Jealousy

di bulma_89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La conferenza ***
Capitolo 2: *** Il pranzo... ***
Capitolo 3: *** Gossip... ***
Capitolo 4: *** Maledetto orgoglio... ***
Capitolo 5: *** Fuori come un balcone... ***
Capitolo 6: *** L'intervista ***



Capitolo 1
*** La conferenza ***


Salve a tutti

Salve a tutti! Dopo “Destini incrociati” sono tornata con una fan fiction più “leggera” diciamo…spero ke vi piaccia…Non vi ho fatto aspettare molto, avete visto? Sono una ruota continua…

Ringrazio tutte le mie recensitici della mia ultima fan fiction…

1 bacio

 

Buona lettura

 

“ Bulma Brief, una donna, un mito. La giovane scienziata a capo della Capsule Corp. insieme al padre, è una donna dalle mille qualità. Una scalata prodigiosa e veloce, carriera brillante, si può dire che la signora Brief sia una delle donna più importante ed in voga non solo della città dell’Ovest, ma con le invenzioni della sua azienda è una delle più importanti……bla bla bla….Poco si sa invece della sua vita privata. Su questo aspetto è stata mantenuto un riserbo ovattato. Si sa soltanto che la giovane scienziata è madre di un bambino, ma il padre…di lui si dice soltanto che sia ricco di muscoli, carattere introverso e in quanto ad intelligenza…” –In quanto ad intelligenza cosa!!!!???- sbraitò Vegeta facendo saltare il suo latte fuori dalla tazza.

Bulma lo guardò, torva –Mio caro Vegeta, se i giornalisti scrivono queste cose, è solo colpa tua! Complimenti su complimenti per me ma…tu sei il punto interrogativo della mia vita!- -Che diavolo stai dicendo donna?-

Una comune mattina alla Capsule Corp, la quiete è però semplicemente rovinata dal quotidiano giornaliero. Bulma stava leggendo ad alta voce al suo compagno un articolo che parlava di lei…ma puntualmente si faceva accenno anche al suo misterioso “compagno”.

Ormai la ricerca di informazioni sulla sua vita privata era diventata lo scopo di molti paparazzi.

Non che a Bulma dispiacesse questa luce sulla sua persona ma…puntualmente finivano tutti per scrivere male di Vegeta. Naturalmente solo quanti avevano avuto la fortuna di arrivare a strappare qualche informazione su di lui. Molti di questi, infatti, si erano ritrovati con il setto nasale spaccato…

-Sei un bruto Vegeta! Appena i giornalisti ti si avvicinano tu li faresti fuori! Inutile dire che i miei colleghi non capiscono con chi cavolo io viva! E’ mai possibile cercare di essere più civili?-

-Tsk…spari sempre più cavolate Bulma, non me ne frega niente dei tuoi illustri colleghi!!!!-

-E’ naturale, a te interessa solo dei tuoi stupidi allenamenti!- rispose Bulma sbattendo il giornale sul tavolo –ma perché per una buona volta non te ne stai zitta e mi fai mangiare in pace!-

Bulma guardò il saiyan davanti a sé –A volte non so come faccio a sopportarti!-

-Lo dici a me…- rispose l’altro. Poi l’azzurra ci pensò un po’ su –Ma in fondo dai…sei il mio scimmiottino…- si avvicinò e gli circondò il collo con le braccia, Vegeta la guardò torva addentando una brioche –Se stai cercando di  plagiarmi, sappi che sono arrabbiato!- Bulma rise di cuore –Vado a prepararmi tesoro…oggi ho una conferenza…non ci spero neanche che tu voglia venire con me…- Lo guardò speranzosa, Vegeta ingurgitò un biscotto –Ci hai preso, io non verrò mai in una delle tua stupide conferenze!-

Bulma, contrariata, sparì dietro alla porta della cucina.

 

Vestito nero elegante, collana di perle, un filo di rossetto rosso, chanel 5, cartella di pelle, Bulma si ammirò allo specchio davanti a sé. Sorrise a sé stessa, soddisfatta “Sono la perfetta donna realizzata!” Afferrò la sua cartella e si diresse verso l’uscita della sua camera da letto.

Ma si trovò la strada sbarrata da un Vegeta con lo sguardo ammiccante che si appoggiava allo stipite della porta. Lui la guardò, ammirato…era veramente bella… -Vegeta, fammi passare, devo andare o sarò in ritardo- -Chissenefrega del ritardo…- rispose lui avvicinandosi al lei, la afferrò per la vita –No, no osare baciarmi! Mi mandi via il rossetto!- Ma naturalmente lui non le diede ascolto e la baciò come se niente fosse –Sei proprio uno scimmione prepotente!- ma in fondo apprezzava l’audacia del compagno – E se io adesso avessi voglia di…- continuò il principe –Adesso non si può mio caro…dovrai aspettare fino a stasera oppure…se tu verresti con me…magari potrei trovare un ora tutta per noi…- -Non ci pensare neanche- fece lasciandola. Bulma sbuffò e se andò senza salutarlo.

 

La sala della conferenza era piena zeppa di gente, Bulma si sentiva esaltata ed imbarazzata al tempo stesso “ Tanta gente! Allora…sarà meglio ripassare il discorso anche se per fortuna ho il foglio riepilogativo con me…mamma mia!”

Alcuni uomini la guardarono ammirati e la salutarono, lei ricambiò, soddisfatta. Eh…la vanità…

Salì sulla posizione dominante e si sistemò il microfono, era emozionata.

-Buongiorno a tutti voi signore e signori, miei illustri colleghi…Vorrei porvi il problema della creazione di un impianto robotizzato ad idrogeno per…-

Un’ora dopo…

-Splendida conferenza signora Brief! Mi permette una domanda?- Bulma stava camminando assediata dai giornalisti –Signora Brief? Una domanda…- -Vi prego, lasciatemi passare…- rispose Bulma stordita dai flash dei fotografi –Signora Brief vuole rilasciare un’intervista? ci parli un po’ della sua vita privata….del suo uomo non si sa nulla- -Insomma! Volete lasciarmi in pace!- sbraitò l’azzurra facendosi largo tra gli scocciatori –La mia vita privata si chiama appunto privata!- -Non si arrabbi signora noi vogliamo solo sapere…- continuarono quelli

-Non avete sentito? La signora Brief non vuole essere disturbata e non rilascia interviste quindi andatevene-

Bulma guardò sorpresa l’uomo che aveva parlato, sembrava essere apparso così dal nulla. “Non male” pensò l’azzurra –Venga con me signora- fece questo e Bulma gli si affiancò trovando nel nuovo venuto un porto di salvezza contro gli attacchi dei giornalisti. Questi l’afferrò per un braccio –Ora mi segua a passo svelto…li semineremo- -Lo spero- rispose Bulma laconica.

Ben presto il loro passo svelto divenne una corsa, Bulma rise mentre i suoi tacchi riecheggiavano per tutto il corridoio e gli scocciatori continuavano il loro inseguimento –Ora volti a sinistra!- le disse il suo misterioso nuovo amico –Ok!- Voltarono in un corridoi e si chiusero al porte alle spalle –Questa è un’uscita di sicurezza! Siamo liberi!- esclamò Bulma –Grazie!- fece appaiandosi al muro per riposarsi dopo la corsa. L’altro le sorrise –Si figuri, è stato un piacere per me. Piacere, mi chiamo Alex- Bulma strinse la mano che l’uomo le tendeva, era calda e asciutta, Bulma sorrise –Immagino invece voi sappiate chi sono…- -Chi non vi conosce nel nostro ambiente? Voi non lo saprete di sicuro, ma io sono il presidente della Spatial Group, ma non credo che la conosciate- in effetti Bulma non la conosceva, ma ne aveva sentito parlare come di una società elettronica emergente. Sorrise al ragazzo…perché di quello si trattava, doveva essere più giovane di lei “Bè…non male direi che è poco… Alto, fisico atletico, folti capelli color miele e occhi azzurri, un quadretto piacevole” pensò la nostra Bulma.

Poi l’azzurra osservò l’orologio –Oh! E’ tardissimo! Devo andare…- L’altro la guardò, sconsolato –non mi permette neppure i d’offrirle un caffè? Lontano dai paparazzi, si intende…-

“Ma dai Bulma! Perché no? Dopotutto Trunks è tutto il giorno con la nonna…” –Dai va bene, ma soltanto perché mi hai salvata!- scherzò. Alex sorrise –E’ stato un onore per me-

 

-Comunque io penso che la vostra idea sia molto applicabile- disse Bulma sorseggiando un caffè nero –Dice?- Seduti in un piccolo bar isolato, i due discutevano di lavoro –Em Alex…per favore, smetti di darmi del lei…mi fai sentire vecchia…- l’altro sorrise, rivelando una fila di denti bianchissimi –Allora…diamoci del tu…Bulma- -credo sia meglio…ma ora è veramente tardi…mio em… “marito”  sbraiterà per la fame- Bulma si incupì pensando che probabilmente Vegeta stava mettendo sotto sopra tutta la casa –Oh si certo…sono stato veramente lieto di fare la vostra conoscenza…vi ho sempre stimata Bulma, siate una donna intelligente e molto bella-

L’azzurra arrossì “Um…dunque faccio ancora questo effetto sui ragazzini…”

Uscendo dal bar gli disse –Grazie! E a presto Alex!-

L’altro ammiccò, pagando il conto.

 

 

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Capitolo 2
*** Il pranzo... ***


Eccovi il mio secondo capitolo ragazzi…sinceramene per ora non sono molto convinta di questa story…spero ke voi mi facciate cambiare idea

Eccovi il mio secondo capitolo ragazzi…sinceramene per ora non sono molto convinta di questa story…spero ke voi mi facciate cambiare idea!

Grazie a:

emyc, vedo ke continua a seguirmi! Bene!

pan93, chi lo sa…vedrai…

Heleamicachipss, eh eh …grazie

Hannon, grazie! Mi fa davvero piacere ke tu mi segua!

LadyVegeta73, eccoti l’aggiornamento

bulma_92, ehi ciao bulma…

Kikk@93, sforno storie in continuazione perché mi piacere…per me è un passatempo e tra il lavoro e le uscite (mare…friends…) per fortuna riesco a fare anche questo! Continua a seguirmi! 1 kiss

 

Buona lettura!

 

 

 

L’azzurra rientrò in casa richiudendosi lentamente la porta dietro …stranamente era tutto silenzioso, varcò con aria circospetta la porta della cucina…in ordine. Bulma sospirò di sollievo, appoggiandosi allo stipite della porta. –Credevi avessi sfasciato la casa?- una voce la face sobbalzare –Vegeta mi hai spaventata!- -Tsk, ho fame comunque-

Bulma sbuffò “Ha fame e basta! Non mi chiede neppure come è andata oggi! Che nervoso!” –Trunks dov’è?- -Io non lo so dove si è cacciato quel marmocchio, donna preparami qualcosa da mettere sotto i denti- -Vegeta tu, tu…mi fai dannare! E se ti dicessi che non ho nessuna voglia di farti da cuoca? Insomma, vedi solo questo in me? Una cuoca?- Lui la osservò a lungocon i suoi begli occhi neri –No…non servi solo a quello…- -A già…è vero che ti serve anche qualcos’ altro- gli rispose Bulma incrociando le braccia al petto –E se io non volessi?- -Non dire cavolate…ti conosco bene, sei la mia donna…- Ecco, quando quello scimmione gli diceva che era la sua donna lei incominciava a capitolare, come resistere al suo viso che si avvicinava sempre più?

-Mamma?- Bulma si riscosse, il suo bambino aveva fatto capolino in cucina, Vegeta grugnì, allontanandosi –Hai fame piccolo? Ora la mamma ti prepara qualcosa, per te e per quello scorbutico di tuo padre- Vegeta dal canto suo, si era seduto su una sedia e faceva finta di ignorala.

Quando l’azzurra gli fece trovare una bistecca davanti però, il saiyan si riscosse. Bulma sorrise osservando i due saiyan mangiare come lupi. Lei non aveva fame, si ritirò in camera sua, a fare una doccia.

 

Era stata una giornata intensa…Bulma si rilassava al contatto con l’acqua che le scivolava lungo il corpo. Pensava alla sua conferenza a all’incontro con il misterioso Alex, quel ragazzo le stava simpatico…e poi era stato gentile e galante. Le avrebbe fatto piacere fare amicizia con lui.

Chiuse il rubinetto ed uscì dalla doccia avvolgendosi al suo asciugamano rosa di spugna.

Si infilò la vestaglia e si mise a letto tirando fuori il suo libro dal comodino, aveva voglia di legger ma a causa di Vegeta non riusciva mai a farlo…

Ogni tanto lanciava occhiate alla porta sapendo che ben presto sarebbe stata rumorosamente aperta.

Infatti, dieci minuti dopo, il principe si presentò dentro, bagnato e coperto solo da un asciugamano alla cintola “Ecco perché non riesco mai a leggere…”

Vegeta guardò il libro che lei aveva tra le mani con disprezzo, infilandosi sotto il letto –E invece farebbe bene anche a te, tesoro- disse Bulma riponendo il libro sul comodino.

-Ma voi scimmioni, sapete leggere?- Vegeta la guardò torvo –Io SO LEGGERE se è questo che ti interessa- - E allora perché non lo fai mai?- -Perché ho cose più importanti a cui pensare- -A ecco…- Bulma rise sotto i baffi –Cosa diavolo ridi?- -Oh nulla Vegeta, dormi- -Dormi? Stavi scherzando spero…- rispose il principe avvicinandola a sé, Bulma appoggiò un dito sulle labbra di lui –Vegeta sai perché è un anno che non riesco più a finire un libro?- -Non mi interessa….- -Perché…- ma Bulma fu prontamente zittita dalle labbra del saiyan sopra le sue.

 

-Vegeta caro…oggi ho un incontro con alcuni rappresentati di società affiliate con la nostra…-

Vegeta faceva finta di non ascoltarla mentre si infilava la sua tuta blu, Bulma dal canto suo, si era già ben abbigliata e stava per uscire –Ci vediamo a pranzo tesoro…- Il principe in risposta grugnì –Sei sempre di molte parole vedo! Bè ciao!-

Correndo giù per le scale, Bulma pensò che Vegeta rispecchiasse appieno quella famosa canzone “Teorema” prendi una donna trattala male… “Perfetto! Fuori dal letto nessuna pietà…”

 

La sala dei convegni della Capsule Corp. si stava riempiendo di colleghi di Bulma, lei arrivò di corsa e si sistemò a capo tavolo. Passando in raccolta dei visi che aveva di fronte, notò con piacere che era presente anche Alex. Lo salutò con un sorriso.

Alle 11.30 avevano finito, Bulma aveva una fame da lupi e stava raccogliendo la sua cartella per andarsene –Salve Bulma- una voce maschile bloccò i suoi movimenti, era Alex –Ciao Alex, piaciuta la riunione?- -molto interessante…- rispose con una punta di sarcasmo –Dove stai andando?- le chiese poi –A mangiare…non ci vedo più dalla fame…- -Anche io…ti andrebbe di pranzare con me?- Bulma lo guardò stupita –Tranquilla, non ci sto provando…però mi farebbe piacere- Bulma ci pensò un po’ su…poi un pensiero diabolicamente femminile le passò in testa…perché non fare vedere un po’ di sorci verdi al Veggie

 

Chiamò a casa e avvertì che sarebbe uscita a pranzo con un collega, chiese a sua madre di occuparsi del piccolo Trunks e di preparare il pranzo allo scimmione.

 

-Direi che potrei prendere del tortellini al salmone…e tu?- -Um?- Bulma porto lo sguardo sul listino prezzi.

Lei e Alex si trovano in un ristorantino piacevole ma dai prezzi modici, sedevano in un tavolino appartato e stavano ordinando –Io prendo quello che ordini tu- fece poi Bulma, Alex sorrise –Intanto raccontami un po’ di te…come vive la scienziata più famosa del modo?- Bulma arrossì…la sua vita era estremamente fuori dal comune…e rise al pensiero ci tutto ciò che  le era capitato negli ultimi 20 anni –Ridi?- -Oh…si…la mia vita sembra un romanzo…- -Interessante allora-

Bulma gli raccontò a grandi linea ciò che le era accaduto dai sedici anni in su…omettendo però il fatto che il suoi migliori amici fossero gente davvero fuori dal comune e che il suo compagno fosse un extraterrestre. –Come l’hai conosciuto?- Bulma si riscosse, osservando gli occhi azzurri del suo interlocutore -Lui…tuo marito, Vegeta, vero?- -Um si…ma in realtà io e lui non siamo sposati…- -A no?- rispose Alex un tantino sorpreso –No…diciamo che Vegeta non è portato per queste cose…- -Per i legami troppo lunghi?- -No, non è quello…- Bulma ricordava perfettamente quando Vegeta le aveva detto che era la sua donna e le aveva fatto capire che ciò sarebbe durato per sempre…perché la compagna ufficiale di un saiyan era per tutta la vita…-Lui non vede nulla di sacro nel matrimonio, lo considera solo una stupida usanza terrestre- “Ops!” Bulma si coprì la bocca con le mani –Usanza terrestre?- -Ah si! Stavo solo scherzando naturalmente!- “Spero se la sia bevuta…” Alex dal canto suo la guardò un po’ sbigottito ma poi riprese ad attaccare i suoi tortellini.

-E tu? Non mi racconti niente di te?- Oh…ma la mia vita non è neppure un terzo emozionante come la tua…Qualche anno fa mi sono laureato in biologia e ora come vedi sono a capo della società che mio padre creò dieci anni addietro…- -Fidanzate?- lui abbassò lo sguardo –Per il momento no e comunque preferisco le donna mature…le ragazze della mia età non mi attirano…- -Oh…- Bulma imbarazzata bevve un sorso di vino bianco.

 

-Ti do un passaggio fino a casa, ti va?- chiese Alex, speranzoso –Um grazie…- Bulma salì sulla spider del ragazzo “ Però…non si tratta mica male il ragazzo…”

Dopo una corsa in auto veramente fast, l’auto frenò davanti alla Capsule Corp. Bulma salutò il suo nuovo amico con un sorriso, non notando il flash di un fotografo appostato nelle vicinanze.

 

 

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Capitolo 3
*** Gossip... ***


Salve a tutti

Salve a tutti! Scrivendo questa nuova fan fiction ho notato che potrebbe essere intesa come il continuo della mia prima…”Bulma e il principe”…si, gli elementi ci sono.

Comunque ringrazio le mie recensitici!

pazza4ever…ah…no, io non intendevo quella ma al momento non mi ricordo l’autore!

pan93, ci stiamo inguaiando…

emyc, eilà! Thanks!

ciki…eh già…

liri, a nn anticipo nulla…1 kiss

hannon, urka! Mi fa piacerissimo ke tu mi segua!!!

bulma_92, grazie bulmetta!

sweetmauzii, more kind!

MellyVegeta, grazie! Eh…il veggie..

Kikk@93, eccoti il seguito! Baci

dianatabo, già…ma lo scoprirai presto…

..EvilSetoKaiba.., ogni volta con un nome diverso eh sorella…

Elly93, a ma la continuo…mi avete convinta

 

Buona lettura!

 

 

-Tutto tranquillo- sospirò Bulma rientrando in casa, sua madre era in salotto e stava giocando con Trunks –Oh ciao cara…hai mangiato bene?- -Oh si mamma…sono andata in quel nuovo ristorante nel quartiere X…bla bla bla…- -E questo tuo misterioso collega…chi è?- continuò la bionda con un risolino, Bulma la guardò male –Solo un giovane amico e sottolineo il giovane- -Guarda mia cara che io no volevo sottintendere nulla…- -Si, si…piuttosto, lo scimmione dov’è?-  -Bulma cara…non dovresti riferiti così al povero Vegeta, soprattutto davanti al suo figlioletto-

L’azzurra lanciò unocchiata in direzione del figlio, lui non poteva essere meno interessato di così a quel discorso…continuava a giocare con un robottino che lei gli aveva costruito –Comunque si sta allenando cara…- -E non ha fatto storie non trovandomi a pranzo?- -Bè…in effetti ha detto proprio le seguenti parole “Ma dov’è quella sciocca terrestre? Invece di stare a prepararmi il pranzo va in giro con i suoi amichetti”- -Oh…Vegeta a detto proprio così?- rispose l’azzurra irritata –Si cara- -Al diavolo quello scimmione che il diavolo se lo porti!-

Trunks osservò la madre con aria curiosa mentre usciva dalla cucina sbattendo la porta.

 

Vegeta entrò in cucina, stanco morto dopo uno dei suoi estenuanti allenamenti, con suo dispiacere notò che c’era solo il marmocchio –Ciao papà…- -Ciao marmocem volevo dire Trunks…quella brava donna di tua madre dov’è?- -Io non lo so…- rispose con candore il piccolo –Tsk! Se continui a giocare con quegli stupidi robot che lei ti prepara non arriverai mai da nessuna parte. Da domani inizierai ad allenarti con me- -Davvero!?- rispose il bambinetto, al colmo della gioia –Si ma bada che non sarà un lavoro facile…-

Sbraitò entrando nella porta della loro camera da letto –Bulma dove cavolo sei?- l’azzurra dal canto suo non aveva nessuna voglia di vedere quel rozzo del principe. Lo ignorò completamente mentre continuava a leggere “Il codice da Vinci” di Dan Brown.

-Io HO FAME!- -Affari tuoi- gli rispose tranquillamente l’azzurra –E’ mai possibile che tu non riesca mai a tenere a freno la tua linguaccia donna?- -Senti Vegeta, sono stufa marcia di essere trattata come una serva da te! Insomma, io sono Bulma Brief, una delle più famose scienziate  al mondo e tu mi tratti come…- -Come una donna!- -No! Basta Vegeta!- gridò Bulma alzandosi in piedi sul letto e sovrastandolo di parecchi centimetri. Lui  per recuperare il divario, si elevò, fino a trovarsi a pochi cm dal viso di lei –meglio così?- -Per nulla! Principe dei miei stivali!-

Vegeta l’afferro per il mento –Lasciami violentatore! - -A si? Dunque io sarei un violentatore eh…- La scaraventò sul letto e si mise sopra di lei con tutto il suo peso –Tu sei solo mia…- “Mio Dio! E pensare che non sa neppure che io oggi sono andata a pranzo con un’altro!” –Em Vegeta…sei sicuro di sentirti bene?- gli disse, sommersa dal peso dei suoi capelli sulla sua faccia –Da dio…- -Ah allora…-

 

Sabato mattina, Capsule Corp. ore 10.30

 

L’odore del caffè si espandeva per tutta la cucina, amalgamandosi con quello dei biscotti al cioccolato.

Vegeta e Trunks stavano letteralmente divorando ciò che Bulma metteva in tavola, davanti ai loro visi affamati. Lei sorrideva, compiaciuta, adorava il sabato…la mattina dormivano di più ed erano tutti a casa…anche lei.

Sua madre rientrò alla base piena di pacchetti –Oh salve cari! Ho fatto un po’ spesa…- -Vedo mamma…- commentò Bulma –Ah cara…passando davanti l’edicola ho notato un settimanale che parlava di  te e l’ho acquistato- -A si? E che si dice?- fece l’azzurra distratta prendendo in mano la rivista. Notò con disgusto che era uno di quel giornaletti di gossip che piacevano tanto a sua madre “Uffa…non mi è stata dedicata la copertina…” in compenso però c’era una piccola foto di Bulma che rimandava a pagina 10. Aprì il giornale e lo spogliò pigramente, cercando la pagina prefissata.

Il titolo lo lasciò senza fiato “Bulma Brief…beccata con un uomo misterioso…” e una foto…lei che scendeva dalla spider di Alex e lui che le sorrideva amichevolmente –Mondo doloroso!!!!-

-Che c’è cara? Hanno scritto che ti si nota qualche ruga?- -Ma no mamma! Io non ho rughe…Mio Dio…- -Si può sapere che diavolo hai da urlare donna?- sbraitò Vegeta, attirato dalle sua parole –nulla tesoro…- rispose Bulma nascondendo il giornale dietro ai suoi pantaloni –A si…- il principe si avvicinò e cercò di strapparle la rivista dalle mani –Ora ti faccio vedere che so leggere…- -No Vegeta!- Bulma cercò di non fargli prendere quello che voleva ma senza successo, naturalmente.

Il saiyan guardò il giornale con disgusto e appena lesse il titolo la sua espressione cambiò diventando estremamente assassina –Nonna che succede?- chiese il bambino –Non lo so caro ma…credo che la tua mamma sia arrabbiata perché è venuta male in una foto- -Oh…- La bionda sistemò gli acquisti fischiettando, ignara della tragedia famigliare che si stava consumando più in là.

-Vegeta ascoltami…non è come pensi…- Ma il principe aveva già ridotto la rivista a brandelli e senza passare dalla porta volò via dalla finestra.

-Ma quanto sono idiota!!!- gridò l’azzurra, mettendosi le mani nei suoi bei capelli, Trunks la guardò sbigottito –Mamma, non te la prendere se sei venuta male in una foto, per me sei molto bella- e sorrise mostrando la boccuccia priva di alcuni dentini da latte.

Bulma lo fissò stranita e poi si rivolse a sua madre –Mamma!!!-

 

Vegeta non era andata a trucidare qualcuno e neppure a distruggere la terra, non si soffermò a pensare di sterminare qualche popolazione aliena, non sradicò la foresta amazzonica.

Si chiuse semplicemente nella gravity room e incominciò un processo di auto-lesionismo.

Si sarebbe ammazzato di fatica fino a quando la rabbia che sentiva non gli fosse passata, fino a che la voglia di strozzare la sua compagna non fosse svanita, fino a che il tarlo che sentiva non si fosse placato.

Lui non sapeva cos’era la gelosia…eppure era invaso da un’emozione nuova e devastante e il suo cuore ruggiva nel petto –Vai al diavolo maledetta terrestre!!!-

Ne aveva sentito parlare ma…non credeva che fosse così…così…assoluta.

 

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Capitolo 4
*** Maledetto orgoglio... ***


Oh salve

Oh salve! Sto continuando con questa storia ma ho già un’altra idea che mi frulla in testa…cmq per le mie recensitici, so che ci si sarebbe aspettate una reazione di versa da Vegeta ma…dovete considerare che lui non riesce a mostrare così apertamente i suoi sentimenti…che ancora l’orgoglio prevale su di lui…cm ringrazio cm sempre:

 

emyc, sn contenta ke il mio consiglio ti sia servito!!!

Sweetmauzii, eccoti l’aggiornamento!

bulma_92, ce lo fatta ad aggiornare! Cmq, bulmetta perché anche io sono “bulma” ma tu sei più piccolina…e hai l’età mia sorella…(è un vezzeggiativo) 1 bacio

Heleamicachipss, te lo dico ke la gelosia è brutta…

lilly81, si, in effetti bulma è perfetta per il gossip…

MellyVegeta, grazie mille!

liri, infatti, ma eccoti sopra la spiegazione…

Kikk@93, I’m happy!

hannon, evvai con la mia fan! Eccoti il continuo…

 

Buona lettura!

 

 

Bulma era nervosa e si torceva le mani dal dispiacere, perché quello stupido di un paparazzo aveva pubblicato quell’orrenda foto su quella rivista idiota! E soprattutto, perché la sfiga vuole che la sua stessa madre lo avesse acquistato e portato da lei?

Il suo principe…l’aveva visto fiondarsi nella gravity room…erano 5 ore di fila che era li dentro…l’azzurra temeva per la sua salute ma dentro sé era anche stupita dalla reazione di lui. Si era infatti aspettata che radesse al suola la Capsule Corp. con un Big Bang attak, invece…

La sua reazione era stata…umana, si umana.

Lei avrebbe fatto lo steso più meno…cioè, dopo aver gridato come un’ossessa, sarebbe andata a rinchiudersi in palestra per sfogarsi…oddio, il suo Veggie stava poco bene!

Non sapendo come superare l’ansia preparò un’abbondante cena, cosa lui avrebbe sicuramente gradito molto. E aspettò.

 

Ore 23.30

Il principe entra, chiudendosi piano la porta alle spalle. Fa fatica a reggersi in piedi ma…va meglio, la sua rabbia si è placata un po’, attenuata, ma non estinta.

Non accende la luce…riesce ad adattarsi al buio, finché sente l’odore di lei…

Inconfondibile perché ormai gli è entrato nel sangue; in quel momento, insopportabile.

Lei dorme, con la testa appoggiata sul tavolo, davanti a lei, tanto cibo ormai freddo “Ma che diavolo ci fa qui?” e il cibo lo disgusta, non riesce a mangiare, ha lo stomaco chiuso… “Strano, non mi era mai successo”

Lui la guarda e la sente di nuovo…quell’orribile fastidio al petto, le mani gli prudono, il principe si sta risvegliando.

 

-Vegeta!- “No, lei mi ha preceduto!” –Tesoro, ma quanto sei stato chiuso la dentro? Ti ho aspettato ma ormai la tua cena si è freddata- -Non mi interessa, non ho fame- “ Mio Dio! Sta proprio male…” –Almeno lascia che ti spieghi…non è come pensi…tu non li conosci i paparazzi…io e Alex, un mio collega, abbiamo solo pranzato insieme e…- -Zitta. Non mi interessa- Il principe si accasciò su una sedia esausto, Bulma gli si avvicinò, inginocchiandosi davanti a lui –Non posso sopportare che…- Donna, cosa ti fa pensare che a me interessi qualcosa? Come dite voi terrestri? “Non me ne frega un cazzo”- Bulma rimase paralizzata dallo stupore –ma che dici…non sei geloso…non…- -Perché dovrei? Fai pure quello che ti pare- L’azzurra si lasciò cadere indietro mentre alcune lacrime tentavano di scenderle dagli occhi –Tu non puoi dirmi questo…tu…io ho sempre creduto che tu mi amassi a modo tuo ma…Non te ne importa nulla- Lei era sbigottita, il mondo le cadde addosso –Vegeta, tu non puoi dirmi questo…- lui distolse lo sguardo, ormai le lacrime si erano propagate sul volto di lei –Tu sei un mostro! Ti odio!-

Corse via.

 

Rieccolo, il tarlo si avvicina, mangia, riesce a nutrirsi bene perché il cibo è tanto. Lui si porta una mano al cuore, vorrebbe strapparselo perché…ormai è tutto a brandelli.

Si, lo sente, il suo compagno di viaggio sta ridendo. L’orgoglio è soddisfatto, è stato nuovamente appagato dal suo più illustre servitore. Ma ora lui sta male perché la sente…la gelosia è talmente forte che lo acceca e l’orgoglio è così luminoso che lo stordisce.

E l’azzurro si allontana, l’unico colore che gli fosse mai piaciuto veramente… “Sono un bastardo”

 

A vederla non sarebbe detto che solo la sera prima aveva pianto tutte le sua lacrime, era bella e fresca come sempre, la nostra Bulma. Vestita sbarazzina, salutava il figlioletto e gli accarezzava la testa con una mano, mentre con l’altra teneva una valigia.

-Ti prego cara, chiama quando arrivi!- -Certo mamma, non ti preoccupare- -Ma perché hai voluto anticipare la partenza? Il congresso è fra 3 giorni… - -lo so, ma ho deciso di prendermi un po’ di vacanza- distolse lo sguardo, no non le avrebbe detto al verità. Che partiva perché era distrutta.

Fra qualche giorno si sarebbe dovuta recare alla città del Nord per un importante convegno internazionale, ma lei aveva anticipato la partenza.

Voleva allontanarsi dalla fonte vivente della sua depressione.

Gettò a terra una capsula da cui fuori uscì un mini-aereo personale, l’azzurra saltò dentro con agilità, salutando con la mano sua madre e suo figlio. Sembrava allegra, come sempre.

Non si accorse del saiyan che la vedeva partire da dietro le tende di una finestra.

 

Il bambino era in giardino, stava aspettando che il padre lo venisse a cercare per iniziare i loro allenamenti, glielo aveva promesso, ma ancora non avevano incominciato.

Trunks sbuffò, spazientito.

-Allora Trunks- Una voce dietro di lui…-Papà!- gridò il piccolino felice, ma come al solito suo padre sembrava tutto tranne che contento e lo guardò in modo strano –Perché mi guardi così papà?-

“Perché deve assomigliare così incredibilmente a lei?” –Nulla, sei mio figlio, ho il diritto di guardarti- -Oh…- -Sai dove è andata tua madre?- -Uh? Perché, tu non lo sai? La mammina non ti dice sempre tutto?- “Beata ingenuità dei bambini…” –No dimmelo tu!- -E’ andata via dai suoi amici scienziati si, almeno così ha detto la nonna. Ma sono simpatici questi scienziati?- -Al diavolo quei maledettissimi scienziati del ca…- si bloccò perché il bambino lo osservava curioso –Non lo sopporto! E sai dove era diretta?- -No, lo devi chiedere alla nonna, lei sa tutto- “Certo…immagino…” e fece per allontanarsi ma suo figlio lo bloccò, tirandolo per i calzoni –ma non dovevano allenarci?- -Non ancora…diciamo che devo occuparmi di…tua madre-

Trunks storse il nasino, imbronciato “ Uffa però!”

 

La signora Brief smanettava in cucina, ossia faceva finta di cucinare, fischiettava ascoltando una canzone romantica di Baglioni, Vegeta la guardò disgustato –Ei donna!- la bionda si voltò –Oh ciao Vegeta! Che piacere…ti piace questa canzone che sto ascoltando? “Mi manca da morire quel tuo piccolo grande amore…”- “No non cantare oca” –Davvero interessante…dovè andata quella stupidem volevo dire Bulma- -Oh…è partita prima…vedi aveva bisogno di…- -Voglio sapere dove diavolo è andata a finire!!!- -Oh si certo, scusami caro…credevo lo sapessi…comunque è volata via verso la città del nord-

La bionda lo vide precipitarsi via e riprese a canticchiare allegramente.

 

 

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Capitolo 5
*** Fuori come un balcone... ***


Eccomi qua

Eccomi qua! Premetto che questo capitolo sarà breve…ho apprezzato che questa storia sia piaciuta, ma con un altro cap o due conto di finirla perché ho già incominciato a scriverne una che mi piace di più!

Cmq, ringrazio come sempre tutti:

liri, Mikysimpa, sweetmauzii, MellyVegeta, Kikk@93, Elly93, jena92, emyc, Heleamicachipss, bulma_92, ..Enter The Shadow of Joey..(evvai con la sorella…)

grazie mille ragazze!!!

 

Em…cmq non anticipo nulla sulla mi nuova storyapparte ke tratterà sempre dei miei personaggi preferiti!

 

Il viaggio di Bulma era stato breve, con la musica a palla, aveva cercato di evitare di pensare a quel saiyan, sorrise all’ironia della vita, il suo mondo era pieno di saiyan.

Aveva affittato una camera in un piccolo e grazioso hotel e si era ritirata in un bagno rilassante fatto di oli e bagno schiuma profumati. Poi si era gettata sul letto e si era scolata una bottiglia di Beylis, la vista gli era annebbiata un po’, ma la lancinante fitta che sentiva nel cuore si era alleviata.

Si accorse di ridere come un’isterica battendo le mani sul letto, sul suo comodino il suo cellulare incominciò a vibrare –Uh?- Lo prese tra le mani umide e cercò di leggere il nome della persona che la stava cercando –Alex?- Spinse il pulsante verde –Ciao Alex!- -Ciao Bulma, come stai?- -Io benone! Tu?- chiese l’azzurra continuando a sghignazzare –Sei sicura di stare bene?- -Mai stata meglio!- gridò l’azzurra facendo una piroetta su sé stessa e ricadendo sul letto –Volevo parlarti di…quella nostra foto sul giornale, l’hai vista?- -Si! E sai che ti dico? Non me ne importa niente! Possono dire tutto quel cazzo che vogliono sui di me!- -Bulma tu non stai bene…non sarai mica ubriaca?- -Ubriaca io? Ma che sciocchezze vai dicendo?- -Dove sei ora?- -Molto, molto lontano da casa mia e da quel saiyan del cavolo!- -Da chi?- Alex avvertì solo una risata “Cavolo, questa è pazza!” –Dimmi dove ti trovi- -Città del Nord!- -Ma sei già arrivata? Il convegno è tra 3 giorni-

-Alex, perché non vieni anche tu?- -Io? In che hotel alloggi?- -Stars people! Perfetto no?!!!- risata isterica –Destino vuole che mi trovi anche io alla Città del Nord, ti raggiungo tra poco- -Wow!-

Bulma riattaccò, facendo cadere il suo cellulare a terra.

 

-Merda schifosa! Perché questi stupidi aggeggi terresti non funzionano?-

Vegeta non aveva mai avuto un gran rapporto con i cellulari da quando Bulma gliene aveva regalato uno –Ti sarà utile tesoro- Lui l’aveva nascosto in un cassetto e non ci aveva badato. Ma ora gli serviva, aveva scorso la rubrica fino a cercare il numero che la sua stessa compagna aveva inserito, lo trovò sotto “Bulma il tuo amore”. Una scarica gli percorse il cuore.

Aveva già fatto quel numero dieci volte ma…lei non gli aveva risposto anche se suonava libero.

Avrebbe voluto infamarla e gridarle che era una stupida terrestre senza speranza ma…voleva con tutto se stesso che lei tornasse a casa.

Aveva ridotti il cellulare in mille pezzi ed era volato via, focalizzando l’aura della sua compagna.

“Chi sei tu per farmi questo? Chi?”

 

Alex arrivò alla hall dell’hotel, impeccabile come sempre. Si diresse verso la signorina della reception  e le sorrise “Wow…che fusto…” penso quella –Sto cercando la signora Brief, so che alloggia in questo hotel, in che stanza si trova?- -Numero 312 signore- -Grazie-

Alex si allontanò, seguito dallo sguardo della ragazza.

Stanza 310, 311, 312 “Ci sono!” Si fermò un attimo prima di bussare, cosa aveva in mente quella bellezza da paura? Improvvisamente le cose si erano messe bene per lui. Prima quel paparazzo aveva fatto il suo dovere…gli aveva fatto fare lo scoop migliore della sua vita…era stato facile e la luce era precipitata su di lui. Si iniziava già a dire che lui fosse l’amante della Brief e ora…quella serata loro due soli…sarebbe stata decisiva, il giorno dopo avrebbe rilasciato l’intervista della sua vita, si vedeva già i titoli a caratteri cubitali sulle testate dei giornali “La mia notte di fuoco con la Brief

Non si era mai sentito così esaltato. Bussò, una voce impastata lo invitò ad entrare e lui lo fece volentieri, l’azzurra era sdraiata sul letto, a terra una bottiglia di Beylis vuota “Dunque sei fatta…”

-Bulma cara! Ma che ti succede?- -Ciao Alex…- La donna tentò di alzarsi in piedi, fece alcuni passi incerti poi gli cadde direttamente addosso –Sei ubriaca piccola…- -No, no…ma che dici…io non mi ubriaco mai…- -Dai, lascia che ti stenda…- Appoggiò la sventurata sul letto e incominciò a palpeggiarla –ma che fai…?- -Nulla…stai tranquilla Bulma-

Poi si avvicinò al suo viso e tentò di baciarla, l’azzurra volse il capo dall’altra parte –No, no…dov’è il principe?- -Eh? Sei proprio fuori come un balcone! Sta zitta e vedrai che ti divertirai…-

L’azzurra incominciò a comprendere ma…era troppo ubriaca per reagire.

Finché un vetro rotto con violenza non attirò l’attenzione dei due.

 

 

 

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Capitolo 6
*** L'intervista ***


Vegeta aveva visto tutto, era appostato dietro quella finestra da dieci minuti buoni

Eccovi l’ultimo cap! Spero lo apprezzerete…

Ringrazio cm sempre:

sweetlove, Heleamicachipss, emyc, liri, sweetmauzii, MellyVegeta, KIkk@93,

continuate tutte a seguirmi mi raccomando!

1 bacione

 

Vegeta aveva visto tutto, era appostato dietro quella finestra da dieci minuti buoni. Non era però ancora riuscito a decidersi ad entrare. Però aveva capito che c’era qualcosa che non andava nella sua donna…Poi era arrivato quel maniaco, l’aveva riconosciuto, era quello della foto.

E lei cosa aveva fatto? Gli si era buttata addosso. Il quell’attimo il principe aveva deciso di ucciderla, poi quel tipaccio l’aveva gettata sul letto e…no, quelle cose le poteva fare solo lui con lei!

Eliminò il vetro e piombò nella stanza, Alex lo guardò sbigottito, chi era quel demonio venuto dal nulla? Vegeta si avvicinò al letto –Cosa diavolo stai facendo? Quella donna è MIA!- -Fatti gli affari tuoi!- gridò l’altro. Vegeta sogghigno “Il pazzo non sa con chi sta parlando…”

Bulma intanto l’aveva visto, ma era reale? Vegeta era veramente li con lei?

Il principe sollevò l’altro per  il colletto, quasi con delicatezza –Sparisci prima che ti riduca a brandelli- -Mettimi giù ammasso di muscoli! Lasciamo finire il lavoro con quella puttanella! E poi tu chi diavolo sei?- Vegeta lo scagliò contro al muro e Alex capì –Non dirmi che tu sei…quella specie di compagno con cui vive Bulma…- -Hai indovinato babbeo…ma io non sono una specie di compagno, sono il suo compagno! E tu sei l’uomo della foto!- -Già…i paparazzi facevano a botte quando gli ho proposto quello scoop- Vegeta, non ci vedeva più dalla rabbia, dopotutto era parecchio che non uccideva più nessuno…Una piccola sfera di energia si formò nella sua mano, l’altro sbiancò dal terrore, Vegeta sogghignava –No!- la sfera nella sue mani si incrinò, lei aveva parlato, l’azzurra si era alzata dal letto, in realtà non era affatto lucida del tutto ancora ma…-Ti prego tesoro non ucciderlo…non vale la pena di sporcarsi le mani…- -Ma che hai?- Vegeta non l’aveva mai vista ubriaca, lei gli traballò davanti, lui l’afferrò per un braccio –Sciocca terrestre! Che diavolo hai?- Lei gli gettò le braccia al collo –Oh Vegeta, ora ti riconosco!-

Presi da loro due, non notarono che Alex se la stava silenziosamente svignando –Fermo!- gridò Vegeta –No ti prego…non serve…- l’azzurra si piegò in due vomitando addosso ad un allibito saiyan.

 

Aprì gli occhi, oddio, la testa le doleva tantissimo…ma che era successo? Provò ad alzarsi e ci riuscì, sedendosi sul letto in cui era stesa. Si guardò intorno stupita, che ci faceva in quella stanza?

Poi ricordò, almeno un po’…aveva sognato Vegeta…ma strabuzzando gli occhi si accorse che lui era li davvero, in boxer –Sei una visione…- -No- ribatté lui secco e la guardò accigliato –Smettila di guardarmi come se non mi avessi mai visto nudo! Per colpa tua i mie vestiti sono inutilizzabili. Indicò un punto a lato della stanza, i suoi vestiti erano ammucchiati per terra…sporchi di un indefinibile liquido giallo. Bulma li guardò, disgustata…-Ma io non ricordo nulla…- -Meglio così…- -Che ci fai qui Veggie?- -Mi dispiace per te se non ricordi-

Non le avrebbe detto nulla…-Ma a me sembra che ci fosse Alex qui poi…- -Tsk!- -Amore mio ma…io e te avevamo litigato…io me ne sono andata e tu…- Si alzò e lo abbracciò da dietro –Tu sei venuto a cercarmi…dunque eri veramente geloso- -Non dire cavolate…- dibatté lui agitato. Bulma gli si staccò e urtò qualcosa a terra, si chinò a raccogliere il suo cellule –Oh! E tu come sei finito qui? Osta! Dieci chiamate perse ma chi sarà…- Stupore puro e ardente compiacimento apparvero sul suo volto quando lesse il nome –Scimmiottino mio- -Oh tesoro…-

Vegeta, rosso in viso, si voltò dall’altra parte –Procurami dei vestiti puliti perché io con quelli non voglio averci più niente a che fare!- Bulma sorrise, compiaciuta.

 

Una settimana dopo, Capsule Corp.

 

Bulma versava il caffè al suo saiyan, Trunks sbocconcellava dei biscotti, sua madre tornava a casa, trotterellando felice come al solito.

-Salve cari!!!- -Ciao nonna!- -Ciao mamma- -Ciao oca…- -Vegeta!- lo rimproverò Bulma. Sua madre come al solito sembrò non farci caso per nulla –Bulma cara…ho trovato un giornale che parlava di te!- -Cosa!- l’azzurra allarmata glielo strappò di mano, non notando lo sguardo preoccupato del saiyan “Cavolo! Mia madre se la deve smettere di andare in giro ad acquistare giornali su di me!” Lo sfogliò velocemente finché trovò l’articolo che la riguardava “Intervista rilasciata da: Alex Peroni, manager della Spatial GroupLa Brief, un’isterica pazza che vive con un colosso di muscoli- “Oh Mio Dio!” –Che diavolo si dice Bulma?- chiese Vegeta, spazientito –Em…Finalmente risolto il mistero del misterioso compagno della Brief. E’ stato assodato che la famosa scienziata vive con un demone dai capelli neri all’insù, capace di creare della “cose” dalle mani. Tutte questi informazioni ci sono state fornite dal nostro caro amico Alex:

Giornalista: Alex, cosa sai di questo Vegeta?

Alex: E’ stato terribile guardi…La Brief, donna che fino a poco fa stimavo molto, mi aveva invitato nel suo hotel. Io avevo ingenuamente accettato ma…poco dopo è arrivato quel pazzo furioso che ha minacciato di farmi fuori-

G: deve essere stato terribile per lei!

A: Lei non immagina quanto…è dura scoprire che una delle donne più importanti al mondo vive con un pazzo psicopatico!

G: Secondo lei cos’è che spinge la Brief a convivere con uno così?

A: Questo rimarrà un mistero per i secoli a venire….bla bla bla

 

Finito di leggere, Bulma scoppiò  ridere, Vegeta invece era paonazzo –Mio caro tesoro…siamo stati definiti come due pazzi da manicomio ma…io sono felice!-

-io non ci trovo niente di divertente e ho una voglia matta di fare fuori quel pivello!-

La nonna e Trunks guardavano la coppia, curiosi.

Bulma si avvicinò al principe e gli stampò un bacio sulla guancia –Se siamo pazzi tutti e due, vuol dire che siamo fatti l’uno per l’altra!- -Se lo di ci tu…- -Ma la cosa più importante è che…tu abbia scoperto cosa sia quel sentimento che ti pizzica l’animo…- -Non so di cosa tu stia parlando…- rispose il saiyan evasivo –Certo che lo sai…la gelosia caro mio…-

E l’azzurra si allontanò canticchiando  -Jealousy…-

 

                                                                       THE END

 

 

 

Piccola storiella che tratta di come Vegeta a poco a poco impari a diventare uomo attraverso sentimenti umani quali la gelosia. Spero vi sia piaciuta ma…ora attendete la mia prossima…a mio avviso è bella ma saranno i vostri commenti a verificarlo!

Mi raccomando non mancate all’appuntamento!

 

1 bacio…vostra Lua

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