Tua Margherita...

di Gageta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 18 dicembre 2012 ***
Capitolo 2: *** 19 dicembre 2012 ***
Capitolo 3: *** 20 dicembre 2012 ***



Capitolo 1
*** 18 dicembre 2012 ***


E fu così che Gageta98 approdò tra le originali.

Bè, che dire? Sono abbastanza emozionata quindi… che ne dite di lasciarmi un piccolo parere? :3

Si tratterà di una piccola long, divisa in tre capitoli, che praticamente… bè, no, ve lo dirò alla fine della storia.

Buona lettura, ma soprattutto, buona fortuna^^

Tua Margherita…

18 dicembre 2012, ore 21:10

Caro diario,

Mi chiamo Margherita e ho quattordici anni. O meglio, ho quasi quattordici anni. Il mio compleanno è sabato 22 dicembre, ma ho cominciato a dire di avere quattordici anni da qualche settimana. Perché? Perché il ventuno finisce il mondo, ed io non compirò mai gli anni. Quindi tanto vale dirlo adesso, anche se non è vero, piuttosto che non poterlo mai dire.

Ho deciso di scrivere questo diario per lasciare una traccia scritta di ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni nel mondo. Lo so, forse è stupido: se davvero il mondo finirà, nessuno potrà mai leggerlo. Però scrivere può aiutarmi a scaricare le emozioni, che ora più che mai sono davvero tante.

Dappertutto non si fa altro che parlare dell’evento che metterà fine al mondo il prossimo ventuno dicembre. E tutto per colpa di una stupida profezia Maya. A dire il vero non è che io ci creda più di tanto. È piuttosto il pensiero generale che mi sta mettendo ansia. Perché il mondo dovrebbe finire proprio il ventuno? Che poi, se ci si fa caso, i numeri della data sono sempre gli stessi, che si ripetono. 21/12/12. Il 2 e l’1. Perché allora non il 12/12/12?

È da giorni che mi perdo in stupidi ragionamenti. Per esempio: potrebbe essere la fine del mondo perché, questo, è l’ultimo anno in cui c’è una data con tutti i numeri uguali. L’anno prossimo, infatti, non ci sarà un mese numero tredici. Al massimo potrà esserci un 13/12/13.

Però i Maya non hanno predetto 12/12/12, ma bensì 21/12/12. Perché?

Questo vuol dire che i numeri non c’entrano niente. Però la cosa rimane strana comunque.

Secondo questi antichi personaggi, il ventuno finisce l’era dell’oro. E lo hanno pure scritto in un calendario. Da quanto ho capito, gli studiosi pensano che possa esserci una fine del mondo perché i Maya non hanno continuato il loro calendario con altre ere. Ma, voglio dire, quando il mio calendario finisce ne compro un altro. Non è che ogni anno mi faccio prendere dal panico perché il trentuno dicembre finisce l’anno. Magari i Maya si erano stufati di predire il futuro, o forse avevano finito la fantasia. Perché deve per forza esserci una fine del mondo?

Da qualche parte ho letto anche di uno strano fenomeno, definito uno “spettacolo astronomico senza precedenti”. Il ventuno dicembre di quest’anno i pianeti Marte, Giove e Saturno si allineeranno. Ma anche questo è strano. Perché dovrebbe finire il mondo se dei pianeti si allineano su un asse?

Certo che erano veramente strani questi Maya.

Che poi Maya è proprio un bel nome, una mia amica si chiama così. Però di questi tempi i Maya si stanno facendo odiare da tutti.

Secondo me il ventuno non finirà il mondo. Chissà, forse perché è la fine dell’era dell’oro, succederà qualcosa all’euro (cosa che mi sembra abbastanza plausibile, visto la crisi che corre).

Uff… stupida penna. Mi sa proprio che si sta scaricando. Odio quando fa così, mi costringe a calcare le lettere e poi viene fuori un pasticcio. Spero che resista ancora per qualche giorno, fino a quando mi daranno la paghetta. Sai che consumo quasi tre penne al mese? I miei si lamentano perché continuo a spendere soldi inutilmente. Ma che vuoi farci? A me piace scrivere, di tutto, e purtroppo le penne non durano all’infinito.

Ecco. È arrivata mia madre che mi dice di andare a letto.

Domani ho una verifica di matematica (maledetta matematica) quindi credo proprio che questa volta ubbidirò a lei. Ci vediamo domani. Forse riesco a scoprire qualcosa di più, così posso raccontartela.

Buonanotte,

tua Margherita.

 

P.S. http://www.facebook.com/Gageta98?ref=hl

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Capitolo 2
*** 19 dicembre 2012 ***


Tua Margherita…

19 dicembre 2012, ore 21:21

Caro diario,

Oggi a scuola eravamo tutti in fermento: oltre alla verifica di matematica è successo qualcos’altro.

Verso le undici abbiamo avvertito una forte scossa di terremoto.

È stato panico totale.

Stavamo leggendo un testo di antologia quando all’improvviso si è sentito un rumore provenire dal basso. Poi, tutto ad un tratto, il pavimento ha tremato e il mio banco ha oscillato avanti e indietro.

Ci siamo subito tutti lanciati sotto i propri banchi e persino la prof. si è messa sotto la cattedra. Non so quanto sia durata la scossa, ma è stata molto forte.

Bè, posso dire di aver perso tutte le ore dopo. Quando la scossa si è fermata, sotto gli ordini della prof, siamo tutti usciti in strada e ci siamo fermati lì, nel parco di fronte.

A mano a mano che tutte le classi arrivavano, è cominciato a salire il panico. Ho visto anche alcune ragazze piangere disperatamente. Alcuni si sono messi ad urlare che veramente la fine del mondo è vicina. Ho provato anch’io a dire la mia, ma come al solito nessuno mi ha ascoltato.

Uffi… è tutto l’anno che ci sono continui terremoti, cavolo!

Ora però, con la storia della fine del mondo, si preoccupano tutti per qualsiasi cosa. Maledetti Maya, maledetti numeri, maledetti pianeti e maledetti calendari! Giuro che se non mi lasciano compiere gli anni…

Ma perché proprio a me? Perché dovevo nascere proprio il ventidue dicembre? Della mia classe sono la più piccola, e per di più morirò con un anno in meno degli altri. Cioè, non è proprio un anno in meno, però… insomma, hai capito.

Oggi, poi, su Facebook è comparso un simpatico link:

From the calm morning, the end will come

When of the dancing horse

The number of circle will be nine.

Sai questo cosa vuol dire, secondo alcuni? È una baggianata, non faccio che ripeterlo.

Quest’estate è uscita un’allegra canzoncina, intitolata “Gangnam Style”, di un rapper coreano. Nel video di questa canzone, il cantante PSY imita il galoppo di un cavallo. È un video che ha fatto molto successo, ed è diventato il video più visualizzato su You Tube, battendo il record di Justin Bieber per la sua canzone, Baby.

Invece i versi precedenti dicono che appartengono a Nostradamus. Se questo è vero, parrebbe che Nostradamus abbia previsto la fine del mondo quando da una “calma mattina” (Corea vuol dire proprio questo), la danza del cavallo raggiungerà i nove cerchi. Secondo un calcolo pare che il ventuno le visualizzazioni su You Tube possano arrivare a un miliardo, ovvero un uno con nove zeri.

Devo ammettere che è un po’ inquietante, ma per me sono solo coincidenze.

Tornando alla realtà, devo dire che il terremoto di oggi mi ha fatto pensare.

Forse forse non è colpa dei Maya, e nemmeno di PSY, Nostradamus e chi più ne abbia ne metta. Insomma… i terremoti succedono perché le placche terrestri si muovono e si scontrano, detto in parole semplici. Quindi la colpa non è di questi simpatici personaggi, mica lo hanno deciso loro che le placche si devono spostare.

Tralasciando i terremoti, tuttavia, mi è venuta in mente un’altra cosa.

Non voglio fare la filosofica, però è anche un po’ colpa nostra se il mondo sta finendo. Non sono forse gli uomini ad aver causato il surriscaldamento globale? In fondo il mondo ha ragione a ribellarsi.

L’altro giorno alcune mie amiche mi hanno costretto a guardare il film 2012. Te lo dico perché così, già che ci sono, scrivo anche i ragionamenti che mi sono venuti in mente guardando quel film.

Se dovesse succedere qualcosa, succederà proprio come in quel film? Sinceramente non ci tengo a morire travolta da un’onda. Tanto vale suicidarsi, forse si prova molto meno dolore e si finisce di vivere più in fretta. Non deve essere una gran cosa morire annegati… insomma, l’aria che ti entra nei polmoni e poi… no, non voglio pensarci. Che poi l’ho trovato un film abbastanza diseducativo. Secondo loro, tutti i più ricchi avevano la possibilità di salvarsi, pagando milioni, mentre tutti gli altri morivano, sotto le loro rassicurazioni e senza neanche sapere quel che stava succedendo.

IL MONDO NON FINIRÀ.  Lo scrivo in maiuscolo perché in questo momento vorrei urlarlo al mondo. Evitiamo di essere pessimisti, cavolo. Io non voglio morire, mi resta ancora tanto da vivere.

Anche questa sera è giunto il momento di andare a dormire, e credo proprio che questa penna stia finendo la sua breve vita… bè, spero di riuscire a continuare questo mio diario fino in fondo.

Devo ammettere che l’ansia comincia a farsi sentire anche per me. Sarà che sono stanca…

Buonanotte,

tua Margherita.

 

 

P.S. Gageta98 su Facebook: http://www.facebook.com/Gageta98

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Capitolo 3
*** 20 dicembre 2012 ***


Tua Margherita…

20 dicembre 2012, ore 6:52

Caro diario,

Ecco, ci siamo. Domani è il gran giorno. O forse dovrei dire il giorno del gran caos.

Ti sto scrivendo di mattina, perché oggi voglio documentare tutto il giorno. Ti racconterò ogni cosa, nei minimi particolari.

Per adesso ho poco da dirti. Mi sono appena svegliata e fra poco andrò a scuola. Potrai chiederti perché dovrei andare a scuola, visto che è l’ultimo giorno del mondo. Bè, io ci vado, perché so che non sarà così. Magari alcuni miei compagni non ci saranno. Ci scommetto la mia vita (dato che tanto non ho molto da perdere) che Marilena oggi non verrà. Lei è quella che ha paura di questa storia da quando l’hanno raccontata la prima volta. Ma io non ci credo, e continuerò a ripeterlo all’infinito. Per quanto durerà, questo infinito…

20 dicembre 2012, ore 9:13

Sono a scuola, e come pensavo oggi siamo meno della metà. Neanche la mia migliore amica è venuta. Per fortuna l’ho salutata ieri. Me lo aveva detto, per telefono, e io le avevo detto di non crederci. Ma i suoi genitori hanno detto la loro.

La prof. sta spiegando arte. Si vede lontano un miglio che non ha voglia di fare niente neppure lei.

Continuo a non crederci, ma sto veramente cominciando ad avere paura.

20 dicembre 2012, ore 12:24

Un’altra scossa. È avvenuta poco fa, a scuola. Ci hanno fatto uscire in anticipo, così ora sono in autobus e sto tornando a casa.

Io… non so più cosa dire. Ora ho paura.

20 dicembre 2012, ore 15:35

Oggi non faccio i compiti. Ce lo hanno detto in classe, vivete finché potete.

Perché devono tutti credere a questa storia? Ora sto guardando la tv e non parlano di nient’altro che quello. I miei torneranno dal lavoro tra poco e non so cosa faremo insieme. Anche loro sono come me, anche loro sono andati al lavoro oggi.

Oh! Inizia Scrubs! Se veramente oggi è l’ultimo giorno, bè… non mi perderò quest’ultima puntata.

A dopo.

20 dicembre 2012, ore 18:46

I miei sono tornati, ma non abbiamo fatto niente di speciale. Le solite cose, insomma.

Nonostante facciamo tutti a meno di pensarci, la paura si può palpare nell’aria.

Ho appena finito di parlare con Sofia, la mia migliore amica. Mi ha detto anche lei che vede agitazione dappertutto. Ora anche la mia, di agitazione, sta crescendo…

20 dicembre 2012, ore 21:57

Sono quasi le dieci e sto per andare a letto. Purtroppo domani c’è scuola, perché è venerdì, ma mia madre mi ha appena detto che domani rimarrò a casa. Ho accettato, tanto dubito che ci andrà qualcuno.

Ci stavo pensando poco fa, mentre guardavo la tele con i miei. Sto veramente vivendo gli ultimi attimi della mia vita? No, certo che no. Io, non-ci-credo. Punto e basta. No, seriamente, questi non sono gli ultimi attimi della mia vita. Certo, potrebbe sempre cadermi in testa qualcosa in questo preciso momento, ma non è questo, quello che intendevo.

Eccola, come previsto. Mia madre mi urla dietro perché devo andare a letto.

Bè… credo che domani ti scriverò, tanto per farti sapere com’è andata. Così potrò finalmente chiudere questo stupido racconto. E la penna resiste ancora, quindi credo proprio che dovrai subirti tutte le mie stupidaggini sulla fine del mondo ancora per un po’.

Va bé, dai, tanto tu puoi farlo.

Allora, a domani,

tua, Margherita.

20 dicembre 2012, ore 23:57

Ok, no, non dovevo farlo.

Però… ecco, sì, mi sono alzata. Mancano tre minuti e potrò dire che manca un giorno al mio compleanno.

I miei si sono addormentati già da un pezzo. Li ho sentiti parlare fino a qualche minuto fa. Bisbigliavano, concitatamente. Mi sembra di aver sentito mia madre piangere, ma non credo. Non lei, per favore!

23:58

Va bene, va bene! Lo ammetto, sono agitata. Però, dai… si può non esserlo?

E poi, comunque, se mai dovesse finire non potrebbe farlo esattamente a mezzanotte, no? Cos’è, moriremo divisi per fusi orari?

23:59

Ho appena sentito un rumore, veniva dal basso. Sarà stata sicuramente la mia immaginazione. O magari qualcuno dei piani inferiori ha appena imprecato ad alta voce… è abbastanza probabile, dopotutto.

Ora però torno a letto. Non vorrei svegliare i miei con il grattare della penna sulla pagina.

Incrocio le dita…

Buonanotte,

tua, Marghe

Note:

Secondo il contatore di word…

Parole racconto: 2112

Presentazione: 21

Bibliografia:

“Profezie sul 21 dicembre”, Wikipedia.

Profezia PSY, Facebook.

“Ma il ventuno dicembre, moriremo tutti insieme o divisi per fusi orari?”, Facebook.

 

P.S. se questa storia vi è piaciuta… che ne dite di fare un salto sulla mia pagina Facebook? http://www.facebook.com/Gageta98

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