They don't know about us

di StylesRockMe69
(/viewuser.php?uid=275970)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dream ***
Capitolo 2: *** Il suo modo di essere ***
Capitolo 3: *** So let me kiss you ***
Capitolo 4: *** He just wanted to use me. ***
Capitolo 5: *** Eye of Blood ***
Capitolo 6: *** Vita composta da errori ***
Capitolo 8: *** Sognavo questo momento ***



Capitolo 1
*** Dream ***


La mia vita cambiò in un solo giorno...
Sentivo le lenzuola accarezzarmi leggermente la pelle, dalla finestra entrava un piccolo fascio di luce che illuminava amalapena la mia stanza. Sospirai. Era mattino. Come al solito mi preparai per andare a scuola, mi attendeva un altro giorno della mia monotona vita. Uscii di casa e m'incamminai. Ora di storia, la noia più totale.
Prof -McCoy può venire un i
nstante?-
Io -Arrivo subito.. che c'è?
Prof -Lei è una delle nostre alunni piu' eccellenti. C'è arrivata una borsa di studio da un liceo londinese e che ne dici se..-
Io -Oddio scherza?!- Avevo i brividi, sarebbe stata l'opportunità di coronare il mio sogno. Era quello di partire a Londra, è sempre stata speciale per me. Strinsi in mano la busta bianca che mi porse la prof. Ero felicissima. Alle 13:30 mi affrettai a salutare tutti senz
a però spiegarne il motivo. Tornai a casa e fissavo quella busta. L'aprii. C'era anche un biglietto aereo, sola andata. La partenza era prevista per oggi precisamente fra due ore e mezza. Mi affrettai a prendere tutte le mie cose. Sullo stipite della mia casa misi una lettera in cui spiegavo tutto in caso qualcuno sarebbe venuto a cercarmi. Presi un autobus che portava all'aereoporto, ero emozionata, non avevo mai preso un aereo e se devo essere sincera ero terrorizzata dall'idea.
Ma Londra.. Guardavo fuori dal finestrino del bus, immaginavo i tipici big red bus e le cabine telefoniche rosse, colazione alla inglese, il big bang e tutto quello che è meraviglioso di Londra. Arrivai all'aereoporto, scesi dalla autovettura, deglutii, incominciai ad avviarmi al mio sportello. Mi soffermai ad un distributore automatico dove vi era soffermato anche unragazzo.
X -ops.. come on!!-
Io -Scusa, se non funziona bene devi dare un colpetto.-
Sento nominare il mio volo, il ragazzo borbottò qualcosa e se ne andò. Probabilmente era sul mio stesso aereo.Aveva lasciato un pacchetto di m&m's così li presi e iniziai a cercarlo per darglieli. Dopo una ventina di minuti finalmente m'imbarcai. Lo cercai con lo sguardo ma ero terrorizzata avevo le gambe che mi tremavano, così mi sedetti al mio posto. Dopo il decollo ero veramente sollevata, il cielo era sereno e vedevo l'Italia fuori dal finestrino, è proprio come nelle foto dei libri di geografia ma non lo avevo mai visto così dal vivo. Atterraggio. Ero emozionatissima, finalmente, Londra! Nelle scuole c'era vacanza quindi sarei dovuta entrare da domani. Trovai subito un piccolo apparmento al centro della città. Mi dissero che era incluso con la borsa di studio. Con una mano mi pizzicai l'altro braccio, giusto per vedere se era un sogno ma era la realtà. Posai le valigie. Mi feci un bagno caldo e partii all'esploramento della città. Non era molto diversa dalla mia vecchia città ma era tutto così più grande e suggestivo. Mi fermai in un pub dove la commessa mi consigliò vivamente di andare a vedere il big bang. Per andarci non persi tempo al salire in quei bus rossi che da sempre amavo. Arrivata alzai lo sguardo erso il cielo, tutto sembrava ancora un sogno. Entrai. Era bellissimo, una struttura gigantesca e stupenda, tutto era curato nei minimi dettagli. Da fuori si sentiva una sorta di fruscio. Stava piovendo, Frugai nella borsa, avevo dimenticato l'ombrello. Uscii fuori, la maglietta bianca si bagnò in fretta aderendo perfettamente al mio corpo e diventando come invisibile. Mi sentivo in imbarazzo anche se non c'era molta gente in strada. Da dietro sentii una voce che parlava con me.
X -Hey, hai dimenticato l'ombrello? Se vuoi ti accompagno io a casa-
Io -Veramente?! Grazie mille!-
Guardavo verso il basso, chiunque fosse lo ringraziavo ma avevo troppa vergona per guardarlo in faccia. Dopo un oretta di cammino arrivammo sullo stipite della porta del mio piccolo appartamento.
Io -Grazie mille!-
X -Non c'è di che.. emh.. come ti chiami?-
Io -Amanda, mi chiamo Amanda, tu?-
X -Mi chiamo..-
Alzai lo sguardo e non sentii il suo nome. Fui completamente rapita dai suoi occhi. Occhi grandi e verdi abbinati ad un sorriso ammaliante. Era alto, con i capelli ricci.
X -Cavolo si è fatto tardissimo! Stammi bene!-
Io -Ciao...-
Solo dopo poco mi accorsi che era lo stesso ragazzo che avevo incontrato in aereoporto..Entrai a casa. Mi sedetti sulla piccola poltroncina, ero come in trance, quegli occhi erano semplicemente perfetti. Sentii i brividi percorrermi dalla schiena.
Io -E' inutile farsi filmini mentali, probabilmente non lo rivedrò mai più per tutta la mia vita..-
Pensavo tra mè e mè. Ed vevo ragione, con tutta la gente che c'è in questa città quante possibilità ci sono di riincontrarlo? Non capisco perchè ma il mio cuore batteva forte, nonostante avessi freddo sentivo calore nel mio petto. Che fosse a causa di quel ragazzo non lo sapevo ma credo di si. Verso le dieci tornai nello stesso pub per cenare. Dopo feci una piccola passeggiata per ammirare le luci notturne di Londra. Era tutto bellissimo. Vero mezzanotte tornai a casa, mi buttai sul letto, nonostante tutte le cose he avevo visto, nonostante tutte le cose meravigliose che avevo visto pensavo solo a lui, a quel ragazzo. Presi sonno e mi addormentai. La sveglia suonò alle sei e mezza del mattino. Mi alzai con il sorrsio, il mio primo giorno di scuola a Londra. Mi preparai perfettamente presi la borsa e mi avviai. Arrivata entrai nell'edificio, non c'era ancora nessuno. Mi fermai per qualche instante sullo stipite della mia classe dove c'era scritto: classe numero cinque. Aprii la pora e...
Continua.. ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il suo modo di essere ***


Aprii la porta e...
E non c'era nessuno. Posai la borsa in un banco. Solo dopo mi accorsi che un ragazzo stava frugando dentro l'armadietto di classe. Mi avvicinai. Lui si girò di scatto.
X -Oddio, mi hai fatto prendere
un colpo..-
Io -Ahahaha scusa! Aspetta...-
X -Aspetta ma tu sei Amanda!-
Si, era quel ragazzo di ieri, divenni bordeaux dall'imbarazzo. Sentivo forti brividi e il mio cuore batteva
fortissimo.
Io -Io.. emh.. si sono io... scusa ieri non ho sentito il tuo nome me lo ricordi?-
X -Bene sono Harry, Harry Styles! Emh che ci fai qua?-
Io -Questa è la mia nuova scuola.. quindi penso che tu sia un mio nuovo compagno di classe!-
Harry -Ahh quindi in poche parole mi stai seguendo!-
Disse con un sguardo malizioso.
Io -Ma come potrei seguirti se non sapevo nemmeno il tuo nome sino a due secondi fa!-
Abbassai lo sguardo e con mano decisa mi alzo' il volto. Mi guardava maliziosamente. Si giro' di scatto quando sentì qualcuno apreire la porta. C'erano cinque ragazzi.
Harry -Oh ciao ragazzi!-
X -Ciao chi è questa ragazza?-
Harry -Lei è Amanda, una nostra nuova compagna di classe. Loro sono Niall, Liam, Louis e Zayn. Quella ragazza li invece è Cristinne.-
Io -Ciao a tutti penso che da oggi saremo compagni di classe!
Dopo pochi instanti arrivarono l'ultimo gruppo restante che componevano la classe seguiti da una professoressa chemi presento' a tutti. Mi mise in banco con Cristinne. Sembrava una brava ragazza.
Cristinne -Hey Amanda che ne dici dei nostri ragazzi?-
Io -Ahahahah bhe.. cioè sono molto carini!-
Cristinne -Quale ti piace di più?-
Io -Non lo so... bhe li conosco da poco...a te?-
Cristinne -Io amo Harry, è il mio ragazzo!-
Mi sforzai di fare un sorriso, dopo di chè mi girai dall'altra parte. Avevo come compagna di banco la ragazza di Harry. Pensavo di non provare nulla di serio per lui ma a quelle parole il mio cuore siriempì tutto d'una volta d'odio verso quella ragazza. Ora di ricreazione. Qualunque cosa accadeva cercavo di evitare lo sguardo sia di Harry che di Cristenne. Mi limitai solo a parlare con quei quattro ragazzi che devo dire mi ispiravano molta fiducia. Legai subito molto con Louis, il 'buffone' del gruppo. Ti faceva sempre ridere e quando avevi giu' il morale faceva di tutto per strapparti un sorriso. Poi c'era Liam coccolosissimo, era responsabile ma divertente e di buona compagnia. C'era Niall dalla risata contagiosa che in un paio di minuti mi ha fatto imparare a memoria dove si trovavano tutti i ristoranti Nando's nelle vicinanze. Ed infine c'era Zayn un ragazzo che mi dava l'aria di molto misterioso, i suoi occhi ti rapivano ma quando nessuno guardava forse si comportava più stranamente di tutti gli altri ragazzi. Verso sera ero a casa da sola, avevo affittato un film ed avevo fatto una cosa a tre. Io film e cioccolata calda. Mi squillò il telefono, era Cristenne. Piangeva.
Io -Cri, Cri, perchè piangi?-
Cristenne?- Lui... lui... lui mi ha lasciata!-
Io -Chi? Harry?!-
Cristenne -Si si.. lui... te lo dico da amica, non ti fidare di lui ti farebbe solo soffrire!-
Io -Ma a me non mi interessa Harry...-
Cristene -Pensi che non abbia visto come lo guardavi? Da retta a me... lascialo perdere, è solo un puttaniere..ciao..-
Ero perplessa ed allo stesso tempo felice. Sentivo come le farfalle nello stomaco. Però non riuscivo a capire perchè l'ha lasciata, forse per la presenza di qualcuno che l'ha colpito.. Il pensiero che potevo essere io mi faceva stare al settimo cielo. Mi misi a letto con un sorriso a trentadue denti. Stringevo forte il cuscino, il mio cuore batteva forte. Arrivò la mattina successiva. Mi preparai in fretta, volevo assolutamente vederlo, sapere se lui provava qualcosa per me. Arrivai con un grandissimo sorriso al piazzale della scuola. Riuscivo a vederlo anche se da lontano. Stavo per corrergli incontro quando arrivò una ragazza. Alta bionda, se non sbaglio del terzo anno. Si avvicinò tantissimo al suo volto sino a quando non si baciarono. Rimasi ad occhi spalancati, avevo gli occhi umisi, mi cadde la borsa in terra. Avevo il cuore a pezzi. In testa mi rimbombavano le parole di Cristenne che diceva fosse un puttaniere. Nonnostante tutto mi asciugai le lacrime e andai in classe.
Cristenne -Visto che ti vaevo detto? E' solo un puttaniere, ieri stava con me oggi sta con quella. Ti dico una cosa non fidarti.-
Sentivo le parole ma in fondo non l'ascoltavo, i miei occhi erano fissi a lui anche se sembrava non gli interessassi per niente. Anche se era così, anche se era il suo modo di essere io ero innamorata di lui. Quando lo avevo vicino il mio cuore batteva come non aveva mai fatto. Per pranzo andai in un locale con Louis che era diventato il mio migliore amico.
Louis -Ehy piccola, ti vedo giu' di morale che succede?-
Io -Niente Lou... sono solo un po' stanca...-
Louis -E dai lo capisco da clilometri, sei pazamente innamorata di Harry..-
Io -No, non è vero. E' inutile che contiuate a dirlo..-
Louis -Sei rossa! Amanda te lo dico perchè sono il tuo migliore amico, riesco a capirti solo guardanti negli occhi... ti piace-
Io -Si ok è vero sono innamorata perdutamente di Harry... Louis... che devo fare?-
Louis -Innamorati di qualcun altro.-
Io -Che cosa?!-
Louis -Amanda, non lo capisci? Ti farà solo soffrire.-
Io -Mi sono stancata di tutti!-
Presi la borsa e me ne andai, vidi Louis sospirare.. forse lo diceva solo per il mio bene.
Continua..<3

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** So let me kiss you ***


Uscii dal locale.
-Dicono tutti le stesse cose!- Borbottai.
Mi avviai verso un piccolo parco. Vedevo moltissima gente camminarci affianco ma nessuno entrava. Ci entrai io. Era piccolo, si concentrava in un laghetto con delle anatre. Era circondato da alberi che ciliegio che avevo fiori bianchi e bellissimi. Una sola panchina dove mi sedetti. Questo posto mi dava la sensazione di star bene, riuscivo a dimenticare tutto. La brezza fresca mi fece dolcemente chiudere gli occhi. Mi scese una lacrima. Non capivo perchè ero così.. sola. Avevo Louis lo so, Liam, Zayn e Niall, ma mi sentivo vuota. Ero innamorata, una stupida ragazzina innamorata come tutte quante. Avevo gia' coronato il mio sogno, è impossibile avere una vita perfetta. I miei genitori erano morti, mio fratello pure. Nessuno sa quanto avevo bisogno di qualcuno, ora, che mi consolasse. Mi arrivò un messaggio al telefono.
Louis -Dai piccola, non te la prendere ti dico solo quello che penso, se ti sei arrabbiata perdonami.-
Io -Perdonami tu, mi sono comportata come un idiota.-
Louis -Dai dai, non ci pensare, ti voglio bene.-
Quelle parole mi facevano stare meglio, singhiozzavo, a questo mondo avevo ancora qualcuno e questo mi rendeva felicissima. Forse non ero così sola come pensavo. Ad un certo punto sentii un calore sulla mia spalla, una mano. Mi girai..
Io -Harry!-
Harry -Ciao bellezza perchè piangi?- Si sedette accanto a me.
Io -Harry, sono cavoli miei e poi pensa alla tua ragazza, quella bionda va da lei!-
Harry -Oh lei? Ci siamo lasciati, non era amore!-
Io -Non era amore?! Allora spiegami cosa per te è l'amore e se lo hai mai provato!-
Harry -Io amo tutte le mie ragazze.. ma non con tutte è vero amore, certe sono solo un passatempo!-
Io -Passatempo, scherzi?! Sei un mostro, smetti di fare lo stronzo! Stai facendo solo soffrire la gente!-
Iniziai a piangere piu' forte, lui mi guardava con uno sguardo malizioso. Ero arrabbiata ma sembrava che a lui non interessasse. Mi avvinghiò le braccia alla schiena. E mi posò la testa sul suo petto. Sentii una sensazione di calore.
Harry -Ammettilo, mi ami..- Disse accarezzandomi i fianchi. Mi vennero i brividi.
Io -Non ne sarei così sicuro, se prima non mi piacevi ora ti odio!-
Harry -Non si dicono le bugie, non ti credo proprio per niente-
Io -Smetti di fare l'idiota ti ho detto che non mi piaci!-
Con precisione mi diede un colpetto da dietro la schiena facendo attaccare il mio petto al suo.
Io -Basta Harry non ti sopporto più!-
Si avvicinò ancora di piu'. Ero sottopressione non sapevo che fare così gli tirai uno schiaffo su una guancia. Si girò con aria maliziosa. Si avvicinò lentamente e mi diede un bacio. Iniziò con un bacio ma finì con l'esplorazione delle nostre bocche sia da parte mia che dalla sua. Avevo paura di fare la cosa sbagliata ma se dicono che se la cosa ci rende felici è cosa giusta.
Harry -Io ti amo! Perchè non te ne accorgi?-
Era serio, sembrava non mentisse. Sorrisi e lo ribaciai, i nostri corpi erano incollati. Lo amavo e lui diceva di amare me, mi aveva reso la ragazze piu' felice a questo mondo. Dicevano fosse un puttaniere ma io non ci ho mai creduto. Mi prese la mano e andammo insieme in un locale. Mi diede un drik bluastro e senza accorgermene mi ero ubriacata. La vista mi si era appannata, barcollavo. Mi misi a ballare. Andai in bagno e vomitai. Sentivo Harry toccarmi il sedere. Senza pensarci risi. Non ero responsabile delle mie azioni, non riuscivo a percepire la realtà, non capivo che succedeva. Baciai Harry e nel frattempo attaccai il bacino sempre più al suo. Lo sentivo ridere. Sentivo una voce dentro me che diceva -Smettila! Sei ubriaca vai a casa e dormi!- Ma era troppo debole ed il mio cervello non riusciva a dargli ascolto. Stavo facendo lidiota. Erano le tre del mattino stavo ancora ballando e bevendo. Non la smettevo e oridinavo un drink dopo l'altro. Tutti di diversi il colore. Harry sembrava guardare lo spettaccolo divertito. Ero come un gioco per lui, Loui aveva ragione ma in questo stato non riuscivo a capirlo. Lo sentivo stavo per fare una cazzata. Avevo bisogno di qualcuno che doveva salvarmi...

Spazio all'autoreee!!!!
Bene allora questa è la mia prima fanfiction non siete in molte a leggerla ma sono felice che qualcuno la stia vedendo.
Se qualcuno un giorno mi recensirà ne sarò felice sia se mi dite che sono brava sia se mi dite che faccio schifo perchè come aveva detto Harry mi sentirei importante se qualcuno rinunciasse al suo preziosissimo tempo per scrivermi. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** He just wanted to use me. ***


Salvatemi, diceva quella vocina infondo al cuore. Barcollavo a destra e a sinistra. Mi ero presa la sbronia peggiore di tutta la mia vita. Harry mi prese ancora per una volta la mano e mi trascinò sino ad arrivare al suo appartamento. Mi prese in braccio e mi buttò sul letto. Io come al solito senza riuscire a capire ridacchiavo, sembrva come se la situazione mi piacesse ma mai quando piacesse a lui. Forse sono stata troppo ingenua a credere ad ogni sua singola parola. Si mise a cavalcioni sul mio ventre e con destrezza mi sfilò la maglietta da dosso. Fece lo stesso con i pantaloncini binachi e blu. Rimasi in intimo e quei occhi verdi maliziosi mi scrutavano pai piedi sino la testa, mi accarezzò una ganba e dopo pochi instanti anche lui rimase in boxer. Lo guardavo con la coda dell'occhio, era dietro di me e si accingeva a slacciarmi il reggiseno. Dopo si mise davanti a me e mi fissava a bocca aperta. Continuavo a ridacchiare. Lentamente si levò i boxer rimanendo completamente nudo. Ero ad occhi spalancati e non potevo non fissare il suo 'amichetto'. Con mano lenta ma allo stesso tempo decisa mi tolse gli slip facendomi rimanere completamente nuda a mia volta. Sgranai gli occhi. Si avvicinò sempre di più al mio corpo, mi baciò dal collo al ventre, sentivo i brividi in tutto il corpo.
Io -Harry, io ti amo!-
Harry -Ti amo anche io Amanda!-
Dal letto la sua mano cercava la mia, dopo averla trovata me la strinse nel momento in cui divenno un solo corpo ed una sola anima. Restammo così per più di tre ore. Continuava a baciarmi, ad accarezzarmi, mi passava le mani ovunque, ormai ero diventata sua. Diceva che mi deisderava ed io gli credevo, gli davo tutto quello che mi chiedeva. Ero solo sua e mi piaceva, ero fiera io lo amo. Ormai era fatta, lo sentivo dentro me, più di tutte le altre volte. Si ero ubriaca ma lo ametto, era quello che volevo, era quello che cercavo. Si fece giorno. Mi svegliai, ero vestita e sul mio letto. Per un momento pensai che era stato tutto un sogno ma poi rimisi i piedi in terra a causa di un messaggio che mi arrivo' al telefono.
Harry -Stanotte, sei stata fantastica, non ti dimenticherò mai.. ma tra noi non era amore. Spero di rimanere tuo amico.
Non mi degnai di risponderlo, quelle parole mi tolsero il fiato. Strinsi i pugni, Le lacrime scendevano amare sulle mie guance rosee. Gli occhi da blu come il male non tardarono a diventare rossi sangue. Presi a pugni il muro sino a che dalle mie nocche non usciva sangue. Spaccai un vaso facendo ricadere i cocci di vetro soffiato sul pavimento che si era ancora più frantumato. Ero disperata.
Nel frattempo Harry era andato da Louis.
Louis -Hey Harry hai percaso sentito Amanda? Non la sento da ieri a pranzo.-
Harry -Ah si è stata con me tutta la sera e tutta la notte.-
Louis -Tutta la notte.. Harry ma tu.. te la..sei...-
Harry -Si Louis prima me la sono fatta, è stato grandioso!-
Louis -Te la sei matta?! Ma che problemi hai in testa!-
Harry -Tranquillo ho preso tutte le precauzioni necessarie!-
Louis -Sei un idiota, non lo capisci? Lei ti ama e tu l'hai solo usata. Non dovevi fare questo a lei, non alla mia migliore amica!-
Nel frattempo io eri li a casa ferma. Soffrivo e piangevo, gli occhi buciavano, le lacrime erano amare e finirono. Avevo pianto così tanto che non me ne rimasero per piangere ancora. Mi ripetevo basta piangere ma ero distrutta letteralmente. Sentivo il cuore a pezzi. Quasi senza pensarci presi un coccio di vetro disteso sul pavimento e lo passai con violenza sul mio polso. Vedevo che il sangue usciva ma era l'ultima cosa a cui pensavo. Non avevo paura di morire ma paura di vivere. Ormai la paura e l'incertezza era cosa da tutti i giorni. Penso che forse... stavo per morire. Il coccio era sporco di rosso. La vista mi si appanno', vedevo sfocato. Caddi a terra, con una sensazione di libertà. Ne ero sicura, stavo morendo. Quando sentii una voce, era Louis...
Louis -Ti prego Amanda, non mollare ti porto in ospedale, non morire!-
Vedevo la scena senza quasi nemmeno capire che mi accadeva intorno. Ero incerta su quello che stava succedendo. I miei sedici anni, li rividi tutti, come in un flashback. Rividi lo guardo sorridente di mia madre, era ammaliante. Sorrisi e socchiusi gli occhi. La voce di Louis si faceva sempre più delicata... parlava, urlava il mio nome. Sono arrivati i soccorsi. Ero stanca..
Continua..<3

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Eye of Blood ***


Ne ero sicura, stavo morendo, ne ero sicura come sicura che la terra gira intorno al sole. Capitolo 5 Eye Of Blood

Ero sicura di morire. Chiusi gli occhi e svenni sul quel gelido pavimento dove ormai erano mischiate le lacrime di coccodrillo con il sangue rosso. Mi risvegliai in un secondo momento. Ne ero incredula ed incerta ma ero ancora viva. Avevo i polsi fasciati con una garza bianca e si riusciva ad intrevedere del rosso. Non povevo muovere sia braccio destro e sia braccio sinistro. Era fuoriscito troppo sangue e stavo per morire dissanguato. Non so se in momenti come questi era la cosa migliore. Guardavo fuori dalla finestra, vedevo un guardinetto interno con al centro un albero di fiori di ciliegio. Mi sentivo confusa e triste. Non capivo se ci facevo ancora qualcosa in questo mondo. Dopo pochi minuti mi raggiunse Louis.
Louis -Amanda, Amanda, Amanda!! Come stai, che ti senti?! Mi hai fatto proccupare!-
Io -Louis scusami.. cosa è successo?-
Louis -Penso che ti sia fatta un enorme taglio sul polso a causa di un coccio di vetro. Fortunatamente ti ho trovata in tempo.
Io -Ti sbagli..-
Louis -Che vuoi dire?-
Io -L'ho fatto di mia spontanea volontà.. devo morire..-
Louis -Smettila di dire cazzate hai 16 anni sei ancora una ragazzina, devi vivere! Dimmi. Perchè lo hai fatto?-
Io -Ho sbagliato tutto. Io gli ho creduto, sono un'idiota.-
Louis -Ti riferisci a Harry? Non pensarci, non ti merita.
Io -No! Lui mi ha usata, lui da me traeva solo divertimento. Mi ha solo sfruttata. Non glielo perdonerò mai.-
Louis mi abbracciò le mie lacrime trovavano conforto sul suo petto. Forse c'era ancora qualcuno per cui potevo vivere. La maniglia della mia stanza si aprì una seconda volta, era Harry. Lo guardavo con disprezzo, con odio, in mano aveva un mazzo di fiori che posò sul mio letto. Louis lo guardava con espressione omicida.
Louis -Harry dobbiamo parlare!-
Harry -Certo così mi spieghi anche cosa le è successo!-
Louis -Sei proprio un coglione.- Harry sgranò gli occhi.
Louis -Non lo capisci cosa le hai fatto? A lei? Alla mia migliore amica?! L'hai solo usata, ma lei non è come tutte, lei ti ama, sul serio.-
Harry -E con questo? Che intendi?-
Louis -Sei un idiota per non capirlo. Ha tentato il suicidio, ha tentato di togliersi la vita e ce la stava per fare. L'ho ritrovata distesa in terra sotto una pozza di sangue. Piangeva. Sei un mostro!-
Io guardavo la scena con il volto riverso al polso fasciato.
Harry -No, veramente, io, non..volevo..ciao.-
Se ne andò, non mi chiede scusa pensò solo a pararsi il culo. Ma ormai ero gia morta, ero morta dentro. Buttai fuori dalla finestra i fiori tenendo solo una rosa rossa che nemmeno si vedeva in mezzo ai fiori. Uscii dall'ospedale sempre insieme a Louis, mi invito' a stare a casa sua per un po', non si fidava a lasciarmi a casa da sola. Passavano anche giorni in cui ero depressa, non potevo perdonarlo ma sentivo ancora che lo amavo. Smisi di mangiare. Non mangiavo passai dal un fisico perfetto che le mie ex compagne di scuola invidiavano ad avere troppi chili in meno. Mi guardavo allo specchio e mi facevo schifo, ero vuota. Ero come uno stupido guscio perchè il mio vero io, la mia anima era morta completamente, non provavo emozioni a parte odio ma non verso di lui ma verso me. Mi odiavo. A scuola mettevo magliette larghe per non far notare il mio corpo diventato ormai esile. Louis cercava di incoraggiarmi a mangiare ma non me la sentivo. Non passò molto tempo che mi ritrovai di nuovo in ospedale e subito dopo in uno studio di uno spicologo. Strano ma mi stava aiutando molto. Insieme all'incoraggiamento di Louis ripres a mangiare qualcosa anche se non il dovuto necessario. Di Harry non sentivo più nemmeno la sua voce era come invisibile e cercava di evitarmi ogni volta che il mio sguardo s'incrociava con suo. Sicuramente mi odiava, io lo amo. Questo non si può cambiare. Decisi di vivere, vivere per lui. Per Harry.
Continua..<3

Spazio all'autore!! :D
Scusate l'obrobrio ma è la mia prima ff siete in poche ancora che leggono ma almeno...
spero continuate a leggere <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Vita composta da errori ***


Vita composta da errori. Capitolo 6

Vidi Louis salutarmi dallo stipite della porta di casa sua. Tormavo nel mio piccolo angoletto di casa accuratamente pulito e profumato grazie a Louis. C'era odore di lavanda -Per non avere nostalgia di casa tua!- Mi ripassò in mente quella frase che mi aveva detto il ragazzo. Lui aveva rincominciato ad avere fiducia in me' quindi non aveva piu' paura a lasciarmi sola. Diciamo che ero come pentita di tutto l'accaduto. Ripresi a mangiare anche se rimasi esile come uno stecchino. A scuola ridevo ma non per forza significava che fossi felice. Mi sedetti sul piccolo divanetto ripensando a delle parole di Louis.
Louis -Smettila di pensare a lui, non ti merita!-
Io -Louis, non capisci, io lo amo!-
Louis -Sei tu a non capire, ti ha quasi ucciso, uccidere te, la mia migliore amica! Non lo dico per me ma per te, stanne alla larga.-
Mi scese una lacrima ripensandoci, era parole piu' fredde del ghiaccio. Odiavo quelle affermazioni, forse perchè sapevo che erano vere. Restai ferma per qualche ora, forse cambiando posizione e giocherelando con la gamba. Guardavo un punto fisso, i miei occhi erano come vuoti, spenti. Non sembravano quegli occhi che avevo sempre avuto. Senza nemmeno cambiarmi presi con convinzione la borsa accuratamente poggiata sul tavolino e mi recai da Louis.
Louis -Ehi che c'è..?-
Io -Ho preso una decisione..-
Louis -Che decisione?-
Io -Torno a casa, in quel piccolo paesino dove vivevo.-
Il ragazzo deglutì e strinse i pugni cercando di non farmelo vedere, sembrava che da un momento all'atro avesse voluto spaccare tutto.
Louis -Credo sia la decisione piu' giusta.- Disse nascondendo la rabbia con un sorriso.
Io -Lo penso anche io... mi mancherai..- Dissi mentre una lacrima aveva gia' iniziato a rigarmi il volto.
Louis -Tranquilla, quando posso verrò a trovarti, mi mancheraii!-
Io -Anche tuuu!!-
Louis -Quando parti?-
Io -Alle 7:30, domani mattina, mi accompagni?-
Louis -Certo nessun problema!-
Dopo questo tornai nel mio piccolo appartamente dove scoppiai in un pianto. Non sapevo quasi neanche perchè ma non volevo andarmene ma era la cosa migliore insieme a dimenticare tutto e tutti. Incominciai a fare le valige anche se a malincuore.Quella città, Londra, che tanto ammiravo, il mio sogno era raggiungerla. Ma forse non doveva andare così, era tutto sbagliato, tutto un grandissimo errore. Una vita intera basata sugli errori. Arrivo' il giorno dopo. Strinsi tra le mani quel biglietto aereo, una sola andata. Scoppiai in lacrime, singhiozzavo mentre al mio fianco ovviamente Louis che mi consolava.
Io -Mi manche-manche-manchere tutti qua!-
Louis -Verremmo tutti a farti visita!!-
Mi abbracciò, potevo sentire il suo battito sul mio petto, era così caldo. Avrei voluto rimanere attaccata a lui per sempre. Chiamarono il mio volo ed io mi allontavano con gli occhi gonfi e piene di lacrime. Vidi da lontano Louis che si passava una manica della maglietta sugli occhi, stava chiaramente piangendo e questo mi fece scappare un sorriso.
-Aspetta!-
Sentii una voce che mi diceva di fermarmi e senza averne alcun motivo obbidii senza neanche sapere chi era a dirlo. Mi prese per un braccio, era Harry. Si quel ragazzo. Ma sembrava strano diverso, gli occhi color smeraldo erano gonfi e pieni di lacrime quasi a mescolarsi con le mie lacrime. Non aveva inetenzione di lasciarmi.
Io -Ma che vuoi ancora da me?-
Harry -Sta zitta!-
Sgranai gli occhi, abbassò lo sguardo.
Harry -Non andartene, non puoi andartene!-
Io -Perchè non dovrei..-
Continua ..<3



Occhi a me bellezzeeeeeeeeee :D
Ciaoo comunque vedo che siete sempre poche a leggere la storia ma vabbe' sono felice che qualcuno abbia messo la storia tra i preferiti etcc.. grazie di cuore <3 #Muccloveee!!! :D <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sognavo questo momento ***


Capitolo settimo. Sognavo questo momento

Aveva gli occhi lucidissimi e gonfi, come se avesse pianto. Con la sua grande mano stringeva forte il mio braccio.
Harry -Perfavore non andare..- Disse con lo sguardo basso.
Io -Si me ne vado.. per non tornare!- Dissi asciugando una lacrima con sveltezza sperando che lui non l'avesse vista.
Harry -Perchè ultimamente mi hai evitato?-
Io -Prima di tutto sei tu che evitavi me!- Ribattei con voce alta. Harry sgranò gli occhi.
Harry -Ma io.. non.. vedi tu..-
Io -E poi perchè dovevo rimanere? Mi hai quasi uccisa, era colpa tua. Cosa dovevo passare sopra tutto e riniziare a parlarti e dirti ti voglio bene? Ti amo?- Dissi chiaramente con le lacrime agli occhi.
Harry -Cos'è l'ultima cosa che mi hai detto?-
Io -Basta è tardi vado!-
Harry -DIMMI QUAL E' L'ULTIMA COSA CHE MI HAI DETTO!-
Io -Emh.. che ti odio..-
Harry -No, l'ultima!-
Io -Bhe.. ti..amo?-
Harry -Ridillo..-
Io -Ti amo..- Dissi sussurrando.
Harry -Dillo più forte!-
Io -TI AMO!!-
Sorrise mi prese per i fianchi avvicinandomi al suo corpo. Sentivo il suo battito sul mio. I nostri cuori stavano per esplodere. Il suo respiro sopra il mio. Stavo per impazzire. Sentivo i brividi impossessarsi lentamente di me. Harry sussurrò qualcosa e poi mi baciò. Un bacio a stampo che secondo per secondo diminuiva di castità. Lasciai cadere la borsa sul pavimento mentre
subito dopo infilai le mani tra i suoi morbidi ricci. Le nostre lingue finalmente s'incontrarono per la danza. Sentivo il sapore della sua bocca. Mi baciava con foga. Dopo esserci staccati appoggiò la fronte sopra la mia.
Io -Harry che significa tutto ciò?- Dissi un po' perplessa.
Harry -Come fai ad essere così ingenua?- Disse ridacchiando mentre io lo guardavo storto.
Io -Inguena.. mh?-
Harry -Stupida ti amo!- Disse mordendosi il labbro inferiore.
Io -Ma da quando...-
Harry -Da sempre! Ma tu non lo hai mai capito!-
Io -E tutte quelle con cui sei stato?-
Harry -Erano specie di coperture, amo solo te!- Disse ribaciandomi.
Lo abbracciai. Presi il biglietto diretto a casa e lo strappai con grande felicità e con Harry mi riavviai a casa. Nel lungo andare all'entrata dell'aereoporto incontrai Louis e gli saltai sopra la schiena dalle spalle.
Louis -Ehi piccola, ancora qua?-
Io -Yeah babe, ho cambiato idea.. anzi mi hanno fatto cambiare idea!- Dissi sorridendo.
Louis -Oh bene e chi è stato?-
Io -Harry!-
Louis -Harry?! Disse perplesso. La sua espressione cambiò di colpo e da dietro un pilastro comparve anche il medesimo Harry.
Louis aveva un'espressione strana in faccia, mai vista prima. Sembrava che fosse triste e arrabbiato allo stesso tempo. Volevo capire che succedeva.. forse era trise perchè non ero partita?
Io -Louis.. che ti prende?-
Harry -Emh.. Louis.. ciao.. torno a casa.. statemi bene..-
Louis -No, sta fermo, me ne vado io..-
Io -Louis -Ma che ti pr...-
Harry -Lascialo stare, ti dico dopo.- Annuii e rimasi in silenzio fissando la porta dell'aereoporto sinchè il ragazzo con la varcò.
Io -Bene se ne andato, dimmi..-
Harry -Bhe non c'è molto da raccontare.. io e Lou abbiamo fatto una brutta litigata e non credo che voleva vedere la propria migliore amica a cui tiene così tanto fidanzarsi con il suo ex migliore amico con cui ha litigato solo per proteggerti!-
Io -Proteggermi? Proteggermi da cosa?-
Harry -Proteggerti da me!-
Io -Da te?- Dissi con sguardo storto.
Harry -Certo.. per Lou non sono mai stato un ragazzo fedele in quanto ragazze.. ma sinceramente non avevo mai trovato una che mi piaceva tanto... -
Io -Ah ora capisco.. quindi io ho distrutto un'amicizia?-
Harry -No, non è colpa tua, è mia. Solo mia..-
Io -E quindi? Non fai niente?-
Harry -Non penso che voglia ancora vedermi..-
Io -Capisco.. vuol dire che gli farò cambiare idea..-
Harry -Ti amo!-
Io -Ti amo anche io cucciolo!
Continua.. <3

Spazio all'autrice
BENEEE rieccomeeee!! So quando vi sono mancata *3*
ma a chi prendo in giro lol nessumo mi segue :') comunque sono tornata per postare un nuovo capitolo della mia ff 'they don't know about us' spero vi piaccia e se volete fate visita ad un altra mia ff 'what are we' oppure le mie tre os rosse *lol* 'try' 'one more night' e 'pensavo la mia fosse una vita rosea' goodbye babeeee <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1435694