The Siege of Gondor

di Lothiriel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Siege of Gondor ***
Capitolo 2: *** In the gathering darkness… ***



Capitolo 1
*** The Siege of Gondor ***


Chissà dov’è Merry ora… avrei tanto bisogno di lui…

 

Chissà dov’è Merry ora… avrei tanto bisogno di lui…

Questa oscurità sta ormai penetrando anche nel mio cuore…

Sento freddo…

 

La stanza è illuminata solo dalla fioca luce di una torcia, che lambisce il volto di Faramir, tormentato dalla febbre. Non ha ancora ripreso conoscenza, ma di tanto in tanto si agita nel sonno, mormorando parole incomprensibili.

Povero Faramir… temo che non sopravviverà

Alzo il mio sguardo su Denethor: è seduto immobile, accanto al figlio, il volto pallido e tirato; non riesco a sopportare la vista delle sue lacrime…

Capisco solo ora quanto ami Faramir, anche se al loro ultimo incontro gli ha rivolto parole dure…

 

Ed ora la città di Osgiliath è caduta, nonostante tutti gli sforzi dei soldati di Gondor.

Presto anche Minas Tirith subirà la medesima sorte… Moriremo tutti…

Vorrei solo poter essere al fianco di Gandalf, in quel momento…

 

Denethor si alza, senza dire nulla, e lascia la stanza; sento i suoi passi salire le scale…

 

Questa attesa è insopportabile… se almeno la battaglia finisse presto, in un modo o nell’altro.

D’improvviso il pensiero di Frodo e Sam attraversa la mia mente… soli, nella terra di Mordor, con una tremenda missione da compiere… Oh, quanto è peggiore la loro sorte della nostra!

 

Chiudo per un istante gli occhi, cercando di ricordare la Contea, i giorni passati… è come se fossero trascorsi anni, secoli…

Ed una lacrima, una sola, scende lentamente sul mio viso.

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Capitolo 2
*** In the gathering darkness… ***


Se solo tu potessi sentirmi, figlio mio

 

Se solo tu potessi sentirmi, figlio mio. Presto giungerà la fine per tutti noi, ma prima vorrei che tu aprissi gli occhi, almeno per un momento. Vorrei poterti chiedere perdono per tutto quello che ho fatto. Vorrei che il tuo sguardo di nuovo sereno si posasse un’ultima volta su di me.

Sono solo un povero vecchio, un vecchio orgoglioso e testardo, che non ha mai voluto ammettere l’amore per suo figlio. Il mio maledetto orgoglio mi ha spinto a tormentarti, per nasconderti quanto io soffrissi per la morte di Boromir, e quanto mi angosciasse l’idea di perdere anche te. Sapevo bene del tuo dolore per il tuo amato fratello, ma non ho avuto l’umiltà di gettarti le braccia al collo per piangere insieme. Ho voluto tenere per me questo calice amaro, ma sono riuscito solo ad accrescere la sofferenza di entrambi.

Perdona, figlio, tutte le parole amare che ti ho rivolto. Geloso dell’affetto che dimostravi a Mithrandir, ho cercato di convincere me stesso di non curarmi di te. Invano.

Ora mi divora il rimorso per tutto ciò che non ci siamo detti, per l’affetto e gli onori che ti ho sempre negato. Come uno sciocco, me ne rendo conto troppo tardi. La Pietra Veggente mi ha mostrato le navi del nemico che già si avvicinano alla città, e inutilmente il povero Mezzuomo tenta di rincuorarmi. So che siamo ormai al di là di ogni possibile salvezza; e sento che la mia mente, attanagliata dalla morsa della disperazione, sta iniziando a vacillare…

La tua mano brucia di febbre, e a nulla valgono le mie lacrime che l’hanno bagnata…

 

Faramir, mio amato figlio, non chiedo più il tuo amore, so di non esserne degno. Desidero solo il tuo perdono; per poter finalmente morire in pace.

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