I pensieri di Marylin

di AnnaKH
(/viewuser.php?uid=285906)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo pensiero ***
Capitolo 2: *** -il secondo pensiero, la vita di Marylin- ***



Capitolo 1
*** Il primo pensiero ***


Ehi gente! Piacere,sono Anna..ho tredici anni e soffro di amnesia: ovviamente,scherzo. 
Sono sempre stata una ragazza molto allegra,una tipa che ama la musica..che ama la vita; Ma  vi è mai capitato di ragionare su dei profondi concetti? 
Beh,a me si. E quindi ho deciso di iniziare una 'FANFICTION' se così la possiamo definire poichè ora come ora ho intenzione di scrivere solo una parte,poi può darsi che la farò a capitoli.  Il motivo per cui ho scelto il nome Marylin in questa storia non esiste;scelgo nomi nel momento in cui scrivo altrimenti sarebbe u
n casino programmarli,almeno per me. Basta chiacchiere e adesso iniziamo dal capitolo..' Il ricordo..' ah no,il pensiero...vabè leggete e basta. # 

-Il primo pensiero- 

#Ai giorni d'oggi ognuno pensa a se stesso e alla propria reputazione per lo scopo di apparire ciò che realmente non si è; il valore dell'amicizia non può più essere definita tale poichè sostituita dal denaro,considerato l'unica fonte di salvezza dell'uomo per vivere bene. 
Io ritengo che un mondo senza amore e ricco di apparenze sia vuoto,come un pianeta spento.
Non riuscirei ad amare una persona la quale personalità non è come appare;sembreremo dei burattini che si fanno manovrare dall'apparenza,concretamente esistente solo nella fantasia dell'uomo affinchè questo viva felice.
Ovviamente,la persona perfetta non esiste,ognuno ha dei difetti e senza essi non sapremo il vero significato di apprendere e conoscere il nostro ''io interiore''.
Le principali cause  per cui l'uomo segue quest'illusione sono i programmi trasmessi in televisione oppure le notizie,il cosiddetto 'GOSSIP' su i giornali che aumentano l'insicurezza di alcune donne 'costrette' a ritoccarsi il volto,il seno o anche un semplice naso per l'ossessione di diventare bella.
Altre,solitamente donne che vanno dai venti ai trent'anni circa,si convincono di amare e di convivere con un partner molto più grandi solo e unicamente per approfittare del proprio denaro.
Purtroppo esistono persone del genere che non meriterebbero nemmeno essere considerate innamorate,sarebbe un'offesa verso chi ama veramente il prossimo,chi sacrificherebbe ogni cosa perfino se stesso per la persona che ama: questo è l'Amore,non il sentimento che provano persone superficiali e indegne di essere definite 'Brava gente'.
Ormai in questo mondo l'unica cosa che importa è la quantità di denaro che un uomo possiede e non più la cultura,il rispetto e la possibilità di crescere grazie alla comunicazione tra persone diverse. Io ritrovo il mio pensiero in questa citazione 'Il denaro non fa la felicità' poichè usato in modo sbagliato è solo carta che influenza l'evoluzione di noi esseri umani.#

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** -il secondo pensiero, la vita di Marylin- ***


Ed eccomi qui con il secondo pensiero, cercherò di dare più fluidità al testo e specificare la vita di Marylin Ravin. –AnnaKH {I personaggi e i fatti sono del tutto inventati} -Il secondo pensiero, la vita di Marylin- […un mondo senza amore e ricco di apparenze è vuoto, come un pianeta spento.] Già, il mio primo pensiero scritto su quel diario inizia e termina con questa frase; Io, Marylin Ravin .. una semplice sedicenne ,non credo che mi faccia stare meglio scrivere ciò che frulla nella mia mente su questi fogli stropicciati e ingialliti. Malgrado tutto, ho deciso di esprimermi come so fare meglio. La mia famiglia è sempre con me, non posso dire che non ho una vita tutta rose e fiori; ho due fratelli e due sorelle, ma si sa il legame di sangue è importante solo quando si è bambini poi, quando si cresce, ognuno va per la propria strada: sono capitati molti eventi del genere.. ad esempio quando Giacomo, mio fratello acquisito, lasciò casa per andare con la sua nuova ragazza. Ricordo bene, era una mattina di Agosto e come al solito nella nostra casa non si poteva respirare a causa dell’afa, del fumo della sigaretta di papà e il sudore che scendeva come gocce d’acqua sulle guance di mamma mentre sollevava il ferro da stiro. << Presto, farai tardi a scuola! >> La solita frase di Giacomo esclamata con una sottile ironia nel momento in cui si trovava nel bagno e canticchiava canzoni poco comprensibili mentre lo spazzolino, prima ricoperto con il dentifricio e poi bagnato con l’acqua che scendeva rapida nel lavandino, gli spazzolava i denti e gli sporcava il muso di ‘’schiuma’’ che pareva dopobarba. Quel giorno, feci ritardo poiché la sveglia non suonò e mio zio non mi chiamò con la sua voce da megafono. Fu a quel punto che mi accorsi della sua assenza. << Dov’è Giacomo, mamma? >> << Giacomo? Chi è Giacomo? >> E rieccola con il suo squallore, lo stesso di quando avevo due anni ed ero una credulona. << Non prendermi in giro, per favore, non vedi che ho fatto ritardo a scuola?! >> << dai, stavo scherzando… come sei diventata! Neanche più una risata fai. Si, lo vedo ma un giorno in meno che ti costa? Tanto, non saresti comunque andata a scuola per tutte e due motivi.. >> Si morse la lingua per un secondo, poi si mise il cuore in pace come se sapesse di aver sbagliato e che ormai la decisione che aveva intrapreso era nulla. << Motivi? Di cosa stai parlando? Io oggi avevo un’ interrogazione importante, e l’ho saltata per cosa? Voglio capire, non rimangiarti sempre le parole come fai di solito. >> << Non parlarmi così, non volevo dirtelo, lo ammetto! >> << Dirmi cosa?! >> stavo per andarmene sbattendo la porta, ma contai fino a dieci prima di fare un’ azione che non avrebbe risolto niente poiché non ero ancora a conoscenza dei due motivi che lei stessa aveva nominato. << Tuo fratello se ne è andato con la sua nuova compagna.. >> <> In quel momento sprofondai, corsi nella mia stanza e su quel piccolo scrittoio presi la prima cosa che avevo sotto gli occhi: il diario. Nella mia testa non sapevo che cosa pensare ma alla fine arrivai a questa conclusione: ‘’certo, le apparenze.. solo io ero a conoscenza del segreto di Giacomo, può essere che sia tutta una balla? Non credo proprio, non credo neanche alla possibilità che fosse uno scherzo perlopiù con la durata di ben cinque anni.. già, è scappato solo per l’apparenza.. ‘’ Aprii il diario bruscamente, non mi accorsi che vicino si trovava un bicchiere di succo che si rovesciò sulle pagine già vecchie da loro ma per fortuna non avevo scritto ancora nulla; raccolsi la penna dal pavimento, controllai che scrivesse facendo uno scarabocchio sul legno del piano in cui era appoggiato il diario ed iniziai a scrivere quelle poche righe che alla fine si sarebbero attinte ad un titolo: IL PRIMO PENSIERO.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1472947