The summer camp - If it was for ever

di Ray_
(/viewuser.php?uid=199719)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 99 days with you - Prologue ***
Capitolo 2: *** I'm not that you think. ***
Capitolo 3: *** Can I sleep with you? ***
Capitolo 4: *** This isn't a kiss. ***
Capitolo 5: *** Go to bed with you? ***
Capitolo 6: *** Ehm... yes. ***
Capitolo 7: *** So... this is all. ***



Capitolo 1
*** 99 days with you - Prologue ***




99 days with you.
 

   1 Giugno,Londra.

    
Cosa c’ è di peggio di essere mandata in un campo estivo per tutta l’ estate?
Non so se sia il fatto di avere dei coinquilini,che peraltro sono completi sconosciuti, o condividere la propria abitazione. Sempre se così si può definire,più che altro è una casetta in puro legno formata da appena quattro stanze. Benché il campeggio in cui sto per arrivare è il “ NanaSea Campus ” ,ovvero il sogno di tutti gli adolescenti e non. L’ unico luogo in cui ogni giorno ci sono novità sullo svolgimento della giornata,formata da mille feste,ogni sera la discoteca viene coinvolta in qualsiasi iniziativa.
Perché sono stata costretta ad una figata del genere?
Semplice,i miei genitori hanno voluto sbarazzarsi della loro figlia ribelle per andare in vacanza.
Così mi sono ritrovata a fare le valigie in appena quattro giorni,senza poter contestare ed ora … beh,eccomi all’ aereo porto,a fare uno stupidissimo check in.
-Signorina può togliere il cappello? – chiede un uomo in divisa.
-Non ho droga. – sbuffo facendo come detto.
Prendo il mio zaino e mi avvio verso l’ imbarco,dove una hostess controlla i miei documenti.
Il campus si trova a Sidney,ma non è concesso uscire da esso.
Mi aspettano due giorni di viaggio,fortunatamente è volo diretto!
Guardo il biglietto: prima classe,posto E18;cavolo,non sono vicino alla finestrella,che disdetta.
Mi dirigo al mio posto,ci sono due ragazzi,uno biondo dagli occhi azzurri e un moro dagli occhi castani che è vicino alla finestrella.
-Ciao. – sussurra il moro sorridendomi.
-Ciao. – ripeto.
-Sono Liam. –
-Corinne. – dico stringendogli la mano.
-Signore e signori,vorremmo attirare la vostra attenzione su delle norme di sicurezza che il personale vi illustrerà. Vi auguriamo buon viaggio. – interviene una voce derivante dalla cabina,che presumo sia uno Stewart.
Li fisso senza capire nulla,meglio ascoltare un po’ di musica.
 
-Ehi,ehi. – mi sento scuotere una spalla.
-Sto dormendo. – rispondo.
-Ti hanno portato del cibo. – continua.
Sì,mi sono addormentata e non so per quanto tempo,fatto sta che era necessario.
Mi stiro le braccia e mi stropiccio gli occhi. – Per quanto ho dormito? –
-Ben tre ore. – dice il ragazzo,com’ è che si chiama … Liam?
Ancora assonnata,levo le cuffie e le poso nello zaino.
-Hai tanta fame? – chiedo guardando il biondo accanto a me.
-Giusto un po’. – risponde concentrato sul suo piatto.
-Se vuoi puoi mangiare tu questi,a me non mi vanno. – dico porgendogli dei dolci.
-Oh,grazie. – risponde felice.
Mangio qualcosa di quella specie di cibo che ho nel piatto.
-Come mai mangi poco? – chiede.
-Perché quest’ anno dovrei entrare nell’ esercito,e devo essere in forma.
-Ehi,salve. – ci interrompe un riccio.
-Ci conosciamo?
-Non ancora,ma presto ci conosceremo. Mi chiamo Harry e tu? – ride con un sorrisetto malizioso.
-Non t’ importa.
-Tosta la ragazza. – sussurra al suo amico moro dagli occhi azzurri. – Come và “ Non t’ importa ” ? –
-Se era un tentativo per provarci ti è andata male.
Mi alzo e vado al bagno,dove ne approfitto per darmi una sistemata,ho i capelli a pazza.        
 
Notte,o almeno dovrebbe esserlo,visto che con il fuso orario non si capisce un granché,fortunatamente è sempre aggiornato l’ orologio di bordo.
Sull’ aereo fa un freddo canino,anche se ci hanno portato ad ognuno coperte e cuscini. Estraggo la felpa rigorosamente nera e la indosso,sapevo già del clima,quindi sono preparata a tutto.
Oh cazzo,ma che è?
-Leggere turbolenze. – sbuffa Liam.
Chiudo gli occhi cercando di rilassarmi,ma mi sembra quasi impossibile dato che il biondo parla nel sonno. Credo che stia raccontando la giornata di oggi.
-Paura cioccolatino? – chiede il riccio.
Piccolo appunto: non sedersi mai più accanto a degli schizzati.
-Se vuoi puoi metterti qui … - dice battendo le mani sulle ginocchia.
-Neanche se mi pagassero. – rispondo continuando a fare ciò che stavo facendo fino a pochi secondi fa.
-Hai mangiato del sale,dolcezza? –
-Purtroppo è colpa tua,carino. –
-Acidella. – borbotta
-Mai quanto te. – rispondo secca.
 
-Tempo perfetto,si ringraziano i passeggeri per aver viaggiato con noi. -
Perfetto,dopo tutte queste ore,sono arrivata.
Mi sfilo la felpa posandola e mi alzo dal mio posto.
-Ciao bella! – esclama il riccio.
-Ciao a tutti. – rispondo.
Fa la faccia delusa e senza preoccuparmene vado via.
 
Dogana fatta! Mi aspetta un auto per dirigermi al campo. Poso le valigie nel cofano ed entro.
Circa mezz’ ora dopo …
Prendo i bagagli e saluto l’ autista,mi avvio alla reception.
-Mi scusi,sono la signorina Russel. –
-Russel,vediamo un po’ … abitazione n° 34. Ecco le chiavi,i suoi compagni non sono ancora arrivati. –
-Grazie.
Mi sorride e mi dirigo per la mia abitazione.
Numero trenta quattro … mmh,ecco,è quella.
Prendo le chiavi ed entro,apro tutte le finestre e faccio un giro,le camere sono tutte e tre uguali. Ne scelgo una a caso,mi accendo una sigaretta e sistemo i vestiti,le spazzole,i shampoo,saponi,dentifrici,spazzolino,trucchi …
Mi levo i vestiti,fa un caldo micidiale!
Rimango in intimo e vado alla ricerca di un costume.
-Che schifo,c’ è una puzza di fumo! – sento dire improvvisamente.
-Già.
Sento un rumore ed esco dalla mia camera. – Voi qui? – chiedo incredula.
-Ti potevi anche far trovare nuda!– esclama il riccio.
-Di certo non per te. – rispondo.
-So che ti piaccio … - dice avvicinandosi.
-Oh,ma ti prego … - sbuffo. – Tesoro,ti conviene starmi alla larga,sappi che faccio kick box. –
-Magari potremmo provare qualche posizione insieme. – dice maliziosamente.
-Sta attento,non ci sto niente a castrarti. – gli sussurro ad un orecchio.
All’ udire le mie parole,si copre il suo amichetto ridendo. – Mi piacciono le ragazze da inseguire,mi fanno eccitare. –
Non gli do molto peso e vado a cambiarmi,prendo il telo da mare,la crema solare,metto gli occhiali da sole e vado in piscina.
 
Mi siedo su una sedia sdraio e mi accendo una sigaretta.
-Ciao bella,hai da accendere? – chiede un moro,pelle ambrata,occhi color cioccolato.
Un figo,insomma. Quel figo.
Solo ora mi ricordo di conoscerlo,Zayn Jawaad Malik,mio ex compagno delle medie,spero che non si ricordi di me. Era il ragazzo per cui avrei fatto follie,era cotta proprio al puntino per lui. A cui diedi il mio primo bacio,ma dopo pochi minuti mi rise in faccia dicendo che non sapevo baciare. Poi venni a sapere che mi aveva baciata solo per scommessa,che non gli piacevo. Mi aveva spezzato il cuore.
-Sì,certo. – rispondo porgendogli l’ accendino.
-Sei arrivata adesso? – chiede.
-Sì,da un’ ora circa.
-Comunque piacere,Zayn.
-Corinne. Lavori qui? – gli domando fissando la sua canotta.
-Sono del salvataggio. – risponde ridendo.
Gli squilla il cellulare. – Scusa,devo rispondere. Ci vediamo più tardi!
Wow. Che. Pezzo. Di. Bonazzo.
 
-Corinne,giusto? – chiede il moro dagli occhi azzurri sedendosi vicino a me.
-Sì.
-Io sono Louis.
Annuisco senza rispondere. – Potresti farmi un favore? –
-Sì,certo. – dice.
-Però,solo se non ti faccio troppo schifo eh. –
-Come scusa? – chiede facendo sì che il suo viso si trasformi in un enorme punto interrogativo.
-Nel senso che capisco che ti seccherai perché non sono un ragazzo,ma … potresti spalmarmi un po’ di crema solare?
-Oh,sì. – risponde turbato.
-Tranquillo,non sono omofoba.
-Omofoba? Quindi io … sono gay.
-Mi sono sbagliata?
-No,no io sono gay! – esclama ridendo.
Mentre la passa si ferma sui miei glutei sento le sue mani fare dei movimenti strani.
-Tutto okay? – chiedo dubbiosa.
-Sì,pensavo che anch’ io vorrei avere un sedere come il tuo,è … sodo. – dice grattandosi il collo.
-Oh,tutto merito della palestra.
 

I’ m here!
Ed eccomi qui a rompervi le scatole con la mia seconda Fan Fiction;
questo è solo un ‘ piccolo ’ prologo,anche se tutto è tranne che piccolo.
Spero vi abbia almeno un pizzico incuriosito.

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
  “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
Per essere sempre aggiornati:
Iscrivetevi al gruppo:

http://www.facebook.com/groups/168978136559713/
Xoxo,Ray_

 
Abiti che indossa Corinne.
http://www.polyvore.com/black_like_gold/set?id=66336897

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** I'm not that you think. ***


I’m not that you think.

 

4 Giugno,Sidney.
 

I forti raggi del sole trapanano attraverso la finestra e si puntano sui miei occhi facendomeli strabuzzare e di conseguenza aprire.
-Che cazzo ci fai qui? – chiedo urlando presa alla sprovvista.
Tiro una ginocchiata non so dov’ è. – Ahi … i gioielli di famiglia. - sussurra coprendosi laddove l’ ho colpito.
-Che ci fai nel mio letto? Da quanto mi fissi? – urlo.
-Una domanda per volta … - mugugna. – Sono qui solo per dirti che c’ è la colazione pronta al buffet.
-E da quanto sei qui? – gli urlo facendolo scostare.
-Da venti minuti circa. – dice incrociando le braccia.
-Perché?
-Perché sei bellissima quando dormi,molto di più che quando sei sveglia.
Lo spingo facendolo cadere dal letto. – Ma smettila!
-Perché mi picchi?!
-Senti,mettiamo bene in chiaro una cosa,tu non mi piaci,ti voglio fuori dalle palle.
-Quali palle? Mi nascondi qualcosa? Sei forse trans?
Io. Lo. Uccido. Anzi,prima lo castro e poi lo uccido.
-Non voglio abbassarmi ai tuoi livelli.
-Dovresti però. – risponde ridendo.
-Stiamo parlando della stessa cosa? – chiedo turbata.
Mi ride. – Sai,sarebbe bello rimanere a scherzare con te,ma devo assolutamente andare a fare colazione. Ciao cioccolatino. – dice dandomi un bacio su una guancia.
-Che schifo. – dico asciugandomi.
-Scommetto che dici così solo perché ne vuoi uno meno ‘ amichevole ’.
-Ma per favore! Preferirei baciare uno scimpanzé!
-Vedremo,vedremo …
 
-Ciao,anche tu qui? – dice Liam.
-Oh,ciao sì.
-Non credevo che anche tu dovessi andare in campeggio.
Gli sorrido e mi vado a sedere in un tavolo,sola.
-Non so perché ma mi ricordi qualcuno. – interviene Zayn sedendosi accanto a me.
-Davvero? Chissà …
Non mi deve scoprire. Non ci tengo a essere presa in giro.
-La mia cioccolatina,ti stavo cercando.
-Riccio,devi rompere anche qui?
-Anche io sono felice di rivederti. – dice davanti a me.
-Ci siamo visti solo mezz’ ora fa. – preciso.
-Che pignola.
-Possiamo sederci? E’ tutto occupato! – esclama il biondo con il suo amico Liam.
-Corinne,hai visto delle carote in giro? – chiede infine Louis.
Okay,ora siamo al completo. Tutti mi fissano,che fastidio.
-Louis,mi sembra strano che a colazione ci siano carote.
-Cavolo,dovevo aspettarmelo. – sussurra.
Sento qualcosa di caldo posarsi delicatamente sulla mia coscia sinistra,guardo ed è la mano di Zayn. Poi qualcos’ altro su quella destra,la mano di Harry.
Ma per chi mi hanno preso?
Sorrido a Zayn e gli giro due dita al contrario facendogli male. Gli vedo fare una strana espressione,credo di dolore. Leva la mano sussurrando un ‘ Ahi ’.
Faccio lo stesso con Harry,che ha la stessa reazione.
-Il prossimo che mi tocca le prende di santa ragione. – mimo ai due.
-Stasera c’ è una festa in piscina,chi ci và? – chiede Liam.
-Non mi ha invitata nessuno. – dico prendendo una sigaretta.
-Se vuoi puoi venire con me. – risponde sorridente Louis.
-No,non mi và di andarci,penso che mi annoierei.
-Su,non essere noiosa. – interviene Zayn.
-Beh,ci penserò.
Butto fuori del fumo e prendo la mia borsa in paglia. – Io vado in piscina. – concludo alzandomi dalla sedia.
Mi vado a sdraiare intenta ad abbronzarmi,anche se,sono abbronzata già di natura.
Estraggo il cellulare e chiamo mia madre.
-Pronto? – chiede.
-Mamma,sono Corinne.
-Cor,ciao. Ti stai divertendo?
-Sicuramente non quanto voi.
-Senti,ne abbiamo già parlato,ti sei fatta trovare nel nostro letto,mezza ubriaca,che facevi sesso con un ragazzo che nemmeno conoscevi. Questa è la punizione che ti meriti.
Mia madre con mio padre e mia sorella,sono a sciare e alloggiano in un centro benessere. Sicuramente,stanno meglio di me.
-Okay,okay. Non ho chiamato per litigare.
-Ehi,Corinne non è che hai protezione da prestarmi? – chiede il biondo.
-Sì,ecco. – dico porgendogliela. – Devo andare,ciao. – rispondo a mia madre.
Vedo Niall tutto rosso.
-Non dirmi che ti sei bruciato …
-A dire il vero sì.
-Dammi qua. – dico strappandogli la crema dalle mani.
Ne prendo un po’ e gliela passo sul viso,ha la pelle morbidissima,sembra quella di un bambino. Mi guarda in modo strano,forse non si aspettava che lo avrei aiutato,o forse sono stata troppo sgarbata. Quelle guance morbidose,da mordere.- Girati. – gli ordino.
Fa come detto e gliela passo sulla schiena. – Scusa,ti brucia così tanto?
-Giusto un po’ . – dice ridendo.
Oh,ma che carino. Un cucciolo,sì,è un cucciolo.
-Cioccolatino,perché non la spalmi pure a me? – ci interrompe Harry.
Gli ‘ rispondo ’ con il medio, e lui mi manda un bacio.
Ma io dico,cos’ ha nel cervello? Sempre che ne abbia uno.
-Grazie. – mi guarda Niall.
-Nulla.
 
Con un tuffo a bomba entro in piscina,e subito dopo anche Louis accompagnato dal grido ‘ Geronimo ’ .
-Louis,devi dirmi la verità. – dico avvicinandomi.
-Su cosa,scusa?
-Su Harry,ti piace,vero?
- Harry? Harry! Sì,ma lui non corrisponde,lui non è gay.
-Mi dispiace. – dico stampandogli un bacio sulla guancia.
 
Sera.
Mi vado a sedere su una sedia sdraio in riva al mare,la notte è così buia e le stelle così luminose. Il rumore delle onde che si increspano mi rilassa,è una sensazione davvero bella.
Estraggo una sigaretta dalla confezione e la accendo portandomela alla bocca. Faccio uscire del fumo e mi metto a gambe incrociate.
-Sola? – interrompe una voce i miei pensieri.
E’ Niall.
-Come vedi …
-Ti dispiace se resto? – tossisce.
Gli faccio spazio vicino a me e mi scappa una risatina.
-Ti da fastidio se fumo?
-Cosa? No,no … -mente,o almeno credo.
Mi avvicino a lui,i nostri nasi si sfiorano e lo sento deglutire. Gli soffio del fumo sulle labbra e tossisce più di prima.
-Okay biondino,la butto … - dico capendo la verità e gettandola sulla sabbia.
Mi levo la t- shirt. – Che hai da guardare? Non voglio mica stuprarti … - continuo ridendo.
-Allora,non ci vai alla festa? – chiede.
-Solo se vieni con me. – rispondo.
Lo prendo per mano,lui mi guarda come se volesse dirmi qualcosa,ma poi sorride e si lascia trasportare da me in discoteca.
Musica a tutto volume,adolescenti con gli ormoni in escandescenza. Mi butto sulla pista a ballare seguita da lui,i nostri corpi sono attaccati,si muovono insieme,allo stesso ritmo.
 
 

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
    “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
Per essere sempre aggiornati:
Iscrivetevi al gruppo:

http://www.facebook.com/groups/168978136559713/
Xoxo,Ray_

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Can I sleep with you? ***



Can I sleep with you?

                                                                 5 Giugno,Sidney.

Apro gli occhi e mi alzo dal letto barcollando.
-Ahi! – urlo cadendo a terra per aver inciampato sulle infradito.
Di mattina sono rincoglionita totale!
-Tutto okay? – chiede Louis entrando in camera mia.
Annuisco e mi risiedo sul letto stropicciandomi gli occhi.
-Ti và di andare a fare un giro?
-Sì,un attimo che mi vesto.
Apro l’ armadio e prendo una canotta e dei shorts,mi spoglio del pigiama tranquillamente e noto che Louis mi fissa il reggiseno in modo molto strano.
-Che hai da guardare? – dico infilandomi i shorts.
-Non ti sto guardando. – risponde diventando un tantino rosso in viso.
-So di averle piccole,ma potresti anche evitare di farmelo capire.
-Piccole?
-Piccole,piccole … - dico inarcando un sopracciglio.
-Dai,non sono poi così piccole.
-Ah,no? Dimmi tu se queste non lo sono!
Gli prendo una mano e la poggio su un mio seno.
-Posso toccare anch’ io? – chiede Harry facendo capolino in camera mia.
Chiudo un pugno presa di rabbia cercando di trattenermi nel dargli un cazzotto in faccia.
-Chi ti ha dato il permesso di entrare? – gli urlo.
-Non le hai così piccole,tranquilla. – dice facendomi l’ occhiolino.
-Non ho chiesto il tuo parere,anzi,non me ne frega un emerito cazzo!
-Sempre cattiva,eh?
Mi rendo conto di avere ancora la mano di Louis addosso. -  Puoi anche levarla adesso. – dico guardandolo male.
Mi infilo anche la canotta e lo prendo per mano. – Andiamo Louis,non merita la nostra presenza.
 
Usciamo dall’ abitazione e ci incamminiamo verso il parco.
Mi vado a sedere sull’ altalena seguita da lui. Fisso il cielo,è nuvoloso,il che è molto strano. Louis mi spinge dall’ altalena e cado a terra.
-Ehi!
-Avanti,prendimi! – esclama correndo.
Lo inseguo senza fermarmi e dopo un po’ finisco sopra di lui. – Preso! Cavolo,sei instancabile!
Si mette a ridere e mi contagia.
-Allora non sei poi così seria!
-Seria? Pff,ma fammi il piacere.
 
-Ma dove lo metti tutto quel cibo? – domando a Niall guardandolo a bocca aperta.
Mi sorride toccandosi la pancia.
-Scherzi vero? – domando.
-Ho un fisico da pollo.
Mi scappa una risata e continuo a pranzare.
-Mi sa che stasera non si balla! – esclama Liam.
-E stranamente non sta piovendo! – intervengo.
-In ogni caso,so che si sta organizzando un incontro al vallone. – dice Zayn.
-Che tipo di incontro? – chiede Liam.
-So che si fa un falò e si raccontano storie di paura. – risponde.
-Allora io ci sono! – continua il moro.
-Sì,anch’ io. – affermo.
 
Sera,mi dirigo al vallone in compagnia di Liam e giunti lì ci sediamo insieme ad altre persone che nemmeno conosciamo,Zayn e Louis.
Siamo tutti attorno al fuoco a fissarci come degli stupidi.
-Allora,chi vuole cominciare? – domanda uno.
-Io,io! – risponde un altro. – Tutti sanno dei gemelli Gustav e Sasha?
-No,racconta. – dice Zayn.
-Due anni fa,quando ancora il campus era in costruzione,si persero due giovani russi,qualche giorno dopo vennero trovati quattro operai che stavano lavorando al campus morti,erano fatti a pezzi,sbranati. Si pensa che furono mangiati dai fratelli per mancanza di cibo,e così fecero con tutte le persone che vedevano,sentivano facendo sì che questa terra diventasse un cimitero. Sasha e Gustav vagano ancora alla ricerca di persone da mangiare e tutt’ ora si possono sentire le urla delle anime degli operai.
-Grandissima cazzata. – dico.
-Come fai a sapere che non è vero?
All’ improvviso si spegne il fuoco. Oh,cavolo.
Sento delle grida.
Qualcun0 mi prende la mano e poggia le labbra sulle mie. Non riesco a capire chi sia,ma mi lascio trasportare senza pensare troppo all’ identità della persona. Con l’altra mano mi avvicina sempre più a sé poggiandola sulla mia nuca.
D’ un tratto finisce tutto e viene riacceso il fuoco.
Accanto a me c’ è Louis ed un ragazzo che non conosco,che Louis non sia gay?
Mi alzo da terra,ho ancora le labbra umide. – Io vado. – concludo.
 
L’abitazione è chiusa a chiave,sento come dei gemiti provenire da essa e busso alla porta.
-Occupato. – è Harry.
-Harry apri questa maledetta porta! – mi arrivano delle gocce di acqua sul viso,cavolo,adesso si mette pure a piovere …
-Un attimo,un attimo.
Apre la porta,ha un lenzuolo legato alla vita.
-Non dire nulla,non mi importa quello che stai facendo,ma almeno avverti!
Mi sorride e mi giro.
-Gelosa?
-Okay,questa l’hai sparata! – esclamo bagnandomi per via della pioggia.
Sbuffo e mi dirigo da Niall visto che tutti sono al falò tranne lui.
-Niall almeno tu aprimi … - dico bussando.
Apre la porta e mi fa entrare.
-Sei fracida!
-Perspicace! – gli rispondo. – Comunque,non è che potresti ospitarmi?
-Okay … vieni con me.
Vado in camera sua. – Hai un pigiama?
-Sì,un attimo e te lo prendo.
Me lo porge. – Grazie.
-Di nulla.
Mi cambio in bagno in fretta e mi siedo sul suo letto.
-Puoi sdraiarti se vuoi …
Gli sorrido  faccio come detto,lui fa lo stesso.
-Beh,buonanotte. – dico.
 

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
    “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
Per essere sempre aggiornati:
Iscrivetevi al gruppo:

http://www.facebook.com/groups/168978136559713/

Xoxo,Ray_

 Vesiti che indossa Corinne:
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=67021704&.locale=it

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** This isn't a kiss. ***




     This isn't a kiss.

                                                                                                                           
6 Giugno,Sidney.

Un dolce profumo mi travolge la mente ed apro gli occhi,noto che Niall mi tiene stretta a sè,le sue mani cingono i fianchi delicatamente,il suo capo è poggiato alla mia schiena e dei miei capelli gli coprono il viso. Siamo l'uno attaccato all' altro,è una bella sensazione,mi sento al sicuro. Rimarrei sempre così,ma ... devo fare la pipì e non posso trattenerla,assolutamente!
Cercando di non farlo svegliare mi sposto,ma il tentativo è inutile,sembra che non voglia lasciarmi. Provo di nuovo,ma non so come mi ritrovo su di lui che mi abbraccia,cazzo me la sto facendo sotto.
Così finalmente provo a chiamarlo. - Niall ... - dico sottovoce.
Borbotta qualcosa di incomprensibile e riprovo scuotendogli leggermente la spalla.
-S.. si,no. - balbetta.
-Biondino ... - gli sussurro.
-No,no. 
-Mmh ... la colazione è pronta. 
-Cosa? Dove? Oh,scusami ... - diventa un po' rosso,magari si nasconde col suo rossore dell'abbronzatura.
Scendo dal suo corpo. - Nulla. - rispondo.
Si alza leggermente la schiena appoggiandosi al cuscino e si gratta il collo.
Scappo in bagno e dopo aver ' scaricato ' mi cambio rimettendomi i miei vestiti asciutti. Apro la porta ed esco. Lo fisso mentre si guarda l' anello che porta al pollice,è ... carino. Il classico bravo ragazzo.
-Ehm,vuoi andare a fare colazione? - chiedo..
-Sì,mi vado a vestire. - risponde con gli occhi praticamente illuminati.
Questo ragazzo è un pozzo senza fondo!

Dopo aver mangiato torno nella mia abitazione,c' è ancora Harry.
-Oh,ma buongiorno,andata bene ieri notte? - dico ironica.
-Sì dolcezza. 
-Tranquilla,quando vuoi accontento pure te. - interviene ammiccando.
-Oh,ma che gentile. Non hai capito che puoi farmi le scarpe,vero? 
-No,con le scarpe no,poi sporchiamo il letto.
-Ma tu hai un pene al posto del cervello! - esclamo.
Ride e mi accarezza il viso con due dita una guancia,gliele sposto in fretta irritata.
-La vuoi smettere? Non voglio essere toccata,tanto meno da te.
-Perchè no? Non ti piaccio sul serio?
-Sul serio.
-Beh,cambierai idea. Presto.
-Non contarci troppo. - lo contraddico con il sorriso stampato sul viso.
Mi vado a mettere il costume lasciandolo lì e mi incammino verso la spiaggia.
Mentre cammino mi sento tirata per un braccio: è Zayn.
-La delicatezza dove l' hai persa? 
Mi sorride. - Noi ci conosciamo già,vero? - chiede.
Oh cazzo,no,no,no.
-No. Non credo. - cerco di concludere liberandomi.
Mi tira di nuovo a sè.
-Ti è piaciuto il bacio di ieri sera?
-Quindi sei stato tu?
Mi si blocca il cuore,quel figo che odio mi aveva baciata.
-Già. - dice mordendosi il labbro inferiore.
-Beh,non provarci mai più.
-Perchè? Non ti piacciono i miei baci?
-Ma che cazzo! Volete tutti portarmi a letto?! No,punto.
-E' che sei ... sexy.
-Sarà il mio fascino orientale. - dico ridendo. - Passando alle cose serie: smettetela,tutti.
-Sei vergine?
-Primo non sono affari tuoi,secondo io non faccio sesso col primo che capita.
Ma a chi la do a bere? Mia madre mi ha trovata a farlo con uno sconosciuto! Ma vabbè,dettagli.
-Ma io non sono il primo che capita.
-Facciamo così: se riesci a portarti a letto Gracy,verrai con me.
-Gracy? La,la,la ra,ragazza che puzza dalla testa ai piedi? - balbetta.
Annuisco. 
-Dovrò usare una molletta. - conclude. 
Finita la chiaccherata arrivo in spiaggia,dove mi gusto un cocktail.


7 Giugno,Sidney.


Pranzo in compagnia di Harry che non fa che torturarmi.
-Lasciami in pace. - dico in preda alla disperazione.
Camminiamo lungo la piscina e non sapendo più che fare lo spingo in piscina,forse con la delicatezza di un elefante. Già,perchè cade in acqua.
-Non so nuotare!! - urla.
Oh cazzo. Sta affondando!
Mi sfilo il vestito in fretta e mi butto in acqua,lo trascino fuori.
-Harry! Cretino! Pervertito! Sveglia! Sei vivo? - gli urlo scuotendolo.
Gli do pugni sul petto nella speranza di farlo respirare,ma nulla.
Mi prendo di coraggio e poggio le labbra sulle sue,ma all' improvviso la sua lingua mi si ficca in gola.
Gli mollo uno schiaffo. Come mi ha potuta prendere in giro?!
-Fottiti! - esclamo seccata prendendo la mia borsa.
Me ne vado disgustata dal suo scherzo,ma prima di ciò un calcio dritto nelle palle.
Lo odio,lo odio,lo odio!
Perchè capitano tutte a me? Sarò la calamità ' acchiappa deficenti ' o che so.
Louis mi ferma e rispondo sgradevolmente. - Cazzo vuoi? 
-Ti ho fatto qualcosa? - chiede stranito.
-No,scusa è colpa di quello stronzo del tuo amico.
-Chi,Harry?
-Sì,proprio lui.
-Lascialo stare,è solo un po' stupido ... 
-Un po' ?
-Vieni con me.
Arriviamo nella casetta e mi lascia entrare in camera sua.
Lui si sdraia sul letto ed io mi accendo una sigaretta,lo faccio sempre quando sono nervosa.
-Secondo te sono stupida?
-Perchè?
-Perchè non vado con tutti. - dico a testa bassa.
-Sei stupida se pensi questo ...
-Uff,in più ho fatto un patto con Zayn.
-Che patto?
Gli racconto tutto e lui mi guarda male.
-Ma Gracy puzza!
E a me che mi sembrava che il problema fosse per andare col pakistano!
-Lo so,l' ho proposto appunto per questo,lui non lo farebbe mai!
-Ah,boh. 
Mi siedo su di lui e gli stampo un bacio su una guancia.
-Peccato che sei gay Louis.

 

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
    “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1 
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
Per essere sempre aggiornati:
Iscrivetevi al gruppo:

http://www.facebook.com/groups/168978136559713/ 
Mio Twitter:

https://twitter.com/___Raimbow_Girl
Xoxo,Ray_

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Go to bed with you? ***




Go to bed with you? 

 

11 Giugno,Sidney.

Ora di cena. Sinceramente non ho molta fame,sarà perchè a pranzo Niall mi ha costretto a mangiare tre piatti di riso,già proprio tre! 
- Dai Corinne,puoi farcela! - esclamava il biondo accanto a me.
- Ma non ce la faccio più! 
- E dai,se mangi tutto ti prometto che ...
- Che?
- Boh,fallo e basta.
In effetti,non ne ho capito il motivo,ha qualche rotella fuori posto quel ragazzo.
E' il tramonto,si può notare il rossore del sole che sembra si unisca al mare,è davvero uno spettacolo,anche se io non sono molto romantica,anzi,non lo sono proprio.
Non sono quel genere di santarellina che aspetta il suo primo bacio in una spiaggia al tramonto,decisamente. Ho sempre odiato quelle tipette.
Improvvisamente mi sento tirata per un braccia e le mie labbra si bagnano velocemente,non riesco a capire che sta succedendo,ma appena focalizzo il ragazzo che mi sta baciando,le prende!
- Zayn! - esclamo spostandomi.
- Corinne,ho fatto come hai detto tu,sono stato a letto con Gracy,però,ora devi rispettare il patto.
- Il patto?
- Sì,il patto. - risponde con fermezza.
Adesso sì che sono spacciata!
Nemmeno mi ricordavo di quel maledetto ' patto '.
E ora che rispondo? Cosa diamine faccio?
- Ho il ciclo.
Ma che cazzo di risposta è ' ho il ciclo? ',quanto mi sento idiota!
- Cioè ... ho il ... il ... le ... ho le mestruazioni!
E non è la stessa cosa? Pensa Corinne,pensa!
- Io ... non posso,sto male,sai è il primo giorno. E non riesco nemmeno a stare all' impiedi.
- Ma hai la bocca. - ride.
Ma che ci ridi imbecille?
- Ehi,ehi,frena,frena,frena. Andare con te non include quel genere di cose,non se io non voglio.
- Dimmi che tu non vuoi,sentiamo.
- Ma è la verità!
- Sì,sì come no. Aspetto una settimana,non di più,ciao baby.
Si mette le mani in tasca e va vià.
Cacchiolina. Cacchiolina. L'ho già detto cacchiolina?
Aspetta,ma qual' è il problema? Insomma,io sono Corinne,Corinne Russel,non ho paura di niente e nessuno. Tanto meno,di una stupida scopata. Intendiamoci,non ho paura di scopare con lui,ma non mi và. E' vero che è figo,ma lui mi ha anche fatto soffrire tempo fa,e nonostante siano passati sette anni,io sono ancora seccata con lui.
Senza accorgermene mi ritrovo persa fra i miei pensieri ed a camminare in riva bagnandomi i piedi.
Mi avvicino sempre di più all' acqua. - Vuoi bagnarti proprio,eh?
- Cosa?
- Mi hai capito ...
- Uh,il mio biondo preferito. - sussurro.
Gli scappa una risata e viene vicino a me.
- Ti vedo turbata.
- Mmh,giusto un po' .
- Ne vuoi parlare? 
- No,non voglio annoiarti.
Annuisce e continua a seguirmi con lo sguardo basso.
- Vuoi scappare con me?
- Credo di non aver capito bene ... puoi ripetere?
- Hai sentito,scappi insieme a me?
- Ma non ci è concesso andar via senza il permesso di ...
Poggio l' indice sulle sue labbra facendolo zittire.
- Shh baby. Andiamo sì o no?
- Mmh,alle 22 davanti al parco,okay?
- Okay. - dico saltandogli addosso e stringendolo in un abbraccio. 
Appena lo lascio sembra come stupito dal mio gesto.
- Uff,ma la smetti di fare quella faccia da ebete? Insomma,non sono poi così cattiva. - sbuffo.
Alza un sopracciglio corrugando la fronte.
- A dopo. - concludo andandomene.
Arrivo in abitazione correndo e svuoto velocemente l'armadio in cerca di qualcosa da mettere e finalmente trovo un top blu pagliettato,pantaloni neri e stivaletti neri,perfetti!
Mi vado a fare la doccia,poi mi vesto e mi asciugo i capelli stando attenta a non rovinare la forma che ho dato ai ricci,infine mi trucco. 
Guardo l'ora: 21.45.
Sono in perfetto orario e non deve scoprirmi nessuno.
Prendo la borsa ed apro la porta.
- Oh,ma dove sta andando il mio cioccolatino?
- Harry,ma che cazzo. Devi rompere sempre?
- Non è educato dire queste parole. - dice stampandomi un bacio sulla guancia che asciugo in fretta.
Sto cretino mi farà fare tardi.
- Allora? - chiede.
- Allora cosa?
- Allora dove vai?
- Non t' importa.
- Oh sì invece o lo dirò alla direzione.
- Ma non ti sfugge nulla,vero?
- Già!
- Facciamo così,o tu stai zitto o ti strappo le palle con le mie stesse mani e le do in pasto ai maiali,ci siamo capiti?
- Sì signora,scusi signora.
- Bravo tesoro. 
Gli mando un finto bacio e mi incammino per il parco. Ecco Niall.
- Dobbiamo star attenti a non farci vedere. - dice.
- Perspicace!
Mi prende la mano e dopo aver passato la reception fermiamo un taxi.
- Può portarci al centro della città? - chiedo.
- Certamente,salite. - risponde l'autista.
Saliamo in auto come detto e guardo la mia mano ancora che tiene la sua. Diventa un tantino rosso e la stacca. Mi scappa una risatina,anch se in fondo anch' io mi sono un po ' vergognata.
In venti minuti arriviamo a destinazione e paghiamo il taxi.
La città è tutta illuminata,ci sono un mare di discoteche,bar,ristoranti,cinema e tanto altro.
Vedo Niall fissare delle caramelle in un negozio di dolci,così gli faccio cenno di entrare e prenderle.
Forse non è stata proprio una buona idea.
Sì,perchè si è comprato un negozio intero.
Noto una specie di chiosco dove si spara nelle lattine,mi si accendono gli occhi.
- Posso? - chiedo sporgendo il labbruccio in fuori.
- Sì,certo. 
- Grazie baby.
Venticinque lattine su venticinque,grande Corinne!
- Sei proprio brava. - afferma portandosi un marshmellow in bocca.
Annuisco sorridendo e gli rubo una caramella.
- Signorina,ha vinto un peluche,quale vuole? - chiede il commesso.
- Oh,niente. 
Odio i peluche,forse perchè il mio orsetto andò a finire in lavatrice ad acqua bollente e mia madre lo buttò,boh.
Continuiamo con la nostra visita per la città. - Dove andiamo? - chiedo.
- Dove vuoi tu.
- Vuoi salire sulle montagne russe?
- Cosa? No! Assolutamente no! - esclama.
- E perchè no?
Silenzio.
- Non avrai mica paura. - dico muovendo le sopracciglia.
- Eh? Chi io? Pff.
- Allora sali con me.
- No,non voglio.
- Non fare il bambino.
- Non faccio il bambino,ma non voglio salirci.
- Se sali con me,ti offro la cena.
- Ho già cenato.
- Sei proprio duro eh? Allora,se non sali con me io dico a tutti che sei un fifone.
- E allora?
Diciamo che a quella risposta mi cade la faccia per terra.
- E dai. - dico spingendolo.
- Due persone. - dico al proprietario.
- No,ti prego. Sì,è vero,ho paura.
Lo tiro con me e saliamo sulle file medie.
Quella specie di treno volante inizia a partire,prima lentamente.
- Su Nialler,alza le mani.
Lo vedo chiudere gli occhi e mi scappa una fragorosa risata.
- Che cucciolo. - dico abbracciandolo.
- Sì,prendi in giro. - dice con fare offeso incrociando le mani anche se per poco,visto che andiamo ad una velocità incredibile.
Rimaniamo in città per altre due ore.
Sono le 2.30.
- Mi sa che è meglio tornare. - dice Niall.
- Già,chiamiamo un taxi.
Mi avvicino ad una ragazza chiedendo se di lì passano i taxi,ma risponde di no.
- Non passano a quest'ora. - dice.
Oh,cazzo.
- Niall,tu sapevi che non passano i taxi a quest'ora?
- No,perchè? Oh,cosa? Ed ora come torniamo?
- Vi conviene rimanere qui per stanotte,a circa cinquanta metri ci dovrebbe essere un hotel. - continua la ragazza.
- Io non ho nemmeno più soldi,li ho spesi tutti. - rifletto ad alta voce.
Mi accorgo che sta iniziando a piovere.
- Io qualcosa ce l' ho. Ma non è questo il problema,forse possiamo arrivare ugualmente al Campus.
- Purtroppo non passano nemmeno auto bus. - interviene la mora con cui parlavo poco fa.
- Siamo spacciati. - affermo.
- Sapevo che non potevo fidarmi.
- Ehi,ehi,frena biondo. Non darmi la colpa.
- Se qualcuno lo scopre,i miei genitori non mi faranno uscire mai più.
Stringo un pugno per la rabbia.
- Non è colpa mia. - ribadisco.
- Scusa,è solo che ... mi sono fatto prendere dal panico. Pace?
- No. 
- Cosa?
Incrocio le braccia sotto al petto facendo l' offesa. - Scherzavo,scherzavo. 
Entriamo in hotel,siamo completamente zuppi.
- Due stanze. - dice Niall.
- Mi spiace,ma ne è rimasta solo una. Comunque i letti sono divisi.
Mi guarda in cerca di risposta ed io annuisco.
- Stanza 190. - dice il signore della reception porgendoci le chiavi.
Saliamo in ascensore con le persone che ci guardano male.
- Io voglio quel letto. - dico indicando quello vicino al muro.
- C' è un motivo particolare?
- No. E' così e basta. 
In realtà c' è un motivo: ho paura dei tuoni e stando vicino al muro mi sentirò più sicura,decisamente.
Mi sfilo la maglietta e i pantaloni restando in intimo.
- Non guardarmi. - dico girandomi verso di lui.
- Perchè ti sei spogliata? 
Gli sorrido e mi avvicino a lui.
- Perchè ho una voglia matta di darci dentro stanotte. - dico mordendomi il labbro inferiore.
- Eh?
- Sto scherzando Niall,frena i tuoi ormoni. Se fossi più intelligente capiresti non ci tengo a prendermi un' influenza. Oh,ma tranquillo,non ti guardo mica se resti in box. - lo rassicuro dandogli un colpetto sulla spalla.
Inizia a ridere divertito.
Rimane in jeans e ci salutiamo con un ' buonanotte ' ,ognuno dai propri letti.

Quando finalmente riesco a prendere sonno,vengo svegliata da rumori. Alzo la testa e vedo Niall fare strani versi e muoversi in modo strano. Esco dalle coperte e mi avvicino a lui sedendomi sul suo letto. Forse non sta bene.
- Niall,c' è qualche problema? Non stai bene? - chiedo cercando di svegliarlo.
- Sen ... sento fr ... freddo. - balbetta.
Metto una mano sulla sua fronte: è caldo.
- Lo sapevo,questo perchè non mi hai voluto ascoltare,che ti avevo detto? Cambiati Niall,stai con le mutande,non ti guardo,non ti stupro,non ti tocco! Ma tu? Tu non hai voluto darmi retta.
- Sc ... scusa.
- Permetti che ti aiuti o ti spaventi di rimanere incinto?
Mi sorride.
Gli alzo il cuscino facendolo alzare leggermente. Gli sbottono i jeans,meglio se non lo avessi mai fatto. Sì,lo ammetto mi sono un tantino bagnata. Glieli sfilo col suo aiuto  e li poggio sulla parte finale del letto.
Copro Niall con le coperte e mi metto accanto a lui.
- Non mi stare vicino o ti senti male pure tu.
- Tranquillo,non starò male.
Speriamo non siano le ultime parole famose.

 

Mie creazioni:
Se vi và,potete passare su queste mie storie:
    “ L’ unico motivo per essere qui con te ”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154309&i=1 
“ Io,tu ed un unico problema. ”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274273
" Mother Girl "

http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1517387&i=1
Per essere sempre aggiornati:
Iscrivetevi al gruppo:

http://www.facebook.com/groups/168978136559713/
 
Mio Twitter:

https://twitter.com/___Raimbow_Girl
Xoxo,Ray_

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ehm... yes. ***



Ehm...yes.

12 Giugno,Sydney.

-Niall... - sussurro aprendo gli occhi. Tocco la parte che dovrebbe essere occupata da lui... ma lui non c'è!
-Niall?? - chiedo a vuoto sperando che qualcuno mi risponda.
Mi alzo in fretta dal letto e corro al bagno dove vedo il biondo sdraiato a terra,con un'aria decisamente debole.
-Che ci fai a terra? - domando ingenuamente.
-Scherzi,vero?! - risponde bruscamente.
-Ti aiuto... - dico avvicinandomi a lui.
-No! Lasciami,ce la faccio da solo! Non ho bisogno della badante,nè tanto meno di te! - esclama.
-Ma si può sapere perchè ce l'hai con me? Che ti ho fatto?! - gli urlo.
Mi porge il cellulare e riesce piano piano ad alzarsi.
C'è un messaggio sul display... ed è di Zayn,anche se non ricordo di avergli dato il mio numero.
'Se non vieni a letto con me parlerò alla direzione. Ormai hai promesso,abbiamo fatto un patto e i patti si rispettano.'
Cazzo. - Cazzo! - esclamo gettando il cellulare a terra.
-Senti,Zayn è fuori,lascialo stare,non potrei mai fare sesso con lui. -
-Non m'importa. - dice alzandosi.
-E poi non riesco a capire che cazzo te ne fotte,non siamo nulla io e te.
-Già,nemmeno amici. - dice prima di andare via.
Quelle parole mi colpiscono,non so il motivo,ma da quel biondo non me lo aspettavo proprio. Non perchè m'interessa,è ovvio,a me non piace. E tanto meno non lo considero un amico,io non ho amici.
Fisso quei suoi occhi color mare,sembrano spenti e non riesco a capire il perchè di questa sua stupidissima reazione.
-Beh,è meglio se torniamo al campus. - dice prendendo i suoi vestiti.


-Corinne! Dove sei stata? Mi sono preoccupato sai?! - dice Louis venendo verso di me.
-Già,sei scomparsa cioccolatino. - interviene Harry.
-Riccio sta tranquillo,non c'è bisogno che ti preoccupi per me,io non mi preoccuperei per te. - rispondo tranquillamente.
-Ah.Ah. Bene. - dice.
-Non và affatto bene. - mugugno.
-Qual'è il problema? - chiede prendendomi il mento con due dita.
-Se non levi quelle luride dita dal mio viso penso che ti ritroverai con un testicolo in meno. - rispondo.
Immediatamente si sposta. - Beh,io vado in piscina,ciao pupa. -
-C'è qualcosa che ti turba? - domanda Louis.
-Louis... uff. Mi sono cacciata in un guaio e non so come uscirne. - dico abbracciandolo.
-Cioè? -
-Ho fatto un patto con Zayn e lui l'ha rispettato,io dovrei fare sesso con lui,ma non voglio. -
-Strano,è figo. Tutti vorrebbero farselo.
-Sì,ma non io.
-Fai finta di avere un ragazzo,magari se lo leverà dalla testa.
Magari fosse così facile...
Estraggo il cellulare dalla tasca. 'Devo parlarti.' mando a Zayn.
'Vediamoci fra 5 minuti al bar.' risponde.
Perfetto,io sono nei pasticci e non so che fare... che idiota!
Mi vesto in fretta e mi dirigo al bar. In lontananza vedo Niall,è lì,vicino a Zayn.
-Bambola! - esclama Zayn. - Che mi devi dire? -
-Non posso.
-Quindi questo significa che non vuoi andare a letto con me? - domanda seccato.
-Ehm... sì,vedi ho un ragazzo. - rispondo.
-E chi sarebbe? - 
Niall passa di fianco a me ignorandomi,ma io lo prendo per un braccio e lo faccio girare verso di me.
Mi ritrovo attaccata al suo corpo,senza pensarci due volte poggio le mie labbra sulle sue sperando di non essere respinta.
E a quanto pare... a lui non dispiace.
-E' lui?! E' uno sfigato. - esclama.
E' come se tutto attorno a me fosse il nulla,è come se esistessimo solo io e Niall,solo le mie labbra sulle sue,solo il mio corpo appiccicato al suo. Come se non esistesse più nessun rumore all'infuori del mio cuore che palpita,che batte rumorosamente come se volesse uscirmi dal petto.
Solo noi.
Che sto facendo? Perchè lo sto facendo?

Cavolo. - Corinne,io... - sussurra Niall.
-Non parlare. - dico.
-Quindi è così? - chiede Zayn.
-Sì. - confermo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** So... this is all. ***





So… this is all.

16 Giugno,Sidney.

Sono già quattro giorni che non parlo con nessuno,nemmeno con Louis nonostante lui continui a cercarmi,sto male con me stessa,ho baciato Niall senza motivo,solo per colpa di Zayn … non voglio ferirlo. Non voglio che i suoi oceani si spengano a causa di una stupida come me,che cerca rifugio perché non sa come risolvere la situazione,sono una vigliacca,sì ecco cosa sono.
Qualcuno bussa alla porta. – Posso? – chiede una voce conosciuta,Louis.
-Se sei solo sì. – rispondo con la testa fra le gambe.
-Sono quattro giorni che non esci da questa stanza … - dice sedendosi accanto a me.
-Louis … - sussurro abbracciandolo. – Cosa ho combinato? –
-Dai piccola,non è niente di chè,Niall capirà. – risponde battendomi un colpetto sulla schiena.
-Non voglio che pensi che l’ho usato. – proferisco stringendomi sempre più a lui.
-Ma non sarà così. Se vuoi ci parlo io. –
-Non credi che debba affrontarlo sola? – domando.
-Sì,dovresti … però,sappi che io ci sono per te. – mi rassicura prendendomi la mano. – Ti piacerebbe stare con me stasera? –
-Sì. – affermo sorridendo.
Mi stampa un bacio sulla fronte e si alza. – Vado a fare una chiamata,ci vediamo dopo. – conclude uscendo dalla porta.
Prendo i vestiti e mi cambio in fretta,mi dirigo al buffet in cerca di qualcosa da mettere sotto ai denti. C’ è Niall,e con lui Liam,sembra stiano discutendo  … spero non di ciò che ho fatto.
Inforco gli occhiali da sole e abbasso lo sguardo cercando di non farmi riconoscere. – Cioccolatino! – esclama lo stupido Harry.
Cretino. Deficiente.
-Che cosa vuoi? – pezzo di deficiente.
-Voglio te … - dice avvicinandosi.
-Quante volte devo dirti di starmi lontano o ti faccio rimanere sterile a vita? –
-Sì,come no. Di’ un po’ … tu e Niall … è vero? – domanda.
-Cosa? No! Zero! Non se ne parla! Taci! Muto stupido! – lo aggredisco in preda ad una crisi di nervi.
-Non mi hai nemmeno fatto finire. –
-Non importa,tu non devi aprire bocca. O ti faccio … -
-Diventare sterile,si lo hai detto. – continua lui.
-No,ti faccio liscio. – lo contraddico.
-Tutto tranne questo! – esclama.
Noto che Niall mi butta uno sguardo,poi si rimette a parlare con Liam … ma che ho combinato?
 
-Louis hai preso la birra? – domando irritata.
-Sì,è qui,ma forse non dovresti … bere. – dice sconvolto alla vista della birra che già sto bevendo.
-Io amo gli alcolici,perché non dovrei? – chiedo divertita.
-Perché magari non li reggi. – risponde sorridente.
-Chi te lo dice? –
-Beh,hai già un’aria confusa. – proferisce.
-Ma che dici! – esclamo prendendone un’altra.
Mi avvicino a lui. – Non riesco a capire perché quando sono con te sto bene. – dico confusa.
Accendo una sigaretta e bevo un altro bicchiere di birra.
-Riesco ad essere me stessa. – continuo.
La testa mi gira un po’,forse è a causa dell’alcool mischiato al fumo che fa questo effetto.
-Non dirmi che stai già delirando. – ribatte Louis divertito mettendomi una mano sulla fronte.
-Come no. –
C’è un caldo pazzesco e mi sbottono la camicia e i pantaloncini.
-Caspita,sto morendo di caldo. – dico barcollando.
-Forse è meglio che io vada. – risponde Louis.
-No,no resta. Qual è il problema? – chiedo mettendogli le mani al collo.
-Nessuno però … sei ubriaca. –
-Basta dire cazzate. – lo faccio zittire strappandogli la maglietta di dosso.
-Che … che fai? – domanda balbettando.
-Ma di che ti preoccupi? Non ti stupro sai? So che sei gay … purtroppo. –
Che cavolo dico? Che cavolo sto facendo?
-Stam … stammi lontano. – proferisce allontanandomi con una mano.
-Ma io voglio stare con te piccolo. – deliro.
Bevo direttamente dalla bottiglia e finisco tutte le birre rimaste. Mi riavvicino a lui facendolo attaccare al muro,gli prendo le mani,gli bacio le dita. Accarezzo i suoi pettorali,scendo agli addominali … gli accarezzo il viso … - Scusami. –
 

17 Giugno,Sidney.

Apro gli occhi e noto di essere sul pavimento,sdraiata e accanto a Louis,vedo una quindicina di bottiglie di birra vuote,sparse per la stanza,delle sigarette a terra … Ma che è successo?
-Louis. – bisbiglio scuotendogli un braccio.
-Ci siamo ubriacati ieri sera … vero? – domando.
-Non ricordo nulla. Mi fa male la testa. – risponde alzandosi leggermente.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1475588