Sin, L'Essere Imperfetto

di Envy_Love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Unico Essere ***
Capitolo 2: *** Sin VS Winry ***
Capitolo 3: *** Verità ***
Capitolo 4: *** Fuga verso Central City ***
Capitolo 5: *** Wrath ***
Capitolo 6: *** Fame Di Potere - Part One ***
Capitolo 7: *** Fame Di Potere- Part two ***



Capitolo 1
*** Unico Essere ***


Cap. 1- Unico Essere .

“Ogni qualvolta ti rivolgi a qualcuno per esprimere un desiderio, in quello stesso momento esso smette di appartenerci . Lo stesso vale per la nostra Legenda Personale . Ogni qualvolta la si vuole percorrere, essa si allontana di più da noi .”




Sin camminava nel giardinetto della villa nella quale abitava . Vestiva con un abito bizzarro . I pantaloni neri scendevano fino agli scarponi del medesimo colore, ed erano trattenuti da una cintura . sopra, infilata nei pantaloni, una maglietta smanicata bianca . Sopra di essa, una giacca a maniche lunghe che terminava sopra a pancia . Le mani erano completamente coperte da dei guanti . I capelli biondi trattenuti in una treccia sulla nuca, che scioglieva raramente . Le iridi ambrate fisse innanzi a lei, mentre ripassava tutto ciò che ricordava dell’Alchimia . Perlomeno quello che le avevano insegnato finora . Quel mattino era particolarmente di buon umore, ma comunque riuscì a perdersi anche in quello stretto spazio che vi era innanzi alla dimora . Sbuffò, odiava quando si perdeva . Camminava ancora, questa volta con le mani in tasca . Sin odiava il suo nome, preferiva farsi chiamare Riku, anche se non era il suo nome . Ma colei per cui lavorava aveva una specie di fissa: la chiamava sempre per cognome . Sin detestava anche quello, però . “Sin Eric..” ripeteva mentalmente “.. che razza di nome è ?” continuava a dirsi . Poi qualcosa le balenò in mente: quello, ricordava, non era il suo vero nome . Ma d’altronde non lo ricordava, il suo vero nome . Si guardava le mani, ogni tanto, sentiva che c’era qualcosa che non andava .
-Eric ? Eric, potresti venire un attimo ?- la signora Dante era là, affacciata alla finestra, che osservava Sin . La ragazza si voltò, osservò la signora . Annuii col capo e si diresse verso l’entrata della casa . Le mani sempre in tasca, Sin era una tipa molto silenziosa . Entrò in casa, sempre con passo molto lento . Poi salì la scalinata che la portava nella stanza della Signora Dante, ed entrò .
-Mi chiamava, signora ?- l’anziana signora annuii .
-Volevo parlarti, Cara ..- Sin inclinò il capo . Che cosa voleva dirle di tanto importante ? Forse un qualcosa di strano ?
-Dica .- disse lei, appoggiandosi con le spalle al muro accanto alla porta . La treccia svolazzava di qua e di là, mentre lei cercava di mettersi in una posizione dignitosa . La signora Dante le si avvicinò, le prese le spalle fra le mani e sospirò .
-Dovrai andartene per un po’ di tempo, cara ..-
-Cosa ?- chiese la bionda, staccandosi dal muro, uscendo le mani dalle tasche e osservandola con uno sguardo preoccupato –Perché ?- chiese ancora . Stupore, ansia, preoccupazione . Ecco cosa provava in quel momento, la ragazza –Perché dovrei andarmene ? Non posso rimanere qua ?- la signora Dante scosse la testa, cercando di farle comprendere un qualcosa di importante .
-Non puoi, Sin .- era la prima volta che la Signora Dante la chiamava per nome . Questo la fece spaventare un po’ .
-Che .. che problemi ha, signora Dante ?- chiese, facendo un passo indietro . Dopo tutto quello che aveva passato da piccola, questo era solo uno fra i primi shock che le avrebbe provocato una reazione diversa dal solito .
-Non posso spiegarti, Sin .. Ma non puoi restare, è tutto quello che posso dirti .- e si bloccò . Prese aria e riprese –Scappa, Sin ! Scappa, finché puoi !- Sin si scostò dalla presa della donna . Scosse la testa, poi si voltò e corse giù per le scale . Non avrebbe sopportato un simile trattamento a lungo . Non capiva . Rabbia, tristezza, rancore . Adesso provava questo . Correva veloce, e la seguiva un distinto rumore di ferro che sbatteva su qualcosa . Non le importava, non aveva molta importanza in quel momento . Correva e basta, sbatté contro la porta dell’entrata . Le diede un pugno con la mano destra, spaccando l’intero portone . Si spaventò di una tale forza . Ma poi fuggì da quello stesso buco . –Sin !- le aveva urlato dietro la signora Dante . Ma era troppo tardi, non sarebbe tornata indietro . Correva, era arrivata al cancello . Fece un salto così alto da arrivarci sopra e riatterrare subito dopo di esso . Mentre correva, incrociò il cammino di due ragazzi . Non vi fece caso, e diede una spallata a uno dei due . Non si fermò, continuando a correre . Quello con cui aveva sbattuto si massaggiò la spalla destra . Nello scontro si era sentito un rumore metallico: cosa sarebbe stato a significare ? Il ragazzo aveva gli occhi dello stesso colore di quelli di Sin, e i capelli anche, per non parlare dell’identica pettinatura . Il ragazzo indossava vestiti identici a quelli di Sin, solo interamente neri . Possibile ? L’altro, invece, era un’armatura . Un’armatura che camminava e parlava ?
-Ehi, almeno chiedi scusa !- urla il ragazzo biondo mentre Sin continua a correre –Bha !- e riprese a camminare . L’armatura era ancora rivolta verso la ragazza che correva .
-Fratellone, quella ragazza ti assomigliava un sacco ..- disse, rivolgendosi al ragazzo che aveva ripreso a camminare . Quello si voltò, lo guardò con un’espressione interrogativa . Poi fece spallucce e si lasciò scappare un “Non mi importa” . Poi riprese il suo incedere . Sin continuava a correre, senza fermarsi . Cosa diavolo stava succedendo ? Passò del tempo, e lei continuava a correre . Non piangeva, era solo triste e arrabbiata, e si era persa nel bosco che accerchiava la casa . Da quando correva ? Quanto era lontana dalla dimora della signora Dante ? Non lo sapeva, ma decise di fermarsi . Cadde in ginocchio, con la testa fra le braccia . Urlò alla natura, imprecava sotto voce, stringeva i pugni . Poi un urlo . Si bloccò d’un tratto . Da dove proveniva ? Si alzò di scatto, e sentì un altro urlo . Adesso ne era sicura, proveniva dalla casa della signora Dante . Corse verso di essa, allora . Sapeva solo che era sulla punta della collina, quindi in un modo o nell’altro avrebbe raggiunto la casa . Sentì un rumore di vetri spaccati, quindi affrettò il passo .
-Signora Dante !- urlò d’un tratto . Arrivò innanzi al cancello, apparentemente distrutto . Lo sorpassò e si ritrovò nuovamente nel giardino: c’era il ragazzo visto poco prima disteso a terra . Si avvicinò a lui, lo osservò: respirava ancora . Pose le mani su di lui e chiuse gli occhi . Dalle sue mani si sprigionò una luce azzurra, che avvolse il ragazzo da capo a piedi . Questo si svegliò poco dopo, osservando la ragazza . Entrambi sentirono un urlo, questa volta di un ragazzo . Sin si alzò di scatto, e questa volta il ragazzo si accorse che lei gli assomigliava molto, proprio come aveva detto l’armatura . Sin si avvicinò al muro, batté le mani e fece apparire una scala che raggiungeva la finestra . Fece un salto che la fece arrivare a metà della stessa, poi si aggrappò ad essa . Cominciò a salire la scala, arrivata alla finestra la ruppe con una gomitata destra . Il ragazzo la stava seguendo . –Signora Dante !- urlò di nuovo Sin . Entrò dalla finestra e vide che delle persone avevano preso la signora . Degli altri erano attorno all’armatura di poco prima .
–Lasciate la Signora Dante !- ordinò la ragazza . Un omaccione alto, robusto, dai capelli bianchi, la osservò.
-Scordatelo ragazzina .- disse . Il ragazzo biondo era riuscito ad entrare nella stanza, a fatica . Sin sorrise: i suoi occhi divennero stranamente rossi, d’un tratto . Batté le mani una seconda volta, ma questa volta si limitò a posizionarle innanzi a se . L’omaccione venne catapultato all’indietro, sbattendo la testa su uno spigolo e facendolo svenire . La Signora Dante era libera . Guardava Sin con un sguardo spaventato .
-Sin, quando ..-
-Stia zitta !- le ordinò Sin .
-Al !- urlò il ragazzo biondo, correndo verso l’armatura . Anche lui batté le mani, ma fece apparire una lama che usciva dal braccio destro . Sin osservò il gesto del ragazzo, facendo un sorrisetto . –Lasciate subito mio fratello !- disse ancora, poi cominciò a colpire . Sin si avvicinò alla vecchia .
-Io attendo ancora il motivo per cui mi avete cacciata, signora Dante !- si limitò a dire . Poi si aprì la porta della stanza ed entrò un uomo . Era vestito con una giacca nera col pellicciotto sul colletto e un paio di pantaloni neri . Aveva anche un paio di occhiali da sole e diversi bracciali per polso . Sorrise amaramente e si parò davanti alla signora Dante .
-Piacere, Greed .- si limitò a dire, porgendo la mano a Sin . il ragazzo biondo si distrasse un momento ad osservare l’uomo . Poi venne colpito da un pugno di una ragazza . Sin osservava la mano dell’uomo . Era la sinistra, e vi era il simbolo di Uroboro sopra . Inclinò il capo, osservando l’uomo . Poi scosse la testa. Batté le mani e le posò su quella di Greed . Le mani sprigionarono una luce azzurra, e lui ritrasse la mano, osservando la ragazzina –Un’Alchimista !- esclamò . Della mano di Greed erano rimaste solo le viscere, ma lui rigenerò subito la ferita –Ah ! Ah ! Molto divertente, ragazzina !- Sin non parlò .
-Ed ! Fratellone !- disse l’armatura verso il fratello che ancora combatteva . Greed diede un pugno sullo stomaco a Sin e si diresse verso l’armatura . Sin sputò sangue, si piegò e finì a terra . –Fratellone !- urlava ancora l’armatura . Sin osservò Greed andare verso quella e sollevarla da terra . Lei scosse la testa, batté ancora le mani e le posò a terra, provocando un terremoto che fece cadere a terra Greed e l’armatura .
-Pensavi di aver finito con me, tu ?- diceva, mentre si rialzava e cominciava a fare salti e ruote da tutte le parti . Poi si parò innanzi a Greed e sorrise, gli occhi ancora rossi .
-Però, ragazzina, begli occhi !- disse lui scherzando . Lei gli afferrò la mano .
-Sin Eric, poco piacere !- poi spiccò un salto, senza lasciare la mano di Greed . Atterrò dietro di lui e con tutta la sua forza lo lanciò contro la parete della stanza, facendola crollare . Poi lei lo seguì, ma non scese dalla stanza . Lo osservava dall’alto, mentre sorrideva ancora –Ooops.. scusa, ti ho fatto male ?- chiese, benevola, mentre Greed si rialzava .
-Per tua sfortuna sono molto più resistente di quello che sembra . Il ragazzo chiamato Ed aveva sistemato a dovere tutti quelli che cercavano di prendere suo fratello, quindi si voltò verso la signora Dante .
-Sta bene, Signora ?-
-Sì, Edward ..- disse . Edward si voltò verso suo fratello e corse verso lui . Nel mentre Greed era tornato su con un solo salto e aveva dato un calcio al volo a Sin, facendola volare all’indietro . Per fortuna sua, riuscì a non farsi male, perché aveva fatto una capriola ed era atterrata bene . Aveva del sangue che usciva dalla bocca, ma lo asciugò con la manica della giacca bianca . Poi cominciò a ridere . La signora Dante la osservava –S .. Sin .. ?- balbettò .
-Però, certo che sei un avversario molto duro, eh ?- disse lei, ancora ridendo . –Ma nonostante questo, Greed .. – disse lei, alzandosi da terra –Ti batterò, costi quel che costi !- e corse verso di lei . La signora Dante urlò, mentre Sin saltava e dava un pugno col braccio destro a Greed . Nel momento dello scontro, si sentì un rumore di metallo piegato o rotto . Indi lei fece due salti all’indietro e si tolse il guanto. –Co .. Cosa ?- disse lei, osservando la mano: non era fatta di pelle normale, ma di pezzi di metallo e ferro . Osservò la signora Dante . Lo sguardo di Sin si fece interrogativo e arrabbiato allo stesso tempo: possibile che non si fosse mai accorta di avere un braccio robotico ?
-Un.. un auto-mail ?- disse Edward sbalordito .
-Sono parecchio duro, eh, Sin ?- disse Greed, osservando il braccio di Sin . –Persino un auto-mail si rompe, al contatto con la mia pelle .- Sin si tolse la giacca bianca, restando in maglietta e pantaloni . Allora davvero aveva il braccio robotico ? E non se n’era mai accorta ? Com’era possibile ? Sin alzò lo sguardo, rievocando per un attimo le immagini viste poco prima, ovvero quelle nella quale Edward faceva spuntare una lama dal braccio destro . Sin batté le mani e fece uno strano movimento, quando finalmente anche dal suo braccio uscì la lama . Rise . Poi osservò Greed .
-Non cantar vittoria, caro ..- disse . Poi corse verso lui, battendo le mani . Con la mano sinistra riuscì a toccargli il braccio, con la lama glielo tagliò . Greed osservò stupefatto la ragazza . –Un pugno non ti tocca? E va bene, allora troviamo un modo per batterti, no ?- rise, poi tornò seria –Sei un Homunculus, vero ?- disse, mettendosi in posizione eretta . Greed annuii .
-Conosci il tatuaggio di Uroboro, allora ?-
-Conosco di certo più cose di quelle che conosci tu, Greed !- poi tornò alla carica, ripetendo la prima mossa, ma questa volta con una gamba . Quella venne tagliata, e Greed cadde a terra . Il suo corpo cominciava a diventare nero nelle parti in cui veniva colpito . Poi cominciò a diventare unicamente nero .
-Tsk ! Tu pensi che io ti lasci vincere così, mocciosa ?- Sin corse nuovamente verso di lui, con lo sguardo pieno d’ira .
-Non ..- cominciò lei -… chiamarmi mocciosa !- urlò poi lei, gettandosi verso di lui . Questa volta scordò il procedimento e la lama si distrusse . Edward era accanto a suo fratello, e osservava il combattimento da lontano . Greed si alzò, poi . Rise.
-Non ti va a genio essere chiamata mocciosa, vero ?- si voltò di spalle –Perdonami, ma non sei un granché come avversaria .- poi voltò il capo verso di lei –Ma non ti preoccupare, tornerò per prendermi l’armatura!- indi saltò via e se andò . I suoi compagni si alzarono e scapparono dietro di lui . Gli occhi di Sin tornarono ambrati, e osservavano Greed allontanarsi . Sospirò, tornando ad osservarsi il braccio quasi distrutto . Lo sguardo poi andò su Dante .
-Signora Dante, mi deve alcune spiegazioni ..- disse, raccogliendo la giacca e andando verso di lei . –Mi segue o devo usare la forza ?- disse, poi . Edward estrasse ancora una volta la lama dal braccio e la puntò verso Sin .
-Ho avuto subito il presentimento che tu non abbia mai portato nulla di buono: che vuoi dalla Signora Dante ?- chiese verso Sin . Lei lo ignorò e afferrò il braccio della signora Dante, trascinandola dietro di lei . –Ehi !- urlò dietro Sin .
-Sta zitto, tappo !- disse Sin, portandosi dietro la signora Dante . Edward andò in escandescenza e si gettò contro la ragazza .
-Non chiamarmi tappo !- le urlò . Lei alzò il braccio destro e un bagliore azzurro accecò Edward, facendolo cadere a terra . Lui recuperò la vista in abbastanza tempo, giusto quello che bastava per farla andare via con la signora Dante .
Sin si trovava nella sua ex stanza insieme alla signora Dante . Era appoggiata alla porta, mentre la interrogava . –Allora ..- aveva cominciato Sin -.. perché non mi sono mai accorta di avere un braccio robotico ?- chiese, mentre teneva le braccia incrociate al petto . La Signora Dante abbassò lo sguardo, sospirando .
-Hai anche entrambe le gambe robotiche, Sin ..- lei rimase sbalordita e si lasciò scappare un “Cosa ?” molto alto . Staccò le spalle dalla porta e osservò la signora Dante con tanto d’occhi . –Non te ne sei mai accorta perché ho utilizzato l’Alchimia per ingannarti …-
-Arte Illusoria, giusto ?- disse lei, rimettendosi bene . Dante annuii . –Strano, non pensavo che lei sarebbe stata in grado di unire un’Arte Ninja con l’Alchimia .. mi sorprendete, Dante .- ormai si rivolgeva alla vecchia come se fosse sua madre . –Comunque, lei conosce quel tappo di prima ?- chiese a Dante –Mi assomiglia stranamente, il che non mi va bene .- disse . Dall’altro lato della porta, Edward e Alphonse erano ad origliare . Edward stava andando in escandescenza, ma poi si calmò ed aprì la porta, con violenza.
-Vorrei sapere pure io perché tu mi assomigli così tanto !- disse, osservandola con occhio torvo .
-E chi ti avrebbe interpellato, a te ?- disse lei, voltandosi . –Esci da questa stanza .- continuò .
-Scordatelo, mocciosa !-
-Tappo !- disse lei per tutta risposta . Edward si avventò su di lei urlando qualcosa del tipo “nonchiamarmitappo!!!!” in un modo talmente veloce che non si capiva . Poi cercò di tirarle un pugno, ma lei lo schivò facendo un passo indietro . Poi lei gli tirò un pugno . –Questo è per avermi detto mocciosa .-
-Gasp !- fece Edward, pulendosi il naso dal sangue che scendeva .
-Non dovreste litigare, ragazzi …- disse la signora Dante –Sin, lui non è un tappo . Edward, lei non è una mocciosa . Non litigate .-
-Non mi dà più ordini, Dante, se lo ricordi !- disse Sin . E voltò il capo di lato, muovendo la bionda treccia . Edward si stava ancora pulendo il naso dal sangue .
-Comunque non ha ancora risposto, signora Dante !- disse Edward, osservando la vecchia .
-Già .. non l’ho ancora fatto …- poi prese un profondo respiro . –Edward .. ricordi il giorno in cui hai trasmutato l’anima di tuo fratello ?- Edward annuii, mentre Sin ebbe come la sensazione di aver trasmutato qualcuno diversi anni prima . Si voltò ad osservare la vecchia . –Ecco, Edward .. forse tu non te ne sarai accorto, ma .. ecco, mentre hai trasmutato l’anima di tuo fratello hai dato vita a lei .- Sin si sentì mancare e si lasciò scappare un affanno . Edward era senza parole: come era possibile una cosa del genere ? –Non so come spiegartelo, Edward .. Ma .. ecco, voi siete la stessa persona !- Edward osservava Dante come se avesse detto la cosa più shockante dell’universo, mentre Sin cadde a terra, svenuta . Edward si voltò, ma Dante lo fermò –Non farlo . Lasciala lì .-disse solo . Edward si voltò verso lei .
-Quindi, Sin .. sarebbe un Homunculus ?- chiese, osservandola interrogativo . Dante scosse la testa .
-No, Edward . Sin è solo una parte di te, è il tuo esatto contrario, è il tuo alter ego femminile . Insomma, ciò che a te piace lei lo odia, ciò che piace a lei lo odi tu . Capito il concetto ?- Edward abbassò lo sguardo .
-Credo di sì .- si limitò a dire .

Fine 1° Capitolo


//mini angolo dell’Autrice//

Allora, v’è piaciuta la ficcy ? Io aDDoVVo FullMetal Alchemist, che ci volete fare ?? faccio un’inserzione a parte, tanto x animare un po’ l’aria che gira intorno alla fic !
-Aspetta un attimo, ma.. è l’esatto opposto mio.. vuol dire che non mangia niente ?-
-Perché, scusa ?-
-Bhè, perché io mangio tutto !-
-Fratellone.. quindi da oggi mangerai anche il latte ??-
-NEANCHE MORTOOOOO !!! NON BERRò MAI QUEL LIQUIDO BIANCASTRO CHE è STATO SPREMUTO DA UNA MUCCA !!! MI FA SCHIFO !!!!-
-la verità è che ti ha sempre fatto schifo, fratellone..-


-Quale Sarà Il Destino Di Sin E Edward ?- -Cos’E’ Sin In Realtà ?-
-Le Vostre Risposte Le Avrete Col Capitolo 2°  Sin VS Winry

NON PERDETELO !! (mi ricorda me quando devo comprare il manga di FMA ._.’’)

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Capitolo 2
*** Sin VS Winry ***




“Ho imparato che il mondo possiede un’anima, e chi riesce a comprendere quest’Anima riuscirà a comprendere il linguaggio delle cose; il Linguaggio del Mondo .”


Sin era seduta sul letto della sua camera . Accanto a se una valigia aperta, con dentro diversi vestiti e molti libri . La camera era quasi completamente vuota, e non vi era nient’altro oltre che un letto, una scrivania e un block notes . In mano aveva uno dei suoi libri, ovviamente di Alchimia . Non faceva altro che leggerli da quando aveva incontrato Edward, la cui presenza aveva smosso diverse cose in lei: a partire dal suo stesso carattere . Sfogliava pagine, osservando solo qualche nota sottolineata . Avrebbe sicuramente riposto quei libri in un angolo della sua nuova camera, a Dublith . Stava per lasciare la casa della signora Dante, e il che non le piaceva ancora . Avrebbe dovuto abituarsi ad una nuova casa, con nuove persone, e il che non le piaceva . Chiuse il libro, lo ripose nella valigia e la chiuse . Si alzò e aprì la porta della stanza, uscendo e sbattendo la porta in modo violento . Prese a camminare, finché non giunse alla scalinata . Era tutta particolarmente pulita, cosa che non avveniva da molto tempo . Sfiorò lo corrimano e vi posò sopra la mano . Cominciò a scendere le scale, tranquilla . Aveva imparato qualcosa da quei libri sull’Alchimia: aveva imparato a diffidare dagli altri . In effetti era proprio per questo che molti anni prima aveva rinunciato a leggerli, forse . Arrivò al portone, ormai rimesso in piedi dall’Alchimia di Edward . Lo aprì e andò in giardino . Lì il suo occhio cadde sullo stesso cancello, messo anch’esso a nuovo da Edward . Lo oltrepassò, e fece qualche passo avanti a testa bassa . Quando alzò lo sguardo, si ritrovò innanzi ad una donna alta, con i capelli neri legati in mille minuscole treccine, vestita di bianco . Osservava Sin come se fosse l’ultimo dei suoi pensieri . Sin la osservava con indifferenza, quasi come se non fosse nulla di importante . In realtà, lei aveva già visto quella donna: ogni tanto quella donna veniva a ritirare delle erbe dalla signora Dante . Quella si mise in postura più eretta .
-Tu sei Sin ?- chiese la donna osservandola dall’alto . Sin inarcò un sopracciglio, poi annuii . La donna si voltò e cominciò a camminare –Seguimi .- disse, camminando –Da ora in poi chiamami Sensei .- concluse. Sin osservava quella donna come se fosse qualcuno che si dava troppe arie . Scosse la testa .
-Perché dovrei, scusa ?- chiese Sin, abbassando un’altra volta il capo –Nemmeno ti conosco, non sono obbligata .- La donna si voltò e la osservò . Fece un profondo sospiro, poi la fissò .
-Sono Izumi Curtis, la sensei di Edward e Alphonse .- disse . Si voltò un’altra volta e riprese a camminare . Sin aveva la mano dolorante, la valigia pesava troppo . Osservava la donna di spalle, non aveva la minima intenzione di seguirla . Avrebbe preferito prendere alloggio in una qualche osteria del centro della città . Osservò di lato, verso il boschetto . Sospirò .
-No .- disse –Non ti seguirò, non lo farò .- continuò . Izumi si voltò ad osservarla . Con la mano destra scostò alcune treccine dal viso, poi si scrocchiò le dita . Sin si voltò a guardarla . –Era una minaccia ?-
-Può darsi .- rispose prontamente Izumi . –Se non mi segui dovrò usare le maniere forti .- continuò . In lontananza cominciava a sentirsi un rumore di motore, come se una macchina si stesse avvicinando . Sin sospirò, poi sentì qualcuno chiamarla per nome . Si voltò ad osservare la macchina che si avvicinava, sopra c’erano Edward, Alphonse e una ragazza bionda che guidava la macchina verde . Edward muoveva la mano come in segno di saluto verso Sin . “Ma che cavolo fa ?” pensava, mentre scosta lo sguardo . Izumi si voltò verso Edward e gli altri . –Oh, già qui ?- chiese, mentre la macchina si stava per fermare . Edward scese dalla macchina e si diresse verso Sin .
-Dammi la valigia, la metto nella macchina .- e le porse la mano per prendere la valigia . Sin la osservò, poi alzò la valigia e la mise dietro la spalla . Scosse la testa .
-Non ce n’è bisogno .- disse –Vado a piedi .- indi avanzò silenziosa, sorpassando Edward . Oltrepassò anche la macchina, e gettò uno sguardo apatico verso la ragazza bionda .
-Al ..- disse la bionda -.. ma è sempre così asociale ?- non aveva scostato lo sguardo da quello di Sin . Quello di lei si fece triste, quindi lo scostò da quello della bionda . Alphonse fece spallucce .
-Non saprei .. la conosciamo appena da ieri ..-
-Ehy ! Sin ! Aspetta !- Edward corse dietro a Sin, fermandola . -Dai, tanto devi venire con noi, no ?- Sin si voltò verso di Edward .
-Sappi che avete deciso tutto tu e la signora Dante . Io non c’entro nulla .- e riprese a camminare –Fosse per me, mi sarei tranquillamente cercata un luogo dove poter stare da sola .- e scesa la collina . Accanto a lei, la macchina con tutti dentro avanzava lentamente, seguendo il passo della ragazza . Arrivati ad un bivio, Sin si fermò . –E ora ?- Edward sorrise .
-Seguici .- e la macchina svoltò a destra . Sin li seguiva col solito passo pacato, non le interessava andare con loro . Il braccio destro era penzoloni lungo il fianco, inutilizzabile . La fatica del portar la valigia le tartassava il braccio sinistro . –Sin ? Sicura di non voler venire in macchina ?- lo sguardo apatico di Sin divenne in un attimo serio.
-Certo .- e si fermò . Si guardò intorno, le seccava veramente andare con Edward e gli altri –Io vado di là .- e camminò lungo una strada differente rispetto a quella che stava percorrendo la macchina . Edward la guardò, poi scese dalla macchina con un balzo e la seguì . Dopo una buona mezz’ora, Sin si voltò –Allora, la vuoi finire di seguirmi ?- Edward scosse la testa . –Fai come ti pare, allora ..- e riprese a camminare . Non le interessava avere una meta, ormai pensava a ben altro . Un paso dopo l’altro, qualcosa la portò davanti al Devil’S Nest, un locale poco raccomandato . Edward sempre dietro di lei, a cinque passi di distanza . Proprio fuori dall’entrata, diversi uomini che la guadavano come se fosse un fantasma . Dopo che lo sguardo passò anche su Edward, conclusero che sembravano gemelli .
-Ehi, bambolina, perché non stai un po’ qui con noi ?- Sin si voltò, li osservò in cagnesco .
-E voi, razza di gang di idioti, pensate che io possa avere tempo da sprecare con gente come voi ?- quelli cominciarono ad innervosirsi . A Sin non interessava . –Vedete di lasciarmi in pace .- si sentì presa per la vita e buttata a terra, quando si voltò notò che uno aveva cercato di colpirla, e Edward le si era gettato contro per evitare che si beccasse il colpo . –E levati !-
-Un po’ di gentilezza, cavolo, ti ho salvato !-
-Nessuno te l’ha chiesto ..- poi tornò a guardare quello che aveva sferrato il colpo . Si alzò e, pulitasi gli abiti, fece qualche passo verso di quello . Lo sguardo gelido, posato su quello, che era due volte più alto di lei . –Ti senti forte, Mister Armadio ?-
-La differenza è che io lo sono .. tu, piuttosto, ti senti forte ?- Sin sorrise appena .
-Più di quanto pensi ..-
-Ma sentitela, la mocciosa ! Si sente forte quando è una tappa !- Sin ridusse lo sguardo a fessure .
-Mocciosa … a me … ?- Edward si nascose il volto con una mano . “Sono fottuti ..” pensava . Sin saltò, ma la velocità alla quale andava fece in modo che non la notassero . In un attimo si ritrovata tranquillamente in piedi sulla testa di quello che l’aveva chiamata mocciosa . –Rimangiati ciò che hai detto, o è peggio per te, razza di idiota ..-
-Perché, sennò che mi fai, mocc..- non riuscì a finire . Sin unì i palmi delle mani, passò la sinistra sul braccio destro e puntò la lama contro il volto dell’omaccione -.. ?!-
-Prego ? Scusa, non ho sentito bene …- e sorrideva . Anzi, più che altro ghignava . –Potresti ripetere ?-
-Ugh.. !!- con un movimento veloce, Sin fece un taglio profondo sulla guancia dell’uomo, poi con un balzo veloce si ritrovò per terra . Osservò l’insegna del posto . Poi sorrise .
-Devil’S Nest, eh ?- tornò ad osservare quello a cui aveva ferito la guancia –Tornerò, ma non per fare una visita di piacere .- girò sui tacchi e tornò a percorrere la sua strada . In fondo, cosa aveva da fare, là ? Proprio niente, in realtà . Edward finalmente si decise ad alzarsi e riprese a camminare .
-Ma chi era, quella ?!?!-

*


-Ne hai ancora per molto ?- Sin ed Edward erano finalmente arrivati a casa di Izumi, ovviamente senza che Sin lo volesse . Sin era inchiodata ad una sedia, mentre Winry le revisionava l’automail .
-Bhè, è messo male .. penso che ci vorrà ancora un po’ .- e continuava a girare viti, unire cavi e riparare fili elettrici –Anzi che ancora funziona .. bene o male ..- Sin era parecchio seccata . Le dava fastidio sapere di avere un auto-mail al posto di un braccio e altri due al posto delle gambe . E poi, possibile che non se ne fosse mai accorta ? Edward era messo in disparte, la revisione al suo auto-mail era già stata ultimata, adesso giocava a carte con Alphonse . Izumi e suo marito, nel mentre, si stavano dando da fare col negozio, nell’altra stanza . –Ecco, finito !- Finalmente Sin potè rimettersi la giacca bianca, così da nascondere l’automail . Vi mise sopra l’ennesimo guanto del medesimo colore . Poi si limitò a fissare fuori dalla finestra, sempre immobile sulla sedia .
-Ah, Sin ..- lei si voltò, osservando Edward –Ancora non ti ho ringraziato per aver salvato Al, da Dante ..-
-ho solo aiutato . E poi il mio intento era salvare la signora Dante, non tuo fratello ..- tornò a fissare fuori dalla finestra -.. senza offesa .- Edward sospirò .
-Certo che potresti essere più socievole, no ?-
-Sono il tuo esatto contrario, dunque non posso essere socievole, non pensi ?- Edward la osservava . Eppure, esteriormente erano identici, a parte il sesso diverso e il fatto che lei avesse un automail anche nella gamba destra .. ma poi, come mai quell’auto-mail ?
-Senti, ma .. come mai hai un auto-mail anche nella gamba destra ?- Sin voltò lo sguardo su Edward .
-E io che ne so ?- poi tornò a fissare fuori dalla finestra . Sembrava incantata da qualcosa . E poi non era proprio il tipo da voler intrattenere una conversazione . Si alzò, diretta ovviamente verso la finestra . Incrociò le braccia e le posò sul davanzale, per poi fissare meglio fuori . Certo, non c’era un gran bel vedere: si vedeva un vicolo e il muro di un’altra casa . Ma non era quello che stava fissando: bensì, fissava tranquillamente per terra .
-Ed, ma come la sopporti ?- era stata Winry a parlare . Sin la guardò con la coda dell’occhio . –E’ così .. asociale e scorbutica .. per non parlare del fatto che è fredda e gelida peggio del ghiaccio !- Sin strinse i pugni .
-Ehi, tu ..- disse, rivolta a lei –Se hai qualcosa contro di me, dimmela in faccia .-
-Contro di te non ho nulla .. solo dico che sei troppo asociale e scorbutica !-
-Tanto piacere .-
-Visto ? Che ti avevo detto ? E’ pure menefreghista !-
-Ma veramente …- Ed si azzardò a cominciare -.. è solo che gli insulti le scivolano addosso .. penso .. insomma, ma io che ne so ?!-
-Sei il suo contrario, no ?- Sin si voltò completamente e osservò Winry . –Se non lo sai tu chi dovrebbe saperlo ?-
-Ma .. ma io la conosco appena da ieri !-
-Ma che c’entra ! Conosci te stesso, no ?- Sin si staccò dalla finestra, diretta verso l’uscita del negozio .
-Sin ?- Edward si alzò e la seguì . –Dove vai ?-
-Non t’importa .- non riuscì a fare neanche un passo in più, che sentì qualcuno prenderla per il braccio . Si voltò e si trovò davanti a Winry .
-Insomma, mi ha stancato questo tuo comportamento !- le ringhiò contro .
-Sai quanto m’interessa ? Meno di zero !- e si fece lasciare . Fece per voltarsi, ma si beccò uno schiaffo .
-Non ti permettere di rivolgerti così a me !- Sin si voltò di scatto, lo sguardo adirato –La verità è solo che ti senti superiore agli altri, quando invece sei soltanto una mocciosa maleducata !- Sin rimase impietrita . Strinse i pugni, mentre Edward cercava di allontanare Winry da lei . Perché lui sapeva come diventava Sin quando si arrabbiava, l’aveva già vista in “azione” .
-E’ tutto quello che hai da dire ?- Winry la osservò . Forse aveva esagerato . Sin teneva il volto basso .
-Sin .. ecco, lei non ..-
-Hai detto tutto quello che pensi su di me ?- chiese ancora Sin . Winry la osservava, poi abbassò lo sguardo anche lei .
-Sì, ho finito, ho detto tutto quello che penso .-
-Bene .- Sin si voltò . Uscì velocemente dal posto, sbattendo la porta in modo violento . Edward osservò Winry .
-Certo che sta volta hai tirato fuori il peggio di te, Win ..- Al osservava la scena . Non sapeva che dire, quasi ormai quanto Winry . Izumi osservava i due come impietrita . Certo che non se lo sarebbe mai aspettata . –Dai, Al, seguiamola ..- così uscirono di casa . Andarono dietro a Sin , ma non sapevano bene dove potevano trovarla . E se fosse già diretta verso la stazione ? Naa.. Ma forse ..
-Sai dove trovarla, fratellone ?-
-No, sinceramente no .. ma forse ho un’idea ..- indi cominciò a camminare più velocemente –Al Devil’S Nest, Al !-


//mini angolo di Envy_Love// Sssalve a tutti, gente ! *O* con un ritardo clamoroso sono riuscita a continuarla, ma avevo problemi con le altre ficcy .. la mia mente aspettava solo che quelle finissero per ricollegarsi a questa . >.>’’’ comunque, penso che la farò breve stà ficcy .. magari giusto il tempo che Greed è vivo e vegeto .. ._.’’’ mbhooooo .. ma comunque, di certo penso che la finirò col massimo 7° capitolo .. non ho molte idee, quindi penso che la farò mooolto breve .. molto più breve di “Pietra Filosofale O Kiseki?” della quale ho fatto 21 chappy in un mese solo e l’ho finita ò.ò (anche se non l’ho pubblicata tutta, ma.. son dettagli ! U_U) bhoo, poi vedremo >.> comunque, sta volta non faccio spoiler x il prossimo chappy, me siddia troppoooo !!! *O* bhà, annamo avanti .. >.>

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Capitolo 3
*** Verità ***



-Oh-oh ! Di nuovo qui, ragazzina ?- Sin guardava l’omaccione con sguardo apatico . Aveva voglia di dare un pugno a qualcuno, di picchiare, o magari semplicemente voleva parlare con qualcuno . Ma non aveva nessuno di cui fidarsi, quindi preferiva sfogarsi picchiando qualcuno, anche se quel qualcuno fosse stato molto più grande e grosso di lei . Ma in fondo, che le importava ? Con due tre auto-mail avrebbe potuto cavarsela con pugni davvero dolosi . Dunque sorrise .
-Già, sono di nuovo qua .- li osservò con sguardo sereno .
-E che cosa vuoi ?- chiese quello .
-Voglio giocare .-

*


-Merda, merda, merda, merda !- Edward stava correndo, suo fratello dietro di lui .
-Fratellone, ma dove stiamo andando ? Perché corriamo ?-
-A dopo le domande !- e continuavano a correre . Non ci volle molto che raggiunsero il Devil’S Nest, ma quando arrivarono forse era troppo tardi . Tutti gli omaccioni che stavano di guardia all’entrata erano per terra, alcuni con delle ferite . Sangue ovunque . –Ma che diavolo .. dov’è Sin ?!- un uomo con due automail alle braccia tentò di alzarsi .
-Ma guarda .. il ragazzo identico a quella bastarda .. !-
-Dov’è Sin ?!- Edward prese l’uomo per il colletto e lo sollevò . Almeno, l’intenzione era di sicuro quella . L’ uomo indicò l’interno del locale .
-.. è entrata .. quella furia .. !- Edward lasciò l’uomo ed entrò nel locale, seguito a ruota da Alphonse . Ovunque si girasse, vedeva persone stese in terra, e questo lo fece preoccupare . Ma davvero Sin era una furia così come aveva detto quell’uomo di prima ? Eppure non sembrava essere una ragazza che amava combattere, e poi .. se davvero fosse stata il contrario esatto di Edward .. allora avrebbe anche provato divertimento nell’uccidere ?!? Scese per i vari piani fino al penultimo, dove incontrò l’ennesima porta, spalancata, dalla quale provenivano voci .
-E così sei tornata, mocciosa ?-
-Come te lo devo dire, Greed ..- Edward e Alphonse aspettavano fuori dalla porta, azzardando a guardare dentro ogni tanto -.. che non devi chiamarmi mocciosa ?!- Sin scattò in avanti, caricando un pugno, colpendo Greed . Quello venne catapultato lontano .
-Ma come diavolo ..-
-..Ho fatto ? Semplice .- sorrise, poi lo osservò . Il colore dei suoi occhi era diventato per la seconda volta rosso sangue –La volta scorsa non sono riuscita a spiegartelo, ma adesso mi rifarò .- disse . fece un passo verso di lui . –Non si crea niente dal niente . Quindi per creare quella corazza c’è per forza bisogno di qualcosa . Il corpo umano possiede qualcosa che può diventare anche uno scudo impenetrabile: sto parlando del carbonio .- mise le mani ai fianchi, piegando il busto il avanti –Cambia consistenza a seconda di come sono combinati gli atomi . Ad esempio la mina di una matita e la punta di un diamante . Rendo l’idea ?- Greed stava in silenzio, osservandola –Il carbonio copre circa un terzo del nostro corpo, quindi riesci ad utilizzarlo a tuo piacimento . Inoltre, altro fattore che mi favorisce ..- e sorrise . Ma quello non era un sorriso normale: era un sorriso sadico -.. e il fatto che non puoi rivestirti con la corazza e rigenerarti allo stesso tempo . Tutto questo l’ho capito combattendo con te la volta scorsa, sai ?-
-Ma che brava, la nostra ragazzina .. vedo che hai studiato molto, Sin ..-
-Oh, sai .. quando si è imperfetti tutto è lecito .- silenzio . Greed la osservò sgranando gli occhi . Edward e Alphonse si scambiarono uno sguardo d’incomprensione .
-Quando si è imperfetti ? Tsk .. nessun umano è perfetto !-
-Sì, e voi Homunculus siete i più vicini alla perfezione .- disse Sin –Nonostante tutto non siete perfetti .-
-Bhè, ti sbagli !-
-Allora perché vorresti tornare umano, Greed ?-
-Infatti io non lo voglio !-
-Ah, giusto .. ma se voi Homunculus siete perfetti allora perché i tuoi compari si affaticano così tanto per tornare umani ? Anzi ..- lo guardò con sguardo apatico -.. perché si danno tanto da fare per diventare qualcosa che non saranno mai ? Sprecano solo energie .. e non lo capiscono ..-
-Ti sbagli ! Loro riusciranno a divenire umani !-
-Ah, sì ? E come la mettiamo col vecchio Wrath ?- Edward non capiva . Il “vecchio” Wrath ? che voleva dire con quella parola ? Greed la osservava, poi si alzò in piedi –L’ho ammazzato prima che il suo sogno potesse realizzarsi, e come vedi non è riuscito a diventare umano .-
-Ma non c’entra !-
-Oh, sì, che c’entra . Perché voi Homunculus volete far creare la Pietra agli umani, così da sottrargliela subito dopo e utilizzarla per voi .. giusto ?- Sin fece un mezzo sorriso -.. che siete idioti ..- Edward non ce la faceva più ad ascoltare . Sin aveva ammazzato il “vecchio” Wrath ? come faceva a sapere tutte quelle cose sugli homunculus ? Uscì da dietro la porta .
-Sin..- cominciò Edward .
-Ah, finalmente ti sei deciso ad uscire da là dietro, Ed ! Mi chiedevo quando saresti uscito, in effetti ..-
-.. co .. ?- Sin sorrise .
-Sapevo perfettamente che eri là dietro da quando ‘stò bastardo mi ha chiamata “mocciosa”.. aspettavo che uscissi, e nel mentre ti ho rivelato il piano degli Homunculus, così che tu possa precederli .. e poi .. ti ho anche rivelato il modo per uccidere Greed .. Tsk .. forse sono troppo gentile ..-
-Sin .. cosa vuol dire tutto questo ? Co .. come fai a conoscere il piano degli Homunculus, il modo per ucciderli .. Sin, ma che rapporti hai con loro ? E specialmente, chi è questo “Wrath” ?- Sin ridacchiò . Greed non perse l’occasione e si lanciò su Sin, caricando un pugno indirizzato a Sin . Quella all’ultimo minuto fece un passo indietro e gli restituì il pugno, facendogli uscire del sangue dal naso .
-Ma co.. ?-
-Ma come dovrei chiedertelo io, Greed ! Possibile che sei diventato cieco d’un tratto ?- Greed indietreggiò, fermando l’epistassi . –Non ti sei accorto che prima di colpirti ho unito i palmi delle mani ? Oddio, sei pure cieco ..- si posò una mano sugli occhi . Greed tentò un calcio, ma prontamente quella saltò, ritrovandosi in piedi sulla testa di Greed e facendogli perdere l’equilibrio . Saltò di nuovo, capriola a mezz’aria e atterraggio in punta di piedi . In perfetta agilità felina . Si voltò e sorrise . –Che stavi cercando di fare, Greed ?-
-Sin … !-

*


-Ci sta mettendo i bastoni fra le ruote un’altra volta, Envy ..- Lust faceva avanti e indietro per la stanza, davanti ad Envy, appoggiato con le spalle al muro . –Ci puoi pensare tu ?-
-Manco morto . Davanti a quella non ci torno .-
-Hai paura di lei ? Non me lo sarei mai aspettato da te .. sai ?-
-Non rompere ..-
-Envy !- Envy e Lust si voltarono, notando Dante scendere le scale lentamente . –Và in città, ed occupati tu di Sin .-
-Co .. ma .. non se ne parla proprio !-
-Osi disubbidirmi ?- Envy la osservò e chinò il capo . –In un certo senso sei quello che con lei ha più confidenza . Va in città e vedi di tapparle la bocca, non vorrei che continuasse ad intralciarci !-
-Come vuole .. ci proverò .

*


Greed era per lungo disteso a terra, Sin continuava a calciarlo poco a poco più lontano, passandosi le mani sulle gambe, per utilizzare l’alchimia durante il colpo . Edward e Alphonse osservavano inorriditi . Sin sembrava divertisti a prendere a calci Greed, che era tornato alla sua forma umana –Hm.. adesso potrei anche ucciderti .. che ne dici ?-
-Bas.. Bastarda .. !-
-Però, dai, mi stai facendo vincere con troppa facilità, perché non ti fai valere ? Avanti, alzati !- un calcio più forte degli altri . –La volta scorsa non mi avevi detto che non mi avresti fatto vincere con troppa facilità ?! Alzati e combatti invece di subire i miei colpi senza muoverti ! Alzati, reagisci !- ancora un altro, ancora più forte . Si fermò vedendo Greed alzarsi poco a poco e riprendersi da tutte le ferite .
-Maledetta ..-
-Ti stai facendo scarso, Greed . La volta scorsa non eri così tanto seccato di combattere, no ?- sorrise sadica –E poi, non avevi detto che non ti piacevo come avversaria ? Oppure ..-
-Continui a non piacermi, infatti ..-
-.. oppure non vuoi più batterti con me perché sono una donna ?- Greed la osservò, piuttosto seccato . voltò lo sguardo dall’altra parte .
-Si fa presto a dire “donna” ..- un calcio in mezzo alle gambe di Greed, quello si piegò e cadde a terra . –Tu.. brutta .. !-
-Peggio per te che non mi pendi sul serio !- un pugno, un altro calcio, alternati da una serie di processi alchemici svolti ad una velocità impressionante, che quasi nemmeno si notava . Sin alzò Greed, prendendolo per il colletto –Insomma, ma vuoi farmi vincere con tutta questa velocità.. ? Non ne hai proprio di orgoglio, eh ?- Greed tentò un pugno, ma Sin prontamente si tenne in verticale sulle spalle di Greed, atterrando dietro di lui e trascinandolo nuovamente con la forza delle braccia, lanciandolo contro la parete –Non ti vergogni di perdere contro una più piccola di te di circa cento anni ?- Sin si piegò su di lui, restando in ginocchio ad osservarlo . Prese ad accarezzargli il volto con una mano –Però è inutile che cerchi di contrastarmi, Greed ..- avvicinò il suo viso a quello di Greed -.. perché, vedi, questi miei occhi rossi ti possono leggere nella mente .. sono loro a darmi il potere di leggere nella memoria .. non per niente posso solo quando cambiano colore .- sorrise, allontanandosi un po’ da lui .
-Sai, Sin .. se non fossimo nemici ci proverei ripetutamente, con te ..-
-Oh, ma come sei spiritoso ..-
-Ti pare che scherzo ?- ora era rigenerato al massimo, osservava Sin con occhi quasi pieni di pietà . Sin lo guardava con sguardo serio, gli occhi ancora rosso sangue –Adoro questi tuoi occhi che cambiano colore, sai ?-
-Evita di fare il romantico, per favore … e smettila di scherzare .-
-Ma io non scherzo ..- Sin ridusse gli occhi a fessure, allontanando il volto da quello di Greed, che pareva avvicinarsi al suo . Si voltò verso i fratelli Elric, ghignando un po’ . Si alzò, lasciando Greed messo sottosopra attaccato per metà al muro .
-Nel mio cuore c’è già qualcuno .. mi spiace ..- e sorrise verso Greed . Poi si voltò nuovamente verso i fratelli Elric, osservando dietro di loro –Da quanto tempo, Envy ..- Ed e Al si voltarono di scatto, vedendo Envy apparire dietro di loro .
-Impossibile scappare ai tuoi occhi, vedo ..- Ed e Al erano costretti a stare lontano da tutti e tre, allontanandosi all’interno della stanza . -.. come sempre, giusto ?-
-Oh, già .- sorrise . Incrociò le braccia al petto, cominciando ad avvicinarsi ad Envy –Non ti fai vedere da parecchio tempo, eh ? Sei stato piuttosto indaffarato, vero ?- ora erano a circa 50 cm l’uno dall’altra, e si osservavano –Mi sei mancato .. sai ?- Envy la guardava dall’alto in basso, con aria di superiorità .
-Smettila di fare l’idiota ..-
-Ma non lo sono e non lo sarò .- ghignò –Piuttosto, ti ha mandato..- Envy la precedette .
-Quella persona, sì .- Sin sospirò . Poi tornò ad osservarlo .
–Scommetto che ti ha ordinato di farmi fuori, vero ?- Envy non parlò . Caricò solo un pugno che venne schivato prontamente da Sin . –Non cambi mai ..- fece una piroetta e lo colpì prontamente alla schiena, ma senza metterci troppa forza . Ovviamente per l’Homunculus era come se non ce ne fosse stata .
-E tu nemmeno ! Non ci hai messo proprio forza !- si lanciò a terra, rotolando per terra e rialzandosi, osservando di nuovo Sin .
-Lo sai che con te non voglio combattere .- Envy sorrise beffardo, emulando un “già” . Scattò avanti, adesso cercando di caricare entrambi i pugni . Prima uno, ma Sin lo schivò . Non aveva predetto l’altro . Quindi la prese in pieno, facendola volare lontano, contro il muro . Quella cadde a terra, tenendosi il naso con una mano . Osservava adirata Envy, mentre con la manica della felpa bianca si asciugava il sangue che colava, sporcandola di rosso . Si alzò e si guardò com’era vestita . Decise di togliersi la felpa, che era piuttosto malridotta, rivelando un fisico perfetto . Il braccio sinistro abbastanza muscoloso, quando bastava, per lo meno . Il tutto però era rovinato dall’automail nel braccio destro, che stranamente cominciava da poco sotto l’avambraccio . Edward non ci aveva mai fatto caso, e nemmeno Sin, a dirla tutta.
-Hai ancora intenzione di metterci i bastoni fra le ruote ?-
-Certamente . Finché non mi lascerete in pace voi .-
-Ah .. e la colpa sarebbe nostra ?- Sin si appoggiò al muro, osservando Envy .
-Certo che è vostra . Non sarei in questo stato, sennò .- Ed cominciava a non capirci più nulla, si scambiava sguardi con Al, per poi portare sempre lo sguardo su Sin .
-Ma .. cosa .. ?-
-Dante ti ha mentito, Edward . Non è vero che sono il tuo esatto contrario .- Envy aveva lo sguardo furioso. Sin stava per dire ciò che non avrebbe dovuto . Perciò lei mise da parte tutto e cominciò a combattere seriamente contro Envy . –Edward ! La verità è che è Dante quella che comanda gli Homunculus !- Edward spalancò gli occhi . Non capiva . Sin riuscì a scaraventare Envy per terra, ma controvoglia . Si voltò verso Edward e Alphonse –Raggiungete la sua casa, e cercate di farla fuori il più presto possibile ! Sennò userà la Pietra Filosofale in suo possesso per spostarsi nel corpo di Lyra !- Edward e Alphonse non capivano . Allora davvero Dante era colei che comandava gli Homunculus ?
-Ma .. non è possibile ..-
-Ho vissuto con lei per anni, e gli Homunculus facevano tranquillamente avanti e indietro per la casa, finchè non mi sono presa il disturbo di ascoltare i loro discorsi . Così ho capito quali erano i loro piani, e .. lei vuole che tu crei ancora una volta la Pietra Filosofale, e se non lo farai tu, quasi certamente mi costringerà a farlo !-
-Ma . se tu sei così forte perché non ti ribelli ?- Sin si voltò verso di lui, con lo sguardo supplichevole .
-Perché se tentassi di farlo rischierei d’ammazzarla . E io non ce la faccio ad ucciderla ..-
-Ma come ? Sei in grado di uccidere chi vuoi e non lei ?-
-Io .. non posso e basta ! Smettila di fare domande e vai ! Non perdere tempo !-
-Sei davvero cattiva ..- Envy si era alzato . Ora aveva detto davvero troppo . Si avvicinò a passo lento verso Sin, che nel mentre indietreggiava .
-Qua ci penso io, con questi due ! Voi andate, presto !-
-Ma .. SIN ! ATTENTA !- Sin venne colpita in pieno stomaco e catapultata contro il muro, che quando lei si schianto contro esso venne crepato . Ed e Al uscirono dalla stanza . Envy stava per raggiungerli, quando venne bloccato con l’alchimia . Sin si rialzò veloce, premendosi lo stomaco con un braccio . Si parò fra i due ed Envy .
-Basta di chiamarmi Sin !- si voltò, lo sguardo irato .
-Già .. perché non è il tuo nome, vero, piccoletta ?- azzardò Envy .
-Il mio nome, è ..-
-.. il suo nome è Edwin, ragazzi !- terminò Envy . Edward spalancò gli occhi, osservando la ragazza .
-Sta .. sta scherzando ?-
-No, Edward . Il mio nome è veramente Edwin, perché sono nata con l’intento di essere il tuo opposto .-
-Già .. che cosa ridicola ..-
-Ma Dante ha cercato di rendermi il tuo opposto in tutto, perfino nell’essere umano . Infatti ha cercato di trasformarmi in Homunculus, ma non c’è riuscita . Ma ha sbagliato tutti i processi, così io non sono ne umana ne un Homunculus . A dire il vero nemmeno io so cosa sono, Ed . So solo che per l’aspetto e il nome sono il tuo contrario, o almeno in parte . Per i particolari caratteriali e le altre cose sono solo me stessa . Insomma, è come se questo corpo fosse stato creato, così come l’anima che vi alberga dentro . Difatti non ho ricordi, di prima dell’aver compiuto gli undici anni . Difatti cresco alla tua stessa velocità, per cui abbiamo la stessa età . Ma non sono il tuo contrario, colo alcuni processi hanno fatto il modo che andassi alla pari con te .- questo non fece che aumentare la confusione di Edward, che non ci capiva ormai più niente . Di tutto quel discorso, aveva capito soltanto che Sin, o meglio, Edwin non era ne umana ne un Homunculus . Dunque .. era ancora più vicina alla Verità, rispetto agli Homunculus ?


// Mini Angolo dell’Autrice //
Finito anche questo .. Oddio, con tutte queste spiegazioni mi sto confondendo pure io .. con la differenza che me ci capisce .. ah, per dire, “Edwin” è l’opposto di “Edward”, per chi non lo sapesse .. per oggi lo spazio è poco, perché sinceramente ho alcune idee per gli altri 3 chappy .. che, per la cronaca, saranno quasi gli ultimi .. insomma, adesso basta, ve lo dico ! Questa ficcy terminerò col 7° chappy ! sinceramente non mi piace molto, ma dopo tutte i messaggi che mi supplicavano (see, come nooo..) di continuarla, ho deciso di finirla . Mi spiace solo che sarà così corta .. certo, se la mettiamo in rapporto con l’altra di 21 chappy qst è proprio corta .. AAH !! il mini angolo si sta facendo enormeee !! >.< basta, ora chiudo !
Ciaooo !!


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Capitolo 4
*** Fuga verso Central City ***



Edward e Alphonse avevano lasciato Edwin a combattere contro Envy e Greed . Erano quasi “fuggiti”, lasciandola in una sorta di difficoltà . Ma Edwin non si sentiva affatto in quello stato, perché per fortuna poteva contare ancora sui suoi occhi rossi . Greed era là che osservava i due, senza parlare . Li osservava soltanto mentre combattevano, e nel mentre faceva un tifo silenzioso per Edwin . Poi un pugno colpì Edwin, e la scaraventò non troppo distante da Greed, facendola sbattere contro il muro . –Ugh .. !-
-Sei scarsa, Edwin ..- aveva detto Envy, mentre tornava ad avvicinarsi –Da quanto tempo è che non ti alleni ?- Edwin si rialzò e scattò verso di lui . Greed notò che lei non stava utilizzando ne l’alchimia ne la lama del braccio . Ma perché ?
-Vedi di star zitto !- e gli si lanciava contro, caricando un pugno . Quando quello arrivò, Envy si limitò semplicemente a spostare il busto, così da schivarlo . Le diede un pugno nello stomaco per tutta risposta, e lei sputò un po’ di sangue, che andò a sporcare il braccio e la spalla di Envy . –Gh.. Uh .. !- e cadde a terra . Aveva ancora coscienza, ma cominciava a vederci doppio . Si sfregò velocemente il braccio sinistro sugli occhi, e quando li riaprì si ritrovò distesa per terra . Envy la schiacciava contro il terreno .
-Mi spiace, piccoletta, ma non posso lasciarti vivere .. e poi non ti stai impegnando .- le diede un calcio facendola volare lontano da se . Finì proprio accanto a Greed, che la osservava stupito . Ma perché non utilizzava tutte le sue risorse . Edwin cercò di sollevarsi ancora una volta . Nonostante tutto, lei era sempre, e rimaneva, un essere senza identità . Ma di certo non poteva rigenerarsi come gli Homunculus . Era più simile agli umani, ma questo non voleva dire proprio niente . Si rialzò, ma cadde nuovamente all’indietro, sbattendo le spalle contro il muro . Greed si alzò, e fece per uscire dalla stanza, quando Envy lo bloccò . –Ehi, pensi che Dante non mi abbia ordinato di farti fuori, per caso ?- Greed gli tirò un pugno .
-Ehi, lasciami stare, non c’entro niente ..-
-Greed .. ?- Edwin lo osservava, quello si voltò ad osservarla –Tu non sei dalla sua parte .. dico bene ?-
-Hm.. è vero, non sono dalla sua parte .-
-Allora .. cough !.. mi faresti un … favore ?- Greed la osservava . poi emulò un “Dipende” . Edwin si avvicinò a lui . Envy non si muoveva –Potresti tenermelo occupato per un po’ ?- Greed sorrise beffardo, poi osservò Envy, che cercava di dare un pugno a Edwin . Greed glielo impedì .
-E che mi dai in cambio ?- Edwin si mise sulle punte e gli diede un bacio sulla guancia .
-.. questo ..-
-Hm.. si può fare .- dunque cominciò a lottare contro Envy . Edwin cominciò a correre .
-Thank You, Greed !- e risalì tutti i piani che la separavano dal livello terreno .

*


Edward e Alphonse erano finalmente arrivati a casa di Dante, ma si rifiutavano di credere che fosse veramente lei quella che dava gli ordini agli Homunculus . Purtroppo ebbero la conferma poco dopo .
-Oh, il Piccoletto d’Acciaio e il suo caro fratellino ..- Edward e Alphonse si voltarono verso destra e videro Lust che si avvicinava camminando elegantemente .
-Chi sarebbe l’ultra-iper-mega-nano che si può confondere con un granello di sabbia ?!?!-
-Mai detta una cosa del genere .. hai i soliti problemi d’inferiorità, vedo ..-
-Non rompere ..- Edward voltò lo sguardo dall’altro lato .
-Piuttosto .. stavate cercando qualcosa, fratellini ?- Edward e Alphonse la osservavano .
-Tsk .. sai pure tu cosa stiamo cercando !-
-Oh, sì che lo so .. ma non supererete questo punto, piccoletti .- allungò le unghia e si lanciò contro i due . Tentò più volte di colpire Edward, ma non ci riuscì, perché Alphonse gli faceva da scudo .
-Vai avanti tu, fratellone ! E attento agli altri Homunculus !- e continuò a combattere contro Lust, lasciando che il fratello lo precedesse .
-Grazie, Al !- quindi riprese a correre, entrando in casa della signora Dante . Si fermò sotto la scalinata, vedendo Lyra scendere le scale .
-Oh .. Ed, da quanto tempo ..-
-Ah .. Lyra ..- poi rievocò le parole di Edwin “userà la Pietra Filosofale in suo possesso per spostarsi nel corpo di Lyra” dunque la guardò male . –Ma .. siamo sicuri che tu sia Lyra ?-
-Ma certo che sono io, Ed ..- scese le scale e si fermò davanti a lui . Sorrideva in modo strano . No, quello non era il modo in cui sorrideva sempre Lyra .
-Tu non sei Lyra ! Tu sei Dante, vero ?- e caricò un pugno . Lyra lo schivò .
-Ed ! Ma che ti prende, insomma ?-
-Provami che tu sei Lyra e non Dante !- Lyra sorrise .
-Edwin deve aver parlato troppo .. ho fatto bene ad averle mandato contro sia Gluttony che Envy .. non pensi anche tu, Ed ?-
-Allora è vero ! Tu sei Dante !- caricò un pugnò e lei lo schivò di nuovo .
-E’ davvero cattiva, quella ragazza .. non sa tenere la bocca chiusa, accidenti .. no, non lo sa fare proprio..-
-Aaaah .. !! Mi hai pure mentito dicendo che lei è il mio contrario .. ! Ma non è così, vero ?-
-Oh, sì, veramente .. solo che non vuole ammetterlo .-
-E perché non vorrebbe ?-
-Aaah .. mi spiace, ma questa discussione sta andando troppo oltre, piccoletto !-
-A CHI PICCOLETTO ?!?!?!- Dante unì i palmi delle mani e li posò sul petto di Edward, che svenne all’istante . Il suo cuore aveva mancato un battito, o forse di più .

*


-Merda .. !- Edwin era bloccata davanti a Gluttony, che la guardava con sguardo ebete e la lingua penzoloni dalla bocca . Era immobile, mentre adesso Gluttony avanzava verso di lei .
-Sin .. Sin, perché ci hai traditi .. ?- sembrava parlare come una persona normale, per una volta, peccato che comunque non lo fosse .
-Non sono mai stata dalla vostra parte .. e poi siete voi che mi volete morta !-
-Io .. nooo …- Edwin cominciò a camminare attorno a Gluttony, tracciando con un bastoncino un cerchio alchemico sotto di lui . Forse nemmeno se ne rendeva conto . Solo la seguiva con lo sguardo, e quando lei ebbe finito, si limitò a sorridere triste .
-Scusami, Gluttony ..- unì i palmi delle mani e li poggiò velocemente sul cerchio alchemico, attivandolo .

*


-Maledetto bastardo .. maledetto di un Sig. Corazza Potentissima ..-
-Ah, già . Mi spiace, ma quando qualcuno mi offre uno scambio del genere non posso proprio rifiutare .. e poi, sai, mi diverte finirti ..- Greed aveva battuto Envy, che era rimasto per terra .
-Finirmi ? Ah, tu pensi di avermi battuto ?- e cominciò a ridere –Dimentichi che dentro di me ci sono più di un milione di vite umane ? Anche se mi uccidi più volte non muoio certo !- Greed gli tirò un ennesimo pugno, facendolo smettere di ridere .
-Smettila di fare il bambino, sgorbio .-
-Eh ?- gli occhi di Envy si ridussero a fessure, forse solo per l’odio che provava verso di lui in quel momento, forse solo per la rabbia di essere battuto . Era seduto a terra, Greed che si reggeva sui piedi accovacciato davanti a lui . –Maledetto ..-
-Ehi, ehi, calmati, piccolo sgorbietto ..-
-Non .. non sono uno sgorbio ..- disse Envy mordendosi il labbro inferiore -.. tu .. ! Tu, razza di.. di essere !-
-Essere ? Ehi, ma da dove ti vengono fuori certi termini ?-
-Preferivi “coso” ?-
-Non preferivo niente .- Greed si alzò e si voltò . Lo lasciò solo nella stanza, mentre lui si apprestava a lasciare il posto e tutti i suoi “amici” . Appena fuori, notò Edwin con le mani sul terreno, e davanti a lei un cerchio alchemico con una macchia rossa al centro . Tremava . L’aveva fatto di nuovo . –Sin ?-
-Non .. mi chiamo .. Sin… gh… cough !- sputò del sangue sul cerchio alchemico, poi si rialzò a stento, tenendosi lo stomaco con una mano . Osservava la macchia rossa –L’ho fatto di nuovo ..- sorpassò il cerchio alchemico e andò avanti .
-Hai .. sigillato nuovamente un Homunculus ?-
-Ho sigillato Gluttony .. troppo facile, però, vero ?- e continuò a camminare . –Greed ..- si voltò appena verso di lui .
-Si ?-
-Sei con me o contro di me ?-

*


-Fratellone ! Fratellone, svegliati !- quando Edward aprì gli occhi si ritrovò davanti suo fratello, che pareva preoccupato . Ed si alzò, e si premette una mano sulla tempia –Ah, finalmente ti sei svegliato, meno male !-
-Dov’è finita Lust .. ?-
-Ehm.. ecco .. l’ho sigillata .. insomma, l’ho uccisa ..-
-Al ..-
-E’ tutto ok, non ti preoccupare !- si rialzò e affiancò il fratello . –Allora, andiamo ?-
-Dov’è Lyr .. Ehm, Dante ?-
-Ah, non lo so .. io ho solo visto Lyra allontanarsi con Wrath e Sloth ..-
-Merda !- Ed si voltò verso Al –Da che parte sono andati ?- corsero fuori e percorsero correndo la strada fatta dai due homunculus più la loro creatrice . Anzi, la loro nutrice . Poco dopo, li trovarono affiancati da Envy .
-Ehi, che fine ha fatto la piccola Sin ?-
-Oh, mi è scappata .. di nuovo, accidenti ..-
-Sei un buono a nulla, Envy ..- e andarono via, diretti verso la città . Edward e Alphonse li seguivano, cercando di fare il meno rumore possibile, cercando di non essere visti . Poco dopo, Ed e Al si fermarono, quando li videro salire tranquillamente dentro un treno diretto a Central City .
-E’ lì che vanno, dunque ..-
-Edward ! Alphonse !- Edwin si avvicinava a grandi passi, seguita da Greed . Alphonse ed Edward si misero in posizione di difesa –Oh, non preoccupatevi, è cono noi .- disse, alludendo a Greed . –Su quale treno sono saliti ?- Edward e Alphonse indicarono il treno che stava per partire . Corsero e tutti e quattro entrarono nel treno prima che potesse chiudersi . Edwin sospirò . –Vi avevo detto di uccidere Dante .. Perché non l’avete fatto ?-
-Ci ha bloccati Lust .- disse Edward –Al ha combattuto con lei, poi io sono andato avanti, e ho avuto un piccolo scontro con lei . Purtroppo è riuscita a..-
-.. è entrata nel corpo di Lyra, sì, lo so .. era tutto previsto, ormai ..- si andarono a sedere nell’ultimo scomparto, rimanendo il più lontano possibile dagli altri Homunculus . Ed e Al cominciarono a raccontare a Edwin e Greed tutto ciò che era successo . –Hm.. capisco ..-
-Scusa la domanda, Sin .. ma perché ti ostini a volerli uccidere ?-
-Edwin, diamine, mi chiamo Edwin !- disse arrabbiata verso Greed, dandogli un colpo leggero sulla spalla .
-Sembrate una coppia ..- azzardò Alphonse .
-Non dire cazzate, Al, per l’amor del cielo ..- Edwin aveva la treccia fatta ancora perfetta, quando decise si scioglierla . Poi riprese i capelli e li legò in una normalissima coda alta sulla testa . –Sono abbastanza incasinata, per il momento ..-
-Edwin, non hai risposto .- Edwin non si voltò, alle parole di Greed .
-Mi vogliono morta . Preferisco ucciderli prima io .. e poi, non voglio più questo corpo ..- Ed e Al la guardarono, Ed spalancò gli occhi . Greed in un certo senso poteva capire .. o forse no ?
-Che .. che intendi dire ?-
-Questo corpo è un po’ come quello di Al . Cioè una bomba a orologeria . Non si sa mai quando questo corpo decida di rigettare la mia anima ..- poi si alzò la maglietta, lasciando scoperta la pancia piatta fino all’ombelico, ove vi era un simbolo dell’uroboro .. a metà .
-E quello .. cos’è ?-
-E’ un simbolo dell’Uroboro, no ?-
-Ma.. ma è mezzo !-
-Sì .. come sono io .. difatti sono un mezzo-Homunculus .. sono un mezzosangue, in un certo senso ..-
-Edwin ..-


// Mini Angolo dell’ Autrice //
Sta finendo anche questa .. ma se la facessi di meno capitoli .. ? >.> Forse in effetti arrivo appena a farne 6 di capitoli .. dopotutto, penso che li farò lunghi (seee… 3 pagine di word -.-) ma ne farò pochi .. xò sta venendo una cosa oscena, non pensate ? O.o Oddio, Edwin (o Sin ? ò.ò) mi sta venendo tipo .. un po’ .. ecco, sì, avete capito .. (vero ? ò.ò) insomma, quello !!! comunque, spero che vi piaccia la fic :P commentate quando vi va ! XD Ah, ringrazio fullmetal QUEEN per avermi ricordato di continuarla ! XD

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Capitolo 5
*** Wrath ***



Edwin si era addormentata appoggiata alla finestra . Mancavano ancora due ore prima di arrivare a Central City, e il treno non faceva fermate intermedie . Edward guardava fuori da finestrino e pensava a chissà cosa, mentre Alphonse era impegnato a giocare a carte contro Greed . Edward cominciò ad osservare Edwin che dormiva . Sembrava tanto simile a lui, forse troppo, in effetti . Ma solo in aspetto, il carattere era completamente diverso . Poi il fatto che lei non si facesse scrupoli a uccidere lo faceva rabbrividire e non gli andava a genio . No, non gli andava proprio a genio . Eppure anche a lei non andava a genio l’uccidere, ma lui non lo sapeva di certo . Edwin aprì lentamente gli occhi, poi si stiracchiò .
-Hm.. che ore sono .. ?- Greed e Alphonse non risposero: erano troppo occupati a giocare a carte . Edward fissò l’orologio appeso alla parete dello scomparto .
-Circa le sei .- Edwin si stiracchiò, poi guardò un attimo fuori dalla finestra . –Mancano ancora quasi due ore prima di arrivare .-
-Così tanto ? ma è assurdo !- e sospirò . Poggiò il gomito sul davanzale del finestrino e il viso sulla mano, fissando fuori . Poi cominciò a riflettere . Da quando aveva conosciuto Edward era passato solo un giorno e qualche ora in più . Lo aveva conosciuto giusto il giorno prima, e quella stessa mattina si era ritrovata a “viaggiare” insieme a lui e a suo fratello . E se tutto fosse dovuto finire proprio in quel momento ? Se tutto fosse finito in quel giorno stesso, allo scattare del secondo giorno ? Se lei fosse morta .. ? Scosse la tesa .
-Che hai ?- la voce di Edward la riportò alla realtà . Ma non durò a lungo .
-Hm.. niente, niente .- Greed sbattè le certe sul tavolino .
-Tsk ! Ho vinto !- Alphonse scosse la testa metallica .
-Io non penso proprio !- posò le carte sul tavolino . Greed aveva fatto un punteggio più basso di quello di Alphonse .
-Maledizione ! Mi sono fatto battere da un ragazzino ..-
-Non disperarti, è impossibile battere Al .- disse Edward, continuando a fissare fuori dalla finestra . Edwin osservò Alphonse e Greed .
-Permetti ?- Edwin e Alphonse cominciarono a giocare . Poco dopo, Alphonse scoprì le carte . -Hai un punteggio più alto ?- Edwin cominciò a ridere .
-Molto più alto !- e scoprì le carte .
-Ma come .. come hai fatto a batterlo ?- Edward osservava Edwin .
-Secondo te cosa ho fatto per tutti questi anni insieme a Dante ?-
-Hai giocato a carte ?- Edward la osservava con espressione ebete .
-Anche .- Greed cominciò a ridere, ma per lo sguardo che aveva Edward .

*


-Aaah.. scesi, finalmente !- Edwin sembrava sprizzare energia da tutti i pori . Si sentiva decisamente meglio ad essere scesa da quel maledetto treno . E adesso osservava gli altri tre sorridendo . Sembrava così strana rispetto a quando Ed e Al l’avevano conosciuta .. sembrava quasi .. un’altra persona . Si slegò i capelli, lasciandoli liberi, e dirigendosi tranquillamente verso un edificio là vicino . Ed, Al e Greed la seguirono, pensando che volesse andare nel quartier generale degli Homunculus . Peccato non fosse così . –Facciamo una piccola capatina in un posto, prima di raggiungere gli Homunculus, okay ?- Ed e Al rimasero allibiti, ma mai quanto Greed .
-E poi come facciamo a sapere dove si nascondono ?-
-Oh, non preoccuparti, Ed .- Edwin sorrise, mentre entrava nell’edificio seguita dai tre . Si rivolse all’uomo che stava là di guardia –Salve, quanto tempo !- e sorrise . L’uomo sorrise di rimando, dandole un paio di chiavi ed emulando un “Bentornata, signorina !” . Ed non capiva: era già stata a Central City, di recente ? –Qui ci venivo ogni tanto con la Signora Dante.- si voltò, sorridendo ai tre . –Adesso posso tranquillamente venirci da sola .-
-E.. a che ti serve venire qua, scusa ?-
-Oh, semplice !- e sorrise ancora una volta, salendo la scalinata –Questi vestiti mi fanno un po’ schifo, devo cambiarmi .- Ed e Greed arrossirono violentemente . Lo avrebbe fatto anche Alphonse, ma aveva una mente troppo pura e un corpo che non glielo permetteva . –Hm.. e forse devo pure fare una doccia veloce .-
-Ma insomma !- Edward era scoppiato –Ma che, sei venuta qua per farti una vacanza ?-
-No, veramente .- ecco . Quello sguardo a Ed era mancato . Era lo sguardo serio che ormai le tornava di rado –Solo che proprio ci tengo al mio aspetto, dunque non mi piace farmi vedere in giro sporca di sangue, terra e polvere, sai ?- riprese a salire le scale, arrivando finalmente al piano desiderato . –Nell’appartamento ci sono tre camere: la comune, quella da letto e il bagno.- spiegò Edwin –Aspettatemi nella comune, ok ?- appena entrati, li lasciò nella prima stanza, dirigendosi veloce verso il bagno . Dopo non molto, gli altri cominciarono a sentire il rumore dell’acqua della doccia .
-Lo fa apposta .- disse Greed .
-Ma.. cosa fa apposta, scusa ?- Edward faceva finta di non capire di cosa parlasse Greed . Sembrava volesse apparire ingenuo .
-A farsi la doccia lasciandoci qua ! Ci fa venir voglia di spiarla, quella !- Edward arrossì violentemente . Greed sembrava fin troppo esplicito e diretto . Non aveva vergogna, quello ?!?
-Ma .. fa venir voglia di spiarla solo a te, veramente !- Greed inarcò un sopracciglio . Poi sorrise beffardo .
-Vogliamo scommettere ?- poi si diresse verso la porta del bagno, mettendo la mano sulla maniglia e minacciando di aprire . Edward divenne, se possibile, ancora più rosso . –Sono certo che, se adesso apro questa porta, tu non riusciresti a non spiare .. vero ?-
-Fe.. !! Non far.. !!- (Nota: la faccia di Ed-> O/////O ND Fay) troppo tardi, aveva aperto la porta, e quasi automaticamente Edward si avvicinò a quella e si affacciò . Da oltre la tendina si potevano ben distinguere le forme di Edwin: Edward non se n’era mai accorto, ma era davvero ben fornita . Aveva gambe lunghe e snelle, nonostante fossero automail si vedeva bene che le cosce erano perfette, un sedere perfetto, un petto da far invidia a Lust e il ventre piatto . Edward non potè far a meno di arrossire . Edwin già era passata ai capelli, pulendoli con lo shampoo, ovviamente . Gli occhi chiusi, restava sotto il getto dell’acqua come se nulla fosse . Alzò il volto, rivolgendolo verso il getto d’acqua . Poi chinò nuovamente il volto, per far andare meglio l’acqua nei capelli e pulirli dello shampoo . Gli occhi sempre chiusi . Edward voleva andarsene, sapeva benissimo che si stava cacciando in un mare di guai, ma non riusciva a distogliere lo sguardo . E, senza che se ne accorgesse, Greed gli stava dando delle leggere pacche sulla spalla integra, come per dire “io l’avevo detto, eh !” . Edwin si voltò, lo sguardo verso la porta, anche se ovviamente c’era la tendina che le copriva la visuale . Aprì gli occhi, e notò la porta aperta e delle strane “figure” che la osservavano . Con uno scatto felino chiuse l’acqua e prese l’accappatoio, coprendosi il più velocemente possibile . Aprì di fretta la tendina e rimase faccia a faccia con Edward e Greed .
-Ma .. MA CHE CAZZO STATE FACENDO ?!?!- divenne furiosa, stringeva i pugni e li osservava, mentre entrambi si chiudevano la porta alle spalle e tornavano nella sala comune . corse nella stanza da letto, cambiandosi alla velocità del fulmine . Indossò in un attimo un paio di pantaloncini cortissimi a vita bassa che arrivavano appena sotto l’entro coscia, una maglietta nera che copriva interamente il braccio destro, lasciando scoperto il sinistro e una piccola parte di seno, che lasciava particolarmente scoperto il ventre piatto . Poi un paio di calze bianche che coprivano gli automail fino a poco sotto i pantaloncini e un paio di scarpe nere che sembravano più grandi dei suoi piedi . Ma in fondo non le importava . Afferrò un paio di polsini, rigorosamente uno con le borchie e l’altro senza, e li mise entrambi nel braccio sinistro . Afferrò vari orecchini e li mise in maniera sparsa in entrambi gli orecchi . I capelli erano ancora bagnati, ma in fondo non le importava più di tanto . Si sarebbero asciugati quasi subito, forse . Almeno prese un pettine e li pettinò per togliere la maggior quantità d’acqua possibile . Entrò veloce nella stanza comune, osservando con sguardo piuttosto irato Greed e Edward, innocentemente seduti sul divano, che sorridevano come degli idioti . Edwin era fuori di se dalla rabbia: con un solo pugno forse sarebbe stata in grado di disintegrare anche la corazza di Greed . Ma se fosse stata un homunculus, in quel momento l’avrebbero tranquillamente chiamata Wrath . Ma poi, tutto questo a lei non importava –Maledetti maniaci .. io .. io ..- strinse i pugni, quando aprì gli occhi da dorati erano diventati rosso fuoco . Scattò verso Greed ed Edward, mentre Alphonse li osservava . Ma in fondo, lui non c’entrava proprio nulla . -..IO VI AMMAZZO !- Edward tentò di scappare, ma Edwin lo precedette chiudendo tutte le porte a chiave e mettendo le chiavi in tasca . –Col cavolo che ora te ne vai, morirai fra le mie grinfie, razza di maniaco pervertito !- aveva detto a Edward, bloccandosi davanti a lui, guardandolo con sguardo a dir poco assassino . –Spero che tu non te la prenda per questo, no ?-
-merdamerdamerdamerdamerdamerdamerdamerdamerda !!!- aveva bisbigliato Edward, cercando di sgusciare alla sua presa assassina (e posso assicurare che quando una ragazza si incazza giusto fa MOLTO male !) .
-Gia, Edward .. Merda …- ghignò, mentre si poteva notare una vena pulsare sulla sua fronte -.. è proprio quello che diventerai ora !- adesso si poteva tranquillamente dire che Edward non sarebbe sopravvissuto a lungo . E Greed ? Ah, bè, lui si era tranquillamente rivestito con la corazza e nascosto dietro l’armadio . Furbo, l’homunculus, eh ?
-…- Edward faceva meglio a non aprire bocca, perché se l’avesse fatto avrebbe detto le sue ultime semplici preghiere . Edwin era fuori di se, e ormai aveva cominciato a pestarlo in malo modo, e a ogni colpo urlava un “MUORI !” . Notare la sua tremenda furia, prego . E mentre Edward veniva pestato a sangue, Greed fischiettava allegramente dietro l’armadio . Quando Edwin finì, inchiodò Edward contro un muro, alzandolo per il colletto .
-Adesso hai capito cosa rischi a spiarmi mentre faccio la doccia ?- Edward aveva un innocente sorrisetto sul volto, rovinato soltanto da un rivolo di sangue che scendeva imperterrito lungo il labbro e il mento . Era conciato male, adesso –Da te non me lo aspettavo, Ed !- i loro volti erano forse troppo vicini, ciascuno sentiva perfettamente il respiro dell’altro, ed Edward arrossì in modo violento . Edwin lo scambiò per un rossore dovuto al dolore . Lo lasciò cadere lungo il muro, per poi voltarsi e dirigersi verso Greed . –Ora veniamo a noi, Sig. Corazza Potentissima .. chissà se riuscirà a proteggerti anche da me ?- forse no . Greed sembrava avere un tono di finta paura nel viso, ma nonostante tutto si beccò lo stesso i colpi furiosi di Edwin, che come aveva fatto con Edward urlava ogni minuto un “MUORI” . Che fantasia, eh ?

*


Quand’ebbe finito, strano a dirsi, Greed era “leggermente” dolorante, Edward mezzo morto per terra e Edwin tutta arzilla e felice che chiacchierava con Alphonse che, poveretto, era a dir poco spaventato a morte da ciò che aveva visto . Ormai si stava facendo sera, ma nonostante tutto Edwin insisteva per restare in quel buco di casa . Che aveva in mente ?
-Insomma, ma perché stiamo qua a girarci i pollici ?!- Edward non ne poteva più . Ormai era al limite di sopportazione –E poi, adesso, come facciamo per trovarli ?- Edwin era distesa sul divano che fissava il soffitto: gira e rigira i capelli si erano asciugati da soli, ma erano “leggermente” per i fatti loro .
-Non preoccuparti, so io dove trovare il loro covo .- diceva, in tutta tranquillità, mentre Edward sferrava colpi al muro, senza un motivo particolare –La mia vacanza estiva me la facevo ogni anno insieme a loro, sai ? Pensavano che fossi il loro asso nella manica .-
-Perché, scusa ?- Edward si voltò ad osservarla, risparmiando il muro che era già malconcio a causa di Edwin, che non aveva fatto altro che sbatterci Edward contro, tentando di ammazzarlo . –Che potere speciale hai, tu ?-
-…- calò il silenzio . Edwin a quanto pare non voleva rispondere –Se te lo dicessi rimarresti scioccato .- le mani unite dietro la nuca, i gomiti all’aria . Bello il soffitto, eh, Edwin ?
-Tsk ! Ma non avevi detto che eri come un essere umano normale ?-
-Hm.. quasi .- lo sguardo vacuo, fisso adesso in un punto immaginario, che non era neanche lontanamente nel soffitto –Ho solo un potere, che d’altronde non riesco a padroneggiare tanto bene, che è qualcosa che Dante credeva di possedere .- con un’alzata di spalle si mise in posizione seduta, e fissava davanti a se .-Ma lei non aveva capito che devo essere io a donarlo, nonostante lei mi abbia creata .- Edward non ci capiva più niente .
-Ma insomma, ti ho creata io o ti ha creata lei ?!-
-Lei .. penso .- con due dita si stropicciò gli occhi –Non lo so nemmeno io, sono fin troppo confusa ..- chinò la testa, osservando adesso il pavimento . -Di me so soltanto che sono identica a te d’aspetto e che ho un potere fra le mani . Nient’altro .-
-Proprio nulla ?- azzardò Greed . Edwin lo fissò .
-Nulla .- si alzò, andando verso la stanza da letto –E questo mi fa una rabbia che neanche ti immagini .- sospirò . Aprì la porta e si voltò appena –Riposatevi, domani mattina si va da Dante .- sospirò, chiudendosi la porta alle spalle in modo violento . Si gettò nel letto e sprofondò nel sonno . Almeno in quello era identica a Edward .

*


-…- Envy faceva avanti e indietro per la stanza, sospirando ripetutamente . Wrath era seduto sul suo letto, e lo osservava .
-Envy .. ti va di giocare ?- Envy si sbloccò e voltò lo sguardo verso di lui .
-Che vorresti fare ?-
-Bho .. che so .. posso picchiarti ?- lo guardò con sguardo innocente .
-Sfiorami e puoi considerarti un bambino morto .-(questa frase è mymymymy!!! >.< ND Fabry) -Era un modo come un altro per dire “Toccami e sei morto” ?-
-Vedo che mi sono spiegato .- lo fulminò con lo sguardo e riprese a fare avanti e indietro . Poi lo osservò –E se ti picchio io ?- Wrath si schiacciò contro il muro .
-No, no, grazie tante !- Envy tornò ancora una volta a fare avanti e indietro per la stanza . –Senti, non posso uscire, vero ?-
-Secondo te perché mi hanno messo qua di guardia ? Per guardare le falene ?- Wrath lo osservò, poi sospirò . Envy non aveva mai avuto un buon senso dell’umorismo, ma dopotutto era fatto così .
-E se io volessi .. ?- Wrath avvicinò le mani l’una all’altra, ma fu prontamente fermato da Envy, che gli prese i polsi e lo schiacciò contro il muro, avvicinando il suo corpo al suo .
-Fallo e considerati già all’inferno . O nuovamente dentro il portale, se preferisci .- lo schiacciò ancora contro il muro, Wrath aveva lo sguardo spaventato –Mi sono spiegato ?- Wrath non rispose . Strinse gli occhi, e si appiattì quanto poteva contro il muro, lontano da Envy –MI SONO SPIEGATO ?!?- lo lanciò per terra .
-Si, si, ti sei spiegato !!-
-Ottimo .- si sedette sul letto –E ora smettila di rompere, stavo pensando !- un pensiero attraversò la mente di Wrath; “Da quando Envy .. pensa ?”

// Mini Angolo Dell’Autrice //
Aaahh.. finito anche questo, anche se con un clamoroso ritardo ! ç_ç scusateeee .. ma non è colpa mia, le idee mi scivolano oltre il cervello, e per come arrivano scompaiono in un batter d’occhio .. vi lascio intendere la sfiga -___- ah, a proposito, il titolo, “Wrath”, ovvero “Ira” non è riferito al proprio personaggio di Wrath, ma al significato, dunque a Edwin che disintegra quei poveri “ragazzi innocenti” che sono Greed (che poi di innocente non so che ha) ed Edward (che mischinieddo, è stato soltanto tentato .. ma poi, è nella natura dell’uomo fare il maniaco pervertito che spia le ragazze sotto la doccia, neeee ?? >.<)

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Capitolo 6
*** Fame Di Potere - Part One ***



Aveva aperto gli occhi già da un po’ di minuti, ma comunque non voleva alzarsi . Era avvolta da delle coperte di color rosso . Rosso, come il colore del sangue delle persone che aveva visto morire, che aveva ucciso, che aveva picchiato a sangue senza il minimo ritegno . Eppure, c’era sempre qualcosa che non andava; e quella mattina più del solito . Lo sguardo fisso sul soffitto, fermo, immobile, vacuo e apatico allo stesso tempo, malinconico, triste, irato.. pieno di lacrime che ancora non era riuscita a versare . Stringeva i pugni e si copriva il volto con le braccia . Voleva nascondere il viso da chissà quale pericolo, da chissà quale personaggio ostile . Ma in fondo lei li aveva incontrati tutti . Se incontrava qualcun altro di ostile, che problemi si sarebbe potuta fare ?
-Dormi ?- una parola, una domanda, due risposte: il silenzio, cioè assenso, o il verbo, cioè il dissenso . Sveglia, o no ? Cosciente, o incosciente ? Nella realtà o nel mondo dei sogni ? Qualunque cosa avesse risposto, a colui che le aveva posto la domanda non sarebbe importato nulla . Solo il fatto che era appollaiato sopra quel tavolo da più di due ora lo dimostrava . Avrebbe anche aspettato tutta la vita, purché lei si svegliasse .
-Che vuoi .. ?- una risposta che sembrava più che altro un lamento, detto con tono strascicato e assonnato, ma che comunque è falso . Ormai il sonno è passato, forse non sarebbe tornato prima di un paio d’ore . Ma comunque non le sarebbe andato di riaddormentarsi . Ma in fondo, chi era stato a rivolgerle quella domanda ? Chi è che la voleva sveglia ? Con quell’unica domanda non si era fatto riconoscere . Fra le braccia aprì uno spiraglio e lasciò che lo sguardo si posasse su di lui . Chi poteva essere, se non lui ?
-Oh, proprio niente .- diceva, scendendo e facendo due passi verso di lei –Volevo solo sapere se dormivi ancora o no .- sorrideva di quel sorriso beffardo, che ogni volta saziava la fame che la ragazza sembrava non avere di esso .
-E a che ti serve sapere se sono sveglia o no .. ?- richiuse lo spiraglio e chiuse gli occhi –Lasciami dormire .- bugia . bugia, bugia, bugia, bugia . non avrebbe ripreso sonno neanche con un sonnifero . Le andava addirittura un caffè, ed era l’esatto opposto di quello che in realtà voleva: cioè, dormire .
-Avevo voglia di vederti, no ? Sei carina quando dormi .-
-Tutti questi complimenti non si addicono alla tua personalissima personale persona, razza di .. !- riapre lo spiraglio fra le braccia tornando a fissare quegli occhi che così tante volte ormai ha visto . Così tante volte che non riescono più a essere contate fra le dita .
-Personalissima .. ma come parli ?- sguardo stupito, leggermente scioccato . Certo, quel modo di parlare non è molto .. normale .
-Parlo come mi pare . Di certo non sei tu a scegliere per me .-
-Però devo dire .. originale ..- la ragazza alzò il busto, ritrovandosi a sedere, con le mani copriva gli occhi, celando la vista del suo sguardo o dei suoi occhi dorati . Si chinò su se stessa, raggomitolandosi, nascondendosi mentre sbadigliava, così da non far vedere il suo volto al ragazzo . Quello si chinò su di lei, sedendosi successivamente davanti a lei –Avanti, fatti vedere .- le afferrò i polsi e cercò di farsi mostrare il viso .
-Vattene .. lasciami stare ..- e cercava di farsi lasciare i polsi, ma inutilmente . Lui era più forte.
-Solitamente non dicevi così, prima .- e sorrideva beffardo . Sì, quel sorriso che tanto le piaceva . Attraverso due piccoli spiragli fra le dita lo intravide, allora lo lasciò vedere il suo volto, ma come se nulla fosse glielo fece studiare da molto più vicino, mentre posava le sue labbra su quelle del ragazzo . Neanche cinque secondi che lui si scostò, brusco, osservandola e spingendola lontano da se . Lei si leccò le labbra . –Ma che .. cazzo fai ?-
-Oh, e dai, da quando ti dispiace, Envy ?- Envy . già . Lui . Esattamente quello che lei aveva sempre considerato il suo “gioco”, il suo passatempo . E non era lui a considerarla tale, perciò era ancora più assurdo . Ed Envy che la osservava come se fosse il suo peggior nemico .
-Da sempre ! Ti sei già scordata che ogni volta che ci provavi ti respingevo ?-
-Oh, sì, come no .- e Edwin sorrideva –Solo circa il 10% delle volte che tentavo di baciarti a tradimento .- e ancora un sorriso –Infatti, mentre dormivi beato, io ne approfittavo tranquillamente .- beffarda . E lui che la osservava con sguardo assassino, in quel momento la detestava con tutto se stesso –E, sinceramente, non ti è mai dispiaciuto, vero ? Infatti ricambiavi tranquillo ogni singolo bacio .- uno scatto e lei si ritrova distesa sul letto, Envy sopra di lei, a gattoni, che le tiene i polsi ai lati della testa, pressando sul materasso .
-Allora è questa la verità, maledetta ?- e lei lo osservava, sempre con il solito sguardo sul viso, sorridente, beffardo, che in un modo o nell’altro cercava di prenderlo in giro . –Ma guarda a che bassezze ti sei ridotta .. non ti facevo così bastarda, sai ?-
-Stronza, prego .- e si sporgeva nuovamente verso di lui, in alto, leccando velocemente le sue labbra . Poi tornava con la testa sul materasso, con la lingua fra le labbra, per prenderlo ancora in giro .
-Il bello è che mi correggi ..- strinse i polsi della ragazza fino a farle diventare il sinistro viola .
-Idiota, mi fai male .- neanche un aspetto di lei faceva percepire che stesse provando dolore . Infatti non era mai stata un’attrice tanto brava . No, per niente brava .
-La tua recita non regge, ormai il dolore neanche lo soffri più ..- e lui ghignava, mordendosi il labbro, mentre poggiava la sua fronte su quella della ragazza sotto di lui . -.. ti ho fatto di peggio e non ti sei mai lamentata .-
-Envy, spostati ..-
-e perché ?-
-.. perché sei terribilmente invitante, potrei non trattenermi ..- e infatti ancora una volta un bacio, cogliendolo alla sprovvista . Envy rimane un attimo immobile, poi si sblocca .
-Smettila, idiota ..- e lei sorride, come per chiedere “perché dovrei ?” . Ma in fondo lei è fatta così, un po’ cattivella, un po’ .. un po’ troppo maliziosa, anche se solo con Envy, e un po’ troppo impulsiva e “manesca” . Envy la lasciò, mettendosi a sedere sul letto di fianco a lei, che rimase distesa a fissarsi il polso viola .
-Ehi ..-
-Che vuoi ?-
-Se non riesco a nascondere questo segno ti puoi ritenere un uomo morto, lo sai ?-
-Non usare le mie frasi, adesso ..-
-Tue .. ?- Edwin lo guardò storto . –Ma se te le ho messe in testa io !- Envy voltò lo sguardo altrove .
-Non è vero ..-
-Sembri un bambino … oddio ..- si coprì gli occhi con una mano . –E poi dici di essere un uomo .. see..-
-Non l’ho mai detto ! E poi non sono un uomo, io sono ..-
-Oh, sì, certo, tu sei un Homunculus .- lo guardò scocciata –E magari mi diresti che non sei un uomo ? E per uomo non intendo “umano”, ma “persona di sesso maschile” . Rendo l’idea ?- come al solito Envy aveva capito male . Uno a zero per Edwin .
-Sìsì.. vabbhè ..-
-Oh, povero Envy .. stai cadendo sempre più in basso, te ne rendi conto ?-
-Ma stà zitta ..- Envy appoggiò la schiena al muro, restando sempre seduto sul letto, ed Edwin ne approfittò . Si avvicinò lentamente a lui, afferrandogli i polsi e inchiodandolo al muro più di quanto già non fosse . Avvicinò il suo viso a quello di Envy, e sorrise . –Staccati ..- dal tono sembrava quasi che la stesse implorando –Edwin.. staccati .- adesso già sembrava più convincente, me Edwin si divertiva troppo a stuzzicarlo . Avvicinò ancora di più il suo viso a quello dell’Homunculus e avvicinò le sue labbra a quelle di lui . –Staccati !- ecco, finalmente era un ordine .
-Inutile che ci provi . Sa che io non ubbidisco a nessuno, no ?- e posò le sue labbra su quelle di lui con prepotenza, come solo lei sapeva fare . Non chiese neanche il permesso di “entrare”, che già giocherellava con la lingua dell’Homunculus . Che stronza . Envy cercava di spingerla via, ma molto stranamente non ci riuscì, e cedette al bacio di Edwin . Due a zero per lei .
-Mmmh..- Envy sembrava completamente “andato” . E quel contatto di certo non sarebbe finito prima che Edwin lo decidesse, o almeno non sarebbe finito prima che finisse l’aria . Peccato che passò circa un minuto e dovettero staccarsi per mancanza d’aria . O almeno per quanto riguardava Edwin, l’aria mancava . –Smettila .. di fare l’idiota, Edwin ..- Envy si more il labbro inferiore . Edwin leccò per l’ultima volta le labbra di Envy . E in quel momento, Envy perse . E cedette di nuovo, ribaltando la situazione . Inchiodò Edwin al muro e la baciò con quanta forza aveva in corpo . In fondo era sempre stato un tipo violento, no ? Strinse la presa sui suoi polsi quanto più poteva, rendendole il polso sinistro sempre più viola . Poi le morse il labbro . Edwin si staccò .
-Ehi, fai male !-
-E allora ?-
-Allora sei uno stronzo coi fiocchi..- e lo baciò a sua volta . quel contatto non durò molto, ma non per la mancanza d’aria o perché Envy aveva ripreso la ragione, ma perché qualcuno bussò alla porta .
-Edwin ? Edwin, sono le undici, alzati !- Edward . Accidenti !
-Merda ..- bisbigliò Edwin . Si staccò da Envy e si fece lasciare . -..devi andartene .- bisbigliò ancora –Sì, un attimo !- urlò, o bene o male ci provò, per farsi sentire . Afferrò i polsini che aveva indossato il giorno prima e li indossò . Nuovamente due nel braccio sinistro per nascondere bene il viola del segno lasciato dalle mani di Envy . Sospirò, poi tornò da Envy, ancora seduto sul letto . Si chinò su di lui e lo baciò, per la prima volta teneramente, per salutarlo –Bye bye ..- bisbigliò . E lasciò la stanza, entrando nel bagno . Si sistemò in tutta fretta i capelli, rimasti scombinati, e uscì, ritrovandosi nella stanza comune . Sospirò, per poi salutare gli altri con uno sbadiglio -‘giorno ..- perfettamente falsi . Edward inarcò un sopracciglio .
-Che hai fatto al labbro ?- il .. labbro ? Edwin rientrò in bagno e si guardò allo specchio . Cazzo! Envy glielo aveva fatto sanguinare a furia di morderlo ! Cazzo, cazzo, cazzo ! E adesso che s’inventava ? –Edwin .. ?-
-E’ tutto ok .- si voltò e sorrise . Tranquilla . Tanto qualunque cosa avesse detto non le avrebbero creduto di certo, quindi che problema si doveva fare ? –Si sarà spaccato mentre dormivo, non lo so .- Si passò la lingua sulla parte del labbro tagliata e risentì il sapore di Envy . Cazzo, quanto le piaceva quel sapore !
-Allora, andiamo?- Edwin annuì . Greed e Alphonse si alzarono precedettero i due giù per le scale .
- L’hanno fatto apposta secondo te ?-
-E io che ne so ?- Edwin e Edward rimasero indietro, chiudendo la porta e scendendo le scale con fare piuttosto tranquillo . Edwin sapeva perfettamente dove trovare il covo degli Homunculus, ma forse non sarebbe stato troppo facile entrare là . Ma in fondo, c’erano mille modi per entrarvi, quindi che problema si doveva fare ? E poi .. la chiesa ! Accidenti, quasi se lo stava per dimenticare ! –Piuttosto, come raggiungiamo il covo degli Homunculus ?-
-Ci ho vissuto, là dentro, so come raggiungerlo, non ti preoccupare .- e uscirono dal palazzo, diretti, tutti e quattro, verso una vecchia chiesa –Solo che devo ricordarmi come si entra ..- Ed e Greed la guardarono male . Lo avrebbe fatto anche Alphonse, ma non poteva, purtroppo . Raggiunsero la chiesa, ed entrarono . Era vecchia, sporca e malconcia . forse troppo malconcia. -Oh, già qui ?- tutti e quattro alzarono lo sguardo sopra l’altare e videro Envy tranquillamente appollaiato la sopra, con dietro Wrath che sorrideva come un bambino piccolo . –Strano, vi avevo lasciato che eravate in quell’albergo, e ora siete qua .. dopo così poco tempo ?-
-Dimentichi che con loro ci sono io, Envy .- Envy sorrise .
-Infatti . Pensavo che ti fossi dimenticata dove si trovava l’ingresso per la nostra base .-
-Speri in troppi miracoli, Envy ..-
-No, per niente . Forse sei tu che speri in qualche colpo di fortuna ..-
-Per niente .- unì le mani fissando dei cocci di vetro per terra e li vide riunirsi ad una finestra rotta: l’unica finestra rotta fra tutte . Davanti a loro, sotto l’altare, si aprì un varco che mostrava un passaggio . –Fatto .- si voltò verso Edward e Alphonse –Voi andate avanti . Greed, tu con me .- Si rivoltò, mentre Greed annuiva . Si scagliarono entrambi verso Envy e Wrath, preparandosi a combattere . Ed e Al entrarono nel varco velocemente .

*


Wrath venne scaraventato a terra, così come Greed . Edwin ansimava, così come Envy . Fortunatamente, nel combattere, Edwin non si era fatta sfuggire il momento per tracciare a terra un cerchio alchemico . Sorrise, dopo averci scaraventato all’interno Wrath . –Addio .- unì velocemente i palmi delle mani e li posò sul cerchio alchemico, pronta a distruggerlo . Wrath rise .
-Non puoi uccidermi !-
-Ah, no ?- Edwin sorrise –In ogni Homunculus vengono inserite solo poche Pietre Rosse, dunque, chi ti dice che tu non le abbia già consumate tutte ?- Wrath inorridì, Envy si voltò di scatto . Greed osservava Edwin . –E poi, in caso, ti ricordo che ho il potere di distruggere gli Homunculus . Non te l’ha detto Dante ?- Wrath cercò di spingersi fuori dal cerchio, ma qualcosa lo bloccò . Si voltò di scatto e lo vide nuovamente: il portale .

*


-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH !!!- Wrath si ritrovò a strisciare, senza una gamba e un braccio . Esattamente quelli di Edward . si voltò verso Envy, sorridendo sadica . Quel sorriso proprio non le si addiceva .
-Tocca a te, adesso .- Envy indietreggiò . Edwin avanzò .
-Non vorrai .. mica .. ?- Edwin aveva lo sguardo triste, poi annuì . –Ma .. non puoi uccidermi !- -…- Edwin fissò per terra, poi rialzò lo sguardo .
-Tu .. non puoi, dopo quello che è successo prima !- Greed non capiva di cosa stessero parlando . –Non.. non puoi !-
-Hai paura, Envy ?- Envy scosse freneticamente la testa .
-No, certo che no !-
-E io no voglio mica ucciderti . Solo ti riporterò dal tuo caro paparino ..- unì le mani e corse verso di Envy, posandogliele sul petto . Nuovamente il portale .

*


-Do.. dove siamo ?-
-Al portale .- l’immagine di Edwin era sfocata, ed Envy non riusciva a vederla bene . Si voltò e fissò il portale . –Dall’altro lato c’è Hohenheim .- Envy sorrise quasi soddisfatto e andò innanzi ad esso, cominciando a spingere per aprirlo .
-Tsk ! Ucciderò quel maledetto bastardo una volta per tutte !- aprì il portale, finalmente per lui, e sorrise soddisfatto . Edwin si lasciò scappare una lacrima . Envy si voltò verso Edwin –Tu non vieni con me ?-
-.. Envy ..- si lasciò andare in preda alle lacrime, vedendo piccole manine nere attaccarsi ad Envy e tirarlo dentro il portale –Envy !!- corse verso il portale, ma ad ogni passo restava lontano da lei . Strinse i pugni, lasciandosi cadere per terra -.. addio ..-

*


Tremava . Tremava forse troppo, mentre nascondeva il viso fra le mani, e piangeva . Non riusciva a reprimere le lacrime, forse avrebbe fatto meglio a non farlo . Si sentiva un0idiota . Sì, forse idiota era il termine giusto . greed si alzò di scatto e corse verso di lei, prendendola per le spalle –Edwin ! Edwin !- ma lei non rispose . Solo si limitò a piangere quando poteva . Non sarebbe riuscita a reprimere le lacrime ancora una volta, era troppo per lei quello che stava provando . Poi strinse i pugni e ricacciò le ultime lacrime dentro di se. Si passò distrattamente il braccio destro sugli occhi, asciugando le lacrime . Si rialzò .
-Andiamo .- Wrath ormai non urlava più . Osservava Edwin, visibilmente distrutta, incamminarsi verso il verso seguita da Greed, che gli donò un ultimo sguardo, per poi scendere le scale assieme a Edwin .
-Stai bene, Edwin ?-
-No . Per niente .- ricacciò dentro i singhiozzi . Avrebbe voluto riprendere a piangere e continuare per più di una settimana, anche a costo di restare senza lacrime per il resto della sua vita . Certo, e ne avesse avuto ancora per molto, di vivere . No, non avrebbe avuto molto da vivere, ed era quasi sicurissimo .
-Ehi, ma allora riposati un attimo ..-
-Non sto male perché sono stanca, idiota !-
-Non l’ho detto . So perfettamente che stai male per quello che hai appena fatto, cosa credi .- Edwin si voltò osservando Greed . Voleva ricacciare le nuove lacrime ancora dentro di se, ma era impossibile, non ce la faceva, non se la sentiva, sapeva che se l’avesse fatto si sarebbe di certo sentita peggio . E quindi si lasciò andare ancora una volta, in preda alle lacrime, lasciandosi cadere seduta sulla scalinata, piegandosi su se stessa, lasciando che i capelli le coprissero il volto rigato dalle lacrime . Greed si sedette accanto a lei, e la prese per le spalle, facendola appoggiare al suo petto . In fondo, era e restava una sedicenne e, più di tutto il resto, restava una ragazza .

*


Passò non troppo tempo che Edwin e Greed ripresero a scendere la scalinata, sempre velocemente, quanto poteva, sempre più veloce, fino a raggiungere una specie di giardino pieno d’acqua e sole in abbondanza . Sorpassarono anche quello, scendendo ancora altre scalinate, fino a raggiungere una città sotterranea –Chissà come ha reagito Edward dopo aver visto tutto questo ..- disse Edwin, riprendendo la discesa verso una sottospecie di teatro . –Muoviamoci, non possiamo permetterci di arrivare troppo tardi .-
-Sì ..- e ci misero meno di poco . Arrivarono dopo aver attraversato parte della città saltando e facendo acrobazie da circo . Edwin spalancò la porta del teatro dove avveniva lo “spettacolo” finale . Edward era disteso per terra, Alphonse che lo osservava da lontano, Pride davanti ad Edward con la spada sguainata, Dante lontano da loro con Rose accanto . Poco lontano da loro un cerchio alchemico con all’interno una chiazza rosso sangue . Edwin osservò meglio Ed e inorridì . Strinse i polsi, in preda alla collera: sotto di lui una chiazza di sangue rosso vivo, che si poteva vedere fin troppo bene; la spada di Pride sporca del suo sangue . I suoi occhi divennero rossi e scattò in avanti correndo il più velocemente possibile .
-PRIDE RITIENITI UN UOMO MORTO !-


Fame di Potere – Part One – End

// Mini Angolo Dell’Autrice //

Mi.Sento.Poco.Bene. Ma per il semplice fatto che sto finendo anche questa ff !!! Annuuuu !! ç__ç raga, siamo quasi all’ultimo capitolo sono messa male, xkè quando la finirò mi sentirò una merdaaa !!! >.< >.< >.< ma vabbhè, se la vie ! U-U ce vedimos al prox chappyyy !! *O*

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Capitolo 7
*** Fame Di Potere- Part two ***



Scattò verso Pride, che preparò la sua spada per conficcarla sul petto di Edwin ma per sua sfortuna si capovolse la situazione . Potendo leggere nella mente, Edwin aveva la maggioranza, anche perché i suoi occhi erano il doppio più forti di quell’insulso Occhio Perfetto che aveva Pride . Occhio maledetto ! Un calcio, una ginocchiata, finì che la spada di Pride volò lontano e venne afferrata prontamente da Alphonse, che osservava suo fratello da lontano, forse desiderando ardentemente di piangere . Edwin era fuori di se, i suoi pugni erano diventati troppo forti, e finì che scaraventò Pride dentro un cerchio alchemico: quello che, evidentemente, era stato precedentemente utilizzato per sigillare Sloth . Schioccò le dita e lo azionò . Ma così non si divertiva.. no ? Dante la osservava, sorridendo come se nulla fosse: che in realtà si credesse superiore a Edwin ?
-Edwin, se proprio vuoi sigillalo..- le lanciò un osso . Edwin lo osservò mentre la raggiungeva, ma con uno scatto lo disintegrò .
-No, deve soffrire . De… deve pagarla per ciò che ha fatto !-
-Fa così male ?- Edwin rimase sin silenzio, spiazzata da quella domanda . Osservò Dante, stringendo i pugni –Adesso capisci cosa vuol dire davvero perdere qualcuno ?- Edwin perse il controllo a quella domanda: corse verso Dante, senza un minimo di ritegno e la buttò per terra, salendole di sopra e cominciando a picchiarla come mai aveva fatto in vita sua: la voleva morta . Poi cominciò a mancare i colpi, e ad ogni pugno dato al pavimento si creavano crepe enormi sotto di lei, sempre più furiosa .
-Razza di vecchiaccia, che ne sai tu del dolore ?!- prese un pezzo di pavimento saltato e lo strinse, talmente forze che lo sgretolò in mille piccoli pezzi –TU .. TU NON PUOI SAPERE COS’è IL VERO DOLORE !- era esplosa, riprese a picchiarla, forse più forte di prima, non poteva più vedere quel suo sorrisetto stampato in volto –NON PUOI SAPERLO !-
-E chi ti dice che io non possa sapere cos’è il dolore ?- la osservò impassibile . –Sono più vecchia di te .-
-Ma tu non puoi capire com’è veder morire qualcuno a cui sei in qualche modo legata, perché per te gli umani sono soltanto delle pedine, delle pedine da muovere come cazzo decidi tu ! Per te non esiste qualcuno che ha un particolare posto nel cuore, non hai qualche amico ! TU NON PUOI CAPIRE COS’è IL DOLORE !- e riprese a picchiarla, perdendosi ancora una volta fra le lacrime che sgorgavano veloci, in un susseguirsi di gocce, come se facessero a gare a chi scendeva prima . Dante la osservava sbalordita, mentre veniva picchiata: non aveva mai visto Edwin ridotta in quel modo . –QUESTA è LA SECONDA PERSONA IN NEMMENO DUE ORE CHE VEDO MORIRE DAVANTI AI MIEI OCCHI ! NON POTRAI MAI CAPIRMI !- e smise di colpirla . Dante aveva del sangue che scendeva dal labbro .
-La seconda ?- sembrava non sentire neanche lontanamente il dolore dei pugni di Edwin .
-Envy ..- fece un salto indietro, allontanandosi da Dante, e cadde ancora una volta per terra . Ogni volta che ripensava a Envy le veniva da piangere, ormai . -… Envy …- ora finalmente capiva: Envy non era stato un gioco, per lei, ma una cosa seria . Qualcosa che anche se lei non voleva chiamava amore . - … ENVY !- coprì il viso ancora una volta con le mani e si piegò su se stessa, lasciandosi alle lacrime . Dante si tirò su, osservando il modo in cui reagiva .
-Tu ..- non riuscì a finire, venne prontamente bloccata dalla mano di Greed .
-Sta zitta, vecchia .- Alphonse che incredulo la fissava, come se fosse un fantasma: mai aveva visto qualcuno comportarsi in quel modo . Greed forse poteva capire, forse no, neanche lui lo sapeva bene, purtroppo . Edwin si morse il labbro inferiore, reprimendo le ultime maledette lacrime . Si alzò e si voltò verso Pride, ancora rinchiuso dentro al cerchio alchemico attivato, che forse soffriva . Forse, perché in effetti non emetteva suono alcuno . Si fermò innanzi al cerchio, si voltò verso quelle povere briciole di osso che erano rimaste in terra . Le prese, come se nulla fosse, raccogliendole in un mucchietto . Anche se erano briciole avrebbero funzionato ugualmente, no ? Le gettò all’interno del cerchio alchemico, e fu allora che avvenne: per la terza volta si ritrovò innanzi al portale .

*


Aprì gli occhi e si tirò su . Sbatté più volte le palpebre, per un attimo non riconoscendo dove fosse e che cosa fosse successo . Alphonse che la teneva su, Greed poco lontano davanti al corpo di Dante, disteso in terra . –Che .. che cosa è ..-
-Cosa è successo ? Ah, bè .. dopo che hai sigillato Pride, Greed ha ucciso Dante ..- Edwin osservò Greed, che si voltava e sorrideva . O almeno ci provava . Scattò in piedi d’un tratto, voltandosi verso Edward, disteso poco lontano da loro .
-Al .. ti manca già tuo fratello ?- Al non rispose . Edwin si voltò verso di lui, cominciando a camminare verso il cadavere di quello che una volta era Ed . Si chinò accanto a lui, sfiorandogli il viso . Poi sorrise amaramente, mentre si voltava verso Alphonse . –Al .. non temere, lo riavrai presto .- e sorrise . unì i palmi delle mani, mentre s’apprestava a correre verso di lei urlando un “No, ferma !” . Troppo tardi . Posò i palmi delle mani su di se, e una luce azzurra la avvolse . In quel momento Al la toccò, e la luce avvolse anche lui . Edwin non se ne accorse nemmeno .
-Perdonami, Al . Saluta Edward da parte mia .-

*


Edward aprì gli occhi . Era vivo . Si guardò intorno, restando seduto . Accanto a lui c’era soltanto Greed, che lo osservava come se nulla fosse . Edward non capiva: dov’era Al ? Dov’era Edwin ? E tutti gli altri Homunculus ? Dov’erano finiti tutti ? Si voltò verso Greed –Do .. dove sono gli altri ?- si tirò su, mentre Greed sospirava.
-Tutti morti . Edwin ha dato la sua vita per salvare la tua, quando Alphonse l’ha toccata ed è scomparso insieme a lei .- fece spallucce, poi posò una mano sulla spalla di Ed, che sembrava visibilmente scioccato . –Mi spiace .-
-Co .. Al-Al … è.. sco .. scomparso ?- balbettava . Cominciò a tremare . In quel momento il suo mondo si era richiuso nuovamente attorno ad Alphonse: non aveva il tempo, quasi, per pensare a Edwin . Si alzò, diretto verso un cerchio alchemico intarsiato per terra . Si ci posizionò al centro e si guardò per un attimo la mano destra: era intatta, sanissima . Scosse la testa, poi fissò per terra . Unì i palmi delle mani .
-Ehi, ma che cos’è, va di moda il morire per qualcuno ?- scherzò Greed .
-Forse . Io avevo promesso ad Al che gli avrei restituito il vecchio corpo, e ora .. ora manterrò la promessa .- posò i palmi delle mani sul suo petto e strinse gli occhi .
-Good Bye ..-



Epilogo – However Together .

Camminava per le strade di Monaco, piuttosto seccato. Era finito in quel mondo senza neanche accorgersene, e aveva appena incontrato suo padre . Sì, proprio suo padre, quello che aveva sempre odiato più di tutto il resto . E ora, almeno per un po’, sarebbe andato ad abitare da lui . Che palle, però . Rivedere quella stramaledetta faccia per una seconda volta non gli piaceva affatto, l’ultima volta lo aveva preso a calci e tenuto fuori casa . Ma in fondo non poteva farne a meno: quel bastardo se n’era andato e poco dopo la mamma era morta, e la colpa era tutta sua ! Era sicuro !
Arrivò con passo lento davanti al palazzo nella quale abitava Hohenheim, e scocciato vi entrò . Salì la scalinata che lo separava dal terzo piano, nella quale abitava il padre . Un gradino dopo l’altro la stanchezza si faceva sentire, dopo tutto erano tre rampe di scale, no ? Ch’è gente che perfino alla prima già è stanca . Arrivò, finalmente, col respiro un po’ affannato . Bussò alla porta, dando colpetti al legno giusto quanto bastava per farsi sentire . Aspettò circa cinque minuti, e finalmente Hohenheim aprì la porta .
-Oh, Ed, eccoti .. entra, entra ..- Edward non se lo fece ripetere due volte, che entrò e posò i suoi bagagli per terra . Si guardò intorno, osservando la casa che sembrava essere molto grande . Hohenheim prese i bagagli di Ed e gli fece segno di seguirlo in un’altra stanza . Appena arrivati nella stanza dove avrebbe dormito, si sentì la porta che si apriva .
-Sono tornata ..- una voce femminile .
-Oh, Sakurako, ti aspettavo .. Volevo farti conoscere una persona, vieni, vieni ..- Edward si voltò appena in tempo per restare senza fiato . Lunghi capelli neri, legati in una coda alta sulla nuca, occhietti dorati come quelli di Ed . Era alta si e no quando Edward e i due si fissarono a lungo . Ed aveva l’impressione di aver già visto quel viso . Il volto di Sakurako si illuminò un attimo .
-Ed .. ?- adesso era incredula . Edward inarcò un sopracciglio, quando la ragazza si gettò addosso a lui, abbracciandolo –ED !- Edward non capiva, rimase spiazzato .
-Eh ? Scu.. Scusa, ma tu chi sei ?- Sakurako alzò lo sguardo, poi sorrise .
-Come “chi sei” ? Sono io, Edwin !- Edward spalancò gli occhi . Hohenheim li osservò per un po’, sorridendo appena .
-Ed.. Edwin ?- la ragazza annuì freneticamente .
-Sì !- e sorrise . Edward collegò: quel viso era identico a quello di Edwin, quella diceva di essere lei, e allora .. voleva dire che quella era la Edwin di quel mondo ? –Eh, eh, sono un po’ diversa, in effetti, però sono sempre io !- lo lasciò, finalmente . Edwin si voltò verso Hohenheim –Grazie, Hohenheim !-
-Eh ? Eh ?- Edward faceva balenare lo sguardo da Sakurako (alias Edwin) a Hohenheim . –Che vuol dire “Grazie Hohenheim” ??-
-L’ho incontrato appena sono arrivata in questo mondo, e mi ha ospitato . Poi, dopo che ti hai incontrato, mi ha proposto di restare qui per più del tempo che avevamo deciso, e adesso ho ritrovato almeno qualcuno di Shambala !- sorrise, e Edward fece lo stesso .
-Capisco ..-

*


-Parti ?- Sakurako fece qualche passo verso Edward, mentre lui preparava le valigie . Si voltò appena, sorridendo .
-Sì, vado in Transilvania . Lì c’è uno scienziato che sta progettando un razzo per esplorare i mondi fuori di questo . Forse incontrandolo riuscirò a tornare indietro, a Shambala .- Sakurako lo osservò, poi si sedette sul suo letto .
-E chi sarebbe questo scienziato ? Dracula ?-
-No, Oberth . Voglio incontrarlo a tutti i costi .- Sakurako faceva dondolare le gambe avanti e indietro, osservando Edward .
-Hm.. capisco ..- poi Edward la osservò .
-Tu non vuoi tornare a Shambala ?- lei sorrise .
-Sì, vorrei tornare a Shambala, ma devo prima trovare una persona .-
-E chi ?- azzardò Edward . Sakurako sospirò .
-Envy .- Edward spalancò gli occhi . Poi si alzò . –Sono stata io a rinchiuderlo in questo mondo, e adesso comunque voglio ritrovarlo, perché so per certo che si trova qui da qualche parte .- guardò il soffitto .
-Hm.. ti va di partire con me ?- Sakurako lo guardò .
-Se mi aiuterai a trovare Envy partirò con te . Dopo di che torneremo a Shambala . Ti va ?- Edward sorrise, poi si alzò e fissò fuori dalla finestra .
-Okay . Troveremo Envy e torneremo a casa, da Alphonse .-
-Non dimenticarti di Winry !-
-Ah, già ..- e scoppiarono in una sonora risata .

*


Erano sul treno che li avrebbe condotti il più vicino possibile alla Transilvania, e stavano silenziosi, ogni tanto si lanciavano occhiatine interrogatorie .
-Ed, dobbiamo stare molto attenti, lo sai, vero ?- disse Sakurako . Edward la guardò .
-Mi pare ovvio .- fissava fuori dalla finestra, mentre il suo pensiero era rivolto altrove . Alzò la mano fuori dal finestrino, facendo come se volesse afferrare qualcosa –Sakura, io continuerò a viaggiare, sempre, finchè non raggiungerò mio fratello . Fino al giorno in cui ci rincontreremo !- Sakurako sorrise, osservandolo .
-Questo è un mondo parallelo . Non si sa mai chi potremmo incontrare: di certo persone che abbiamo già conosciuto a Shambala, ma che qua non si ricordano di noi . Volendo ..- osservò Edward -..potremmo anche incontrare l’Alphonse di questo mondo .- Edward ritrasse la mano e tornò ad osservare Sakurako .
-In fondo sono curioso: chissà com’è mio fratello in questo mondo !- e sorrise .
-Già .. chissà ..-


*


-Sensei, mi prenda nuovamente come suo allievo !- Izumi osservava Alphonse . Poi fissò il tavolo . –Voglio sapere sempre di più sull’alchimia, così da poter trovare il mio fratellone .- Izumi alzò lo sguardo .
-Lo vuoi proprio, Al ?-
-Sì !- la guardava deciso, doveva riuscire a convincere la sensei . Izumi lo fissò, poi si coprì lo sguardo .
-Non riesco a resistere a quello sguardo …- Alphonse scattò in piedi e sorrise, felicissimo .
-Non vedo l’ora, sensei !-

*


-Al, mi devi fare una promessa .- Alphonse guardò Winry, che lo osservava da sotto il finestrino del treno –Devi tornare a casa con Edward . Qualunque cosa accada, torna a casa con Edward .- e sorrise triste . Alphonse sorrise felice .
-Te lo prometto, Winry . Fidati, lo riporterò a casa .- il treno cominciò a muoversi . –A presto, Winry ! A presto, zia Pinako !-
-A presto Al ! Non scordarti della promessa !- partirono . Alphonse fissava fuori dalla finestra: era seduto accanto alla sensei Izumi e davanti a Shigu . Alzò la mano fuori dalla finestra, cercando di afferrare qualcosa . –Sensei, io continuerò a viaggiare, sempre, finchè non raggiungerò mio fratello . Fino al giorno in cui ci rincontreremo !- chiuse la mano a pugno, sorridendo al sole, i cui raggi sfioravano la sua pelle . Izumi lo osservò .
-Certo, Al . E quando avrai bisogno, potrai sempre contare su di me .- Alphonse si voltò verso la sensei, sorridendo . Ritirò la mano, e la riaprì, assumendo un attimo uno sguardo triste . Sorrise felice, nuovamente .
-Io sono sicuro che lo rincontrerò ancora ! E allora non ci separeremo più !- Izumi sorrise .
-Certo, Al .-



Io non so ancora, come riuscirò a tornare da te, né quando .
Ma ti prometto, che un giorno tornerò .
Io e te ci rivedremo, Al !


Per ottenere qualcosa, bisogna dare qualcos’altro che abbia il medesimo valore .
In Alchimia, è chiamato il Principio dello Scambio Equivalente .
A quel tempo, noi eravamo sicuri che fosse anche la verità della vita .
Invece, il mondo reale è imperfetto .
Non esiste una legge che sia in grado di spiegare tutto quanto .
Nemmeno il Principio dello Scambio Equivalente !
Eppure noi, continuiamo a credere che l’uomo non può ottenere niente, se non paga un prezzo.
Sicuramente, la sofferenza che abbiamo patito è il prezzo per ottenere qualcos’altro .
E sono certo, che chiunque si dia da fare impegnandosi e faticando può ottenere qualche cosa .
Lo Scambio Equivalente, non è il Principio che regola il mondo, è soltanto la promessa che ci siamo fatti !
Io e il mio fratellone !
Fino al giorno in cui ci rivedremo !




Owari .


// Mini Angolo dell’Autrice //
Sigh .. Sigh .. ç__ç ecco a cosa serve registrarsi gli episodi di FMA, il martedì sera !! ç__ç (per fregare le battute XD) cmq .. nn volevo finirla, giurooo !! ç__ç xò.. Xò ! non dovete preoccuparvi, xkè ho in mente una cosa meravigliosa ! *-* di questa ficcy …

.. SCRIVERò (forse) IL SEGUITO !! MWAHAHAADEHIHIHOHUUU !! *-*

ci si vede, a presto ! ^.-

Fay

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