All I want for Christmas is you

di Mara Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Here without you ***
Capitolo 3: *** All The Things She Said ***
Capitolo 4: *** I Need Your Love ***
Capitolo 5: *** The Future Never Dies ***
Capitolo 6: *** All I want for Christmas is you ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutti!

In questi giorni un po' incasinati, avevo questa mini storia che vorticava in mente.

Forse perché il Natale si fa sentire, o forse perché mi mancava tanto scrivere dei veri Rob e Kris. Non lo sò.

E un mio piccolo regalo per voi. Ho immaginato il natale per Rob e Kris. Sò che forse avrete letto tante ff su di loro  e magari sul natale. Ma quando senti che devi scrivere non puoi tirarti indietro, quindi niente è uscita  "All I want for Christmas is you" una famosa canzone che canta Maraya Carey, accompagnerà spesso la mia fan fiction.

Ok basta con le chiacchiere. Iniziamo con un mini prologo di introduzione.

Buona lettura.

alla prossima Mara Cullen

 

ps grazie alla mia socia Renè per la splendida immagine a tema della ff.

grazie socia per il supporto :).

 

All I want for Christmas is you
Prologo

 









 

 

 just want you for my own 

More than you could ever know 

Make my wish come true 

All I want for Christmas is you 

 

Ohh, Baby ... 

 

I won't ask for much this Christmas 

I won't even wish for snow 

I'm just gonna keep on waiting 

Underneath the mistletoe 

 

I won't make a list and send it 

To the North Pole for Saint Nick 

I won't even stay awake 

To hear those magic reindeer click 

 

'Cause I just want you here tonight 

Holding on to me so tight 

What more can I do, baby 

all I want for Christmas is you 

 

Mariah   Carey

 

 

Kristen

 

vado avanti e indietro osservando  quella porta.

Sono così ansiosa che mangerei qualsiasi cosa che mi capita tra le mani.

Non può essere davvero accaduto a me.

Devo avere la certezza di questa cosa, prima che la mia vita cambi davvero.

E mentre la voce del mio nuovo film fa il giro del mondo, io vorrei solo sprofondare nel terreno.

Non posso davvero crederci che sia potuto accadere.

Fisso ancora quella porta, mentre attendo che Ota o qualsiasi altra persona mi raggiunga.

Ho paura. Nonostante posso avere tutto. Ho paura del futuro e di come sarà.

Ho paura che tutto possa cambiare e diventare difficile .

Proprio ora che  tutto andava bene.

Non ci voleva questa cosa.

Ma poi ci penso e sorrido.

Perché in fondo la vita è imprevedibile e se doveva accadere doveva succedere.

In fondo non cambierà molto. O si?.

Mi passo una mano tra i capelli nervosa, mentre l'ansia cresce.

Non so cosa fare. Sono spaventata. Vorrei fuggire via da qui. 

Vorrei tanto andare tra le braccia di mia madre o di Rob.

Voglio sentieri dire che andrà tutto bene.

Ma fisso ancora quella porta terrorizzata del futuro.

La mia vita sta per cambiare.

 

 





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Capitolo 2
*** Here without you ***


ciao!

ecco il mio primo capitolo di questa nuova mini ff sui i Robsten.

Avevo promesso di postarla nel week end. Eccola qua.

Spero che vi piaccia.

Ringrazio per le recensioni del prologo. Grazie per le visite.

Spero che vi piaccia!

alla prossima.

Mara Cullen

 

 

 

All I want for Christmas is you

 

Here without you

 


 

Kristen

 

 

"no Rob così ti tiri a dosso tutto!" avverto Rob mentre cerca di afferrare l'albero di natale .

"te lo detto che c'è la faccio amore!" protesta lui sicuro di poterlo trasportare fino alla macchina. Non ne sono tanto sicura. Comunque lo lascio fare godendomi la vista del mio uomo  che cerca di fare il forte, ma che in realtà e così goffo più di me.

Scuoto la testa mentre un ramo dell'abete che abbiamo scelto gli fa dritto in faccia.

Scoppio a ridere mentre non resisto. Troppo dolce.

Mi piego in due scossa dalle risate che scuotono il mio corpo. 

"che hai da ridere? sono così buffo?" domandò  Rob imbronciato.

"no…..cioè…si…" rispondo   mentre le lacrime per il  troppo ridere scivolano sulle guance.

"ah ah ah Stewart davvero divertente!" disse offeso. Avanzò in avanti senza rivolgermi la parola.

Lo osservai, forse avevo esagerato. In fondo  stava trasportando il nostro abete. E poi io non dovevo proprio parlare, perché ogni tanto inciampavo da qualche parte e Rob dolcissimo come sempre mi raccoglieva da terra.

Corsi per raggiungerlo. Mi fermai e mi persi ad osservarlo.

Dopo tre anni e mezzo non potevo ancora credere che un tale angelo fosse mio.

Sopratutto perché  ora non potrei pensare la mia vita senza di lui.

Dopo il caos successo quest'estate e la sofferenza che ogni secondo leggevo nei  i suoi occhi, ho capito quanto Rob è importante per me, nonostante quell'assurdo gossip che stava rovinando tutto, lui è stato accanto a me.

Mi ha supportata , quando tutti mi dipingevano come la puttana di turno per quelle maledette foto false. Stavano per distruggere la  cosa più importante per me. 

Stavano per frantumare la mia carriera, sudata, faticata, perché qualche giornalaccio schifoso stava mettendo su un teatrino penoso per fare soldi. Odio il gossip e tutti quei paparazzi che fanno foto, o creano qualche scoop sulla pelle delle persone. Non pensano che possono rovinare la vita.

Beh ci stavano riuscendo davvero.

Ma quando pensavo di cedere, bastava guardare Rob che tutto si rasserenava e tutto diventava positivo.

Mi ha sempre  supportata in ogni scelta che facevo. E se sbagliavo lui rimaneva con me.

Amo Rob perché è sempre se stesso e perché non rinuncia mai ai suoi principi per avere successo.

Amo Rob perchè è semplicemente Rob.

"ehi Stewart non rimanere incantata !" afferma Rob.

Squoto la testa.

Corro verso di lui e gli salto addosso. Gli avvolgo il collo con le braccia mentre lui mi prende senza sforzo in braccio. Avvolgo le mie gambe intorno alla sua vita.

Mi perdo nei suoi occhi celesti.

"perché mi guardi così amore?" domanda Rob confuso dalla mia espressione indecifrabile.

"niente, pensavo solo  che sono fortunata ad averti Robert!" esclamo arrossendo in viso. Non sono ancora abituata  a mostrare i miei sentimenti di fronte a lui. Mi sento vulnerabile.

lui sorride.

Si volta e mi fa appoggiare la schiena contro la nostra macchina.

Appoggia la sua fronte sulla mia .

"sono io fortunato ad averti Kris

Arrossisco.

"ahm davvero?" chiedo accenno  un sorriso di imbarazzo.

incastra il mio sguardo nel suo e subito mi perdo nel suo blu.

amo i suoi occhi così profondi e luminosi quando mi guardano così.

"certo, dovresti saperlo oramai " sussurra sulle mie labbra. Rabbrividisco.

abbasso lo sguardo nervosa.

"ti amo Rob!" mormoro con un sorriso.

"anche io ti amo Kris" risponde e posa le sue labbra sulle mie.

Bacio Rob da quattro anni oramai, ma ogni volta è come se fosse la prima.

la stessa elettricità. La stessa emozione che mi pervade quando mi bacia e come se fosse quel giorno del provino. Quando ero ancora una bambina stupida che era fissata che Mike era l'uomo giusto, che sognavo che lui fosse il principe azzurro.

Ma il mio bel principe e entrato da quella porta quattro anni fa e non se ne mai più andato dalla mia vita, e mai lo permetterò.

Mi  stacco da lui con il respiro corto e il cuore che esce dal petto.

Rob sorride.

"andiamo a casa Stewart?" mi domanda alzando un sopracciglio ambiguamente.

Lo fisso in viso dubbiosa.

"perché hai tutta questa fretta di andare a casa Pattinson?"

Sogghigna.

"non di certo per quello che pensi tu baby, ma dobbiamo addobbare l'albero!" mormora ironico mentre mi da un bacio sul naso.

Gli lancio una pacca sulla spalla e metto il broncio offesa dal suo doppio senso.

Scendo e dò le spalle a Rob , che scoppia a  ridere. Mi volto e gli faccio una linguaccia e ritorno sui miei passi dirigendomi alla  macchina,.

 

Robert

 

più tardi a casa Robsten

 

"Tom grazie mille per avermi dato  una mano!" affermo mentre sposto l'albero dalla macchina verso l'entrata di casa.

"di niente Rob, meno male che ero a LA!" mormora il mio amico mentre posiamo l'albero.

Sospiro.

Mi fermo ad osservare l'imponente albero che Kris ha scelto per quest'anno.

E davvero grande.

Devo dire che ha gusto la mia ragazza. Sorrido.

"certo che è un bestione di albero!" esclama Tom con un fischio e osservando l'albero dalla cima al tronco.

Scoppio a ridere.

"ha voluto questo a tutti i costi e pensa stavo cadendo con l'albero!" affermo cupo mentre ricordo le risate di Kris al mio piccolo incidente.

"come sei caduto con l'albero sopra di te?" domanda Tom con uno sguardo misto a sorpresa e incredulità. Ricambio lo sguardo.

"già" rispondo imbarazzato.

Tom si piega in due scosso dalle risate che lo assalgono.

Lo fisso offeso.

"ehi..ehi non metterci anche tu Tom!" borbotto infastidito.

"no scusa ma immaginare la scena e troppo divertente!" afferma mentre le lacrime scivolano sul suo viso. 

Sbuffo.

Inizio a camminare imbarazzato dentro casa. Lascio l'albero li davanti all'ingresso. Sò che Kris si arrabbierà quando lo vedrà. Ma non mi importa io e quell'albero non andiamo d'accordo.

Mi butto sul divano .

Tom mi raggiunge dentro . Ha ancora quel risolino stampato in viso. Non ho mai  preso a  pugni Tom, ma in questo momento mi prudono le mani dalla voglia.

Lo fulmino in viso.

"smettila Tom e imbarazzante "

Si siede accanto a me. Sento il suo sguardo serio.

"stavo scherzando non pensavo che ti offendessi così!" si scusa il mio amico.

Sorrido amaramente.

"a volte sono così goffo  che mi chiedo perché Kristen mi ami!" mormoro sospirando.

Tom mi da una pacca sulla spalla.

"perché ti ama? ma che domande sono Rob!" afferma stizzito Tom.

"ehi a volte sono insicuro lo sai, non so se hai visto Kristen, lei è così perfetta, bellissima e dolce e io sono così timido e goffo che  volte me lo chiedo " mormoro  tristemente

Tom scoppia a ridere.

"si e vero ma Kris ti rende diverso, non hai occhi che per lei, siete un'esempio per tutti, e non ti devi nemmeno fare domande di questo tipo amico mio!"

Lo fisso in viso. Sorride. Ha ragione. Non devo farmi domande perché Kris ha scelto di stare con me.

Ho lottato per averla. Ho atteso che chiudesse la sua storia con il macaco. E alla fine ho vinto io.

Sorrido al ricordo del nostro primo bacio.

"hai ragione Tom, a volte la mia insicurezza mi rende vulnerabile, io la amo e lei è solo mia" mormoro sicuro che lei è la donna giusta per me.

Tom sorride. Ricambio il sorriso.

"ora dove è Stew?" domanda guardandosi intorno.

" a fare compere con Ota" affermo mentre osservo l'orologio.

Ma è oramai ora di cena e non è ancora tornata.

Inizio a preoccuparmi  quando non e con me.

Sfilo il cellulare e dalla tasca. Scorro il dispaly in cerca del suo numero.

Quando lo trovo spingo il pulsante della chiamata.

Rimango in attesa anche se una strana ansia mi assale.

Primo squillo.

Secondo squillo.

Terzo squillo.

Nulla.

Inizio ad essere davvero preoccupato.

"non risponde?" domanda Tom serio. Squoto la testa.

Mi alzo dal divano e mi avvicino alla portafinestra. Guardo il cielo diventare rosa.

Chissà dove è Kristen.

Il mio cuore batte più forte con la sensazione che qualcosa non va.

 

Kristen

 

guardo i negozi uno dopo l'altro.

odio fare shopping.

Ma Ota ha insistito così tanto che ho deciso di accontentarla.

Entriamo nell'ennesimo negozio di abiti da sera. Deve acquistarne uno per un'evento non so quale però.

Saltella da un'abito all'altro mentre sento gli sguardi curiosi dei clienti su di me.

Guardo per terra. Devo far finta di niente. Spero che nessuno mi riconosca.

"Kriiiiis" urla Ota in fondo dal negozio. La osservo. I suoi occhi luccicano. In mano ha un'abito nero corto che ha delle trasparenze ai lati della gonna.

"Kriiiis vieniiii" urla mentre gli sguardi sono ancora più attirati su di me. Posso sprofondare nel terreno.

Con passo  pesante mi avvicino.

"non urlare Ota" la ammonisco mentre mi appoggio al muro.

."hai visto che bello!" afferma indicando il vestito. Lo fisso.

"carino" affermo poco convinta delle trasparenze.

"lei mi fissa poco entusiasta della mia uscita.

"non ti piace?" dice con tono  triste. "no e che è troppo strano!" affermo cauta.

"ok" afferma poco convinta

"provalo!".

Lei mi fissa per  qualche istante. Poi si gira e scompare dietro i camerini.

.uno strano capogiro mi assale. Sono costretta ad appogiarmi  al muro mentre tutto inizia a girare.

Respiro lentamente.

"tutto bene signorina?" dice la commessa preoccupata.

Annuisco debolmente.

"vuole un bicchiere d'acqua?" chiede dolcemente.

Annuisco.

 Sento i tacchi della donna allontanarsi. Mi sento così vulnerabile.

sento una mano sulla mia spalla. Apro gli occhi e fisso con sguardo vitreo Ota che mi fissa preoccupata.

"Kris stai bene?" domanda con voce ansiosa. Il suo tono è così lontano.

E tutto diventa nero.Non rispondo perché improvvisamente sento le forze abbandonarmi.

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Capitolo 3
*** All The Things She Said ***


 

ciao!

non sono sparita dalla faccia della terra.

Sono stata solo un po' impegnata.

Non ho trovato il tempo di scrivere anche questa ff.

In ritardo ecco il mio secondo capitolo.

Sò che era una ff natalizia, e che Natale è passato, ma come si dice non è mai troppo tardi, per cui ecco il secondo capitolo della fan fiction!

alla prossima

Mara Cullen

 




All I want for Christmas is you


All The Things She Said

 







 

 

 


l the things she said 
All the things she said 
Running through my head 
Running through my head 
Running through my head 
All the things she said 
All the things she said 
Running through my head 
Running through my head 
All the things she said 
This is not enough 

utte le cose che ha detto 
Mi girano nella testa 
Tutte le cose che ha detto 
Mi girano nella testa 
E non è abbastanza 



KRISTEN

Torno a casa.

Prendo le chiavi dalla borsa e le infilo nella toppa.

Non voglio rischiare di incontrare Rob che so benissimo andare fuori di testa quando non avverto che faccio ritardo.

Ma proprio non mi va di raccontargli che non mi sono sentita bene oggi al centro commerciale. Sò che si preoccuperebbe   molto e che mi porterebbe da un dottore. Odio i dottori.

Apro la porta di casa con cautela e sbircio all'interno. Le luci sono spente. Non c'è nessuno in casa.

Magari  è uscito con Tom. Tiro un sospiro di sollievo.

Entro in casa e richiudo la porta dietro di me. Appoggio le chiavi di casa sul tavolino dell'ingresso e accendo le luci.

Rimango sbalordita quando guardo davanti a me.

Spalanco la bocca per la sorpresa mentre il grande albero addobbato fa la sua mostra davanti a me accanto al cammino. Opera di Rob.

Avanzo verso il divano dove appoggio la borsa e mi avvicino all'albero.

Le luci blu, rosse, verdi e bianche sono attorcigliate in modo perfetto intorno all'albero. I festoni luccicanti e le paline di  vario colore brillano alla luce del lampadario. E bellissimo.

Sfioro l'albero e il mio cuore si  riempie di gioia. Rob è davvero dolcissimo e sa come farmi felice.

Conosce le mie tradizioni e alle cose davvero importanti.

L'albero e l'atmosfera che crea in una casa è fondamentale per me, perché crea la magia del natale e la gioia di questa festa. Sopratutto però rappresenta il valore della famiglia la notte di natale.

Guardo l'orologio sul camino. Sono le6 7.30 di sera.

Il mio stomaco brontola. E tutto il giorno che non mangio. La nausea ha accompagnato il mio giro per negozi con Ota. 

E poi quello strano capogiro e lo svenimento. NOn ho capito davvero più niente. Volevano portarmi al pronto soccorso, ma ho rifiutato la sola idea di passare la serata tra le corsie di un'ospedale.

Ota voleva accompagnarmi a casa, ma le ho detto di no. Non volevo nessuno. Le ho promesso che se mi sentivo male nuovamente l'avrei chiamata.

Entro in cucina. Nella mia adorata cucina . MI avvicino al frigo e lo apro.

scorro  i vari ripiani. . MI soffermo su una frittata che avevo preparato il giorno prima. Sembra che non dia problemi. La tiro fuori dal  frigo e la ripongo sul ripiano.

Richiudo il  frigo e afferro la mia cena e mi dirigo  in sala da pranzo.

Mi siedo e inizio a divorare la frittata. Avevo davvero fame.

In pochi bocconi lo finita.

Faccio un sospiro di sollievo. Ora va molto meglio.

Osservo il panorama e davvero bellissimo. E' stata una giornata serena e la luna si riflette  sul mare. Mi appoggio con il volto sul tavolo e  mi perdo ad osservare l'oceano fondersi con la notte.

E non mi rendo conto di cadere tra le braccia di Morfeo.

Inconsciamente mi sento sollevare dalla sedia e prendere in braccio. Non so nemmeno quanto sia passato. Sò che Rob mi ha preso in braccio e mi trasporta  a letto. Appoggio il volto contro il suo petto e mi sento al sicuro. Respiro il suo profumo che mi fa battere il cuor e più velocemente.

Mi adagia con cautela sul nostro letto. Lo sento allontanarsi da me, ma sono più veloce. Lo afferro per la maglietta e lo stringo più forte che posso.

Apro gli occhi con cautela e mi accorgo che le luci sono soffuse..

"ciao!"  mormoro 

"ciao piccola!" risponde con un sorriso mozza fiato.

Il mio cuore accelera.

"hai mangiato?" domando al ricordo di aver mangiato solo io.

Annuisce.

"ho mangiato qualcosa con Tom, siamo andati a fare un giro " spiega  coricandosi accanto a me.

Improvvisamente sento freddo e mi stringo al suo corpo. Appoggio la testa sul suo petto. MI abbraccia.

"scusa se sono sparita oggi, non volevo farti preoccupare" affermo dispiaciuta. 

"ti ho chiamato centomila volte, non sapevo dove fossi e se stavi bene…".

Mi irrigidisco. Come fa a sapere sempre cosa mi succede. Non alzo lo sguardo. Leggerebbe il mio senso di colpa per non avere risposto alle sue chiamate. 

"ho dimenticato di mettere la suoneria al cell, io e Ota ci siamo perse tra i negozi, abbiamo perso la cognizione del tempo, ma tu nn devi sempre preoccuparti per me ok?" .

Sospira.

Trovo il coraggio e alzo lo sguardo. I suoi occhi sono preoccupati .

"impossibile  lo sai che sono ansioso, devo sapere che stai bene" mormora accarezzandomi  la guancia..

Chiudo gli occhi e mi crogiolo nel suo tocco così famigliare.

"lo so" sussurro sbadigliando.

"hai sonno vero?".

Annuisco.

Rob mi bacia la fronte.

"ham grazie per l'albero!" affermo con un sorriso felice sulle labbra.

Rob ricambia il sorriso "ti è piaciuto?" domanda entusiasta.

Annuisco "molto, grazie amore!" affemo baciandogli la punta del naso.

Sospira.

"di niente".

"vado a fare una doccia e metto il pigiama" mormoro  stroppiciandomi  gli occhi.

"va bene" dice Rob baciandomi  la guancia  e lasciandomi andare.

Mi alzo  e mi dirigo in bagno.

Gli occhi di Rob mi seguono finche non richiudo la porta ta dietro di me..

Mi avvicino al lavandino  e faccio scorrere l'acqua fredda. Mi bagno il viso.

Chiudo l'acqua e mi avvicino alla doccia, apro il getto  d'acua e attendo che diventi calda.

Prendo il pigiama e la biancheria pulita dal mobile in bagno e la appoggio accanto al lavandino. Mi svesto e mi infilo in doccia. MI lascio travolgere dal calore che  mi rilassa e mi sento subito meglio.

Ripenso al pomeriggio appena trascorso. E agli strani sintomi che ho avvertito.

Ota mi ha obbligata a prendere appuntamento  dal dottore per domani. Ha insistito tanto che ha preso il mio telefono e ha fissato tutto lei. Era tanto preoccupata. E davvero la mia migliore amicaSorrido.

Esco dalla doccia  e mi avvolgo nell'asciugamani bianco. Mi sento subito meglio.

Mi asciugo con cura e metto l'intimo e poi infilo un paio di shorts e una cannotta bianca.

Prendo il phon e lo accendo. Asciugo con cura ogni ciocca di capelli.

venti minuti dopo esco dal bagno e ritrovo  Rob addormentato sul fianco.

Mi avvicino al letto e con cautela salgo sopra. Afferro le coperte e lo copro. Non voglio che prenda freddo.

Sorrido mentre scorro lo sguardo sulla sua figura perfetta.

E a torso nudo e quindi una bela distrazione per me. Il suo torace scolpito,i suoi bicipiti perfetti ma non troppo pompati e il suo viso perfetto, lo rendono davvero bellissimo.

Mi ritrovo a sbavare dietro al mio fidanzato. Gli accarezzo il viso e gli sposto una ciocca di capelli ribelle dal viso.

Lo amo.

Sorrido ancora e mi sdraio accanto a lui.

Mi perdo a fissarlo mentre lentamente scivolo nel sonno.

 

 

 

IL giorno dopo

 

La luce del sole entra dalla finestra. Mi volto dall'altra parte cercando riparo dal sole.

Siamo a dicembre ma nonostante ciò il calore che si irradia e caldo.

Mi copro il viso con un braccio, voglio dormire.

"ehi amore sveglia!" mormora una voce dolce al mio orecchio.

Grugnisco. Ma perché non mi lasciano in pace.

Voglio dormire.

"ehi amore sveglia sono le dieci!" continua una voce al mio orecchio.

Mi volto dall'altra parte e mi rendo conto che ha detto 10.

Spalanco gli occhi nervosa.

"accidenti è tardissimo!" sbotto alzandomi di scatto dal letto. Un capogiro mi assale. Ricado sul cuscino.

"Kris tutto ok?" domanda Rob  preoccupato.

Alzo l'indice per fargli segno di aspettare.

Sento il suo sguardo ansioso su di me.

Il mio stomaco e sotto sopra. Accidenti.  Cerco  di alzarmi  con cautela e questa volta ci riesco.

"ti è passato?" chiede con voce più dolce.

Annuisco.

"si devo uscire vado in bagno!" mormoro freddamente. Scivolo dal letto e corro in bagno evitando Rob.

Dieci minuti dopo scendo in cucina. Mi sento in colpa nei confronti di Rob. Non devo trattarlo male. SI preoccupa solo per me.

E fuori sul terrazzo immerso nei suoi pensieri. Una brezza leggera gli scompiglia i capelli. E un sogno. Il mio sogno.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro. Appoggio il viso contro la sua schiena "scusa non volevo essere scortese" ammetto imbarazzata. Rob appoggia le sue mani sule mie. 

"non fa nulla, però vorrei sapere cosa succede sento che qualcosa non va!" afferma con i suoi occhi blu sicuramente preoccupati.

"va tutto bene amore, stai tranquillo  ok?" dico a fil di voce.

Lui si volta e mi attira a lui.

Lo abbraccio e lo stringo a me.

Mi accarezza i capelli dolcemente "sicura?".

Annuisco. Non ho la forza di rispondere perché un groppo in gola mi impedisce di parlare.

"ti credo" sussurra baciandomi i capelli.

Il mio cellulare squilla.

Lo afferro dalla tasca dei Jeans. Osservo il display. Ota.

Avviccino il cellullare all'orecchio."Ota" mormoro mentre Rob mi tiene stretta a lui.

"sono qui fuori ti sbrighi siamo in ritardo!" urla al telefono impaziente.

"arrivo" rispondo irritata. Mi chiude il telefono in faccia.

D'istinto faccio una linguaccia.

!"devo andare" mormoro contrariata dall'idea di  separarmi dalle braccia di ROb.

"va bene ma stai attenta e tien il cellulare acceso" mi raccomanda Rob con uno sguardo d'intesa..

Annuisco.

Mi  alzo sulle punte e gli sfioro le labbra frettolosamente. Poi lascio le sue braccia  e corro da Ota.

 

 

più tardi dal dottore

 

Faccio su e giù con il piede da circa mezzora.

Ota sbuffa infastidita.

"smettila Kris mi innervosisci!" afferma irritata.

Sospiro.

"d'accordo". rispondo esasperata.

Non siamo sole nella sala d'attesa dello tudio  dettor Harrison. Una donna  con una carrozzina guarda ansiosa il neonato che dorme. D'istinto mi alzo e mi avvicino.

Osservo il neonato addormentato su un lato che si succhia il pollice beato.

Sorrido.

"ha figli?" domanda la donna.

"no" respondo un pò triste.

"ah sono il regalo più bello, John e il mio angioletto!" spiega la donna con un sorriso luminoso in viso.

"ah davvero?" domando incantata  a fissare il piccolo.

Improvvisamente mi chiedo come sarebbe un figlio mio e di ROb.

Sicuramente sarà bellissimo visto il padre.

E vorrei che avesse i suoi occhi. blu e ipnotici come quelli di Rob.

mi ritrovo con un sorriso ebete stampato in viso.

"Kris tocca a noi!" afferma Ota scuotendomi per una spalla.

Saluto la donna con un cenno del capo e mi faccio trascinare all'interno dello studio.

Ci sediamo entrambe. Sono nervosa e mi mordo il labbro.

"ciao Kristen, e da un po' che non ci vediamo!" esclama il dottore con un sorriso caloroso- Ricambio il sorriso.

"già, meglio così!" affermo sollevata.

Lui si sistema gli occhiali sul naso.

"allora che hai ? sei qui per qualche certificato?"

"no non so nemmeno perché sono qui" esclamo impaziente di uscire da li. Odio i medici.

Ota mi blocca per  un braccio.

Mi fulmina con lo sguardo. Peggio dei bambini.

"ok sono svenuta ieri, e ho dei capogiri molto spesso, a volte vomito e ho la nausea!" spiego con un sospiro .

Ota si rilassa. Io invece no. Poi facciamo i conti.

Il dottore mi fissa intensamente.

"da quanto tempo hai questi capogiri?" domanda  il dottore alzandosi e afferrando lo sfigmomanometro  dal tavolino.

Si avvicina a me. Mi indica di alzare  la manica della maglietta . Lo faccio controvoglia.

Mi infila quell'aggeggio e lo stringe.Poi gonfia pompando aria.

Attendiamo qualche secondo.

"la pressione è apposto!" afferma  George con un sorriso

Mi sfila l'aggeggio e lo riposa al suo posto.

"bene possiamo andare" mormoro con un sorriso.

"no aspetta Kristen  non ho finito" continua il medico. Ritorno a sedermi.

La visita dura altri dieci minuti. Mi fa domande su ciò che ho mangiato, se ho avuto problemi intestinali e se ho nausee frequenti.

Gli rispondo negativamente alle prime e che le nausee sono presenti da circa due settimane e che svengo solo in casi eccezionali,.

Infine George  unisce le mani  e mi fissa.

"ho capito cosa hai, ma ti prescrivo  un'ecografia per domani mattina dalla tua ginecologa, la dottoressa Anderson" spiega il dottore.

Lo fisso preoccupata.

Ota stringe la mia mano curiosa.

"allora secondo lei cosa ho?" domando a fil di voce,

"niente di grave solo che forse tra qualche mese avrai  dei vestiti più grandi, e mangerai molto di più.." lo fisso interrogativa.

"non capisco…" affermo ingenuamente.

il medico sospira "Kristen potresti essere…incinta!" ammette con un grande sorriso

Lo fisso negli occhi incredula….

"come…ha detto?" domando al medico stordita e attonita dalla notizia.

Non sento più le gambe.

Credo di poter svenire.

Mi stò mordendo il labbro. Vedo con la coda dell'occhio Ota bianca in viso e che tamburella con le dita la borsetta. Dovrei essere nervosa. Io.

Invece sono li immobile che guardo il dottore in viso come se fossi stupida. Non credo di aver recepito la notizia.

Sono scioccata..

Sono incredula alla notizia.

Vago con lo sguardo in cerca di una scappatoia. Ma non c'è.

Ha detto che forse sono incinta?.

Ha detto che sono Incinta……

Ha detto che sono incinta…Forse…

Possibile che non mi sia accorta di nulla?

sono così ingenua su queste cose?

Eppure non avevo minimamente pensato ad una cosa simile.

Fisso il dottore sgomenta mentre Ota inizia a emanare una gioia inaspettata.

Io mi sento stordita invece. Vorrei sapere perché devo sempre reagire così alle notizie che cambiano letteralmente la mia vita.

Non potrei essere una persona normale e fare la cosa giusta…essere felice totalmente.

Non  che non lo sia..ma un cambiamento simile spaventa tutti.

Potrei avere un piccolino tra qualche mese..

Potrei essere davvero madre…

L'aspetto più spaventoso e sapere se sarò un bravo genitore che saprà riconoscere ogni esigenza del piccolino-a-

Ho avuto dei genitori come esempio unici. Sono stati i migliori del mondo, e anche se hanno deciso di separarsi  non hanno mai litigato in nostra presenza, hanno sempre affrontato tutto nell'ombra per non minare la famiglia.

E  anche Rob ha dei genitori alle spalle che ancora oggi si guardano come se fosse la prima volta.

Già…Rob..chissà come prenderà la notizia se fosse vera?

L'unica certezza e che Rob sarà un bravissimo papà, perché nessuno è come lui..divertente..giocoso..pazzo..

E lui stesso un bimbo. Ma lo adoro per questo.

Sul mio viso nasce un sorriso sincero.

"hai capito Kristen?" domanda il dottore riportandomi alla realtà.

Scuoto la testa confusa..

"come..cosa ha detto?" domando imbarazzata.

"..devi stare tranquilla, e se risultasse che sei incinta davvero, devi riguardarti d'ora in poi e non strappazzarti  con il lavoro, so che essere una diva richiede dei doveri, ma prima di tutto hai delle responsabilità nei confronti di tuo figlio innanzitutto!" spiega il medico serio.

Annuisco.

""ma certamente" rispondo senza pensarci.

"bene allora, ti aspetto per avere la conferma ok?" afferma con un sorriso affettuoso in viso.

Annuisco.

Ho le lacrime agli occhi.

Mi alzo in piedi e allungo la mano verso quella del medico "grazie George!" mormoro grata. Lui annuisce e mi sorride.

Ota fa un cenno verso il meidco ed entramb e usciamo dallo studio.

Mi fermo scioccata sulla sedia. Ota si ferma e si siede sulla sedia accanto a me.

Allunga una mano verso la mia e l'afferra.

"tutto bene Kris?" domanda con dolcezza.

"sono solo scioccata " balbetto incredula.

"si lo so, avrai un bimbo..che bello sono felice per te!" rivela fiera e felice.

"già, ma non è ancora certo Ota, non voglio farmi film mentali  e poi scoprire che non è vero, lo scoprirò domani ok?" rispondo ansiosa.

"lo so, ma la sola idea di  tu e Rob con un figlio tutto vostro e bellissimo!" afferma eccitata.

La fulmino con lo sguardo.

"già Ota un figlio mio ora tutto cambierà" rivelo.

"in meglio, non avere paura,!" dice per darmi forza.

Le credo.

"grazie amica mia!" affermo con un a lacrima che scivola sul viso.

Lei sorride e mi abbraccia.

Ora so che andrà tutto bene, perché anche se non ho ancora la certezza, so che in fondo è vero, e che la vita cambierà in meglio. 

Al mio fianco ho Rob e non potrei chiedere niente di più.

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Capitolo 4
*** I Need Your Love ***




Ciao

Finalmente ecco il mio terzo capitolo.

Ebbene c'è lo fatta.

Scusatemi se sono in tremendo ritardo.

Questo capitolo è stato davvero emozionante da scrivere e facile.

Sono soddisfatta di quello che ho scritto e spero anche voi.

Ormai si sà che cosa ha kris, ma si ha la conferma.

Che dire grazie a tutti per le recensioni e per le visite.

Alla prossima.

Mara Cullen



  All I want for Christmas is you
 

 

  I Need Your Love

 






 

 

Kristen

 

Il giorno dopo

 

Per tutta la notte non ho fatto altro che rigirarmi ne letto,, senza mai prendere sonno.

L'agitazione mi ha fatto compagnia.

Mi volto verso la parte di Rob.

Sta dormendo su un fianco, nonostante la mia ansia ha dormito come un ghiro. Il suo bellissimo viso e rilassato,  e sono sicura che dormirà fino a tardi. Ieri sera e stato in giro con Tom e Sienna, quando mi ha chiesto di uscire tutti insieme, ho risposto che ero stanca. Non avrei sopportato di passare la serata fuori di casa nelle mie condizioni scioccate.

Sopratutto non avrei fatto altro che avere la mente tra le nuvole, e Rob si sarebbe accorto che qualcosa mi turba. . Sò che dovrebbe sapere la verità, ma prima di dirglielo voglio avere la certezza.

Un bel cambiamento in vista.

Osservo la sveglia sul comodino. Indica le 7-22 di mattina. Con cautela scivolo dal letto e mi avvio in cucina.

Scendo le scale con un leggero brontolio allo stomaco.

Ieri sera a malapena ho mangiato un toast. Decido di prepararmi qualcosa in fretta.

Mi avvio in cucina e inizio a trafficare con padelle e uova.

Rimango impegnata per un po', almeno terrò sotto controllo  il nervoso.

Preparo i pancake, frittelle e uova con la pancetta.

Sono così immersa nei preparativi della colazione che non mi accorgo nemmeno dei rumori dietro di me.

Sento le braccia di Rob avvolgermi la vita da dietro e baciarmi il collo.

"come mai sveglia così presto?" mormora dolcemente al mio orecchio. Il suo respiro mi fa rabbrividire. Mi fermo posando il cucchiaio sul ripiano e mi soffermo a godermi il contatto. 

"non avevo sonno, ma perché ti sei svegliato?" domando sorpresa.

"perché ho sentito freddo" sussurra roco.

Il mio cuore accelera.

"mmh potevi metterti il lenzuolo?" affermo divertita.

"no il mio lenzuolo è sparito, sai a me piace con i capelli lunghi e castani, con occhi verdi come lo smeraldo e con due labbra morbide da baciare…" risponde mentre le sue labbra scorrono su e giù sul mio collo. Un brivido mi percorre la spina dorsale.

Non è possibile che riesca ad accendermi così.

Anche dopo tanto tempo e in grado di farmi impazzire come la prima volta.

Chiudo gli occhi e mi faccio coinvolgere nella miriade di emozioni che scatena  ogni suo bacio.

Mi sposta i capelli dall'altro lato e continua a scorrere con le sue labbra lasciando una striscia di baci bollenti.

Sò che tra un po' esploderò di piacere. Mi conosco troppo bene.

Lo voglio. 

Lo voglio è basta.

 Mi volto verso di lui e mi protendo sulle punte per arrivare alla  sua altezza. Incollo le mie labbra alle sue. Le sue  mani finiscono sulla base della mia schiena e annulla la distanza perché il suo corpo  aderisce al mio. Infilo le mie mani tra  i suoi capelli e gli avvolgo tra le mie dita.

Adoro perdermi tra i suoi capelli perché e la parte che amo di lui.

Ogni volta che lo bacio perdo la cognizione del tempo, perché starei ogni secondo a baciarlo.

Mi stacco con il respiro corto.

"dovremmo fare colazione!" mormoro  indecisa se passare le prossime ore a fare dell'altro o rimanere lucida e dedicarmi  alla colazione.

Lo sento sorridere tra i miei capelli.

Ho deciso meglio non oltrepassare il limite, anche se vorrei. Mi stacco di malavoglia dal suo corpo e ritorno a spadellare  . Sento  i suoi occhi fissi su di me. Non ha mai smesso di farlo. Forse si è offeso perché  non ho assecondato il mio corpo.

Sospiro e mi volto a fissarlo.

Ogni volta mi toglie il respiro. Il suo viso bellissimo, i suoi occhi azzurri come il cielo e il suo sorriso luminoso mi lasciano interdetta. Ho la testa vuota e rimango li a fissarlo come un'idiota.

"beh che prepari di buono?" chiede Rob fissando il caos e le mille padelle sui fornelli.

Sorrido imbarazzata "pancake, frittelle, uova..avevo fame stamattina e quindi ho pensato di preparare  un'abbondante colazione!" dico arrossendo come un peperone.

Ridacchia "non sapevo che venissero a colazione l'intera truppa americana,  credo che ne avremmo per due mesi " mormora divertito.

Ci rimango male.

Abbasso lo sguardo offesa.

"beh se non ti va puoi ordinare qualcosa dal catering!" sussurro con le lacrime agli occhi. le sue parole mi hanno ferita. Anche se in realtà era una battuta mi sono sentita punta nel vivo.

Fisso torba le mie mani.

Sento il suo dito sotto il mio mento e mi costringe a fissarlo negli occhi. Non mi accorgo nemmeno che le lacrime hanno straripato finche non vedo i lucciconi sule dita di Rob.

Mi tolgo in fretta le lacrime con il dorso della mano. Non voglio che mi veda così.

"ehi…scherzavo, amore sai che adoro che mi vizi, non volevo ferirti!" afferma dispiaciuto.

Sò che non è colpa sua, so quando scherza e quando è serio.

Ma sono io troppo sensibile in questi giorni.

"lo so scusa sono una stupida e che sono un po' suscettibile in questi giorni!" spiego intrecciando le mani .

"pensi al tuo nuovo film? vedrai che focus e la scelta giusta per crescere e farsi conoscere come Kristen Stewart, ho fiducia in te e nelle tue capacità, sei una grande attrice e lo dimostrerai ancora una volta!" rivela accarezzandomi una guancia.

Alzo lo sguardo e accenno un sorriso. Meglio per ora che creda che sia quello un motivo per cui sono preoccupata. Non avevo pensato che ad aprile inizieranno le riprese di Focus. E se sono davvero incinta come farò?.

Scaccio quel pensiero e ritorno a fissare Rob.

"già, ho un po' di paura ma e normale averne, ora finisco di preparare la colazione e così possiamo mangiare" mormoro cambiando argomento. Gli dò  un bacio a fiordi labbra e mi stacco da lui ritornando a trafficare in cucina

 

 

Sono chiusa in bagno da circa   mezzora.

Rob è uscito. Meno male che Tom e davvero in città e cerca di passare più tempo insieme al suo migliore amico.

Sienna si è offerta di farmi compagnia, ma mi sono inventata che avevo un'appuntamento  di lavoro e che ci  saremmo viste più tardi a pranzo .

Mi fisso allo specchio e non so davvero che fare.

Se fosse vero sarebbe un bene o un male?

Le parole di Rob poco prima mi hanno fatto ricordare che ad aprile non potrò restare sul set perché in caso fossi incinta il mio pancione si vedrebbe. Altro problema.

Mi alzo la maglietta e fisso torba la mia pancia piatta.

La accarezzo dolcemente. Possibile che ci sia davvero un bambino qua dentro?

Mi perdo a fissarla.

Dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che è passato e le mille volte che mi hanno affibbiata una gravidanza ora faccio fatica  a crederci.

Soprattutto ora che va tutto bene.

Ho paura che se fosse la verità e se si venisse a sapere la stampa e il gossip metterebbe su un romanzo rosa su chi fosse il padre.

Sono sempre in agguato a scrivere stronzate su me e Rob. Ci siamo lasciati, Rob non mi sopporta più, io che lo faccio disperare, lui che mi tradisce.

E insopportabile leggere ogni giorno bugie create ad arte per vendere più numeri di questi giornali che si prorogano di sapere la verità. Citano fonti  sempre vicine a me ma che in realtà non sanno niente. Nessuno dei  miei a amici  o familiari si permetterebbe di raccontare un solo aspetto della mia vita.

Sospiro.

Fisso l'iphone accanto  al lavandino- Indica le 10 23.

E meglio che mi sbrighi perché raggiungere lo studio della mia ginecologa  richiede più di mezzora.

Ota mi ha fatto sapere che non potrà essere presente perché le hanno fissato un'impegno di lavoro a cui non poteva rinunciare. Si è scusata. Abbiamo appuntamento nel pomeriggio per sapere come è andata.

Afferro il cellulare e mi dirigo in camera.Indosso la camicia  mi do l'ultima occhiata allo spechi o e mi avvio verso la macchina.

 

da quando ho deciso di abbandonare la mia  mini, devo girare con una bmw e odio questa macchina così lussuosa e così appariscente per chiunque. 

Ho sempre  la   sensazione che mi fissino mentre guido.

 

il viaggio dura mezzora.

 

Parcheggio in un posto che non attiri l'attenzione.Mi sistemo gli occhiali da sole, mi guardo nello specchietto e non sono molto presentabile. I miei capelli sembrano una balla di fieno. Ma non fa nulla devo sapere la verità. Faccio un sospiro e scendo dall'auto.

Dò un'occhiata in giro per vedere se paps o qualsiasi persona possa riconoscermi. Meno male che non c'è nessuno, o almeno  qualcuno che si accorga di me.

A passo svelto mi dirigo all'interno del palazzo. Mi fermo alla recpetion. Una ragazza con  i capelli neri raccolti in una coda  alza lo sguardo appena mi vede. Mi sorride.

"salve " saluta educatamente.

Accenno un sorriso "buongiorno" rispondo titubante

"ha un'appuntamento?" mi chiede professionale.

Forse nonni ha riconosciuta.

"si " sussurro nervosa.

Sposta lo sguardo su una lista "lei è?^" domanda per conferma.

"Stewart" rispondo sperando che non associ il mio cognome a chi sono in realtà.

"oh si certo, prenda l'ascensore e la dottoressa l'aspetta" risponde con un sorriso cordiale.

"ham ok grazie" rispondo cortesemente.

Accenno un sorriso in risposta alla sua gentilezza e mi dirigo verso gli ascensori.

Rimango in attesa per non sò quanto tempo.

Finalmente l'ascensore arriva e mi ci infilo dentro. Non c'è nessuno e mi appoggio contro la  parete. Meno male che non mi hanno vista.

Per fortuna questa storia sarà privata.

Di solito riescono a fotografarmi sempre in qualsiasi posto io vada. Ma  questa volta no.

Almeno sarà un segreto.

Le porte dell'ascensore si aprono. Esco agitata e raggiungo la sala di attesa.

Non c'è nessuno.

Mi tolgo gli occhiali da sole e do un'occhiata in giro.

La stanza è dipinta di un rosa tenue, le sedie sono disposte sui tre lati e sono poltrone comode per accogliere le future mamme o pazienti.

Alle pareti sono appese fotografie di bimbi cresciuti o piccoli.

Sorrido all'idea di avere presto anche io un bimbo.

Un pensiero compare nella mia mente. SI crea l'immagine di un bimbo biondo come Rob e con i suoi occhi che corre nel giardino di casa nostra.

Sorride felice e gioca con Bear e Bernie.

Una bellissima fantasia.

Rimango li per qualche secondo a gustarmi la fantasia

Però oltre la sorpresa, sono spaventata dal futuro.

 

E se andasse tutto storto?

Se davvero nella mia pancia c'è un bambino che cresce, sono davvero in grado  di essere una buona madre per  lui?

 



vado avanti e indietro osservando  quella porta.

Sono così ansiosa che mangerei qualsiasi cosa che mi capiti  tra le mani.

Non può essere davvero accaduto a me.

Devo avere la certezza di questa cosa, prima che la mia vita cambi davvero.

E mentre la voce del mio nuovo film fa il giro del mondo, io vorrei solo sprofondare nel terreno.

Non posso credere che sia potuto accadere davvero.Fisso ancora quella porta, mentre attendo che Ota o qualsiasi altra persona mi raggiunga.

Ho paura. 

Nonostante io possa avere tutto. Ho paura del futuro e di come sarà.

Ho paura che tutto possa cambiare e diventare difficile .

Proprio ora che  tutto andava bene.

Non ci voleva questa cosa.

Ma poi, ritorna quella fantasia di poco prima, e l'unica cosa che riesco a fare e sorridere.Perché in fondo la vita è imprevedibile e se doveva accadere doveva succedere.

In fondo non cambierà molto. O si?.

Mi passo una mano tra i capelli nervosa, mentre l'ansia cresce.

Non so cosa fare. Sono spaventata. Vorrei fuggire via da qui. 

Vorrei tanto andare tra le braccia di mia madre o di Rob.

Voglio sentirmi  dire che andrà tutto bene.

Ma fisso ancora quella porta terrorizzata per il  futuro.

La mia vita sta per cambiare.


"Kristen!" mi chiama una voce da dietro alle mie spalle.

Sobbalzo

Mi volto e fisso la dottoressa Anderson.

"salve dottoressa!" saluto imbarazzata.

"vieni pure" dice entrando nel suo studio.

Le mie gambe iniziano tremare.

Faccio un bel respiro e la seguo.

Entro nello studio e lei richiude la porta.

"siediti!" dice indicando la poltrona di  fronte alla sua scrivania.

"ok" mormoro e mi siedo.

Lei fa il giro della scrivania e si accomoda sulla poltrona nera.

Prende una cartellina e la apre.

Inizio a mordermi il labbro. Odio l'attesa.

Dopo qualche secondo alza lo sguardo e mi fissa.

"bene, dimmi cosa ti senti?" mi chiede  freddamente.

Oh andiamo bene.

"beh..beh ecco io nelle utime  settimane non mi sento molto bene, però ecco io" farfuglio nervosa.

"capogiri? nausee? vomito?" chiede approfondendo il discorso.

"si, nausee al mattino, vomito si a volte quando non sopporto alcuni odori, capogiri soprattutto la mattina, eh si sono svenuta un paio di volte  nelle ultime settimane!" spiego   con difficoltà .

Abbasso lo sguardo nervosa.

"bene, per avere la conferma di una possibile gravidanza non ci rimane che fare un'ecografia!" esclama alzandosi dalla scrivania e avvicinandosi ad una porta..

Rimango a fissarla confusa. Non so bene che fare.

"vieni con me" afferma dolcemente  verso di 

me. Annuisco e mi alzo come un'automa.

Entriamo in una piccola stanza dove un lettino e l'apparecchio dell'ecografia sono disposti sulla parete più grande.

La dottoressa mi fa segno di stendermi sul lettino.

Faccio quello che mi chiede. Mi stendo sul lettino. Inizio ad avere la tremarella.

"posso?" chiede indicando la mia maglietta.

Annuisco.

Lei alza la t-shirt e scopre la mia pancia. Quel gesto mi fa arrossire.

Mi spalma  un pò di gel. Rabbrividisco al contatto perché  è freddo.

La dottoressa Anderson si siede sullo sgabello accanto al lettino e posa la sonda sul mio ventre.

Il mio cuore accelera.

Sò che dovrebbe esserci Rob qui con me. E forse quando lo saprà ci rimarrà male. Ma devo avere la conferma prima di sconvolgerlo.

Inizia a muovere la sonda. Nella stanza c'è un silenzio insopportabile.

Sento l'attesa che diventa snervante.

Soprattutto perché non posso vedere cosa stà succedendo.

Sento l'ansia salire.

Poi la dottoressa si ferma su un punto della mia pancia e si volta verso di me. Sul suo viso è dipinto un sorriso affettuoso. E in quel momento che capisco.

Trattengo il respiro mentre tutto inizia a girare.

"vuoi vederlo?" domanda entusiasta la dottoressa.

Annuisco debolmente.

Lei volta lo schermo verso di me.

Rimango dubbiosa perché all'inizio non si capisce bene cosa c'è sul monitor. Fisso lo schermo confusa.

"e qui!" indica un punto sullo schermo. E finalmente posso vederlo anche io.

Cado in trance mentre realizo che quel minuscolo puntino e mio.

Solo mio.

Un piccolo puntino che presto si trasformerà in un bambino.

Non è una finzione questa volta.

Non è un film.

Non sono  sul set di breaking down dove dovevo fingere di essere una madre.

Ora e la verità. Su quello schermo c'è il mio bambino. 

Alzo la testa meravigliata verso quel miracolo e le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso.

Possibile che sia davvero reale?

Eppure più fisso quell'immagine più  quella fantasia diventa autentica.

E quello stesso bambino immaginato per pochi secondi diventa sempre più nitido.

Il mio piccolo miracolo.

Mi asciugo le lacrime e cerco di trovarci una somiglianza.

E troppo presto. Lo sò.

Ma il mio inconscio e in cerca di fattezze mie o di Rob.

E il solo pensare quel nome fa riaffiorare mille farfalle che svolazzano nel mio stomaco.

Sono felice perché aspetto dall'uomo che amo la cosa più bella   del mondo. Un figlio. Mio e di Rob.

Il regalo più bello che avrei mai potuto chiedere dalla vita.

"vuoi le foto?" domanda con un sorriso la dottoressa. Annuisco.

Lei mi toglie la sonda dal ventre. L'immagine sparisce. Rimango un po' male perché mi ero incantata affissare quel minuscolo puntino. Mi passa un fazzoletto per pulirmi.

Lo afferro con mano tremante e mi pulisco.

"ti aspetto di la" dice la dottoressa alzandosi  e scomparendo  nell'altra  stanza.

Mi tiro su a sedere ancora scioccata.

Mi accarezzo la pancia e ancora un fiume di lacrime mi travolge.

Scendo dal lettino e inizio  a camminare verso l'altra stanza. Mi siedo sgomenta e fisso le venature della scrivania.

"Kristen, sei quasi di sei settimane, per ora va tutto bene,  ma devi d'ora in poi evitare stress, fumo e mangiare sano, ti prescrivo le vitamine" spiega la mia ginecologa iniziando  ascrivere su un foglio bianco.

"va bene " rispondo incredula.

"ti metto le immagini nella busta, e ti aspetto per il prossimo controllo il mese prossimo, sono davvero felice per te" aggiunge infine prima di pormi la busta.

Sorrido radiosa.

"grazie" rispondo.

Afferro la busta e mi alzo ancora sbalordita dalla  sedia.

Afferro la mano  della dottoressa e la saluto con un sorriso caloroso. Lei ricambia.

"arrivederci e grazie" mormoro prima di voltarmi e lasciare lo studio.

 

le 14.30

 

 

Apro la porta di casa esausta..

non avrei mai pensato che pranzare con Sienna e la sua piccolina fosse così stancante.

Richiudo la porta dietro di me e appoggio le chiavi sul tavolino.

Rob non è ancora tornato. 

Mi avvio verso il divano ed è l'unica cosa che in questo momento sogno. Sdraiarmi e dormire.

Mi  lascio andare sul mio adorato divano. Affondo con il viso nei cuscini e sospiro.

Per tutto il pranzo Sienna non ha fatto altro che fissarmi in viso.

MI scrutava attentamente in quello che mangiavo. Ma io non potevo fermarmi quando davanti a me mi trovavo un bel piatto di pasta con sugo italiano. Avevo fame e avevo mangiato una bella porzione.

Sapevo che forse lei se ne era  accorta di qualcosa, in fondo era rimasta incinta e aveva partorito da poco.

Però ammirai la sua indiscrezione. Non ha fatto domande.

Abbiamo fatto una passeggiata nel parco e abbiamo parlato di varie cose. Non le ho mai chiesto di come ha affrontato la sua gravidanza.

Mi metto a pancia in su. 

immediatamente il ricordo di quel minuscolo puntino riappare nitido nella mia mente.

Impossibile.

E vero.

Ammetto che molte volte ho fantasticato su una possibile gravidanza. Ma mi ero sempre ripetuta di essere troppo giovane per una cosa simile.

Mi nascondevo dietro la scusa dell'eta ma in realtà avevo paura.

Paura di non essere all'altezza.

Paura di non essere in grado di insegnare quei valori giusti.

Paura di sbagliare.

Paura che questo bambino fosse al centro dell'attenzione.

Sono sicura che appena tutti si accorgeranno del mio cambiamento saranno alla spasmodica ricerca della verità. E allora si inizierà da capo a fuggire, nascondersi, mentire o inventare scuse.

Ma potrò farlo fino ad un certo punto però.

Mi alzo la maglietta e sfioro la mia pancia. Un brivido percorre la mia schiena.

Non ci credo.

Ma qui dentro cresce il mio cucciolo.

Sorrido.

Ora non mi importa più nulla. Voglio solo che stia bene.

Chissà come la prenderà Rob?

Sono sicura che avrà una delle sue solite reazioni. Cercherà a tutti i costi di fare battute per sdrammatizzare, o rimarrà talmente sgomento che non saprà cosa dire. E difficile lasciarlo  senza parole. Sa tutto di me. 

Mi legge in un modo che nessuno è in grado di farlo. A volte mi sorprende perché ha la risposta prima di me, o coglie ogni minima sfumatura prima di me.

Mi lascia senza parole quando sono giù di morale e escogita una delle sue per farmi sorridere.

Ne ha sempre una a portata di mano per sollevarmi il morale.

Ma la cosa che amo di più e il suo sorriso sincero, su cui potrò fare sempre affidamento.

Ha la capacità di cancellare ogni mio pensiero brutto o di riportare il sole nella mia vita. Sono felice di avere fatto quella scelta quattro anni fa.

Sorrido.

Certo sarà un grande cambiamento avere un'altro essere umano di cui occuparsi, ma in fondo ho un po' esperienza con i miei fratelli e con Rob che è un bambino.

Ma ora è diverso perché questo è mio. Mio e di Rob.

Sono ancora sotto show per la notizia, ma credo di essere in grado d affrontarla nei migliori idei modi.

Certo è inaspettata ma anche bellissima..

Sobbalzo quando sento vibrare l'iphone nella tasca dei jeans .

Lo sfilo e osservo il display.

E' un sms di Ota:

 

ciao tesoro!

come è andata? Sono qui fuori se  ti va di aprirmi!

Ota

 

Mi alzo  di scatto.

Corro verso la porta e la apro..

Ota mi sorride. E' bellissima. Indossa un vestitino azzurro. I suoi capelli legati in una treccia laterale e i suoi grandi occhi sono  luminosi.

Io sembro  una barbona.

Ho  i miei soliti jeans e una maglietta bucherellata.

Non mi importa di come vado  in giro, ma al confronto con la mia migliore amica sembro  una stracciona.

Arrossisco. a quel pensiero.

"ciao" dico  con un mezzo sorriso.

"ciao " risponde  Ota e mi abbraccia..

Ricambio  la stretta.

Si scosta  da me. 

"posso entrare?".

"ma certo scusa" dico  dispiaciuta. Mi sposto  di lato e la faccio  passare.

Richiusi la porta dietro di me. Ota si siede   sul divano.

La segui e mi sedetti  accanto a lei.

Per un momento non sapevo  cosa dire.

Sapevo che cosa voleva sapere, ma tuttavia non ero pronta per ammetterlo.

Forse perché era ancora una cosa mia.

Lei si volta  e mi fissa  con occhi curiosi che non aspettano  altro che sapere la verità.

Mi sentì in imbarazzo.

"allora cosa ti ha detto il medico??" domandò sulle spine.

E'  simile ad Ashley. Non riesce  a tenere a freno la propria curiosità.

Giocherello  con le mani per far passare un po' di tempo.

"e dai non tenermi sulle spine!" brontolò esasperata.

Sospiro.

"che cosa vuoi sapere? se sono incinta? beh sarebbe giusto che fosse Rob a saperlo per prima non credi?" dico  acidamente.

Sgrana  gli occhi sorpresa. Forse avevo esagerato.

Mi alzo  di scatto e mi aggrappo  al tavolo della  sala da pranzo. La mia testa inizia aggirare. Forse per tutte le emozioni del giorno.

"scusami Ota, non volevo essere scortese, e che stanotte non ho chiuso occhio, e così stressante tutto questo, non volevo aggredirti " dico  scusandomi.

"non fa niente Kris, siamo amiche, e sopporto i tuoi cambi di umore più di qualsiasi altra persona, allora aspetti un figlio da Rob?" domanda  con più dolcezza.

Forse aveva capito che la sua curiosità smaniante di sapere la verità mi ha  spaventata.

Ma come non dirle la verità. In fondo era stata con me dal mendico e stamattina doveva essere con me.

Sbuffo  e mi volto.

"si" confermo  infine mordendomi il labbro inferiore.

Dirlo  ad alta voce era strano.

Ota saltella  in piedi e  mi corre  incontro abbracciandomi.

"evviva avrò una nipotina, potrò viziarla e comprarle  un sacco di vestiti" cantilena  eccitata dalla idea.

Alzo  gli occhi al cielo

"e come sapresti che è una bambina?" chiedo..

"oh bet lo sento " svela  con il sorriso più sincero del mondo.

"ham allora speriamo che non diventi troppo viziata!" commento  scoppiando a ridere.

"chi dovrebbe essere viziata?" chiese una voce dall'ingresso.

Sobbalzai e incrociai lo sguardo di Ota  spaventata.

Rob compare  in sala da pranzo con il suo solito charme inglese.

Indossa una camicia a quadri blu e bianca, jeans neri stretti che fasciano  le sue gambe in modo perfetto, il suo solito cappellino inseparabile e i suoi raiban preferiti.

Sorrideva.

"nessuno" si affrettò a dire Ota arrossendo in viso.

"ma di che parlavate, sono curioso!" dice  togliendosi gli occhiali da sole. Rimasi incantata da quel gesto.

"niente stavamo scherzando, parlavamo di Marloe la figlia di Sienna, volevamo comprarle un vestitino nuovo, ma pensiamo che quella bimba sia troppo viziata" mentì.

"oh si Tom ne va pazzo, oggi le ha comprato un peluche, stravede per quella bimba!" afferma  divertito. 

"oh bet caro Rob vorrei vedere te con un tuo figlio!" commenta Ota. Le lancio uno sguardo assassino. Rob arrossisce.

"mmh forse sarei peggio, ma piuttosto tu cara Ota quando ci regalerai un bel bebè?" chiede Rob ironico.

Anche ota arrossisce.

"sono troppo giovane!" risponde Ota di rimando.

Sorrido.

Adoro quando si prendono in giro a vicenda.

"ora vado" dice Ota rivolgendosi verso di me.

Annuisco.

"va bene!" dico spostando lo sguardo verso il tavolo.

Lei mi bacia la guancia.

"ci vediamo Pattinson" lo saluta con un grande sorriso e ci lascia soli.

C'è un grande imbarazzo. Non so bene cosa dire.

"ehi tutto ok?" domanda Rob avvicinandosi verso di me.

Mi abbraccia. Poso il viso contro il suo petto  e sbadiglio.

"sono un po' stanca !" ammetto.

Mi accarezza il viso dolcemente.

"perché non vai a riposare un po', io intano leggo dei copioni che mi hanno inviato!" dice con un mezzo sorriso.

L'idea non è male. Dormire un pò. Proprio quello che ci vuole.

"va bene, poi mi sveglio e preparo la cena" mormoro con un sorriso.

Rob mi bacia la punta del naso.

"ordino qualcosa dal cinese, stasera ti riposi, sei stanca  elo vedo tesoro, ti chiamo quando arriva " afferma serio.

Adoro quando si prende cura di me in questo modo.

Mi perdo a fissarlo.

Sono sicura che sarà un bravo papà.

Sorrido all'idea.

"perché ridi?" domanda curioso.

Scuoto la testa, non è ancora il momento per dirti niente.

"pensavo solo che ti amo, amore mio " confesso arrossendo i viso.

"anche io ti amo amore!"" risponde e mi  bacia.

Sorrido.

Si credo proprio che saremmo una famiglia felice.

Nello stesso istante in cui lui mi bacia mi sfioro la pancia consapevole che la nostra vita è cambiata nel migliore dei modi.

 

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Capitolo 5
*** The Future Never Dies ***


 

  All I want for Christmas is you
The Future Never Dies

 

 





ciao!

eccomi qua con il quarto capitolo!

Il prossimo sarà l'ultimo. Finalmente sono riuscita a completare questa ff. Ci ho messo un po', ma il tempo manca sempre. Non ho niente da aggiungere. Spero che vi piaccia il capitolo.

grazie a tutti!

alla prossima!

Mara Cullen

 


Kristen

 

la settimana prima di Natale

18 dicembre 2012

 

 

"no mamma, oramai è deciso la cena di natale si fa da noi" rispondo  contrariata verso mia madre che mi fissa impassibile dall'altro  capo del tavolo.

"Kristen, dai abbiamo sempre festeggiato il Natale a casa nostra, perché quest'anno vuoi festeggiarlo  da te!" domanda  mia madre esasperata.

Sbuffo.

"perché quest'anno è diverso, va bene, voglio passare il natale a casa!" commento  addentando una ciambella dal piatto.

"non capisco perché quest'anno è diverso, su dai Kristen, Rob quest'anno sarà a Londra dai suoi perché vuoi perdere tempo a preparare la cena di Natale?" mi chiede  mia madre appoggiando il viso contro la sua mano.

Arrossisco.

"beh no puoi accontentarmi  per un'anno, sono grande abbastanza per organizzare la cena di Natale, per favore?" le chiedo mostrando il mio migliore sguardo da cucciola bastonata.

Mia madre sospira.

"sei testarda" commenta  alzando le spalle in segno di resa. Batto  le mani come una bimba  di cinque anni che l'aveva vinta  per avere il  regalo in anticipo.

"evviva, evviva" cantileno  soddisfatta di averla avuta vinta con Jules Stewart.

"ma non capisco ancora qual è il motivo, so che mi nascondi qualcosa, il tuo sguardo è diverso" dice  incatenando il mio sguardo al suo.

Bingo mia madre ha  capito che c'è qualcosa di diverso in me.

E'  brava a leggermi. O forse è  solo l'istinto di una madre.

"no sono solo felice" mento  per metà. Non posso  di certo dirle che sarebbe diventata nonna. E poi prima deve saperlo Rob.

Mia madre scuote la testa sconfitta.

"d'accordo, ma prima o poi scoprirò che mi nascondi!" afferma determinata a svelare il mio segreto.

Accenno  un sorriso.

"d'accordo" rispondo  ritornando a gustarmi la mia ciambella.

 

 

Due ore dopo

 

Eravamo seduti a tavola.

Dovevo convincere Rob a rimanere a LA questo Natale.

Il mio piano era ben descritto nella mia mente. E prevedeva che il mio fidanzato doveva passare il natale con me e la mia famiglia.

"ancora non so perché hai preparato un pranzo così ben fornito, quando lo fai vuol dire che mi stai per chiedere qualcosa!" dice alzando lo sguardo e fissandomi in viso.

Arrossì.

Ma come diavolo faceva a capirmi al volo?

A volte penso che da Edward abbia ereditato la capacità di leggermi nel pensiero, perché a Robert Thomas Pattinson non si può nascondere niente, o meglio io non riesco a farlo. Un po' mi da fastidio perché quando voglio fargli una sorpresa, ogni volta scopre sempre il mio segreto. Forse sono davvero un libro aperto, troppo facile da leggere.

"Rob non ci deve essere sempre un motivo se voglio viziarti un po'" mentì abbassando lo sguardo sul piatto ancora mezzo pieno.

Avevo cucinato delle lasagne come primo. E a Rob sembrava piacesse il piatto.

"Kristen tu cucini cose complicate solo quando devi chiedermi o dirmi qualcosa, stiamo insieme da quasi quattro anni e ci conosciamo da sei, ho imparato i tuoi trucchetti !" sottolinea con uno sguardo indagatore.

"già, ma sai una cosa non è che se cucino per il mio uomo devo chiedergli sempre qualcosa, ripeto non ho nulla da domandarti" dissi alterata. Mi alzai di scatto lasciando cadere la forchetta nel piatto.

Non so come ma il mio intento di fare qualcosa di dolce per lui si era trasformata in una lite. O meglio erano i miei ormoni scombussolati che mi facevano cambiare umore velocemente. Come ora mi sentivo arrabbiata, delusa e maledettamente sensibile alle sue parole.

Entrai in cucina e mi appoggiai al bancone.

Dovevo controllarmi . Ma non era facile accidenti.

Mi ritrovai a piangere solo quando notai le lacrime cadere sul ripiano. Non volevo piangere come una bambina troppo sensibile che hanno preso di mira.

Mi asciugai in fretta le lacrime prima che Rob mi raggiungesse in cucina. Si perché lo avrebbe fatto senza aspettare molto.

Era talmente protettivo che il suo lato sensibile prevaleva e correva sempre a consolarmi.

Decisi di impegnare il tempo per calmarmi  a riassettare la cucina.

Tenere la testa impegnata era l'unico modo per non rischiare di cadere in un'altro pianto.

Iniziai a infilare le stoviglie sporche nella lavastoviglie. Persi la cognizione del tempo perché non mi accorsi nemmeno che due braccia mi avvolsero da dietro.

Mi scivolò la forchetta di mano per lo spavento.

"scusami non volevo ferirti" mormorò Rob al mio orecchio. Rabbrividì.

"no scusami tu, sono troppo sensibile,non è colpa tua..scusami!" sussurrai con il groppo in gola.

Non devo piangere.

"no, sono stato troppo superficiale, non ho pensato che magari volevi solo cucinare per me, ma ho sbagliato a dubitare di te" disse dispiaciuto.

Il mio cuore sprofondò nel petto.

Non poteva essere così perfetto. Non lo meritavo.

mi voltai di scatto e gli strinsi le braccia al collo..

"no, e vero volevo chiederti una cosa, e visto che non so la tua risposta volevo convincerti di dirmi di si, l'unico modo che conosco e cucinare per te, perché so che avrò il tuo consenso senza proteste, ma ho sbagliato, scusami tu!" ammisi abbassando lo sguardo.

Mi bacio i capelli.

"how, ci avevo visto giusto, chiedimi tutto quello che vuoi amore!" mormorò  fissandomi in viso.

Arrossì.

"volevo chiederti…ecco..sò che tra una settimana è natale e che e troppo tardi.. ma volevo chiederti di passare il natale con me, so che la tua famiglia si aspetta la tua presenza, ed è giusto ma ecco io vorrei passare il natale con te e la mia famiglia, in fondo io e te siamo una famiglia anche se non siamo sposati" affermai tutto di un fiato.

Mi fisso sorpreso.

"era questo che volevi dirmi, avevi paura di chiedermelo? lo sai che i miei non mi obbligano ad andare a Londra, ma sono io che desidero vederli,!" rispose con un sorriso.

Lo fissai piena di speranze.

Desideravo che lui passasse la notte di natale con me, perché avevo pensato a tutto, volevo dargli il mio regalo di Natale.

"quindi?" domandai sulle spine.

MI guardò intensamente.. ci stava pensando.

L'ansia mi salì. Avevo paura che dicesse di no e il mio piano stava andando in fumo. E io che avevo già chiesto a mia madre di poter festeggiare natale a casa nostra.

"va bene, ma posso invitare anche i miei genitori, ci tengo a vederli e possiamo fargli venire qui per le feste,sono sicuro che saranno d'accordo" disse con un sorriso mozza fiato.

Lo fissai incantata dal suo splendido sorriso.

Assorbi le sue parole 

"ma certo non devi nemmeno chiederlo" esplosi di gioia. Gli buttai le braccia al collo. Per fortuna Rob mi avvolse per la vita e non cademmo entrambi per terra. Ricordai della mia stupida azione. Non potevo avere queste reazioni ero incinta.

Lo abbracciai.

"ehi che irruenza, passi da un stato d'animo all'altro, mi piaci così" sussurrò ROb al mio orecchio.

Arrossì.

"sei tu che mi rendi felice amore, quindi posso organizzare la festa e tutto il resto, grazie" affermai eccitata della nuova prospettiva. 

Mi voltai e lo fissai in viso con un sorriso a 32 denti.

Ricambio il sorriso.

"di nulla piccola!".

Mi alzai sulle punte  lo baciai.

 

 

il giorno dopo

 

Ero in giro al centro commerciale.

Indossavo i miei soliti occhiali da sole e un cappuccio per nascondermi dai curiosi.

Ero a fare compere. Mi ero aggregata ad ota e  altre sue amiche che avevano impegnato il giorno a cercare regali di Natale.

Avevo colto la palla al balzo quando Ota mi aveva proposto di accompagnarla.

Dovevo comprare molte cose per la cena della vigilia e i regali.

"Kris hai deciso cosa regalare al tuo adorato Patz?" mi chiese Ota con un sorriso malizioso

"si certo" risposi con un mezzo sorriso.

Mi lancia un'occhiata d'intesa. Proseguiamo  a camminare per i mille negozi.

Ota ne approfitta per entrare in ogni negozio dove nota un abito che le piace. Sono costretta a rimanere in attesa seduta in una poltrona mentre aspetto che lei esca dai camerini e mi mostri la sua ultima conquista.

Mi guardo intorno annoiata e il mio sguardo viene catturato su una mamma con la sua bambina in braccio che sorride felice- Mi ritrovo  rapita da quel quadretto e mi immagino tra un'anno con una bambina in braccio. Forse sarà un maschio, l'importante e che stia bene. Mi sfioro la pancia soprappensiero-- Ancora non ci credo che qui dentro cresce  il mio bambino. Ed è solo mio. Sorrido.

"Kris ehi Kris?" mi chiama la voce di Ota. Volto lo sguardo e la fisso confusa.

"si dimmi Ota?"

"eri persa tra i tuoi pensieri, ti ho chiesto che ne pensi di questo? " domanda indicando l'abito rosa confetto che indossa.

Lo fisso senza in realtà vederlo"oh beh è molto carino" butto li sperando che ci creda.

Il suo viso si illumina "allora lo compro!" ammette infine eccitata.

Scuoto la testa.

A volte non capisco il suo entusiasmo per quei vestiti.

Decido di alzarmi e di impegnare il tempo per curiosare tra i vestiti.

Ne passo uno alla volta cercandone uno non troppo elaborato ma qualcosa di semplice e di elegante.

Mi soffermo su un mini abito   blu oceano. Mi ricorda tanto il colore degli occhi di Rob. Automaticamente sorrido.

Lo sfilo dalla gruccia e lo osservo meglio.

 

E un'abito senza spalline, corto come piace a me. Semplice ma perfetto per la notte di  natale.

Mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno e avanzo verso i camerini per provarlo.

Scivolo all'interno di uno di questi e inizio a spogliarmi.

Infilo l'abito  e un po' titubante mi volto verso lo specchio.

Mi osservo. Inizialmente trovo tutti i difetti del mondo. Saranno gli ormoni ma mi sento già grassa. Forse e solo a livello mentale perché sono ancora la stessa. Sono di poco più di un mese, quindi non sono ancora in quella fase in cui diventerò un bue. Faccio una giravolta per ammirarmi  meglio e piano piano mi convinco che sia l'abito giusto  per rendere la serata perfetta.

Decido di comprarlo..

Mi svesto velocemente e mi vesto  alla stessa velocità.

Sbircio fuori dal camerino e per fortuna non c'è nessuno. Raggiungo il bancone dove c'è la cassa e porgo l'abito ala commessa. Indosso i miei occhiali  da sole. La ragazza mi scruta attentamente e per un secondo ho paura che mi riconosca.

Mi porge lo scontrino ..

Infilo l'abito nella borsa e ritorno  a sedermi nel posto che occupavo prima.

Potrei seriamente pensare di poter fare film polizieschi per la velocità con cui ho svolto la mia missione

"possiamo andare!" mormora Ota  sconsolata.

Alzo lo sguardo.

"perché?"

lei fa spallucce "perché non mi convinceva più di tanto, dobbiamo fare le ultime compere no?". Annuisco.

Mi alzo in piedi. Un leggero capogiro mi assale. Ritorno seduta immediatamente. Ota e al mio fianco subito.

"ehi Stew tutto ok?".

Annuisco.

"si " rispondo per tranquillizzarla.

Ota si rasserena.

"che ne dici di andare a mangiare qualcosa?"

"oh si muoio di fame" affermo illuminandomi in viso per l'idea

Ota mi aiuta ad alzarmi.

Usciamo dal negozio con lo sguardo della commessa puntato su di noi.

Non ci bado.

Ci sediamo in un piccolo ristorante.

Ordiniamo della pasta al pomodoro.

"quando lo dici a Rob?" chiede Ota con un sorriso d'intesa.

Abbasso lo sguardo imbarazzata.

"presto!" dico sul vago. Non deve sapere che ho intenzione di svelare a Rob del bambino la notte di Natale.

"quando?" cerca di approfondire Ota. Scuoto la testa.

"non te lo dico" rispondo con un sorriso.

"e dai Kris!" supplica la mia amica. Sò che non resiste a non sapere, è troppo curiosa per trattenersi. "no, non insistere ok?" chiarisco con uno sguardo sicuro.

"uff, va bene come vuoi!" infine afferma arrendendosi..

Arrivano i nostri piatti e la conversazione scema.

Divoro in pochi minuti il mio piatto.Questa volta però non starò al suo gioco.

"sei felice Kristen?" mi chiede improvvisamente Ota. 

Alzo il mio sguardo dal piatto vuoto. La fisso confusa. Non capisco la sua domanda.

Perché mi ha fatto quella domanda. Crede che non sia felice con Rob.

Aggrotto la fronte contrariata.

"ma certo Rob è la cosa migliore che mi sia mai capitata nella vita, sai benissimo cosa abbiamo passato per stare insieme!"

Annuisce.

"lo so, e che questa notizia del bambino non se la aspetta, non credi che sia troppo presto?" dice seria.

In realtà avrei aspettato ancora un po' ad avere un bambino. Ma se e successo allora e il momento giusto per avere un figlio.

"se è successo era il momento giusto, all'inizio ero terrorizzata perché non me lo aspettavo, ma ora pensare che aspetto un figlio dall'uomo che amo è la cos a più bella del mondo, perché mi unisce ancora di più a Rob, e un legame ancora più indissolubile, non che non lo fosse già ma questo e davvero incredibile!" affermo con sincerità.

"sono felice per voi" mi dice afferrando la mia mano e stringendola   tra le sue. Vuole infondermi  coraggio e affetto.

Ricambio il sorriso.

"anche io" rispondo certa che  il futuro sia tutto in salita.

 

 

Robert

 

"mamma, allora siamo d'accordo, vi vengo a prendere in aeroporto il giorno prima ok?" domando per conferma .

"si Rob saremo li" conferma. mia madre.

Sorrido.

Sono felice che i miei genitori abbiano deciso di venire, nonostante gli abbia avvertiti all'ultimo minuto.

"tesoro, sarà emozionante passare il natale con tutta la famiglia di kris, sono così entusiasta per questa idea!" dice mia madre eccitata. Lei e Jules vanno molto d'accordo. Sono sicuro che Kris quel giorno avrà poco da fare, perché conoscendo mia suocera e mia madre prenderanno il controllo della situazione. Conosco troppo bene mia madre e so già che non riuscirà a stare da parte e vedere sua nuora non fare nulla.

"anche io, Kris voleva riunire tutta la famiglia, e credo che sia un'ottima idea!" affermo mentre cerco di infilarmi il giubbotto   di pelle.

"lo so quella ragazza e unica Rob, sono felice che abbia organizzato questa festa, comunque ora devo andare Liz e tornata e fuori di testa, ti lascio e mi raccomando fai il bravo!" dice Clare, alzo gli occhi al cielo. Non è possibile che anche  a26 anni mi tratti come un bambino di cinque.

"tranquilla mamma, non farò niente di stupido promesso !" affermo con un mezzo sorriso..

"va bene ciao tesoro!" mi saluta prima di chiudere la chiamata.

Fisso il cellulare muto e osservo il mare scintillare sotto una luce abbagliante del sole di primo pomeriggio.

Sento che Kris mi nasconde qualcosa. Non so ancora cosa.

Non so che le prende in questi giorni passa da uno stato di estrema euforia ad un'altro in cui e totalmente depressa.

Spesso la trovo in bagno davanti allo specchio a fissarsi. Le ripeto continuamente che è bellissima, ma lei mi zittisce subito minimizzando la sua bellezza.

Amo il fatto  che non si senta superiore agli altri ma una donna con i piedi per terra. Non e mai  cambiata in questi anni in cui lo conosciuta. Forse e solo diventata più cosciente e meno timida, anche se si vergogna ancora a mostrarsi in pubico o su un red carpet.

Si sente sempre intimidita  dalle grandi folle che ogni volta si accumulano alle premier, e non ci crede che quelle persone sono li per lei. Anche io a volte non ci credo. 

Non capisco il loro affetto così grande per due persone che non vogliono altro  che la normalità- Spesso parlando con loro ho capito che è proprio la voglia di normalità che attira molti fan a seguirci ogni istante della nostra vita.

Sono passati  sei anni da quando lo incontrata per la prima volta, beh forse anche di più. Forse sono passati anni da quando ho visto il suo film con Sean Penn, e mi aveva folgorato la sua semplicità, e la sua total e capacità di immedesimarsi nel suo ruolo. Lo ha fatto sempre con Bella, non metto in discussione che Bella assomigli tanto a Kris, ma ci ha sempre messo  del suo. Ha sempre donato una parte di se stessa  in ogni personaggio che ha interpretato, nel suo lavoro e un'attrice che sa mettere da parte paure e incertezze e affrontare le difficoltà con spirito e coraggio.

Ancora oggi non ci credo che stiamo insieme da quattro anni.

Ho sempre difeso il mio rapporto con lei perché credo che la mia vita privata sia una cosa sacra.

Mi rendo conto che non possiamo essere totalmente normali, perché ci sarà sempre un fotografo pronto a immortalarci  in qualche scena della nostra quotidianità- Ma sarò sempre pronto a proteggere ciò che amo.

Rientro in casa e vengo subito assaltato dai miei cani che mi buttano a terra in un'istante. Soprattutto quel mattacchione di Bernie, che grande come è quando vuole le coccole mi salta a dosso. Amo i miei cani. Potrei stare ore con loro a giocare.

Accarezzo dolcemente il loro pelo. Bear si accuccia sulla mia pancia e inizia a leccarmi  la mano. Bernie invece si mette di fianco a me  e si lascia coccolare.

Resto così per  un  po' perdendo la cognizione del tempo..

Il suono del campanello mi spaventa. Balzo in piedi.

Corro verso la porta e la apro con il fatone.

Il sorriso malizioso di Tom mi fa restare sorpreso.

"sembri sconvolto Rob? che stavi facendo?" mi chiede divertito il mio amico.

Gli dò una pacca sulla spalla.

"non quello che credi, stavo giocando con i miei cani, ma cosa ci fai qui?".

"sono venuto per chiederti se ti andava una passeggiata per i negozi devo comprare un regalo per Sienna e Marloe!" spiega rabbuiandosi. Sò che Tom odia fare compere. Lui quando si tratta di fare regali e un disastro.

"si va bene, devo comprare un regalo per Kris e per la mia famiglia!"

Sorride.

Entro in casa e infilo  la giacca, capellino e gli occhiali da sole.

Usciamo nel vialetto...

"prendiamo la mia macchina!" dice Tom avvicinandosi alla sua.

"ok" confermo mentre mi accomodo nel sedile del passeggero.

Arriviamo al centro commerciale in mezzora.

Durante il viaggio non ha fatto altro che raccontarmi di Marloe, i suoi occhi si illuminavano ogni volta che spiegava  le prime conquiste di sua figlia.

Mi piace ascoltarlo. E profondamente innamorato di sua figlia e di Sienna. Quando mi ha detto che sarebbe diventato papà, sono stato così sorpreso che non immaginavo Tom papà.

Ma ora sono un po' invidioso. Forse da quando Tom e diventato padre, si e acceso qualcosa in me. Avevo sempre immaginato che avere un figlio sarebbe stato troppo  difficile, perché prendersi cura di un'altro essere è una grande responsabilità. Ma quando incontri la donna giusta tutto cambia. E ora se accadesse sarei l'uomo più felice del mondo.

Sopratutto immaginare un figlio da Kris e la cosa più meravigliosa che potrebbe accadere.

"Rob siamo arrivati!" ritorno alla  realtà.

Sbatto gli occhi per un po' per svegliarmi dal mio sogno.

scendo dalla macchina intontito.

Tom scuote la testa.

"andiamo dormiglione!" dice il mio amico prendendomi per un braccio.

Girovaghiamo per due ore all'interno del centro commerciale.

Tom e così indeciso che non sa proprio cosa scegliere.

Marlowe ha  tutto

Colpa mia e di Kris che la viziamo molto.

Alla fine decide di acquistare un giocattolo appena uscito.

Invece per Sienna e in alto mare-

Io non sono da meno. Ho trovato regali per tutti, tranne per Stew.

Mi siedo lasciandomi cadere sulla panchina sfinito.

"non capisco le donne, cosa ci trovano a fare shopping, e così noioso e stressante!" mi lamento verso Tom

"già Sienna passa ore e ore tra i negozi, non la capisco, dice che è rilassante!".

"già meno male che lo fanno loro, noi non saremo capaci di comprare tutti quei vestiti, vedi oggi siamo diventati matti per dei regali, non immagino scegliere vestiti o scarpe!".

Tom scoppia a ridere.

"beh tu potresti il tuo secondo nome e Claudia!".

Lo fisso torvo.

"era da molto tempo che nessuno mi chiama così, vorrei che non mi ricordassi  il mio passato!" affermo contrariato.

"oh si, troppo divertente!".

Lo fulmino con lo sguardo.

"finiscila Tom non è divertente" lo ammonisco.

alza le man in segno di resa.

Non amo particolarmente ricordare quel periodo. Mi vergogno.

"vado a fare un giro al bar vuoi qualcosa da mangiare?" dice Tom alzandosi in piedi  e stiracchiandosi.

"si prendi una ciambella, ho fame".

Annuisce.

Appoggio il volto sulla mano. Non so proprio cosa regalare a Kris.

E così difficile fare un regalo significativo.

E poi voglio regalarle qualcosa che abbia davvero un significato importante e non uno stupido regalo che userà per poco.

Voglio distinguermi dagli altri.

Sospiro.

Alzo gli occhi al cielo.

Odio  fare shopping.

una vetrina attira la mia attenzione.

Leggo l'insegna .

Un negozio di antiquariato.

Mi alzo e afferro le buste.MI avvicino alla vetrina. Tanti piccoli oggetti sono ordinati  su un velluto blu.

Scorro lo sguardo in cerca di qualcosa di bello.

Improvvisamente vengo attirato da un piccolo ciondolo a forma di cuore.

in oro. La lunga catena dello stesso colore, oltre al cuore ha degli altri ciondoli. Una chiave e un ciondolo rotondo blu.

 

Mi fisso su quell'oggetto  e decido che è il regalo giusto per la mia ragazza.

Entro nel piccolo negozio. Una piccola signora di cinquanta anni e dietro il bancone intenta a mettere a posto gli oggetti.

"salve" mormoro imbarazzato.

Lei alza lo sguardo e mi sorride.

"buongiorno, posso essere utile?".

"si, vorrei acquistare quel ciondolo in vetrina!".

"quale?" domanda alzandosi dalla sedia e aggirando il bancone. Prende un mazzo di chiavi e apre lo sportello della vetrina.

Mi avvicino e indico il ciondolo.

"ottima scelta" afferma con un sorriso caloroso.

Ricambio.

Prende l'oggetto e richiude la vetrina. Raggiunge il bancone e la seguo.

""e per la tua fidanzata?"

"si" rispondo imbarazzato.

sorride.

"il ciondolo e un porta foto , all'interno puoi inserire una tua foto così lei si ricorderà di te sempre!" spiega la donna.

Rimango abbagliato dall'idea.

Mi piace che sia sempre con lei una parte di me.

"qui dietro c'è una scritta, e perfetta se la regali alla donna giusta!"

"lo è" dico sicuro. Lei volta il ciondolo. Me lo porge e leggo la scritta intarsiata:

 e poi sarà per sempre.

Sorrido.

"perfetto!" affermo entusiasta-

La donna annuisce. Prende una piccola scatola blu e porge il ciondolo all'interno.

Lo avvolge con della carta rossa e un nastro blu.

Pago il ciondolo ed esco sedendomi alla stessa panchina..

Poco dopo Tom mi raggiunge con la ciambella e una coca.

"grazie"

Si siede di nuovo accanto a me.

Restiamo in silenzio per un pò.

"oh guarda li, un negozio" afferma Tom fissando il negozio di antiquariato dove ho comprato il ciondolo.

Lo fisso in viso. Il suo sguardo e illuminato dala felicità.

"si magari trovi un regalo per Sienna" gli suggerisco.

"vieni con me a darci un'occhiata?".

"no resto qui, sono stanco non ho la forza di alzarmi , vacci tu ti aspetto qui".

Annuisce.

Si alza in fretta e si fionda al negozio.

ridacchio.

Sò che troverà il regalo giusto per Sienna.

Afferro il pacchetto e lo fisso.

Io ho trovato quello giusto  e non vedo l'ora di darlo a Kris e vedere il suo viso. Come sempre sarà sorpresa e mi dir a che non c'era bisogno. Ma io so che merita ogni giorno di essere amata da me.

Perché lei è la donna giusta per me.

Non vedo l'ora che arrivi Natale.

Questo Natale sarà diverso 

LO sento..

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Capitolo 6
*** All I want for Christmas is you ***


 

 

 

ciao!

Finalmente dopo un'anno sono riuscita a finire il capitolo. Scusatemi se arriva in ritardo. Ma mentre lo aprivo, fissavo lo schermo e più le idee svanivano. Forse perché ci sono stati tanti momenti bui in questi  mesi, avevo deciso di cancellare la storia perché non mi piace lasciare le ff a metà. Ma poi oggi fissando una foto dei Robsten, l'inspirazione è tornata e ho scritto questo capitolo. Con un'anno di ritardo. Si proprio così. Raccontavo il natale Robsten del 2012, ma sono arrivata in ritardo. Cmq spero di aver portato un po' di allegria e di dolcezza in questo periodo così ricco di dubbi e di  tristezza. IO credo nei Robsten. CI crederò sempre. Perché il loro amore è qualcosa di indissolubile.

Ok ora finisco la enorme spiegazione.

Buon Natale …in ritardo!

Mara Cullen

 

 

 

  All I want for Christmas is you

Epilogo -   All I want for Christmas is you

 

 

 

Kristen

 

24 dicembre 2012

Los Angeles- Los Feliz

 

 

 

Osservo la foto. Sembra passato un sacco di tempo. Forse è così. Sembra che lo conosco da tutta la vita.

Osservo i suoi occhi così azzurri e profondi, che mi fissano, con il loro luccichio, con la loo semplicità.In quegli occhi ci ho sempre visto me stessa, anche quando stavo con Micael. 

Micael.

Sono passati 4 anni, so che sono stata terrorizzata e troppo impaurita a quei tempi per accorgermi che non amavo più Mike. perché come ho sempre pensato, Rob era il ragazzo giusto per me.

Sapeva come farmi ridere quando ero triste, o regalarmi un fiore quando ero arrabbiata.

Conosceva i miei gusti ancora prima che io mi accorgessi di essere innamorata di lui.

Osservo l'oceano di prima mattina. Proprio come il colore degli occhi di Rob. Un sorriso spontaneo nasce dal mio viso. E ancora una volta riguardo quella foto.

Mi sfioro la pancia con la mano. Ero sicura che avrei aspettato ancora molti anni prima di pensare ad avere un figlio. Ho solo 22 anni. Ma il destino è imprevedibile, e ora aspetto un bambino. Osservo i gabbiani scendere in picchiata verso lo specchio d'acqua e camminarci sopra come una magia.

Sò che la magia e qualcosa che nella mia vita e sempre presente. Lo penso spesso O meglio da quando conosco Robert.

 perché la musica che Rob crea è qualcosa di magico. Riesce a farmi piangere in un'attimo, soltanto con qualche accordo. Mi piace stendermi sul divano e sentirlo suonare per ore. Adoro quando si impegna per creare nuove canzoni. La sua creatività è il tratto  più irresistibile di lui.

La sua voce penetra e arriva al mio cuore come la magia del mio amore per lui.

Osservo l'orologio. Sono le 7.30 del 24 dicembre.

La vigilia di Natale.

Il giorno in cui finalmente dirò a Rob che sono incinta.

Il giorno in cui se non mi sbrigo avrò decine di facce insoddisfatte fissarmi delusi perché non ho preparato la cena di Natale.

Mi avvio verso la camera  da letto, indosso i miei shorts preferiti e una t-shirt di Rob che  mi arriva a coprire metà coscia.

Lo fisso dormire a pancia in giù, con una mano che sfiora la mia parte e l'altra nascosta sotto il cuscino. Sorrido e d'istinto mi avvicino per dargli un bacio sulla fronte.

 

"a più tardi amore" soffio al suo orecchio, e lui si muove impercettibilmente.

Mi allontano prima di svegliarlo e mi avvio verso la cucina.

Inizio a tirare fuori le pentole, gli ingredienti dal frigo e dispongo tutto sulla penisola di fronte alla cucina.

Mi lego i capelli in una coda alta e accendo la musica. Adoro ascoltarla mentre mi immergo a preparare le pietanze per la sera-

Inizio a infilare in una teglia l'arrosto e a condirlo con il rosmarino, lo infilo nel forno. Mi dedico poi alle lasagne.

Inizio a  muovere i fianchi al ritmo di musica.  Ballare mi fa sentire felice. 

Due braccia mi stringono la vita e seguono i miei movimenti. Sobbalzo mentre le fragole che tenevo in mano cadono per terra.

Rob mi bacia il collo e un brivido di piacere mi percorre per tutto il corpo.

Continuiamo  a danzare, mentre le sue labbra seguono la pelle scoperta fino all'orecchio.

"odio svegliarmi senza di te!" afferma offeso mentre le sue mani risalgono sotto la t-shirt fino al mio stomaco.

ridacchio divertita.

"perché dovresti offenderti, sono solo venuta a preparare il cenone per stasera, ci saranno i tuoi e i miei…voglio che sia perfetto!" sussurro emozionata all'idea di avere per la prima volta tutta la famiglia riunita.

"potevi lasciare perdere, mia madre preparerà i dessert e tua madre le lasagne, ma vedo che anche tu le hai preparate, ti ammiro perché vuoi competere con le donne di casa, al momento non so per chi tifo!" mormora pensandoci un po' su. Gli tiro uno schiaffetto sula mano ferma sotto la mia tshirt. Sorride sulla mia guancia. un milione di farfalle svolazzano nel mio stomaco.

"prova a non stare dalla mia parte e vedi che stanotte dormi fuori!" lo avverto con un tono quasi serio. Rob annuisce divertito, e ritorna a baciarmi il collo.

Vorrei tanto lasciarmi andare,  ma non posso ignorare ancora tutte le cose da preparare. Con un sospiro mi allontano da lui, mi inginocchio per terra e inizio a raccogliere le fragole cadute poco prima.

Rob mi è subito al fianco e mi aiuta, fa di tutto per distrarmi, sfiora accidentalmente la mia mano, mi guarda in modo provocante e mi sorride in quel modo sexy che sa a cui non posso resistere. Faccio di tutto per ignorarlo, mi concentro sulle fragole da frullare e ancora prima da lavare. Afferro una ciotola, la riempio d'acqua e ci infilo le fragole.Mi volto verso di lui e lo fisso in modo truce.

"ora per favore aiutami?" gli ordino, ma rimango senza parole quando mi ritrovo Robert a torso nudo. La mia mascella cade per terra.

"ti piace quello che vedi Stew?" mi domanda con tono malizioso, si mette le mani sui fianchi e mi sorride.Arrossisco imbarazzata.

"noooo, per favore non prendermi in giro, lo sai che non resisto, per favore Rob mettiti una maglietta!" lo supplico voltandomi  con il viso in fiamme.

"peccato! risponde offeso dirigendosi verso la camera da letto. Cerco di respirare piano mentre la mia mente è vuota.

Fisso le fragole  e non  mi ricordo più cosa dovevo fare.

Per le due ore successive mi dedico totalmente alla preparazione dei piatti. Ho spedito Rob a prendere le ultime cose, così non avrò nessuna distrazione girare per casa mezza nuda. Adoro quanto scherza con me, e adoro il fatto che dopo tanto tempo la nostra attrazione e ancora forte.

Infilo le lasagne nel forno. MI siedo sulla sedia della cucina per riprendere fiato.

mi asciugo le gocce di sudore dalla fronte.

Penso a come posso rivelare a Robert la gravidanza. Vorrei che fosse speciale, una sorpresa che possa ricordare ogni natale. Voglio leggere nei suoi occhi la sorpresa e l'emozione di diventare padre.

Sorrido all'idea di Rob correre insieme a un piccolo Pattinson per casa, o ad una piccola bambina dai capelli biondo scuro nascondersi tra le stanze perché non vuole indossare il golfino di lana di nonna Clare. Rifugiarsi tra le coperte in inverno e bere cioccolata calda a letto, chiedersi se si può essere più felici di così. Si sono stata sempre una ragazza così ribelle, che da bambina preferiva giocare con i maschi, perché in casa Stewart ero l'unica femmina, e i miei fratelli erano più grandi di me. MI portavano a giocare con i loro amici, e mi ritrovavo spesso a essere un maschiaccio.

Rido all'idea che sembra ieri mentre ci nascondevamo  sotto l'albero del giardino di casa nostra per sfuggire  a Jules che ci cercava perché avevamo rotto il vaso giocando a pallone.

Vorrei che questo bambino possa avere la stessa spensieratezza che ho avuto io. Forse in un contesto diverso visto che sono un'attrice e sono famosa. Voglio proteggerlo dai flash dei paparazzi o dal gossip in generale che verrà fuori una volta che la notizia della gravidanza si sarà sparsa.

Ripenso a tutto il gossip maligno e schifoso di quest'estate, la nausea per tutto quello che hanno scritto su di me, e l'odio per quegli schifosi articoli.

Mi alzo in fretta e salgo su per le scale fino in camera, mi avvicino al comodino e tiro fuori l'album di Van Morrison autografato da lui che ho acquistato come regalo per Rob.

Prendo la fotografia dell'eco e la infilo all'interno del pacchetto, poi mi avvicino al terrazzo e mi siedo su una delle sedie in vimini. Prendo il bloc-notes e inizio a scrivere tutto ciò che voglio che Rob sappia.

 

 

caro Rob,

se potessi raccontarti come hai cambiato la mia vita non basterebbe nemmeno un foglio per spiegarlo.

Vorrei poterti dire quanto sei importante per me. Quanto la tua presenza nella mia vita ha reso il mio mondo colorato e vivo. Quanto adoro il fatto che la mattina mi baci sulla fronte,  e mi dici che oggi sono bellissima. O quando litighiamo perché siamo testardi entrambi, e non vogliamo mai cedere. O quando Stai via per settimane a  girare qualche  film, e io rimango sola a pensare che forse potrei prendere un'aereo  e venirti a trovare perché mi manchi talmente tanto che no posso vivere un'istante senza di te.

Non potrei mai immaginare la mia vita senza di te. Sarebbe senza il sole, senza la pioggia a rinfrescare in estate le piante e i fiori, sei la mia alba quella che rischiara la mia vita nei momenti più bui. Sei tutto quello che vogliono le donne. Ma al contrario  di loro, tu sei  mio.

Mio.

Vorrei poterti dire quanto sei speciale e importante per me.

Vorrei scrivere una canzone, ma non ne sono capace..

Infine vorrei dirti che ti amo, e questo non cambierà mai.

K

 

p

iù tardi

 

 

 

 

 

Mi osservo allo specchio. Il look che mi ha consigliato Ota non mi fa impazzire.

Il vestitino azzurro cielo che ho messo mi fa sembrare pallida, più pallida del solito. Mi sfilo il vestito e mi intrufolo nella cabina armadio per prendere il mio abito.Si quello che ho comprato qualche giorno fa. Lei non lo sa, le avevo promesso che per la serata avrei indossato qualcosa di più vistoso, ma proprio non mi va di essere una lampadina scintillante stasera.

"eccolo" affermo gioiosa mentre a carezzo il vestito blu notte.

Non so perché, ma quando sono entrata in quel negozio, questo vestito mi ha attirato, forse per la sfumatura che ricorda il colore del cielo o forse perché si avvicina al colore degli occhi di Rob. Sorrido orgogliosa e mi avvio verso la porta del bagno.

Sento l'acqua scorrere. Rob e li dentro da chissà quanto tempo,  e poi dicono che sono le donne a metterci un'eternità a prepararsi, Rob e peggio di me. Ridacchio all'idea.

"perché ridi?" mi domanda Rob sporgendosi dalla doccia.

"niente, ridevo e basta, sono solo  felice!" rispondo con il dentifricio in bocca.

"sei davvero buffa!" sottolinea Rob con un mezzo sorriso. A volte ho la tentazione di strangolarlo, per risposta gli lancio la spazzola, ma lui e più veloce e si rifugia in doccia.

Prima o poi me la paghi Pattinson, mormoro a me stessa.

Sputo il dentifricio nel lavandino e mi sciacquo la bocca impastata. Rob esce dalla doccia con un'asciugamano attorno alla vita. Per l'ennesima volta rimango inbabolata di fronte alla bellezza del mio uomo. Forse saranno gli addominali che ha messo per il suo prossimo film, o e soltanto colpa degli ormoni che mi fanno desiderare di spingerlo contro il muro e fargli qualsiasi cosa.

Arrossisco quando Rob sorride soddisfatto. Gli piace  mettermi in imbarazzo.

"puoi andarti a vestire!" gli ordino con tono truce ignorando i brividi che mi percorrono la schiena.

"perché?" mi domanda con tono malizioso giocherellando con i suoi capelli.

Oddio no.

Quando si passa la mano tra i capelli e la mia fine. Mi fiondo verso di lui spingendolo contro  il muro. Incollo le mie labbra alle  sue e infilo le mie mani tra i suoi capelli umidi. Ricambia il bacio. Le nostre lingue si incontrano e si perdono in una danza celestiale.Adoro il sapore di menta e le sue labbra sono così morbide. Il mio corpo si accende e vorrebbe approfondire la cosa sopra il letto.Le sue mani corrono su ogni parte di me, lasciando calore incandescente dove le sue mani sono state.

Mi allontano con forza e riprendo fiato.

"non possiamo!" affermo confusa mentre la sua mano e ancora sopra la mia schiena scoperta.

"perché?!" mi chiede con voce roca.

"perché tra meno di un'ora arriveranno tutti e noi non siamo pronti!" rispondo con voce strozzata.

"ham ok, dopo voglio i conti!" afferma Rob allontanandosi  da me e dirigendosi verso la camera per vestirsi.

Sbuffo esasperata mentre appoggio la fronte contro il muro per rinfrescarmi.

"Stew però anche tu dovresti vestirti, altrimenti la regola non  funziona solo con me !"  sottolinea dalla camera da letto, sospiro e mi avvio in doccia.

Venti minuti più tardi mi stò arricciando i capelli. Mi fisso allo specchio per aggiustarmi. Il risultato mi piace. Le braccia di Rob mi avvolgono per la vita e posa il mento sulla spalla.

"sei perfetta" afferma baciandomi la spala nuda.

Sorrido.

"grazie, anche tu!" rispondo osservandolo. Indossa una camicia bianca, un paio di jeans neri e i suoi capelli disordinati lo rendono una visione perfetta.

"grazie amore!" dice voltandomi dalla sua parte. Appoggia la fronte contro la mia.

"non so perché ti ho permesso di organizzare il cenone di Natale, preferirei toglierti il vestito e passare in altra maniera questa serata!" suggerisce con tono malizioso.

"ham ti piacerebbe vero? ma devi aspettare perché il campanello ha suonato e tu devi fare gli onori di casa Pattinson!" gli rispondo con un sorriso divertito. Lui ammicca e mi bacia l'angolo della bocca, poi scende di corsa le scale per andare ad aprire la porta.

 

 

 

 

 

 

11.57

 

"ooooook, e l'ora dei regali!" urla Cam eccitato come un bambino di 5 anni.

"Cam guarda che sei troppo grande per credere a babbo Natale!" lo schernisce Tay con un sorriso ironico stampato in viso. Cam si avvicina e gli tira un pugno leggero sulla spalla.

"anche tu sei troppo grande per credere che esiste la Fatina  dei dentini!" afferma  divertito .

Scoppiano a ridere. 

Sono seduta sul divano accanto a Rob che stringe la mia mano tra le sue. Osserviamo la mia famiglia e la sua prendersi in giro da quando si sono incontrati qualche ora fa. E questo che mi piace del Natale. Poter condividere la gioia e le risa insieme a chi ami. E questo lo spirito del Natale: la famiglia.

Per me la famiglia e qualcosa di importante. Un punto di riferimento che mi ha permesso di restare sempre con i piedi per terra. Quando recito, quando cammino su un tappeto rosso mi ricordo di essere la ragazza semplice e normale che mi hanno insegnato ad essere, perché  potrei non essere nessuno in un attimo. Ma poter avere il sostegno di qualcuno e bello.

"alloooora?" domanda Clare seguendo la scia dei miei fratelli.

"Jules quando i nostri ragazzi si sposeranno, potremmo fare un natale a Londra e uno qui a La così da invertire le tradizioni!" propone Richard serio.

"papà per favore, non abbiamo ancora deciso nulla, non mettere in imbarazzo la famiglia di Kris!" lo ammonisce Rob con una punta di sarcasmo.

"no, no Rob sul serio non hai pensato a sposarti una donna che cucina come Kris? allora se non fossi sposato la sposerei io!" afferma Richard guardando sua moglie con sguardo dolce. Clare gli tira un cuscino in faccia.

"papà sei troppo vecchio per Kristen, credi che mi lasci pe tre?" dice Rob stando al gioco. Io avvampo di calore quando si parla di certe cose, Richard mi guarda con espressione complice.

"se fossi giovane si ci farei un pensierino, però ho già una cuoca stupenda!" spiega con tono sconfitto afferrando la mano di Clare. Si fissano intensamente. Rob  alza gli occhi al cielo.

"papà dovresti prima chiederlo a Kris, non credo che vorrebbe rimpiazzarmi   così presto!" afferma con tono scherzoso verso suo padre.

"propongo di chiederlo a Kristen!" interviene Lizzie improvvisamente comparsa dal terrazzo dove ha passato gli ultimi 23 minuti a parlare con il suo fidanzato.

"oh si Stew lasceresti Pattinson se incontrassi uno come Richard?" domandò Vic sostenendo il giochetto della famiglia Pattinson.

Io arrossisco ancora di più imbarazzata. Il mio sguardo saetta da Rob, Clare, Richard e poi ancora su Rob.

Sorrido imbarazzata "no, mi tengo uno che apprezzi la mia cucina e che a volte e così coraggioso ad assaggiare i miei esperimenti culinari, " affermo scoppiando a ridere. Tutti seguono le mie risa. La cosa un po' imbarazzante, forse troppo vino. Chissà se si sono accorti che non ho toccato vino per tutta la sera.Mia madre mi fissa curiosa. In altre circostanze avrei forse reagito da maschiaccio , ma gli ormoni mi rendono vulnerabile e a arrossisco  ogni volta che qualcuno mi fa un complimento. Rob afferra la mia mano e la bacia. Rabbrividisco. Il silenzio cade nella stanza.

"whau, che belli che sono!" sottolinea Vic avvicinandosi   a noi con una fotocamera.

"Vic hai fatto foto?" domanda Rob contrariato.

"certo, il modo in cui le hai preso la mano come un cavaliere che conosce per la prima volta la sua dama e da immortalare!" dice con un sorriso d'intesa verso di me.

"della serie mettiamo a disagio Pattinson!" interviene Lizzie a sostegno della sorella.

"perché ti intrometti sempre Lizzie!" chiede Rob imbarazzato.

"forse  perché sei così gentleman!" risponde Vic con un mezzo sorriso ironico 

"guarda che me la paghi!" la avverte Rob con uno sguardo truce.

"ooohhh che paura!" lo schernisce Lizzie con un sorriso d'incoraggiamento.

"basta!" afferma Clare esasperata dalla situazione imbarazzante. Io ridacchio divertita.

Insomma se si vuole andare al cinema basta riunire le famiglie Pattinson e Stewart per avere il posto assicurato.

"ehi, ehi e mezzanotte!" interviene Cam  smorzando i toni e alzandosi  con il primo regalo in mano. Io fisso Rob nervosa.

Oddio. CI siamo.

Per la mezzora successiva gli Stewart e i Pattinson si scambiano regali tra di loro. Rimango in disparte ad assaporare l'atmosfera natalizia. Osservo Rob rincorrere le sue sorelle con il suo regalo tra le loro mani. I miei genitori che nonostante siano divorziati parlano come vecchi amici, i genitori di ROb parlare con i miei fratelli di quanto sia bello passare il Natale a LA dove il tempo e migliore rispetto a Londra.

Intanto io osservo il mio regalo avvolto in carta argentata ancora sotto l'albero. L'ansia inizia a farsi sentire.

"amore mio questo e per te!" sussurra Rob attirando la mia attenzione. Non mi sono accorta che si e accovacciato di fronte a me con il regalo posato sulle mie gambe.Lo fisso sbalordita.

Un pacchetto avvolto in carta rossa e legato da un nastro blu.

Lo fisso sorpresa.

"lo sai che non voglio cose preziose, me ne hai già regalate molte!" spiego indicando l'anello, la collana. Lui si apre in un sorriso comprensivo.

"e chi ti dice che sia prezioso, magari e qualcosa di normale!" suggerisce ansioso. Spinge la scatolina impaziente verso le mie mani.

"ok vediamo cosa hai tirato fuori quest'anno!"  mormoro fintamente contrariata mentre scarto il regalo.

Sento il respiro trattenuto di Rob.Afferro la carta e la metto da parte. Mi ritrovo una scatolina blu.

Alzo lo sguardo di ammonimento verso di lui che mi incita con lo sguardo ad aprirlo.

Faccio un respiro profondo e alzo il coperchio.

I miei occhi si inumidiscono quando  vedo il piccolo ciondolo a forma di cuore con una chiave e un zaffiro blu formare un trio perfetto.Accarezzo con l'indice la superficie lavorata del cuore.

"sono…sono senza parole!" mormoro commossa verso Rob. I suoi occhi brillano soddisfatti.

Non è la solita collana. E un'oggetto così particolare.

"ti piace?" domanda Rob ansioso.

Mi sporgo per baciarlo senza lasciare il tempo alle parole per esprimere ciò che provo.

Appoggio la fronte contro la sua e gli sorrido  "è perfetto amore!".

Lui si apre in un sorriso luminoso che mi toglie il respiro.

"c'è una lettera, vorrei che la leggessi!" aggiunge indicando un foglio piegato in quattro inserito nel coperchio.

"d'accordo!" acconsento sfilando il foglio dalla custodia e aprendolo.

 

 

amore mio, 

Se fino a ieri non mi sentivo nessuno. Perché come accade spesso l'anima gemella ci mette un po' ad arrivare.

E quello che e successo a me, quando i tuoi occhioni verdi hanno incontrato i miei per la prima volta. Ho capito che saresti stata l'unica per me.

L'unica a prendere il mio cuore, e a farmi innamorare perdutamente con un solo sguardo.

I tuoi  occhi sono la mia ispirazione ogni giorno.

Ti amo. E forse dirlo ogni giorno non basterebbe per spiegarti come  mi  sento quando i tuoi occhi guardano i miei. Posso fissarli per ore e perdere la cognizione di dove sono. Perché tu, sei sempre con me in ogni istante della giornata. E per questo che vorrei che anche tu avessi un pezzetto di me con te.

. All'interno del ciondolo c'è una mia  foto.

 Ti accompagnerà quando saremo lontani  per lavoro per farti sentire che tu hai la chiave del mio cuore, e c'è l'avrai per sempre  

Vorrei che tu sapessi che ti amerò sempre ovunque sarò

 

ti amo

R

 

 

my love

, If until yesterday I didn't feel none. Because as often happens the soulmate puts us a bit to arrive.

And what happened to me, when your green eyes met mine for the first time. I understand that you'd be the only for me.

The one to take my heart and made me fall in love with a single glance.

Your eyes are my inspiration every day.

I love you. And maybe tell you each day would not be sufficient to explain how I feel when your eyes watch mine. Can I fix them for hours and lose the knowledge of where they are. Because you, you're always with me in every moment of the day. And why would that even you had a piece of me with you.

. Within the pendant there is a photo of me.

 Will accompany you when we are away to work to make you feel that you have the key to my heart, and there's you forever I wish you knew that I'll love you forever I'll love you everywhere

I love you

R

 

 

 

 

Alzo lo sguardo verso di lui. Le lacrime scivolano copiose sul mio viso. Anche i suoi occhi sono commossi. Ma perché deve essere così perfetto?

Riesce a toccare le corde giuste della mia anima. Riesce ad esprimere sentimenti così profondi con parole che tolgono il respiro. E mi confermano che non potrei amare mai nessun'altro  come amo lui.

E vero la vita ti regala emozioni così profonde, ma e anche capace di donarti la persona giusta. E bisogna essere fortunati per incontrarla subito.

Io ho avuto questa fortuna.

"tu sei matto,, perché riesci sempre a lasciarmi  senza parole, io non ci riesco mai!" mormoro tra i singhiozzi.

Lui sorride "forse perché mi hai lasciato senza parole quando mi hai scelto!" sussurra tra i miei capelli.

Scuoto la testa .

"non così, riesci sempre a togliermi il fiato , vedi quango mi scrissi falling love for the last time, vedi con l'anello, vedi con un semplice sguardo, mi conosci così a fondo e mi proteggi sempre, perché sei così perfetto?" 

"perché sono destinato ad amarti , non importa cosa succeda, tu per me sarai sempre l'unica, non sarà mai rose e fiori, ma ho capito che tu eri quella giusta quando ti vidi al provino di twilight, sentivo che eri la mia anima gemella, e non potrei mai vivere senza di te!"

"nemmeno io!" rispondo mentre mi fiondo tra le sue braccia e lo bacio.

Il mio cuore batte forte. Lo amo.Non ho mai amato così tanto una persona come ROb.

Anche io sapevo che lui era diverso. Diverso dagli altri ragazzi. Così timido, riservato, ma allo stesso tempo capace di darti tutto se stesso una volta che lo conoscevi. 

Lui e così perfetto, certo  anche lui ha i suoi difetti.

lui e mio.

Sorrido.

"anche io ho un regalo per te!" sussurro una volta che mi sono ricomposta.

"whau davvero?"

"certo, e magari riesco a lasciarti senza parole!" affermo ironica.

"non vedo l'ora!" risponde curioso.

Mi alzo  e lo tiro su con me, nonostante sia il doppio di me. Mi accorgo che la stanza e vuota e che i nostri parenti si sono dileguati in cucina.

"carino da parte loro lasciarci soli!" sottolinea Rob con un sorriso affettuoso.

"già!" mormoro con il cuore che batte forte.

Afferro il mio regalo da sotto l'albero di Natale.

Mi volto verso di lui e glielo metto tra le mani.Lui sorride e mi fissa curioso.

Accarezza la carta argentata e il nastro rosso.

Io mi mordo il labbro inferiore per l'agitazione.

Inizia a rompere la carta e poi scioglie il nastro, gli getta accanto ai miei  e fissa orgoglioso l'album di Van Morrison autografato.

"anche tu conosci i miei gusti!" sottolinea posando lo sguardo sulla copertina.

"non è finita!" suggerisco  mentre lo incito ad aprirlo, lo mimo con il gesto.

Lui segue il mio consiglio e apre la custodia.

Fissa confuso la piccola busta piegata a metà. Sopra ci ho scritto  per Rob.Alza lo sguardo dubbioso.

"e per caso un viaggio alle hawaii?" domanda speranzoso.

Scuoto la testa.

"ci tenevo a crogiolarmi con te sulla sabbia dorata!" afferma con tono malizioso verso di me. Alzo gli occhi al cielo, ma non reggo il suo gioco e una situazione così importante da doverla sciupare con il sarcasmo.

Alla fine lui afferra la busta e appoggia l'album sul tavolino del salotto.Passa qualche istante e la apre.

Trattengo il respiro.

Una dolce canzone inizia a riempire l'aria del salotto di casa nostra.

Sto tremando di paura.

Rob mi fissa intensamente.

Mi stò sentendo male.

Le parole di Maraya Carey accompagnano  il ritmo del mio cuore. mentre una mano sfiora  l'anello dorato che Rob mi ha regalato qualche anno fa.

Non riesco a parlare, perché un nodo in gola mi impedisce di farlo.

Un milione di farfalle svolazzano nella mia pancia.

Sono così emozionata.

La nostra vita cambierà. Non vedo l'ora di vedere sul viso di Rob l'espressione orgogliosa quando saprà di essere presto papà.

Come è cambiata quattro anni fa, quando quel giorno Rob entrò da quella porta, così timido e impacciato.

Ma quando incontrai i suoi occhi azzurri come il cielo capì che la mia vita non sarebbe stata più la stessa.

DA   Allora sono passati quattro anni con i nostri alti e bassi. Ma siamo ancora qui a vivere ogni secondo come se  fosse il primo.

Sfila l'ecografia e la volta. Fissa incredulo l'immagine che raffigura il nostro piccolo miracolo.

I suoi occhi si spostano da me alla foto, e osservo il suo viso irrigidirsi per la sorpresa inaspettata.

"questo amore….è il mio regalo per te!" rivelo emozionata mentre altre lacrime scivolano sul mio viso.

Lui inizia a tremare .

"sei…incinta?" domanda ancora senza parole mentre io annuisco.

"di quasi due mesi, e per questo che non ti ho detto nulla, volevo farti un regalo di Natale diverso dagli altri anni"

"ci sei riuscita" mormora commosso avanzando verso di me avvolgendomi  in un'abbraccio.

"ne sono felice!" rispondo contro il suo petto.

"sono senza parole?"

Lui si scosta da me e si inginocchia. Per un'attimo ho la paura che voglia chiedermi di sposarlo, ma poi posa le sue labbra sul mio ventre e non riesco a trattenermi, scoppio  a piangere.

"whau tra un po' saremo in tre, sono davvero felice, avremo un bambino!" mormora incredulo Rob con voce impastata. Copre il suo viso affondandolo nella mia pancia, intreccio le mie dita ai suoi capelli e mi godo la sensazione di aver costruito qualcosa di solido e indistruttibile.

Lui si alza e mi abbraccia intrecciando le mani dietro la mia schiena.

"allora presto saremo in tre?"

Annuisco.

Lui si apre  in un sorriso rilassato "hai reso questa serata indimenticabile!"

"anche tu, sei felice?" gli domando sfiorandogli la guancia liscia.

"e mi chiedi se sono felice? non potevi farmi regalo più bello, un figlio tutto mio d a poter viziare, e solo che non me lo aspettavo, sinceramente credevo che volessi aspettare ancora un po', però…" lo zittisco posandogli un dito sulle labbra.

"niente però, e successo  e questo vuol dire che è il momento giusto, un momento diverso forse non sarebbe stato così magico, e vero sono giovane, ma sono pronta, forse lo sono sempre stata, perché ho te con me, e posso stare tranquilla che sarai un padre meraviglioso!" mormoro convinta.

"anche io credo che tu sarai una madre favolosa, sei perfetta, e lo sai che avere un figlio da te è il più bel regalo del mondo!".

Arrossisco "grazie" affermo con gratitudine.

Rob mi bacia, ed è un bacio così dolce, perfetto, come i baci che vedi nei film, come i baci delle favole. Io il mio principe c'è lo. E non potrei mai chiedere di meglio.

"ti amo" sussurro a fior di labbra una volta ripreso fiato.

"anche io ti amo" risponde con un sorriso da mozzare il fiato.

"questo è…"

"questo è il regalo più bello di tutta la mia vita ricevuto a Natale!" finisce Rob per me, ritornando a baciarmi. CI godiamo gli ultimi istanti di solitudine a fissare l'oceano brillare sotto le luci che abbiamo messo sul terrazzo.

Il Natale più bello di tutta  la nostra vita. 

Oralo sò.

Buon Natale.

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