dopo quasi
due mesi di silenzio eccomi qui, a chiedervi umilmente perdono anche se
so di
essere imperdonabile...non vi scrivo nemmeno i motivi per cui aggiorno
solo
ora, vi lascio al capitolo finale della ff (con relativo epilogo alla
fine)
sperando che vi piaccia :) Il capitolo è un po'
più lungo del normale perchè ho
evitato di spezzarlo in due per evitare ulteriori attese. Vi ricordo che le parti in
stampatello
normale sono ambientate nel mondo reale e quelle in grassetto
nel mondo di Glee...buona lettura!
Capitolo 11: Ritorno A Casa (parte 2)
Santana era fuori la porta di casa di
Dianna, attaccata al
citofono in attesa che Quinn le aprisse. Se non aveva una ragione seria
per aver
interrotto il suo appuntamento con Heather sul più bello
gliene avrebbe dette
di tutti i colori: era così vicina alla soluzione di tutto!
Urlando un
"Arrivo, arrivo" la bionda aprì la porta:
"Fabray, dammi un motivo valido per
avermi chiamata qui
a quest'ora, e sii convincente perchè potrei farti molto del
male al
momento" la accolse la latina urlandole in faccia.
"Hey, che succede qui fuori?" si
intromise Dianna,
sentendo le urla della mora e raggiungendo le due giovani sull'uscio
della
porta.
"Madre de Dios!" riuscì
solo a dire la latina,
sbarrando gli occhi alla vista delle due bionde pressochè
identiche che si
ritrovava davanti.
"Oh ciao, tu devi essere Santana. Io
sono Dianna, piacere
di conoscerti...come avrai capito c'è stato un piccolo
problema col mio ritorno
a casa" si presentò la più grande porgendole la
mano.
La mora la strinse senza riuscire a
spiccicare parola e
limitandosi a fissare le due ragazze di fronte a lei.
"Wow, siamo riuscite a lasciare
Santana Lopez senza
parole, dovremmo andarne fiere!" scherzò Quinn per cercare
di
sdrammatizzare la situazione. La battuta sembrò risvegliare
Santana:
"Ma..ma...come..." balbettò.
Quinn sospirò e le fece
cenno di entrare. Doveva spiegarle
molte cose.
Naya era distesa sul divano di casa
sua con gli occhi chiusi
e la sua cagnolina Lucy che dormiva beatamente sopra il suo petto.
Casa sua.
Ancora non ci credeva, dopo settimane
intere passate in
un'altra dimensione era riuscita a tornarci!
La prima cosa che aveva fatto era
stato salutare la sua cagnolina,
la cosa che le era mancata più di tutte.
"Oltre ad Heather" si
scoprì a pensare. Colta da
quel pensiero si alzo lentamente posando a terra Lucy e prendendo il
suo
cellulare: era notte fonda ma non poteva aspettare, doveva sentire la
sua
migliore amica.
Le era mancata da morire ed ora che
era così vicina a lei
non poteva resistere a non vederla.
Le inviò un messaggio e
tornò a sdraiarsi sul divano con
Lucy, in attesa di una risposta che sperava arrivasse il più
presto possibile.
Heather era tornata a casa e vi aveva
trovato Taylor che la
aspettava e che la accolse con uno sguardo di rimprovero.
"Mi hai fatto preoccupare sai?"
iniziò il ragazzo
non appena la bionda entrò in cucina posando le chiavi e
dirigendosi verso il
salotto per togliersi la giacca e posare la borsa. Taylor la
seguì:
"Capisco che stavi passando una serata con la tua migliore amica ma
potevi
almeno rispondermi...silenzio assoluto e ti presenti solo ora a casa,
alle 2 di
notte passate?".
"Cosa sei, mia madre?" rispose
irritata la bionda.
Non aveva mai sopportato il suo fidanzato quando faceva il geloso e il
possessivo.
"Heather, amore, sto parlando sul
serio. Non voglio che
accada mai più una cosa del genere. Almeno avvertimi con un
messaggio la
prossima volta e non ti disturberò più ma non
lasciarmi così in attesa senza
notizie".
La donna lo guardò per un
attimo pensando al bacio che si
era quasi scambiata con Santana e chiedendosi se doveva dirglielo o no.
"Non era Naya e presto Santana scomparirà per sempre dalla
mia vita, non
ha senso dirglielo" pensò e sorridendo soffiò un:
"Scusa se ti ho fatto preoccupare, la
prossima volta ti
avvertirò".
Taylor le sorrise a sua volta e le
diede un bacio veloce
sulle labbra congedandosi con un:
"Ti aspetto in camera" e un occhiolino più che esplicito
verso
l'attività che era intenzionato ad intraprendere nel resto
della notte.
Heather era pronta a seguirlo quando
le vibrò il telefono.
Era un messaggio da Naya:
"HeMo sono io, Naya! Sono riuscita a
tornare a casa
finalmente e vorrei tanto vederti per parlare di tutto il casino che mi
è
successo e anche per rivederti dopo tutto questo tempo...so che
è notte fonda
ma appena leggi questo messaggio per favore rispondimi almeno. Un
bacio.
Nay"
Il sorriso che si aprì sul
volto della bionda alla vista del
messaggio avrebbe potuto illuminare il mondo intero.
"Ma...ora che tu e Naya siete tornate
come facciamo io
e Quinn a fare lo stesso?".
Quinn, Santana e Dianna erano sedute
sul divano di
quest'ultima e le due bionde avevano appena finito di raccontare gli
avvenimenti delle ultime ore alla latina.
"Non ne ho idea. Per ora direi di
continuare col vostro
piano di ricreare la situazione affettiva del giorno dell'incidente
sperando
che funzioni ancora" rispose la bionda più grande.
"E se non funziona?"
ribatté la mora.
Il silenzio eloquente delle due
bionde era più che
sufficiente come risposta.
In quel momento squillò il
telefono di Dianna. Era Heather:
"Pronto, Dì?".
"HeMo!".
"Dianna! Sei tornata anche tu! Mi ha
appena scritto
Naya e non ci potevo credere, sono così contenta!".
La bionda dall'altra parte del
telefono non poté fare a meno
di sorridere, intenerita dalla dimostrazione d'affetto della sua amica
ballerina.
"Si, siamo tornate da un paio d'ore
circa. C'è solo un
piccolo problema...Santana e Quinn sono ancora qui".
"Cosa? Ma è assurdo! E ora
cosa faranno?".
"So che è notte fonda ma
se vieni a casa mia ti spiegheremo
la situazione per bene".
"Taylor è qui con me e
già è nervoso perché non l'ho
chiamato per tutta la sera mentre ero a cena fuori con Santana, se
venissi da
voi sarebbe la fine...possiamo fare domani?".
"Certo, non preoccuparti HeMo...a
domani allora, ti
voglio bene".
"Ti voglio bene anch'io, mi sei
mancata Dì"
rispose la ballerina terminando la chiamata.
"HeMo verrà domani, ha un
problema a casa col suo fidanzato...che
ne dite se andiamo a dormire anche noi? Prevedo che ci aspetta una
giornata
molto lunga" disse Dianna dopo aver posato il telefono sul tavolino
davanti il divano.
Le due giovani annuirono e si
lasciarono guidare dalla
bionda nella stanza degli ospiti.
Heather era combattuta. Aveva mentito
a Dianna dicendole che
non poteva andare da lei per colpa di Taylor, la verità
è che voleva prima
andare da Naya ma aveva paura. Paura di cosa avrebbe potuto provare se
si fosse
trovata da sola con Naya. Paura della reazione di Taylor ad
un'eventuale
relazione fra lei e la sua migliore amica. Sospirando salì
le scale che
portavano alla sua camera da letto e, una volta lì,
spiegò con la faccia più
seccata che riusciva a fingere che Dianna l'aveva chiamata dicendole di
andare
immediatamente a casa sua per un'emergenza dovuta ai copioni per
l'episodio di
Glee che dovevano girare il giorno dopo e che lei era veramente seccata
di
questa cosa ma non poteva assolutamente non andare altrimenti Ryan se
la
sarebbe presa con entrambe il giorno dopo.
Taylor, altrettanto seccato,
acconsentì ma le disse che
appena sarebbe tornata a casa avrebbero rimediato all'occasione persa
quella
notte. Senza nemmeno rispondere la bionda uscì di corsa
dalla stanza, con un
sorrisone stampato in faccia.
Naya era nella stessa identica
posizione in cui si era messa
dopo aver inviato il messaggio ad Heather e si stava quasi per
addormentare
quando sentì il trillo del campanello. Scattando come una
molla, cosa che spaventò
non poco la piccola Lucy, si alzo dal divano e corse alla porta.
Trovandosi di
fronte proprio la persona che sperava di vedere non poté
fare a meno di
saltarle addosso e abbracciarla con tutta la forza che aveva.
"Mi sei mancata così
tanto" disse fra i
singhiozzi.
HeMo era pietrificata, non pensava di
poter provare quei
sentimenti anche per Naya, oltre che per Santana. O almeno lo sperava.
"Su non piangere, sono qui ora e poi
dovrei essere io
quella con le lacrime di gioia no?" scherzò stringendola a
sua volta e
affondando il viso nei suoi capelli neri.
La latina si calmò e la
fece entrare con gioia facendola
accomodare in salotto e iniziando a raccontarle ogni cosa che le era
accaduta
nella realtà alternativa in cui era finita e spiegandole
come era riuscita a
tornare a casa insieme a Dianna.
"Ma ora raccontami quello che
è successo qui...come
avete gestito Santana e Quinn?" disse infine la mora, dopo parecchi
minuti
trascorsi a parlare senza sosta sotto lo sguardo sorridente di Heather
che ogni
tanto annuiva o rideva sentendo una delle (dis)avventure che erano
capitate
alle sue amiche nell'altra realtà.
A quella domanda arrossì
violentemente, non sapeva cosa dire
alla sua amica.
Notando l'imbarazzo della bionda, la
latina aggiunse:
"Oh se hai dovuto fare cose ecco...abbastanza 'intime' diciamo...con
Santana non sentirti in imbarazzo. Io ho dovuto fare lo stesso con
Brittany e
Dio solo sa come ho fatto".
A quelle parole la bionda cadde
ancora di più nello
sconforto...come avrebbe potuto dirle che a lei l'idea di baciare
Santana le
era piaciuta eccome?
"Mmmh si ecco ci sono stati dei
momenti in cui ho
dovuto essere abbastanza intima con la tua alter ego
però...però pensavo sempre
a Taylor così non avevo problemi e non mi sentivo troppo in
colpa" rispose
infine sentendosi tremendamente stupida.
La mora abbassò lo sguardo
sentendo la sua risposta e
Heather poté giurare di aver visto uno spiraglio di
delusione nei suoi occhi,
come se una speranza che aveva poco prima ora fosse andata perduta.
"Oh meno male allora..." rispose con
poca
convinzione Naya.
La bionda avrebbe voluto urlarle che
non era vero niente,
che non aveva veduto l'ora di baciare Santana e che ora non vedeva
l'ora di
baciare lei, ma si trattenne.
Un silenzio imbarazzante cadde fra le
due, finché per puro
caso alzarono lo sguardo nello stesso momento e si ritrovarono occhi
negli
occhi. Pozzi neri contro cielo azzurro. Rimasero a fissarsi per almeno
10
secondi senza dire una parola finché, quasi all'unisono, si
gettarono l'una
sulle labbra dell'altra.
Naya non credeva di aver mai baciato
qualcuno in quel modo.
Stava donando tutta se stessa a Heather, se possibile quel bacio era
ancora più
profondo di una notte di sesso con lei. E Heather faceva lo stesso.
Quando le
due si staccarono avevano il fiato corto e le lacrime agli occhi. Si
guardarono
di nuovo e scoppiarono a ridere, riprendendo a baciarsi più
appassionatamente.
Forse era sbagliato, forse non era
vero amore, ma lo
desideravano entrambe più di ogni altra cosa al mondo e per
ora andava bene
così.
Quinn e Santana erano entrambe a
letto, addormentate
profondamente. Dianna al contrario non riusciva a dormire e pensava
solo a Lea,
a pochi chilometri da lei senza sapere che la sua fidanzata era
finalmente
tornata a casa. Aveva resistito tutto quel tempo senza chiamarla
perchè sapeva
che c'erano cose più importanti a cui doveva pensare ma
adesso che vigeva quel
clima di calma assoluta sentiva tremendamente la mancanza della mora
accanto a
lei. Alzando lo sguardo controllò l'ora sul grande orologio
appeso in salotto:
le 5:25. Era da quasi quattro ore che era seduta su quel divano.
La bionda pensò che non
era troppo tardi, per andare sul set
si alzavano sempre alle 6:00 quindi avrebbe tolto alla mora solo pochi
minuti
di sonno e poi era sicura che sarebbe stata felice di sentirla e di
sapere che
finalmente era tornata a casa. Incoraggiata dai suoi stessi pensieri si
alzò e
prese il suo cellulare iniziando a comporre il numero di Lea. Dopo una
decina
di squilli finalmente rispose:
"Pronto?" la accolse una voce
assonnata che non
sentiva da troppo tempo.
"Lea...sono io, Dianna" rispose la
bionda
visibilmente emozionata.
"Cos..Dianna? Sei proprio tu?
Cioè non sei Quinn?"
rispose la mora improvvisamente sveglia e attiva...non ci poteva
credere, era
troppo bello per essere vero.
"Si sono proprio io, Quinn
è ancora qui ma almeno io e
Naya siamo riuscite a tornare a casa. E' successo tutto circa quattro
ore fa,
ti avrei chiamata prima ma era notte fonda e avevo molte cose a cui
pensare..."
"Non devi scusarti, aspettami arrivo
immediatamente...mi sei mancata da morire amore, arrivo subito a casa
tua!"
Dianna non fece in tempo a rispondere
che la mora aveva già
attaccato, pronta ad alzarsi dal letto per raggiungerla immediatamente.
Sorridendo all'entusiasmo della sua ragazza, la bionda andò
in camera sua per
darsi una sistemata e accogliere Lea nel miglior modo possibile. Dopo
nemmeno
un'ora sentì bussare alla porta: almeno Lea si era premurata
di non suonare il
campanello per non svegliare le dormienti Quinn e Santana.
Quasi correndo, tanto era trepidante
di rivedere la sua fidanzata,
Dianna andò ad aprirle. Non appena la porta
rivelò la presenza della mora entrambe
si spinsero avanti per abbracciarsi fortissimo e poi scambiarsi un
tanto
agognato bacio appassionato, bacio che aspettavano da settimane.
Durò parecchi
minuti, tanto che si chiesero se qualche paparazzo mattutino le avesse
viste e
l'indomani si sarebbero ritrovare su tutti i giornali senza che
avessero potuto
fare coming out volontariamente. Ridendo come due bambine si staccarono
dal
bacio e entrarono in casa chiudendosi la porta alle spalle e
riprendendo a
baciarsi mentre camminavano verso la camera da letto di Dianna...quella
mattina
avrebbero mandato al diavolo Ryan, sarebbero rimaste a casa e avrebbero
rimediato a tutte le settimane di lontananza a cui erano state
costrette.
Naya e HeMo erano abbracciate
strette, sdraiate sul divano
della mora con Lucy che dormiva ai loro piedi.
"Non posso crederci che l'ho fatto"
esordì la
latina dopo diversi minuti di silenzio in cui entrambe non avevano
fatto altro
che stringersi e scambiarsi qualche bacio ogni tanto.
"Fatto cosa?".
"Baciarti...dichiararmi".
"Dichiararti?".
"Beh si...baciarti è stata
una specie di dichiarazione
per dirti che non sono così etero come credevo e
che...che...".
"Che?" chiese la bionda, divertita.
"Che ti amo".
La bionda sorrise ancora di
più e, sorprendendosi della sua
stessa audacia, baciò per l'ennesima volta la mora.
"Ti amo anch'io".
Santana aprì lentamente
gli occhi: guardando lo schermo del
suo cellulare vide che era quasi mezzogiorno e immediatamente
scattò in piedi.
Era tardissimo e non erano andate sul set di Glee! Girandosi verso
sinistra
vide che nel letto accanto il suo Quinn era ancora profondamente
addormentata e
subito si diresse verso di lei per scuoterla.
"Q, svegliati...Quinn!"
La bionda aprì di scatto
gli occhi e quando vide chi era ad
averla svegliata grugnì un "Lasciami in pace" e si
girò dall'altra
parte, pronta a riaddormentarsi.
A quelle parole la latina riprese a
scuoterla.
"Alza immediatamente il culo Fabray,
è quasi
mezzogiorno e non siamo andare sul set di Glee, Ryan ci
ammazzerà!".
A quelle parole anche la bionda
scattò in piedi e subito
prese il suo cellulare dal comodino accanto al suo letto.
"Finalmente ti sei svegliata...".
"Non ho nessuna chiamata di Ryan,
è impossibile che non
abbia nemmeno provato a contattarci" rispose la bionda ignorando la
frecciatina di Santana.
"Ora che ci penso nemmeno io...ora lo
chiamo, la
situazione è strana in effetti" rispose la latina.
Componendo il suo numero si sedette
sul suo letto. Dopo
pochi squilli Ryan rispose:
"Santana? Perchè mi chiami
a quest'ora?".
"Ma...Ryan non dovremmo essere sul
set noi? Non ci
siamo presentate e nemmeno ti arrabbi?".
"Veramente mi ha chiamato questa
mattina Dianna per
dirmi che era finalmente riuscita a tornare a casa e che non sareste
venute a
lavoro perchè eravate stanche e io ho acconsentito".
"Ah ok, scusami per il disturbo
allora, pensavo non ti
avesse avvertito nessuno...".
"No tranquilla, ora torno a lavoro,
ci vediamo
domani!".
"Ok, ciao Ryan".
La mora attaccò e si
rivolse alla bionda davanti a lei che
la guardava con sguardo interrogativo:
"Dianna ha chiamato stamattina il set per avvertirli che non ci saremmo
presentate, è tutto a posto".
La bionda per tutta risposta le
tirò un cuscino in piena
faccia:
"Hey! E questo per che cos'era?" disse la mora lanciandoglielo
indietro.
"Mi hai svegliata per niente! Stavo
facendo un sogno
stupendo!" rispose Quinn imbronciata.
La mora scoppiò a ridere e
corse sul letto della bionda per
farle il solletico.
"Smettila San!" urlò la
bionda con le lacrime agli
occhi dal troppo ridere.
La mora smise e si sistemò
meglio nel letto insieme a lei,
abbracciando stretta la sua migliore amica.
"Ti voglio bene, lo sai Q?".
"Lo so...solo io posso avere accesso
a questa Santana
Lopez carina e coccolosa del resto".
"E' vero ma non dirlo in giro o la
nostra amicizia finisce
qui" scherzò la latina con tono fintamente minaccioso.
"Torneremo mai a casa?" chiese
visibilmente
preoccupata la bionda.
"Sono sicura di si, se Dianna e Naya
ci sono riuscite
non vedo perchè noi dovremmo avere dei problemi".
"A proposito di Dianna...dove
è finita? La casa è così
silenziosa".
"Non ne ho idea, andiamo a scoprirlo"
rispose la
mora alzandosi dal letto e porgendo una mano alla bionda per aiutarla
ad
alzarsi.
Le due giovani guardarono in tutta
casa ma non c'era traccia
della bionda tanto simile a Quinn. Dopo aver controllato in bagno
dedussero che
stava ancora dormendo e decisero di andare a svegliarla, era quasi ora
di
pranzo e volevano almeno incontrare Naya e parlare meglio della loro
situazione
in modo da poter tornare a casa il più presto possibile.
Santana fu la prima ad arrivare
davanti alla porta della
camera da letto di Dianna, mentre Quinn saliva le scale per
raggiungerla. Prima
che anche la bionda potesse arrivare nella stanza un urlo
squarciò il silenzio:
"Madre de Dios! Avvertite la prossima volta!" stava urlando Santana,
mentre correva fuori la stanza con gli occhi chiusi sbattendo la porta.
"Cos'è successo?" chiese
preoccupatissima Quinn,
raggiungendola.
"Entra nella stanza e controlla tu
stessa se hai
coraggio...Dios mio, ora avrò gli incubi di te e la Berry
nude nello stesso
letto".
Senza capire, Quinn entrò
nella stanza. Quella che le si
parò davanti la lasciò senza parole facendola
arrossire immediatamente.
Dianna e quella che era a tutti gli
effetti la sorella
gemella di Rachel Berry erano nude, nello stesso letto. Dianna era
intenta a
coprirsi più che poteva col lenzuolo mentre la sosia di
Rachel era di spalle e
si stava frettolosamente mettendo una maglietta.
"Oh mio Dio" riuscì solo a
dire la bionda più
piccola.
Dianna la guardò
tremendamente imbarazzata. Se avesse potuto
si sarebbe sotterrata viva e non sarebbe mai più uscita
fuori.
La bionda più giovane
uscì dalla stanza chiudendo gli occhi
e dicendo:
"Io e Santana aspettiamo di sotto. Quando vi siete
ehm...rivestite...raggiungeteci".
Dianna chiuse gli occhi e
sospirò:
"Dannazione".
Lea finì di rivestirsi e
passò a Dianna la sua biancheria
intima e mentre anche la bionda si rivestiva si sedette sul letto:
"Pensa positivo, almeno non è una cosa che non si
aspettavano sarebbe
potuta accadere. Quinn sa benissimo che io e te stavamo insieme e penso
che lo
abbia detto anche a Santana".
"Amore non credo che questo mi
tranquillizzi
molto" rispose la bionda infilandosi un paio di pantaloni presi a caso
dall'armadio.
Quando entrambe erano vestite e coi
capelli almeno un po'
sistemati scesero al piano di sotto, dove le due cheerleader le stavano
aspettando sedute sul divano, visibilmente imbarazzate.
"Noi...ci scusiamo per quello che
avete visto. Non era
previsto".
"Non era previsto cosa? Che noi vi
scoprissimo o che
avreste passato tutta la notte a scopare?" se ne uscì
Santana un po'
troppo acidamente di come avrebbe voluto.
Quinn la fulminò con lo
sguardo: lei non doveva fiatare
vista la sua fama a Lima.
Lea a quelle parole
arrossì ma riuscì a controllarsi e,
stringendo la mano di Dianna, andò a sedersi insieme a lei
sul divano.
"Entrambe le cose direi. Io sono Lea
comunque, piacere.
Te devi essere Santana giusto?".
"Si...sai sembri molto più
figa della Berry, forse
capisco perchè Dianna sia innamorata di te" rispose la mora.
A quelle parole Dianna sorrise mentre
Lea la ringraziò e si
limitò a sedersi più comodamente sul divano.
"Allora...parliamo di cose serie che
ne dite?"
iniziò Dianna dopo qualche istante di silenzio in cui
Santana e Quinn non
avevano fatto altro che sorridere, ripensando alla scena che gli si era
parata
davanti agli occhi pochi minuti prima.
Le due giovani annuirono subito e
tornarono serie.
"A quanto ho capito non avete ancora
ricreato la
situazione affettiva del giorno dell'incidente giusto?" chiese la
bionda.
"Non lo so, dipende tutto da quello
che stanno facendo
Naya ed Hether ora...se hanno deciso di prendere spunto da voi almeno
metà del
lavoro è fatto" rispose Santana.
Dianna e Lea arrossirono di nuovo ma
cercarono di sorvolare
sull'acidità della latina, tanto diversa dalla Naya a cui
somigliava tanto.
"Ok...quindi cosa dovete fare ora te
e Lea?"
continuò Dianna rivolgendosi alla sua alter ego.
"Ecco...dovremmo odiarci credo. In
questi giorni ho
provato a farmi odiare da lei ma poi sei tornata te e ora ci troviamo
qui tutte
insieme".
Lea guardò Dianna con
sguardo affranto e quest'ultima disse:
"Io non ne sarei molto sicura di
questa cosa..."
"In che senso?" chiese la bionda
più piccola,
visibilmente incuriosita.
"Penso che tu lo sappia..." rispose a
sua volta la
più grande.
La giovane non disse nulla ma si
limitò ad abbassare lo
sguardo, improvvisamente vergognosa.
Lea parve non capire ma Dianna le
fece cenno di star zitta e
molto educatamente chiese a lei e a Santana di lasciarle sole per un
attimo. Le
due acconsentirono e si diressero nella camera degli ospiti.
"Sai, io so tutto su di te"
iniziò Dianna, una
volta che furono da sole.
La più piccola
continuò a fissarsi le scarpe senza proferire
parola.
Dianna si avvicinò a lei e
le prese una mano.
"Sai che fra due anni sarai a Yale?"
le chiese
stringendo quella piccola
mano fredda
fra le sue, identiche.
La cheerleader parve illuminarsi e
sollevò lo sguardo:
"Veramente?" chiese.
Dianna annuì e
continuò:
"E sarai felice come non lo sei mai stata prima perchè avrai
qualcuno che
ti ama".
A quelle parole la bionda non
riuscì a trattenersi:
"Chi?".
"Dai che lo sai...chi è
l'unica persona che se ti
amasse ti renderebbe felice?" rispose sorridendo.
"Rachel" disse in un sussurro la
cheerleader.
Dianna si limitò a
sorriderle stringendole ancora di più la
mano e la bionda tornò a guardarla:
"E' assurdo...come è possibile che tutto questo mi
accadrà? Andrò in una
delle università più famose del mondo e
farò coppia con Rachel che fino a prova
contraria è etero?".
"Anche te fino a prova contraria eri
etero pochi minuti
fa...".
"Si ma...".
"Non pensare a queste cose ora, ti
dico solo di fidarti
di me. E visto che a quanto pare hai sistemato le cose con Lea adesso
non devi
più preoccuparti di nulla, il prossimo passo spetta a
Santana con
Heather".
La più piccola finalmente
si lasciò andare in un sorriso.
"Ora andiamo a richiamare quelle due
ok? Non vorrei che
ci ritrovassimo con loro due nude nella stanza degli ospiti...Lea
è tutto
tranne che etero e idem Santana quindi sono un po' preoccupata".
A quelle parole scoppiarono entrambe
a ridere e salirono al
piano di sopra.
"Allora?" chiese Lea non appena le
videro. Quinn
teneva gli occhi bassi ma Dianna le passò un braccio intorno
alle spalle per
rassicurarla e disse che era tutto sistemato e non c'era nient'altro da
dire.
Naya ed Heather erano in auto,
dirette a casa di Dianna. Era
il momento di ricongiungersi con tutte le altre per pensare ad un modo
per
riportare le ultime due "viaggiatrici dimensionali" come le aveva
definite Naya e sistemare quella situazione una volta per tutte. Per il
giorno
dopo erano finalmente previste piogge e non potevano farsi sfuggire
quell'occasione. Arrivate nel vialetto di casa di Dianna parcheggiarono
e
andarono a suonare il campanello. Le accolse Santana, seguita da un
festante
Arthur estremamente felice di rivedere Naya che era come una seconda
padrona
per lui. La latina, dal canto suo, rimase sconvolta nel vedere
Santana...era
identica a lei accidenti!
Heather sorrise vedendo la reazione
di Naya e fece le
presentazioni al posto suo:
"Ciao San, questa è Naya come avrai capito. Naya, lei
è Santana".
La latina più giovane
sorrise notando che era una gran figa
anche in questa realtà e porse la sua mano alla sua sosia,
che la strinse con
forza finalmente sorridendo.
"Wow, sembriamo gemelle!"
riuscì solo a dire.
"Ahahah si, è la stessa
cosa che ho pensato io di Quinn
e Dianna quando le ho viste per la prima volta insieme stanotte".
Entrarono dentro e mentre Naya e Lea
si salutavano le altre
si diressero nell'ormai familiare salotto di casa Agron.
"Allora...ci sono novità?"
esordì Dianna.
"Domani sono previste piogge quindi
penso sia il
momento ideale per provare a rispedire a casa queste due signorine qui
presenti" rispose scherzosamente Naya rivolta a Quinn e Santana.
"Ma...e come facciamo con la
situazione affettiva del
momento dello scambio?" chiese Lea confusa.
"Ehm...ecco...io e Heather credo che
abbiamo sistemato
le cose almeno per quanto riguarda Santana" disse visibilmente in
imbarazzo
Naya.
Santana sbarrò gli occhi:
"Vi siete baciate? Hai resistito a me e poi sei andata a baciare
lei?" disse visibilmente offesa rivolta ad HeMo.
"Veramente ieri sera se Quinn non ci
avesse interrotte
ti avrei baciata più che volentieri...credo proprio che
domani andrò a fare una
chiacchieratina con Taylor per sistemare le cose anche con lui" rispose
la
bionda.
Naya la strinse dolcemente e Dianna,
ancora sconvolta da
quella novità, disse:
"Wow complimenti ragazze...credo che Ryan avrà molto da fare
con tutti i
coming out che si ritroverà a gestire nelle prossime
settimane. Credo che anche
Darren e Chris stiano pensando di uscire allo scoperto tra l'altro".
Tutte le più grandi
scoppiarono a ridere mentre Santana sembrò
improvvisamente ricordarsi di qualcosa:
"Ma con Quinn come facciamo?".
La diretta interessata
arrossì violentemente e abbassò
immediatamente lo sguardo. Ci pensò Dianna a rispondere per
lei, facendo cenno
a Lea di non dire nulla anche se sapeva che era molto confusa anche lei:
"Anche Quinn ha sistemato le cose, penso proprio che domani potrete
tornare entrambe a casa senza troppi problemi".
Santana era sul punto di ribattere
per farsi spiegare cosa
intendesse ma Dianna la fulminò con lo sguardo e
ammutolì.
Lea notò la tensione di
Quinn e cercò di cambiare discorso:
"Si torna a casa!" urlò
facendo un gesto di
vittoria.
Tutte quante scoppiarono a ridere e
Santana e Quinn urlarono
a loro volta:
"Si...finalmente!".
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Pioveva a
dirotto. Lea, Dianna, Naya, Heather, Quinn e Santana
erano tutte nel trailer di Lea e aspettavano fiduciose l'arrivo di un
fulmine.
Avevano anche spostato il trailer momentaneamente sotto un albero per
attirarne
il più possibile. Nell'attesa, Quinn parlottava con Dianna
in un angolo:
"Non puoi
dirmi altre cose sul mio futuro?" implorava la
più piccola con tono supplichevole.
"Ti ho
già detto troppo, direi che basta e avanza" la
liquidò la maggiore con un sorriso.
"Si ma
è tutto così vago...come farò ad
ottenere l'ammissione
a Yale senza nessuna raccomandazione, io che sono solo una studentessa
di
provincia senza nemmeno troppi meriti?".
"Non
sminuirti così. Posso dirti solo che ti aspettano molte
sfide nel prossimo anno, più di quante tu ne abbia mai
affrontate fino ad ora,
ma le supererai tutte alla grande e questo ti darà molti
buoni motivi per
essere ammessa a Yale".
La
cheerleader si spaventò notevolmente da quella previsione:
"Più di una gravidanza a 16 anni con relativa cacciata di
casa e
semi-depressione dovuta al dover dare in adozione la propria figlia?".
"Purtroppo
si. Ma come hai superato quelle sfide durissime
supererai brillantemente anche ciò che ti aspetta,
tranquilla".
La
cheerleader parve soddisfatta da quella risposta e la smise di
fare domande. Dall'altro lato del camper Naya e Santana avevano
intavolato un
discorso simile:
"Quindi? Cosa ne sarà di me? Non mi vedrai mai
più quindi non dovrai
nemmeno sentirti in colpa se mi anticipi qualcosa" stava dicendo la
più
giovane.
"Non ti
anticiperò niente. L'unica cosa che posso dirti è
di
stare tranquilla e soprattutto di credere più in te stessa,
ne avrai bisogno
per quando dovrai decidere di andare al college".
"Cosa
significa?".
Naya fece
il gesto di cucirsi le labbra e
la più giovane, capendo che non le avrebbe
cavato più nessun'altra informazione, si andò a
sedere su una sedia con l'aria
imbronciata.
Lea, nel
frattempo, guardando fuori dal finestrino aveva notato un
aumento considerevole dei tuoni...forse l'arrivo di un fulmine era
vicino.
Tremendamente ansiosa per la buona riuscita della loro missione,
andò a sedersi
accanto a Dianna stringendola a sé e dandole un dolce bacio.
Santana fece finta
di vomitare nel guardarle mentre Quinn sorrise lievemente, pensando che
forse
di lì a poco anche lei avrebbe scambiato un bacio con quelle
labbra ma nella
realtà giusta e con la persona giusta, Rachel. Quando un
fulmine cadde
vicinissimo al loro camper Santana e Quinn iniziarono ad agitarsi
mentre
Heather andò ad abbracciarle entrambe in segno di saluto,
sentendo che il loro
ritorno a casa era molto vicino. Lo stesso fecero Dianna, Naya e Lea.
Naya e
Dianna, quando andarono ad abbracciare i loro alter ego, si trattennero
un po'
di più. Dianna in particolare sussurrò
all'orecchio di Quinn, senza farsi
sentire da nessun'altro, un veloce:
"Stai attenta a non inviare mai messaggi mentre guidi Quinn".
La bionda
si sciolse dall'abbraccio confusa da quelle parole ma
Dianna si limitò ad aggiungere:
"E' solo un consiglio" facendole l'occhiolino.
Prima
ancora che Quinn potesse risponderle un fulmine colpì in
pieno il trailer e tutto divenne nero.
"Dianna!
Dianna! Svegliati!".
Quinn aprì
gli occhi, aveva un dolore tremendo alla testa e tutto era confuso alla
sua
vista.
Strizzando
gli occhi vide che sopra di lei vi era Sam che la scuoteva, mentre poco
più in
là Rachel stava scuotendo Santana, che ancora non si era
svegliata.
"Io...sono
tornata a casa!" disse alzandosi in piedi ma appoggiandosi a Sam per
non
cadere di nuovo a terra colpita da un forte giramento di testa.
Odiava gli
scambi temporali.
"Q...Quinn?"
chiese incerto Sam.
La bionda
annuì e lo abbracciò fortissimo. Il biondo non
riuscì a trattenere un urlo di
gioia e subito si girò verso Rachel, che finalmente era
riuscita a svegliare
Santana.
"Dove
sono?" chiese quest'ultima.
"Santana,
siamo tornate a casa!" le disse gioiosamente la bionda.
La latina
si mise immediatamente a sedere e guardò incredula prima Sam
poi Rachel.
Notando la presenza di quest'ultima disse:
"Che ci fa la Berry qui?".
"Sam
mi ha chiamato quando ha detto che Dianna e Naya erano riuscite a
tornare a
casa. Aveva provato a chiamare prima Artie e poi Brittany ma nessuno
dei due
aveva risposto, probabilmente perchè era notte fonda, e
allora ha chiamato me e
io sono subito corsa qui quando dopo qualche ora siete comparse voi
due"
rispose la diretta interessata.
Quinn
aveva ascoltato tutta la storia senza mai perdere di vista gli occhi di
Rachel.
Quest'ultima, notando tutte quelle attenzioni, abbassò lo
sguardo
intimidita...ora non aveva più Dianna davanti, quella era la
Quinn che la
insultava e le faceva lanciare granite in faccia dai giocatori di
football.
La bionda,
accorgendosi dello sguardo intimidito di Rachel, provò
vergogna per se stessa e
per tutto quello che le aveva fatto in passato...Dio, perchè
era stata così
stupida? Aveva passato anni a insultare Rachel solo perchè
era gelosa di lei e
della sua perfezione. Si perchè per Quinn Fabray Rachel
Berry era la
perfezione. Solo all'inizio del secondo anno si era accorta di provare
qualcosa
per lei ma spinta da suo padre che le aveva sempre insegnato che essere
gay era
sbagliato aveva represso il suo sentimento fino a farlo trasformare in
odio
verso quella ragazza che tanto la tentava facendola sentire
tremendamente
sbagliata. E ora eccola lì, disperata davanti al suo primo e
forse unico grande
amore senza sapere come fare per dirle di star tranquilla
perchè non le farà
mai più del male ma anzi, se glielo permetterà,
la amerà come nessuno l'ha mai
amata.
Santana
interruppe i pensieri della bionda:
"Devo trovare Brittany! E' da settimane che non la vedo, non posso
resistere ancora".
Sam gli
disse che sapeva dove l'avrebbe trovata in quanto l'aveva accompagnata
a casa
prima di dirigersi con Dianna e Naya nel trailer che le aveva riportate
a casa.
Chiedendo alle altre due ragazze se per loro era un problema essere
lasciate
sole (entrambe risposero di no), il biondo accompagnò la
latina a casa di
Brittany.
Rimaste
sole, Rachel era ammutolita. Quinn non sapeva né cosa fare
né cosa dire per
smorzare la situazione finché alla fine, armatasi di
coraggio, esordì con un
semplice:
"Mi
dispiace".
La mora
rimase colpita da quelle parole:
"Per...per
cosa?".
"Per
tutto. Per averti trattata malissimo per anni, per averti fatto sentire
come se
ti odiassi, per non averti mai detto quello che penso veramente di te".
"E
cosa pensi veramente di me?" chiese incerta l'ebrea.
Nel
momento in cui le labbra di Quinn si posarono sulle sue Rachel non
capì più
nulla. Era la risposta che si sarebbe aspettata di meno alla domanda
che le
aveva posto eppure era anche quella che sperava più di ogni
altra di ricevere.
Quando sentì la bionda spingere la lingua contro la sua per
approfondire il
bacio la mora si staccò dolcemente:
"Io...cos'era questo?" chiese ancora sconvolta.
"Quello
che penso di te. Sono stata una stupida Rach, ho sempre provato
qualcosa per te
ma ero troppo impaurita per ammetterlo ma ora sono disposta a cambiare.
Ti
dimostrerò che ci tengo veramente a te...ti prego dammi una
possibilità".
"Rach?
Mi hai chiamato Rach?" rispose soltanto la mora sorridendo.
Quinn
arrossì e Rachel non le diede il tempo di rispondere che
subito si spinse sulle
sue labbra, approfondendo immediatamente il bacio di prima.
Quando
entrambe non ebbero più fiato si staccarono e Quinn non
poté fare a meno di
chiedere:
"E ora? Siamo...una coppia?".
"Non
lo so, so solo che questo è il giorno più bello
della mia vita e voglio
assolutamente darti una chance perchè anche io è
da anni che ti muoio dietro ma
te eri troppo presa dalle tue insicurezze per notarlo".
Quinn
sorrise e pensò che dopotutto lo scambio dimensionale non
era stato affatto
male.
Era
tornata a casa, sapeva di avere un futuro roseo davanti a sé
nonostante qualche
difficoltà che la aspettava e finalmente la persona che
amava era accanto a
lei. Si, era stata decisamente fortunata pensò mentre usciva
dal trailer mano
nella mano con la sua nuova ragazza, pronta l'indomani a far scoprire
al mondo
intero che la regina dei ghiacchi Quinn Fabray era innamorata persa per
la regina
degli sfigati Rachel Berry.
Angolo
dell'autrice:
eccoci
qui...è finita finalmente! Mi
scuso nuovamente per i quasi due mesi di attesa e spero che non abbiate
il
diabete troppo alto dopo aver letto questo capitolo finale XD Io
personalmente
amo le storie con finali tragici e tanto angst ma per questa non ci
sono
riuscita, doveva essere tutto dolce, perfetto e tenero *-* Vi faccio
alcune
spiegazioni:
-nella mia testa
Quinn e Rachel dopo
il diploma si sono messe insieme quando Quinn ha iniziato ad andare a
trovare
Rachel ogni settimana usando il suo pass, mi rifiuto di accettare la
penosa
storyline che stanno dando i RIB a Quinn -.-
-Ryan Murphy
credeva alla storia dello
scambio dimensionale, per questo non ha fatto una piega quando Santana
lo ha
chiamato e quando Dianna le ha detto di essere tornata a casa da
un'altra
realtà.
Vi ringrazio
infinitamente per
l'attenzione che avete dedicato alla mia storia (oltre mille
visualizzazioni
per il primo capitolo? Vi amo!), per le recensioni sempre presenti e
per aver
inserito l'ff nei preferiti e nelle ricordate...grazie grazie grazie!
Per il futuro
mi dedicherò solo alle oneshot o al massimo
pubblicherò long solo quando avrò
tutti i capitoli pronti quindi non dovrete più penare per
me, tranquilli XD a
presto :)
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