Amore e Realtà

di nanoko san
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno Strano Avvenimento ***
Capitolo 2: *** Se Questo è Un Sogno Non Svegliatemi ***
Capitolo 3: *** che cosa non succede in un negozio di manga ***
Capitolo 4: *** che gatto! ***
Capitolo 5: *** Che questo segreto rimanga tra di noi ***



Capitolo 1
*** Uno Strano Avvenimento ***


Ci tenevo a dire che questa è la mia prima fanfiction, quindi non mi aspetto niente ma spero comunque che voi riusciate ad apprezzare quello che leggerete. In verità vorrei anche ringraziare una mia amica in particolare che odia gli yaoi ma è stata lei a darmi più ispirazione di tutte!
 
 
 
Era una calma, ma fredda giornata di inverno, stavo leggendo un nuovo capitolo di Sekaiichi Hatsukoi, era molto emozionante e come sempre drammatico, ma romantico allo stesso tempo.e come una fujoshi impazzivo ad ogni scena “calientee” e il sangue iniziava ad uscire dal naso come un fiume in piena. Improvvisamente successe qualcosa di strano: il letto dove ero seduta in camera iniziò a svanire evaporandosi in mille luci e brillantini, ogni singolo oggetto svaniva dissolvendosi in bagliori dorati fino a quando anche i muri non scomparirono fino ad essere completamente circondata da luce:- MA CHE CAZZ…?!- Venivo catapultata nel vuoto e se guardavo in giù vedevo solo bagliore, quindi chiusi gli occhi in preda alla paura, ma soprattutto perché non sapevo dove cavolo stavo cadendo!
 
-TUMP!!-
Un dolore immenso prese il sopravvento del mio braccio sinistro e guardando bene non si muoveva più come si doveva muovere perché si piegava anche un po’ più del previsto, ma non ne ero sicura.
-Stai bene!?-
Alzai il mio volto e quello che vidi mi scioccò per qualche secondo.
-Hey! Mi senti!? Stai bene?-
-eh? Ah… ecco…. In verità non lo so, ma credo di essermi fatta molto male…-
Ommiodio! Quello era Onodera Ritsu! Il vero Onodera Ritsu!! Ma come mai è apparso? Dove mi trovo ora? Ma soprattutto, mi ero fumata qualcosa? Guardandomi attorno vidi una città affollata e con tantissimi negozi, ma tutto ciò era strano… ogni singola cosa attorno a me aveva una strana risoluzione; sgranai gli occhi perché pensavo che la caduta mi abbia fatto un po’ male alla testa, ma quello che vidi era la stessa cosa che vedevo prima… TUTTO ERA AD ANIME! Ogni singolo oggetto era disegnato, e lo stile ricordava molto la città della serie di Sekaiichi Hatsukoi! La felicità mi prese il sopravvento, ero così contenta, era sempre stato il mio sogno entrare in un mondo di cartoni animati!
-è del sangue quello che ti sta uscendo dal naso?- Accidenti lo ha scoperto! Non potevo dirli che stavo leggendo uno yaoi:
- Avrò sbattuto il naso quando sono caduta…-
-A proposito di questo! Il  tuo braccio è ridotto abbastanza male! Dove sono i tuoi genitori?-
- ah…bhee..-
A questo non ci avevo pensato! Ero sola, senza un adulto, dovevo trovare una scusa per non farlo preoccupare:
-sono una studentessa straniera e… mi stanno facendo fare un viaggio di studio in Giappone…da sola!.. e sono appena arrivata!
- ora ne ero certa, mi ero davvero fumata qualcosa…
- Da sola..? ma sei piccolissima! Quanti anni hai? 10?- -12..- - 12!!? Ma come hai fatto a convincere i tuoi genitori ad andare da sola?!
- sono molto più autonoma di quanto tu pensi.-
-Io però penso ancora che tu sia un po’ troppo… ma cosa sto dicendo?! Il tuo braccio è ridotto malissimo! Senti se magari non hai problemi puoi venire a casa mia così ti curo poi ti porto dove abiti ok?-
-O..ok…- Ecco! Ora ero nei guai fino al collo! Cosa potevo dirli?! Avevo deciso di aspettare che mi avesse medicata e intanto io avrei pensato ad un'altra scusa. Stavo tremando tantissimo e non solo per il dolore immenso che provavo sia per il braccio che un pochino per la testa, ma perché stavo anche per entrare nella casa di Onodera!                                                                                                                                  
Siamo arrivati in 2 minuti nel suo appartamento ed era proprio come lo disegnava sempre l’autrice: in disordine…ma apprezzavo molto quel casino.
-Aspetta un attimo. Prendo i medicinali e le bende!-
 

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Capitolo 2
*** Se Questo è Un Sogno Non Svegliatemi ***


Ri-salve a tutti voi! (perché so che leggete questa fanfiction!) visto che mi sono accorta che il primo capitolo era fin troppo corto ne scriverò uno più lungo (halleluja!) P.S. scusatemi se non ho fatto un cavolo per un sacco, ma a natale vado a fare visita ai miei nonni e lì internet va a farsi benedire… scusatemi ancora, ma ora sono tornata e ringrazio soprattutto neko shojo, dussolina e tessaob per le recensioni che mi hanno dato più autostima! :D divertitevi leggendo questo nuovo capitolo!
 
 
Era inutile dire che ero calma anzi, stavo impazzendo dentro di me, mancava poco per farmi esplodere in un mare di arcobaleni, ma io sono una fujoshi seria e così sono rimasta ferma ad imprecare per il dolore:
- Ecco, scusa se ci ho messo tanto, fa vedere il braccio.-
Ci avrà messo 2 secondi neanche, ma il suo sguardo e il suo sorriso mi scioglievano come un ghiacciolo in estate. –ah… scusami, mi chiamo Onodera Ritsu e ho 25 anni, come ti chiami?- Elena… mi chiamo Elena e l’età te l’ho detta prima-ho fatto una piccola risata:
-Elena… è un nome molto bello, ma prima vediamo questo braccio: Mmmmh…. Vediamo… fa male se lo muovo così il brac..-
-gnighhniii, un pochino….abbastanza.-
Cercavo di trattenere l’urlo di dolore che avrebbe spaccato le finestre, ma il suo volto preoccupato mi rendeva così tanto felice.-
-Oh…scusami….allora…. non sembra esserci altro che un livido molto grande quindi… al momento visto che non ne so molto, fasciamo il braccio, e basta visto che non sono un dottore…
-Ma che cavolo! Poteva portarmici da un dottore! Ma il suo faccino rosso e imbarazzato era così dolce…
- Senti… mi potresti raccontare un po’ da dove vieni? Sono un po’ curioso-
-M..ma certo! Che cosa vuoi sapere?-
-Bhe, da dove vieni…?-
In verità era palese questa domanda:-
Vengo dall’Italia-
-Dall’italia?!! Che bello! Voglio sapere un po’ di cose su di essa!! È vero che anche voi italiani fate fumetti?-
-Ovvio! Diciamo che hanno temi diversi, ma comunque alcuni sono molto belli (anche se non superano i vostri)-
-E mangiate sempre la pasta e la pizza?-
Gli occhi di Onodera avevano un non so chè di infantile e brillavano ad ogni mia risposta:
-Bhe… non sempre, diciamo che a volte cambiamo… a volte mangiamo cibi diversi, magari andando in ristoranti di culture diverse…sai fa sempre bene cambiare!-
- Aaaah.. capisco… e invece li come si trova lavoro?-
Mi venne un piccolo brivido:
- Bhee… è molto, molto complicato… però se si ha la giusta volontà si trova lavoro!-
Sembrava un po’ deluso dalla mia risposta e la situazione stava diventando imbarazzante quindi dissi:
- Comunque ti ringrazio un sacco per avermi “medicato” il braccio!-
-Oh non ringraziarmi, per così poco… ora magari posso accompagnarti dove abiti se non è lontano.-
-Eh?... ah si…. Posso usare il bagno prima?-
-Certo!- Cavolooooo!!! Mi ero dimenticata che ero stata piombata qui all’improvviso senza sapere cosa mi aspettasse… chefacciochefacciochefaccio!!? Ho trovato! Farò finta di aver ricevuto un messaggio dove mi dicono che..che…..che……..cavolooooooooo! sono nella cacca fino al collo! Dovevo pensare a qualcosa di intelligente, quando sento qualcosa nella tasca della mia felpa…era un biglietto dove era scritto: “un desiderio”… mmh… bhe…ecchecavolo mi è arrivato alla fine un aiuto! Comunque pensai a cosa dovevo fare per esprimere il mio “desiderio” e quindi presi una matita che era per terra nel bagno e scrissi: “voglio avere un appartamento vicino a quello di Onodera e un tot di yen che mi mantengano per 1 anno”… bhe…i desideri in verità erano 2, ma comunque mi apparvero nella tasca una chiave con un indirizzo e un borsellino con tantissimi yen! Oddio che felicità! bene! Ora potevo andarmene senza problemi, ma prima guardai dove era finito il pezzo di carta con scritto “un desiderio”, ma non lo ritrovai più… vabbè, però gli ero davvero grata! Controllai quale era l’indirizzo sulla chiave e cosa vidi? Era la chiave per questo edificio! Stanza 1222, che felicità!! Grazie pezzo di carta apparso all’improvviso!! Bene ora dovevo solo dire ad Onodera che abitavo qui vicino e quindi che non si doveva preoccupare!:
- Senti il mio appartamento è qui molto vicino quindi vado a piedi però ti ringrazio davvero! Spero che un giorno ci rincontreremo-
Il faccino contento di Onodera si fece scuro….
- Ma sei davvero sicura? Cioè, ti sei fatta male ad un braccio e andare da sola potrebbe essere pericoloso…-
- Non ti preoccupare e come ho detto prima, sono molto più autonoma di quanto tu pensi e soprattutto… abito in questo edificio e quindi non ci sono problemi!-
- Ok… allora ti andrò a trovare domani! Che stanza sei?-
Che gentile che è Onoderaaaaa!:
- Stanza numero 1222. Oh, to’ guarda che coincidenza. Sono proprio vicino al tuo appartamento.-
Feci la disinvolta così… per fare un po’ di scena.-
Ok allora a domani!-
Me ne andai lentamente, ma con un grande sorriso, (e ci credo!!), aprii la porta e lo vidi… ERA TAKANO MASAMUNE! Non mi stavo sbagliando! Sguardo super sexy, vestiti semplici ma che a lui donavano tantissimo! Ora non potevo di certo sbagliarmi! Era davvero lui! Il mio naso iniziò subitissimo a sanguinare e diciamo che caddi per terra, ma mi rialzai subito! Era un po’ sorpreso di vedermi (bhe… tutti i torti non ce li ha, in fondo sarei una sconosciuta nella casa del suo.. ehem… di Onodera…),ma mi fece un sorriso e iniziò a parlare con un tono abbastanza freddo:
-E tu chi saresti?-
In verità  non sapevo che dire, volevo dire di tutto e fare un frase del tipo: mmmh.. secondo me posso indovinare il tuo nome, ma risposi:
-Mi chiamo Elena, ho 12 anni e tu invece?-
lo giuro! Gli parlai nel modo più dolce possibile, ma non sembrava contentissimo lo stesso:
- Elena dici..? non sei di qui giusto?-
- Bhe… in verità no. Sono italiana e sono qui per (a ridire questa scusa mi angoscio un sacco) un viaggio di studio da sola qui in Giappone.-
Mi guardò sorpreso.
- E sei qui da sola a 12 anni? Non sei un po’ troppo piccola…?-
- Bhe sono riuscita a convincere genitori e professori e quindi sono qui!-
Dissi con tono fiero, ma anche se fuori sembravo felice, dentro mi sentivo piccola e indifesa. Quando finii la frase Takano si mise a ridere e poi mi mise la sua mano sulla mia testa!! Aaaaaah!! La tipica mano che sfregava i cappelli del cuccioloso uke che la Nakamura disegnava sempre ora era sulla MIA testa! Takano riprese a parlare :
- Ahhahahaha! Che brava questa ragazzina! E dove abiti?-
Tutta contenta dissi
:- Abito nell’appartamento numero 1222.-
- Bene, allora sei vicina a noi così se ti serve aiuto puoi chiedercelo senza problemi!-
Si avvicinò a Onodera e mise la sua mano nella sua spalla, il piccolo uke diventò rossissimo in faccia e così si lanciò via da Takano allontanandosi di un bel po’ di metri. Quindi io dissi:
-.Eeehm…? Del tipo: “che sta succedendo?” anche se sapevo benissimo cosa stesse succedendo quindi continuai:
-Perché ti sei allontanato?-
Onodera imbarazzatissimo rispose balbettando:
- Bhe…. Volevo vedere quanto ero veloce a correre!-
Debole come scusa, ma feci finta lo stesso di credergli (neanche lui credeva molto a quello che aveva detto…ehe!- Bhe… io vado nel mio appartamento, ma domani magari si potrebbe parlare tutti insieme per divertirci un pochino…-
- Eeem… ok, perché no?-
Disse Onodera.
-Per me va pure bene…-
Disse con un tono leeeggermente seccato. Me ne andai per “lasciarli soli”, ma prima che chiudessi la porta sentii che il telefono di Takano squillava. Era il lavoro, e doveva tornare subito per mettere tutto a posto visto che una mangaka non stava rispettando le scadenze… ACCIDENTI…grrrr, ma devo stare calma, la prossima volta andrà meglio, quindi mentre me ne andavo era venuto con me Takano. Bene. Ora era ora di andare a vedere come era questo “mio appartamento”…

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Capitolo 3
*** che cosa non succede in un negozio di manga ***


Hola a tutti voii! Sono appena tornata da una festa per festeggiare l’anno nuovo (buon 2013 anche a voi!) e subito vedo altre recensioni sul 2 capitolo! Mi hanno resa stra felice e mi hanno dato altra autostima!( mi sono pure messa a disegnare alcune scene che capitano in questa storia)
P.S. mi è arrivata una recensione che diceva che faccio errori grammaticali un po’ qui e un po’ la, il punto è che (ringrazio davvero tanto dell’avvertimento :D ) ho 12 anni e… odio ammetterlo, ma non sono il massimo in grammatica, quindi… perdonate i miei prossimi errori *si inchina*. Quindi mi sono messa subito al lavoro per voi!! *espressione epica!*
 
Bene… doveva essere l’ora di andare a vedere come era il mio appartamento, ma…. È IMPOSSIBILE TROVARE IL MIO! Erano infinite le stanze e la mia non riuscivo a trovarla! Dopo ore e ore di ricerca ( e non scherzo ) lo trovai… presi le mie chiavi, le misi nella serratura e aprii la porta: Era bellissimo!! I miei occhi luccicavano nel vedere quello splendore di appartamento. Mi tolsi le scarpe prima di camminare sul pavimento, giusto per sentirmi una vera giapponese, e poi osservai meglio tutto l’appartamento: iniziai dal salotto… era grandissimo e in ordine! Poi andai a guardare in una stanza che doveva essere la mia camera da letto, ommioddio se era bella! Il letto anche se piccolo, era grazioso e morbido, e lì c’era anche una scrivania dove c’erano matite, lapis, gomme, colori di tutti i tipi, e fogli! Mi girai e vidi che sul letto c’era anche il mio portatile! Che bello! Ma la cosa che mi lasciò  senza parole fu la finestra in questa stanza che mi faceva vedere la strada della via dove era l’edificio! Per qualche minuto mi misi a guardare quel paesaggio… il sole splendeva e dove ogni suo raggio andava, scaldava ogni angolo del posto che sfiorava, compresa me… mi venne un po’ di nostalgia, ma vedere questo panorama e sapere che il mio sogno si era avverato, distrusse ogni pensiero negativo. Dopo aver guardato il nuovo mondo che mi circondava, accesi il mio portatile e mi diedi all’animazione con MMD.
Passarono delle ore e non mi accorsi che erano le 18:13, cavolo! “Voglio guardare un po’ il Giappone!” Mi misi il giacchetto, presi la mia sciarpa, e corsi subito via dall’ appartamento! (non potevo nemmeno incontrare Onodera e Takano visto che erano a lavoro…) Uscita, cercai un negozio di manga. (per vedere anche se c’erano altri yaoi…) Dopo aver camminato per un bel po’ credevo di essermi persa e di non trovare mai più né la via di casa, né quella per il negozio di manga, ma, grazie al fato, trovai un negozio molto fornito ed enorme! Aveva mille piani e in alto in alto (l’ho scritto apposta due volte “in alto”) c’era una scritta in giapponese che quindi non riuscivo a tradurre. Entrai… e lì vidi… IL PARADISO PER OTAKU E FUJOSHI! Manga,manga,manga e ancora manga! Di tutti i tipi, dagli shojo agli shonen, c’era di tutto! Anche yaoi!!!! Cercai per vedere che cosa c’era lì in quel reparto, e vidi quello che mi aspettavo: non c’era sekai ichi hatsukoi (era palese il perché) ma vabbè, c’era junjou romantica! Presi subito i primi volumi e li andai a pagare tutta felice! Che felicità, da quel momento avrei tenuto come un tesoro quei volumi! (anche se in giapponese, ahimè… ma solo le immagini bastano…) Andai saltellando verso la cassa e, alzando la testa, vidi che non era il solito cassiere, Era Yukina Kou! Ommioddio questa giornata si stava facendo sempre più bella! I miei occhi avevano iniziato a brillare appena l’avevo visto, e così ero rimasta ferma a guardarlo come uno stoccafisso. (mi dite che cosa è uno stoccafisso? L’ho scritto perché la dicono in molti questa frase) Alla fine, quando vide quello che avevo preso, mi guardò sorpreso:
-Ehm, scusami-
cavolo! Perché nessuno era abituato a vedere una fujoshi di 12 anni comprare degli yaoi? Bhe, forse era anche palese il perché, ma io non lo tolleravo lo stesso!
-Si che cosa c’è?-
-Bhe, mi chiedevo… anche a te piace questo manga?!-
No guarda, l’ho comprato per accenderci il fuoco! Senza offesa, ma ci sarà un motivo per cui l’ho comprato! Comunque, da vera fujoshi che sono gli dissi tutta contenta e fiera:
-Certo che mi piace! È il mio preferito in assoluto! Amo l’autrice e tutte le sue storie!
- Non sapevo se era conveniente o no per una della mia età dire queste cose, ma il mio amore verso gli yaoi non sarebbe mai finito! Avevo paura di quello che potesse dire, ma diciamolo, lui è Yukina Kou! È l’uomo più dolce del mondo in sekai ichi hatsukoi, non sarà cattivo con me! (speravo):
- Woow! Sei la prima persona che dice di amare questo tipo di manga con tanta fierezza! Sai, le altre clienti che compravano questi manga erano sempre imbarazzate e cercavano di uscire prima possibile dal negozio, strano vero? Ahha-
Bhe… in verità non era per niente strano, se non avessi preso coraggio  e non fossi rimasta ferma a prendere un respirone, avrei fatto tutto quello che avevano fatto le altre clienti:
- Già è davvero strano, se qualcuno ama qualcosa non deve essere imbarazzato di questo giusto?-
- Hai proprio ragione! Ecco tieni! Sono 2800 yen. Vuoi una busta?-
- Si per favore!-
Che bel viso che aveva!!!! Mi scioglievo solo a vederlo, senza sentire la sua voce magnifica! Questa frase mi aveva ricordato… Kisa! Kisa Shouta! mi girai per vedere se c’era, ed eccolo lì nel reparto shojo a far finta di leggere un manga (era all’incontrario…). Ooooow!! Era così cuccioloso! Appena aveva visto che lo stavo guardando, li prese un colpo e se ne andò di dieci passi più lontano da dove aveva preso il manga. Eheh, che carino!  Dopo aver pagato, me ne andai(di Kisa non c’era più traccia), ma rallentai il passo perché sentivo che qualcosa doveva accadere…sentii qualcuno che iniziò a parlare con un tono di voce un po’ troppo alto e severo, mi girai e vidi che era un uomo che stava importunando Kisa! Ora che ci penso, quello era l’uomo con cui lui uscì tempo fa! Ero nel panico, stavo pensando di intervenire, ma venne il principe Yukina a salvare la situazione prendendo il braccio dell’uomo che sicuramente si stava alzando per picchiare Kisa e disse con una voce calma e calda:
- Mi dispiace, ma non posso permettervi di litigare all’interno del negozio.
- Kisa scappò via, e con lui uscii anch’ io dal negozio. (col cavolo che lo lasciavo solo) Mentre kisa scappava, lo seguivo anche io e intanto notavo che i suoi occhi si erano fatti lucidi, corse fino a quando non entrò in un bar situato a monculibeach*. Entrai pure io e mi misi a sedere in un tavolo poco lontano dal suo e iniziai ad osservarlo, ma intanto chiesi una tisana perché ero stanchissima, avevo corso per un sacco senza fermarmi quindi una tisana era il minimo. Mentre lo osservavo mi accorsi che… PER INTERI MINUTI NON HA FATTO NIENTE! Ma che diamine! Ma sapevo che non dovevo arrendermi, e infatti in quel secondo apparve Yukina! Ero così felice di vederlo! Appena vide Kisa, il suo volto si illuminò arrossendo un pochinoinoino. Si avvicinò a lui e iniziò a parlarli…aaaah.. non sentivo niente, ma comunque ricordavo le frasi che dicevano nell’anime quindi, mi ritenni fortunata. Dopo qualche minuto Yukina tirò fuori dalla borsa enorme che aveva un blocco da disegno (anche quello enorme) e iniziò a disegnare. Aspetta un momento… ora… sta… STAVA PER SUCCEDERE QUELLA MAGNIFICA SCENA! Ecco! Yukina aveva guardato Kisa con uno sguardo profondo, si avvicinò senza allontanarsi dalla sedia, si avvicinò fino alla faccia di Kisa e poi… mise quel maledetto blocco davanti a quella scena! Ma comunque sapevo che cosa stava succedendo, Yukina stava baciando Kisa con un romanticismo incredibile e solo a ricordare questa scena mi tornò a sanguinare il naso… presi subitissimo il tovagliolo per asciugarmelo, non potevo di certo farmi vedere così da qualcuno! Aaaah quel bacio era stato lunghissimo, ma per questo l’ho amato tantissimo… hey! Ma cosa… Kisa se ne stava andando! Era iniziato a piovere e erano ormai le 20:00. Oddio non mi dire che per l’imbarazzo se ne stava tornando a casa! Mi ritrovai a seguirlo di nuovo, (accidenti, perché lo faccio? ) e lui mi condusse verso la via di casa mia, ora però non potevo tornare nel mio appartamento, dovevo fare qualcosa per fermarlo e farlo parlare con me, ma nel momento in cui pensai a queste cose, sbattei contro di lui che si era fermato a prendere un respirone (e ci credo!). Non si è fermato neanche un secondo! (intanto i miei magnifici manga volarono in alto per l’impatto con lui) si girò e disse:
- Oh cavolo! Stai bene?-
-Si.. sto bene scusami tantissimo…-
Prima che potessi finire la frase caddero i miei manga (noooooooo!) e così lui per aiutarmi cercò di riprenderli tutti, ma così Kisa riuscì a vedere i mei yaoi. Divenne rosso in faccia ma fece finta di non aver visto niente:
- Mi dispiace davvero tanto che tu li abbia visti...-
- No, tranquilla, non importa. Aspetta un momento… tu sei la ragazza del negozio. Perdonami se ti sembravo strano, mi chiamo Kisa Shouta e tu?-
Mi sorrise mentre mi parlava. Ora rossa lo divenni io, ma dalla felicità:-
Mi chiamo Elena. Scusami se te lo chiedo, ma chi era quell’uomo che stava urlando contro di te?-
Feci finta di non sapere chi era quell’uomo anche se però era anche un pochino vero… però questa domanda imbarazzò Shouta di nuovo, forse era meglio non fargliela però non volevo che se ne andasse…:
-In verità non sapevo chi era quell’uomo… magari era ubriaco, chissà…? Io però non lo conoscevo minimamente!-
(ma qui si usano proprio scuse deboli…) comunque feci finta di credere anche alla sua versione dei fatti e li dissi:
- Se si farà rivedere ti proteggerò!-
Volevo fare un po’ la supereroina, però non è che mi sia riuscita benissimo:
- Ahahaha! Ti ringrazio davvero! Bhe ora io devo andare, ma magari ci si potrebbe ri- incontrare. Ciao!-
Kyaah! Che carino che era Kisa! Quando sorrideva, i miei occhi si ingrandivano e iniziavano a brillare! Però scommettevo che riuscirò a ri-incontrarlo! Me lo diceva il mio spirito da Fujoshi. Bhe.. ora che ero praticamente vicino a casa mia, decisi di rientrare con i miei manga, e leggerli tutti in una notte. Mentre salivo i piani arrivai a quello di Onodera e Takano, e quindiii… decisi di origliare nelle loro porte per vedere se erano a casa…. No… non si sentiva niente in ambedue le porte. Che peccato… però quella sera non importava più di tanto, perché avevo da leggere i miei stupendi yaoi! Ed è così che passai la mia prima notte in questo “nuovo mondo”.
*monculibeach: significherebbe: “in culo al mondo” cioè lontanissimo. J 

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Capitolo 4
*** che gatto! ***


Eccomi qua!! Mi rimetto a scrivere un nuovo capitolo, che sta tenendo più attaccata me che voi, scommetto… (scusatemi) ma mi diverte tantissimo! Ci sono poche cose che devo dirvi, la prima è che io nella fanfiction non vorrei sfiorare più di tanto la terza coppia di sekai ichi hatsukoi con Chiaki e Tori. Non la odio questa coppia, ma non mi ha colpito più di tanto. (scusatemi ancora) e l’altra è che voglio dirvi che sono tornata a caricare più lentamente i nuovi capitoli perché è un periodo nero per me, ma io col cavolo che vi lascio senza un continuo di questa storia! Eh no! Voglio rendere felici le persone che leggono questa storia perché mi rende tanto contenta sapere che a voi piace! ringrazio tutte le vostre visualizzazioni e recensioni, che mi rendono sempre felice, e poi… W SEKAI ICHI HATSUKOOI!!!  (ho fatto la rima!)
 
Era mattina, il sole si era appena alzato nel cielo e la sua luce entrò in camera mia, svegliandomi come una principessina, però, cavolo se era strano! Non sentivo nemmeno una macchina, di solito in Italia erano la tipica sveglia, invece qui i dolci raggi caldi del sole mi accarezzavano la faccia. Guardai l’orologio e vidi che erano le 6:00 precise del mattino, quindi decisi di vestirmi subito e di uscire per vedere come era il Giappone di prima mattina con tutte le sfumature del cielo. Quando fui pronta, pensai per qualche secondo a Takano e Onodera e a quanto volevo che iniziassero a “trovarsi da soli”, però ieri sera non era successo niente perché non avevo sentito gli “strani rumori”. “uscirò soltanto per qualche ora, poi nel pomeriggio li incontrerò, anche perché me l’hanno promesso!” pensai, quindi, piena di buon umore, presi le chiavi e uscii,( ma prima di tutto questo, stampai una mappa della città perché col cavolo che mi sarei persa di nuovo!) Aaah si, il Giappone era davvero bello! Iniziai a camminare, e la cosa bella, era che non si sentiva proprio alcun tipo di rumore, che felicità! Mentre passeggiavo, vidi un piccolo gatto carinissimo, nero e bianco dall’aria confusa, gironzolare poco più avanti a me, era Sorata! Il gatto di Takano barra Yokozawa! (l’ho scritto apposta “barra”) non credevo che dovesse stare lì fuori casa, infatti decisi di prenderlo e portarlo a Takano. (anche perché non sapevo dove cavolo abitasse Yokozawa)Il problema era cercare di prendere quel gatto. Appena mi avvicinavo di pochissimo a lui, si allontanava. (quel gatto era troppo intelligente… grrrr) Ok… dovevo pensare a qualcosa per prenderlo, e decisi di fare l’indifferente camminando davanti a lui senza degnarlo di uno sguardo, e in verità funzionò. (funziona sempre con gli uomini! Heheh) Iniziò a seguirmi e così io sfruttai quel momento per acchiapparlo con velocità, ma allo stesso tempo con delicatezza per non fargli male, e ce la feci! Il gatto era tra le mie braccia e non voleva miagolare di paura o liberarsi, ma si mise comodo e iniziò a affondare i suoi artiglietti nella mia maglietta di lana fino a graffiare un po’ anche le mie braccia per sistemarsi la mia maglietta come a lui piaceva (maledetto gatto!) però trattenni il dolore per tutto il tragitto fino a casa. (tanto, mica mi ero fatta malissimo al braccio sinistro, no, ma che!) Arrivata all’edificio erano le 7:15, così iniziai a salire le scale, e arrivai nel piano di Takano e Onodera, mi girai e vidi l’ascensore aprirsi con dentro Onodera rossissimo in faccia (chissà perché? *sarcastica*) e Takano tutto serio, (chissà perché? No sul serio, perché è sempre serio anche quando “molesta” Onodera?) e quindi dissi loro:- ciao! Come state? Mi sono svegliata presto oggi e quindi sono uscita, quando ho visto questo gatto. È mica vostro?- Lo sguardo di Onodera era sorpreso, era un po’ sbalordito nel vedere quel gatto, Takano un po’ sorpreso si avvicinò per vedere meglio il micio…- Si! In verità sarebbe mio e di una mia amica! Ti ringrazio un sacco di averlo trovato! Potresti venire da quell’idiota per restituirle il gatto insieme a me?-
 Takano stava sorridendo, in quel momento aveva una faccia così infantile! Che sexy che era!! (come sempre) comunque io risposi:- Ehm… ok, se non ti dà noia…-
-Per niente! Vieni dai! Onodera, tu controlla il manoscritto e poi riposati, hai fatto un buon lavoro oggi.-
Onodera diventò ancora una volta rosso e rispose:- S..si! capito!- e corse nel suo appartamento. Diedi il gatto a Takano, e poi rientrammo ancora una volta in ascensore. Quei pochi secondi dentro quella piccola stanza furono molto imbarazzanti visto che non parlammo, però quando entrammo nella sua macchina, visto che non volevo stare zitta gli chiesi:- Poco fa hai detto ad Onodera di ricontrollare un manoscritto, fate mica parte di qualche dipartimento manga!?-, feci brillare i miei occhi.
-Che intelligente che sei. Esatto.-
- Oh cavolo!! deve essere magnifico! Stancante, ma magnifico!-
- Bhe, lo devo dire, non è brutto quando ci prendi la mano, ma è lo stesso molto stancante e ti ruba quasi tutte le ore delle tue giornate.-
-Mmmmh…e allora perché lo fai?-
 - mi sembrava interessante rimanere lì.-
-Aaaaaah…ok- appena finita questa frase, arrivammo a destinazione (ella, che velocità!) e così suonammo il campanello per vedere se Yokozawa era in casa…dopo qualche secondo una voce amara e fredda rispose al citofono:- Chi è?!- si…Yokozawa era in casa:- non ho tempo ora per visite!-
Diamine se era arrabbiato. Takano iniziò a parlare:- Guarda, se non mi apri, mi tengo Sorata.-
- Hai trovato Sorata?!- la voce di Yokozawa si fece più sveglia e felice, ma ancora non voleva aprire… (che maleducato!):- Non sono stato io a trovarlo, ma questa ragazzina che per tua fortuna, oggi è uscita presto e lo ha trovato! Ti decidi ad aprire la porta così te lo restituisco?-
Ci fu uno strano silenzio, ma dopo qualche secondo Yokozawa ci aprì la porta, e così lo potetti vedere  per la prima volta dal vivo… niente di che… no sul serio! Non era niente di che. Forse perché era un cattivone che cercava di rubare Takano a Onodera, ma comunque, non ero felicissima di vederla. Però quando Takafumi vide Takano, fece una faccia leeeeeggermente felice,(“ah… quindi Takano non ha ancora chiarito niente con lui e non è ancora arrivato Kirishima… capissssco”) si avvicinò a noi e guardò per un millesimo di secondo (neanche) Takano per poi prendere il felino e iniziare ad accarezzarlo…
- Accidenti! Come hai fatto a farlo scappare!?- Chiese Takano abbastanza arrabbiato.
- Non lo so! Avrò lasciato la porta aperta, la finestra…-
- Bhe, vedi di non farlo scappare un’altra volta! È speciale per me.-
-Ho capito! Scusami ancora!- cavolo! Tutti e due erano scocciati, e non poco. Cercai di presentarmi, ma Yokozawa si girò e iniziò a tornare a casa. Eh? MA CHE CAVOLO!!! Non si poteva essere così maleducati, ma evidentemente in questo mondo si.
Sta di fatto che tornammo nella macchina, e lui disse:- Scusami se non ti ha salutato, devi perdonarlo-
- Avrà avuto i suoi motivi. Ascolta Takano, Tu ieri mi avevi promesso che insieme ad Onodera avresti preso del tempo libero per poter parlare!-, feci un po’ la bambina, ma comunque volevo che succedesse “qualcosa” tra Takano e Onodera…
- E io mantengo le promesse, quindi quando saremo arrivati, irromperemo nell’appartamento di Onodera e la obbligheremo a farci del tè.-
Non riuscii a non far diventare rosse le mie guance seguite da una risata abbastanza graziosa. Arrivammo davanti all’edificio, entrammo e salimmo le scale fino ad arrivare al piano di Takano e Onodera. Ci avvicinammo alla porta di Onodera, Takano bussò e Onodera rispose:-Chi è?-
- Polizia-, mi misi a guardare stupefatta Takano (devo farvi vedere la faccia che ho fatto: O.O° ) e si sentì un suono stranissimo e soffocato, poi, piccoli passi tremolanti si avvicinarono alla porta che in seguito si aprì, e quando Onodera vide che eravamo noi, si incavolò come non mai!:- MA CHE CAVOLO! TAKANO-SAN PERCHé LO HAI FATTO? MI HAI FATTO PRENDERE UN INFARTO!-  
In verità iniziai pure a ridere un pochino, ma mi fermai subito, perché sapevo che forse questo non sarebbe piaciuto ad Onodera. Takano iniziò a parlare:- Avevamo promesso a Elena che questo pomeriggio avremmo speso il nostro tempo con lei. Te lo sei dimenticato?- Onodera guardò a terra con uno sguardo colpevole- ehmm…- Takano urlò:- ma che sei, stupido?- Takano mi prese, e mi porto dentro l’appartamento di Onodera. Entrati, l’appartamento era in disordine come al solito, ma mi rendeva tanto felice essere di nuovo nel suo appartamento! Era ora di iniziare “la merenda” a casa di Ritsu!

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Capitolo 5
*** Che questo segreto rimanga tra di noi ***


Salve gente!! Sono tornata per voi! Sono ancora in periodo nero, ma comunque voglio trovare del tempo per scrivere nuovi capitoli, quindi, quando posso, mi metto a lavorare! Devo ringraziare “Noise_Manga” per avermi dato spunti per il capitolo (applaudiamole tutti! X3), volevo finire il capitolo entro “San Valentino” visto che magari è una giornata romantica e dolce, allora mi sono messa a lavorare sodo! e ora iniziate a leggere questa nuova parte della storia! P.S. mi arrivano di solito messaggi in cui si dice che gli avvenimenti che accadono sono un pochino “surreali”, lo penso anche io, ma in fondo è una fanfiction no? Può succedere di tutto. Volevo soltanto farvi notare il perché di questi avvenimenti strani scritti nei capitoli precedenti (e anche in quelli futuri), ma, come sempre, vi ringrazio per le vostre recensioni! ^.^ ora potete davvero iniziare a leggere il capitolo!   
 
 
Quando io e Takano entrammo nell’appartamento di Onodera, c’era un enorme disordine e quindi Takano intervenne dicendo:
-Cavolo! Il tuo appartamento è in un disordine disumano, ma non lo metti mai in ordine?-
Onodera si incavolò diventando rosso in faccia:
-Non ho mai il tempo di metterlo in ordine per colpa del lavoro!-
Takano replicò:
-Bugia…-
-Non è una bugia!!-
Mentre la bella coppietta litigava, io me ne stavo ferma in disparte ad assaporarmi la scena con gli occhi che mi brillavano, e il volto che mi era diventato rosso. Tutto quello che volevo era soltanto che loro si baciassero in modo appassionante! Ma poi si accorsero del mio guardo incantato e si sono fermati. Onodera disse:
-Va bene, potete fare merenda qui, ma non ho altro che biscotti presi al konbini…-
-Io voglio del tè…- Disse Takano,
-Non voglio farlo… quindi…-
-Te lo ordino come tuo capo.- Replicò Takano.
-Ma qui tu non sei il mio capo!- Urlò Onodera.
-Allora te lo ordino come ospite.- Disse Takano zittendo così Onodera, quindi lui si arrese e andò a preparare il tè. Qualche minuto dopo Onodera tornò con un sacchetto di biscotti sotto un braccio e 2 bicchieri di tè in una mano e l’ultimo nell’altra. Stava traballando mentre cercava di tornare da noi, ma il sacchetto gli scivolò dal braccio iniziando così a cadere, allora cercò di piegarsi per prenderlo in tempo, ma perse del tutto l’equilibrio e iniziò lentamente a cadere, ma all’improvviso Takano si alzò e si precipitò verso Onodera, così lo prese in tempo e nulla degli oggetti che aveva in mano cadde. Takano stava tenendo Onodera tra le sue calde braccia in un morbido abbraccio, io ero rimasta ferma per tutto il tempo, ma ora i miei occhi luccicavano come non mai, la mia faccia era diventata un pochino rossa ed ero rimasta impalata a guardare la scena. Onodera diventò rosso come un peperone, si imbarazzò un sacco e allora disse:
-Takano-san… p…puoi anche lasciarmi ora…-
Takano sembrava non aver sentito quelle parole e lo continuò a stringere a sé.
-T…Takano-san! Il tè si raffredderà!- rimase ancora qualche secondo a stringere Onodera, ma poi lo lasciò e disse con un tono calmo ma un po’ triste:
-Hai ragione…- Che strano… l’atmosfera era diventata più pesante e triste in quei pochi secondi in cui Takano stava stringendo Onodera a sé… forse aveva paura che si facesse male, oppure gli era tornato qualcosa in mente di malinconico… sta di fatto che io non volevo che quella tristezza avesse preso il sopravvento della giornata, quindi iniziai a parlare:
- Hey Onodera! Takano mi ha detto che pubblicate manga! È davvero così?-
Il ragazzo si imbarazzò un pochino, mise le tazze e la busta di biscotti nel tavolo e sorrise rispondendomi:
-Bhe… si, è vero…-
-E che tipi di manga pubblicate!?-
-Ecco…. Shojo…- Non appena disse questa frase diventò ancora più imbarazzato e rosso. Mi fece ridere un pochino un’altra volta.
-Ma è magnifico! Io in verità non gli apprezzo molto, mi interessano altri tipi, ma è pur sempre bellissimo!-
Onodera diventò curioso e chiese:
-Che tipi di manga ti piacciono?-
Era la più innocente delle domande, eppure mi aveva bloccato il fiato.
-b…bhee.. eccoo…. Mi piacciono… gli shonen, i mahou shojo, ren’ai, gore e *coff*ya*coff* o*coff*i.-
-Eh? Scusa non ho capito l’ultima cosa che hai detto.-
-GORE! HO DETTO GORE!-
-Eppure avrei giurato che tu avessi detto anche… non importa!-
Questa risposta mi calmò un sacco, e così potetti continuare la giornata con calma e serenità.
Presi la mia tazza di tè e ne presi un sorso. Era buonissimo! Neanche quello italiano poteva arrivare vicino alla bontà di quello giapponese! Un aroma così forte e dolce non lo avevo mai sentito! Non volevo stare in silenzio e quindi decisi di andare subito al nocciolo della questione:
-Sentite… ma voi, siete fidanzati?-
A questa domanda Onodera sputò il tè che aveva sorseggiato e iniziò a tossire perché gli era andato anche di traverso. Con flebile voce il ragazzo disse:
-Ehmmm… eh… ecco….-
Takano intervenne dicendo con un tono calmo:
-Si. Tutti e due.-
Onodera girò lentamente la testa per guardare male Takano, ma si accorse che gli si era avvicinato di un bel po’ e  così lanciò un urlo soffocato, ma rimase fermo.
-Perché ce lo hai chiesto?-
Chiese Onodera:
-Bhee… sapete... due uomini belli come voi non potevano essere single.-
L’atmosfera si era fatta imbarazzante e quindi a malincuore decisi di cambiare argomento:
-Che buon tè! Molto meglio di quello italiano.-
Onodera rispose calmato:
-Ma che dici? È semplice tè. Niente di che.-
-Invece il vostro tè e davvero molto meglio di quello italiano! Un giorno mi insegnerete  prepararlo.-
Onodera fece un sorriso gentile e rispose:
-Certo!-
La giornata continuò benissimo! Parlammo solo di manga, anime e lavoro, ma la cosa mi rese felicissima lo stesso. Alla fine, però, decisi di “lasciarli soli”.
-Cavolo! Si è fatto tardi! Che peccato, devo uscire per…. Parlare con… un’amica.-
Takano disse:
-Peccato… bhe, ci si incontrerà un altro giorno, no?-
-Certo! È stato bellissimo passare il pomeriggio con voi! Allora ci si vede una prossima volta! Arrivederci a tutti! Divertitevi!-
-Eh?- Disse Onodera.
-Niente!-
Quando finì la frase, me ne corsi subito nel mio appartamento senza chiudere del tutto la porta, e a quel punto decisi di “aspettare” leggendo yaoi a non finire.
Dopo qualche minuto mi accorsi che mancava qualcosa nella mia stanza, quella cosa era il mio giacchetto. Mi ricordai che lo avevo lasciato nell’appartamento di Onodera, e allora decisi di uscire dal mio ed entrare in quello di Onodera per riprendermi il giacchetto, ma prima di aprire la porta sentii un rumore strano…
-Nhh…ahhhh! T…Takano-san!-
Stava succedendo quello che stavo pensando? Dovevo entrare dentro la porta per scoprirlo…
Prima di farlo però iniziai a pensare alle cose più sporche e così mi iniziò a uscire il sangue dal naso. Aprii lentamente la porta tremando, ma quello che vidi non fu niente perché era maledettamente buio, quindi dovetti camminare molto lentamente e allo stesso tempo dovevo guardarmi intorno perché chissà dove lo stavano facendo?
Trovai il mio giacchetto e lo presi, ma non volevo andarmene, quindi lo buttai fuori dalla porta (silenziosamente) e iniziai ad avvicinarmi verso il luogo dove lo stavano amoreggiando. Camminai e camminai, e intanto per terra sentii qualcosa di strano col piede, come qualcosa di bagnato… rimasi qualche secondo a pensare e quando capii di cosa si trattava, cercai di scappare da quel punto il più lontano possibile! Finito di camminare, mi trovai davanti alla porta della camera da letto di Onodera.
Era un momento tesissimo per me: potevo aprire come un ladro la porta per godermi la scena però rischiando di essere sgamata, oppure potevo rimanere ad ascoltare.
-Ahhh! No…. Aaaaah!-
Daaaah!!! Maledetti versetti di Onodera. Quelli mi spinsero a optare per la prima opzione.
Mi accovacciai per poi, con un sorriso inquietante e perverso, avvicinare il mio braccio alla serratura della porta.
S…stavo per farlo… stavo per vedere dal vivo Onodera e Takano farlo appassionatamente! Non ci pensai due volte per aprire con cautela la porta e iniziare a godermi la scena! Appena aprii la porta, vidi uno spettacolo bellissimo! I corpi nudi e sudati dei due innamorati erano attaccati l’uno all’altro. Takano baciava Onodera in modo appassionante, le loro lingue si incrociavano e si muovevano velocemente, il loro respiro affannato mi eccitava sempre di più.
Takano lasciò la bocca di Onodera per iniziare a leccare i suoi capezzoli, questa cosa eccitò molto di più l’uke, che iniziò ad ansimare tremando di piacere. Takano continuò a leccare il petto di Onodera lentamente, facendogli dei succhiotti, fino ad arrivare con la bocca più in basso per iniziare a succhiarlo dolcemente ad Onodera. Il ragazzo diventò rossissimo in faccia, quindi si coprì gli occhi dicendo:
-Takano-san!! Non lì! Ah… aaaaah!-
Takano alzò lo sguardo verso Onodera e disse:
-Perché ogni volta che lo facciamo ti copri il viso?-
Onodera rispose irritato:
-Perché è imbarazzante!!-
Takano replicò dicendo:
-Non fare l’idiota, voglio vedere il volto della persona che amo-
Onodera rimase zitto tutto sorpreso, dopo qualche secondo, Onodera allentò la presa, Takano ne approfittò per prendere uno dei suoi polsi e spostarli dal suo volto. Quando Masamune riuscì a vedere gli occhi di Onodera, si intenerì e così lo strinse tra le sue grandi braccia e continuò a baciarlo
Takano, mentre baciava Onodera, gli teneva la mano con una stretta dolce, Onodera stava cercando di staccarsi da Takano, ma lui non voleva lasciare la sua preda, quindi decise di andare al sodo mettendoglielo dentro, ma all’improvviso, dalla posizione accovacciata in cui mi ero messa, persi l’equilibrio e caddi facendo un pochino di rumore, ma quel poco fracasso bastò per far fermare i due uomini…
Onodera preoccupato chiese:
-Takano-san…*anf* hai chiuso la porta?-
Takano rispose:
-Perché dovrei?-
Onodera disse:
-Perché la gente potrebbe sentirci!-
Takano riprese:
-Dai… non preoccuparti..-
Io decisi subito di andarmene lentamente dalla stanza per non rischiare maggiormente, poi mi alzai senza far rumore e mi diressi verso l’uscita, fino a poi chiudere la porta dell’ingresso e tornare con il mio giacchetto nel mio appartamento.
Entrata, chiusi la mia porta e iniziai a fare urletti soffocati di gioia. Ancora non riuscivo a credere di aver appena visto uno dei momenti “calienti” tra Onodera e Takano, ma era molto tardi, quindi decisi di andare subito a dormire con il sorriso stampato sulla faccia.

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