DMD

di Anonymous_666_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Non Aprire Quel Libro ***
Capitolo 3: *** Vogliamo delle spiegazioni ***
Capitolo 4: *** Tensione! ***
Capitolo 5: *** Schede Personaggi n°1: Lorenz e Mirko ***
Capitolo 6: *** Nelle fogne ***
Capitolo 7: *** Il furto. ***
Capitolo 8: *** Il ragazzo misterioso. ***
Capitolo 9: *** I guerrieri del nuovo mondo ***
Capitolo 10: *** Schede Personaggi n°2: Taisuke e Ghost ***
Capitolo 11: *** Imbattibili ***
Capitolo 12: *** Decisioni impreviste ***
Capitolo 13: *** Finale anticipata ***
Capitolo 14: *** Scontro finale: Il Martello Vs Il Fango ***
Capitolo 15: *** Schede personaggi 3: Sguardo al passato di Grey e Crown ***
Capitolo 16: *** Inizia l'allenamento speciale di Zackam ***
Capitolo 17: *** Nuovi poteri ***
Capitolo 18: *** La furia di un Oni ***
Capitolo 19: *** Scontri passati, presenti e futuri. ***
Capitolo 20: *** Scheda personaggi 4: Meteo e Alyce + tanti tanti extra ***
Capitolo 21: *** La torre di controllo n°14 ***
Capitolo 22: *** Arafe Atak ***
Capitolo 23: *** Il clan Biepu ***
Capitolo 24: *** Primo scontro: Demone vs Clown ***
Capitolo 25: *** Scheda personaggi n°5: Trio dell'arena + Extra ***
Capitolo 26: *** La preda vs La predatrice ***
Capitolo 27: *** Il Ghiaccio vs il Palloncino ***
Capitolo 28: *** La natura vs La magia ***
Capitolo 29: *** Rabbia e priorità ***
Capitolo 30: *** Scheda personaggi n°6: I fuggitivi e l'eroe + Extra ***
Capitolo 31: *** Probabilità ***
Capitolo 32: *** Finalmente... La Luce ***
Capitolo 33: *** P-Efiesou: il regno della cultura e del lavoro ***
Capitolo 34: *** Scheda personaggi n°7 il clan Biepu + extra ***
Capitolo 35: *** Scelta ***
Capitolo 36: *** Il reale potenziale di Taisuke ***
Capitolo 37: *** Anima e corpo ***
Capitolo 38: *** Presagio di guerra ***
Capitolo 39: *** Speranze perdute ***
Capitolo 40: *** Scheda personaggi n°8 : solo extra ***
Capitolo 41: *** I Farek Rae ***
Capitolo 42: *** Speranze riaccese ***
Capitolo 43: *** In rovina ***
Capitolo 44: *** Guerra infinita, battaglia persa ***
Capitolo 45: *** Scheda personaggi n°9: Chiarezza ***
Capitolo 46: *** Pace e verità ***
Capitolo 47: *** L'Omnia, Lo spettacolo per Gheanna ***
Capitolo 48: *** Get ready... ***
Capitolo 49: *** ...For the next battle ***
Capitolo 50: *** Scheda personaggi n°10 Stile finale ***
Capitolo 51: *** Le guardie delle torri ***
Capitolo 52: *** Trappola meccanica ***
Capitolo 53: *** Per uno scopo ***
Capitolo 54: *** Domino ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Dicono che noi esseri umani abbiamo due facce, che mostrano le due parti, opposte e complementari, in cui è divisa la nostra anima. Una malvagia e una buona. E noi le assumiamo alternativamente, mostrando così solo quello che vogliamo far vedere al mondo.
Ma c'è un posto dove queste falsità non contano...






PROGOLO
Per caso...





- Ahahahahah! Non puoi scappare! –

Nel mezzo di una landa desolata, questo impavido eroe, con indosso un'armatura vichinga e con la mano destra che stringeva l’impugnatura di un enorme ascia, minacciava un mostro.

- Ora non potrai più fare come ti pare e distruggere villaggi! La tua fine è giunta! - Alzò al cielo l'arma, pronto a lanciare il fendente, abbattendo quel mostro, quando...

*TI TI TI TI...TI TI TI TI.*
Un ragazzo si alzò di soprassalto dal letto, tendendo le braccia alzate, come se stesse impugnando un'arma ma, dopo essersi guardato intorno, le abbassò con aria triste.

Era... solo un altro fantastico sogno...

Si ributtò sul letto, spegnendo svogliatamente la sveglia per poi guardare il poster attaccato sul soffitto. Vi era rappresentata una battaglia tra vichinghi e romani a bordo delle loro navi. Poi chiuse gli occhi e iniziò a fantasticare.

Perché...?

- Ehi Lorenz!!! - La voce di un ragazzo, che lo chiamava dalla stanza accanto, lo dissuase da quei pensieri - Che aspetti ad alzarti? Farai tardi a scuola! -

- Se i libri di scuola mi portassero in un posto del genere, ci andrei più volentieri in quella prigione. - così dicendo, si rimise sotto le coperte.

A quel punto il ragazzo che lo aveva chiamato si affacciò dalla porta della sua cameretta. Era alto, con una muscolatura spiccata e con i capelli neri, corti e spettinati. Indossava un pantalone jeans e una maglietta nera con sopra un grembiule da cucina. Inspirò una grande quantità d'aria e urlò: - ALZATIII !!! -

Lorenz saltò fuori dal letto per lo spavento e cadde a terra.

- Ok ok arrivo... -

Solo dopo essersi rimesso in piedi, sentì l'odore della pancetta sul fuoco che lo trascinò fino in cucina come per magia.

- Sei facile da attirare. -

- Mi conosci bene Mirko. –

Era già tutto apparecchiato. Lorenz divorò il pane con la pancetta, tracannò il bicchiere di spremuta d’arancia e poi tornò di corsa in camera, per giocare alla console finché c'era tempo.

Perché non è tutto come lì...

Mirko però non ci mise troppo a scoprirlo e gli urlò di nuovo di sbrigarsi. - Manca solo mezz'ora, muoviti. -

- Facciamo che, se mi batti a "King of blade", corro a prepararmi. Ma se vinco io... -

- Ok ci sto! Due su tre per vincere – prese il suo joypad e iniziarono a giocare. Nonostante fosse un esperto in giochi picchia-duro, Lorenz perse in pochi minuti.

- Aaah uffa, pensavo che sta volta sarei riuscito a batteri con la mia nuova tecnica. -

Mirko si rialzò e gli mise una mano sulla testa - Sarà per la prossima volta, ora preparati. -

Detto questo uscì dalla stanza e Lorenz iniziò a vestirsi. Si mise un pantalone di una tuta nera e una felpa del medesimo colore con strisce rosse. Si lavò, si pettinò i capelli verdi davanti allo specchio e, con lo zaino in spalle, uscì di casa.

- Ciao Mirko sto andando! -

S’incamminò per andare a scuola ma, nonostante mancassero solo dieci minuti alla prima campanella, camminava con calma. Era molto attento a tutto ciò che lo circondava. Si guardava sempre intorno, in cerca di ispirazione, ogni volta cercava di fare una strada diversa per arrivare a scuola.
Quel giorno aveva deciso di prendere una piccola via che conduceva ad un'entrata nascosta di un parco pieno di alberi vicino alla scuola. Gli piaceva stare in mezzo alla natura. Era lì che la sua immaginazione volava.

Perché deve essere tutto così noioso? Perché la vita non è come quella dei fumetti? Lì la vita ha un senso. Combatti per dei sogni realizzabili, mentre qui sei costretto a seguire la via che t’impone questa società... Un esercito di bambole che, a parte il nome del mestiere “scelto", avrà la vita uguale a quella di un qualsiasi altra persona...

Continuò a inoltrarsi nel parco, camminando tra gli alberi d’autunno che coloravano la sua vista con mille colori diversi.

Ma che mi lamento a fare, tanto non posso cambiare niente... Però... Piano piano si stava avvicinando a un incrocio e, continuando a fantasticare, pensò ...Sarebbe davvero figo se, proprio in questo momento, da dietro quel albero sbucasse un drago.

Qualche istante dopo, dalla parte opposta a dove stava guardando Lorenz, apparve un bambino di circa dieci anni, con un enorme libro tra le braccia. Stava scappando e piangeva. Passò di corsa davanti al ragazzo e i loro sguardi s’incrociarono per qualche secondo. In quel brevissimo lasso di tempo, Lorenz riuscì a percepire tutta la paura che quel bambino stava provando e preoccupato lo inseguì.

- Ehi cosa ti è successo? Perché sei così spaventato? -

- ...NOOO !!! NON... SEGUIRMI !!! -  nonostante avesse sentito  bene quelle parole, la voce con cui le aveva pronunciate era intrisa di così tanto terrore che il ragazzo non se la sentì lo stesso di abbandonarlo.

- Cosa è successo? Ti posso aiutare! -

-...NO! Non voglio... tornare lì... - il bambino, con le lacrime agli occhi, inciampò su di una radice e cadde a terra.

Lorenz riuscì a raggiungerlo ma notò che c'era qualcosa di strano.  Le foglie che cadevano sopra di lui rallentavano, fino a fermarsi a mezz'aria, rimanendo fluttuanti. Anche lui, avvicinatosi al bambino, si sentì rallentato e non riuscì a raggiungerlo.

-...Scappa... -

- Cosa? -

- Scappa... Non Aprire Quel Libro...non prend... - In quel istante, inspiegabilmente, il bambino sparì nel nulla.
Il libro cadde a terra e Lorenz, anche se ora poteva di nuovo muoversi, rimase comunque immobile , pietrificato da quello che era appena successo.

- È... Sparito... -

Si guardò intorno incredulo, per quello che era appena accaduto cercando delle prove o dei testimoni ma l'unica cosa che c'era lì, oltre a lui, era il libro.

- Cosa... diavolo è successo? -

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Capitolo 2
*** Non Aprire Quel Libro ***


CAPITOLO 1
Non Aprire Quel Libro.




Lorenz era ancora in mezzo al parco, incredulo per la scena a cui aveva appena assistito. 

Aveva sentimenti e pensieri contrastanti nella sua testa. Era confuso e aveva paura per quanto successo al bambino ma, dall'altra parte, la fantasia stava viaggiando come mai aveva fatto e la curiosità di sapere cos'era accaduto avrebbe superato a breve il timore. 

- Quel bambino... è veramente sparito nel nulla. - finalmente si sbloccò e si avvicinò sul posto dove, fino a poco fa, era sdraiato il ragazzino. 

- Ahahahah non ci credo! È pazzesco !!! Non c'è nessun trucco. È sparito. Che sia un altro sogno? Nah troppo lungo. È incredibile. - 

Dopo un momento di entusiasmo tornò serio - Però... Quel bambino sembrava sapere cosa stesse per accadere. Ed era spaventato da quello che conosceva... - posò lo sguardo sull’enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata. 

- Certo, un ragazzo qualunque direbbe: "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - 

Allungò la mano per toccarlo ma, appena lo sfiorò, ritirò indietro il braccio d’istinto come se gli stesse succhiando le energie. Aveva sentito qualcosa che non sapeva spiegare a parole. Si guardò le dita ma non avevano niente di strano. 

Una visione? Mi è sembrato che... Stesse assorbendo la mia forza. 

La paura era tanta ma ormai la curiosità aveva preso il sopravvento. Si fece quindi coraggio e afferrò il libro con entrambe le mani. All’improvviso si sentì il corpo più pesante. La scritta rossa sembrava pulsare e aveva l'impressione che il libro gli chiedesse di aprirlo. 

Devo...leggerlo... 

Posò la mano sulla copertina ma, poco prima di tirarla su, si fermò. 

- No, quel bambino mi ha detto di non farlo. Lo porterò da Mirko. - A fatica, tanta era la tentazione, lo ripose dentro lo zaino - Lui sicuramente saprà cosa fare! - Si risistemò e alzò la gamba per iniziare a correre ma questa gli cadde a terra come se fosse fatta di marmo. 

- Mi sento...pesante... - 

Alzò l'altra gamba ma anche questa ripiombò sul terreno. - Ahahahahahah che figo. Le mie preghiere sono state finalmente ascoltate. Questa era la vita che volevo. Grazie Odino. - 

Sforzandosi e dopo un po’ di tempo riuscì ad abituarsi e a camminare normalmente, senza però poter accelerare il passo. 
Uscito dal parco, guardò il cielo e si accorse che il sole stava per tramontare. 

Cooosa?! Quindi questo significa che la scuola è già finita! Ma più che altro...che ho passato più di sei ore là dentro, com'è possibile? 

Cercò di sbrigarsi ma non riusciva ad andare più veloce di così. A metà strada tra il parco e casa sua si dovette fermare su una panchina.

- Fammi dare solo un’occhiata più da vicino. - tirò fuori il libro e lo guardò con più attenzione. Quella scritta era quasi ipnotizzante, ci passò la mano sopra e la metà a sinistra della scritta divenne verde. 

- Figo... Chissà...cosa c'è scritto... - ancora una volta stava per aprirlo ma qualcuno lo chiamò e rimise di fretta il tomo nello zaino.

- LORENZ!!! SEI QUI ALLORA! - 

- Cosa? - erano due suoi amici. Quello che aveva urlato indossava una maglietta gialla, con sopra l'immagine di una rana, e un pantalone jeans con delle catenine ai lati. Aveva i capelli castani lisci corti e sembrava più piccolo di Lorenz. L'altro, che lo seguiva da dietro, portava un pantalone nero da tuta largo e una felpa pesante verde acqua, con il cappuccio alzato a coprirgli i capelli bianchi spettinati. 

- Ehi Taisu...- Il ragazzo, appena arrivò di fronte a lui, gli tirò un pugno sulla testa senza farlo finire di parlare. 

- Eravamo preoccupati. Non sei venuto a scuola e non rispondevi al cellulare. Lo sai che, nel ultimo periodo, in questo paese saranno sparite una decina di persone?! Che stavi facendo? - 

Lorenz, per niente arrabbiato o in colpa, lo guardò con gli occhi che gli sbrilluccicavano.

- Ehi cosa è successo? - 

- Vi racconto a casa mia, venite? - 

- Certo che... Veniamo? Perché al plu... - Taisuke si girò e si accorse solo ora del ragazzo dietro di lui e per lo spavento saltò al indietro. 

- AAAH! Da quant'è che mi seguivi Ghost? - 

- Non stavate venendo insieme? - 

- No, non ho visto neanche lui a scuola ma ormai per lui è normale. - 

- Ahahahah, dai andiamo a casa! - 

Fece un passo, ricordandosi solo ora che non poteva correre. Ma, con suo sommo stupore, si accorse che l'effetto sembrava svanito. 

- Uh... Sono tornato normale... - 

- Ehi, qualche problema? - 

- No, andiamo! - 

I tre corsero di fretta a casa di Lorenz, cercando di aiutare Taisuke che inciampava ogni dieci passi. Appena arrivati, incontrarono Mirko che stava per rientrare. 

- Ah eccoti, sapevo che eri con loro. Però potevi avvertir... AAAH !!! - Lorenz lo prese senza rispondere e, chiudendosi la porta dietro, trascinò tutti e tre in camera sua. 

- Ehi come mai così tanta fretta? - 

Li fece sedere per terra in cerchio, mise lo zaino al centro e si unì anche lui al circolo. 

- Ragazzi. Il nostro sogno oggi si avvererà. - 

- Di che parli? - chiese Mirko. 

- La chiave di tutto è dentro questo zaino. - 

- Hai comprato anche tu la "Zame 720" così che possiamo giocare online tutta la notte anche quando non ci vediamo? - 

- No Tai... - 

- Ah... Uffi. - 

- Parlo di lasciare questo mondo noioso. - 

- COSA?! - gli urlarono tutti al unisono. 

- Stamattina, mentre stavo andando a scuola, ho incontrato un bambino che correva piangendo. Aveva un libro in mano. Così l’ho inseguito per cercare di aiutarlo ma poi, di punto in bianco, il bambino è sparito...- 

- Wooow davvero? - a Taisuke e Ghost s’illuminarono gli occhi, così come a Lorenz. Anche Mirko all'inizio si lasciò scappare un sorriso per poi tornare serio. 

- Dai Lorenz ti avrà fatto uno scherzo qualcuno... - si alzò e prese lo zaino per metterlo apposto ma, appena lo sfiorò rabbrividì e ritirò subito la mano. Lorenz capì quello che gli era successo e cercò di convincerlo - Ora mi credi? -

  - ...Cosa è successo...? Mi sono sentito gelare... - 

- Gelare? A me è sembrato che mi togliesse le energie. - 

- Ehi, fate provare anche noi - Taisuke e Ghost si allungarono per toccare lo zaino ed entrambi, dopo averlo sfiorato, si tirarono indietro.

  - A me è sembrato che scottasse. - disse Taisuke soffiando sulla mano. Anche Ghost ebbe la stessa reazione e acconsentì annuendo con la testa. 

- Allora? Ci fai vedere cos'è? - 

- Sì - Lorenz prese lo zaino e tirò fuori l'enorme libro.

- Wooow è gigantesco. Sembra vecchio di millenni. Si chiama...DMD? Cosa c'è scritto dentro? - 

- Non lo so. Il bambino, prima di sparire, mi ha detto di non prenderlo e di... Non aprirlo... - 

- E ovviamente tu l'hai preso vero? Ahahahah! Ma allora, a questo punto, apriamolo. - 

- No, aspetta! - Mirko lo fermò -Se è davvero così, dovremo lasciar stare tutta questa storia. - 

- Cosa? - 

- Se quel bambino è sparito, probabilmente noi faremo la stessa fine e non sappiamo cosa ci accadrà. - 

- Appunto per questo dobbiamo farlo. - 

- Lorenz, è pericoloso! -

- Lo so che ci credi anche tu. Lo so perché... Non stai mettendo in dubbio che sia vero ma stai comunque cercando di evitarlo. So che questo è anche il tuo sogno, è l'occasione che abbiamo sempre aspettato. Come puoi scartarla così, senza neanche provarci?! - 

- Perché non sappiamo cosa ci aspetta. È vero, anch'io sono curioso e sto fremendo dalla voglia di cambiare vita. Se davvero questo libro potesse farlo sarebbe davvero fantastico, ma... I nostri sogni si chiamano “sogni” apposta. Sono fatti per riviverli mentre dormiamo, però la realtà è diversa. Nei nostri sogni siamo invincibili ma, nella vita reale, saremo solo dei granelli, uguali agli altri, e non senza nessun potere per resistere a quello che ci circonda. Non trasformiamo quei sogni in incubi... - 

- Forse hai ragione. Ma noi non siamo dei “granelli”. Se rimaniamo insieme, saremo più forti. Davvero vuoi rimanere fermo qui, a sognare, quando adesso hai il potere di materializzare quei sogni? Trasformiamo questi sogni in desideri e raggiungiamoli. Però facciamolo insieme! - rimasero tutti in silenzio. L'unico rumore che si sentiva era quello della tempesta di fuori che era iniziata senza che se ne rendessero conto. 
Mirko si fermò a riflettere, poi si rialzò e si avvicinò al interruttore della camera. Accese la luce e chiuse la porta.

- Tai... Aprì quel libro. - 

- Sì, ahahahahahah !!! - il ragazzo tornò seduto accanto a loro e, una volta pronti, Taisuke aprì lentamente il libro alla prima pagina ma... 

- è bianca... - 

- Non c'è scritto niente... - 

I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine, solo per trovale tutte giallastre senza segni di inchiostro sopra. 

- Tutto qui? - 

- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? " 

- Beh, che rispondiamo? - 

- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! - 

Sulla pagina apparvero anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "sì" e ancora "sì". 

- Wooow, ma sto sognando? È epico. - senza rispondere, Taisuke continuò a girare le pagine che erano ora piene di immagini di un posto buio e isolato da tutto, senza stelle o forme di vita. In fondo c'erano delle didascalie ma erano scritte con un alfabeto che non conoscevano.

- Beh ma... - Taisuke era perplesso e i ragazzi si guardarono - Non è successo niente. - 

- è vero, siamo ancora qui. Che cosa abbiamo sbagliato? - 

- Non chiederlo a me, sei tu che hai visto il bambino. -

Il bambino... 

- Ora che mi ci fai pensare, lui stava scappando e teneva il libro chiuso. Quindi forse non basta aprirlo. - 

- Vuoi dire che dobbiamo correre anche noi...? - gli rispose Taisuke con una faccia stanca solo all’idea. 

- No, tranquillo. Sembrava però che sapesse cosa stava per accadere, come se, in qualche modo, fosse inevitabile. Quindi non avrebbe corso se fosse servito a entrare. - 

- E allora perché scappava? Se era inevitabile, nessuno lo avrebbe potuto aiutare. - gli chiese Mirko. 

- Mmm...Bella domanda... - i ragazzi si misero tutti a pensare ma a nessuno venne in mente una spiegazione. 

- Forse serve del tempo. Perché non rimanete qui a dormire, ormai si è fatto tardi e oggi non lavoro la sera – propose Mirko.

- Davvero? Grande! Lorenz, accendi subito la console e prepara il mega partitone in quattro! - 

- Non per me, vado a cucinare qualcosa. Avvertite i vostri genitori. - 

- Oh, hai ragione. - Taisuke prese il suo telefonino costosissimo e, per poco, non lo fece cadere, nella foga di mostrarlo ai suoi amici. 

- Ehi Ghost! Tu non chiami i tuoi? - 

Il ragazzo guardò Taisuke e poi alzò le spalline come a dire: "non ce ne è bisogno". 

- Veramente ma tu chi sei... - 

I tre si misero a giocare a uno sparatutto dove Ghost sembrava regnare sovrano. 

- Aaah diamine! Se ne sta lì, zitto e buono, e poi nasconde queste abilità. - 

- Ehi ragazzi, come pensate che sarà una volta entrati lì? - 

- Ahahahah!! Io mi immagino draghi ovunque, valorosi cavalieri che li combattono e principesse da salvare. Poi ci saranno alieni combattuti grazie ad armi super tecnologiche, come spade laser o cannoni al plasma atomici. Il tutto con una nota di steam-punk e western. Oh oh e non dimentichiamo i demoni assetati di sangue che controllano orde di zombie alati, infuocati e muniti di fucili nucleari e...- 

- Tai, credo che tu stia esagerando un pochino... - 

- Eh? E perché? - 

- Ragazzi è pronto - 

In pochi minuti finirono di mangiare e poi, sistemati i sacchi a pelo, si prepararono per andare a dormire. 

- Uffa, volevo giocare ancora un po'! - 

- Il tuo "un po' " equivale a tre ore, quindi fila a letto. - rispose prontamente Mirko a Taisuke.

Nonostante si lamentasse, appena poggiò la testa sul cuscino, si addormentò. Ghost invece era sparito, insieme al suo sacco a pelo. 

Che pazienza... Sarà vero tutto questo? Finora non è successo niente ma se accadesse qualcosa? So solo che cercherei di proteggerli, ma avrò la forza per farlo? 

- Ehi Mirko...Sei sveglio? - la voce di Lorenz interruppe i suoi pensieri. 

- Sì -

- Sei preoccupato vero? - 

- Sì, un po’…ma mi passerà. - 

- Rilassati, ancora non è successo niente. - 

Mirko non rispose per un po'. 

- Lorenz, promettimi una cosa - 

- Sì? - 

- Promettimi che, dopo che ci saremo divertiti, o se le cose diventeranno troppo pericolose, allora ce ne andremo subito da lì - 

- Ahahaha...Promesso. - 

Dopo quella promessa, Mirko si tranquillizzò e riuscì ad addormentarsi. Lorenz invece rimase a fantasticare. 

Che bello! Non ci posso credere. Finalmente avremo anche noi la nostra avventura...E chissà cosa ci aspetta... 

In quel momento, una stana voce iniziò a sussurrare qualcosa. Si accorse che proveniva dal libro.

"Chi tace acconsente!" 

Si sentì improvvisamente strano, come se il suo cuore non battesse più. Vide, dal petto di Taisuke e dall’armadio, uscire due sfere luminose verdi e schizzare via, una uscendo dalla finestra e l'altra attraversando il muro. Un'altra ancora uscì dal petto di Mirko ma questa era rossa e volò anch’essa fuori dalla stanza. Eccitato, Lorenz cercò di alzarsi per svegliare tutti ma sentì le forse abbandonarlo e, di colpo, si addormentò.

I quattro dormirono per svariate ore, anche più del dovuto. Alla fine il primo a svegliarsi fu Mirko. Si alzò di soprassalto e si guardò prima le mani per poi lasciar vagare lo sguardo intorno a sé. 

È tutto normale per fortuna. Forse, alla fine, è meglio così...

Sistemò il suo letto, sperando di svegliare i ragazzi col rumore, ma non si mossero di un millimetro. 

Sono le dieci. Devono ringraziare che sia sabato, ma non penseranno mica di dormire fino alle due ?! 

Prese fiato e poi urlò: - FORZA PIGRONI SVEGLIATEVI!!! - ma non ebbe il solito effetto. 

- Ah sì? Mi costringete a fare questo. - Aprì la finestra e poi, con un solo colpo, le imposte. Di fuori era ancora buio.

- Ma che razza si scherzo è que...?! - Mirko spalancò gli occhi, incredulo - Presto svegliatevi! - 

In realtà, i ragazzi erano svegli ma facevano finta di niente. 

Che cosa mi tocca fare... 

- Oh, mio Dio! Un drago enorme! - 

- Cosa? Davvero? - 

- Dove? - 

Lorenz e Taisuke si alzarono di scatto e Ghost uscì dal armadio dove si era nascosto. Entrambi si fiondarono alla finestra, seguiti da Taisuke che, siccome si era alzato troppo velocemente, era ricaduto a terra in preda a un violento capogiro.
La loro espressione cambiò, passando dall’entusiasmo, per l’idea di vedere un drago, alla delusione per il fatto che non proprio nessun drago. Poi, però, su di loro calò la consapevolezza che non c'era più niente accanto a loro e che era ancora buio. 

- WOOW!!! Siamo entrati allora!! Che figata!! Forza, usciamo a vedere! - si vestirono in fretta e si precipitarono di sotto.
Era tutto completamente deserto. A parte qualche casa mezza distrutta qua e là e dei detriti sparsi un po’ d’ovunque non c'era nient’altro. 

- Un libro e un ambiente post apocalittico. Le fantasie del nostro mondo non sono poi così differenti dalla realtà. - disse Lorenz, calciando un sasso. 

- Sicuro di poter chiamare questa realtà? - 

- Beh, una cosa è certa: non è un sogno- rispose a Mirko. Sul suo volto, un sorriso smagliante faceva bella mostra di sé. 

- Fa freddo... - intervenne Ghost il quale, da quando si erano svegliati, non aveva aperto bocca. 

- Già, e non si vede anima viva qui in giro. Però, se quel bambino è arrivato qui come noi, non dovrebbe essere troppo lontano. - 

- Quindi? Che facciamo? Mi sembrate anche troppo tranquilli per delle persone che hanno appena abbandonato il proprio mondo. - 

Taisuke e Lorenz si guardarono, come a cercare la conferma che stessero pensando la stessa cosa. Poi, saltando, gridarono al unisono: -Andiamo a caccia di armi!! - 

- Sul serio? - 

- Certo! È la prima cosa che t’insegna un survival. - 

- Come puoi ragionare come in un videogioco in un posto del genere? È praticamente impossibile che ci siano armi qui in giro - disse Mirko indicando il vuoto intorno.

- Forse è come dici tu...O forse…- Taisuke si avvicinò a una casa e cercò di aprire la porta di scatto per finire la battuta. Ma questa rimase campata per aria, visto che la porta non voleva proprio saperne di muoversi. 

- Eh daiii, apriti! - dopo un po’ di sforzi, riuscì finalmente ad aprirla ma, per la troppa spinta, cadde all’interno. Dopo qualche istante, si rialzò ma, prima che potesse dire qualcos'altro, l'intera casa crollò. 

- Ehi Taisuke! Stai bene?! - Lorenz si fiondò in suo aiuto ma, quando la polvere si diradò, si bloccò rabbrividendo.
Sotto le macerie, oltre a Taisuke, si potevano intravedere delle ali e una coda enorme. Quando il ragazzo si mosse, delle altre rocce franarono, mostrando una parte del muso del mostro. La faccia di Lorenz era un misto di paura e di ammirazione a quella vista. 

- E dai! Aiutatemi! - 

Anche Mirko e Ghost si avvicinarono per aiutare ma, quando Taisuke sembrava finalmente uscito, gli rimase incastrato un piede. 

- Fa' piano o lo sveglieremo. - 

- Ma ti pare? Cose così succedono solo nei cartoni. - 

Lorenz aiutò Taisuke a tirare la gamba ma ci misero troppa forza e un’altra parte di macerie crollò, facendo cadere un sasso sulla testa del mostro che si svegliò. 

- CHE COSA DICEVI? FORZA, CORRIAMO!!! - 

Il gruppo di ragazzi iniziò a scappare, approfittando del tempo che impiegò il mostro svegliarsi completamente e per alzarsi. Era alto quasi quanto un edificio a due piani. Aveva le sembianze di un uccello ma, al posto del becco, aveva due enormi fauci. Aveva un paio di ali in pelle che spiegò per levarsi le macerie di dosso, due piccole zampe sul petto e due grandi posteriori e una coda a scaglie che si agitava. 

Lanciò un grido straziante e iniziò a inseguire i ragazzi, lasciando dietro di sé una scia di fumo nero che trasudava da alcuni pori sul suo corpo. 

- Wooow. È un vero drago in carne e ossa. Ed è ancora più spettacolare di come me lo immaginavo, forse però un po' troppo piccolo -

  - Scherzi amico? È ovvio che quella è una viverna. Non vedi che le ali hanno le dita? -  disse Lorenz contradicendo Taisuke.

- MA VI PARE QUESTO IL MOMENTO DI METTERSI A DISCUTERE DI QUESTE COSE?! Per fortuna non sembra che corra molto velocemente. Dividiamoci, così da depistarlo. - 

I tre ragazzi andarono ognuno in una direzione diversa, infilandosi in posti piccoli, dove il muso del mostro non sarebbe potuto entrare, ma Taisuke rimase a correre dritto. 

- Ehi, e io dove vado? - 

- Dannazione Tai, ma sai che significa “dividersi”? - 

Mentre correva però, Tai inciampò e il mostro riuscì così a raggiungerlo. 

- Ehi fermo!- Lorenz uscì dal suo nascondiglio e arrivò per primo vicino al mostro, iniziando a tirargli sassi per attirare la sua attenzione ma senza successo -Sei stupido? Guarda qui! - 

L'enorme creatura non fece caso a lui e, senza troppi preamboli, aprì le sue fauci per divorare Taisuke. Si ritrovò però a mordere il terreno, perché Ghost, con un rapido scatto, era riuscito a raggiungerli e a trascinare via l'amico. 

- Grazie, pensavo che sarei morto. - 

- E perché non ti sei alzato...? - 

Il mostro riprese a correre, puntando ora ai due ragazzi. Con un salto piombò tra di essi, costringendoli così a dividersi ancora. Taisuke rotolò, fino a sbattere contro una casa che il drago colpì con la coda, facendola crollare. Poi, con la bava che colava dalla bocca, si avvicinò a Ghost. Un istante prima che aprisse le fauci però, Mirko lo colpì sul muso con un bastone di metallo che aveva recuperato lì vicino. 

- ALLONTANATI!!! - 

Il mostro gli ruggì contro, come se non si fosse fatto niente e spalancò di nuovo la sua bocca. 

- Presto Ghost, scappiamo!- nonostante loro fossero più veloci, le fauci del mostro li avevano quasi raggiunti. 

- Dannazione... - 

Proprio quando stava per prenderli, una palla di fuoco lo colpì sul muso, facendogli perdere i sensi per qualche secondo. La sfera poi esplose e le fiamme accerchiarono il drago, impedendogli così di uscire. 

- Ma cosa è successo? - 

Dal fuoco uscì una ragazza. Indossava una camicia verde acqua, con una cravattina rossa, un gonnellino blu e degli stivaletti alti neri. I lunghi cappelli rossi le arrivavano fino alle gambe e un ciuffo nero faceva capolino davanti al volto dall’espressione talmente seria che non si riusciva bene a capire se fosse amica o nemica, resta comunque il fatto che metteva paura. 

- Salvate il vostro amico tra le macerie e allontanatevi! – ordinò questa, sguainando due sciabole e gettandosi nuovamente tra le fiamme - A questa feccia ci penso io! -

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Capitolo 3
*** Vogliamo delle spiegazioni ***


CAPITOLO 2
Vogliamo delle spiegazioni.




Mirko e Ghost rimasero impalati davanti a quella scena continuando a fissare la ragazza.

- Che aspettate? Sbrigatevi aiutate il vostro amico, presto! -

- Si ha ragione, forza Ghost andiamo! - i due ragazzi si rialzarono correndo in direzione dell'edificio crollato mentre il mostro all'interno del cerchio di fuoco si era rialzato lanciando un altro grido straziante al cielo.

- Hai incontrato la persona sbagliata! - impugnò le sue due sciabole e si lanciò tra le fiamme e si mise in posizione, pronta a combattere - Fatti sotto! -

La bestia si avvicinò rapidamente alla ragazza per cercare di addentarla ma lei era molto più veloce e lo schivò con facilità. Continuò a schivare i vari colpi di coda e muso del mostro che innervosito aumentò il gas nero che emanava dai pori.

Intanto Mirko e Ghost aiutati da Lorenz stavano cercando tra le macerie il loro amico.

- Dite che sta bene? ... -

- Tranquillo Mirko, é comunque Taisuke, con la fortuna... Eccolo! -

Da una fessura tra due macigni intravide una mano.

- Venite, tiriamo via questo masso. Uno... Due... Viaaa! -

Sollevarono a fatica il masso sopra il loro amico e buttarono li accanto.

- Ehi amico stai bene? Rispondi! -

- *Cough* - Tossi un po' di polvere ma si rialzò con l'aiuto di Lorenz - Si tranquil... *cough cough* Sto bene ahahahah. -

- Scherzi? Fino a poco fa eri sotto un masso enorme, sicuro che non hai niente? -

- Guarda tu stesso ahahahahah! - si girò mostrandosi e oltre alla maglietta sporca e impolverata non aveva niente - Questa é grazie ai miei ai miei anni passati alla scuola di karate. Ahia! Watta! - si mise a fare qualche posa a caso stile super-eroe ma nessuno lo prese sul serio.

- Oppure perché cadi cosi spesso che ormai il tuo corpo si é rafforzato? - gli disse Mirko prendendolo in giro.

- Ehi! -

- Ragazzi se state tutti bene allora allontanatevi da qui, e in fretta! -
- Certo, forza scappiamo! -

- Ehi Mirko, ma quella chi é? - gli chiese Lorenz.

- Non lo so, ma ha salvato la vita a me e Ghost prima quindi se ci dice di allontanarci e probabile che sia per il nostro bene. -

- Forte. Ehi Tai, secondo te perché ci fa allontanare? -

- Per me deve sparare super-mega-ultra raggio esplosivo che colpirà un'area di 10 chilometri. -

- Se fosse così allora siamo spacciati comunque. - Fece notare Mirko.

- Ah... Si forse hai ragione. -

Intanto la ragazza che combatteva col mostro non faceva altro che evitare i suoi assalti.

- Bene si sono allontanati abbastanza, ora...- si distrae un attimo e la bestia ne approfittò per colpirla con la coda contro un edificio. Lei come se niente fosse si rialzò e si passo la mano sulla guancia per togliersi la polvere.

- Mi hai fatto il solletico! -

Il mostro infuriato iniziò a correre contro di lei con un ruggito spaventoso. A qualche metro di distanza la ragazza si abbassò facendolo scontrare con l'edificio dietro di lei. Poi con una delle sue sciabole gli tagliò prima una zampa, poi saltando un'ala e correndo sul suo dorso una parte della coda per poi saltare finendo dietro di lui.

La bestia si accasciò a terra urlando di dolore trasudando una quantità enorme di gas nero che in pochi secondi appestò la zona.

- E ora il finale. - il mostro morente cercò di rialzarsi per avvicinarsi zoppicando a lei che per finirlo gli infilzò una sciabola al petto. Lui stremato cadde a terra e iniziò a sfregare i denti violentemente.

- Di già? ... -

I ragazzi la videro saltare indietro per poi sparire nel esplosione che scoppiò proprio davanti a lei e prendendo un area vastissima. Questa creò un rumore assordante e l'onda d'urto fece rotolare Taisuke all'indietro che non si era retto bene al muro.

- Cavolo che esplosione. Dite che sta bene? -

- Scherzi Lorenz? L'hai vista anche tu no? Come può un umano sopravvivere? -

- Abbiamo visto una dannatissima viverna e Taisuke sopravvivere a un crollo di un edificio. Mi gioco una cena che é viva. -

- Ci sto. -

Le fiamme del esplosione non si diradavano e i ragazzi furono costretti ad allontanarsi ancora un po', e proprio quando Mirko stava per proclamare la sua vittoria la ragazza dai capelli rossi sbucò fuori dal fuoco camminando tranquillamente.

- Ma dai, e i vestiti? Perché stanno apposto? -

- Ahahahah ma glie la stai tirando? Comunque ho vinto. -

- Si. -

Si diedero il pugno per chiudere la scommessa e poi aspettarono la ragazza che veniva verso di loro. Mentre camminava alzò il braccio in direzione delle fiamme senza girarsi e la sciabola che aveva usato per infilzare il mostro volò da lei magicamente. Con un rapido fendente tolse il sangue che era rimasto e poi le rinfoderò.

- Wow... -

- Siete arrivati da poco vero? Io mi chiamo Meteo. -

Rimasero tutti in silenzio, poi Taisuke scoppiò a ridere.

- Meteo? Sul serio? Ahahahahah! -

- Perché ti fa ridere? -

Lorenz e Taisuke continuarono a fissarla con gli occhi che gli sbrilluccicavano, Ghost si era nascosto dietro Mirko perché non si fidava e quest'ultimo era forse l'unico in grado di parlare.

- Che... cosa é successo? -

- Se volete saperne di più seguitemi. In ogni caso allontanatevi da qui, fra poco sarà pieno di quei Vastatoris. - e cosi dicendo si voltò e iniziò a camminare verso la zona con più concentrazione di case.

- Vasta...? Si riferisce a quelli di prima? Che facciamo ragazzi? La seguiamo? -

- E te lo chiedi ahahahahah. Ovvio che la seguiamo. Magari ci insegna a combattere quei draghi con mosse fighe. - disse Taisuke saltando e tirando un pugno per poi scivolare una volta atterrato.

- Non c'è niente che vi spaventa a voi eh? Tu Ghost che ne pensi? -

Il ragazzo annui timidamente con la testa anche se non era del tutto convinto.

- Va bene allora sbrighiamoci! -

La raggiunsero di corsa, trascinando Taisuke che cadeva in continuazione, e iniziarono a camminare accanto a lei.

- Bene vi siete decisi. La maggior parte delle persone appena arrivate preferisce stare da sola. -

I ragazzi erano in silenzio come per paura di parlare.

- Non vi potrò dire tutto oggi ma se avete domande fatele. -

- Dove stiamo andando? - chiese allora Lorenz frettolosamente.

- Dove sono accampata con il mio gruppo, così potrete riposarvi. -

- Uh, figo. -

Camminando passarono per un incrocio che a Lorenz ricordava molto quello del parco dove aveva incontrato il bambino il giorno prima.

- Emh... Per caso hai visto un bambino più piccolo di noi, basso con i capelli castani. -

- No, oltre a voi no, é da un po' che non arriva nessuno. -

- Ah, ok... -

- Ehi Lorenz ti riferisci a quello che ti ha lasciato il libro? -

- Si, mi chiedo se sia qui e se sta bene. -

- Ahahahah non preoccuparti, se come hai detto tu sapeva cosa stava per succedere allora sicuramente è un super guerriero anche lui. -

- Ahahahah grazie Tai. -

Dopo pochi minuti, svoltando dietro una casa, trovarono una tenda rattoppata e tenuta alzata con degli scarti metallici.

- Entrate tranquilli. -

I quattro la seguirono e all'interno era molto più grande di quanto facesse credere dal esterno. Da sotto le coperte su un divano si alzò una ragazza con una felpa pesante verde scuro, con le maniche lunghe ma che lasciava scoperto l'ombelico e teneva a stento il grosso seno, dei pantaloncini jeans e non portava le scarpe. Aveva dei capelli mossi e spettinati di un castano chiaro, nascosti dal cappuccio che aveva delle orecchiette da animale cucite in alto. Subito saltò incontro a Meteo facendosi prendere in braccio.

- Ciaooo Meteo, ci hai messo poco. -

- Questa qui si chiama Alyce. - la ragazza tirò indietro la testa per guardare i nuovi arrivati.

- Ciao, piacere Alyce. - allungò la mano sempre al contrario e i ragazzi, tranne Ghost, glie la strinsero.

- Ehi, Grey dov'è? -

- Sono qui! - dall’altra parte della tenda entrò un uomo enorme. Era molto alto ed un fisico muscoloso scolpito. Teneva i capelli neri in una cresta mohawk e indossava un giaccone pesante marrone scuro e degli occhiali da sole stile ciclista neri. Aveva in mano un'enorme martello a due mani che probabilmente stava lucidando con la pezza che aveva sulla spalla.

- E questi? Appena arrivati? -

- Si. Ragazzi, lui si chiama Grey. -

- Piacere, io mi chiamo Lorenz. Questo più alto si chiama Mirko, lui con il cappuccio é Ghost e lui invece é Taisuke. - Lorenz entusiasta li presentò tutti senza pero' distogliere gli occhi dal martello che Grey teneva in mano.

- Ora che vi conoscete passiamo alle spiegazioni, cosa volete sapere per prima? -

- Beh... Dove siamo? -

- Questa é un'altra dimensione rispetto a quella dove vivevate voi, e non é sempre esistita. L'ha creata un uomo di nome Gheanna nel vostro anno 0. Tramite della magia oscura che praticava riusci a imbrigliare in un grimorio tutti gli incantesimi necessari per creare ed entrare in questo posto, la dimensione sei. Ogni volta che qualcuno apre il grimorio viene portato qui copiando quello che gli circonda. Più persone lo leggono, più grande é il raggio e voi in quattro avete portato un bel po' case. -

- Eh già ahahahah, non vedo l'ora di rovistarle tutte. - aggiunse Alyce entusiasta.

- Ah, quando eravamo ancora in casa a loro sono uscite delle sfere luminose, non ricordo di che colore... Che cosa sono? -

- E la tua? Non hai espulso nessuna luce? - Meteo, Alyce e Grey sbarrarono gli occhi fissandolo.

- No... Non mi sembra... Perché qual è il problema? -

- Guarda. - si apri di poco la camicia e mostro il petto dove apparì una sfera luminosa blu scuro con delle strisce bianche - Questa é la nostra anima. Al contrario che nella vostra dimensione si può vedere. Questa pero' è solo una parte. Quando si entra o si nasce qui l'anima viene divisa in due. Una è la parte dell'anima buona e viene chiamata golem, mentre l'altra è la parte cattiva e si chiama doom, a seconda delle azioni o delle emozioni che si provavano fuori da qui viene alimentata una delle due, e quando si é qui la parte più forte elimina quella più debole. Questo fa si che nella maggior parte dei casi si ha o solo il doom o solo il golem. -

- Ma se... - intervenne Grey - Dovessero rimanere entrambe nello stesso corpo significa che hanno più o meno la stessa forza. Quelli che li controllano entrambi vengono chiamati Oni, ma se non ci riesci sei pericoloso. Ti basterà arrabbiati per far scatenare il doom ed espellere il golem, quindi spera di esserti sbagliato o avrai un sacco di problemi. - e una volta finito di parlare riuscì da dove erano entrato.

- Quindi in teoria sono un Oni... Ma a che scopo controllarli entrambi? Non sarebbe meglio avere solo il golem se ti rende più buono? -

- È perché entrambi donano poteri unici, chiunque per sopravvivere ed essere più forte li vorrebbe entrambi. -

A Taisuke e Lorenz si illuminarono gli occhi.

- Siii !!! Finalmente !!! Stavamo aspettando solo questo ahahahaha! -

- Potremo sparare raggi laser vero Meteo? -

- Non sono tutti uguali, ogni anima ha un potere div... -

- LASCIATEMI ANDARE !!! AAAH !!! ... -

Era un urlo di un bambino che proveniva da fuori.

- É lui! Lo riconosco! -

- Ehi aspetta! -

Seguirono tutti Lorenz che si precipitò di corsa di fuori. La scena lasciò il ragazzo a bocca aperta. Il bambino ora svenuto era alzato da terra preso per un braccio da tre mostri.

- Ehi voi !!! Lasciatelo andare subito !!! -

I tre si girarono. I due ai lati erano identici, grandi quanto due cabine telefoniche e con forma umana. La pelle a scaglie nere sembrava dura e compatta e aveva un muso simile a quello delle lucertole. Quello in mezzo invece, che teneva in braccio il bambino era più piccolo. Il corpo sembrava putrefatto ed era bendato male con delle fasce, che gli tenevano anche attaccata la mandibola penzolante alla testa. Aveva una lunga coda con la punta e artigli affilati, grossa corna arricciate e negli occhi il nulla.

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Capitolo 4
*** Tensione! ***


CAPITOLO 3
Tensione.


Il gruppo si precipitò fuori dalla tenda, assistendo all'orribile scena.
Un Doom, insieme a due mostri enormi, stava rapendo il bambino che Lorenz aveva incontrato prima di entrare in quella dimensione. Quello più piccolo si accorse subito della loro presenza e si girò lentamente verso di loro, con la mandibola che penzolava e lo sguardo inquietante, senza pupille, che sembrava perso nel vuoto.

- MALEDETTI!!! LASCIATELO ANDARE!!!- Lorenz, senza pensarci due volte, si lanciò all'attacco contro quei mostri.

- Stupido, sta fermo! Ci pensiamo noi! - Meteo cercò di fermarlo ma le sfuggì.

Il Doom accettò la sfida e iniziò anche lui a correre contro il ragazzo. Al momento dell’impatto, il mostro si abbassò e lo caricò con le sue enormi corna, iniziando a portarlo lontano.

- FERMO!!! – Mirko, preoccupato per l'amico, si mise a rincorrerli ma i due mostri gli bloccarono la strada.

- Ragazzo, sta tranquillo! Ormai é fatta. - Grey passò davanti a lui, tirando un forte gancio a uno dei mostri, lanciandolo via. Alyce saltò, colpendo l'altro con un calcio al collo e spedendolo nella parte opposta.

- Ci occupiamo noi di loro. Quello che sta affrontando il tuo amico è debole. -

- É impossibile che batta un Oni, per quanta poca esperienza abbia - aggiunse la ragazza.

- Questo però non significa che non possa uscirne ferito! Devo aiu... – ma, prima che finisse la frase, il mostro colpito da Alyce si riprese, balzando davanti a Mirko per colpirlo con la coda.
Meteo però, usando le due sciabole, parò il colpo, proteggendolo. L'altro mostro, con uno scatto ancora più rapido, e senza che riuscissero a vederlo, diede un pugno a Taisuke, facendolo volare contro un edificio.

- So che sei preoccupato ma devi fidarti! Ora allontanatevi, rimanere nel campo di battaglia vi rende solo bersagli facili. A loro pensiamo noi. - gli disse Meteo mentre respingeva la coda e contrattaccava con un calcio al petto.

Mirko, seppur contrariato, dovette arrendersi e raggiungere Ghost per aiutare Taisuke. Grey, nel frattempo, aveva lanciato uno dei mostri poco più lontano con uno dei suoi pugni. Questo , nonostante fosse solo una bestia, si comportava quasi come un umano. Infatti si rialzò e iniziò a imitare il suo avversario in una guardia che ricordava quella da box. Iniziarono a scambiarsi una serie di pugni, ma il vantaggio era di Grey che, oltre a incassare i colpi molto meglio del suo avversario, ne assestava di altrettanti potenti, tanto da mettere in ginocchio l'enorme mostro. Per concludere impugnò a due mani il martello d'acciaio che teneva dietro la schiena, e lo colpì in faccia, staccando la testa del corpo e facendola volare lontano.

- Tsk! Sempre gli stessi -

Il corpo morto del mostro cadde a terra flaccidamente ed iniziò ad espellere uno strano gas nero.

- Grey, attento! - Meteo, che si era distratta un attimo dal suo combattimento, cercò di avvertire l'uomo del pericolo ma non fece in tempo. Il mostro esplose e le fiamme investirono in pieno Grey.

- GREY!!! -

- Tranquilla Alyce, anch'io mi sono preoccupata per niente, pensando fosse un gas acido o qualcosa del genere; invece è solo un’esplosione. Ricorda che su di lui queste cose non hanno alcun effetto! -

Infatti, una volta diradato il fumo, riuscirono a vedere Grey, seduto a terra, senza un graffio nonostante fosse in mezzo alle fiamme.

- Quindi, anche questi ora si fanno esplodere... - dalla tasca del giacchetto estrasse un paio di occhiali da sole e li indossò - ...che figuraccia. - si appoggiò a un edificio e svenne.

- Questo non lo avevo previsto... - disse Meteo sorpresa.

Le due ragazze stavano combattendo contro l'ultimo mostro rimasto. Quest'ultimo sferrava, a gran velocità, pugni e colpi di coda ad entrambe, ma andavano tutti a vuoto, per via della grande agilità delle due ragazze. Dopo ogni schivata,  contrattaccavano con un lancio di pugnale da parte di Alyce e con uno squarcio con le sciabole di Meteo. Nonostante questo, il mostro era incredibilmente resistente e non cedeva.

- Alyce, ora hanno un gas che, oltre a esplodere, sembra anche addormentare, dobbiamo ucciderlo senza mutilarlo, chiaro? -

- Certo! -

Si avvicinarono tra loro e iniziarono a correre contro di lui dalla stessa direzione. Il mostro, convinto di poterle colpire entrambe, sferrò due ganci per schiacciarle. Quando però staccò i pugni l'uno dall'altro, per vedere i loro corpi schiacciati, si accorse che erano sparite.

- Ehi bestione! Sono quassù! -

Alyce aveva saltato sopra di lui, impugnando due pugnali, per colpirlo. Il mostro, ancora confuso, alzò le braccia al cielo, per prepararsi a riceverla. Ma, proprio in quell'istante, riapparve Meteo sotto di lui che lo infilzò al cuore con una sciabola.

- *GROWAAA !!!* - anche dopo questo colpo, il mostro restava in vita e subito cercò di approfittare del fatto che Meteo fosse rimasta bloccata lì, con la sua arma, per strangolarla. Poco prima che le sue mani arrivassero a lei però, Alyce atterrò sopra il mostro, conficcandogli i due pugnali ai lati del collo. Entrambe sfilarono le loro armi dal corpo del mostro e lo fecero cadere a terra, morto.

- Li rende sempre più forti...Dovremmo allenarci ancora, era da tanto che non combattevamo seriamente, vero Alyce? Voi, ragazzi, come state? -

- Bene! - Mirko e Ghost avevano di nuovo salvato Taisuke da sotto le macerie e, anche questa volta, non aveva riportato neanche un graffio oltre che ai vestiti un po’ strappati. In braccio, portavano il bambino che i due mostri avevano rapito.

- Anche lui sta bene? Lo conoscete? È uno dei vostri? -

- No. Solo Lorenz sa chi è! Forza, andiamo da lui. -

- Certo. Tu però...- Meteo indicò Taisuke - Vai a far riprendere i sensi a Grey, non dobbiamo perdere tempo. -

- M...ma perché proprio... -

- Ho detto: vai! - 

- Aaah OK !!! - urlò il ragazzo, tutto sommato spaventato dalla faccia della ragazza, correndo in modo maldestro.

- Dai sbrighia...- Alyce si fermò. Aveva sentito un rumore provenire da lontano e, mano a mano, che si avvicinava, iniziò a sentirlo anche il resto del gruppo.

- Che cos'è? - chiese Taisuke confuso.

- Una moto? -

- No...Non è una semplice moto! PRESTO SCAPPIAMO!!! - Meteo, quasi terrorizzata, prese i ragazzi per le braccia e iniziò a correre.

- Ehi qual è il problema? -

Il rumore della moto cessò all'improvviso e, dopo pochi istanti, Mirko, che teneva in braccio il bambino, si ritrovò senza niente.

- Ma cosa? -

- Maledizione, è già qui. -

- Chi è qui? -

- Non c'è tempo per spiegare! Presto, dobbiamo cercare di salvare il vostro amico! -


____________________________________________________________
Nel frattempo, Lorenz stava combattendo contro il Doom che, dopo aver lanciato il ragazzo contro il muro, continuava a rincorrerlo, cercando di colpirlo con le corna.

- Cavolo, questo fa sul serio! Vuole davvero uccidermi! - scavalcò un muro i rovina e si nascose lì dietro, ma le corna del Doom lo perforarono, mancandogli di poco la testa e tagliandogli parte dei suoi capelli verdi.

- Cazzo! - riprese a correre con il Doom alle calcagna.

- Se continuo a scappare, non risolverò niente. Devo passare al contrattacco. -

Si voltò di scatto, pensando di prenderlo alla sprovvista, e cercò di colpirlo con un pugno. Il Doom però, che era più veloce, lo schivò e colpì il ragazzo con la coda, facendolo indietreggiare.

Cavolo, che male...Non può davvero avere intenzione di uccidermi.

- Pensi sia finita qui? Non ho ancora finito! - il ragazzo partì di nuovo all'attacco ma, ancora una volta, il Doom lo evitò, colpendolo alla bocca dello stomaco con una ginocchiata e mettendolo in ginocchio.

CHE DOLORE!!! Non riesco a muovermi...

Per finire, lo colpi con le corna in faccia, buttandolo a terra. Poi gli saltò sopra, cercando di morderlo.

- BASTARDO, ALLONTANATI!!! - Lorenz gli tirò un pugno in faccia e la testa volò via con estrema facilità, come se finora fosse stata solo appoggiata sul corpo.
Si levò di torno il corpo del Doom e cercò di alzarsi in piedi, ma cadde in ginocchio, senza forze. Era sudato fradicio, sentiva caldo e un dolore lancinante gli attraversava lo stomaco. Sentiva anche uno strano sapore di amaro in bocca. Si passò il dorso della mano sulla bocca e sbarrò gli occhi guardandola. Sangue. 

Cazzo... Non pensavo fosse così difficile. Fa un male cane, ma non posso certo morire. Col cavolo che muoio qui, senza aver visto ancora niente.

Intanto, il corpo dell'avversario riprese a muoversi. Si mise in piedi in maniera disumana, come fosse una marionetta tirata su dai fili, e, ripresosi la testa, la riattaccò al suo posto.

- Sei immortale o cosa?! Ti ho appena staccato la testa!!! -

Il Doom rispose con un ruggito agghiacciante, poi fece crescere degli artigli di pietra dalle braccia, mettendosi a quattro zampe, e si preparò a caricare Lorenz, raspando la terra con le gambe, come un toro imbufalito.

- Non sei ancora soddisfatto eh... -

Anche Lorenz si rimise in piedi, anche se, dentro di sé, non sapeva più che inventarsi. Non aveva la forza neanche per scappare.

Questa non può essere la fine...Non può...Ti prego, Odino, salvami tu...

Il ragazzo si era quasi rassegnato. Respirava affannosamente e gli sembrava di non sentire più alcun rumore. Il suo avversario partì all'attacco e Lorenz d’istinto alzò il braccio destro verso di lui, coprendosi gli occhi.

Qualcuno mi salvi...

Iniziò a sentire ancora più caldo, sopratutto sul petto dove, poco dopo, improvvisamente si accese una sfera luminosa di colore verde scuro. Il suo braccio si trasformò in legno e venne rivestito di liane enormi.

- Ma cosa...?- non ebbe il tempo di capire cosa stesse succedendo che i due si scontrarono. L'impatto con il Doom fu così forte da provocare una grossa onda d'urto che fece sollevare una nuvola di fumo.

- Cos’è successo? -

Una volta diradata, Lorenz vide il suo avversario a terra, senza forze, come se gliele avesse assorbite il ragazzo.

- Eh...Ho vint... - cadde anche lui in ginocchio, stremato - ...non mi reggo in piedi...Sto per svenire... -

All'improvviso, qualcosa ad alta velocità colpì il terreno sotto di lui ed esplose, facendo saltare in aria il corpo del Doom in mille pezzi e facendo volare contro un muro Lorenz che sbatté la testa e svenne.

- Ahahahah!! Ma guarda un po' che giorno fortunato. Due Oni in una sola volta. E tutto grazie a questi stupidi sottoposti. -

Il proprietario della voce che pronunciò quella frase, intrisa di una simile ilarità, era un uomo appena apparso del nulla. Non troppo alto, con la faccia squadrata e la barba corta e grigia, così come i suoi capelli. Indossava un grosso e pesante mantello nero sopra degli abiti vittoriani, anch’essi neri. Teneva sotto braccio il corpo del bambino che prima aveva Mirko. Si avvicinò al corpo di Lorenz e lo prese con sé.

- Ahahahah! Che fortuna, Speriamo che questi siano quelli giusti. -

- Eccolo! -

Il gruppo di ragazzi raggiunse il posto ma Meteo li dissuase dal proseguire.

- Come pensavo...Non possiamo fare niente...Mi dispiace, ragazzi. Siamo arrivati tardi. -

- Che significa che siamo arrivati tardi?! Forza, lasciami andare! - urlò Mirko a Meteo iniziando a correre verso l'amico in pericolo.

- Sta fermo, vuoi forse farti uccidere?! Se morirete tutti e due, sarai forse soddisfatto?! - gli disse Grey con durezza prima di prenderlo con una mano e alzarlo da terra.

- Per niente! Lo salvo, scappiamo e... -

- Ehi, a te! Ti conviene ascoltare la ragazzina e l'omone - Gli disse l'uomo, agitando la sua balestra contro di lui - Non avete alcuna speranza di battermi, sopratutto se ti metti tra me e il mio obbiettivo. Quindi, lascia perdere -

- Mai! - Mirko si liberò dalla presa di Grey e, avendo raccolto un tubo di ferro da terra, iniziò a correre verso l'uomo.

- Come vuoi...- Prese la mira, ma qualcuno da dietro di lui gli impedì di sparare.

- ...Lascia andare il mio amico...-

Era Ghost.
Aveva rubato un pugnale ad Alyce di nascosto e ora minacciava l’uomo, puntandogli l'arma alla gola. Anche Mirko si bloccò a pochi metri di fronte a lui, sperando che Ghost ce la facesse.

- Oooh! Abbiamo un eroe qui…-  fece quello con aria di scherno.

- ...Lascialo...- la voce di Ghost si stava mantenendo estremamente calma ma la minaccia si avvertiva perfettamente.

- Sì, aspetta che... - Lanciò in aria Lorenz, distraendo i ragazzi per poi prendere Ghost per la felpa e lanciarlo contro Mirko , facendoli cadere entrambi.

- Stupidi marmocchi! - puntò la balestra contro Ghost e sparò un lungo dardo che lo trafisse al petto. Poi riprese Lorenz al volo e fischiò, guardando il resto del gruppo che osservava senza fare niente.

- Bravi, vedo che voi ave... - un oggetto velocissimo volò contro l'uomo ma quest'ultimo lo schivò, piegando il corpo in maniera innaturale.

Era un’enorme scheggia di ghiaccio lanciata da Ghost.
Il suo corpo, nel punto in cui era stato trafitto, si era tramutato in ghiaccio, facendo spuntare delle schegge. Senza pensare, iniziò a lanciarle con estrema precisione. Infatti, quelle che seguirono, nonostante l’uomo fosse bravo a schivarle, riuscirono a colpirlo al ginocchio e al braccio che teneva Lorenz, tagliandoglielo. Tuttavia non una goccia di sangue fuoriuscì dall’arto reciso.

- Ah, stupidi ragazzini! - Fissò Lorenz che aveva i vestiti strappati, ed era pieno di ferite e sangue - Non ne vale la pena, me ne vado! - arrivò un chopper da solo, senza nessuno sopra, che si fermò di fronte a lui. L'uomo ci lanciò sopra il bambino catturato e montò in sella.

- Mi basta lui, alla prossima! -

Meteo e Alyce aspettarono che l'uomo si allontanasse, poi di corsa si avvicinarono a Mirko, Ghost e Lorenz.

- Ragazzi, come state? -

- MI PRENDETE IN GIRO?! PERCHÉ NON AVETE FATTO NIENTE?! - Mirko le urlò contro, fuori di sé dalla rabbia, ma rimase a terra e si coprì per non farsi vedere dalle ragazze.

- Quello era un cacciatore. È molto più forte di noi, ci avrebbe ammazzati. - gli disse Meteo, mantenendo un’aria fredda e distaccata.

- SCHERZI?! ERA DA SOLO E NOI IN QUATTRO !!! -

- Finiscila! Che ne sai tu di come funzionano le cose qui?! Inoltre, non era solo. -

-...- Mirko non aggiunse nient'altro e dovette rimanere fermo a guardare Meteo che prendeva in braccio Lorenz svenuto. Alyce, nel frattempo, stava aiutando Ghost, il cui corpo era tornato normale.

- Forza, dobbiamo andarcene da qui il prima possibile. Ormai loro sanno dove siamo. -

- Loro chi? -

- I sottoposti di Gheanna. -

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Capitolo 5
*** Schede Personaggi n°1: Lorenz e Mirko ***


Schede Personagg n°1: Lorenz e Mirko.




"Non posso permettere che muoia davanti ai miei occhi, lo salverò."

Scheda personaggio No.1: Lorenz.

Altezza: 164 cm.

Data di nascita: 3 febbraio.

Età: 14 anni.

Cose che gli piacciono: gli amici, gli animali, fare palestra, mitologia norrena.

Cose che non gli piacciono: solitudine.

Hobby: Boxe.

Abilita particolari: fa tornare il sorriso a tutti anche nei momenti più brutti.

Lorenz è un ragazzo semplice che odia la solitudine. E' molto socievole e questo gli ha permesso di farsi nuove amicizie ma per colpa della brutta fama che avevano i suoi genitori pochi sono rimasti con lui. In particolare tre amici lo hanno accompagnato dall'infanzia ad oggi e non spezzeranno mai quel legame. Riusciva a trasmettere felicita a tutti. Adorava i suoi amici e soprattutto i suoi genitori nonostante le brutte voci che giravano su di loro. Tutta questa gioia scomparve quando all’età di 9 anni i suoi genitori rimasero coinvolti in un incidente in laboratorio. Venne assegnato ad un’altra famiglia che viveva in una citta molto distante dalla sua. Stava perdendo tutto famiglia, amici. Tutto quello in cui credeva stava per essere spazzato via in pochi giorni. Ma quando sembrava essere tutto finito 4 anni dopo Mirko si incaricò di fare da tutore a Lorenz per un po’ di tempo per riportarlo nella sua città natale. Dopo varie sentenze venne affidato totalmente sotto la responsabilità di Mirko che divenne praticamente un fratello per Lorenz. Anche se Mirko salvò il futuro di Lorenz, il suo trauma per aver perso tutto lo sconvolse molto. Lo cambiò, non era più lo stesso ragazzo socievole di una volta. Era chiuso: parlava solo non i suoi migliori amici e Mirko, a volte non andava a scuola e non mangiava, passava le ore a osservare fuori dalla finestra. Odia farsi vedere triste dai suoi amici, quindi, nasconde tutto dietro un falso sorriso. Tutto Questo però lo fece anche crescere e adesso ha un forte senso di responsabilità verso chi ha bisogno di aiuto facendo di tutto per non fargli passare le stesse sofferenze che lui stesso a provato.




"Lo proteggerò come fosse mio fratello."

Scheda personaggio No.2: Mirko.

Altezza: 173 cm.

Data di nascita: 12 dicembre.

Età: 17 anni. Cose che gli piacciono: matematica, quiz, kendo.

Cose che non gli piacciono: silenzi imbarazzanti, persone violente.

Hobby: leggere.

Abilita particolari: riesce a tenere la calma in ogni situazione (o quasi).

Mirko ha sempre odiato la monotonia. Fin da piccolo cercava di evadere dalla vita normale immaginando una vita piena di mostri, ninja e altri personaggi fantastici. Purtroppo i genitori non attenti e con problemi di alcool lo riportarono coi piedi per terra e gli fecero capire com’ è la vita nella realtà. A 11 anni conobbe un ragazzino di nome Lorenz che diventò subito il suo migliore amico. I due si trovarono subito d'accordo per interessi e sogni comuni e divento come un fratello per lui. Questo legame si rafforzo quando i genitori di Lorenz morirono per un incidente in laboratorio e Mirko si prese l incarico di fagli da tutore andando a vivere con lui per non farlo assegnare a una famiglia molto lontana dalla loro città. Mirko divento la famiglia di Lorenz e fece di tutto per ridargli la gioia di vivere. Faceva due lavori part-time al giorno per mantenere lui e Lorenz ma nonostante questo avevano molti problemi economici. Già campione di kendo si specializzò anche nel karate e nella kick per difenderlo. E' un ragazzo molto serio e intelligente che non sorride spesso ma nonostante questo è molto simpatico. E' il più grande del gruppo e l'unico che senza agitarsi analizza bene le situazioni. Grazie a quest’ ultimo e alle sue conoscenze in combattimento potrebbe essere un osso duro da battere.

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Capitolo 6
*** Nelle fogne ***


CAPITOLO 4
Nelle fogne.


- Avanti! Non dobbiamo perdere tempo o aumenteranno i rischi. - Ghost e Alyce, con in braccio Lorenz, seguirono Meteo senza fiatare ma Mirko, ancora a terra, protestò.

- Aspetta! Che significa che i sottoposti sanno dove stiamo? Sono così pericolosi? E poi dove stiamo andando? -

- Il tuo amico Oni é un pericolo, non solo per se stesso ma anche per noi che gli stiamo intorno. La potenza di un doom scatenato é devastante e ti auguro di assistere mai ad una scena del genere. Conosco una sola persona in grado di espellere una parte dell'anima in modo sicuro ed é un vecchio che fabbrica armi. Non si trova lontano da qui e ci arriveremo con meno di un giorno di cammino. -

- Una giornata di cammino? -

- Una volta arrivati lì... - prosegui Meteo senza far caso alle proteste di Mirko - ...vi lasceremo sotto la sua custodia. Vi allenerà per un po' se vorrete sopravvivere. Altrimenti siete liberi di vagare per Arafe Atak. Per ora tu seguici e basta. -

- D'accordo... Voi andate avanti, vi raggiungo subito. -

- Hai due minuti. - fece Meteo con aria fredda mentre si avviava verso Grey e Taisuke.

- Ahahahah sei sempre troppo dura. Sciogliti un po'. - le disse l'altra ragazza.

Appena furono abbastanza lontani da non poterlo vedere Mirko si sdraiò a terra, tenendosi la gamba con un'espressione addolorata.

Diamine... Perché ci sta succedendo tutto questo...

Intanto più avanti, il resto del gruppo si era riunito e aspettavano Mirko e Meteo, che era andata a recuperare gli oggetti importanti dalla tenda.

- Stai bene Alyce? -

- Si tranquillo Grey ahahahah. Ti sei fatto una bella dormita eh? -

- Questi Vastatoris ora hanno anche un gas narcotizzante efficace persino su di me. - prese gli occhiali da sole e li indossò - Non me lo sarei mai aspettato. Immagino che andremo dal vecchio giusto? -

- Si, é la soluzione migliore. -

Ma quant'è epico questo armadio. Porta gli occhiali da sole anche di notte. É troppo figo.

- Allora... Grey giusto? - disse Taisuke un po' timoroso.

- Si? Dimmi. -

- Mi chiedevo... qual é il tuo superpotere? -

- Supe? Intendi l'anima? -

- Si quella roba la. Insomma cosa fai? Lanci missili? Voli? Hai la super forza? -

- Sei troppo curioso ragazzo. - disse l'omone possando una mano sulla sua testa - Non si rivelano le proprie abilità al primo che passa. -

Nonostante non gli avesse risposto alla domanda Taisuke ne rimase estasiato.

Quest'uomo é l'impersonificazione della figagine.

La ragazza dai capelli rossi tornò con due borsoni enormi ma di Mirko ancora non ce ne era traccia.

- Il vostro amico ci sta mettendo troppo! - disse Meteo interrompendo quei pochi secondi di euforia per il ragazzo.

- Eccolo eccolo, sta arrivando. -

Era appena sbucato da dietro un muro camminando molto lentamente.

- Sono qui... -

- Forza andiamo. -

Il gruppo si avviò verso una zona più fitta di edifici, passando tra stretti vicoli e macerie.

- Che peccato che non possa controllare quello che abbiano portato queste case. -

- Non fa niente Alyce, le rovisterai qua... - si fermò un secondo, poi ordinò a tutti di abbassarsi e tenersi vicino al muro.

- Fermi qui. -

I ragazzi nel vicolo rimasero immobili senza capire perché Meteo si fosse nascosta. Poi, pochi istanti dopo, un enorme zampa chiuse l'intera uscita del piccolo viale.

Siamo... Spacciati.

I tre amici alzarono lentamente lo sguardo al cielo e poco a poco compresero le dimensioni di quel mostro, che sembrava non finisse più. Era identico alla bestia che li aveva attaccati poche ore prima, con la differenza che aveva gli arti anteriori poco più sviluppati e che fosse quattro volte più grande. Taisuke assalito da sentimenti contrastanti, misti tra paura e stupore, cadde a terra in una risata isterica mista ad un pianto.

- Ah ah ah... Non... Oh dio... Come... - Alyce saltò in fretta addosso al ragazzo, che stava facendo rumore. Infatti il mostro sembrava essersi accorto della loro presenza, ma per loro fortuna prosegui avanti senza controllare.

- Fate piano. Questi Vastatoris sono stati attirati dall'odore dell'esplosione di quello che ho ucciso prima. Voi siete deboli adesso e se li dovessimo affrontare ora per un solo passo falso uno di voi potrebbe morire. Meglio cercare un'altra strada. -

Il gruppo attese che la bestia si allontanò un po' per poi rapidamente passare dall'altra parte della strada in cui c'era un tombino. Grey con un solo calcio fece saltare il coperchio arrugginito e Meteo ordinò agli altri di scendere in fretta.

- Veloci. Prima che ci veda. -

Inizia a starmi antipatica questa roscia... Pensò Mirko tra se e se. Scesero delle scalette fino ad entrare in una rete fognaria dall'odore nauseante. Era molto più buia rispetto all'esterno e non si vedeva nulla. Appena arrivata, Meteo schioccò le dita creando delle scintille luminose che rendevano visibile il posto, tanto quanto bastava per proseguire.

- Che... chifo. - Disse Taisuke tappandosi il naso con le dita e facendo una smorfia disgustata.

- Meno chiacchiere, più passi. -

*Grrr* Che rabbia.

Meteo fece strada, seguita dal gruppo, proseguendo dentro la galleria. Non riuscirono a fare neanche un minuto di silenzio che Taisuke, il più curioso tra i tre ragazzi che ormai aveva preso confidenza, non partì nuovamente con altre domande.

- Ma ripeti sempre uno strano nome per chiamare quelle bestie. -

- Vastatoris? Ahahahah ed é una parola strana? - rispose Alyce. -

- Beh... Si. E tutte i mostri di qui si chiamano così? -

- Ognuna di loro ha un nome, ma le specie sono così tante che in genere preferiamo chiamarle semplicemente Vastatoris. -

- Capito. Quindi anche quello é un Vastatoris. - Taisuke indicò, in un vicolo buio, quattro occhi rossi luminosi molto in alto.

Meteo non si girò neanche a guardarli, sapendo già di cosa parlava, e gli rispose - Si. State tranquilli, se soli sono innoqui e sono cechi. Fate piano e resteremo al sicuro. -

I ragazzi senza protestare continuarono a seguirla. Mirko per distrarsi dalla forte puzza della fogna iniziò ad osservare i ragazzi incontrati. Meteo con i suoi lunghi capelli rossi e il suo tono sempre freddo incuteva timore e l'uomo muscoloso, Grey, che parlava di rado non sembrava di certo un simpaticone. L'unica un po' più socievole era Alyce, più bassa e formosa, ma anche lei con quel sorriso nel contesto macabro dove si trovavano la rendeva inquietante.
Ormai camminavano da qualche ora, Mirko e Ghost iniziarono a sentire i morsi della stanchezza, che rallentarono il passo rimanendo dietro agli altri, e chiesero di fermarsi un attimo.

- Avanti. Non avrebbe senso fermarsi qui in mezzo. Ancora un po' di pazienza e saremo fuori. -

- Che diamine. - Disse Mirko, senza farsi sentire dal trio del posto - Stamattina non abbiamo fatto neanche colazione. Saranno sei ore che non mangiamo niente. Sono preoccupato anche per Lorenz, non capisco perché ancora non si sveglia. E tu Ghost? Che di... - si voltò, ma il suo amico non c'era più - Come al solito. E tu Taisuke? - si voltò dall'altra parte ma non c'era neanche lui. Iniziò a cercarlo, sempre più preoccupato.

- No, se sparisce Tai é un problema. Era da un po' troppo tempo infatti che non lo sentivo parlare. Dove si é cacciato? Ehi! Aspettate, non trovo Taisuke! Deve essersi perso! -

- Abbassa la voce. Attirerai i Vastatoris. -

- Scusatemi ma ho perso di vista Taisuke, non so dove sia. -

- Che significa che si é perso? Abbiamo sempre camminato dritto per tutto il tempo. - Disse Grey scocciato.

- Ma no eccolo! - Alyce indicò alla fine del canale. C'era Taisuke che fissava il soffitto e camminava strisciando i piedi come se fosse ipnotizzato.

- Ehi! Ragazzo sbrigati! - gli urlò Grey, attirando però l'attenzione del Vastatoris che camminava sul soffitto, che cadde a terra e iniziò a muoversi in cerchio.

- Che figata, vieni qui piccolino. - Taisuke si abbassò e la sua voce attirò la piccola bestia verso di lui.

Meteo allarmata iniziò ad gridare - NON TOCCARLO RAGAZZO !!! -

- Eh? - ormai era tardi. Taisuke aveva già allungato la mano verso di lui e una volta toccato, il mostriciattolo simile ad una grossa lucertola lanciò un urlo acuto, così forte da costringere i ragazzi appena arrivati nella dimensione ad attapparsi le orecchie.

- Aaah, ma che sta facendo? -

Qualche secondo dopo, uno dopo l'altro, centinaia di occhietti rossi si accesero nell'oscurità dietro Taisuke.

- Iniziate a correre... - si udirono altri gridi striduli e gli occhi rossi iniziarono a muoversi verso di loro - VELOCI! -

Dei Vastatoris uguali al precedente continuavano ad arrivare da ogni buco, ma muovendosi scordinatamente per i rumori della corsa dei ragazzi che non provenivano dallo stesso punto. Non tutti però stavano correndo, Mirko infatti camminava molto più lentamente rispetto agli altri.

- Sbrighiamoci, se rimaniamo qui anche qualche secondo in più del dovuto ne saremo inonda... Mirko che stai facendo!? Devi correre! -

- Io non posso... Aspettate, Taisuke dov'è? - Mirko si voltò a cercare il ragazzo, e lo trovò ad inciampare nella fanghiglia ed a correre a zig e zag, sbattendo contro i muri, seguito da un'ondata di bestie che però seguivano i suoi movimenti, scontrandosi anche loro con ciò che incontravano.

- Che diamine! Corri ragazzo! -

- Ehiii! Non riesco più a vedere, ho l'acqua negli occhi! Aiutooo! -

Mirko si voltò zoppicando per andare ad aiutarlo ma Grey, tornato indietro per lui, con una mano lo alzò mettendoselo sulla spalla.

- Smettila di fare l'eroe! Non ce la faresti. Appena vi avremo portati al tombino al sicuro torneremo indietro per salvarlo, se sarà ancora vivo. -

- MAI !!! - gli tirò un paio di pugni, ma capì che era inutile. Anche Meteo aveva preso per un braccio Ghost, siccome tutti e tre correvano nettamente più veloce di quanto potessero fare i ragazzi.

- TAISUKE AVANTI CORRI! SENTI LA MIA VOCE? CORRI VERSO QUI! CORRI! -

Il ragazzo ci provò ma inciampò un'altra volta e fu sommerso dall'ondata di mostri.

- NOOO! -

- Calmati ragazzo. - il resto del gruppo aveva raggiunto le scalette per l'uscita - Forza sali, ora andiamo a salvar... -

- WAAA !!! - udirono un urlo dall'ammasso di occhi rossi. I mostri saltarono letteralmente in aria in ogni direzione, e dal centro ne usci una luce bianca abbagliante che iniziò a volare verso i ragazzi.

- Ma quello é... -

Era Taisuke che si stava librando in aria grazie a delle ali "angeliche" che brillavano di una luce fortissima.

- CI SEI QUASI TAISUKE! -

Il ragazzo in pochi secondi li raggiunse e Grey già sulle scalette lo afferò al volo. Se non fosse stato per lui Taisuke avrebbe continuato a volare proseguendo nel canale. Anche l'ondata di Vastatoris li raggiunse, e non appena furono usciti tutti l'omone bloccò il tombino salendoci sopra. Per qualche secondo si sentirono i mostriciattoli sbattere e urlare sotto di lui, poi si fermarono. I ragazzi tutti stanchi erano a terra col fiatone. Tutti tranne Taisuke che, senza più le ali, saltava ed esultava.

- Wooow! Avete visto che roba? Voi eravate tutti "No Tai, non ce la faremo mai" - inscenò il ragazzo facendo una voce acuta, per poi cambiarla con una da uomo dicendo - e io "No no, non oggi mostri" e *boom* sono esploso e mi sono trasformato uccidendoli e salvandovi. "Oh Tai, sei così macho", "Io? Si lo... *cough* *cough* - durante il suo spettacolino iniziò a tossire per il dolore alla gola nel cambiare la sua voce da bambino.

Senza aspettare che si riprendesse Alyce saltò sopra di lui facendolo cadere a terra e gli puntò la punta di un pugnale sulla gola - Ti credi potente? La prossima che ci metti in pericolo ti mangio capito? -

- Aaah, capito capi... *cough* *cough* - anche da spaventato continuò a tossire.

- Sei stato fortunato che la tua anima avesse un modo per scappare. L'anima cerca sempre di proteggere il corpo, anche senza la vostra volontà. Ovviamente, solo se ha il potere per farlo. Ora ripartiamo, manca ancora molto per la casa del vecchio. -

- Cooosa? - urlò Taisuke.

- Qual é il problema? -

- Non credo che siamo in grado di sostenere un'altra marcia. - intervenne Mirko vedendo anche Ghost stremato a terra - Non possiamo riposarci? Anche voi, da quando vi abbiamo incontrati siete svegli. Non sarebbe meglio riposarsi per un eventuale attacco? -

- Sicuramente tu non ce la faresti! - Meteo sguainò una sua sciabola e con un veloce e preciso fendente tagliò una parte del pantalone di Mirko, mostrando una grossa ferita che perdeva sangue.

- Mirko stai bene? - disse Taisuke avvicinandosi per aiutarlo.

- Quando avevi intenzione di dircelo? -

- Vi avrei rallentati, non vo... -

- Ci hai rallentati comunque. É stato il dardo del cacciatore a farti questo vero? Ha trapassato Ghost ed é arrivato a te. E se fosse stato avvelenato? Saresti morto lentamente cadendo mentre noi tranquillamente camminavamo, lasciando i tuoi amici da soli! -

-...- Mirko era mortificato e non proferì parola. Meteo invece, capendo che non era il caso di insistere, silenziosamente e con le braccia conserte scrutò il paesaggio, poi disse - D'accordo, accetto uula vostra proposta. Ci accamperemo su quel edificio. La tua anima comunque ti guarirà entro breve. -

- Si! - urlò Taisuke - Grande Mirko. Così la tua ferita potrà guarire. Da grande ti voglio tra i miei capi d'affari. Riusceresti a convincerli a darmi tutti i loro soldi semplicemente guardandoli ahahahah! -

- *Ou*... che succede... - era la voce di Lorenz, si stava svegliando.

- Lorenz! Come stai? Ti senti bene? -

- ...Mirko?... Si sto bene... Mi gira solo un po' la testa... -

- Tranquillo amico. Stiamo per accamparci. -

- Ahahahah bene... E... Dove sono Ghost, Tai e il bambino? Voglio salutarli... -

- Lorenz... Vedi... -

- Il bambino non é con noi. - disse in modo diretto Grey - Il cacciatore se é riuscito a catturarlo. Grazie ai tuoi amici però tu sei salv... -

- Non lo avete salvato?! -

- No, mi hai sentito? Il caccia... -

- SIGNIFICA CHE ORA QUEI MOSTRI HANNO QUEL BAMBINO? - Gli occhi di Lorenz si colorarono di rosso, e come se avesse di nuovo le energie si alzò di scatto - LO AVETE LASCIATO IN MANO LORO? COME AVE... - all'improvviso il ragazzo cadde a terra. Era stato colpito da Grey dietro il collo con forza.

- Ottimo lavoro Grey ci hai salvati. Ora andiamo. -

- Sei impazzito? Lo avresti potuto uccidere! - - Se non lo avessi fatto ci avrebbe ucciso tutti. Considerando poi che é un Oni di certo voi non sareste sopravvissuti neanche abbastanza per vederlo completamente senza controllo. Comunque so moderare la forza, é solo svenuto. Finché non saremo dal vecchio dovremo tenerlo così. -

-...- Mirko lo prese tra le braccia, e Ghost e Taisuke si avvicinarono per controllare se stava bene.

- Ora andiamo. Abbiamo perso anche troppo tempo. -

Meteo e Grey iniziarono a camminare, seguiti dagli altri ragazzi che portavano Lorenz in braccio e aiutavano Mirko a camminare. Dopo un po' Alyce iniziò a parlargli.

- Mi dispiace ragazzi. So che possono sembrare un po' scorbutici ma in realtà sono dei gran teneroni. Sono così duri perché di solito quelli appena arrivati tendono a non ascoltare, e poi muoiono. - La tranquillità con cui lo diceva metteva paure - In effetti tu Mirko ascolti poco. Sei libero di fare quello che vuoi con i tuoi amici, ma se decidete di restare con noi dovete fare come impone Meteo ahahahah. -

- Non mi sembra che quei due vogliano davvero salvarci. -

- Ma si. Non vedi che siamo tutti vivi? Devi fidarti di loro, vogliono soltanto proteggerci. Non sono mostri cattivi che ti voglio mangiare ahahahah. - finì Alyce facendo finta di mordergli il braccio, per poi raggiungere i suoi compagni.

- Forse ha ragione. Non credi anche tu Mirko? - Disse Taisuke per cercare di consolarlo.

...Forse... Però una cosa é vera... Abbiamo scelto noi di seguirli...

Arrivarono di fronte al posto prescelto dove accampare mentre avrebbero riposato. Questo assomigliava molto ad un edificio in costruzione, con solo pavimenti e colone portanti senza muri esterni, ma al contrario di questi casi, quello una volta era intero e si notava come fosse stato distrutto durante varie battaglie da buchi creati da proiettile, zone nere bruciate e vari punti crollati o dove mancano dei pezzi. Grey si tolse gli occhiali, spalancò gli occhi e rapidamente setaccio il posto come se fosse un robot.

Questo é strano...

- Ok é sicuro, possiamo tranquillamente salire anche sul terzo piano. -

- Bene, andiamo. -

Grazie alle scale raggiunsero il terzo ed ultimo piano dell'edificio, senza di Alyce che se ne andò in giro a frugare nuovi oggetti tra le case. Montarono la grossa tenda rattoppata e stesero delle specie di materassi per i ragazzi. Iniziarono ad andare a dormire. Taisuke che faceva storie si addormentò appena appoggiò la testa sul cuscino, con Lorenz accanto a lui che dormiva profondamente. Ghost si avvolse con la coperta come se fosse un bruco, Grey si addormentò da seduto mentre Alyce dormiva sbarcata per terra con la testa appoggiata sulla sua felpa accartocciata. Solo Mirko era ancora sveglio, che si rigirava da una parte all'altra del letto senza riuscire a chiudere occhio.

É incredibile... In un solo giorno é cambiato tutto. A quest'ora magari stavo rimproverando Lorenz di andare a letto perché attaccato alla console, e invece siamo sdraiati qui, su un edificio in rovina, in un'altra dimensione di mostri e demoni, con il mio migliore amico svenuto perché altrimenti potrebbe ucciderci... Che cavolo abbiamo fatto... Perché siamo entrati...

Stanco di stare sdraiato si alzò e zoppicando uscì dalla tenda. Ora il buio sembrava quasi normale siccome era tardi. Arrivato su un bordo del pavimento alzò lo sguardo al cielo. Aspettandosi di trovare la luna, ne rimase deluso quando capì che non c'era neanche una stella.

Tutto nero... Com'è possibile? É come se, in tutto l'universo ci fossimo solo noi. L'unico pianeta con della vita al suo interno, l'unico corpo celeste che vaga solitario nello spazio senza alcun principio. E la rotazione? E la temperatura? Come facciamo a vedere? Tutto questo non ha senso...

Riabbassando lo sguardo si accorse che a pochi metri da lui c'era Meteo seduta sul bordo, che faceva dondolare le sue gambe all'aria. Era rivolta di spalle, quindi pensò di non essere stato notato, ma poco dopo la rossa senza muoversi disse: "Non avevi bisogno di riposarti?"

- Riposarmi si ma non ho sonno, non riesco ad addormentarmi. -

La ragazza non rispose.

- Senti Meteo... -

- Si?! -

- Volevo... Chiederti scusa per aver ribattuto su ogni scelta o comando che ci imponevate. Se volevamo fare come preferivano avremo dovuto viaggiare da soli. É stato un miracolo incontrarvi, non sarei mai riuscito a proteggerli senza di voi quindi... Grazie di tutto. E scusa ancora. -

Mirko la sentì sospirare, ma la ragazza voltandosi verso di lui si fece scappare mezzo sorriso.

- Fa niente. Anzi mi ha sorpreso che siate ancora insieme a noi. Molti mollano prima. Per ora cerca solo di far guarire quella gamba. -

- Grazie... -

- Ma d'ora in poi vedete di fare come vi diciamo. Se non collaboriamo tutti insieme rischiamo sempre di più ogni minuto che passa. -

- D'accordo. -

Rimasero in silenzio. Mirko, imbarazzato, dopo un po' decise di sedersi anche lui sul bordo del pavimento, a qualche metro da Meteo.

- Non mordo! -

- Emh... -

- Se vuoi rimanere per me é ok, ma domani non voglio sentire una sola lamentela. -

- Non sentirai niente. - si girò ancora un po' le dita durante il silenzio, mentre lei guardava ancora il cielo oscuro.

- Tu che ci fai qui? -

- Faccio di guardia, non sono pochi i gruppi che attaccano e derubano gli altri innocui nel sonno. -

- Intendevo come sei finita qui, in questa dimensione... Se posso. -

Meteo gli ammiccò un altro sorrisino, si voltò e iniziò a raccontare - Io sono nata qui, ma i miei genitori provengono dalla vostra dimensione. Mia madre era già incinta di me quando é passata qui. Grey e una sua amica salvarono i miei genitori e li portarono al sicuro. Purtroppo però, poco dopi la mia nascita, un Vastatoris li attaccò, divorando mia madre. Mio padre che era un Oni perse il controllo, e Grey e la sua amica furono costretti ad abbandonarlo. Io e il mio fratello gemello allora ci separammo. Lui andò con la ragazza mentre io sono cresciuta con Grey. E quindi eccomi qui. -

- Quindi sei sempre stata qui... -

- Già... -

Nessuno aggiunse altro. Rimasero fermi lì a guardare quel cielo privo di stelle per minuti, e nonostante fin'ora Meteo si era dimostrata fredda e impassibile, ora stava fremendo dal chiedere una cosa a Mirko, ma era bloccata dal timore di una risposta che non voleva sentire.

- Ora posso farti io una domanda... -

- Si certo. -

Inspirò una grande quantità d'aria facendosi coraggio - É vero che... nella vostra dimensione esiste un fuoco nel cielo inestinguibile che illumina il vostro pianeta? -

- Intendi il sole? -

Sul volto di Meteo si vide chiaramente il sollievo e la gioia nel sentire quelle parole.

- Grazie Mirko... Mi basta sapere che conosci il suo nome per sapere che esiste veramente. -

- Cosa intendi? -

- Qui il sole é una leggenda. Molti credono che sia impossibile che esista. Altri emarginano anche chi solo ci pensa, ma io sapevo che da qualche parte esiste. Tu sei appena arrivato, quindi se conosci il suo nome significa che nella tua dimensione esiste... -

- Beh... Si. -

- Eh dimmi! - Meteo gli saltò sopra, atterrandolo in modo violento e appoggiandosi con le mani a braccia tese sulle sue spalle - Com'è fatto? E di che colore? Quanto tempo sta in cielo? Ho sentito che dopo un po' se ne va, é vero? Ed é caldo veramente? Si sente il calore anche se alto nel cielo? -

- Ecco... Non é così semplice... -

- Oh... Si, hai ragione... - si alzò in piedi ricomponendosi - Scusami se ti ho stressato. Lo so, parlare di un argomento così delicato non é facile. Non volevo. Però... - si allontanò dietro una colonna, lasciando metà faccia visibile per dire l'ultima cosa - Appena te la senti mi faresti davvero felice se me ne volessi parlare. Ora... Vado a perlustrare un'altra zona. - Mirko, sorpreso dalla sua reazione, rimase confuso nella posizione in cui l'aveva lasciato Meteo.

Argomento delicato? Mi prendeva in giro? Portò le mani dietro la testa e si distese. No diceva sul serio... Se veramente qui non esiste il sole, anche la luce di una piccola stella deve sembrare sacra. Che posto strano... Ma dove siamo finiti?

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Capitolo 7
*** Il furto. ***


CAPITOLO 5
Il furto.




Il gruppo di ragazzi si trovava nell'edificio in rovina a riposare dopo l'estenuante viaggio. Ormai dormivano da più di sette ore ma nel cielo ancora non si erano fatte vive ne le stelle ne il sole. Il buio e il silenzio predominavano in quel paesaggio apparentemente tranquillo.
Alyce fu la prima a svegliarsi. Per qualche motivo che neanche lei ricordava aveva dormito più degli altri e decise di approfittare dell'occasione preparando la colazione per tutti. Si avvicinò silenziosamente e con un sorrisino malizioso a Grey per non svegliarlo, sfilandogli lentamente la borsa delle provviste che teneva gelosamente tra le sue grosse braccia. Fu stranamente più facile del previsto, e capì subito perché. Era troppo leggera. Appena la alzò all'altezza degli occhi questa si afflosciò come se fosse vuota. La rovesciò, la scuote e ci infilò anche la testa ma niente. Era tutto sparito. Alyce si mise ad urlare in un pianto semi disperato, e iniziando a svegliare anche gli altri.

- *Wee* Non c'é più niente! -

- Ma che... Alyce? Perché quale motivo stai gridando così? - Chiese Mirko visibilmente irritato di essere stato svegliato in quella maniera.

- Non c'é... Non c'é più... Niente! - La ragazza non voleva saperne di smettere di urlare. Per fortuna anche Meteo si svegliò, e senza dire niente si sede vicino ad Alyce. Poi le prese dolcemente la testa e la fece sdraiare sulle sue gambe accarezzandole i capelli. In pochi secondi la ragazza si calmò.

- Allora, ora dimmi cosa é successo. -

Alyce fece una smorfia e sbuffò - *Umpf* Gri si é mangiato tutte le provviste mentre dormivamo. -

- Cosa? - Fece Mirko sorpreso. Nello stesso istante anche Grey si svegliò. Aveva sulla faccia un piede di Taisuke che stava ancora dormendo tutto storto. La lanciò via schifato e poi grattandosi la testa disse - Ehi già tutti svegli? Com'é tutto questo baccano? Spero abbiate preparato la colazione, sto morendo di fame... - aprì finalmente gli occhi dopo aver sbadigliato e si accorse che lo stavano fiasando tutti con aria interrogatoria - Ho forse russato durante la notte? -

- Hai mangiato tutte le provviste. Ingordo. - disse Alyce arrabbiata e voltando poi la tetesta sulla pancia di Meteo.

- Ma... Di che stai parlando. Ho smesso con quel vizio molti vepak (anni) fa. -

- Ah si? - Continuò la ragazza alzandosi e sventolando la borsa vuota - E allora questa come la spieghi. -

- ...emh... -

Apparì Ghost da dietro Alyce, facendola saltare per la paura.

- E tu da dove sbuchi? -

- ...Anche Lorenz non c'é più... -

- Che cosa? -

Si voltarono tutti cercando freneticamente. Pensavano stesse ancora dormendo con Taisuke ma effettivamente non c'era più traccia del ragazzo con i capelli verdi.

- Direi allora siamo stati derubati. - Disse Grey in tutta tranquillità, alzandosi e sistemandosi i vestiti - E magari sono gli stessi che ci hanno preso anche le provviste. - Continuò guardando Alyce con un sorrisetto soddisfatto.

- Si, é possibile... - rispose lei facendo finta di niente.

- Beh perché siete tutti così tranquilli? - Disse Mirko infuriato - Avete appena detto che hanno rapito il mio amico e adesso vi mettete a parlare del cibo? Dobbiamo salvarlo subito! Chi é stato a rapirlo? Dov'é? -

- Hey, hey. Calma ragazzino. Agitarsi non serve a niente. Se è stato rapito significa che sta ancora bene. -

- Ma di che stai parlando? Se é stato rapito non é certo per fargli un massaggio. Gli staranno facendo del male. - con occhi pieni di rabbia si voltò verso Meteo, ricordandosi della scorsa notte - É tutta colpa tua! Stavi facendo tu da guardia, perché hai lasciato che lo rapi... - prima che finisse la frase Grey spazientito lo afferò per il colletto e lo alzò da terra come se fosse uno zaino.

- Ti ho detto di calmarti! Se lo hanno rapito che senso avrebbe ucciderlo dopo? Se era quello l'intento lo avrebbero fatto qua. Vorranno un riscatto o cose del genere. Inoltre se te la devi prendere con qualcuno puoi dare solo la colpa a te stesso! Se ci tenevi tanto perché non hai fatto tu la gua... - l'uomo si fermò e cercò di nascondere la sua espressione sorpresa ed intimorita. Sentì che c'era qualcosa che non andava in Mirko, e anche Meteo avvertì la stessa sensazione.

- E ora... - Lo lasciò andare e si voltò - ...pensiamo ad un piano invece di perdere tempo con queste stupidaggini. -

- Calmati Grey, Mirko è solo preoccupato per il suo amico. - Disse la ragazza rossa cercando di placarli - E in ogni caso, io avevo finito il mio turno di guardia, e ho lasciato il posto ad Alyce...-

Si girarono tutti a fissarla. Alyce mise su un’aria imbarazzata e colpevole.- Ehm... forse mi sono addormentata un pochino...-

- ALYCE!!!! -

- Ormai é inutile puntare il dito, Grey ha ragione, prima ci muoviamo più avremo possibilità di salvarlo. Ci divideremo in due gruppi: Alyce, Ghost, Mirko e Taisuke andrete a cercare le provviste, io e Grey andremo a cercare Lorenz -

- Vengo anch’io a cercare Lorenz, non me ne faccio niente delle provviste. - si oppose ancora una volta Mirko. Era più arrabbiato del solito, neanche Ghost lo aveva mai visto così.

Grey aggrottò le sopracciglia, stanco del suo atteggiamento - Certo, e quando ci troveremo davanti ai ladri cosa pensi di poter fare eh? Contro gente esperta in combattimento, sei davvero convinto di poter sopravvivere? Ci saresti solo d'intralcio, stai al tuo posto. -

Mirko non poté ribattere. Finalmente si calmò e abassò lo sguardo sconfitto.

- Allora è deciso, andate verso la periferia della "Vecchia Città". Io e Grey andremo verso il confine. -

- Meteo... lì c'è il Clan del… - Disse Alyce preoccupata ma Meteo la fermò.

- Lo so. appunto ci recheremo lì per iniziare le indagini. e qualcosa mi dice che saranno anche lì a finire. Appena avremo nuove notizie vi avvertirò. -

Il gruppo si divise e partirono alla ricerca. Meteo e Grey procedevano rapidamente, controllando ogni angolo, vicolo e baracca lungo la strada.

- Che seccatura questi ragazzini. Mai avuto così tanti problemi per un gruppo appena arrivato. Diventeranno un problema serio se non li sistemiamo alla svelta. - disse Grey.

- Non possiamo certo abbandonarli ora. Sono appena arrivati e come tutti non sanno ancora niente di questo posto. -

- Quel ragazzo è un Oni. Può cavarsela anche da solo, col tempo imparerà a controllarsi. -

- Sai anche tu che non é così. - le rispose prontamente lei con un sorriso.

- Sono solo preoccupato per voi... effettivamente non avrei neanche lasciato sola Alyce con quelli. Ti sarai accorta anche tu di Mirko no? -

- Sì, l'ho sentito...ma é possibile che siamo sbagliati. Stai tranquillo. Non siamo così fragili noi due, abbiamo imparato dal migliore. -

Grey si voltò per nascondere l'espressione leggermente imbarazzata.

- D'accordo... ma non mi fido comunque. Se fanno un altro passo falso o vi torcono un capello li rispedisco dritti nella loro dimensione! -

Meteo non riuscì a trannersi dal sorridere.

- Grazie Grey. Sai che contiamo sempre su di te. -

- Lo so... - Mi chiedo solo fino a quando potrò ancora proteggervi...

- Ora diamoci da fare, dobbiamo trovare il loro amico. -

* * *


Nel frattempo, il gruppo di Alyce stava cercando nella parte opposta del quartiere distrutto. Le strade della periferia erano desolate e vuote e il buio le donava un'aria molto tetra. I gemiti dei Vastatoris in lontananza e il vento che provocava strani sibilli non miglioravano la situazione.

- Che desolazione...è davvero inquietante... - fece Taisuke storcendo la bocca. Da quando gli ragazzi gli avevano raccontato cos'era successo mentre dormiva, aveva iniziato ad avere paura di quel posto.

- ...A me piace... - Disse Ghost tranquillo e perfettamente a suo agio in quell'ambiente.

- Tu mi spaventi sempre di più - Disse Alyce fissandolo.

- Facci l'abitudine - replicò Mirko.

Il gruppo camminò a lungo. Procedevano di fretta, ma senza tralasciare nessun edificò o via, alla ricerca di qualcuno che potesse vendergli delle provviste. Se ci fosse stato bisogno, anche un Vastatoris da poter uccidere sarebbe andato bene. Dopo svariati tempo senza aver trovato ancora nulla si accorsero di essere entrati in un lungo vicolo cieco con un alto edificio che gli sbarrava la strada.

- Secondo me, ci siamo persi... - Disse Taisuke guardandosi intorno spaesato e confuso - Alyce non hai una mappa di questo posto? -

- Non esistono mappe di questo quartiere. Sarebbero inutili siccome qua le case arrivano in continuazione dalla vostra dimensione, e quelle già presenti vengono distrutte ininterrottamente dagli scontri, creando sempre nuove strade. Ma state tranquilli. - Gli fece un'occhiolino e sfoggiò un sorriso così smagliante da far apparire un luccichio - Conosco questo posto alla perfezione! -

Ma si é appena contraddetta... Pensò Mirko.

- Quindi? Dove dobbiamo andare? - Ma é facile! Basterà tornare indietro e girare a sini... Ah no aspetta, forse é meglio a destra. Però noi siamo venuti da quell'altra via oblliqua di là quindi... Oh no... - La ragazza stava per impanicarsi di nuovo, ma venne interrotta da Ghost che attirò l'attenzione di tutti.

- ...Hey. Da qui si vede tutto...- esclamò Ghost dal tetto dell'edificio di fronte a loro.

- Come diavolo sei arrivato fin lassù? - Chiese Taisuke sbigottito.

- ...Eheheh... - - Dai ma é impossibile. Saranno almeno cinque piani. Come hai fatto ad arrampicarti fino a lì in così poco tempo. E non per offenderti ma non é che sei messo tanto bene fisicamente. O almeno non quanto meno. - Taisuke iniziò a mettersi in pose ridicole a mò di supereroe per mostrare i muscoli (che non ha) ma ancora una volta lo interruppero.

- Forza Tai. Sbrigati a salire. -

- Cosa? -

Ora anche Alyce e Mirko si trovavano sul tetto.

- E dai. Non é giusto. -

Da là sopra potevano osservare tutto il quartiere. Non era come guardare una città: le case erano sparse in modo disomogeneo, creando zone vuote, dove cadaveri di Vastatoris e umani abbondavano, e altre zone dove gli edifici in rovina si accavallavano l'uno all'altro. Il vento freddo dal tetto si sentiva ancora più forte e portava con sé le urla strazianti dei Vastatoris più lontani.

- Aaallora. Lì giù non é il caso siccome quei Vastatoris si stanno facendo un banchetto, quindi direi di andare di là. Forse troveremo qualcosa. -

- Ehi Alyce... -

- Dimmi Mirko. -

Il ragazzo ci aveva provato a distrarsi, ma il pensiero di Lorenz in mano a chissà quale criminale lo preoccupava troppo. - Perché hanno rapito proprio lui è a noi ci hanno lasciato stare? Grey era serio quando diceva che non gli avrebbero fatto del male? -

Oh no, e adesso? Non posso dirgli la verità, lo impanicherei ancora di più e Meteo si arrabbierebbe molto con me se faccio dei casini. Meglio che mi inventi una scusa. Fammi pensare...

La ragazza si appoggiò ad una canna fumaria sporgente per riflettere, con Mirko che attendeva una risposta. E attese. E attese ancora. Alyce si era letteralmente incantata in quella posizione.

- Alyce allora? -

- Eh? Ah sì... Beh devi sapere che qui il verde va molto di moda. Quindi gli taglieranno i capelli per farci una borsa e poi ce lo ridaranno sano e calvo. - rispose lei con un sorriso a trentadue denti.

- CON TUTTO STO TEMPO POTEVI INVENTARTI UNA SCUSA MIGLIORE! -

La ragazza lo abbracciò forte per calmarlo - Stai tranquillo Mirko. Lui sta bene e lo troveremo. Lascia che se ne occupino Meteo e Grey. Ci possiamo fidare di loro, quando dicono una cosa la portano sempre a termine. Tornerete tutti insieme. -

- D'accordo... Grazie Alyce. - il ragazzo si tranquillizzò, ma non riusciva comunque a sorridere. Finché il suo amico sarebbe stato lontano da lui non riuscirà mai a stare sereno.

Ahahahahah, ce l'ho fatta. E senza usare i miei poteri. Che genio che sono. Dimostrerò ad Alyce che può sempre fidarsi di me.

- E ora, di là! - Disse con voce fiera e con tono da leader Alyce, ora abbastanza carica emotivamente per affrontare ogni ostacolo - Ragazzi avanti. Dobbiamo andare. -

- Aspetta. Non vedo Taisuke. - il ragazzo infatti sul tetto non c'era. E forse non ci era mai arrivato. Mirko si affacciò di sotto sul vicolo cieco e non rimase troppo stupito dal fatto che fosse ancora lì, goffamente aggrappato ad una finestra del piano terra, intento a cercare di arrampicarsi.

- Ragazzi ci sono quasi. -

- Tai ma... -

- No no. Non ho bisogno di aiuto. Se ce l'avete fatta voi io non sarò da meno. - fece un piccolo balzo per tentare di afferrare un piccolo mattone sporgente del piano superiore, ma scivolò e cadde a terra.

- Ma Tai. Noi abbiamo usato le scale. - Mirko le indicò. Erano proprio accanto a lui, un'alta scala anti-incendio di metallo.

- Ah... Ma certo. O...ovviamente l'avevo già vista mah... Ecco... È troppo facile salire le scale. Siamo in un mondo nuovo. Dobbiamo mettere alla prova le nostre abilità per diventare personaggi fighi come quelli di Assassin's Crew. Inoltre... -

- D'accordo Tai. Ora sali però. -

- Uffi. -

Il ragazzo ci mise comunque un buon quarto d'ora per salire le scale, siccome si sentì stanco dopo la seconda rampa. Una volta che fu arrivato anche lui iniziarono a scendere dalla parte opposta per dirigersi verso il luogo indicato da Alyce.

- Forza facciamo in fretta. Qualcosa mi dice che Meteo non ci metterà così tanto a trovarlo. -

* * *


Nel frattempo, Meteo e Grey erano arrivati al confine del quartiere. Da lì in poi non c'era più niente. Il paesaggio era solo un'enorme distesa di terra pianeggiante senza vita. Poco distante da loro però, in mezzo al nulla, si trovava una strana struttura. Era stata chiaramente costruita qui, e neanche con troppa cura: aveva pianta quadrata e i materiali usati per erigerla non erano altro che scarti metallici provenienti dal quartiere.
I due non si fermarono a guardarla, conoscevano bene quel posto. Senza troppi problemi sfondarono la porta ed entrarono all'interno ritrovandosi in una specie di arena. Erano circondati dagli spalti con dozzine di posti a sedere e di fronte a loro, più in alto rispetto agli altri, un piccolo trono.

- Come era ovvio che fosse... -

Accanto al trono c'era una piccola gabbia di legno con all'interno Lorenz svenuto.

- Forza liberiamolo. -

- Non così in fretta - disse una voce sconosciuta da dietro il trono. Nello stesso momento, dagli spalti sbucarono un numero incalcolabile di bambini che, armati di arco, scoccarono all'unisono tutte le loro frecce frecce ai piedi dei due. I due però le schivarono abilmente.

- È da tempo che non ci vediamo, eh Grey? - dall'ombra uscì un bell'uomo molto alto, dalla pelle scura e tratti leggermente arabici. Indossava due piccoli orecchini argentati e con un espressione di superiorita guardava Grey dall'alto al basso - E io che mi stavo illudendo che volessi partecipare al mio gioco. -

- Figurati se vengo a fare da burattino a te. Sono venuto qui per lui. Ridacci il ragazzino e nessuno si farà male. -

- Ah, e così i miei sottoposti lo hanno rubato da te eh? BWAHAHAHAHAH, questo si che rende le cose più divertenti. -

- Vuoi vedere cosa mi diverte? - impugnò il suo martello, pronto a scagliarsi contro di lui ma altri bambini caricarono l'arco pronto a colpirlo.

- Credi davvero che delle frecce possano fermarmi. -

- Certo che no. Ma possono fermare lui. - L'uomo schioccò le dita e il bersaglio dei bambini divenne Lorenz. Grey arrestò all'istante la sua carica - Ora iniziamo a ragionare. Non credo tu possa salvarlo prima che io schiocchi le dita e dubito che tu voglia vedere questo ragazzino piangere sangue da ogni parte del corpo. -

- Non lo faresti mai! Lo sai meglio di me che ti serve vivo! -

- Ah no Grey? Non lo farei? AVANTI! Sfidami! Fai un'altro passo e ti assicuro che il ragazzo non vivrà un istante di più. -

L'omone non si mosse. Addolorato, fu costretto a posare dietro la schiena il suo martello.

- BWAHAHAHAHAH ovviamente. Sei debole. Lo sei sempre stato. Usare la propria vita per salvare quella degli altri. Che perdita di tempo. Bambini! Portatelo dentro. - i bambini obbedirono subito e prendendo la gabbia la trascinarono fuori dalla portata di Grey e Meteo.

- Se vuoi riaverlo sai cosa devi fare. Le iscrizioni sono sempre aperte. -

- Sei solo un codardo Crown! -

- Eh? -

- Sarebbe questo quello che ti ho insegnato? A nasconderti dietro questi trucchetti. Mi fai vergognare di averti considerato un'uo... -

- IO SONO UN'UOMO! - gli rispose lui infuriato voltandosi - E SONO ANCHE L'UNICO UOMO QUA DENTRO! Sei tu che hai deluso me. Continua pure a giocare con le tue amichette a fare l'eroe, ma se entri qua dentro e solo per combattere. E ora non voglio sentire nient'altro. Sai cosa fare se lo rivuoi indietro. - si voltò nuovamente e sparì nell'ombra, seguito dal resto dei bambini.

Meteo si sentì impotente. non poteva fare niente, se non avvicinarsi al suo amico accarezzandolo per rincuorarlo - Grey, non potevi fare niente. -

- Sto bene. Non é dovere affrontare un paio di inetti che mi preoccupa. Ora chiama gli altri. - e dopo aver finito la frase si voltò in direzione del sotterraneo, senza aggiungere altro.

É colpa mia. Non potevo chiedere ai ragazzi di camminare ancora ieri, ma sono stata troppo incauta decidendo di accamparci in questa zona.

La ragazza alzò una mano al cielo concentrandosi.

- Spero che vada tutto bene. -

* * *


Nel frattempo, il resto del gruppo era riuscito ad uccidere un Vastatoris e dopo aver accesso un fuoco, ora lo stavano cucinando. -

- Aaah che figo. É proprio come se fossimo in un GDR, all'inizio della nostra avventura, non é vero ragazzi? - Taisuke era veramente entusiasto di essere sotto il cielo notturno accanto ad un fuoco ed una carne così invitante con i suoi migliori amici. I suoi genitori non glie lo avrebbero mai permesso perché troppo "pericoloso". Nessuno condivise con lui la sua gioia: Ghost era sparito come suo solito, Alyce era occupata a scuoiare il Vastatoris e Mirko non era dell'umore adatto per festeggiare.

- Uffi. Dov'é Lorenz quando serve. Lui si sarebbe divertito con una situazione del genere. -

- Lui però non c'é Tai. É stato rapito. Per questo siamo tutti così... -

- E allora? Se fossimo stati rapiti noi lui che avrebbe fatto? Si sarebbe depresso facendo "va tutto male, é tutto triste" - Disse facendo il verso a Mirko e imitando la sua posa - Oppure si sarebbe alzato in piedi, pensando a come liberarci e con la sicurezza che stavamo bene siccome siamo suoi amici? -

- Tai non é più così facile, non ti rendi conto che non siamo più nel nostro piccolo paesino tranqui... -

Un forte bagliore li interruppe catturando la loro attenzione. Era un fulmine molto luminoso, ma che proveniva da terra e saliva verso il cielo.

- Cos’è quella roba? - Chiese Taisuke quasi spaventato ma allo stesso tempo intrigato da qualcosa si così strano. Alyce guardò la luce nel cielo con espressione seria.

- È Meteo, ha trovato Lorenz. Sbrighiamoci. La carne ha finito di cuocere, mettetela nella borsone e partiamo. -

- Ma... Io devo ancora mangiare. - Disse Taisuke che stava per addentare un cosciotto di carne.

- Non fa niente. Mangeremo una volta arrivati li! -

Il segnale proviene proprio da lì... Meteo aveva ragione. Questa proprio non ci voleva. Dobbiamo proteggere i ragazzi ad ogni costo.

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Capitolo 8
*** Il ragazzo misterioso. ***


/!\ I capitoli da qui fino all'11 non sono ancora stati riscritti, per questo sono di un livello inferiore rispetto a quelli precedenti, spero che continuerete comunque a leggere DMD :) Buona lettura

CAPITOLO 6
Il ragazzo misterioso.


Il gruppo di Alyce arrivò all’arena.
- Che diavolo è? - Disse Taisuke stupito, quando arrivò Meteo da delle scale.
- Venite giù con me, vi spiego tutto quando saremo insieme. -
L'arena era enorme: costruita in modo superficiale, contava allo stesso tempo molti posti a sedere... a sedere per dire, erano solo vecchie sedie di scuole comuni. Era per lo più fatta di legno, lastre e sbarre di ferro, tutta roba che si poteva trovare giro. Intanto Meteo conduceva il resto del gruppo giù per delle scale.
- Eccoci qui...-
-Cos'è una specie di Spogliatoio? - chiese Ghost.
– All’incirca...- disse Grey che era incatenato a dei pali di legno.
-Ehi ma cosa?! Che ti hanno fatto? - Disse Alyce. -Mi spiegate che diavolo succede? -
- Quel bastardo di Crown ha rubato le nostre provviste e Lorenz... Ora lo usa come trofeo per questo sadico "gioco” ...-
- E dove lo tengono, se lo sapete andiamo subito a prenderlo no? -
- No Mirko, io e Grey abbiamo deciso di seguire le regole del torneo e vincerlo normalmente. -
- Sei impazzita!! Non aspetterò i loro comodi, Lorenz non è un premio da vincere, se voi volete aspettare andrò io a salvarlo. Dov’ è!?...- Meteo e Grey avvertirono la stessa strana sensazione di prima su Mirko ma Ghost lo prese per le spalle e disse.
- Mirko ragiona, noi non sappiamo niente di questo posto, se ci dicono che é meglio fare così dobbiamo fidarci!!! Non siamo più nel nostro mondo, qui la tua forza non basta...-
-…Hai ragione...scusatemi. -
-So cosa provi, anch’io vorrei riprendercelo con la forza ma non ci conviene. Crown è il capo di uno dei tanti clan che ci sono in questo mondo…e comanda un esercito di ragazzi e bambini orfani. Ha istituito questo torneo solo per vedere persone scannarsi e per trarne profitto ovviamente... tutte le anime dei caduti le raccoglierà lui e ne usufruirà. Il suo esercito di bambini non è esperto ma numeroso e sono nascosti ovunque, io e Grey siamo immuni, ma se vi doveste far colpire da una freccia potreste morire e non possiamo rischiare. Non ti preoccupare pero, abbiamo già pensato a un pian...-
Una sirena interruppe Meteo mentre parlava e subito dopo arrivò un ragazzino magrissimo con i capelli lunghi che gli coprivano in volto.
-Tu, devi entrare sei il primo. Voi altri salite e trovatevi un posto in tribuna. -
Mentre i ragazzi salivano Meteo prese per un braccio Alyce - Aspetta ti devo parlare... -
Gli altri arrivati in cima rimasero stupiti dalla confusione e dalla gente che era lì presente. - Com'è possibile che si divertano a vedere questo massacro?!- Disse Taisuke.
- Già pensavo di essere l'unico al quale piacesse il "gore”. - Replicò Ghost. I due lo guardarono male in silenzio.
La folla era composta per lo più da bambini e da Adolescenti ogni tanto si scorgeva qualcuno di più anziano o qualche tizio losco. La folla si scatenava sempre di più e raggiunse il culmine quando vennero fuori i due avversari: Grey, che non poteva usufruire del Martello, contro un Ragazzino biondo con delle lentiggini che gli circondavano il naso e le guance. Impugnava una lancia ed era leggermente corazzato con armature in legno o metallo scadente. Il delirio della folla venne interrotto dalla voce di Crown che usciva dall'ombra del suo trono.
- SILEEENZIO! - Il pubblicò si ammutolì immediatamente. - Benvenuti a tutti nella mia arena. Le regole le conoscete già, chi vince la finale e riuscirà a battermi vincerà un premio, mentre chi perde morirà e verrà tolto di mezzo. Ma il premio di oggi sarà molto più proficuo delle solite armi, il primo premio di oggi è… un Oni!!!!- La folla si ammutolì quando al pronunciare quella parola da dietro il trono di Crown sbucò una gabbia con dentro Lorenz -Forza che vi prende, chi vincerà si prenderà quest’ Oni e potrà farne quello che vuole anche se sappiamo tutti per cosa lo userete, NON SIETE CONTENTI BWAHAHAHAHAHAH!!!!!- Tutto il pubblico trasalì in un grido enorme. Tra tutta la confusione c era Mirko pieno di rabbia che incuteva timore. -Mirko sta tranquillo lo salveranno come hanno già salvato noi fin ora, ce la faranno - disse con un sorriso Taisuke cercando ti calmare Mirko -Va bene, se è per salvarlo mi fiderò di loro. -
-Nonostante le poche iscrizioni abbiamo degli ospiti speciali che vi faranno divertire! E' un nuovo combattente nonché mio vecchio avversario... GREY LO SPACCA-OSSA!"-
-Non uso quel nome da anni e preferirei non esserci chiamato. -
-Come vuoi tu... ecco lo "Spacca-Ossa"!! Si scontrerà contro un ragazzino che entrerà nel mio clan se vincerà, ma non vincerà mai BWAHAHAHAHA... Emilyan!!! L'incontro sta per iniziare…siete pronti per il DEVASTO!?- La folla lancio urla e grida incomprensibili e alcuni bambini lanciarono dei petardi nell’arena.
- …dannati…- Disse Grey a bassa voce.
- 3...2...1...MORITE !!! -
-Che pensi di fare ciccione? Non sei nemmeno armato ahahaha. Vincerò di sicuro così il capo mi prenderà sotto la sua ala. - disse Emylian con sfacciataggine.
- Devi solo ritenerti fortunato che non abbia qui il mio martello moccioso! Ma tranquillo posso farti male anche così. -
- Figurati se un vecchietto come te può farmi qualcosa. Assaggia la mia lancia! -
Così dicendo Emylian si scagliò contro Grey a grande velocità. Il colpò venne schivato subito dal omone con molta "nonchalance", subito dopo, afferro il ragazzino con due dita per la testa.
- Cosa vorresti fare tu!? - e così lo lanciò dall'altra parte dell'arena. Il ragazzino incredibilmente riuscì a non cadere tenendosi in equilibrio con l'ausilio della lancia.
Intanto arrivarono Meteo e Alyce.
- Dove eravate, hanno già iniziato. -
-Ehm…cose da donne, comunque non fa niente tanto sappiamo già chi vincerà. -
La folla era alle stelle.
Non mi conviene far troppo male a questo ragazzino... Pensò Grey. Mentre era distratto però il ragazzino aveva riafferrato la lancia ed era a un passo dal colpirlo ma per non perder tempo e non farlo soffrire gli diede una botta in testa come quella che aveva dato a Lorenz e lo fece svenire.
- Mi dispiace...ma è finita -
- A quanto pare lo Spacca-Ossa Vince! BWHAHAHAHA. Come ci si sente a battere un bambino eh Spacca Ossa?! - Disse Crown in preda a una risata isterica.
- Sapevi che non poteva farcela! Perché lo hai costretto a combattere? -
- Mi pare ovvio, chi non vince è inutile, verrà giustiziato e la sua anima verrà aggiunta alla mia collezione! E poi io non ho costretto nessuno ha fatto tutto da solo BWAHAHAH. -
- Bastardo se ti prendo, vieni a combattere tu se hai il coraggio così la facciamo finita! - Disse Grey intento a scagliarsi su di lui, quando una freccia scagliata dal pubblico non lo sfiorò. Quando si girò vide tutto il pubblico che puntavano lui e i ragazzi. -Grey...- gli disse Meteo con faccia seria.
- Muoviti e non saranno altro che groviera. –
- Sarai tu il prossimo...-
- Non vedo l'ora “spacca-ossa.” Bene e ora una pausa per riprenderci. Il prossimo scontro avverrà fra qualche ora e vedrà due guerrieri molto interessanti: un ragazzo arrivato da poco già in grado di usare il potere del golem, Shen e Ryse, "il devastatore"! Buon riposo Guerrieri BWHAHAHAHAHAH!" -
- Quello è più schizzato di te Ghost...- Disse Alyce.
Mentre i ragazzi tornarono giù nello spogliatoio per accogliere la prima vittoria di Grey, Meteo era rimasta sugli spalti a fissare un ragazzo in particolare con un bastone che si trovava seduto dall’ altra parte dell’arena.
- Quel arma...-
- Ehi Meteo che fai non scendi? -
- Si scusami, arrivo Alyce. -

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Capitolo 9
*** I guerrieri del nuovo mondo ***


CAPITOLO 7
I guerrieri del nuovo mondo.




Il prossimo scontro stava per svolgersi, la folla era sempre più impaziente.
La gente urlava e lanciava ogni cosa gli capitava a tiro dagli spalti. Dal alto si riaccesero delle piccole luci che permettevano di vedere abbastanza bene l'arena rispetto al buio totale che c’è di solito.
Solo in quel momento Mirko si accorge che fino ad allora erano stati sempre al buio ma che nonostante questo ci vedevano comunque, ma preferì non domandare per il momento.
-Il prossimo incontro vedrà protagonisti due guerrieri temibili: Ryse "il devastatore-difensore" contro Shen. -
Ryse era un uomo adulto, molto alto e muscoloso, portava con se uno scudo a torre fatto molto male, una spada corta e un'armatura di alluminio di scarto.
L'avversario, era un ragazzo gracile e magro, senza armi e incappucciato con una tunica larga e pesante. Aveva la testa chinata e le braccia penzolanti come morte. Non sembrava molto pericoloso.
- Ehi tu. - Disse Crown rivolto verso il ragazzo - Tu non sei Shen. Torna dentro e aspetta il tuo turno. -
Il ragazzo non rispose e Crown si stava alterando quando uno dei bambini corse da lui sussurrandogli qualcosa all'orecchio -...Mh va bene... allora il combattimento sarà tra Ryse e Zed o chiunque sia quello. Forza COMBATTETE!!! -
Maledetto quello Shen, lo avevo chiamato apposta per partecipare a questo torneo in questo combattimento per poi trovarsi contro Grey e stancarlo se non eliminarlo addirittura e lui non si presenta. Questo gli costerà minimo 50 anime.
- Si vede che l'altro aveva troppa paura. Ma tranquillo farò un lavoro veloce siccome almeno ti sei presentato. Mi sbarazzerò di te, batterò gli altri e vincerò l'Oni cosi tutti mi temeranno OH OH OH OH. -
Zed rimase impassibile senza dire niente facendo irritare Ryse.
- Grrr vediamo cosa rispondi a questo. -
Ryse lo colpì con lo scudo, facendolo indietreggiare di un paio di metri ma lui come prima riportò la testa in avanti come se non avesse sentito il colpo. Poi sorrise e alzò di poco la testa sussurrando - ...*Tsk.*.. debole. -
- Se vuoi dire qualcosa urlamelo in faccia se hai il coraggio nanerottolo. - così dicendo Ryse partì alla carica contro di lui lanciando un fendente con la spada ma con lo stupore di tutto il pubblico e del guerriero, Zed si era spostato di una decina di metri, pochi secondi prima di essere colpito.
- Mi stai prendendo in giro, combatti da vero uomo sempre che tu lo sia. -
Il guerriero ripartì contro di lui e Zed alzò completamente la testa togliendosi il cappuccio e la faccia rimase visibile per pochi secondi prima che si colorò di un nero pece e gli occhi di bianco.
Il guerriero visibilmente spaventato iniziò a rallentare quando vide una sfera di colore nero che si accese sul suo petto.
- BWAHAHAHAHAH forse servirà molto di più di quel cretino di Shen! - urlò Crown preso da una risata isterica.
- Non mi fai paura maledetto ragazzino! - disse Ryse quasi per auto convincersi mentre cercò di nuovo di colpirlo con l'enorme scudo. Zed schivò con maestria l'attacco e in volo dietro di lui lo graffiò con quattro grossi artigli neri cresciuti dalle braccia lacerando l'armatura e ferendolo gravemente.
L'omone che barcollando per il colpo stava per cadere dal ring, si riprende dal dolore e cercò di reagire Non può finire così... buttò per terra lo scudo e si girò di scatto con l'intento di infilzarlo con la spada -MORIRAII !!! -
- Bwahahahah povero stupido...- disse Crown che sapeva come sarebbe andata a finire.
Zed si dissolse nell'aria sotto forma di un'ombra oscura, che nel buio di quel posto equivaleva ad essere invisibili, e riapparse davanti a Ryse schivando il colpo e uccidendolo trapassandogli il petto con il braccio.
Il sangue schizzò fino alle prime file e l’urlo di dolore del guerriero fu straziante.
Calò il silenzio nell'arena che venne subito interrotto con un urlo generale. Mirko, Ghost e Taisuke rimasero senza parole dalla brutalità di quel gesto e la forza di quel ragazzo.
Zed tirò fuori il braccio lasciando cadere il corpo ormai morto dell’avversario per terra. In mano teneva una sfera luminosa senza un colore definito ma che nel buio generale risaltava molto.
- Ti piacerebbe! - urlò Crown poco prima che un bambino correndo saltò addosso a Zed rubandogli l'anima e portandola al capo - Questa me la tengo io se non ti dispiace. Se vuoi un souvenir vinci il torneo. - gli disse con tono di sfida.
Zed con aria scocciata si rimise il cappuccio e si diresse verso l'uscita mentre degli altri ragazzini presero il corpo di Ryse e lo portarono via.
Mirko ancora allibito per quello a cui aveva assistito chiese a Meteo - Stava usando il potere del golem giusto? -
- No - Gli rispose indicando Zed e facendogli notare le corna che si stavano dissolvendo - quello era un Doom, e ha usato i suoi poteri per vincere questa partita, anche se mostrandoci questo spettacolo si è portato in svantaggio. -
Taisuke con aria confusa non capiva il perché e prima che Meteo apri bocca per rispondere Mirko disse velocemente - Ci ha mostrato il suo potere e ora sappiamo di cosa è capace. -
Meteo rimasta sorpresa dalla risposta lasciò spazio ad Alyce - Esatto, hai capito. Poteva benissimo sconfiggerlo normalmente ma mostrando i suoi poteri in modo così evidente ci ha fatto capire quali sono i suoi punti di forza e quelli deboli. -
- Inoltre - si intromise Meteo - da questo gesto possiamo capire che si sopravvaluta molto lasciando vedere a tutti le sue capacità e che non usa troppa strategia in battaglia. Questa è una delle regole fondamentali da ricordare per sopravvivere qui e non farsi ammazzare: mai usare il proprio potere davanti ad altri spettatori se non strettamente necessario e stare attenti a qualsiasi particolare dell'avversario, anche un piccola distrazione può portarti alla morte. Ora capisci perché non possiamo fare un attacco diretto e riprenderci Lorenz senza un piano Mirko? Questi sono avversari che non potete affrontare per ora ed è meglio non lasciarsi prendere dall’istinto. -
Mirko rimase zitto a guardare Lorenz nella gabbia, ma fece intuire che aveva recepito il messaggio.
- Comunque - fece Meteo per togliere quell’aria triste che si era creata - Vedo che sai usare bene il cervello, sono sicura che diventerai un ottimo guerriero. -
- Uoooh grandissimo Mirko !!! - disse Taisuke con gioia dandogli una pacca sulla spalla, riuscendo a strappare un piccolo sorriso a Mirko.
- Perfetto, è stato abbastanza veloce BWAHAHAHA, passiamo al prossimo scontro! - Annunciò Crown.
- Io scendo a riferire quello che sappiamo su Zed a Grey e a vedere come sta, voi state attenti al prossimo combattimento. - dicendo cosi Meteo si alzò e si avviò verso le scale. E devo trovare quel ragazzo col bastone...
- Eccoci siamo finalmente pronti. Questo combattimento vedrà scontrarsi Tark con Shen il ritard... il pagliaccio BWHAHAHA! -
Uscirono dalle gabbie un ragazzo di carnagione scura muscoloso senza armatura con una tunica leggera e due scimitarre mentre dall'altra parte un altro ragazzo che indossava un vestito scuro e strano. Era lungo, pieno zeppo di tagli e i colori erano quasi spruzzati sopra senza un senso. Sulla faccia aveva del trucco bianco con due strisce viola verso il basso da clown che passavano per gli occhi, capelli neri e blu lunghi fino alle spalle e un’espressione da pazzoide. Impugnava due tirapugni d'acciaio piatti e con una scritta nella lingua del posto.
Shen alzò gli occhi rivolgendosi verso Crown ammiccando ma lui lo fulminò con lo sguardo dopa aver urlato - COMBATTETE! -
Tark non perse tempo e attaccò immediatamente l'avversario facendo roteare le scimitarre, Shen schivò con non troppo impegno una prima serie di colpi ma venne poi tranciato fino a metà torso da una delle due scimitarre.
Tark già felice per la veloce vittoria si fermo subito quando capì che il colpo non aveva avuto effetto. Non perdeva sangue e Shen non era preoccupato, anzi iniziò a ridere prima silenziosamente e poi sempre più forte fino a diventare una risata da psicopatico.
Qui sono tutti matti.Pensò Ghost dagli spalti.
Tark tenendo la calma sfilò una spada e con l altra lanciò un fendente dall'alto che gli tagliò la testa a meta senza però riuscire ad affondare di più la lama, come era successo prima.
Tark iniziò ad arrabbiarsi e ad andarci giù pesante cercando di trapassarlo da parte a parte ma Shen era impassibile mentre rideva di gusto nel vedere l avversario che non riusciva nel suo intento. Poi stancato della scena patetica reagì e parò i colpi con i suoi tirapugni.
- Uno, due, tre, Shen arriva da te AHAHAHAHAH! -
Respinse l'attacco facendogli aprire le braccia e lo colpì in pieno viso con un pugno diretto e velocissimo. Tark indietreggiò lasciando cadere le due scimitarre e mettendosi le mani in faccia urlò di dolore. Neanche il tempo di riprendersi che il clown lo colpi nuovamente con tutti e due i pugni al petto scaraventandolo via - HYAAAHOOOOOOOOOOO !!! -
Il Match era concluso.
- BWHAHAHAH io amo questi tornei. Vince Shen!!! - disse Crown.
E mentre un bambino diede il colpo finale a Tark prendendo l’anima, le guardie accompagnarono Shen in cella.

* * *


Intanto di sotto, nella sala d’aspetto.
- ...quindi credi sia lui...-
- Si ma non ne sono sicura, non lo trovo, non credo sia nel arena ma ho controllato la tabella e parteciperà al prossimo combattimento. Se è veramente lui arriverà in finale e tu devi fare lo stesso. -
- Certo non è quello il problema, ma una volta arrivato in finale ci dovremo scontrare...-
- Tranquillo Grey, so che deve vincere per forza uno dei due perché Crown ci lasci Lorenz. Ho intenzione di parlargli appena avrà finito questo combattimento. Spero solo che non mi stia sbagliando...-

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Capitolo 10
*** Schede Personaggi n°2: Taisuke e Ghost ***


Schede Personaggi n°2: Taisuke e Ghost.




“Cercherò di aiutarvi... se ci riesco"
 
Scheda personaggio No.3: Taisuke.
 
Altezza: 170 cm
 
Data di nascita:1 aprile
 
Età:14
 
Cose che gli piacciono: far ridere le persone. 
 
Cose che non gli piacciono: scuola, momenti seri.
 
Hobby: videogiochi
 
Abilità particolari: nessuna
 
Taisuke è un ragazzo spenzierato con la testa tra le nuvole e molto imbranato. Prima di iniziare questa avventura con i suoi amici, viveva in una grande villa con i suoi genitori molto ricchi. Gia viziato da piccolo, non ha mai imparato a fare neanche le cose più semplici e quando si ritrova nella vita normale dove non c'è nessuno che lo serve si trova in difficoltà nel fare anche le cose più semplici (come correre senza cadere). Sebbene sia ricco e viziato, il suo animo è gentile e lo porta ad aiutare (come può) chi è in difficoltà.
L'incontro con Lorenz fu un miracolo per lui, che fino ad allora giocava con i suoi maggiordomi o con i ragazzi che venivano alle feste ma di cui non conosceva neanche il nome. Quando Lorenz si trovo in difficoltà economiche insieme a Mirko, lui li aiutò donandogli tutto cio che poteva anche se Mirko non volle accettare tutto quel denaro.
Nel gruppo lui è quello sempre incapace che deve guardare gli altri lavorare per lui e si sente in colpa, per questo cerca sempre di impegnarsi per rendere fieri di lui i suoi amici
 
Note autore 1°: Taisuke è ispirato ad un mio grande amico, che lo rispecchia veramente tanto (apparte la situazione economica) per il resto è così sia su carta che nella vita.
 
Note autore 2°: Taisuke è il personaggio piu imbranato del gruppo, ma anche se sembra che servi solo a strappare una piccola risatina a chi legge avrà un ruolo importantissimo. 
 
 
 
 
 
“..."
 
Scheda personaggio N° 4: ??? (Ghost).
 
Altezza: 163 cm.
 
Data di nascita: 21 dicembre.
 
Età: 14.
 
Cose che gli piacciono: Nascondersi, vestirsi pesante, l'ordine.
 
Cose che non gli piacciono: Contatto fisico, il caldo.
 
Hobby: (nessuno lo sa)
 
Abilità particolari: Muoversi senza che nessuno lo senta.

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Capitolo 11
*** Imbattibili ***


CAPITOLO 8
Imbattibili.




Meteo risalì dagli spogliatoi e chiese agli altri del precedente combattimento.

- C’era un tizio stranissimo e schizzato e un altro sempre strano ma che è stato battuto con soli due colpi ahahahahah. -

- Si è scoperto qualcosa sul vincitore? -

- No, solo che era immune ai tagli ahahahah era un pazzo. -

Mentre gli altri parlavano dello scontro, Crown iniziò a presentare il prossimo combattimento.

- BWAHAHAHAHAHA siete pronti per assistere ad un altro combattimento?! Adesso vedremo il combattimento tra…-

- Infatti eccomi, si sono io - lo interruppe un ragazzo che era entrato nell’arena.

Tutta la folla rimase perplessa, si sentiva solo Alyce che rideva a crepapelle.

- Appunto dicevo vedremo Brayan contr…-

- Mentre tu sei Crown, sono io combatterebbi contro Brayan, forte non avere tempo perso. -

- AAAAH maledetto fammi parlare o ti buco quella testolina che ti ritrovi, Zackam contro Brayan, e cerca di renderlo più divertente del solito o ti bandirò per sempre da questi tornei capito? - gli urlo con aria scocciata.

- Ma pure calma calma. - mormorò Zackam.

- Ahahahah che ridere ahahahah non imparerà mai a parlare bene. –

Era il ragazzo con il bastone che aveva visto prima Meteo. E’ molto alto, i capelli lisci fino alle spalle bianchi e neri, portava una lunga sciarpa nera e un maglioncino verde con i pantaloni attillati. Il bastone era particolare aveva la forma di una clessidra allungata con le punte larghe e rotonde.

Nel frattempo usci dall’altro lato un uomo senza maglietta, capelli corti spettinati. Il petto era ricoperto di cicatrici e indossava solo dei pantaloni larghi e pesanti, degli anfibi marroni e sulle mani dei guanti di pelle con delle borchie.

L’incontro iniziò con una rapida sfuriata di pugni di Brayan. Zacham li schivò saltando e rimanendo in equilibrio sul suo bastone. Brayan tirò un calcio al bastone per farlo cadere ma come se già lo sapesse, il ragazzo mentre cadeva gli tirò un calcio sul fianco - Preso? - riprese il bastone colpendolo a spazzata su un piede e poi con la punta in faccia facendolo volare fuori dal ring. Era svenuto e non sembrava potesse combattere ancora.

- Appunto, il vincitore è Zackam, ora sparite prima che perda la pazienza. -

- Salve. - disse il ragazzo uscendo mentre i soliti bambini portarono di peso Brayan ai spogliatoi.

- E’ caduto come un sacco di patate ahahahahah!!! Adoro quel vecchio! - Tutti la guardarono perplessa tranne Meteo.

Lo sapevo è lui, ma che ci fa qua? ...

Quello è veramente forte, non credo che Grey riuscirà a vincere… pensò Mirko guardando Lorenz dentro la gabbia ancora privo di sensi. Devo trovare un altro modo per salvarlo…

Sentì delle grida provenire da fuori, salì sull’ultima fila di gradinate per affacciarsi a controllare cos’era. Era il ragazzino lentigginoso del primo combattimento che scappava urlando.

- No vi prego lasciatemi in pace, il capo non può volermi morto!! AIUT... - una freccia lo trafì al cuore e cadde a terra, poi un'altra, e un'altra ancora. Nel giro di pochi secondi era completamente ricoperto di frecce in ogni parte del corpo. Poi gli si avvicinò un bambino che, accertatosi che fosse morto, gli prese l’anima e rientrò negli spogliatogli dell’arena lasciando il corpo per strada.

Impressionato dalla crudeltà di quei bambini nonostante fossero così piccoli, non si accorse che c’era anche Ghost dietro - Oh… hai visto anche tu…-

- Si…è orribile...-

Mirko gli mise una mano sulla spalla - Tranquillo, vi porterò via di qui. -

- Ragazzi…-

- Lasciali Alyce… dovranno abituarsi alle regole di questo mondo prima o poi. - disse Meteo sospirando.

Intanto Grey che si era affacciato da una piccola fessura sbarrata che dava sul di fuori - É lui non ci sono dubbi, conoscendolo non vorrà collaborare, speriamo che Meteo riesca a convincerlo. -

Ci furono altri combattimenti ma nessuno di questi fu rilevante, dopo quelli a cui avevano assistito, gli altri sembravano che giocassero.

- Bene BWAHAHAHAH abbiamo finito il primo giro finalmente, ora ci saranno solo scontri sanguinari BWAHAHAHAHAH e iniziamo subito tra due grandi poteri: Zed e lo “Spaccaossa”. -

I due sfidanti entrarono nell’arena.

- Con te…- disse Zed aprendosi la felpa e togliendosi il cappuccio - ...non c’è bisogno che mi trattenga no? - si illumino una sfera nera sul suo petto gli occhi divennero bianchi e la pelle scura e dalla testa gli crebbero quattro lunghe corna verso l’indietro. Intanto si spensero i lampioni che illuminavano il ring.

- Maledetto Crown l’ha fatto apposta. - Zed si lanciò su Grey dissolvendosi nell’ombra. Grey provò a colpirlo con un pugno ma come aveva previsto fu inutile.

- Conosco il tuo potere ragazzino è inutile che ti agiti tanto. -

- Oh non credo che tu abbia compreso le vere capacità del mio potere - cominciò a girare velocemente intorno a Grey creando un piccolo tornado oscuro che cominciò a lacerarlo. - Per l’ombra non c’ è bisogno della luce, TUTTO CIO’ CHE NON E’ ILLUMINATO E’ OMBRA!!! -

Grey cercava di uscire da quell'attacco con dei pugni ma invano. Da fuori i ragazzi non riuscivano a capire cosa succedeva dentro il tornado.

I tagli si fecero più forti e frequenti, Grey sembrava spacciato.

Poi all’ improvviso si fermò tutto, il tornado cessò di ruotare e Grey stava tenendo Zed per il collo. Si dissolse di nuovo per allontanarsi da lui e sputo per terra. Si rialzò e indicando la fila più vicina degli spalti urlò - SEI STATA TU RAGAZZINA, NON PUOI INTERROMPERE LA MIA ESCUZIONE COME OSI ?!?!-

Sugli spalti c’era Meteo che aveva lanciato una scintilla sul ring creando per qualche secondo un po’ di luce. - Forza Grey ora siamo sicuri del suo punto debole. Scatenati! -

- STA ZITTA, NESSUNO PUO’ INTERROMPERMI! NESSUNO! - e dopo averlo urlato si lanciò ad alta velocità verso la ragazza.

- Ehi ragazzino…- la faccia di Grey si colorò di un grigio metallizzato - il tuo avversario…- chiuse gli occhi e riaprendoli gli partì un fascio di luce che investì Zed accecandolo e facendolo tornare umano - SONO IO !!! - così dicendo lo prese per una gamba e lo schiacciò per terra.

Zed rimase quasi immobilizzato dalla botta e questa volta sputò sangue. - Bastardo, non hai visto ancora niente! - gridò facendo una capriola all’indietro. Si levò la felpa e ritrasformò le sue braccia in ombra allungandole lateralmente verso l’omone immobilizzandolo per poi riaccorciarle per tirargli un calcio sul petto. Grey incassò il colpo senza troppi problemi, si liberò dalla sua presa e gli tirò un pugno che Zed sentì bene nonostante lo avesse parato.

Neanche se ne accorse che gliene arrivò un altro alla bocca dello stomaco e con un montante lo lasciò a mezz’aria - NON PERMETTERO’ A NESSUNO DI TORCERE UN SOLO CAPELLO A METEO !!!- Zed cercò di trasformarsi di nuovo per scappare ma Grey usò un altro raggio di luce per accecarlo.

- MACHIGUN PUNISHMENT !!! - gli diede un potentissimo pugno dall’alto verso il basso colpendolo alla testa distruggendo il centro del ring e incastrandolo dentro le crepe.

- Non c’è niente che io non possa schiacciare ragazzo d’ombra. -

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Capitolo 12
*** Decisioni impreviste ***


CAPITOLO 9
Decisioni impreviste.


L’incontro tra Grey e Zed era finito.
Zed rimasto incastrato nell’arena non si muoveva più ma era per meta ricoperto d’ombra: ancora non era morto.

- Forza che aspetti a finirlo, facci vedere il sangue bwahahahahahah non avrai mica paura di uccidere? - urlò Crown dall’alto.

Tutti i ragazzini iniziarono ad incitarlo al unisono - Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! Uccidilo! - ma Grey si voltò e si diresse verso gli spogliatoi.

- Se non lo faccio io ci penserete voi tra poco, non mi va di sporcarmi del suo sangue. -

- Bwahahahahahaha non sei nessuno spacca-ossa, non sei più degno neanche di portarlo questo nome. Da quando hai incontrato quelle due femminucce ti sei fatto condizionare, dov’è finito quell’uomo che distruggeva interi villaggi senza la minima pietà?! -

-…Grey, lascia perdere…- l’omone guardò Meteo e prosegui diretto.

-Ti fai comandare a bacchetta da quella ragazzina, quasi quasi non lascerei questo Oni ad un mollaccione come te! -

Grey si fermo al improvviso e si voltò guardando Zed - Si siii hai capito bene, perché dovrei dare un Oni a te, pappamolle che non sei altro. Anzi, se non lo ucciderai la vittoria andrà a Zed e tu non potrai riprenderti l’Oni. Che ne dici, ti va bene cosi?! BWAHAHAHAHAHAHAHAH !!! -

- METEO E ORA CHE FACCIAM…-

- Abbassa la voce stupida, credo che lo scontro con Crown ormai sia inevitabile, io aiuterò Grey a combattere e cercherò di lasciarti una via di fuga, tu preparati a scappare con i ragazzi e…- si girò per parlarci ma c’era soltanto Taisuke - Dove sono andati?! -

Taisuke si girò a cercarli tra la folla e poi alzò le spalle - Si staranno facendo un giro. -

Alyce iniziò a entrare nel panico - Non lo so, un attimo fa erano la sopra a guardare di fuori e…. Bweee sono sparitiii. -

- Calmati calmati, valli a cercare e portati Taisuke. Ricordati quello che ti ho detto su Mirko, tienilo d’occhio e cerca di non farti notare. -

- Agli ordini, e buona fortuna per il combattimento. - disse ripresa dallo shock e con un sorriso afferrò Taisuke per un braccio, si mise a quattro zampe e intrufolo sotto le sedie per scappare tirandosi dietro il ragazzo che non capiva niente.

Bene ora non mi rimane che prepararmi, Zackam è senza dubbio il maestro d’armi, spero ci aiuterà, questa volta abbiamo la responsabilità dei ragazzi, non possiamo lasciare che niente vada storto. Si rigirò verso il ring e rimase pietrificata: Grey che stava tornando indietro da Zed.

- GREY COSA VUOI FARE !?!? -

Lui non rispose e continuò a camminare come se nulla fosse.

- BWHAHAHAHAHAHAHA è inutile ragazzina, non puoi sottrarlo dal suo destino. E’ una macchina creata per uccidere ed è quello a cui stai per assistere BWAHAHAHAHAH. - gli disse Crown con tono compiaciuto.

- GREY FERMATI !!! -
Intanto la folla di bambini continuava ad incitarlo - UCCIDILO! UCCIDILO! UCCIDILO! UCCIDILO! - finche’ l’omone non arrivò davanti a Zed che con le ultime forze che aveva alzò la testa e sussurrò -…Grey…-


_____________________________________________________________

…10 minuti prima, durante lo scontro…

Mirko e Ghost si trovavano in cima agli spalti, avevano appena assistito a quel orribile martirio e stavano guardando Grey alle prese con Zed.

- Ghost ascoltami, non posso aspettare oltre per salvare Lorenz e nessuno ci assicura che quel tizio ce lo restituirà una volta finito il torneo, quindi ho intenzione di andare a salvarlo senza di loro: sei con me? -

- Certo, ma Taisuke? -

- Non possiamo permetterci di sbagliare, in questo mondo la morte è un gioco e non posso lasciarvi morire, lo affido ad Alyce e Meteo. -

Ghost annui con la testa.

- Per prima cosa ho bisogno che tu mi rubbi qualcuno dei pugnali di Alyce. - Ghost senza muoversi dal posto infilò la mano nella sua felpa e ne tirò fuori due.

- Ma quando…? - Lui ammiccò un sorrisetto malvagio – lasciamo stare, tieni questo me ne basta uno, intanto allontaniamoci da qua cosi ti mostro il piano, questi bambini potrebbero sentire qualcosa. - disse facendogli notare uno dei bambini che si era allungato all’indietro come se volesse origliare. Ghost accennò un si con la testa e si allontanarono.

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- …Grey…sei arrivato… - sussurrò ancora Zed da terra.

- Cosa vuoi, ormai non ti posso più salvare, io non ti ucciderò ma non ti posso proteggere da quello che sta per succedere. -

-… ma vedo che sei tornato indietro quando ti ho chiamato… - iniziò a tossire sangue pesantemente.

- E’ meglio che non ti agiti, sarà meno dolorosa la tua morte. -

- …No *cough* aspetta… sei il primo meccanico che incontro tanto pietoso... da lasciare il suo avversario in vit... *cough cough* in vita… avrai il mio rispetto e servigi... se mi aiuti a scappare… -

- EHI che succede laggiù, che aspetti ad ucciderlo !? - urlò impaziente Crown.

- Non fai più lo sbruffone eh ragazzino? Cosa vuoi? -

- … sei forte giusto? *cough* Lanciami fuori, lontano da questo posto… -

- E come speri di sopravvivere alla caduta? -

-… eh eh…*cough* di quello me ne occuperò... tu preoccupati del lancio. Ti assicurò che quando ci rincontreremo sarai contento di avermi salvato. -

- Mmm…-

La folla aumentò il ritmo delle grida e Crown spazientito continuava a sbraitare - FORZA SBRIGATI, quanto ci vuole a tirargli uno dei tuoi pugni? Non abbiamo tutto questo tempo. -

Grey si voltò a guardarlo, poi piantò i piedi dentro il ring e prese Zed per le braccia.

Ormai devo scontrarmi con Crown e gli alleati fanno sempre comodo, sempre che sopravviva.

- GREY FERMATI !!! -

- Bravo il mio spacca-ossa, insegna al quel ragazzino cos’è la vera forza. -

- FERMATI, COSA STAI FACENDO? -

- BWAHAHAHAHAHAHA sta zitta ragazzina e goditi lo spettacolo. -
Meteo sguainò le sciabole pronta a saltare verso Grey ma lui la guardò negli occhi con faccia rassicurante e si calmò.

- Brava bimba stai a cuccia e non disturbare il lavoro di un uomo BWAHAHAHAH !!! -

- ...Grazie… - sussurrò Zed poco prima di svenire.

- Conserva quel poco onore che ti rimane per quando ci rivedremo. -

La faccia di Grey tornò del grigio metallizzato di prima e con i piedi nel ring, iniziò a ruotare solo con il busto.

- BWAHAHAHAHAH che mostro che sei, distruggilo. - urlava Crown euforico incitandolo insieme alla folla.

Mentre Grey girava sempre più velocemente Meteo accennò un sorriso.

Bene, ora iniziano le danze.

L’omone si fermò all’improvviso lasciando la presa e facendo volare Zed fuori dall’arena sparendo nel buio dell’orizzonte. La folla si ammutolì e l’espressione sul volto di Crown al inizio shockata si trasformò in un volto furioso.

- MI PRENDI IN GIRO?! COME PENSAVO NON VALI NIENTE, ADESSO BASTA CON QUESTI GIOCHI !!! - alzò un braccio e tutti i bambini si misero in piedi impugnando l’arco - UCCIDETELI !!! - tutti insieme i suoi sottoposti scoccarono le loro frecce colpendo il ring e il posto di Meteo alzando un polverone.

- BWAHAHAHAHAH di addio ai tuoi compagn…. Eh?!- dopo che le nuvole di polvere si alzarono vide che sui sedili dei ragazzi non c’era più nessuno - DOVE SONO FINITI ?! -

Intanto in mezzo al ring, Grey che era pieno di frecce allargò le braccia e se le sgrullo di dosso come fossero solo piume mentre da dietro usci Meteo completamente illesa - Mi dispiace Crown ma se ne sono già andati via da un pezzo, dovrai affrontare noi due da solo. -

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Capitolo 13
*** Finale anticipata ***


CAPITOLO 10
Finale anticipata.




Mirko e Ghost sono scappati per cercare di salvare Lorenz da soli mentre nel ring Meteo e Grey hanno fatto infuriare Crown portandoli ad un inevitabile scontro.
- Cosa credete di fare, sapete che non potete competere contro di me. Grey, che usa il golem meccanico "martello" e la mocciosa, Meteo che usa un golem sconosciuto sul fulmine. Entrambi inutili contro il mio potere, avete giocato troppo con il fuoco, ora vi insegnerò le buone maniere. Tur, Jannacci, fate due gruppi e cercate Alyce e i ragazzi mancati, tu Robert fanne un altro, accendete i fari e venite qui a fare da guardia all'Oni. Io mi devo occupare di loro due. - detto questo saltò giù dal suo trono finendo nel ring. Tutti i bambini si misero sul attenti con la mano destra sulla pancia urlando - Si Master!!! - per poi dirigersi alle scale sotto la guida dei tre ragazzi che aveva chiamato.
- E arrivato il momento Grey, e questa volta non ti lascerò in vita se continuerai con questa filosofia. -
- Sarò io a batterti, e ti farò capire come si comporta un vero uomo! -
- Bwahahahahah ma non farmi ridere, quello sarebbe l'atteggiamento di un vero uomo?! - dopo di che si sfilò la maglietta e lanciò sugli spalti. Grey fece lo stesso con la sua giacca in pelle - caro Grey, ti pesterò mostrandoti il "vero uomo" finché non tornerai come prima, in fondo, sei stato tu a istruirmi da spietato. -
L'aria era tesissima e Meteo guardando Grey gli chiese - Vuoi affrontarlo da solo vero? -
- Anche i tuoi poteri sono inutili contro di lui, inoltre questa è una questione tra noi due, se vuoi aiutarmi sai cosa devi fare. - Meteo annui, guardò Crown con disprezzo e poi si avviò verso le scale che portavano agli spogliatoi - mi raccomando, resisti finché non torno. -
- Certo. - sul petto di Grey una sfera grigia con una x gialla si accese, la pelle si colorò di un grigio metallizzato e il corpo si trasformò. Dagli avambracci uscirono due cilindri di metallo infilati su un pilastro che usciva oltre il gomito e le articolazioni si trasformarono in giunture di metallo. Era diventato come un robot. Anche su Crown si illuminò una sfera sul petto, ma marrone. Dal suo corpo iniziò a uscirgli del liquido dello stesso colore. Grey si mise in posizione e urlò - Bene, iniziamo! -

* * *


Intanto Mirko e Ghost si trovavano al piano di sotto rispetto al trono di Crown, avevano appena messo fuori gioco un bambino rubandogli una corda. Mentre la arrotolavano sentirono il rumore dei passi dei bambini che correvano.
- Mi sembrava fosse troppo tranquillo, credo che si siano accorti che siamo scappati e ci stiano cercando, dobbiamo... - sentii un rumore dalla stanza accanto e si bloccò. I bambini entrarono nella loro stanza cercandoli ma senza successo. Ghost aveva preso Mirko con una velocità impressionante mettendogli una mano sulla bocca e appendendosi al soffitto. I bambini non trovando niente uscirono e Ghost mise giù Mirko - Ah... Un giorno mi dovrai spiegare come fai, dai dobbiamo sbrigarci prima che ci scoprano. -

* * *


Il combattimento era già iniziato, Crown era partito contro Grey con una raffica di pugni che parava senza difficoltà ma che, nonostante fosse diventato di metallo, riuscivano a fargli male comunque.
-Grey spiegami perché ti sei rammollito! Perché non torni quello di una volta, spietato ed egoista e soprattutto forte!!! Così non sei neanche in grado di battere me, come speri di sopravvivere anche solo un giorno di più! -
Grey bloccò uno dei pugni del avversario e si preparò per tirargliene uno. Prima che potesse farlo, il liquido che usciva da Crown si accumulò sulla pancia assorbendo il colpo - Lo sai che non sento niente se mi proteggo con il fango, come speri di sconfiggermi!? -
- Non preoccuparti per me, qualcosa mi inventerò! - il cilindro sul suo braccio si divise in sei pezzi e due di questi andarono indietro scivolando sul pilastro - MEGATON CRUSHER !!! - i pezzi tornarono indietro e l'impatto fece volare Crown. Una volta atterrato però, come se nulla fosse, levò il fango dalla sua pancia e non c'era nessun segno - Un colpo da due tonnellate ma neanche un graffio, il tuo potere di poter schiacciare ogni cosa non é molto utile contro un liquido eh? Una volta però non ti saresti fatto scrupoli. Forza, colpiscimi con il tuo attacco più devastante! -
- Non ce ne sarà bisogno ti farò fuori in meno di venti minuti. -
- STAI BLEFFANDO E LO SAI BENNISSIMO!!! Ormai sei diventato un buon a nulla e se davvero vuoi farti uccidere...- il fango che usciva dal suo corpo aumentò ricoprendogli le gambe, le braccia e gran parte del ring - allora lo farò io qui ed ora... -

* * *


Mirko e Ghost erano riusciti a scappare dai bambini di pattuglia arrivando di fronte a un arco che portava alla stanza col trono di Crown. Qui c'erano altri quattro di quei marmocchi che facevano da guardia alla gabbia di Lorenz, ancora addormentato.
-Mi chiedo come faccia a dormire ancora dopo tutto questo trambusto, Ghost riesci a imitare la voce di Crown giusto? - il ragazzo annui con la testa - bene, prendi un capo della corda e fai come ti avevo detto. - Ghost senza farselo dire due volte prese la sua parte della corda e silenziosamente passo dall'altra parte della arco senza farsi notare. Fece un colpo di tosse e urlò - Bwiiahahahahahah bambini di guardia al trono venite qui subito... Ehm... Mi servono i vostri archi. -
Non credo che ridesse cosi, ma la voce era perfetta, dovrebbero esserci cascati.
I bambini si guardarono al inizio un po' perplessi vedendo il vero Crown che combatteva nel ring, ma poi iniziarono a correre verso la porta dei ragazzi.
- Ghost, tieniti pronto a tirare.... Uno... Due... Tre. - al tre tirarono insieme la corda e i bambini inciamparono cadendo per terra, poi in pochi secondi Ghost li legò come salami.
- Perfetto, ora prendi il pugnale dobbiamo... - si girarono verso la gabbia ma c'era ancora uno dei bambini che aveva preso l arco e adesso li teneva sotto tiro, poi Mirko diede un occhiata ai bambini legati e vide che infatti erano solo tre Dannazione c'eravamo quasi...
- Cosa volete fare voi? Creavate davvero di fregare me, Robert? - gli chiese il bambino. I due ragazzi erano immobilizzati, non sapevano cosa fare. Mirko si avvicino un po' al compagno e gli bisbigliò - Ghost, tu sei più veloce di me, se mi faccio colpire dovresti riuscire a immobilizzarlo prima che riesca a incoccare un'altra freccia, e l'unico modo. -
Ghost scosse la testa e lo guardò con aria contrariata.
- Ei ho detto a voi, che volete fare!?!?. -
- Fidati tu fa come ti dico, non abbiamo altra scelta. - si preparò per fare uno scatto di lato per prendere l attenzione di Robert, ma prima che potesse farlo una mano da dietro il muro colpì il bambino sul collo facendolo svenire.

* * *


Il combattimento tra Grey e Crown infuriava con una raffica di pugni da parte di entrambi ma a Crown sembrava non facessero niente. La melma ormai aveva ricoperto tutto il ring inglobando le frecce che avevano tirato i bambini e rallentando i movimenti di Grey.
Il fango per terra sta aumentando, fra poco mi attaccherà con una sua copia da dietro per poi cercare di colpirmi lasciando pero un'apertura, approfitterò di quella per colpirlo, devo resistere finché non torna Meteo.
Così come aveva pensato, Crown schivò l’ultimo pugno del avversario e si allontanò con un saltello, e mentre preparava una copia di fango dietro l'avversario, si ricoprì anche lui interamente di quella melma.
Grey partì con uno scatto verso Crown facendo finta di non essersi accorto della copia e caricando un pugno.
- Bwahahahah quanto sei prevedibile. Eppure sono anni che combatti contro di me! -
Lo vedremo.
La copia si stava avvicinando velocemente e Grey a un passo dal colpire Crown, piantò il piede per terra fermando la corsa e ruotando solo con il busto colpì la copia dietro di lui che esplose schizzando fango ovunque. Crown cercò di approfittarne per colpirlo ma Grey senza fermarsi continuò a girare colpendo anche lui. L omone pieno di fango incassò il colpo ma esplose dopo pochi secondi come la copia di prima.
Era una copia anche questa, si deve essere cambiato in quei pochi secondi che ero girato. A quanto pare quello prevedibile alla fine sono stato io, deve essersi preparato questo combattimento da tempo... senza perdere un secondo si girò a cercare dov'era ma tutto il fango continuava a ribollire non facendo vedere se c'erano movimenti maledizione, dovrò stancarmi molto più del previsto.

* * *


Mirko e Ghost aspettavano che si facesse avanti il loro salvatore.
- Ehi ragazzi perché siete scappati senza di me, anch'io volevo salvare Lorenz. -
-Taisuke? -
- Si, chi ti aspettavi? Non sapevi che ho fatto kung fu per quattro anni!? Ah! Watta!! - si mise a fare qualche posa di kung fu come mettersi su un piede o tirare pugni alla aria ma dopo poco gli calarono i pantaloni.
- Dai finiscila, era una mano femminile quella che ha colpito il bambino. -
- Ahahahahah oddio che divertente che sei AHAHAHAHAHA sto morendo!!! - e urlando cosi uscì da dietro il muro Alyce rotolando per terra dalle risate - Ahahahahah dovete assolutamente rimanere con noi, siete troppo divertenti, vi farò visitare un sacco di posti che nella vostra dimensione non vi potete neanche immaginare, cose come biblioteche grandi quanto una città, fiumi lunghi metà pianeta oppure torri...- Mirko le mise una mano sulla bocca per zittirla - Alyce è tutto molto bello ma ora abbiamo cose più importanti a cui pensare. - indicando Ghost che si era già messo a segare le sbarre con uno dei pugnali.
- Oh si certo, comunque non potete tagliare quel legno con quei pugnali e inutile che ci provate ahahahah. -
Ghost si fermò e guardando sul punto in cui stava tagliando infatti non era rimasto neanche un segno della lama. - Beh... Allora come facciamo? -
-Fammi pensare...- Alyce si portò una mano sul mento e si appoggiò a Taisuke che era accovacciato per pensare e tutti si misero a fissarla aspettando una risposta.
Dopo qualche minuto Mirko spazientito le chiese - Allora?!?! -
- Ah... Non possiamo ahahahah dovremo aspettare che Grey finisca e che la apra con la sua forza - e con un sorrisone si mise al bordo della stanza che dava sul ring per guardare il combattimento.
- E se non vincesse che facciamo? Forza ci deve essere un modo. Per esempio, come l'hanno fatto entrare? Ci deve essere un apertura. -
- Ahahahah dai calmati non succederà niente al tuo amico se dorme un’ora in più, rilassati e vieni qui a goderti il combattimento. -
Mirko iniziò ad arrabbiarsi e a prendere a pugni la gabbia di legno per cercare di aprirla e mentre lo faceva gli spuntarono due piccole palline nere sulla testa. Taisuke e Ghost lo guardavano con gli occhi spalancati e un po' impauriti.
Ops... Meteo aveva ragione, forse non dovevo stuzzicarlo così. Sara meglio se lo calmi, e in fretta. Alyce si alzo di corsa e lo abbraccio da dietro bloccandogli le braccia, poi gli sussurrò all'orecchio - Fermati, non serve a nulla usare la forza! Non vedi che non gli hai tolto neanche una scheggia!? Ora calmati e fai un respiro profondo. Fidati di Grey, vincerà contro Crown, l'ha fatto già molte volte e di certo non smetterà oggi di farlo. Devi fidarti Mirko, come i tuoi amici lo fanno di te. -
Il ragazzo guardò i suoi due compagni che si erano alzati per aiutare a calmarlo e si accasciò a terra - scusatemi, non so che mi e preso, non riuscivo a controllarmi... -
Nonostante si era calmato però Ghost era preoccupato "non e da lui perdere il controllo e usare la forza al posto del cervello. E da un po che e cosi, spero non sia nulla di grave..."
- Tranquillo succede a tutti - disse Taisuke sedendosi accanto a lui e tirandogli una pacca sulla spalla - è che sei sempre cosi serio e musone. Devi lasciarti andare amico. -
- ...Grazie Tai ma non è questo. Sento qualcosa dentro di me di strano, come se volesse esplodere...-
- A proposito di esplodere, che cos'eran... - neanche riuscì a iniziare la domanda che Alyce lo fulmino con lo sguardo e si passò un pugnale sul collo come avvertimento.
- Cos'era cosa? -
- Ehm... N-niente tranquillo... Eh eh... -
Uff anche sta volta l'abbiamo scampata, non so se ce l avremmo fatta a fronteggiare un altro nemico ora. Adesso non dobbiamo far altro che aspettare che Gri vinca e potremo tornare a casa.
Si sederono tutti sul bordo avvicinando la gabbia con Lorenz.
-GIGATON DESTRUCTOR !!! -
- Uuuh guardate quello e uno degli attacchi migliori di Grey. GRI VINCI PER NOI!!! -
Taisuke aveva gli occhi che gli luccicavano - WOOOOW è diventato un mega robottone, che figata assomiglia a quello di “Belial 5” con cui ho giocato prima di arrivare qui! Vai Grey lancia un super raggio energetico come nel mio ultimo videogioco e battilo!!!! - e tanto era l'entusiasmo che se non era per Ghost sarebbe caduto.
Grey continuava a colpire nel fango cercando di prendere Crown ma al interno di esso era troppo veloce.
- Bwahahaha che c'è non riesci a starmi dietro? Se ti sei stancato possiamo anche farla finita subito. - dalla melma usci un omone di fango che si lanciò contro di Grey da dietro immobilizzandolo. Poi ne uscì un altro da davanti che con una lancia uscita dal fango sul braccio lo infilzò in una fessura tra due placche di metallo sul petto. Urlò di dolore ma senza farsi sopraffare si liberò dalla presa dell'uomo di fango che stava dietro tirandogli un calcio e poi colpi quello avanti con un pugno.
Entrambi gli omoni esplosero ma ormai Grey non si sorprendeva più.
- Aaah voi meccanici vi credete tanto invincibili per la vostra resistenza ma tutti hanno punti deboli, VEDIAMO QUANTO RIESCI A RESISTERE COSI !?!-
- E questo sarebbe l'atteggiamento di un vero uomo? … *anf* ...esci e combatti come si deve... - col fiatone si levò la lancia dal petto ma mentre lo faceva un altro clone lo colpì allo stesso modo alla schiena, poi uno al ginocchio e uno al collo.
Grey ne prese uno per il braccio e ruotando con il busto li colpì tutti facendoli esplodere. Intanto un'altra dozzina di cloni si erano creati accerchiandolo.
- Bwahahahah arrenditi Grey, accetta la sconfitta e con essa la morte, non c'è altra via. Anche se non lo facessi io, per come ti sei ridotto basterebbe un Vastatoris per finirti. Torna con me, torna il crudele massacratore che eri una volta e facciamo vedere ai grandi regni chi é che comanda. Devi solo accettare e ti assicuro che faremo una vita da capi assoluti. -
- Finiscila, ormai ho finito con quella vita. Ho visto troppe persone morire per colpa mia e della mia passata arroganza. E se credi di poter fare carriera così in questo mondo, non arriverai neanche a fare il giullare di un capo di regno! -
- ... Bene... Vedo che ancora sei attaccato a quelle inutili persone che sono morte miseramente. Erano deboli. E i deboli qui muoiono. Ma ormai é troppo tardi per fartelo capire siccome tra pochi secondi morirai! Addio... - da ogni clone uscirono cinque lance per braccio che usavano come dita.
... *anf* Dannazione... Tutti i cloni hanno la voce di Crown, non riesco a capire chi di loro e quello vero... Devo resistere solo un altro po’...
- E' finita! MUORI!!! - tutti i cloni saltarono verso di Grey, ormai era spacciato.
- GREY PRESTO ABBASSATI! -
- Eh? La mocciosa? - Grey si buttò per terra e un raggio blu enorme colpì la metà dei cloni che esplosero all’istante.
- Fighissimooo!!! Bravissimo Grey! Ma non hai urlato il nome dell'attacco, sarebbe stato supe..- Ghost prese la testa di Taisuke e la girò verso le scale fuori dal ring dove c'era Meteo con una mano alzata fumante - Ehm.. Si... Lo avevo capito. -
- METEOOOOO SEI ARRIVATAAAA!!! - urlò Alyce con gli occhi a cuori.
Grey si rialzò e le sorrise - *anf* Sei in ritardo. -
- Che ci fai qui, non eri scappa... NO!! - Crown si accorse che nell'altra mano la ragazza teneva il martello di Grey - ROBERT MALEDIZIONE, non ti avevo detto di nasconderlo al inizio del torneo !?!? - si girò verso il suo trono per rimproverarlo ma al posto del bambino vide i ragazzi e Alyce, che lo salutava sorridendo.
- NOOO!!! -
- Grey prendi! - con fatica Meteo prese con entrambe le mani il martello e facendo un paio di giri riuscì a lasciarglielo. Lui lo prese al volo con una mano e sfruttando l'accelerazione del lancio colpì tutte le copie rimaste con un attacco a spazzata. Tra queste c'era anche il vero Crown che urlò di dolore prima di essere scaraventato sugli spalti facendone crollare gran parte. - Ora è finita veramente Crown, da qui ne uscirà solo uno! -

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Capitolo 14
*** Scontro finale: Il Martello Vs Il Fango ***


CAPITOLO 11
Scontro finale: "Martello" Vs Il Fango.




La situazione si era ribaltata, ora che Grey ha di nuovo il martello sembra essere passato vantaggio.

Maledizione sono circondato da incompetenti, quel martello ha un pezzo di legno incastonato, i miei poteri non mi possono difendere da quell'arma. Non so quanti colpi posso sopportare.

Si rialzò dolorante con una mano sul fianco. Usciva molto sangue. Un bambino gli portò un sua maglietta. Crown glie là strappò dalle mani e se la legò alla vita per fermare l’emorragia.

- Tu, fai un gruppo e vai a rifornire l'armeria, ho bisogno di tutte le armi possibili. Dopo di che fate scappare i più piccoli e tornate qui! -

- S....sì master. - fece la posa con la mano sulla pancia e si allontanò.
Devo finirla il prima possibile. fece un grande balzo sopra di Grey e mentre ricadeva creò un gigantesco pugno di fango.

Grey alzò un braccio e lo bloccò senza problemi - MACHIGUN RISE !!!- con l'altro braccio tirò un pugno verso l'alto e il grande blocco di fango esplose in mille pezzi. Tra questi c'era Crown che scese con un calcio di fango che Grey schivò con un saltello. Impugnò il suo martello con due mani per sferrare un fendente ma una copia di fango gli prese un piede facendolo indietreggiare. Altre due lo colpirono alla schiena. Si girò per contrattaccare ma Crown ne approfittò per colpirlo con un calcio alla testa. Grey si girò di nuovo sferrandogli una gomitata che venne parata. Cercò di colpirlo con il martello ma Crown con un salto lo schivò e ci sali sopra per poi tirargli un calcio in faccia. Grey non si mosse di un millimetro, lo prese per il piede e lo schiantò per terra sul fango. L'avversario riuscì però a sfuggirgli scivolando grazie alla melma evitando l'attacco con il martello.

Crown aveva il fiatone, iniziava ad affaticarsi. Grey invece si era ripreso quasi completamente dagli attacchi con le lance che aveva subito.

Taisuke guardava il combattimento con gli occhi che gli brillavano - Grey è il massimo!!! Come fa a essere così forte e resistente?! -

- Alcuni dei golem o dei Doom sono meccanici, sono come robot, e la loro resistenza non ha eguali. Ognuno impersonifica un oggetto o un concetto che gli dà dei poteri correlati. Per esempio Grey è il meccanico "martello" e il suo potere e di poter schiacciare o distruggere ogni cosa. Ovviamente hanno anche delle eccezioni, infatti non può schiacciare le cose che non sono solide, come l'ombra o il fango. -

- Ma allora è inutile. -

- Ahahahahaha ora sì, ma è capace di ridurre una torre di cinquanta piani alla grandezza di una lattina con un semplice colpo, fossi in te non me lo metterei contro ahahahahah. -

- Wooow. E allora perché usa un martello!?!? E tu e Meteo siete meccaniche? -

- Io no, lei è un po' complicato. Ma ora basta con le domande, seguiamo il combattimento. -

Grey aveva nuovamente lanciato Crown sugli spalti col martello, ormai lo scontro sembrava finito. Si avvicinava lentamente verso l'avversario trascinando il martello.

- Hyahooooo questo è il mio momento!!!! - dagli spalti dietro di lui uscì Shen il clown con una spada presa nell'armeria - Se ti faccio fuori io poi Crown mi pagherà profumatamente con molte anime ahahaha. - saltò in alto per poi assaltare Grey con l'intento di ucciderlo. - Questo è la mia entrata d'effetto. Sheeen il magnifi... Uh? - senza neanche girarsi, Grey lo aveva afferrato per un fianco con una mano e sempre da fermo lo lanciò fuori dall'arena. - Maledettooo! Ci rivedremooooooooo....-

- Stavamo dicendo? -

L'omone ri iniziò ad avvicinarsi lentamente all'avversario che giaceva per terra nella melma.

- Forza arrenditi Crown, non hai speranze. -
Arrivato da lui lo guardò in faccia, nonostante gli uscisse ancora il fango non aveva la sfera sul petto. Grey sbarrò gli occhi quasi impietrito e girandosi di scatto parò un calcio di Crown.

- Pensavo ci fossi cascato, mancava così poco. -

Gli afferrò la gamba e lo lanciò lontano.

- E cosi sai anche colorare i tuoi cloni. Era identico a te, se non fosse stato per l'anima non l'avrei capito. -

- Mai svelare i propri assi nella manica giusto? -

Sugli spalti arrivarono una decina di bambini che richiamarono la sua attenzione facendogli capire a gesti che avevano svolto il loro compito.

-Bwhahahahahahah, perfetto! -

Infilò una mano nel fango per terra e dopo poco ne tirò fuori una lancia, questa però era molto più grande delle precedenti, assomigliava a quella dei cavalieri della giostra.

- Resisti a questo. - glie la lanciò con una mira perfetta e una velocità impressionante. Grey sapendo che non poteva schivarlo si fece colpire al petto sulla placca di metallo appiattendo la punta dell'arma. Se mi prende con quella in una fessura non posso riprendermi subito e ne approfitterebbe per uccidermi. Devo stare attento.

Crown entrò nel fango e sbucò dietro l'avversario con una spada sferrando un fendente. Col martello lo parò e i due si sferrarono uno un pugno e l'altro un calcio colpendosi in faccia e respingendosi. Senza perdere tempo Grey si riavvicinò con uno scatto e preparò un attacco dal alto con il martello. Prima che riuscisse a colpirlo, Crown con un tentacolo di fango prese due dei bambini dagli spalti e li usò come scudo. Fermò subito l attacco e l'avversario ne approfittò per colpirlo con un calcio sul petto e allungò un altro tentacolo dal corpo per cercare di prendersi il suo martello. Lui diede una strattonata, si levò dalla presa e cercò di colpirlo di lato evitando i bambini. Crown però entrò nuovamente nella pozza di fango schivando l'attacco e sbucando poco più lontano.

Grey tirò fuori i bambini dalla melma e li portò vicino alle scale. Questi iniziarono a scappare via piangendo.

- Mi fai schifo... -

- Bwahahahahah cosa hai detto non ti sento. -

- MI FAI SCHIFO, NON TI HO MAI INSEGNATO A SFRUTTARE I PIÙ DEBOLI IN QUESTO MODO, SEI SOLO UN CODARDO!!! -

- STAI ZITTO! - il fango ricoprì tutto il ring compreso Grey che non riuscendo a stare a galla per il peso fu costretto a tornare umano e saltare sugli spalti - LA MIA VITA VALE MOLTO DI PIÚ DI QUESTI MARMOCCHI, COSI COME LA TUA, MA TU HAI DECISO DI SOTTOMETTERTI ANCHE A GENTE COSI DEBOLE!! L'ONI, TU NON VUOI RIVENDERLO, E ALLORA PERCHÉ RISCHI LA TUA VITA PER SALVARLO !!!!!-

- Quel ragazzo per me non e nessuno, ma non posso lasciare che venga ucciso da te, non sei nessuno per decidere il resto della sua vita così come quella di questi bambini. - saltò e una volta atterrato colpì con il martello il terreno levando la maggior parte del fango dal ring e schizzando i ragazzi. La melma finì in bocca a Taisuke e sporcò i capelli ad Alyce. Mirko e Ghost si piegarono semplicemente, evitando di farsi prendere.

- *Bleee* che schifo! Quanto odio il potere del suo golem. Meteo conso... Dové Meteo?! -

- Deve essere salita sugli spalti per evitare di essere sommersa. - disse Mirko che aveva visto poco prima una scia rossa dei suoi capelli vicino alle scale.

- Basta con le chiacchiere! Facciamola finita -

Grey si ritrasformò e lanciò il martello in aria mentre correva contro di Crown.
Lui innalzò un muro di fango sotto i piedi del omone per bloccarlo. Dal muro uscì un tentacolo che prese il martello in aria direzionandolo verso Grey che però bloccò il colpo con una mano. Con uno strattone si riprese la sua arma e ruotando con il busto si liberò dalla morsa del muro riprendendo a correre.

Lanciò il martello contro Crown ma quest'ultimo lo schivò per pochissimo scivolando sul fango. Dannazione ci è mancato poco, un altro colpo con quel martello e....

- GIGATON DESTRUCTOR !!! - mentre era distratto Grey aveva preparato il colpo da tre tonnellate prendendolo in faccia. Ancora una volta volò sulle macerie di prima.

Il fango assorbe gran parte del colpo ma inizio a risentire di tutti questi attacchi. Devo cambiare tattica.

Grey riprese il martello e si avviò verso di lui finché da terra non uscì un tentacolo con un'ascia a due mani enorme che lo attaccò costringendolo a indietreggiare. Una copia con una mazza si avventò su di lui ma venne distrutta con un pugno dopo aver schivato il suo colpo. Un'altra con uno spadone tentò di attaccarlo ma fece la stessa fine dell'altra. Ne uscivano sempre di più e gli impedivano di attaccare Crown.

Meteo tornò salendo dalle scale e vide Crown rialzato che prendeva una lancia come quella precedente dal fango con ovvie intenzioni.

- GREY ATTENTO !!!-

Crown glie la lanciò e Grey accortosi solo ora del trucco rimase impietrito. La lancia pero' non lo colpì ma volò in aria come se avesse sbattuto contrò qualcosa. Era Meteo, aveva deviato il colpo con le sciabole. - Ma che cazzo, non ne posso più di te stupida mocciosa! -

- Meteooo!!! - urlò Alyce entusiasta.

Neanche il tempo di vederla che spari di nuovo. Un fulmine fece a zig-zag tra la massa di copie che esplosero tutte insieme schizzando fango ovunque. Qualche frazione di secondo e quel fulmine volò verso di Crown. Alzò la lancia per pararsi e, una volta fermato, si riuscì a rivedere Meteo che si era trasformata con le due sciabole, lama contro lama con l'arma di Crown. La ragazza aveva la pelle interamente blu con delle linee bianche che le percorrevano il corpo e si intravedeva una sfera blu elettrico sul petto. La ragazza indietreggiò.

- Speravate forse di...- Crown alzò un braccio e bloccò con due dita un pugnale a pochi centimetri dalla faccia -...prendermi. -

- *Grrr* che rabbia. Speravo di prenderlo nella confusione. Volevo essere utile anch'io uff. - disse Alyce ributtandosi a terra.

- Non dovete sotto valutarlo, se non è messo sotto pressione i suoi riflessi sono quasi perfetti. -

- Bwahahahahah in tre contro uno? Così non va bene. Lasciate che aggiunga qualcuno anche io. - schioccò le dita e i bambini sui spalti già pronti con l'arco rilasciarono una dozzina di frecce contro Alyce e i ragazzi.

Meteo con un fulmine volò in alto e con le sciabole le tagliò prima che potessero arrivare da loro. Non si accorse pero' di un ascia che gli aveva lanciato Crown. Senza farsi prendere dal panico tornò fulmine evitandola e rispondendo al attacco lanciandogli una sciabola. L'avversario la prese come fece per il pugnale. Una volta atterrata, Meteo tese la mano verso di lui e la sciabola le tornò in mano, tornando umana.

- Voi due siete forti, ma che succede se... - uscirono una decina di tentacoli da terra che presero le armi delle copie e le lanciarono contro i ragazzi vicino al trono.

Taisuke era disperato - ODDIO MORIREMO!!! SCAPPIAMOOOO!!! - mentre correva inciampò schivando una spada mentre un'ascia gli fini tra le gambe. Ghost lo prese per la felpa e lo portò dentro insieme agli altri. Meteo ritrasformata si muoveva come un fulmine per tagliare i tentacoli ma sembrava inutile, continuavano a crescere.

Grey corse contro Crown per attaccarlo ma questo scappava scivolando sul fango.

- Certo se colpisci me mi farai perdere il controllo dei tentacoli, ma...- saltò sugli spalti e indicò Meteo che era in aria - ...così non puoi proteggere nessuno. -

Grey si girò verso la ragazza che si era fermata un attimo dopo aver distrutto tutti i tentacoli. Una copia la prese per i piedi e mentre reagiva un'altra la toccò dietro la testa.

- METEOOO!!!- corse verso di lei per soccorrerla. La ragazza dopo essere stata toccata svenne e la copia la prese in braccio allontanandosi per evitare il pugno di Grey.

- Non distrarti! - Crown lo trapassò da dietro con una lancia facendolo urlare di dolore. Glie la sfilò lasciandogli un buco sulla pancia. L'omone si accasciò a terra senza forze alzando un braccio verso la ragazza svenuta -... Meteo...-

Crown infuriato iniziò a prenderlo a calci - COME FAI A PREOCCUPARTI PER LEI MENTRE SEI RIDOTTO IN QUESTE CONDIZIONI !?!?! DEBOLE !!! TI SEI LASCIATO COLPIRE DA QUESTI STUPIDI SENTIMENTI !!! MUORI !!! - fece il gesto per tagliarlo con una spada ma non aveva niente in mano - Cosa!?!? Come è possibile che siano già finite le armi? - guardò verso le scale, il tentacolo che andava dal ring all'armeria era ancora in tatto. Poi guardò la ragazza intrappolata nel fango - Deve essere stata di nuovo la mocciosa...metterò fine alla sua inutile vita. -

Anche i tentacoli avevano smesso di attaccare i ragazzi che poterono finalmente uscire. Rimasero tutti impietriti vedendo la scena. Grey moribondo accasciato a terra e Meteo svenuta e intrappolata nel fango. Alyce senza aggiungere una parola ma in preda alla rabbia saltò verso di Crown lanciandogli tutti i pugnali che aveva. Lui li schivò e una volta avvicinata le tirò un calcio in pancia facendola volare. Mirko la prese al volo e cercò di farla riprendere - FORZA SVEGLIATI !!! Solo tu puoi salvarli ora! -

Crown prese una lancia da per terra usata prima e si direzionò verso Meteo che intanto si era ripresa ma era ancora troppo debole per reagire.

Grey che si stava riprendendo prese il martello e glie lo lanciò. Crown schivò anche questo e lo ricoprì di fango per immobilizzarlo.
-...vi prego salvatela! -

- Forza Alyce!!! -

Crown non aspettò un minuto di più, lanciò l'arma contro Meteo. - Bwahahahah finalmente la mia vendetta! MUORI! -

La lancia si fermò. Non era arrivata a Meteo.
Si era fermata a pochi centimetri dalla sua faccia. Ghost si era messo sulla sua traiettoria facendosi trafiggere dall’arma.
- GHOST MA CHE FAI !?!?! -

- ... Eh eh... Ci aveva già salvati più volte, dovevamo ricambiare in qualche modo... -

- E CON COSA? CON LA TUA MORT...- Mirko si fermò, Ghost si sfilò la lancia ma non uscì sangue, dei cristalli di ghiaccio si erano creati intorno al buco, rigenerandosi una volta sfilata -...ha fatto un po' male l'impatto, ma sto bene... -

Eh eh... L'ho fatto di nuovo, ancora non so come ma a quanto pare posso fermare gli oggetti che mi ucciderebbero.

La punta di una delle schegge di ghiaccio si staccò e appena cadde a terra congelò una parte del fango ai piedi di Ghost. Grey se ne accorse e gli urlò - Ghost presto staccati una delle schegge e.... - un tentacolo di fango si allungò tappandogli la bocca.

- Chi ti credi di essere ragazzino, cosa diavolo centri? - si ricoprì di fango diventando enorme e si scagliò contro il ragazzo - SPOSTATI E FAMMI FINIRE LA MIA VENDETTA!!! -

Crown si stava avvicinando e Ghost per istinto lancio la scheggia che aveva in mano verso di lui. Questa dopo essersi conficcata cominciò a far congelare tutto il fango - MORIRETE INSIEME!!!! - Crown stava per colpirli ma si congelò del tutto a poco prima di arrivarci. Anche tutto il fango sul ring e quello che ricopriva Grey e Meteo si era ghiacciato e nell'arena calò il silenzio.

Mirko prese per le spalle Alyce e scuotendola le disse - Forza riprenditi non e ancora finita. Puoi rompere il ghiaccio che intrappola Grey e Meteo? - la ragazza si riprese al improvviso e annui correndo verso l'altra ragazza.

Tirò fuori dal ghiaccio uno dei pugnali e iniziò a colpire il ghiaccio che ricopriva Meteo - Ah è più duro di quanto sembri. - dopo una dozzina di colpi si creò una crepa e colpendola nuovamente tutto il ghiaccio si ruppe. Meteo cadde tra le braccia di Alyce riprendendosi e l'altra contenta le saltò addosso facendosi prendere in braccio -Che bello sei sana e salva. -

-...Dai smettila non sarei morta, comunque grazie Ghost. - lui sorrise e si rialzò ma Meteo gli tirò un pugno in testa - MA NON FARLO MAI PIÙ, NOI VI SALVIAMO LA VITA E VOI LA BRUCIATE COSI?! INOLTRE CHE VI SALTA IN MENTE DI SCAPPARE SENZA DIRE NIENTE? DOPO NE HO ANCHE PER TE MIRKO. - Lui fece finta di niente grattandosi la testa mentre Alyce cascò a terra per le risate - Ahahahah che ridere ahahahah. -

- Comunque non state così tranquilli, ancora non abbiamo sconfitto Crown - si girarono tutti verso di lui. Era ancora congelato in posizione di attacco come una statua. Taisuke sorrise - Ahahahahaha ma che vuoi che faccia, in questo stato potrei batterlo anche io. - gli tirò un pugno ma si fece male e nel saltare per il dolore scivolo a terra - Ahia! -

Meteo si mise una mano in faccia - Alyce aiuta Taisuke a rialzarsi, tu Mirko vieni con me aiutami a tirare fuori Grey. -

Ghost si guardò le mani e poi il ring ghiacciato pensando a quello che aveva appena fatto. Poi Taisuke gli tirò una pacca sulla spalla come suo solito - Ahahaha sei stato fighissimo Ghost, però ci dovevi mettere più enfasi e urlare qualcosa del tipo "raggio gelante" o qualcosa del genere. Con il tuo ghiaccio e le mie ali batteremo chiunque ahahahahah. -

Alyce gli tirò un pugno piano sulla testa - Guarda che tutti hanno i poteri, e poi se tu dovessi avere solo le ali il tuo sarebbe un po' inutile ahahahah. -

- Ehiii non e vero. E poi parli tu che ancora non hai mostrato niente. -

Lei tirò fuori un pugnale e lo puntò contro Taisuke con un sorriso inquietante - Non ho bisogno di trasformarsi per ucciderti! - il ragazzo impietrito annui come segno che aveva capito e poi scivolò di nuovo. Meteo e Mirko raggiunsero il gruppetto aiutando Grey a camminare. - dai potete lasciarmi posso farcela. -

- Grey sta a te decidere che ne facciamo di lui? -

- Perché? Non lo lasciamo così? - chiese Taisuke.

Grey dolorante raccolse il martello da terra e si mise davanti la statua. La guardò prima con aria pietosa poi spalancò gli occhi e con rabbia e la colpi distruggendola, ma dentro Crown non c'era. - Lo sapevo ci ha presi in giro di nuovo. Crown e ancora qui in giro. -

Taisuke saltò in braccio ad Alyce, Ghost e Mirko si misero schiena contro schiena impugnando uno un pugnale e uno il tubo di ferro mentre Meteo rimase a braccia conserte.

- State a attenti, potrebbe sbucare ovunque. -

Il ghiaccio sotto i piedi di Ghost si ruppe e usci un copia di fango che lo intrappolò impedendogli di reagire. Accadde la stessa cosa a Mirko prima che potesse liberarlo e cominciarono a crearsi sempre più copie ovunque.

- Se prendo loro vediamo come te la cavi -

- Finiscila Crown, ora sei patetico! Alyce vai. -

- Si! - lasciò cadere Taisuke a terra, poi fece un balzo altissimo e lanciò una dozzina di pugnali che colpirono tutte le copie.

Queste si distrussero tranne una, quella che si avvicinava a Meteo. Grey iniziò a correre contro di questa. Crown saltò contro la ragazza ma lei si abbassò evitandolo e Grey lo prese per il fianco e sempre correndo lo lanciò contro le mura degli spalti incastrandocelo.

- *Argh*... Questa l'ho sentito bene... -

- E sentirai anche il prossimo. - lo tirò fuori dal muro con una mano tenendolo per aria. Crown come ultimo disperato tentativo tirò fuori dal fango un'altra lancia con cui colpi la faccia di metallo di Grey. Questa pero si accartocciò come fosse fatta di carta - È QUESTO QUELLO CHE TI AVREI INSEGNATO? ANCHE A QUEI TEMPI NON ERO UN RIFIUTO COME TE ! -

Lo schiacciò a terra levandogli tutto il fango che aveva ancora sul corpo. Mentre lo teneva fermo col braccio destro, poggio l'altra mano libera sul gomito e tutti e sei i pezzi del braccio con cui lo teneva salirono sul pilastro.

-...Ti prego... Risparmiami…-

- Questo é il mio colpo più potente che prima mi chiedevi. -

-... No ti prego...-

- EXATON ELIMINATED !!!- il cilindro da sei tonnellate scivolò sul pilastro e l'impatto fu devastante distruggendo l'intera arena e facendo sprofondare Crown di un paio di metri. Iniziò a crollare tutto e i ragazzi scapparono di fuori.

Prima di raggiungerli Grey guardò nel cratere dove era finito Crown in fin di vita e poi fece un sospiro - Ho usato tutta la mia forza come volevi e non sei morto, se sopravvivrai questa volta sarà perché non ci sono riuscito. Non credo ci rivedremo mai più quindi sappi che se solo volessi, potresti fare grandi cose. Addio...-

Si ritrasformò in umano e allontanandosi urlò - E fatti un vero clan, lascia stare questi bambini! -

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Capitolo 15
*** Schede personaggi 3: Sguardo al passato di Grey e Crown ***


Schede Personaggi 3:
Sguardo al passato di Grey e Crown.




"Bwahahahahahahah"

Scheda personaggio No.5: Crown

Altezza: 182 cm.

Data di nascita: 13 aprile (entrato nella dimensione 6 il 20 di kekxin del 809° anno) (chiarimenti sul tempo in questa dimensione tra pochissimi capitoli)

Età: 11 (28 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: ridere a crepa pelle, eliminare i più deboli, i combattimenti.

Cose che non gli piacciono: le donne, i sentimentalisti, i pacifisti.

Hobby: organizzare tornei per vedere le persone massacrarsi.

Potere: utilizzatore di golem chimico: il fango.
 
Abilità: può secernere una quantità infinità di fango dal corpo e mantenerne il completo controllo, esso può essere sia scivoloso e liquido o duro e compatto a seconda del volere di Crown. Può far scivolare qualsiasi cosa all'interno di una pozza permettendogli di portare oggetti da un punto al altro in poco tempo. Il fango può assorbire i danni causati da urti ed è immune all'elettricità. 

Armi: qualsiasi arma da taglio a due mani.

Arrivato nella dimensione 6 all'età di nove anni, fu salvato da morte certa da un clan rivoluzionario molto numeroso che si opponeva al regime di Gheanna.
In questo clan tra i cinque vice-capi c'era Grey, il 3° (al tempo aveva 19 anni della nostra dimensione).
Al inizio risultava antipatico a quest'ultimo, che cercava di rifiutare ogni missione che gli veniva affidata con il piccolo Crown, credendo che fosse solo uno stupido bambino che non sarebbe mai diventato un vero uomo. Più avanti, in una delle forzate missioni insieme, un branco di Vastatoris speciali mise alle strette Grey e Crown, facendosi coraggio, iniziò a fare rumore per richiamare la loro attenzione. Grey approfittò dei Vastatoris distratti per ucciderli tutti insieme ma ci mancò poco che Crown non rimanesse ucciso. Da quel momento in poi Grey riconobbe la sua temerarietà, nonostante lo chiamasse comunque uno stupido bambino, e lo prese sotto la sua ala addestrandolo e facendolo diventare uno dei ragazzi più promettenti del gruppo. Per Crown, Grey era come un padre. Gli insegnò tutto quello che sapeva, dagli stili delle armi a due mani ai colpi bassi che poteva usare se si trovava in difficoltà.
Dopo neanche un anno dal suo arrivo però, poco prima che Crown fosse eletto nuovo 3° vice-capo, una guardia del corpo di Gheanna (la carica più alta raggiungibile dopo la sua) fu inviata a sedare questo clan per sempre. Solo Grey, Crown e il 1° vice-capo si salvarono grazie al sacrificio del loro capo. Tutti gli altri morirono sotto tortura della sadica guardia del corpo.
Grey sconvolto da questo ennesimo atto di potere da parte di Gheanna si arrese all'idea di poter vincere la guerra e si allontanò dai Crown e il vice-capo.
Il ragazzo anche lui sconvolto aveva preso l'abbandono di Grey molto male. Il suo idolo aveva mollato tutto e si era arreso. Ma "Chi si arrende é debole. E i deboli qui muoiono. Ma io sopravvivrò." Crown continuerà a vivere per sempre con questo pensiero e con il rancore di non aver dimostrato a Grey il suo vero potenziale. Più tardi scoprirà che il vice-capo rimasto in vita era una spia di Gheanna e lo ucciderà brutalmente senza troppi preamboli. Da qui inizierà la sua vita da violento massacratore con il sogno di rimettere su un grande clan capace di sconfiggere Gheanna e dimostrare a tutti di cosa é capace.



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"Non c'è niente che io non possa schiacciare!"


Schede personaggio No.6: Grey

Altezza: 185 cm.

Data di nascita: il 40 di Toxin del 802° anno.

Età: 15 (37 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: essere figo, proteggere chi gli sta a cuore, le armi a due mani.

Cose che non gli piacciono: chi gioca con le vite altrui, armi piccole.

Hobby: lucidare il suo corpo robot da trasformato o il suo martello.

Potere: utilizzatore di golem meccanico n°1047: "martello" .

Abilità: Può, grazie ai suoi cilindri da 12 tonnellate in totale, distruggere o schiacciare qualsiasi oggetto solido. Come tutti i meccanici ha la ripresa dal dolore accelerata ed è immune al fuoco, veleno ed elettricità.

Armi: martello a due mani

Alias: Spacca-ossa.

Nato nel 3° regno della dimensione 6, si allontanò subito dalla grande città per unirsi a un gruppo di rivoltosi indipendenti. Il suo carattere duro e senza pietà unito alla sua padronanza del golem fin da bambino e la sua abilità nel maneggiare armi pesanti lo fecero salire velocemente tra i nomi dei futuri guerrieri più promettenti. Il capo del suo clan in particolare credeva molto in lui, anche se non accettava la sua cattiveria esagerata e insensata verso i nemici, che lo portava a massacrarli anche dopo la morte fino a che non avevano ogni osso rotto. L'affiatamento con Crown però lo rese più calmo e sereno, questo migliorò anche le sue prestazioni e lo portò ad essere il più adatto per ricoprire il ruolo del capo che avrebbe dovuto guidare l'armata nella guerra contro Gheanna.
Poco prima della sua promozione e della progettazione del piano per la guerra, il clan fu completamente annientato. Il capo si sacrificò per permettere a lui, Crown e il 1° vice-capo di fuggire e mentre scappava, iniziò a sentire sensazioni mai provate prima. Quasi sensi di colpa.
Per non sentirsi di nuovo cosi si allontanò da Crown e dal l'altro compagno per vagare da solo con il rancore di non aver potuto fare niente, se non fuggire mentre la persona che credeva in lui bruciava tra le fiamme. Doveva diventare più forte per proteggere le persone care a lui... Ma ormai chi era rimasto?
Nel 810° anno mentre ancora vagava senza metà, incontrò le ennesime persone appena arrivate mentre scappavano da un Vastatoris e corse in loro aiuto sconfigendo la bestia.
Questi erano in tre, un uomo con capelli lunghi neri e due donne: una dai capelli color fuoco lunghi incinta e l'altra dai capelli castani corti e una sciarpa che le copriva metà del volto. Li ospitò più del solito data la situazione della donna e scoprì che mentre la coppia era appena entrata, la donna dalla sciarpa faceva parte di un nuovo clan di rivoluzionari ma che non poteva combattere perché aveva perso le sue armi. Non ci volle molto prima che la donna partorì due bambini: un maschio e una femmina. Mentre li ammirava in braccio un Vastatoris invase la capanna e uccise la donna indifesa prima che potesse pronunciare i loro nomi. Uccisa il mostro, il padre dei bambini colmo di rabbia non riuscì a controllarsi e prima di trasformarsi chiese ai due di prendersi cura dei bambini. 
Una volta scappati, Grey e la donna con la sciarpa si misero d'accordo: l omone si sarebbe preso cura della figlia mentre l'altra del figlio. 
Si separarono e Grey iniziò a far crescere la bambina senza nome anno dopo anno fino a farla diventare una bellissima ragazza dai capelli rossi col ciuffo nero e con una passione smisurata per le sciabole: Meteo.

 

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Capitolo 16
*** Inizia l'allenamento speciale di Zackam ***


CAPITOLO 12
Inizia l'allenamento speciale di Zackam.




Il combattimento era finalmente concluso. I ragazzi aspettavano che Grey venisse fuori dalle macerie che fino a qualche minuto prima formavano la grossa arena. Neanche il tempo di preoccuparsi che videro una parte di muro spostarsi e Grey uscirne da dietro.

- Griii ! Stai beneee!!! - urlò Alyce correndogli in contro e abbracciandolo.

- Alyce ti ha colpito vero? Come stai? -

- Non lo vedi? Stiamo tutti benissimo. Tu piuttosto... - si allontanò per vedere la ferita che aveva. La voragine era ancora aperta, tanto che si riusciva a intravedere la spina dorsale. I ragazzi lo guardarono impietriti.

Come fa a reggersi ancora in piedi? E perché non esce sangue?

Meteo gli lanciò la sua giacca in pelle che si rinfilò velocemente per coprire la ferita. Poi prese un paio di occhiali da sole e se li mise buttandosi a terra - Tranquilli, non è niente di grave, l'importante è che state bene voi...-

Meteo si sede vicino a lui e lo rassicurò - Tranquillo, grazie a te siamo tutti salvi. E anche a te Ghost, senza di te forse non ce la saremo cavata così. Siamo in debito con te. -

- ..Eh eh... -

- Buonsalve a noi.- si girarono tutti verso la voce squillante. Era il ragazzo con il bastone del torneo.

- Zackam, sappiamo che sei tu il vecchio, ormai ti abbiamo scoperto. -
- Peccato, mi sarebbi volentieri divertire ancora. -

- Ahahahahah ma quando imparerai a parlare? - disse Alyce morendo dalle risate.

Il ragazzo impugnò il bastone a forma di clessidra allungata e lo stese davanti a lui. Tirando lo divise in due ma le estremità separate rimasero collegate da un fascio di luce dorata. Tirando di più il fascio si allargò e ci fece passare il corpo dentro. Al passaggio della luce la pelle del ragazzo invecchiava, i capelli divennero totalmente bianchi e gli crebbe una barba grigia lunga fino al attacco del collo. Si piegò anche un pò probabilmente per la schiena.
Taisuke rimase perplesso - Ehm... Esattamente... cosa è appena successo? -

- Il golem di Zackam controlla il tempo, non chiedere altro per ora. Tu invece, sei stato a guardarci mentre combattevamo vero? -

- Io?? Oh oh oh hai azzeccare ahahahahah. -

- Ma perché parla così male? - chiese Mirko irritato.

- Ahahahahah e divertentissimo vero? ahahahah. -

No Alyce, per niente.

- Ancora non ha imparato la vostra lingua, nonostante abbia tutto il tempo che vuole per farlo. Sa parlare solo la lingua di questo mondo e quella del suo, che però e diversa dalla vostra, mi pare si chiamasse illandese o qualcosa del genere. - poi Meteo si alzò e iniziò a pronunciare parole incomprensibili al vecchio - Sere fuza irou gura apiete. Ghe mechie teanou ame sanaie. Se ban ghekie? -

- Ahahahahah roule, roule. -

I ragazzi non ci capivano niente. - Tranquilli un giorno la imparerete pure voi. Lui comunque è il vecchio maestro d'armi di cui vi parlavamo quando siamo partiti. -

- E' un piacerebbi mie. - disse il vecchio inchinandosi.

Lo capivo quasi meglio prima pensò Taisuke.

Nei due secondi in cui rimasero in silenzio Mirko ne approfittò per andare al punto - Grey mi dispiace chiedertelo per come sei ridotto, ma potresti liberare Lorenz? -

- Ehi per chi mi hai preso. Ho già detto che sto bene! - si alzò e con una mano sola prese quattro sbarre della gabbia. Stringendo il pugno le spezzò e le staccò, permettendo agli altri di tirare fuori il ragazzo.
Mirko prima lo guardò dispiaciuto, poi arrabbiato, lo prese per le spalle e iniziò a scuoterlo - EHI LORENZ CHE CREDI DI FARE RIMANENDO A DORMIRE E FACENDOCI PREOCCUPARE EH? SVEGLIATI! SVEGLIATIII !!!-

- Ahahahahah calmati Mirko è inutile agitarsi. Era a contatto con il legno, quindi non si riprenderà tanto vel...-

- ... Ehi... Che succede? ... Mirko smettila di scuotermi sono sveglio...- e così dicendo il ragazzo sbadigliò stiracchiandosi sotto gli occhi increduli di Meteo, Alyce e Grey.

- Perché mi hai svegliato, è ancora buio. Stavo facendo uno dei miei soliti sogni. In questo avevamo trovato un libro che ci portò in un'altra dimensione, e in questa c'erano una roscia, una tettona e un uomo-armadio che ci salvarono da un mostro. Pensa che poi ho anche ucciso un mostro da solo ahahahahah che bello... -

Mirko indicò dietro di lui e Lorenz tirando la testa indietro vide le ragazze e l'uomo di cui parlava - Emh... Salve. -

Che figuracciaaa. E io che credevo che cose cosi succedessero solo nei fumetti.

- Che dicevi Alyce riguardo al legno?-
- N...niente niente tranquilli ahahahah.- poi facendo finta di ridere indietreggiò e prese Meteo in disparte.

- Ehm... Sono confusa. -

- Non c'è niente di strano. Ti abbiamo spiegato che qui tutto è possibile e nessuna regola è inviolabile. Può darsi anche che siccome è un Oni il legno non basti a farlo sentire stanco, effettivamente non ho mai visto l'effetto del legno su uno di loro, ma non traiamo conclusioni affrettate. Abbiamo tutto il tempo di verificare. -

- Va bene. Ah mi stavo dimenticando. Prima, durante il combattimento, Mirko si era arrabbiato e gli stavano spuntando le corna. -

- Capito. I nostri sospetti erano fondati, ma ormai il peggio è passato. Se riusciamo a tenerlo buono fino all'allenamento del vecchio non avremo problemi. -

- Ahahahah perfetto. - e con un sorriso si voltò per tornare indietro. I ragazzi intanto si erano messi in piedi. Taisuke raccontava a Lorenz tutto quello che era successo e insieme guardavano con gli occhioni dolci Grey implorandolo di fargli vedere la sua versione robotica.

- Magari dopo ragazzi ahahahahah. - Disse Alyce saltando sulle spalle di Grey - Ora tutti in marcia verso la casa del vecchio! - urlò indicando davanti a lei.

- Ghe mi casa è dall'alta parte. -

- Si si, di là di là. Quello che ho detto. -

Iniziarono tutti a camminare: Alyce viaggiava sulle spalle di Grey lamentandosi del martello che aveva dietro la schiena perché le dava fastidio; Lorenz e Taisuke fantasticavano da soli su questo mondo; Zackam camminava zoppo avanti a tutti per guidarli e Ghost era sparito come sempre.

Mirko e Meteo li seguivano da dietro. Poi all'improvviso la ragazza gli diede un pugno sulla testa.

- Ehi che ti prende?

- Credevi che me ne fossi dimenticata? -

Mirko fece una smorfia scocciata e si voltò.

- Stai morendo dalla voglia di chiedermi qualcosa vero? -

- ...Credo sia più di un semplice paio di domande. -

- Non ti sforzare troppo, questo è un mondo totalmente diverso dal vostro. Tempo, fisica, lingua, dovrete imparare tutto ma non abbiate fretta. Un bambino non impara a camminare in due giorni giusto? -

- Giusto... -

Intanto più avanti, Lorenz era dubbioso.

- Grey toglimi una curiosità. -

- Spara. -

- Perché usi un martello nonostante tu sia un martello vivente? -

- Perché... - si voltò di scatto levandosi gli occhiali -...Fa figo!!! -

Solo per questo?!?!

- E poi dentro ci ho incastonato un pezzo di legno. Siccome col mio potere non posso colpire chiunque lo tengo per precauzione. Mi serve anche per il mio colpo finale. -

- E invece perché porti degli occhiali scuri se è buio? - intervenne Taisuke.

- Questi? Beh perché...- si voltò di nuovo - ...fa ancora più figo !!! -

- Ahahahah in effetti hai ragione. Ne hai un paio anche per me? -

- Io sono un meccanico, ho installato una vista termica quindi ci vedo comunque. Tu già non riesci a camminare normalmente, con questi non riusciresti a fare neanche un passo. -

- Uffa, non é giusto! -

Camminarono per un’ora di questa dimensione ma ancora non erano arrivati. Erano passati anche dove i bambini di Crown avevano rapito Lorenz. Ora si trovavano in un posto desolato: non si vedeva niente indipendentemente da dove guardavi. Taisuke era esausto e si stava facendo trascinare per un piede da Zackam.

- Non ce la faccio più ! Ma quando arriviamo? -

- Dai Tai già sei stanco? Io sono pieno di energie. - disse Lorenz prendendolo in giro.

- Ahahahahah infatti Taisuke, forza e coraggio, manca ancora un po'. -

- MA TU TI STAI FACENDO PORTARE DA GREY! INVECE TU HAI DORMITO PER UN GIORNO! Aaah nessuno che mi capisce. -

- Su su, se ago gli occhi potrebbi vedere mi casa. -

Il ragazzo si ritirò su e sgranò gli occhi per vedere meglio in quel buio - Uuuh è vero. Lorenz facciamo a chi arriva prima? -

- Ahahahahah lo sai che perderai vero? -

- Povero illuso, questo è da vedere. Mentre dormivi, io mi sono allenato duramente e ora potrei batterti in qualsiasi cosa. -

- Ah sì? Allora vediamo. -

Si misero in posizione per terra - L'ultimo che arriva alza la gonna a Meteo. -

- Ma ci ucciderà! -

- Che c'è Tai, hai paura? -

- Ahahaha no per niente. Dai sei pronto?-

- 3...-

- 2...-

- 1...-

Prima che dicessero via, Taisuke per barare partì, ma non riuscì neanche a fare un passo che inciampò con la faccia per terra.

- Ahahahaha hai già perso prima di iniziare. -

- Nooo aspettami, mi sono sbagliato dobbiamo riiniziare! -

Mirko spazientito e preoccupato stava per richiamarli ma Meteo lo fermò - Tranquillo qui non ci sono Vastatoris non corrono nessun pericolo, se eri preoccupato per questo. Inoltre è meglio lasciarli divertire, non ci sono molti momenti per svagarsi qui e inoltre se Lorenz dovesse diventare felice espellerebbe il Doom evitandoci la maggior parte del lavoro. -

- Pensi davvero a tutto non e cosi? -

- Se vuoi proteggere chi ti sta a cuore devi arrivare al tuo massimo su ogni punto di vista. Sono sicura che passato un mese sarai anche tu cosi. - e girandosi gli sorrise per poi correre da Grey dicendogli qualcosa.

- Hai idea di cosa faremo ora? -

Mirko si voltò, era Ghost che apparve dietro la sua schiena - Ah sei tu. Credo che il vecchio dislessico ci insegnerà ad usare il potere del golem e ci darà qualche arma. -

- E dopo? Che faremo? -

-...non ne ho idea... Ma decideremo insieme più avanti, abbiamo ancora tempo. -

Finalmente arrivarono tutti di fronte alla casa. Era una piccola baracca creata sempre con rottami.

Ma qui c'é qualcosa di costruito decentemente? Se è fatta così la biblioteca di cui parlava Alyce mi ha fatto passare la voglia di visitarla.

Taisuke era con la faccia a terra e il sedere per aria mentre mugugnava qualcosa.

- Ahahahahah hai perso Tai. Sai cosa ti aspetta vero? -

- Uffa non è giusto hai barato dobbiamo rifarla.-

- Ehi voi secondo, forza entrerete. -

Si accorsero di essere gli unici rimasti fuori e corsero dentro.

Entrarono e si sederono vicino ai altri che si erano già accomodati su un divanetto di fronte a un fuocherello appena acceso. Poi arrivò Zackam trascinando uno scatolone in plastica e un Vastatoris che assomigliava a un rinoceronte che montò su delle impalcature in metallo sopra il fuoco.

- Bene mentre aspettiamo che la carne sia pronta vi dirò qual è il nostro obbiettivo ora: addestrarvi affinché possiate sopravvivere in condizioni normali. E con addestramento intendo rendervi in grado di usare il vostro golem. Ad eccezione di Lorenz e Mirko. Senza girarci intorno ormai ne siamo sicuri: Mirko, tu hai un Doom. -

I ragazzi rimasero tutti a bocca aperta. Tutti tranne il diretto interessato -...Me lo aspettavo. -

- Aspetta ma Mirko non è cattivo. Stai sicuramente sbagliando! - urlò Taisuke mettendosi in mezzo.

- Ho sbagliato a dividervi golem e Doom con bene e male perché è molto relativo. Non esiste un male puro e un bene puro. Dipende solo dai punti di vista. Guardate Crown per esempio. Lui, anche se a voi potrà sembrare strano, è un utilizzatore del golem. Nonostante i suoi metodi da carneficina è buono con le persone a cui tiene. Non alzerebbe mai un dito sui suoi bambini prediletti. E con Grey è cosi accanito solo perché si preoccupa per lui. Ha paura che se diventa troppo debole verrà ucciso, e quindi preferiva togliergli lui la vita che vederlo ucciso da un Vastatoris. Come vi ho già detto è tutto relativo. Più avanti capirete. -

Ci fu qualche secondo di silenzio. Poi Lorenz domandò - Come si distinguono gli utilizzatori di Doom da quelli di golem. -

Rispose Alyce - Chi ha un Doom in genere è molto aggressivo, quando si trasforma ha sempre le corna, e l'anima, la luce sul petto, ha un colore scuro. -

- Inoltre i Doom di solito hanno un potere sulla trasformazione, e sono portati per il corpo a corpo. I golem invece hanno un potere sul controllo di qualcosa come un elemento. Poi ci sono anche i meccanici che, golem o Doom, risalgono tutti o ad un oggetto o ad una bestia come i Vastatoris. Per differenziarli, i non meccanici vengono chiamati chimici. Non prendete niente come regola fissa però, ci sono molte eccezioni. Per esempio Alyce nonostante abbia un golem sul controllo, è capace anche di trasformarsi per combattere seriamente. -

- Ahahah esatto. -

A Taisuke girava la testa e cadde a terra lamentandosi - Uffaaaa è tutto così complicato. Ci sono troppi nomi. -

- Scusatemi mi sono dilungata troppo. Comunque il miglior modo di capirlo è provarlo quindi subito dopo aver mangiato inizieremo l’allenamento. -

- E in tutto questo cosa centra Zackam? - chiese Mirko mentre prendeva un pezzo di carne.

- Ve lo faremo vedere più tardi. -

- ...Io esco fuori per un po’. -

- Sicuvo Gley? Non voi plima.. Un po' di calne.- mugugnò Taisuke con un pezzo enorme di carne in bocca. -

- No, sto bene cosi. -

Alyce passava da tutti per porgergli la carne. Poi fece la stessa cosa con tre pillole rossa, gialla e verde prese dallo scatolone che i ragazzi guardarono straniti mentre le ragazze se le misero tutte in bocca come niente fosse.

- E queste cosa sono? - domandò Lorenz a Alyce.

- Beh sono pillole non lo vedi? -

- Si ma a cosa servono? -

- Ah prendere le sostanze nutritive che non ci sono nella carne mi pare ovvio ahahahahah dove le prendi se no, dalla terra? Ahahahah. -

I ragazzi la guardarono storto poi però convinti che potessero fidarsi le ingoiarono.

Dopo aver finito di mangiare senza preavviso Zackam alzò la maglietta di Lorenz e gli diede uno schiaffo sul petto facendolo cadere.
- Ehi ma che ti prende? -

- Tranquillo. Ti ha solo messo un sigillo per bloccare temporaneamente il Doom cosi che possiamo allenarci senza preoccuparci. Scusalo per i suoi modi bruschi. -

Il ragazzo si mise in piedi e si rialzò la maglietta per vedere ma c'era un semplice foglio di carta bianco.

-Wooow che figo. È tipo come in quei manga di ninja. -

- Se lo dici tu. A me sembra un semplice foglio. -

- Non toglierebbi per molto motivo, chiaro? -

- Direi di no ma va be. -

- Adesso che abbiamo mangiato iniziamo con l'allenamento. Taisuke, tu hai golem ma a quanto ne sappiamo anche tu ti trasformi. Inoltre ho notato una cosa: da quando sei qua sei quello che è stato colpito più volte tra voi. Sei inciampato, caduto, scivolato, finito tra macerie e colpito anche da un Vastatoris molto forte eppure non hai neanche un graffio. Devi avere un golem molto resistente. -

A Taisuke si illuminarono gli occhi come sempre mentre controllava che non avesse lividi o ferite. - È vero! Volo, sono indistruttibile ahahahahah ho il potere più figo che esista ahahahah. -

- Non ti montare la testa. Ti allenerai insieme a Mirko con Zackam e Alyce che vi insegnerà come trasformarvi. Voi due venite con me. -

- Va bene. -

Il gruppetto di Meteo uscì di fuori mentre quello di Alyce entrò in una stanza accanto.

Lorenz e Ghost si sederono per terra ad ascoltare la ragazza.

- Bene iniziamo subito. I golem che hanno il potere del controllo hanno un grande vantaggio rispetto a chi si deve trasformare, non solo perché c'è la possibilità di avere un elemento in relazione con il punto debole dell'avversario ma anche perché in genere la nostra specialità sono gli attacchi a distanza, che intuirete saranno efficaci contro chi deve combattere per forza corpo a corpo. Tutto chiaro? -

I ragazzi annuirono con la testa.

- Ovviamente i casi sono troppi per citarli tutti e potrebbero capitarvi le situazioni più anormali quindi prendete queste informazioni come base e non come regola fissa. Il minimo errore può portare alla morte. Avete capito? - i due annuirono di nuovo.

- Bene, ora per iniziare l'allenamento dovremo prima far attivare il vostro potere. Siccome non ne siete ancora in grado, dovremo farlo scaturire forzatamente. Che sia un golem o un Doom, l'anima proteggerà sempre il vostro corpo in caso di pericolo quindi...- sguainò una sciabola e la puntò verso Ghost e Lorenz -...chi vuole iniziare? -

I due annuirono di nuovo ma si fermarono al improvviso, prima guardandosi e poi indietreggiando di un paio di metri a gattoni.
- Ehm... Meteo... Che vuoi fare? -

La ragazza si passò la lama della sciabola sull'altra mano e iniziò ad avvicinarsi lentamente alle due vittime con un faccia tetra - È l'unico modo per scoprire qual è il vostro golem. - i due ragazzi gli fecero un sorriso come di approvazione ma si allontanarono ancora - Forza non fate i fifoni non vi farei mai del male! Chi è il primo? -

Si guardarono ancora una volta e poi Lorenz si alzò offrendosi volontario - Ok, verrò io...-

- Bene, vieni qui.-

Il ragazzo si avvicinò lentamente Mi fido di lei ma...

Meteo rinfoderò la spada e si preparò per tirare un pugno trasformandosi - Mi raccomando non devi reagire o il potere non si attiverà. -

... ma come faccio a non reagire e stare fermo mentre mi tira un pugno. Ti prego fa che sia veloce e ind...mentre pensava senti una leggera spinta. Aveva chiuso gli occhi e quindi non aveva visto cosa era successo. Quando li riaprì c'erano due grosse liane che uscivano dalla sua maglietta che arrotolandosi avevano bloccato il pungo di Meteo. Sul petto gli si era accesa anche una sfera luminosa verde chiaro.

- Piante? - disse Lorenz incredulo toccandole.

- Cosa sono queste? -

- Beh mi pare siano liane. Non lo vedi anche tu? -

Meteo rimase a fissarlo perplessa piegando la testa.

- Non sai cos'è una liana? -

- Non credo di averne mai vista una...-

- Sono quelle cose lunghe appese sui alberi che usano i selvaggi per dondolarsi. -

La ragazza fece la stessa faccia di prima, poi Ghost si alzò e le chiese - Ma sai cos'è un albero? -

- Non avevo mai sentito questa parola, almeno nella vostra lingua...-
- Ma come no dai, sono quelle cose grosse alte marroni... Con tante foglie. Pero se non sai cosa sono le foglie... Uffa, Ghost aiutami. Come si fa a spiegare cos'è un albero se non ne ha mai visto uno. - il ragazzo alzò le spalle.

- Qualsiasi cosa sia, sembra che sia relazionata con il touk, nella vostra lingua dovrebbe essere legno. Questo materiale è immune a qualsiasi potere dei golem o Doom riuscendoli a colpire anche se si dovessero proteggere. Grey ne ha incastonato un pezzo sulla faccia del suo martello. Credo che se lo usi bene potresti battere chiunque. -

Lorenz saltò dalla gioia - Siii!!! Hai sentito Ghost?! Sono qua da un giorno e già sono over power ahahahahahah. Ho pure ucciso un Doom tutto da solo. - e ridendo mise una mano in testa a Ghost - ormai non potete più raggiugermi. - il ragazzo però non stava ascoltando. - Ehi amico, che succede? -

-...come facciamo a respirare? -

- Eh? ... Ah è vero. Se non ci sono alberi o piante come facciamo a respirare? -

- Respirare? E che centra scusa? -

- Come che centra? -

La fissarono aspettando una risposta ma la ragazza fece la stessa faccia di prima - Ma cosa cavolo succede in questo mondo??? -

* * *


Intanto dal gruppo di Alyce, i ragazzi si buttarono sul divano mentre Zackam tornato ragazzo prese un tappeto che stese per terra.
-Ci siete? Perfetto. Vediamo, da dove partire...- la ragazza si porto una mano al mento e si poggiò su Zackam per pensare ma rimase cosi per minuti.
- Allora!!! -
- Eh?! Oh si si, beh diciamo che la trasformazione e molto più semplice da usare del controllo. Una volta capito il modo con cui sintonizzarsi col potere della propria anima non avrete problemi ma poi vi farò vedere. -
- Nifou, nifou. Nonostante ora ci spigherebbi come allenarvi. Io controllo il tempo. Per una serie con paradossi inoltre ora non spiegare, vi farò tornerebbi dietro ogni qualdunque avrete finire. -
- Ma che cavolo ha detto? -
- Ahahahahahah bellissimo. Quanto mi diverte. Comunque voleva dire che ora ci alleneremo. E poi lui tornerà indietro nel tempo insieme alla vostra mente e il corpo a quando avevate iniziato. In questo modo accelereremo i tempi siccome siete tanti. -
- Wooow è davvero in grado di farlo? Il suo potere è fantastico. -
- È già. Grazie a questo metodo, in combattimento vede le mosse dell'avversario e poi torna indietro nel tempo facendo finta di prevederle. Ma è solo una delle sue tante tattiche. È soprannominato appunto " l'imbattibile"
- Ahahahah tanti complimentare. -
- Vi prego iniziamo cosi sta zitto. -
- Subito. Le prime ore verrò anch’io cosi ti potrò insegnare le basi della trasformazione. Ti conviene levare la giacca. Se ti rovini quella dovrai rimanere a torso nudo finché non arriviamo un regno. -
I tre si misero per terra a gambe incrociate uno davanti al altro e Zackam posò le mani una sulla fronte del ragazzo e una su quella di Alyce. Pochi secondi dopo sul corpo dei due ragazzi iniziarono ad apparire tagli e lividi uno dopo l'altro.
-Ehi ma che stai facendo?! -
-Tranquillo fa parte dell'allenamento. - disse Alyce accennando a Taisuke un sorriso e staccandosi dalla presa del vecchio. I due ragazzi iniziarono anche a grondare di sudore. Sul corpo di Zackam apparve anche una scottatura grande che lo prendeva dal collo fino al braccio. Non era passato neanche un minuto ma i due già si staccarono buttandosi a terra sfiniti.
- Allora? ... Com'è andata? -
- Siamo tornati indietro ventisette volte, e lo abbiamo ripetuto ad ogni ora più o meno di cui tre le ho usate per riposarmi. Quindi direi che mi sono fatto ventiquattro ore di allenamento.
- Wooow ma è incredibile, non sembra vero! E ora sai trasformati? -
- Se mi dai un secondo per riprendermi te lo mostro... -
- Qual dunque quindi sarebbe molto dotato, quando avrebbe perso il controllo mi dovere impegnare ahahahahah. -
- Ti prego se devi parlare cosi sta zitto...- lo pregò Mirko prima di rialzarsi. Una volta in piedi stese il braccio verso Taisuke e apri il palmo della mano. Da lì iniziò a trasformarsi. La pelle si tramutò in squame di un blu scurissimo con delle scaglie più grandi sui gomiti e spalle. Una sfera luminosa dello stesso colore gli si accese sul petto e sulla testa apparirono due palline nere che crebbero come corna allungandosi davanti alla faccia a formare un piccolo elmo. La zona bianca dell'occhio divenne nera e le pupille rosse a forma di x. Dalle schiena partivano anche quelli che sembravano altri due arti che arrivavano a piedi.
Taisuke era al settimo cielo con la bava alla bocca e gli girava intorno osservandolo e toccandolo - OH CAZZO!!! Mirko sei fighissimo!!! Con questo spaccherai chiunque, e solo con trenta secondi di allenamento. Dai ora tocca a me, tocca a me. Forza vecchio fammi quella roba strana. -
- Ma pure calma calma, fammi riposteggiare. -
- Comunque Taisuke ha ragione, a guardarti sembri davvero forte. Ora bisogna vedere cosa sai fare in un combattimento. - e con un sorrisetto maligno prese un pugnale da sotto la sua felpa.
- Magari dopo, prima vorrei imparare ad usare queste. - si allontanò di qualche passo e poi si piegò sulle ginocchia. Gli arti che aveva sulla schiena si distesero sfoggiando un paio di ali di pelle gigantesche.
- Oh mio dio Mirko, ti invidierei tantissimo se non avessi un paio di ali anch'io ahahahahah. Ma scusa, ancora non hai imparato a volare? -
- Ho imparato solo a controllarlo e trasformarmici, se avessi dovuto imparare anche a combattere o volare non mi sarebbe bastato un solo giorno di allenamento. Inoltre il vecchio non sa niente sul volo e l'ho anche sfinito siccome ha dovuto combattere contro il mio Doom fuori controllo tre volte. Per ora è abbastanza. - richiuse le ali, si ritrasformò in umano e si rimise la giacca.
- Dai vecchio svegliati voglio anch'io diventare figo come lui!!! - urlò Taisuke a Zackam che intanto si era addormentato. - Inoltre sono sveglio. Se non oltre iniziamo calma calma. -
Taisuke si levò la T-shirt e si misero in posizione come prima il vecchio aveva fatto con Mirko. Questa volta però finirono molto prima e non apparve nessun segno di un possibile scontro tra i due. Una volta che Zackam tolse le mani dalla fronte del ragazzo, quest'ultimo abbasso la testa e non disse una parola come abbattuto.
- Taisuke, tutto bene? -

* * *


Intanto nelle rovine dell'arena c'erano dei movimenti. Era Crown che aveva ripreso i sensi Ha detto... Ha detto che diventerò qualcuno... Brutto bastardo... Guarda cosa ci è voluto per fargli riconoscere il mio valore...
Arrivarono dei bambini che tirarono fuori Crown moribondo dalle macerie. Aveva dal bacino in giù tutte le ossa rotte e le gambe sanguinanti.
-...Grazie ragazzi...-
I pochi bambini rimasti piangevano sul suo corpo - Master, la prego non muoia! ... -
- ...Tranquilli *cough* ...quel bastardo ha mirato alle gambe, mi ha risparmiato. - Robert gli portò delle bende con cui iniziarono a fasciarlo. Uno di loro gli infilò anche una pillola in bocca.
-... Maledetto, non ha usato neanche... il suo colpo più potente...-

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Capitolo 17
*** Nuovi poteri ***


CAPITOLO 13
Nuovi poteri.


_____________________________________________________________


Molte ore fa, prima che il torneo iniziasse...
Meteo stava tirando per un braccio Alyce e la portò in un angolo nascosto dove non c'era nessuno che li potesse ascoltare.

- Ehi che ti prende, come mai cosi agitata? -

- Alyce, tu non lo vedi perché hai un golem chimico ma io e Grey ne siamo quasi certi, Mirko ha un doom. -

- COSA?? COME UN D...- la rossa le tappò la bocca.

- Fa piano. Non è impossibile quindi dobbiamo essere cauti. In questo torneo dovrò stare perennemente attenta alle azioni di Crown e dei suoi bambini, quindi mi affido a te e al tuo potere in particolare per tenere sotto controllo Mirko. Mi raccomando, non devi perderlo di vista. -

- Si signora! -

La rossa si voltò per tornare dai ragazzi ma Alyce la fermò - Ehi Meteo... -

- Si? Dimmi. -

- Che cosa faranno i ragazzi una volta allenati? -

Rimase un attimo in silenzio -...Dipende cosa vogliono fare. Se dovessero scegliere di vivere qui rimarranno con noi se vogliono. Ma dubito che faranno questa scelta. Se vorranno provare a tornare nel loro mondo... -

- Li manderemo dal capo? -

- Preferirei di no, ma se è l'unico posto sicuro non avremo altra scelta. Non voglio partecipare ad una guerra dall'esito già annunciato... Decideranno da soli cosa fare. - 

- Capito...-

_____________________________________________________________


Meteo fuori dalla casa allenava i due ragazzi. Mentre Lorenz cercava di controllare le due liane che glie erano cresciute, la ragazza aveva appena infilzato Ghost con una sciabola. Il corpo del ragazzo a torso nudo era diventato di ghiaccio intorno alla ferita.

- Come ti senti? -

- Strano... -

- Non so esattamente come devi fare perché il tuo potere è diverso dal mio ma dovresti cercare di concentrarti sulla sensazione che provi in questo punto ed espanderlo sul resto del corpo. -

Il ragazzo chiuse gli occhi per concentrarsi ma anche dopo qualche minuto non ebbe nessun risultato, anzi , l'unica parte trasformata una volta rimarginata la ferita tornò normale. 

- Tranquillo non riesce subito. Io ti ho dato dei consigli ma se trovi un altro metodo segui pure quello. - il ragazzo sempre ad occhi chiusi annui - Lorenz a te come va? -

- È più complicato di quello che sembra. Non è come controllare un braccio, le liane non hanno gomiti, appena gli do un comando si contorcono tutte. -

- Perché non provi a pensare a come muovi la lingua. Dovrebbe essere più facile. -

- Uh hai ragione. Grazie mille. - e detto questo si mise a bocca aperta a vedere come muoveva lingua per riprodurre i movimenti con le liane. Intanto dal cielo cadde qualcosa che ruppe il silenzio che si era creato. Aveva le ali ed era pieno di scaglie. 

- Un vastatoris. Lorenz, Ghost allontanatevi ! Ci penso io, questo sembra forte. -

Stava per estrarre le spade quando il mostro simile ad un drago parlò - No fermi! Sono io, Mirko. Questa è il mio potere. -

- Mirko stai scherzando !?!? Ma sei fighissimo, sembri un demone appena uscito da "belial 5". -

Il ragazzo si rimise in piedi, rispetto a prima gli era anche cresciuta una coda lunghissima, le scaglie si erano fatto più grandi e le corna avevo coperto tutto il volto lasciando visibili solo gli occhi. Lorenz gli girò intorno per toccarlo proprio come fece Taisuke. 

- Wow, in confronto il mio potere non è niente. -

- Non è niente di che. Oltre alle ali, la forza e alla resistenza non mi ha dato nient'altro. È un potere che mostra tutto il suo potenziale nel momento in cui lo attivi, quindi è molto limitato. -

- Bla bla bla, è bello e ti lamenti pure? Ma come mai sei caduto dal cielo. -

- Cercavo di volare - e dicendolo dispiegò le ali per mostrarle bene - ma sembra impossibile, la struttura umana non lo dovrebbe consentire tra l'altro ma se cosi fosse perché ce le ho? -

- Bhé anche lo struzzo ha le ali però non vola ahahahah. -

Nel frattempo uscirono dalla casa Alyce con Zackam e Taisuke. 

- Ehi Tai, eccoti finalmente, hai visto Mirko? -

Il ragazzo non rispose e rimase a testa bassa. Allora Lorenz gli bussò sulla testa - Ehi, mi hai sentito? -

- Lascialo perdere, è da quando ha finito l'allenamento che sta cosi. -

- Dai che può essere successo di cosi grave? Dato che sei qui mi fai vedere come ti trasformi? -

Taisuke abbattuto annuì con malavoglia, si levò la maglietta e iniziò a trasformarsi. La pelle diventò nerissima, tanto scura da non riuscire a distinguere i tratti del viso, e con dei puntini bianchi, sembrava come fosse un cielo stellato. Sul petto invece di una sfera luminosa aveva letteralmente un buco che permetteva di vedere dietro di lui.

- Bhe Tai perché sei cosi triste? É epica la tua trasformazione, dai facci vedere cosa sa fare. -

Il ragazzo sempre con la testa bassa disse a bassa voce - ...niente...-

- Cosa? -

- NIENTE!... Non sa fare niente. È tutto qui. -

- Dai non scherzare tira fuori le ali di cui mi parlavi. -

Taisuke rimase in mobile senza fiatare e a Meteo questa situazione non quadrava - Alyce che significa questo? Perché non ha l'anima? -

- Non lo so ahahahah ho assistito solo all'allenamento di Mirko. Taisuke era cosi impaziente che mi sono scordata di partecipare. -

La rossa fissò ancora un po' perplessa il ragazzo, poi sfilò una sciabola dal fodero e iniziò ad avvicinarsi velocemente a lui. 

- Ehi aspetta !!! Che vuoi fare !?!? - 

- Sta fermo e chiudi gli occhi. -

- COSA? MI VUOI UCCIDERE !?!? Ragazzi... FATE QUALCOSA !!! -
Il gruppo di amici rimase fermo a guardarlo, poi parlò Lorenz - Tranquillo, ormai ci siamo abituati. Tu fidati di lei e fatti colpire. -

Taisuke terrorizzato si raggomitolò per terra tremando mentre Meteo prese la sciabola con due mani alzandola e preparandosi per lanciargli un fendente. Qualche istante prima che lo colpisse, nel buco che aveva sul petto apparve una sfera luminosa di grigio metallizzato e quando la sciabola lo colpì venne respinta come se avesse colpito un muro di acciaio. Pochi secondi dopo l'attacco la sfera sul petto spari lasciando il buco di prima. Taisuke non si era accorto di niente e tremava ancora.

- Emh... Sono confusa. -

- Eh? Non mi vuoi più uccidere? -

Meteo guardò la lama della sua sciabola e vi passò un dito. L'ha appiattita. Rinfoderò l'arma e tirò un calcio in faccia a Taisuke. Questa volta apparve una sfera di colore marroncino. Lo colpì mentre Taisuke la fissava ma non si mosse di un centimetro e la ragazza si fece anche male.

- Ma cosa. Perché ti sei fermata prima di colpirmi? -

- Stupido, ti ho colpito. E mi sono anche fatta male. -

- Il verdetto? -
Prima che Meteo rispose Mirko si trasformò e lo prese in braccio. - Ehi ma che fai? - Fece un giro e lo lanciò in aria. - Ma sei impazzitooo? -

Salì di una decina di metri, poi iniziò a cadere. - Aiutooo !!! - A pochi metri da terra gli spuntarono un paio di ali simile a quelle che gli erano cresciute nelle fogne, ma questa volta invece di essere luminose erano nere a puntini bianchi, come la sua pelle trasformata. Sbattendole attutì la caduta senza farsi un graffio.

- Le mie ali! Sono tornate! - Tutto euforico non ebbe il tempo neanche di toccarle che sparirono cosi come erano cresciute - Uffa sono tornato inutile come prima. Questo potere non ha senso, lo odio. - e si ributtò per terra di nuovo abbattuto.

- Quindi? Che cos'è? -

- Direi che è un potere che adatta il corpo in base al pericolo incombente ma non so dirvi altro. Non so quali limiti ha, ma a quanto pare il cambiamento varia dal materiale del suo corpo fino a cambiarne anche la struttura. Credo che possa protegersi da ogni cosa. -

- Aspetta. Mi stai dicendo che sono immortale??? -

- Non montarti la testa, ho detto... -

- SIIIIIII !!! HAI SENTITO LORENZ SONO INDISTRUTTIBILE !!! -

- Non ho detto questo, dobbiamo scoprire ancora.... -

- WOW NON CI CREDO È INCREDIBILE !!! Forse questo potere non è cosi inutile come pensavo. -

- Mi ascolti? Non possiamo sapere che sia veram... -

- È fighissimo !!! E tu Lorenz che potere hai?

- Ah fate come volete. - e scocciata la ragazza rientrò in casa portandosi con se Alyce - Ehi no aspetta io mi stavo divertendo. - 

- Dai su non tenermi sulle spine che potere hai? -

- Sembra che posso far crescere delle piante dal mio corpo, e il legno in questa dimensione è in grado di colpire chiunque. -

- Davvero ma allora siamo invincibili. Immaginatelo, con te che puoi colpire tutti e io che posso resistere a qualsiasi cosa possiamo fare come in quel fumetto che abbiamo appena letto ! -

- Non intenderai mica...

-...l'assoluta...-

- ...Tag...-

Poi alzarono insieme le mani al cielo e gridarono - ...PERFETTA !!! -

Mirko e Ghost si misero una mano in faccia contemporaneamente.

- Ma come hai fatto ad imparare già a trasformarti? -

- Di che ti stupisci? Dubiti forse delle mie abilità? Ti ricordo che ho seguito un corso di yoga intensiva prima di venire qui. - e cosi dicendo si mise in equilibrio su una gamba con gli occhi chiusi e le braccia in posizione di meditazione ma cadde a terra di faccia subito dopo - ok è stato grazie a lui. - e indicò Zackam tornato l'anziano gobuto reale. 

- Dicerete a me? -

- Si è vero puoi tornare indietro nel tempo giusto? Dai allena pure me. -

- Roule roule. Venirete dentro. - e si incamminò dentro casa facendosi seguire dai quattro ragazzi.

* * *



Intanto, Grey che si era allontanato dal gruppo stava sdraiato per terra a qualche kilometro dalla casa.

- Ma che sto facendo? Sono inutile! Mi sono dovuto far aiutare da un branco di bambini inesperti per battere Crown, e ho anche lasciato che Alyce e Meteo si facessero colpire... Forse qualcosa di vero in quello che blaterava c'è... Sono diventato più debole, nonostante il mio obbiettivo fosse il contrario. -

Si tolse gli occhiali e si trasformò parzialmente in meccanico. La grande ferita che aveva sul corpo si stava rigenerando lentamente - Una cosa è certa, se continuo cosi non sarò più in grado di proteggerle... E faranno la stessa fine di... - gli scese una lacrima dal occhio ma manteneva comunque la sua espressione seria. Poi portò la sua mano di metallo sugli occhi e si copri il volto - Devo fare qualcosa, e in fretta. -

* * *



Zackam portò i ragazzi in una stanza nascosta e con una botola sul pavimento. Il vecchio la aprì e iniziò a scendere le scale che erano al interno - Forte inoltre seguire. - 

Giuro che appena posso lo ammazzo. Pensò Mirko infastidito.

Scesero tutti di sotto ma non si vedeva niente. Zackam si allontanò per qualche secondo e poi si senti il rumore di un bottone premuto. Una alla volta si accesero delle torce a gas sul muro che mostrarono la stanza in tutto il suo splendore. Sembrava un dojo dei film giapponesi ma invece di essere di legno le pareti erano fatte in un materiale che i ragazzi non conoscevano lucidissimo. Anche il pavimento era fatto con un materiale rosso scuro sconosciuto a loro che per consistenza assomigliava alla polistirolo. Su due pareti c'erano anche due grandi vetrate, ognuna contenente un doom meccanico con un sigillo in faccia. 

- Wow è spettacolare questo posto. Come mai lo tieni nascosto mentre sopra vivi in quella catapecchia? -

- Nonostante io dovrebbi nascosto i Doom. Forte ora vi allenare cosi andrei dormire. -

Lorenz si offrì per primo, Il vecchio gli fece togliere la maglietta e sedere davanti a lui come aveva fatto con Mirko e Taisuke e gli posò le mani sulla fronte. Un paio di minuti e le tolse lasciando cadere Lorenz a terra pieno di sudore.

- Ci avete messo due minuti. Quante volte sei tornato indietro? -

- Zackam ha detto che tu ti sei allenato per un giorno giusto? Non potevo essere da meno quindi mi sono allenato per tre giorni ahahahah. Ora controllo alla perfezione il mio potere.- 

- E mi spieghi come hai fatto per il cibo e l'acqua? -

Si rialzò in piedi e dalla schiena crebbe un ramo con una mela - Queste e cocomeri. Posso far crescere qualsiasi pianta voglia ahahah. -

- Forte forte il prossimamente. -

Si avvicinò Ghost e ripete con Zackam quello che aveva fatto anche gli altri per un minuto.

- Ora che abbiamo finito, che ne dite di una bella battaglia per allenarci eh? -

Ghost era a terra esausto e Taisuke si era addormentato. 
- Non credo che adesso sia il momento Lorenz, che ne invece di... - si avvicino e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio indicando Zackam che dormiva vicino a Taisuke.

- Ahahahahah tu sei pazzo. Ma come ti viene in mente? -
- Ci stai si o no? -

- E lo chiedi? Certo! Chi parte? -

Nel frattempo arrivarono Alyce e Meteo dalle scale - Ecco dove vi eravate cacciati? È arrivato un carro di un clan alleato, chiedono del cibo. Chi va con Alyce a caccia? -

Taisuke e Zackam dormivano e Mirko e Lorenz stavano facendo morra cinese quindi non la ascoltarono. Solo Ghost si degnò di dargli attenzione. Si offrì per andare e salì le scale insieme Alyce. 

Intanto Mirko, che aveva perso a morra cinese, si trasformò e partì all'attacco contro Zackam. 

- Ma cosa credi di fare? -

Il ragazzo saltò in corsa per colpirlo con un calcio ma il vecchio con ancora gli occhi chiusi gli bloccò il piede prima che lo colpisse e rilanciò Mirko indietro. Ma stava dormendo, come ha fatto?

- Ve l'ho detto. Per quanto possa sembrare stupido, Zackam è imbattibile. -

Lorenz aiutò Mirko a rialzarsi e senza che i fue se ne accorgessero il vecchio era tornato ragazzo e messo in piedi - Vedrebbi volere battere. - prese il bastone, gli fece fare un paio di giri e lo puntò prima su uno e poi sul altro - Chi essere il proseguo? -

* * *




Nel frattempo, Ghost e Alyce dopo aver camminato per una mezz'oretta si trovarono davanti a un burrone altissimo.

- Aaaah eccoci qui, la sotto ci sono dei vastatoris con una carne buonissima. Non vedo l'ora! - e sbavando per la fame si mise sul bordo e iniziò a piegarsi sulle ginocchia come se volesse saltare. Ghost la guardò malissimo come a dire "sei impazzita?" 

- Bhe?! Non dirmi che hai paura? -

Sempre con le mani in tasca e la stessa espressione il ragazzo fece un lungo passo indietro senza rispondere.

- Dai non è niente di che. Il tuo golem ti proteggerà comunque dal impatto... - e mentre parlava, camminava all'indietro finché non arrivò oltre il bordo, cadendo - *Yuhuuu* che bellooo!!! - Ghost si avvicinò preoccupato per vederla finché non spari nell'oblio, poi fece un sospiro e allargando le braccia si buttò anche lui.

La prima ad atterrare alzò un polverone enorme. All'interno di questo si intravedeva una luce verde chiaro che sparì subito dopo. Poi arrivo Ghost che schiantandosi sul terreno creò un nuvolone di brina ghiacciata che piano piano si ricompose ammassandosi e riformando il ragazzo.

- Veramente figo il tuo potere, sarei curiosa di sapere come fare per colpirti...- si girò di scatto.

Si sentivano degli spostamenti intorno a loro. Nonostante sopra anche col buio si riusciva a vedere, lì sotto era di un oscurità totale e non si vedeva a un palmo di naso.

- Ghost abbassati e sta fermo, li sistemo in un attimo. -
Il ragazzo che non vedeva niente e sentiva solo la voce ubidì senza fiatare.

Si riaccese quella luce verde chiaro che illumino per qualche secondo il posto mostrando dei Vastatoris a sei zampe senza occhi che somigliavano con molta fantasia ad orsi.

Neanche il tempo di capire quanti erano che la ragazza con la luce sparì, lasciando una scia luminosa che fece a zig zag intorno a Ghost. La luce poi una volta fermata sparì ed uno ad uno si sentirono i Vastatoris cadere a terra. 

- Ah bene prendiamone un paio e risaliamo. -

La ragazza come se niente fosse ne prese uno, se lo poggiò sui piedi e saltando al indietro sulle mani lo lanciò in aria con un doppio calcio. Poi riaccese la luce e ancora una volta, prima che il ragazzo potesse vederla trasformata, Alyce iniziò ad arrampicarsi a quattro zampe sulla parete.

Ghost che per tutto il tempo era rimasto a bocca aperta non si era accorto che un altro Vastatoris era arrivato e, per vendicarsi del branco massacrato, lo colpì con la coda dall'alto verso il basso tagliando a metá il ragazzo.

La felpa strappata cadde a terra mostrando il suo corpo trasformato in ghiaccio. Ghost congelò ulteriormente le punte delle dita e le infilzò nel collo del mostro uccidendolo. Poi le due metà si riattaccarono tornando i seguito umano e lasciando cadere la carcassa del Vastatoris. ...dovrò abituarmi ad uccidere quindi... Povere bestie.

* * *



Nel frattempo, nel dojo di Zackam, Mirko trasformato e Lorenz erano stesi a terra senza energie, Meteo li guardava con aria pietosa e Tausuke dormiva profondamente a testa in giù appoggiato al muro.

- Avete finito voi due? Ce le state solo prendendo. Non si chiama imbattibile a caso, lasciate perdere. -

- No mai!! - le urlò Lorenz - Non potremo batterlo, ma dobbiamo almeno riuscire a colpirlo. -

- Torna indietro nel tempo, conosce le vostre mosse. Non potete neanche colpirlo. -

Il ragazzo le indicò un suo livido sul braccio che si era fatto nell'allenamento - Lo vedi? Anche se si torna indietro nel tempo i segni sul corpo rimangono. Non dobbiamo far altro che essere più veloci di lui e anche dovesse poi elluderci gli attacchi gli rimarrà un segno del colpo preso in un passato. Tu sei con me vero Mirko? -

- Per quanto possano essere piccole le probabilità di farcela non è impossibile. Inoltre ormai mi sono trasformato, sarebbe brutto arrendersi senza aver concluso niente quindi che aspettiamo? -

Sono senza speranza...

Aiutandosi con le ali Mirko fece uno scatto velocissimo tirando un pugno all'altezza del viso. Zackam si piegò all'indietro sulla schiena e una volta che il ragazzo arrivò sopra di lui lo colpì con un calcio facendolo volare in aria. Lorenz corse in scivolata per colpirgli la gamba su cui era appoggiato ma il vecchio continuò a girare con una verticale mettendosi sulle mani e scendendo colpì di tallone Lorenz già a terra. Tornando giù Mirko tirò un altro pugno che Zackam schivò saltando indietro al ultimo secondo e trascinando Lorenz col bastone, lo fece colpire dal pugno del amico. Delle liane pero' assorbirono il colpo.

- Scusami non volevo. -

- Tranquillo non ho sentito niente. Ora pensiamo ad un modo per colpirlo...-

- È la trentasettesima volta che ci provate lasciate perdere. -

Senza neanche ascoltarla partirono di nuovo al attacco. Non è possibile. Per quanto ancora dovremo stare cosi?

Lorenz allungò una liana come una frusta cercando di prenderlo ma Zackam li evitava senza problemi come se stesse semplicemente camminando. Mirko saltando tirò un calcio con la pianta del piede ma il vecchio lo schivò come il pugno di prima. Il ragazzo che lo aveva previsto tirò giù la gamba per colpirlo di tallone ma con una capriola rese inutile anche questo attacco. L'altro ragazzo con le braccia in legno partì con una raffica di pugni anche questi a vuoto e una volta allontanato usò una liana dalla schiena per un attacco a spazzata che evitò saltando. Senza accorgersene aveva dato ai ragazzi quello che serviva per batterlo, che si capirono solo guardandosi. Prima Lorenz partì di nuovo in scivolata contro il vecchio. Zackam alzò una gamba e lo fece passare sotto, senza notare Mirko che cercò di prenderlo con un calcio a spazzata sulla gamba in appoggio. Il vecchio saltò di nuovo... proprio come volevano loro. 

- Vai Lorenz!- il ragazzo che aveva preparato il pugno era ad un passo dal prendere il vecchio a mezz'aria in faccia. In aria non può schivarlo, abbiamo vinto.

Al contrario di come pensavano i ragazzi pero' Zackam piantò il bastone per terra e girandoci intorno mentre era per aria fece andare il pugno di Lorenz a vuoto e poi lo colpì sulla schiena con un pugno da dietro, scaraventandolo contro Meteo che lo schivò piegandosi di lato.

- Ora vi arrendete? E' imbattibile non c'è niente da fare. -

- Eppure eravamo cosi vicin... Ehi !!! - Lorenz indicò euforico la faccia del vecchio che aveva un piccolissimo taglio sulla guancia - CE L'ABBIAMO FATTA SIIII !!!!! Alla faccia tua e del tuo arrendersi, abbiamo vinto !!! -

*Mpf*... Me l'hanno fatta, a quanto pare sono più in gamba di quanto sembrino.

- Ahahahahah complicato complicato! - Urlò il vecchio battendo le mani - ora anche dovere andremmo a dormire. -

- Ha ragione. - la ragazza si rimise in piedi aiutando Mirko tornato umano ad alzarsi Ma ragione di cosa che non si è capito niente.

- Oggi avete lavorato anche troppo, è meglio non strafare ed andare a letto. Venite, le stanze sono di sotto. -

- E Ghost ed Alyce? -

- Tranquillo Alyce sembra una buona a nulla ma,  se non si fa prendere dalle emozioni non si batte tanto facilmente, quindi non mi preoccupo. Inoltre tocca a Ghost fare da guardia insieme a lei. Siccome l'ultima volta che l'ha fatta sei stato rapito serve qualcuno che la tiene sveglia. -

- Capito. Spero però che non sia successo niente... -

* * *



Mezz'ora dopo, Alyce era a pochi metri dalla fine del arrampicata. Lanciò il Vastatoris che teneva con i piedi di sopra e poi con un salto ci atterrò sdraiandocisi - Aaah ora devo solo aspettare Ghost e possiamo...- tirò indietro la testa e vide Il ragazzo a torso nudo che la stava aspettando seduto sulla zampa del Vastatoris. Poi si alzò e si avviò per la casa di Zackam trascinando due mostri aiutandosi con una lastra di ghiaccio che aveva creato sotto di loro per farli scivolare.

- Ehi ma come hai... No, aspettamiii !!! -

Alyce lo raggiunse e rimasero un po' senza dire niente. Poi provò ad iniziare un discorso - Ahahahahahah abbiamo fatto un bella caccia vero Ghost? -

Il ragazzo la guardò, fece un impercettibile segno con la testa a darle consenso e poi si voltò di nuovo. 

- Uffa che noia. Dai di qualcosa. Come ti trovi qui? Che fine ha fatto la tua felpa? E qual'è il tuo vero nome? -

Il ragazzo fece un lungo sospiro e poi sussurò - Bene. Boh. Non te lo dico. -

- Ho capito. Te le dovrò tirar fuori a forza. Preparati.- Alyce gli saltò addosso facendolo cadere e iniziò a fargli il solletico - Ahahah ora me lo dici ?! - il ragazzo stava per ridere ma prima che iniziasse lanciò uno sguardo glaciale a Alyce che le fece venire i brividi su tutta la schiena indietreggiando velocemente. - Ok... Forse tra uno xin...-

I due proseguirono trascinando i Vastatoris senza fiatare. Ghost, curioso di come la ragazza avesse ucciso tutti quei mostri, allungò lo sguardo sul mostro scrutandolo. Non aveva nessun segnò pero' di tagli o ferite. Che li abbia semplicemente presi a pugni? Guardando meglio, sul collo aveva tre minuscoli tagli. Devono essere tutti punti vitali, ma come ha fatto a colpirli con tanta precisione a quella velocità? Nel buio tra l'altro. Forse l'ho sottovalutata. Chissà che potere ha...

A pochi minuti dalla casa di Zackam però ci fu una forte esplosione improvvisa dall'edificio che fece volare in aria qualcosa. Quel oggetto poi atterrò ai piedi di Ghost che indietreggio spaventato insieme alla ragazza. Era Grey ridotto in fin di vita. Alyce shockata si lanciò su di lui cercando di farlo tornare in se - GREY SVEGLIATI !!!! COS È SUCCESSO? PERCHÉ SEI RIDOTTO COSI ??? -

L'omone con le poche forse che aveva alzò il braccio e indicò la casa. Da quest'ultima ne stava uscendo un mostro altissimo. Era fatto di pezzi di pelle scura cuciti tra loro, capelli a cresta neri, quattro corna piccole fluttuanti e un sorriso malvagio stampato sul volto che sembrava chiedere una cosa sola: sangue.



Note degli autori: salve lettori ;) vi sta piacendo la nostra storia? Se si sappiate che in realtà ancora non è iniziata del tutto. Questo è solo una sorta di preambolo del avventura che aspetta i nostri 7 protagonisti. Ci piacerebbe molto e ci sarebbe anche utile se prima che arrivassimo a quel punto ci faceste sapere la vostra opinione (anche negativa se non vi é piaciuta) sulla storia fino a questo punto :) Grazie per averci seguito fino a qui e buon proseguimento.

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Capitolo 18
*** La furia di un Oni ***


CAPITOLO 14
La furia di un Oni.


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Quasi un'ora prima, dopo che Ghost e Alyce erano partiti...
- Ehi Taisuke svegliati! -

Il ragazzo si alzò di soprassalto, scattando in piedi e tirando qualche pugno a vuoto - Zombie?  Cosa?... Ah sei tu Lorenz, perchè mi hai svegliato? -

- Gli altri sono andati a dormire ma io non ho sonno. Prima che torna Ghost che ne dici di...-

- Inventare nomi per gli attacchi? - e nel dire questa frase gli si illuminarono gli occhi.

- Esatto! Dai seguimi andiamo di sopra che si vede meglio.- I due risalirono di sopra usando le scale della botola segreta. Di fuori era notte ma i ragazzi ci vedevano comunque come sempre.

Si buttarono su un tappeto, poi Lorenz tirò fuori dalla tasca un pennello con una boccetta di inchiostro che aveva trovato prima su uno scaffale della stanza.

- E come scriviamo ora? -

- Aspetta un attimo. - si tirò su la maglietta e si staccò il sigillo.

- C-che vuoi fare? -

- Dai non dirmi che hai paura? Non succede niente vedi? E poi dopo l allenamento dove ho imparato ad usare il golem, controllare il doom sarà una passeggiata. Guarda, prova a tirarmi una guancia. -
Taisuke all'inizio un po' timoroso, si fece coraggio tirandogli la guancia.

- Visto? Non ci vuole niente. -

- Wow. Anche questo quindi l'hai imparato dal tuo allenamento. Dai fammi vedere che sa fare. -

- Emh... Magari un'altra volta. Adesso inventiamo dei nomi fighi per i nostri attacchi. -

* * *


Intanto fuori dalla baracca, Grey era appena tornato.
Si guardava intorno un po' ansioso per controllare che fosse tutto apposto.

Sembra non essere successo niente per fortuna. Sono stato uno stupido a lasciarli da soli, se gli fosse accaduto qualcosa... No c'era Zackam con loro. Ce la avrebbero fatta... Non riesco più a ragionare. Non mi sono ancora ripreso del tutto dal ultimo combattimento. Sono diventato troppo debole, Crown ha ragione.

Prima di entrare in casa, l omone si accorse che poco più lontano c'era un Vastatoris che aspettava qualcosa. Questo pero non era pericoloso, assomigliava vagamente ad un lupo gigante con al posto del pelo la solita pelle squamosa. Nonostante pero' Grey sapeva che era innoquo, appena lo vide sgranò gli occhi come se avesse avuto un orribile flash-back.

-...no non può essere...-

Attaccato al Vastatoris c'era un carreto di metallo e un altro materiale, su cui era incisa una scritta nella lingua di questa dimensione.
Grey che si era avvicinato di corsa per leggere, non fece neanche in tempo a finire la frase che cadde a terra terrorizzato. Si voltò nervosamente a scrutare l'orizzonte come se stesse cercando qualcosa Moriremo tutti...

Si rialzò in piedi ancora sconvolto a rileggere quel messaggio, strinse i denti e rimettendosi gli occhiali si diresse verso la baracca - No... Non permetterò che loro muoiano. -

Entrò di corsa in casa e scese di sotto, prima nel dojo fino ad arrivare nella stanza con i letti. Dentro però c'erano solo Mirko, Meteo e Zackam che dormivano profondamente.

Gli altri devono essere andati a cacciare. Significa che non l'hanno capito.  

Si fermò un attimo a riflettere, prese una corda da sotto uno dei letti e ci legò Mirko silenziosamente. Se lo mise in spalla e tornò di sopra.

- Ehi Lorenz... -

- Si? -

- Li senti questi rumori? -

- No non sento niente. Te lo sarai immaginato. -

- No no ti dico che c'è qualcosa. Vieni. -

Grey posò Mirko dentro il carretto e ce lo legò con forza. Sempre con la sua espressione seria ma addolorata staccò la corda che avanzava rientrando in casa di corsa. Una volta dentro iniziò a cercare qualcosa ossessivamente mettendo a soqquadro le stanze, non accorgendosi dei due ragazzi che lo stavano guardando.

- Ah sei tu che fai tutto questo rumore, ti avevo detto che c'era qualcuno Lorenz. Meno male, pensavo fosse qualcuno mal intenzionato. -

- Dovete andarvene! -

- Si si lo sappiamo. Adesso torniamo a letto. - 

- No dovete andarvene da qui. E in fretta! -

- Ehi ma cosa significa. -

- Salite sopra il carretto e non fiatate. SBRIGATEVI! -

- Ma perchè dobbiamo andarcene? - chiese Lorenz preoccupato - Non possiamo più stare con voi? -

- Se continuerete a fare domande e a perdere tempo morirete! Salite sul carretto. - e mentre gli dava ordini Grey continuava a cercare furiosamente senza nessun risultato.

I due ragazzi spaventati dalle sue parole si tirarono indietro - Grey... Stai scherzando vero?.. -

Lorenz guardò fuori dalla porta e si accorse che Mirko era stato legato sul carretto - Mi...rko... -

- Dai basta con questi giochi ahahahah torniamo tutti a dormire ok? -

- SIETE ANCORA QUI ?!?! Cos'è che non avete capito? -

- Ma... Noi volevamo solo cap... - non fece in tempo a finire la frase che Grey lo colpì sul collo facendolo svenire. 

- Tai... -
L'omone se lo caricò sulle spalle e si diresse verso di fuori - Forza vieni anche tu, non costringermi a legare pure te e collabora. -
Poi uscendo dalla stanza si ritrovò Lorenz davanti con la testa chinata che gli bloccava la strada. 
- Tu... Cosa stai facendo? -
- Tento di salvarvi la vita, forza sbrigati! -
- No... Tu vuoi ucciderci ! -
- Cosa? - fece un passo indietro, sentiva che qualcosa in Lorenz non andava.

- Tu vuoi ucciderci tutti ! VUOI UCCIDERE I MIEI AMICI !!! - sul suo petto apparve una sfera luminosa rosso sangue. 

- Ti sei tolto il sigillo !?!? SEI UNO STUPIDO !!! CREDEVI FORSE DI POTERTI CONTROLLARE ???-

- STA ZITTO !!! - tirò indietro le braccia e dal petto usci un filo spinato che gli strappò la maglietta, si attorcigliò al piede di Grey e lo lanciò contro una delle pareti facendo crollare parte del tetto. L'omone uscì dalle macerie con in braccio Taisuke che aveva protetto durante il crollo - LASCIALO !!! - lo stesso filo di prima si annodò alla felpa di Taisuke e lo tirò a se posandolo accanto. Il ragazzo con gli occhi pieni di odio guardava Grey con sete di vendetta e con una rabbia che mai si sarebbe aspettata da un ragazzo così solare.

Ormai ha perso il controllo. Le parole non servono più a niente, siamo nei guai. Non sono nelle condizioni di poter affrontare un altro combattimento. Inoltre non posso neanche ferirlo. Si levò gli occhiali e il giubbotto in pelle e si trasformò. Ho anche poco tempo prima che arrivi ad ucciderci. Cosa posso fare...

La pelle di Lorenz diveniva sempre più scura sul grigio, i capelli si fecero neri e si alzarono a formare una cresta, mostrando anche quattro piccole sfere nere fluttuanti che prima erano nascoste. Il ragazzo partì con un salto contro l'omone che schivò l'assalto, prendendolo poi per una gamba lo proiettò per terra tenendolo fermo - Calmati, non voglio farvi del male. -

- TU MENTI !!! - dalle guance uscirono altri due cavi spinati che lo presero per le spalle cercando di spostarlo ma non si mosse di un millimetro: era troppo pesante.

- Calmati, se non la finisci moriremo tutti. -

- NOOOOOO !!! - il ragazzo prese fuoco e si dimenava cercando liberarsi dalla presa. Grey però immune al fuoco poiché meccanico non lo mollava.

- Perdonami, ma devo fermarti. - tirò in alto il pugno con cui non teneva il ragazzo, strinse i denti e chiuse gli occhi - MACHIGUN PUNISHMENT !!! - lo colpì con un pugno fortissimo sulla testa e il ragazzo si fermò per qualche secondo come se avesse perso i sensi. Ma neanche il tempo di togliere il braccio che riinizio a dimenarsi con il fuoco che gli stava bruciando la pelle. Dannazione è più resistente di quanto credessi. Si posizionò con il braccio sopra al suo petto e fece salire un pezzo solo del cilindro - Questo ti farà molto male ma a quanto pare non ho altra scelta. KILOTON... -

Prima che potesse mandare a segno il colpo, Lorenz iniziò a prendere a gomitate e capocciate il pavimento, distruggendolo e facendoli cadere di sotto nel dojo.

Si levò i detriti di dosso e tra le macerie intravide il suo martello. Fece giusto in tempo a fare uno scatto per afferrarlo quando il ragazzo infuocato cresciuto ancora di più gli saltò sopra e iniziò a prenderlo a pugni in faccia.

Meteo svegliata dal enorme frastuonò era appena salita, assistendo all'orribile scena - GREYYY !!! - velocemente si trasformò e alla velocità del fulmine apparve davanti al doom impazzito tirandogli un calcio in faccia e scaraventandolo lontano. 

- Grey cosa è successo !?!? Come hanno fatto a trovarci qui, ti hanno seguito prima quando ti sei allontanato? - sguainò le sue sciabole e stava per ripartire all'attacco ma Grey la prese per una gamba e le sussurrò -... Lorenz... -

- Cosa? -

Il doom rialzato allungò una decina di fili metallici spinati e prendendo l'omone per le gambe gli fece fare il giro di tutte le pareti facendolo sbattere ovunque, distruggendo il dojo comprese vetrate e muri. 
Meteo scattò verso il ragazzo cercando tagliare i cavi ma fu come cercare di tagliare il legno con il burro.

È vero, Taisuke me le ha appiattite.

Le lanciò per terra gli tirò un pugno in faccia scaraventandolo ancora una volta sul muro. Il doom esplose in una fiammata e, prima di lasciare la presa su Grey, sfruttò la forza centrifuga del giro che gli stava facendo fare per lanciarlo fuori dalla casa. L'omone dopo un lungo volo atterrò ai piedi di Ghost e Alyce che stavano tornando dalla caccia.

- GREY SVEGLIATI !!!! COS È SUCCESSO? PERCHÉ SEI RIDOTTO COSI ??? -

Intanto dentro la casa il doom cercò di prendere Meteo con un filo spinato ma la ragazza lo schivò e prendendolo per il cavo lo schiantò a terra spegnendogli il fuoco - Vuoi ballare eh? -

- TOGLITI, TU NON CENTRI !!! - il cavo che aveva preso le si attorcigliò al braccio e la lanciò di fuori. Poi crebbe ancora di più e uscì arrampicandosi e direzionandosi verso Grey. Le sfere erano cresciute diventando corna e la pelle era cucita da del filo spinato sottile. La zona bianca dell'occhio si colorò di nero e la pupilla di rosso.

- Grey... Chi è quello? -

-...È Lorenz... è il doom di Lorenz... Si è tolto il sigillo e non ha saputo mantenere il controllo. E tutto questo per colpa mia... -

Il doom iniziò a correre verso i tre ma Ghost si mise davanti per difenderli.

- GHOST LEVATI DI Lì O GREY TI UCCIDERÀ !!! -

Mi riconosce?! Allora non è impazzito del tutto. Il ragazzo iniziò a soffiare creando una brina ghiacciata che ammassandosi formò un muro di ghiaccio enorme che bloccò la corsa del doom. 

- Ghost che fai? Lascia che me ne occupi io. - disse Alyce prendendo un pugnale e saltando verso il muro.

Un cavo però riusci a perforare il ghiaccio colpendola. Poi si diresse verso Grey ma prima che potesse colpirlo qualcuno afferrò il cavo.

- Mirko anche tu?  -

Il ragazzo trasformato aveva fermato il colpo - Non saremo forti quanto voi ma ci avete protetto fin'ora. Lasciateci risolvere questo affare da soli. -

Lorenz riuscì a far passare altri cavi e una volta indebolito il ghiaccio per i troppi buchi lo ruppe con un pugno infuocato.

- Inoltre se ha perso il controllo e colpa nostra che non gli siamo stati vicini. -

- RAGAZZI LEVATEVI. DEVO UCCIDERE L'ASSASSINO ! -

- Lorenz fermati e ragiona. Cosa stai facendo? Perché ce l'hai con Grey? -

- VOLEVA UCCIDERVI. DEVO ELIMINARLO PRIMA CHE CI RIESCA !!! -

- LEADER... - si senti una voce femminile urlare e una saetta quasi invisibile colpire Lorenz - ...BIENERU STROKE ! - la saetta divenne un enorme raggio blu elettrico che lo investì in pieno facendogli prendere fuoco e cadendo a terra. Poi con un fulmine arrivò Meteo trasformata davanti ai ragazzi. Era completamente nuda, indossava solo gli stivali e la pelle era completamente blu scuro con fine linee bianche che le percorrevano il corpo in modo irregolare. Delle placche metalliche le coprivano seno e bassoventre.

- Scappate ragazzi, ci penso io a lui. Di certo non è morto con un voltaggio cosi basso. -

- Meteo aspetta, è Lorenz. Ha perso il controllo del Doom. - le disse Mirko prima che potesse colpirlo.

- Si è tolto il sigillo? -

- A quanto pare si. Come facciamo a farlo tornare in se? - 

- O lo battiamo, o mettiamo un altro sigillo. Ma sarà difficile. -

- Toglietevi ! - Grey si era rialzato in piedi, quasi completamente ripreso nonostante le ferite. 

È ancora in grado di alzarsi? Se tutti i meccanici sono resistenti quanto lui credo siano impossibili da battere a piene forze. Comunque sia non posso permettere che se ne occupino loro un altra volta. Dobbiamo salvarlo noi.

- Grey, Meteo, Alyce, lasciate che ci occupiamo noi di Lorenz. È una nostra responsabilità. -

- No. Non state parlando di un Vastatoris. Anche se è il doom di Lorenz e non vorrà torcervi un capello potrebbe uccidervi senza volerlo. Inoltre il suo obbiettivo sono io. Lo sistemeremo noi senza farlo soffrire. -

Il doom si era ripreso e iniziava a dare segni di vita. - Meteo sei pronta? -

- Certo. È abbastanza veloce e i suoi assalti sono frequenti e continui. Non l'ho visto però particolarmente abile nel corpo a corpo. Una volta che te l'avrò scoperto lo colpirai per fargli perdere i sensi. Tu Alyce vai da Zackam e cerca un sigillo. -

- Agli ordini! - la ragazza si mise a quattro zampe e iniziò a correre verso la casa. Intanto Lorenz si era rimesso in piedi e sembrava più arrabbiato di prima - METEO, ANCHE TU VUOI UCCIDERMI NON È COSI? SONO TUTTI CONTRO DI NOI, AMICI, VI SALVERÒ DA QUESTI ASSASSINI. -

Prima che potessero fare qualcosa, Mirko si ritrasformò e aiutandosi con le ali fece un salto altissimo prendendo Lorenz per la testa e schiantandolo a terra - GHOST !!! - il ragazzo si avvicinò veloce al Doom e toccandolo inziò a congelarlo. Lorenz non fece in tempo a rialzarsi che si traformò in una statua di ghiaccio. 

- Ecco è finita, non può liberarsi ora, è troppo freddo per perendere fuoco e se trovasse un modo per rompere il ghiaccio si spezzerebbe gli arti. Non può fare niente. -

Non mi hanno ascoltata e hanno gestito la situazione da soli. Sono veramente molto abili per essere appena arrivati, ma...

Dal giaccio uscì un filo spinato metallico più fino del solito che iniziò ad arrotolarsi intorno al braccio fino a ricoprirlo interamente ...devono ancora capire che l'Oni ha mille risorse. una volta arrotolato tutto lo riarrotolò velocemente nel suo corpo. 

- Non ci credo, vuole riscaldarsi con l'attrito ! Ma com'è possibile, dovrebbe avere anche il cervello congelato. Come fa a inviare ancora comandi al corpo. -

- È l'anima che guida il corpo e lo protegge. Non ha bisogno di pensare fisicamente. -

Il braccio e la testa del doom iniziaroni a muoversi e a sgocciolare. - Dobbiamo femarlo, Ghost ricongelalo ! - il ragazzo si riavvicinò per ripetere l'azione di prima ma dalla bocca di Lorenz inziò ad uscire del gas nero che velocemente saturò tutta l'area . - Spostati da li !!! -
Con uno scatto fulmineo Meteo prese Ghost in braccio e si allontanò. Mirko con le ali cercò di spazzare via il gas ma inutilmente e si allontanò anche lui. 

Il doom finì il suo lavoro con i fili e si ritrovò ancora una volta in piedi e senza segni di affaticamento. 

- Non è possibile... -

- Ci avete provato ma adesso lasciate fare a noi. Sia che quel gas sia velenoso o infiammabile noi ne siamo immuni quindi voi state indietro. Intesi? -

- Si. -

- Forza Grey, finiamola qui. -

Meteo volò di fronte al doom e cominciò a prenderlo a pugni sullo stomaco. Lui contrattaccò con una ginocchiata che la ragazza schivò per poi colpirlo con un calcio in faccia. Il gas però ostruiva la vista e non si accorse che del filo mettallico spinato si stava attorcigliando su se stesso creando un enorme palla ferrata. Grey la distrusse con un pugno prima che potesse colpire Meteo e mentre il doom era impegnato con la ragazza lui lo colpì dietro al ginocchio col martello.

- FINITELA MOSCERINI!!! - si liberò dei due allontanandoli con un telo di cavi intrecciati. Poi con lo stesso telo tirò a se Grey e poggiò le mani per terra. Intorno ai due cominciarono ad uscire dei cavi dal terreno che crearono una cupola enorme lasciando tutti di fuori tranne Grey. I fili continuavano ad uscire e piano piano si intracciarono con gli altri creando una fitta rete - LASCIATEMI SOLO CON LUI ! -

- Neanche morta. - lanciò un fulmine verso il doom ma questo invece di entrare tra le fessure venne condotto per il resto della gabbia. 

- E questo che significa? -

- Certo. I cavi fanno da gabbia di Faraday. Dentro sono completamente isolati. Inoltre...- Mirko gli tirò un pugno ma le sbarre non si mossero di un millimetro -...essendo intrecciate sembrano essere indistruttibili. -

- No! Ti sbagli! Sono solo resistenti. Grey. -

L'omone che sapeva cosa intendeva preparò il colpo da tre tonnellate e corse verso una delle pareti della gabbia ma Lorenz con un salto gli si parò davanti - COSA SPERI DI FARE ?!?!? - lo colpì con un pugno e poi con un calcio riportandolo al centro della gabbia. 

- GREYYY !!! NON PUOI ARRENDERTI !!! Ti prego... -

Sono al limite... Non ho più le forze per continuare. Ma non posso finire così. Devo fare un ultimo tentativo.

- Ghost ! Puoi congelarlo di nuovo? Ho bisogno di qualche secondo per prepararmi? -

Il ragazzo fece un cenno con la testa, si avvicinò alle sbarre e inspirando una grande quantità d'aria iniziò a soffiare contro di Lorenz che piano piano rallentava e si congelava. Subito dopo uscirono dei cavi di metallo che fecero lo stesso lavoro di prima.

L'omone intanto si era rialzato e aveva sfilato il bastone dal martello e svitandosi la mano ci mise la testa del martello al suo posto - Ancora un momento. - allargò ai lati le braccia e tirandole un po' indietro fece combaciare i pilastri unendoli. Poi fece scorrere il cilindro sinistro tutto a destra e staccò il pilastro dal braccio. In questo modo aveva un cilindro unico da 12 tonnellate sul braccio destro da cui uscì una sorta di impugnatura per aiutarsi a tenerlo su con l'altro braccio.

Se questo non lo ferma non so che fare. Non ho neanche inventato un nome per questo attacco.

Lorenz era riuscito finalmente a liberarsi e lanciò un cavo verso L'omone. Grey lo afferrò per tirare a se il doom che volò verso di lui - PRENDI QUESTO !!! - lo fermò con un pugno al petto schiantandolo a terra e subito dopo l'enorme cilindro scivolò con uno scatto sul pugno provocandogli la rottura tutte le ossa del torace e facendolo urlare dal dolore. Il colpo creò anche una voragine enorme che andava oltre la gabbia. 

Dopo il rumore spaventoso del attacco di Grey, calò il silenzio sul campo di battaglia. Il filo spinato che creava la cupola iniziò a sciogliersi facendo cadere a terra una massa enorme di ferro che piano piano si riarrotolava nel corpo del mostro tra le fessure della pelle. Anche Grey sfinito cadde a terra.Il doom aveva perso qualche pezzo di pelle volato per il colpo subito ma non tornò normale.

Meteo corse da Grey abbracciandolo - Grey sta tranquillo. È finita.Ti porteremo da una torre di controllo e guarirai. È finita. -

Mirko pero' addolorato dové contraddirla - No non è finita...-

Sul petto del mostro, la sfera luminosa iniziò a girare fino a far apparire una seconda luce. Quest'ultima era verde scuro e insieme all'altra presero la forma di due goccie omogene in modo da occupare lo stesso spazio nella sfera. L'intero corpo pulsò e sobbalzò, come se lo avessero colpito col defribbillatore. Lo fece un'altra volta, e poi ancora e a susseguirsi finché non divenne un movimento costante. Delle liane si allungarono dai buchi che si erano creati, andando a prendere i pezzi mancanti della pelle che si ricucirono con il resto del corpo. 

- Questa è la potenza di un Oni... Ora capite perché sono tanto temibili? -

L'Oni si rialzò e lanciò urlo straziante. Aveva cambiato ancora aspetto: dei cavi metallici gli pendevano da dietro la testa come fossero trecce, la voce divenne doppia, la cresta si era colorata di verde per metà e le braccia e le gambe divennero di legno.

- E ora? Che facciamo? -

- Se Alyce non torna non possiamo far altro che combattere. Ora tocca a me sfoderare tutta la mia forza. -

L'Oni riparti alla carica contro Grey ma Mirko lo prese per i cavi che fuoriuscivano dalla testa e piantando i piedi per terra fermò la sua corsa - Lorenz fermati e ragiona! -

Anche Ghost stava per intervenire ma prima che potesse farlo l'Oni creò un'altra gabbia più piccola dove li intrappolò. Mirko tentò di aprirle con la forza ma non si smuovevano - Maledizione! - 

Meteo nel mentre colpì Lorenz con una serie di calci che lo costrinsero a mettersi in ginocchio. Gli posò entrambe le mani sul petto e iniziò a caricare la scarica elettrica.

Se il combattimento andrà avanti ancora per molto, rischio di non concludere niente. Userò tutto il voltaggio che ho accumulato in questo attacco.

Stava per rilasciarla quando L'Oni ripresosi dagli attacchi precedenti la legò con due cavi metallici bloccandole le braccia e la fece schiantare a terra ripetutamente. Tenendola sospesa in aria l'enorme creatura arrivò davanti a Grey inerme e indifeso.

È finita, non sono riuscito a salvare nessuno tanto meno me stesso, sono patetico.

- FERMO NON TOCCARLO !!! - Meteo prese in mano i fili spinati e rilasciò parte dell'elettricità caricata. Il fulmine lo attraverso per tutto il corpo facendo prendere fuoco alla pelle ma per il resto sembrò essere illeso guardandola con un sorriso maligno.

Come ha fatto ha resistere? Eppure prima con una scarica più piccola... Deve aver rivestito gli organi interni con il filo. Se è cosi allora sono inutile. No. Ci deve essere qualcosa che possa fare. Non posso guardarlo morire senza poter reagire.

- Fermati ! FERMATI!!! -

L'Oni prese con due braccia Grey e nonostante il peso, riuscì con fatica a sollevarlo - BENE !!! FINALMENTE SONO ARRIVATO DA TE GREY, ADESSO CAPIRAI CHE SIGNIFICA VOLERSI METTERE CONTRO ME E I MIEI AMICI !!! -

- NO, TI PREGO FERMATI !!! - Meteo iniziò a dimenarsi per cercare di liberarsi ma senza alcun risultato. Anche Mirko e Ghost cercavano disperatamente di uscire da lì ma sembrava impossibile.

- TI FARÒ SOFFRIRE TALMENTE TANTO DA NON AVERE PIÙ LA FORZA PER IMPLORARE PIETÀ !!! -

- NOOOOO !!! BASTA !!! - La ragazza era talmente disperata da aver esaurito le energie. Cercò con la gamba di arrotolare il cavo intorno ad essa per poi darsi una strattonata e tirargli un calcio con l'altra gamba, e ci riuscì, ma il suo colpo fu troppo debole per provocargli dei danni. L'Oni iniziò a smontare Grey pezzo per pezzo ricevendo ad ogni perdita un urlo straziante di dolore e terrore che al torturatore pareva piacere. Partì infilando i cavi nelle fessure e a staccare le placche di metallo che gli facevano da pettorali. Poi continuò con le dita del braccio destro e l'intero braccio sinistro lanciandolo a terra come fosse spazzatura.

Non resisto, sto morendo

- Ti prego... fermati. -

All'improvviso i fili che tenevano Mirko e Ghost si ruppero come fossero stati tagliati. - Ma cosa? - poi toccò ai cavi che legavano Meteo che Mirko prese al volo salvandola dalla caduta. Poi un bastone colpì in faccia Lorenz stordendolo e facendogli perdere la presa di Grey. Era Zackam che tornato ragazzo aveva salvato tutti. Aiutandosi col bastone attutì la caduta del omone e senza perdere tempo riparti all'attacco dell'Oni colpendolo ripetutamente sulle gambe e torace.

- Scusare nonostante noi impegnati. Sarebbi tornare indietro. Avremmo 20 minuti precendente a putiferio. -

- Che cosa significa? -

- Che è appena tornato indietro nel tempo... Coff* Abbiamo venti minuti circa prima che succeda qualcosa di irreparabile. - 

- Ah, ci sarebbi nonché quello. Lasciare a me Lorenz, voi lavorare esso. -

Dalla casa si alzò in volo un altro mostro con un mantello che atterrò vicino al gruppo. Se lo levò e mostrò il suo corpo meccanico. Assomigliava molto a Grey ma era più piccolo e il metallo era rosso scuro e sul petto aveva un sfera luminosa rosso bordò con strisce nere. Si stiracchiò e si scrocchiò spalle e collo. - Finalmente... Aria fresca. -

- E ora quello chi è invece?.. -

- Non è possibile. È uno dei doom meccanici che Zackam teneva sotto chiave. Deve essersi liberato durante lo scontro di prima. Non possiamo permetterci che scappi...coff* - Mirko lasciò scendere Meteo e la ragazza iniziò a tossire sangue - Meteo stai troppo male per combattere, ti prego rimani qui...-

- Ehiiii ragazzi. - dalla baracca uscì anche Taisuke trasformato che correva verso di loro - scusateci ce lo siamo fatti scappare. L'altro lo abbiamo sconfitto ma Alyce è rimasta feri... - inciampò per terra rovinosamente e il doom lo notò - Eh? Sei ancora vivo? Vuoi soffrire allora. -

Si voltò e alzò il braccio destro verso di lui. Dal palmo della mano si aprì un buco. Il braccio si allargò e gli sparò una spada. - Facciamola finita eh? -

Un fulmine quasi invisibile colpi l'arma e a pochi centimetri dal prendere Taisuke iniziò a rallentare a mezz'aria per poi cambiare totalmente direzione e volare verso Meteo che si era rimessa in piedi e camminava verso di lui. 

- Grazie, mi serviva. -

- Meteo fermati non puoi farcela in quelle condizioni! - le urlò Mirko preoccupato.

- Eh? E adesso tu che vuoi? Ti vedo stanca. Che ne dici se tu ti riposi e io vi lascio, eh? Sai ho molte cose da fare. -

- CHE NE DICI INVECE SE ORA TI AMMAZZO? -

- Eh? Cosa vorresti fare? -

Gli occhi della ragazza divennero totalmente blu e i capelli iniziarono ad alzarsi. Dei fulmini uscivano fuori dalla sfera girandogli intorno al corpo, strinse ancora di più l'impugnatura della spada e infuriata urlò - MI AVETE DAVVERO STANCATA !!! FINIRÒ QUESTO BALLO IN BELLEZZA !!! -

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Capitolo 19
*** Scontri passati, presenti e futuri. ***


CAPITOLO 15
Scontri passati, presenti e futuri.




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Venti minuti prima, dopo che Lorenz uscì trasformato dalla baracca distrutta.

Mirko si trovava ancora legato sul carretto a dormire quando una frana sotto di lui lo fece cadere nel dojo ormai a cielo aperto. Nella caduta si ferì alla spalla e si svegliò.

- Ma cos... - si trasformò e spiegò le ali liberandosi della corda e distruggendo il carretto. Poi si passò la mano sulla spalla e si pulì dal sangue uscito ma la ferita si era già rimarginata.

Sono già guarito... E adesso che ci penso anche le ferite dell'allenamento sono scomparse. Questo potere è fantastico. Ma cosa è successo qui?

Si arrampicò per tornare di sopra e in lontananza vide un gigantesco mostro che correva verso delle persone. Si sforzò per cercare di capire chi erano. La pupilla si assottigliò e riusci a distinguere nitidamente Alyce e Ghost che aiutavano Grey a riprendersi. Poi guardò meglio il doom e si accorse di qualcosa sulla sua spalla che lo fece rabbrividire.

No non può essere lui...

Intanto Taisuke che dormiva beatamente di sotto venne svegliato da un grosso masso che lo colpì in testa ma che si ruppe.

- Ahia. - gli diede un pugno spaccando ancora di più il masso ma si pentì subito ritirando il braccio pronto ad urlare di dolore. Ci mise un po' a capire che ormai il suo corpo si adattava ad ogni cosa e che niente poteva ferirlo.

- Uh è vero. Che figo. Sono talmente forte che neanche io ci credo ahahahah. Ma... Sono solo? - si alzò in piedi e si mise a cercare - Hey, c'è nessuno? -

Poi si accorse di Mirko trasformato di sopra - Mirkooo! Che cosa è successo qui? -

- Ho capito... Sarà meglio che mi sbrighi. -

- Ma mi hai sentito? -

Senza ascoltarlo si mise a correre lasciando solo Taisuke - Uffa e io ora che faccio? -

Si sentirono dei rumori provenire dal muro e poi una piccola esplosione che fece saltare una vetrata e alzare un grosso polverone.

Il ragazzo urlò spaventato e cercò di correre per nascondersi ma inciampò su un sasso cadendo di faccia - *Umh. * Forse però se rimango a terra non mi vedrà... Spero. -

Dalla nuvola di polvere si levò una figura sbrilluccicante. Era un doom meccanico. Sembrava essere una donna dal portamento e i lunghi capelli castano chiaro. Era ricoperta di scaglie di metallo rosso a forma di rombo e la sfera luminosa sul petto era grigia a pois rossi. Fece un lungo sbadiglio e poi si fermò per un po' a guardare Taisuke per terra con la testa tra le braccia.
- Ma che stai facendo. -

Merda, mi ha scoperto.

- Stavo facendo degli esercizi per prepararmi a darti una bella batonda! - e urlato questo si mise in piedi in una posa di combattimento ridicola.

- Batonda? -

-...- Il ragazzo rimase immobile a pensare. Poi si girò a riflettere. Era batosta dannazione. Ho rovinato l'entrata di scena.

E mentre Taisuke si autocommiserava la donna fece per andarsene, se non fosse per Meteo che con un fulmine le apparse davanti - Dove credi di andare tu? -

- Vuoi combattere? -

Il ragazzo ripresosi corse dietro a Meteo per ripararsi - Certo che vogliamo combattere. E te ne faremo vedere di tutti i canti. -

Ci fu un attimo di silenzio - Canti? -

Colori dannazione, colori. Stupide emozioni, non mi fanno concentrare.

- Forza finiamola con questa pagliacciata, se volete affrontarmi facciamolo subito. -

Meteo la guardò annoiata, poi prese Taisuke per la maglietta e lo lanciò al doom. Il ragazzo si avvinghiò a lei alla testa e per la paura non voleva lasciare la presa. - Staccati, mi fai schifo, via. -

- Nooo ho paura. -

- Taisuke la lascio a te ok? Mi raccomando non far scappare nessuno e non ucciderla. -

- Cosa? E credi che un tizio del genere possa competere con me? E tu staccati! -

Meteo con un fulmine se ne andò lasciandoli da soli.

- Che umiliazione. Me la pagherà! E tu che hai deciso? Scollati di dosso. -

Cercava di spingerlo via ma la presa del ragazzo era impossibile da spezzare.

- Ho capito, vediamo cosi se ti muovi. - gli tirò un forte pugno sul fianco ma fu inutile. Nel buco sul petto di Taisuke si illuminò una sfera grigiastra e diventò talmente duro che il doom si fece male - *Ahia. * - ne tirò un altro ancora ma il corpo del ragazzo divenne ancora più duro facendosi di nuovo male. Con la resistenza aumentava anche il peso, tanto che costrinse la meccanica a piegarsi - Messa in ginocchio da un ragazzino, che cosa patetica. Vediamo se resisti a questo. - puntò il braccio verso di lui e dal palmo si apri un piccolo buco. Si accese una scintilla e un attimo dopo Taisuke venne investito da una fiammata ad altissima temperatura.

Il ragazzo per lo spavento si lanciò a terra e rotolò a destra e sinistra urlando di dolore.

- Ahahahahahah cosi capisci con chi stai giocando. Sono Tira il "lancia-fiamme". Niente può resistere alle... - si bloccò e vide il ragazzo che in pochi secondi si era liberato del fuoco che lo bruciava - No ! È impossibile ! -

Taisuke però continuò ancora per un po' a rotolarsi - Aaah brucia brucia brucia... Ah no aspetta non sento niente ahahahah. -

- Ti è andata bene ma vediamo se resisti a questo. - avvicinò le braccia tutte e due puntate su di lui, aprì i buchi e partì una fiammata che lo prese in pieno e che durò una dozzina di secondi. Finito l'attacco ne usci Taisuke completamente illeso che la guardava con la testa piegata.

- Mi prendi in giro? Finiscila di giocare. - gli tirò un calcio in faccia ma si fece male di nuovo.

Aspetta un'attimo. Tai svegliati. Sei immortale e sei di fronte ad un avversario che non può farti niente. Fatti coraggio e sfodera tutta la tua forza.

Si alzò in piedi e con fare deciso si avvicinò all'avversaria che stava indietreggiando.

Non so che trucchetti stia utilizzando, ma non voglio rischiare. Scapperò alla torre di controllo più vicina e da lì deciderò in che regno alloggiare.

Fece apparire ancora una volta i fori sulle mani e puntando il terreno iniziò a bruciarlo creando del fumo che ostruì la vista del ragazzo.

- *Aaah * non vedo niente. Ma devo riuscire a prenderla o Meteo si arrabbierà moltissimo. - si fermò immobile a sentire bene i rumori, e dopo essersi concentrato riuscì a distinguere il rumore delle fiamme che bruciavano.

- Eccoti, ti ho trovata. -

- Come hai fatto??? -

Il ragazzo partì all'attacco, correndo e preparando il pugno - Prendi questo. Immunity...- prima che potesse sferrarlo inciampò e Tira fece un semplice passetto di lato per schivarlo e farlo cadere a terra.

- Patetico...sembravi quasi serio. -

I buchi sulle mani si fecero più piccoli e le fiamme che ne uscivano divennero blu e più sottili e affusolate. Uscirono anche due cilindri nascosti sui fianchi che produssero la stessa fiamma e lo stesso sotto i piedi - Ti saluto ragazzo. Spero che tu muoia molto lentamente. - le fiamme bruciarono più forte e iniziò a volare.

Si alzò in volo di una centinaia di metri in pochi secondi ma volava in modo irregolare e con una traiettoria storta - Non pensavo di essere cosi arrugginita nel volo. Ci devo riprendere la mano. - poi però qualcosa iniziò a divincolarsi sulla sua gamba. Era Taisuke che era rimasto impigliato al piede della donna con delle catenine che aveva sul pantalone - ANCORA TU !?!? É per questo che volo male. Staccati subito. -

Iniziò a scalciare per cercare di staccarselo di dosso ma per paura dell'altezza il ragazzo si avvinghiò alla sua gamba senza alcuna intenzione di lasciarla.

- Avanti. Mollami. -

- Nooo è troppo alto !!! -

Aspetta, ma che sto dicendo? Non é il momento di farsi prendere dal panico. Questa è la tua occasione di dimostrare a tutti quanto vali. Forza pensa. Come posso sconfiggerla ? lanciò uno sguardo di sotto e già non distingueva più la baracca dal resto

Forse prima sarà meglio tornare di sotto.

- Allora che hai deciso? - mentre la ragazza continuava a volare a zig-zag per cercare di toglierselo lui allungò la mano sui tubi che aveva sulla schiena iniziando a tirarli con forza.

- Ehi che credi di fare? Finiscila! -

- É questo il tuo punto debole vero? Ahahahah, è cosi scontato che anche la mia prof di italiano ci sarebbe arrivata. -

- Ma cosa stai blaterando? Staccati e basta. - iniziò a roteare su se stessa per aiutarsi con la forza centrifuga a farlo volare via ma Taisuke lasciando la presa sulla gamba e rimanendo appeso ai tubi la sfruttò per staccarli definitivamente.

- IDIOTA! cosa volevi ottenere? - subito le fiamme si spensero e iniziarono a cadere - Ora ci schianteremo al suolo entrambi !!! -

- Non credo. - con un sorriso lasciò andare i tubi e gli spuntarono le solite ali nere che fermarono la sua caduta.
- Mi hai preso in giro! Anche tu puoi volare. -

Forza Tai manca l'ultimo attacco. Se con Lorenz l'ho pensato bene, il mio pugno dovrebbe diventare durissimo, siccome sta per colpire una superficie più dura che altrimenti mi provocherebbe dolore.

Scese in picchiata verso la ragazza, caricando il pugno. Deve funzionare, deve.

- Prendi questo ! Immunity... - la ragazza cercò di pararsi con le braccia ma Taisuke riuscì a prenderla sulla bocca dello stomaco. Poco prima di colpirla il pugno divenne duro come l'acciaio, distruggendo l'armatura in metallo dell'avversaria - ... Reverse - diede ancora più forza al pugno e la scaraventò a terra esattamente dentro la baracca. Poi atterrò anche lui, le ali sparirono e la pelle tornò normale.

Guardò per qualche secondo il doom a terra per accertarsi che non fosse più in grado di alzarsi, poi si strizzò gli occhi e saltò di gioia - SIII ! Ho vinto ! Non ci credo. Sono stato fortissimo, hai visto Lorenz? - si girò indurendo il muscolo del braccio, anche se non li ha, ma a guardarlo non c'era nessuno - Ma come !?!? Faccio un combattimento cosi figo e non mi guarda nessuno? Devo subito dirlo a Lorenz. A proposito, dove sarà finito ? -

Facendosi strada tra le macerie tentò di avanzare per uscire di lì, ma un rumore che proveniva dal doom moribondo lo bloccò.

-...Dove credi di andare idiota? - il meccanico stava cercando di rialzarsi ma senza grandi risultati.

- Cosa? Ti muovi ancora? Ma ho usato la mia super mossa finale ! -

- E credi che un meccanico sia fuori gioco per cosi poco... - cercò di tirarsi su con un grosso masso ma il metallo ci scivolò riportandola a terra.

- Dai resta buona lì devo fare una bella figura con i miei amici ! -

- Ahahahah ma tu non rivedrai i tuoi amici! I tubi che ingenuamente hai staccato hanno continuato a espellere gas. Ormai quest'area ormai ne è satura. Morirai con quest'ultima esplosione. Neanche uno come te si salverà. -

- Ehi no aspetta, che vuoi fare? -

- Addio !!! - e con un espressione da folle stampata sul volto creò una scintilla con il palmo della mano e tutto il dojo esplose prendendo fuoco.

Quando le fiamme si dispersero mostrarono Taisuke in equilibrio su una gamba sola e raggomitolato con il resto del corpo a proteggere la testa. Pochi secondi dopo cascò di sasso cosi come stava e velocemente si ricompose accertandosi di essere stato visto - Oh meno male. - si guardò prima le mani e poi l'intero corpo - wow... È veramente incredibile. Mi sembra davvero di essere entrato in uno dei miei videogiochi. Chi l'avrebbe detto che uno dei miei sogni si sarebbe avverato cosi. - fissò il meccanico ormai senza forze che giaceva a testa in giù tra le macerie - E nel mio primo combattimento ho vinto. Sono un grande ahahahah. Bene ora... - si alzò in piedi e si guardò intorno -... E ora che faccio? -

- Bhe ? Che ne dici se affronti me? -

Taisuke impietrito si girò a scatti. L'altro doom della teca si era liberato del sigillo bruciato dall'esplosione di prima. Era anche lui meccanico, portava un elmo metallico nero come il resto del corpo ed assomigliava vagamente a Grey trasformato. La sfera sul petto era grigia con strisce nere sul bordo. Non sembrava molto pericoloso ma Taisuke nonostante tutto tremava dalla paura.

- E... E tu che vuoi ora? -

- Sei tu che hai battuto questa qui vero? - si avvicinò al altro doom per terra e gli diede un calcio per girarla - Immagino che ora vorrai far fuori anche me eh? -

- Cosa? Cioè *cough*cough* certo che si! Quindi ti conviene non cercare di resistermi e arrenderti subito. -

- Si si tranquillo eh! Ho altro da fare. Sai com'è, saranno vepak che mi avevano catturato quindi se non ti dispiace tolgo il disturbo eh? -

- Certo certo. Scappa finché sei in tempo ! - si voltò tutto convinto per andare chissà dove e poi si fermò di scatto. - Ehi no aspetta non puoi scappare. Meteo mi ha ordinato di non farvi fuggire. Aspettaaa ! - si mise a inseguirlo ma inciampò per terra e con la testa distrusse un masso enorme.

- Eeeh? Che resistenza, immagino saresti stato tosto da battere. Peccato, sarà per la prossima volta eh !? -

- Nooo aspetta! -

- Tranquillo, è mio! -

Si sentì una voce femminile urlare prima che una figura velocemente saltò al contrario sopra di lui prendendolo alle spalle e poi con una verticale lanciarlo sul muro. Poi si avvicinò al ragazzo tornato umano aiutandolo a rialzarsi.

- Tutto bene? -

- Alyce sei tu? - era lei, ma molto diversa. Si era tolta la felpa ed era rimasta a torso nudo con solo delle fasce che le legavano il seno. La pelle era verde chiara, cosi come la sfera sul petto, e le orecchie a punta. I capelli erano più scuri e ricci del solito e le pupille più schiacciate. Era anche cresciuta in altezza. La ragazza lo prese sotto il braccio e iniziò a grattargli la testa col pugno - Ahahahah certo che sono io se no chi? Allora che hai fatto fin... - venne interrotta da un ago lanciato dal doom che si era ripreso ma la ragazza lo schivò - Scusa ne parliamo dopo. Prima fammi sistemare questo qui ! -

- Eh??? Senti non mi va di rimanere a giocare con voi quindi torna a divertirti col tuo amichetto eh? -

- Tranquillo sarà solo lento e doloroso ! -

Non mi vogliono lasciare eh? Peggio per loro.

Il suo braccio si allargò e ne usci una spada con cui lanciò un fendente verticale alla ragazza che eluse l'attacco. Si avvicinò e lo prese per una spalla alzandolo da terra. Prima che potesse dire qualcosa lo schiacciò a terra, e poi lo rialzò per proiettarlo dall'altra parte. Continuò a schiacciarlo a terra a destra e a sinistra sempre tenendolo solo con un braccio solo sotto lo sguardo incredulo di Taisuke - ...Wow... -

Dopo una ventina di volte si fermò ritirandolo su pieno di ammacchi. - Beh? Hai già finito? Ora io...- Senza ascoltarlo la ragazza lo lanciò in aria e prima che atterrasse con un scatto fulmineo lo oltrepassò con dei pugnali in mano. Li rinascose nel pantaloncini e una volta a terra i pezzi metallici del doom iniziarono a staccarsi come se fossero stati tagliati.

- Doppio wow.... -

- Non credo che si rialzerà presto. Andiamo? Devo prendere dei sigilli o cercare di svegliare Zackam. -

Taisuke però non la ascoltava. Era rimasto a bocca aperta per gli ultimi secondi di combattimento a cui aveva appena assistito. Alyce si avvicinò al ragazzo e con forza gli chiuse la mascella facendolo cadere - Ehi mi ascolti? -

- Oh si si scusami, dai andiamo. -

Si rialzò e insieme si avviarono verso le scale - Insomma... Quella era la tua trasformazione? - chiese alla ragazza tornata anche lei umana.

- Eh già. -

- Ma è pur sempre un golem giusto? Qual'è la sua abilità speciale. -

- Ahahahahah - si voltò e gli fece la linguaccia - Non te lo dico. -

- Daiii che ti costa. -

- No, e non devi dire neanche agli altri di quello che hai visto, altrimenti. - si portò un pugnale al collo e lo guardò con aria minacciosa - intesi? -

- Si si si si. -

- Ahahahah bravo. - e sorridendo scesero insieme le scale. Sul campo di battaglia che avevano abbandonato però l'avversario non era stato sconfitto. Sull'elmo dell'ultimo doom gli occhi si riaccesero.

Arrivati di sotto Alyce si mise a cercare subito i sigilli e ordinò a Taisuke di svegliare Zackam.

- Ma mi vuoi spiegare cosa è successo qui? Dove sono tutti? -

- *Mmmh * vediamo. Come posso dirtelo. - Si appoggiò ad un mobile a pensare con lo sguardo perso nel vuoto. Taisuke che sapeva come sarebbe andata a finire la svegliò subito. - Alyce allora? -

- Mm? Oh certo. Lorenz ha perso il controllo del doom e ha distrutto tutto. Ora sta combattendo contro Meteo e Grey, ma sicuramente non ha speranze. - e con un sorriso si voltò di nuovo a cercare.

Taisuke era sconvolto della semplicità con cui stava prendendo la situazione, ma si fermò a riflettere sul accaduto.

- ...E' colpa mia, lo sapevo che non doveva toglierlo. dovevo fermarlo quando potevo. Ma adesso Grey lo fermerà ne sono sicuro. Ma dove si sarà cacciato quel vecchio. - sul letto non c'era più e non si trovava da nessuna parte. Poi sentii dei rumori provenire da un armadio e timoroso si avvicinò lentamente al mobile. Lo aprì e venne travolto da una quantità enorme di armi rovinate facendo un rumore assordante con il metallo che sbatteva.

- Tai che hai combinato? -

Si apri anche l'altra anta e ne uscì il vecchio che cascò come un sacco di patate per terra.

- Ecco dove ti eri cacciato. Dai svegliati vecchio. -Taisuke si rialzò e iniziò a scuoterlo ma senza alcun risultato.

- Lascia a me. E impossibile svegliarlo quando sta cosi. -

La ragazza lo tirò su, lo abbracciò da dietro e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Poi lo lasciò e il vecchio rimase in piedi con gli occhi aperti anche se sembrava non essersi svegliato completamente. Prese il suo bastone e risalì di corsa sulle scale senza dire una parola.

Taisuke era confuso e guardò Alyce come a chiedere spiegazioni. - Beh? Che c'è? Abbiamo fretta sarà corso via per questo. -

Il ragazzo non era per niente convinto.

- Aspetta... L'hai sentito? -

- No non cambiare disco...- gli mise una mano sulla bocca per zittirlo.

- Ascolta.- si sentiva un rumore metallico dal piano di sopra. -...Vieni sbrigati. -

Salirono anche loro di sopra e trovarono il meccanico di prima accanto a Tira sdraiata a terra. Era diverso però. Era più alto e il metallo e le strisce sulla sfera che aveva sul petto erano diventate rosso scuro. Aveva anche tre tentacoli metallici che partivano dalla schiena ed erano attaccati al petto della donna.

- Eh? Ah siete voi. Che stupido da parte vostra lasciare un tipo come me ancora vivo accanto ad un altro meccanico. Non sapevi di questa mia abilita eh? -

- Tai rimani indietro. -

- Ehi guarda che so combattere anch'io. -

Il doom staccò i tentacoli dalla vittima che si riarrotolarono sotto il mantello. - Senti non mi va di combattere eh? Quindi...- dai buchi sulle mani uscirono due lingue di fuoco che bruciando il terreno crearono una nuvola di fumo come aveva fatto prima Tira - ...ti saluto. -

- Dove credi di andare. - Alyce entrò con uno scatto entrò nel nuvolone e trasformando solo gli occhi riuscì a sferrargli un pugno dietro la testa facendolo cadere a terra. Si sede sopra di lui, lo prese con una mano per il collo e con l'altra tirò fuori un pugnale dai pantaloncini - Vedo che prima non ti sono bastate. Ne vuoi ancora? -

- Che ne dici se adesso invece te le restituisco eh? -

Da sotto terra uscì uno dei tentacoli che velocemente si allargò facendone uscire una spada che infilzò Alyce allo stomaco facendola urlare e schizzando sangue ovunque.

- ALYCE!!!! -

la ragazza se la tirò fuori e cadde a terra senza forze - A forza stai messa bene ma sei troppo ingenua. Mi hai pure sporcato con del sangue. - e dicendo cosi gli tirò un calcio spostandola di qualche metro. - Ahahahahaha e una è fat... - nel girarsi Taisuke gli sferrò un forte pugno in acciaio in faccia che gli fece saltare qualche pezzo metallico in giro e scaraventandolo via.

- ...Bastardo... Come hai osato colpirla. -

Il doom si portò la mano sulla bocca e sentì che mancava un pezzo in metallo Questo tizio è molto forte anche se non sembra. Ha battuto l'altra e non ha neanche una ferita. Sarà meglio scappare.

- Senti ragazzo non ho tempo di discutere con te. - gli puntò il braccio e allargandosi ne uscì una spada a forma di croce che lo prese sul buco che ha nel petto e che lo trascinò fino al muro appendendolo. - E anche tu sei sistemato. Ci si vede eh! - I tentacoli si riallungarono facendo uscire del fuoco che gli permise di volare andandosene.

Intanto Taisuke aiutandosi con le gambe sfilò la spada dal muro e poi dal buco e corse a soccorrere la ragazza - Alyceee ! Come stai? Non morire ti prego... -

Lei riaprì gli occhi e gli tirò un pugno in testa piano - Stupido non sto morendo, ma per un po' non potrò combattere. Sbrigati a raggiungerli. Porta questo a Meteo appena avrà finito di combattere. - con difficoltà infilò la mano nella tasca del pantaloncini e ne tirò fuori un rotolo di quella che sembrava essere stoffa.

- V...va bene. -

I doom che era volato fuori dal dojo atterrò davanti a Meteo e Mirko. Scansò il suo mantello e mostrò il suo corpo meccanico. Si stiracchiò e si scrocchiò spalle e collo. - Finalmente... Aria fresca. -

- E ora quello chi è invece?.. -

- Non è possibile. È uno dei doom meccanici che Zackam teneva sotto chiave. Deve essersi liberato anche lui durante lo scontro di prima. Non possiamo permetterci che scappi... *cough *- Mirko lasciò scendere Meteo e la ragazza iniziò a tossire sangue - Meteo stai troppo male per combattere, ti prego rimani qui...-

- Ehiii ragazzi. - dalla baracca uscì anche Taisuke trasformato che correva verso di loro - scusateci ce lo siamo fatti scappare. L'altro lo abbiamo sconfitto ma Alyce è rimasta feri... - inciampò per terra rovinosamente e il doom lo notò - Eh? Sei ancora vivo? Vuoi soffrire allora. -

Si voltò e alzò il braccio destro verso di lui. Dal palmo della mano si aprì un buco. Il braccio si allargò e gli sparò una spada. - Facciamola finita eh? -

Un fulmine quasi invisibile colpi l'arma e a pochi centimetri dal prendere Taisuke iniziò a rallentare a mezz'aria per poi cambiare totalmente direzione e volare verso Meteo che si era rimessa in piedi e camminava verso di lui.

- Grazie mi serviva. -

- Meteo fermati non puoi farcela in quelle condizioni! -

- Eh? E adesso tu che vuoi? Ti vedo stanca. Che ne dici se tu ti riposi e io vi lascio, sai ho molte cose da fare. -

- CHE NE DICI INVECE SE ORA TI AMMAZZO? -

- Eh? Cosa vorresti fare? -

Gli occhi della ragazza divennero totalmente blu e i capelli iniziarono ad alzarsi. Dei fulmini uscivano fuori dalla sfera girandogli intorno al corpo, strinse ancora di più l'impugnatura della spada e infuriata urlò - MI AVETE DAVVERO STANCATA ! FINIRÒ QUESTO BALLO IN BELLEZZA ! -

- Che noia che siete. Forza facciamo in fretta eh? - fece apparire un'altra spada e la impugnò anche lui a due mani - fatti sotto! -

Appena finita la frase Meteo sparì letteralmente in qualche scintilla. Il doom di impulso si girò e bloccò un fendente alto da parte della ragazza. É veloce.

Sparì di nuovo e riapparve a destra in basso ma riuscì a parare anche questo l'attacco. Continuarono a parare attacchi cosi ancora una dozzina di volte finché Meteo con un finta riuscì a fregarlo superando la sua difesa e tagliandolo su un fianco su un fessura.

Il doom ne approfittò per prenderla per il collo e alzarla. Il braccio si allargò ancora ma prima che potesse tirare fuori un'altra spada con le gambe gli prese la testa e glie la girò di centottanta gradi. Poi con la sua spada tagliò il braccio del avversario sempre servendosi di una fessura tra placche e poi con un calcio lo allontanò.

Con un solo braccio. Se continuo così finisce che mi di catturano. Meglio sfoderare subito tutte le mie armi. la mano lasciò cadere la spada iniziò a dividersi in piccoli pezzi che andarono poi a formare la canna di una sotto specie di fucile col braccio. Puntò Meteo e gli sparò mirando in fronte. Qualche istante prima che la colpisse si dissolse in un fulmine evitando il proiettile e volò verso di lui dividendosi in due saette. Ne provò a colpire una che si dissolse nel nulla. L'altra si trasformò in Meteo dietro di lui e lo infilzò con la spada sull'altra spalla ma senza staccare il braccio.

- Arrenditi ! -

- Eh?? Mai -

Alzò il braccio per puntarla col fucile ma invece di sparare un proiettile partì una fiammata che prese in pieno la ragazza.

- Sei cosi disperato da provare a dare fuoco ad un meccanico? -

- Ah si? E perché allora cominci a bruciarti. -

La ragazza stava bruciando veramente e il corpo iniziò a scurirsi sul nero si allontanò subito ma non sapeva come spegnerle. questo non e un fuoco normale e so che non è suo. Deve venire dal l'affisso di un altro meccanico.

- Ahahahah e ora come farai? -

La ragazza si trasformò totalmente in fulmine mantenendo la forma umana e spegnendo le fiamme. Subito dopo però tornò umana e non meccanica.

Ho dovuto usare tutto il voltaggio che mi rimaneva per estinguere le fiamme. Ma ormai ha perso.

- Mi hai messo quasi paura, ma cosa speri di fare ora che hai esaurito le energie eh? -

- Per battere un rifiuto come te mi basta una sola mano. - e dicendo cosi si avvicinò lentamente all'avversario con un braccio sul seno scoperto per coprirlo.

- Eh, che intendi fare? -

Alzò il braccio verso di lei per tirare fuori un'altra arma ma Meteo fu più veloce. Alzò anche lei la mano libera verso di lui e la spada che aveva infilzato nella sua spalla penetrò di più facendogli perdere il controllo del braccio. Poi la ragazza tirò indietro la mano e la spada finì di tagliare l'arto al doom che rimase senza braccia. L'arma continuò a volare verso di Meteo che la riafferrò al volo sempre camminando verso l'avversario che iniziò a indietreggiare cadendo.

- Arrenditi ! -

- C...cosa? -

La ragazza arrivò sopra di lui. Lo tenne fermo con uno stivale sulla pancia e con la spada puntata sul mento glie lo ripete - ARRENDITI ! -

- Eh certo certo, scusami hai vinto tu, sei più forte tu. -

Alzò il braccio con la spada e lo riportò giù. Il doom pensò di morire ma la ragazza la piantò per terra accanto alla faccia.

Si voltò e allontanandosi il doom fece un sorriso maligno -...ma io sono più furbo. -

Allungò i tentacoli meccanici verso di lei per tentare di assorbirne il potere ma Meteo li prese tutti e tre con una mano senza neanche voltarsi - NO NON SEI NEANCHE QUELLO ! - li tirò a se alzandolo da terra e poi lo colpi con un pugno in faccia con l'altra mano. Lo distrusse poi completamente con un altro pugno alla pancia facendolo volare lontano.

- Meteo sei stata fantastica !!! Come hai fatto a capire che ti avrebbe riattaccato? -

- Taisuke... -

Mentre correva il ragazzo si accorse che la ragazza era totalmente nuda se non per le mutande e con la faccia rossa si voltò. - Scusa scusa scusa scusa non volevo scusami. - La ragazza tranquilla si guardò il corpo e si voltò anche lei coprendosi il seno ma sempre con un espressione seria. - Alyce non ti ha dato qualcosa da darmi? -

- Ah si certo. Prendi. -

Tirò fuori dalla tasca il rotolo che gli aveva dato la ragazza prima. Glie lo lanciò e la ragazza una volta preso lo srotolò rivelando un bellissimo abito verde acqua che indossò subito. - Forza raggiungiamo gli altri. Prendi quel doom e portiamocelo via. -

- Certo. -

* * *



Intanto poco lontano dalla baracca, Tira stava scappando senza che nessuno se ne accorgesse.

- Eh eh... Per fortuna si sono ritrovati tutti a combattere con quel mostro. E quel meccanico anche se mi ha succhiato tutte le energie mi ha guarito. Se lo rincontrerò sarò in debito con lui. Mentre quel maledetto ragazzino se lo incontro vivo lo brucerò dall'interno fino a scioglierlo. Che rabb...- era talmente presa dalle sue fantasie che non si accorse di un'altra donna che era li contro cui urtò - Ehi stai più atten...- la guardò in faccia e rimase pietrificata - Oh no...- iniziò a scappare ma l'altra donna rimase immobile.

- Poveretta, ha incontrato la persona sbagliata. Ma cosi mi farà perdere tempo, sono già in ritardo. Uh ma guarda che bei stivali che indossa. In questo caso si merita tutto il tempo che servirà ad abbatterla ahahah. -

* * *



Meteo, Mirko e Taisuke raggiunsero Ghost e Zackam che stava giocando con Lorenz. L'Oni non riusciva a mandare a segno un solo colpo mentre il vecchio volteggiava a destra e sinistra come a prenderlo in giro. -Tu non potrebbe battere. Già avrebbe fare quante combattere nel futuro.- Una volta stancato Lorenz, il vecchio tirò fuori dal pantalone un sigillo e lo poggiò sulla punta del proprio bastone. Elluse l'ultimo pugno e poi lo colpì al petto sulla sfera con la sua arma. Spingendo con forza gli attaccò il sigillo e fece volare via dalla schiena una sfera rossa che poi partì all'orizzonte fino a sparire. Nell'istante in cui si liberò della sfera Lorenz svenne e tornò umano cadendo tra le braccia di Zackam.

Ghost e Mirko si avvicinarono per vedere come stava.

- Non ora, dobbiamo assolutamente scappare e in fretta. Zackam quanto tempo abbiamo? -

- Sei minuti e ottantasei secondi precedente che ci potrebbi vedere. -

- Tu e Taisuke correte a prendere un carretto grande abbastanza da portarci tutti e prendete la donna che hai sconfitto. Tu Mirko vai a prendere il vastatoris che ha portato qui il carretto e portalo qui. Ghost tu vai a soccorrere Alyce. Sbrigatevi. -

Senza fiatare corsero tutti a fare quanto ordinato dalla ragazza. Poi si avvicinò a Grey e si accasciò sopra di lui mettendosi a piangere.

-...Ti prego...non piangere... -

- É tutta colpa mia... Se non li avessi salvati a quest'ora tu non staresti cosi...-

- No non è colpa loro Meteo ma mia...Se arriviamo in tempo in una torre di controllo starò bene. L'importante ora e andarsene di qui. -

- Grey...-

I ragazzi nel mentre stavano prendendo quello che serviva per ripartire. Taisuke si mise a cercare Tira ma non ce n'era traccia. Insieme a Zackam portarono un enorme carretto da di sotto e Mirko non ebbe problemi a convincere il Vastatoris a farsi seguire. Ghost con faccia triste trovò Alyce con un orribile ferita alla pancia e facendo attenzione a non fargli male la prese in braccio. Mentre correvano Ghost si sentì una mano passargli sul petto. Era Alyce che mentre dormiva lo accarezzò involontariamente.

-...Sei caldo...- e con un sorriso si rimise a dormire. Il ragazzo contento di sapere che stava bene intravide da lontano la felpa della ragazza e glie la raccolse.

Tornarono tutti da Meteo. Attaccarono il carretto al Vastatoris e ci caricarono sopra il doom. Grey fece sparire i cilindri ma rimase trasformato e caricarono anche lui e tutti i pezzi. Salirono anche loro e sussurrando qualcosa al Vastatoris partirono.

Erano tutti abbattuti, stanchi e senza alcuna voglia di parlare dopo tutto quello che era successo. Solo Zackam era arrabbiato per la donna che era riuscita a scappare e non dormì come gli altri ma rimase sulla bestia a guidarla.

* * *



Pochi minuti dopo la partenza dei ragazzi, una donna si stava avvicinando lentamente alla baracca ormai distrutta. Portava un vestito lungo bianco, delle fasce al seno che usciva fuori dal completo e indossava gli stivaletti di Tira. Con faccia seria e capelli biondi raccolti in una lunga coda teneva con un braccio la donna meccanica svenuta sulla spalla mentre con l'altra un grosso fucile puntando il terreno. Dall'arma usciva del fumo che a contatto con la terra rivelavano delle orme di un vastatoris e di qualcosa che trainava.

Arrivata sul posto si mise a cercare se c'era ancora qualcuno ma capì all'istante che se ne erano già andati. Purtroppo se ne sono accorti. Avrei voluto far fuori un altro paio di inetti. Qui sembra esserci stato un forte combattimento. Forse non sanno di me ma ormai non mi va di inseguirli. Sono fortunati.

Dal terreno si sentirono dei rumori e con un pugno ne usci un essere strano. Aveva la mascella slogata tenuta attaccata con un paio di fasce, la lingua lunga che usciva fuori dalla bocca, grandi corna arricciate e una lunga coda con una lama.

- Ciao Kerön come stai? - la donna si accovacciò e si mise a spupazzarlo come se fosse un cane. - Allora che ci fai anche tu qui? -

Il doom poggiò le mani a terra e della pietra iniziò ad uscire dal terreno creando simboli della lingua di quella dimensione e componendo una frase.

- Capito. Hai fatto bene a seguirli. Ma come hai fatto a farti battere da un ragazzino. Cattivo, rimarrai senza mangiare oggi. -

All'improvviso arrivò anche un altra persona. Era come se fosse apparso dal nulla. Era un meccanico dal metallo nero con dei motivi a strisce gialle e la sfera che aveva sul petto era nera con dei raggi che partivano dal centro gialli.

- In fretta, cosa devo riferire. -

- Non avere fretta. Abbiamo molte notizie interessanti qui. -

* * *



Una decina di minuti dopo, quasi dall'altra parte del pianeta, in un castello ignoto, stava per accadere qualcosa che avrebbe segnato il destino dei ragazzi.

In una grande sala un ragazzo dai capelli grigi a caschetto entrò di corsa spalancando i portoni e facendo un enorme chiasso - GHEANNAAA! Abbiamo nuove... - fermò la corsa in mezzo alla stanza accortosi dopo che il re non era sul suo solito trono.

Dove sarà? Dovevo chiedere il suo orario di questo nensanarie lo sapevo.

Corse in fretta e furia fuori dalla sala chiudendo i portoni senza toccarli. Un minuto di corsa e arrivò in un'altra sala entrando nella stessa maniera - MAESTRO ZAY.... -

- Fa piano! Sto lavorando. -

- Ho notizie urgenti ! -

L'uomo nella sala era alto e vestito con un abito vittoriano nero e lungo. I capelli del medesimo colore erano lunghi fino alle spalle e divisa da una riga in mezzo. Aveva anche un pizzetto lungo che gli partiva da sotto il labbro da cui gli colava del olio. Stava costruendo un enorme robot stranissimo con un corpo circolare.

- Dai dimmi. Cosa è successo? -

- Nelle ultimo xin abbiamo recuperato 18 Oni. -

- Bene. Altro? -

- Si. Il cacciatore ne ha catturato uno che dice essere speciale. Chiede in cambio di essere libero di comprare quante cose vuole in qualsiasi regno. -

- Pazzo. Potrebbe far crollare l'economia di tutti regni per un semplice Oni. Digli di farsi trovare nella torre numero 35. Altro? -

- Si. Kerön ha seguito un gruppo di ragazzi che lo hanno portato al rifugio di Zackam. -

L'uomo si scorse da dietro il robot e sgranò gli occhi - ...finalmente. Lo abbiamo trovato. Ha recuperato il numero 29 e 71? -

- Non lui. Scarlett ha catturato il numero 71 mentre l'altro si trova sicuramente con i ragazzi. Uno di loro però lo aveva battuto in precedenza con una tecnica che non sa descrivere e il gruppo, escluso Zackam, è di ben sette ragazzi. -

- Bene. - scese dal robot e buttò per terra una pezza dopo essersi pulito - Parto subito. Lo recupererò io. Finisci tu il prototipo. -

- No aspetta, non è tutto. Il numero 1047 e stato messo fuori combattimento e in fin di vita da uno dei ragazzi che ha perso il controllo. -

- 1047... Mi è familiare...- prese un enorme libro e iniziò a cercare - 1047... Eccolo. "Martello". Ma certo, quel tizio che spreca il suo potere sublime limitandosi a tirare pugni. Ci è sempre sfuggito ma ora saranno tutti nostri. Se è completamente a pezzi staranno andando ad una torre di controllo. Quali sono quelle più vicino a loro? -

- Vediamo... La 12, 13, e 14. -

- Bene, avvisa la mia consorte di recarsi alla 12 e di a Kerön di non intervenire, di seguirli e tenerci in contatto su dove si dirigono. In fretta. Io andrò alla 14. - e dicendo cosi lanciò al ragazzo uno strumento per costruire il robot e si buttò fuori dalla finestra in picchiata - Tornate da me, miei giocattolini. -

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Capitolo 20
*** Scheda personaggi 4: Meteo e Alyce + tanti tanti extra ***


Schede Personaggi 4:
Meteo e Alyce.




DATA ATTUALE: 35 di Vexin del 817° vepa



"Vuoi ballare come me?"

Scheda personaggio N°7: Meteo

Altezza: 163 cm

Data di nascita: 17 di vexin del 810° vepa

Età: 6 (19 circa nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: aiutare le persone, la luce, discorsi intelligenti.

Cose che non gli piacciono: Ipocriti, il buio, suo fratello.

Hobby: Ballare.

Potere: utilizzatrice di golem di origine sconosciuta: "generatore" n° T2
 
Abilità: Può incamerare nel suo corpo energia elettrica fino a raggiungere i 250 milioni di ampere. Può rilasciare l'energia sotto forma di fulmini dal suo corpo o ammassarla per creare raggi elettrici. Può rendere il suo corpo simile al fulmine per muoversi, anche senza toccare il terreno, alla velocità di quest'ultimo. Il suo corpo rimane tangibile pero' e se colpito o fermato tornerà normale. Una volta finito il voltaggio, il corpo tornerà umano. Ci vogliono 13 ore per ricaricarsi completamente. Come tutti i meccanici è immune a fuoco, veleno e elettricità. Come tutti i chimici ha la rigenerazione vitale accelerata.

Anomalie: A differenza dei meccanici a lei scorre il sangue nel corpo e le sue placche in metallo non coprono tutto il corpo e non sono abbastanza resistenti per resistere ad grossi urti o lame particolarmente affilate. La ripresa dal dolore è più lenta. A differenza dei chimici non può generare il suo elemento del controllo all'infinito.

Alias: Danza-lama

Armi: Sciabole cinesi



Nonostante sia nata nella dimensione 6, sarebbe dovuta nascere nel eden. I suoi genitori, il padre scienziato e la madre biologa, erano ancora in quella dimensione quando la donna era incinta di lei. A poche settimane dal parto, mentre erano in macchina, un grosso libro che avevano preso da una biblioteca si aprì da solo facendo apparire una scritta sulle pagine "Chi tace acconsente. BENVENUTI !".
Al improvviso si trovarono in mezzo al nulla. Strade e alberi sparirono insieme al libro e dal petto della donna uscì una sfera di luce rossa che partì per l'orizzonte e facendo svenire la vittima. L'uomo disperato e confuso non sapeva che fare. Prosegui ancora un po' con la macchina in quella vuota distesa infinità. Finito il carburante dovette scendere dalla macchina portandosi la donna con l'enorme pancione in braccio. 
A pochi minuti da lì incontrò una ragazza castana con una sciarpa passata davanti alla faccia che combatteva con un enorme mostro a forma di serpente. Lei si voltò sentendolo e il Vastatoris ne approfittò per mangiargli la lancia che brandiva. Subito iniziò a corre invitando l'uomo di fare lo stesso se voleva vivere. Quando ormai sembrava spacciati un meccanico gli salvò la vita tirando un pugno senza sforzarsi troppo al mostro ma che gli ruppe molte ossa, facendolo volare lontano. Quest'ultimo ringhiò al gruppo per poi andarsene strisciando. Il ragazzo era Grey e tornando umano li invitò ad alloggiare a casa sua (solita baracca di rottami) vista la situazione della donna che si era svegliata ma sembrava in difficoltà. Pochi giorni dopo la donna diede alla luce due bellissimi bambini, un maschio e una femmina. Prima che potessero scegliere il nome da sottoterra sbucò il Vastatoris dell'altro giorno che riuscì a mangiarsi la madre senza che nessuno abbia avuto il tempo di opporsi. Il padre per la rabbia perse il controllo svelando la sua natura: un oni. I due ragazzi per paura che avrebbe coinvolto anche i bambini se avessero combattuto decisero di scappare lasciandolo solo a massacrare il Vastatoris. Più avanti poi decidono di dividersi i bambini e Grey prenderà la femmina, che in seguito chiamerà Meteo. 
La bambina non rideva mai, piangeva ad ogni occasione e sembrava in perenne ricerca di qualcosa. Per Grey era peggio che dover sterminare un esercito di Vastatoris ed era disperato. Un giorno dal nulla apparì una casa in fiamme davanti ai loro occhi e Grey si trasformò subito per entrare a controllare. Dentro c'era una bambina che stava per essere travolta dal fuoco. La portò in salvo e non sapendo a chi affidarla decise di tenere anche lei. La nuova arrivata dopo alcuni mesi di tristezza divenne una bellissima bambina molto solare che riuscì finalmente a far ridere la sua sorellona. Una volta imparate a camminare, Grey volle subito insegnarle a combattere per difendersi ma nonostante le sue raccomandazioni, le bambine scelsero delle armi da taglio ad una mano che il ragazzo odiava. Così Meteo dovette farsi da autodidatta per le sue sciabole di qui era innamorata e per il suo potere alquanto strano, creando un nuovo stile di combattimento che solo lei padroneggiava e facendosi notare nelle battaglie per il territorio con il nome di "Danza-lama". Il suo golem in particolare lasciava perplessi i suoi avversari che non riuscivano a decifrarne l'origine. In poco tempo la giovane ragazza si fece conoscere in tutti i regni come una combattente agguerrita e imprevedibile ma subito si ritirò dalla prima linea conducendo una vita più tranquilla al sud nella zona di passaggio dove poteva aiutare i nuovi arrivati ed eliminare Vastatoris pericolosi. In un giro di perlustrazione un anno dopo incontrerà quattro ragazzi appena entrati che saranno destinati a far realizzare il suo sogno.


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"Ahahahah forza fatti sotto!"

Scheda personaggio N°8: Alyce

Altezza: 170 cm

Data di nascita: 24 settembre (entrata nella dimensione 6 il 32 di kanaxin del 811° vepa)

Età: 6 (16 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: Ridere, impicciarsi, farsi coccolare.

Cose che non gli piacciono: Chi tiene il broncio, discorsi complicati.

Hobby: Dormire, far finta di essere un animale.

Potere: utilizzatrice di golem chimico: ???
 
Abilità: Sconosciute. Forza e agilità aumentate. Udito più sviluppato. Rigenerazione più veloce degli altri chimici.

Armi: Pugnali, arco.



Alyce nasce nel eden, con il nome di Margaret, in una casa in campagna dove era a contatto con natura e animali sin dai primi mesi di vità. Purtroppo non avrà neanche il tempo di crescere in questo posto paradisiaco: il destino per lei ha riservato altro. La notte del suo compleanno il padre ubriaco farà cadere per errore una lanterna ad olio che in poco tempo darà fuoco a tutta la casa. La bambina che si trovava in camera da sola rimase intrappolata senza via d'uscita finché il fuoco non bruciò un mobile della stanza facendo crollare una pila enorme di libri. Come mossa dal fato la bambina ne prese un in cuoio, lo aprì, e cerco di ripararsi sotto di esso. Subito dopo una luce la investi e si senti una voce dire "Anche chi non sa leggere! BENVENUTA" Il libro sparì nel nulla e la bambina svenne per il fumo e la paura ma un ragazzo di metallo le salvò la vita. La bambina dovette abituarsi a questo nuovo posto buio e oscuro senza l'affetto dei genitori ma trovò il sostegno di Meteo, la bambina insieme a Grey, e del ragazzo stesso facendola diventare una delle ragazze più solari e conosciute della dimensione 6.
Ma le mancava ancora qualcosa, qualcosa del mondo che aveva abbandonato, qualcosa di cui si prendeva sempre cura anche se non era una persona...
Ora Alyce è una giovane guerriera con grande doti nel combattimento corpo a corpo ma che ha ancora da fare molta esperienza per essere al livello della sua sorellona.


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E con loro finiamo le ultime schede dei personaggi più importanti. Da qui in poi parleranno di tre personaggi "secondari" per scheda più dei piccoli extrà come quelli di oggi. Potete anche richiedere qualcosa o fare domande tramite le recensioni e vi risponderemo con queste schede. 


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Qui troverete un disegno di Taisuke fatto da una nostra fan che ringraziamo ancora :D.



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Il tempo:

Qui una lista della metratura del tempo nel nostro mondo e nel loro.
   
Dimensione 6                    Dimensione 3 / eden
 
 100 s           Minuto     |       Minuto          60 s
  100 m          Ora           |             Ora          60 m
  20 h             Cave         |        Giorno          24h
    5 d     Nensanarie     |     Settimana       7d
 45 d              Xin            |          Mese        30/31/28/29 d
10 Xink         Vepa         |         Anno        12 mesi



Quindi 1 vepa (anno) equivale a circa 900 giorni nostri, quasi il triplo di un anno nostro.

In una nensanarie (settimana) ci sono 5 cavek (giorni) sotto il nome di:

1) Enve
2) Tove
3) Gouve
4) Firve
5) Femve

In un vepa (anno) ci sono 10 xink (mesi) che prendono il nome di:

1) Pexin
2) Geyxin
3) Kekxin
4) Toxin
5) Kanaxin
6) Kikxin
7) Raixin
8) Nuxin
9) Vexin
10) Geaxin
 
Per avere il plurale ( di ogni parola di questa lingua) bisogna aggiungere la k alla fine della parola (es. Xin = mese; xink = mesi)



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E qui ecco la parte nel castello parlata con la lingua della dimensione, non l'abbiamo messa nel capitolo per ovvi motivi (non ci avreste capito niente) ma nella realtà loro parlano cosi tra loro quindi per chi è curioso eccola qui. (La "u" che troverete dopo la "o" non si pronuncia ma è semplicemente il suono della "o" prolungata mentre chiudi la bocca quindi non è marcata, buona lettura).




In una grande sala un ragazzo dai capelli grigi a caschetto entrò di corsa spalancando i portoni e facendo un enorme chiasso - GHEANNAAAA, tecs gate metie... - fermò la corsa in mezzo alla stanza accortosi dopo che il re non era sul suo solito trono.
Tepe ierou? Lura arese ru recuke oudu siero nensanarie, se koutu...
Corse in fretta e furia fuori dalla sala chiudendo i portonisenza toccarli. Un minuto di corsa e arrivò in un'altra sala entrando nella stessa maniera - LARE ZAY.... -
- Coucs femi! Raze toupu. -
- Gate metierok upe! -
L'uomo nella sala era alto e vestito con un abito vittoriano nero e lungo. I capelli del medesimo colore erano lunghi fino alle spalle edivisa da una riga in mezzo. Aveva anche un pizzetto lungo che gli partiva da sotto il labbro da cui gli colava del olio. Stava costruendo un enorme robot stranissimo con un corpo circolare.
- Boule seki. Tase ierou ghieso? -
- Ienocs kare xin tecs gate pefa 18 Oni. -
- Foucu. Tase ouse? -
- Ze. Ame ghume oudi ghecs gate basebi eme sase razecs ghecs ierou napiebuka. Are iemo etame oudu ghecs ierou depe oudu zuzacs gouta siemok ghecs tame iemo amezi kiemou. -
- Iemame. Ghecs bame coucs boukanepe se eboumou oudu akeki kiemouk doupu ame lepe Oni. Zocs razecs ghecs oudu ghecs coucs diemope ienocs soute mule 35. Tase ouse? -
- Ze. Kerön gate doukou ame fopou oudu trozuk sase se sezi gate ziemore ate kakie oudu Zackam. -
L'uomo si scorse da dietro il robot e sgranò gli occhi - ...diema.Tecs gate diemo ghecs. Kerön gate pefare se mule 29 ame 71? -
- Ghecs ne. Scarlett gate basebire se mule 71 tieke se ouseghecs diemo bepa tiese se trozuk. Eme oudu seki zusa ghecs gaterea zesi iemo zedoupe tiese ame sebiru sase necs ghecs koutu cerize a se fopou etre Zackam ierou oudu etiesou trozuk. -
- Foucu. - scese dal robot e buttò per terra una pezza dopo essersi pulito - Kete asoume. Ieocs pefape mule 71. Zocs emico se nousouse. -
- Ne tatie, necs ierou akeki. Se mule 1047 ierou raze zesirea iemo emics oudu kiede doulu eme oudu trozuk sase gate koure se boumou. -
- 1047... Lez ierou dalieki...- prese un enorme libro e iniziò a cercare - 1047... ierou ghepe. "Gale". Ze, sasoune rouleme sasetare se ru noute ruziele kielie ghecs ame kufacs numa. Sezi ierou akacs fe atarea tecs zusa moutu iroupe akeki murou. Iedo ghecs ierou boulere ame nibek seziraze foucs ame eme soute oudu boumou. Tiebok ierou tiebok loupe mepi ame sezi?-
- Tase... se 12, 13, a 14. -
- Foucu, tape se miz rore oudu foucs ame 12 a oudu e Kerön oudunecs iemepe, oudu doukou sezie a keni tecs iemo bouma azo tepe sezi sezie. Iemogura. Iesocs foucs ate 14. - e dicendo cosi lanciò al ragazzo eme strumento doupucostruire il robot e si buttò fuori dalla finestra in picchiata.
- Pesu doulu, miz souzutik. -

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Capitolo 21
*** La torre di controllo n°14 ***


CAPITOLO 16
La torre di controllo n°14.




Erano passate un paio d'ore da quando i ragazzi erano fuggiti dal rifugio. Ormai si erano svegliati tutti e come al solito iniziarono le domande.
- Ma per quale motivo Zackam teneva questi meccanici con se? - iniziò Taisuke.
Zackam era troppo arrabbiato per rispondere così ci pensò Meteo - Perché questi non sono meccanici qualunque. Sono il "lanciafiamme" e l' "armeria". Gheanna, o meglio il creatore dei meccanici Zaykross cerca in tutti i modi di riprenderli e sfruttarli. Questi due tizi non sono fortissimi ma hanno un potere che se nelle loro mani aumenterebbe di molto la forza militare. -
- Ma perché ce l'avete cosi tanto con Gheanna? Non è il re di questa dimensione? Che ha fatto? - continuò Taisuke incuriosito.
Alyce, Grey e Meteo non dissero niente e abbassarono il volto con una faccia triste.
- ...Siete appena arrivati... capirete più avanti. -
Poi la rossa si alzò verso il vecchio - Zackam, so che sei arrabbiato ma fra poco dovresti andartene giusto? -
-Ze. -
- Allora potresti ricrearci le armi prima? Le mie sciabole le ho lasciate li e credo che anche Alyce stia esaurendo i pugnali. -
- Eh già! Li ho lanciati quasi tutti. -
- Roule, roule. - il vecchio tirò su il doom dal metallo rosso e gli tolse una placca di metallo della schiena. Ci infilò la punta del suo bastone che entrò perfettamente come una chiave in una serratura, poi lo girò e il doom alzò la testa aprendo gli occhi. Gli sussurò qualcosa al orecchio e il meccanico iniziò a muoversi. Tirò su il braccio che si allargò facendo uscire due sciabole identiche, argentate e dalla lama seghettata con un motivo a strisce nere sul lato che prendevano la forma di un vastatoris. 
- Grazie, sono bellissime. -
Il vecchio sussurrò qualcos'altro al doom e dalla pancia gli si aprì una specie di cassetto con una ventina di pugnali tutti identici. Anche questi erano argentati e avevano la forma di una punta di freccia. 
- Sono fantastici ! Puoi crearmi anche la mia arma speciale? -
- Roule, aspettare poco. - sussurrò di nuovo qualche frase al doom e quest'ultimo iniziò a fare dei rumori metallici strani. 
I ragazzi erano quasi affascinati da quella macchina.
- Volete un'arma anche voi? Basta chiedere. -
- Può creare qualsiasi arma quindi? -
- Si. Basta che il doom l'abbia vista. -
- Allora vorre...- era entusiasta nel immaginarsi lui con un arma in mano ma Mirko lo fermò tappandogli la bocca - Scusa Tai ma sappiamo che l'unica arma che sai impugnare è un joipad. -
- Ma... Ok è vero ma... Uffa non è giusto. - scese in depressione e si raggomitolò in un angolo.
- Tu Mirko vuoi qualcosa? -
- Una katana dritta da un metro e sessanta. Si può fare? -
- Hai sentito Zackam? -
- Ze ze. -
- Tu Ghost? -
-...Una pistola...-
- Sei sicuro? Sono complicate e poco utili in una battaglia contro un doom. Inoltre non centrano niente col tuo potere. -
- Ahahahahahahah ma sai con chi stai parlando? - e così Taisuke ripreso dalla malinconia si alzò tirando una pacca sulla spalla a Ghost e ridendo - Col miglior cecchino della storia di "devil sniper 2". Neanche io posso batterlo, ha un mira assurda. -
- Come volete. -
Il vecchio sussurrò ancora al doom le ultime parole facendolo ripartire e creando dal braccio quella che sembrava una piccola e semplice trave di ferro con un anello al centro. Mirko la prese in mano. Era leggerissima e perfettamente simmetrica ma non c'era la lama.
- E come dovrei usarla cosi? -
- Prova a tirare. -
La prese alle estremità e tirò con forza sfilando la parte destra e mostrando una lunghissima e luccicante lama argentea piatta - La fodera in metallo? Per quale motivo? -
- L' "armeria" è in grado di produrre solo un metallo particolare che è molto leggero e resistente e che voi non conoscete, per cui tutto quello che crea sarà fatto interamente di quello. -
- Capisco...- e cosi se la legò alla cintura usando l'anello sul fodero.
Poco dopo il meccanico si mosse ancora e dal cassetto sulla pancia spuntò fuori uno strano oggetto. Era a forma di "A", al vertice c'era un foro mentre dal altra parte si trovava al centro una piccola impugnatura dove entravano al massimo due dita e ai lati due buchi con quelli che sembravano essere due grilletti. Poi lo strumento si estendeva con una specie di cinturino in lastra di metallo.
Ghost lo prese in mano con due dita e guardò Meteo come a chiedere spiegazioni.
- Non avevi chiesto una pistola? -
Taisuke la guardò stranito - Bhe, da noi le pistole sono molto diverse, non saprei neanche impugnarla questa. -
- Neanchio sono molto pratica con questi agegi. Tu Alyce ti ricordi come si usa? -
- Ahahahahah certo. Guarda devi impugnarla cosi. - la prese per il cinturino e se la legò al braccio destro. Poi afferrò l'impugnatura col medio e l'anulare tenendola ferma col pollice e poggiò l'indice e il mignolo sui due grilletti. 
- Vedi? Poi poggi la testa sul braccio tenendo il dorso della mano su e miri. Aiutati col braccio libero per restare fermo. Per mirare usa questo linguetta nera che sporge al lato. Poi, il grilletto destro serve a ricaricare mentre quello sinistro a sparare. Se ti trovi scomodo puoi anche girarla ma ricordati che la destra e sinistra sono relative al'impugnatura normale quindi non ti impicciare. -
Alyce se la slacciò e la porse al ragazzo che subito la provò sul braccio destro - Si è un po' scomoda...-
- Ma che poi ti ci abitui fidati. -
Intanto il doom continuava a lavorare senza sosta sempre con il rumore di sottofondo come di tanti motorini che giravano. Alla fine il braccio si allargò facendone uscire una spada stranissima. Era corta, ma larghissima e piena di giunzioni e cardini verso il centro. 
- Ahahahahah finalmente. Quanto tempo che non ne uso una. - e cosi Alyce la prese e la legò alla schiena con una corda che aveva preparato appositamente.
Mirko intanto era dubbioso verso quei rumori che produceva il doom e incuriosito iniziò allora a guardare il corpo di Grey trasformato. Guardando dentro il braccio notò che non era affatto tecnologico come pensava ma era semplicemente composto da ingranaggi, molle e altre piccoli componenti in metallo. Il ragazzo si avvicinò al braccio, prese un dito che era stato staccato e iniziò a lavorarci.
- Ehi che stai facendo ? -
Meteo si alzò arrabbiata pensando che ci volesse giocare ma lui la fermò rassicurandola - Aspetta solo un attimo. -
Nonostante i pezzi fossero piccolissimi, tanto che l'ingranaggio più grande era più piccolo di un unghia, dopo pochi minuti mostrò a tutti la mano del meccanico con tutte le dita attaccate.
- ... Come hai fatto?... - Meteo era rimasta a bocca aperta - Solo i più esperti in questa dimensione sono capaci di aggiustare un meccanico -
- Da noi questi sistemi sono ormai quasi obsoleti, anche se sembra che voi vi siate talmente sviluppati con questi che siete riusciti a renderli microscopici. Ci sono anche alcuni sistemi che non avevo mai visto. -
- Quindi puoi salvarlo?...-
- Ci proverò, ma ho già notato che per la spalla mancano dei pezzi. Inoltre mi mancano gli strumenti. -
- A quello pensiamo noi. Questo doom può creare anche pezzi metallici che non siano armi. Tu chiedi e ti sarà dato. -
- Perfetto. Taisuke aiutami tu. Sei bravo con questi meccanismi e questo sistema sembra più complicato di quanto pensavo. -
- Ah vedo che hai scoperto che ho fatto per un anno un corso avanzato di ingegneria. Ovvio come faresti senza si me. - e tutto orgoglioso prese una specie di trapano appena creato dal doom e si mise in una posa vittoriosa.
- Mister indispensabile, si prende al contrario quello. - Taisuke lo stava impugnando dalla parte in cui avvita e nella fretta di correggersi lo fece volare per poi prenderlo nel verso giusto - G...Guarda che lo sapevo ! -
Si presero Grey e il doom e si misero in un angolo a lavorare. 
Intanto Lorenz si risvegliò.
-... Dove...Dove siamo? -
- Uh Lorenz ti sei svegliato. Sono suc...- Meteo gli fece un cenno per dirgli di stare zitto. - Tranquillo Taisuke, ricorda perfettamente quello che è successo. -
Infatti il ragazzo si era messo la testa fra le mani e con gli occhi sgranati stava ripensando a tutto quello che aveva fatto. Poi iniziò a piangere tenendo la testa bassa. 
-....scusate...scusatemi tutti...sono stato un presuntuoso a togliermi il sigillo...-
- È inutile, ormai è fatta. Ora stiamo andando ad una torre di controllo per rigenerare Grey. Siccome quella più vicina è la 13 andremo alla 14 sperando che non ci seguano. -
- Una torre di controllo? - chiese Mirko per avere delle spiegazioni.
- Si. -
- Come si? Cos'è? -
- Che cosa cos'è. -
- Questa torre di controllo. -
Meteo sgranò gli occhi mentre Alyce scoppiò a ridere - Ahahahahahah ma vieni da Yanz? Ahahahahah e io che pensavo che tu fossi intelligente. -
- Ma di che stai parlando? Come faccio a saperlo se siamo arrivati da poco. -
- E non respiravate nel vostro pianeta prima? -
Rimasero tutti in silenzio.
- Mi stai dicendo che noi qui respiriamo grazie a queste torri e non con le piante? -
- Piante? Uffaaaa ma perché parli cosi complicato. Meteooo ! - e così si buttò tra le braccia della rossa.
- Le aveva nominate anche prima Lorenz. A quanto pare i nostri mondi sono completamente diversi. Le torri di controllo comunque sono delle enormi torri sparse per tutto il pianeta che trasformano l'atmosfera creando aria respirabile. Senza di esse non potremo vivere. Su queste torri c'è anche installato un impianto di energia per rigenerare i meccanici. È li che stiamo andando per rimetterci in sesto. -
- Eccola la. La vedete? - Alyce indicò davanti a loro facendogli notare la torre in lontananza.
- Wow !!! Ma é enorme per riuscire a vederla da questa distanza. -
Tutti erano estasiati da quella vista ma Lorenz pensava ad altro.
- Grey... Prima ci volevi far scappare. È lo stesso motivo per cui abbiamo abbandonato la baracca giusto?  Ma esattamente da cosa stiamo scappando. Che cosa è successo all'improvviso? -
Si fermò un attimo a riflettere come se non volesse ricordare qualcosa ma poi iniziò a raccontare - Prima appartenevo ad un altro clan. Eravamo un gruppo molto numeroso di ribelli e insieme ad altri clan avevamo vinto anche qualche battaglia contro l'infinito esercito di Gheanna. Subito dopo aver vinto la terza ci allontanammo dal suo territorio ma non tutti i clan ce la facerono. Passarono un paio di giorni e ci arrivò un carretto che diceva di essere assediato dal esercito nemico e di inviargli del cibo tramite quel Vastatoris che avrebbe poi usato un tunnel sotterraneo per portare i viveri senza farsi notare. Io, Crown e Saif, un vicecapo come me, andammo a caccia ma quando tornammo l'accampamento era totalmente in fiamme. Ci affrettammo subito per cercare di salvare qualcuno ma una volta entrati tra le fiamme ci accorgemmo che erano tutti morti. I cadaveri dei nostri compagni erano ovunque e ridotti... nei peggior modi possibili... - si fermò un attimo e gli uscì qualche lacrima che Taisuke gli asciugò invitandolo a farsi forza e continuare. 
-... Chi bruciato, chi squoiato, chi mutilato, chi sciolto dal acido. Non c'era più nessuno in grado di dirci neanche le sue ultime volontà... Al centro del villaggio trovammo poi il nostro capo. Era ancora vivo ma la gioia di quella vista sparì in un attimo. Era in ginocchio a terra a piangere e di fronte a lui c'era una delle guardie del corpo con il potere esecutivo di Gheanna. Lo colpì con un calcio in faccia mentre era indifeso e io urlai dalla rabbia... "Uuh ma guarda, ho lasciato il meglio per ultimo" disse. Ci aveva notati. Eravamo spacciati... Disperato mi trasformai e partì all'attacco. Ero ceco dalla rabbia e non ragionavo. Non ebbe problemi a schivare il mio pugno e con il tacco mi colpì all'occhio. Provò anche Crown ad attaccarla ma senza successo rimanendo anche lui ferito... Stavamo per morire tutti ma prima che ci infierì il colpo di grazia...
Grazie a lui noi ci siamo salvati e se non fosse stato per Crown che ha cancellato le nostre traccia credo che ora non sarei qui. E quel carretto che era arrivato era veramente di un clan in pericolo, ma dopo neanche cinque minuti dopo che era partito il clan sarà stato annientato. Ed era quello che sarebbe successo a noi se fossimok rimasti li. Ce lo conferma anche Zackam...-
Alyce che conosceva già la storia stava piangendo per la tristezza mentre Meteo non si perdonava per non essersene accorta subito.
Anche i ragazzi erano tutti abbattuti. Taisuke piangeva a dirotto mentre Lorenz sembrava essere quello più sconvolto emotivamente - È...terribile. Non può essere vero. Come può poi una sola donna annientare un esercito? -
- Rispetto ad un combattimento contro le guardie del corpo anche senza impegnarsi, quelli che hai visto fin'ora erano solo giochi...-
Nel mentre Mirko e Taisuke finirono di riparare Grey che ora poteva muovere entrambe le braccia perfettamente. 
- Grazie mille ragazzi. Mi avete salvato la vita...- 
- Ahahahahah figurati. Devi ringraziare il mio corso di ingegneria avanzata. -
- Guardate siamo arrivati. -
Erano a una centinaia di metri dalla torre. Era colossale, aveva la forma di un cilindro perfetto ed era fatta interamente di un metallo nero. Sarà stato alto una trentina di piani e largo quanto una porta-aerei. Faceva anche un rumore assordante come le turbine di un jet.
- W...o...w... Non ho parole. Questa è una torre di controllo? -
- Eh gia. Figa eh? -
- È assurda. - affermò Mirko. - Come hanno fatto a costruirla? -
- Eh eh, e ancora non avete visto niente. -
- Da qua andare voi soli. Dovrebbi torno dietro per controllo nonché alcuno ci seguire. -
- Tranquillo vai pure. Grazie mille per quello che hai fatto per noi. - 
Scesero tutti dal carretto e salutarono il vecchio che prima di andarsene lanciò un piccolo bastoncino seghettato in metallo a Lorenz urlandogli - Ragazzo, portare essa chiave a custode biblioteca e dire "proibition". Mai tu perdere essa. Capirebbi li. Salve. - e con queste ultime parole se ne andò con il meccanico.
Il custode della biblioteca... Perché prorpio a me? Che vorrà dire?... Il gruppo prosegui verso la torre e una volta arrivati sotto di essa, dove il rumore era acuto e insopportabbile, Meteo aprì un piccolo sportello in cui c'erano quattro cavi arrotolati. 
Lorenz e Taisuke erano molto incuriositi e si infilarono in mezzo per vedere che faceva. - Che cosa sono quelli ? -
- Si attaccano ai meccanici. Serve per traferire l'energia della torre nel corpo della persona aumentando in modo impressionante la rigenerazione vitale. -
Li slegò e tirò un cavo a Grey che si era accasciato alla torre. Se lo attaccò in una fessura che teneva nascosta sulla schiena e poi preme un bottone rosso che aveva dietro il collo. Subito dopo gli cadde il braccio e chiuse gli occhi come se avesse perso i sensi. 
- Ma? Cosa gli è successo? -
- Vedi questo? - Meteo spostò i capelli e mostrò lo stesso bottone rosso che anche lei aveva dietro il collo - È un pulsante che hanno i tutti meccanici. A seconda di quante volte lo premi quanto lo tieni premuto attiva diverse cose. Se lo premi una sola volta ti fa entrare come in uno stato di trans. In questo modo ci ricarichiamo prima. È quello che mi ha fatto svenire mentre combattevo con le copie di Crown. -
- Si ricordo...-
- Grey ci metterà un po' a rigenerarsi del tutto e qui sotto immagino che il rumore vi dia fastidio. Potete farvi un giro se volete. -
- Siiiiiii finalmente. Liberta. - e ridendo Taisuke inziò a correre, prima di inciampare qualche passo dopo. - Ahia! -
- Allora noi ci allontaniamo, a dopo. -
confermò Lorenz. I ragazzi si allontanarono un po' e si sdraiarono tutti a guardare il cielo oscuro senza stelle che li copriva.
Mirko - Finalmente... Ci siamo fermati. - 
Ghost - Già... -
Lorenz - Quanti giorni saranno passati da quando siamo entrati? -
Mirko - Non lo so, forse un paio. Questo buio perenne mi fa perdere la concezione del tempo...-
Rimasero in silenzio per qualche minuto, erano distrutti e nessuno aveva le forze per parlare.
Lorenz - Che ne pensate amici? -
Taisuke - Cosa intendi?
Lorenz - Di tutto quello che ci é successo. Il Vastatoris che all'inizio ci ha attaccato, questa dimensione, i doom, i golem, le battaglie... -
Taisuke - Per me è fantastico! È tutto strafigo qui. Tutti questi mostri, i poteri... Sembra di essere veramente entrati in un videogioco ed é tutto vero. Sapete quanti ragazzi lo desidererebbero? Quante possibilità c'erano che accadesse a noi? E poi per la prima volta sono stato utile. Ho battuto una meccanica nel mio primo combattimento. Non mi ero mai sentito cosi vivo. Vorrei vivere qui per sempre. -
Mirko - Voi non avete paura di morire? -
Nessuno rispose - Siamo stati molto fortunati per ora ma cosa accadrà da qui in poi? Se non ci fosse stata Meteo saremmo morti prima ancora di capire che stava succedendo. E Crown... quel tizio poteva eliminarci tutti, e credo che a confronto con gli altri tizi su questa dimensione sia il più scarso. -
Lorenz - Sei il solito pessimista  ahahahah. Andrà tutto bene. Ora anche noi abbiamo i nostri poteri e possiamo combattere proprio come i nostri prossimi avversari. Non c'è motivo per cui non ce la dovremo fare. -
Mirko - Non fraintendermi, anche io adoro questo posto e i suoi poteri che mi ha donato, ma qui non hai una vità in più se prendi 100 monete. La disperazione nelle urla di Meteo quando Grey era in fin di vita e il massacro nel passato di Grey ne è una prova e mi hanno segnato molto. -
Ghost - Anchio ho paura...- si voltarono tutti a guardarlo - penso sia normale no? Chi non ha paura di morire? E ci siamo anche andati vicini. Ma disperarsi non servirebbe a niente. Se vogliamo uscire dovremo combattere. -
Lorenz - Hai ragione. - si tirò su per sedersi - ma se vogliamo combattere dobbiamo farlo insieme. Non ci credo che una sola persona ne abbia battuto una dozzina. Se ci alleniamo un giorno potremo batterli con la stessa facilità con cui camminiamo, tranne nel tuo caso Tai. -
Taisuke - Ehi !!! -
Lorenz - Combatteremo e torneremo nel nostro mondo. Dobbiamo uscire da qui tutti insieme. E poi magari scriveremo un manga su tutto questo ahahaha. Chi ci sta? - e dicendo cosi allungò il pugno dentro il cerchio.
- Ahahahaha anch'io ovvio.- Taisuke si alzò anche lui e imitò il ragazzo.
Poi toccò a Ghost che fece come i suoi amici con un cenno della testa come consenso.
Taisuke - E tu Mirko? -
Il ragazzo chiuse gli occhi e accennò un sorriso tirandosi su - Come sempre eh? Va bene ci sto. - mise anche lui il pugno al centro e con urlo lo tirarono su insieme. 
Lorenz - Si ! Questa è una promessa. -
- E approposito di combattere insieme. - Taisuke si avvicinò Lorenz e lo prese sotto braccio - io e Lorenz avevamo inventato un paio di tecniche combo da fare insieme. Volete sentire? -
Ghost e Mirko si portarono la mano sulla faccia all'unisolo ma un botto improvviso proveniente dalla torre rovinò l'atmosfera gioiosa. Per lo spavento Taisuke cascò a terra mentre gli altri ragazzi iniziarono subito a correre. 
Lorenz - Che cosa é successo? -
Mirko - Non ne ho idea ma non credo stiano festeggiando. Sbrighiamoci -
Taisuke - Ehi aspettatemiiii !!! -
Arrivarono sul posto e videro un uomo con un abito vittoriano insieme a due Vastatoris identici a quelli che stavano con Kerön la prima volta. Meteo e Alyce erano attaccati al muro della torre - Maledetto Zaykross! Che sei venuto a fare qui? -
- Cosa è successo? - chiese Taisuke spaventato così come gli altri ragazzi. 
Meteo si accorse di loro e subito gli urlò - PRESTO SCAPPATE !!! NOI CE LA CAVEREMO ! -
- Mmmh. Voi dovete essere quei ragazzi che erano insieme a 1047. E uno di voi ha anche sconfitto Kerön. Che umiliazione da tizi del genere. -
- Ehi chi ti credi di essere? Lasciali andare! - Lorenz partì al attacco contro l'uomo che non sembrava per niente preoccupato. 
- Avventato. Devi essere tu ad aver combattuto contro di lui. -
- Prendi questo ! - stava per trasformare il pugno in legno ma Meteo lo richiamò - NON USARE IL TUO POTERE !!! NON DEVI MAI MOSTRARLO A CHI NON LO CONOSCE !!! DOVETE SCAPPARE. -
Lorenz senza trasformarsi e ignorando le parole della ragazza saltò contro Zaykross, ma l'uomo stese la mano verso di lui bloccandolo a mezz'aria. Poi chiuse il pugno e tirò indietro il braccio facendolo volare verso la torre e attaccandolo come gli altri. Poi anche i ragazzi rimasti fecero la stessa fine. Iniziarono tutti a dimenarsi per cercare di liberarsi ma senza alcun risultato. 
- È inutile che sprecate energie. Oggi siamo qua solo per 1047 potete stare tranquilli. - i due Vastatoris presero Grey svenuto uno per le gambe e uno per le braccia e fecero per andarsene.
- Ma cosa blateri? Lasciaci andare! -
Poi da lontano si iniziò a intravedere una figura muoversi verso di loro con dietro un enorme polverone. 
Era Kerön che correva su quattro zampe con una donna in groppa. Arrivati da loro la passegera scese lasciando alzare il doom che si fece riconoscere dai ragazzi.
- Ehi ma tu sei quello che avevo ucciso, come fa a stare qui? -
- Pensavi di averlo ucciso solo perché l'hai fermato per qualche minuto? Pazzo. Kerön è la cosa più vicina all'immortalità, non c'era modo che tu potessi ucciderlo. -
Dannazione, ci abbiamo messo troppo a scappare quella volta. Pensavo di poterlo seminare passando per le fogne. I ragazzi si sono fatti catturare e non ho idea di cosa fare.  
L'altra intanto si stava passando la donna che teneva sulla spalla sul vestito come fosse una pezza e poi la buttò a terra per saltare tra le braccia di Zaykross, baciandolo e salutandolo. La donna a terra era Tira e Taisuke la riconobbe subito. Meteo invece sgranò gli occhi per quella in piedi che sembrava riconoscere. 
-...Scarlett...-
- Uuuh ma guarda chi abbiamo qua. L'ibrida. - la bionda lasciò l'uomo e si avvicinò alla ragazza attaccata alla torre spalmandosi praticamente su di lei. Poi le leccò la guancia e inziò a giocare con i suoi capelli. - Sei un esemplare davvero carino. Mi piacciono i tuoi capelli. Dovrei prendermeli uno ad uno ma per tua fortuna siamo qui solo per il "martello". -
- ALLONTANATI ESSERE SCHIFOSO !!! - la ragazza si trasformò e rilasciò una scarica elettrica fortissima che colpì Scarlet, Zaykross e uno dei Vastatoris. Mentre pero' il mostro cadde a terra fumante la coppia sembrava esserne immune. 
- Bhe? Eppure pensavo sapessi che sono meccanica anchio. Povera sciocca. - la leccò ancora e poi si staccò - Non vedo l'ora di averti. -
- Basta con i giochi andiamocene. Ho lasciato Victor a lavorare sul progetto TITAN sicuramente avrà fatto un casino. Tu kerön cerca delle tracce di Zackam e seguilo. -
Il doom emise un verso strano e poi si immerse nella terra come se fosse acqua. Poi il vastatoris prese Grey e caricandoselo sulle spalle si avviò insieme alla coppia che si era ropresa Tira trascinandola a terra.
- Sai tesoro dovremo trovare il modo di rendere immuni all'elettricità i nostri Vastatoris altrimen...-
La donna si fermò per schivare all'ultimo il pugno di Taisuke che si era trasformato. 
I miei poteri non hanno effetto su di lui? Strano, eppure fino a poco fa sembrava bloccato anche lui.
Il ragazzo cambiò bersaglio e cercò di colpire Zaykross ma l'uomo bloccò il colpo con una mano. Poi cercò di stringere la presa sul pugno ma la mano di Taisuke era troppo dura. 
- Interessante, elludi i miei poteri e sei dotato di una resistenza fuori dal normale. Anche coraggioso per venirmi ad affrontare direttamente. Oh forse non sai chi sono? Come ti chiami? -
- NON SONO AFFARI TUOI !!! - e urlandogli in faccia cercò di tirargli un altro pugno ma venne bloccato anche questo. 
- Che maleducato. Mi ricorderò di te ragazzo ma per adesso...- lo tirò a se per poi lanciarlo contro la torre - ...addio. - il ragazzo si schiantò di testa sulla torre creando un buco e rimanendo incastrato e la coppia si rimise in marcia L'ha perforata. Deve avere un potere veramente temibile. Ma non è un meccanico, quindi ora non mi interessa.  
- EHI DOVE CREDETE DI ANDARE ?!?! - Lorenz si mise ad urlare e a dimenarsi. 
- Tranquillo ragazzo, una volta che mi sarò allontanato abbastanza vi libererete da soli. -
- SE PENSI DI FAR MALE AI MIEI AMICI E PORTARE GREY CON TE TI SBAGLI DI GROSSO !!! ASPETTA CHE... - iniziò a dimenarsi ancora di più ma non c'era verso di spostare un arto anche solo di un millimetro.
- Stolto.1147 è una mia creazione. È mio di diritto. Sta solo tornando a casa sua. -
- Bastardo ! Aspetta che ti prendo ! Meteo aiu... - la ragazza lo guardò come a tranquillizzarlo e gli disse di aspettare.
Abbi pazienza Lorenz. Ancora un po'. Mi lancerò all'attacco, anche se sarà un atto suicida ci devo provare. Devo sperare che se inizià un combattimento Zaykross perda il controllo sui ragazzi permettendogli di prendere Grey mentre Taisuke tiene distratta Scarlet. Poi porterò tutti lontano, non saranno mai veloci come me e a quel punto saremo salvi. Ce la devo fare a tutti i costi.
Aspettò ancora qualche secondo che si allontanarono e poi si trasformò in fulmine riuscendo a svincolarsi dal controllo di Zaykross e volando contro di loro. Da sotto il terrenò però cominciarono ad uscire una centinaia di piccole lame che assomigliavano a kunai che crearono uno scudo tra lei e la coppia interrompendo il volo della ragazza e facendola tornare normale.
- Sciocca. - Zaykross sempre senza voltarsi alzò un dito e iniziò a farlo roteare. Le lame si girarono puntando Meteo e poi gli volarono contro creando una lunga fila di lame che la investì in pieno procurandogli tagli su tutto il corpo e un dolore atroce per poi farla cadere a terra tramortita.
- Tesoro ti prego non mi va di battermi, fai in modo che non ci seguano più. -
- Come vuoi. - la donna allargò le braccia e si trasformò. La pelle divenne grigio scuro con placche in metallo rotonde e bucate di color argento sulle spalle, braccia e gambe. Gli crebbero due corna nere con la punta bucata dietro la testa e sul petto apparve anche una sfera luminosa di colore grigio e con una pallina che sembrava contenere tutti i colori esistenti. Non sembrava pericolosa, anzi quella luce tipo arcobaleno sembrava quasi carina ma Mirko aveva un brutto presentimento. Anche se sembra che voglia solo giocare sento come una forza gigantesca dentro di lei. Fa quasi paura...
La donna prese un paio di occhiali, li indossò e poi da un taschino tirò fuori un piccolo taquino. Se lo sfogliò un po' e si prese un capezzolo con la mano libera. Lo tirò e si aprì un cassettino sul seno pieno di provette. Ne prese sei e poi le mischiò tutte in un beker preso da uno scomparto che aprì sulla pancia. Infilò il becker nel buco delle sue corna che cominciarono a fare fuoco. Il tutto lo fece con un estrema rapidità e in pochi secondi, il tempo per Meteo di rialzarsi in piedi anche se ancora dolorante. 
- Meteo stai bene !?!? -
- Tranquilla Alyce... Sono solo tagli superficiali. Mi ha colpitò solo un punto vitale ma non è grave. - la rossa ripresa lanciò una delle sue sciabole verso Scarlet per cercare di fermarla ma l'arma si bloccò a mezz'aria per poi dirigersi verso Zaykross che la prese al volo. 
- Potere diverso ma stesso risultato. Non è cosi T2 ?-
- Maledetto...- 
Intanto la donna che aveva finito di cuocere il composto lo versò dentro un contenitore. Lo chiuse, si tolse l'elastico che gli legava i capelli e gli diede fuoco con uno dei corni per usarlo come miccia. - Prendi questo ! -
Lanciò il contenitore contro la ragazza e questo esplose subito dopo in una nuvola enorme di fumo nerissimo che in poco tempo saturò l'intera area tanto che non si vedeva più la cima della torre.
- Addio ! - si sentì la voce di Zaykross urlarlo mentre si allontanava. 
- Fermi ! - Meteo che si stava riprendendo si trasformò in elettricità volando verso di loro ma erano già spariti - Dannazione ! TORNATE QUI !!! - 
Sempre con il corpo in fulmine scalò la torre per cercare di scovarli dal alto ma il fumo era arrivato anche li sopra coprendo tutta la visuale. 
- NON É POSSIBILE !!! MALEDIZIONE !!! - riscese di sotto ma finì il voltaggio mentre era in volo e tornò umana. Taisuke che si era appena liberato non ebbe il tempo di capire cos'era successo che gli cadde sopra Meteo attutendogli la caduta. 
- Ma cos... Meteo? Perchè sei caduta dal cielo? -
La ragazza si accasciò a terra senza forze a terra e iniziò a piangere disperata.
Anche gli altri ragazzi riuscirono a liberarsi dal controllo di Zaykross. Nessuno si avvicinò alla ragazza a terra e Lorenz tirò un pugno alla torre - Perché... Non ho potuto fare niente... -
Alyce cerco di avvicinarsi a Meteo per abbracciarla ma lei la fermò. 
- Non usare i tuoi poteri su di me... -
- ...Cosa facciamo ora?...- chiese Alyce distrutta anche lei emotivamente e guardando l'orizzonte mentre il fumo si diradava.
- ...Non posso lasciare che lo prendano cosi... Devo andare a salvarlo. - con fare deciso ma sofferente si rialzò, prese il cavo di prima e se lo riattaccò al collo. Poi scansò i capelli da dietro il collo mostrando un piccolo bottone rosso. 
- Meteo ferma ! Non puoi fa...-
- Non fermarmi. É l'unica cosa che posso tentare per salvarlo. - Lo tenne premuto per qualche secondo e subito dopo il corpo della ragazza si trasformò nella sua versione meccanica. La sfera sul petto cosi come gli occhi si illuminarono molto di più del solito abbaiando i ragazzi mentre le strisce bianche sul suo corpo pulsavano di energia.
Restò qualche minuto cosi. Una volta finito si staccò il cavo e cadde a terra col fiatone.
- Alyce... prendi... prendi i ragazzi... e scappa da qui... Ci incontriamo... tra un cave... davanti all'entrata sud... del  2° regno...-
Mirko voleva aiutarla e fermarla ma Alyce per la prima volta con un espressione seria lo bloccò - Va bene Meteo. Fidati di me. Tra un cave saremo tutti li. -
- Grazie Alyce... - si rialzò in piedi e rinfoderò la sciabola. - Non fate stupidaggini...Tornerò con Grey e poi festeggeremo insieme. -
- Buona fortuna.- la rossa gli rispose con un sorriso smorzato dal dolore e sparì nel nulla lasciando solo qualche scintilla.
I ragazzi rimasero solo in cinque senza sapere che fare.
- Sta andando veramente da sola contro tre avversari?...-
Alyce tornando col sorriso si mise il cappuccio e gli tirò una pacca sulla spalla - Ahahahahaha stai tranquillo Mirko. Non deve batterli. Si riprenderà Grey e torneremo tutti insieme. Noi intanto iniziamo ad incamminarci per il 2° regno. È abbastanza lontano da qui. -
E cosi i ragazzi ripartirono sperando che la loro compagna ce la possa fare.

* * *


Intanto pero', poco lontano da lì, un ragazzo li stava osservando. Teneva in mano uno strumento a forma di "V". Il vertice aveva una lente ed era puntata verso il gruppo di ragazzi mentre le estremità le teneva poggiate sugli occhi. 
- Hyaooooo !!! Finalmente vi ho trovati. Capoooo !!! Guarda, loro sono i tizi che stanno insieme al uomo che mi ha umiliato. -
Porse lo strumento che aveva ad un uomo affianco che lo utilizzò per guardare anche lui.
- Si é vero. Sembrano inesperti e disorientati, poverini. Bene é deciso. Sono solo quattro quindi ne prenderemo uno ognuno. Prendete il tendone e bruciatelo... Né vero. Prendetelo per montarlo e preparatevi a combattere. Vedo un riscatto sostanzioso in arrivo, è vero? -

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Capitolo 22
*** Arafe Atak ***


CAPITOLO 17
Arafe Atak.



Il gruppo di ragazzi non perse tempo e si mise subito in cammino verso il secondo regno.

- Credi che ce la farà Meteo a riprendere Grey?... - chiese timoroso Taisuke.

- Ma certo! Non devi avere dubbi o se non ce la farà sarà colpa tua. -

Ma allora qualche dubbio lo ha...

- Quindi quei due erano delle guardie del corpo di Gheanna? - chiese invece Mirko.
- Si, secondo noi anche le più pericolose siccome hanno in mano il potere esecutivo di questa dimensione, esercitandolo su qualsiasi regno possono fare quello che vogliono. Si chiamano Scarlett e Zaykross e per di più sono anche sposati. Lui è l'uomo che ha creato i meccanici e lo chiamano anche la guardia-imprevedibile. Nessuno ha ancora capito da cosa proviene il suo potere e si dice che abbia 23 stili diversi per combattere... -

- Possibile che sia cosi forte? Non c'è nessuno che sia riuscito a batterlo? -

- Purtroppo no Lorenz. Che io sappia è rimasto imbattuto da quando è salito al potere. Inoltre, chi vuoi che si metta a combattere contro di lui rischiando la vita per niente? -

- La prossima volta che lo incontriamo gli facciamo vedere noi chi è che comanda, vero ragazzi? - prima di avere la loro risposta Alyce si girò verso di lui prendendolo per le spalle e fissandolo nei occhi, ancora una volta con la faccia seria.

- Mi devi promettere che se dovessi incontrare ancora una guardia del corpo o un consigliere scapperai senza combattere in qualsiasi situazione, intesi? -

- Ma non posso scappare senza neanche... -

- Promettilo ! -

- ...Ok... Non li attaccherò. -

- Bravo - la ragazza tornò con il solito sorriso e lasciò la presa - vale anche per voi eh ! La vita è troppo importante per voi stessi e per chi ti è accanto per bruciarla inutilmente. -

Tutti annuirono senza ribattere. 

Ha davvero cosi paura di morire da fuggire alla loro vista... Immagino che i consiglieri siano come le guardie, ma quanti sono?

- Ahahahahah forza musi lunghi allungate il passo, volete rimanere nudi per un altro xin? -

I ragazzi si guardarono a vicenda: apparte Taisuke che aveva la maglietta strappata dietro, erano tutti a torso nudo.

- Tenersi i vestiti intatti in questa dimensione è un po' complicato. -

- Ti avevo avvertito da Zackam. Capito perche si tiene un abito pesante e lo si leva prima di un combattimento? Grey non lancia la sua giacca solo per farsi vedere, cioè... non solo per quel motivo ahahahahah. -

- E ora dove li prendiamo? - chiese Lorenz che solo adesso insieme a Taisuke iniziarono a sentire freddo.

- Arrivati al secondo regno compreremo dei vestiti nuovi per tutti, tranquilli. -

Poi Lorenz ricordatosi di una cosa tirò Taisuke indietro per un braccio e gli sussurrò all'orecchio - A proposito di vestiti, che fortuna per te che se ne sia andata Meteo, non ti sarai mica dimenticato della scommessa?! -

Taisuke all'inizio preoccupato si riprese con aria spavalda. 

- Oh, non credo ce ne sarà bisogno. -

- Che significa? -

- Bhe l'ho vista nuda. -

- Cooosaaaa??? -

- Hai visto che ha cambiato vestito no? Li ha persi in un combattimento. Le ho portato io il nuovo abito, e finché non l'ha messo... Beh hai capito. - e sempre con un sorriso da vittorioso e superiore si riavvicinò al gruppo che era più avanti.

- Ehi aspetta! Non è giusto. -

Stava per raggiungerlo ma il ragazzo percepì qualcosa di strano. Si sentiva più pesante e nello stesso tempo come risucchiato da un punto preciso nell'aria.

Alyce si voltò avendo sentito qualche leggero rumore ed ebbe un brivido. Fece un rapidissimo scatto verso Lorenz prendendolo e buttandosi a terra con lui. Pochi secondi dopo iniziò ad apparire dal nulla qualcosa. Come un immagine che si sta caricando, una casa apparve poco a poco davanti ai loro occhi, da cui usci in seguito una sfera rossa luminosa che volò via.

- Ma che diavolo... Che cos'è ? - chiese Lorenz spaventato.
Alyce si rialzò aiutando il ragazzo a fare lo stesso - È una persona che è appena arrivata a quanto pare. - e detto questo entrò nel edificio per controllare. Quest'ultimo non era intatto, la vernice non c'era e alcuni pezzi della struttura mancavano mostrando le stanze interne.

- Wow... Quindi è cosi che si arriva. -

- Già - urlò la ragazza da dentro - più persone leggono il libro, più questa dimensione si aggiorna. Tutto quello che è intorno a chi ha letto il libro viene copiato, non perfettamente, e riprodotto qui. - 
Stava facendo un gran casino all'interno, sicuramente per cercare chi aveva letto il libro.

Mirko si avvicinò alla casa per toccarla ma i mattoni non erano come se li aspettava. Gli tirò un pugno e questi si sgretolarono. 

- Si vede che è una copia. Sono troppo friabili per essere mattoni. Mi chiedo come fa a stare ancora in piedi. -

La ragazza uscì dalla casa con qualcosa in braccio. Era un vecchio vestito da poliziotto e sembrava aver perso i sensi.


- Ah l'hai trovato finalmente ahahahah. Ma sta dormendo. Che facciamo, lo portiamo con noi? -

Alyce con un espressione triste lo buttò a terra e poi ci si accasciò vicino.

- Ehi ma che fai? Potrebbe farsi male. -

- ...É morto... -

Taisuke, cosi come gli altri ragazzi rimasero impietriti. Non riuscivano a crederci. La ragazza lo fece stendere in posizione eretta e si inginocchiò accanto a lui. Gli strappò la giacca con un pugnale lasciandolo a torso scoperto, poi si mise la mano destra sul petto e la mano sinistra sul quello del vecchio e abbassando la testa iniziò a recitare delle parole che i ragazzi non capivano.

- Come è possibile che sia morto se aveva letto il libro? - gli chiese Lorenz ma lei non gli rispose.

Continuò il suo rito fino a che dal petto del vecchio non apparve una sfera luminosa bianca. A quel punto da una tasca prese una piccola sfera meccanica. Fece ruotare la parte superiore e poi glie la infilò in bocca. Subito dopo iniziò a prendere fuoco e con essa tutto il corpo della vittima.
Si rialzò e rispose a Lorenz - Non tutti sopravvivono al passaggio, non ne so il motivo se volevi chiedermelo... Ora andiamo, non perdiamo altro tempo. -

Nessuno fiatò. Si allontanarono dalla casa proseguendo per la propria strada con il corpo che bruciava in lontananza. I ragazzi camminavano girati per guardarlo ancora finché potevano e ad un certo punto si accorsero che dalle fiamme stava uscendo qualcosa. La stessa luce bianca di prima stava fluttuando in aria sopra il corpo ma sotto forma di lingua fumosa intangibile. Piano piano si dissolse nel nulla e le fiamme si spensero non lasciando tracce del corpo.

- Ehiii che avete deciso? - Alyce li richiamò da lontano e i ragazzi si accorsero di essersi fermati per guardare bene. 
-...Farete meglio a dimenticare quello che avete visto, qui succede spesso. -

I ragazzi avevano afferrato il concetto ma i loro volti anche se sembravano indifferenti nascondevano nel profondo una tristezza e un timore che difficilmente se ne sarebbe andato. Nonostante fossero quattro ragazzi diversi, stavano reagendo allo stesso modo e Alyce per cercare di distoglierli da quel pensiero cercò di iniziare un nuovo discorso.

- Mi raccomando ragazzi state attenti, verso il confine si stabilizzano molti clan poco amichevoli ahahah. Forse non ho scelto un argomento molto adatto a questa situazione.

Lorenz si guardò in torno ma a parte l'edifico lontano non si vedeva altro, solo una pianura infinita di terra. 

- Ne sei sicura? Qua oltre a noi non c'è nient'altro. -

- Non fidarti di quello che vedi. Chi vive in questa zona è un maestro negli attacchi a sorpresa. -

I ragazzi che non capivano come delle persone avessero potuto attaccarli senza essere visti non crederono molto a quello che aveva detto la ragazza.

- Se davvero rischiamo di essere attaccati - iniziò Mirko - potresti darci qualche dritta per non cascare nei tranelli dell'avversario. -

- Vediamo, cosa posso dirvi, allora... - si fermò in piedi e portandosi le dita alla bocca iniziò a fissare il cielo immobile.


I ragazzi che ormai sapevano l'andazzo proseguirono per vedere se si sarebbe svegliata ma a una centinaia di metri più avanti capirono che sarebbe rimasta li se non avessero fatto qualcosa.

Non può veramente addormentarsi così. Ghost tirò un sospiro e corse da lei con le mani nelle tasche del pantalone. Arrivato davanti a lei la fisso per un attimo per vedere se si accorgeva di lui ma senza alcun risultato, così le tirò una schicchera sulla punta del naso.

- Ahia, che c'è? -

Ghost girò gli occhi un po' scocciato e si voltò per raggiungere gli altri.

- Ah ora ricordo. Ehi aspettatemi. - una volta ritornati tutti insieme Alyce iniziò a parlare - La prima cosa che dovete fare quando iniziate un combattimento è cercare di capire come combatte e, se usa un golem o un doom, quali sono le sue abilità. Gli avversari più intelligenti non ve lo faranno capire tanto facilmente per cui dovrete stare attenti ad ogni particolare. Altri invece ve lo faranno vedere spudoratamente e quindi sarà molto più facile. Altri ancora hanno poteri inutili in battaglia o comunque non lo usano e quindi combatteranno con qualche arma o corpo a corpo. -

- E noi dovremo nascondere il nostro modo di combattere all'avversario. - affermò Lorenz.

- Certo. Ovviamente non è che non dovete combattere ma non mostrate tutto quello che sapete fare subito. -

- Fin qui ci siamo, dicci la parte divertente. - chiese con impazienza Taisuke.

- Mentre combattete tenete a mente il potere dell'avversario e studiate i suoi movimenti. Una volta capito il suo punto debole e quando colpire addensate tutta la strategia che avete in mente in poche mosse e lanciate il vostro attacco più potente. La maggior parte dei combattimenti si chiude con un solo colpo. -

- Siiiiii !!!! - urlò Taisuke saltando tutto gasato - qui ti volevo. Esattamente come ho fatto io con Tira. L'ho colpita col mio super iper mega pugno finale è ho vinto ahahahahah. -


I ragazzi lo guardarono storto - Ancora con questa storia Tai? È da un po che la racconti ma noi non abbiamo visto niente. - rispose Lorenz.

- Eh? Non mi credete? Guarda che è tutto vero. -

Lorenz gli diede qualche colpetto sulla testa con la mano - Tranquillo Tai. Un giorno batterai qualcuno. -
- Ehi non prendermi in giro. Diglielo pire tu Alyce, quando sei arrivata l'hai vista a terra sconfitta. -

La ragazza fischiettò un po' e senza girarsi per non far vedere il sorrisino malevolo disse - Io non ho visto niente. -

- Ahahahah va tutto bene Tai non c'è bisogno di mentire. -

- Uffa possibile che nessuno mi crede? -

- No. - 

- No. -

Poi Ghost scosse la testa come disapprovazione e Alyce che si stava trattenendo dallo scoppiare a ridere fece un cenno simile. 

- Non è giusto. Vi farò vedere cosa so fare al prossimo cattivo che ci si presenta. - e finendo la frase si mise a girare i pugni uno intorno all'altro come un pugile ma si tirò un pugno da solo in faccia.

- Certo Tai, certo. - risposero tutti all'unisono.

Continuarono a camminare ancora per un'ora del posto, Taisuke era esausto e si stava facendo portare in braccio da Mirko mentre Lorenz trascinava le gambe anche lui ormai sfinito.

Mi sembra di aver già vissuto questa scena... pensò Mirko.

- Ma quanto manca ancora? -

- Al regno ancora molto ma una volta scesi oltre il confine ci riposeremo. -

- Ancora questo confine. Ma che cos'é? - chiese Lorenz.
Alyce allungò la mano in avanti puntando qualcosa lontano all'orizzonte. I ragazzi si concentrarono cercando di capire cosa indicasse ma per quanto si sforzassero non riuscivano a vedere niente. E infatti non c'era niente. Si riusciva a vedere la terra finire come se dopo non ci fosse niente. Da oltre la fine si percepivano dei rumori e ogni tanto delle luci blu. 
- Ma cosa? Che significa? Dove stiamo andando? -
Alyce li guardo con un faccia maligna e con lo sguardo dal alto al basso sussurrò - Siamo su un meteorite nello spazio ignoto, arrivati li vi lancerò verso l'infinito e vagherete per l'eternità. -
- NOOOOO !!!! - Taisuke spaventato si nascose sotto la maglietta. 
- Ahahahaha sto scherzando. -
- Emh... Si lo sapevo. Siete cascati in pieno nella mia recitazione da oscar ahahah....- come sempre nessuno gli credeva e lo ignorarono.
- Ancora un po' di pazienza e capirete ahahahah. -
Camminarono ancora e ancora e a pochi minuti dalla fine Lorenz e Taisuke, che nel frattempo si era rimesso in piedi, iniziarono a correre impazienti di scoprire cosa c'era, se c'era qualcosa. 
- FERMI STUPIDI !!! MIRKO PRESTO FALLI CADERE A TERRA !!! -
Il ragazzo che non capiva ubbidì comunque e insieme corsero verso i ragazzi prendendoli per un braccio e facendoli accasciare a terra a una cinquantina di metri dalla fine. Poi arrivò subito dopo una forte folata di vento e una dozzina di giganteschi fulmini si abbatté poco lontano da dov'erano loro per poi propagarsi verso il confine della terra e scontrandosi con altri fulmini li creati. Il rumore incessante e assordante spaventò Ghost che rimase dietro ad aspettare.
Alyce velocemente riportò tutti più indietro e poi tirò un pugno in testa ad entrambi i ragazzi.
- Ma che fate siete scemi? Ho promesso a Meteo che vi avrei protetto e voi vi volete suicidare? -
- Scusaci... - dissero insieme i due mortificati. 
- Allora ci vuoi spiegare che cos'è? -
- Attualmente cu troviamo su una montagna piatta. Si chiama Arafe Atak e dobbiamo scendere di sotto. Se c'era Meteo vi avrebbe spiegato perchè, ma io posso solo dirvi che qui tira sempre un forte vento e che quando arriva qui sopra si verificano una miriade di fulmini mentre quando scende sotto si creano delle trombe d'aria.
- Ma non ha senso? Non ci sono neanche nuvole. Sembra inventata da un bambino questa cosa. - ribatté Taisuke.
- Ti posso assicurare che una spiegazione c'è, non so quale ma c'è. Ora, per scendere dobbiamo... - si fermò per sentire bene un rumore impercettibile e velocemente rifece accovacciare tutti. Subito dopo arrivò di nuovo la folata di vento e poi i fulmini, questa volta più lontani, ma i tuoni avevano la stessa intensità. - ...dicevo, per scendere dobbiamo lanciarci di sotto mentre il vento va verso il basso. Cosi arriveremo di sotto prima che il vento ricominci a soffiare verso l'alto. -
- Ma sei pazza? Io non mi butto la sotto. Non riesco neanche a vedere cosa ci sia. E come faremo a sopravvivere alla caduta? - disse Taisuke sbraitando fino a quando Alyce non gli rispose con uno sguardo maligno. - ...Che cosa hai intenzione di fare?...-
Si senti il vento arrivare e si inginocchiarono tutti di nuovo. Subito dopo Alyce prese Mirko, Lorenz e Taisuke per le braccia e fece un occhiolino a Ghost - Tu l'hai già fatto anche se non era cosi alto. Dovresti farcela. -
- A...Aspetta che vuoi fare? - finiti i fulmini iniziò a correre verso lo strapiombo tirandosi dietro i ragazzi e seguiti da Ghost, per poi lanciarsi di sotto - WUUUU UUUUUUH ahahahahaha che bello!!! -
Guardarono di sotto e videro che erano ad un altezza abominevole per poter sopravvivere. Non ebbero il tempo di capire che succedeva però che un forte vento cominciò a spingerli verso il basso iniziando a scendendere ad altissima velocità - IAAAAAAAAAAAH !!!! - Taisuke urlò come una bambina mentre tutti gli altri ragazzi terrorizzati chiusero gli occhi.
- ALYCE SEI UNA PAZZAAAAA !!! NON VOGLIO MORIREEEEEEEEEE !!! - 
- Ma che dici è bellissimo! Prova a guardare laggiù. -
Tutti i ragazzi tranne Taisuke aprirono uno dopo l'altro i loro occhi rimanendo a bocca aperta. 
- Col cavolo che li apro !!! Sisley ti prego salvami tu, giuro che non giocherò più per 37 ore di fila alla console. -
- E dai non fare il bambino e apri gli occhi. -
Alyce in volo lo prese direzionandogli la faccia verso l'orizzonte. Taisuke sempre spaventato si accorse che attraverso le palpebre vedeva una fievole luce. Incredulo, piano piano e a fatica per via della velocità, li aprì finalmente rimanendo a bocca aperta anche lui - WOOOOOOOOOOOOOW...- 
Sul orizzonte, alla fine della distesa di terra della valle, una enorme striscia luminosa li stava illuminando sotto il loro sguardo incredulo. Era qualcosa che non avevano mai visto. Ovunque guardavano, a destra o sinistra, vedevano questa striscia oltre la terra come un enorme sole ma meno luminoso. La valle invece era tappezzata da crateri, poco lontano dai piedi del monte c'era un grande sito di rovine di una antica città accerchiata da una catena di minuscole montagne, rispetto a quella su cui avevano soggiornato fin'ora, e ancora più in la un fiume largo quanto un lago che percorreva anch'esso tutta la terra visibile e che fluiva verso sinistra.
- È...sublime...non ci sono parole per descriverlo...- sussurrò Mirko estasiato.
La vista pero' duro poco perché ora si trovavano a pochi secondi dallo schiantarsi a terra. 
- Taisuke ora è il tuo momento. -
- Cosa? E che dovrei fare? - senza accorgersi gli spuntarono le ali e Alyce prendendo tutti i ragazzi si aggrappò ad una gamba di Taisuke. Le sue ali si fecero ancora più grosse del normale che sbattendo evitarono al gruppo di schiantarsi. 
- Ahahahahaha vi ho salvato la vita eh? Ora dovrest... Aaaaaah. -
A terra si crearono una trentina di piccole trombe d'aria, formate pero quasi solo da polveri, che ruotavano in senso antiorario.
Risucchiarono Taisuke con tutto il gruppo verso di essi ma Mirko riuscì a trasformarsi in tempo e con le sue ali, più potenti di quelle di Taisuke, iniziò a sbatterele in senso opposto al giro delle trombe d'aria eliminandone alcune. Poi a fatica trascinò tutti ancora in volo verso un piccolo cratere con un atterraggio d' "emergenza". 
Si accasciarono tutti a terra esausti una volta rispresi dalla forte caduta.
- Scusatemi, ancora non so volare bene. State tutti bene? -
Risposero tutti di si ma era evidente che fosse una bugia. Respiravano tutti a fatica siccome l'aria li sotto era parecchio umida e dovevano ancora capire bene cos'era successo.
- So che ti facciamo un sacco di domande - iniziò scusandosi Mirko - ma quello cos'era? -
- É Satourie, il pianeta intorno a cui ruotiamo. -
- Wow. Ecco spiegato perché ci vedevamo al buio. C'era quel pianeta che creava l'alone di luce sufficiente per vederci. -
- Non credo sia cosi facile Tai...- ribatte Mirko.
- Adesso non c'è tempo per discutere. Ne parlerete una volta usciti da qui, non siamo completamente al sicuro. -
Aspettarono che smise di soffiare il vento e uscirono di corsa dirigendosi verso la catena di montagne con le rovine. Una volta usciti dalla portata del vento più forte e delle trombe d'aria rallentarono camminando normalmente.
- Aaah, anche questa l'abbiamo superata. Ora? -
- Ci dirigeremo verso sud-ovest. Li si trova il 2° regno. -
- Ma se ci riposiamo un attimo? - propose Taisuke buttandosi a terra che subito dopo iniziò a gonfiarsi. - Aaaah ma che succede? -
Alyce tirò Taisuke lontano da lì ma la bolla si gonfiava sempre di più - Non ne ho idea. Questo non è normale, deve essere il potere di qualcuno, scappiamo. -
Il gruppo si allontanò velocemente dal ormai enorme bolla che esplose mancandoli di poco. Dal buco creatosi uscirono due ragazzi che saltarono in alto per attaccarli
- Hyaooooo, venite qui ostaggi. -
- Lo avete capito che vi stiamo attaccando? -
Alyce smise di correre e si girò verso di loro - Voi scappate, ci penso io a loro! -
I ragazzi proseguirono verso le montagne mentre la ragazza tirò fuori due pugnali che lanciò ai due avversari in aria con estrema precisione.
Uno dei due si lanciò davanti per proteggere l'amico dai pugnali e subito dopo essere stato colpito iniziò a gonfiarsi come un palloncino fino ad esplodere in una nuvola di fumo e coriandoli. 
La ragazza trasformando solo gli occhi riusci a vedere dentro la nuvola ma non c'era più nessuno. Mi hanno fregato. Chi si lascerebbe mai in un attacco diretto in inferiorità numerica. Sono una stupida Si girò di scatto temendo che stessero puntando ai ragazzi e infatti era cosi. Il tizio che prima si era gonfiato uscì da sotto i loro piedi e si tolse il cappello - Ihihihahahaha siete miei !!! - si lanciò contro Lorenz come per attaccarlo e il ragazzo gli rispose preparando un pugno.
- Ihihahah non hai capito niente... -
- STATE ATTENTI CI STANNO FREGANDO !!! - urlò Alyce da lontano al gruppo.
L'avversario non reagì, aspettando il pugno che evitò per poi fargli indossare il cappello. Subito dopo Lorenz venne come risucchiato dentro di esso sparendo nel nulla.
- DANNATO COSA GLI HAI FATTO !?!?!? - Mirko si trasformò e partì anche lui all'attacco senza ragionare. 
- Mirko aspetta ! - disse Ghost cercando di fermarlo, senza riuscirci.
- Non avete capito che non potete attaccarci così? - gli lanciò il cappello che Mirko schivo con agilità senza fermarsi. Da esso ancora in volo però ne usci l'altro amico che tirò un calcio fortissimo alla schiena di Mirko. Non ebbe il tempo di reagire che caricandolo lo spinse con la gamba con un scatto quasi istantaneo facendolo volare sulle montagne Ma come diavolo è possibile che mi abbia dato una spinta tanto potente.
Alyce che stava per raggiungere Ghost venne fermata da una catena che uscì da sotto terra e la legò, impedendole di salvare il ragazzo che venne colpito con un pugno dallo stesso aggressore di Mirko. Ghost però si era protetto con le braccia trasformate in ghiaccio evitando di ferirsi. 
- Ahahahahah non serve a nienteeeee ! Shen supera ogni barriera. - come prima diede più forza al pugno e stendendo il braccio con uno scatto rapidissimo lo fece volare via, dalla parte opposta a dove c'erano le montagne.
Shen si avvicinò al suo amico con faccia compiaciuta e un po' di fretta. - Splendido tutto secondo i piani. Tikou si occuperà della ragazza, il capo del ragazzo dai capelli bianchi, io dello spadaccino e tu di quello che hai teletrasportato. Ora va... -
- Immunity Unfair !!! -
Non fece in tempo a finire la frase che qualcuno lo colpì dietro alla testa con un pugno fortissimo facendolo a cadere a terra. Era Taisuke che si trovava ancora li infuriato. 
- Ahia maledizione, e tu chi sei? Da dove sbuchi? -
- CHE TI FREGA, FRA POCO NON AVRAI LE FORZE NEANCHE PER PESARE !!! -
- Pesare?... -

* * *


Intanto, dall'altra parte di Arafe Atak, un fulmine stava volando nel cielo percorrendo grosse distanze in pochissimo tempo. Si fermò quando in mezzo al nulla vide Zaykross seduto sul petto di Grey.
La ragazza atterrò e tornò umana.
- Sapevi che vi avrei seguito. -
- Stolta. Sono l'uomo più inteligente che sia mai esistito, ovvio che lo sapevo. -
- Hai lasciato scappare Scarlett con il "lancia-fiamme", eppure sai che il mio obiettivo è un altro. -
- Abbiamo scommesso se saresti riuscita a rubarcelo. Ovviamente io ho puntato sulla tua sconfitta. -
La ragazza si trasformò, si tolse l'abito e impugnò la sciabola.
- Giusto, basta parlare, o non tornerò più alla mia dimora. -
Meteo tese la mano verso la sciabola che le aveva rubato Zaykross nello scontro di prima e questa volò verso di lei. Senza impugnarla e lasciando anche quella che aveva già le due iniziarono a fluttuare e poi a ruotare intorno a lei - Iniziamo !!!-

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Capitolo 23
*** Il clan Biepu ***


CAPITOLO 18
Il clan Biepu.




La situazione era precipitata. In pochi minuti l'intero gruppo era stato diviso. L'unico intoppo nel piano del clan nemico é... Taisuke.
- Pesare ?! -
Taisuke si fermò un attimo a riflettere su cosa aveva appena detto e poi si girò accovacciandosi.
Era pensare, anche parlare andava bene ma pesare? Perché devo sempre sbagliare.
- Shen ma chi diamine è questo qui, non ne avevi contati quattro? -
- Non lo so. Anche il capo ne aveva visti quattro. - lo guardarono per un po' mentre il ragazzo era accovacciato a bisbigliare qualcosa ed a tirarsi schiaffi sulla fronte.
- Non credo sarà un grande problema. Se ne occuperera Shen il magnifico. -
- TAISUKE SCAPPA !!! CORRI DA GHOST, CERCATE DI RIMANERE RIUNITI !!! -
- Sta zitta tu. TIKOU !!! CHE ASPETTI A PRENDERTELA !?!? -
La catena che teneva Alyce legata iniziò a riavvolgersi dal punto per terra da cui era uscita trascinando la ragazza sottoterra fino a farla sparire.
Mentre i due ragazzi pero' assistevano alla scena compiaciuti, Taisuke stava scappando a gambe levate verso Ghost che era sdraiato a terra e probabilmente era svenuto.
- Ehi! Come osi scappare da Shen? -
Si accovacciò a gambe aperte posando le mani a terra - Tranquillo Shawn mi occuperò io di entrambi. Tu faresti meglio a controllare quello che hai catturato a che punto sta. -
- Hai ragione. Ci incontriamo tutti nel tunnel centrale con gli ostaggi. A dopo. - si tolse il cappello e ne tirò fuori un telo con cui ci si coprì svanendo nel nulla insieme ad esso.
- E ora pensiamo a te. Powering...- piegò ancora di più le gambe e alzò la testa verso Taisuke - ...Take Off !!! .- all'improvviso fece un salto rapidissimo contro il ragazzo preparando il colpo con il suo tirapugni. Taisuke pero' che non si era accorto di niente inciampò nella corsa schivando l'attacco di Shen che per la troppa spinta finì una centinaia di metri più avanti.
- Dannato, questa non me l'aspettavo. Come ha fatto a schivarlo? -
- Uffa inciampo sempre. Devo sbrigarmi a raggiungere Ghost. - si rimise in piedi e riiniziò a correre ma Shen gli sbarrava la strada.
- Come osi sfigurarmi così? -
Ma di cosa parla questo qui? Pare che dovrò sconfiggerlo ahahahah.
Il ragazzo si mise in posizione e si trasformò mentre Shen si lanciò di nuovo contro di lui.  
- Immunity... - Taisuke rimase immobile ad aspettare il suo avversario - ...Reflect ! -  Sul petto gli si illuminò una sfera di un grigio metallizzato che rese il corpo più duro del acciaio, respingendo il pugno di Shen. 
- Ma che diamine, che meccanico sei? -
- Ahahahah meccanico? Ho un golem indistruttibile, non puoi battermi ahahahahah. -
- Indistruttibile eh? Grazie del informazione. Cambierò tattica. -
Cavolo, dovevo starmi zitto.
Shen prese una manciata di terra e glie la lanciò negli occhi accecandolo. Poi lo afferrò per le spalle e iniziò a correre verso le montagne. 
Ehi ma si sta allontanando? Allora come fa a tenermi le spalle? Non riesco a vedere niente.  
- Powering Give Up !!!- Shen lo tirò velocemente verso di lui per poi lanciarlo esattamente dove si trovava Mirko. 
- Hyahooooooo !!!! Guarda come vola il piccoletto. E ora... - si piegò ancora sulle ginocchia con le mani a terra - ...Sarà meglio che li raggiunga ahahahahah! -

* * *


Intanto da Alyce...
La ragazza dopo essere stata trascinata per qualche metro sotto terra cadde in una enorme galleria sotterranea. Una volta entrata, la catena la liberò e si riavvolse poco più lontano.
Alyce si rialzò e si passo le mani sui vestiti per pulirsi mentre si guardava attorno. La galleria era molto grande, la forma era perfettamente circolare e si diramava in più tunnel. 
Deve essere una rete di buche che usa questo clan per assaltare i nemici. Chissà per quanto si estende. Ora però devo pensare a battere il mio avversario cosi portò raggiungere i ragazzi. Sono sicura che se la caveranno alla grande anche senza il mio aiuto, ma non si sa mai.
La sua avversaria non la fece attendere troppo. Dall'ombra uscì una ragazza con una acconciatura arancione enorme di capelli leggermente mossi che le arrivava fino ai piedi scalzi. Portava un paio di pantaloni larghi neri strappati e una camicetta bianca senza maniche sporchissima e troppo piccola per lei che le lasciava l'ombelico scoperto e copriva per poco il seno. Il viso anche esso sporco era pieno di tatuaggi blu che assomigliavano a quelli tribali che nascondevano la sua pelle pallidissima.
- Appunto, eccoti qua. Non ci perdiamo in chiacchiere e combattiamo. -
- Ma guarda che tipetto energico mi è capitato. Divertiti pure non ho molta voglia di combattere. -
Da dietro di Alyce sbucò un gigantesco Vastatoris che cercò di colpire la ragazza ma senza riuscirci. Lei aveva schivato il colpo con una ruota laterale, poi prese un pugnale e con uno scatto fulmineo gli saltò contro lanciando un fendente rapidissimo. Non servì a niente pero'. Sul corpo del Vastatoris non c'era neanche un graffio e già si stava preprando per un nuovo assalto. 
- Ti piace? È uno dei Vastatoris migliori di Gheanna. Sono riuscita a prenderne qualcuno e ad addomesticarli. Non li trovi anche tu eccitanti? -
Il mostro assomigliava a quelli che avevano accompagnato Kerön ma invece di avere il corpo di piccole scaglie ne aveva di meno e più grandi. Aveva quattro occhi che contornavano la testa perfettamente sferica attaccata al corpo senza il collo e una coda molto più lunga. Con essa girandosi colpì la ragazza scaraventandola dentro uno dei tunnel.
Tikou frustò il Vastatoris con la catena ripetutamente urlando - Forza, che aspetti? Portami qui la sua carne. -

* * *



Nel frattempo da Mirko....
Era molto in alto e anche se non soffriva di vertigini la vista gli metteva paura. Dispiegò le ali per planare a terra Se avessi imparato a volare sarei potuto tornare lì in un lampo... Mi sono fatto prendere dalla rabbia ancora una volta. Gestire un doom é più difficile di quanto pensassi... Faccio fatica anche solo a pensare...
Mentre scendeva vide qualcuno arrivargli contro. Lo prese al volo per un piede e tenendolo al contrario lo riconobbe. 
- Tai sei stato colpito anche tu? -
Lo lasciò facendolo cadere ma gli spuntarono le ali iniziando a planare come l'amico.
- No mi ha lanciato in aria. Ma prima che lo facesse gli ho tirato un pugno dietro la testa ahahahaha. -
- Non so quanto ti conviene ridere. Il loro obbiettivo era dividerci e ci sono riusciti. Ora...-
- Ora? -
- ...Stavo per dire qualcosa ma... Non ricordo cos... ATTENTO!!! -
- ...eik Off!!!
Sentì urlare qualcosa e una persona volare verso di loro a grande velocità. Chiuse in fretta le ali per scendere più in fretta e uscire dalla sua traiettoria e nel cadere si tirò dietro Taisuke.
Schivarono la persona per pochissimo, che andò a schiantarsi contro la montagna alle loro spalle creando un piccolo cratere.
- Vogliono affrontarci separatamente. Dobbiamo riunirci. -
- Oddio stiamo cadendoooo!!! -
- Tai forza! Stai calmo. Non guardare di sotto! -
-Ok ok... Comunque credo sia impossibile... Lorenz è sparito, Ghost é volato verso il fiume e Alyce é stata legata e portata sottoterra. -
- E allora cosa proponi di fare? - chiese Mirko notando che il ragazzo si stava rialzando.
- Siamo in due no? Prendiamolo a calci in culo e andiamo ad aiutare gli altri. - gli rispose il ragazzo riaprendo le ali mentre Mirko tornò umano aggrappandosi al suo piede.
- SCENDETE DA SHEN !!! CHE FATE LASSÙ !?!? - alzò il braccio verso di loro e chiuse il medio e l'anulare a fare delle corna.
- Hai ragione Tai. Facciamogli vedere cosa sappiamo fare. - 
- Powering... -
- Ora ci conviene schivare quello però. -
- Ahahahah tranquillo non mi farà niente. -
- ...Let Off !!! - Shen ebbe un piccolo rinculo e subito dopo qualcosa colpì Taisuke che provocò un rumore metallico ma lasciò il ragazzo illeso.
- Ahahahah visto Mirko? Non mi fa niente. Hai un piano per batterlo? -
- EHI SCENDETE !!! NON CONSTRINGETEMI A VENIRE LI !!! -
- Ora riesco a pensare. Avevamo già visto quel tizio nell'arena. Oltre ad essere aggressivo, per i suoi attacchi ha bisogno di molto spazio. Tra le rovine dovrebbe trovarsi male. Riesci a volare fino a lì? -
- Nessun problema ahahah. Reggiti forte. - le sue ali divennero più grandi e iniziò a volare verso un'apertura tra due montagne che avrebbe portato alla valle dove si trovavano le rovine.
- Dove andate? Powering Let Off !!! - Shen gli sparò ancora ma senza alcun risultato.
Continuò a sparargli finché non riuscì a colpire il braccio di Mirko che per il dolore lasciò la presa. 
Aaaah che dolore... Fa malissimo...
Iniziò a cadere e Taisuke cercò di prenderlo al volo ma Shen glie lo impedì sparandogli alla mano.
- Taisuke tranquillo... Non preoccuparti per me. Occupati di lui! - si trasformò aprendo le ali ma Shen glie le bucò sparandogli ancora. Le chiuse per proteggersi dal atterraggio. La velocità dello schianto lo fece rotolare fino al inizio delle rovine.
- Powering... -
- Mirkoooo !!! -
- Ti ho detto di lasciarmi stare, pensa a lui !!! -
- ...Take Off !!! - Shen si lanciò contro Taisuke a una velocità disumana e lo colpì in faccia con un pugno. Ancora una volta però Taisuke diventò d'acciaio respingendo l'attacco. 
- Ahia. Tu sei indistruttibile giusto? Shen ti riserverà un trattamento speciale. -
- Col cavolo. Non mi hai neanche dato il tempo di dire il nome del attacco! -
Shen prese il ragazzo per le spalle e velocemente iniziò a scendere mantenendo la presa su di lui.
Lo sta facendo ancora. Non riesco a vedere come fa però...ho paura di guardare di sotto.
- Powering Give Up !!! - una volta che Shen toccò terra tirò giù Taisuke schiantandolo a terra. Il ragazzo creò un cratere a terra rimanendo incastrato con la testa. 
Aaah ancora !?!? Non mi faccio niente ma rimanere incastrato è umiliante.
- Magnifico ! Shen non ha tempo da perdere con te. Rimarrai qui finché non capisco come batterti. -
- Ehi liberami subito o te la farò pagare !!! - gli urlò Taisuke che cercava di tirarsi fuori spingendo con le braccia ma Shen senza considerarlo iniziò ad arrampicarsi sulla montagna per superarle. 
- L'altro è atterrato dall'altra parte, tra le rovine nella valle. Ahahahahah vieni qui spadaccino, Shen si occuperà di te ! -

* * *


Nel mentre da Lorenz...
Il ragazzo finalmente si risvegliò. Era al interno di una scatola a forma di umano come una bara da faraone. 
Ma che... Che ci faccio qui? Possibile che da quando sono in questa dimensione sono stato continuamente rapito o svenuto... Non riesco a muovermi.  
Iniziò ad agitarsi e con un movimento brusco sentì la bara alzarsi da terra e allontanarsi come se stesse fluttuando.
Fece forza con le braccia per rompere il contenitore ma riuscì solo a creparla. Dal buco iniziò ad entrare dell'acqua che gli spruzzava in faccia. Aaaah ma che diavolo devo uscire di qui e alla svelta.  
Fece ancora più forza trasformando le braccia in legno e riuscendo a distruggere totalmente la bara. L'acqua lo sommerse e la corrente lo trascinò lontano. Cercò di nuotare in superficie ma la corrente era troppo forte così si fece aiutare trasformando le braccia in legno e tornando a galla. Si aggrappò alla riva tirandosi su e sdraiandosi a terra. Tossi un po' d'acqua e si mise a guardare il cielo. 
Che fatica... Dove saranno andati a finire gli altri? Non ci ho capito niente.
- Ovvio che non hai capito niente. Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto? -
Lorenz tirò indietro la testa per vedere chi parlava e lo riconobbe subito. Si alzò in piedi e lo indicò urlando. - Tu, sei il tizio che mi ha portato qui ! Che hai fatto ai miei amici? -
- Oh io niente ma il mio clan se ne sta occupando ihihahahahaha. E tu sei il mio avversario se ancora non lo hai capito. -
- Quindi stanno cosi le cose... - strinse il pugno e poi si mise in posizione - Vi pentirete di esservi messi contro di noi. I miei amici batteranno la tua banda di delinquenti come farò io con te. -
Anche il ragazzo si alzò e si tolse il capello - No non hai capito niente, avverà l'esatto contrario. -

* * *


Nel frattempo da Alyce...
Tikou stava aspettando con ansia che il suo Vastatoris uscisse dal tunnel con il corpo della ragazza tra le sue zanne. 
- Quanto ci mette... Dovrò renderlo più brutale esita troppo. -
Finalmente qualcosa si avvicinava verso di lei. Era il mostro che teneva in braccio Alyce ma lei non era morta. Al contrario, stava ridendo a crepapelle mentre lo abbracciava. 
- Ma... CHE COSA??? Come ti permetti di disobbedire alla tua padrona, forza uccidilo !!! - gli lanciò la catena per frustarlo ancora ma Alyce la bloccò con una mano prima che potesse colpirlo.
- Come ti permetti tu di fargli male per puro divertimento? Avevi ragione, è veramente carino. - gli disse la ragazza accarezzando il Vastatoris sotto le sue fauci. 
- Maledetta... Gid attaccala tu! -
Un altro Vastatoris a sei braccia e senza occhi sbucò dietro Tikou e si lanciò al attacco della ragazza. Lei scese dal mostro e saltò al collo del altro sussurrandogli qualcosa all'orecchio. Il Vastatoris perse le intenzioni aggressive che aveva e la prese in braccio facendole il solletico.
- Ahahahahah no basta ahahahah dai smettila. -
Tikou ringhio dalla rabbia, non credeva ai propri occhi - Che... Che cosa significa... Che hai fatto alle mie bestie? CHE COSA GLI HAI FATTO? -
Alyce si rimise in piedi e le fece la linguaccia - Si vede che sono più bella di te e li ho incantati ahahahah. -
- DANNATA !!! - gli lanciò la catena per attaccarla ma alla ragazza si illuminò una sfera verde chiaro e sparì un istante dopo schivando il colpo.
- Dov'é?... Dov'é andata.. Uh? - era sotto di lei accovacciata pronta a colpirla. 
- Non sei abituata ai scontri eh? - le tirò un montante potentissimo che la fece volare di sopra fino a farla tornare in superficie. Volò in alto e poi si schiantò a terra ai piedi della montagna. Quando si tirò su Alyce era già salita e si avvicinava a lei scrocchiandosi il collo e le dita.
- Sembra che non mi dovrò sforzare neanche più di tanto! Ti farò fuori in pochi minuti ! -

* * *


Intanto da Ghost...
Il ragazzo era a terra ed era svenuto.
Rinvenì dopo poco dal atterraggio e si rialzò cercando di capire cosa era appena successo.
Il colpo di Shen non lo aveva ferito e il ghiaccio lo aveva protetto nello schianto. Nonostante questo però era molto lontano dal luogo dove si trovava prima. 
Ci hanno diviso. Dove saranno andati gli altri?
Si mise a cercare in giro e in lontananza riuscì a riconoscereAlyce che combatteva ai piedi della montagna.
...Devo aiutarla. Cosi potremo battere il suo avversario in fretta e aiutare gli altri. Devo sbrigarmi.
Iniziò a correre ma si fermò subito. Qualcosa da sottoterra si alzò davanti a lui sbarrandogli la strada. Uscirono pali e corde che tirarono su un enorme tendone blu a forma di mongolfiera con una piccola entrata. Pensò di aggirarlo ma il terreno intorno al tendone e dietro di lui inziò a gonfiarsi, come era successo prima con Taisuke, costringendolo ad entrare. Subito dopo si sentirono varie esplosioni e prima che Ghost potesse riuscire delle travi di ferro gli sbarrarono la strada.
Sono caduto nella loro trappola. Il golem mi avrebbe protetto dal esplosione, mi sono preoccupato per niente...  
Si girò per controllare l'interno del tendone che risultava più grande rispetto a quello che si vedeva da fuori. Era completamente vuoto e altissimo.
All'improvviso dall'altra entrata la terra iniziò a muoversi per poi creparsi e aprirsi in una grossa voragine. Ne uscì un uomo molto alto che indossava una tunica leggera senza maniche bianca con strisce verticali celesti. I capelli castani lisci che arrivavano fino alle spalle si scontravano con un enorme paio di baffi con le punte arrotolate. 
- Salve ragazzo. Ti starai chiedendo cosa è successo, è vero? -
- Ci avete attaccato...-
- Esattamente. Mi dispiace presentarmi solo a te ma solo a te ma sono il capo del clan Biepu e abbiamo intenzione di rapirvi e chiedere un riscatto al vostro capo che ha osato umiliare uno dei miei sottoposti. Tu sei John... Ne vero. Chi sei? -
Il ragazzo non rispose ma prese un pugnale dalla tasca che aveva rubato ad Alyce mentre erano sul carro. 
- Capisco, preferisci combattere è vero? Soddisferò la tua voglia si essere picchiato dallo stile più originale e colorato di questo mondo, sei pronto? -
Ghost impugnò con forza il pugnale e a fatica si colpì il braccio. Il punto del braccio intorno all'arma si trasformò in ghiaccio e piano piano riuscì a trasformare tutto il corpo. Annui all'uomo e si mise in posizione. Non devo perdere contro questo stramboide. Devo sbrigarmi e andare ad aiutare gli altri.

* * *



Intanto da Mirko
Il ragazzo ferito era arrivato alle rovine. Il sito era pieno di edifici in marmo distrutti e gli fu facile trovare un posto dove nascondersi.
Calma Mirko. Calma. Pensa... Devi ragionare...
Si accasciò a terra accanto a un muro e si gurdò le ferite sulle ali: erano quasi rimarginate totalmente.
Per quanto sia fantastico c'è qualcosa che non va in questo potere...
Una volta rigenerato totalmente tornò umano e fece un sospiro. 
Bene iniziamo ad analizzare. Shen. L'ho già visto nell'arena. Mi ricordo che le lame non avevano effetto su di lui, o meglio, lo tagliavano fino ad un certo punto e rimaneva illeso. Il suo avversario non lo ha mai tagliato interamente. Mi deve aver scelto proprio perche porto una spada. Poi mi ha scaraventato via come fossi un pallone con una estrema facilità. Deve aver usato il suo potere in questo caso. Un doom? Portato cosi al corpo a corpo sarebbe plausibile, spiegherebbe anche i tirapugni. Ma cosa centrerebbe con i tagli. Inoltre non gli ho mai visto le corna. Quando ha colpito Taisuke si è sentito un rumore metallico. Deve essere un meccanico. Ma che senso ha un meccanico che non può essere tagli...
- VIENI FUORI SPADACINOOOOOO !!! -
Shen... No non può aver battuto Tai. Deve aver trovato il modo di metterlo in condizione di non poter combattere.... Spero non sia rotolato giù dalla montagna, sarebbe da lui.
Si sentì un rumore fortissimo di un edificio che crollava. Era Shen che stava distruggendo tutto quello che aveva davanti a se per scovare Mirko.
- Meteo aveva ragione. Ci sono molte eccezioni. Forse ho un idea su cosa potrebbe essere ma non ne sono sicuro. - fece un grosso sospirò e si rimise in piedi impugnando la spada con forza - Non devo perdere. Devo riuscire a batterlo e salvare gli altri. -
Uscì dal edificio e iniziò a dirigersi verso il rumore. Il primo combattimento stava per avere inizio.

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Capitolo 24
*** Primo scontro: Demone vs Clown ***


CAPITOLO 19
Il Demone vs Il Clown.




Ognuno ha il suo avversario, i ragazzi stanno per scontrarsi con un clan esperto in attacchi a sorpresa, il primo combattimento stava per iniziare.
Mirko, era al interno delle rovine e stava correndo verso il forte rumore causato da Shen che distruggeva i relitti.
Sbucargli davanti per un attacco diretto sarebbe stupido, cercherò di raggirarlo. Quando pensò di essere abbastanza vicino prosegui di lato per cercare di prenderlo da dietro. Al improvviso pero' i rumori si interruppero. Subito Mirko iniziò a guardarsi intorno pensando che si fosse accorto della sua presenza ma Shen era sul edificio sopra di lui.
- Ahahahah cerca cerca. Che stupido. Non lo ha capito che sono qui ahahahahah. -
Il ragazzo sentì la voce e guardando in altro lo trovo.
- Aaaaah mi hai visto uffa ! - si lanciò di sotto a grande velocità ma Mirko riuscì a scansarsi in tempo. - Accetti di combattere con me e quindi l'attacco del clan biepu? -
- Certo che accetto. - cercò di sfoderare la spada ma fu costretto a tenerla nel fodero per proteggersi da una scarica di pugni di Shen.
- Hyahooooo spadaccino, faresti meglio a buttare quella spada, non mi farai niente. Neanche è affilata ahahahahaha. -
Pensa che il fodero sia la spada... Forse farò meglio a tenerglielo nascosto. Si trasformò e aiutandosi con le ali indietreggiò di più.
- Sei un Doom eh? Molto meglio di quei golem noiosi. Ora tocca a me. -
Fece un salto al indietro, e si mise in una possa in stile super-eroe. Le spalle, il bacino, le ca erano rivestiti da degli anelli enormi di metallo nero mentre il resto del corpo era ricoperto di piccoli cristalli grigi a forma di rombi. Sul petto la sfera luminosa era grigia con varie linee oblique celesti.
- Sei un meccanico... Immaginavo. -
- Ma quale immaginavi. Vieni qui che ti concio per le feste ! Powering Take Off !!! - scattò contro di lui tirandogli ancora una volta un pugno ma Mirko lo parò con il fodero.
- Shen non ha barriereeeee !!! - diede più forza al braccio scaraventando avanti Mirko che rotolò rovinosamente fino a sbattere contro un muro. Come prima... Deve essere per forza quell... Uh?
- Powering... -
Shen lo stava puntando con le dita a corna e per istinto Mirko si buttò di lato.
- ...Let Off !!! - sparò qualcosa dalle dita nel punto in cui si trovava poco prima Mirko. Sul muro erano apparsi due buchi fumanti perfettamente circolari.
- Repeat !!! -
Sparò ancora e questa volta riuscì a colpirgli le ali. Iniziò a sparare ripetutamente anche con l'altra mano mentre Mirko continuava a scappare.
Dannazione, come faccio ad avvicinarmi. Corse con i colpi di Shen alle calcagna fino a che no vide un edificio con una breccia nel muro. Si infilò dentro sperando di essere al sicuro ma i colpi del meccanico perforarono il marmo e uno di questi lo ferì alla spalla. È un dolore atroce... Sto... No forse ho capito. Riprese a correre e uscì dal edificio dopo aver sentito altri spari.
Non mi ha sparato... un proiettile. Ho sentito qualcosa... entrare e riuscire dalla mia pelle... DANNAZIONE NON CE LA FACCIO. Si fermò al improvviso, legò la spada alla cintura e iniziò a correre verso di Shen schivando tutti gli sparì e con uno slancio lo colpì con un calcio sulla pancia.
- Ahahahah divertente. -
Shen non si era mosso di un millimetro, lo colpì ancora con un pugno in faccia ma non solo la testa dopo essere andata indietro tornò indietro come se fosse elastica, si tagliò anche sulla mano come se avesse tirato un pugno su dei vetri rotti.
- Un due tre, la morte è qui per te ! Powering Pay Off !!! - Shen stordì Mirko con una testata e poi con un calcio lo riallontanò.
- Ahahahahaha è fantastico vederti totalmente impotente di fronte a Sheeeeen il magnifico !!! -
Si stava riavvicinando a Mirko e arrivato accanto a lui lo calpestò - Sei insignificante, sei debole, non sei al altezza di Shen, quelli come te devono soccombere, annientati da quelli come Shen, potenti e ...-
- FINISCILA STA ZITTO !!! - Mirko urlò questa frase con una voce demoniaca e prendendolo per un piede lo fece allontanare. Si rialzò, prese la spada e senza estrarla gli tagliò la pancia. Lo colpì ancora sulle braccia e poi sul collo, e continuò lanciandogli una dozzina di fendenti. Quando riuscì a calmarsi pero' si mise una mano in faccia. Le pupille erano diventate più grandi e non aveva più il controllo del braccio.
Che sto facendo?!?! Devo...
Shen tornò normale e prese a pugni Mirko ancora stordito che tornò normale - Powering Strech Up !!! - con l'ultimo pugno lo tagliò e lo spinse lontano come aveva fatto prima.
Cosi fa più male ma almeno riesco a pensare... Ma sto perdendo troppo sangue da queste ferite.
- Non sei più in grado di batterti, arrenditi. Powering Let Off !!! -
Gli sparò ancora ma al improvviso Mirko si prese come se non stesse aspettando altro. Si piegò al indietro schivando il colpo e lanciò un fendente verso l'alto subito dopo. La spada si impigliò in qualcosa e veniva tirata verso di Shen.
Lo sapevo... É come immaginavo.
Non ebbe il tempo di fare altro che il meccanico volò verso il ragazzo, grazie a quello che era rimasto impigliato nella sua arma, e lo colpi con una capocciata rompendogli le costole scaraventandolo contro un edificio e facendolo crollare. I detriti lo sommersero facendolo sparire ma il ragazzo era ancora vivo.
Ho davvero... perso? Cosa posso fare ancora? Non ce la faccio a muovermi... Ma ho capito il suo potere, é una mo...
Mirko si rialzò dal cumulo di macerie. Prima di schiantarsi si era totalmente trasformato senza volerlo. Camminava braccollando e con la testa che penzolava come se fosse uno zombie.
Il mio corpo... Si muove da solo... Sono già quasi guarito, come è possibile !?!?
Il suo respiro era affannato e talmente caldo che creava vapore non appena fuoriusciva. La saliva aveva anche uno strano sapore ora, ma non era sangue. Sentiva un calore dentro al petto e una forza infinita che cercava di uscire.
Devo... Resistere... Non devo perdere il... Controllo... Ora che ho capito cos'è devo solamente... Non riesco a pensare... Devo solamente...
- Hyahooooo!!! Che succede, ti sei addormentato? - Shen non gli diede il tempo di riprendersi totalmente e si lanciò contro di lui tirandogli un pugno allo stomaco e facendolo mettere in ginocchio - Oppure ti sei arreso dinanzi alla potenza di Shen il magnifico !?!?! - lo colpì con un calcio sotto il mento lanciandolo al indietro.
...Devo semplicemente...
Shen gli sali sopra e iniziò a prenderlo a pugni mentre Mirko che cercava di proteggersi con la spada, strizzava gli occhi e stringeva i denti per sopportare il dolore.
- HYAAAHOOOOOO !!! FINIAMOLA QUI SPADACCINO !!! -
Devo solo...DISTRUGGERLO !!!
Le ali di Mirko si aprirono molto più del normale e sbattendole una sola volta si alzò in cielo facendo cadere Shen.
- *Tsk* Hai deciso di fare sul serio ? Shen ti accontenta subito. Powering Strech... -
Stava caricando un pugno ma Mirko con un altro battito di ali apparse davanti a lui con una velocità tale da sembrare che si fosse teletrasportato, lasciandolo a bocca aperta e con gli occhi sgranati. Cercò di indietreggiare ma il mostro lo prese con un gancio in faccia scaraventandolo contro un edificio accanto.
Uaaaaaa che dolore. Da dove viene tutta questa forza?
Shen si rialzò per guardarlo bene. Era diventato enorme. Le ali avranno avuto una apertura di sette metri. Le corna che prima gli coprivano il volto ora si erano aperte per lasciare spazio ad un muso mostruoso e non più umano. Le scaglie degli arti divenivano più grandi man mano che si avvicinavano al torso squamoso che rifletteva la luce blu scura della sfera sul suo petto. La stessa luce che illuminava dal basso il muso rendendolo più inquietante di quanto no lo fosse già. Respirava ancora più affannosamente di prima e sembrava non vedere l'ora di uccidere qualcuno. Assomigliava a tutti gli effetti a un drago antropomorfo.
Lanciò un grido al cielo con una voce demoniaca unita a quella di un mostro e poi guardò Shen con aria minacciosa.
- Ue hai perso il controllo? Ahahahahah sei proprio un dilettante. Non sei un meccanico. Da quant'è che sei in questa dimensione? Ahahahah !!! - senza che se ne accorse il Doom lo aveva raggiunto e alzando una gamba pestò il terreno alzando una nuvola di polvere. Shen però aveva schivato l'attacco con un salto e salendo su un edificio.
- Mi toccherà impegnarmi quindi. - scattò velocemente contro il Doom che nel frattempo aveva preso il volo. Mirko schivò il pugno di Shen e gli prese la faccia con una mano per poi schiacciarlo a terra. Iniziò a tirargli una scarica di pugni che fece sprofondare il ragazzo nella terra.
- Aaaah finiscila ! - Shen tirò su entrambe le gambe poggiando i piedi sul petto del Doom e facendo forza lo spedì in aria.
- Powering Tale Off !!! - si rialzò e fece un enorme balzo in aria dove aveva mandato il mostro. Si scontrarono con i rispettivi pugni con talmente tanta forza creare al al contatto una piccola onda d'urto che li respinse. Il Doom cercò di colpirlo una seconda volta ma Shen lo prese per le spalle per lanciarsi dietro di lui e tirargli una ginocchiata sulla schiena. Con la coda lo prese prima che potesse colpirlo nuovamente e iniziò a stritolarlo.
- Pff e cos'è questo? -
Shen fece apparire ancora quelle lame sul suo corpo ferendo il Doom che allentò la presa per il dolore permettendo alla vittima di contrattaccare con una gomitata sulla mascella. Poi lo ricolpì con un npugno al rovescio con le nocche sul muso e una volta liberatosi del tutto lo afferrò per il collo iniziando a precipitare velocemente.
- E con questo finisce lo spettacolo. Powering Give U... - Al improvviso Shen si fermò di scatto e come un elastico tornò su velocemente. Era il Doom che lo stava tirando su per poi volare rapidamente a sua volta verso il ragazzo con un calcio, prendendolo alla bocca dello stomaco e precipitando a terra. L'impatto fu devastante, tanto che gli edifici accanto crollarono. Shen era sprofondato nel terreno e non riusciva a muoversi.
Che doloreeeee. Non riesco ad alzarmi... Dovrò resistere per un po' ahahahahah Il Doom sopra di lui lanciò un altro ruggito al cielo e poi lo guardò in faccia. Aprì la bocca e dopo un grosso respiro lo investì con una fiammata continua che durò un paio di minuti. Una volta finita però Shen, a parte i vestiti, era rimasto illeso.
- Ahahahahahaha sono un meccanico, stupido ! -
Ripreso dal schianto di prima tirò fuori il braccio dal terreno e lo colpì con un pugno sul petto. Il Doom si fece molto male ma non ci fece troppo caso e gli tirò un calcio alzandolo in volo. Poi corse da lui intercettandolo, lo prese per la testa e continuò a correre facendogli strusciare la faccia sul terreno per poi lanciarlo contro un muro. Il ragazzo dopo aver sbattuto contro di esso cadde a terra tramortito per il dolore ma sembrava illeso nonostante tutto. Il Doom lanciò un altro grido al cielo e si preparò per un altro assalto quando... - Mirkooooo !!! - si fermò appena udì quel urlo. Era Taisuke e gli stava sbarrando la strada. - TAISUKE... LEVATI DI MEZZO DEVO UCCIDERLO !!! -
Mi riconosce, come era successo a Lorens. - Mirko devi fermarti. Devi tornare in te... -
- MA CHE STAI DICENDO ?!?! POSSO BATTERLO CON QUESTA FORZA ORA LEV... -
- IO...-
- *Mh*? -
- Io non sarò mai... Un genio come te... Ma ho capito una cosa. Shen resiste bene agli urti. Non vedi che dopo tutto quelle volte che lo hai colpito è ancora intero come se niente fosse. - Intanto Shen si stava rialzando ancora una volta. - Se vogliamo vincere questa volta non bastano i muscoli... TI PREGO TORNA NORMALE !!! -
Il Doom rimase immobile senza dare risposta. Taisuke cercò di avvicinarsi ma il meccanico lo schiacciò a terra dopo averlo preso per la testa.
- Tu, maledetto. Ti sei liberato ?! Vediamo se riesci a liberati da questo ! - lo ritirò su prendendolo per i capelli e poi gli mise l'altra mano lo prese in faccia. Dal braccio iniziò ad uscire una spirale di metallo che si attorcigliò intorno al ragazzo.
- Ehi che è sta roba. Toglimela ! - iniziò ad agitarsi ed a dimenarsi ma la spirale era troppo stretta.
- Ahahahahahah questa volta non ti muovere. Anche perché non puoi aha... - mentre rideva qualcosa gli tagliò la faccia a metà. Era Mirko, tornato nella versione ibrida tra umano e doom, e sembrava ancora più forte di prima.
Prima che si ricomponesse gli tagliò anche le gambe per metà, poi prese Taisuke facendo attenzione a non tagliarsi e iniziò a scappare. Quando Shen tornò normale non c'era più nessuno.
- ...Mi stanno veramente stancando... RADERÒ AL SUOLO QUESTO POSTO PUR DI TROVARVI !!! MI AVETE SENTITO !?!? -
Nel frattempo poco lontano da li, Mirko tornato umano si era accasciato su un muro e poggiò Taisuke a terra.
- Dobbiamo allorntanarci da qua o...-
- Siamo dietro di lui, è troppo stupido, continuerà a proseguire in avanti. -
- Mirko ! - disse il ragazzo sorridendo - Sono contento che tu sia tornato in normale, maaa... Ora potresti liberarmi ? - si dimenava con un salame legato. Mirko sguainò la spada e colpì la spirale con un fendente verticale. Essa si spezzò immediatamente al primo colpo come se fosse fatta di plastica.
- Ma cosa, come hai fatto? -
- Ho capito il suo potere. Il suo meccanico è ispirato a una molla. Per questo quando lo colpiscono con una spada non si fa niente, trasforma il corpo in una spirale facendo passare la lama tra un anello e l'altro e non permette all'arma di attraversarlo completamente facendo pressione con i due anelli adiacenti e creando attrito con la lama. Ecco anche perché resiste bene agli urti. Il suo potere è sicuramente poter cambiare la costante elastica della molla a suo piacimento, permettendogli di lanciare in aria oggetti pesanti o di spiccare il volo con un salto. La spirale pero', nonostante sia tagliente al bordo e sembri solida ha un difetto, guarda. - gli fece notare un pezzo della molla che aveva appena rotto - Vedi? La spirale è costituita da piccoli cristalli di metallo. Sono quelli che compongono i suoi arti quando non li trasforma in molle. Con questa particolare struttura posso essere tirati quanto vogliono e non si spezzeranno mai. L'unico modo per romperla è tagliarla e per farlo devi colpirla perpendicolarmente con una lama. -
- Emh... - Mirko ormai era partito con i suoi ragionamenti ma Taisuke non ci capiva niente.
- Scusami... Pensa ad un filo di nylon. Se lo tiri non si spezza. -
- Lo puoi solo tagliare ahahahahah ok ora ho capito. Ma come facciamo a batterlo. -
- Non lo batteremo. -
- Cosa? Che significa che scapp... - lo fermò prima che si disperasse troppo.
- Lo batterò io. Tu raggiungi gli altri. -
- Non posso lasciarti da solo, se combattiamo insieme abbiamo più possibilità di vincere. -
- Sicuramente, ma questo è il mio scontro. Ti ringrazio per avermi fatto tornare in me prima, ma non starei bene con me stesso se mi dovessi appellare a te per doverlo battere. -
- Ma... Mirko...-
Il ragazzo gli poggiò una mano in testa - Tranquillo, tu hai battuto già un meccanico no? Adesso tocca a me farvi vedere cosa so fare. -
A Taisuke gli si illuminarono gli occhi - Allora tu mi credi ?!?! -
- Diciamo che con la fortuna che hai è plausibile. Forza ora vai. Passa da lì dietro per non farti notare. -
Il ragazzo al inizio preoccupato si rassegnò e gli sorrise ancora - Ho capito, se usassi la mia enorme forza sarebbe troppo facile e non ti divertiresti giusto? Tranquillo lo lascerò a te. Allora io vado, in bocca al lupo. - e dicendo così si allontanò passando dietro ad un edificio.
- *Tsk* crepi. - riprese la spada da terra e si diresse verso Shen - Questa volta non fallirò. Ti sconfiggerò e salverò i miei amici. -
Iniziò a correre verso di Shen che questa volta non si accorse di niente. Approfittò di un istante in cui era distratto e si avvicinò per tagliarlo da dietro con un fendente verticale. Poi con un calcio rotante lo prese su un fianco allontanandolo.
- Shen è sorpreso. Ti sei ripreso ! - era inquietante, parlava con la testa ancora divisa a metà.
- Non c'è bisogno che lo nascondi ancora, il tuo meccanico è una molla. -
- *Tsk* Vedo che sei più furbo dei miei soliti avversari. Esatto ! - le due metà si traformarono in molle con gli anelli della spirale verticali - Sono una molla vivente, non poteva capitarmi potere più potente ! Ora che lo sai pero' devo farti fuori. Il mio capo si dovrà accontentare di una carcassa per il riscatto. Powering Strech Up !!! - il braccio si trasformò in una molla e si allungò verso di Mirko che però lo schivò.
- ORA CHE NON MI TRATTERRÒ NON HAI SPERANZE ! POWERING SWEEP UP !!! -
senza ritirare il braccio si prese un anello con l'altro libero e iniziò a tirarlo facendo un attacco a spazzata. Mirko iniziò a scappare rincorso dalla molla tagliente che distruggeva tutto quello che incontrava. Il ragazzo con l'aiuto delle ali fece un salto al indietro lasciando passare la molla e correndo verso il meccanico sperando di poter approfittare delle su braccia impegnate.
- Powering Strech Up !!! - Shen senza troppi problemi allungò una gamba verso di lui bloccando la sua corsa.
- Ho molta più esperienza di te non puoi sperare di fregarmi cosi, Powerig Give Off !!! - riavvolse il braccio allungato e sfruttando l'accelerazione ottenuta gli tirò un pugno che ancora una volta lo parò con il fodero.
- É inutile che ti copri, contro Shen non ci sono barriere che reggano. -
Stava trasformando le gambe e il braccio in molle per dare più spinta e Mirko, che ormai lo aveva capito, invece di cercare di opporre resistenza si scansò. Shen che se ne accorse troppo tardi volò in aria per la troppa spinta.
- Dopo un po' diventi ripetitivo, è facile anticiparti. - saltò su dei massi per raggiungere il tetto di un edificio e poi con le ali spiccò il volo verso l'avversario.
- E credi che sia in svantaggio perché sono in aria? Con questo ti farò cambiare idea e finirò sta pagliacciata ! Powering Wind Up !!! - trasformò le braccia in molle che poi iniziarono a ruotare nello stesso senso della spirale, diventando più piccole.
Cercò di prendere Mirko col sinistro ma lui con le ali lo schivò volando sopra di lui.
- SEI FINITO !!! GIVE OFF !!! - col destro riuscì a prenderlo sullo stomaco e lo colpì anche col sinistro. Le braccia si srotolarono e ruotarono velocemente tagliando Mirko un infinità di volte, provocandogli delle ferite gravissime e profonde.
- Ahahahahahahahahahahaha HO VINTO HAHAHAHAHAH !!! -
- ...Non credo... Proprio. -
- Uh?! -
Il ragazzo con le ali si spinse velocemente verso di lui, approfittando che Shen dovesse ancora ritirare le braccia, e lanciò un fendente orizzontale sul petto, incastrando il fodero con uno degli anelli e continuando a trascinarlo fino a farlo schiantare a terra.
L'impatto alzò una nuvola di polvere che un volta diradata mostrò Mirko che teneva Shen a terra con il fodero nel corpo.
- Bhe che avresti risolto cosi? Sei patetico, chi era il ripetitivo? Ancora non hai capito che non puoi tagliarmi? -
Mirko sofferente e lentamente, per tutte le ferite non rispose e iniziò ad estrarre la spada dal fodero.
- Hey aspetta... CHE STAI FACENDO ?!?!? -
- Eri troppo sicuro di te... per accorgerti che... Il mio obiettivo... era bloccarti con una determinata direzione della molla. -
- HAI UNA SPADA NASCOSTA NELLA SPADA, MA QUANTO SEI MALATO !?!?! -
- Sei tu che non avevi capito niente... Quello era solo il mio fodero... Ma ora non ha più importanza. L'importante per batterti era fermarti con un tipo di molla. Per passare da un direzione della molla ad un altra... Devi tornare nella forma cristallina normale vero? -
- STA ZITTO !!! LASCIAMI ANDARE... - si dimenava disperato per tentare di liberarsi e i cristalli del torso si muovevano a spasmi cercando di tornare normali ma il fodero in mezzo non glie lo permetteva.
- NO AMICO FERMATI !!! TU...LO SAI IN CHE CLAN STO IO !!! I MIEI COMPAGNI VI DARANNO LA CACCIA FINCHÉ NON VI AVRANNO MASSACRATI TUTTI !!! SE MI UCCI...-
- È inutile che blateri... I MIEI COMPAGNI, PER QUANTA ESPERIENZA POSSIATE AVERE, NON CI FAREMO BATTERE DA DELLE NULLITÀ COME VOI !!! - senza aspettare altro lanciò un fendente verticale che tagliò tutti gli anelli della molla del torso. Shen fece un urlò di dolore davvero straziante e poco dopo svenne.
Ho vinto... Mi fa male tutto. Devo tornare... Dai miei amici... Nonostante tutto pero' le mie ferite stanno già guarendo... iniziò ad allontanarsi lentamente lasciando il corpo di Shen lì.
-...No... non finisce cosi...-
Mirko non si girò e proseguì incurante del fatto che Shen si fosse ripreso.
- SHEN NON ESCE DI SCENA COSI !!! - si stava a fatica rialzando.
- Non rialzarti. Qualsiasi cosa farai ormai so come batterti. -
- NON SEI AL MIO LIVELLO, PIVELLO !!! E ORA TE LO DIMOSTRO !!! POWERING LEVEL UP !!! - le molle degli arti iniziarono a girare in senso opposto a quello delle molle, allargandosi e allungandosi e facendolo crescere. Era diventato altissimo ma il torso era rimasto umano.
- ANCHE SENZA TRASFORMARE IL TORSO POSSO BATTERTI !!! HAI FORSE PARAGONATO SHEN A UN MOCCIOSO PIAGNUCOLONE COME TE !?!? CON QUESTO TI FARÒ FUORI, SARÀ LA FINE DI QUESTO SPETTACOLO !!! POWERING COMBO: WORK UP... - le molle iniziarono a ruotare diventando delle turbine di lame mortali e poi lanciò indietro le braccia - ...STRECH !!! - le ritirò velocemente, aiutato dalla forza elastica, verso di se per poi tirare due pugni devastanti al ragazzo.
Mirko si ritrasformò e sguainò la spada parando un braccio con l'arma e uno col fodero. Il colpo era troppo potente pero' e lo spinse una centinaia di metri indietro. Dopo neanche un minuto molle smisero di girare ed i pugni non facevano più forza.
- Dici di poter sopportare qualsiasi dolore, ma i tuoi colpi non sono più come quelli di prima. Si è tirato troppo per le lunghe questo combattimento vero? -
- STA ZITTO !!! - ritirò indietro le braccia ma Mirko si aggrappò ad una di queste volando verso di lui.
- DANNATO !!! - smise di riavvolgere i due arti ma ormai Mirko aveva preso lo slancio.
Con il fodero e la spada gli tagliò tutti gli anelli delle molle delle braccia e una volta arrivato di fronte a lui iniziò a roteare fino a terra, tagliandolo ripetutamente sul torso, questa volta pero' umano.
Shen cadde a terra tornando della sua grandezza normale e in parte umano mentre Mirko rinfoderò la spada. Questa volta era finito veramente.
- Ce l'ho fatta...- cadde anche lui ma in ginocchio e si prese il braccio sinistro con la mano e lo strinse forte - Quel colpo di prima... Ho sforzato troppo il braccio per bloccarlo... Inoltre mi ha lasciato grandi ferite. Durante tutto lo scontro...- aveva tagli su tutto il corpo e i pantaloni anche essi strappati per le lame si erano anche allargati. Sono a pezzi... Ce la farò a raggiungere gli altri? Comunque è davvero figo avere un fodero come spada, devo trovare il modo per affilarlo e magari affinare questo stile. Cercò di rialzarsi e nel farlo posò lo sguardo sul corpo di Shen: dalle ferite sul torso non usciva sangue e si riuscivano a vedere gli organi interni distrutti insieme alle costole; le braccia ancora trasformate erano tornate nella forma normale ma avevano un enorme squarcio che le percorreva e che si ingrandiva col avvicinarsi alle spalle.
Sono stato davvero io a fargli questo?... Lo fissò intensamente. Non riusciva a distogliere lo sguardo. Il senso di colpa sparì dopo poco lasciando spazio ad una strana sensazione. Aveva dei brividi e con uno scatto impugnò la spada. Voleva massacrarlo ancora di più, tagliargli la testa e divorarla. Con l'altra mano bloccò il braccio prima che potesse estrarla. Stava tremando. Respirava affannosamente e gli occhi erano tornati quelli del Doom. No... Controllati...
Chiuse gli occhi e si voltò allontanandosi velocemente e cercando di ignorare il dolore.
Non posso continuare cosi... Devo trovare una soluzione



Primo scontro: Mirko (Doom) vs Shen (Meccanico). Il vincitore è Mirko !!!

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Capitolo 25
*** Scheda personaggi n°5: Trio dell'arena + Extra ***


Schede Personaggi n°5: Trio dell'arena.




"Hyaoooooo !!!"

Scheda personaggio N°9: Shen.

Altezza: 163 cm.

Data di nascita: 27 di Kekxin del 812° vepa.

Età: 5 (12 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: vendetta, spassarsela, essere al centro dell'attenzione.

Cose che non gli piacciono: stare fermo, chi pensa troppo prima di agire.

Hobby: Suonare con la molla del suo braccio insieme a Shawn ( se tirate fanno un suono simile alle corde della chitarra)

Potere: utilizzatore di doom meccanico n°36: "Molla"

Corna: Due corna metalliche che partono da sopra l'orecchio e proseguono al indietro arrotolandosi e prendendo la forma di un cono. Sono larghe 10 cm e lunghe 15 cm.

Abilità: Meccanico totalmente metallico con articolazioni rinforzate da anelli d'acciaio. Gli arti, il busto, la testa e le dita sono composti da piccoli cristalli capaci di disporsi a spirale a formare una molla dai bordi taglienti. La spirale della molla può comporsi in qualsiasi verso. Per passare da un verso al altro della spirale deve prima passare nella forma cristallina. Le spirali possono cambiare la propria costante elastica in qualsiasi momento e a piacimento del controllore. Sono estremamente resistenti agli urti ma fragili se colpite da tagli esterni che rompono la struttura dei cristalli. La lunghezza e la larghezza raggiungibile dalle molle é pressoché infinita. Come tutti i meccanici ha la rigenerazione dal dolore accelerata ed è immune a fuoco, elettricità e veleni.

Arma: tirapugni.



Nato nel 2° regno è sempre stato un ragazzo molto attivo ed eccentrico. Poche persone si avvicinavano a lui infastidite per i suoi modi troppo invasivi così fu costretto ad allontanarsi dal regno e avventurarsi nella terra di passaggio, Arafe Atak. Qui incontrò casualmente un uomo che rimase affascinato dal suo piacere nel picchiare e uccidere ogni cosa si muovesse. Venne preso e sottoposto a varie prove per insegnarli ad usare il suo potere correttamente. Passato un anno si imbatterono in due ragazzi venuti dal eden che gli rivelarono un attrazione della loro dimensione che li entusiasmò: il circo. Bestie addomesticate che imitano azioni umane, giochi con il fuoco, salti spettacolari, trucchi bizzarri e magia. Questa novità li aveva stregati tutti e non persero tempo nel prepararsi per iniziare.
Il gigantesco tendone del clan biepu iniziò a farsi conoscere in tutto il mondo e Shen potevà finalmente dare sfogo alla sua energia senza provocare danni. Spettacoli che andavano oltre ciò a cui erano abituate le persone del posto e combattimenti coreografati attirarono l'attenzione di tantissima gente. Purtroppo anche di persone indesiderate. Zaykross arrivò sul posto ed esercitò la 33° regola di quella dimensione:
" Nessuna attività di intrattenimento, lucro e/o prova di abilità può essere aperta/utilizzata al di fuori di un qualsiasi regno senza permesso."
La guardia rase al suolo tutto e bandì il clan di entrare in qualsiasi regno, impedendogli quindi di riaprire il proprio circo, e condannandoli a pena di morte se fossero stati riaccusati di per un altro reato.
Shen non dimenticherà mai questo affronto e sogna di uccidere Zaykross e di andare nel eden insieme al suo clan per riaprire il proprio circo in libertà.


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"L'ombra è ovunque..."

Scheda personaggio n°10: Zed.

Altezza: 160 cm

Data di nascita: 7 luglio ( entrato nella dimensione 6 il 12 di Raixin del 817° vepa)

Età: 5 (13 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: le anime, vestiti larghi.

Cose che non gli piacciono: essere interrotto, lasciare il volto scoperto.

Hobby: Guardare il cielo di notte (quindi sempre)

Potere: utilizzatore di Doom chimico: Mangia-oscurità.

Corna: quattro corna rosse con del nero sfumato, leggermente sinuose che partono dalla zona centrale del cranio e si allungano al indietro. Quelle anteriori sono lunghe 30 cm, quelle posteriori 40.

Abilità: Erroneamente a come dice lui, il suo Doom é una creatura composta da (e capace di assorbire) l'oscurità e non l'ombra. L'oscurità è su ogni cosa che non sia illuminata (anche una superficie non  abbastanza illuminata rientra nel suo dominio come per esempio la superficie di un muro illuminata con una luce fievole). Il suo Doom è composto di pura oscurità, intangibile e immune a qualsiasi forza (come quella di gravità, permettendogli di volare), e può assorbire l'oscurità circostante per ingrandire ed espandere il suo corpo a piacimento. Viene spesso scambiato per un golem ma non può modificare l'oscurità al infuori di quella sul suo corpo eliminando qualsiasi tipo di controllo a distanza di essa. Può anche scambiare l'oscurità che compone il suo corpo con dell'altra più lontana creando una specie di teletrasporto. Qualsiasi tipo di fonte abbastanza luminosa proiettata su di lui lo farà tornare normale. Come tutti i chimici ha la rigenerazione vitale accelerata.

Arma: nessuna.



Non si sa molto su di lui. Crown lo invità spesso nella sua arena e, anche se non hanno un buon rapporto, rimane sempre soddisfato dei suoi combattimenti che migliorano di volta in volta. Nonostante sia qui da soli due xin ha imparato completamente da solo a gestire il suo doom e ad usarlo in modo soddisfacente. Rimanendo sempre da solo pero' non conosce quasi niente di questo posto.
Gli piace uccidere le persone per ammirare le loro anime. Quelle sfere luminose lo affascinano, tanto che potrebbe fissarle per ore.
Attualmente non ha nessun sogno se non quello di sdebitarsi con colui che gli ha salvato la vita e aperto gli occhi: Grey.


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"Ho detto solo un misero "si master" in tutta la storia, che vuoi che dica come mia frase abituale?"

Scheda personaggio n°11: Robert.

Altezza: 136 cm.

Data di nascita: 8 settembre (entrato nella dimensione il 19 di Toxin del 814° vepa)

Età: 3 ( 10 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: aiutare il suo master, cacciare.

Cose che non gli piacciono: gli adulti (tranne Crown)

Hobby: Giocare a palla insieme ai suoi compagni.

Potere: utilizzatore di golem chimico: (non lo sa neanche lui)

Abilità: nessuna.

Arma: Lancia con lama su entrambe le estremità, arco e frecce.



Un bambino sempre sorridente che adora divertirsi. Oppresso dai suoi genitori di famiglia nobile che lo costringevano a seguire le regole, qui può finalmente fare quello che vuole insieme agli altri bambini diventati suoi amici. Salvato da Crown lo segue, dopo che gli ha raccontato che in questo mondo vengono le persone morte e tormentate dal eden e che per farle resuscitare nel proprio mondo bisogna rubargli l'anima, cosi che possano ritornare in pace (frottola raccontata anche a tutti i suoi sottoposti)
Con grande entusiasmo accetta la missione di "esorcismo" credendo di aiutare le persone, senza rendersi conto di quello che fa. Il suo sogno è di diventare un astronauta e di volare per Satourie (fantasie di un bambino)


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1° Lettera di ???

A te, chiunque riuscirà a trovare questo diario, voglio raccontare quello che sto affrontando. In realtà ho iniziato a scrivere per non perdere la mia sanità mentale, siccome credo che rimarrò intrappolato qui per molto tempo...
È un luogo freddo e buio, se non per la poca luce generata da un corpo celeste al centro del cielo. Credo sia un pianeta che riflette la luce di una stella ma non ne sono sicuro. Non credo di essere ancora sul pianeta terra.
Non ricordo molto su quello che è successo. Rimembro a stento il mio nome ma nient'altro. Suppongo di aver sbattuto la testa su qualcosa, causa anche di un forte mal di testa per cui soffro da alcune ore.
Scrivo grazie ad un taccuino ed una penna che ho rinvenuto in un taschino del mio giubbotto. Non vedo niente al orizzonte e temo un attacco da parte di qualche animale selvatico. Prego Dio che possa salvarmi in questa disperata situazione. Riscriverò domani sperando di ricordare altre informazioni circa il mio arrivo qui...




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L'angolo di Keryke.

- Salve lettori e benvenuti in questo nuovo "format" dove risponderemo alle vostre domande, e magari esce anche qualcosa che non dovreste sapere ahahaha. -
Keryke - Sbrigati non ho tempo ! -
- Certo scusa. Lui è un personaggio gia apparso nella storia ( ma siccome siamo cattivi non vi diciamo quando ) ed è veramente poco originale... -
Keryke - Ehi !!! -
- Ma siccome è l'unico libero ci aiuterà a rispondere alle vostre domande. -
Keryke - Si ma in fretta. -
- Grey è il suo vero nome o lo chiamano così perché diventa di metallo? -
Keryke - La risposta è... Si. Vai con la prossima. -
- Finiscila o ti togliamo dalla storia. -
Keryke -... -
- La risposta è... Qual è la risposta? Sono vere tutte e due le cose. Si chiama cosi perché da piccolo quando si trasformava era totalmente grigio e non si sapeva che meccanico era quindi lo chiamarono semplicemente cosi. -
Keryke - Qui i nomi li diamo ai 2 anni di vita dopo aver visto il potere. Non capisco la vostra cultura di dare il nome prima anche di vederlo in faccia. Bho! -
-( 2 anni di vita li sono più o meno 6 qui) I meccanici sono persone giusto? Cioè, nascono da altre persone no? -
Keryke - Qui dovrei rispondere io che sono ibri... -
- Zitt... Non dovevi dirlo... Vabbe ormai. -
Keryke - Sono un ibrido e posso assicurarvi che tutti i meccanici sono nati qui da altre persone. -
- Hai dato anche troppi indizzi. Possiamo dirvi anche che teoricamente sono umani ma il loro organismo funziona in modo diverso.
Ricordiamo anche che quando Mirko e Taisuke riparavano Grey, lui era ancora trasformato. È tornato umano solo dopo aver riavuto il braccio. -
Keryke - Stai perdendo tempooo. -
- Un'armeria vivente? -
Keryke - Noi meccanici siamo in totale 1050, ne hai ancora da sorprendenti bambina. -
- Ehi non essere scortese. Ci sono le spade laser? -
Keryke - Cosa sono? -
- Direi che non c'è bisogno di rispondere a questo punto. -
Keryke - Quindi posso andare. Allora ciao ! -
- No aspetta... - neanche il tempo di sentire un eventuale ciao che era già sparito.
- Bene direi che per oggi é finita allora, ci rivediamo la prossima settimana con il capitolo 20. Ciaooo. -

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Capitolo 26
*** La preda vs La predatrice ***


CAPITOLO 20
La Preda vs La predatrice.


Il primo combattimento era terminato e il vincitore si allontanava dalle rovine per cercare di raggiungere i suoi compagni.
-...Le ferite sono guarite ma ora sto soffrendo di più. Che dolore... È come se fosse aumentato al improvviso...- il ragazzo aveva appena lasciato la valle e stava risalendo la montagna zoppicando e aiutandosi con la spada per rimanere in piedi.
Intanto nelle rovine un gruppo di persone era appena arrivato in cerca di qualcosa.
- Foooooorza, c'è stato sicuramente un combattimento qui, cercate quante più vittime possibile yooooooo !!! -
- Si signore ! -
Il grande uomo pelato e con la folta barba sembrava essere il capo e dirigeva i ragazzi più giovani nel operazione. Uno di questi era rimasto vicino a lui a braccia conserte, aveva dei lunghi capelli lisci grigio scuro ed era senza il sopraciglio destro, su cui aveva una grossa cicatrice obliqua.
Il ragazzo si voltava a scatti, inspirava con forza e sembrava molto nervoso.
- Erano in tre. Uno di questi aveva un Doom. Un altro non ha partecipato allo scontro. Il sangue in giro è solo del Doom. Il Doom non è più qui. Chi ha perso è ancora qui. Uno di loro...- parlava talmente veloce da non avere tempo per respirare.
- Caaaaaaalma tranquillo. Queste informazioni ci bastano. Avete sentito ?!?! Cercateli e in fretta, è meglio non stare troppo allo scoperto yaaaaaa !!! -
I ragazzi perlustrarono ogni singolo punto di quella zona finché una ragazza non trovò un corpo a terra.
- Capo !!! È qui l'ho trovato ! Non sembra potersi riprendere ! -
era una ragazza alta con la bocca coperta da una lunga sciarpa.
- Beeeeeeeene !!! Fagli il rito e cerca gli altri yeeeeeee ! -
- Emh... Capo... É un meccanico. -
- Coooooosa ?!?! - l'uomo corse velocemente verso la ragazza e insieme si diressero da Shen. Era ancora a terra e non dava segni di vita.
- Nooooooo!!! Non possiamo permettere che muoia. Presto portatelo ad una torre controllo e cercate di riportarlo in vita yooooo !!! -
- Subito ! - tre ragazzi lo sollevarono in fretta allontandosi.
La ragazza invece rimase con i due per continuare a cercare.
- Capo immagino che l'altro ormai se ne sia andato, qui non c'è traccia di altre persone. -
- Creeeeeedo che tu abbia ragione, torniamo dentro yeeeeee !!! -
- No ! Fermi ! É li ! La sopra. Sta salendo. È il Doom. Devo inseguirlo. Lo inseguo? Lo prendo... -
- Traaaaanquillo, devi stare più calmo. Non è un sottoposto di Gheanna e se ne sta andando quindi non ci creerà problemi yaaaaa. -
- Va bene capo. - la ragazza prese il compagno sotto braccio e lo trascinò via con se per raggiungere il capo ma poco dopo un rumore alle loro spalle richiamò la loro attenzione.
Era Mirko che rotolava giù dalla montagna. Ruzzolò rovinosamente fino a schiantarsi a terra. Non si rialzò dopo essersi fermato, sembrava avesse perso i sensi.
Duuuuuubito che sia qui da molto tempo... Lo scontro con quel meccanico deve averlo messo allo stremo.
- Aaaaaah e va bene mi ha convinto, prendi anche lui Vanvan, lo portiamo di sotto yaaaaa !!! -
- Agli ordini capo ! -

* * *


Intanto dall'altra parte delle montagne, il combattimento tra Alyce e Tikou era già iniziato.
L'avversaria aveva avuto modo di scoprire l'estrema velocità di Alyce ma riusciva a tenerla lontana grazie alle sue catene.
I ragazzi hanno sicuramente accettato senza conoscere le conseguenze... Ormai è fatta.
- Si, accetto la tua sfida Tikou e quella del tuo clan. -
- Perfetto ! -
Alyce era già stata costretta a trasformarsi per cercare di colpirla, questa volta però senza togliersi la felpa e con i capelli ricci legati. Si muoveva rapidamente schivando gli attacchi di Tikou con la catena ed i Vastatoris che sbucavano da sotto il terreno per cercare di afferrarla.
- Che nervi, hai intenzione di saltellare per tutto il tempo? -
Ha ragione, se non passo all'offensiva finirà per prendermi. Devo cercare di cogliere la prima occasione che mi si presenta...
E l'opportunità non si fece aspettare, dopo aver spiccato il volo con un salto Tikou lanciò entrambe le estremità della catena tenendola per il centro per colpirla con una specie di sforbiciata. Alyce non aspettava altro. Lanciò due pugnali che con grande precisione entrarono dentro due anelli della catena trascinando le estremità a terra e conficcandosi nel terreno. Poi mentre precipitava ne lanciò un altro che prese il pantalone dell'avversaria costringendola a stare ferma per prenderla con un calcio volante che a breve l'avrebbe colpita.
Tikou non dava segni di preoccupazione, anzi, sembrava come che questo fosse il suo piano fin dal inizio.
- Beccati questo ! - Alyce arrivò con il calcio ma poco prima che potesse colpirla Tikou la afferrò per il piede, bloccandola a mezz'aria.
- Pensavo che non avessi un briciolo di forza, e invece...-
- E INVECE MI HAI SOTTOVALUTATA !!! - la tirò leggermente indietro per poi schiantarla a terra con forza.
Aaaaah, incredibile... È perfino più forte di me... Lo vedremo subito
- Bhe, è già finita qui? Pensavo che fossi una bestia come me con quella pelle, ma c'è un superiore anche tra i predatori. -
- Si e sono io ! - sputò del sangue, si tirò indietro sulle braccia e si spinse con forza per saltare con un doppio calcio che prese Tikou in faccia. Poi con un'altra spinta sempre sul suo volto si allontanò da lei con un salto al indietro.
- Non pensavo avessi tutta quella forza, mi hai sorpresa. Ma mi stai sottovalutando anche tu. Ti va di vedere chi ha più forza ? -
- Molto volentieri ! -
Stavano per ripartire al attacco ma un Vastatoris uscì dal terreno dietro di Alyce, e prendendola alla sprovvista le lanciò un fendente con i suoi artigli che la lacerò sulla schiena.
- Mi dispiace tanto ma ormai non li controllo più. Ho dato ordine loro di attaccare e ora sono irrefrenabili finché non sarai morta, ma sarò comun... Eh? -
Il taglio del Vastatoris aveva tagliato anche la felpa e in particolare i pantaloncini da cui uscì una folta coda pelosa che assomigliava a quella di una volpe ma più grande.
- Tu... -
Si rialzò in piedi togliendosi la felpa ormai stracciata e una parte delle bende che reggevano il seno cadde, mostrando sulla schiena una macchia nera che le bende rimaste non coprivano più totalmente.
- TU... -
Alyce accortasi solo ora che aveva la coda scoperta la coprì con le mani e tutta d'un tratto divenne più femminile. Si reggeva in piedi con le ginocchia incrociate, i gomiti erano attaccati al ventre e ijn faccia era arrossata.
- Non... Non guardare... - cercava frettolosamente di rinascondere la coda dentro il pantaloncino ma ormai era in brandelli.
- Lo so è bruttissima... Non guardare... Uffi, dai rientra... -
- TU SEIII... UN HULDRA !!! -
- Cosa?...-
- Si non ci sono dubbi, ora è tutto chiaro. Quel colorito della pelle verdastro, la coda, la macchia, le orecchie. Avrò letto il libro delle creature mitologiche milioni di volte e non posso sbagliarmi. Il tuo Doom é un Huldra. E sai questo che significa? - Su Tikou si stampò un gigantesco sorriso compiaciuto e malvagio, stringeva i pugni per sentire le unghie che affondavano nella pelle e si morse il labbro inferiore con forza.
- Mmmmmm, che sei solo una infida preda che non aspetta altro che essere mangiata ! - lasciò cadere a terra la catena in preda a spasmi di piacere.
- Guarda che ti sbagli di grosso, il mio é un golem, non vedi il colore? -
- COSAAAAA ?!?!? - iniziò a ridere come una pazza, tanto che per poco non cadeva a terra - e tu volevi competere con me in forza con un semplice golem??? Ahahahahahahahah è proprio vero le prede sono stupid... No...basta... - gli stava colando la bava dalla bocca e muoveva la testa al indietro a scatti, sembrava avesse perso il controllo - ...Dammi... La tua carne !!! -
Si avventò su di lei con grande ferocia e si scontrarono con grande violenza. Ognuna teneva le mani dell'altra con le dita intrecciate e facevano forza per cercare di mettere la propria avversaria in ginocchio.
Forza Alyce, questo è un combattimento serio. Devi concentrarti, non pensare alla coda. Non pensarci... Non pensarci... Non pensarci...
Nessuna delle due voleva cedere. Alyce cercò di stritolargli le mani ma Tikou iniziò a trasformarsi.
Anche i suoi capelli divennero più scuri e ricci, le pupille si affusolarono come quelle di un felino, i denti si fecero appunti e le braccia e le gambe divennero pelose. Gli crebbero due piccole corna leggermente ricurve verso l'interno e la sfera sul suo petto abbaiava Alyce con una luce arancione scura.
- DAVVERO VUOI BATTERE UN DOOM IN FORZA ??? DAVVERO SPERI DI SUPERARE IL TUO PREDATORE ??? -
Le mani di Tikou ormai erano diventate come le zampe di un leone ed erano troppo grandi per permettere ad Alyce di stritolarle.
- TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE ??? -
Iniziò a mettere più forza e Alyce non poteva più competere con lei. Si poggiò su un ginocchio ma presto il Doom l'avrebbe schiacciata a terra. Uscirono anche degli artigli retrattili dalle dita di Tikou che si conficcarono nella mano di Alyce provocandogli delle grosse ferite e un dolore lancinante.
- ARRENDITI !!! QUESTO È IL DESTINO DI VOI PREDE !!! -
Decisa a cambiare tattica, Alyce cercò di rialzarsi per qualche secondo e poi, invece di fare forza, tirò a se Tikou. Il Doom per la troppa spinta venne in avanti senza poter opporre resistenza e la ragazza approfittando dell'apertura fece un piccolo salto sempre tenendo le sue mani, e aiutandosi con queste si tirò verso di lei per tirargli un potentissimo doppio calcio in faccia.
Tikou per il dolore lasciò la presa lasciando ad Alyce il tempo di allontanarsi.
- TUUUU... INUTILE CARNE, COME TI PERMETTI !!! - si lanciò nuovamente al attacco ma Alyce era sparita.
- DOVE SEIIIIII ?!?!? - mentre Tikou si girava a destra e sinistra per cercarla, la ragazza apparve dietro di lei tirandogli un calcio dietro il collo.
- MALEDETTA !!! - il Doom si girò velocemente una gomitata che però finì al vuoto, Alyce era già sparita.
- VOI PREDE SIETE BUONE SOLO A SCAPPARE !!! -
La ragazza era talmente veloce che si vedeva solo la scia verde della sua anima. Le apparve di nuovo accanto, colpendola con un calcio laterale sul petto e poi davanti con un pugno in faccia.
Tikou innervosita e in balia degli assalti di Alyce diede un forte pugno a terra, creando una voragine che portava ai tunnel ed entrandoci sparì. Sbucò poco più lontano da un'altra buca stremata e affannata.
- Ma come, non dovevi divorarmi. -
- STA ZITTA !!! - ignorando il dolore si mise a correre a quattro zampe verso di Alyce che non aspettava altro. Appena Tikou saltò per avventarsi sulla sua preda la ragazza gli lanciò un pugnale che la colpì sul petto poi saltò tirandogli un calcio alla pancia.
- ORA VERRAI CON ME ! - Prima che potesse scappare il Doom la afferrò con gli artigli sul fianco, tirandola a se e usandola come scudo per non ferirsi nella caduta.
Alyce atterrò di faccia con il peso di Tikou sopra che la schiacciava uscita illesa dalla caduta.
- SEI DURATA ANCHE TROPPO !!! - sempre sopra la sua schiena la prese per i capelli alzandole la testa. Aveva ferite e sangue ovunque e sembrava non essere più in grado di combattere.
- ORA FINALMENTE TI DIVORERÒ, NON MI IMPORTA PIÙ NIENTE DEL RISCATTO PER QUEL CRETINO DI SHEN, HO TROPPA FAME... -
Lasciò i capelli, si scansò e la prese per il braccio sinistro alzandola da terra.
- TI MANGERÒ PEZZO PER PEZZO COSI TI POTRÒ GUSTARE PER BENE !!! - aprì le sue enormi fauci e la morse alla spalla facendola urlare di dolore con una voce soffocata e straziante.
Qualche istante prima che Tikou le potesse staccare la carne pero' un forte dolore alla pancia la costrinse a lasciar cadere Alyce a terra ed a mettersi in ginocchio.
Dalla ferita dove era conficcato il pugnale della ragazza era iniziato ad uscire una marea di sangue e il dolore l'aveva immobilizzata.
Cercò di levarsi il pugnale ma appena lo tirò il dolore non fece che aumentare.
- ...Quel pugnale... É diverso dagli altri... Ha la punta uncinata... una volta infilzato non si può rimuovere semplicemente tirando. -
- INUTILE PEZZO DI CARNE !!! - tentò di rialzarsi per prenderla a pugni ma cadde subito a terra.
- Il sangue non smetterà di uscire e finché hai il pugnale dentro non potrai rigenerarsi... hai perso. -
- NOOOOO NON É POSSIBILE !!! UNA STUPIDA PREDA COME TE NON PUÒ SUPERARE IL SUO PREDATORE !!! -
Alyce si rialzò tenendosi il braccio sinistro grondante di sangue ma con le ferite che si stavano già rigenerando. Con le ultime forze prese un altro pugnale per approfittare dell'avversaria in ginocchio e indifesa per dargli il colpo di grazia.
Tikou alzò la testa e comprese che ormai aveva perso, ma non lo accettava - NON TI PERMETTO.... NON TI PERMETTO DI GUARDARMI DAL ALTO IN BASSO !!! SEI AL ULTIMO LIVELLO DELLA CATENA ALIMENTARE, NON PUOI BATTERE IL TUO PREDATORE CON QUESTI TRUCCHETTI !!! GIIID !!! -
Dal terreno tra di loro sbucò il Vastatoris a sei braccia di prima che prese Alyce e la allontanò per poi buttarla a terra. Iniziò a prenderla a pugni e ad alzare una enorme nuvola di polvere.
Nello stesso momento era scoppiata una gigantesca esplosione la dove prima si trovava il tendone. Le fiamme divampavano ovunque e l'onda d'urto arrivo fino alle ragazze.
- AHAHAHAHAHA QUELLO ERA IL CAPO...ovviamente... non ha avuto problemi con quel ragazzo dai capelli bianchi... Con i suoi poteri può togliermi questo maledetto pugnale... Devo solo sopravvivere e arrivare da lui...non mi importa più niente di lei...mi basta che crepi... - tornata umana, raccolse le ultime forze per alzarsi e avvicinarsi al Vastatoris che ancora la stava prendendo a pugni.
É impossibile che sia ancora viva dopo una scarica di pugni cosi lunga di Gid.
L'onda d'urto dell'esplosione aveva spostato la nuvola di polvere e una volta avvicinata capì che il Vastatoris non stava colpendo la ragazza ma tirava pugni a vuoto sul terreno solo per alzare la polvere.
- Ma cosa stai facendo??? -
- Vai ora !!! -
Tikou capì troppo tardi quello che stava succedendo, cercò di scappare ma il mostro fu più veloce e riuscì ad afferrarla prima che fuggisse. La prese per le braccia e la alzò da terra portandola di fronte ad Alyce che si era rialzata.
- Come... Come hai... -
- Sei sta tu l'ingenua a lasciarmi da sola con un Vastatoris dopo aver visto quello che so fare. -
- Quindi... Sei un golem per questo... Hai il contr...-
- Non sforzarti, renderà la tua morte più dolorosa. -
- ... -
- Mi dispiace ma non permetto a nessuno di guardarmi la coda, e tanto meno di ridurmi in questo stato, e poi ormai non puoi più salvarti. Mi dispiace... Di le tue ultime preghiere... -
- ...uccidimi in fretta...l'umiliazione é troppo grande... -
Alyce caricò il pugno destro e la colpì alla bocca dello stomaco. Il pugno la trapassò e quando tirò fuori il braccio la voragine rimasta venne in poco tempo ricoperta di sangue. Il Vastatoris la lasciò cadere a terra.
É finita... Questo scontro è stato davvero duro, ringrazio solo che i ragazzi non abbiano visto questa scena, non so come la avrebbero presa. Ah e anche... Si girò per vedere la schiena e vide la sua enorme e pelosa coda che si muoveva per l'agitazione che non abbiano visto questa cosa orribile. Che fortuna. Devo trovare un modo per coprirla.
- Gid potresti prendermi la mia felpa ! - il Vastatoris ubbidì agli ordini correndo a cercarla. Intanto Alyce si inginocchiò a terra e tornò umana, ma la coda rimase. Si sistemò le bende che coprivano il seno e poi iniziò a sfilare la camicetta bianca a Tikou.
É un po' sporca di sangue e mi sta piccola ma meglio di niente.
Se la infilò e nel frattempo arrivò il Vastatoris con la felpa che si legò alla vita per coprire la coda.
- Per ora me lo farò andare bene, ora devo sbrigarmi a raggiungere Ghost... Quel esplosione di prima non mi è piaciuta per niente... Deve essere in pericolo. -
Il Vastatoris la prese in braccio sotto suo comando.
- Forza, devi correre più che puoi verso l'esplosione di prima ok? Io ancora non posso camminare. -
Gid non se lo fece ripetere due volte e iniziò correre in direzione delle fiamme.
- Spero solo che non sia troppo tardi... -



Alyce (Golem) vs Tikou (Doom). La vincitrice é Alyce !!!



Intanto da Meteo...
- Leader... -la ragazza lanciò un piccolo fulmine quasi invisibile contro un muro di lame di Zaykross che era in piedi con un piede sopra il petto di Grey.
- ...Desperde !!! - il fulmine divenne gigantesco e dopo aver colpito il muro continuò a diramarsi prendendo tutte le lame e arrivando anche a Zaykross e Grey che ne uscirono illesi. Anche le lame rimasero in volo.
- Sò qual era il tuo intento ma come vedi non è servito a niente. Sono due ore che cerchi di distrarmi e prenderti Grey ma é stato tutto inutile. Ti ho spezzato le sciabole e distrutto i tuoi vestiti, hai avuto il tempo per scappare. - l'uomo era completamente illeso come se non stesse combattendo mentre Meteo era piena di tagli e sangue su tutto il corpo.
Prima che se ne potesse accorgere una lama volò verso la ragazza da dietro e la colpì alla schiena infilzandola - Ora tocca a me passare all'offensiva. -

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Capitolo 27
*** Il Ghiaccio vs il Palloncino ***


CAPITOLO 21
Il Ghiaccio vs "Palloncino"


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Mezz'ora prima dalla fine del combattimento di Alyce...


- Il mio nome é Pierrà, é vero, e come già detto sono il capo del clan Biepu. Accetti la nostra sfida? -
Ghost, che non capiva di cosa stesse parlando, annui con la testa. Erano entrambi all'interno dell'enorme tendone, illuminato da delle fiaccole che costeggiavano il perimetro. Il ragazzo a torso nudo era diventato di ghiaccio mentre il suo avversario si stava sbottonando la tunica.
- Bene. Ora ti mostrerò la potenza del mio meccanico, è vero! -
Me lo rivela così? Senza che faccia niente?
Pierrà iniziò a trasformarsi e la pelle venne ricoperta da delle piccole celle di metallo esagonali, che rivestirono ogni parte del suo corpo. Sugli esagoni che gli coprivano gli occhi si accesero centinaia di minuscoli led rossi che formavano, come se fosse un disegno, gli occhi. Sul petto apparve una sfera luminosa grigia con una pallina arancione legata da una striscia dello stesso colore.
- Beh? Ti piace, é vero? - si passò una mano sulla gamba di metallo in modo sensuale - Sono sexy, é vero? -
Mi fai vomitare...
- Ma non siamo qui per divertirci, é vero? - un esagono sul palmo della mano sinistra si ribaltò su un lato lasciando un buco che mostrava la sua pelle, divenuta gommosa e arancione con la trasformazione. Lo stesso fece un esagono sul dorso della mano, poi se la avvicinò alla bocca.
- Stai per assistere al modo più noioso per morire... Né vero! -
Inspirò una grande quantità d'aria e iniziò a soffiare sul dorso della mano. Qualche istante dopo, dal buco sul palmo, la pelle cominciò ad uscire e a gonfiarsi come se fosse un palloncino. In poco tempo, il pallone era diventato grande quasi quanto lui.
- Bello vero? - gli chiese Pierrà mentre giocava con il pallone appena gonfiato - Cosi colorato in un mondo così cupo. Tutto il pianeta dovrebbe esserne rico...- si fermò al improvviso quando un pugnale lo colpì in faccia, deformandola.
Chiacchiera troppo !
- Ma che cattivone che abbiamo qui... - Ghost, anche se sapeva che non fosse morto, rimase sorpreso. Pierrà si sfilò lentamente il pugnale dal volto, come se fosse trattenuto da della colla, e poi piano piano la pelle e le piastre di metallo si riposizionarono nella loro forma originale.
- Perché vuoi morire così in fretta? O forse speri di potermi battere, é ve...-
Ghost gli sparò un colpo di pistola in testa che questa volta esplose in mille pezzi, schizzando quella melma appiccicosa ovunque.
- Peccato che...- la pelle arancione dal collo si ricreò creando la testa e i pezzi esagonali in giro si rincollarono alla faccia come attratti dal magnetismo nella loro vecchia posizione, poi si riaccesero i led degli occhi.
- Non hai speranze contro di me! -
É davvero resistente. Se é il capo deve essere il più forte di tutti loro, ma non sembra avere una...
Pierrà diede un calcio al palloncino che volò verso di Ghost. Lui si parò con le braccia di ghiaccio, ma il pallone non fece altro che rimbalzargli addosso e fermarsi di fronte a lui.
- Boom !!! - dopo che Pierrà urlò questa parola il palloncino esplose in una violenta fiammata che Ghost schivò per un pelo saltando indietro.
Dopo essersi rialzato il palloncino era sparito mentre il suo avversario ne stava gonfiando un altro.
- Fantastico vero? Quelle fiamme si intonano benissimo con l'arancione dei miei palloncini, non trovi? Oh ma guarda, sembra che il tuo potere non potrà proteggerti dai miei attacchi, é vero? -
Ghost si guardò il braccio. Stava gocciolando, il ghiaccio si era sciolto facendolo tornare normale e la pelle, sembrava come se si fosse bruciato.
- Mi dispiace, ti è capitato l'avversario contrario al tuo potere, forse contro Shawn avresti qualche avuto possibilità, è vero! -
Calciò il nuovo palloncino poco più grande del precedente verso Ghost ma il ragazzo questa volta decise di scappare schivandolo.
- Inutile, Boom !!! - il pallone esplose e le fiamme raggiunsero il bersaglio bruciandolo sulla schiena e facendolo cadere a terra per l'onda d'urto.
Aaah che male... Cosa sarà? Palloncini esplosivi controllati a distanza? Che razza di meccanico è?
- Sono il meccanico "Pallone" n°43. I miei polmoni quando respiro rilasciano un gas che prende fuoco ed esplode con un cambio di pressione improvvisa. -
Parla un po' troppo questo qui...
- E tu, signore del ghiaccio armato di pistola, non puoi battermi, è vero! - iniziò a gonfiare un altro palloncino sempre dalla mano sinistra.
Devo bloccarlo prima che finisca. Si legò velocemente la pistola al braccio e poi presse il grilletto per sparare... Ma non accadde nulla.
Cosa? Già si è rotta?
- Ahahahahahah sei davvero inesperto è vero? Prendi questo. - lanciò il palloncino appena finito verso di lui ma il ragazzo iniziò a scappare.
- Boom !!! - poco prima che esplose il ragazzo si buttò a terra evitando di bruciarsi ma l'onda d'urto lo colpì comunque facendolo rotolare addosso al tendone.
Non va bene... Devo concentrarmi. Mi ero dimenticato che devo ricaricare con il mignolo. É davvero complicata come arma, ma non posso lamentarmi ora... Un piccolo errore come questo può portare alla mia sconfitta. Non posso permetterlo.
Pierrà continuava a gonfiare palloncini ma questa volta aveva posizionato un dito sul buco del palmo della mano. In questo modo costringeva il pallone a dividersi con il risultato che ora aveva due palloncini riempiti nella metà del tempo.
- Spero che tu abbia qualche asso nella manica perché mi sto divertendo... Ne vero. -
Prima che li lanciasse Ghost si sbrigò a ricaricare la pistola e sparò ad uno dei palloncini che esplose in una violenta fiammata facendo detonare anche il secondo.
Se il suo corpo si comporta come prima ne uscirà illeso ma almeno so come tenere i palloncini a distanza.
Una volta sparite le fiamme si riuscì a vedere cosa ne era rimasto di Pierrà. C'era solo il suo busto senza un parte del bacino e con la tunica. Poi dai buchi la pelle arancione iniziò a ricomporsi fino a ricreare la forma originaria.
Era inquietante vedere quest'uomo fatto di gomma con un colore cosi acceso che si muoveva come una gelatina.
- Bravoh, cosi ti voglio, è vero! - i pezzi di metallo si riattaccarono al suo corpo e in pochi secondi era tornato come se fosse mai successo nulla.
Non ho idea di come batterlo... Non so che inventarmi.
- Sono stato anche troppo monotono per ora, cambiamo un po' tattica, è vero! -
Iniziò a gonfiare palloncini a ripetizione molto più piccoli di quelli di prima e in pochi secondi ne aveva pronti una dozzina ai suoi piedi.
- Preparati, Fut-Bal-Boom !!! - ne calciò due che volarono velocissimi verso Ghost che ne riuscì ad evitare uno ma l'altro lo colpì. Cercò di scappare da quest ultimo pensando fosse rimbalzato come prima ma invece era rimasto appiccicato sulla spalla e non ne voleva sapere di staccarsi.
- Ahahahah pensavi che sarebbe rimbalzato é vero? Bhe devi sapere che la mia pelle é molto appiccicosa se non é tesa, quindi tutti i miei palloncini piccoli saranno ultra adesivi. Ma non preoccuparti esplodono comunque, Boom! -
Al suono di questa parola la pallina attaccata a Ghost detonò bruciandolo e facendolo cadere.
L'esplosione era molto più piccola delle precedenti ma il dolore e il calore del fuoco erano comunque altissimi e lo costrinse a tornare totalmente umano.
- Forza rialzati, lo so che hai ancora qualcosa da mostrarmi, e vero? -
Devo... Rialzarmi.
A fatica Ghost si rimise in piedi. Provò a reggersi il braccio ferito ma il solo sfiorare la bruciatura gli procurava altro dolore.
Cosa avrei fatto se mi avessero colpito entram... Aspetta. Si voltò a cercare l'altra pallina lanciata da Pierrà e la trovò attaccata al tendone dove si trovava lui fino a pochi secondi prima. Quella non é esplosa, quindi non é a comando vocale che le fa detonare. Ha detto che il gas esplode con un cambiamento di pressione quindi le sta bucando in qualche modo, ma come? ...
- Vedo che stai iniziando a ragionare é vero? Ahahahahahah pero' non posso permettertelo! Fut-Bal-Boom !!! - ne calciò altri quattro ma prima che arrivassero Ghost iniziò a soffiare una ventata gelida.
L'aria qui è molto umida, in teoria il ghiaccio dovrebbe formarsi più facilmente.
Di fronte al ragazzo si creò un muro di ghiaccio molto spesso che bloccò le palline.
- Non basta, Tran Tran Boom !!! - i palloncini esplosero uno dopo l'altro sciogliendo e distruggendo il muro in mille frammenti.
Nelle esplosioni Ghost si accorse che Pierrà ne aveva calciato un altro che superò la barriera e si appiccicò sulla mano del ragazzo.
- Ahahahah devi stare più attento. Boom !!! -
Appena udì quella parola Ghost alzò il braccio, si scansò e qualcosa lo colpì in faccia che si trasformò in ghiaccio per non ferirsi.
- Ops ho sbagliato... -
Ghost con due dita afferrò quello che lo aveva colpito dalla fronte e lo sfilò lentamente. Era un ago.
- Aaah mi hai scoperto, ma questo significa che hai vinto? ... Ne vero. Vincerò comunque io! -
Ora che ho scoperto il suo trucco devo scoprire come batterlo.
- Se speri di poterti avvicinare ti farò subito cambiare idea, è vero! Tini Maustrap Boom !!! -
Si posò ancora la mano e alternando il soffio con colpì di lingua creò delle minuscole palline che dopo aver fatto un breve volo atterrarono ricoprendo tutto il terreno.
- Ahahahahah non c'è bisogno che ti dica cosa succederà è vero? -
Sta passando sulla difensiva, e ovvio che ora non vuole che io mi avvicini ma... Iniziò a soffiare fortissimo creando una piccola bufera di ghiaccio ma le palline non si mossero di un millimetro.
- Ti ho detto, più sono piccole più sono appiccicose. Ma le mie sorprese sono finite... Ne vero! -
Una delle palline dietro a Ghost iniziò a gonfiarsi di più anche se Pierrà non é a contatto con essa.
- Posso anche espandere il gas che é già presente nei palloncini. Divertente vero? -
Inutile, mi basta impedire che la faccia esplodere con un ago
Creò un altro muro di ghiaccio tra lui e il palloncino impedendo a Pierrà di colpirlo.
- Ti credi furbo vero? Ma non hai pensato che forse la gomma usata per i palloncini ha un limite di tensione? Soprattutto se ne gonfio una così piccola? -
Diamine, ha ragione.
Ghost tentò di scappare ma le palline a terra glie lo impedivano.
- Boom... -
Il palloncino arrivato al massimo dell'stensione esplose, frantumando il muro di ghiaccio e facendolo saltare in aria per l'onda d'urto.
- ...e Rang !!! - anche Pierrà saltò verso di lui per colpirlo con un pugno ma nel momento in cui lo toccò Ghost si dissolse in una brina ghiacciata.
- Ne vero, non posso aver sbagliato così... -
Il vento gelido ricompose il ragazzo sopra l'avversario. Poi con le dita ghiacciate affondò la mano nel suo petto e gli strappò via l'anima. Con un calciò spinse il suo corpo morto a terra facendo detonare a catena tutte le piccole palline e poi atterrò lui illeso.
Ce l'ho fatta... Ho vinto... E solo per un suo piccolo errore, basta veramente poco a determinare la vittoria...
All'improvviso pero', quando ormai Ghost aveva abbassato la guardia, l'anima che teneva in mano saltò a terra da sola e iniziò a rotolare. Le celle esagonali volarono verso di essa e poco a poco si ricompose tornando quello di prima.
- Ok é vero, sono stato troppo avventato a lanciarmi su di te cosi, ma volevo ucciderti con il mio Boom-e-Rang... Ehi?!? -
Ghost era rimasto pietrificato, non sapeva più che inventarsi.
- Vedo che sei disperato vero? Mi dispiace molto che la tua vita debba finire così in fretta, soprattutto perché sei un bel ragazzo, ma gli affari sono affari. -
Con la mano destra si tappò il naso e poi trattenne il respiro. Il suo braccio sinistro iniziò a gonfiarsi e divenne grosso quanto il suo corpo.
- Questa volta starò più attento, è vero! -
Iniziò a correre verso Ghost che invece di cercare di scappare si ritrasformò in ghiaccio mordendosi il braccio.
- Ahahahahahah ma hai visto quanto è grande? Speri davvero di poterti salvare da questo? -
Il ragazzo aveva paura ma non si mosse.
- Sei bello ma stupido, é vero. Peccato. Assaggia questo, Blululabla Ultra Boom !!! - lo colpì con l'enorme pugno e aspettò che esplose... ma non successe nulla.
- Ma cosa... Pecché non eplode...-
Ghost aveva fermato il pugno con le sue mani e congelato l'enorme braccio.
- La gomma diventa rigida col freddo...-
- Non liecco a muovelmi...- il ghiaccio gli stava ricoprendo il corpo e piano piano stava diventando una statua.
Il ragazzo trasformò il braccio in una lama di ghiaccio pronto a tagliargli la testa.
- Dannatione... - per evitare il fendente Pierrà si spezzò il braccio e a saltelli si allontanò. Poi gonfiò il petto fino a farlo esplodere e le fiamme sciolsero il ghiaccio che gli aveva coperto le gambe. Ricreò la gomma, gli esagoni tornarono alla loro posizione ma... Mancava un braccio Lo stava reggendo ancora Ghost in mano, gonfio e ghiacciato.
- Ahahahah sei stato bravoh, è vero! Ti faccio i miei compl... Eh? Dove sei finito? -
Il ragazzo era sparito e non ne era rimasta nessuna traccia.
- E questa che abilità é? -
Senza che capisse come anche la sua tunica era sparita.
- Che cosa??? Come hai fatto? -
- Ricrei la gomma, ma non il metallo, giusto? -
Era ad un paio di metri dietro di lui e stava indossando il vestito che gli aveva rubato.
- É vero ma, come hai...- si fermò al improvviso. Sgranò gli occhi e si portò la mano sopra la bocca.
- I... I miei...- Ghost gli aveva anche tagliato i baffi senza che se ne accorgesse.
- NOOOOOOO I MIEI MERAVIGLIOSI BAFFI !!! - si accasciò a terra a piangere.
Addirittura? Non l'ho neanche fatto apposta.
- COME FACCIO ORA ??? SENZA DI LORO HO PERSO TUTTA LA MIA VIRILITÀ, MI SENTO COSI NUDO...-
Ti ho rubato la tunica e ti senti nudo per i baffi?
-...-
Era rimasto a gattoni a terra e non dava segni di vita.
- Ehm... Allora? - Ghost imbarazzato non sapeva che fare.
Cercò di avvicinarsi ma all'improvviso si mise a tossire e a Pierrà si rizzarono le orecchie.
- Ahahahahah lo senti questo odore vero? È arrivato il mio momento...-
- Ma di cosa parli, non eri depresso fin... *cough*-
- Ormai lo avrai capito perché stiamo combattendo in un tendone...ne vero, troppo stupido. Ti avevo accennato che il mio respiro produce un gas esplosivo vero? Beh cosa credi che succeda se per mezz'ora rimango al chiuso a respirare, per di più affannosamente? -
Non vorrà far saltare in aria il tendone ???
- Ora osserva il mio attacco finale !!! - iniziò ad inspirare aria ininterrottamente ed il suo corpò si gonfiò di conseguenza. Le celle di metallo si distanziavano l'una dall'altra per permettere alla pelle arancione sottostante di dilatarsi.
- Stai pev ammivave fa più vande eflosione fel fianeta. - più cresceva e più parlava male. Era diventato un pallone enorme e Ghost cominciava a preoccuparsi.
Se lo colpissi ora esploderei insieme a lui ma se lo lascio stare sicuramente si farà esplodere da solo. Devo inventarmi qualcosa...
Pierrà si stava gonfiando talmente tanto da costringere il ragazzo ad avvicinarsi al tendone per non rimanere schiacciato e la tosse non lo faceva neanche ragionare bene. L'avversario pero' non smetteva di ingrandirsi arrivando a strappare il tendone che ormai era diventato troppo stretto. Ora era a tutti gli effetti un pallone colossale con gli arti minuscoli. - Avvio! -
Ghost non si diede per vinto e decise di tentare il tutto per tutto. Prima che potesse fare qualcosa il ragazzo iniziò a soffiare fortissimo ai piedi del pallone umano che spiccò il volo data la sua leggerezza.
- Ahahahahahah quel che fale fima o foi fende, é finifa, è fero !!! -
Ghost gli lanciò una scheggia di ghiaccio mentre era ancora in aria per cercare di farlo scoppiare prima che potesse riscendere ma Pierrà spostò tutta l'aria dal torace al braccio destro diventando più piccolo ed evitando il proiettile.
- Mi dispiace ragazzo, ma non hai abbastanza esperienza in combattimento! - mentre precipitava caricò l'enorme braccio al indietro per prepararsi a sferrare il colpo. Ghost cercò di scappare ma ormai era inutile. Il pugno gonfiato lo prese in pieno - Chanchakara Mega Boom !!! -

* * *


Intanto da Mirko...
Il ragazzo dormiva profondamente quando all'improvviso si svegliò di scatto alzandosi in piedi. Era dentro una immensa vasca bassa di acqua calda e non c'era nessun altro con lui. Dove...sono...
Si girò a destra e sinistra per cercare qualcuno che potesse spiegarli cosa gli fosse successo. Stavo scalando la montagna e sono svenuto. Devo aver perso molto sangue nel combattimento. Ma ora dove mi trovo? Iniziò a correre dentro la vasca per cercare l'uscita ma era come se fosse in mezzo al mare e il vapore ostruiva la vista.
- Ti serve una mano? -
Si voltò spaventato in cerca di chi avesse parlato.
- Sono qui. - era un ragazzo accanto a lui immerso fino agli occhi che poi si tirò su fino al bacino sedendosi.
- Dove sono? -
- Che maleducato, non chiedi neanche chi sono? -
- ...Come ti chiami? -
- Non te lo dico! -
Mi prendi in giro?
Il ragazzo uscito dall'acqua era magro e giovane ma dall'aria matura, la pelle pallidissima ed i capelli e gli occhi completamente neri.
- Dove siamo ora? Perché sono qui? -
- In una vasca, ti ci hanno portato. -
- Non puoi essere un po' più preciso...-
- Sei in una stanza con una vasca, ti ci ha portato una ragazza. -
Non sembra che voglia collaborare.
Mirko iniziò ad andarsene ma pochi passi dopo fu costretto a fermarsi e si accasciò a terra per un forte dolore al petto e al braccio.
- Non ti sei ancora ripreso. Se stai troppo fuori dall'acqua soffrirai ancora. Rientra. -
Il ragazzo fu costretto ad ascoltarlo ed ubbidì rii immergendosi. In un attimo tutto il dolore scomparve di nuovo.
- Tu sai cosa mi è successo vero? -
- Si. -
- Raccontamelo. -
- No. -
- E allora dimmi come uscire di qui. -
- Non sono autorizzato. -
Questo tizio mi sta facendo innervosire. Ma se esco non sono in grado di camminare...
- Hai degli amici la fuori vero? -
- Come fai a....-
- Non dovresti preoccuparti per loro mentre sei in quelle condizioni. -
- E perché no !?!?! -
- Se fossero in pericolo cosa speri di poter fare in questo stato? Saresti solo di impiccio. -
Stava per rispondere ma una grossa esplosione da fuori fece tremare tutto come se ci fosse stato un terremoto.
- Questo lo dici tu! L'hai sentito? Nessuno dei miei amici é in grado di creare esplosioni. Devo andare ad... - si rialzò per andarsene ma dopo qualche passo si riaccasciò per il troppo dolore. - Non sembri molto furbo. Cos'è che non hai capito? Sta buono e pazienta. -
- Non posso! I miei amici sono in... - si fermò al improvviso. Qualcosa di metallico e affilato gli stava toccando il collo da dietro come a minacciarlo.
- Sei anche debole, se volessi ti potrei uccidere qui senza che nessuno lo sappia. Hai avuto fortuna con quel meccanico, ma cosa speri di fare contro gli altri? -
-...-
- Per il momento riposati, poi il capo ti dirà tutto, io ho già detto abbastanza. -
Mirko si voltò di scatto per togliersi l'arma che lo puntava ma questa non c'era più. Si girò di nuovo verso il ragazzo ma era sparito anche lui. Il dolore era sempre più forte e cosi rientrò nell'acqua.
- ...Cosa dovrei fare adesso? -

* * *


- Aaah che spreco... - Pierrà era in piedi sopra dei stracci di tessuto che fino a poco fa componevano il tendone. Teneva Ghost svenuto per il colletto della tunica alzandolo da terra - Un ragazzo così carino. Perché é dovuto capitare a me, che sfortuna, non mi piace affatto... Né vero. Ma se non reagisce non é divertente, é vero. - Il corpo del ragazzo tornato normale era completamente bruciato e le pupille degli occhi non si vedevano più.
- Beh ormai è fatta! - gettò a terra Ghost come se fosse un sacco di patate - Ora non ci rimane che prendere tutti gli ostaggi e contattare il loro capo, sempre che non abbiano creato problemi quei stupidi dei miei sottoposti. Si fanno sempre prendere un po' troppo dall'entusiasmo, è vero! Andiamo a controllare. -



Ghost (golem) vs Pierrà (Meccanico): il vincitore è... Pierrà !!

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Capitolo 28
*** La natura vs La magia ***


CAPITOLO 22
La Natura vs La Magia.


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Mezz'ora prima del esplosione...
Lorenz si era appena liberato dalla bara in cui era rimasto intrappolato e una volta uscito dal fiume si accasciò a terra.
Che fatica... Dove saranno andati a finire gli altri? Non ci ho capito niente.
- Ovvio che non hai capito niente. Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto? -
Il ragazzo tirò indietro la testa per vedere chi parlava e lo riconobbe subito. Era il ragazzo che prima lo aveva fatto entrare nel cappello facendolo sparire. Aveva la pelle scura, indossava un cappello cubano, una maglietta bianca leggera con sopra un jilet jeans strappato e un pantalone grigio largo e lungo. Portava i capelli rasati ai lati e dietro si intravedeva un ciuffo biondo che usciva dal capello.
Lorenz si alzò in piedi e lo indicò urlando.
- Tu, sei il tizio che mi ha portato qui ! Che hai fatto ai miei amici? -
- Oh io niente ma il mio clan se ne sta occupando ihihahahahaha. E tu sei il mio avversario se ancora non lo hai capito. -
- Quindi stanno cosi le cose... - strinse il pugno e poi si mise in posizione - Vi pentirete di esservi messi contro di noi. I miei amici batteranno la tua banda di delinquenti come farò io con te. -
Anche il ragazzo si alzò e si tolse il capello - No non hai capito niente, avverrà l'esatto contrario. -
Prima di partire al assalto pero' Lorenz si mise a riflettere Aspetta, sbaglio o mi ha appena risposto a quello che avevo pensato... Non sarà che...
- Ihihahahah lo hai già capito ancora prima di iniziare. Ebbene si, posso ascoltare i tuoi pensieri. -
Forte... Il mio primo combattimento contro uno dei poteri più classici e difficili.
- Ihihahahah é il tuo primo combattimento? Allora ci andrò piano con te. -
- Non ti conviene sottovalutarmi, non consci il mio temibile potere. -
- Adesso si, usi le piante. -
- Coooosa??? -
- Quindi vuoi usare il legno per colpirmi vero? Ihihahahaha ho già capito tutto. -
- Come hai fatto ??? -
- Nel momento in cui hai detto che io non conoscevo il tuo potere ci hai pensato mostrandomi le immagini dei tuoi ricordi. -
- Wow é cosi forte il tuo potere? Non hai neanche bisogno di toccarmi? É fortissimo. -
Non dovresti preoccuparti invece di elogiarmi?...
- Comunque sia... - roteò il braccio destro e la testa per scrocchiare le ossa - ...Sarò comunque io a vincere. -
- Questo vuol dire che accetti la sfida di me, Shawn, e del mio clan. -
- Certo ! E ora fatti sotto ! -
Si vede che questo é il suo primo combattimento, non ci ha neanche pensato.
Lorenz iniziò a correre verso il suo avversario senza pensarci due volte.
Shawn non si mosse per schivarlo ma aprì le braccia per ricevere il colpo. Al ultimo Lorenz trasformò il braccio in legno e si preparò a sferrare l'attacco.
- Ek Straight ! - lo colpì col suo potente pugno al petto e lo fece rotolare poco più lontano.
Ah... Come pensavo. Non posso usare i miei trucchi per scappare una volta che mi ha toccato con il legno. Beh meglio averlo scoperto ora che in un momento più critico... Si mise in ginocchio e sputò sangue. Lorenz intanto saltava di gioia per il colpo riuscito.
Non ha capito che mi sono fatto colpire apposta, crede di avere la vittoria in pugno. Inoltre la mia sembrava una trappola ma non ha esitato neanche un attimo. Ihihahahah sarà facile fregarlo.
Si rialzò in piedi e si sistemò la giacca e il cappello - Ora tocca a me ! -
- Ti aspetto. -
Shawn si abbassò il cappello fino a coprirsi la faccia.
- Io - mi clono - in cinque !!! - pronunciate queste parole scoprì il volto e con una piroetta si scansò mostrando altri quattro ragazzi completamente uguali a Shawn.
- Che figo, sei una specie di mago? -
- Esatto, ma sono più che un semplice mago. -
- Sono in grado di distorcere la realtà come voglio. -
- Potrei anche trasformare questo pianeta in un biscotto se volessi. - i cinque Shawn parlavano uno alla volta in modo alternato lasciando Lorenz a bocca aperta.
- É un potere fantastico, ma il mio lo é di più. -
- Vogliamo vedere? -
I cinque cloni partirono al assalto accerchiando il ragazzo.
- Troppo semplice ! Vext roulette ! - dalla schiena gli crebbero due lunghe liane che usò per fare un attacco a spazzata ruotando che nonostante la rapidità di esecuzione i cinque riuscirono ad evitare saltando.
- Giusto, se mi leggi nel pensiero anticiperai tutte le mie mosse. -
- L'hai capito allora. -
I cloni nel cadere dal salto si stavano preparando per colpirlo con un calcio ma Lorenz pur avendolo capito non si spostò.
- Vext grow ! - il braccio tornò di legno e iniziò a crescere diventando un albero senza foglie. I rami si allungarono catturando i cloni.
- Anche se mi leggi nel pensiero, se non riesci a evitare i miei attacchi é tutto inutile. - saltò e con il braccio con l'albero colpì il terreno schiacciando i cloni catturati.
- Allora che ne pensi? -
- Che non sei bravo a contare. - uno di loro apparve dietro di Lorenz e prima che potesse reagire lo colpì con un calcio alla schiena che lo scaraventò lontano. La forza del calcio era talmente forte da avergli staccato il braccio lasciando l'albero dove stava.
Lorenz si rialzò al inizio come se non fosse successo niente, poi si inginocchiò e urlo di dolore reggendosi il braccio mozzato con quello sano.
- Non fare tante scene, l'ho capito che stai bene. -
- *Tsk* Non posso prenderti neanche in giro vero? - delle liane crebbero dal gomito rotto ricreando la forma del braccio. Poi tornò umano senza lasciare tracce.
- Devo dire che anche se sapevo di poterlo fare mi sono spaventato al inizio, era una strana sensazione. -
Shawn si tolse il cappello e ne tirò fuori un telo bianco enorme. Come se fosse una tovaglia lo posò sopra l'albero che teneva ancora intrappolati gli altri cloni coprendolo meticolosamente.
- L'albero - si trasforma - in un Vastatoris ! -
Tolse il telo e la pianta era sparita. Al suo posto c'era un enorme Vastatoris uguale a quelli che accompagnano i sottoposti di Gheanna. Aveva gli altri quattro cloni tra le mani che poi liberò.
- Classico trucco di magia. -
- Ma quale classico, non hai capito che non c'è nessun trucco? Vai, attaccalo ! -
Il Vastatoris si mise in piedi e corse contro Lorenz iniziando a tirargli una scarica di pugni che il ragazzo parava con le liane.
- É un Vastatoris vero questo. Quindi le sue magie cambiano veramente la realtà. - I due si scambiavano una innumerevole serie di pugni ma quando il mostro colpiva il ragazzo non gli faceva male come si aspettava.
Non sono così resistente...allora perché é come se mi stesse colpendo Mirko? - Ek Hook !!! - Dopo aver schivato un ultimo suo pugno passò al contrattacco colpendolo con un gancio in legno alle costole che lo allontanò.
Intanto cercò Shawn e i suoi cloni ma non c'erano di più. Si voltò ed evitò per poco uno di loro che cercava di prenderlo col cappello.
- Meno male che ti ho... - un altro clone era spuntato dietro di lui colpendolo con un pugno alla schiena e facendolo volare dal clone precedente.
- Ihihahahah devi stare più attento. - il primo clone si tolse il cappello e ne tirò fuori un lungo bastone da passeggio con la punta ornata da una sfera d'orata con cui colpì Lorenz in volo schiantandolo a terra.
- Ho capito che non sei male, ma sei solo un novellino. Tranquillo non ti devo uccidere quindi puoi anche arrenderti ora prima di subire altri...- Lorenz da terra gli afferrò la gamba e alzò la testa.
- Non mi hai fatto nien...- senza lasciarlo finire lo colpì con un calcio facendolo volare dal Vastatoris che lo intercettò e lo afferrò per poi schiacciarlo di nuovo a terra.
- Hai capito che non hai speranze contro di me? Non mi sto neanche impegnando, lascia stare. -
Dal corpo di Lorenz crebbero delle liane che intrappolarono il Vastatoris legandolo e impedendogli di muoversi.
Poi il ragazzo si rimise in piedi e si passo una mano davanti alla bocca - Beh allora ti conviene impegnarti perché cosi non mi battersi mai.
Uno dei cloni corrucciò la faccia infastidito, poi riapparvero i tre mancanti. Tutti tirarono fuori un bastone dal proprio cappello e si lanciarono al attacco. Lorenz riuscì a prenderne uno con due liane cresciute dal terreno che lo bloccarono e gli spezzarono la schiena. Come pensavo non é lui.
- Ek Jab ! - ne colpì un altro con un pugno non caricato ma che ebbe comunque molto effetto essendo in legno allontanandolo e facendolo cadere.
Uno dei cloni non avvicinatosi prima per non farsi prendere dalle liane, appena trovata un'apertura si lanciò con uno scatto rapidissimo e colpì il ragazzo in bocca con la sfera del bastone. Poi si abbassò e con un calcio a spazzata gli fece perdere l'equilibro che sbilanciato si piegò sulla schiena. Lorenz che non aveva subito pero' grossi danni lo afferrò con una liana dietro il clone ad un piede e lo lanciò via. Altri due cloni sbucarono pero' dal nulla e prima che il ragazzo si potesse ritirare su lo colpirono entrambi con un pugno al petto schiacciandolo a terra.
- Vext Trap ! - Lorenz si trasformò in un groviglio di liane che si allungarono verso i due aggressori per cercare afferrarli.
- Ek Straight !!! -Sembrava che uno fosse riuscito a scappare ma il vero Lorenz apparve dietro di lui colpendolo alla schiena con un pugno in legno rimandandolo nelle liane che lo legarono.
- Ho capito... Hai creato un clone di piante mentre eri nascosto dalle liane che avevi fatto crescere a terra. -
- Ahahahah se mi leggi nella mente dovresti essere in grado di saperle queste cose. -
Ha detto che questo é il suo primo combattimento, eppure se la sta cavando benissimo. Inoltre riesce a fare cose che richiederebbero almeno uno xin di allenamento. Che si sia allenato duramente prima di buttarsi allo scoperto? Oh semplicemente... ha cosi tanto talento?
- Io - soffio - fuoco ! -
- Cosa? -
Il clone che fin ora non aveva parlato inspirò una grande quantità d'aria e poi iniziò a sputare delle fiammate enormi che poco a poco bruciarono le liane che li intrappolavano.
- Sei capace davvero di tutto. -
Si mise in guardia e con un rapido scatto si avvicinò al clone che era stato catturato per ultimo.
Perché proprio me?... No deve essere un caso, calmati Shawn. Leggi quello che vuole fare.
Due cloni gli sbarrarono la strada con i loro bastoni, poi quello che prima aveva sputato fuoco si preparò a lanciare un'altra fiammata. Prima che potesse riuscirci Lorenz si voltò con un altro scatto e di corsa si diresse da quello. Stava per aprire la bocca ma il ragazzo saltò sopra di lui e glie la chiuse facendogli rilasciare il fuoco al interno, bruciandolo. Quando lo lasciò il clone cadde in ginocchio e gli si aprì la bocca da cui uscì una nuvoletta di fumo.
Un clone stava per colpire il ragazzo con un fendente orizzontale col bastone ma questo saltò schivandolo e facendogli colpire in testa il clone in ginocchio. - Ek Overpunch !!! - Lorenz si girò e lo stese con un pugno dal alto al basso sulla testa.
- Meno tr...- mentre era distratto un clone lo prese da dietro strozzandolo col bastone e alzandolo da terra.
- ...Bastardo...lasciami...-
- Col cavolo. -
L'altro si avvicinò davanti a lui e senza dire niente iniziò ad insipirare aria. Cercando di ragionare, nonostante lo stessero strozzando, venne un idea - Vext Grow ! - dalla schiena fece crescere le sue liane che si attorcigliarono al clone che lo strattonava, bloccandogli le gambe. Poi pochi istanti prima che l'altro sputasse fuoco piegò la schiena e le ginocchia portando lo Shawn dietro a lui davanti e usandolo come scudo dalle fiamme non si fece niente.
- ...Da...DANNATO !!! -
Il clone sopra di lui bruciato dopo aver urlato iniziò a gonfiarsi a dismisura liberandosi dalla morsa delle liane.
- Non mi scappi. Ek Straight ! - lo stava per colpire con un pugno ma Shawn esplose in una nuvola di fumo e coriandoli. - Un altro trucchetto eh?...-
- SEI FINITO !!! -
I due Shawn rimasti sbucarono fuori dalla nuvola di fumo armati del proprio bastone con una lama però al posto della sfera. Lorenz pero' non era affatto preoccupato e con un sorriso si voltò verso di loro.
- Ek Fist ! - con un pugno velocissimo in legno colpì lo Shawn di destra in piena faccia facendogli cadere il bastone per il dolore. Anche il secondo Shawn si fermò e rimase immobile mentre l'altro urlava di dolore con le mani sulla faccia per mascherare il volto sconvolto e pieno di sangue che colava dalla fronte.
- Come... Come hai fatto a capire che ero io ?!?!?! -
- Ti sei fregato da solo. Al inizio li hai fatti parlare tutti, facendo credere che fossero tutti uguali a te e che quindi non li avrei distinti. Ma ho notato una cosa: quando qualcosa che creavi mi colpiva non mi faceva male, questo perché il legno mi proteggeva dai attacchi di un golem o un doom riducendo il loro potere. " Il legno é forse infrange dai attacco parte di anime", cosi ha detto il maestro Zackam. -
- COSA !?!?! - Si cosi... Prendi fiducia in te stesso, e pensa a me.
- E cosi quando mi hai dato quel pugno insieme alla tua copia o sentito subito la differenza tra i tuoi e i colpi delle tue copie. -
- No non può essere...- Si perfetto, che stupido non ha capito niente, con questo lo finirò. Continua a guardarmi...
- Inoltre stavi perdendo il controllo da quando ho iniziato a puntare te, infatti ogni tanto li lasciavi senza fare niente. Chiaro quindi che li stavi controllando tu e che non erano vivi, nonostante il corpo era umano. -
- No tu bleffi, smettila !!! Non puoi capire i miei trucchi. TU NON HAI CAPITO NIENTE !!! - ORA !!!
Lorenz mentre era distratto dalle urla di Shawn non si accorse del clone rimasto dietro di lui che avvicinandosi di soppiatto lo fece scomparire nel cappello. -
- Ihihahahahahah non avevi capito, non avevi capito ! -
Il vero euforico e con un sorriso malvagio stampato sul volto Shawn si tolse il cappello e ne fece uscire una bara d'orata che iniziò subito ad agitarsi.
- Ehi fammi uscire !!! -
- IHIHAHAHAHAHA NON LO AVEVI CAPITO IHIHAHAHAH !!! -
Il clone fece cadere dal interno del cappello una dozzina di sciabole mentre il mago tirava fuori da una tasca una catena infinita che piano piano si attorcigliava intorno al sarcofago.
- Ovvio che non avevi capito, sei troppo ingenuo. E ora...il grande finale !!! -
Una alla volta il clone passava le spade a Shawn che come un pazzo le infilzava nel sarcofago da vari punti.
- Ihihahahahahahahah e ora muori senza capire il perché !!! -
Una volta finito la bara sembrava un porta aghi. Non c'era via di scampo per Lorenz.
- *Fiu* Che fatica ragazzo... Mi hai messo alle stre... -
Neanche il tempo di finire la frase che il sarcofago esplose in mille pezzi.
- Powered Vek Punch !!! - nella confusione Shawn si prese un altro potentissimo pugno in legno e rivestito di liane in faccia che lo fece volare lontano. Il mago sofferente si rialzò con un enorme livido sulla guancia e sul occhio.
- MI SPIEGHI COME HAI FATTO ?!?!?! DANNATO RAGAZZINO !!! -
- Segreto. -
- COSA??? -
Lorenz si concentrò sul suo avambraccio e poco a poco, dopo averlo reso di legno, crebbe.
Le articolazioni in liane tenevano attaccati i pezzi di legno del enorme braccio arboreo diventato grande quando il tronco di un albero.
- Con questo concluderò tutto. - iniziò a correre caricando il pugno e reggendosi il braccio potenziato con il sinistro.
- NO FERMO !!! MALEDETTO MOSTRO, NON PASSERAI OLTRE !!! - ritirò fuori il telo di prima, lo posizionò a terra e poi lo alzò. Non lo aveva levato ma si vedeva che sotto c'era qualcosa di rettangolare.
Ingenuo com'è verrà a schiantarsi contro il muro che ho creato qua sotto. Non ce la farà mai, lui non deve farcela.
Lorenz come previsto da Shawn non smise di correre ma trasformò anche il braccio sinistro e lo portò al indietro per prepararsi a colpire.
- IHIHIAHAHAHAHA BECCATI QUESTO !!! - A pochi metri dallo schianto, Shawn tirò il telo mostrando un enorme muro di cemento davanti a se - PROVA A SUPERARE QUESTO !!! -
- EK JAB !!! - Lorenz lo colpì con il pugno sinistro con enorme potenza e il muro si ruppe come se fosse un cracker.
- NOOOO !!! PERCHÉ É CROLLATO ??? NON CAPISCO !!! -
- É perché sono più forte, te lo avevo detto. E ora assaggia il mio ultimo attacco. POWERED VEK HEYMAKER !!! - con lo slancio preso dalla corsa sferrò un devastante gancio con il pugno arboreo a Shawn che, cercando di pararsi col bastone che pero' si ruppe, venne preso in pieno. Si ruppe il braccio sinistro e qualche costola e fu scaraventato lontano mentre lanciava grida di dolore.
Lorenz poi si buttò a terra al indietro, stremato per l'enorme sforzo e con le braccia tornate umane. Nonostante fosse pieno di ferire e piccoli lividi aveva un grosso sorriso in volto e gli occhi gli brillavano di gioia. Prese fiato e poi urlò - SIIIIIIIII !!! HO VINTOOOOOO !!! Ahahahahahah... Ho vinto... La mia prima vera battaglia... L'ho vinta !!!-
Tirò indietro la testa e vide Shawn che dal volo era appena atterrato nel fiume.
- Merda, se è svenuto morirà annegato !!! - Allarmato si rialzò in fretta e corse verso la riva. Attorcigliò due liane ad un masso sul bordo e poi si tuffò. Non riusciva a trovarlo, ne a galla ne nel fondale finché non notò un grosso telo bianco passargli accanto. Lo afferrò e come pensava Shawn era attaccato ad esso.
Dannazione, la corrente é fortissima...
Aggrappandosi alle liane legate a riva e usando le ultime energie che aveva in corpo riuscì a tirare fuori entrambi.
- Ehi sei vivo? Stai bene? Il pugno era troppo forte? -
- ...Perché mi hai tirato fuori dal a... *cough cough*... -
- Perché se no saresti morto ovvio ! -
- NON SAREI MORTO STUP... *cough* -
- Ahahahaha si certo, vienilo a dire al mio devastante pugno finale. -
- Come hai fatto... A evitare le spade... Non l'ho capito. -
- Ahahahahah semplice. Ho trasformato tutto il mio corpo in legno. Questo mi ha reso incapace di muovermi per un po' ma le lame si sono conficcate nel legno senza farmi male. -
Possibile?... Non dovrebbe essere in grado di farlo... Forse ha davvero talento questo qui...
- Invece ho distrutto il tuo muro con facilita perché il legno ha annullato il tuo potere rendendolo come un mucchio di sabbia. Ma ormai avevi perso la ragione, sono sicuro che se ci dovessimo scontrare di nuovo...- si voltò e si accorse che Shawn aveva perso i sensi.
- EHI STAVO PARLANDO CON TE !!! -
Quell'aria di serenità fu immediatamente cancellata dal boato di un enorme esplosione alle sue spalle. L'onda d'urto fece alzare un polverone e quando si diradò, Lorenz capì che proveniva dal campo di battaglia di uno dei suoi amici.
- É vero... La guerra non é ancora finita, devo correre ad aiutare gli altri. -
Si rialzò e come se si fosse dimenticato del dolore, iniziò a correre in direzione del esplosione.
- Da qui ne usciremo vittoriosi ragazzi. Non permetterò a nessuno di farvi del male. -



Lorenz (Golem) vs Shawn (Golem): il vincitore é Lorenz !!!



Nello stesso momento, sul sito del esplosione...


Pierrà aveva appena battuto Ghost che ora giaceva a terra moribondo. Tornato umano e ripresosi la propria tunica si avviò per vedere come se la cavano i suoi sottoposti.
- Un ragazzo così carino. Perché é dovuto capitare a me, che sfortuna, non mi piace affatto... Né vero. Ma se non reagisce non é divertente, é vero. Bhe ormai è fatta ! Ora non ci rimane che prendere tutti gli ostaggi e contattare il loro capo, sempre che non abbiano creato problemi quei stupidi dei miei sottoposti. Si fanno sempre prendere un po' troppo dal entusiasmo, é vero ! Andrò a controllare, é vero ! -
- EHI TU !!!... -
Pierrà si voltò verso il ragazzo che aveva urlato, era Taisuke che si trovava dietro di lui. - E tu chi sei? -
Alla vista di Ghost in quelle condizioni Taisuke era scoppiato in lacrime ed era colmo di rabbia.
- TUUUU !!! MALEDETTA DONNA... COME HAI POTUTO FARGLI QUESTO !!! -
- D...Do...- Pierrà si mise a gattoni a piangere -
Mi ha chiamato...donna...lo sapevo... Senza i miei baffi non sono niente... -
- IMMUNITY REDUCATE !!! - senza che se ne accorgesse, Taisuke gli tirò un calcio in corsa prendendolo in faccia e facendolo rotolare allontandolo da Ghost. - Ahia... Come ti sei permesso? -
Il ragazzo dopo essersi tolto la maglietta coprì il corpo del amico a terra. Poi si rialzò in piedi e guardò con odio Pierrà.
- COME TI SEI PERMESSA TU DI TOCCARE IL MIO AMICO !!! IMMUNITY REDIT !!! - il ragazzo si trasformò e cercando di graffiarsi con forza le mani l'una con l'altra il golem glie le modificò, rendendole dure come il metallo e affilate.
- TI FARÒ PENTIRE DI ESSERTI MESSA CONTRO DI NOI !!! -

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Capitolo 29
*** Rabbia e priorità ***


CAPITOLO 23
Rabbia e priorità.




Dopo aver sconfitto Ghost, Pierrà si imbatté in Taisuke che, colmo di rabbia per le condizioni del amico, si prepara per scagliarsi su di lui.
- IMMUNITY REDIT !!! - il ragazzo si trasformò e cercando di graffiarsi le mani il golem gliele trasformo per non farsi ferire rendendole durissime e affilate e iniziò a correre verso l'avversario.
- Sei un amico del ragazzo dai capelli bianchi é vero? Perché tanta rabbia? -
- NON PRENDERMI IN GIRO BASTARDA !!! SO BENISSIMO CHE SEI STATA TU !!! COME TI SEI PERMESSA ?!?! -
- *Grrr*... Finiscila con questa storia della donna...- si trasformò in meccanico e si preparò per combattere.
- IMMUNITY RES... - Taisuke cercò di prenderlo in faccia con la mano affilata ma Pierrà lo schivò scansandosi di lato.
- E mi lasci un'apertura così facilmente? Sei un esperto... Ne ver... - gli tirò una ginocchiata con forza al petto mentre il ragazzo era ancora proteso in avanti ma ebbe solo l'effetto contrario. Taisuke non si era mosso di un millimetro mentre Pierrà saltellava su una gamba per il dolore.
- Quale apertura? IMMUNITY RESTAMP !!! - questa volta lo prese sul petto con un impatto così forte da farglielo esplodere e lanciando lontano il corpo.
Ahi... Che dolore... Ma mi è già passato, è vero. Il suo corpo é resistente. Con quella sarebbe dovuto piegarsi a terra dal dolore e invece mi sono fatto male io. Poco importa. Si rimise in piedi e si ricompose. Significa che lo farò saltare in aria, è vero.
Ribaltò una piastrella sul dorso e sul palmo della mano iniziò a soffiarci dentro gonfiando un grosso palloncino arancione.
Taisuke senza curarsi di quello che stava preparando corse verso di lui riaffilandosi le mani.
- Forza, vieni ad abbracciare questo grosso palloncino ahahahahah! -
Senza che dovesse colpirlo con uno dei suoi aghi il ragazzo lo fece esplodere con le sue mani facendosi investire in pieno. Qualche istante dopo pero' Taisuke sbucò fuori dal fumo con uno scatto.
- Cosa? -
- QUESTO É PER GHOST! IMMUNITY RESTAMP !!! - Pierrà cercò di proteggersi con le braccia ma l'attacco glie le ruppe e arrivando a colpire la faccia gliela fece volare via.
- QUESTO É PER I TUOI SCAGNOZZI CHE CI HANNO ATTACCATO! - con un pugno lo colpì allo stomaco stendendo il corpo senza testa - E QUESTO É PER... - stava per sferrargli un altro pugno ma il braccio di Pierrà si ricostruì bloccandolo.
Anche la gomma della testa si ricreò e le placche volarono al loro posto.
- Ti stai prendendo un po troppe libertà ragazzo, É VERÒ? - iniziò a gonfiarsi fino ad esplodere allontanando il ragazzo con l'onda d'urto. Una volta levatosi il fumo pero' c'era Taisuke uscito immune dal esplosione che continuava ad affilarsi le mani scontrandole l'una contro l'altra.
É troppo resistente. Forse ci sono andato troppo piano con le dimensioni, é vero. Devo usare il Blulalabla. Stava per iniziare a gonfiarsi quando un Vastatoris iniziò ad avvicinarsi. Lo riconobbe subito.
Quello é uno dei Vastatoris di Tikou, è vero! Bene, si occuperà lei di questo qui io ho quasi finito il gas.
Si mise comodo aspettando che gli tendesse un agiato da dietro ma un pugnale volò verso di lui colpendolo al cuore.
Ma cosa...
Il Vastatoris reggeva in braccio Alyce e Pierrà capì cosa era successo.
- Alyce! Come stai? Hai visto Mirko? -
- No ma io sto ben...- vide Ghost a terra e si rattristò di colpo - É stato sconfitto...-
- Si ma è ancora vivo, portalo in salvo io mi occupo di lei. -
- Se è ancora vivo allora dobbiamo scappare. -
Quindi ha ucciso Tikou. Rimaniamo sol... sentì qualcosa dietro di lui e si abbassò preventivamente
. - Ek Hook !!! - schivò di poco il gancio di Lorenz e appoggiandosi sulle mani lo colpì con le gambe spedendolo da Taisuke che lo prese al volo.
- Lorenz tutto bene? -
- Si, ho battuto il mio avversario, voi invece? -
- Mirko voleva combattere contro Shen da solo, arriverà a momenti. Anche Alyce ha battuto la sua avversaria mentre Ghost... É stato battuto da quella tizia... - Lorenz si accorse delle condizioni del amico e poi guardò con odio Pierrà.
Si mette male... é vero... Contro tre avversari non posso farcela, potrebbero scoprire il mio punto debole. Hanno ucciso tutti i miei sotto posti e quella ragazza si vede che é esperta. Sarà meglio scappare...
Pierrà trattenne il respiro e iniziò a gonfiarsi ma da quella distanza l'esplosione non li avrebbe colpiti.
- Forza ragazzi, non vuole attaccarci. Approfittiamone per scappare. -
- NO !!! QUELLA LI STAVA PER UCCIDERE IL MIO AMICO !!! NON LE PERMETTERÒ DI FUGGIRE COME SE NIENTE FOSSE !!! -
- Scusami Alyce ma anch'io sono con Tai. Non possiamo lasciare che il nostro amico venga umiliato. -
Sono accecati dalla rabbia. Cercare di farli ragionare sarebbe inutile, se avessero avuto un Doom sarebbe stato un problema. Ma non posso lasciare Ghost in queste condizioni o non sopravvivrà.
- Mi allontano per curare Ghost! Resistete finché non torno! - e così dicendo con Ghost in braccio portati dal Vastatoris iniziò a scappare.
Intanto Pierrà era esploso lasciando un nuvolone di fumo.
- Andiamo Lorenz! -
- Si! -
Si buttarono in mezzo al fumo a cercarlo e trovarono un buco sottoterra.
- Ci penso io! Vext Undergrow ! - Iniziarono a crescere dal suo corpo allungandosi sottoterra per cercare Pierrà. Una volta trovato lo tirò fuori lanciandolo in aria.
- Maledetti... -
Lorenz poi prese Taisuke con le liane e lanciò in aria anche lui. Al ragazzo spuntarono le ali e in poco tempo raggiunse Pierrà.
Non li facevo cosi abili...
- Immunity Reverse! - Il ragazzo gli sferrò un pugno potentissimo ma prima che lo colpì lui si gonfiò evitando di farsi male ma fu comunque scaraventato a terra dove lo aspettava Lorenz che si era già preparato per colpirlo con la sua mossa finale.
- POWERED VEK HAYMAKER !!! - Pierrà che si era appena sgonfiato non poté contrastarlo. Venne investito dal suo devastante pugno e esplose in mille pezzi volando lontano.
- Grandissimo Lorenz, insieme non può batterci. - Sapevano che non era finita, ma quando l'uomo si ricompose rimasero sorpresi dal fatto che sembrava non essersi fatto niente.
- Dovremo impegnarci più di così se vogliamo batterlo pero'. -
Non va bene... Quello era Touk è vero? Un altro colpo di quello e non sarò più in grado di combattere. Questi due ragazzi hanno dei poteri temibili, è vero. Continuare ad usare le esplosioni è inutile... E' l'ora di cambiare tattica o non riuscirò a scappare, è vero.
Pierrà si prese le due piastre esagonali ai lati della testa che gli sostituivano le orecchie e le ruotò.
- 3°stile: Imaginer Ball-On! - I led degli occhi divenne blu ma non successe nient'altro.
Che vuole fare ora?
Come prima una placca metallica sul palmo della mano si ribaltò e l'uomo iniziò a soffiarci dentro.
Questa volta però il palloncino era celeste anziché arancione e si gonfiava per lungo. In pochi secondi un enorme palloncino lo avvolgeva come se fosse un serpente.
- Mossa Finale Segreta Del Boa !!! -
Che tecnica sarà? Una difensiva? Avrebbe senso siccome lo abbiamo colpito più volte ma una mossa finale di solito serve a finire l'avversario. Ma a noi le sue esplosioni non fanno niente. Che abbia trovato il modo per colpirci?
L'uomo intorno al palloncino alzò le braccia e i ragazzi si misero in guardia, ma ancora una volta non successe nulla.
Allora è davvero una tecnica difensiva. Quindi si attiverà solo quando lo attaccheremo. O forse ha bisogno di tempo per caricarsi... in questo caso allora sarà meglio attaccare subito. Cosa facciamo...
- Ahahahahah ne vero !!! -
- Cosa? -
- Scherzavo. Posso chiamare un mio attacco con un nome cosi ridicolo? Ora vi mostro il vero attacco! - Prese il palloncino e tirandolo ed arricciandolo come farebbe un clown gli diede la forma di un mostro dal corpo lunghissimo.
- TAISUKE AVANTI! sta solo prendendo tempo per trovare un modo per eliminarci, ATTACCHIAMOLA !!! -
- Non aspettavo altro! -
Entrambi con i loro poteri attivati iniziarono a correre verso Pierrà che non sembrava affatto spaventato.
Prese un ago e con esso bucò l'enorme palloncino che invece di scoppiare iniziò a sgonfiarsi. La gomma però non si afflosciò a terra ma rimase nella stessa posizione, come se ci fosse qualcosa dentro.
- Illusive: DR aco !!! -
- Andiamo LorenzLorenz? -
- Certo! VEK... -
- ...INVINCIBLE... -
- ...TWIN PUNCH !!!
Lorenz con il braccio in legno rivestito di liane e Taisuke trasformato sferrarono al unisono i loro i pugni contro Pierrà ma prima che lo potessero colpire il palloncino sgonfio a forma di mostro si mosse e con un braccio fermò il colpo.
- Cosa? Come ha fatto a....- rapidamente il palloncino mosse anche l'altro braccio per colpirli ma i due ragazzi lo schivarono. Subito dopo, sempre con lo stesso arto, si strappò di dosso la gomma lasciando impietriti i ragazzi. Sotto il palloncino si nascondeva un vero e proprio drago dal corpo lungo e senza ali. Era enorme e terrificante e lanciava ruggiti spaventosi in attesa che gli fosse ordinato qualcosa.
- Co....come ha fatto a creare qualcosa del genere da un palloncino ??? -
Intanto Pierrà era indietreggiato di molto e respirava affannato.
Cosa diamine era quella sensazione di paura... Per un attimo ho creduto di essere spacciato, é vero. Sembrava stessero tirando i pugni al unisono ma in realtà il ragazzo con le piante era leggermente più avanti. Colpendomi con il touk avrebbe annullato la difesa del mio meccanico, ma sarebbe servito solo ad aprire uno spiraglio per il vero attacco del suo compagno che mi avrebbe colpito subito dopo con il suo pugno indurito. Per fortuna, il mio drago si crea tramite la mia immaginazione e i miei pensieri. Con questa abilità sarò al sicuro.
- Forza Aco, falli a pezzi !!! - il drago iniziò a volare e si lanciò al attacco cercando di colpirli con vari assalti in picchiata per tagliarli con i suoi artigli, ma Pierrà si accorse che non stava usando il braccio sinistro e che penzolava come se fosse rotto.
Perché ha il... Che sia stato quel attacco di prima? Ma Aco si crea con la mia immaginazione, è vero? ... Possibile che... Mi hanno fatto temere così tanto quel attacco da farmi deconcentrare durante la creazione, passando su di lui quello che sarebbe successo a me? Questi non sono semplici ragazzi, é vero. Come hanno fatto ad idearsi una tale combinazione se sono appena arrivati... Se li sottovaluto questo potrebbe essere il mio ultimo combattimento.
Intanto Taisuke che aveva catturato l'attenzione del drago su di se schivava e parava i suoi colpi senza rimanere ferito mentre Lorenz cercò di colpirlo di sorpresa ma appena ci provava il mostro prendeva il volo evitandolo.
- Ehi Tai, questo è un drago orientale vero? -
- Esatto, fluttua senza aver bisogno di ali e non dovrebbe saper sputare fuoco. Prima siamo riusciti a rompergli il braccio sinistro ma si muove come un serpente quindi sarà difficile prenderlo per colpirlo. -
- Ma non c'è bisogno che dica come giusto? -
- Hai capito no? Abbiamo solo due modi per abbatterlo. -
Il drago tornò a terra e si scagliò nuovamente contro i ragazzi. Lorenz indietreggiò mentre Taisuke allargò le gambe e si preparò a ricevere il colpo.
- IMMUNITY REJECT! - il mostro volò contro di lui ma si schiacciò il muso come se fosse andato contro un muro. Poi il ragazzo lo afferrò per non farlo scappare e Lorenz gli sali sopra.
- Ek Overpunch !!! - lo colpì in testa e lo stordì calmandolo.
- Bene ora pensiamo a.... - Non passo neanche un minuto che il drago si ritirò su e morse Taisuke. - Lasciami andare! -
Iniziò a volare e lo portò in alto. Lorenz tentò di fermarlo ma Pierrà con una pistola gli sparò ad una spalla facendolo cadere a terra.
- Speravate di poter vincere, ne vero? -

* * *


Alyce intanto stava scappando con l'aiuto del Vastatoris e trasportava Ghost al sicuro.
Dopo essersi allontanata abbastanza ordinò al mostro di fermarsi e di poggiare il ragazzo a terra insieme a lei.
- Devo correre da loro ma non posso lasciarlo così. Sarò costretta ad usare i miei poteri... - si sdraiò accanto a lui a pancia in sotto e gli diede un bacio sull'orecchio.
- Comando: Liv-chuu ♥! - lo morse e piano piano il cuore di Ghost iniziò a battere più velocemente e dopo pochi secondi riaprì gli occhi. Si girò e guardando Alyce su di lui la staccò subito e si allontanò.
- ...Che cavolo...fai? -
Alyce si passò una mano sulla bocca e sorrise - Ti stavo solo guarendo ahahahah! -
Ghost si guardò il corpo e nonostante le ferite si sentiva pieno di energia.
- Si é solo passeggero. Ti conviene sederti perché fra poco sverrai di nuovo. -
- Cos...- neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che cadde a terra perdendo i sensi.
- Ahahahahaha poveretto, quante ne sta passando, ma grazie al mio potere sopravvivrà fino al arrivo al regno. Ora devo sbrigarmi. Tu rimani qui a proteggerlo e portalo da me tra 10 minuti. Dovrò raggiungerli da sola, i ragazzi hanno guadagnato abbastanza tempo...-

* * *


- Quella é la pistola... di Ghost. -
- Si era carina, non ne avevo mai vista così tutta in metallo, è molto efficace, è vero. -
Gli sparò un altro colpo che lo prese al ginocchio. Il golem trasformava la zona colpita dal proiettile in legno per evitare danni ma il dolore era immane. Intanto Taisuke cercava di liberarsi dalla morsa del drago.
- Forza mollami. -
- Ah é vero ci sei anche tu. Beh siccome sembri essere indistruttibile ho qualcosa di speciale per te. - facendo dei gesti con la mani guidò il drago che volò fino al fiume portando Taisuke nel fondale.
- TAIII !!! -
- Ahahahahah vediamo quanto può resistere sotto l'acqua. -
Lorenz senza pensarci iniziò subito a correre in direzione del fiume ma un lungo palloncino blu gli sbarrò la strada.
- Non va bene. Ti stai dimenticando di me é vero? AI guile !!! - il palloncino esplose e ne uscirono una ventina di serpenti che si lanciarono contro di Lorenz. Lui li colpì con una liana allontanandoli. Quando si girò pero' per cercare Pierrà non c'era più.
- EP eze !!! - sentì la voce da sopra di lui. Aveva in mano un palloncino arricciato a forma di spada che bucò sgonfiandolo. Scese a terra lanciando un fendente verso il basso che il ragazzo schivò per poco.
- Ek Fist !!! - gli sferrò un pugno rapidissimo che lui parò con la spada. Pierrà fece un salto al indietro afferrò con forza la spada. Nello stesso istante un serpente di prima saltò addosso a Lorenz distraendolo per qualche istante. Se lo levò di dosso ma ancora una volta Pierrà era sparito.
Prima che potesse guardarsi dietro o al cielo, la spada lo trafì alla schiena fuoriuscendo dalla pancia. Lorenz cadde a terra in ginocchio. Il dolore era atroce e faceva così male che non gli uscì la voce neanche per urlare. Siccome era nervoso il golem ne risentì e non riuscì a trasformarsi totalmente in legno prima che l'arma lo trapassò.
- *Uff* Finalmente... Mi avete abbastanza scocciato, é vero. -
É... Finita...
Pierrà gli passò la spada sul collo sfiorandolo - Sei stato divertente pero'. -
É... Tutto finito...
- E ora... - caricò il braccio con la spada e si preparava a tagliargli la testa -...Finiamo questa pagliacciata !!! - sferrò il colpo ma a pochi centimetri dal collo di Lorenz si fermò.
- Ma che diami... -
-...abbassa il braccio...- Qualcuno gli stava sussurrando all'orecchio degli ordini e Pierrà ubbidiva a quello che sentiva.
-...lascia la spada... - l'uomo senza pensarci due volte aprì la mano facendo cadere l'arma e non protestò. Era Alyce che lo stava abbracciando da dietro mentre gli sussurrava al orecchio.
-...ora vattene da qui nel modo più veloce che conosci fino ad arrivare al 4° regno...parti...-
La ragazza si allontanò. Pierrà si tappò il naso e trattenendo il respiro gli spuntarono due ali di gomma blu dalla schiena. Le bucò e sbattendole rivelò un bellissimo paio di ali piumate bianche. Senza dire neanche il nome del attacco iniziò a volare e se ne andò.
Alyce si accasciò a terra per la ferita ancora aperta con ancora un po' di ansia mentre Lorenz era rimasto immobile come pietrificato.
Piangeva disperato e in preda a quella paura che aveva sentito quando Pierrà lo toccò con la spada sul collo
. Io... Io... non sono riuscito a proteggerli... Non sono riuscito a vendicare il mio amico... Non sono riuscito neanche a muovermi per la paura... Avevo paura di morire... E io... Io...
- IO SONO STATO INUTILEEEE !!! PERCHÉ NON MI SONO GIRATO PER ATTACCARE ?!?!? POTEVO COLPIRLO CON UNA LIANA DALLA SCHIENA E INVECE SONO STATO IMMOBILE COME UNO STUPIDO !!! MENTRE I MIEI AMICI SI BUTTAVANO IN CONTRO AL NEMICO SENZA PAURA IO HO ESITATO !!! SE SOLO... Fossi stato più forte... non saremo finiti in questa situazione... Da quando siamo qui ho creato solo probl...- mentre piangeva Alyce si era trascinata vicino a lui e gli tirò uno schiaffo.
- COSA DIAMINE DICI? SEI STUPIDO? SE SIAMO QUI LA COLPA NON É DI NESSUNO !!! ANCHE I TUOI AMICI HANNO PERSO MA SIAMO TUTTI VIVI E SE CI SALVEREMO SARÀ ANCHE GRAZIE A TE MA SOLO SE LA FINISCI DI AUTO COMMISERARTI !!! SEI L'UNICO IN GRADO DI MUOVERSI ORA !!! DEVI ANDARE A SALVARE TAISUKE ALTRIMENTI AVRAI QUALCOSA PER CUI PIANGERE SUL SERIO !!! -
Lorenz scosso per tutto quello che era successo in così poco tempo si alzò correndo per salvare il suo amico ma senza smettere di piangere. Si tuffò nel fiume senza preoccuparsi della corrente e iniziò a cercare Taisuke ma c'era nessuna traccia, ne di lui ne del drago.
Deve essere qui da qualche parte... Deve esserci... Taisuke non può farsi battere così... Non può essere m... Non riusciva neanche a pensare ad una cosa del genere, non poteva accettarlo.
Spostando alcuni massi finalmente intravide una mano nera a puntini bianchi e la riconobbe subito lo tirò fuori da li e lo portò in fretta a riva. Allarmato cercò subito di fargli buttare via l'acqua ingerita durante la lunga immersione ma l'amico stava respirando normalmente. Notò che sul petto gli erano cresciute delle insenature simile a branchie e che aveva solo perso i sensi. Dopo poco tossi un po' d'acqua e si tirò su.
- Lorenz... Cosa... -
Senza dargli il tempo di parlare Lorenz lo abbracciò mentre piangeva ancora.
- Scusami Tai...Ho lasciato che ci facessero del male e non sono riuscito ad impedirglielo. -
Anche l'amico non riuscì a trattenere le lacrime e si abbandono tra le sue braccia - Anch'io devo scusarmi... Alyce aveva ragione... Ho pensato solo a vendicare Ghost che non era neanche mo... - non riusciva a dire quella parola - ... Quando... Quando la prima cosa che avrei dovuto fare sarebbe dovuto essere portarlo in salvo... Mi sono fatto prendere dalla rabbia quando la mia priorità era salvare il mio amico. -
Al unisono si accorsero di una cosa. Non era ancora tutto finito. Si rimisero in piedi e corsero di fretta da Alyce che si trovava a terra con un foglio di uno strano materiale accanto a Ghost sdraiato e ad un nuovo Vastatoris piccolissimo.
I ragazzi si guardarono intorno e come pensavano non c'era.
- Alyce dobbiamo sbrigarci a.... -
- Tranquilli, andremo senza di lui. -

* * *


15 minuti prima, da qualche parte sulla catena montuosa...
Mirko si trovava ancora in quella vasca enorme di acqua calda. Nonostante quello che gli aveva detto il ragazzo di prima ancora tentava di alzarsi per scappare ma sembrava impossibile.
All'improvviso entrò una ragazza con una lunga sciarpa nella stanza ma Mirko non se ne accorse.
- Ehi tu! -
Il ragazzo cadde spaventato e poi capito che era una ragazza si coprì subito con le mani e tornando dentro l'acqua.
- Ahahahahah ma che fai? -
- Che ci fai tu qui? -
- Mehum mi ha detto che non ti stavi un attimo fermo nonostante avessi un sacco di ossa rotte cosi sono venuta per divertirmi ma a quanto pare ti sei arreso, un vero peccato siccome non avevo niente da fare ma comunque è sempre meglio di niente. -
- Se non hai niente da fare allora cercami dei vestiti e aiutami ad uscire da qui. -
- Ma quanto siamo presuntuosi qui. Non sei nella posizione di poter dettare regole. - da fuori la vasca gli mise un piede in faccia facendolo affogare - Cosi conciato sono sicura che non riusciresti neanche a raggiungermi. -
- Questo lo dici tu... - la ragazza si rialzò facendo un passetto indietro e Mirko zoppicando cercò di arrivare al bordo ma non ci si avvicinò nemmeno che cadde di nuovo.
- Ahahahahahah sei cosi patetico. -
- Mi avete rapito per prendervi gioco di me? -
- Ahahahahah no, ma ora ci hai dato l'idea. -
-...Voglio solo tornare dai miei amici. Siamo stati attaccati da un clan e sono in pericolo. Anche con loro c'è Alyce potrebbero farsi male. -
- Mai quanto ti sei fatto male tu ahah... Alyce? -
Forse ho fatto male a nominarla... Non so se sono nemici o no... Sarà meglio stare zitto.
- Conosci per caso anche una sventola di nome Meteo e un armadio di nome Grey? -
Mirko non rispose e la ragazza si irritò mettendogli di nuovo il piede in testa - Ehi sto parlando con te! -
- Finiscila! Perché dovrei dare informazioni ad una persona che non conosco? -
- Ahahahah hai ragione! - si sede a gambe incrociate sul bordo e allungò la mano verso di lui. - Piacere, mi chiamo Vanvan e tu? -
-...-
- Che c'è? Non è così che si fa nella vostra dimensione? Eppure credevo di aver letto bene in quei libri. -
Vanvan... Sul serio? Ma c'è qualcuno con un nome normale qui dentro? Posso davvero fidarmi?
Dopo un po di esitazione, dopo aver visto che nonostante tutto la ragazza teneva la mano protesa verso di lui decise di accettare.
- ...Mirko. - la ragazza la strinse e iniziò a muoverla su e giù con forza.
- Ahahahahah evviva! Allora adesso mi dici se... - il ragazzo si stava contorcendo dentro la vasca dal dolore per la stretta di mano.
- Oh é vero. Scusa me ne ero dimenticata ahahaha! - - ...sì li conosco. -
Quindi é conosce davvero quella femminuccia di Alyce... Forse dovrei dargli un piccolo aiutino. - Facciamo così. E se li avvertissi che tu sei sano e salvo? -
- Davvero potresti? -
- Beeeh... Forse sì... Forse no... - gli poggiò di nuovo il piede in testa e intanto faceva la vaga.
Mirko si sentiva umiliato ma l'unica cosa che poteva fare era sottostare alle sue regole.
- Per favore... Potresti avvisare i miei amici della mia situazione? -
- Ahahahah e va bene, siccome insisti non posso resistere. Manderò questo messaggio ad Alyce e i tuoi compagni. -
- Aspetta !!! -
La ragazza se ne stava per andare ma Mirko la fermò.
- Siii? -
- Saremo dovuti rincontrarci con Meteo e Grey davanti al secondo regno fra un giorno, digli che li raggiungerò il prima possibile e di non preoccuparsi, per favore. -
Che carino... Si vede che é appena arrivato... Peccato che non siamo più così anche noi.
- Va bene, farò come hai detto! - la ragazza si voltò di nuovo facendogli la linguaccia e uscì dalla stanza. Poi riaprì la porta a metà - Ah e comunque, per metà conversazione ti sei dimenticato che eri nudo ahahahah! -
Mirko arrossì e si coprì anche se ormai era tardi. Poi tornò in pensiero per i suoi amici.
Spero che stiano bene... E devo uscire il prima possibile da questa gabbia di matti, ho un brutto presentimento.

* * *


- Cosa ??? Che significa? -
- Questo Vastatoris mi ha portato una lettera di una mia vecchia conoscenza. -
Deve essere Vanvan. "Ciaooo femminuccia, come te la passi? Ho sentito che stavi affrontando un clan nemico ma so benissimo che con la tua brutta faccia li hai fatti scappare vero? Ahahahahah comunque un ragazzo di nome Mirko é qui con me e dice che potete proseguire senza di lui per ora. Ha vinto il combattimento ma é rimasto gravemente ferito quindi lo cureremo noi. Inoltre credo che ci divertiremo un po' con lui quindi lo terremo più del dovuto. Ps: ancora vai in giro con quella coda ridicola o finalmente l'hai tagliata per attaccartene una finta che assomigli vagamente alla mia? Ahahahah."
Alyce stracciò il biglietto con un pugno digrignando i denti Quella piccola maledetta...
- Allora cosa dice il biglietto ??? -
- Che Mirko sta bene. Ha vinto contro Shen e un clan nostro "alleato" lo sta curando. -
- EVVIVA !!! - Lorenz batté il cinque a Tai e saltò di gioia - lo sapevo che stava bene. E ha pure vinto. Dai andiamo a prenderlo. -
- No, dobbiamo andare al secondo regno. -
- Ma Mirko è ancora lì quindi... -
- Lui sta bene e ci ha detto lui stesso di non preoccuparci e di andare avanti col nostro obbiettivo. Se Meteo e Grey non ci troveranno lì all'ora del appuntamento non saranno positivi. Anche se inizierebbero a cercarci ovunque il loro pensiero sarebbe che siamo morti e forse Mirko questo l'ha capito. Quindi ora la nostra preoccupazione é come arrivare al luogo del incontro. -
Lorenz non ribatté. Nonostante era preoccupato per Mirko capì che la loro priorità.
Taisuke però era perplesso - Ma ora come facciamo ad arrivare lì? Abbiamo perso un sacco di tempo e tu e Ghost non potete camminare. -
- Questo non lo so. Qui vicino non ci sono Vastatoris che possiamo usare per farci trasportare e anche se fra poco potrò tornare a camminare saremo comunque troppo lenti per raggiungerlo in tempo... -
I tre iniziarono a scervellarsi per trovare una soluzione ma a nessuno veniva in mente niente. - Ho capito che state messi male, io forse potrei aiutarvi. -
Si voltarono tutti e si misero in guardia circondando Ghost per proteggerlo.
- No non avete capito. Tranquilli non ho intenzione di attaccarvi. -
LorenzLorenz lo riconobbe prima degli altri. Era Shawn che si era ripreso.
- É il ragazzo che ho battuto. -
- Quindi anche tu facevi parte di quel clan. Cosa vuoi? -
- Voglio aiutarvi. Ho sentito che Shen é stato battuto. Se lei é qui significa che anche Tikou é morta e il mio é scappato via... -
Ah quella é opera mia...
- ...quindi non ho più niente da fare. Sono pronto a rivelarvi i miei poteri e tutto quello che sapevo su Pierrà. -
- E perché dovremo fidar...- Alyce stava rispondendo con tono arrabbiato e scettico ma Lorenz la bloccò.
- Alyce non abbiamo molta scelta. Inoltre sono sicuro che ci aiuterà sul serio. -
- LorenzLorenz non puoi... -
- Fidati di me! -
Alyce tentennò un attimo. Anche se volesse attaccarci non sarebbe così stupido da farlo adesso che siamo ancora titubanti sulla sua fedeltà e per quando si sarà guadagnato la nostra fiducia abbastanza da poterci pugnalare alle spalle io sarò già guarita. Se Lorenz è riuscito a batterlo uscendone illeso significa che non é un grande combattente e se é furbo capirà la nostra differenza di forza ancora prima di attaccare.
- E va bene... Come pensi di aiutarci? -
- Se ho capito bene dovete andare in fretta al 2° regno giusto? Siccome non potete camminare il modo più comodo e veloce per arrivarci é risalire l'affluente. -
- Cioè? Che significa? - chiese Taisuke confuso. -
- Dall'entrata est del secondo regno esce un fiume che poi si congiunge con questo qui che avete visto. -
- Esatto. Vedo che hai capito. - Shawn fece un sorriso quasi di sollievo ma Alyce ancora scettica lo fulminò con un occhiataccia.
- Ma il problema rimane, come facciamo a risalire l'affluente contro corrente se non possiamo neanche nuotare? -
- Grazie ai miei poteri. - tirò fuori dal cappello il suo solito telo bianco. Lo stese a terra e quando lo ritirò su sotto di esso c'era una specie di zattera di salvataggio e alcuni remi. - Io Lorenz e il tizio nero remeremo fino a destinazione mentre voi vi riposerete. -
- E tu cosa ci guadagni in tutto questo? -
-...-
Alyce lo guardava con aria dubbiosa e Shawn fu costretto a rivelare tutto. Si gettò a terra inginocchiandosi e li supplicò.
- Vi prego portatemi con voi! Non lasciatemi qua da solo. Non avete capito che non so più dove andare? Non voglio vagare per il nulla. -
- Ahahahahaha tranquillo, se ci aiuti saremo felici di averti con noi! - Lorenz gli si avvicinò lo fece tirare su per battergli il cinque. Gli presento Taisuke e in poco tempo sembravano aver già fatto amicizia.
Sta ridendo e scherzando contro quello che fino a poco fa era il suo nemico... É davvero bello vedere la loro innocenza ma sarà la stessa che li porterà a morire se non ci sarò io a frenarli... Ahahahah e così mi sono davvero affezionata a loro... Non era mai successo con le persone che salvavamo.
- E va bene, ci lasceremo aiutare da te. -
- SIIIII !!! - Gridarono i tre ragazzi insieme.
- Ma, non credere che io mi fida di te. Terrò sempre alta la guardia. -
Shawn si tolse il cappello e fece un inchino - Non hai capito le mie intenzioni. Non torcerò un capello a nessuno di voi. -
- Vedremo... -
Shawn fece apparire anche un Vastatoris che li aiutò a trasportare la zattera fino a dove il fiume del 2° regno sfociava in quello più grosso. Buttarono nell'acqua la zattera e salirono tutti. Subito Taisuke, Shawn e Lorenz iniziarono a remare, quest'ultimo aiutandosi con le liane lavorando per due persone, e in qualche modo riuscirono a contrastare la corrente non troppo forte e a iniziare il loro viaggio.
- Forza ragazzi sbrighiamoci, abbiamo solo 7 ore all'ora del appuntamento, non possiamo tardare...-

* * *


Intanto, da qualche parte nel secondo regno, Scarlett stava imprigionando varie persone in una strana stanza.
Aveva appena finito di appendere Tira, la donna che aveva catturato, ma la stanza era troppo buia e non si vedeva bene come avesse fatto.
Una volta finita gli si spalmò contro e le leccò le ferite - Guarda come sei ridotta, per la seconda volta hai incontrato la persona sbagliata, ma stavolta non ti lasceremo andare. Non prima di aver preso quello che vogliamo da te. Questa volta sarà Shannon ad occuparsi di te. - le diede un bacio sulla guancia e nello stesso istante entrò Zaykross nella stanza.
- Carooo !!! - gli saltò addosso abbracciandolo e baciandolo - Finalmente sei tornato, ci hai messo più del previsto, che hai fatto a quella ragazza? -
- Quella ragazza... - si fermò a ripensarci -...sì, mi ha occupato molto tempo ma non avevo fretta. Diciamo che, nonostante tutto, gli ho voluto fare un regalo. -

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Capitolo 30
*** Scheda personaggi n°6: I fuggitivi e l'eroe + Extra ***


Schede Personaggi n°6: I fuggitivi e l'eroe.




Data attuale: 36° cave di Vexin del 817° vepa.




"SONO STATA BATTUTA DA QUEL NANEROTTOLO SOLO PERCHÉ VOLEVO ESSERE LIBERA, ME LA FARA PAGARE !!!"

Scheda personaggio N°10: Tira.

Altezza: 169 cm

Data di nascita: 2 di vexin del 809°vepa

Età: 8 (22 nella nostra dimensione)

Cose che le piacciono: Mangiare, i capelli lunghi, stare da sola.

Cose che non le piacciono: I traditori, gli ingenui, chi si mette tra lei e il suo obbiettivo.

Hobby: nessuno (troppo tempo rinchiusa)

Potere: utilizzatrice di golem meccanico n°71: "Lancia-fiamme"

Abilità: Meccanico dal metallo rosso scuro che produce un gas infiammabile e che trasporta nei vari punti del corpo tramite dei tubi che partono dalla schiena. Nel momento in cui le fiamme fuoriescono brucieranno solo ed esclusivamente l'obbiettivo che ha in mente l'utilizzatore. Il fuoco é in grado di bruciare qualsiasi cosa e non si spegne finché l'obbiettivo del attacco non é scomparso. Le fiamme possono anche bruciare cose intangibili come l'anima. Come tutti i meccanici é immune ai veleni, al fuoco e all'elettricità. La rigenerazione dal dolore é aumentata.

Arma: nessuna.


(Nota: 6 vepak sono 16 anni qui nella nostra dimensione)

Nata in una zona tra il 4°e il 5° regno ha sempre vissuto come nomade. Insieme ai genitori e al loro clan viaggiava in continuazione senza mai trovare una sistemazione. Appena imparò a camminare la fecero iniziare a lavorare ma senza farla mai combattere. La bambina credeva fosse perché le volevano bene e non volessero che lei si facesse male, ma all'eta di 6 vepak la famiglia scoprì il suo potere e per paura che Gheanna potesse attaccarli per rapirla la abbandonarono. La ragazza sola e spaventata sopravviveva a stento grazie alla carne dei Vastatoris e l'acqua del fiume e dopo uno xin di lotta senza riposo cadde a terra stremata.
Scarlett la trovò e promettendogli di aiutarla la convinse a farsi seguire. Subito dopo aver accettato la proposta pero' svenne colpita da qualcosa. Una volta risvegliata si ritrovò in una sorta di prigione circolare dove altre persone come lei erano legate e incatenate al muro. Con la vista appannata dal dolore e la fame riuscì a riconoscere la donna, che credeva l'avrebbe aiutata, salire le scale per andarsene da quella stanza.
Era colma di rabbia per averle creduto e confusa per tutto quello che stava succedendo. La fame non gli permetteva di dormire, voleva piangere ma non aveva più neanche i liquidi in corpo per farlo e il tempo sembrava non passare mai tra le urla delle altre persone che gridavano disperate per le loro sofferenze infinite.
A pochi cavek dalla sua cattura spari, esplosioni e crolli che provenivano dai piani superiori rimbombavano nella stanza. Con violenza, facendo saltare in aria il muro con la porta, un gruppo di persone irruppe dentro la stanza iniziando a liberare le vittime ma un istante prima di vedere in faccia il suo salvatore Tira svenne con un piccolo sorriso. Si risvegliò su un letto con le ferite curate e un uomo a petto nudo e con le treccine seduto accanto a lei mentre dormiva. Da quel momento Tira rimase sempre al suo fianco. In lui riconosceva il suo salvatore, sentiva che la avrebbe protetta per sempre e piano piano si innamorò.
Non passò molto tempo prima che l'uomo, comandante di un clan, dovette ripartire in missione. La ragazza che non voleva rimanere sola insiste a lungo per farsi portare con lui che alla fine acconsenti malgrado i pericoli incombenti. Durante un momento di difficoltà pero' Tira non esitò ad aiutarlo sfoggiando a tutti i propri poteri sotto gli occhi increduli del nemico ma anche del uomo, che non credeva avesse una tale potenza nascosta. Kerön che si trovava nella battaglia entusiasta tra un ruggito e l'altro iniziò a scappare approfittando della confusione creata dalla ragazza. Anche l'esercito del uomo, che sapeva per cosa era felice kerön, dovette ritirarsi. Una volta rientrati Tira cercò di scusarsi come poteva per il casino combinato, pensando che il problema principale fosse non aver sconfitto il nemico, ma l'uomo impassibile dopo averla abbracciata e sussurrato -...mi dispiace ma é per il bene di tutti...- la toccò dietro il collo premendo il pulsante per spegnerla.
Ancora una volta si risvegliò legata in una stanza simile ad un dojo con un ragazzo dai capelli bianchi e neri e con un bastone che parlava con il suo salvatore, l'uomo che amava. Senza chiedere spiegazioni cercò di scappare in preda alle lacrime ma il ragazzo più veloce la colpì alle gambe e bloccandola. Stava per perdere i sensi e nella confusione che aveva in testa senti alcune parole: - ...Tienila... qua dentro... poter... uccisa... -
- ...Ma calma... Tranquillo...-
Dopo quel giorno tentò più volte la fuga da quel pazzo ma era più forte di lui e falliva in continuazione. Odiava tutti e non si fidava più di nessuno. Non sopportava più niente e voleva solo vivere in pace da sola senza dover più dipendere da nulla. Il suo sogno da bambina era di diventare la zouru (regina) di un regno ed essere amata e ammirata da tutti.



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"EH? Ho combattuto contro Meteo ma ancora nessuno conosce il mio nome eh??? "

Scheda personaggio N°11: Lenou.

Altezza: 189 cm.

Data di nascita: 16 di kikxin del 806° vepa.

Età: 11 (28 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: Musica, il rumore di due spade che si scontrano, l'odore della polvere da sparo.

Cose che non gli piacciono: silenzio, gente troppo calma.

Hobby: nessuno (troppo tempo rinchiuso)

Potere: utilizzatore di golem meccanico n°21: "Armeria"

Abilità: Meccanico di cui non si conosce la vera forma. É capace di produrre dal corpo quantità infinite di armi bianche fatte solo e interamente di metallo. Per creare un'arma bisogna prima averla vista. É in grado inoltre di "assorbire" un meccanico per assumerne i medesimi poteri ma con minore efficienza rispetto al originale (l'assorbimento é permanente e irreversibile, allo stato attuale sono stati assorbiti "artiglieria" e "lancia-fiamme") Il soggetto a cui sono state assorbite le caratteristiche non potrà utilizzarli per qualche minuto ma verrà curato istantaneamente. Come tutti i meccanici é immune ai veleni, all'elettricità e al fuoco. La rigenerazione al dolore é accelerata.

Arma: Quelle che crea.



Nato nel 3° regno, Lenou é sempre stato un sempliciotto un po' sordo, bellicoso e duro di comprendonio. Il suo sogno era diventare il meccanico ufficiale del regno ma venne sempre respinto siccome non sapeva costruire altro che armi e oggetti da guerra. Lavorare per qualcuno per lui sarebbe stato come sottomettersi e quando fu costretto a fare i lavori forzati decise di scappare da quel sistema politico per lui da matti e di vagare per quel mondo vastissimo.
Nessuno lo riusciva a sconfiggere. Vastatoris e piccoli clan venivano spazzati via dalla sua forza. Quando riuscì a sconfiggere kerön che trovò in giro per caso si montò cosi tanto la testa che non ci pensò due volte a combattere quando Zaykross neanche un cave dopo gli si presentò davanti. Lo scontrò non durò neanche un minuto e Lenou venne catturato. Per caso riuscì a scappare dalla prigione e a fare fuori uno dei carcerieri meccanico. Sentendosi di nuovo immortale per essere sfuggito a chi lo aveva sconfitto sfidò la prima persona che incontrò. Per caso incontrò un ragazzo che sembrava abbastanza stupido e portava un bastone, considerata da lui l'arma più inutile, così non ci pensò due volte ad attaccarlo.
Anche stavolta fu sconfitto e catturato ma non riuscì più a scappare.
Attende ancora un caso del destino che lo faccia scappare e non vede l'ora di battere tutti quelli che lo hanno sconfitto.



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"Non avrebbi fretta, io sapessi anche qualcosa per successo ! "

Scheda personaggio N°12: Zackam Lun-Asa (spiegazione sui cognomi fra pochi capitoli).

Altezza: 155 cm (da vecchio) 176 cm (da giovane)

Data di nascita: 1° agosto (entrato nella dimensione 6 il 33 di Gheaxin del 1°vepa)

Età: 816 (2013 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: aiutare le persone, prendersi gioco delle persone, vederle in difficoltà. (Non é molto coerente)

Cose che non gli piacciono: Chi alza la voce, gli sfruttatori, la velocità.

Hobby: Visitare la biblioteca (ma senza leggere i libri)

Potere: Utilizzatore di golem chimico: il tempo.

Abilità: Il suo golem é capace di modificare a suo piacimento il tempo entro certi limiti. Può rallentarlo e velocizzarlo alla velocità che preferisce. Può viaggiare nel tempo andando nel passato e nel futuro. Può cambiare l'età di un oggetto prestabilito facendolo invecchiare o ringiovanire di quanti anni vuole (in questo modo ringiovanisce ogni cellula del suo corpo facendolo sembrare giovane). Può far tornare indietro qualcosa al di fuori di lui indietro nel tempo (per esempio a prima che si rompesse). Può alterare la percezione del tempo di se stesso o di altri individui cosi da accelerare la velocità dei neuroni e ragionare in tempi brevissimi. A chi non verrà alterata sembrerà che abbia seguito il normale scorrere del tempo. La velocità di rigenerazione vitale é rallentata rispetto agli altri chimici.

Limitazioni: la velocità dello scorrere del tempo può arrivare solo a essere mille volte superiore rispetto al tempo nella dimensione 6; la velocità dello scorrere del tempo può essere rallentata solo fino ad essere cento volte più piccola rispetto al tempo nella dimensione 6; Mentre rallenta il tempo il suo corpo si muove rallentato come tutto il resto siccome non controlla lo spazio ma può comunque rallentare la sua percezione per pensare più in fretta quello che vuole fare. Il tempo limite che può raggiungere con un viaggio nel tempo (sia andando nel passato che nel futuro) é di 1 ora 6 min e 80 sec. Dopo aver viaggiato nel futuro si potrà viaggiare solo nel passato e viceversa. Se dopo essere tornati dal futuro si cambia qualcosa rispetto al precedente corso del tempo quel futuro verrà cancellato. Il numero massimo di persone che possono viaggiare nel tempo insieme a lui é di 4.

Arma: Arma Roku ¢: Bastone clessidra.


Non tutti lo conoscono, molti che credono di conoscerlo pensano sia solo un vecchietto forte. Alcuni veterani che conoscono la sua leggenda pensano che si nasconda da qualche parte. Altri pensano che sia morto. Il leggendario Zackam Lum-Asa, ex consigliere di Gheanna é l'unico ad essersi ritirato da tale incarico. É una delle prime persone che incontrò Gheanna e insieme a lui costruì e fondò le basi di questo mondo. É anche una delle persone più vecchie di questa dimensione ed é considerato il guerriero più forte che sia vissuto in questa dimensione. La leggenda dice che abbia ucciso il secondo dio della dimensione con l'uso di un semplice bastone e che abbia restituito al popolo la catena montuosa in cui vi si trovava un leggendario cibo proibito dal dio. Alcune voci dicono anche che da quel giorno venne instaurato un regno su quelle montagne ma non sono molto affidabili. Lo si ricorda anche per essere intervenuto nella quinta grande guerra, dopo essere sparito per 200 anni, e che appena lo riconobbero entrambi gli eserciti si arresero.
Tra miti in cui solleva montagne e le rigira e altre per cui cerca di vendicare la propria figlia uccisa da un vecchio geloso Zackam rimane una delle persone più misteriose di questa dimensione e chiunque lo abbia incontrato ha capito che ormai sarà impossibile scoprire la verità: si divertirà a prenderti in giro inventandosi storielle.



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Cari lettori, siamo quasi arrivati al capitolo 30 YEEEE *suonano trombette da festa e sventolano bandierine* Finalmente. A quanto stiamo? Al 10% della storia :D Ci abbiamo messo 3 anni per arrivare qui ma con il ritmo di quest anno speriamo di arrivare al capitolo 40 prima di dicembre e di finire la prima serie prima della prossima estate. Ringraziamo di cuore chi ci ha seguiti e sostenuti fin qui nonostante la bassa qualità con cui eravamo partiti. Ed é proprio su quello che lavoreremo. Le cose iniziano a farsi più serie, cosi abbiamo deciso di riscrivere completamente da zero i capitoli dal 1 al 10. Tranquilli, niente della trama verrà cambiato o toccato. Vogliamo solo aumentare il livello dei primi capitoli della storia da lista della spesa a storia decente XD Verrano sostituiti questi vecchi aggiungendo dettagli e descrizioni quindi per qualcuno che magari se la vorrà rileggere da capo a noi farebbe piacere e vi assicuriamo che avrete un approccio migliore con DMD :) forse potrebbero cambiare alcuni nomi... Per fare ciò rallenteremo di un po' le uscite dei capitoli ma lavoreremo sodo.
Grazie ancora per averci supportato e buon proseguimento di lettura.



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2° lettera di ???

Continuo a scrivere su questo taccuino. Avrei voluto scriverci un resoconto della giornata ma ho perso la cognizione del tempo. Il sole non sorge. Il tempo sembra che non scorra. Sono come intrappolato in un solo minuto eterno. Il corpo celeste che mi illumina pero' si avvicina sempre di più al orizzonte. Credo che una volta tramontato del tutto sarò nel buio totale. Devo trovare un riparo prima che ciò avvenga ma per quanto cammini non si vede altro che una distesa piana di terra arida senza alcun segno di vita. Ormai sono certo di non essere più sul pianeta terra. Inizio a risentire dei morsi della fame e non riesco più a reggere il sonno... Devono essere passati giorni da quando ho chiuso occhio l'ultima volta. Riguardo alla mia amnesia non sembra che sia in grado di ricordare molto. Rimembro il mio nome, Guishen, e che quando sono arrivato qui ero con qualcuno ma nient altro per ora. É a dir poco frustante e questa mia condizione indifesa in questa piana infinità mi spaventa. Continuo a pregare Dio che mi possa dare la forza per sopravvivere. Aspetta...mi sembra di scorgere qualcuno in lontananza. Fosse anche solo un miraggio devo tentare di raggiungerlo. Scriverò il resoconto appena mi sarà possibile...




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L'angolo di Keryke


- Salve lettori quanto tempo? (Solo una decina di righe fa vi ho salutati ma shhh) -
Keryke - Ciao, ci sono anch'io ! Forse ho capito che cosa sono le spade laser.-
- Forza spara. -
Keryke - Sono per caso spade-pistola che sparano laser? -
-...-
Keryke - No eh? -
- No. Vedo che non sei di fretta oggi. -
Keryke - Solo perché non ci sono domande e quindi significa che finiremo subito. -
- Già, a quanto pare hanno capito tutto. -
Keryke - Allora ci penso a mettere io un po' di zizzania ahahahah. -
- Prego divertiti. -
Keryke - Avete capito la differenza tra chimici e meccanici? Ovvero, perché alcuni sono di un tipo e alcuni del altro tipo? Qual é il fattore che lo determina? -
- Uuuh cattivo. Ma ormai dovreste averlo capito. La risposta sta nelle schede personaggio (tutte, a partire dalla prima a questa) Vuoi farne un'altra? Abbiamo tempo. -
Keryke - Si. Di chi pensate siano le lettere anonime? -
- Bella domanda, ma credo sia troppo presto per capirlo. E invece dove é finito Mirko? Chi sono quei tizi? Bhe a chi indovina qualcosa tra queste tre (o almeno ci si avvicina) potrebbe anche avere una ricompensa. -
Keryke - (Non ascoltatelo sta mentendo) Io vi saluto ho un sacco di cose da fare, addio. -
- Aspetta...- é svanito nel nulla senza farsi salutare - E anche per oggi é finita, vi lasciamo alla lettera, il prossimo capitolo arriverà tra due settimane. Buon rientro a scuola :) -


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Capitolo 31
*** Probabilità ***


CAPITOLO 24
Probabilità.


Il gruppo di ragazzi stava viaggiando da ormai mezz'ora sul affluente proveniente dal secondo regno grazie alla zattera creata da Shawn, che li sta aiutando per arrivare alla zona del appuntamento con Meteo. Satourie si era alzato ancora di più rispetto a quando erano su Arafe Atak e, nonostante fosse comunque buio, la visibilità era leggermente aumentata.
Lorenz stava remando per due usando le liane visto che Ghost era privo di sensi e Alyce ancora ferita. Il ragazzo peró si stava sforzando molto cosi Taisuke cercò di calmarlo.
- Ehi amico tranquillo ahahahah! Non c'é bisogno di lavorare cosi, abbiamo tempo. -
- É che... Volevo dare tutto l'aiuto possibile... Prima di...- cadde a terra e dalla pancia, che fin'ora aveva coperto, iniziò ad uscire molto sangue.
- Oh no Lorenz è ferito, presto attracchiamo. Tai fascialo con questo. - si avvicinarono a riva legando la zattera e poi Alyce si tolse la camicia rubata a Tikou e la diede al ragazzo ma Shawn si mise in mezzo.
Ma lì non c'è niente... Non é che...
- É stato colpito da Pierrà giusto? -
- E allora? Togliti di mezzo non vedi che sta male? - Shawn non li lasciò passare e Alyce si innervosì.
- Se hai intenzione di finirlo ora che é debole sei capitato contro le persone sbagliate. -
- Non avete capito niente. É solo un illusione. -
- Cosa? - il ragazzo si avvicinò lentamente ad Alyce che non fidandosi impugnò i suoi pugnali. Rimase immobile di fronte a lei finché la ragazza non abbassò la guardia, per poi tirargli uno schiaffo tanto forte da farla cadere a terra. Immediatamente Taisuke gli saltò addosso bloccandolo a terra.
- EHI MA SEI IMPAZZITO? CHE TI É PRESO ??? -
Alyce rialzò la testa da terra furibonda ma quando guardò Lorenz si tranquillizzò.
- É guarito... Come hai fatto? -
- I palloncini blu di Pierrà rilasciano un gas allucinogeno. Quando ha sgonfiato quello grande ne ha rilasciato una grande quantità e respirandola vi ha indotti a vedere quello che immagginava lui. Sicuramente all'inizio dello scontro ha perso tempo giusto? Anche in quel momento, il solo respirare stava saturando l'area di quel gas. -
Quindi quello scherzo iniziale del pitone in realtà era per prendere tempo. Solo all'apparenza sembrava una che scherzava, invece forse é più esperta di Alyce e Meteo.
- Ora che avete capito come funziona mi basterà fare così. - prese un fazzoletto dalla tasca simile al suo telo ma più piccolo e lo posò sulla testa di Taisuke. Poi lo levò e anche il ragazzo non vide più niente.
- Wow ma che hai fatto? -
- Ormai non state respirando più il gas ma gli effetti annidati nella vostra mente rimangono. Bisognava che il vostro cervello ricevesse uno shock che lo svegliasse e si può fare tirando un forte schiaffo o con il mio potere. - Shawn si avvicinò a Lorenz e posò il fazzoletto anche sul suo viso.
- Allora perché non hai usato i tuoi poteri anche su Alyce. -
- La ragazza non si fida di me e non conosce bene i miei poteri. Se le avessi avvicinato il mio fazzoletto mi avrebbe attaccato e se gli avessi detto cosa avrei fatto non avrebbe funzionato. -
- Ma che dic... -
- No Tai, ha ragione. -
- Cosa? -
- Se si fosse avvicinato alzando la mano che teneva il fazzoletto lo avrei colpito senza pensarci. -
Davvero? Questa è Alyce? ...
In quell'istante iniziò a soffiare un vento che in poco tempo divenne molto forte.
- Tempismo perfetto. - Il mago si tolse il cappello e lo posò al centro della zattera. Poi tirandolo su ne uscì una trave già attaccata che faceva da albero all'imbarcazione. Riprese il fazzoletto di prima e sgrullandolo questo divenne enorme. In un paio di minuti lo legò all'albero creando una vela e tagliando la corda che li teneva ancorati alla riva iniziarono a muoversi.
- Wow... I tuoi poteri sono spettacolari. -
- Ihihahahahaha l'hai capito? Si sono molto utili. Prendete questi. – si tolse il cappello e ne tirò fuori cinque cappotti pesanti - Da qui a poco dovrebbe piovere e senza vestiti farà molto freddo. -
I ragazzi li indossarono, svegliando Lorenz e aiutando Ghost ancora svenuto a coprirsi, e grazie al vento riuscirono a guadagnare velocità ed a risparmiare energie.
Ora che erano finalmente tranquilli però adubbioz venne un dubbio.
- Scusami Shawn ma non sei triste per i tuoi compagni? -
- Ovvio, ma sono cose che succedono. -
- Quindi non ce l'hai con noi per aver sconfitto i tuoi compagni? -
- Un po', ma vi abbiamo attaccati noi e sapevamo i rischi quindi se sono morti la colpa non è vostra. Se ho capito bene, immagino che tutti voi abbiate accettato lo scontro no? -
- Ehm... Perché qual è il problema? Tenevi cosi poco ai tuoi compagni? -
- Il problema è che accettando stai dichiarando praticamente di lottare finché uno dei due non muore. - gli rispose Alyce.
- Cosa? -
- In un assalto da parte di un clan ad un altro vigono varie regole che sono impossibili da trasgredire. Il clan che ha attaccato il secondo ha l'obbligo di chiedere al proprio avversario se accetta lo scontro. Se acconsente le regole sono queste: Lo scontro si terrà solo tra quei due individui, nessuno può interferire e loro non potranno colpire nessun altro all'infuori del proprio avversario; lo scontro finisce quando uno dei due é morto, non riesce più a combattere o si arrende; entrambi hanno il diritto di uccidere il proprio avversario, tuttavia, se ha già perso coscienza, una persona esterna può impedirlo. -
- Ma è da stupidi. Perché dovrei rispettarle? - replicò Taisuke.
- Possibile che non sapete niente? Molto tempo fa c'è stato un uomo per lo più pacifista che cercava di portare la propria giustizia ovunque. Era un meccanico, il "regolamento" per la precisione. Una volta stilate delle regole queste non si potranno trasgredire. Cambia completamente la realtà, e persino più forte del mio potere in questo e a quanto pare gli effetti rimangono anche dopo la morte. -
- E se provassi a trasgredirle. -
- Allora non hai capito? Non puoi. Se tu provassi ad intervenire non ci riusciresti. Come se ci fosse un muro invisibile che te lo impedisce. -
- Wow... Che strano questo posto! -
- Ehi guardate lì. -
- Perché cosa c’è l.... -
- Ehi Lorenz che ti è preee.... OH CAZZO !!! -
I ragazzi non credevano ai loro occhi. Mancavano ancora molte ore di viaggio per arrivare al secondo regno ma siccome non c'era nient'altro nel paesaggio qualcosa li colpi. Si intravedeva una enorme e colossale sfera in pietra coperta a metà dalle nuvole. Era più grande di qualsiasi montagna avessero mai visto e solo a guardarla metteva paura.
- É... Impossibile. -
- Merda ma è.... Colossale è dire poco. Che diamine é quello ??? -
- É il secondo regno. P-Efiesou, siamo nel suo territorio da un po'. -
- Tutto quello é il secondo regno? Ma è fantastico...ed inquietante...-
Ha ragione Taisuke. É veramente impossibile... Come hanno fatto a scavare una cosa del genere da una montagna? Quanto era grossa la montagna allora?
Shawn lesse nel pensiero Lorenz e gli rispose - Non hai capito. É stata costruita blocco su blocco. -
- COOOSA ??? -
- Il diametro di quella sfera compresi i pilastri obliqui di sostegno é di 1223 chilometri. -
- No ci state prendendo in giro. -
- Come diamine avete fatto a costruire una cosa del genere? Poteri a parte, siete comunque umani no? -
- In realtà ci vollero solo due persone ihihahahahah. -
- Finiscila di prenderci in giro !!! - gli urlò Taisuke ma Alyce lo bloccò. - Non vi sta mentendo. Ci sono volute davvero solo due persone, e non è stato usato un potere come quello suo per costruire il secondo regno se era quello che stavate pensando. -
- Visto? Chi è che non aveva capito? -
- Ehi ma allora sai qualcosa anche tu! Raccontaci di più. -
- No. -
- E perché? -
- Così é più divertente ihihhahah! - Shawn e Alyce continuarono a prenderli in giro per qualche ora. La zattera procedeva da sola grazie al forte vento e non incontrarono nessuno ad interrompere il loro viaggio. Il mago poi fece apparire anche della carne dal suo telo per poter mangiare mentre discutevano ancora sui propri poteri e quelli di Pierrà quando...
- ... -
- Ehi Ghost ha riaperto gli occhi! -
- Davvero Tai? Ehi Ghost come stai? -
Tutti tranne Shawn gli saltarono praticamente addosso abbracciandolo.
- Vi prego ragazzi... -
- Ahahahahah e dai non fare il solito difficile, io e Tai eravamo preoccupati! -
Alyce prese la testa a Lorenz e iniziò a strofinarci il pugno sopra, quasi nervosamente - Ehi anch'io ero preoccupata. Allora come ti senti? -
Il ragazzo si tirò in piedi e si guardò le braccia e le gambe: le ustioni e le ferite erano sparite.
Incredibile, sono guarito completamente. Mi sento pieno di energie. Sto anche meglio di prima. Il suo voltò si fece tutto d'un tratto serio però quando rialzò lo sguardo.
Lui è que...
-...llo che ha attaccato Lorenz. So cosa stai pensando ma sono dalla vostra parte ora. Mi chiamo Shawn. - si avvicinò e gli allungò la mano per stringere quella di Ghost ma il ragazzo dopo averlo fissato con aria fredda si nascose dietro Lorenz.
- Ahahahah ci metterà un po' per abituarsi a te. -
- L'ho capito... Comunque il vostro amico silenzioso si sta chiedendo dove sta Mirko. -
Ghost lo fulminò con la sguardo affacciandosi da dietro l'amico e gli sussurrò - ...Non leggermi nella mente... -
- Shawn potresti non farlo su di lui, é molto difficile trattarlo se si arrabbia... -
- Ho capito... -
- Comunque Ghost, Mirko in questo momento... -

* * *


Intanto da Mirko.
Il ragazzo era finalmente di nuovo in grado di muoversi liberamente e di camminare. Senza pensarci due volte uscì dalla vasca e si mise a cercare dei vestiti. Ne trovò alcuni più o meno della sua taglia.
Erano dei pantaloni neri in un materiale simile alla seta e una maglietta fatta allo stesso modo rossa a strisce blu. Rimase scalzo, prese la sua spada che era la vicino e uscì dalla stanza.
Mi hanno lasciato l'arma vicino. Significa che non saranno ostili... O forse mi considerano di un livello così basso da non preoccuparsi se sono armato o no. Comunque sia devo uscire il prima possibile.
Uscito da quella stanza buia si ritrovò su un lungo corridoio bianco leggermente curvo illuminato quel che bastava, con un sacco di porte in entrambi i lati simili a quella che aveva appena chiuso.
Sarà più difficile del previsto. A rigor di logica l'uscita non é nessuna di queste porte quindi devo percorrere il corridoio in una delle due direzione... Andrò a destra.
Iniziò a correre ma dopo qualche minuto ancora non aveva trovato niente.
Dannazione Mirko, ragiona... In teoria dovrei essere in un edificio sotterraneo e sembra essere circolare. Questo significa che... Si fermò un attimo come incredulo.
Riesco di nuovo a pensare lucidamente. Che bello non ci credo. É qualcosa che dovrebbe essere normale eppure mi sento quasi potente nel poterlo fare, ho ripreso il controllo...
Sentì dei rumori di due che si avvicinavano in quella direzione. Scappare sarebbe stato inutile in quel corridoio e decise di entrare in una stanza che fortunatamente era aperta.
Ora mi basterà aspettare che passino...
- Quelli sono i miei vestiti. -
Sono stato scoperto...
Si stava per girare ma senti qualcosa dietro il collo.
- Siamo a due. É la seconda volta che non te ne accorgi prima che arrivi. Ma questa volta non la leverò se ti giri! -
Mirko rimase immobile. Non poteva scappare neanche dalla porta perché sarebbe dovuto indietreggiare per aprirla e la lama lo avrebbe tagliato.
- Quindi volevi scappare. Se tu fossi intelligente avresti capito che non ti conviene... -

* * *


Intanto il gruppo aveva viaggiato per qualche altra ora e lasciato la zattera, siccome l'affluente si era diviso e i torrenti erano troppo bassi, proseguendo a piedi. Ghost informato di tutto e ancora distante da Shawn era rimasto impressionato dalla grandezza di quella sfera e più si avvicinava più non riusciva a comprendere, cosi come gli altri due ragazzi, come fosse stato possibile realizzare qualcosa del genere. Il solo guardarlo gli faceva venire il mal di stomaco.
- La sfera e chiusa. Questo significa che il regno é al suo interno? -
- Esatto Lorenz. Vedete quei piedi stalli obliqui che partono dalla metà orizzontale della sfera? Dentro a quel livello c'è il primo piano, quello abitato. Li è edificato il regno. É difficile da spiegare, quando entreremo vedrete. -
Man mano che si avvicinavano i ragazzi riuscivano a vedere meglio i suoi dettagli. Dalla loro parte riuscivano a vedere i cinque piedi stalli, ovvero cinque colonne impiantate nel terreno attaccate sulla linea della meta orizzontale della sfera, delimitata da un anello. Un'altra serie di anelli orizzontali e verticali creava una specie di rete nella zona inferiore della sfera lasciando la zona superiore libera.
Più si avvicinavano pero' e più il paesaggio spariva. La sfera e i suoi piedistalli iniziarono a coprire ogni cosa tanto che l’unico modo per vedere qualcos'altro era girarsi indietro. Anche l'altezza della sfera non si vedeva poiché coperta dalle nuvole.
Ghost era rimasto con gli occhi sgranati da quando lo aveva visto ma arrivato ad un certo punto si buttò a terra e iniziò a scuotere la testa con le mani agli occhi.
- No non é vero... Non può esistere qualcosa del genere... Non è umano... Non può...Non può...-
- Ghost... -
- Lorenz è normale. La vista di qualcosa del genere può mettere a dura prova la psiche la prima volta, siccome non si é abituati la tua mente potrebbe anche impazzire facendoti vedere cose che non ci sono. Purtroppo pero' non posso farci niente... Dovrà abituarsi piano piano. Ghost credi di poter continuare a camminare all'indietro. -
Il ragazzo annui leggermente.
- Bene, allora rialzati. Abbiamo ancora tempo ma é sempre meglio arrivare prima. -
- ...ok... -
Ghost si rimise a fatica in piedi e si girò di spalle senza aprire gli occhi. L’immagine che gli era rimasta impressa nella mente bastava a spaventarlo. Lorenz intanto lo guidava dicendogli quando fare attenzione sul terreno che, allontanandosi dal torrente e camminando in obliquo rispetto al regno, poco a poco diventò sterrato a sabbioso.
- E questa? -
- Fuoriesce da alcuni dei pilastri del regno ma è inutile che vi spieghi. Resistete ancora un po' e potremo fermarci. -
- Ma ancora non ho capito, con chi è l'appuntamento? -
- Con una nostra amica, si chiama Meteo. Una delle guardie del corpo ha rapito un nostro amico e lei é andata a riprenderlo. - Taisuke disse questa frase con entusiasmo ma l'espressione di Shawn esprimeva tutt'altro che speranza.
- Questo vostro amico era un meccanico? E la guardia del corpo era Zaykross, giusto?-
- Si... - rispose Alyce a malincuore prima che potesse farlo Lorenz.
Zaykross... Stiamo aspettando invano allora. Non tornerà mai. La ragazza lo sa, ma se non ha voluto dire niente a loro allora non aprirò bocca.
Si sederono tutti e cinque guardando direzioni diverse.
Arrivò l'ora del appuntamento ma di Meteo non c'era traccia, ma nonostante questo i ragazzi non persero la speranza e Alyce non distolse neanche un attimo lo sguardo dal orizzonte.
Passò un’ora. Lorenz e Taisuke parlavano dei videogiochi che avevano lasciato nell'altra dimensione mentre Ghost cercava di togliersi l'immagine del secondo regno dalla mente.
Passarono due ore. La fame tornò e Shawn fece apparire dell'altra carne che si divorarono in un batter d'occhio. A turno ogni tanto i ragazzi si allontanavano per fare i pipi o altri bisogni e poi tornavano li ad aspettare.
E passarono tre ore. Shawn fece apparire delle carte e i ragazzi tranne Alyce e Ghost si misero a giocare spiegandosi a vicenda le regole dei giochi della propria dimensione.
E passarono quattro ore. Il mago si mise a dormire e Taisuke e Ghost lo seguirono. Lorenz iniziò a pensare a nuove tecniche e ai nomi appropriati da dargli.
E passarono cinque ore. Anche Lorenz si sdraiò e si mise a fissare Satourie ripensando a Mirko e quello che era successo. Il pianeta arancione che li illuminava con quella fievole luce era salito ancora di più e l'ultima ora del 37° cave di Vexin sarebbe scattata da lì a poco.
E passarono sei ore. Lorenz si addormentò mentre Shawn si risvegliò. Guardò Alyce che non si era mossa da lì neanche per mangiare. Il mago gli avvicino una coscia di Vastatoris ma non gli rispose neanche. Non perché non si fidava, ma perché era troppo concentrata per accorgersene.
Nonostante abbia capito che le probabilità che torni siano nulle non sta perdendo la speranza e non toglie lo sguardo da li... Mi dispiace ma se entro un’altra ora non arriverà me ne andrò. Non marcirò qui per una tizia che non conosco nemmeno.
Iniziò a piovere.
E passarono sette ore. 38° cave di Vexin. Shawn si mise a fare qualche piccolo trucco di magia ai ragazzi che si erano risvegliati. Ghost si allenò rannicchiato da una parte a trasformare il suo corpo in ghiaccio a comando. Poi i ragazzi si misero tutti accanto ad Alyce a guardare nella stessa direzione.
E passarono otto ore. Shawn si alzò approfittando che gli altri erano distratti per andarsene, ma invece di correre camminava lentamente.
Poi visto che non se accorgevano disse - Ragazzi è stato divertente fin ora ma io non posso continuare a stare qua. D'altronde io non conosco nemmeno questa ragazza. Spero mi capiate. -
- Certo, non possiamo costringerti a rimanere. -
- Mi dispiace, con tutte quelle combo che abbiamo inventato. Spero di rivederti. - e detto questo i due si rivoltarono a guardare l'orizzonte. Neanche la ragazza mi ferma sapendo che conosco i poteri dei ragazzi? Ma quant'è importante questa ragazza per loro?
Shawn fece un altro paio di passi in avanti. Poi si fermo per qualche minuto girandosi di continuo per guardarli, per poi tornare indietro.
Aaah al diavolo. Mi hanno fatto venire curiosità, tutto qui. Rimarrò solo per questo.
La pioggia si fece più forte.
E passarono nove ore. Anche Shawn si sede accanto a loro. I ragazzi quasi non battevano le palpebre per non perdersi un secondo. Erano concentratissimi e la loro dedizione nel credere nella propria amica aveva contagiato inconsapevolmente anche il mago.
Dopo mezz'ora da quel momento finalmente videro qualcosa. Era una figura umana, poteva essere chiunque ma sul viso di tutti torno finalmente il sorriso. Dopo cinque minuti la figura era più nitida. L'inconfondibile forma della lunga chioma boccolata di Meteo si riconosceva anche sotto la pioggia e vederla li aveva finalmente rassicurati ma... Con lei non c'era Grey.
Alyce si alzò in piedi e cominciò a correrle contro seguita dai ragazzi. Dopo due minuti Alyce attivò i suoi occhi e riuscì a vederla benissimo.
- METEOOOOOOOOOOOOO !!! - Al improvviso la ragazza si trasformò davanti a tutti. Divenne più alta, i capelli si fecero neri e la pelle verde con la sfera sul petto che brillava come non mai. Si piegò sulle gambe che divennero enormi per i muscoli contratti e con un solo scatto sulla sabbia bagnata la raggiunse lasciando i ragazzi indietro.
- METEOOOOO... -

* * *


Intanto Grey.
L'omone era appeso ad un muro in una stanza circolare tramite quattro paletti di legno: due sulle braccia e due sul petto. Non c'era nessun altro nella stanza ed era completamente buia.
É così sono stato catturato alla fine... Sono stato completamente inutile. Spero che Meteo e Alyce non abbiano seguito Scarlett e Zaykross...
Si ricordò di un momento in cui si era risvegliato mentre lo stavano trasportando. Si trovava insieme a Scarlett e Zaykross ed era trascinato da Kerön. Siccome ne la donna ne l’uomo si erano accorti del suo risveglio Grey fece finta di essere ancora privo di sensi ma dopo neanche un minuto Scarlett gli spruzzò sul viso uno strano gas.
"Hai cercato di tenere il sangue freddo anche se sapevi cosa ti aspettava, ma il tuo respiro é leggermente accelerato. Peccato..." Poi Grey si riaddormentò e una volta risvegliato si trovò lì dentro.
Non riesco a vedere niente. Se solo potessi usare il mio potere mi libererei in un istante... Non che ormai avrebbe senso siccome non servo più a niente, ma se Zaykross dovesse prendere quello che vuole sarebbe una forza in più per esercito di Gheanna e questo non lo posso permettere.
In quel momento entrò Zaykross nel suo solito abito nero vittoriano con aria seria.
Grey non lo guardava ma rimase a testa bassa.
- 1047, non sembri disperato. Mi ti ricordavo un guerriero che non si arrendeva a niente. Perché non combatti per aver salva la vita. -
-...-
- Davvero vuoi passare le tue ultime ore così? -
- A che servirebbe? ... É impossibile scappare da qui... -
- Stolto! ... Ti ricordavo una persona migliore. Invece sei caduto anche tu come gli altri. Per tua fortuna sei stato preso nello xin sbagliato. Mancano due nensanariek alla fine di Vexin e dobbiamo organizzare il grande evento, quindi rimarrai qua a marcire per più del previsto. -
-...-
L'uomo stava per uscire ma prima di chiudere lo riguardò, ricordando qualcosa.
- Sai... Una tua amica ci ha inseguiti per tentare di salvarti. -
- COSA !? CHE LE HAI FATTO !?!?! - iniziò al improvviso a urlare e dimenarsi per cercare di liberarsi e per sfogare quella rabbia, anche verso se stesso, che teneva da tempo. Dopo un paio di minuti in cui nel enorme e buia sala riecheggiava solo la sua voce straziante e piena di dolore si calmò per poi sussurrare la stessa domanda.
-...cosa le hai fatto? ... -
Come immaginavo. Questo stupido tiene più alla loro vita che alla sua.
- Quella cretina mi ha importunato e mi ha tenuto impegnato per quasi quattro ore. Ma... -
- ...cosa le hai fatto? ... -

_____________________________________________________________

Zaykross ripensò a quello che era successo con Meteo. La ragazza era piena di tagli ovunque e si reggeva a mala pena in piedi mentre il suo avversario era ancora seduto sul petto di Grey che comandava le sue lame fluttuanti semplicemente muovendo dita e braccia.
- Stupida! Stai morendo. Possibile che tu non lo capisca? Non senti il dolore ??? - Gli lanciò quattro lame alle ginocchia che la costrinsero a cadere di nuovo a terra.
- Non senti le forze che ti abbandonano? - altre due volarono verso di lei colpendola alle spalle, intanto l'uomo si mise in piedi avvicinandosi lentamente a lei e alzando man mano la voce - Non senti il freddo della MORTE CHE TI ABBRACCIA IL CORPO ?!? - una lama gli lacerò la faccia, un’altra la pancia e altre due gli conficcarono le mani al terreno - E ALLORA PERCHÉ ??? PERCHÉ NON SCAPPI ??? COME PUOI ESSERE COSÌ STUPIDA ??? -
Meteo senza alzare la testa con le mani bloccate cercò di avvicinarsi a lui e poi gli morse via un pezzo del pantalone sputandolo.
- ... Che ne puoi capire tu... - Stava per piangere ma cercò di trattenersi, sapeva che da lì a poco sarebbe morta - ... Sei solo una marionetta di un mostro immondo che non sa cosa sono gli umani... Ma quella che tu chiami stupidità é solo la voglia... IL DESIDERIO DI SALVARE DA VOI MOSTRI LA PERSONA CHE TI HA... SALVATO LA VITÀ !!! *SNIF* QUINDI... - lo morse di nuovo ma questa volta prendendogli la gamba e addentò con così tanta forza i denti della carne da riuscire a strappargliene un pezzo - ... QUINDI PREFERISCO MORIRE QUI E ADESSO AVENDOCI PROVATO CHE SALVARMI ABBANDONANDO QUELLI CHE SONO I MIEI DESIDERI !!! -
La faccia di Zaykross inizialmente stupita divenne in breve il ritratto del ira.
Questa stu... Non è possibile, le probabilità sono uguali a zero... Senza dire niente però si voltò prese e Grey per un piede.
- ASCOLTAMI BENE PERCHÉ NON LO RIPETERÒ DUE VOLTE! Lascerò in vita 1047 per altre cinque nensanariek in una prigione del secondo regno. Finito quel periodo non potrò salvarlo neanche io siccome é stato appena trovato un Oni molto speciale, dovresti conoscerlo anche tu. -
Meteo sbiancò - ...no… non può essere...non ora... -
- Dillo al tuo gruppo di idioti. É da troppo tempo che mi diletto con gli avnzi d'esercito come te ora. Fatemi divertire. -
Si stava per allontanare ma sentì Meteo che si rialzava per continuare a combattere.
Non è possibile... Non può essere come lui...
- Ragazza come ti chiami? -
- T2... -
- Il tuo vero nome! -
-...Meteo...-
- Meteo, hai detto una frase molto simile a quella che disse una persona che ammiro, prima di morire. L'unica persona che era più intelligente di me. Offenderti o ucciderti ora mi farebbe sentire come se mandassi all'aria tutto quello che mi ha detto. Ti sto dando l'opportunità di salvare il tuo amico. Per come sei conciata ora non riusciresti a battere neanche mio figlio. Hai cinque nensanariek di tempo. Niente di più. Fai buon uso di questo regalo che... Il fato ti ha dato. -
Meteo voleva continuare ancora combattere ma sapeva che aveva ragione e la lotta nella sua testa tra cosa era giusto fare per lei e per Grey la fece crollare facendola scoppiare a piangere.
- Sappi pero' che non permetto a nessuno di darmi lezioni su qualsiasi argomento, quindi per questo affronto la prossima volta che ti incontrerò ti ucciderò senza perdere altro tempo. -
E detto questo iniziò ad allontanarsi trascinandosi dietro Grey e lasciando Meteo la a terra.
Che diamine... Quante probabilità c'erano che succedesse...
_____________________________________________________________


-... Rispondi... Che le hai fatto? ... -
- Diciamo che le ho fatto un regalo... - uscì accostando la porta e con un filo di voce disse -
Le ho dato salva la vita. - e poi la chiuse con forza facendo rimbombare il rumore nella sala. Meteo... Alyce...

* * *


La ragazza dai capelli rossi stava barcollando e qualche istante prima di cadere Alyce la prese al volo grazie al suo scatto.
- Meteo... Cosa ti é successo... - in lacrime si avvicinò per morderla ma lei la fermò.
- No Alyce... Dobbiamo prima... chiamare... l'armata e al più presto... possibile... -
- E PER QUALE MOTIVO SAREBBE PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA SALUTE !?!?!? -
-...Hanno trovato... Il bambino della profezia...- e dopo aver sussurrato queste parole la ragazza svenne tra le sue braccia.
- METEOOOOO !!! -

* * *


Intanto, in un castello molto lontano.
Un uomo era seduto su un trono, a sua volta innalzato da un piedistallo, nel mezzo di una sala circolare enorme. Le mura erano sostituite da vetrate, alternate a una fila di colonne ad arco. Teneva in mano un bicchiere con uno strano liquido, rosso e denso, mentre giocava a un gioco di quella dimensione con un ragazzo dai capelli grigi argentato a caschetto e con un'espressione impassibile.
Un altro ragazzo col medesimo taglio di capelli entrò di corsa nella sala ma prima che potesse urlare l'uomo lo fermò.
- Femi! Lev raze boumemase! -
- Roupu lev, zusa iesocs ziemo metiek iloupa. -
- Necs moutu! Iesocs ierou emafe! - mosse una pedina e subito il suo avversario ne mosse tre in rapida successione.
- Couneku zocs... -
L'uomo sbatté il pugno sul trono – Zocs raze urebe se zeruk noute supu? Zay lura pesebi ame seki azie oudu esirese. Victor seki! -
- Pede se noune! -
- Seki! -
- Knuse a Alikin confermano oudu gate diemo ietecs. -
- ... -
Per un po' ci fu un silenzio tombale nella sala che poi fu interrotto dalla risata del uomo.
- Ahahahahahahahahahahahahahahahahah !!! Diema. Lev ierou akou periefe. Diema akerou sasoune sase iesocs gate azamou ieroupe miz. Fiete sezi akeki sasoune sase sezi gaterea are. -
- É proprio sicuro sì... -
- CHE DOMANDE FAI! TE L'AVREI DETTO SE NON ERO SICURO? -
- Ne... -
- Foucu. Temi ierou se lesie? -
- Zese bieneru nensanariek ecsa. Potrebbe parlare in questa lingua?... -
- Informa lo Zouru del secondo regno di triplicare le possibili entrate nel regno e lancia un invito anche agli altri Zouru. Tutti devono essere presenti. -
- Ma il secondo e quarto regno sono attualmente in guerra, quindi... -
- NECS COUCS LEV TRENE SE OUPE! -
- Ze puma asoume! - il ragazzo mortificato uscì subito dalla sala correndo chiudendosi dietro la porta senza toccarla.
- Quel Zay dovrebbe davvero insegnargli un po' di galateo... E anche la nostra lingua per bene. - si accorse solo ora che il ragazzo con cui stava giocando ora stava disegnando sul vetro col suo sangue un immagine incomprensibile. Appena ebbe finito si voltò: si muoveva a scatti, era più gobbuto e aveva le pupille che si muovevano l'una indipendentemente dall'altra. Poi tornò subito normale.
- Ierou supu, zu ierou arouma doure eme. Siero sase razecs! -
- Necs koutu, Ietecs ierou trou siebo oudu iemoupasiek sase lev trez tiekope azie doupu cebiene ietecs. -
- Foucu. Necs iesocs gate gara. -
- Zusa ... -
- Seki! -
- Raze gane roulesie oudu ratrame. -
- Iesocs gate razecs seki! -
- Trev ierou... troulek ruze... Sase iev raze loute ousepiere doulu kieke iesocs gate doupere... Sezi gate triefe ame repi oudu etemo... Kieke iemo ame poutu oudu domino... Sase iesocs necs koutu tepe ietecs emico... -
- A semo zocs ciesoute ietecs, se zeru sareki ierou siero! -
- Oudoupe, iesocs boulere ietecs ate loupe gara, Gheanna! -


Note del autore: questa ultima parte sarà tradotta nella prossima schede personaggi. La vecchia parte tradotta della scheda personaggi 4 é stata corretta.
Ps: per chi non se lo ricordasse Alyce sotto la camicia ha le fasce.

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Capitolo 32
*** Finalmente... La Luce ***


CAPITOLO 25
Finalmente... La luce.




I ragazzi, ai piedi della colossale struttura del secondo regno, stavano per raggiungere Alyce che teneva Meteo fra le braccia. La pioggia continuava ad aumentare e le nuvole iniziarono a coprire la poca luce che arrivava da Satourie, calando nel buio totale.

- No... Non avvicinatevi... É meglio che non guardiate... -

Lorenz, così come gli altri, rabbrividirono a quelle parole solo ad immaginare cosa le avessero potuto fare.

- Shawn... Potresti darmi uno dei tuoi teli? -

- Oh...certo. - Si tolse il cappello e tirò fuori un telo bianco che passò ad Alyce.

Avrei potuto ucciderle entrambe ma non sembra essersi curata del pericolo, nonostante prima non si fidava ad avvicinarsi a me. Deve essere veramente disperata...

La ragazza ancora in lacrime avvolse l'amica col panno fino a coprirla completamente. In pochi secondi quasi tutto il bianco del telo venne macchiato di rosso.

Ora si trovavano tutti in cerchio intorno a lei. Shawn aveva tirato fuori dal cappello anche una lanterna ma riusciva ad illuminare solo quel che bastava per riconoscere delle figure umane.

- ...Forza sbrighiamoci... - tornò umana e si mise in piedi con Meteo tra le braccia - Non ce la farà se rimaniamo qua fermi. -

- Ma come facciamo? Non ci vediamo niente. -

- Attaccatevi a me... Vedo benissimo al buio ma dovete tenere il passo. Se non ce la farete non vi aspetterò. -

Taisuke si mise paura. Non era la solita Alyce sorridente che erano abituati a vedere.

-...D'accordo.-

- Prendete. - La ragazza prese una parte del telo che avanzava e strappandola in parte creò un lungo strascico a cui i ragazzi si aggrapparono.

Alyce partì, non correndo come si erano immaginati, ma comunque a ritmo spedito. Con la pioggia e la sabbia bagnata era difficile proseguire ma i ragazzi non si persero d'animo anche se mostravano segni di cedimento. Erano determinati e non avrebbero mollato.

Dopo una ventina di minuti arrivarono al pilastro. Non lo vedevano ma toccando col piede dovevano essere delle scale. La luce di un fulmine squarciò il cielo per una frazione di secondo mostrando una gradinata infinita verso l'enorme sfera e da cui scendeva una quantità spropositata di acqua.

- RAGAZZI !!! - iniziò ad urlare Alyce con tutto il fiato che aveva, anche se la pioggia annebbiava un po' la sua voce - DA QUA POTETE PROSEGUIRE DA SOLI, DOVETE SOLO SALIRE! ORA LA PRIORITÀ É PORTARE METEO AL ASCIUTTO QUINDI ANDRÒ AVANTI DA SOLA! VI ASPETTERÒ LA SOPRA. NON IMPORTA COME, DOVETE RAGGIUNGERMI! IO VI ASPETTERÒ PER MASSIMO DUE ORE! - i ragazzi annuirono con la testa sapendo che lei potesse vederli. Si accovacciò trasformandosi. I muscoli delle gambe crebbero a dismisura e in un balzo era già sparita lasciando solo il suono dello scatto.

Shawn tirò fuori un telo impermeabile con cui si coprirono in parte.

- Perché non l’hai fatto prima? -

- Era scomodo mentre camminavamo. -

- Come facciamo a salire la su? La scala sembra essere infinità. - urlò Lorenz.

- Non hai capito niente, non è quello il problema, con i miei poteri mi inventerei qualcosa. Il problema è l'acqua che viene giù dai gradini, cosi non riusciremo mai a salire. Inoltre dobbiamo sbrgarci prima che la nostra temperatura calì troppo. I vestiti che vi ho dato sono impermeabili e termoresistenti ma non sopravvivrete in eterno. -

- Ehi Ghost perché non ghiacci tutta l'acqua sulle scale? - propose Taisuke pensando fosse un'ottima idea.

Lorenz gli tirò un pugno in testa - E l'acqua che cadrà dopo? Inoltre sul ghiaccio scivoliamo. -

- Ah... É vero. -

- Forza, dobbiamo trovare una soluzione, non abbiamo molto tempo... -


_____________________________________________________________

Molte ore prima da Mirko...

Appena guarito rubò dei vestiti da un armadietto e riuscì a scappare dalla stanza con la vasca. Una volta uscito sul corridoio sentì dei rumori di due persone che si avvicinavano in quella direzione. Scappare sarebbe stato inutile così decise di entrare in un'altra stanza che fortunatamente era aperta.

Ora mi basterà aspettare che passino...

- Quelli sono i miei vestiti. -

Sono già stato scoperto...

Stava per girarsi ma sentì qualcosa dietro il collo. Qualcosa di freddo ed affilato

- Siamo a due. É la seconda volta che non te ne accorgi prima che arrivi. Ma adesso non la leverò se ti giri! -

Mirko rimase immobile. Non poteva scappare neanche dalla porta perché sarebbe dovuto indietreggiare per aprirla e la lama lo avrebbe tagliato.

- Quindi volevi scappare. Se tu fossi intelligente avresti capito che non ti conviene... -

- Cosa... volete da me? - Mirko cercò di rimanere calmo ma la paura del coltello dietro di lui gli faceva tremare la voce.

- Sei stato tu a sconfiggere il meccanico nella valle di Edit Nalta vero? -

- Credo di si...-

- Perché avete combattuto? -

- Il suo Clan ci ha attaccati. -

- Attaccati? Quindi non sei da solo. -

Ti avevo detto che volevo tornare dai miei amici...

- Sappi che scoprirò subito se menti e se ciò dovesse accadere ti ucciderei senza farmi scrupoli! -

-...- Mirko strizzò gli occhi e abbassò la testa respirando più affannosamente.

- Chi sei? -

- Mirko. -

- A che Clan appartieni? -

- Nessuno. -

- Da quanto sei arrivato in questa dimensione? -

- Come fai a sapere che... -

- Da quanto ho detto !? -

-...Non so neanche questo, tre giorni suppongo. -

- Giorni eh? Giorni... Neanche questo sai di questo pianeta... -

Rimasero un po' in silenzio. Il ragazzo stava rovistando qualcosa ma Mirko non poteva girarsi per vedere.

- Spostati e falli entrare. -

- Cos... - pochi istanti dopo la porta si aprì e il ragazzo fu costretto a spostarsi. Dietro di lui non c'era più la lama.

- Ou Mehum, teni tecs gate oupu trakete? Zazou ierou ame cave sase tecs ierou ghepe. -

Entrò un uomo grosso ma non troppo muscoloso con i capelli castani e una folta barba, che creava tre punte arricciandosi a mò di tornado, accompagnato da una ragazzina esile e piccola di costituzione che portava i capelli neri raccolti in una treccia che arrivava alle spalle e a cui era appeso un ago. Indossava una camicia verde scuro con il pizzo bianco al colletto e alla fine delle maniche, una crinolina larga con sopra un gonnellino troppo corto per coprirla tutta, dei auto reggenti neri e degli scarponi con zeppa dello stesso colore. La ragazza teneva le mani dietro la schiena e sembrava molto timida mentre l'uomo dava l'impressione di essere arrabbiato e irritato.

- Vele? Lev amiese. -

-...anch'io mi sono rotta di stare qui, Vanvan potrebbe violentarmi da un momento al altro... - disse la ragazza nascosta, ma parlò così tanto a bassa voce che non la sentì nessuno.

Mehum senza rispondere o girarsi indicò Mirko.

- Ame sepi tecs raze vati doupu fuka ru eh? - si avvicinò a Mirko ed essendo più alto si mise davanti a lui a fargli ombra per mettergli paura - Se zocs koutu sase ietocs gate ouse doulu coucs iemoura sase... -

- Parla così, altrimenti non ti capisce. - Dopo queste parole di Mehum sul viso del uomo si stampò un enorme sorriso maligno.

- E così sei appena arrivato!? Ahahahahah poveretto. Quand'è che imparerai questa lingua? O sei troppo ignorante per capire che significa ziecu? -

- ...anch'io non la so parlare ma tanto non mi ascolterebbero comunque... -

- Scenzio finiscila. É pur sempre uno che non riesce a controllare il suo Doom, non so quanto ti convenga, sappiamo entrambi che perderesti. -

L'uomo rimase un attimo in silenzio con la faccia sconvolta per quel affrontò, e poi replicò - P-parla per te fottuto idiota... Quello più intelligente qui sono io, un povero Doom tutto muscoli e niente cervello non potrebbe torcermi un capello! - finì rivolgendo lo sguardo a Mirko che però non reagì rimanendo immobile.

- Ehi tu, puoi anche rispondergli, se ti dovesse fare qualcosa ci penserò io a lui. -

- Non volevi uccidermi tu fino a poco fa? - chiese allora il ragazzo a Mehum.

- Non ho mai detto che volevo ucciderti. -

- Basta con queste cazzate, andiamo non ne posso più! - Disse l'uomo con aria irritata mettendo le mani in tasca e avvicinandosi a Mehum, seguito dalla ragazza.

- Puoi girarti a guardare se vuoi. -

Mirko finalmente si mosse e voltandosi osservò la stanza, lunghissima e illuminata tramite delle torce a gas ai muri laterali. Mehum stava montando una specie di sella su un Vastatoris enorme a forma di serpente. Aveva dei grossi denti che uscivano dalla bocca e che crescevano anche sul cranio. Sul dorso era rivestito da delle grandi scaglie mentre sul ventre era ricoperto da squame e da zampe che si facevano sempre più piccole mano a mano che si allontanavano dal muso.

- Forza, questa sella é per te. Immagino che tu non sia mai salito su un Siwisu. Basta che sali sopra e che afferri gli appoggi in metallo ai lati. -

- Dove mi portate? -

- Dai tuoi amici. Non sei neanche una potenziale minaccia quindi non ci preoccupi. Dobbiamo comunque passare di la, non lo stiamo facendo per te quindi sbrigati. -

- Si, vedi di fare in fretta! - Disse Scenzio cercando di riacquistare quella dignità persa poco prima.

- Ok... - Mirko ormai era così spaventato in balia di queste persone che avrebbe obbedito a qualsiasi cosa gli avessero ordinato.

É davvero umiliante ma non posso fare niente. Anche se fossi solo lontanamente forte come uno di loro, sono comunque in inferiorità numerica e la differenza di esperienza tra me e loro riesco a percepirla solo a guardarli... Non posso far altro che sperare che mi portino sul serio da Lorenz e gli altri.

Stava per montare sopra il Vastatoris quando una ragazza con la sciarpa entrò di corsa nella stanza urlando e tirando giù Mirko per un braccio - Ehi fermi! Già lo portate via? -

- Vanvan, che vuoi? Non possiamo rimanere qui per sempre. -

- No, voi andate, ma lui rimane qui! - disse stringendolo a se e schiacciando la sua faccia contro il suo seno.

- Cosa??? -

- Cosa? -

-...davvero lettori pensavate che sarebbe già tornato da loro... - sussurrò la ragazza senza che nessuno la sentisse.

- Hai capito bene. Lui rimane qui. -

- Forza stupida ragazzina, voglio tornarmene a casa quindi finisci... -

- Lascia stare Scenzio. Non vedi quello sguardo? Quando si mette in testa qualcosa andargli contro é inutile. Cos'hai in mente? -

- Di allenarlo ovvio, mi sembra promettente. -

- SCHERZI? Promettente che cosa che è appena arrivato? -

- Scenzio a te cosa cambia? Calmati. Va bene Vanvan. A noi ci togli un peso. Noi ora andiamo, siamo già troppo in ritardo. Saluta gli altri. -

-...già usciamo di scena? Chissà quando torneremo...-

Mehum diede un calcetto al Vastatoris che iniziò a camminare come una lucertola verso la fine della stanza fino a sparire.

Intanto Vanvan e Mirko erano rimasti in quella posizione.

- Ora... Potresti lasciarmi? -

Come se niente fosse la ragazza lasciò la presa su di lui che si allontanò di qualche passo.

- Certo che qui non avete nessun pudore...-

- Non mi pare che tu abbia cercato di liberarti ahahahahah. -

Mirko abuffò e distolse lo sguardo.

- Andiamo. -

- Aspetta, dove? -

- Non hai sentito? Ad allenarti. -

- Hai scelto tutto tu. E se io mi rifiutassi? -

- Davvero? In tal caso l'uscita è la infondo, torna dai tuoi amici se ci riesci e morite insieme nella vostra inesperienza! -

-...-

- Forza? Non vai? Dovresti iniziare a camminare subito se vuoi raggiungerli, sono a due cave di cammino da qui. -

- Chi siete voi? -

- Chi lo sa? Sono a tre stanze qua affianco, quando ti sarai deciso vieni. - E dicendo così la ragazza uscì dalla stanza lasciando Mirko.

Che dovrei scegliere ora? Cosa sta succedendo qui? Perché sono finito in questa situazione?

Si guardò intorno senza cercare niente in particolare. Continuava a provare a ragionare su quello che era successo per trovare un modo di uscire da quel casino. Era nella base di un gruppo di persone, di cui non conosce il numero, dieci se non cento volte più forti di lui. Quella che crede possa esser l'uscita non sa cosa nasconde, e l'unica sua scelta sembra essere l'affidarsi a quella ragazza.

Per quanto mi possa dar fastidio ha ragione. Ho battuto Shen solo per fortuna e ne sono uscito vivo per poco. Forse dovrei approfittarne...non ho molta scelta. L'importante è che rimanga vivo per tornare da loro... Strinse i pugni e strizzò gli occhi abbassando la testa. Chissà come stanno...

In quel momento tornò Vanvan che senza avvisare aprì la porta con forza, colpendo e facendo cadere il ragazzo che si stava avvicinando per uscire.

- Che diavolo... -

- Allora ti sbrighi a decidere, mi ero stufata di aspettare in stanza. -

Mirko seduto a terra spostò lo sguardo altrove -...credo che rimarrò con te per allenarmi allora. -

- Eh? - gli mise il piede scalzo in testa spingendolo verso il basso - Cosa ho sentito? Una specie di ordine? -

Devo sopportare... Non posso fare niente... Devo sopportare...

-...Potrebbe... Allenarmi? Ve ne prego. -

- Ahahahahahah cosi va meglio. Chiamami maestra Van d'ora in poi. No. Van-leader. Anzi ancora meglio, Omega-Van. Ahahahah che bello, era da tanto che non allenavo qualcuno. -

Sono tutti svalvolati qui...

- Iniziamo subito l'allenamento. Lavoreremo un'ora si e un’ora no. Pronto? -

- Bene sono pronto a tutto. Cosa dovrò fare? Girare tutta la base? Lavori pesanti? -

- Cosa? Devo allenarti per il combattimento non ad avere muscoli più grossi. Sarà una cosa abbastanza classica. Feriscimi. -

- Con cosa? -

- A pugni. Devi prendermi a pugni finché non mi ferisci. -

- Non prenderò a pugni una ragazza, scordate...- neanche ebbe il tempo di finire la frase che lei lo colpì con un calcio in faccia.

- Beh che sono queste differenze? Sei stupido? Non ha senso quello che dici. Perderesti la metà dei tuoi combattimenti pensandola così. Chiunque ti attacca è un nemico. Dobbiamo partire proprio da zero vero? Forza rialzati e fai quello che ti ho detto! -

Che odio! Va bene ci proverò, sicuramente fermerà tutti i pugni che gli sferro o qualcosa del genere.

Si rialzò e si avvicinò lentamente alla ragazza. Esitò per qualche secondo poi si preparò a colpirla. Vanvan rimase immobile con un'espressione annoiata che sembrava dire "che aspetti?".

Mirko sferrò il pugno ma la ragazza non si mosse e per istinto fermò il colpo a pochi millimetri dalla sua faccia.

- Che hai deciso !?!?! - gli urlò in faccia tirandogli un calcio - Vuoi davvero allenarti o mi stai prendendo in giro? -

- Ok lo faccio! - la colpì in preda alla rabbia in faccia con un pugno potentissimo ma lei rimase immobile. Neanche lui si era fatto male.

- Finché non mi ferisci, forza! -

- Ho capito, ho capito! - glie ne tirò un altro ma ebbe lo stesso risultato.

Non gli sto facendo niente, eppure la sto colpendo. Non ha indurito il corpo o altro perché non mi sto facendo male, è come se stessi sferrando un semplice pugno ma... Ci riprovò sempre con lo stesso esito. ...ma lei non si muove ne si fa male. Che trucco sta usando? L’anima non si attiva quindi non sta usando i suoi poteri…

- Dai dai più impegno, sono passati solo due minuti. Vediamo quanto ci metterai ahahaha. -

_____________________________________________________________

La pioggia non dava cenno di smettere e Alyce, che era già entrata per lasciare Meteo all'asciutto, riuscì sotto la tempesta per aspettare i ragazzi.

Forse sono stata troppo dura con loro. Che colpa ne hanno loro se Meteo è in questo stato... Però non ce la faccio a sorridere... Sto troppo male… Ma…cosa sta? …

Grazie agli occhi del suo golem riuscì a intravedere da lontano una grande figura di una luce bianca avvicinarsi a gran velocità verso di lei. Poi senti dei ragazzi urlare e si allarmò.

- AAAH AIUTOOO LEVATEVI LIII !– La ragazza si scansò con uno scatto evitando di qualche secondo i suoi compagni che si spiaccicarono sulla parete facendo volare pezzi di ghiaccio ovunque. Per fortuna però c’era Taisuke a fargli da scudo.

- Aaah che botta… Ma almeno siamo arrivati tutti, giusto? -

Risposero tutti all'appello e aiutandosi si rialzarono, sotto lo sguardo esterrefatto di Alyce.

- Ma… cosa avete fatto? -

Si misero tutti a ridere e Taisuke le rispose - Allora, Shawn ha tirato fuori dal cappello una corda che salì verso l’alto contro gravità. Io con la mia forza erculea… - disse mostrando i muscoli - li ho portati fino alla cima della chilometrica cor… -

- Non è vero, era lunga solo qualche metro e ci siamo dovuti portare in braccio Tai perché non riusciva ad aggrapp… -

- Ehi sto raccontando io. Comunque, Lorenz attorcigliò varie liane intorno alla corda per riuscire ad afferrarla meglio e una volta saliti in cima mi buttai eroicamente di sotto… -

- Lo abbiamo lasciato cad… - questa volta Taisuke gli tappò la bocca prima che finisse.

- Dicevo, mi lanciai in picchiata ed apri le mie ali che si illuminarono di bianco come quella volta alle fogne. Loro poi si sono aggrappati alle mie gambe e io iniziai a volare, facendoci strada grazie alla luce. Ah, i pezzi di ghiaccio erano di una sottile tettoia creata da Ghost per ripararci dalla pioggia. Siamo o non siamo dei geni eh? Ovviamente l’idea originale è stata mia. -

- Ma che dici, non avevi neanche capito cosa dovevi fare. -

- Cooosa? Senza di me non ce l’avreste fatta! -

- E questo cosa centra? -

Continuarono a discutere su chi avesse ragione sotto lo sguardo incredulo di Alyce, rimasta a bocca aperta.

Questi sono… matti. Da dove li abbiamo presi? Si sono escogitati una scorciatoglia così complicata pur di non fare le scale. Facendo così hanno evitato il problema dell’acqua. Sicuramente c’erano molte altre combinazioni per riuscirci ma… questi ragazzi sono davvero speciali.

- Ok se ci siamo allora entriamo. -

- Ma Meteo? –

- Sta già dentro… aspettate. - si posizionò davanti al muro e attivò l’anima del suo golem. Questa creò un fascio di luce verde chiaro che entrò in una fessura del muro che subito dopo iniziò a scorrere.

Alyce si sbrigò ad entrare prima dei altri per coprire di nuovo Meteo, poi i ragazzi aiutandosi con la luce dei fulmini sempre più frequenti riuscirono a seguirla. Era una piccola stanza di metallo rettangolare che divenne completamente buia una volta richiuso il passaggio.

- Wow... Questo sarebbe il regno? Che schifo. -

- Aspetta...- Iniziarono a distinguere delle figure e a vederci. Era grazie a quattro piccole fessure sui muri che lentamente stavano facendo entrare una luce soffusa che diventava sempre più forte.

- Che figata, da dove arriva questa luce, non é elettrica. -

- Tra poco lo vedrai. -

Passati cinque minuti la stanza era completamente illuminata e ormai gli occhi dei ragazzi si erano riabituati alla luce. Si sentì un meccanismo sbloccarsi sul muro opposto a dove erano entrati e Alyce ci si avvicinò afferrandolo per una fessura.

- Mi raccomando, non fissatelo direttamente, ci metterete ancora un po' ad abituarvi veramente. Peccato che Meteo non possa vederlo, lo adora... -

- Ma di cosa stai parlando? ... -

La ragazza sorrise a Lorenz e poi iniziò a tirare il muro facendolo scorrere. Vennero investiti da una luce fortissima che li costrinse a chiudere gli occhi. Aiutandosi con la mano li aprirono piano piano e tutti i ragazzi, tranne Shawn, rimasero a bocca aperta.

- Ahahahahahah no non ci credo. -

- Wooow. Mi prendi in giro? -

Quello é...

Alzarono la testa e insieme gridarono - ...IL SOLE !!! -

Rimasero a fissare il cielo. C'era un enorme sfera infuocata che illuminava tutto come se fosse un vero sole. I ragazzi però resisterono pochissimo a quella vista prima di doversi di nuovo coprire gli occhi per la troppa luce.

- Avete capito ora la grandezza dei regni? Ihihahahah, non si riesce a vedere neanche il muro della sfera lassù, é come se fosse un vero cielo. -

- Che vi avevo detto? Dai venite. -

A fatica, tenendo socchiusi gli occhi e facendo piccoli passi alla volta riuscirono a seguirla. Era tutto deserto, c'era solo sabbia per quello che riuscivano a vedere e Lorenz iniziò a chiedersi dove vivessero le persone quando Alyce non trovò delle scale metalliche che sembravano essere comparse all'improvviso che andavano di sotto. Assomigliava molto all'entrata di una metropolitana ma in mezzo al nulla.

- Tenete gli occhi aperti. -

La ragazza iniziò a scendere le scale e i ragazzi la seguirono. Man mano che scendevano diventava sempre più buio.

- Ma dai, ora che avevamo trovato la luce ci andiamo a rinfila...AAAH !!! - Taisuke inciampò su gradino e cadde. Lorenz cercò di prenderlo al volo ma gli scivolò, lasciando rotolare l'amico per molto, molto tempo, finché dopo la miriade di "ahia" non finì a sbattere contro un muro.

- Sto bene... -

- Ahahahah ti credo, con il tuo potere non dovresti fare niente. -

- OH MIO DIO !!! Lorenz corri qua sotto devi assolutamente vederlo. -

- Cosa? -

- Ehi non avvicinatevi. -

Lorenz e Ghost lo raggiunsero incuriositi scendendo la rampa di scale in poco tempo. Davanti a loro c'era qualcosa di fantastico che gli fece brillare gli occhi.

- Non dovete toccarlo intesi? -

- Ok Alyce ma... Cos'è quella cosa fighissima? -

Le scale conducevano ad una lunga stanza illuminata da dei fori. A sinistra c'era una sorta di binario sul muro, su cui stava ruotando a gran velocità un nastro metallico e un tunnel che proseguiva sia avanti che dietro rispetto alla stanza in cui probabilmente passava un veicolo ma a cui non si poteva accedere per via di un muro di vetro.

- É quello che pensiamo noi? -

- Non so perché siete cosi entusiasti, é solo un haygraund. Si usa quasi esclusivamente in questo regno per arrivare da un punto all'altro di P-Efiesou velocemente. -

- Siii é quello che pensavamo noi, una metro ahahahahah che figo. -

- Dai scendiamo, dobbiamo prendere quello di sotto. -

I ragazzi scesero ancora in una stanza identica ma con il nastro che ruotava in senso contrario. Piano piano questo rallentò e si vide arrivare dal tunnel uno strano veicolo. Era una semplice e lunga lastra di metallo all'altezza del pavimento della stanza e attaccata al nastro rotante. Al suo passaggio i pezzi di muro in vetro salirono sparendo nel soffitto permettendo ai ragazzi di salire. Lorenz e Taisuke, prima che Alyce potesse dirgli qualcosa, erano già saliti.

- Oddio che figata!!! Ma é bellissimo. É un super-mega-vassoio-trasportante. Non ho parole, é tutto epico qui. Forza, parti! - disse Taisuke mettendosi in posa e indicando in avanti ma il veicolo iniziò a muoversi all'indietro e lo scatto improvviso lo fece cadere.

- Non fate gli stupidi, non abbiamo molto tempo. - Il veicolo continuava ad andare indietro, con il muro di vetro che tornava al suo posto, e indietreggiarono fino a rientrare completamente nel tunnel.

- Sbrigatevi, mettete i piedi qui e aggrappatevi a queste sbarre. - Alyce in fretta li fece mettere tutti con la schiena contro degli appoggi in ferro che si trovavano in fila a distanza regolare, i piedi sopra dei piedistalli inclinati verso il basso e le mani su due sbarre che erano appena uscite da terra.

- Arreggetevi con tutta la forza che avete e non lasciate la presa per nessun motivo, intesi? O rischierete di farvi male seriamente! - gli urlò con aria severa Alyce trasformandosi e reggendosi con un solo braccio mentre con l'altro reggeva Meteo.

Si sentivano dei meccanismi che creavano una sorta di "tic tac" che diveniva sempre più frequente e tutta quella situazione li stava eccitando.

- Ahahahahah oddio che bello. - dalle sbarre e dal appoggio per la schiena uscirono delle lastre laterali per non far muovere corpo e braccia.

- Lorenz alziamo le braccia urlando qualcosa? -

- MA NON AVETE CAPITO NIENTE DI QUELLO CHE HA DETTO LA VOSTRA AMICA??? - e finalmente il veicolo si fermò - Tenetevi forte, l'haygraund arriva a... - il ticchettio finì - ...520 km/h in circa 30 secondi! -

- Co...- si sentì un boato assordante e il veicolo venne come sparato in avanti ad una velocità fulminea. I ragazzi vennero letteralmente schiacciati contro lo schienale e si sentirono il cuore in gola per l'enorme velocità. Non riuscivano ne a parlare ne a pensare per la spinta che premeva sul loro corpo e Ghost ebbe pure problemi a respirare.

Poco a poco il veicolo iniziò a rallentare fino a fermarsi ad una "stazione" identica a quella in cui erano risaliti. Il vetro salì e di corsa Alyce uscì.

- Shawn per favore aiutali a scendere. -

Il ragazzo li prese tutti e tre sotto braccio e li fece uscire prima che il vetro si richiudesse.

- Ragazzi come state? -

- Io... Bene... - Disse Taisuke alzandosi ma barcollando come un ubriaco - Facciamo un altr... - gli venne da vomitare e fu costretto ad accasciarsi per terra - ...Ok no... -

- É stato... Pazzesco... E spaventoso... -

- Scusatemi ma era l'unico modo per arrivare qui in fretta. In dieci minuti abbiamo percorso circa ottanta chilometri, a piedi ci avremo messo troppo. Col tempo vi ci abituerete. -

- Si si... Ora pero'... Dacci un secondo... Oddio... -

- La buona notizia é che risaliti di sopra non dobbiamo più camminare, potrete rilassarvi e riposare quanto volete. Potremo anche contattare Mirko per sapere come sta. -

- Sul serio? Allora sbrighiamoci. Forza Tai, Ghost alziamoci. -

Alziamoci? Io stavo per morire... Maledetta Alyce.

Con l'aiuto di Shawn riuscirono a salire le scale, anche se Taisuke cadde due volte rotolando di sotto, e tornarono alla luce.

Una volta fuori si ritrovarono nel bel mezzo di una piazza circolare. Era piena di gente, molte a petto scoperto, sia uomini che donne, con una tunica quasi sempre bianca che gli faceva da gonna per la parte inferiore, mentre la parte superiore calata dietro. Alcuni indossavano delle collane di perle enormi e altri indossavano una magliettina leggera anche questa di colore bianco o comunque chiaro. Le pettinature erano tutte corte e il colore della pelle variava da una tonalità non troppo scura a una pallida come il bianco. Il pavimento della piazza era di marmo, cosi come gli edifici, alti massimo due piani, in forte contrasto con la sabbia delle strade che riflettevano il colore del sole illuminando ancora di più quel posto che, anche senza piante, diffondeva un'aria di cordialità e accoglienza.

- Ahahahahah siamo sicuri di non aver fatto un viaggio spazio-temporale con quel coso? Siamo ancora nella stessa dimensione? Guarda che luce, e quanta gente! -

- Aaaah ma ci sono delle donne nude! -

A parte quello che dice Tai, è come se mi sentissi più tranquillo qui...

- Ragazzi, vi dò ufficialmente il benvenuto a P-Efiesou, il regno della cultura e del lavoro. -



Note dell'autore: Ps, la crinolina, per chi non la conoscesse è quel impalcatura in ferro messa sotto le gonne nell'epoca vittoriana per renderle voluminose. Se vi sta piacendo la storia o se vi fa schifo (anche se dubito che allora siate arrivati fin qui) lasciate una recensione per darci le vostre opinioni :D Grazie a tutti, ci rivediamo la prossima settimana con i nuovi capitoli 2 e 3. Ciaooo.

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Capitolo 33
*** P-Efiesou: il regno della cultura e del lavoro ***


CAPITOLO 26
P-Efiesou: il regno della cultura e del lavoro.




I ragazzi erano tutti euforici a quella vista tanto da non riuscire a crederci. L'immagine del mondo tetro, buio e solitario dove erano stati fin'ora venne rimpiazzata da questo nuovo scenario. La gente che era in piazza discuteva in modo civile con la lingua del posto mentre altri passeggiavano per le vie a raggi che partivano dalla piazza circolare.

- Ehi Alyce e ora che facciamo? -

- Tranquillo Tai, siamo arrivati. Dobbiamo camminare per un paio di minuti su questa via e dopo potrete riposarvi e fare un giro se volete. -

- Allora sbrighiamoci dai. -

Seguendo la ragazza imboccarono una delle molteplici vie. Al contrario di come pensavano Taisuke e Lorenz la gente non fece troppo caso a loro e pochi si giravano attirati dalle urla dei due ragazzi che si stupivano per ogni piccola cosa. Le strade erano ricoperte di sabbia, molto probabilmente sotto c'era lo stesso marmo usato per gli edifici e il pavimento della piazza.

- Che fortuna che la vostra amica sia riuscita a scappare. - disse Shawn tranquillamente facendo girare di scatto Alyce infuriata.

- Cosa hai detto? -

- Beh se é ridotta cosi significa che ha avuto la peggio contro di lui, é una fortuna che sia riuscita a svignarsela prima che...- Alyce non ci vide più dalla rabbia e lo prese per il collo alzandolo.

- Coso, Meteo era pronta a morire per salvare Grey. Se é viva deve essere successo qualcosa, ma per nessuna ragione al mondo Meteo lo avrebbe abbandonato. Prova a ripeterlo e potrei dimenticarmi che siamo in debito con te. - lo lasciò spingendolo indietro e poi proseguì in avanti.

Che modi... Shawn si rimise apposto il gilet. Può pensare quello che vuole, ma Zaykross non lascerebbe mai viva una persona che lo importuna... Si abbassò il cappello e strinse i pugni.

Sarò io ad ucciderlo...

Intanto i ragazzi più avanti chiacchieravano.

- Che strano però tutto questo paesaggio senza piante vero Tai? -

- Si un po'. Ma ora mi chiedo se abbiano i televisori e i videogiochi. É troppo che non gioco. -

- Scherzi? Lo stiamo vivendo, a che ti serve? -

- Cosa??? Amico sarà quasi una settimana che non tocco un videogioco, potrei morire per astinenza... - e dicendo cosi fece finta di svenire, ma cadde veramente.

- Dai finiscila. Ma tu non senti caldo? Io sto iniziando a sudare. - il forte sole che picchiava su di loro gli aveva già asciugato i vestiti bagnati per la pioggia. Era da quando erano entrati che non sentivano caldo.

- No, io sto benissimo. Forse é per il mio golem. Invece Ghost... - il ragazzo dai capelli bianchi si era tolto la giacca e stava sdraiato a terra, sudato e boccheggiando per il caldo.

- ...troppo...caldo...aiuto...-

- Ghost stai cosi male? Aspetta. - i due ragazzi lo aiutarono ad alzarsi e cercarono di camminare all'ombra passando vicino agli edifici.

- Oi ora va meglio? Forse é il cambio di temperatura improvviso che ti ha fatto male. -

- ...Non... Lo so... Ma grazie... -

- Ahahahah tranquillo. -

- Lorenz non noti niente di strano in queste case? -

- Mmm... Si é vero. Sono tutte uguali. Tutte bianche e tutte alte due piani. Hanno anche tutte la stessa entrata e non ci sono negozi. Almeno sembra che ci sia il numero civico come da noi, se no ti immagini che casino ahahahah. -

- Gente che gira a caso, "ma qual era la mia casa?" "Dov'è che abito?" ahahahah !!! -

- Ehi voi. Siamo arrivati, la casa é questa! - i tre raggiunsero la ragazza e Shawn davanti ad una delle tante porte. Alyce entrò senza bussare o usare una chiave e fece cenno agli altri di seguirla.

Tengono le porte aperte? E se venisse un ladro?

Una volta dentro si ritrovarono in una piccola stanzetta che aveva a destra un grande portone in metallo e di fronte delle scale in marmo.

- Aspettate qui faccio subito. -

La ragazza salì portando Meteo con lei e suonando una piccola campanella appesa al muro. Apparte quella non c'era nessun altra decorazione, neanche finestre o lampade. La luce arrivava dai dei fori ai quattro angoli del soffitto che, quasi per magia, riuscivano ad illuminare la stanzetta.

- Ehi Shawn, sai cosa sta facendo Alyce? -

- Se non l'hai capito tu figurati io. Già è tanto se mi ricordo il suo nome e quello dei tuoi due amici... Taisuke giusto? - disse chiedendo conferma al altro controllando prima nella sua mente.

- Bravo ahahahah, e lui invece. -

- Lui... Mmmh... Gho... - Shawn si girò per guardarlo ma venne fulminato dal suo sguardo glaciale - Ehi vedi di farci l'abitudine, non ci posso fare niente se sei stato battuto dal mio capo. -

E lui come lo sa? Sta continuando a leggermi nella mente. Cosa vuole questo tizio...

Dopo dieci minuti tornò giù Alyce, ma senza Meteo in braccio, accompagnata da una donna alta, dai capelli castani corti spettinati, una T-shirt nera e dei pantaloni a zampa di elefante. Aveva la pelle molto chiara e anche molti muscoli, ma sembrava comunque molto femminile.

- Salve a tutti, siete tutti amici di Aly giusto? Mi chiamo Kakou. Prego salite. - la donna li portò di sopra facendoli salire con le scale.

- Ehi Lorenz, ma qui hanno tutti nomi strani ahahahah? -

- Fai piano. Comunque probabile ahahahahah e credo che il peggio deve ancora arrivare. -

Una volta saliti si ritrovarono in un grosso salone con gli stessi muri bianchi senza decorazioni della stanza sottostante. Questa però aveva un tappeto enorme grande quasi quanto tutto il pavimento e il soffitto molto alto era sostituito da una vetrata che lasciava entrare la luce del sole.

- Hai capito... Bella casetta Kakou. - disse Shawn con aria compiaciuta.

Ma sei cieco? Non c'è niente qua dentro...

Il mago guardò Ghost e poi si voltò squotendo la testa e ridacchiando ottenendo uno sguardo iracondo del ragazzo.

Lo so che lo hai fatto ancora... Me la pagherai.

- Shawn ma già la conoscevi? -

- No perché. -

- Parlavi con una certa confidenza sembrava. -

- Sedetevi pure, siete fortunati che sia gouve e non sia al lavoro. Vi porto subito da bere. -

- Gouve? -

- Sarebbe un giorno della settimana in cui non si lavora. - rispose Alyce ai ragazzi.

- Uuuh, tipo la nostra domenica. E come si chiamano gli altri giorni. -

- Ahahahahah, è ora che impariate alcune cose. Qui i giorni si chiamano cavek e le settimane nensanariek. Una nensanarie è formata da cinque cavek. Fin qui ci siete? -

- Aspe, si dice nensanariek o nensanarie? -

- Si aggiunge la k alla fine quando si parla al plurale, é una regola della nostra lingua, si chiama Echinonz. -

- E tu Alyce la sai parlare? -

- Un pochino... Ahahahah al di fuori dei regni si usa sopratutto la vostra. -

- Aspe vuoi dire che dovremo impararci tutta una nuova lingua??? - Taisuke cadde all'indietro con la testa in fumo.

- Ahahahahahah Tai per te è già tanto se riuscivi a prendere la sufficienza a inglese, figurati con questa. -

- Ehi, almeno io avevo ottimi voti in informatica. -

- Ragazzi! - Alyce richiamò l'attenzione dei due e continuò la spiegazione - Vi dicevo, in una nensanarie ci sono cinque cavek che si chiamano enve, tove gouve, firve e femve. Gouve é appunto il giorno in cui non é permesso lavorare. -

- Permesso? Ahahahah avete così tanta voglia di lavorare. -

- Certo. - disse Kakou uscendo da una stanza con cinque calici molto grandi e vari barattoli su un vassoio - Al contrario degli scansafatiche del quarto regno noi di P-Efiesou lavoriamo sodo quasi tutto il giorno, e il Zouru ci ha costretto a fermarci almeno per questo giorno. - iniziò a mescolare varie polveri ed acqua nei calici e una volta pronti li passava ai ospiti. Intanto da fuori si sentì un suono simile ad una campana.

- Zouru? É una specie di capo? -

- Hai capito. Gli Zouruk sono i re dei regni. E quello di P-Efiesou é attualmente il più potente. Questo regno può permettersi il sole per ben 15 ore. - Shawn parlava ma Lorenz e Taisuke si erano fermati a "re" guardandosi e bisbigliando fra loro.

- Ehi ci ascoltate? -

I due si voltarono verso di loro e insieme dissero - Ha il golem della sabbia vero? -

Tutti e tre rimasero di stucco tanto che Shawn sputò tutto quello che stava bevendo ed a Kakou cadde un calice rovesciando la bibita sul tappeto.

- Ahahahahah ci abbiamo preso vero? -

- COME DIAMINE LO AVETE CAPITO??? - gli urlò Shawn che tra tutti era quello più sconvolto passandosi la manica sulla bocca.

- *Pff* - Taisuke si diede due colpi di alito sulle unghie e le strofinò sulla giacca - Classico. Aspetta ma quello era il bicchiere di Ghost, dov'è andato? -

Si guardarono in giro ma era sparito, e in quella stanza senza nessun arredamento non c'era un posto dove nascondersi.

- Non ho capito, fa sempre così? Il vostro amico é strano forte... -

- É normale tranquillo. Meteo invece? Come sta? -

- É qua nella stanza accanto a riposarsi tranquillo. -

- Ah, ok. - Spero stia bene...

Lorenz e Taisuke intanto iniziarono a bere dal loro calice la bevanda ma era cosi forte che Taisuke si sentì soffocare cadendo all'indietro con le mani al collo e una faccia spaventata a bocca spalancata mentre a Lorenz venne il fiatone e la voce rauca.

- *Cough cough* Ma che... *cough* ... Cavolo é... *cough* É amarissimo e forte. É peggio di un super alcoolico *cough*. -

- Non vi piace? Scusatemi mi ero dimenticata che siete appena arrivati. Ve ne preparo subito un altro. -

- Non é che avresti qualcosina da mangiare invece? -

- Tai !!! Ci scusi lei per il disturbo. - Lorenz piegò la testa in segno di scuse e tirò anche l'amico per far si che si scusasse ma Alyce li tirò subito su.

- Ragazzi fermi. Kakou perdonali, non lo sanno. -

- Tranquilla Aly, non é la prima volta che ospito delle persone appena arrivate. -

- Ma perché che abbiamo fatto? -

- É maleducazione chiedere scusa al proprietario di casa per un suo errore se siete ospiti. Non fatelo mai più. E sopratutto, non chiedete mai del cibo. -

- Cosa? E perché? -

- Fin'ora vi abbiamo viziato un po' ma all'interno dei regni si mangia solo una volta a settimana e la gente che ha fame non é vista di buon occhio. -

- E come fate a sopravvivere. -

- Non é cosi necessario mangiare. - Intervenne Kakou porgendogli altre due bibite - Non sò come siete abituati nella vostra dimensione, ma qui ci basta bere. -

I due iniziarono a bere, ma anche questa gli faceva schifo.
-...Lorenz, é orrenda... Non so se ce la faccio... - gli bisbigliò Taisuke.

-...Dobbiamo, quindi zitto e bevi... - Però ha ragione... É tremendamente salata...

- Comunque riprendendo il discorso, si avete ragione. Lo Zouru di questo regno ha il controllo della sabbia. Lo chiamano il divora-meccanici. Ma quando Shawn parlava di potere non intendeva in combattimento quanto in potere economico, questo é il regno più ricco e popolato. Le persone più importanti in fatto di negozi e aziende sono nate e lavorano qui. Inoltre qui c'é anche uno dei tesori reali più importante. -

- Davvero? Di cosa si tratta? - ai due si illuminarono gli occhi.

- Della biblioteca. - rispose Shawn. Per un attimo furono ancora entusiasti, poi realizzarono e si spensero.

- ...tutto qui? Libri. -

- Aaah non potete capire se non la vedete. -

- Ahahahah Mirko di sicuro ne sarebbe stato più entusiasta. Domani faremo un giro, ve la farò vedere. -

- Perché domani? -

- Guardate sopra la finestra. Mancano solo 15 secondi. -

I ragazzi alzarono la testa verso il cielo e aspettarono. Poi all'improvviso il sole iniziò a perdere luminosità, e in meno di un minuto si spense. Allo stesso tempo si aprirono delle fessure agli angoli della stanza che proiettavano luce.

- É ora di andare a dormire. Sbrighiamoci, queste luci durano 25 minuti. -

Kakou li accompagnò ad una porta che portava ad un lungo corridoio con altre porte.

- In fondo c'è il bagno, le altre stanze sono camere per dormire, gestite le come volete. -

- Grazie mille. Vieni Shawn, devi farmi una cosa. -

Taisuke trascinò il mago nella stanza in fondo seguiti da Ghost riapparso dal nulla. Alyce e Kakou però non venivano e Lorenz, attirato dalla loro conversazione tornò indietro e si nascose dietro la soglia della porta per sentire.

- ...Quindi é cosi che stanno le cose. Sapevamo che sarebbe successo prima o poi. Avvertirò immediatamente il capo, entro domani dovrebbe arrivare qualcuno. -

- Grazie Kakou...- Alyce si buttò a terra con un'aria abbattuta.
- Ehi Aly va tutto bene. Meteo guarirà nel giro di una nensanarie. -

- Lei non vuole affrontare questa guerra. E neanche io me la sento... Ma non posso abbandonarvi... Non potrò più guardarvi in faccia se non dessi il mio contributo... Non potrei continuare sapendo che cadrete perché sono stata una vigliacca. - Tirò un pugno al muro talmente forte da lasciare il segno - Quante persone devono ancora morire prima che tutto questo finisca... -

- Aly... Sei la più giovane del gruppo, fin'ora hai fatto tanto. Nessuno ce l'avrà con te se non vuoi. Purtroppo da adesso in poi la guerra é inevitabile ma fino ad allora dobbiamo fare del nostro meglio per indebolire l'esercito nemico... L'importante é che ci impegnamo. I nostri sogni si realizzeranno solo se ci metteremo tutte le nostre forze. -

Il sogno di Meteo... Deve farcela.

- Hai ragione. Finché non sarà guarita lavorerò anche per lei. -

- HEEEY LORENZ !!! Vieni a vedere che figata! -

Il ragazzo fu costretto a raggiungerli. Trovò Taisuke e Shawn che saltavano sopra un materasso gonfiabile creato dal mago e Ghost che lo guardava male da sotto le coperte.

Lorenz però pensava ad altro. Andarono subito a letto siccome le luci si spensero e si addormentarono tutti, tranne Lorenz che non riusciva a chiudere occhio.

Che casino... La storia si fa sempre più complicata... Cosa dovremo fare? Anche se volessimo andarcene le possibilità di riuscirci sono bassissime. Trovare mille anime? Significherebbe uccidere mille persone? Come potremmo farlo? D'altro canto, non possiamo certo rimanere qui per sempre... Forse prima la cosa mi allettava ma devo ammettere che mi mancano le comodità del nostro mondo. E poi questa guerra di cui parlavano...

Lorenz prese il suo materasso e lo trascinò lentamente fuori dalla stanza per sdraiarsi e guardare il cielo in salone.

Forse dovremmo partecipare alla guerra? Con i nostri poteri sono sicuro che avremo più possibilità. Ma poi perché combattono?... E contro chi? Gheanna? Chi é nel torto? Se si riuscisse però a concluderla di sicuro ci starebbero molte meno vittime... Di quelle di cui raccontano Grey e Alyce... Come il... Si portò una mano al cuore che iniziò a fargli male. Il bambino del libro... Me ne ero completamente dimenticato, ma come cavolo ho fatto. Però... Non sono più arrabbiato come quella volta...non capisco il perché. Lo aveva rapito quel tizio con la moto, appena lo avevo ritrovato...Chissà come sta...

Assolto dai suoi pensieri mentre fissava il cielo notturno del secondo regno si accorse solo dopo dei rumori che provenivano dalla stanza di Meteo.

Meteo... Anche lei deve essere distrutta, da quella volta sotto la torre non l'ho più vista. Che cosa sono questi rumori?
A gattoni si avvicinò alla porta per cercare di spiare e solo dopo essersi ricordato che le porte non hanno le serrature ci ripensò.

Aspetta che faccio? Sto sbirciando nella camera di una ragazza? Lorenz contieniti. Si poggiò sul muro della accanto alla porta ma ora quei rumori sembravano rimbombargli nella testa. Non lo lasciavano in pace e la curiosità lo divorò.

Bhé potrebbe essere in pericolo. Darò solo un sbirciata veloce...

Si abbassò per guardare tra lo spazio della porta e del pavimento ma riusciva a vedere solo due stivali che giravano per la stanza.

Sta camminando a caso? No aspetta, non avrebbe senso... Fa delle pause, che stia ballando? Appoggiò l'orecchio sulla porta per sentire meglio. Però non sta ascoltando musica. Non capi...

Meteo all'improvviso aprì la porta facendo cascare Lorenz.
- Non é come sembra, non ti stavo spiando per qualcosa di losco. É che ho sentito dei rumori e... -

- Vuoi entrare? -

- ...Se posso... - timidamente si alzò da terra ed entrò nella stanza.

Era illuminata con una lanterna ad olio su un comodino in bronzo e oltre al letto non c'era niente altro nella stanza.
- Siediti sul letto. -

- Si scu... -

Solo ora la guardò meglio e notò che era fasciata ovunque. Indossava un vestito bianco che copriva le fasce sul petto e sul corpo. Le bende in faccia coprivano l'occhio destro che sembrava non avere più e i capelli a sinistra erano stati tagliati lasciandola con una lunga chioma rossa boccolosa da una parte e lisci e corti fino al collo dall'altra. Anche al braccio destro non si capiva se era fasciato molto stretto o mancava un pezzo di carne. Le condizioni dell'amica lasciarono Lorenz inquietato e terrorizzato tanto che si bloccò in mezzo alla stanza senza proferire parola per un po'.

- Meteo...tu... -

- Tranquillo, guarirò... Non é questo il pro... - la ragazza stava parlando ma senza che il ragazzo ascoltasse. Stringeva i pugni e digrignava i denti strizzando gli occhi e cercando di trattenere le lacrime.

- Chi é stato a ridurti così?... -

- Lorenz non pensarci... Ti ho detto che sto bene. - lo fece sedere tirandolo lentamente sul letto. Il ragazzo non rispondeva più. Era così arrabbiato, triste e impaurito che non riusciva neanche a pensare, cosi Meteo lo abbraccio.

- Non avere paura... non farò fare la stessa fine anche a voi... Non permetterò che ciò accada. -

- Perché ti sei ridotta così?... Perché sei andata da sola... -
- ...Non potevo portarmi voi ragazzi. Non centrate nulla con questo. Anzi, siete stati anche troppo coinvolti. D'ora in poi rimarrete qui. -

- Cosa? -

- Qua sarete al sicuro e non vi mancherà niente. Lo dirò a Kakou e Kunz che accetteranno di sicuro. Finché non troveremo un modo per farvi tornare indietro... -

- No! - Lorenz si rialzò in piedi - Voglio partecipare anch'io, e sono sicuro che anche gli altri sono con me. -

- Partecipare? Cosa vi ha detto Alyce? Comunque non ve lo permetterò. É troppo pericoloso. -

- Non fa niente! Più siamo meglio é no? Se uniamo... -

- TU NON CAPISCI !!! - anche la ragazza si mise in piedi e prese Lorenz per il colletto con forza - TU NON TI RENDI NEANCHE CONTO DI QUELLO CHE STAI DICENDO !!! HAI VISTO UNA SOLA GUARDIA DEL CORPO SCHERZARE E METTERCI IN GINOCCHIO PER LA SUA SUPERIORITÀ !!! COSA SPERI DI FARE TU !?!?!? SARESTI SOLO UN'ALTRA DELLE MILLIARDI DI PERSONE UCCISE DA LORO! LO VEDI IN CHE STATO SONO? IO SAREI DOVUTA MORIRE... COSA... cosa speri di fare tu... - perse tutte le forse che aveva e cadde sul letto stremata e con gli occhi lucidi. Lorenz cercò di riprendersi, rimboccò le coperte all'amica svenuta e uscì dalla stanza in silenzio e a testa bassa per tornare a letto.

...Che cosa posso fare io...

* * *


Intanto, molto lontano dal gruppo, nei pressi del 4° regno...

Che fatica, sarà un cave che sto volando, é vero. Quella maledetta ragazza. Che schifo. Mi ha abbracciato e ordinato di andarmene e da allora non riesco più a controllare il mio corpo, é vero. Ma quello laggiù é il quarto regno. Finalmente sono arrivato.

In lontananza si vedeva un gigantesco castello stile medievale a pianta quadrata, molto illuminato e da cui usciva una quantità immane di fumo, sopra di esso ci passava un canale colossale che assomigliava ad un acquedotto romano.

Immagino che una volta entrato nel regno avrò di nuovo il controllo del mio corpo, é ver...

Mentre era in volo venne colpito da qualcosa che lo fece esplodere in mille pezzi e precipitare nei pressi di un accampamento, a pochi chilometri dal ingresso del regno.

- *Tsk* Preso. Non era niente di che. -

A parlare era un uomo a petto scoperto con una katana a due mani che teneva in equilibrio su un dito. Aveva dei lunghi e gonfi capelli neri e una faccia scocciata nonostante avesse compiuto il suo lavoro. Si girò pensando fosse finita ma da una gamba di Pierrà ancora intera iniziò a ricrearsi la gomma blu e le placche esagonali metalliche si riposizionarono sul suo corpo come se fossero magnetizzate.

- E cosi quella tunica é arrivata alla fine. Peccato, volevo tenerla ancora un po', é vero. -

- Quindi non sei morto? - gli disse l'uomo ritirandosi e impugnando la spada con una sola mano - pessima scelta, dovrai soffrire di più! -

- Sono un meccanico, non soffrirò così tanto! - gli rispose Pierrà mandandogli un bacetto, per poi accorgersi che poteva di nuovo muoversi - Bene... Ora siccome mi hai distrutto la tunica, credo proprio che dovrò ucciderti, è vero! 1° stile: Ex-Ball-On !!! - si girò gli esagoni che aveva al posto delle orecchie ed i led degli occhi diventarono rossi.

- Provaci! -

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Capitolo 34
*** Scheda personaggi n°7 il clan Biepu + extra ***


Scheda personaggi n°7 il clan Biepu.



Data attuale: 39° cave di Vexin.



"Sei alla base della catena alimentare, indovina chi sta sopra di te?"

Scheda personaggio N° 15: Tikou.

Altezza: 172 cm

Data di nascita: 26 gennaio (Entrata nella dimensione 6 il 5° cave di Kanaxin del 812° vepa).

Età: 7 (17 circa nella nostra dimensione).

Cose che gli piacciono: Superare gli altri (in tutto), i Vastatoris.

Cose che non gli piacciono: Chi le fa notare che sbaglia quando ha torto, essere meno in qualcosa rispetto a qualcuno, gli umani.

Hobby: Addomesticare Vastatoris pericolosi. 

Potere: Utilizzatrice di Doom chimico: Ultra-bestia.

Corna: Piccole corna rosse ricurve verso l'interno.

Abilità: Doom dalle caratteristiche animali dei migliori predatori. Fornisce una vista acutissima e notturna, udito e olfatto più sviluppati, agilità e forza aumentate notevolmente rispetto ad un normale Doom. Dona anche una fame insaziabile e la capacità di poter mangiare qualsiasi tipo di carne anche cruda. Le altre bestie le obbediranno se questa le batterà in un combattimento. Rigenerazione vitale aumentata.

Arma: Catene.



Nata nell'Eden con il nome di Priscilla, era figlia di un mangiafuoco, che faceva parte di un circo di ladri. Grazie a questo girò il mondo e venne a contatto con il mondo animale. Quest'ultimo lo affascinava molto. Il modo in cui gli animali si relazionavano tra loro lo trovava migliore di come facessero gli umani con menzogne e inganni. Ma sopratutto capì che, al contrario del mondo che conosceva in cui la faceva franca il più furbo, la vera legge che dominava la terra era quella del più forte. Il fatto che tenessero in gabbia quelle tigri e altri animali feroci era una prova del fatto che gli umani sono più deboli siccome li temono, e lei voleva far parte di quel mondo selvaggio. Insieme ad un suo amico del circo, Shawn, una notte nel bottino rubato di quella giornata trovarono uno strano libro che si illuminava. Non ci fecero troppo caso, ma il giorno dopo si trovarono in un nuovo mondo deserto. La bambina non sentiva più niente se non i ruggiti di qualche mostro lontano. Era a casa. Niente più rumori di umani fastidiosi che blateravano senza motivo. Era finita. Incontrarono un clan di stramboidi che aiutarono i due a sopravvivere, e nonostante inizialmente lei li ritenesse ostili con il tempo riuscì a entrarci in confidenza. In particolare con uomo di nome Pierrà, che la incitava nella sua pazzia e vicinanza ai Vastatoris, e che la ribattezzò col nome di Tikou, che in echinonz significava selvaggia. Insieme a questo gruppo creò un nuovo circo dove si esibiva insieme ai suoi amati Vastatoris, segno di forza e di dominazione per lei. Purtroppo una guardia del corpo con il potere esecutivo, Zaykross, mise fine ai loro spettacoli ma la sua passione non cessò. Se lo avesse rincontrato avrebbe semplicemente cercato di batterlo per far vedere chi era il più forte.
Morta per mano di Alyce in un combattimento.


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"Non c'è modo più bello di morire che in mezzo a tanti colori, é vero?"

Scheda personaggio N° 16: Pierrà.

Altezza: 176 cm

Data di nascita: il 1°cave di Gheaxin del 807° vepa.

Età: 9 (27 nella nostra dimensione)

Cose che gli piacciono: Ragazzi tranquilli e silenziosi, i colori, le risate.

Cose che non gli piacciono: le donne, il grigio, i monotoni e prevedibili.

Hobby: Allenarsi a lanciare gli aghi (a volte usando Shen come bersaglio)

Potere: Oni meccanico n°40: "Palloncino"

Abilità: Uno dei pochi meccanici ad avere una componente organica. É formato da un corpo interno in una gomma elastica che si ricrea all'infinito. Questa é anche appiccicosa se non tirata abbastanza. Il corpo esterno é formato da piastre metalliche magnetiche a forma esagonale. Esse sono sotto il totale controllo del possessore del potere. I polmoni possono produrre un gas di scarto speciale. É immune al veleno e alla elettricità. Rigenerazione dal dolore velocizzata. Golem: Lo strato di gomma diventa di colore blu. Il gas prodotto dai polmoni é infinito e porta ad allucinazioni, manovrate completamente dall'immaginazione del possessore. Esse modificano la realtà permettendo di compiere azioni anche senza alcuna logica (come tagliare una testa anche se non si impugna nessun arma o volare semplicemente credendo di poterlo fare). L'immaginazione di una persona esterna non può modificare o creare quello che vuole come il proprietario del potere. Se non si respira più questo gas basta svegliare forzatamente il cervello per annullare gli effetti. Una persona che viene uccisa tramite qualcosa creato col gas (come se viene infilzata al cuore da una spada immaginaria) può morire veramente se non svegliata in tempo.
Doom: Lo strato di gomma diventa rosso. Il gas prodotto dai polmoni non é infinito ed esplode con un cambio di pressione improvviso.

Arma: Aghi.

Alias: Mago-colorato.



Nato nel 1° regno, si distaccò subito dai soliti sistemi di quel posto. Sia per quanto riguarda il suo futuro, sia per i combattimenti. Trovava noioso il modo di combattere normale e cercava nuovi modi per uccidere le persone. Così all'età di 5 vepak, una volta imparato ad usare il suo Doom, iniziò a viaggiare alla ricerca di persone che ispirassero la sua fantasia. Creò il suo primo clan con lui a capo di tre persone. Continuò a cambiarle e a sostituirle ogni volta che morivano nei suoi folli attacchi suicidi e nei suoi esperimenti. La sua fantasia e pazzia arrivò al culmine quando due ragazzi entrati nel gruppo gli fecero scoprire il meraviglioso mondo del circo. Ne rimase estasiato. Iniziò subito i lavori per poterlo creare e in poco tempo il tendone del clan Biepu si fece conoscere. Zaykross, sentite le voci, lo distrusse impedendo al loro clan di praticarlo ancora o di entrare in un regno. Ma non provava rancori verso di lui, era solo un altro tizio invidioso della sua creatività. Si impossessò anche del suo golem e il suo nome si sparse per tutti i clan della zona del passaggio. Ora é alla ricerca della sua anima gemella che condivida con lui la sua fame di originalità. Al momento é impegnato in un combattimento di fronte al 4° regno.


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 "Morirai e non capirai neanche cosa sia successo."

Scheda personaggio N° 17: Shawn.

Altezza: 172 cm.

Data di nascita: 19 dicembre ( entrato nella dimensione 6 il 5° cave di kanaxin del 812° vepa)

Età: 8 (19 circa nella nostra dimensione) 

Cose che gli piacciono: Leggere nella mente delle persone, imparare cose nuove.

Cose che non gli piacciono: Gli ottusi, gli ignoranti, chi si affeziona troppo.

Hobby: Suonare il violino insieme a Shen.

Potere: Utilizzatore di Golem chimico: Controllo della realtà.

Abilità: Questo Golem può cambiare la realtà senza quasi nessun limite (Shawn stesso afferma che potrebbe trasformare il pianeta in un biscotto) La realtà cambiata però non può più tornare come prima (se dovesse trasformare un bastone di legno in metallo quello non potrebbe più tornare di legno, qualsiasi potere si usi) inoltre per cambiare la realtà occorre necessariamente pensare a tutti i dettagli (se si desiderasse semplicemente di diventare di fuoco il tuo corpo si trasformerebbe in una semplice fiamma, senza più essere un umano, per poi spegnersi e quindi sparire). Non può dare la vita ne allungare o accorciare quella di un essere vivente. Non può uccidere. Non può modificare il tempo. 

Arma: Bastone da passeggio in metallo.



Nato nell'Eden e figlio di un giocoliere crebbe come saltimbanco in un circo che girava il mondo rubando al pubblico portafogli e borse mentre erano distratti. Fu subito sfruttato da piccolo per le sue mani piccole e la sua agilità per rubare una ingente quantità di oggetti e per distrarre i "clienti" divenne bravo a mentire, suonare e a fare qualche trucco di magia sin da bambino. Era anche amico dell'unica altra bambina del circo, Priscilla, che però preferiva stare con gli animali piuttosto che avvicinarsi a quei sporchi umani. Insieme a lei, una notte, si misero a frugare tra gli oggetti rubati quel giorno e trovarono un grande tomo. Non sapendo leggere guardarono solo le immagini e lo lanciarono poi nel mucchio di cose noiose. Quando il giorno seguente si risvegliarono però, oltre alla tenda dove dormivano, non c'era più niente. Vennero trovati da un gruppo di stramboidi capitanati da un uomo di nome Pierrà. A Shawn fu subito simpatico il clan che gli insegnarono a combattere e ad usare i loro poteri cosi decise insieme a Priscilla di rivelargli l'esistenza del circo. Vide gli occhi illuminarsi al capo e in pochi xin avevano aperto il loro circo personale, dove Shawn finalmente poteva esibirsi come suo padre mostrando trucchi di magia spettacolari. Zaykross però venne a trovarli distruggendo tutto e impedendogli di continuare a praticare quel tipo di attici. Gli aveva levato il suo sogno e il suo unico modo di sentirsi se stesso. Gli aveva impedito di fare ciò che gli piaceva, gli aveva tolto la libertà, e questo Shawn non lo poteva permettere. Giurò vendetta a Zaykross e ancora oggi aspetta il giorno in cui potrà riscattare la sua giustizia.


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Questa é la traduzione della parte nel castello del capitolo 24 Probabilità.


Intanto, in un castello molto lontano.
Un uomo era seduto su un trono, a sua volta inalzato da un piedistallo, nel mezzo di una sala circolare enorme. Le mura erano sostituite da vetrate, alternate a una fila di colonne ad arco. Teneva in mano un bicchiere con uno strano liquido, rosso e denso, mentre giocava a un gioco di quella dimensione con un ragazzo dai capelli grigi argentato a caschetto e con un espressione impassibile.
Un altro ragazzo col medesimo taglio di capelli entrò di corsa nella sala ma prima che potesse urlare l'uomo lo fermò.
- Piano ! Mi sto concentrando. -
- Scusami, ma ho notizie importanti. -
- Non ora ! Sono impegnato ! - mosse una pedina e subito il suo avversario ne mosse tre in rapida successione. 
- Conquistato... -
L'uomo sbatté il pugno sul trono - Stai usando i tuoichiudendosio? Zay dovrebbe insegnare un po di galateo ai suoi figli. Parla Viktor! -
- Riguarda la profezia ! -
- Parla ! -
- Knuse e Alikin confermano di averlo trovato. -
- ... -
Per un po' ci fu un silenzio tombale nella sala che poi fu interrotto dalla risata del uomo. 
- ..Ahahahahahahahahahahahahahahahahah !!! Finalmente. Mi ero quasi rassegnato. Finalmente anche quello che ho abbandonato sarà mio. Dategli tutto quello che hanno chiesto. -
- É proprio sicuro di... -
- CHE DOMANDE FAI! TE L'AVREI DETTO SE NON FOSSI STATO SICURO? -
- No... -
- Bene. Quando é l'incontro? -
- Tra cinque nensanariek esatte. -
- Informa lo Zouru del secondo regno di triplicare le possibili entrate nel regno e lancia un invito anche agli altri Zouruk. Tutti devono essere presenti. -
- Ma il secondo e quarto regno sono attualmente in guerra, quindi... -
- NON FARMI RIPETERE GLI ORDINI ! -
- Si corro subito ! - il ragazzo mortificato uscì subito dalla sala correndo e chiudendosi dietro la porta senza toccarla.
- Quel Zay dovrebbe davvero insegnargli un po' di galate... - si accorse solo ora che il ragazzo con cui stava giocando ora stava disegnando sul vetro col suo sangue un immagine incomprensibile. Appena ebbe finito si voltò: si muoveva a scatti, era più gobuto e aveva le pupille che si muovevano l'una indipendentemente dall'altra. Poi tornò subito normale.
- Giusto, si é appena conclusa una. Questa che dice ! - - Non lo so, é cosi densa di informazioni che mi ci vorrà un po per decifrarla. -
- Bene. Non ho fretta. -
- Pero' ... -
- Parla! -
- Sta succedendo qualcosa di strano. -
- Ho detto parla! - 
- Ci sono... Alcuni individui... Che si stanno muovendo diversamente da come avevo previsto... Hanno innescato una serie di eventi... Come in una fila di domino... Che non so dove terminerà... -
- E allora scoprilo, il tuo compito é questo! -
- Certo, lo completerò al più presto, Gheanna ! -



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3° lettera di ???
Ho incontrato un signore. Dice di chiamarsi Ramon. Inizialmente, non appena mi fui avvicinato per chiedere aiuto mi guardò con aria di superiorità, poi posò la sua mano destra sul mio petto e disse che mi stava cercando. Non ho idea di come questo sia possibile, forse ha a che fare con la mia amnesia. Mi ha fatto salire sul suo carro trainato da due cavalli infuocati, la fame e il sonno però non mi fanno neanche fatto dubitare delle intenzioni dell'uomo e salì a bordo impressionato dalla sola esistenza delle creature a capo della vettura. Forse le mie preghiere sono state ascoltate. L'uomo non si degna di darmi troppe attenzioni quindi immagino che non gli arrecherà fastidio se mi riposo qui. Grazie a Dio delle torce all'interno del carro mi hanno permesso di scrivere siccome il corpo celeste ha tramontato lasciando il cielo completamente oscuro, senza neanche una stella. Riscriverò appena possibile...



4° lettera di ???
Dopo essermi addormentato abbiamo viaggiato per sei ore, a detta dell'uomo. Mi rivela che il mio nome é Guang Guy-Shen. Indubbiamente mi conosceva prima che cadessi in amnesia. Nonostante questo però non riesco comunque a ricordare niente, ero sicuro che tornando a contatto con qualcosa che conoscevo prima come il mio nome completo sarebbe servito, ma niente.
Il carro si ferma e l'uomo mi fa scendere. Ci troviamo davanti ad un castello di dimensioni colossali. Non avevo mai assistito a qualcosa del genere. Mi sto per allontanare dal carro siccome l'uomo ha detto che non verrà con me ma che al suo interno troverò tutto quello di cui ho bisogno. Prego Dio affinché possa illuminare la mia via e benedire quell'uomo. Ora mi addentro all'interno del castello. Riscriverò appena possibile...

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L'angolo di Keryke


- Saaalve lettori e ben tornati nell'unica rubrica che dovrebbe rispondere alle domande su DMD ma alla fine mette più dubbi. Come va? Spero bene dopo questa combo capitolo + scheda nello stesso giorno (e sarebbe uscita anche prima se efp non dava tanti problemi col HTML). -
Keryke - Ma di che parli? -
- Niente tranquillo. -
Keryke - Sta volta credo di aver capito veramente cosa sono le spade laser. -
- Sentiamo. -
Keryke - Sono delle spade con un mirino laser giusto? -
- E mi spieghi che funzionalità avrebbero e se poi le devi agitarle per colpire? -
Keryke - ... -
- Andiamo avanti. Bene, abbiamo un bel po' di domande a cui rispondere. -
Keryke - Cosa? Ma l'altra volta mi avevi lasciato andare subito. Dai che ho fretta. -
- Sei hai fretta non ti lamentare e iniziamo subito. Allora, "dato che parlano una lingua diversa, hanno anche un alfabeto diverso?" -
Keryke - Esattamente. Ha anche un metodo di scrittura totalmente diverso dal vostro, a mio avviso più semplice. -
- Non lo definerei semplicissimo, comunque esiste solo su carta per ora, appena si troverà il modo di mostrarvelo sarà fatto. -
Keryke - Ancora, ma si può sapere di che parli? -
- Tu non farci caso, prossima. "Ora sono su una specie di luna giusto? Ma si può andare anche sul pianeta? Se sì, con cosa?" -
Keryke - Ti devo deludere ragazzina, solo al dio é concesso andare su Satourie. Anche perché noi non ne avremo la possibilità. -
- Parli sempre troppo tu. Comunque la loro tecnologia non glie lo permette. -
Keryke - COSA? Stai sminuendo i meccanici e gli ibridi? Ricorda che sono praticamente l'unico meccanico in grado di... -
- ANDIAMO AVANTI !!! Se non si è nati in questa dimensione e si muore, si muore anche in quella originaria? -
Keryke - Quando un essere vivente con un'anima passa da una dimensione all'altra, tutto il corpo ci passa. Nella vecchia dimensione non rimane niente. Questa qui é terribilmente mal informata. -
- Tu non sai cos'è una spada laser quindi silenzio. "Se uno di questa dimensione riuscisse per caso a uscire da essa esisterebbe anche nella nostra dimensione? Oppure non è possibile per lui farlo?" -
Keryke - Come detto sopra. Una volta trovato il modo di passare dalla tua dimensione ad un'altra il tuo corpo viaggerà letteralmente da quella vecchia a quella nuova. Nella vecchia non rimarrà niente mentre nella nuova ci sarà il tuo corpo. Ma é così difficile? -
- Non era molto chiaro. "Che animali esistono in questa dimensione oltre ai vastatoris? Ci sono animaletti domestici come cani gatti ecc.? O sono completamente diversi da ciò che conosciamo?" A questa rispondo io. Dire Vastatoris lì é come dire animali qui. É solo molto generale. In realtà ogni specie ha il proprio nome, cosi come qui ci sono cani e gatti li ci sono vastatoris Gid e vastatoris Siwisu. Più avanti verrà creata una guida con nomi e descrizioni delle varie specie. -
Keryke - Con domestici che intende? -
- Da tenere in casa addomesticati. -
Keryke - Allora dipende dal regno. In alcuni sono vietati i Vastatoris al suo interno, ma in altri é normale addomesticarli e viverci anche insieme. -
- "Esistono i pokemòn?" -
Keryke - Ancora con questi nomi strani, l'altra volta Stal vor, oggi pochemon, ma che significanooo??? Quanto tempo devo perdere ancora con queste cose? -
- Calmati manca l'ultima. "Esistono le televisioni e i dvd da voi?" -
Keryke - Ah queste le avevo lette in un libro. Sono quelle scatole che proiettano le immagini su uno schermo giusto? Diciamo che abbiamo qualcosa di simile, ma siccome per qualcuno qui non siamo abbastanza "sviluppati" me ne andrò senza dire niente, ciao. -
- E dai scherza...- é sparito come al suo solito - E va be. Pare che per oggi sia finita qui. La storia si fa sempre più difficile e i pezzi di questo enorme puzzle si stanno mano a mano aggiungendo. Ci rivediamo la prossima settimana con... Eh? - *sbuca una ragazza da dietro le spalle*.
??? -...Se ne é andato? Ora posso finalmente parlare anch'io... -
- Eh? Chi ha parlato? - *appena si gira da una parte lei sbuca dalla spalla opposta* - Me lo sarò immaginato. Allora alla prossimo capitolo, ciaooo! -

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Capitolo 35
*** Scelta ***


Note dell'autore: Salve lettori, scusate il colossale ritardo di questi capitolo. In compenso é un capitolo pieno di tante cose nuove e uscirà nello stesso giorno la scheda personaggi. Buona lettura :)


CAPITOLO 27
Scelta.




- Ehi tesoro, sei sicuro di volerlo fare? Ti darà solo noie questa storia. -

Scarlett e Zaykross erano nella stanza, e mentre lei scriveva sul suo taccuino il marito continuava a costruire il robot dal corpo circolare.

- Ho fatto una promessa e sono vincolato da essa. Ormai non mi rimane altro che nasconderlo per due nensanariek. -

- Sarà, ma per me é una perdita di tempo. -

- Piuttosto, con l'estrazione degli altri catturati a che punto siamo? -

- Credo abbiano finito. Forse dovrei fare una visitina ai prigionieri. - si passò la lingua sulle labbra e sorrise.

- Ci é già andata Shannon. Riposati più tosto. Tra uno xin dovrai partecipare a molti scontri. -

- Una delle tue previsioni? -

- Che non sbagliano mai. Il bambino catturato da Alikin é il bambino della profezia come avevo intuito e per come stanno andando le cose sicuramente gli Farek rae cercheranno di disfarsi di lui. Una volta morto la guerra sarà inevitabile. Bisognerà vedere quanti Zouruk ci tradiranno. -

- Pensi che riuscirebbero a scoprire qualcosa per poter rigirare le forze dei Zouruk contro di noi? -

- Io non lo penso. Io lo so. In tre dovrebbero però rimanerci fedeli. Due ci verranno contro e uno si asterrà. Quindi saremo in vantaggio sia al livello numerico che al livello di potenza e li schiacceremo perdendo solo gli elementi meno importanti. -

- Quanto sei intelligente caro, ti amo !!! - stava per saltargli addosso quando un ragazzo dai capelli a caschetto grigi non entrò bruscamente nella stanza.

- MAESTRO ZAY !!! -

- Victor! Hai fatto un casino qui. Hai collegato male le trasmissioni e usato ingranaggi troppo grandi. -

- Mi dispiace... -

- Povero... - Scarlett impietosita lo abbracciò facendolo soffocare tra le sue tette - Zay chiedi scusa a tuo figlio. -

- Finiscila di viziarlo, diventerà un rammollito così. Victor che avevi da dirci. -

- Kerön é tornato. Dice che i cinque ragazzi più la ibrida sono entrati nel secondo regno. Da li non ha più potuto seguirli. -

- Da quale accesso sono entrati? -

- Quello sud. -

- Sono probabilmente ad Aroga allora. Manda Kerön lì e fallo accompagnare da un cacciatore di poco conto ma bravo nel travestimento. Devono ucciderli tutti esclusa la ibrida, intesi? -
- Certo maestro Zay. -

- Ora sbrigati. - il ragazzo uscì subito di corsa chiudendo le porte senza toccarle.

- Vuoi farli fuori nonostante la tua promessa? -

- Loro non mi interessano. Non sono niente di che, mi darebbero solo fastidio durante gli scontri. Mi interessa sapere cosa si inventerà la ibrida... Meteo. -

- Oooh amore quanto sei furbo. Voglia la tua mente. - tirò fuori un bisturi avvicinandosi alla sua testa ma lui le diede uno schiaffetto sulla mano, fregandosene poi della sua reazione.

Meteo... E voi, Farek Rae... Forza stolti stupitemi. Voglio vedere cosa vi inventerete.

* * *


  Tutti i ragazzi tranne Shawn si erano svegliati. Era di nuovo giorno ma nella stanza occupata dai maschi l'unica luce che entrava era quella proveniente dalla sala e che passava sotto la porta.
Taisuke si avvicinò a Lorenz con il materasso per poter parlare ancora prima di alzarsi.

- Ehi amico che hai? É da ieri sera che sei strano. É successo qualcosa? -

- Vedi Tai... Non sono sicuro che dovremo rimanere qui... -

- Cosa? Ma se sei stato proprio tu ieri a dirmi che questo é il vero videogioco e ora vuoi andartene? -

- Bhé vedi... - Lorenz iniziò a raccontare a Taisuke, con l'aggiunta di Ghost, quello che era successo la notte scorsa.

- Mmmh... -

- Allora, che ne pensate? -

- Quindi Meteo balla da sola in stanza. - Lorenz gli tirò un pugno sulla testa.

- Fai il serio per un attimo. -

- Ok ok... Credo che Meteo, Grey, Alyce e la tizia che ci ha ospitato stiano combattendo una guerra contro Gheanna e le sue guardie del corpo. E credo anche che i livelli di forza tra le due parti sia molto impari. Insomma stanno andando alla boss-fight mentre sono al livello 1. -

- Tu Ghost? -

- Beh... Anch'io la penso come lui...-

- E pensate che dovremmo aiutarli nella loro battaglia? Meteo vuole impedircelo perché pensa che sia un suicidio, e forse ha ragione. Ma non possiamo certo stare qui fermi mentre loro combattono. -

- Ehi Lorenz, ovvio che combatteremo. Ma ci hai visti? Abbiamo i poteri più fichi che ci potevano capitare. Cioè, io sono immortale, e solo questo basta! - disse vantandosi con qualche gesto ganzo - Poi tu hai il legno che qui dentro é O.P. e tu hai il ghiaccio con cui puoi lanciare raggi gelanti, ma non capisco perché non li fai... Non dico che saremo fondamentali, ma se ci mettiamo d'impegno... - si mise in piedi e alzò un braccio - Potremo fare la differenza! - rimase così qualche secondo, poi gli calarono i pantaloni.

- Ahahahahah, sei sembrato quasi figo. -

- Ehi! -

- Ma ok sono d'accordo! Anche tu Ghost? -

- Si...-

- Ora manca solo convincere Meteo e Alyce. -

- Facciamoci spiegare la situazione bene come sta prima. -

- Giusto. -

Che stupidi... Non hanno neanche capito che facevo finta di dormire.

Si alzarono tutti, andarono a lavarsi e poi entrarono nel salone illuminato dal sole grazie al soffitto in vetro. Trovarono Alyce che puliva i suoi coltelli e la sua spada speciale sul tappeto.

- Oi ragazzi, dormito bene? Spero di sì perché oggi ci aspetta una lunga giornata. Kakou é al lavoro. Andremo a trovarla così vi farò vedere anche la città, poi compreremo dei nuovi vestiti e... -

- No !!! - Ghost, Lorenz e Taisuke si sederono sul tappeto, a gambe incrociate e braccia conserte con aria arrabbiata.

- Ehi... che vi prende? - Disse la ragazza quasi spaventata.

- Alyce abbiamo sentito tutto. -

- Volevi dire che IO ho sentito tutto, Tai... -

- Cosa avete sentito? -

- Riguardo la guerra, quando ne parlavi con Kakou. Noi vorremo... -

- Ah quindi stavate origliando eh? -

- É STATO LORENZ !!! - Disse Taisuke addossando tutta la colpa all'amico e nascondendosi dietro le braccia.

- Ovviamente... Alyce vogliamo saperne di più. Siamo decisi a combattere con voi. -

- No! -

- Quindi ora... Aspetta, cosa? -

- Non vi permetterò di venire con noi. Quando ho detto che volevo che rimaneste con noi non sapevo che la fine sarebbe arrivata così presto... - era tornata seria e aveva un tono triste, come se si fosse rassegnata ad un brutto destino.

- Alyce ti prego, almeno tu capiscici. Non vogliamo rimanere qui a guardare mentre... -

- Noi rischiamo la vita, giusto? -

- Si. -

Ragazzi... In fondo é quello che stavo pensando anche io. Come posso farmi battere da loro? Diamine, se loro hanno questa carica non mi tirerò indietro neanch'io.

- Ok. - la ragazza si sedé insieme a loro. - Vi mostrerò come funziona questo mondo e vi farò fare dei veri combattimenti. Poi potrete decidere, siete d'accordo? -

- Va bene! - Tutti e tre acconsentirono al patto con Alyce.

- Però vogliamo comunque saperne di più. - chiese Taisuke curioso.

- Beh... - proprio mentre stava per iniziare a parlare entrò Shawn interessato al discorso - ...diciamo che ve lo racconterò un'altra volta ok? Ora vado a prepararmi e poi andiamo da Kakou che le devo portare una cosa d'accordo? - si alzò fissando il mago e poi corse nel corridoio.

Vuole nascondermi quello che sa. Ihihahahahah, non ha capito niente.

Intanto la ragazza si chiuse in bagno e iniziò a cambiarsi.

Non sono ancora certa di poter rivelare tutto a quello. Chiederò dopo un parere a Kakou. Iniziò a spogliarsi levandosi la canottiera, si sistemò le bende che tengono il seno e si abbassò i pantaloncini facendo uscire la coda gonfia.

- Che brutta... Quanto ne vorrei avere una lunga e affusolata. Con questa sembro goffa. - Si stava specchiando grazie ad uno specchio grande quanto tutta una parete, e agitava la cosa per vedere come stava.

- A volte vorrei tagliarla... La odio pro... -

- Si te lo prendo subito! - mentre scodinsolava improvvisamente entrò Taisuke che però stava ancora guardando in corridoio. Alyce con solo le mutande addosso, ma non preoccupata per quello, divenne tutta rossa e gli lanciò una sedia in metallo che era li per farlo uscire.

- NON SO NELLA VOSTRA DIMENSIONE MA QUI SI BUSSA PRIMA DI ENTRARE !!! - Lo scaraventò praticamente fuori dalla stanza, qualche istante dopo che si era girato, e gli chiuse la porta in faccia.

Ahia... A no non mi ha fatto niente la sedia. Ma cosa aveva sulla schiena? Che sia una...

Riuscì Alyce con dei nuovi pantaloncini poco più lunghi e una nuova felpa larga sempre verde chiaro come quella vecchia. Aveva la testa bassa, labbra chiuse e serrate e lo sguardo iracondo fisso su Taisuke, nonostante fosse ancora rossa in faccia.
Rimasero così ancora qualche secondo, poi lei parlò.

- Co...cosa hai visto? -

- Io? Assolutissimamente niente! Perché, cosa avrei dovuto vedere? -

- Ahahahahah ma niente ahahahahah !!! - Tornò spensierata mettendogli un braccio attorno al collo e strofinando il pugno sulla sua testa - Ahahahahahah non c'é niente che tu possa avere visto ahahahah! -

- Ah *fiu* meno male. -

- Perché se tu avessi visto qualcosa non usciresti da questa casa vivo lo sai? - diventò inquietante e fece uscire un pugnale dalla manica.

- Si si si si si si !!! Capito! -

- Bene ahahahah. Dai andiamo. -

Che paura, mi conviene tenere la bocca chiusa...

Prima di partire Lorenz chiese preoccupato - Ma Meteo la lasciamo qua da sola? E quand'è che potremo contattare Mirko? -

- Tranquillo, deve riposare e qui non entrerà nessuno. Per Mirko ci penseremo una volta giunti al negozio di Kakou. -

- OK... - uscirono di casa e si diressero verso la piazza da cui erano arrivati. Questa volta però era completamente deserta e non c'era più nessuno.

- Ehi Alyce, come mai oggi é deserto qui mentre ieri era pieno di persone? -

- Ve lo abbiamo detto no? Ieri era gouve ed erano tutti in pausa ma oggi sono tornati a lavorare. Questo quartiere si chiama Aroga ed é abitato solo da proprietari di negozi. Inoltre qui ci sono solo abitazioni quindi sono tutti nella città principale a lavorare ora. -

- Quindi non é tutto qui? C'è una città ancora più grande, che fico, vero Tai? -

Il ragazzo aveva quasi paura di proferire parola, poi Alyce gli fece un cenno con un sorriso malvagio come a dirgli che poteva rispondere a questa domanda, e solo in quel momento esultò insieme a Lorenz.

Che paura, che paura, che paura...

Scesero le scale metalliche che si trovavano al centro della piazza, proseguirono fino al secondo piano per prendere l'hayground che arrivò pochi minuti dopo.
Scesero dopo due fermate, Taisuke si sentiva ancora più male dell'altra volta mentre Ghost e Lorenz iniziavano ad abituarcisi.

- Perché... Il mio golem non mi adatta a questo... Oddio mi viene da vomitare! -

- Ahahahahah piccolo, il bambino non riesce a salire sopra il cosino-velocino. Vuoi che la mamma ti porti in braccio? - gli fece Lorenz prendendolo in giro.

- Hey, non prendermi in giro! -

- Ahahahahahah! -

Il gruppo salì di sopra e rimasero accecati ed estatiati da tanta bellezza. Questa volta erano su una lunga strada dritta, costeggiata da due file di edifici, tutti alti quattro piani e molto più grandi di quelli ad Aroga. Il marmo bianco sempre utilizzato per le costruzioni questa volta era riempito di decorazioni come cornicioni sfarzosi e mattoni con temi circolari in stile barocco. Sulla strada non c'erano macchine ne marciapiedi, ma era un unico piano dove passeggiava una miriade di persone, la maggior parte con grandi buste o insieme a Vastatoris quadrupedi che trasportavano casse metalliche.

- Che bello. Questo posto é davvero magnifico. C'é sempre qualcosa di nuovo da scoprire qua. -

- Sono stato qua tante volte ma avete ragione. Questo posto é davvero bello. E guardate la su. - Shawn indicò qualcosa in fondo alla strada. C'era un enorme castello con molte torri, una più alta dell'altra, e che terminavano con delle cupole a forma di goccia. Era interamente dorato e il sole sembrava essere proprio sopra di esso.

- Woow. Ma quello é il vostro sole? Sta sopra il castello. A proposito, non ci avete detto cosa é esattamente. -

- Questi soli sono "pagati" dal regno a Gheanna. Questo é il regno che se lo può permettere per più tempo quindi lo vedrete quasi sempre acceso. Diciamo che é una concessione dataci dal potere del dio. -

- Dio... aspe un dio? Avete anche una religione qui? - Taisuke si girò e si accorse che stava parlando da solo poiché gli altri stavano proseguendo senza di lui - Ehi aspettatemiii !!! -

I ragazzi non camminarono molto. Andando in direzione del castello ci vollero pochi minuti e si trovarono di fronte ad un edificio con hai lati due colonne altissime. L'entrata era anche provvista di una tettoia sorretta da altre due colonne più piccole. Entrarono tutti seguendo Alyce, e si ritrovarono in una stanza grande e illuminata per quel che bastava da delle lanterne a gas. C'era una forte puzza di olio per motori ed era pieno di scaffali con pezzi di metallo dalle forme più disparate.
- Ehi Kakou siamo qui! Sono Alyce! -

Da una porta in fondo alla stanza uscì la donna accompagnata da un uomo di colore alto, pelato e muscoloso.

- Ohi. Ragazzi vi presento Kunz, insieme ad un'altra persona che ora non é qui lavoriamo a questa ufficina. Ripariamo armi, meccanici e forniamo installazioni. -

- Che figata. Quindi questo negozio é vostro? Puzza un pò... -

- Tai! - Lorenz gli tirò un'orecchio - Che intendi per installazioni? -

- Ti ricordi che Grey ti ha detto che aveva installato una vista termica? Sono stati loro a mettergliela. -
- Wooow, quindi sono tipo dei power-up. Potete installare delle ali? -

- Certo. Tutti gli oggetti meccanici. -

- E dei cannoni? -

- Si. -

- Aspetta aspetta, delle spade? -

- Si... Ti ho detto tut... -

- Uo uo uo, Delle Ali-Spada-cannoni lancia raz... -

- Ora basta abbiamo capito. - gli fece Shawn tappandogli la bocca con un fazzoletto che apparve magicamente.

- Alyce, potrei parlarti un momento? -

- Certo dimmi. -

- In privato... Potrebbe volerci del tempo. -

- Ah... Capito. Voi ragazzi perché non andate a farvi un giro? Ci rivediamo alla staziobe che abbiamo usato tra 40 minuti ok? -

- Siii !!! Dai Tai, Ghost, andiamo a vedere il castello. A te piacciono molto vero? -

- Si... Ma preferisco quelli medievali... -

I tre corsero di fuori tutti felici ma Shawn rimase ancora un po' a guardare Alyce.

Ho capito tutto...

- Ehi Shawn, non vieni? -

- Si ho capito, arrivo. -

Proseguirono per la via avvicinandosi sempre di più al castello. Ogni edificio aveva al piano terra un negozio differente e tutti affascinanti e strani. Senza accorgersene aveva già percorso qualche chilometro, il sole ora era vicinissimo a loro. Ghost si stava sciogliendo per il caldo, tanto che fu costretto a mettersi a petto nudo per poter resistere. Arrivarono ai piedi del castello ma era circondato da guardie con armature d'oro leggere che non facevano entrare nessuno.

- Questa é la residenza dello Zouru. Di solito é aperto a chi vuole visitarlo, ma siccome ora non si trova nel secondo regno hanno chiuso tutto. Dovremo tornare tra una nensanarie. -

- Abbiamo capito. - Dissero Taisuke e Lorenz imitando esageratamente il solito modo di dire di Shawn.

- Ihihahahaha, davvero faccio così? -

- Ahahahah no scherziamo. -

- Gurdate la. -

Proprio come ad Aroga, dal castello si diramavano altre sette strade grandi come quella percorsa, e due di queste avevano un lungo e profondo fossato che le attraversavano.

- A che servono questi? -

- Di solito ci scorre l'acqua. Non so perché siano vuoti, non era mai successo. Vi ricordate l'affluente che stavamo risalendo? Era una di questi. In effetti non siamo potuti arrivare fino al regno con la zattera perché l'acqua era poca. Dopo chiederemo a Kakou. Venite di qua, vi faccio vedere un negozio che di sicuri vi piacerà. -

- Evvai! -

Presero un'altra via e si allontanarono dal castello. Shawn intanto ripensava a quello che aveva scoperto.
Credo che dovrei dirglielo. Non trovo giusto che gli sia nascosta la verità.

- Ora che siamo soli posso dirvelo. Sappiate che so tutto. -

- Eh? Riguardo a cosa? -

- Alla guerra, tra le armate di Gheanna e la resistenza. -

- Resistenza, e che cos'é? Tipo dei rivoluzionari? - chiese Lorenz.

- Hai capito. Alyce, Kakou e Meteo ne fanno parte. Non ve lo hanno detto perché non vogliono che voi ne facciate parte, l'ho letto nelle loro menti. -

- Quindi é collegato a quello di qui mi stava parlando Meteo ieri notte. Avevi visto giusto Tai. -

- Questo però non cambia niente no? Noi quattro ritroveremo Mirko e poi ci uniremo tutti insieme a questi rivoluzionari. Siete con me vero? - mise la mano al centro aspettando l'approvazione dei compagni.

All'inizio rimasero tutti in silenzio, poi Lorenz si fece coraggio e mise la mano sopra quella di Taisuke - Certo hai ragione. Non importa cosa ne pensano loro. Gli faremo vedere quanto valiamo e ci alleneremo come Mirko così da diventare più forti. -

- Anch'io voglio diventare più forte... Sono con voi. -

Shawn li guardò con aria triste e poi prosegui a testa bassa con la faccia coperta dal cappello e con le mani in tasca - Non contate su di me. -
- Cosa? Perché no? -

- Dai, non avrai mica paura? - Taisuke iniziò ad imitare un pollo per prenderlo in giro avvicinandosi a lui ma Shawn lo spinse via con un dito sulla fronte.

- Non avete capito niente. Questo é qualcosa di molto più grosso di quanto possiate immaginare. Vi ho detto la verità perchè era giusto che lo sapeste ma anch'io la penso come loro. Per voi e per me sarebbe un suicidio, non siamo abbastanza forti. Mi state simpatici ragazzi, ma non mi lancerò in missioni suicide per se deciderete di partecipare. Ho i miei obiettivi da portare a termine. -

- Uuuh, e quali sarebbero? -

Strinse i pugni ma si trattenne - É meglio se non parliamo troppo di queste cose con tutta questa gente... Arriviamo alla prossima stazione del hayground e torniamo indietro. -

Continuarono a camminare per svariati chilometri. I ragazzi, che cominciavano ad abituarsi ai ritmi di camminata di questa dimensione, parlavano di come si sarebbero allenati immaginando scene molto vicine a quelle dei loro film preferiti, mentre Shawn camminava avanti da solo. Era assorto dai suoi pensieri e non riusciva a seguire i discorsi dei compagni.

Se non avessi deciso di seguirli non avrei ottenuto queste informazioni così in fretta. Ho capito che tra meno di uno xin scoppierà il putiferio e Zaykross verrà sicuramente allo scoperto. E quello sarà il mio momento. Dovrò...aspetta.

Camminando si erano allontanati molto dalla folla arrivando in una zona con molta meno gente. Grazie a questo Shawn poteva controllare meglio i pensieri di chi gli stava accanto e per un secondo sentì una persona intenzionata ad ucciderli.

Devo continuare a camminare normalmente, non deve capire che mi sono accorto di lui. Ma chi é? E cosa vuole? Si concentrò di più e riuscì a sentirlo di nuovo per qualche secondo.

"...loro quelli che Kerön ha..." Ho sentito solo questo ma é ovvio che sia un cacciatore. É venuto a prendere noi? Ma perché? Cosa devo fare ora? Se combattessimo qui, qualsiasi sia l'esito morirei inevitabilmente per via delle regole del regno. Dovrei portarlo in un posto isolato? Ma non posso dirlo ai ragazzi, si allarmerebbero e finirebbe per capire che lo abbiamo scoperto. Non so chi sia quindi le sue abilità potrebbero anche ucciderci all'istante e a distanza senza bisogno di combattere. Ma allora perché aspetta? Troppi testimoni? Quindi portandolo in un posto deserto farei solo il suo gioco? O che voglia uno solo di noi... Dannazione cosa devo fare? Non posso mostrare i miei poteri a tutta questa gente. Che fare? ...

- Ehi Shawn tutto apposto? Se sei stanco tranquillo, siamo quasi arrivati. Vedi? - gli disse Lorenz indicandogli il le scale della stazione a pochi minuti da loro.

Non hai capito niente. Io sto cercando di salvarti la vita. La scelta con meno rischi credo sia proprio andarsene da qui. Anche se sono appena arrivati in tutto siamo quattro contro uno, inoltre Lorenz ha un golem sul legno e se anche lui é un golem abbiamo buone probabilità di successo. Bene faremo così. Ma se ci attaccasse sul hayground mentre siamo soli? Devo fare in modo di prendere uno diverso dal suo.

Chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi. Subito dopo sorrise e rallentò il passo.

Ecco lo sento.

Anche i ragazzi rallentarono insieme a lui senza accorgersene. Poi arrivati la davanti Shawn li spiazzò con una proposta improvvisa.

- Chi arriva prima di sotto decreterà il nome di quella combo a quattro che abbiamo inventato, ci state? -

- Ahahahah, ci sto! -

- Anch'io anch'io. -

- Va bene ci sto... -

- Pronti... - Lorenz stava per dare il via ma Taisuke cercò di barare partendo prima, inciampò su di un gradino e iniziò a ruzzolare di sotto.

- Ahahahahah é sempre cosi Tai. Via! -

Perfetto, se ho fatto bene i calcoli non ci seguirà mentre noi stiamo sulle scale o si farà vedere, e una volta arrivati di sotto...

I meno di un minuto arrivarono di sotto.
Incredibilmente Taisuke rotolava di sotto molto più velocemente di quanto Lorenz riuscisse a correre, arrivando primo, seguito da Lorenz e Shawn.

- Dai non vale, ti pare il modo di vincere? -

- Ehm... Cosa? Ho vinto??? Ho vinto!!! - si rialzò velocemente saltando per la gioia - Ahahahahah e ora...eh? - in pochi secondi Ghost smorzò la sua felicità, mostrandosi davanti alla vetrata del hayground.

- Aspe... Se non sei passato accanto a noi ora significa che... - si buttò a terra a sbraitare - Non è giusto, questa volta avevo vinto io. Lui non ha fantasia per queste cose. - 

Mentre si lamentava il veicolo era appena arrivato e già indietreggiava per poter ripartire.

Perfetto, proprio come avevo immaginato.
- Forza, ancora non avete capito come funziona? Sbrigatevi o lo perderemo. -

- Si tranquillo. Al massimo prendiamo quello dopo. -
Si affrettarono tutti comunque e una volta chiusa la parte in vetro Shawn percepì qualcuno che scendeva.

Come immaginavo. Ora non ci resta che combattere...
Solo dopo essersi posizionato Lorenz iniziò a farsi qualche domanda.

- Aspetta... Shawn sei sicuro di non aver sbagliato? Questa non é la direzioneee... !!! - l'hayground partì ad alta velocità senza fargli terminare la frase.

Viaggiarono per una decina di minuti, che per loro volarono in qualche attimo, e una volta fermatosi i ragazzi scesero tutti braccollanti.
- Shawn... Ora rispondimi... -

- Ragazzi, se ho capito bene siamo pedinati da un cacciatore! -
- Cosa? -

- Sono gente che cattura o uccide persone sotto ordine di Gheanna per agevolazioni molto grandi nella vita. -

- Quindi Gheanna ci vuole morti? Ma neanche lo abbiamo mai visto. - disse Taisuke grattandosi la testa.

- Anche le sue guardie del corpo e chiunque altro lavora per lui può chiedere di mobilitare un cacciatore, quindi non mi stupirei più di tanto. Ora dovrebbe essere sul prossimo hayground che sta per arrivare. Aspetteremo di sopra e combatteremo contro di lui. Siamo in quattro contro uno. Se ci hanno sottovalutati inviandone uno scarso vinceremo senza problemi. Capito? -

- Siii, finalmente. Un occasione perfetta per mostrare le nostre combo, vero Lorenz. -

- Sicuro. Il nostro Vek Invincible Twin Punch può aprire ogni difesa. -

- Ihihihahahahahah siete forti ragazzi. Andiamo di sopra. -

Salirono le scale e si ritrovarono di nuovo in un deserto desolato, ma diverso da quello della prima volta poiché le dune di questo erano molto più alte e grandi, inoltre in lontananza si intravedeva una torre di controllo.

Erano tutti pronti per combattere e lo aspettavano un po' distanti dalle scale che uscisse.

Ho capito tutto, ora sei tu in trappola. Se non sei un esperto puoi scordarti di tornare a casa.

Sono pronto, mostrerò a questo tizio la forza del mio golem.

Finalmente, potrò far vedere quanto sono forte ai miei amici. Così forse mi crederanno che ho battuto una meccanica.

...Calmati...devo calmarmi... L'ultima volta non sono stato all'altezza ma questa volta ce la farò... Ce la devo fare.

Passarono dieci minuti. Sentirono il rumore dell'hayground fermarsi. I loro cuori battevano all'impazzata e a Taisuke tremavano un po' anche le gambe.

- Tutti pronti? Avete capito il piano no? A seconda di come ci troveremo useremo una delle diverse combo che abbiamo inventato. -

Finalmente videro qualcosa. Un tizio un po' grasso e coperto da un grosso mantello salì dalle scale.

- Forza, ormai ti abbiamo scoperto. Vieni fu... - non arrivò neanche all'ultimo gradino che sparì e pochi secondi dopo apparve dietro di Taisuke colpendolo e facendolo cadere.

Gli tremavano le gambe, aveva paura quindi era il più debole, e i più deboli sono i primi da eliminare.

- Cavolo é veloce. - Lorenz cercò di colpirlo ma lui lo evitò agilmemente, nonostante la grossa pancia, e allontanandosi da loro.

- Uno fuori. Ne restano tre. -

- Ti piacerebbe. - Taisuke si rialzò trasformandosi e togliendosi la giacca mostrò il buco sul petto.

Senza anima, che strano. Lui deve essere il Doom di cui parlava Kerön. Quindi gli altri tre sono tutti golem. Sembra che abbia bisogno comunque di lui.

Si tolse il mantello e si trasformò. Divenne molto più grande, la pelle si ricoprì di un pelo rosso, la faccia divenne come il muso di un leone ma più mostruoso e dalla schiena spuntò una lunga coda. Sul petto si illuminò una sfera a strisce rossa di tre tonalità distinte e sul petto crebbero due lunghe corna che proseguivano oltre le spalle.

- Un Doom, bene nessun potere particolare. State comunque attenti. -

- Non ho finito. - la sua faccia si storpiò con un espressione di disgusto e dolore. Si piegò verso il basso e poi vomito un Doom.

- Ma che cosa??? - prima di capire che cosa stesse succedendo il Doom si mise a quattro zampe e caricò Lorenz allontanandolo dal gruppo.

- LORENZ !!! -

- Taisuke seguilo. -
- E voi? -

- Io e il ragazzo antipatico ci occuperemo di lui. -

- Va bene, allora corro subito. - Taisuke si mise a inseguire Lorenz mentre Ghost e Shawn si prepararono per combattere.

Proprio con di lui dovevo combattere... Non lo sopporto...

- Ehi, ragazzo che si nasconde. - Tirò fuori dal cappello il suo bastone e poi lanciò il copricapo a Ghost - Se hai capito la situazione vedi di lasciare da parte le tue opinioni e attieniti al piano. -

- Ok... -

- Io - mi clono - in due! - fece qualche passo di ballo all'indietro e poi come per magia apparse un altro uguale a lui con lo stesso bastone.

Ho capito una cosa dalla mia ultima sconfitta, più che confondere l'avversario con tante copie è meglio crearne poche e pensare al combattimento, con una sola riuscirò anche a perdere meno la concentrazione.

Il Doom una volta ripreso era diventato più magro e muscoloso. Si pulì dalla bava non perse tempo. In un secondo sparì e riapparve davanti a Ghost.
É veramente veloce, non so se riuscirò a stargli dietro.
- Senza armi, silenzioso e nascosto dietro di lui a prendere ordini: sei quello più debole giusto? -

Ghost indietreggiò in fretta e uno Shawn gli saltò addosso per colpirlo col bastone. La punta della sua coda però si apri mostrando una bocca che prese il bastone con un morso bloccando l'attacco e poi gli e lo sfilò dalle mani per colpirlo in faccia con la sua stessa arma. Il corpo rotolò lontano senza cercare di rialzarsi.

- Mandi prima la copia, prevedibile e codardo. Sarai il prossimo. -
Riprese nella sua carica raggiungendo Ghost, molto più lento del Doom, e gli tirò un pugno. La sua faccia divenne brina che tornò al suo posto dopo qualche istante.

- Golem sul ghiaccio. -

Ghost allungò la mano per cercare di prenderlo mentre Shawn stava correndo contro di lui per colpirlo con un affondo.

- Patetici. - Il Doom salto dietro Shawn all'ultimo secondo, con una flessibilità e agilità fuori dal comune, e lasciando che il mago colpisse Ghost che si lasciò attraversare dall'arma trasformandosi in ghiaccio.

- Vai ragazzo ghiacciolo! - approfittando del fatto che era ancora in aria Shawn lanciò Ghost con il bastone verso l'avversario. Subito dopo però se ne pentì.

- PRESTO !!! PRENDI IL CAPPELLO E METTILO DAVANTI A TE !!! -
Il Doom stava per lanciare una fiammata dalle sue fauci e Shawn glie lo aveva letto nella mente.

- Il cappello - risucchia - le fiamme! - soffiò il fuoco e il cappello che Ghost teneva in mano risucchiò l'attacco, proteggendo il ragazzo. Tornato a terra si rilanciò subito all'attacco cercando di prender Ghost. Uno Shawn però uscì da sotto la sabbia e poi un altro sbucò dietro di lui colpendolo all'improvviso in entrambe le direzioni e schiacciandolo tra i due bastoni.

- Ok mi occupererò prima di te. - il suo corpo poco prima che lo colpissero era diventato meno muscoloso e più viscido. Grazie a questo riuscì a sgusciare via dalla morsa dei due bastoni e colpirli entrambi con due calci. Poi corse da quello che lo aveva colpito da dietro.

- Sempre per ultimo e da dietro. Un codardo rimane un codardo. - Colpì quello Shawn con un potentissimo pugno ma quest'ultimo non tentò neanche di pararsi e volò via come un fantoccio.

- Cosa? -

- Non hai capito niente. -

Il vero Shawn che era uscito dalla sabbia tirò fuori rapidamente il suo telo che si avvolse al braccio sinistro del nemico. Poi quando lo tirò via rimase solo un arto mozzato che perdeva sangue.

- Io posso combattere comunque, ma ti restituisco il favore. - Si girò rapidamente e prima che Shawn potesse reagire gli afferrò il braccio sinistro con un morso - Mi porterò via il tuo! -

- No, non hai capito. Questo rimane con me. - lo prese per il collo col braccio destro impedendo che gli tirasse via l'altro. Il Doom però iniziò a soffiare fuoco provocandogli un dolore allucinante.

- Forza ghiacciolo, ORA ! -

Ghost che stava attendendo un suo ordine saltò dietro il Doom con il cappello e trasformato in ghiaccio.

- Volevi tenermi fermo per permettere a lui di congelarmi? Tattica sbagliata. - attaccò il ragazzo con la cosa prima che potesse avvicinarsi, allontanandolo di molto. Ghost però prima di essere colpito aveva lasciato andare il cappello che come una foglia scese piano piano fino a posarsi sulla testa del Doom.

- Per essere un cacciatore non capisci proprio niente. - Shawn lo prese col braccio destro e glie lo fece indossare fino a farlo sparire all'interno. Poi lo rialzò facendo apparire una bara d'oro forata della sua grandezza, tirò fuori dal cappello una spada e la infilzò in una fessura al livello del petto.

Dopo pochi secondi la bara si frantumò in mille pezzi e il Doom colpì Shawn con un pugno.

- Non é niente. - Si sfilò la spada e ingnorò la quantità di sangue che ne usciva - Il mio corpo possente non cade per cosi poco. -

É davvero resistente... Riusciremo a batterlo?

- Ehi antipatico non farti impressionare, é un pallone gonfiato. - Shawn riprese il suo bastone, lanciò il cappello a Ghost e partì all'attacco - Mantieniti al piano. -

Il mago e il Doom iniziarono a scambiarsi una serie di attacchi rapidissimi.

- Dici che il tuo corpo può resistere a tutto questo, ma lo hai capito anche tu che sei più lento. -

- Anche tu con il braccio bruciato non sei un granché. - con la sua flessibilità schivò un pugno inarcando la schiena all'indietro, poi si mise in piedi sulle mani e lo colpì con un calcio.

- Finiamo con un indovinello, quale di questi maghi ti catturerà? Io - mi clono - in cinque !!! - apparirono altri quattro Shawn e insieme a quello vero partirono all'attacco.

- Sei uno stupido! - Anche se si erano mischiati il cacciatore schivò tutti quelli falsi lasciandoseli dietro e puntando a quello vero - SOLO TU HAI LA MANICA SINISTRA BRUCIATA! SEI MIO !!! -

- Non hai capito? La risposta era loro quattro. I cloni - si trasformano - in catene !!! - così come disse il mago i quattro cloni dietro il Doom diventarono catene che gli legarono gli arti impedendogli di muoversi.

- Dannatooo...- Mentre urlava una lancia enorme di ghiaccio lo prese in bocca trapassandolo.

Con questo caldo e aria secca ci ho messo davvero tanto a prepararla... Spero servi come ha detto lui...

Il Doom soffiò una fiammata enorme sciogliendo il ghiaccio e ingoiando tutto.

- Visto? Neanche questo basterà a fermarmi. - Si liberò delle catene ma prima di porter scattare contro i ragazzi si inginocchiò sofferente.

- Non hai capito? Indovina cosa c'era dentro la lancia di ghiaccio che hai ingoiato senza pensarci due volte? - iniziò ad urlare dal dolore finché dalla sua schiena non uscì una spada che gli ruppe la spina dorsale. Poi Shawn saltò prendendo la spada al volo e la affondò al cuore, uccidendolo.

Incredibile... Aveva previsto tutto ancora prima che lo vedessimo in faccia. E dire che questa era solo la sua terza ipotesi di come potevano evolversi le cose.

- Non guardarmi così, raggiungiamo gli altri! -

* * *


Qualche minuti prima...
Il Doom che aveva caricato Lorenz non lo lasciava andare e continuava a correre con il ragazzo tra le corna.

- Che cavolo lasciam... Ma sei tu! - Lorenz lo riconobbe, era Kerön.

- Diamine ce l'hai sempre con me, si può sapere che hai? Ek Hook! - gli tirò un forte gancio in legno che lo stese a terra costringendolo a lasciare la presa.

- Sono molto più forte dell'altra volta. Questa volta non ti lascerò andare. -

Kerön si rialzò e come se niente fosse riprese a correre contro di lui.
- Immunity Unfair !!! - questa volta fu Taisuke a colpirlo da dietro facendolo cadere.

- Tai! Hai lasciato Ghost e Shawn da soli? -

- Ha detto che se la sarebbero cavata. In fondo i loro poteri non hanno rivali. -

- Ok, allora sbrighiamoci con lui così andiamo ad aiutarli. -

Kerön fece crescere degli artigli di pietra con cui colpì entrambi. Uno però si parò con le liane e l'altro indurendosi grazie al colpo ricevuto evitando di ferirsi.

- Immunity Redit! -

- Ek Fist! Ek Jab! Ek Straight! - Lorenz lo riempì di pugni con le braccia in legno allontanandolo e lasciando caricare a Taisuke il colpo.

- Taisuke sei pronto? -

- Si l'ho caricato abbastanza, scansati. - Lorenz gli tirò l'ultimo pugno e poi si fece da parte per permettere a Taisuke di colpirlo.

- Immunity Restamp !!! - lo colpì a palmo aperto al petto facendolo esplodere in mille pezzi.

- *Fiu* Bene, ora... -

- No non ancora. -

Gli arti di Kerön strisciarono tornando dal corpo e ricomponendosi, poi saltò addosso e morse Taisuke al collo.

- Aaah vattene. - lo spinse via e salto schifato -
Guardaaa, mi ha lasciato la saliva che schifo... -

- Dai concentrati, usiamo la nostro combo migliore. -

- OK! -

- Vext Undergrow!!!   - Fece passare le sue liane sotto la sabbia per bloccare le gambe del nemico.

- Pronto Lorenz? -

- Vai Tai. Vek... -

-...Invincible...- Lorenz sferrò il primo pugno ma Taisuke inciampò colpendo il terreno. Poi Kerön, ripresosi velocemente dal singolo colpo, rispose all'attacco con la coda prendendo al petto Lorenz che si era distratto per qualche secondo per controllare l'amico.

- Ahia... Dai Taisuke. Ti pare il momento di fare lo stupido? -

- Ma credi lo faccia apposta? E poi questo qui sembra stupido, come fa ad essere un sottoposto di Gheanna, non si muove! L'altra volta l'hai battuto da solo. Come avevi fatto? -

É vero... Cosa era successo. Avevo usato le liane ma...

Kerön senza aspettare ancora caricò Lorenz con le corna portandolo lontano da Taisuke.

- Tai preparati. Vext Grow !!! - Lorenz fece crescere delle grosse liane dalla sua schiena, che presero il Doom per le spalle e iniziarono a farlo girare. Con l'aiuto della forza centrifuga lo lanciò poi contro Taisuke.

- A quella velocità il mio colpo dovrebbe diventare ancora più forte. Immunity Reflect !!! - mentre era in volo il ragazzo ritrasformato lo colpì con il suo pugno indurito staccandogli il braccio destro e la testa dal resto del corpo.

- Vedi? Sono bravo anch'io! -

- Tai... Non é finita. -

Kerön, come se non si fosse fatto niente, già era tornato in piedi di attaccando il cranio e l'arto al suo posto.

- Dai proviamoci ancora, Immunity Redit! -

- Ok, Vext Undergrow! - Mentre Taisuke si affilava le mani, Lorenz fece crescere delle liane che dal corpo si infilarono sotto la sabbia per risbucare sotto i piedi di Kerön alzandolo al cielo rapidamente. Una di queste prese anche il compagno lanciandolo contro il nemico.
- Assaggia questo. Immunity Restamp !!! - a pochi metri Kerön decise di saltare di sotto per schivare il colpo.

- Ahahahah non sei troppo furbo. - La liana che reggeva il doom si piegò per afferrare Taisuke per un piede e rilanciarlo contro il bersaglio.

- Questa volta non puoi scappare, Immunity Restamp!!! - Kerön ingigantì gli arti con la pietra per proteggersi ma fu inutile. La forza del palmo di Taisuke penetrò quella armatura scaraventandolo a terra e facendogli volare le braccia.

Lorenz intanto lo aspettava di sotto con il suo enorme braccio in legno e ricoperto di liane con cui intrappolò anche il corpo di Kerön per tenerlo in piedi.

- VAI TAISUKE! - rimasto pesante il ragazzo precipitò velocemente, e una volta atterrato era già pronto per sferrare l'attacco.

- CI SONO !!! INVINCIBLE... -

- ...HEYMAKER STAMP !!! - Lo colpirono uno da davanti e l'altro da dietro schiacciando letteralmente il corpo del Doom che poi cadde rovinosamente a terra.

Anche i ragazzi erano esausti e si buttarono a terra.

- Finalmente... Chissà come se la cavano Ghost e Sha... -

- No non é possibile... -

Ancora una volta il Doom si stava rialzando, e le braccia che si muovevano da sole tornarono dal proprio proprietario riattaccandosi al corpo.

- Zaykross aveva detto che é la cosa più vicina all'immortalità. Sarà vero? -

- Se é così possiamo colpirlo all'infinito ma non cambierà niente... -

La prima volta che ci eravamo incontrati gli avevo risucchiato le energie o qualcosa del genere, ecco perché non si era più rialzato.

- Devo cercare di riusare quella tecnica. -

- Tranquilli! - Shawn apparve dietro di lui e prima che potesse scansarsi lo infilò dentro il cappello. Poi schioccò le dita e dalla sabbia emerse una bara d'oro a forma umana con delle catene. Poi ne usci un'altra ancora più grande ma aperta che si chiuse con quella precedente all'interno. E continuò così con un'altra decina di bare a effetto matriosca fino a farla diventare enorme.

- Wooow... Questo si che é spettacolare. -

- Non hai capito. Non ho finito. - dal cappello prese il suo solito telo ma questa volta molto più grande. Lo lanciò sulla cima della bara coprendola interamente. Poi la ritirò rapidamente, facendo sparire tutto quello che fino a pochi secondi fa era li sotto.

- Cosa??? Dove lo hai spedito? -

- Non capisci? Sta ancora qui, l'ho reso solo invisibile. Non so come batterlo ora, non potevamo lasciarlo andare con tutte queste informazioni su di noi e questo dovrebbe tenerlo buono per un bel periodo di tempo. Abbiamo altro da fare... - finì trascinando il corpo del cacciatore morto ricoperto di sangue.

- Lo avete ucciso?... -

- Era l'unica soluzione, non potevamo permetterci che scappasse anche in futuro e tanto pur di non parlare si sarebbe suicidato. Neanche con i miei poteri lo avrei potuto fermare. Se volete veramente combattere insieme alle vostre amiche dovete adattarvi, avete capito ora? -

- Si... Già lo sapevamo... - disse Lorenz a testa bassa.

- Ora torniamo a casa. -

Possiamo solo adattarci... Non possiamo certo cambiare da un momento all'altro come se non fosse niente. Taisuke é avvantaggiato con il suo potere ahahahah... Ma che vado a pens... Sul volto di Lorenz si stampò un sorrisino e sgranò gli occhi.

- Tai, forse ho capito la vera natura del tuo potere! -

* * *


Intanto Alyce era tornata a casa da Meteo insieme a Kunz e Kakou ma non vedevano traccia i ragazzi da quando li avevano lasciati andare. Avevano cercato ovunque in città ma senza trovare nulla.

- Dove sonooo *weee* !?!?! -

- LI HAI DAVVERO LASCIATI SOLI ??? -

- Ma avevano detto che facevano solo un giro veloce al centro città a vedere il castello e poi sarebbero tornati, e Kakou mi aveva chiamata per parlare con Kunz di cose importanti... *Weee* non l'ho fatto apposta... - Alyce si buttò piangendo sulle gambe di Meteo a farsi consolare.

- Kakou neanche tu li hai visti. -

- Mi dispiace, l'ultima volta é stato quando ho chiamato Alyce... -

- Va bene... - scansò l'amica e si mise in piedi -...andrò io a cercarli. -

- Sei pazza? Tu devi riposare! -

- Io posso volare. Controllerò molte più zone di quante ne possiate fare voi nello stesso tempo se non di meno.

- Si avvicinò alla porta ma inciampò per il passo leggermente zoppicante, cadendo tra le braccia di Kunz che la prese prima che potesse cadere a terra.

- Meteo lascia stare. Andrò io a cercarli! -

- Vuoi usare il tuo potere? Ti faresti riconoscere da tutti! Dannazione !!! - diede un pugno al muro con forza - Solo oggi gli avevo detto che non avrei permesso che gli accadesse qualcosa, é già ho fallito... -

Proprio in quel momento sentirono la porta sbattere. Subito corsero alla stanza di sotto e trovarono i quattro ragazzi sani e salvi. Erano tutti seri però, Lorenz buttò ai loro piedi il corpo morto del cacciatore e disse - Abbiamo scelto! Combatteremo con voi, vogliamo entrare a far parte degli Farek Rae !!! -

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Capitolo 36
*** Il reale potenziale di Taisuke ***


Note dell'autore: Salve lettori :D sono qui per festeggiare varie cose. Come che sono ben tre anni dal giorno in cui il primo capitolo di DMD era stato pubblicato, non sembra vero. Poco più di un anno fa eravamo all'arena di Crown mentre ora i nostri ragazzi stanno per entrare in qualcosa che forse è molto più grande di quanto posso sopportare. Il primo capitolo è arrivato anche a 1000 visualizzazioni *--* e questo é un grande traguardo (tizi con 100 recensioni non commentate). Nonostante la lunga attesa per questi capitoli, il 2016 si prospetta pieno di lavoro e tante cose belle. I prossimi quattro capitoli saranno un po' speciali. É un esperimento probabilmente mal riuscito in cui l'attenzione sarà incentrata su un unico personaggio. Si sentiranno solo i suoi pensieri e seguiremo solo i suoi movimenti. Saranno anche un po' più corti ma usciranno più rivisitazioni dei vecchi capitoli. Ordunque (?) buona lettura e buon anno nuovo a tutti voi :D





CAPITOLO 28
Il reale potenziale di Taisuke.




Il gruppo era di nuovo riunito. I quattro ragazzi rimasero davanti alla porta con il corpo del loro avversario morto ai loro piedi aspettando una risposta da parte degli altri. In particolare Taisuke non vedeva l'ora che gli dicessero quanto era stato bravo nel batterlo, nonostante non avesse combattuto contro di lui.
Alyce era entusiasta nel sapere che i ragazzi stavano tutti bene e stava per saltare contro di loro per abbracciarli quando Meteo, con aria arrabbiata, la fermò prendendola per la maglietta.

Beh? Che le prende? Non siamo stati fantastici nel battere questo tizio forte? Dovrebbe acclamarmi come un eroe.

- Chi vi ha detto quel nome? - Disse la rossa freddamente, ricevendo l'immediata di risposta di Shawn che se ne assunse la colpa.

- Sono stato io, l'ho letto nella mente di Alyce. -

- E tu chi sei? Che ci fai con loro. -

- É una lunga storia... Ma non é ostile. - le bisbigliò Alyce all'orecchio.

La ragazza guardò il corpo a terra con rabbia per poi tornare a fissare i ragazzi, in particolare Lorenz.

Ehi perché guarda solo lui. E a me non pensa? Senza di me non ce la avrebbe fatta contro Kerön. Taisuke si mise a petto in fuori cercando di attirare l'attenzione, ma nessuno lo notò.

- Non voglio sapere quello che avete scoperto. Dovrei uccidervi tutti se foste a conoscenza di informazioni su di noi, dato che non entrerete nel gruppo. Ne ora, ne mai. Kakou, cerca di scoprire chi era questo qui. - e senza aggiungere altro si diresse zoppicando al piano di sopra.

Cooosa? Che significa? Noi ci spacchiamo la schiena e tu ci tratti così? Che dobbiamo fare per entrare ??? Aaah ti direi quanto sei...

- Aspetta !!! ... - le urlò Lorenz, ma senza riuscire a fermarla perché continuò a salire come se non lo avesse sentito.

Aaah mannaggia, stavo per parlare ma ha iniziato prima Lorenz. Che peccato...

- Noi siamo davvero decisi a combattere con voi! Perché non ce lo permetti? É rischioso per noi come lo è per voi giusto? Non vi saremo d'intralcio! -

Finalmente si fermò, sugli ultimi gradini, ma senza girarsi. Rimase un attimo in silenzio e poi disse - Finché ne avrò possibilità farò di tutto per impedirvelo. E qualsiasi cosa accada, ricordati che tu mi hai fatto una promessa. - e poi prosegui la scalata per poi chiudersi in camera seguita da Kunz e Kakou con il corpo.

Alyce che fino a quel momento era rimasta immobile saltò finalmente addosso ai ragazzi, escluso Shawn, per strapazzarli di coccole - Che fortuna che siete tutti salvi!!! Scusatemi è colpa mia, non vi avrei dovuto mai lasciarvi soli. Mi perdonate? -

Ahahahah certo, lei non ha fatto niente. Ma dirglielo così non sarebbe fico.

- *Pufui* ... - sbuffò Taisuke con aria di superiorità - Se proprio dobbiamo, credo che per stav... -

- Allora chi era quello? Come lo avete battuto? - Alyce stava conversando con gli altri, e nessuno ascoltava quello che diceva il ragazzo.

Uffaaa !!! Possibile che mi ignorano sempre tutti? ...
- Sono stati Ghost e Shawn con una delle fantastiche combo che avevamo premeditato. -

- Esatto! - esclamò Taisuke infilandosi nella conversazione - Grazie alla nostra mirabolante creatività io e Lorenz, principalmente io, possiamo ideare le combo più distruttivamente devastanti. -

- Sembra divertente, posso unirmi anch'io? -

- Certo, ma prima dovresti dirci il tuo potere. - gli chiese Taisuke che subito dopo se ne pentì, ricevendo lo sguardo minaccioso della ragazza e ricordandosi di quello che aveva visto la stessa mattina.

- Ma questo non posso proprio farlo, vero Tai caro? - disse sporgendo la punta di un pugnale da dietro le spalle che vide solo il diretto interessato.

- E..ehm... Certamente, ma cosa mi viene in mente. In fondo io non so assolutissimamente niente che riguarda noi due stamattina su qualcosa che ho visto e che non avrei dovuto vedere perché é stato un inc... - Alyce gli tappò la bocca, prima che potesse dire qualcos'altro di sconveniente che potesse far capire cosa ha visto. Ma mentre Alyce si preoccupava che scoprissero della coda, i ragazzi guardavano male Taisuke per un altro motivo.

Ops, ora hanno capito che nascondo qualcosa. Tutta colpa di Alyce. Se mi avesse lasciato finire la frase avrei specificato che non è successo niente di quello che ho detto. Devo riprendere in mano la situazione.

Si liberò dalla mano di Alyce e disse hai ragazzi - Amici tranquilli, non ho capito bene cosa ho visto. - e con il sorriso fece anche l'occhiolino a Alyce come a dire "Tutto apposto".

Pochi secondi dopo si ritrovò colpito da tre pugni contemporaneamente che non gli fecero niente ma lo buttarono a terra.

- Ehi... - appena rialzò lo sguardo vide i tra ragazzi furibondi.

- Prima Meteo, e ora Alyce... E oltre a non chiamarci e a tenercelo nascosto, hai pure perso questa occasione non ricordando cosa hai visto? -

- Non ho capito scusa... Neanche con la magia sono mai riuscito a vedere Tikou, e uno come te ci riesce come se niente fosse ??? -

- ...Grrr... -

Cavoletti, ce l'hanno con me perché non ho visto bene se era una coda o no. Ma almeno cosi non rischio di essere ucciso da Alyce ahahahah... Ahahah... Ah ah... Almeno spero.

- Dai amici calmatevi, forse per voi riuscirei a ricordare qualcosa. - i ragazzi non ci videro più dalla rabbia e lo assaltarono per picchiarlo.

Alyce intanto che non capiva il motivo di tale litigio se non per scoprire della sua coda cercò di cambiare discorso.

- Ragazzi, possiamo tornare un attimo seri? ... -

Ah che fortuna grazie, meno male che mi hai salvato.

- ... Poi me ne occuperò io di lui! -

Ma come...

- Quindi, chi era quello che avete sconfitto? -

- Un cacciatore inviato per ucciderci. - Rispose Shawn - Non era troppo forte, chi lo ha ingaggiato deve aver pensato di poterci fare fuori con poco. Nonostante questo con lui c'era Kerön, e non era un caso, il che mi fa pensare che l'ordine di esecuzione viene dall'alto. -

- Esercito di Gheanna. Ma perché prendersela con voi? -

- Ho solo tre ipotesi. Uno, sono venuti a conoscenza, e di conseguenza si sono interessati, ad uno dei nostri golem. Due, l'ordine non era diretto a noi ma in generale di eliminare tutte le persone residenti di P-Efiesou con un livello di forza sulla media visto l'evento che si terrà tra due nensanariek. Tre, voleva ottenere informazioni sulla vostra amica, e l'ordine era solo di seguirci. -

Alyce rimase stupita dalle capacità deduttive di Shawn, sopratutto con le poche informazioni che aveva, o almeno cosi lei credeva.

- Si non mi viene in mente altro. Sono tutte valide. Ora Kakou cercherà di scoprire qualcosa in più su di lui. Quanto ai Farek Rae... Beh credo sia il momento che sappiate un po' di più su di noi, tanto visto come stanno andando le cose in un modo o nell'altro lo verreste a scoprire. Venite. - Alyce aprì la porta accanto alle scale, rimasta chiusa fino ad allora, invitando i ragazzi a seguirla. Con un interruttore accese quattro torce a gas agli angoli della stanza che la illuminarono mostrando una zona probabilmente di lavoro simile al negozio di Kakou.

Aaah non si respira qua dentro. Sa di vecchia cantina del nonno per i vini, con l'aggiunta di puzza di olio per motore.

La ragazza li fece sedere attorno ad un tavolo di metallo e lei si mise a capotavola iniziando a spiegare.

- Shawn, ormai ti posso considerare parte del gruppo, ma non ti possiamo lasciar andare con tutte queste informazioni. Ti tratteremo qui finché non decideremo cosa fare di te col capo. Sperò tu non abbia intenzione di scappare, visto che siamo in vantaggio numerico e poco tempo fa hai perso solo contro Lorenz. -

- *Tzk* - sbuffò e mise i piedi sul tavolo - Avevo già capito come stavano le cose. Procedi pure. -

- Ragazzi, io, così come Meteo e Grey facciamo parte di un esercito chiamato Farek Rae che tenta di eliminare Gheanna e tutto l'esercito reale. Siamo divisi in varie squadre, ognuna formata da tre componenti e a volte piccole truppe. Ad ogni squadra è assegnato un compito, e sono sparse per tutto il pianeta. Il nostro è quello di salvare le persone che passano in questa dimensione e di recuperare i meccanici. -

Aaah lo sapevo, è esattamente come pensavamo io e Lorenz.

- Quindi è per questo che ci avete salvato. - Disse Lorenz.

- Si. Questo é il nostro lavoro. Ma è raro riuscire a salvare qualcuno. Non tutti sopravvivono al passaggio. Inoltre, non sempre riusciamo a trovarle prima che sia troppo tardi. - la ragazza chinò la testa triste.

- E quelli che salvate dove li portate. -

- Dipende da cosa decidono loro. -

- Beh... - Taisuke si mise in piedi sulla sedia e poi ne poggiò uno sul tavolo sbattendolo con forza per attirare l'attenzione - Noi abbiamo scelto di combattere con voi! Ormai nessuno ci può ferm...aaah !!! - scivolò e cadde per terra di faccia.

Uffa, perché è così difficile stare in equilibrio...

- Ma non dovreste iniziare una guerra o qualcosa del genere? - continuò il ragazzo ancora sul pavimento.

- Le squadre sono tante dei Farek Rae, ma non superiamo ne in numero ne in forza loro. Senza contare Gheanna e il suo esercito reale, gli Zouruk dei sei regni e i loro rispettivi consiglieri bastano a eliminarci tutti. La nostra unica speranza e di indebolire la loro armata e far passare qualche Zouruk dalla nostra parte. -

- Cavoli... - rifletté Taisuke - Sono davvero forti allora. Servirà un raggio super galattico per eliminarli tutti. -

- Per questo Meteo non vuole che vi uniate. -

- ...E invece tu cosa ne pensi... - disse Ghost facendosi coraggio.

La ragazza non rispose subito. Si fermò un attimo voltandosi e arrossendo un po' - Beh... A me... Farebbe piacere se Venoste anche voi... -

- DAVVE...-

- SHHH !!! - Taisuke stava urlando ma Alyce gli tappò la bocca - Si é così! Mi dareste più forza. Mi trovo bene con voi e tutto il vostro entusiasmo mi fa passare la paura. Ma non sarà così facile convincere gli altri. -

- Ma dai, gli abbiamo portato un trofeo proprio come se fossimo dei cacciatori con il loro cervo. Cosa vogliono di più. -

- Tai... Quel tizio probabilmente non é forte neanche un decimo dei veri nemici che bisognerà affrontare. -

-...-

- Comunque le informazione che ci ha portato Meteo sono così importanti che fra pochi cave si terrà una riunione con tutte le squadre dei Farek Rae. Molto probabilmente ci sarà anche il capo e... - Alyce si fermò, interrotta dalla mano alzata di Taisuke - Si dimmi. -

- Che cos'era un cave? ... -

- Un giorno. -

- Giustooo! -

- Dicevo... quando ci sarà il capo... - venne interrotta di nuovo da Lorenz.

- Insomma basta che facciamo una bella figura davanti al boss e siamo dentro. - continuò il ragazzo tirando qualche pugno da boxe a vuoto.

- Si... Diciamo... -

- Ahahahah perfetto dai Tai vieni con me, così continuo a dirti quella cosa di prima. -

- Ehi aspetta volevo farle altre domaaah... - Venne trascinato di fuori dall'amico che non gli lasciò il tempo di replicare.

- Che mi dovevi dire? -

- La mia ipotesi sul tuo golem. -

- Ah giusto! Forza, cos'è che hai pensato? Perché se stavi pensando a delle installazioni sul mio corpo ci stavo fantasticando anch'io. Ha detto solo sui meccanici, ma magari con il mio golem si può fare qualcosa. -

- No, intendevo il tuo vero potere. Meteo ci aveva detto che l'anima protegge il corpo quando è in pericolo, anche senza che noi ce ne accorgiamo. Ed é quello che il tuo golem fa. Ogni volta che ti faresti male o addirittura rischi la vita ti salva, trasformandoti o cambiando il tuo corpo. -

- Beh, questo lo sapevo già. -

- Si ma se fosse così significa che tu non stai ancora usando il tuo potere. -

- Dove vuoi andare a parare? -

- Ma non lo capisci? Il tuo golem ti permette di cambiare il tuo corpo a piacimento, diventando di metallo o di diamante, oppure anche di gomma, facendo spuntare ali e arti. Se fosse come penso non ci sarebbero limiti a quello che potresti fare. Potresti anche diventare di legno. -

- OH MIO DIO !!! - Gli si illuminarono gli occhi. Era in estasi così come il suo Lorenz alla sola idea - Amico, se é come dici tu sono un dio sceso in terra. Potrei fare ogni cosa. Sarebbe tipo... Wow... Epico! -

- Ahahahah si. Ora però dovrai allenati per riuscirci, sempre che sia vero. -

- *Pff* Bazzecole. - si trasformò e protese il braccio in avanti - Forza! Voglio che mi spunti... un cannone !!! -

Rimase fermo immobile ma non successe nulla.

- Ehm... Non sono sicuro che tu possa diventare un robot o avere parti meccaniche funzionanti. -

- Ok ok... Allora, voglio quattro ali enormi. - ancora una volta si mise in posizione, ma non accadde nulla.

- Io inizierei da qualcosa di più semplice. -

- Tipo? -

-Mmmh... Ecco! La tecnica che abbiamo inventato da Zackam. L'immunity Redit. -

- Ah certo. Basta che cerco di farmi male da solo con le mani l'una con l'altra... - cercò di graffiarsi come aveva detto, velocemente e ripetutamente, e dopo un po' si iniziò a sentire un rumore metallico quando si scontravano le mani sempre più forte - ...In questo modo e a questo ritmo le mani per resistere all'urto si induriscono sempre di più rendendole dure e affilate a seconda del tempo che passo a caricarmi. -

- Esatto. Ma se invece le rendessi così senza il bisogno di caricarle? -

- Cioè? -

- Sfruttando il tuo vero potere. Devi riuscire a rendere le tue mani come il metallo affilato solo con il pensiero. -

- Aaah ok. Lasciami provare. - Si mise a fissarsi le mani intensamente e facendo facce strane per lo sforzo. Poi cadde a terra sfinito.

- Ok niente, é impossibile ci rinuncio. -

- Ma dai non hai neanche iniziato. Fino al giorno dell'incontro con il capo ci alleneremo così da mostrargli cosa siamo in grado di fare. Ci stai? -

- Certo, la cosa mi garba. Ma é faticoso e dovrei stare solo fermo a pensare alle mie mani... Uffa! -

- Ragazzi rientrate? Il sole si spegnerà a breve! - era Kakou che li chiamava da dentro.

- Si arriviamo! Dai Tai! - Lorenz gli allungò la mano per aiutarlo a rialzarsi e insieme si diressero verso la casa - Dobbiamo trovare qualcosa anche per Ghost. Lo trovo più triste e distaccato del solito ultimamente. -

Il ragazzo corse di sopra ma Tai si fermò al primo gradino, per via di Alyce da sola nello stanzino del piano terra che aveva catturato la sua attenzione.

- Ehi Alyce? -

- Ohi Tai. Scusami ero sovrappensiero. Dimmi? -

- Potrei farti una domanda? -

- Certo! -

- Come mai i Farek Rae combattono contro Gheanna? -

-...- La ragazza poggiò la testa tra le mani - Il motivo? Beh ce ne sono tanti per cui quel dannato bastardo dovrebbe morire. -

- ... ? -

- Ma quello principale è che... Vuole distruggere questo pianeta. -



Data attuale: 39° cave di Vexin.

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Capitolo 37
*** Anima e corpo ***


CAPITOLO 29
Anima e corpo
Mirko


Data attuale: 41° cave di vexin.




"Ciaooo !!! Finalmente siamo riusciti a contattarti. Come va? A noi alla grande. Sono successe un sacco di cose da quando ci siamo separati. Il clan che ci aveva attaccati lo abbiamo battuto, e uno di loro é diventato nostro amico. Abbiamo avuto modo di provare i nostri poteri ed é stato fantastico. Alyce ci ha raccontato un po' di cose sui Farek Rae. Dovresti ormai conoscere anche tu tutto su di loro. Meteo é contraria a farci entrare ma alla riunione che si terrà tra una settimana faremo vedere al capo chi siamo. A te invece che hanno detto? Non vediamo l'ora di sapere come hai battuto Shen. Abbiamo un sacco di cose da dirti ma il foglio é piccolo quindi ciaooo !!! "

Ragazzi... Io preferirei non dirvelo.

- Allora? Che dicono i tuoi amici? -

- Che stanno bene, e che vogliono entrare nei Farek Rae. Proprio come ti avevo detto, Maestra Van. -

- Ahahahahah ok hai vinto questa scommessa. -

Mirko aveva appena finito di leggere la lettera inviatagli dagli amici, scritta su un piccolo foglio di carta molto resistente. Era sdraiato a terra, sudato a riposarsi mentre Vanvan beveva una strana bevanda su un letto da una bottiglia di metallo.

- Beh? Un'ora é passata. Hai intenzione di riposarti ancora per molto pigrone? -

- Quindi ti diverti davvero a essere presa a pugni. -

- Ahahahah diciamo che mi alleno anch'io. Ancora non sei riuscito a ferirmi dopo quattro cave. Se continui così finiremo nel prossimo vepa. -

I miei amici si stanno allenando per diventare più forti, e io non posso essere da meno. Devo dare impegnarmi ancora di più.

- Ho in mente qualche ipotesi. Ma niente di certo. -

- Avanti, sentiamo! -

- Per cominciare, mi sono accorto che ogni volta che ti colpivo la punta della tua sciarpa iniziava a svolazzare in aria per qualche frazione di secondo. E non era per lo spostamento d'aria. -

- Uh ma che acuto. E quindi? -

- Questo mi fa pensare che non sei così resistente come vuoi farmi credere, ma che stai usando qualche trucco. -

- Io? Ma come potrei? -

- Neanch'io mi sono fatto male dopo tutti i pugni che ti ho sferrato. Quindi non é resistenza. Il che mi fa pensare a qualche tipo di controllo, e quindi ad un golem. Dubito sia un doom gommoso o qualcosa del genere siccome quello che ho colpito fin ora era la tua vera pelle. -

- E come avrei potuto? Non mi sono mossa. -

- In effetti apparte la sciarpa, tu sei rimasta immobile. Non si é accesa l'anima sul tuo petto, il che é l'unica cosa che mi ha fatto esitare su queste teorie, ma cominciò a pensare che puoi attivare i poteri anche senza mostrare l'anima. -

- Ahahahahahah ma che bravo. Hai imparato la prima lezione. -

- Ovvero? -

- Le persone che usano i propri poteri in genere mostrano l'anima. L'anima é un concentrato di energia, e quando ne usi tanta questa si manifesta. Qualcuno di voi, magari un Golem, dovrebbe essere già riuscito ad usare il suo potere in minima parte senza mostrare la propria anima. Ma avendo usato il mio potere per tutto questo tempo si sarebbe sicuramente mostrata. -

- Tuttavia... -

- Tuttavia con vari allenamenti e con l'esperienza puoi controllarla. In questo modo non mostri la tua anima, e ne conseguono molti vantaggi che scoprirai più avanti. Comunque hai indovinato, bravo! - gli mise il piede scalzo in testa - Quello che stavo usando era il mio golem. -

- Quindi hai barato per tutto questo tempo. - Disse Mirko scansandole la gamba con uno schiaffetto - Insomma tutto questo per capire solo questa cosa? -

- Problemi? - gli rimise il piede in testa ma questa volta con più forza e spingendo verso il basso - Sono io il capo qui. Potrei tenerti anche tutto il tempo impegnato a pulire il corpo di un siwisu se solo volessi. -

Mirko sospirò - Chiedo scusa, Maestra Van... -

- Va meglio. In una battaglia é importante capire in fretta punti deboli e di forza dell'avversario. Molti di questi potrebbero ingannarti, come ho fatto io dicendoti di ferirmi a pugni, ma tu devi ragionare di testa tua e non sbattere mai la testa su una sola via. Se non ci riesci in un modo cerca un altro metodo, e sempre in fretta. -

- Ho capito... - Mirko si rialzò per appoggiarsi sul letto e si asciugò il sudore con un panno.

- Meno male che lo hai capito abbastanza in fretta, altri allievi come Masamune ci hanno messo tre nensanariek prima di pensare ad un altro modo. -

- E chi é? Uno di quelli che ho visto prima? -

- Ma come... - Sul volto di Vanvan si stampò un sorrisino maligno - ...Meteo non te ne ha parlato? -

- No. -

- Neanche di come é arrivata qui? -

- So solo che é nata dopo che sua madre già incinta e che poi Grey si è preso cura di lei. Ma che centra? -

- Non ti ha detto che insieme a lei é nato un suo gemello. -

- Si hai ragione. Sarebbe lui Masamune? -

- Si ahahahah quando la tua amica é nata c'ero anch'io insieme a Grey. Lui si é preso la bambina e io il bambino. Immaginavo che non vi avrebbe detto niente. Meteo non lo sopporta. -

Forse non dovrei chiedere queste cose a lei, ma credo che continuerebbe a parlarmene anche se non dicessi niente.

- E come mai? -

- Masamune é molto eccentrico e attivo e si diverte a fare scherzi al contrario della "muso-lungo" di sua sorella. -

Credo che questo tizio starà antipatico anche a me.

- Inoltre lui fa parte del gruppo da tre del capo dei Farek Rae, chiamato anche il clan del pugno-indomito. -

- Mi stai dicendo che quella di Meteo é invidia? -

- Non per il suo posto, ma perché sa che Masamune é molto più forte di lei. Vorrebbe anche lei la sua potenza distruttiva. -

E so benissimo perché vuole quella forza...

- Capisco... Ci sarà anche lui alla riunione vero? -

- Per forza. Ti ho appena detto che é la spalla del capo, mi ascolti quando parlo !?!? -

- Si si, calmati. -

- "Calmati" ? Che cos'é tutta questa confidenza? - lo spinse con un calcio al petto, poi salì sul letto e gli sali a cavalcioni sopra il petto avvicinando il suo viso a quello del ragazzo - Ti ho detto che devi chiamarmi Maestra-Van, hai capito? -

Mirko arrossì tutto e distolse lo sguardo cercando di spingerla via - S... Si ho capito! -

Lei gli tirò una schicchera sul naso e si rialzò - Bravo! Ora alzati, ti sei riposato abbastanza. -

Il ragazzo si ricompose rialzandosi in fretta e sistemandosi i vestiti.

- É inutile, tanto ora te li devi togliere. -

- COSA ??? -

- Ehi, che ti urli? Devi imparare a trasformarti completamente e non abbiamo così tanti vestiti qui da permetterti di strappare quelli di Mehum. -

- Ok Maestra-Van... -

Maledetta. Mi chiede di spogliarmi così all'improvviso. É proprio senza pudore. Si tolse la maglietta, le scarpe, i calzini e la cintura. Intanto Vanvan stava cercando qualcosa dentro un armadio in metallo della stanza. Sentì che Mirko si era fermato così si girò per guardare.

- Beh? L'altra metà? -

- Vuoi che mi tolga anche i pantaloni ??? -

- Quelli e qualsiasi cosa hai ancora addosso. -

- Stai scherzando vero? -

Lei si voltò con aria sufficiente e indicandosi la faccia - Ti pare la faccia di una scherza? -

Mirko rimase esterrefatto - Non mi leverò nient'altro! -

- Che hai detto? -

- Non ho intenzione di levarmi nient'altro! - Le ripeté lui con aria decisa.

Vanvan lo guardò all'inizio arrabbiata, ma poco dopo lasciò perdere - Va bene, metterò tutto nel conto di Alyce. - Tirò fuori dall'armadio una grossa borsa che indossò tenendola dietro alla schiena.

- Allora, penso tu abbia capito che sei un Doom. I Doom sono principalmente dei mostri con un grande potenziale offensivo e la maggior parte non hanno poteri. La tecnica più importante che un possessore di un doom deve conoscere é la trasformazione. -

- Quello lo sò già fare. -

- Ah si? Allora fammi vedere! -

- Ok... -

Il ragazzo si concentrò. Apparve la sfera luminosa blu scura sul suo petto e da lì iniziarono a crescere le grandi scaglie. La pelle divenne squamosa e blu, crebbero le grandi ali che si aprirono creando una piccola folata di vento e le corna coprirono la testa come un elmo, lasciando scoperti solo gli occhi.

- Mmmh... - Vanvan iniziò ad osservarlo girandogli in torno. Poi iniziò a fissare l'anima che le illuminava il volto. Dopo un attenta analisi disse: - No, non ci siamo. -

- Che significa? -

- Che ancora non hai accettato la tua anima. Il tuo corpo la rinnega, non sei completamente trasformato. -

Ma che vuol dir... Però forse ha ragione. Durante lo scontro con Shen, dopo che Taisuke mi ha calmato ero in una forma diversa dalle solite volte. E ora non riesco a tornare come quella volta.

- Mantieni la stessa altezza, le scaglie non coprono tutto il corpo, i lineamenti della faccia sono ancora umani... No non ci sei per niente. Le corna e gli occhi però sono apposto. Forse non sei così irrecuperabile. -

- Quindi qual'è il problema? -

- Che stai negando al tuo doom di prendere il tuo corpo. Stai cercando di impedirglielo anche senza accorgertene, ma in questo modo ti stanchi molto prima e rallenti la tua velocità di guarigione. -

- Mi pare ovvio che stia cercando di controllare il mio doom. Non é qualcosa che sono felice di avere. Avevo perso il controllo durante il mio ultimo scontro ed é stato orribile... -

- Ehi, guarda che il grigio esiste. Non ti ho detto di bruciarti il cervello e lasciare il doom libero. Devi rendere il corpo e l'anima una cosa sola. E per fare ciò devi accettare il tuo doom. Nonostante sia considerata la condanna della persona devi capire che é una parte di te e non puoi negarla. Solo quando riuscirai a capirla potrai usare il tuo potere al meglio. -

Nonostante tutto, spiega davvero bene Vanvan... Ma... accettare il mio doom? Come faccio se sono consapevole di cosa é capace di fare? Questa non é una parte di me. Io non sono così! Non cerco morte e distruzione...

- Stai peggiorando! Stai combattendo contro te stesso, te lo si legge in faccia. Per ora lasciamo perdere, non servirà a niente ora stare qui a farsi mille domande ed é meglio che questa cosa tu la risolva con calma. É un allenamento più psicologico e spirituale che fisico quindi puoi farlo mentre riposi o dormi. Ora passiamo alla terza parte. -

Rovistò un po' nella borsa e prese una decina di piccole sferette colorate per mano.

- Ora arriva la parte tosta, in un combattimento devi poter pensare e ragionare anche mentre sei sotto stress. Inoltre devi avere una buona agilità e riflessi per poter schivare gli attacchi nemici e non farti accoppare prima di mettere in pratica la tua tecnica. Quindi... - con una mano sparò una di quelle piccole palline contro di Mirko con una velocità tale da renderla un proiettile.
La sfera colpì Mirko su una delle scaglie della gamba destra. Era così forte da non essere arrivata alla carne per pochissimo. Questo lo fece comunque inginocchiare per il dolore.

Aaah ma che diamine... Come ha fatto ha lanciarla così forte solo con il pollice? E CHE LE SALTA IN MENTE COSÌ ALL'IMPROVVISO ???

- Devi uscire da qui il prima possibile. Quando sarai fuori vedrai un carro. Una volta salito li sopra la smetterò di spararti. Non c'è un limite di tempo. Se cadrai a terra e non riuscirai a rialzarti perderai, ti farò curare e dovrai riiniziare tutto da capo. L'addestramento andrà avanti solo quando sarai riuscito a passare questo test, d'accordo? -

É malata? Anche ammettendo che riesca a trovare l'uscita dovrei evitare per tutto il tempo i suoi proiettili? Capisco a cosa mira l'allenamento, ma non so se ce la farò...

Vanvan lo guardò e capì subito cosa gli passava per la testa - Ti ricordo che puoi abbandonare quando vuoi e tornare strisciando dai tuoi amici che entreranno nel gruppo mentre tu resterai a guardare! Sei liberissimo di scegliere! -

...Sai dove colpire vero? Non posso stare a guardare mentre loro si mettono in pericolo. Devo poterli proteggere da tutto!

- Iniziamo? -

- Bene, un'ultima cosa. Ho ancora ottantotto palline normali nella borsa. Una volta finite inizierò ad usare le mie palline speciali, ed é meglio che da quelle tu non ti faccia colpire. Una volta finite tutte le palline nella borsa ti toccherò. Da quel momento avrai un'ora in cui non farò niente. Dopo di che riempirò di nuovo la borsa e inizierò a spararti nuovamente. Queste sono le regole. Tutto chiaro? -

Mirko deglutì.

Lo dice con molta naturalezza come se non fosse niente, ma ho sentito cosa sono in grado di fare quelle sfere. Se mi faccio colpire in qualche punto vitale sono finito...

- Si, chiaro Maestra-Van! -

- Ottimo. Hai due minuti prima che inizi a cercarti. Prego, inizia a scappare. -

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte. Si riprese la cintura, la spada e corse fuori dalla stanza.

Allora iniziamo a ragionare. In questi giorni sono rimasto tutto il tempo in quella stanza e quindi non ho potuto esplorare la base, ma Vanvan l'altro giorno mi ha confermato che ci troviamo sotto quella valle con le rovine dove ho combattuto.

Intanto iniziò a camminare prendendo il corridoio di destra.
Quello che so é che questa base é circolare, ma non so se sono una o più piani. Se così fosse potrebbe esserci un'uscita sia a quello più alto che da sulla valle e una al livello più basso che porta al di fuori della catena montuosa. In questo caso allora sarebbe quella l'uscita che devo cercare, siccome ci sarà un carro e un veicolo come quello non potrebbe mai oltrepassare la catena montuosa se si trovasse all'interno della valle. Ora devo...

Una pallina lo sfiorò passandogli davanti alla faccia e lo spavento fu così grande da farlo cadere a terra.

- Sono già passati due minuti? Dove sei? - Guardò ovunque ma non c'era nessuno - Dannazione... -

Un'altra pallina lo colpì su un dito che si sarebbe rotto se fosse tornato umano.

Diamine sono sia forti che precisi. E non riesco a capire da dove vengono. Devo sbrigarmi.

Continuò a correre nella stessa direzione cercando una porta diversa da quella delle solite stanze ma non trovava niente. Allo stesso tempo doveva anche cercare di schivare le palline di Vanvan, di cui però solo poche riuscivano a colpirle. Decise poi di entrare in una stanza a caso per ripararsi dalla scarica di colpi della ragazza e riposare un attimo.

Che fatica... Sono stremato... E oggi non ho neanche dormito... Le sfere di Vanvan sono molto pericolose, e credo che lo stesse facendo apposta a non colpirmi per divertirsi. Non sembra pero' intenzionata a lasciarmi illeso. Nonostante questo, per ora non mi haQuando supererai questa prova potrai tornare dai tuoi amici. lasciato grosse ferite.

Si rialzò da terra per cercare l'interruttore della stanza. Una volta premuto si accesero delle torce a gas agli angoli della stanza. Si trovava in una stanza completamente vuota, ma molto spaziosa e vedendo la parete in fondo si ricordò di una cosa.

Ma certo! Quel Vastatoris che é uscito dalla stanza con quei tizi. Sicuramente alla fine di quel lungo corridoio che hanno percorso ci deve essere l'uscita. Bene, ora devo solo tornare li. É ad una dozzina di stanze a sinistra rispetto a quella da cui mi sono allenato questi giorni. Ora devo solo tornare lì.

Iniziò ad aprire lentamente la porta senza affacciarsi e non appena ebbe lo spazio per passare due palline gli volarono davanti sfiorandolo di poco.

Cavolo... Sono arrivate da destra però. Quindi ho la via libera.

Il ragazzo lanciò la spada per terra in corridoio e, appena toccò terra, Vanvan sparò altri due colpi. Mirko ne approfittò per scappare via riprendendosi la propria arma. Pochi secondi dopo però il ragazzo venne di nuovo bombardato di proiettili che lo colpivano sulla schiena e sulle gambe. Cercava di proteggersi usando il fodero dell'arma ma era inutile.

Devo sbrigarmi, non ce la faccio più!

Mancavano solo quattro porte quando una pallina più grande e pesante non lo colpì ad un fianco facendolo cadere a terra.

- AAAH !!! Che cos'è ??? É praticamente un proiettile... Che dolore... - appoggiò la mano sulla ferita. La pallina era dentro la carne e stava uscendo molto sangue - ...meno male che sono trasformato. Manca poco...non posso mollare adesso... -

Si rimise in piedi a fatica e cercando di ignorare il dolore camminò in fretta fino alla stanza che stava cercando.

- Bene... - aprì la porta, accese le luci e trovò Vanvan in piedi in mezzo al corridoio a sbarrargli la strada.

- Sapevo che prima o poi lo avresti capito. -

- Che diamine era quello di prima? ... -

- Oh, intendi l'ultimo? Era uno dei miei proiettili speciali. Te lo avevo detto che dopo le palline normali avrei usato quelli. -

- NON MI SEMBRA CHE NE HAI SPARATE OTTANTOTTO !!! -

- Ho detto che quando non ne avevo più le avrei usate, non ho detto dopo averle sparate tutte. Può darsi che un paio di quelle normali mi siano accidentalmente cadute. Le regole non lo vietavano. -

- Mi prendi in giro? Ora fammi passare. -

- Certo! Prego la strada é libera. - Vanvan si scansò facendo un gesto di invito al ragazzo ma prima che quest'ultimo potesse fare un passo gli sparò una pallina davanti al piede.

- Vai pure. -

Ci provò di nuovo con un saltello dall'altro lato e questa volta la pallina gli sfiorò il braccio.

- Cos'hai? Non vuoi finire l'addestramento? -

- ...Maledetta! - iniziò a correre con tutte le sue ultime energie mentre Vanvan lo riempiva di quanti più proiettili possibili. Molti lo presero ancora sulle ali, alla pancia e alla gamba ma senza prendere punti vitali, siccome li copriva con la spada.

Così non vado da nessuna parte... devo risolvere il problema principale.

A metà strada cambio improvvisamente direzione e iniziò a correre verso la ragazza coprendosi con le ali e la spada.

- Davvero vuoi colpirmi? Speri di mettermi fuori gioco? -

Vanvan continuò con la scarica di proiettili finché non fu a pochi metri da lei. Poi lasciò cadere le ultime palline che aveva in mano e si preparò a ricevere il colpo.

- Forza, colpiscimi. -

Lui all'ultimo metro cambiò di nuovo direzione, aprendo le ali e saltando contro il muro.

- Che stai? ... -

Il ragazzo si poggiò poi sulla parete con le gambe e spingendo contro di essa fece un rapidissimo scatto su Vanvan con il fodero puntato contro di lei. La ragazza però lo schivò tranquillamente saltando in aria.

- Ovviamente hai pensato che se i pugni non funzio... -

Senza farle finire la frase sguainò la spada prendendola di sorpresa ee, approfittando che fosse in aria, le tagliò la borsa, rovesciando tutte le palline a terra. La ragazza atterrò ancora incredula mentre lui riinfoderò l'arma a cui si appoggiò per non cadere.

- Bene... Non hai più proiettili in mano e neanche nella borsa. Ora rimani la buona per un'ora... -

- MA COME TI É SALTATO IN MENTE. MI HAI DISTRUTTO LA BORSA !!! -

- Le regole non lo vietavano... -

La ragazza era infuriata e non gli uscivano le parole. Poi un sorrisino iniziò a crescere sulla sua faccia finché non scoppiò a ridere.

- AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH !!! Ok, hai vinto tu ahahahahah. Però... non é finita. -

- Che vuoi ancora? -

- Non ti ricordi? - disse Vanvan avvicinandosi a lui con un sorriso malizioso e un dito alzato - Prima della mia tregua ti avrei dovuto toccare. -

- E allora sbrigati, toccami e finiamola. -

- É un vero peccato che tu ti sia fatto colpire così tante volte dalle mie sfere speciali. Magari la prossima volta farai più attenzione... - Il dito iniziò come a vibrare ma quando Mirko se ne accorse era troppo tardi.

- Ma cosa ha il tuo... - la ragazza lo toccò al petto e anche Mirko vibrò per qualche secondo spalancando gli occhi e iniziando a sanguinare dal naso e dalla bocca, poi cadde a terra come un corpo morto.

Non... riesco a muover... Sto... perdendo... I sensi...

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Capitolo 38
*** Presagio di guerra ***


Note dell'autore: Salve lettori. Cosa? É più di un mese che non pubblico niente e ora torno con un solo capitolo striminzito? Si avete ragione. Potrei stare qui a dirvi tante scuse per cui sono stato inattivo, oppure potrei elencarvi cosa c'é di nuovo :D. Grazie ad una ragazza (beatrice ferracuti, grazie mille :* ) che ha accettato di farmi da beta reader, stanno uscendo i vecchi capitoli versione 3.0 yeeee (spero anche ultima versione) ora finalmente sono impeccabili e praticamente pronti per essere stampati (manca relativamente poco mwahahahah) Per quanto riguarda questo capitolo, é stato davvero complicato scriverlo e non sono neanche troppo soddisfatto, ma spero che lo appreziate comunque. Andremo a vedere Ghost, uno dei personaggi che fin'ora non avevo approfondito, rimanendo un anonimo personaggio silenzioso. Spero che con questo capitolo riusciate a comprenderlo meglio, e ricordatevi che la trama va avanti, non ignorate le chicche e le informazioni che lascio qui e li XD buona lettura.

CAPITOLO 30
Presagio di guerra
Ghost




Qualche cave precedente, di fronte al quarto regno, nei pressi di un enorme accampamento, un combattimento era giunto al termine.

- Blululabla Ultra Boom !!! - Pierrà sferrò il suo enorme pugno gonfiato contro lo spadaccino che, dopo l'esplosione, volò in aria per l'onda d'urto.

- Ahahahah, é stato veloce, é vero? Sbruffone. -

Aspettò che il corpo dell'avversario atterrasse nel cratere provocato dall'esplosione. Poi il suo corpo riprese a muoversi da solo, cambiando direzione e camminando verso il castello.

- Ancora... Pensavo di essermene liberato, é vero. -

Senza il controllo dei suoi movimenti andò a sbattere contro un giovane dalla pelle scura.

- Sei tu che hai fatto tutto questo baccano giusto? -

- Ops... -

* * *


Data attuale: 41° cave di Vexin.

... Zhum... Zhum zhum....

Era enve, ormai i ragazzi alloggiavano a casa di Kakou da tre cave e passavano le giornate ad allenarsi in segreto. Meteo ancora non si era ripresa e non usciva mai dalla stanza mentre Alyce andava spesso dalla compagna per aiutarla al lavoro.

... Zhum... zhum-zhum-zumh... Zumh...

Con la loro assenza i ragazzi si sentivano più liberi di poter provare quello che volevano, senza però tornare in città.

... Zhum zhum...

Mentre però i ragazzi erano in salone a chiacchierare, qualcuno era rannicchiato in un angolo della stanza accanto alle scale del piano terra.

...Zhum...

Il ragazzo si stava passando da una mano all'altra una palletta di metallo, che aveva trovato li a terra, mentre canticchiava una canzone. Poi quando gli scivolò di mano l'oggetto lo lasciò stare, appoggiando la testa al ginocchio e guardando il soffitto.

...

Era fermo, immobile, senza dare segno di vita, finché un piccolo mostriciattolo non gli si avvicinò. Era grande quanto un dito e strisciava come un serpente, ma con delle piccole zampe vicino alla testa. Il ragazzo allungò il dito per farlo salire ma appena lo toccò quest'ultimo lo morse. Lui strizzò gli occhi ma rimase quasi impassibile. Il dito si era automaticamente trasformato in ghiaccio, congelando il piccolo Vastatoris, per poi lasciarlo cadere a terra come se fosse un sassolino. Poi iniziò a fissare il dito.

Il ghiaccio...

Iniziò a ripensare ai suoi ultimi due scontri, in particolare quello con Pierrà. Si rannicchiò di nuovo e riprese a guardare il soffitto.

...Non sono servito ai miei amici...

All'improvviso entrò qualcuno nella stanza ma lui rimase impassibile, come se lo sapeva già che sarebbe entrata, o come se non l'avesse sentito.

- ...indi lo zouru si trova lì. É seria la questione? -

Il discorso era già iniziato ma appena sentì la voce di Alyce il ragazzo rizzò le orecchie.

- Molto. Ma ormai é fatta. Mancano solo quattro cavek alla fine di questo xin. Non credo che sia rimasto li così tanto tempo per poi scatenare una guerra all'ultimo momento. Ma se lo meriterebbero quei nullafacenti del quarto regno. Alla fine ci rimettiamo sempre noi. Sarebbe ora che sparisse quel regno. -

- Dai Kakou ahahahahah non esagerare. -

- Si hai ragione... Ma sapere che quei tizi non fanno niente per tutto il cave e poi pretendono di meritarsi questo e quell'altro... *Grrr* !!! - La donna si morse una spallina della canottiera - ...Baturok !!! -

- E dai calmati. Se ti sentisse uno dei ragazzi? -

- Tanto i tuoi amici non possono capire cosa dico, tranquilla. - disse facendole l'occhiolino. Stavano frugando tra gli scaffali della stanza e non si erano ancora accorti del ragazzo.

- Ma dov'è? Ero sicura di averlo poggiato lì sop... Ehi ma questo pezzo che ci fa qui? Non dovrebbe stare laggiù? Qualcuno ha spostato tutto, *Grrr* !!! -

- Sembra sia così. Fammi pensare dove potrebbe essere... - Alyce si poggiò al muro a pensare guardando il soffitto e rimanendo immobile.

Intanto il ragazzo lentamente si alzò dall'angolo, riprese la palletta che gli era precedentemente caduta e si avvicinò ad Alyce, senza essere visto da Kakou che stava con la testa dentro un enorme scatola. Lui le toccò la spalla e la ragazza saltò spaventata e urlando, sia per lo spavento, sia per il freddo della sua pelle.

- AAAH! ... Ah Ghost sei tu. Mi hai fatto prendere un colpo. Quando sei entrato? -

Lui alzò le spalle, sempre da incappucciato e con le mani in tasca.

- Alyce che ti... Oh ciao! Come mai sei sceso? Dai torna dai tuoi amici, noi dobbiamo parlare di argomenti seri. -

- ...Ok... -

- Ah a proposito. Non é che per caso hai visto un... Come lo chiamate voi... Albul... Quello con tanti fogli... Come si dice nella vostra lingua... -

Il ragazzo senza farla continuare indicò l'armadio vicino a dove era seduto prima e con le dita fece capire quale ripiano.

- Grazie. -

Senza nient'altro da fare posò la pallina su uno scaffale in alto accanto alla porta e uscì. Salì le scale ed entrò in salone dove i ragazzi erano seduti a terra in cerchio a parlare e bere. Tra tutti, Ghost concentrò lo sguardo su Shawn guardandolo male.

...Il tizio... Lo odio... Spero sparisca il prima possibile...

Tornò sulle scale ma Lorenz lo fermò.

- Ehi Ghost aspetta! Vieni qui con noi. -

Il ragazzo sospirò e poi a forza si sede vicino a lui.

- Allora ti stai allenando anche tu di nascosto vero? Ammettilo, stai preparando quel super raggio gelante che ti stò consigliando da secoli. Vero? Vero? - gli disse Taisuke colpendolo ripetutamente con il gomito.

- Non credo proprio Tai. - Gli rispose Lorenz, poco prima che Ghost scosse la testa.

- Ihihahahah lasciatelo in pace, piuttosto, tu rispondi alla mia domanda. -

...Ti odio...

- Oh certo, sarebbe fantasticamente bello poter rispondere a questa bellissima domanda che era fatta apposta per quel bel discorso che stavamo facendo per quanto riguarda quei... -

- Non se la ricorda e sta prendendo tempo. -

- NON É VERO LORENZ !!! É che... Ah giusto, dobbiamo dirla anche Ghost che non l'ha sentita. Si é così. Prego procedete. -

- Come se non avessi capito. Comunque, cosa pensate di dire al grande capo dei Farek Rae? Ok che la schizofrenica vi ha accettato ma, da quanto ho capito, la zombie rossa si rifiuta, e ho modo di credere che il capo la penserà allo stesso modo.

- Gli faremo vedere quanto siamo forti e mostreremo le capacità dei nostri poteri! - Fece Taisuke mettendosi in posa e alzando il braccio, dimenticando che aveva il bicchiere in mano, e rovesciandosi tutto il contenuto addosso.

- Ihihahahahaha, non ho capito, c'é qualcosa che sai fare? Ihihahahah!

...Stai zitto...

- Ahahahahah, ora dovrai andarti a lavare di nuovo. -

- Nooo un'altra doccia nooo! - disse Taisuke lamentandosi, siccome per lui lavarsi era noioso - Ma non é niente. Guarda! - si passò la mano sulla maglietta per asciugarla, senza però ottenere il risultato sperato.

- Come nuova ahahahah! - gli rispose Lorenz ironicamente.

- Vedi, che ti avevo detto? Posso resistere ancora qualche altro giorno. -

- Ihihahahahah non l'ha capito! Non credi che sareb... -

Ghost si voltò per cercare una finestra, ma l'unico vetro presente era quello sul soffitto. Ormai aveva smesso di seguire il discorso e si distraeva per ogni piccolo movimento. Con lo sguardo posò l'attenzione prima sulla porta, notando che era perfettamente immobile. Questo perché lì il vento non soffiava e non c'erano spifferi. In effetti da quando erano entrati non avevano visto neanche una nuvola ma solo sole. Il sole quando non era spento. Altrimenti era tutto buio. Nero proprio come la punta di quel tappeto.
Proprio in quel istante un piede ci fini sopra e l'attenzione tornò sui ragazzi.

- Ok ho capito. Solo un brano però. - Dal suo cappello tirò fuori un violino e si mise in piedi. Iniziò a suonarlo con grande maestria, ma a Ghost dava fastidio e senza che nessuno se ne accorse uscì dalla stanza, scendendo nuovamente le scale.
Non gli andava di rimanere dentro così uscì di fuori. Il piccolo sole scaldava il quartiere con una luce intensa, ma nonostante queste diede fastidio a Ghost lui non ci fece caso proseguendo. Iniziò a camminare, guardando e osservando meglio le case e le persone rispetto alle altre volte. Gli edifici qui erano solo case abitate, e molte persone si fermavano davanti alla porta a parlare. Il bianco delle mura quasi accecava per la luce che rifletteva ma la gente del posto sembrava esserci abituata. Proseguendo per la via finì nella piazza della stazione dell'hayground dove, così come quando erano appena arrivati, c'erano un sacco di persone riunite. Stavano tutte discutendo l'una con l'altra, in modo anche abbastanza acceso, e sempre più gente si riuniva.

...Che noia...

Senza che se ne accorse però, Ghost venne accerchiato, costringendolo a passare tra vari gruppetti di persone. Il ragazzo iniziò a entrare nel panico, non sapendo cosa fare. Non era particolarmente alto e la folla era diventata talmente fitta che non riusciva neanche più a vedere dove dovesse andare.

...Dove sono...

Iniziò a respirare affannosamente e a muoversi furiosamente cercando di scappare, attirando però l'attenzione di molta gente, che lo osservava facendo commenti in echinonz. I loro sguardi facevano capire che non gradivano la sua presenza, e qualcuno sembrava intenzionato a prendere provvedimenti.

...Che cosa vogliono... Che volete...

Prima però che potessero  fare qualcosa, un uomo dai capelli corti marroni e un bozzo sull'occhio sinistro salì su una specie di banchetto in metallo urlando: - Vecs emico oudu razecs eperiek. -

Nella folla calò il silenzio, e si girarono tutti ad ascoltarlo, lasciando in pace Ghost - Ovu bame ame ruma zutra ienocs rabe? Ovu bame oubupa ame boulurie ienocs elieni, tepe kediesi ghe oumuze? Ovu bame ame ozebi rekuramie doupu akacs, tiso mete riesou? Mek vecs lura zeghite ate kimou oudu iemaziesak oudu Eden. Sezi liereta vecs, sagecasna oudu murou bupirie a iefopame ienocs sounie. Ghe ou  mukiek iemo bame oudu boumase tecs ghe fabe oudu kiega ierou ghe muru Koura a ghe muru Rego. Tecs nare sezi soufese e ieso... -

Ghost cercò di approfittare della situazione per scappare, ma entrò di nuovo nel panico, tanto da bloccarlo, accovacciato nella folla.

- Eccoti! - Sentì dire Ghost da una voce femminile, prima di essere afferrato e portato in braccio. La ragazza lo portò fuori dalla piazza e una volta usciti riuscì a riconoscerla.

- ...Alyce...-

- Dove ti eri andato a cacciare? Se avessero scoperto che vieni dall'Eden avresti passato dei guai seri. Non ti devi allontanare mai più capito? -

...La tettona mi ha salvato...

- Quindi d'ora in poi... - Alyce prese Ghost sottobraccio e lo strinse a se - Starai sempre vicino a me ahahahah! -

- ... -

- Eh dai, dì qualcosa. - la ragazza iniziò a punzecchiarlo con un dito sulla guancia, ma lui, dopo averla sopportata per tre volte, glie lo morse.

- Ahia. Sei cattivo. Non parli mai. Volevo solo chiacchierare un po'. -

- Alyce! - era Meteo che la stava chiamando dalla casa - É arrivata la lettera che aspettavamo. -

- Oh certo adesso arr... -

Ghost approfittò di quei pochi secondi in cui la ragazza era distratta per scappare senza essere visto e si rintanò di nuovo nella stanzetta accanto alle scale.

...Il tizio ha preso i miei amici...

Prese la palla di prima e si sede a terra.

...Non sono più utile... Ho già fallito due volte...

Mentre pensava però non si accorse che accanto a lui c'era Kunz. L'uomo fece un cenno con la testa ma Ghost rimase fermo a fissarlo confuso e facendo un passo indietro.

...Armadio...

- Sai ragazzo... - Era la voce di Kakou. Era appena entrata anche lei nella stanza accendendo le torce.

...Tizia anonima...

- ...Kunz ha perso l'uso della parola dopo una battaglia di molti vepak fa. Ora é muto. -

Kunz fece un sorriso a trentadue denti a Ghost e poi si alzò dirigendosi verso la compagna.

- Per quanto ne so tu invece puoi parlare. Come mai non usufruisci di questo tuo potere? Sei sempre in silenzio. -

Il ragazzo non rispose, e rimase indifferente girando la testa.

- Non é che sei triste perché hai perso il tuo ultimo scontro? -

Questa frase attirò l'attenzione di Ghost.

- Sai non devi abbatterti. Era un Oni, e anche molto forte. Forse avrei perso anch'io. -

Il ragazzo mise le mani sulle orecchi e chinò il capo per non sentirla.

- I tuoi amici si stanno allenando. Tu non hai voglia di diventare più forte. -

Ghost iniziò a scuotere la testa.

- O forse non vuoi poter proteggere i tuoi amici quando saranno in peri... -

- SI !!! - si alzò in piedi di scatto urlandole contro. Aveva il fiatone, e dopo pochi secondi distolse lo sguardo da lei rimettendo le mani in tasca e voltandosi.

- Si cosa? -

- ... -

- Dai dimmi. -

- ...io non sono forte... Il mio corpo é debole... -

- Cosa hai intenzione di fare? -

- ...non voglio essere un peso... -

- E allora cosa dovresti fare? -

- ...Non voglio essere ancora un peso... -

- Ghost! - Kakou le poggiò una mano sulla spalla facendolo voltare. Lui si girò ma con lo sguardo diretto sul pavimento, perso nel vuoto.

- La forza non é essenziale per vincere uno scontro, ci sono molti modi per vincere. Anche se i tuoi amici sono più portati per il corpo a corpo non significa che lo debba essere anche tu. -

La guardò negli occhi per qualche secondo, poi si voltò ancora.

- Che ne dici se ti allenassimo noi? -

Il ragazzo scosse la testa senza neanche pensarci.

- Conosciamo Il tuo potere. Inoltre questa nensanariek non lavoriamo. Sarebbe facile per noi idearti qualche tecnica. Il tuo golem ha davvero molti modi per essere usato, lasciaci provare. -

...Dovrei...affidarmi a loro...

Kunz e Kakou gli porsero la mano - I vostri poteri sono davvero fantastici, e il tuo non é da meno. Se ti fidi di noi sarai in grado di aiutare i tuoi compagni quando ne avranno più bisogno. Gli stessi compagni che farebbero di tutto per salvarti. Allora... Accetti? -

...I miei amici sono molto... Più forti di me... Io sono indietro...

Ghost finalmente rialzò lo sguardo vedendo i due volti sorridenti che gli porgevano la mano.

...Però... Forse... Questa é la mia unica chance...

Il ragazzo annui e la ragazza esultò.

- Bene! - i due però rimasero con le mani alzate, aspettando il ragazzo - Non ci stringi la mano? Non é un segno per stipulare un patto nel vostro mondo? -

Ghost indietreggiò e scosse la testa.

...No...

* * *


Intanto, nel accampamento di fronte al quarto regno.
Un uomo giovane, scuro di pelle, con le treccine e a torso nudo, con dei tatuaggi neri sul corpo come linee tribali, stava reggendo per i capelli un tizio ambiguo, dalle fattezze femminili e in mutande. Nel frattempo, altre persone vestite di giallo, e con "P-Efiesou" scritto in echinonz sul berretto, stavano trascinando via il corpo di un uomo dai capelli lunghi e neri da un'enorme cratere

- Quindi Famuru si é fatto battere da questo meccanico. Non sarà mai promosso con questo basso livello di forza. - lanciò l'uomo che teneva in mano a terra e si pulì le mani.

- Legatelo e tenetelo a bada. Tutte quelle esplosioni che ha provocato avranno sicuramente attirato l'attenzione dello stupido Zouru del 4° regno. Aspettiamoci delle provocazioni da parte loro. Questo é un ordine, che nessuno superi il perimetro! -

Tutti i soldati in giallo si misero sull'attenti portando le dita alle tempie, formando con le braccia un triangolo, e chiudendo un occhio - Certo Zouru! -

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Capitolo 39
*** Speranze perdute ***


Note dell'autore: Lettori, incredibile ma vero, i cieli si aprono, una luce divina illumina la terra, cori angelici accompagnano il capitolo che dopo due mesi sono riuscito a pubblicare *HALLELUYA* :D Non ci credo neanche io, ma sono tornato. "Ma riprenderai a fare capitoli ogni due settimane?" Assolutamente no, con questo ho esagerato ma posso assicurare che non succederà più. Stasera metterò la scheda personaggi con altre informazioni. Questo é l'ultimo capitolo che si concentra su un personaggio. Ho notato che é abbastanza scomodo trovare discorsi scritti in echinonz e scoprire cosa dicono solo capitoli dopo con le schede, quindi in questo ho voluto inserire direttamente direttamente la traduzione dopo le frasi tra parentesi e di un colore diverso. Fatemi sapere cosa ne pensate ;) anche se volete solo cambiare colore. Buona lettura :D


CAPITOLO 31
Speranze perdute
Lorenz




Data attuale: 42° cave di Vexin




Di fronte al 4° regno, in una tenda del grosso accampamento, un uomo legato a mani e piedi con una corda metallica a terra si dimenava furiosamente.

Non é possibile, non controllo più il mio corpo... é vero.

Era pieno di ferite in faccia, da cui però non usciva neanche una goccia di sangue.

Cosa devo fare per levare il controllo di quella ragazzina. Sarà un cave ormai che sto qua dentro a dimenarmi, inizia pure a esserci troppo gas qu...

Il corpo dell'uomo si fermò improvvisamente, ma, proprio quando pensò che fosse finita, si trasformò senza volerlo.

Oh oh...

Nel frattempo, due guardie fuori dalla tenda discutevano.

- Finalmente, solo altri tre cave e potremo tornare a P-Efiesou. -

- Già... Nonostante tutto é un bene che non siamo entrati in guerra prima del Gheaxin. Potremo festeggiare più tranquilli ora. -

- Si, sono felice per questo. Ehi... Lo senti anche tu questo rumore? -

- Proviene da dentro. -

I due soldati entrarono di fretta nella tenda, e con grande stupore, e portandosi la mano alla bocca per la puzza del gas, trovarono il meccanico mentre si gonfiava a dismisura. In pochi secondi riempi quasi tutta la tenda. Le guardie furono costrette ad uscire e con un corno dritto suonarono prontamente l'allarme.
- Presto! Il prigioniero sta cercando di scappare! -

- Vi posso assicurare che non dipende da me, é vero. -

I soldati si riunirono intorno all'enorme Pierrà, che ormai aveva distrutto sia la corda che la tenda per le sue dimensioni. Presero le armi pronti a colpirlo ma un uomo a torso nudo li fermò.

- NON COLPITELO! QUESTO MECCANICO CREA GROSSE ESPLOSIONI! É PROBABILE CHE COLPIRLO LO FACCIA DETONARE! -

- Afcoltate, il fostro cafo ha rafione, se fi folfite eflodo! -

Alcuni soldati cercarono di spostarlo per allontanarlo ma fu inutile. Ormai era troppo grosso e le mani affondavano nella gomma rossa. Neanche uno che si trasformò in un enorme mostro riuscì ad afferrarlo, rischiando invece di rimanerci incollato. Il capo con rapidità ordinò a tutti di allontanarsi dal meccanico e di avvicinarsi a lui.

- Orfai non fotrei fermarlo neanche folendo. Fredo fia rimafta una fola fosa da dire. CHANCHAKARA MEGA BOOM! -

* * *


- Watta! -

Sulla via della casa di Kakou, nel quartiere di Aroga, Lorenz e Taisuke si allenavano combattendo l'uno contro l'altro.

- Ek straight! - Lorenz colpì l'amico con un pugno di legno che venne parato con le braccia.

- Non mi hai fatto niente. Immunity... - Taisuke lo respinse e scattò in avanti trasformandosi e preparando un pugno.

- Vext trap! -

- ...Reverse! - sferrò l'attacco ma Lorenz era diventato completamente di legno e il corpo cadde a terra come se fosse una statua. Senti dei movimenti nella sabbia sotto i suoi piedi e intuendo che stava per uscire da dietro si voltò di scatto e colpi con forza il terreno. Alzò un mucchio di sabbia, ma non c'era niente dietro di lui. Subito dopo delle liane gli si attorcigliarono ai piedi e lo fecero cadere. Il Lorenz di legno torno umano e saltò sopra la sua schiena.

- Ahahahah te l'ho fatta! -

- Ah si? E che mi dici di questo? - Cercò di sollevarsi con una flessione ma Lorenz era troppo pesante per le sue braccia. Proprio in quel istante i suoi arti divennero più grossi, dandogli la forza non solo di alzarsi ma anche di scaraventare in aria Lorenz.

- Forte! - il ragazzo con delle liane dalle braccia attutì la caduta e si mise rapidamente in piedi pronto ad un altro attacco - Avanti, fatti sotto! -

- Bene. Immunity Redit! - iniziò a scontrare una mano contro l'altra, provocando un rumore sempre più metallico. Questa volta però si fermò molto prima del solito, ma le mani continuarono comunque ad indurirsi. La luce del sole veniva riflessa su di esse e nonostante esteticamente non fosse cambiato niente davano l'impressione di essere resistenti e letali.

- Arrivo. Immunity... - gli disse Taisuke mentre correva verso il suo avversario.

- Powered ... - Lorenz trasformò il suo braccio sinistro in legno, che si ricoprì di liane divenendo sempre più grosso, quasi ad assomigliare al tronco di albero. Con il braccio destro si aiutò a tenerlo su, le dita formate da grosse liane si strinsero con forza e con un sorriso si tene pronto a colpire l'amico con il suo pugno.

- ...RESTAMP! -

- ...VEK HEYMAKER !!! - I due si scontrarono, rimanendo attaccati per qualche secondo per poi respingersi a vicenda quando misero più forza. Volarono qualche metro più lontano, Lorenz con dei tagli sul suo braccio mentre Taisuke urlando dal dolore per la mano.

- Ahiaaa, che doloreee. Dannazione. -

- Uh. Come ti sei permesso? Guarda qui cosa hai fatto al mio braccio trasformato! - i due amici si guardarono con aria di sfida ancora per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere insieme. Si rialzarono entrambi tornando umani e si strinsero la mano.

- Ahahahah é stato fi... Aaah non così forte, mi fa male. - Taisuke ritirò la mano che Lorenz gli stava stringendo come se fosse normale, ma subito dopo spalancarono gli occhi e la bocca urlando all'unisono: "COOOSA?"

- Amico mi stai prendendo in giro? -

- No ti giuro sulla mia zame 720, mi hai fatto male. È da quando siamo entrati in questa dimensione che non sentivo dolore. Mi ero quasi dimenticato cosa si provava. -

- E come ho fatto a farti male? Non ha senso? Se non hai sofferto fin'ora perché adesso? -

- Ahahahahah! - fece Taisuke dando all'amico dei colpetti sulla spalla e scuotendo la testa - Ma é ovvio, non ci sei ancora arrivato? É perché sei di legno, e come sappiamo il legno supera le barriere delle anime. Non capisco come tu non ci sia arriva... -

- Genio, sono giorni che ti colpisco con il legno e non ti fai niente. - disse Lorenz smontandogli ogni teoria.

- Oh, già. Beh... Allora é perché ci hai messo più forza oggi. Oppure perché questa volta hai creato un braccio veramente enorme, si deve essere per questo. -

- No Taisuke. Ragiona prima di parlare. Deve essere qualcos'altro, ci penseremo dopo. Possiamo provare ancora quella cosa invece? -

- Oh, si si certo. -

Taisuke si mise al centro della strada da umano e, a qualche metro di distanza, Lorenz trasformò il suo braccio in sole liane, senza legno.

- Ci sei? -

- Solo un attimo...-

Forza Lorenz, concentrati. Questo deve diventare il tuo asso nella manica. Se ci riuscirai entro la riunione dei Farek qualcosa riusciremo sicuramente a fare bella figura con il capo.

Alzò il braccio in direzione di Taisuke e chiuse gli occhi. Agitando solo dei pezzi di legno non andrò mai avanti. Ho bisogno di questo attacco. Ne abbiamo bisogno. Forza...

- Vai... -

- Ok, arrivo! - Il ragazzo scattò verso Lorenz, scontrandosi contro il suo pugno. Ma non accadde nulla.

- Neanche stavolta é? -

- Devo farcela Tai. Quella volta, la prima volta, senza neanche volerlo, ho usato questa abilità contro Kerön. Perché ora invece non riesco neanche ad avvicinarmi. -

- Ma esattamente in cosa consiste? Non l'ho ancora capito bene. -

- Ti ho detto, non lo ricordo bene, ma mi sembrava come di assorbire la forza di Kerön. I miei ricordi riguardo quel momento però sono molto confusi, sopratutto da quando ho perso il mio doom. -

- Va bene. Ci riproviamo? -

- Certo che si! -

Mi sento molto stanco e debole in realtà, ma se Taisuke ha le forze per aiutarmi non posso essere da meno.

- Magari domani. Ora dobbiamo andare ahahahah. -

- Oddio Alyce. Dove andia... - al sentire la voce della ragazza Taisuke si spaventò e si girò di scatto, abbastanza velocemente da perdere l'equilibrio e cadere.

Ahahahahah, tanti anni che lo conosco e mi chiedo ancora come faccia.

- Dove andiamo? - Finì di chiedere il ragazzo da terra.

- Ma come, ve lo siete dimenticati? Oggi é Tove. É il cave in cui si mangia. -

I due amici si guardarono, pieni di gioia.

- Siii! Finalmente si mangia. Corri Tai, vai a chiamare Ghost. -

- Subito ahahahah - il ragazzo corse dentro casa, seguito da Alyce.

Ahahahah. Che fortuna. Avevo bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Ultimamente mi sento sempre più pesante e più lento. É sicuramente la fame. Spero che mi faccia tornare le forze, ho bisogno di energie per stendere Tai.

- Ma Meteo? - chiese Lorenz - É da tanto che non la vedo. -

- Oggi é andata... a rifarsi i capelli... -

- Ahahahah tipiche cavolate da femmine. - disse Taisuke ridendo ma venne fulminato da uno sguardo di Alyce.

- Ma cosa stai dicendo? Non hai visto come li aveva rovinati? Come ti permetti di dire una cosa del genere? - la ragazza infuriata per poco non gli alzava le mani contro.

- E dai calmati. In fondo sono solo capelli. -

Alyce lo guardo piena di rabbia, ma riusci a calmarsi voltandosi e respirando - Forse nella vostra dimensione non hanno valore, ma qui sono importantissimi, sopratutto per una donna. Portare i capelli lunghi é simbolo di forza. Più sono lunghi, più significa che sei agile e hai esperienza in battaglia. Come potete vedere... - si tolse il pesante cappuccio verde della felpa - ...i miei arrivano solo fino alle spalle, e infatti non sono ai suoi livelli. Teneva molto ai suoi capelli, e ora senza si sente... - si strinse le braccia, rimanendo di spalle rispetto ai ragazzi.

In effetti prima Meteo li aveva fin sotto la schiena. Ed essendo boccolati, se stesi sarebbero sicuramente arrivati molto più in basso. Invece quando l'ho vista nella stanza aveva i capelli tagliati nella parte destra. Alyce sta così male... Mi dispiace. Non avrei mai pensato che potesse essere qualcosa di così importante per loro.

Lorenz si avvicinò alla ragazza, stringendole le mani - Scusaci Alyce. Non pensavamo fosse così significativo per voi e non avevamo intenzione di banalizzare. -

La ragazza si passò una manica sugli occhi - Ma no tranquillo, non me la sono presa. Non potevate saperlo. - finì facendogli un sorriso.

Meno male. Non volevo farla stare male.

- Infatti. - intervenne Taisuke - Tanto prima o poi sarebbero dovuti cadere no? Dai pensa positivo, ricresceranno. -

Oh no...

Anche il ragazzo finì la frase chiudendo gli occhi e mostrando un sorriso a trentadue denti, non avendo neanche la minima idea sulle conseguenze delle sue parole. Alyce però, con un'aura malvagia e un sorrisino forzato, si avvicinò a lui, gli poggiò dolcemente una mano sulla spalla e lo fece girare. Lo abbraccio da dietro dolcemente, mentre il ragazzo tremava, avvicinò le labbra alle sue orecchie e sussurrò: "Cento flessioni, ora, e prima che andiamo all'evento." Poi si allontanò saltellando, sotto lo sguardo confuso di Lorenz, che non aveva sentito le sue parole.

Ma... Cosa ha fatto?

- Se certo, come se...- la faccia di Taisuke, da spavalda, si trasformò all'istante nella rappresentazione della paura pura. Senza volerlo si buttò a terra, iniziando a fare una serie di flessioni.

- Ehi amico che ti é preso? -

- Come che mi é preso, aiutami no? -

- Aiutarti a far cosa? E da quando fai esercizio fisico? -

- Ehi? Guarda che prima di entrare qui ho seguito un corso intensivo di gifu gizo! - provò a fare le sue solite pose, ma non riusciva a smettere di ripetere quel l'esercizio, in modo sempre più veloce. Intanto Lorenz lo guardava.

- Insomma mi aiuti o no? -

- Ma a fare cosa? Se sei stanco smettila no? -

- Ma non riesco a controllarmiii ! É questo il punto. -

- Ma dici sul serio? Dai non scherzare. -

- Te lo giuro! Ti prego fermami non ne posso più. -

Convinto dai lamenti di Taisuke, Lorenz cercò di fermarlo spingendogli il corpo a terra ma lui lo respinse tornando su con più forza e proseguendo con l'esercizio.

- Vedi? Rimarrò così per sempreee! *weee* -

- Avanti, non disperare. - Lorenz gli salì sopra cercando di bloccargli le braccia, Taisuke però continuò a flettere con l'amico sopra come se niente fosse.

- Ma si può sapere che ti succede? - proprio in quel istante Taisuke finì l'ultima flessione e caddero insieme a terra stremati.

- Insomma? -

- Ma non é colpa mia ti ho detto. -

- Ok, ma chi é stato allora? -

- Beh ecco... - dalle scale scese Alyce, seguita da Ghost, Kakou e Kunz. Lorenz però non ci fece troppo caso siccome fissava Taisuke aspettando una risposta. Il ragazzo a terra stava prendendo tempo, e all'improvviso, guardando dietro a Lorenz, fece una faccia terrorizzata. Quando però lui si voltò trovò Alyce che fissava il soffitto con un sorrisino.

- Ma certo, deve essere un altro cacciatore, venuto qui perché vuole il mio fantastico potere. Mi ha lanciato un incantesimo sperando di stancarmi, ma non sa che io sono invincibile ahahahahah. -

Ho capito, mi nascondono qualcosa. Ahahahah, ti fai scoprire subito Tai. Ne parleremo più tardi, non credo sia qualcosa di grave se riguarda Alyce.

- Forza ragazzi non possiamo fare tardi. L'evento é tra soli 46 minuti. -

I ragazzi uscirono tutti dalla casa e chiusero la porta avviandosi verso l'hayground, ma Lorenz notò che mancava qualcuno.

- Ma Shawn? Dov'è? -

- Ha deciso di non venire. -

- Ma che dici Alyce, a lui piace un sacco mangiare. -

- Anche se fosse non sarebbe potuto venire. -

- E perché? -

- Non possiamo pagargli da mangiare. - rispose Kakou - Qui nel secondo regno le cose che ti puoi permettere vanno in base a che tipo di lavoro fai e quanto sei utile per lo stato. A seconda della classe il numero di persone a cui puoi pagare da mangiare varia. Io faccio parte della quinta classe e posso pagare da mangiare per due persone aggiuntive. Kunz per una. Alyce solo per se stessa. Voi ragazzi siete senza carta e quindi dobbiamo provvedere noi per farvi entrare, e siete in tre. Non posso pagare per altri. -

- Ma é un ingiustizia! -

- Assolutamente no. La classe dipende da quanto lavori. Più lavori, più sei utile per il regno e più sei pagata per lavorare di più. É così che va e deve funzionare il mondo. -

- Si ma ci deve essere un modo per farlo venire. - Lorenz si fermò, facendo voltare tutti gli altri.

Come posso lasciarlo lì dentro da solo...

- Se Alyce lavorasse nel regno avrebbe potuto offrire a qualcuno ma purtroppo siamo con i numeri contati, é una fortuna che almeno voi del gruppo siate potuti venire. -

- E allora non vengo! -

Rimasero tutti esterrefatti.

- Anche lui fa parte del gruppo adesso. -

- Non che lui sia d'accordo con... -

- E se al suo posto ci fosse stato Mirko? Lo avreste lasciato li da solo? -

Rimasero in silenzio.

- Io rimango con lui... -

- Lorenz non far lo stupido. Vuoi paragonare la tua amicizia con Mirko con la sua? Ricorda che ha tentato di ucciderti, e avrebbe fatto lo stesso con uno dei tuoi veri amici se se lo fosse trovato avanti. - Alyce lo prese per un braccio, facendolo voltare - Qui non puoi stringere amicizia con il primo che capita. Devi sempre guardarti le spalle perché la fuori ognuno pensa prima a se stesso, e non ci penserà due volte a pugnalarti quando sei debole. -

- Ma lui non é così! Se avesse voluto farlo lo avrebbe già fatto! Inoltre l'ho già battuto una volta, non potrebbe mai... Ha viaggiato con noi... -

Lorenz abbassò la testa, triste del fatto che nessuno lo appoggiasse.

- Ragazzi dobbiamo sbrigarci. - disse Kakou, riavviandosi verso la piazza insieme a Kunz.

Alyce abbracciò Lorenz accarezzandolo sulla testa - Sappi che lo dico solo per il tuo bene. Ora gli stiamo restituendo solo il favore, ma quando avremo chiuso con lui sarà lui per primo ad andarsene. -

La ragazza raggiunse la sua amica mentre Ghost e Taisuke si avvicinarono a Lorenz.

- Pensavo che saremo riusciti ad integrarlo nel gruppo... In fondo anche voi siete diventati miei amici così perché vi ho presi all'improvviso. -

- Ma noi non abbiamo tentato di ucciderti prima ahahahahah. -

- Fa davvero tanta differenza? -

- Ma dai, tanto può crearsi quanto cibo vuole, starà anche meglio di noi. -

Ma sarà solo...

- ...Ci conviene andare... - Disse Ghost a bassa voce.

- Si ha ragione. Dai andiamo. - Taisuke prese il suo amico per un braccio cercando di tirarlo verso la piazza, ma scivolò sulla sabbia e cadde di faccia.
Lorenz intanto lanciò un ultimo sguardo alla casa di Kakou.

Torno subito...

I ragazzi si riunirono al gruppo e presero l'hayground insieme a tanta altra gente del posto, scendendo alla stessa fermata dove erano stati qualche cave prima per visitare il negozio di Kakou. Una volta risaliti proseguirono fino ad arrivare al castello. Nel frattempo il sole si era spento e l'imponente edificio dorato risplendeva sotto le luci di centinaia se non migliaglia di fiaccole appese sulle torri e le mura.

Wooow... Sono senza parole. L'altra volta non mi ero reso conto di quanto fosse colossale. Saranno tipo... Dieci, no, venti centri commerciali uno sopra l'altro.

- Senti Kakou ma qui chi ci abita? -

- Il nostro Zouru, che nella vostra lingua e traducibile come una specie di re. É colui che governa il secondo regno, ma ora si trova lontano da qui per un conflitto con l'inutile quarto regno. Ma tornerà vittorioso questa notte. Non si farà certo provocare da quei nullafacenti. -

Lorenz notò un certo odio nel modo in cui Kakou parlava del quarto regno, ma non chiese spiegazioni. Arrivati ai piedi del colossale edificio si fermarono tutti davanti al fossato che separava il castello dall'enorme piazza. Insieme a loro c'era molta altre gente che aspettava come loro.

- Pss... Alyce. Ma che aspettiamo? - Chiese bisbigliando Taisuke impaziente.

- Ora vedrai. -

Pochi minuti dopo un grosso ponte di metallo venne calato verso la folla, ma un piccolo muretto anche esso in metallo ne impediva il passaggio. All'ingresso del castello invece, sotto il grande arco creatosi con l'apertura del ponte, si trovava una ragazza dai capelli rossi, legati in due code ai lati che pendevano fino alle ginocchia. Impugnava una spada color argento che conficcò a terra.

- TEKOULE E VECS IENOCS BAREKE OUDU CARU ZOURU, SAKALA! ( BENVENUTI NEL CASTELLO DEL VOSTRO ZOURU, SAKALA! ) SOUCA TECS BAKEZASEREA AM TECS VATIREA TIESE AMISOU GHE RU TIEBOUPIE TRAPESU !!! ( OGGI FESTEGGERMO E ASPETTEREMO CON ANSIA IL SUO VITTORIOSO RITORNO !!! ) TECS GOUNE SASE VE EMEPA! ( SPERIAMO CHE VI DIVERTIATE TUTTI! ) -

Dopo aver urlato questo girò la spada, facendo slittare ai lati i muretti che separavano la folta folla dal ponte - ADEPO, VECS EMEPI! ( PREGO, ENTRATE! ) -

Lorenz che si aspettava sarebbero tutti entrati spingendo si agrappò alla felpa di Alyce e dei suoi amici per paura di perderli nella confusione. Dopo qualche secondo però riaprì gli occhi e comprese con grande stupore che la folla stava avanzando lentamente e in maniera ordinata verso l'entrata.

- Oh... Strano. -

- Qualcosa non va Lorenz? -

- No no, anzi. -

Ahahahah che bello, é incredibile.

- Rimanete tutti vicino a noi, ricordate che da soli non potete entrare. -

La fila scorreva molto velocemente e in poco tempo si trovarono vicino all'entrata. Lorenz e Taisuke si misero in punta di piedi per cercare di sbirciare qualcosa ma la gente del posto era molto alta, così si misero a guardare l'arco dorato in alto. Non era decorato con ornamenti superflui al necessario. Guardando con più attenzione notarono che delle luci simili a flash colpivano ripetutamente la superficie, con colori sempre diversi.
La curiosità non fece che allungare quei pochi minuti che per i ragazzi sembrò fossero ore. Arrivati all'entrata un soldato vestito di giallo e con un oggetto, simile ad una pistola, in mano salutò cordialmente Alyce , porgendo la mano verso di lei. La ragazza allora gli diede una carta bianca che l'uomo infilò nell'aggeggio, puntandogliela poi al petto. Lorenz allarmato era già pronto a colpirlo ma Alyce gli fece cenno di stare calmo. Dal suo petto si illuminò una sfera che sparò un flash verde abbagliante nell'oggetto, dopo un suono prodotto da quest'ultimo la guardia permise alla ragazza di entrare, restituendole la carta.

- Salve! -

Il soldato porse la mano a Lorenz, ma lui non aveva la più pallida idea di cosa dovesse fare.

- É con me. - disse Kakou salvando il ragazzo e facendo passare sia lui che Ghost, che raggiunsero Alyce.

- Questa é la carta dell'anima. - Fece la ragazza sventolando il biglietto bianco di prima - Si crea usando appunto la tua anima e una volta stampata può essere usata solo da te, siccome si attiva solo con il colore esatto del tuo golem o doom. Anche una impercettibile sfumatura non sarebbe accettata. Inoltre qui dentro ci sono impressi tutti i miei dati, figo vero? -

- Troppo! Possiamo farne una anche noi? -

- Per farla dovete essere residenti di un regno, e voi per ora siete solo turisti ahahahah. Dovrete aspettare. -

- Uffi... -

Dopo aver aspettato che anche gli altri fossero passati si avviarono verso l'interno del castello. Il soffitto era altissimo e le pareti in oro spoglie, senza quadri o decorazioni. Il percorso era guidato dai soldati, che, dopo un paio di corridoi, portano in un salone colossale.

Ma che... É creato per dei giganti questa stanza? Che senso ha farla così grande? Faccio fatica a vedere il muro opposto a questo.

Era costruita in lungo e i soffitti, da cui calavano quattordici grandi lampadari che illuminavano tutto, erano alti come se fosse un edificio di tre piani. La stanza però era quasi interamente riempita da un tavolo ovale di dimensioni disumane. Più si allontanava, più questo diveniva alto, e ad intervalli regolari le sedie erano rialzate da dei gradoni.

- Forza forza. Dobbiamo arrivare al quinto gradone. Poi li potremo sedere dove vogliamo. -

- Possiamo correre fino a lì? -

- Va bene, basta che non romp... - Kakou non ebbe il tempo di finire la frase che Taisuke e Lorenz erano già partiti puntando agli ultimi posti. In breve però si stancarono e presero l'entusiasmo quando compresero che dopo quella corsa erano ancora al secondo gradone. -

- Oddio... É come una scalinata con gradini kilometrici. Non ce la posso fare... Muoio. - stremato Taisuke si buttò a terra per recuperare le forze.

- Avanti, già ti fermi? - Lorenz tentò di tirarlo su, ma nel provarci sentì le forze che lo abbandonavano.

Anch'io non sto messo molto meglio... Devo assolutamente mangiare e riprendere le forze.

- Tai, pensa che finalmente potremo mangiare. Dobbiamo solo arrivare al nostro posto. -

- Ma sono staaanco. -

- Non dobbiamo per forza correre. Proseguiamo camminando. -

- Uff... Ok. - l'amico lo aiutò ad alzarsi da terra e insieme proseguirono. Salirono anche il terzo ed il quarto gradone e piano piano sembrava che il soffitto si allontanasse. Arrivati alla fine del quarto, scesero il loro utlimo gradone e lì trovarono Ghost già seduto a tavola ad aspettarli. Taisuke per lo spavento cadde all'indietro dal gradone.

- É inutile che ti chiedo come hai fatto vero? -

Il ragazzo sotto al cappuccio annui.

Ahahahah é incredibile.

Anche i due ragazzi si sederono accanto a lui, uno spalmandosi sul tavolo per la fatica e l'altro osservandosi in giro. Il tavolo era in metallo color argento, così come le sedie, che avevano una forma semplice ridotta all'essenziale. La totale assenza di quadri dava a Lorenz l'aria di un luogo non troppo ricco, ma il tutto era contrastato dalle pareti in oro e le dimensioni spropositate.
Intanto, lentamente e sotto lo stupore dei ragazzi, le persone riempirono i posti per sedere a tavola.

- Incredibile, c'é davvero così tanta gente nel regno? -

- Regno? - le fece Kakou - Questi in realtà sono solo una parte di persone. Forse non lo sai ma il secondo regno conta due città e quartieri, di cui uno e Aroga. Ancora non hai visto niente di P-Efiesou. -

- Wow... E perché non sono tutti qui? -

- Non ci entrerebbero. Qui può venire solo la gente di un alto livello. -

Ancora questa storia...

Si sentì un suono, simile a quello di un corno vichingo, che attirò subito l'attenzione di Lorenz. Non si vedeva bene, ma sembrava che la donna dai capelli rossi di prima stesse dicendo qualcosa.

- So che tanto non ci capite niente, ma se volte sentire usate questo. - Dal sotto il tavolo Alyce stacco un tubo con un cono all'estremità. Lorenz se lo portò all'orecchio e riuscì a sentire a la voce della donna.

- Ahahahahah ma é fighissimo. -

- Ehi, fallo provare anche a me. -

- Basta che fate attenzione a non romperlo. - Intervenne Kakou preoccupata.

Il discorso durò ancora qualche minuto, poi finalmente i portoni all'inizio della stanza si aprirono facendo entrare letteralmente dei vagoni di carne di Vastatoris di tutti i tipi. A Taisuke e Lorenz colava la bava per la fame, e anche Alyce che ultimamente aveva cercato di rimanere seria ora se ne fregava sbavando insieme a loro.
I carrelli pieni carne salirono sui binari sopra il tavolo e con uno strano meccanismo, e grazie alla pendenza, iniziarono a scendere lentamente verso il basso. Mentre passavano la gente prendeva da mangiare e lo riponeva nel proprio piatto con calma e civilmente. Quando arrivò dai ragazzi invece lo assalirono come se non mangiavano da giorni. Il carrello continuò a scorrere verso il basso, ma rispetto a quando era partito aveva già meno della metà della carne con cui era partito.

Non credo di aver bisogno di una risposta per questa cosa...

- Oddio é buonissima. A te piace Lorenz? Come mai non mangi? Se non ti va la prendo io volentieri. -

- No niente scusami, stavo solo pensando. Ora mang... Ahia! - Addentò la carne ma trovò qualcosa di duro. Era una chiave con attaccata una catenina rotta.

- Che cos'è? - Gli chiese Taisuke.

- Oh, é la chiave che mi ha dato Zackam ricordi? Approposito, mi aveva detto che una volta arrivato nel secondo regno l'avrei dovuta usare in biblioteca. -

- Devi andare in biblioteca? - Chiese Alyce impicciandosi.

- Si. Ci possiamo andare? -

- Certo. Quando? -

- Vorrei aspettare che torni Mirko, anche lui voleva visitarla. -

- D'accordo, allora poi ci organizziamo. -

- Ahahahah bene. -

- Uff. Ma perché dobbiamo andare a vedere della carta polverosa? -

Continuarono a mangiare, riuscendo a resistere all'ondata di cinque vagoni. E per loro fortuna, quando divennero pieni smisero di passare.

- Aaah che scorpacciata. E da quando non sono a casa con Sisley che non mangio così tanto. E tu Lorenz? -

- Ahahahah anch'io. Mi manca la cucina di Mirko. -

Però nonostante tutto questo ancora mi sento senza forze. Ormai non ce la faccio più...

La donna con i capelli rossi al capotavola suonò di nuovo il corno e dal tavolo si alzarono due piccoli canali per lato all'altezza dei due bicchieri. Non si vedeva cosa versavano da lontano, ma dopo poco i liquidi che scorrevano nei canali iniziarono a riempire i calici di tutti chiudendosi per quella persona quando diventavano pieni. Uno portava della semplice acqua, l'altro una bevanda rossa trasparente.

- Ragazzi dovete farlo insieme a noi. Prima alzate questo calice e lo bevete. Poi fate lo stesso con l'acqua. Mi raccomando, insieme a noi. -

- Cosa? - non ebbe il tempo di capire cosa succedeva che tutte le persone della sala afferrarono con forza il primo calice, creando un forte rumore. La donna del corno urlò altre parole che i ragazzi ignorarono, e appena le persone iniziarono a bere loro li imitarono.

É strano, ma é divertente ahahahah.

Presero anche quello con l'acqua, sentirono le parole e insieme tutto il popolo nella sala porto alla bocca il calice. Lorenz in particolare si tracanno tutto fino all'ultima goccia in pochi secondi.

- Ehi amico calmati ahahahah. Se eri cosi assetato potevi dirmelo ti davo la mia acqua.

- Si ti prego. - Senza aspettare una risposta gli sfilò velocemente il calice di mano e finì anche quello. Poi si guardò le mani e si mise in piedi.

Finalmente. Sento di nuovo le energie. Ahahahahah che bella sensazione.

- Lorenz? Hai appena scoperto come lanciare raggi laser? -

- Qualcosa del genere, ti spiego meglio a casa ahahahah. -

Continuarono a ridere e scherzare tutti insieme, passò altra carne, di cui un po' Lorenz si intascò, e altre bevande servite da soldati che passavano chiedendo di persona in persona, mentre aspettavano che lo Zouru tornasse. Il silenzio calò in sala però quando un soldato entrando discretamente sussurrando qualcosa alla donna a capotavola, che invitò tutti i presenti ad uscire prima del previsto.

- Cosa é successo? Qualcosa di grave? -

- Non lo so, Kunz e Kakou sono rimasti a controllare. Ha detto a noi però di tornare a casa. -

- D'accordo... -

Cosa sarà successo? ...

* * *


Di fronte al quarto regno non c'era più traccia del accampamento. Tutte le tende erano state spazzate via dall'esplosione, lasciando nella terra deserta solo un grosso cratere. All'interno di esso vi era una grande sfera di vetro, che poco si ruppe, facendo uscire i soldati e il capo.

- Che potenza distruttiva... - bisbigliò uno dei soldati.

- Ha eliminato tutto con un solo attacco. - disse un altro.

Il capo li zittì tutti semplicemente alzando il braccio. Alzò lo sguardo e vide Pierrà dirigersi verso il quarto regno.

- Dannazione. - l'uomo a torso nudo partì con uno scatto rapidissimo, lasciando indietro i suoi soldati molt più lenti e risalendo il cratere in pochi secondi e cercando di raggiungere il meccanico.

Intanto un uomo, dall'interno del castello, guardava il tutto molto compiaciuto, e fece un cenno con la mano a dei soldati accanto a lui. Dopo pochi istanti, dei trabucchi iniziarono a lanciare delle masse di legno in fiamme verso i soldati avversari. Il capo di quest'ultimi, senza perdere tempo ma lasciando stare Pierrà, fece un rapido gesto con le mani. Della sabbia iniziò ad uscire dal terreno che in pochi secondi si alzò, creando un'enorme e spesso muro che intercettò i proiettili nemici, proteggendo il suo esercito. Il muro rimase eretto mentre il capo riprese a correre verso il meccanico.

- Non manderà uno xin di pazienza al vento. - L'uomo nel castello fece un'altro cenno, e delle baliste iniziarono a scoccare giganteschi dardi di legno sull'uomo in corsa. Quest'ultimo ne riusci a schivare alcuni, ma dopo che uno lo prese ad una gamba divenne un facile bersaglio. I suoi soldati che lo stavano raggiungendo assistirono alla orribile scena. Nella folta pila di dardi conficcati a terra si trovava il loro capo, grondante di sangue. Molti rimasero immobili per la paura. Altri iniziarono a correre verso di lui per cercare di aiutarlo. Un altro invece si fece coraggio e capendo cosa era importante si trasformò in una bestia simile ad un uccello e si alzò in volo, dirigendosi rapidamente su Pierrà. Altri dardi vennero scoccati per cercare di fermarlo, ma li evitò tutti con grande eleganza. Era una questione di pochi minuti, prima che il meccanico avesse raggiunto l'entrata del quarto regno.

- Ce la posso fare. PER P-EFIESOU !!! - A pochi metri dal meccanico però qualcosa ad alta velocità lo colpì, portandolo a terra e alzando un polverone.

Altri cercarono di seguirlo ma il loro capo gli ordino di fermarsi. Era riuscito a liberarsi e, nonostante gli enormi fori nel suo corpo, riprese a correre prendendo uno dei dardi. Appena la nuvola di polvere lasciò intravedere l'immagine di Pierrà legò il palo di legno ad una corda di sabbia e la scagliò con grande precisione su di lui, colpendolo. Quando però la tirò per attirarlo verso di lui, la gomma del meccanico non oppose resistenza e invece di spostare l'uomo si strappò, lasciando il capo con un cumulo di gomma appiccicosa.

- NOOO !!! - approfittando di quei pochi istanti di distrazione dal castello spararono un dardo che prese il capo alla pancia e che lo inchiodò a terra.
Un altro soldato ancora indietro insieme all'esercito si fece coraggio e impugnò uno strano fucile a precisione. Nonostante le sue abilità, la paura lo faceva tremare, mancando il bersaglio più volte. Al quarto tentativo riuscì a prenderlo in testa, facendogliela esplodere. Pochi secondi dopo però era di nuovo al suo posto.
Intanto la nuvola di polvere si diradò, e sul corpo morto del soldato che fino a poco fa stava volando, si trovava un uomo altissimo, con un piede sulla schiena della carcassa. Il soldato era stato trafitto da una gigantesca naginata, che l'uomo sopra di lui estrae guardando poi con aria triste il capo impalato a terra.

- Mi dispiace... - a Pierrà ormai mancavano solo pochi passi per giungere all'interno del regno.

- NOOO !!! - tutta la terra iniziò a tremare e un fortissimo getto di sabbia davanti a Pierrà lo colpì facendogli saltare in aria mezzo busto. Pochi istanti dopo però le piastre del meccanico tornarono al loro posto e il suo corpo venne rigenerato, proseguendo a camminare. Tutti i soldati erano ancora troppo lontani e lenti per cercare di fare qualcosa per impedirglielo. Pierrà posò il suo ultimo passo all'entrata del castello e subito dopo si sentirono delle cupe campane suonare. L'uomo con la naginata si voltò lentamente verso il capo, e con una faccia triste ma con un tono orgoglioso disse: "Ho vinto."

* * *


I ragazzi tornarono a casa, ancora in tempo prima che si spegnessero le luci delle strade.

- É stato davvero bello Alyce. Grazie di averci accompagnato. - disse Lorenz entusiasta.

- Ahahahah ringrazia Kakou e Kunz. É grazie a loro se siete potuti entrare. Ora andate a prepararvi, fra poco non ci sarà più luce. Io vedo se é tornata Meteo e poi aspetto Kakou e Kunz. - Disse Alyce invitando gli altri ad entrare - Lorenz che fai? -

Il ragazzo si era fermato in mezzo alla strada a fissare il tetto.

- Un'attimo. Voi andate vi raggiungo subito. -

- Va bene, non metterci tanto però. -

- No tranquilla. -

Questa musica...

Appena chiusero la porta di casa Lorenz allungò delle liane fino al tetto, che usò per salire ritraendole. Una volta scavalcato il balcone trovò Shawn appoggiato al muretto mentre suonava il suo violino.

- Pensavo che se lo avessi suonato così basso non lo avreste sentito, e invece metti sempre il naso negli affari degli altri, vero Lorenz? - disse il mago, senza smettere di suonare e tenendo gli occhi chiusi.

- Ti ho preso una cosa. - Dalla tasca prese una sfera di liane che si aprì nella sua mano, mostrando all'interno delle specie di polpette di carne che Lorenz aveva preso durante la serata.

Shawn senza guardare dopo un po' gli rispose - Lo hai capito che con la magia posso crearmene quanti ne voglio di quelli. -

- Lo so, ma mai buoni come questo. -

Non rispose.

- Perché non sei venuto con noi? Ci siamo divertiti un sacco. -

- Non hai capito? Te lo hanno detto prima, io non ho la tessera. Non potevo entrare. -

- Perché non sei entrato veramente... -

Si fermò e lentamente posò il violino a terra.

- Lorenz, é inutile fingere, dovresti averlo capito anche tu. Non sono simpatico al tuo gruppo. E non li biasimo. Sono stato uno dei primi ad attaccarvi quella volta. Ma va bene così. In fondo, non faccio parte del vostro gruppo. Sinceramente, ancora non ho capito perché sono venuto con voi. -

- Ahahahah ma se ce lo hai chiesto tu. -

- Si, ricordo. Ma ero disperato in quel momento. Inoltre avevo capito che mi avresti protetto dai tuoi amici quindi potevo viaggiare con voi al sicuro. Ma ora non ha più senso che rimanga. -

- Ma non dire cavolate. Magari Ghost non si é ancora abituato a te ma... -

- No sei tu che non hai capito. Possono tenere la maschera che vogliono, ma io sento cosa pensano realmente. Sto bene così. Non ho bisogno di loro. -

- Sono sicuro che ti stai sbagliando. E io allora? Lo leggi cosa penso veramente? -

Il mago ci mise un po' a rispondere - Si, si. L'ho capito cosa pensi veramente. Ma senza usare i miei poteri. Per te non ce ne é bisogno. -

- E come mai? -

- Sei trasparente come l'acqua. Chiunque capirebbe cosa pensi. Ti credo se dici che mi vuoi nel gruppo, ma io non potrò mai essere uno di voi. -

- Ma perché ti ostini cos... Ehi aspetta, stai forse insinuando che sono un sempliciotto? -

- Se vuoi prenderla così... -

- Se rimani così antipatico ti credo che... -

- ALYCE !!! -

Questa é Kakou. Perché urla?

Si affacciò dal muretto, appena in tempo per vedere Alyce uscire di casa.

- Ohi, cosa succede? Perché hai urlato così? -

- Meteo... Dov'è? - disse la donna con il fiatone e il tono allarmato.

- Beh é ancora in giro, ma mi vuoi dire che succede? Mi fai preoccupare così... -

- Mi hanno appena informata... Che qualcuno... - si aggrappò alla felpa di Alyce per non cadere, le mancavano le forze. Guardò in alto, col respiro affannato e le lacrime agli occhi e continuò la frase - Qualcuno... ha osato superare il confine... Siamo entrati... -

- Cosa? Kakou calm... -

- Siamo ufficialmente in guerra... con il quarto regno... -

C...cosa? Questo regno é appena entrato in guerra con un altro? Quindi sono rivali tra loro?

- Prima o poi doveva accadere. - disse Shawn riponendo il violino nel suo cappello - Ora si che ne avrete di problemi. -

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Capitolo 40
*** Scheda personaggi n°8 : solo extra ***


Scheda personaggi n°8 Solo extra.





L'angolo di Keryke

- Salve lettori e benvenuti nell'unica rubrica che si mette in alto alla scheda per sostituire la mancanza di personaggi. -

Keryke - Cosa? -

- Purtroppo (ho fatto male i calcoli) non ci sono altri personaggi che posso mostrarvi. Sarebbe davvero brutto leggere già la storia ed i poteri di personaggi che sono appena apparsi no? -

Keryke - In realtà con Alyce hai fatto la scheda e poi non gli hai rivelAAAH !!! - L'autore preme un bottone in quel momento e si aprì una botola sotto i piedi di Keryke facendolo cadere nell'oblio.

- Dicevamo? Ah giusto, niente personaggi. Ma tranquilli, ho (semi) riempito questa scheda di curiosità ed extrà solo per voi. Prima di rispondere alle domande però devo fare un annuncio. La prima parte di DMD si concluderà entro la fine di giugno (questa volta sul serio). La data di scadenza é data dal fatto che ho deciso di portare come tesina proprio DMD (sono un pazzo XD) e mi servirà almeno questa parte del libro finita. Mancano esattamente 12 capitoli alla fine e ho 2 mesi per farcela, auguratemi buona fortuna XD -

??? - ...stai blaterando inutilmente, tanto non frega a nessuno... -

- Grazie Lucy, mi serviva qualcuno che mi tirasse su di morale. -

Lucyenne - ...non c'é di che... -

- Lettori, lei é lucyenne. Lucy per gli amici. -

Lucyenne - ...tu non sei mio amico ma mi chiami così... -

- É una vera simpaticona che per fortuna parla a bassa voce. -

Lucyenne - ...mi hai creata tu così... -

- L'avete già vista nella storia e adesso ci "aiuterà" a rispondere alle domande. -

Lucyenne - ...ti piacerebbe... -

- "Esiste il potere di riportare in vita i morti?" Questa risposta é categorica ma é da prendere con le pinze. "Non c'è alcun modo per far tornare totalmente in vita e come era prima un uomo." -

Lucyenne - ...ma come sei misterioso... -

- "Esiste un limite ai poteri che i golem o i doom possono avere?". Si e no. Nelle schede dei personaggi nella sezione "abilità" viene descritto cosa il potere é in grado di fare e le sue capacità di base, ma sanno fare molto altro rispetto a quello scritto li. Dipende solo dal controllore di quel potere scoprire nuovi modi per usare le sue abilità e superare il loro limite. Alcuni di essi (in particolare i golem) hanno una serie di cose che non possono fare. Queste regole sono imposte dall'universo stesso e NON possono essere cambiate. Ne abbiamo visto un esempio con Zackam che ha alcune limitazioni con il controllo del tempo o Shawn che non può creare la vita. -

Lucyenne -...come vedete in realtà io sono qui solo per bellezza... -

- "Possono fare anche robe impossibili tipo fermare il tempo, resuscitare gente, ecc?" Ogni potere é limitato nel proprio campo. Cosi come il golem del ghiaccio non controllerà il vento, cosi quello della natura non controllerà il tempo (altrimenti quello di Zackam che utilità avrebbe?). Se parliamo da un punto di vista incentrato sul "fare cose impossibili" allora la risposta é si. Assolutamente si. "Cioè, i loro poteri devono rispettare qualche legge fisica oppure no?" Poteri di Golem e Doom superano molte volte leggi fisiche, chimiche ed etiche. Le uniche leggi non modificabili sono quelle dell'universo, tema che andrà approfondito più avanti. Piano piano inizierete a conoscerli meglio, ne avete visti ancora pochi.

Lucyenne -...devo prepararmi per il prossimo capitolo, addio... -

- Si e io dovrei andare a scriverlo. Vi lascio al resto della scheda, buona lettura :) -



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5° lettera di ???

In questo preciso momento mi trovo all'interno del castello, dopo una traversata del ponte che mi ha impiegato poco meno di un'ora per poterlo percorrere tutto. L'edificio e indescrivibile con parole che appartengono alla nostra lingua. Creare un'opera di questo livello nel nostro mondo sarebbe significato impiegare milioni di persone alla creazione di tale maestosità, che sarebbe stata completata almeno 3 generazioni dopo il primo carpentiere. Un giovane uomo di nome Zaicros (se non ho udito male, suppongo si scriva così) mi ha riferito, esattamente come il carrozziere, che attendeva il mio arrivo da tempo. Che la mia dimora d'un tempo fosse questa? Ringrazio ancora i cieli per avermi lasciato l'opportunità di tornare in me e prego affinché possano proteggere queste persone di buon cuore. Ora lo seguirò, siccome mi condurrà in una stanza particolare. Riscriverò appena possibile...




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Traduzione del capitolo 30 "Presagio di guerra" dal discorso del protestante in piazza.

- Finitela di dire eresie. - Nella folla calò il silenzio - Come può un sole bruciare nello spazio? Come può avvenire una combustione nel vuoto, dove manca l'ossigieno? Come può un corpo auto alimentarsi per sempre, senza mai spergnersi? Non dovete credere alle menzogne degli abitanti dell'eden. Essi vi traggono in inganno, approfittando della nostra curiosità e ignoranza nell'argomento. Gli unici in grado di donarci le grazie della luce sono il nostro re e il nostro dio. Lodateli insieme a me... -



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Pronunce: Tra nomi strani, inventati e originari della dimensione 6 le pronunce a volte potrebbero confondere. Ecco una piccola lista dei nomi su cui si potrebbe avere dei dubbi.

1) Gheanna: il re assoluto della dimensione, si pronuncia Ghēnna, non Ghe-anna, non Gaenne e neanche Ghena ma Ghēnna, con la E allungata e la A muta. Possibilmente a bassa voce e con tono maligno XD

2) Alyce: mi sembra ovvio, ma non si sa mai. Si pronuncia Elis, non Alice.

3) Meteo: mi dispiace per chi pensasse "ma così sembra quello che c'è dopo il tg5, si pronuncerà Me-te-o veloce alla giapponese" ma si pronuncia proprio come dici al tuo amico "Ehi hai visto il Meteo ieri sera?". Meteo, semplice.

4) Kakou, Tikou: questi come molti altri che si vedranno più avanti sono nomi tipici di questa dimensione, e si pronunciano a sillabe separate, non tutto insieme, quindi saranno Ka-kou e Ti-kou. Questo non vuol dire che dovete bervi un caffè tra una e l'altra, solo che dovete far sentire la differenza.

5) Shawn e Crown: spero che questi li sappiate. Croun e Shoun. Li avrete già incontrati questi nomi da qualche parte no?

6) Zaykross: quella y potrebbe creare confusione ma si pronuncia semplicemente Zaicros.

7) Kerön: Accento sulla E e pronunciato com Tikou, Ké-ron.

8)Pierrà: Quest'uomo dovrebbe essere francese e le sue erre sono leggermente moscie, quindi pronunciate ma non troppo marcate.

9)Ghost. Chi ama l'inglese mi ucciderà, ma non si pronuncia con quel o-u cupo e brutto. Ghost, cosi come si scrive, con la O potente XD. Questo anche perché non é il suo vero nome, é solo un soprannome, e come tale tra di loro lo pronunciano come gli viene più facile, Ghost.



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Curiosità: Anche se i capitoli escono una volta ogni mai, quando li leggete non vedete altro che la crema. Molte, moltissime volte DMD ha preso una piega diversa da quella del previsto (non per forza in peggio) e ripensando ad alcune delle vecchie scelte sono rimasto allibito. Ecco alcune curiosità sul dietro le quinte di DMD, spero vi piacciano.

1) Gheanna é stato il primo personaggio ideato e a cui é stato creato il design, i poteri e background. Ancora adesso é uno dei pochi personaggi sicuri su ogni punto di vista ed é quello che ha subito meno modifiche.

2) Al contrario, Lorenz é l'unico personaggio di cui ancora non é ancora sicuro il design. Tant'è che la sua prima caratteristica creata era il potere che avrebbe avuto, ed é stato l'unico personaggio apparso ad aver cambiato nome (da Lorens a Lorenz)

3) DMD all'inizio si doveva chiamare DGD. L'idea é stata scartata siccome la M era simmetrica, in modo da poter creare il logo, che potete trovare nel prologo.

4) Il progetto iniziale di Meteo era senza il ciuffo nero, e il suo potere era basato su un golem chimico sulle meteore. Da qui il nome e il colore dei capelli che, nonostante il passaggio all'elettricità, ha mantenuto. Da qui anche la palla di fuoco lanciata nel primo capitolo (che doveva essere uno "spoiler" del suo potere)

5) Gli attacchi di Grey sferrati con i vari pezzi dei cilindri si chiamano (in ordine di peso) :
Kiloton Breaker
Megaton Crusher
Gigaton Destructor
Teraton Demolitor
Penton Devasteted
Exaton Eliminated


6) Nonostante ammetto che si possano trovare alcune somiglianze tra DMD e il famoso gioco per il PC "League of Legends", NON é stato assolutamente preso niente da esso, neanche per spunto, se non per il nome di due personaggi, Shen e (purtroppo) Zed, dall'omonimo personaggio. Entrambi inoltre (ce ne siamo accorti troppo tardi) usano le ombre/oscurità,  che gonfia le teoria del "Ha copiato da LoL". Troverò ogni possibile mezzo per allontanare il nostro Zed dal loro. Chiunque pensi che Meteo sia uguale a Katarina perché hanno entrambe i capelli rossi e due armi da taglio possono anche smettere di leggere DMD. La cosa su cui contiamo di più é l'originalità e non ci abbasseremo mai ad usare personaggi già ideati da altri.

7) Taisuke, Ghost e Alyce non erano presenti nel progetto iniziale.

8) Il progetto iniziale di DMD prevedeva una lotta in corso nella dimensione sei tra meccanici e chimici e la squadra Grey-Meteo doveva essere una prova che le due razze potessero coesistere. L'idea é stata scartata, ma alcune spunti sono stati mantenuti.

9) Un'altra idea prevedeva anche che le persone in realtà fossero mostri e che assumessero forma umana quando non erano in combattimento. Sapeva di già visto e quindi non é stata approfondita.

10) In tutte le idee che ha passato, i poteri di Lorenz e Gheanna non sono mai stati cambiati.

11) Da anni sistemavamo i dettagli della storia, ma il primo capitolo pubblicato su EFP é stato un regalo di Lorenzo a me il giorno del mio compleanno (12/12/12) senza di lui ora non sarei qui a scrivere.

12) L'idea di questa storia é nata quando ho ridisegnato un vecchio disegno di un Pokémon inventato da Lorenzo da piccolo. Da quel disegno é nato tutto, e quel disegno ora é il design di Gheanna. (Ora partiranno rasponi enormi su l'immagine di Gheanna che neanche le fusioni Pokémon.)

13) DMD é PIENO di riferimenti e citazioni, dalle religioni a fumetti o serie che adoro. Molti nomi, poteri e abitudini non sono scelte a caso. Chissà se riuscirete a scovarne qualcuno.

14) "Le cose migliori nascono dagli errori" credo sia la frase perfetta per descrivere DMD. Facendo un rapido calcolo, più della metà delle cose é stata creata da sviste, sbagli e errori di scrittura. Esempi: il vizio di dire "eh?" di Lenou é stato reso "ufficiale" perché senza accorgermene glie l'ho fatto dire 4 volte in una frase; Lorenz a inizio storia era un oni, questo semplicemente perché nel primo capitolo ci eravamo dimenticati di espellere la luce dal suo corpo, Kunz ora é muto perché per ben due capitoli da quando era apparso non aveva detto una sola parola. (Questo é sconvolgente, quasi me ne vergogno)

15) Come si é capito dall'ultima curiosità, ad alcuni personaggi é stata modificata la storia o il corso degli eventi dopo che sono apparsi. Grey per esempio doveva essere più cattivo, ora invece é il classico "gigante buono".



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Echinonz

Questa lingua la amo e la odio. La amo perché é qualcosa di mio, di originale e che funziona. La odio perché tradurre un testo é davvero straziante. Stessa cosa per voi, che vi ritrovate sto mattone di parole impronunciabili con cui non potete interagire. Siccome sto creando un piccolo dizionario, per ovviare a questi problemi, ho pensato di portare anche a voi qualcosa, cosi da poter conoscere almeno le parole più usate. Oggi vediamo i numeri e i pronomi personali.

Zero = Ka
Uno = Eme
Due = Zete
Tre = Cepe
Quattro = Rutrou
Cinque= Bieneru
Sei = Rerie
Sette = Etiesu
Otto = Etapu
Nove = Eta
Dieci = Emeka


Come potete vedere dal dieci, comporre i numeri fino al 99 é facile. Unica regola la hanno i numeri con cifre che si ripetono (33, 44) In questo caso si scrive il primo numero col suffisso "la". Esempio: 99 (etala)

Io = Iesocs
Tu = Zocs
Esso = Ietecs
Lui = Ghecs
Lei = Reghecs
Noi = Tecs
Voi = Vecs
Essi = Sezi

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Capitolo 41
*** I Farek Rae ***


CAPITOLO 32
I Farek Rae




Data attuale: 44° cave di Vexin




- NO.... - Mirko si alzò di scatto.

Si trovava sotto le pesanti coperte di un letto nella stanza di Vanvan. Si guardò le mani, ancora confuso se si trovasse nella realtà o stesse ancora sognando. Erano sudate e aveva il respiro affannato come se avesse appena smesso di correre.

Ho fallito ancora...

Lasciò cadere il suo corpo sui morbidi cuscini sotto di lui. Era ancora stanco nonostante si fosse appena svegliato da un lungo sonno. Con aria triste allungò la mano sul pavimento cercando la sua spada. Una volta trovata la alzò avvicinando la punta al muro e creando una piccola incisione accanto a tante altre.

L'undicesima sconfitta... Se continuo così non rivedrò i miei amici. Loro di sicuro si staranno allenando, ma non posso semplicemente continuare a sperare che stiano bene. Devo uscire da qui e raggiungerli.

Nella stanza regnava il totale silenzio. Mirko era immobile sdraiato sul letto ad occhi chiusi. Si fece forza con un sospiro e con un rapido scatto si liberò delle coperte alzandosi in piedi.

Non devo perdere tempo.

Aprì il suo armadio pieno di vestiti identici. Afferrò una giacca di pelle dalla pila e la indossò, si allacciò la cintura e si infilò le scarpe, anche esse in pelle.

Questa é la volta buona.

Si legò la spada alla cintura e prese uno dei cuscini dal letto. Aprì lentamente la porta che dava sul corridoio della base, e lanciò il cuscino fuori dalla stanza. Non ebbe il tempo di arrivare a terra che esplose in una nuvola di piume minuscole, dopo essere stato colpito da un piccolo proiettile.

1...

Con un rapido scatto si tuffò dall'altra parte del corridoio, evitando una scarica di proiettili.

5, 6, 7...

- Vigliacca, fatti vedere! -

- Non capisco di cosa tu stia parlando. -

Perché non riesco a vederla...

Mirko si trasformò nel suo doom, e le scaglie e le ali che gli crebbero uscirono da degli appositi fori creati sulla giacca. Si coprì il corpo con le ali e la spada e riprese a correre nel corridoio sotto le raffiche di palline della sua maestra.

14, 15, 16...

Vanvan smise di colpirlo e Mirko ne approfittò per correre più velocemente.

Può tenere solo 16 palline con entrambe le mani. Se glie le faccio tirare tutte insieme ho qualche secondo di tregua mentre le riprende.

Si fermò all'improvviso ed entrò in una stanza del corridoio. Nello stesso istante Vanvan aveva ripreso a sparare.

- Per un soffio. - tornò umano e si accasciò a terra - Questo potere é davvero inutile. In una prova come questa non mi serve a niente nonostante abbia capito come ragiona Vanvan. -

Accese la torce e si guardo in torno. La stanza era impregnata del tipico odore da cantina e faceva più freddo rispetto al resto della base. Non era una camera da letto, assomigliava più ad un ripostiglio con delle grosse cataste di legno. Si avvicinò per toccarle: erano asciutte e si spezzavano facilmente.

- Forse... -

Prese una dozzina di assi e le avvicinò alla porta. Poi con la spada spezzò la punta ad una di queste. Si trasformò ancora e inspirò.

- Avanti! -

Soffiò, ma non accadde nulla.

So che ne sei capace, lo hai fatto più volte senza il mio controllo.

Si concentrò affondo. Provò a sentire il doom come se facesse parte del suo corpo. All'improvviso iniziò a sentire uno strano sapore in bocca.

- Eccolo. Questo é lo zolfo. Che schifo però... -

Inspirò di nuovo ma l'odore dello zolfo lo fece tossire, e ad ogni colpo creava delle piccole fiammelle che accesero immediatamente il ciocco che aveva in mano.

- A qualcosa servi. -

Intanto Vanvan, che si trovava fuori in corridoio, iniziò ad avvicinarsi al ripostiglio.

- Ei! É un po' troppo che ti stai riposando. Lo scopo della prova non é... - sentì una strana puzza. Dalla porta della stanza usciva del fumo nero.

- Ma che... -

Mirko aprì di scatto la porta e calciò di fuori le assi di legno in fiamme. In pochi secondi l'intero corridoio si riempì di fumo.

- MA SEI PAZZO? HAI IDEA DI QUANTO COSTINO? -

- Questa prova non ha regole, lo hai detto tu. -

- METTERÒ TUTTO SUL CONTO DI ALYCE! -

La ragazza iniziò a sparare i proiettili senza mirare, e Mirko li evitò tutti continuando a correre indisturbato.

Grazie agli occhi del doom riesco a vedere benissimo anche nel fumo.

Vanvan fu costretta a rinunciare di colpirlo per spegnere l'incendio mentre il ragazzo prosegui verso l'uscita.
Aprì la porta tanto attesa e si ritrovò ancora una volta nella stanza che portava all'uscita.

- Questa volta devo farcela! -

Iniziò a correre con tutte le sue energie verso l'uscita. Era molto lontana e per quanto camminasse quel puntino bianco in fondo alla stanza sembrava non avvicinarsi. Dopo qualche minuto sentì la porta dell'entrata sbattere contro il muro.

- MALEDETTO VIENI QUI !!! -

- Dannazione... -

Era stanco e gli mancavano le forze, ma la voglia di uscire da lì lo spinse oltre il suo limite.

- Devo farcela, devo farcela. -

Il puntino bianco finalmente iniziava ad ingrandirsi. Ormai mancava poco e Vanvan era ancora troppo lontana per poterlo colpire con un proiettile.

Ci sono quasi!

In un istante la luce proveniente da fuori venne oscurata. Il puntino bianco era sparito.

- Ma che... HAI CHIUSO L'USCITA?! MALEDETTA! -

- Non c'è una porta all'uscita, stupido. -

E allora quello cos'é?...

Mirko intravide un'enorme figura avvicinarsi verso di lui a gran velocità. Prima che potesse capire cosa fosse qualcuno gli prese la faccia con una mano facendolo sbilanciare all'indietro.

- Dove credi di andare tu? - con forza gli schiacciò la testa al suolo rompendo anche le mattonelle e con un saltò balzò dietro di lui.

- AAAH !!! - Mirko urlò di dolore portandosi le mani al capo. Le corna del doom avevano assorbito gran parte del danno, senza di esse probabilmente ci avrebbe rimesso la pelle.

- Ma sei impazzito? Che vuoi tu ora? -

A fatica si alzò, riconoscendo il suo aggressore. Era lo stesso ragazzo che lo aveva minacciato con un coltello nella vasca e che se ne era andato qualche giorno prima sul Vastatoris.

- Ancora tu. Cosa vuoi da me? - Preso dalla rabbia e senza riflettere sguainò la spada e lanciò un fendente orizzontale che il ragazzo evitò inarcando la schiena.

- Mi sembrava di averti detto che non puoi uscire da qui o sbaglio? - si ritirò su afferrando la sua spada e tirandola verso di se - Allora perché ti trovo a scappare? - Mirko si sbilanciò e lui lo colpì prima con un montante e poi con un calcio alla bocca dello stomaco facendolo volare via.

- Dannazione... - cercò di rialzarsi ma era senza energie. Subito dopo arrivò un enorme Vastatoris a forma di serpente dietro di lui.

- Siccome non collabori posso fare una sola cosa. - dalla manica uscì un coltello che prese al volo. Senza esitare alzò il braccio pronto ad infliggergli il colpo di grazia ma un proiettile gli fece volare via l'arma.

- Aspetta! Fermo! L'ho sfidato io a scappare da qui. Ti avevo detto che lo avrei allenato! - urlò Vanvan mentre correva verso di loro.

- Hmm... - riprese l'arma da terra senza aggiungere nient'altro. La ragazza intanto aveva raggiunto Mirko e lo aiutò ad alzarsi.

- Tutto apposto? -

- Mi prendi in giro? Voleva uccidermi! - si voltò per guardarlo ma lui lo stava completamente ignorando - Non credi che mi meriti delle scuse? -

- E per cosa? Ho solo eseguito il mio dovere. Se ti trovavi nel posto sbagliato nel momento sbagliato puoi solo incolpare te stesso. -

Ma chi si crede di essere?

Questo ragazzo sta giocando troppo col fuoco

Si lanciarono entrambi uno sguardo di sfida ma una ragazzina con una crinolina senza gonna si mise tra loro.

- ...Non litigate per favore, neanche vi siete conosciuti... -

- Cosa? -

- Tranquillo Mirko. Lei si chiama Lucienne, non ti sforzare nel cercare di capire cosa dice, parla sempre a bassa voce e non dice mai niente di importante. É solo molto sexy non trovi? -

- ...Si ma io sono ancora qui... -

- Il simpaticone con cui vai tanto d'accordo invece si chiama Mehum. -

- Piacere... - forzato dall'educazione Mirko allungò la mano per presentarsi ma Mehum lo guardò e si voltò senza dire niente.

Giuro che lo ammazzo...

- Ah ah ah... Quindi, Scenzio non é con voi? - Fece Vanvan cercando di cambiare discorso.

- No. Ha detto aveva delle cose da fare e sarebbe arrivato da solo a P-Efiesou. Siamo venuti solo per accompagnarti. -

- ...visto lettori? Sono già tornata... -

- Quindi c'é un posto in più. - disse Vanvan ammiccando a Mirko.

- Hai intenzione di farlo entrare nei farek rae o sbaglio? -

La ragazza gli rispose sorridendo, lui roteò gli occhi e salì in sella al Vastatoris.

- Che perdita di tempo... -

- Visto? - fece Vanvan a Mirko tirandogli a una vigorosa pacca sulla spalla - Sono simpaticissimi. -

- SBRIGATEVI !!! -

- Ecco, ecco. Ci conviene salire. Ti faccio vedere come si fa. -

- ...é difficile parlare con tutti questi discorsi in mezzo, non trovate?... -

La maestra mostrò a Mirko come salire in groppa al Vastatoris, sotto le lamentele di Mehum, e una volta sopra il mostro iniziò a camminare con le sue piccole zampe verso l'uscita.

- Questo Vastatoris si chiama Siwisu. É molto veloce per brevi tratti scoscesi ed é comodo per viaggiare con più persone o grossi carichi. -

- A me non sembra così veloce... -

- ...ahahah, povero illuso... -

Il Vastatoris arrivò finalmente all'uscita e in breve Mirko comprese che non si trovavano affatto a terra come lui pensava ma erano quasi sulla ciglia della montagna.

- Ma che... AAAH !!! - Il mostro si lanciò di sotto iniziando a scivolare con il muco secerneva dal corpo. In pochi secondi raggiunsero una velocità altissima e Mirko sia per paura, sia per il vento, abbassò la testa senza guardare.

- Che bambino. -

Quell'affermazione di Mehum infastidì Mirko, che si fece coraggio e aprendo gli occhi rimase sorpreso. Non solo si erano lanciati dalla cima della catena montuosa dove aveva combattuto contro Shen, ma c'era la luce. Una strana ed intensa luce rossa che illuminava il paesaggio di fronte a loro, donando ad esso un aspetto tetro che sembrava chiedere sangue e guerra. Mirko ci mise un po' ad abituarsi a quel panorama, e solo dopo essersi chiesto da cosa scaturisse questo fenomeno, alzò lo sguardo.

Oh... Santissimo... Giove...

Il cielo era quasi completamente coperto da un pianeta di dimensioni a dir poco colossali, lasciando al primo poco più di una striscia visibile all'orizzonte. Non si poteva guardare qualcosa senza notarlo.

- Quello é Satourie, dovresti già conoscerlo no? -

- Si, lo avevo visto mentre sorgeva... Ma... Non avrei mai immaginato che fosse così grande... -

É inverosimile. Non può esistere una cosa del genere. Se siamo così vicini, come facciamo a non schiantarci? E se invece fosse lontano ma grande, come fa ad esistere un pianeta del genere?...

Il gruppo grazie al Siwisu raggiunse in fretta la valle ma il Vastatoris, non avendo perso l'accelerazione, continuò a scivolare puntando al fiume. Mirko intanto, ripresosi dallo stupore e iniziando a ragionare trovò qualcosa di strano. La sfera del pianeta, da come la vedeva lui, aveva una zona circolare oscurata al centro, rispetto al resto che era illuminato di rosso sangue acceso.

- Vanvan, e quel effetto ciambella? -

- Ciacosa? -

- Intendo, perché al centro Satourie é oscurato. -

- Ah, é una vecchia leggenda... Si dice che tanto tempo fa, un dio appena eletto divenne in breve tempo il dio più amato e venerato di sempre. Era anche molto potente, più del normale. Questo lo portò ad aspirare al potere assoluto e decise di lottare contro Gheanna. Quando però iniziò la battaglia il re lo umiliò battendolo in poco tempo, e per punirlo lo spedì in alto, a Satourie, dove rimane esiliato fino ad ora. Da quel giorno il dio illumina per tre nensanariek ogni xin il nostro mondo. Tutto tranne il castello di Gheanna, su cui lascia un alone d'ombra perenne. Infatti se segui quella macchia nera puoi trovare il suo castello. -

Dopo tutto quello che ho visto non mi aspetto che abbia una risposta razionale questo effetto, ma la sua storia non mi convince.

Il Siwisu raggiunse il fiume e sempre ad alta velocità ci si tuffò, galleggiando e lasciandosi trasportare dalla corrente.

- Quindi Maestra Van, com'è il secondo regno? -

- É un regno carino, niente di speciale. Gente monotona che pensa solo a lavorare. Buone tradizioni. Ci tiene alla cultura. Da visitare ma non riuscirei a viverci. -

- E tu dove abiti invece? -

- ...anche io ho tante cose da raccontare, ma non mi chiede niente nessuno... -

- Io? Questo ultimo xin l'ho passato nella base ma ho una casa nel 1° regno. Dopo la prossima missione tornerò li dal mio amore. -

- Hai una famiglia li? -

- Finitela, siamo arrivati all'affluente. - disse Mehum interrompendoli. Tirò un paio di cinghie per far avvicinare il Siwisu alla riva e arrivati di fronte alla foce dell'affluente si trovarono davanti ad un'orribile imprevisto. Il canale era asciutto.

- No... non é possibile. Sono arrivati a questo? - disse Vanvan a Mehum.

- I fatti sono questi. - Senza battere ciglio scese dal Vastatoris e iniziò a slegare i suo oggetti dalla sella - Li abbiamo sottovalutati. Probabilmente é già iniziata la guerra. Se siamo fortunati però questa sarà la nostra occasione per portare dalla nostra un grande alleato, il che sarebbe un grande vantaggio per noi, o sbaglio? -

- Hai ragione. Gli faremo capire che stanno scherzando con le persone sbagliate. -

- Di cosa state parlando? Questo era un fiume una volta? Chi ha causato il suo prosciugamento? -

- Ah niente tranquillo. Tu sta solo zitto, tanto ne parleremo alla riunione. -

Che pazienza...

- ...e tu la conosci soltanto da una settimana... -

- A piedi ci vorrà più di un cave quindi arriveremo in ritardo. Partiamo subito. -

* * *



Data attuale: 45° cave di Vexin




- Guarda questo che figo. - Lorenz, Taisuke e Ghost si trovavano in un negozio di vestiti dal tetto basso e fitto di scaffali, che lasciavano poco spazio tra l'uno e l'altro anche solo per passare. Erano accompagnati da Kakou e Kunz, per sostituire i loro vestiti ormai ridotti a degli stracci.

- E questa collana? - Taisuke prese da uno scaffale una lunga collana formata da grosse perle rosse.

- Quella va messa sotto una spalla, così. - Kakou lo aiutò ad indossarla, facendogli entrare un braccio e tenendola come se fosse una borsa.

- Ahahahahah é epica, avete tutti vestiti strani qui. -

- Andiamo, sappiamo già cosa dovete comprare. Non posso rifarvi il guardaroba, non sono così ricca. -

- Ma abbiamo tempo no? Guarda questo. - Lorenz indossò uno strano cappello - Tu Shawn che ne pensi? -

Il mago era qualche scaffale più in la rispetto al gruppo a frugare in un appendiabiti - Preferisco il mio. -

*Uff* Com'è difficile.

- E tu Kunz cosa ne pensi? - Lorenz mostrò il cappello all'uomo, che rispose con un sorriso e alzando la mano, con il palmo rivolto verso di lui.

Immagino sia in si.

Il ragazzo continuò a rovistare tra i cappelli e ne trovo un altro molto strano. Lo tirò fuori per farlo vedere al gruppo ma Kakou glie lo fece cadere colpendolo con una stampella.

- Ehi ma che... - da sotto il cappello uscì un minuscolo mostriciattolo che Kakou schiacciò velocemente con la scarpa.

- Questo Vastatoris é pericoloso. Ha una forte tossina neurotossina che agisce molto lentamente. Ti ha morso? -

- No... Sto bene. -

- State attenti, a volte non si sente neanche il loro morso. Comunque é uno scandalo, non ci dovrebbe essere un suixon in una zona della città come questa. Farò una segnalazione appena tornati a casa. Per ora andiamocene, andremo in un altro negozio. -

- Ma dai per un semplice insetto. -

- Cosa? - Kakou spalancò gli occhi e sbuffo - Un suixon può impedirti di muoverti anche per un intero xin dopo che ha fatto effetto il veleno e una volta vengono fuori i primi sintomi ormai é troppo tardi. Se ce ne é uno allora é possibile che ce ne siano anche altri. Non permetterò che colpisca dei lavoratori di P-Efiesou. -

Queste cose le prende davvero sul serio...

- Ma per fortuna non mi ha fatto niente. E poi ormai siamo qui. -

- Ehi Lorenz, sembra che dovremo prendere questi. - Taisuke stava indossando una lunga pesante tunica color crema che lo copriva fino alle ginocchia. Kakou glie l'aveva legata alla vita con una corda, lasciandolo a petto scoperto - Ho interrotto qualcosa? -

Kakou sospirò e guardò Kunz in cerca di approvazione. Lui però alzò le spalle e sorrise.

- Va bene. Solo perché li avete già trovati. -

- Ma é bellissimo? Cos'é. -

- É l'abito tradizionale di P-Efiesou, qui fa molto caldo durante il giorno e la temperatura scende molto durante la notte. Questo abito vi permetterà di stare bene in qualsiasi momento vi trovate. Li avete visti indossare ad Aroga dai miei vicini quando siete arrivati se non sbaglio. -

- Si é vero. Sono anche molto cool, dovrei proporlo a mia madre una volta tornati. Ci farebbe un sacco di soldi. - Taisuke iniziò a mettersi in varie pose ridicole come se lo stessero fotografando.

- Si, se solo la tua totale assenza di muscoli non rovinasse tutto ahahahah. -

- Ehi, é perché il periodo passato qui mi ha rammollito, ma ti ricordo che prima di entrare qui un personal trainer mi ha seguito per un anno intero. - E così dicendo si sforzò di mostrare quei blocchi che aveva sugli addominali, ma la corda si allentò, facendo cadere la tunica e lasciando Taisuke in mutande - NON É GIUSTO! -

- Ahahahahah. E tu Ghost? -

Il timido ragazzo aveva già indossato la tunica da solo, ma al contrario del suo amico si era coperto anche sopra tirandosi su anche il cappuccio - ...Può andare... -

- Ma tu non stavi morendo dal caldo l'altra settimana? -

- ...Ah...già...mi ci sono abituato. -

- Allora andiamo? -

- Se queste sono le vostre taglie si. Tu hai scelto? - disse Kakou guardando Shawn e cambiando tono.

- Si, ma non ho bisogno che me lo paghi. -

Che cosa vuole fare quello... Come intende pagarla se non ha l'appartenenza a questo regno?

Scocciata Kakou si avviò verso il bancone del negoziante senza guardare cosa faceva il mago. La donna che si trovava dietro al tavolo in metallo, che da quando il gruppo era entrato stava oziando tranquillamente, aveva il volto completamente truccato. In particolare due linee nere che le colavano partendo dagli occhi e terminavano ai lati della bocca le donavano un'aria triste.

- Si? Cosa prendete? -

- Questi abiti. - Ora capisco perché il negozio é ridotto in queste condizioni. E questa donna é riuscita ad arrivare alla quinta classe? Se mette in pericolo la vita di noi lavoratori le farò pentire di avermi ospitata.

Kakou pagò regolarmente, mostrando la sua carta che venne inserita nella pistola che avevano anche i soldati del castello. La donna accese la luce grigia della sua anima che colpì con un fascio lo strano marchingegno. Dopo digitato alcuni tasti e l'emissione di fastidiosi suoni meccanici la negoziante restituì la carta a Kakou.

- Ora potete cambiarvi. Se volete la ci sono dei camerini. - disse la donna indicando un angolo vicino all'uscita.

- D'accordo! - i tre ragazzi corsero subito a mettersi le tuniche. Dopo averle indossate Ghost e Taisuke buttarono i loro vestiti strappati e rovinati dentro un secchio accanto alla porta. Lorenz invece, dopo averla guardata rievocando tutto quello che aveva passato, decise di tenersela. Se la legò alla vita sotto alla tunica in modo che non si vedesse e uscì dal camerino. Voglio conservarla per quando usciremo da qui. Sarà bello ricordare tutti e quattro insieme quello che stiamo passando ora qui. Ma... Che farà Shawn?

Il gruppo uscì dal negozio, tornando nell'afosa e affollata via della città. Aspettarono ancora qualche minuto sulla sabbia bollente che uscisse il mago, ma quando finalmente venne fuori non aveva niente in mano.

- Beh, non hai preso niente? -

- No, non ho preso niente. - Con un sorriso malizioso si levò il cappello dal capo e agitandolo di fronte a se fece uscire la stessa tunica che i ragazzi avevano appena comprato. Kakou senza pensarci due volte si scagliò contro il mago afferrandolo per il collo e portandolo al muro.

- Lo hai rubato vero? Come ti sei permesso!!! - si preparò a sferrargli un pugno ma Shawn la bloccò.

- Non hai capito niente. L'ho solo ricreato con la magia. -

La donna lo fissò ancora per un attimo, poi lo lasciò andare voltandosi.

- Non mi azzarderei mai a rubare qualcosa a P-Efiesou. C'è un limite a tutto. -

Anche se Kakou aveva avuto torto non disse nulla. Si avviò verso l'hayground tirandosi indietro Kunz, che la segui impacciatamente.

- Andiamo. Non voglio arrivare tardi. -

Shawn si risistemò il colletto del suo jilet e si coprì il capo con il capo con il cappello. Guarda tu cosa devo sopportare...

Lorenz si avvicinò a lui raccogliendogli la tunica caduta a terra - Tutto bene? -

- Che vuoi che sia. Non posso farci niente se mi trovo insieme a degli st... - Prima di finire la frase guardò Lorenz, e pensò che era meglio non provocare altri problemi - ...squilibrati. Dovrebbe calmarsi un po'. -

- Dovresti solo parlare di più con lordiinvece di startene in disparte, gli staresti più simpatico. -

Ma quant'è cocciuto, possibile che non lo capisce?

- Ho capito, ci proverò. -

- Ahahahah grazie. Sarebbe bello se potessimo andare tutti d'accordo. -

I due ragazzi si avviarono anche loro per raggiunger il gruppo che era già partiti.

- Shawn, se rimarrai nel nostro gruppo ti andrebbe di tornare a casa con noi? -

- Casa? -

- Si. Intendo il mio mondo da cui sono venuto. Non é figo come questo ma ci sono un sacco di... Shawn? -

- Il ragazzo si era fermato all'improvviso senza dare risposta.

La terra... Non ricordo quasi più niente di quel posto. Quanto tempo era che non ci pensavo? Quanto tempo é... Quanto tempo é che sto conducendo questa vita qui... Eppure quando ero li... Si, ricordo gli animali, all'epoca quel piccolo animale simile ad un neso con i capelli rossi mi metteva paura, Si, e ricordo la gente al circo, Si, il loro chiassoso chiacchiericcio continuo anche durante gli spettacoli, e sporcavano ovunque andavano con il pop corn, Si, il pop corn, quanto era buono mangiato sotto gli spalti insieme a Priscilla che lo faceva cadere ovunque, Si, Priscilla, così si chiamava Tikou quando eravamo solo due bambini, quanto tempo sarà passato da allora, vepak, ghecak, No, anni, ricordo quando festeggiammo i miei anni, i miei sette anni, Si, mi regalarono il mio primo mazzo di carte per imparare a fare quei miseri trucchetti di magia, miseri, miseri rispetto ad ora, ma ricordo che mi sentì veramente soddisfatto quando riuscì a fregare quell'uomo per prendergli la sua caramella, la caramella...

- Ehi Shawn ci sei? -

Il ragazzo che si era perso nei suoi pensieri tornò con i piedi per terra.

Ma cosa sto facendo, é inutile ricordare...

- Lorenz, anch'io sono nato lì esattamente come te. Solo che sono venuto qui da molto piccolo. -

- Davvero? Allora vorrai sicuramente tornarci con noi no? -

Lui ancora ci crede. Ma é arrivato da poco. Quand'è che io ho perso le speranze?...

- Ne riparleremo più avanti Lorenz. -

Lorenz comprese che il discorso lo turbava e decise di non insistere.

Forse é successo qualcosa di brutto quando era li e non vuole ricordarlo. Sarebbe un vero peccato doverci salutare e lasciarlo qui mentre noi torniamo a casa.

Non ha senso impuntarsi se é così cocciuto. Lo capirà da solo prima o poi che quello ormai é solo un bel ricordo che deve cancellare se non vuole soffrire...

I due ragazzi, una volta raggiunto il resto del gruppo che li aspettava davanti all'entrata dell'hayground, scesero per prendere il veicolo. Mentre aspettavano Kakou passò a tutti una borraccia in pelle con un liquido salato che, nonostante il sapore, nessuno rifiutò vista la grande sete che avevano.
Salirono sul rumoroso veicolo sotterraneo insieme ad altra gente nella direzione opposta ad Aroga, superando molte stazioni.

Non ci credo, il grande momento é arrivato!

Ormai sull'hayground erano rimasti soli. Il veicolo si fermò e scesero in una stazione che sembrava non essere usata da molto tempo. Il metallo nero tipico delle mura del sotterraneo era arrugginito e sporco e alcuni gradini delle scale sembravano dover cedere da un momento all'altro.

- ...*pss* Ghost, Lorenz, non vi sembra anche a voi tutto molto losco? Inizio ad avere paura... -

- Ma che dici. Ci possiamo fidare di loro. E poi a me questo posto eccita. Non ricorda anche l'ambientazione di "RETRO"? -

-...ha ragione lui Ghost...sembra divertente...-

- Va bene... Mi fido. -

Salirono le scale, a fatica per via di Taisuke a cui veniva da vomitare per l'hayground, e si ritrovarono all'entrata di un grande quartiere nel tipico paesaggio sabbioso.

- É questo il posto? Mi aspettavo qualcosa di più nascosto, con passaggi segreti e parole d'ordine. - disse Lorenz deluso.

- Non ci serve nascondere il nostro punto di ritrovo così tanto, siccome in questo preciso momento sta iniziando il Panzouruanna. Inoltre questo quartiere é disabitato. -

- E cos'è questo panzerotto canna? - chiese Taisuke senza preoccuparsi della pronuncia. -

- É un consiglio speciale che si tiene alla fine di ogni xin tra gli Zouru di tutti i regni e Gheanna. -

- Ah, capito. Quindi approfittate dell'attenzione rivolta su quel evento per stare tranquilli? - disse Lorenz.

- Si, diciamo di si. -

Avrei comunque preferito un covo segreto.

Entrarono nel paese tramite il cancello all'ingresso e si addentrarono nella strada principale. Il silenzio tombale del posto incuteva paura, come se li stesse aspettando un'imboscata. Nonostante però il quartiere fosse deserto e vuoto tutte le strutture erano in perfetto stato e le strade pulite.
Kakou, dopo un paio di minuti di cammino, si fermò di fronte ad un edificio poco più grande degli altri che assomigliava alla palestra di una scuola.

- Ehi aspettate, ma che fine ha fatto Shawn? -

- Non possiamo occuparcene ora. Il posto é questo e manca poco. Prima di entrare però indossate le camicie. -

Sempre la solita storia, pure lui però dove si é cacciato?...

- Ah ecco a cosa servivano. É la vostra uniforme? - chiese Taisuke pensando di entrare in una specie di setta.

- Diciamo di si. -

I ragazzi entusiasti di entrare a far parte del gruppo indossarono di fretta le camicie con grandi aspettative, ma rimasero delusi nel scoprire che erano delle semplici camicie bianche.

- Ma, é solo bianca. Neanche un simbolo, un logo? -

- Non possiamo crearci da soli i vestiti quindi non possiamo personalizzarle. La camicia bianca é il simbolo stesso del nostro gruppo. Siccome alcuni per missioni e combattimenti frequenti non possono lavorare non hanno lo stipendio per potersi comprare vestiti costosi. Questa camicia la può comprare chiunque, in questo modo siamo tutti uguali. - Anche se questa cosa mi fa storcere il naso. Ma non posso dirlo a loro che ancora devono entrare.

- Ahahahah d'accordo. -

Anche Kakou e Kunz indossarono le loro camicie, quest'ultimo a fatica siccome gli stava stretta.

- Ok andiamo. - la ragazza girò la maniglia, aprì lentamente la porta ed insieme al resto del gruppo entrarono nel grande salone. La stanza aveva un soffitto molto alto e due corde appese, con due palloni alle estremità, che penzolavano. Nonostante la bassa illuminazione risaltavano molto le camicie bianche delle persone che discutevano tra loro, tutti molto differenti l'uno dall'altro.

- Ma, siamo pochissimi. Saranno una trentina. Io mi aspettavano un esercito potente di mille uomini barbuti e armati. -

- Non é facile trovare persone disposte a buttare la loro vita per questa causa. Alcuni neanche ci credono. Ma tranquillo, ognuno di loro é forte quanto l'esercito di cui tu parli. -

Lorenz non sicuro di quello che stava succedendo prese Ghost e Taisuke in disparte per consultarsi.

- Ragazzi voi che ne dite? Forse abbiamo un po' sopravvalutato i Farek quello. -

- ...Io non mi aspettavo niente di più... -

- Ahahahahahah Lorenz Lorenz Lorenz, mi deludi... Ma non capisci? - Disse Taisuke scuotendo la testa - Come puoi fermati alle apparenze? É ovvio che ognuno di loro ha la potenza necessaria a distruggere il pianeta. Ricorda i film che abbiamo visto, quando un gruppetto di eroi sconfiggeva eserciti interi di mostri. Siccome noi siamo i buoni deve essere cosi. -

- Ne... Sei sicuro Tai? Forse non é sempre... -

- Sicurissimo. - rispose frettolosamente il ragazzo senza farlo finire di parlare - Inoltre, in teoria, Alyce, Meteo e Grey sono di livello basso in questo party. Immagina trenta persone più potenti di Grey e capirai subito che la loro potenza e figagine aumenta dell'ottantatre percento rispetto alle tue aspettative. -

- Ahahahahah ok mi hai convinto! -

- ...Ragazzi... - Ghost li interruppe e li invitò a guardare dalla parte opposta della stanza. Era appena arrivata Alyce insieme a Meteo da un'altra entrata. La rossa squadrò subito la stanza per cercare i ragazzi, e non appena li trovò lanciò loro un occhiata con aria arrabbiata.

- Credo non sia contenta di vederci qui... -

- Non fa niente. - gli disse Lorenz per incoraggiarlo - Ormai siamo qui e non ci può fare niente. Non ci impedirà di aiutarli a combattere. -

- É vero, facciamole vedere di cosa siamo capaci! -

Anche se ho fatto finta di niente non mi piace il fatto che Meteo sia arrabbiata con noi. Non abbiamo fatto niente di male. Dovrebbe essere contenta che vogliamo dare il nostro contributo.

Lorenz la guardò meglio. Aveva una benda che copriva l'occhio destro e le braccia ancora fasciate. I capelli rossi, ora perfettamente lisci, da un lato arrivavano fino alla spalla mentre dall'altro toccavano il ginocchio. Questa pettinatura, che scalava da sinistra verso destra, nonostante fosse strana le donava ancora più femminilità rispetto a prima.

Wow, é davvero bella così. Anche se la benda e le fasce mi ricordano quali sofferenze ha passato...

- Per favore silenzio! - Entrò un uomo davvero grande nella stanza. Alto, con barba corta grigia che nascondeva i segni dell'età del viso e un paio di occhiali grossi e tondi dal vetro verdognolo, guardava tutti con le sopracciglia aggrottate incutendo un certo timore. Il particolare che si notava di più però erano le braccia, che dal gomito in poi erano meccaniche, e grandi abbastanza da fargli toccare il pavimento con le dita nonostante fosse in piedi.

- Silenzio! - Al suono possente della voce dell'uomo tutti si misero in ordine nella sala, compresi i ragazzi.

- Grazie di essere venuti nonostante il posto fosse stato scelto così in ritardo. Come sapete abbiamo avuto molte perdite durante questo xin, anche molto importanti, ma il fatto più importante é l'apparizione del potere della profezia. Un gruppo ha avuto un imprevisto e arriverà in ritardo ma gli argomenti sono urgenti e non potremo aspettarli. -

- Ehi Kakou, ma perché parla la nostra lingua? -

- Perché nel gruppo ci sono molte persone che vengono dall'Eden e che ancora non conoscono l'echinonz. -

- Capito. -

- Il nostro capo non ha potuto partecipare oggi per i problemi che conoscete, per cui come rappresentante del gruppo c'è lui...-

- Che presentazione fiacca! - Si sentirono le urla di un ragazzo, provenienti da fuori la palestra.

- Oh no... - Meteo chinò il capo e si coprì il volto con la mano.

- Ma tanto mi conoscete. Sicuramente mi conoscete! Ovviamente mi conoscete!  - entrò in corsa un ragazzo basso dai capelli neri all'insù e un ciuffo rosso che gli pendeva sull'occhio destro.

- Speravo non ci fosse...-

- MASAMUNE !!! L'unico e solo... -

- Tutti ma non lui... -

Il ragazzo si mise in posa e, alzando il pugno destro e portando al petto il sinistro, urlò -..."PUUUNCH MASTER !!!" -

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Capitolo 42
*** Speranze riaccese ***


Note dell'autore: Esatto sono ancora vivo, qui a rompervi le scatole con la storia che non finirà MAI. Solo una cosa: beato chi ha tempo libero d'estate. Spero che questo capitolo valga l'immensa attesa patita, quindi, buona lettura :D



CAPITOLO 33
Speranze riaccese


Data attuale: 45° cave di Vexin





I ragazzi, insieme a buona parte dei farek rae, si trovavano nella sala di una città abbandonata per ragionare su come rispondere nei confronti degli ultimi avvenimenti. Il tutto però non sarebbe iniziato senza che prima il rumoroso ragazzino eccentrico dai capelli neri e il ciuffo rosso facesse la sua sgargiante entrata in scena.

- Esattamente, sicuramente, ovviamente sono io, MAAASAMU... -

- Bene, hai avuto il tuo momento di gloria. - il vecchio dalle braccia meccaniche lo alzò da terra afferrandolo per la maglietta - Ora lasciaci risolvere le questioni serie. -

- Ehi Kakou, lui chi é? - chiese confuso Lorenz alla donna, che invece non sembrava per niente sorpresa di vedere quella scena.

- Quell'uomo si chiama Adam, si occupa di organizzare le missioni dei farek rae ed é un grande stratega. É anche il secondino del capo. -

- Ok ok, ma io chiedevo di quel ragazzo. -

- Ah... - La donna alzo gli occhi al cielo e sbuffò, come scocciata di doverne parlare - Lui é Masamune. É solo un ragazzino egocentrico che crea casini di continuò. -

- Ahahahah a me sembra simpaticissimo, non trovi anche tu Tai? -

- Certo! Dopo dobbiamo parlarci. -

- Nella vostra posizione non lo farei. Sappiate che é il fratello gemello di Meteo. La fareste infuriare ancora di più. -

- COOOSA? -

Il grido di Lorenz fece calare il silenzio nella sala, ma, per loro fortuna, Adam non riuscì a capire chi avesse parlato.

- Scherzi? Meteo ha un fratello gemello? -

- Ovvio che non scherzo. E fate più piano. -

- Ahahahah ma ci pensi Lorenz? Vorrei avere anch'io un fratello gemello, sarebbe epico. -

- Si così cadreste insieme ahahahah. Avremo avuto due amici da alzare in continuazione. -

- Ehi! - rispose Taisuke sbuffando e soffiando sul ciuffo che gli calava sull'occhio.

- Altro che gemello però. Loro due sono completamente diversi. - Lorenz si concentrò, squadrando i fratelli e cercando di trovare qualcosa di simile tra i due, ma mentre la rossa era calma e scrutava il gruppo con aria arrabbiata il moro gridava e scalciava come un bambino per liberarsi dalla presa di Adam - No, non hanno niente in comune. Chissà perché Meteo non ce lo ha detto prima. -

- Ovvio, non lo sopporta. Un po' come tutti alla fine. -

- Davvero? - Si chiese Lorenz mentre tutti i faraek rae si lamentavano per le sue grida - Non capisco perché? -

- Per come si comporta. Cerca sempre di attirare l'attenzione. Ma nonostante questo, é il secondo più forte dell'intero gruppo, nel campo di battaglia abbiamo bisogno di lui. -

- Wow! - fecero all'unisono Lorenz e Taisuke guardandolo con ammirazione - Dobbiamo assolutamente conoscerlo. Magari ci può insegnare qualche trucchetto. -

Dopo aver poggiato Masamune come una sacco di patate su una sedia di legno, Adam fece uscire da una delle sue braccia meccaniche una corda metallica che arrottolò attorno al ragazzo per farlo stare fermo.

- Tanto mi libererò. Sicuramente mi libererò! Ovviamente mi li... - Adam finì l'opera ficcandogli un fazzoletto in bocca per poi lanciarlo in un piccolo sgabuzzino dietro al palco.

- *Mmmh* (Liberami.) -

- Apposto, e lui é sistemato. Adesso, se permettete, passiamo alle cose serie. -

Il pubblico si ricompose facendo silenzio mentre Adam, prendendo una sedia su cui sedersi e sistemandosi i grossi occhiali, si preparò a parlare.

- Ricordo che ora all'appello mancano, oltre al capo l'intero gruppo 8 di Vanvan, il gruppo 12 di Mehum, il gruppo 3 di Shango e altri elementi che abbiamo perso. Per questo iniziamo dalle perdite. In questo Xin ne abbiamo avute troppe. L'intero gruppo 4, il nostro più nutmeroso incaricato al recupero dei meccanici su Arafe Atak, é stato eliminato da Scarlett, completamente da sola. Per nostra fortuna, tutti i meccanici recuperati da loro in quel periodo erano già stati inviati al quartier generale. -

- Tai, Scarlett non é quella donna dalle tette apribili che abbiamo incontrato alla torre e che ha rapito Grey? -

- Si hai ragione. Questo significa che il gruppo di cui parla... -

- É quello che ci aveva chiesto aiuto col Vastatoris mentre ci allenavano dal vecchio... -

- Inoltre, sempre da Scarlett, é stato catturato Grey, appartenente al gruppo 6 addetto al salvataggio dei sopravvissuti dall'Eden. Nel terzo regno invece a inizio xin Zaykross ha rapito Jessica del gruppo 7 addetto al sorvegliamento del regno -

Nonostante Lorenz conoscesse solo Grey, la sua espressione abbattuta lasciava pensare che stesse soffrendo più lui per queste perdite rispetto ai suoi compagni dei farek rae, che erano rimasti impassibili.

Possibile non freghi niente a nessuno? Non si sono mossi di una virgola...

- Per quanto riguarda i meccanici sono caduti in mano a Gheanna in questo xin il n°3 il lupo, n°22 lo scudo, n°29 l'armeria, n°93 l'oro e n°1047 il martello. -

Lorenz al suono di questo ultimo numero gelò il sangue. Gli tornò in mente quando Zaykross chiamando con quel codice Grey lo portò via da loro. Sempre sovrappensiero posò lo sguardo su di Meteo, e le sue orribili ferite, ricordandosi che l'uomo che glie le ha provocate era lo stesso che ha risparmiato l'intero gruppo di ragazzi ma che lui aveva sfidato inconsciamente. Iniziò a girargli la testa. Aveva voglia di urlare, per rabbia, per tristezza, per disperazione. Si era perso nei suoi pensieri.
Quando si riprese e aprì gli occhi la prima cosa che vide fu i soldati dei farek rae, in posa rigida e meccanica con la stessa espressione su ogni volto mentre Adam elencava i loro compagni caduti in battaglia, una faccia impassibile e che sembrava esprimere una totale indifferenza.

Ma com'è possibile...

Tentò di riconcentrarsi con grande sforzo sulle parole di Adam e di non fare scenate, che avrebbero potuto mettere in difficoltà sia lui che i suoi amici.

- ...gruppo 10. Invece l'unico meccanico da noi recuperato purtroppo é il n° 47 la molla grazie alla nostra nuova recluta. -

- Dove l'ho già sentito?... - si chiese Taisuke, cercando di ricordare.

- Abbiamo però la possibilità di riscattarci. Meteo ha affrontato da sola Zaykross ed é sopravissuta. Grazie a questo ci ha fornito... -

- No, aspetta. - Meteo lo interruppe.

- Qualcosa non va Meteo? -

La rossa salì lentamente sul palco, per via delle ferite, e trattenendo il dolore e la tristezza si fece coraggio per parlare - Io non sono affatto sopravvissuta. Zaykross, la terza guardia del corpo, mi ha lasciata in vita per pietà. Se non fosse stato per quello ora non sarei qui a parlarvi. Prima di lasciarmi però mi ha dato alcune informazioni. Dopo il torneo del Gheaxin avverà uno scambio in una delle torri di controllo di P-Efiesou. Lo scambio é tra le guardie regali di Gheanna e uno dei cacciatori, che a quanto pare é entrato in possesso del ragazzo della profezia... -

Tutti i membri del gruppo nel pubblico rimasero shockati. Iniziarono a discutere tra loro, e prima che Adam potesse richiamare il silenzio, una ragazza del pubblico scura dalla capigliatura afro si alzò prendendo parola.

- Già ci sono state molte affermazioni da parte dei cacciatori di questo tipo che alla fine si sono rivelate dei falsi. Inoltre é un informazione che ti ha dato Zaykross giusto? Perché dovremmo credergli? Potrebbe essere una trappola. -

- Perché... - Meteo chinò il capo abbattuta - Io ho visto il ragazzo della profezia mentre veniva rapito. -

Il pubblico scoppiò in una serie di discussioni sempre più forti e movimentate. Iniziarono ad urlare, prendendo di mira Meteo. Alcuni con insulti, altri con domande, finché Adam non colpì con violenza il pavimento con le sue braccia provocando un rumore assordante che lì placò.

- Silenzio! Finitela. É inutile ora puntare il dito e cercare di chi sia la colpa. Meteo era insieme al suo gruppo in quel momento e insieme avevano deciso che era meglio salvare la vita di altri quattro ragazzi appena arrivati dall'Eden li presenti piuttosto che rischiare la vita di tutti loro per un singolo ragazzo qualunque. -

Taisuke e Lorenz sbarrarono gli occhi terrorizzati e si guardarono. Si capirono al volo senza che nessuno di loro disse qualcosa.

É stata colpa nostra quindi...

- Solo ora abbiamo confrontato la descrizione fornitaci da Meteo e quella del ragazzo della profezia ed a quanto pare combaciano. Ciò significa che Zaykross non le ha mentito. Lo scambio avverrà tra una nensanarie qui, in una torre di ultracontrollo di questo regno. É per questo che la riunione di questo xin si é tenuta qui. Il nostro scopo é riprenderci i nostri compagni rapiti, i meccanici in gabbia e il ragazzo in possesso dei cacciatori. Se questa missione avrà successo, il futuro di un popolo libero dal potere di Gheanna non sarà così lontano. La nostra pri... -

Lorenz smise di prestare attenzione, quello che aveva ascoltato era già abbastanza.

Non posso crederci... Non può essere vero... Il bambino del libro é in mano a loro per colpa mia. Gli verrà fatto del male solo per colpa mia... No, non posso accettarlo. Non posso. Non posso. Non po...

Sia i pensieri di Lorenz, che il discorso di Adam furono interrotti da un vociferare proveniente da fuori. Tutti i soldati nella sala si misero in guardia, guardandosi attentamente intorno e mantenendo la calma. A Lorenz e Taisuke invece si stampò un sorriso enorme sulla loro faccia.

- ...Dannazione. Si ho capito é di qua. -

Questa voce. É lui.

La porta in fondo alla sala venne spalancata con forza e subito dopo la faccia di una ragazza dai capelli a caschetto mori si affacciò con un grande sorriso.

- Ciaooo ragazzi! -

I Farek rae tirarono un sospiro di sollievo.

- Salve Vanvan. Non vi aspettavamo così presto, come avete fatto? -

- Ciao Aduccio! Ciao a tutti. A quello neanche noi ce lo aspettavamo, abbiamo solo sfruttato i poteri di questi due ragazzi. - e una volta finita la frase allungò le braccia fuori dalla sala, tirando dentro a forza Lucienne e Mirko.

- Lucienne, é un piacere vederti sana e salva dopo la tua ultima missione. Tu invece devi essere...-

- MIRKOOO!!! - Lorenz e Taisuke non riuscirono a contenere la gioia, quasi dimenticandosi del resto delle persone presenti, e con una folle corsa saltarono addosso all'amico facendolo anche cadere.

- Mirko! Finalmente sei tornato. -

- Lorenz, Tai. Che bello, non pensavo di trovarvi qui. -

I due ragazzi si rialzarono da terra e poi, insieme a Ghost riapparso in quel momento, aiutarono il loro amico a rimettersi in piedi. Mirko fece un cenno di saluto con il capo all'introverso Ghost, che apprezzò l'assenza del contatto, cercò di battere il cinque a Taisuke, che però evitò la sua mano e cadde a terra, e poi strinse con forza la mano a Lorenz,come se dovessero sfidarsi su chi fosse il più forte, per poi tirarsi a vicenda abbracciandosi.

- Ragazzi, sono contento che state tutti bene. Mi siete mancati. -

- Oh smettila, così mi fai arrossire. - disse Taisuke scherzando.

- ...anche noi siamo contenti che tu stia bene... -

- Più che bene a quanto pare. Guarda che muscoli che ti sei fatto. E guarda queste cicatrici, come te le sei procurate? Sono fantastiche, danno l'aria molto da duro. -

- Niente di che, solo l'allenamento. Ho sentito che anche voi però vi siete dati da fare. -

- Nah, giusto un paio di scartoffie. -

Si guardarono ancora e poi si abbracciarono tutti insieme.

- Finalmente, siamo di nuovo tutti insieme. -

- *Cough* *Cough* Scusate se disturbo. -

Tutti e quattro i ragazzi si voltarono, ritrovandosi l'imponente stazza autoritaria di Adam a pochi centimetri dai loro volti.

Ops, me ne ero dimenticato.

- Mirko, Vanvan mi ha parlato molto di te... -

Le ha parlato molto di me??? Pensò il ragazzo, arrossendo e guardando la ragazza per cercare conferma.

- Siamo contenti di averti tra noi. -

- Cosa? Quindi tu fai già parte dei Farek Rae? -

- Eh già. Vanvan mi ha praticamente raccomandato. -

- Uffa, non é giusto. - fece Taisuke incrociando le braccia.

- E invece voi sareste? -

- Io sono Lorenz, lui con i capelli bianchi é Ghost, che in realtà é solo un soprannome, e invece lui é Taisuke. Da qualche parte c'è anche Shawn. Vorremo entrare nel vostro gruppo. -

Tutto rimase in silenzio. Nessuno si azzardò a fare anche il più piccolo suono. L'unica cosa che si sentì fu il rumore della mano di Meteo che urtò contro la sua faccia quasi come automatico.
Adam invece rimase di fronte a loro, alzando solo un sopracciglio e aspettando altre informazioni.

- Niente, tutto qui. -

- Non mi avete detto niente. Chi siete. Da dove venite. -

Mirko si intromise per evitare che la situazione degenerasse.

- Perdonaci Adam. - Fece il ragazzo inserendosi tra i due - Loro tre sono miei amici. Siamo stati divisi quando un clan ci ha attaccato. Sono arrivati con me dall'Eden. -

- E allora? - Adam con una sola mano scansò Mirko e avvicinò il viso a Lorenz e ai suoi due compagni per scrutarli meglio.

- Cosa volete da noi? Perché dovreste entrare tra noi rivoluzionari. -

- Vogliamo combattere con voi per poter liberare Grey. -

- Tutto qui? Conoscete Grey quindi... - Disse l'omone mentre si passava le sue fredde dita metalliche sulla barba - E quindi, una volta completata la missione e salvato il nostro ragazzone che avete intenzione di fare? -

- Beh é ovvio che... Emh... - ora che ci rifletteva, non aveva pensato a cosa avrebbero fatto nei farek rae dopo aver salvato e Grey.

- Andatevene, ci state facendo perdere tempo. - Adam completamente disinteressato per la faccenda diede le spalle ai ragazzi e si avviò al palco.

- No aspetta. Noi dobbiamo entrare. -

- É per quale motivo? Non sai neanche tu cosa vuoi per quanto sei disperato. Trovati un lavoro e vivi quel che ti resta. -

- NO! -

- Se non mi ascolti sarò costretto ad usare la fo... -

- C'é un motivo se vogliamo stare con voi. Noi... vogliamo tornare nel nostro pianeta. -

Ancora una volta ci fu qualche secondo di silenzio tombale.

- Ah si? E come? -

- Non lo sappiamo, per questo stiamo chiedendo aiuto a voi. - Lorenz si mise in ginocchio appoggiando la fronte a terra. Ghost e Taisuke senza esitare lo imitarono.

- Vi prego. Aiutateci! Vogliamo con tutto il cuore non solo tornare nella nostra dimensione d'origine, ma anche aiutare quel bambino, mio amico, che é stato rapito e tutta la gente che come noi vuole uscire da qui. Per tutta quella gente che ha perso la speranza. Perché, per quanto ganzo sia, ho capito troppo tardi che questa dimensione é piena di morte e ingiustizie. Quindi. Vi prego! -

- Aiutateci! -

- ...per favore... -

Adam si voltò solo in quel momento e li scrutò dall'alto. I ragazzi erano in mobili, uno di questo tremava anche, ma per quanta pena gli potessero fare non avrebbe cambiato la sua decisione per qualche frase.

- Siete capitati nel gruppo sbagliato. Noi non combattiamo per uscire da qui ma per porre fine al dominio di Gheanna. Se volete uscire da qui dovete cercare qualcun altro a cui rivolgervi.

Ricalò il silenzio, solo la rumorosa camminata di Adam che risaliva il palco rompeva quella falsa quiete. I ragazzi non si erano ancora immobili a terra e sembrava non avessero intenzione di muovere un muscolo.
Meteo intanto tirò un sospiro di sollievo. Mi dispiace tanto ragazzi, ma é solo per il vostro bene. Forse non c'era neanche bisogno di dire ad Adam di non accettarli. Se rimarrete fuori da questa guerra evitrerete perdite inutili e che non potreste evitare. Un giorno capirete.

L'omone si sede di nuovo sulla sua sediolina e cercò di riprendere il discorso, come se non fosse successo niente. Le facce dei Farek rae però erano tutt'altro che indifferenti a quello che era appena accaduto e uno di questi non riuscì più a trattenersi. Si mise in piedi e alzò la mano, un po' timoroso di quello che poteva ricevere.

- ...quindi ci divideremo in... Si Fred, parla pure. -

- Io voglio che entrino. -

- Che cosa? -

- Ormai ci avevo perso la speranza, ma anch'io una volta sognavo di poter tornare nella mia dimensione. Quindi perché impedire a questi ragazzi di entrare per realizzare il loro di sogno. -

- Spero tu stia scherzando. Rimettiti seduto e proseguiamo. -

- No... -

- ? - Adam sgranò gli occhi incredulo.

- Questa é un occasione più unica che rara. Ragioniamoci. Non abbiamo idea di come si possa passare da una dimensione all'altra, ma sappiamo che neanche Gheanna può farlo a suo piacimento. La profezia dice che solo quando entrerà in possesso del ragazzo dominerà ogni dimensione esistente. Questo significa che se in questa missione riuscissimo a prendere il ragazzo potremmo essere in grado di viaggiare da una dimensione all'altra. -

- Ma cosa vai farneticando, non ha senso quello che dici. -

- Forse si, tutto questo non ha senso. Ma quel ragazzo ha riacceso la speranza dentro di me. Voglio crederci. -

- Davvero saresti pronto ad abbandonare tutto per una probabilità inferiore allo zero? Non pensi a tutto il popolo di questa dimensione che rimarrebbe qui? -

- E tu ci pensi? Questo pianeta funziona solo grazie a Gheanna. Siamo dipendenti da lui. La vita qui esiste solo per mano sua. E una volta sconfitto? Dove finiremo? -

- Stai dicendo che ora stai abbandonando i Farek rae? -

- ...Se non mi permetteranno di sognare allora... - Mise una mano sulla spallina della camicia e strizzò gli occhi. Aveva paura, ma si fece coraggio e disse quello che pensava - ...Allora preferisco combattere a fianco di quel ragazzo. - finendo la frase, con grande sforzo, si afferrò la camicia e la strappò via con forza. Poi si allontanò dai suoi compagni e si avvicinò a Lorenz, Ghost e Taisuke.

- Spero che tutto questo sia solo uno scherzo. -

- Anche io... - Un'altra donna si alzò timidamente - Quando sono entrata qui ho lasciato nella mia dimensione il mio amato... Da allora, anche se avevo perso la speranza, non ho mai smesso di pensare a lui. Ho sempre combatutto per il bene degli altri, ma a volte mi chiedo se abbia davvero senso continuare a vivere qui da sola senza di lui. Se davvero, come dicono loro c'è anche una sola possibilità di tornare li allora... - Iniziò a sbottonarsi la camicia e si diresse verso i tre ragazzi - Allora preferisco morire avendoci provato. -

- FINITELA DI DIRE IDIOZIE! VI RENDETE CONTO DI COSA STATE FACENDO? -

I Farek rae ancora seduti iniziarono a guardarsi tra loro, e dopo il silenzio calato in seguito all'urlo di Adam, anche un altro membro si alzò togliendosi la camicia. E dopo di lui un altro. E un altro ancora. Uno alla volta, la maggior parte del gruppo iniziò a levarsi l'uniforme per raggiungere quei ragazzi pieni di speranza.
Lorenz e i suoi amici rialzarono la testa e, con le lacrime agli occhi, si ritrovarono circondati da quasi tutti gli ex Farek Rae, che li aiutarono a rialzarsi per poi abbracciarli e ringraziarli.

Non ci credo.

- Ragazzi ma di che ci ringraziate. Grazie a voi per l'aiuto. Siamo noi che dobbiamo ringraziarvi. -

- Tranquilli tranquilli, c'è un po' di Taisuke per tutti. Aspetta. Piano con gli abbracci. Fate male. Ah no é vero non sento niente. -

- ...grazie... ma allontanatevi... -

Meteo piena di rabbia osservava incredula quella scena di tradimento, stringendo i pugni e trattenendosi dal colpirli. Accanto a lei invece, una ragazza meno sicura di quello per cui stava combattendo realmente, dopo aver riflettuto iniziò a sbottonare la sua uniforme.

- Scusami Meteo... -

- Alyce... No... -

Senza poter fare niente per impedirlo, la rossa si vide passare accanto la sua fedele compagna e amica, mentre la abbandonava per andare da quei ragazzi.

No...

- V-vi rendete conto di quello che state facendo!... - urlò Adam per tentare di attirare l'attenzione, ma la paura di quella situazione gli rese la voce tremolante e fievole, tanto che nessuno gli diede retta - State abbandonando tutto il popolo dell'intero pianeta per i vostri scopi personali. -

Ormai non c'era più niente da fare. L'ex gruppo dei Farek rae non ascoltava più una singola parola proveniente da quell'uomo. Preferivano invece elogiare e ringraziare i quattro amici per averli svegliati da quella paralisi.

- Ragazzi davvero, non ce lo meritiamo. Non volevo che finisse così. Non avevo intenzione di distruggere il vostro gruppo. -

I pochi membri ancora fedeli ai Farek rae si avvicinarono ad Adam per discutere, e mentre i due gruppi creavano un baccano insopportabile, Meteo era ancora li in piedi in mezzo alla sala e immobile, mentre stringeva i pugni per la rabbia e guardava basso per la tristezza.

No... Non può succedere...

Masamune che nel frattempo era riuscito a liberarsi tornò in sala ballando - Ehi fan. Masamune é tooornato. Aspetta, che mi sono perso qu... - Un fulmine lo colpì e lo spedì nuovamente dentro lo sgabuzzino. Proveniva dal braccio di Meteo, che si era trasformata senza che nessuno se ne accorgesse.

Tutto quello per qui ho lavorato...

- Ahahahah dico sul serio ragazzi, ora basta ahahahah. Non ce lo meritiamo. Ehi dov'è andato Ghost? -

Tutta la mia famiglia... La mia unica casa...

- Sarà scappato per non stare con tutta la folla. Non capisco di cosa ti lamenti, é bellissimo essere amati così. -

La salvezza di questo pianeta... E del popolo che lo abita...

- Si ma Tai, siamo stati la causa del loro scioglimento. Non ti senti un po' in colpa? -

Tutto... É stato tutto distrutto dall'egoismo di quel ragazzo...

- Siamo stati solo la miccia che ha acceso qualcosa che non doveva restare spento. Mamma mia che poeta che sono. Tutto merito di quell'anno passato a studi... -

- ORA BASTA! - Meteo si trasformò del tutto e sprigionò un aura devastante, tanto da distruggere in parte il terreno sotto i suoi piedi. Gli occhi normalmente blu divennero totalmente bianchi e i fulmini che le giravano attorno sembravano impazziti.

- Meteo... Ti prego calmati... - disse Alyce affranta e sentendosi in colpa.

- Meteo che ti prende? - fece un ragazzo ancora che non aveva abbandonato i farek rae. - Non é che hai... -

- STANNE FUORI! - senza che si mosse, un fulmine partì dal suo corpo colpendo il suo compagno e atterrandolo - DATEMI IL RAGAZZO! - partì un altro fulmine, questa volta verso Lorenz e i disertori, ma a metà strada cambiò direzione. Venne attratto da un bastone in metallo che uscì dal corpo di Kakou, trasformatasi in meccanico, e ancora appartenente ai Farek rae.

- Meteo fermati! Ora stai esagerando. Neanche io accetto tutto questo, ma non é questo il modo di risolvere i problemi. -

- STA ZITTA! LUI DEVE PAGARE! -

- No! Non é colpa sua. Hai perso il controllo del tuo golem. Ora devi solo calmarti e torna... -

- No, va bene così. - Lorenz si mise davanti a tutti uscendo allo scoperto e aprendo le braccia in segno di pace. - Ha ragione, quello che é successo é colpa mia. Non le abbiamo mai dato ascolto. Se vuole vendicarsi io non mi oppor... - Non ebbe neanche il tempo di finire la frase. Con un scatto fulmineo Meteo si teletrasportò davanti a Lorenz, colpendolo con un pugno in faccia e scaraventandolo sul muro opposto della stanza.

- Lorenz stai bene? - Mirko corse subito in suo soccorso ma prima che lo raggiunse, il suo amico, accasciato a terra e con il sangue al naso, gli fece cenno di fermarsi. -

- Va tutto bene... É giusto che vada così. -

- Ma sei pazzo? Meteo ha perso il controllo. Non ne uscirai illeso! -

- Le vedi le sue ferite? - Meteo inizio a camminare lentamente verso Lorenz, e le bende che coprivano le ferite, allentate per i bruschi movimenti, iniziarono a cadere a terra - Il bambino rapito, lo scontro con Crown, la distruzione del covo del vecchio, il rapimento di Grey e la vita appesa ad un filo di Meteo. Tutto questo é successo per causa mia. É giusto che ne paghi il prezzo. -

- Farsi uccidere non é un modo per espiare le proprie colpe! Finiscila di dire cavolate. -

- Lascia perdere Mirko. - Taisuke e Vanvan lo presero per le braccia.

- Lo conosci no? Se si mette in testa una cosa non puoi dissuaderlo. Se pensa che sia giusto così non ci possiamo fare niente. E poi é un osso duro, non morirà per una femminuccia qualsiasi. -

- Se sei preoccupato per la sua vita sta tranquillo. Un golem che ha preso il controllo del corpo agisce per giustizia assoluta. Siccome il tuo amico non ha ucciso nessuno lei non ucciderà lui. Ma gli infliggerà un quantitativo di dolore pari a quello che ha provocato se non riprendesse i sensi prima. -

Anche se non poteva accettarlo, Mirko si rassegnò, promettendo a se stesso di intervenire comunque in caso la situazione degenerasse - Lorenz... -

Intanto il ragazzo colpito si riprese. Senza volerlo, il golem lo aveva trasformato in legno, proteggendolo dall'urto con il muro. Il pugno di Meteo però era stato troppo improvviso anche per la sua anima. La sua guancia si colorò di viola e il sangue che perdeva dal naso iniziò a colare a terra.

Ha fatto male. Molto male. Ma me lo merito. Sarei solo un ipocrita a nascondermi dopo aver rovinato tutto quello che aveva.

La ragazza si fermò in mezzo alla sala. La sua aura folgorante ruppe quel breve silenzio che era calato. In un istante si teletrasportò di fronte a Lorenz colpendolo con una ginocchiata.

- LORENZ! -

Meteo salì sopra di lui e gli sferrò un potente pugno sul volto. Poi un altro. E dopo un altro ancora. Continuò così a riempirlo di lividi, iniziando a sanguinare a sua volta per via del legno, ma senza fermarsi e ignorando il dolore delle nocche e delle ferite. Il ragazzo invece era inerme a terra, ancora cosciente, ma con nessuna intenzione di reagire.

- NON DAI MAI ASCOLTO A NESSUNO! PENSI SIA TUTTO UN GIOCO? NON PENSI MAI ALLE CONSEGUENZE, E GUARDA ORA DOVE CI RITROVIAMO A CAUSA DELLA TUA INCOSCIENZA! -

- Meteo... -

- A CERCARE DI ORGANIZZARE UN PIANO CON UN GRUPPO CHE HAI APPENA SFASCIATO E PER CERCARE DI SALVARE GREY CHE PER COLPA TUA É STATO CATTURATO! -

- ...Voglio...solo...-

- NON VEDI QUESTE MIE FERITE? COSA SPERI DI POTER FARE TU SE IO STAVO PER MORIRE! SEI UNO STUPIDO! DOVEVI SOLO ASCOLTARCI E NON SAREMO ARRIVATI A QUESTO! SEI SOLO UN STUPIDO! STUPIDO! STUPIDO! STUPIDO! STUPIDO! -

Smise di colpirlo e alzò un braccio, aprendo il palmo ed elettrificandolo, pronta a dargli il colpo di grazia.

- Ora basta! Questo é troppo! - Mirko partì di corsa per salvare il suo amico, ma Vanvan lo placcò, bloccandolo a terra.

- Sta fermo! Ti ho detto che non gli farà nessun danno irreparabile e non lo ucciderà. Se anche il tuo amico vuole che vada così non lascerò che tu li interrompa. -

- TU... TU... STUPIDO... - Anche se era pronta a colpirlo, la rossa stava ancora esitando, col braccio che le tremava.

- ...Meteo... -

- STA ZITTO! -

- ...voglio solo... -

- ZITTO! -

Il braccio si mosse, ma prima che arrivò a segno Lorenz di scatto si tirò su e la abbracciò forte.

- TU! -

- Scusami Meteo. Perdonami per tutto quello che ti ho causato... -

- Tu! -

- Sono solo le parole di un ipocrita ma... Scuasami. Giuro che farò il possibile per far si che tu ottenga di nuovo tutto ciò che hai perso. Perdonami. -

- ...stupido... -

La strinse ancora più forte, e dagli occhi bianchi e impassibili della ragazza scese una lacrima.

- Tu... Stupido... - la sua voce tornò normale. Il braccio tremolante cadde senza forze e il suo corpo tornò umano - Non puoi giurare qualcosa di così grande con la forza che hai... - il dolore delle ferite di Zaykross e di quelle appena procuratasi la fece svenire, abbandonandosi tra le braccia di Lorenz. Poi il ragazzo cadde a sua volta a terra stremato e senza forze.

- lo prendo per un si... - svenne anche lui e finalmente tutti i presenti nella sala corsero in loro aiuto. I rimanenti membri dei Farek rae presero Meteo allontanandosi mentre i disertori controllarono la situazione di Lorenz. Mirko in particolare, fregandosene delle buone maniere e liberatosi dalla presa di Vanvan, si fece spazio tra la folla per accettarsi che il suo amico stesse bene. Ghost aveva già creato del ghiaccio da mettere sulle ferite mentre Taisuke, vantandosi delle sue conoscenze in campo medico, stava tentando di sentire se fosse ancora vivo.

- Amico rispondimi! Dimmi che stai bene. -

- Tranquillo Mirko. - rispose Taisuke - Il mio anno passato ad uno studio intensivo di pronto soccorso mi fa intuire che sia solo svenuto. -

- Ma perché lo hai fatto... -

*BOOOM*

La calma appena creatasi venne nuovamente interrotta. Un enorme botto si sentì provenire da fuori. Pochi istanti dopo, Shawn entrò col fiatone nella sala.

- Presto! Dovete uscire tutti da qui. -

- Cosa? E tu chi sares...-

- Questo non é importante! Lo dico per il vostro bene. Siamo tutti in grave pericolo. Dobbiamo abbandonare questa zona immediatamente. -

- Che significa? -

*BOOOM*

Si sentì un'altra esplosione. Quest'ultima tolse il dubbio a chi non conosceva il ragazzo che fosse lui l'artefice di quel rumore.

*BOOOM*

- PRESTO! -

Fidandosi ciecamente si recarono tutti verso l'uscita. Mirko e Ghost presero Lorenz mentre Adam teneva da solo Meteo tra le sue enormi braccia meccaniche. Abbandonarono l'edificio e di fuori ad aspettarli, nel buio cielo notturno di P-Efiesou, c'era un bellissimo spettacolo di luci colorate che illuminava i loro volti.

- Che fate li impalati? Ma non capite? Dobbiamo andarcene subito! -

Praticamente tutto il gruppo, disertori e non, erano rimasti incantati davanti a quel evento.

- Ma... Cosa sono quelli? -

- Non ne ho idea. -

- Mai visto una cosa del genere. -

- Neanche io. -

- Ma é bellissimo. -

- Lo so io. - Si fece avanti Vanvan - Li ho visto una volta in un libro dell'Eden e della dimensione 3. Quelli sono... -

- Si. - Continuò Mirko - Quelli sono fuochi d'artificio. -

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Capitolo 43
*** In rovina ***


Note dell'autore: La traduzione in echinonz dell'ultima parte verrà aggiunta in settimana :* buona lettura :D.



CAPITOLO 34
In rovina.




Dopo lo scontro tra Meteo e Lorenz, l'intero gruppo si precipitò di fuori sotto il consiglio di Shawn. Una volta usciti dall'edificio, tutti i presenti rimasero incantati alla vista di quello spettacolo di luci colorate nel cielo buio di P-Efiesou. Ma per quanto fosse bello, Shawn si ostinava ad avvertirli del pericolo incombente.

- Ma che diamine, non avete capito? L'intera città di Neverife è stata distrutta. Un quartiere piccolo come questo verrà raso al suolo in pochissimo tempo. Se restate qui anche solo un altro minuto morirete tutti. -

Non c'era niente che Shawn potesse fare. Nessuno riusciva a distogliere gli occhi da quel meraviglioso spettacolo di luci.

- Avanti! Ma quanto siete stupidi? -

- E finiscila di urlare. - gli rispose una donna - Dove sarebbe questo grande pericolo? -

- È proprio davanti hai vostri occhi. -

- Come può una cosa così bella e lontana darci problemi? -

La donna si voltò per ignorarlo, così come il resto della folla, solo per continuare ad ammirare i fuochi d'artificio.

Non ci posso credere. Come fanno a non capire? Stanno per morire tutti.

Shawn, irritato per il loro comportamento, stava per perdere la pazienza. Li osservò ancora. Un gregge di persone che non conosceva e che lo stavano facendo innervosire gli impedivano di fuggire solo per pietà.

Ma che stò combinando? Sono io che non ho capito niente. Sto perdendo tempo per salvare questa gente. Non me ne frega niente. Mi salvo io e sto apposto. Per cercare di smuovere questi stupidi rischio di lasciarci la pelle.

Si incamminò sulla strada per la via principale, dando le spalle al gruppo, e piano piano si allontanò. Le esplosioni dei fuochi continuavano. Il ragazzo sapeva che aveva poco tempo a disposizione per abbandonare l'area, ma qualcosa lo stava ancora trattenendo.

- Perché ci sto pensando, lascialo stare. Non è certo colpa tua se non ti vuole... Non ti vogliono ascoltare. Moriranno per causa loro. -

Fece ancora qualche passo, ma prima di teletrasportarsi via, non riuscì a resistere e girò il capo per guardarli di nuovo. Anche se non riusciva ad ammetterlo a se stesso, stava cercando Lorenz con lo sguardo, ma senza risultati.

- Avanti. Tu non puoi morire. -

Con la luce di fuoco riuscì ad intravedere un ciuffo verde sbucare dalla spalla di Ghost. In pochi secondi capì che non era cosciente di quello che stava succedendo.

- Ecco perché. Lui mi avrebbe ascoltato. Mi pentirò di quello che sto facendo ma... -

Prese il suo cappello e lo lanciò lontano. Questo finì magicamente sotto i piedi di Ghost, Mirko e Lorenz. Dopo aver toccato terra iniziò ad allargarsi e in un battito d'occhio i ragazzi furono risucchiati al suo interno. Poi Shawn adagiò il suo telo sul terreno, lo tirò velocemente e fece apparire i tre amici di prima. Mentre per Lorenz però non c'era stato alcun cambiamento, Mirko e Ghost si ritrovarono legati con una catena.

- Ma che diamine è successo. E tu chi sei? -

- Mi stavate davvero ignorando allora. Mi dispiace ma questo ragazzo non può morire qui. - Il mago si sistemò il cappello e poi prese Lorenz in braccio per portarlo via.

- Ma di cosa stai parlando? Perché dovrebbe morire? Lascialo subito o dovrai vedertela con me. - il ragazzo si dimenò per liberarsi, ma senza risultati.

- Bla bla. Non hai capito niente. Tra poco morirai e non potrai evitarlo. Devo un favore a questo qui. Non lo lascerò morire perché voi volete rimanere imbambolati davanti a quattro colori. -

- Ma di che cosa parli? Ti ho detto di lasciarlo. -

- Ho perso anche troppo tempo qui. Mi dispiace per te Ghost. Forse se inizi a correre riuscirai a salvarti. -

Il cappello di Shawn si allargò nuovamente e, insieme al ragazzo svenuto, ci entrò sparendo nel nulla.

- NO! Dannazione! Ci eravamo appena rincontrati. Non posso lasciare che venga rapito in questo modo... -

- ...Mirko tranquillo... -

- Ghost? -

- ...Quel ragazzo non farà del male a Lorenz. Lo sta salvando da quello... -

Mirko si girò per vedere cosa stesse guardando Ghost e, appena comprese il pericolo che stavano correndo, gli si gelò il sangue.

- Dobbiamo scappare... -

* * *


Intanto, molti kilometri lontano da li…

Shawn uscì da un cappello situato in mezzo al deserto. All'orizzonte si vedevano solo le luci di due torri di controllo lontane. Il ragazzo adagiò delicatamente il suo amico a terra e creò gli oggetti necessari per medicarlo.

- Bene, almeno noi abbiamo fatto in tempo. Guarda come sei conciato. Non ho capito cosa hai combinato per ridurti così ma di sicuro non è stato piacevole. -

Mentre il mago passava le bende sul corpo di Lorenz, Il ragazzo sembrò riprendere coscienza e gli afferrò la mano.

- Tranquillo, sono solo io. Ora sei al sicuro. -

- …Shawn… salvali… -

- Non capisco di cosa tu stia parlando. E poi non eri svenuto tu? Ora mettiti a riposare. -

- …Portali in salvo… per favore… io non posso… -

- È inutile, io ci ho provato. Ho fatto anche più di quanto avrei dovuto. -

- Grazie… - e detto questo il ragazzo richiuse gli occhi.

- Ma grazie di cosa? Ti ho detto che non farò niente… -

Ormai Lorenz si era addormentato, con un grande sorriso sul volto.

- …Ti odio. -

* * *


Nel frattempo, i Farek Rae…

- Taisuke! Ghost! Dove siete? -

L'intero quartiere era avvolto dalle fiamme. I palazzi continuavano a crollare sotto l'attacco di incessanti esplosioni.

- Vanvan! Alyce! Meteo! C’è qualcuno? Rispondete! -

Tra le macerie del quartiere in rovina c'era ancora Mirko che, trasformandosi nel suo doom, era riuscito a sopravvivere alle esplosioni.

- Farek Rae! Qualcuno risponda! -

- Mirko sei tu? Presto aiutami! -

- Vanvan! - Il ragazzo riconobbe la voce della sua maestra e si precipitò subito per aiutarla. Superato con un salto il muro di fiamme che li separava, trovò la compagna mentre sollevava un enorme trave di ferro.

- Maestra, ce la fai? -

- Certo per chi mi hai preso? Ora sbrigati, infilati la sotto e salvalo. -

Senza pensarci due volte Mirko ubbidì all'ordine e tirò fuori dalle macerie un uomo rimasto intrappolato. Non lo conosceva ma lo prese comunque in braccio dopo essersi accertato che fosse ancora vivo.

- Ci sei solo tu? - Disse Vanvan lasciando cadere la trave.

- Si sono solo. Tu hai trovato qualcuno? -

- Si, ci siamo riuniti tutti nella piazza. Vieni. - gli disse facendo cenno di seguirla.

Ma come è potuto succedere... Se solo ce ne fossimo andati subito.



_____________________________________________________________

Trenta minuti prima...

I due ragazzi legati a terra guardavano il cielo terrorizzati. Degli oggetti luminosi si stavano avvicinando velocemente, e tutto ispiravano tranne che pace.

- Presto Ghost, non c'é tempo da perdere. Dobbiamo avvertire immediatamente gli altri. - Mirko si trasformò nel mezzo-drago, aumentando di dimensioni e rompendo la catena che lo intrappolava. Ruppe anche quella dell'amico e poi insieme corsero verso il gruppo, urlando allarmati. Questi ultimi intanto avevano iniziato a discutere su che cosa fossero esattamente quei fuochi d'artificio, sconosciuti in questa dimensione.

- Presto! Dobbiamo scappare alla svelta o moriremo tutti. -

- Anche voi con quest... -

- FIDATEVI! Non vedete che quei missili stanno puntando proprio qui? Ci faranno saltare in aria. -

- Missili? - i Farek rae si guardarono tra loro confusi. In quel momento Mirko comprese cosa stesse succedendo.

Loro... non sanno cos'è un missile. Non ne hanno mai visto uno. Ma se quelli sono missili significa che in questa dimensione esistono. E se mi stessi sbagliando io...

In quell'istante, uno di quegli oggetti volanti si schiantò a pochi kilometri di distanza da loro, dall'altra parte del quartiere, provocando un'esplosione assordante.

No questi sono missili. Non possiamo morire così!

I Farek Rae non erano riusciti a vedere l'oggetto passare sopra le loro teste per via del buio, e sentendo solo l'esplosione dietro a Mirko, iniziarono a pensare che fosse lui l'autore di tutto questo.

- Mirko, ci stai forse minacciando di distruggere tutto per farcene andare? Chi sei veramente? - Disse Adam con tono di sfida, ponendosi tra il ragazzo è il resto del gruppo per proteggerli.

Non ci credo. Non riescono a comprendere quello che sta accadendo. Delle armi che piombano dal cielo per loro deve essere qualcosa di così assurdo che non riescono a concepirlo, come quando noi vediamo tutto ciò che é enorme qui strano, ma che per loro é normale... Ma non é questo il momento. Devono fidarsi.

- Non sono io. Dei missili ci stanno... Diamine. Quelli che avete appena visto sono come delle bombe volanti, e hanno questo quartiere come bersaglio. -

Alyce si fece avanti cercando di calmare Adam - Non so neanche io di cosa stia parlando ma dobbiamo fidarci di lui. Lo conosco bene, se dice questo é solo per il nostro bene. -

- Quella di prima é stata solo una delle centinaia di esplosioni che avverranno qui, e se non ce ne andremo subito morire... - un altro missile piombò proprio in quel momento dal cielo, conficcandosi nel terreno tra Mirko, Ghost ed i Farek Rae. Rimasero tutti immobili spaventati... Ma questo non esplose.

- Era di questo che stavi parlando? Non ci ha fatto niente. Se stai cercando di spaventarci non funziona. -

Il missile fece uno strano rumore meccanico, espulse del gas e poi si aprì, allungandosi e diventando una specie di palo. Prima che potessero fare qualcosa, lo strano oggetto emise una forte onda d'urto. Mirko afferrò velocemente Ghost, proteggendo entrambi con le sue grandi ali.

E questo cos'è?

Si accorsero che l'esplosione non gli aveva fatto niente, anzi, sembrava quasi non aver provocato nessun danno. Ma quando Mirko rialzò l'ala, sotto i suoi occhi la maggior parte dei suoi compagni erano stesi a terra senza forze. Chi era ancora in piedi però non aveva accusato alcun tipo di danno.

- Ma che vi è successo? -

- Dovresti dircelo tu Mirko. - Disse Vanvan, anche lei rimasta illesa, ma visibilmente spaventata dall'accaduto.

Questa volta l'ho visto chiaramente l'oggetto di cui parlava. Proveniva proprio dai fuochi d'artificio. Significa che non é lui la causa di questo. Ma allora chi é che ci sta attaccando. O cosa...

- Che cos'era quello Mirko? - richiese insistente la ragazza mentre soccorreva le vittime.

- Non ne ho idea... Non credo di aver mai visto qualcosa del genere. -

- Ma come no? - intervenne Taisuke - A me ricorda molto una granata EMP. -

- Non può essere colpa sua... - farfuglio Adam in ginocchio, stanco ed affaticato, come se avesse appena intrapreso uno scontro - Quest'ultimo attacco ha colpito solo noi meccanici. Non ho mai visto niente del... - si sentì mancare le forze ma Alyce lo aiutò a non cadere - D'accordo Mirko ti crediamo. Ora andiamo via da q... -

Proprio mentre parlava, un missile piombò sull'edificio dove si era tenuta la riunione. L'intera struttura iniziò a prendere fuoco e crollare, con i Farek Rae svenuti proprio sotto di esso. Rapidamente, Ghost, Vanvan e un'altro ragazzo del gruppo scattarono per salvarli. Il primo creando un muro di ghiaccio, la seconda bloccando le macerie usando solamente le braccia mentre il terzo saltando e calciando via i pezzi che precipitavano. Ghost, per riuscire a reggere la barriera, si ritrovò faccia a faccia con Alyce.

- ...State bene?... -

- Si, grazie mille Ghost. - la ragazza prese in braccio Meteo, siccome Adam non era più in grado di trasportarla. Anche tutti gli altri membri ancora in piedi presero i loro compagni privi di sensi per portarli in salvo.

- Presto! Tutti da questa parte! - Mirko fece cenno a tutti di seguirlo. Iniziarono tutti a correre per andarsene da quel luogo infernale, che fino a poco fa era una bellissima città. Tutti gli edifici stavano crollando sotto il bombardamento incessante dei missili, le cui esplosioni rendevano difficile anche solo sentire la voce del compagno accanto, tanto era forte il rumore assordante. Le fiamme iniziavano a propagarsi ovunque, creando un'enorme nuvola di fumo sopra la città e bloccando quasi tutte le vie. Quella percorsa da Mirko sembrava essere l'unica via di fuga.

- Ci siamo quasi! -

Mancava meno di un kilometro all'uscita del quartiere, e nonostante il fumo, già si intravedeva il grande arco che Lorenz e i suoi amici avevano varcato entrando. I ragazzi correvano senza sosta verso la meta, ma Adam iniziò a rallentare.

- Quell'attacco di prima... È stato più forte di quanto immaginassi. -

- Adam tutto bene? - Chiese Mirko preoccupato, siccome aveva notato il distacco che si era creato tra lui ed il resto del gruppo.

- SI! Voi correte! - Fece un leggero scatto per non farli preoccupare, ma appena il ragazzo si voltò, Adam cadde a terra, come se si fosse spento completamente.

Il mio corpo non si muove più... È la fine.

Uno dei missili lo puntò, ma a pochi secondi dall'impatto, Taisuke apparve davanti a lui.

- Avanti fatti sotto! -

Il missile lo colpì in pieno ed esplose avvolgendo il ragazzo nelle fiamme. Durò pochi secondi però, perché subito dopo il fuoco iniziò a ridursi, mostrando un Taisuke completamente trasformato e con sei braccia mentre stringeva l'esplosione come se stesse sgonfiando un palloncino. Continuò ad assorbirla finche non la ridusse alle grandezze di una biglia, soffiandola poi via.

- Ahahahah, un gioco da ragazzi. -

Oh mio dio ha funzionato davvero. Che bello, che bello, che bello. Adam, esterrefatto dopo la performance del suo salvatore, quasi non si accorse che Fred ed Alyce lo stavano prendendo in braccio per soccorrerlo.

- Ottimo lavoro Taisuke, ora andiamo! -

M...mi ha detto... OTTIMO LAVORO!

- N...niente di che eh? Cose che faccio tutti i giorni. Ma se vuoi continuare ad adularmi fai pure. - il modesto ragazzo si mise in posa chiudendo gli occhi pronto ad essere ammirato, accorgendosi solo poi che era rimasto da solo.

- Nooo aspettatemi! -

Mirko conduceva ancora il gruppo verso l'uscita. Mancavo pochissimo alla loro libertà.

- Ci siamo quasi. -

La piccola Lucienne all'improvviso fece un rapido scatto, superando Mirko.

- ...Qualcosa dovevo pur farla prima che il capitolo finisse... -

Fece un enorme balzo e, intercettando un missile che avrebbe colpito l'arco d'ingresso, lo colpì con un doppio calcio, spedendolo dalla parte opposta. - ...Non sapevo neanche io di poterlo fare...-

- Perfetto! - Mirko ormai sentiva già il sapore della libertà, ma non era ancora finita. A pochi passi dall'ingresso, le fiamme intorno a loro crebbero improvvisamente e bloccarono l'uscita. Neanche il tempo di voltarsi che anche la via dietro di loro venne bloccata. In pochi secondi il fuoco li aveva circondati.

- Non è possibile! Non si sono mosse naturalmente, deve esserci qualcuno che le comanda. -

- Qui ci siamo solo noi Mirko. -

Un missile arrivò proprio in quel momento, colpendo l'arco e costringendoli ad indietreggiare. Poi un altro fece crollare l'edificio accanto, e quello seguente colpì proprio il centro del gruppo. L’esplosione li fece saltare in aria, allontanandoli l'uno dall'altro.

Aaah, il mio braccio…

Mirko trasformatosi nel suo Doom riuscì a sopravvivere all'esplosione, ma si schiantò contro un muro che gli crollò addosso, bloccandogli il braccio destro. - DIAMINE! Devo liberarmi! -

Alzò lo sguardo per cercare gli altri, e sotto i suoi occhi, vide Ghost a terra svenuto mentre veniva ricoperto dalle macerie.

- NOOO! - con forza strattonò via il braccio incastrato distruggendo l’intero muro. Iniziò a correre verso di lui ma un missile esplose proprio sotto i suoi piedi, sbalzandolo via ancora una volta. Atterrato, le fiamme crebbero, facendo sparire poco a poco l'immagine di Ghost.

- Nooo...-

_____________________________________________________________



Ora il ragazzo-drago, insieme alla sua maestra e con il sopravvissuto in braccio, si facevano strada tra le vie del quartiere in rovina, fino a sbucare in un ampio spazio circondato dalle fiamme. Al centro si trovavano tutti i loro compagni, quasi tutti svenuti e sdraiati a terra. Adam invece, tornato in se, con le sue enormi braccia meccaniche stava scavando un fosso intorno al gruppo per tentare di fermare il fuoco. Si muoveva come se metà del suo corpo fosse addormentata, ma dalla sua espressione di rabbia e perseveranza si capiva che non si sarebbe fermato neanche se avesse perso entrambe le gambe.

- Vanvan! Ci siete anche voi, state bene? -

- Si tranquillo Adam. Mirko era sopravvissuto e siamo riusciti a trovare Fred. - Disse la ragazza, aiutando Mirko a far sdraiare l'uomo in questione accanto agli altri sopravvissuti.

- Mirko sei salvo! - Taisuke felice di vedere l'amico ancora vivo gli corse incontro ma inciampò dopo pochi passi. - Aspetta, ma Ghost non è con te? -


- Per fortuna. Ora siamo tutti. Il problema sono queste fiamme. - Terminato di scavare il fossato, Adam si allontanò da esso raggiungendo gli altri. Il fuoco continuò a propagarsi, bruciando e consumando anche il terreno, ignorando la fossa. Lo spazio a loro disposizione si riduceva a vista d'occhio. Avevano poco tempo.

- Possibile che nessuno di noi possa fare niente? - chiese Vanvan disperata.

- Nessuno dei nostri poteri può spegnere queste fiamme, bruciano tutto ciò che trovano. Non importa se siano combustibili o no. Mi duole ammetterlo, ma temo che solo i meccanici si salveranno, ammesso che siano immuni a questa fiamma. -

- Non fa niente! - Mirko si ritrasformò lanciandosi in mezzo le fiamme. Adam però con un rapido scatto lo afferrò per le ali e lo alzò da terra.

- Ma sei impazzito? Che ti salta in mente? -

- Un mio amico é ancora lì dentro, devo salvarlo. -

- Salvarlo? Ma le vedi anche tu l'incendio che divora la città? Ormai sarà morto! -

- Allora significa che morirò con lui! - Il ragazzo tornò umano, facendo sparire le ali e liberandosi così dalla presa dell'uomo.

Viene dall'Eden e non ha paura di morire... Possibile che sia così...

Mirko riprese a correre ma Adam lo fermò nuovamente afferrandolo per una spalla. Lo fece voltare e poi gli sferrò un pugno in faccia.

... così stupido.

- Stai veramente buttando la tua vita così? -

- Ormai é finita, se non possiamo salvarci allora preferisco tentare anche per la più probabilità di trovarlo ancora vivo. - gli occhi di Mirko si fecero completamente blu come quelli del suo Doom, non ragionava più. -

- Finiscila! - Lo colpì nuovamente con un pugno - Finché respiri non é ancora finita. E fino a quando non é finita hai una responsabilità nei confronti di tutte quelle persone che ti vogliono bene. Saresti davvero andato ad ucciderti lasciando il tuo amico morire da solo? -

Mirko guardò Taisuke. Aveva il capo chinato e stava cercando di trattenere le lacrime per la situazione disperata.

Che sto facendo...

- Calmatevi ragazzi, vi vedo un po' troppo agitati. - Si udì una voce provenire dalle macerie, insieme al rumore degli zoccoli di più cavalli - Comprendo che la situazione potrebbe essere leggermente a vostro sfavore ma sarebbe poco dignitoso morire con quell’espressione sui vostri volti. -

In lontananza, tra il fumo e le fiamme, una figura iniziò ad intravedersi. Prima due cavalli infuocati, poi una grossa carrozza nera, e su di essa, un uomo vestito con un abito vittoriano nero.

- Chi sei? - Urlò Adam allo strano individuo.

- Un semplice carovaniere che fa una tranquilla passeggiata. - restando seduto posò le redini e fece un piccolo inchino alzando il cappello - Piacere di conoscervi, per quanto possa restarvi da vivere. -

- E questo chi è ora… -

* * *


Nel frattempo, fuori dal 2° regno...

In una zona neutra, tra i territori dei vari regni, vi si trova un tempio dove ogni 45° cave di uno xin, gli Zouruk e Gheanna si riuniscono per discutere e risolvere eventuali problemi politici, economici e conflittuali. Il tempio è a base circolare, e nella zona più esterna ha sei entrate, separate da file di colonne di ordine gigante. Ad ogni ingresso, orientato in base a dove si trova il regno corrispondente, vi è una ripida e lunga serie di scalini affiancati dalle statue raffiguranti i precedenti Zouruk. Ogni scalinata termina con una pedana apposita al bordo di una grande sala circolare. Al centro di tutto invece c'è un trono in metallo nero ornato in oro, posto del re assoluto.
Gli Zouruk, dopo essere arrivati alla loro pedana e dopo aver srotolato gli stendardi corrispondenti al loro regno, si prepararono al grande evento che stava per avere inizio. Una volta che fu arrivato anche Gheanna, l'unico che mancava all'appello, era lo Zouru di P-Efiesou.

- Mio Zouru. Come stai? Sei terribilmente ferito. - La ragazza dai capelli rossi del castello del secondo regno, che durante la cena del tove sembrava tanto seria e raffinata, ora stava goffamente seguendo il suo re sulla scalinata, mentre cercava di medicargli le ferite che si era procurato di fronte al quarto regno.

- Kate lascia perdere. Non serve a niente. - Lo Zouru con delicatezza afferrò la mano della ragazza per fermarla.

Oh, é così bello.

- Hai ragione mio Zouru, puniscimi. - Con una fievole voce da vittima Kate si accasciò su un gradino con fare teatrale, aspettando di essere colpita. Lui però la ignorò proseguendo sugli scalini.

Sarà per la prossima volta.

- D'accordo rimani così, ma non puoi presentarti dopo quello che è successo. -

- Era mia responsabilità. Ho fallito, devo accettare le conseguenze. Scappare ora non servirebbe a niente. -

Oh, è così uomo.

L'uomo continuò la scalinata lasciando Kate indietro, arrivando finalmente sulla sua pedana e srotolando il suo stendardo bianco e giallo.

- In ritardo Sakala? Oltre che codardo sei anche irrispettoso nei confronti dello nostro amato re. Che delusione. -

A parlare fu lo Zouru del 4° regno. Un uomo sproporzionatamente alto, che aveva per metà testa i capelli rasati e dall'altra metà lunghi, all'apparenza sporchi, unti e tinti di vari colori scuri. Questi gli pendevano sulla faccia, andando a coprire la sua espressione perennemente triste e annoiata. Provava un forte odio nei confronti di Sakala, e approfittò prontamente dell'occasione per mettere in cattiva luce il suo rivale.

- Ero impegnato a liberare le anime degli uomini che hai ucciso, Elsta. -

- Il nostro povero Zouru si sente solo senza il suo esercitino a fargli compagnia. Che dispiacere. -

- Finitela di bisticciare. - La voce di Gheanna, nonostante non fosse imponente, dal suo trono tuonò nell'intero tempio - Cerchiamo di essere seri. Siete comunque i più grandi esponenti di due validissimi regni. Uno più funzionante dell'altro certo, ma questi sono piccoli dettagli. -

- Un dettaglio che da oggi farà parte del passato. - Continuò Elsta, guardando Sakala con un piccolo sorrisino malizioso e le sopracciglia aggrottate.

- Sono lieto di annunciarvi che da qui a breve otterrò quel potere che bramo da ere. Questo vuol dire che quella di domani sarà l'ultima omnia. Ci tengo che sia particolarmente divertente ed emozionante. Portate il meglio che avete dai vostri regni. Anche voi avrete una sorpresa. -

- Si, re Gheanna. - risposero all'unisono gli Zouruk.

- E basta con questa formalità. Ormai siamo giunti alla fine di questo pianeta. Non avrò più bisogno di quel banale titolo da re. E voi mi affiancherete durante questo viaggio, quindi siamo compagni. Non prendetemi più così tanto come vostro superiore. Ad ogni modo, da quanto ho capito alla fine qualcuno è entrato nel quarto regno eh? Ahahahah, non sei riuscito ad evitarlo Sakala? -

Lo Zouru non rispose, rimanendo con la sua aria seria.

Ormai è fatta. Non posso tirarmi indietro.

- D'accordo, abbiamo perso fin troppo tempo. - Gheanna si alzò in piedi. Allargò le braccia, ed a quel movimento tutte le torcie e i tizzoni del tempio si accesero, illuminando la sala e permettendo agli Zouruk di vedersi in faccia. Contemporaneamente, il tetto si aprì, lasciando una grande apertura da cui si poteva ammirare la vastità del colossale pianeta rosso.

- Io, Gheanna, Re assoluto di ogni cosa, sotto la luce divina di Satourie, dò ufficialmente inizio allla 4000° edizione del panzouru-anna.

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Capitolo 44
*** Guerra infinita, battaglia persa ***


CAPITOLO 35
Guerra infinita, battaglia persa.





L'intero quartiere in fiamme, meccanici addormentati e nessuna via di fuga. La loro fine stava per arrivare e i pochi Farek Rae ancora svegli da lì a poco avrebbero dovuto guardare la morte in faccia. A complicare ulteriormente la situazione c'é la comparsa di uno strano individuo, alla guida di una carrozza nera trainata da due cavalli infernali. Nessuno sapeva chi fosse, nessuno sapeva cosa volesse.

- Piacere di conoscervi. - Disse quest'ultimo con aria tranquilla e alzando il cappello a bombetta.

- Non ci prendere in giro. Chi se ne andrebbe nel bel mezzo di un incendio in questo modo... - L'omone dalle braccia meccaniche si mise tra lui e il resto del gruppo, spostando di peso sia Mirko che Vanvan più indietro. Lo osservò attentamente. Non lo aveva mai incontrato, ma si ricordò di alcune storie riguardo ad una persona simile a lui. Rimase stupito del fatto che il carro non stesse prendendo fuoco e subito gli balenò nella testa l'idea di rubarlo per portare tutti in salvo lontani da lì.

- Dai, non scherzare. -

- Cosa? -

- Le voci che possono essere girate sul mio conto magari sono vere. Affrontarmi per rubare un carro non mi sembra una buona idea. -

Sapeva quello che avrei voluto fare...

- E se non puoi neanche trasformarti, cosa speri di poter fare? -

- E questo come lo sai? - gli urlò Adam preso dalla disperazione.

- E chi lo sa. Magari l'ho detto solo per farti venire altri dubbi. - finì la frase con un falso sorriso, poi allungò la mano verso il basso, in una specie di botola, coperta agli occhi di Adam e degli altri. Adam si preparò a proteggere tutto il gruppo ma il carovaniere con un cenno della mano gli intimò di stare tranquillo, continuando nel frattempo ad infilare l'altra nella botola. Poi la tirò fuori lentamente e piano piano fece intravedere cosa aveva preso.
Era Ghost.

- GHOST! -

L'uomo lanciò il ragazzo dai capelli bianchi ai loro piedi ma Mirko, lanciandosi, riuscì ad afferrarlo al volo. Era ancora vivo.

- Sarebbe stato davvero triste se fosse morto da solo in quel modo. Per fortuna l'ho incontrato appena in tempo per salvarlo. -

- Salvarlo? In questo modo hai solo ritardato la sua morte. Per salvarlo avresti dovuto portarlo via da qui. -

- E che senso avrebbe? - L'espressione del carovaniere mutò improvvisamente, da quella allegra ad una inorridita e iniziò a guardarli dall'alto verso il basso con disprezzo - Che senso avrebbe avuto la sua vita se fosse stato salvato da un'altra persona. Potrebbe morire il giorno seguente nello stesso modo. Se la tua vita dipende da qualcun altro allora è meglio che tu muoia. -

Lui può parlare quanto vuole, ma noi non possiamo perdere altro tempo...

Adam riprese in considerazione il furto della carrozza ma l'uomo su di essa mosse un dito, e nello stesso istante le fiamme di fronte a lui crebbero a dismisura.

- Pensa a come salvarti. Se mi affrontassi accorceresti la tua vita. -

- E la renderei la morte più veloce e indolore. Arrivati a questo punto... -

- Non capite veramente quando avete torto. -

- Cosa? -

Dal nulla apparve un enorme telo bianco che svolazzando in aria e continuava ad allargarsi.

- Ma che sta succedendo? -

Adam non riusciva a capire cosa fosse, ma con la certezza che non sarebbe potuto essere peggiore dell'incendio, riunì tutti sotto quel telo prima che si adagiasse a terra. Una volta calato, il carovaniere riuscì a vedere in faccia l'artefice di tutto questo: Shawn.

- Che stai facendo? -

- Ovviamente non puoi capirlo. Faccio solo un favore ad un amico. -

Bene, ora lo chiamo anche amico...

L'uomo sulla carrozza lo guardò con disprezzo, e dopo un paio di secondi sembrò sorpreso, come se si aspettasse che succedesse qualcosa.

- Mi dispiace che tu non lo abbia capito subito, ma questo non é il mio vero corpo. É solo una copia. Figurati se mi lancio in una missione suicida per sti tizi. -

Shawn tirò il velo, e sotto di esso non c'era più nessuno.

- Dimmi, chi sei tu? -

- Una persona che ha perso uno scopo nella vita per colpa vostra. E fra non molto, voi tutti la pagherete per questo. - dopo averlo guardato con aria di sfida, la copia esplose in una nuvola di fumo, lasciando l'uomo con i due cavalli da soli nell'incendio.

- Vedremo se ne sarete in grado. -

Intanto, a svariati kilometri di distanza dal quartiere in fiamme, l'intero gruppo dei Farek Rae era apparso dal nulla. Erano disorientati, non sapevano cosa fosse successo. L'unica luce di quella notte proveniva dall'incendio del quartiere in lontanza, che li illuminava abbastanza da potersi riconoscere guardandosi in faccia. Avevano solo una certezza: in un modo o nell'altro, ora erano salvi.

- Mirko! Sei stato tu a salvarci? -

- No... In realtà, non so neanche io cosa sia successo. -

A meno che... Che sia stato quel ragazzo?

Si guardò intorno per cercarlo. Nonostante il buio, capì che non era più nei paraggi. In compenso trovò Lorenz disteso a terra, poco distante da loro. Mirko corse da lui e Taisuke e Ghost lo seguirono.

- Lorenz! Tutto bene? Per fortuna ti abbiamo trovato. Sono felice che tu stia bene. - il ragazzo dormiva ancora, ma le sue ferite erano completamente guarite, se non per un livido ancora rosso sulla guancia.

- Dai Lorenz alzati. Stai sempre a poltrire. Da quando siamo dentro questa dimensione hai dormito sempre nelle parti migliori. -

- Migliori? Taisuke ma hai un minimo di senso del pericolo? Hai idea di in che situazione ci trovavamo fino a qualche minuto fa? -

- *Uff* come sei lagnoso. Stiamo bene no? Era ovvio che ci saremo salvati. -

Mirko non lo ascoltò. Stressato com'era per l'accaduto, avrebbero solo litigato per niente.

- Sono sicuro che Gosth la pensa come me. Giusto? - si voltò cercando l'approvazione dell'amico, ma non c'era più - Ovviamente. -

- Amici... Siete salvi. - Lorenz si svegliò.

- Lorenz! Si siamo tutti salvi. -

- Fantastico. Devo ringraziare Shawn ancora una volta. - Disse il ragazzo tossendo e con voce rauca.

- Tranquillo, riposati ora, é tutto finito. -

- Ragazzi. -

Si voltarono tutti e tre. Era Adam che cercava la loro attenzione.

- Io... non so come ringraziarvi. Siete riusciti a salvarci da un attacco con armi scosciute e vi siete dati tanto da fare per un gruppo che vi aveva appena rifiutato. Non so come ringraziarvi, ma spero che accettiate le mie scuse per il mio comportamento di prima. -

- Ahahahah. É tutto apposto! Non ce la siamo presa per prima. - rispose Lorenz sorridente, senza però l'approvazione di Mirko e Taisuke.

- Dovete sapere che a chiedermi specificatamente di non farvi entrare era stata Meteo. Ma quando mi fece questa richiesta, era in lacrime. Ci tiene molto a voi, non l'ho mai vista così affezionata ad un gruppo appena arrivato in questa dimensione. Sa delle sofferenze che porta questa guerra "persa" e voleva solamente che voi foste al sicuro. Lo ha fatto solo per il vostro bene. -

- Capisco... Ha ragione. É stato un po' frettoloso da parte nostra chiedere di entra... -

- Ma! Se mi perdonerete per essere così irrispettoso e sfacciato da farvi questa richiesta... - Disse l'omone interrompendolo - Vorrei... Che voi vi uniste ai Farek Rae! -

- Cosa? - i tre ragazzi rimasero tutti di stucco.

- Voglio innanzitutto che sappiate cosa siamo e chi siamo. I Farek Rae non sono un clan nato dal nulla. Questa in realtà é la 7° volta che questo clan di resistenza viene aperto, e io ho fatto parte a ben tre di questi. Sono l'unico sopravvissuto a così tante battaglie dei Farek Rae, e come potete vedere, ne porto le cicatrici... - Mentre parlava, l'omone si slacciò la camicia. Non aveva solo le braccia metalliche. Anche parte del torace sinistro e il busto erano meccaniche, e al posto del cuore, si vedeva chiaramente un piccolo motore che pulsava, facendo battere una placca in metallo su e giù. Poi portò una mano alla mandibola. La afferrò e con una leggera pressione la staccò, mostrando il suo interno, a metà organico e a metà meccanico.

- Questo non é affatto figo... - Disse Taisuke quasi impaurito.

- Queste battaglie... - Riprese Adam sistemandosi - Non sono per niente un gioco. Quasi nessuno ne esce vivo. Non dal nostro lato almeno. Questo voglio che lo sappiate. Quando ci sarà la vera battaglia, più della metà di quei ragazzi morirà. - Disse indicando i Farek Rae che in lontananza si stavano riprendendo - Il nostro nemico é potente. Molto potente. La sua forza é inimmaginabile. E più passa il tempo, più il suo potere cresce. Farek Rae é il gruppo che accoglie chi non ha più niente da perdere, chi vuole mettere a disposizione la sua forza per cercare di salvare questo mondo, ma soprattutto, chi non vuole arrendersi, e preferisce morire sul campo di battaglia piuttosto che essere schiavizzati da Gheanna. La scena a cui avete assistito poco fa non é così rara. Spesso non riusciamo a reggere il peso della situazione e molti decidono di abbandonare il gruppo dopo poche missioni. Siamo patetici. Siamo senza speranze, forse é vero. Portiamo avanti una battaglia che non può essere vinta. É per questo che siamo tutti così disperati. Ma siamo tutti uniti perché tutti riusciamo ancora, in un modo o nell'altro, a sognare un mondo libero senza Gheanna. Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile e chiunque abbia i nostri ideali sarà accolto volentieri. Meteo cercava di nasconderlo, ma voi ragazzi avete talento e potenziale per diventare abbastanza forti da poter fronteggiare i più alti vertici dell'esercito reale. -

Intende, fronteggiare qualcuno come Zaykross...

Lorenz ricordò subito quell'uomo. Il suo volto. Le sue parole su Grey. Ma soprattutto, le ferite che aveva inferto a Meteo.

- Il ragazzo che avete visto prima, Masamune, é un esempio di quello che chiamo talento. É ancora giovane, ma é abbastanza forte da fronteggiare qualsiasi guardia del corpo in uno scontro. -

Il gemello di Meteo é davvero così forte?

- Io ormai non sono più in grado di combattere come una volta, ma lui é la dimostrazione che la forza non é proporzionale all'età, ma solo alla forza di volontà. E da quanto ho capito a voi non manca. Se il vostro sogno é tornare nella vostra dimensione, non posso assicurarvi che lo realizzeremo, ma potete stare certi che ogni membro di questo gruppo é pronto a lottare finché avrà fiato in corpo per realizzare i sogni di tutti. Quindi vi chiedo ancora perdono per tutto l'accaduto, ma se entraste a far parte dei Farek Rae ve ne sarei immensamente grato. -

Calò il silenzio. Adam era a testa bassa in segno di scuse, mentre i ragazzi non sapevano che dire. Piano piano stavano comprendendo sempre di più la situazione. Non era quello che si erano immaginati. Non era quello che si aspettavano, ne quello che speravano. La realtà gli si rovesciò contro tutta d'un colpo, e fu dura.

- Non voglio che rispondiate subito. Pensateci a fondo. -

- Ragazzi, venite! - Kakou stava urlando per chiamarli. I membri dei Farek Rae si erano tutti ripresi e ora erano intorno ad un fuoco appena acceso. - Grazie a kirei abbiamo cibo e riparo per questa notte. -

- Cibo? - Taisuke corse subito verso la ragazza, incredibilmente senza inciampare, per accaparrarsi subito un pezzo di carne. Anche Adam si alzò per raggiungerli.

- Anche se decideste di non combattere, sappiate che vi offriremo comunque un posto dove stare e protezione. É l'unico modo che abbiamo di ripagare il nostro debito. - e detto questo iniziò ad incamminarsi.

- Come ti senti Lorenz? - Chiese Mirko ancora preoccupato.

- Benissimo! - Con un sorriso balzò in piedi, fingendo di essere pieno di energie. Pochi secondi dopo si sentì svenire ma Mirko lo prese al volo.

- É meglio se rimani qui a riposare. -

- Ma cosa dici. Ce la faccio. Non posso stare qui a fare niente. Dobbiamo festeggiare. E devo ringraziare anche tutti quelli del gruppo. E anche Shawn. Non ti preoccupare. -

- Come faccio a non preoccuparmi? Ti cacci sempre nei guai. - e detto questo Mirko lo colpì con una piccola schicchera sulla fronte.

- Ahahahah ma non è colpa mia. Io cerco anche di evitarli. - Lorenz gli rispose con una pacca sulla spalla ridendo ma l'espressione del suo amico era diventata particolarmente seria.

- Ehi Mirko che succede? -

- Tu non vuoi andartene da qui vero? -

Lorenz cercando di nascondere la sua espressione da colpevole iniziò a fischiettare e Mirko sospirò.

- Lo sapevo... -

- Hai ragione. Non voglio andarmene da qui. Perché dovremo tornare lì? Abbiamo più persone che ci vogliono qui, lì non ci aspetta nessuno, se non un futuro che bussa alla porta e risponde al nome di "condanna". Qui siamo liberi di essere quello che vogliamo. -

- E allora perché hai detto di voler tornare? -

- Perché se trovassimo il modo di uscire, la cosa migliore per noi sarebbe di andarcene. -

- La cosa migliore? -

- Abbiamo provocato fin troppi danni qui. Cioè, ho provocato... Se rimanessimo ancora, con la nostra ignoranza in questo posto non so cosa potrebbe succedere ancora a Meteo e Alyce, e non voglio arrecare altri danni alle loro vite. Non posso neanche stare fermo a guardare però. Voglio ripagare il mio debito liberando Grey durante questa missione e poi trovare il modo di tornare indietro. Per quanto possa essere brutta, quella é la nostra casa. É meglio per tutti cosi. -

Mirko rimase stupito. Non si sarebbe mai aspettato quelle parole da lui, non dal Lorenz che pensava di conoscere.

- *mpf* Vedo che questo posto ti ha fatto crescere. -

- Eh già... Ehi aspetta. Che intendi dire? -

- Ahahahahah. - Mirko scoppiò a ridere. Solo con lui riusciva a ridere così, e questo rendeva molto felice Lorenz. Iniziò a ridere anche lui e insieme continuarono ancora per un bel po'. Finalmente, dopo tanto tempo, erano di nuovo insieme in tranquillità.

- E poi ammettilo. Non é così male qui. Anche tu vorresti rimanere. - gli disse punzecchiandolo per stuzzicarlo.

- É vero. Ho visto paesaggi qui che da noi si sognerebbero. Avrei voluto avere una macchinetta fotografica. Inoltre abbiamo incontrato delle persone magnifiche. Siamo stati fortunati. -

- Eh eh lo so io per cosa sei stato fortunato. Ti ho visto eh. -

- Cosa? -

- Allenarti da solo con una bellezza. Ho visto come guardavi la tua "maestra" ahahah. -

Mirko divenne tutto rosso - N...Non so di cosa tu stia parlando. -

- Ahahahah certo. E dimmi, cosa ti insegnava di bello questa maestra? -

- Ehi! Non venite? - Kakou li chiamò ancora - Guardate che la carne finisce. -

- Eccoci arriviamo! - Rispose prontamente Mirko per cambiare il discorso di prima.

- Ahahah se pensi che ti sia salvato ti sbagli. -

- Cosa? Non sento, sono troppo lontano. - Mirko fece finta di niente iniziando a camminare verso il gruppo.

- Ahahahahah e dai, aspettami. -

* * *


Nel frattempo, poco distante dalla festa in corso, l'unico vero eroe di quel giorno preferiva rimanere da solo.

Ma che bravo che sei stato. Hai salvato un branco di idioti solo perché un tuo ami... Un ragazzino te lo ha chiesto.

Stanco di cammimare, si sdraiò sulla cima di una duna di sabbia, a guardare il cielo notturno di P-Efiesou privo di stelle. Ebbe l'impulso di tirare indietro la testa per guardare i ragazzi festeggiare, ma si trattenne.

Finiscila Shawn. Non capisco cosa ti prende. Mai stato così patetico. Ora che hai ripagato il tuo debito non hai più niente da fare con loro. E adesso che sai dove si troverà Zaykross potrai avere la tua vendetta e finalmente farla finita...

Continuò a ripetere queste frasi a se stesso, come se si volesse auto convincere che fosse così. Ma non ci credeva neanche lui. Per qualche motivo però non voleva concedersi quello che in realtà desiderava davvero.

- Ma a che scopo... - Si ritirò su, per riprendere a camminare e non farsi tentare dal tornare indietro, ma si ritrovò davanti Ghost con le mani in tasca, che aspettava da chissà quanto che Shawn si accorgesse di lui.

- MA CHE... Ah sei tu Ghost. Che ci fai qui? E piuttosto, come mi hai trovato con questo buio nel deserto? -

- ...Grazie... -

- Cosa? -

- ...Grazie per aver salvato i miei amici... -

- Ah, non hai capito. Non l'ho fatto perché volevo. Sono stato costretto, non essermi grato. E poi ho salvato anche te, per quello non sei contento? -

- ...Puoi essere nostro amico... -

- Ma non mi stai ascoltando. Aspetta, cosa? -

Ghost allungò la sua mano chiusa verso di lui. Shawn lo guardò, come per chiedere spiegazioni, ma il ragazzo rimase impassibile senza muovere un ciglio. Lentamente allora anche Shawn avvicinò la sua e a quel punto Ghost gli lasciò un piccolo oggetto.

- ...Tieni. E grazie... -

Shawn la afferrò. Era freddo, così pensò fosse una piccola scultura di ghiaccio. Quando però la alzò per vederla meglio capì che era solo una pallina di ghiaccio.

- Ah... Grazie, credo... - rialzò la testa ma il ragazzo era già sparito.

- Quello lì a seri problemi. - Guardò ancora la pallina. Il calore delle mani la stava già iniziando a sciogliere. La chiuse nel palmo e fece una magia. Quando la riaprì la sfera divenne calda, ma smise di sciogliersi. La mise con cura in tasca e poi si sdraiò di nuovo.

- Cosa dovrei fare... -

Nel frattempo, nel accampamento costruito grazie ai poteri di un membro del clan, i ragazzi mangiavano e si divertivano intorno al fuoco. I Farek Rae si scusarono con Adam per il loro comportamento tenuto poche ora prima e lui si scusò a sua volta per aver perso le staffe. Anche Lorenz pregò al clan di perdonarlo per i problemi creati, ma nessuno di questi ce l'aveva con lui. Inoltre il ragazzo rivelò cha avevano anche ulteriori informazioni utili per la missione di salvataggio, ma Adam preferì rinviare questi discorsi al giorno seguente, pensando che almeno per quella notte l'avrebbero dovuta passare spensierati. Continuarono a festeggiare fino a che non si addormentarono stremati. Tutti tranne Adam, che rimase sveglio per fare da guardia, nonostante fosse sicuro però che, almeno per quella notte, i problemi erano finiti.

* * *


Nel frattempo al panzouru-anna, gli Zouruk avevano appena finito di discutere dei problemi economici dei vari regni e Gheanna si apprestò ad iniziare l'argomento più importante di questa edizione.

- Bene! É giunto il momento Sakala. -

- ... -

- Come tutti voi sapete, Elsta, nell'ultima edizione del panzouru-anna, ha dichiarato guerra, ancora una volta, al secondo regno per ristabilire l'equilibrio economico, perso a causa loro. Vuoi ripeterei i motivi? -

- Con piacere mio re. - Disse Elsta con la sua perenne faccia triste - Ho accusato il secondo regno, e Sakala in quanto Zouru di quest'ultimo, di sabotare appositamente l'economia del mio regno, gsijdhddu. Invia spie nel mio territorio per fare propaganda, e rubare le grandi menti e i migliori mercanti che il mio regno ospita da tempi immemori. In questo modo mi impedisce di debellare la crisi e tutto ciò mi rende molto, molto, triste. -

- Sakala, come ti difendi da queste accuse? -

- Sono solo menzogne, e tutti i qui presenti ne sono a conoscenza. Elsta, il tuo regno non hai mai funzionato perché regali benessere a tutto il popolo senza che facciano niente. Non hai mai avuto geni e buoni mercanti dalla tua parte. Incolpi gli altri del tuo fallimento come Zouru. -

- E devo sentirmi dire come fare il mio lavoro da uno più piccolo, ladro, pezzente e inesperto come te sbucato dal nulla? Che tristezza. -

- In ogni caso, é stata fatta una votazione per decidere se avrebbero dovuto scontrarsi, ma, essendo finita in parità, avevamo trovato un compromesso. Ti é stata data la possibilità di evitare la guerra. Per uno xin, niente e nessuno sarebbe dovuto entrare o uscire dal quarto regno. Ti é anche stato permesso di stabilirti nel suo territorio per fare si che potessi controllare l'accesso. Nonostante questo, tre cave fa. Una persona é entrata nel quarto regno. Elsta, Sakala, confermate? -

- Si mio re. E posso anche confermare che non ho mai avuto contatti con quest'ultimo e non l'ho aiutato ad entrare. -

E questo é vero. Non avevo mai visto quel tizio. Ma é stato un colpo di fortuna. Tutti i mercenari che avevo inviato hanno miseramente fallito. Lo dovrò ricompensensare a dovere. Che tristezza.

- Sakala, ciò che dice il tuo compagno é vero. -

- Si... -

- Bene. Prima di passare al verdetto finale torniamo al problema menzionato prima. L'acquedotto arete é stato distrutto, lasciando P-Efiesou senza acqua da ormai uno xin. Questo però ha comportato che anche il primo e terzo regno ne risentisero. Ora posso dirvi che so chi é l'artefice. Si chiama Tokopu, ed é un mercenario del quarto regno. -

- Cosa? Sono stata male per tutto questo tempo per colpa tua? Uccidetelo. - Disse la voce di una piccola ragazza dal piedistallo del primo regno.

- Ovviamente. Non che avessimo dubbi su questo. - Disse invece una donna sul piedistallo del terzo regno.

Quel imbecille si é fatto scoprire così presto. Che delusione.

- Hai qualcosa da dire in tua discolpa Elsta? -

- Non ho mai sentito quel nome. Non so chi sia. -

- É chiaro che mente. Uccidetelo. - Insisté la ragazzina.

- Beh mi dispiace per voi, ma non posso accusarlo siccome il suo regno era in quarantena e non avrebbe avuto modo di comunicare con il mercenario, che si trovava già di fuori. -

- Ma io sono stata male, qualcuno deve pagare per questo. Gheanna ucciditi. -

- Comunque... - Continuò il re, senza dar retta alla Zouru del primo regno - Non posso lasciar correre qualcosa di così grave. E siccome fa parte del tuo regno, dovrai pagarne le conseguenze. -

Mi é andata bene. Mi dispiace solo per il regno di Sakala che dopo questa guerra sparirà nel nulla. Che tristezza.

- Alla luce dei nuovi fatti, e considerando che Sakala non é riuscito a svolgere la missione affidatagli per salvarsi, votate. Si se siete a favore della guerra, no se volete evitare questo scontro. -

- Sakala é troppo debole per farlo fuori. Se finiamo in fretta questo vostro litigio potrò dichiarare guerra io ad Elsta ed eliminarlo. Quindi per me é no. - la ragazzina a capo del primo regno preme un pulsante di fronte a lei e le fiaccole del piedistallo si spensero.

- No. - Sakala fece lo stesso e spense le sue fiaccole.

- Abbiamo dato la possibilità a Sakala di salvarsi, ma l'ha sprecata. Inoltre per portare avanti questo scontro inevitabile il mio regno ci ha rimesso. Credo sia meglio finirla una volta per tutte. Per me é si. - la donna a capo del terzo regno non fece niente, lasciando le sue torce accese. -

- Come potrei dire di no al mio piccolo serpentino che si impegna tanto per avere qualcosa. Per me é si. - Disse una signora dal quinto piedistallo.

- Elsta sta cercando in tutti i modi di distruggere il secondo regno ormai da un vepa. Direi che é ora che tu ti arrenda. Per me é no. - Un signore anziano sul sesto piedistallo spense anche lui le sue fiaccole, facendo si che fossero solo due quelle accese. Ma mancava ancora il voto di Elsta.

- Sakala, vuoi dire qualcosa prima che Elsta voti? -

- Questa guerra non ha senso. Sai perfettamente che non ho la forza militare per affrontare questo scontro. Moriranno migliaglia di persone innocenti per niente. Vincere questa battaglia persa in partenza non risolverà i problemi che hai nel gestire il tuo regno. A che scopo continuare? -

- Per levare quella fastidiosa aria altezzosa che hai sempre e vederti chiedermi pietà e di darti salva la vita, mentre ti schiaccio, facendoti pentire di essere venuto qui a darci rogna. Gheanna, per me è sì. Voglio ucciderlo. -

- Ovviamente siete tre contro tre. L'equilibrio qua dentro non si destabilizza mai, così che cada sempre su di me la scelta. Questo conflitto iniziato un vepa fa non ha senso di proseguire oltre. Dire di no ora significherebbe spingere Elsta a fare qualcosa di ancora più stupido che distruggere l'acquedotto pur di annientare Sakala. Per questo motivo tutto avrà fine con questa guerra. -

É finita... Non c'é più niente che possa fare.

- Sakala, Elsta. Avete uno xin di tempo per preparare il vostro esercito. Al prossimo panzouru-anna dovrete dichiarare nomi e numero degli uomini al vostro servizio per questa battaglia. Al secondo regno però sarà concesso di schierare al suo fianco una delle mie guardie a scelta. Al quarto regno invece, per via del incidente col suo mercenario, al momento della dichiarazione, gli verrà sottratto la metà del suo esercito. -

Oh Gheanna. Lo so che lo hai fatto apposta ma così mi rendi le cose troppo facili. Mi basterà dichiarare il doppio dei soldati che ho veramente. Sarà davvero un giochetto sbarazzarsi di lui. Che dispiacere.

- É deciso. Ci aggiorneremo nel prossimo panzouru-anna per stabilire la data. Invece ci vedremo domani per l'inaugurazione dell'omnia nella città di Eneta, nel regno di P-Efiesou. Dichiaro conclusa questa edizione. Potete lasciare il tempio. - E detto questo Gheanna spense tutte le fiaccole della sala, richiuse il tetto e si diresse verso l'uscita.

- A domani Sakala. Desideravo fare visita al tuo regno, prima di ridurlo in briciole. Che tristezza. -

Sakala lasciò il piedistallo incamminandosi sulle scale. Lì c'era Kate ad aspettarlo, ansiosa per il suo amato Zouru.

- Mio Zouru. Com'é andata? Sei riuscito ad evitare la guerra? -

Lui non rispose. Era troppo arrabbiato per farlo. Continuò a scendere le scale ignorandola.

Ma... Se mi ignori così, io non posso che... Aaah. La ragazza si accasciò su un gradino lasciandosi scappare un gridolino di piacere.

É finita. Ha vinto lui. Non riuscirò mai a creare un esercito in grado di fronteggiare i mercenari di Elsta in un solo xin. L'unica cosa che posso fare é cercare di ridurre al minimo le vittime.

Si fermò per tirare un pugno al muro per sfogarsi. Non riusciva ad accettare questa ingiustizia.

Messo in ginocchio da una persona così spregevole. E ho lasciato che mi battesse senza poter opporre resistenza. Non posso permettere che uccida tutte quelle persone, ma cosa posso fare...

* * *


Qualche ora dopo, sul tetto di una torre di controllo del secondo regno, Zaykross era alle prese con un meccanico. Si faceva reggere una fiaccola da Kerön per cercare di lavorare anche al buio, e non sembrava avesse intenzione di smettere. - É bellissimo. -

- Tesorooo! Come va. -

- É veramente fantastico. -

Scarlett arrivò dalle scale, già pronta per essere abbracciata, ma l'uomo impegnato nel suo lavoro la ignorò completamente.

- Ehi che fai? Mi tradisci per un altro? Guarda che divento invidiosa. - La donna con fare sensuale gli si spalmò addosso, abbracciandolo da dietro e premendo su cui lui con il suo enorme seno.

- Questo meccanico é un capolavoro. Riesce ad assorbire qualsiasi altro meccanico, immagazzinando i loro poteri. Ho appena distrutto tre città nel giro di un'ora senza muovermi da qui, e questo é solo l'inizio. Le sue potenzialità sono veramente infinite. -

- Dovresti ringraziare me per averlo ottenuto. -

- O la pazzia di Zackam. Accettare di scambiare il "lanciafiamme" per l"artiglieria". Vorrei sapere cosa lo ha spinto a fare questa scelta. Siccome ha assorbito anche il suo potere, se il suo intento era ridurre il nostro potere bellico ha fallito. -

- Beh se é così fantastico... - Scarlett si avvicinò ancora di più, iniziando a baciarlo sul collo, per poi salire fino all'orecchio - ...allora, perché non ti prendi il suo potere? - La donna gli sussurrò queste parole per provocarlo. Conosceva già la risposta.

- Hai coraggio a scherzare su questo argomento con me... -

- Dai non ti arrabbiare. Lo sai che ti amo. - lo baciò ancora sulla guancia. Poi Zaykross si alzò in piedi, lasciando perdere il meccanico e mettendosi sul bordo del tetto a guardare il sole che si stava accendendo. Kerön si avvicinò a lui come fosse un gattino che cerca le coccole, mentre Scarlett si diresse verso le scale. -

- Lo sai che Gheanna ha permesso allo Zouru di P-Efiesou di scegliere tra uno di noi per la sua guerra? Con l'omnia in arrivo e lo scambio con i cacciatori, ho l'impressione che dovrai prepararti ad affrontare molti scontri di seguito. -

- Come se ci fosse qualcuno tra di loro capace di impensierirmi. Ma me lo immaginavo che sarebbe andata a finire così. -

- Ti vogliono tutti, ma tanto sei solo mio tesoruccio. -

Zaykross non rispose, e iniziò a grattare il cranio di Kerön. La donna scese qualche gradino per poi fermarsi. Alzò una gamba e si tirò su il velo che portava iniziando a scoprire il suo corpo.

- Avanti, di che mi ami. -

- Ti amo. - rispose lui senza voltarsi. La donna fu comunque soddisfatta e continuò a scendere le scale saltellando. Zaykross invece rimase lì sul tetto, a fissare il sole ormai completamente accesso che illuminava il vasto deserto di P-Efiesou. Guardò Kerön con aria triste, per poi rimettersi al lavoro sul meccanico.

- Tranquillo. Tutto questo sta per finire. É solo questione di tempo, prima che riesca finalmente a realizzare il mio obiettivo. -

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Capitolo 45
*** Scheda personaggi n°9: Chiarezza ***


Scheda personaggi n°9 Chiarezza.





L'angolo di Lucienne

- Salve a tutti cari lettori e bentornati nell'unica rubrica che cambia nome ora nonostante sia la penultima. -

Lucienne - Insomma tu e l'organizzazione andate a braccetto. -

- Ed ecco la nostra simpatica amica dei farek Rae che mi ricorda i miei difetti. -

Lucienne - Ti ricordi anche che sta finendo il 2016 e tu ancora non hai finito la prima parte di DMD? -

- Shh perché ripeterlo, lo sanno già. E poi non manca così tanto. La tipica battaglia finale é alle porte. -

Lucienne - Che spero non abbia niente di tipico. Ma tanto non parteciperò. -

- E invece parteciperai, sono a corto di membri e non posso svelare i più importanti subito. -

Lucienne - Scherzi vero? -

- Anyway, eccoci qui alla 9° scheda personaggi. Ieri era il 4° anniversario di DMD (nonché mio compleanno) e come festeggiare in perfetto stile DMD se non publicando il capitolo in ritardo il giorno dopo? Spero di averlo caricato abbastanza di informazioni così che sia degno di questo evento. Oggi andiamo a vedere tre dei poteri dei ragazzi, che non erano stati analizzati nelle loro rispettive schede. Ripassiamo anche le informazioni basilari sui poteri che ci sono nella dimensione 6. Buona lettura. -

Lucienne - Poveri voi. Cosa vi tocca sorbire. -



____________________________________________________

Ripassiamo i vari tipi di anime e come interagiscono tra loro.

• Golem chimici: Parte dell'anima buona che contiene gran parte dell'energia. I poteri derivanti dai Golem sono particolarmente difficili da utilizzare. Si basano tutti sul controllo di un elemento, concetto, oggetto o insieme di elementi. Hanno un'energia molto elevata rispetto alle altre anime, ma sprigionandola tutta insieme si rigenera molto lentamente. Hanno una rigenerazione alle ferite molto veloce.

• Doom chimici: Parte cattiva dell'anima che contiene gran parte della forza. I poteri derivanti dai Doom sono difficili da gestire, spesso si perde il controllo di essi. Si basano tutti sulla mutazione del corpo in un altro essere vivente, che può variare da creature mitologiche, ad animali e Vastatoris esistenti, alla fusione di queste fino ad esseri privi di forma mai neanche immaginati. La loro energia é bassa, ma viene recuperata in fretta. La forza sprigionata dalle bestie dipendono solamente dell'allenamento e dal controllo su di essa del possessore. Hanno una guarigione molto più veloce dei Golem, ma un uso prolungato della trasformazione può marchiare permanentemente il corpo.

• Golem e Doom meccanici: Tipo particolare di anima. Sia il Golem che il Doom di una persona meccanica hanno sempre il potere basato sullo stesso concetto, ma con caratteristiche più difensive per il primo e più offensive per il secondo (pensate a Pierrà, due poteri differenti ma sempre ideati sul palloncino). Tutti i meccanici sono basati su un oggetto o concetto e hanno poteri capaci di distorcere la realtà, ignorando leggi fisiche e chimiche. La loro energia é limitata. Inoltre, una volta esaurita l'energia dell'anima, anche il corpo smette di muoversi. Sono tutti immuni all'elettricità, al fuoco ed a veleni emotossici.

• Ibridi: Non si sono ancora farti studi su di loro. Sono apparsi da poco e ancora rari. Non si sa se ci siano differenze tra Golem e Doom ibridi. Vengono chiamati così siccome hanno sia caratteristiche dei chimici che quelle dei meccanici.

• Il legno: Chiamato "metallo-vivo", si pensa che sia impregnato dell'anima di qualche essere vivente. É abbastanza raro nella dimensione 6. Lo si recupera da arafe atak setacciando gli oggetti appena entrati nella dimensione e venduto a caro prezzo nei regni o da alcuni clan. Anche il sesto regno ne fornisce una grande quantità. Il legno, a contatto con il corpo di un chimico, lo riporta al suo stato originale. Non può essere distrutto da poteri chimici. Viene utilizzato particolarmente da combattenti che non utilizzano i propri poteri.

La relazione tra loro (generalmente) é simile ad un sasso, carta, forbice.


Legno (forbice) batte chimico (carta)

Chimico (carta) batte meccanico (sasso)

Meccanico (sasso) batte legno (forbice)


Il legno batte i chimici poiché quest'ultimo non ha modo di colpirlo, ne modi per difendersi.

I chimici battono i meccanici poiché sono in grado di continuare uno scontro per più tempo e i loro effetti di controllo spesso inibiscono i meccanici.

I meccanici battono il legno poiché immuni ad esso e capaci di farlo in frantumi.



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Novità nelle schede.

Per via di alcuni problemi logistici, o difficoltà nel spiegare alcuni concetti, ho introdotto alcune voci alle schede personaggi.



• Priorità: Cosa succede quando la spada in grado di tagliare ogni cosa colpisce lo scudo indistruttibile? Molti meccanici hanno vari di questi poteri assoluti, e per non incorrere in paradossi ho aggiunto la priorità. Nel caso citato prima, se la spada avesse avuto una priorità inferiore allo scudo, quest'ultimo avrebbe prevalso. Quando due poteri dei meccanici con priorità si scontrano, quello con priorità inferiore si distrugge, anche se l'altro non fa effettivamente niente (sempre nel caso precedente, la spada si sarebbe rotta.) Ora il "martello" di Grey ha priorità + 5. Il fuoco del "lanciafiamme" di Tira ha priorità + 10.

• Mutazione: Alcuni poteri non hanno un "interruttore" e lasciano segni permanenti che il possessore non può annullare (come la coda di Alyce, che non può fa sparire) Questa voce indicherà proprio queste trasformazioni.

• Limitazioni: C'era anche prima ma ribadisco il concetto. Siccome sotto la voce "abilità" non descrivo tutto quello che possono fare ma solo le capacità base, qui descrivo cosa non possono in nessun modo fare. Per esempio, Shawn non può in nessun modo creare la vita.



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Lorenz

Poteri: Golem chimico - Flora

Abilità: Golem con il controllo della piante. Può far crescere dal suo corpo qualsiasi tipo di pianta, di qualsiasi dimensione e in qualsiasi quantità (energie permettendo). Può anche decidere di assumere solo alcune caratteristiche di una determinata pianta o alcune parti (per esempio far crescere solo dei petali senza il fiore in se). É in grado di controllare qualsiasi pianta già cresciuta e di farla crescere ancora. Inoltre i suoi poteri sono immuni al legno.

Limitazioni: nessuna.

Mutazione: Il corpo ospitante di quest'anima si trasforma permanentemente, assumendo alcune caratteristiche delle piante.



Mirko



Poteri: Doom chimico - Drago

Abilità: Doom basato su un drago. Permette di trasformarsi in questa creatura guadagnando la possibilità di volare e sputare fuoco. Inoltre si può controllare a piacimento la trasformazione. Questo rende possibile diventare totalmente un drago, una creatura ibrida o trasformare solo alcune parti del corpo (per esempio solo gli occhi o solo un braccio). Le sue scaglie non possono essere scalfite. Può adattarsi per diventare immune a molte situazioni, se sottoposto ad esse svariate volte (come alte temperature). Può guardare al buio e attraverso polveri di ogni genere.



Alyce

Poteri: Golem chimico - Huldra

Abilità: Golem che permette di trasformarsi in una creatura dalla pelle verde e dalla schiena incavata. La trasformazione fa crescere in grandezza il corpo e gli dona tratti animaleschi. La vista si sviluppa, permettendo di vedere al buio e di mettere a fuoco oggetti molto lontani e piccoli. La rigenerazione alle ferite donata da tutti i Golem é sensibilmente più forte. Sussurrando all'orecchio di un qualsiasi essere vivente, mentre non é visile da esso, può impartire ordini al suo corpo. Quest'ultimo non riavrà possesso del corpo finché non avrà compiuto l'ordine (oppure gli é stato impedito). Può anche costringere il corpo di un altra persona a guarire forzatamente e velocemente.

Mutazione: Al corpo ospitante cresce una coda pelosa permanente.



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6° lettera di ???

"Sono ancora nel castello delle persone che mi hanno accolto. Ho passato la notte, se così può dire in questo perenne buio, in una lussuosa stanza ottocentesca. L'ambiente mi ha messo molto a mio agio e credo che piano piano stia iniziando a recuperare la memoria. Ricordo infatti di essere venuto in questo strano mondo con una donna dai capelli rossi. Nonostante questo, Zaicros mi consiglia fortemente di entrare nella stanza, di fronte alla quale ora sto scrivendo, per migliorare la mia saluta. Se devo essere sincero, la sala mi inquieta al quanto. Al centro c'é un lettino in metallo, come una barella, ma non vi é nient'altro al suo interno. Mi fido comunque ciecamente dei miei benefattori perciò farò come dicono. Prego Dio affinchè possa vegliare su di me e sulle persone così gentili e disponibili. Riscriverò appena possibile."


- Quella dopo che dice invece? -

- Niente finiscono così. -

- Cosa? -

- Le pagine restanti del taquino sono strappate. Non si sa cosa sia successo dopo essere entrato nella stanza. C'é solo un piccolo appunto alla fine. Dice... -

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Capitolo 46
*** Pace e verità ***


Note dell'autore: Salve a tutti lettori e buon anno :D Spero abbiate passato buone vacanze e che la fine di queste non sia stato traumatico XD Primo capitolo dell'anno e partiamo subito col botto con il capitolo più lungo fin'ora. Non sono riuscito ad accorciarlo/tagliarlo ma spero che comunque non risulti un mattone da mandare giù più pesante dei pasti delle feste natalizie. Al solito, se volete lasciarmi un commento sulla lunghezza di questo capitolo con una recensione mi aiutereste tanto :* magari scopro che vi piace più cosi. Ora vi lascio al capitolo. Buona lettura e ancora buon anno a tutti.







CAPITOLO 36
Pace e verità


Data attuale: 1° cave di Gheaxin





- Svegliati! -

- Eh? - il bambino col fedora nero ed il jilet jeans venne scossò da un uomo grasso e rude.

- Forza! Quanto vuoi poltrire? -

Il bambino era confuso, come se non si ricordasse perché fosse lì. Si sgranò gli occhi, ancora stanco, e si levò i fili di paglia che gli si erano attaccati durante la notte. Accanto a lui c'era un grosso elefante, accasciato anche lui sul fieno, ed una capretta invece sveglia che si avvicinò a lui per cercare di mangiarli il cappello.

- Ehi, sciò. Questo é mio. -

- Vedo che non ci senti allora. - l'uomo di prima lo prese per il colletto e lo lanciò fuori dal vagone. Si ritrovò magicamente dentro un tendone del circo pieno di pubblico.

- Le vedi quelle persone vero? Bene. Vedi di svuotare tutti i loro portafogli. E in fretta, hai un'ora prima che lo spettacolo finisca. Sbrigati. -

Lo prese a calci per farlo alzare da terra e il bambino, controvoglia, fu costretto ad obbedire. Senza accorgersene, era già entrato in azione e aveva già rubato una grande quantità di denaro. Era affamato però, e quando vide una busta di pop corn mezza piena caduta a terra si avvicinò per prenderne un po'. Scoprì però che non era in grado di raccoglierlo. La mano gli passava attraverso. Non capendo cosa stesse succedendo, lanciò un grido per la paura e la gente si accorse di lui. Si ritrovò circondato dal pubblico che gli puntava il dito e che lo addittava con parole offensive. Arrivò anche l'uomo di prima che lo prese ancora a calci dandogli del buono a nulla. Il bambino si raggomitolò su se stesso, piangendo e tentando di urlare per la disperazione, nonostante non avesse neanche la voce per farlo. Poi all'improvviso si fece tutto nero, sparirono tutti uno ad uno. Solo un signore gobbuto e anziano rimase a fissarlo con i suoi occhi completamente neri.

- É inutile, sei solo un fallimento. Non sei mai stato buono a nulla. Non servi a nessuno e non riesci neanche a raggiungere i tuoi sogni. Sei destinato ad essere sfruttato da tutti. Morirai senza uno scopo. -

- Cosa? -

Apparve ora invece una vecchietta, che sempre con i suoi occhi neri, squadrava il bambino con disprezzo.

- Non sei riuscito neanche a salvare la tua unica amica. Continui a vivere dopo aver fallito perché un ragazzino ha avuto pena della tua vita pietosa. Non servi a niente. Non farai mai niente nella vita. -

- No... non é vero. -

- Avrai sempre qualcuno che ti metterà i piedi in testa. Lavorerai per tutta la vita per qualcun altro. Non farai mai niente di buono. -

- Smettetela... -

- Sei inutile! Inutile! -

- No, basta! Basta, basta, basta, basta!

....

- Noooo.... - Shawn si alzò di scatto, scivolando giù per la duna si sabbia per il movimento brusco. Si rese conto di aver fatto solo un incubo e pulendosi un po' dalla sabbia si riaccasciò a terra chiudendo gli occhi.

- Questo sono io... Un buono a nulla... -

Nel frattempo, all'accampamento provvisorio dei Farek Rae, erano già tutti svegli e si erano riuniti in una delle tende per discutere dei futuri progetti.

- Silenzio! - Come sempre, servì la voce possente di Adam per richiamare il silenzio. Una volta ottenuta la loro attenzione iniziò a parlare.

- Dopo quello successo ieri, sono lieto di annunciarvi che anche questi quattro ragazzi si uniranno a noi. - Partì un grande applauso generale da parte dei Farek Rae, che si erano già affezionati a loro e quindi entusiasti della notizia - Il loro obbiettivo al momento é di liberare Grey e di trovare un modo per tornare indietro. Per ora, hanno detto di non essere sicuri di voler partecipare alla guerra contro Gheanna ma faranno comunque tutto il possibile per aiutarci in quanto membri, e mi aspetto che ognuno di noi ai impegni allo stesso modo se non il doppio per aiutare loro. -

- Certo! - Rispose in coro il gruppo.

- Perfetto. Ragazzi ora potete sedervi con loro. Ho come l'impressione di aver dimenticato qualcosa, ma abbiamo perso fin troppo tempo, dobbiamo organizzarci in fretta. Riprendendo il discorso di ieri, ci ripeto tutte le informazioni che abbiamo ricevuto da Meteo, la nostra spia ed i ragazzi. In questo xin avverrà lo scambio tra le guardie del corpo di Gheanna ed i cacciatori per ottenere il bambino della profezia. Si terrà in una delle torri di ultracontrollo di P-Efiesou. Per voi che non lo sapete, le torri di ultracontrollo sono delle torri di controllo più grandi dove all'interno vengono rinchiuse tutte quelle persone che sono contro il re. Almeno questo é quello che la gente crede. In realtà sono dei carceri spietati dove torturano i meccanici per fare esperimenti su di loro e dove uccidono i chimici per prenderne le anime. In ogni caso, grazie a Meteo sappiamo il cave esatto in cui questo succederà e grazie alla nostra spia abbiamo ristretto la cerchia di torri in cui é possibile che avverrà lo scambio. Abbiamo poi un informazione che sembra banale ma che i ragazzi hanno fatto bene a comunicarci. Il bambino é stato prima catturato da Kerön ed i Vastatoris di Gheanna. Successivamente, uno dei cacciatori ha interrotto il combattimento tra Kerön ed i ragazzi, rapendo il ragazzo. É molto probabile che sia Zaykross ad organizzare lo scambio e lui odia essere fregato. Se riusciremo a dare quest'informazione a lui potremmo guadagnare molto tempo se non annullare completamente lo scambio. Qui entri in gioco tu Freud. Dovrai far recuperare la memoria a Kerön e fare in modo che comunichi questo fatto a Zaykross. -

- D'accordo. -

Lorenz guardò l'uomo che si alzò per rispondere. Era lo stesso che il giorno precedente aveva lasciato i Farek Rae per primo.

Lui é stato il primo che ha voluto abbandonare tutto per raggiungere il proprio sogno. Anche lui vuole tornare nella nostra dimensione. E ora ha accettato il suo incarico senza protestare. Sono sicuro che sia un tipo molto simpatico e coraggioso. Ha quanto pare ha anche un potere di manipolazione della memoria o qualcosa del genere. Sembra figo. Chissà che poteri hanno gli altri invece. Effettivamente, se pensi che ognuno di loro ha un potere e non sono semplici guerrieri, una trentina di persone come numero di un esercito non sembra più così piccolo.

- Perfetto. Dovrai entrare a contatto con lui oggi stesso durante l'omnia. Per quanto riguarda invece la missione, solo pochi di noi, anzi, di voi potranno partecipare. Ieri abbiamo scoperto una nuova arma del nostro nemico, capace di stordire e rendere innocuo un qualsiasi meccanico. Finché non sapremo di più su quest'arma, sarà troppo rischioso mandare un meccanico in una missione del genere con la facilità con cui potrebbero catturarvi. Per questo motivo, ne io, ne nessun altro meccanico parteciperà a questa missione. -

- Cosa? -

- Non puoi farlo! -

- Non ce ne staremo qui con le mani in mano. -

- Silenzio! - i Farek Rae non presero bene la scelta di Adam ma l'uomo riprese subito il controllo - Come pensate che io mi senta a sapere di non poter essere con i miei compagni mentre loro rischieranno la vita nella missione che deciderà le sorti di questo pianeta? L'idea non piace neanche a me, ma il rischio é troppo grosso. Capitemi. -

Nessuno si azzardò a ribattere. Anche se non gli andava giù il fatto di dover rimanere a guardare, non poterono far altro che accettare la situazione per come era.

- Per questo problema, solo in dodici di noi potranno partire. Numero anche migliorato dal fatto che i ragazzi sono entrati a far parte del nostro gruppo. Quindi chi voglio che partecipino tra voi sono: Vanvan, Mehum, Lucienne, Scenzio, Freud, Alison, Lorenz, Mirko, Taisuke, Ghost, Tizio, Alyce. -

Le persone chiamate si alzarono in piedi ed i ragazzi fecero lo stesso. Poi Lorenz, chiedendosi chi fosse il dodicesimo, lo domandò ad Adam.

- Meteo andrà in missione con voi. É un ibrido, é vero, e potrebbe subire gli stessi effetti da quell'arma. Ma conosciamo tutti il forte legame che ha con Grey e non posso impedirgli di salvarlo. -

Meteo...

Lorenz la cercò nella tenda tra le persone presenti, nonostante sapesse che non era lì con loro.

Dopo devo parlarle.

- E quindi? - Fece Mehum in fondo alla tenda appoggiato ad un palo - Qual é il piano? Andremo tutti insieme in una delle tante torri e se non é quella giusta pazienza? Oppure hai intenzione di dividerci e inviarci in torri a caso? Così se i ragazzi saranno così sfortunati da beccare quella giusta moriranno nel giro di qualche secondo? -

- Le torri in cui é possibile che avvenga lo scambio sono cinque. L'unico modo è creare più gruppi e irrompere in ognuna di queste. Ti ricordo che questa é anche una buona occasione per liberare quanti più meccanici possibili dalle torri di ultra controllo. Anche se fallissimo con lo scambio avremmo avuto comunque una vittoria. -

- E se proprio per evitare questo avessero trasferito tutti i prigionieri nella torre dove avverrà lo scambio? -

- Significa che i quattro che si sono trovati davanti ad una torre vuota correranno per aiutare quelli che hanno trovato quella giusta. -

- Ma nel frattempo quelli che l'hanno trovata per prima saranno morti. -

- E CHE COSA DOVREI FARE IO? - Adam infuriato sbatte il pugno a terra facendo piombare il silenzio - Queste sono le uniche informazioni che abbiamo... Meteo é quasi morta per ottenerle. Non possiamo fare altro che affidarci alle probabilità e scegliere il piano con più possibilità di avere almeno un successo ed é questo. Non abbiamo altri modi per ottenere informazioni. Se hai tanto da discutere allora tira fuori un'altra idea. -

- Stai mandando dei ragazzini a morire inutilmente. Metà dei Farek Rae non può partecipare e non abbiamo abbastanza informazioni. Siamo in inferiorità sia numerica che di forza. Non possiamo vincere. -

- Allora sarebbe meglio arrendersi? Meteo é quasi morta per ottenere queste informazioni e tu ti permetti di dire che non sono abbastanza? -

- Smettetela! Siete davvero seccanti. Io posso risolvere i vostri problemi. - Nella tenda entrò Shawn, che interruppere la discussione tra i due.

Questo é il tiz...

- Si hai capito Adam. Sono il tizio che vi ha salvato la vita. E si, posso leggere nel pensiero. -

- Shawn! - Lorenz urlò di gioia salutandolo agitando le braccia - Finalmente sei tornato. -

- E dai ma ti pare il modo? Non hai capito che cercato di fare un'entrata in scena figa? -

- Quindi tu... - Disse Adam cercando di attirare la sua attenzione - Cosa vorresti da noi. -

- Non mi interessa la vostra setta e la vostra guerra contro il re. Il mio unico scopo é uccidere Zaykross. Voi mi aiutate a raggiungere il mio obbiettivo ed io vi fornisco tutte le informazioni che vi servono.una volta finito non avrò più niente a che fare con voi. Se ho capito, tu sei quello che comanda qui giusto? Accetti? - Shawn allungò la mano verso di lui.

- Ti puoi fidare di lui. - Disse Lorenz intromettendosi - Sembra un teppista ma in realtà é buono e generoso. -

- Ehi, buono a chi, non hai capito niente tu.

- D'accordo! -

- Mh? -

- Accettiamo la tua proposta. -

- Perfetto. - si strinsero la mano, con difficoltà siccome la mano meccanica di Adam era grande quanto il braccio del mago, e con questo aprirono questa piccola alleanza.

- Ora, come penso che tu abbia capito, ho intenzione di approfittare dell'omnia e del fatto che la maggior parte dell'esercito di Gheanna sarà presente per rubare loro queste informazioni. Ho bisogno che qualcuno bravo ad infiltrarsi venga con me. -

- Possiamo venire noi? - Disse Lorenz prendendo a se tutti i suoi amici.

- Scusami Lorenz, ma non sono certo che voi siate degli esperti nel non farvi notare. -

- Uffa. -

- Per questo ti potrà aiutare Lucienne. - Disse Adam facendo cenno alla ragazzina di avvicinarsi, che rispose alzando un sopracciglio.

- ...Eh? Sei pazzo? Io con quello? ... -

- É la più silenziosa e furtiva del gruppo, saprà di certo darti una mano. -

- ...Questo qui ha bisogno di più di una mano per il suo look. Vestito malissimo. E tu, maiale di un Adam, mandarmi così in missione quando volevo dormire, sei il peggiore... - Disse la ragazzina sempre con il sorriso e a bassavoce.

- Che ha detto? - Chiese invece Shawn che non aveva capito niente di quello che aveva farfugliato, come tutti gli altri del resto.

- Tranquillo, non dice mai niente di importante. -

- ...ma magari muori affogato... - gli rispose sorridendogli.

- Andrò anche io con loro. Voglio accertarmi che prendano tutte le informazioni. - Fece Mehum uscendo dalla tenda.

- ...Oh il mio amore. Grazie mille scrittore. Potrò passare del tempo con lui... -

- Bene, andiamo subito, l'omnia dovrebbe essere già iniziata. -

- D'accordo andate. - Anche Shawn uscì dalla tenda e Lucienne lo seguì, ma prima di lasciare il posto si voltò e incrociò lo sguardo con Ghost. Entrambi si guardarono male alzando un sopracciglio.

...Certo che é strano forte quello...

...Certo che é strana forte quella...

- Lucy, forza vieni. -

- ...Certo mio amore... -

- Bene, per ora possiamo lasciarci qui. Tutti quelli non coinvolti con la missione possono tornare ai loro compiti regolari. Per tutti gli altri invece ci rivediamo a casa di Kakou domani. Se questo Shawn riuscirà a fornirci nuove informazioni ci organizzeremo in base ad esse. Potete andare. -

Il gruppo si sciolse ed ognuno si diresse per la sua strada.

- Appena arrivato e già riparte. Riuscirò mai a ringraziarlo? -

- Ma ormai lo avrà capito no? E come se gli avessi già detto grazie. - Disse Taisuke - Invece, molto più importante, quando ci allenerete come hai promesso Adam? -

- Come vedi ora siamo tutti indaffarati, ma vi assicuro che prima della missione vi farò ricevere un allenamento speciale. C'era qualcosa riguardante il vostro allenamento che mi sembra di aver dimenticato. Ma non riesco a ricordare cosa. In ogni caso, domani vi farò sapere. -

- Perfetto! Possiamo dare una mano? - Disse Lorenz avvicinandosi alla tenda piegata per offrirsi di aiutarli.

- No tranquillo, non ne abbiamo bisogno. - L'uomo che stava aiutando Adam si trasformò in un meccanico dal metallo grigio e verde con delle maniglie che sbucavano da varie parti del corpo. Si tirò uno di questi e si aprì un piccolo cassetto dove ci infilò tutta la tenda, che entrò tutta senza problemi nonostante la differenza di grandezza. Poi lo richiuse, come se si fosse messo qualcosa in tasca.

- Figo. -

- Ehi ragazziii! - Lorenz non fece in tempo a girarsi prima che la ragazza che aveva urlato lo travolse atterrando sia lui che i suoi amici. Era Alyce.

- Da quanto tempo. In realtà solo l'altro ieri, ma mi sembra di non parlarvi da una vita. Come state? Mi siete mancati tanto, mi dispiace per tutto quello che é successo. Anche se a dir la verità, conoscendovi, pensavo che avreste fatto un casino molto più grande ahahahah. Ho un'idea! Per passare un po' di tempo insieme e siccome dovevate già andarci perché non visitiamo la biblioteca? É veramente bella non ve ne pentirete. -

- Giusto, dovevamo visitarla quando sarebbe tornato Mirko da noi. Speravo ti piacesse come idea. -

- Mi piacerebbe molto ma temo che dovrò rimandare l'invito. Vanvan voleva che partecipassi all'omnia. -

- Ma mi spiegate che cos'é questa omnia? Ne parlano tutti ma nessuno dice di che si tratta. - Disse Lorenz amareggiato.

- É un grande festival che si tiene ogni Gheaxin, e quindi ogni anno. Consiste in vari tornei di varie categorie in base all'arma utilizzata. Tutti i regni partecipano e ognuno di loro porta con sè i migliori guerrieri che hanno per vincere vari titoli. A seconda di quanti premi vince un regno avrà agevolazioni per l'anno seguente, quindi é nel loro interesse riuscire a vincere il più gran numero di categorie. -

- Ma é fantastico. Ma come farà Mirko a partecipare se non appartiene a nessun regno? -

- Possono iscriversi anche persone senza "patria" diciamo. - gli rispose Mirko - Quindi non c'é nessun problema. -

- E combatterai contro i migliori guerrieri degli altri regni? Sei sicuro di farcela? - Disse Taisuke quasi a gufare.

- Non ne sono sicuro ma ci sono delle regole che fanno sì che se anche permessi uno scontro non rimanga ferito, quindi tentare non mi costa niente. -

- Inoltre se segue alla lettera le indicazioni che gli ho dato non avrà difficoltà nel vincere nella sua categoria. - Era Vanvan, che aveva appena finito di aiutare Adam a sistemare l'accampamento.

- Ragazzi lei é la mia maestra Vanvan. -

- E così sono questi sono i marmocchi che hanno fatto tutto quel casino ieri. - La ragazza spazzolò la testa a Lorenz, diede una pacca sulla spalla a Taisuke, facendolo cadere, e percependo l'ostilità di Ghost si limitò ad accennargli un saluto. - Dovete sapere che alla base non ha fatto altro che parlare di voi. Ormai é come se vi conoscessi. -

- Ahahahahah tranquilla, immagino che anche Mirko avrà molto da raccontarci su di te. - detto questo, Lorenz si voltò verso il suo amico guardandolo con aria maliziosa.

Ditemi che non sta succedendo da vero...

- Alyce, quanto tempo. Che mi dici? Ti é per caso cresciuta quella co... - La ragazza diventata tutta rossa le saltò addosso tappandole la bocca. Alche, Vanvan intuì cosa significasse e fece un sorriso maligno.

- Non glie lo hai detto Alyce? -

- Dirci cosa? -

- NIENTE! Niente. Niente di importante. E niente che Vanvan dirà, giusto? -

- Oh ma certo, puoi contarci amica mia. -

Sono spacciata...

- Ad ogni modo, puoi andare tranquillamente con loro alla biblioteca. Le spade lunghe di solito sono tra le ultime categorie e non serve che tu sia presente per iscriverti quindi andrò io a farlo. -

- Davvero? Grazie mille. Allora possiamo andare. -

- Tieni questo. - Vanvan gli lanciò una pallina che il ragazzo prese al volo - Il tuo turno dovrebbe essere poco prima che faccia buio. In ogni caso tieni quella. Quando dovrai venire vibbrerà. -

- D'accordo. Ora vi saluto. Ho anch'io delle cose da fare. Ma prima, questo é per te Alyce. - le lanciò un piccolo bigliettino ripiegato - Bene, alla prossima ragazzi. Noi ci vediamo dopo Mirko. -

- Certo, a dopo. -

Chissà che cosa le ha dato.

Alyce iniziò ad aprire il biglietto, che si rivelò essere molto più grande di quando sembrasse. Divenne un lunghissimo rotolo e non appena la ragazza iniziò a leggerlo spalancò gli occhi.

Aspè, non dirmi che...

A Mirko, proprio in quel momento tornò in mente una cosa. Una frase per l'esattezza, che Vanvan ripeteva sempre ogni qualvolta il ragazzo rompeva qualcosa, ma a cui non aveva mai dato peso. Non fino a quel momento. Ma ora rimbombava nella sua testa, e diceva "Sappi che lo farò pagare ad Alyce."

Nel frattempo la ragazza continuava a scorrere su quella lista che sembrava interminabile.

Ops...

Cercando di non attirare l'attenzione iniziò ad indietreggiare lentamente ma ormai Alyce aveva finito. Con una faccia sconvolta, voltò il foglio e urlò: - MIRKO! Che cosa significa questo? -

- Beh ecco vedi... -

Lorenz ovviamente non sapeva quanto valesse il denaro lì, ma vide una cifra a dieci zeri, e considerando la reazione di Alyce, capì che non era affatto un valore da poter ignorare.

- Mirko ti conviene scappare... -

Il ragazzo inziò a correre con tutte le sue forze ed Alyce infuriata lo inseguì.

- Giuro che se ti prendo... TORNA QUI! -

Ghost e Taisuke partirono anche loro per cercare in qualche modo di placare l'ira di Alyce. Lorenz invece rimase perché si accorse che una tenda era ancora in piedi. Intuendo chi ci potesse essere, si avvicinò per entrarci.

- Posso? -

- Entra pure. -

Il ragazzo scansò il telo per entrare e trovò Meteo seduta in un angolo ad affilare la sua sciabola.

- Oh... Ciao Lorenz. -

- Meteo. Mi volevo scusare con te per quello che é successo ieri. Non era mia intenzione. - Lorenz si inginocchiò in segno di scuse ma la rossa non rispose subito. Amiccò un sorriso e mise via la sciabola.

- Smettila di scusarti per tutto. Altrimenti quella parola perde valore. -

- Allora... Sono mortificato. Così va meglio? -

Questa volta la ragazza si mise a ridere, e anche di gusto. Non ce l'aveva con lui.

- É colpa mia. Non avevo nessun diritto di impedirti di fare quello che sentivi fosse giusto fare. E me ne accorgo solo ora. Per via di quell'arma é rischioso mandare una come me in questa missione. Se dovessero catturarmi potrebbero usare il mio potere contro i miei compagni. Quindi non sto rischiando solo la mia vita ma sto mettendo in pericolo anche quella delle persone a cui voglio bene. Eppure, non posso non andare a salvare Grey e non permetterei a nessuno di impedirmelo, a costo di andare li da sola. É stato un po' ipocrita, e anche da possessivi, dirti di non entrare nei Farek Rae solo perché non volevo che finiste nei guai. Quindi sono io che mi scuso. Mi potrai mai perdo... - Meteo, che fin'ora stava parlando senza guardarlo negli occhi, si voltò per sentire la risposta, ma Lorenz prima ancora che finisse la domanda l'aveva già abbracciata.

- Facciamo che ci perdoniamo a vicenda. Se dovessimo iniziare questo circolo vizioso di scuse non ne usciremo più. Quindi, riniziamo da capo ok? -

- Ahahahah, d'accordo. -

- In questo caso. - Il ragazzo si alzò in piedi e allungò la mano per aiutare l'amica ad alzarsi - Piacere. Sono Lorenz. Il ragazzo che salverà Grey dalle grinfie di quelli psicopatici. -

Meteo sorrise e gli strinse la mano, lasciandosi tirare su - Piacere mio caro Lorenz. Sono Meteo, la ragazza che riporterà a casa il suo amico prima di te. -

- Ahahahah, non ne sarei così sicura. -

- Ehi Lorenz andiamo? - Disse Alyce appena affacciatasi dentro la tenda mentre reggeva con una mano Mirko pieno di bernoccoli e apparentemente svenuto.

- Si arrivo. Allora ci vediamo dopo Meteo. -

- No aspetta. - La ragazza gli afferrò la manica fermandolo - Anche se prima ho detto che non posso impedirti di fare quello che vuoi... Vorrei che mantenessi comunque la promessa che mi hai fatto. Che per nessun motivo al mondo dovrai scontrarti con un guardia del corpo. Sia per te che per tutti gli altri. Non fate pazie per favore. -

- A costo di rapire i miei amici e fare il codardo, non disonoreo questa promessa, puoi fidarti di me. -

- Grazie. Mi faresti molto felice così. -

- Lorenz allora? - Urlò Alyce da fuori.

- Eccomi. Ora devo proprio andare. Ci vediamo dopo. -

- Si, ciao Lorenz... - La ragazza rimase sola nella tenda, così riprese la sciabola e tornò ad affilarla.

Quel ragazzo é davvero speciale. É stato un colpo del destino incontrarli quel giorno. Esattamente come quello che mi ha permesso di crescere insieme a Grey ed Alyce. Sono stata davvero fortunata ad aver incontrato così tante persone fantastiche.

Mentre ripensava a tutti i bei momenti passati con loro, ebbe come l'impressione di aver dimenticato qualcosa, come molti altri dei Farek Rae. Ma decise di non dargli peso.

- Mah. Se non me lo ricordo si vede che non é importante. -

* * *

Nello stesso istante, nel quartiere che aveva ospitato la riunione dei Farek Rae il giorno prima, le macerie erano ancora in fiamme. Un paesaggio privo di vita, eppure, qualcosa ancora si muoveva. Un masso crollò da un cumulo, rivelando sotto di esso la presenza di un ragazzo dai capelli neri ed il ciuffo rosso che dormiva profondamente. La luce del sole, che fino a poco fa era coperta dal macigno, ora iniziava ad infastidirlo, tanto da svegliarlo.

- *Awhn* Che dormita. - Si stiracchiò e sbadigliò, e nel farlo si accorse che la sua spalla stava prendendo fuoco.

- Che strane fiamme. Sembrano quelle di Tira, che possono bruciare ogni cosa. Beh, ovviamente tutto eccetto me. - soffiò sulla spalla e il fuoco si spense come fosse un fiammifero.

- Ho fame. Mi preparate un involtino? Ehi ma aspetta un secondo. -

Si guardò intorno. Macerie, macerie e ancora macerie. In giro non c'era anima viva.

- AVETE LASCIATO IL GRANDE MASAMUNE DA SOLOOO! -

* * *

Nel frattempo, i ragazzi ed Alyce avevano preso l'hayground per arrivare alla prima stazione di P-Efiesou, la stessa dove presero il mezzo per la prima volta per andare da Kakou.

- Alyce ma... Non dovevamo andare alla biblioteca. - Chiese Lorenz spaesato.

- É così. Si non chiedetemi perché ma hanno costruito una bibblioteca grande quanto un regno e messo solo due entrate. Non ha senso. L'ingegnere che l'ha progettato é un pazzo. Meriterebbe tanti schiaffi. -

- Cosa? -

- Dovete sapere che ogni regno ha un grande patrimonio, chiamato anche "Tesoro nazionale". Questo viene messo a servizio degli altri regni. Quello del secondo regno é appunto la biblioteca, che racchiude tutta la conoscenza di questo pianeta, e anche di altre dimensioni. Non per niente é il regno della cultura e del lavoro. -

- *Umh* Interessante. Mi piacerebbe sapere il tesoro degli altri regni. -

Alyce li fece entrare tutti in un ascensore, che poi scese di qualche piano. Si ritrovarono davanti ad un grande portone in metallo nero.

- Spero che siate pronti. - Alyce lo aprì ed i ragazzi corsero subito all'interno per scoprire questa tanto citata biblioteca. Rimasero a bocca aperta. Si aspettavano una grande sala, e invece era un corridoio. Un lungo corridoio di cui non si riusciva a vedere neanche la fine. Il soffitto, a minimo sei piani di distanza da loro, presentava una volta a botte in vetro che lasciava entrare una luce, non elettrica, ma di sicuro non naturale. Nei muri laterali erano incastonate le librerie che contenevano un innumerevole quantità di libri. Sempre su questi muri, all'incirca ogni due metri, si trovava una balconata che percorreva il muro è si interrupeva in alcuni punti per far spazio alle scale che permetteva di accedere da un balcone all'altro. Al contrario di quanto si aspettavano Taisuke e Lorenz era anche piena di persone che leggevano libri sedendosi sui muretti o che discutevano civilmente tra loro. Anche l'odore di libri antichi fu una bella sorpresa per loro, che riaccese subito la voglia di scoprire misteri.

- Questo mondo non smetterà mai di stupirmi. - Disse Mirko ancora impressionato dalla maestosità di quella struttura.

- Ma provate a guardare laggiù. Io non riesco a vedere la fine. Ma quant'é lungo? - Chiese Taisuke portando la mano sopra gli occhi sperando di riuscire a scrutare qualcosa in più.

- Ahahaha. É inutile che ti sforzi. La libreria é lugna quasi quanto tutto il regno di P-Efiesou. E se per arrivare da una parte all'altra del regno hai bisogno di un'ora di viaggio con l'hayground, ti lascio immaginare quanto ci metteresti ad arrivare alla fine della libreria a piedi. -

- Cosa? Ma dai é impossibile. Non possono esserci così tanti libri. -

- La cosa che mi chiedo io é, se qui non ci sono le piante, come fanno a fabbricare così tanta carta... -

Mentre Alyce e Taisuke discutevano, Lorenz era ancora preso nell'osservare ogni dettaglio di quel posto. E proprio per questo, fu il primo ad accorgersi di una strana creatura verdognola dai numerosi arti che, camminando sul muro dietro di loro, si stava avvicinando. Questo fece un grande balzo, atterrando davanti a loro. Si sistemò e rivolgendosi al gruppo Disse: - Salve, come posso aiutarvi? -

- Ma che cavolo é? Un Vastatoris. -

- Oh non sapete parlare l'echinonz. Colpa mia, ripeterò in questa lingua allora. Salve, come posso aiutarvi? -

- Ma, tu chi sei? -

- Neanche mi conoscete? Quindi siete appena arrivati qui immagino. Bene mi presento. Il mio nome é Oriade. Sono il custode del tesoro nazionale di P-Efiesou, la biblioteca "Fonte di potere". - la creatura allungò la sua mano a sei dita verso di loro e Lorenz, all'inizio confuso, la strinse come se fosse la mano di un qualsiasi essere umano.

- Mh. Bene. Ora ci spieghi "cosa" sei? - Disse Taisuke che al contrario del suo amico era ancora schifato. E aveva i suoi buoni motivi per esserlo. La creatura dalla pelle verdognola aveva ben pochi tratti umani. Il volto era ricoperto da una folta pelliccia bianca, che univa sopracciglia, capelli e quella che sarebbe dovuta essere la barba. Sul torso poi, molto piccolo rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un umano, partivano due braccia sottili, con due gomiti ognuna. La mano poi si rammificava in tre palmi, ognuno con due dita. La parte inferiore del busto invece si allargava quasi improvvisamente, donandogli una forma che ricordava quella di una pera. Dal bacino partivano tre gambe, più robuste rispetto agli arti anteriori che, al posto dei piedi, terminavano con un paio di dita tozze ma lunghe. Indossava anche un camice, celeste e giallo, sul quale erano attaccate varie penne.

- Ovviamente non puoi conoscere tutto se sei appena arrivato. Vedi, ci sono vari modi per passare da una dimensione ad un'altra. E la sesta e la terza non sono le uniche che hanno comunicato nella storia di questo mondo. Io sono un discendente di una razza proveniente dalla dimensione 5. Si chiamava Foreigrin. Uso il passato per rifermi a quella che dovrebbe essere anche la mia razza solo perché ormai, nel corso dei vepa... Oh scusate, nel corso degli anni, umani e foreigrin si sono uniti molte volte, e grazie alla scienza qui sviluppatasi, sono nate altre forme di vita ibride, di cui anche io faccio parte. -

- Figo! Sei tipo un anello mancante. - disse Taisuke, a cui era passata la paura facendo spazio all'eccitazione.

- Termine completamente sbagliato per definire una nuova generazione di una razza ma se servirà a farti comprendere il concetto si... Sono un anello mancante. -

- Wow...- fece ancora il ragazzo che aveva già perso il filo del discorso.

- Alyce tu sapevi della loro esistenza? Come mai non ce ne hai parlato prima? -

- Si é vero, li conoscevo, ma solo per voci o letto sui libri. Non ce ne sono tanti come lui ancora vivi e incontrare il custode della biblioteca é una rara fortuna. In genere é sempre impegnato. -

- É vero. É una vera fortuna esserci incontrati. Bisogna vedere però se la fortuna é la vostra... o la mia. - con un dito alzò la pelliccia che gli copriva l'occhio per osservare meglio i ragazzi - Allora ditemi. Di cosa avete bisogno? Volete imparare l'echinonz? Dovete scoprire di più sul comportamento delle anime in questa dimensione? Oppure volete scoprire qual é il regno più accogliente per voi per passare il resta della vostra vita in "tranquillità". Effettivamente, degli appena arrivati come voi possono volere una miriade di cose dalla biblioteca. -

- Si, credo che leggeremo un paio di libri sulle anime. Ah, ma se sei tu il custode della biblioteca. Allora credo di dover mostrare a te questa. - Lorenz iniziò a smucinare nella tasca per cercare l'oggetto in questione è Oriade si avvicinò incuriosito.

- Ecco é questa. La persona che me l'ha consegnata mi ha detto di dirti anche proi... - proprio mentre stava parlando, una persona che si trovava davanti ad un libreria fece cadere una dozzina di libri facendo un grande chiasso e coprendo la voce di Lorenz. Tutti si girarono a vedere cosa fosse successo, tranne Oriade che riconoscendo la chiave la rubò dalle mani del ragazzo con un rapido movimento.

- Ehi ma... - il bibliotecario lo zittì con un dito.

- Emma, metri apposto quel casino per favore. Tu invece Selene, portami i migliori libri della sezione A72, E47 e V25 e posali nel carrello n°7. -

- Si capo. -

Dopo aver dato questo a due ragazze che lavoravano con lui, Oriade si avviò verso una delle balconate a destra facendo segno ai ragazzi di seguirlo. Salì su un vagoncino che viaggiava su dei binari a muro. Una volta saliti tutti tirò una leva e il vagone iniziò a muoversi a grande velocità.

- Ma quindi cosa é successo? - chiese Mirko, leggermente confuso.

- Il vostro amico ha pensato bene di sfoggiare davanti a così tante persone un tesoro così prezioso quanto appunto proibito. -

- Lorenz di che sta parlando? -

- Della chiave che mi ha dato il vecchio. Ma non pensavo che fosse qualcosa di così top-secret. -

- Immaginavo. Vedi, ci sono delle conoscenze qui, nella biblioteca a cui solo Gheanna e il suo esercito reale possono accedere. E anche loro per usufruirne devono portare con sè una chiave come questa. Solo loro possono avere una di queste chiavi, e quindi capite che vederne una in giro non é da tutti i giorni. Se ti avesse ascoltato qualcuno prima sareste finiti nei guai. Un bravo cittadino lo avrebbe fatto sapere a Gheanna e poi solo il Dio sa quella che vi sarebbe successo. Oppure un malvivente avrebbe potuto decidere di rendervi un'imboscata per rubarvela. Insomma, gli scenari possibili non erano dei migliori. Sei fortunato che quel tizio abbia fatto tutto quel rumore. Una parola come quella in un posto come questo attira le orecchie di tutti. - diceva Oriade mentre, tenendo la chiave con una sola mano e alzandosi la pelliccia che gli copriva l'occhio con l'altra, si studiava l'oggetto con attenzione per assicurarsi che fosse vera.

- Wow, é così preziosa? E dire che il vecchio me l'ha lanciata come se fosse un sasso qualunque. Quel tipo é un pazzo. -

- Oltre a me, non devi raccontare a nessuno di come hai avuto questa chiave. -

- Chiaro. -

- E neanche di avere questa chiave. Beh in effetti, non parlare della chiave e basta. Eviterai molti guai. -

- Ma se é così segreto, perché ce lo stai mostrando? Non passeresti dei guai anche tu se si venisse a sapere che hai lasciato che persone non autorizzate entrassero in possesso di queste conoscenze? - chiese Mirko, a cui non tornava il discorso di Oriade.

- In effetti sotto questo punto di vista hai ragione. Ma questo è il mio lavoro. Sono io il custode della biblioteca. Mi riservo alcuni diritti tra cui fare quello che voglio con tutto ciò che é sotto la mia supervisione. -

Mirko pensò che lo stesse prendendo, ma dal tono di Oriade iniziò a pensare che facesse sul serio.

Questo tizio é un pazzo...

- Se aveste preso illegalmente la chiave per rubare qualcosa di certo non me l'avreste mostrata così. Certo, potrebbe anche essere che in realtà questo sia il piano di un soggetto più furbo e potente che vi sta manovrando e sfruttando dall'alto, magari anche a vostra insaputa tramite un qualche potere. In quel caso dovrei uccidervi tutti all'istante, proprio qui... -

Ai ragazzi raggelò il sangue. Anche se aveva l'aria di un vecchio, emanò una strana aura terrificante. E la tranquillità con cui disse una frase del genere rese il tutto più inquietante. Anche Alyce venne presa alla sprovvista, e avvicinò la mano alle impugnature dei suoi pugnali.

- Ma no... Voglio affidarmi alla fortuna e credere che siate in buona fede. E poi sporcherei tutti i libri che sono qui di sangue. No no, pessima idea, pessima idea. -

Ok. É decisamente pazzo. E visionario anche.

- Bene, eccoci arrivati. - Oriade tirò di scatto la leva e il vagone si fermò all'improvviso facendo cadere tutti a terra, tranne il bibliotecario. Questa zona della biblioteca era decisamente più tetra. I vetri del soffitto non facevano più passare la luce, i balconi completamente vuoti, rispetto a quelli di prima pieni di persone, davano un'aria di abbandonato. Inoltre, l'enorme corridoio senza fine, indipendentemente da dove lo si guardasse, dava ai ragazzi una strana sensazione di oppressione mai provata.

- Dove mi sono allenato fino ad ora c'era un corridoio che sembrava non finire mai, ma perché relativamente piccolo e circolare. Questo invece é dritto. E immaginare che si potrebbe camminare per una qualsiasi direzione senza mai vedere una fine mette una certa paura. -

- Hai ragione. Mi sento strano qua dentro. Non sono mai stato claustrofobico, ma é come se mi sentissi senza aria. -

Mentre però i ragazzi parlavano normalmente, Alyce non stava affatto bene li. Tremava, si guardava intorno come se fosse spaventata da qualcosa e respirava affannosamente.

- Alyce, tutto bene? -

- No... Non mi sento affatto bene qui... Non so cosa ho, ma ho bisogno di uscire di qui. Subito. -

- Tranquilla signorina, non è la prima a sentirsi così. Apro la stanza a loro e la riporto all'entrata. -

- Si sbrighi... - Alyce stava letteralmente impazzendo non l'avevano mai vista così.

- Dai allora muoviamoci, così potrà tornare subito dove si sente meglio. - Disse Lorenz preoccupato per la ragazza, che prese Oriade per una delle sue lunghe braccia per tirarlo.

- Si si ok ma non mi tirare così. Che modi sono questi. Sono il bibliotecario io. -

E mentre i ragazzi si allontanarono, Alyce rimase nel vagone raggomitolata in un angolo, tremando.

Che figura... Mi sono fatta vedere in questo stato... Ma non ho il controllo del mio corpo. Non ce la faccio a stare qui dentro. Con questo buio... É tutto così chiuso... Ho paura...

In quel momento arrivò Ghost, che senza essere visto si avvicinò lentamente alla ragazza. Avvicinò la mano al suo viso, e delicatamente con due dita le chiuse gli occhi. Poi le sussurrò all'orecchio:

-...Sei nel tuo letto... Sei nel tuo letto... Sei nel tuo letto... -

Alyce non disse niente, ma subito si tranquillizzò, quasi come se si fosse addormentata, e con il sorriso sulle labbra.

La tettona aveva lo fatto lo stesso con me quando ero davanti al secondo regno e in piazza. Ora siamo pari.

Ghost si voltò per andare a raggiungere gli altri ma uno strano dolore al petto arrivato di punto in bianco lo costrinse ad accasciarsi a terra.

...Che male...

Durò pochissimo, ma lo fece soffrire molto. Si accertò di stare ancora bene e per non far preoccupare gli altri decise di far finta di nulla. Si rimise in piedi, si alzò il cappuccio, infilò le mani in tasca e proseguendo per il corridoio iniziò a canticchiare.

Nel frattempo gli altri ragazzi e Oriade avevano raggiunto un vicolo cieco. Prima di fare altro, il bibliotecario si voltò verso i ragazzi guardandoli attraverso la pelliccia.

- Mi raccomando. Ciò che é custodito all'interno delle stanze apribili con queste chiavi é talmente raro che da considerarsi come sacro. Anche se non sono il proprietario di quei libri, vi devo chiedere di prestare a loro la massima cura affinchè queste conoscenze possano essere conservate per il futuro. -

- Certo! -

Non sto più nella pelle. Chissà quali misteri contiene quella stanza. Magari il segreto per diventare imbattibili, oppure... Come sconfiggere Gheanna.

Oriade alzò il braccio tenendo in mano la chiave. Infilò il gancetto che si trovava dietro al piccolo oggetto in una piccola fessura del soffitto. Tirò con forza aiutandosi con entrambe le braccia e dopo un paio di tentativi riuscì a tirare giù quello che sembrava un muro e che, grazie a dei cardini, ruotò fino ad adagiarsi sul muro del vicolo cieco. Soffiò con forza sullo strano oggetto, facendo volare via la polvere e rivelando una porta antica con strani simboli incisi e una sfera grigia luminosa con un quadrato blu al centro. Infilò la chiave al centro di essa è la porta si aprì automaticamente. Lorenz e Taisuke entrarono si corsa nella stanza buia, e facendo avanti e indietro sull'uscio della porta, increduli di quello che aveva appena fatto il bibliotecario.

- Guarda che figo Lorenz. Prima qui c'era il muro è ora siamo in una stanza. Oriade, e se scavassi qui accanto? -

- Troveresti solo pietra, l'unico modo per entrare in questa stanza é questa porta. E l'unica cosa che può aprirla é questa chiave. -

- Wow, é questo il tuo potere? -

- Ahahahahahah si vede che siete appena arrivati. Non può essere il mio, d'altronde questo é il potere di un meccanico. -

- E allora? Non potresti essere un meccanico tu? -

- Per fortuna no. Ora vi faccio capire cosa intendo. Se solo trovassi l'interruttore. -

Dopo aver setacciato con le sue sei lunghe dita il muro riuscì finalmente a trovare un piccolo bottoncino. Lo tenne premuto per qualche secondo e dopo aver sentito il suono di una scintilla, delle fiamme all'interno del soffitto in vetro si accesero. Ciò che i ragazzi videro però li lasciò di stucco. Un lungo striscione appeso al soffitto riportava un ritratto di Zackam sorridente e con pollice alzato, con una frase accanto che diceva "Ciao ne in mia tana". I muri laterali della stanza erano coperti da due grandi librerie, quasi vuote, e al centro si trovava un pregiato tavolo il legno con un pezzo di carne non finito. C'erano libri a terra sparsi ovunque, una poltrona vecchia probabilmente recuperata ad arafe atak dalla dimensione tre e un cestino pieno di fazzoletti sporchi.
Oriade entrò come se niente fosse mentre i ragazzi, ed in particolare Mirko, erano rimasti ancora a bocca aperta.

- Siamo sicuri che sia questo il posto sacro e segreto di cui ci parlavi? A me sembra solo un piccolo buco dove quel vecchio si nasconde per passare il tempo. E senza mettere apposto vedo. - Mirko si avvicinò subito al tavolo per buttare nel cestino quel pezzo di carne mangiucchiato, ma appena lo alzò notò un biglietto sotto di esso che diceva "Lascia li dove é Mirko. Zackam. Lo riadagiò lentamente da dove lo aveva preso e si guardò in torno.

- Ok signore del tempo, questo é inquietante. -

Intanto Mirko e Taisuke avevano iniziato a smucinare tra i libri in cerca di qualcosa di interessante, ma erano tutti in echinonz e senza immagini. Poi Lorenz finalmente trovò qualcosa di interessante in un libro. Qualcosa che gli fece assumere una faccia perversa, facendolo anche arrossire.

Questo si che é top secret. Hai capito il vecchio.

Senza che se ne accorgesse, anche Ghost dietro di lui stava guardando il libro con la sua solita faccia apatica. Lo osservò per alcuni secondi, poi iniziò a fissare Lorenz aspettando che si accorgesse di lui.

- No non ci credo. Meglio metterlo vi... Oddio Ghost! Che ci fai qua dietro Ahahahah. -

- Cosa stava facendo quell'uomo a quella... - Lorenz gli mise una mano davanti alla bocca e tolse il libro.

- Ehi avete trovato qualcosa di interessante? - Chiese Taisuke incuriosito.

- Non per te, sei troppo piccolo ahahah. -

- Ma cosa? Non é vero! Avanti fammi vedere. - Taisuke gli si scagliò contro ma Lorenz lo tenne lontano con le liane.

- Non essere così curioso. -

- Ma voglio vedere anche io. -

- Cos'é l'oggetto in questione che Taisuke non potrebbe vedere perché troppo piccolo? - Chiese interrompendoli Mirko, con la sua aria inquisitoria e il suo sguardo minaccioso che sporgeva da un libro.

- Niente niente niente. - Lorenz impaurito mise tutto apposto velocemente e Taisuke non riuscendo a riconoscere il libro nella pila creatasi, e per pigrizia, si arrese.

- Uffa, sappi che lo ritroverò. Un giorno... -

Mirko tornò a cercare di leggere il libro che teneva in mano e Taisuke tornò alla sua "ricerca" di qualcosa di interessante, che consisteva nello stare sdraiati a terra e aspettare che lo trovasse qualcun altro. Nel frattempo Ghost, senza che gli altri se ne accorgessero, si stava toccando il petto con le mani, come se dovesse afferrare qualcosa. Lorenz fu il primo ad accorgersene e lo fermò subito, avvicinandosi a lui per parlargli senza che gli altri sentissero.

- Ehi ma che fai. -

- ...L'ho visto in quel libro... -

- Ma si fa solo alle ragazze ahahahah. -

- ...E perché? -

- Beh, per farle piacere. Ma si fa solo se vi volete tanto bene. -

Ghost piegò la testa guardando l'amico con uno sguardo confuso?

- Dimenticaaa quellooo che hai vistooo. - Disse Lorenz con voce spiritica e agitando le mani come se volesse ipnotizzarlo.

- ...Ok... -

- Trovato. Questo é il libro che fa per voi. - Oriade che da tempo smucinava nell'angolo della stanza un paio di libri finalmente ne scelse uno e lo lanciò sul tavolo.

Ma non aveva detto di trattarli con cura?

- Ora devo andare. Oltre a riaccompagnare la vostra amica ho altro lavoro da fare. Quando avrete bisogno di me o vorrete andarvene da qui, vi basterà suonare questo campanello. Buona lettura ragazzi. -

- Grazie mille. -

Il bibliotecario lasciò la stanza e i ragazzi si riunironò intorno al tavolo con il grande libro al centro.

- Questo mi ricorda la sera prima di entrare qui. -

- É vero. Non é passato molto tempo, eppure mi sembra che sia successo anni fa. - Disse Mirko con un pizzico di nostalgia.

- Ma ora é il momento di andare avanti. Forza apriamolo. - Lorenz senza perdere altro tempo alzò la fodera polverosa trovando subito l'indice, che si divideva in una parte in echinonz e una nella loro lingua. Andarono alla prima pagina di quella divisione e trovarono subito qualcosa di interessante. Sulle due pagine erano disegnati in modo molto meticoloso tre forme umane e la loro anatomie in diverse sezioni. La prima mostrava i muscoli, la seconda gli organi ed il sistema cardiovascolare e la terza la struttura scheletrica, ma capirono subito che non si trattava di un umano: il disegno al centro raffigurava un uomo con un cuore più grande del normale, simmetrico ed esattamente al centro del torace; un solo polmone, anche più piccolo del dovuto, messo per orrizzontale sotto il cuore; i restanti organi più piccoli, come se fossero atrofizzati e in più un organo che non conoscevano molto più grande di tutti gli altri sopra il cuore. I vasi sanguigni erano ramificati per tutto il corpo e tutti piccoli come capillari, nesssuno escluso. Taisuke la prese sul divertente come se fosse uno scherzo.

- Ahahahah ma questi non sapevano disegnare. Perfino io so che il cuore sta a destra. -

- Il cuore sta a sinistra Tai. Ma comunque non credo che non sapesse disegnare chi ha scritto questo libro. Leggi qui. "Anatomia di un neoégo. In questo capitolo affronto l'argomento dei neoégo, chiamato anche meccanico nel gergo popolare, mostrando quello che sono riuscito a scoprire su di loro tramite i miei studi." -

- Quindi i meccanici sono fatti così? - Chiese Lorenz a Mirko, l'unico che sembrava capirci qualcosa.

- Sembra proprio di sì. Avevamo intuito che avevamo qualcosa di diverso anche a livello fisico da Grey. Era stato trapassato da parte a parte eppure non perdeva sangue. Anzi, camminava come se niente fosse. -

- Eh già. Lo avevamo capito tutti eh eh. - Disse Taisuke cercando di non destare sospetti, e ottenendo l'effetto contrario.

- Inoltre questo non é un libro. Sono gli appunti di qualcuno, ma non c'é scritto il nome. E dubito che sia stato Zackam, quel tizio non sa ne leggere ne scrivere. Comunque, poi dice. "É fondamentale sapere innanzitutto che questa forma di vita inorganica vive esclusivamente in questa dimensione. Anche se due esemplari si riproducessero in un altra dimensione darebbero alla luce un essere umano. Al contrario, anche se due umani si accoppiassero in questa dimensione, nascerebbe un neoégo, contro ogni previsione. É quindi chiaro che queste due forme di vita, nonostante siano una organica e l'altra inorganica, siano strettamente collegate. Nel paragrafo 7 mostrerò cosa ho scoperto riguardo a questo legame. Ora parliamo della loro anatomia..." - Mirko si fermò. Avevano letto abbastanza.

- I meccanici allora sono una razza diversa da noi. E solo chi nasce qui può esserlo. -

- Quindi i miei sogni di diventare uno di loro e trasformarmi in uno di loro sono svaniti nel nulla... - Disse Taisuke amareggiato.

- Questo significa anche che tutti i chimici che abbiamo incontrato vengono dalla nostra dimensione. -

Ma allora anche Shawn viene dalla nostra dimensione. Ma se é così, perché non si ricordava niente?

Di punto in bianco, la sfera che Vanvan aveva consegnato a Mirko iniziò a vibrare, interrompendo la conversazione.

- Questa é Vanvan, significa che devo andare. -

- Di già? Non avevi detto che sarebbe stato a fine giornata? -

- Così mi aveva detto. Deve essere successo qualcosa. Continuate voi, io cercherò di tornare il prima possibile. -

- Ma scherzi? Non ci perderemo un tuo combattimento per stare dietro a dei libri. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per questo. Dobbiamo fare il tifo per te. -

Il ragazzo ammiccò un sorriso - D'accordo. Allora suona il campanello. Io intanto cerco di mettere apposto. Facciamo in fretta però, a Vanvan non piace aspettare. -

Chissà cosa é successo...

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Capitolo 47
*** L'Omnia, Lo spettacolo per Gheanna ***


Note dell'autore: Salve lettori :) eccoci qui con questo nuovo capitolo. Ho un paio di cose da dirvi prima che proseguiate. Cercherò di fare in fretta. Sto migliorando nel disegnare :D é ho portato il livello dei miei disegni da scarabocchi (musichetta di evoluzione) a scarabocchi carini, yeee. Per questo da un po' di tempo ho aperto una pagina di instagram dove posterò i miei disegni. Questo è il link (per chi volesse farsi film mentali, no, il nome DashMan non centra niente con l'arconimo DMD XD ). Disegnerò principalmente i personaggi singoli con il corpo intero, e quando potrò alcune scenette tra due o più personaggi. Le scene saranno prese o da una cosa realmente successa nei capitoli o semplicemente loro che interagiscono per farvi comprendere meglio i loro caratteri ;) disegnerò alternativamente un personaggio dei farek rae/protagonista e uno dell'armata di Gheanna. Per ora potete trovare: Scarlett, Lucienne, Mehum e Kerön. In corso ho: Mirko, Zaykross ed Alyce. Se volete un personaggio in particolare prima degli altri fatemelo sapere con un commento sui disegni di instagram oppure con una recensione qui su efp :D (e dato che ci siete magari mi fate sapere anche che ne pensate della storia ;)
Seconda cosa, ho avuto molti problemi con questo capitolo (evernote me lo ha cancellato 3 volte .-. ) e se mi fossi messo a tradurre lo avrei pubblicato a giugno. Motivo per cui ho deciso di portarvi tutte le traduzioni in echinonz solo dopo aver finito DMD (mancano 6/7 capitoli.) Sento già le vostre urla di disperazione per non avere la possibilità di non capirci niente con quella lingua, ma dovrete resistere XD
Bene ora ho veramente finito, buona lettura :)




CAPITOLO 37
L'omnia, lo spettacolo per Gheanna.


Data attuale: 1° cave di Gheaxin





I quattro ragazzi nella biblioteca, chiamati improvvisamente da Vanvan, lasciarono tutto per raggiungere il più in fretta possibile il luogo dove si svolgeva l'omnia. Ricongiunti con Alyce, che li aspettava all'entrata del tesoro reale, presero insieme l'Hayground, oltrepassando la stazione della città centrale del regno. Scesero dal veicolo un paio di fermate dopo.

- Eccoci siamo arrivati. Su scendiamo. -

- Finalmente, vi ho chiamati quasi un'ora fa. -

Davanti alle scale c'era Vanvan ad aspettarli, che a quanto pare aveva una certa fretta.

- Ti eri dimenticata che stavamo in biblioteca? Sta dall'altra parte del regno. Come avremmo potuto arriva... -

- Si si va bene discuteremo dopo, ora dobbiamo correre. - la ragazza, senza ascoltare cosa avesse da dire Mirko, lo afferrò come un sacco di patate e corse con lui in tutta fretta verso l'uscita.

- Ciao anche a te. - Disse Alyce scocciata di non essere stata considerata.

- Cosa dovranno fare di così urgente per correre così velocemente. -

- Eh eh eh. - Lorenz fece un sorriso malizioso immaginando il suo amico con la sua prosperosa maestra - In ogni caso andiamo anche noi. Non voglio perdermi il suo scontro per niente al mondo.

Anche i ragazzi uscirono dalla stazione salendo le scale. Una volta arrivati all'esterno si ritrovarono di fronte ad un'arena colossale, altissima, bianca ed in mezzo al nulla.

- Dai era scontato. ormai non ci stupiamo più. Gli architetti di questo regno hanno una mania per gli edifici grandi come le montagne. E non hanno azzeccato neanche il posto dove metterla. In una città avrebbe avuto più visitatori. - Disse Taisuke che questa volta sperava di vedere qualcosa di nuovo come un'arena fluttuante.

- Mi dispiace che non ti abbia impressionato, ma in quanto alla collocazione non ha problemi siccome l'arena stessa è un quartiere. Dentro ci sono abitazioni e negozi e anche edifici dove i visitatori ed i partecipanti dell'omnia possono dormire. -

- Ah... Ora è più interessante. -

La loro conversazione fu interrotta dal suono rimbombante di una campana all'interno dell'edificio.

- Più tardi potrete visitarla. Ora dobbiamo andare o ci perderemo lo scontro di Mirko. -

Alyce li guidò per una scalinata esterna che conduceva direttamente al tetto dell'edificio. Dopo una dozzina di rampe arrivarono nel posto dove si sarebbe svolto l'evento. Assomigliava molto ad un anfiteatro. Al contrario di come se lo aspettavano i ragazzi, gli spalti erano disposti su di un pavimento piano, e non inclinato come nell'arena di Crown. Gli spettatori che dai piani di sotto salivano si disponevano ordinatamente nella metà del tetto dove vi erano i numerosi posti a sedere disponibili. Nell'altra metà invece, nonostante tutto lo spazio disponibile, c'erano solo otto poltrone ed un trono. Quest'ultimo era quello più vicino al centro del tetto, seguito dalle due dorate ai lati del trono. Le altre sei postazioni invece erano disposte tutte molto distanti tra loro. Il tutto era sopraelevato da un grande muro, in modo da poter guardare gli spettatori dall'alto. A separare due zone c'era Il ring, vasto come quattro campi da calcio, ricoperto di uno strano terriccio rosso e perimetrato da una recinzione metallica. Alyce li trascinò velocemente verso i primi spalti prima che finissero i posti disponibili. Ad aspettarli lì c'era una persona che conoscevano bene.

- Hey Meteo. - Lorenz chiamò la ragazza, in quel momento distratta, che si voltò di scatto salutandolo senza pensarci.

- Hey... -

Si guardarono negli occhi e ci fu un momento di imbarazzo. Solamente il giorno prima si erano scontrati carichi di rancore e sensi di colpa. Ormai però era finito tutto. Lei gli sorrise, e anche lui contraccambiò.

- ...Ciao Lorenz. -

- Ciao Meteo. -

- Hey, ci siamo anche noi. - Disse Alyce triste per essere stata ignorata per la seconda volta.

- Oh, ciao Alyce. -

- Ma come... Allora non conto più niente per te. *Wee* -

- Ma non è vero. Su vieni qui. - Alyce scoppiò in lacrime e Meteo la prese tra le sue braccia per consolarla.

- Ahahahah sembra tutto come quando eravamo appena arrivati qui. Finalmente siamo tornati tutti insieme. - Disse Taisuke tutto felice.

* * *




Su una piccola terrazza, al di sotto del palchetto col trono, arrivò un uomo, o almeno i ragazzi supponevano lo fosse, piuttosto stravagante. Indossava delle calze a rete nere, scarpe col tacco di un rosso acceso e un body aderente dello stesso colore. I lunghi capelli ricci e neri a caschetto gli coprivano anche gli occhi lasciando solo metà volto scoperto. Si tolse il cerchietto con le orecchie da Vastatoris che teneva in testa per cercare nel cespuglietto di capelli un oggetto simile ad un microfono che aveva una sfera grigia luminosa su di un'estremità. Dopo averlo trovato lo impugnò con forza e ci urlò sopra.

- SALVE A TUTTI QUANTI E BENVENUTI! -

Il suono della sua voce, nonostante non fosse riprodotto da altri punti come si aspettavano Lorenz e Tai, venne sentito da tutto il pubblico come se il presentatore fosse davanti a loro.

- Ma come ci riesce? -

- Come sai le anime - Iniziò Meteo - sono un concentrato di energia. Questa energia può essere anche suddivisa e persone particolarmente abili possono separare una piccola parte di essa per inserirla in armi o oggetti che ne acquisiscono le capacità. Ricordate il bastone di Zackam? -

- Ma certo il bastone del vecchio. Ecco perché era in grado di usare i suoi poteri anche con la sua arma. Quindi quel microfono che ha in mano ha al suo interno l'anima di una persona? -

- Non l'anima ma solo parte della sua energia. Molti meccanici hanno poteri che più che in combattimento so o utili per la vita di tutti i giorni e i possessori di questi mettono al servizio di tutti queste capacità per rendere la città migliore. Come il meccanico "amplificatore" o il "faro". -

- Interessante. - ovviamente Lorenz e Taisuke avevano completamente ignorato l'argomento "utile per la vita quotidiana", iniziando a fantasticare sulle combinazioni che si sarebbero potute fare inserendole nelle armi.

- Ahahah, abbiamo molto su cui progettare dopo eh Lorenz. -

- Ho già in mente un paio di cose. -

- Vi ringrazio per essere venuti così numerosi all'omnia di questo vepa. Quest'anno sarà particolarmente fa-fa-fa-fantasmagorico. Abbiamo in serbo per voi parecchie sorprese. Ma prima di tutto, accogliamo e lodiamo il re assoluto che ci concede di vivere ogni giorno in salute e lontani da ogni pericolo. Il primo dio che ci ha donato la luce e nostra guida nel momento del bisogno. -

Tutto il pubblico si alzò in piedi, e Meteo ed Alyce fecero lo stesso. Lorenz non capiva ma le ragazze tirarono su in fretta i due amici a forza.

- Cosa sta succedendo? -

- Non dobbiamo dare nell'occhio. Potete anche stare in silenzio ma l'importante è che non ci notino. -

- Ma perché? Chi sta arrivando? -

- Gheanna. -

Sul palco più in alto arrivarono Scarlett e Zaykross, l'uomo nei suoi abituali abiti vittoriani eleganti ma questa volta bianchi mentre la donna incredibilmente vestita con grande e sfarzoso abito bianco dalla gonna gonfia e ricami dorati ovunque. Il che era strano siccome Scarlett era solita non indossare niente se non delle fasce per il seno e un velo trasparente dalla vita in giù. Le due guardie del corpo si posizionarono ai lati del trono, inchinandosi a terra. Subito dopo entrò l'essere tanto atteso e che faceva tremare di paure i Farek Rae all'idea di doverlo affrontare. Nonostante questo, agli occhi dei ragazzi apparve come un uomo normale. Era leggermente più basso di Zaykross e con un fisico da chi passa ogni tanto in palestra. Indossava gli stessi identici abiti dell'uomo al suo fianco, suo sottoposto, e non portava nessun tipo di corona o gioiello. La cosa più particolare però era la maschera in cuoio, che copriva non solo il volto ma l'intera testa senza far uscire neanche un capello. La cucitura al centro era l'unica cosa che facesse capire dove stesse guardando, poiché la maschera era sprovvista di buchi per gli occhi e ogni tratto del viso comune agli umani come naso, mento o zigomi sembravano essere assenti, come se sotto ci fosse solo un manichino senza una faccia. Nonostante questo particolare gli donasse un'aura disumana ed inquietante, i suoi movimenti erano tanto naturali da non poterlo ricondurre ad un automa. Teneva il braccio sinistro dietro la schiena con un eleganza invidiabile, mentre con la mano destra reggeva, con la punta a terra, un'enorme spadone a due mani, dal metallo nero e leggermente a forma di esse con tre fori al centro, una lama interna nella prima metà ed una esterna nella seconda.

- Quindi è lui Gheanna... - Lorenz non riusciva a capacitarsi di come, al vertice di ogni cosa e artefice delle sofferenze dei suoi compagni, ci fosse quell'uomo. Non sapeva neanche lui come se lo aspettava, ma di certo la figura che si era palesata agli occhi di tutti sotto il nome di Gheanna non lo convinceva.

Il re assoluto, non appena arrivò di fronte al trono, fece un piccolo inchino di fronte al suo popolo. Dopo qualche secondo di silenzio alzò leggermente lo spadone per farlo schiantare a terra creando un suono tordo e assordante. Dopo di esso, tutti i presenti chinarono la testa. I ragazzi li imitarono.

Poi Gheanna iniziò a parlare, e sebbene non stesse utilizzando nessuno strumento, la sua voce risuonò dentro il corpo di ogni essere umano nel raggio di svariati chilometri. Era come se stesse parlando direttamente alle loro anime.

Gheanna:

Io Conosco
Io Vedo
Io Creo!



Popolo:

Chinati dinanzi a voi sono il dio e il popolo,
Lodando la grandezza del creatore e della corte reale.
Re a capo di ogni cosa
Noi celebriamo la vostra forza poiché tu ci hai creato.



Gheanna:

Io Sono
Io Posso
Io Ho!



Popolo:

Ti veneriamo poiché tu ci hai formati.
Ti preghiamo affinché voi ci illuminiate.

Cantiamo inni di lode perché voi ci proteggiate.



I ragazzi rimasero in silenzio siccome non conoscevano le parole, ma quella scena suggestionò molto Lorenz. Sentire centinaia di migliaia di persone dire all'unisono le stesse parole e le stesse frasi di sottomissione, con il capo chinato per un singolo uomo. E le parole pronunciate da quest'ultimo, le quali rimbombavano ancora all'interno dell'anima del ragazzo, ognuna come il grosso peso di un fardello che non si può risolvere ma contro il quale ti devi scontrare. Tutto questo, lentamente ma inesorabilmente, fece apparire agli occhi del ragazzo quell'uomo come un mostro, pronto a divorare l'essenza di qualsiasi essere vivente senza pensarci due volte. Lo stesso mostro che da lì a poco avrebbe distrutto questo pianeta, uccidendo tutti i suoi innocenti abitanti, per poi magari passare ad altri pianeti da divorare. Magari proprio la terra, distruggendo la sua dimensione natia. Tutto questo ovviamente ero solo frutto dell'immaginazione di Lorenz, ma questi pensieri si erano impossessati del ragazzo, lasciandolo in balia del terrore e impedendogli di distinguere la realtà dalla fantasia.

Tutto questo però non sfiorò neanche il suo amico, che si limitò a dire - Ah boh. A me sembra uno sfigato mascherato. Andiamo lì a dargli una bella lezione? -

- Ma che cavolo dici Taisuke. -

- Ma si, e cosa sarebbe. Campione di spezza stuzzicadenti? Noi due abbiamo i due poteri più forti di qualsiasi altra persona. Tu puoi colpire qualsiasi cosa e a me niente può far male. Non possiamo perdere conto nessuno. -

- Credo che tu stia iniziando a sopravvalutarci. Avremo anche questi poteri, ma a che servono se non siamo in grado di usarli al meglio? -

Il discorso dei due ragazzi fu interrotto dalle grida del pubblico. Non appena il re assoluto si adagiò sul trono infatti, tutto il popolo esultò gridando all'unisono il suo nome.

- GHEANNA! GHEANNA! GHEANNA! -

Solo allora Lorenz capì che le persone chiamavano il capo al proprio re non per terrore ma per rispetto e ammirazione.

Com'è possibile che tutti lo amino dopo quello che mi hanno detto Meteo, Adam e tutti gli altri. Che non sappiano cosa li aspetta?

- Fa-fa-fa-favoloso. Mai visto un pubblico così entusiasta. Ed il bello deve ancora arrivare. -

Ora che il presentatore aveva attirato l'attenzione, Gheanna poté rilassarsi, appoggiando la spada a terra e stravaccandosi sul trono.

- Sai mi mancherà tutto questo.- iniziò rivolgendosi a Zaykross che era seduto alla sua sinistra - Comodità, il popolo che mi adora, i vastatoris, i bei paesaggi. Ormai mi ci sono abituato, avrò un po' di nostalgia quando ripenserò a queste cose una volta passati dall'altra parte. -

- Non starai forse cambiando idea? -

- Nah. Questi ultimi trecento vepak sono stati particolarmente monotoni. Ho bisogno di cambiare aria. Anche un bello scontro finale commemorativo non sarebbe male. Per avere un ultimo ricordo di questo posto. -

- Sempre che non vada tutto a rotoli. Hai letto la nuova profezia di Ernest. Ho un brutto presentimento, e tu sai come va a finire quando ho brutti presentimenti. -

- Sei solo il solito pessimista. Potrà pure andare storto qualcosa, ma non sarà questo a fermarci. Guarda dove siamo arrivati. Non vorrai mica arrenderti ora? Devi solo fidarti di me e di tutti noi. -

- Certo che mi fido di te. Altrimenti non sarei qui. -

- Scarlett tu che ne pensi? - Gheanna si voltò verso la donna alla sua destra, ma lei era troppo concentrata da qualcos'altro per ascoltare i discorsi di suo marito ed il suo re. Guardava con rabbia una donna sugli spalti che indossava degli orecchini con una pietra nera lucente. Nonostante l'enorme distanza, Scarlett riuscì a scrutare lei ed i suoi bellissimi gioielli, e una volta trovata non le staccò gli occhi di dosso.

- Che hai adesso? - Le Chiese Zaykross con tono scocciato.

- Guardala. Quei orecchini stanno molto meglio a me. Sono miei di diritto. Li voglio. -

- E cosa pretendi che faccia? Vada lì e lì rubi a quella donna innocente per i tuoi capricci? Non puoi semplicemente comprarli? -

- Non è la stessa cosa. Io voglio quelli. Guardami, io non ho niente. Mentre lei ha quei orecchini. Perché devono sempre essere le altre ad avere tutte le cose belle. -

- D'accordo! Dopo vedrò cosa posso fare. -

- Grazie tesoro. -

Mi chiedo ancora come facessi a sopportarla, Kerön.

- Quindi senza altri indulgi. - Continuò il presentatore mettendosi in varie pose come se fosse una valletta - Facciamo entrare lo Zouru che ospita l'Omnia di quest'anno: Sakala! -

Dalle scale dietro le sei poltrone, arrivò l'uomo chiamato in causa, sempre rigorosamente senza maglietta sfoggiando i suoi tatuaggi tribali neri. Arrivato sul ciglio della terrazza fece un sorriso, si tirò indietro le treccine e salutò il suo numeroso pubblico che rispose con altrettanto entusiasmo acclamando il loro amato Zouru.

- E sa-sa-sa-salutiamo anche tutti gli altri Zouruk venuti per assistere al grande evento. -

Dopo Sakala si mise al suo posto entrarono uno ad uno gli Zouruk restanti. Il primo fu Elsta, il più alto di tutti. Arrivato anche lui sul ciglio del terrazzo soffiò sul ciuffo che gli copriva l'occhio sinistro e con la sua solita faccia triste fece un cenno al pubblico. Di tutti i presenti, quelli che si alzarono in piedi per acclamarlo si potevano contare sulle dita delle mani, e avevano tutti delle caratteristiche in comune: grossi, muscolosi e con la faccia truccata. Subito dopo, lo Zouru del quarto regno si andò a sedere nella poltroncina accanto a Sakala. Poltrona decisamente troppo piccola per lui, che lo costringeva a tenere le ginocchia davanti alla faccia per via della sua altezza.

- Ho visto pochi guerrieri di P-Efiesou di sotto. Cosa c'è Sakala? Si sono ritirati tutti per via di uno Zouru che non sa motivarli? Che tristezza. -

Il ragazzo non rispose e lo ignorò continuando a guardare la folla salutare gli altri Zouruk che stavano entrando.

- *Tsk*. Il solito codardo. Che delusione. -

- Pe-pe-pe-perfetto! Ora si che possiamo iniziare. Preparatevi perché questa sarà la migliore omnia a cui avrete mai assistito. -

* * *


Intanto, nei piani di sotto...
Shawn, Mehum e Lucienne erano in missione per scoprire quante più cose possibili sul giorno dello scambio. Avevano già perlustrato ogni stanza riservata all'esercito di Gheanna, eludendo o eliminando le varie guardie, ma di informazioni importanti non c'era traccia.

- Stiamo perdendo tempo, é stato inutile venire. - Disse Mehum chiudendo l'ennesima porta di una stanza vuota.

Non lo sopporto più questo qui, non fa che criticare o lamentarsi.

- ...Ma perché crei edifici così grandi con tutte queste stanze vuote?... - Disse Lucienne a bassa voce e con il solito sorrisino, non facendosi sentire da nessuno.

- Questo significa che è rimasta solo una cosa da fare. - continuò Mehum puntando il dito su Shawn.

- Ho capito. Alla fine sono venuto qui proprio per questo. Ma devo avvicinarmi di più altrimenti non posso distinguere i pensieri del pubblico da quelli dei miei bersagli. -

- D'accordo allora saliamo all'interno. -

- ALLAR... - Una delle guardie in fondo al corridoio li aveva appena trovati, ma non fece in tempo a finire la frase che un pugnale lo infilzò da dietro la gola, facendolo cadere a terra in una pozza di sangue.

- ...Quant'è bello il mio Mehum... -

- Facciamo in fretta, non possiamo uccidere tutte le loro guardie. Aspetta un momento. -

Notò che la guardia che giaceva a terra portava qualcosa di molto familiare a lui. Si avvicinò per vederla meglio ed aveva ragione, aveva già visto quell'oggetto.

- Questa è una delle statuine di Scenzio. Che cosa ci fai lui con questa? -

- ...Ma Mehum, non puoi sparare così il nome di un personaggio di cui i lettori non si ricordano poiché apparso sole nel capitolo 25. Ops... - Lucienne guardò in alto e poi fece un occhiolino, sotto lo sguardo confuso di Shawn che non capiva ne cosa dicesse ne cosa stesse facendo.

- Scusatemi ma la faccenda non mi convince. Voglio controllare una cosa. Voi proseguite. Lucienne se hai bisogno di aiuto chiamami. -

- ...Certo. Ti amo... -

- Cosa? -

-...Niente non ha importanza... -

- D'accordo, ci rivediamo all'entrata della zona commerciale tra un'ora. Se non sarete lì vi verrò a cercare. - Detto questo il ragazzo iniziò a correre nella direzione da cui erano arrivati, lasciando Lucienne e Shawn da soli.

- ...Mi hai davvero abbandonata con questo qui?... -

I due si guardarono per qualche secondo, il primo imbarazzato, mentre l'altra schifata ma sempre nascondendo quello che pensava dietro un sorriso.

- ...Allontanati... -

- Non cosa dici se parli a bassa voce. In ogni caso sbrighiamoci, non è sicuro rimanere qui troppo a lungo. -

* * *




- Ed ora iniziamo con la pri-pri-pri-prima categoria: Le spade lunghe. In questa categoria sono ammesse tutte le armi bianche con una lama superiore ad un metro e dieci. Non si possono utilizzare i poteri derivanti dalla propria anima, di qualsiasi tipologia sia, ne di altre pe-pe-pe-persone tramite l'utilizzo di armi roku. Per evitare eventuali abusi non percettibili a tutti gli sfidanti verrà applicato il sigillo interrompendo il flusso di energia dell'anima. Per vincere bisogna far entrare in contatto la lama della propria arma con il corpo dell'avversario. Parare la lama con il corpo porterà quindi alla sc-sc-sc-sconfitta. Lo scontro terminerà solo quando uno dei due avrà vinto, o non è più in grado di combattere. Il ritiro o l'abbandono non è permesso. una volta entrati si esce vinti o sconfitti. Qualsiasi cosa che rientri in queste regole è da considerarsi valida. Pu-pu-pu-purtroppo ho una cattiva notizia, ma anche una buona. La cattiva è che una sola persona si è iscritta a questa categoria questo vepa. É un senza patria e senza cognome. Ci vuole veramente molto coraggio per presentarsi in queste condizioni. Si chiama Mirko. Fo-fo-fo-forza, accoglietelo come si deve. -

Dalle scale accanto al vasto ring, sul lato destro, arrivò lentamente Mirko. Indossava la tunica tradizionale di P-Efiesou, e dalla scollatura si intravedeva un sigillo in carta attaccato al petto. Esitò qualche secondo quando si ritrovò all'entrata del ring, ma uno degli addetti che lo aveva seguito dalle scale lo spinse dentro, chiudendo la grata di ferro dietro di lui. Una volta dentro sentì che quel terriccio rosso assomigliava più a della sabbia bagnata, ed infatti non era facilissimo camminare. Inoltre, man mano che si avvicinava al centro, diventava sempre più asciutta più chiara.

É arrivato il momento. Devo ammettere che ho un po' di ansia. Guarda quante persone mi stanno guardando, non ho mai fatto qualcosa con così tanti occhi puntati addosso.

Dopo aver dato un'occhiata al pubblico, si voltò guardando in alto per cercare di vedere anche Gheanna e gli Zouruk, ma il sole glie lo impediva.

D'accordo stiamo calmi. Con il Doom sigillato non dobbiamo neanche preoccuparci di dover mantenere il controllo. Devo solo concentrarmi sul combattimento e ricordarmi tutto quello che mi ha detto Vanvan. Posso farcela.

Intanto sugli spalti, qualcuno la pensava diversamente.

- É tutto troppo strano... - Disse tra se e se Meteo che, con la mano davanti alla bocca, si guardava intorno per cercare indizi.

- Qualcosa non va? - gli chiese Lorenz preoccupato.

- Assolutamente si. L'omnia è l'evento più importante che esista. Qualsiasi guerriero si allena l'intero vepa per combattere qui e rivaleggiare sugli altri. Non ho mai visto una categoria dell'omnia con meno di una dozzina di guerrieri, figurati vuota. Inoltre se lui è l'unico partecipante allora perché è entrato nel ring? C'è qualcosa sotto... -

- Se fosse così, cosa potrebbe essere successo? -

- Non ne ho idea... So solo che non sarà niente di buono. -

- Che coraggio quel ragazzo... -

- Cosa? - Meteo venne attirata dalla conversazione di due uomini dietro di lei al sentire quella frase.

- Ma quale coraggio, a me sembra piuttosto sfacciataggine. Cosa crede di poter fare? -

- Magari non sa con chi ha a che fare. Deve essere molto giovane, è probabile che non l'abbia mai vista. -

- Non cercare scuse. Si iscrive ad un'omnia di questa categoria senza conoscere la campionessa? Certo, è stata una sorpresa rivederla qui, ma solo uno stupido parteciperebbe senza sapere chi dovrà affrontare. -

- Oh no... -

Anche sulla terrazza del re si parlava del ragazzo.

- Che delusione. Avevo detto agli Zouruk di far partecipare i loro migliori combattenti, e di sei regni nemmeno uno ha avuto il coraggio di entrare nel ring. Mi chiedo che l'abbia liberata a fare allora. -

Zaykross lo guardò più attentamente rispetto agli altri. Non lo convinceva.

- Quel ragazzo. L'ho già visto da qualche parte. -

- E ora la bu-bu-bu-buona notizia. - Riprese il presentatore -Molti di voi probabilmente ne sono già venuti a conoscenza. Durante quest'omnia tutti i campioni in carica parteciperanno alle varie categorie. Esatto, significa che sto per presentarvi lei, la campionessa della categoria armi lunghe. Ovviamente la conoscete tutti, parlo della consigliera di sinistra del nostro re assoluto. Voglio un gra-gra-gra-grande urlò per Katheryne Ibe-Ris! -

Dalle scale opposte a dove era entrato Mirko lentamente si avvicinò una donna alta con dei capelli viola tanto lunghi da arrivare quasi sotto i tacchi dei suoi stivaletti. La sua espressione sorridente e solare era in contrasto con i suoi grandi occhi rosso sangue. Indossava un maglione a righe di varie sfumature di viola e dei pantaloncini neri cortissimi a cui era legato il fodero di uno stocco lungo quasi due metri.

- Aaah! La luce. Da quanto tempo. É così bello qui. Ti fa credere che non ci sia alcun male in agguato. -

Mirko la squadrò attentamente. Sembrava un po' imbranata. Si guardava attorno come una bambina che visitava un nuovo posto per la prima volta. Non gli dava l'idea di una finta svampita, ma era sicuro che nascondesse qualcosa. Poi anche lei si accorse finalmente del suo sfidante. Gli sorrise tenendo spalancati quei occhi tanto grandi quanto inquietanti. Mirko si sentì strano, quasi penetrato da quello sguardo.

- Che bello, una brava persona è venuta a sfidarmi. Ma non mi sembri molto forte. E va bene, ci andrò piano. Alleniamoci insieme così da poter sconfiggere il male ok? -

Qualcuno sulla terrazza degli Zouruk era particolarmente di vedere Katheryne. Una donna tanto felice da dover trattenere le lacrime.

- Katheryne... Allora stai bene. -

Intanto Meteo era preoccupata. Non sapeva cosa inventarsi per far uscire da quella situazione Mirko.

- É così grave Meteo? -

- Quella donna non si fa scrupoli. Le regole della gara stabiliscono che dopo aver toccato l'avversario con l'arma la lotta finisce, ma niente gli vieta di tagliarlo in due con quel "tocco". -

- Significa che... -

- Mirko ha un sigillo in questo momento quindi non può utilizzare il suo potere per guarire. Se dovesse perdere un arto in questo combattimento non potrà riaverlo. Ed ho preso in considerazione il caso in cui sia fortunato. Ma qui non siamo da Crown. Non posso volare lì e salvarlo. Possiamo solo pregare per lui. -

- Mirko... -

Il ragazzo intanto afferrò la sua fedele arma preparandosi allo scontro. Anche Katheryne sguainò lentamente il suo lungo stocco, lasciando poi cadere il fodero a terra e mettendosi in posa.

- Buona fortuna allora. E che sia uno scontro pulito. -

* * *




Mentre lo scontro stava iniziando, Shawn e Lucienne erano in prossimità del punto di spionaggio.

- ...Sono rimasta sola con questo tizio strano... Voi che state leggendo, aiutatemi... -

- Ormai ho capito che chiederti di parlare ad alta voce é inutile giusto? Se non altro non ti scopriranno mai. -

- ...Ti ripeto che non posso parlare ad alta voce. Farei male a lei... - Si avvicinò alla guancia la bambolina che si porta sempre dietro e la accarezzò con dolcezza. Shawn la osservò, e l'attenzione dalla bambolina passo a più in basso, dove la gonna troppo stretta per la crinolina si tirò mostrando ancora di più le mutandine e le autoreggenti. Il ragazzo distolse subito lo sguardo arrossendo.

- Sei completamente coperta sopra e nuda sotto, coerenza portami via. -

- ...Sta zitto e andiamo avanti. Dobbiamo ritrovare il mio husbando... -

- Ma mi spieghi che parli a fare se poi lo dici a bassa voce? Aspetta, arriva qualcuno. -

Un uomo stava arrivando nel corridoio sul quale si affacciava la stanza in cui si nascondevano. Appena passò davanti alla loro porta Lucienne la aprì con un movimento fulmineo, tirò dentro la guardia e la richiuse. L'uomo rapito stava per lanciare un urlo, ma quando la ragazzina lo toccò i suoi capelli iniziarono a crescere a dismisura, avvolgendogli la testa come se lo stessero bendando. I capelli si infilarono anche in bocca continuando a crescere in profondità e bloccandogli le vie respiratorie. L'uomo cercò di liberarsi arrivando anche a strapparsi i capelli, ma questi continuavano a crescere ininterrottamente, e dopo aver combattuto per una manciata di secondi, morì soffocato.

- Non ho capito i tuoi poteri, ma è molto macabro... -

- ...Femminuccia... -

- Andiamo avanti. Il tuo amico è voluto andare tutto da solo, spero non si faccia scoprire. -

- ...Ma quale amico. Lui è il mio ragazzo. Solo che ancora non lo sa... -

I due riuscirono ad intrufolarsi ancora per qualche piano, passando attraverso i muri con i poteri di Shawn e sopprimendo le guardie con quelli di Lucienne. Finalmente raggiunsero il punto prestabilito e senza essersi fatti ancora scoprire. Shawn si avvicinò alla finestra: da lì poteva vederli benissimo e senza interferenze. Si concentrò fissandoli per svariati secondi, ma non disse nulla.

- ...Beh allora? Abbiamo fatto tutta questa strada per farti ammirare il panorama? Che fai imbambolato? Hai visto un paio di tette?... -

- Non capisco... Non riesco a sentirli. Non mi è mai successo. É come se non avessero una memoria. -

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Qualche minuto prima...
Gheanna e Zaykross ammiravano il combattimento tra Katheryne e Mirko, quando qualcosa catturò la loro attenzione.

- Lo hai sentito Zaykross? -

- Ovvio che si. Un telepate. Ora si spiega cosa volessero fare. Intrufolarsi così in un posto che non è nostro per cercare informazioni non avrebbe avuto senso senza uno come lui. -

- Fa niente, ignorali. Non otterranno niente da noi, e io non ho tempo da perdere, voglio godermi gli scontri di oggi in tranquillità. -

- Hanno fatto tutta questa strada, non possiamo lasciarli senza niente. - Zaykross guardò Gheanna alzando un sopracciglio e con un sorrisetto malizioso. -

- E va bene, stupisci, signore della menzogna. Ma fai in fretta. -
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- ...Quindi mezza calzetta? Che hai deciso?... -

- Ti ho detto che non riesco a sentire niente. -

- ...Allora concentrati di più. Mamma mia, ma perché mi avete lasciato con lui... -

É tutto troppo strano. Non mi è mai successo una cosa del genere, neanche con i meccanici.

Stava per lasciar perdere quando finalmente riuscì a sentire qualcosa.

- Eccolo. Ora riesco a sentirlo. -

- ...Hallelujah... -

- Bene ho le informazioni che ci servono. Ora andiamo. -

Uscirono dalla stanza, ma mentre chiudeva la porta a Shawn venne un brutto presentimento.

Aspetta... Non... Non ho dovuto cercare le informazioni che mi servivano tra tutti i ricordi. C'era solo quello che volevo trovare. Qualcosa non mi convince.

Sentirono dei rumori provenire dal corridoio adiacente al loro. Furono costretti a scappare in fretta, senza il tempo di riflettere.

Forse ho preso tutto troppo alla leggera. Ho un brutto presentimento.

* * *




Nel frattempo lo sconto tra Katheryne e Mirko era iniziato. La donna non lasciava un secondo di respiro al ragazzo, tempestandolo di rapidi affondi e stoccate. Incredibilmente, Mirko riusciva a pararli tutti semplicemente utilizzando il fodero della sua spada.

Non posso certo dire che sia una passeggiata, ma mi sono allenato a parare i proiettili di Vanvan che sono molto più veloci e piccoli dei suoi attacchi.

Di colpo Katheryne cambio schema d'attacco, e mentre preparava l'ennesimo affondo lo trasformò in un fendente dal basso con un movimento fulmineo. Mirko non fu abbastanza veloce per pararlo e così si lanciò a terra della direzione opposta. Katheryne non si fermò e approfittando la sua vulnerabilità a terra gli lanciò un altro affondo puntando al cuore. Per fortuna il ragazzo riuscì a pararlo, spingendola poi via per avere il tempo di rialzarsi.

Questa vuole uccidermi.

- Devi essere più reattivo. Il male non avrà pietà quando ti scontrerai contro di lui. Devi essere sempre pronto. -

Mirko si rimise in piedi ed ancora una volta la campionessa non perse altro tempo. Sferrò un fendente dall'alto verso il basso che il ragazzo parò con la sua. Katheryne iniziò a fare pressione, e anche tenendo lo stocco con una sola mano, riusciva a mettere in ginocchio Mirko che per resistere le stava usando entrambe.

- Già finito? Non potrai sconfiggere il male in queste condizioni. -

- Questo lo dici tu. - Aiutandosi con le gambe spintonò Kathryne con la spada, facendole perdere l'equilibrio. Poi cambiò rapidamente impugnatura per lanciare un fendente orizzontale. Sembrava fatta, ma la donna inarcò la schiena in modo disumano, schivando il colpo con un sorrisetto. -

- Ma che.. -

Sempre in quella posizione diede un calcio a Mirko, colpendolo alla bocca dello stomaco con il tacco e mettendolo in ginocchio. Saltò indietro con una verticale e senza attendere altro, balzò sul ragazzo indifeso caricando un colpo di taglio . Mirko, agonizzante per il colpo appena subito, raccolse le forze per cercare di parare quel colpo usando la sua arma. Kathryne notandolo ruotò il corpo ancora a mezz'aria, trasformando il colpo di taglio in un affondo. Senza altre soluzioni, lui si lanciò nuovamente a terra riuscendo ad eludere il colpo per pochi istanti. La spada andò a conficcarsi nella sabbia e Kathryne ancora una volta, come se avesse già previsto tutto, usò la spada come perno per colpirlo con un altro calcio. Questo lo prese in pieno in faccia, e lo scaraventò via di qualche metro.

- Ahahahah gli sta proprio bene. -

- ... -

- Cosa sperava di fare. Si vede che é un novellino. -

- *Grr *... -

- É proprio un incapace. Scommetto che è uno di quei montati dei Farek Rae. -

- Aaah la volete piantare? - Lorenz, che non sopportava più i commenti dei due tizi dietro di lui, si alzò in piedi e gli urlò in faccia avvicinandosi fino a pochi centimetri dai loro volti - Finitela! Sta solo prendendo tempo per la sua super strategia finale. -

- Ehi calmo ragazzo. -

- Lorenz ma che fai! - Meteo lo tirò giù facendolo sedere - Non ti ricordi chi c'è lassù? - Disse la ragazza indicando il trono di Gheanna - Ti ricordo che Zaykross ci ha visti quando lo abbiamo incontrato alla torre di controllo. Se ci riconosce potremmo essere nei guai, e di certo il pubblico non ci aiuterebbe. -

- Ok, ma li avevi sentiti? Stavano prendendo in giro Mirko. Non potevo lasciarli fare. -

Il ragazzo giaceva a terra ferito e non dava segni di vita mentre Kathryne si avvicinava lentamente a lui.

Avanti Mirko, rialzati.

Mirko riprese le forse per muoversi. Si trovava sulla sabbia, quella soffice e normale, che aveva in parte attutito il volo. Alzò la faccia e vide una macchia rossa sotto di lui con un dente. Aveva la guancia sanguinante con una ferita enorme.

Ha la punta del tacco in ferro. Questa mi ucciderà ancora prima di colpirmi con la spada.

- AVANTI MIRKO! - Lorenz si mise in piedi sulla gradinata urlando a squarcia gola - Non vincerai mai se pensi solo a difenderti! Dimostrargli chi sei. -

- Lorenz... -

Ha ragione. Non posso parare i suoi colpi per l'eternità, ma è troppo veloce per me.

- Oh ma che carino. Il tuo amico sta facendo il tifo per te. Questo sostegno che vi date e il forte legame che vi unisce. É tutto così buono e commovente... - Kathryne si asciugò le lacrime di gioia con la manica - Tranquillo, anch'io ora mi impegnerò al massimo. -

- Maledetta. -

Mirko inaspettatamente scattò verso si lei caricando un affondo. Kathryne pensò che avesse perso la ragione e con un sorriso si preparò per il contrattacco.

- Ora ci siamo. Questo volevo vedere. -

Il ragazzo a pochi metri dalla sua avversaria lasciò la presa della spada, che proseguì per inerzia, e si abbassò. Con una capriola coprì la distanza tra di loro e fece una spazzata con la gamba per farla inciampare. Kathryne, rimasta sorpresa da questa mossa, non perse comunque la calma. Saltò per schivare la spazzata e colpì la spada, lasciandola a mezz'aria, per evitare che la toccasse. In quel momento Mirko si rimise in piedi, impugnando la spada e lanciando un fendente a Kathryne. La sua avversaria non avendo altre alternative fu costretta, per la prima volta dall'inizio del combattimento, a pararsi con la sua arma.

É proprio come mi aveva detto Vanvan.

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Mezz'ora prima, nella sala iscrizioni sotto il ring.
Vanvan dopo la lunga corsa posò Mirko a terra come fosse uno zaino di fronte ad un grosso armadio.

- Insomma? Mi spieghi perché tutta questa fretta. -

Lei smise di frugare nell'armadio per guardarlo indignata.

- ... Perché tutta questa fretta maestra Vanvan. -

- Così va meglio. -

Lei continuò a non rispondere, e non appena trovò quello che stava cercando strappò letteralmente via i vestiti con una forza immane, lasciando il ragazzo in mutande. Anche l'uomo addetto alle iscrizioni fece finta di cercare qualcosa sotto la scrivania per l'imbarazzo.

- Ma cosa fai!? Mi vuoi rispondere? Cosa sta succedendo? -

- Quante domande. Diciamo che c'è stato un piccolo imprevisto. Sei l'unico iscritto a questa categoria. - fece indossare a Mirko la tunica tradizionale di P-Efiesou e gli lanciò la sua arma.

- Quindi ho vinto a tavolino? -

- Si, diciamo di si. - gli applicò il sigillo al petto con uno schiaffo, e ci mise così tanta forza da farlo cadere a terra. Subito dopo delle sbarre calarono dal soffitto dividendo la stanza in due - Prima devi solo battere la campionessa indiscussa. -

- COSA? -

- Buona fortuna. -

- Ma come posso battere la campionessa? -

- Ha una grande esperienza nei combattimenti con le spade e si fida molto delle sue conoscenze. Cerca di fare qualcosa fuori dagli schemi e sfrutta l'effetto sorpresa. -

- Era una domanda retorica per dire che non posso farcela. -

- Sono la tua maestra e so che ce la puoi fare. Mi raccomando, fai qualcosa che non può aspettarsi. E non stare sulla difensiva altrimenti ci prendi gli schiaffi. Ciao ciao. -
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Per vincere devo far in modo che la mia spada la tocchi. Farò in modo che questo accada nel modo più imprevedibile possibile.

Ancora una volta Mirko scattò verso la sua avversaria, e lei fece lo stesso.

- La stessa strategia non può funzionare due volte. -

É esattamente quello che devi pensare.

Il ragazzo, come prima, lasciò la presa della sua arma e in quel momento Kathryne fece un rapido scatto sbilanciandosi in avanti per colpirlo con un affondo prima che la spada potesse toccare lei.

- É finita! -

- Si è finita. -

Mirko girò su se stesso, evitando l'affondo e riafferrando la sua arma dal centro. Kathryne per avvicinarsi così velocemente si era sbilanciata troppo in avanti, e Mirko sfruttò questa finestra per schiacciare il suo stocco a terra con la sua spada e incastrando il gancio del fodero con la lama dello stocco.

- Mollala. - Kathryne tirò a se la sua spada per riprendersela e Mirko invece di opporre resistenza spinse anche lui nella stessa direzione, facendole perdere la presa della sua arma. Anche il ragazzo perse la presa e le due spade, per via della forza di entrambi, volarono in aria. Kathryne confusa, non capendo cosa avesse intenzione di fare il suo avversario alzò gli occhi al cielo. Vide le due armi volteggiare per aria e questa informazione le bastava. Sapeva di poter picchiare il ragazzo a sangue e riprendere la sua arma successivamente. Caricò il suo pugno, abbassò lo sguardo e sferrò il colpo con tutta la forza che aveva.

- Anche oggi ha vinto il be... - Aveva abbassato lo sguardo troppo tardi.

Il pugno era andato a segno, eppure Mirko non si era mosso di un centimetro. Si sentì solo il rumore di due oggetti metallici scontrarsi. Tutto il pubblico calò in un silenzio tombale cercando di capire cosa fosse successo. Perfino Zaykross si sporse dal suo trono per vedere meglio. Finalmente le due armi che stavano volteggiando per aria atterrarono: lo stocco di Kathryne si conficcò a terra mentre il fodero di Mirko cadde di testa riempiendosi di sabbia. La spada la stava ancora impugnando Mirko, e l'aveva usata per parare il pugno di Kathryne. Il presentatore suonò la campana, segnando la fine dello scontro, ed il pubblico esplose in un esultò gridando il nome del vincitore.

- MIRKO! MIRKO! MIRKO! -

- COSA? -

- No-no-no-non ci posso credere. La nostra campionessa é stata appena battuta da un ragazzo. Questo evento verrà ricordato per sempre nella storia dell'omnia. L'astuzia ha battuto l'esperienza. Vo-vo-vo-voglio ancora un grande applauso per Mirko! -

Non ci posso credere. Ho vinto sul serio. Ha funzionato.

Il ragazzo si avvicinò al suo fodero, raccogliendolo e rinfilandoci la sua spada. Nel frattempo Kathryne, ancora incredula e con gli occhi spalancati, era caduta a terra tremante.

- COSA! Hai usato una lama nascosta per vincere! -

- No. Questa è la mia spada. Fino ad allora stavo combattendo col fodero. -

- Usare un così vile trucchetto per vincere. -

- Ma se tu mi hai lanciato la sabbia negli occhi. -

- Ma certo. Come ho fatto a non capirlo prima. Tu sei il male. Solo il male userebbe trucchetti del genere. -

- Ok non mi stai ascoltando. -

- E siccome tu sei il male, É MIO COMPITO ELIMINARTI! -

- ZAYKROSS! - gli urlò allarmato Gheanna.

- Subito! -

Kathryne si tolse il sigillo e si trasformò in meccanica. Dalle sue mani partirono due bagliori, riflessi dal sole, che accecarono Mirko. Quando il ragazzo riuscì a riaprirli lei si trovava davanti a lui, con due stocchi identici a quello usato durante il combattimento.

- IL MALE DEVE ESSERE ANNIENTATO! -

Mirko preso alla sprovvista non ebbe il tempo di pararsi, ma in quell'istante Zaykross piombò tra i due. Ruppe uno stocco con una mano e sferrò un potente pugno a Kathryne alla bocca dello stomaco. La donna svenne per il dolore, ma prima di perdere i sensi, una lacrima le rigò il volto.

- Il bene trionfa ancora... -

- Ragazzo stai be... -

Zaykross aveva colpito uno solo dei due stocchi. Il secondo aveva colpito Mirko, trapassandogli il petto da parte a parte.

Ci ho messo troppo...

Il ragazzo non riuscì neanche ad emettere un grido di dolore. Sputò sangue e cadde a terra agonizzante colorando la sabbia di rosso.

- MIRKO! - Lorenz non perse un secondo e, seguito da Taisuke, si precipitò sulle scale per raggiungerlo.

Nel frattempo i due addetti al ring arrivarono per soccorrere Mirko portandolo ai piani inferiori. Anche Zaykross lasciò il ring, trascinando Kathryne per i capelli fino alle scale opposte.

- Forse non è stata una grande idea liberarla. - Disse Gheanna portandosi una mano sulla faccia - Dovrò metterla in isolamento di nuovo. Mi dispiace per quel ragazzo. Vincere uno scontro del genere e morire comunque. Che spreco. -

* * *



- Meteo... -

Passando per il piano inferiore, i ragazzi stavano correndo per vedere come stava il loro amico. Anche Meteo ed Alyce li stavano seguendo correndo, cercando di stargli dietro.

- Meteo... -

Qualcosa però turbava la ragazza dai capelli rossi. Qualcosa la stava chiamando. Qualcosa, o... qualcuno, stava chiedendo il suo aiuto.

- Meteo... Ti prego... -

- Questa voce... -

- Salvami... -

- Grey sei tu? -

- Aiutami... -

La ragazza si allontanò dal gruppo seguendo la voce del suo amico in pericolo.

- Grey! Sto arrivando resisti! -

- Aiutami... -

La ragazza corse con tutto il fiato che aveva per raggiungere il più velocemente possibile. Entrò nella stanza da dove provenivano i lamenti quasi sfondando la porta. Una volta entrata però si accorse che li dentro non c'era niente: era una stanza vuota.

- Sapevo che la disperazione rende ciechi, ma fino a questo punto... -

La porta si richiuse, e appoggiato ad essa c'era l'uomo dal pizzetto triangolare e i vestiti eleganti vittoriani.

- Zaykross... -

- "Aiutami..." Si so fare anche questo. Il mio potere non ha limiti in quanto ad utilità. -

Meteo impugnò subito le sue sciabole ma Zaykross la fermò.

- Pazza. Ti ho lasciata andare quella volta per cosa? Ucciderti in un lurido stanzino? -

- E allora cosa vuoi da me? Scusarti per quello che è appena successo? -

- Il ragazzo sapeva a cosa andava incontro. poteva morire comunque senza neanche vincere. No, sono qui per proporti un accordo. -

- Scordatelo, non scenderei mai a patti con uno ... -

- Ah no? - Disse lui interrompendola - Pensavo che ci tenessi a rivedere il tuo amico Grey. -

- Cosa centra lui ora? - Meteo stava tremando. Continuava ad alzare la voce per farsi coraggio, ma la paura che incuteva quell'uomo, e i ricordi dello scontro che le è quasi costata la vita, si stavano impossessando di lei.

- Tra le vostre intenzioni c'è quella di salvarlo. Io ho già preso quello che mi serviva da 1047, quindi potrei anche cedertelo. In cambio di quei ragazzini. -

- Cosa? -

- Quel giorno alla torre n°12 non avevo troppo tempo da passare con voi, ma mi sembravano interessanti le anime dei tuoi compagni. Sopratutto quello alto e dai capelli castani, Gheanna si è incuriosito di quello che gli ho raccontato su di lui. -

Parla di Tai...

- Non accetterò mai! -

- Insomma. - Zaykross si avvicinò a lei camminando lentamente, mentre la ragazza rimaneva immobile cercando di evitare il suo sguardo - Fai l'ottusa e l'orgogliosa. Eppure, so benissimo che perderete questa battaglia. Tu sai che perderete questa battaglia. Tutti sanno... - Le si avvicinò ancora di più da dietro, poggiandogli le mani sulle spalle e massaggiandola - ...che perderete questa battaglia. Ma per qualche motivo ignoto, fate finta che questa non sia la realtà. Noi ce ne andremo, e questo pianeta morirà. Voi non potrete farci niente. - Continuò sussurrandole all'orecchio queste parole.

- STA ZITTO! - Meteo si voltò per tirargli uno schiaffo ma lui le afferrò la mano, portandosela al suo bacino e avvicinandosi al suo volto.

- Non è un disonore accettare la proposta di un nemico se è per il proprio bene. Ho notato una bella differenza di velocità da quando correvi per il ragazzo moribondo a quando hai iniziato a cercare 1047. Mi sbaglio? -

La ragazza non riusciva più a muoversi, ma più che per la presa dell'uomo, quello che la bloccava veramente era la paura.

- Ti sto offrendo la possibilità di passare i tuoi ultimi xin di vita con la persona a cui tieni di più. E stai rinunciando per delle persone che appena conosci? - lasciò la presa lasciandola cadere a terra. Meteo si accasciò senza opporre resistenza, era confusa e senza forze.

- ... -

- Non ti dare delle arie con principi morali fuori luogo. Prendi in considerazione la mia proposta. E non cercarmi. Se accetterò lo verrò a sapere. -

La ragazza si voltò ma Zaykross era sparito. Anche la porta si riaprì in quell'istante, ma lei rimase ferma. Non aveva ancora accettato, eppure i sensi di colpa le stavano già facendo male al cuore.

* * *



Intanto nella stanza delle iscrizioni. I due addetti avevano fatto sdraiare Mirko su un lettino di metallo, mentre l'uomo che prima era dietro alla scrivania gli levò il sigillo. Subito la luce blu del suo Doom si illuminò, segno che aveva iniziato a guarirlo. In quel momento arrivarono Lorenz e Taisuke. Il primo fermando la sua corsa sull'uscio della porta, il secondo inciampando nel tentativo di farlo e facendosi tutto il resto del corridoio scivolando di faccia.
I due addetti cercarono di fermare Lorenz ma lui con due liane a forma di pugno li stese. Si avvicinò al suo amico, ma lui non si mosse.

- Mirko! Rispondimi. Come stai? -

- Tranquillo. - disse l'uomo che lo stava medicando - É ancora vivo. Per ora. -

- Quanto ci metterà per riprendersi. -

- É molto complicato. Vedi, quando vieni ferito in condizioni normali, la tua anima protegge il tuo corpo ancora prima di essere colpito. In questo modo risulta molto più facile guarire. Ma quando l'energia dell'anima non é in grado di circolare normalmente nel corpo, cosa che appunto il sigillo impedisce, la sola guarigione non basta per ricreare tutti i tessuti. -

- Avanti Mirko. Devi riprenderti. -

- Allora? Come sta? - Chiese Alyce appena arrivata insieme a Taisuke.

- Bene, ma ha bisogno di riprendersi. Non sappiano quanto ci metterà. -

- In realtà anche il fatto che rimanga in vita è un incognita. - Aggiunse l'uomo per puntualizzare.

- Certo che ce la farà! - Gli urlò Lorenz facendolo spaventare - Ce la farà. Non può lasciarci. E quando tornerà daremo insieme una bella lezione a quella pazza rosicona. -

- Si! Vi aiuterò anche io. Voi la tenete ferma e io la colpisco. - Disse Taisuke tirando un paio di pugni a vuoto - Ehi ma, dov'è Meteo. -

- Ah. Pensavo fosse dietro di me mentre correvamo. Manca anche Ghost. -

- Si ma lui sparisce sempre. -

- É vero, ma è da quando ci siamo seduti sugli spalti che non lo vedo. Non manca mai per così tanto tempo. -

- Ghost avete detto? - si intromise l'uomo - É curioso. Poco fa un ragazzo con lo stesso è venuto qui per... -

- Pe-pe-pe-perfetto, dalla regia mi dicono che il ragazzo è ancora vivo quindi potete stare tranquilli. - La voce squillante del presentatore col microfono li interruppe - Po-po-po-possiamo andare avanti. La prossima categoria prevede le armi da fuoco, e siccome ci sono molti partecipanti non perdiamo tempo. Il primo sfidante non ha patria ne cognome, come quello precedente. Ma-ma-ma-magari anche lui ci riserverà delle sorprese. Voglio sentire urlare il suo nome, accogliete tutti Ghost. -

Il gruppo al piano di sotto rimase di stucco, e con la bocca e gli occhi spalancati urlarono all'unisono.

- COSA!? -

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Capitolo 48
*** Get ready... ***


Note dell'autore: Salve lettori :D niente in particolare da annunciare. Solo che, se state aspettando con ansia combattimenti fighi lunghi capitoli interi manca poco ;) Vi ricordo di controllare la mia pagina instagram qui per vedere i nuovi disegni e scoprire dettagli non rivelati qui. Buona lettura :D



CAPITOLO 38
Get ready...


Data attuale: 1° cave di Gheaxin





I ragazzi erano ancora a bocca aperta. Fu il signore delle iscrizioni a chiudergliela. Non riuscivano a credere a quello che avevano sentito.

- Ma com'è possibile. Quando è successo? - Chiese Lorenz basito.

- Non lo so, deve saper scrivere in echinonz per iscriversi. - rispose Alyce, confusa tanto quanto lui

- Avrà letto un libro di grammatica della vostra lingua mentre eravamo in biblioteca. Ha una memoria fotografica pazzesca. - pensò invece Taisuke.

- E ora il suo a-a-a-avversario. - Il presentatore riprese a parlare interrompendo i ragazzi. Lo scontro stava per iniziare.

- Forza andiamo a vederlo. - Disse Alyce preoccupata.

- Andate voi. Io rimango ancora un po' qui con Mirko. Fate il tifo per lui anche da parte mia. -

- D'accordo. Andiamo Tai. - Alyce afferrò il ragazzo per il braccio ed iniziò a correre trascinandolo.

- Ehi ma perché tutta questa frettaaa! -

- Tranquillo puoi andare anche tu. Mi occuperò io del tuo amico. - disse l'uomo delle iscrizioni a Lorenz.

- No, voglio stargli vicino. Aspetterò che arrivi Vanvan. Se gli sto accanto sono sicuro che guarirà prima. -

- Ma è privo di coscienza, non sa neanche che tu sia... - Lorenz lo fulminò con uno sguardo - Ok... Mi allontano. -

- Forza Mirko, andrà tutto bene. -

Intanto Alyce e Taisuke stavano correndo per andare ad assistere al combattimento di Ghost, ma qualcosa lì fermò. Meteo era in mezzo al corridoio con un aria triste.

- Ohi Meteo eccoti. Ma dove eri finita? Ti sei persa eh? Questo perché non stavi seguendo l'indisorientabile Taisuke. -

Taisuke si avvicinò a lei ma la ragazza non rispose.

- Ehi ma che ti prende. -

- Tai vai tu da Ghost, ti raggiungo subito. -

- Emh... Ok. A dopo. - Il ragazzo senza pensarci troppo riprese a correre. Alyce invece preoccupata abbracciò dolcemente Meteo.

- Cosa è successo? Perché stai male? -

- Non ho niente... -

- Dai, si vede quando sei triste. Dimmi cosa ti turba, troveremo una soluzione. -

Non c'é soluzione a questo.

Meteo la allontanò tenendo lo sguardo basso.

- Meteo... -

- Scusami, ma voglio stare da sola... -

Le voglio bene, ma so che non capirebbe. Lei sceglierebbe ad occhi chiusi la cosa giusta...

La ragazza corse via quasi in lacrime lasciando la sua amica da sola.

- Meteo ma che ti prende... Non mi hai mai nascosto nulla fin'ora... -

* * *


Nel frattempo, Ghost era dentro il ring aspettando il suo avversario. Si voltò verso gli spalti guardando dove erano seduti i suoi amici, ma i quattro posti erano vuoti.

Se ne sono andati... Volevo fargli una sorpresa...

- Ottavo rappresentante del qua-qua-quarto regno, lo avevamo già visto nella scorsa omnia essere sconfitto dal campione in carica, è tornato quest'anno per farsi valere. Ci aveva già affascinato con la sue mi-mi-mi-mirabolanti tecniche di rimbalzo, vedremo se questo vepa riuscirà a vincere il titolo di ca-ca-ca-campione. Pubblico accoglietelo con gioia. Kizua Rem-Ote. -

Dall'altro lato del ring entrò un giovane adulto in forma e sicuro di se. Indossava una fascetta azzurra che gli raccoglieva i lunghi capelli biondo platino. Le sottili sopracciglia ed i capelli tirati indietro lasciavano spazio alla grande fronte facendolo apparire più vecchio di quanto realmente fosse. Appena entrò nel ring infilò la mano nella tasca interna della sua giacca di pelle, che teneva appoggiata sulle spalle, e ne tirò fuori un piccolo fucile che per struttura assomigliava alla pistola di Ghost. Salutò il suo avversario augurandogli buona fortuna, ma il ragazzo non rispose.

- Fa-fa-fa-fantastico. Non lasciatevi abbagliare dal suo carisma, sul campo di battaglia diventa una macchina da guerra. Ripeto le regole. Gli sfidanti hanno disposizione sei proiettili spe-spe-spe-speciali che "non dovrebbero" arrecare alcun danno. Vince il primo che riesce a colpire il suo avversario con uno di questi proiettili. Sono ammesse solo armi da fuoco, ma queste possono usufruire di qualsiasi congegno vo-vo-vo-vogliate. Se finite i proiettili senza aver colpito l'avversario avete perso. Entrare a contatto con il proprio sfidante equivale a perdere. Come in ogni altra categoria, usare i propri poteri è vietato ed agli sfidanti è stato applicato un sigillo. Qualsiasi cosa che non rientra in queste regole è da co-co-co-considerare valida. Siete pronti? -

Il pubblico urlò all'unisono e allo stesso tempo il presentatore suonò la campana di inizio. Kizua non perse un'istante. Si lanciò a terra con una capriola e prendendo la mira al volo sparò il suo primo colpo. Ghost lo schivò con dei riflessi disumani facendo una piroetta, e mentre girava, senza prendere la mira, rispose al fuoco sparando. Il proiettile colpì la giacca di Kizua ma rimbalzò via.

- Le cla-cla-cla-classiche piastre di metallo di Kizua lo salvano anche dell'omnia di questo vepa. Riuscirà a sfruttare questo vantaggio al meglio? O pe-pe-pe-perderà come in passato? -

Senza mirare, è bravo il ragazzo. Che vinca o perda sarà un bello scontro.

...Non devo perdere... Devo far vedere ai miei amici che posso fare qualcosa anche io...

Si voltò per guardare gli spalti, ma i posti dei suoi compagni erano ancora tutti vuoti.

...Sempre se mi vogliono ancora...

* * *


Nel frattempo, Taisuke era impegnato a correre per arrivare da Ghost. Il problema era che si trovava in un corridoio che non aveva mai percorso prima.

- AAAH! Ho sentito degli spari. Il combattimento deve essere iniziato. Non posso perdermelo, Ghost è sempre il migliore nei giochi sparatutto e la sua mira è infallibile. Ovviamente ha imparato tutto dal maestro. - Si indicò mettendosi in posa per vantarsi, anche se non c'era nessuno a guardarlo.

- AAAH! Non devo perdere tempo. Allora, vediamo... - si ritrovò davanti ad un bivio: Uno conduceva a delle scale e aveva un cartello che in echinonz diceva "spalti"; il secondo era un corridoio molto lungo con una luce in fondo.

- Vediamo... Che ci sarà scritto qui... Pa... Patate? *Pff*. Ciccia, i cartelli sono come le istruzioni: servono solo a chi ha bisogno di aiuto. E di certo io non ne ho bisogno siccome sono l'indisorientabile Taisuke. Si, credo proprio che andrò di qua. - prese il corridoio oscuro e riprese a correre - Già mi immagino le loro facce. "Oh magnifico Tai, ma come hai fatto ad arrivare così in fretta. E perché sei così bellissimo?" e io "Ehy Ehy, stai parlando con Taisuke. Io conosco tutte le scorciatoie". Oh si, sarà fantastico. - preso dalle sue fantasie non presto attenzione a come stava correndo ed inciampò cadendo di faccia. Subito si guardò attorno per vedere se qualcuno lo avesse visto.

- Non mi ha visto nessuno. Non mi ha visto nessuno. -

* * *


Intanto nel ring lo scontro tra Kizua e Ghost proseguiva. Entrambi ora avevano solo quattro proiettili caricati, e giravano in cerchio guardandosi negli occhi, pronti per approfittare nel momento adatto un passo falso dell'avversario. Kizua all'improvviso cambiò direzione, e facendo una capriola prese la mira e fece finta di sparare. Ghost ci mise qualche secondo a capire che non aveva sparato, ma ormai si era fermato. Non dovendo aspettare il tempo di ricarica, Kizua questa volta sparò veramente approfittando del momento di confusione del ragazzo. Per schivare il colpo, Ghost fu costretto a lanciarsi a terra, ma in questo modo poté rispondere al fuoco.

- Che colpo di fo-fo-fo-fortuna. Ghost è riuscito ad evitare il colpo. E non avendo sparato ora ha un proiettile in... -

Il presentatore fu interrotte dal suono di un colpo di pistola. Era Ghost che rimanendo sdraiato a terra riuscì comunque a sparare. Kizua non rimase affatto sorpreso, infatti, già con la mano nella tasca, tirò fuori una lastra quadrata e metallica per proteggersi il volto da quel proiettile.

Ormai so che sei in grado di sparare in posizioni scomode anche senza prendere la mira. Non puoi usare l'effetto sorpresa.

Kizua caricò la pistola e si rimise in piedi, e così fece anche il suo avversario.

Tu invece ancora non sai di cosa sono capace.

Kizua lanciò in aria la piastra di metallo facendola ruotare. Ghost però la ignorò continuando a fissare il suo avversario.

...Vuole solo farmi distrarre...

L'uomo prese la mira per Ghost, poi però alzò il braccio e sparò in aria. Il proiettile rimbalzò sulla piastra di metallo ancora in aria e volò verso il ragazzo che non aveva capito cosa stesse accadendo.

Ho vinto.

Un dolore improvviso però colpì Ghost al petto, così forte da costringerlo a piegarsi e tossendo. In questo modo però schivò il colpo.

- Ahahahah che fortuna sfacciata. La prossima volta non andrà... - la faccia di Kizua da contenta divenne preoccupata. Ghost stava tossendo sangue che ora colava dalle sue dita.

- Ehi, ti senti bene? -

Ghost arrabbiato cercò di sparargli ma lo mancò completamente. Il dolore non lo faceva concentrare.

...Ma che cosa ho... perché sto così male...

La tosse si interruppe ma il dolore non cessò. Gli bruciava il petto come se stesse andando a fuoco.

Kizua si mostrò preoccupato avvicinandosi ma questo faceva arrabbiare il ragazzo che sparò alla cieca di nuovo.

Non sembra che voglia aiuto, ma è chiaro che sta male. Si vede che preferisce perdere provandoci che ritirarsi. Lo ammiro.

Ghost non ce la faceva più, e alzò lo sguardo sugli spalti pensando di trovare lo sguardo dei suoi amici delusi. Invece vide Alyce, preoccupata ma allo stesso tempo fiduciosa che ce l'avrebbe fatta, fare il tifo per lui.

Alyce... Ci sei tu...

Il ragazzo ritrovò le forze e si rimise in piedi, cercando di ignorare il dolore.

Bene sembra stare meglio. Possiamo continuare. Cercherò di fare in fretta in modo che possa andarsi a curare. Abbiamo solo due proiettili, la prossima azione metterà comunque fine allo scontro.

Ghost non perse altro tempo, anche lui voleva finire in fretta lo scontro prima di non riuscire più a sopportare il dolore. Fece un finta facendo una piroetta, e Kizua ci cascò lanciandosi a terra. Sfruttando il momento di vulnerabilità questa volta sparò veramente ma l'uomo parò il colpo con un altra delle sue lastre.

Se schiva a destra ha perso.

Kizua afferrò saldamente la lastra e la lanciò ai piedi di Ghost che per non farsi colpire saltò a destra.

- Addio! - Kizua sparò un colpo con la sua pistola che però mancò Ghost. Il ragazzo pensando di avere la vittoria in pugno, mentre era ancora in aria, caricò la pistola e si preparò a colpire il suo avversario. Il proiettile sparato poco fa da Kizua però aveva colpito una delle lastre rimasta conficcata a terra. Questo rimbalzò, colpendo anche la seconda per poi cambiare direzione di nuovo diretto verso Ghost e colpendolo alla schiena.

Scusami.

Ghost cadde a terra senza aver avuto la possibilità di reagire, ne di capire come fosse stato colpito. La campana del presentatore e le grida del pubblico però significavano solo una cosa: aveva perso.

- Fa-fa-fa-favoloso. Kizua Rem-Ote ci lascia ancora una volta a bocca aperta con le sue spe-spe-spe-speciali tecniche. E passa subito al girone due. Tra due minuti inizieremo il prossimo scontro.

Siccome non si muoveva, i due addetti presero Ghost di peso portandolo via. Prima che varcassero il cancello del ring però Kizua si avvicinò a loro per parlare con il ragazzo.

- Hey volevo complimentarmi con te per questo bello scontro. Mi dispiace per il tuo malore. Vorrei sfidanti di nuovo quando sarai guarito, ti va? -

Kizua gli tese la mano ma Ghost si rifiutò di stringergliela, voltandosi e guardando altrove con aria triste. Gli addetti ignorando la situazione proseguirono portando il ragazzo di sotto.

Che tipo...

Intanto Ghost continuava a farsi trasportare come un sacco di patate. Non aveva voglia di muoversi, come se dopo quella sconfitta avesse perso ogni scopo nella sua vita.
Ad aspettarlo di sotto c'era Alyce, che colpendo i due addetti e facendoli svenire prese in braccio il ragazzo.

- Ehi principessino, allora? Che hai? -

Ghost non rispose, e si voltò per non guardarla negli occhi.

- Avanti, capita a tutti di perdere. Qui ci vengono solo professionisti. Per non esserti allenato sei stato anche troppo bravo ahahahah. -

- ...Sono inutile... -

- Cosa? - Fece Alyce shockata.

- ...sono solo un peso per i miei amici. Non faccio altro che per... - La ragazza non lo fece neanche finire di parlare. Lo mise in piedi e prendendolo per le spalle iniziò a scuoterlo.

- Ma che dici? Tu un peso? Ma non ricordi che sei stato tu a salvare Lorenz dal cacciatore appena siete arrivati? E sempre tu ci hai salvati tutti quando stavamo combattendo contro Crown. Sei un ragazzo fantastico, smettila di sottovalutarti cosi. -

- ...E allora perché non sono venuti?... -

- Beh... Siamo tutti un po' impegnati al momento. So come ti senti. Anche io forse mi sento abbandonata. Da quando Meteo è tornata dopo aver combattuto con Zaykross è cambiata. Ora sta male, ha un problema, ma non me ne vuole parlare, ed è la prima volta che si rifiuta di candidarmi qualcosa... Forse non mi vuole più bene... *Wee* -

La situazione si era capovolta. Ora Alyce era in lacrime e Ghost era imbarazzato perché non sapeva cosa fare. Provò ad avvicinare una mano per darle una carezza ma la ritirò subito. Poi si fece coraggio.

- ...Forse è solo un po' impegnata... -

Non sa nemmeno lei perché, ma quella frase di Ghost le strappò un sorriso. Non lo capì perché forse il motivo non era la frase.

- Ahahah... Si hai ragione. Puoi... promettermi una cosa? - Disse lei asciugandosi le lacrime. Il ragazzo annui, sempre senza guardarla.

- Promettimi che non mi abbandonerà mai. -

- ...D'accordo... - Ghost rispose d'impulso senza pensarci neanche un secondo. Si sorprese anche si aver solo aperto bocca.

- Aaah che bello. Ti voglio bene, vieni qui. - Alyce chiuse gli occhi e aprì le braccia per abbracciare il ragazzo. Lui però rimase fermo qualche secondo non sapendo cosa dovesse fare. Poi si ricordò di cosa gli avesse detto Lorenz in biblioteca, così allungò una mano sul seno di Alyce, lasciando la ragazza sbigottita. Rimasero così ancora per qualche secondo. Alyce non sapeva che dire per quanto fosse shockata, mentre Ghost, pensando che stesse sbagliando qualcosa, le diede anche una strizzata. La ragazza tutta rossa in viso si tirò subito indietro e balbettando disse.

- Gh-Ghost... Ma... C-che fai? -

Il ragazzo ingenuo si guardò la mano, e poi rispose.

- ...Lorenz mi ha detto che quando vuoi bene ad una ragazza devi fare così. Ho sbagliato?... -

- Ah é cosi eh? - Alyce strinse con rabbia i pugni e le si infuocarono gli occhi - *Grr* ME LA PAGHERAI! -

Nello stesso istante, a Lorenz, che stava portando Mirko insieme a Vanvan all'accampamento dei Farek Rae, venne un brivido gelido che lo fece sussultare.

- Tutto apposto? -

- Si... Solo un brutto presentimento. -

* * *


Nel frattempo Taisuke aveva appena finito di percorrere il corridoio. Purtroppo per lui era un vicolo cieco, perché a sbarrargli la strada c'era una grossa porta metallica blindata e con due piccoli candelabri appesi al centro.

- Aaah finalmente sono arrivato. Gli spalti sono sicuramente qua dietro. E io che mi sono fatto venire pure qualche dubbio mentre arrivavo. Ora non devo far altro che aprirla e tutti mi acclameranno. -

Cercò maniglie, pomelli o qualsiasi altra cosa per aprire la porta ma non trovò niente.

- Ah ho capito. É un passaggio segreto. Quindi ora tiro questa leva e... -

Tirò il candelabro a sinistra verso di lui ma l'unica cosa che ottenne fu colarsi la cera bollente sulla testa.

- L'altra leva... -

Tirò anche l'altra, ma si riempì di nuovo di cera senza che la porta si muovesse di un millimetro.

- Oh andiamo, di solito funziona. -

Continuò a cercare e finalmente trovò qualcosa di utile: Una strana serratura molto sottile.

- Ah Ah, eccoti. Ora devo solo trovare qualcosa con cui aprirla. -

Ci avvicinò una mano per cercare di forzarla e senza volerlo il Golem gli trasformò il dito una chiave.

- O mio dio. Che figo, sono così fantastico che a volte mi sorprendo da solo. -

Infilò il dito nella serratura e senza neanche dover girare la porta iniziò a produrre degli strani suoni di ingranaggi. Subito dopo uscì del fumo che intossicò Taisuke.

- Ahahahah sapevo che ce l'avrei fattaAAAH! - mentre si vantava la porta si aprì di scatto verso l'interno, trascinandosi dietro il ragazzo che non aveva sfilato il dito dalla serratura. -

- Ahi. No non é vero sto bene. Quindi dov'è la fes... -

Non era arrivato sugli spalti come si aspettava. Si trovava all'entrata di un enorme hangar buio, profondo, ma sopratutto freddo, come se fosse una cella frigorifera. C'erano centinaia di scaffali altissimi che contenevano delle sfere luminose, come se fosse un archivio. Queste luci erano ognuna di un colore diverso che illuminavano la sala abbastanza da poterci vedere. Esse espellevano anche del fumo, come se fossero congelate.

- Oh... Ho il leggero presentimento che questi non siano gli spalti. -

Affascinato da quelle luci, si avvicinò per toccarne una ma inciampò in qualcosa.

- Oh e dai, stavo solo camminando adesso. -

Si guardò i piedi, e quello che vide lo spavento così tanto da farlo saltare via.

- U-un... Un-un b-braccio?... -

Aveva appena calpestato un braccio umano per metà bruciato. Poggiò le mani a terra per rialzarsi ma schiacciò un cranio che si trovava dietro di lui, rompendolo.

- AAAH! -

Per lo spavento fece un'altra capriola e finì in un cumulo di cenere che gli sporcò i vestiti di nero.

- *Wee* Voglio andarmene da qui! -

Iniziò a correre verso la porta, ma questa si aprì poco prima che ci arrivasse. Due persone stavano entrando.

Ma possibile che non me ne va bene una?

Si mise sul muro accanto alla porta cercando di non farsi notare ed in effetti i due addetti entrati nella sala non si guardarono neanche intorno.

- *Mmh* Qui mi sembra tutto apposto. Gheanna si è preoccupato per niente. Possiamo andarcene. -

- Ma che dici, dobbiamo controllare che ci siano tutte. Forza tira fuori l'archivio. -

Taisuke approfittando della loro conversazione cercò di andarsene silenziosamente. Nel tentativo però sbatté con il mignolo sulla porta e di riflesso, anche se non si era fatto male, lanciò un piccolo grido di dolore. I due addetti si girarono spaventati ma non videro niente. Il golem di Taisuke aveva reso il ragazzo invisibile ed i vestiti coperti di cenere si mimetizzarono col buio.

- Posso anche diventare invisibile? Ma questo è leggen... -

Non si accorse che stava parlando ad alta voce ed i due addetti si voltarono di nuovo, senza riuscire a vedere ancora niente.

- ...Dario. Leggendario. Ora sarà meglio andarsene da qui. -

- Non hai mai l'impressione di essere osservato? -

- Sei solo paranoico, dai iniziamo con i controlli. - Uno dei due addetti tirò fuori un aggeggio meccanico con un schermo. Appena lo toccò questo suonò una specie di suoneria elettronica. Taisuke era praticamente già fuori dalla sala, ma non poté resistere a quel suono, e non appena capì da cosa proveniva i suoi occhi si illuminarono.

Qu-quella è... Una console?

Si accorse che sul lato corto di uno dei primi scaffali ce ne erano altri, molti altri, impilati uno sopra all'altro.

Devo averne una.

Si avvicinò lentamente alla pila mentre i due addetti si allontanavano per controllare che gli scaffali fossero tutti in regola. Il ragazzo ne prese una e se la mise in tasca.

Ormai ci sono però, penso che ne prenderò altre tre, così potremo giocare in quattro tutte insieme.

Fantasticando sulle partite che avrebbero fatto, prese distrattamente tutte e tre le console dal centro della pila, facendo poi crollare tutte quelle di sopra e provocando un rumore assordante.

- HEY, chi c'è lì? -

Mannaggia a me. Meglio darsela a gambe. Infilò anche le altre console in tasca e goffamente, ma rimanendo invisibile, scappò via.

* * *


Nel frattempo, Shawn, Mehum e Lucienne erano appena arrivati nel nuovo accampamento dei Farek Rae, posto vicino al quartiere di Aroga. Avevano concluso la loro missione e stavano cercando Adam per riferirgli il resoconto.

- Oh siete tornati. Vedo con piacere che state tutti bene. Avete scoperto qualcosa? - Disse Adam raccogliendolo nella tenda.

- ...Ah non lo so. Chiedi allo svitato qui. Io vado a farmi un sonnellino... -

- Si, ma non ho capito quanto siano attendibili. Sono quasi certo che Zaykross ci abbia tirato uno dei suoi colpi bassi. -

- Cosa intendi? -

- All'inizio non riuscivo accedere alla loro memoria. Dopo un paio di tentativi ci riuscì, ma non ho dovuto scavare per trovare le informazioni che volevo. Tutto quello che ho trovato è esattamente tutto quello di cui avevamo bisogno. -

- Pensi quando che ti abbia dato delle notizie false? -

- No, quelli erano frammenti della sua memoria che non può aver modificato. Ma per quanto ne sappiamo, possono aver cambiato il loro piano anche ora. -

- D'accordo. In ogni caso faremo altre indagini. Nel frattempo, vorrei chiederti di studiare un piano con me. Vorrei anche sapere di più sui tuoi poteri. -

*Pff* Questi sono davvero disperati se stanno chiedendo aiuto a me. Non ho capito che gli gira per la testa. Ma per raggiungere il mio obbiettivo mi farà comodo il loro aiuto. Si li aiuto solo per questo.

- Ci sto, ma non so se hai capito che il mio obbiettivo è solo uno: Uccidere Zaykross. -

Adam lo guardò con diffidenza. Aveva appena detto qualcosa di assurdo, ma lo sguardo di Shawn era quello di un uomo che non scherza.

- Come vuoi. Di cerro non hai bisogno che ti dica a cosa vai incontro. É una tua scelta. -

So già che morirò nel farlo, ma è una cosa che devo fare.

- Senti Adam. - Disse Mehum facendosi avanti. - Scenzio è tornato? Devo parlargli. -

- Si, è arrivato da poco si trova nella tenda qui accanto. -

- Perfetto. -

Il ragazzo non perse tempo. Si diresse subito nella tenda adiacente, e all'interno trovò Scenzio intento a pettinarsi le tre punte a vortice della sua barba. Appena l'uomo si accorse di Mehum lo salutò amichevolmente ma quest'ultimo lo prese per il colletto della camicia minacciandolo.

- Oh insomma? Che ti prende? -

- Dove sei stato fin'ora? -

- Non mi sembra siano affari tuoi, o sbaglio? Sei il capo del gruppo, ma solo in missione. Sono libero di andare dove voglio una volta assolti i miei incarichi. -

- Non credo proprio. La riconosci questa? - Mehum tirò fuori dalla tasca una piccola statuetta intagliata nel legno che raffigurava Scenzio in una posa vincente.

- Incredibile, sono davvero venuto bene in questa. -

- É una delle tue stupide statue "portafortuna". L'ho trovata addosso ad una delle guardie di Gheanna. -

- Ah si? Che strano. -

- Non prendermi in giro! Che cosa ci faceva lui con questa? Che stai nascondendo? - lanciò la statuetta a terra rompendola.

- Hey calma. Non credi di star esagerando un po'. Prendersela così con un piccolo Scenzio indifeso. - raccolse i pezzi da terra e li accarezzò come se si fossero fatti male. -

- FINISCILA! Che cosa stai tramando? -

- Non capisco di cosa parli, Mehum. - L'uomo si rialzò con aria spavalda ed iniziò ad avvicinarsi a lui - Io non ero qui ieri. Bene. E quel tizio ha una delle mie preziose statue. Fantastico. E allora? Mi hai per caso visto lì? Mi hai visto dare la statuina a quel tizio? - Arrivò di fronte a Mehum e sfruttando la sua altezza lo spinse con il petto facendolo indietreggiare - Magari vanno molto più di moda di quanto tu immagini. Mi dispiace ciccio, ma non hai prove. E le supposizioni sono solo parole, non mi manderanno in carcere. -

- É inutile che fai il finto tonto Scenzio. Se stai nascondendo qualcosa lo scoprirò. Non finisce qui. -

- Invece finisce qui. Io sono innocente, tu hai fallito. Io ho ragione e tu hai torto, come sempre. E ora, se non ti dispiace, ho un fantastico uomo di nome Scenzio da ritrarre, siccome un maleducato ne ha distrutto una sua fedele riproduzione. - e dicendo questo uscì dalla tenda canticchiando per la sua vittoria, lasciando Mehum con un pugno di mosche.

Non riuscirai a nasconderti per sempre. Scoprirò cosa trami.

Nel frattempo, in un'altra tenda dell'accampamento, Vanvan e Lorenz stavano medicando Mirko.

- Quanto pensi che ci metterà a riprendersi? - Chiese Lorenz preoccupato.

- Ah boh. Forse non si riprenderà mai. -

- COSA? -

- Dai calmati stavo scherzando ahahahah. - Disse ridendo Vanvan, che si divertiva a vedere la faccia di Lorenz terrorizzato - Ci metterà il tempo che serve. -

- Preciso e rassicurante... -

- Ahahahah. Lorenz. Sai, Mirko mi ha raccontato molto di te e dei tuoi amici mentre lo allenavo. Tiene davvero molto a voi. Così tanto da arrivare a sacrificare se stesso per voi. Lo ammiro molto per questo. -

- Ma che dici? É una delle cose che non sopporto invece di Mirko. -

- Cosa? É un gesto nobile, è raro vedere una persona qui capace di un gesto così altruistico. -

- E invece no perché non si rende conto di quanto sia importante anche lui per noi. Non deve affrontare i problemi da solo per toglierli a noi, dovremmo affrontarli tutti insieme. -

Anche lui ha un cuore buono. Ma non può andare sempre tutto bene. A volte serve che qualcuno si sacrifichi per gli altri, piuttosto che far fare a tutti una brutta fine. Spero che lo capisca prima che sia troppo tardi. Se glie lo dicessi io non lo capirebbe.

- Vado a vedere se abbiamo qualcos'altro che possa aiutarlo, rimani tu con lui. -

- Certo! -

Vanvan uscì dalla tenda e poco dopo arrivarono Taisuke, Alyce e Ghost, appena tornati dall'Omnia.

- Oi ragazzi siete tornati. Allora, com'è andata Ghost? -

Il ragazzo non rispose. Era rimasto sorpreso nel vedere Mirko fasciato e a letto.

- ...Cosa gli é successo?... -

- Non c'eri anche tu quando è successo? Quella rosicona della campionessa dopo aver perso ha colpito Mirko al cuore con la sua spada e ora sta male. Ma tranquillo, si riprenderà. -

Ghost si rattristò di colpo. Non solo perché aveva lasciato Mirko e gli altri per partecipare all'omnia senza preoccuparsi di cosa fosse successo dopo, ma per aver pensato che non lo volessero più quando invece erano occupati per il loro amico ferito.

- ...Scusatemi se me ne sono andato senza dire niente. Non sapevo che Mirko si fosse fatto male... -

- Ahahahah ma che tranquillo. Mica è stata colpa tua se è stato ferito. Inoltre lo dai sempre, ormai ci siamo abituati. In ogni caso, se proprio vuoi farti perdonare, dopo quando ci alleneremo dovrai aiutarci a creare qualche nuova tecnica ahahahah. -

- Eh no invece. - Alyce prese Lorenz per le orecchie, così tanto forte da farlo alzare dalla sedia - Voi ragazzi me lo state trattando male insegnandogli cose cattive. Perciò d'ora in poi mi assicurerò io di lui. -

- Ma dai, che cosa possiamo insegnargli di tanto cattivo. Lui si diverte di più con noi. -

- No invece, preferisce stare con me. Vero Ghost. - Alyce prese la testa del ragazzo e lo fece annuire a forza, ma il ragazzo nel frattempo stava dicendo a bassa voce: "A-i-u-t-a-m-i."

- D'accordo, e se venissi anche tu ad allenarti? -

- *Yay*. Siii. - La ragazza saltò di gioia, soffocando Ghost tra le sue tette - Sai che ne ho proprio bisogno? É passato molto tempo dal mio ultimo combattimento e mi sento un po' arrugginita. -

Lorenz fu felice che Alyce accettò, ma ripensando al suo ultimo combattimento gli venne in mente un idea.

- Ehi aspetta Alyce. Ma tu non eri in grado di guarire mordendo l'orecchio o cose del genere? Perché non lo fai con Mirko. -

- Mi dispiace ma non funzionerebbe. - rispose la ragazza amareggiata - Quello che faccio io è semplicemente forzare il corpo ad accelerare la naturale guarigione. Quindi posso far riprendere una persona da ferite superficiali, ma se a lui mancano veri e propri tessuti, rischierei di portare il suo corpo al limite per una ferita che non può guarire, uccidendolo. Solo la guarigione del suo Doom ora può fare qualcosa. -

- Capisco... Come non detto. -

- Dai non fa niente. Tanto Mirko si riprenderà comunque. Vi ricordo che quando tornò stanco da quel centro estivo massacrante fu il sottoscritto che gli insegnò come tornare in forze. - Disse Taisuke vantandosi.

- La settimana "V.L.C." (videogiochi-letto-cibo) non funzionerebbe qui Tai. A proposito, perché sei tutto ricoperto di cenere? -

- Ahahahah é apparso dal nulla mentre camminavamo in uno dei corridoi dell'omnia. Era ricoperto di sta roba grigia e nera e piagnucolava "*Wee* mi sono perso." ahahah. - Disse Alyce quasi cascando per le risate.

- Ma non ascoltare questa qui. Ti dico come è andata. Ho scoperto, cioè, ho risvegliato il mio potere latente di teletrasportarmi perché avevo sentito in lontananza una donzella in pericolo. Allora usando questo potere... -

- Ragazzi, siete tornati tutti a quanto vedo. - Disse Vanvan rientrando nella tenda ed interrompendo Taisuke.

- Ooh andiamo, stava arrivando la parte interessante. -

- A quanto ho capito avete intenzione di allenarvi per la battaglia imminente. Purtroppo io non vi posso aiutare come mi avevi chiesto Lorenz. Ho delle cose da sbrigare per conto dei Farek Rae, ma ho trovato chi può aiutarvi. - Lanciò al centro della tenda un ragazzo dai capelli neri spazzolati ed un ciuffo rosso, che aveva trascinato fino ad adesso. Stava dormendo, e neanche il volo lo aveva svegliato.

- Lui? - Disse Taisuke sorpreso.

- Certo. Sembra un idiota, e in effetti lo è. É anche uno scansafatiche cafone ed egocentrico in realtà. Ma è uno dei miei migliori alievi e saprà come aiutarvi, soprattutto considerando il vostro stile di combattimento. Si chiama Masamune. -

- Eh, cosa? Qualcuno ha fatto il mio nome? - Al suono di quella parola si svegliò subito, anche se ancora mezzo intontito.

- Forza scansafatiche alzati e fai qualcosa di utile. Ci sono questi ragazzi arrivati da poco in questa dimensione che vogliono allenarsi. -

- Ehi e le buone maniere? -

Vanvan gli mise un piede in testa schiacciandolo a terra.

- Questo basta? -

- Si si, ok ho capito. -

Per me la cafona tra i due sei tu.

- Allora, chi è che ha bisogno un allenamento speciale dal magnifico Masamune, il puuunch-master? - batté il pugno sul petto e urlò il suo nome.

- Ma quindi é vero che sei il gemello di Meteo? - Chiese Lorenz.

- Certamente. -

- E che sei la seconda persona più forte dei Farek Rae? - Chiese Taisuke.

- Ovviamente. -

- ...É vero che sei un idiota come dice Vanvan?... - Chiese infine Ghost.

- Sicuramen... Aspe questo no. Comunque sembrate tipi apposto quindi vi allenerò. Preparatevi ad essere addestrati dal migliore. Io inizierei anche subito se voi siete d'accordo. -

- Fantastico. Io mi chiamo Lorenz. -

- E io Taisuke. -

- E il vostro amico che era qui fino ad un secondo fa? -

- Che significa un secondo fa? - Lorenz e Taisuke si voltarono verso Alyce ma Ghost non c'era più. Perfino la ragazza non si era accorta di quando era sgattaiolato via.

- Aaah ma dai. Comunque lui é Ghost. Si nasconde sempre, sopratutto quando conosciamo una persona nuova. Ci farai l'abitudine. -

- Non è che ha un problema? Non è normale. -

- Nah tranquillo. Se avesse un problema me lo direbbe. -

- Come vuoi. Allora andiamo? Vi avverto, non mi tratterrò con voi. Farò in modo che sia il più massacrante ma produttivo possibile. -

- Dobbiamo affrontare una grande battaglia. Siamo pronti a tutto pur di prepararci a dovere. -

- Ahahahah così mi piacete. Ora seguite tutti il puuunch-master! -

- Siii! -

Nel frattempo, a qualche tenda di distanza, Ghost vomitando tanto era il dolore. Le fitte erano tornate, e non c'è una solo parte del suo corpo che non lo stesse facendo soffrire.

- ...Che diamine... *Cough* - lo colpì un forte attacco di tosse, e quando smise si ritrovò con le mani piene di sangue.

- ...Ma che mi sta succedendo... -

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Capitolo 49
*** ...For the next battle ***


Note dell'autore: Salve a tutti lettori e benvenuti nel capitolo più lungo di tutta la saga di DMD. Proprio così, perché sotto questo mia teatrino si celano ben 12150 parole di testo. Assurdo. Considerando che L'83% è tutto discorsivo sarebbe risultato un macigno indigestibile, per questo ho deciso di dividere il capitoli in tre "piccoli" mini capitoli, così che possiate fare una pausa tra l'uno e l'altro XD Questo è l'ultimo capitolo discorsivo quindi preparatevi perché da adesso inizia il vero viaggio...
P.S: Nel capitolo c'è l'immagine della mappa di P-Efiesou (molto approssimativa) per darvi un'idea di come sono sistemate le torri. Se volete saperne di più controllate il mio profilo instagram qui dove pubblico ogni settimana disegni e robe a tema DMD ;). Beh, buona lettura allora, ci si vede prima di luglio (spero) con l'ultima scheda personaggi dove affronteremo lo stile dei personaggi e l'ultima lettera di ???. Bye.







CAPITOLO 39
...For the next battle.




1° Parte: Più forte.

Data attuale: 5° cave di Gheaxin.
Giorni rimanenti prima della guerra: 13





- Aaah, é proprio una bella giornata. Non trovi Taisuke? -

- Pienamente d'accordo mio caro mass. -

Masamune e Taisuke si trovavano entrambi sdraiati su due lettini su una duna del vasto deserto di P-Efiesou. Prendevano beatamente il sole mentre sorseggiavano un drink fresco. Erano tranquilli e rilassati, e non si scomposero neanche quando da sotto la sabbia, a pochi metri da loro, un Vastatoris, che assomigliava ad un verme enorme, uscì lanciando gridi di dolore. Dopo aver agonizzato per un po', la sua pancia esplose e da lì ne uscì Lorenz ricoperto di un acido violastro.

- Fantastico, sei immune anche al loro acido. Complimenti. - Disse Masamune abbassandosi gli occhiali da sole.

- Eh già, forse perché una pianta esistente ne ha uno simi... Aspetta complimenti un corno, aiutatemi! Sono ore che combatto da solo, sono stremato. -

- Tranquillo, dopo toccherà a Taisuke. -

- Eh già, non lamentarti sempre lore... Aspè cosa? - fece Taisuke, pensando di non doversi allenare.

- Comunque ne sta arrivando un altro. -

- Cosa? - Da sotto la carcassa del Vastatoris appena sconfitto ne uscì uno identico ma leggermente più grande che iniziò a mangiarlo.

- Ma é orribile. Anche tra loro si mangiano. -

- Sono Vastatoris spazzini. Si chiamano Shartu. Di solito mangiano le carcasse di Vastatoris e umani morti che arrivano qui con l'acquedotto aiutando P-Efiesou a smaltire tutti questi rifiuti organici. Da quando però il quarto regno li ha distrutto l'acquedotto questi piccolini sono rimasti senza cibo. -

- Ma allora... Sono solo affamati. Non voglio ucciderli. -

- Ahahah, davvero ti stai preoccupando per delle bestie? In ogni caso, quando sono così affamate non guardano in faccia a nessuno. E quindi non solo si mangiano tra loro, ma arrivano anche ad attaccare i quartieri e le città per trovare qualcosa da divorare, incluse persone innocenti ovviamente. Di solito me ne occupo io, ma oggi tocca a te. -

- Se le cose stanno così allora, le fermerò ad ogni costo. -

E chi se lo aspettava di trovare due ragazzi con così tanta carica. Si voltò verso Taisuke ma il ragazzo si era quasi addormentato per la spiegazione di Masamune. Insomma, almeno uno dei due. Penso che mi divertirò un bel po'.

Lorenz caricò il Vastatoris trasformando le sue braccia in due grossi tronchi. Dopo averlo afferrato, iniziò a roteare per poi lanciarlo in aria. Quando tornò giù precipitando, il ragazzo lo colpì con un pugno in legno enorme, rompendogli il cranio.

- Ecco, sistemato. Ora sono finiti? -

- Finiti? Ahahahahahah. Ne stanno arrivando altri due. -

- Ma come fai a sentirli? AAAH! - un Vastatoris sbucò all'improvviso da sotto i suoi piedi, divorandolo. Il mostro però non riuscì ad inghiottirlo. Lorenz si era aggrappato ai suoi grossi denti appuntiti e piano piano riuscì a fargli aprire la bocca. In quel momento però arrivarono altri due Vastatoris che cercarono di rubare la preda al loro simile.

- Hey ma non avevi detto che erano due qualche secondo fa? -

- Perché? Quelli non sono due? Non sono mai stato bravo in matematica. -

- Taisuke, almeno tu aiutami. -

- D'accordo. - Il ragazzo con molta calma si alzò, con un secchio prese un po' d'acqua da una botte piena, che usavano per fare i drink, dietro le loro sdraio e poi si avvicinò a al suo amico in pericolo. Gli lanciò tutto il secchio addosso, fracicandolo, per poi cadere a terra per le risate.

- Ti diverti eh? -

- Ahahahah si é sempre uno spasso. -

Sul petto di Lorenz si accese una sfera luminosa di un verde chiaro. Immediatamente il suo corpo assorbì tutta l'acqua, la sua cresta di capelli verdi che si era afflosciata per l'acido tornò dritta, illuminandosi anch'essa della stessa luce.

- Ora vediamo se riuscite a fermarmi. - con un solo braccio fece aprire tutta la bocca al mostro che stava cercando di mangiarlo. L'altro braccio poi lo puntò verso gli altri due Vastatoris. Da questo crebbero due tronchi che si allungarono afferrando i mostri per il muso. Li alzò da terra e li fece scontrare tra loro, stordendoli.

- Spettacolare. - Disse Masamune, abbassandosi gli occhiali per lo stupore.

- E ora tocca a te Taisuke. -

- Cosa? -

Il ragazzo saltò in aria afferrando il mostro per i denti con le liane. Poi con una capriola ribaltò il Vastatoris, facendolo finire su Taisuke che era rimasto lì vicino.

- Ahahahah, così impari. -

Taisuke, rimasto schiacciato sotto il mostro, strusciò sulla sabbia per far sbucare la testa, mostrando che si era trasformato.

- Tanto non mi faccio niente grazie al mio golem. -

- No ma ora posso fare questo. -

Il golem di Taisuke, per proteggerlo dal peso del Vastatoris, lo aveva reso gommoso e leggero, così Lorenz lo prese per un braccio e iniziò a sventolarlo come se fosse un asciugamano.

- Bastaaa! Mi gira la testaaa! -

- Ahahahah. -

- É davvero una bella tecnica questa. Ma non ho capito bene come funziona. - Disse Masamune alzandosi in piedi.

- É perché tu sei nato qui e non hai mai visto le piante, ma ti assicuro che é una cosa tanto banale quanto micidiale. La forza che ottengo quando ho dell'acqua é davvero incredibile, e più ne prendo, più mi sento invincibile. -

- In ogni caso, non fare troppo affidamento su questa tecnica. Siccome ti servono sia l'acqua che la luce per attivarla, cose che non puoi avere sempre a portata di mano, devi sempre considerare solo la tua forza base. -

- Certo! Grazie ancora per l'allenamento che ci stai facendo fare Mass. -

Oooh, finalmente qualcuno che mi considera un eroe. É così bello. Masamune era così felice che gli scese una lacrima.

- Hey, ma stai piangendo? - Chiese Taisuke pronto per prenderlo in giro.

- Eh? Ma no ti pare... *Cough* Questa é... Solo della sabbia che mi é finita negli occhi. Forza andiamo, avete altre zone da sorvegliare, e questa volta farò in modo di mettervi più in difficoltà. - Il ragazzo si rimise gli occhiali da sole per coprirsi le lacrime e iniziò a piegare le sdraio. A Lorenz però non tornava qualcosa, e volle togliersi subito ogni dubbio.

- Scusami Mass, ma anche tu porti gli occhiali da sole solo perché sono fighi, come Grey? -

- Purtroppo no. Anche avendo questi muscoli stupendi... - Fece cadere le sdraio solo per baciarsi i tricipiti - Ho degli occhi molto sensibili e mi da fastidio il sole. Perché? -

- I meccanici non hanno bisogno di occhiali perché hanno tutti gli occhi perfettamente sani. L'ho letto sul libro che abbiamo trovato in biblioteca. -

- E con questo? -

- Tu non sei un meccanico? - Chiese Lorenz arrivando al dunque.

- Purtroppo no. -

- Ma sei nato qui? Ho letto che tutti quelli che nascono in questa dimensione sono meccanici ed i chimici arrivano da altre dimensioni. -

- Ahahahah sei molto curioso a quanto pare. Dai sedetevi, vi dirò tutto quello che so, anche se queste domande sarebbe più adatto farle ad altre persone. -

Lorenz entusiasto di scoprire di più si mise subito seduto. Taisuke invece, che odiava queste spiegazioni lunghe, si mise seduto per dormire.

- É un po' complicato. Come vi ho detto, é meglio se le fate ad altri queste domande. Loro sanno bene queste cose scientificose, io sferro i pugni. - Indurì il muscolo e gli diede un altro bacio - In ogni caso, é vero. I meccanici nascono qui. I chimici vengono da fuori. Io non sono né uno nell'altro. Esattamente come Meteo, io sono un ibrido, che non ho idea di cosa significhi. Per me fa poca differenza, tanto devo solo picchiare forte. -

- Capito. Ma se nascono qui, sai perché il libro afferma che i meccanici sono stati creati da una delle guardie del corpo di Gheanna? -

- Anche questo é un mistero. Si, ho sentito spesso dire a Zaykross che tutti i meccanici sono di sua proprietà, ma penso sia solo un folle maniaco egocentrico. Potrei battere quel pallone gonfiato con una schicchera. - Disse mettendosi in posa.

- Ahahahaha quindi tu non sei per niente vanitoso. -

- Cosa? *Pff* No. Una cosa é vantarsi di cose che stanno nei tuoi sogni. Un conto é parlare dando la prova di quello che dici. - e finì la frase mostrando i suoi fantastici muscoli.

- Ahahahah d'accordo. Penso che per saperne di più dovrò chiedere ad altri. -

- Vedo che hai affrettato il concetto. Parlando di cose più interessanti, mi piace come ti muovi Lorenz. Integri bene il tuo potere con il tuo stile di combattimento. Ma devi ancora migliorare. -

- Hey, e invece io? - Chiese Taisuke risvegliatosi dal sonno profondo.

- Tu... Tiri i pugni un po' a caso. Il tuo golem é forte, e ciò ti ha permesso di arrivare fino a qui, ma tu come combattente devi fare ancora molta strada. Il giorno in cui ti troverai davanti a qualcuno che riuscirà a neutralizzare il tuo potere perderai all'istante. -

- *Pff* Ma questo é impossibile. Il mio potere é imbattibile. -

- Ti conviene toglierti questa convinzione. - gli disse Masamune diventano all'improvviso molto serio. Nello stesso momento, un altro Vastatoris sbucò dalla sabbia molto distante da loro.

- Uh ce ne é ancora uno. Guardate bene ragazzi e imparate. - Masamune si alzò in piedi e si tolse la camicia bianca. Una sfera blu luminosa si accese sul suo petto e subito dopo venne ricoperta da linee bianche che continuarono a propagarsi su tutto il corpo. Da poco più alto dei ragazzi, crebbe fino a superare i due metri, e gambe e braccia divennero metalliche ed enormi, assumendo una forma cilindrica. Rispetto a Meteo assomigliava molto di più ad un meccanico, eppure alcune parti del suo corpo nonostante il colore bluastro sembravano ancora fatte di carne.

- Wooow. Sei fighissimo. Spari fulmini come Meteo? - Chiese Taisuke gasatissimo.

- Non ne sono in grado. Ma faccio cose molto più divertenti. - il suo braccio destro cilindrico ed il suo pugno iniziarono a ruotare. Dopo pochi secondi apparirono anche dei piccoli fulmini intorno ad esso, e girava così forte da assomigliare ad una trivella. Si mise in posa caricando il pugno e puntando il Vastatoris. Poi in un attimo il ragazzo sparì, lasciando il rumore assordante di un tuono dietro di sé. Lorenz e Taisuke rimasero per un attimo storditi, e quando si voltarono verso il mostro, per capire cosa fosse successo, lo ritrovarono con una grossa voragine al centro del corpo. Tanto grande da permettere di vederci attraverso, mostrando Masamune che dall'altra parte guardava i ragazzi con un sorrisetto beffardo.

- Spettacolare. Come hai fatto? Davvero saremo in grado di impararlo? -

- Ahahahahah, no. Solo io ne sono in grado. - Disse baciandosi i muscoli.

Allora volevi solo vantarti.

- Ehi ragazzi. Anche voi avete fatto piazza pulita? - l'attenzione di tutti fu catturata dalla voce femminile alle loro spalle. Era Alyce, che correva verso di loro trascinando dietro di sé un paio di Vastatoris spazzini. Sopra uno di essi c'era Ghost sdraiato intento a dormire.

- Sembra di sì. - gli rispose Masamune - Lorenz non ne ha lasciato neanche uno. -

- Che peccato. - Disse Taisuke ridendo sotto i baffi.

- Ehi Alyce ma che ha Ghost? Non l'ho mai visto dormire di giorno. - chiese Lorenz preoccupato

- Ah, in realtà non sta dormendo. É svenuto mentre combattevamo contro questi qui. - le rispose lei indicando i Vastatoris - Sarà stato per il troppo caldo. -

- E se é questa la causa perché lo hai lasciato li sopra a prendere il sole? -

La ragazza si fermò un attimo a ragionare, poi quando comprese cosa avesse fatto salì in fretta e furia per tirar giù il suo amico - Diamine hai ragione. Dai va tutto bene, ora sei all'ombra. - Alyce prese in braccio Ghost come se fosse un bambolotto e iniziò a cullarlo.

- Mi sembra anche più pallido del solito. Forse é meglio se lo portiamo a farlo ripo... - Lorenz provò ad avvicinarsi al suo amico ma Alyce gli ringiò contro.

- Che avevo detto? Ora mi occupo io di lui. Ti dico che sta bene. -

Uffa. Ma che le prende? Perché ce l'ha così tanto con me?

- Comunque Masamune. Ho incontrato anche Vanvan poco fa. Ha detto che quell'evento che aspettavi inizierà tra qualche ora. -

- Ahahah ottimo tempismo. -

- Di cosa parlate? - Chiese Lorenz incuriosito.

- Della finale dell'omnia della categoria "combattimento corpo a corpo". Vi voglio mostrare la forza del campione in questa categoria. -

- Non dirmi che sei tu il campione e vuoi solo che veniamo a vederti. -

- Purtroppo no... - rispose Masamune a Taisuke, spiazzandolo siccome pensava di aver indovinato - Questo tizio é molto più forte di me. É talmente forte che perfino Gheanna lo vorrebbe tra i suoi. Per fortuna lui rifiuta sempre, con un avversario del genere avremo avuto grosse difficoltà. Insomma, per descriverlo in due parole: Spetta-colare. -

- Ma spettacolare é una sola parola. -

- Ah davvero? - iniziò a grattarsi la testa cercando di fare i calcoli con le dita - Vabbè ha poca importanza. E ora tutti dall'Omnia. Abbiamo un combattimento da vedere. -

* * *


Nel frattempo, nell'accampamento dei Farek Rae, in una delle numerose tende Adam e Shawn stavano scegliendo il piano da adottare durante la battaglia. Si trovavano entrambi ai lati di un tavolo metallico, con sopra aperta una mappa di P-Efiesou e tante piccole statuine fatte da Scenzio, raffiguranti tutti i partecipanti alla guerra dei Farek Rae e degli avversari.

- Quindi sappiamo dall'ultima missione che tutte queste torri saranno vuote. - Disse Adam segnando sulla mappa, con un osso a forma di penna, sette torri di ultra controllo sparse per il regno - Rimangono queste cinque. Purtroppo però sono tutte troppo distanti per poterle fare una per una con tutto il gruppo. Siamo costretti a dividerli. -





- Questo lo hai capito, ma ci dovremo dividere solo in un primo momento. - con la magia Shawn fece apparire un piccolo cappellino su ogni statuina dei Farek Rae - Grazie ai miei poteri possiamo ovviare questo problema. Basterà che ognuno salga in cima alla torre e lascì un cappello lì. Poi ci penserò io. -

- Bene, ma dobbiamo arrivarci in cima. Nessuno di noi sa volare e scalarle é fuori questione. Sarete costretti a passare dall'interno. -

- Da quello che ho capito dalla mente di Zaykross, ogni torre sarà controllato da tre persone di un livello considerevole oltre alle solite guardie carcerarie. Una di queste tre persone sarà la guardia della torre, presente davanti ad ognuna e di questo siamo sicuri perché sono già sul posto. Rimangono altre due persone per torre, quindi ancora dieci identità ignote. -

- Da quello che hai scoperto tu però, dell'esercito reale, solo Scarlett e Zaykross saranno presenti. -

- Si hai capito bene. Inoltre anche Kerön ci sarà. - Disse Shawn spargendo sulla mappa le statuine di questi tre personaggi - L'unica informazione che abbiamo sulla loro posizione é che Zaykross sarà nella torre numero 31. Di conseguenza Scarlett e Kerön non saranno con lui lì. -

- Le altre guardie del corpo non parteciperanno. Quindi deduco che le altre sette persone siano guerrieri di livello più basso come Kerön o cacciatori. -

- Si. - Shawn finì di sistemare gli avversari sulle torri aggiungendo anche tutte le guardie carcerarie. Mettendole a confronto è guardando le dodici statuine dei farek Rae si riusciva a comprendere a pieno l'effettiva inferiorità numerica.

- Mirko non parteciperà, quindi sarete solo in tredici... -

- Questo l'ho capito... Ma é un problema per il vostro obbiettivo, non il mio. - ribadì Shawn con aria scocciata, spostando la sua statuina davanti alla torre di Zaykross.

- Sei ancora convinto di volerlo fare?... -

- Questi non sono affari tuoi. Avevamo messo in chiaro le condizioni. Io vi aiuto ad assaltare le torri e io utilizzo voi per arrivare a Zaykross. Se cercherete di fermarmi dovrete fare i conti con due avversari. -

- Non sto cercando di fermarti ma di farti ragionare. La tua é una missione suicida con cui non otterrai nulla, se non la sofferenza di chi ci tiene a te. -

- Nessuno tiene a me! - urlò Shawn sbattendo il pugno sul tavolo e facendo cadere le statuine - Sono solo stato utile a molte persone, e ora non c'é più nessuno che si merita i miei servigi. L'ultima cosa che mi resta da fare é vendicarmi su colui che ha distrutto il mio vecchio sogno e quello della mia vecchia compagna: Zaykross. -

- Questo ormai fa parte del passato. Ma é veramente questo quello che vuoi ora? -

Quello... Che voglio adesso...

- Lorenz ci tiene a te. A che scopo uccidersi in questo modo? So cosa vuol dire provare rancore per qualcuno, ma non puoi affrontarlo in questo modo. -

- Lorenz di qua, Lorenz di la. Ora siete diventati tutti buoni? Com'é che all'improvviso tutto il mondo si preoccupa per me? Fin'ora non ho avuto bisogno di nessuno e nessuno ha avuto bisogno di me. Non mi faccio abbindolare così. -

- Ma che cosa stai dicendo? -

- Sta zitto! Voi tutti, compreso Lorenz, mi avete stancato. Pensate che sia uno stupido e un debole da non poter portare a termine quello che voglio fare? Beh non avete capito niente. Vi sbagliate di grosso. Tutti voi vi sbagliate! - Il ragazzo si riprese il cappello e uscì dalla tenda, sparendo poi nel nulla, lasciando Adam da solo.

- Purtroppo invece hai bisogno di aiuto. E nonostante ci sia una persona che te lo sta offrendo non vuoi accettarlo. É un vero peccato... -

* * *


Dopo il lungo viaggio sul l'Hayground, finalmente i ragazzi arrivarono all'omnia, ancora una volta. Dalle scale per il tetto però stava scendendo molta gente, pronta per tornare a casa.

- Nooo. Siamo arrivati tardi. É già finito. -

- Al contrario. Siamo appena in tempo. Sbrighiamoci. -

I ragazzi salirono le scale esterne, raggiungendo così il tetto con il ring e gli spalti. Rispetto a quando erano stati lì per il combattimento di Mirko ora il posto sembrava deserto.

- Ma se ne stanno andando via tutti. - Disse Taisuke scoraggiato.

- Si. Ma solo perché é inutile vedere questo "scontro" per loro. Sanno già come finirà. -

- Beh siccome se ne stanno andando allora andiamo a cercare un posto dove metterci. -

- Non ce ne sarà bisogno. Il tempo di trovare un posto e lo scontro sarà finito. -

- Così in fretta? -

- Ahahahahah se ne stanno andando tutti come pre-pre-pre-previsto. Questo perché sapete cosa sta per iniziare. L'ultimo sco-sco-sco-scontro dell'ultima categoria dell'omnia. E il campione non può che essere lu-lu-lu-lui. Lo conoscete tutti. L'uomo di cui non si conosce ne il nome ne l'origine. Il misterioso e imbattuto Effe, l'errante! -

Da un lato del ring entrò un uomo coperto da un grosso cappotto nero che poi si tolse, lanciandolo sul palco, mostrando un giovane adulto con la faccia di uno che attacca brighe con poco. Portava i capelli neri a punta tirati all'indietro e oltre a dei pantaloncini rosso chiaro e dei sandali non indossava nient'altro. Sembrava essere un tipo molto egocentrico, eppure da quando era entrato non aveva degnato un solo sguardo al pubblico. L'unica cosa che fece é fasciarsi le mani con delle bende prese dalla tasca e mettersi in guardia con una posa simile a quella della box. Poi ondeggiando a sinistra e destra, iniziò a fissare l'altra entrata del ring.

- Sembra molto concentrato. E anche molto forte. -

- Lo é. E considerate che qui non può neanche usare i suoi poteri. Altrimenti non avrebbe rivali. -

- Lo sfi-sfi-sfi-sfidante di questo vepa lo abbiamo visto scalare la classifica senza troppi problemi, ma ce la farà a battere il campione? A-a-a-accogliete tutti, Zeretira. -

Dall'altra parte del campo entrò un uomo enorme, grande tre volte Effe. Era pieno di cicatrici, pelato e senza sopracciglia. Il suo corpo non era ben proporzionato, avendo delle braccia esageratamente grandi rispetto alle gambe ma nonostante questa camminava come se fosse normale.

- Quante operazioni hai subito per ridurti in questo stato? Poveraccio. -

- Se solo sapessi cosa ho passato non ci scherzeresti su, ragazzo. -

- Si, bla bla bla. Fammi vedere cosa sai fare ciccio-bombo. -

Per prenderlo di sorpresa, Zeretira sferrò un pugno che, considerando anche la sua taglia, fu rapidissimo. Effe pensò di poterlo parare senza problemi, così si lasciò colpire. Il pugno però non era semplicemente veloce: aveva anche una forza smisurata. Effe non riuscì a rimanere sul posto e Zeretira lo scaraventò di un centinaio di metri più lontano.

- Sarai forte, ma sono comunque molto più grosso di te. Non dimenticarlo. -

- Più siete grossi, più fate rumore quando... - Zeretira con un solo balzo coprì la grande distanza che c'era tra i due è sferró un altro pugno ad Effe che questa volta fu costretto a schivare scansandosi a destra.

- Ma dico, mentre sto parlando? -

- Credo che tu mi stia sottovaluta... - Effe saltò verso la faccia di Zeretira colpendolo con un pugno ancora caricato, ma che bastò a distruggergli la faccia. Poi tese il braccio, finendo di sferrare il pugno, ma senza neanche metterci troppa forza, e l'enorme uomo che sembrava inamovibile schizzò via con la velocità di un proiettile, volando fuori dall'Omnia e così lontano da non poter capire dove sarebbe atterrato.

- *Tsk* Immagino abbia imparato la lezione. -

I ragazzi erano rimasti a bocca aperta. Ma mentre l'espressione di Taisuke era di ammirazione, quella di Lorenz era un misto di paura e sollievo.

Lui non fa parte dell'esercito di Gheanna. Ma se dovessimo affrontare qualcuno con la sua stessa forza?

- Ahahahah stupiti ragazzi? E ringraziate il fatto che questo suo avversario era particolarmente resistente. Di solito le vittime dei suoi pugni esplodono spargendo sangue anche sugli spalti più alti. -

- Ah... -

- E o-o-o-ovviamente il vincitore anche questo vepa é Effe. Bene con ques... - mentre il presentatore stava parlando Gheanna lo interruppe alzandosi in piedi.

É vero lui é ancora qui. Ero così preso dal combattimento che mi ero dimenticato che lui stava guardando tutto dall'alto.

- Effe! - Disse Gheanna aprendo le braccia - Sei stato spettacolare come sempre. La migliore dimoatrazione di forza dell'om... -

- Se se. Le solite cose. Risparmiati tutto il discorsetto, mr.Calzino. Non starò mai sotto il tuo comando. -

Tutti i presenti rimasero sbigottiti. Aveva già rifiutato varie offerte ma mai aveva risposto in questo modo al re assoluto. Perfino Zaykross indispettito stava per alzarsi ma si accorse che l'unico a non essere rimasto sorpreso era proprio Gheanna, che invece era scoppiato a ridere.

- Ahahahahahah. Guarda che faccia tosta. Il coraggio non ti manca. Per questo ti voglio qui con noi. Non saresti sotto il mio comando, ma avresti la mia protezione. -

- *Pff* Non ho bisogno di essere protetto da nessuno. Tu piuttosto dovresti stare attento. Un giorno potrebbe venirmi lo sfizio di prenderti i pugni. -

Effe sembra avercela con Gheanna. Forse possiamo convincerlo ad unirsi a noi. Sarebbe fantastico avere qualcuno come lui dalla nostra parte.

- Ah si? Ahahahahah. D'accordo, ti aspetto allora. Tanto sai dove abito. - Gheanna fece per andarsene insieme a Scarlett e Zaykross ma Effe lo fermò.

- Ehi dove vai. E se ne avessi voglia ora? Se davvero hai bisogno della mia forza perché non vieni qui e mi costringi ad unirmi ai tuoi? -

- Bisogno della tua forza? Ragazzino, credo che tu mi abbia frainteso. - Gheanna si voltò verso di lui e senza muovere un muscolo fece sbalzare via Effe appiccicandolo alla rete del ring - Ho detto che mi avrebbe fatto piacere averti tra noi. Nient'altro. Costringerti a venire non avrebbe senso. Proveresti rancore e vendetta per me. Sarai uno di noi quando vorrai essere uno di noi. - riprese la sua spada e sparì scendendo le scale insieme alle sue guardie del corpo. Anche i Zouruk lasciarono la terrazza, mentre il presentatore che avrebbe dovuto annunciare la fine dell'omnia era ancora troppo terrorizzato per poter dire anche solo una parola. Il pubblico iniziò ad andarsene e Masamune propose di fare lo stesso.

- Forza torniamo indietro. Fra non molto farà buio. Che ne dite? Ne é valsa la pena venire a vedere Effe in azione? -

Purtroppo si...



























2° Parte: Insicurezze.
Data attuale: 13° cave di Gheaxin.
Giorni rimanenti prima della guerra: 5





Passò più di una nensanarie, ma i ragazzi continuavano ad allenarsi incessantemente per prepararsi al meglio a quello a cui sarebbero andati incontro.

- Troppo lenti. -

Taisuke, Lorenz e Masamune si stavano allenando in quel momento. Si trovavano su un dirupo, quasi al confine del regno, e i ragazzi stavano cercando di risalire per salvarsi.

- Più veloci! - Il ragazzo dal ciuffetto rosso si trovava sopra di loro, ma non si stava neanche sforzando. Anzi, si era aggrappato al muro con una sola mano mentre con l'altra cercava di incoraggiare i due compagni a sbrigarsi.

- É impossibile in queste condizioni. - Disse Taisuke lamentandosi.

- Aaah che stupidaggini. Alla vostra età mi facevo anche corse di svariati kilometri con quelli addosso. -

I due ragazzi stavano indossando cavigliere e polsieri in metallo dal peso notevole. Inoltre legata alla schiena trasportavano anche una enorme bistecca altrettanto pesante.

- Uffa. Sono solo un ragazzo, é impossibile che ci riesca. E poi a che serve questo esercizio? Con il mio potere posso trasportarli senza fatic... Ahia! - Masamune lo colpì con un bastone di legno in testa per farlo smettere. -

- Ti sbagli. L'unica cosa a cui ti devi veramente affidare é la tua forza. Sei fai troppo affidamento sul tuo potere arriverà il giorno in cui non potrai più usarlo e ti ritroverai senza niente.

- Non me ne frega niente. Non posso farcela. É impossibile. Voglio tornare al sicuro. -

- Ahahahah in ogni caso non potresti. Per salvarti devi per forza scalare questa montagna. Se provi a staccarti il sigillo perderesti l'equilibrio e cadresti di sotto. -

- Nooo sotto no. - Taisuke guardò ancora una volta in basso. Il fondo del dirupo era così profondo da non vedersi. In compenso però apparirono innumerevoli e spaventosi occhi gialli che risaltavano molto nell'oscurità e che bravamano quei tranci di carne che trasportavano i due giovani amici - Non voglio cadere di sottooo. Ehi aspetta. Se casco e mi tolgo il sigillo non mi faranno niente. -

- Errato. Quei Vastatoris uccidono le prede con un gas mortale e paralizzante, e abbiamo scoperto ieri che il tuo golem non ti rende immune a veleni e gas. -

- I tuoi calzini sono un'arma illegale in centodiciotto stati. Neanche il potere più forte avrebbe resistito... -

- In ogni caso, sei ancora sicuro che il tuo piano funzionerà? Ricordati anche che vi punirò se vi toglierete il sigillo. -

- Nooo! Voglio solo tornare su! -

- E allora datti una mossa ahahahah. Continuando così magari un giorno anche tu avrai questi. - Disse Masamune continuando ad arreggersi con un solo braccio e baciando i muscoli sotto sforzo.

- Non li voglio. Preferisco i videogame. -

- Dai Tai. So che ce la puoi fare. Lascia che ti aiuti almeno con questo. - Lorenz che era leggermente più in alto di lui cercò di prendere il pezzo di carne dell'amico per alleggerirlo ma Masamune colpì col bastone anche Lorenz.

- Ahio! -

- Fermo! Ce la deve fare da solo. Ma vedo che sei abbastanza in forma da voler portare due pezzi di carne eh? In questo caso campione, porterai anche il mio. - Masamune si sfilo la sua enorme porzione di carne e la lanciò letteralmente a Lorenz che scivolò cadendo per qualche metro. Poi riuscì a riaggrapparsi ad una sporgenza ma ferendosi alle mani.

- Santissimo Loki... Che dolore. -

- Ricordatevi che se fate cadere la carne dovrete tornare di sotto e procurarvene dell'altra. Io salgo, ci vediamo in cima. -

- Lorenz tutto apposto? -

- Si... Diciamo. -

- Dobbiamo lasciar perdere. Questo qui é uno psicopatico. Vuole ucciderci. -

- No ti sbagli. - Lorenz si fece forza, sistemandosi il secondo pezzo di carne e raggiungendo di nuovo Taisuke - Ci sta solo mettendo alla prova. Hai visto di cosa é capace la gente qui. Noi in questo momento non riusciremmo neanche a toccarli. Dobbiamo tenere duro. Se manterremo la nostra forza di volontà vedrai che ce la faremo. Ne varrà la pena te lo prometto. -

- D'accordo... Mi fido. -

Taisuke scalò un altro metro ma una roccia a cui si era appoggiato si staccò e cadde di sotto.

- AAAH! -

- TAI! -

Lorenz senza pensarci due volte si lanciò a sua volta nel dirupo, e mentre era in aria si strappò il sigillo. Fece crescere una liana che afferrò Taisuke e un'altra che si arrotolò ad una roccia sporgente. Una volta raggiunta la lunghezza massima la liana si tese, facendo dondolare Taisuke che prima passò sopra l'abisso, dove i Vastatoris saltarono per cercare di addentare il ragazzo, e poi andò a finire di faccia contro la parete del dirupo.

- Tutto bene? - Chiese Lorenz preoccupato.

- Apparte il fatto che non ho più un naso intendi? Si... Grazie Lorenz. Non dovevi sacrificarti per me. Ora avrai la penitenza. -

- Scherzi? Ti avrei lasciato cadere per evitare qualche stupido esercizio in più? Ma falla finita. -

- Beh in questo caso. - Anche Taisuke si tolse il sigillo. Subito dopo gli crebbero un paio di ali luminose, con cui prese il volo. Afferrò Lorenz e arrivarono in cima sani e salvi in una manciata di secondi.

- *Uff*, ce l'abbiamo fatta. - una volta sistemati si accorsero che dietro di loro c'era Masamune infuriato e che li guardava dall'alto in basso a braccia conserte - O forse no. -

- Beh? Che avete da dire a vostra discolpa. -

Taisuke era già pronto per partire con una delle sue storielle fantasiose ma Lorenz lo fermò. -

- Abbiamo usato i nostri poteri per salvarci. -

Lorenz. Potevamo scamparla se mi avessi lasciato parlare.

- Si lo so. Ho visto tutto. - Disse Masamune.

O forse no.

- Ma non sono arrabbiato con voi ahahahah. C'era un tuo amico in pericolo e lo hai salvato. Hai disobbedito, ma per una giusta causa. Va bene. -

- Hey, anche io mi sono tolto il sigillo come Lorenz. Non ti congratuli con me? -

- Ahahahah e cosa vuoi? Una medaglia? Il tuo non era necessario, potevate riprendere a scalare da la sotto. -

- Uffa, non é giusto. Vabe almeno non ci punirai. -

- Cosa? *Pff* Non hai capito niente. Ho detto che ha fatto bene a salvarti, ma avete disobbedito a me: Masamune. Oh oh se ve la faccio pagare. Vi aspettano esercizi che neanche immaginate. -

- Ma come... -

- Però ci penseremo domani. Per oggi avete fatto abbastanza. Torniamo all'accampamento. -

* * *



Nel frattempo, da qualche parte molto lontano dal secondo regno, qualcuno era molto indafarato.

- Imbecille! Che significa che non può esserci? - Zaykross era occupato nell'organizzazione della prossima battaglia, ma un imprevisto colpisce il suo piano.

- Dice che dopo aver scoperto veramente cosa verrà scambiato pensa sia troppo pericoloso partecipare ad un evento del genere. -

- Ma non ha alcun senso. Una persona del suo calibro che ha paura di affrontare i Farek Rae. Che vergogna. E tutti gli altri cacciatori? -

- Sono stati già ingaggiati e in viaggio per altre missioni. Quasi tutti da parte del quarto regno. -

- Elsta. Dannato. Eppure lo sapevi che ne avevo bisogno per questo scontro. Va via, devo ragionare. -

Il messaggerò uscì dalla stanza, lasciando l'uomo con sua moglie che era sdraiata sul letto ed i loro tre figli che giocavano sul tappeto.

- Cosa c'é che non va tesoro? -

- Ho a che fare con dei codardi. Ora non ho nessuno che possa sostituirlo per coprire quella torre. -

- Kathryne? -

- Abbiamo già visto che non é in grado di controllarsi. Farebbe solamente più danni. E anche tutti gli altri o si sono rifiutati o hanno altro da fare. Ma sono solo scuse. Shannon passerà la giornata a fare sesso. E io ho bisogno di una persona in quella torre che si occupi di sorvegliare quel piano. -

- *Oow* Mi dispiace tesoro. Ma sei così carino quando fai questa faccia corrucciata. Dammi un bacio. - Scarlett fece sedere Zaykross sul letto e si spalmò su di lui cercando di attirare la sua attenzione. Ma l'uomo era troppo concentrato per pensare a lei.

Nel frattempo i tre fratelli continuavano a giocare sul tappeto. La prima era una bambina. Si chiamava Liselotte, e nonostante fossero tutti e tre gemelli, lei era l'unica che non assomigliava a nessuno. Indossava un vestito con una gonna molto lunga gialla e bianca, lunghi guanti bianchi con sette bottoni ciascuno e un grande fiocco dello stesso colore che raccoglieva i capelli castani in una lunga coda. Fisicamente era anche più piccola, rispetto ai suoi fratelli che sembravano quasi avere molti anni in più. Si chiamavano Victor ed Ernest. Entrambi molto simili, portavano i capelli grigi a caschetto e indossavano entrambi un completo nero. Ernest però aveva un volto molto scavato e uno sguardo perso nel vuoto, quasi come se stesse dormendo. Victor al contrario era molto in forma e era anche il più sveglio dei tre. Infatti, non appena vide la madre toccare così suo padre capì subito le sue intenzioni.

- Zay, vuoi che ci spostiamo? - fece Victor alzandosi in piedi - Possiamo anche giocare di la. -

- Ma perché devi essere sempre tu a decidere? Io non voglio spostarmi. - Disse Liselotte lamentandosi.

- Smettila di fare la viziata. Se ti dico che dobbiamo andare dobbiamo andare. -

- Stai tranquillo Victor. Potete rimanere. Sono io che devo andare. - l'uomo si alzò in piedi facendo cadere Scarlett che era appoggiata su di lui - Devo trovare un valido sostituto entro una nensanarie... -

- E se usassi un T.I.T.A.N.? - Chiese Victor.

- Troppo pericoloso. Non funzionano ancora al meglio e non ha senso mostrare un'arma del genere così presto al nemico. -

- Capisco. E Keryke? -

- A quanto pare impegnato anche lui. Tranquillo Victor. É un mio problema, lo risolverò da solo. Tu torna a giocare. -

- D'accordo Zay. - il ragazzo che voleva solamente rendersi utile si risede sconsolato accanto ai suoi fratelli. In quel momento Zaykross lo guardò con un occhio diverso dal solito. Negli ultimi periodi era sempre stato impegnato, e vedeva suo figlio solo per commisionargli lavori nel suo laboratorio. Ora che però ci faceva caso notò che era cresciuto molto. Non era più il bambino che si ricordava.

- Victor. Che ne dici di venire tu a proteggere quel piano? -

- COSA? - urlarono Scarlett, Liselotte e Victor all'unisono, ognuno con un'espressione diversa.

- So che sei pronto per una missione del genere. Non devi sconfiggere nessuno. L'importante é che guadagni tempo e cerchi si salvare più meccanici possibili. Una volta terminato lo scambio mi precipiterò subito nella tua torre ad aiutarti. -

- Oh no no no no no no no! - fece Scarlett abbracciando Victor - Scusami tesoro ma non lascierò che quei brutti ceffi mettano le mani su mio figlio. Potrebbe rimanere ferito. -

- Smettila Scarlett. Non é più un bambino. So che ne sei in grado Victor. Se ti troverai in difficoltà basterà che scappi. Devi solo guadagnare tempo. -

Il ragazzo un po' spaventato si mise a riflettere, e Liselotte approfittò subito della situazione per farsi notare.

- Posso andarci io papà. Sono pronta per farlo. -

- Stanne fuori tu. - disse Zaykross con cattiveria alla bambina, che però invece di spaventarsi ci rimase male, come se già sapesse che avrebbe risposto così.

- Tesoro... Non fare cos... -

- D'accordo. Accetto maestro Zay. - Disse Victor alzandosi e camminando verso suo padre.

- Bravissimo. Così ti voglio. So che ne sei in grado, ti ho allenato per questo. In ogni caso vedrò di insegnarti qualcos'altro prima del giorno tanto atteso. Iniziamo subito, forza vieni. -

- Si Zay. - il figlio seguì il padre senza fiatare ed entrambi uscirono dalla stanza senza neanche salutare. Liselotte nel frattempo aveva iniziato a piangere e Scarlett la abbracciò.

- Su tranquilla. Va tutto bene. É solo molto stressato per questo evento. Vedrai che si risolverà tutto. -

- ...Vorrei solo... Essere come Victor... -

* * *

Nel frattempo all'accampamento dei Farek Rae, Masamune, Lorenz e Taisuke erano appena tornati.

- Ahahahahah guarda come ti sei conciato ahahahah. -

- É dudda colba dua. Mi hai fatto schiantare gondro guella parede. Dillo che lo hai fatto apposda. - Il naso di Taisuke si era gonfiato e aveva iniziato a sanguinare per via della botta data sul burrone.

- Porto il tuo amico a sciacquarsi. Tu intanto aspetta qui. Tra poco dovrebbe arrivare Kakou che vi riaccompagnerà a casa. -

- D'accordo. -

Masamune coricò Taisuke sulle sue spalle e uscì dalla tenda. Lorenz invece si sdraiò su un divanetto accanto a lui.

Quanto siamo fragili. A Taisuke é bastata una botta mentre non aveva i suoi poteri per ridursi così. Ci siamo gasati un po' troppo. Ho visto molte persone fortissime in queste settimane, e non siamo niente confronto a loro considerando la forza. Se voglio salvare Grey euscire da qui con i miei amici devo diventare ancora più forte.

- Lorenz sei tu? Finalmente ti abbiamo incontrato. -

- Mh? -

Il ragazzo aprì gli occhi e si ritrovò due persone proprio sopra la sua faccia a fissarlo con un sorriso. Imbarazzato si rimise subito composto e potè guardarli meglio. Uno era un uomo dai lineamenti un po' quadrati e dai capelli e barbetta color arancione. L'altra invece era una donna che indossava un abito da sposa sgualcito e strappato, un viso giovane e candido nascosto dal velo e capelli neri cortissimi.

- Oh ma siete Freud e Alison. É un piacere vedervi ancora. Come state? -

- Noi benissimo grazie a te. Tu piuttosto come stai. Non ti vediamo dal primo giorno dell'omnia. - Disse Alison felicissima e prendendo le mani del ragazzo.

- Oh si, é che sono sempre fuori per gli allenamenti di Masamune, non passo molto tempo qui all'accampamento. -

- Ti capisco. Anche noi ci stiamo allenando duramente. Era veramente troppo tempo che non impugnava la mia spada e ora mi sento più viva che mai. -

- Fantastico. Anche tu Freud ti stai allenando? Avevo capito che a te non piacesse combattere. -

- Si hai ragione. - Disse l'uomo grattandosi la testa e facendo il vago - Ma la situazione lo richiede, e non posso fare lo schizzinoso per sempre. Mi dovrò sporcare anch'io le mani. -

- Ahahahah ma è solo un timidone. - fece Alison abbracciandolo - Se la sta cavando. Sono sicura che ce la farà. -

- Ahahahah grazie Alison ma esageri. In ogni caso, vorremmo ancora ringraziarti per averci fatto tornare la speranza. Ora siamo carichi e pronti a tutto. Riusciremo a tornare nella nostra dimensione. -

- Ma che dici. - Disse Loren arrossito per l'imbarazzo - Ve l'ho detto, io non ho fatto niente. Ma sono contento che vi sia tornata la forza di credere nei propri sogni. -

- Dici che non hai fatto niente, ma ricorda che anche poche parole possono cambiare il destino di un'intero pianeta. In ogni caso, fin'ora lo abbiamo fatto solo a voce, ma abbiamo qualcosa da darti. - Freud infilò la mano nella tasca e ne tirò fuori un'amuleto metallico con una piccola pietrina celeste e brillante al suo interno - Questo é un amuleto portafortuna, fabbricato dal mio maestro del sesto regno. Vorrei che lo tenessi tu. -

- Oh no no no. Non posso accettarlo. É del tuo maestro. Fa parte dei tuoi ricordi, come potrei prenderlo io. -

- Perché porta veramente fortuna, e vorrei che questa fortuna assistesse te e i tuoi amici. Se dovesse andare qualcosa storto, voi dovete salvarvi. Noi possiamo cavarcela anche da soli. - Alison mise l'amuleto al collo al ragazzo che non sapeva cosa dire.

- Graz.. -

- Non ringraziarci. Hai già fatto tanto, e questo non é niente a confronto. Molti dei nostri compagni sono morti anche durante il sonno o stremati per via delle torture. A noi hai dato questa possibilità di riscattarci e te ne siamo infinitamente grati. -

- Ora però dobbiamo andare. Gli allenamenti per noi non sono finiti e Freud deve ancora migliorare su un sacco di cose. - finì Alison tirando un pizzicotto al suo compagno.

- Sono già migliorato di molto. Vedrai stasera di cosa sono capace. Va bene Lorenz, é stato un piacere riincontrarti e spero di rivederti ancora prima del fatidico giorno. Alla prossima. - Freud strinse la mano al ragazzo per poi uscire dalla tenda insieme ad Alison. Poi Lorenz si guardò il ciondolo che gli era stato appena donato.

- É veramente bello. Non dovevano regalarmi qualcosa del genere. Chissà se porta davvero fortuna. -

- Anche se fosse non sarà quello a salvarvi. -

- Ma che? - si girò e trovò Mehum dietro di lui intento a rigirarsi un coltello tra le dita - Ma nessuno bussa prima di entrare? Questa tenda ha bisogno di un campanello. -

- Tu e i tuoi amici fareste meglio ad abbandonare questa missione. Morirete tutti. -

- Ah ti conosco. Tu sei Mehum giusto? Mirko mi ha parlato di te, e non mi ha certo detto che sei un simpaticone. -

- Dico sul serio. Andatevene da qua o sarà peggio per voi. -

- Grazie dell'incoragiamento, ma non riuscirai nel tuo intento. Neanche questi trucchetti funzioneranno. - dalla schiena il ragazzo fece crescere una liana che afferrò il coltello che aveva puntato dietro il collo.

Se ne é accorto.

Poi la liana passò il coltello a Lorenz che lo lanciò ai piedi di Mehum.

- Mi dispiace che tu non ci voglia tra i piedi ma dovrai fartene una ragione. Salveremo Grey. - e dicendo questo Lorenz lasciò la tenda.

- Sei solo un ingenuo. -

- Ma come sei scorbutico. -

- Ma che diamine... - Mehum saltò per lo spavento. Era Vanvan che le aveva sussurrato all'orecchio senza preavviso.

- Ahahahahah ciao Mehum. -

- Quel ragazzo ha ragione, serve un campanello a questa tenda.... -

- Allora? Ti ho visto prima eh. Ti stavi preoccupando per quei ragazzi. -

- Ma quale preoccupato. Ho cercato di avertelo e non mi ha ascoltato. -

- Magari per via del tuo brutto caratteraccio? Eh? - gli fece Vanvan punzecchiandolo.

- ...Vorrei solo che nessuno passasse quello che ho passato io. E la loro sembra uguale alla mia situazione. -

- Andrà tutto bene. - La ragazza lo abbracciò a forza anche se Mehum cercò di divincolarsi - Mi assicurerò che nessuno di voi si ferisca. -

- Aaah staccati. Se ti vedesse la tua fidanzatina mentre fai ste cose? -

- *Pff*. Non é che invece hai paura che Lucienne così vicino ad un'altra ragazza eh? -

- Aaah mi hai stancato. Me ne vado. - Mehum si staccò da lei e lasciò la tenda.

- Ahahahah. Tutti così piccoli. Sono rimasta l'unica vecchietta qui. Durante questa missione mi dovrò dare un gran daffare. - anche la ragazza lasciò la tenda.

* * *



Nel frattempo, nella tenda di Mirko, Taisuke si era pulito dal sangue ma il naso era rimasto gonfio e rosso. In quel momento arrivò Lorenz.

- Tutto bene Tai? -

- Ma certo. Sono il grande Taisuke. Guarirò prima di subito. -

- Dai parlo seriamente. -

Si sederono entrambi sul letto dove Mirko riposava.

- Lo sai... Comincio a pensare che non sia tutto così figo. - Disse Taisuke passando tra le mani una delle console che aveva preso dall'Omnia - Quando eravamo a casa, ci piaceva fantasticare su questi mondi fantasiosi. Ma ora che tutto questo é una realtà... É anche difficile crederci lo sai? Voglio dire, guarda. Tutto questo é reale. - trasformò la sua mano rendendola affilata e tagliò un pezzo della coperta - É strano. Mi sento strano. Il fatto é che qui ci sono conseguenze e questo non lo avevamo preso in considerazione. É vero, la battaglia a cui stiamo andando in contro mi spaventa. Non so a cosa andremo in contro. Vorrei solo... Tornare a casa Da Sisley e stare tranquillo. -

- Ti capisco. Abbiamo sempre pensato che andrà tutto bene, ma gli ultimi avvenimenti hanno fatto venire paura pure a me. Insomma, li hai visti. É come se noi fossimo all'inizio della nostra avventura e loro già al centesimo livello, con danni da quattro nove. É vero che abbiamo sopravalutato tutto, ora stiamo comprendendo la vera natura di questo posto. Ma questo non mi ha scoraggiato. Anzi. So di essere migliorato molto da quando sono arrivato, così come é migliorato Mirko con l'allenamento di Vanvan, e posso fare anche di meglio. Voglio diventare più forte, e voglio salvare Grey. Voglio rimediare a tutti i problemi che ho dato. É questo quello che voglio ora. Ma se tu non te la senti, non voglio obbligarti. - Lorenz tirò una pacca affettuosa al suo amico - Tu e Ghost, se non ve la sentite non voglio che mi seguite. Non vi metterò in pericolo solo per colpa mia. -

- Sai Lorenz. Di solito ti direi qualcosa come "Scherzi? Ovvio che vengo." Ma sta volta non ne sono tanto sicuro. -

- Sta tranquillo. É tutto apposto. - i due amici si abbracciarono, Lorenz felice di essersi confidato con Tai, quest'ultimo invece ancora con qualche perplessità.

In realtà... Vorrei che non andassi neanche tu...

Taisuke stava per dirglielo, ma Lorenz si alzò in piedi precedendolo.

- Però vorrei che facessi una cosa per me. -

- Dimmi. -

- Continua l'allenamento con me. Anche se non verrai, continua l'allenamento. So che é difficile ma ho bisogno che almeno tu rimanga vicino a me in questo momento. -

- Ma certo. Questo posso farlo tranquillamente. Dimentica tutti quei lamenti. Il mitico Taisuke é tornato. - il ragazzo si mise in posa e sorrise per far contento il suo amico.

- Grazie, te ne sono grato. Ma sai dov'é Ghost? Da quando Alyce ha deciso di tenerselo per se lo vedo solo di rado. So che si sta allenando anche lui, vorrei dirgli le stesse cose che ho detto a te. Non voglio che venga perché si sente obbligato a farlo. Anche Meteo é sparita. Possibile che nessuno sappia dove sia? Inizio a preoccuparmi. -

- Sto come te amico. Non lo vedo da un sacco. Meteo invece ho già scordato che faccia ha. Mi chiedo però perché Ghost non venga da noi. -

Nello stesso momento, Ghost era fuori dalla loro tenda in procinto di entrare. Ancora malato e pallido era indeciso se farsi vedere o no dai suoi amici in quello stato. Quando però sembrava aver deciso un attacco di tosse lo fermò, costringendolo a indietreggiare e a pulire il sangue.

Non posso farmi vedere così... Sono sicuro che guarirò...

* * *

Qualche ora dopo, nel bel mezzo della notte, una ragazza dai capelli rossi si trovava tutta sola davanti ad una delle torri di ultracontrollo.

Ormai non si torna più indietro...

Si avvicinò alla torre e da sotto la sabbia sbucò un omone incappucciato e vestito di nero. Tirò fuori un'ascia pronto a difendere l'entrata ma un'altra persona lo fermò.

- Zaykross. -

- Vedo che non ci hai messo molto a deciderti. Anche se la risposta é ovvia. Quindi T2, cos'hai scelto? -

La ragazza era arrivata fino a questo punto, eppure c'era qualcosa che continuava a farla esitare.

- Tic tac signorina. L'offerta non varrà per sempre.

Scusatemi, ma non ho scelta.

- Accetto... -

- Ahahahahahahahah, perfetto. -



























3° Parte: Senza rimpianti.
Data attuale: 17° cave di Gheaxin.
Giorni rimanenti prima della guerra: 1





Passò un'altra nensanarie, durante la quale Taisuke e Lorenz, sotto la guida di Masamune, si erano allenati fino allo stremo delle forze. Era l'ultimo giorno prima dell'inizio della battaglia per le torri, ma Lorenz non voleva perdere tempo e così, siccome non poteva allenarsi, ora si trovava in biblioteca. Sommerso da una dozzina di libri aperti contemporaneamente cercava di apprendere quanto più possibile gli potesse essere utile per prepararsi al giorno seguente. Aveva quasi finito di leggere un libro di storia e proprio nelle ultime pagine trovò il disegno di un arazzo che raffigurava un uomo molto anziano e un ragazzo assomigliante a Zackam stringersi la mano. La cosa strano é che dal disegno sembravano essere nello spazio. I loro rispettivi nomi erano scritti in echinonz.

- Questo nome l'ho già letto da qualche parte... -

Subito Lorenz si affrettò a prendere il suo dizionario per tradurre le scritture. Il primo era effettivamente "Zackam". Poi tradusse il secondo e rimase schokato: c'era scritto "Gheanna". In alto c'era anche un'altra scrittura che senza perdere un secondo si affrettò a tradurre. Anche sta volta il ragazzo non riuscì a credere a quello che aveva letto, tanto da portarlo a ricontrollare varie volte la traduzione. La scritta diceva "La creazione. 1° Vepa."

- Questo é impossibile. Siamo nell'817° Vepa. E qui Gheanna é già vecchio. Non assomiglia per niente al Gheanna che ho visto all'omnia. Quanti anni ha Zackam? E... quanti ne ha Gheanna... -

- Lorenz! -

Il ragazzo sorpreso lanciò in aria i libri. Era Masamune che si trovava sulla soglia della porta insieme ad Oriade.

- Oh sei tu. -

- Ecco dove eri. Ti ho cercato ovunque. Ma che stai facendo? -

- Scusami, avevo chiesto a Taisuke di avvertirti. Sono venuto a leggere. Stavo finendo ora un libro di storia e ho finito qualche ora fa un glossario sulle piante. Sapevi che esiste un fiore che può rina... -

- Ah lascia perdere queste stupidaggini. Oggi ti ho lasciato libero dagli allenamenti perché volevo che ti riposassi. Devi essere in forma per domani. -

- Stai tranquillo, leggere non é stancante. Sono ancora pieno di energie. -

- Se lo dici tu. A me tutti quei segni messi in fila fanno paura. In ogni caso ora dobbiamo tornare all'accampamento. Si festeggiaaa. -

- Festeggiamo? -

* * *


Nel frattempo all'accampamento, la festa dei Farek Rae era già iniziata. Avevano imbandito una lunga tavola con carni di ogni tipo, allestito la tenda con festoni e decorazioni di vari colori e iniziato a suonare la musica tradizionale di P-Efiesou. L'atmosfera era allegra e coinvolgente, eppure Taisuke era confuso.

- *Pss* Hey Alyce. - Disse Taisuke avvicinandosi timidamente ad Alyce impegnata a ballare.

- Ahahahah dimmi Tai. -

- Ma... ricordo male io oppure domani dovremo essere in guerra. -

- Ahahahah no no, ricordi bene. Yuuuuhuuu, adoro questa musica! -

- Emh... Ma allora perché stiamo festeggiando? Abbiamo già vinto? -

- Ma che, appunto per questo. Non si sa mai cosa potrà succedere quando vai in una missione del genere, quindi festeggiamo prima e diciamo tutto quello che ci siamo tenuti dentro fino ad ora. Per non avere rimpianti. La chiamiamo pisie. Perché, nella vostra dimensione festeggiate dopo aver perso? -

- No ma é che... A vabe lasciamo stare. -

- Forza, lasciati andare. Vieni a divertirti! - Alyce trascinò Taisuke insieme a tutti gli altri, e dopo un po' di imbarazzo iniziale, si scatenò come pochi mostrando a tutti le sue doti da ballerino.

All'improvviso però la musica si fermò. Era appena entrato Adam nella tenda con un grosso cappotto e un'aria arrabbiata. Il vecchio scrutò tutti i Farek Rae dall'alto verso il basso e, dopo averli messi tutti in soggezione, si tolse gli occhiali, si strappò la giacca mostrando una fantastica camicetta piena di colori e urlò: - "CHI É PRONTO PER DIVERTIRSI UN PO' ?" -

- Uuuuh, sei un grande! - gli urlò Taisuke

Adam si lanciò subito nella pista, la musica riparti, e dimostrò a tutti che nonostante l'età sapeva ancora come scatenarsi. Taisuke guidava ancora tutto il balletto diventando quasi l'animatore della festa. Tutti si divertivano da matti. Perfino Lucienne, sotto gli occhi stupiti di Taisuke, si stava scatenando distruggendo tutto l'aspetto da "ragazza timida" che creava nelle menti di chi non la conosce veramente. L'unico a non festeggiare era Ghost, che sentiva la musica e le grida seduto fuori dalla tenda. Avrebbe voluto comparire dietro Taisuke per spaventarlo e divertirsi, ma si sentiva troppo debole anche solo per alzarsi.

- ...*Cough*, É meglio che rimanga qui... Sporcherei tutto di sangue se andassi da loro. -

Intanto nella tenda, Adam si mise a capo tavola chiamando tutti intorno a lui. Afferrò una coscia di carne e iniziò a parlare.

- Ragazzi miei. Sono contento di vedervi tutti qui così carichi e felice. Per me è un'onore essere un vostro compagno. Il vostro coraggio é immenso e potete stare tranquilli che anche se le vostre gesta passeranno inosservate per molti, che no neanche i vostri nomi, qui dentro... - Disse portandosi la sua enorme mano meccanica al petto - dentro questo cuoricino meccanico rimarrà impresso per sempre. Il nome e i volti di ognuno di voi. Vi voglio bene Farek Rae. Alla salute! -

- Alla salute! - Alzarono tutti il loro calice bevendo la bibita al suo interno dal gusto aspro e caldo. Si abbuffarono tutti divorando quantità industriali di carne. Partirono anche piccole gare come tra Vanvan ed Alyce a chi riusciva a mangiarne i più oppure tra Lucienne e Alison a chi riusciva a tenere più boccali impilati e in equilibrio sulla testa senza farli cadere. La festa continuava e dopo un bel po' dalla fine del banchetto arrivarono Lorenz e Masamune.

- Aaah non ditemi che mi sono perso il banchetto. Sapevo che sarei dovuto venire qui volando... - Disse Masamune abbattendosi. Il ragazzo in realtà se lo aspettava. Nessuno dei Farek Rae lo sopportava e sapeva che erano felici di festeggiare senza un rompi scatole come lui. Fece per andarsene ma Adam lo fermò.

- Tranquillo non ci siamo dimenticati di te. - il vecchio lo riaccompagnò dentro la tenda, dove Alison e Alison lo aspettavano con un gigantesco piatto pieni di carne. -

- Q-q-quello... É per me? Vi siete ricordati di me. -

- Ma certo. Non é così facile dimenticarsi di te... -

- Grazie! - Masamune scoppiò a piangere e abbracciò tutti con forza, anche se cercavano di divincolarsi.

- Si ok ora basta. -

Nel frattempo anche Lorenz si sede a tavola e il suo amico lo raggiungse.

- Lorenz! -

- Hey Tai. Aspè... Che ci fai tu qui. Pensavo saresti rimasto a casa. -

- Si hai ragione. Il fatto é che... Ho parlato con Kakou. E lei più questa festa mi hanno fatto capire che non posso abbandonarti così. Voglio dire, faresti sicuramente dei casini senza di me. Potrai anche poter colpire qualsiasi cosa, ma hai bisogno di uno scudo che ti protegga da ogni attacco. E voglio essere io quello scudo. Non ti lascerò da solo. Verrò con te. -

- Aaah Tai. Sei un grande. Per me l'importante é che tu ti senta sicuro di quello che fai. -

- Ma certo, non lascerò che niente ti sfiori. Sarò il tuo supporto. Tu dovrai solo carriarmi. -

- Oh ci puoi contare. Insieme saremo imbattibili. -

La festa continuò ancora per un'oretta. Durante la quale partirono sfide di ballo all'ultimo sangue, Masamune e Lucienne che sfilavano usando il tavolo come passerella e Freud che ha battuto chiunque li presente in un gioco di carte tipico di quella dimensione. Tutto andava per il meglio, ma quando Lorenz incrociò lo sguardo di Alyce e le fece un sorriso lei lo ignorò voltandosi.

Ma perché ce l'ha con me...

Lorenz uscì per prendere una boccata d'aria. Non riusciva a capire perché la sua amica non lo sopportasse più, e questo spense tutto il divertimento della festa.

- Forse dovrei parlarle prima di domani. In fondo é questo il senso della festa no? -

- *Cough* -

- Umh? Chi c'é lì? -

Lorenz sentì qualcuno tossire dietro l'angolo. Si affacciò e vide Ghost rannicchiato a terra.

- Ghost sei tu? Ecco dove ti eri cacciato, ma perché non sei dentro. -

- ...Ecco... Io sto bene... Non preoccuparti... -

- Ma di cosa stai parlando? -

Il ragazzo si alzò in piedi mostrandosi a Lorenz. Non si vedeva bene per via del buio ma si capiva che la pelle di Ghost era diventata letteralmente bianca.

- Ghost... Ma che ti é successo? -

- ...Niente... solo un po' di raffreddore... sul serio sto bene... benissimo... -

- Non mi convinci. Non ti ho mai vis... -

- ...Sul serio Lorenz... Non é niente... anzi stavo per entrare... Vieni con me?... -

- No mi dispiace. Ho già dato. Alyce ce l'ha ancora con me e non capisco perché. -

Ghost distolse lo sguardo come se volesse cambiare discorso e questo insospetti Lorenz.

- Aspetta... ma tu lo sai. Stai sempre insieme a lei e Alyce é una chiacchierona. Deve avertelo detto. Me lo dici? Daiii. - Disse Lorenz iniziando a punzecchiare il suo amico che restando impassibile scosse la testa.

- ...Non me lo ha detto... - ...credo...

- *Mmmh*. Allora facciamo così. - Dalla mano fece crescere un bellissimo fiore viola che diede a Ghost - Dalle questo. Le ragazze vanno pazze per i fiori. -

- ...Tutte?... -

- Ovviamente. Quindi tu vai la, le dai questo, e poi metti una buona parola su di me ok? -

- ... D'accordo... -

Mwahahahahah in realtà è solo per farlo entrare senza di me. E a quanto pare la scusa di Alyce ha funzionato subito, non ha opposto resistenza. Si trova bene con lei, magari potrebbe usare anche questa scusa per dichiararsi. Wow, quindi Ghost potrebbe trovare la fidanzata prima di me... Ho sentimenti contrastanti a riguardo.

Alyce aveva appena finito di ballare e si stava stiracchiando su una sedia. Ghost si avvicinò a lei senza vergogna mentre Lorenz si sporse dall'entrata della tenda per sbirciare.

- Uh ciao Ghost. Non ti ho visto a tavola, hai mangiato? Devi essere in forze per la battaglia. -

Il ragazzo non rispose e senza aggiungere una parola gli porse il fiore.

- Che cos'é? - Alyce lo prese e iniziò a studiarlo come se gli avesse appena dato una roccia di un pianeta sconosciuto. Solo in quel momento Lorenz comprese che si era dimenticato di un particolare importante.

Loro qui non sanno cos'é un fiore... Diamine.

La ragazza continuò a guardare il fiore per un po', finché non decise di mangiarlo, divorando anche tutto il gambo.

Lo ha mangiato... La cosa fu talmente improvvisa che Lorenz quasi cascò a terra per la sorpresa.

- *Mmh* Grazie Ghost, era buonissimo. Come si chiama? Ne hai un altro? -

- Almeno le é piaciuto. -

- Buh! - Taisuke arrivò di soppiatto dietro di Lorenz per cercare di spaventarlo ma il ragazzo rimase immobile affacciato alla tenda, come se non lo avesse sentito.

- Ehi ma ci sei? - Taisuke si avvicinò a lui per cercare di capire perché non lo avesse sentito, e allora proprio in quel momento Lorenz si voltò di scatto e gli urlò: - BUH! -

Taisuke per lo spavento cascò a terra mentre Lorenz scoppiò a ridere.

- Ahahahah Tai. Ne deve passare di acqua sotto i ponti prima che tu riesca a spaventarmi. -

- Ci riuscirò prima o poi. Per esempio se mentre parlo così e ti distraggo io poi intantBUH! - Urlò all'improvviso cercando ancora una volta di spaventarlo, ma ovviamente Lorenz rimase impassibile.

- Aaah Lorenz, ricordati queste parole, ti spaventerò un giorno. Fosse l'ultima cosa che faccio. -

- Ahahahah d'accordo. -

- *BEEP BEEP* -

- Cosa é stato? - Chiese Taisuke di nuovo spaventato. -

- Ah non lo so. Proveniva dalla tua tasca. -

- *BEEP BEEP* -

Il ragazzo si svuotò le tasche e tirò fuori una di quelle che credeva lui essere console che aveva preso dall'Omnia.

- Ancora le porti in giro? Rischi di romperle. -

- No aspetta. Sembra funzionare adesso. -

Lo schermo dell piccolo oggetto si era illuminato di blu e si sentivano dei suoni.

- Alza il volume. -

- Non so come si fa. -

Poggiarono entrambi un orecchio sull'oggetto e riuscirono a distinguere due voci conversare.

"Ze. Vecs foucs ienocs soute muse ceperutrou. Iesocs ierou ienocs cepeeme. ( Si. Voi andrete nella torre n°34. Io sarò alla 31°). Ghe evame ghiesol ienocs cepebieneru tiese Gheanna. Riego? ( Lo scambio avverà nella 35 con Gheanna. Tutto chiaro?)"

"Ze. ( Si. ) "

"Trez nene sepi. ( Ci teniamo in contatto allora.) Emise. ( Chiudo.)"

Dopodiché l'oggetto si spense di nuovo.

- Ma cos'é stato? -

- Sembrava echinonz quello. Credo. Potrebbe essere una radio di questo regno. Chissà com'é la musica qui. -

- Ma quindi non ci sta nessun gioco dentro. Che fregatura. -

La festa finì pochi minuti dopo. Onuno entrò nella propria tenda preparandosi per andare a dormire così da avere quante più energie possibili per la missione del giorno successivo. Tutte le luci vennero spese sull'accampamento, fino a qualche minuto fa chiassoso e rumorso, calò un silenzio tombale. Tutti dormivano, ma una figura femminile si muoveva tra le tende. Silenziosamente e discretamente, entrò in quella che ospitava Mirko, inerme sul lettino. La ragazza si sciolse i capelli rossi e sguainò una delle sue sciabole, avvicinandosi al ragazzo con fare deciso. Una volta di fronte al lettino, alzò il braccio, pronta ad affondare la lama... Ma esitò. E continuò ad esitare. Il suo braccio tremava e le sembrava impossibile abbassarlo. Senza volerlo la mano lasciò la presa, facendo cadere la sciabola a terra.

Ma che stai facendo Meteo...

Si coprì il viso con le mani e si trattenne dal piangere.

Guarda a cosa mi sono abbassata. Accettare le richieste del mio nemico. Mi sto facendo manipolare come una stupida marionetta... Sono solo una sporca traditrice. Li sto pugnalando alle spalle dopo aver detto che li avrei protetti ad ogni costo. Sono debole... Lo siamo tutti qui, ma io più di loro. Non riesco ad accettare tutto questo e ho pensato che fosse meglio che loro pagassero le conseguenze della mia debolezza. Ma proprio perché sono debole non riuscirò mai a salvare Grey da sola... É la persona a cui tengo di più, e per salvarla... Raccolse la sciabola e la afferrò saldamente con due mani, puntando al cuore di Mirko.

Si. Sono disposta a tutto pur di riuscire a salvarlo...

- Oi Meteo sei qui. *Yawn* - Lorenz entrò sbadigliando e Meteo spaventata e presa alla sprovvista si voltò nascondendo l'arma dietro la schiena.

- ... -

- Finalmentente ti vedo. Come mai eri sparita? Scommetto che ti stavi allenando in qualche posto mistico e nascosto. Però potevi pure avvertire. Eravamo tutti preoccupati che ti fosse capitato qualcosa di brutto. -

- ... -

- Anche tu non riuscivi a dormire vero? É strano. Ho sonno eppure non riuscivo a chiudere occhio. Forse sarà per l'ansia della battaglia, ma ho sentito come se Mirko mi chiamasse. Sai, tipo collegamenti psicologici dell'amicizia, robe così. *Yawn * -

- Perché... -

- Mh? Scusami non ho sentito. -

La ragazza scoppiò a piangere, anche se non sapeva neanche lei bene il perché.

- Ehi cosa succede... Dai dimmi tut... - Lorenz si avvicinò a lei per abbracciarla. La ragazza, per far sì che non potesse esitare di nuovo, lanciò un velocissimo fendente contro il ragazzo. Quest'ultimo però, con grande sorpresa di Meteo, lo schivò tranquillamente.

Ormai é fatta... Sa che gli voglio fare del male. Non posso più fermarmi.

- Ahahahah hai visto? L'allenamento ha dato i suoi frutti. Non te l'aspettavi eh? -

Ma cosa...

- Ora dimmi cos'hai, cosi che possa aiutarti. -

- No... Non puoi aiutarmi. Nessuno può... -

- Non vuoi neanche dirmelo? Anche solo parlarne può farti stare meglio. -

- Tu non capisci. Sono costretta a fare qualcosa di orribile. Qualcosa di cui potrei pentirmi... -

- Beh allora é semplice ahahah. Non farla se é una cosa brutta. -

- Io non ho scelta Lorenz... É l'unica via. -

- No ti sbagli. - Lorenz la prese per le spalle guardandola negli occhi - C'é sempre una terza opzione. La scelta dipende sempre solo da noi. Finché vuoi veramente farcela si può ancora risolvere tutto. Non é mai troppo tardi. -

La ragazza scoppiò a piangere, e per non farsi vedere in quello stato si divincolò dalla presa di Lorenz coprendosi il volto.

- Ma guardami. Non so fare altro che piangere... Io... Voglio solo salvare Grey. Ma come posso farcela? Da sola non sono in grado di fare niente. Non ho la forza necessaria... -

- Ed é per questo che ci siamo noi. - Lorenz la abbracciò da dietro. Lei cercò di liberarsi ma lui la strinse a se ancora più forte - Non devi fare tutto da sola. Io, Alyce, Ghost, Taisuke come può, e tutti i Farek Rae. Siamo tutti con te. Non devi sentirti sola. -

Meteo smise di opporre resistenza e si abbandonò alle braccia del ragazzo.

- Io... Non so cosa devo fare. -

- Stai con noi. Saremo noi a proteggerti. Saremo noi la tua forza. Tutti insieme salveremo Grey, e finché saremo tutti insieme tutto si risolverà per il meglio. -

- Lorenz... - Meteo lo abbracciò forte lasciando cadere la sciabola. Ancora una volta, proprio quando stava per abbandonare tutto, le parole di Lorenz riaccesero la speranza dentro di lei. Anche se le lacrime continuavano a rigarle il viso, ora era felice. Felice di avere accanto persone come lui che ci tenessero a lei, cosi come ci teneva Grey. Il tempo sembrò fermarsi per Meteo, ma ad un certo punto Lorenz iniziò a farsi pesante. Adesso era il ragazzo ad aggrapparsi alla ragazza.

- Lorenz? - Il ragazzo non rispose. Si era addormentato tra le sue braccia e con la bocca aperta, da cui aveva iniziato a sbavare. Meteo non riuscì a trattenersi dal sorridere, e si accorse che, ormai, rideva solo quando era in sua compagnia.

- Grazie. Grazie di tutto Lorenz. -

* * *

Nel frattempo, sul tetto di una delle ultratorri di P-Efiesou, Gheanna era sul suo trono a rilassarsi mentre sorseggiava, come suo solito, uno strano intruglio rosso. All'improvviso Zaykross arrivò salendo le scale e con un'aria irritata.

- Sei ancora qui? Forza che aspetti? -

- E tu perché hai tanta fretta? Mancano ancora molte ore. -

- I Farek Rae di certo non aspetteranno l'ora dello scambio per presentarsi. -

- E sei preoccupato che qualcosa andrà storto? -

- Io non sono preoccupato. Io non sbaglio mai. Perciò so che qualcosa andrà storto. -

- E allora se sai già l'esito non fasciarti la testa prima di romperla. Rilassati. Andrà tutto per il meglio. -

- Aaah, odio quando fai l'irresponsabile e il menefreghista cosi. Non stiamo parlando di te. Oggi moriranno molte delle nostre guardie. -

- Hai ragione... D'accordo fra poco scendo e vi do una mano. -

- Grazie... -

- Ma fino ad allora... - Gheanna afferró Zaykross per una manica, tirandolo e facendolo sedere accanto a lui - Rilassati. -

- D'accordo. Sperando che Scarlett non mi stia cercando. -

- Dove l'hai sistemata? -

- Lei sarà alla torre n°40. -

- Hai sistemato tutti i prigionieri nelle cinque torri che terremo sotto controllo. -

- No sarebbe stato stupido. Avrebbe comportato il rischio di perderli tutti per via di un piccolo errore. Li ho sparsi per tutte le torri così che, se vogliono i meccanici dovranno dividersi per tutte le torri di P-Efiesou diminuendo la loro potenza, mentre se vogliono tentare di prendere il bambino allora dovranno lasciar perdere la maggior parte dei meccanici. -

- *Mmh* Si ha senso. -

- SI E POTEVI PENSARCI ANCHE TU. Non vedo perché ho dovuto organizzare il tutto io per questo scambio. -

- Sei tu che hai detto "diciamolo hai Farek Rae così avremo una battaglia da affrontare. È da tanto che non si fanno vivi bla bla bla". Mi sembra il minimo che tu organizzi tutto. - Disse Gheanna imitando la voce di Zaykross e rimettendosi la maschera di cuoio.

- Non avevi detto che faceva piacere anche a te tornare sul campo di battaglia? É anche per questo che sei venuto. -

- Si ma non mi aspetto chissà che. -

- Per questo non sei venuto qui "fisicamente"? -

- Esatto. - Gheanna si alzò in piedi per stiracchiarsi e sbadigliare - Se ci sarebbe potuto essere un bello scontro di certo sarei venuto veramente qui ad assistere. Ma mi accontento. Uh guarda. -

Gheanna indicò qualcosa che stava volando sopra la torre. Erano sette Vastatoris alati, dalla pelle squamosa nera e grossi artigli uncinati dalle zampe sul petto che volavano in cerchio proprio sopra le loro teste.

- Cosa sono? - Chiese Zaykross annoiato, sapendo che il suo amico glie lo avrebbe spiegato comunque.

- Stai troppo chiuso con i meccanici. Dovresti studiare anche un po' di organica e di tutte le specie esistenti qui. Sono degli derisu. Vivono in questo regno e si dice che per ogni derisu che si avvista volare, una persona morirà quel giorno. E poi sono in sette. Che perfezione. -

- Ma sono stupide dicerie popolari. Non hanno alcun fondamento scientifico. -

- Se sono nate, un fondamento reale lo hanno di sicuro. Ma non perdiamo altro tempo. Hai ragione. Andiamo a sistemare le ultime cose. Questo giorno lo ricorderemo per sempre come " l'inizio della fine per la dimensione tre e di quelle a venire che potrebbero avere soggetti forti " -

- É troppo lungo. - Fece Zaykross colpendo Gheanna con una pacca affettuosa sulla spalla.

* * *

Passarono svariate ore, e nonostante fosse ancora buio, Adam aveva già iniziato a girare tra le tende per svegliare tutti. I Farek Rae nel giro di qualche minuto erano già tutti pronti per partire nella tenda principale. Tutti tranne Lorenz.

- Dov'é il ragazzo? - chiese impaziente Adam a Taisuke.

- Non lo so, nella tenda non c'era. -

Il gruppo fu costretto a perdere tempo per cercare Lorenz. Dopo qualche minuto di ricerca, lo trovarono appoggiato sul letto di Mirko con la bava alla bocca. Vanvan lo prese per l'orecchio e lo portò in sala.

- Forza! Svegliati scansafatiche. Non abbiamo tutto il tempo che vogliamo. -

- Uh.. eh... cosa? Oddio mi sono addormentato lì. -

Il ragazzo si mise in fila insieme a tutti gli altri.

- Ok, diciamo che va bene. Ti preparerò dopo. Per ora ascoltatemi tutti bene. - aprì la mappa appendendola sulla parete della tenda - Abbiamo come obbiettivo cinque torri. La 31, la 34, la 35, la 37 e la 40. Sono tutte molto distanti l'uno dall'altra, per questo useremo i poteri di Shawn. -

Lorenz si affacciò per vedere chi stesse indicando Adam. Era proprio Shawn. Anche lui come Meteo non lo vedeva dal giorno dell'omnia ed era impaziente di parlargli.

- Per questo il vostro primo obbiettivo sarà portare uno di questi cappelli in cima ad ogni torre. - Adam prese una pila di cappelli, tutti identici a quello di Shawn, e li lanciò a tutti i presenti - Ne basta uno per ogni torre, ma per essere sicuri che la missione abbia successo ognuno di voi ne avrà uno. Quando lo avrete lasciato in cima dovete staccare la piuma che a attaccata sul lato sinistro. Shawn penserà al resto. Tutto chiaro? -

- Si! -

- Una volta finita questa parte della missione partirà la seconda parte. Lo scambio avverrà alle tre del mattino. Dobbiamo impedire che ciò accada. Per questo abbiamo due piani. Il primo é far tornare la memoria a Kerön grazie ai poteri di Freud. Quello che sappiamo é che Zaykross sta organizzando lo scambio, e se viene a conoscenza del fatto che il bambino é stato rubato a Kerön non accetterà mai di fare lo scambio. Nel trambusto il costo compito é di cercare di prendere in custodia il bambino e portarlo in salvo. Una volta preso lui, tutte le altre missioni in corso vanno annullate e dovete ritirarsi tutti, immediatamente. Intesi? -

- Si signore! -

- Il secondo servirà a farci guadagnare tempo, incrementare la nostra forza bellica e salvare innumerevoli vite. Mentre esplorate le torri dovrete liberare quanti più meccanici possibili. Grazie a loro, Zaykross e altri pezzi grossi saranno costretti a cercare di riprendere in mano la situazione, ritardando l'orario per lo scambio e dando più tempo a Freud per trovare Kerön. Chiunque trovi Kerön deve lasciar perdere ogni missione in corso e andare ad avvisare Freud. Queste sono le missioni principali e hanno la priorità. Non fate niente di avventato e soprattutto, CERCATE DI EVITARE QUALSIASI SCONTRO FINCHÉ POSSIBILE! Uccidere qualche guardia in più non ci serve a niente e perdere anche uno solo di voi potrebbe compromettere l'intera missione, É CHIARO?! -

- Si signore! -

- Ora passiamo alle cose più tecniche e alla sistemazione. Abbiamo solo due comunicatori purtroppo. Uno lo terrà Mehum. L'altro lo terrò io. Sorverglierò la situazione da lontano e avvertirò lui in caso succeda qualcosa di imprevisto. Dalle nostre informazioni "solo" Zaykross e Scarlett saranno presenti. Questo significa che ne Gheanna ne le altre guardie del corpo o consiglieri saranno presenti. Non sappiamo dove si trovino... - Disse Adam amareggiato nel dover mentire riguardo a Zaykross, ma sapendo che Shawn sarebbe rimasto solo con queste condizioni - ...Quindi dovremo avere fortuna, se doveste incontrare uno di loro due evitare lo scontro a QUALSIASI costo. Gli unici autorizzati a combattere con loro sono Vanvan e Mehum, ma sempre solo in caso di estrema necessità. Non iniziate mai il combattimento di vostra spontanea iniziativa. -

- Certo omone, tutto chiaro. -

- Come preferisci. -

Se loro hanno il permesso di combatterli devono essere davvero forti... mi chiedo quanto però. Pensò Lorenz tra se e se.

- Siete solo in tredici e le torri sono cinque. Motivo per cui ho deciso che uno andrà da solo. Vanvan ho scelto te, te la senti? -

- Certo! Puoi contare su di me. -

- Grazie Vanvan. Tu andrai alla torre numero 40. La squadra di Mehum é al completo, quindi tu, Lucienne e Scenzio andrete alla torre 37. Vi va bene? -

- Una vale l'altra. -

- ...Finché c'è il mio amore con me andrò ovunque... -

- Ahahahah ci divertiremo. - Disse infine Scenzio, sotto lo sguardo inquisitorio di Mehum. I tre si allontanarono dalla fila mettendosi insieme da un lato della tenda.

- Freud. Tu andrai insieme ad Alison e Tizio alla torre 35. Lui si trova già sul posto. Vi sta bene? -

- Certo. Tizio mi aiuterà a trovare Kerön. - Freud ed Alison si allontanarono dalla fila per andare in fondo alla tenda e passando accanto a Lorenz ne approfittarono per salutarlo.

- Coraggio. Ce la faremo. -

- In gamba Lorenz. Non mi deludere perché io farò di tutto per non deluderti. Buona fortuna. -

- Grazie ragazzi, buona fortuna anche a voi. -

Sulle spalle di Freud in pratica grava la riuscita della missione. Ha una grossa responsabilità eppure non è ansioso e non ha paura. Ma anche io non sarò da meno. Farò del mio meglio e anche di più.

- Meteo, Alyce e Ghost. Voi andrete alla torre 34. Vi va bene? -

- Si signore. -

- Certo! -

- ... -

Quelli chiamati passarono uno ad uno accanto a Lorenz. La prima fu Alyce, che come si aspettava il ragazzo non lo degnò di uno sguardo. Passò anche Meteo, ma anche lei non lo guardò in faccia.

- Ehi Meteo cos'hai? - Lorenz prese la mano della ragazza prima che lei se ne andasse ma Meteo la tirò via subito.

- Cosa vuoi ancora da me? Non ti è bastato quello che hai fatto ieri?... -

- Che cosa ho fatto? Pensavo avessimo risolto tutto. -

Meteo non lo ascoltò e continuò a camminare, seguita da Ghost.

Che cosa ho fatto... Pensavo davvero che ora fosse tutto apposto tra di noi...

- Ehi aspetta un attimo. - Disse Shawn interrompendo i pensieri del ragazzo - Questo significa che... -

- Si. Tu, Lorenz e Taisuke andrete alla torre numero 31. Obbiezioni? -

Shawn voleva ribattere. Non voleva stare con loro due perché se avessero trovato Zaykross prima di lui sarebbero stati in pericolo. Poi però si accorse che si stava preoccupando per loro, così decise di non dire niente.

- No... Va bene così. -

- Bene. - So che Lorenz tiene a lui. Se va con loro forse cambierà idea e non si suiciderà affrontando Zaykross. So che così metto in pericolo anche i due ragazzi, ma confido in loro affinché non facciano stupidaggini. É un pensiero egoista da fare, ma il potere che Shawn ha in mano è troppo grande da perdere. E ancora di più, da lasciare che loro se ne impossessino...

- Questo è tutto Farek Rae. Preparatevi a partire. -

I gruppi si radunarono tra loro per mettere in chiaro il percorso da fare per arrivare alle torri e come dividersi. Mehum però si allontanò dal suo gruppo per avvicinarsi a Lorenz.

- Hey tu. Prendi questo, ti servirà. - Mehum lanciò un coltello al ragazzo che riuscì a prendere al volo per un soffio.

- Wow, è bello affilato. -

- Ovvio, altrimenti non ucciderebbe nessuno. -

- Eh già... Aspetta, uccidere? -

- Questo dovrai fare se qualcuno cercherà di uccidere te. Vedi di non esitare, o non tornerai indietro. -

Dovrò... Uccidere delle persone...

Mehum si riunì col suo gruppo e anche Lorenz lo fece finendo di preparare le sue cose. Poi uscirono tutti dalla tenda e ognuno indossò il proprio cappello

- Auguro ad ognuno di voi buona fortuna, e spero di rivedervi a fine missione. Ora andate e portare onore al nome dei Farek Rae. -

I gruppi partirono e si divisero prendendo strade diverse. La missione era iniziata. Non si poteva più tornare indietro.

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Capitolo 50
*** Scheda personaggi n°10 Stile finale ***


Scheda personaggi n°10
Stile finale.





L'angolo dell'autore

- Salve a tutti cari lettori e bentornati nell'ultima scheda personaggi. Eh si, nonostante ci aspettano molti di più di quattro capitoli alla fine, questa é l'ultima volta che vedrete questa rubrica (per la prima parte di DMD si intende). E oggi sono anche solo siccome Lucienne é partita per andare in guerra. In questa scheda esploreremo lo stile e il design dei personaggi, leggeremo l'ultima lettera di ???, scopriremo momenti nascosti non rivelati durante la storia e il glossario ;). Noi ci rivedremo a fine della prima parte con un capitolo di ringraziamenti, dove parlerò anche di cosa riserva il futuro per DMD e il prologo della seconda parte. Non mi resta che augurarvi buona lettura e al prossimo capitolo.



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Design personaggi.



Un mio tallone d'Achille nella scrittura sono le descrizioni, lo avete visto. Parlo dei colori, cos'hanno addosso e via. Insomma, non ho dato molto l'idea di come sono fatti i personaggi di DMD per cui oggi con questa rubrica cercherò di darvi un'idea su come me li immagino e che effetto dovrebbero dare (solo quello principali). Iniziamo subito.





Lorenz: Aaaah. Caro il nostro protagonista. L'unico personaggio che ad oggi, a 5 anni dall'inizio di DMD... non ho ancora idea di come sia. É uno dei compiti più difficili che ancora oggi rimando sempre al giorno dopo. In linea di massima Lorenz é un ragazzo ben prestante. Non é altissimo (1,66 m ) ma é piuttosto muscoloso rispetto ai ragazzi della sua età, siccome si allena sempre in casa col suo sacco da box e attrezzi vari, e soprattutto ora dopo l'allenamento con Masamune. Ha dei capelli verdi (tinti prima di arrivare nella dimensione 6) che tiene alzati a formare una cresta (niente di punk tipo punte con lati rasati, semplicemente li tiene alti). Ha una cicatrice che gli parte dalla spalla destra fino a metà schiena procurarsi da piccolo giocando insieme a Mirko. Gli piacciono i vestiti scuri, pesanti e larghi. L'idea che dovrebbe dare quando le vedi é quella di un ragazzo forte, in forma e allegro, che ad una prima occhiata potrebbe sembrarti "sospetto" ma che conoscendo capisci che puoi dargli fiducia.



Mirko: Mirko é il più grande del gruppo e per questo ha un aspetto più maturo. É alto 1,75 m ed un fisico nella norma. Meno muscoloso rispetto a Lorenz siccome più che allenarsi preferisce o studiare, o leggere, oppure é impegnato nelle faccende di casa (che Lorenz evita sempre). La differenza é au!entrata ancora dopo l'allenamento con Masamune, siccome l'allenamento che ha fatto Mirko con Vanvan era incentrato sulla tecnica. Porta i capelli neri e lisci sempre spettinati che arrivano più o meno all'altezza del mento. Non parla molto, sopratutto se non é necessario, non ride spesso e la sua espressione da tranquillo sembra quella di uno arrabbiato. Ma é tutta apparenza, basta conoscerlo per capire che non é un duro.



Taisuke: Taisuke é altissimo per la sua età (1,72 m) ma ha un fisico asciutto e magrissimo. Il classico "pelle e ossa" che anche se mangia molto non ingrasserà mai. Muscoli non ne ha, vista la sua vita da ricco privilegiata con ogni confort, e fa fatica anche ad alzare piccoli pesi. Ha i capelli castani chiari e corti, con un ciuffetto ad onda davanti. Ha la madre coreana, da cui ha preso alcuni tratti e una carnagione poco più scura rispetto a Lorenz e Mirko. L'aspetto che ha, nonostante la sua altezza, é comunque quella di un "bambino" ancora immaturo, che non sa essere serio per un secondo e vuole sempre divertirsi.



Ghost: Il più basso del gruppo (1,60 m). Anche lui ha un corpo piccolo e fragile, quasi troppo magro e di costituzione debole. Tuttavia nasconde sempre il suo fisico sotto felpe e tute larghe, che lo fanno sembrare in salute. É molto pallido (e lo é ancora di più negli ultimi capitoli) e porta i capelli bianchi mossi sempre rigorosamente sotto il cappuccio. La sua espressione è perennemente apatica, senza emozioni, e la mantiene anche quando ride o piange. Non parla spesso, e quando lo fa dice le parole a bassavoce e facendo molte pause. Ha quasi sempre le occhiaie e lo sguardo perso nel vuoto.



Alyce: Per tutti quelli che se la immaginano come una bomba sexy mi dispiace deluderli. Alyce é tutto tranne che "femminile". Ha grosse e folte sopracciglia, capelli corti e praticamente sempre spettinati. É un po' sciatta e i suoi movimenti e atteggiamenti sono un po' maschili. Ha due seni molto abbondanti, ma anche qualche chiletto di troppo (di certo non la classica ragazza di un manga con il corpo a clessidra), le piace molto mangiare e si vede. Ma questo non è un problema per lei, anzi, le piace il suo aspetto e preferirebbe che pure Meteo avesse un po' di pancetta così da poterci giocare punzecchiandola. Alyce é una ragazza che ha sempre vissuto per strada e che ha dovuto imparare a combattere da subito ed é libera dagli stress della nostra società su come dover apparire e gli atteggiamenti che dovrebbe tenere una ragazza per bene. Lei fa quello che le piace e lo fa quando e come vuole, fregandosene di cosa dicono gli altri.



Meteo: completamente diversa da Alyce. Aveva lunghi capelli rossi, mossi, che arrivavano fino a sotto la schiena. Questo prima dello scontro con Zaykross. Ora li ha allisciati e a destra arrivano all'orecchio mentre a sinistra fino al gomito. Se guardati da dietro danno l'impressione che siano stati tagliati di netto da un fendente obliquo. I ogni caso ha sempre due ciuffi neri lisci che gli cascano sugli occhi. É sempre seria e sembra essere una dura, ma in realtà é molto sensibile e ha la lacrima facile. La paura é il suo più grande fardello. Ma tornando al suo stile, é molto più femminile di Alyce. Ha letto molti libri provenienti dalla dimensione 6 sul galateo e balli ottocenteschi, dove le donne ballavano in una sala sfarzosa con abiti altrettanto vistosi. Ha sempre cercato per questo di apparire il più perfetta possibile, pettinandosi sempre i capelli (so che può sembrare una cavolata, ma vi ricordo che loro abitavano in una baracca in mezzo ai mostri, cioè, non é che hai proprio un pettine e il tempo per stare davanti allo specchio), vestendosi con abiti carini e mantenendo una certa postura.



Grey: un omone grande e grosso. Alto 1.97 m e muscoloso quanto un body builder. Porta spesso gli occhiali da sole, ha un'acconciatura mohawk e la pelle molto chiara (tipica di tutti i meccanici/neoégo). É imponente quanto un'armadio (la sua mano é tanto grande da prendere tutta la faccia di Taisuke) e mette paura. L'apparenza però stavolta non inganna. Può schiacciare un cranio umano con solo la sua forza senza neanche trasformarsi. Ha un lato buono e vuole proteggere le persone a cui vuole bene, ma é perennemente tormentato dal suo passato, pensando di non essere capace di proteggere qualcuno ma di essere venuto al mondo per essere una macchina da guerra. Anche lui sorride molto di rado, ma sa comunque divertirsi. Questo sopratutto quando é stato con i ragazzi, che al contrario di Alyce e Meteo, comprendevano la sua figagine e in particolare... GLI OCCHIALI DA SOLE (di cui va molto fiero, il solo indossarli lo fa sentire più stiloso)





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Lettera di ??? Dio.



Io sono dio. Guang Guy-Shen. Come ho fatto a dimenticarlo. Finalmente sono tornato in me. Non sono riuscito ancora a ricordare tutto, ma Zaykross ed il dottore hanno detto che l'operazione avrà completamente effetto tra qualche cave. É un piacere ricordarmi del mio vecchio fratello Gheanna. Riguardo a Kerön invece purtroppo si é ridotto male, mentre gli altri due miei fratelli mancano completamente. Mi chiedo dove siano finiti. Ma l'importante é che sia tornato in me. Tornerò a regnare qui, come un tempo, portando tutto il mio popolo sulla retta via, perché io sono DIO.



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Glossario

Ho creato davvero tanti termini, alcuni dei quali non ho mai spiegato veramente cosa fossero o come funzionassero (un esempio sono i sigilli) qui trovate una carrellata di varie parole caratteristiche e usate spesso dai personaggi di DMD. Spero di non essere stato ridondante su alcune cose.

Vastatoris: Nome generale a tutte le specie che abitano la dimensione 6 (esattamente come dire animali). I Vastatoris poi si dividono in tre regni, secondo la nomenclatura scientifica, a loro volta divise in varie famiglie e poi specie. Una seconda classificazione invece, usata da cacciatori e clan, li classifica in base alla loro forza e pericolosità. In ordine crescente abbiamo: classe nera, classe rossa, classe blu, classe verde, classe gialla e classe bianca (appartenente solo a Vastatoris leggendari e di una rarità unica).

Rielouge Settentronale: Vastatoris di terra, famiglia dei Listeri, specie dei rielouge, di classe blu. Specie di rielouge particolare del nord, dotata di due ali con cui è in grado di spiccare piccoli e brevi voli, due zampe anteriori piccole e con due chele per strappare la carne dalle ossa alle prede, due zampe posteriori più grandi con cui cammina e un grande muso corazzato e duro con cui é in grado di spaccare la pietra. Un rielouge settentrionale adulto raggiunge i 4,5≈5 m di altezza. Ha varie cavità sul corpo collegate col suo sistema respiratorio, da cui esce un fumo nerastro quando sta cacciando. Questo fumo ha un'odore molto intenso e che gli altri rielouge possono percepire anche a qualche chilometro di distanza. Viene usato da loro per avvertire i propri simili della presenza di prede e appena ne sentono l'odore i rielouge partono subito per raggiungere quella zona. Particolarmente aggressivo, attacca qualsiasi cosa si muova. Non vive in branco ma difende sempre i suoi simili e gli esemplari maschi proteggono fino alla morte la sua prole. Se sta per morire e non ci sono suoi simili può farsi esplodere infiammando il gas nei suoi polmoni. In questo modo cerca di portarsi la preda con se e renderla più debole per l'arrivo dei suoi simili. Gli esemplari adulti diventano sordi. Impossibile da addomesticare.

Ziwisu: Vastatoris di terra, famiglia dei Sieno, di classe rossa. Specie serpentiforme, denti orizzontali sul muso che escono dalla bocca e dotato di otto zampe lungo il suo corpo. In media un ziwisu adulto raggiunge i 110≈130 m. Dal ventre produce una mucosa oleosa che gli permette di scivolare senza attrito su qualsiasi superficie. Abita le zone umide e con un paesaggio montuoso come Edit Nalta e Arafe Atak. Vive sulle montagne, dove in genere costruisce la sua tana scavando con i suoi denti nella pietra. Ha un indole calma e attacca solo se si sente minacciato o per mangiare. Per cacciare avvista le prede dall'alto, poi si butta in picchiata scivolando sulla montagna e arrivato alla preda lo travolge con la grande velocità acquisita e lo infilza con i suoi lunghi denti sporgenti. A volte le prede più grandi le trascina fino al corso d'acqua più vicino per affogarle, senza essersi mai fermato dalla spinta iniziale. Usa la stessa tecnica per pescare. Nonostante sia molto veloce quando si lancia, una volta fermatosi per mangiare diventa molto lento e ci mette molto a risalire in montagna. Inoltre ha difficoltà a girarsi ed é completamente vulnerabile ella sua zona posteriore, dove l'unica difesa che ha é la coda. Può essere addomesticato per farlo diventare un ottimo mezzo di trasporto.

Derisu: Vastatoris volante, famiglia dei Tira, di classe nera. Specie dotata di due lunghe ali, due ali più piccole nella parte posteriore, e zampe con artigli uncinati. Sono piccoli e non crescono molto, ma hanno un'apertura alare di 2,5~3 m. Sono principalmente squamosi ma hanno le ali piumate. Si trova solo a P-Efiesou. Vola durante tutto il giorno senza atterrare quasi mai per scaldarsi col sole. Una volta spento passa la notte dormendo sotto la sabbia. Riprende il volo 40 minuti prima che il sole si riaccenda, e non sbagliano mai grazie ad un orologio biologico che hanno sviluppato. Non attacca mai. Se viene attaccato si allontana dalla zona. Non caccia. Nessuno lo vede mai mangiare, ma si dice che mangi le carcasse di umani e Vastatoris che trova in giro. Si dice anche che addirittura preveda il futuro, presentandosi solo quando qualcuno deve morire. Altri pensano che se lo vedi volare verso la fine della notte potrai stare tranquillo che vivrai fino al giorno dopo e che vedrai la luce del sole. Nonostante questo é molto raro avvistarli. É molto debole. Può essere preso di sorpresa, e spesso muore al primo colpo. Nessuno ha mai provato ad addomesticarne uno.

Laiza: Vastatoris di terra, famiglia dei Saiza, di classe blu. Piccolo Vastatoris dotato di sei zampe e tre mandibole estensibili ricoperte di denti affilati e uncinati. Vivono solo qualche xin e non superano i 4 cm di lunghezza. Si trova solo a P-Efiesou e abitano nelle mura degli edifici. Creano il nido e proteggono le uova con i tessuti utilizzati per i vestiti di P-Efiesou, per questo é facile trovarli in edifici pieni di vestiti. Una ditta sterminatrice é diventata famosa specializzandosi nell'eliminazione dei laiza nelle case e negli armadi della gente più ricca. Si attaccano alle persone cercando di non farsi sentire, colpendoli quando sono fermi o dormono. Li pungono con i loro numerosi denti aggrappandosi e iniziando a rilasciare un veleno paralizzante che può creare fastidio ai neoégo ma paralizzare un umano dopo solo un paio di minuti. Poche gocce possono comunque corrodere il corpo lentamente paralizzandolo completamente in meno di uno xin. Una volta paralizzato entra nella bocca della vittima e inizia a mangiarne organi e muscoli mentre la persona é ancora viva. Non ha una grande resistenza e basta schiacciarlo per ucciderlo. Nonostante questo bisogna fare attenzione se lo si schiaccia a mani nude o con ferite esposte: i denti potrebbero pungerti o potrebbe schizzare il veleno.

Vastatoris di Gheanna: Appartengono al regno di terra, ma non fanno parte di nessuna famiglia ne specie. Sono creati in laboratorio dall'esercito di Gheanna e quindi in provetta e senza partire da un Vastatoris come base. Ognuno è diverso dall'altro quindi é impossibile classificarli. Eseguono gli ordini di Gheanna e dei suoi sottoposti.

Regno: Grandi territori governati da una sola persona ( lo Zouru). Ognuno ha un proprio ordinamento politico, un sistema monetario diverso e diversi modi di gestire l'economia, rendendoli tutti molto differenti tra loro. L'unica cosa che hanno in comune é il ordinamento giudiziario, dettato da Gheanna. In totale sono sei.

Zouru: Re che governa un regno a proprio piacimento. Viene eletto con una gara, che testa le capacità dei candidati necessarie per essere uno Zouru, come la forza in combattimento o la gestione del popolo. Anche se l'elezione dello Zouru dipende solo dal candidato, il popolo, se non soddisfatto, dopo un vepa dall'elezione può far partire una votazione per "licenziarlo". In totale sono in sei: Una ragazza e un ragazzo, una donna e un uomo, un'anziana e un anziano. Ogni 70 vepa, uno Zouru passa allo stato successivo (per esempio da "ragazzo" a "uomo" ) e lo Zouru più anziano va in "pensione" cedendo la gestione del regno allo Zouru successivo. Uno Zouru rimane tale finché non viene spodestato dal proprio popolo o ucciso. Tutti gli Zouru sono accompagnati da una guardia del corpo che viene scelta da gli Zouru stessi (la guardia del corpo di Sakala, Zouru di P-Efiesou, é Kate).

P-efiesou: Il secondo regno. É un'enorme ellissoide, costruito distruggendo l'intero vecchio secondo regno sotto l'ordine di Sakala. Il diametro orizzontale é di 1200 km circa, mentre quello verticale é di 600 km circa. A metà dell'elissoide c'é il piano abitato, quasi completamente ricoperto di sabbia. Nel piano sottostante c'é tutto lo snodo dell'Hayground. Nel piano ancora sotto c'é la biblioteca, il tesoro reale. L'ultimo piano invece é pieno di macchinari, dove lavorano le persone più povere del secondo regno per far funzionare tutti i meccanismi di P-Efiesou. É il regno più ricco, grande e popolato tra i sei. É anche il regno più illuminato, con 13 ore di luce e 7 di buio a cave. Nonostante questo, ha la potenza bellica più debole rispetto a tutti gli altri regni. Sakala però non ha ancora intenzione di investire in questo campo, ripetendo che non c'é niente di più inutile della guerra.

Tou: Legno in echinonz

Satourie: Il "Pianeta rosso" che illumina ogni cosa con la sua luce rossa per 15 cave ogni xin.

Arafe atak: Montagna piatta situata vicino al secondo regno. É uno dei luoghi più pericolosi per una persona semplice poiché pieno di clan e Vastatoris. Per qualche motivo, tutto ciò che passa in questa dimensione appare solo su Arafe Atak, rendendolo il posto ideale per racimolare oggetti e materiali di altre dimensioni. Arrivare ad Arafe Atak dall'esterno é particolarmente difficile per via degli strani fenomeni atmosferici che si creano al confine. Per questo motivo é anche un buon posto dove isolarsi o nascondersi.

Edit Nalta: Catena montuosa circolare non molto distante da Arafe Atak. Al centro vi é una vecchia città di cui ora rimangono solo le rovine. All'interno delle montagne i Farek Rae hanno costruito uno dei loro covi.

Torre di controllo: Torre metallica colossale a forma di prisma a base circolare. Sono sparse ovunque e producono ossigeno e aria respirabile. Possono anche ricaricare e rigenerare i meccanici.

Torre di ultra-controllo: Torre di controllo ancora più grande, che producono più aria e che si trovano solo nei regni. Fungono anche da prigione per i meccanici.

Omnia: Evento che si ripete ogni vepa durante la prima nensanarie del Gheaxin. Ogni vepa si tiene in un regno diverso. Consiste in una serie di tornei, ognuno di una categoria di combattimento diversa. Guerrieri da tutto il mondo si allenano per vepa interi per questo vepa, cercando di farsi notare dagli Zouru ed essere di conseguenza ingaggiati nel loro esercito. Se di gradimento a Gheanna possono anche entrare nel suo esercito, obbiettivo ambito da molti.

Cacciatori: Vari mercenari che possono essere ingaggiati per dare la caccia a una o più persone. Ognuno é specializzato nella cattura di una determinata tipologia di persona (cacciatori specializzati nel catturare gli Oni o i meccanici, o un tipo di Vastatoris ecc...). La loro fama e potenza é tanto grande quanto il pagamento che richiedono in cambio dei loro servigi. In alcuni casi, i cacciatori agiscono anche senza un incarico preciso, catturando le persone che incontrano e mettendole all'asta.

Oni: Persona che ha nel suo corpo sia il suo Doom che il suo Golem, mantenendo il controllo di entrambi. La loro forza è senza eguali. Gli Oni senza controllo di solito vengono catturati e venduti al mercato nero.

Sigillo: Foglio di carta creato con il legno della domenica 6. Si posiziona sul petto della persona. Il sigillo inizierà ad "assorbire" l'energia dell'anima, canalizzandola al suo interno e impedendo alla persona di accedere ai suoi poteri. Siccome il sigillo risucchia la sua energia continuamente é come se rimanesse attratto al petto della persona, e quindi é impossibile che si stacchi da solo se non rimosso.

Farek Rae: Esercito di ribelli che tenta di eliminare la supremazia di Gheanna su questo pianeta e liberare il suo popolo.

Esercito reale: L'esercito di Gheanna. Tra i suoi guerrieri più forti ci sono le sue guardie del corpo, i consiglieri, il primo ministro, il dottore, il carroziere e dio.

Clan: Piccoli gruppi creati da persone che non vivono nei regni. Prendono il controllo di varie zone proclamandole loro, da questo derivano vari scontri territoriali tra clan. La maggior parte dei clan é a stretto contatto con il mercato nero, dove vendono le anime catturate.



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The hidden parts





[...]
- Lorenz... - Meteo lo abbracciò forte lasciando cadere la sciabola. Ancora una volta, proprio quando stava per abbandonare tutto, le parole di Lorenz riaccesero la speranza dentro di lei. Anche se le lacrime continuavano a rigarle il viso, ora era felice. Felice di avere accanto persone come lui che ci tenessero a lei, cosi come ci teneva Grey. Il tempo sembrò fermarsi per Meteo, ma ad un certo punto Lorenz iniziò a farsi pesante. Adesso era il ragazzo ad aggrapparsi alla ragazza.

- Lorenz? - Il ragazzo non rispose. Si era addormentato tra le sue braccia e con la bocca aperta, da cui aveva iniziato a sbavare. Meteo non riuscì a trattenersi dal sorridere, e si accorse che, ormai, rideva solo quando era in sua compagnia.

- Grazie. Grazie di tutto Lorenz. -

- Oh non c'é di che, lurida baldracca. -

- Cosa? - Lorenz spinse a terra Meteo con forza. La ragazza dopo esseri ripresa guardò in alto e vide Lorenz con gli occhi rossi guardarla con un aria cattiva.

- Hey ma che ti prende? -

- Che prende a me? Pensi che non ti abbia visto con quella sciabola? Che non abbia capito cosa avevi intenzione di fare? -

- Io... Scusami... Avevo perso la ragione... -

- Scusa un corno. Pensi che le scuse sarebbero bastate a riportare il mio amico in vita se non avessi portato qui Lorenz in tempo EH? - Lorenz la calciò spingendola.

- Non sei mai stato così violento, ma che hai? Mi dispiace per quello che stavo facendo... -

- Oh ma certo che ti dispiace adesso. Dopo che ti ho detto che ti aiuterò a prendere il tuo patetico amico va tutto bene. -

- Ma... Hai detto che lo avremmo salvato insieme... Pensavo volessi salvarlo anche tu... - la ragazza iniziò a piangere ma a Lorenz non fregava niente. Gli mise un piede sulle sue gambe e si avvicinò a lei.

- Oh certo. Ti aiuterò a salvarlo. Così sarai in debito con me e potresti ricompensarmi con qualcosa. - Lorenz le afferrò un seno strizzandolo con forza ma Meteo gli tirò un ceffone fortissimo facendolo allontanare.

- Pensavo fossi diverso Lorenz. Ma mi sbagliavo... - Meteo uscì dalla tenda piangendo, lasciando Lorenz da solo in piedi a ridere.

- Ahahahaha, che zoccola. Tanto sarà mia. - poi il ragazzo svenne, cadendo sul letto di Mirko e tornando a dormire scavando.
[...]









[...]
Una delle notti del Gheaxin, a qualche cave dalla guerra, i tre ragazzi dormivano tutti beatamente nella loro tenda. Alyce però era ancora sveglia e si era appena intrufolata nella loro tenda per prendere qualcuno.

- Hihihi, guarda come dorme il mio pargoletto. É così carino. Lo porterò in un posto speciale, così quando si sceglierà sarà tutto felice.

Alyce prese in braccio Ghost e in punta di piedi iniziò ad andarsene, ma qualcuno le afferrò la spalla.

- Ops scusami, ti ho sveglia... -

Lorenz strattonò Alyce per prendersi Ghost e poi spinse la ragazza a terra.

- Hey, ma ti pare il modo? Che fai? -

- Che stai facendo tu? - Lorenz controllò che Ghost stesse ancora bene. Quando poi si voltò verso Alyce la guardò con degli occhi rossi e iniettati di sangue.

- Volevo solo portare Ghost in un bel posto. Quindi se permetti... - la ragazza si rialzò da terra e cercò di riprendersi Ghost ma Lorenz glie lo impediva tirandolo.

- Che cosa vuoi da lui? Allontanati. Non lo vedi che non ti vuole. -

- E invece lui mi vuole bene e vuole stare con me quindi lascialo in pace. - Alyce tirò ancora più forte riuscendo a prendersi Ghost. Sul petto di Lorenz si accese una luce rossa scura e un filo metallico spinato uscì dalla sua mano, allungandosi fino ad Alyce e ferendole le mani, costringendola a lasciare la presa.

- Bello, stai leggermente esagera... - si leccò le ferite un po' irritata, ma quando vide che Lorenz, prendendo Ghost con lo stesso filo spinato, stava ferendo anche lui non ci vide più. In un attimo si trasformò e tirò un pugno potentissimo in faccia a Lorenz che spesso alla sprovvista volò dall'altra parte della tenda svenendo. Poi la ragazza riprese Ghost e uscì dalla tenda.

- Non rivolgermi mai più la parola. D'ora in poi per me non esisti. -

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Capitolo 51
*** Le guardie delle torri ***


Note dell'autore: BEHOLD, MY ULTIMATE CHAPTER! Scherzo, salve lettori :D finalmente sono tornato con l'inizio della guerra e sono qui per dirvi un paio di cose. 1) Purtroppo le persone da seguire sono tante e dovrò spesso cambiare scena. Per facilitare la cosa, e per non farvi perdere il segno, ad ogni cambio di scema aggiungerò un disegnino che vi mostrerà i personaggi coinvolti in quel momento e dove si trovano nella torre. In questo modo con una sola occhiata ricorderete cosa é successo l'ultima volta in quella torre. E tranquilli, apparte la parte iniziale, i combattimenti non verranno MAI tagliati, quando inizierete a vedere i pugni volare, vedrete anche il combattimento finire ;) I disegni credo saranno pronti per la prossima settimana. 2) Piccolo chiarimento sui poteri di Shawn. Anche se ha la possibilità di creare e controllare ogni cosa, questo non vuol dire che ci riesca. In fondo, non funziona come un genio della lampada (che ti basta esprimere il desiderio e lui te lo avverà) ma deve concentrarsi e pensare esattamente a quello che sta facendo. Le sue formule magiche che usa come nomi per gli attacchi altro non sono che frasi per concentrarsi e focalizzarsi su quello che vuole realmente che accada. Quindi il suo limite sono solo la sua fantasia e le sue capacità di concentrazione. L'ho specificato per evitare che si pensi "perché non ha fatto questo? Se può fare qualsiasi cosa, perché non ha fatto quest'altro?" 3) Piccola curiosità, le torri di ultracontrollo hanno un diametro di 437 metri, sono alte 1007 metri e divise in 203 piani. Beh ho detto tutto, buona lettura ;)



CAPITOLO 40
La missione ha inizio: le guardie delle torri.




Data attuale: 17° cave di Gheaxin.


Ore: 19:89. Mancano solo undici minuti all'inizio della missione.







Torre di ultracontrollo n°31.






A P-Efiesou regnava ancora la notte. Nelle città e quartieri tutti dormivano tranquillamente, pronti ad affrontare il giorno seguente e passando una notte come le altre. Per alcuni ragazzi invece quella notte avrebbe cambiato la loro vita per sempre.
Erano appena arrivati a qualche centinaia di metri dalla torre di ultracontrollo Taisuke, Lorenz e Shawn e, nonostante la missione pericolosa che stavano per affrontare, i primi due erano anche troppo tranquilli. Difatti solo il mago stava perlustrando la zona con i suoi poteri per cercare la presenza di eventuali trappole.
Nel frattempo, Taisuke cercava di consolare il suo amico dall'ennesimo litigio con Meteo.

- Non lo so Tai. Ogni volta che penso di aver fatto un passo avanti ne facciamo dieci indietro. Ieri l'ho vista disperata, l'ho consolata e sembravamo essere apposto, poi mi sveglio stamattina e mi odia di nuovo... Ma che devo fare? -

- Aaah Lorenz Lorenz Lorenz. Lasciale perdere le ragazze. Sono tutte matte, é una lotta persa cercare di capirle. Quindi invece di intristirti per queste cose pensa hai problemi veri. Tipo il fatto che siamo solo in due e non possiamo fare tutte le mosse combinate che abbiamo progettato con Mirko e Ghost! - Finì il ragazzo squotendo Lorenz dopo averlo preso per le spalle.

- Eh già... -

- Su su. Non puoi davvero intristirti solo per questo. Non pensarci. -

- Non é solo questo. Anche Alyce mi odia, e Ghost ha qualcosa che non va ma non ha voluto dirmelo. Mi manca anche Mirko. Non so che cosa stia succedendo. Forse questo posto ci sta cambiando. E se non tornassimo più il gruppetto che eravamo prima? Se ci dovessimo separare tutti? E se oggi non riuscissimo a tornare? E se.. se... -

Lorenz era in preda al panico e Taisuke per fermarlo lo fracicò con una borraccia d'acqua presa dalla sua borsa.

- Ok grazie... Ne avevo bisogno. -

- Stai tranquillo. Sono qui apposta Ahahahaha. Che avresti fatto senza di me. Ora rilassati, tanto stressarsi così non serve a niente. - Disse Taisuke sdraiandosi sulla duna di sabbia con le mani dietro la testa e chiudendo gli occhi.

- Hai ragione. So che finché ci sarai tu andrà tutto bene. Sono fortunato ad avere un amico come te su cui posso sempre contare. - si voltò verso il suo amico per lodarlo sapendo che ama ricevere complimenti, ma si era già addormentato - Si insomma, quasi sempre... -

Mi fa piacere però vederlo piuttosto tranquillo. Abbastanza da farlo addormentare a pochi minuti dall'inizio di questa missione. Shawn invece lo vedo più strano del solito.

Il mago aveva ormai finito di controllare la zona, eppure continuava ad andare avanti e indietro, immerso nei suoi pensieri.

Quel maledetto vecchio non ha capito niente. Mandare quei due con me é stato un colpo basso, ma soprattutto una scelta stupida. Che io combatta o meno Zaykross quei due potrebbero incontrarlo prima di me. E se li attaccasse e morissero? A questo non ci aveva pensato? Diamine ora mi toccherà prote... Aspetta e perché mai? Il mio obbiettivo é solo uno: vendicarmi di Zaykross. Solo così sarò soddisfatto. É l'unica cosa che mi rimane da fare... L'unica cosa che posso fare... Giusto?

- Buh! -

- AAAH! - Lorenz sbucò dal nulla spaventando il suo amico - Maledi... Non farlo mai più! -

- Ahahahah di solito uso i tuoi poteri per vedermi prima e non ci riesco mai, era un'occasione che non potevo perdere. In ogni caso che cos'hai? -

- Niente, perché? -

- Beh non mi servono i tuoi poteri per capire che sei preoccupato. -

- Preoccupato? Ma che hai capito. Si é preoccupati se si ha paura che una qualcosa possa andare storto. Io invece ne ho la certezza. -

Eppure... Forse non sono preoccupato per me stesso. Se dovessi morire, loro cosa farebbero se dovessero incontrare Zaykross?

- Ma dai non dire sciocchezze. Perché sei così pessimista? Se ci impegnamo andrà tutto bene. Dobbiamo solo entrare, controllare se c'é il bambino, liberare i prigionieri e uscire. Una cosa veloce: Dentro-e-fuori. -

- Lorenz dentro questa torre c'è Zaykross! -

- Cosa? -

- É così... Sapevo che lui si trovava qui e ho fatto in modo che ad essere inviato a questa torre fossi io, in modo che potessi combatterlo. Ma quel vecchio ha inviato anche voi due. -

- Oh... Ma... Perché vuoi combatterlo? -

- Lui ha distrutto i miei sogni, e lo ha fatto con gusto per solo il piacere di farlo. Mi ha tolto ogni cosa che avevo lasciandomi senza niente. Lo capisci? Non lascerò che la passi liscia così. -

- Ma adesso hai noi no? -

- Che stai dicendo? -

- Non so cosa sia successo esattamente, e mi dispiace che tu abbia perso tutto in passato, ma adesso puoi andare avanti. Puoi iniziare una nuova vita con noi. Puoi vivere con noi qui e appena sapremo come tornare nella nostra dimensione verrai con noi. Qui ci si diverte ma ti assicuro che anche lì abbiamo cose fantastiche. Serate con i videogiochi, cinema, parchi pieni di alberi e animali e poi la cioccolataaa! Voi qui non avete la cioccolata, non sapete cosa vi state perdendo. É la vita. -

- Io... Non penso che starei bene con voi. Insomma, non centro niente, non capisco cosa siano questi videogiochi che elogiate tanto e i tuoi amici ancora non mi accettano. E questo per quanto tu possa volermi tra di voi non potrai cambiarlo. -

- Aaah bazzecole. Dovevi vedere quando ho fatto entrare Taisuke. Ricco e presuntuoso, Ghost non poteva nwanche guardarlo, eppure adesso é un pezzo fondamentale del gruppo. Devi solo dargli il tempo di abituarsi a te. E tu potresti aprirti un po' di più. -

- Non é così facile. A volte il mio potere é una condanna. Posso benissimo controllarlo, ma la curiosità di sapere cosa pensa la gente di te é tanta e spesso cedo alla tentazione. Quando poi leggo però vorrei non averlo mai fatto. Tu sei troppo ingenuo, pensi che siano tutti buoni ma non è così. Eppure vorrei essere come te e liberarmi di tutto questo, vivere nell'ignoranza e nella speranza. Stare più tranquilli. -

- Mi dispiace... Non ne avevo idea. Lo so che a volte le persone possono pensare cose davvero cattive, ma questo non vuole dire che tu sia condannato. Puoi sempre fargli cambiare idea. Fagli conoscere il vero Shawn e vedrai che ti troveranno tutti simpatico. Non puoi arrenderti senza averci neanche provato, c'é sempre una terza opzione. -

- Diamine. Ti hanno mai detto che sei molto persuasivo? Da dove prendi tutte queste frasi? -

- Ahahahaha lo so me lo dicono tutti. Mirko dice che riuscirei a vendere condizionatori agli eschimesi. -

*BEEP BEEP* *BEEP BEEP*

- Che cos'é? Abbiamo innescato una bomba? Eppure avevo controllato la zona. - Chiese Shawn.

- Non credo. Proviene dalla borsa di Taisuke. -

Lorenz si avvicinò al suo amico addormentato per cercare nella sua borsa cosa stesse facendo quel baccano. Dopo aver smucinato per molto tempo, riuscì finalmente a trovare il colpevole: era lo stesso agegio che stava suonando la sera prima.

- Aaah é una delle console che ha rubato Taisuke all'omnia. Non pensavo se le portasse dietro, ma quante cose entrano in quella borsa? -

- Aspetta fa vedere. - Shawn allarmato prese l'oggetto per studiarlo meglio.

- Sai come funziona? -

- No ma non ha niente a che fare con quello che ci volevate fare voi. Questo é un comunicatore dell'esercito di Gheanna. Lo usano per comunicare a distanza e funzionano grazie alle anime di tre meccanici inserite in ognuno di essi. -

- Ecco perché non ci capivamo niente. Allora Taisuke ha fatto bene a rubarli, ora potremo sapere ogni cosa che si comunicano. -

- Si se sapeste l'echinonz. Lo terrò io così vi farò da traduttore. -

- Si si tranquillo. Però a fine missione dobbiamo rivedervi di nascosto così me lo restituisci. Sai, Taisuke odia che gli vengano prese le sue cose. -

- Eehm... Allora no. Ho cambiato idea. Tienilo tu. -

- Dai, hai paura di Taisuke. Capisco che ti abbia battuto io ma sono sicuro che tu sia in grado di gestire uno come lui. -

Non é questo il problema. Per la fine della missione io sarò morto, non potrò restituirlo... Però forse... Potrei davvero stare con loro. Magari solo per un po'. Ma si, il tempo di allenarmi e diventare più forte per sconfiggere Zaykross. Solo per questo.

- Tu Lorenz... Vuoi davvero che venga con voi? Anche se ho provato ad ucciderti e tutti gli altri non mi sopportano? -

- Ma certo, quante volte devo ripetertelo? Non mi far diventare più sdolcinato altrimenti sarebbe strano, ma mi sono divertito con te, e so che in fondo anche tu ti sei divertito. Quindi... - Lorenz tese la mano a Shawn in segno di amicizia - Perché non accettare. -

Il mago ancora titubante ci mise parecchio a prendere una decisione.

Si é vero, mi sono divertito. Diamine, non capisco perché ma... Mi sento come finalmente avessi trovato... Un posto dove stare. E anche una persona che mi vuole per quello che sono e non per quello che so fare...

- D'accordo, d'accordo. Ho capito, non ho altra scelta. Se insisti così tanto allo sono costretto ad accettare. Verrò con voi e vi aiuterò a trovare il modo di tornare nella vostra dimensione. - disse Shawn rispondendo alla stretta di mano - Così giocherò al vostro amato "King of Blade" e assaggerò questa tanto elogiata cioccolata. -

- Ahahahaha Oooh finalmente. Non vedo l'ora. Ti assicuro che... Ehi aspetta un momento, io non ti ho mai parlato di "King of Blade". Come lo sai? -

- Ah si é vero. L'ho trovato tra i tuoi ricordi. -

- Cooosa? - Esclamò Lorenz portandosi le mani alla testa - Puoi guardare anche tra i miei ricordi? -

- Ma certo. Con i miei poteri posso fare tutto. Ma tranquillo, non mi sono messo a frugare. Ho guardato solo quello. -

- Ah ok. - fece Lorenz sollevato.

- Apparte qualche fantasia che hai fatto su Meteo. -

- HEY! -

Il ragazzo tutto rosso per l'imbarazzo cercò di picchiare il suo amico, ma ad interromperli fu il sole che proprio in quel momento si accese.

- É ora... Dobbiamo andare. Sei pronto Lorenz? -

- Nato pronto. -

- Sveglia Taisuke. -

- Sono già sveglio! - Disse prontamente l'interpellato alzandosi di scatto.

- Ma... -

- Si, non riesce a dormire con la luce. A volte il suo essere viziato é utile. - rispose Lorenz a Shawn, già conoscendo la sua domanda.

- Oh ma andiamo. É sempre utile. - finì Taisuke sistemandosi la maglietta.

Raccolsero le proprie cose e, dopo aver indossato ognuno il proprio cappello, iniziarono a camminare verso la torre. Nel frattempo, qualcuno dalla torre osservava i ragazzi molto compiaciuto.

Bene bene bene. I due ragazzi speciali stanno venendo nella mia torre ignari della mia presenza. Ma che casualità. Sembra che Meteo alla fine non abbia voluto sporcarsi le mani, ma gettarli nelle mie fauci mi risparmia la fatica di cercarli, quindi considero comunque il patto rispettato. E sono un uomo di parola io.

Zaykross prese il suo ricevitore e lo accese scegliendo la frequenza giusta.

- Telise, puoi liberare Grey come da programma. Ripeto. Puoi liberare Grey. -

E ora, andiamo a catturare questi ragazzi. Sono davvero curioso di scoprire quale sia il potere del moro.

Intanto i ragazzi continuavano ad avvicinarsi. Lorenz diceva di essere tranquillo, e ci credeva, ma il suo cuore batteva all'impazzata. Iniziò a provare un misto tra eccitazione e paura. Tutto sarebbe potuto succedere da lì a poche ore, e solo ora si stava chiedendo se era veramente pronto ad affrontare qualsiasi conseguenza. Purtroppo però ormai era troppo tardi per farsi domande del genere: non si può più tornare indietro, e lo capì non appena superarono il confine della torre di ultracontrollo. La guardia della torre non si fece attendere. Sbucò da sotto la sabbia, sbarrando la strada del portone ai ragazzi.
Lo identificarono come un uomo, ma in realtà era difficile anche solo capire se fosse veramente un essere umano. Era una grossa figura nera, con una forma a campana, completamente coperto da una mantello nero e un cappuccio che gli oscurava la faccia.
I ragazzi non intimoriti continuarono ad avanzare ed a quel punto la guardia iniziò a parlare.

- Non fate un passo in più. Io sono il guardiano della torre di ultracontrollo numero 31, e in nome del sommo e onnipotenteotente Gheanna, vi ordino di fermarvi all'istante o ne pagherete le conseguenze. Eh eh eh é chiaro? -

Nessuno dei tre lo sentì e quindi continuarono ad avvicinarsi come se niente fosse.

- SIETE SORDI O COSA? HO DETTO DI FERMARVI! -

- Come? Oh avevi parlato? Scusaci ma sei ancora troppo distante. Non ti sentivamo bene. - rispose Lorenz alla guardia.

- Oh si effettivamente siamo ancora lontani. Dovrei smetterla di iniziare a parla... OH MA UN CORNO! ORA MI SENTITE QUINDI FERMATEVI O SARÀ PEGGIO PER VOI! -

- Ah ok ora abbiamo sentito. Comunque no. -

- Cosa? Come osate... - Il guardiano tirò fuori un braccio dal grosso mantello. Impugnava una grande ascia che sulla lama teneva incastonata una sfera luminosa rosso scuro. Luomo dopo aver fatto uno strano movimento fece brillare l'anima che aveva sull'ascia e dalla lama iniziò colare del magma. Poi lanciò un fendente e in questo modo creò una specie di frusta di lava che si allungò fino a raggiungere i ragazzi che nonostante la sorpresa schivarono il colpo in tempo.

- Oddio ma che cos'era quello? - Chiese Taisuke spaventato.

- Quella era lava. - rispose Shawn. - Ha un Golem basato sulla roccia, e può fonderla per ottenere lava. Usa anche delle asce come armi roku, dove inserisce la sua stessa anima. -

- *Grrr*, Ma come ti permetti. Hai svelato tutto. Tu devi essere un telepate. Se questo é il tuo potere significa che sei il più debole. Mi concentrerò prima su di te, così farò prima. - Lanciò un altra frustata di lava, questa volta diretta solo a Shawn. Il mago avrebbe potuto benissimo distruggerla o deviarla, ma decise ancora una volta di schivarla lanciandosi di lato. Solo ora i ragazzi si accorsero che le lingue di lava che si allungavano verso di loro una volta staccatesi dall'ascia si raffreddavano subito, solidificandosi in delle stranissime sculture di roccia.

- Oh oh il primo combattimento. Di lui me ne occupo io. - Disse Lorenz rimboccandosi le maniche.

- Eh no invece. Tocca a me questa volta. Ti farò vedere di cosa sono capace. - ribatté Taisuke.

- E invece non avete capito niente. - Shawn li afferrò entrambi per la maglietta fermando la loro corsa - Perdereste tempo a divertirvi invece di sconfiggerlo già lo so. Ricordate la nostra missione? Dobbiamo arrivare in cima il più velocemente possibile, e solo io posso sconfiggerlo in modo rapido. -

Zaykross ci ha visti e sta scendendo per raggiungerci. Teletrasportato i ragazzi al piano sopra il suo così non avrà modo di incontrarli.

- Uffa. Ero già pronto a scatenarmi. - Disse Taisuke affranto.

- Ricordate gli obiettivi ragazzi. Non dobbiamo perdere tempo a combattere se non é nece... - La guardia li interruppe di nuovo con una frustata di lava.

- MI STATE IGNORANDO! Fate tanti progetti come se foste in grado di metterli in atto. Ma io, Hector, guardiano della torre di ultracontrollo numero 31, non lascerò mai che qualcuno varchi la soglia di questo... -

- Grazie Shawn! Ci vediamo dopo allora. - Mentre la guardia parlava Shawn aveva teletrasportato i due ragazzi su una finestra una ventina di piani più in alto.

- Ma cosa? Come ci siete arrivati li su. - Hector cercò di afferrarli con un lunghissimo tentacolo magmatico ma quando raggiunse la finestra ormai i ragazzi erano già entrati.

- *Grr* -

Quello é il piano più alto dove riesco ancora a distinguere una finestra, non avrei potuto teletrasportarli più in su. Ma sono ormai molto più in alto di Zaykross che ora sta scendendo. Per adesso sono al sicuro.

Hector per la rabbia impugnò entrambe le asce e iniziò a riempire Shawn con una serie di frustate di lava. I colpi alzarono una marea di sabbia che ostrui la vista del bersaglio ma la guardia in preda all'ira continuò ad attaccare.

- Aaah non sono riuscito neanche a rallentarli. Questa volta Il maestro Zaykross mi licenzierà davvero. Eliminerò subito questo piccoletto così potrò entrare nella torre e raggiungere quei... Eh? - quando finalmente si fermò capì che non stava colpendo niente. Shawn era sparito.

- Ma cosa... -

Il mago stava correndo dietro di lui, a pochi passi dal portone d'ingresso della torre.

Se non lo sconfiggo di sicuro mi inseguirà infastidendomi, ma é anche vero che non dovrei sprecare energie per un tizio come lui. Vorrei conservare i miei poteri per quando saranno veramente utili.

- Ma la volete smettere di ignorarmi? -

Hector affondò le sue asce nella sabbia e poco dopo due grandi tentacoli di lava sbucarono davanti a Shawn. Questi si spalmarono sul portone per poi solidificarsi creando un muro di pietra.

Potrei ancora teletrasportarmi alla finestra qua sopra, ma mi sembra veramente testardo questo qui. Sarà meglio eliminarlo in fretta.

Finalmente il mago si decise, e sistemandosi il cappello si voltò verso Hector.

- Eh eh eh. Ti sei arreso a quanto vedo. Non puoi scappare piccolo vigliacco. I tuoi poteri telepatici non funzioneranno con me e non avrai modo di sopravvivere ai miei potenti colpì di lava. Preparati perché sta per arrivare... -

- *Yaaawhn.* Non te lo ha mai detto nessuno che chiacchieri troppo? Potresti capirlo anche da solo. -

- Ma come osi. Io sono il grande Hector, guardiano della... - una copia di Shawn apparve dietro la guardia, sfilò dal cappello una spada di legno dal cappello e infilzò Hector azittendolo.

- Ho una gran fretta, non ho tempo per i giochetti. -

* * *




Torre di ultracontrollo n° 34

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Davanti alla torre trentaquattro, Alyce, Meteo e Ghost si erano appena appostati dietro una duna dalla quale potevano tenere d'occhio la torre.
Ghost era impegnato a caricare la sua nuova pistola costruita da Kakou, tutta in metallo grigio e con dei ghirigori in celestino. Portava sulla schiena anche vari e strani tubi metallici, che producevano un gran rumore quando sbattevano tra loro.

- Hey Ghost, allora mi dici quei bastoni cosa sono? Ho visto che li usavi quando ti allenavi con Kakou, mi spieghi come funzionano? -

Il ragazzo la fissò per qualche secondo, poi fece spallucce e riprese a pulire la sua arma.

- Uffa. Sei scortese. -

Nel frattempo Meteo, che si era allontanata per controllare il perimetro, tornò dagli altri con buone notizie.

- Ok c'é solo un meccanico a difesa della torre. In teoria questa dovrebbe essere la torre meno protetta quindi é possibile che ci siano pochi prigionieri. -

Alyce non le diede retta. Si limitò a guardarla con aria irritata per poi voltarsi.

- Qualcosa non va Alyce? -

- "Qualcosa non va?" Sul serio Meteo? Pensi che ora che sei tornata vada tutto bene? -

- Ma di che cosa stai parlando? -

- Non ti riconosco più Meteo. Ti ho vista piangere all'omnia e non mi hai voluto dire niente. Sei sparita per mezzo xin senza dire nulla. Nessuno aveva tue notizie. E ora torni di punto in bianco e pensi che vada tutto bene? -

- Alyce... -

- Alyce niente. Sei cambiata da quando sei tornata da quel combattimento con Zaykross. Non mi parli più, stai sempre per conto tuo e non capisco cosa ti stia succedendo. Sparivi anche prima della riunione dei Farek Rae. Hai preso Lorenz a pugni. Io non so più chi sei. -

- Alyce mi dispiace. Hai ragione mi sono comportata male ma... Ho avuto dei problemi. -

- E pensi che io non abbia i miei problemi? Mi avete voltato tutti le spalle. Tu, Lorenz, non so più di chi fidarmi. Non sei mai stata così Meteo. Prima mi dicevi tutto, indipendentemente da che problema fosse, e insieme lo risolvavamo. -

- Ma ora é diverso, non puoi capire... -

- Provaci almeno. Perché non mi vuoi più come tua amica? -

- Non é questo... -

- E allora cosa?! -

Meteo rimase in silenzio. Non sapeva più cosa dire.

- Appunto... lascia perdere. In questo xin ho imparato che chiunque ti può voltare le spalle appena non ha più bisogno di te. Spero che almeno... -

- Ragazze attente... - Ghost le spinse entrambe via e iniziò a soffiare creando una tormenta gelida. Il missile in arrivo si congelò. Colpì Ghost facendolo rotolare giù dalla duna, ma riuscì ad evitare che il proiettile esplodesse.

- Ghost! Stai bene? - fece Alyce preoccupata appena compreso cosa fosse successo.

- ...Tranquilla... -

Le due ragazze si affacciarono dalla duna e videro davanti alla torre un uomo incappucciato e con un lungo mantello nero ritirare un tentacolo metallico fumante. Era un meccanico, e aveva una faccia familiare.

- Lenou. Alla fine Zaykross ha preso anche lui. -

Meteo non se ne accorse, ma le orecchie di Alyce sentirono uno strano rumore sotto di loro. Subito dopo uscì uno dei tentacoli di Lenou dalla sabbia. Arrivò a pochi centimetri dalla faccia di Meteo, ma Alyce trasformandosi lo afferrò prima bloccandolo.

- Grazie... -

- *Tsk*. Ed é anche più forte di prima. - con rabbia Alyce stritolò il tentacolo fino a sgretolarlo - É diventato una guardia di Gheanna. -

- Me ne occupo io voi andate. - Meteo sfoderò le sciabole e si trasformò pronta a partire per combattere, ma Alyce trasformatasi a sua volta la fermò prendendola per l'orecchio.

- No sta ferma. -

- Cosa c'é. Posso sconfiggerlo in fretta così voi potrete proseguire e... -

- E tu potrai farti perdonare? Lascia perdere. Anche se non mi parli più ti conosco ancora bene, e so che non combatti bene e sei pericolosa quando sei emotivamente scossa. - Alyce le passo la mano sul viso e le asciugò una lacrima che stava scendendo - E ora sei emotivamente scossa. Non avrei dovuto fare quella scenata prima di una battaglia del genere, é colpa mia. Ora andate. -

- Ma... -

Un altro tentacolo sbucò da sotto la sabbia, afferrando Alyce per il collo è tirandola velocemente verso Lenou che la aspettava con una spada affilata pronto ad infilzarla. La ragazza non perse tempo, riprese il controllo e piantò i piedi nella sabbia arrestando la sua corsa.

- *Waaa* - Alyce poi afferrò il tentacolo e con tutta la forza che aveva tirò verso di se Lenou, lo fece ruotare in aria per poi schiantarlo contro la torre.

Anche Alyce é cambiata molto. Non la riconosco più, sembra più grande. Oppure... Sono io che sono diventata una stupida bambina...

- Forza che aspettate! Mi occupo io di Lenou! Avevo anche un conto in sospeso con lui. -

- Sei sicura? -

- Ti so affidando il mio caro Ghost. Vedi di trattarlo bene. E ora andate! -

Ghost raggiunse Meteo che finalmente si decise a proseguire. Lenou però non avrebbe lasciato l'entrata libera così facilmente. Allungando i suoi tentacoli si alzò da terra di un paio di metri, poi trasformò le sue braccia in due lanciafiamme e iniziò a fare fuoco bloccando la strada ai due ragazzi. Alyce allora si arrampicò sulla torre a mani nude, saltò su Lenou e gli sferrò prima un pugno che gli staccò il braccio e poi un calcio che lo fece schiantare a terra. Meteo entrò di corsa nella torre. Ghost la seguì, ma prima si voltò per salutare Alyce.

- ...Buon fortuna... -

- Anche a te piccol... - un coltello lanciato da Lenou ferì la guancia di Alyce mentre stava parlando.

- Ciccio, oggi non sono in vena di scherzi. -

Il meccanico si rialzò in piedi con movimenti disumani e come se non avesse sentito nessuno dei colpi inferti da Alyce. Il braccio staccato dal pugno della ragazza tornò volando dal suo proprietario riattaccandosi, poi l'uomo alzò il volto e squadrò la ragazza con i suoi occhi completamente bianchi.

- Vedo che sei più tosto dell'ultima volta. E anche più silenzioso. -

Lenou trasformò il suo braccio in un lancia razzi e le sparò un proiettile. Lei lo prese al volo e lo deviò verso la torre. L'esplosione la investi comunque, ma dopo qualche secondo la ragazza uscì dalle fiamme intenta a scrocchiarsi collo e pugni, pronta a menare le mani.

- Hai scelto la ragazza sbagliata con cui scherzare. -

* * *




Torre di ultracontrollo n° 35





Mancavano pochi minuti all'accensione del sole e di conseguenza all'inizio della missione, eppure Alison e Freud dovevano ancora arrivarci. Vedavano la sproporzionata struttura già da lontano, ma mancava ancora molto al loro arrivo.
Camminavano da quasi un'ora, e Alison notò che il suo compagno era stato fin troppo silenzioso per i suoi standard.

- Forza, non fare quel muso lungo. Va tutto bene? -

- Diciamo... -

- Sei preoccupato di non farcela? -

- È chiaro. La riuscita di questa missione dipende da me. Ma non sono neanche sicuro che funzioni. E se Kerön non riuscisse a ricordare? Non sappiamo neanche se abbia un cervello. E se non fosse in questa torre? E se mi uccidessero prima? Non sono neanche in grado di combattere. E se... -

- Hey Hey, frena. Calmati. Fai un bel respiro. - Disse la donna iniziando a massaggiargli le spalle. Freud segui il consiglio della sua compagna, inspirò più aria possibile e poi la lasciò andare.

- Ok, ora sto meglio. -

- Aaah finalmente. Sei ti agiti tu poi inizio ad agitarsi anche io. Ma non ce né motivo. Certo le cose potranno andare male, ma dobbiamo comunque fare del nostro meglio. E se moriremo, lo faremo avendo inseguito i nostri sogni. -

- Io salterei questa ultima parte. -

- Ma ci pensi? Se invece riusciremo a salvare il bambino della profezia potremo tornare nella nostra dimensione. E finalmente potrò ricongiungersi col mio amato. - Disse Alison prendendo per mano Freud e iniziando a girare e saltellare intorno a lui per la gioia.

- Eh già, che bello... -

- E su, un po' di... - la donna non riuscì a finire la frase. Un grosso Shartu sbucò da sotto i loro piedi e con il muso colpì Freud facendolo volare in aria.

- IIIH! - gridò per la paura Freud con una vocina stridula.

- Uno Shartu, ce ne sono in giro ancora parecchi allora. -

Il Vastatoris si voltò verso Alison tentando di morderla ma riuscì satrapparle solo un pezzo del suo abito da sposa. La donna tirò fuori la sua spada dalla grossa gonna e lanciò una fendente rapidissimo con uno scatto, così veloce che non la si vide neanche sfilare la spada dal fodero. Il colpo tagliò la testa dello Shartu e il suo corpo cadde a terra a peso morto. Alison rinascose la spada nella pomposa gonna, e poi riprese al volo Freud che afferrò sulle sue braccia.

- Tutto apposto? -

- Si... - disse Freud arrossendo.

- Tranquillo, il tuo urlò "virile" rimarrà tra noi ahahahah. -

- Ma di che stai parlando. Devi aver sentito male. Sarà stato il Vastatoris a lanciare quel verso. -

- Comunque ora puoi scendere. - gli fece Alison siccome ora era Freud ad essere rimasto aggrappato a lei.

- Oh si scusami. -

La donna si avvicinò alla testa mozzata dello Shartu e gli sfilò dai denti il pezzo di stoffa del suo abito, ora ricoperto di bava.

- Bleh. - Disse Freud schifato. Alison invece per niente disgustata lo strizzò cercando di asciugarlo il più possibile e poi se lo legò alla gamba.

- Lo ricucirò una volta tornata a casa. -

- Ma perché non lo cambi? Nel primo regno possono fartene uno molto più bello. Questo ormai è vecchio e stracciato, non credi sia ora di buttarlo. -

- Lo sai che non posso. Non lo cambierò mai. Sono vepak che indosso solo questo. -

- Che schifo... -

- Dai non fare lo stupido. - fece Alison tirando al suo compagno un pugnetto affettuoso sulla spalla - Lo sai che lo lavo ogni giorno. Ma non posso buttarlo. Questo é il vestito che indossavo quando ero sull'altare con il mio amato. Sono stata trasportata in questa dimensione proprio nel mezzo della cerimonia. Non c'é notte in cui non lo penso, e quando riuscirò finalmente a tornare da lui, voglio che mi veda con lo stesso abito con cui mi ha lasciata. -

- E continui ad amarlo anche se non lo vedi da vepak? -

- Ma certo. Lui é la mia vita, la cosa più importante per me. Potrebbero passare anche mille vepak ma continuerò ad amarlo allo stesso modo se non di più. -

- ...Magari lui si é già dimenticato di te... -

- Cosa? -

- Niente... niente. -

- Dai non fare lo scorbutico. Un giorno incontrerai anche tu l'amore è saprai come ci si sente. - la donna cercò di abbracciarlo ma lui la scansò.

- Sei un insensibile. Non capisci... -

- Dai e ora che ti prende? -

Freud continuò a non risponderle, ma quando da dietro la duna di fronte a loro sbucò un mostro simile ad una iena l'uomo le saltò in braccio spaventato ancora una volta. Alison invece, con il peso di Freud, corse in contro alla grossa creatura con un sorriso e gli salì in groppa.

- Ma che fai sei pazza? -

- Tu sei pazzo. Che stavate facendo? Siete in ritardo? Vi stavate divertendo? - Disse la iena mentre correva a gran velocità verso la torre.

- Scusaci Tizio. Abbiamo avuto qualche contrattempo. -

- Oh sei tu. Non ti riconoscevo in questa forma. -

Nel frattempo il sole si accese.

- Ci avete messo una vita. Dovevamo essere già lì. Odio fare ritardo. -

- Su non fare storie, siamo ancora in tempo. -

I tre arrivarono ad una centinaia di metri dalla torre e il guardiano della torre sbucò da sotto la sabbia pronto a difenderla.

- Eccolo, come previsto. -

- Aspettate, ma ha qualcosa si familiare. Sbaglio o quella é la mia spada? -

La guardia si tolse subito il cappuccio e il mantello, rivelando il suo corpo meccanico che però inizio subito a mutare. Era composto da innumerevoli cristalli metallici, che si modellarono prendendo la forma di un grande abito da sposa. Una spada venne creata dalla sue mani, il corpo divenne più piccolo e femminile e i cappelli fatti di fili metallici si allungarono.

- Ma... Sono io! - Disse stupita Alison.

Tizio arrestò la carica ad una decina di metri dalla guardia, tornando nella sua forma umana. Un ragazzo bassetto senza un sopracciglio, con capelli neri e corti spettinati e con un tic che gli faceva muovere la testa a scatti.

- É il meccanico n°55. - Disse Freud. - "Il mimo". Può imitare qualsiasi persona gli si presenti davanti, compresi oggetti e vestiti. Ha anche già studiato il tuo stile di combattimento. Siccome sei l'unica tra noi con delle armi deve averti identificata come l'unica pericolosa. -

- Ahahah. Non ti vuoi allenare ma vedo che passi molto tempo a studiare. - fece Alison passandogli una mano tra i capelli.

- Non mi interessa. Può copiare quello che vuole. Dobbiamo passare. E sbrigarci. -

Tizio si trasformò in una grossa bestia a metà tra un umano e una iena e partì alla carica per travolgere il meccanico. Anche la guardia però si trasformò, divenendo identico al ragazzo ma metallizzato. Si scontrarono afferrandosi per le spalle. Il meccanico però era più forte, e senza troppa fatica alzò da terra Tizio e lo rispedì indietro.

- Copia anche la tua forza, ma in più rimane sempre un meccanico quindi sarà sempre più forte di te. -

- Grazie dell'avvertimento... -

- Beh, sembra che allora dovrò rimanere io. - Disse Alison rimboccandosi le maniche e sfoderando la sua spada.

- Ma... -

- Tizio non sembra che possa fare molto, e di certo neanche tu ne sei in grado. Inoltre tu devi trovare Kerön, e con i poteri di Tizio sarà una passeggiata. Mi occupo io di lui. -

- E come pensi di farcela? Non puoi superarlo in forza. Ti batterà. - Disse Tizio ancora a testa in giù per il lancio.

- Questo é tutto da vedere. -

Alison iniziò a correre verso la guardia che si trasformò in un batter d'occhio copiandolo e creando la stessa spada. I fendenti si scontrarono ed i due iniziarono a fare forza per sottomettere l'avversario. All'inizio sembrò avere la meglio il meccanico, ma quando una sfera dalla luce celestina si accese sul petto di Alison, la donna divenne in grado non solo di contrastarlo, ma perfino di spingerlo sottoterra. Subito dopo lo prese per una spalla e senza dover spingere lo tenne fermò sotto la sabbia.

- Voi andate allora. Non credo che avrò grandi difficoltà contro questo qui. -

- Ma che ha? La super-forza? - Disse Tizio, scocciato di essere stato battuto da una ragazza.

- No, anzi il contrario. Te lo spiego strada facendo, ma ora sbrighiamoci. - Freud prese Tizio per un piede ed iniziò a correre verso il portone. Lo attraverso senza guardare indietro ma Alison lo volle comunque salutare.

- Hey scemo, vedi di tornare tutto intero. -

Freud si fermò, per qualche ragione quelle parole lo avevabo colpito.

- ...Alison... -

- Si? -

No... Ma che sto facendo? Non ora...

- ...Te lo dirò a fine missione. Quindi... Anche tu fai attenzione...-

- Ma certo. - Freud riprese a correre imbarazzato, sempre trascinando Tizio che continuava a sbattere la testa per terra.

- Fa male. Ahia. Ahia. Ahia. Ahia. Ahia. -

Nel frattempo la guardia, intrappolato sotto la sabbia dalla presa di Alison, cercava in tutti i modi di divincolarsi, ma senza risultato.

- Ahahahah. Non fai più il duro eh? -

All'improvviso il meccanico decise di trasformarsi di nuovo, e in un attimo divenne piccolo come una foglia. Riuscì così a liberarsi e con un balzo si allontanò da lei, passandole sotto le gambe. Una volta allontanatosi tornò ad essere la copia di Alison.

- Anche tu hai altri trucchetti. Bene, fammi vedere che sai fare. -

* * *




Torre di ultracontrollo n°37

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Il gruppo di Mehum, in ritardo per vari imprevisti, arrivò di fronte alla torre proprio quando si accese il sole. Dei tre, solo Mehum era preoccupato, ma il motivo del suo timore non erano gli avversari che avrebbe dovuto affrontare, bensì il compagno di cui si sarebbe dovuto fidare.

Non mi é mai piaciuto Scenzio, ma ultimamente é più sospetto del solito. Le sue "missioni segrete" di cui nessuno sa ne la destinazione ne lo scopo sono aumentate, e la storia della statuetta mi ha messo in allerta. Vorrei approfittare di questa occasione in cui sta con noi per osservarlo meglio, ma non posso compromettere la riuscita della missione per tenerlo d'occhio.

- Cosa c'é Mehum? Preoccupato di non farcela? Sei ancora in tempo per tornare a casa ahahahah. Lascia fare a me qui, mi occuperò di tutto io. - Disse con tono arrogante Scenzio al ragazzo.

- Fai silenzio! Figurati se lascio una missione così importante nelle tue mani. -

- ...Amore non arrabbiarti. Poi ti vengono le rughe e perderai la tua bellezza divina... -

La ragazza ovviamente venne ignorata. Più che per il suo tono di voce, ora Mehum era troppo irritato per poterle dare retta.

- ...Tranquilli lettori. Un giorno mi noterà e finalmente ci sposeremo, avremo cinque figli, quattro femmine ed un maschio e poi un gatto. Anzi due gatti. Facciamo quattro. Una marea di gatti. Devono essere ovunque, una casa piena di gatti, Mwahahahahah... -

- Eccolo. - la guardia spuntò da sotto la sabbia, pronto ad ostacolare la strada ai tre Farek Rae.

- Tranquilli ragazzi ci penso io. - Disse Scenzio spavaldamente, superando i suoi compagni e e scrocchiandosi le dita.

- Ma falla finita. I tuoi poteri non funzionerannò su di lui e nel corpo a corpo fai schifo. -

- ... Hai ragione. Lo ammetto. Allora rimani tu. Io salirò con Lucienne. - L'uomo diede ragione a Mehum e afferrando Lucienne al braccio si accinse a raggiungere il portone.

- ...Ti prego non lasciarmi con lui... -

Mehum dopo un attimo di esitazione, spinse via Scenzio liberando Lucienne dalle sue grinfie.

- ...Oh, mio principe. Mi hai salvata... -

- Cambiato idea? -

- Si. Se ci tieni tanto combatti tu. Proseguiamo noi. Ti voglio in cima tra venticinque minuti. -

- Ai suoi ordini. - Disse Scenzio inchinandosi come una signorina e facendo finta di alzare una gonnellina.

- *Grr*... Forza Lucy, andiamo. Tu coprici. - Mehum iniziò a correre in direzione del portone portandosi la ragazza con se. Nel frattempo Scenzio con la sua grande stazza assalì la guardia bloccandola con una presa. Questa cercò di divincolarsi ma senza risultato.

- Buona fortuna! - Disse infine Scenzio ai due ragazzi che entravano, ma non ottenne nessuna risposta. L'uomo continuò a stritolare la guardia per un po', ma non appena i suoi due compagni furono abbastanza lontani la lasciò andare.
I due si lanciarono un'occhiata di intesa, poi il meccanico annui.

- Perfetto. Che lo spettacolo abbia inizio. -

Nel frattempo, Mehum e Lucienne correvano all'interno della buia torre, pronti ad affrontare qualsiasi minaccia.

- ...So che mi ami e che non potevi stare senza di me, ma sei sicuro di voler lasciare Scenzio da solo?... -

- Io cosa? Non l'ho fatto per te, ma devo assicurarmi che questa missione finisca con successo, e non potevo lasciare te a combattere con la guardia perché i tuoi poteri non hanno alcun effetto sui meccanici. A questo punto preferisco lasciare Scenzio da solo. Che faccia quello che vuole. Non mi impedirà di arrivare in cima. -

- ...Aspetta, mi hai sentito?... -

- Già. In questa torre c'é un silenzio quasi inquietante. Talmente calmo che riesco perfino a sentire la tua voce. -

- ...Omg. Ora scoprirai tutti i miei segreti più recogniti. E scoprirà anche di voi lettori... -

- Capivo quasi di più quello di cui parlavi quando non sentivo. Ora non perdiamo altro tempo, dobbiamo arrivare in cima. -

* * *




Torre di ultracontrollo n°31.

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Nel frattempo, all'entrata della torre, una copia di Shawn aveva appena infilzato l'enorme guardia con una spada di legno.

- L'unica cosa che non posso creare, il legno. Tenerne nascosta una creata da Lorenz é stata un'idea davvero geniale. Ho capito che mi sarà ancora molto utile per questa missione.

Shawn diede le spalle al nemico proseguendo verso l'entrata della torre ma sbatté contro qualcosa cadendo a terra. Quando riaprì gli occhi però davanti a lui non c'era niente.

- Ma che diamine. Non capisco... - avicinò piano piano la mano a dove era caduto e riuscì a toccare qualcosa sebbene fosse invisibile.

- Una barriera... -

- Esatto piccoletto. Ahahahah, pensavi davvero che fosse già finita? Attaccandomi non hai fatto altro che attivare il mio potere speciale. Sono un oni. Ti trovi davanti ad uno degli esseri più spaventosi di questo mondo. Guardati, non ti muovi. Cosa c'é? Ora che hai scoperto cosa sono veramente te la stai facendo sotto. Ti tremano le gambe? Vuoi tornare dalla mammina? Beh non c'é nessuno che ti salverà dalla mia ira funesta. Io, Hector, guardiano in carica della torre di... -

- Che fastidio...Cappello sputa fuoco -

La copia di Shawn dietro Hector prese in mano il suo cappello puntandolo verso di lui. Poi da questo iniziarono ad uscire delle fiammate che investirono la grossa guardia.

Inizio a capire che ci metterò più del previsto...

Hector era ancora vivo. Infatti le fiamme avevano bruciato solo il suo mantello, svelando le sue vere fattezze. La forma a campana del suo corpo in realtà era dovuta ad un armatura in legno, simile ad un robot, piena di ingranaggi e meccanismi complessi. Il vero Hector era un piccolo ragazzino che si trovava nell'abitacolo al sicuro al centro del robot.

- Cosa? Ed é un piccoletto come te ad avere quella voce profonda? -

- Visto? Ho passato vepak ad allenarla. Ed ora preparati ad affrontare la mia vera potenza. -

- *Pff* sei solo ridicolo. -

- Ma come osi! Prendi questo! -

Hector mosse un paio di leve da dentro la sua cabina e il robot di legno lanciò un fendente con l'ascia che reggeva. Quel movimento fece partire dall'arma un tentacolo di lava che, come una frustata, si allungò velocemente per colpire Shawn. Il mago però schivò il colpo abilmente saltando di lato.

- Non hai però capito che non solo però. Non ti starai dimenticando di qualcosa? -

Mentre Hector era impegnato con il vero Shawn, la sua copia detto la guardia aveva creato uno spadone metallico affilatissimo con cui tentò di tranciare in due il suo avversario. L'arma però rimbalzò sul robot di legno come se fosse di gomma, non riuscendo neanche a spostarlo.

- Agahahahahahah! Il mio robot é indistruttibile. Il legno mi proteggerà da qualsiasi tu cosa sia in grado di creare. Questo gioiellino si chiama Tilite-5000RXFLDSRMFR V.3 H... -

- OK OK ho capito! Diamine quanto parli. - fece Shawn interrompendo il suo avversario mentre si metteva in posa per mostrare le specifiche del suo robot.

Diamine. Sarà anche uno stupido bambino, ma ho capito che non portò mai distruggere la sua difesa. Quindi non c'é niente che possa fare per ucciderlo. Sarà meglio andarsene. Troverò il modo per non farmi seguire.

Mentre però il ragazzo ragionava sul da farsi, Hector stava preparando il suo prossimo attacco. Un tentacolo di lava uscì da sotto i suoi piedi. Shawn tentò di schivarlo saltando indietro ma sbatté nuovamente contro la barriera invisibile.

Me ne ero completamente dimenticato.

Shawn si ritrovò in un vicolo cieco e fu un facile bersaglio per il tentacolo che lo colpì spalmandosi su di lui e bruciandolo. Per sua fortuna la lava si solidifocò subito, ma diventando di pietra rimase schiacciato in una morsa tra il tentacolo e la barriera.

- Ahahahah sembra che lo scontro sia finito eh? Questo é il potere del mio Doom. Creo un ring dal quale ne io ne tu ne possiamo uscire finché uno dei due non muore. Peccato che tu non hai nessuna possibilità di uccidere il sottoscritto, quindi l'opzione é una sola. -

Hector si avvicinò al mago intrappolato con il suo robot, pronto ad ucciderlo, ma il ragazzo esplose sotto i suoi occhi in una nuvola di coriandoli.

- Ma cosa... - La guardia non ebbe il tempo di voltarsi. Si sentì il rumore di uno sparo, ed un proiettile, passando in una fessura del robot, perforò la testa di Hector.

- Si, l'opzione in cui io vinco. Porti questa armatura indistruttibile ma dentro c'é sempre il tuo fragile corpo. Basta sapere come penetrarla. -

- Ti piacerebbe. - Il corpo di Hector era diventato di lava per evitare che il proiettile lo ferisse. Poi non appena riuscì ad estrarre il pezzo metallico sparato tornò umano.

Può anche trasformarsi in magma. Diamine... Questa non ci voleva...

- Cosa c'é? Sei sorpreso? Eppure tu stesso hai ribadito poco fa che il mio Golem é basato sulla lava. Dovrai impegnarti di più se vuoi sperare di battermi. Ed ora prendi questo! - iniziò a muovere velocemente tutte le leve che aveva a disposizione nel suo abitacolo. Il robot in risposta lanciò a ripetizione una serie infinita di fendenti che generavano innumerevoli tentacoli di lava.

- Che bambino... -

I colpi della guardia erano completamente a caso e non seguivano ne una logica ne uno schema, ma vista la lunghezza dei tentacoli e lo spazio ristretto per schivare per via della barriera, Shawn dovette iniziare a schivare i suoi colpi. Nonostante la loro grandezza non smisurata e la loro velocità non esagerata, il calore dei tentacoli era così alto che farsi prendere nuovamente da uno di essi sarebbe costato caro al mago.

Il colpo di prima inizia a farsi sentire. Non riesco a muovermi agilmente come vorrei. E quello di prima ho capito che aveva già iniziato a raffreddarsi per via del viaggio sotto la sabbia, questi altri invece mi scioglierebbero direttamente.

Ragionando si distrae un attimo e per poco non si fece prendere da uno dei numerosi tentacoli che all'improvviso aveva cambiato direzione.

Inoltre, siccome non sta neanche pensando a quello che sta facendo, non posso capire e prevedere le sue mosse. Che rabbia... Quanto odio perdere contro tizi stupidi come lui.

- Ahahahah cosa c'é? Mi sembri in difficoltà. Perché non ti arrendi subito? Tanto non hai speranze contro di me. Finché rimango al sicuro qui dentro non mi farai niente. -

Schivare i colpi a caso di Hector diventava sempre più difficile. I tentacoli che si staccavano dalle asce si solidicavano in strane sculture di pietra, che ostacolavano i movimenti del mago.

Ha ragione, non riesco neanche a teletrasportarlo fuori da quel macchinario. Ho capito che il legno inibisce completamente i miei poteri. Devo pensare a qualcosa... Ma cosa... Cosa farebbe Lorenz in un momento del genere? -

- Ahahahah é inutile, sei finito. -

Shawn cercando di pensare come Lorenz smise di schivare i colpi dell'avversario. Si nascose prima dietro uno dei tentacoli solidificati sparendo dalla visuale di Hector, poi sbucò all'improvviso da dietro un altra struttura di pietra più vicina e iniziò a correre a testa bassa verso il suo avversario.

- Ma sei pazzo? Finirai carbonizzato. -

Nonostante però le sue parole, Hector facendo a caso continuava a bersagliare la zona lontana dove si trovava prima Shawn e non riuscendo a colpirlo.

- Oh no oh no. Dov'é la leva... - cercò disperatamente di riprendere il controllo del robot, ma quando ci riuscì era troppo tardi, Shawn era arrivato di fronte a lui.

- Oh no, stammi lontano! -

Il ragazzo senza smettere di correre gli saltò addosso e caricò un pugno.

Se i miei poteri non funzionano allora userò il mio corpo. Esattamente come farebbe Lorenz.

- Oh no... -

- PRENDI QUESTO! WAAAAAA! -

Hector si rannicchiò su se stesso preparandosi all'impatto mentre Shawn con tutta la forza che aveva sferrò il pugno al robot di legno. Ma non successe niente. La grossa macchina non si mosse di un millimetro, e l'unico effetto che ottenne era una mano rossa, gonfia e dolorante.

- MALEDIZIONE CHE MALE! -

Aaah stupido Lorenz, ti odio. Sapevo che non avrebbe funzionato. Eppure ho visto un sacco di volte Shen rompere sbarre di legno con un solo pugno. Forse mi sarei davvero dovuto allenare con loro durante questo xin...

E mentre Shawn si soffiava sulla mano dolorante, Hector non riusciva a smettere di ridere.

- Agahahahahahah, santissimo Guang. Ahahahahahah. Non ci posso credere. Sei davvero patetico. Ci credo che quei due ragazzi ti hanno abbandonato qui da solo. -

- Che cosa? -

- Ma si, ti sei già dimenticato di loro? Quelli che senza pensarci due volte ti hanno abbandonato qui al tuo triste destino. Ma é totalmente comprensibile. D'altronde, chi vorrebbe una palla al piede inutile come te. Sei solo un fastidioso moscerino. -

- Ti sbaagli! - Shawn in preda alla rabbia tirò fuori il suo bastone dal cappello e colpì il robot ma senza nessun risultato. Hector allora contrattaccò con la sua ascia colpendolo alla spalla e conficcandogliela fino ad arrivare alle ossa. Poi con una delle braccia meccaniche lo afferrò per la vita è lo alzò per parlargli faccia a faccia. Shawn cercò di liberarsi dalla presa, ma la grossa mano di legno non lo faceva neanche respirare bene per quanto stretta, e l'ascia nella sua spalla gli limitava i movimenti per il dolore.

- Ma guardati. Odio i tipi come te. Voi deboli pensate che ci sarà sempre qualcuno disposto a salvarvi, e così vi crogiolare nella vostra debolezza. Ma sai una cosa? Alle persone non glie ne frega niente di te. L'unica cosa che conta veramente é se stessi. Gli amici non esistono. Quei due ragazzini ti hanno sfruttato, e quando li hai teletrasportati la su hanno capito che non gli servivi più e ti hanno abbandonato, come si fa con le scarpe vecchie. Non c'é nessuno al mondo che ti vuole, e siccome sei anche debole, non servì a niente. Ovviamente tutti questi miei grandi insegnamenti non potrai neanche mai applicarli perché mi occuperò io di eliminare quest'immondizia. Così poi potrò occuparmi dei tuoi sfruttatori. Addio. -

Muovendo qualche leva, Hector fece spuntare dalla mano del robot una serie di appuntiti aculei di legno che infilarono il corpo di Shawn, uccidendolo. Dal corpo però non usciva sangue, e sparì di nuovo in una nuvola di coriandoli.

- Ma come, un'altra copia? -

- Esatto mio caro Ettore, guardia dei miei stivali. - Il vero Shawn uscì da quella foresta di tentacoli solidificati, creatasi dai ripetuti attacchi di Hector.

- La trappola che avevi creato per ostacolarmi mi ha permesso invece di nascondermi e prenderti in giro. Non ti sei neanche accorto che quello che correva come un pazzo dritto dritto nelle braccia del nemico era solo una copia. Ma ora si fa sul serio. - sul petto di Shawn apparve una sfera luminosa color arcobaleno. Era pronto ad usare i suoi poteri al cento per cento.

- Non che i tuoi piani da codardo siano serviti a qualcosa. Hanno solo ritardato di poco la tua morte. -

- E invece, mentre tu facevi quell'inutile monologo ho avuto tutto il tempo di ragionare. Ho notato che la tua barriera non é un ring ma una sfera. Sfera dalla quale solo noi non possiamo uscire. Ho notato anche che la barriera non si muove, é in un punto fisso stabilito nel momento in cui ti ho colpito. -

- Stai farneticando cose senza un nesso logico. Non sono queste supposizioni che ti salveranno. -

- No, hai completamente ragione. Hey, piccolo quiz. Sai cos'é la forza di gravità? Sabbia esce dalla barriera. -

Shawn schioccò le dita e, esattamente come aveva detto, la sabbia iniziò ad uscire. Hector ed il suo robot, destabilizzati dal movimento anomalo delle dune, cadderò a terra impedendogli di contrattaccare. Come una vasca che si svuota, in pochi secondi la sabbia uscì tutta, lasciando Hector sul fondo della barriera. Shawn invece usando i suoi poteri si attaccò ad una delle pareti, rimanendo in alto.

- Siccome ho capito che non sei molto perspicace ti spiego le cose più importanti. É una forza che attrae ogni cosa verso il basso. Anche il tuo robot di legno, siccome non è una forza creata dal potere di un'anima. -

- E con questo? Posso colpirti anche da qui con i miei tentacoli. Non sei al sicuro li sopra. -

- Sei tu che non sei al sicuro la sotto. E lo capirai fra poco. Cappello sputa acqua. - Si tolse il cappello e da questo iniziò ad uscire una quantità infinita d'acqua che si riversò sul fondo. Essendo qualcosa che stava creando Shawn l'acqua non usciva, e la barriera iniziò a riempirsi. In poco tempo il livello dell'acqua arrivò fino alle ginocchia del robot, ma Hector era ancora tranquillo. Anzi, era così convinto di avere la vittoria in pugno che si mise a ridere. -

- Ahahahahah sei uno stupido. Guarda che cosa ti sei inventato per tentare di uccidermi. Sei disperato, non sai neanche che altra stupidaggine inventarti. Ma ora ti svelò io un segreto: molti zoticoni che non vivono nei regni non lo sanno, ma il legno ha la straordinaria capacità di galleggiare sull'acqua. Ahahahahah scommetto che non avevi tenuto conto di questo eh? -

- Ti sbagli. Sei tu che non hai capito una cosa. - l'acqua arrivò al collo del robot, ma questo continuò a rimanere attaccato al fondo come se l'acqua non ci fosse. - Questa non é acqua normale, ma quella creata dal mio potere. Ciò significa che é intrisa dell'energia della mia anima, quindi qualsiasi legge fisica non viene applicata. Il tuo legno la ignorerà rimanendo a fondo. Spero che tu sappia respirare sott'acqua. -

- DANNATO! - Hector iniziò freneticamente a muovere le leve nel suo abitacolo, cercando di far nuotare il suo robot. Ma Shawn non aveva finito. -

- Ah giusto. Mi ero dimenticato di far cadere anche questi. - il mago schioccò le dita ancora e tutti i tentacoli solidificati rimasti attaccati alla barriera iniziarono a cadere. Quell'enorme massa di roccia franò sopra Hector, che se prima riusciva a stento a stare a galla, ora non vedeva neanche la luce del sole. Una delle rocce particolarmente grande lo prese in pieno iniziando a portarlo sul fondo.

- Tutte le tue strategie, tutta la tua armatura e la tua sicurezza, ora diventeranno la tua tomba. -

- Mai. - Hector, non avendo più fiato, fu costretto ad uscire dal suo robot. Si fece strada tra i detriti e le rocce e riuscì a salire a galla giusto in tempo. Solo allora Shawn smise di creare acqua.

- É finita. Arrenditi. -

- MAI! -

La guardia si trasformò in magma, poi continuò a produrne altra dal suo corpo. Non si fermò finché la lava non raggiunse i bordi della barriera e coprendo tutta l'acqua. Dopodiché la solidificò, creando una piattaforma dove poter stare in piedi. All'inizio Hector era in preda alla rabbia. Rabbia che poi sfumò in un ghigno malefico e poi in una risata di gusto.

- Ahahahahahah. Pensi di aver vinto? Eh? Te ne stai lì sopra appeso, e siccome con i tuoi mezzucci patetici sei riuscito a togliermi la mia armatura pensi che ora sia tutto finito? Beh ti sbagli di grosso. E sai perché? Perché quell'armatura serviva solo a contenere il mio immenso potere. E ora che me ne sono liberato, ti rivelerò la mia vera forma. WAAA!!! -

Hector iniziò ad urlare caricandosi, si trasformò prima nel suo Doom: Una strana creatura dalla pelle bianca e le mani gonfie a mo di guantoni. Poi si rivestì di magma, iniziando a crescere e trasformandosi in una gigantesca creatura di lava e roccia.

- Che te ne pare? Ora stai tremando di paura vero? Ti sei pentito di aver distrutto la mia armatura eh? Peccato che ora non c'é nessun posto dove tu possa scappare. Finché non morirai non potrai uscire da questa gabbia. Sei intrappolato qui con il tuo peggiore incubo: io. -

- Sbagliato. Sei tu ad essere intrappolato qui con me. Non voglio neanche perdere altro tempo. - la luce arcobaleno sul petto del mago si riaccese. Tirò fuori dalla tasca il suo telo bianco e lo lanciò addosso alla titanica creatura. Questo iniziò ad allargarsi fino a diventare grande come Hector, e poi lo avvolse, stritolandogli braccia e gambe e facendolo cadere al suolo.

- Pivello, pensi che questo possa fermarmi? Ancora non conosci la forza del grande Hect... - il telo aveva iniziato a prendere fuoco per via della lava, ma Shawn creò un sarcofago grande quanto lui e lo intrappolò al suo interno. Apparverò anche delle catene che uscirono dal terreno per arrotolarsi attorno alla bara egizia.

- Neanche questo potrà fermarmi. -

- Ti prego smettila di parlare e arrenditi. Ormai hai capito anche tu che é finita. -

Hector all'interno si trasformò completamente in magma per cercare di fuggire ma fu inutile. Il metallo non si scioglieva e le due metà del sarcofago erano sigillate tra loro, non lasciando neanche una fessura da cui passare. Le catene iniziarono a stritolare la bara che come per magia poco a poco diveniva sempre più piccola, fino a tornare delle dimensioni di Shawn.

- Cazzo, non riesco ad uscire! Non vedo neanche cosa succede di fuori. No aspetta. Che vuoi fare? -

- Sai, ti sbagli di grosso. Forse sei come il me di una volta, sicuro di avere il mondo in pugno e allo stesso tempo sicuro che non ci sia posto nel mondo per uno come lui. Ma ho capito che mi sbagliavo. Quel ragazzo mi ha salvato ed é sincero quando dice che vuole che rimanga con lui. É una persona fantastica e con un cuore d'oro, di quelle che non pensi realmente esistano. Eppure é reale, e anch'io voglio aolo il suo bene. Finalmente l'ho capito. Su una cosa avevi ragione però. Sono ancora debole, é vero. Proprio per questo devo diventare più forte, per poter difendere quel ragazzo. Perché so che lui farebbe lo stesso per me. É questo il mio nuovo scopo nella vita. E inizierò uccidendo te, che hai minacciato la sua salute. -

- Hey no aspetta. Calma ok? Ne possiammo parlare. A te piace parlare giusto? Stavo solo scherzando prima. -

Shawn senza esitare sguainò la sua spada di legno costruita da Lorenz e la puntò contro il sarcofago.

- No no no aspetta. Possiamo fare un accordo. Ti lasico passare per la torre. Anzi vi accompagno io. To indico la strada. Ti porto dai tuoi patetici amici. Ti presto i miei poteri. O le anime. So che vuoi le anime. Ne ho quante ne vuoi la dentro. Basta che mi lasci andare e te... -

Il mago creò una piccola fessura all'altezza della testa e rapidamente lo infilzò con la spada. Calò il silenzio, e una volta rientrata l'arma di legno dalla bara, iniziò a sgorgare copiosamente una marea di sangue dalla fessura. Shawn riuscì di nuovo a percepire l'esterno col suo potere. La barriera era svanita.

Si... Diventerò sempre più forte così da poter stare accanto a Lorenz e proteggerlo. Questo è il mio scopo. Voglio essere felice con qualcuno che mi apprezzi veramente.

Si voltò verso la torre e con i suoi poteri iniziò a scansionarla. Vide Lorenz e Taisuke correre nella torre per arrivare in cima e Zaykross che, accortosi che i ragazzi si trovavano sopra di lui, aveva cambiato direzione per inseguirli.

Zaykross... Voglio ancora vendicarmi con quel bastardo. Ma ora passa in secondo piano. Non deve avvicinarsi a Lorenz, glie lo impedirò con tutte le mie forze. Devo sbrigarmi, ho già perso troppo tempo con questo qui.

Senza aspettare altro, iniziò a correre e finalmente anche lui entrò nella torre.

- Taisuke, Lorenz, tranquilli. Sto arrivando. -

Hector (Oni) vs Shawn (Golem). Il vincitore é Shawn.



* * *




In una delle torri di ultracontrollo.



In una delle innumerevoli stanze di torture, uno dei ragazzi intrappolati stava scalciando come un forsennato per liberarsi. Era completamente nudo, appeso per le braccia con delle catene e con due paletti di legno infilzati nelle spalle e conficcate al muro. Il solo muoversi gli provoca un dolore lancinante, ma quello era niente a confronto con quello che aveva passato fin'ora la dentro. Purtroppo però quelle pene non sarebbero finite così presto. Infatti in quel momento rientrò nella stanza una delle guardie carcerarie. Un uomo gracilino e senza un muscolo, che si portava dietro vari giocattolini e strumenti di tortura e non solo.

- Bene, bene, bene, ma salve miei cari. -

Entrò nella sala con un ghigno e spalancando la porta, abbagliando tutti i prigionieri, fin'ora rimasti nel buio più totale, con la luce del corridoio. Inizio a fare il giro della cella agitando un bastone in legno e assicurandosi che tutti stessero "bene".

- Sapete che cave é oggi? No? Non lo sapete? Che nervi. Avanti, so che é il vostro preferito. Lo stavate aspettando da tanto. - con la sua spranga alzò il mento ad una delle prigioniere, che però era priva di coscienza per via del dolore, così scocciato di non essere stato ascoltato la colpì sul fianco con forza.

- Ahahahah che nervi. Siccome siete stupidi come i sassi ve lo ricorderò io. É il giorno dell'esperimento n°8: la trasformazione in meccanico. Chi di voi oggi si sottoporrà al test? Sarai tu mia dolcezza? - si avvicinò ad un'altra donna, strizzandole con forza un seno. Lei disprezzo e con le sue ultime forze gli sputò in faccia. La guardia non ci vide più dalla rabbia, e con tutta la forza che aveva le tirò una sprangata in faccia, distruggendole il viso e uccidendola.

- Maledetti...Che nervi. Dovete smetterla di farvi uccidere. Servite... giù in laboratorio e se continuate a farvi uccidere da me... Ci passo i guai io, non voi, io. Quindi vedete di finirla. Che nervi. - Disse la guardia, ansimando per la fatica del colpo appena sferrato.

- ...Sei solo un bastardo... -

- Cosa? Cosa hai detto scusa? -

Il carceriere si avvicinò al ragazzo che aveva parlato. Lo stesso che poco fa stava scalciando per liberarsi.

- Hai qualcosa da dire? Eh? Che nervi. -

L'uomo gli arrivò a qualche centimetro di distanza dal viso, ma il ragazzo non ebbe il coraggio di ripeterlo di nuovo.

- Ah ecco. Che nervi. Vediamo... Carcerato n°134765, risponde al nome di... "Zed". Oh ma guarda. Mi é tornata la memoria. Sono sicuro di averti sentito dire "si signore scegli me". Sbaglio? No vero? Forza ripetilo. -

Il ragazzo senza forze lo ignorò, ma il carceriere non lo avrebbe lasciato finché non avrebbe ottenuto quello che voleva. Lo prese per i capelli alzandogli la testa e lo sbatté contro il muro.

- Avanti. Che nervi. DILLO! -

- ... - Zed sembrò pronunciare qualcosa sotto voce, così la guardia si avvicinò per sentirlo meglio.

- ...Fottiti! - il ragazzo afferrò l'uomo con le gambe e lo tirò a se facendogli sbattere la faccia ripetutamente contro i paletti appuntiti che aveva alle spalle.

- Che nervi! -

Quando però la guardia, superata la sorpresa, riuscì a liberarsi gli tirò un pugno alla bocca dello stomaco con estrema violenza, facendo sputare sangue al ragazzo. Poi affannato riprese velocemente la sbarra di legno caduta, caricò il colpo pronto a fargliela pagare ma si fermò.

- Eh eh... Eheheheh. Sai una cosa. No non ti ucciderò qui. Sarà molto più divertente vederti soffrire durante gli esperimen... -

*BEEP BEEP* *BEEP BEEP*

- Ma cosa vorrà proprio ora... Che nervi. - il carceriere prese il suo comunicatore dalla tasca e rispose - Mi dica signore. Comandi. -

- Telise, puoi liberare Grey come da programma. Ripeto. Puoi liberare Grey. -

- Ma come, proprio ora? Che nervi. - Ormai Zaykross aveva riattaccato - Che nervi, che nervi. Significa che con te farò i conti più tardi. Ma tranquillo, tornerò subito. - la guardia scocciata uscì dalla cella lasciando tutti di nuovo al buio. E nonostante tutte le ferite che aveva, e la minaccia della guardia, Zed stava ridendo. Una risata corta e soffocata, ma stava ridendo. Alzò il piede fino alla bocca, e poi con i denti afferrò le chiavi che aveva rubato alla guardia durante l'azzuffata.

- Non credo ci rivedremo mai più... -

* * *




Torre di ultracontrollo n°40.

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Vanvan era l'unica dei Farek Rae ad essere stata inviata in missione da sola, ma la ragazza non era affatto preoccupata. Conosceva bene la sua forza, ed era così sicura di sé che era anche arrivata in ritardo alla torre, infatti il sole era già acceso da una decina di minuti. Il ritardo però era dovuto al fatto che la ragazza aveva dimenticato la sua arma all'accampamento, costringendola a tornare indietro per recuperarla. L'arma in questione era un bastone piuttosto particolare, diviso in due da un buco dove era inserita una sfera luminosa di colore bianco sbiadito. Da una parte il bastone metallico continuava dritto terminando con una punta affilata, mentre dall'altra parte si rammificava in due bastoni paralleli e della stessa grandezza.
La ragazza arrivò di fronte alla torre e la guardia spuntò da sotto la sabbia.

- Ciao bello. - gli fece Vanvan salutandolo con un sorriso.

Il meccanico non perse tempo. Puntò il suo braccio verso di lei pronto a usare i suoi poteri, ma Vanvan era sparita. Si guardò intorno per cercarla, e quando capì che si trovava dietro di lui ormai era troppo tardi. La ragazza diede una schicchera alla sua arma, e le due aste parallele di metallo iniziarono a vibrare, creando un suono che stordì la guardia mettendola K.O.

- Buonanotte. -

Appoggiò poi la punta del suo bastone sulla torre, e una delle due estremità all'orecchio.

- Mmh. Ci sono sei persone che camminano. E mi sembra di sentire almeno... Si direi settantasette prigionieri. Wow, le guardie camminano così rumorosamente che non mi servirebbe neanche il mio potere per sentirle. Sarà una passeggiata arrivare in cima. Adesso in marcia. -

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Capitolo 52
*** Trappola meccanica ***


Note dell'autore: Salve lettori :D ancora una volta, dopo il solito periodo di morte, torno con un nuovo capitolo. Non ho molto da dire, se non che i disegni che volevo inserire sono ancora in via di sviluppo (ops). Spero riusciate comunque a seguire il filo del discorso. Quindi buona lettura e buon halloween ;)











CAPITOLO 41
Trappola meccanica


Data attuale: 18 cave di Gheaxin



Ore: 00:12



Torre di ultracontrollo n°???.



In una delle torri di ultracontrollo, Telise, una delle guardie carcerarie, aveva lasciato da poco una cella per recarsi in quella di Grey per liberarlo come ordinato da Zaykross.

- Che nerviii! Andava tutto bene qui dentro quando eravamo noi a comandare. Ora che hanno deciso di fare quello stupido scambio nel nostro territorio quello sbruffone di Zaykross si é messo a fare il capetto sparando ordini su cosa dobbiamo fare. Come se non lo sapessi. Sono io che faccio le regole qui. E poi liberare uno dei miei schiavi. Ma cosa gli salta in mente. Che nervi che nervi. Non vedo l'ora che finiscano con questa storia. -

Arrivò finalmente davanti alla porta che cercava. Prese uno dei suoi numerosi mazzi di chiave con il numero corrispondente alla cella e la aprì. All'interno c'era solo Grey, appeso e legato a testa bassa.

- Che nervi, si permette pure di dormire. HEY TU! - urlò Telise premendo un interruttore che liberò l'omone dai paletti di legno.

- Non fa piacere neanche a me, ma a quanto pare devo liberarti. Ordini dall'alto. Che nervi. É uno dei pochi che sopravviveva ad ogni cosa. Me ne dovrà uno nuovo. -

La guardia si avvicinò per aprire le catene che bloccavano gli arti dell'omone, ma nel farlo il braccio di Grey cadde a peso morto sul piede di Telise.

- E che schifo. Non toccarmi. Che nervi. - gli tirò un calcio in faccia ma lui non reagì. Rimase sdraiato a terra senza muoversi.

- Che nervi. E adesso che ti prende? Non é che si é rotto? -

- Non ho nessun posto dove andare. Se tornassi dai miei compagni creerei solo problemi. É meglio se muoio qui... -

- MA SEI IMPAZZITO? - Telise iniziò a calciarlo con forza e rabbia per cercare di smuoverlo - Ho l'ordine di liberarti quindi se rimani qui ci passo io i guai hai capito? Devi andartene da qui! -

- Non sono in grado di proteggere nessuno. Le persone che mi stanno intorno corrono sempre dei grossi rischi solo per causa mia. Quindi è meglio se resto qui. -

- A ME NON FREGA NIENTE DELLA TUA VITA! DEVI SOLO ANDARTENE! - Telise continuò a calciarlo senza muoverlo di un centimetro. In effetti era troppo gracile per poterlo anche solo intimorire, e Grey infastidito, dopo subito un'altra dozzina di calci, decise di colpirlo all'improvviso con un pugno. Il colpo non era fortissimo, ma scaraventò la guardia dall'altra parte della stanza. Sbatté contro il muro è poi cadde a terra.

- Ho detto che resto qui... - L'omone si sede di nuovo accasciandosi al muro e appoggiando la testa sulle spalle.

- Merda... Che nervi. Inutile rifiuto, che dolore... - Telise prese il suo comunicatore e impostando la frequenza giusta iniziò a parlare - Qui Telise, piano 185 cella Z8, ho bisogno di un paio di neoégo per buttare fuori dalla torre un prigioniero taglia extra large... Fate presto, ho altro da fare. -

Aspettò una risposta ma nessuno si fece sentire.

- Che nervi. Staranno perdendo tempo con qualche schiavo. Tanto lo hanno registrato. Stavolta non hanno scuse. -

Subito dopo si sentì una serie di rumori assordanti, come se qualcuno stesse sbattendo qualcosa contro un muro.

Si rialzò pieno di acciacchi. Il colpì di Grey lo aveva ferito.

- Quel bastardo. Se solo avessi attivato il mio potere... Che nervi che nervi. Sarà meglio andare a vedere cosa é successo di là e poi prendere quello schiavo sbruffone di prima. - Zoppicando Telise uscì dalla cella, lasciando Grey da solo accovacciato nel buio.

- Se rimango qui è meglio. Meteo ed Alyce si dimenticheranno di me e così non le creerò più problemi... In fondo sono solo una macchina creata per distruggere... Non posso salvare nessuno... -

* * *


Torre di ultracontrollo n°35.



All'interno della torre trentacinquee Meteo proseguivano tra i piani cercando di arrivare in cima. Il ragazzo in realtà avrebbe voluto accelerare il passo, ma Meteo non aveva smesso di parlare da quando erano entrati, rallentandoli.

- ... cioé io vorrei essere più presente ma non so che mi succede. Forse ho paura a mostrare il mio lato debole. Non voglio che le persone che siano care si preoccupino per me. Però Alyce ha ragione sul fatto che le avrei dovuto raccontare tutto quello che é successo. Però come ti ho detto non ce l'ho fatta. Eppure le ho sempre detto tutto fino ad ora. Non capisco cosa sia cambiato. Ho paura che adesso non mi voglia più con lei. E se non riuscissi a salvare Grey rimarrei da sola. Mi spaventa solo... -

...Quanto parla? Non ce la faccio più... Ha attaccato Lorenz e lo ha preso a pugni. Per me non esiste più...

- Tu che ne pensi Ghost? -

- ... -

Il ragazzo non aveva la più pallida di cosa le stesse chiedendo, ne cosa avesse detto fin'ora siccome non aveva ascoltato una parola, ma Meteo iniziò a fissarlo con i suoi occhioni quasi in lacrime e per togliersi da quella situazione scomoda rispose con un semplice e democratico - ...Si?... -

- Oh grazie Ghost, menomale che tu mi capisci. -

...Non toccarmi... Non toccarmi...

Ghost ci sperò, ma Meteo che in quel momento aveva bisogno di affetto lo abbracciò forte.

...Non ti conosco... Levati... mi fai male...

Il ragazzo cercò di allontanarsi con la testa con un espressione mista tra lo schifato e lo scocciato ma fu tutto inutile. Meteo provò un grande conforto in quel piccolo e semplice contatto fisico e non lo lasciò andare, fino a che una voce semi robotica non li interruppe.

- Ma che bei piccioncini abbiamo qui. -

La ragazza si staccò subito da Ghost per mettersi in guardia, cercando di capire dove si trovasse la persona che stava parlando.

...Finalmente si è staccata...

- Chi sei? Fatti vedere? -

- Ma come? Non riesci a vedermi? Sono qui. - la testa di un ragazzino meccanico dai capelli grigi uscì dal soffitto. Meteo gli lanciò una delle sue sciabole ma lui rientrò subito per risbucare in un altro punto.

- Ahahahah troppo lenta. -

- É Victor... Zaykross è così sicuro di vincere da inviare suo figlio sul campo di battaglia? -

- Il maestro Zay non è sicuro. Lui SA che vinceremo. E voi Farek Rae non riuscirete ad impedirci di andarcene da questo pianeta morente. -

Anche se la testa di Victor era lontana sul soffitto le sue braccia uscirono da sotto i piedi di Meteo e afferrandola per le gambe la trascinò dentro il pavimento lasciandola immersa a metà busto.

- Ora che ci penso tu non sei Meteo? Pensavo avessi accettato il nostro patto. Dove sono i ragazzi? E perché stai comb... -

Ghost che fino ad ora era stato ignorato sparò in faccia al ragazzo.

- ...Stava parlando troppo... -

La faccia del ragazzo distrutta cadde dal soffitto, ma un'altra sbucò dal muro accanto a loro.

- Ritenta, sarai più fortunato. -

Il ragazzo sparò anche a questa, come ad altre cinque, ma per ogni testa che faceva saltare in aria, un'altra ne sbucava.

- Ghost lascia perdere. - Meteo si trasformò in elettricità riuscendo a liberarsi dalla morsa.

- Mmh l'elettricità può attraversare il metallo. Devo dirlo al maestro Zay. -

- Ragazzino dovresti prendere il combattimento sul serio. - Meteo si teletrasportò da lui alla velocità del fulmine e gli tagliò la testa. La faccia di Victor apparve però come se proiettata su un muro e continuò a parlare.

- Qui chi non sta prendendo seriamente il suo avversario sei tu! - I muri iniziarono a muoversi e spostarsi, trasformando il corridoio in una stanza quadrata. La sua faccia poi apparve su tutti e sei le pareti, compreso soffitto e pavimento, creando con la sua voce robotica un eco assordante.

- Questo è il mio mondo, e voi siete soltanto delle pedine. -

- Questo è tutto da vedere... - Meteo sfoderò ancora le sue sciabole ma Ghost la fermò facendogli capire che doveva proseguire.

- Non posso lasciarti da solo con lui. -

- ...Puoi passare attraverso le pareti... Sei più veloce... Vai... -

La ragazza esitò qualche secondo, ma capì che aveva ragione. La cosa più importante era portare a termine la missione.

- D'accordo, allora vado. - Meteo si trasformò in elettricità e passò attraverso il muro creato da Victor, rendendo vano il suo tentativo di afferrarla.

- *Tsk*, E pensate di farla franca così? Ricordatevi che finché siete qui dentro sarò io a dettare le regole. Non esiste un posto sicuro. -

Ghost non si curò delle parole dell'enorme faccione sulla parete. Si slegò i bastoni metallici che portava sulla schiena e li impilò, creando uno "Stick-man".

- E quel manichino sarebbe la tua arma? Non hai alcuna speranza di vincere. -

- ...Non sono fisicamente forte come i miei amici... -

Da una delle pareti uscì il braccio di Victor con in pugno una spada ma si fermò quando all'improvviso le estremità dei bastoni iniziarono a ruotare e spruzzare acqua, come degli annaffiatogli. Poi Ghost creò una cortina di ghiaccio che investì il manichino e offuscò la vista di Victor.

- Ma che stai facendo? -

Quando la nuvola si diradò, Ghost si era trasformato completamente in ghiaccio, ed i getti d'acqua spruzzati dai bastoni si erano congelati, trasformando il gracile manichino di metallo in un gigantesco energumeno di ghiaccio.

- ...Proprio per questo devo sfruttare al massimo i miei poteri...Cryon!-



Nel frattempo, all'entrata dell'edificio, lo scontro tra Lenou, ora a guardia della torre, ed Alyce andava avanti da svariati minuti. La giovane ragazza, ora con lunghi capelli neri e ricci e la pelle verde per via della trasformazione, era intenta a scappare dalla pioggia di proiettili che il meccanico, immobile di fronte all'entrata, sparava incessantemente e senza pietà. L'unico momento che aveva per riprendere fiato era quando Alyce riusciva a nascondersi dietro ad una duna, arrestando il meccanico.

- *Anf Anf*... Non riesco più ad avvicinarmi... *Anf* Sembra che abbia già capito come combatto. I miei pugnali non serviranno a niente contro di lui, quindi l'unica possibilità che ho di vincere questo scontro è di controllarlo per spedirlo lontano da qui. -

Sapeva che Lenou non aveva alcun interesse ad ucciderla, infatti non appena la perdeva di vista il meccanico smetteva di sparare senza andarla a cercare. Rimaneva immobile di fronte all'ingresso a braccia conserte. Questo permetteva ad Alyce di riposarsi tra un'assalto e un altro, ma più tentativi faceva, più il nemico comprendeva i suoi movimenti, rendendo sempre più difficile anche solo evitare di farsi colpire.

- Ok, questa è la volta buona. Devo solo raggiungerlo. - Uscì fuori dalla duna e subito Lenou ritrasformò il braccio in mitra iniziando a sparare. La ragazza correva in cerchio attorno a lui per schivare i proiettili, e una volta raggiunta una distanza sufficiente lanciò un pugnale legato ad un filo ai suoi piedi. La lama uncinata si incastrò tra due placche di metallo della sua gamba e tirando lo fece cascare a terra. Approfittò di quei pochi secondi che si era creata per fare un lungo balzo con tutta la forza che aveva verso di lui. Lenou senza rialzarsi fece uscire dalla bocca una grossa lama pronto ad infilzare la ragazza una volta atterrata. Lei però la fermò con le mani, ferendosi ma evitando che la colpisse al petto. Rapidamente la staccò dal suo corpo finendo dietro di lui e con la stessa spada gli tagliò la testa, uccidendolo. Poi con la forza del suo Golem inserì entrambe le mani nel suo petto estraendo la sua anima e con un calcio la spedì lontano, dietro alcune dune di sabbia.

- *Uff*, me la sono vista brutta. Come ha fatto a diventare così forte? Eppure l'ultima volta lo avevo schiacciato senza troppi sforzi. Forse mi sarei dovuta allenare di più. In ogni caso, ora sarà meglio raggiungere Ghost. -

La ragazza varcò il portone ma qualcosa la fermò. Il cadavere senza testa ne anima di Lenou le afferrò il piede infilzandola con le sue dita metalliche appuntite.

- No, è impossibile... Che cosa ti hanno fatto... -

Alyce cercò di liberarsi ma uno dei tentacoli di Lenou a sorpresa uscì da sotto la sabbia e le infilzò la spalla.

- Aaaah! -

Mentre la ragazza urlava di dolore il meccanico si rialzò in piedi a scatti come una marionetta e le tirò pugno stendendola. Allungò anche gli altri suoi due tentacoli che afferrarono le gambe di Alyce e la lanciarono lontana dalla torre. La ragazza atterrò sulla cima di una duna di sabbia e rotolò giù fino a valle. Stava iniziando a perdere troppo sangue dalle ferite e nonostante la sua rapida guarigione stava già facendo il suo effetto, le forze la stavano abbandonando.

Non ce la faccio più. Sono stremata. Ma non è possibile che continui a muoversi... Anche un meccanico senza anima non può fare niente... Non so più che fare...

Alyce alzò lentamente e a fatica la testa per guardare il suo avversario. Il meccanico raccolse la sua testa e la riattaccò al collo grazie ai suoi poteri. Gli occhi però iniziarono a lampeggiare subito dopo alternando una luce bianca a una rossa, e invece di rimanere a guardia del portone entrò nella torre dirigendosi ai piani di sopra.

Oh no... Vuole raggiungere Ghost e Meteo... No... Io... Io non posso permetterglielo... Ho ancora una possibilità, gli ordinerò di andarsene... É la mia ultima chance...

Alyce raccolse le ultime forze rimaste per alzarsi in piedi. Si ritrasformò e iniziò a correre per raggiungere Lenou, ma non appena lui se ne accorse ritornò ad attaccare. Girò solo il busto verso la ragazza e le sparò un missile. Alyce lo evitò con una scivolata, e prima che il meccanico potesse cambiare arma lei si rialzò lanciando un pugnale che lo colpì al braccio, impedendogli di trasformarsi. Arrivò correndo fino soglia dell'entrata ma Lenou allungò due dei suoi tentacoli per afferrarla per le braccia e sollevarla da terra. Poi dal terzo uscì una spada e anche questo si allungò verso la ragazza per trafiggerla. Lei riuscì a bloccarlo con i piedi prima che lama raggiungesse il suo ventre, ma la forza del meccanico era superiore alla sua.

É troppo forte... Non ce la faccio... Se solo riuscissi ad avvicinarmi a lui.

Alyce era quasi agli sgoccioli. La presa dei tentacoli era troppo ferrea per riuscire a divincolarsi, e la lama della spada si avvicinava sempre di più a lei. Decise allora di tornare umana. In un attimo divenne più piccola e scivolò nella felpa liberandosi dei due tentacoli che la tenevano per le braccia, ma rimase appesa al terzo che, non avendo più Alyce a contrastarlo, si allungò fino a conficcarsi sul soffitto. La ragazza lo usò come rampino e scivolando su di esso si avvicinò velocemente a Lenou.

Mi basta abbracciarlo...

Il meccanico la aspettava con una spada spuntata dal petto, ma Alyce a metà della corsa tagliò il tentacolo con un suo pugnale, e utilizzandola come liana scivolò sotto le gambe di Lenou. Con uno scatto poi si rialzò in piedi e prima che il meccanico riuscisse a voltarsi Alyce lo abbracciò da dietro. Si bloccò immediatamente, e la ragazza si avvicinò al suo orecchio per iniziare a sussurrare.

- Vola fuori da P-Efiesou, e torna soltanto quan... - Alyce si fermò all'improvviso spalancando gli occhi. Uno dei tentacoli meccanici di Lenou trafisse ragazza al ventre con una lunga lama, facendole sputare sangue.

*Aaagh* Ma cosa... É anche diventato immune al mio potere?...

Lenou la portò lentamente di fronte a sé tenendola appesa al tentacolo. Trasformò la sua spalla in una pistola ma poco prima di fare fuoco i suoi occhi tornarono a lampeggiare e si sentì una voce semi robotica parlare.

- N°71 che aspetti? Ti ho detto che mi serve aiuto, vieni subito qui. -

Il meccanico lanciò immediatamente a terra la ragazza come fosse spazzatura e ritraendo i tentacoli entrò all'interno del muro. Alyce cercò di allungare il braccio per fermarlo ma era arrivata al limite.

No... Io... Non... Ghost...

Con l'ultima immagine del meccanico che se ne andava per raggiungere i suoi compagni, Alyce svenne perdendo coscienza, su un lago di sangue che piano piano si allargava.

Lenou (Oni) vs Alyce (Golem): il vincitore... É Lenou.

* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





Nella torre trentuno, Lorenz e Taisuke correvano con tutte le forze che avevano per arrivare in cima il prima possibile. Non erano dei maghi della discrezione, ed infatti tutto l'edificio era già in stato di allarme, ma i due ragazzi erano riusciti a sconfiggere ogni guardia gli si presentava davanti grazie ai loro straordinari poteri. Era diventato così facile che avevano anche iniziato un gioco.

- Ahahahah questo è mio. -

Un'altra guardia meccanica apparve sbarrandogli la strada con il suo scudo. Taisuke però trasformandosi distrusse sia la sua protezione che lui con una serie di pugni potenziati che non lasciarono all'avversario il tempo di reagire.

- Evviva, stiamo dodici a uno. Sono imbattibile. -

- Solo perché sono tutti meccanici. Se ci fossero più umani li avrei battuti io. -

- Hey aspetta un attimo. Siamo in un vicolo cieco. -

Proseguendo sempre dritti, senza accorgersene, si erano ritrovati su un corridoio senza uscita.

- Che strano, eppure ero sicuro che fossero qui le scale. Il mio senso dell'orientamento non sbaglia mai. - Disse Taisuke, neanche prendendo in considerazione la possibilità che sia stato lui a sbagliare.

- Il tuo senso dell'orientamento fallisce sempre, però si hai ragione. Le scale dovrebbero essere qui. O almeno, sono state in questa posizione fino ad ora. Forse da questo piano in poi cambia la loro locazione. Dobbiamo cercarle altrove. -

- Hey Lorenz, ma hai visto come sono fighe queste pareti? -

Taisuke si avvicinò quelle strane mura per guardarlo più da vicino. Erano composte da miliardi di minuscole sfere metalliche, che sembravano ruotare velocemente alimentandosi tra loro.

- Che figo. Non me ne ero accorto prima. -

- Ok Taisuke ma meglio non perdere tempo. Dobbiamo trovare queste benedette scale o non arriveremo mai in cima. -

- Perdereste solo tempo, le scale da questo piano in poi non ci sono più. - Disse una voce, che sembrava provenire da dentro le pareti.

- Che cosa? -

Nello stesso istante, dal muro uscirono due braccia meccaniche che afferrarono Taisuke per la faccia e lo tirarono all'interno della parete facendogliela attraversare ma solo per metà.

- Oddio, aiutatemiii! - il ragazzo si ritrovò con mezzo busto all'esterno della torre, a penzolare a trenta piani d'altezza.

- Tai stai bene? -

- Non hai di che preoccuparti. Abbiamo l'ordine di portarvi da Zaykross ancora vivi. - dal muro si aprì una porta nascosta, da cui uscì un meccanico con un comunicatore in mano. Lo accese e iniziò a parlarci.

- Li ho trovati. Sono all'ascensore del ventinovesimo piano. -

Ascensore?

- E ora, da bravo ragazzo, anche tu verrai con me. -

- Col cavolo. -

Lorenz trasformò le sue braccia in legno pronto allo scontro, ma la guardia lentamente sprofondò nel pavimento, come se fosse acqua.

- Ma che diamine... -

- Questo è il nostro mondo. Non c'è niente che voi possiate fare per salvarvi. -

Le mani della guardia sbucarono sotto i piedi di Lorenz per afferrarlo, ma il ragazzo aspettandosi questa mossa saltò preventivamente e con delle liane si aggrappò al muro.

- Nel momento in cui avete messo piede nella torre vi siete condannati. -

Le braccia questa volta spuntarono dal soffitto e presero le sue liane, ma Lorenz le staccò dal suo corpo e tornò a terra.

- Questo é il nostro mare. Noi siamo i predatori acquatici, e voi delle povere esche che possono solo cercare di posticipare la loro inevitabile fine. -

Sono in difficoltà. Se non esce allo scoperto non posso colpirlo. Però... Se vuole prendermi deve per forza uscire.

- Vext grow! - mise la mano a terra e da lì iniziarono a cresecere delle rampicanti che avvolsero tutto il corridoio, coprendo ogni buco.

- Non sarà questo strano "muro di touk" ad impedirmi di prenderti. -

- Ne sei sicuro? -

Esattamente come aveva detto il meccanico, il suo braccio riuscì comunque ad uscire dal muro superando la fitta massa di rampicanti, ma non riuscì a raggiungere il ragazzo. Infatti, non appena il suo arto uscì allo scoperto le piante gli si attorcigliarono attorno, legandolo e impedendogli si muoversi.

- Ma cosa?... Il legno non ha alcun effetto su noi meccanici. -

- No, ma controllando ogni singola pianta che creo, non hai speranze di liberarti dalla loro morsa. É semplice forza. -

Le rampicanti strinsero ancora di più il braccio della guardia e lentamente iniziarono a tirare, facendolo uscire dal muro.

- E sai? Penso che da esca mi evolverò in pescatore. -

Lorenz fece crescere altre due liane dalle sue braccia, con cui afferrò il meccanico aiutando le altre piante a tirarlo fuori dal muro. La guardia cercò di opporre resistenza, ma Lorenz con i suoi poteri era molto più forte e riuscì finalmente nel suo intento tirandolo allo scoperto.

- Maledetto. -

Rassegnatosi, balzò sul suo avversario pronto a sfoderare il suo potere peculiare, ma Lorenz non gli diede neanche il tempo di attivarlo. Le rampicanti non solo lo legarono, ma entrarono anche dentro di lui passando tra le fessure del suo corpo metallico, inserendosi nei meccanismi, e cadde a terra come un salame legato.

- Tai tutto a posto? - Disse Lorenz, ora che poteva aiutare il suo amico.

- Si, ci sono quasi... - Tai trasformandosi aumentò la sua forza fisica, e spingendo con le gambe contro il muro riuscì finalmente a venirne fuori, lasciando però una voragine.

- Wow, siamo veramente in alto... - notò Lorenz guardando di sotto.

- Si, e non siamo neanche a metà. Hey ma che... -

Le minuscole sfere che componevano il muro si moltiplicarono, e in pochi secondi, ricoprirono il buco che si era creato, tornando come se non fosse successo niente.

- Che figo. É come se questo edificio fosse... Vivo. -

- Ahahahahahahah! - la guardia a terra scoppiò a ridere. Una lunga e strana risata, apparentemente scaturita da niente.

- Ah ma non lo hai sconfitto, lo hai solo legato. Questo significa che ti varrà solo mezzo punto. Siamo dodici a uno e mezzo. -

- Ma non è giusto, e quello che hai fatto cascare di sotto? Non lo hai "sconfitto" -

- Sono quasi sicuro che una volta atterrato sia svenuto. Quasi... -

- Ahahahahah! Ma quanto siete stupidi? Possibile che non comprendiate contro cosa vi state mettendo contro? Pensate di aver vinto solo perché mi avete fermato? AH! Oltre questo piano due umani come voi non riusciranno mai a proseguire, ed solo questione di tempo prima che i miei compagni arrivino qui a catturarvi. Non avete scampo. -

- Ah si? Non si può proseguire? Eppure ci sono altri piani in questa torre, e prima ti ho sentito dire qualcosa riguardo un certo "ascensore". -

Sul volto della guardia sparì all'improvviso quel sorriso beffardo, e voltò la testa per non guardare il ragazzo.

- Non so di cosa stai parlando... -

- Ah si? Eppure tu sei arrivato da una porta. Mi sembra fosse... Ecco, qui. Tai! -

- Subito. - il ragazzo si trasformò indurendo il suo braccio, e con un pugno creò una voragine la dove si trovava la porta nascosta. Il passaggio portava ad una piccola stanzetta cilindrica. Non c'era il soffitto all'interno, infatti si poteva guardare in su senza riuscire a vederne la fine, e sul muro opposto all'entrata c'erano due lunghi nastri metallici verticali: uno scorreva verso il basso mentre l'altro verso l'alto.

- Quindi mi vorrai dire che non hai usato questo per raggiungerci vero? -

- Averlo trovato non cambia le cose. Voi non siete in grado di usarlo... -

- Perché siamo umani giusto? Si lo hai già detto. E infatti guardandolo penso di aver capito perché. -

Lorenz prese in braccio il meccanico legato ed entrò nella stanzetta.

- Hey aspetta. Che intenzioni hai. -

- Tai reggiti a me. -

Il ragazzo mise il meccanico in piedi sul nastro, e i suoi piedi come magneticamente si attaccarono ad esso, trascinando Lorenz e Taisuke attaccati a lui che iniziarono a salire velocemente.

- Ahahahah, con questo arriveremo in cima in un attimo. Grazie stupida guardia. -

- DANNATO! ME LA PAGHERAI! -

Nello stesso momento, i problemi nella torre nel gestire i due ragazzi arrivarono anche al responsabile, che però si trovava ai primi piani

- Che cosa? - Esclamò Zaykross al comunicatore sorpreso.

- Si. Questi due ragazzi sono inarrestabili. Si trovano attualmente al 71° piano. Abbiamo già inviato Pulu ad occuparsene. -

- D'accordo ho capito. Arrivo, tenete duro. -

Spense il comunicatore e si voltò immediatamente per tornare ai piani superiori.

Non sono passati per l'interno, ciò significa che hanno volato entrando da una finestra, ma in questo caso si sarebbe attivato il sistema di sicurezza. Devono aver usato un qualche potere di cui non sono a conoscenza. Ma perché salire? O vogliono mano mettere il funzionamento della torre, ma sono umani e morirebbero in assenza di ossigeno, o vogliono arrivare in cima. Ma per cosa? Li precederò con l'ascensore meccanico e lo scoprirò prima che ci arrivino.

Perso nei suoi ragionamenti, non vide dove stava andando e andò a sbattere contro qualcosa.

- Ma che... - L'uomo rialzò la testa e vide che si era appena scontrato con un palo di legno. Si guardò intorno e comprese di essere su una spiaggia. Non aveva più i vestiti e i piedi sulla sabbia bollente vennero rinfrescati dalla fresca acqua del mare. Per quanto sembrasse reale ed improvviso Zaykross non si scompose neanche un secondo, ma iniziò invece a muovere gli occhi da sinistra a destra velocemente, come se stesse leggendo o "consultando" qualcosa.

- Un'illusione. Anzi di più, é tutto vero. Sono davvero su una spiaggia. Un potere davvero potente. Complimenti. ROMEO! - Zaykross piegò il suo mignolo destro, e l'illusione all'improvviso scomparve, come se non ci fosse mai stata. Si voltò e trovò Shawn in fondo al corridoio con il cappello in mano.

Non ha funzionato. Come previsto.

- Questo potere non appartiene ai tre ragazzi che avevo incontrato. Tu chi sei? -

- Colui che ti sconfiggerà. -

- Oh ma davvero? -

Shawn strinse i pugni e digrignò i denti. Ribolliva dalla rabbia e, nonostante prima avesse cambiato idea, il solo rivedere la faccia di quell'uomo gli annebbiò tutti i pensieri. Non riusciva a pensare ad altro che alla sua vendetta.

Finalmente ti ho trovato... Dopo tutto questo tempo... La tua Maledetta faccia scomparirà da questo pianeta.

- Beh è stato interessante, ma non mi interessi. Ho altro da fare. -

Zaykross proseguì nel corridoio per raggiungere i due ragazzi ma un muro di metallo apparve di fronte a lui bloccandogli la strada.

Pazzo. Desideri così tanto morire?

- Ragazzino, stai giocando col fuoco. Non ti conviene continuare o ne pagherai le conseguenze. -

- Sei tu che pagherai le conseguenze per quello che ci hai fatto! -

Cerca vendetta... Quanto non vi sopporto. Vi attaccate a cosucce del passato e ne fate il vostro scopo di vita. Ma soprattutto, mi fanno perdere una marea di tempo.

- Come desideri. Oggi non ho proprio voglia di giocare. - Alzò una mano e le sue lame fluttuanti iniziarono ad uscire dai muri. Prima però che potesse lanciarle Shawn si rimise il cappello e la luce del suo Golem color arcobaleno si accese sul suo petto.

- Questo piano - si allaga! -

Dal fondo del corridoio si iniziò a sentire uno strano rumore e prima che Zaykross potesse capire cosa avesse fatto, un onda enorme investì prima il mago e poi lui. In pochi secondi tutto si allagò, e il livello dell'acqua arrivò fino al soffitto. L'uomo non aveva problemi, essendo un meccanico poteva rimanere senza respirare anche per svariate ore, ma perse il controllo delle sue lame che lentamente affondarono a terra.

Conosce il mio potere? Ne dubito, ma non può aver scelto di usare l'acqua casualmente. Se sta qui significa che ha sconfitto Hector, ed ha un Golem. Non sono di fronte a qualcuno che è appena arrivato.

Shawn nuotò velocemente verso il suo avversario, sfoderando il suo bastone dorato e lanciando un attacco dall'alto. Zaykross, impossibilitato nell'usare le sue lame e con le spalle al muro creato prima dal mago, fu costretto a trasformarsi e a parare il colpo con il suo braccio.

La situazione si fa interessante. Vediamo fino a che punto riesci a stupirmi.

* * *


Torre di ultracontrollo n°34.



Di fronte alla torre trentaquattro, Alison teneva a bada la guardia mentre i suoi compagni proseguivano all'interno. La donna lo aveva tenuto fermo per svariati minuti, ma proprio quando era pronta per finirlo, quest'ultimo si liberò dalla sua presa diventando minuscolo. Alison cercò di riacciuffarlo ma lui si nascose nella sabbia, sparendo dalla sua vista.

- Capisco, non solo puoi copiare le persone ma anche ricordarti le trasformazioni passate. Ostico come nemico per una persona normale. -

Il meccanico poi sbucò dietro di lei e copiando nuovamente l'aspetto di Alison tornò a grandezza naturale. Impugnò una spada identica a quella della sua avversaria e si presto rapidamente a colpirla. La donna però prevedendo questa mossa si voltò rapidamente attaccando la guardia con un con un fendente netto orizzontale, tagliandogli le braccia come se fossero fatte di burro.

- Ma contro i miei poteri c'è poco che uno come te possa fare. Niente può contrastare la mia lama. -

Senza più gli arti nella versione di Alison, il meccanico mutò nuovamente forma trasformandosi invece nel Doom di Tizio e facendosi crescere due nuove braccia. Balzò su di lei cercando di estenderla con un pugno, ma anche questa volta Alison lo fermò con una sola mano, nonostante l'evidente differenza di forza fisica. La guardia non riusciva a contrastarla, e quando la donna iniziò a torcergli il braccio fu costretto ad allontanarsi. Alison risguainò la sua spada e si avvicinò a lui con fare minaccioso, lo scontro sembrava poter avere un solo finale.

- Avanti, arrenditi. -

Il meccanico però non aveva ancora finito. Lentamente iniziò a diventare più grande, sempre più grande. Gli crebbero ali e altre tre paio di zampe e la faccia si allungò assumendo le sembianze di un muso mostruoso.

- Ma che... Puoi anche copiare un Vastatoris di questo livello?... -

La guardia ora era grande cinquanta volte la ragazza, tanto da poter essere confrontato con la torre. Non perse altro tempo e senza neanche dare la possibilità di schivarlo sferrò un velocissimo pugno sulla sua avversaria prendendola in pieno e alzando un polverone di sabbia.

- Inutile... -

Alison non era affatto rimasta schiacciata. Stava sorreggendo tutto il peso del colossale mostro con un solo dito, e senza neanche sforzarsi.

- Per quanto tu possa essere grande, senza la forza peso sei solo un grosso palloncino. -

Lo afferrò per un dito e lanciò in aria il mostro senza problemi. In seguito, come se potesse fluttuare, balzò prima sulla parete della torre, per poi darsi una seconda spinta e volare fino all'enorme meccanico che, senza possibilità di cambiare la sua traiettoria, poteva solo attendere inerme il suo destino.

- E una lama che immune alla forza di attrito è in grado di tagliare qualsiasi cosa. -

Volando verso di lui, la donna lo attraversò lanciando cinque fendenti, sperando la testa e gli arti dal corpo. Afferrò il busto e lo lanciò lontano all'orizzonte, sparendo dalla visuale, e poi lentamente tornò a terra, come una foglia.

- *Uff*, semplice ma faticoso. Sono stata anche fortunata. Ora però devo raggiungere quei due, sperando che siano riusciti a salire senza intoppi. -

E mentre Alison entrava finalmente nella torre, molti piani più su, Freud seguiva silenziosamente Tizio all'interno dei corridoi. Il ragazzo grazie al suo potere era in grado di sentire l'odore di Kerön, e conducendo Freud da lui avrebbero potuto far partire la prima parte del loro piano.

- Sei sicuro che sia qui? A me questa torre sembra deserta. -

- Ti sbagli. Sento l'odore di dodici persone. E non sono solo guardie. L'odore di cadavere e terra bruciata è qui dentro. É quello di Kerön. É forte. Strano. Siamo vicini. - rispose Tizio al titubante Freud con la sua parlantina veloce ed a scatti.

- Dove sono le guardie invece? -

- Non lo so. Qua dentro non posso sentire i meccanici. Siamo vulnerabili. Tieni gli occhi aperti. -

- Quante belle notizie... -

Tizio si fermò all'improvviso, continuando però ad annusare. Poi indicò la porta poco distante da loro.

- Aaah, finalmente, siamo arrivati. - Freud si fiondò velocemente per aprirla ma Tizio lo bloccò afferrandogli il braccio.

- Cosa succede? -

- L'odore é troppo forte. Lo capisco solo ora. Non può essere lui. -

- Che significa "Non può essere lui". E fai frasi più lunghe ti prego. -

- É qualcun'altro. Che ha il suo stesso odore. -

- Ma non é possibile. Non hai detto che i tuoi poteri non sbagliano ma.. -

- Attento! - Tizio tirò a se Freud, salvandolo da quattro aculei metallici che uscirono dalla porta che voleva aprire. Subito dopo si strinsero stritolando la porta come se fosse un foglio di carta, e dalla voragine creatasi ne uscì un enorme essere meccanico dalle sembianze di un ragno.

- Ma che diamine! - Esclamò Freud spaventato.

- Racane, hai rovinato tutto. - Disse un'altro meccanico che uscì letteralmente dal muro dietro le loro spalle.

- Avevano scoperto il nostro trucco e stavano per allontanarsi. Ho cercato di prenderli prima che scappassero. - Gli rispose il ragno metallico.

- E tanto dove volevi che andassero? Sono entrambi umani, non possono fuggire da qui. - Proseguì un'altro meccanico che passò attraverso il pavimento.

E così a ruota, uno dopo l'altro, una ventina di meccanici dalle e forme e caratteristiche più disparate continuarono ad uscire dalle pareti, che attraversavano come fossero fantasmi.

- Ma come... -

- Sono tutti meccanici. Questo è il loro mondo. Possono fare quello che vogliono. - Disse Tizio portando Freud dietro di sé per proteggerlo.

- Corretto. E ora che ormai siete qua dentro questa qui non serve a niente. - Racane tirò fuori una provetta con un liquido verde che emanava lo stesso odore di Kerön e la frantumò stritolandola.

Freud appoggiò una mano sulla spalla di Tizio e grazie ai suoi poteri iniziarono a comunicare col pensiero.

Ci hanno tesi in una trappola.

Non solo. Conoscono il mio potere. Sicuramente sanno chi siamo.

Significa che qualcuno ha...

Ora non importa. Dobbiamo uscire vivi da qui. I tuoi poteri?

Non hanno effetto contro i meccanici.

Allora...

Il ragno meccanico nel frattempo accese il suo comunicatore e iniziò a parlare - Qui racane, abbiamo preso il telepate ed il fiutatore. Della ragazza invece se ne sta occupando Nereo. Vi ricontatterò per aggiorna... - Sicuro di averli in pugno Racane si distrae un attimo e non si accorse che Tizio, trasformandosi in una creatura a metà tra un umano e un grosso lupo, aveva preso in spalla Freud e saltando sulle teste dei meccanici ora stava correndo via verso l'ascensore a nastro.

- Complimenti Racane, ora stanno scappando. -

- E allora che cosa aspettate ad inseguirli. Forza! - tutti i meccanici passarono attraverso le pareti mentre il ragno mettendosi ad otto zampe salì sul soffitto ed iniziò a rincorrerli.

- Dove pensate di andare, non c'è posto dove possiate nascondervi. -

Una volta arrivato di fronte all'ascensore Tizio dové fermarsi per non cadere di sotto. Subito dopo venne di nuovo circondato dai meccanici.

- Ahahahah. Tanta fatica per niente. Siete di nuovo in un vicolo cieco. -

Tizio però senza esitazione prese Freud e lo lanciò nel ascensore a nastro, dove precipitò fino ad atterrare al ventesimo piano.

- Un sacrificio inutile, non sarà questo a salvarti. Prendetelo! -

I meccanici sottoposti di Racane partirono all'assalto. Alcuni dotati di armi da fuoco iniziarono a sparare, mentre altri saltarono addosso a Tizio. Lui grazie alla forza del suo Doom ne prese uno per il braccio e usandolo come mazza spazzò via gli altri. Poi con un rapido balzò salì sopra ad uno dei meccanici armati, gli staccò la testa con una facilità estrema e usando il suo mitra iniziò a sparare a tutti i suoi avversari. Dopo aver usato tutti i proiettili, afferrò il corpo decapitato come fosse uno scudo e cercò di assalire gli avversari rimasti, ma una sostanza bianca appiccicosa lo colpì al braccio e lo incollò alla parete.

- Lasciatelo perdere. Inseguite il telepate e controllate che non sia morto. Di lui mi occupo io. -

I meccanici restanti obbedirono. Entrarono tutti nelle pareti lasciando Racane e Tizio da soli. Quest'ultimo stava cercando di liberarsi dalla morsa di quella sostanza ma sembrava impossibile.

- Inutile che ti sforzi. - Disse Racane avvicinandosi con le sue otto enormi zampe - Ci avete fatto perdere anche troppo tempo. Ma non c'è via di scampo per voi. Verrete tutti catturati e per i Farek Rae sarà la fine. -

- Col cazzo. -



Nel frattempo, davanti alla porta che Racane aveva distrutto, Freud tornato visibile ma senza il suo cappotto stava correndo freneticamente.

- Wow, ha davvero funzionato. Quella bestia non é così stupida come sembra, ha avuto una bella idea. Ora devo arrivare in cima, sperando di non incontrare nessuno. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°37.



Nel frattempo, nella torre trentasette, Mehum e Lucienne correvano senza sosta per raggiungere il più presto possibile il tetto. Eliminavano le guardie carcerarie che incontravano senza troppa difficoltà, ma soprattutto in modo rapido e silenzioso, senza attirare l'attenzione, in modo da evitare di allarmare tutta la torre del loro arrivo.

- ...Siamo quasi arrivati al cinquantesimo piano... -

- Si, fra poco dovremo iniziare a scalare... -

- ...Cosa c'è? Ti preoccupa qualcosa amore mio?...
- Amo cosa? Comunque si. Le guardie sono troppo scarse. Di solito questo significa che a compensare ci sarà un pezzo grosso. -

- ...E allora? Tu sei fortissimo, potrai batterlo con un colpo solo... -

- Ricordati il nostro obbiettivo, non voglio perdere tempo. Inoltre... Scenzio non mi convince, e ora ci troviamo nel loro territorio. Non possiamo permetterci passi falsi. -

- ...Dillo che sei preoccupato per me tesorino. Una volta finito tutto andremo a vivere insieme, figlieremo tantissimo e avremo la casa piena di bamb... - Mehum la interruppe lanciandosi su di lei e atterrandola. Un istante dopo una scheggia di pietra appuntita volò sopra di loro andandosi a schiantare contro la parete.

- ...oddio, ma... Non sono pronta ora. Però se insisti... - Lucienne chiuse gli occhi e si allungò per baciarlo ma Mehum la ignorò alzandosi in piedi.

- Questa non ci voleva... -

A passo lento e ondeggiante, una figura nel buio si stava avvicinando ai due. La sua mandibola tenuta attaccata alla testa con delle bende penzolava a destra e sinistra come il suo corpo, ed un suono provocato dagli artigli di pietra contro le pareti in metallo accompagnava il mostro assetato di sangue. Era Kerön e sembrava ancora più fuori controllo del solito. Non li avrebbe fatti passare facilmente.

- ...Bastardo, ora che era tutto perfetto vieni a rovinare il nostro momento magico? Oh Oh non uscirai vivo da... - Lucienne afferrò i suoi aghi pronta a combattere ma Mehum la prese per una spalla fermandola.

- ...Omg, la sua presa è così virile. Svengo... -

- Non fare stupidaggini. Se dovesse morderti moriresti all'istante. -

- ...Ma... -

- La cosa che più mi preoccupa è che, se Kerön è qui, allora Freud e gli altri sono caduti in una trappola. I poteri di Tizio non sbagliano mai, significa che conoscevano del suo potere e li hanno tratti in inganno. -

- ...Pensi sia stato... -

- Non lo so. Ma ora non ha importanza. -

Kerön lanciò altre due schegge di pietra che Mehum abilmente intercettò e deviò con i suoi coltelli, proteggendo la ragazza.

- Su di me i suoi poteri non hanno effetto. Lo sconfiggerò e lo porterò da Freud così da poter proseguire con il nostro piano. Per fare ciò però ho bisogno che tu porta il cappello del maghetto sul tetto. -

- ...Ma io non ti voglio lasciare solo. Volevo stare con te... -

- Lucy... - Mehum la prese con le mani sul volto e la guardò dritta negli occhi. - Fallo per me. La cosa più importante è riuscire a portare a compimento la missione. -

La ragazza divenne tutta rossa, e sembrò anche le uscisse del fumo dalle orecchie.

- ...Mi ha anche chiamata lucy. D'accordo, lo farò per te amore mio... -

- Ma... Ti sta uscendo del sangue dal naso o sbaglio? Stai bene? -

- ...Scappo, a dopo amore mio... -

- Bene. E ora a noi due. -

Sul petto di Mehum apparì una sfera luminosa di due colori differenti: Celestino e arancione scuro.

La sua pelle divenne squamosa e arancione, con delle linee celesti simili a tatuaggi, e i suoi avambracci si divisero in due. Afferrò quattro coltelli grazie alle mani appena creatisi e si mise in guardia.

Kerön mettendosi a quattro zampe iniziò a correre contro di lui e a ringhiare ed urlare come una bestia - BWRAAAH! -

- A noi due. -

* * *




Intanto, nella torre n°40, Vanvan da sola stava scalando i vari piani senza alcuna difficoltà. Le guardie carcerarie non riuscivano ne a contrastarla ne a vederla, mentre alla ragazza bastava toccarli con un dito per metterli fuori combattimento. Dopo aver ripulito un piano, faceva esplodere il soffitto con un tocco, volava di sopra e ri iniziava il ciclo. In questo modo riuscì a salire fino all'ultimo piano in soli venti minuti.

- *Uff.* - la ragazza appoggiò il suo bastone al muro e si fermò un attimo per ascoltare. - Buono, sembra che ne abbia saltati solo tre. Si vede che non erano nei corridoi. Me ne occuperò al ritorno. -

Saltò per arrivare con la mano sul soffitto. Appena lo sfiorò col dito questo si spaccò, nonostante fosse in metallo, e crollò a pezzi. Con il via libera Vanvan volò sul tetto, l'ultimo piano della torre. Arrivò al centro e poggiò il cappello di Shawn a terra come le era stato ordinato.

- Forse ho un tantino esagerato. Ho quasi usato tutta l'energia che avevo accumulato. Ma sono sicura che avrò modo di ricaricar... - si girò all'improvviso e con una schiccherà deviò un proiettile di pistola che l'avrebbe colpita alla testa - Appunto. Come stavo dicendo. -

Il proiettile proveniva dal fucile di una donna che, lentamente e in modo sensuale, stava salendo le scale.

- Che bella sorpresa. Abbiamo qui un pezzo grosso dei Farek Rae. -

- Ah... Ma c'erano le scale... -

- Da quanto non ci si vede eh, Vanvan. -

- Eh già, iniziava a mancarmi la tua brutta faccia e la puzza di cloro che ti porti dietro, Scarlett. -

La donna arrivò sul tetto sbattendo i tacchi e iniziando si a sfilare il vestito trasparente che indossava.

- E così non sarai presente allo scambio. O hai intenzione di sbrigarti per raggiungerlo. -

- Ahahahah signorina, il tuo tentativo di raccogliere informazioni è patetico. - Scarlett finì di caricare il suo fucile e si trasformò in meccanico. La pelle divenne metallica, quattro piccole corna con una piccola fiammella sulla punta le crebbero sulla testa e una sfera luminosa grigia con strisce arcobaleno si accese sul suo petto - Sapevo che stavi puntando al tetto, ma mai mi sarei immaginata che il tuo obbiettivo fosse lasciare un cappello dal gusto discutibile come bandierina. Cos'è? Volevi dichiarare la torre come conquistata? -

- Vecchietta, il tuo tentativo di raccogliere informazioni é patetico. -

- Quanto simpatica oggi la nostra baldracca, più vecchia di me sottolineerei. -

- Conta come te li porti, non quanti vepa hai veramente. - Disse la ragazza sistemandosi la sciarpa per sfoggiare la sua bellezza. Solo in quel momento Scarlett notò quel accessorio e iniziò a fissarla.

- Quella sciarpa... -

- Oh no... Ricomincia. -

- Quella sciarpa... É bellissima. Perché tu ce l'hai e io no? Come ti permetti, ridammela subito! - Scarlett puntò il suo fucile contro la ragazza. Vanvan però con uno scatto velocissimo arrivò sotto di lei prima che potesse fare fuoco e la colpì col palmo aperto sul ventre, spingendola fino al bordo del tetto. Scarlett non se lo aspettava ma riuscì a non cadere per pochissimo.

Uno scontro con lei non mi interessa. Il mio primo obiettivo l'ho portato a termine, ma prima di iniziare a liberare i prigionieri devo assicurarmi che il cappello rimanga qui finché il mago non fa il suo compito. Questo significa che devo restare qui a controllare che Scarlett non lo tocchi, ma non deve capire che rimango qui per questo. Ora penserà che non voglio combattere con lei come avessi fretta di andarmene e cercherà di trattenermi qui. Sono sicura di poter vincere uno scontro di resistenza, devo solo avere pazienza, sfruttare ogni occasione che mi si presenti e non far capire le mie vere intenzioni.

Voleva buttarmi fuori perché non vuole combattere? O lo ha fatto apposta solo per farmi pensare che sia questo il suo vero obbiettivo? Sta cercando di distogliere la mia attenzione da qualcosa. Povera illusa. Quella sciarpa sarà mia!

Dalle corna di Scarlett iniziò ad uscire del fumo, poi si prese un capezzolo e, tirandolo, dal suo seno uscì un cassetto pieno di provette con strani liquidi colorati. Ne prese una e la inserì nel suo fucile speciale che caricò pronta a far fuoco.

- Qualsiasi cosa tu stia architettando non riuscirà a fermarmi dal prendere la mia sciarpa. -

La sua mania è davvero assurda, probabilmente si è anche dimenticata il perché fosse venuta qui. Vedrò di sfruttarlo a mio favore.

Anche Vanvan afferrò la sua arma mettendosi in guardia, pronta ad affrontare la sua avversaria.

- Avanti, fatti sotto. -

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Capitolo 53
*** Per uno scopo ***


Note dell'autore: Salve lettori :D eh già non sono morto, anche se sono sparito per davvero troppo tempo... Questo capitolo é stato davvero complicato da scrivere ma alla fine ce l'ho fatta. Spero vi piaccia e, come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione che é sempre gradita ;) Vi ricordo anche di seguirmi su Instagram qui dove posto disegni e altre cose a tema DMD. Buona lettura :*













CAPITOLO 42
Per uno scopo


Data attuale: 18 cave di Gheaxin



Ore: 00:45





- Oh dio... -

Mirko si alzò iniziando a respirare affannosamente, come se si fosse appena svegliato da un incubo.

- *Anf*... Ma... Dove sono? -

Si trovava sul suo letto, ma tutto il resto era completamente nero. Ovunque si guardasse non c'era altro che oscurità. Si mise in piedi e subito si accorse che non sentiva più dolore al petto, come se non si fosse mai ferito.

- No, non sei nella tua testa. Questo si chiama mondo astrale. -

A parlare era stata una persona, a terra in ginocchio proprio dietro a Mirko.

- Viene anche chiamato "mondo delle anime". Benvenuto. -

La persona che stava parlando era identica in tutto e per tutto a Mirko, ma sembrava fatto di una strana energia rossa. La sua pelle difatti era luminosa, e i suoi occhi completamente neri guardavano il vero Mirko con fare soddisfatto, come se avesse già vinto una scommessa.

- Co... -

- "Cosa sei, cosa vuoi da me, che ci faccio qui" bla bla bla. Ti rispondo subito mio piccolo maniaco del controllo. Io sono il tuo doom, siccome vi piace chiamarci così. Una parte della anima che ora possiedi tu, e ti ho chiamato qui perché stai morendo. -

- Ma... Come fai ad essere cosciente? Tu non sei me? -

- Piccolo ragazzino ingenuo. "Mirko" è l'identità del tuo cervello. Ma io, l'anima che ora possiedi tu, esisto dall'inizio del creato. Tu sei soltanto un'altra mia reincarnazione e ora ho le tue sembianze perché é l'immagine che tu stai creando. Se hai un carattere, pensieri e un istinto lo devi solo grazie a me. - il Doom lo guardò con aria di sfida e Mirko, sentendosi minacciato, indietreggiò. Nello stesso istante anche il Doom venne strattonato indietro, e in quel momento Mirko si accorse che la sua copia aveva le mani legate dietro la schiena da una grande catena rossa.

- Giusto... Non perdiamoci in chiacchiere inutili. In fondo, non hai molto tempo. -

- Che cosa vuol dire. -

- Andiamo, è chiaro. Stai morendo, e ti rimangono ancora una manciata d'ore. Non che tu possa fare molto nel frattempo. -

- E cosa vorresti da me? -

- Potremo fare un patto. Ti lascerò prendere tutta la mia forza. Sarai in grado di guarire e di andare a salvare i tuoi amici. -

- Salvare? Loro stanno bene. -

- Ne sei sicuro. Non hai neanche idea di quanto tu abbia dormito. La guerra é già iniziata e i tuoi amici stanno morendo, uno ad uno, lentamente nel dolore. -

- Stai mentendo! -

- Tu dici? Noi anime dal mondo astrale possiamo vedere molte cose. Perché non dai un occhiata anche tu. - il Doom spalancò uno dei suoi occhi e questo si ingrandì a dismisura, fino ad inglobare sia lui che Mirko. All'improvviso si ritrovarono in un deserto. Erano circondati da cinque torri di ultra-controllo tutte vicine e in cerchio. Le fiamme erano ovunque e si sentivano urla di dolore da ogni dove.

- No, non è possibile... -

- Aiutaci... - Lorenz e Ghost erano a terra moribondi e in cerca di aiuto a pochi metri da Mirko. -

- RAGAZZI! Tenete duro sto attivando! -

Mirko scattò velocemente verso di loro ma quando allungò la mano per prendere quella di Lorenz gli passò attraverso, come se fosse un fantasma.

- No! No no no no no. Ditemi che state bene... Ragazzi... -

- Tai... Non farlo... -

Mirko si voltò, e si accorse che di fronte a loro c'era Taisuke, senza un braccio e coperto di sangue che affrontava un mostro immondo.

- Mi dispiace... Ma devo salvarvi... Salutate Mirko per me... -

- No fermò Tai, non fare stupidaggini! - Mirko corse verso di lui per bloccarlo, ma Tai si scontrò col mostro e quando si toccarono partì un grande fascio di luce che abbaiò il ragazzo. Quando riaprì gli occhi si trovava di nuovo nella stanza nera.

- ... -

- Non penso che abbiano molto tempo. Sicuro di voler rimanere qui? -

- ...Non ho bisogno del tuo aiuto. Ce la farò da solo. -

- Ma certo. In fondo Mirko non ha bisogno dell'aiuto di nessuno, giusto? -

- Di cosa stai parlando? -

- Il più grande e responsabile del gruppo non può chiedere aiuto ai suoi amici. É lui che deve aiutare loro. É lui che deve aiutare il resto del mondo. Ma non può certo farli preoccupare per i suoi problemi. Lui tanto è capace di risolverli da solo, non c'è bisogno che si scomodino per te vero? -

- Ma che cavolo stai dicendo? -

- O forse è perché tu non hai bisogno di loro. Tu sei onnipotente. Il più intelligente di tutti. Non hai bisogno di abbassarti al loro livello. Come un dio caritatevole dispensi bontà e aiuto a chiunque li richieda, ma di certo nessuno sarà mai all'altezza per aiutare qualcuno del tuo calibro a risolvere problemi altrettanto grandi.

- Finiscila! -

- Si, in questo modo puoi tenere alta la tua carica di responsabile dei tuoi amici. L'onnipotente e coraggioso Mirko in grado di aiutare tutti, ma che non ha bisogno di nulla in cambio. No, a te basta la loro lode e infinita riconoscenza. Ti crogioli nella fiducia che ripongono in te e nei complimenti che ti fanno perché senza di questi non sei niente. Non vali nulla e hai paura che gli altri lo scoprano. Ma finché continuerai con questa falsa nessuno lo scoprirà, non forse è così Mirko? -

- ... -

- NON É COSÌ MIRKO?

- BASTA! -

Il ragazzo in lacrime alzò il braccio di scatto verso di lui ed un'altra catena rossa apparve sotto il collo del Doom, lo strattonò e lo legò ancora di più, costringendolo a tenere la testa all'indietro.

- Sì. Così... Arrabbiati. Tanto qui non può vederti nessuno. Tranquillo, non dirò ai tuoi amici quanto sei ... - Mirko strinse ancora di più le catene per azzittirlo, ma non funzionò - Puoi anche negare a me quello che dico, ma sai che ho ragione. In fondo tu sei me. -

- Sta zitto! -

- Se ci sono io qui e non il Golem un motivo c'è. -

Mirko si accasciò a terra disperato, e nello stesso momento le catene che legavano il Doom si allentarono.

- Così va meglio, bravo ragazzo. Lo sai che l'unico modo per salvarli e liberare la tua immensa forza. In fondo, non c'è nessuno che può batterti, non è così? -

- Cosa vuoi da me?... -

- Io? Non chiedo niente... -

Dall'oscurità dietro al Doom apparve un enorme drago fatto di energia rossa. Assomigliava vagamente alla forma che assumeva Mirko quando si trasforma, ma molto più mostruoso e spaventoso. Dispiegò le ali a scaglie e alzando il muso ruggì, come se volesse volare via ma, esattamente come il Doom, aveva le braccia legate dalla stessa catena rossa che li collegava.

- Tu lasciatelo prendere, e sarai in grado di fare di tutto. -

Mirko si trattenne dal chiedere cosa intendesse, forse preferiva non saperlo.

- É inutile che esiti. Sappiamo entrambi che alla fine accetterai quindi perché dar soffrire di più i tuoi amici? -

Il ragazzo non rispose. Era a corto di opzioni, e senza dire niente aprì la mano che fino a poco fa stringeva per la rabbia. Le catene sparirono, e il Doom con un sorriso si dissolse. La sua energia venne risucchiata dal drago che con la stesse espressione e voce mostruosa disse: - Saggia decisione. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





Sa il fatto suo questo ragazzo.

Lo scontro tra Zaykross e Shawn era iniziato da poco, ma il mago non aveva intenzione risparmiarsi. Aveva allagato l'intero piano rallentando i movimenti dell'uomo, mentre i suoi erano ancora rapidi e precisi come se fosse all'aria aperta.

Non è un caso, questo ragazzo ha usato l'acqua appositamente per impedirmi di usare le lame. Non é di certo uno sprovveduto. Deve aver pianificato questa vendetta da tempo e con molta cura.

Il mago non lasciava tregua al sua avversario, colpendolo ripetutamente col suo bastone. Zaykross con tranquillità parava ogni singolo colpo, ma non sembrava in grado di reagire.

Pensavo di costringerlo a rimanere sott'acqua con me siccome è un umano, ma si è fatto crescere anche delle branchie. Ormai devo assumere che con il suo Golem possa fare qualsiasi cosa. Come...

Finalmente reagì e con uno scatto inaspettato afferrò il braccio di Shawn bloccandolo. Poi trasformò l'altra mano nella sua versione meccanica e trapassò il petto del ragazzo da parte a parte.

...Creare fantocci come questo. E gli ha messo delle branchie solo per farmi credere che fosse quello vero. Abbiamo anche un perfezionista qui.

La copia esplose in una nuvola di coriandoli, ma dal fondo del corridoio stavano arrivando altri due Shawn che nuotavano ad alta velocità.

Vuole battermi per sfinimento. Patetico.

Zaykross diede un fortissimo pugno alla parete, creando una voragine che si affacciava all'esterno. Nonostante questo però l'acqua non fuoriuscì. Era come se una forza la costringesse a rimanere nel corridoio.

Non solo crea, altera anche leggi e realtà. Interessante.

Con uno scatto raggiunse in batter d'occhio le altre due copie e, prima che queste se ne potessero accorgere, gli tagliò a entrambe la testa con il dorso tagliente delle sue mani meccaniche. Poi nuotò fino al soffitto, entrò nel muro e sbucò nel piano superiore.

- Ha allagato solo quel piano ovviamente. Non può allagare tutta la torre. Non finché ci sono i suoi amici almeno. Quei due ragazzini che stavano facendo casini. Sarà meglio andarli a controllare. -

Si avviò verso le scale per il piano superiore ma ancora una volta si ritrovò Shawn davanti.

- Ragazzino. Mi hai già bagnato i vestiti. Non ti conviene continuare. -

Shawn senza dire niente agitò il bastone e le pareti intorno all'uomo iniziarono a stringersi intorno a lui. Il sorriso sul volto di Zaykross sparì non appena le toccò, accorgendosi di non poterci passare attraverso, e quando tentò di allontanarsi ormai era troppo tardi. Con la sua forza cercò di contrastare la morsa delle quattro mura che lo schiacciavano, ma in questo modo non poteva muoversi.

Non posso dare niente per scontato in questo scontro. Può letteralmente fare qualsiasi cosa. Sarà interessante scoprire fino a che punto può spingersi.

- Non hai capito. Sono venuto qui per vendicarmi, e puoi star certo che non ne uscirai vivo da questo scontro. -

* * *





Nel frattempo, ai piani alti della stessa torre, a Lorenz e Taisuke mancava poco per arrivare finalmente al tetto, se non fosse per il fatto che non riuscivano a trovare le ultime scale. Il numero delle guardie non faceva che aumentare, e per non farsi notare si erano costruiti delle armature con pezzi di meccanici trovati in giro.

- Attento. -

Lorenz afferrò il suo amico per il braccio prima che girasse l'angolo del corridoio, giusto in tempo per evitare due meccanici durante una ronda.

- Ok se ne sono andati. Tai devi stare più attento. Non possiamo farci scoprire ora che ci manca così poco. -

- Ma perché ti preoccupi? Insieme siamo imbattibili. -

Il ragazzo tirò un paio di pugni a vuoto, ma l'armatura che indossava fece un grosso rumore metallico per via del movimento brusco, attirando l'attenzione delle due guardie. Lorenz gli tappò la bocca, schiacciandosi con lui sul muro, e le guardie che sembravano avere fretta ignorarono il rumore proseguendo nella loro direzione.

- Non sappiamo quante guardie ci sono, potremo non farcela contro un esercito. Il nostro unico obiettivo ora é arrivare in cima e lasciare il cappello. -

- D'accordo, ma come facciamo? Non ci sono scale e l'ascensore finiva qui. -

- Ci deve pur essere un modo. -

- HEY VOI DUE! -

- Ops. -

Una delle guardie infondo al corridoio li vide da lontano e attirarono la sua attenzione.

- ...Ci ha visti... -

- ...Non ci resta che combattere... -

I due ragazzi si misero in posa pronti a contrattaccare, ma poi il meccanico prosegui.

- Si voi due. Non avete sentito gli ordini? Che ci fate ancora qui? Che piano vi è stato assegnato. -

Lorenz confuso rimase quasi pietrificato, mentre Taisuke, pronto per queste situazioni d'emergenza, sfoderò tutte le sue abilità di improvvisazione.

- BEE-BOOP. No. Non-ci-è-arrivata-nessuna-comunicazione. - disse il ragazzo con voce robotica e muovendosi a scatti, mentre a Lorenz salì il cuore in gola.

Siamo spacciati.

- Ah lo sapevo. Siete quelli del settore sette. Non vi sopporto, questa scusa che non siete aggiornati per recepire le nostre frequenze solo per non fare niente. Ma almeno oggi dobbiamo collaborare. Siccome state senza far niente andate a controllare il tetto. -

- BEE-BOOP. E-come-ci-si-arriva? -

- Non sapete davvero niente. Dove eravate durante le giornate di esercitazione.

- BEE-BOOP. Ero-a-fare-il-cambio-dell'-olio. Ah-ah ah-ah ah-ah. -

Taisuke inscenò una risata robotica ma la guardia invece lo guardò con aria stranita.

- D'accordo... Andate al terzo corridoio e attraversate la parete 01/7/b. Sbrigatevi, gli intrusi dovrebbero essere qui a momenti. - e detto questo il meccanico corse via nella direzione opposta alla loro.

Lorenz era ancora pietrificato nel tentativo di metabolizzare quello che era appena successo, mentre Taisuke cadde a terra per le risate.

- Bro, come hai fatto. -

- *Pff*. Un giochetto da ragazzi. - Disse Taisuke tirandosi il colletto della camicia con aria altezzosa.

- Sei stato mitico. E io che pensavo che questi costumi non avrebbero mai funzionato. -

- Modestamente anche questi sono stata una mia... Aspetta cosa? -

- Ora sbrighiamoci. Dobbiamo andare al corridoio tre giusto? Mi sembra di esserci già passato. -

Insieme i due ragazzi tornarono sui loro passi, fino a raggiungere il posto descritto dal meccanico ingannato. Incontrarono anche altre guardie nel tragitto, ma camminando con disinvoltura e grazie all'armatura riuscirono a passare inosservati.

- Ok, se ho capito bene come funzionano le cose qui dentro, questa dovrebbe essere la parete di cui stava parlando. Ora non ci resta che trovare un modo per attraversarla. -

- Beh, nel metodo classico giusto? - Taisuke trasformò il suo braccio, rendendolo come l'acciaio, e con un solo pugno riuscì a distruggere il muro che li ostacolava. Entrarono dentro, e quello che trovarono li lasciò a bocca aperta. Era un'unica sala enorme e circolare, alta quattro piani e con le pareti più in alto aperte con degli sbocchi verso l'esterno. Questi fori erano collegati tramite un condotto di areazione ad una colossale macchina al centro di tutto, che assomigliava al rotore di un aereo. Ricoperta di ventole e tubi, creava un rumore assordante simile a quello della torre di Arafe atak, ma dieci volte più forte.

- Tai, questa è la ventola di cui parlava Meteo. É qui che viene creata l'aria che respiriamo. -

- Aaah. Ecco perché. Mi chiedevo come facessimo a respirare. -

- Cosa? Ancora avevi questo dubbio? Dove stavi quando Meteo ce lo stava spiegando? -

- Cioè no. Ovvio che lo avevo capito. Talmente palese. *Pff* Figurati. Anzi penso di averlo intuito anche prima di te. Si si. Sapevo già tutto. -

- Guarda lì. -

Lorenz gli indicò il centro della macchina in funzione, dove era riuscito ad intravedere, attraverso degli anelli metallici concentrici che giravano, un'anima. Un'anima luminosa grigia metallizzata, con delle striature color arcobaleno.

- Ma... Quella non è la stessa luce che compare sul petto di Shawn? - chiese Taisuke insospettito.

- No la sua non ha parti grigie. Quella deve essere l'anima di un meccanico. È lei che alimenta tutta la macchina e le permette di creare l'aria. Come faceva il presentatore con il microfono incastonato con l'anima. -

- Figo. Chissà quant'è forte forte il possessore di quell'anima. -

- Già... È ho paura di scoprirlo... -

Lorenz si perse un attimo nei suoi pensieri, ma Taisuke tutto spensierato e senza curarsi dei pericoli si stava facendo il giro del posto.

- Hey ecco le scale! -

- Cosa hai detto? Non ti sento col rumore della ventola. Dai aspetta, non puoi andare da solo così! -

Insieme salirono la scala a chiocciola, all'appartenenza chilometrica, e dopo aver aiutato Taisuke a non rotolare di sotto un paio di volte, finalmente raggiunsero il tetto.

- Oh santissimo odino. Siamo arrivati. - disse Lorenz accasciandosi a terra stremato e togliendosi l'armatura di metallo pesante.

- Ahahahah stanco? Io invece per niente. Sto imparando a controllare il mio golem e sembra sia capace anche di non farmi sentire la fatica. Bello eh? -

- Eh già... Davvero... Fantastico... *Uff*. Muoio. -

- Allora sarò io, il grande Taisuke, a portare a termine la missione. - il ragazzo rubò subito il cappello a Lorenz, corse fino al centro del terrazzo, improvvisò un moon Walker scoordinatissimo, e schiacciò il copricapo a terra come fosse un pallone da rugby.

- Yeah. Oh si. Mmmh. Evvai. Abbiamo vinto. Avete perso. Noi siamo grandi. Voi siete zero. Ah ah. Uuh... - iniziò a "ballare", agitando gli arti tutti felice. Anche Lorenz gioì con lui distraendosi, e accorgendosi solo dopo troppo tempo che una guardia li stava fissando incredulo.

- Abbiamo... Vinto... -

- Finalmente vi ho trova... -

- Holé, mia amigos. - disse Taisuke continuando a ballare e facendo finta di avere delle maracas - Ci ha trovato finalmente. Noi siamos turisti. Venemos dal brasile. Cercavamo el bagno. Donde esta? -

La guardia rimase un'attimo spiazzata, non capendo cosa avesse intenzione di fare. Poi prese il comunicatore e lo accese.

- A tutte le unità, i due intrusi sono arrivati sul tetto. Raggiungetemi. -

- Ok, credo non abbia funzionato. -

- Ti credo, il tuo spagnolo è pessimo ahahahah. - disse Lorenz rialzandosi in fretta e mettendosi in guardia.

- Spagnolo? Pensavo fosse portoghese. -

- In ogni caso, ci toccherà combattere ora. -

- Non vedevo l'ora. -

Subito dalle scale arrivarono altri tre meccanici armati di manette e catene con parti in legno.

- Bene, i due a sinistra sono i miei mentre gli altri due... Tre... Quattro... - dal pavimento del terrazzo iniziarono ad uscire un innumerevole quantità di guardie tutte armate e pronte a fermare i due ragazzi. In pochi secondi li avevano circondati.

- Cavolo... Sono troppi... Siamo spacciati. - disse Lorenz preoccupato e mettendosi schiena contro schiena con Taisuke.

- Siete senza scampo. Arrendetevi. -

* * *





Nel frattempo ai piani inferiori, il combattimento tra Zaykross e Shawn proseguiva. Le infinite copie del mago si avventavano sul loro avversario lanciando le più disparate magie, cercando di ucciderlo, ma sembrava tutto inutile. Evitava ogni attacco, parava qualsiasi colpo, prevedeva tutte le sue mosse. Non si stava neanche impegnando, eppure Shawn sembrava non avere speranze.

- Avanti mostrami dell'altro. Mi sto divertendo. Cosa sai fare ancora? -

- Non hai capito di cosa sono capace. - una nuova copia nell'ennesimo tentativo di sorprenderlo apparve dietro di lui con telo magico che gli si avvolse intorno bloccandolo dalla testa ai piedi. L'uomo cercò di liberarsi con le sue lame ma il telo elastico e super resistente era stato creato apposta per non poter essere tagliato.

-*Tsk* -

Poi la copia tirò fuori una spada dal cappello e cercò di trafiggerlo, ma anche in queste condizioni Zaykross fu in grado di comandare alle sue lame di bloccare il colpo. A Shawn sembrava assurdo, ma per quanta forza ci mettesse, non riusciva a contrastare quella delle due lamette fluttuanti.

- Non potrai continuare per sempre, ho creato quel telo in modo che sia impossibile liberarsene. -

- Ne sei sicuro? - Zaykross spostò le lame e scansandosi si fece colpire di proposito di striscio dalla spada del mago che riuscì a tagliare il telo.

- Così indistruttibile che sarebbe diventato uno scudo per me se tu non avessi avuto qualcosa in grado di tagliarlo per poi colpirmi. -

Non riesco a leggergli nel pensiero, esattamente come quando eravamo all'omnia. Mentre lui invece sembra sapere sempre quello che sto per fare. Eppure con il telo l'ho preso. Non capisco. Che sappia solo come reagire ad ogni situazione? Oppure si sta facendo prendere apposta solo per dimostrare che è tutto inutile?...

- Avanti. Qual è prossimo trucchetto che hai in serbo per me? - la copia, a corto di idee, indietreggiò, e nello stesso istante il comunicatore di Zaykross squillò - Mi dispiace, tempo scaduto. La mia presenza é richiesta altrove. -

- *Grr* Se pensi di andartene così facilmente non hai capito niente. -

Zaykross indifferente alle parole del mago infilò il braccio nel muro e dalla stanza accanto afferrò il vero Shawn per il collo.

Diamine... Aveva capito sin dall'inizio dove mi trovavo...

- Fine dei giochi ragazzo. Qualche ultima parola? - disse Zaykross stringendogli il collo.

- Vai all'inferno. Mi vendiche... - l'uomo lo interruppe colpendolo alla bocca dello stomaco con un pugno dalla forza moderata per Zaykross, ma che tramortì Shawn, e poi lo lanciò contro il muro, lasciandolo li per terra.

- Odio i tipi come te, che fanno della vendetta lo scopo della loro vita. Ma la tua anima é piuttosto interessante. Tornerò a prenderla più tardi, tanto uno col tuo orgoglio preferirebbe morire piuttosto che scappare da perdente. -

Non riesco più a muovermi... É finita. In fondo sapevo che sarebbe andata a finire così, non ho speranze contro uno come lui. Ma almeno ci ho provato... Dovevo farlo. Era l'unica cosa che mi restava da fare. Forse ti sto per raggiungere Tikou...

Mentre Zaykross si puliva il sangue sputato da Shawn dai suoi vestiti il comunicatore riprese a suonare e finalmente si decise a rispondere.

- Cosa succede? -

- Signore, abbiamo trovato i due intrusi. Sono sul tetto e li abbiamo circondati. -

No... Sta parlando di Lorenz e dell'imbranato.

- Bene. Catturateli e portateli nella cella inceneritrice. Sarò lì fra tre minuti. -

L'uomo continuò a sistemarsi il vestito aspettando la risposta del suo sottoposto, ma attende invano.

- Mi hai sentito? Portali nella cella inceneritrice. -

- *Quack* -

- Che cosa? -

Si accorse di non avere più in mano un comunicatore ma una paperella di gomma. Si voltò scocciato verso il mago, che si era rialzato in piedi e teneva in mano il cappello, a cui era caduta la seconda piuma delle cinque con cui era partito.

- *Anf*...*Anf*. Ahah... Ah. Pensavi... Di aver finito con me? Beh... Hai capito male. -

- Allora vuoi proprio soffrire. -

Zaykross gli lanciò una delle sue lame puntando alla testa di Shawn ma questa gli passò attraverso, come fosse un fantasma. Poi distese le braccia e in un battito di ciglia entrambi vennero teletrasportati nel deserto.

Sei uno stupido. Dimentica la vendetta. Devi proteggere Lorenz. Sono qui per questo. Lo proteggerò ad ogni costo. E non morirò qui. Rimarrò insieme a lui e torneremo nella sua dimensione. Nella nostra dimensione.

- É questo quello che voglio! - finì il ragazzo, urlando ciò che stava pensando.

- Cosa sei? Una specie di masochista? Se è questo quello che vuoi allora sta tranquillo che ti farò passare un brutto quarto d'ora.

É caduta la seconda piuma. Significa che anche Lorenz è riuscito a posare il cappello. Ne mancano solo tre. Se solo quei imbecilli dei farek rae si sbrigassero potrei salvare tutti e riuscire a scappare.

- . Non siamo in un deserto qualunque ma ad una decina di chilometri dalla torre 31. A quanto pare i tuoi poteri hanno dei limiti, non puoi portarmi troppo lontano. Ma è tutto inutile, perché posso raggiungere la cima della torre in pochi minuti anche da qui. Se il tuo obiettivo era allontanarmi dai tuoi amici è stato in fiasco. Mentre se avevi intenzione di portarmi fuori dalla torre per combatterlo meglio... - l'uomo alzò un braccio e una centinaia di lame uscirono da sotto la sabbia, iniziando a fluttuare attorno a lui.

Provò a lanciargliene una, ma ancora una volta questa gli passò attraverso come se non ci fosse.

É quello il suo vero corpo. Sento distintamente la sua anima al suo interno. Si è solo reso intangibile.

- Ora vedrai. - Shawn creò una copia di se stesso che corse verso Zaykross per attaccarlo. L'uomo si limitò a muovere un dito per far volare una lama dritta sul petto del falso mago e farlo esplodere in una nuvola di coriandoli. Il ragazzo continuò creandone un paio che fecero la stessa fine del precedente. La cosa andò avanti per un paio di minuti, poi Zaykross dopo l'ennesima copia eliminata scoppiò a ridere.

- Ah ahah ahahah! Folle! É questa la tua strategia? Vuoi farmi finire le lame facendole scomparire con le tue copie? -

- *Grr*. -

- Pensavo che fossi un osso duro, ma sei bravo solo a guadagnare tempo. - abbassò il braccio e tutte le lame che stava controllando caddero a terra.

Cosa ha intenzione di fare? Non vorrà andarsene spero? Posso trattenerlo ancora un po' se i farek rae si sbrigano.

- Adesso faremo un gioco. - con eleganza e tranquillità Zaykross infilò una mano nella sua giacca e dal taschino interno prese una lama. All'aspetto era identica alle altre, ma al contrario di queste era caldissima e sembrava emettere una fievole luce, nonostante fosse solo un pezzo di metallo - Staccherò o disabiliterò una parte del tuo corpo ogni minuto. Continuerò fino ad ucciderti, lentamente nel dolore. Che ne dici? Non era questo quello che volevi? -

- Come se restassi qui fermo a farmi colpire. - Shawn piantò il suo cappello a terra e da sotto i piedi di Zaykross sbucò un enorme lancia appuntita. Lui la schivò come nulla fosse e si risistemo il colletto.

- Come dimostrazione del fatto che non ho più intenzione di giocare inizierò subito. Che ne dici della mano sinistra? Quella con cui tieni il cappello. Sarebbe un peccato se la perdessi, giusto? -

- Sta zitto! - il mago evocò altre lance dal terreno ma il suo avversario le evitava come se sapesse sempre da dove stessero arrivando.

- Giulietta. -

Zaykross lanciò la lama e questa sparì un istante dopo, prima di colpire il mago. Preoccupato di dove potesse riapparire iniziò a guardarsi furiosamente in torno, ma la lama come per magia gli trafisse la mano sinistra. Il ragazzo urlò di dolore e fu costretto a lasciar cadere il cappello mentre con l'altra mano si stringeva il polso.

Ma...Non capisco... Da dove è arrivata... Inoltre mi sono reso intangibile. Come ha fatto a colpirmi?

- É inutile che cerchi di schivarla. Questa lama non è solo di questa dimensione. Colpirà ogni versione di te, sempre e inevitabilmente. Non importa quante realtà tu possa alterare. -

- Merda... -

- Bene, inizierò a contare da adesso. Vediamo fin dove arriva la stupidità. Sono sicuro che rimarrò stupito. -

Fa sul serio... Devo fermarlo.

Creò altre due copie di se stesso armate con i loro bastoni dorati e insieme lanciarono un colpo in faccia a Zaykross che questa neanche si scansò. Si limitò a trasformare la zona colpita nella sua versione meccanica, incassando il colpo alla perfezione.

Non l'ho spostato di un millimetro...

- Ora capisci con chi stai andando contro? -

- Non mi importa! - Shawn e le sue copie continuarono a colpirlo ripetutamente, ma senza nessun effetto. L'uomo si limitava stare immobile con le mani in tasca.

- Ti rendi conto di quanto sei patetico? -

- Maledetto! - Shawn trasformò i bastoni in spade e continuò ad attaccarlo e colpendolo disperatamente sotto lo sguardo pietoso dell'uomo che, impassibile, si stava trattenendo dallo sbadigliare Le spade non riuscivano neanche a tagliargli i vestiti, e in quel momento il ragazzo comprese una cosa: fino ad ora Zaykross aveva schivato tutti i suoi colpi solo per prenderli in giro, non ne aveva veramente bisogno.

- É passato un minuto. Giulietta. -

Shawn indietreggiò per cercare di schivare la lama, ma questa lo colpì al piede destro, senza far capire al mago la sua traiettoria.

Maledizione...

Provò a togliersi l'arma dal piede, ma questa sembrava essersi legata a lui, e il solo toccarla gli provocava un dolore allucinante.

- Arrenditi. Se me lo chiedi ti ucciderò senza che tu te ne accorga. -

- Mai! -

Devo solo sopravvivere finché tutti i farek rae non avranno portato i cappelli sul tetto. In quel momento mi teletrasporterò sul tetto e saremo tutti salvi. Devo solo sopravvivere e anche Lorenz sarà salvo. Devo farcela...

* * *


Torre di ultracontrollo n°34.





Nel frattempo in un'altra torre, Meteo stava scalando i piani ad una velocità impressionante, attraversando le pareti trasformandosi in elettricità. Anche grazie a questo riuscì ad arrivare in cima senza farsi notare.

- Sono arrivata. -

Posò il cappello al centro della terrazza e senza perdere altro tempo tornò sui suoi passi per scendere di nuovo.

- I meccanici della torre, prigionieri o guardie che siano, sono tutti in mano a Viktor. Mi ha permesso di passare meno inosservata, ma significa che dobbiamo sconfiggere lui prima di poter liberare tutti, sperando il maghetto faccia il suo dovere. Ora però concentriamo nel trovare Viktor. Farò in modo che mi dica anche dove sia Grey. -

Si tramutò in elettricità ed entrò nel muro.

- In fretta. -



* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





- Quattro. Giulietta. -

Shawn venne colpito anche all'altro piede e alla spalla. Non riusciva più a camminare, e iniziava a perdere troppo sangue. Con la magia cicatrizzò le ferite chiudendole, ma neanche i suoi poteri sembravano non poter rimuovere quelle lame.

É caduta un'altra piuma. Qualcun altro ce l'ha fatta. Ne mancano solo due.

- Cosa succede? Non sai più che fare? Non eri venuto qui per uccidermi? Avanti. Usa tutto quello che hai! -

No... É tutto inutile. Devo solo tenerlo occupato per un po', e cercare di fermare i suoi attacchi.

Creò una copia dietro Zaykross che con un gesto rapido riuscì a coprirlo con un telo bianco. Quando lo tirò via dell'uomo non ve ne era più traccia ma al suo posto apparve un sarcofago egiziano. Non ci fu nessuna reazione, ma proprio quando Shawn stava per tirare un sospiro di sollievo, dall'interno della bara si sentì Zaykross dire: " Giulietta. "

Niente uscì dal sarcofago, eppure questo non impedì alla lama di colpire il ragazzo alla gamba.

- Diamine... Ma come è possibile... Non capisco... -

Nel frattempo Zaykross con un pugno creò una voragine nella bara e ne uscì. Si tolse le scheggie rimaste impigliate sul suo elegante abito e rimise le mani in tasca, guardando Shawn con disprezzo.

- Perché non ti arrendi? Vuoi davvero soffrire così tanto? Oppure speri di poteri ancora salvare, o peggio, di potermi battere. A che scopo tutto questo. -

- Tu... Non puoi capire. Un uomo che ha tutto ciò che vuole e distrugge le vite degli altri per puro divertimento non potrebbe mai capire. AAAH! - agitò il cappello e delle catene uscirono dal terreno legandogli le braccia dietro alla schiena, ma anche questo non servì a niente. La lama uscì dal suo taschino fluttuando, e quando Zaykross pronunciò la parola "Giulietta" la lama sparì, per poi tagliare di netto il braccio destro del ragazzo.

- AAAAAH! - il ragazzo cadde a terra per il dolore e urlando disperato.

Il mio braccio... Merda... Devo resistere... -

* * *


Torre di ultracontrollo n°35.





Nella torre n°35, anche Alison finalmente era riuscita ad arrivare in cima. Fu anche una scalata tranquilla: non aveva incontrato neanche una guardia.

- É molto strano. La tore sembra... Deserta. Non ho incontrato neanche Tizio e Freud salendo. C'é qualcosa di strano. Per ora però il mio compito é liberare i prigionieri. Sono sicura che stanno bene, sanno cavarsela anche da soli. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





- Giulietta. - Ancora una volta la sua lama sparì e riapparve davanti a Shawn, colpendolo all'occhio destro e accecandolo. Ormai il ragazzo era allo stremo, tanto da non riuscire nemmeno ad emettere suoi per il dolore, ma con i suoi poteri chiuse le ferite.

Un'altra piuma è caduta. Ne manca solo una. Poi mi teletrasporterò sul tetto della torre, mi curerò del tutto e potrò portare a termine la missione salvando Lorenz. Spero solo che non li abbiano già portati nella cella inceneritrice.

- Come immaginavo, mi hai sorpreso. Guarda come sei conciato. Perché continui a combattere? -

- Te l'ho detto... Uno come te non capirebbe mai. -

Zaykross strinse i pugni per la rabbia, cercando di trattenersi per mantenere un tono elegante. - Bene. Ho avuto anche troppa pietà per voi Farek Rae, sperando di capire cosa vi spingesse a tanto. Ma ormai ho capito che non avete nessun scopo. Agite col solo gusto di metterci i bastoni fra le ruote. Non siete più dei rivoluzionari con degli ideali, ma un gruppo di bambini egoisti, da secoli. É tempo di porre fine a tutto questo. La prossima sarà l'ultima guerra che vedrete. -

- Io non sono un farek rae. Io sono Shawn, e proprio adesso sto compiendo lo scopo della mia vita. -

- Hai ancora voglia di giocare a quanto pare, ma hai esaurito la mia pazienza. Questa prossima lama ti ucciderà. -

Non ho più tempo. Non ci ho mai provato, ma è l'unica cosa che può salvarmi. -

Giulietta. -

Zaykross lanciò la sua lama che sparì nel nulla ma prima che fosse troppo tardi Shawn puntò il cappello contro di lui e attivò il suo golem.

- Buco-nero! -

Rimasero entrambi fermi, aspettando che succedesse qualcosa, ma niente. La lama non colpì il ragazzo.

- Non avrai davvero... -

Non ho ben capito, ma credo di avercela fatta.

All'improvviso però, proprio quando pensava che fosse andato tutto bene, la sabbia sotto ai loro piedi iniziò a cedere. Come fossero sabbie mobili, il terreno sotto di loro veniva risucchiato da un unico punto neanche visibile ad occhio nudo.
Fu una questione di attimi. Zaykross cercò immediatamente di allontanarsi ma non appena balzò in aria venne attratto ancora più più velocemente verso il centro, mentre Shawn ormai troppo debole stava sprofondando senza poter reagire.

Mi è sfuggita di mano... Devo distruggerlo prima che...

- Romeo! -

Zaykross a pochi passi dalla morte piegò il suo mignolo destro, e bastò il tempo di far battere le ciglia a Shawn che tutto era tornato normale, come prima che il ragazzo lanciasse la magia. L'uomo, col fiatone per lo spavento si assicurò che fosse tutto in ordine, per poi con una furia immensa lanciarsi sul mago colpendolo con un violento pugno sul volto.

- Folle! Ti rendi conto di cosa stavi per scatenare? Un potere così grande non dovrebbe stare nelle mani di un incosciente come te! -

- Non hai capito niente. Non avrei mai permesso che un mio errore mettesse a rischio Lorenz. Dopo averti ucciso, se non fossi riuscito a controllarlo, mi sarei lasciato divorare, così da bruciare la mia anima ed annullare la magia che avevo creato. -

- E NON TIENI ALLA TUA VITA? - Ancora una volta l'uomo corse verso di lui e con una forza sovrumana lo colpì con un calcio.

Ha creato un buco nero che lavora su più dimensioni per intercettare la mia lama ed assorbirla. É l'unico modo che aveva per evitarla, ma per averci pensato deve conoscere a fondo i miei poteri, od essere un pazzo visto e considerato che era cosciente del fatto che non sarebbe riuscito a controllarlo. Per fortuna almeno una versione di lui ci è riuscito. Devo ucciderlo prima che faccia qualcosa di irreparabile, ma voglio capire cosa può spingere un umano a fare così tanto. Qui non so tratta più di vendetta. Capirò cosa gli permette di alzarsi ancora, a costo di perdere la sua anima.

* * *


Torre di ultracontrollo n°37.







Nel frattempo, Lucienne era riuscita ad arrivare in cima senza problemi.

- ... *Uff* Sono arrivata. Potevi anche creare delle scale mobili però in queste torri dannazione... -

Scalò l'ultimo gradino arrivando sulla terrazza, ma si accorse subito di non essere sola.

- La signorina Scarlett aveva ragione, stanno tutti puntando al tetto. Odio quando hanno ragione. -

Il ragazzo si lanciò subito all'attacco ma Lucienne riuscì agilmente a schivarlo.

- ...Ma porco... Fammi almeno salire... -

- Odio perdere tempo. -

L'aggressore aveva le sembianze di un ragazzo, ma non sembrava umano. I capelli neri sembravano trasparenti, come se fossero fatti di plastica, e tirati tutti all'indietro, tenuti bassi da delle scaglie nere che gli crescevano dalla faccia e coprivano parte del volto scarno e scavato. Anche le braccia erano fatte interamente di queste scaglie, e leggermente sproporzionate rispetto al resto del corpo.

- ...Un Doom. Che noia... -

- Non sono un Doom. Odio quando mi chiamano Doom. - il ragazzo balzò di nuovo verso di lei, e mentre era in aria le sue braccia si ingrandirono, tentando di schiacciarla con due pugni che Lucienne evitò ancora una volta.

- ...Quanto violento. Da quant'è che non vedi una ragazza?... -

- Odio qua... -

- ..."Quando mi chiamano violento". Originale quanto un puffo. Un po' più ripetitivo non lo potevi creare questo personaggio. Come lo hai chiamato?... -

- Soucav, e odio quando mi anticipano. - il ragazzo con la sola forza delle dita staccò una trave della ringhiera e la lanciò contro la ragazza. Lei evitò anche questo, ma saltando le volo via per sbaglio la bambolina che porta sempre con se.

- Marta! -

Infuriata, si sfilò cinque grossi aghi dalla gonna - ...Ok, ora basta. Hai fatto il babbuino anche per troppo tempo... - li lanciò in aria e poi si slegò la treccia. I suoi capelli iniziarono a crescere a dismisura e dividendosi in ciocche afferrarono gli aghi infilandosi con estrema precisione nelle crune.

- Odio combattere contro questi trucchetti. - Soucav si lanciò contro la piccola ragazza che però questa volta non aveva intenzione di spostarsi.

- ...Ma si bravo. Vieni qui... -

Appena arrivò alla giusta distanza una delle ciocche con l'ago si allungò verso Soucav colpendolo al centro del petto e fermandolo. Sembrava essere andato tutto come previsto, ma Lucienne rimase con gli occhi spalancati subito dopo aver estratto l'ago.

- ...Ma... Com'è possibile? Tu... Non hai un'anima... -

- Odio non avere un'anima. -

- ...Ma come fai a muoverti e pensare. Non può esistere un abominio come... -

Soucav non aveva intenzione di perdere altro tempo e con uno scattò colpì con il suo enorme pugno la ragazza che, ancora sconvolta, non riuscì ad evitarlo. Lucienne volò fino a scontrarsi sulla ringhiera metallica, ma neanche il tempo di capire cosa era successo che Soucav gli era di nuovo addosso. La ragazza tentò di difendersi, allungando i suoi capelli e creando una sorta di scudo, ma fu tutto inutile. Con un pugno li spazzò via come se fosse paglia e con un altro la colpì in faccia, facendole sbattere la testa contro le sbarre e perdere coscienza.

- Odio quando è così facile. -

Soucav afferrò la ragazza per i capelli, alzandola da terra e portandola oltre la ringhiera, pronto a lasciarla precipitare di sotto. All'improvviso però Lucienne si risvegliò. Con un movimento rapidissimo, troppo veloce per Soucav da seguire con l'occhio, la ragazza prese uno dei coltelli di Mehum dalla sua borsetta e tagliò i capelli, liberandosi dalla presa della guardia. Cadendo a terra ruotò su se stessa per fare una spazzata con le gambe al suo avversario, facendolo sbilanciare, per poi rimettersi in piedi e colpirlo con un calcio alla bocca dello stomaco.

Soucav non riuscì a contrattaccare e fu sbalzato via dal potente colpo della ragazza, a cui stavano già ricrescendo i capelli. Sembrava anche diversa dal solito. Le gambe prima sempre incrociate ora le teneva stese e pronte per colpire. Anche i suoi occhi erano strani, come se fossero di due colori contemporaneamente. Si guardò le mani e intorno, e sorpresa iniziò a parlare da sola - *Uff*, te la sei vista brutta. Da quanto non usi questo corpo adeguatamente? -

Intanto Soucav si era già ripreso dal colpo appena subito, e senza farsi domande puntò il braccio verso di lei.

- Odio essere colpito. -

- Ok ho capito. Tranquilla ora ci penso io. Devo solo mettere questo cappello lì giusto? -

- Odio chi parla da sola. - sul palmo della sua mano si aprì un buco e il suo braccio si ingrandì. Non stava succedendo niente, ma il corpo di Lucienne iniziò a muoversi verso di lui, come se la stesse risucchiando. La ragazza invece di opporre resistenza saltò verso di lui e sfruttando la velocità ottenuta dall'attrazione di Soucav tirò un calcio fortissimo al suo braccio, che gli spezzò il gomito. Il suo avversario però non diede segno di alcuna sofferenza. Al contrario, lo mosse nonostante fosse al rovescio e afferrò Lucienne per il torso.

- Sei un osso duro allora. -

I suoi capelli come tentacoli si allungarono a tal punto da arrivare per terra, e aggrappandosi al terreno furono in grado di sollevare la ragazza, e di conseguenza, anche Soucav. Lo lanciò in aria e sempre aiutandosi con i capelli saltò anche lei, raggiungendolo e colpendolo con un calcio in rovesciata, schiantandolo a terra. Atterrò poi leggiadramente su di lui. Ormai non si muoveva più.

- Ah finalmente. - la ragazza, scappato ogni pericolo si risistemo il vestito e prese il cappello dalla borsetta dirigendosi al centro del tetto - Ancora ti vesti così Lucienne? Devi toglierlo questa go... - a pochi metri dal centro la ragazza venne fermata da un braccio enorme che la afferrò alla vita, bloccandole gambe e braccia.

- Ma... Non respiravi più. -

- Odio non dover respirare per vivere. - Soucav ingigantì anche l'altro braccio e la prese anche con questo, iniziando a stritolarla.

Non riesco a muovermi... Devo solo, riuscire a lasciare il cappello...

La ragazza cercò di allungare i suoi capelli per prendere il cappello che teneva in mano ma Soucav non aveva intenzione di lasciarglielo fare

- Odio chi pensa di potersi salvare. - iniziò a stringere sempre di più, vicino a farle mancare il respiro.

Devo farcela...

Con le sue ultime forze riuscì a raggiungere il cappello e con un colpo di frusta i capelli lo lanciarono via, facendolo arrivare al centro della terrazza.

- Odio dover dire: tutto qui? -

- Eh... Ora vedrai. -



* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





Shawn non perdeva le speranze, e indipendentemente da quante volte venisse colpito lui continuava a rialzarsi in piedi, Questo non faceva altro che infuriare di più Zaykross che, volta dopo volta, aumentava sempre di più la forza dei suoi attacchi.

- Mi hai mentito! Hai parlato tanto di vendetta ma non è questo che ti spinge a continuare a combattere. Cos'è? -

Shawn non volle risponde, ma Zaykross lo prese per il colletto e lo alzò da terra urlandogli in faccia.

- COS'É!? -

- Ho... un amico che ha fiducia in me... e io non lo deluderò, perché anche io ho fiducia in lui. Lo salverò e ce ne andremo via da qui. -

-*Tsk* Lo sapevo... L'amicizia. Voi umani siete dei folli. Non avevo mai incontrato una malattia tanto potente. Questo legame immaginario con i vostri simili riesce a spingervi oltre i vostri limiti, arrivando a preferire il bene del prossimo piuttosto che il proprio. Perché? -

- L'ho capito solo ora... Ma è sempre stato questo il mio scopo. Tu invece non potrai mai capirlo... -

- Menzogne. Carne da macello. Ecco qual è il tuo scopo. Talmente accecato da questi sentimenti da non renderti conto di essere solo una pedina nelle mani dei Farek rae che ti hanno sfruttato per i loro finì. -

- Non hai capito... Te lo ripeto. Io non sono un farek rae. Ho fatto solo quello che voglio. -

- Talmente malato da esserne convinto. Un giorno scoprirò il segreto che si cela dietro questi comportamenti. Almeno non sei un rifiuto umano. Non è completamente colpa tua se sei stato colpito da questa piaga, ma non sarà il potere dell'amicizia a salvarti. -

- No... Non hai capito... -

Nello stesso istante, l'ultima piuma del cappello cadde a terra e sul volto di Shawn comparve un sorriso.

- Non hai capito niente alla fine... Ci salveremo perché... ci hai sottovalutato... -

- Sei tornato a farneticare cose senza alcun significato? É ora di finirla. -

Zaykross alzò il braccio pronto per ucciderlo, ma ancora una volta venne interrotto dal comunicatore che, tornato alla sua forma normale, iniziò a squillare.

- Cosa c'é ancora. - lanciò a terra il ragazzo moribondo e rispose scocciato - Qual é il problema? -

- Signore... É per i ragazzi... Sono scappati? -

- Idioti! Vi avevo chiesto di tenerli finché non fossi arrivato io. In ogni caso non possono uscire dalla torre quindi catturateli di nuovo. -

- Non posso... -

- Che cosa significa "non puoi". É un ordine, muovetevi. -

- Signore, è impossibile perché... Hanno sconfitto tutte le guardie presenti. Sono rimasto solo io... -

- CHE COSA? -

Nel frattempo Shawn a terra scoppiò a ridere, e guardando il furioso Zaykross lo salutò.

- Abbiamo vinto. -

- Giulietta! -

L'uomo non perse altro tempo, lanciando immediatamente la sua ultima lama per far tacere il mago, ma il cappello di quest'ultimo divenne enorme e lo mangiò, sparendo nel nulla.

Riapparve qualche secondo dopo sul tetto della torre numero trentuno, uscendo dal cappello che aveva lasciato Lorenz.

- ...Ihih...ihih...ihihahahah. Non ci credo... Ce l'abbiamo davvero fatta. Ed ora, il tocco finale. -

Non potendo muovere le gambe, si trascinò al centro usando il suo unico braccio rimasto. Senza forze e ansimante poi si sdraiò, prese il capello e lo alzò verso il cielo.

- *Anf*... É giunto il momento di andarcene. Rueda! -

Un telo infinitamente vasto iniziò ad uscire dal copricapo del mago, e così fecero anche tutti gli altri cappelli lasciati dai farek rae sui tetti delle torri assediate. I teli bianchi volarono in alto per poi aprirsi lentamente e adagiarsi sull'edificio.

- Qualsiasi cosa tu abbia in mente, sei un pazzo se pensi che rimarrò qui fermo a lasciarvelo fare. - Zaykross con un enorme balzo spiccò il volo è con velocità supersonica si diresse sul tetto della torre.

- Non lascerò che te ne vada indisturbato! -

L'uomo infuriato raggiunse Shawn poco prima che il telo coprì il sorriso beffardo del ragazzo ed il resto della torre. Pronto a tutto, si lanciò in picchiata su di lui usando le sue lame per tagliare il telo, ma una volta superato non vi era più nulla: Shawn, la torre, le guardie, era tutto sparito. Senza niente sotto di lui Zaykross precipitò a terra come un sasso, immobile per la rabbia e con gli occhi sbarrati a fissare il vuoto.

- DANNATI! - urlando in preda alla furia, e stringendosi i pugni talmente forte da ferirsi le mani, evocò le sue mille lame dalla sabbia che ruotando ridussero in brandelli ciò che era rimasto del telo. Poi queste iniziarono a raggrupparsi, e unendosi come delle costruzioni assunsero la forma di dodici lupi metallici. Zaykross salì subito su uno di questi è senza perdere tempo si divisero, ognuno correndo in una direzione diversa.

- Avete superato ogni limite Farek rae. Teletrasportare la torre in un altro luogo. Probabilmente hanno fatto lo stesso con tutte le altre torri. Ma non la passerete liscia. Vi troverò e vi ammazzerò tutti! Nessuno uscirà vivo da qui. E tu mago sarai il primo. Pensavi davvero di averla evitata solamente perché ti sei allontanato? -

Intanto, da qualche parte a P-Efiesou.

Sulla torre 31, Shawn sorrideva allegro sdraiato sul tetto. Finalmente era felice.

- Ce l'ho fatta! Non ci credo. Siamo salvi. Siamo tutti salvi. Che bello. Non ci credo. -

Provò ad alzarsi, ma ora che l'adrenalina era finita iniziò a sentire il dolore di tutte le ferite inferte da Zaykross.

- Ahi... Sono davvero messo male. E il mio braccio...Ormai è troppo tardi per salvarlo, l'ho perso per sempre. Dovrò costruirmi una protesi più avanti, ma ora sono davvero senza forze. Dovrò rimanere qui a riposarmi e aspettare che il mio golem recuperi energie prima di poter fare altre magie. Dopo di che guarirò le ferite e raggiungerò Lorenz. Ihih... Alla fine ce l'abbiamo fatta. -

Trascinando il suo corpo si portò alla ringhiera dove si appoggiò per rimanere con la testa alzata e cosciente.

- Devo rimanere sveglio finché la magia non è completata. Non avevo mai fatto qualcosa di così grande, ma grazie ai cappelli non dovrebbe essere un problema. Grazie ai cappelli ma soprattutto grazie a Lorenz. L'idea di questo folle piano é solo opera sua. Che tipo. Chi lo avrebbe mai detto che sarei stato disposto a donare la mia vita pur di salvare qualcuno. Eppure ora sono felice. Se solo non avessi fatto il testardo a questo punto ci saremo divertiti ancora di più. Ma non fa niente, ora c'è ne andremo da questo e grazie al bambino torner... - Shawn cercò di alzarsi ma proprio in quell'istante qualcosa lo immobilizzò. Cadde a terra con un dolore lancinante al petto e sputò una marea di sangue prima di realizzare che l'ultima lama di Zaykross lo aveva appena colpito al cuore.

- Nooo! No no no no... *cough* -

Provò a curarsi disperatamente ma le forze lo stavano abbandonando velocemente.

É finita... Non posso più salvarmi. Ma se devo morire allora...

Con un ultimo gesto, allungò la sua mano tremolante sul cappello, infondendogli le sue ultime energie rimaste per accelerare la magia.

Devo almeno... Assicurarmi di riuscire a salvare Lorenz. Ora è l'unica cosa che voglio. Ho capito che è l'ultima cosa che mi serve...

La luce della sua anima si spense. Il telo che aveva creato smise di fluttuare. Calò lentamente sulla torre, coprendo il gelido corpo del ragazzo che, sorridendo, esalò il suo respiro.
















































Nel frattempo, come da programma, Alikin, il cacciatore che aveva catturato il bambino si stava recando alla torre scelta per lo scambio con il suo chopper. Nonostante gli accordi però sembrava essere da solo: sulla moto c'era solo lui.

- Ma ci pensi? Ancora qualche ora e saremo ricchi. Ma che dico, non avremo limiti su quello che possiamo fare. Con cosa inizieresti?... Cosa? Andare a spassarsela con qualche donna del quinto regno? Si è un'idea. -

Viaggiava a gran velocità verso la torre, ormai a poche centinaia di metri di distanza, ma proprio quando Alikin decise di fermarsi per proseguire a piedi un telo gigantesco grande quanto l'intero edificio apparve sul tetto, adagiandosi sulla torre e coprendola interamente.

- Ma che... É una sorta di benvenuto? -

Si avvicinò lentamente, si abbassò per prendere un lembo e quando lo alzò rimase shockato. Non c'era più niente. L'intero telo cadde a terra lasciando il cacciatore sbigottito con ancora un lembo in mano per alcuni secondi.

- Che diamine... Si che é il posto giusto. Hai visto pure tu che fino a poco fa era qui. Assurdo. Non ho mai visto qualcosa del genere... Devo smetterla di fumare prima dei grandi eventi...E ora che si fa dici? Te lo dico io che si fa. -

Alikin corse sul suo chopper, in fretta e furia mise in moto il veicolo è partì a tutta velocità.

- Tu pensa solo a tenere stretto quel bambino. Consegnerò questo marmocchio a quei pervertiti e otterremo quei soldi, dovessi fare il giro di tutta P-Efiesou a piedi per riuscirci. -

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Capitolo 54
*** Domino ***


Note dell'autore: Salve a tutti lettori :D sono tornato con un capitolo più scoppiettante che mai. Le cose iniziano a farsi pesanti, la fine di questo arco sta arrivando. Prima di iniziare vi ricordo che potete seguirmi sulla mia pagina instagram dove vi aggiorno quando escono nuovi capitoli e potete vedermi cimentarmi nel disegno XD Ho appena aggiunto una "fan-art" al capitolo 41 "Trappola meccanica" che rappresenta l'inizio dello scontro tra Victor e Ghost, pubblicato anche su instagram. Spero di riuscire a farne altri anche migliori in futuro, e in caso ne vorreste uno in particolare, fatemelo sapere con una recensione ;) ora vi lascio al capitolo, ci vediamo al prossimo. Buona lettura :D





CAPITOLO 43
Domino


Data attuale: 18 cave di Gheaxin


Ore: 01:37







Torre di ultracontrollo n°31.



Il silenzio assoluto regnava nella torre. Dopo essere stati catturati, i due amici erano riusciti a sconfiggere tutte le guardie, che ora giacevano stese a terra implorando la pietà dei ragazzi.

- *Uff*, che fatica. Questo era l'ultimo. - disse Lorenz passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore e gettando a terra un meccanico sconfitto che teneva con l'altra.

- Ma di cosa parli. É stato un gioco da ragazzi. E ora che li abbiamo stesi tutti possiamo liberare i prigionieri. Ovviamente, faceva tutto parte del mio piano. - intonò Taisuke spavoneggiando tra i corpi delle sue vittime soffiandosi sulle unghie.

- Ahahahah, ti piacerebbe. Senza di me non ti saresti mai tolto le manette. Hey aspetta un attimo. Guarda Tai. Fuori dalla finestra. -

I due corsero subito ad affacciarsi e quello che videro era incredibile. Le cinque torri assediate dai Farek Rae, prima sparse in tutto il regno, ora erano riunite in cerchio, a meno di una centinaia di metri l'una dall'altra.

- Ahahahah perfetto. Questo significa che Shawn ce l'ha fatta. Siamo tutti riusciti ad arrivare sul tetto. Sono un po' sollevato. -

- Beh? Sei sorpreso? Stai sempre a ripetere quanto sia fantastico Shawn. Per tua informazione avrei potuto farlo anche io trascinandole grazie ai miei poteri, e sarebbe stato anche più figo che usare della carta igienica gigante. -

- Tai? Non sarai mica geloso? -

- Geloso? Chi, io? *Pff* Quel tizio ha ancora tanto da imparare. Deve sforzarsi di più se vuole anche solo provare a competere con me. -

- Tai... Lo so che ultimamente ho dedicato molte delle mie attenzioni a lui ma solo perché é timido. Sembra abbia paura a volersi divertire. Ma i miei migliori amici rimanete voi. Ti devo ricordare quanto ci ho messo ad integrare Ghost? Eppure ora é anche vostro amico. Anche Shawn é complicato, ma sono sicuro che un giorno farà parte del gruppo e torneremo tutti insieme nella nostra dimensione a cantare "Improvvise" ahahahah. -

- Lo so. É che ci siamo divisi. Mirko é in fin di vita in una tenda, e Ghost é stato rapito prima del dovuto dal mondo delle donne. Non volevo ti allontanassi anche tu... Pensavo che avremo affrontato questa avventura tutti insieme, e invece mi sembra di non stare con voi da una vita. Mi mancano le serate tra di noi a giocare ai videogame. -

- Ed é per questo che siamo qui. É possible che quel bambino abbia la chiave per viaggaire tra le dimensioni. Se riusciamo a salvarlo potremo tornare a casa e allo stesso tempo salvare Meteo e tutti gli altri. Sai meglio di me di cosa siamo capaci insieme. -

- Oh beh, modestamente. - Fece un po' imbarazzato Taisuke per i complimenti, ma aprendo le braccia per mostrare al suo amico tutti i nemici che ha sconfitto.

- Non dobbiamo necessariamente batterli tutti. L'importante é recuperare il bambino. Dobbiamo fare solo questo e saremo... -

- Degli eroi! Ci acclameranno tutti. Faranno delle statue in mi... Nostro onore e ci prenderanno in braccio urlando "Tai! Tai! Tai!" -

- Si, stavo parlando del lieto fine, ma va bene anche così se riesce a motivarti ahahahah. Allora, ci stai? Facciamo quest'ultima grande impresa insieme? -

Lorenz gli allungò la mano e lui subito glie la strinse con forza - Si che ci sto! Mi fido di te. In fondo siamo già a metà dell'opera grazie a Shawn. Gli daremo una lezione che non scorderanno facilmente. -

- *Tsk* Credete di aver vinto eh. Poveri illusi. -

Una guardia tornata cosciente, irritato dalle risate dei due ingenui ragazzi, si tirò su con le sue ultime forze. Lorenz allora lo prese per il colletto alzandolo da terra - Che vuoi dire? -

- Pensate di essere forti perché avete battuto noi guardie? Non avete ancora visto niente. Noi non siamo altro che pedoni, e appena la notizia si spargerà i pezzi grossi verranno qui a distruggervi... Non avete idea di contro chi vi siete messi contro. Dio ve la farà pagare. Se voi stupidi Farek Rae pensate di potercela fare significa che siete davvero senza cervello. State andando contro morte certa. -

I due ragazzi non risposero, scatenando subito il sorriso beffardo della guardia che credeva di essere riuscito nel suo intento, ma poi entrambi scoppiarono in una grossa risata che si placò solo dopo alcuni minuti. Una volta ripresosi, Taisuke si trasformò e si avvicinò a lui.

- Allora vai dai tuoi capi così potenti e riferiscigli questo: "due nuovi sceriffi sono arrivati in città". Immunity Rebellion! - Il pugno del ragazzo divenne enorme e colpì la guardia con una forza tale da scaraventarlo di fuori, distruggendo il muro e facendolo precipitare di sotto.

- Taisuke? -

Solo dopo che Lorenz lo chiamò si accorse di cosa aveva fatto.

- Andiamo, saremo al settantesimo piano. Non c'é modo che quel poveretto sopravvivi per raccontarlo. Inoltre "due nuovi sceriffi"? -

- Ok forse ho esagerato un pochino, ma lo avevo visto fare in un film. Ho sempre desiderato farlo. -

- Mannaggia. Avremo potuto fargli alcune domande siccome era l'unico sveglio. Volevo chiedergli dove é stato rinchiuso Grey. -

- Dai dai. Sono sicuro che quel tizio non sapeva niente, hai visto che faccia aveva? " Dio vi punirà, bla bla bla" ahahahah. Se si trova in questa torre lo troveremo, altrimenti ci penseranno i nostri compagni. -

- D'accordo, allora iniziamo subito. Le celle dovrebbero iniziare sotto questo piano. Andiamo! -



* * *


Torre di ultracontrollo n°34.



Erano ore che il combattimento tra Victor e Ghost andava avanti senza sosta. Il ragazzo dai capelli bianchi insieme al suo costrutto di ghiaccio, cryon, riusciva senza problemi a tenere testa alle trappole del suo avversario. Quest'ultimo invece, al sicuro dentro le mura, bombardava il suo rivale sfoggiando ogni singola arma del suo arsenale, ma niente riusciva a colpirlo. Se provava a modellare un muro per schiacciarlo Ghost lo congelava per poi romperlo con un pugno. Se usava armi da fuoco, il mostro di ghiaccio lo difendeva assorbendo tutti i colpi.

Non riesco a colpirlo. Le torri di P-Efiesou sono fatte per resistere alle alte temperature che il regno raggiunge. Il suo ghiaccio mi impedisce di fare qualsiasi cosa.

Il silenzioso Ghost correva da un corridoio all'altro senza dare tregua al disperato Victor. Creò un muro sulla sua strada per fermarlo, ma il ragazzo con un soffio gelato e un pugno del Cryon lo sgretolò come fosse un cracker. Poi un meccanico sbucò dal soffitto con una spada, saltando all'improvviso sulla sua vittima, ma senza che lui se ne accorgesse il costrutto di ghiaccio lo protesse usando il suo corpo come scudo, per poi distruggere il robot strappandogli gli arti. Ormai il combattimento era ad un punto morto, tanto che passavano più tempo a pensare piuttosto che ad agire. Entrambi dovevano trovare il modo di colpire il proprio avversario.

Quel mostro é una bella seccatura. Gli fa da guardia del corpo e non mi lascia colpire il ragazzo. E pensavo fosse lui a controllarlo ma sembra muoversi per conto suo. Ma non fa niente. Finché resto nascosto sono al sicuro, e lui prima o poi si stancherà. Il maestro Zay conta su di me e non posso deluderlo, o sarà la fine della mia carriera e non avrà più fiducia in me. Io...

Fastidioso. Uffa. É solo un marionettista. Trovo il suo vero corpo ed é finita. Sto già tossendo sangue di nuovo, e mi sento debole, ma devo farcela. Non posso di nuovo contare sugli altri. Sarò io a proteggerli questa volta. Io...

Io...

Io...

DEVO VINCERE A QUALSIASI COSTO.

Ghost entrò nell'ennesima stanza per cercare il vero corpo di Victor ma ancora una volta fu un buco nell'acqua. Cercò di uscire ma la porta si chiuse da sola bloccandosi e sulla parete opposta spuntarono delle spine di ferro che velocemente si avvicinavano a lui. Il ragazzo ragionando in pochi secondi congelò il pavimento sotto i suoi piedi e distruggendolo precipitò al piano inferiore, in una grande sala rotonda, un istante prima che le spine raggiungessero la porta. Ghost si guardò attorno ma la sala era completamente vuota. Cercò di uscire distruggendo il muro ma questa volta non funzionò, e sulla stessa parete che il ragazzo stava colpendo apparve proiettato il faccione di Victor pronto a dare spiegazioni.

- Non funzionerà questa volta bianchino. Mentre tu scorrazzavi per la torre ho avuto il tempo di creare questa trappola appositamente per te da cui non potrai più uscire ahahahah. E non solo. Ho richiamato tutti i meccanici della struttura che stanno venendo qui a darti una bella lezione di matematica: cinquanta soldati più un ragazzo rachitico uguale vittoria per Victor. -

- ...Non... -

- Cosa? -

- ...Non chiamarmi bianchino... -

- Ed é questo il problema? Non hai sentito la parte in cui morir... - lo zittì sparando un proiettile allo schermo, ma il faccione di Victor riapparve sul soffitto.

- *Grr* Che spina nel fianco. Forza prendetelo. -

Ghost finì con le spalle al muro mentre meccanici semi distrutti e con gli occhi rossi sbucavano da ogni dove avvicinandosi lentamente a Ghost.

Zombie reveal. Ultimo livello. Single player. Zero vite. Cento punti per headshot.

Velocemente prese la sua seconda pistola, e iniziò a sparare con una rapidità e precisione disumana, distruggendo i meccanici ancora prima che uscissero del tutto dai muri e facendo saltare teste ovunque. Nel frattempo Cryon fermava e smembrava tutti quelli che riuscivano ad oltrepassare la linea di fuoco, proteggendo Ghost da qualsiasi aggressore.

Incredibile. Che coordinazione. Non solo sta tenendo d'occhio tutti i meccanici che arrivano sparando a vista, ma allo stesso tempo riesce a controllare il mostro di ghiaccio proteggendosi. Questo ragazzino non è normale.



____________________________________________________________

Una nensanarie prima, alla casa di kakou, la donna stava combattendo con Ghost per cercare di allenarlo, ma il ragazzo era troppo debole e anche il più delicato dei suoi pugni lo metteva al tappeto.

- Forza non arrenderti. -

Ghost non la volle ascoltare e si raggomitolò su se stesso dandole le spalle.

- Avanti. Si vede che questo non é il tuo campo. -

- Ma Lorenz e Taisuke sono bravi in questo. Voglio essere come loro... -

- Ognuno ha la sua specialità. Da quanto ho capito, Tai vorrebbe essere bravo in quest'altra cosa. - Kakou prese un bicchiere d'acqua su un tavolo li vicino e senza pensarci due volte lo lanciò al ragazzo che, all'istante, lo intercettò con un colpo di pistola distruggendolo a mezz'aria.

- Non serve a niente se mi stendono con un colpo. -

- Ed é per questo che devi capire come proteggerti. -

Il ghiaccio che si trovava nel bicchiere d'acqua finito a terra si stava per sciogliere sul pavimento, ma prima che ciò accadesse Ghost a distanza lo controllò, ammassandolo tutto in un punto e facendogli prendere la forma di un omino.

- Tu non hai solo il potere di creare il ghiaccio. Tu lo controlli. Non hai bisogno di essere forte fisicamente se hai un colosso di ghiaccio a difenderti, mi capisci? E ti posso aiutare io in questo. Se ti lasci allenare ti darò la forza di difendere tutti quelli che ami, ci stai? -

Il ragazzo la fissò per un po', e poi disse a bassavoce - ...Il nome lo scelgo io. -

- Ahahahah d'accordo, tranquillo. -

____________________________________________________________



Tutti i meccanici, dal primo all'ultimo, erano stati distrutti, e neanche uno era riuscito a sfiorare Ghost con un dito.

Pazzesco. Non pensavo di trovarmi contro un avversario tanto ostico. Ma perfino gente così ha un punto debole, e non ho ancora usato tutti i miei assi nella manica.

La faccia di Victor apparve ancora una volta sul muro dietro di Ghost che allarmato si voltò di scatto.

- Ahahahah. Ma che bravo il nostro bianchino. É riuscito a sconfiggere tutti i suoi avversari. Sempre che quelli che ha ucciso fossero davvero i cattivi. -

Mentre attirava la sua attenzione, un meccanico senza testa riprese a muoversi afferrando un coltello a terra.

- Dove pensi che abbia preso tutti questi meccanici? Non erano guardie ma tutte vittime, persone innocenti. La gente che avevamo rinchiuso a vita e che tu avresti dovuto salvare. E invece li hai massacrati e uccisi tutti senza pietà. -

Come una marionetta il cadavere si rialzò in piedi e senza fare rumore si avvicinò al ragazzo.

- Quei poveretti urlavano di dolore ma tu non ci hai fatto caso. Li hai sterminati senza battere ciglio. Sei un mostro senza cuore e ti porterai sulla coscienza il peso di queste vite innocenti PER SEMPRE! -

Il meccanico gli saltò addosso in quel momento ma Ghost senza voltarsi gli sparò al petto distruggendolo prima che potesse colpirlo.

- Non me ne frega niente. Sono qua solo per salvare i miei amici, e vincerò a qualsiasi costo. -

Che sangue freddo. Ma mi piace.

- Hai ragione! La penso esattamente come te. L'importante é solamente vincere. -

- Tu sei solo un marionettista. Non paragonarmi a te. -

- Ahahahah ma era piuttosto evidente. Si, sono il meccanico n°32, "Il Telecomando". Posso controllare qualsiasi meccanico con il semplice tocco del mio palmare. Ma saperlo non ti servirà a niente, perché ciò che ti sfugge é che l'intera torre é un meccanico, con un anima, come se fosse viva. E ciò significa che posso controllare ogni centimetro di questo edificio. É come se fossi dentro di me. Non hai speranze. -

Ghost non rispose, ma con fare deciso rinfoderò le sue pistole, si tolse la felpa e sciolse Cryon ritrasformandolo in un bastone.

- Mi stai ascoltando? -

Inspirò una grande quantità d'aria, e poi la buttò fuori sotto forma di brina. Il velo ghiacciato riempì tutta la stanza e, come se fosse nebbia, impedì a Victor di vedere all'interno della stanza.

- Maledetto, dove ti sei cacciato? Se pensi che questo mi costringerà ad uscire allo scoperto ti sbagli di grosso. Non puoi uscire da questa stanza quindi sei in trappola. Ti schiaccerò come un pacco di rifiuti. Una volta ridotto a una scatoletta di latta non ci sarà nessun amico che potrai salvare ahahahah. -

Le pareti iniziarono a stringersi da tutte le direzioni, e la stanza iniziò a rimpicciolirsi. Ghost cercò di rompere le pareti ghiacciandole ma fu inutile, e in poco tempo si ritrovò a poter toccare il tetto con la testa. Si buttò a terra per avere più tempo, e finalmente da quella prospettiva trovò ciò che stava cercando.

- Ahahhahahah sei finito. -

La pareti della stanza si chiusero completamente quando il soffitto toccò il pavimento, schiacciando il povero ragazzo fino a farlo sparire.

- Una fine orribile, ma una vittoria é pur sempre una vittoria. - disse ridacchiando il vero Victor, al sicuro in una piccola stanza, mentre digitava codici sul palmare incorporato nel suo braccio - Anche n°71 ha battuto quella ragazza. Gli avevo detto di venirmi ad assistere ma a quanto pare non ce ne sarà bisogno. Ora rimane solo Meteo. Quella traditrice. Dove si sarà cacciata? -

Digitò alcuni tasti sul suo display in rapida successione, e sulla parete di fronte a lui apparvero una miriade di piccoli schermi, come in un centro di comandi. Setacciava ogni angolo dell'edificio con la sue facce proiettate sui muri della torre. Nel frattempo, la stanza in cui aveva combattuto Ghost stava tornando lentamente alla sua grandezza naturale, e non appena riapparve anche quella sugli schermi Victor si accorse subito di una cosa: era rimasta solo la felpa schiacciata del ragazzo.

- Aspetta un attimo. Dov'è il corpo? -

- Non hai occhi ovunque. -

- Che cosa? Dove sei? -

Sentì la sua voce come se fosse in tutta la torre contemporaneamente. Shockato iniziò furiosamente a cercare in giro con il suo palmare ma di Ghost non vi era traccia.

Dannazione, pensavo di averlo fatto fuori. Che sia il potere del suo Doom? No lo avrei percepito, ha solo questo golem del ghiaccio. E allora dove si é cacciato? PERCHÉ NON RIESCO A TROVARLO!

- Escì fuori! Che hai intenzione di fare? -

- Non avete solo prigionieri meccanici, ma anche chimici. -

- Ma che vai farneticando? - disse Victor ancora nel panico mentre, data la sua ultima frase, controllava se si stesse nascondendo nelle celle.

- Voi non avete bisogno di respirare, ma se volete mantenere in vita gli altri avete bisogno di aria, e per una torre alta un kilometro le finestre non bastano. -

La ventola!

Victor proiettò subito la sua faccia su una parete della sala della ventola, ma sembrava tutto in ordine e di Ghost neanche l'ombra. Questo perché il ragazzo, poco prima che la stanza lo schiacciasse, si era nascosto all'interno del condotto di areazione della torre, dove il suo piccolo e gracile corpo si poté infilare senza sforzo. A gattoni e arrampicandosi era arrivato fino al punto dove tutti i tubi della torre partivano: la ventola che creava l'ossigeno in cima alla torre.

- Non vorrai... -

Arrivato in cima inserì il suo bastone nel macchinario e concentrò tutto il potere del suo golem in esso, creando un tempesta di ghiaccio che attraverso la ventola e il condotto di areazione si diffuse in tutta la torre. A partire dai piani più alti fino a raggiungere il primo, tutto lentamente si congelò bloccando ogni sistema della torre. Il ghiaccio raggiunse anche la stanza dove si era nascosto Victor, distruggendo il suo posto si comando.

- Bastardo, non é possibile! -

Preme ogni tasto sul suo display ma la torre non rispondeva più ai suoi comandi. Cercò anche di aprire la porta ma era bloccata, e fu costretto a sfondarla con un calcio frantumandola in tanti blocchi ghiacciati.

- Promemoria per il futuro, rendere tutte le torri adattabili a qualsiasi cambiamento climatico. Quel bianchino ha praticamente distrutto il lavoro di una vita con un soffio. Ma non la passerà liscia. Non posso assolutamente perdere. -

Una volta uscitò nel corridoio si guardò intorno. Tutto era ricoperto di bianco, e i condotti continuavano a gettare aria fredda mista a neve. Poi in lontananza nascosto nell'ombra, vide il suo avversario avvicinarsi lentamente mentre sfoderava nuovamente le sue armi. Stava tossendo sangue, ma questo non lo avrebbe fermato.

Mi sento di nuovo male... Sento i muscoli intorpiditi. Non resisterò a lungo. Devo chiuderla qui subito.

- Tu... Ti rendi conto di cosa hai fa... - senza lasciarlo parlare, Ghost sparò tre colpì in rapida successione, tutti diretti al suo braccio col palmare, distruggendo la giuntura metallica e facendo saltare in aria l'arto.

- Sei un pazzo! Non hai un briciolo di pietà. - Victor rimasto disarmato lentamente indietreggiava, mentre Ghost con la sua solita espressione priva di emozioni si avvicinava al ragazzo meccanico. Alzò di nuovo la pistola, pronto a far fuoco, ma all'improvviso dal fondo del corridoio arrivò un razzo che esplose proprio tra i due, costringendo Ghost a saltare indietro per evitare di essere colpito. Subito dopo, volando, giunse Lenou, pronto a difendere Victor.

- Finalmente, sei arrivato. Ora pagherai per tutto quello che hai fatto. Non sei nulla in confronto a n°71 e anche se mi hai distrutto il palmare ormai gli avevo già impartito gli ordini e posso guidarlo anche solo con la mia voce. -

Ghost tirò di nuovo fuori il suo bastone e si coprì in una nuvola di brina, da cui ne uscì il suo mostro e lui completamente trasformato in ghiaccio.

- Cryon! -

- Questa volta non riuscirà a salvarti. Attacali n°71! -

Lenou mutò il suo braccio in un lanciarazzi e ne sparò uno ai piedi di Ghost. Il mostro però prese in braccio il ragazzo e balzò via in tempo per evitare l'esplosione.

- Inseguili! Non devono scappare. -

Usando il fuoco come propulsori prese il volo, raggiungendo i due in pochi istanti. Fece uscire dal braccio una spada e lanciò un fendente ai suoi avversari ma il Cryon parò il colpo con il suo grosso braccio di ghiaccio. Poi Ghost da dietro ricaricò la pistola e sparò due colpi agli occhi del meccanico con grandissima precisione.

- Non ha bisogno di vedere per rispondere ai miei comandi. - urlò Victor da lontano, mentre cercava di raggiungerli - N°71, sbarazzati del mostro, é del ragazzo che devi occuparti. É proprio dietro di lui. Uccidilo! -

Lenou allora sfilò la spada incastrata nel bloccò di ghiaccio e la usò per tagliare le gambe dell'enorme mostro che crollò a terra. Poi volò dritto verso l'indifeso Ghost, prendendolo per il collo e strusciando la sua faccia sul soffittò fino a che non raggiunse la fine del corridoio, schiacciandolo contro la parete. Il corpo ghiacciato del ragazzo non si muoveva più, e sembrava aver perso i sensi, ma Victor non era soddisfatto e da lontano, urlando, ordinò a Lenou di finirlo. Le mani di Ghost erano ancora sulla presa ferea del meccanico che non lo avrebbe lasciato fino al compimento della sua missione. La sua faccia si aprì, trasformandosì in un lanciafiamme pronto a fare fuoco.

- Ora! DISINTEGRALO! -

Il ragazzo non poté fare niente. Le fiamme lo investirono in pieno, bruciando tutto il suo corpo, mentre la luce del fuoco illuminava in lontananza il volto perverso e soddisfatto di Victor.

- Ah. Ahahah. Ahahahahahah. Siii! É finita. -

Esausto ma sollevato, il ragazzo meccanico cadde in ginocchio. Chiuse gli occhi e rimase a sentire il dolce suono delle fiamme che bruciavano il suo nemico, seguito dal rumore metallico della faccia di Lenou che tornava normale e accompagnato dal tintinnio del blocco di ghiaccio sciolto in acqua che gocciolava per terra.

- Cosa? Dov'è il suo corp... - in una frazione di secondo, dal corpo a terra del Cryon ne uscì Ghost che con uno scatto raggiunse Victor e gli congelò la bocca, impedendogli di parlare, e le mani a terra

Non... Non ci posso credere... Si era nascosto all'interno del suo mostro e ha creato una copia identica a lui di ghiaccio. Questo significa che stava manovrando il suo corpo e ha sparato con quella precisione semplicemente controllando il ghiaccio. La sua coordinazione e concentrazione mi spaventano, ma soprattutto, per ideare un piano del genere devi essere un genio o un pazzo. Ma ormai non ha più importanza. Non posso né muovermi né chiamare n°71. Sono finito...

Ghost, senza forze, tornò umano. Ansimava, la sua pelle aveva raggiunto un pallore mai visto prima e tossì del sangue così forte da sporcare anche Victor. Era arrivato al limite. Con la mano tremante afferrò la sua pistola, che molto lentamente ed a fatica portò sulla tempia del ragazzo.

Perdonami Maestro Zay... Non ce l'ho fatta. E scusami mamma. Scusami. Non volevo perdere. Non sarei dovuto venire avevi ragione... Perdonami... io... non voglio morire...

Poggiò il dito sul grilletto, ormai era arrivato, ma per quanta forza ci mettesse non riusciva a premerlo. Faceva difficoltà a respirare e il suo corpo non rispondeva più ai suoi comandi. Si paralizzò completamente in quella posizione e perse i sensi, ma tenendo gli occhi aperti, come se fosse una statua.

Victor, che con gli occhi chiusi attendeva la sua ora, si accorse solo dopo che Ghost si era immobilizzato. Approfittò subito dell'occasione dimenandosi per rompere il ghiaccio e, una volta liberatosi, allontanarsi con una capriola all'indietro. Si riprese dallo spavento, e una volta calmatosi osservò meglio Ghost. Conosceva bene la causa di quel pallore e della paralisi improvvisa.

- Sei... Sei stato morso da uno suixon. Ahahahahah ma in quale baracca vivete voi Farek Rae per ospitare vastatoris del genere? -

Con una risata isterica iniziò a calpestare con rabbia l'inerme ragazzo, ma l'entusiasmo sparì in fretta quando comprese che se il veleno non avesse avuto effetto in quell'istante sarebbe morto.

- Diamine... Sono stato fortunato. Se é arrivato fino a qui significa che il suixon lo ha morso solo per una frazione di secondo qualche nensanarie fa. Sono stato davvero fortunato. Un secondo in più e sarei... -

Deglutì, chiudendo gli occhi e cercando di dimenticare la sensazione che aveva provato poco fa con la pistola puntata alla testa, ma si riprese. Il suo compito non era finito. Sfilò la pistola dalla mano paralizzata di Ghost, la caricò e la puntò sulla sua testa, esattamente come aveva fatto lui.

- Ho vinto io alla fine, quindi questo è ciò che ti meriti... -

L'arma era pronta a far fuoco, ma non successe nulla. Al contrario di Ghost, Victor non aveva niente che gli impediva di premere il grilletto, eppure stava esitando. Vincere era il suo unico interesse, ma qualcosa dentro di lui lo stava trattenendo. Era così concentrato che ci mise un paio di minuti a capire che il suo comunicatore stava squillando incessantemente.

- Pronto? -

- Victor dannazione. Cosa è successo? Perché ci hai messo tanto a rispondere? -

- Scusami maestro Zay. Ero... Impegnato in un combattimento. -

- E? Hai vinto? -

- Si... L'ho... Battuto... -

- Bene. Sono fiero di te. Ascoltami. Le torri sono state teletrasportate dal loro luogo originale e ora si trovano tutte nello stesso punto. I Farek Rae stanno cercando di creare scompiglio con un unico grande esercito di prigionieri. In caso ci riescano ho bisogno di te per controllare gli ex carcerati e usarli contro di loro così siano la causa della loro stessa morte. Posso contare su di te? -

- Certo, maestro Zay... -

- Ora chiamo Scarlett. Resta in contatto, ti richiamerò con nuove direttive non appena avrò altre informazioni. -

- D'accordo... -

Chiuse il comunicatore e lo fece cadere a terra. Gettò anche la pistola, e richiamò Lenou da lui. -

- Che sia chiaro, questo combattimento non lo hai vinto tu. Non é ancora finito... Ti lascerò in vita, così che la prossima volta potrò vincere e allora non ci saranno dubbi su chi è il più furbo. Diamine se ti odio... N°71 prendilo. Andiamocene da qui. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°35.



Dopo essere stata teletrasportata, gli scontri erano cessati nella torre, e qualcuno, sparito dalla vista di tutti, ne approfittava per proseguire col suo piano.

- Fahahah. Eccoti qui. Finalmente. -

Scenzio, con la testa del meccanico a guardia della torre in una mano e una chiave nell'altra si fermò di fronte ad un grosso portone, nei sotterranei della torre.

- Quegli stupidi si sono fidati di me. Che babbei. -

L'uomo fece roteare la chiave sul dito, e poi, lentamente per godersi l'attimo, la infilò nella serratura. La girò, aprì l'ingresso ed entrò al suo interno con fare trionfante. Era una piccola stanza dal tetto basso e dalla puzza di olio motore. Il rumore assordante delle macchine e circuiti che riempivano la stanza rendevano difficile anche ascoltare i propri pensieri, e la luce di un anima incastonata in una ruota dentata era l'unica cosa che permetteva a Scenzio di vedere.

- Bene. I Farek Rae sono riusciti a teletrasportare tutte le torri qui. Quindi significa che posso andare avanti col mio piano. -

Si guardò un po' in giro, cercando di capire quale delle tante leve facesse quello di cui avesse bisogno. Dopo un paio di minuti, stufo e senza aver capito, decise di distruggere tutto risolvendo il problema alla radice e strappando via l'anima dal congegno. Nello stesso istante la macchine lentamente smisero di lavorare.

- Così posso stare certo che le telecamere smetteranno di funzionare, e potrò andare dove voglio senza essere visto da quelle noiose guardie. E questa potrà tornarci utile. - avvolse con cura l'anima pulsante in un panno e la nascose nel suo zaino. Poi si diresse verso l'uscita ma un meccanico arrivò in quell'istante.

- Chi sei tu? Cosa é successo qui? Tutta la torre si é spenta all'improvviso. -

- Hey hey. Calma. Sono io, Scenzio. Sono dalla vostra parte. -

- Spostati. -

La guardia scansò l'omone per avvicinarsi alle macchine e in pochi secondi capì qual era il problema.

- Manca l'anima madre, che fine ha... - si interruppe all'improvviso dopo un forte rumore assordante, sbarrando gli occhi e cadendo a terra senza forze. Dietro di lui, Scenzio riponeva nella borsa la sua strana pistola, ancora fumante.

- *Tsk* Ficcanaso. Ti saresti salvato se fossi rimasto al tuo posto. E adesso, é ora di prendermi quello per cui sono venuto qui. -

* * *



Nel frattempo, sul terrazzo della torre, Lucienne giaceva a terra svenuta. Finalmente Mehum riuscì a raggiungerla, e non appena la vide in quello stato corse a soccorrerla.

- Lucy! Lucy stai bene? -

La ragazza non rispondeva. La chiamò ancora e ancora, prendendole la mano e controllando se avesse ferite gravi.

- Lucy svegliati! Lucy... -

- ... Cavolo... Se continui a tenermi la mano morirò davvero.

- Menomale, stai bene. Cosa é successo. C'era qualcuno a difesa del tetto? Dove si trova? -

- ... Non lo so. Penso di averlo buttato di sotto... -

- Non ti sento se parli così. Ora puoi alzare la voce siccome non hai con te la tua... -

- Marta! - La ragazzina si prese uno spavento urlando il nome della sua bambola. Si alzò di scatto voltandosi a scatti per cercare la sua preziosa compagna, e una volta avvistata, corse a raccoglierla.

- ... Per fortuna non ti sei fatta niente. Sei salva ora... -

- Sono contento che tu stia bene, e anche il mago é riuscito nella sua missione. Tutte le torri sono qui. Sembra che il nostro piano stia andando a gonfie vele. Ora dobbiamo solo... *Agh* - Mehum dolorante si accasciò a terra portandosi la mano sull'addome e Lucienne, preoccupata, zoppicando tornò da lui.

- ... Che ti succede? Tutto ok amore mio? ... -

- *Agh*. Tutto apposto. Il combattimento con Kerön é finito in parità ovviamente, ma ho lasciato il campo di battaglia con ferite più gravi delle sue. - si alzò la maglietta, per mostrare alla sua compagna la ferita di cui parlava. Al lato destro del suo addome aveva i segni di un morso, e la pelle intorno a quel punto si era tramutata in pietra.

- ... É terribile... -

- Tranquilla. Posso tornare normale con i miei poteri una volta tornati alla base. Ora non possiamo perdere tempo. Dobbiamo andare avanti con la missione. -

Mehum, ripresosi dalla fitta di dolore, si rialzò in piedi e in tutta fretta si incamminò verso le scale, ma solo dopo aver fatto una decina di gradini si accorse di non essere seguito dalla sua compagna. Tornò su e la vide zoppicare lentamente verso l'uscita.

- Di questo passo non finiremo mai. Scusami ma siamo costretti. -

- ... Eh? Cosa vuoi fare? ... -

Il ragazzo tornò da lei e la prese in braccio.

- ... OMG. É come se fossimo sposati... -

- Sposati? Ma di che cosa stai parlando? Aspetta, ti ho sentito. Cosa é successo? -

Scese la scala a chiocciola fino ad arrivare al piano di sotto, confermando la sua teoria. La ventola si era fermata cessando il suo rumore infernale e lasciando spazio al silenzio più assoluto. Ne una macchina ne una ruota dentata si muovevano più. Tutto si era spento. Poi all'improvviso un'esplosione. Poi un'altra. Poi delle grida. Tutte provenienti dai piani inferiori. Mehum si sbrigò ancora una volta scendendo le scale a tutta velocità raggiungendo l'epicentro e la causa di quel chiasso. Ora che la torre si era spenta, tutte le manette e le celle si erano aperte, lasciando uscire i prigionieri che a fiumi si riversavano nei corridoi scappando in ogni direzione e combattendo le poche guardie rimaste di quel piano che inutilmente cercavano di contenere la loro furia. Ci misero poco ad accorgersi anche della presenza di Mehum, e un gruppo di detenuti caricò immediatamente per abbattere l'ennesima minaccia, ma uno di questi riconobbe il simbolo sulla maglia del ragazzo e con un gesto fermò i suo compagni.

- Tu... Fai parte dei Farek Rae giusto? Sei stato tu a salvarci? - A parlare era un vecchio uomo, dai capelli e barba grigie, sporche e lunghe, che da chissà da quanto non aveva modo di tagliare. Indossava due stracci come unici indumenti, che riuscivano a malapena a coprire il suo gracile corpo senza carne. Sembrava un miracolo il solo fatto che si reggesse ancora in piedi.

- Non esattamente, ma si sono un membro dei Farek Rae, così come questa ragazza, e siamo qui per portarvi via da qui. -

La folla esultò, alcuni anche piangendo per la gioia.

- Ma non c'é tempo da perdere. Ci troviamo all'ultimo piano e non so se tutta la torre abbia perso l'alimentazione, ne se ci sono ancora guardie potenti nei paraggi. La battaglia non é ancora finita, ma noi due siamo rimasti feriti negli ultimi combattimenti e non saremo in grado di proteggervi tutti. Perciò é giunta la vostra ora. Se volete andarvene da qui combattete al nostro fianco sotto il nome dei Farek Rae. Salveremo noi stessi, salveremo tutti quelli ancora vittima di queste ingiustizie, ma soprattutto, fermeremo l'armata di Gheanna. -

Tutti i prigionieri scoppiarono in un urlo generale di consenso. Il vecchio di prima poi si avvicinò a Mehum come portavoce della folla.

- Siamo pronti a tutto. Non abbiamo più niente da perdere, perciò glie la faremo pagare per quello che ci hanno fatto... -

- É quello che volevo sentire. Allora venite con me. Le scale sono per di qua. Salviamo chi è ancora rinchiuso e riprendiamoci ciò che ci appartiene: la libertà! -

* * *


Torre di ultracontrollo n°37.



Intanto nella torre 37 il gruppo si era completamente diviso: Freud cercava Kerön che secondo le informazioni di Adam doveva essere in quella torre mentre Alison dopo aver lasciato il cappello sul tetto, e senza guardie in giro a fermarla, stava discretamente liberando tutti i prigionieri. L'assenza delle guardie era giustificata, considerando che si erano tutte riunite nei piani inferiori per cercare di fermare Tizio.

- É impossibile... -

Il ragazzo, trasformatosi in un ibrido tra un uomo, un lupo, e una iena, stava sconfiggendo ogni meccanico che gli si avvicinasse, sventrandoli con la sua forza sovrumana.

Posso continuare. Per quanto voglio. Ma sono preoccupato per Freud. Il suo odore. Non lo sento più. E sento invece una grossa forza. Ma non é Kerön. Chi sarà? Devo andare a salvarlo.

- Capo il cappotto nell'ascensore era solo un trucchetto per distrarmi e non riusciamo ad avvicinarci al Doom senza perdere la vista. -

- Lo so benissimo imbecille, per questo vi ho richiamati qui. Levatevi dai piedi. - disse Racane, il meccanico n°10 "il ragno", prendendo il suo subordinato e lanciandolo via.

Questo Farek Rae ci sta sconfiggendo da solo e non si sta neanche concentrando nel combattimento. Prima ero riuscito a prenderlo con la mia ragnatela ma non appena mi sono avvicinato mi ha privato di tutti i miei sensi e si é liberato scappando. Da allora non sono più riuscito a prenderlo. Devo trovare il modo di fermarlo. Non gli lascerò rovinare la mia reputazione in un giorno così importante.

Cercando di coglierlo di sorpresa, Racane si arrampicò sul muro mentre Tizio combatteva con altre guardie. Non appena scorse un attimo di debolezza, sparò la sua ragnatela, ma Tizio afferrò un meccanico e lo usò come scudo.

- Stupida bestia fastidiosa! -

Racane stufo si lanciò su di lui allungando sei delle sue zampe affilate per colpirlo a distanza , e rimanendo in equilibrio su due iniziò a tempestarlo di affondi. Il meccanico aveva una velocità invidiabile, eppure Tizio riusciva tranquillamente ad evitare tutte le sue zampe senza neanche sforzarsi. Arrivato con le spalle al muro il Doom fece una scivolata sotto le sue gambe, poi si rialzò rapidamente e colpi l'enorme ragno metallico con un pugno dietro la testa.

- Non di nuovo. -

In quel momento Racane perse nuovamente tutti i sensi, diventando incapace di vedere o sentire. Per paura che Tizio lo avrebbe ricolpito da lì a poco iniziò ad agitare le sue zampe in tutte le direzioni, sperando di colpire il suo avversario alla cieca.

- Fatti vedere Maledetto! -

Tizio balzò in aria e dall'alto con i suoi artigli precipitò su di lui staccandogli tutte le zampe. Poi una volta tornato a terra lo colpì con un pugno allo stomaco e lo scaraventò insieme a tutti gli altri meccanici sconfitti.

- Con lui sono fini... -

Abbassò la guardia per un istante e in quel momento qualcuno nell'ombra ne approfittò, legandolo con colpo di frusta.

- Dimenticavo. Sei stata al muro. Per tutto il tempo. Pensavo non volessi combattere. -

Dall'ombra uscì una ragazzina dai lunghi capelli neri e mossi. Indossava quella che sembrava una vestaglia da notte nera, e il suo corpo minuto e il suo viso tondo, che le davano un'aria coccolosa, erano in forte contrasto con la sua espressione corrucciata e seria.

- Avrei preferito rimanere in disparte lontana da questi schifosi esserI, ma a quanto pare questa feccia non riesce neanche a catturare una piccola bestiola. -

- Bravissima Misa... - Dise Racane ancora vivo rivolgendosi alla ragazzina, mentre cercava di rialzarsi con il suo unico arto rimasto - Eh eh, finalmente hai finito di saltare, stupid.. Aaaaah! - Misa senza pietà gli diede il colpo di grazia staccandogli la testa con un'altra frusta.

- Ma che... -

- Sai, sei fortunato ad essere un umano e non uno di loro, altrimenti ti avrei fatto fuori. -

- Ma da che parte stai? -

- Quello che faccio non sono affari tuoi! - tirò la frusta e partì una scarica elettrica che colpì Tizio, che rimase in piedi con difficoltà.

- E ora cammina. A Gheanna piacerà avere un pubblico. -

Gh-gheanna?



* * *


Torre di ultracontrollo n°40.



Intanto sul tetto della torre n°40, lo scontro tra Vanvan e Scarlett proseguiva senza sosta. Entrambe arrivate al limite, si reggevano in piedi per miracolo sulla terrazza semi distrutta, seminata da frammenti meccanici e sprazi di sangue.

- *Anf* Eh eh. Sei venuta qui preparata. Vi preoccupo così tanto da prepare una strategia solo per me? - disse Vanvan ansimando e reggendosi un braccio rotto.

- Ahahahah. Patetica. Solo i perdenti andrebbero in guerra senza prepararsi ad ogni evenienza. La nostra forza sta nell'essere pronti a tutto. - le rispose Scarlett cercando di riattaccarsi l'occhio meccanico che pendeva.

- Ah si? Strano perché non mi sembravi pronta a qualcosa del genere. - La ragazza indicò l'orizzonte, riferendosi alle quattro torri teletrasportate da Shawn.

- *Pff* Niente che non possiamo gestire. Ci avete sottovalutati Farek Rae. Fin troppo. - con le ultime forze riaprì i cassetti sul suo seno e sulla sua pancia, prendendo varie provette al loro interno e mischiandone il contenuto nel caricatore del suo fucile, che dopo aver emesso due getti di fumo era pronto a fare fuoco - É ora di finirla. -

Ho ancora le forze per schivare quel colpo. Se riesco a prendere ancora un po' di tempo posso recuperare le energie molto più velocemente di lei.

- Ahahah. - Scarlett puntò la sua arma contro Vanvan minacciandola, ma poco dopo cambiò bersaglio, sparandosi da sola sulla gamba. Il proiettile pieno della sostanza prepararata precedentemente le entrò in corpo, e la donna cadde in ginocchio per il dolore. Si contorse in modo strano, portando le pupille dietro gli occhi, per poi alzarsi e con un colpo ti testa scansare i suoi lunghi capelli biondi all'indietro, mostrando il suo corpo completamente rigenerato ed in salute, come se non avesse mai combattuto - Ahahahahah, perfetto. -

- Ma che... -

- Te l'ho detto cara. Ci avete sottovalutato. - Disse la donna avvicinandosi a lei, sfilando con un tacco avanti all'altro, e rilegandosi la lunga chioma nella sua consueta coda.

- Se é per questo neanche io ho finito i miei assi nella manica. -

- Ma questo lo so già. Purtroppo non ho portato i materiali giusti con me oggi per ucciderti, quindi mentre tu prendevi tempo per riprenderti ho preparato questo per te. - si avvicinò a lei facendo un movimento con la bocca come se stesse masticando qualcosa, poi a pochi centimetri dalla sua faccia le soffiò un gas che in pochi istanti fece crollare l'inerme Vanvan a terra.

- Buonanotte cara. E questa é finalmente mia. - le rubò finalmente la tanto agoniata sciarpa e la indossò - Aaah, sta molto meglio a me che a te. Ovviamente. Ora devo capire come risolvere questo problema... -

Si affacciò dal muretto per osservare meglio la scena. Le cinque torri di ultra-controllo erano tutte lì, una accanto all'altra, e Scarlett ancora non riusciva a credere ai suoi occhi.

- La 31, 35, 37... Sono riusciti a teletrasportarle tutte nello stesso punto. A queste servivano i cappelli. Sicuramente vogliono usare i prigionieri per avere un grosso esercito da sfruttare contro di noi. Se fosse così, il amato avrebbe avuto un colpo di genio nel decidere di disperdere i prigionieri in tutte le torri del regno, altrimenti non ci saremo trovati in una posizione molto comoda. -

I pensieri della scaltra bionda vennero interrotti dal suo comunicatore che iniziò a squillare in quel momento.

- Amore mio sei tu? -

- Scarlett mi senti? Sono Zaykross. -

- Certo tesoruccio. Come stai? Tutto bene? -

- Sei ancora nella torre? Ho bisogno di informazioni. Mi sai dire cosa sta succedendo? -

- Non so come sia successo ma cinque torri sono qui tutte riunite. -

- Mi sai dire dove ti trovi di preciso? -

- Vediamo... - Scarlett indossò i suoi occhiali e si mise a cercare indizzi in giro con un attenzione maniacale e sovrumana - A giudicare dalla distanza dal soffitto di p-Efiesou direi a 373 chilometri dal centro, e siccome non vedo niente all'orizzonte e per vià del tasso di umidità direi a 152 chilometri a sud dall'ingresso ovest. -

- Perfetto, sapevo di poter contare su di te. Ora il problema é contattare Alikin. Lo cercherò io, sperando sia rimasto nella zona originale della torre prestabilità. Tu raggiungi la torre n°35, ci incontreremo lì. -

- Agli ordini honey. Ti amo tant... - Ma prima che lei potesse finire la frase Zaykross aveva già interrotto la chiamata - Poverino, il mio amato é così stressato. Gli farò un dolce massaggio non appena torneremo al castello. Devo partire subito. - e così dicendo si tuffò in picchiata dalla torre.

Vanvan aspetto ancora qualche momento, per poi rialzarsi da terra.

- É una fortuna che non sappia che non posso dormire. Si sta dirigendo alla torre 35. Quindi é li che avverrà lo scambio. Se dovesse incontrare qualcuno sarebbe un problema, ma non sarei riuscita a tenerla occupata ancora a lungo. Quella sua guarigione mi ha presa alla sprovvista... -

A fatica si tiró su, leccandosi le ferite e riafferrando la sua arma per usarla come stampella.

- Se incontrassi qualcuno potrei anche curarmi. E posso farmi aiutare dai prigionieri che libererò. In ogni caso, non starò qui a far nulla. La mia missione non é ancora finita. -

* * *





Intanto, il cacciatore Alikin aveva finalmente trovato una torre. Insieme ad altre quattro tutte vicine in cerchio.

- Per la barba di Guang. Cinque torri di ultra-controllo tutte in un unico posto. Di certo non é qualcosa che si vede tutti i giorni. -

Scese dalla sua modo per guardarle meglio, e anche se sembrava da solo riprese a parlare come se discutesse con qualcuno.

- Lo so che c'é scritto il numero della torre sull'entrata ma non so leggere l'echinonz ok? Invece che perdere tempo a studiare ho fatto i soldi. Non ci resta che tentare la fortuna, e dentro questa sento l'odore di altri soldi. Sono sicuro che é quella giusta. -

E senza altre esitazioni, entrò con decisione spalancando le porte della torre n°31.

- Fortuna, sto arrivando. -

* * *





Nel frattempo, in una delle torri di ultra-controllo, la stanza per lo scambio tra l'esercito di Gheanna e i due cacciatori era stata allestita. C'erano sette festoni, sette troni, e un buffet per festeggiare, composto da sette pietanze Questi ultimi particolari organizzati dal re assoluto, che aveva deciso di essere presente al grande evento, portando tutto il necessario all'insaputa di Zaykross.

- É di suo gradimento la stanza mio signore? - Disse un meccanico porgendo a Gheanna la sua armatura, fatta da due spalliere e una gorgiera d'argento con tre anime di colore diverso incastonate.

- Non é perfetta ma andrà bene. L'importante é che Zaykross non sappia nulla. Rovinerebbe tutto con le sue paranoie. -

- Non si preoccupi mio signore, non saprà nulla fino al suo arrivo. -

- Bene. Il prossimo ospite dovrebbe arrivare qui tra... Ora. - Disse Gheanna aprendo la finestra metallica. Proprio in quel momento un fascio di luce che proveniva da fuori attraversò la stanza e apparve un uomo enorme con un lungo mantello e una pesante armatura di legno che comprendeva guanti e spalliere.

- Eccolo, il Dio, caro Guang Guy-Shen, è un piacere averti qui. -

- Mio signore. - Il dio nonostante fosse il doppio di Gheanna, non appena fu al suo cospetto si inginocchiò in segno di rispetto.

- Avanti alzati, perché dovete essere tutti così formali. -

- Perché i tuoi modi sono davvero rozzi. - e così dicendo il dio si rialzò in piedi dandogli una vigorosa stretta di mano.

Nonostante venisse chiamato con quell'appellativo, Guang assomigliava in realtà ad un uomo normale sulla quarantina, eccetto per la sua stazza. I suoi capelli neri e corti erano raccolti e modellati in due punte a mò di corna ai lati della testa, e la barba grigia, dura e crespa, nascondeva in parte i segni del tempo del suo volto squadrato.

- Però veramente non ti capisco. - continuò il dio portando l'attenzione di Gheanna sul meccanico, che si stava inginocchiando a lui da quando era arrivato nella stanza - Come fa a non piacerti? Io adoro la sensazione di potere che mi da nel vedere tutti i miei sudditi inginocchiarsi di fronte a me. -

- Si, forse a me una volta, ma dopo nove secoli diventa noioso, sopratutto se pensi che molti di loro lo fanno contro il loro volere. -

- É proprio quello il bello. - Disse dio avvicinandosi al meccanico e alzandogli la testa a forza - É proprio perché non vogliono ma sono costretti che ti fanno sentire potente. -

- Non ho certo bisogno di questo per sapere di essere il più forte. - Gheanna mosse un dito e come per magia il meccanico volò via dalle grinfie del dio e, senza aver capito cosa fosse successo, ringraziò il suo re per poi correre via terrorizzato - É molto meglio quando ti amano e ti lodano perché vogliono farlo. Si chiama riconoscenza, Guang. -

- *Tsk* Come preferisci. In ogni caso non parliamo di questo. Oggi é il grande giorno. - disse il dio lanciandosi sul suo trono.

- L'attesa ne é valsa la pena. Questo é un punto di svolta decisivo, che verrà ricordato per sempre da qualunque essere vivente di questa realtà. Salverò tutti i degni e lasceremo questa dimensione al suo destino. -

- Ne sei sicuro? E se scappasse di nuovo? - intonò in modo provocatorio Guang mentre si serviva da bere.

- Non questa volta. Mi ha già fatto perdere troppo tempo. Mi assicurerò personalmente che rimanga con noi. Inoltre la profezia si é compiuta, é un fatto certo. Ed é per questo che oggi é un giorno tanto importante. -

- Non così tanto importante se non sei neanche venuto veramente. -

- Purtroppo non saremo stati comunque tutti, come invece immaginavo questo momento all'epoca. -

- Tre fratelli su cinque direi che é abbastanza. -

- Quattro al dire il vero. Sento l'anima di un nostro fratello qua vicino. -

- Come?... Oh si. Lo sento. Non é molto lontano da qui. É nei Farek Rae? -

- A quanto pare si. Che ironia della sorte. - Disse Gheanna sedendosi sul suo trono - Ma oggi sono qui solo per lo scambio. -

- Quindi non hai intenzione di schiacciare nessun Farek Rae oggi? Mi sarei unito volentieri. -

- Tu sei libero di scatenarti. Spero solo che abbiano iniziato quest'invasione con un piano. Mi scoccerebbe scoprire che sono venuti qui per giocare sperando che la fortuna li aiuti. O magari sono così sicuri di loro da pensare di poter fare quello che vogliono senza conseguenze. -

E mentre il dio e Gheanna discutevano, qualcuno stava assistendo a tutta la scena. Era Freud, che si era nascosto in un armadio della stanza quando questa era ancora vuota, sbirciando al di fuori tramite una piccola fessura tra le ante. Con le gambe tremanti per la paura e una mano a tapparsi la bocca, cercava di non produrre alcun tipo di suono, consapevole che se fosse stato scoperto, la sua vita sarebbe finita all'istante. Il terrore era tanto che perfino i suoi pensieri gli sembravano troppo rumorosi.

Cosa... Cosa ci fanno sia Gheanna che Dio qui? Adam ci aveva detto che ci sarebbero state solo due guardie del corpo. Ci hanno preso anche in giro facendoci credere che Kerön fosse qui e non so neanche se il mago sia riuscito a spostare le torri. Abbiamo fallito. Non possiamo farcela... Devo dire a tutti che Dio e Gheanna sono qui... Dobbiamo scappare.

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