Il blu dei suoi occhi

di Angels_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non faccio a meno che pensare a te ***
Capitolo 2: *** Vai da lui ***



Capitolo 1
*** Non faccio a meno che pensare a te ***


Il blu dei suoi occhi

Erano ormai le undici, e Beckett era ancora al distretto a compilare le solite scartoffie su un caso appena chiuso.
Era stanca e così decise di andare a casa, prese un taxi ed arrivò al suo appartamento quindici minuti dopo.
Entrò e poggiò il cappotto sul divano coricandosi di fianco ad esso a pensare. Sette ore sette ore che lui era partito e già li mancava,  li mancava il suo scrittore, l'unico punto fermo della sua vita.
-Ma perchè non gli ho detto cosa provavo per lui prima che partisse-continuava a ripetersi tra se e se -Perchè-
E ora senza di lui, senza Castle, si sentiva sola come se una parte di lei se ne fosse andata.
Si stava addormentando sul divano con il pensiero di tutti i momenti fantastici passati insieme quando il suo telefono squillò.
Un sorriso si aprì spontaneo sul suo volto era un messaggio da parte di Rick Diceva:
-Ciao mia musa so che sei ancora sveglia e che hai staccato dal lavoro da poco perciò non inventare scuse e rispondi,faccina sorridente, allora che fai di bello ti manco?-
Lei si sbrigò a rispondere:
-Ma guarda chi si sente il mio scrittore da strapazzo, già stufo di scrivere?-
Pochi secondi dopo arrivò la risposta.
-Il tuo scrittore? Beckett stavi fantasticando per caso. E comunque no non sono stufo di scrivere volevo solo sentire come stavi-
-Stai attento a come parli e poi non è colpa mia ho il T9 sul cellulare e a volte scrive quello che vuole lui-
-Intendi quello che vuole il tuo telefono o quello che vuole il tuo cuore, perchè non ho ancora capito-
-Il telefono. lasciamo stare cosa fai di bello lì oltre a scrivere?-
-Oh beh credo che domani farò un bagno in piscina poi non so.-
Un bagno pensò Kate quanto vorrei essera là con lui in questo momento.
rispose solo con un:
-Ah...-
Come se lui avesse intuito quello che stava pensando gli disse:
-Eh lo so che vorresti essere qua, ma dovevi chiedermelo prima- aggiunse poi una faccina.
-Ah e poi dici che sono io quella che fantastico-
-Beh sono uno scrittore per me è normale fantasticare-
-E perchè, per noi detective non è permesso?-
-Allora è vero che stavi fantasticando-
NO!-
-Andiamo io lo ammetto se lo affermi anche tu-
-MAI-
-A volte sei crudele detective, cosa ti costa dirlo.-
-Ok la nostra discussione sta prendendo una brutta piega, ed io sono un po stanca perciò ci sentiamo domani, ciao Castle-
-Va bene ma primo o poi dovrai rispondermi. A domani ti voglio bene ciao.-
Un anch'io proviene dal telefono della detective.
-Ehi ancora il T9- disse
-Smettila Castle, a domani-
-Ok sogni d'oro detective-.

Così si concluse la loro tra parentesi chiaccherata, ed entrambi se ne andarono a dormire.
Ma Kate non ci riusciva gli aveva fatto piacere quel piccolo intervallo con lui ma non era quello che voleva.Voleva che fosse Rick fosse li con lei ad abbracciarla ed a stringerla tra le sue braccia e infine voleva addormentarsi sul suo petto nel suo caldo abbraccio, ma ancora una volta non aveva avuto il coraggio di dirli tutto-Accidenti- pensò -Quella era la mia occasione-.
Dall'altra parte in una lussuosa villa negli Hamptons,Castle pensava la stessa cosa.
Lui si addormentò verso le due circa, invece Kate non ci riusciva stava pensando alle parole di Castle quello che lui gli aveva chiesto se quel mio scrittore fosse stato dettato dal telefono o dal cuore, sicuramente da quest'ultimo. Continuava a pensare a lui cercando un soluzione alle sue domande. Arrivarono le quattro che infine si addormentò sfinita ma con una risposta Quella risposta la stava cercando in un posto sbagliato per questo non la trovava questa si trovava nel suo cuore, che batteva così forte da anni per quell'uomo ed è: confessargli tutto in fondo non conta la tua dignità o il tuo orgoglio ascolta sempre il tuo cuore e non sbaglierai mai perchè solo lui può darti le vere risposte, solo lui ti fa capire la tua strada nella vita. Quella era l' unica risposta l'unica cosa giusta da fare e con questo pensiero si addormentò ma non sola, già perchè a farle compagnia c'èra il suo Rick e non conta se lui è a chilometri di distanza ciò che conta è averlo sempre nel cuore se lo riponi lì lo sentirai sempre vicino a te. Una domanda era risolta ma una nuova ne era nata: come farò a dirgli tutto?



Già come farà... be per il momento dovete accontentarvi di questo perchè è tardi e devo finire di studiare dovrei postare ,se non sbaglio, il secondo capitolo sabato.

Un grazie a tutti quelli che hanno recensito la mia prima storia e un grazie perchè mi avete aiutata molto:)

Si lo so è un pò corto ma veramente non ho più tempo ci sentiamo sabato, e mi raccomando recensinte.

grazie:)

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Capitolo 2
*** Vai da lui ***


Il blu dei suoi occhi

Erano ormai le sette quando Beckett si svegliò per andare al lavoro.

Si alzò, e in trenta minuti era già seduta alla sua scrivania. Non c'erano stati omicidi, durante la notte, perciò avrebbe dovuto passare la giornata a compilare noiosi rapporti e quella era l'ultima cosa che voleva, perchè erano proprio in quei momenti di silenzio che le mancava di più Castle. Non sarebbe restata ad aspettare una settimana, il tempo del suo ritorno, avrebbe perso il coraggio, doveva fare qualcosa e subito, infatti con una scusa lascia il distretto, prende le chiavi della macchina, accende il motore e si dirige a casa di Lannie.

Pochi minuti dopo era da lei, suonò il campanello ed aspettò. La porta si aprì poco più tardi.

-Ciao Kate, cosa ci fai qui ?- domandò incuriosita l'amica.

-Ho bisogno di parlarti hai due minuti ?-

-Certo entra- disse con un sorriso -Allora dimmi !-

-Devo chiederti un consiglio-

-Su Castle ?-

-Si, non so cosa fare... mi manca Lannie.-

-Vuoi un buon consiglio ? Vai da lui e dilli tutto.

-Negli Hamptons ? E poi cosa posso dirli, cioè non posso presentarmi a casa sua e dirli ,ciao come va.-

-Digli la verità Kate dilli che l'ami. Perchè è così vero ?

Lei sospirò ma poi disse:

-Si io lo amo.-

-E allora cosa fai ancora qui non vuoi mica sprecare altro tempo? Vai subito da lui.-

Sorrise.

-Grazie Lannie, ci vediamo.-

-e di che ? Ah Kate a giochi fatti mandami un messaggio per sapere come è andata, sempre che non siate troppo impegnati naturalmente-

-Ok- disse sorridendo.

Scese le scale di fretta sempre con quell'enorme sorriso stampato in faccia, salì di nuovo in macchina e partì, ci avrebbe impiegato un po di tempo ma per il pomeriggio dovrebbe essere arrivata da lui, il viaggio era lungo ma in fin dei conti c'era una bella ricompensa ad aspettarla.

 

 

La prima ora passò velocemente e lei riusciva solo a pensare a Castle e al discorso che gli avrebbe fatto.

Non vedeva l'ora di arrivare per ritrovarsi tra le sue braccia e per assaggiare nuovamente le sue morbide labbra.

Finalmente, dopo ore di macchina, trovò il cartello Hamtons 1km.

Bene adesso era arrivata, ma ora come avrebbe fatto a trovare la via di casa sua?

Entrò in paese e accostò ad un bar, tutti avrebbero dovuto sapere la via del famoso scrittore Richard Castle!

In due minuti era già uscita ed in altri dieci arrivò a Leinster Ave, la sua via.

Spense il motore e scese rimanendo affascinata dalla bellissima villa con vista sul mare.

Arriva al portone, il suo battito accelerava, allungò il dito e suonò. Se in quel preciso istante gli avessero misurato la pressione non sarebbe nella norma. Aspetta, aspetta ancora. Forse era in piscina, si alzò in punta di piedi e osservò, no la piscina si vedeva benissimo era vuota.

Provò a suonare ancora, nessuno apriva. A quel punto prende il cellulare e compone il suo numero.

Tu,Tu,Tu.

Accidenti ma dove era, quando scrive non si muove mai.

Salì di nuovo in punta e guardò attraverso i vetri della finestra, si vedeva solo il telefono ancora illuminato sul tavolo.

Guarda ancora ma da un' altra angolazione, fino a quando lo vide.

Era seduto sul divano con il suo portatile che premeva sui tasti per scrivere.

Come poteva chiamarlo ora, non rispondeva ne al telefono ne al citofono.

Prese di nuovo le chiavi della macchina e si sedette sul sedile ad aspettare una sua mossa, o che si accorgesse delle chiamate sul suo telefono.

Tic tac, tic tac.

Era lì da due ore ormai e si stava annoiando fino a quando sentì un rumore. Il suono che fa un cancello quando si apre, si voltò di scatto, evidentemente stava uscendo per prendere da mangiare.

Scese dalla macchina e li andò in contro.

-Tu, Richard Alexander Rodgers, si può sapere dove tieni il telefono- le disse sembrando furiosa anche se non lo era affatto.

-Kate ciao, cosa ci fai qui ?

-Rispondi prima alla mia domanda-

-Beh è sul tavolo in cucina ed era in silenzioso.-

-Ah, e il citofono, perchè non venivi ad aprire ?-

-Quando scrivo lo stacco sempre, non voglio distrazzioni e poi chi vuoi che venga da me-

-Io-

-Giusto e adesso dimmi cosa ci fai qui-

-Io eh... ero qui per si insomma volevo dirti che io t...-

Non le lasciò il tempo di farle concludere la frase che le loro labbra si ritrovarono magicamente unite. Era un bacio leggero ma pieno di passione e amore represso in tutti quei anni.

Si staccarono solo per riprendere fiato cioè per poco, dato che lei riprese di nuovo possesso della sua bocca, questa volta era un bacio diverso entrambi schiusero le labbra, permettendo alle loro lingue di incontrarsi, che si muovevano in una perfetta armonia. Era un bacio dolce ma molto più lungo e passionale dell'altro.

A piccoli passi lui indietreggiò, in fondo non potevano restare in strada, sempre a piccoli passi arrivò alla porta, abbassò la maniglia e ancora avvinti in quel bacio romantico entrarono. Una volta dentro in salotto si divisero, entrambi sorridendo.

-Ehi- disse lui -Sei sicura? Non voglio metterti fretta se hai ancora bisogno di tempo non ti preoccupare, per te posso aspettare tutto il tempo del mondo.-

-Shtttt Castle shttttt- li disse accarezzandoli i capelli e il viso -Lo so Rick, tu puoi aspettare per tutto il tempo necessario ma... ormai sono io che non resisto più a te, sono io che non resisterei altro tempo lontano da te, abbiamo perso già abbastanza tempo.-

-Sicura ?- le chiese premuroso

-Sicurissima Castle-

Finita questa frase sfiorò nuovamente le sue labbra donandoli un dolce leggero bacio. Lui rispose a quel contatto e si ritrovarono abbracciati sul divano, finalmente insieme pronti a recuperare il tempo perso in tutti quei anni, finalmente liberi di mettere alla prova i limiti della loro passione.

 

 

Si risvegliarono più tardi coperti solo da una piccola trapuntina trovata in fondo al divano, erano ancora abbracciati stretti forte come per non lasciarsi andare mai più.

Aprirono gli occhi insieme e un tocco leggero e umido fu lasciato sul collo della detective che sorrise alzando la testa dal suo petto, rispondendo a quel piccolo amoroso bacio.

Sorrisero nuovamente e restarono a fissarsi, lei si perse nel blu dei suo occhi.

-Hai fame ?- chiese lui all'improvviso

-Un po-

-Allora io vado a preparare qualcosa tu rilassati pure, vestiti e raggiungimi con calma,-

-Va bene-

Lui scivolò dal divano e si diresse in cucina con i soli boxer con aggiunta di una camicia azzurra ancora aperta.

Lei nel frattempo si vestì e visitò a grandi linee la villa del suo, doveva dirlo, scrittore

Tornò in cucina quindici minuti più tardi e trovò Castle impegnato con la cena, lo raggiunse

in punta senza fare rumore e l'abbracciò da dietro circondandolo con un braccio e stringendolo alla sua pancia, lui sorrise e lei gli stampò un bacio sul lato sinistro del collo. Lui si voltò verso la sua Kate e le sussura dolcemente:

-Manca poco, è quasi pronto-

-Cosa hai preparato di buono ?-

-Ravioli-

-Ok io nel frattempo apparecchio la tavola-

 

 

Rimasero in silenzio, se qualcuno gli avesse guardati dalla finestra gli avrebbero scambiati per una coppietta in luna di miele.

In pochi minuti tutto era pronto, si sedettero a tavola e cominciarono a mangiare sempre in silenzio, sorridendo, già perchè tra loro le parole non servono, basta solo che si guardano negli occhi per capire i sentimenti che l'altro provava. Finirono che era abbastanza tardi, lei sparecchiò mentre lui lavò i piatti.

-Ehi Kate, che ne dici, guardiamo un po di tv insieme?-

-Con piacere- disse con un sorriso.

Andarono in salotto e si distesero nuovamente su quel divano, come sempre abbracciati, dopo tutti quei anni che si sono girati in torno, l'unica cosa che desideravano entrambi è restare abbracciati insieme per tutto il tempo possibile.

Accesero la tv e scelsero uno di quei film che Kate adora ma che avrebbe certamente indovinato il finale, durò un'ora e mezza.

Una volta finito si misero seduti a gambe incrociate, lei appogiò la testa sulla sua spalla, pensierosa.

-A cosa pensi- le chiese gentilmente

-A Lannie-

-A Lannie?-

-Si poi ti spiego-

Scese dal divano, prese il suo telefono e compose un messaggio per l'amica con scritto: Grazie.

-Bene ho fatto- sorrise – mi puoi indicare dov'è il bagno, credo che dovrò fare una doccia-

-Certo vai in fondo al corridoio, gira a sinistra e poi a destra- Lei sembrò confusa -Hai capito?-

-Credo di no, sai casa tua è grande ed è facile perdersi, perchè non mi accompagni- disse sorridendo maliziosamente.

-Con molto piacere detective-

Lui si alzò dal divano prendendola per mano e avviandosi insieme in bagno per una romantica doccia che sarebbe stata più lunga del previsto.

 

 

 

Fine

 

 

Angolo

Ed ecco qua l'ultimo capitolo:)

Scusate per il ritardo è che ho avuto un impegno e non ho potuto scrivere.

Ci vediamo, a presto ange99

:)

P.s Mi raccomando recensite baci.

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