Il giusto corso degli eventi

di Giucchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Akane no yubiwa ***
Capitolo 2: *** Ranma no yubiwa ***



Capitolo 1
*** Akane no yubiwa ***


Nota legale: i personaggi non mi appartengono però ogni tanto li prendo in prestito, ovviamente se non esistesse quel genio della Takahashi non sarei neanche qui a scrivere queste due righe, o mi sbaglio? In ogni caso, vi auguro una buona lettura.

 

Akane no yubiwa - L'anello di Akane

 

Apro gli occhi lentamente. I raggi del sole che entrano attraverso i vetri della finestra mi fanno realizzare che è mattino e devo svegliarmi…Accidenti come passa il tempo quando si dorme! Ma non c'è via d'uscita, mi stiracchio e sbadiglio cercando di mandar via il sonno.

Indosso l'uniforme scolastica e scendo in cucina dove mia sorella Kasumi sta preparando la colazione. Mi sorride affettuosamente e io la ricambio. Com'è dolce il suo sorriso, mi ricorda tanto quello della mamma, anche se i suoi ricordi sono ormai lontani e confusi.

La aiuto a portare le tazze sul tavolo dove già Nabiki e mio padre stanno seduti e do loro il buongiorno. Mio padre mi saluta da dietro il giornale, mia sorella mi fa un cenno con la mano, poi mi guarda con fare annoiato e mi ricorda una cosa.

"Akane, devi svegliare Ranma"

Lo so, ormai è diventato un mio dovere, anzi lo considero addirittura un obbligo siccome quel baka non lo sopporto! Risalgo riluttante al piano superiore e mi avvio verso la camera del mio "fidanzato", ma prima voglio controllare una cosa. Vado nella mia stanza, prendo la spazzola appoggiata sul comò e mi pettino i capelli fino a farli brillare. Il buon profumo dello shampoo che ho fatto ieri sera si sente ancora bene. Adoro quel profumo, infatti chiedo sempre a Kasumi di comprarmi solo quello shampoo. E questa è la pratica dimostrazione che non sono un maschiaccio come mi definisce Ranma, se voglio essere sempre in ordine e con un dolce profumo, no?

Sorrido guardandomi allo specchio. Una volta Ranma mi aveva detto che sono carina quando lo faccio. Ecco, sono arrossita. Possibile che ogni volta che penso a un complimento che mi ha fatto Ranma (non che siano molti!) devo fare questa faccia idiota? Non sopporto arrossire! Comunque adesso sono pronta per andare da lui…E va bene lo ammetto! Mi piace apparire nel migliore dei modi con Ranma, e poi è normale, non stupitevene…

Entro in camera, il signor Saotome non c'è. Probabilmente è già sceso e non l'ho visto e ha cominciato a fare colazione insieme a mio padre e agli altri. Dov'è Ranma? Ah, eccolo. E' quasi invisibile sotto le lenzuola, perché si è coperto fin sopra i capelli. Mi avvicino a passi leggeri per non farmi sentire. Se fosse sveglio avrebbe avvertito la mia presenza dalla soglia della porta, ma per fortuna sta dormendo, e profondamente.

Mi inginocchio e con la mano lo scopro appena, per vederlo in viso. Sento il suo respiro regolare, è un vantaggio perché se dovesse accelerare posso capire quando sta per svegliarsi. Lui però dorme tranquillo. Se dorme, allora, non si accorgerà certo di questo…

Mi chino verso di lui e gli sfioro la guancia con un bacio proibito. Lo faccio spesso, e nessuno se n'è mai accorto, specialmente Ranma. E ancor peggio Nabiki! Eppure siamo fidanzati, dovrebbe essere scontato, non fatto di nascosto.

Anche se il nostro fidanzamento è stato deciso dai nostri genitori, lui è pur sempre il mio fidanzato, e io sono la sua fidanzata quindi…Non che voglia imitare l'audacia di Shampoo o l'esuberanza di Kodachi o la dolcezza di Ukyo, però ho capito che sono l'unica a restare "al mio posto" in un certo senso. Il mio ruolo è sempre stato quello della fidanzata obbligata, l'unica ostile nei confronti di Ranma, o forse dovrei dire chiusa? Perché sono l'unica che non dice la verità, perché la verità è che….a me piace Ranma, sì, lo confesso.

E' stupido negarlo anche a me stessa, giusto? Solo che mi manca il coraggio di farglielo capire…e poi lui potrebbe aiutarmi almeno un po’! Chi lo capisce a quello, una volta sembra che gli importi di me e un'altra mi fa arrabbiare! Ma insomma, per quanto dovrà durare questa storia?

Già…

Chissà perché in questo stesso momento mi è balenata un'idea strana in testa, e chissà perché un sorrisetto malizioso si è formato sulle mie labbra. Sapete una cosa? Forse non sono più in me, ma sono stanca di dover aspettare che tutto si aggiusti da sé o che quel baka si decida a dirmi quello che sente per me. E poi, perché devo continuare a negare l'evidenza? Forse la paura che lui non ricambi il mio sentimento? E se tutto questo cambiasse, se non litigassimo più, se andassimo d'accordo e cominciassimo a chiarire una volta per tutte la natura del nostro rapporto…cosa accadrebbe?

C'è solo un modo per capirlo: devo uscire dallo schema. Devo cambiare atteggiamento verso di lui! Perché tutto questo può cambiare solo se comincio a cambiare io.

Però…un addio alla vecchia Akane me lo posso concedere, no?

"RANMAAAAAAAA SVEGLIA DORMIGLIONE!!!" urlo lanciando un secchio d'acqua gelata addosso al bell'addormentato…che poi ora è una bella addormentata.

 

Ranma cammina in equilibrio sulla rete con le braccia dietro la testa e io al suo fianco ma sulla strada, impugnando la cartella e spiando i suoi movimenti, stando attenta a non fargliene accorgere.

Ha degli occhi stupendi, peccato non abbia mai avuto il coraggio di dirglielo. Ma figuriamoci, io che dico a Ranma una cosa del genere!! Poi…quel codino…buffo…ridicolo! Scusate ma non ce la faccio! Comincio a ridacchiare tra me e me ma lui mi sente e scende con un salto affiancandomi.

"Bè?" mi chiede semplicemente.

"Scusa ma…" rispondo, ma non riesco a terminare la frase perché non mi trattengo e mi sfogo in una fragorosa risata.

"Ah è così?!" dice incrociando le braccia e fermandosi sul posto. Bah, si è offeso.

"Come sei permaloso!" lo prendo in giro.

"Tsk!"

Improvvisamente (ma del tutto prevedibile), sentiamo il trillo di un campanello. Non può che essere lei la ragazza sulla bicicletta che sta arrivando a grande velocità investendo tra l'altro il povero Ranma.

"Wode Ailen!" dice saltandogli addosso la solita appiccicosa, odiosa, gattamorta. La sua trasformazione le calza proprio a pennello!

"Shampooo…" si lamenta Ranma.

E adesso, cosa sarebbe successo? Già me lo immagino: io mi sarei offesa, la cinese mi avrebbe chiesto se sono gelosa, e mentre Ranma avrebbe cercato di liberarsi dalla presa della più antipatica delle sue spasimanti io me ne sarei andata verso scuola lasciandolo lì ed evitandolo per tutto il giorno. Magari potessi farlo, ne sono tentata non sapete quanto! Però questa stessa mattina ho fatto una promessa, e devo mantenerla.

Ranma mi sta guardando implorante, vuole che lo salvi e allo stesso tempo mi chiede di perdonarlo, anche se so che non è colpa sua, lo so bene anche se di solito me la prendo sempre con lui. Shampoo continua a strusciarglisi addosso, incurante delle richieste di Ranma nel lasciarlo andare.

Mi avvicino a lui, tranquilla (che fatica, non so quale santo mi tenga). L'amazzone mi guarda perplessa.

"Ranma, andiamo o faremo tardi" dico con un sorriso che spero sia convincente. Non c'è da precisare che i due rimangono di stucco, ci saranno cascati. Allora è vero che sono una brava attrice! L'anno prossimo mi iscrivo al club di teatro.

"Lanma non va da nessuna palte se non mi plomette un appuntamento!" interviene acida lei.

"Te lo scordi!" risponde prontamente lui.

Ora tocca a me, coraggio. Guardo la ragazza, con sguardo di sfida, e lei sembra si senta minacciata, infatti lascia il braccio di Ranma.

"Cosa vuoi lagazza maschiaccio?!"

"Bè…Ranma non può avere un appuntamento con te, e sai perché?"

Vedo lei aspettare la mia risposta, allora proseguo.

"Perché Ranma è il mio fidanzato, e non c'è altro da dire!" taglio corto.

Shampoo non risponde, è rimasta troppo spiazzata. Ci credo, lo sono rimasta persino io! Inforca la bicicletta e si allontana lanciandomi uno sguardo pieno d'odio. Questo vuol dire che tornerà, ma lo sapevo già. Tornerà presto per sfidarmi o per farmela pagare con chissà quale stratagemma, è un'amazzone vendicativa a tutti gli effetti e non si fa scrupoli, potrebbe anche pensare di uccidermi, so bene che rischi corro quando la provoco e soprattutto quando di mezzo c'è Ranma.

E lui? E' rimasto incredulo, o forse è imbarazzato, non riesco a capirlo bene. Probabilmente sta pensando a un motivo per cui io abbia reagito a quel modo, e forse è arrivato a una soluzione perché ora mi sta chiedendo se ho la febbre, appoggiando una mano sulla mia fronte. Scuoto la testa in segno di diniego e lo rassicuro sulla mia salute, ma non mi pare ancora molto convinto.

"Comunque volevo dirti che…che…apprezzo che tu…"

Eh? Che vorrà dirmi? Lo vedo rigirarsi i pollici. Non prosegue, spera che io abbia capito cosa intende dire, ma io lo guardo incuriosita aspettando che continui.

"Sbrighiamoci o facciamo tardi!" dice infine evitandosi ulteriore imbarazzo.

"Va bene" rispondo pensierosa. Che dire, quel ragazzo è un vero enigma per me.

 

Torniamo a casa da scuola, ma sembra che non ci sia nessuno. Ranma si fionda in cucina e dopo un po’ mi dice di aver trovato un certo bigliettino attaccato al frigorifero.

Siamo andati alle terme, non aspettateci per cena.

Qualcosa architettata da papà e il signor Saotome, non c'è dubbio. E casualmente ora che ci penso, anche Nabiki non è tornata con noi, "Vado da una mia amica e dormo da lei" mi aveva detto all'intervallo. Certo, come se non l'avessi capito! Scommetto che da qualche parte c'è una telecamera nascosta.

Uhm…però…Sola con Ranma tutto il giorno? Io non aspettavo altro! Perché ho intenzione di fare qualcosa assolutamente irripetibile…

Vedo Ranma divorare tutto ciò che gli capita tra le mani recuperato dal frigo. Che abbia paura che mi venga in mente di cucinare? Che baka! Perché non riesce a capire che se cucino lo faccio per lui? Comunque non c'è bisogno che me la prenda, avrà modo di capirlo presto.

Mangio anch'io qualcosa e vado dritta in camera mia per fare i compiti, mentre lui si dirige in palestra ad allenarsi. Metto la sveglia sulla scrivania: ho le ore contate e devo sbrigarmi a fare il mio dovere di studentessa perché voglio essere libera il più presto possibile.

Il tempo passa in fretta tra equazioni e logaritmi, e sto chiudendo il quaderno di matematica quando sento dal piano di sotto il rumore dell'acqua riempire la vasca. Ranma ha finito gli allenamenti e vuole farsi un bagno. Perfetto.

Faccio un profondo respiro, prendo coraggio ed entro nell'antibagno, mi spoglio e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo. Sento Ranma sospirare. Oh no…

Per un attimo temo che si sia accorto della mia presenza, ma poi lo vedo lì, con gli occhi chiusi, completamente immerso nell'acqua calda e con la testa appoggiata al bordo della vasca. Avanzo piano, non voglio che capisca cosa ho intenzione di fare. Arrossisco, ma subito scuoto la testa energicamente. Non mi posso permettere di fare una mossa falsa! Comunque ormai è fatta: faccio cadere l'asciugamano sul pavimento ed entro nella vasca.

Ranma ha sentito, apre gli occhi e si irrigidisce.

"A-Akane?!" chiede quasi in un sussurro. Si stropiccia gli occhi confuso e incredulo, ma io devo mantenere la calma, o almeno ci provo! Devo stupirlo, e per farlo devo stupire me stessa.

"Ranma…" dico avvicinandomi a lui, ma mi devo fermare subito perché vedo i suoi occhi cercare una via di fuga. E' distratto e così non va, deve concentrarsi su di me.

Gli mostro la chiave del bagno e la appoggio sul bordo della vasca dietro di me. Questo basta a convincerlo, perché so che così non potrà scappare dal bagno, perché so che non mi si avvicinerebbe mai per prendere la chiave, tanto meno oserebbe uscire dalla vasca per cercare un asciugamano, lasciandomi il suo corpo in bella vista.

Il suo corpo in bella…Oddio, spero di essere consapevole di quello che sto facendo!

"Cosa c'è Akane, cosa ti ho fatto?" mi chiede rassegnato.

"Pensi sia una punizione?" gli dico divertita dalla sua espressione. Lui sembra rifletterci, ma non voglio dargliene il tempo. Mi alzo in piedi, lasciando che l'acqua scivoli via dal mio corpo, goccia dopo goccia.

Vedo Ranma farsi più rosso della sua chioma da ragazza e coprirsi il naso con la mano, asciugando un piccolo rivolo di sangue.

"Perché fai quella faccia Ranma?" gli chiedo aggiustandomi la spallina del costume.

Poi comincio a ridere e lui ne è molto infastidito, e molto imbarazzato ovviamente al pensiero di che cosa sarebbe successo nell'eventualità di una me senza il costume da bagno. Bè, almeno ho capito che fisicamente gli piaccio. Ed avevo ragione a dire che è un maniaco!

"Credevi che fossi nuda, ammettilo!" gli dico facendo la linguaccia.

"Non sei affatto carina!" replica offeso, continuando a sbuffare e poi chiedendomi cosa mi sia saltato in mente di fare. Mi rimmergo nella vasca.

"Ranma, rispondi sinceramente"

"Riguardo che?" mi dice facendo l'indifferente.

"Allora…non sei per niente carina, non hai sex appeal…sono parole tue, dunque per quale motivo sei arrossito?" gli chiedo socchiudendo gli occhi.

"Non sono arrossito!!" replica alzandosi in piedi e stringendo i pugni "e poi sono abituato a vedere un corpo di donna, ricorda che io mi trasformo in ragazza con l'acqua fredda, o te ne sei dimenticata?!"

Nonostante mi sforzi, nn riesco ad evitare di arrossire e sposto immediatamente lo sguardo da tutt'altra parte.

"Scu-scusa!" dice rituffandosi nell'acqua.

"Niente…" gli rispondo cercando di tornare al mio colorito naturale "non ho visto nulla, ok?" aggiungo per tranquillizzare sia lui che me stessa. Certo che il meeting in bagno come idea è stata piuttosto pericolosa, non ho alcuna intenzione di vederlo nudo!! Aaaaah che vergogna!! Forse dovrei scappare via di qui il più presto possibile…

"A-Akane io…"

Oh no, quello sguardo l'ho già visto. È il tipico atteggiamento di Ranma quando prende coraggio e vuole dirmi qualcosa che al duecento per cento mi imbarazza. Accidenti, ormai sono spacciata!

"Akane, volevo dirti che anche se ti dico che non sei carina, n-non è proprio così e-ecco…"

Lo sapevo, è la fine. Sento già il rossore salirmi alle guance, cosa posso fare, come posso rimediare?!

"Allora dammi un bacio" dico istintivamente, e arrossendo vistosamente.

"Eh?!"

Ranma sbatte gli occhi, ma non mi sembra gli dispiaccia…

Incredibile. Allora forse…

"Che aspetti? Avanti, baciami" dico ancora con più coraggio, chiudendo gli occhi decisa.

Adesso ce la posso fare, sono determinata in quello che faccio. Voglio provocarlo e fargli capire che se ci troviamo in questa situazione di fidanzati non sinceri e che non hanno il coraggio di dirsi quello che provano l'un l'altro è per colpa di questo maledetto imbarazzo. Ma non credete che abbia veramente intenzione di…insomma, lo sappiamo tutti che Ranma Saotome non mi bacerebbe mai, ovvio!

Riapro gli occhi e lo trovo con la testa china sul petto, tra l'amareggiato e l'eterno indeciso.

"Sì, come prevedevo" concludo uscendo dalla vasca e recuperando i miei vestiti.

 

E' notte fonda ormai e sto dormendo beata…anzi mi correggo, stavo dormendo beata, perché sento la finestra spalancarsi e qualcuno entrare. Non mi preoccupo, so benissimo chi è.

Ranma si avvicina al letto e mi scuote piano le spalle per svegliarmi.

"Akane…Akane volevo scusarmi per…quello che è successo oggi"

Incredibile, crede che mi sia offesa per quella faccenda del bagno. Offesa? Ma se stavo morendo di vergogna! Non so neanche come ho fatto a recitare la parte così bene! Ed ora è qui nella stanza con me, inconsapevole dello stato pietoso in cui mi trovavo poco fa, quando sono scappata in camera mia con la cena per evitare di vederlo e per tentare di riacquistare il controllo, e non ho potuto neanche sfogarmi in palestra perché lui aveva avuto l'idea prima di me. Per fortuna ora mi sono tranquillizzata, mi sento addirittura a mio agio e sono pronta a sfidare me stessa! Akane, ce la puoi fare, Akane…

"Akane…"

Mi volto verso di lui. Vediamo se riesco a giocare un po’.

"Tu non mi vuoi baciare perché pensi che sono brutta?" dico fingendomi triste.

"Ma-ma no! Non intendevo questo, credimi!"

"Allora perché?" insisto, facendo scivolare qualche lacrimuccia sulle guance.

Ranma mi vede piangere e si sente in colpa. So che non è leale ma è l'unico modo che conosco per farlo aprire con me.

"Sai che io sono timido, è normale che una richiesta di quel genere…"

"Allora non hai il coraggio di farlo, però vorresti farlo giusto?" lo interrompo decisa, curiosa della sua reazione.

"A-Akane ultimamente sei strana!" mi risponde balbettando e rosso in viso. Mi metto in ginocchio sul letto e lo osservo nei suoi buffi tentativi di trovare una spiegazione al suo comportamento sfuggente, ma evitando di offendermi e farmi arrabbiare, o farmi piangere. Poi prende fiato e finalmente articola una frase di senso compiuto.

"Io devo dimostrarti di essere coraggioso? Ma scommetto che neanche tu ne avresti il coraggio!"

"Mi sfidi?" gli chiedo cogliendo l'occasione al volo.

"Co-come?" risponde indietreggiando. Faccio in tempo ad afferrargli la mano costringendolo a sedersi sul letto vicino a me. Obbedisce, forse perché ha paura che ci rimanga male.

"Facciamo una cosa Akane: ora tu chiudi gli occhi e-e io ti faccio vedere quanto sono coraggioso" mi dice cogliendomi alla sprovvista. Naaa, non ci casco.

"Davvero? Allora li chiudo!"

"Ma-ma…" balbetta trovandosi spiazzato, non sa più cosa inventarsi per uscirne fuori e continua ad arrossire.

"Vuoi che faccia io?" dico avvicinandomi "Chiudi gli occhi Ranma…".

Io li chiudo e deglutisco, ho la gola secca e sto tremando. Non sto bene, per niente. Che diamine…mi è saltato in mente di fare…qualcuno fermi il mondo!!

Improvvisamente mi accorgo che c'è silenzio, molto silenzio, decisamente troppo. Apro un occhio per spiare, ed è successo quello che immaginavo: è scappato. Della serie "la virilità del ragazzo col codino"…

Ma è meglio così! Anche se infondo…comunque gliela faccio pagare questa! Stupido, stupido, stupido!

 

Se la mia colpa è quella di essere troppo violenta, quella di Ranma è sicuramente la timidezza.

Cerco un'ispirazione dai fiori di ciliegio nel cortile della scuola e ormai non so più a cosa aggrapparmi per sbloccare la situazione con Ranma quando l'incontro con Kuno mi illumina.

"Akane, mio dolce fiore selvaggio, non essere timida e dichiarami il tuo amore e io sarò felice di stringerti tra le mie forti braccia!"

"Esatto!!!" sorrido grata al mio salvatore lanciandolo in orbita. Ecco cosa farò: non appena vedrò Ranma devo dirgli che io lo…ehm…non sarà facile però, eheh! Comunque devo provarci, ma dove si sarà cacciato quello? Non fa che evitarmi da stamattina…

"Grunf grunf!"

"P-chan!!" gli corro incontro prendendolo in braccio "Dov'eri finito piccolino? Lo sai che mi hai fatto preoccupare? Adesso ti porto a casa con me così facciamo un bagnetto insieme che sei tutto sporco!"

"Grunf!!!" si spaventa scappando via.

Uffa, il mio porcellino scappa sempre senza che capisca il perché. Comincio a cercarlo quando una ragazza con la spatola legata dietro la schiena si piazza davanti a me.

"Si può sapere che hai fatto a Ran-chan?"

"Come?" le chiedo, non avendo idea di cosa intendesse.

"E' tornato a casa, anzi è scappato a casa! Oggi all'intervallo l'avevo visto in disparte mentre gli altri ragazzi giocavano a calcio, non ha mangiato neanche la merenda che gli ha comprato Daisuke e quando mi sono avvicinata a lui e gli ho chiesto cosa avesse, mi ha guardata con le lacrime agli occhi e se l'è data a gambe! Allora? Cos'hai da dirmi in tua discolpa eh? PERCHE' RANMA E' SCAPPATOOOOOOO!" comincia a piagnucolare.

"Cosa vuoi che ne sappia io!" dico sbuffando.

"Akane!!! Scommetto che è colpa tua se si comporta così!" mi sgrida, ma ormai sta parlando al vento perché sto incamminandomi verso casa. Uffa, appena lo vedo gliela faccio pagare per non avermi aspettata. Comunque arrivo in poco tempo e sono già davanti all'insegna quando sento due voci familiari dal giardino. Mi nascondo subito per spiare.

"Ailen ti aspetto al palco domani pomeliggio!"

"Sì"

Ranma saluta Shampoo che ora si allontana saltando di tetto in tetto. La cinese deve avergli chiesto un appuntamento approfittando del fatto che non c'ero e convincendolo con qualche scusa o qualche polverina che trasforma in uomini per qualche ora, e Ranma ha accettato come un tonto. Faccio spallucce e attraverso il giardino, raggiungendo il laghetto delle carpe, vicino al masso su cui si è seduto. Ma che fa, sospira?!

"Ciao Ranma!"

"A-Akane?" mi chiede quasi spaventato non appena mi vede.

"Dimmi…ti va domani pomeriggio di…"

"Non posso devo uscire con Shampoo!" mi risponde con un sorriso idiota, poi fa un altro sospiro.

"Davvero? E come ti ha convinto questa volta?"

Ranma si alza in piedi e mette le mani in tasca.

"Mi ha semplicemente chiesto di uscire con lei ed ho accettato, no?"

Eh?! Io devo fare i salti mortali per stargli un po’ vicino e quando quell'oca gli chiede qualcosa lui accetta volentieri?! E sospirando?!

BASTA!!!

Al diavolo quella promessa! Al diavolo il mio cambiamento nei suoi confronti, AL DIAVOLO RANMA!! Ho perso la pazienza, anzi, non mi importa più con chi cavolo vuole uscire, e che si baci tutte le donne che vuole!

"Cosa c'è Akane?" mi chiede come se niente fosse.

"STUPIDO!!!!" gli urlo dandogli un calcio e facendolo cadere nel laghetto.

Mi allontano infuriata da quel presuntuoso arrogante ma raccolgo un qualcosa che brilla tra i ciuffi d'erba. Un anello? Poi vedo Kasumi stendere la biancheria e mi avvicino.

"Kasumi, posso darti una mano?"

"Ma certo Akane, mi faresti un piacere" risponde sorridendo.

Sento la rabbia scemare. Mia sorella ha il potere di rasserenarmi con un sorriso.

"Ah, volevo chiederti se hai perso un anello"

"No, perché?"

"No niente, l'ho trovato per terra"

"Forse lo ha perso Nabiki"

"Forse, altrimenti non saprei proprio a chi chiedere, perché vedi? Ha una perla, quindi è un anello femminile"

"Già, bè allora sarà sicuramente di Nabiki"

"Che cosa?" chiede mia sorella avvicinandosi, con un pacchetto di patatine in mano.

"Questo anello, è tuo?"

"Uhm…fa vedere" mi dice prendendo l'anello e osservandolo "No, non è mio" conclude restituendomelo.

"Bè, allora lo tengo io!" dico mettendolo al dito. Mi guardo attorno e noto che Ranma non c'è più. Meglio così, quel brutto muso non lo voglio vedere mai più!

 

Che caldo che fa stanotte, non si riesce proprio a dormire! Mi alzo dal letto su cui ho tentato inutilmente di prendere sonno rigirandomi per almeno un'ora e vado ad aprire la finestra. Una brezza leggera mi accarezza i capelli…che bella sensazione…

Improvvisamente sento un rumore sordo. Viene dal giardino! Cerco di capire da cosa sia stato provocato quando vedo una figura muoversi vicino al laghetto.

"CHI SEI!!!"

La figura colta in flagrante comincia a scappare via. Senza pensarci un attimo corro subito al piano di sotto ed esco fuori per cercare di raggiungere l'intruso, ma mi accorgo che non c'è già più.

"Cosa è successo Akane?!" mi chiede mio padre, anche lui sveglio come me.

"C'era qualcuno qui in giardino!"

"Come?!"

"Sì, ma è già scappato…"

"Forse è il signor Happosai che rientra" dice Kasumi dietro di noi.

"Happosai?"

"Sì, forse hai ragione tu Kasumi…"

Nessuno parla per un po’, stiamo in silenzio con lo sguardo rivolto verso il cielo, tempestato di mille stelle.

"Torniamo a letto?" ci propone mio padre. Do un'ultima occhiata intorno.

"Va bene" mi arrendo.

Salgo in camera mia e mi sdraio a pancia in su, faccio un respiro profondo e cerco di rilassarmi. Inutile, non ho più sonno.

"Vorrei sapere chi era quell'intruso in giardino…" dico pensando a voce alta e chiudendo gli occhi, quando mi appare l'immagine di una ragazza dai capelli lunghi color lavanda…e nel mentre sento un formicolio fastidioso alla mano. Cos'è? Poi vedo un anello brillare all'anulare della mia mano destra. Già, me l'ero scordato.

Uffa, non riesco proprio a chiudere occhio, cosa potrei fare? Decido di indossare la tuta e andare in palestra. Ci sono le luci accese, quindi c'è già qualcuno che si sta allenando.

"Vuoi batterti?" mi sfida il mio fidanzato.

"Certo!" dico mettendomi in posizione.

Devo sfogarmi ed è proprio ciò che mi ci vuole, sia per quello che è successo stanotte sia perché è la mia vendetta per avermi fatta arrabbiare oggi pomeriggio.

Lui non si muove, vuole che cominci io. Mi concentro e sfodero un potente calcio all'altezza delle sue spalle ma non riesco a colpirlo. Provo coi pugni, ma li evita facilmente. Mi abbasso di scatto tentando di colpire alle gambe ma non riesco a sorprenderlo e mi scavalca con un salto andando dietro di me. Ogni mossa che faccio, lui la anticipa.

"Sei irritante" dico spostando un ciuffo ribelle dietro l'orecchio.

"Non è colpa mia se sei una schiappa"

"Ah sì?!" dico mirando la sua faccia, invano.

"Vorrei che fossi meno nervosa Akane"

"E io vorrei che tu fossi più gentile con me!!" gli urlo contro con tutta la rabbia che ho in corpo.

Oh no…che cavolo ho detto?! Adesso comincerà a prendermi in giro! Sento un formicolio alla mano, o più precisamente dove porto l'anello. Ma che…

"Hai ragione, scusami Akane"

"Eh?"

"Dovrei essere più gentile, ci proverò" dice Ranma, avvicinandosi.

"Ran…" comincio a dire, ma Ranma mi anticipa dandomi un bacio sulla guancia, e poi se ne va.

 

E' domenica finalmente, giorno di riposo. Sono le due del pomeriggio e sento qualcuno bussare alla mia porta.

"Posso entrare?" domanda il ragazzo col codino.

"Certo" rispondo con fare indifferente. Poi ricordo immediatamente quello che è successo ieri notte e arrossisco. Abbasso lo sguardo sul pavimento non appena è entrato in camera.

"Mi chiedevo…siccome fa così caldo, ti andrebbe ti andare a prendere un gelato con me oggi pomeriggio?"

Mi ripeto la frase che ho appena sentito nella testa, forse non ho capito bene.

"Ovviamente se non ti va…"

"Mi va, sì" dico in un fiato.

"Bene! Allora facciamo verso le quattro ok?" mi dice sulla soglia della porta, ma prima che se ne vada lo fermo.

"Ranma, non che me ne importi, ma oggi non avevi un appuntamento con Shampoo?"

"Uhm?"

"Ma sì, ti ha invitato ieri, non ricordi?"

"Io non ricordo niente del genere"

"Scherzi?" gli chiedo.

"Sul serio, forse ti sei sbagliata. Comunque a dopo!" risponde uscendo dalla stanza.

Mah, ma poco importa, perché sono contenta che se ne sia scordato. E soprattutto non riesco a crederci, Ranma che mi chiede di uscire con lui?! Allora questo è…un…appuntamento!

Sento le guance diventare calde. Sicuramente sono tutta rossa! Comunque non riesco a spiegarmi lo strano comportamento di Ranma. Vorrà farsi perdonare per qualcosa? Chi lo sa! Ma adesso non mi va di pensare a questo, devo decidere cosa mettermi! E devo essere assolutamente stupenda…anzi di più!

 

"Desidera?" mi chiede il gelataio.

"Uhm…vorrei un cono con crema, cioccolato e fragola, grazie!"

"Subito!"

Ranma mi sorride. Ha messo quel completo nero cinese che mi piace tanto, quello col dragone disegnato sulla schiena, quanto è carino…sto pensando di farmi coraggio per dirglielo quando sento di nuovo quel formicolio. Uffa! Dovrò liberarmi di questo anello, anche se è bello è troppo fastidioso.

"Oh no! E' finita la fragola!" ci distrae il gelataio.

"Davvero?" chiedo io "Che peccato, allora prendo…"

"Devo recuperarla subito, subito! Presto Ryoshi, vai a preparare il gusto alla fragola!" dice tutto agitato il gelataio.

"Va bene!!" risponde un ragazzo alla sua destra che si fionda in un'altra stanza.

Improvvisamente Ranma che era vicino a me va dietro al bancone e afferra il pover'uomo per la maglietta.

"Devi fare immediatamente il gelato che la mia ragazza desidera hai capito?! Altrimenti te la vedrai con me!!"

"S-sì! Non si preoccupi!!"

Non capisco cosa stia succedendo e guardo la scena sconcertata. Mi avvicino a Ranma.

"Ranma…non c'è bisogno di…"

"Non ti preoccupare Akane! Avrai il tuo gelato alla fragola a costo della mia stessa vita!!"

"Ma sei matto?!" dico ormai confusa e incredula.

"Akane ti ho detto di non preoccuparti!"

"No Ranma, non so cosa ti sia preso ma così mi spaventi! Vorrei che la smettessi con questa scenata!"

Non faccio in tempo a terminare la frase che sento di nuovo quel formicolio e vedo Ranma fare un respiro profondo, poi lascia la maglietta del gelataio e mi si affianca.

"Come vuoi tu Akane!" mi dice sorridendo.

Eh?! Qui c'è davvero qualcosa che non va!

"Ranma ma stai bene?"

"Certo! Vuoi andare da un'altra parte?"

"B-bè…"

"Allora?" mi chiede gentilmente.

"Ok…andiamo a fare una passeggiata nel parco, ti va?"

"S-sì…se a te va…" risponde arrossendo.

"Andiamo allora!" dico allegra, poi mi rivolgo al proprietario della gelateria.

"Vorrei chiederle scusa per il comportamento del…" non riesco a terminare la frase che le mie gambe cedono e mi ritrovo sul pavimento. Il formicolio, un'altra volta…nella mano dove porto l'anello…Questo coso mi da solo fastidio!

"Non si preoccupi signorina, non c'è bisogno di arrivare a tanto, veramente!"

"Eh? A tanto che cosa?" chiedo non capendo. Poi mi accorgo che sono ai piedi dell'uomo e che gli sto…lustrando le scarpe?! Ma che mi è preso!!

"Ehm! Scu-scusi non mi sento tanto bene, eheh!" dico rialzandomi di scatto. Devo uscire di qui immediatamente, che figuraccia!!

Un momento…i formicolii…le stranezze che stanno accadendo…che questo anello sia legato a tutto ciò? Devo fare una prova!

Usciamo dal negozio e mi viene in mente che è da un po’ che non vedo P-chan.

"Ranma?"

"Sì?"

"Vorrei che P-chan fosse qui!"

"Va bene! Te lo vado a cercare subito!"

Guardo la mia mano.

E sento arrivare il formicolio.

Dunque la mia supposizione era esatta! Ranma non ha mai sopportato il mio porcellino, e adesso che gliel'ho chiesto che fa? E' andato a cercarlo! Poi, da quando Ranma è mai stato così gentile con me? Da quando gliel'ho chiesto ieri in palestra! E infine, oggi lui e il gelataio facevano di tutto per procurarmi un gelato alla fragola.

E tutto a causa di questo anello.

Dopo un po’ vedo Ranma tornare in compagnia di Ryoga.

"Ecco Akane!" dice Ranma tenendo il rivale per un braccio.

"Uhm? Ma ti avevo chiesto di cercarmi P-chan"

"E infatti eccolo" dice lui prendendo un secchio d'acqua e bagnando il povero Ryoga.

"CHE CAVOLO FAI IDIOTAAAAAA!!!"

Oh no! Accidenti, mi è caduta la borsetta! Speriamo non si sia rovinata altrimenti è un vero peccato!

"Grunf grunf!" fa un porcellino nero graffiando la faccia di Ranma.

"P-chan! Ma allora ci sei!" dico prendendolo in braccio.

"Hai visto Akane? Ti ho portato P-chan!"

"Grunf!!" risponde il mio porcellino agitandosi.

"Su, calma piccolino, accidenti ma sei tutto bagnato, ma Ryoga dov'è finito ora?"

"Già! Dov'è finito Ryoga, eh P-chan? Ahahahahah!"

"Grunf!!" gli salta addosso P-chan mordendogli una mano.

"Smettila Ranma! Lascia stare P-chan!!"

"Ma è lui non lo vedi?!" ribatte, ma io ho un'idea.

"Ranma?"

"Sì?"

"Vorrei che tu e P-chan andaste d'accordo…Anzi! Vorrei che gli facessi le coccole e gli dessi un bacino sul musetto! E dato che ci sei, vorrei che mi accompagnassi a casa sulle tue spalle, io sono così stanca…e poi vorrei un okonomiyaki, grazie! O forse tre!" dico divertita mentre la mia mano comincia a formicolare e mentre vedo Ranma e P-chan impallidire.

 

Sto cenando con le pietanze meravigliose che solo la mia sorellina sa fare, e intanto rimiro il mio anello. Sapete? Potrei approfittarne! Quando ricapita un'altra occasione del genere? Posso ottenere davvero qualsiasi cosa voglia grazie a questo anello, basta pronunciare un desiderio ad alta voce, e questo si avvera all'istante! E dire che l'ho trovato per caso in giardino!

Ma ora che ci penso…così si spiega tutto! L'apparizione di quella ragazza dai capelli color lavanda, l'intruso in giardino l'altra notte, l'appuntamento con Ranma saltato…Shampoo!

In effetti, ricordo bene di aver formulato una sorta di desiderio quando non avevo idea di quale fosse l'identità dell'intruso.

Questo anello è dunque un'altra diavoleria di Shampoo per conquistare Ranma, e la scorsa notte era lei l'intrusa, era venuta a cercarlo a casa nostra, avendolo perso nel pomeriggio. Ora si spiega tutto.

"Nee-chan?"

"Nabiki?"

"Ti ricordo che mi devi tremila yen!"

"Co-come? Oh è verooo!"

"A meno che non rimandiamo a domani, ma sai cosa ti aspetta poi?"

"Sì, interessi altissimi! No grazie!"

"Bene, da brava allora…"

"Uff…" dico sbuffando. Poi guardo l'anello…no…non devo farlo…è sleale!

"Sorellina?"

"Sì?"

"Vorrei non avere più debiti con te!" le dico stringendo gli occhi. Un istante dopo, si volta per chiedere a Kasumi dell'altro riso.

 

Stanotte è una di quelle notti che adoro. C'è la luna piena e si sta bene perché per fortuna la temperatura è scesa un po’ e c'è più fresco. Salgo sul tetto e mi siedo, abbracciandomi le gambe e guardando lo spettacolo.

"Anche tu qui?"

"Ranma" dico piacevolmente sorpresa. E' emozionante quando si riesce a condividere un bel momento con la persona giusta.

"Adoro questo cielo" dice Ranma stendendosi con le mani dietro la testa.

"Anch'io" dico spostando lo sguardo verso l'alto.

"A me aiuta a riflettere, e a te?" mi chiede.

"Davvero?" domando con un sorriso "Anche a me"

Lo vedo sdraiato accanto a me, rilassato, sembra quasi…felice.

Chissà a cosa sta pensando…

…io…

…vorrei…

…tanto saperlo…

"Akane…"

"Uhm?"

"Io pensavo che…tu sei molto carina"

"Eh?!" dico avvampando all'istante. Spalanco gli occhi, stupita e confusa, ho la faccia che mi va a fuoco!

"Penso che tu sei dolce e spesso penso a cosa potrei provare se potessi…se potessi baciarti"

Ranma mi si avvicina e prende le mie mani fra le sue. Sento il cuore battere all'impazzata e non riesco a controllare le emozioni che mi pervadono e i pensieri che si affollano nella mia testa, mi sento così strana, così felice!

Lui mi guarda negli occhi, e io mi perdo nei suoi. Vedo una strano brillio, una luce che non ho visto mai. Poi le sue dita mi accarezzano il viso e mi sfiorano le labbra.

E' un sogno…che sta diventando realtà.

Tuffa una mano tra i miei capelli e avvicina il mio volto al suo. Chiude gli occhi, li socchiudo anch'io, le sue labbra si schiudono, lascio cadere le braccia abbandonate ai fianchi, mi sfiora le labbra ma…

Ma…

Non posso.

Non devo permetterlo.

E non voglio approfittare di lui.

Mi ritraggo e mi volto mordendomi le labbra, sento un sapore amaro in bocca. Poi mi sfilo l'anello e lo lancio giù dal tetto.

Se Ranma si comporta così è solo per causa mia. Ho desiderato io che mi dicesse quello che pensava, è l'anello che lo fa agire così. Con Nabiki, con P-chan, col gelataio, anche con lo stesso Ranma mi sono divertita. Ma era diverso. Giocare coi sentimenti di una persona è davvero ignobile. E io non me lo perdonerei mai.

"Akane?" mi chiede Ranma con gli occhi spenti.

"Perdonami Ranma" gli dico senza permettergli di fermarmi, tornando in camera mia.

Sì, ho deciso che non tornerò più indietro. Non forzerò più le cose, né per mezzo di un anello magico, né per una decisione presa solo da parte mia. Devo solo aspettare, e le cose prima o poi verranno da sé.

Perché devo seguire…

…il giusto corso degli eventi.

Spengo la lampada sul comodino e chiudo gli occhi, quando mi viene in mente che, sul tetto poco fa, anche se ci ho pensato, non ho mai espresso ad alta voce nessun desiderio.

 

Fine

 

Suggerimento per il commento:

Opzione a_

Sceeeeeeema, sceeeeeeema…

Opzione b_

Vai a riprendere l'anelloooooooooooooo…

Opzione c_

Nudo! Nudo! (o nuda, ognuno scelga il suo preferito)

Opzione d_

Secondo voi dovrei fare un seguito cambiando protagonista (chi ritroverà l'anello_ parte seconda_la vendetta)?

?_?

I suggerimenti sono graditi e sempre bene accetti, un saluto a tutti. ^_^

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Capitolo 2
*** Ranma no yubiwa ***


Nota legale: i personaggi non mi appartengono però ogni tanto li prendo in prestito, ovviamente se non esistesse quel genio della Takahashi non sarei neanche qui a scrivere queste due righe, o mi sbaglio? In ogni caso, vi auguro una buona lettura.

Ringrazio inoltre Sakura-chan, Lady86 e Francy-chan per i loro commenti ma soprattutto per i preziosi suggerimenti! Vale a dire, facciamo continuare questa storia con il recupero dell'anello, e indovinate un po’ da chi? ^_^

 

Ranma no yubiwa - L'anello di Ranma

 

Kami che sonno. Che ore saranno, le sei e tre quarti? Dannazione, ma è tardissimo! Mi infilo svelto sotto le coperte e attendo buono buono il suo arrivo, ma devo aspettare poco perché non faccio in tempo a chiudere gli occhi che è già qui, sulla soglia della porta.

Si sta avvicinando piano, silenziosa, ma io la sento lo stesso. Non c'è cosa al mondo che attenda ogni nuovo giorno con più esitazione da quando sono venuto a vivere qui in casa Tendo con mio padre, e non m'importa se presto sarò bagnato fradicio, al prezzo di questo unico, prezioso, sublime momento.

Ok, devo calmarmi, non devo assolutamente farle capire che sono già sveglio. Rimango immobile, cerco di eliminare la tensione, fatico nel mantenere placato il mio istinto che tentatore mi dice: "Abbracciala Ranma, stringila a te finché ne hai l'occasione!". Ma lei si inginocchia, mi si avvicina e…E mi da un bacio. Un tenero, casto bacio sulla guancia. E poi mi chiedono perché non riesco a svegliarmi da solo al mattino!

Comunque un secondo dopo ho i timpani distrutti grazie alla sua voce soave che mi invita al risveglio e sono zuppo d'acqua dalla testa ai piedi, naturalmente con la logica conseguenza che ora il mio corpo ha preso una forma tutt'altro che virile. Ringrazio la mia delicata fidanzata e mi vesto, ovviamente la casacca e i pantaloni mi stanno due volte più larghi. Sbadiglio e scendo le scale alla velocità di un alunno chiamato alla lavagna per l'interrogazione e prendo posto al tavolo per fare colazione.

Nabiki mi guarda di sottecchi, spero di non averle fatto inavvertitamente qualcosa di sbagliato o me la farà pagare, nel vero senso della parola.

"Cosa avete tu e mia sorella da stamattina?"

"Eh?!" chiediamo Akane ed io come cadendo dalle nuvole.

"Strane, due facce decisamente strane…" aggiunge guardandoci indagatrice, e spostando lo sguardo in alternanza tra Akane e me.

Faccio per risponderle a tono quando mi rendo conto che effettivamente ha ragione, perché ieri sera…

Ieri sera stavo per baciare Akane, sul tetto.

Akane aveva un'espressione così dolce, il suo viso illuminato dalla luce della luna mi aveva stregato e io non ho saputo resistere, mi sono avvicinato per ricercare un contatto, per respirare il suo profumo, per assaporare le sue labbra…ma lei si è ritratta, e io sono stato un baka come al solito. Non avrei dovuto provarci, e credo che il comportamento di Akane mi abbia convinto una volta per tutte a non ripetere un'altra volta quella sfacciataggine.

"Allora? Che avete combinato!"

Questa volta è il turno di Akane che interviene deviando abilmente il discorso, e chissà perché ci rimetto comunque io.

"Ranma! Sei ancora lì? Muoviti o facciamo tardi anche stamattina!!" urla alzandosi di scatto e venendo verso di me.

Quella ragazza è un tormento continuo. Il signor Tendo e mio padre non capiscono che i nostri litigi sono inevitabili, in quanto la mia adorata fidanzatina è un allenamento per i nervi bello e buono! Non che io sia migliore, però…chi è che comincia ogni volta?

La osservo mentre velocemente recupera la colazione per la scuola preparata da Kasumi, la infila in cartella e mi afferra per il codino trascinandomi in giardino.

"Ehi e la mia colazione?" chiedo indicando Kasumi.

"Non c'è tempo!!"

Spesso mi domando cosa mi spinga ogni giorno a perdere tempo inventando scuse per allontanarla da me come se volessi sfuggirle, quando quello che vorrei è esattamente l'opposto. Tu lo sai questo, Akane? Dovrei smetterla di fingere con te che mi sembri sempre più irraggiungibile, seppur così vicina.

Akane, perché non riesco a dirti…

"DANNATO VECCHIACCIO!!!" urlo ad Happosai che mi si è avvinghiato addosso, mentre Akane spaventata ha mollato la presa dai miei capelli.

"Eddai Ranma prova questiiiii!" piagnucola lui.

"Mai!! Lo vuoi capire che sono un uomo?!"

"Un uomo con curve mozzafiato però!" mi dice strizzandomi il seno.

"SPARISCI!!!" lo minaccio con un pugno.

"Ti prego! Se lo fai ti regalo questo!"

"Ah sì? E che diavolo vuoi che me ne importi di uno stupido anello?!"

"Fammi un favoruccio!"

"Scordatelo!"

"Cattivo!"

"Chi se ne frega!"

Improvvisamente Akane si volta verso di noi, come se avesse appena preso la scossa.

"Datemi quell'anello!!" dice decisa.

"Come mai questo interesse?" indago socchiudendo gli occhi.

"Bè! È un regalo di una mia cara amica! E lo avevo perso!" spiega lei sbrigativa.

"E ci tieni così tanto?"

"Sì!"

Akane sembra agitata, e il suo sguardo non mi convince per niente…

"Akane-chan? Io te lo do solo se in cambio mi dai le tue mutandine, ci stai??" domanda Happosai con gli occhi sberluccicanti.

"No, te lo scordi!"

"Ma Akanuccia!"

"Ho detto di no!!" grida esasperata, mentre mi dirigo fischiettando verso l'uscita del dojo, aspettando paziente il sopraggiungere di Akane.

"Akane, allora se sei timida le prendo da solo le tue mutandine…" dice il vecchio maniaco alzandole la gonna.

"AAAAAAAAAAAAH!!!!"

Akane carica un destro e il maestro vola insieme all'anello. Visto? Non c'è bisogno che mi scomodi, il maschiaccio sa difendersi da solo.

"Vogliamo andare?" le chiedo tranquillo.

"Sì!!" risponde lei affannata.

Akane è davanti a me mentre io le sto dietro, guardando distratto in cielo una nuvola con la forma di un gatto, e istintivamente un brivido mi percorre la schiena. Poi mi viene in mente che Shampoo e la sua leggerissima bicicletta oggi non si sono fatte vedere, strano. Mentre sono perso nei miei pensieri vedo Akane che comincia ad accelerare il passo.

"Akane?" la chiamo.

"Uffa! Come al solito siamo in ritardo per colpa tua!" mi accusa.

"Cosa? Guarda che non è stata colpa mia, Happosai ci ha fatto perdere tempo!"

"Certo, sempre a scaricare le colpe sugli altri tu!"

"Che intendi dire?" le chiedo non cogliendo l'allusione.

"Quello che ho detto, baka!"

"Non sei affatto carina, maschiaccio!"

"Mezzo uomo!!"

"Stupida!"

"Baka! Baka! BAKAAAA!"

Akane sembra davvero infuriata, si volta di scatto coi pugni serrati e comincia a correre svoltando infine in fondo alla via, e io la perdo di vista.

Non capisco, si può sapere che le ho fatto questa volta?! Bè, che vada da sola allora! Non ho intenzione di rincorrerla per scusarmi, non la sopporto quella isterica! Uff, e scommetto che è capace di mettermi il broncio per giorni, inoltre non ho avuto ancora il tempo di versarmi dell'acqua calda addosso per tornare al mio aspetto originale.

Sto aprendo il termos del tè recuperato dalla cartella quando vedo qualcosa luccicare sulla strada e la raccolgo.

"E questo, come ci è finito qui?" mi domando a voce alta.

Si tratta dell'anello che voleva darmi un attimo fa Happosai e che Akane chiedeva di avere insistentemente. Che fortuna, così glielo potrò riportare, anche se quella storia che sia un regalo della sua amica non mi ha ancora convinto.

Grazie a questo anello, forse potremmo fare pace…

In lontananza, sento gli ultimi rintocchi dell'orologio della scuola, infilo l'anello in tasca e mi affretto per raggiungere l'entrata, prima che il cancello si chiuda.

 

"Ranma vieni a giocare?"

"Sì, finisco di mangiare e arrivo"

Mi siedo per terra, contro il tronco di un albero che si affaccia sul campo da calcio della scuola e scarto un panino comprato alla mensa. Oggi Akane non ha voluto unirsi a me nell'intervallo per fare merenda, e la cosa da un lato mi tranquillizza, perché così sono sicuro di evitare un'indigestione causata dai suoi "manicaretti", dall'altro mi rattrista, perché mi rendo conto che è ancora arrabbiata. Sto pensando di saltare la partita per andare a cercarla ma poi mi ricordo di una cosa, quindi metto una mano in tasca in cerca dell'oggetto.

Questo anello…Perché mi incuriosisce così tanto? Forse perché sembra quasi…magico?

Lo rigiro tra il pollice e l'indice, infine lo infilo al mignolo, l'unico dito a cui mi sta, ovviamente se sono in versione maschile. Lo guardo bene e solo ora noto che ha una perla bianca. Metto le mani dietro la testa e mi distendo sull'erba.

"Uff, vorrei sapere perché Akane ci tiene così tanto a questo coso"

Improvvisamente sento uno strano formicolio, mi alzo di scatto e poi vedo apparirmi davanti un mostro.

"AAAH! UNA MUMMIA!!!"

"Mummia a chi?!" mi colpisce in testa Obaba col suo bastone.

"Ahi…si può sapere che ci fai tu qui a scuola?" le domando massaggiandomi la testa.

"Non lo so, so solo che devo raccontarti una storia…"

"Eh? Da quando sei una cantastorie tu?"

"Futuro marito!!!" mi interrompe lei con un tono che non accetta repliche, sottolineandolo con un'altra bastonata "Sta bene attento a quello che sto per raccontarti!"

"Va bene…" dico rassegnato, dando un morso al panino.

Obaba chiude gli occhi come se volesse far riaffiorare dalla mente un ricordo molto lontano nel tempo, poi fa un respiro profondo e comincia a parlare.

"Secoli fa, in un tempo remoto, in un villaggio sperduto della Cina, gli abitanti erano minacciati da un uomo potente e temuto, non perché fosse forte, ma perché era il possessore di un immenso tesoro…"

"Davvero?" chiedo indifferente.

Obaba apre gli occhi e guarda in lontananza, fissando un punto indefinito.

"Negai no Sinzyu, la Perla del Desiderio, era questo il suo tesoro. Non era una perla qualunque, poiché aveva uno straordinario potere: quello di essere in grado di avverare qualsiasi desiderio. Bastava tenerla nella mano e desiderare qualcosa ad alta voce e in un attimo, la perla emanava la sua energia e il desiderio veniva esaudito. La Negai no Sinzyu venne congiunta presto a un anello per essere portata con sé più facilmente"

"Aspetta un attimo…" dico lanciando un'occhiata alla mia mano "mi stai dicendo che questa perla è legata a un anello?"

"Esatto…" risponde lei "e nel villaggio scoppiò così il caos: ogni abitante era logicamente interessato ad entrare in possesso dell'anello e spesso si arrivava ad uccidere i propri amici o gli stessi familiari!"

"Ma scusa, non potevano passarselo semplicemente di mano in mano una volta che ciascuno aveva realizzato i propri desideri?" chiedo lanciando l'involucro di carta del panino in un cestino.

"No, perché purtroppo la perla aveva un grande difetto. Il possessore non doveva assolutamente separarsi dall'anello perché in quel caso l'effetto dei desideri fino a quel momento espressi sarebbe svanito. Oro, gioielli, fama e fortuna, una volta separati dall'anello, se ne andavano con esso. Ma ben presto avrebbero scoperto che la Negai no Sinzyu, non solo causava guerre e odio tra la gente, ma era anche portatrice di una tremenda maledizione…"

"Sarebbe a dire?" le domando curioso.

"Devi sapere che, mano a mano che un desiderio veniva espresso, la perla dell'anello si colorava di una tonalità più scura, tanto che se avesse raggiunto il limite massimo e assunto il colore nero, avrebbe portato alla morte del suo ultimo possessore. Di conseguenza, tutti persero interesse nell'oggetto magico ma allo stesso tempo mortale, nessun altro ambì ad entrare in possesso dell'anello, e infine, gli abitanti del villaggio se ne liberarono, non se ne seppe più nulla, e non c'è anima viva al mondo che sia a conoscenza del luogo in cui l'anello sia finito…"

Obaba sposta lo sguardo su di me, fa un altro respiro profondo, infine aggiunge qualcosa, preoccupata.

"Ranma, non so cosa mi abbia spinto fin qui a raccontarti tutto questo, ma ho una brutta sensazione e spero solo…che di qualsiasi cosa si tratti, starai attento, e qualunque cosa succeda, vieni subito da me a dirmelo, intesi?"

"Intesi" le rispondo, ma prima di lasciarla andare le chiedo "Dimmi vecchia, non è che quel villaggio di cui mi hai parlato era il tuo?"

"Bè…" dice lei allontanandosi sul suo bastone "quel villaggio, era il mio villaggio".

 

E' passata l'ora di cena e sto dirigendomi in palestra per allenarmi. Voglio anche scusarmi con Akane che non mi ha rivolto la parola per tutto il giorno, e anche se in fondo credo sia la solita esagerata, desidero riappacificarmi con lei.

"Akane?"

"Cosa vuoi Ranma?!" mi chiede infastidita, mandando in frantumi una fila di mattoni.

"Ecco…io volevo…"

"…chiederti scusa?" finisce lei, ironica.

"Io…"

"Non sei stanco, Ranma? Ogni santo giorno la storia si ripete: litighiamo, tu vieni a chiedermi scusa, e io dimentico tutto. E il giorno successivo? Si ricomincia da capo!!"

"Ma insomma, cosa vuoi che faccia?! Se non fosse per me col cavolo che faremmo pace!!"

"Nessuno ti obbliga a venire qui a chiedermi scusa!!"

"E tu?! Possibile che non capisci mai quello che…e poi io non lo faccio apposta a litigare!!"

"Davvero?!"

"Davvero!!"

Sia Akane che io rimaniamo in silenzio, respirando affannosamente, arrabbiati. Poi, senza preavviso, Akane comincia a sferrarmi calci e pugni, che facilmente evito.

No, non voglio essere venuto qui inutilmente, non voglio che, una volta averla battuta, lei continui ad evitarmi. Senza di lei, senza la sua vicinanza, io soffro terribilmente…Ma poco importa, tanto che provi o no qualcosa per quella testarda, la situazione non cambierà mai.

Un momento…

L'anello…

Potrei fare giusto una prova per vedere se funziona davvero.

"Akane! Desidero che tu vinca!" dico risoluto.

"Mi prendi in giro?!" risponde lei furibonda.

Sento un formicolio alla mano, e deduco che è l'anello che fa il suo dovere. Akane non è mai riuscita a battermi, di conseguenza questa è una buona occasione per capire se oggi a scuola la vecchia mi ha raccontato solo una bella storiella.

Akane mi sembra la stessa, i suoi movimenti sono sempre troppo lenti e i suoi colpi troppo deboli. Poi sento che c'è qualcosa che non va, la mia testa comincia a girare. Akane riesce a colpirmi, ma non perché è diventata più forte lei, ma perché sono diventato più debole io! Mi sento improvvisamente senza forze e non riesco a scansare il suo calcio che mi manda rovinosamente al tappeto. Mi metto una mano alla testa cercando di placare il dolore e Akane vedendomi in questo stato si è preoccupata e mi si è avvicinata.

"Ranma!"

Dunque l'anello funziona, non può essere una semplice coincidenza, Obaba non mi ha mentito!

"Non è niente…" dico rialzandomi e sentendo il dolore andare subito via, così come mi è venuto.

"Vuoi che ti…" comincia lei con l'intenzione di darmi una mano a camminare, ma inciampo e cado disteso sul pavimento di legno della palestra, direttamente addosso ad Akane.

Scuoto la testa cercando di riprendermi dalla caduta, e mi accorgo della situazione in cui mi sono cacciato. Se non mi levo immediatamente rischio di beccarmi uno schiaffo che mi lascerà il segno per anni! Ma io sento che non ho la forza per muovermi, sono paralizzato e il mio corpo non risponde al cervello.

Akane è imbarazzata, anche lei non osa muoversi e mi guarda dritto negli occhi, così come sto facendo io. La tentazione è forte, Akane è troppo vicina e non riesco a permettermi di ragionare lucidamente; inoltre ho un piccolo aiuto a portata di mano, o meglio, a portata di dito, ma c'è una vocina che continua a ronzarmi fastidiosa nella testa e dice "Akane si ritrarrà, lascia perdere Ranma!". Non so se lei sia spaventata o se abbia capito quello che ho intenzione di fare, ma io devo decidermi, o perderò un'altra occasione.

"Vorrei…" dico raccogliendo il coraggio, con i battiti del cuore che accelerano un istante dopo l'altro.

Il timore però mi assale, perché ho paura che possa succedere come l'altra volta, sul tetto, e io non posso rischiare ancora così, potrei non riuscire a riprendermi più da un altro simile colpo!

No, è inutile, non ce la faccio…

Mi rialzo e mi muovo verso l'uscita della palestra, maledicendo cento, mille volte la mia insicurezza. Forse dovrei desiderare di avere più coraggio invece che stare a incolpare la mia maledizione, perché il mio vero fallo è il fatto che non sono in grado di esprimermi come voglio! Basterebbe solo dire…

"Ranma…"

Akane mi ha preso la mano, e io mi volto confuso a guardarla. Lei chiude gli occhi e sento il cuore mancarmi di un battito.

Ma allora lei…

Forse non ho mai capito niente, non l'ho mai capita veramente! Che Akane…senta lo stesso per me?

Mi mordo le labbra, indeciso. Vedo lei, il suo dolce viso, la mia mano ancora nella sua e sento che non posso resistere, non ha senso.

Colto da un impulso improvviso, la stringo forte a me in un abbraccio.

Akane è così vicina che mi sembra un sogno. Sento il profumo inebriante dei suoi capelli, il calore del suo corpo stretto a me, il suo volto a pochi centimetri dal mio, la sua bocca che mi invita a sentirne il sapore. Faccio scivolare le mani lungo la sua schiena e la cingo per i fianchi. Poi, l'attiro a me e m'impossesso delle sue labbra.

Da sempre ho tentato di trovare le parole per dirle quanto la amassi. Spesso ho finto indifferenza, l'ho allontanata da me in qualunque modo, sia per mezzo di insulti che rinnegando quello che invece sentivo per lei. Ma ora ho finalmente capito che, dopotutto, bastava semplicemente farglielo capire in qualche modo.

Mi distacco rinsavito e lascio la sua mano. Akane mi guarda negli occhi, cerca di cogliere qualcosa nel mio sguardo che la rassicuri, che le faccia forse capire che quello che ho fatto non è stato un attimo di follia, ma un momento desiderato da tanto tempo.

Senza dire una parola, indietreggia stringendo una mano al seno, si volta rossa in viso e scappa via.

Anch'io porto una mano al petto per sentire i battiti del cuore. Mi inumidisco le labbra ripensando alla sua bocca sulla mia, e mi torna la voglia di lei. Non so se tutto questo cambierà qualcosa tra me e Akane, ma sento che per renderla felice…mi manca solo una cosa.

Guardo l'anello che porto al mignolo e lo osservo per un po’. Deglutisco a fatica, ripensando alla maledizione della Negai no Sinzyu, che per ora risplende di un bianco puro. Poi, rifletto se utilizzarla. Dopotutto, il pericolo sussiste quando il colore della perla è nero, quindi dovrei essere sicuro nell'esprimere questo mio ultimo desiderio.

 

"Akane Tendo e Ranma Saotome! Se non siete interessati alla lezione andate a farvi un giro in corridoio!!" ci sgrida il professore.

Akane impugna un secchio per ciascuna mano e io la imito, appoggiandomi al muro vicino alla porta dell'aula da cui siamo stati appena cacciati.

"Chissà perché, da quando vieni a scuola con me, vengo sempre messa in punizione…"

"Molto simpatica…"

Akane mi sorride divertita, e mi accorgo che è la prima volta che la vedo così. Anzi, in realtà tutta la giornata è cominciata in un modo impensabile, fin da stamattina.

Abbiamo percorso la strada da casa a scuola senza litigare, io non camminavo sulla staccionata come faccio solitamente e così Akane mi si è potuta affiancare. Spesso capitava che il mio braccio toccasse il suo per la vicinanza, ed era una sensazione molto piacevole, mi sentivo quasi estasiato. Inoltre mi sono reso conto che i momenti in cui io e lei stiamo insieme sono tanti, e sono stati sempre tutti inutilmente sprecati.

"Akane?"

"Sì?"

"Volevo sapere se…ecco…se quel giorno in cui mio padre mi ha presentato a te, Nabiki e Kasumi, se quel giorno avessi avuto il mio vero aspetto maschile, se quel giorno non ti avessi poi incontrata…" mi fermo arrossendo e poi proseguo "in bagno, tu credi che…che…noi due avremmo potuto…prendere il nostro fidanzamento in maniera diversa?"

Ora tocca ad Akane arrossire.

"Ma Ranma che domande mi fai!!"

"Semplice curiosità, ecco…" mi giustifico imbarazzato.

"Bè…forse…forse sì" mi risponde abbassando la testa, nascondendo gli occhi dietro la frangia blu.

"Anche se rimani un maschiaccio senza sex-appeal?" le chiedo punzecchiandola.

"STUPIDOOOOOO!!!!" urla lei arrabbiata, bagnandomi completamente con un secchio d'acqua.

Ed ecco che è arrivato il momento tanto atteso in cui curioso osservo la sua reazione.

Akane sembra inizialmente dubbiosa, poi pensierosa, infine meravigliata e poi quasi sconvolta.

"Ma Ranma!! Tu sei rimasto uomo!!"

"Esatto!" le dico impettito.

"Come…come hai fatto?" mi domanda, toccandomi il petto.

"Ecco è un segreto, eheh! Comunque non c'è bisogno che mi esamini così…" dico facendole notare che mi sta tastando un po’ troppo.

"Scusa!" risponde facendomi la linguaccia "Ma insomma, ci sarà una spiegazione logica no? E l'effetto durerà per qualche giorno, qualche mese?"

"Per sempre!"

Già, per sempre, o almeno finché terrò l'anello con me. E adesso che la mia vita ha preso un altro verso, adesso che sono riuscito a far capire ad Akane quello che provo per lei, e che sono tornato un uomo "intero", potrei trovare finalmente il coraggio per farmi avanti e acconsentire a…

"Sono felice per te!!" gioisce Akane, sfoderando uno dei suoi sorrisi più belli.

Stringo un pugno con grinta e rivolgo lo sguardo fiero dritto davanti a me.

"Da oggi posso finalmente fare tutto quello che la mia maledizione mi ha sempre impedito!"

"È fantastico Ranma!" dice Akane battendomi le mani "Perché non lo dici anche a tuo padre e agli altri così possono ritornare normali come te?"

"Questo non è possibile purtroppo…"

"E perché?" mi domanda perplessa.

"È un segreto, te l'ho detto!" cerco di deviare.

"Eppure non…" comincia a dire lei, ma poi si interrompe prendendomi la mano alla quale porto l'anello.

"Ehm…vedi, volevo restituirtelo ma poi…"

"Tu hai utilizzato questo anello per tornare normale, vero?" mi chiede quasi turbata.

"Sì, conosci anche tu il suo potere?!"

Akane non mi risponde e rimane in silenzio per un po’.

"L'hai usato anche…"

Capisco immediatamente a cosa si riferisce e prontamente blocco i suoi pensieri.

"No! Ieri sera no, credimi!"

Akane fa un respiro di sollievo, poi la guardo colto da un improvviso dubbio.

"Dimmi Akane…Se questo anello era tuo, vuol dire che l'hai usato anche tu, giusto?" deduco.

"Bè ecco…" balbetta lei.

"E che cosa hai desiderato?" insisto.

"Ehm…i-io…"

Attendo curioso la sua risposta ma sfortunatamente la fine dell'ora e gli studenti che escono dalle aule ci interrompono, e Akane ne approfitta salutandomi e allontanandosi di fretta, con la scusa che deve andare ad allenarsi per una partita.

 

"Cosa vuoi Ran-chan?"

"Fammi una Special!" dico già pregustando la delizia che sta preparandomi Ukyo.

Ho deciso che l'anello sarà il mio sigillo, come lo era del codino il baffo del drago. Comunque mi sono ripromesso una cosa: non lo utilizzerò per altri desideri, mi basta essere un uomo e poi non voglio rischiare la morte per cose futili, anche perché tutto quello che mi interessava avere ora ce l'ho!

"Ran-chan, cos'è quello?" mi chiede Ukyo indicando l'anello che porto al dito.

"Oh, niente d'interessante! Eheh!" rispondo con una risatina nervosa.

"Kami…non sarà un anello di fidanzamento ufficiale?!! È così Ran-chan?! Stai per sposare Akaneeee!!!"

"M-ma cosa vai a pensare!! E' un semplice anello, tutto qui!!" le rispondo rosso in viso.

"E' LA NEGAI NO SINZYU!!!!!!"

"AAAAAAAH!!!! UNA MUMMIA!!!" ci ritroviamo a urlare spaventati Ucchan ed io.

"Ma allora è un vizio!" ci rimprovera Obaba colpendoci col suo inseparabile bastone.

"Vecchia, che ci fai qui?" domando massaggiandomi per l'ennesima volta la nuca.

"Cos'è la Negai no Sinzyu?" chiede Ukyo imitandomi.

"Futuro Marito!! Mi ero raccomandata che mi avresti detto tutto se ti fosse successo qualcosa!"

"Eheh…scusa!" cerco di farmi perdonare.

"Quell'anello è pericoloso, devi darlo a me!"

"Mi spiace vecchia, mi serve!"

"Tu non capisci che potresti farti solo del male!"

"E tu non capisci che se me ne separo tornerò a trasformarmi in donna! E poi ti prometto che non lo utilizzerò più, ok?"

"Sei sicuro di quello che dici? Non hai altri desideri da chiedere?!"

"Certo! Fidati Obaba, con me è come se fosse in cassaforte! Ahahahahah!"

"Uhm…Fatemi capire, questo anello può far avverare un desiderio?" domanda Ukyo mostrandoci l'anello nel palmo della sua mano.

"AAAAAAH! Come hai fatto a prenderlo!!!"

"In cassaforte eh?" dice Obaba socchiudendo gli occhi "Comunque quell'anello è capace di far avverare tutti i desideri che vuoi, ma è pericoloso, ANZI MORTALE!!!" urla minacciosa.

"Ho i timpani distrutti!" dichiaro in lacrime.

"Ma se è mortale allora perché Ranma è riuscito ad esaudire il suo desiderio?"

"Perché la perla è mortale se diventa nera" le spiego riprendendomi l'anello e infilandolo al dito.

"Quindi Ranma è tornato normale?" dice Ukyo versandomi dell'acqua fredda in testa.

"Ora non più, perché mi hai sfilato l'anello!" rispondo, sentendo che la tonalità della mia voce non è femminile, così mi guardo e mi accorgo meravigliato che nonostante tutto sono ancora un ragazzo.

"Dimmi Obaba, come mai sono ancora uomo, pur essendomi separato dall'anello?"

"Semplice, l'effetto dei desideri non svanisce immediatamente, ma nell'arco di una giornata"

"Vale a dire, quando mi sveglio domattina, torno a trasformarmi in donna?"

"Esattamente…"

"E tu restituisci il malloppo!" minaccio Ukyo che mentre ero distratto si è rimpossessata del gioiello.

"No! Anch'io voglio realizzare il mio desiderio!" replica lei.

"Ma è pericoloso!" dice la centenaria amazzone agitando il bastone.

"E può portare alla morte!" confermo io.

Poi Obaba ed io ci guardiamo in faccia e ci accorgiamo che stiamo parlando alla mia Okonomiyaki Special.

"UCCHAN TORNA QUI!" urlo lanciandomi fuori dal locale alla sua ricerca.

"Devi recuperare la Negai no Sinzyu, Ranma!" mi avverte infine Obaba, dall'entrata del ristorante.

 

Percorro poca strada e raggiungo facilmente Ukyo che sta correndo verso la scuola. Un momento, questo pomeriggio c'è una partita di pallavolo, non ditemi che Ucchan ha intenzione di…

"E adesso prova a prendermi Ranma! Ahah!" dice la ragazza vittoriosa infilandosi nello spogliatoio femminile.

"Oh no!!!" mi dispero intanto io, pensando velocemente a un modo per cavarmela.

"Ukyo?" sento domandare Akane dall'interno.

Come, c'è anche Akane? Ci mancava solo questa! Accidenti, come faccio adesso?! In questi casi mi sarebbe stato utile trasformarmi in donna per entrare indisturbato nello spogliatoio!

"RANMA! PREPARATI A MORIREEEEEEE!!!!"

"Ryoga? Capiti proprio al momento giusto!!" dico bagnandolo con l'acqua fredda e lanciandolo nello spogliatoio "Recupera l'anello che tiene in mano Ukyo e ti prometto che ti farò avere un appuntamento con Akane!"

"Gruuuuunnnnnnfff!!!!" fa il maiale nero atterrando malamente nella stanza.

"Ooooh! Ma che bel porcellino! Ma questo non è il tuo, Akane?" dice una ragazza.

"P-chan! Che ci fai qui? Povero piccolo, stai sanguinando dal nasino!"

Mi appoggio con la testa alla porta per ascoltare e assicurarmi che Ryoga faccia il suo dovere, quando sento una risata.

"Ahahahah! Ci credo, questo maiale è Ryoga!"

"Come hai detto Ukyo?"

"Massì! Non lo sai? P-chan in realtà è…"

"Gruuuuunnnnfffffff!!!!" fa P-chan attaccando Ukyo e saltando un secondo dopo dalla finestra dello spogliatoio.

"P-CHAN!!!" urla Akane.

"IL MIO ANELLOOO!!!" grida Ukyo.

P-chan mi corre incontro e mi consegna l'anello. Gli verso dell'acqua calda addosso per farlo tornare alle sue normali sembianze.

"IDIOTA! Perché non mi avvisi prima di lanciarmi in uno spogliatoio pieno di donne mezze nude eh?! Inoltre c'era anche Akane!!" mi urla contro imbarazzato, ma io non lo ascolto perché sto ridacchiando spiritato.

"Ahahahahah! Finalmente grazie a questo anello potrò desiderare un'altra volta di restare un uomo per sempre! E questa volta nessuno riuscirà a portarmelo via!!"

"Cosa?! Quell'anello può farmi tornare normale?! DAMMELOOOOOOO!!!!!" dice Ryoga buttandomisi addosso.

"Prendilo se ne sei capace!!!" lo evito infilando l'anello al dito e cominciando a scappare.

"RANMA! VIGLIACCO TORNA QUI!!!"

"RAN-CHAN! RESTITUISCIMI L'ANELLO!!!" urla la mia amica d'infanzia unendosi al mio avversario, ed entrambi infuriati, mi scagliano contro la spatola e l'ombrello nel tentativo di fermare la mia fuga.

"E va bene, prendete!" dico lanciando loro una rondella.

"E' MIOOOOOO!!!!" litigano i due nel tentativo di impossessarsene, lasciandomi tranquillo di tornare a casa al sicuro.

 

E' mattina, gli uccellini cinguettano allegramente. Mi sveglio, mi stiracchio, e faccio un sorriso che lascia perplesso mio padre, che mi guarda come se fossi matto. Ma che m'importa! Tanto ormai Ranma Saotome, unico erede della scuola di combattimento di arti indiscriminate, è finalmente riuscito a diventare un virile, prestante, ragazzo…COL SENO?!

"SVEGLIA DORMIGLIONE!!!"

"Dov'è l'anello!!!"

"Te lo faccio vedere subito!" dice Akane afferrandomi per il codino e trascinandomi giù per le scale "Nabiki deve averlo preso e ha organizzato una specie di asta giù in giardino, è orribile Ranma!!!"

"Na-bi-ki?!"

"Sì! E sai che se il segreto dell'anello lo sa Nabiki, lo sa tutto il Giappone!!"

"E' la fine!!!" dichiaro disperato.

Mi affaccio in giardino insieme ad Akane e la scena che mi si para davanti agli occhi mi lascia senza fiato.

"Bene! Chi è il prossimo? Si facciano avanti le offerte!" dice sorridente Nabiki.

"Vorrei diventare giovane!" parla un vecchietto "Offro 10000 yen!"

"Prego!"

Nabiki infila l'oggetto magico al dito del vecchio, gli fa ripetere il desiderio, ritira il denaro e contemporaneamente l'anello, tirandolo a sé attraverso un nastro collegato alla sua mano, in modo che nessuno possa portarselo via.

"Evviva, come sono bello!"

"Ricordi, l'effetto dura un solo giorno! Se desidera qualcos'altro domani basta portare altri soldi!" avvisa Nabiki.

"Tocca a me!!! Voglio un appuntamento con Akane Tendo e la ragazza col codino! Offro 20000 yen!" dice Kuno.

"Ecco a te!"

"E io voglio that my students si inginocchino ogni volta che they meet me!" fa il preside.

"Come desidera!"

"Voglio un appuntamento con Ran-chan!" chiede una ragazza con la spatola.

"Voglio riuscire a fare la mia dichiarazione ad Akane!" urla un ragazzo incappucciato dal canino sporgente.

"Un bacio dal mio adorato Ranma! Uhuhuhuhuhuhuh!" ride Kodachi sparpagliando petali neri per tutto il giardino.

"BOBO!" dice un panda mostrando un cartello con su scritto 'VOGLIO MANGIARE A SBAVO PER TUTTA LA VITA'.

"Wow, che guadagno! E questo è solo l'inizio!"

"Nabikiiiiiiii!!!!!" la sgrida Akane parandolesi davanti.

"Ma scusa, non facevi prima a desiderare di diventare ricca?" le domando riprendendomi dallo shock.

"Ma così è molto più divertente, no?"

"Naturalmente!" scuoto la testa rassegnato.

"Bè…quasi quasi…vorrei diventare una brava cuoca, 3000 yen ti bastano sorellina?"

"Per te c'è lo sconto speciale siccome sei mia sorella!"

"Evviva!" saltella gioiosa la minore delle Tendo.

"Ma Akane…"

"Eheheh!" mi risponde grattandosi la nuca, quando noto che la perla dell'anello che sta tenendo in mano è diventata troppo scura…quasi…NERA!

"Fermati Akane!! Non possiamo più usare l'anello!!"

"Perché?" mi chiedono all'unisono le due sorelle, inconsapevoli del rischio a cui vanno incontro.

"Se la perla dell'anello divenisse nera, sarebbe la fine per chi esaudisce il desiderio!!"

"Scherzi?!"

"E' così purtroppo!"

"Uhm…Ma la perla non è ancora nera…"

"Nabiki…dammi l'anello da brava…"

"Non sono mica matta"

"Nabikiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!"

"FELMI TUTTI!!!" annuncia una voce in lontananza, frenando la sua bicicletta.

"Shampoo?!" dico spostando subito lo sguardo sull'amazzone.

"Restituitemelo, quell'anello è mio!"

"Sì, ha ragione Ranma!" mi confessa Akane agitata "Io ho trovato l'anello un giorno qui in giardino, ma appartiene a Shampoo che lo aveva perso!"

Intanto qualcuno tra la folla si rivolge infuriato alla cinese.

"Se vuoi l'anello devi partecipare all'asta come tutti gli altri!"

"Sìììììì!!!!" si uniscono a lui tutti i presenti.

Shampoo ignorando tutto e tutti con uno scatto raggiunge Nabiki, ma io intuisco le sue intenzioni e la precedo impossessandomi dell'anello.

"Scusa Shampoo, ma questo lo devo tenere io per tornare normale!"

Subito dopo mi sento le gambe tremare.

"Miauuuuuu…" fa una gatta col pelo bagnato, avvicinandosi minacciosa.

"Ga-ga…ga-ga…ga-gattoooooooo…"

Senza darmi il tempo di reagire, Shampoo mi salta addosso e io faccio cadere l'anello.

"Oh no!" dice Akane accorrendo in mio aiuto.

"QUELL'ANELLO DEVE ESSERE MIO!!!" ci si accalca addosso una massa di persone indemoniata.

Mentre cerco di staccarmi la gatta dalla faccia per recuperare il controllo, una voce familiare mi fa rabbrividire, e mi preparo al peggio.

"Questo lo prendo io!" dice Happosai esultante saltando subito dopo sul tetto del dojo.

"Dannazione!" impreco contro di lui.

"Oh-oh, adesso sì che siamo nei guai!" dichiara Nabiki.

"Guarda che è colpa tua!" la rimprovera Akane, mentre la sorella fischietta indifferente.

"E ora preparatevi gente!" urla il vecchio infilando l'anello a una mano.

Intanto un fulmine squarcia il cielo.

"Desidero…"

Accidenti, devo intervenire! Ora quello che mi preoccupa non è il fatto che la perla è quasi nera e il vecchio potrebbe morire, anzi, sarebbe una benedizione del cielo. Ciò che mi spaventa è il pensiero di quello che Happosai potrebbe desiderare! Questa sì che è una terribile sventura!!!

"FERMATELOOOOOO!!!!" urlo alla folla che senza farselo ripetere due volte mi segue cercando di raggiungere il tetto, chi arrampicandosi, chi saltando.

"Illusi! È troppo tardi!!!"

Happosai fa per un momento una faccia pensierosa, e infine batte deciso un pugno sul palmo della mano.

"Desidero…Desidero che…che tutte le ragazze mi consegnino immediatamente la loro biancheria!!!"

"AAAAAAAAAAHHH!!!" urlano decine di donne che incapaci di controllare il loro corpo si sfilano reggiseni e mutandine.

"Poi desidero diventare l'uomo più amato dalle fanciulle! Poi desidero vivere per sempre con Akanuccia, e poi…e poi…"

"Qualcuno lo fermi!!!" urlo disperato mentre tengo Akane bloccata che contro la sua volontà vorrebbe denudarsi.

"BASTA!!!" grida all'improvviso una vecchia colpendo in testa Happosai.

"Ahia!!"

"Dammi quell'anello!" gli ordina Obaba consegnandogli il suo reggiseno.

"Che schifo!!!"

"Non è colpa mia!" si giustifica lei.

Intanto mi fermo ad osservare la scena e ridacchiare divertito.

"Come hai osato?! La mia vendetta sarà implacabile!!"

"Idiota! Guarda il colore della perla!"

"Eh?" dice Happosai esaminando la perla attaccata all'anello.

"Hai visto?! Per colpa tua è diventata nera! Questo vuol dire che il prossimo desiderio che sarà espresso ucciderà colui che possiede l'anello!"

"Cooosa?!!" urla Happosai sfilandosi subito l'anello "Allora prendilo tu!!"

"AAAH!" si spaventa Ryoga ritrovandosi l'anello tra le mani "Perché non lo prendi tu invece?!" dice lanciandomelo.

"Neanche per scherzo! Prego è tutto tuo!" faccio passandolo velocemente a Kuno.

"Sorella, ti spetta di diritto!"

"No, grazie fratello, piuttosto lo passo a te Akane!"

"Mi fa piacere, ma preferisco donarlo a te Ukyo!"

"Non lo voglio più! Prendilo tu Ran-chan!"

"Di nuovo?! Ho detto che te lo regalo!"

"E' tuo!!"

"No è tuo!!"

Mentre l'anello viene passato di mano in mano come fosse incandescente, il giro si chiude su di una ragazza che impugna una teiera gocciolante.

"Io chiedelò il mio desidelio, non m'impolta di molile!"

"Cosa? Sei impazzita?!"

"Non celcale di felmalmi bisnonna!" dice di rimando lei e cominciando a scappare.

"SHAMPOOOOOOOO!!!!!!" urlo inseguendola, mentre gli altri mi stanno dietro abbandonando il giardino.

 

L'ho persa di vista e non ho idea di dove sia. La cerco in ogni via, in ogni angolo, ma non riesco a trovarla. Dove si sarà cacciata? Non può essere andata lontano! Devo trovarla assolutamente prima che faccia qualche pazzia!!

"Lanma…"

"Shampoo?!"

Sento la sua voce flebile e rotta dai singhiozzi, cerco di capire da dove provenga e infine trovo Shampoo appoggiata contro l'ingresso del Nekohanten, mentre triste si asciuga gli occhi dalle lacrime che le bagnano il viso.

Mi avvicino con delicatezza.

"Shampoo, ti prego, dammi quell'anello. Se dovessi realizzare un desiderio potresti morire, capisci?"

"Ma io…volevo solo chiedele che tu ti innamolassi di me…"

"Shampoo…" dico inginocchiandomi e alzandole il mento con l'indice.

"Lanma…" mi chiama con gli occhi lucidi.

Dopotutto, Shampoo ed io siamo molto uguali. Entrambi saremmo disposti a dare tutto per…la persona che amiamo…

"Se ti do l'anello, tu in cambio mi dai un bacio Ailen!"

"C'era da aspettarselo…" dico passandomi una mano sulla faccia.

"Non vuoi Ailen? Mi costlingelai a usale l'anello! Allora desidelo…"

"No aspetta!" la fermo, deciso ad accontentarla "Va bene Shampoo…"

"Oh Lanma…"

Shampoo chiude gli occhi e mi si avvicina, mettendomi le braccia intorno al collo e saltandomi in braccio. Chiudo gli occhi anch'io, mi avvicino per baciarla quando…

"RANMA!"

La voce di Akane mi fa sobbalzare e immediatamente mi allontanano da Shampoo.

Akane mi si avvicina e chiudo forte gli occhi sentendo già il dolore alla guancia, ma non arriva alcuno schiaffo. Riapro gli occhi stranito e vedo Akane con l'anello che sta infilando al dito.

"Akane non essere stupida!!"

"Sei tu lo stupido!!" dice lei cominciando a piangere.

Oh no…l'ho fatta piangere un'altra volta…

"Akane non…"

"TACI!!! Fino ad ora ti sei divertito a prendermi in giro, non è così?! Un bacio a me o uno a Shampoo, che ti importa?!"

"Ma che dici?! Ti sbagli!" la contraddico determinato, ma lei sembra non ascoltarmi.

"Ora, potrò finalmente desiderare quello che voglio, se non c'è altro modo…"

Vedo la bocca di Akane muoversi ma la voce è debole e non riesco a sentirla. Allora leggo sulle sue labbra e capisco che sta desiderando qualcosa…il suo ultimo desiderio…il suo ultimo…

"NO!!!" urlo raggiungendola e prendendola per le spalle.

Akane si ferma e abbassa lo sguardo.

"Ascoltami Akane…io non voglio che tu muoia!! Per me un bacio non vale l'altro, perché quella volta, se tu avessi potuto ascoltare il mio cuore, avresti capito che non desideravo altro! Ho sempre sperato di stare così con te, perché anche se litighiamo, anche se ti dico che non mi piaci, non è vero! Non è vero Akane, perché pur non avendolo mai detto, in realtà io…in realtà io ti amo! Lo capisci adesso?! Come devo dirtelo!!!"

Sento le lacrime scendermi copiose sulle guance, incontrollabili e incessanti. Ma non m'importa, so solo che la mia vita non avrebbe senso senza di lei. Se Akane dovesse morire, che senso avrebbe tornare un ragazzo normale, per chi lo dovrei fare, a chi dovrei dimostrare che sono pronto a tutto pur di vederla felice?!

Vedo Akane alzare lo sguardo verso il mio e sorridermi, e il suo sorriso, mi riscalda l'anima.

Akane sfila l'anello e lo lascia cadere. Con un colpo secco lo calpesto, mandando in mille pezzi la perla.

Poi, non sento più nulla intorno a me. Potremmo essere circondati da una platea, da decine di conoscenti, dai nostri amici, dai nostri genitori, ma quello che vedo e che sento è solo lei, soltanto Akane.

La stringo a me un'altra volta, e voglio farlo ancora, e ancora, e ancora, per il resto della mia vita, perché, adesso che so cosa si prova, non riesco più a farne a meno.

 

Fine

 

Per tutti i probabili dubbi che vi possono sorgere, eccovi le risposte:

  1. No, Ranma non è pazzo anche se sente le vocine in testa;
  2. Sì, anche Ranma ha la capacità di pensare pur essendo un maschio; (che femministaaaaaa ^_____^)
  3. Nessuno ha intenzioni suicide, vogliono solo fare scena.

 

Per il resto, spero che vi sia piaciuta e mi piacerebbe leggere il vostro giudizio.

Un ultimo ringraziamento per Mary_chan per il suo bellissssssssimo commento, che purtroppo ho letto a 2° capitolo ultimato, altrimenti credo mi avrebbe influenzato parecchio ^_^ e un saluto a tutti quanti, baci baci.

Giucchan.

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