Sarò la tua luce

di dream23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nessuno muore ***
Capitolo 2: *** Una catena che lega i nostri cuori ***



Capitolo 1
*** Nessuno muore ***


La pioggia diventava sempre più fitta e insopportabile.
Quasi non si riusciva a vedere più nulla.
Nessun albero e nessun lampione.
Nessuna casa e nessuna persona.
Ma solo una tomba in cui giaceva un migliore amico.
La tempesta si faceva sempre più forte e intensa, e il fiato iniziava a mancare.
I capelli si appiccicavano sulla fronte e i vestiti diventavano pesanti per il grande accumulo d’acqua.
Perché il mondo doveva essere così crudele?
Perché le persone muoiono?
Un ragazzo dai capelli bianchi strinse i denti e si portò subito una mano alla fronte per mantenere la calma.
Doveva cercare di non scoppiare in lacrime.
Ma non ce la faceva.
Il dolore era troppo forte.
Aveva bisogno di lei.
Aveva bisogno di riabbracciarla e di piangere sulle sue spalle.
Ma non poteva.
Lei era morta per lui.
Pianse per cinque minuti e ad un tratto sentì un forte dolore al cuore che lo costrinse a cadere a terra in ginocchio, davanti alla tomba dell’amica.
Davanti a Namine.
Il suo sguardo era impassibile davanti alla lettera che fece cadere.
 
 
“… Se stai leggendo questa lettera significa che ormai non sono più in questo mondo… Lontana da tutto il dolore che esso mi ha procurato… Devi sapere che avrei voluto stare accanto a te per tutta la mia vita… Ma a quanto pare non tutti i sogni si avverano… Mi mancherai… Mi mancherà la tua voce e il tuo sguardo intenso che mi lanciavi sempre… Mi mancherà il tuo sorriso… Ma più di tutti la tua dolcezza… Ti prego non odiarmi… So che sei arrabbiato per il gesto che feci e che mi portò a questa fine… Ma devi sapere che anche se saremo lontani e anche se la morte ci separerà… Io sarò sempre accanto a te… E ti sorriderò… Non fermarti mai… Vai avanti così… E vivi per me… Perché la vita è ancora lunga per te… Non cambiare mai… Addio… Near…”
 
Il ragazzo chiuse gli occhi.
Doveva essere calmo e tranquillo.
Ma non ce la faceva.
E così con tutta la forza che aveva cacciò un lungo e straziante urlo che teneva nel petto.
“… Perché… Perché l’hai fatto…?!”.

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Capitolo 2
*** Una catena che lega i nostri cuori ***


Come polvere e cenere, tu scomparirai.
E nell’oscurità più totale tu rimarrai.
Questa non è altro che una caduta, Namine.
E non vi è via di fuga.
Lasciati andare.
E cadi nell’oblio più profondo.
Non cercare la luce.
E guarda dall’aldilà chi ti ha amato.
Diventa il suo angelo custode.
Cerca il suo cuore e costruisci una forte catena per mostrargli sempre la via giusta.
Cerca di proteggerlo e di non lasciarlo mai.
Lo so che stai piangendo e che sei distrutta dal dolore.
Ti manca… Ma questa è l’unica cosa che puoi fare.

 
“… Near… L’oblio è troppo profondo… Ti prego… Dimmi che mi senti…”.


Come passa veloce il tempo.
Quasi non ce ne accorgiamo di come esso vola via e di come fugge.
Noi esseri umani siamo così presi a pensare a cose inutili e insignificanti che non ci rendiamo conto di aver già superato il momento migliore della nostra vita e quasi ci si spezza il cuore.
Non vogliamo che tutto passi così in fretta.
Che tutto si avvicini alla morte.
E al buio più totale.
Vogliamo vivere e godere di tutti i piaceri che la vita ci offre.
Questo è quello che pensiamo tutti noi, ma sarà lo stesso  anche per Near?
No.                                                                
Il ragazzo da vari giorni non faceva altro che chiudersi in se stesso e stare da solo.
Nei momenti liberi fissava il vasto cielo azzurro da una balconata di un grattacielo e, cullato dalla fresca e leggera brezza d’inverno, contava tutte le nuvole che passavano sopra di lui.
Voleva che il tempo lo portasse via e che raggiungesse il posto che portava alla fine di tutto.
Tanto ormai che cosa perdeva?
Un bel niente.
Affranto, il ragazzo si appoggiò alla ringhiera del balcone e con l’indice destro si arricciolò un capello bianco per pensare meglio.
Near rimase in quella posizione per qualche istante fino a quando non sentì uno strano calore che riscaldava il suo cuore.
Rapidamente si portò una mano al petto e cadde in ginocchio.
-Ma cosa?-.
Involontariamente delle lacrime comparvero sui suoi occhi.
-Ma che sta succedendo?!-.
Sentì un sentimento familiare.
Le lacrime non smettevano di scendere.
-Non ci credo!-.
Sorrise.
Lei era qui.
Era riuscita a trovare il suo cuore.
L’amore è più forte della morte.
-N-namine!-.
Dopo qualche istante una figura bianca comparve dietro di lui.
Era Namine che gli sorrideva dolcemente.
Al polso aveva una catena di ferro che univa la sua mano e quella di Near, e anche se il ragazzo non poteva vederla lei era contenta.
Anche se uno è circondato dalla morte, questo non lascerà mai da solo chi ha amato.
Anzi rimorirà per lui.
Questo è il credo di Namine.

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