Balance

di Franz3v
(/viewuser.php?uid=108051)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Questo è il tuo cuore ***
Capitolo 3: *** Il passato ***
Capitolo 4: *** Keyblade ***
Capitolo 5: *** Si dia inizio ***
Capitolo 6: *** Spiegazioni ***
Capitolo 7: *** Oscurità ***
Capitolo 8: *** Un motivo per combattere ***
Capitolo 9: *** Realtà e Scontro ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Salve a tutti e da ben un anno che non ci sentiamo beh per tutti quelli che hanno seguito Balance ed è piaciuto, un mi dispiace per questo lungo periodo di assenza ed un bel grazie per avermi seguito questa fino al capitolo 8 sarà una modifica dei capitoli scritti fino ad adesso e poi andrò finalmente avanti per cui buona lettura sperande che ci siate ancora :D





“No,ti prego non andartene, non lasciarmi da solo” disse un bambino dai corti capelli castani, con gli occhi azzurri in lacrime, mentre teneva stretta la mano di quella donna dai capelli neri corvino. Si trovava all’interno di una casa ormai distrutta, i mobili erano stati ribaltati, i vetri distrutti, i muri tutti rigati e pieni di solchi che sembrava fossere stati fatti da una lama di spada. Gli occhi castani della donna distesa, piena di tagli, e una ferita profonda allo stomaco, lo guardavano con tristezza, lacrime solcavano il viso di entrambi,ma sul viso della donna c’era un lieve sorriso, che era in contrasto con tutte le cose tristi li intorno, com le ultime forze che le erano rimaste la donna cercò di dire qualcosa al bambino, probabilmente suo figlio:
 
”Mi dispiace ma…” non riuscii a finire di parlare che spirò, in quel momento il bambino urlò di rabbia ed una strana aura oscura lo ricoprì interamente.
 
Aprì gli occhi, si trovava in uno strano posto, intorno a lui solo oscurità assoluta, riuscì però a distinguere sotto ai suoi piedi una strana piattaforma circolare dove era posto un mosaico, ormai quasi interamente nero eccetto per alcuni barlumi di luce, come se l’oscurità del suo cuore cercassedi cancellare ogni minima traccia della sua luce, era stanco, molto stanco, e ad un certo punto cadde all’indietro con la schiena rivolta verso il terreno, e i suoi occhi, ormai spenti e privi di luce si chiusero e il ragazzo sprofondò in un lungo sonno.Erano passati degli anni da quando stava dormendo, i suoi vestiti stranamente erano cresciuti con lui, i capelli erano diventati più lunghi, era più alto e il fisico aveva cominciato a definirsi. Ad un tratto una strana luce lo costrinse ad aprire gli occhi e ad alzarsi, la luce iniziò a ricoprire che dovette chiudersi gli occhi per non venire accecato da quella luce immensa, ma prima di farlo si accorse che il mosaico sotto di lui ora era diviso in due parti uguali, una nera e una bianca.
 
Sky si svegliò di soprassalto aveva il fiato pesante, il cuore gli batteva a miller, le goccie di sudore sulla fronte gli ricadevano sulle lenzuola bagnandole, alcune gocce scendevano per le guancie e Sky poteva sentire la loro umidità, il loro calore, aveva fatto di nuovo quell’incubo ormai era diventato un’abitudine, ma per quante volte avesse fatto quel sogno non riusciva proprio a trovarci un senso, la sua memoria partiva da tre anni prima, forse erano i suoi ricordi che tentavano di tornare a galla.

Sky venne distolto dai suoi pensieri da una voce femminile
 
”Sky,sbrigati o farai tardi anche oggi”
 
”Sì scendo subito” disse Sky, decidendo di risolvere quel mistero in un altro momento, e si alzò con fatica dal letto, dirigendosi verso il bagno grattandosi la testa con una mano, e sbadigliando fortemente, ancora con la bocca impastata. Èntrò nel bagno e si guardò allo specchio,si mise a posto quei quattro ciuffi sui suoi capelli marroni spettinati, e osservò le grosse borse che aveva sotto gli occhi, perché per quanto andasse a dormire presto quei maledetti incubi lo disturbavano, a volte era rimasto anche sveglio tutta la notte, ma ormai non si faceva più problemi. Una volta finito di mettersi a posto e di essersi lavato per bene, Sky osservò i suoi due occhi azzurri e per un attimo gli sembrò di vedere una minuscola luce bianca in mezzo alla pupilla dell’occhio sinistro, ma pensò subito che il poco sonno gli facesse brutti scherzi.
 
 
Scese in cucina e vide sua madre vestita questa volta con una gonna marrone chiaro, la maglietta con una scollatura a V sul grigio, i capelli biondi che le ricadevano sulla schiena fino a quasi metà, e con delle scarpe col tacco; la sua attenzione era rivolta verso i fornelli, stava preparando la colazione, ma appena si accorse della presenza di Sky, si voltò subito verso di lui incrociando i suoi occhi verdi con quelli azzurri dell’altro: “Ah…buon giorno Sky ,dormito bene??”chiese la donna con un sorriso leggero ma dolce allo stesso tempo:
 
” Ecco” a Sky non gli andava molto di mentirle” no, veramente no”rispose Sky con un tono un po’ triste ma con una faccia neutra, non voleva che sua madre si preocupasse troppo per lui, le dava già troppi problemi.
 
”Capisco” per quanto Sky si sforzasse, sua madre si preoccupava sempre per lui, infatti sul viso era stampata una faccia triste, proprio di una madre che vorrebbe capire un figlio:
 
“Se vuoi parlarne io sono qua ok?” cercò di sorridere ma la cosa non le riuscì molto bene
 
Sky per tutta risposta, tirò fuori uno dei suoi sorrisi falsi, che riuscivano a fregare chiunque e disse con tono allegro:
 
“Tranquilla va tutto bene, io ora vado ciao mamma, buona giornata” e senza dar tempo alla madre di rispondere al saluto era già fuori di casa.

 Sky si stava dirigendo a scuola quando improvvisamente, la testa iniziò a girargli e a pulasrgli, stava barcollando e in pochi secondi cadde rumorosamente a terra con la schiena rivolta verso il basso, e svenne.

 
"Presto accadrà presto" una voce rimbombava nella testa di Sky,ma per quanto si sforzasse non riuscì a ricordare di averla mai sentita, e infischiandosene di chi fosse iniziò a parlare:
“Chi sei??"
 
"Non è questo il momento adatto,dovrai intraprendere un lungo viaggio,sarà pericoloso,dovrai abbandonare tutto,fare dei sacrifici.....ma non temere avrai degli amici che ti aiuteranno,loro saranno la tua forza"

"Di che viaggio parli?Dove siamo?e chi sei tu?"
 
non ricevette risposta bastò un battito di ciglia, quando riaprì gli occhio stava osservando il cielo e c’erano delle persone attorno a lui, molto preoccupate, riuscì a riconoscere i vicini tra di essi, si alzò in piedi, e tutti iniziarono a chiedere se stava bene, lui con un cenno della testa disse di sì e corse subito verso la scuola visto il tremendo ritardo in cui era.

Non appena varcata la soglia della scuola,si precipitò subito nella sua aula,
 
"Oh,signor Sky abbiamo fatto le ore piccole vedo" il professore, un uomo bassetto, con il pizzetto, gli occhiali e i capelli quasi pelati a parte per il lati, lo stava guardando con uno sguardo truce.
 
“scusi proffessore non succederà più"disse Sky ancora con il fiatone sperando non lo mandasse in presidenza o gli mettesse la nota.

Ma fortunatamente il professore sospirò:”Vada al posto”
 
Sky non se lo fece ripetere due volte,andò subito a sedersi vicino ad una ragazza dai capelli corvini e snella che sembrava seguire la scena divertita,
 
"Ma dove diavolo sei finito mi dici?"
 
chiese la ragazza con uno sguardo divertito, mentre soffocava una risata, nascondendo il viso con una mano, cercando di non farsi vedere dal professore.
 
"Buon giorno anche a te Cecilia,comunque ho avuto dei problemi" lo sguardo Sky rimase puntato sulla figura di Cecilia, ogni giorno diventatava sempre più bella i neri capelli le ricadevano sulle spalle e alcuni ciuffi davanti le ricoprivano la fronte, era una delle ragazze più carine di tutta la scuola ma nonostante questo era ancora single, si vede che non aveva trovato ancora nessuno alla sua altezza. Lei e Sky si erano conosciuti pochi anni prima ed era scattata subito l’intesa erano grande amici, si raccontavano sempre tutto e spesso passavano i pomeriggi insieme.
 
Sky durante l’intera giornata scolastica cercò di trovare una spiegazione allo stano sogno, e lo strano svenimento del giorno stesso, poteva davvero trattarsi di una coincidenza?gli stava succendendo qualcosa?c’era qualcosa di cui era all’oscuro? non riuscì a trovare una risposta a nessuna di queste domande quindi una volta suonata la campanella si alzò dal banco con il morale sotto le scarpe. Ovviamente per migliorare la situazione un suo compagnio con i capelli verde smeraldo e i capelli rossi dritti su come una spazzola lo spintonò facendolo quasi cadere.

”Oh scusa Sky, ma i perdenti io non li vedo”

 
"Ora basta Lea,sei un bambino"lo rimproverò Cecilia seguendolo a ruota fuori dalla classe, e una volta raggiunto si rivolse a lui con uno sguardo molto arrabbiato e serio, era davvero arrabbiata, e quando lei si arrabbia e meglio non contraddirla, pensava Sky osservandola mentre compiva quel gesto.
 
"Insomma cosa vi prende a voi due, eravate così tanto amici,ma cos'è successo?"
 
"Diciamo che abbiamo preso strade diverse,ehi Sky" Lea si rivolse a Sky appena uscito, che lo guardò con uno sguardo freddo e noncurante.
 
"Che ne dici di una sfida come ai vecchi tempi??Ti ricordi vero??"
 
Sly si ricordava bene le loro sfide di quando erano piccoli, e Lea riusciva sempre a spuntarla alla fin fine.
 
"OK,ci sto!" Lea sorrise dopo che Sky ebbe accettato la sfida
 
Scesero in cortile e presero due bastoni,e mentre lo prendeva Sky pensava a due cose,la prima era il perchè Lea lo aveva sfidato e secondo perchè lui aveva accettato,ma decise di rispondersi dopo,perchè adesso doveva combattere, Cecila sperava di fermarli
 
"Ragazzi perchè dovete fare questa sfida,e da bambini di dieci anni!"e continuava a rimproverarli ma senza alcun risultato.
 
Intanto quasi tutta la scuola era lì intorno che li fissava, chi dalle finestre della propria classe, chi era li intorno come se stesse assistando ad uno spettacolo, e chi buttava un occhio ogni tanto.
I due si fissarono negli occhi, cominciarono a girare intondo senza aumentare o diminuire la distanza tra di loro, Lea prese la parola
 
"Lo sai che sarò io a vincere, perchè hai accettato?"
 
"Perchè voglio dimostrarti che ti sbagli"disse deciso Sky che partì all'attacco con un fendente verso Lea che lo parò facilmente, ma con sua sorpresa Sky molto rapido lo colpì alla gamba e Lea cercò di ribaltare la situazione cercando di colpire il suo avversario  alla spalla con un attacco dall’altro verso il basso ma Sky lo parò come niente fosse, era eccitato ma anche molto confuso ,dove aveva imparato a combattere così, era sempre stato battuto da Lea, il quale preoccupato dal cambiamento cercò di fargli perdere la concentrazione offendendolo
 
"Sei sempre stato un perdente,non sei mai stato un mio amico,volevo solo sfruttarti.
 
"Sky iniziò a colpire con collera tirava colpi a caso, la maggior parte dei quali non andava mai a segno e diceva a bassa voce
 
"Basta,smettila"
 
ma Lea non voleva smettere
 
"Scommetto che anche i tuoi genitori erano dei perdenti,per questo sono morti"
 
eccola,quella era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso,Sky lasciò cadere il bastone per terra e con tutta la forza che aveva assestò un bel pugno sulla faccia di Lea,che cadde all'indietro,ma Light non aveva certo finito,lo prese per il colletto e lo sbattè contro il muro
 
"Non osare dire un'altra parola,chiaro?"
 
non appena finì quella frase, un'aura oscura ricoprì interamente il corpo di Sky,il suo sguardò cambiò,era pieno di rabbia e odio e Lea quando li vide fu terrorizzato
 
"Cosa...cosa diavolo sei??"
 
Infatti gli occhi di Sky non erano come prima, il colore nero pece delle pupille si era espanso nell'iride. Sky stava per colpire ma il cielo divenne scuro,l'aura intorno a lui scomparve e i suoi occhi tornarono normali, per qualche strana ragione sentiva che quella nube non era nulla di buono, e una strana paura gli attanagliava lo stomaco,
 mentre accadeva tutto questo, dal nulla comparvero delle strane creature nere,
di diversa forma e grandezza.
 
Fu il finimondo le creature iniziarono ad andare contro chiunque gli si parasse davanti, tutti gli studenti urlando e spintonandosi uno contro gli altri, tentavano di scappare da quelle creature, ma alcuni di essere sfortunatamente erano già stati inghiottiti da esse, il loro cuore veniva risucchiato in un vortice nero ed un’altra stana creatura compariva.
Ad un tratto alcune creature si rivolsero verso Sky e gli andarono addosso pronte per afferrarlo e farlo diventare uno di loro.
 
"Evocala"disse una voce familiare
 
"Cosa?di che parli?"rispose Sky  ancora più spaventato e confuso che mai,
 
"Parlo dell'arma che può sconfiggerli,tu la possiedi dalla nascita,evocala!"
 
Sky spaventato mise la mano davanti per parare,anche se non sapeva come,l'attacco di quei mostri,ma prima che i mostri riuscissero a toccarlo la sua mano si illuminò,e la luce prodotta da esse si estese per diversi metri inglobando completamente il corpo di Sky e tutto la zona circostante.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Questo è il tuo cuore ***


Allora dopo non so quanto tempo eccomi tornato a scrivere, purtroppo l'ispirazione non voleva degnarsi di farsi vedere, ma delle care vecchie stelle mi hanno aiutato a farla tornare quindi spero che questo capitolo vi piaccia e ringrazio bilo99 per aver recensito lo scorso capitolo spero ti piacci anche questo e i seguenti, e anche a chi (se c'è) legge senza recensire ora vi lascio al capitolo spero di continuare il più presto possibile.

Capitolo 2:Questo è il tuo cuore

 
Sky aprì gli occhi, e iniziò a guardarsi intorno,  esterrefatto e spaventato allo stesso tempo, si trovava in uno strano posto, non c’era il cielo sopra di lui ,c’era solo uno sconfinato buio, eccetto per la piattaforma sotto di lui, che era una specie di mosaico circolare dove vi erano riportate le immagini, all’interno di cerchi disegnati sul mosaico, due ragazzi e una ragazza, il primo ragazzo era di media statura, castano con gli occhi azzurri oceano, il secondo era più alto rispetto al primo e aveva i capelli albini e nell’ultimo cerchio c’era una ragazza dai capelli rossi dagli occhi azzurro, ma al contrario del castano erano color cielo. Tutto, al di fuori della piattaforma era nero e privo di vita,come se non esistesse altro al di fuori di essa .Fece solo qualche passo e l’immagine della piattaforma si infranse come uno specchio, ora l’immagine era cambiata, in essa riconobbe la sua immagine, e nelle mani del Sky dell’immagine, una teneva una sfera bianca e l’altra una nera.
 
Era così concentrato sui disegni della piattaforma, che non si accorse che una figura, vestita con un mantello che lo copriva interamente, lo stava fissando da qualche minuto, fino a che non disse:
 
”Ben trovato Sky”
 
Sky sussultò non appena udì la sua voce, e rivolse la sua attenzione su di lui, e senza neanche domandarsi chi era, si rivolse subito a lui con una strana confidenza:
 
”Dove siamo? che fine hanno fatto tutti? e quegli esseri chi erano?” 
 la figura si mise a ridere divertito :”Fai troppe domande, ma comunque sono qui proprio per questo quindi, risponderò alle tue domande. Ci troviamo all’interno del tuo cuore!”
 
Sky sgranò gli occhi udendo quelle parole: ”Cos….come sarebbe nel mio cuore? e come ci sono arrivato?”
 
La figura rise ancora una volta: ”Ti ci ho portato io, solo da qui sarai in grado di evocarla per la prima volta!”
 
Sky cercò di stare il più calmo possibile, anche se era al limite, non era il momento di perdersi in futili chiacchere, doveva aiutare i suoi amici, anche se non aveva la minima idea di come fare, fece un lungo respiro e poi  chiese: ”Allora eri tu che mi hai detto di evocarla prima, e sei pure lo stesso che mi ha avvisato stamattina mentre andavo a scuola?”
 
”Corretto, i miei complimenti, pensavo che la mia voce non potesse raggiungerti”
  
“Senti..” cominciò Sky sempre più preoccupato per la sorte dei suoi amici : ”Cosa intendevi dire con dovrai fare un lungo viaggio? c'entrano le creature che ho visto?”
 
 “Sì, dovrai fare un lungo viaggio per distruggere quelle creature, delle persone verranno da te, ma attento non è detto che saranno amiche o nemiche, starà a te deciderlo, dopotutto tu sei..” ma si fermò prima di finire la frase “No non importa, lo scoprirai a tempo debito, ora non c’è tempo da perdere, sento che sei preoccupato, per cui è meglio se ti muovi a evocare la tua arma” la sua voce calma e tranquilla, cercava di calmare l’animo di Sky, senza riuscirci però.  
Sky intato stava fermo immobile a guardare la sua mano, gli era tornata in mente quella luce immensa che l’aveva costretto a chiudere gli occhi prima di arrivare in quel luogo, ma non sapeva da cosa era stata prodotta, ma in cuor suo sapeva che centrava con l’arma di cui parlava la strana figura
 
“Non so come fare”
 
“ Ok te lo insegnerò io, non è difficile, allunga la tua mano”
 
 Sky allungò la sua mano, che tremava
 
“ora concentrati, pensa come se dovessi concentrare tutta la tua energia nella mano destra, pensa come se il tuo cuore dovesse diventare un’arma, immagina che i tuoi amici stiano soffrendo, tu devi aiutarli!”
 
Sky annuì poi chiuse gli occhi. A poco a poco, sentiva la sua energia in tutto il suo corpo, sentiva la paura impadronirsi di sé, come poteva lui aiutare i suoi amici? Come poteva salvarli? Immaginava la scena dove loro venivano uccisi uno alla volta da quelle creature, una lacrima gli solcò il viso, sentì tutta l’energia provenire dal suo corpo indirizzarsi nella sua mano destra, che si illuminò di colpo, e in essa comparve una stranissima arma, non era una spada, sembrava una chiave gigante
 
“Cosa diavolo è?”
 

 
Il campanello suonò,
 
”Arrivo subito”
 
disse la mamma di Sky, mentre si asciugava le mani per andare ad aprire di corsa la porta.

Quando l’aprì si ritrovo davanti a se una piccola figura incappucciata coperta da un soprabito nero,e con due grandi orecchie rotonde, che sembrava aver paura di essere seguito, infatti si girava in continuazione per vedere se qualcuno lo stava osservando.
”Salve lei è la signora Akemi?”
“Si sono io è successo. qualcosa?” era preoccupata
 
“No, ma vorrei parlarle del ragazzo di nome Sky ,o meglio vorrei sapere tutto quello che sa su di lui, tutta la sua storia da quando l’ha trovato e avanti così”
Akemi perse la sua calma: ”E lei come fa a.”
Non potè finire la frase perché fu subito interrotta: ”Le spiegherò tutto dopo aver sentito la sua spiegazione, tra parentesi il mio nome è Topolino, e vengo da un altro mondo”
Akemi non si pose altre domande e lo fece entrare subito pronta a raccontargli tutta la storia di Sky.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il passato ***


Eccomi qua signori, per farmi perdonare per non aver pubblicato per tuti quei mesi ecco un capitolo a tempo record ;) spero via piaccia e ora passiamo alle risposte alle recensioni
bilo99:sono contento che questa storia ti piaccia molto, sono commosso ;( spero di non deluderti mai e che continuerai a seguirmi ;)
Ceres_old9:grazie mille spero di poter migliorare ancora e non andare sul monotono :) un bacio
Reno_Dede_Turks:grazie anche a te che mi segui :) e comunque il fatto che abbia scritto Light è stato un errore mio :P subito corretto ovviamente spero continuerai a seguirmi per tutta la fiction :) 
Bene ora godetevi questo capitolo 

Capitolo3:Il passato

Nonostante l’avesse fatto entrare, Akemi non si fidava ancora completamente di quello sconosciuto, cos’era questa storia dell’altro mondo? come faceva a sapere che l’aveva trovato e che non fosse figlio suo? Tutte queste domande vagavano nella sua mente, non riusciva a calmarsi, era agitata, aveva il battito accelerato.
Lo fece accomodare su una sedia, in cucina, e mentre lei preparava il te, notò che si stava guardando intorno, intanto lui stava pensando, mentre il suo sguardo vagava per la stanza e la casa, che infondo era una casetta accogliente, non troppo grande, ma con il minimo indispensabile, le pareti e il soffitto erano di un colore bianco neve, mentre il pavimento era in piastrelle di legno.
Akemi diede il te a Topolino, che la ringraziò, e fu in quel momento che notò l’agitazione della donna allora, si abbassò il cappuccio, mostrando il suo aspetto da Topo, proprio come il suo nome, e i suoi occhietti neri, e Akemi vedendo la sua espressione serena e gentile riuscì a calmarsi.
Con una voce molto tranquilla cercò di calmare la signora: ”Stia tranquilla non ho brutte intenzioni, voglio solo conoscere la sua storia, ne ho bisogno, non gli farò del male, anzi siamo qui per proteggerlo” e sorrise per far calare la tensione in quella stanza e l’agitazione di Akemi.
Lei rimase ancora più perplessa:” siete?”
Topolino annuì :”Si mi trovo qui insieme ad altri tre ragazzi, per far compiere a Sky il suo destino, o perlomeno preparalo ad affrontarlo” e fece un altro dei suoi sorrisi e Akemi questa volta, sempre un po’ sulla difensiva rispose al sorriso.
”Beh da dove posso cominciare? Beh…innanzitutto voglio avvisarla che Sky, anche se già lo saprete, non è mio figlio.”
 
”Lo so, sono anche a conoscenza del fatto che l’ha trovato in circostanze misteriose”
 
Akemi rimase un attimo in silenzio, aveva deciso di fidarsi, e sperando che la sua scelta non fosse errata, puntò i suoi occhi verdi in quelli neri del suo interlocutore,  fece un lungo respiro ed iniziò a raccontare gli avvenimenti, voluti o no dal destino, che le avevano fatto trovare Sky.


Era una calda mattina d’estate, Akemi si trovava in un boschetto, vicino ad un piccolo paese, le piaceva stare lì perché la faceva rilassare la calma e la tranquillità di quel luogo, anche perché lei non aveva mai sopportato il caos e il traffico che di solito si trova nelle città grandi, e finchè non avesse trovato una buona casa in qualche piccolo paese, non avrebbe potuto trovare la pace. Stava passeggiando tranquillamente, quando del fumo non attirò la sua attenzione, si ricordò subito che da quella parte si trovava il paese. Corse a più non posso, finchè non arrivò al paese, o meglio a quello che era rimasto, tutte le case erano in macerie, alcune più distrutte di altre, delle strane fiamme nere si ergevano un po’ ovunque, le strade erano ricoperte di crepe.
Akemi era spaventata ,con il cuore che le batteva a mille, cosa poteva essere successo? Un esplosione? Un incendio? No quelle fiamme nere non erano per niente normali, non riusciva a pensare, aveva paura, sudava freddo, il suo corpo era bloccato, guardava tutti cadaveri delle persone che stavano a terre prive di vita, coperte o da bruciature, o sopra a delle pozzanghere di un rosso scarlatto che faceva accapponare la pelle.
Ad un certo punto i suoi occhi verdi si puntarono su una figura che si avvicinava verso di lei, un ragazzo, sui tredici o quattordici anni, capelli castani, era pieno di ferite dalla testa ai piedi, i suoi vestiti erano a brandelli, dietro di se lasciava piccole macchie di sangue, a passo lento si avvicinava sempre di più , si vedeva che era sfinito, il suo sguardo era puntato in basso sembrava quasi che il suo corpo andasse avanti, ma la sua coscienza, la sua mente fosse spenta, finchè quando arrivo a pochi passi da lei, e il suo corpo non resse più, stava cadendo ma Akemi lo prese al volo. Senti il suo corpo molto freddo, e lo stese subito a terra per vedere se fosse ancora vivo, si sentiva in dovere di salvarlo, dopotutto era solo un ragazzino, trovatosi lì per caso in mezzo a tutta quella distruzione. Le lacrime della bruna rigarono il suo viso finendo sul viso del ragazzo, ormai incosciente.
Akemi senti dei passi dietro di sé, e si voltò, vide delle fiamme nere aprirsi in due all’arrivo di una figura incappucciata, vestita con un cappotto nero e rosso, da il suo fisico, si capiva che era un uomo, anzi più un adolescente, poiché non era molto sviluppato, che si fermò non appena la vide con in braccio il ragazzo. Una grossa risata riempì l’aria, una risata malvagia, spregevole, che fa spaventare solo a sentirla. Stava sudando freddo, sentiva da quell’essere provenire una forza oscura senza limiti, riusciva a vedere solo il ghigno stampato sulla sua faccia, la faccia di un assassino che si diverte a uccidere la gente.
“Dimmi, hai intenzione di prenderti con te quel ragazzo e badare a lui?” chiese lui con quella sua voce da giovane, ma pur sempre spaventosa
“Certo, pensi che possa abbandonare questo poverino da solo? Non sono spregevole come te” Akemi rispose con una risolutezza incredibile, non conosceva quella persona né colui che le stava ponendo quella domanda, eppure si sentiva di doverlo fare; in realtà non sapeva neanche perché gli aveva detto di essere spregevole, non poteva saperlo, ma quel suo ghigno, ogni volta che lo vedeva gli faceva venire un tuffo al cuore.
Un’altra risata riecheggiò nell’aria:” Non farmi ridere se solo sapessi…” un altro ghigno ancora più malvagio di quello di prima comparve sulla faccia del ragazzo”…No meglio così, gli farò comprendere cos’è la felicità, per poi strappargliela via dalle mani, così il suo potere si scatenerà in tutto il suo splendore, e questa volta nessuno lo salverà”.
 
Non appena ebbe pronunciato queste parole, si voltò allungò la mano davanti a se, e uno strano varco oscuro comparve dal nulla, ma prima di attraversalo si voltò verso di lei :”Donna, prenditi pure cura di questo ragazzo, ma ricorda, è stata l’oscurità a portarlo da te e l’oscurità tornerà a riprenderselo, non dimenticarlo” e con un ultimo ghigno si voltò e attraverso il portale, che subito dopo sparì così com’era comparso.
 



“Ecco questo è tutto” finì Akemi prendendo fiato,
 
 Topolino rimase, immobile e senza dire nulla per qualche minuto, dopodichè sospirò e chiese
 
”Lei ha detto che il suo corpo era ricoperto di ferite e sangue….com’è ha fatto a curarlo?”
 
Akemi abbassò lo sguardo, iniziò a sudare freddo, era terrorizzata, quel particolare che aveva volutamente lasciato stare non voleva ricordarselo, però alla fine guardo negli occhi il suo interlocutore e dopo aver deglutito con molta fatica, rispose con la voce strozzata:
 
”No, è vero che ho detto che era pieno di ferite, ma quando lo pulii per disinfettare le ferite scoprii che quel sangue non era suo, non aveva un minimo graffio, il suo corpo era illeso ”
 
il silenzio calò nella stanza.
La bruna ipotizzò speranzosa :”Probabilmente avrà toccato qualcuno del paese e si sarà sporcato così, no?” aveva un sorriso falso sulla faccia, difficile da non vedere, lo capiva anche lei che quella sua speranza era vana.
Topolino abbassò lo sguardo, non poteva, anzi non sapeva come rispondergli, fu per questo che cambiò discorso:
 
 ”E lui cosa pensa di questo fatto?”
 
”Lui ha perso la memoria, non si ricorda niente di quel fatidico giorno ne di tutto il resto ,l’unica cosa che si ricordava allora e tutt’ora è il suo nome…..Sky”
 
 La figura fece un gran respiro
 
”Ok grazie mille per la sua generosità, mi scusi ma ora devo proprio andare.”
Si rimise su il cappuccio,  si diresse verso la porta e la aprì, ma prima di uscire Akemi, che era ancora seduta sul divano con lo sguardo basso, e gli occhi lucidi e chiese, con un tono che sembrava più un singhiozzo
 
”Lei è venuto a prendere Sky non è vero, viene da un altro mondo non l’ha detto lei forse?”  la figura cercò  in qualche modo di rassicurarla
 
”Sì, e mi dispiace, ma non si preoccupi, noi gli staremo accanto e lo proteggeremo, si fidi di noi, anche se viaggerà per vari mondi lui non sarà mai solo, quindi stia tranquilla”
 
 Akemi sorrise e disse
 
”Grazie, prendetevi cura di lui”
 
”Lo faremo” queste furono le sue ultime parole finchè non chiuse la porta e Akemi potè finalmente versare le sue calde lacrime.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Keyblade ***


Eccomi qua, solitamente pubblicherei settimanalmente, ma esami, nuovi anime e manga mi hanno trattenuto quindi chiedo perdono intanto passiamo alle risposte alle recensioni
@Reno_Dede_Turks:ehehehe la frase ad effetto volevo avesse proprio quell'impatto ci sono risucito, sono contento che ti piaccia molto la storia e che ti ricordi KIngdom hearts 1, io adoro kingdom hearts ci giocherei all'infinito :D comunque sperto tu continua a seguirmi e che non ti annoi la storia, ovviamente nel caso succedesse basta dirlo e mi impegnerò a migliorare ancora :) alla prossima
@bilo99:a quanto pare sei già curiosa dei segreti di questa fiction, però ancora non so fra quanto si scoprirà ma parecchio direi :P ti toccherà aspettare, ma vedrai che non saranno le uniche domande che ti porrai xD(piccolo spoiler) grazie mille perchè mi segui in caso di errori dimmi pure, e se puoi dirmi gli errori dello scorso capitolo in un messaggio privato te ne sarei grato ciao ciao :)
Bando alle ciance e leggettevi questo capitolo, che non è stato facile a scrivere come gli altri anzi spero non sia troppo pesante :/

Capitolo 4: Keyblade

Sky stava ancora osservando la sua mano, incredulo, era una gigantesca chiave, la lama era nera come la pece, l’elsa era dorata e ad essa era legata una catena che terminava con un cuore bianco e nero. Sentiva il potere fluire dall’arma direttamente nel suo corpo, era un’energia formidabile.
”Quest’arma si chiama Keyblade” sentenziò la figura con le braccia incrociate e con un’aria soddisfatta, anche se Sky non poteva vederla attraverso il cappuccio.
“Key….blade?” chiese il possessore dell’arma, spostando il suo sguardo dalla lama alla persona che era davanti a lui, che annuì:
”Esatto, però ti avviso subito quella non è la sua vera forma, e solo una specie di incarnazione del tuo cuore in un’arma, essa si mostrerà quando uscirai da questo luogo”
Sky tornò ad osservare l’arma, la sollevo puntando la verso l’alto e ammirandola in tutto il suo splendore, un sorriso comparve nel suo volto, dopodichè la riabbassò e guardò nuovamente il suo interlocutore.
”Quindi se ho capito bene, quest’arma è in grado di sconfiggere quelle creature?”
”Esattamente, quella chiave rappresenta la tua volontà, la tua vita, la tua stessa esistenza, tutto risiede in quella chiave”
Sky ascoltava molto attentamente le parole dell’incappucciato, ma aveva ancora molti quesiti in testa, e il tempo incalzava, perciò fece la prima domanda che gli venne in mente
“Ma solo io la possiedo?”
“Sapevo che me lo avresti chiesto” disse la figurà dopo aver scosso la testa “Ora come ora non so quanti ce ne siano, un tempo erano in molto, poi ci fu una grande guerra, molti persero la vita, per controllare la chiave finale, ma non è il momento che tu conosca questo” constatato ciò allungò la mano in avanti e cinque colonne di luce apparverò tra lui e Sky,tre di esse si infransero mostrando tre diversi Keyblade, la prima aveva l’elsa dorata e la lama grigia, la seconda chiave era uguale alla prima solo con i colori invertiti e un’ultima chiave diversa dalle altre, aveva l’elsa circolare divisa in due metà:il lato sinistro aveva le sembianze di un’ala nera di demone,mentre il lato destro era composto da candide piume d’angelo; le altre due colonne, notò il castano, rimasero integre
“E quelle due colonne rimaste?”
“Beh i cuori dei loro possessori non si sono ancora risvegliati, però essi sono legati al tuo destino, non dimenticarlo, perché quando arriverà il momento…no è meglio non spiegarti tutto ora”
 
 “Quello che tu ora devi fare, è combattere l’oscurità dei vari mondi” constatò la figura con voce decisa, lasciando SKy con la bocca aperta, e gli occhi spalancati.
“Come sarebbe a dire dei vari mondi?”
“Non sei a conoscenza del fatto che esistano più mondi?”
“Altri mondi…no non ne sapevo niente, vuoi dire che ci sono altri mondi oltre a questo? E quanti sono?”
“Sono migliaia di mondi diversi, e il tuo compito sarà distruggere l’oscurità in quel mondo, e chiudere la serratura e..” la figura stava ancora parlando quando il corpo di Sky pulsò, sky cadde in ginocchiò, ma riuscì a tenersi su con il keyblade, aveva il fiatone, e il cuore gli batteva fortissimo.
“Che diavolo mi succede?Mi sento strano”
“A quanto pare il nostro tempo è finito, devi tornare nel tuo mondo e salvare tutti da quelle creature, ma tranquillo ci rivedremo ancora Sky”
Detto questo, la figura si voltò per andare verso lil limite della piattaforma circolare, ma la figura continuò a camminare, stando sospesa nel vuoto
“aspetta come faccio ad usare quest’arma?” il giovane castano si era rialzato ma il suo corpo tremava e lui stava in piedi con fatica
il suo interlocutore si girò verso di lui, per poi rispondere” Lasciati guidare dal tuo cuore, ed esso ti indicherà la via”
“E per quanto riguarda i custodi delle tenebre….cosa devo fare se li incontro?”
”Evita lo scontro diretto, anche se dopotutto tu in parte sei come loro.” Sky venne preso alla sprovvista da quell’affermazione
”Cosa intendi dire?”
“Mi dispiace, non posso dirtelo,lo capirai a tempo debito,e ora che tu torna dai tuoi amici”
”No aspetta”disse invano il castano mentre la figura scompariva,il suo corpò pulsò di nuovo, più intensamente, una, due, tre volte ficnhè lo scenario non iniziò a sparire “Tsk, maledizione”
Cecilia era lì immobilizzata dalla paura,i suoi occhi osservavano la scena terrorizzati, quelle creature erano spuntate fuori dal nulla, quella luce acceccante di prima era sparita ma anche Sky non si trovava più, molti dei suoi compagni erano stati ingoiati dall’oscurità formatasi da quelle creature, il suo corpo tremava, ad un certo punto, una schiera di creature le andò addosso, ma prima che venisse anche solo sfiorata da una di esse un’enorme luce,identica a quella precedente comparve davanti a lei e vide una specie da lama di energia laterale distruggere le creature, quando luce scomparve, vide un enorme chiave bianca, impugnata da un ragazzo castano, che conosceva fin troppo bene.
“Sky” disse con le lacrime agli occhi, ricolma di felicità
“Scusa se ti ho fatto aspettare, Cecilia”
 

Una figura incappucciata entrò all'interno di un'astronave “Bentornato vostra Maestà” disse un ragazzo dai capelli castani sparati in tutte le direzioni e gli occhi blu mare,,sopraggiunsero anche una ragazza dai capelli rossi che le ricadevano sulle spalle e gli occhi blu cielo, e un ragazzo dai capelli albini.
”Lo ha trovato?”chiese l’albino prima di tutti
”Sì,è lui il prescelto.”
Gli occhi azzurri del bruno si diressero prima verso quelli azzurri della rossa e poi su quelli acqua marina dell’albino
”Bene allora andiamo”
 


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Si dia inizio ***


Salve a tutti ecco qua il capitolo scusate il ritardo ma tra inizio scuola e il server che non funzia non sono riuscito a pubblicare, passiamo alle alle recensioni
Reno_Dede_Turks:tranquilla per gli errori di battitura io ne faccio a milioni, comunque fai bene a non leggere la storia senno parecchi spoiler xD comunque sono felice che continuai a seguirmi e che ti piace la storia, spero che sia così ancora per molto
bilo99:ehehe tante domande poche risposte :P per gli errori devo stare attento xD spero tu continui a seguirmi e che continui a piacerti questa storia alla prossima


E ora ecco qua il capitolo

Capitolo 5:Si dia inizio



Cecilia era esterrefatta, possibile che quella persona che l’aveva appena salvata fosse proprio? Tutti i suoi dubbi si dissolsero assieme alla luce, che a poco a poco, si affievolì fino a mostrare la figura di un Sky con in mano una chiave gigante bianca. Il suo sguardo caddè per l’ennesima volta sulla chiave e senti la voce della figura che aveva visto nel suo cuore, risuonargli nella sua mente
 
”Questo è il tuo Keyblade, il suo nome è Portafortuna, addio custode,un giorno forse ci rivedremo.”
 
 Il detentore del Portafortuna sorrise, si voltò verso Cecilia, notando così che stava aprendo e chiudendo continuamente la bocca per cercare di dire qualcosa,ma sorpresa da quello che vedeva non riusciva  a proferire parola, le disse
 
”Non è questo il momento delle spiegazioni,vai a nasconderti,ti racconterò tutto dopo.”
 però lei rimase lì immobile inginocchiata a terra, stringendosi con le braccia,ma dopo un richiamo dell’amico, scattò in piedi e fuggì via.
 
Light si rivolse verso una nuova schiera di creature che stava arrivando, si guardò intorno e vide la distruzione e la desolazione che si erano impossessate di quel luogo, molti ragazzi erano fuggiti, alcune pareti della scuola erano crepati o crollati del tutto, e alcuni cadaveri che dopo pochi secondi che li vedeva, notava che il loro cuore volava in alto, facendo sparire il corpo, e scomparendo nell’oscurità. Inspirò ed espirò chiudendo gli occhi, subito dopo gli aprì di scatto, e si mise in posizione d’attacco
 
”Si dia inizio” disse subito prima di partire all’attacco.
 
Due creature gli andarono addosso, ma con un fendente le distrusse,poi con una capriola in area all’indietro schivò l’attacco di un’altra creatura più grossa delle due precedenti e con un fendente dall’alto verso il basso la tagliò a metà,ed essa ritornò nell’oscurità da dove era venuta, poi lanciò il Keyblade contro un’altra creatura che si disintegrò appena la chiave la raggiunse. Un’altra creatura lo attaccò da dietro, ma la chiave ricomparve nella sua mano in una scia di luce,con la quale parò il colpo dell’avversario, e con un’ affondo lo distrusse.
 
”Maledizione, sono troppi”disse Sky ansimante appoggiandosi al Keyblade per non cadere, notando che le creature non cessavano a  diminuire, per quanto fossero deboli, ogni volta che ne distruggeva una,un’altra prendeva il suo posto, e non era per niente abituato a combattere con il Keyblade, all’improvviso sentì un urlo di una ragazza,che purtroppo conosceva molto bene.


 
Cecilia stava per essere attaccata da una di quelle creature, allora Sky corse verso di lei 

”No! maledizione, non osare toccarla!” urlò con tutto il fiato che aveva in gola, la paura lo attanagliava, il cuore gli batteva fortissimo, non riusciva a controllarsi, in quel momento la paura e l’ira lo controllavano
 
altre creature comparvero davanti al lui lo fermarono e lui, ormai accecato dall’ira e con un aura oscura che si stava formando attorno a lui, le distrusse con un fendente di Keyblade, però ormai era troppo tardi la creatura era troppo vicina,ma un Keyblade raggiunse la creatura, e la tagliò a metà,facendola sparire
 
”Serve una mano?”.
 
Il Keyblade lanciato,tornò dal suo custode,un ragazzo castano affiancato da una ragazza dai capelli rossi e un ragazzo albino,che sollevarono una mano
 
”Flare” e una sfera di fuoco comparve nella loro mano e poi dissero all’unisono
 
”MegaFlare” e le tre sfere si unirono e crearono un’esplosione che distrusse tutte le creature nei paraggi, senza però ferire le persone o il luogo circostante.
 
Sky rimase ad ammirare la potenza dei nuovi arrivati, ma solo per qualche istante perché poi corse immediatamente dalla sua amica Cecilia
 
”Ehi ,come stai? tutto apposto?”
 
Era spaventata e corse tra le braccia  del suo amico stringendolo forte e bagnando di lacrime la sua maglietta
 
”Io….ho avuto…..tanta paura Sky!Ti prego non mi lasciare io voglio restare abbracciata a te”infine le lacrime presero il sopravvento e non riuscì più a parlare
 
”Tranquilla”le disse con tono gentile accarezzandole la testa e abbracciandola a sua volta
 
”Io sono qui,non ti lascio da sola”.
 
Sky si rivolse al castano
 
”Ti ringrazio,se non fosse stato per te a quest’ora Cecilia ….”non riuscì a terminare la frase,e si rese conto di quello che sarebbe potuto succedere e strinse il pugno
 
”Sono stato un’idiota,maledizione,ho sottovalutato gli avversari e sopravvalutato me stesso.”
 
La rossa gli si avvicinò e disse
 
”Non devi accusarti,non è colpa tua, era la prima volta che impugnavi un Keyblade, è naturale”
 
lo sguardo di Sky si riempì di rabbia e urlò
 
”No, dovevo essere pronto, non dovevo distrarmi”
 
fu Cecilia stavolta a intervenire
 
”No non è vero, tu mi hai già salvato prima,ricordi?”e gli sorrise come faceva sempre, quel sorriso che lo tirava sempre su di morale,e Sky ricambiò il sorriso annuendo dopodiché si rivolse ai tre ragazzi
 
”A proposito voi chi siete?”
 
iniziò il bruno a presentarsi.
 
”Il mio nome è Sora” fece comparire il suo Keyblade:”e sono” 

”IL custode della Catena Regale” constatò Sky prima di lasciarlo finire di parlare
 
successivamente si presentò la rossa
 
”Io sono Kairi una delle sette principesse della luce,e questo è il Keyblade che mi ha donato Riku.
 
 Sky, rivolse lo sguardo verso l’albino disse
 
”Quindi, immagino che tu sia Riku, il custode della Via per l’Alba,ho indovinato?” Riku annuì senza aggiungere altro.
 
Varie domande vagavano nella sua testa, perché erano lì decise di chiederglielo di persona era ancora più confuso:”Perché dei custodi della luce sono venuti qui?” il castano fece per parlare ma venne interrotto da una voce maschile
 
”Te lo dirò io”disse una piccola figura incappucciata con delle grande orecchie rotonde, appena arrivata in mezzo ai presenti
 
”Però non qui, seguici ti porteremo nella nostra astronave,porta anche la tua amica se vuoi,la vedo molto scossa” Sky annuì e segui i quattro verso l’astronave.




Bussarono la porta, Akemi andò ad aprire, ritrovandosi un individuo, vestito con la stesso capotto nero di Topolino
 
”E lei chi è?”
 
l’uomo la prese per il collo e la spinse dentro, si chiuse la porta dietro le spalle, fece comparire un Keyblade e glielo puntò alla gola ,la lama era grigia molto lunga e grossa, l’elsa era color sangue,e terminava con un pendente a forma di pugnale, aveva una forza incredibile, la teneva sollevata da terra contro il muro, la punta della lama iniziò a sporcarsi di sangue
 
”Dimmi dov’è il ragazzo!” disse la figura con una voce fredda e terrificante.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Spiegazioni ***


Ok chiedo perdono, perdono, perdono per aver fatto ritardo, ma questo capitolo è stato davvero difficile da fare, e poi tra scuola nuovi anime e giochi per xbox non ho avuto molto tempo bene passiamo alle recensioni
Reno_Dede_Turks:sono contento che la storia ti piaccia spero di non deluderti, spero che non ti annoierà qusta storia, e che i miei colpi di scena non siano prevedibili.. detto questo ti ringrazio ancora per le tue recensioni :D
bilo99:sono contento che ti sia piaciuto molto, ti dico quando scrivo i combattimenti non riesco più a fermarmi vado avanti come un razzo, mi piacciono troppo, grazie anche a te per le tue recensioni :D e vorrei anche dirti un grazie in più per avermi fatto tornare la voglia di scrivere quindi diciamo che in parte questa fan fiction è anche per te :P 

Beh cos'altro da dire buona lettura anche se questo capitolo... *riceve una botta in testa* "Oh insomma smettila di lamentarti e di dire cagate e fai leggere ai lettori senza tirarla per le lunghe e senza spoiler"
"O.O e tu chi saresti?" "Io? e che cosa ne so?" "O.O oook che diavolo ci fai qui?" "Beh visto che le tue riposte alle recensioni sono stupide penso che le alimenterò un po' io ma per il proissimo capitolo vorrei sapere secondo i lettori io chi sono xD vediamo chi indovinerà bnuona lettura" * se ne va dalla stanza facendo ciao ciao con la mano

"Bene dopo questo piccolto contrattempo andioamo avanti

Capitolo 6: Spiegazioni







Sora,Kairi,Riku e la figura incappucciata arrivarono alla loro astronave, che raggiunsero a piedi, essendo poco lontano dalla scula, seguiti a ruota da Sky e Cecilia, che stava stretta al braccio dell’amico,ancora scossa per gli eventi accaduti fino a quel momento,i suoi occhi che rispecchiavano sempre la felicità, ora erano privi di vita, spenti che guardavano verso il nulla.


Non appena arrivarono all’interno vennero accolti da due strane creature,una sembrava un cane, e l’altro invece era un papero, Sky inarcò le sopracciglia:

”Che diavolo sono questi?”il papero lo guardo con sguardo assassino:

”Come ti permetti stupido ragazzino”

“Paperino!”lo rimproverò al figura incappucciata, facendogli notare Cecilia accanto a Sky che tremava, con gli occhi che guardavano il basso e con le guance ancora umide a causa delle lacrime.

Paperino abbassò lo sguardo:

”Scusa”

Sky scosse la testa:

”Non fa niente”poi si rivolse ai quattro custodi:

”Potete spiegarmi che diavolo sta succedendo?Perché siete venuti qui?Ma soprattutto cosa diavolo sono quelle creature?”

il custode della Catena Regale si mise a ridere

”Wow quante domande che fai” ma un’occhiataccia della rossa lo fece tornare serio

”Tranquillo adesso Re Topolino ti rivelerà ogni cosa”

”Chi?”chiese il detentore del Portafortuna, che non capiva a chi si stava riferendo il custode.
La figura incappucciata si tolse il cappuccio, rivelando un topo,non molto alto con dei vestiti regali

”Piacere ,io sono Topolino, Re della città Disney e custode della Catena Nobile”

 Sora iniziò a scherzare:”Quindi vedi di chiamarlo maestà”

”Smettila Sora” si intromise l’albino,dopodiché iniziò un battibecco tra i quattro custodi.

Sky perse la pazienza e quasi urlò con tutto il fiato che aveva in gola dicendo:

”Insomma si può sapere che sta succedendo?fino a ieri non ero altro che un semplice ragazzo che andava al liceo,che si preoccupava solo delle materie scolastiche...Ora invece tutto sta andando in malora:prima vengo avvisato da una strana figura incappucciata che dovrò affrontare un lungo viaggio,poi vengo attaccato da delle creature strane mai viste prima, dopodiché ricevo questa dannata chiave e infine incontro altri quattro custodi e degli strani esseri, ve lo chiedo ancora una volta….cosa sta succedendo?”

 
”OK ti spiegherò tutto, ora siediti pure se vuoi,”
Disse topolino mostrando due sedili che si trovavano vicino ad uno dei finestrini dell’astronave, mentre topolino si sedeva ad altri che si trovavano vicino al finestrino che si trovava esattamente dall’altra parte del finestrino vicino Sky, che notò solo ora che per quanto da fuori non sembrasse quell’astronave era davvero spaziosa.
Sora, Kairi e Riku restarono in piedi, topolino si schiarì la voce
 
“quelle creature che hai visto si chiamano Heartless”.

Sky era perplesso

”Cosa sono questi Heartless?”

”Sono ciò che resta di un  cuore corrotto dall’oscurità, quando una persona cede all’oscurità il suo cuore si perde nell’oscurità è viene creato il suo Heartless, come hai potuto vedere con alcuni tuoi compagni, che sono stati divorati dall’oscurità”
Il ricordo di quella scena ritornò a galla nella mente di Sky, ma scossè la testa riccacciando quel pensiero da dove era venuto
Intanto Topolino continuò il suo discrso
“Devi sapere che gli  Heartless hanno molta paura del Keyblade,infatti provano in tutti i modi a far cadere il suo possessore nell’oscurità, però devi sapere anche che non sono le sole creature in circolazione”

Sky rabbrividì al pensiero che ci fossero altre creature oltre a quelle contro cui aveva combattuto,e senti la stretta dell’amica si fece più forte.

Topolino continuò

”Il loro nome è Nessuno, praticamente quando un cuore forte cede all’oscurità viene creato l’Heartless e quello che rimane è solo un guscio vuoto senza cuore,questi sono i nessuno, loro non possono provare sentimenti perché non possiedono il cuore,ma possiedono il ricordo di com’era averne uno.”

“Due anni fa ci siamo scontrati contro dei nessuno molto potenti che avevano formato un’organizzazione, chiamata organizzazione XIII,comandata dal nessuno dell’allievo di Ansem il Saggio, Xehanort, che prese il nome di Xemnas”

“Chi sarebbe questo Xehanort?E questo Ansem?”

“Ansem il Saggio, è uno studioso, ha studiato il cuore per molti anni ma alla fine a voluto lasciar perdere…..Xehanort era il suo allievo, è per colpa dei suoi esperimenti che sono stati creati gli Heartless e i Nessuno, quattro anni fa Sora ha sconfitto il suo Heartless che si spacciava per Ansem e che voleva a tutti i costi conquistare Kingdom Hearts, che sarebbe il cuore di tutti mondi.”

Il custode della Catena Nobile si fermò un attimo, non appena si era accorto che Sky aveva abbassato lo sguardo,probabilmente per ripensare e capire tutto quello che aveva detto fino ad allora,non appenarialzò lo sguardo il custode continuò
 
“Probabilmente ti starai chiedendo perché ti siamo venuti a cercare immagino”
 
“Si in effetti non capisco”
 
“beh è molto semplice, dopo che Sora ha sconfitto sia l’heartless che il nessuno di Xehanort pensiamo che il vero lui possa tornare in questo mondo, e poiché lui voleva che scoppiasse una seconda guerra del Keyblade..”
 
“Guerra del Keyblade?” chiese Sky ancora più confuso, tutte quelle informazioni che li venivano date erano troppe confuse e lui aveva appena acquisito la sua arma non poteva certamente sapere tutto ciò che ne riguardava, e quello che era successo in quegli anni, così tante cose erano all’interno della sua testa, in un disordine assoluto, al quale cercava con le risposte alle sue domande di mettere in ordine.
 
“La guerra del Keyblade, si svolse molto tempo fa, tutti i custodi del Keyblade si scontrarono in un campo di battaglia, per dimostrare chi era più forte ed ottenera la chiave finale, l’ X-blade, il Keyblade definitivo, e pensiamo che ora Xehanort voglia entrarne in possesso e con esso aprire una porta per tutti i mondi, e scatenare così una seconda guerra del Keyblade”
 
Lo sguardo di Sky si posò sui suoi piedi, quindi ora il suo scopo era combattere insieme ai custodi della luce per impedire la seconda guerra, però non poteva abbandonare tutto quello che aveva, i suoi amici, sua madre, Cecilia; mentre pensava questo fissò negli occhi la sua amica che lo guardava con quel suo solito sguardo, quando voleva prendere una decisione lei era sempre dalla sua parte, qualunque fosse stata la sua scelta. Un altro pensiero tornò a galla, un pensiero che con tutta quella confusione era rimasto negli abissi nel suo subconscio, dov’era finito Lea? Dopo il combattimento era sparito nel nulla, ma dopotutto era un ragazzo forte probabilmente si sarà salvato, ricacciò quel pensiero e si rivolse ai custodi con aria decisa, dopo aver preso un lungo respiro
 
“Ok mi unirò a voi, però vorrei chiedervi se possiamo prima passare da mia madre, vorrei poterla salutare”

 
“Non ti preoccupare l’ho già avvisata io tranquillo”

“La prego Maestà,ne ho il diritto, e poi devo riaccompagnare Cecilia a casa, deve riposare e i suoi saranno molto preoccupati dopo quello che è successo a scuola, e poi come risolveremo il caos della scuola?”
 
“Forse hai ragione, Kairi”
 
La rossa che fino a quel momento era rimasta in silenzio insieme ai suoi due amici si avvicinò ai due che stavano seduti
 
“Si maestà?”
 
“Vai nella scuola, ripara tutto quello che riesci, salva i sopravvissuti e spiega la situazione, mostrando il Keyblade dovrebbero riconoscerti, ora va” Kairi uscì dall’astronave tirandosi su il cappuccio dell’inpermeabile che si era appena messo, ero un po’ rovinato e vecchio, aveva un colore marrone scuro, e si diresse a passi rapidi verso la scuola.
 
“Ho una domanda maestà” fece Sky “ come è possibile che il preside conosca il Keyblade?”
 
“Beh caro il mio SKy, è una precauzione dei custodi nel caso in cui succedano disastri nei mondi, ovvio entro certi limiti”

Cecilia,che fino ad allora era rimasta immobile in silenzio,guardò Light, nuove lacrime gli solcarono il viso

“No, ti prego, io voglio venire con te…..non lasciarmi da sola”

“Cecilia….”

“Siamo arrivati,ehi ma che succede??”

Sky senti uno strano brivido percorglierli il corpo, e percepì una strana presenza, una forza che aveva già sentito in passato,guardo fuori dall’oblò e vide la sua casa la quale era all’interno di una barriera oscura, uno strano calore iniziò ad invadergli il corpo, e un’aura oscura lo circondò, allungò la sua mano sinistra e un varco oscuro apparve davanti a lui e ci saltò dentro

I presenti rimasero stupiti, e Sora prese la parola

”Ma come ha fatto? Non è allenato come ha fatto a creare un varco oscuro senza la minima difficoltà?Ma soprattutto perché ha usato l’oscurità? Non è un custode della luce?”

“Deve essere preoccupato per sua madre, però hai ragione dobbiamo indagare”

Rispose topolino e non appena la navicella atterrò seguirono a ruota il neo-custode.

Sky non si era fermato a pensare come aveva fatto a creare quel varco, ma si precipitò subito verso l’entrata della casa, arrivò alla barriera e senza averlo premeditato, con un movimento del braccio sinistro la disinterò in un istante
 
“Mamma? Dove sei?

 sentì una voce famigliare chiamarlo,una voce che lo aveva accompagnato per tutta la sua vita, che gli era stato nei momenti più duri, una voce che solitamente era viva, felice, comprensiva, ora era spezzata, era udibile come un sussurro strozzato dal vento.

“Sky? sei tu?”

La voce proveniva da sotto un cumulo di macerie, il ragazzo notò una sagoma stesa a terra, vicino alle scale che portavano al piano superiore, dove si trovava la sua camera

“Madre?”

Akemi sorrise:”Sono contenta che stai bene, però non dovresti ess..” non risucì a finire la frase che sputò del sangue, il suo corpo era pieno di ferite, non troppo profonde, tranne quella allo stomaco, quella che aveva provocato quella grande pozza di sangue che stava sul terreno

“Risparmia le forze,ti cureremo”

Intanto tutti gli altri erano arrivati e osservavano la scena preoccupati e tristi per il destino di quella povera donna

Ma Akemi scuote la testa:”No, il mio tempo è finito, Sky...fin dal giorno in cui ti ho trovato sapevo che te ne saresti andato e lo accettato da subito,all’inizio pensavo che saresti rimasto quello che eri quando ti ho trovato, privo di sentimenti,con lo sguardo impassibile e gli occhi privi di luce.”

Intanto un rumore da fuori fece sobbalzare l’albino e il castano

“Maledizione ancora quei maledetti Heartsless, Riku pensiamoci noi”

“Ok Sora, andiamo presto”

Lo sguardo di Akemi si poggiò su quello di Cecilia e ne lesse la tristezza e la sofferenza,le due si fissarono per qualche istante poi Akemi sorrise

“Cecilia, grazie di tutto, tu sei stato la luce di Sky, quando è arrivato qui sei stata l’unica a stargli vicino e a farlo vivere di nuovo come un ragazzo normale, mi raccoamanto continua a seguirlo anche durante il suo viaggio lo affido a te,me lo prometti?”
 
“Si glielo prometto” disse lei con una determinazione negli occhi che Sky aveva visto pochissime volte
 
“Sky” disse Akemi tornando a guardare suo figlio “Sei diventato davvero grande e forte, non potrei essere più orgogliosa, ti…voglio…be..ne”

Detto questo spirò e in un solo istante il silenzio riempì quel luogo, e un misto di rabbia,odio e tristezza si impossessarono di Sky, al quale diedero una sensazione di deja vù. IL custode ormai ricolmo di rabbia, urlò con tutta la forza che aveva in corpo e da lui, si radico una potente luce formando un’imponente colonna, che si estese per diversi metri , e tutti i presenti dovettero chiudere gli occhi per non essere accecati dall’ enorme bagliore prodotto da essa.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Oscurità ***


Franz3v:eccomi qua trallalalal
???: eccolo che ricomincia a fare il mona
Franz3v:senti perché non la smetti di rompere tu?
???: *non lo calcola minimamente. allora ragazzi è molto semplice io sono il cervello di Franz3v nonché subconscio(inesistente nella storia) di SKy quindi ragazzi sperando che il mio Io non muoia in questo capitolo,dipende tutto da questo folle autore, Franz3v:*rimane scioccato
SKY:ho capito devo rispondere io alle recensioni quindi?uffa
 
Bilo99:complimenti per averci azzeccata su chi ero, comunque si ho letto la tua storia e avrei qualcjhe sonsigliod a darti ma non è il luogo né il momento adatto questo grazie mille che segui le mie avventure continua così ci stiamo affezionado
 
 
 
Capitolo 7:Oscurità
 
 
 Il ragazzo si guardò intorno, non aveva mai visto un posto come quello prima, si trovava al centro di una grande stanza rettangolare, ai lati si trovavano in fila otto colonne, in fondo alla sala si trovava un grande trono cicrcondato da spine e teschi, piuttosto macabro pensò subito. Notò un’altra strana cosa, l’aria era molto strana, il corpo gli pesava, e respirava con fatica, quasi fosse a corto di ossigeno, sentiva una strana energia attorno alla stanza, e si sentiva osservato.
 
Una figura comparve alle sue spalle, un uomo incappucciato, sotto un cappotto nero
 
“Guarda guarda, chi si aspettava che saresti giunto fin qui” disse il neo-arrivato, incrociando le braccia
 
“Chi diavolo sei tu?” chiese il ragazzo
 
Il ragazzo si sentì strano, e per un attimo perse l’equilibrio; no, non si era sbagliato il suo corpo aveva appena pulsato, sentiva come se qualcosa dentro di se cercasse di uscire.
 
“Non trattenerla, falla uscire” disse la persona davanti a lui, aprendo le sue braccie e sollevandole al cielo “mostrami la forza della tua oscurità, della sua oscurità”
 
Ad un certo il ragazzo sentii come se un buco enorme gli si fosse aperto nel petto, e da esso uscì un enorme quantita di oscurità che inizio a ricoprire il suo intero corpo, la luce nei suoi occhi si spensero, sostituendo il loro colore naturale in un nero pece, e fu la stessa cosa anche per i capelli, in quel momento era come se il suo corpo fosse controllato come una marionetta.
 
“Bene ora mostrami quello che sai fare, dimostrati degno di possedere l’oscurità che farà vacillare l’equilibrio” 
 
lo sguardo del ragazzo, ormai privo di conoscenza si posò sulla figura, stese la sua mano davanti a lui e creò una sfera di oscurità che scagliò contro il suo avversario

“Tsk, non prendermi in giro”
 
Con estrema facilità evitò la sfera oscura, scatto in avanti e con un pugno allo stomaco fece volare l’avversario contro il muro e lo immobilizzò con una sfera di ghiaccio.
 
“Sai, credo proprio che tu non sia alla mia altezza.”
 
“Credi davvero che stia facendo sul serio? Sai devo abiturami a questo debole corpo!”urlò il ragazzo prima che l’aura oscura intorno a lui disintegrasse il ghiaccio, e non appena toccò terra, un lama oscura comparve nella sua mano destra, e partì subito all’attacco del suo avversario che intanto aveva evocato la sua arma, un Keyblade nero e rosso, abbastanza spesso e con la lama pena di spine.
 
Attaccava con una potenza incredibiele ma nonostante ciò, il suo avversario schivava i suoi colpi come niente fosse, tutti i fendenti e gli affondi venivano parati con estrema facilità, distese il braccio verso l’alto, puntando la lama oscura verso il soffitto, e a poco a poco iniziò a prendere la forma di una chiave, la lama diventò solida ma sempre senza una forma precisa finchè non si frantumo in mille pezzi, mostrando il suo Keyblade completamente nero in tutto il suo splendore
 
Il suo avversario sorrise
 
“Il Lontano Ricordo, allora sei davvero tu la persona che stiamo cercando.”
 
Partì nuovamente contro il suo avversario caricando un fendente verso destra, ma all’ultimo con un veloce e fluido gesto, colpì dall’altro lato, il suo avversario riuscì appena a parare il colpo, e caricò un affondo, ma l’altro con un salto schivò il colpo e una volta a terra, si girò velocemente colpì il suo avversario che però era già pronto per colpirlo e riuscì a ferirgli il braccio, poi con la mano sinsitra tirò una sfera di fuoco nell’addome dell’avversario e che lo fece scaraventare di nuovo contro il muro.
 
“Però, non sei tanto male dopotutto” disse la figura molto sorpresa e soddisfatta della scoperta.
 
”Riscaldamento completato”
 
Disse ilragazzo prima di scomparire e ricomparire ad una velocità impressionante alle spalle del suo avversario, prendendolo alla sprovvista, e si pregustò l’attimo in cui lo avrebbe colpito.
 
“Pensi sia così facile?”disse la figura, la quale scomparì per riapparire sopra il ragazzo e ferirlo con un altro fendente.
 
Il ragazzo non si arrese, la sua forza non diminuiva, bensì si rafforzava ad ogni attacco, la sua aura crebbe ancora, era diventata immensa e si scaraventò contro il suo avversario ferendolo ad un braccio
 
La figura sorrise:”Ora possiamo dire, che mi hai colpito, mi sono divertito ma ora basta giocare.”e conficco il Keyblade nella spalla destra del ragazzo, la sua oscurità si ritrasse nel corpo da cui proveniva fino a scomparire e gli occhi del ragazzo si chiusero, facendo cadere il ragazzo in un sonno profondo.
 
Comparve un varco oscuro dietro la figura, dal quale uscì un’altra figura oscura, con un cappotto questa volta completamente nero
 
“Vedo che te la sei presa comoda, lo avresti sconfitto in pochi secondi se solo lo avessi voluto, spero almeno che tu ti sia divertito”
 
“Diciamo che mi ha abbastanza sorpreso, a quanto pare la sua oscurità è molto forte, non pensavo riuscisse già ad evocare il suo keyblade e a lanciare una sfera di oscurità, si vede che è la “sua” oscurità, però questo stupido moccioso non sa contrastarla ancora, come potrà aiutarci?”
 
“Caro il mio Darxen, dai tempo al tempo vedrai che sarà utile allo scopo, e poi mio padre ha aspettato molto per organizzare questo piano, aspetterà ancora un po”
 
“Ok signore, però mi dica è andato da quella donna?”

”Certamente, io le avevo detto che era in mezzo “ sorrise sadicamente dopo questa affermazione
 
 
flashback
 
Akemi era bloccata al muro, la chiave dell’uomo puntata alla gola,con del liquido rosso scarlatto che colava giù dal collo e si riversava nella chiave , era terrorizzata, ma cercava in tutti i modi di dimostrarsi forte, cosa che però non riusciva a fare molto bene.
 
“Te lo chiederò un’ultima volta, dov’è il ragazzo?”
 
“Chi diavolo sei?e comunque pensi davvero che te lo dirò?
 
“Chi sono non ti importa, comunque ti conviene parlare se non vuoi morire”
 
“Non mi importa, l’importante e che Sky sopravviva,tu hai paura di lui vero?sai che lui ti sconfiggerà, sai che è più forte di te”
 
“Stai zitta stupida donna! non puoi nemmeno immaginare quanto potere io abbia”
 
Akemi sorrise”Ah, qualunque potere tu abbia lui ha qualcosa che tu non avrai mai.”
 
La figura iniziò a ridere”Ahahah, ma davvero?e cosa sarebbe?”
 
“Un’amica che che gli indica la via della luce, non lo abbandonerà mai, e che, anche se io morirò, le gli darà la forza di andare avanti”
 
“Ma davvero?allora vedremo come reagirà alla tua morte, mi divertirò un mondo a vederlo soffrire inesorabilmente, magari alla fine il suo lato oscuro uscirà fuori come cinque anni fa”
 
“Cosa vuol dire come cinque anni fa?”
 
“Potrei dirtelo, ma tanto non ti servirà perché ora morirai”
 
e con un ghigno malefico, si voltò, il corpo di Akemi stava ricadendo a terra, ma dopo un solo passo della figura, decine di fendenti vennero scagliati ad una velocità impressionan contro il corpo di akemi, che senza alcun preavviso non riuscì neanche ad urlare dal doloro che cadde a terra priva di conoscenza.
 
“Direi che anche questa casa non serve più”
 
e dal suo corpo si innalzarono delle fiamme enormi nere che distrussero la casa, dopodichè  scomparì in un varco oscuro.
 
Fine flasback
 
LA figura che aveva combattuto contro il ragazzo chiese
 
“Pensa che questa cosa abbia avuto degli effetti anche su di lui?”
 
“Sì, dopotutto sono collegati, per questo la sua oscurità si è risvegliata subito, o forse semplicemente aspettava qualcuno che la chiamasse.”
 
Intanto il ragazzo si era svegliato
 
“Voi…. Chi diavolo….siete?”
 
“ben svegliato, non posso dirti il mio nome, però ho una proposta da farti, la vuoi sentire?”
 
Il ragazzo ricordò subito tutto, ed indietreggiò molto velocemente ma il suo corpo non resse e crollò nuovamente a terra
“Ti conviene calmarti, a causa del risveglio della tua oscurità, il tuo corpo ha subito gravi danni ti conviene stare calmo e ascoltare”
 
Il ragazzo dovette ammettere che non aveva altra scelta, decise di ascoltare quelle due persone
 
“Bene, il nostro intento è quello di comandare tutti i mondi con il potere dell’oscurità che, come hai sperimentato tu stesso, possiedi, e anche molto direi, per questo vorrei che mi aiutassi in questa impresa, diventando il mio secondo allievo”
 
Il ragazzo inizò a riflettere sulla sua proposta, cosa doveva fare?doveva aiutarli?di certo non poteva scappare, perché se quello contro cui aveva combattuto era solo un allievo allora non aveva speranze contro il suo maestro.
 
“Dammi un buon motivo per qui dovrei accettare”
 
“Tu odi Sky?”
 
Gli occhi del ragazzo divennero neri, e la sua oscurità sembrò ritornare più viva che mai
 
“E me lo chiedi? lo vorrei distruggere con le mie stesse mani” la voce del ragazzo si mischiava a quella che aveva sentito in precedenza l’allievo durante il combattimento
 
“Bene perché il nostro obiettivo finale è proprio lui”
 
Un sorriso comparve sul volto del ragazzo
 
“Finalmente avrò la mia vendetta, contate pure su di me”
 
“Bene, ora ho bisogno che tu risvegli un po’ di vecchi amici, ma prima… il mio allievo di spiegherà come funziona il tuo potere, dopodichè partirete subito”
 
“Ok, capito”
 
L’allievo accompagnò il ragazzo in una grande stanza circolare, con il tetto sostenuto da delle enormi colonne, dove spiegò che quella era la stanza d’allenamento.
 
“Bene” disse la figura “Ora ti spiegherò come usare i varchi oscuri, focalizza il luogo che vuoi raggiungere concentra il tuo potere in una delle due mani, destra o sinistra non cambia il risultato,e poi attraversì il varco, comunque, visto quello che hai fatto prima, dovrebbe essere un giochetto per te”
 
Infatti il ragazzo aprì un varco focalizzando come luogo, la colonna alle spalle dell’allievo.
 
“Bene questo lo sai fare, ora evoca il tuo Keyblade, focalizza sempre la tua energia nella mano…”
 
ma non finì neanche di parlare che un keyblade tutto nero comparve in una scia di oscurità nella mano del ragazzo, che la guardò ammirandone lo splendore, con la bocca e gli occhi spalancati.
 
“Ricorda una cosa, finchè abbraccierai l’oscurità che c’è dentro di te, tutto andarà bene e potrai controllare il tuo corpo come vuoi, in caso contrario essa prenderà il controllo del tuo corpo, andiamo forza…Lea”
 
e aperto il varco Lea e il misterioso allievo scomparvero nell’oscurità.
  

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Un motivo per combattere ***


Franz3v:Studio,Studio,Studio;Manga,Manga,Manga;Anime,Anime,Anime.
SKy:Bene con questo vi avviso che Franz3v è momentaneametne offline, cause mentali
Franz3v:ti ho sentito!
Sky:studia e non rompere! Comunque visto che lui è fuori uso oggi risponderò io alle recensioni
 
Bilo99:eh anche io vorrei prenderli a calci, ma per questo ce il vero Sky che non ci penserà due volte a menar le mani xD comunque Lea è così cattivo perché..”
Franz3v:Non provare a Spoilerare la trama
Sky:Ops, volevi farmela eh? Beh dovrai aspettare continua a seguirci
Reno_Dede_Turks: Franz3v ha accolto il tuo consiglio e cercherà di migliorare, anche se sono proprio le descrizioni il suo tallone d’achille, però cercherà comunque di dare del suo meglio continua a seguirci anche tu mi raccomando ;)
 
Bene detto questo ecco qua il nuovo capitolo, ah Franz3v dice che non sa quando metterà il prossimo questo è uscito un mese dopo causa studio, quindi dipende tutto da quello ma speriamo di poter pubblicare il rpima possibile a presto
 
 

Capitolo8:Un motivo per combattere

 
 
 
 
 
 

Non credeva possibile quello che stava succedendo.
 
Akemi era lì,tra le sue braccia, immobile, con gli occhi serrati, la pelle fredda come il ghiaccio e nessun battito raggiungeva le orecchie di Sky.Le sue lacrime continuavano a solcare il suo viso, ma lui non emetteva né gemiti nè singhiozzi, anzi, il suo sguardo era rimasto impassibile, senza emozioni riflesse su di essi, da quando Akemi aveva spirato.
 
La luce che aveva prodotto scomparve, e a poco a poco i custodi riuscirono a ritornare con la mente a quella scena, così triste e disperata.
 
Riku e Sora entrarono correndo, e il castano prese la parola:
 
“Ehi avete visto quella luce immensa?”
 
“Sì l’abbiamo vista” rispose la rossa, anche lei con le lacrime agli occhi, che solcavano le sue guance rosee e delicate.
 
“E chi è stato?”chiese Riku
 
“è stato SKy” disse il Re con lo sguardo ancora sul corpo di Akemi
 
“cosa?ma non è possibile, ha prodotto una potenza incredibile e senza averla dovuta prima accumularla, e poi ha appena ricevuto il Keyblade, come può avere un tale potenziale?”
 
Topolino osservava il neo-custode che teneva in braccio la madre“La rabbia lo sta dominando, ed è per questo che è riuscito a farlo, come col passaggio oscuro di prima,
“Ma in questo modo non rischia di essere dominato dalla sua oscurità?”
 
“può darsi, non possiamo sapere quello che accadrà”
 
“Maestà…”iniziò Sky che fino a quel momento era rimasto in silenzio e immobile “Vorrei portare mia madre in un posto che le piaceva tanto, per poterla almeno seppelire”
 
Topolino rimase spiazzato , oltre al fatto che il ragazzo non l’aveva mai chiamato maestà, intorno a lui vedeva un incredibile concentrazione di oscurità, anche se per qualche motivo, essa era stabile; lasciò perdere le domande che gli frullavano in testa e rispose alla domanda di SKy:
 
“Ma certo, è un tuo diritto, noi ti aspetteremo alla gummiship, si trova appena fuori città, prendi tutto il tempo che pensi sia necessario”
 
I quattro custodi si guardarono per qualche istante, dopodichè uscirono dai resti della casa e tornarono alla gummiship.
 
In mezzo ai resti della casa erano rimasti solo Sky e Cecilia , nessuno dei due disse niente, rimasero in silenzio e immobili per qualche istante, che sembrò un’ eternità, poi il castano si alzò prese il corpo di Akemi e uscì dalla casa, e la sua amica lo seguì senza proferire parola.
 
Sky portò il corpo senza vita di sua madre in un posto appena fuori città, dove si trovata un boschetto dove al centro si trovava un piccolo lago, dove una volta andavano ad ammirare il tramonto , dove i raggi rossi del sole morente filtravano nelle aperture degli alberi. SKy non si rese subito conto che il sole ormai stava calando, finchè alcuni raggi non gli colpirono il volto, e quando alzò lo sguardo al cielo, il colore rosso di essi si rispecchiò nell’azzurro dei suoi occhi. Cecilia intanto osservava la scena senza pronunciare parola, ma rimase a fissarlo; in quella persona che gli stava davanti non riconosceva più il ragazzzo sempre allegro e solare, anzi vedeva lo specchio della persona che era un tempo, la prima volta che lo aveva incontrato, era come una bambola senz’anima, senza emozioni, ce ne aveva messo di tempo per farlo sorridere e il pensiero che potesse tornare definitivamente in quello stato la inquietava.
 
Sky avrebbe tanto voluto rivedere ancora il tramonto con lei, ma ormai non era più possibile, il loro tempo insieme era finito, inesorabilmente.Rimase ugualmente a guardarlo e ad ammirarlo, però senza Akemi lo sentiva vuoto, privo di alcuna bellezza.
 
 
 
 
I quattro custodi, nel frattempo, erano arrivati alla gummiship, e aspettavano il ritorno dell’ultimo custode e di Cecilia.Ognuno di essi, era immerso nei propri pensieri, alcuni erano sommersi dai ricordi della scena della morte di Akemi, come quelli di Kairi, accompagnati dalle sue calde lacrime, che inevitabilmente segnavano il suo viso, anche dopo essere state asciugate più e più volte da Sora, immerso invece, come Riku, in domande alle quali volevano trovare risposte:
 
“Quanto forte sarebbe potuto diventare Sky? Li avrebbe seguiti nella loro missione? Quale fazione avrebbe scelto? Luce o Oscurità?”
 
  
Di lì a poco i pensieri del castano si trasformarono in parole
 
“Maestà, pensate che Sky ci seguirà nonostante quello che è appena successo?”
 
Il re lo fissò negli occhi, senza dire niente, chiuse gli occhi per riflette, ma dopo qualche secondo riaprì gli occhi e rispose con un po’ di titubanza:
 
“Non lo so, dev’essere una sua scelta, non possiamo forzarlo, non nelle condizioni in cui è”
 
“Questo è vero , però deve pensare che se lo lasciamo qui c’è il rischio che i custodi oscuri lo prendano di mira, e con lui tutto il pianeta. Dopotutto il suo potenziale è fuori dal comune, ne siamo stati tutti testimoni. Non possiamo rischiare certo che cada in ani sbagliate, e poi è palese che i custodi oscuri distruggerebbero tutto il pianeta sia per trovarlo che per far esplodere l’oscurità latente in lui” si intromise nel discorso l’albino.
 
“Pensi che non lo sappia per caso?so che hai perfettamente ragione Riku, però non possiamo forzarlo a venire con noi se non vuole, rischiamo solo di peggiorare la situazione”
 
“Quindi che dobbiamo fare?” fu Kairi a parlare questa volta
 
“Accettare la sua scelta” sentenziò il re e i tre custodi annuirono, dopodichè si immerserò di nuovo nei loro pensieri.
 
 
 
 
 
Sky appoggiò il corpo di Akemi sul terreno, successivamente evocò il suo Keyblade ed iniziò a scavare con esso, e allo stesso tempo in cui scavava nel terreno, faceva lo stesso coi suoi ricordi con Akemi,i suoi sorrisi, quando si arrabbiava con Sky anche se lo faceva solo per il suo bene, tutti i giorni passati con lei, tristi o felici che erano, più scavava nel terreno, e più queste immagini gli balzavano alla mente. Ogni frammento di ricordo veniva interrotto con il flash del viso di Akemi, privo di colore, con gli occhi serrati, e un lieve sorriso sulle labbra quando era appena morta.
 
La rabbia e l’odio stavano crescendo dentro Light ogni secondo di più, e ormai stavano per prenderne il soppravvento.
 
Cecilia fissava SKy che scavava, cercando un modo per aiutarlo in quel momento così difficile per lui, doveva trovare una soluzione per riuscire a tranquillizzarlo, ma l’unica cosa che riusciva a fare in quel momento era porsi milioni di domande, alle quali non sapeva cosa rispondere:
 
”Cosa dovrei dirgli? Cosa posso fare per lui? Cosa lo farebbe stare meglio? Dannazione, sono proprio inutile, proprio quando lui ne ha bisogno io non so come aiutarlo”
 
Delle calde lacrime iniziarono a solcarle il viso, si strinse le braccia al petto e cadde a terra
 
“SONO INUTILE!” si senti male al pensiero di esserlo, non aveva mai provato una sensazione più sgradevole di quella che stava provando in quel momento.
 
Sky riprese il corpo di Akemi e lo poggiò delicatemente in fondo alla tomba, dopodichè le mise sopra una coperta, ma non prima di averla guardata un’ultima, aveva così tante cose che avrebe ancora voluto fare con lei, ma il tempo l’aveva strappata via troppo presto e in nessun modo avrebbe potuto recuperare il tempo perso, dopo di che riempì di nuovo la tomba con la terra.
 
“Madre” iniziò Sky con la voce strozzata dalle lacrime
 
“so che non puoi sentirmi, ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fatto per me, so che non ne abbiamo mai parlato apertamente, ne ti ho mai chiesto dettagli sul giorno che mi hai trovato e questo perché tu mi bastavi, è vero sono sempre stato curioso di conoscere la mia vera madre, ma tu lo sei stata,e per questo ti sarò sempre grato” si fermò un attimo per asciugarsi le lacrime, fece un lungo respiroe continuò” ed è per questo che ti prometto che troverò chi ti ha fatto questo e lo ucciderò con le mie stesse mani.”
 
Non appena finì la frase, nella sua mente cercò di immaginare l’aspetto dell’uomo che gli aveva portato via Akemi, ma l’unica cosa che compariva nella sua mente era solo una sagoma scura, con le mani sporche del sangue di sua madre, e quel pensiero, come la calma prima della tempesta, spezzò la calma dentro SKy e la tempesta iniziò ad arrivare.
 
All’improvviso un’aura oscura iniziò a fuoriuscire dal suo corpo,fino a ricoprirlo interamente, i suoi capelli si inalzarono verso il cielo, come se da sotto di lui partisse una fievole ondata di vento, stava accadendo di nuovo, come con Lea, il colore nero pece delle pupille iniziò ad estendersi nell’iride.
 
L’amica osservava quella scena sempre piùspaventata ricordandosi che non presagiva niente di buono, ma non era solo quello, aveva la pelle d’oca, sentiva come una sensazione già provata, in un lontano passato, una serie di falshback le passarono davanti agli occhi, come delle diapositive mostrate alla massima velocità e questi ricordi le martellavano la testa. Ad un certo punto le immagini si bloccarono, ed un solo pensiero riempì la mente di Cecilia, devo salvarlo! e fu in quel momento che il suo corpo pulsò e senza averlo premeditato, come se una forza dentro di lei la stesse spingendo a farlo, abbracciò l’amico mentre le sue calde lacrime scendevano sul viso e cadevano sul corpo di Sky.
 
A quel contatto Sky sobbalzò, era così caldo e rassicurante e chiuse gli occhi, il corpo di Cecilia iniziò a risplendere di una luce intensa che ricoprì l’oscurita del ragazzo trasformandola in luce, infine la luce di tutti e due partì dai loro corpi, fusi assieme da quest’ultima, formando una immensa colonna di luce, che raggiunse il cielo bucando le nuvole formatesi in quel momento.
 
 
 
 
“E quella che cos’è?”chiese il castano guardando esterrefatto il cielo
 
Anche gli altri custodi guardarono il cielo, e notarono l’immensa colonna di luce che si reggeva poco lontano da lì e che attraversava il cielo.
 
“Di nuovo Sky?” propose il custode della Via per l’Alba
 
“Sì è molto probabile” rispose il Re sicuro
 
“Ragazzi, c’è qulacosa che non va” rispose la rossa, che stava in piedi con lo sguardo fisso sulla colonna
 
“In che senso Kairi?”chiese confuso il castano, accompagnato anche dall’albino e il Re.
 
“Quella luce, non è uguale a quella di prima, non lo so, mi sembra venga da un’altra persona, non so come spiegarvelo, è una sensazione che non ho mai provato prima”
 
“Quando tornerà ci faremo spiegare, allora avremo la risposta alla tua domanda” finì di dire il re.
 
 
 
 
 
“Interessante” una figura incappucciata era seduta su un trono, all’interno di una stanza completamente nera, e anche completamente vuota, c’erano solo due fila di colonne che partivano dalla porta d’entrata fino al trono, era la stessa stanza dove si era trovato Lea dopo l’attacco di heartless, e la persona che era seduta sul trono, era la stessa che aveva posto fine alla vita di Akemi.
 
“Chi l’avrebbe mai detto che quella ragazza…” gli scappò una risata, alzò lo sguardo verso il soffitto e con tono autoritario urlò: “Darxen!” 
 
 
 
Due figure incappucciate davanti a loro un’enorme spazio deserto senza fine, unica luce la luna dietro di loro, nessun’abitazione, nessuna città, nessuna vita intorno, uomini o animali. Solo rocce e rocce, non era un paesaggio molto particolare in fondo, ma a nessuno dei due importava, la loro missione era la prima e anche unica preoccupazione al momento.
 
Ad un tratto una delle due figure incappucciate si voltò verso un punto che stava emanando luce, un minuscolo punto dove non c’era oscurità.
 
“Incredibile, la senti anche tu Lea?”
 
l’altra figura incappucciata si rivolse verso di lui e si tolse il cappuccio per vedere meglio, facendo uscire i suoi capelli a spazzola rossi, che rispetto al rosso acceso di sempre erano un po’ più scuri.
 
“Vuoi dire questa dannata luce?certo come potrei…” ma si fermò di colpo e spalancò gli occhi “Non è possibile…questa luce appartiene a…”

Il compagno si girò verso di lui con fare curioso
 
“Che succede?sai a chi appartiene questa luce?”
 
“Eh? No no, non so chi è, però è una luce fastidiosa, andiamo.”Lea era agitato, si vedeva che cercava di cambiare discorso.
 
Una strana sensazione travolse Darxen

”A quanto pare dovrai andare avanti senza di me, il maestro mi desidera, ecco tieni”
 
allungò il braccio e appoggiò la sua mano sulla fronte di Lea, dal braccio della figura partì dell’oscurità, che andò dentro Lea
 
“Ho messo nella tua mente le istruzioni di quello che devi fare e il luogo dove dovrai fare la tua missione, non deludermi, e poi torna al castello, ah e ricorda, se non accettasse l’accordo uccidilo”

”Lo terrò a mente”
 
Darxen aprì un varco oscuro davanti a sé ed entrò subito, Lea aspetto che il varco sparì dopodichè guardo di nuovo il punto di luce, che ormai stava scomparendo
 
“Cecilia…Sei tu?” successivamente ricominciò a camminare.
 
Poco lontano da lui due robot enormi, dall’aspetto strano con all’interno che li controllavano due strani essere, una specie di miscuglio tra uomini e bestie lo stavano osservando, il primo era uno strano scimmione e la seconda una donna con un occhi bendato, la quale prese la parola per prima
 
“Ehi guarda un piccolo umano da solo, che dici andiamo a salutarlo? Tanto finchè non sconfiggiamo quegli altri essere umani Lord Genome non ci farà tornare alla capitale”
 
“Per me va bene, voglio stuzzicarlo per bene” entrarono all’interno dei loro robot e si avvicinarono a Lea.
 
Il rosso aprì gli occhi e si trovò i due robot davanti di se a pochi metri da lui, e li guardò con occhi di sfida :”Beh?che volete?”
 
La donna perse subito le staffe:”Come osi dirci cosa vogliamo? Tu dannato umano non dovresti trovarti in superficie, quindi o torni sottoterra o ti ci rispediamo noi a modo nostro”
 
Lea iniziò a ridere “ E dovreste spedirmici voi? Ma non fatemi ridere siete solo dei pesci piccoli, non mi interessate levatevi di mezzo o mi troverò costretto a disintegrarvi”
 
Fu lo scimmione a parlare questa volta:” Bene allora morirai con la tua sfacciataggine, immagino che appartieni alla brigata dai gurr…”
 
“Mi avete stufato” in pochi istanti Lea creò nel palmo della mano una sfera oscurà che scaglio contro il primo robot, ma prima di colpirlo si divise e colpì entrambi facendoli esplodere, e non lasciando altro che cenere.
 
“Bene e ora devo trovare questo fantomatico Lord Genome” e riprese la sua strada
 
 
 
 
 
Sky e Cecilia arrivarono alla gummiship, che fortunatamente sti trovava poco distante dal boschetto in cui avevano seppelito il corpo, i quattro custodi li notarono e si avvicinarono a loro
 
“Ehi ragazzi, avete fatto?”chiese il castano più seriamente possibile.
 
Entrambi annuirono ma senza guardare negli occhi nessuno dei presenti e senza proferire parola.
 
“Bene allora possiamo partire” i custodi si rivolsero verso la gummiship ma vennero fermati dalla voce di Sky
 
“Non posso”
 
“Come hai detto scusa?”chiese il castano
 
“Non posso venire con voi, non trovo una ragione” il suo Keyblade comparve nella sua mano in un fascio di luce, e lui rimase a guardarlo, poi continuò il discorso “pensavo che con questa chiave avrei salvato tutti, comprese le persone che amo, ma non è servito a niente, quindi a che senso venire con voi? Mi spiace ma io non ho motivo di venire”
  Sky chiuse gli occhi, aveva bisogno di pensare, allungò la mano creò un varco oscuro e ci entrò dentro, lasciando tutti i restanti spiazzati.
 
Il neo-custode quando uscì dal varco, si ritrovò nei pressi del lago del bosco, lo scroscio dell’acqua lo calmava in qualche modo, come una ninnananna che calma un bambino che piange, si sedette vicino alla riva, e iniziò a riflettere
 
“Per cosa dovrei combattere adesso?non ho più nessuno motivo per rimanere in questa vita, ne da difendere, Akemi è morta a causa mia” le lacrime tornarono a scendere
 
“Ehi ma che ti prende?non ti riconosco più!”
 
 Sky sobbalzò, questa voce era partita da dentro di lui, successe in un istante, un rapido battito di ciglia,e si ritrovo di nuovo all’interno del suo cuore, il mosaico circolare sul pavimeto questa volta era diviso a metà, una nera e una bianca. Davanti a lui c’era un ragazzo con i capelli e gli occhi bianchi,  Sky spalancò gli occhi al vederlo
 
“Tu sei…”
 
 
 
 
 
La figura incappucciata era seduta sul trono, me aspettava Darxen, infine un varco oscuro si aprì davanti a lui e la persona che stava attendendo si fece avanti e si inchinò davanti a lui
 
“Darxen, l’hai percepita anche tu vero?”
 
“Quel’enorme luce? Certo maestro. Appartiene per caso a Lui?”
 
“Non esattamente comunque ti ho convocato perchè ho un compito da assegnarti, è piuttosto semplice, trova la fonte di quela luce e distruggila”
 
“Certo maestro, inizierò subito le ricerche.”
 
“Non sarà necessario, questa luce proviene da una ragazza umana, il suo nome è Cecilia e si trova sul pianeta Terra insieme agli altri custodi, vai e uccidila”
 
“Come desiderate maestro, e per quanto riguarda gli altri custodi?”
 
Un ghigno apparve sotto il cappuccio del maestro “Se ti intralciano in qualsiasi modi, uccidili”
 
Darxen fece un altro inchino “Come desiderate Maestro” subito dopo aprì un varco oscuro e ci sparì dentro.
 
“Chissà come andrà a finire” si chiese la figura incappucciata e poi si mise a ridere
 
 
 
 
 
 
Cecilia era insieme agli altri quattro custodi, che cercavano uan spiegazione per quello che era successo, o cos’era quella colonna di luce
 
“Ve l’ho già detto, non so cos’era, so solo che ho avuto l’impulso di abbracciare Sky, è da lì che ha avuto origine quella luce, era come se la mia e la sua luce si fossero fuse insieme, è possibile?”
 
“Mmmm, non so cosa pensare, non ho mai sentito di un fatto simile” disse il Re
 
Cecilia stava piangendo, non riusciva a fermare le lacrime, aveva paura per la sorte dell’amico, ma Kairi che capiva i suoi sentimenti cercò di rincuorarla
 
“Tranquilla, sono sicura che Sky sta bene, e che tornerà presto, vedrai, è vero che non lo conosco da molto ma sono brava a percepire la forza d’animo edi una persona quello che dovrai fare e stargli vicino in ogni momento quando tornerà” sorrise, e venne ricambiata dalla nera.
 
“Scusate se mi intrometto in questa patetica scenetta.”
 
I custodi si girarono di scatto e videro un varco oscuro aprirsi a pochi metri da loro, dal quale uscì una figura incappucciata
 
“Chi sei tu?e che cosa vuoi?” chiese Sora evocando il suo Keyblade, seguito dagli altri custodi.
 
“Il mio nome è Darxen, e sono qui per prendere la vita di quella ragazza” puntò il dito contro Cecilia “Volete gentilmente consegnarmela?”
Riku si posizionò davanti alla ragazza ed invocò la Via per l’Alba “Pensi davvero che te la consegneremo?”
“No però speravo aveste del buon senso, ma vedo che mi tocca usare le maniere forti” con uno schiocco di dita fece comparire molti Heartless e Nessuno che iniziarono ad attaccare in gruppi i quattro custodi.
 
 
 
 
 
 
“Esatto, io sono te” annuì la coppia di SKy
 
“Ma come fai a..”
 
“è troppo complicato da spiegare, si può sapere che ti prende, molte persone hanno bisogno di te e tu vuoi lasciarle al loro destino?”
 
“Ma che diavolo dici? Mia madre è morta”
 
“E quindi?è vero è morta, ma non per questo devi arrenderti e poi non dirmi che non ti ricordi di quella sera, e di quello che allora dicesti a Cecilia”
 
Light spalancò gli occhi, è vero come aveva fatto a dimenticare quella sera? Chiuse gli occhi e si fece inondare da quel ricordo.
 
 
 Erano passati appena un diversi  mesi da quando Akemi aveva trovato Sky in quel villaggio distrutto, ora aveva circa sedici anni, i giorni erano passati senza che lui avesse detto niente, era rimasto in silenzio e impassibile da quel giorno. L’inverno aveva portato il freddo pungente e anche una bella nevicata nella città, SKy si trovava nel parco seduto su una panchina mentre osservava il cielo stellato, una ragazzina snella con i capelli corvini corti fino alle spalle si avvicinò a lui, “Ehi ciao, sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto”
 
Sky non spostò neanche lo sguardo, allora la ragazzina provò a chiamarlo nuovamente
 
“ehiiiii, mi sentiiiii? Eh dai andiamo” la ragazzina si spazzientì e allora prese la faccia di Sky e la rivolse verso la sua, erano a pochi centimetri di distanza, l’odore di uno inondava le narici dell’altro e i colori dei loro occhi rispecchiandosi gli uni negli altri, sembravano fondersi insieme.
 
“Il mio nome è Cecilia, il tuo qual è?”
 
“Il…Mio…nome..” 
 
la ragazzina rimase un po’ spiazzata “Che succede non ricordi il tuo nome?”
 
Sky osservava qualla ragazza e provò gelosia, però in un certo senso lo faceva stare meglio, quegli occhi esprimevano sincerità e calma un mezzo sorriso comparve nel suo volto. Anche la ragazzina se ne accorse “Ehi ma allora vedo che sai sorridere, eheheh pensavo fossi una bambola “
 
Una voce risuonò per il parco la voce di una donna che cercava qualcuno, era Akemi che trovò i due e si precipitò subito verso Sky
 
“Ehi Sky ti ho detto mille volte di non uscire senza avvisare” poi si accorse della presenza di Cecilia” Ah tu devi essere Cecilia Trigger, dico bene?”
 
“Si stavo facendo amicizia con suo figlio, allora ti chiami SKy eh? Beh ci vedremo nei prossimi giorni io ora devo andare buon natale” fece ciao con la mano e sparì nel buio
 
Sky rimase a fissare il punto in cui era sparita, e Akemi rimase sorpresa di ciò
 
“Ehi SKy che ti prende?”
 
“Ce..cilia,è una brava persona” la voce era bassa, un sussurro appena percettibile “ Mi piace, è serene ,tranquilla e sincera” un urlò risuonò nell’aria, la voce di una bambina, Sky spalancò gli occhi e corse immediatamente per raggiungere il luogo da dove proveniva la voce, arrivò in un vicolo dove c’erano dei tipi che stavano tenendo Cecilia per le braccia, volevano violentarla, SKy non ci pensò due volte Sky si avventò sui malviventi e con qualche pugno ben assestato riuscì a far scappare uno dei due, ma il secondo aveva un coltello, SKy più veloce che potè arrivò sotto l’uomo e con un calcio colpì il braccio e gli fece perdere il coltello
 
“Ti conviene andartene, o giuro che non sarò molto clemente” lo disse con tono glaciale, glaciale come il freddo pungente che sentiva sulla pelle, e il suo sguarda non era da meno, ghiaccio puro.”
 
Il malvivente scappò a gambe levate portandosi in spalla il compagno ferito.
Sky si girò verso Cecilia per vedere come stava, ma prima di poterle fare qualsiasi domanda, lei gli saltò al collo, piangendo

”Grazie mille SKy, non so cos’avrei fatto senza di te”
 
“Io ti proteggerò” disse piano SKy
 
“Come?”
 
“TU mi hai risvegliato, da oggi in poi farò di tutto pur di proteggerti, è una promessa”
 
Cecilia sorrise e i loro occhi si incorciarono di nuovo unendo nuovamente i loro colori, fino a che la nera sorrise “Ci conto”
 
 

 
 
 
Sky riaprì gli occhi, stava sorridendo
 
“Come ho fatto a dimenticarlo? Adesso so per cosa devo combattere, devo combattere per proteggere questo mondo, e proteggere la mia amica, colei che ha sempre creduto in me”
 
“Esatto, qui noi ci salutiamo custode, ma ci rincontreremo, questo è poco ma sicuro”
 
Accadde di nuovo, un altro battito di ciglia, e si ritrovò sul bordo del lago, ma qualcosa lo turbava, una presenza oscura, e una pura e piena di luce.
 
“Dannazione, Cecilia”
 
Si alzò di scatto e corse verso la gummiship
 
 
 
 
 
I quattro custodi erano occupati a sconfiggere gli Heartless e i Nessuno, ma ogni volta che uno veniva eliminato, un altro ne prendeva il posto. Intanto Darxen si era diretto verso Cecilia, camminando tranquillamente la raggiunse, lei era a terra, troppo terrorizzata per scappare,  con le lacrime agli occhi.
“Addio ragazzina” caricò il fendente ma una Keyblade bianco lo bloccò
 
“Giù le mani dalla mia amica”
 
”Sky” tutti i presenti in vari momenti urlarono il suo nome, il nome del detentore del Portafortuna
 
Sky fece pressione sul braccio con cui teneva il Keyblade e riuscì a crearsi un varco nella difesa dell’avversario e gli assestò un pugno sullo stomaco facendo indietreggiare di parecchi metri.
 
“Ho una sensazione di deja vu, voi no? anche se l’ultima volta le parti erano invertite”
 
Hikari aveva le lacrime agli occhi, ma non perché era triste al contrario era felice di vedere l’amico sano e salvo ma soprattutto così sorridente.

”Sky..”altre lacrime rigarono il suo viso
 
“Ora ci penso io”
 
“Certo che ti piacciono le entrate all’ultimo secondo, vero?” scherzò il castano
 
“Sennò non mi diverto” gli rispose lui
 
“ma non potevi usare un varco?” gli chiese perplesso Riku
 
“Ah già è vero ero talmente preso dall’emozione che me ne sono scordato, vabbè ora sono qui ,ce la fate contro quegli Heartless?”
 
“Certo per chi ci hai preso? tu pensa a Darxen” rispose il castano prima di distruggere l’ennesimo Heartless
 
“Ricevuto” disse SKy prima di rivolersi contro il suo avversario e andando  all’attacco.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Realtà e Scontro ***


Franz3v: Vai Cecil cazzo uccidilo, Sì cazzo! *si accorge che lo stanno fissando, chiude tutto e si gira. Salve a tutti, chiedo perdono per il ritardo ma tra scuo…nono diciamo le cose come stanno mi sono scaricato la rom di Final Fantasy 4 e sono perso xD bene… Sky se tocchi il mio salvataggio ti uccido
Sky:tranquillo tranquillo
Franz3v: bene ora risponderò alle recensioni
Reno_Dedè_Turk:Sono davvero molto felice che la storia ti piaccia, per la lunghezza ho deciso di metterci più tempo per postare ma fare capitoli più lunghi così penso sia meglio no? Grazie mille per seguirmi e spero che la storia ti continui a paicere fino alla fine(sarà lunga xD)
Bilo99:ehehehhe ti fai molte domande però potrai trovare le risposte solo leggendo(o anche legandomi ad una sedia con una pistola alla tempia xD) grazie mille per i tuoi complimenti sono sempre molto spronanti spero continui a piacerti
Un grazie speciale anche a Legendary Reshiram che ha messo questa storia tra le ricordate.

Bene signori ora ecco a voi il capitolo che neanche quelli che seguivano la vecchia Balance hanno mai letto, buona lettura
 
 
Capitolo 9:Realtà e Scontro
 
 
 
 
La lama bianca del Portafortuna e quella nera e rossa del Keyblade di Darxen si scontrarono,provocando diverse scintille e piccole crepe nel terreno, vari fendenti venivano scagliati da entrambi le parti, tutti con diversa potenza e angolazione, ma entrambi paravano quelli dell’altro senza la minima difficoltà.
 
“Dimmi” iniziò Sky prima di scagliare il medesimo fendente contro il suo avversario “Hai un nome?” Darxen si allontanò di qualche metro, e Sky gli si avvicinò con la sua  arma levata in aria, pronto ad un altro attacco, dal basso verso l’alto.
 
“Il mio nome è Darxen” rispose prima di deviare il fendente e spostarsi, facendo così perdere l’equilibrio a SKy che colto inpreparato, cercò di scansarsi ma un fendente dell’avversario lo ferì alla spalla, costringendolo ad indietreggiare. Darxen non aspettò un minuto di più, creò una sfera oscura nel palmo della mano e la scagliò contro Sky, che mise davanti a se il Keyblade per parare lil colpo, ma l’energia era troppo forte e l’unica cosa che riuscì a fare fu deviarla verso il cielo dove esplose, creando un incredibile onda d’urto. Benchè i due sembravano alla pari, Sky era consapevole che la potenza del suo avversario era nettamente superiore alla sua. Ogni volta che il suo Keyblade si scontrava contro quello dell’avversario, veniva sempre spinto via dalla sua incredibile potenza, mentre lui cercava di colpire i punti scoperti di Darxen, quest’ultimo usava la sua immensa potenza sia nell’attacco che nella difesa, ma nonostante non sembrava impegnato in uno scontro, sembrava quasi un bambino che si diverte con il suo nuovo gioco.
 
Il castano, nonostante non vedeva il viso dell’avversario, che era coperta dal cappuccio nero, sentiva comunque un incredibile intento omicida su di lui, il suo corpo tremava, ma lui cercava di cacciare quel timore nelle profondità più remote del suo cuore, ma ogni volta che si incrociavano le lame delle loro rispettive armi, riprovava quella sgradevole sensazione.
 
“Maledizione” pensò Sky mentre osservava l’onda d’urto dissolversi “ha una potenza incredibile, sono davvero in grado di batterlo, ho bisogno di più forza, devo scavalcare le sue difese” mentre la sua mente era da un’altra parte, Darxen ne approfittò per un attacco a corta distanza, infatti si era appena lanciato contro Sky, che preso alla sprovvista, lo schivò saltando in alto.
Darxen allora creò diverse sfere oscure, puntò il Keyblade verso l’avversario, ed esse gli andarono incontro.
“Ne hai deviata una, ora vediamo cosa fai con più sfere”.
 
“Cosa?” Sky si ritrovò impreparato, una decina di sfere gli andarono contro, e cercò di deviarle tutte ma era impossibile, riuscì a deviarne tre o quattro, ma le altre gli colpirono braccia e gambe, dopodichè perse la presa sul keyblade e precipitò a terra, formando un piccolo cratere.
Sky era disteso a terra, il suo corpo urlava di dolore, ma la sua mente e il suo cuore gli dicevano di alzarsi, ma il suo corpo non accennava a muoversi nemmeno di un millimetro.
 
“è tutto qui il tuo potere?” urlò Darxen, avanzando verso di lui, un po’ sorpreso che il suo avversario fosse così debole; “La tua potenza attuale non raggiunge neanche metà della mia, non riesco a capire, beh tutto sommato non importa, non sono qui per te, ti risparmierò la vita per questa volta.” Detto questo rivolse il suo sguardo a Cecilia, che era rimasta a fissare interdetta la scena senza poter fare né dire nulla; non appena passò vicino a al suo avversario, qualcosa bloccò la sua gamba, la mano di SKy, che appena aveva visto il suo avversario guardare Cecilia aveva ignorato la voce del corpo, e ascoltato solo quella del cuore, si sarebbe anche fracassato tutte le ossa, ma avrebbe salvato la sua amica.
 
“Non provarci” disse Sky stringendo la gamba con le poche forze che aveva in corpo: “Ho già perso qualcuno a me caro, non permetterò che tu uccida altre persone”, una risata rieccheggiò nell’aria, e subito dopo con un calcio in faccia, Darxen scaraventò Sky a qualche metro di distanza, liberandosi della sua presa, e riprendendo la sua avanzata verso Cecilia assaporava il momento in cui l’avrebbe infilzata con il suo Keyblade.
 
Sky non sapeva cosa fare, era impossibile, non poteva sconfiggerlo, era debole, era come mettere a confronto la forza di una formica con quella di un gigante, non c’erano paragoni, aveva bisogno di più forza:”Più forza, mi serve più forza!”
 
Una voce agghiacciante risuonò nella sua testa facendolo rabbrividire:”Vuoi più forza? Allora evocami!” Sky spalancò gli occhi e sentii una forte dolore alla testa, mentre mille immagini gli passarono davanti, dopodichè perse i sensi.
 
Il castano aprii gli occhi piano piano, iniziando ad intravedere le macerie di alcune abitazioni che si trovavano lì vicino a lui, circondate da delle fiamme nere, quando l’immagine gli fu chiara e nitida, SKy rimase sopreso e iniziò a guardarsi intorno, si doveva trovare al centro di un villaggio, o meglio quello che ne rimaneva.
“Come sono arrivato qui? Dove sono tutti?e di chi era quella voce?” queste domande affolavano la mente del custode, però non poteva certo stare lì ma mentre pensava a cosa fare, un suono di passi attirò la sua attenzione.
Vide una figura avvicinarsi a lui, un ragazzino, alto la metà di lui.Non riusciva a vederne lo sguardo, i vestiti erano tutti stracciati, i capelli erano di un nero pece, prima che potè accorgersene il ragazzino era davanti a lui.
 
C’era qualcosa di strano in lui qualcosa di familiare, in un attimo percepì un’enorme energia negativa provenire dal ragazzo, che sembrava quasi alterasse la gravità rendendolo più pesante, riusciva anche a vederla mentre essa sollevava quest’utimo, portandolo alla stessa altezza di Sky, e prima che quest’ultimo potesse fare qualcosa dalla mano del piccolo fuoriuscì dell’oscurità che lo afferrò alla gola con una forza incredibile,tanta che riuscì a sollevarlo da terra di qualche centimetro, e Sky cercò con tutte le sue forze, usando entrambe le braccia, di liberarsi dalla presa del nemico, ma sembrava impossibile. Tutto il corpo del ragazzino era pieno di quell’aura oscura, che continuava a sgorgare dal suo corpo, come un rubinetto che viene lasciato aperto.
 
Ad un certo punto la figura del ragazzo divenne sfocata, fino a farla scomparire del tutto, e al suo posto comparve un ragazzo identico a lui, stessa altezza, stessa corporatura, capelli neri come la pece, i loro sguardi si incrociarono, e SKy potè leggervi solo oscurità, un ghignò apparve nel viso della copia oscura :”Evocami!Io posso donarti il potere!arrenditi al mio volere, come hai fatto tempo fa”. Sky spalancò gli occhi alle parole del nero:”Tempo fa? Vuol dire che tu sai cos’è successo?” respirava a fatica perché il ragazzo lo teneva stretto, un altro ghignò, accompagnato da una risata agghiacciante:”Certo e se vuoi sapere tutto e avere più potere basta solo che tu mi faccia controllare il tuo corpo, arrenditi al mio volere”, il castano chiuse gli occhi e lasciò la presa, si arrese, se poteva avere risposte e salvare i suoi amici lo avrebbe fatto,non importava il prezzo che avrebbe dovuto pagare.
 
Però c’era qualcos’altro, sentiva una strana sensazione, paura, codardia, sapeva che chi gli stava davanti era forte e non avrebbe potuto sconfiggerlo, dopotutto lui era un debole, questi pensieri lo stavano rendendo vulnerabile, e la luce del suo cuore si affievoliva, aprendo un varco per l’oscurità.
 
Lo Sky nero, alzò l’altra mano che venne ricoperta da una densa oscurità, e la avvicinò al viso dell’altro, l’aura iniziò ad avvicinarsi al volto di SKy, per ricoprirlo a sua volta, ma un fascio di luce interruppè il contatto, liberandolo dalla stretta del nero, la copia di Sky bianca, lo afferrò e se lo mise sulle spalle:”Tu non sei ancora pronto per questo”, e corse lontanto dall’oscuro nemico, e allungando la sua mano destra e formò un buco, che fece frantumando in mille pezzi lo spazio come fosse un vetro fragile. Atterrarono nella solita piattaforma circolare, SKy venne appoggiato a terra, mentre la sua copia si voltò verso il passaggio che aveva lui stesso creato, e vedendo la copia oscura, avvicinarvisi per attraversarlo e raggiungerli, allungò nuovamente la mano e lo rinchiuse.
 
Ma venne distolto da un’aura oscura che iniziò a fuoriuscire dal  corpo di Sky, che intanto si era rialzato, ma prima che si potesse propagare con un pugno allo stomaco, la copia riuscì a bloccarne l’avanzata.
 
“Ti basta un così piccolo contatto per cadere sotto il suo controllo? Lo sapevo il tuo cuore non è pronto.” Intanto Sky si ralzò nuovamente, mentre la sua copia lo osservava, assicurandosi che non fuoriuscisse altra oscurità:”Bene sembra che l’oscurità si sia fermata, ascolta Sky, smettila di giocare, e mostra a Darxen la tua vera luce”
 
“Cosa stai dicendo?” Sky non capiva cosa volesse da lui, non aveva tempo da perdere lì, doveva salvare i suoi compagni, aveva trovato il suo motivo per combattere, ora non voleva fare altro che proteggerlo.
 
“Dimmelo tu:perché cerchi la forza se già la possiedi?” la voce della sua copia si faceva sempre più forte, quasi da spaccargli la testa a metà
 
“Ma di che diavolo parli? È molto più fort…” non fece in tempo a finire la frase, che dovette schivare un fendente di un Keyblade bianco, il Portafortuna
 
“Cosa? Il Portafortuna come fai a possederlo?” rimase interdetto per qualche secondo fissando il Keyblade che apparteneva a lui in mano ad un’altra persona.
 
La copia rimase interdetta finchè non gli puntò il Keyblade contro:”Sono una parte di te è normale che io lo possegga, ora evoca la tua arma e combatti contro di me, mostrami la tua forza”
 
Sky rimase immobile, mille pensieri gli affollavano la mente, però non era quello il momento più adatto per fermarsi a pensare, decise di rimandare tutte le domande e i quesiti a dopo, ed evocò il suo Keyblade, ma con sua sorpresa non evocò il Portafortuna, bensì il Keyblade che aveva evocato la prima volta, si rivolse alla sua copia per chiedergli spiegazioni, ma se lo ritrovò a due centimetri di distanza con il Keyblade già levato per attaccarlo, SKy con una capriola laterale all’ultimo isante riuscì a schivare il colpo. La copia tornò immediatamente all’attacco, l’originale si rese conto che era molto più veloce di Darxen, perché anche lui era così potente?solo lui era così debole? Però ci fu una cosa che gli balzò subito in mente, al contrario di Darxen, la sua copia non attaccava con rabbia, contro Darxen sentiva l’istinto omicida quasi soffocarlo, mentre lui era inespressivo, molto calmo, e non capiva cosa volesse significare.
 
“Pensi di stare con la mente fuori dal combattimento ancora per molto” un fendente dell’avversario ferì SKy alla guancia, e un pugno sullo stomaco lo scaraventò all’estremita della piattaforma.
Dolorante e tenendosi la parte colpita con una mano, a fatica si rialzò da terra, osservando ancora una volta il suo avversario, che lo fissava ancora con una faccia di sfida.
 
“Perché non combatti seriamente?” urlò la copia, e il suono della sua voce rimbombò nell’area, costringendo SKy a tapparsi le orecchie.
 
“Lo sto facendo!” gridò Sky, ormai allo stremo delle forze: “Sei troppo forte”
 
“Troppo forte?” si mise una mano sugli occhi e si mise a ridere, fino a che non fece un lungo respiro e fisso il castano negli occhi:”Io sono una parte di te, credi di non poter essere forte quanto me?anzi anche di più?Devi smetterla di fermarti a pensare al divario di potenza del tuo avversario” tirò un lungo respiro “Forza SKy!” urlò la copia per risvegliandolo dal suo stato catatonico.
 
Il castano spalancò gli occhi, è vero come poteva essere stato così stupido, ecco perché lo aveva fatto combattere, aveva la risposta davanti agli occhi e non riusciva a vederla, ma ora era tutto più chiaro.”Devo smetterla di pensare, non servirà a nulla”
 
Si alzò da terra come se tutto il dolore fosse svanito, aprì gli occhi di scatto fissando il suo avversario con sguardo di sfida, era determinato e pronto.
 
L’avversario ne fu compiaciuto, un sorriso comparve sulla sua faccia:”Bene vedo che sei pronto ora, senti tu sbagli una cosa, combatti cercando la potenza, la rabbia, queste emozioni, questo potere che cerchi è il modo di combattere dei custodi oscuri, non certo di chi possiede la luce. Ora prova a combattere di nuovo ma lascia perdere tutte le sensazioni, paura, rabbia, tristezza, lasciati tutto alle spalle, svuota la mente, l’unico pensiero che devi avere è il tuo obbiettivo.”si fermò osservando il padrone del cuore.
 
Sky aveva serrato gli occhi, tutte le sensazioni, i pensieri, le domande, tutto quello che stavano combattendo fino ad un attimo prima dentro di lui, scomparirono all’istante, una sola immagine comparve davanti a se, Cecilia, doveva protteggerla a qualunque costo. Spalancò gli occhi osservando il suo avversario e levando il suo braccio destro davanti a se, la copia lo vide e posizionò il Keyblade davanti a se, dopodichè lo fisso nuovamente negli occhi, nei quali riconosceva una luca sempre più grande, sempre più simile a quella dei suoi, era pronto.
 
“Dimmi,Sky, per cosa combatti?” chiese la persona davanti a lui con il Keyblade posizionato davanti a lui.
 
“Per proteggere Cecilia, e tutti i miei amici” rispose senza alcun dubbio SKy che senza nemmeno rendersi conto, scomparve in un fascio di luce e ricomparve dietro la sua copia nello stesso modo, e nella sua mano si era materializzato il Portafortuna. La copia sorrise cadendo a terra sulle ginocchia:”Bravo ci sei riuscito ora torna dai tuoi amici, e mostragli il potere della tua luce, ci si vede SKy” detto questo il suo corpo si frantumò in mille frammenti di luce per poi sparire del tutto.
 
 
 
La notte era sopraggiunta, Darxen guardò il cielo osservando tutte le stelle, quelle che per lui erano solo fastidiose luci dannate:”Sapete non vedo l’ora che tutte queste stelle siano spente, in modo che tutto l’universo sia l’habitat per noi creature oscure”  e spalancando le braccia al cielo, fece una lunga risata malvagia, che fece accapponare la pelle a tutti i presenti, Cecilia era spaventata, gli altri invece erano stati assaliti da un’altra orda di Heartless e Nessuno, nessuno poteva aiutarla.
 
“Beh mi dispiace” disse una voce da dietro Darxen, un’incredibile luce si stava sprigionando da dove proveniva “Ma credo che non vedrai mai quel giorno, non finchè avrò fiato in corpo” Sky si ergeva davanti a tutti, con il Portafortuna stretto nella mano destra, che splendeva più che mai, il suo calore inondava tutto il suo corpo, ricoprendolo di un’aura di energia bianca, che prendendo le sembianze di grossi fili annientarono in poco tempo Heartless e Nessuno, e  avvolgendo i compagni, gli curarono all’istante dal dolore e dalla fatica.
 
“Sei ancora vivo vedo, dovevo aspettarmelo da te” disse Darxen preparando subito il Keyblade, ma non si accorse che Sky che era appena apparso davanti a lui con una mano levata, con la quale gli afferrò la faccia e gliela schiacciò a terra, creando un piccolo cratere, ma prima che potesse infilzarlo con il Keyblade l’avversario venne ricoperto da un’aura oscura e si allontanò dal castano, ma non prima che lui riuscì a strappargli via il cappuccio, mostando dei corti capelli argento e degli occhi color oro che lo fissavano con odio e disprezzo.
 
Senza preoccuparsi di essere stato appena visto in volto attaccò Sky con un fendente potentissimo diretto, ma il castano senza alcuna difficoltà parò il colpo con il suo stesso Keyblade. Ora la loro potenza non era più squilibrata come prima, Sky sentiva l’energia sgorgare dal suo corpo, si sentiva leggero, nessuna paura lo bloccava,l’oppressione dell’istinto omicida di Darxen ora era praticamente impercettibile, aumentò la potenza della sua parata riuscendo a spingere in là l’avversario, che rimase immobile fissando il terreno.
 
“Però sei migliorato, vedo che ora sai come si combatte, ma non ti lascerò sconfiggermi” lo disse con un  tono tranquillo ma in verità la rabbia sgorgava da tutti i suoi pori, posizionò una mano davanti a lui e creò una sfera oscura, che in pochi istanti, divenne grande il doppio del suo corpo, e da essa spuntò un lungo drago che si scagliò contro SKy.
 
Senza la minima fatica evitò il drago, e mentre ancora passava lo tagliò in due con il suo Keyblade,dopodichè creò svariate sfere di luce che scagliò contro Darxen, che le distrusse tutte.
 
“Davvero pensi di potermi battere con queste sciocchezze?” gli urlò l’argenteo con aria di sfida, ma  non era stato attento, davanti a lui non vide nessuno, si ritrovò una mano sul petto, guardò verso il basso era Sky, non vedeva i suoi occhi fino a che la mano del castano non si illuminò, mostrando gli occhi di un vero custode della luce, pieni di luce, di speranza e privi di paura o rabbia.
 
“Scacco…Matto!” sussurrò appena SKy prima che la sfera che aveva creato non spedì l’avversario in cielo e non esplodesse, creando un’onda d’urto incredibile.
 
Sky si diresse subito verso i suoi amici, mentre l’aura si dissolse, e il Keybleade sparì in un fascio di luce.
 
“Ragazzi state tutti bene?”chiese con il respiro affannato, tutto il gruppi si riavvicinò mentre i rispettivi Keyblade sparivano in un fascio di luce.
 
“Si tutto bene” disse il castano grattandosi la testa:”Oggi siamo stati davvero inutili, eh?”

Ma sky gli sorrise:”Non è vero, voi avete bloccato un numero considerevole di Heartless e Nessuno, io per fortuna ho avuto un piccolo aiuto”
 
“Cosa intendi con aiuto?”chiese Topolino che sembrava molto interessato al discorso
 
“Diciamo che una parte del mio cuore mi ha aperto gli occhi tutto qua”
 
Topolino rivolse lo sguardo verso il terreno:”Vuoi vedere che…”
 
Cecilia che si era riavvicinata al gruppo, corse verso Sky e gli saltò al collo facendogli perdere l’equilibrio, ed entrambi caddero a terra.
 
“Hai capito i due piccioncini” scherzò Sora, mentre vicino a lui Kairi si stava morendo dalle risate, e Sky e Cecilia erano diventati rossi come un pomodoro. La ragazza lo strinse ancora più forte:”Grazie Sky, se non fosse stato per te..” SKy la tirò su mettendosi seduto e poggiò una mando dietro la nuca della ragazza:”Non dirlo nemmeno, te l’ho promesso anni fa, non permetterò che nessuno ti faccia del male, puoi giurarci” e i loro sguardi si incrociarono di nuovo, e in entrambi i volti comparve un sorriso di sincera felicità.
 
 
 
 
 
 
 
“Puah! Che scena patetica” il Maestro stava osservando, nel suo castello, attraverso una sfera di cristallo tenuta su da un piedistallo :”A quanto pare la luce di Sky si è risvegliata, questo potrebbe essere un grave problema! Beh non importa”
 
Una voce forte, gelida e autoritaria rimbombò nella sala, attirando l’attenzione del ragazzo seduto sul trono:“Signore vuole che andiamo noi a distruggerlo?”
 
Undici figure incappucciate, comparvero in altrettanti varchi oscuri, nella sala in linea orizzontale, e quello in centro si levò il cappuccio, facendo vedere dei capelli grigi, occhi dorati e una carnagione olivastra.
 
“Xemnas, vedo che il mio nuovo allievo è riuscito a risvegliarvi dopotutto”
 
“Sì Maestro” e mentre rispose ciò la sua mente tornò indietro a quel ricordo:
 
 
 
Era un’enorme porta, con delle catene che la tenevano chiusa ma lui non sapeva dove portava, evocò il suo Keyblade e lo puntò sulla porta, una luce oscura si caricò sulla punta della chiave, e pochi secodni dopo partì per andare contro la porta, si senti un clock! La porta si spalancò e lui ci entrò dentro.
 
Dentro non c’era niente di specifico, solo oscurità, un’ immensa e nera oscurità, però lui lo sentiva nell’ aria, era osservato, come se mille occhi erano puntati su di lui, sentiva il senso di oppressione schiacciarlo a terra, ma con la sua sola aura oscura fece sparire quella pressione in un istante, dopodichè aprì le braccia davanti a se.
 
“Creature dell’oscurità, siete tutte state sconfitte per colpa del custode della Catena Regale ma io posso darvi l’opportunità di vendicarvi, sempre se servirete il mio maestro.”Lea rimase interdetto ad osservare l’oscurità davanti a se aspettando una risposta, la quale non si fece attendere
 
“E perché dovremmo farlo??
 
In mezzo a quell’oscurità, davanti a lui, quella stessa oscurità si stava amalgamando fino a formare una figura umana, riconoscendo in essa Xemnas.
 
“Perché, caro il mio Xemnas, tu vuoi uscire da qui?non vero?” lo guardò con un sorriso sul volto
 
“Certo, e anche la mia organizzazione” rispose il capo dell’organizziazione, mentre iniziava a scatenare la sua oscurità
 
“E allora dovrai stare ai patti, noi ti facciamo uscire, tu ci servi! E poi sarebbe un’ottima occasione per vendicarvi di chi vi ha fatto scomparire nell’oscurità”
 
“Beh, dopotutto, mi sembra ragionevole, ok, ci sto, ho solo un’ultima domanda per te, come ti chiami?”
 
“Il mio nome è Lea, custode della tenebre, e nuovo allievo del maestro” si presentò il ragazzo
 
“Bene, Lea saremo lieti di servire il tuo maestro”
 
“Bene però vi avviso” iniziò Lea prima di sprigionare la sua enorme aura oscura facendo tremare tutto il luogo circostante:”Se osate tradire il mio maestro o me, sarò io stesso a uccidervi, spero di essere stato chiaro”
 
“Certo stai tranquillo, non lo tradiremo, sei stato molto chiaro” Xemnas era turbato, quella potenza oscura era davvero incredibile, sembrava quasi che ci fosse una mano sul suo collo, che avrebbbe potuto stringersi in qualsiasi momento.
 
“Anche voi altri siete d’accordo, non è forse così?” urlò Lea facendo riempire il luogo da varie grida di approvazione
 
 
Un sorriso apparve sul volto del rosso, dopodichè alzò un braccio in aria , evocò il suo Keyblade ,che iniziò a risplendere di luce oscura, e chiuse gli occhi
 
“Oscurità!tu che hai ripreso a se questi  Nessuno, ora ascolta quello che ti ordino, con la tua stessa essenza ridai forma e potenza originaria ai presenti, in modo che possano combattere di nuovo contro la Luce, tua nemica mortale.”
 
Com’era successo con Xemnas, tanta altra oscurità, sparsa in vari punti, iniziò ad amalgamarsi per formare di nuovo gli esseri che erano un tempo.
 
“Bene, ora aprirò un varco con il quale arriverete dal maestro, io ho altro da fare” una volta aperto il varco, ne aprì un altro per lui e scomparve nell’oscurità.
 
“Xemnas, dobbiamo proprio sottostare alle loro regole?” fu il numero sette a parlare “Non potremmo ucciderlo?”
 
Xemans sorrise compiaciuto:”Vedo che non hai perso le tue abitudini, purtroppo dovremmo sopportare questa situazione, almeno per il momento” un sorriso sadico comparve sul suo volto.

”Ora andiamo da questo fantomatico Maestro, mancano all’appello solo Roxas e Axel vedo, non importa forza andiamo” e gli undici componenti entrarono nel varco.
 
 
 
“Quindi dimmi Xemnas” iniziò il ragazzo seduto sul trono, risvegliandolo dal suo flashback “Quanto pensi sia forte Lea?” il capo dell’organizzazione lo fisso per un momento, senza proferire parola, dopo una rapida analisi rispose:”Penso sia molto più forte di quello che sembra”
 
“In effetti lui potrebbe diventare molto forte, e dobbiamo contare che non riesce a controllare la sua oscurità, sarebbe un bel problema per tutti, meglio se voi non lo facciate arrabbiare”
 
“Ehi ci stai dando del debole per caso?” fu Xaldin a parlare, ma non appena lo fece fu come se il Maestro lo fissasse da sotto il cappuccio con sguardo truce, e un senso di oppressione circondò il Ferocie Lancere, che lo vide alzare dal trono mentre un’aura oscura lo ricopì, e da essa partì una mano oscura che lo stritolò forte facendogli sputare un po’ di sangue facendolo urlare dal dolore, dopodichè venne lasciato, e caddè a terra privo di sensi.
Il resto dell’organizzione rimase ad osservare la scena senza muovere un muscolo, ma in verità i loro animi erano turbati, una simile oscurità non si era mai vista.
 
“Qualcun altro vuole aggiungere qualcosa?” nessuno rispose “Bene perché vi conviene riflettere prima di parlare, altrimenti rimpiangerete l’oscurità in cui vi trovavate.”
 
Detto questo si risedettè sul trono “E di SKy cosa ne pensate?”
 
“è solo un ragazzino e possiede il Keyblade da poco ma ha un grande potenziale, però sicuramente la spunteremo noi” il Maestro soddisfatto delle risposte fece  un gesto con la la mano e mandò via tutti quanti:”Andate ad allenarvi, vi chiamerò quando neccessario” lasciarono tutti la stanza e rimase solo lui, si tolse il cappuccio facendo un lungo respiro, nel riflesso della sfera si potevano vederi corti capelli argentei e occhi d’orati, dannazione odiava essere così simile a lui, ma non poteva farci niente, odiava il suo aspetto così si rimise il cappuccio.
 
“Darxen smettila di dormire e torna qui” disse verso la sfera ,che ora inquadrava Darxen,sbuffando con fare annoiato il maestro
 
 
 
 
 
 
 
Lea intrò in un salone, circolare, un trono si ergeva al centro, sollevato di uno o due metri da una spirale, mentre sei belle donne gli stavano accanto, aveva la faccia appoggiata al braccio, molto annoiato, osservò il nuovo arrivato, con il Keyblade sporco di sangue “E tu chi saresti?”
 
“Sono Lea, e ho una proposta per lei Lord Genome”
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1030884