcheggio della scuola, centinaia di ragazzi correvano ovunque, si salutavano e si raccontavano le varie vicende avvenute durante l'estate, io e mio fratello non conoscevamo nessuno, eravamo a Los angeles da sole due settimane e per noi era ancora tutto da scoprire.
Ci guardammo un po' attorno
“spero abbiano una buona squadra di basket” Joe mi fece un cenno con la mano e si allontanò, ora ero solo pronto per la nuova esplorazione.
Camminai lentamente per il parcheggio sino ad arrivare sulla strada principale che fronteggiava l'edifico principale della scuola, salii le scale ed entrai, l'atrio era immenso, mi fermai ancora a guardarmi un po attorno, c'era una bacheca piena di trofei di ogni genere, il più imponente era di basket, Joe sarebbe stato contento. Sul pavimento era disegnato il gigantesco stemma della scuola, con al centro un grosso lupo, probabilmente la mascotte della scuola. Gruppetti di persone ridevano e scherzavano, i professori camminavano lentamente sorseggiando il caffè. Sentii il suono sordo della campanella, mi ero perso troppo ad osservarmi intorno. Trovai un cartello che mi indicava dove fosse la segreteria, dopo aver percorso un corridoio decorato con piastrelle bianche tappezzato di cartelloni e con in alto grosse vetrate, arrivai. Entrai e mi avvicinai al bancone, aspettai il mio turno e quando la signora di mezza età dai capelli grigi mi rivolse un sorriso mi avvicinai ancora di più, ma non appena cominciai a parlare venni scontrato da una ragazza, mi girai a guardarla
"oh scusami, non ti avevo visto" le rivolsi un sorriso imbarazzato
"non ti preoccupare" biascicai, dalle sue spalle spuntò un'altra ragazza molto carina, prese per il polso l'amica e la trascinò via. Io tornai a guardare la segretaria
"ah sì Jonas, ho appena visto suo fratello, qui c'è la combinazione dell'armadietto, la mappa della scuola, il suo nuovo orario e l'elenco dei professori, l'armadietto si trova al secondo piano nell'ala est, è tutto, spero si trovi bene qui" parlò a raffica riempiendomi di fogli e mi congedò in fretta.

Demi
Chiusi il lucchetto della bicicletta e camminai di fretta lungo il parcheggio. All'entrata c'era Miley che mi stava aspettando con le braccia incrociate, alzai gli occhi al cielo aspettandomi la sua sfuriata
"ciao Miley" le sorrisi
"Demi sei in ritardo! Ho fatto le corse per arrivare in tempo"
"scusami, mia madre mi trattenuto con le sue lacrime da mamma orgogliosa" spiegai facendo una smorfia ricordando la scena, aprii la porta trasparente ed entrai nell'atrio insieme alla mia amica, non c'era quasi nessuno in giro, la campanella era sicuramente già suonata
"quest'anno abbiamo un sacco di cose da fare, dobbiamo organizzare tutte le attività, in più ho saputo che il comitato studentesco vuole organizzare una fiera per raccogliere fondi per la scuola, la organizzeremo?"
"ehm sì" risposi distrattamente, non la stavo molto a sentire, la mole di lavoro che mi aspettava quest'anno mi stava già opprimendo, aprii la porta della segreteria e senza rendermene conto mi ritrovai addosso ad un ragazzo
"oh scusami, non ti avevo visto" mi scusai immediatamente, lui mormorò qualcosa che non riuscii bene a capire, Miley mi tirò via per un braccio
"Demi che fai? Conquisti già le matricole?" rise
"l'ho solo scontrato"
"anche se non sembra tanto un novellino ed è anche carino" cantilenò guardando bene il ragazzo
"Jonas" urlò la segretaria
"mmh Jonas" alzai gli occhi al cielo osservando il fare civettuolo di Miley
"Demetria" sentii alle mie spalle
"Signora Green, buongiorno"

"Miley buongiorno anche a te"
"buongiorno signora preside"
"spero abbiate passato una buona estate, vi è già giunta voce della fiera?"
"sì, ne stavamo parlando prima"
"bene, in qualità di presidentessa dovrai essere tu a comunicare a tutti il progetto" mi fece un caldo sorriso, io ricambiai, quest'anno sarebbe stata dura. 

Una nuova storia!!!!
Spero di non 
aver scritto una schifezza
e che voi vi si
ate fermati a leggere sino alla fine.
Ok, non s
arà il nuovo capolavoro dell'anno,
ma volevo scrivere una storia su Jemi e Niley.
Continuerò solo se vedo che qualcuno commenta
o se comunque viene seguita.
Grazie per la vostrattenzione.
Un bacio Debby!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Primdi lasciarvi a questo capitolo, volevo avvisarvi che ho fatto un piccolo cambiamento al capitolo precedente, il nome della ex di Joe è Mandy e non Taylor, scusate ho cambiato le idee all'ultimo momento, mi scuso ancora.

 

 

Save Me

 

Miley
Entrai nella mensa e mi guardai attorno, era affollata, i tavoli erano quasi tutti occupati, mi avvicinai alla lunga fila di studenti affamati, vidi Demi e mi misi subito al suo fianco, stava prendendo appunti....in mensa??
possibile che noi due non riusciamo mai ad avere degli orari che coincidano?”
ehi Mils” continuò a scrivere facendo un passo in avanti mentre la fila scorreva
Demi si può sapere che stai facendo? Da quando in qua prendi appunti in mensa?” risi guardandola, lei alzò lo sguardo e mi guardò storto
non sto prendendo appunti, trascrivo tutti i nomi per le selezioni delle cheerleader”
è vero che sono oggi pomeriggio, quante ragazze sono?”
sono circa una trentina da selezionare e ci sono anche 4 o 5 ragazzi”
uh nuovi ragazzi, forte”
solo a quelli sai pensare” mise via tutti i fogli, afferrò un vassoio e cominciò ad aspettare che le venisse servito il cibo dalle signore della mensa, la imitai nei movimenti e mi ritrovai di fronte a piatti indecifrabili
che cosa sarebbero?” osservai il cibo con un certo disgusto
pasticcio di pollo, ragù e minestra” rispose la signora con una buffa retina in testa,
c'è l'imbarazzo della scelta” commentai sarcastica
puoi anche non mangiare” disse tagliente la signora, feci una smorfia
mmh credo prenderò il ragù”.
Mi avvicinai alla cassa e cominciai a toccarmi le tasche dei jeans, ero senza soldi, maledetto Trace
Demi” la guardai implorante con gli occhi dolci, lei roteò i suoi e mi pagò il pranzo
scusami davvero, oggi ho dovuto pagare Trace per farmi dare un passaggio sino a scuola”
siete arrivati sino a questi punti?” rise
sì” sbuffai, poi guardai il suo vassoio “Demi mangi solo un'insalata, non è poco?”
beh sai....mia madre mi ha preparato una colazione abbondante e non ho ancora digerito” mi sorrise e poi insieme andammo verso il tavolo delle cheerleader, erano già sedute attorno al tavolo tondo rosso e bianco, con al centro lo stemma della scuola
ehi ragazze su chi spettegolavate” chiesi sorridendo mentre presi posto
stavamo guardando le nuove matricole, non sono male” commentò Scarlett
io ho visto un ragazzo carino in segreteria, è sicuramente nuovo, ma non sembrava del primo anno” dissi rigirando quella poltiglia chiamata ragù
a proposito Miley, quanti ragazzi ti sei fatta quest'estate?” mi chiese Carla, tutte risero, la mia fama non era proprio da brava ragazza
ragazze ascoltatemi” intervenne Demi prima che potessi rispondere alla domanda “oggi abbiamo parecchi ragazzi da esaminare, chiederemo subito degli esercizi base, chi non li sa fare è fuori”
spietata”
mi dispiace, ma per mantenere il nostro livello non abbiamo bisogno di elementi deboli, lo volete vincere il torneo delle cheerleader quest'anno?”
certo!” risposero in coro le nostre compagne di squadra.

Joe
Mi allacciai le scarpe e poi entrai in palestra, parecchi ragazzi si stavano già allenando, mi avvicinai ad un tavolo, scrissi il mio nome sul foglio e poi mi rivolsi ai due ragazzi seduti di fronte a me, avevano la divisa da gioco e un'aria molto spavalda
nome?” mi chiese uno
Joe Jonas e il tuo?” i due si misero a ridere, li osservai, i classici stronzi della scuola, ma io non mi sarei fatto mettere i piedi in testa da nessuno
io sono David e lui è Nate, non sembri un novellino, di che anno sei?”
ultimo” mi osservarono ancora una volta
nuovo? Di dove sei?”
vengo dal New Jersey”
mmh hai mai giocato?” continuavano a farmi il terzo grado guardandomi dall'alto verso il basso
ero il play della squadra della mia scuola”
quindi anche il capitano” anuii, David si mise a ridere mentre si passò una mano tra i capelli neri come la pece “ehi Nate, qui qualcuno vuole fregarti il posto” l'altro si sistemò bene sulla sedia
facci vedere di cosa sei capace” la presi quasi come una sfida e forse era proprio così, mi allontanai e cominciai a fare qualche giro di campo per riscaldarmi, dopo di che presi una palla e mi avvicinai al canestro per esercitarmi sui tiri liberi, 6 su 7, feci un sorriso compiaciuto, sentii una mano sulla spalla, ancora quel Nate
non male, ma c'è di meglio” avrei avuto un capitano che avrei già voluto vedere steso a terra sanguinante “tutti i candidati al centro del campo, dovrete eseguire un paio di esercizi” gridò, mi avvicinai al gruppo e ascoltai le istruzioni.
Mentre corsi a canestro con un terzo tempo vidi entrare in palestra un gruppo di ragazze con la divisa rossa e bianca, senza alcun dubbio le cheerleader, le ragazze californiane non sono per niente male, le osservai per un po' e due cominciarono a discutere con i ragazzi con cui avevo parlato prima, una era piccolina, capelli castani, frangetta e viso da brava ragazza, l'altra invece sembrava quella più decisa, capelli molto più lunghi, castani, mossi, gambe lunghe e occhi azzurri
Jonas!! Non ti distrarre!” mi urlò Nate, scossi la testa e mi concentrai di nuovo sullo sport, quest'anno non avrei lasciato spazio alle ragazze.
Finiti gli allenamenti mi avviai verso gli spogliatoi, fissai con la coda dell'occhio quel David, mi ha guardato in cagnesco per tutto l'allenamento, sbuffai e andai a farmi la doccia, non ero affatto stanco, chissà se da queste parti si allenano sempre così poco, mi vestii e afferrai la borsa, andai verso la macchina, Nick sarebbe arrivato tra mezz'ora, pensai guardando l'orologio, presi l'ipod e mi misi seduto sul cofano a canticchiare le canzoni.

Demi
Dopo essermi messa la divisa andai in palestra con Miley
ci sono le selezioni di basket??” chiesi guardandomi attorno scocciata, odiavo la squadra di basket e i giocatori
a quante pare” mi rispose la mia compagna, mi avvicinai a Nate, dopo quello che era successo 3 anni fa mi sentivo sempre un po' a disagio in sua presenza, ma stavo superando la cosa
le selezioni di basket dovevano essere domani, oggi ci serve la palestra” protestai
beh le abbiamo spostate, c'era un annuncio affisso in bacheca” rispose il ragazzo guardando i giocatori allenarsi
noi dobbiamo fare le selezioni per le cheerleader”
potete portare i vostri culetti danzanti fuori da qui, le farete nel campo di atletica all'aperto” spuntò il suo amichetto
oh David perché devi essere così stronzo?” chiese Miley fulminandolo con lo sguardo
beh carina, questo stronzo non ti dispiaceva molto l'anno scorso” la mia amica gli tirò un sonoro schiaffo sulla guancia, roteai gli occhi e tornai su Nate che non aveva distolto neanche un attimo lo sguardo dall'allenamento, con lui era più facile ragionare
Nate per favore, i ragazzi stanno aspettando” lo implorai
Jonas!” urlò ad uno dei nuovi ragazzi “non ti distrarre!” uno tra il gruppo scosse la testa e ritornò ad allenarsi
Nate!” gli feci spostare l'attenzione su di me
Demi abbiamo già iniziato e fuori non abbiamo un campo per allenarci, voi potete fare le selezioni sul prato” mi guardò per un secondo, venne distratto dalla voce del coach
ehi ragazzi come vanno le cose?” chiese l'uomo, indossava una polo bianca, i pantaloni della tuta e in testa aveva il cappellino della scuola
Mr Ross, quest'anno ci sono parecchi candidati promettenti”
mmh bene” anche lui diede uno sguardo ai nuovi giocatori “chi è quello che sta tirando ora a canestro?” mi girai quasi interessata, tentando di rintracciare il giocatore di cui stavano parlando
Joe Jonas coach, viene dal New Jersey ed è all'ultimo anno”
non è male” il coach si girò verso di me “Demetria cosa ci fai qui?” sbuffai e scossi la testa
nulla, andiamo Mils” presi la mia amica per il braccio, ancora intenta a punzecchiarsi con David e la portai sul campo di atletica.
Dopo un'ora e mezza, quasi interminabile, di selezioni andai nello spogliatoio, mi cambiai velocemente e percorsi il parcheggio deserto della scuola, venni distratta da una voce, una bella voce che canticchiava una canzone di cui non conoscevo il titolo, mi guardai attorno e vidi un ragazzo seduto sul cofano della macchina, lo osservai per bene, mi resi conto che era quel giocatore di cui parlavano Nate e il coach Ross, lo ascoltai ancora per qualche minuto, aveva davvero una bellissima voce, sorrisi e poi tornai al mio programma.
Attraversai i lunghi corridoi bianchi della scuola, arrivai nell'atrio, girai l'angolo e dopo un altro corridoio arrivai all'auditorium, scesi subito vicino al palco e trovai Cecilia seduta al tavolino per raccogliere le candidature per le selezioni del Drama Club
Cecilia grazie per avermi sostituito” dissi con il fiatone sedendomi
non ti preoccupare Demi, com'è andata con le cheerleader?”
bene, è stata lunga ma è finita” sorrisi “ora puoi andare, finisco io qui” presi l'elenco che aveva appena stilato la mia compagna, pochi iscritti per ora, il Drama Club non aveva mai avuto un grande successo e questo mi dispiaceva parecchio, questa attività era l'unica di cui mi importasse sul serio, salutai Cecilia e in attesa mi misi a buttare giù qualche verso per una nuova canzone
Demi perché non mi hai aspettato?” mi chiese Miley sedendosi accanto a me
non sapevo dove fossi finita” dissi mettendo via i fogli
“ero impegnata con David”
te la fai ancora con quello?” la guardai poco sorpresa e abbastanza schifata
beh.....quanto dura ancora qui?” scarso tentativo di cambiare discorso, ma la assecondai, non mi interessavano molto le sue avventure studentesche
non molto, un quarto d'ora circa, ma non si è presentata molta gente” proprio in quel momento si aprì la porta dell'auditorium, Miley si mise subito in posizione composta con la schiena dritta
è il tizio carino della segreteria” mi sussurrò sorridendo, il ragazzo si avvicinò
ciao” disse sorridendo nervoso
ciao” gli sorrisi
ciao, io sono Miley” urlò quasi, mi venne da ridere vedendo il suo strano modo di attirare l'attenzione, lui la guardò imbarazzato
tu sei?” chiesi prendendo la penna
Nicholas Jonas, ma potete chiamarmi Nick” Jonas Jonas, quel cognome non mi era nuovo
io sono Demi e lei è Miley, come avrai capito” notai subito la chitarra che portava con sé “mi dispiace deluderti ma le selezioni saranno domani” mi guardò confuso
ma fuori c'è scritto....”
lo so, ma per motivi di organizzazione oggi raccogliamo solo i nomi” spiegai, Miley sembrava quasi in trans, l'avevo persa
ah ok e come si svolgerà?”
beh puoi cantare, recitare, ballare, a te la scelta” lo vidi annuire
con la recitazione me la cavo, ma il ballo non è proprio il mio genere” sorrisi
questo è un Drama Club e accettiamo tutte le discipline, tu puoi scegliere ciò che vuoi” Jonas! Il nome del cestista e del ragazzo del parcheggio, collegai immediatamente le cose
bene allora a domani”
aspetta un attimo, tuo fratello viene in questa scuola e gioca a basket?” Nick mi guardò
sì, perché?”
vuoi iscrivere pure lui?” i suoi occhi si allargarono, come se avessi detto qualcosa di impensabile
chi, Joe? N-no, a lui non interessano queste cose” rise nervosamente passandosi una mano tra i capelli, forse mi ero sbagliata, non era la stessa persona
scusami, credo di aver commesso un errore, ci vediamo domani” lo salutai con un sorriso
ciao”
ciao Nick!” Miley era tornata, la guardai con un sopracciglio alzato
che c'è?”
lo hai fissato per tutto il tempo”
ma non è vero”
non sei mai stata così silenziosa come in questi 10 minuti, ti sei presa una cotta?” risi
Smettila! Lo trovo solo carino”
tu trovi carini tutti quelli della scuola”
lo so” si mise a ridere
andiamo, finalmente si torna a casa” raccolsi la mia roba e lascia l'auditorium.


 

Grazie grazie grazie per le 6 recensioni al primo capitolo!
Siete f
antastici,
spero di riceve 
ancora i vostri pareri, 
neg
ativi o positivi che siano.
Per il primo c
apitolo mi sono dimenticata di darvi il link del breve trailer che ho fatto per la storia,
http://www.youtube.com/watch?v=fdKLlqPCH7w  so che non è un gran che,
se 
avete voglia dateci un'occhiata,
un bacio Debby!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Save Me


Nick

Uscii da scuola e andai verso il parcheggio, trovai mio fratello seduto sul cofano della macchina
Joe” lo chiamai aprendo la portiera e sistemando la chitarra nei sedili posteriori
finalmente, stavo diventando vecchio, la prossima volta ti ci lascio” disse saltando giù dalla macchina, prese le chiavi e si sedette al posto di guida, io mi sistemai sul posto del passeggero e mi allacciai la cintura
allora com'è andata la giornata?” chiesi
noiosa, le lezioni sono sempre una palla, l'unica cosa positiva è stata l'allenamento di basket”
ti hanno preso?”
non lo so ancora, il capitano e il suo amichetto sono insopportabili, ma non credo di essermi arrugginito quest'estate”
Joe ti sei allenato ogni giorno” risi
è vero, invece a te com'è andata?”
l'orario non è male, devo ancora ambientarmi”
il club di musica?”
le selezioni saranno domani, ah è successa una cosa strana”
sarebbe?”
la ragazza che ha preso il mio nome per le selezioni mi ha chiesto di te”
di me?” mi chiese sorpreso guardandomi per un secondo
sì, non so come facesse a sapere che tu fossi mio fratello”
e che voleva?”
mi ha chiesto se volessi iscriverti anche tu al Drama Club” dissi titubante, lui invece rimase impassibile
ah” mugugnò, lo guardai incuriosito
ma gli ho detto che non è una cosa che può interessarti” spiegai immediatamente, lo vidi annuire, io tornai a fissare la strada davanti a me, eravamo arrivati.
Parcheggiammo la macchina nel vialetto accanto a quella di nostro padre. Scesi e tirai un calcio al pallone lasciato in giro sicuramente da Frankie. Di fronte a casa vidi un grosso camion dei traslochi, entrai in casa insieme a mio fratello
mamma siamo arrivati” mia madre spuntò dal salotto sospirando
ciao ragazzi, dopo due settimane è arrivata la nostra roba”
come mai ci hanno messo così tanto?” chiese mio fratello
non lo so, tuo padre è furioso, cambiatevi così ci date una mano a spostare i mobili” annuimmo e salimmo nelle nostre camere, per la prima volta avevamo camere separate, nella nostra vecchia casa io dividevo la camera con Frankie, Joe invece dormiva con nostro fratello maggiore, Kevin, ora invece avevo tutto lo spazio di cui avevo bisogno.
Era quasi ora di cena e mia madre era già in cucina a preparare qualcosa, salii in camera e osservai mio fratello giocare a basket nel campo del giardino, da quando siamo venuti qui è cambiato tantissimo, si è chiuso in se stesso e si comporta da idiota, scossi la testa e presi la chitarra, provai per l'ennesima volta la canzone che avrei dovuto portare per entrare nel Drama Club
è pronto!” sentii mia madre urlare dal piano di sotto, posai lo strumento e scesi di sotto.

Demi
andiamo a casa assieme?” mi chiese Miley uscendo da scuola
Mils sono venuta in bicicletta” si mise a ridere
e perché?”
beh io non ho un fratello che può accompagnarmi, ero in ritardo” sbuffai arrivando dalla bicicletta, aprii il lucchetto e lo richiusi attorno alla bici
va beh dai, so io come fare” disse facendosi spazio, si sedette sul sellino e mi guardò
che fai?”
ti ricordi come facevamo da piccole?” sorrisi al ricordo
ma facevamo solo due giri del nostro quartiere, ora dobbiamo attraversare mezza città”
se tagliamo per i vicoli risparmiamo tempo, dai Demi sali” sorrisi ancora una volta e poi appoggiai i piedi ai sostegni attaccati alla ruota posteriore e le mani sulle spalle della mia amica, in poco tempo giravamo tra i vicoli di Los Angeles ridendo come non mai, era bello rivivere momenti del passato con lei. Percorremmo i lunghi viali alberati di Toluca Lake, mi tolsi i capelli dalla faccia e notai un camion dei traslochi
si è trasferito qualcuno?” chiesi sorpresa
“già, ma non ho mai visto gente nuova” rispose Miley, andammo qualche casa avanti e fermammo la bici, scesi e la ripresi portandola verso il cancelletto di legno che si affacciava sul giardino dietro la casa
vuoi fermarti per cena?”
no, grazie Dems, meglio che vada a casa” mi sorrise, la salutai con un abbraccio e poi rientrai in casa
ciao Maddie” salutai la mia sorellina sdraiata sul divano a guardare i cartoni
ciao Demi, oggi mi aiuti con gli esercizi per ginnastica?” la guardai, avevo davvero tanto da fare, ma non potevo dirle di no
va bene” sorrisi, corse al piano di sopra a cambiarsi, dopo di che andammo in giardino e la aiutai ad allenarsi insegnandole alcuni esercizi che facevo con le cheerleader.
Sbadigliai, ero stanca, ma dovevo ancora revisionare gli spartiti che la banda della scuola mi aveva dato, dovevo perfezionarli. Ero seduta alla mia scrivania, quando sentii mia madre chiamarmi per la cena, mi misi una tuta comoda e scesi in cucina, salutai con un cenno Eddy, il marito di mia madre che era tornato da poco a casa. Mia madre aveva preparato davvero tanta roba, guardai la tavola titubante, presi un po' di pasta e cominciai a mangiare, ero piena, misi nel lavandino il piatto
Demi hai mangiato pochissimo” accennai un sorriso
scusa mamma ma ho ancora un sacco di cose da fare e sai che quando ho da lavorare non ho molta fame” salii di nuovo in camera, presi il mio cellulare e trovai un messaggio di mia sorella
ehi rockstar com'è andato il primo giorno di scuola? Poi voglio sapere tutto. Dallas” sbuffai, forse le avrei risposto domani. Mi misi di nuovo alla scrivania e ripresi il testo della canzone che avevo cominciato quel pomeriggio. La stanza era buia, illuminata solo dalla piccola luce sulla mia scrivania, la casa era silenziosa e io ero esausta, mi alzai e mi guardai allo specchio, prima di fronte, poi di lato e ancora così per qualche minuto, feci una smorfia e poi un sospiro pensando alla giornata che mi aspettava domani, spensi la piccola luce e mi misi nel letto addormentandomi quasi subito.

Joe
Il suono della sveglia mi svegliò bruscamente, erano le 5 del mattino, mi diedi una lavata alla faccia e poi mi infilai un paio di pantaloncini e la canottiera, mi allacciai le scarpe da ginnastica e poi uscii senza fare rumore. L'aria della California era fresca a quest'ora, tra poco la temperatura sarebbe aumentata, il mattino presto era il momento migliore per correre. Percorsi i lunghi viali alberati costeggiati dalle case ancora tutte addormentate, arrivai nei pressi di un parco, non ero l'unico che si allenava a quell'ora, mi misi vicino ad una panchina e cominciai a fare stretching, alzai leggermente lo sguardo e vidi una ragazza correre, assomigliava molto alla cheerleader che avevo visto il giorno prima, scossi la testa e tornai al mio allenamento.
Dopo una bella doccia, mi vestii e aspettai mio fratello
Nick sbrigati!” urlai da fuori, uscì di fretta ed entrò in macchina.
In pochi minuti arrivammo a scuola, scesi dall'auto e la chiusi
a che ora hai le selezioni per il club di musica?” chiesi a mio fratello
mmm alle 3.30”
ok, buona fortuna” gli sorrisi e poi mi avviai verso l'entrata della scuola, aprii la porta principale e mi ritrovai nell'atrio, un braccio mi avvolse le spalle
eh bravo il nostro novellino del New Jersey” ridacchiò David scrollandomi, dio se lo odiavo, lo guardai confuso, mi lasciò subito andare, mi avvicinai alla bacheca e vidi il foglio con i ragazzi ammessi nella squadra di basket, c'era anche il mio, ero stato ammesso, sorrisi, ero contento, desideravo entrare nella squadra, mi si avvicinò Nate che mi guardò impassibile con i suoi occhi color ghiaccio
benvenuto in squadra” mi tese la mano, gliela strinsi, forse non era poi così stronzo
grazie”.
Andai al mio armadietto, cominciai a canticchiare la canzone che avevo ascoltato a ripetizione durante il mio allenamento mattutino mentre presi il libri di biologia
allora eri tu che cantavi” sentii alle mie spalle, mi girai e vidi la ragazza dalla frangetta castana che mi sorrideva
tu sei la cheerleader che ieri era in palestra?”
ehm sì, mi chiami Demi” mi porse la mano
io sono Joe” ricambiai la stretta
Jonas?”
sì, come fai a saperlo?” la guardai curioso
ieri all'allenamento Nate ti ha ripreso” rise, la guardai imbarazzato
ah giusto, ma quel Nate ha sempre la faccia seria, non ride mai?” la vidi arrossire, pensai immediatamente che fosse il suo ragazzo
beh è fatto così, prende molto seriamente il basket, ma sa anche divertirsi” si morse il labbro
beh ora ho biologia, devo andare” chiusi l'armadietto
tu canti?” mi chiese, riportai lo sguardo su di lei
no, non ho mai pensato di farlo”
io ti ho sentito cantare ieri nel parcheggio e sei bravo”
è stato un piacere, ciao” la salutai con un sorriso, non mi andava di parlare di musica, mi rifugiai nell'aula di biologia e ci restai per due interminabili ore.

Miley
Stavo aspettando Demi appoggiata al muro del corridoio, la vidi arrivare di corsa con alcuni fogli in mano, entrò nella classe dove la banda faceva le prove, la vidi consegnare alcuni fogli e discutere di qualcosa, dopo di che uscì e mi guardò
devo andare a prendere il foglio degli iscritti al club della matematica e poi andiamo in auditorium” riprese a camminare, raccolsi lo zaino e la seguii
possibile che tu abbia così tante cose da fare?” sbuffò
che vuoi che ti dica” arrivammo di fronte all'aula dei secchioni, erano tutti intenti a fissare dei segni incomprensibili alla lavagna, che motivo avevano di fare matematica al di fuori della scuola, non appena entrammo tutti si girarono a fissarci, erano più maschi che femmine e ci osservarono come se fossimo i primi esseri viventi femminili ad entrare in quella stanza “ah i nerd” pensai.
Demi con un sorriso molto cordiale cominciò a parlare con il presidente di quel club, prese un foglio e poi lo salutò. Uscimmo assieme e cominciammo di nuovo a camminare per i corridoi
come fai ad essere gentile con tutti?”
non ho motivo di essere scortese con nessuno, semplice”
sì ma....cioè di solito la reginetta è sempre odiata da mezza scuola, tu vai d'accordo con tutti” lei si fermò per un momento e mi guardò confusa
Miley io non sono la “reginetta” della scuola” disse mimando le virgolette
tua sorella lo era e aveva le sue antipatie, diciamo che a volte rivendicava il suo potere e ora tu...”
mia sorella non era la reginetta, io non sono la reginetta e soprattutto io non sono mia sorella!” esclamò guardandomi con il fuoco negli occhi, riprese a camminare a passo più svelto
m-mi dispiace, non volevo farti arrabbiare” non capii la sua reazione esagerata, arrivammo di fronte all'auditorium, sospirò e mi guardò di nuovo
scusami, non volevo reagire così” le feci un sorriso “andiamo che siamo in ritardo”.
Scendemmo le scale e arrivammo di fronte al palco, c'erano alcuni ragazzi seduti sulle poltroncine
bene ragazzi, andate pure dietro le quinte, quando sentirete il vostro nome uscirete e vi esibirete” sorrise Demi, tutti i ragazzi eseguirono gli ordini, sembravano abbastanza nervosi, tra il gruppetto scorsi quel ragazzo, Nick, sembrava il più agitato di tutti, tentai di sorridergli, ma era perso nei suoi pensieri, io mi sedetti su una poltroncina di velluto rossa accanto alla mia amica
poca gente” commentai
già, pochi iscritti anche quest'anno”.
Era passata un'ora ed avevamo esaminato quasi tutti i ragazzi, contro ogni aspettativa avevano portato numeri molto buoni, sicuramente sarebbero entrati tutti, anche perché erano solo in 7, escludere qualcuno avrebbe voluto dire non avere gente nel Drama Club e di conseguenza chiuderlo e io e Demi non lo avremmo mai permesso
Nick Jonas” urlò Dems, io fissai il palco curiosa di sapere cosa avrebbe portato quel ragazzo, salì sul palco e si posizionò al centro con la chitarra in mano
che ci suoni?” chiesi curiosa
una canzone scritta da me, si intitola Time For Me To Fly” nessuno aveva mai portato una canzone originale, incominciò a pizzicare le corde della chitarra e in poco tempo cominciò a cantare, una canzone coinvolgente, la sua voce era qualcosa di incredibile, non sbagliava neanche una nota, un'esecuzione perfetta, anche Demi restò a guardarlo incantata, quel ragazza era davvero bravo.
Quando finì calò il silenzio, fece un colpo di tosse per attirare la nostra attenzione
sei stato molto bravo, puoi andare” disse Demi sorridendo, io avevo ancora quella canzone e quella voce in testa
wow è davvero bravo” le sussurrai
assolutamente”.
Avevamo finito, vedemmo uscire tutti i ragazzi dall'auditorium
Nick puoi aspettare un attimo?” lo fermai, si avvicinò
sei stato davvero bravo complimenti” mi guardò imbarazzato
nessuno aveva mai portato una canzone originale, studi canto?” chiese Demi
beh sì, canto e suono sin da quando ero piccolo” salimmo le scale insieme sino ad arrivare nel corridoio
sei sicuramente dei nostri” esclamai sorridendo
davvero? Cioè desideravo davvero entrare in questo club”
non sei del primo anno vero?” Demi lo guardò curiosa
no infatti, sono del quarto, mi sono appena trasferito qui con la mia famiglia”
ah e da dove vieni?”
“sono del New Jersey” fece un timido sorriso
Nick!!” sentimmo da lontano, un ragazzo si stava avvicinando “ti sto aspettando da un quarto d'ora fuori”
scusa, mi sono trattenuto” spiegò Nick guardando quel ragazzo mai visto prima
sei pronto? Vorrei tornare a casa”
sì sì, ah loro sono Miley e Demi, presidentesse del club, ragazze lui è....”
Joe” lo interruppe Demi, la guardai sorpresa
voi vi conoscete?” chiesi, Joe la guardò
tu sei la cheerleader” lo sguardo del nuovo ragazzo, Joe, si spostò su di me “anche tu sei una cheerleader”
siete cheerleader?” chiese Nick stupito, io mi misi a ridere non capendo cosa stesse succendo
sì, Joe ci ha viste in palestra mentre si allenava a basket” disse Demi continuando a fissare lo sguardo ricambiato di Joe
ah quindi giochi a basket” commentai
sì, da questa mattina sono ufficialmente nella squadra” disse fiero
e bravo il mio fratellone” rise Nick
quindi siete fratelli?”
sì, lui è all'ultimo anno” continuò il fratello minore, diedi una piccola spinta a Demi che sembrò tornare con i piedi a terra
noi dovremmo andare” le dissi
oh sì giusto, ci vediamo domani, ciao ragazzi”.
Ci avviammo verso l'uscita della scuola
e poi sono io quella che si sarebbe presa una cotta eh” cantilenai
che cosa vorresti dire scusa?”
lo so io tranquilla, andiamo a casa” sorrisi compiaciuta.

 

 

Che dirvi, le vostre recensioni sono mer
avigliose.
Grazie davvero a chi legge, a chi recensisce, 
a chi fandare avanti con questa storia.
Ed ecco qui 
anche il terzo capitolo,
spero vi si
a piaciuto e spero di trovare qualche altro commento.
Un b
acio Debby!
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



Save Me


Demi

Non avevo voglia di tornare subito a casa, avevo anche ricevuto un altro messaggio da mia sorella e non avevo voglia di risponderle, così dopo aver salutato Miley andai verso il parco.
Molti bambini stavano giocando sulle altalene e gli scivoli, c'era chi fingeva di essere un coraggioso guerriero, un temibile cattivo oppure chi semplicemente giocava a nascondino, mi fermai un secondo a osservare quei bambini che giocavano felici e sorrisi ricordandomi i meravigliosi pomeriggi passati su quei giochini assieme a Miley quando eravamo più piccole, anche io avrei voluto correre e ridere come loro adesso.
Mi diressi verso una zona più tranquilla, c'erano coppiette che si scambiavano dolci effusioni sulle panchine, c'era chi giocava con i propri cani, lanciavano palline o freesbee e i graziosi animali correvano a prenderli per poi riportarli ai padroni, alcuni anziani invece si godevano lo splendido pomeriggio soleggiato in riva ad un laghetto abitato da una graziosa famiglia di papere.
Quel parco sapeva mettermi di buon umore, lì erano tutti felici e spensierati e anche io potevo esserlo, potevo dedicarmi a cose che amavo senza pensare a nulla per qualche ora o anche solo per qualche minuto.
Tutte le panchine erano occupate, così mi sedetti accanto ad un ragazzo che avevo già visto un paio di volte sempre sulla stessa panchina, aveva sicuramente qualche anno in più di me, capelli ricci, occhi verdi e un sorriso da ebete stampato sulle labbra.
Presi il quadernino delle mie canzoni dallo zaino e cominciai a perfezionare il testo. Rimasi concentrata per parecchi minuti, poi alzai lo sguardo per prendere una pausa dal mio lavoro. Quel ragazzo era ancora accanto a me, non si era mosso di un millimetro, lo osservai con la coda nell'occhio, la sua espressione mi fece scappare una piccola risata, non smetteva di sorridere e i suoi occhi erano fissi su un punto, cercai di individuare l'oggetto delle sue attenzioni guardandomi attorno e lo trovai, come avevo previsto era una ragazza, risi ancora e tornai a guardare il ragazzo
dovresti chiederle di uscire sai?” dissi sorridendo riportando lo sguardo sul mio quadernino
come scusa? Dici a me?” mi voltai di nuovo a guardarlo, aveva lo sguardo confuso, lo trovai subito....adorabile
credevo non mi avresti sentito, eri così intento a fissare quella ragazza”
a fare cosa? No no, sei proprio fuori strada” lo vidi arrossire
non penso, ti ho già visto altre volte qui seduto a fissare qualcosa, anzi qualcuno, beh è proprio carina”
ma chi?”
quella bella mora seduta sul prato, gambe lunghe, pantaloncini bianchi, splendido sorriso” entrambi ci girammo a guardarla, il sorriso da ebete ricomparve sulla bocca di quel ricciolino
ah lei”
sì, e quando la guardi hai un sorriso da imbecille” ritornò a guardarmi corrugando la fronte
ehi” risi guardandolo
guarda che era un complimento, quel tuo sorriso è quasi carino”
sai che sei proprio strana” lo guardai, aveva degli occhi verdi stupendi
forse ora sono io quella che dovrebbe offendersi”
ma no, il tuo comportamento strano è quasi carino” scoppiammo a ridere entrambi
comunque io mi chiamo Demi”
io sono Kevin”
è stato un piacere, ora però devo andare”
ciao e...grazie per il consiglio”
non c'è di che” mi alzai sorridendo e mi diressi verso casa.
Aprii la porta, buttai lo zaino vicino alle scale e mi diressi in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua
aspetta è appena rientrata, Demi!” sentii mia madre, andai in salotto e la vidi al telefono
che c'è?”
c'è tua sorella al telefono, vorrebbe parlarti” alzai gli occhi al cielo
mamma dovrei andare a studiare...”
forza non fare storie” mi mise il telefono vicino all'orecchio
pronto” dissi svogliatamente
ehi rockstar come stai?”
ciao Dallas, tutto bene, tu come stai? Come va al college?”
va alla grande, dovresti vedere i ragazzi della confraternita, sono davvero carini” sorrisi
mi fa piacere”
e invece a scuola come va? Ragazzi carini?”
mah, non ho ancora visto nessuno di interessante”
neanche nella squadra di basket?”
no, neanche” cercai di tagliare corto
“anno fiacco quindi. Ho provato a mandarti qualche messaggio ma non mi hai risposto” mi morsi il labbro
ehm credo che il mio cellulare sia andato, non mi fa rispondere ai messaggi”
capito e invece con le attività? Le cheerleader?”
va tutto bene, mi occupo di tutto”
e stai dietro anche al Drama Club?”
sì perché?” la sentii sbuffare
Demi sai che quel club non avrà futuro, non lo considera nessuno” strinsi il telefono nella mano
ma a me piace!” le urlai e restituii il telefono a mia madre, furiosa salii di nuovo in camera e mi ci chiusi dentro.

Miley
Salutai Demi e poi mi diressi verso casa, aprii la porta e vidi mio fratello prendere le chiavi della macchina
esci?” chiesi lasciandogli la porta aperta
sì, ciao sfigata”
Trace!” urlai cercando di tirargli uno schiaffo sulla schiena, ma riuscì ad uscire prima che lo colpissi. Andai in giardino e vidi mia sorella e mia madre giocare con una piccola palla
ciao” mi sedetti sul dondolo
ciao Miley, com'è andata?”
una palla, la scuola è sempre una palla”
già è una palla” ripeté Noah, mi misi a ridere
Noah non ascoltare tua sorella!” la riprese mia madre
papà dov'è?” chiesi
è uscito per delle commissioni” la vidi sospirare, mi alzai prendendo lo zaino
vado di sopra”
oggi hai lezioni di canto?” scossi la testa
no, Larry non mi ha ancora chiamata” rientrai in casa e salii in camera, presi il cellulare e chiamai Scarlett.
Miley metti giù quel telefono!” sentii mio padre urlare, sbuffai e salutai di fretta la mia amica.
Scesi al piano di sotto, mia sorella stava disegnando seduta per terra in salotto, mi avvicinai alla cucina e sentii delle voci venire dalla sala da pranzo, mi avvicinai cercando di non fare rumore
sei di nuovo tornato tardi” era mia madre
ho molto da fare” rispose mio padre
hai sempre da fare tu eh” sembrava così frustrata lei
è il mio lavoro e mi impegna, poi ho dei progetti per Miley”
qui non si tratta dei progetti per Miley, ma di te che non sei mai a casa”
è sempre stato così” sbottò lui alzando la voce e facendomi sobbalzare
abbassa la voce che ci sentono” sussurrò lei
cosa vuoi fare allora? Il mio lavoro è quello”
pensavo dovessimo farla finita”
bene” quelle parole furono fucilate dritte al mio cuore, sapevo che litigavano spesso, sapevo che c'erano dei problemi, ma non sino a questo punto. Tentai di trattenere le lacrime e corsi fuori di casa sbattendo la porta. Cominciai a camminare velocemente uscendo dal vialetto e poi percorrendo il lungo viale che si trovava di fronte casa mia.
La mia meta era casa di Demi, era l'unica con cui potevo parlare in quel momento, strinsi le braccia al petto e continuai a camminare
tutto bene?” mi guardai intorno per capire se quella frase era rivolta a me e vidi un ricciolino fissarmi
d-dici a me?” balbettai guardandolo
sì, sei Miley giusto?” prontamente mi asciugai le poche lacrime che mi avevano inumidito le guance
sì sì e tu sei Nicholas”
chiamami Nick” si avvicinò “stai bene?” annuii velocemente
sì, nulla di preoccupante” mi strinsi nelle spalle, proprio ora dovevo incontrarlo? Maledetta la mia solita sfiga
sembri agitata, posso fare qualcosa?”
no no” sospirai cercando di non piangere “sai solite liti con i genitori, sono all'ordine del giorno” lo vidi fare un mezzo sorriso, era davvero carino
sì è vero” guardai la sua casa
ah allora siete voi che vi siete trasferiti qui, l'altro giorno ho visto il camion dei traslochi”
ah sì, in ritardo ma finalmente abbiamo la nostra roba” mi spiegò guardando la casa e poi di nuovo me, ci fissammo per alcuni secondi, aveva degli occhi color nocciola stupendi, mi morsi il labbro, mi sentivo stranamente in imbarazzo, non mi era mai capitato con un ragazzo
beh...forse è meglio che torni a casa, i miei si staranno preoccupando”
certo, s-se hai bisogno di qualcosa....ci vediamo domani a scuola” scosse la testa arrossendo e si girò per tornare in casa, sorrisi
a domani” tornai di nuovo a casa, dopo aver scambiato qualche parola con quel Nick mi sentivo stranamente calma.

Joe
Parcheggiai la macchina nel vialetto, scesi insieme a mio fratello e poi chiusi la macchina.
Entrammo in casa e ad accoglierci c'era mio padre
cia Joe, Nick devo parlarti”
dimmi”
ho trovato un posto perfetto dove potresti esibirti, un buon punto d'inizio” guardai mio fratello minore, mi vennero alla mente le piccole esibizioni che facevamo in New
Jersey assieme a Kevin

non lo so papà...”
io credo sia un'ottima opportunità” alzò le spalle poco convinto e mi guardò
ci penso su” salì le scale e scomparve al piano di sopra, sapevo che non aveva accettato per colpa mia, da quando avevo deciso di tirarmi fuori dalla musica anche lui aveva perso la sua passione, suonava in camera, a scuola, amava farlo, ma non come prima e mi sentivo tremendamente in colpa
allora Joe, il basket come va?”
bene, mi hanno preso in squadra” ammisi con mezzo sorriso
ma è fantastico!” mi diede una pacca sulla spalla e mi abbracciò
anche Nick è stato ammesso al Drama Club”
grande! Bravi ragazzi, ma tu sai che non devi trascurare lo studio per il basket vero?” alzai gli occhi al cielo
sì papà, lo so, posso andare ora?” rise e mi lasciò, salii in camera lanciando lo zaino sul letto, suonò il mio cellulare, lo presi e lessi il messaggio, era di Mandy “sei ancora intenzionato a non parlarmi?” buttai anche il telefono sul letto e strinsi i pugni, mi sedetti sulla sedia vicino alla scrivania e mi appoggiai allo schienale mandando indietro la testa, avevo bisogno di non pensare.
Indossai dei pantaloncini e una canottiera nera, presi la mia palla da basket e uscii in giardino per fare due tiri a canestro, li stavo sbagliando quasi tutti, ma i miei pensieri erano rivolti altrove, Mandy mi mancava, prima di tutto era una mia amica, ma poi è diventata la mia ragazza ed lì che si è complicato tutto, dovevamo restare solo amici, il primo arrivato me l'ha portata via e lei se n'è andata senza battere ciglio.
Buttai la palla a terra con forza, la quale rimbalzò sino a cadere sull'erba. Rientrai in casa e sentii mia madre urlare a Nick di andare a buttare la spazzatura. Mi rifugiai in bagno e aprii l'acqua della doccia, mi tolsi i vestiti e mi buttai sotto il getto caldo, finalmente ritrovai sollievo, ora dovevo solo pensare alla squadra di basket. Tornai in camera per cambiarmi e rincominciai ad asciugarmi i capelli con un piccolo asciugamano, passai di fronte alla stanza dove c'era il pianoforte, lo fissai per qualche secondo, poi mi sedetti sullo sgabello, tenendo l'asciugamano attorno al collo. Passai la mano sopra i tasti e ne schiacciai uno a caso che risuonò subito nella stanza, forse mi mancava suonare.

Nick
Mi richiusi la porta alle spalle, avevo appena fatto la figura dell'idiota di fronte a quella ragazza, Miley, potevo aver l'occasione di parlare tranquillamente e invece mi sono comportato da imbranato. Scossi la testa e mi diressi al piano di sopra, vidi Joe seduto al pianoforte, che cosa strana, mi appoggiai allo stipite della porta e lo guardai, non si azzardava a suonare nessun tasto
che fai qui?” si girò di scatto guardandomi
non lo so, passavo da queste parti” mi sedetti accanto a lui
ti manca suonare?” scrollò le spalle
no, stavo solo guardando il pianoforte”
certo” sapevo che stava mentendo, misi le mani sui tasti e cominciai a suonare qualche nota
non devi rinunciare a causa mia” smisi subito di suonare per guardarlo
cosa?” chiesi confuso
la proposta di papà, hai smesso di suonare da quando ho deciso di non esibirmi più”
guarda che io suono sempre”
dico in pubblico, so che la musica ti rende felice, accetta la proposta di papà”
Joe non rinuncio per te e poi la musica rendeva felice anche te”
io ora ho il basket”
va beh, fatto sta che io non rinuncio a niente, ho solo detto che ci avrei pensato” lo vidi annuire e lasciare la stanza, in realtà rinunciavo per lui, sapevo che sarebbe tornato a suonare prima o poi, solo aveva bisogno di tempo per rendersi conto di quanto fosse stato idiota e non volevo che mi vedesse suonare da solo e decidesse di rinunciare del tutto.
Mi alzai dallo sgabello e mi avvicinai alle scale
ciao Nick”
ehi Kevin, tornato da lavoro?”
già”
novità?”
solita giornata” alzò le spalle, poi si fermò a guardarmi “anche se oggi ho conosciuto una ragazza molto simpatica” sorrisi
ah davvero? Ti piace?” si mise a ridere
no no, è troppo piccola, credo abbia la tua età”
ah quindi non ti interessa, strano, ultimamente hai sempre un sorriso da imbecille in faccia, credevo fosse per colpa di qualche ragazza” risi rumorosamente, mi fece una smorfia e poi andò in camera sua.

 

Scusate per il tremendo ritardo,
trov
are le idee non è facile 
e trov
are la voglia è ancora più difficile,
spero comunque che questo c
apitoletto vi sia piaciuto.
Gr
azie oer le 6 meravigliose recensioni 
a chi ha già messo la storia tra le preferite e tra quelle da seguire.
Un b
acio Debby!

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