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Salve
a tutti! Dopo “Destini incrociati” sono tornata con una fan fiction più
“leggera” diciamo…spero ke vi piaccia…Non vi ho fatto aspettare molto, avete
visto? Sono una ruota continua…
Ringrazio
tutte le mie recensitici della mia ultima fan fiction…
1
bacio
Buona
lettura
“
Bulma Brief, una donna, un mito. La giovane
scienziata a capo della Capsule Corp. insieme al
padre, è una donna dalle mille qualità. Una scalata prodigiosa e veloce,
carriera brillante, si può dire che la signora Brief
sia una delle donna più importante ed in voga non solo
della città dell’Ovest, ma con le invenzioni della sua azienda è una delle più
importanti……blablabla….Poco si sa invece della sua vita privata. Su questo
aspetto è stata mantenuto un riserbo ovattato. Si sa soltanto che la giovane
scienziata è madre di un bambino, ma il padre…di lui si dice soltanto che sia
ricco di muscoli, carattere introverso e in quanto ad intelligenza…” –In quanto
ad intelligenza cosa!!!!???- sbraitò Vegeta facendo
saltare il suo latte fuori dalla tazza.
Bulma
lo guardò, torva –Mio caro Vegeta, se i giornalisti
scrivono queste cose, è solo colpa tua! Complimenti su complimenti per me ma…tu
sei il punto interrogativo della mia vita!- -Che diavolo stai dicendo donna?-
Una
comune mattina alla CapsuleCorp,
la quiete è però semplicemente rovinata dal quotidiano giornaliero. Bulma stava
leggendo ad alta voce al suo compagno un articolo che parlava di lei…ma puntualmente si faceva accenno anche al suo
misterioso “compagno”.
Ormai
la ricerca di informazioni sulla sua vita privata era diventata lo scopo di
molti paparazzi.
Non
che a Bulma dispiacesse questa luce sulla sua persona
ma…puntualmente finivano tutti per scrivere male di Vegeta. Naturalmente solo
quanti avevano avuto la fortuna di arrivare a strappare qualche informazione su
di lui. Molti di questi, infatti, si erano ritrovati con il setto nasale
spaccato…
-Sei
un bruto Vegeta! Appena i giornalisti ti si avvicinano tu li faresti fuori!
Inutile dire che i miei colleghi non capiscono con chi cavolo io viva! E’ mai
possibile cercare di essere più civili?-
-Tsk…spari sempre più cavolate Bulma, non me ne frega niente dei
tuoi illustri colleghi!!!!-
-E’ naturale, a te interessa solo dei tuoi stupidi
allenamenti!- rispose Bulma sbattendo il giornale sul tavolo –ma perché per una
buona volta non te ne stai zitta e mi fai mangiare in
pace!-
Bulma
guardò il saiyan davanti a sé –A volte non so come faccio a sopportarti!-
-Lo
dici a me…- rispose l’altro. Poi l’azzurra ci pensò un po’ su
–Ma in fondo dai…sei il mio scimmiottino…- si avvicinò e gli circondò il
collo con le braccia, Vegeta la guardò torva addentando una brioche –Se stai
cercando diplagiarmi, sappi che sono
arrabbiato!- Bulma rise di cuore –Vado a prepararmi tesoro…oggi ho una conferenza…non
ci spero neanche che tu voglia venire con me…- Lo guardò speranzosa, Vegeta
ingurgitò un biscotto –Ci hai preso, io non verrò mai in una delle tua stupide
conferenze!-
Bulma,
contrariata, sparì dietro alla porta della cucina.
Vestito
nero elegante, collana di perle, un filo di rossetto rosso, chanelN° 5, cartella di pelle, Bulma si ammirò allo
specchio davanti a sé. Sorrise a sé stessa, soddisfatta “Sono la perfetta donna
realizzata!” Afferrò la sua cartella e si diresse verso l’uscita della sua
camera da letto.
Ma
si trovò la strada sbarrata da un Vegeta con lo
sguardo ammiccante che si appoggiava allo stipite della porta. Lui la guardò,
ammirato…era veramente bella… -Vegeta, fammi passare, devo andare o sarò in
ritardo- -Chissenefrega del ritardo…- rispose lui
avvicinandosi al lei, la afferrò per la vita –No, no
osare baciarmi! Mi mandi via il rossetto!- Ma
naturalmente lui non le diede ascolto e la baciò come se niente fosse –Sei
proprio uno scimmione prepotente!- ma in fondo apprezzava l’audacia del
compagno – E se io adesso avessi voglia di…- continuò il principe –Adesso non
si può mio caro…dovrai aspettare fino a stasera oppure…se tu verresti con
me…magari potrei trovare un ora tutta per noi…- -Non ci pensare neanche- fece
lasciandola. Bulma sbuffò e se andò senza salutarlo.
La
sala della conferenza era piena zeppa di gente, Bulma si sentiva esaltata ed
imbarazzata al tempo stesso “ Tanta gente! Allora…sarà meglio ripassare il discorso anche se per fortuna ho il foglio riepilogativo con
me…mamma mia!”
Alcuni
uomini la guardarono ammirati e la salutarono, lei ricambiò, soddisfatta. Eh…la
vanità…
Salì
sulla posizione dominante e si sistemò il microfono, era emozionata.
-Buongiorno
a tutti voi signore e signori, miei illustri colleghi…Vorrei porvi il problema
della creazione di un impianto robotizzato ad idrogeno per…-
Un’ora
dopo…
-Splendida
conferenza signora Brief! Mi permette una domanda?-
Bulma stava camminando assediata dai giornalisti –Signora Brief?
Una domanda…- -Vi prego, lasciatemi passare…- rispose Bulma stordita dai flash
dei fotografi –Signora Brief vuole rilasciare
un’intervista? ci parli un po’ della sua vita
privata….del suo uomo non si sa nulla- -Insomma!
Volete lasciarmi in pace!- sbraitò l’azzurra facendosi largo tra gli
scocciatori –La mia vita privata si chiama appunto privata!- -Non si arrabbi
signora noi vogliamo solo sapere…- continuarono quelli
-Non
avete sentito? La signora Brief non vuole essere
disturbata e non rilascia interviste quindi andatevene-
Bulma
guardò sorpresa l’uomo che aveva parlato, sembrava essere apparso così dal
nulla. “Non male” pensò l’azzurra –Venga con me signora- fece questo e Bulma
gli si affiancò trovando nel nuovo venuto un porto di salvezza contro gli
attacchi dei giornalisti. Questi l’afferrò per un braccio –Ora mi segua a passo
svelto…li semineremo- -Lo spero- rispose Bulma laconica.
Ben
presto il loro passo svelto divenne una corsa, Bulma rise
mentre i suoi tacchi riecheggiavano per tutto il corridoio e gli
scocciatori continuavano il loro inseguimento –Ora volti a sinistra!- le disse
il suo misterioso nuovo amico –Ok!- Voltarono in un corridoi e si chiusero al
porte alle spalle –Questa è un’uscita di sicurezza! Siamo liberi!- esclamò
Bulma –Grazie!- fece appaiandosi al muro per riposarsi dopo la corsa. L’altro
le sorrise –Si figuri, è stato un piacere per me. Piacere, mi chiamo Alex-
Bulma strinse la mano che l’uomo le tendeva, era calda e asciutta, Bulma
sorrise –Immagino invece voi sappiate chi sono…- -Chi
non vi conosce nel nostro ambiente? Voi non lo saprete di sicuro, ma io sono il
presidente della SpatialGroup,
ma non credo che la conosciate- in effetti Bulma non
la conosceva, ma ne aveva sentito parlare come di una società elettronica
emergente. Sorrise al ragazzo…perché di quello si trattava, doveva essere più
giovane di lei “Bè…non male direi che è poco… Alto, fisico atletico, folti
capelli color miele e occhi azzurri, un quadretto piacevole” pensò la nostra
Bulma.
Poi
l’azzurra osservò l’orologio –Oh! E’ tardissimo! Devo andare…- L’altro la
guardò, sconsolato –non mi permette neppure i d’offrirle un caffè? Lontano dai
paparazzi, si intende…-
“Ma
dai Bulma! Perché no? Dopotutto Trunks è tutto il giorno con la nonna…” –Dai va
bene, ma soltanto perché mi hai salvata!- scherzò. Alex sorrise –E’ stato un
onore per me-
-Comunque
io penso che la vostra idea sia molto applicabile-
disse Bulma sorseggiando un caffè nero –Dice?- Seduti in un piccolo bar
isolato, i due discutevano di lavoro –Em Alex…per
favore, smetti di darmi del lei…mi fai sentire vecchia…- l’altro sorrise, rivelando
una fila di denti bianchissimi –Allora…diamoci del tu…Bulma- -credo sia
meglio…ma ora è veramente tardi…mio em… “marito”sbraiterà per la fame- Bulma si incupì
pensando che probabilmente Vegeta stava mettendo sotto sopra tutta la casa –Oh
si certo…sono stato veramente lieto di fare la vostra conoscenza…vi ho sempre
stimata Bulma, siate una donna intelligente e molto bella-
L’azzurra
arrossì “Um…dunque faccio ancora questo effetto sui
ragazzini…”
Uscendo
dal bar gli disse –Grazie! E a presto Alex!-
Kikk@93, sforno storie in continuazione perché mi piacere…per
me è un passatempo e tra il lavoro e le uscite (mare…friends…)
per fortuna riesco a fare anche questo! Continua a seguirmi! 1 kiss
Buona lettura!
L’azzurra
rientrò in casa richiudendosi lentamente la porta dietro sé…stranamente
era tutto silenzioso, varcò con aria circospetta la porta della cucina…in
ordine. Bulma sospirò di sollievo, appoggiandosi allo stipite della porta. –Credevi
avessi sfasciato la casa?- una voce la face sobbalzare –Vegeta mi hai
spaventata!- -Tsk, ho fame comunque-
Bulma
sbuffò “Ha fame e basta! Non mi chiede neppure come è andata oggi! Che
nervoso!” –Trunks dov’è?- -Io non lo so dove si è cacciato quel marmocchio,
donna preparami qualcosa da mettere sotto i denti- -Vegeta
tu, tu…mi fai dannare! E se ti dicessi che non ho nessuna voglia di farti da
cuoca? Insomma, vedi solo questo in me? Una cuoca?- Lui la osservò a lungocon i suoi begli occhi neri –No…non servi solo a
quello…- -A già…è vero che ti serve anche qualcos’ altro- gli rispose Bulma
incrociando le braccia al petto –E se io non volessi?-
-Non dire cavolate…ti conosco bene, sei la mia donna…- Ecco, quando quello
scimmione gli diceva che era la sua donna lei incominciava a capitolare, come
resistere al suo viso che si avvicinava sempre più?
-Mamma?-
Bulma si riscosse, il suo bambino aveva fatto capolino in cucina, Vegeta
grugnì, allontanandosi –Hai fame piccolo? Ora la mamma
ti prepara qualcosa, per te e per quello scorbutico di tuo padre- Vegeta dal
canto suo, si era seduto su una sedia e faceva finta di ignorala.
Quando
l’azzurra gli fece trovare una bistecca davanti però,
il saiyan si riscosse. Bulma sorrise osservando i due saiyan mangiare come
lupi. Lei non aveva fame, si ritirò in camera sua, a fare una doccia.
Era
stata una giornata intensa…Bulma si rilassava al contatto con l’acqua che le
scivolava lungo il corpo. Pensava alla sua conferenza a all’incontro
con il misterioso Alex, quel ragazzo le stava simpatico…e poi era stato gentile
e galante. Le avrebbe fatto piacere fare amicizia con lui.
Chiuse
il rubinetto ed uscì dalla doccia avvolgendosi al suo asciugamano rosa di
spugna.
Si
infilò la vestaglia e si mise a letto tirando fuori il suo libro dal comodino,
aveva voglia di legger ma a causa di Vegeta non
riusciva mai a farlo…
Ogni
tanto lanciava occhiate alla porta sapendo che ben presto sarebbe stata
rumorosamente aperta.
Infatti,
dieci minuti dopo, il principe si presentò dentro, bagnato e coperto solo da un
asciugamano alla cintola “Ecco perché non riesco mai a
leggere…”
Vegeta
guardò il libro che lei aveva tra le mani con disprezzo, infilandosi sotto il
letto –E invece farebbe bene anche a te, tesoro- disse Bulma riponendo il libro
sul comodino.
-Ma
voi scimmioni, sapete leggere?- Vegeta la guardò torvo –Io SO LEGGERE se è
questo che ti interessa- - E allora perché non lo fai mai?- -Perché ho cose più
importanti a cui pensare- -A ecco…- Bulma rise sotto i
baffi –Cosa diavolo ridi?- -Oh nulla Vegeta, dormi-
-Dormi? Stavi scherzando spero…- rispose il principe avvicinandola a sé, Bulma
appoggiò un dito sulle labbra di lui –Vegeta sai perché è un anno che non
riesco più a finire un libro?- -Non mi interessa….- -Perché…- ma Bulma fu
prontamente zittita dalle labbra del saiyan sopra le sue.
-Vegeta caro…oggi ho un incontro con alcuni rappresentati di
società affiliate con la nostra…-
Vegeta
faceva finta di non ascoltarla mentre si infilava la
sua tuta blu, Bulma dal canto suo, si era già ben abbigliata e stava per uscire
–Ci vediamo a pranzo tesoro…- Il principe in risposta grugnì –Sei sempre di
molte parole vedo! Bè ciao!-
Correndo
giù per le scale, Bulma pensò che Vegeta rispecchiasse appieno quella famosa
canzone “Teorema” prendi una donna trattala male… “Perfetto! Fuori
dal letto nessuna pietà…”
La
sala dei convegni della Capsule Corp. si stava
riempiendo di colleghi di Bulma, lei arrivò di corsa e si sistemò a capo
tavolo. Passando in raccolta dei visi che aveva di fronte, notò con piacere che
era presente anche Alex. Lo salutò con un sorriso.
Alle
11.30 avevano finito, Bulma aveva una fame da lupi e stava raccogliendo la sua
cartella per andarsene –Salve Bulma- una voce maschile bloccò i suoi movimenti,
era Alex –Ciao Alex, piaciuta la riunione?- -molto interessante…- rispose con
una punta di sarcasmo –Dove stai andando?- le chiese poi –A mangiare…non ci
vedo più dalla fame…- -Anche io…ti andrebbe di pranzare con me?- Bulma lo
guardò stupita –Tranquilla, non ci sto provando…però
mi farebbe piacere- Bulma ci pensò un po’ su…poi un pensiero diabolicamente
femminile le passò in testa…perché non fare vedere un po’ di sorci verdi al Veggie…
Chiamò
a casa e avvertì che sarebbe uscita a pranzo con un collega, chiese a sua madre
di occuparsi del piccolo Trunks e di preparare il pranzo allo scimmione.
-Direi
che potrei prendere del tortellini al salmone…e tu?- -Um?- Bulma porto lo sguardo sul listino prezzi.
Lei
e Alex si trovano in un ristorantinopiacevole ma dai prezzi modici, sedevano in un tavolino
appartato e stavano ordinando –Io prendo quello che ordini tu- fece poi Bulma,
Alex sorrise –Intanto raccontami un po’ di te…come vive la scienziata più
famosa del modo?- Bulma arrossì…la sua vita era estremamente fuori dal comune…e
rise al pensiero ci tutto ciò chele era
capitato negli ultimi 20 anni –Ridi?- -Oh…si…la mia
vita sembra un romanzo…- -Interessante allora-
Bulma
gli raccontò a grandi linea ciò che le era accaduto
dai sedici anni in su…omettendo però il fatto che il suoi migliori amici
fossero gente davvero fuori dal comune e che il suo compagno fosse un
extraterrestre. –Come l’hai conosciuto?- Bulma si riscosse, osservando gli
occhi azzurri del suo interlocutore -Lui…tuo marito, Vegeta,
vero?- -Um si…ma in realtà io e lui non siamo
sposati…- -A no?- rispose Alex un tantino sorpreso –No…diciamo che Vegeta non è
portato per queste cose…- -Per i legami troppo lunghi?- -No, non è quello…-
Bulma ricordava perfettamente quando Vegeta le aveva detto che era la sua donna
e le aveva fatto capire che ciò sarebbe durato per sempre…perché la compagna
ufficiale di un saiyan era per tutta la vita…-Lui non vede nulla di sacro nel
matrimonio, lo considera solo una stupida usanza terrestre- “Ops!” Bulma si coprì la bocca con le mani –Usanza terrestre?-
-Ah si! Stavo solo scherzando naturalmente!- “Spero se la sia bevuta…” Alex dal
canto suo la guardò un po’ sbigottito ma poi riprese
ad attaccare i suoi tortellini.
-E
tu? Non mi racconti niente di te?- Oh…ma la mia vita
non è neppure un terzo emozionante come la tua…Qualche anno fa mi sono laureato
in biologia e ora come vedi sono a capo della società che mio padre creò dieci anni
addietro…- -Fidanzate?- lui abbassò lo sguardo –Per il momento no e comunque
preferisco le donna mature…le ragazze della mia età non mi attirano…- -Oh…- Bulma
imbarazzata bevve un sorso di vino bianco.
-Ti
do un passaggio fino a casa, ti va?- chiese Alex, speranzoso –Um grazie…- Bulma salì sulla spider del ragazzo
“ Però…non si tratta mica male il ragazzo…”
Dopo
una corsa in auto veramente fast, l’auto frenò davanti alla
Capsule Corp. Bulma salutò il suo nuovo amico con un sorriso, non
notando il flash di un fotografo appostato nelle vicinanze.
Salve
a tutti! Scrivendo questa nuova fan fiction ho notato che potrebbe essere
intesa come il continuo della mia prima…”Bulma e il principe”…si, gli elementi
ci sono.
Comunque
ringrazio le mie recensitici!
pazza4ever…ah…no, io non intendevo quella ma al momento non mi
ricordo l’autore!
..EvilSetoKaiba.., ogni volta con un nome
diverso eh sorella…
Elly93, a ma
la continuo…mi avete convinta
Buona
lettura!
-Tutto
tranquillo- sospirò Bulma rientrando in casa, sua madre era in salotto e stava
giocando con Trunks –Oh ciao cara…hai mangiato bene?-
-Oh si mamma…sono andata in quel nuovo ristorante nel quartiere X…blablabla…-
-E questo tuo misterioso collega…chi è?- continuò la bionda con un risolino,
Bulma la guardò male –Solo un giovane amico e sottolineo il giovane- -Guarda
mia cara che io no volevo sottintendere nulla…- -Si, si…piuttosto, lo scimmione
dov’è?--Bulma cara…non dovresti
riferiti così al povero Vegeta, soprattutto davanti al suo figlioletto-
L’azzurra
lanciò un ‘occhiata in direzione del figlio, lui non
poteva essere meno interessato di così a quel discorso…continuava a giocare con
un robottino che lei gli aveva costruito –Comunque si
sta allenando cara…- -E non ha fatto storie non trovandomi a pranzo?- -Bè…in effetti ha detto proprio le seguenti parole “Ma
dov’è quella sciocca terrestre? Invece di stare a prepararmi il pranzo va in giro con i suoi amichetti”- -Oh…Vegeta a detto proprio
così?- rispose l’azzurra irritata –Si cara- -Al diavolo quello scimmione che il
diavolo se lo porti!-
Trunks
osservò la madre con aria curiosa mentre usciva dalla
cucina sbattendo la porta.
Vegeta
entrò in cucina, stanco morto dopo uno dei suoi
estenuanti allenamenti, con suo dispiacere notò che c’era solo il marmocchio
–Ciao papà…- -Ciao marmoc…em
volevo dire Trunks…quella brava donna di tua madre dov’è?- -Io non lo so…-
rispose con candore il piccolo –Tsk! Se continui a
giocare con quegli stupidi robot che lei ti prepara non arriverai mai da
nessuna parte. Da domani inizierai ad allenarti con me- -Davvero!?- rispose il bambinetto, al
colmo della gioia –Si ma bada che non sarà un lavoro facile…-
Sbraitò
entrando nella porta della loro camera da letto –Bulma dove cavolo sei?-
l’azzurra dal canto suo non aveva nessuna voglia di vedere quel rozzo del
principe. Lo ignorò completamente mentre continuava a
leggere “Il codice da Vinci” di DanBrown.
-Io
HO FAME!- -Affari tuoi- gli rispose tranquillamente l’azzurra –E’ mai possibile
che tu non riesca mai a tenere a freno la tua linguaccia donna?- -Senti Vegeta,
sono stufa marcia di essere trattata come una serva da te! Insomma, io sono
Bulma Brief, una delle più famose scienziateal mondo e tu mi
tratti come…- -Come una donna!- -No! Basta Vegeta!- gridò Bulma alzandosi in
piedi sul letto e sovrastandolo di parecchi centimetri. Luiper recuperare il divario, si elevò,
fino a trovarsi a pochi cm dal viso di lei –meglio così?- -Per nulla! Principe
dei miei stivali!-
Vegeta
l’afferro per il mento –Lasciami violentatore! - -A si?
Dunque io sarei un violentatore eh…- La scaraventò sul letto e si mise sopra di
lei con tutto il suo peso –Tu sei solo mia…- “Mio Dio! E pensare che non sa
neppure che io oggi sono andata a pranzo con un’altro!” –Em
Vegeta…sei sicuro di sentirti bene?- gli disse, sommersa dal peso dei suoi
capelli sulla sua faccia –Da dio…- -Ah allora…-
Sabato
mattina, Capsule Corp. ore 10.30
L’odore
del caffè si espandeva per tutta la cucina, amalgamandosi con quello dei
biscotti al cioccolato.
Vegeta
e Trunks stavano letteralmente divorando ciò che Bulma metteva in tavola,
davanti ai loro visi affamati. Lei sorrideva, compiaciuta, adorava il sabato…la
mattina dormivano di più ed erano tutti a casa…anche lei.
Sua
madre rientrò alla base piena di pacchetti –Oh salve cari!
Ho fatto un po’ spesa…- -Vedo mamma…- commentò Bulma –Ah cara…passando davanti
l’edicola ho notato un settimanale che parlava dite e l’ho acquistato- -A si? E che si dice?- fece l’azzurra distratta prendendo in mano la
rivista. Notò con disgusto che era uno di quel giornaletti
di gossip che piacevano tanto a sua madre “Uffa…non mi è stata dedicata la
copertina…” in compenso però c’era una piccola foto di Bulma che rimandava a
pagina 10. Aprì il giornale e lo spogliò pigramente, cercando la pagina prefissata.
Il
titolo lo lasciò senza fiato “Bulma Brief…beccata con
un uomo misterioso…” e una foto…lei che scendeva dalla spider di Alex e lui che
le sorrideva amichevolmente –Mondo doloroso!!!!-
-Che
c’è cara? Hanno scritto che ti si nota qualche ruga?- -Ma no mamma! Io non ho
rughe…Mio Dio…- -Si può sapere che diavolo hai da urlare donna?- sbraitò
Vegeta, attirato dalle sua parole –nulla tesoro…-
rispose Bulma nascondendo il giornale dietro ai suoi pantaloni –A si…- il
principe si avvicinò e cercò di strapparle la rivista dalle mani –Ora ti faccio
vedere che so leggere…- -No Vegeta!- Bulma cercò di non fargli prendere quello
che voleva ma senza successo, naturalmente.
Il
saiyan guardò il giornale con disgusto e appena lesse il titolo la sua
espressione cambiò diventando estremamente assassina –Nonna che succede?- chiese il bambino –Non lo so caro ma…credo che la
tua mamma sia arrabbiata perché è venuta male in una foto- -Oh…- La bionda
sistemò gli acquisti fischiettando, ignara della tragedia famigliare che si
stava consumando più in là.
-Vegeta
ascoltami…non è come pensi…- Ma il principe aveva già
ridotto la rivista a brandelli e senza passare dalla porta volò via dalla
finestra.
-Ma
quanto sono idiota!!!- gridò l’azzurra, mettendosi le
mani nei suoi bei capelli, Trunks la guardò sbigottito –Mamma, non te la
prendere se sei venuta male in una foto, per me sei molto bella- e sorrise
mostrando la boccuccia priva di alcuni dentini da latte.
Bulma
lo fissò stranita e poi si rivolse a sua madre –Mamma!!!-
Vegeta
non era andata a trucidare qualcuno e neppure a distruggere la terra, non si
soffermò a pensare di sterminare qualche popolazione aliena, non sradicò la
foresta amazzonica.
Si
chiuse semplicemente nella gravity room e incominciò
un processo di auto-lesionismo.
Si
sarebbe ammazzato di fatica fino a quando la rabbia
che sentiva non gli fosse passata, fino a che la voglia di strozzare la sua
compagna non fosse svanita, fino a che il tarlo che sentiva non si fosse placato.
Lui
non sapeva cos’era la gelosia…eppure era invaso da un’emozione nuova e
devastante e il suo cuore ruggiva nel petto –Vai al diavolo
maledetta terrestre!!!-
Ne
aveva sentito parlare ma…non credeva che fosse così…così…assoluta.
Oh
salve! Sto continuando con questa storia ma ho già un’altra
idea che mi frulla in testa…cmq per le mie recensitici, so che ci si sarebbe
aspettate una reazione di versa da Vegeta ma…dovete considerare che lui non
riesce a mostrare così apertamente i suoi sentimenti…che ancora l’orgoglio
prevale su di lui…cm ringrazio cm sempre:
emyc, sn contenta ke il mio consiglio ti sia servito!!!
Sweetmauzii, eccoti l’aggiornamento!
bulma_92, ce lo fatta ad aggiornare! Cmq, bulmetta perché anche io sono “bulma” ma
tu sei più piccolina…e hai l’età mia sorella…(è un vezzeggiativo) 1 bacio
Bulma
era nervosa e si torceva le mani dal dispiacere, perché quello stupido di un
paparazzo aveva pubblicato quell’orrenda foto su quella rivista idiota! E soprattutto,
perché la sfiga vuole che la sua stessa madre lo avesse acquistato e portato da
lei?
Il
suo principe…l’aveva visto fiondarsi nella gravity room…erano 5 ore di fila che era li
dentro…l’azzurra temeva per la sua salute ma dentro sé era anche stupita dalla
reazione di lui. Si era infatti aspettata che radesse
al suola la Capsule Corp.
con un Big Bang attak, invece…
La
sua reazione era stata…umana, si umana.
Lei
avrebbe fatto lo steso più meno…cioè, dopo aver gridato come un’ossessa,
sarebbe andata a rinchiudersi in palestra per sfogarsi…oddio, il suo Veggie stava poco bene!
Non
sapendo come superare l’ansia preparò un’abbondante cena, cosa lui avrebbe sicuramente
gradito molto. E aspettò.
Ore
23.30
Il
principe entra, chiudendosi piano la porta alle spalle. Fa fatica a reggersi in
piedi ma…va meglio, la sua rabbia si è placata un po’,
attenuata, ma non estinta.
Non
accende la luce…riesce ad adattarsi al buio, finché
sente l’odore di lei…
Inconfondibile
perché ormai gli è entrato nel sangue; in quel momento, insopportabile.
Lei
dorme, con la testa appoggiata sul tavolo, davanti a lei, tanto cibo ormai
freddo “Ma che diavolo ci fa qui?” e il cibo lo disgusta, non riesce a
mangiare, ha lo stomaco chiuso… “Strano, non mi era mai successo”
Lui
la guarda e la sente di nuovo…quell’orribile fastidio al petto, le mani gli
prudono, il principe si sta risvegliando.
-Vegeta!-
“No, lei mi ha preceduto!” –Tesoro, ma quanto sei stato chiuso la dentro? Ti ho
aspettato ma ormai la tua cena si è freddata- -Non mi
interessa, non ho fame- “ Mio Dio! Sta proprio male…” –Almeno lascia che ti
spieghi…non è come pensi…tu non li conosci i paparazzi…io e Alex, un mio
collega, abbiamo solo pranzato insieme e…- -Zitta. Non mi interessa- Il
principe si accasciò su una sedia esausto, Bulma gli
si avvicinò, inginocchiandosi davanti a lui –Non posso sopportare che…- Donna,
cosa ti fa pensare che a me interessi qualcosa? Come dite voi terrestri? “Non
me ne frega un cazzo”- Bulma rimase paralizzata dallo stupore –ma che dici…non
sei geloso…non…- -Perché dovrei? Fai pure quello che ti pare- L’azzurra si
lasciò cadere indietro mentre alcune lacrime tentavano
di scenderle dagli occhi –Tu non puoi dirmi questo…tu…io ho sempre creduto che
tu mi amassi a modo tuo ma…Non te ne importa nulla- Lei era sbigottita, il
mondo le cadde addosso –Vegeta, tu non puoi dirmi questo…- lui distolse lo sguardo,
ormai le lacrime si erano propagate sul volto di lei –Tu sei un mostro! Ti
odio!-
Corse
via.
Rieccolo, il tarlo si avvicina, mangia, riesce a
nutrirsi bene perché il cibo è tanto. Lui si porta una mano al cuore, vorrebbe
strapparselo perché…ormai è tutto a brandelli.
Si, lo sente, il suo compagno di viaggio sta ridendo. L’orgoglio
è soddisfatto, è stato nuovamente appagato dal suo più illustre servitore. Ma
ora lui sta male perché la sente…la gelosia è talmente forte che lo acceca e l’orgoglio
è così luminoso che lo stordisce.
E
l’azzurro si allontana, l’unico colore che gli fosse mai
piaciuto veramente… “Sono un bastardo”
A
vederla non sarebbe detto che solo la sera prima aveva pianto
tutte le sua lacrime, era bella e fresca come sempre, la nostra Bulma. Vestita
sbarazzina, salutava il figlioletto e gli accarezzava la testa con una mano,
mentre con l’altra teneva una valigia.
-Ti
prego cara, chiama quando arrivi!- -Certo mamma, non
ti preoccupare- -Ma perché hai voluto anticipare la partenza? Il congresso è
fra 3 giorni… - -lo so, ma ho deciso di prendermi un po’ di vacanza- distolse
lo sguardo, no non le avrebbe detto al verità. Che
partiva perché era distrutta.
Fra
qualche giorno si sarebbe dovuta recare alla città del Nord per un importante
convegno internazionale, ma lei aveva anticipato la partenza.
Voleva
allontanarsi dalla fonte vivente della sua depressione.
Gettò
a terra una capsula da cui fuori uscì un mini-aereo personale, l’azzurra saltò
dentro con agilità, salutando con la mano sua madre e suo figlio. Sembrava
allegra, come sempre.
Non
si accorse del saiyan che la vedeva partire da dietro le tende di una finestra.
Il
bambino era in giardino, stava aspettando che il padre lo venisse a cercare per
iniziare i loro allenamenti, glielo aveva promesso, ma ancora non avevano
incominciato.
Trunks
sbuffò, spazientito.
-Allora
Trunks- Una voce dietro di lui…-Papà!- gridò il piccolino felice, ma come al solito suo padre sembrava tutto tranne che contento e lo guardò
in modo strano –Perché mi guardi così papà?-
“Perché
deve assomigliare così incredibilmente a lei?” –Nulla, sei mio figlio, ho il
diritto di guardarti- -Oh…- -Sai dove è andata tua madre?- -Uh? Perché, tu non
lo sai? La mammina non ti dice sempre tutto?- “Beata
ingenuità dei bambini…” –No dimmelo tu!- -E’ andata via dai suoi amici scienziati si, almeno così ha
detto la nonna. Ma sono simpatici questi scienziati?- -Al diavolo quei
maledettissimi scienziati del ca…- si bloccò perché il
bambino lo osservava curioso –Non lo sopporto! E sai dove era diretta?- -No, lo
devi chiedere alla nonna, lei sa tutto- “Certo…immagino…” e fece per allontanarsi ma suo figlio lo bloccò, tirandolo per i
calzoni –ma non dovevano allenarci?- -Non ancora…diciamo che devo occuparmi di…tua
madre-
Trunks
storse il nasino, imbronciato “ Uffa però!”
La
signora Brief smanettava in cucina, ossia faceva
finta di cucinare, fischiettava ascoltando una canzone romantica di Baglioni, Vegeta la guardò disgustato –Ei donna!- la bionda
si voltò –Oh ciao Vegeta! Che piacere…ti piace questa canzone che sto
ascoltando? “Mi manca da morire quel tuo piccolo grande amore…”- “No non cantare oca” –Davvero interessante…dovè andata quella stupid…em volevo dire Bulma- -Oh…è partita prima…vedi aveva
bisogno di…- -Voglio sapere dove diavolo è andata a finire!!!- -Oh si certo,
scusami caro…credevo lo sapessi…comunque è volata via verso la città del nord-
La
bionda lo vide precipitarsi via e riprese a canticchiare allegramente.
Eccomi
qua! Premetto che questo capitolo sarà breve…ho apprezzato che questa storia
sia piaciuta, ma con un altro cap o due conto di finirla perché ho già incominciato a scriverne
una che mi piace di più!
Cmq,
ringrazio come sempre tutti:
liri, Mikysimpa, sweetmauzii,
MellyVegeta, Kikk@93, Elly93, jena92, emyc, Heleamicachipss, bulma_92, ..Enter The Shadow of
Joey..(evvai
con la sorella…)
grazie mille
ragazze!!!
Em…cmq non anticipo nulla
sulla mi nuova story…apparte
ke tratterà sempre dei miei personaggi preferiti!
Il
viaggio di Bulma era stato breve, con la musica a palla, aveva cercato di
evitare di pensare a quel saiyan, sorrise all’ironia della vita, il suo mondo
era pieno di saiyan.
Aveva
affittato una camera in un piccolo e grazioso hotel e si era ritirata in un
bagno rilassante fatto di oli e bagno schiuma profumati. Poi si era gettata sul
letto e si era scolata una bottiglia di Beylis, la
vista gli era annebbiata un po’, ma la lancinante fitta che sentiva nel cuore
si era alleviata.
Si
accorse di ridere come un’isterica battendo le mani sul letto, sul suo comodino
il suo cellulare incominciò a vibrare –Uh?- Lo prese tra le mani umide e cercò
di leggere il nome della persona che la stava cercando –Alex?- Spinse il
pulsante verde –Ciao Alex!- -Ciao Bulma, come stai?- -Io benone!
Tu?- chiese l’azzurra continuando a sghignazzare –Sei sicura
di stare bene?- -Mai stata meglio!- gridò l’azzurra facendo una piroetta su sé stessa
e ricadendo sul letto –Volevo parlarti di…quella nostra foto sul giornale, l’hai
vista?- -Si! E sai che ti dico? Non me ne importa niente! Possono dire tutto
quel cazzo che vogliono sui di me!- -Bulma tu non stai bene…non sarai mica
ubriaca?- -Ubriaca io? Ma che sciocchezze vai dicendo?- -Dove sei ora?- -Molto,
molto lontano da casa mia e da quel saiyan del
cavolo!- -Da chi?- Alex avvertì solo una risata “Cavolo, questa è pazza!” –Dimmi
dove ti trovi- -Città del Nord!- -Ma sei già arrivata? Il convegno è tra 3
giorni-
-Alex,
perché non vieni anche tu?- -Io? In che
hotel alloggi?- -Stars
people! Perfetto
no?!!!- risata isterica –Destino vuole che mi trovi
anche io alla Città del Nord, ti raggiungo tra poco- -Wow!-
Bulma
riattaccò, facendo cadere il suo cellulare a terra.
-Merda schifosa! Perché questi stupidi aggeggi
terresti non funzionano?-
Vegeta
non aveva mai avuto un gran rapporto con i cellulari da
quando Bulma gliene aveva regalato uno –Ti sarà utile tesoro- Lui l’aveva
nascosto in un cassetto e non ci aveva badato. Ma ora gli serviva, aveva scorso
la rubrica fino a cercare il numero che la sua stessa compagna aveva inserito,
lo trovò sotto “Bulma il tuo amore”. Una scarica gli percorse
il cuore.
Aveva
già fatto quel numero dieci volte ma…lei non gli aveva
risposto anche se suonava libero.
Avrebbe
voluto infamarla e gridarle che era una stupida
terrestre senza speranza ma…voleva con tutto se stesso che lei tornasse a casa.
Aveva
ridotti il cellulare in mille pezzi ed era volato via, focalizzando l’aura
della sua compagna.
“Chi
sei tu per farmi questo? Chi?”
Alex
arrivò alla hall dell’hotel, impeccabile come sempre. Si diresse verso la
signorina della receptione le sorrise “Wow…che fusto…” penso
quella –Sto cercando la signora Brief, so che
alloggia in questo hotel, in che stanza si trova?- -Numero 312 signore-
-Grazie-
Alex
si allontanò, seguito dallo sguardo della ragazza.
Stanza
310, 311, 312 “Ci sono!” Si fermò un attimo prima di
bussare, cosa aveva in mente quella bellezza da paura? Improvvisamente le cose
si erano messe bene per lui. Prima quel paparazzo aveva fatto il suo dovere…gli
aveva fatto fare lo scoop migliore della sua vita…era stato facile e la luce
era precipitata su di lui. Si iniziava già a dire che lui fosse l’amante della Brief e ora…quella serata loro due soli…sarebbe stata
decisiva, il giorno dopo avrebbe rilasciato l’intervista della sua vita, si
vedeva già i titoli a caratteri cubitali sulle testate dei giornali “La mia
notte di fuoco con la Brief”
Non
si era mai sentito così esaltato. Bussò, una voce impastata lo invitò ad
entrare e lui lo fece volentieri, l’azzurra era sdraiata sul letto, a terra una
bottiglia di Beylis vuota “Dunque sei fatta…”
-Bulma
cara! Ma che ti succede?- -Ciao Alex…- La donna tentò di alzarsi in piedi, fece
alcuni passi incerti poi gli cadde direttamente addosso –Sei ubriaca piccola…-
-No, no…ma che dici…io non mi ubriaco mai…- -Dai, lascia che ti stenda…-
Appoggiò la sventurata sul letto e incominciò a palpeggiarla –ma che fai…?-
-Nulla…stai tranquilla Bulma-
Poi
si avvicinò al suo viso e tentò di baciarla, l’azzurra volse il capo dall’altra
parte –No, no…dov’è il principe?- -Eh? Sei proprio
fuori come un balcone! Sta zitta e vedrai che ti divertirai…-
L’azzurra
incominciò a comprendere ma…era troppo ubriaca per
reagire.
Finché
un vetro rotto con violenza non attirò l’attenzione dei due.
Vegeta
aveva visto tutto, era appostato dietro quella finestra da dieci minuti buoni.
Non era però ancora riuscito a decidersi ad entrare. Però aveva capito che
c’era qualcosa che non andava nella sua donna…Poi era arrivato quel maniaco,
l’aveva riconosciuto, era quello della foto.
E
lei cosa aveva fatto? Gli si era buttata addosso. Il quell’attimo
il principe aveva deciso di ucciderla, poi quel tipaccio l’aveva gettata sul
letto e…no, quelle cose le poteva fare solo lui con lei!
Eliminò
il vetro e piombò nella stanza, Alex lo guardò sbigottito, chi era quel demonio
venuto dal nulla? Vegeta si avvicinò al letto –Cosa diavolo stai facendo?
Quella donna è MIA!- -Fatti gli affari tuoi!- gridò l’altro. Vegeta
sogghigno “Il pazzo non sa con chi sta parlando…”
Bulma
intanto l’aveva visto, ma era reale? Vegeta era veramente li
con lei?
Il
principe sollevò l’altro peril colletto, quasi con delicatezza –Sparisci prima che ti riduca
a brandelli- -Mettimi giù ammasso di muscoli! Lasciamo finire il lavoro con
quella puttanella! E poi tu chi diavolo sei?- Vegeta
lo scagliò contro al muro e Alex capì –Non dirmi che tu sei…quella specie di
compagno con cui vive Bulma…- -Hai indovinato babbeo…ma
io non sono una specie di compagno, sono il suo compagno! E tu sei l’uomo della
foto!- -Già…i paparazzi facevano a botte quando gli ho
proposto quello scoop- Vegeta, non ci vedeva più dalla rabbia, dopotutto era
parecchio che non uccideva più nessuno…Una piccola sfera di energia si formò
nella sua mano, l’altro sbiancò dal terrore, Vegeta sogghignava –No!- la sfera
nella sue mani si incrinò, lei aveva parlato, l’azzurra si era alzata dal
letto, in realtà non era affatto lucida del tutto ancora ma…-Ti prego tesoro
non ucciderlo…non vale la pena di sporcarsi le mani…- -Ma che hai?- Vegeta non
l’aveva mai vista ubriaca, lei gli traballò davanti, lui l’afferrò per un
braccio –Sciocca terrestre! Che diavolo hai?- Lei gli gettò le braccia al collo
–Oh Vegeta, ora ti riconosco!-
Presi
da loro due, non notarono che Alex se la stava silenziosamente svignando
–Fermo!- gridò Vegeta –No ti prego…non serve…- l’azzurra si piegò in due
vomitando addosso ad un allibito saiyan.
Aprì
gli occhi, oddio, la testa le doleva tantissimo…ma che era successo? Provò ad
alzarsi e ci riuscì, sedendosi sul letto in cui era stesa. Si guardò intorno
stupita, che ci faceva in quella stanza?
Poi
ricordò, almeno un po’…aveva sognato Vegeta…ma
strabuzzando gli occhi si accorse che lui era li davvero, in boxer –Sei una
visione…- -No- ribatté lui secco e la guardò accigliato –Smettila di guardarmi
come se non mi avessi mai visto nudo! Per colpa tua i mie
vestiti sono inutilizzabili. Indicò un punto a lato della stanza, i suoi
vestiti erano ammucchiati per terra…sporchi di un
indefinibile liquido giallo. Bulma li guardò, disgustata…-Ma
io non ricordo nulla…- -Meglio così…- -Che ci fai qui Veggie?-
-Mi dispiace per te se non ricordi-
Non
le avrebbe detto nulla…-Ma a me sembra che ci fosse
Alex qui poi…- -Tsk!- -Amore mio ma…io e te avevamo
litigato…io me ne sono andata e tu…- Si alzò e lo abbracciò da dietro –Tu sei
venuto a cercarmi…dunque eri veramente geloso- -Non dire cavolate…- dibatté lui
agitato. Bulma gli si staccò e urtò qualcosa a terra, si chinò a raccogliere il suo cellule –Oh! E tu come sei finito qui? Osta! Dieci
chiamate perse ma chi sarà…- Stupore puro e ardente
compiacimento apparvero sul suo volto quando lesse il nome –Scimmiottino mio-
-Oh tesoro…-
Vegeta, rosso in viso, si voltò dall’altra parte –Procurami
dei vestiti puliti perché io con quelli non voglio averci più niente a che
fare!- Bulma sorrise, compiaciuta.
Una
settimana dopo, Capsule Corp.
Bulma
versava il caffè al suo saiyan, Trunks sbocconcellava dei biscotti, sua madre
tornava a casa, trotterellando felice come al solito.
-Salve
cari!!!- -Ciao nonna!- -Ciao mamma- -Ciao oca…-
-Vegeta!- lo rimproverò Bulma. Sua madre come al
solito sembrò non farci caso per nulla –Bulma cara…ho trovato un giornale che
parlava di te!- -Cosa!- l’azzurra allarmata glielo strappò di mano, non notando
lo sguardo preoccupato del saiyan “Cavolo! Mia madre se la deve smettere di
andare in giro ad acquistare giornali su di me!” Lo sfogliò velocemente finché
trovò l’articolo che la riguardava “Intervista rilasciata da: Alex Peroni,
manager della SpatialGroup
–La Brief,
un’isterica pazza che vive con un colosso di muscoli- “Oh Mio Dio!” –Che
diavolo si dice Bulma?- chiese Vegeta, spazientito –Em…Finalmente risolto il mistero del misterioso compagno
della Brief. E’ stato assodato che la famosa
scienziata vive con un demone dai capelli neri all’insù, capace di creare della
“cose” dalle mani. Tutte questi informazioni ci sono
state fornite dal nostro caro amico Alex:
Giornalista:
Alex, cosa sai di questo Vegeta?
Alex:
E’ stato terribile guardi…La Brief, donna che fino a poco fa stimavo
molto, mi aveva invitato nel suo hotel. Io avevo ingenuamente accettato ma…poco dopo è arrivato quel pazzo furioso che ha
minacciato di farmi fuori-
G:
deve essere stato terribile per lei!
A:
Lei non immagina quanto…è dura scoprire che una delle donne più importanti al
mondo vive con un pazzo psicopatico!
G:
Secondo lei cos’è che spinge la Brief a convivere con uno così?
A:
Questo rimarrà un mistero per i secoli a venire….blablabla…
Finito
di leggere, Bulma scoppiòridere, Vegeta invece era paonazzo –Mio caro tesoro…siamo stati
definiti come due pazzi da manicomio ma…io sono felice!-
-io
non ci trovo niente di divertente e ho una voglia matta di fare fuori quel
pivello!-
La
nonna e Trunks guardavano la coppia, curiosi.
Bulma
si avvicinò al principe e gli stampò un bacio sulla guancia –Se siamo pazzi
tutti e due, vuol dire che siamo fatti l’uno per l’altra!- -Se lo di ci tu…- -Ma la cosa più importante è che…tu abbia scoperto
cosa sia quel sentimento che ti pizzica l’animo…- -Non so di cosa tu stia
parlando…- rispose il saiyan evasivo –Certo che lo sai…la gelosia caro mio…-
E
l’azzurra si allontanò canticchiando-Jealousy…-
THE
END
Piccola
storiella che tratta di come Vegeta a poco a poco impari a diventare uomo
attraverso sentimenti umani quali la gelosia. Spero vi sia piaciuta
ma…ora attendete la mia prossima…a mio avviso è bella ma saranno i
vostri commenti a verificarlo!