Il grande torneo di taisa (/viewuser.php?uid=14713)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Noia ***
Capitolo 2: *** Essere convincenti ***
Capitolo 3: *** Al tavolo delle iscrizioni ***
Capitolo 4: *** Istinti ***
Capitolo 5: *** Impossibile passare inosservati ***
Capitolo 6: *** Calamite per i guai ***
Capitolo 7: *** Nemici ***
Capitolo 8: *** Inizio degli scontri ***
Capitolo 9: *** Una battaglia personale ***
Capitolo 10: *** Il motivo di tanto odio ***
Capitolo 11: *** Una persona straordinaria ***
Capitolo 12: *** Sincronia perfetta ***
Capitolo 1 *** Noia ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Noia
*
Pace…un periodo rilassante,
senza nessun pericolo, senza nessun nemico da affrontare.
Un periodo in cui il sole
riscalda la pelle di chi lo cerca, in cui gli uccelli volano sereni in cielo, e
gli animali erbivori brucano il prato fatto di un erba verde e rigogliosa, così
come gli alberi.
Anche l’acqua scorre
limpida nel ruscello sfociando in un piccolo fiume, dove pesci ed altri animali
acquatici nuotano tranquilli, dove non vi era nemmeno l’ombra di una minaccia,
oltre a quello del naturale cerchio della vita.
Tutto così calmo,
rilassante, così tranquillo, armonioso, e…noioso!
Goku sospirò pesantemente
fissando le nuvole sopra la sua testa quasi sperasse l’arrivo di un nemico
pronto a sfidarlo in qualunque momento.
Peccato non si potesse
combattere contro quelle grosse condense bianche, certamente si sarebbe
divertito di più.
Senza rendersene conto
sospirò ancora, in una specie di stato ipnotico che lo rendeva sognante e
desideroso di combattere.
Si allenava certo, ma non
era la stessa cosa di dover combattere una nuova ed entusiasmante battaglia.
Non poteva farci nulla
infondo, era la sua natura, combatteva per preservare la pace, e quando la
otteneva sperava ardentemente in una nuova battaglia…un circolo vizioso.
Sospirò ancora immerso in
mille pensieri affrontando una nuova battaglia mentale ricordandosi vagamente
dei suoi vecchi nemici.
“…bro” gli giunse vaga una
voce, che però non percepì nella sua interezza.
“Papà!” urlò ora la stessa
voce stufo di non essere ascoltato, solo allora il Saiyan si ricordò di non
essere solo su quel manto erboso ad osservare il cielo.
Goku tornò mentalmente sul
pianeta Terra e si voltò per incrociare gli occhi della persona che impaziente
più volte lo aveva chiamato “Che c’è?!” chiese tornando lentamente in sé.
Il suo primogenito lo
guardò lievemente imbronciato, insomma, gli aveva detto più volte cosa voleva,
possibile che fosse sempre così distratto?
Sospirò a sua volta, era
inutile farne un dramma, così rassegnato decise di ripetere ancora una volta la
richiesta.
Indicò accanto al padre e
con voce calma tornò a parlargli “Ti ho chiesto se gentilmente mi passeresti
quel libro” gli chiese il ragazzo attendendo un segno di vita da parte del
genitore.
Goku guardò l’indice del
figlio, e dopo averlo seguito con lo sguardo incrociò ciò che Gohan gli stava,
da ormai qualche minuto, chiedendo.
Afferrato l’oggetto lo
mostrò al ragazzo “Questo?” chiese con aria ingenua avendo finalmente
concretizzato il desiderio dell’altro.
Gohan annuì allungando una
mano verso di lui con l’intento di raggiungere il tanto agognato testo “Sì
grazie” confermò ulteriormente afferrandolo dalle mani del padre.
Si posò il volume sulle
gambe piegate davanti a sé e tornò a guardare il genitore ancora un po’
disorientato “C’è qualche problema papà?” gli chiese cordiale constatando l’aria
pensierosa dell’uomo.
Goku lo guardò fissò per un
secondo, sorrise imbarazzato all’idea di essere stato scoperto ed agitò una mano
mentre con l’altra si grattò la nuca “Non è nulla…stupidaggini” disse ridendo
nervosamente.
Il ragazzo non si mosse in
attesa di una maggiore spiegazione da parte di suo padre, doveva solo aspettare
un po’, dando il tempo all’uomo di accorgersi dalla sua non credibilità.
Ci volle poco infatti, il
Saiyan smise di agitare la mano portandola lungo il fianco, mentre l’altra andò
a grattarsi una guancia scostando lo sguardo “Avevo solo voglia di sgranchirmi
un po’ i muscoli, tutto qui” confessò infine rendendosi credibile dalla sua
genuina espressione, che come al solito non lasciava sfuggire ogni suo più
piccolo pensiero.
Il figlio continuò a
guardarlo, ma questa volta sorrise divertito dall’atteggiamento paterno, era
sempre il solito.
“Perché non chiedi a
qualcuno di combattere con te…non so Vegeta per esempio” cercò d’incoraggiarlo
sapendo di quanto al padre divertisse affrontare l’altro Saiyan, che come lui
smaniava per la lotta.
Goku lo guardò leggermente
imbronciato “Sembra che a Vegeta non interessi più battersi contro di me”
mormorò un po’ sconfortato.
Gohan sgranò sorpreso gli
occhi “Sul serio?!?” chiese sinceramente sorpreso, non avrebbe mai creduto che
l’eterno rivale del genitore avesse completamente perso interesse nella loro
battaglia.
La conferma arrivò da uno
rattristato “Già” da parte dell’uomo che a dire la verità non ne conosceva la
ragione.
Il ragazzo si sentì
sinceramente dispiaciuto, sapeva quanto al padre piacesse misurarsi col principe
della sua razza.
Volle ugualmente provare ad
aiutarlo, si adagiò un indice al mento alzando lo sguardo pensieroso.
Come aveva fatto prima Goku
anche lui osservò le nuvole, il cielo, lo spazio, e con la mente arrivò agli
sconfinati pianeti dell’universo.
“Ci sono!” esordì scattando
a guardare nuovamente il padre che lo guardò curioso “Sicuramente da qualche
parte della galassia ci sarà qualche battaglia in corso, qualche torneo…perché
non…” il giovane non fece in tempo a terminare la frase.
Goku si alzò in piedi
battendosi un pugno sul palmo dell’altra mano, “Hai ragione! Chiederò a Re Kaioh
se sa dove posso affrontare degli abili guerrieri!” esultò adagiandosi subito
due dita in fronte.
“Aspet…” cercò di fermarlo
il figlio, ma lui era già sparito.
“Goku! Si può sapere dov’è
andato!” domandò seccata Chichi avendo visto sparire il marito.
Gohan si limitò a guardare
la madre con un sorriso nervoso.
*
Il suo russare era
percepibile per diversi metri data la rilassatezza con la quale era comodamente
straiato su un amaca con entrambe le mani adagiate sullo stomaco.
Immerso nel suo pacato
sonno non si accorse della figura che gli apparve alle spalle magicamente dal
nulla.
Goku prese un gran respiro
raccogliendo tutto il fiato che aveva in corpo “RE KAIOOOOOOH!” urlò facendo
quasi prendere un infarto al, già morto, dio azzurro.
Re Kaioh dondolò
pericolosamente sulla sua amaca, agitò le braccia in modo sconclusionato nel
tentativo di restare saldamente sdraiato sul posto, ma il suo tentativo non ebbe
esito positivo.
L’ennesimo scossone del suo
instabile giaciglio lo fece ribaltare, e lo strano essere si ritrovò con il
volto al suolo.
Imprecando nervoso tornò ad
arrampicarsi su quello che era stato il suo letto cercando con gli occhi la
persona che aveva appena disturbato il suo sonno.
“Ah…sei tu” brontolò
riconoscendo il Saiyan fermo davanti a lui con le mani sui fianchi ed
un’espressione imbronciata, ma nel contempo piuttosto buffa.
Re Kaioh si rimise infine
in piedi “Cosa sei venuto a fare qui? Non sarai mica morto un’altra volta spero”
continuò a borbottare spostando lo sguardo sulla testa dell’altro per costatare
la presenza o meno di un aureola.
“Certo che no…lei
piuttosto, non fa altro che dormire, perché non trova qualcosa da fare invece di
starsene sdraiato a far nulla tutto il giorno” lo riprese imbronciato l’altro.
Il dio dalle lunghe antenne
lo guardò oltremodo nervoso allargando le fauci e sbraitandogli contro “Bada a
come parli ragazzino!!” urlò inondando l’altro della sua saliva “Dimmi piuttosto
cosa sei venuto a fare quei?!” chiese una volta calmatosi.
Goku non sembrò badare agli
sputacchi che lo avevano investito in pieno, finalmente aveva l’opportunità di
fare la sua richiesta.
Il suo volto s’illuminò, si
sporse in avanti col busto strinse i pugni “Lei sa se ci sono dai tornei su
qualche pianeta?! La prego mi dica di sì!” lo implorò con aria speranzosa.
“Tornei?!” chiese l’altro
perplesso facendosi pensieroso adagiandosi una mano al mento.
“Bè, forse qualcosa c’è”
mugugnò parlando più a sé stesso, il Saiyan si avvicinò pericolosamente
afferrandolo per le spalle “Ah sì?! E dove? Mi dica dove per favore” lo implorò
sempre più agitato.
Re Kaioh si liberò della
sua presa “Sta calmo ragazzo, ci sto pensando!” lo rimproverò tornando a
pensare.
Goku cominciò a saltellare
impaziente sul posto continuando a fissare il dio in attesa dell’esito alla sua
richiesta.
Il buffo essere sintonizzò
le antenne alla ricerca di un pianeta che potesse fare al caso loro.
Dopo un paio di secondi
individuò ciò che stava cercando “Eccolo” annunciò guadagnandosi uno sguardo
ansioso da parte dell’altro “Sì, è un pianeta piuttosto piccolo, ma proprio in
questo periodo stanno organizzando un nuovo torneo” spiegò.
Il Saiyan smise di saltare
sul posto e lo guardò allargando le braccia “E dov’è questo pianeta? Come si
chiama? Quando inizia il torneo?” lo tempestò subito di domande.
“Non agitarti figliolo” lo
tranquillizzò Re Kaioh “Si tratta del pianeta Otern, della galassia del…” ormai
stava parlando al vento, Goku era già sparito, così com’era apparso.
*
CONTINUA…
*
|
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Capitolo 2 *** Essere convincenti ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Essere convincenti
*
“Ehi Trunks, posso prendere
anche questo?” gli chiese l’amico sventolando un piccolo dinosauro giocattolo.
Il bambino dai capelli
lilla annuì “Sì prendilo pure se ti piace” gli rispose giocherellando con un
piccolo robot dall’altra parte della stanza.
Goten sorrise soddisfatto e
lo aggiunse ai giochi che l’altro gli stava regalando in onore alla promessa
fattagli alla fine del torneo che li aveva visti l’uno contro l’altro.
Entrambi i bambini furono
distratti dal bussare alla porta e il piccolo padrone di casa si alzò dal suo
letto “Avanti” disse restando ad osservare l’uscio che lentamente si aprì.
Il baschetto azzurro di sua
madre apparve appena la porta fu completamente aperta “Tra dieci minuti il
pranzo sarà in tavola, quindi inizia a prepararti” annunciò guardando poi il
piccolo Son “E tu Goten? Voi restare a mangiare con noi?” gli chiese incrociando
lo sguardo innocente tale e quale al padre.
Goten sembrò rifletterci
per pochi istanti, infine annuì “Davvero posso?” chiese conferma prima di una
risposta definitiva.
Bulma gli sorrise “Certo
che puoi” ribadì “Preparatevi e venite giù allora” ripeté uscendo lievemente
dalla stanza.
“Va bene mamma” la
rassicurò il figlio “D’accordo” concordò l’altro bambino.
Una volta avuto conferma da
entrambi Bulma richiuse la porta della camera del figlio e tornò in cucina.
Osservò i fornelli ed
afferrò un cucchiaio di legno per girare il sugo sul fuoco.
Quando sentì la presenza di
qualcuno entrare nella stanza non ebbe bisogno di voltarsi, sapeva già di chi si
trattava.
“Bene bene, l’orso bruno si
è degnato di uscire dalla sua tana” commentò ironica senza voltarsi.
“Fai poco la spiritosa”
grugnì l’altro avvicinandosi a lei e sbirciando nelle pentole.
Bulma si voltò a guardarlo
sorridendogli con aria furbesca “Allora? Fine allenamento per oggi?” chiese
osservando il marito a torso nudo e con un asciugamano adagiato sulle spalle,
segno che si era appena fatto la doccia.
Vegeta al contrario non si
voltò verso di lei rispondendo con un monosillabico “Sì”.
La donna sorrise tornando
ad immergere il mestolo nel sugo, lo girò un paio di secondi nella pietanza e lo
tirò fuori da essa assaggiandolo per assicurasi della sua attuale condizione.
Indecisa alzò lo sguardo
cercando di assaporalo tra le labbra per capire si fosse più o meno pronto.
Storse il labbro e si voltò
verso l’uomo, che nel frattempo non si era perso un solo movimento.
Gli allungò il mestolo
“Assaggia, secondo te il sale va bene o dovrei aggiungerne altro?” gli chiese
per una conferma ulteriore.
Vegeta guardò scettico la
punta del cucchiaio portando le spalle leggermente all’indietro, quindi guardò
lei.
Tornò a guardare
l’attrezzo, poi si voltò verso la donna con un lieve sorriso in volto.
Fece un passo avanti
costringendo la donna ad indietreggiare, presa alla sprovvista.
Bulma si ritrovò il frigo
alle spalle, oltre non poteva andare, e Vegeta ne approfittò per adagiando una
mano accanto alla sua testa “Vuoi davvero che lo assaggi?” chiese malizioso.
Quando la donna capì le sue
intenzioni lui aveva già adagiato le sue labbra su quelle di lei, in un assaggio
che di culinario aveva gran poco.
“Veget…ops!” esordì Goku
teletrasportandosi nel momento sbagliato seguendo l’aura dell’amico.
Vegeta si staccò alla
velocità della luce dalla moglie, volgendo uno sguardo assassino all’altro, in
parte imbarazzato per essere stato colto in fragrante, in parte nervoso per
essere stato bruscamente interrotto.
Probabilmente lo avrebbe
ucciso, se Bulma non gli avesse appoggiato velocemente una mano sulle labbra per
tranquillizzarlo.
Lei si voltò verso l’amico,
cercando di mantenere un sorriso pacato “Ehm…ciao Goku” lo salutò con calma.
Goku si grattò la nuca
imbarazzato “Mi…dispiace, non volevo disturbare” si scusò sinceramente.
Bulma spostò le dita dalla
bocca del marito continuando a sorridere “Nessun problema, non hai interrotto
nulla” lo rassicurò “Ma quale nessun probl…” cercò di protestare Vegeta zittito
ancora una volta dalle dita sottili della donna.
L’altro osservò la scena in
silenzio, “Avevi bisogno di qualcosa Goku?” lo risvegliò la voce dell’amica.
“Ah…sì…” balbettò prima di
ricordarsi il motivo per la quale era andato a far vista agli amici, la sua
espressione cambiò radicalmente illuminandosi come quella di un bambino che
aveva appena trovato un nuovo gioco “Vegeta! Partecipiamo ad un torneo?” domandò
speranzoso.
Il principe aggrottò le
sopracciglia incrociando le braccia “Non ho tempo da perdere con uno stupido
torneo” brontolò una volta libero dalla mano della donna.
Bulma lo guardò alzando un
sopracciglio “Ma quale non hai tempo…se non fai nulla tutto il giorno” lo
punzecchiò incrociando a sua volta le braccia.
L’uomo la fissò contrariato
“Questi non sono affari che ti riguardano” rispose evidentemente seccato per
l’intrusione.
Goku lo guardò tra il
deluso e il supplichevole “Dai Vegeta…non ti va di sgranchirti un po’ i
muscoli?” cercò di persuaderlo.
L’uomo lo fissò per alcuni
istanti, no, non aveva intenzione di partecipare a nessuno stupido torneo, con
degli stupidi terrestri, era una gran seccatura, oltre ad una gran perdita di
tempo “No” ribadì lapidario.
Anche i pensieri di Bulma
si spostarono all’incirca nella stessa direzione del marito, di che torneo
parlava? Sul pianeta Terra non erano previsti prossimi tornei, soprattutto vista
la recente esecuzione, anche se in modo parziale, di uno di questi.
“Goku, un torneo è appena
stato organizzato” gli face presente puntualmente lei.
L’amico le rivolse uno
sguardo sentendosi chiamare, accese nuovamente un sorriso alzando un indice con
aria soddisfatta “Infatti non si svolge sulla Terra” spiegò “Si svolge sul
pianeta… Ot…Ote…Ote qualcosa” rispose vago non ricordandosi più il nome del
satellite sulla quale si svolgeva il famigerato torneo.
“Otern” lo corresse Vegeta,
sicuramente più ferrato riguardo ai nomi di stelle e costellazioni.
Goku si voltò vero l’amico
“Sì! Quello!” confermò euforico “Lo conosci?!” chiese sempre più contento.
Il principe dei Saiyan lo
guardò indeciso prima di rispondere, sbuffò chinando il capo e socchiudendo gli
occhi “Sì…è un pianeta di patetici pacifisti. Hanno trasformato il loro stupido
pianeta in un luogo turistico per babbei. Organizzano spesso manifestazioni
idiote” spiegò a modo suo.
In quel momento non si
accorse di aver compiuto un errore, un grosso errore.
Benché la sua singolare
spiegazione fosse stata arricchita di insulti gratuiti, la cosa non scoraggiò le
due persone nella stanza, anzi…
Goku stava fremendo, se
questi tizi erano abituati a queste manifestazioni allora chissà quanti
guerrieri si sarebbero presentati al torneo?!
Sicuramente uno più forte
dell’altro…una sfida entusiasmante insomma!
Con gli occhi colmi di
gioia fissava l’amico-rivale ancora più speranzoso in una risposata positiva.
Turismo? Aveva proprio
detto turismo?
Se così fosse voleva dire,
negozi, bar, ristoranti, strutture turistiche di ogni specie, in una
parola…vacanza!!
Bulma fissò il marito
altrettanto interessata all’idea di un bel viaggietto, già pregustava il confort
che un pianeta turistico poteva offrire.
Insomma, quello zotico non
si sarebbe mosso di casa se non per qualcosa che davvero gli potesse
interessare, e cosa meglio di un torneo di arti marziali poteva spronarlo a
muoversi?
“Dai Vegeta partecipa!”
esclamò lei cercando di sembrare più naturale possibile, ma a quell’affermazione
l’uomo cominciò a sudare freddo.
Quando Vegeta riaprì gli
occhi e li posò prima sull’amico, poi sulla moglie si accorse dell’errore che
aveva commesso “N…non se ne parla!” si affrettò a rispondere.
Bulma aggrottò le
sopracciglia “Sei il solito egoista…perché non vuoi partecipare ad questo
torneo?” lo sgridò in modo piuttosto contorto.
Egoista? Lui?
Perché doveva sentirsi
egoista? Non voleva semplicemente partecipare ad un torneo, perché doveva
sentirsi apostrofare come egoista?!
“Che torneo?” chiese
interessata una voce fanciullesca appena varcata la soglia della cucina.
I tre spostarono gli occhi
incrociando lo sguardo entusiasta dei due bambini scesi per il pranzo.
“Tuo padre vuole
partecipare ad un torneo” si affrettò a rispondere Bulma al figlio che già
sentiva odore di sfida.
Trunks guardò con
entusiasmo il padre, e l’amico dal capelli mori fece altrettanto indirizzando lo
sguardo sul genitore del compagno, successivamente cercò il proprio padre.
Vegeta fissò uno ad uno gli
sguardi di tutti, sguardi tutti indirizzati a lui.
La cosa, oltre a non
piacergli particolarmente, lo mise terribilmente a disagio.
Ringhiò poco contento della
situazione nella quale si era in qualche modo trovato.
“Al diavolo! Va bene
parteciperò a questo dannato torneo!” sbottò infine pur di togliersi dai guai.
Insomma più facile
affrontare sul ring avversari sempre più forti piuttosto che gli occhi
supplichevoli dell’intera casa.
Durante l’urlo generale di
gioia Vegeta cercò di eclissarsi velocemente dalla cucina, ma a pochi passi
dalla porta si sentì chiamare dalla donna.
Bulma si adagiò al piano
della cucina alle sue spalle, “Vegeta…non mi hai ancora risposto” disse portando
il mestolo alle labbra “Devo aggiungere altro sale?” chiese nuovamente con un
sorriso furbesco.
Vegeta s’irrigidì per un
secondo, e senza rispondere alla domanda sparì dalla stanza, fortuna che nessuno
aveva capito quel riferimento!
*
CONTINUA…
*
*
emyc: ecco l’aggiornamento,
spero ti sia piaciuto
*
Michy90: grazie mille ^^
sono contenta che Goku ti sia piaciuto
*
sweeterika: ok, spero di
riuscire a renderla meno pesante, comunque tranquilla, non mi sono offesa ^^
*
mery: ecco l’aggiornamento
*
Elechan86: eheh Goku è un
po’ fissato, lo ha nel sangue l’istinto per la battaglia
*
ciuiciui: direi che una
delle caratteristiche di Goku è proprio quella per smaniare per la lotta e che
voglia sempre mettersi alla prova. Riguardo Chichi…mmm, vedremo
*
santy886: lo spero,
comunque ti ringrazio per la fiducia
*
lilac: pop corn a parte,
come vedi siamo proprio nei periodo successivo a Majin-Bu. Poco dopo che Vegeta
ha definito Goku “il numero uno”, di conseguenza non smania più per dimostrare
di essere il migliore, ma…Goku è sempre Goku, e Vegeta è sempre Vegeta, quindi…
*
migena: ti ringrazio
*
marina_heart: grazie anche
a te, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo
|
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Capitolo 3 *** Al tavolo delle iscrizioni ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Al tavolo delle iscrizioni
*
Il pianeta Otern era
davvero un pianeta molto piccolo.
Bastava guardare
all’orizzonte e sembrava di vedere già il confine di esso.
Bè, forse erano i festoni e
le insegne luminose a renderlo un pianeta così minuto agli occhi di un abitante
della più sconfinata Terra.
“Woooow! Questo posto è
bellissimo!” esclamò entusiasta Goku guardandosi attorno appena scese
dall’astronave dell’amica, che in quanto a navi spaziali era ben fornita.
Fortuna che il pianta Otern
era raggiungibile con un modernissimo mezzo terrestre, in quanto non
eccessivamente lontano dal pianeta dalle tonalità azzurre.
Era stata sufficiente una
settimana di viaggio per giungere sul tanto agognato suolo turistico.
Bulma richiuse la capsula
ed osservò l’amico, che con gli occhi di un bambino, così tipici del suo
carattere solare, si guardava attorno in preda all’emozione “Come mai Gohan non
è venuto?” chiese per una semplice curiosità.
“Gohan doveva studiare…ha
saltato troppe lezioni per il torneo sulla Terra e ora deve recuperare” spiegò
la madre del ragazzo socchiudendo gli occhi ed appoggiandosi le mani ai fianchi,
orgogliosa dell’andamento scolastico del suo primogenito.
Bulma osservò l’altra donna
per un paio di secondi, e dopo un attimo d’indecisione rispose con uno
“Ah…capisco” convincente solo in parte.
“Guarda mamma! Ci sono i
fuochi artificiali!!” esultò la piccola copia di Goku additando un grosso
cartellone che ne pubblicizzava l’evento.
Goten fu immediatamente
raggiunto dall’inseparabile amico che si accinse a leggere l’insegna.
Trunks si voltò verso le
due madri e con un sorriso enorme sulle labbra additò a sua volta ciò che aveva
attirato l’attenzione di tutti “Possiamo andare a vederli?” chiese speranzoso.
Bulma e Chichi si
avvicinarono ai rispettivi figli leggendo a loro volta la pubblicità
“Mmm…vedremo tesoro” rispose la prima appoggiandosi una mano al mento, “E’
stasera” disse l’altra leggendo con attenzione la pubblicità.
I due bimbi si esibirono
nella loro espressione più speranzosa e innocente possibile affinché le donne si
convincessero a portarli.
“D’accordo, andremo a
vedere i fuochi” rispose Bulma cedendo un po’ davanti agli occhi dolci del
figlio e dell’amico.
Goku osservò la scena da
lontano, sorrise, anche a lui andava l’idea di vedere un po’ di fuochi
d’artificio, ma prima di tutto! “Vegeta, adiamo ad iscriverci, o richiamo che
non ci sia più posto!” incitò l’altro guardandolo impaziente anche lui di
ottenere quel che voleva.
Il principe dei Saiyan si
limitò a guardarlo con la solita aria imbronciata, di chi aveva sofferto il
viaggio a causa della vicinanza di troppa gente per i suoi gusti difficili.
Per lui rispose prontamente
la moglie, annuì e guardò l’amico “Mi sembra un ottima idea Goku, l’albergo
possiamo trovarlo anche dopo” confermò.
Goku scattò in avanti
seguendo le varie frecce che indicavano l’iscrizioni al torneo, dietro di lui i
bambini, che con il medesimo entusiasmo fremevano per iscriversi.
Poco dopo furono raggiunti
dal resto della comitiva.
*
Finalmente era il suo turno
nella fila di guerrieri che pretendevano l’iscrizione al torneo.
Fece un passo in avanti
raggiungendo il tavolo presieduto da uno degli organizzatori addetto
all’iscrizione dei partecipanti.
Appoggiò le mani sul tavolo
e si alzò sulle punte dei piedi per guardare l’uomo negli occhi “Salve” si
annunciò pimpante con un sorriso.
L’uomo alzò lo sguardo dal
foglio sentendo un insolita voce infantile, si stupì quando vide quel ragazzino
dai capelli lilla che aveva evidentemente intenzione di iscriversi “Scusa, ma tu
quanti anni hai?” gli chiese inarcando sospettoso un sopracciglio.
Trunks spense il sorriso
“Otto” rispose un po’ sospettoso alla domanda.
L’uomo scosse la testa “Mi
dispiace piccolo, ma sei ancora troppo giovane per partecipare. Torna tra almeno
due anni” gli disse tornando a guardare il foglio “Il prossimo” annunciò subito.
Il piccolo Saiyan
s’imbronciò per nulla d’accordo con la decisione, era già la seconda volta in
pochi mesi che gli impedivano di partecipare ad un torneo in modo serio a causa
della sua età!
“Che cosa?!? Non è giusto!
Io voglio partecipare al torneo!!!” protestò il figlio di due teste calde.
Il responsabile alzò
nuovamente la testa “Non è colpa mia se si accettano iscritti dai dieci anni in
su” gli fece presente con tutta calma.
Trunks incrociò le braccia
aggrottando le sopracciglia “Non è giusto” mormorò restando immobile per qualche
secondo.
Improvvisamente si voltò
verso l’amico “Andiamo Goten!” annunciò lasciando l’altro perplesso “Ma…” cercò
di rispondere il moro, ma appena incorniciò lo sguardo dall’altro vi lesse
quell’espressione tipica che assumeva quando aveva in mente un piano.
Goten decise di annuire e
seguire il compagno allontanandosi in fretta dal gruppo “Goten, cerca di non
perderti!” gli urlò dietro la madre “Lo stesso vale per te Trunks!” lo ammonì
Bulma vedendo i due bambini scomparire.
*
“Nome?” chiese l’uomo al
tavolo per le iscrizioni appoggiando la penna nello spazio bianco che si
accingeva a riempire “Son Goku” rispose prontamente il suo interlocutore.
“Soprannome?” domandò
ancora il responsabile cambiando casella nella quale scrivere “Nessuno” fu la
nuova risposta dell’altro.
“Razza?” continuò
l’organizzatore “Saiyan” a quella risposta l’uomo bloccò la penna e con lentezza
alzò il capo per guardare in faccia la persona che aveva appena annunciato di
appartenere alla razza guerriera per eccellenza.
Incredulo lo scrutò con
attenzione, come poteva quell’uomo dall’aspetto bonario essere uno dei terribili
Saiyan?!
Quell’espressione
sorridente, quella posa gentile con le mani appoggiate alla cintura della sua
divisa, e quel modo tranquillo e rispettoso di parlare.
No, non poteva essere, e
poi il pianeta Vegeta-sei era andato in frantumi anni fa, quegli scimmioni non
potevano essere sopravvissuti.
Di loro non si sapeva più
nulla dalla scomparsa si Freezer.
“Qualcosa non va?” chiese
Goku osservando l’uomo, che ormai da qualche secondo, lo fissava incredulo con
la bocca spalancata.
L’organizzatore tornò a
compilare il foglio “No nulla” rispose nervoso cercando di convincersi che quel
giovane tanto cordiale non poteva essere un Saiyan, per sicurezza lesse il
nome…Goku, no, non era un nome Saiyan!
*
Un cespuglio si mosse
qualche metro più in là rispetto al tendone nella quale avvenivano le
iscrizioni.
Sicuro di non essere visto
una piccola testa lilla apparve da dietro di esso guardandosi attorno sospettoso
assicurandosi che non vi fosse nessuno nei paraggi.
Pochi secondi dopo anche
una testolina nera e perennemente in disordine fece capolino dall’arbusto,
voltandosi verso l’astuto complice “Che facciamo adesso Trunks?” chiese ingenuo
una volta sicuri di essere fuori dalla visuale di tutti.
Trunks tornò dietro il
cespuglio appoggiandosi un dito alle labbra facendo segno all’altro di non fare
troppo rumore “Non ho intenzione di starmene qui senza fare nulla…io voglio
partecipare a questo torneo!” rispose con un espressione seria e nel contempo
furbesca.
Goten si sedette sul posto,
incrociò le gambe appoggiando le mani sui talloni ed osservando l’altro con aria
innocente.
“Ho un idea!” annunciò
allargando un sorriso che non prometteva nulla di buono.
*
“Nome?” chiese tornando a
guardare il foglio dopo aver dato tutte le istruzioni del caso al concorrente
precedente “Vegeta” rispose una voce seria e profonda davanti al suo tavolo.
No, tutto questo non era
possibile…un altro…Saiyan!!!
Quando alzò gli occhi
sussultò, questo, a differenza dell’uomo che lo aveva preceduto, aveva tutta
l’aria di essere un guerriero spietato.
Lo sguardo imbronciato e
per nulla gentile, le braccia incrociate e la postura di una persona che poteva
uccidere da un momento all’altro.
Inoltre il suo nome…il nome
che veniva affidato solo alla casa nobiliare della sua razza, possibile che
fosse…
“Ehi! Datti una mossa! Non
tutto il giorno!!” sbottò questi stufo di stare ad aspettare, e soprattutto di
essere fissato.
L’uomo chinò il capo
“S…subito” balbettò riprendendo la compilazione del modulo.
*
Dopo svariati minuti nella
quale aveva continuato a scrivere i nomi dei partecipanti si era dunque ripreso
dall’apparizione dei due Saiyan.
Era ancora incredulo che
due guerrieri di quella razza fossero in circolazione, strano davvero.
Può di ogni altra cosa
sperava ardentemente che quei due scimmioni non creassero scompiglio.
Nella sua immaginazione la
aveva già catalogati come pericolosi, ma lentamente cominciava a domandarsi
perché non avessero ancora creato disordine.
Infondo se erano davvero
Saiyan potevano distruggere tutto il pianeta con un colpo solo…
“Nome?” mormorò immerso nei
suoi pensieri, “Gotenks” rispose una voce fanciullesca da dietro il tavolo
d’iscrizioni.
L’uomo alzò lo sguardo
osservando il ragazzo che sembrava avere poco più di dieci anni con un
espressione furbesca, ma nel contempo anche molto ingenua.
Il ragazzino dai capelli
bicolore lo guardò adagiando le mani ai fianchi con un sorriso a trentadue denti
“Ho dieci anni” mentirono i due bambini che si celavano dietro la vera identità
del giovane guerriero.
Il responsabile si grattò
la testa confuso e tornò al foglio, adagiò la penna nella casella vuota e fece
la domanda successiva “Va bene…Soprannome?” chiese.
Gotenks ci pensò per
qualche secondo, era meglio non farsi individuare subito dai padri, quindi era
necessario trovare qualcosa che non conducesse subito ai due piccoli monelli…
*
CONTINUA…
*
*
lilly81: ti ringrazio
veramente tanto! Sono contentissima che quella scena ti sia piaciuta
*
mery: si, ormai lo so che è
il tuo nick…ma tu continua a ripeterlo, potrei dimenticarlo da un momento
all’altro…vabbè, comunque ti ringrazio sono contenta ti sia piaciuto
*
lilac: in effetti Vegeta è
partito con l’idea di non voler dare corda a Goku, più che di non voler
combattere con lui, per questo ha fatto un po’ di resistenza. Per il resto ti
ringrazio molto, sono contenta di essere riuscita a rendere bene la scena ^^
*
martozza: grazie, ecco
l’aggiornamento
*
Anty: sono io che devo
ringraziare te per aver letto le mie storie. Sono contenta che ti siano piaciute
e spero di fare altrettanto con queste. Inoltre, tranquilla non devi affatto
sentirti a disagio ^^
*
***: grazie
|
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Capitolo 4 *** Istinti ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Istinti
*
“Che bella stanza!” esclamò
la donna guardandosi attorno ed appoggiando la sua valigia a pochi centimetri
dalla porta.
Fece un paio passi
all’interno della stanza e si guardò attorno.
Piuttosto grande, suddivisa
in due piccole camere.
La prima era una specie di
salottino, mentre la secondo, separata da una porta era la zona notte, inclusa
di bagno adiacente.
Si voltò verso l’uomo che
l’accompagnava “Cosa ne pensi Vegeta?” gli chiese roteando su se stessa e
portando le mani dietro la schiena come se fosse una ragazzina.
Lui grugnì poco interessato
“Che potremmo anche tornarcene a casa” rispose guastando l’atmosfera con la sua
solita delicatezza.
Bulma sbuffò mettendo il
broncio, possibile che non gli andasse mai bene nulla “Insomma Vegeta un po’
d’entusiasmo…” lo fissò per un secondo “No certo da te pretendo troppo” lo prese
in giro poi tornando a voltarsi verso la stanza.
Vegeta inarcò infastidito
un sopracciglio chiudendo la porta con un sonoro sbuffo.
Bulma si addentrò nella
zona notte per osservare i letti a loro disposizione.
Un enorme letto
matrimoniale dominava la stanza, mentre un piccolo letto singolo era situato in
un piccolo angolo.
La donna fissò il letto per
pochi istanti e sbuffò appoggiandosi le mani ai fianchi “Chissà dov’è finito
quel bambino” mormorò pensando al figlio disperso sul pianeta a combinare,
sicuramente, guai.
“Appena avrà finito di
perdere tempo tornerà” rispose la voce seria del marito che l’aveva raggiunta.
Quando Bulma si girò a
guardarlo, lui si era già portato davanti alla finestra osservando l’esterno.
Sorrise, nel suo solito
modo particolare di fare le cose, Vegeta aveva appena dimostrato di avere una
gran fiducia nel figlio.
In quella piccola frase
aveva espresso la sicurezza che Trunks se la sarebbe cavata in qualunque
circostanza, sapeva che il piccolo Brief si sarebbe tranquillamente rifatto vivo
appena finito di giocare, che il figlio del principe dei Saiyan non avrebbe
avuto nessuna difficoltà a ritrovare i genitori.
La donna appoggiò la sua
borsetta sul letto matrimoniale al centro della stanza, e dopo averlo aggirato
si avvicinò al marito che non mosse un muscolo restando fisso ad osservare fuori
a braccia conserte.
Bulma si accostò al
davanzale della finestra per guardarlo negli occhi “Allora non hai intenzione di
andarlo a cercare?” chiese pacatamente con l’intento di metterlo alla prova.
Vegeta continuò a non
muoversi rispondendo un lapidario “No” che a sua insaputa confermò la teoria
della donna.
La moglie sorrise
nuovamente, ma il suo sorriso fu interrotto da un piccolo starnuto dovuto al
cambiamento climatico da interno a esterno.
Appoggiandosi una mano
sotto il naso si avvicinò al letto per recuperare la borsa dentro la quale erano
contenuti dei fazzoletti.
Questa volte Vegeta si
voltò imperturbabile a guardarla e a seguirne tutti i movimenti.
Bulma appoggiò un ginocchio
sul materasso con l’intento di allungarsi per raggiungere la borsa dall’altro
capo del letto, non si accorse che in quel movimento così naturale stava
suscitando ben altri istinti da parte dell’uomo.
Quando la sua mano
raggiunse la borsa altre dita si appoggiarono sulle sue bloccando li movimento
del suo braccio.
Sorpresa si girò trovandosi
faccia a faccia con il marito che non le diede il tempo di altre reazioni in
quanto appoggiò le sue labbra sul collo delicato di lei.
Le dita affusolate della
donna persero completamente la presa sulla sua borsa, sciogliendosi ed
arrendendosi al modo rozzo ma delicato di lui nell’esplorare il suo collo.
Anche la presa di Vegeta si
sciolse appoggiando entrambe le mani accanto alla testa della donna, mentre le
mani di lei si portarono velocemente, ed istintivamente sulla nuca di lui.
“Mammaaaa! I fuochi
d’artificio stanno per cominciare! Mammaaaaa!” esordì l’inconfondibile voce del
figlio entrando nel piccolo salotto della stanza dall’albergo stessa.
Bulma si affrettò ad
interrompere Vegeta spingendolo delicatamente via appoggiandogli le mani sulle
spalle.
“Mammaaaaaa” la chiamò
ancora Trunks, e la donna dovette riprendere lucidità mentale alla svelta per
impedire al figlio di entrare nella zona notte “Sto arrivando Trunks, un attimo
che mi cambio” rispose prontamente pochi istanti prima che il bambino
appoggiasse la mano sul pomello della porta.
Porta che per fortuna dei
genitori era provvista di una molla adibita alla chiusura automatica di essa.
“Va bene” rispose il
piccolo Saiyan buttandosi sul divanetto del salotto.
Bulma volse lo sguardo al
marito incrociando la sua espressione decisamente imbronciata, sorrise
delicatamente.
Gli passò una mano sulla
guancia e dopo essersi tirata leggermente su si avvicinò all’orecchio dell’uomo
“Mi dispiace tesoro” gli sussurrò regalandogli un bacio sulla guancia e
sgusciando da sotto le sue braccia.
Vegeta la vide andare via,
e una volta sparita dietro la porta sbuffò lasciandosi cadere sul letto ed
affondando la testa nel materasso.
Piccola pesta, va bene
avere fiducia, ma non poteva scegliere un momento più opportuno per riapparire?!
*
Goten additò l’immensità
del cielo e si voltò verso i suoi genitori “Guardate quante stelle si vedono da
questo pianeta!” esclamò euforico, era la prima volta che viaggiava fuori dal
suo pianeta d’origine e tutte le novità del pianeta Otern lo stavano
emozionando.
Goku sorrise al figlio e si
affiancò a lui appoggiandogli una mano sulla testa scompigliata e additò alcune
costellazioni “Guarda, in quella zona c’è la Terra” spiegò inginocchiandosi alla
sua altezza.
Goten seguì il dito del
padre “Wow…allora c’è anche Gohan!” disse allargando un enorme sorriso.
Il padre gli spettinò
maggiormente i capelli annuendo “Eheh sì, magari anche lui starà guardando da
questa parte” rispose alzandosi.
Il bambino fissò per un
secondo il genitore, successivamente alzò lo sguardo verso il cielo.
“Prova a salutare Goten,
può darsi che tuo fratello ti veda” lo invitò a fare Chichi sorridendo anch’ella
al figlio.
Goten annuì ripetutamente
alla madre, sventolando entrambi le mani in direzione dello scorcio di cielo
nella quale si trovava il suo pianeta “Ciaoooo Gohannnn!” salutò al vento.
Goku rise divertito
passando un braccio attorno alle spalle della moglie, che rispose con un
sorriso.
“Ehi Goten che stai
facendo?” gli chiese la voce del migliore amico appena lo raggiunse.
Il piccolo Son volse lo
sguardo all’altro bambino “Saluto il mio fratellone” disse convinto.
Trunks fece una smorfia
incrociando le braccia “Che idiozia, non può mica vederti” gli fece presente
serio, Goten lo guardò con aria innocente “Perché no?” chiese ingenuamente.
Goku osservò divertito la
scena non potendo fare a meno di notare quanto quei piccoli bambini
assomigliassero ai rispettivi padri.
Se Goten era in tutto e per
tutto simile a quello che era lui nella sua infanzia, Trunks assumeva spesso e
volentieri atteggiamenti affini a quelli di Vegeta.
Si voltò verso la madre del
bambino “Ehi Bulma, Vegeta non viene?” le chiese con gentilezza.
L’amica alzò le spalle “Lo
sai com’è fatto…ma forse ci raggiunge” disse non troppo convinta dell’ultimo
pezzo di frase.
“Dunque è vero che ci sono
anche dei Saiyan” esordì una voce alle spalle di tutti.
L’intero gruppo si voltò a
guardare l’uomo che aveva appena parlato.
Un energumeno accompagnato
da alcuni compagni si presentarono ai loro occhi.
L’espressione generale era
di curiosità mista a indifferenza, erano Saiyan, e allora?
Goku si grattò la nuca “Sì,
noi siamo Saiyan, ma veniamo dalla Terra…voi chi siete?” chiese cordialmente.
L’uomo lo guardò serio “I
Saiyan mi danno il voltastomaco! Hanno distrutto il nostro pianeta…e ora me la
paghereteeeeee!” urlò scagliandosi contro il Saiyan adulto, che non solo fece in
tempo a schivare il pugno, ma anche a mettere in salvo la consorte prendendola
saldamente in braccio.
Goku fece scendere Chichi
dopo averla messa al sicuro poi tornò da quello che sembrava essersi proclamato
suo avversario.
“Ti sbagli, io non ho
distrutto proprio nulla” rivelò innocente il Saiyan fluttuando in aria mentre
con tutta calma appoggiò nuovamente i piedi al suolo.
Nonostante si stesse,
giustamente, annunciando irresponsabile di distruzioni di vari pianeti il suo
volto diceva tutt’altro.
Istintivamente sul suo viso
si allargò un sorriso divertito…finalmente un po’ di movimento!
“Mi stai prendendo in
giro?!” lo attaccò nuovamente lo sconosciuto lanciandosi all’attacco.
Il Saiyan schivò il pugno
“No, ti assicuro che non è così” rispose riapparendo alle spalle
dell’avversario.
Disorientato l’uomo si
guardò attorno sferrando un nuovo pugno, questa volta afferrato con estrema
facilità dall’avversario.
Ringhiò osservando lo
sguardo semplice ed innocente del Saiyan “Davvero io non ho distrutto il tuo
pianeta” cercò ancora di convincerlo questi.
“Se state cercando il
Saiyan che ha distrutto i vostri miserabili pianeti allora…state cercando ME!”
irruppe l’inconfondibile voce del principe poco distante dal combattimento.
Vegeta si presentò con il
suo inconfondibile ghigno, divertito all’idea di poter menare le mani.
Il suo istinto da guerriero
si era nuovamente risvegliato.
Infondo Kakaroth aveva
avuto una buona idea, era giunta l’ora di sgranchirsi un po’ i muscoli!
*
CONTINUA…
*
*
lilac: grazie ^^ sono
contenta che la descrizione dei piccoli Saiyan ti piaccia. E mi fa piacere che
l’idea di mostrare le differenza dei due adulti tramite gli occhi dell’uomo
addetto alle iscrizioni di sia piaciuta. Inoltre come vedi, lui non è stato che
il primo a riconoscere i due Saiyan adulti.
*
mery: sì, Goku ha la faccia
troppo buona per sembrare veramente un Saiyan, però è divertente anche per
questo^^
*
Anty: ti ringrazio
veramente tanto, sono contenta che i piccoli Goten e Trunks siano stati di tuo
gradimento, ed effettivamente quest’ultimo con i genitori testardi che si
ritrova non poteva che venir fuori altrettanto cocciuto. ^^
|
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Capitolo 5 *** Impossibile passare inosservati ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Impossibile passare
inosservati
*
Afferrò una delle camicie
esposte sulla bancarella che stava guardando.
Si voltò e la mostrò
all’uomo alle sue spalle “E questa ti piace?” chiese immaginandoselo con il
nuovo indumento.
“No” brontolò l’altro
incrociando le braccia e scostando lo sguardo.
“Secondo me ti starebbe
bene” intervenne l’altro dando un morso ad una specialità culinarie del luogo.
“Sta zitto Kakaroth bada
agli affari tuoi!” sbottò mostrandogli un pugno.
Sia Goku che Bulma
ignorarono le sue proteste, e la donna si voltò verso l’amico “Gli dona vero?”
commentò tornando a guardare l’esasperato marito che aveva tutta l’intenzione di
andarsene.
Goku annuì “Si decisamente”
confermò dopo aver mandato giù l’ennesimo boccone.
“Papà! Guarda abbiamo
comprato dei dolci!” lo chiamò Goten raggiungendo il genitore seguito a ruota da
Trunks e da Chichi che li aveva accompagnati a comprare i dolciumi.
L’uomo osservò con
entusiasmo le caramelle e si chinò all’altezza del figlio “Sembrano deliziosi”
disse già con l’acquolina in bocca.
Il bambino annuì e gli
porse la sua confezione “Ne vuoi uno anche tu?” offrì gentile, l’uomo sorrise
“Posso?” chiese conferma alzando una mano per attingere ai dolci.
Il figlio confermò annuendo
nuovamente e reggendo l’involucro con entrambe le mani affinché il padre potesse
servirsi.
Goku afferrò uno dei dolci
e se lo portò alla bocca “Coooosa?!? Come può costare così tanto è inaudito!”
urlò Bulma alle sue spalle prendendolo alla sprovvista e rischiando quasi di
fargli cadere la caramella.
Bulma guardò malamente il
commesso, osservò la camicia per un secondo, poi si volse al marito con lo
stesso sguardo omicida che aveva riservato anche al venditore “E tu farai meglio
ad indossarla o guai a te!” lo minacciò nervosa.
Vegeta roteò le pupille
accompagnando il gesto con un grugnito, quella donna era impossibile.
“Goten! Vieni svelto! I
fuochi stanno per iniziare!” urlò Trunks all’amico indicando un punto sulla
quale era comodo ammirare lo spettacolo.
Goten si voltò verso il
padre per avere una conferma che giunse tramite un sorriso.
I due bambini si
allontanarono contenti ed entusiasti.
*
“Allora…a che punto siamo?”
chiese raggiungendo un uomo impegnato con corde e attrezzi vari.
Questo si voltò verso il
suo interlocutore “Ho quasi finito capo” rispose legando saldamente un cappio ad
una specie di polsino.
L’altro incrociò le braccia
soddisfatto della risposta ottenuta “Molto bene…con questo raggiungerò il mio
obbiettivo…” annunciò prima di scoppiare in una fragorosa risata.
“Ehm…capo” lo richiamò una
voce alle sue spalle.
Questi non si girò
continuando a ridere sguaiatamente “Non ho ancora finito” riuscì a sibilare tra
due intermezzi della sua divertita reazione.
L’uomo che stava lavorando
al suo fianco al contrario osservò il nuovo venuto e con stupore sgranò gli
occhi “Capo, credo che dovrebbe voltarsi” mormorò incredulo.
Solo allora il silenzio
tornò a regnare e il cosiddetto capo si voltò infine per vedere quale fosse il
problema.
“Ahhh! Che ti è successo?!”
urlò additando l’altro ed osservandone le condizioni pietose in cui esso si
presentava.
I sui vestiti erano
strappati in più parti, mentre ferite e contusioni erano visibili su tutto il
corpo.
Il malcapitato si grattò la
nuca imbarazzato per lo stato in cui si presentava “Sono stati dei Saiyan”
spiegò con un sorriso ebete.
Il capo lo guardò stupito
“Saiyan?! Ma non si erano estinti quelli scimmioni?” chiese assumendo un
espressione seria.
Anche l’altro divenne
improvvisamente più serio “A quanto pare non era così” concluse osservando il
pavimento.
*
*
Si sistemò i guanti bianchi
in lattice che spesso indossava, si voltò poi verso il compagno d’avventura che
euforico si stava guardando attorno.
“Hai visto Vegeta, qui ci
sono tanti guerrieri fortissimi!” esultò questi osservando l’immensità della
stanza e gli svariati combattenti che la popolavano con l’intento di partecipare
al torneo.
Vegeta fece svogliatamente
altrettanto, e dopo aver guardato quelli che sarebbero stati suoi avversari fece
una smorfia incrociando le braccia “Hn…non sopravvalutare queste nullità”
brontolò lui, che al contrario aveva la tendenza a sottovalutare i nemici.
Goku si voltò a guardarlo
con la solita aria ingenua “Tu dici?” chiese grattandosi la nuca.
Il principe socchiuse gli
occhi e svogliatamente si sedette accanto al muro in una muta risposata
affermativa.
*
“Sono loro?” chiese l’uomo
indicando i due guerrieri in un angolo della stanza.
Il guerriero al suo fianco
annuì tremolante, lui aveva già avuto a che fare con quei colossi e gli era
andata molto male.
L’uomo si appoggiò una mano
al mento pensieroso “Mmm li immaginavo più grossi e spaventosi” mormorò tra sé e
sé.
“Non li sottovaluti Capo,
sono fortissimi!” bisbigliò l’altro nascondendosi dietro la schiena del suo
comandante.
Il capo osservò il suo
sottoposto nascondersi, poi tornò a guardare i due Saiyan immersi nel loro
discorsi.
“Senti un po’ Aver sei
sicuro che siano stati questi due a distruggere il nostro pianeta?” domandò
incrociando le braccia.
Aver apparve nuovamente da
dietro la schiena del suo capo ed annuì “Vede il piccoletto?” bisbigliò
indicando il principe dei Saiyan “Lui ha dichiarato di aver distrutto qualche
pianeta” continuò cercando di essere discreto.
L’altro uomo tornò a
guardare i Saiyan e dopo essersi battuto un pugno sul palmo dell’altra mano
sospirò “Bene…andiamo Aver” dichiarò deciso.
“Andiamo…dove?” domandò
preoccupato “A parlargli” rispose il capo avanzando con passo sicuro.
*
“Vegeta secondo te perché
quei due ci stanno fissando così?” chiese innocentemente Goku mentre osservava i
due guerrieri che ovviamente stavano parlando di loro.
Vegeta aprì una palpebra
individuando i soggetti della frase dell’altro “Perché sanno chi siamo” rispose
con tranquillità richiudendo l’occhio.
Goku si grattò la nuca e
riprese a guardare i due strani individui che avevano misteriosamente deciso di
avvicinarsi.
“Vengono da questa parte”
preannunciò senza distogliere lo sguardo dai due almeno fino a quando essi non
furono abbastanza vicino.
Il Saiyan riconobbe Aver, e
con un gesto amichevole della mano lo salutò cordialmente “Salve come va?” disse
con un grosso sorriso.
Aver restò nascosto dietro
il capo rispondendo con un impacciato e sorpreso saluto accompagnato da un cenno
della mano e un sorriso decisamente tirato.
“Dunque voi siete Saiyan!
Come vi chiamate?” enunciò il capo senza troppo badare alla sua tonalità di
voce.
Goku lo fissò per alcuni
secondi con un broncio, si portò le mani alla cintura ed inclinò la testa
lievemente di lato “Non è carino chiedere il nome senza prima presentarsi” gli
fece presente con il suo solito tono garbato.
L’uomo lo guardò
disorientato, e dopo un secondo d’incertezza decise di presentarsi, si schiarì
la voce con alcuni colpi di tosse “Il mio nome è Canat del pianta Itek” si
presentò fiero.
“Itek…mi deve essere
sfuggito qualche pesce piccolo” sibilò la voce del principe dei Saiyan.
Tutti volsero lo sguardo
verso di lui, e Vegeta aprì gli occhi con un sorriso maligno in volto.
Doveva ammettere che
cominciava a divertirsi.
Con lentezza il Saiyan si
alzò senza perdere il suo ghigno gelando i due buffi alieni.
“Un attimo di attenzione
signori, le eliminatorie stanno per iniziare…siete pregati di mettervi in fila
per eseguire la prova che vi permetterò di accedere alle finali” annunciò la
voce di uno degli organizzatori al torneo.
“Andiamo Kakaroth…prima ci
liberiamo di questa buffonata meglio è” brontolò Vegeta avviandosi verso quella
che doveva essere la fila.
Goku lo guardò confuso per
un secondo, poi decise di seguirlo.
Raggiunto l’amico lo guardò
avanzare con il suo solito passo fiero “Senti Vegeta, questa volta cerca di non
distruggere tutto” gli fece presente ricordandosi della sventurata macchina
terrestre che aveva avuto a che fare con lui.
Vegeta alzò le spalle “Non
prometto nulla” rispose continuando a camminare.
Goku sbuffò, questo voleva
dire che non ci avrebbe nemmeno provato.
Il pianeta Otern era
davvero molto piccolo.
Guerrieri da tutto lo
spazio si erano riuniti lì per il tradizionale torneo.
La presenza di due Saiyan
non poteva passare inosservata, il dialogo appena avvenuto era giunto alle
orecchie di molti combattenti.
Anche a quelle di
quell’uomo in un angolo della stanza che in silenzio osservò tutta la scena.
*
CONTINUA…
*
*
Elechan86: spero che Goku
ti sia piaciuto anche in questo capitolo allora^^
*
mery: troppo gentile,
grazie mille!
*
Anty: ahah, ormai avete
capito che non mi piace essere prevedibile, chissà se anche in questa storia
cambierò le carte in tavola ^^
*
lilac: grazie, sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Sei riuscita a capire cosa volevo
dire, il singolare modo di comunicare tra Bulma e Vegeta, la duplice personalità
di Goku e le differenze dei due Saiyan. Inoltre mi fa piacere che l’entrata in
scena di Vegeta nella parte finale abbia sortito il suo effetto
*
lilly81: ti ringrazio sei
troppo gentile. Sono felice che l’idea ti stia piacendo. Inoltre sono contenta
che il diverso atteggiamento nei confronti dei Saiyan si noti, che ti sia
piaciuta la scena nella camera d’albergo e l’entrata in scena finale di Vegeta
^^
*
marina_heart: figurati stai
tranquilla ^^. Comunque niente lotta per ora
|
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Capitolo 6 *** Calamite per i guai ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Calamite per i guai
*
“Tesoroooo….sei già
tornatooo?” chiese entrando nella camera e guardandosi attorno.
Notò subito la maglietta
blu smaniata che il marito aveva deciso di usare durante la competizione
appoggiata sul divano.
Ciò le fece intuire,
nonostante il silenzio seguito alla sua domanda, che l’uomo era già tornato.
Con cautela aprì la porta
che dava alla zona notte della stanza, l’uomo era straiato sul letto con le
braccia dietro la nuca a fissare il soffitto immerso nei suoi pensieri.
Entrò completamente nella
stanza e si appoggiò le mani ai fianchi “Ciao tesoro, come sono andate le
eliminatorie?” gli chiese guardandolo.
Vegeta scostò solo
leggermene gli occhi “Come vuoi che sia andata!” brontolò ovvio tornando ad
osservare l’intonaco.
Bulma appoggiò alcuni
sacchetti a lato e si avvicinò a lui accomodandosi anch’ella sul letto “Deduco
se siete passati entrambi” rispose da sola alla domanda, visto che da lui non
avrebbe ottenuto risposta migliore.
Si guardò attorno “E
Trunks?” chiese poi, quasi l’uomo dovesse conoscere gli spostamenti del figlio.
“Cosa vuoi che ne sappia
io!” farfugliò sbuffando e tiratosi su col busto.
Bulma lo fissò per un
secondo, poi guardandosi attorno si adagiò un dito al mento pensierosa “Strano è
da questa mattina che è sparito” parlottò tra sé “Non vorrei che quel monello si
sia messo nei guai” continuò ignorando completamente l’altro.
Si alzò dal letto, “Ah
Vegeta!” disse quasi si fosse appena ricordata di qualcosa, si voltò verso di
lui “Stiamo andando a mangiare qualcosa, vieni anche tu?!” disse in un tono
misto tra un ordine e una richiesta.
Vegeta inarcò un
sopracciglio “Perché doveri venire con voi?!” si lamentò incrociando le braccia.
La donna assunse un
espressione furbesca “Perché altrimenti resterai a digiuno” gli fece presente
persuadendolo, conoscendo peraltro la voracità del suo stomaco alieno.
L’uomo scattò col mento al
lato opposto accompagnato da un ringhio.
Improvvisamente una camicia
si materializzò davanti a lui, Vegeta la osservò voltandosi poi verso la moglie
“Metti quella” ordinò lei appoggiandosi le mani ai fianchi alludendo alla sua
camicia nuova.
“Perché?!” si lamentò
nuovamente lui.
Il sorriso furbo della
donna tornò a segnarle il viso, con movimenti flemmatici si avvicinò al marito.
Appoggiò un ginocchio sul
materasso tra le gambe dell’uomo allungandosi verso di lui.
Gli afferrò il viso con
entrambe le mani e avvicinò le labbra al suo orecchio “Perché saresti
irresistibile con quella addosso” gli bisbigliò sensuale allontanandosi dal
pietrificato Saiyan.
Si avvicinò alla porta, e
sulla soglia si voltò a guardarlo “Ti aspetto giù in dieci minuti” lo invitò con
un occhiolino e sparendo dalla stanza.
Vegeta osservò la camicia
per un istante ed infine…decise di indossarla.
*
Un uomo si guardò attorno
osservando il ristorante.
Individuò un tavolo piccolo
ed isolato dal resto della confusione.
Con passo lento, ma deciso,
si avvicinò ad esso.
Raggiunto il posto si
accomodò indolente portandosi il singolare turbante che indossava sugli occhi,
quasi volesse esternarsi dal resto del mondo.
Incrociò le braccia,
nascoste da un logoro mantello, ed attese di essere servito.
“Posso aiutarla signore?”
gli chiese un piccolo e goffo cameriere sfregandosi le mani.
Il misterioso individuo
alzò di poco il capo, quel che bastava per mostrare all’altro parte dei suoi
occhi rossi nascosti dietro il copricapo “Voglio mangiare, qualsiasi cosa andrà
bene” rispose vago.
Lo strano ometto restò
perplesso ad osservarlo, e dopo aver annuito si dileguò verso la cucina per
eseguire l’ordine dell’oscuro cliente.
L’uomo tornò a distaccarsi
dal resto del locale, cercando di non ascoltare le voci che gli farfugliavano
attorno.
Chiuso nel suo mutismo e
nel suo silenzio cercò di non dare bado alle persone che entravano ed uscivano
dall’edificio.
“Che fame…finalmente si
mangia!” gli giunse una voce a pochi tavoli di distanza.
“Goku cerca i trattenerti
per favore, siamo appena arrivati, non vorrai farci già riconoscere” cercò di
calmalo una voce femminile.
La risata genuina dall’uomo
distolse ancora i pensieri del misterioso individuo “Hai ragione, scusami cara”
continuò allegro lui.
“Sei fastidioso Kakaroth,
sta un po’ zitto!” brontolò una terza voce allo stesso tavolo.
Ormai l’attenzione dello
straniero era tutto per quelle persone…le loro voci erano familiari…
Goku osservò sbigottito
l’amico che, seccato, lo aveva appena zittito, ma a far tacere lui ci pensò la
moglie “Tesoro possibile che tu abbia sempre da ridire? Per una volta cerca di
divertirti senza lamentarti” lo punzecchiò la donna dai capelli azzurri.
Vegeta la guardò di sbieco
incrociando le braccia accompagnando tale gesto con un immancabile grugnito.
“Mamma possiamo andare a
vedere i dolci?” gli chiese il piccolo Saiyan dai capelli lilla.
Bulma si voltò verso il
figlio, sospirò, “D’accordo, ma non date fastidio agli altri clienti” li ammonì,
mentre Trunks, seguito dall’inseparabile compagno di giochi si allontanò dal
tavolo senza dare il tempo ai genitori di dare altri avvertimenti.
I due bambini
attraversarono di corsa tutta la sala, rischiando per altro di far rovesciare il
vassoio ad un paio di sventurati camerieri.
Giunti al banco che
esponeva i dolci i piccoli monelli appoggiarono le mani sul vetro ammirando le
enormi torte che avevano l’aspetto di essere deliziose.
“Wow…hai visto Trunks!
Sembrano tutte buonissime” esclamò il piccolo Goten accostando il viso al vetro
che li separava dalle leccornie.
Distratto da tali
prelibatezze il piccolo Son non si accorse dell’energumeno che stava camminando
nella direzione opposta.
Il maldestro piccolo Saiyan
gli andò diritto addosso e dopo un primo momento di smarrimento, nella quale si
sfregò dolorante il viso, alzò il capo incrociando quello dell’omone.
L’ingenuo Goten gli sorrise
a trentadue denti grattandosi la nuca in un atteggiamento inconsciamente paterno
“Mi scusi signore” si giustificò mentre questi lo fulminò con lo sguardo.
Trunks ignorò il gigante
mettendo una mano sulla spalla dell’amico ed indicò il tavolo dei genitori
“Andiamo Goten ci stanno chiamando” gli fece presente costringendolo a voltarsi
nella medesima direzione.
I due bambini si
allontanarono velocemente dall’energumeno dimenticandosi completamente della sua
presenza.
Questi però rimase molto
infastidito del loro atteggiamento, soprattutto dal fatto di essere stato
dimenticato.
Pertanto seguì i loro
movimenti sino a ché non raggiunsero i rispettivi genitori.
Poi, con passo pesante si
avvicinò al medesimo tavolo ed attese di essere ascoltato.
Ancora una volta
l’attenzione non ricadde su di lui, mentre le due famiglie conversavano
tranquillamente tra loro.
“Scusate” cominciò l’omone
cercando di attirare ancora una volta l’attenzione, ma questo non sortì
l’effetto sperato, in quanto la serenità del tavolo non permetteva una
distrazione nei suoi confronti.
Si schiarì la voce e con un
tono più alto di voce si accinse a ripetere uno “Scusate” con il medesimo
intento del precedente.
Ancora una volta nessuno si
mosse, e l’omaccione si preparò, dopo l’ennesimo colpo di tosse, a tentare di
richiamare l’interesse di tutti.
Questa volta però fu
anticipato, dalle sue spalle un piede rovesciò l’intero tavolo facendo cadere al
suolo gran parte delle pietanze su esso contenuto.
I Saiyan recuperarono
velocemente quanto si potesse salvare, e mentre erano impegnati a reggere delle
vere e proprie colonne di piatti si voltarono verso l’intruso.
Accanto al gigante, che
aveva educatamente cercato d’instaurare un dialogo, una figura più mingherlina
con le braccia conserte e un ghigno in volto.
“Non devi avere pietà con
loro Ghitu. Sono degli sporchi Saiyan!” esordì questo guardando uno ad uno il
gruppetto.
Ghitu lo guardò con un
espressione stupida e disorientata “Ma Natez, Canat ha detto che…” “Che
t’importa di quello che dice Canat, io voglio divertirmi” annunciò fissando lo
sguardo su Goku intento a masticare quanto aveva in bocca, quasi non stesse
reggendo con tre dei quattro arti montagne intere di portate.
Il Saiyan mandò giù il
boccone che era intento a mangiare e guardò i due uomini con aria ingenua “C’è
qualche problema?” chiese con tono gentile cercando di capire cosa li spingesse
ad avercela con lui.
Natez lo guardò diventando
improvvisamente serio, si avvicinò a lui e lo squadrò facendo un giro attorno
scrutandolo da capo a piedi “E così voi sareste Saiyan…” farfugliò parlando più
a sé stesso.
La sua espressione cambiò
nuovamente tornando a sorridere in modo maligno sferrando un calcio all’uomo che
gli stava d’avanti “Fatemi vedere quanto valete luridi scimmioni!” esclamò
sfidando apertamente il moro.
Goku barcollò lievemente in
avanti a causa dell’equilibrio precario, ma riuscì ugualmente a mantenere
stabilmente tutti i piatti, senza farne cadere neanche uno “Ehi! Che state
facendo! Non mi sembra il caso di…” farfugliò “Lascia perdere Kakaroth. Questi
idioti non staranno certo ad ascoltarti” lo interruppe l’amico.
Vegeta si staccò dal muro,
dove era adagiato a braccia conserte, l’unico dei quattro guerrieri al tavolo a
non aver mosso un muscolo per salvare i piatti.
Il principe camminò con
tutta calma aggirando quel che restava del tavolo e frapponendosi tra i due
guerrieri e la sua famiglia.
Sorrise sfoggiando il suo
ghigno sarcastico, e puntò i piedi nel punto in cui si sarebbe preparato al
combattimento.
Nel frattempo i piccoli
Goten e Trunks si liberarono delle ingombranti stoviglie ed osservarono la
scena.
Anche Goku tornò a mani
vuote, e dopo aver assunto anch’egli l’espressione seria da battaglia compì lo
stesso gesto dell’amico, portandosi tra gli avversari e la sua famiglia.
Ora erano entrambi pronti
allo scontro.
“Fa attenzione tesoro”
bisbigliò quasi impercettibile Chichi in pensiero per il marito, Goku annuì
continuando a restare fisso sui suoi avversari “Stai tranquilla Chichi, non
succederà nulla” la rassicurò.
Bulma guardò a sua volta il
compagno scrutandolo da capo a piedi “Vegeta…” mormorò assumendo improvvisamente
un espressione seria “…guai a te se distruggi quella camicia sono stata chiara!”
gli sbottò contro sbraitando.
L’espressione seriosa e
concentrata del principe dei Saiyan si dissolse in un attimo, lasciandone il
posto ad una decisamente meno grave.
Vegeta sbuffò voltandosi
verso la moglie “Se non hai niente di meglio da dire stai zitta!” brontolò
mostrandole un pugno.
“Non sto zitta! Hai idea di
quanto costi?! Se la rovini la prima volta che la indossi sarò io a farti
fuori!” lo minacciò continuando a strepitare.
L’uomo ringhiò tornando al
suo avversario, ora…chi era il primo che voleva assaggiare la sua collera?!
Trunks si portò una mano al
volto “Che figura” mormorò suscitando le risate dell’amico.
“Stai attento” sussurrò a
denti stretti la donna in un tono impercettibile.
*
Lo straniero dallo strano
turbante si alzò dal suo tavolo senza aver nemmeno visto il suo ordine.
In silenzio uscì dal
ristorante…aveva visto anche troppo.
*
CONTINUA…
*
*
Elechan86: ti ringrazio,
ecco l’aggiornamento, e spero ti sia piaciuto
*
mery: con altrettanta
monotonia ti ringrazio, sei gentilissima come al solito, grazie
*
lilac: mentre Goku diventa
sempre più Saiyan nel corso della storia, Vegeta diventa sempre più terrestre il
ché da ad entrambi una doppia natura. Sono contenta che in questa storia
l’entrambe le “personalità” dei due guerrieri vengano fuori. Inoltre sono
contenta di essere riunita a mantenere anche Bulma IC. Grazie come sempre
*
bulma_89: grazie, spero ti
sia piaciuto anche questo aggiornamento
*
lilly81: sei veramente
gentile, ti ringrazio
*
Anty: mille grazie, mi fa
piacere che l’intesa tra Bulma e Goku sia stata di tuo gradimento, e che
soprattutto quest’ultimo abbia in qualche modo mantenuto il suo carattere
bonario e pacifico
|
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Capitolo 7 *** Nemici ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Nemici
*
“Spiegatemi com’è possibile
che in ogni posto in cui andiamo su questo pianeta voi finite sempre per fare a
botte!” li rimproverò entrambi Bulma, quasi stesse facendo la predica a due
ragazzini invece che parlare a due adulti.
Vegeta decise, come al
solito, di ignorarla accelerando il passo, mentre Goku si portò una mano alla
nuca “Mi dispiace Bulma, ma ti assicuro che non è colpa nostra” si scusò
l’amico.
La donna sbuffò lasciando
cadere le mani ai fianchi “E’ inutile prendersela, voi due non cambierete mai”
parlottò tra sé suscitando la risata nervosa dell’amico.
Goku si voltò verso l’altro
Saiyan “Senti un po’ Vegeta, si può sapere quanti pianeti avete distrutto per
attirare così la rabbia di tutti?” gli chiese inarcando un sopracciglio.
Il principe alzò le spalle
entrando nella hall dell’albergo “Non ricordo” rispose vago, ma sincero, davvero
aveva perso il conto di quanti popoli aveva sterminato nella sua vita da
assassino.
Il resto del gruppo seguì
l’esempio di Vegeta addentrandosi nella hall, e quando questi si bloccò
improvvisamente tutti lo guardarono stupiti.
Vegeta fissò un punto
apparentemente a caso davanti a sé assumendo un aria minacciosa.
Goku ne imitò le gesta
fissando anch’egli lo stesso punto, restarono in attesa.
“Sto cercando un uomo”
esordì una voce proveniente dal buio della stanza, proprio nel punto fissato dai
due uomini.
Lentamente si udirono dei
passi, leggeri, quasi impercettibili, in un andatura flemmatica e regolare.
Dall’oscurità emerse la
figura di un uomo, dagli occhi rossi e con un particolare turbante in testa,
avvolto in un mantello logoro.
Questi camminò adagio fino
al centro della stanza con una calma tale da creare tensione a tutti i presenti.
Si guardò attorno, senza
incrociare gli occhi con i suoi interlocutori “E’ un Saiyan” continuò poi
spostando lo sguardo sui due uomini.
Goku e Vegeta restano in
silenzio fissando quello strano individuo apparso loro davanti, l’uomo avanzò
ancora oltre, con calma senza fretta, si fermò davanti ad un piccolo bancone
posto al centro della stanza.
Da esso afferrò un
bicchiere dalla lunga impugnatura riempito di un vino color rosso acceso.
Osservò il bicchiere,
tenendolo stretto tra l’indice ed il medio della mano, poi tornò sui Saiyan, ma
questa volta puntò direttamente ad uno dei due.
Fissò Vegeta con aria
apparentemente tranquilla “Vedete lui…mi ha fatto un torto, molto tempo fa, e
ora gradirei che lui ripagasse” continuò alzando ora lo sguardo al soffitto.
Cominciò a roteare il
liquido nel bicchiere, tale gesto fece accigliare maggiormente Vegeta.
“Immagino lo conosciate…il
suo nome è…Kakaroth, o forse dovrei chiamarti Son Goku!” sbottò perdendo tutta
la tranquillità che possedeva e fissando il diretto interessato.
Goku sgranò gli occhi
incredulo “Cosa?! Io non ho fatto nulla!” si giustificò cercando di capire cosa
avesse fatto per meritarsi tale rancore.
“E poi non ti ho mai visto
prima, giuro!” continuò cercando di guardare meglio l’altro.
L’uomo misterioso strinse
la presa del bicchiere cominciando a fremere dalla rabbia “Lo immagino…ma io
conosco te, e tanto mi basta” continuò scagliando al suolo l’oggetto in un
impulsivo ed inaspettato gesto.
Goku commise l’errore di
distrarsi nel guardare il bicchiere, un secondo più tardi, quando riportò lo
sguardo davanti a sé lui era lì.
In un rapido gesto lo
raggiunse appoggiandogli un avambraccio al collo ed accompagnandolo fino alla
parete alle sue spalle.
“GOKU!” strillò Chichi
appena lo vide in difficoltà “PAPA’!” fu invece il grido del figlio.
“Non muovetevi!” gli intimò
in un soffocato invito a tenersi a distanza il Saiyan preoccupato per la loro
sorte.
Con una smorfia di dolore
fissò l’avversario, che ancora lo stava tenendo stretto “Cosa vuoi da me?!” urlò
quasi a fatica.
“Te l’ho detto
Saiyan…voglio essere ripagato per il torto subito” rispose l’altro con uno
sguardo che sfiorava la follia “Voglio che tu paghi con la vita, com’è giusto
che sia!” sbottò diventando lievemente isterico.
Vegeta osservò immobile la
scena, il suo sguardo ritornò sul quel che restava del bicchiere e del vino
rosso che era stato versato.
Strinse i pugni e tornò a
guardare i due combattenti “Chi sei?” chiese poi con voce ferma.
L’individuo dallo strano
turbante lasciò la presa del Saiyan che scivolò al suolo tenendosi il collo
dolorante e soccorso subito dai due bambini.
L’uomo si voltò verso
Vegeta, sorrise, tornando ad assumere un atteggiamento apatico “Mi stupisce che
tu non lo sappia principino” sibilò muovendo un passo in direzione della porta
d’ingresso.
Un secondo dopo sparì
lasciando tutti in uno sgomento generale.
Vegeta sgranò gli occhi,
quel tizio…possibile che…
*
Un ago passò con destrezza
tra i due lembi del polsino.
L’improvvisato sarto tornò
a far passare l’aculeo nella stoffa ripetendo nuovamente l’operazione.
Concentrato non si accorse
dell’uomo che si sedette al suo fianco sulle mattonelle del pavimento.
Questi sospirò facendo
notare all’altro la sua presenza.
Il cucitore alzò lo sguardo
pensieroso, “Che ti prende Aver?” gli chiese avendolo riconosciuto.
L’uomo crucciò lo sguardo
sbuffando “Credi che il Capo riunirà a vincere questo torneo?” mormorò in cerca
di un incoraggiamento indiretto.
L’altro si grattò la nuca
alzando lo sguardo, e dopo un attimo di riflessione afferrò dei fogli
rigirandoseli tra le dita “Mmm…io direi che con questi avrà una speranza” disse
fiducioso nei suoi marchingegni.
Aver lo scrutò per un
secondo, decise poi di sottrargli quello che erano i suoi progetti e se li
lanciò alle spalle “Questi trucchetti non funzioneranno mai contro quei tizi Sik!”
lo rimproverò incrociando le braccia.
Sik osservò i suoi piani di
lavoro sparpagliarsi per l’intero pavimento con aria sconvolta.
“Sono molto forti non sarà
facile batterli” continuò a parlare da solo Aver, l’altro sembrò infine
risvegliarsi “Di chi parli?” chiese decidendosi infine a guardarlo.
Aver sferrò un pugno sulla
testa del compagno “Dei Saiyan idiota!” gli fece presente afferrando ora il
polsino dalle mani dell’altro cominciando a scuoterlo.
“Secondo me queste cose
tecnologiche non basteranno a sconfiggere quei mostri!” continuò rigirandosi
l’oggetto tra le dita.
Sik si grattò la parte lesa
osservando l’altro e notando il modo indelicato con la quale stava trattando la
sua creazione.
Sconvolto gli rubò il
polsino dalle mani e lo allontanò da lui, “Canat è riuscito a superare le
eliminatorie grazie ai miei trucchetti tecnologici, sarà uno scherzo
battere anche questi Saiyan” lo confortò sicuro nelle sue capacità inventive.
Aver restò a fissarlo “Se
lo dici tu” mormorò ancora poco convinto osservando altrove.
“Mi secca ammetterlo, ma
quell’incompetente di Aver ha ragione” raggiunse una voce alle loro spalle.
I due si voltarono
simultaneamente assumendo espressioni sbalordite.
Sik scattò in piedi “Natez,
Ghitu! Cosa vi è successo?!?” urlò osservando le condizioni dei compagni.
Natez si appoggiò le mani
ai fianchi assumendo un sorriso alquanto idiota “I Saiyan…sono troppo forti”
disse prima di perdere completamente le forze e ricadere all’indietro sfinito.
“Natez!” esclamò Sik
correndogli incontro.
Aver sbuffò alzando gli
occhi al soffitto “Altroché conquista del pianeta Otern, qui non conquistiamo
nemmeno la finale del torneo” ironizzò pessimista.
Sik si voltò verso i
compagni, e mentre Aver era ancora intento a borbottare tra sé, Ghitu si adagiò
un dito alle labbra inclinando la testa con un espressione decisamente cretina.
“Amici! Domani sarà un gran
giorno per noi reduci di Itek! Dopo aver vinto il torneo ci impossesseremo anche
di questo pianeta!” esordì Canat accompagnato da una fragorosa risata.
Per qualche strano motivo
il capo del gruppo sembrava l’unico ad avere un briciolo di speranza!
*
CONTINUA…
*
*
Elechan86: eheh…bene
allora, tieni d’occhio Goku ^^…e ti ringrazio sono contenta che lo ritieni IC
*
mery: sei troppo gentile,
grazie davvero…ecco l’aggiornamento
*
Anty: ti ringrazio, sei
gentilissima ^^ sono contenta che la contrapposizione delle due frasi sia
riuscita, e che si sia visto il modo diverso di manifestare la propria
preoccupazione delle due donne. Poi diciamolo Bulma sa essere persuasiva…
*
bulma_89: grazie, sono
contenta che ti sia piaciuto
*
lilac: grazie, davvero
grazie. Sono contenta che tutti i personaggi non si distacchino dagli originali
e mi fa piacere che le reazioni di Chichi e Bulma ti siano piaciute ^^
|
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Capitolo 8 *** Inizio degli scontri ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Inizio degli scontri
*
“…quindi diamo inizio al
grande torneo di Otern con questo primo incontro!” annunciò il singolare
presentatore dalle sembianze piuttosto…squamose.
Con un gesto della mano
portò l’attenzione alle sue spalle indicando l’uscita del concorrenti “I primi
ad entrare in campo sono Canat del pianeta Itek e Noisuf un misterioso bambino
prodigio…un bell’applauso!” presentò l’uomo, mentre accompagnati da un ovazione
i due guerrieri si portarono al centro del ring.
Canat osservò il misterioso
individuo appoggiandosi le mani ai fianchi con aria sicura di sé.
“Mi dispiace moccioso, per
te la gara finisce qui, ma ti faccio i miei complimenti per essertela cavata fin
ora” si presentò al suo avversario cominciando a ridere come era solito fare.
L’oscuro bimbo
incappucciato reclinò la testa appoggiandosi a sua volta le mani ai fianchi “Che
barba, voi adulti dite sempre le stesse cose…scommetto che non vali nulla”
brontolò socchiudendo gli occhi.
Improvvisamente si mise in
guardia, e sul suo volto coperto parzialmente dalla maschera si accese un
sorriso “Coraggio, fatti sotto…non ho tempo da perdere io!” lo esortò
attendendo l’attacco dell’avversario.
Il buffo rivale fece una
smorfia prima di realizzare quanto detto, e dopo essersi reso conto delle offese
appena ricevute si scagliò all’attacco “Ora vedrai stupido ragazzinoooo!!” urlò
sferrando pugni a raffica e a vanvera contro il suo avversario.
Noisuf schivò senza nemmeno
sforzarsi per diversi secondi, poi stufo dei continui attacchi inutili sferrò un
pugno a sua volta colpendo in pieno volto il suo avversario.
Canat barcollò all’indietro
sorreggendosi il suo povero naso, appena tolse le mani si accorse di quella
gocciolina di sangue che fuoriuscì dalle sue sventurate narici.
“Aaaahhhh sangue!!” si
lamentò quasi sconvolto, con uno scatto tornò a guardare il ragazzino.
L’altro lo fissò con aria
annoiata “Lo sapevo che non valevi nulla” brontolò accompagnato da uno
sbadiglio.
“Me la pagherai
mostriciattolo” insistette ancora Canat tornando all’attacco.
L’agile Noisuf schivò
nuovamente tutti gli attacchi e dopo essersi stufato di giocare decise di
evitare l’ennesimo pugno saltando sulla testa dell’avversario.
Atterrò alle sue spalle e
da lì ne approfittò per sferrargli un calcio.
Lo strano essere si ritrovò
a faccia a terra a diversi metri di distanza dal punto in cui si trovava un
attimo prima.
Con rabbia si alzò dal
suolo osservando davanti a sé ed ignorando il sempre più annoiato avversario.
Si appoggiò una mano sul
polsino ringhiando “Non credevo che avrei dovuto usare la mia arma segreta
contro un marmocchio” mormorò parlando da solo.
Con uno scatto tornò in
piedi ed additò l’altro “Ora non hai scampo!!” urlò portando in avanti la mano
provvista dello strano polsino alla quale Sik aveva lavorato per ore.
Da esso scaturì un
improvviso raggio luminoso che si avvicinò pericolosamente al giovane
concorrente.
Noisuf lo guardò con totale
indifferenza, e con un gesto svogliato della mano ne deviò la traiettoria
facendo precipitare la sfera lontano dallo stadio.
“Tutto qui?” sbuffò il
ragazzino osservando la sfera allontanarsi prima di volgere lo sguardo allo
sbalordito Canat.
“C…co…come hai fatto?!?”
urlò sbigottito agitando le braccia, l’altro alzò le spalle “E’ semplice…basta
concentrare l’aura nel braccio” spiegò con noncuranza ritenendola una cosa
ovvia.
Canat squadrò il singolare
avversario a mascella spalancata “La che?!?” chiese nuovamente non avendo capito
nulla di ciò che gli stava dicendo.
Il bimbo sbuffò roteando le
pupille “Ora ti faccio vedere” disse aprendo una mano verso l’alto e creando una
piccola sfera “Questa è la mia aura…se concentri la tua nel braccio poi deviare
la traiettoria della sfera. Vuoi provare?” spiegò allungando la mano verso
l’uomo.
Canat osservò i suoi
movimenti, accorgendosi troppo tardi che quella sfera di energia si stava
dirigendo pericolosamente verso di lui.
Nervosamente cominciò a
scuotere le mani “Ahhh no aspet…” troppo tardi.
Colpito in pieno Canat fu
buttato fuori dal ring senza avere il tempo di provare a fermare la sua caduta.
“Fuori dal ring…il
vincitore è Noisuf!” annunciò il giudice additando il bambino in piedi al centro
del quadrato con aria stupita.
Il piccolo vincitore si
sporse oltre il bordo del campo di battaglia osservando lo sconfitto avversario
“Allora non sapevi lanciarle le sfere di energia…perché non me lo hai detto
subito?” gli fece presente con ingenuità.
*
Chiusi nel loro mutismo
Goku e Vegeta attesero di salire sul ring per i loro rispettivi incontri.
Dall’apparizione del
misterioso guerriero, la sera precedente, i due non si erano rivolti più la
parola.
Goku stava cercando di
capire chi egli fosse, ma soprattutto quale fosse il torto di cui si era
macchiato e che l’uomo sembrava rivendicare.
Vegeta, dal canto suo, era
immerso nelle sue elucubrazioni, quello strano individuo sembrava conoscerlo,
non che questo fosse un gran indizio, ma doveva capire chi diamine era.
“Secondo te perché vuole
vendicarsi con me?” chiese infine Goku non riuscendo a venire a capo del
problema.
“Cosa accidenti vuoi che ne
sappia io!” sbottò infastidito l’altro, altrettanto innervosito per non riuscire
a capire l’identità dell’uomo.
L’espressione di Goku si
fece dispiaciuta e con un sospiro si voltò dal lato opposto.
Vegeta lo fissò per pochi
istanti facendo altrettanto e guardando in un’altra direzione.
“Quel tizio conosce anche
me” questa volta fu il principe a rompere il silenzio che si era creato, e
l’altro Saiyan si voltò a guardarlo sorpreso “Ti conosce?” chiese sbalordito.
L’altro sembrò pensarci un
secondo ed infine annuì “Sì, mi ha mandato dei messaggi in codice” confessò
restando a guardare altrove.
Goku si adagiò un dito al
mento alzando il capo “Messaggi in codice eh…” mormorò pensieroso tornando poi a
guardare l’altro “Ne sei sicuro?” chiese per ulteriore conferma, lui non aveva
visto nulla.
Vegeta scattò in piedi
mostrando un pugno all’altro “Certo che ne sono sicuro!” proruppe nervoso…che
diamine lo prendeva per uno stupido?!
L’altro Saiyan cercò di
calmarlo agitando le mani “D’accordo scusa, non ti arrabbiare” lo tranquillizzò,
mentre Vegeta tornò a sedersi a braccia conserte accompagnato da un sonoro
ringhio.
Goku abbassò lo sguardo
“Comunque sia non capisco, come fa a conoscerci” mormorò assumendo un
espressione seria incrociando le braccia.
“E’ questo il punto…lui sa
chi siamo noi, ma noi non sappiamo chi sia lui” concordò Vegeta alzando lo
sguardo accigliato.
L’amico restò fisso ad
osservare le sue scarpe per diversi secondi, improvvisamente si scompigliò i
capelli “Ahhh così non ne verremo mai a capo!” brontolò agitato cercando con lo
sguardo l’altro.
Quando vide l’espressione
di Vegeta si accorse che non era quello serio e composto che assumeva di solito.
La sua espressione era
sbalordita, anche se con il solito cipiglio imbronciato.
Lentamente volse anch’egli
lo sguardo nella stessa direzione assumendo lentamente anche lui un’espressione
simile.
“Vi vedo preoccupati
Saiyan…” sibilò la voce tranquilla del misterioso guerriero che si era
materializzato davanti ai due.
Sorrise beffardo “Non
abbiate paura, la resa dei conti avverrà sul ring” il sorriso divenne folle
appena incrociò lo sguardo col Saiyan più giovane “Spero tanto di ricevere quel
che mi spetta…la tua vita” bisbigliò prima di andarsene lasciando i due sgomenti
per l’improvvisa apparizione.
“…i prossimi concorrenti
sono Vegeta di razza Saiyan e…”
*
Un lieve bagliore illuminò
un piccolo cespuglio nei pressi della zona riservata ai combattenti.
Il groviglio di foglie
sembrò animarsi per alcuni secondi, “Hai visto Goten siamo stati fantastici!
Abbiamo sconfitto quel citrullo in un baleno!” esultò il piccolo Trunks alzando
un pugno verso l’alto.
“Già” mormorò l’altro con
aria meno allegra.
Il piccolo Brief guardò
l’amico inarcando un sopracciglio “Che ti prende adesso?” chiese scrutandolo con
attenzione.
Goten sembrò indeciso per
alcuni secondi “Dici che quel tizio farà del male al mio papà?” confessò le sue
preoccupazioni senza guardare l’altro.
Il Saiyan dai capelli lilla
reclinò la testa “Quale tizio?” chiese cercando di capire a chi si riferisse
“Ah, parli del tipo che abbiamo incontrato ieri sera?” chiese infine
ricordandosi del misterioso guerriero che li aveva attaccati.
Goten annuì leggermente, e
Trunks lo scrutò ancora assumendo un espressione comprensiva.
Si portò davanti
all’inseparabile amico e gli mise una mano sulla spalla “Ascolta Goten…”
cominciò il suo discorso costringendo infine l’altro ad alzare il capo “…i
nostri papà sono i guerrieri più forti di tutta la galassia! Vedrai che
riusciranno a cavarsela contro quel tipo” lo rassicurò convinto.
“Ne sei sicuro?” chiese
conferma Goten osservando gli occhi azzurri del migliore amico.
Trunks incrociò le braccia
socchiudendo gli occhi “Ma certo!” affermò ancora con aria sicura di sé.
Il moro sorrise annuendo
“Hai ragione Trunks!” esclamò sollevato da quanto sentito.
“…il vincitore
dell’incontro è Vegeta!” annunciò il cronista.
Trunks balzò “Evviva! Il
mio papà ha vinto!!!” esultò sbucando con la testa de dietro l’arbusto per
constatare la vittoria del genitore.
Goten stava per fare
altrettanto, ma Trunks tornò a nascondersi accompagnato da un lieve urlo
soffocato.
Con aria terrorizzata tornò
a sedersi tappandosi la bocca con entrambe le mani “Che succede?” domandò
curioso il Son cercando di capire l’atteggiamento dell’altro.
Trunks lo guardò
estremamente preoccupato, deglutì “Il…il prossimo incontro…” balbettò.
Goten inarcò un
sopracciglio sbirciando a sua volta da dietro il cespuglio.
Pochi istanti più tardi
anche lui si ritrovò seduto, altrettanto preoccupato, accanto all’amico “S…siamo
nei guai Trunks!” bisbigliò guardando l’altro quasi in stato di shock, “Il
prossimo incontro…sarà…” continuò fissando il vuoto.
“…sarà contro mio padre!!”
concluse per lui Trunks mettendosi le mani tra i capelli.
*
CONTINUA…
*
*
marina_heart: eheh…mistero
mistero, ancora non si sa chi è, temo dovrai attendere
*
bulma_89: è quello che si
sta chiedendo anche lui ^^
*
bulma_92: ti ringrazio, sei
gentile, spero che anche questo ottavo capitolo ti sia piaciuto
*
Elechan86: come vedi anche
lui è sicuro che non ha fatto nulla e si sta facendo venire parecchi dubbi
*
lilac: ahah mi hai beccato,
sì, era proprio quello che volevo. Illudervi che Vegeta sarebbe stato il fulcro
dei guai, quando alla fine è Goku che si ritrova un nemico alle calcagna^^
riguardo ai reduci di Itek invece, come vedi non costituiscono un gran problema
*
mery: andiamo, Goku non si
farà sconfiggere solo per una presa al collo, giusto?
*
Anty: eh sì, siamo giunti
ai primi misteri, e per ora l’uomo col turbante non ha ancora rivelato nulla di
sé
|
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Capitolo 9 *** Una battaglia personale ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Una battaglia personale
*
“Ancora niente” sospirò
mettendosi a sedere incrociando le braccia “Vorrei proprio sapere dove si è
cacciato” parlottò tra sé osservando le sue scarpe.
“Stai calma Chichi, vedrai
che Goten è da qualche parte nei paraggi” la rassicurò l’altra donna notando il
nervosismo della mora.
Chichi tornò ad alzarsi,
come stava facendo da ormai svariati minuti, cercando di scorgere la figura del
figlio “Non sono tranquilla…con quel pazzo in giro temo possa succedergli
qualcosa di brutto” mormorò tornando, per l’ennesima volta, a sedersi.
Bulma la guardò tutt’altro
che nervosa “Goten se la caverà vedrai, non c’è bisogno di agitarsi” provò
nuovamente a placarla.
“Quel bambino è troppo
disobbediente…per colpa si Trunks si caccia spesso nei guai” si lamentò senza
alcun riguardo per la madre dell’altro bambino che si accigliò non troppo
contenta dell’ultima affermazione.
“Scusate per l’attesa
signori e signore, ma ora possiamo dare il via ai quarti di finale!!” annunciò
il presentazione attirando l’attenzione di tutti e suscitando gli applausi
dell’intero stadio.
Appena l’ovazione si placò
l’uomo al centro del ring si voltò verso l’uscita dei guerrieri “I primi ad
entrare in campo saranno Vegeta di razza Saiyan e Noisuf l’ignoto ragazzino
prodigio!” li presentò suscitando nuove grida di entusiasmo.
Il giudice scese dal campo
di battaglia per lasciare spazio ai due contendenti.
Il principe dei Saiyan si
portò al centro del ring con aria sicura di sé, pochi passi può in dietro un
agitatissimo Gotenks avanzava ancora celato sotto le mentite spoglie del bambino
prodigio Noisuf.
Quando anche la fusione dei
due bambini si portò al centro fu decretato l’inizio dell’incontro.
Vegeta incrociò le braccia
in silenzio, lui aveva altri pensieri per la testa.
Gotenks al contrario
deglutì nervoso, cercò di ricomporsi e di non mostrarsi teso.
Allungò un braccio verso il
suo avversario ostentando una sicurezza apparente “Ah ah ah…pensi di farci
paura solo perché sei il principe dei Saiyan?!” urlò per farsi coraggio.
L’uomo inarcò un
sopracciglio guardando il bambino…principe dei Saiyan? Ah davvero? E come faceva
a sapere che era il principe?
Sorrise sotto i baffi
assumendo poi un espressione sicura di sé “E tu pensi che ti basti un nomignolo
idiota e un travestimento insensato per non farti riconoscere…Trunks?!” rispose
in un ghigno.
“Ahhh!! Ci…ci…ha
scoperti!!” urlò Gotenks conscio di essere nei guai…grossi guai!
“Che cosa!” gridò dagli
spalti Bulma avendo finalmente capito dove si era nascosto fino ad ora il
figlio.
Chichi sgranò gli occhi,
che fosse…
Vegeta portò le braccia ai
fianchi, osservò il bambino e si mise in posizione di difesa “Coraggio
Trunks…vediamo cosa siete in grado di fare tu e il tuo amichetto” lo sfidò
facendogli segno con le dita di farsi avanti.
Gotenks guardò sorpreso
l’adulto, e dopo aver capito ciò che si aspettava si liberò del travestimento
“D’accordo!” urlò scagliandosi contro il suo avversario.
Goku osservò la scena da
dietro le quinte, sorrise appoggiandosi alla parete con le braccia conserte.
“Ohhh Goten!!!” si lamentò
Chichi preoccupata per le sorti del figlio, Bulma dal canto suo assunse un
espressione meno arrabbiata, si limitò a guardare con aria seria la scena.
Gotenks scagliò il primo
colpo al suo avversario, ma ne pugni ne calci scalfirono l’uomo che con facilità
evitava ogni attacco.
Stufo di giocare afferrò il
polso del bambino “Concentrati Trunks, questi sono attacchi da principianti!” lo
rimproverò tirandogli un pugno in pieno volto.
Il bambino fu sbalzato a
diversi metri di distanza concludendo la sua corsa sul bordo del campo di
battaglia.
Vegeta si ricompose
incrociando nuovamente le braccia ed attendendo il ritorno dell’avversario,
Gotenks si alzò lentamente massaggiandosi il naso.
Osservò l’uomo e scattò
nuovamente contro di lui.
*
“Maledetto moccioso!!! Come
ha osato lanciarmi addosso quella sfera!!” urlò irritato Canat, mentre Sik era
impegnato a fasciargli la testa e il grosso bernoccolo che si era procurato
nella caduta.
“Lo sapevo che questi
mezzucci non avrebbero mai funzionato” sospirò Aver che era ormai rassegnato al
fallimento del loro, insensato, piano.
Canat guardò il compagno
dall’atteggiamento pessimistico additandolo adirato “Sta zitto! Se non fosse
stato per quel moccioso avremmo conquistato Otern senza nessuna difficoltà!”
urlò ancora convinto delle sue possibilità.
L’altro alzò le spalle “Se
lo dici tu” lo assecondò con aria poco convincente.
“Ehi Capo, il
mostriciattolo sta combattendo contro uno dei Saiyan!” lo informò Natez che
stava seguendo lo scontro.
*
Gli attacchi di Gotenks
cominciarono a farsi sempre più serrati.
Vegeta iniziò a parare i
colpi, anziché schivarli semplicemente.
Sul suo volto un
espressione sempre più soddisfatta, suo figlio si stava comportando bene.
Parò l’ennesimo pugno
diretto al suo volto, e senza dare il tempo all’avversario di rendersi conto,
gli sferrò un colpo in pieno petto facendolo nuovamente ricadere lontano.
Gotenks frenò nuovamente la
sua corsa a pochi centimetri dal confine di gioco, Vegeta stava calibrando
appositamente la sua forza affinché non cadesse dal ring.
Come aveva fatto
precedentemente il bambino si alzò, questa volta massaggiandosi il busto.
Con aria seria si rimise in
piedi ed osservò il principe scagliandosi all’attacco.
Vegeta si riposizionò
stando sulla difensiva, il bambino si avvicinò a gran velocità, ma a pochi
centimetri dal suo obbiettivo scomparve nel nulla.
L’uomo guardò per un
secondo il vuoto spiazzato.
“Super Ghost Kamikaze
Attack!!” urlò il bambino alle sue spalle.
Vegeta si voltò a
guardarlo, attorno a lui intanto quattro fantasmini dalle fattezze del loro
creatore lo avevano circondato.
Osservò il ragazzino che
con sicurezza estese un braccio verso l’alto.
Con estrema calma raddrizzò
la schiena restando fermo in mezzo al ring serrando solo i pugni.
Gotenks additò il suo
avversario “All’attacco!!” ordinò alle sue copie svolazzanti.
Un secondo dopo una potente
deflagrazione alzò un enorme polverone al centro del campo di battaglia.
“Siiii abbiamo vinto!”
esultò lo strambo bambino dai capelli bicolore cominciando a saltare per aria.
I suoi festeggiamenti però
s’interruppero appena si rese conto che del principe dei Saiyan non vi era
traccia sul ring.
“Ma dove?!” mormorò
sgranando gli occhi “Dietro di te” rispose l’inconfondibile voce dell’uomo.
Il bambino non fece in
tempo a girasi completamente, appena intravide l’avversario questo gli scagliò
un calcio colpendolo sul mento.
Gotenks si ritrovò nello
stesso punto occupato da Vegeta un secondo prima, ora i ruoli si erano
invertiti.
L’uomo estese un braccio
nella sua direzione, e senza tanti preamboli scagliò una sfera di energia
addosso al singolare bambino.
Ancora una volta polvere e
detriti coprirono il terreno di gioco, ma questa volta il colpo era andato a
segno.
Le pesanti nubi di terra si
diradarono lentamente, al suo interno le sagome di due bambini.
“Tempo scaduto” sibilò
Vegeta avvicinandosi ad una delle due figure.
L’intero stadio restò a
fissare la scena esterrefatto, il giudice si guardò attorno sgomento.
Solo dopo alcuni istanti
realizzò che il misterioso bambino prodigio non era altri che i due piccoli ora
la centro del ring.
Trunks tossì dopo aver
respirato la polvere che lo aveva circondato per diversi secondi, quando alzò
lentamente lo sguardo si ritrovò davanti il padre.
“Attenzione signori e
signore sono costretto a squal…” il presentatore stava per annunciare la
sconfitta del piccolo partecipante, ma a fermare l’uomo fu un gesto del
principe.
Vegeta gli fece cenno di
non continuare senza staccare gli occhi del figlio “Alzati” ordinò restando
serio.
Trunks capì che l’incontro
non era ancora terminato e con lentezza si rimise in piedi, guardò il genitore
tornando ad attaccarlo.
“Trunks” mormorò la madre
dagli spalti, mentre la donna al suo fianco tirò un sospiro di sollievo nel
vedere che il suo bambino stava bene.
Per lei l’ultima mezz’ora
era stata straziante.
Goten, dal canto suo restò
sul posto, si votò incrociando lo sguardo del padre che gli sorrise con
orgoglio.
Goku fece però capire al
bambino di non scendere dal ring, quella era diventata una battaglia personale
tra padre e figlio, e se lui fosse sceso l’incontro sarebbe terminato.
Trunks attaccò il padre con
svariati colpi, tutti schivati facilmente dall’uomo, stufo dunque di attaccare
inutilmente fece un salto indietro.
Restò a fissare il genitore
per alcuni secondi allargando infine le braccia lateralmente.
Vegeta osservò i suoi
movimenti restando a guardarlo con calma, mentre il ragazzino fece comparire due
sfere di energia nel palmi delle sue piccole mani.
“Vuoi attaccarmi con una
tecnica che ti ho insegnato io Trunks?” gli fece presente riconoscendo il Final
Flash che stava per usare.
Il bambino non rispose, si
limitò a giungere i polsi generando una gigantesca scia luminosa mirata al
padre.
Vegeta non fece altro che
spazzare via la sfera con estrema facilità, ma quando la luce svanì dalla sua
visuale Trunks gli era già a pochi centimetri di distanza.
Sorpreso l’uomo non fece in
tempo a mettersi sulla difensiva ricevendo un pugno in viso.
Tutto si svolse in un
secondo, ma la scena sembrò durare in eterno.
In quel lieve lasso di
tempo sul volto di Vegeta si allargò un sorriso, suo figlio era stato in gamba.
Il piccolo Trunks però non
fece in tempo a notare l’espressione del padre, quando si voltò verso di lui
vide solo la sua mano, e quella sfera di energia che lo scagliò fuori dal ring e
contro una parete.
*
“A…avete visto?! Quel
ragazzino…” farfugliò Sik incredulo.
“Già…è stato incredibile”
gli fece eco Natez altrettanto sconcertato.
“Ehi, ma quelli non sono i
bambini che stavano con i Saiyan?” chiese Aver, forse il più attento del gruppo.
Canat si adagiò una mano al
mento, il suo sguardo vagò sugli spalti per poi tornare a guardare il ring
“Quand’è così…mi è venuta un idea” mormorò pensieroso.
Aver roteò le pupille, guai
in vista per loro, mentre gli altri lo guardarono perplessi “Cosa vuoi fare
Capo?” chiese Ghitu guardandolo senza capire le sue intenzioni.
Canat appoggiò le mani ai
fianchi “Mi vendicherò del ragazzino…dei Saiyan e conquisterò Otern in un colpo
solo vedrete!” annunciò scoppiando in una delle sue insensate risate…
*
CONTINUA…
*
*
mery: grazie, sei
gentilissima, spero che lo scontro tra padre e figlio ti sia piaciuto
*
Elechan86: il turno di Goku
arriverà presto ^^
*
Anty: Vegeta ha combattuto
contro un avversario non molto importante, ma sicuramente non contro il tizio
col turbante, lui è ancora in giro. Spero ti sia piaciuto lo scontro tra Vegeta
e il “misteriosissimo” Noisuf ^^
*
marina_heart: dai, Vegeta è
stato piuttosto bravo, non gli ha fatto nulla…più o meno. Per quel che riguarda
il misterioso guerriero per ora resta ancora tale, ma se vuoi provare ad
indovinare…
*
lilac: ormai dovresti
saperlo…io non mi sbottono tanto facilmente eheh…quindi ti dico solo che…la tua
sfera ha fatto centro, leggendo le parole al contrario! Ok, smetto anch’io di
dire idiozie (non ridere) e passiamo alle cose serie. Allora, ti ringrazio, sono
contenta di riuscire a ricreare le stesse atmosfere degli episodi attuali, ma
soprattutto che anche Gotenks sia risultato simile all’originale ^^
|
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Capitolo 10 *** Il motivo di tanto odio ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Il motivo di tanto odio
*
“Ahia! Mamma mi stai
facendo male!!” si lamentò il bambino alle prese con le cure mediche della
madre.
“Sta fermo Trunks!” gli
ordinò in tono di rimprovero mentre non troppo delicatamente gli fasciò un
braccio.
Trunks capì che era meglio
non protestare ed in silenzio la lasciò fare.
“Non ha bisogno di tutte
queste medicazioni inutili, non si è fatto nulla” brontolò Vegeta appoggiato
alla parete poco distante.
Il bambino si voltò a
guardare il padre, mentre Bulma strinse l’ennesima fasciatura con nervosismo
“Sei il solito cafone. Hai scagliato tuo figlio contro una parete e te ne stai
lì a dire che non si è fatto nulla?!” lo criticò senza guardarlo.
Trunks volse ora lo sguardo
alla madre “Io sto bene mamma” la rassicurò assumendo un espressione seria.
Bulma alzò lo sguardo
incrociando gli occhi sicuri del figlio.
Sospirò, quel bambino
sembrava dovesse sempre dimostrare qualcosa davanti al padre, era il suo modo
silenzioso di ammirarlo.
“Ho capito” assentì
alzandosi, si appoggiò le mani ai fianchi in posa da rimprovero “Ma guai a te se
lo rifai siamo intesi? È già la seconda volta che ti cacci in guai simili” lo
riprese severa.
Il bambino annuì debolmente
“Va bene” rispose con un filo di voce.
“Bulma…” la chiamò Goku
costringendola a voltarsi “Ti dispiace dire a Chichi di seguire da qui i
prossimi incontri. Sai ho idea che non sarà una passeggiata d’ora in avanti”
confessò con aria determinata.
Bulma osservò lo sguardo
dell’amico, quello sguardo glielo aveva visto in volto solo nei momenti di
pericolo.
Senza dire un’altra parola
annuì tornando sugli spalti per chiamare l’altra donna.
Goku spostò lo sguardo
incrociando gli occhi rossi dell’uomo col turbante, quello sarebbe stato il suo
prossimo avversario.
Vegeta distolse lo sguardo
dal misterioso guerriero per portarlo sull’amico-rivale, lo scrutò per pochi
istanti.
Tanto gli bastò per capire
cosa stava pensando, non vedeva l’ora di battersi con quell’individuo.
Era preoccupato, questo sì,
ma fremeva dalla voglia di combattere…tipico…
Si staccò dalla parete
avvicinandosi all’altro Saiyan, gli appoggiò una mano sulla spalla attirando la
sua attenzione “Kakaroth, se ti farai sconfiggere da quel tipo dopo dovrai
vedertela con me!” gli disse enigmatico.
Goku guardò i suoi
occhi…strano modo d’incoraggiare, ma Vegeta era fatto così, di meglio non sapeva
fare.
Sorrise ed annuì “Va bene”
acconsentì.
“Il prossimo incontro sarà
tra Son Goku di razza Saiyan e Icerd dal pianeta…79” annunciò il cronista
suscitando l’esultanza del pubblico.
Vegeta sgranò gli occhi,
era la prima volta che sentiva la presentazione del tizio col turbante, e
finalmente aveva capito.
Goku notò il suo sguardo
“Vegeta, che ti prende?” chiese aggrottando le sopracciglia.
Il principe digrignò i
denti stringendo i pugni “Kakaroth, quel tizio è…”
*
Il suo piede si posò
pesantemente al suolo, subito imitato dall’altro.
Con decisione camminò fino
al centro del ring incrociando ancora una volta lo sguardo del suo avversario.
“Ti stavo aspettando
Saiyan” sibilò Icerd con un sorriso che aveva qualcosa di estremamente maligno.
“Mi dispiace di averti
fatto attendere” si scusò assumendo subito una possa da battaglia “Vogliamo
cominciare?” chiese serio.
“Con piacere!” esclamò
l’altro sparendo nel nulla, un secondo più tardi e nemmeno di Goku vi era più
traccia.
Dopo pochi istanti di
silenzio un rombo proveniente dal cielo attirò l’attenzione di tutti i presenti
costringendo gli spettatori ad alzare a vuoto lo sguardo.
Un altro tuono, un nuovo
boato fece tremare le mura dello stadio
I colpi si seguivano ad una
distanza sempre più ravvicinata, dando come la sensazione ai presenti che gli
spalti di cemento sulla quale erano seduti dovessero crollare da un secondo
all’altro.
Goku parò un colpo
dell’avversario, un altro rimbombo, seguito da un altro causato dalla situazione
invertita.
Dopo una serie serrata di
attacchi i due concorrenti apparvero magicamente sul campo di battaglia.
“Non te la cavi male per
essere solo un Saiyan” si complimentò Icerd, non senza una punta di sarcasmo
nella tonalità di voce.
“Ti ringrazio, anche tu non
sei affatto male” rispose l’altro senza riuscire a nascondere un piccolo
sorriso.
L’uomo misterioso aggrottò
improvvisamente le sopracciglia “Ma non permetterò che tu esca vivo da questo
scontro!!” urlò sparendo nuovamente.
Goku sgranò sorpreso gli
occhi, fu troppo tardi quando si accorse che l’altro si era avvicinato a lui ad
estrema velocità.
Quel pugno lo prese in
pieno, facendogli percorrere tutto il ring in scivolata.
Il Saiyan non si arrese,
prima di giungere alla fine del terreno di gioco, riuscì a eseguire una capriola
frenando il suo slittamento e sparendo a sua volta dalla vista di tutti.
Quando riapparve fu solo
per colpire con una ginocchiata l’avversario.
Sbalzato Icerd fu costretto
a puntare pesantemente i piedi per riuscire a fermarsi.
Senza perdere altro tempo
scagliò una sfera di energia contro l’avversario.
Goku aprì una mano
afferrando il globo e dissolvendolo in un istante.
Un attimo dopo si ritrovò a
parare i colpi del suo avversario.
Ad un occhio inesperto
sembrò che i concorrenti si fossero moltiplicati, che tante loro copie stavano
riedendo il ring.
Per chi invece era abituato
alle battaglie sapeva che l’alta velocità con la quale si stavano muovendo
riproduceva le immagini simulando una moltiplicazione improvvisa.
“Ehi, tuo padre è in gamba”
si complimentò Trunks assistendo alla scena da dietro le quinte, Goten annuì
soddisfatto “Già! Il mio papà è fortissimo, anche più del mio fratellone” si
vantò orgoglioso della sua famiglia.
Trunks si appoggiò una mano
al fianco “Però scommetto che al mio papà basterebbe una mano per battere quel
tipo” si vantò a sua volta.
Si voltò a guardare il
genitore alle sue spalle “Vero papà?!” chiese conferma.
Vegeta non degnò il figlio
di uno sguardo.
Restò fisso sul campo di
battaglia a braccia conserte e con un espressione estremamente seria.
La buffa scenetta contribuì
a strappare un sorriso alle madri dei due piccoli Saiyan, che nel frattempo li
avevano raggiunti come chiesto da Goku.
Goku subì l’attacco del
nemico costretto a fare un passo indietro.
Riuscì a non sbilanciarsi
troppo rispondendo con un calcio che Icerd evitò giusto in tempo saltando
all’indietro.
In un secondo di silenzio i
due contendenti pensarono a riprendere fiato.
“Adesso posso sapere perché
mi odi tanto?” chiese infine il Saiyan.
Icerd ringhiò contrariato
“Lo capirai prima che ti strapperò la vita” rispose enigmatico.
Goku assunse una posa più
rilassata “Non ho intenzione di morire” rispose sicuro “Ma devo sapere cosa ti
ho fatto per farti arrabbiare così” continuò serio.
L’avversario non sembrava
aver intenzione di sbottonarsi, così fu nuovamente l’esponente di razza Saiyan a
parlare “E’ per ciò che è successo su Namecc, vero?” insistette.
Icerd sembrò innervosirsi
ulteriormente, e Goku capì di aver centrato il punto “Io volevo risparmiargli la
vita…ma lui ha sprecato l’ultima occasione che gli diedi. Sono stato costretto
ad ucciderlo” si giustificò.
“St…stai zitto” cominciò a
mormorare sommessamente l’altro.
Goku non diede segno di
rinunciare a parlare “Freezer ha spezzato troppe vite innocenti, e non ha mai
dato cenno di redimersi” concluse scrutando con attenzione lo sguardo
dell’altro.
“STAI ZITTOOOOO!!!” sbottò
improvvisamente Icerd incrementando di botto la sua aura costringendo l’altro a
pararsi dietro le sue stesse braccia.
“Non ti permetto di parlare
in questo modo del Potente Freezer!!!” urlò liberando ancora la sua forza
spirituale.
Goku sbirciò il suo
avversario, Vegeta aveva ragione, lui era…
*
CONTINUA…
*
*
santy886: chi, brava io? Ma
va io non sono nulla di ché, soprattutto perché (purtroppo) non ho nessuna
parentela con il maestro Toriyama, mi devo accontentare dei miei di parenti. Bè,
comunque grazie del pensiero, e non preoccuparti anche se non recensisci sempre
non è un problema ^^
*
Elechan86: ecco l’inizio
del combattimento del tuo Goku, spero ti sia piaciuto, e questa volta non c’è
nulla da leggere al contrario
*
mery: bè, grazie mille,
troppo buona come al solito, spero che anche questo ti sia piaciuto
*
lilac: sono contenta che tu
sia riuscita ad individuare la cosa più importante che volevo esprimere, ossia
la stima che Vegeta dimostra nei confronti di Trunks sul ring, e mi fa piacere
che risulti in parte ^^. E mi fa piacere che gli atteggiamenti delle due donne e
di Goku siano risultate azzeccate. Grazie come sempre
*
bulma_92: capita di non
vedere un aggiornamento tranquilla ^^. Simpatico il vizietto di leggere al
contrario, in questo caso direi che ti ha permesso di individuare subito
l’identità della Fusion. Per quel che riguarda vendette varie, come vedi solo
ora si inizia ad intravedere qualcosa.
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Capitolo 11 *** Una persona straordinaria ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Una persona straordinaria
*
“Il prossimo incontro
sarà tra Son Goku di razza Saiyan e Icerd dal pianeta…79” annunciò il cronista
suscitando l’esultanza del pubblico.
Vegeta sgranò gli occhi,
era la prima volta che sentiva la presentazione del tizio col turbante, e
finalmente aveva capito.
Goku notò il suo sguardo
“Vegeta, che ti prende?” chiese aggrottando le sopracciglia.
Il principe digrignò i
denti stringendo i pugni “Kakaroth, quel tizio è…era uno degli uomini di
Freezer” spiegò serio senza guardarlo.
“Freezer?!” chiese
conferma Goku incredulo, Vegeta fece un lieve accenno positivo col capo “Sì, il
pianeta Freezer numero 79 è stato l’ultimo pianeta che ha colonizzato prima del
viaggio su Namecc” spiegò giustificando il singolare nome del pianeta.
Goku fissò l’amico per
alcuni istanti, abbassò lo guardo e guardò i suoi piedi.
“Quindi è convinto che
sia stato io ad ucciderlo” comprese infine alzando lo sguardo.
Appena incrociò
nuovamente gli occhi dell’amico si accorse di un dettaglio che aveva per un
secondo dimenticato.
Lui non aveva ucciso
Freezer, ad ucciderlo era stato…simultaneamente i due adulti volsero lo sguardo
verso il piccolo Trunks.
Il bambino li guardò a
sua volta preoccupato “C…che c’è?!” balbettò spiazzato.
“Un’altra cosa Kakaroth”
lo richiamò l’altro costringendolo a voltarsi “Quel tizio gli era molto fedele”
spiegò infine.
Goku tornò a guardare
l’altro Saiyan “D’accordo, affronterò io quel guerriero” rispose serio
avviandosi verso il ring.
“Non provare a fregarmi
Kakaroth” mormorò impercettibile Vegeta socchiudendo gli occhi.
Goku non si stava
erigendo a paladino della giustizia, né lo faceva per proteggere Trunks
dall’eventuale ira di quell’uomo.
Goku lo faceva perché
nonostante tutto lui aveva notato una cosa sola: sfida!
L’adrenalina cominciava
scorrergli rapidamente nelle vene, si stava agitando, lui voleva combattere.
Dimenticandosi di tutto
il resto il Saiyan cominciò il suo incontro.
*
“STAI ZITTOOOOO!!!” sbottò
improvvisamente Icerd incrementando di botto la sua aura costringendo l’altro a
pararsi dietro le sue stesse braccia.
“Non ti permetto di parlare
in questo modo del Potente Freezer!!!” urlò liberando ancora la sua forza
spirituale.
Goku sbirciò il suo
avversario, aveva una forza spaventosa.
“Il Potente Freezer era la
persona più straordinaria della galassia! E tu lo hai ucciso solo per una sporca
vendetta in nome del tuo insulso popolo di scimmioni!!!” urlò a squarciagola
mentre smise di accrescere la propria aura.
L’espressione di Goku
riapparve da dietro le sue braccia, si ricompose e guardò l’avversario con aria
seria “Probabilmente anche tutte le persone che hanno perso un caro a causa sua
penseranno la stessa cosa di lui” gli fece presente con calma.
“Freezer era una persona
malvagia ha ucciso molte persone che non se lo meritavano…è questa la persona
che tu definisci straordinaria?!” gli fece presente nel tentativo di
farlo ragionare.
Icerd sembrò pensarci su
per un istante, quella vena di follia che lo distingueva nello sguardo sembrò
prendere nuovamente il sopravvento.
“Il Potente Freezer era
come un padre per me e tu lo hai ucciso!!” esclamò estendendo il braccio e
lanciando un improvviso raggio luminoso verso il Saiyan che fu sbalzato via
dall’improvvisa scia.
Il raggio creato da Icerd
si scontrò sugli spalti distruggendo parte delle tribune.
Goku si voltò incredulo a
guardare la scena, mentalmente ringraziò il cielo per il suo istinto che lo
aveva portato a far spostare la moglie e l’amica dai loro posti.
Quei posti erano stati
colpiti in pieno.
Strinse nervosamente un
pugno guardandosi la maglietta strappata nel punto in qui il colpo lo aveva
sfiorato.
Si strappo il restante
pezzo del capo restando a torso nudo, con occhi pieni di rabbia osservò il suo
avversario “Me la pagherai” mormorò a denti stretti non tollerando la strage
appena compiuta.
Con tutto sé stesso si
scagliò contro il suo avversario per impedire ulteriori massacri.
Vegeta osservò la scena
imperturbabile, almeno in apparenza.
Le braccia lungo ai fianchi
con i pugni ben serrati.
Quello stupido, come si può
essere fedeli a una lucertola troppo cresciuta?!
Quello squallido
lucertolone per la quale lui stesso aveva provato odio e il desiderio di
liberarsi della sua presenza.
Improvvisamente delle
piccole dita si adagiarono sul suo pugno, abbassò lo sguardo incrociando gli
occhi curiosi del figlio.
“Papà…chi è questo
Freezer?” chiese ingenuamente, cercando di capire almeno un po’ degli strani
ragionamenti degli adulti.
Vegeta osservò il bambino,
per un attimo quella domanda lo spiazzò, gli sembrò incredibile che non
conoscesse quel mostro.
Erano due realtà diverse,
quel piccolo bambino dal capelli lilla e quel essere repellente sembravano non
fossero parte dello stesso universo.
Due parti della sua vita
ben distinte, Trunks era il suo mondo adesso “Solo una grossa lucertola” rispose
tornando a guardare lo scontro lasciando il piccolo Saiyan a porsi mille
interrogativi.
Bulma osservò la scena
diversi passi indietro, sulle sue labbra si dipinse un sorriso intenerito da
quello spettacolo strano ed insolito.
“Goku!” urlò la donna al
suo fianco attirando inevitabilmente la sua attenzione.
Anche lei tornò a guardare
il campo di battaglia.
Goku ricade al suolo con un
pesante tonfo.
Il ring era ormai ridotto
ad un cumulo di macerie sebbene fosse ancora riconoscibile.
Il Saiyan riapparve pochi
istanti più tardi tossendo a causa dalla polvere che gli era entrata nei
polmoni.
L’improvvisa luce alle sue
spalle lo fece voltare di scatto.
Icerd si presentò alla
vista dell’avversario con la mano protesa verso di lui e una sfera di energia
pronta a colpirlo.
Sorrise sarcastico “Addio
Saiyan” pronunciò prima di scagliare quella sfera colpendo in pieno il suo
obbiettivo.
Isterico cominciò a ridere
sguaiatamente in preda ad un raptus di follia “Finalmente il potente Freezer è
stato vendicato!” disse convinto di aver sterminato il suo avversario.
A far cessare la sua
fastidiosa risata fu un improvviso pugno che lo centrò in pieno volto.
Con gli occhi serrati
scivolò fino al punto opposto del ring, e quando fu nuovamente in grado di
capire cosa stesse succedendo riaprì le palpebre trovandosi davanti il Saiyan
che credeva sconfitto.
Goku si massaggiò il collo
con naturalezza “Ti avevo detto che non intendevo morire” spiegò senza scomporsi
più di tanto.
Si mise in posizione
d’attacco con uno strano sorriso in volto, il sorriso di chi si stava
divertendo.
“Fine del riscaldamento”
dichiarò sparendo dalla visuale del suo avversario che non riuscì nemmeno più a
vederlo.
*
Con un balzo appoggiando
una mano sul capo dell’avversario atterrandogli alle spalle.
“Ehi, pensavo valessi molto
di più di così” si lamentò senza nessuna intenzione di prendere in giro
l’avversario.
Icerd si voltò a guardarlo
accompagnato da un ringhio infastidito “Dannato” brontolò attaccando ancora
l’avversario.
Goku schivò il colpo
sdraiandosi al suolo e calciando l’avversario in pieno petto.
Un secondo calcio andò a
colpirlo sul mento facendo ricadere diversi metri di distanza.
Il Saiyan fece perno sulle
braccia e in un lampo era già inginocchiato davanti all’altro in attesa della
sua prossima mossa.
Icerd, colpito duramente,
si passò il dorso di una mano sul mento, sputò della saliva mista a sangue e si
rialzò in piedi accompagnato da un ringhio.
“Mi hai stufato” brontolò
raccogliendo la sua aura nell’indice di una mano.
Quella piccola sfera era in
realtà molto più potente di quel che potesse sembrare.
Goku si accorse subito del
pericolo, portò le mani avanti nel tentativo di persuadere l’uomo a non
scagliarla “Aspetta non farlo!” urlò guardandosi alle spalle osservando gli
spettatori che stavano rischiando di essere coinvolti.
Quando riportò lo sguardo
davanti a sé era ormai troppo tardi, la sfera era stata lanciata accompagnata da
una risata sadica da chi l’aveva generata.
Il Saiyan strinse i denti,
c’era una sola cosa da fare.
Congiunse velocemente i
polsi portando le mani ai fianchi, “Ka…me…ha…me…HAAAAAAAAAAAA” urlò scagliando a
sua volta la sfera di energia per contrastare quella che stava distruggendo
tutto al suo passaggio.
L’impatto tra i due colpi
fu potentissimo, Goku chiuse gli occhi stringendo i denti nel tentativo di
respingere la sfera che lo stava attaccando.
“HAAAAAAAAA” urlò ancora in
un ultimo sforzo per respingere l’aura maligna che gli stava venendo contro.
L’ulteriore energia
impressa nell’onda energetica del Saiyan fu letale per il proprio avversario.
Essa sortì l’effetto
sperato, respingendo non solo la sfera, ma anche colpendo in pieno lo
squilibrato alieno e permettendo all’uomo di vincere l’incontro.
Esausto Goku si lasciò
cadere al suolo sedendosi con un enorme sospiro.
“Papà!!” lo richiamò il
figlio costringendolo a voltarsi.
Goten saltò in braccio al
padre noncurante delle sue, lievi, ferite.
Chichi seguì l’esempio del
bambino gettandosi anch’ella tra le braccia dell’uomo.
Bulma guardò la scena da
lontano, ancora una volta Goku era riuscito a salvare non solo sé stesso, ma
anche l’intero stadio.
Goku era semplicemente una
persona straordinaria.
“Attenzione signori e
signore, dopo questo entusiasmate mach siamo costretti a rinviare di qualche
minuto la finale. Dateci il tempo di sistemare il ring e di dare al vincitore il
tempo di riprendersi per il grande incontro che si disputerà tra lui e l’altro
esponente della razza Saiyan!” annunciò il presentatore dopo essersi ripreso da
tante emozioni.
Alle orecchie dei due
Saiyan però non arrivarono le esultanze del pubblico, loro erano già concentrati
in quello che sarebbe stato un grande incontro.
I due si scambiarono uno
sguardo d’intesa, l’adrenalina stava già cominciando a scorrere nelle loro vene
di guerrieri.
*
CONTINUA…
*
*
Ormai siamo quasi alla
fine, il prossimo sarà l’ultimo capitolo
*
emyc: attesa finita, ecco
l’aggiornamento
*
liri: ecco chi era…spero
non ti abbia deluso la spiegazione
*
bulma_92: no, non ho preso
spunto dal gioco, ma dal cartone e dal fumetto stesso. Trunks usa almeno due
volte una tecnica simile al Final Flash, la prima volta contro Goten la seconda
contro C-18 (nell’episodio di domani tra l’altro). Spero di aver colmato la tua
curiosità
*
marina_heart: urgh! Quest’urlo
me lo sarei dovuto aspettare…ahhh le mie povere orecchie! Comunque grazie, sono
contenta di riuscire a rendere bene i combattimenti e di riuscire a farveli
“vedere” ^^
*
mery: aggiornamento
eseguito, e come sempre grazie
*
Elechan86: ehm…dove
esattamente sugli spalti? No perché, se eri nella parte andata distrutta abbiamo
un problemino…comunque se sei sopravvissuta spero che questo capitolo ti sia
piaciuto
*
lilac: perfida?! ma noooo
ti sbagli…io non sono perfida (…), però stavolta non hai usato correttamente la
sfera, Freezer centrava, ma non la sua graziosa famigliola (evviva ho fregato la
sibilla!). Passando alle cose “serie”, grazie come sempre, sono contenta che il
quadretto famigliare sia venuto fuori come volevo io. Inoltre un profondo grazie
anche per la tua analisi narrativa. Sono contenta che le scene di lotta non
risultino pesanti con la mia descrizione.
*
Anty: grazie anche a te,
sono contenta che i due bambini risultino IC nel loro tifare per i rispettivi
padri. E stai tranquilla se non riesci a recensire subito, e in bocca al lupo
per l’esame ^_*
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Capitolo 12 *** Sincronia perfetta ***
IL GRANDE TORNEO
IL GRANDE TORNEO
*
Sincronia perfetta
*
Le ovazioni dello stadio
sembravano lontane migliaia di chilometri per chi stava per affrontare un
incontro atteso da una vita.
Ai due Saiyan al centro del
ring le voci degli spettatori non giungevano più da molto ormai.
Concentrati nella battaglia
più grande erano immersi in un mondo esistente solo nelle loro teste, che senza
nessuna parola si erano creati.
In quei quadrati, disposti
ordinatamente al loro piedi, sembrava esistere una dimensione alla quale solo
loro avevano accesso.
Loro, si sfidavano in
silenzio, in silenzio si fissavano negli occhi, in silenzio comunicavano.
Sui volti di entrambi un
sorriso compiaciuto e divertito, pronti ad una sfida che li avrebbe visti ancora
una volta l’uno contro l’altro.
“Farò del mio meglio per
riuscire a batterti” annunciò Goku osservando il suo avversario.
“Mpf…ti piace illudermi
vero Kakaroth?” chiese sarcastico l’altro socchiudendo gli occhi, senza nessun
rammarico nella voce.
Vegeta era tranquillo, per
non dire sereno.
Senza dare il tempo al
cronista di annunciare l’inizio dell’incontro i due sparirono dal ring.
Ancora una volta furono i
rombi provenienti dall’alto a scuotere le fondamenta degli spalti.
E mentre i rombi si
facevano sempre più intensi e ravvicinati la terra cominciò a subire piccole
scosse di terremoto che lentamente diventavano sempre più intense.
Il cielo ora non era più
soltanto azzurro, a determinare la posizione dei due sfidanti non erano solo i
rimbombi che si sentivano per tutto il pianeta, ma anche quelle scintille che
spezzavano la monotonia del manto celeste che si estendeva sopra le teste di chi
assisteva, per così dire, allo scontro.
*
“Capo, questa idea non mi
sembra molto…ehm…sensata” piagnucolò Aver nascosto dietro una parete.
“Fa silenzio idiota! Il mio
piano è perfetto!!” si pavoneggiò Canat anch’egli nascosto dietro un muro
cominciando a sbraitare come un ossesso.
Aver si voltò verso i
compagni di…sventura, tutti e tre con delle espressioni sempre meno convinte del
loro piano.
Sik abbassò il capo
piuttosto sconsolato, mentre Natez cominciò a guardarsi attorno senza realmente
guardare nulla di ciò che lo circondava, Ghitu inclinò la testa prima da un
lato, poi dall’altro in un atteggiamento che lo rendeva alquanto stupido.
Aver sbuffò rassegnato
tornando a sbirciare dietro il muro in attesa di ulteriori ordini.
Canat alzò un braccio
“Siete pronti?!? Al mio segnale…1…2…3!!!” disse uscendo dal nascondiglio seguito
del resto della combriccola.
*
Goku ricadde velocemente
verso il terreno di gioco, ma a pochi centimetri dal suolo riuscì a frenare la
sua caduta.
Un secondo più tardi sparì,
poco prima di ricevere il pugno che Vegeta aveva cercato di sferrargli.
Quest’ultimo sparì a sua
volta, quando il suo avversario provò a colpirlo con un calcio alle spalle.
Poi nuovamente più nulla.
Le piastrelle cominciarono
a tremare vistosamente, alcuni frammenti e piccoli sassi si levarono dal suolo
tali erano le scariche elettriche che emanavano i due contendenti.
Improvvisamente un suono,
ancora proveniente dall’alto segno che la lotta era tornata a svolgersi in
cielo.
Un enorme boato fece
tremare lo stadio.
Sia Goku che Vegeta avevano
provato a colpirsi a vicenda con un pugno, ma con altrettanta maestria
riuscirono a bloccare il colpo dell’avversario.
Ora restavano lì, sospesi a
mezz’aria con il proprio pugno nella mano dell’altro.
Sul volto quel sorriso che
nessuno dei due aveva abbandonato, compiaciuti dalla battaglia che si stava
svolgendo, da quella lotta che aveva mille significati.
Guardandosi l’un l’altro
sapevano esattamente quali fossero i pensieri dell’avversario, quale fossero i
suoi sentimenti.
In simultanea caricarono
una testata che colpì duramente la fronte dell’altro.
In quel frangente blocchi
di cemento e piccoli decori posti poco fuori lo stadio crollarono per quanta
forza era stata impressa in quella testata.
Con il semplice rumore
erano riusciti a distruggere parte delle infrastrutture che li circondavano.
E ancora quel sorriso,
quello sguardo, quell’intesa che li contraddistingueva da centinaia di altri
guerrieri.
Un affiatamento
particolare, che in genere non esiste tra due avversari, ma non nel loro caso,
loro erano affiatati mentre si stavano scambiando colpi a vicenda.
In una sincronia perfetta,
con un’intesa invidiabile entrambi sprigionarono la propria aura abbagliando di
luce l’intera zona.
Gli spettatori furono
costretti a chiudere gli occhi per alcuni istanti, e quando riuscirono a
riaprirli nuovamente i due Saiyan si stavano scambiando colpi di una velocità
che aveva dell’incredibile.
Una attacco, una difesa, un
attacco, un’altra difesa, con un ritmo regolare, una danza inventata sul momento
che dava l’idea di essere stata provata e riprovata centinaia e migliaia di
volte.
Stufo della posizione di
stallo che si era creata Vegeta decise di fare a modo suo.
Schivò l’ennesimo colpo del
suo avversario fluttuando ancora più in alto e giungendo le mani lo colpì
pesantemente in testa facendolo ricadere al suolo.
L’impatto non si verificò
neanche, Goku a mezz’aria riuscì a frenare la caduta facendo una capriola ed
atterrando comodamente sulle proprie gambe, non senza un boato che ne determinò
l’atterraggio.
Un secondo più tardi sul
ring atterrò anche Vegeta ed entrambi assunsero una posa più rilassata.
Goku non riuscì a
nascondere il suo divertimento, sul suo volto quel sorriso non si era ancora
spento “E’ sempre bello battermi con te Vegeta” confessò guardandolo negli
occhi.
L’altro non rispose, la sua
espressione era simile, anch’egli senza perdere quel sorriso.
Nei suoi occhi la risposta
Vale lo stesso anche per me Kakaroth…
Un attimo di tregua, un
attimo in cui tutto sembrò fermarsi…un solo attimo…senza attendere oltre i due
guerrieri si erano già scagliati l’uno contro l’altro pronti a sferrarsi
l’ennesimo pugno.
Un urlo squarciò il
silenzio dello stadio che a bocca spalancata seguiva lo scontro.
Un urlo che non apparteneva
ai contendenti, ma che entrambi riconobbero benissimo.
Come se si fossero messi in
comune accordo fermarono la loro mano a pochi centimetri dal volto dell’altro
rischiando di farsi colpire.
Eppure con una fiducia
quasi naturale sapevano che l’altro Saiyan non avrebbe mai portato a segno il
proprio pugno.
Posarono pesantemente un
piede al suolo in un improvvisa e silenziosa tregua.
Una torsione precisa e
millimetrica del busto e l’estensione di un braccio che scagliò una sfera in
direzione dell’uscita dei concorrenti, là da dove proveniva l’urlo che aveva
gelato per un secondo l’atmosfera elettrica.
Precise, come nemmeno il
migliore dei cecchini sapeva fare, dirette al loro obbiettivo le due sfere
colpirono i bersagli.
Nel reparto riservato ai
contendenti Canat e i suoi avevano cercato di rapire le donne dei due Saiyan.
Due uomini tenevano ben
salda Bulma, altri due avevano cercato di fare altrettanto con Chichi, mentre il
capo del gruppo restava fiero al centro con aria soddisfatta.
La loro prigionia durò solo
il tempo di quel grido, in meno di un secondo infatti le mogli erano già libere
da un rapitore grazie alla millimetrica precisione dei rispettivi consorti.
Agli uomini di Itek non fu
dato il tempo di capire da dove arrivassero i raggi, prima che potessero porsi
domande di alcun genere i due piccoli Saiyan attaccarono il rimanente rapitore
delle rispettive madri liberandole definitivamente.
Rimasto solo, e spaesato,
Canat si guardò attorno senza capire cosa fosse successo.
Nemmeno a lui furono
concesse domande di alcun genere, un pugno lo colpì in pieno volto
scaraventandolo contro la parete facendolo svenire di botto.
Chichi si appoggiò una mano
sul bicipite dopo aver atterrato il capo degli assalitori aggrottò le
sopracciglia con aria soddisfatta “Ehi non si toccano le signore!” lo rimproverò
seria tornando composta.
Bulma non fece altro che
scostarsi di lato per evitare di essere coinvolta nel volo dello stupido e
sventurato aggressore ridendo poi all’affermazione dell’altra donna.
Goku e Vegeta osservarono
la scena senza muoversi dal ring.
Dopo alcuni istanti il
Saiyan dai capelli scompigliati si voltò verso l’altro, sorrise “Ehi Vegeta,
vogliamo continuare?” chiese nuovamente immerso nello scontro.
Vegeta lo guardò a sua
volta, aggrottò le sopracciglia senza disperdere il sorriso, segno di una
risposta positiva alla domanda.
Con un balzo all’indietro i
due si ritrovarono ai bordi del ring e in comune accordo cambiarono il colore
della loro capigliatura illuminando tutto lo stadio.
Con un grido si scagliarono
nuovamente l’uno contro l’altro per sferrare quel pugno che non erano riusciti a
darsi e per ricominciare la loro battaglia…in perfetta sincronia.
*
FINE
*
*
Vi lascio con un finale
aperto, spero vi piaccia ugualmente.
Personalmente ammetto che
questa storia non mi piace granché, ma non ha importanza…e la smetto qui o mi
linciano…ciao!
*
bulma_92: spero che tua
abbia fatto in tempo a leggerlo allora, e soprattutto che ti sia piaciuto anche
l’ultimo capitolo
*
Elechan86: ah! Sei viva
meno male, spero che il luogo da dove hai seguito la finale fosse meno
pericoloso almeno. Però non puoi volermi sacrificare così Trunks! Ok, a parte
gli scherzi, spero che la finale ti sia piaciuta.
*
marina_heart: spero ti sia
piaciuto questo incontro
*
lilac: diciamo che c’era
una macchiolina sulla sfera e non hai visto bene ok? E dopo una bella lucidata
hai visto meglio l’esito dell’incontro^^ (guarda che tifo anch’io per Vegeta
cosa credi!). “Consueti deliri” a parte sono contenta che Goku si a risultato
lui al 100%. E soprattutto che lo scontro sia stato di tuo gradimento. Dopo
averti ringraziato come sempre mi fermo anch’io qui prima che “il virus del
poema” contagi anche me, anche se temo sia troppo tardi…
*
liri: eh non proprio non
riescono a strare lontani dai guai. Spero la finale ti sia piaciuta
|
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