my perfect lullaby.

di betterstayhappy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** hello? ***
Capitolo 2: *** Cinderella ***
Capitolo 3: *** Saturday. ***
Capitolo 4: *** you'll never treat yourself right. ***



Capitolo 1
*** hello? ***


My Perfect Lullaby

 
 

Chapter 1. hello?
 
Sei troppo stanca per venire al club stasera? (:” è un sms da jaymi, il mio migliore amico.
ovvio che no!!!” sono appena tornata dalle mie vacanze in Italia. Quando ho iniziato le superiori la mia famiglia ha deciso di mandarmi a studiare in una specie di scuola privata qui in Inghilterra.
Non sono mai troppo stanca per uscire con i Triple J, e poi devo sapere cos’è successo ad x-factor dopo il bootcamp. Jaymi mi ha PROIBITO di informarmi, e quando lui proibisce, non c’è da scherzare.
bene perché dobbiamo presentarti una persona, ci troviamo davanti al club tra mezz’ora. xoxo
okay <3
mi vesto in fretta. Correttore, matita marrone sfumata sopra le ciglia, mascara e eyeliner trasparente con i brillantini argento.
 
Arrivo davanti al club alle 21:31
«in ritardo… ovviamente» dice qualcuno alle mie spalle «Jaymiiiiiiiii» mi giro e lo abbraccio «andiamo sedicenne, gli altri sono dentro a tenere i posti» mi dice in tono di rimprovero.
«chi dicevi che mi dovevate presentare?» dico per distogliere l’attenzione dal mio ritardo.
«hem… un nostro amico» risponde Jaymi evasivo.
Arriviamo al nostro tavolo circondato da divanetti, JJ e Josh mi salutano calorosamente e io mi siedo nell’unico divanetto piccolo.
Dopo un paio di minuti arriva un ragazzo alto dagli occhi marroni, i capelli castani, gli zigomi alti e pieni e le guance rosee.
«scusate ragazzi, non trovavo il locale» dice guardando il suo i-Phone.
dio, che voce. Alza lo sguardo dal telefono e ci guardiamo negli occhi, gli altri continuano a parlare mentre noi rimaniamo in questo stato per non so quanto. Jaymi se ne accorge «George, buon dio. Vuoi stare lì tutta la sera?» dio lo benedica per la sua schiettezza e prontezza.
George viene verso di me, io mi stringo nel divanetto piccolissimo e il ragazzo si siede vicino, vicinissimo a me. «io sono George» mi porge la mano tutto sorridente «io sono Jennifer» gli stringo la mano e lui mi fa una specie di mezzo sorriso mentre abbassa la testa e gli vengono le guance rosse. Non oso immaginare come sono messa io. Quando torno alla realtà mi rendo conto che i Triple J avevano osservato in silenzio tutta la scena.
Jaymi dà una pacca sulla spalla a Josh «mi devi 5 sterline» io mi metto a ridere «perché?» chiedo «per colpa dei vostri scopa-sguardi» sia io che George scoppiamo a ridere imbarazzati. I ragazzi mi raccontano di x-factor, del bootcamp, del fatto che George fosse diventato il 4° membro della band e che ora erano gli Union J.
«dobbiamo tornare là tra 2 mesi» sentenzia JJ concludendo l’argomento x-factor.
La serata passa tra balli, risate e prese in giro mentre l’imbarazzo tra me e George si scioglie.
«sono le 2, è meglio che andiamo» dice JJ «usciremo tutti i giorni. Mattina e pomeriggio, e di notte PARTY HARRRRD» urla Jaymi mezzo ubriaco gettando le braccia al cielo «hey mi è venuta un’idea ragazzi, perché non ci trasferiamo nella cripta questi 2 mesi» continua guardando JJ e Josh «anche voi» indica me e George.
Jaymi è fissato con StepUp3 e ha ricreato la casa del film: UNA COSA PAZZESCA.
«perché non porti a casa Jenny, George? Le ragazze non possono girare sole a quest’ora» suggerisce Josh facendo vistosamente l’occhiolino.
Usciamo e io e George prendiamo insieme la metropolitana, mi racconta di come io gli sembrassi diversa dalle altre ragazze dell’Inghilterra «insomma, tu sai stare in compagnia di 4 ragazzi senza fare la civetta e senza fare battute con doppi sensi» mentre lo dice mi guarda dritto negli occhi «grazie, è un bel complimento» rispondo. Lui mi sorride prima di tornare a guardare il muro di metallo davanti a lui. Io sbadiglio, sono distrutta. «hai sonno?» mi chiede George «appoggiati, ti sveglio quando siamo arrivati» io appoggio la testa sulla sua spalla e lui appoggia la sua testa sulla mia e avvolge un braccio attorno alle mie spalle, io ho un fremito «sono felice di averti conosciuta stasera» mi sussurra «anche io» rispondo.




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salve gente!
in questi 3 giorni sono stata colta da un sacco di creatività.
questo è solo l'inizio c:
spero tanto che vi piaccia,
potete twittare il link della fanfiction andando nella mia pagina autore qui su efp
un bacio
G.

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Capitolo 2
*** Cinderella ***


Chapter 2.   Cinderella


Sono passati due giorni e siamo già tutti a vivere nella cripta.
Io e George ci stiamo conoscendo meglio, lui mi riempie di complimenti, è supergentile. Nessuno ha mai fatto così con me. Ma, forse, lo fa solo perché sono l’unica ragazza che conosce.
Stasera io e gli Union J dobbiamo rimanere in casa a guardare i cartoni animati, idea che non entusiasma particolarmente Josh…
Sto preparando una quantità industriale di pop-corn mentre penso al fatto che mi sembra di conoscere il ragazzo nuovo da una vita mentre lo conosco solo da 3 miseri giorni.
Come se avesse sentito i miei pensieri George piomba in sala e mi saluta con il suo solito meraviglioso sorriso insicuro. Come può un ragazzo stupendo come lui essere insicuro?
«hey» rispondo al saluto sorridendo, quel ragazzo ha un non-so-che di contagioso. Non puoi fare a meno di sorridere quando sei con lui. Magari sono solo io che sento questa cosa.
Sento dei passi e dopo pochi secondi arrivano jj, josh e jaymi tutti in ghingheri mentre io e George siamo in tuta «dobbiamo andare da alcuni vecchi amici che hanno chiamato ora» ci informa jj «venite anche voi?» «no grazie, io rimango qua. Cenerentola e i topolini rimarrebbero delusi se li abbandonassi su skycinema» dico «anch’io» mi appoggia in fretta George cercando di sembrare disinteressato e innocente.
I ragazzi stanno per andarsene quando jaymi dice disinvolto «i preservativi sono nel cassetto di josh» George abbassa la testa sorridendo imbarazzato mentre io rispondo «jaymi… non mi piace essere volgare quindi non lo sarò. Per favore, fottiti.»
 
Alle 21.00 io e George ci mettiamo sul divano a guardare Cenerentola chiacchierando di cavolate quando ad un tratto lui si fa serio
«jen, ti devo parlare» oddio, cos’ho fatto? «sei una ragazza stupenda, mi hai colpito fin da subito. Sei mia amica, con te mi trovo a mio agio. Sei dolce, schietta, intelligente e divertente. Sono cotto di te. Non dico di fidanzarci ma ecco magari vuoi impegnarti ad essere più che amici?» mi fa ancora quel sorriso insicuro mentre ho ragione di credere che il cuore mi si sia fermato. Passano attimi di silenzio mentre lui mi guarda speranzoso e dubbioso non sapendo se quello che ha appena fatto sia stata o no una buona mossa. «George, ti dico la verità. Non penso che un ragazzo mi abbia mai colpito così tanto in tutta la mia vita. Sei educato, dolce, gentile, mi fai sempre sorridere, insomma il punto è che mi piaci. Da morire.» rispondo tutto d’un fiato. Non sono mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti. Provo una sorta di paura delle persone e di quanto male ti possono far provare. Se mi affeziono troppo ad un ragazzo finisco per respingerlo. Ho paura di innamorarmi perché so come si soffre quando si è innamorati. Lui apre le braccia «vieni qui» dice quasi in un sussurro. Io mi butto senza esitazione tra le sue braccia come un cucciolo in cerca di un luogo dove ripararsi dal freddo. Ci sdraiamo e ci copriamo con la copertina «senti come mi batte forte il cuore» porta la mia mano sul suo petto «dovresti sentirti in colpa» dice guardandomi fisso negli occhi «e tu allora? Pensavo di morire di infarto» dico io ridendo. Per la prima volta sento che posso non avere segreti. Per la prima volta parlo sinceramente. Per la prima volta non ho paura di innamorarmi.
«ti va bene se sabato passiamo la giornata insieme, cioè, solo noi due?» mi propone
«si, si mi va bene» dico sorridendo.
Gli do un bacio sulla guancia prima di addormentarmi abbracciata a lui.










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ecco a voi il secondo capitolo gentee, spero che vi piaccia c:
ho già scritto tanti altri capitoli, spero che venga letta da più gente possibile
a presto
@bettestayhappy


#spam
adesso la storia è tutta rose e fiori ma tra un po' arriva il bello ohohoh (?)

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Capitolo 3
*** Saturday. ***


Chapter 3. saturday.

 

 
Da quando abbiamo dormito insieme sul divano è sempre George che viene a svegliarmi, mentre i ragazzi ci prendono in giro.
BOOOOM! George si butta sul mio letto mentre è ancora in pigiama «oggi è sabato…» mi sussurra, io mi sdraio su di lui e gli faccio un succhiotto sul collo «wohoo, fremiamo oggi eh?» mi dice «scusa» appoggio la testa «di cosa? Non mi dispiace, anzi…» dice sorridendomi e sfiorandomi la schiena sotto la maglietta
«torno subito» dice George, mentre si alza noto un rialzo nei pantaloni e soffoco le mie risate nel cuscino. Quando smetto di ridere mi affaccio fuori dalla porta della mia camera e sento George che dice «ragazzi, dovete fare una cosa per me»
la voce di Josh «i preservativi sono nel mio cassetto»
di nuovo George «quando mi serviranno, li comprerò. Grazie. Comunque oggi dovete andare fuori di casa» dice in tono angelico «per favore» continua con voce sottile. «vaaaaa bene, piccoletto» sembra JJ «grazie, ho un grande, grande debito» George.
«Questo è sicuro» Jaymi.
Passi. Porta che sbatte. Di nuovo passi ma stavolta verso la camera, mi ributto sul letto, spunta George con due bicchieri di Starbucks e due ciambelle «awwwww grazie» gli do un bacio sulla guancia e lui diventa rosso «mi abitui troppo bene, cosa farò quando sarai ad x-factor?» «non farai» sospira «allora cosa facciamo oggi?» chiedo mordendo la ciambella «stiamo qui» «me gusta» dico annuendo. George è ancora piuttosto impacciato con me, passiamo la mattina facendoci domande del tipo «qual è il tuo più grande sogno?» oppure «qual è il tuo animale preferito?» il suo è la scimmia.
Cuciniamo i pancakes insieme, ci sporchiamo con lo zucchero a velo, ogni volta che lui mi sfiora sento i brividi percorrermi la spina dorsale, e lui lo sa.  «ho un’idea» dico mentre mangiamo «facciamo uno scherzo a Josh» gli faccio l’occhiolino «grande!» dice George e io gli batto il cinque «hai in mente qualcosa?» mi chiede «ovvio che si» dico con un sorrisino «allora. Tu mischia dello zucchero a velo con dell’acqua. Che sia fluido ma molto, molto denso. Torno subito» vado in camera di Josh, prendo 3 o 4 durex e torno in cucina. «srotoliamoli. Riempiamoli e mettiamoli nel letto di Josh» dico. George scoppia a ridere e cade dalla sedia. Vado ad aiutarlo ma mi tira giù con lui «dici che ci crederà?» chiedo «pft, certo che si. Mi hai visto?» dice scherzando. Io scoppio a ridere e gli mollo un pugno sullo stomaco. Una volta preparato lo scherzo sono le 7 di sera, i ragazzi stanno per tornare e George mi ha fatto mettere una felpa con due orecchie giganti, mentre lui ne ha messa una con le orecchie da scimmia e ci chiudiamo in camera aspettando che i ragazzi vadano a letto. Giochiamo a Monopoly fino a quando non sentiamo Josh urlare. «oh-oh» dico già trattenendo le risate, poi mi rivolgo a George «se ci porta i preservativi, bevi quello che c’è dentro, morirà.» bussano alla porta. George va ad aprire. C’è Josh scandalizzato con gli occhi fuori dalle orbite «RAGAZZI?!» «oh grazie» dice George in tono pacifico e beve il liquido, Josh guarda George e poi me con uno sguardo a metà tra lo schifato e l’incredulo «vuoi assaggiare?» continua George, poi io scoppio a ridere «è acqua e zucchero a velo, deficiente HAHAHAHAHAHAHA» grido a Josh «oh buon dio grazie.» si mette una mano sul cuore, poi si riprende «non la passerete liscia voi due» e se ne va sbattendo la porta.
George si gira verso di me «il. migliore. scherzo. di. sempre!» mi rendo conto di avere ancora su il cappuccio della felpa. Vedo George andare verso la porta e io balzo in piedi «già te ne vai?» dico facendo il mescolino «dai, è tardi. Dobbiamo dormire…» «va bene, buonanotte allora» «buonanotte» chiude la porta.
Dopo 15 minuti che tento di dormire mi alzo, vado ad aprire la porta per andare da George e me lo trovo davanti nell’intento di bussare. Tutti e due rimaniamo stupiti del reciproco tempismo.
«scusami ma non posso stare un’altra sera senza baciarti» dice sottovoce e con il fiatone. Io gli tiro sulla testa il cappuccio da scimmia e lo tiro verso di me e lui appoggia le sue labbra sulle mie. Il mio cuore batte fortissimo e la sua bocca sa ancora di sciroppo d’acero e cioccolato. Le nostre lingue si uniscono mentre io mi stringo al collo del ragazzo che scioglie il bacio mordendomi il labbro inferiore «adesso capisco perché non potevo resistere» dice «anche io stavo venendo a cercarti per lo stesso motivo» confesso. Mi bacia di nuovo. «tu non trovi che ci sia un po’ freddo stasera?» mi dice guardandomi negli occhi e tenendomi per i fianchi «e cos’hai intenzione di fare?» mi spingo contro di lui, fa scorrere le mani sul mio sedere e mi solleva, io inizio a baciarlo mentre lui chiude la porta a chiave.
Mi sdraia sul letto. Si toglie la maglietta e si sdraia accanto a me.
«pensavi che volevi fare… insomma… tu sai cosa?» mi chiede
«in realtà non lo sapevo»
«non ti farei perdere la verginità a 16 anni. Perche… sei ancora vergine, giusto?» mi chiede allarmato
«ma certo che si, stupido»
Tira un sospiro di sollievo «meno male.»
«perché?»
«mi sentirei a disagio se tu fossi più esperta di me…»
«verginello?»
«si…»
«non ci credo. Mai? Uno come te?»
«nessuno voleva il ragazzo cicciottello che correva piano a ginnastica…» sospira
«nessuno vuole la ragazza strana che legge Harry Potter e si mette il tutù piuttosto che fare la ragazza facile e flirtare con tutti in giro» senza accorgermene mi sono messa seduta.
«vieni qua» io vado sotto al piumone, rannicchiata contro il suo petto, accoccolata tra le sue braccia.
«devo dirti una cosa ma… non sono molto bravo con le parole, quindi preferisco cantartela»
«ti ascolto, non ti ho mai sentito cantare dal vivo»
«if i was your boyfriend i’d never let you go,
I can take you places you have never been before…»
Oddio. Mi sta cantando “boyfriend” di Justin Bieber, posso morire felice. E poi la sua voce, dio la sua voce mi manda in estasi «… if i was your boyfriend» cerco di trattenermi ma qualche lacrima mi scende lungo il viso «perché piangi? Se non vuoi essere la mia ragazza basta dirlo»
«non dire cazzate George» dico tra i singhiozzi «certo che voglio esserlo» mi passa una mano sulla schiena
«allora perché piangi?»
«perché tu sei meraviglioso e mi hai dedicato una canzone, peccato che ora andrai ad x-factor dove ci sono ragazze bellissime, con voci bellissime che diventeranno famose e io non posso competere con loro… insomma, ho paura di perderti»
«shhh, shhh» mi dondola avanti e indietro come si fa con i bambini «sei tu che dici cazzate adesso» mi dice sorridendomi «perché ti avrei chiesto di essere la mia ragazza se non fossi assolutamente sicuro di resistere alla lontananza?» mi asciugo gli occhi «george» «dimmi» «niente, stringimi» mi stringe a lui mentre sento il suo cuore battere come se volesse uscire dal petto ma, d’altronde, anche lui doveva sentire battere così forte il mio. 




------------------------------------------------Spazio Autrice--------------------------------------------
ed ecco il tanto atteso sabato! (?)
okay il capitolo è un po' lungo ma penso che sia carino
spero che vi piaccia perchè ci ho messo anima e corpo (?)
un bacio
@betterstayhappy

 

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Capitolo 4
*** you'll never treat yourself right. ***


CHAPTER 4. you’ll never treat yourself right

 

«non so se potrò stare senza di te» mi dice George quando vede che sono sveglia «George, devi sapere una cosa» dico con la voce roca «quando qualcuno mi parla di mattina non capisco quello che dice e mi viene voglia di suicidarmi» appoggio la testa sul suo petto «allora, lasciami elaborare quello che hai detto… okay, ascolta» gli accarezzo il viso «io ci sarò sempre , x-factor capita una volta nella vita e…»
«CAZZO» mi interrompe alzandosi di scatto «ho avuto un’idea» continua «ieri hai detto che vuoi diventare una ballerina professionista, hai 16 anni… fai il provino per ballare a x-factor!»
«oddio» mi metto a baciarlo con passione mentre lui mi trascina sotto le coperte.
Stiamo abbracciati respirando uno addosso all’altro senza dire nulla. Entrano di colpo JJ, Josh e Jaymi. In questa casa le serrature sono scadenti. Iniziano ad urlare «MUCCHIAAAAAA» e si buttano su di noi. Bacio a stampo George prima di uscire dalle coperte. Jaymi e Josh mi fanno cadere dal letto e con l’aiuto di JJ mi portano in un’altra camera da letto e chiudono la porta facendo un muro davanti ad essa
«allora… cos’è successo ieri sera?» esordisce JJ
«niente» dico io
«sicura?» domanda Jaymi guardandomi male
«vuoi una visita dal ginecologo?» rispondo
«awwww la mia piccolina» dice lui venendo ad abbracciarmi
«voi tutti. Siete malati» dico io seria
«NO. Siamo gelosi» dice JJ prendendomi in giro
«NON HAI MAI DORMITO CON ME» urla Josh fingendo di piangere
«jen, se noi siamo malati; lui cos’è?» dice JJ aprendo la porta di scatto e George cade di pancia per terra e scoppia a ridere. Si alza, viene da me e mi abbraccia iniziando a fare quella voce imbronciata adorabile
«non potete portatemela via… lei è mia… parlo con te, Jaymi»
«lo sai perché siete perfetti insieme?» risponde il mio migliore amico
«perché se una cosa così sdolcinata gliel’avesse detta qualsiasi altro ragazzo» continua «avrebbe preso un pugno nello stomaco» George mi guarda «è vero.» dico passando una mano tra i suoi capelli.
«credo che avrò un calo di zuccheri, davvero qua dentro non ce ne sono abbastanza» dice Josh andandosene dalla stanza e tirando con lui JJ.
«Jaymi, sto pensando di fare il provino per ballare ad x-factor» lui mi guarda incredulo
«allora muoviti. Il provino è tra tre giorni. Andiamo sul tetto»
Sul tetto c’è una specie di percorso ad ostacoli che di solito uso per creare nuovi passi di Street Dance.
Stiamo sul tetto un paio d’ore. Jaymi mi blatera cose riguardo alla mia dieta, io faccio esercizi e George ogni tanto supplica Jaymi per farmi fare una pausa.
«continua così e vedrai che bella massa flaccida diventi»
Sono abituata agli insulti di Jaymi, quindi non faccio una piega mentre George si morde il labbro inferiore abbassando la testa. Vorrei andare ad abbracciarlo, non so per quale motivo. Ma non lo faccio perché sono troppo sudata e appiccicosa.
 
Sdraiata sul letto ripenso al comportamento di George guardando fuori dalla finestra quando i miei capelli vengono scostati dalla mia guancia e il mio collo viene sfiorato dalle labbra del mio ragazzo.
«George… devo chiedertelo. Oggi hai fatto una faccia strana sul tetto quando Jaymi mi ha “insultato”. Cosa significava?»
«noti proprio tutto tu…» dice giocando distrattamente con i miei capelli «…comunque. Ti ho raccontato che ero cicciottello, ma se Jaymi mi avesse visto mi avrebbe definito una “schifosa massa informe”» non riesco a guardarlo negli occhi. So cosa significa odiare il proprio corpo. «venivo preso in giro sempre. Nessuna ragazza voleva uscire con me. Non avevo nessun amico perché i miei compagni si vergognavano a farsi vedere in giro con me» una lacrima gli riga la guancia «per questo sono così impacciato con te. E’ tutto così nuovo e quando mi guardo allo specchio ancora quel ragazzino che non piaceva a nessuno» conclude. Il suo viso ormai ricoperto di lacrime. Lo stringo più forte che posso e lo guardo intensamente negli occhi
«basta. Okay? Sei bellissimo.» lui mi avvolge con le braccia. E’ il ragazzo più fantastico e meraviglioso del mondo. «ascoltami» prendo il suo viso tra le mani e gli asciugo le lacrime con le maniche del mio maglioncino «la prima volta che ti ho visto il cuore mi batteva a diecimila kilometri orari. Non perché portavi vestiti attillati. Non perché avevi un bel viso. Sono stati i tuoi occhi dolci e il tuo sorriso timido a farmi pensare “wow. Questo ragazzo sembra diverso da tutti gli altri stronzi che ho conosciuto” e se le tue guance fossero state più cicciotte, la mia prima impressione che ho avuto di te non sarebbe cambiata di una virgola. Gli dico facendo scivolare i suoi capelli tra le mie dita
«sei fantastica»
«non devi sentirti insicuro riguardo al tuo corpo. Non ne hai motivo, capito? Sei meraviglioso. Chiuso.»
Noto che lui si sta mordendo il labbro inferiore guardandomi. Si mette a cavalcioni su di me per poi stendersi completamente sul mio corpo, le sue labbra a pochi millimetri dalle mie
«ora che mi hai dato la sicurezza per fare d’impulso quello che mi viene in mente, ti bacerò e non ti chiederò nemmeno il permesso» dice in tono giocoso e mentre io sorrido le sue labbra si scontrano con le mie.




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salve genteeeeee
vorrei aver postato questo capitolo molto tempo fa ma la scuola è stata un inferno.
comunque spero che vi piaccia :)
fatemi sapere,
G.

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