Switched Roles

di LondonEye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fulmini ***
Capitolo 2: *** Confusione ***
Capitolo 3: *** Stupido Scherzo ***
Capitolo 4: *** Nuova Vita (parte 1) ***
Capitolo 5: *** Nuova Vita (parte 2) ***
Capitolo 6: *** Trovare Una Soluzione ***
Capitolo 7: *** Chance ***
Capitolo 8: *** Fuori Casa ***
Capitolo 9: *** La Svolta ***
Capitolo 10: *** Ritorno A Casa (parte 1) ***
Capitolo 11: *** Ritorno A Casa (parte 2) ***



Capitolo 1
*** Fulmini ***


SWITCHED ROLES
 
salve mondo :D questa è la mia primissima fanfiction in assoluto e non so nemmeno da dove mi sia uscita...diciamo che è stato il risultato di un mix fra fan art, Tumblr, fanfiction americane e mia pazzia personale. La storia non sarà molto lunga, massimo 10 capitoli, e tratterà di un po' tutti i personaggi di Glee soffermandosi in particolare sulle Faberrittana. Ci saranno un po' tutte le coppie (Faberry su tutti) e per gli amanti delle coppie nella vita reale...sarete accontentati anche voi u.u La fiction è ambientata alla fine della seconda stagione di Glee nel mondo del telefilm e all'inizio delle riprese della quarta stagione nel mondo reale (leggendo la storia capirete meglio questo concetto di "realtà").
Buona lettura ^_^
 
*nota: le parti ambientate nella realtà del telefilm sono in grassetto, quelle ambientate nella vita reale sono in stampatello normale.
 
capitolo 1: Fulmini
 
pioveva a Los Angeles. Pioveva a dirotto. Era strano per una mattinata calda di inizio settembre e il cast di Glee si chiedeva quando sarebbero stati liberi di girare le scene all'aperto previste quel giorno. Gli attori erano distribuiti a vari gruppi nei trailer a loro assegnati e Darren e Chris come loro solito erano impegnati e avevano detto abbastanza chiaramente che non volevano nessuno che li disturbasse...ovviamente tutti sapevano che era solo una scusa per poter pomiciare in pace ma nessuno nel cast sembrava risentirne troppo, anche perchè quei due insieme erano adorabili. A due trailer di distanza invece vi erano Lea, Dianna, Naya e Cory intenti a ripassare il copione, in attesa dell'inizio delle riprese all'aperto.
"Credete che smetterà di piovere prima o poi?" chiese Dianna sbuffando e guardando Lea con aria annoiata.
"Non lo so, in ogni caso non mi lamento...era da tanto che non avevamo un intero pomeriggio per stare insieme senza dover correre da una parte all'altre del set" rispose Lea andandosi a sedere accanto alla bionda e abbracciandola. Naya guardò le due ragazze che parlavano strette l'una all'altra: era dall'inizio della loro avventura con Glee che quelle due erano estremamente amiche - "più che amiche" pensò Naya - ma lei tutt'ora si sorprendeva nel vederle così intime anche davanti agli altri membri del cast...si chiedeva quando avrebbero avuto il coraggio di rivelare la loro relazione al mondo, o almeno al mondo del cast di Glee che era come una seconda famiglia per tutti loro. Anche lei ed Heather erano molto affettuose ma tutti sapevano che erano solo amiche e che non sarebbero mai potute essere qualcosa di più, su Lea e Dianna invece c'era sempre stato quell'alone di mistero che faceva pensare a tutti che probabilmente c'era dell'altro sotto ma le dirette interessate non sembravano aver intenzione di chiarire la natura del loro rapporto tanto presto.
 
Rachel Berry si era innamorata. Non che fosse una novità per lei, aveva perso il conto delle volte che aveva detto di amare Finn Hudson e tutti sapevano che l'anno prima aveva provato qualcosa per quel Jesse St. James. Eppure questa volta era diverso: Rachel aveva paura. Paura di come l'avrebbe presa la persona di cui era innamorata se solo glielo avesse detto. Paura di cosa avrebbe detto il resto della scuola se lo avessero saputo. Paura persino dei suoi stessi sentimenti perchè non si capacitava di come fosse potuto accadere...si, perchè Rachel Berry si era innamorata di Quinn Fabray.
 
Erano ormai le 19:00 quando Ryan Murphy in persona, coperto da un enorme ombrello rosso, andò a bussare alla porta del trailer dove Lea, Dianna, Cory, e Naya stavano ripassando le battute. Quando Naya aprì la porta tutti diedero un sospiro di sollievo sentendo Ryan che diceva che erano liberi di andarsene e che le riprese esterne erano state spostate al giorno dopo per via del maltempo. Quando Ryan lasciò il trailer per avvertire il resto del cast Cory fu il primo ad alzarsi: "Ragazze vi va di festeggiare la serata libera con una bella uscita di gruppo?" chiese.
"Stai scherzando vero? Non so se hai notato il diluvio universale che si sta abbattendo su di noi..." gli fece presente Naya.
"Che pigre che siete...che ne dite se invece io e Lea andiamo a prendere delle birre e un paio di pizze e passiamo il resto della serata tutti insieme qui finché non smette di piovere?" chiese Cory guardando Lea sorridendo speranzoso. Lea non era felicissima all'idea di andarsene in giro sotto la pioggia, specialmente se l'alternativa era passare tutta la serata al caldo del trailer abbracciata a Dianna, ma non disse nulla perchè sapeva che Cory ci era rimasto male dopo il discorso che gli aveva fatto qualche giorno prima.
 
Si perchè come ormai era noto a mezzo mondo lei e Cory stavano insieme. O meglio, il mondo credeva che lei e Cory stessero insieme. In realtà non era altro che una relazione costruita a tavolino per pubblicizzare Glee e anche se Cory non dava troppo peso alla cosa, Lea ci stava male perchè sapeva che Dianna non approvava affatto e soffriva a vederli mano nella mano e a baciarsi quando avrebbe potuto - "e avrebbe dovuto" pensò Lea - esserci lei al posto di Cory. Quindi, armatasi di coraggio, una sera era andata a bussare alla porta del trailer del ragazzo e gli aveva detto che pubblicamente potevano ancora atteggiarsi ai fidanzatini perfetti ma nella vita privata preferiva continuare ad essere solo un'amica per lui. Cory ci era rimasto male perchè anche se sapeva che realmente non c'era niente fra loro, un po' ci aveva sperato perchè con Lea si trovava molto bene e averla come fidanzata non le sarebbe dispiaciuto affatto. In ogni caso ora Lea cercava di riparare a questo e accettò di buon grado di accompagnarlo e insieme uscirono sotto la pioggia diretti all'automobile di Cory, mentre Dianna e Naya restarono nel trailer ad aspettare il loro ritorno.
 
Fu allora che accadde. Un boato enorme, un lampo di luce accecante e poi il silenzio più totale spezzato solo dal rumore della pioggia che tamburellava sul vetro dell'automobile di Cory. Un fulmine aveva colpito in pieno il trailer delle ragazze.
 
il glee club era un luogo strano. Ci trovavi le personalità più diverse: la sfigata dalla parlantina facile, il grande talento e i grandi sogni. La coppia gay adorabile. La stronza-dal-cuore-d'oro lesbica fidanzata con la svampita biondina. La stronza cheerleader ex ragazza madre. Il bel tipo capitano della squadra di football un po' tonto. Il paralitico sfigato. Il figo ex ragazzo padre che va con tutte ma che sotto sotto ha un cuore d'oro. La cicciona di colore con un grande talento ma che tutti ignorano. Il biondino con le labbra enormi che sembra il fratello di Ken. La coppia asiatica che sembra uscita da un film giapponese di basso livello e il professore dalle grandi speranze e il buonismo infinito che portava avanti la baracca sognando di vincere le nazionali e portare questo gruppo di ragazzi considerati la feccia della scuola al top. Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo su di loro eppure ora eccoli qui: a New York, a meno di una settimana dalla loro esibizione alle nazionali e con tutta la scuola col fiato sospeso che aspettava una notizia positiva dalla competizione.
"Se perdiamo siamo finiti, a scuola tornerà ad essere un inferno e tutti riprenderanno a lanciarci granite in faccia" disse Mercedes preoccupata.
"Io nemmeno mi ricordo più com'è la sensazione di una granita in faccia e non ho nessuna intenzione di ricordarmelo" disse con una faccia disgustata e allo stesso tempo spaventata Kurt stringendo il braccio di Blaine.
 
Santana, nel frattempo, era uscita sul balcone della loro stanza d'albergo e cercava di non pensare alla possibilità di una loro disfatta alle nazionali. Ad interromperla arrivò Brittany che le diede un bacio sulle labbra e le disse che, anche se avessero perso, loro sarebbero state comunque sempre insieme e magari sarebbero anche riuscite a far smettere Lord Tumbiggton di fumare se fossero state fortunate. Questo bastò a Santana per calmarsi e iniziare a baciare la sua fantastica ragazza.
 
Intanto, all'interno della stanza, i ragazzi continuavano a chiacchierare:
"Dai di che vi preoccupate? Con il mio assolo abbiamo il secondo posto assicurato e con l'esibizione di gruppo è ovvio che arriveremo primi e porteremo a casa il premio" disse con il suo solito tono di superiorità Rachel. A quelle parole Quinn la guardò con una faccia disgustata e Rachel sentì il suo cuore infrangersi in mille pezzettini: possibile che non ne faceva una giusta con lei? Prima si era messa in mezzo fra lei e Finn e poi, quando finalmente aveva capito che non lo amava veramente, era riuscita solo ad ottenere uno schiaffo da lei la notte del ballo scolastico. E ora questo. "Non riuscirò mai a dichiararmi con lei. Non posso" pensò disperata la mora.
 
"Oh mio Dio!!!!" urlò Lea guardando il fulmine colpire in pieno il trailer dove un attimo prima lei e Cory stavano chiacchierando tranquillamente con Dianna e Naya.
"Vieni presto, andiamo a vedere se stanno bene!" disse Cory aprendo la portiera dell'auto e iniziando a correre verso il trailer. Una volta arrivati davanti la porta bussarono furiosamente ma nessuno rispose.
"Cory ho paura, non dovremmo chiamare un'ambulanza?" disse Lea con il terrore nella voce. Il suo cervello aveva immaginato per un attimo Dianna, la sua Dianna, pallida e fredda all'interno del trailer. I suoi meravigliosi occhi verdi/castani spenti per sempre da uno stupido fulmine e il suo cuore aveva iniziato ad accelerare i battiti. "Calmati" si disse fra sé e sé e tornò a guardare Cory, che nel frattempo aveva iniziato a dare calci alla porta cercando di buttarla giù con la forza.
 
Dopo un altro paio di tentativi ci riuscì ma ciò che videro all'interno del trailer li lasciò sconvolti: era vuoto. Dianna e Naya erano scomparse.
 
la gara era sempre più vicina e i ragazzi sempre più agitati. Iniziò persino a piovere a dirotto e tutti pensarono che niente potesse andare peggio di così. Quando ormai mancavano un paio di giorni all'inizio della gara una notizia venne annunciata a tutte le scuole partecipanti: la finale delle nazionali di canto coreografato era stata rimandata al mese dopo per via dell'incredibile maltempo che si stava abbattendo su New York e che le previsioni avevano detto sarebbe durato per più di due settimane.
Per molti poteva sembrare una notizia sconvolgente ma per i ragazzi del McKinley fu meraviglioso: un mese in più per prepararsi, per scrivere canzoni serie ed accattivanti! Si perchè mr Schue si era fissato con le canzoni originali e li aveva obbligati a scriverne tre per la loro esibizione alle nazionali, il tutto a pochissimi giorni dalla competizione...il risultato ovviamente era stato pessimo e ora sapere di avere un altro mese a disposizione per riorganizzare le idee era una notizia fantastica!
 
"Ok, visto che a quanto pare siamo liberi, non abbiamo più niente di cui preoccuparci almeno fino al mese prossimo e domani mattina dobbiamo ripartire per l'Ohio che ne dite se passiamo la nostra ultima notte a New York in giro per il centro a divertirci?" proposero Kurt e Mercedes speranzosi. Tutto il glee club acconsentì entusiasta e nel giro di un'ora si ritrovarono sotto l'albergo pronti a partire.
"Ho chiamato alcuni taxi, dividendovi in piccoli gruppi dovreste riuscire ad entrare tutti nelle macchine per raggiungere Time Square" disse Will ai ragazzi.
"Grazie mr Schue, così non avremo problemi ad arrivare a destinazione" gli rispose Blaine.
"Ok direi che siete pronti per andare...mi raccomando tornate prima di mezzanotte, usate i vostri ombrelli e sopratutto state attenti!" li rimbeccò Will con fare paterno.
"Non si preoccupi professore, torneremo sani e salvi, asciutti e in perfetto orario. Ora andiamo però o si farà tardi" disse Finn con un sorriso rassicurante sulle labbra. 
"Aspettate! Ho dimenticato il portafoglio in camera!" disse tutto ad un tratto Quinn mentre rovistava nella borsa. "Chi ha la chiave?" chiese la bionda.
"Io! Vieni Q ti accompagno, sbrighiamoci però" disse Santana avvicinandosi a lei. Le due ragazze salirono di corsa in camera mentre gli altri rimasero ad aspettarle di sotto.
 
Fu allora che accadde. Un boato assordante e un lampo di luce che colpì in pieno la finestra della camera d'albergo dove erano Quinn e Santana. I ragazzi videro tutto e immediatamente risalirono a controllare che le ragazze stessero bene. Nessuno però si aspettava che dentro la stanza non ci sarebbe stata nessuna ragazza ma solo la borsa di Santana e il portafoglio di Quinn appoggiato sul letto.
 
 
Angolo dell'autrice:
 
rieccomi :) allora che dire...se siete arrivati fino a qui innanzitutto GRAZIE e spero che non sia una schifezza, ammetto che non sono la miglior scrittrice del mondo quindi se volete lasciarmi una recensione, positiva o negativa che sia, sarò più che felice di leggere cosa avete da dirmi. Questo primo capitolo è solo di introduzione, già dal prossimo la storia entrerà nel vivo e vedremo lo scambio di ruoli che effetti avrà nei due mondi e specialmente sulle dirette interessate che si ritroveranno in luoghi molto diversi dalla loro realtà. Prima di lasciarvi alcune informazioni di servizio:
-le coppie di questa storia saranno Faberry, Brittana, Klaine, Crisscolfer (quest'ultime due solo sporadicamente), Achele e per gli amanti dell'Heya...si lo so che ho detto che sono solo amiche ma le cose possono cambiare u.u
-dovrei aggiornare una volta a settimana però credo che il secondo capitolo lo posterò un po' prima del previsto visto che è già pronto...da lì in poi però l'aggiornamento sarà regolarmente ogni 7 giorni
 
a presto :)

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Capitolo 2
*** Confusione ***



buonsalve :D come previsto pubblico il secondo capitolo un po' in anticipo in quanto lo avevo già scritto tempo fa ed era inutile lasciarlo a marcire nel pc per un'altra settimana...questo capitolo è un po' il continuo dell'introduzione in quanto serve solo a capire come è strutturata in generale la storia. Inizialmente volevo includerlo nel primo capitolo ma visto che sarebbe venuta una cosa lunghissima ho deciso che era meglio pubblicarlo a parte...beh ora vi lascio alla lettura, ci vediamo sotto!

 
capitolo 2: Confusione
 
*nota: come al solito le parti in grassetto sono quelle ambientate nel mondo di Glee mentre quelle in stampatello normale nel mondo reale.
 
 
Quinn aprì gli occhi. Le faceva malissimo la testa e non aveva idea di dove fosse. Guardandosi intorno si rese conto di essere all'interno della scuola, nell'aula del glee di preciso. Alzandosi lentamente per evitare che la testa le girasse troppo si accorse anche di non essere sola: a pochi metri da lei c'era Santana, ancora profondamente addormentata stesa sul pavimento. Corse da lei:
"San, San svegliati!" disse scuotendola.
"Cazzo Fabray, non ti hanno insegnato le buone maniere?" rispose acida la mora dopo un po' alzandosi e stropicciandosi gli occhi. "La mia testa...hey ma che ci facciamo qui? Non eravamo a New York???" disse improvvisamente Santana rendendosi conto di dov'erano.
"Me lo chiedo anch'io ma sono nella tua stessa situazione...ho aperto gli occhi e mi sono ritrovata stesa accanto a te con la testa a pezzi e l'aula del glee intorno a noi" rispose Quinn.
La latina iniziò a guardarsi intorno e immediatamente notò che era tutto molto diverso...l'aula era piena di quelle che sembravano telecamere, sedie pieghevoli tipiche dei set dei film con degli strani nomi stampati sopra e altri oggetti molto strani.
"Cos'è tutta questa roba?" chiese la mora avvicinandosi ad una delle telecamere puntata proprio verso le sedie dove di solito si sedevano per ascoltare Mr Schue che spiegava loro il compito della settimana.
"Non ne ho idea ma di sicuro appartiene a qualcuno di famoso se hanno persino il loro nome stampato sulle sedie...chi è Dianna Agron?" disse Quinn avvicinandosi alle sedie pieghevoli per leggerne i nomi stampati sopra.
"Forse Figgins ha organizzato uno stupido gruppo di cinema e visto che noi eravamo a New York li ha piazzati nella nostra aula? O addirittura hanno deciso di girare un film nella nostra scuola? Questo spiegherebbe i nomi di presunte persone famose su quelle sedie..." rispose Santana.
"Non lo so ma prima di tutto dobbiamo capire perchè accidenti siamo qui e non più a New York" disse Quinn massaggiandosi una tempia. Il mal di testa sembrava non volersene andare e la confusione di trovarsi in un luogo tanto sorprendente non aiutava.
 
Proprio in quell'istante entrò nell'aula una ragazza mora, in lacrime, seguita da quello che pareva un gigante dai capelli castani..."Dianna, Naya! State bene allora!" disse sconvolta vedendo le due giovani davanti a lei.
"Rachel??? Finn???" mormorarono in coro le due.
 
 
Il professor Schuester aveva chiamato immediatamente i dirigenti dell'albergo che a loro volta avevano chiamato la polizia...Quinn e Santana erano scomparse e nessuno sembrava aver idea di dove potevano essere finite. In un angolo della stanza Brittany singhiozzava silenziosamente mentre Rachel sembrava apatica: da quando avevano trovato la stanza vuota non aveva più proferito parola, e il che è tutto dire visto che stiamo parlando di Rachel Berry.
"Professore, non è che ci stanno facendo solo uno stupido scherzo e si sono nascoste da qualche parte?" chiese un ragazzo con la cresta.
"Spero per loro di no Noah, mi rifiuto di credere che siano talmente crudeli da farci prendere un terribile spavento come questo solo per divertimento...e in ogni caso devono aver per forza sentito le sirene della polizia avvicinarsi quindi non penso siano così stupide da rimanere nascoste apposta con la polizia che le cerca" rispose Will.
"Da Santana mi aspetterei questo e altro professore" disse Mercedes e Sam e Blaine annuirono.
"Scusate..." li interruppe un poliziotto entrando nella stanza. Rivolgendosi a Will continuò: "Abbiamo perlustrato la zona ma sembra non esserci traccia delle due ragazze. Abbiamo informato la centrale ed entro domani provvederanno ad appendere dei volantini con i volti delle due giovani per cercare di ritrovarle, per ora non possiamo far altro che aspettare in attesa di qualche sviluppo nelle indagini. Vi consiglio di tornare a Lima, se ci saranno novità contatteremo noi stessi le famiglie delle ragazze e loro provvederanno ad avvertire voi" disse con fare professionale.
"Ok...grazie mille per il vostro lavoro, siamo veramente tutti molto preoccupati e speriamo di ricevere presto notizie. Entro domani ripartiremo col primo aereo per Lima...ragazzi preparate tutti le valigie, si torna a casa" disse Will.

 
A Lea quasi esplose il cuore dalla gioia quando vide Naya e sopratutto Dianna sane e salve sul set...stava giusto andando a cercare Ryan per dirgli di chiamare la polizia quando le avevano trovate e persino Cory sembrava stesse per mettersi a piangere dal sollievo, tanto si era spaventato. La ragazza corse subito incontro alla bionda davanti a lei e la abbracció fortissimo iniziando a piangere sulla sua spalla.
"Hey hey Berry che diavolo fai???" rispose infastidita la bionda spintonandola via.
"Dianna mi hai fatto spaventare tantissimo, non vi trovavamo più e avevamo pensato al peggio e il fulmine ha colpito in pieno il vostro trailer e voi non c'eravate più e io stavo per chiamare la polizia e Cory era preoccupatissimo..." disse tutto d'un fiato la mora.
"DATTI UNA CALMATA ACCIDENTI!" urlò Quinn e Lea rabbrividì: Dianna non le aveva mai parlato con quel tono. "Ci vuoi spiegare con calma perchè stai piangendo e chi diavolo sono questa Dianna e questo Cory? E cosa stavi dicendo su un trailer?" aggiunse la bionda.
"Dianna ti senti bene? Cory forse è stato il fulmine! Non ci riconosce più! Oddio e se ha perso la memoria? Se non si ricordasse più di me???" disse spaventata e con di nuovo le lacrime agli occhi Lea.
"Credo che dobbiamo chiamare un'ambulanza, è solo molto confusa, sono sicuro che non è niente di grave" rispose Cory.
 
Santana nel frattempo era rimasta in un angolo a guardare tutta la scena incredula...Finn e la nana erano impazziti per caso? O forse lei e Quinn lo erano, e per questo non si ricordavano nulla di ciò che era successo dopo quella notte a New York? Entrambe le opzioni non le piacevano affatto.
"Ma di chi stai parlando hobbit? Io e Quinn ci siamo ritrovate qui all'improvviso e stiamo solo cercando di capire cosa diavolo ci è successo e voi che parlate di cose incomprensibili non ci state aiutando!" disse la latina.
"Oddio anche Naya non si ricorda niente...addirittura pensa che Dianna sia il personaggio di Glee" disse Lea sempre più agitata.
"Ok io chiamo l'ambulanza, entrambe hanno bisogno di aiuto" aggiunse Cory tirando fuori il suo iPhone e iniziando a comporre il 911.
"NOI STIAMO BENISSIMO!!!" urló Quinn sempre più arrabbiata...quella situazione non le piaceva per niente, già si era svegliata estremamente confusa, ora i suoi amici le parlavano pure come se fosse impazzita del tutto.
"No Dianna, tranquilla andrà tutto bene, ora vieni qui e siediti" disse Lea con tono amorevole trascinando delicatamente Quinn su una delle sedie pieghevoli del cast.
"Berry la smetti di parlarmi in questo modo? Sto benissimo! Da come parlate sembra invece che siate te e Finn ad aver bisogno di una visita!" rispose acida la bionda.
"Sei solo molto confusa Dì" disse Cory avvicinandosi alle due ragazze e trascinando Santana sulla sedia accanto alla bionda. "Berry, Finn e Santana non esistono, sono solo i personaggi di un telefilm di cui noi interpretiamo le parti! Ora aspettiamo l'ambulanza insieme e te e Naya parlerete con un dottore che vi farà riordinare le idee e tutto tornerà alla normalità" aggiunse il giovane.
"Cosa???" risposero  Santana e Quinn, sconvolte.

 
Dianna si svegliò di colpo. Aveva una tremenda emicrania e tutto il corpo le faceva male come se un camion le fosse passato sopra più volte senza pietà. Alzandosi vide che accanto a lei c'era Naya, anche lei con un aspetto orribile e tutta assonnata, intenta a stiracchiarsi e ad alzarsi in piedi.
"Dì, perchè diavolo siamo sul set quando nemmeno un attimo fa eravamo nel nostro trailer??? E dove sono finiti tutti i nostri oggetti di scena, le telecamere, le sedie e tutto il resto?" chiese la latina preoccupata.
"Non ne ho idea ma la cosa che mi preoccupa di più è perchè ci siamo ritrovate qui addormentate quando un attimo fa eravamo di fuori!" rispose Dianna con un tono di voce molto spaventato.
Proprio in quell'istante, attirato dalle voci delle due ragazze, entró nella stanza un ragazzo:
"Chris! Grazie al cielo sei qui, ci puoi spiegare cosa diavolo ci è successo???" disse immediatamente Naya vedendolo.
"Come mi hai chiamato Santana? Se è uno dei tuoi stupidi nomignoli non fa ridere, vi abbiamo cercato per giorni...siete scomparse a New York e tutti abbiamo pensato al peggio!" rispose Kurt mezzo sconvolto dalla vista delle due ragazze scomparse.
"Ma...ma...Chris che ti prende? Sono io, Naya! Puoi spiegarci per favore perchè io e Dianna siamo qui sul set quando un attimo prima eravamo fuori ad aspettare Lea e Cory nel trailer?" rispose la mora confusa.
"Dianna?" rispose il ragazzo guardando la bionda accanto a lei. "Lea? Cory? Il set? Ma di che diavolo stai parlando Santana???".

 
Angolo dell'autrice:

com'era? Spero decente! Con questo capitolo finisce ufficialmente l'introduzione...dal prossimo si inizierà a sviluppare la trama :) Ho in mente dei capitoli abbastanza buffi su come si ritroveranno a vivere le 26enni Dianna e Naya a casa delle 17enni Quinn e Santana e viceversa e inoltre ci saranno i primi sviluppi per le varie coppie. Sto notando che scrivere questa fic mi riesce molto facile quindi forse pubblicherò più spesso di una volta a settimana...dipende dalla mia ispirazione! Per ora l'aggiornamento è fissato al 25 Agosto :) Come al solito vi invito a lasciarmi una recensione visto che possono solo aiutarmi a migliorare e infine ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia fra le preferite, ricordate, seguite e sopratutto chi ha recensito...grazie grazie grazie a tutti!

A presto :)

 

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Capitolo 3
*** Stupido Scherzo ***


ciao popolo :) ecco il nuovo capitolo, non sono per niente convinta sulla sua validità ma lo pubblico lo stesso, poi sotto vi spiegherò qualcosa in più sul perché ho scritto quello che ho scritto. Come al solito la parte in grassetto è ambientata nel mondo di Glee e quella in stampatello normale nel mondo reale...ci vediamo, sotto buona lettura!
 
capitolo 3: Stupido Scherzo
 
Quinn correva. Aveva il fiatone e le faceva male un fianco ma non le importava, doveva uscire dalla scuola il più presto possibile. Si rifiutava di credere che quello che Finn e Rachel le avevano detto era vero, non poteva essere vero, e doveva verificarlo con i propri occhi. Arrivata fuori la scuola con suo immenso orrore si rese conto che non era affatto una scuola: un parcheggio enorme la accolse e, al confine sinistro della strada, un'arcata gigantesca con la scritta "Paramount Studios" si ergeva in tutta la sua maestosità. A Quinn iniziò a girare la testa...non poteva essere vero, era assurdo. Scoppiando a piangere (dalla disperazione? Dalla paura? Non lo sapeva neanche lei) si accasciò a terra.

 
"Quindi mi state dicendo che io...non esisto?" disse Santana incredula e divertita allo stesso tempo. Non aveva creduto a mezza parola di quello che Finn e Rachel le avevano detto...insomma, certe cose succedevano solo nei film! Quinn appena aveva sentito le parole dei due era corsa fuori dall'aula ma lei non avrebbe fatto una scenata simile, tutto quello era solo uno stupido scherzo perverso dell'hobbit e del balenottero per vendicarsi di tutte le cattiverie che lei e Q gli avevano fatto, ne era certa.
"Ma no Nay, come ti abbiamo già detto un fulmine vi ha colpite in pieno mentre eravate nel trailer ed evidentemente ora siete solo molto confuse e pensate di essere i personaggi di cui interpretate la parte!" disse Lea con tono paziente. "Ora te rimani qui con Cory, io vado a cercare Dianna. Chissà cosa è in grado di fare da sola nello stato confusionale in cui si trova...ci vediamo qui fra mezz'ora ok? Se arriva l'ambulanza chiamami così vedo di riportare immediatamente Dì qui" aggiunse la mora rivolgendosi al ragazzo accanto a lei.
"Ok" annuì Cory.
 
 
"Chris ti senti bene?" chiese Dianna preoccupata.
"La smetti di chiamarmi così Quinn??? Sto benissimo, smettetela con questo stupido scherzo!" rispose Kurt guardando entrambe le ragazze di fronte a lui. 
Dianna era esasperata, era come se lei e Chris parlassero due lingue differenti che risultavano incomprensibili l'uno all'altra.
"Chris smettila di chiamarmi Quinn, io sono Dianna! Quinn è un personaggio di fantasia che io interpreto e per giunta molto diverso da me quindi gradirei che usassi il mio nome" disse la bionda con tono alterato.
"Ok questa conversazione non porterà da nessuna parte...io vado a chiamare il professor Schuester, voi nel frattempo aspettate qui. Ah e per il vostro bene vi consiglio di non scomparire di nuovo " rispose Kurt uscendo dalla stanza e richiudendosi la porta alle spalle.
Dianna, disperata, cercò con lo sguardo Naya mentre quest'ultima si sedette su una delle sedie tenendosi la testa fra le mani.
Quella situazione era assurda, non aveva nessun senso quello che le aveva detto Chris! E ancor meno senso lo aveva il fatto che lei e Dianna si fossero risvegliate in quella stanza quando un attimo prima erano nel trailer.
"Dì lo so che è assurdo ma...non ti sembra come se fossimo state catapultate nel telefilm?" chiese la latina alzando la testa.
"Se me lo avessi detto in un qualsiasi altro momento ti avrei data per ubriaca ma adesso non posso...ci sono troppe cose strane in questa situazione" rispose la bionda.
A Dianna non sembrava affatto assurdo. O meglio, si era una pazzia, ma il fatto che loro si fossero ritrovate lì tutto a un tratto, che Chris parlasse come se loro fossero effettivamente i personaggi del telefilm, che le telecamere fossero scomparse, persino il fatto che Chris - "O Kurt?" si domandò per un attimo Dianna - avesse detto che Quinn e Santana erano a loro volta misteriosamente scomparse...tutto lasciava intendere che veramente si trovassero all'interno di Glee!
"Ok ipotizziamo per un attimo che possa essere veramente accaduto...che possiamo fare per verificare se è tutto vero?" chiese la latina, sollevata dal fatto che Dianna non le avesse dato della pazza.
"Andiamo a controllare il resto del set...se troviamo l'ufficio di Ryan e il resto del materiale della crew vuol dire che è tutto a posto" rispose la bionda.
Le due ragazze uscirono dalla stanza e percorsero il familiare corridoio scolastico in cui giravano tutte le scene di Glee: arrivate alla fine però dell'ufficio di Ryan non c'era neanche l'ombra mentre la scritta "McKinley High School" regnava sovrana sopra la porta di fronte a loro, dove un gruppo di ragazze sconosciute in divisa da Cheerios chiacchierava allegramente.

 
Lea cercò Dianna dappertutto all'interno del set ma della bionda non c'era traccia. Decise di provare nel parcheggio degli studios e fu proprio lì che la trovò: accucciata a terra che si abbracciava le ginocchia con le braccia mentre piangeva sommessamente. Il cuore di Lea si spezzò a vederla in quello stato e subito si sedette accanto a lei circondandole le spalle con un braccio.
"Shhh tesoro, andrà tutto bene" le disse. La bionda singhiozzò leggermente e si girò verso di lei con le lacrime che le rigavano il volto:
"No, non è vero. All'inizio pensavo fossi solo impazzita e invece è tutto reale...non so dove sono finita, questo posto non è Lima e non ho idea di come abbia fatto a finire qui. E te non sembri essere la Berry...non chiacchieri come lei e sopratutto non mi odi come lei" disse la bionda fra le lacrime.
Lea aveva deciso di assecondare Dianna almeno finché i medici non fossero arrivati e le avessero dato un'occhiata per verificare effettivamente cosa le fosse accaduto per ridurla in quello stato confusionale:
"Ok...ehm...Quinn. Cosa intendi con 'è tutto reale'?".
"Che io sono il personaggio di un telefilm...non so cosa diavolo sia successo ma l'ultima cosa che ricordo è un fulmine che colpisce in pieno me e Santana alle nazionali di New York e ora ci ritroviamo qui. Dev'essere un fottuto scambio dimensionale o qualcosa del genere...Artie e Sam parlano sempre di queste cose nei loro ridicoli discorsi da nerd ma pensavo fossero solo stupidaggini fino ad'ora" disse la bionda fra i singhiozzi.
Lea si pietrificò...un fulmine aveva colpito in pieno anche Dianna e Naya. Era veramente una cosa assurda ma per un attimo pensò che forse, e solo forse, potesse esserci veramente Quinn fra le sue braccia e non Dianna.
 
Nel frattempo, all'interno del set, Cory non era a suo agio. Per tutto il tempo Naya se ne era stata in un angolo a guardarlo con un sorrisetto beffardo sulle labbra, come a voler dimostrare che lui era ridicolo a mettere in dubbio le sue parole e che lei sapeva che in realtà era tutto solo uno stupido scherzo.
Il problema era che quel sorrisetto non lo aveva mai visto in faccia a Naya nella vita reale: era il sorriso che appariva solo quando quest'ultima recitava la parte di Santana.

 
"Ok Dì io ho paura. Questo è veramente Glee! E' impossibile che Ryan o chicchessia del cast abbia organizzato uno scherzo di questo genere nei nostri confronti...avrebbero dovuto spendere migliaia di dollari per togliere tutto il materiale di scena, costruire una scuola intorno al set e ingaggiare tutte queste comparse!" disse Naya indicando le decine di persone intorno a loro in divisa da football, con gli zaini in spalla o intenti a parlare con degli adulti che fino a prova contraria sembravano dei professori.
A Dianna veniva da piangere. Naya aveva ragione: quello sembrava veramente il mondo di Glee ed era impossibile che qualcuno lo avesse creato dal nulla.
Le due ragazze rientrarono nell'aula del glee in attesa del professor Schuester.
"Non posso credere che sto per dirlo ma...siamo finite in un'altra dimensione. O meglio, ci siamo scambiate con i nostri alter ego di questa dimensione! Questo spiegherebbe ogni cosa" disse Dianna sedendosi su una delle sedie.
"Anche a me non sembra vero ma...hai ragione. Non c'è altra spiegazione!" rispose Naya sedendosi accanto a lei.
Proprio in quell'istante entrò di corsa il professor Schuester, seguito da tutto il glee e da Figgins...Kurt aveva avvertito proprio tutti della ricomparsa delle due giovani.
"Ragazze!" urlò appena le vide.
"Dove eravate finite???" aggiunse Puck visibilmente sorpreso e allo stesso tempo sollevato. Anche se non voleva ammetterlo ci teneva a loro ed era rimasto sconvolto quando erano scomparse...Quinn era pur sempre la madre di sua figlia e Santana una delle sue ex a cui era più legato.
"Vado immediatamente a chiamare le famiglie della signorina Fabray e della signorina Lopez" disse infine Figgins uscendo dall'aula.
Dianna e Naya si guardarono: dovevano esporre la loro teoria, non c'era altra cosa da fare.
"Ok so che può sembrare assurdo ma io e la ragazza accanto a me non siamo chi crediate che siamo" iniziò Dianna.
Tutti la guardarono sconvolti e ascoltarono il racconto del fulmine e di come Kurt le aveva trovate e le aveva detto che anche Quinn e Santana fossero misteriosamente scomparse dopo un fulmine.
Per tutto il tempo gli occhi di Dianna non avevano perso di vista quelli di Rachel: quando si era ritrovata in questa nuova dimensione aveva pensato di aver perso per sempre Lea e, anche se sapeva che la ragazza di fronte a lei non era la stessa persona, per ora le bastava perchè quegli occhi nocciola le erano terribilmente mancati.
"Quinn sai che tutto quello che ci hai appena detto è assurdo vero?" le disse mr Schue incredulo.
"Lo so che pensate che sia una pazzia, noi per prime fatichiamo a credere che sia potuto accadere! Ma è la verità e, se non lo fosse, vorrebbe dire che io e Dia...Quinn abbiamo dimenticato tutta la nostra vita e abbiamo improvvisamente ricordato la vita di due persone sconosciute. E questo è altrettanto assurdo" si intromise Naya.
Rachel aveva ascoltato tutto con il cuore a mille...Quinn l'aveva fissata tutto il tempo come se fosse la cosa più meravigliosa del mondo, come se non potesse mai saziarsi del suo viso, come se fosse innamorata di lei.
E questo era talmente folle - "e meraviglioso" pensò - che iniziò veramente a credere che la bionda davanti a lei fosse veramente questa Dianna di cui parlavano.
 

Angolo dell'autrice:

fine del capitolo :) sono stata indecisa fino alla fine se pubblicarlo così o cambiarlo totalmente perché non sapevo come passare dall'incredulità all'accettazione della nuova realtà in cui si trovano senza cadere nel ridicolo. Anche se non sono sicura di esserci propriamente riuscita, spero che almeno sia accettabile! Nel prossimo capitolo ci sarà un piccolo salto temporale di qualche giorno perché la storia sta procedendo troppo lentamente e alla lunga risulterebbe noiosa...ecco qualche anticipazione sui prossimi capitoli (non necessariamente queste cose appariranno tutte nel capitolo immediatamente dopo questo):

 
- si ripartirà dalla vita quotidiana delle protagoniste...vedremo come affronteranno le nuove case e le nuove famiglie che si ritroveranno
- finalmente entrerà in scena HeMo per la felicità della nostra Santana u.u
- Dianna e Lea proveranno a baciare Rachel e Quinn...le due avranno reazioni molto diverse XD
- per tornare ognuna nella propria realtà bisognerà fare una cosa particolare

Dovrei aggiornare un po' prima del previsto anche questa volta perché sono a buon punto col nuovo capitolo quindi mi rivedrete nei prossimi giorni, in ogni caso il "limite massimo" in cui aggiornerò è il 1 Settembre :) Come sempre grazie a chi ha messo la storia fra le preferite, le seguite e le ricordate e sopratutto a chi spende 3 minuti per recensire...mi rendete immensamente felice quindi grazie di cuore!
 
A presto :)

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Capitolo 4
*** Nuova Vita (parte 1) ***


ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo...ho deciso di dividerlo in due parti: in questa prima parte mi concentrerò più su Quinn/Dianna con qualche sprazzo di Nayany (?)...Naya e Brittany per intenderci XD Perdonatemi se ci sono errori ma non ho avuto il tempo di ricontrollare il tutto per bene...stasera lo farò e in caso correggerò il capitolo. Inoltre ho corretto i capitoli precedenti...c'erano alcuni errori di battitura e di distrazione, ora dovrebbe essere tutto a posto :) Bene ora vi lascio, ci vediamo sotto buona lettura!
 
*nota: come sempre le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee e quelle in stampatello normale nel mondo reale.
 
Capitolo 4: Nuova vita (parte 1)
 
"Quinn tesoro vieni a tavola, è pronta la cena!" chiamò Judy dalla cucina. Dianna sbuffò, si stiracchiò e si alzò in piedi guardandosi intorno: un quadro raffigurante Gesù regnava sopra la testiera del letto e svariati crocifissi erano appesi un po' ovunque nella camera da letto della casa in cui ora era costretta a vivere. Per una devota ebrea come lei era buffissima quella situazione ma cercava di non farci caso.
Erano passati due giorni dall'incidente del fulmine: due giorni in cui lei e Naya avevano cercato di spiegare ai membri del glee la realtà della loro situazione, ma non tutti credevano alle loro parole. Alcuni sembravano aver accettato la cosa e addirittura Artie e Sam, eccitatissimi alla scoperta che gli scambi dimensionali esistessero, promisero alle due ragazze che avrebbero fatto tutto il possibile per sistemare le cose e rimandarle a casa. Nonostante ciò a volte sorprendevano alcuni membri a parlottare fra loro indicandole di nascosto ed era sicura che non erano di certo belle parole quelle che stavano dicendo. Oltre a questo c'era il problema della famiglia: Dianna non aveva avuto cuore di dire alla madre di Quinn che lei in realtà non era sua figlia, la donna era stata talmente felice di rivederla e poterla riabbracciare che le si sarebbe spezzato il cuore se glielo avesse detto. E quindi ora eccola lì,  a nascondere il segreto della sua vera identità mentre entrava in cucina e salutava sua 'madre' mentre si sedeva a tavola.
"Com'è andata oggi a scuola Quinnie?" le chiese Judy.
"Bene mamma, i professori hanno dato tutti il bentornato a me e Santana ed è stato tutto abbastanza emozionante...non pensavo ci tenessero così tanto a noi" rispose la bionda.
Tornare al liceo era forse stata la cosa più difficile: Dianna ormai aveva 26 anni e la scuola l'aveva finita da un pezzo, non era decisamente fra i suoi desideri il volerci tornare. Specialmente nei panni di una ragazzina con un passato non proprio roseo alle spalle e in una dimensione totalmente diversa dalla sua dove l'unica amica e conoscente che aveva era Naya.
Per giustificare la loro scomparsa ai professori, al preside Figgins, ai loro genitori e ovviamente alla polizia si erano inventate che il fulmine le aveva sì colpite, ma si era limitato a confonderle tremendamente e quindi entrambe si erano ritrovate a vagare per New York per tutta la notte e, appena si furono sentite meglio, avevano preso un aereo ed erano tornate a casa...molto debole come scusa ma visto che non c'erano altre piste da seguire tutti crederono alla loro storia senza farsi troppe domande.
"Non dire così, a scuola ti sono sempre stati tutti vicini specialmente nei momenti difficili...più vicini di quanto lo fossi io a volte" disse Judy abbassando gli occhi.
Dianna provò pena per lei: conosceva bene la storia di Quinn e di come Judy non avesse fatto nulla per fermare suo marito quando aveva cacciato di casa la figlia sedicenne incinta. Ora vedere che le dispiaceva immensamente era quasi una sorpresa perché nel telefilm gli autori non avevano mai approfondito la cosa e in questa realtà aveva finalmente l'occasione di scoprire tutte queste cose rimaste segrete.

 
Lea entrò nel vialetto e spense il motore della macchina. Erano passati due giorni dal temporale e, dopo che Quinn e Santana erano state dimesse dall'ospedale dove erano state tenute sotto osservazione, aveva accompagnato la bionda nella sua nuova casa. Nel corso di quei due giorni tutto il cast di Glee aveva parlato con Quinn e Santana anche se non tutti credevano alla loro storia: Lea in primis era estremamente scettica e continuava a rimanere della sua idea che le due ragazze erano solo estremamente confuse e avevano bisogno di tempo per tornare quelle di prima. I medici potevano anche dire che era tutto a posto e che non c'era niente che non andava in loro ma lei si rifiutava di credere che fosse accaduta una cosa assurda come uno scambio dimensionale.
Lea scese dall'auto, sorrise dolcemente alla bionda accanto a lei e la accompagnò all'entrata: quest'ultima si sorprendeva ancora di come potesse essere diversa da Rachel. Lei era la prova che lo scambio dimensionale era realmente accaduto, Rachel Berry non le avrebbe mai rivolto quel sorriso pieno di..."amore???" pensò la bionda seguendola davanti alla porta di casa.
 
Dianna viveva in un appartamento a due passi da Hollywood, a Los Angeles. Quinn era sconvolta...era diventata ricca e famosa all'improvviso! Per strada avevano addirittura avvistato alcuni paparazzi che l'avevano fotografata insistentemente e lei all'inizio si era spaventata parecchio quando aveva visto un gruppo di gente inseguirla (era piuttosto sicura che almeno un paio di paparazzi l'avessero guardata con confusione come se si chiedessero se fosse completamente impazzita).
"Eccoci qui" disse Lea distogliendo Quinn dai suoi pensieri e mostrandole la sua nuova casa.
"Wow" fu l'unica cosa che la bionda riuscì a dire.
Lea la guardò e sorrise, era incredibile come potesse sembrare veramente Quinn..."Ma è il personaggio che interpreta da tre anni, è normale che la conosca così bene da sembrare veramente lei" si ritrovò a pensare per trovare una spiegazione.

Le due ragazze entrarono in casa usando le chiavi che Dianna aveva consegnato a Lea in caso di emergenza e non appena varcarono la soglia un piccolo cane di colore chiaro e il muso tutto schiacciato corse incontro a Quinn e iniziò a saltarle intorno abbaiando allegramente.
"Arthur!" esclamò divertita Lea.
Quinn si abbassò per accarezzare il cane e quest'ultimo le leccò tutta la faccia.
"Questo è il mio cane?" chiese Quinn.
"Si, lui è Arthur...in questi due giorni io e Cory facevamo i turni per portagli da mangiare ma direi che è decisamente più contento ora che sei tornata te" rispose la mora.
Quinn accarezzò per qualche minuto il cane e poi si alzò per vedere il resto della casa.
"Incredibile...è tutto mio? Dianna vive qui da sola e quindi io potrò fare lo stesso?" chiese eccitata all'idea di poter vivere in una casa così bella da sola...forse qualcosa di positivo c'era in quello scambio dimensionale.
"Certo, bentornata a casa!" rispose Lea sorridendo.
Un'ora dopo Lea se n'era andata e Quinn, dopo aver dato da mangiare ad Arthur, decise di ispezionare il pc che aveva visto nella camera da letto. Dentro vi trovo una quantità impressionante di foto...a quella Dianna doveva piacere proprio tanto la fotografia! Scoprì inoltre che il suo alter ego aveva un suo sito personale, un blog e un account Twitter con oltre un milione di followers...lesse alcune menzioni che i fan le avevano lasciato sul social network e rimase impressionata dall'amore che le dimostravano. Dianna doveva essere una gran bella persona! Quasi le prese un colpo poi quando vide che era molto amica di Taylor Swift...aveva persino il suo numero in rubrica sull'iPhone! Come se non bastasse solo questo a mandarla fuori di testa dalla felicità poco dopo, cercando il nome di Dianna su Google, scoprì anche molte cose sui suoi ex fidanzati (al nome "Alex Pettyfer" era rimasta sconvolta), i suoi ruoli come attrice e le sue attività al di fuori di Glee. Alla fine della serata giunse alla conclusione che vivere la vita di Dianna era probabilmente la più grande fortuna che le fosse mai capitata.
"Mi dispiace per lei...a Lima, con una famiglia di psicopatici e costretta a frequentare il McKinley" si ritrovò a pensare guardando la meravigliosa casa dove viveva ora e conoscendo i fantastici amici che la bionda aveva sul set e la carriera favolosa che aveva nel mondo dei ricchi e famosi...no, questa nuova vita non le dispiaceva per niente.

 
Era quasi ora di pranzo e Dianna era nel bel mezzo dell'ora d'inglese: tremendamente annoiata, era intenta a scarabocchiare sul foglio davanti a lei mentre il professore spiegava. Non era decisamente più abituata ad andare a scuola. per tutta l'ora Azimio le aveva tirato pallette di carta ridendo come un ebete ogni volta che riusciva a colpirla in testa e dall'altro lato dell'aula Puckerman non la smetteva di farle l'occhiolino...vedendolo si chiese perchè i RIB non avessero mai notato quanto Puck fosse attratto da Quinn ma lasciò perdere le sue considerazioni quando sentì chiamare il nome della cheerleader:
"Fabray, hai letto il libro che ti avevo assegnato due mesi fa?" le chiese il professore.
Dianna sbiancò: ovviamente non aveva idea di cosa stesse parlando.
"Ehm...si certo professore!" rispose cercando di usare un tono di voce tranquillo e ringraziando mentalmente di essere un'attrice abituata a fingere determinate emozioni.
"Bene, puoi quindi parlarmi della trama generale?" chiese nuovamente il professore.
"Sono fottuta" pensò Dianna chiudendo gli occhi e buttando la testa all'indietro.
 
Mezz'ora dopo era fuori dall'aula con una "F" in inglese e la media perfetta faticosamente riguadagnata da Quinn dopo la gravidanza decisamente compromessa. 
Iniziò a cercare Naya: in quel momento aveva bisogno di qualcuno che la capisse, si sentiva tremendamente sola in quella realtà e voleva solo che tutto tornasse come prima. Girando un angolo la trovò che parlava con Brittany davanti il suo armadietto.
"Ma è vero che vieni da un'altra dimensione? Sei una mutante che ha rubato il corpo della mia San per conquistare il mondo ed ucciderci tutti?" stava dicendo la bionda visibilmente spaventata.
"Ma no Britt, la tua Santana è finita nel mio mondo e io ora sono qui nel vostro e lo stesso è accaduto con Quinn e Dianna...credimi, farò tutto il possibile per riportare la tua San da te e tornarmene a casa!" rispose la latina con tono affettuoso..."E smettila di ascoltare quello che ti dicono Artie e Sam, sono solo due cretini" aggiunse visibilmente irritata dando un'occhiataccia ai due che proprio in quel momento stavano passando nel corridoio.
Recitando in Glee conosceva il carattere di Brittany e provava una tenerezza infinta verso di lei. E poi il fatto che avesse le sembianze della sua migliore amica la faceva sentire a casa anche in un luogo come quello.
"Quindi sei buona? Lo sapevo, una con la faccia di San non può non essere che buonissima e simpaticissima!" rispose eccitata la ballerina abbracciando Naya.
Proprio in quel momento Dianna si avvicinò alle due:
"Mutante buona numero due!" esclamò felice Brittany quando la vide.
Naya scoppiò a ridere e Dianna la guardò confusa.
"Ti spiego dopo...è Brittany, sai com'è fatta no?" rispose la mora continuando a sorridere.
Dianna faceva ancora confusione a parlare con qualcuno senza pensare che fosse solo l'attore e non il vero personaggio e ora era successa la stessa cosa con Brittany.
"Andiamo al glee, il professor Schuester ci starà aspettando!" esclamò la ballerina guardando l'orologio appeso al muro nel corridoio. Così dicendo prese per mano le due ragazze e se le trascinò dietro fino all'aula del glee.

Quando arrivarono Dianna entrò subito e si sedette su una sedia nella seconda fila mentre Brittany trattenne Naya fuori dall'aula. Sedendosi vide le due fuori che chiacchieravano e si sentì ancora più sola: Naya qui aveva Brittany con cui aveva più o meno lo stesso rapporto che aveva con HeMo nella vita reale...lei non avrebbe mai potuto avere con Rachel lo stesso rapporto che aveva con Lea, specialmente perchè era finita nella seconda stagione di Glee e non nella terza dove almeno erano amiche.
 
Fuori dall'aula intanto Brittany stava parlando con Santana:
"Mutante buona..." iniziò.
"Chiamami Naya, è più semplice" la bloccò sorridendo la latina.
"Ok Naya...stasera ti va di venire a casa mia? Santana manca terribilmente a Lord Tubbington, e anche a me.  Te sei come la sua sorella gemella quindi penso sia lo stesso no? I gatti non si accorgono della differenza e se io immagino che te sei la mia San sarà lo stesso giusto?" chiese la bionda.
Naya la guardò con una tenerezza infinita nello sguardo...questa ragazza sapeva essere più dolce dello zucchero.
"Certo, ci vediamo stasera! Magari vengo direttamente con te dopo scuola così non ho problemi a perdermi per la città cercando di trovare casa tua" rispose.
Brittany esplose nel più bello, sincero, enorme e meraviglioso dei sorrisi.
 

Era mattina e Quinn si stava preparando per andare sul set di Glee...aveva mandato un messaggio a Santana per chiederle come aveva passato la prima serata nella nuova casa e a quanto pare la latina era entusiasta tanto quanto lei di questa nuova dimensione in cui vivevano. Prendendo la sua borsa e salutando Arthur uscì di casa. Aveva appuntamento con Lea davanti lo Starbucks in fondo alla via dove abitava in quanto non aveva idea di come arrivare agli Studios da sola. Non appena iniziò a percorrere il marciapiede fu investita dai flash: paparazzi da ogni dove la inseguivano urlandole di girarsi, chiedendole dove stesse andando e se aveva appuntamento con qualcuno di speciale. Lei ignorò tutte le domande e continuò a camminare sperando di arrivare il più presto possibile a destinazione: non era abituata a questo tipo di attenzioni e anche se lo trovata fantastico le dava anche decisamente fastidio. Non appena intravide Lea in fondo alla strada accelerò il passo quando all'improvviso un ragazzo la fermò. Era un giovane di non più di 15 anni ed era visibilmente emozionato...teneva in una mano una sua foto e un pennarello nell'altra: voleva un suo autografo. Quinn rimase sconvolta...mai nella sua vita avrebbe immaginato che sarebbe arrivata a questo momento! Quella era una cosa che avrebbe potuto fare Rachel fra qualche anno, non lei! Con la mano tremante e in preda all'emozione prese il pennarello e iniziò a scrivere...il ragazzo si riprese la foto e la guardò stranito. Quinn per un attimo non seppe cosa pensare poi si rese conto che aveva firmato con "Quinn Fabray"...divenne rossa come un peperone e farfugliando uno "scusami" imbarazzato si riprese il foglio, cancellò la firma e scrisse sotto "Dianna Agron". Il ragazzo continuò a guardarla stranito e se ne andò. 
"Bene, ora non solo i paparazzi ma anche i miei fan mi credono completamente pazza" pensò tristemente la bionda.

Lea intanto l'aveva vista e le si era avvicinata.
"Buongiorno!" le disse abbracciandola calorosamente mentre una nuova marea di fotografi le raggiungeva per fotografarle.
"Ciao Lea, andiamo" le rispose Quinn sciogliendosi velocemente dall'abbraccio...era ancora molto rigida quando le dimostrava affetto in questo modo: non era abituata ad essere così intima con Rachel e ora esserlo con Lea era come esserlo con il suo alter ego del McKinley.
"Ok" rispose la mora...quest'ultima iniziava a chiedersi se il fulmine le avesse anche cancellato la memoria. Si rifiutava ancora di credere allo scambio dimensionale e quindi l'amnesia era l'unica spiegazione possibile...che la bionda avesse dimenticato quello che c'era fra loro? I baci rubati, le notti infuocate, le serate passate abbracciate sul divano? Guardò la bionda camminare accanto a lei e decise di tentare il tutto e per tutto: entro sera l'avrebbe baciata. Se c'era una cosa che poteva farle ricordare tutto erano solo le sue labbra.
 
 
Angolo dell'autrice:
ben ritrovati e grazie se siete arrivati fin quaggiù :) Ho aggiornato un giorno prima del solito ma devo purtroppo avvertirvi che presto con l'inizio della scuola questi "anticipi" avverranno raramente...in ogni caso in questi ultimi giorni di vacanza sto scrivendo il più possibile per avere i capitoli già pronti quindi non dovrebbero esserci troppi problemi. Inoltre sto lavorando a una one shot Faberry che credo pubblicherò più avanti...bando alle ciance ora, ecco alcune anticipazioni sui prossimi capitoli:
-nel prossimo capitolo mi concentrerò di più su Santana e Naya
-quella testona di Lea aprirà mai gli occhi e si renderà conto che è veramente Quinn quella davanti a lei? E come andrà il bacio? Lo scoprirete presto u.u
-tornerà anche Rachel che avrà un incontro ravvicinato con Dianna...stay tuned :)
 
Come sempre grazie a chi lascia una recensione...siete la mia gioia! E grazie anche a chi ha inserito la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate e anche chi legge e basta. A presto :)

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Capitolo 5
*** Nuova Vita (parte 2) ***


ben ritrovati! Innanzitutto mi scuso per il leggero ritardo con cui posto questo capitolo ma ho avuto problemi con il pc e dal cellulare ancora non riesco ad aggiornare le FF :/ Per farmi perdonare ho scritto un capitolo un po' più lungo del solito...oltre al tanto atteso momento HeYa/Brittana c'è anche una scena Faberry/Achele perchè loro sono la mia OTP e non posso non inserirle in ogni capitolo. u.u ci vediamo sotto, buona lettura!
 
*nota lo scrivo ogni volta ma lo ripeto in caso vi scordiate...le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee, quelle in stampatello normale nel mondo reale.
 
La giovane donna entrò nell'ospedale e con passo spedito si diresse alla reception. Notando che l'infermiera dietro il vetro non dava segno di averla vista tossì leggermente, attirando la sua attenzione. Di malavoglia e grugnendo uno svogliato "prego?" l'infermiera alzò lo sguardo verso la nuova arrivata: non appena si rese conto di chi aveva davanti si scusò e prese un portamento serio e rispettoso.
"Mi scusi, mi ero distratta un attimo...cosa desidera?" disse con un tono di voce il più formale possibile.
"Vorrei vedere la signorina Rivera, so che è stata ricoverata qui per la notte" rispose la donna.
"Certo...prego si diriga al secondo piano, stanza 316" rispose l'infermiera mentre la donna già si era incamminata verso l'ascensore.
Arrivata al secondo piano chiese informazioni ad un'infermiere di passaggio:
"Mi scusi, sa dove posso trovare la stanza 316?".
"E' qui per vedere la simpaticona? Buona fortuna per lei, la stanza si trova lì in fondo" rispose in modo abbastanza acido l'infermiere indicando un corridoio alla sua destra. La donna rimase un po' confusa, non capiva perchè qualcuno avrebbe dovuto usare quelle parole e quel tono per riferirsi a Naya. Le sue preoccupazioni furono interrotte non appena arrivò davanti la stanza e vide la latina sdraiata sul letto: un gran sorriso le si dipinse in volto e bussò alla porta. L'infermiera addetta al piano le si avvicinò:
"Buonasera...lei è?" chiese. L'infermiera non aveva mai visto Glee in vita sua ma le era stato riferito che Naya Rivera era un'attrice famosa e non poteva far entrare la prima sconosciuta che si presentava.
"Heather, Heather Morris" rispose la donna.

 
Brittany era eccitatissima: finalmente avrebbe avuto la serata tutta per sé, la sua San (sapeva che in realtà non era Santana ma a lei non importava. Era simpatica quanto lei e bella quanto lei, non poteva chiedere di più) e Lord Tubbington. Aveva invitato la latina a casa sua dopo scuola e non appena la campanella dell'ultima ora suonò si precipitò nel parcheggio in attesa che la mora si facesse viva.
Naya dal canto suo, non appena sentì la campanella, prima di raggiungere Brittany si diresse da Dianna e con un abbraccio la salutò e le disse che si sarebbero viste l'indomani. La bionda rispose all'abbraccio e la guardò andar via con un velo di tristezza negli occhi...era di nuovo sola in quella realtà così diversa a quella a cui era sempre stata abituata. Sospirando si diresse verso il suo armadietto per posare i libri e prendere le chiavi della macchina di Quinn quando all'improvviso dei passi la raggiunsero alle spalle e una chioma mora le si parò davanti:
"Ciao Quinn"" disse una voce alta e armoniosa.
"Ciao Rachel" rispose Dianna girandosi e sorridendole dolcemente...era più forte di lei, non poteva non addolcire lo sguardo quando le parlava, le ricordava troppo Lea.
"Sei proprio cambiata eh? Adesso mi chiami per nome, non mi guardi più con odio...i fulmini ti migliorano!" disse scherzosamente l'ebrea. Dianna sospirò, quella situazione era così dannatamente difficile.
Proprio in quell'istante Azimio si avvicinò alle due giovani con sguardo beffardo e, passando davanti a Rachel, le tirò una granita in piena faccia per poi camminare via ridendo sguaiatamente e urlando:
"Ciao Fabray, ricorda alla tua amichetta nasona che anche se parla con i fighi della scuola rimane sempre una sfigata!".
Rachel corse in bagno piangendo e Dianna non ci vide più.
Inseguì Azimio e tirandolo per un braccio lo obbligò a girarsi verso di lei:
"Senti brutto idiota, so che Ryan ti ha sempre scritto come un perdente, bastardo immaturo del cazzo ma ora è arrivato il momento di cambiare le cose. Lo sai che una granita in faccia brucia da morire? E lo sai che gli insulti che rivolgi alla gente possono cambiare una persona? Farla sentire uno schifo e portarla alla disperazione? Pensi che fare il bullo ti farà arrivare lontano? Ti farà diventare un uomo di successo? Beh caro mio mi dispiace dirtelo ma fra 10 anni te sarai ancora qui in questo buco di città a guardare la televisione e a sbavare dietro la stella del momento, Rachel Barbra Berry, la giovane ragazza prodigio sfuggita da un piccolo paese e arrivata al successo grazie al suo immenso talento! Quindi vantati di meno e vatti a nascondere che è meglio" disse la bionda tutto d'un fiato.
Ogni singola persona che passava per il corridoio si era fermata a guardarli ma non le importava, era da quando avevano girato la prima puntata di Glee che moriva dalla voglia che qualcuno dicesse quelle cose ai bulletti del McKinley e ora finalmente ne aveva la possibilità.
Azimio era confuso. Nessuno si era mai permesso di parlargli in quel modo, sopratutto Quinn Fabray che fino a prova contraria era dalla sua parte contro la nasona! E in ogni caso non aveva capito un accidente di quello che la bionda le aveva detto...Ryan? Chi diavolo era???
"Fabray ma che ti sei bevuta? Ah no aspetta, adesso anche te giochi a fare la lesbica come le tue amichette cheerleader? Perchè in questo caso forse anche te hai voglia di assaggiare il gusto di qualche granita sulla faccia...stai attenta a quello che dici, pensavo ti avesse fatto piacere il mio intervento nei confronti della nana ma a quanto pare era meglio se la granita la lanciavo a te" rispose il ragazzo.
SLAP!
Uno schiaffo.
Azimio si reggeva la guancia dolorante e Dianna, senza neanche una parola, girò sui tacchi ed entrò nel bagno delle ragazze dove si era rinchiusa Rachel. Poteva sentire gli insulti e le minacce di Azimio da dietro la porta ma non le importava, adesso la priorità era la mora che singhiozzava in un cubicolo davanti a lei.
Bussando alla porta del bagno chiese a Rachel di uscire così avrebbe potuto aiutarla a pulirsi il viso e i capelli. La mora per tutta risposta le urlò contro di andarsene.
"Ma che diavolo ti prende???" rispose Dianna, di nuovo arrabbiata. "Ti ho appena difeso contro Azimio, gli ho dato uno schiaffo pur di zittirlo e te mi tratti così? Non sapevo che oltre che chiacchierona eri anche ingrata" aggiunse la bionda.
A quelle parole, Rachel aprì timidamente la porta del bagno e si affacciò con la testa.
"Veramente mi hai difesa?" chiese con curiosità.
"Certo...perchè sembri così sorpresa?" rispose Dianna.
"Io...quando mi ha lanciato la granita pensavo fossi stata tu a chiedergli di farlo. Pensavo che tutti i sorrisi che mi lanciavi durante il glee in questi ultimi giorni facevano parte di un piano per umiliarmi davanti alla scuola poco fa con quella granita" disse la mora.
A Dianna si spezzò il cuore, era incredibile come Rachel avesse delle cattive idee su Quinn.
"Ma no scema. Posso anche avere le sembianze di Quinn Fabray, la regina dei ghiacci del McKinkley, ma ho un cuore. E ci tengo a te" rispose infine guardandola negli occhi.
"Sei veramente questa Dianna di cui tutti parlano vero? La storia dello scambio dimensionale è vera?" chiese in risposta alle parole della bionda Rachel.
"Finalmente ci sei arrivata" rispose Dianna sospirando di sollievo.
"E' ovvio ormai...Quinn non si sarebbe mai esposta così per difendermi davanti a tutta la scuola e non avrebbe mai detto di tenere a me. Lei mi odia" iniziò la mora.
"Non dire così, non è affatto vero. In futuro potresti rimanere sorpresa da lei" disse Dianna interrompendo la mora.
"Beh in ogni caso quei giorni sembrano essere ancora lontani visto come mi trattava Quinn fino a qualche giorno fa quando eravamo a New York" disse con tono triste la mora, pensando agli insulti e ai dispetti che le erano stati inferti da Quinn in tutti quegli anni.
"Direi che è una bella cosa averti come...amica. Perchè siamo amiche giusto?" aggiunse con voce timida Rachel.
Dianna la guardò desiderando con tutta se stessa di poterla stringere fra le sue braccia e baciarla fino a non avere più aria nei polmoni.
"Si, si siamo amiche" rispose invece.
 
 
Santana si girò verso la porta: una donna identica a Brittany era davanti a lei che la guardava con un sorriso a 32 denti. Immediatamente smise di fare battute acide sull'infermiera che le stava controllando i parametri vitali e rivolse tutta la sua attenzione alla bellissima bionda che era appena entrata.
"Ciao Nay, sono venuta a vedere come stai" disse quest'ultima sempre sorridendo.
"Ciao ehm...Heather. Starei benone se solo questa infermiera la smettesse di distrarmi con le sue stupide visite e mi lasciasse guardare la tv in pace. Odio quando mi interrompono mentre guardo Hell's Kitchen!" rispose la latina lanciando uno sguardo pieno d'odio all'infermiera, che sospirò pazientemente.
"Hell's Kitchen? Naya te odi quel programma" disse la bionda con curiosità rivolta alla mora.
"Oh ehm direi che io e questa Naya di cui tutti parlano abbiamo gusti molto diversi allora" rispose rabbuiandosi la latina...era stufa di essere paragonata alla simpatica, disponibile, gentile e perfetta Naya.
HeMo si sedette su una sedia accanto al letto di Santana e sospirando disse:
"So che nessuno nel cast crede alle vostre parole ma...te sei veramente Santana vero? E Dianna non è Dianna ma è Quinn giusto? Siete troppo diverse da Naya e Dianna e se anche i medici dicono che non c'è niente di strano nei vostri cervelli l'unica spiegazione è che state dicendo la verità".
Santana aveva pensato a lungo alla situazione in cui erano finite lei e Quinn. Inizialmente si era categoricamente rifiutata di credere allo scambio dimensionale ma quando anche Quinn si era arresa a quell'idea piano piano anche lei aveva iniziato a cedere...uscendo dagli Studios per recarsi in ospedale si era resa conto che era impossibile che tutta Lima fosse scomparsa e aveva avuto conferma di essere in un'altra realtà quando quella sera aveva acceso la tv e su Fox avevano mandato la pubblicità di uno show chiamato "Glee" dove veniva raccontata tutta la sua vita, di quella di Quinn e degli altri membri del glee club.
"Si, è vero" rispose infine la mora.
"Dev'essere buffo per te...adesso ti ritrovi me al posto di Brittany, una donna di sicuro non stupida" iniziò Heater.
"Brittany non è stupida" la interruppe Santana con tono grave.
"Si hai ragione, direi che la parola più adatta sia 'speciale'...dicevo, ti ritrovi me che non sono...speciale...e sopratutto non sono lesbica" concluse la bionda guardando la giovane davanti a lei.
Santana spalancò gli occhi. Questo non se lo aspettava.

 
Naya entrò nella macchina di Brittany e sorridendo si allacciò la cintura, mentre la bionda metteva in moto e si dirigeva verso casa. Durante il tragitto le due avevano chiacchierato, cantato a squarciagola le canzoni che passavano alla radio e riso come due bambine il giorno di Natale. Naya non poteva essere più felice: quando era con Brittany quella realtà non le sembrava tanto diversa da casa sua, con lei poteva essere spontanea proprio come lo era con Heather.
Una volta arrivate a destinazione, Brittany corse subito in camera sua dove si sedette sul letto sbaciucchiando un micione tigrato decisamente obeso.
"Vieni Naya, Lord Tubbington non vede l'ora di rivedere Santana!" urlò la bionda dal piano di sopra in modo che la latina la raggiungesse.
Naya entrò nella stanza di Brittany e, sedendosi accanto a lei, iniziò ad accarezzare il gattone fra le braccia della bionda che non la smetteva di fare le fusa.
Fu in quel momento che accadde.
Brittany, come se fosse la cosa più naturale del mondo, si sporse verso la mora e la baciò. E non era un semplice bacio a stampo fra amiche come quelli che a volte si scambiavano lei e HeMo. No, era un bacio in piena regola con tanto di lingua, che con prepotenza si intromise nella bocca della latina.
Immediatamente Naya si spinse indietro.
"No, no ferma. Non posso farlo" disse la mora.
"Perchè? E' quello che facciamo sempre io e Santana quando lei mi viene a trovare...anche se te non sei lei non dobbiamo essere per forza fidanzate per farlo, quando io e San eravamo solo amiche lo facevamo lo stesso" rispose la bionda.
"Senti Britt lo so che può sembrarti assurdo ma io ed Heather, ovvero il tuo alter ego nella mia realtà, siamo solo migliori amiche. E siamo etero!" disse Naya con tono paziente.
"Anche io e San eravamo solo amiche e pensavamo di essere etero quando abbiamo iniziato a baciarci" disse la bionda. "Sono sicura che se ti lasci andare ti piacerà tanto quanto piace a Santana...prova dai" aggiunse poi lanciandosi di nuovo sulle labbra della latina e riprendendo il bacio appassionato di prima.
Naya era sconvolta. Le labbra di Brittany erano di nuovo sulle sue e poteva sentire la sua lingua che cercava di entrare nella sua bocca. Per un attimo pensò di tirarsi di nuovo indietro ed andarsene ma poi si rese conto che quelle labbra non le dispiacevano affatto...aveva baciato tante volte HeMo in quel modo per esigenze di copione ma erano entrambe talmente imbarazzate che non avevano mai potuto godersi le sensazioni che provavano. E ora invece ne aveva la possibilità e, aprendo a sua volta la bocca per congiungere la propria lingua con quella di Brittany, si disse che non era affatto male. Sarà per la pratica che la bionda aveva acquisito con Santana, sarà per l'esperienza totalmente nuova per Naya ma quel bacio era molto meglio di qualunque altro bacio che le avesse mai dato un uomo.
 
 
Angolo dell'autrice:
 
yay un altro capitolo è andato :D Sono ancora indecisa se metterci o no qualche scena hot nei prossimi capitoli...sono imbranatissima con quel genere di cose e non sono sicura di essere in grado di scrivere a riguardo. Beh ci penserò :) In ogni caso ci vediamo fra 7 giorni col nuovo capitolo...ecco qualche anticipazione di cosa ci aspetta (ricordate che comunque queste cose non accadranno tutte nel capitolo direttamente successivo):
 
-Le ragazze inizieranno a pensare a un modo per tornare ognuna nella propria realtà
-Anche Lea e Quinn si baceranno ma sarà molto diverso dal bacio fra Brittany e Naya.
-Vedremo Naya affrontare la vita a casa Lopez...Lima Heights Adjacent potrebbe riservare qualche sgradevole sorpresa alla nostra latina preferita XD
-HeMo è veramente così etero come proclama in giro? Io non ne sarei così sicura u.u
 
infine ringrazio come sempre chi  spende tempo per recensire...invito chi ancora non l'ha fatto a farmi sapere cosa ne pensa della storia, mi aiuterete tantissimo nella stesura dei capitoli! Grazie anche a chi ha inserito la storia nelle seguite e nelle preferite e a chi legge e basta...il primo capitolo ha superato le 600 visualizzazioni, è incredibile non mi sarei mai aspettata una cosa del genere quindi grazie infinte a tutti!
A presto :)

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Capitolo 6
*** Trovare Una Soluzione ***


rieccomi, non ero scomparsa XD dopo 10 giorni di oblio (in cui Glee è finalmente tornato *-* e in cui io ho - purtroppo - ricominciato la scuola) posto il nuovo capitolo...qui sono passati 3 giorni dal capitolo precedente quindi Santana è uscita dall'ospedale e lei e Quinn hanno passato diversi momenti "da amiche" con Lea e Heather. E' un capitolo incentrato sulla ricerca di un modo per tornare a casa da parte delle ragazze e con diversi momenti Dianna/Rachel e Lea/Quinn. Per i momenti Santana/HeMo e Naya/Brittany aspettate il prossimo capitolo e sarete moooolto soddisfatti u.u Buona lettura, ci vediamo sotto :)
 
*nota si si lo so che lo sapete già ma non si sa mai...le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee e quelle in stampatello normale nel mondo reale
 
Capitolo 6: Tovare una soluzione
 
Rachel non poteva credere a come la sua vita fosse cambiata nel giro di pochi giorni. Dopo il breve viaggio a New York era tornata al McKinley e ora si ritrovava con una ragazza proveniente da un altro mondo identica a Quinn Fabray che giurava di essere sua amica e inoltre, dopo la scenata di quest'ultima con Azimio, i bulli della scuola non si azzardavano più nemmeno ad avvicinarsi a lei...era tutto troppo bello per essere vero.
Dopo i primi giorni di spaesamento lei e Dianna ormai erano inseparabili: la bionda passava pomeriggi interi a raccontarle della sua vita prima di finire in quella realtà e Rachel si divertiva a chiederle cosa avesse provato in determinate situazioni ad interpretare i pensieri e le emozioni di Quinn. Aveva anche cercato invano di sapere qualcosa sul suo futuro visto che Dianna le aveva detto che nel suo mondo i ragazzi del McKinley erano arrivati al diploma ma la bionda era irremovibile.
"Dai Dì, dimmi almeno se riuscirò ad arrivare a Broadway, se da membro o da spettatrice non mi importa per ora ma dimmi se almeno mi ci avvicinerò!" la implorò la mora.
"Bella tattica Rachel ma no, non dirò niente...lo scoprirai da sola aspettando ancora un po', non mancano molti anni dopotutto" rispose la bionda con un sorriso.
Rachel sbuffò e mise il broncio, cosa che fece sciogliere Dianna...Lea faceva la stessa identica espressione quando non otteneva ciò che voleva.
"Nella tua realtà sei fidanzata con qualcuno? Sai Quinn è stata con i ragazzi più fighi e popolari della scuola e mi chiedevo se...o ma che stupida certo che lo sai, te la interpreti, scusami io sono solo..." iniziò d'un tratto la mora.
"Hey calma! E' normale confondersi, io sono la prima che si confonde e comunque è una domanda legittima...beh no, non ho un fidanzato" rispose Dianna con un misto di tristezza e felicità nel cuore...parlare di fidanzati le aveva fatto pensare a Lea. Cosa avrebbe dovuto rispondere a Rachel? "No non sono fidanzata con un uomo ma sto con il tuo alter ego e siamo perdutamente innamorate e ogni volta che ti guardo vorrei solo prenderti e baciarti"? Non se ne parlava nemmeno.
"Ma sei così bella...gli uomini faranno la fila per uscire con te!" rispose Rachel.
"Beh anche se fosse non sono interessata a frequentare un uomo al momento" rispose Dianna. Voleva chiudere quella conversazione il più presto possibile, la faceva soffrire e sentire in imbarazzo allo stesso tempo e questo non le piaceva.
Rachel rimase incuriosita da quella risposta...non era interessata a frequentare uomini perchè voleva rimanere single o perchè c'era già una donna che le faceva battere il cuore? La mora aveva pensato a lungo a com'era possibile che Dianna fosse così affezionata alla sua alter ego...ogni volta che le chiedeva di lei la bionda cercava di sviare il discorso oppure si perdeva in aneddoti divertenti e dolci di loro due insieme. Rachel ormai era innamorata di Quinn da diverso tempo e sperare di avere anche solo una possibilità di baciare una persona identica a lei la attirava molto...sempre se fosse vero e non una stupida fantasia del suo cervello che interpretava male le informazioni che Dianna le dava, troppo preso dal voler trovare una scusa per assaporare le labbra della bionda davanti a lei.

 
 
Quinn e Santana si trovavano a casa di Naya, intente a parlare della loro situazione e cercando una soluzione per poter tornare nella loro realtà. Se inizialmente tutto era fantastico, col passare dei giorni le due giovani iniziavano a sentire la mancanza di casa, dei loro amici e delle loro famiglie. Qui tutti erano simpaticissimi ma non era lo stesso e l'attenzione mediatica decisamente non faceva per loro, avevano quasi paura di uscire di casa ormai. In un angolo della stanza due cagnolini giocavano allegramente...Quinn aveva deciso di portare Arthur con sé per fargli fare amicizia con Lucy, la cagnolina di Naya. Quando aveva saputo che la cagnolina si chiamava come lei si era emozionata: che l'avesse chiamata così in suo onore? Non lo sapeva ma comunque le faceva piacere.
"Fabray mi stai ascoltando? Non ti ho invitata per farti incantare da quelle due palle di pelo, dobbiamo trovare un modo per tornare a casa!" disse irritata Santana.
"Si scusa San è che sono adorabili...guarda come giocano!" rispose la bionda con gli occhi a cuoricino mentre guardava i due cagnolini.
"Accidenti Q, ma non capisci che dobbiamo tornare a casa il più presto possibile? O vuoi restare qui a farti assillare dai paparazzi e a far finta di essere la migliore amica della Berry?" disse acida la latina.
"Lei non è Rachel e comunque voglio tornare a casa tanto quanto te ma il fatto è che nessuna di noi ha idea di come fare. E poi te parli così solo perchè qui non puoi sbaciucchiare Brittany ogni due secondi" rispose altrettanto acida Quinn.
"Ok, calma. Ricominciamo daccapo, litigare non servirà a niente. Stavamo dicendo che dovremmo chiedere informazioni a chi è esperto di casi come il nostro...ti viene in mente qualcuno?" disse Santana.
"Perchè secondo te esiste qualcuno che è esperto di casi come il nostro?" rispose la bionda alzando un sopracciglio.
"Su internet si trova tutto" disse la latina facendole l'occhiolino e alzandosi per dirigersi verso il portatile di Naya appoggiato sulla scrivania in un angolo del salotto.
Cercò su Google 'esperti in scambi dimensionali a Los Angeles' e saltando tutti i risultati che portavano su siti di libri di fantascienza e simili aprì un sito dal nome 'risolvi l'impossibile'. Al suo interno vi era un semplice numero e un indirizzo, seguiti dalla frase 'vuoi tornare a casa?'.
Quinn si era avvicinata a Santana e guardava incuriosita lo schermo del pc...c'era da fidarsi? E cosa avrebbero detto i paparazzi se le avessero viste entrare in un luogo strambo del genere, se veramente esisteva?
"Tentar non nuoce...e per ora è l'unica possibilità che abbiamo" disse la mora interpretando correttamente l'espressione di Quinn.
"Ok, ma solo una visita veloce e poi torniamo a casa. E ci camufferemo per non farci riconoscere" rispose la bionda.
 
 
 
Naya camminava a passo svelto stringendosi con forza le braccia intorno al petto. Lima Heights Adjacent era il quartiere più brutto che avesse mai visto in vita sua. In Glee avevano più volte accennato al degrado in cui vigeva ma non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere: per tutto il percorso che la separava da casa a scuola si potevano scorgere prostitute, barboni ubriachi che chiedevano spiccioli ai bordi della strada e delinquenti che scippavano innocue vecchiette...l'inferno praticamente. 
"Hey dolcezza, vieni a farmi compagnia" la chiamò un uomo visibilmente ubriaco dall'altro lato della strada.
Naya sussultò leggermente e lisciandosi la gonna della sua divisa da Cheerios come a volerla tirare giù a coprire le sue cosce troppo scoperte accelerò il passo: era quasi arrivata a scuola, non poteva crollare proprio ora.
Quando i cancelli del McKinley la accolsero tirò un sospiro di sollievo, anche quel giorno ce l'aveva fatta. Entrando salutò Brittany, che le corse incontro baciandola dolcemente sulle labbra. Naya aveva deciso di non tirarsi indietro a quei baci...che c'era di male infondo? Lei non era Heather e comunque in Glee si erano baciate già diverse volte. Finché Brittany non le proponeva qualcosa di più dei baci non c'era da preoccuparsi.
Mentre le due ragazze vestite da cheerleader parlavano si avvicinarono Dianna e Rachel. Da quando Rachel aveva creduto alla loro storia tutto era diventato più semplice con lei: adesso poteva parlarle in modo amichevole senza che l'ebrea si rabbuiasse pensando di essere vittima di chissà quale scherzo o piano malefico della latina.
"Ciao Nay, ciao Britt" salutò Dianna e Rachel sorrise in segno di saluto ad entrambe.
"Ragazze posso parlare con Naya da sola per un attimo?" aggiunse la bionda rivolta a Brittany e Rachel.
"Certo fai pure" disse Rachel e Brittany annuì con la testa.
Subito la bionda trascinò la latina lontano dalle due giovani.
"Nay dobbiamo trovare un modo per tornare a casa, non ce la faccio più a vivere qui" sussurrò Dianna per non farsi sentire dagli studenti che passeggiavano tranquillamente accanto a loro.
"Concordo, ogni mattina ho il terrore che qualche maniaco mi violenti o che mi rubino tutti i soldi mentre vengo a scuola. Il problema è come fare?" aggiunse Naya.
"Mi è venuta un'idea ieri sera...e se chiediamo a Sam e Artie? Sono due nerd di prima categoria espertissimi di questo genere di cose, magari sanno come farci tornare a casa!" disse speranzosa la bionda.
"Non mi sembra una cattiva idea e per ora è l'unica opzione che abbiamo...ok dopo il glee glielo chiediamo!" rispose la latina.


 
Quinn si stava preparando per uscire. Si era accordata con Santana di vedersi prima di cena per andare nello studio di quel fantomatico esperto di scambi dimensionali e stava scegliendo accuratamente gli abiti che avrebbe indossato per travestirsi e non farsi riconoscere dai paparazzi. Proprio in quel momento suono il campanello e la bionda scese di corsa le scale, infastidita da quella distrazione...chi diavolo era adesso? Aprì la porta e si ritrovò Lea che la guardava con aria piuttosto agitata.
"Oh ciao Lea...vieni entra pure" le disse Quinn. Era felice di vederla nonostante tutto, era l'unica oltre a Cory che la stava aiutando ad ambientarsi in questa nuova realtà e anche se non credeva alla storia dello scambio le faceva comunque piacere anche perchè la trovava una ragazza molto dolce e simpatica.
"A cosa devo il piacere di questa visita? Ci siamo viste meno di due ore fa agli Studios" aggiunse la bionda sedendosi sul divano del salotto e facendo cenno alla mora di fare altrettanto.
Lea si sedette accanto a lei e iniziò a intrecciarsi una ciocca di capelli, sempre più agitata.
"Ecco io...sono venuta qui perchè devo provare una cosa. E' molto importante e non potevo attendere oltre" rispose quasi sussurrando Lea diventando tutta rossa. Cosa diavolo le stava succedendo? Non era mai stata così agitata accanto a Dianna.
"Ok..." disse la bionda e guardò Lea in attesa di una sua spiegazione. Non si sarebbe mai aspettata che la mora si sarebbe avvicinata a lei e avrebbe premuto le sue labbra sulle sue. 
Inizialmente Quinn rimase immobile, semplicemente sconvolta da ciò che stava accadendo. Quando però le labbra di Rachel iniziarono a muoversi sulle sue, come risvegliandosi da un sogno, la prese e la spinse via con forza.
"Lea fermati, cosa stai facendo?" disse.
Lea per poco non si mise a piangere...questa non era Dianna, non avrebbe mai rifiutato un suo bacio.
"Io...niente, ho sbagliato tutto. Mi sono sbagliata su ogni cosa. Scusami, io...devo andare" rispose la mora alzandosi di scatto, già sentendo le prime lacrime sfuggire al suo controllo.
"Lea aspetta! Non..." iniziò la bionda correndole dietro e prendendola per un braccio.
Lea si girò senza fare più nulla per nascondere le lacrime che le rigavano il viso.
"Non cosa Dianna? Io e te eravamo innamorate prima di quel fottuto fulmine! Facevamo progetti per il futuro, avevamo persino iniziato a pensare di fare coming out pubblicamente e quel castissimo bacio era la cosa più pudica che ci fossimo mai scambiate da molto tempo a questa parte ma te mi hai rifiutata! Come la dovrei prendere?" disse la mora quasi urlando.
Quinn rimase sconvolta da quelle parole...era tutto così assurdo, incredibile. Però, senza pensarci, fece l'unica cosa che le venne in mente e che le sembrò giusta in quel momento: tirò verso di se Lea per il braccio e la baciò. La baciò come non aveva mai baciato né Finn né Sam né Puck. La baciò come se non ci fosse un domani e quello era l'ultimo saluto che avrebbero potuto scambiarsi. La baciò con tutta se stessa, come mai aveva fatto in vita sua.
Lea dal canto suo dopo il momento di shock iniziale si lasciò andare a quel bacio, muovendo la lingua con quella della bionda in una danza perfetta. Quando entrambe rimasero a corto d'ossigeno si staccarono.
Quinn era rossa in viso e anche lei iniziava ad avere gli occhi lucidi mentre Lea sembrava quasi triste.
"Te non sei Dianna vero? Sei Quinn, tutta la storia che hai raccontato è vera" disse la mora.
"Finalmente...cosa ti ha convinto?" rispose la bionda.
"Dianna non bacia così e in ogni caso hai sempre rifiutato il mio bacio prima quindi anche se mi hai baciata per farmi stare meglio questo non cambia le cose" disse Lea.
"Senti, io sono veramente Quinn e sono grata che finalmente tu l'abbia capito però non ti ho baciata per farti sentire meglio. E' da quando sono finita in questa realtà che passo quasi ogni istante della giornata insieme a te e questo mi ha fatto aprire gli occhi. Non so cosa io provi per la Berry però con te, Lea, sto bene e quel bacio è forse la cosa più vera che io abbia mai dato in vita mia" disse Quinn guardandola negli occhi.
La mora era senza parole.
"Ok Quinn, la nostra priorità al momento però è farti tornare a casa e riportare Dianna qui. E lo stesso vale con Santana e Naya. Per i sentimenti che provi per me non c'è tempo, io amo Dianna e te probabilmente odi Rachel quindi non ha senso e incasineremo solo le cose." disse infine.
Quinn era ferita, non aveva mai dato un bacio del genere a qualcuno e ora veniva rifiutata. Però sapeva che Lea non la stava veramente rifiutando, la mora aveva ragione e la loro relazione non aveva senso di esistere. Al massimo avrebbe potuto rivalutare Rachel una volta tornata a casa...tutti nel cast dicevano che Lea era identica al personaggio che interpretava quindi magari anche Rachel sotto sotto era così e non vedeva l'ora di scoprirlo.
"Lo so, io e Santana abbiamo cercato su internet qualcuno che potesse aiutarci e forse lo abbiamo trovato. Stavo giusto per prepararmi e andare con lei ad incontrarlo prima che arrivassi tu. E per la cosa della relazione...hai ragione, perdonami." rispose la bionda.
"Ok, allora io vado. Promettimi di chiamarmi appena tornate a casa per farmi sapere se avete trovato una soluzione" disse la mora.
"Certo...ciao Lea, ci sentiamo più tardi" rispose Quinn.
La mora rimase per un attimo sulla soglia della porta mentre guardava Quinn intensamente. Alla fine si decise e, avvicinandosi velocemente, le stampò un bacio sulla guancia e dandole una carezza piuttosto dolce si girò e si chiuse la porta alle sue spalle.
Quinn rimase immobile, toccandosi con una mano la guancia dove l'aveva baciata. Era fottutamente, perdutamente innamorata di Lea Michele.
 

Note dell'autrice:
com'era? Spero sia valso l'attesa! Era più corto del solito ma per il prossimo capitolo dovrete aspettare molto meno in quanto è già pronto e visto che devo farmi perdonare per il ritardo lo posterò mercoledì :) Per i capitoli successivi invece informo che posterò sempre nel weekend, probabilmente di domenica. La scuola mi tiene impegnatissima ed è l'unico periodo in cui posso scrivere in pace D: Ecco qualche anticipazione sul prossimo capitolo:
-scopriremo cosa dovranno fare le nostre protagoniste per tornare ognuna nella propria realtà
-avremo tanti momenti fra Heather e Santana ed entrerà in scena il fidanzato di HeMo
-vi piacerebbe vedere un bacio fra Rachel e Dianna? Anche a me u.u
 
come sempre grazie a chi recensisce, a chi ha messo la storia fra le preferite, le seguite e le ricordate e a chi legge e basta...siete veramente tantissimi e non vi ringrazierò mai abbastanza! Alla prossima :)

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Capitolo 7
*** Chance ***


chiedo umilmente perdono per il tremendo e imperdonabile ritardo con cui aggiorno questa fanfiction ma ho avuto diversi problemi sia tecnologici (ho perso tutti i capitoli che avevo già scritto e ora devo riscriverli daccapo) sia di tempo in quanto la scuola mi sta letteralmente assorbendo e appena ho un po' tempo libero cerco di passarlo a coltivare quel poco di vita sociale che ho XD in ogni caso prometto solennemente che non ritarderò mai così tanto con gli aggiornamenti e cercherò di pubblicare un capitolo almeno ogni domenica :) Inoltre ho corretto alcuni errori di battitura del capitolo precedente...se c'è ancora qualcuno a seguire questa ff vi lascio al capitolo!
 
*come ogni volta le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee e quelle in stampatello normale nel mondo reale
 
 
Capitolo 7: Chance

 
Naya e Dianna erano fuori l'aula del glee insieme a Sam e Artie...li avevano avvertiti che dovevano parlargli urgentemente e loro si erano affrettati a raggiungerle, incuriositi.
"So che state per prenderci per pazze ma ormai ci siamo abituate. Vi abbiamo chiamato qui per chiedervi se sapete qualcosa sugli scambi dimensionali e su come tornare ognuno nella propria realtà" disse Naya guardandoli speranzosa.
I due si guardarono per un attimo e poi Artie, sorridendo, disse:
"Lo sapevo! Finn mi dovrà 10 dollari, così impara a sfottermi la prossima volta che gli dico che voi venite veramente da un altro mondo!"
Naya alzò gli occhi al cielo.
"Basta cambiare discorso, è una cosa urgente...sapete qualcosa si o no?" aggiunse.
"Ti pare che due esperti di fantascienza come noi non sappiano niente a riguardo? Certo che sappiamo come fare!" rispose Sam.
Dianna e Naya si illuminarono...forse erano salve!
"Dovete semplicemente ricreare la situazione che c'era al momento dello scambio" aggiunse il biondo.
"Quindi basterebbe entrare in un trailer durante un temporale e siamo a posto?" disse Dianna.
"No ovviamente, sarebbe troppo facile...dovete anche ricreare la situazione affettiva che avevate in quel momento" disse Artie.
"Situazione affettiva? Quindi stai dicendo che Dianna deve fidanzarsi con Rachel, quest'ultima deve innamorarsi perdutamente di lei e Brittany deve diventare etero?" disse Naya.
"Si...più o meno è così" rispose Artie.
Erano fottute. Tremendamente fottute.
 
 
Quinn e Santana camminavano a passo svelto e a testa bassa, cercando di non farsi notare. La prima indossava un maglione di lana in stile Rachel Berry al secondo anno di liceo e un paio di jeans sformati con un semplice paio di scarpe da tennis. A coronare il tutto c'era una parrucca mora lunga fino alla vita. La latina invece indossava una camicetta elegante e una gonna lunga fino al ginocchio con sotto un paio di scarpe con un leggero tacco e le calze nere. La sua parrucca era castano chiaro e lunga fino alle spalle. Vestite in quel modo erano certe che nessuno le avrebbe mai riconosciute.
"Ci siamo, l'edificio dovrebbe essere questo" disse Santana controllando un foglietto dove si era scritta la via del fantomatico esperto di scambi dimensionali che avevano trovato su internet.
Quinn alzò gli occhi sul vecchio palazzo che più che la sede di un ufficio sembrava una semplice casa popolare di periferia.
"Anche se non mi ispira per niente non abbiamo altra scelta ormai...entriamo dai" disse infine.
Le due giovani citofonarono e ad accoglierle venne un uomo sulla sessantina dall'aspetto rassicurante...forse non era così male come si aspettavano.
"Buongiorno, a cosa devo questa visita?" disse l'uomo.
"Ehm ecco...io e la mia amica abbiamo trovato il vostro indirizzo su un sito internet e chi chiedevamo se lei potesse darci una mano" disse imbarazzata Santana.
"Piacere, quindi voi venite da un altra dimensione?" chiese l'uomo.
A quelle parole le due si tranquillizzarono...almeno quello che diceva il sito era vero, ora bisognava solo capire se quell'uomo era solo un ciarlatano o credeva veramente in quello che faceva.
Un paio d'ore dopo Quinn e Santana erano a casa di Dianna. L'uomo, che si chiamava Mark, si era rivelato essere un amante del paranormale che per anni si era interessato a casi come il loro. Nel suo ufficio era pieno di testimonianze di persone che aveva riportato nella loro realtà e le due giovani avevano deciso di fidarsi di lui. C'era solo un problema: la soluzione per tornare a casa, secondo lui, era quella di ricreare la situazione fisica e affettiva del momento dell'incidente. Questo voleva dire che Lea doveva iniziare ad odiare Quinn e quella era una cosa impossibile! E Heather doveva diventare lesbica, come se non ne avessero abbastanza di cose impossibili da realizzare.
"Non ci riuscirò mai, Lea mi vuole troppo bene" disse Quinn omettendo accuratamente il dettaglio del bacio che si erano scambiate poche ore prima.
"E che dovrei dire io che devo far diventare Heather lesbica? Come diavolo faccio???" rispose Santana.
"Senti prendiamoci un paio di giorni per assimilare la cosa e cercare un modo per realizzarla, poi passeremo all'azione" disse la bionda.
"Proposta accettata, ne ho veramente bisogno...allora ci vediamo domani, io vado che è tardi e domattina voglio fare due chiacchiere con Heather visto che è la nostra giornata libera sul set" rispose la mora.
Santana uscì poco dopo e Quinn, rimasta sola, decise di chiamare Lea come le aveva promesso ma senza rivelarle il particolare del doversi fidanzare con lei. Prese il suo iPhone e cercò il numero della mora nella rubrica:
"Pronto?" disse la voce di Lea.
"Ciao" rispose Quinn.
"Hey Quinn! Come è andata? Avete parlato con quell'esperto?".
"Si e forse abbiamo trovato una soluzione ma per ora deve rimanere fra me e Santana...prometto che appena possibile ti spiegherò ogni cosa" disse la bionda.
"Va bene...ci vediamo domani allora? Se ti va potremmo andare a pranzare da qualche parte...con Dianna eravamo solite fare così...niente di romantico, lo prometto!" rispose Lea.
"Certo...perchè no? A domani allora!" disse infine Quinn e le due si salutarono.
"'Niente di romantico'...se solo Lea avesse saputo!" si ritrovò a pensare la bionda tristemente.
 

Dianna era fuori casa di Rachel, indecisa se entrare o no. Aveva deciso di parlare: raccontarle la verità le sembrava l'unica cosa sensata da fare nonché l'unica possibilità che aveva per cercare di far innamorare Rachel di lei. Magari se avesse visto le differenze fra lei e Quinn si sarebbe almeno infatuata di lei, era già qualcosa e con un po' di fortuna avrebbe funzionato lo stesso.
Tirando un grande sospiro si decise a suonare il campanello. Dopo qualche istante LeRoy, uno dei papà di Rachel, le venne ad aprire:
"Ehm salve, sono Quinn, un'amica di Rachel...potrei entrare? Devo dirle una cosa importante" disse intimorita la bionda, lo sguardo che LeRoy le lanciò non era di certo incoraggiante. Come biasimarlo? Quinn gli aveva torturato la figlia per anni.
Dopo qualche secondo in cui la fissò intensamente finalmente l'uomo parlò:
"Rachel! C'è una visita per te, scendi un attimo".
Dalle scale scese velocemente la figura minuta di Rachel che, non appena la vide, si aprì in un gran sorriso.
"Ciao Di...ehm Quinn! Vieni pure in camera mia. Papà non trattarla male, siamo amiche ora" disse la mora sorridendo alla bionda e guardando il padre in modo severo.
Molto confuso, LeRoy si spostò dalla soglia della porta permettendo a Dianna di entrare. La bionda si affrettò a seguire Rachel su per le scale...era stata tentata da mormorare un veloce "mi perdoni" a LeRoy ma capì che era meglio stare zitta.
Una volta dentro si sedette sul letto di Rachel mentre quest'ultima la guardava con sguardo interrogativo.
"Cosa devi dirmi di così importante?" disse infine continuando a guardarla.
Dianna si fece coraggio e parlò:
"Devo dirti una cosa che ti ho tenuto nascosta. Una cosa molto importante per me e per il ritorno nella mia realtà".
Rachel si sedette accanto a lei e le strinse un mano, invitandola a continuare.
"Per tornare a casa devo rivivere la situazione affettiva che avevo al momento dell'incidente" continuò la bionda.
"Ma è fantastico! Io pensavo fosse chissà che cosa e invece è abbastanza semplice" disse la mora a quelle parole.
"Ecco vedi c'è una cosa...io e Lea..." iniziò Dianna.
"Tu e Lea cosa?" disse Rachel curiosa.
"Noi...ecco vedi...noi stiamo insieme" disse infine tutto d'un fiato la bionda.
"Per 'insieme' intendi..." iniziò Rachel.
"Intendo che siamo fidanzate. Ci amiamo moltissimo. E tutto questo è un casino perchè non riuscirò mai a farti innamorare di me e per questo non potrò mai tornarmene a casa" sputò fuori disperata Dianna.
Rachel la guardò con un sorriso a trentadue denti.
"Cos'hai da ridere Rach? Non ti è forse chiara la gravità della mia situazione? Non potrò mai tornare a casa" disse la bionda leggermente irritata dalla reazione della mora.
Rachel continuò a sorriderle senza dire nulla e Dianna perse la pazienza.
"Insomma Rachel! Non ti permetterò di prenderti gioco di me così, non so se forse sei felice perchè per te questa situazione suona come una vendetta nei confronti di Quinn e di tutto ciò che ti ha fatto in questi anni ma io non centro nulla con lei e non è giusto che debba rimetterci in questo modo!" urlò.
Dal piano di sotto si sentì la voce di Hiram, l'altro papà di Rachel, urlare a sua volta con tono severo e sinceramente preoccupato:
"Tutto bene lì dentro?".
"Si papà tranquillo" disse finalmente Rachel rompendo il silenzio. Dopodiché, rivolgendo nuovamente lo sguardo a Dianna, aggiunse:
"Non essere arrabbiata, rido solamente perchè sono felice. Questa situazione è più semplice di quanto tu pensi che sia...non devi preoccuparti di nulla e sopratutto non devi fare nulla per convincermi".
Con queste parole Rachel si avvicinò a Dianna e la baciò.
La bionda, come in trance, rispose meccanicamente al bacio. Era come se fosse nata per far quello, per muovere le sue labbra e la sua lingua su quelle di Rachel (o di Lea, era indifferente al momento). Rachel, rassicurata dalla reazione della bionda, approfondì il bacio e spinse la giovane sul letto per farla sdraiare.
La mora si sentiva in paradiso...aveva sognato per mesi di trovarsi in quella situazione e ora eccola lì, con la bionda che ricambiava altrettanto appassionatamente il suo bacio.
Dal canto suo Dianna era semplicemente in pace con se stessa. Lea le mancava da morire e Rachel era il surrogato più vicino a lei che avesse. Per di più era anche innamorata di lei proprio come Lea!
Quando Rachel iniziò a spingere le mani sotto la maglia di Dianna, cercando di spogliarla, la bionda decise di mettere un freno alla cosa. Di certo non le dispiaceva e lo voleva tanto quanto Rachel anche lei ma non sarebbe stato giusto e sopratutto avevano cose molto più importanti di cui parlare al momento.
Con una forza di volontà sovrumana spinse delicatamente Rachel via da lei.
"Io...scusami Dianna forse non era il caso...ho sbagliato? Prometto che non farò più niente del genere, perdonami" disse Rachel improvvisamente preoccupata dalla reazione della bionda.
"No, no tranquilla. E' solo che tutto questo è sbagliato...io amo Lea e te ami Quinn, per quanto questo mi possa suonare strano" rispose Dianna.
"Hai ragione ma non dovremmo innamorarci l'una dell'altra per permetterti di tornare a casa?" chiese la mora confusa.
"Si ma penso che quel bacio sia bastato...a quanto pare i tuoi sentimenti per Quinn sono gli stessi che ha Lea per me, non abbiamo bisogno di altre 'dimostrazioni' quindi direi che i baci bastano. Non sto dicendo che non lo voglio, ma andare oltre non mi parrebbe giusto nei confronti di Lea e di Quinn...avrai tutto il tempo per approfondire il tuo rapporto con lei quando tornerà" rispose Dianna.
"Si come no, peccato che Quinn mi odi..." disse Rachel con tono rassegnato.
"Non lo darei per scontato...io pensavo che te mi odiassi e invece guarda un po' come siamo finite! A baciarci appassionatamente su un letto! Sai, nel mio mondo i fan del telefilm scrivono migliaia di fanfiction sulla coppia Faberry ovvero la coppia formata da te e Quinn...ho sempre pensato che lo facevano a causa della chimica fra me e Lea ma ora non ne sarei più tanto sicura...forse quello che scrivono non è poi tanto assurdo!" disse Dianna.
Rachel a quelle parole sorrise e annuì speranzosa...non vedeva l'ora che Quinn tornasse. Voleva almeno provarci e come sarebbe andata, se male o bene, non le importava. Voleva dare una chance alla loro relazione.
 
 
Dopo essere andata via da casa di Rachel Dianna non aveva perso tempo e aveva chiamato immediatamente Naya, troppo felice della piega che stavano prendendo gli eventi.
"Si?" disse la voce di Naya.
"Pronto Nay? Mi ama!!!!! Ti rendi conto? Ci siamo baciate e ha detto che ora vuole provare a dichiararsi con Quinn quando torneremo tutti nelle rispettive realtà...forse possiamo veramente tornare a casa! Se Rachel mi ama allora te puoi benissimo riuscire nel tuo intento con Brittany!" disse tutto d'un fiato e quasi urlando la bionda.
Naya non poté fare a meno di sorridere...Dianna era euforica come un bambino alla vigilia di Natale e la sua felicità la stava contagiando, infondendole una sensazione di speranza...se lei ci era riuscita forse anche lei aveva una chance con Brittany.
Dopo essersi complimentata con Dianna e averla salutata la latina decise di andare a casa di Brittany per parlarle...doveva rompere con lei e trovarle un ragazzo, era l'unica cosa da fare. Senza più lei a tentarla e con un ragazzo seriamente interessato a lei forse sarebbe riuscita a farla diventare etero almeno finché Santana non sarebbe tornata.
 
 
Santana era fuori casa di Heather. Erano le 10 di mattina e sperava che la bionda fosse già sveglia perchè voleva parlarle. Era intenzionata a rivelarle cosa doveva fare per poter tornare nella sua realtà e sperava che la bionda, essendo l'interprete di Brittany, sarebbe stata comprensiva e avrebbe cercato di aiutarla come poteva.
Proprio in quell'istante una macchina si fermò davanti la villa di Heather e Santana cercò di nascondersi: non le andava di entrare in casa proprio ora che c'erano ospiti, quello era un discorso che dovevano fare lei e Heather da sole.
L'auto parcheggiò nel vialetto e scese un ragazzo abbastanza aitante che si diresse verso la porta. Qualche istante dopo Heather spuntò sulla soglia e non appena lo vide lo abbracciò e, con sommo orrore di Santana, lo baciò appassionatamente.
 
Quello era un gran problema.


 
Note dell'autrice:
allora che dire su questo capitolo...finalmente sappiamo cosa devono fare le nostre eroine per tornarsene ognuna a casa propria! E la situazione fra Dianna e Rachel si è finalmente sciolta e tutto è andato alla grande...peccato che non si possa dire lo stesso per Santana con Heather :( e anche le altre situazioni sono ancora vaghe...come andrà a finire? La storia è sulla via della conclusione quindi lo scoprirete presto :) Ho rimandato i momenti Santana/Heather perchè non sapevo come introdurre il fidanzato di HeMo e già il capitolo era lungherrimo quindi ho deciso di tagliare...per i momenti Naya/Brittany idem, sarebbe venuto un papiro enorme...chiedo di nuovo scusa per il ritardo del capitolo e vi saluto, a domenica prossima col nuovo capitolo! Prima di andare ringrazio chiunque recensirà e tutti coloro che hanno messo la storia fra le seguite, le preferite e le ricordate...siete tantissimi e il primo capitolo ha superato le 800 visualizzazioni, non so come ringraziarvi!
A presto :)

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Capitolo 8
*** Fuori Casa ***


salve :D lo so, non ci potete credere...di già un capitolo nuovo??? Beh diciamo che volevo farmi perdonare per il ritardo di quello precedente quindi eccomi qui :) Capitolo interamente dedicato a Naya/Brittany e Santana/Heather...sono stata ispirata dalla 4x04 ma tranquilli, niente drammi esagerati qui. Non è molto lungo ma il prossimo arriverà già domenica quindi non dovrete aspettare molto...Buona lettura!
 
*si lo so che non siete stupidi ma ve lo ripeto ogni volta lo stesso...le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee e quelle in stampatello normale nel mondo reale.
 
Capitolo 8: Fuori Casa
 
Santana era ancora fuori casa di Heather, in attesa che il ragazzo entrato nell'abitazione della bionda (si rifiutava di chiamarlo "fidanzato") si decidesse ad andarsene...erano passate due ore buone e la latina non ne poteva più di starsene seduta su quel muretto ad ascoltare musica. Quasi come se avessero ascoltato i suoi pensieri, proprio in quel momento la porta della grande casa si aprì.
"Allora ci vediamo domani amore, quando hai finito con le riprese ti vengo a prendere io e andiamo al solito ristorante. E' da tanto che non usciamo insieme, mi sei mancata" stava dicendo il giovane, rivolto alla bionda dietro di lui che lo teneva per mano.
"Anche te mi sei mancato,  a domani amore" disse la bionda in risposta mentre si alzò in punta di piedi per baciare il suo fidanzato.
Santana dovette trattenersi dal non vomitare a quella vista, mentre un moto di rabbia montava improvvisamente dentro di lei.
Dopo essersi staccata dal suo aitante fidanzato Heather notò Santana seduta a pochi metri da loro.
"Hey San...Naya! Cosa ci fai qui a quest'ora?" disse la bionda.
Santana di malavoglia si alzò e si avvicinò a loro, completamente sopraffatta dall'effetto del sorriso della bionda che per lei era peggio di una calamita.
"Ciao HeMo" disse fissandola dritta negli occhi e rifiutandosi di guardare il ragazzo accanto a lei, che la fissava a sua volta con sguardo incuriosito.
"Così te sei Naya? Heather mi parla sempre di te, infatti mi chiedevo proprio quando avrei avuto il piacere di conoscere la migliore amica della mia fidanzata!" disse infine il giovane.
A quelle parole Santana represse l'istinto di dargli un pugno sul naso e, con sforzo immane, si voltò verso di lui e gli tese la mano. Guardandolo notò inoltre che aveva una faccia da pesce lesso che le ricordava vagamente Finn, cosa che non giovava a suo favore.
"Piacere, Naya" disse seccamente.
"Piacere mio, io sono Taylor" rispose il giovane sorridendo allegramente...Naya si premurò di stritolargli al mano.
Heather, notando la tensione di Santana, si affrettò ad intromettersi:
"Amore perchè non vai ora? Arriverai tardi a lavoro, stasera ti richiamo io ma ora vai".
"Ok, a stasera allora...ciao Naya è stato bello incontrarti!" rispose Taylor sorridendo ad entrambe ed avviandosi verso la sua auto.
Non appena il ragazzo se ne fu andato HeMo invitò Santana ad entrare.
"A cosa devo questa visita così mattutina?" iniziò la bionda facendo cenno alla mora di sedersi su una delle sedie in cucina, mentre lei apriva il frigo per prendere qualcosa da bere per entrambe.
"Io ehm...dovevo parlarti ma forse è meglio che rimando ad un altro giorno" disse la latina sentendosi immensamente stupida...aveva aspettato due ore fuori la porta di casa sua solo per poi evitare il discorso così?
"E perché? Se è per Taylor mi dispiace...so che è difficile per te, specialmente perché io ero solita essere la tua ragazza, ma qui le cose sono molto diverse come avrai notato. Ti chiedo solo di resistere finché non riuscirai a tornartene a casa" disse la bionda in risposta, versando del succo di frutta in due bicchieri e offrendone uno alla mora.
"E' proprio questo il punto, tornarmene a casa" disse Santana iniziando a sorseggiare il succo...era all'arancia rossa, il suo preferito. Si chiese come facesse Heather a saperlo.
"In che senso?" la incoraggiò a parlare la bionda.
"Io...per ora non te lo posso rivelare, ti posso solo dire che è abbastanza complicato e che ho bisogno di tutto il supporto che tu possa darmi" rispose la latina.
"Ma certo, tengo al tuo ritorno a casa tanto quanto a quello di Naya e ti aiuterò in ogni modo possibile" disse solennemente la bionda...credeva veramente in quello che diceva, Santana era molto diversa da Naya ma allo stesso tempo identica a lei e inoltre aiutarla era l'unico modo per riavere indietro la sua Nay, motivo in più che spingeva Heather a supportare la giovane seduta davanti a lei.
Santana sorrise lievemente e decise di cambiare definitivamente il discorso...doveva escogitare un altro piano.
 
 
Era da poco finita la scuola e Naya era fuori casa di Brittany con la morte nel cuore. Si era recata lì per dire alla bionda che dovevano smetterla di vedersi e che aveva trovato un ragazzo adatto a lei con cui distrarsi fino al ritorno di Santana.  Era stata molto dura per lei scegliere un ragazzo adatto a Brittany, specialmente perchè doveva calcolare che qui non si trattava degli attori che li interpretavano ma dei personaggi veri. Alla fine la sua scelta era ricaduta su Sam: sin da subito si era comportato come un ragazzo leale e simpatico e con tutte le sue fidanzate si era rivelato estremamente dolce e premuroso...era il ragazzo giusto per far diventare etero, anche se solo momentaneamente, la ballerina. Aveva parlato col biondo spiegandogli la sua situazione e lui aveva accettato di buon grado di avvicinarsi in modo più che amichevole con Brittany...era pur sempre una bella ragazza e poi sapeva di fare la cosa giusta, voleva veramente aiutare Naya e Dianna a tornarsene a casa loro.
Facendosi coraggio la latina bussò alla porta di casa Pierce e pochi istanti dopo Brittany in persona apparve sulla soglia della porta.
"Nayyyyy che bella sorpresa!" disse visibilmente entusiasta la bionda letteralmente saltandole addosso per abbracciarla.
Naya non poté fare a meno di sorridere a quella reazione...la solarità e la dolcezza di quella ragazza non smettevano mai di sorprenderla. Pensando a quello che stava per fare però si incupì e si sciolse dall'abbraccio della bionda con sguardo triste.
Notando questo cambiamento, Brittany si spaventò:
"Cos'hai?" chiese preoccupata.
"Possiamo entrare per favore? Devo parlarti di una cosa e preferirei farlo in privato" rispose Naya.
Le due entrarono dentro e si sistemarono in camera di Brittany, una accanto all'altra sedute sul letto. Quella posizione ricordò a Naya l'ultima attività che avevano svolto lì sopra qualche giorno prima e di quanto le fosse piaciuto e si maledì per averle chiesto di entrare.
"Lo so che ci rimarrai molto male e mi dispiace tantissimo doverlo fare ma è necessario per permettermi di tornare a casa e per far tornare la tua Santana da te" iniziò la mora torturandosi le pieghe della divisa da Cheerio che ancora indossava.
Brittany la guardò con i suoi occhioni azzurri, sinceramente incuriosita, e Naya cercò disperatamente di guardare altrove per evitare di veder nascere la delusione e la tristezza in loro una volta annunciato il suo intento.
"Dobbiamo smetterla di vederci. Non possiamo più baciarci né qui né a scuola e te devi trovare un ragazzo con cui uscire finché Santana non tornerà" concluse la mora ostinandosi a guardare un punto non ben definito della carta da parati della stanza di Brittany.
La bionda rimase per un attimo interdetta, come se non avesse capito le parole della latina. Dopo qualche istante però la sua espressione mutò e i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
Naya, a quella vista, si sentì tremendamente in colpa:
"No ti prego Britt non piangere" la supplicò.
"T..te...mi stai lasciando?" disse fra i singhiozzi la bionda.
"Noi non siamo mai state veramente insieme, io sono solo un surrogato di Santana ricordi? Non appena tutto tornerà alla normalità te e lei potrete tornare a frequentarvi come prima, è solo una situazione temporanea" le disse in tono dolce la mora.
"Si ma baciare te era come baciare San e ora se anche tu te ne vai io rimarrò sola".
"Non rimarrai sola, c'è Sam che è molto interessato a te" iniziò Naya sapendo che quel discorso era assurdo...Brittany e Sam si conoscevano da quasi un anno e il biondo non aveva mai mostrato nessun interesse romantico nei confronti della ballerina.
"Sam? Ma se si è appena mollato con Quinn dopo che lei lo ha tradito e ora è cotto di Mercedes!" rispose Brittany.
"Ehm...ma no che dici, gli sei sempre stata molto simpatica! Aveva paura a dichiarare i suoi sentimenti ma ora è deciso a volerci provare seriamente con te. Non dovete per forza iniziare ad uscire come fidanzati, per ora andate bene anche come amici".
"Ma se io mi fidanzo con lui poi quando tornerà Santana lei non si arrabbierà? E Sam non sarà triste di dovermi lasciare?" chiese la bionda.
"Lo so che è una situazione complicata ma sono sicura che Santana capirà e Sam sa che è solo una cosa temporanea e non si farà false speranze, tranquilla" rispose la mora.
Brittany a quelle parole si asciugò le lacrime e sorrise debolmente:
"Ok, ci proverò ma solo perchè voglio aiutarti e voglio riavere la mia San indietro".
Naya sorrise a sua volta, finalmente serena con se stessa...non era andata così male dopotutto.
"Sono felice che abbiamo chiarito. Per domani se ti va ti ho fissato un appuntamento con Sam così potete iniziare a conoscervi meglio, che ne dici?" disse infine.
"Va bene. Posso darti un ultimo bacio prima che te ne vada? Probabilmente passerà un sacco di tempo prima che io possa riassaporare queste labbra..." iniziò Brittany speranzosa.
Naya era riluttante ma decise di accontentarla...un ultimo bacio non avrebbe fatto nessun danno giusto? Avvicinandosi a lei unì le sue labbra a quelle della ballerina.
Nell'istante in cui le loro labbra si toccarono tutte le sensazioni che aveva provato la prima volta, il senso di pace interiore e il calore riaffiorarono e l'ultima cosa che Naya voleva era staccarsi da lei e vedere Sam che la baciava al suo posto. Con un grande sforzo si staccò dalle sue labbra e, estremamente confusa, salutò in fretta la bionda e si sbrigò ad andarsene...assecondare Sam ad uscire con lei sarebbe stato molto difficile.

 
Santana era tornata a casa dopo una bella mattinata a casa di Heather. Avevano parlato di molte cose e la bionda aveva anticipato alla latina che nel futuro lei e Brittany sarebbero state molto felici insieme, cosa che l'aveva rassicurata parecchio. Nei loro discorsi non avevano più accennato a cosa avrebbe dovuto fare Santana per tornare nella sua realtà e di questo la mora era grata ad Heather, che si dimostrava molto comprensiva nei suoi confronti e accettava i suoi silenzi senza fare troppe domande. Nonostante ciò la latina non aveva assolutamente rinunciato nel suo intento di far innamorare di sé la bionda...insomma, stiamo parlando di Santana Lopez! Nessuno può resistere a Santana Lopez, nemmeno la persona più etero del mondo. Aprendo l'armadio e scegliendo gli abiti più sexy che trovò, la mora si preparò ad entrare in azione il giorno dopo: avrebbe conquistato Heather Morris, che quest'ultima lo volesse o no.

 
Angolo dell'autrice:
tadàààà vi è piaciuto? Ho deciso di concentrarmi di più su Heather, Brittany, Naya e Santana! Nei capitoli precedenti ho dato più spazio alle vicende di Dianna/Rachel e Quinn/Lea a causa del mio inguaribile cuore Faberry/Achele e quindi ho pensato che era il momento di dare spazio anche a loro...spero abbiate apprezzato :) Nel prossimo capitolo vedremo come Santana proverà a conquistare HeMo e inoltre torneranno le altre protagoniste della storia e scopriremo anche un piccolo particolare di Brittany che renderà molto più facile il ritorno a casa delle nostre eroine :) A presto e grazie a chi recensisce, legge in silenzio, segue, ricorda e preferisce :D

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Capitolo 9
*** La Svolta ***


buonasera a tutti :) posto con un giorno d'anticipo perchè domani non sarò a casa e non avrei potuto aggiornare...come dice il titolo, ci sarà una vera e propria svolta nella storia che aiuterà notevolmente a sbloccare la situazione. Non dico altro, ci vediamo sotto e buona lettura :) vi ricordo che le parti in grassetto sono ambientate nel mondo di Glee e quelle in stampatello normale nel mondo reale.
 
Capitolo 9: La Svolta
 
 
"Nei prossimi giorni sono previste forti perturbazioni, che si protrarranno per tutto il weekend. Le temperature inoltre si abbasseranno notevolmente, dando inizio ad un periodo di clima tipicamente autunnale. Consigliamo a chiunque abbia intenzione di mettersi in viaggio di prestare attenzione alle condizioni climatiche e, se possibile, di evitare gli spostamenti troppo lunghi"
 
Dianna spense la televisione sospirando. Le previsioni davano pioggia per tutto il resto della settimana e questo significava che era la loro occasione d'oro per provare a tornare a casa. Lei con Rachel aveva già fatto tutto quello che c'era da fare, ora mancava solo Naya e finalmente quella brutta situazione avrebbe trovato fine. Mentre aspettava che la latina la chiamasse per dirle che anche lei aveva compiuto la sua missione, la bionda aveva iniziato a informarsi su dove trovare un trailer da poter utilizzare per il loro scopo. Cercando su internet aveva visto che affittarne uno richiedeva almeno 100 dollari il che era un problema: né Quinn né Santana avevano tutti quei soldi da parte e chiederli alle rispettive famiglie non le pareva il caso, specialmente perché avrebbero dovuto spiegare a cosa servivano e "dobbiamo prenotare un trailer in modo da entrarci durante un temporale nella speranza di essere colpite da un fulmine" non le sembrava una motivazione che avrebbero accettato facilmente.
 
Dall'altra parte della città, nella periferia di Lima, Naya era insieme a Sam e cercava di impartirgli qualche consiglio su come conquistare Brittany:
"Non devi essere brusco con lei, è una ragazza molto sensibile e innocente. A volte potrà dire cose strane o assurde ma lei è fatta così, accetta ogni cosa che dirà con un sorriso" stava dicendo la latina.
Il biondo prendeva nota di tutto e ogni tanto annuiva per far cenno di aver capito.
"Ah e una cosa molto importante: mai e ribadisco mai parlare male del suo gatto, potrebbe odiarti per sempre. Anzi no, Brittany non è in grado di provare odio per nessuno, però sicuramente non la faresti innamorare di te".
"Non sono sicuro di riuscire a fare tutte queste cose" sbuffò il ragazzo, visibilmente scoraggiato.
"Forse non ti è chiaro il concetto, te DEVI riuscirci Sam! E' l'unica possibilità che abbiamo io e Dianna per tornare nel nostro mondo".
"Lo so e infatti ci proverò, dico solo che non ti garantisco niente, ecco tutto".
Naya lo guardò preoccupata, se già si tirava indietro prima ancora di provarci era triste!
"Ma perchè non posso provare a conquistare Dianna? Sarebbe tutto più semplice...." aggiunse il biondo.
"Per la milionesima volta, nel mio mondo Dianna è fidanzata con Lea, non con il tuo alter ego. Farla innamorare di te servirebbe solo a condannarci per sempre in questa realtà".
“Ok ok, ho capito...va bene io vado da Brittany. Stasera ti faccio sapere come è andata, augurami buona fortuna".
La latina salutò Sam, gli augurò in bocca al lupo e lo pregò di mettercela tutta con Brittany per farla innamorare di sé. Il biondo annuì e uscì di casa.
Qualche minuto dopo squillò il telefono, era Dianna:
"Ciao Nay ci sono novità?".
"Ciao Dì, no non ancora. Ho mandato Sam ad un appuntamento con Brittany, ora dobbiamo solo aspettare e sperare che vada tutto bene".
"Ok. Senti c'è anche il problema del trailer...come facciamo a noleggiarne uno senza che i genitori di Quinn e Santana lo vengano a sapere?"
"Posso provare ad escogitare qualcosa...se mi viene in mente qualsiasi cosa ti chiamo ok?"
"Va bene...grazie Nay, fammi anche sapere come va fra Sam e Brittany"
"Ok...ora vado, ciao ti voglio bene"
"Ti voglio bene anch'io" rispose la bionda terminando la chiamata.
 

 
Erano quasi le sei di sera e Quinn aveva appena finito di girare le sue scene sul set di Glee e si stava preparando per tornare a casa. Interpretare se stessa era la cosa più strana che avesse mai fatto in vita sua e allo stesso tempo la più interessante: tutto ciò che diceva e faceva su quel set sarebbe accaduto veramente nel suo prossimo futuro! Proprio per questo motivo cercava di sapere più cose possibile sulle scene future del suo personaggio e su ciò che dicevano e pensavano di lei gli altri...aveva persino provato a corrompere Ryan Murphy dicendogli di donarle un futuro felice e meraviglioso ma lui si era limitato a sorriderle: Ryan era uno dei pochi a credere alla storia dello scambio temporale e difatti non si sbilanciava mai con lei e Santana e aveva cambiato tutte le loro scene in modo che non dovessero girare niente di troppo rivelatore per il loro futuro.
Mentre metteva il suo copione nella borsa un colpo di tosse annunciò la presenza di Lea dietro di lei:
"Hey..." iniziò la mora.
"Ciao" rispose Quinn piuttosto freddamente. Per quanto le dispiacesse doveva chiudere i ponti con lei, per tornare a casa Lea doveva odiarla e quello era l'unico modo per riuscirci.
"Perché mi hai evitata per tutto il giorno? Ho fatto qualcosa che ti ha offesa?" chiese timidamente la mora.
"No tranquilla...senti io devo andare, sono stanca e vorrei arrivare a casa il più presto possibile" tagliò corto la bionda.
"Quinn lo so che per te questa situazione è molto difficile, lo è anche per me. E so che non avrei dovuto baciarti ma l'unica cosa che ti chiedo è di parlarmi e dirmi se c'è qualcosa che ho fatto che non ti è piaciuta o se vuoi che faccia qualcosa per farti sentire più a tuo agio in questo mondo" disse Lea.
"Vuoi fare qualcosa che mi sia veramente utile? Lasciami stare, non cercarmi, non parlarmi e non chiedermi più nulla" rispose la bionda prendendo la borsa e uscendo di corsa dagli Studios...aveva il viso rigato di lacrime e non voleva che Lea se ne accorgesse, era già tutto troppo difficile senza che lei la vedesse così fragile.


 
Sam e Brittany erano al Bel Grissino, nel bel mezzo del loro appuntamento pseudo-romantico. Il biondo cercava in ogni modo di risultare dolce e simpatico agli occhi della ballerina ma quest'ultima non sembrava covare nessun particolare interesse verso di lui che andasse oltre la semplice amicizia. Ormai erano arrivati al dessert e Sam tentò un ultimo, disperato tentativo di conquistare la bionda:
"Senti Britt...non vorrei sembrare troppo aggressivo nei tuoi confronti ma io ti piaccio almeno un po'?"
La bionda lo guardò come a voler valutare la sua bellezza e poi finalmente parlò:
"Effettivamente sei un bel ragazzo...pochi a scuola hanno il tuo fisico e anche di faccia sei carino nonostante i capelli ossigenati e le labbra enormi".
Sam sbuffò, era stufo che tutti gli rinfacciassero i suoi difetti. La bionda continuò a parlare:
"Quindi si, mi piaci. Il fatto è che io non ti amo...Santana è il mio amore, è la mia fidanzata e non potrei mai tradirla".
"Aspetta...quindi ti piaccio? Non mi ami ma provi attrazione per me?" rispose Sam improvvisamente euforico...un'infatuazione era meglio di niente!
"Si...in fin dei conti sono bisessuale, non lesbica come Santana" disse candidamente la bionda.
Sam per poco non si strozzò con il Tiramisù che stava mangiando.
"Cosa??? Non sei lesbica? Ti piacciono anche gli uomini???"
"Certo...sono stata fidanzata con Artie no?"
"Anche Santana si è fatta mezza scuola ed è stata insieme a Puck per un po' prima che lui mettesse incinta Quinn..." rispose Sam.
"Santana era solo confusa e insicura. Anche io all'inizio non sapevo di essere bisessuale e Santana come me pensava di stare solo attraversando una fase e in più aveva anche un po' paura ad ammettere di essere lesbica...da quando però lo ha capito e si è accettata così com'è è sempre stata solo insieme a me" spiegò Brittany.
"Ma...questo è fantastico! Dai sbrigati a mangiare il dessert, devo passare da Naya per dirle una cosa importante". disse eccitato Sam.
 
A Lima Heights Naya stava parlando con Dianna al telefono:
"Ho risolto il problema del trailer...la nonna di Santana ne ha uno con cui va in vacanza insieme a figli e nipoti ogni anno, possiamo usare quello! Santana è ancora in buoni rapporti con la nonna in quanto non ha ancora fatto coming out quindi l'ho già chiamata e lei ha acconsentito a prestarcelo per il weekend...le ho detto che lo useremo per una piccola vacanza fra Cheerios io, te e Brittany e lei, entusiasta, lo ha fatto portare qui oggi stesso dal papà di Santana. E' parcheggiato qui in giardino al momento".
"Ma è stupendo! Grande Nay, adesso manca solo un ultimo passo e tutto sarà a posto...hai avuto novità da Sam?" rispose Dianna.
"Non ancora...oh aspetta stanno suonando al campanello, ti richiamo più tardi, ciao!"
Naya attaccò e corse alla porta dove un Sam bagnato fradicio la salutò e si affrettò ad entrare per ripararsi dalla pioggia incessante che si stava abbattendo su Lima.
"Sam che ci fai qui? Pensavo mi avresti semplicemente chiamato..." iniziò la latina.
"Ho una notizia importantissima...Brittany è bisessuale! Non è lesbica come tutti credevamo, le piacciono anche gli uomini!" disse tutto d'un fiato il biondo.
"E con questo? Heather è etero, Brittany non può amare me e per questo tu devi farla innamorare di te" disse Naya.
"Non capisci? Non devo fare nulla! Ad Heather piacciono gli uomini e anche a Brittany...non serve che si innamori di me, lei già di natura è parzialmente etero come Heather!"
Naya iniziò a capire...era tutto perfetto! Avevano risolto ogni cosa, potevano tornarsene a casa propria! Senza pensarci un attimo andò a prendere il telefono e compose il numero di Dianna:
"Dianna sbrigati, vieni immediatamente a casa mia!" disse appena sentì la voce della bionda dall'altra parte dell'auricolare.
"Perchè? E' successo qualcosa?" chiese preoccupata la bionda.
"Brittany è bisessuale! Non c'è bisogno che Sam la faccia innamorare, possiamo tornare nella nostra realtà già da ora...sta piovendo e abbiamo il trailer, se ti sbrighi possiamo provarci stanotte stessa!" quasi urlò Naya al telefono, tanto era felice.
"Veramente? Ma è fantastico! Arrivo subito, aspettatemi" rispose la bionda attaccando e iniziando subito a prepararsi per raggiungere la casa della latina.
Sam assistette alla scena interdetto...non si aspettava una reazione tanto tempestiva.
"Sei sicura di volerlo fare subito? Non sarebbe meglio definire meglio tutti i dettagli prima?" chiese.
La latina per tutta risposta indossò il cappotto e uscì con le chiavi del trailer.
"Ok ho capito, andiamo" disse rassegnato Sam seguendo Naya fuori casa e poi dentro il veicolo.
Qualche minuto dopo arrivò anche Dianna, che li raggiunse di corsa dopo aver parcheggiato la propria macchina nel vialetto di casa Lopez. Appena la bionda salì a bordo Naya mise in moto e si diresse nel cortile della scuola...era la cosa più simile agli Studios che avevano e Sam disse che andava bene lo stesso in quanto nella realtà di Dianna e Naya gli Studios rappresentavano proprio il McKinley.
Dopo qualche minuto finalmente arrivarono e parcheggiarono sotto un grande albero, in modo da attirare più fulmini possibili.
"Siete proprio sicure di volerlo fare? Questa cosa potrebbe diventare molto pericolosa se non funzionasse...un fulmine è sempre un fulmine" disse Sam seriamente preoccupato.
"Ma studi a scuola? Negli autoveicoli si è totalmente al riparo dai fulmini in quanto vengono automaticamente scaraventati al terreno senza passare per l'interno dell'abitacolo, se non dovesse funzionare ci ritroveremo semplicemente illese dentro il trailer" rispose acida Naya...era tremendamente agitata per la buona riuscita del loro tentativo di tornare a casa e questo influiva sulla sua simpatia.
"Va bene...io esco e mi metto al riparo a qualche metro dal trailer, voi non uscite per nessun motivo e aspettate che un fulmine vi colpisca. Se dovesse smettere di piovere o un fulmine non dovesse colpirvi riproveremo domani" disse Sam e abbracciando entrambe le ragazze uscì dal trailer lasciandole sole.
"Allora ci siamo?" chiese Dianna, visibilmente agitata anche lei.
"Si, ci siamo...non mi pare vero che forse stiamo per tornare a casa.  Ho così tante cose da dire a Heather..." rispose Naya.
"E io a Lea...prima di tutto questo casino non avrei mai avuto il coraggio di rivelare la nostra relazione al mondo ma ora non mi importa. Te lo sai ed è il momento che lo sappia anche il resto della gente...non voglio più nascondermi e voglio che la nostra relazione possa essere vissuta alla luce del sole" disse Dianna.
Naya non poté fare a meno di sorridere fiera...voleva un'infinità di bene a Dianna e vederla finalmente così sicura di sé e felice non poteva che rendere felice anche lei.
Proprio in quell'istante, mentre Dianna rispondeva al sorriso di Naya, un fulmine colpì in pieno il trailer e tutto divenne nero.
 
 

Quinn piangeva. Era tornata a casa dopo aver detto a Lea di non avvicinarsi più a lei e mentre sprofondava con la faccia nel cuscino della camera da letto di Dianna si rese conto della sua situazione...era solo una 17enne finita in un mondo opposto al suo dove persone adulte la trattavano da adulta, cosa che lei non era. Era certa che non avrebbe retto la tensione se non fosse riuscita a tornare a casa il più presto possibile e questo la faceva disperare ancora di più. Quando ormai stava per rassegnarsi all'idea di passare tutta la notte a piangere ci fu un boato fortissimo: alzandosi immediatamente dal letto si rese conto con sua enorme sorpresa che due ragazze erano comparse nella sua camera. Erano entrambe sdraiate a terra, profondamente addormentate. Avvicinandosi Quinn si accorse di chi erano e ci mancò poco che non urlò terrorizzata: sul pavimento c'erano la sosia di Santana e quella che fino a prova contraria era lei stessa.
Naya e Dianna erano tornate.
 


Angolo Dell'Autrice:
allora, un altro capitolo è andato...ho accelerato i tempi e credo di aver fatto una cosa sbagliata in quanto non mi convince molto il capitolo ma la storia stava diventando troppo lunga e alla fine avrei perso la bussola e allungato il brodo senza rendermene conto. Che dire...accadono tante cose! Perché Dianna e Naya sono tornate a casa ma Quinn e Santana no? Come reagiranno le ragazze ora che si ritrovano tutte nello stesso mondo? Riusciranno Quinn e Santana a tornare nel loro mondo? E il piano di Santana per conquistare HeMo? Non me ne sono dimenticata eh u.u L Scoprirete tutto nel prossimo capitolo che probabilmente sarà l'ultimo (o al massimo il penultimo, dipende da quanto verrà lungo e quindi se avrà bisogno di una divisione in due parti) :) Grazie a chi spende tempo per recensire, mi rendete veramente felice! E grazie anche a chi mette nei preferiti, nelle seguite, nelle ricordate e a chi legge e basta...a domenica prossima :)
 

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Capitolo 10
*** Ritorno A Casa (parte 1) ***


buona domenica a tutti! Vi chiedevate se ero ancora viva? Beh si lo sono XD e non potete immaginare quanto mi dispiaccia che stia aggiornando solo ora ma tra la scuola e la mia vita sociale che miracolosamente sembra stia iniziando a diventare abbastanza movimentata ho veramente poco tempo per scrivere! Spero possiate perdonarmi e che siate ancora interessati alla ff...in ogni caso ecco il capitolo: è la prima parte della fine perché ho deciso di dividerla in due parti o sarebbe venuta troppo lunga. Per la prima volta descrivo una sola realtà in questo capitolo ovvero quella del mondo reale dove tutte le nostre eroine ormai sono finite...buona lettura, ci vediamo sotto!
 
Capitolo 10: Ritorno A Casa (parte 1)
 
 
Santana si guardò allo specchio un'ultima volta: capelli liscissimi, neri e fluenti freschi di shampo sciolti sulla schiena, trucco che metteva in risalto gli occhi da gatta e le labbra carnose, maglia attillata e scollata sulle sue forme decisamente abbondanti, minigonna cortissima e tacchi alti che slanciavano le sue lunghe gambe affusolate...Heather non avrebbe potuto resisterle. Nessuno avrebbe potuto resisterle.
Spruzzandosi una dose abbondante di profumo uscì di casa prendendo la borsetta: aveva appuntamento con Heather in uno dei ristoranti più in voga di Los Angeles ed era più determinata che mai a fare colpo.
Giunta a destinazione vi trovò già Heather che l'aspettava sorridente: dopo l'incidente con il suo fidanzato il giorno prima voleva mettere più a suo agio possibile la latina e per questo aveva deciso di arrivare in anticipo per non farla aspettare.
"Ciao Santana!" sorrise la bionda vedendola arrivare.
"Ciao Heather" rispose la mora andando dritta verso di lei e baciandole le guance prima ancora che quest'ultima potesse rendersene conto.
Heather rimase leggermente spiazzata dal comportamento della latina ma era decisa a renderle la serata meravigliosa e ci passò sopra senza farsi troppi problemi. Una volta essersi salutate entrarono e un cameriere le fece accomodare ad un tavolo situato in un salottino privato in modo che nessuno le disturbasse: essendo star era molto probabile che nel ristorante vi fosse qualche loro fan.
"Allora...come ti trovi in questo mondo?" le chiese la bionda mentre il cameriere portava le loro ordinazioni in cucina.
"Abbastanza bene. Qui è tutto fantastico ma inizio a sentire la mancanza di casa...chi l'avrebbe mai detto che mi sarebbe mancato un posto schifoso come Lima Heights?" rispose la latina ridendo.
"Cerca di non affezionarti troppo a quel posto o quando andrai al college sarà dura" rispose Heather sorridendole.
"Mi stai per caso anticipando che andrò al college? Quale università accetterà mai una pazza come me?"
"Non correre troppo! E poi sei molto più intelligente e soprattutto profonda di quanto tu possa immaginare" disse, ormai ridendo anche lei, la bionda.
La latina arrossì a quelle parole...solo Brittany le faceva complimenti del genere.
"Che io sia intelligente e perfetta non c'erano dubbi" rispose sdrammatizzando.
Entrambe scoppiarono a ridere e Heather non poté fare a meno di pensare a quanto fosse diversa ma allo stesso tempo affascinante la personalità di quella ragazza davanti a lei rispetto a quella della sua Naya.


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Quinn era nel panico: cosa era successo? Perchè Naya e Dianna erano tornate nel loro mondo mentre lei e Santana erano ancora bloccate lì? Mentre aspettava che le due si risvegliassero si sedette sul letto e mandò un messaggio a Santana dicendole di venire assolutamente a casa di Dianna il più presto possibile.
Circa un quarto d'ora dopo Dianna iniziò ad agitarsi, si girò su un fianco e aprì gli occhi: era rivolta verso il muro e ancora non aveva visto chi c'era nella stanza con lei. Quinn trattenne il fiato senza fare il minimo rumore per paura di spaventarla e la sua sosia si stiracchiò e si voltò lentamente verso di lei stropicciandosi gli occhi e tenendosi la testa indolenzita. Quando vide chi aveva davanti un urlo squarciò il silenzio: Dianna saltò in piedi e, come a voler fuggire da chissà che cosa, si spinse contro il muro.
Quinn, se possibile, era ancora più spaventata di lei: aveva davanti se stessa, era la cosa più strana che avesse mai visto in vita sua. Alzando le mani in segno di pace disse:
"Tranquilla Dianna, sono io...Quinn. Come sai ci siamo scambiate di mondo e ora non so come ma te sei riuscita a tornare a casa mentre io sono ancora bloccata qui. Non voglio farti del male e probabilmente sono più spaventata di te".
Dianna sbatté gli occhi due volte, si accasciò a terra tenendosi la testa fra le mani e sospirò pesantemente...aveva creduto che una volta che il fulmine avesse riportato lei e Naya nella loro realtà tutto sarebbe tornato come prima, non aveva minimamente pensato che Quinn e Santana potessero restare nella loro realtà.
"Tutto bene?" le disse Quinn avvicinandosi preoccupata.
Dianna la guardò e sorrise...e così quella era Quinn Fabray, il personaggio a cui aveva dato vita.
"Tutto bene non preoccuparti, ho solo bisogno di un po' di tempo per abituarmi a quest'altro, ennesimo, problema" disse infine.
Quinn le si sedette accanto e insieme a lei guardò Naya che ancora dormiva profondamente sdraiata in terra.
"Dici che è il caso di svegliarla?" chiese la più giovane.
"No, meglio lasciarla dormire...è sempre stata una dormigliona e in ogni caso non penso sia la cosa migliore svegliarla con la forza" rispose Dianna.
"Come avete fatto a tornare a casa?" chiese Quinn con curiosità e anche per interrompere l'imbarazzante silenzio che si era creato nella stanza dopo il breve discorso su Naya.
"Non so se sai che per tornare nella vostra realtà dovete ricreare la situazione fisica e affettiva del giorno dell'incidente..." iniziò Dianna.
"Si lo so, con Santana ci stiamo occupando proprio di quello al momento".
"Bene, praticamente siamo riuscite a ricreare quella situazione e abbiamo approfittato di un temporale che si stava scatenando in quel momento sulla vostra cittadina...al resto ci ha pensato un fulmine".
"Ma...pensavo che una volta che uno dei due mondi fosse riuscito a rispedire le 'intruse' nella loro rispettiva realtà anche le altre sarebbero automaticamente finite nella realtà giusta" disse confusa e sconfortata Quinn.
"Lo pensavo anch'io" rispose Dianna sospirando nuovamente e accasciandosi un po' di più contro il muro.
Quinn la guardò per un attimo: seguì la forma del suo viso, il profilo del naso (si chiese se anche lei se lo fosse rifatto o se era naturale il suo), il fisico perfetto, i capelli biondi (e anche qui si chiese se erano naturali o tinti come i suoi)...era veramente una bellissima ragazza, era fortunata ad essere impersonata da una donna come lei.
Dianna si accorse del suo sguardo e col sorriso sulle labbra disse:
"Che c'è? Non sono come ti aspettavi?".
"No, no anzi...sei bellissima. Potrà sembrare egocentrico visto che io ho il tuo stesso identico aspetto ma sono sincera. Non ho un bel rapporto col mio fisico e ora vedere te così perfetta mi fa sentire più in pace con me stessa...se agli altri appaio così non devo preoccuparmi di nulla".
"Sei bellissima Quinn, non devi preoccuparti di nulla a prescindere, nemmeno se a interpretarti fosse una donna che la società ritiene brutta".
"La società?" chiese Quinn.
"Non esistono donne completamente brutte...la società vede solo l'apparenza ma solo se conosci veramente una persona ti puoi rendere conto di quanto sia meravigliosa dentro, molto più delle ragazze belle e perfette che appaiono sui tabloid" rispose Dianna.
"E io che ti interpreto e conosco il tuo carattere come nessun altro a parte te stessa so che tu sei una persona bellissima Quinn" aggiunse.
La bionda più giovane era commossa e non fece nulla per trattenere le lacrime che le rigavano il viso...nessuno le aveva mai fatto un complimento del genere. Né sua madre, né suo padre quando ancora le voleva bene, né sua sorella, né Puck, Sam e Finn quando dicevano di amarla.
"Io...grazie Dianna. Ho passato anni ad odiare il mio aspetto e poi sono diventata la bionda perfetta che sono ora. Quando pensavo di essere finalmente felice ho avuto Beth e mi sono resa conto di quanto invece ero orribile. Dopo Beth ho cercato di riprendere in mano la mia vita in apparenza perfetta senza però comportarmi ancora da stronza ma le cose non sono andate esattamente così e stavo iniziando ad odiarmi di nuovo e a perdere la bussola...avevo bisogno di sentirmi dire parole come le tue, grazie di cuore" disse infine.
Dianna le sorrise e la abbracciò. La più giovane si strinse a lei piangendo e allo stesso tempo sentendosi immensamente meglio...in pochi minuti di conversazione Dianna era riuscita a risolvere (o almeno ad avviare alla risoluzione) complessi durati anni.
Mentre le due bionde erano strette l'una all'altra la latina addormentata davanti a loro iniziò a svegliarsi. Dopo qualche istante, stiracchiandosi anche lei, si alzò e un altro urlo riempì la stanza per la seconda volta nel giro di un'ora.
"Nay calmati. Sono io, Dianna, e lei è Quinn" disse la bionda più grande sciogliendosi dolcemente dall'abbraccio di Quinn e guardandola per un attimo per accertarsi che stesse meglio: la più piccola annuì tirando su col naso e la maggiore tornò a rivolgersi alla latina alzandosi da terra.
"A quanto pare lo scambio ha funzionato solo per noi, Quinn e Santana sono ancora qui e dobbiamo trovare un modo per farle tornare a casa".
"Io...voi...siete identiche accidenti!" riuscì a dire solamente la latina.
Dianna e Quinn scoppiarono a ridere, sollevate dal vedere che la mora aveva preso bene la notizia.
Naya si strinse le tempie lamentandosi del mal di testa e Quinn, come se si fosse appena ricordata di qualcosa, scattò in piedi:
"Oddio scusami Dianna non ti ho portato nemmeno un'aspirina...ne vado a prendere un paio per entrambe così vi passa tutto" disse.
"Non preoccuparti, va bene così" rispose Dianna ma l'altra bionda era già uscita dalla stanza di corsa.
Naya e Dianna si guardarono per un attimo e poi la seguirono. Quando scesero al piano di sotto Dianna venne assalita da Arthur, il suo cane...a quanto pare l'aveva riconosciuta perchè era come se fosse impazzito, nemmeno quando Quinn era entrata per la prima volta in quella casa si era comportato così.
"Arthur tesoro, mi sei mancato tantissimo!" esclamò la bionda con il sorrisone di chi è veramente felice per qualcosa e prendendolo in braccio facendosi leccare tutta la faccia.
Naya grattò le orecchie al cane fra le braccia di Dianna:
"Non vedo l'ora di tornare a casa e riabbracciare Lucy!".
"Penso che se vuoi puoi andare" disse Quinn raggiungendole in salotto con due bicchieri pieni d'acqua in un vassoio e un flacone di aspirine nell'altra mano.
"Tanto qui non ci servi per il momento ed è giusto che anche tu ti goda il ritorno a casa...Santana sta venendo qui perchè le ho scritto di raggiungermi quindi troverai la casa libera" aggiunse.
"Siete sicure? Forse è meglio se resto almeno per incontrare Santana" chiese la latina guardando sia Quinn che Dianna, che aveva annuito alle parole della sua sosia.
"Vai, non preoccuparti. Appena Santana arriverà ti manderemo un messaggio così se vorrai potrai venire subito ma anche se verrai direttamente domani non è un problema" le disse Dianna e la latina annuì e dopo aver mandato giù la sua aspirina uscì di casa ringraziandole entrambe.
Rimaste sole, le due bionde si sedettero sul divano. Entrambe avevano moltissime domande in testa: volevano sapere ogni cosa di ciò che era successa nell'altro mondo.
"Posso chiederti come hai fatto a convincere Rachel ad innamorarsi di te?" iniziò timidamente Quinn.
"Solo se tu mi dici come hai fatto a farti odiare da Lea" rispose sorridendo Dianna.


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Il cameriere lasciò i dessert che le due ragazze avevano ordinato e si allontanò con un "prego".
La serata era andata alla grande: per tutto il tempo avevano chiacchierato e riso come due bambine e Santana non aveva perso l'occasione di lanciare qualche sguardo ammiccante ogni tanto, sguardo a cui Heather aveva risposto arrossendo visibilmente.
"San non avrei mai pensato dirlo ma devo dire che mi sto affezionando a te tanto quanto a Naya...sei una forza della natura, dico sul serio!" disse la bionda sincera.
"Grazie HeMo, se lo dici te so che è vero" rispose la mora arrossendo...cosa diavolo diceva? Certe smancerie le riservava solo a Brittany!
In quel momento squillò il telefono della bionda:
"Oh è Taylor...si chiederà dove sono finita, gli avevo detto che avrei cenato velocemente con te ma è quasi mezzanotte e siamo ancora qui".
"Mi dispiace, se vuoi andare vai pure. Pagherò io il conto" rispose la latina cercando di suonare il più neutra possibile...in realtà ribolliva di rabbia dentro, possibile che quell'uomo inutile si mettesse sempre in mezzo?
"Io...no resto, per una sera può stare senza di me" rispose la bionda decisa rimettendo il cellulare nella borsa e tornando a guardare la latina davanti a lei che a quel gesto non poté fare a meno di sorridere incredula e felice.
Quasi un'ora dopo le due erano fuori dal ristorante e si stavano salutando:
"E' stato fantastico, era da tanto che non mi divertivo così" disse la bionda abbracciando la latina.
Santana rispose all'abbraccio stringendola un attimo in più del normale. La bionda se ne accorse e sorrise...non sapeva se era l'effetto di tutto il vino che aveva bevuto durante la cena ma quel contatto non le dispiaceva affatto.
"Si, dobbiamo decisamente rifarlo presto!" disse la latina felice...forse non era riuscita a farla innamorare ma era sulla buona strada ed era sicura che sarebbe riuscita nel suo intento in breve tempo.
La bionda sorrise debolmente e poi, dopo un attimo di esitazione, si avvicino al viso della latina.
Le loro labbra erano vicinissime, la latina poteva sentire il respiro della bionda sul suo viso e già immaginava le sue labbra sulle sue. Proprio mentre la bionda si avvicinò ulteriormente per terminare definitivamente la distanza fra le loro bocche un secondo squillo di telefono interruppe la serata: era il cellulare di Santana.
Come se si fossero risvegliate da un sogno le due si allontanarono in fretta, imbarazzate.
"E' un messaggio di Quinn...vuole che vada subito a casa sua per un'emergenza. E' meglio che mi sbrighi, non so cosa voglia ma sicuramente è importante" disse la latina arrabbiata per l'irritante puntualità di Quinn...proprio in quel momento doveva mandarle un messaggio??? Una volta giunta a casa sua gliene avrebbe dette quattro, era così vicina a raggiungere il suo intento!
"Ok...ciao San, ci sentiamo presto" rispose impacciata la bionda...non sapeva cosa le era preso, baciarla era l'ultima cosa che voleva per quella serata eppure era stata ad un passo dal farlo e per di più la cosa non le dispiaceva per niente. Anzi, le dispiaceva il fatto che non fosse accaduto. Sospirando guardò la mora allontanarsi in fretta dal ristorante in cerca di un taxi...non era mai stata tanto indecisa del suo amore per Taylor come in quel momento.
 

Angolo dell'autrice:
 
grazie come sempre per essere arrivati fin quaggiù, spero che il capitolo perdoni il mio ritardo nel postare! Che dire...maledetta Quinn che interrompe tutto nel momento più importante! Ho mischiato un po' il tempo per cercare di movimentare le cose visto che in questo capitolo vediamo una sola realtà...se ci fate caso nel capitolo precedente Quinn era nel letto e stava pensando di passare tutta la notte a piangere quando Dianna e Naya sono sbucate nella sua camera quindi era notte fonda quando ha inviato il messaggio a Naya e per questo lei lo riceve proprio in quel momento, verso l'una di notte quando lei e HeMo escono dal ristorante :) Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e sono ancora indecisa se fare un epilogo...vedremo. Questa volta non vi do una data per l'aggiornamento perché so che probabilmente finirei per non rispettarla...prometto solo che sicuramente arriverà nel giro di massimo 3 settimane (proprio ad essere esagerati) perché non ho nessuna intenzione di lasciare la ff incompleta :) Grazie per la pazienza e sopratutto grazie a chi recensisce! Un grazie anche a chi segue, favorisce, preferisce e a chi legge e basta...è con infinito orgoglio che annuncio che il primo capitolo ha superato le 1000 visualizzazioni, non potete capire quanto questo mi renda felice! Grazie, grazie, grazie a tutti e a presto :)

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Capitolo 11
*** Ritorno A Casa (parte 2) ***


dopo quasi due mesi di silenzio eccomi qui, a chiedervi umilmente perdono anche se so di essere imperdonabile...non vi scrivo nemmeno i motivi per cui aggiorno solo ora, vi lascio al capitolo finale della ff (con relativo epilogo alla fine) sperando che vi piaccia :) Il capitolo è un po' più lungo del normale perchè ho evitato di spezzarlo in due per evitare ulteriori attese.  Vi ricordo che le parti in stampatello normale sono ambientate nel mondo reale e quelle in grassetto nel mondo di Glee...buona lettura!

 

Capitolo 11: Ritorno A Casa (parte 2)

 

Santana era fuori la porta di casa di Dianna, attaccata al citofono in attesa che Quinn le aprisse. Se non aveva una ragione seria per aver interrotto il suo appuntamento con Heather sul più bello gliene avrebbe dette di tutti i colori: era così vicina alla soluzione di tutto! Urlando un "Arrivo, arrivo" la bionda aprì la porta:

"Fabray, dammi un motivo valido per avermi chiamata qui a quest'ora, e sii convincente perchè potrei farti molto del male al momento" la accolse la latina urlandole in faccia.

"Hey, che succede qui fuori?" si intromise Dianna, sentendo le urla della mora e raggiungendo le due giovani sull'uscio della porta.

"Madre de Dios!" riuscì solo a dire la latina, sbarrando gli occhi alla vista delle due bionde pressochè identiche che si ritrovava davanti.

"Oh ciao, tu devi essere Santana. Io sono Dianna, piacere di conoscerti...come avrai capito c'è stato un piccolo problema col mio ritorno a casa" si presentò la più grande porgendole la mano.

La mora la strinse senza riuscire a spiccicare parola e limitandosi a fissare le due ragazze di fronte a lei.

"Wow, siamo riuscite a lasciare Santana Lopez senza parole, dovremmo andarne fiere!" scherzò Quinn per cercare di sdrammatizzare la situazione. La battuta sembrò risvegliare Santana:
"Ma..ma...come..." balbettò.

Quinn sospirò e le fece cenno di entrare. Doveva spiegarle molte cose.

 

 

Naya era distesa sul divano di casa sua con gli occhi chiusi e la sua cagnolina Lucy che dormiva beatamente sopra il suo petto.

Casa sua.

Ancora non ci credeva, dopo settimane intere passate in un'altra dimensione era riuscita a tornarci!

La prima cosa che aveva fatto era stato salutare la sua cagnolina, la cosa che le era mancata più di tutte.

"Oltre ad Heather" si scoprì a pensare. Colta da quel pensiero si alzo lentamente posando a terra Lucy e prendendo il suo cellulare: era notte fonda ma non poteva aspettare, doveva sentire la sua migliore amica.

Le era mancata da morire ed ora che era così vicina a lei non poteva resistere a non vederla.

Le inviò un messaggio e tornò a sdraiarsi sul divano con Lucy, in attesa di una risposta che sperava arrivasse il più presto possibile.

 

 

Heather era tornata a casa e vi aveva trovato Taylor che la aspettava e che la accolse con uno sguardo di rimprovero.

"Mi hai fatto preoccupare sai?" iniziò il ragazzo non appena la bionda entrò in cucina posando le chiavi e dirigendosi verso il salotto per togliersi la giacca e posare la borsa. Taylor la seguì:
"Capisco che stavi passando una serata con la tua migliore amica ma potevi almeno rispondermi...silenzio assoluto e ti presenti solo ora a casa, alle 2 di notte passate?".

"Cosa sei, mia madre?" rispose irritata la bionda. Non aveva mai sopportato il suo fidanzato quando faceva il geloso e il possessivo.

"Heather, amore, sto parlando sul serio. Non voglio che accada mai più una cosa del genere. Almeno avvertimi con un messaggio la prossima volta e non ti disturberò più ma non lasciarmi così in attesa senza notizie".

La donna lo guardò per un attimo pensando al bacio che si era quasi scambiata con Santana e chiedendosi se doveva dirglielo o no. "Non era Naya e presto Santana scomparirà per sempre dalla mia vita, non ha senso dirglielo" pensò e sorridendo soffiò un:

"Scusa se ti ho fatto preoccupare, la prossima volta ti avvertirò".

Taylor le sorrise a sua volta e le diede un bacio veloce sulle labbra congedandosi con un:
"Ti aspetto in camera" e un occhiolino più che esplicito verso l'attività che era intenzionato ad intraprendere nel resto della notte.

Heather era pronta a seguirlo quando le vibrò il telefono. Era un messaggio da Naya:

 

"HeMo sono io, Naya! Sono riuscita a tornare a casa finalmente e vorrei tanto vederti per parlare di tutto il casino che mi è successo e anche per rivederti dopo tutto questo tempo...so che è notte fonda ma appena leggi questo messaggio per favore rispondimi almeno. Un bacio. Nay"

 

Il sorriso che si aprì sul volto della bionda alla vista del messaggio avrebbe potuto illuminare il mondo intero.

 

 

 

"Ma...ora che tu e Naya siete tornate come facciamo io e Quinn a fare lo stesso?".

Quinn, Santana e Dianna erano sedute sul divano di quest'ultima e le due bionde avevano appena finito di raccontare gli avvenimenti delle ultime ore alla latina.

"Non ne ho idea. Per ora direi di continuare col vostro piano di ricreare la situazione affettiva del giorno dell'incidente sperando che funzioni ancora" rispose la bionda più grande.

"E se non funziona?" ribatté la mora.

Il silenzio eloquente delle due bionde era più che sufficiente come risposta.

In quel momento squillò il telefono di Dianna. Era Heather:

"Pronto, Dì?".

"HeMo!".

"Dianna! Sei tornata anche tu! Mi ha appena scritto Naya e non ci potevo credere, sono così contenta!".

La bionda dall'altra parte del telefono non poté fare a meno di sorridere, intenerita dalla dimostrazione d'affetto della sua amica ballerina.

"Si, siamo tornate da un paio d'ore circa. C'è solo un piccolo problema...Santana e Quinn sono ancora qui".

"Cosa? Ma è assurdo! E ora cosa faranno?".

"So che è notte fonda ma se vieni a casa mia ti spiegheremo la situazione per bene".

"Taylor è qui con me e già è nervoso perché non l'ho chiamato per tutta la sera mentre ero a cena fuori con Santana, se venissi da voi sarebbe la fine...possiamo fare domani?".

"Certo, non preoccuparti HeMo...a domani allora, ti voglio bene".

"Ti voglio bene anch'io, mi sei mancata Dì" rispose la ballerina terminando la chiamata.

"HeMo verrà domani, ha un problema a casa col suo fidanzato...che ne dite se andiamo a dormire anche noi? Prevedo che ci aspetta una giornata molto lunga" disse Dianna dopo aver posato il telefono sul tavolino davanti il divano.

Le due giovani annuirono e si lasciarono guidare dalla bionda nella stanza degli ospiti.

 

 

Heather era combattuta. Aveva mentito a Dianna dicendole che non poteva andare da lei per colpa di Taylor, la verità è che voleva prima andare da Naya ma aveva paura. Paura di cosa avrebbe potuto provare se si fosse trovata da sola con Naya. Paura della reazione di Taylor ad un'eventuale relazione fra lei e la sua migliore amica. Sospirando salì le scale che portavano alla sua camera da letto e, una volta lì, spiegò con la faccia più seccata che riusciva a fingere che Dianna l'aveva chiamata dicendole di andare immediatamente a casa sua per un'emergenza dovuta ai copioni per l'episodio di Glee che dovevano girare il giorno dopo e che lei era veramente seccata di questa cosa ma non poteva assolutamente non andare altrimenti Ryan se la sarebbe presa con entrambe il giorno dopo.

Taylor, altrettanto seccato, acconsentì ma le disse che appena sarebbe tornata a casa avrebbero rimediato all'occasione persa quella notte. Senza nemmeno rispondere la bionda uscì di corsa dalla stanza, con un sorrisone stampato in faccia.

 

 

Naya era nella stessa identica posizione in cui si era messa dopo aver inviato il messaggio ad Heather e si stava quasi per addormentare quando sentì il trillo del campanello. Scattando come una molla, cosa che spaventò non poco la piccola Lucy, si alzo dal divano e corse alla porta. Trovandosi di fronte proprio la persona che sperava di vedere non poté fare a meno di saltarle addosso e abbracciarla con tutta la forza che aveva.

"Mi sei mancata così tanto" disse fra i singhiozzi.

HeMo era pietrificata, non pensava di poter provare quei sentimenti anche per Naya, oltre che per Santana. O almeno lo sperava.

"Su non piangere, sono qui ora e poi dovrei essere io quella con le lacrime di gioia no?" scherzò stringendola a sua volta e affondando il viso nei suoi capelli neri.

La latina si calmò e la fece entrare con gioia facendola accomodare in salotto e iniziando a raccontarle ogni cosa che le era accaduta nella realtà alternativa in cui era finita e spiegandole come era riuscita a tornare a casa insieme a Dianna.

"Ma ora raccontami quello che è successo qui...come avete gestito Santana e Quinn?" disse infine la mora, dopo parecchi minuti trascorsi a parlare senza sosta sotto lo sguardo sorridente di Heather che ogni tanto annuiva o rideva sentendo una delle (dis)avventure che erano capitate alle sue amiche nell'altra realtà.

A quella domanda arrossì violentemente, non sapeva cosa dire alla sua amica.

Notando l'imbarazzo della bionda, la latina aggiunse:
"Oh se hai dovuto fare cose ecco...abbastanza 'intime' diciamo...con Santana non sentirti in imbarazzo. Io ho dovuto fare lo stesso con Brittany e Dio solo sa come ho fatto".

A quelle parole la bionda cadde ancora di più nello sconforto...come avrebbe potuto dirle che a lei l'idea di baciare Santana le era piaciuta eccome?

"Mmmh si ecco ci sono stati dei momenti in cui ho dovuto essere abbastanza intima con la tua alter ego però...però pensavo sempre a Taylor così non avevo problemi e non mi sentivo troppo in colpa" rispose infine sentendosi tremendamente stupida.

La mora abbassò lo sguardo sentendo la sua risposta e Heather poté giurare di aver visto uno spiraglio di delusione nei suoi occhi, come se una speranza che aveva poco prima ora fosse andata perduta.

"Oh meno male allora..." rispose con poca convinzione Naya.

La bionda avrebbe voluto urlarle che non era vero niente, che non aveva veduto l'ora di baciare Santana e che ora non vedeva l'ora di baciare lei, ma si trattenne.

Un silenzio imbarazzante cadde fra le due, finché per puro caso alzarono lo sguardo nello stesso momento e si ritrovarono occhi negli occhi. Pozzi neri contro cielo azzurro. Rimasero a fissarsi per almeno 10 secondi senza dire una parola finché, quasi all'unisono, si gettarono l'una sulle labbra dell'altra.

Naya non credeva di aver mai baciato qualcuno in quel modo. Stava donando tutta se stessa a Heather, se possibile quel bacio era ancora più profondo di una notte di sesso con lei. E Heather faceva lo stesso. Quando le due si staccarono avevano il fiato corto e le lacrime agli occhi. Si guardarono di nuovo e scoppiarono a ridere, riprendendo a baciarsi più appassionatamente.

Forse era sbagliato, forse non era vero amore, ma lo desideravano entrambe più di ogni altra cosa al mondo e per ora andava bene così.

 

 

 

Quinn e Santana erano entrambe a letto, addormentate profondamente. Dianna al contrario non riusciva a dormire e pensava solo a Lea, a pochi chilometri da lei senza sapere che la sua fidanzata era finalmente tornata a casa. Aveva resistito tutto quel tempo senza chiamarla perchè sapeva che c'erano cose più importanti a cui doveva pensare ma adesso che vigeva quel clima di calma assoluta sentiva tremendamente la mancanza della mora accanto a lei. Alzando lo sguardo controllò l'ora sul grande orologio appeso in salotto: le 5:25. Era da quasi quattro ore che era seduta su quel divano.

La bionda pensò che non era troppo tardi, per andare sul set si alzavano sempre alle 6:00 quindi avrebbe tolto alla mora solo pochi minuti di sonno e poi era sicura che sarebbe stata felice di sentirla e di sapere che finalmente era tornata a casa. Incoraggiata dai suoi stessi pensieri si alzò e prese il suo cellulare iniziando a comporre il numero di Lea. Dopo una decina di squilli finalmente rispose:

"Pronto?" la accolse una voce assonnata che non sentiva da troppo tempo.

"Lea...sono io, Dianna" rispose la bionda visibilmente emozionata.

"Cos..Dianna? Sei proprio tu? Cioè non sei Quinn?" rispose la mora improvvisamente sveglia e attiva...non ci poteva credere, era troppo bello per essere vero.

"Si sono proprio io, Quinn è ancora qui ma almeno io e Naya siamo riuscite a tornare a casa. E' successo tutto circa quattro ore fa, ti avrei chiamata prima ma era notte fonda e avevo molte cose a cui pensare..."

"Non devi scusarti, aspettami arrivo immediatamente...mi sei mancata da morire amore, arrivo subito a casa tua!"

Dianna non fece in tempo a rispondere che la mora aveva già attaccato, pronta ad alzarsi dal letto per raggiungerla immediatamente. Sorridendo all'entusiasmo della sua ragazza, la bionda andò in camera sua per darsi una sistemata e accogliere Lea nel miglior modo possibile. Dopo nemmeno un'ora sentì bussare alla porta: almeno Lea si era premurata di non suonare il campanello per non svegliare le dormienti Quinn e Santana.

Quasi correndo, tanto era trepidante di rivedere la sua fidanzata, Dianna andò ad aprirle. Non appena la porta rivelò la presenza della mora entrambe si spinsero avanti per abbracciarsi fortissimo e poi scambiarsi un tanto agognato bacio appassionato, bacio che aspettavano da settimane. Durò parecchi minuti, tanto che si chiesero se qualche paparazzo mattutino le avesse viste e l'indomani si sarebbero ritrovare su tutti i giornali senza che avessero potuto fare coming out volontariamente. Ridendo come due bambine si staccarono dal bacio e entrarono in casa chiudendosi la porta alle spalle e riprendendo a baciarsi mentre camminavano verso la camera da letto di Dianna...quella mattina avrebbero mandato al diavolo Ryan, sarebbero rimaste a casa e avrebbero rimediato a tutte le settimane di lontananza a cui erano state costrette.

 

 

Naya e HeMo erano abbracciate strette, sdraiate sul divano della mora con Lucy che dormiva ai loro piedi.

"Non posso crederci che l'ho fatto" esordì la latina dopo diversi minuti di silenzio in cui entrambe non avevano fatto altro che stringersi e scambiarsi qualche bacio ogni tanto.

"Fatto cosa?".

"Baciarti...dichiararmi".

"Dichiararti?".

"Beh si...baciarti è stata una specie di dichiarazione per dirti che non sono così etero come credevo e che...che...".

"Che?" chiese la bionda, divertita.

"Che ti amo".

La bionda sorrise ancora di più e, sorprendendosi della sua stessa audacia, baciò per l'ennesima volta la mora.

"Ti amo anch'io".

 

 

Santana aprì lentamente gli occhi: guardando lo schermo del suo cellulare vide che era quasi mezzogiorno e immediatamente scattò in piedi. Era tardissimo e non erano andate sul set di Glee! Girandosi verso sinistra vide che nel letto accanto il suo Quinn era ancora profondamente addormentata e subito si diresse verso di lei per scuoterla.

"Q, svegliati...Quinn!"

La bionda aprì di scatto gli occhi e quando vide chi era ad averla svegliata grugnì un "Lasciami in pace" e si girò dall'altra parte, pronta a riaddormentarsi.

A quelle parole la latina riprese a scuoterla.

"Alza immediatamente il culo Fabray, è quasi mezzogiorno e non siamo andare sul set di Glee, Ryan ci ammazzerà!".

A quelle parole anche la bionda scattò in piedi e subito prese il suo cellulare dal comodino accanto al suo letto.

"Finalmente ti sei svegliata...".

"Non ho nessuna chiamata di Ryan, è impossibile che non abbia nemmeno provato a contattarci" rispose la bionda ignorando la frecciatina di Santana.

"Ora che ci penso nemmeno io...ora lo chiamo, la situazione è strana in effetti" rispose la latina.

Componendo il suo numero si sedette sul suo letto. Dopo pochi squilli Ryan rispose:

"Santana? Perchè mi chiami a quest'ora?".

"Ma...Ryan non dovremmo essere sul set noi? Non ci siamo presentate e nemmeno ti arrabbi?".

"Veramente mi ha chiamato questa mattina Dianna per dirmi che era finalmente riuscita a tornare a casa e che non sareste venute a lavoro perchè eravate stanche e io ho acconsentito".

"Ah ok, scusami per il disturbo allora, pensavo non ti avesse avvertito nessuno...".

"No tranquilla, ora torno a lavoro, ci vediamo domani!".

"Ok, ciao Ryan".

La mora attaccò e si rivolse alla bionda davanti a lei che la guardava con sguardo interrogativo:
"Dianna ha chiamato stamattina il set per avvertirli che non ci saremmo presentate, è tutto a posto".

La bionda per tutta risposta le tirò un cuscino in piena faccia:
"Hey! E questo per che cos'era?" disse la mora lanciandoglielo indietro.

"Mi hai svegliata per niente! Stavo facendo un sogno stupendo!" rispose Quinn imbronciata.

La mora scoppiò a ridere e corse sul letto della bionda per farle il solletico.

"Smettila San!" urlò la bionda con le lacrime agli occhi dal troppo ridere.

La mora smise e si sistemò meglio nel letto insieme a lei, abbracciando stretta la sua migliore amica.

"Ti voglio bene, lo sai Q?".

"Lo so...solo io posso avere accesso a questa Santana Lopez carina e coccolosa del resto".

"E' vero ma non dirlo in giro o la nostra amicizia finisce qui" scherzò la latina con tono fintamente minaccioso.

"Torneremo mai a casa?" chiese visibilmente preoccupata la bionda.

"Sono sicura di si, se Dianna e Naya ci sono riuscite non vedo perchè noi dovremmo avere dei problemi".

"A proposito di Dianna...dove è finita? La casa è così silenziosa".

"Non ne ho idea, andiamo a scoprirlo" rispose la mora alzandosi dal letto e porgendo una mano alla bionda per aiutarla ad alzarsi.

Le due giovani guardarono in tutta casa ma non c'era traccia della bionda tanto simile a Quinn. Dopo aver controllato in bagno dedussero che stava ancora dormendo e decisero di andare a svegliarla, era quasi ora di pranzo e volevano almeno incontrare Naya e parlare meglio della loro situazione in modo da poter tornare a casa il più presto possibile.

Santana fu la prima ad arrivare davanti alla porta della camera da letto di Dianna, mentre Quinn saliva le scale per raggiungerla. Prima che anche la bionda potesse arrivare nella stanza un urlo squarciò il silenzio:
"Madre de Dios! Avvertite la prossima volta!" stava urlando Santana, mentre correva fuori la stanza con gli occhi chiusi sbattendo la porta.

"Cos'è successo?" chiese preoccupatissima Quinn, raggiungendola.

"Entra nella stanza e controlla tu stessa se hai coraggio...Dios mio, ora avrò gli incubi di te e la Berry nude nello stesso letto".

Senza capire, Quinn entrò nella stanza. Quella che le si parò davanti la lasciò senza parole facendola arrossire immediatamente.

Dianna e quella che era a tutti gli effetti la sorella gemella di Rachel Berry erano nude, nello stesso letto. Dianna era intenta a coprirsi più che poteva col lenzuolo mentre la sosia di Rachel era di spalle e si stava frettolosamente mettendo una maglietta.

"Oh mio Dio" riuscì solo a dire la bionda più piccola.

Dianna la guardò tremendamente imbarazzata. Se avesse potuto si sarebbe sotterrata viva e non sarebbe mai più uscita fuori.

La bionda più giovane uscì dalla stanza chiudendo gli occhi e dicendo:
"Io e Santana aspettiamo di sotto. Quando vi siete ehm...rivestite...raggiungeteci".

Dianna chiuse gli occhi e sospirò:
"Dannazione".

Lea finì di rivestirsi e passò a Dianna la sua biancheria intima e mentre anche la bionda si rivestiva si sedette sul letto:
"Pensa positivo, almeno non è una cosa che non si aspettavano sarebbe potuta accadere. Quinn sa benissimo che io e te stavamo insieme e penso che lo abbia detto anche a Santana".

"Amore non credo che questo mi tranquillizzi molto" rispose la bionda infilandosi un paio di pantaloni presi a caso dall'armadio.

Quando entrambe erano vestite e coi capelli almeno un po' sistemati scesero al piano di sotto, dove le due cheerleader le stavano aspettando sedute sul divano, visibilmente imbarazzate.

"Noi...ci scusiamo per quello che avete visto. Non era previsto".

"Non era previsto cosa? Che noi vi scoprissimo o che avreste passato tutta la notte a scopare?" se ne uscì Santana un po' troppo acidamente di come avrebbe voluto.

Quinn la fulminò con lo sguardo: lei non doveva fiatare vista la sua fama a Lima.

Lea a quelle parole arrossì ma riuscì a controllarsi e, stringendo la mano di Dianna, andò a sedersi insieme a lei sul divano.

"Entrambe le cose direi. Io sono Lea comunque, piacere. Te devi essere Santana giusto?".

"Si...sai sembri molto più figa della Berry, forse capisco perchè Dianna sia innamorata di te" rispose la mora.

A quelle parole Dianna sorrise mentre Lea la ringraziò e si limitò a sedersi più comodamente sul divano.

"Allora...parliamo di cose serie che ne dite?" iniziò Dianna dopo qualche istante di silenzio in cui Santana e Quinn non avevano fatto altro che sorridere, ripensando alla scena che gli si era parata davanti agli occhi pochi minuti prima.

Le due giovani annuirono subito e tornarono serie.

"A quanto ho capito non avete ancora ricreato la situazione affettiva del giorno dell'incidente giusto?" chiese la bionda.

"Non lo so, dipende tutto da quello che stanno facendo Naya ed Hether ora...se hanno deciso di prendere spunto da voi almeno metà del lavoro è fatto" rispose Santana.

Dianna e Lea arrossirono di nuovo ma cercarono di sorvolare sull'acidità della latina, tanto diversa dalla Naya a cui somigliava tanto.

"Ok...quindi cosa dovete fare ora te e Lea?" continuò Dianna rivolgendosi alla sua alter ego.

"Ecco...dovremmo odiarci credo. In questi giorni ho provato a farmi odiare da lei ma poi sei tornata te e ora ci troviamo qui tutte insieme".

Lea guardò Dianna  con sguardo affranto e quest'ultima disse:

"Io non ne sarei molto sicura di questa cosa..."

"In che senso?" chiese la bionda più piccola, visibilmente incuriosita.

"Penso che tu lo sappia..." rispose a sua volta la più grande.

La giovane non disse nulla ma si limitò ad abbassare lo sguardo, improvvisamente vergognosa.

Lea parve non capire ma Dianna le fece cenno di star zitta e molto educatamente chiese a lei e a Santana di lasciarle sole per un attimo. Le due acconsentirono e si diressero nella camera degli ospiti.

"Sai, io so tutto su di te" iniziò Dianna, una volta che furono da sole.

La più piccola continuò a fissarsi le scarpe senza proferire parola.

Dianna si avvicinò a lei e le prese una mano.

"Sai che fra due anni sarai a Yale?" le chiese stringendo quella  piccola mano fredda fra le sue, identiche.

La cheerleader parve illuminarsi e sollevò lo sguardo:

"Veramente?" chiese.

Dianna annuì e continuò:
"E sarai felice come non lo sei mai stata prima perchè avrai qualcuno che ti ama".

A quelle parole la bionda non riuscì a trattenersi:
"Chi?".

"Dai che lo sai...chi è l'unica persona che se ti amasse ti renderebbe felice?" rispose sorridendo.

"Rachel" disse in un sussurro la cheerleader.

Dianna si limitò a sorriderle stringendole ancora di più la mano e la bionda tornò a guardarla:
"E' assurdo...come è possibile che tutto questo mi accadrà? Andrò in una delle università più famose del mondo e farò coppia con Rachel che fino a prova contraria è etero?".

"Anche te fino a prova contraria eri etero pochi minuti fa...".

"Si ma...".

"Non pensare a queste cose ora, ti dico solo di fidarti di me. E visto che a quanto pare hai sistemato le cose con Lea adesso non devi più preoccuparti di nulla, il prossimo passo spetta a Santana con Heather".

La più piccola finalmente si lasciò andare in un sorriso.

"Ora andiamo a richiamare quelle due ok? Non vorrei che ci ritrovassimo con loro due nude nella stanza degli ospiti...Lea è tutto tranne che etero e idem Santana quindi sono un po' preoccupata".

A quelle parole scoppiarono entrambe a ridere e salirono al piano di sopra.

"Allora?" chiese Lea non appena le videro. Quinn teneva gli occhi bassi ma Dianna le passò un braccio intorno alle spalle per rassicurarla e disse che era tutto sistemato e non c'era nient'altro da dire.

 

 

Naya ed Heather erano in auto, dirette a casa di Dianna. Era il momento di ricongiungersi con tutte le altre per pensare ad un modo per riportare le ultime due "viaggiatrici dimensionali" come le aveva definite Naya e sistemare quella situazione una volta per tutte. Per il giorno dopo erano finalmente previste piogge e non potevano farsi sfuggire quell'occasione. Arrivate nel vialetto di casa di Dianna parcheggiarono e andarono a suonare il campanello. Le accolse Santana, seguita da un festante Arthur estremamente felice di rivedere Naya che era come una seconda padrona per lui. La latina, dal canto suo, rimase sconvolta nel vedere Santana...era identica a lei accidenti!

Heather sorrise vedendo la reazione di Naya e fece le presentazioni al posto suo:
"Ciao San, questa è Naya come avrai capito. Naya, lei è Santana".

La latina più giovane sorrise notando che era una gran figa anche in questa realtà e porse la sua mano alla sua sosia, che la strinse con forza finalmente sorridendo.

"Wow, sembriamo gemelle!" riuscì solo a dire.

"Ahahah si, è la stessa cosa che ho pensato io di Quinn e Dianna quando le ho viste per la prima volta insieme stanotte".

Entrarono dentro e mentre Naya e Lea si salutavano le altre si diressero nell'ormai familiare salotto di casa Agron.

"Allora...ci sono novità?" esordì Dianna.

"Domani sono previste piogge quindi penso sia il momento ideale per provare a rispedire a casa queste due signorine qui presenti" rispose scherzosamente Naya rivolta a Quinn e Santana.

"Ma...e come facciamo con la situazione affettiva del momento dello scambio?" chiese Lea confusa.

"Ehm...ecco...io e Heather credo che abbiamo sistemato le cose almeno per quanto riguarda Santana" disse visibilmente in imbarazzo Naya.

Santana sbarrò gli occhi:
"Vi siete baciate? Hai resistito a me e poi sei andata a baciare lei?" disse visibilmente offesa rivolta ad HeMo.

"Veramente ieri sera se Quinn non ci avesse interrotte ti avrei baciata più che volentieri...credo proprio che domani andrò a fare una chiacchieratina con Taylor per sistemare le cose anche con lui" rispose la bionda.

Naya la strinse dolcemente e Dianna, ancora sconvolta da quella novità, disse:
"Wow complimenti ragazze...credo che Ryan avrà molto da fare con tutti i coming out che si ritroverà a gestire nelle prossime settimane. Credo che anche Darren e Chris stiano pensando di uscire allo scoperto tra l'altro".

Tutte le più grandi scoppiarono a ridere mentre Santana sembrò improvvisamente ricordarsi di qualcosa:

"Ma con Quinn come facciamo?".

La diretta interessata arrossì violentemente e abbassò immediatamente lo sguardo. Ci pensò Dianna a rispondere per lei, facendo cenno a Lea di non dire nulla anche se sapeva che era molto confusa anche lei:
"Anche Quinn ha sistemato le cose, penso proprio che domani potrete tornare entrambe a casa senza troppi problemi".

Santana era sul punto di ribattere per farsi spiegare cosa intendesse ma Dianna la fulminò con lo sguardo e ammutolì.

Lea notò la tensione di Quinn e cercò di cambiare discorso:

"Si torna a casa!" urlò facendo un gesto di vittoria.

Tutte quante scoppiarono a ridere e Santana e Quinn urlarono a loro volta:
"Si...finalmente!".

 

--------------------------------------------------------------------------------------̰̰---------------------------------------EPILOGO------------------------------------------------------------------------------------------

Pioveva a dirotto. Lea, Dianna, Naya, Heather, Quinn e Santana erano tutte nel trailer di Lea e aspettavano fiduciose l'arrivo di un fulmine. Avevano anche spostato il trailer momentaneamente sotto un albero per attirarne il più possibile. Nell'attesa, Quinn parlottava con Dianna in un angolo:

"Non puoi dirmi altre cose sul mio futuro?" implorava la più piccola con tono supplichevole.

"Ti ho già detto troppo, direi che basta e avanza" la liquidò la maggiore con un sorriso.

"Si ma è tutto così vago...come farò ad ottenere l'ammissione a Yale senza nessuna raccomandazione, io che sono solo una studentessa di provincia senza nemmeno troppi meriti?".

"Non sminuirti così. Posso dirti solo che ti aspettano molte sfide nel prossimo anno, più di quante tu ne abbia mai affrontate fino ad ora, ma le supererai tutte alla grande e questo ti darà molti buoni motivi per essere ammessa a Yale".

La cheerleader si spaventò notevolmente da quella previsione:
"Più di una gravidanza a 16 anni con relativa cacciata di casa e semi-depressione dovuta al dover dare in adozione la propria figlia?".

"Purtroppo si. Ma come hai superato quelle sfide durissime supererai brillantemente anche ciò che ti aspetta, tranquilla".

La cheerleader parve soddisfatta da quella risposta e la smise di fare domande. Dall'altro lato del camper Naya e Santana avevano intavolato un discorso simile:
"Quindi? Cosa ne sarà di me? Non mi vedrai mai più quindi non dovrai nemmeno sentirti in colpa se mi anticipi qualcosa" stava dicendo la più giovane.

"Non ti anticiperò niente. L'unica cosa che posso dirti è di stare tranquilla e soprattutto di credere più in te stessa, ne avrai bisogno per quando dovrai decidere di andare al college".

"Cosa significa?".

Naya fece il gesto di cucirsi le labbra  e la più giovane, capendo che non le avrebbe cavato più nessun'altra informazione, si andò a sedere su una sedia con l'aria imbronciata.

Lea, nel frattempo, guardando fuori dal finestrino aveva notato un aumento considerevole dei tuoni...forse l'arrivo di un fulmine era vicino. Tremendamente ansiosa per la buona riuscita della loro missione, andò a sedersi accanto a Dianna stringendola a sé e dandole un dolce bacio. Santana fece finta di vomitare nel guardarle mentre Quinn sorrise lievemente, pensando che forse di lì a poco anche lei avrebbe scambiato un bacio con quelle labbra ma nella realtà giusta e con la persona giusta, Rachel. Quando un fulmine cadde vicinissimo al loro camper Santana e Quinn iniziarono ad agitarsi mentre Heather andò ad abbracciarle entrambe in segno di saluto, sentendo che il loro ritorno a casa era molto vicino. Lo stesso fecero Dianna, Naya e Lea. Naya e Dianna, quando andarono ad abbracciare i loro alter ego, si trattennero un po' di più. Dianna in particolare sussurrò all'orecchio di Quinn, senza farsi sentire da nessun'altro, un veloce:
"Stai attenta a non inviare mai messaggi mentre guidi Quinn".

La bionda si sciolse dall'abbraccio confusa da quelle parole ma Dianna si limitò ad aggiungere:
"E' solo un consiglio" facendole l'occhiolino.

Prima ancora che Quinn potesse risponderle un fulmine colpì in pieno il trailer e tutto divenne nero.

 

 

 

"Dianna! Dianna! Svegliati!".

Quinn aprì gli occhi, aveva un dolore tremendo alla testa e tutto era confuso alla sua vista.

Strizzando gli occhi vide che sopra di lei vi era Sam che la scuoteva, mentre poco più in là Rachel stava scuotendo Santana, che ancora non si era svegliata.

"Io...sono tornata a casa!" disse alzandosi in piedi ma appoggiandosi a Sam per non cadere di nuovo a terra colpita da un forte giramento di testa.

Odiava gli scambi temporali.

"Q...Quinn?" chiese incerto Sam.

La bionda annuì e lo abbracciò fortissimo. Il biondo non riuscì a trattenere un urlo di gioia e subito si girò verso Rachel, che finalmente era riuscita a svegliare Santana.

"Dove sono?" chiese quest'ultima.

"Santana, siamo tornate a casa!" le disse gioiosamente la bionda.

La latina si mise immediatamente a sedere e guardò incredula prima Sam poi Rachel. Notando la presenza di quest'ultima disse:
"Che ci fa la Berry qui?".

"Sam mi ha chiamato quando ha detto che Dianna e Naya erano riuscite a tornare a casa. Aveva provato a chiamare prima Artie e poi Brittany ma nessuno dei due aveva risposto, probabilmente perchè era notte fonda, e allora ha chiamato me e io sono subito corsa qui quando dopo qualche ora siete comparse voi due" rispose la diretta interessata.

Quinn aveva ascoltato tutta la storia senza mai perdere di vista gli occhi di Rachel. Quest'ultima, notando tutte quelle attenzioni, abbassò lo sguardo intimidita...ora non aveva più Dianna davanti, quella era la Quinn che la insultava e le faceva lanciare granite in faccia dai giocatori di football.

La bionda, accorgendosi dello sguardo intimidito di Rachel, provò vergogna per se stessa e per tutto quello che le aveva fatto in passato...Dio, perchè era stata così stupida? Aveva passato anni a insultare Rachel solo perchè era gelosa di lei e della sua perfezione. Si perchè per Quinn Fabray Rachel Berry era la perfezione. Solo all'inizio del secondo anno si era accorta di provare qualcosa per lei ma spinta da suo padre che le aveva sempre insegnato che essere gay era sbagliato aveva represso il suo sentimento fino a farlo trasformare in odio verso quella ragazza che tanto la tentava facendola sentire tremendamente sbagliata. E ora eccola lì, disperata davanti al suo primo e forse unico grande amore senza sapere come fare per dirle di star tranquilla perchè non le farà mai più del male ma anzi, se glielo permetterà, la amerà come nessuno l'ha mai amata.

Santana interruppe i pensieri della bionda:
"Devo trovare Brittany! E' da settimane che non la vedo, non posso resistere ancora".

Sam gli disse che sapeva dove l'avrebbe trovata in quanto l'aveva accompagnata a casa prima di dirigersi con Dianna e Naya nel trailer che le aveva riportate a casa. Chiedendo alle altre due ragazze se per loro era un problema essere lasciate sole (entrambe risposero di no), il biondo accompagnò la latina a casa di Brittany.

Rimaste sole, Rachel era ammutolita. Quinn non sapeva né cosa fare né cosa dire per smorzare la situazione finché alla fine, armatasi di coraggio, esordì con un semplice:

"Mi dispiace".

La mora rimase colpita da quelle parole:

"Per...per cosa?".

"Per tutto. Per averti trattata malissimo per anni, per averti fatto sentire come se ti odiassi, per non averti mai detto quello che penso veramente di te".

"E cosa pensi veramente di me?" chiese incerta l'ebrea.

Nel momento in cui le labbra di Quinn si posarono sulle sue Rachel non capì più nulla. Era la risposta che si sarebbe aspettata di meno alla domanda che le aveva posto eppure era anche quella che sperava più di ogni altra di ricevere. Quando sentì la bionda spingere la lingua contro la sua per approfondire il bacio la mora si staccò dolcemente:
"Io...cos'era questo?" chiese ancora sconvolta.

"Quello che penso di te. Sono stata una stupida Rach, ho sempre provato qualcosa per te ma ero troppo impaurita per ammetterlo ma ora sono disposta a cambiare. Ti dimostrerò che ci tengo veramente a te...ti prego dammi una possibilità".

"Rach? Mi hai chiamato Rach?" rispose soltanto la mora sorridendo.

Quinn arrossì e Rachel non le diede il tempo di rispondere che subito si spinse sulle sue labbra, approfondendo immediatamente il bacio di prima.

Quando entrambe non ebbero più fiato si staccarono e Quinn non poté fare a meno di chiedere:
"E ora? Siamo...una coppia?".

"Non lo so, so solo che questo è il giorno più bello della mia vita e voglio assolutamente darti una chance perchè anche io è da anni che ti muoio dietro ma te eri troppo presa dalle tue insicurezze per notarlo".

Quinn sorrise e pensò che dopotutto lo scambio dimensionale non era stato affatto male.

Era tornata a casa, sapeva di avere un futuro roseo davanti a sé nonostante qualche difficoltà che la aspettava e finalmente la persona che amava era accanto a lei. Si, era stata decisamente fortunata pensò mentre usciva dal trailer mano nella mano con la sua nuova ragazza, pronta l'indomani a far scoprire al mondo intero che la regina dei ghiacchi Quinn Fabray era innamorata persa per la regina degli sfigati Rachel Berry.

 

 

Angolo dell'autrice:

 

eccoci qui...è finita finalmente! Mi scuso nuovamente per i quasi due mesi di attesa e spero che non abbiate il diabete troppo alto dopo aver letto questo capitolo finale XD Io personalmente amo le storie con finali tragici e tanto angst ma per questa non ci sono riuscita, doveva essere tutto dolce, perfetto e tenero *-* Vi faccio alcune spiegazioni:

-nella mia testa Quinn e Rachel dopo il diploma si sono messe insieme quando Quinn ha iniziato ad andare a trovare Rachel ogni settimana usando il suo pass, mi rifiuto di accettare la penosa storyline che stanno dando i RIB a Quinn -.-

-Ryan Murphy credeva alla storia dello scambio dimensionale, per questo non ha fatto una piega quando Santana lo ha chiamato e quando Dianna le ha detto di essere tornata a casa da un'altra realtà.

 

Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione che avete dedicato alla mia storia (oltre mille visualizzazioni per il primo capitolo? Vi amo!), per le recensioni sempre presenti e per aver inserito l'ff nei preferiti e nelle ricordate...grazie grazie grazie! Per il futuro mi dedicherò solo alle oneshot o al massimo pubblicherò long solo quando avrò tutti i capitoli pronti quindi non dovrete più penare per me, tranquilli XD a presto :)

 

 

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