An impossible love...

di _LittleDancer_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: ***
Capitolo 2: *** FLASHBACK:Introduzione ***
Capitolo 3: *** Un'amicizia unica e imperdibile. ***
Capitolo 4: *** Cosa sta succedendo? ***
Capitolo 5: *** Sarà solo un raffreddore? ***
Capitolo 6: *** Sogno o realtà nascosta? ***



Capitolo 1
*** Prologo: ***


La storia narra di una semplice ragazzina di nome Melody,16 anni e tante speranze...

Melody non è molto alta ed ha i capelli biondo platino con sfumature castane una ciocca si ed una no.

E’ molto magra,quasi troppo,ed ha gli occhi color ghiaccio...talmente belli che hanno un qualcosa di ipnotizzante.

Melody è solo una ragazzina e non conosce la verità,una verità nascosta che le provocherà paure,insicurezze,dolore...

Melody è una sirena alle prime armi con poteri soprannaturali.

Ha,da sempre,vissuto la sua vita come una ragazza normale fino al suo 16 compleanno,giorno in cui scoprì l’invano...

Non avrebbe mai voluto tutto questo,è sempre stata una ragazza solare,socievole,amorevole,gentile che desiderava una solacosa dalla vita:l’AMORE!

L’amore era l’unica cosa che lei non avrebbe mai potuto avere,se qualcuno avesse scoperto il suo segreto tutti i suoi affetti,i suoi cari,i suoi amici sarebbero scomparsi in un attimo...

Non potrà mai innamorarsi...non potrà mai avvicinarsi all’acqua in presenza di qualcuno...

Tutto per lei è rischioso.

Eppure lei voleva solo essere NORMALE!

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Capitolo 2
*** FLASHBACK:Introduzione ***


*Flashback*

Era nata una piccola stella lucente in un oscuro oceano.

Nel profondo del mare la piccola Melody aveva da poco aperto gli occhi sul nuovo mondo..

Il suo mondo!

Era così docile e piccola,con pochissimi capelli...

Piangeva come un bambino a cui viene tolto il lecca-lecca preferito..

Non riusciva a capire la situazione.

Le uniche immagini nitide nella sua piccola testolina erano i volti dei genitori che sorridevano e si commuovevano nel vedere la loro piccola bambina.

La madre,appoggiata su un piccolo letto,le accarezzava le sue piccole guance rosate mentre il padre guardava sorridente l’amorevole scena.

Era nata finalmente la bambina che da tanto aspettavano...

I genitori della piccola Maelody avevano,da sempre,sperato per lei un futuro colmo di gioia,amore e felicità.

Tutto questo non avvenì.

Dopo pochi mesi dalla sua nascita la madre di Melody morì lasciando così Melody sola con il padre.

Un padre con molti problemi e molte responsabilità a cui pensare.

Egli,Tritone e re di una civiltà marina nascosta per secoli agli umani,non avrebbe mai potuto dare a Melody la vita che essa,piccola e ingenua,si meritava.

Prese così un’ardua decisione...

-La madre di Melody era una sirena per metà umana,ebbene si,a 20 anni cadde in una grave malattia ed una sirena la salvò dandole il “soffio di vita”,uno dei tanti poteri che le sirene adulte possedevano.

Da allora visse insieme a lei nella città di Atlantary e s’innamorò di Tritone.

Da questo matrimonio naque la piccola Melody.-

Tritone sapeva bene che Melody sarebbe stata perciò per metà umana e per metà sirena,ragion per cui avrebbe scoperto i suoi poteri a 16 anni...

Decise allora di farla portare in superficie affinchè una famiglia umana l’adottasse e,passati 16 anni,sarebbe andato a cercarla per raccontarle l’ardua verità.

Melody avrebbe così vissuto una vita NORMALE.

Il volere di Tritone s’avverò perchè subito una famiglia adottò quell’adorabile bimba di ormai 1 anno...

Melody cresceva bene,era una bambina solare e sempre allegra.

Non era molto alta,capelli biondi con sfumature castane una ciocca si ed una no,occhi color ghiaccio,molto magra e sempre vivace.

Viveva la vita spensierata,non sapeva la verità che si nascondeva dietro quella sua apparente verità..

Da sempre ottima studentessa,per volere dei genitori scelse di andare al college basato sullo studio delle lingue.

Amava le lingue!

A 16 anni compiuti Tritone sarebbe dovuto andare a raccontarle la verità,ma così non fu e la vita di Melody cambiò improvvisamente.

Da giorni accusava strani sintomi...

Stava iniziando a diventare una sirena alle prime armi e a breve avrebbe recevuto i primi poteri tra cui il potere di ipnotizzare le persone,di leggere le menti,di nuotare e correre molto più velocemente rispetto al normale.

Melody non riusciva a comprendere cosa le stesse succedendo.

Lo avrebbe scoperto in seguito...

Appena avesse sfiorato l’acqua o qualsiasi oggetto acquoso le sarebbe spuntata una maestosa coda da sirena e da allora la sua vita non sarebbe stata più la stessa.



 

--------------------------SPAZIO AUTRICE:
Prima di tutto premetto che:
-so che è molto corto
-non è uno dei capitoli
Questo Flashback è l'introduzione alla storia
per far capire di cosa parla,di cosa narra,
per dare l'input all'inizio della storia...
Spero vi piaccia e
vi interessi leggere il continuo.
Baci....

 

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Capitolo 3
*** Un'amicizia unica e imperdibile. ***


Caro diario,

l’altro ieri è stato il mio compleanno...

Finalmente 16 anni!

Lo aspettavo da talmente tanto tempo che quando finalmente è arrivato mi è sembrato un giorno normalissimo...

Che peccato!

Sono andata a fare una semplice passeggiata con Josh,Emily e Daisy:i miei migliori amici da sempre!

Mi accontento facilmente,e lo sai.

Devo,però,raccontarti una cosa che mi ha rimasto alquanto perplessa e preoccupata:

“Mentre io e Daisy aspettavamo Josh ed Emily,i quali sono sempre in ritardo,ha iniziato a girarmi forte la testa,ho avuto molta paura..la mia vista era diventata sfocata e offuscata,ho iniziato a barcollare con il rischio di cadere a terra e Daisy,visibilmente preoccupata e impacciata,mi ha dovuto aiutare ad appoggiarmi su di un piccolo muretto al lato della strada.

Non riuscivo a capire bene,ma sentivo delle parole,tante parole in disordine che rappresentavano angoscia,tristezza,preoccupazione...

Perchè sentivo quelle voci?Perchè mi girava la testa?Perchè le parole erano piene di preoccupazione?

Troppe domande a cui non trovavo risposta!”

Diario,perchè mi sta capitando tutto ciò?Perchè non posso vivere una vita normale?

Ah...la vita è così complicata e così contorta nelle sue sfaccettature!

Non pensiamoci...

- << Melody cara vieni in salotto che Josh ti aspetta! >> la voce di mia madre rimbombava nella mia mente

<< Arrivo mamma >> le risposi finendo di scrivere sul mio diario -

Adesso ti saluto,mia madre mi chiama...è arrivato Josh,gli avevo promesso di andare a mangiare un gelato e sono leggermente in ritardo!

Ti voglio bene,ci sentiamo domani..

  Baci,la tua dolce Melody.

 

Posai la penna al suo interno e chiusi il mio diario con il mio fidato lucchetto.

La chiave? Bhè,la chiave,che io avevo dipinto di rosa,era attaccata ad una piccola collanina appesa al mio collo,in modo che potessi portarla sempre con me sul mio cuore.

Presi il diario e lo infilai sotto il mio cuscino.

Mi cambiai mettendomi un jeans e una maglietta a pipistrello,mi truccai e scesi velocemente le scale.

<< Come sei carina! >> sentii girandomi di scatto per non far notare le guance rosse

<< Ma grazie >> risposi sorridendo a Josh

Josh è il mio migliore amico. Ha 17 anni. Per me c’è sempre stato: quando stavo male,ero triste,ero angosciata,avevo paura...lui era sempre lì pronto ad abbracciarmi e a dirmi:-Non ti preoccupare,tutto si sistemerà!- .

E’ di molto più alto di me,ha i capelli castani e gli occhi azzurri...il principe azzurro in poche parole!

Ci conosciamo da quando avevo 9 anni circa e da li siamo diventati inseparabili.

E’ molto dolce e premuroso con me e gliene sono grata..

Sono figlia unica,ma ho sempre voluto un fratello maggiore!

<< Come mai non scendevi? >> mi chiese mia madre

<< Dovevo fare una cosa importante >> mentii

Non doveva,per nessuna ragione,scoprire che avevo un diario segreto.

Mia madre è un pò impicciona..

Il mio diario è la mia seconda vita e nessuno dovrà mai leggerlo all’infuori di me!

<< Okay >> mi rispose annuendo

Mi avvicinai a Josh e d’istinto l’abbracciai..

Da quando si era innamorato di Daisy era diventato molto freddo con me e avevo tanto bisogno di un suo abbraccio.

Come dargli torto?

Daisy è una ragazza bellissima,ha gli occhi castani e i capelli biondi,è alta e molto magra.

E’ sempre gentile con tutti,certe volte è un pò vanitosa,ma è una ragazza d’oro e si merita l’amore di un ragazzo speciale quale Josh è.

<< A cosa devo questo abbraccio? >> mi chiese

<< Ti voglio bene >>

<< Anche io panda >>

Adoravo quel soprannome..

Lui era il mio orsetto ed io il suo panda!

Ricordo ancora il giorno in cui mi diede quel carinissimo soprannome:

“Era pieno inverno e faceva molto freddo,le foglie degli alberi svolazzavano nell’aria formando grandi ammassi,gli uccelli si rintanavano nei loro piccoli nidi per proteggere i loro piccoli dal freddo.

Io amavo l’inverno perchè era la stagione in cui riuscivo a sentire me stessa,ritrovavo il mio animo nello scroscio del vento!

Io e Josh dovevamo andare in un pub per festeggiare il compleanno di Emily.

Mi ricordo che misi un vestitino attillato e i tacchi alti,talmente alti che dopo 2 ore dovetti toglierli.

Josh mi venne a prendere fuori casa e ci dirigemmo verso il pub.

Emily era raggiante e felicissima.

Ero contenta che tutto fosse andato per il verso giusto,se lo meritava!

Alla festa incontrai un ragazzo alto,bello,muscoloso e molto gentile,o almeno così sembrava,ma d’altronde l’apparenza inganna.

Iniziammo a chiacchierare normalmente,fino a quando non mi chiese di bere.

Dopo vari tentennamenti accettai.

Iniziai con un bicchiere,poi due,poi 3 e così via.

Ero totalmente ubriaca e lui se ne accorse e ne approfittò.

Cercò di baciarmi,ma io mi scansai.

Non gli interessava nulla di me,il suo unico scopo era portarmi a letto,ma io...io ero troppo piccola!

Mi scostai e iniziai a correre via.

Le lacrime iniziarono a percorrere sul mio viso.

Mi ero illusa,illusa che per la prima volta un ragazzo fosse riuscito ad andare oltre l’aspetto fisico.

Quel ragazzo per me non esiste!

Josh mi vide correre via e mi inseguì,fino a raggiungermi.

Andai a rifugiarmi in un piccolo parco a poca distanza dal pub.

Ero lì,sola,seduta su una panchina a piangere,a rimarginare sulla mia vita,a trovare mille difetti su me stessa.

Josh mi venne vicino e m’abbracciò.

Avevo tanto bisogno di lui!

Iniziò a sussurrarmi dolci parole all’orecchio per calmarmi e mi pose un fazzoletto per asciugare le lacrime..

Il guaio ormai era fatto!

Tutto il trucco ormai era colato sul mio viso..

Ricordo ancora la nostra dolce conversazione:

<< Melody stai bene adesso? >>

<< Diciamo,guardami,sembro un mostro >>

<< Non sembri affatto un mostro,sei bellissima come sempre! >> mi rispose guardandomi fissa negli occhi

Se non fosse stato mio amico,avrei pensato ci stesse provando con me.

<< Non scherzare ho tutto il trucco colato >>

<< Ahahaha a causa della matita sembri un piccolo panda >>

<< Panda? >> chiesi stranita

<< Si,il MIO Panda! >> esclamò autoritario

<< Okay,allora tu sarai il mio... >>

<< Il tuo? >> chiese

<< Orsetto? >> dissi senza pensarci su due volte

<< Ok panda,torniamo a casa? >>

Io annuii.

La serata finì per il meglio. Da un dramma riuscii a trovare la felicità.

Avevo tutto quello che potevo desiserare: un migliore amico che mi sarebbe stato accanto per sempre!

Ritornando alla realtà...

<< Vogliamo uscire adesso? >> chiesi

<< Certo,arrivederci signora Herris >> disse salutando mia madre

<< Arrivederci,Josh >> gli rispose

Io e Josh ci avviammo verso la porta.

<< Ciao mamma >> urlai prima di sbattere la porta di casa

Dopo due minuti ci ritrovammo nel vialetto di casa a rincorrerci come due bambini piccoli.

D’altronde un pò lo eravamo ancora!

Josh iniziò a correre sempre più veloce e nel rincorrerlo inciampai in un piccolo vaso di fiori.

Josh scoppiò a ridere.

<< Invece di ridere,mi daresti una mano ad alzarmi? >> chiesi mettendo il broncio

<< Si ahahaha ok >> e mi tese una mano

Provai ad alzarmi,ma ricaddi subito a terra: mi faceva troppo male la caviglia e non riuscivo a poggiarla a terra.

<< Che succede? >>

<< Ehm.. mi fa troppo male la caviglia,non riesco a poggiarla a terra! >>

<< E il mio gelato? >>

Ma che sciocchino..io non riesco ad alzarmi e lui pensa al gelato!

<< Davvero stai pensando proprio adesso al gelato? >> gli chiesi infastidita

<< Ho un’idea! >> esclamò

Ho sempre avuto paura delle idee di Joah,è un bellissimo e dolcissimo ragazzo lo ammetto,ma non sempre ha idee adeguate alle situazioni in svolgimento.

<< Qua-qua-quale idea? >> domandai titubante

Josh senza rispondermi mi prese in braccio come una sposa e incominciò a camminare.

Non capivo che intenzioni avesse...

<< Che stai facendo? Mettimi giù che peso >> gli dissi

Non sono mai andata d’accordo con il mio corpo,ho sempre odiato il mio aspetto fisico,mi ritengo,tuttora,grassa e pesante.

<< Stai scherzando?Sei una piuma e poi,mi hai promesso il gelato...Non si scherza con il gelato! >>

Quel ragazzo è incorreggibile davvero...

Mi portò in braccio fino alla gelateria più vicina e mi offrì il gelato.

Non potevo avere un amico più dolce di lui.

E’ un cucciolo,il mio cucciolo!

<< Che gusti volete? >> ci chiese gentilmente la gelataia

<< Cioccolato e bacio >> rispondemmo in coro

Eh si,non solo eravamo migliori amici,ma avevamo gli stessi gusti anche per i gelati e per la musica.

<< Cucciolo lui! >> dissi con voce docile per non farmi sentire

<< Anche tu >> mi rispose

Ho la vaga sensazione che avesse sentito la mia esclamazione.

La gelataia preparò i gelati ed io pagai,glielo volevo offrire io a tutti i costi per ringraziarlo di quello che aveva fatto per me.

Ci stavamo allontanando molto lentamente per vedere se riuscivo a poggiare il piede a terra e camminare,però la gelataia ci richiamò.

<< Avete dimenticato il resto,tieni >> disse porgendomi il mio resto

<< Ma si figuri,lo tenga come mancia per la sua gentilezza >> le risposi

<< Mille grazie.... e comunque siete una bellissima coppia! >>

<< Noi? No,noi siamo solo amici,ottimi amici >> dissi abbassando lo sguardo

Sia le mie guance che quelle di Josh avvamparono.

Ci avviammo.

<< Sei carinissima quando arrossisci! >>

Josh era dolcissimo quando mi faceva i complimenti perchè era l’unico che riusciva a farmi sentire bella,al contrario di tutti.

Josh era soprattutto un bellissimo ragazzo.

Che m stessi innamorando di lui? E’ il mio migliore amico.....magari!

<< Anche tu non scherzi! >> gli risposi sorridendo

E scoppiammo entrambi in una sonora risata.

Aaaaaaah,il dolore alla testa ricominciò e d’impatto mi accasciai a terra. Questa volta le parole erano più chiare,ma sempre molto forti e confusionarie. Perchè mi stava capitando tutto ciò?

Non riuscivo a capire più niente.

L’unica frase percettibile fu :-Mi piaci come faccio a dirtelo!Oh no che succede?-

Di chi era quella voce,da dove venivano quelle parole,si riferivano a me?

Subito Josh,preoccupato,si avvicinò a me per controllare se stessi bene...

<< Tutto apposto? >> mi chiese cl battito a mille

<< Calmati,va tutto bene! >> lo rassicurai

<< Hai sentito anche tu quelle voci? >> continuai

<< Quali? >> mi rispose Josh allarmato

Eppure io avrei giurato che.....

 

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Capitolo 4
*** Cosa sta succedendo? ***


Avrei giurato di aver sentito qualcuno parlare,non posso essermelo sognata..

La mano iniziò a tremarmi fino a far scivolare il gelato,le gambe iniziarono a cedere...non riuscivo più a sostenermi.

Stavo per cadere!

Che mi sta succedendo?

Iniziai a riflettere,riflettere su tutto quello che mi stava accadendo,ma non riuscivo a trovare nessuna soluzione plausibile al mio problema.

Come era possibile tutto ciò?Cosa significavano quelle assurde voci?

<< Melody,Melody,Melody stai bene? >> continuò ad urlare una voce difianco a me

<< Si si sto bene Josh >> risposi incominciando ad alzarmi lentamente

<< Sicura? >> mi domandò visibilmente preoccupato

<< Si,Josh ora aiutami ad alzarmi...ehm chi sono tutte queste persone? >> domandai riconoscendo figure estranee intorno a me

<< Sono dei signori accorsi appena sei svenuta >> rispose abbrcciandomi

<< Sve..svenuta? >> sbottai

<< Si,ma adesso stai bene vero? >> mi chiese

Man mano le persone che si erano accerchiate intorno a me per lo spavento iniziarono ad andarsene.

Solo allora riuscii a capire cosa era appena accaduta,a causa dei forti dolori alle tempie devo essere svenuta.

Iniziai a guardarmi intorno..sembrava tutto così,così strano.

Avevo una strana sensazione,come un nodo alla bocca dello stomaco,il che mi succedeva solo quando avevo un brutto presentimento.

Lo sapevo,sarebbe successo qualcosa di brutto a breve!

Il problema è....cosa?Non ho intenzione di pensarci e magari è meglio se non ne parlo con Josh,potrebbe spaventarsi.

<< Melody a cosa pensi? >> mi riportò alla normalità la voce di Josh

<< Cosa? >> domandai sorpresa ritornando “dalle cosiddette nuvole” in cui mi ero persa a riflettere nuovamente

<< A cosa stavi pensando? >> mi chiese scandendo bene ogni singola parola per prendermi in giro

<< Ah ah ah molto maturo da parte tua,e comunque nulla che ti possa interessare >>

<< Ok >> disse prendendomi in braccio

Non mi ero decisamente accorta di esser stata 30 minuti accovacciata sul marciapiede con Josh difianco a me.

Possibile non me ne fossi accorta?Chissà cosa avrà pensato tutta la gente che passava e ci guardava per terra..

<< Non potevi ricordarti prima? >> domandai sarcastica

<< No! >>

<< Mettimi giù,riesco a camminare! >> urlai

Odiavo essere presa in braccio perchè peso troppo e due volte in un giorno solo è troppo da riuscire a sopportare.

<< Non se ne parla,non ti lascio finchè non arriviamo a casa tua >> esordì

Detto fatto.

In 20 minuti mi riportò a casa e i miei bei piedini non toccarono pavimento fino alla soglia di casa mia quando,per forza,dovette farmi scendere per aprirmi la porta di casa.

Era stato gentilissimo.

Finora non avevo mai fatto caso a quanto fosse gentile Josh nei miei confronti,ma d’altronde siamo migliori amici...

Giusto?Lo fa perchè siamo amici...

<< Non so che dire...grazie Josh non saprei che fare se non ci fossi tu! Ci sei sempre quando ho bisogno di aiuto,di conforto,di un amico e,soprattutto, di un abbraccio >> dissi col cuore in mano

<< Ti voglio bene ed averti come amica è il miglior ringraziamento che mi potessi fare >>

<< Sei l’amico migliore al mondo >> l’abbracciai

<< Certo,amico.. >> ripetè con flebile voce

<< Cosa? >> chiesi non avendo capito le sue ultime parole

<< Niente,niente >> mi rispose

Non era del tutto convinto..

Che gli stava accadendo? Non era più felice di essere mio amico? Eppure non era mai stato così gentile nei miei confonti...che si stesse innamorando di me?

Non può essere,è solo mio amico e poi me lo avrebbe detto...

Ci diciamo sempre tutto!

Non potrebbe mai nascondermi una cosa così importante..

Perchè tuto questo? Che ho fatto di male? Non lo so e non lo saprò mai....

Josh sta cambiando e non so perchè... Perchè non mi parla e mi dice cosa gli passa per la testa? Perchè sta diventando freddo quando si parla di sola amicizia? Che ho detto di sbagliato?

<< Bhè,grazie di tutto,io vado ciao >> dissi salutandolo con un bacio sulla guancia

Le sue guance incominciarono ad arrossire..

Lui?Arrossire?Josh?Il mio migliore che arroscisce ad un mio bacio?Che gli succede?

<< Sei arrossito? >> dissi scherzando

<< Io? Mannò,è...è...è solo allergia! >> disse inventando una scusa

<< Ma tu non sei allergico a nulla >> sbottai infuriata

Perchè mi stava mentendo? Perchè non voleva dirmi la verità?

<< Ehm..no,l’altro ieri sono andato a fare un’analisi ed ho scoperto di essere allergico a..a..una cosa con un nome strano che mi porta una forte allergia in questo periodo e per la quale arrossiscono le guance >> tentennò

<< Okay,ora vado >> lo salutai definitivamente prima di chiudermi la porta alle spalle

Non salutai nessuno,corsi velocemente per le scale fino a rinchiudermi a chiave in camera.

Avevo bisogno di riflettere,si,riflettere e riflettere fino a quando non sarei riuscita a comprendere la mia strana situazione.

Presi il mio diario da sotto al cuscino,e lo aprii con la piccola chiave che avevo al collo..

Iniziai a scrivere tutto: i miei pensieri,le mie paure,le mie insicurezze,quello che stava succedendo con Josh e tutte le voci che riuscivo a sentire nella mia mente..

 

Caro diario,

sono dinuovo io.

mi dispiace veramente se oggi ti ho lasciato alla tua solitudine,ma non potri mai immaginare quante cose siano successe in queste poche ore,ebbene sono qui pronta a raccontare...

Oggi è stata una giornata letteralmente atroce..

Il gelato con mio orsetto è stato fantastico,Josh è solcissimo..mi ha perfino portata come una sposa fino alla gelateria.

Non riuscivo a poggiare la caviglia a terra a causa di una piccola storta presa fuori i gradini di casa..

Questo la mamma non dovrà mai saperlo,intesi?

Purtroppo dopo il gelato è successo di nuovo,ho sentito di nuovo quello strano dolore alla testa e tante parole in disordine..

Stavolta,però,è stato diverso perchè ho capito una frase,secondo me la più importante: -Mi piaci come faccio a dirtelo!Oh no che succede?- che starà mai a significare?

Josh era difianco a me,ma non ha sentito nulla...Come è possibile tutto ciò?

Il problema di base è che sono sve..sve..svenuta!

Non ero mai svenuta in vita mia!

Appena essermi svegliata ho sentito uno strano nodo alla bocca dello stomaco e tu sai benissimo che mi accade solo quando ho un brutto presentimento..

La cosa di cui ho più paura è che i miei brutti presentimenti avvengono sempre..

Cosa accadrà? Cosa deve accadere di così brutto? Che mai può stare a significare tutto questo?

Non pensiamoci..

Devo parlarti di un altro argomento molto importante che mi sta tormentando..

Hai notato che Josh è diventato molto più genitile nei miei confronti?

Oppure che rimane deluso dell’argomento ” solo amici ” ?

Che gli sta succedendo? Perchè non vuole più aprirsi con me? Prima eravamo così uniti,ci raccontavamo tutto..

Oggi per ringraziarlo gli ho dato un bacio sulla guancia come sempre,ma...è stato diverso!

Ho provato strane sensazioni nel momento in cui le sue guance sono arrossite..

Non lo avevo mai visto arrossire!

Ti starai chiedendo quale sia la cosa che mi ha fatto più arrabbiare?

Bhè,mi ha mentito...si,mi ha detto che soffriva di una nuova strana allergia che fa arrossire le guance e tentennava,sono del tutto sicura che questa “allergia” non esiste e che se la sia inventata solo per sviarmi dal vero motivo..

Stai pur certo che prima poi capirò cosa gli sta succedendo!

- << Melody vieni immediatamente giù >>urlò mia madre dal piano di sotto

Che stava succedendo?Presto lo scoprirò..

<< Arrivo mamma! >> urlai a mia volta affinchè sentisse -

Diaro,come al solito,devo abbandonarti perchè mia madre mi chiama...

Ti avviserò al più presto!

  Baci,la tua Melody sconfortata...

 

Chiusi con una mano il mio diario e lo poggiai sotto il cuscino.

Aggiustai la matita colata a causa delle lievi lacrime scese al solo pensiero di poter perdere Josh..

Era come un fratello per me e sempre sarebbe dovuto rimanerlo!

Scesi di fretta le scale e in un attimo mi ritrovai dinnanzi a mia madre,la quale mi fece la solita ramanzina per non aver avvisato il mio ritorno.

Mia madre è molto protettiva con me,ma non ho mai capito il perchè!

<< Mamma lo so,ho avuto un contrattempo importante! >> continuai a ripeterle finchè non mi interruppe

<< Va bene cara,ma adesso chiama Daisy,ti avrà provato a chiamare mille volte inutilmente,non le hai mai risposto,è in pensiero >>

<< Subito mamma! >> le risposi correndo a prendere il telefono di casa

Povera la mia Daisy,non l’avevo avvisata dell’uscita con Josh...chissà che spavento la mia cucciola!

Digitai velocemente il suo numero di casa e pigiai il tasto dell’inoltro di chiamata.

Il telefono iniziò a bussare..

<< Pronto? >> sentii rispondere dall’altro lato della cornetta

<< Daisy? >> dissi a mia volta

<< Melody finalmente,ma dove ti eri cacciata?Sono stata in pesiero,perchè non rispondevi al telefono? >>

<< Daisy calma,una domanda alla volta. Ero andata a prendere un gelato con Josh,ma abbiamo avuto un piccolo contrattempo >> la rassicurai

<< Del genere? >>

Passarono 20 minuti,ma riuscii a raccontarle tutto quello successo per filo e per segno.

Ovviamente omettendo la piccola disputa avuta con Josh,sapevo che lei ne era follemente innamorata e non avrei voluto creare altri casini fra i due.

<< Capito adesso? >>

<< Si >> mi rispose tranquilla

<< Daisy ti lascio,ci vediamo domani a scuola? >>

<< Eggia,il sabato e la domenica passano troppo in fretta! >> mi rispose

<< E come sempre hai ragione,ciao Day >>

<< Ciao Mel >>

E la chiamata terminò.

Con tutti i miei amici ho dei soprannomi,ci vogliamo bene soprattutto per questo,perchè ognuno di noi è unico.

Per Josh sono Panda e lui è Orsetto,per Daisy io sono Mel e lei e Day,invece con Emily non ho soprannomi!

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------SPAZIO AUTRICE:
Hey bella gente...
So benissimo che non mi avete sentita nel capitolo precedente,
vi chiedo scusa per questo!
Spero vi piaccia la mia storia nuova...
Fatevi sentire miraccomando!
Baci....

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Capitolo 5
*** Sarà solo un raffreddore? ***


La luce iniziava a trasparire da dietro le tende della finestra di camera mia,qualche raggio iniziò ad abbagliare il mio viso fino a svegliarmi del tutto.

Ecco che incominciava di nuovo la settimana,aveva ragione Daisy..il sabato e la domenica passano troppo velocmente!

Iniziai a stropicciare gli occhi e sbadigliai,nonostante tutto ero ancora assonnata.

Iniziai a togliere le coperte,mi sedetti sul letto e infiliai le ciabatte...

Mi soffermai a guardare il sole che sorgeva da uno spazio della finestra.

Che spettacolo meraviglioso,riflettei.

Mi alzai lentamente e,continuando a sbadigliare,mi avvicinai allo specchio per vedere lo stato in cui mi trovavo,inutile dire che con i capelli scompigliati ed il trucco sbavato della sera prima avrei spaventato chiunque.

Decisi di correre in bagno a sciaquarmi il viso per risvegliarmi del tutto.

Dopo ciò presi la borsa con i trucchi e cercai di struccarmi.

*Oh no,che ore saranno?* La mia solita sbadataggine mi ha portato,inconsciamente,a non notare l’orario. Corsi fuori dal bagno e mi buttai sul letto.

Erano le 7 e,fortunatamente,ero in perfetto orario..

Misi una maglia addosso e decisi di scendere a fare colazione,è risaputo che la colazione è il pasto più importante della giornata e mi darà la carica per affrontare 5 ore di scuola..

Uscii fuori dalla camera e la chiusi a chiave. In casa siamo solo io e mamma,perchè papà è sempre a lavoro,però è risaputo che le mamme sono le più curiose,quindi meglio prevenire..

Scesi il primo gradino quando..

Etciù Etciù!

Iniziai a starnutire.. Come è possibile?Non ho mai avuto il raffreddore..che strano! Iniziai a riflettere...

Feci per poggiare il piede sullo scalino successivo,ma accolta ancora nei pensieri,poggiai male il piede e scivolai di schiena per tutta la scalinata.

La mia solita fortuna,pensai fra me e me...

La schiena mi faceva malissimo,avevo preso proprio una bella botta!

Ovviamente,il tonfo causato dalla mia goffaggine,aveva fatto preoccupare mia madre che,immediatamente,era corsa di fianco alle scale.

<< Tutto bene? >> mi chiese mia madre in preda al panico

<< Si,sto ben...Etciù >> uffa,di nuovo,pensavo di essermene liberata

<< Ma cara,avrai mica il raffreddore? >>

<< Mannò mamma,non preoccuparti,sarà allergia.. >>

Le mentii,dovevo ancora capire da dove proveniva quello strano raffreddore ed era inutile farla preoccupare per nulla.

Detto ciò mia madre si calmò e mi aiutò a rialzarmi.

Entrai frettolosamente in cucina per fare colazione,non avevo molta fame,infatti,presi solo un pò di pane tostato con marmellata alla pesca.

Risalii le scale e mi rifugiai in camera mia per vestirmi.

Nel frattempo si erano già fatte le 7,30 e alle 8 sarei dovuta essere in classe..

Ce la farò? mi chiesi aprendo l’armadio

Etciù! Questo suono mi stava dando sui nervi e in più mi sentivo un piccolo straccio usato.Che brutta situazione. Sfortunatamente non potevo fare molte assenze a scuola,avrei rischiato di essere bocciata.

Presi un fazzoletto e iniziai a soffiarmi il naso.

Dopo 10 minuti a fissare il vuoto nel mio armadio trovai l’ispirazione.

Decisi di indossare un top rosso con le maniche a tre quarti,un cardigan nero con la bandiera dell’inghilterra per non prendere freddo e rischiare di ammalarmi,un jeans stretto azzurro e le mie fidate blazer rosse.

Scesi molto piano le scale.

Misi gli ultimi libri in cartella e la poggiai sulla poltrona all’entrata.

Risalii in camera per finirmi di preparare.

Era tardissimo e dovevo sbrigarmi.

Aggiustai i capelli e feci una bella treccia a spina di pesce,che mi aveva insegnato la mia migliore amica Daisy,all’inizio ero molto impacciata ma dopo vari mesi ci ho fatto l’abitudine.

Misi un filo di matita,il mascara e finalmente ero pronta.

Sull’uscio della porta di camera mia mi ricordai di aver dimenticato due cose fondamentali: la collana dell’infinito con scritto “Forever Directioner” e il mio diario,il quale portavo sempre con me.

Si,sono una Directioner e ne vado fiera.

Apparte il loro aspetto fisico,li amo perchè grazie a loro,alle loro canzoni ho riscoperto il vero senso della vita,mi hanno aiutato a sconfiggere tutte le mie paure,ad andare avanti e non abbattermi a causa dei giudizi delle persone.

Le persone possono essere cattive e senza cuore,non pensano a quanto una persona possa aver sofferto,si basano unicamente sulle loro convinzioni.

Ho passato momenti veramente brutti: ci fu un periodo in cui iniziai a farmi del male inconsciamente,non me ne rendevo conto,sapevo solo che mi faceva stare bene,ma non era così.

Era diventato più forte di me. Non riuscivo a trovare una via d’uscita,quel qualcosa che mi avrebbe fatto superare tutto sempre col sorriso.

Solo dopo vari mesi,Josh,Daisy e loro mi aiutarono,con difficoltà,a superarlo..gli unici che c’erano sempre,che mi sostenevano sempre,anche nel torto!

Adesso posso dire di aver ritrovato “la mia pace interiore”!

Etciù,Etciù..eccoli ancora,non ce la faccio più!

Mi distolsi dai miei pensieri e scesi le scale,presi la borsa e mi avviai verso la porta di casa.

<< Mamma,io vado a scuola,è già tardi...Etciù >> dissi a mia madre che mi ascoltava dalla cucina

<< Ok,sicura di stare bene? >> mi chiese a sua volta

<< Certo >> dissi prendendo un fazzoletto dal pacchetto che avevo in tasca

Uscii e chiusi la porta alle mie spalle.

Presi il mio I-Pod e iniziai ad ascoltare Summer Love,quella canzone...quanti ricordi!

Iniziarono a scendere le lacrime.

Iniziai a camminare,ero a pochi metri dalla scuola quando il raffreddore si fece sempre più forte,non riuscivo più a smettere di starnutire.

Dovetti sedermi su di una panchina a poca distanza dal punto in cui mi ritrovavo perchè vedevo tutte le immagini che si muovevano,avevo la vista offuscata e non riuscivo a rimanere in piedi senza oscillare.

Ero veramente spaventata.

Iniziai a chiedermi cosa mi stesse succedendo,tutto questo non era normale!

Iniziai a notare un’immagine dinnanzi a me,ma chi poteva mai essere? Ormai era tardi,tutti erano a scuola..

<< Melody?Sei tu?Ti senti bene? >> mi domandò una voce familiare

<< J..Josh? Etciù >> chiesi

<< Ti sei presa un bel raffreddore a quanto vedo >> ridacchiò

<< Non c’è niente da ridere >> gli risposi

Riaprii del tutto gli occhi lentamente e,appoggiandomi a lui,mi alzai in piedi.

Erano quasi le 8.

<< Josh,che ci fai ancora qui? >>

<< Ho fatto tardi,stavo andando a scuola! >> mi disse

Menomale che esiste lui,senza non saprei come vivere...E’ il mio migliore amico,c’è sempre stato e sempre ci sarà,gli voglio un mondo infinito di bene.

Non so come faccia,ma arriva sempre al momento giusto! E’ il mio orsetto..

<< Ti prego,andiamo insieme? >> gli chiesi

<< No,non stai bene,ti riporto a casa >> disse per poi avvicinarsi

<< NO,JOSH,ANDIAMO A SCUOLA! >> gli urlai contro

All’inizio era titubante,ma poi acconsentì alla mia richiesta e insieme arrivammo a scuola.

Erano le 8 e 5 minuti quando varcammo il cancello di scuola,ma fortunatamente la professoressa era in ritardo.

Non avevo mai corso così tanto.

Entrammo subito in classe.

Ebbene si,Josh era stato bocciato l’anno scorso,ragion per cui adesso eravamo in classe insieme.

Non era stata colpa sua,era bravissimo a scuola,come lo è ora d’altronde,lo incastrarono.

Dei ragazzi fecero uno scherzo al preside e incolparono lui perciò venne bocciato. Lui non si oppose perchè era comunque felice di venire in classe con me.

Mi sedetti velocemente al mio banco e,dopo pochi istanti,la professoressa di storia entrò in classe.

Era risaputo che la prof.Smith era una donna ansiosa,precisa e molto severa,soprattutto con me.

Era una donna di media statura con in capelli rossi e ricci ed un naso spaventoso.

Faceva ridere perchè era leggermente grassottella e certe volte non entrava nella sedia e doveva spiegare all’impiedi.

La cosa che più odiavo di lei? Il fatto che ogni volta che pronunciava la p sputacchiava. E’ una cosa che detesto. Non è una cosa bella a cui assistere,di sicuro.

Etciù,ed ecco che gli starnuti ricominciarono,non mi sentivo affatto bene.

La professoressa iniziò a spiegare e passò un’interminabile ora. Passati 5 minuti,però,iniziò ad in interrogare.

<< Chi ha intenzione di farsi interrogare? >> chiese alla classe,ma nessuno ebbe il coraggio di alzare la mano

Tutti la temevano.

*Ti prego non chiamarmi,ti prego non chiamarmi* pregai nella mia mente...

Il naso iniziò a formicolare,me lo sentivo,stavo per starnutire,ma non potevo,avrei fatto una figuraccia perchè c’era un silenzio tombale in classe.

Troppo tardi perchè..

Etciù,Etciù,Etciù! Ecco come rovinare il silenzio e fare brutta figura,di questo sono la regina assoluta...

Presi il fazzoletto e iniziai a soffiarmi il naso nel modo più silenzioso possibile.

Sentii Josh che ridacchiava. Mi girai e gli lanciai un’occhiataccia.

<< Ah,è così ha voglia di scherzare signorina Callagan? >> mi chiese la professoressa

<< Ma veramente io...Etciù >> tentai di rispondere

<< Si muova,venga qui,è interrogata! >> urlò

Mi alzai lentamente dalla mia sedia,presi il quaderno e mi avvicinai alla cattedra.

La professoressa mi squadrò da testa a piedi ed iniziò a sfogliare con accuratezza tutto il mio quaderno di storia.

Chiuse lentamente il mio quaderno e parlò:

<< Bene,mi parli un pò della seconda guerra mondiale >> ed ecco che due piccoli sputi arrivarono sulla mia maglietta nuova..

Che schifo pensai,ma non lo diedi a vedere,non potevo permettermi un altro brutto voto,altrimenti addio estate!

Iniziai a spiegarle tutto il paragrafo per filo e per segno senza omettere nemmeno un particolare.

Ero fiera di me!

La professoressa diede uno sguardo al registro,poi disse:

<< Cara Melody,ho notato che hai studiato per oggi vorrei metterti 7 e farti recuperare il 5 dell’ultima volta,ma vorrei farti un’ultima domanda >>

<< Certo prof. >> le risposi cortesemente e sperando di ricevere una domanda facile

Iniziai a ripassare in mente tutto il programma,soprattutto le cose che non ricordavo perfettamente.

Poi la fatidica domanda arrivò:

<< Riguarda quello studiato in passato,sai dirmi qualcosa su Napoleone Bonaparte? >>

SI! riflettei,era uno degli argomenti che preferivo in assoluto,grazie prof!

Stavo per rispondere quando il naso ricominciò a formicolare,sembrava stessi per starnutire,ma non fu così,sentivo la stessa sensazione di poche ore prima..

La testa cominciava a far male,vedevo tutto sfocato e la stanza cominciava a ruotare intorno a me,le gambe oscillavano,non riuscivo più a sostenermi in piedi,sentivo che stavo per..per..cadere!

Bum! Caddi a terra battendo forte la testa e svenni di colpo.

Le ultime cose che riuscii a percettire furono le parole della mia professoressa e la corsa di Josh che stava correndo dal suo posto per vedere come stavo.

Tutto troppo tardi!

                                                                                                                                                                                                -----------------------------SPAZIO AUTRICE:
EI BELLA GENTE COME BUTTA?
ok torniamo seri,sono spiacente di avervi fatto aspettare a lungo
tra la scuola,la danza e i compiti non ho avuto tempo
SCUSATEMI <3
Fatemi però sapere che ne pensate eh? ahahah :
)

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Capitolo 6
*** Sogno o realtà nascosta? ***


Ma che...

Vedevo tutto buio,gli occhi erano pesanti,la botta era stata tremenda.

Non riuscivo a capire che mi era appena accaduto: un attimo prima ero in un luogo ed in un attimo dopo tutto vuoto,tutto scomparso..

Udii qualche suono.

Iniziai ad aprire gli occhi,ma ancora non avevo una visione nitida del posto in cui mi ritrovavo.

Sicuramente non era la mia classe,ma era...

L'infermeria?

Iniziai a chiedermi come facessi ad essere in infermeria,poi un flashback pervase la mia mente.

Ero in classe ed ero stata interrogata da poco a causa di uno starnuto,quando un forte giramento di testa mi fece barcollare,cadere e sbattere forte a terra.

Ecco il perchè del forte dolore che in questo momento provo alla testa.

Cosa è successo? Ecco la domanda più importante...

Sfortunatamente non ho ancora la risposta.

Cercavo invano di alzare la parte superiore del mio corpo e mettermi a sedere.

Un forte giramento di testa fece,però,ribbattere la mia testa contro il morbido cuscino.

Ahia,pensai fra me e me..

Qualcuno,per mia fortuna,sentì il tonfo e mi si avvicinò con cautela.

Sentivo dei passi avvicinarsi sempre di più al lettino dell’infermeria su cui giacevo sdraiata.

Chiusi velocemente gli occhi facendo finta di dormire.

<< Melody.. >>

Qualcuno stava parlando,ma non riuscivo a capire di chi fosse quella voce così soave e dolce allo stesso punto,quasi come quella di una mamma che ritrova la figlia dopo molto tempo.

<< Melody..sveglia.. >>

Ribadì.

Decisi di rispondere e aprire nuovamente gli occhi,ma,appena aperti,notai che dinnanzi a me non vi era nessuna forma vivente.

Come è possibile? pensai...

Sarà stata la mia fervida immaginazione,non c'è nessuno qui!

Strano che nessuno fosse venuto a controllare se stessi bene..

Chissà che ore saranno.

Non riuscivo a ricordare nulla di tutto ciò che era ,probabilmente,avvenuto dopo la mia caduta.

Se ci ripenso non oso immaginare cosa succederà quando rimetterò piede sulla soglia della porta della mia classe. Che vergogna!

Decisi di riposarmi un po,d'altronde non avevo niente di meglio da fare..

Chiusi gli occhi e sprofondai in un sonno profondo.

Per la prima volta in tutta la mia vita iniziai a sognare..era una strana,ma al contempo,bella situazione.

Era tutto così surreale,come in un mondo parallelo.

Mi trovavo in una specie di civiltà sottomarina..

Possibile?pensai

Eppure era tutto così bello,sembrava così ...VERO!

Però era tutto molto strano perchè,sicuramente,nella realtà,non possono esistere persone per metà umane e per metà pesce..

E' scientificamente impossibile.

Iniziai a girovagare invano per le strade di quella città a me ignota.

Mi sentivo osservata.

Ero l'unica con i piedi,mi sembra logico essere osservata...riflettei.

<< Melody,Melody >> di nuovo quella voce,ma come è possibile?

D'improvviso decisi di seguire l'istinto e perciò andare dove la voce misteriosa mi stava conducendo.

Il problema era che non riuscivo a capire dove dovessi andare.

E adesso? pensai

"Potrei chiedere informazioni a qualcuno,ma mi capirebbero?E poi cosa potrei mai chiedere: Ehy scusa una voce mi perseguita dove posso andare?..Mhh sarebbe del tutto illogico"

<< Melody,vieni,segui il tuo cuore >> ripetè

Il mio cuore?E come faccio?

L'ascoltai con attenzione,proprio come mi era stato suggerito,e una nuova strada illuminata mi si era aperta davanti agli occhi.

Capii immediatamente che era quella la strada da percorrere.

Che cosa strana...

Iniziai a correre ad occhi chiusi,anche se ancora dovevo capire come facessi a correre e respirare sott'acqua.

Ma d'altronde era un sogno e nei sogni si può fare di tutto,altrimenti non sarebbero più sogni.

Mi fermai poco dopo dinnanzi ad un grande castello..

<< Piccola mia,sei arrivata >>

Piccola mia?Sei arrivata? Che significava tutto ciò?Dove ero arrivata?Che ci facevo lì davanti? Perchè piccola mia?Che legame vi era tra me e quella “voce”?

Troppe domande e la mia testa stava per scoppiare.

Non capivo..

Che c'entravo io con un mondo sottomarino immaginario,di chi era quella voce,perchè mi trovavo lì,perchè proprio io..

Provai a parlare:

<< Chi sei? >> dissi con voce flebile

<< Non c'è bisogno che tu sappia chi sono,ti basta sapere che sei a casa >>

A casa? Ma come è possibile? Io la ho una casa,sulla terra però!

<< Casa? Dove mi trovo? Che c'entra tutto ciò con me? >> domandai in attesa di una risposta che mi aiutasse a capire..

Evidentemente non era la risposta che io volevo.

<< Troppe domande bambina mia,saprai tutto a tempo debito >>

Bambina mia?

Un'ombra di una sirena mi apparve davanti agli occhi. E in un soffio di dissolse nell’acqua.

Sfortunatamente non vidi il suo volto,ma capivo già che era bellissima.

Solo che non comprendevo questo sogno cosa volesse rivelarmi..

Poteva esserci un legame tra me e lei,forse un qualcuno che non conosco che sarà importante nella mia vita? Non saprei,spero solo di riuscire a capire,col tempo,qualcosa in quest’oscuro mistero che travolge la mia mente.

All'improvviso tutto nero!

Tutto ciò che avevo intorno:il mare,la città,quella sirena,le persone..Tutto era diventato nero e niente più riusciva a trasparire.

Era come se tutto fosse scomparso,come se tutto fosse stato uno sbaglio da cancellare,da far scomparire nel nulla.

Che cosa stava accadendo..mi chiesi.

Un suono assordante fece rimbombare le mie tempie.

Mi alzai di scatto. Aprii gli occhi come d’impulso.

Il sogno era finito in un attimo.

Dovevo assolutamente decifrare il messaggio di quel meraviglioso sogno..

Che c’entrava quel sogno con me? Perchè avevo sognato per la prima volta e perchè proprio un mondo di sirene?

In qualche modo doveva esserci un legame con me,non poteva essere tutto buttato al caso.

Potrebbe aiutarmi a capire i vari strani avvenimenti di quei giorni.

Vidi di scatto qualcuno affrettarsi per venirmi incontro.

...Josh?

Si,era proprio il mio orsetto.

<< Melody,Melody stai bene? Mi hai fatto preoccupare. Come ti senti? Vuoi un altro cuscino o un.. >> disse tutto d'un fiato

Lo interruppi << Josh,calmati,respira,sto bene >>

<< Sicura? >> mi chiese titubante vedendomi visibilmente scossa

<< Certo >> risposi tentando di alzarmi

Involontariamente ricaddi su quell’insulso lettino che mi attirava come un buco nero: tutto entra,nulla sfugge!

Si avvicinò a me e mi abbracciò come solo lui sapeva fare..

Era così...caldo!

Decisi di non parlare a Josh del mio strano sogno,ma dedussi che avrei dovuto ampliare le mie ricerche nel campo marino e anche sulle sirene.

Doveva per forza esserci un nesso logico in tutto ciò!

Quel dolce abbraccio in cui eravamo rimasti incastonati io e Josh si era sfortunatamente sciolto a causa dell’interruzione da parte dell’infermiera venuta a visita.

Josh si scostò imbarazzato e si sedette su una sedia girevole di fianco al mio lettino.

Non aveva nulla di cui imbarazzarsi in realtà perchè l’infermiera Rose era molto anziana e di queste cose non ne capiva granchè.

<< Allora come si sente signorina Callagan? >> mi chiese l’infermiera

<< Bene,cosa mi è successo? >>

<< Non si preoccupi,niente di grave,un lieve giramento di testa a causa della pressione bassa >> mi disse sicura di sè.

Pressione bassa? Non ho mai soffeto di pressione bassa..

<< Ok >> mi limitai a dire

Da un lato ero contenta di tutto ciò: avevo saltato l’interrogazione della prof.Smith,avevo sognato un mondo sottomarino di sirene e,finalmente,il raffreddore da me tanto odiato sembrava essere scomparso del tutto.

Un pensiero sfuggevole pervase la mia mente:il mio diario,la mia cartella!

Aspettai ansiosamente che l’infermiera uscisse dalla stanza e rimanere sola con Josh.

Mi alzai frettolosamente dal lettino e iniziai a barcollare leggermente,quando,Josh,con un passo,mi prese prima che potessi ricadere.

<< Grazie >> dissi facendogli gli occhioni da cucciolo

<< Di cosa hai bisogno? >> chiese sbuffando e ridendo nello stesso tempo

<< Aiutami ad andare in classe a recuperare la mia cartella,è di vitale importanza! >> esclamai

<< Diario? >>

<< Yes babe >> risposi

Come faceva a capirmi al volo rimaneva ancora un mistero a Melodylandia.

A passo svelto riuscimmo a scappare da quella prigione e arrivare in classe sani e salvi.

Passai fra i banchi fino a raggiungere il mio.

Fortunatamente era tutto al suo posto: sia la cartella che il giubbino erano appesi alla mia piccola sedia.

Ma il diario?

Con grande furia staccai lo zainetto dalla sedia e iniziai a cercare il diario al suo interno,ma..non c’era!

PANICO! E adesso? Chi mai avrebbe potuto rubare il mio diario mentre io ero in infermeria? E se non lo avessi portato? No,non può essere,lo porto sempre e stamattina in classe l’avevo.

<< J..Josh? >> balbettai

<< Si? >>

<< Non..non c’è! >> dissi quasi scoppiando in lacrime

Lui mi guardò stupito,come se non si aspettasse quella mia risposta..

Un’idea passò nella mia mente: l’armadietto.

Probabilmente,prima di entrare in classe,devo averlo messo nel mio armadietto,come mi è solito fare.

Sempre a passo veloce riuscimmo a raggiungere il mio amato armadietto verde. Misi velocemente la combinazione e l’anta mi si spalancò davanti.

Ma..il mio diario lì non c’era! Oh oh..

--------------------------SPAZIO AUTRICE:
Ciao belle bimbe,eccomi tornata..
Spero vivamente che la storia vi piaccia,
ma vorrei preannunciarvi che..
So benissimo che il sogno non è dettagliato,era quello che volevo:
questo sogno è affrettato,avventato...lei si poggia e inizia a sognare,
ma quello che vede non è nitido ragion per la quale non vede il volto della donna
e tutto diventa cupo..nei capitoli successivi rifarà lo strano sogno,
ma in modo alquanto diverso,vedrà parte del volto e......bho!
Ciauuuuuu

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