When I look at you

di Natnat
(/viewuser.php?uid=270272)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi non muore si rivede ***
Capitolo 2: *** Occasione mancata ***



Capitolo 1
*** Chi non muore si rivede ***


Devon aveva solo 7 anni quando,a causa del lavoro di suo padre Greg, si trasferì a Guilford dalla sua amata Italia. Sebbene fosse arrabbiata con i suoi genitori per il trasferimento,quando arrivò in quella città a due ore dalla capitale inglese, si sentì stranamente a casa entrando in quella che sarebbe stata la sua nuova dimora. Devon era una bambina bellissima, i capelli lunghi e boccolosi nelle punte erano biondi, quasi dorati. Aveva due occhi neri,da “cerbiatta” come li chiamava suo padre. La sua carnagione era chiara ma bastavano pochi giorni di sole affinchè la sua pelle diventasse ambrata. Era una ragazza dolcissima con tutti e spiritosa, certo all’inizio era molto timida ma quando si scioglieva diventava un’altra persona. In quella stessa strada abitavano cinque bambini più o meno della stessa età di Devon, che diventarono subito amici della nuova arrivata. Anche le loro famiglie erano unite e tutti gli anni festeggiavano insieme tutte le feste. Devon era felice della sua nuova vita, adorava i suoi migliori amici ma presto loro le spezzarono il cuore. Devon stava tornando a casa dopo aver fatto la spesa. Appena entrò nella sua grandissima villa vide le cinque persone che non avrebbe voluto rivedere mai più, le cinque persone che se ne erano andate senza salutare lei, la loro migliore amica, sedute nel divano di pelle bianca che appena sentirono il portone chiudersi si voltarono per vedere la ragazza che non vedevano da molti anni. Subito Louis,Zayn,Niall,Liam e Harry si alzarono e le andarono incontro con le braccia aperte, pronti per ricevere un abbraccio. Devon però si scostò, non aveva intenzione di toccarli. I cinque ci rimasero malissimo. “Chi non muore si rivede!” dopo aver detto ciò la bionda si volatilizzò in camera sua seguita da uno dei suoi numerosi fratelli,Emmet il più grande. Dal piano terra tutte le famiglie che si erano radunate grazie al ritorno dei ragazzi sentirono una porta sbattere. “Ce l’ha ancora così tanto con noi?” chiese tristemente Zayn tornando a sedersi vicino a sua madre. “Direi di si data la sua reazione” questa volta a parlare fu Niall che rimase in piedi ancora un po’ scosso dalla reazione di Devon. Liam,Harry e Louis non parlarono rimasero in silenzio fissando il vuoto dopo che la bionda si congedò. “ Vedrete che tutto si sistemerà, vi saprete far perdonare” disse Anne, la madre di Harry abbracciando il figlio che non vedeva da qualche mese. I cinque tornavano spesso a Guilford dalle loro famiglie e chiedevano di poter vedere Devon, ma lei si rifiutava ogni volta. Quel giorno però non si aspettava che sua madre li facesse entrare in casa. Emmet intanto cercava di far calmare la sorella infuriata per ciò che la sua famiglia aveva fatto “Perché gli avete fatti entrare?” chiese lei rossa dalla rabbia, continuava a sbattere i pugni contro il muro per il nervoso. “Dev, smettila di fare così” affermò duramente Emmet che vedendo poi il viso della sorella rigato dalle lacrime addolcì il tono di voce “loro ci stanno male da morire vedendoti reagire in questo modo. Perché non li perdoni e tornate come una volta?” fece una pausa e poi continuò “ non volevano andarsene così senza salutarti ma non avevano altra scelta. Provaci, per loro sei sempre la loro preferita, e lo sai” “No, non è vero hanno preferito la loro carriera e le loro fans a me” continuò a piangere Devon. “Non è vero. Dai torna giù e abbracciali forte loro non aspettano altro” il ragazzo stava riuscendo a convincerla “Quando non c’eri mi hanno detto che gli manchi un sacco e che non vedevano l’ora di rivederti e scusarsi. Per favore Dev andiamo” e dicendo quest’ultima frase portò la bionda a lavarsi il viso e poi scesero di nuovo in soggiorno dove, vedendola arrivare Liam,Louis,Zayn,Harry e Niall si alzarono e dopo che videro Emmet fare un cenno con la testa corsero ad abbracciarla tutti insieme “Ah gli abbracci di gruppo quanto mi sono mancati” disse Louis per riscaldare l’aria ancora un po’ tesa. Tutti risero e a Devon scesero un paio di lacrime che riuscì ad asciugare prima di staccarsi da quel meraviglioso abbraccio che,anche se non voleva ammetterlo, gli era mancato da morire. Solo Harry la notò e dopo aver sciolto l’abbraccio con gli amici la circondò con le sue braccia che la facevano sentire sempre protetta. HOLA CHICA :) ECCO IL PRIMO CAPITOLO.... SPERO VI PIACCIA. FATEMI SAPERE BACINI

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Occasione mancata ***


                                                                                                                                      OCCASIONE MANCATA
Le famiglie lasciarono in soggiorno i sei che non si vedevano da ormai tre anni “Ti va se dopo pranzo andiamo e ti offriamo un gelato?” chiese ad
un tratto Niall che stranamente anche data la situazione non pensava ad altro che al cibo. Devon, voleva sistemare davvero le cose per farle tornare
come prima anche se sapeva che
ormai niente sarebbe stato uguale “Certo così mi raccontate un po’ com’è l’America” fece un sorriso vero che non faceva tanto spesso da quando i
suoi amici erano partiti senza
neanche salutarla per andare a fare i provini per x-factor. “Perfetto allora non mangiare molto di quello che stanno preparando per pranzo i tuoi
perché dopo ti prendiamo la cialda
quattro gusti” disse Liam ad un certo punto. “Sai domani arrivano Perrie,Danielle e Eleonor” parlò d’improvviso Zayn “E chi sarebbero scusa?”
chiese la bionda confusa
“ Sono le loro ragazze” intervenne Niall “ Loro di chi?” “Danielle è la mia ragazza, Perrie quella di Zayn e..” Liam fu interrotto da Louis “E Eleonor la mia”.
“A tavola è pronto” disse Michelle(mamma di Devon),
Niall non se lo fece ripetere due volte e corse verso la cucina dove era apparecchiato un tavolo per le numerose famiglie riunite dopo tanto.
Devon e Harry furono gli ultimi ad alzarsi,
il riccio non aveva detto una parola per tutta la giornata, stava pensando a Devon, a quanto quella biondina gli fosse mancata. Anche lui non
riusciva a capire perché pensava così
tanto a lei, pensò che fosse normale dato che era la sua migliore amica ma quando la vide scappare  su per le scale e sentì sbattere la porta
si sentì distrutto dentro. Prima che
Devon raggiungesse la cucina la fermò per un braccio e facendola girare verso di lui la abbracciò sussurrandole all’orecchio “Mi sei mancata”.
Alla bionda vennero i brividi a sentire
quelle parole sussurrate con quella voce “Anche tu, molto”. Anche a lei era mancato e una cosa che nessuno sapeva era che loro si erano dati
il loro primo bacio esattamente
tre giorni prima della partenza dei ragazzi. Entrambi ricordavano bene quel pomeriggio quando stavano giocando tutti a nascondino.
Loro si nascosero insieme dentro il garage di casa Payne. Erano soli li dentro, le sorelle di Lou e quelle di Liam erano andate nella
camera del fratello di quest’ultime, il fratello di Niall e quest’ultimo erano nascosti dietro il muro dove Luke(altro fratello di Devon)
stava contando. Zayn,Louis,Liam e gli altri tre fratelli di Devon, Mark, Edward e Carl, erano nascosti dentro la macchina dei genitori
di Liam. Quando Luke entrò nel garage dopo aver trovato tutti gli altri Harry si appiccicò ancora di più a Devon per non essere visti.
Ad un certo punto si ritrovarono a guardarsi negli occhi, il riccio si avvicinò alla bionda per poi poggiare le sue labbra su quelle della
ragazza che restituì il bacio immediatamente. Luke per fortuna non si accorse di loro e andò a cercare da un’altra parte.

Dopo il pranzo che sembrava non finire mai, i sei uscirono per andare alla loro gelateria preferita Ice-Street. La passeggiata per raggiungere la
gelateria fu tranquilla, c’erano solo Niall e Louis che si spingevano a vicenda facendo gli scemi e facendo ridere gli amici. Preso il gelato decisero
di passare per il parco, dove sfortunatamente incontrarono alcune fans che chiedevano foto e autografi “Ti scoccia se facciamo un po’ di autografi?
Non ci mettiamo molto promesso” chiese Harry “Ok” disse semplicemente Devon non molto felice. Il problema era che le ore passavano e le fans al
posto di diminuire aumentavano sempre di più. Devon era seduta da ormai due ore e mezza su quella panchina che aveva quasi preso la forma
del suo sedere. Si voltò e quando vide che le ragazze erano aumentate ancora di più, decise di tornarsene a casa a piedi,scocciata. I cinque avevano
perso l’occasione di farsi perdonare da Devon, che era stanca di essere messa da parte soprattutto da loro. Quelli che una volta mettevano da parte
tutto e tutti  per lei. Passò un’altra ora da quando ormai su quella panchina non c’era seduto  più nessuno e i ragazzi stavano firmando l’ultimo autografo,
“Oh no” disse Zayn mettendosi una mano nei capelli “Che c’è?” chiese Harry preoccupato dal tono usato dall’amico “Devon” fece una pausa
“Devon se ne andata. Tutti e cinque iniziarono ad imprecare e corsero verso la casa dell’amica. La trovarono sul divano a guardare la tv e subito
si fiondarono su di lei chiedendole  una quantità infinita di volte scusa. “Basta smettetela,” disse lei ad un certo punto “avete rotto, delle vostre
scuse non me ne faccio niente. All’inizio pensavo di essere io quella diversa e ci ho provato davvero a capirvi. Ma stasera ho capito di non
essere io, siete voi ad essere cambiati e io non  vi riconosco più. Sinceramente non so più chi ho davanti adesso e..” fece una pausa nel
quale guardò uno ad uno i ragazzi,con i suoi occhi neri ormai rossi e lucidi, si soffermò su Harry, e guardandolo disse “.. e non so se voglio
sapere” concludendo così scappò in camera sua. Prima che la bionda salisse per le scale Liam la trattenne per un braccio ma lei si liberò
velocemente dalla presa e raggiunta la sua stanza si buttò nel letto e finalmente fece uscire quelle lacrime che non riusciva più a trattenere.
Bussarono alla porta e prima ancora che lei potesse rispondere la porta si aprì ed entrò….
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1469281