amore e odio

di tsu kun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** rosso e nero ***
Capitolo 2: *** cap 2 - emozioni a Tottori ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 - rivelazioni ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 - non scappare al tuo destino! ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 -quello che non ti ho mai detto ***



Capitolo 1
*** rosso e nero ***


                                                                              1-rosso e nero

Mi hai insegnato ad amare, ma no,non mi hai insegnato cos’è l’odio.Mi hai insegnato cos’è una persona,ma non mi hai insegnato cosa sono io..cosa sono in un pianeta popolato da esseri umani..cosa sono mamma?Perché prima di scomparire dalla mia vita non me lo hai insegnato?perché?insomma,so che l’amore è rosso come il sangue e l’odio nero come l’infinito…ma tu sei andata via da me e la mia vita a perso di significato…mamma…..oh mamma Yukiko …..
 
“l’amore è tutto ciò che completa un uomo”
“ma mamma…” “ascolta Shinichi..tu devi provare solo amore…..l’odio te lo spiegherò bene quando sarai più grande amore mio..”
“io voglio saperlo adesso!” replicai e allora mia madre disse “hai solo 8 anni Shinichi….”
Allora mi rassegnai all’evidenza
 
E oggi,o cara mammina,a distanza di 20 anni tu sei giù in quella fredda tomba dove campeggia la scritta “addio Yukiko,ci mancherai. sempre”
Non mi hai mai insegnato cos’è l’odio. Mai. e ora io non faccio che piangere la tua scomparsa..
 
 
 
--
 
 
 
La pioggia sferzata dal vento picchiettava nelle finestre di villa kudo.Io ero li. Nella biblioteca colma di libri opera del grande Yusaku kudo sparito a New York misteriosamente. io me ne stavo li. seduto su una vecchia poltrona di seta rossa con gli orli in pizzo.Una ricamatura fatta da mia madre pochi anni fa. Guardavo con insistenza una coppa luccicante.Era l’unico ricordo rimasto di mia madre morta dopo l’incendio del 4 maggio …..
 
“tranquillo caro questa sera ti preparerò una cenetta con i fiocchi” disse mia madre a mio padre
“ci conto cara!” rispose energico lui ma a quel punto,come mia abitudine m’intromisi “e a me non spetta una bella cenetta?”
“sei incorreggibile Shinichi” disse mia madre coprendosi il bel volto con le mani
 
Ricordare quelle cose mi faceva sentire sempre nostalgico,ma mai quanto quella volta..mi mancava terribilmente .. la mia bellissima mamma…
 
Mangiammo tutta la cena.Squisita…”papi mi leggi il libro di Doyle che mi piace tanto?” chiesi con gli occhietti da cucciolo
 
Una lacrima mi stava scendendo  per il viso,quella andò a bagnare calda il suolo.
 
Mio padre sbuffo
“andiamo Yusaku,come fai a dire di no a un cucciolo come il nostro Shinichi?” accorse mia madre
“e va bene” sbuffò divertito mio padre “ma solo una!” rise di gusto e cosi feci anche io
 
Un suono acuto provenire dalla porta mi distolse da quel flusso di pensieri.. il campanello.
“arrivo” gridai e cosi andai ad aprire la porta
“era ora Shinichi!” gridò la Mouri
“scusami Ran…io…” “stavi pensando a tua madre vero Shinichi?”
“è più forte di me!” esclamai fuori di me  chiudendo inconsapevolmente la porta in faccia alla mia fidanzata e lei come prevedile si mise a suonare e a bussare violentemente,ma io,non le badavo e tornai alla mia poltrona e tornai ai ricordi che scorrevano inesorabilmente nella mia mente
 
Papà mi lesse mezzo romanzo di Doyle prima che mi addormentarsi come un sasso sulle ginocchia di mio padre che mi accarezzò capelli corvini e mia madre mi prese dolcemente e mi adagiò nel letto caldo e sicuro e scampò a mio padre dicendo “amore,io vado allo spettacolo…quello di cui ti ho parlato..”
“Si cara..”disse nervoso  
 
Non la vidi più. Mai più.
 
Io intanto dormivo come un sasso nella mia camera. E sognavo. Sognavo di diventare un grande detective.
 
Sentii uno squillo.Il telefono.Non ci badai.Non risposi,me ne rimasi immobile su quella poltrona perché non volevo fermare quei dolci ricordi
 
Un botto mi destò,Era un rumore forte. Squarciò il dolce silenzio notturno.Poi senti grida confuse. Sentii mio padre che si precipitava fuori e faceva sbattere la porta,poi fu tutto confuso,perché mi addormentai,ma non era sonno naturale…forse un gas.
Fatto sta che quando mi svegliai mi faceva un gran mal di testa e…
 
I ricordi s’interruppero quando sentii lo squillo sempre più forte. Quel rumore mi rimbombava nella testa  e cosi,scocciato mi decisi a rispondere
 
“pronto?!?” dissi con tono brusco. Troppo brusco.
“hey amico! È cosi che mi saluti dopo tipo 10 anni che non ci vediamo?!?” rispose una voce calma ma allo stesso tempo eccitata
“Heiji?Heiji Hattori?”dissi io incredulo “sei proprio tu amico mio?”
“e chi sennò? Shrek?” rispose ironico il mio amico
“…………” non avevo parole per esprimermi ma con mio grande sollievo fu lui a parlare.
“che ne dici se ti invitassi nella mia villa di Tottori per un week end fuori dagli schemi?” lo disse con voce eccitata e sprizzante di gioia.Io lo odiavo in quel momento. Perché lui si ed io no?perchè lui è felice e io mi rifugio nei ricordi?
“si”risposi secco io
“Scialla fratello!” gridò “un po’ d’energia!”
“scusa Hattori,ma ora non mi sento in grado di ridere”
Il mio amico dall’altra parte del telefono scosse la testa. “tua madre..” pronunciò “kudo!sono passati vent’anni!tu ne avevi 8 quando successe!e ora ne hai 28!” gridò falsamente arrabbiato poi chiuse dicendo “domani alle 10.30 davanti al bar “vermot*” e vedi di essere puntuale!” mi sgridò divertito e chiuse la chiamata
 
Indispettito tornai al mio divanetto per continuare la mia attività di pensieri
 
….e vidi una cassettina arancione posata sul tavolo cosi decisi di prenderla e inserirla nella tivù.
Mentre la guardavo restai semplicemente sbalordito …
 
 
 
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Era diversi giorni che quella meravigliosa creatura piangeva chiusa nella sua camera nella casa affianco a villa kudo .. piangeva. Per causa del suo unico e primo amore. L’uomo che era come un padre per lei tentava invano di consolarla ma con scarsi risultati,aveva un rivolo di sangue che le scorreva sulla fronte e piangeva…ormai stava consumando tutte le sue lacrime..ma non le importava..avrebbe solo voluto stringere il suo amore tra le braccia,stringere me tra le sue braccia !
 
 
 
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La cassetta ritraeva una donna bionda con gli occhi smeraldo…ne restai incantato e spaventato allo stesso tempo. Era la donna più bella e sexy del mondo
 
 
Senza accorgermene mi addormentai con il pensiero di quella maledetta bellissima donna.
 
 
 
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“tonto svegliati!” urlò qualcuno ma io,ero troppo confuso per capire chi fosse e cosi mi strofinai energicamente gli occhi e vidi chi era quella furia che mi aveva svegliato “RAN!” esclamai con la bocca impastata dal sonno
“era ora!ti ricordo che dobiamo incontrarci con heiji e kazuha alle 10.30,e sono già le 9!” sibilò lei irritata. Io mi battei una mano sulla fronte “come ho fatto a dimenticarmene?” strillai “devo fare subito colazion..”
“tranquillo la colazione è già pronta” sospirò ran rassegnata
“sei la migliore!” esclamai correndo in cucina. Trangugiai d’un fiato la colazione e mi diressi al bagno per lavarmi.
Mi spogliai e mi inserii in doccia,dopo di che accesi l’acqua che inizialmente era gelata ma man mano andava scaldandosi finché non mi sentii al caldo protetto da quell’acqua tanto dolce sulla mia pelle…
“shinichi!” mi gridò dietro ran infuriata “hai finito!?!”
“si tesoro” esclamai per farmi sentire “mi vesto e scendo”
 
Mi festi in tutta fretta:polo bianca e verde dove sopra campeggiava la scritta “tokyo spirits”,un paio di jeans strappati qua e la e le mie solite scarpe bianche e rosse
 
“era ora” disse ran esasperata “su su sono le 10.25 muovitiiii!!!!!!!!!!” strillò ormai fuori di sé
 
 
 
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“era ora kudo…..sono le 11,dove eravate finiti???” gridò heiji fingendosi arrabbiato
“mi scuso heiji solo che questo emerito imbecille si è svegliato alle 9!” disse la mia fidanzata ora,forse un po’ più calma e tranquilla
I nostri amici scoppiarono a ridere
“tranquilli” esclamò kazuha ancora preda delle risa
“venite ho prenotato i biglietti” Heiji sorrise,quel sorriso che faceva sciogliere kazuha
 

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Capitolo 2
*** cap 2 - emozioni a Tottori ***


Capitolo 2 – emozioni a Tottori
Il treno il treno sferragliava indisturbato per le campagne di Tottori diretto alla cittadina esotica chiamata Tottori New city , dove si trovava la villa del mio amico.
*non vedo l’ora di arrivare,questa pausa mi farà bene!* pensai convinto però a ogni modo,non potevo,non potevo bloccare il flusso dei ricordi e cosi mi sistemai in un angolo del sedile e continuai…
 
Sotto,vicino alla donna campeggiava la scritta “di ciao ciao alla mamma” e poi la donna apri la bocca e pronunciò poche semplici ma quelle poche semplici parole,restavano per me un enigma “a secret makes a woman woman”
“di ciao ciao alla tua mamma?” ripetei “e dov’è papà?” in quel momento ero preso dal panico più assoluto e decisi di scendere giù in cucina a vedere se mio padre era tornato.Scesi.Scesi confortato nel sentire la tivù accesa.
Di mio padre nessuna traccia.No,aspetta,sul tavolo stava un bigliettino che recitava questo “caro figliolo mio,sono andato a verificare la causa di un forte rumore,qualsiasi cosa accada non uscire per nessun motivo da casa! Yusaku kudo”
Rimasi, in un primo momento traumatizzato,ma poi mi ripresi e una fiamma nuova mi brillava negli occhi.La mia occasione:potevo diventare il detective che avrei sempre desiderato di essere!
 
Una brusca frenata ruppe il corso dei ricordi . Io sbuffai rumorosamente. Non avevo affatto voglia di alzarmi dal sedile
“forza Kudo!” disse il mio amico Heiji..La sua voce mi pareva lontana. Lontana e distaccata. Mi alzai.
“Muoviti Shinichi!” disse Ran. La sua voce sembrava ancora più lontana e distaccata.Mi avviai per lo stretto corridoio del treno diretto alle porte dell’uscita.Uscii.Faceva freddo.Troppo freddo.
Senti le gambe cedermi:caddi in ginocchio.
Senti braccia sorreggermi,ma ero troppo stanco per rialzarmi. Mi la sciai cadere e poi non sentii più niente.
 
 
 
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“tesoro!svegliati!” per la seconda volta in quella giornata sentii una voce chiamarmi,ma non capii chi fosse e restai li abbandonato su un caldo letto.E pensai.Continuai a pensare a quel giorno.
 
Uscii di casa.Era buio.Troppo buio per vedere qualsiasi cosa!
Mi diressi a passo svelto verso la strada.Girai a sinistra e seguii la strada.In quella direzione,lo sapevo,si trovava il teatro dove si era recata mia madre quella sera.Vidi un bagliore nel cielo.Corsi.Corsi forse troppo in fretta,perché caddi in avanti con un tonfo sordo.
Quando rinvenni vidi gente ammucchiata davanti al teatro a circa 300 metri  da me.  
 
Mi svegliai.Tutto bagnato.
“ma sei impazzito Hattori?” sbraitai in preda all’ira,il mio amico mi aveva tirato un secchio d’acqua gelata addosso!
Lui rise.Io ormai ero fuori di me cosi presi il secchio e lo scaraventai addosso a Heiji con la speranza di colpirlo ma purtroppo lui si scansò come una scheggia,il secchio andò a schiantarsi contro il muro di cartongesso,bucandolo.
“oh no!” fece Hattori
“oh no!” fece eco Kazuha “cos’ai fatto kudo???” gridò lei infuriata
“è quel tuo maledettissimo fidanzato!” gridai di rimando “poteva fare a meno di lavarmi no?” ero arrabbiato più con me stesso che con lui , mentre una lacrima combatteva per scendere e bagnarmi il volto.
“e poi” continuai più calmo “perché cavolo avete comprato una casa con i muri in cartongesso?” esclamai con un sorriso canzonatorio
“……..” Heiji era rimasto colto alla sprovvista “b….bell…bella domanda..” balbettò imbarazzato
Per la prima volta dopo vent’anni risi.Risi come mai avevo fatto mai.
“smettila di ridere…se non sbaglio sei stato tu il tonno che è caduto in stazione” disse lui
 
Fu come una pugnalata al cuore.Io non potevo credere che mi dicesse quello.Lo so non è una cosa importante,ma il quel momento….vidi vicino a me il secchio..lo brandii e lo lanciai.Veloce.Sempre più veloce…colpi ran.
Non ne ero consapevole..
 
Corsi in quella direzione più veloce che potevo.Un paio di mani mi afferrarono alle spalle
“papà!” urlai scattando indietro “mi hai spaventato!” dissi poi sorridendo.
Ma lui,al contrario delle mie aspettative non sorrideva.Era serio.Serissimo:mi faceva quasi paura…
 
“shinichi,sei impazzito?? Ma cosa ti prende?’” urlarono all’unisono Heiji e Kazuha
“da quando sei qua non hai combinato altro che guai!” sbraitò poi Hattori “cosa di succede??” il mio amico mi scrollò con violenza….ma..i miei occhi era puntati in un punto impreciso della stanza
 
“shinichi..” iniziò con tono profondo “non ti avevo detto di non uscire di casa?”
“ma papà..!” dissi “io sono un detective!!!” ribadì “e scoprirò la verità!”
“no!non lo sei!e non devi immischiarti!sei solo un bambino shinichi,quando lo capirai?”
“beh io la scoprirò la verità!”
Fu un attimo .Barcollai all’indietro pericolosamente senza rendermi conto di ciò che era accaduto.
Guardai in su,vidi mio padre con la mano stretta a pugno.In un lampo capi l’accaduto..mio padre.Mio padre mi ha colpito!ero scandalizzato
“adesso basta giocare al detective shinichi!!!!” s’infuriò mio padre
 
Una sberla mi colpi e finalmente mi destai da quei ricordi.Guardai in sù

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Capitolo 3
*** capitolo 3 - rivelazioni ***


Capitolo 3 – rivelazioni
“sei un cretino!” urlò ran furiosa
 “lasciami in pace” dissi calmo.Mi alzai e usci dalla stanza lasciando tutti allibiti
 
Mi prese di peso e mi portò a casa “vuoi che ti spieghi?ok!” gridò “è scoppiata una bomba al teatro dov’è andata tua madre!!” urlò tutto d’un fiato
“cosa?” restai allibito  
“shinichi..” disse poi in tono comprensivo scuotendo la testa prima di uscire nuovamente di casa
 
Mi sedetti su un divanetto,la testa mi girava ma non ci badai
 
“mamma…” mormorai in preda al panico mentre una singola lacrima mi rigava il volto “mammina mia…” non riuscì più a proferir parola
 
La pioggia cominciò a picchiettare ferocemente sulle finestre di quella villa di Tottori ed io me ne stavo ad ascoltarla pensando ..
 
Mi decisi: andai sul luogo dell’esplosione!
“scusate,permesso” dissi facendomi strada tra la folla
Vidi la polizia.vidi l’ambulanza.Vidi i pompieri.vidi qualcuno che veniva portato via,ormai senza niente da fare.pregai:pregai che non fosse mia madre
“SHINICHI!” urlò qualcuno
“sharon!” dissi io sorpreso di vedere la migliore amica di mia madre “che bello!” le corsi incontro,inconsapevole che fosse lei quella della cassetta
“shinichi piccolo mio” disse con false lacrime agli occhi
“zietta sharon!” dissi triste mentre lei mi prendeva dolcemente in braccio “ora stai tranquillo piccolo” disse,ma io non mi arrendevo “la mamma?” chiesi nervoso
Lei non mi rispose e mi portò a casa sua…
 
“shinichi..”
“dimmi ran”
“lo so che pensi a tua madre,e lo capisco,ma era necessario il secchio??????” mi strillò nell’orecchio
“ascolta,ma perché mi stai addosso? Ho bisogno anche io del mio spazio!” replicai e le sbattei la porta in faccia,quest volta intenzionalmente,tanto forte che sentii chiaramente il tonfo di ran che cadeva
Risi.Era più forte di me.
 
“tieni piccolo” mi disse lei “mangia,ti sentirai meglio,poi se vuoi puoi dormire da zia sharon..” disse tristemente
Io obbedii.Finito di mangiare andai al piano superiore dove si trovava la cameretta che mi haveva preparato l’amica di mia madre per le emergenze
 
Toc toc
Mi alzai lentamente dal letto e andai ad aprire. Kazuha.
“posso parlarti ?” mi chiese dolcemente
Io inizialmente non risposi.
 
Non avevo sonno e cosi decisi di curiosare. Trovai la stanza della zia e entrai.
Per poco non emisi un forte grido di terrore quella stanza era piena di..
 
“shinichi!” disse allora la toyama irritata dal mio comportamento “possiamo parlare?”
“si..”
“bene” ispirò a fondo “cosa ti succede?voglio dire,rn è ancora priva di sensi!”
“ascoltami kazy” iniziai spaesato..
La mia amica si spaventò parecchio del fatto che la chiamassi cosi,perché era il soprannome datole da mia madre e che da quel giorno solo a sentirlo stavo male
“kazy,io non riesco a star bene,è un periodo difficile per me….” Fini “mi dispiace…”
Inaspettabilmente mi abbracciò “shhh shinichi,io ti capisco…tranquillo” bbozzò un sorriso triste e usci dalla mia stanza chiudendo piano la porta

“armi!” gridai a mezza voce “cosa diavolo…” sentii dei passi salire le scale “devo nascondermi” mi dissi
“è dura nascondere tutto a quel moccioso” disse un uomo tarchiato con un paio di grossi occhiali da sole
“non preoccuparti vodka,ho tutto sotto controllo” disse una donna bionda con gli occhi smeraldo
*la donna del video!* pensai sconvolto ma poi mi accorsi di un particolare sconvolgente *ha gli occhiali della zia!!!*


“la cena è pronta” urlò la toyama.Io non avevo alcuna voglia di scendere e neppure di mangiare.Quei pensieri mi tormentavano:mi alzai a fatica.

“ran non si è ancora ripresa” mi annunciò Hattori “le hai dato proprio un bel colpo,non vorrei essere nei tuoi panni!” disse ridendo
“zitto scemo!”dissi sovrapensiero

*ma quella E’ la zia!!!!* urlai nella mia mente *no..non è possibile* non volevo crederci,non potevo crederci!!
I due uscirono dalla stanza..


“ohohohoh shinichii!!” gridò il mio amico “ci sei?”
“si scusa,stavo pesando..”
“tranquillo..”

Il resto della cena trascorse in un silenzio di tomba e,appena finito di mangiare mi alzai di scatto e corsi su…stavo per chiudermi la porta alle spalle,ma sentii un tofo sordo e cosi mi precipitai giù…
 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 - non scappare al tuo destino! ***


Capitolo 4 – non scappare al tuo destino!
Guardai sconvolto il salone.
“stupido fermati!” urlò kazuha.Aveva buttato giù la sedia.Ecco cos’era il tonfo.Io scoppiai a ridere attirando l’attenzione dei due.
“cosa ti ridi?” esclamò Heiji alla Goro
“niente” corsi in camenra ancora ridendo
 
“non posso crederci” ero innoridito “la zia non può essere quella donna..”
Me ne tornai sconvolto il camera mia deciso più che mai a scappare!
Presi una borsa,corsi nella camera di Sharon e arraffai tutto quello che riuscivo a farci stare.(pistole,fucili ecc..)
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“shiho!” chiamò agasa “smettila!piangere non serve a nulla!” la sgridò “chiamalo” concluse
*come se fosse facile*pensò lei,e continuò a piangere
 
 
 
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Mi stesi sul letto e mi addormentai con il sorriso stampato sul volto
 
Usci dalla stanza.*devo muovermi* mi dissi sicuro di me.
Entrai in camera mia e, temerario com’ero decisi di calarmi nel giardino per poi correre all’luogo dell’incidente
Se dovevo essere sincero,neanche io sapevo che ci avrei fatto con tutte quelle armi
 
“svegliati kudo!” era gia mattina,e quel simpaticone di Heiji era venuto a svegliarmi “vieni,oggi ce ne andiamo a fare un giro per le campagne di Tottori”
Era sabato mattina e io non avevo nessuna voglia di alzarmi ma il mio carissimo amico mi obbligò a forza di cuscinate
 
 
 
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L’angelo usci dalla stanza con ancora il sangue che le colava dalla testa e le lacrime agli occhi.
“cosa ti è successo?” chiese Agasa quasi urlando
“niente…ho battuto la testa” rispose shiho
 
 
 
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Eravamo alla zona designata per il pic nic e io fissavo assolto le montagne
 
“eccomi arrivato “ esclamai davanti al teatro poi scorsi mio padre “papà!” urlai.Lui non mi senti.Stava piangendo. “papà,che succede?”
“piccolo mio” mi disse “piccolo…tua madre..”
 
“shinichi!è da 1 ora che ti chiamo” esclamò ran addirata
 
“io..non ci credo!non voglio più viveree….senza mia madre noooooooooooooo” urlai facendo uscire tutto il mio dolore
“non puoi fuggire al futuro.” Recitò mio padre “queste sono le ultime parole della mamma”mi disse abrcciandomi
 
“scusa ran” dissi distaccato
 
“mi squilla il cellulare” dissi sorpreso “con permesso.”
 
“pronto?”
“ciao shinichi..”disse un incantevole voce
“s….shiho!” dissi a mezza voce
“si kudo,sono poprio io…..volevo salutarti e dirti che….” Shiho si senti mancare e caddè a terra con un tonfo sordo
“myano!!!!!!!!” urlò il detective

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Capitolo 5
*** capitolo 5 -quello che non ti ho mai detto ***


CAPITOLO 5 – QUELLO CHE NON TI HO MAI DETTO
 
Mi senti stordito ma continuai a urlare finche non dissi ai miei amici
“torno,l’angelo mi attende” eh si li lasciai la sbigottiti con queste enigmatiche parole
 
 
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Bussai a casa di Agasa,l’uomo venne ad aprire dicendo
“chi rompe adesso…” mi vide “oh ciao shinichi!” era molto sorpreso di vedermi fuori casa dopo ‘acaduto a mia madre…
“shiho è in casa?” dissi con voce tremante
“si è svenuta!” gridò lui mentre io mi precipitavo in casa
“shiho!” urlai con tutto il fiato che avevo in corpo:andai da lei e la scorlai forte in attesa di un qualsiasi segno di vita
 
“shiho,shiho!”
“si,sono pronta kudo!” mi disse quella meravigliosa ragazzina che aveva solo un anno piu di me,cioè 11,infatti erano passati due anni dalla morte di mia madre.. (a tutti i lettori,per farvi capire meglio vi dico che kudo e shiho si conoscono fin da bambini,anche se shiho laora comunque per
l’organizzazione) “sempre scorbutica eh?” dissi sorridendo
“è un problema?” disse lei sempre con il suo tono calmo
“nono” risposi indietreggiando
“muoviti o faremo tardi a scuola” disse,anche se io e lei frequentavamo scuole differenti ma la strada era quasi la stessa, difatti 100 metri prima della teitan c’era un bivio che curvava a sinistra,ebbene shiho girava di là mentre io andavo diritto..
 
“s…shinichi!” disse la myano finalmente risvegliandosi “sei tu”
“si sono io” le risposi dolcemente baciandola sulla fronte,quando il mio cellulare trillò. Un messaggio:Ran.lessi il messaggio che diceva:dove cavolo sei finito kudo?” io le risposi irritato “non rompere” inviai e chiusi il cellulare di botto.
 
 
 
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“non rompere???” esclamò la mouri furiosa “NON ROMPERE?” arrabbiatissima lanciò il cellulare in aria,ma,pultroppo non aveva calcolato bene le misure e questo le cadde sulla testa con un botto sordo
 
“ran stai bene?” gridarono all’unisono heiji e kazuha
“mai stata meglio” disse con un bernoccolo in faccia
 
 
 
 
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Shiho mi abbracciò istintivamente.Era forte ma le sue braccia erano calde e morbide cosi  ricambiai l’abbraccio
 
-ai vieni anche tu con noi?- chiesi dopo circa 3 mesi che ci eravamo trasformati il conan edogawa e ai haibara
“passo” rispose senza degnarmi di uno sguardo
 
In quel abbraccio sentii un sentimento nuovo.Mai provato.Il vero amore
 

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