You save me, boy

di onedirector
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** chapter 1 ***
Capitolo 3: *** chapter 2 ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


You save me, boy
prologue



Il vento sfiorava la pelle fredda di Stella facendola tremare leggermente. Strinse più forte la mano di Nick e si voltò a guardarlo. I capelli scuri leggermente arruffati, gli occhi neri e grandi, il naso piccolo e grazioso e le labbra carnose lo rendevano perfetto. Stesi sull’erba lei non era mai stata così felice, così bene. Sentì l’orologio del parco risuonare. Si riscosse di colpo, alzandosi.
“Dove vai, Stella?” le chiese Nick seguendola con lo sguardo
“Sono le tre, sono in ritardo per la lezione di chitarra”
“Ah, vero. La lezione di chitarra con Horan…”
“Non fare il geloso – lasciò un piccolo bacio sulle labbra – ci vediamo a scuola!”
Raggiunse il motorino correndo, mise il casco e prese la strada di casa. Cercò di andare il più veloce possibile ma arrivò comunque con dieci minuti di ritardo. Spalancò la porta di casa e trovò Niall già pronto con la chitarra appoggiata sul divano insieme agli altri. Il gruppo d’amici di Zayn, suo fratello, era lì e stava intrattenendo conversazione con il suo migliore amico.
“Scusa per il ritardo Niall, sono uscita e non mi sono accorta dell’orario” fece lei per giustificarsi
“Non ti preoccupare, andiamo sopra a provare?”
Stella annuì ma, mentre stava per salire le scale, fu interrotta da suo fratello.
Non si saluta più sorellina?”
Lei sbuffò e gridò un ciao verso i ragazzi e scomparì verso il piano di sopra, seguita da Niall.
“Mia sorella ha proprio un carattere…”
“Zayn, ha preso da te – rispose prontamente Louis –sbuffate allo stesso modo”
Una risata generale si diffuse in tutta la stanza poi Zayn riprese:
“Ultimamente è strana, non la capisco. Non si è mai truccata in vita sua e ora ogni mattina sta mezz’ora in bagno per imbrattarsi la faccia e sistemare i capelli… non solo, la vedo messaggiare in continuazione!”
“Zayn, si è innamorata! È così palese! Secondo te perché è arrivata tardi?”
Il moro contrasse la mascella all’affermazione di Liam.
“E perché non me l’ha detto?”
“Ha diciotto anni, può anche evitare di dirti queste cose” rispose prontamente Harry
“Mica sei tu il tizio che ha rubato il cuore e il cervello a mia sorella?”  chiese Zayn indicando Harry
“Se ero qua con te come faccio ad essere io! Chiedi a Niall o a Sarah!”
Zayn ebbe un impercettibile sussulto al nome di Sarah, si ricompose e rispose:
“Io con Sarah non ci parlo”
Tutti risero e Louis diede una pacca sulla spalla al moro
“Siete strani forti tu e lei, vi piacete, vi baciate, andate a letto insieme, non vi mettete insieme e poi quando uno dei due si fidanza vi odiate finché non ricomincia tutto di nuovo” fa Liam
“A me non piace Sarah, mettetevelo in testa! Non sono neanche geloso di quel Eric… sono andato a letto con lei solo perché fa del buon sesso”disse lui, cercando di convincersi.
Un’altra risata si diffuse e Louis continuò: “Se lo dici tu…vuoi darla a bere ai tuoi migliori amici? Ma per favore!”
Il battibecco continuò finché Harry non si alzò e si diresse al piano di sopra, per andare al bagno.
Appena finì di salire l’ultimo gradino sentì la dolce melodia di due chitarre che andavano a ritmo di payphone e subito il testo iniziò a balenargli nella mente. Si avvicinò alla porta e ascoltò meglio. È proprio brava la piccola Malik pensò Harry appena la canzone finì. Andò in bagno e scese di nuovo al piano di sotto con quella melodia nella mente, con lei  nella mente.

 

-ok, sono una pazza. Ho tre fan fiction avviate, anche se quella di Niall sta per terminare ma lasciamo stare.
Questa storia sarà molto forte e affronterò diversi problemi dell'adolescenza, per ora non voglio svelarvi niente. Spero seguiate questa storia e anche le altre, al priossimo capitolo splendori :)

NIALL: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1199308&i=1

ZAYN: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1446351&i=1

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Capitolo 2
*** chapter 1 ***


You save me, boy
chapter 1


Sapete quando un pensiero vi assilla la mente e non va più via? Harry aveva un nodo allo stomaco da due giorni e gli occhi erano sempre fissi su Stella.La osservava a scuola o al parco e aveva iniziato a conoscerla. Aveva notato che quando era nervosa spostava una ciocca di capelli color cioccolato dietro all’orecchio oppure quando era felice sorrideva e arricciava il naso con una smorfia che lui trovava graziosa. Ieri l’aveva anche vista uscire dalla palestra di scuola,  leccandosi le labbra. Dopo cinque minuti era uscito dallo stesso luogo Nick ed Harry aveva sentito un bruciore all’altezza dello stomaco.
Perché la osservava? Non lo sapeva neanche lui. Quella piccola ragazza con la chitarra perennemente tra le braccia lo affascinava fin troppo e da due giorni poteva dirsi stordito da lei.
Se avesse provato a parlarci? Harry ci aveva pensato spesso ma la testa si affollava di risposte fino a scoppiare.
L’unica cosa certa di cui era a conoscenza era che voleva sentirla suonare, di nuovo.
L’urtare contro un corpo lo riscosse dai suoi pensieri, ma appena notò che a finirgli addosso era stata proprio Stella sorrise tra sè e sè.
La ragazza stringeva la sua chitarra nella mano destra. Indossava un maglione arancio, lungo fino alle ginocchia che coprivano le cosce. Il jeans era scuro e stretto e delle converse bianche si abbinavano perfettamente alla sua collana lunga, a forma di baffi. I capelli erano sciolti e ricci, color cioccolato come aveva già notato parecchie volte Harry. Gli occhi erano contornati da una linea spessa di matita nera che li rendevano ancora più profondi e più ambrati. Le labbra erano carnose e screpolate, perfette con la carnagione mulatta.
“Scusa Harry, scusa” balbettò Stella
“Non ti preoccupare… mmh, come mai stai correndo?”
Stella spostò lo sguardo dal pavimento poi continuò rivolgendosi al riccio
“Oggi ci sono le audizioni per la banda della scuola e io sono in ansia”
Harry rise leggermente mentre un’espressione confusa si fece spazio sul viso di Stella:
“Mi stai per caso prendendo in giro, Styles?”
“No, per carità – rispose lui alzando le braccia in segno di innocenza, lei sorrise – credo solo che tu non debba avere paura, sei brava”
“Lo credi davvero?”
Harry annuì e gli occhi di Stella si riempirono di gioia.
“Tra quanto ci sono le audizioni?”
“Un quarto d’ora, perché?”
“Forse c’è un modo per farti passare l’ansia” rispose Harry
Stella lo guardò interrogativa ma lo seguì. Neanche lei sapeva il perché, sapeva solo che ora le andava di fidarsi di lui, qualcosa dentro di lei le diceva che doveva fidarsi di lui.
Si trovarono nella sala video, completamente buia. Harry le indicò di sedersi e lei lo fece. La luce del proiettore la colpì e subito sul muro, di fronte a lei, comparvero strane forme di animali. Stella scoppiò a ridere ed Harry fu certo che ora non voleva solo sentirla suonare, ora voleva anche sentirla ridere.
“Grazie Harry, ho fatto bene a venire – si alzò e prese la chitarra – ora devo andare, ci si vede in giro e… grazie ancora”
Harry la salutò con la mano e lei scomparì nel corridoio.
Appena la porta si chiuse alle sue spalle, Stella sorride quasi inconsciamente. Tutta l’agitazione e l’ansia erano svanite ed entrò in teatro con un gran sorriso. Salutò Niall e Sarah con un bacio e si diresse sul palco pronta per l’audizione. Salì gli scalini e appena superò il proscenio si voltò. Le dispiaceva che Nick non fosse lì, che non appoggiasse la sua scelta.
Non devo pensarci si ripetè prima di iniziare. Chiuse gli occhi e il plettro sfiorò lento le corde iniziando a produrre le prime note di payphone. Appena fu più sicura alzò lo guardo e si stupì. Harry era lì. Harry era sull’ultima gradinata e la ammirava. Una leggera sensazione si diffuse in tutto il suo corpo, era piacevole.
La canzone si concluse e lei abbassò di nuovo lo sguardo verso le sue corde. Quando lo alzò notò che Niall e Sarah erano lì mentre Harry era scomparso. Quella sensazione però era ancora con lei. Era nuova, terribilmente piacevole. Scosse la testa allontanando i pensieri e si catapultò nelle braccia dei suoi migliori amici mentre la applaudivano.  
“Sei stata fantastica, non hai sbagliato una nota” esordì Niall stringendola più forte
“Di sicuro farai parte della banda” continuò Sarah sorridendole.
Insieme aspettarono anche gli altri sostenere le audizioni e andarono via appena il teatro chiuse.
Si incamminarono subito verso casa di Stella. Sarah sperava di non trovarsi Zayn davanti perché era sicura che l’avrebbe mangiato vivo. Per fortuna la casa era vuota e si sedettero tutti in soggiorno.
“Che facciamo stasera ragazze?” chiese Niall ingurgitando un pacco di patatine trovato in cucina
“Io dovrei uscire con Nick, vedete voi” rispose Stella
Niall roteò gli occhi al cielo. Nick non gli era mai stato simpatico. Non era geloso della sua migliore amica, era protettivo e sapeva che Nick l’avrebbe ferita e lui non poteva permetterlo, inoltre la reputazione del ragazzo non era delle migliori. Fumava e spesso beveva cacciandosi in numerose risse. Sarah invece era felice della loro relazione ma a volte controllava Nick da lontano ed evitava in tutti i modi che Zayn scoprisse la loro storia. Lei era certa che se li avesse scoperti Stella sarebbe stata chiusa in casa a vita perché Zayn odiava Nick da sempre.
Proprio in quell’istante, mentre Sarah stava rispondendo alla domanda di Niall, il telefono iniziò a squillare. Stella si alzò di scatto dal divano e lo afferrò notando il numero di Nick sul display. Rispose immediatamente, uscendo fuori in giardino.
“Hey amore” arricciò una ciocca di capelli col dito
“Ciao - salutò freddamente dall’altro capo del telefono Nick - stasera non possiamo vederci”
Stella fece una smorfia, cercando di non esternare il suo dispiacere per l’appuntamento saltato
“Va bene… come mai?”
“Devo partecipare ad una cena di famiglia – rispose scocciato – ora devo andare, ci vediamo domani”
Stella non ebbe nemmeno il tempo di rispondergli che il t
u tu di fine chiamata si impossessò delle sue orecchie.
Entrò di nuovo in soggiorno e si lasciò cadere sul divano.
“Che è successo?” le chiese Sarah
“Stasera non esco più con Nick, ha una cena di famiglia”
Niall alzò subito un sopracciglio, scettico. Aveva un’idea in mente, sentiva che Nick aveva detto una bugia ma se l’avesse detto a Stella lei non lo avrebbe creduto. Così passò direttamente all’azione.
“Ragazze, ho un impegno che solo ora ho ricordato, passate la serata qui a guardare un film, io devo andare” e chiuse la porta alle sue spalle.
Corse verso casa e si buttò sotto la doccia. Indosso una camicia bianca e un jeans blu. Scese le scale correndo ed urlò ai suoi:
"Vado al pub, ciao!"
Non aspettò nessuna risposta e si buttò in strada.
Dopo dieci minuti vide l'insegna fluorescente  ed
entrò nel pub affollato, respirando la puzza di fumo ed alcool.
Guardò in giro, perlustrando l’intera sala.
Lui era lì, ne era sicuro.
Eppure non lo trovava.
Si diresse al bancone e fu lì che lo vide, insieme ai suoi soliti amici pronti a tutto per difenderli.
Strinse i pugni e contrasse la mascella.
Nick aveva mentito a Stella. Altro che cena di famiglia, lui era lì, ubriaco fradicio, che scherzava con uno dei suoi amici.
Anche Harry era lì, però. Notò la folta chioma bionda di Niall e gli si avvicinò, sperando che Stella fosse con lui. Appena fu abbastanza vicino notò lo sguardo infuriato di Niall su Nick e capì.
Quel dubbio ormai era una certezza. Stella stava con Nick.
Si voltò verso Niall, chiamandolo.
Il biondo guardò il riccio e cercò di sorridere.
“Che ci fai qui?” chiese prontamente Harry, cercando di scoprire qualcosa
“Controllo una persona” rispose ridendo il biondo, cercando di cambiare argomento 
“Controlli Nick?”
Il viso di Niall si trasformò in una espressione di preoccupazione. Se Harry avesse scoperto la relazione di Stella e Nick lo avrebbe detto a Zayn e sarebbe stata la fine.
“Non lo dirò a Zayn… rispondimi”
Harry sembrava sincero, voleva fidarsi. Annui lentamente e un bruciore si fece spazio nel corpo di Harry.
“Le ha mentito, le ha detto che aveva una cena di famiglia… lo so che io e te non siamo mai stati grandi amici ma oggi ti ho visto all’audizione e Stella mi sembrava contenta, aiutami a farle cambiare idea prima che sia troppo tardi”
Harry porse la sua mano a Niall, in segno di consenso.
Ora a voler salvare Stella erano in due.

Salve a tutti, vi ho fatto dannare con questo capitolo visto che l'ho pubblicato dopo tantissimo tempo ma ero bloccata. 
Che dire? Spero che la storia vi piaccia e ringrazio chi l'ha messa tra le seguite :) 
Per ora non voglio parlare di amore, è ancora presto. Ci sono solo un insieme di sensazioni. Questo capitolo è incentrato su Harry,Stella,Niall e Nick ma dal prossimo anche gli altri ragazzi saranno presenti e tra Sarah e Zayn succederà qualcosa ma non vi anticipo niente!

Ringrazio chi legge e, se volete, lasciate una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate. Al prossimo capitolo belle :D

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Capitolo 3
*** chapter 2 ***


You save me, boy
chapter 2






L’aria era fredda e pesante. I colori sempre i soliti, tipici dell’inverno.
Il prato era di un verde spento, quasi marrone. Gli alberi spogli sembravano voler toccare il cielo grigio e con qualche nuvola. C’era un gran silenzio in quel parco.
Un silenzio che però, nella mente di Stella, era del tutto inesistente.
- L'ho chiamato ieri sera, prima di andare a dormire e non mi ha risposto. Ho riprovato. Nulla. Stamattina gli ho inviato un messaggio e ancora non mi ha risposto. Perché? - 
Attorcigliò una ciocca di capelli intorno al suo dito e si guardò intorno.
- Non è suo solito fare tardi il sabato mattina, mi ha mentito? -
Rivolse il suo sguardo alla panchina su cui era seduta, accarezzando il legno di un rosso fuoco. Sperava di sbagliarsi.
Nick la stava distraendo e monopolizzava la sua attenzione continuamente. La rendeva cieca e insensibile a tutte le sfumature meravigliose di una vita di una normale diciottenne. 
Per colpa sua non prestava più attenzione al mondo esterno.
Non vedeva quella bicicletta abbandonata infondo al viale.
Non vedeva quel cane che, poggiato al tronco di un albero, dormiva.
Non vedeva quell’uomo distante qualche metro da lei correre. 
Non vedeva due ragazzi nascosti dietro la casetta del parco giochi intenti ad osservarla.
Niall ed Harry la seguivano da parecchio ormai ed erano anche loro spazientiti e preoccupati.
Niall si sistemò meglio il cappello di lana e si strinse nel cappotto, dubbioso:
“Secondo me per la sbronza di ieri non si presenta”
- Meglio, non voglio vederli insieme - pensò Harry sorpreso dalle sue stesse parole - ma perché non voglio vederli insieme? Stella non è neanche la mia ragazza… - 
Neanche il tempo di rispondersi che tutti e tre videro la figura alta e slanciata di Nick avvicinarsi. Aveva una sigaretta in bocca e l’aspetto di uno che aveva vomitato tutta la notte. Si vedeva che non aveva retto la sbronza della sera precedente.
Stella sorrise inconsapevolmente nel vederlo ma quello stesso sorriso le morì in gola non appena vide la sigaretta che lui stringeva fieramente tra le dita. Sbuffò, le aveva promesso di smettere.
Appena le si avvicinò per un bacio, lei sentì quel forte odore di alcool e rispose al bacio distante.
- Mi ha mentito? – si chiese di nuovo la mora
Dall’altra parte, i due osservavano la scena e, per quando Niall resisteva alla voglia di spaccare la faccia al ragazzo, Harry, dopo quel bacio, era rimasto di stucco.
Quando aveva visto quelle labbra combaciare complici, segno che si conoscessero da tempo, un brivido gli aveva percorso la schiena e un senso di nausea si era impossessato del suo stomaco.
Eppure, continuò a tenere gli occhi puntati su di loro.
“Mi avevi detto che avresti smesso” Stella gli indico la sigaretta
“È solo una, non ti ci mettere anche tu ora!” sbuffò Nick alzando il tono della voce
Lei lo guardò sorpresa, non le aveva mai rivolto la parola in quel modo.
“E la puzza d’alcool? Il tuo ritardo?”
Lui non rispose, indifferente.
-Sicuro, mi ha mentito. –
Lo sovrastò con uno spintone e, con le mani infilate nel cappotto blu elettrico, si incammino verso l’uscita del parco.
Nick decise di non rincorrerla, troppo stanco della serata in discoteca e fece qualche altro tiro alla sua sigaretta, Niall contrasse la mascella, Harry diede un pugno alla casetta sfogando tutta la sua rabbia.
Rimasero nascosti finché Stella non svanì dalla loro visuale poi, prima il biondo e dopo il riccio, raggiunsero la caffetteria.
“Perché hai dato un pugno alla casetta prima?” chiese Niall confuso da quel gesto
Sapeva che Harry era un ragazzo sensibile anche se non dava spesso a vederlo ma ancora non capiva del tutto il suo coinvolgimento emotivo in questa storia. Per lui Stella cos’era?
Il riccio alzò le spalle, controllando la voce: “Odio la gente come Nick”
Il biondo si accontentò della risposta, almeno per ora.
Continuarono a camminare silenziosamente ed entrarono nella caffetteria più famosa di Bradford.
Era un posto tranquillo e colorato. Tutti ci andavano all’uscita da scuola, chi per studiare, chi per parlare, chi per un appuntamento, chi semplicemente per bere un frullato.
Superata la porta Niall trovò Sarah seduta ad uno dei tavoli infondo, sola. 
Aveva un libro sul tavolo e, accanto a un muffin e un bicchiere di caffè ormai vuoto, c’era un quaderno. Stava studiando, o meglio cercava ma inutilmente perché non le importava nulla delle biomolecole. Aveva in testa solo lo sguardo che Zayn le aveva rivolto la sera precedente quando, tornando a casa, l’aveva trovata sul divano con Stella. L’aveva fissata indifferente poi aveva inclinato leggermente la testa e aveva sorriso. Infine era salito in camera e lei era rimasta lì, immobile, a fissare le scale. Scosse la testa con vemenza appena si accorse della gravità dei suoi pensieri. Lei stava con Eric.
Anche Harry la vide e sorrise amaramente.
Per lui Sarah era un cheerleader, una delle ragazze più conosciute di tutta la città.Non era una zucca vuota e neanche una fissata con la dieta. Era terribilmente normale e soprattutto era proprietà di Zayn. Non stavano insieme, è vero, ma lui era sicuro che Zayn provava dei forti sentimenti per lei, solo che era tanto stupido da non accorgersene.
“Se ci vede insieme siamo morti” sussurrò Niall
Harry inarcò le sopracciglia e la voce squillante di Sarah li chiamò.
Il biondo roteò gli occhi e, seguito dal riccio, la raggiunse al tavolo.
Lei gli rivolse uno sguardo interrogativo e fu costretto a raccontare tutto.
Le disse di aver visto Nick la sera prima al pub e infine aggiunse, sapendo già che lei lo avrebbe ucciso, che Harry sapeva tutto e che avevano passato la mattina a seguire Stella.
Appena finì Sarah sbraitò.
“Ora andrà a dire tutto a Zayn, ti rendi conto?” disse lei alzandosi e richiamando l’attenzione di mezzo locale.
Harry scoppiò a ridere e Niall si coprì il volto con le mani. Sapeva che la sua migliore amica l’avrebbe presa male.
Dopo una risposta alquanto acida alla gente che li fissava Sarah si risedette, consapevole di aver esagerato. Prese un respiro profondo e incastrò i suoi occhi di un azzurro cristallino in quelli verdi smeraldo di Harry.
“Dirai tutto a Zayn?”
“No”
“Sicuro?”
“Si”
“Bene – rispose lei rilassandosi leggermente – perché se no ti strappò le palle a morsi”
Harry rise ancora. Alla sua descrizione doveva aggiungere anche volgare e diretta.
“Quindi quel bastardo ieri ha mentito?” chiese poi rivolgendosi a Niall
“Si, l’ho visto con questi occhi e stamattina l’ha trattata uno schifo!”
Sarah diede un pugno al tavolo. Se prima rispettava la scelta dell’amica ora doveva farla ricredere. Lui era un bastardo e un bugiardo che si stava comportando da vero stronzo. Poi, come una lampadina che si accende all’improvviso, si voltò verso Harry che aveva a stento detto qualche parola:
“Tu che c’entri? Si, insomma hai visto Nick ieri ma…”
“Mi va di aiutare Stella, tutto qui” rispose immediatamente cercando di sembrare naturale. Era vero, voleva aiutare Stella ma lui era sicuro che voleva anche qualcosa di più, anche se non sapeva ancora in cosa consisteva quel qualcosa.
Sarah alzò le sopracciglia scettica e aprì bocca ma prima che potesse emettere anche solo un suono si bloccò e fissò l’entrata. Allargò la bocca in un sorriso che sostituì subito dopo con una smorfia.
- Smettila di fare la ragazzina in calore, ricorda che tu lo odi – pensò poi aggiunse – magari lo odiassi davvero… -
Intanto uno Zayn tremendamente bello e attraente stava facendo il suo ingresso e Sarah aveva distolto lo sguardo, concentrandosi sul libro che aveva davanti. I ragazzi si voltarono e capirono l’improvviso cambiamento di Sarah e si guardarono complici poi la fissarono maliziosamente e lei, alzando gli occhi, si morse un labbro.
“Abbiamo capito, non siamo così importanti come sonoildiodelsesso Malik” sussurrò Niall che ricevette un calcio mentre il diretto interessato si stava avvicinando.
Harry rise leggermente ma fu fulminato con lo sguardo.
“Ciao ragazzi - salutò calorosamente Zayn sedendosi di fronte a Sarah - che ci fate qui?"
"Ehm... abbiamo preso un frullato" rispose Harry e Sarah gli rivolse uno sguardo pieno di gratitudine e fiducia
Dopo si diffuse un silenzio che però fu interrotto subito da Niall
"Noi andiamo - disse invitando con lo sguardo Harry ad alzarsi, il riccio capì e lo imitò - ci vediamo"
Infine lasciò un bacio sulla fronte di Sarah e lei ricambiò con un pizzicotto sul braccio. La stava lasciando sola con Zayn, lo odiava.
Zayn annuì e osservò gli amici uscire poi concentrò il suo sguardo sulla ragazza davanti a lui che aveva ripreso a studiare.
Aveva i capelli neri come l'inchiostro legati in una coda alta che metteva in evidenza il suo viso sottile. Gli occhi azzurri, così liquidi e quasi trasparenti, si muovevano velocemente e le labbra carnose e di un rosa vellutato erano socchiuse.
- È così bella -
"Smettila di fissarmi, mi distrai Mallik" disse continuando a fissare la pagina del libro
Lui ignorò il suo ordine
"Cosa stai studiando?"
"Biologia" rispose senza alzare lo sguardo
"Guardami" le disse terribilmente serio
Alzò lo sguardo, sconfitta. Lo guardò dritta negli occhi cercando di non cedere. Era perfetto, si ritrovò a pensare.
"Ti fa di uscire con me, stasera?" 
Semplice, diretto.
"Esco già con Eric"
Semplice, diretta.
Zayn strinse i pugni.
"Quello vuole una cosa sola da te, lo sai benissimo" sibilò a denti stretti
"Quello che vuoi anche tu da me, ammettilo" affermò Sarah decisa
"Io non..."
"Smettila Zayn - lo interruppe iniziando a prendere le sue cose - smettila"
Zayn cercò di afferrarle il polso ma lei fu più veloce e, a grandi falcate, raggiunse la porta del locale per poi sbattere la porta.










Harry calpestò l'asfalto raggiungendo casa. Aveva accompagnato Niall a casa e ora era solo con i suoi pensieri.
- Cosa mi prende? - guardò la mano destra livida per colpa del pugno - Perchè mi da fastidio che Stella baci qualcuno? Lei è libera di fare quello che vuole ma non può rovinarsi per Nick perchè lui non la merita. Lei è una ragazza solare, divertente e carina. Nick è bugiardo, stupido e arrogante e non la merita. Se fossi io il suo ragazzo non la farei aspettare, la bacerei davanti a tutti e... Ma che sto dicendo?! Io non sono il suo ragazzo ma vorrei ess.. -
Fu interrotto da un singhiozzo. Qualcuno stava piangendo.
Guardò a destra e vide Stella seduta sul marciapiede che tentava invano di nascondere le lacrime. Le si avvicinò e quando lei lo sentì vicino sorrise.
Ora aveva bisogno di qualcuno e lui c'era. Era strano come Harry si trovasse sempre al momento giusto, quando lei aveva bisogno solamente di un sorriso rassicurante e di un abbraccio.
"Perch-?"
Il riccio non finì neanche di parlare che Stella si buttò tra le sue braccia, stringendolo forte.
-Se fossi io il suo ragazzo non la farei mai piangere-










La musica era forte e assordante, le luci abbaglianti e un forte odore di alcool e tabacco impregnava l'intera discoteca.
Sarah non aveva bevuto niente e non aveva preso niente. Forse, tra tutta quella gente che si strusciava sulla pista da ballo, lei era l'unica ancora sobria e perfettamente lucida.
Si strinse nel vestito nero e attillato, cercando di coprire il più possibile le gambe. Perchè Eric aveva insistito per un vestito così corto?
Si alzò di scatto e la mano grande e forte di Eric si posò sul suo fianco spingendola in bagno.
Chiuse la porta e, sbattendola al muro, la bloccò con il corpo.
Sarah era spaventata e tremava.
Lui le baciò il collo avido. Lei cercò di allontanarlo ma niente.
"Eric smettila, non voglio farlo qui" urlò esasperata
Lui si staccò dal suo collo, fissandola
"Dillo, tu non vuoi farlo con me, vero?"
Sarah si morse il labbro. Era vero, lei non voleva fare sesso con lui perchè non lo amava. Lo sfruttava solo per fare ingelosire Zayn.
"Però a quel cretino di Zayn ti concedevi, eh? Non ti tiravi mai indietro e ora non lo farai con me" disse prima di fare pressione con il suo corpo su quello di lei
Le baciò il collo e cercò la zip del suo vestito. Sarah cercava di urlare, di dimenarsi ma non riusciva a liberarsi. 
Lui le strappò leggermente il vestito scoprendo il reggiseno e massaggiandole il seno con fare possessivo.
Sarah urlò ancora più forte e cercò di spingerlo ma senza successo. Una lacrima le rigò il viso ed Eric la baciò ma lei non rispose. Era immobile, spaventata e l'unico pensiero che le venne in mente fu Zayn.
- Zayn non è come Eric, non lo è mai stato - 
Fu quello, fu quella certezza a riscuoterla e a darle forza.Si dimenò ed urlò ancora più forte finchè non colpì Eric nelle parti basse. 
Il ragazzo si piegò subito, accasciandosi e lei ne approfittò per raggiungere la porta.
"Sei solo una puttanella" le urlò steso per terra
"Sei solo uno stronzo" e chiuse la porta alle sue spalle, correndo al di fuori del locale.
Appena fu fuori iniziò a piangere e corse.
Aveva la vista annebbiata ma non le importava perchè il suo unico obiettivo era fuggire. Fuggire da quello schifo e soprattutto da Eric,
La sua corsa però fu fermata da un corpo caldo e possente che la intrappolò.
"Lasciami, lasciami" iniziò ad urlare e Zayn la guardò preoccupato accarezzandole la guancia
"Sono io, sono Zayn" le sussurrò all'orecchio e la vide calmarsi
"Zayn, portami via... ti prego" lo supplicò guardandolo negli occhi
Erano un oceano in tempesta, pensò Zayn. Soffermò poi il suo sguardo sul vestito strappato e un moto di rabbia si impossessò del suo corpo
"Quello stronzo... ti ha ridotto così... vero?" le chiese quasi urlando e stringendola ancora più forte
"Ti prego, non urlare.." 
Zayn non l'aveva mai vista così indifesa e fragile. Per lui era la ragazza tenace e coraggiosa che gli teneva testa. Lo distruggeva vederla così e tutto per colpa di Eric.
Le baciò i capelli e fu sorpreso della domanda che Sarah le rivolse, quasi in sussurro:
"Io, per te, sono solo sesso?" 
Lui le alzò il viso colmo di lacrime con un dito. Aveva paura a toccarla perchè non voleva farle del male e quel viso bagnato gli comunicava solo fragilità. Soffiò vicino alle sue labbra.
"Per me non sei mai stata solo sesso, Sarah" 






 okok, ditemi le peggiori cose perchè le merito. Non aggiorno questa storia da due mesi e mi dispiace tantisssssimo ma non ho tempo e l'ispirazione era andata in vacanza (?)
comunquee, il capitolo è lunghisssimo e ci ho passato un intero pomeriggio perciò siate buoni/e 
vi avevo promesso Zayn e Sarah ed eccoli hgsdjiks non sono meravigliosi? A me piacciono un sacco! Comunque non ci saranno solo queste coppie e.. non dico più niente AHAHAHAHAAH
sono riuscita a farmi perdonare? *facciadacucciolo*
ringrazio chi legge la storia e chi ha messo tra le seguite! Siete meravigliosi/e <3
Vi amo lo sapete? hsjghjsg
cooomunque il prossimo capitolo sarà molto di più su Stella e non so se farò già entrare in scena... no, non dico niente di nuovo
PROMETTO DI AGGIORNARE MOOOLTO PRIMAAA
se volete lasciate una recensione, sono quuuui 
ciaaaaaao


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