She's got balls

di Smurf__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 42 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Lei era una dura,una tosta. Non aveva paura di niente e di nessuno e nessuno poteva fermarla;era una forza della natura.
Loro anche erano dei duri, la vita non era stata molto gentile con loro, spaccavano tutto.
Lei era libera,giovane, una focosa italiana con il Rock N' Roll nel sangue, sboccata e che non dava peso al giudizio della gente.
Loro erano cinque fottuti rocker, belli come il sole ma sporchi come l'inferno.
Loro erano cinque ragazzi, lei era una ragazza ma,hey, aveva le palle!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Going to L.A.
Attenzione:questo è il secondo capitolo che pubblico oggi,quindi se non l'avete ancora fatto,tornate indietro di uno per leggere il Prologo di questa mia follia ;D

Non avevo neanche 18 anni quando me ne andai. Presi un biglietto di sola andata per l'America. Volevo vedere se era davvero come la descrivevano, volevo vedere se era davvero la terra promessa di noi italiani immigrati. Lasciai la mia patria senza molti rimpianti, destinazione: Los Angeles.
Atterai alle 17 del pomeriggio di un venerdì e mi misi subito alla ricerca di un taxi. Avevo scoperto di avere parenti in America,quindi sarei andata ad abitare da mia zia Taira. Mia zia Taira, lei sì che era forte: era la sorella minore di mia madre, un' hippie trentenne che viveva con una sua collega di lavoro. Lavoravano in uno studio d'arte o robe simili.
L'appartamento era sulla Melrose Avenue,dove mi diressi una volta preso il taxi. Arrivata, suonai alla porta, impaziente di rivedere mia zia dopo 10 anni, se non più, di lontantananza. Quando abitava in Italia eravamo molto unite, infatti è a lei che devo la mia passione per il Rock N' Roll,così come la mia passione per il canto e per la chitarra.
Quando la vidi le saltai addosso:" ZIAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!" "PICCOLA PULCE VIEN QUA! FATTI VEDERE! ODDIOOOOO COME SEI CRESCIUTAAAA!" dopo questi ultrasuoni in grado di rompere le finestre le raccontai tutti gli avvenimenti degli ultimi anni.
"So honey, benvenuta nella tua nuova casa, questa sarà la tua stanza" Quella che sarebbe diventata la mia stanza era abbastanza ampia, luminosa, con una mega finestra che dava su un terrazzo. E c'era un armadio enorme. Giusto bene perchè io avevo un casino di vestiti. Era già bellissima così,ma mancava il mio tocco personale che non si sarebbe fatto attendere.
"Allora Jess, qui vicino c'è  la Fairfax High School, che non è malaccio, quiiiiiindi ti iscriverai lì, d'accordo?!" spiegò mia zia.
"Certo,certo,certo!" da quando ero in America,cioè un paio d'ore, non facevo altro che guardarmi intorno meravigliata, con un sorriso ebete stampato in faccia. Era tutto meraviglioso, luccicante, nuovo e grande ai miei occhi.
Mia zia aveva già provveduto ad alcuni moduli d'iscrizione, quindi lunedì avrei iniziato la mia nuova scuola, la mia nuova vita, non sapendo cosa, o meglio chi, mi aspettava in quelle aule scolastiche.








Piccolo spazietto per l'autrice:
Alloora, salve gente! Come ho scritto, è la mia prima fanfic e spero vivamente che non faccia tanto schifo. è una cosa che avevo in mente di fare da tanto tempo(pubblicarne una) e ho trovato finalmente il coraggio di farlo, dopo quasi un anno che leggo le vostre meravigliose fanfic. 
Poi, i dialoghi che vedrete in corsivo sono in italiano e... Non ho idea di come si svilupperà questa storia, è un mistero anche per me! xD Ho messo rating arancione,perchè non si sa mai,magari in seguito lo cambierò. Cercherò di essere più regolare possibile negli aggiornamenti. Lo so, è un po' cortino come capitolo,ma siam appena all' inzio.. Abbiate fede :D Spero che qualcuno leggerà questa mia pazzia, e che qualcuno recensisca perchè solo con le vostre opinioni potrò migliorare. :D
Beh,alla prossima allora, sciauuuu
Smurf__(Angy)

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Strange classmates

Il weekend passò velocemente. Mia zia mi aveva portato un poì in giro in modo da farmi conoscere la città. Los Angeles era... Wow! La Sunset Boulevard era piena di rockers, e più volte mia zia dovette trascinarmi via a forza perchè mi ero incantata a guardare qualche ragazzo. In più era pieno di carinissimi negozi vintage, negozi di musica e via dicendo. Andammo anche in spiaggia; l'oceano era stupendo. 
Insomma,lunedì arrivò e io ero in panico. Generalmente non ero una che si faceva molti problemi con la gente, trovavo in fretta amici (e nemici) ma cavolo, ero in America e forse le cose qui sarebbero state diverse. Dopo essermi messa una canottiera dei Led Zeppelin, dei pantaloncini corti tutti strappati e i miei adorati anfibi, presi la borsa e uscii di casa.
Arrivai lì giusto in tempo per il suono della prima campanella. Mi diressi subito alla segreteria. Una segretaria dall'aria svogliata alzò gli occhi su di me e poi, come se niente fosse, tornò a limarsi le unghie.

"Ehm, scusi, sono la nuova studentessa e, sempre se non la disturbo troppo, potrebbe darmi l'elenco delle lezioni e tutto il resto per favore?" dissi con la mia migliore faccia da schiaffi.

"Oh ma certo cara" sembrò che stesse per sorridermi "ecco qua, e ora vedi di sparire!" concluse.

"Beh, iniziamo bene insomma"

La prima lezione in programma era letteratura. Bah, non mi dispiaceva come cosa. Non senza difficoltà, mi diressi verso la mia classe.
 
"Buongiorno!" dissi sorridendo mentre entravo in classe, sotto gli sguardi curiosi del resto della classe.

"La signorina Jessica Bonelli giusto?!" Il professore mi squadrò da capo a piedi e son sicura che pensò che quella che si trovava davanti era soltanto un'altra rocker nulla facente.

"Proprio così!"

"Bene, allora si sieda dove vuole. Le consiglio di rimettersi al pari con il programma nel caso fosse indietro e, per favore, cerchi di arrivare in orario la prossima volta" Si vedeva lontano un miglio che gli stavo già sulle balle... Poco male.
Mi sedetti in terza fila davanti a due tipi un po' strani. "Tutti nervosi oggi oh!" commentai in italiano, non realizzando che parlai piuttosto forte.

"Scusa, che hai detto?" chiese uno dei due ragazzi dietro di me. Aveva una massa di capelli ricci enorme, che gli copriva quasi tutta la faccia. Aveva la carnagione abbastanza scura e, da qualche che riuscivo a intravedere, era proprio un bel ragazzo.

"Oh,ehm... Niente,niente!"

"Uhm vabbè! Comunque io sono Saul, ma chiamami Slash baby" si presentò sfoderando un sorriso mozzafiato. Secondo me, la sera si metteva davanti allo specchio a provare la sua presentazione decine di volte.

"E io Steven" l'altro era un biondo, anche lui aveva tantissimi capelli, due occhioni azzuri e un sorriso splendido... Era tenerissimo!

"Jes..." stevo dicendo il mio nome quando il professore richiamò la mia attenzione e decisi di starmene buona per il resto della lezione. Quel professore, il signor Cunnigham, mi ricordava molto quello che avevo in Italia... Già, l'Italia. Un po' mi mancava... Ma solo poco! Me n'ero andata per dei motivi precisi: non sopportavo più di vivere in quel paese pieno di gente bigotta e in quella casa dove ormai regnavano la tensione, la tristezza e la rabbia repressa; me n'ero andata anche per seguire i miei sogni, diventare una musicista, alla faccia di tutti quelli che dicevano che non ce l'avrei mai fatta; me n'ero andata perchè vedere mio padre che continuava a tornare a casa ubriaco perso era troppo dura per me, soprattutto perchè non ho mai dimenticato i tempi in cui eravamo una famiglia felice. La campanella suonò riportandomi alla realtà.
Finita la lezione stavo raccogliendo i miei libri quando sentì Steven chiedermi "Quindi sei italiano? E che ci fai qui in America?"

"Si si, sono italiana. Sono qui perchè..." non mi andava di spiegare tutta la storia" voglio vedere il mondo!" sentaziai alla fine.

"Beh piccola, allora ti faremo da guida. Ti va di venire in un locale sabato sera a sentirci suonare?" chiese Saul,Slash con quell'aria strafottente che lo caratterizzava.

"Suonate in una band?! Wow... E come vi chiamate? Che genere fate?" ero stupita,davvero.

"Stai parlando con il chitarrista e il batterista dei fantastici Guns N' Roses! E suoniamo fottuto Rock N' Roll! Non siamo molto conosciuti,abbiamo un certo numero di fans, ma siamo grandi,cazzo, e prima o poi sfonderemo!" notai che a Slash brillavano gli occhi quando parlava della sua band. "Anzi, dopo scuola ti facciamo conoscere anche gli altri cazzoni ok?!"

"Certo,certo! Beh, allora verrò al vostro concerto!" ero felice perchè avevo già due nuovi amici, musicisti tra l'altro, e non vedevo l'ora di conoscere gli altri e di sentirli suonare.



Salve,salvino. Allora per prima cosa vorrei ringraziare moltisssssssssimo le ragazze che hanno recensito: Nadim, Foxygiu, Redbass, I am A Yellow Walrus e Ormhaxam... Grazie davvero ragazze per i vostri bei commenti e spero solo di non deludervi... Grasssie grassie ancora,son contenta che vi piaccia la storia :D Bene,alla prossima 
Smurf :D

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Meeting the band

Le lezioni passarono in fretta. Nonostante il mio aspetto facesse pensare altro, ero brava a scuola... Ma nessuno ci credeva quando lo dicevo. L'unica difficoltà che ho incontrata è stata quella di trovare le varie classi, perchè non ero abituata a spostarmi da una all'altra. Per il resto iniziavo ad ambientarmi bene, avevo anche trovato qualche amica. Come Roxanne, una ragazza che veniva dal Kentucky, che mi aveva aiutato a trovare la mensa; ci sedemmo a mangiare insieme e iniziammo a parlare di tutto e di più. Scoprii che era una bassista e, ridendo e scherzando, venne fuori l'idea di creare una band.

"Cazzo si! Sarebbe fantastico: una girl band rock n' roll! Il mio sogno"

"Oooh sì! Alla faccia di tutti quegli uomini che dicono che non è roba da donne! Per me possiamo farlo ma dobbiamo trovare ragazze toste." ero già partita in quarta con l'immaginazione. 

"Don't you worry honey! Ci penso io... Vedrai che qualcosa troveremo" mi rassicurò. Quindi ci salutammo. 

Mi stavo dirigendo verso l'uscita quando mi sentii chiamare. Mi girai e vidi Slash e Steven che mi venivano incontro sorridendo. Eran proprio due fighi pazzeschi,dovevo ammetterlo.

"Jessica! Ti cervavamo. Ti va di venire fuori con noi che ti presentiamo il resto della band?" mi propose Steven sorridendo... come sempre.

"Ovvio!" ero elettrizzata all' idea di conoscere il resto del loro gruppo perchè ho sempre amato i musicisti, i rockers soprattutto. Quindi ci dirigemmo nel parcheggio dove gli amici di Slash e Steven ci aspettavano. Avevo provato a farmi un'idea di come potessero essere ma lo spettacolo che mi trovari davanti era... Wow! C'era un rosso con dei pantaloni di pelle e una giacca di jeans e due splendidi occhi verdi; un alttissimo biondone punk e un moretto dall'aria misteriosa e affascinante. In quel momento realizzai che Los Angeles era il paradiso.

"Alloooora, pel di carota qui è Axl, il cantante, il lampione si chiama Duff ed è il bassista e Mister Coppola si chiama Izzy, il nostro chitarrista ritmico un po' daltonico" presentò Slash beccandosi un bel dito medio da Izzy "Ragazzi, questa è Jessica, la nostra nuova compagna di classe!"

"Ciao gente!" 

" Molto piacere honey!" il rosso mi si avvicinò facendomi la radiografia " Ma cosa ci fa una dolce ragazza come te in questa giungla?" aveva uno sguardo magnetico, ma non mi sarei fatta abbindolare così facilmente. 

"Allora caro, per prima cosa non sono dolce... Anzi! Poooi, mi sono appena trasferita qui in America per vedere il mondo, suonare... Cose così insomma" risposi guardandolo fisso negli occhi.

"Aha! Lo sapevo che non eri americana, si capiva subito!" esclamò Duff "E da dove vieni quindi?"

"Dall'Italia" risposi sorridendo "Ee.. è una cosa negativa, il fatto che io non sia americana?" a volta la logica di questi ragazzi mi sfuggiva.

"Oh tutt'altro!"sorrise malizioso.

Axl mi stava ancora fissando quasi in cagnesco. Izzy lo notò e disse "Rose, la ragazza è una dura. Questa non te la da!" 

"Ci hai preso, man!" risposi

"Beh, verrai al nostro concerto sabato?" mi chiese Izzy.

"Sicuro! Sono curiosa di vedere se siete bravi quanto dite.

"Siamo i migliori!"si vantò Axl.

"Vedremo! Bene ragazzi, ora devo andare. Ci si vede, ciaoo" Nel tragitto verso casa non feci altro che pensare a quegli strani ragazzi. Erano simpatici, ma avevo già capito che tipi erano: erano di quelli che cambiavano donna ogni sera, e avrei messo subito in chiaro che io non ero la loro nuova groupie.

Nel frattempo i Guns...

"Beh ragazzi che ne pensate?" chiese Slash,sorridendo sornione. 

"Dico che avete un  culo pazzesco ad avercela in classe! Cazzo, quando andavo io a scuola non c'erano tipe così... Quasi quasi ci ritorno..." 

"Ma fammi il piacere Rose, che dovresti ricominciare dalle elementari. Che poi quella neanche ti si fila." sentenziò il saggio Izzy.

"Cazzate! Serve solo un po' più di tempo, ma alla fine sarà mia." concluse Axl con un tono che non ammetteva rebliche. Izzy si limitò a scuotere la testa, pensando che Axl voleva quella ragazza solo perchè lei non ci stava... Gli piacevano le sfide.
Steven intanto stava pensando. Quella ragazza avrebbe portato scompiglio nei Guns perchè tutti, in un modo o nell' altro, erano rimasti affascinati, non solo dalla sua bellezza, ma anche dal suo carattere forte, sicuro di se', una che non si lascia mettere i piedi in testa. Pensò che finalmente avevano trovato pane per i loro denti, una che avrebbe dato loro del filo da torcere e già prevedeva casini in vista... Ma cavolo se era bella!



Rieccomi qui!  Volevo sempre ringraziare di cuore le ragazze che recensiscono... Grazie,grazie,grazie! Son contenta che la storia inizi ad avere un po' di seguito!Non sono convintissima di questo capitolo ma bom xD Bene,alla prossima :D Smurf

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Let's Rock!

Mi piacevano quei ragazzi,erano forti. Ancora non sapevo in ciò che mi andavo incontro, ma non sono mai stata una che rifletteva molto su quello che faceva:se sentivo di fare una cosa, la facevo.Per questo accettai subito l'invito dei ragazzi per sabato sera. Non sapevo neanche in cosa mi andavo a cacciare ma,sinceramente non me ne importava. Volevo semplicemente divertirmi ed essere libera.
La settimana scorreva liscia e io, Steven e Slash eravamo diventati inseparabili;cosa che mi costò non poche occhiate dalle altre ragazze. Intanto io e Roxanne continuavamo le ricerche per la nostra girl band. Avevamo trovato la batterista, Kerrie, una biondina piuttosto bassa dall'aria innocente e  con due grandissimi occhi azzuri. Tutta la sua innocenza svanica non appena apriva bocca. Era uno scaricatore di porto,peggio di me! E con la batteria ci sapeva fare, diavolo come picchiava su quei tamburi! Una delle migliori batteriste che io abbia mai sentito. Io e lei andavamo molto d'accordo, perchè era un vulcano. Mancava solo un'altra chitarrista e saremmo state pronte a partire.
Avevo deciso di portare anche le mie due amiche al concerto, per farle conoscere agli altri e per avere supporto morale. 
Sabato arrivò in fretta, e io non stavo più nella pelle! Iniziai a prepararmi con largo anticipo, perchè io ero una lenta in queste cose. Alla fine uscii con dei pantaloni di pelle, una maglietta con un teschio della Harley Davidson (eeeeh sì, ero una fan di quelle moto!) e degli stivaletti con il tacco con delle borchie applicate su di esso. Presi la mia borsa con le frange e, dopo aver salutato mia zia, uscii di casa e raggiunsi le mie amiche che mi aspettavano fuori dal portone.

"Fuck, sembriamo tre groupies!" disse Karrie, con la sua solita finezza. E in effetti era vero: Karrie indossava dei pantaloncini a vita alta, una maglia con un segno della pace e degli stivali con tacco alto; Roxanne aveva un tubino nero con delle borchie applicate qua e la con delle decolltè di vernice rossa.

"Vedrete, cadranno tutti ai nostri piedi!" feci, ridendo con le mie amiche.

Ci incamminammo verso il locale, incespicando un po' sui tacchi e ridendo come matte, ma alla fine arrivammo sane e salve. Entrammo nel locale e ci posizionammo al bar. Di solito non ci andavo giù pesante con l'alcool, sia perchè non mi piaceva molto bere, sia perchè non lo reggevo per niente. Infatti dopo una birra io e le altre eravamo già abbastanza brille. Quando le luci si spensero, segno che il concerto stava per iniziare, ci precipitammo a suon di spintomi sotto il palco, cariche e pronte per assistere a questo concerto.
I ragazzi si posizionarono sul palco e la musica partì. Era qualcosa di assolutamente... Unico! Sprizzavano energia,grinta,rabbia,passione (e testosterone,vorrei aggiungere) da tutti i pori! Axl si dimenava come un pazzo,cantando con la sua splendida voce; Slash non era da meno,ed era proprio un chitarrista fenomenale; Izzy era un po' più in disparte, totalmente assorto dalla sua musica; il sorriso di Steven si poteva vedere fin dove eravamo noi e Duff suonava il suo basso camminando da una parte all' altra del palco. Dopo un po' Axl ci notò.

"Ora vorrei fare una dedica speciale."gli altri componenti della band lo guardarono curiosi "Vorrei  dedicare la prossima canzone a questa ragazza qui in prima fila, Jessica, e alle sue due meravigliose amiche" Axl sorrideva malizioso. Mi godetti la canzone, ma ci voleva ben altro per impressionarmi.

If I say I don't need anyone, 
I can say this thing to you,
'cause I can turn on anyone,
just like I've turned on you.
I've got a tongue like a razor,
a sweet switch blade knife.
And I can do you favors,
but then you'll do whatever I like.


La canzone si chiamava Rocket Queen,e sembrava fatta apposta per noi due. Era una bellissima canzone, ma non mi sarei lasciata ingannare nemmeno dalle dolci parole degli ultimi versi, non ci cascavo più ormai. 


Here I am! (giusto per restare in tema xD) Bom,torniamo seri(xD) Allora intanto grazie mille a tutte quelle che recensiscono, davvero ogni volta mi stupisco delle vostre recensioni così positive :D thank you for loving me xD hahahahaha okok basta, la smetto. è un po' cortino come capitolo, ma forse oggi farò il bis :D Bene,bene possiamo fare qualche scommessa sulle coppie: secondo voi chi farà breccia nel cuore di Jess, Roxanne, Kerrie? Hehehe, a voi la scelta... A presto ;D Smurf

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


ATTENZIONE: QUESTO è IL SECONDO CAPITOLO CHE PUBBLICO OGGI, QUINDI SE NON L'AVETE ANCORA FATTO TORNATE INDIETRO DI UNO ;D

You... Will be mine!


Il concerto finì e  il pubblico era in delirio. è stato fantastico, loro erano fantastici, la loro musica era fantastica!
Io e le mie amiche decidemmo di provare ad entrare nel backstage, e non fu per niente difficile. Arrivate, trovammo i ragazzi svaccati su dei divanetti intorno a un tavolino. 

"Hey fuckerss!" salutai senza troppi indugi mentre il loro sguardo passava da me alle mie amiche poco distanti.

"Jessica,babe, non puoi presentarti vestita così... Mi farai prendere un infarto!" Slash mi squadrò molto attentamente dai capelli alle punte dei piedi "Anyway, piaciuto il concerto?" mi chiese prendendomi mettendo il suo braccio attorno alle mie spalle.

"Mh sì, devo dire che siete bravi" dissi con una finta aria di sufficenza.

"Ma vaffanculo va, che da come ballavate sotto il palco si capiva che vi siamo piaciuti un casino. A proposito, queste belle fanciulle chi sarebbero?"

"Allora lei è Kerrie e lei è Roxanne" poi procedetti alla presentazione degli altri ragazzi che, come Slash, ci fecero una bella radiografia. Che tipi oh! 

"Piaciuta la dedica?" Axl mi si era avvicinato da dietro mentre mi stavo prendendo da bere, quindi sussultai leggermente. "Oh sì, bella la canzone" mi girai per guardarlo negli occhi "ma se pensi che basti questo per farmi cadere ai tuoi piedi, non ti illudere darling. Ti consiglio di rinunciarci e di andarti a scopare qualche troietta che fai prima." sorrisi  cattiva.
Lui prese un sorso della mia birra, puntò i suoi occhi su di me e,divertito, disse "Tesoro, ricordatelo: io ottengo sempre ciò che voglio"

"Non questa volta" presi la mia birra e me ne andai a parlare con Slash.

Ok, dovevo ammetterlo: resistere a uno come Axl era durissima; resistere a tutti loro era dura. Ma ero una orgogliosa, non ero una facile e mi piaceva farmi desiderare. E poi, mi piaceva far impazzire i ragazzi come loro perchè se lo meritavano.

Axl

Axl la guardò andare via ancheggiando. Quella era una delle più stronze, strafottenti e splendide ragazze che avesse mai incontrato. Ma soprattutto, non si gettava ai suoi piedi come le altre. E questo non lo poteva tollerare anche se, a essere sinceri, era stufo di quelle ragazzine che lo idolatravano, ci voleva una così... Per smuovere un po' le acque. Era sicuro che anche il resto della band era sconcertata quanto lui da quella strana ragazza, nessuno di loro infatti era abituato ad avere a che fare con ragazze forti e indipendenti. Si credevano quasi degli dei, ma questa ragazza li avrebbe riportati sulla terra. 
Comunque il rosso cantante decise di smettere di arrovellarsi il cervello e andare a cercare la compagnia di qualche ragazza disponibile, anche se sapeva bene che non l'avrebbe soddisfatto del tutto. Trovò una biondina niente male, che si portò a casa senza nemmeno chiederle il nome... Tanto la mattina dopo se ne sarebbe andata in ogni caso.





Eeehh sì oggi ho voluto fare il bis,anche se, onestamente, sto capitolo non mi convince molto. Mah,bavvè xD Un grazie enorme sempre alle ragazze che recensiscono puntualmente :D vi adoro :D Bom, alla prossima ;D Smurf



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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Italians do it better...

Axl

La casa che in Guns condividevano era decisamente troppo piccola per loro cinque. "Appena avremo un contratto ci compriamo una di quelle ville enormi" pensò Axl sbadigliando, mentre si dirigeva verso la cucina.

"Hey man! Che fine hai fatto ieri sera?" lo salutò uno Slash alquanto mal ridotto.

"Oh ciao Slasher! Ho trovato una ragazza e me la son portata a casa... Solito insomma." Axl era intento a farsi un caffè, ma prese male la tazza e così il contenuto gli si riversò sulla maglietta. "Ma porca puttana! Ti pareva!" la mattina non era cominciata al meglio per il cantante, se in più si aggiungeva il fatto che la tipa si era svegliata e chiedeva attenzioni, questo avrebbe portato a una tipica sfuriata alla Axl.

"No senti bella, ora prendi le tue cose e te ne vai perchè adesso non è il momento." così la poveretta si ritrovò malamente sbattuta fuori casa Guns. 

"Man, potevi essere un po' più gentile almeno. è solo caffè, a meno che... Non ci sia dell' altro..." iniziò il chitarrista, guardando fisso il suo amico.

"No Slash, non c'è niente... E non farti strane idee!"

"Sarà... Ma secondo me c'entra una bella moretta che non te la vuole proprio dare.." il riccio si divertita da matti in situazioni come quella.

"Taci cazzone! Prima che ti rovesci questa merda di caffè bollente sui tuoi capelli pieni di pulci" e così il grande Axl Rose lasciò la stanza.

"Hey! Non ho le pulcio io, cazzo!" urlò Slash all'amico che però era già uscito dalla cucina.

Jessica

Oh, la serata era stata fantastica, ma la mattina dopo ero distrutta. La sera prima non mi ero struccata e ora avevo due occhi neri e gonfi da far invidia ai panda. Quindi mi diressi verso la doccia e lì, sotto il getto di acqua calda, iniziai a pensare.
Pensai alla sera prima,a come mi ero divertita con quei ragazzi. Ad un certo punto della serata mi ero trovata seduta su un divanetto in mezzo a Izzy e Duff e avevamo parlato di tutto e di più. Scoprii che Izzy veniva dall' Indiana, proprio come Axl, e che si conoscevano dalle medie; Duff invece era di Seattle, e aveva una famiglia moolto numerosa. Gli raccontai un po' di me, di come mi sentissi a disagio nel paese dove vivevo in Italia, perchè erano tutti chiusi di mente mentre io sono sempre stata una di larghe vedute, uno "spirito libero" come direbbero mia zia o mia madre.
Ah, mia madre. Mi mancava molto. Cercavo di chiamarla più spesso che potevo. Ci assomigliamo molto io e lei, infatti ho preso da lei questo mio bel caratterino. Spesso non condivideva la musica che ascoltavo, come mi vestivo o ciò che pensavo ma mi ha sempre lasciata libera di essere quello che volevo, e l'ho sempre ringraziata per questo. 
Uscii dalla doccia che mi sentivo rinata. Mia zia e la sua amica erano andate a fare la spesa, quindi ne approfittai per riordinare un po' la mia stanza e mettere un po' di musica. Misi su un vinile dei Doors e mi lasciai trasportare dalla loro musica. 
Dopo aver sistemato tutto decisi di andare a bere qualcosa, giusto per  vedere un po' il quartitere dove vivevo. Arrivai davanti a questo bar ed entrai. Per poco non mi prese un colpo quando vidi che il ragazzo dietro al bancone era... Duff!

"Jess?!" era stupito quanto me "Che ci fai qui?"

"Oh beh, ero a casa e mi annoiavo quindi ho deciso di venire a prendere qualcosa. Tu lavori qui?"

"Esattamente!" Ma quanto poteva essere bello quel ragazzo?! Basta Jess, datti un contegno e vedi di non sbavare!  "Allora cosa ti porto?"

"Mmmhh... Un cappuccino"

Me lo servì dopo pochi minuti. 

"Puah! Scusa ma questo voi lo chiamate cappuccino?!" cercai di ingoiare quella brodaglia di caffè che avevo davanti per non sputarglielo in faccia.

"Perchè? Che ha che non va?" la sua faccia era un mega punto interrogativo; si vede che non aveva mai assaggiato un vero caffè.

"Ooh dopo che avrai assaggiato il mio cappuccino capirai" sorrisi malefica. Andai dietro al bancone e iniziai a prepararmi un cappuccino decente.

"No Jess che fai!? Dai, e se arriva qualcuno e ti vede?! Oh ma pensa se invece arriva il mio capo, sono fottuto... Oddiooddiooddiooddio..." Duff ormai era in preda alle paranoie più assurde visto che il locale era praticamente vuoto. Mentre lui farneticava, io avevo già finito il mio cappuccino.

"Ma sicuro che mi licenzia, sisi sicuro... E poi come vivo io!? Che quegli altri cazzoni manco lavorano e non capisco dove trovino i soldi..."

"Duff?"lo chiamai dolcemente.

"Mi toccherà vendere quella specie di buco che ho come casa, dovrò vendere quei pochi mobili che ho..."

"Duff?" insistetti.

"Nooo poi magari mi toccherà vendere pure il mio amato basso! Noo sono un uomo morto senza il mio..."

"DUUUUUFFF PORCA DI QUELLA PUTTANA!"

"Hey, ma che modi sono per una ragazza?! E poi che hai da urlare?!" oddio mi stava esasperando.

"Ma vaffanculo! E poi volevo dirti che ho finito il mio cappuccino da 5 minuti e adesso assaggialo" gli porsi la tazza da cui lui bevve un sorso.

"Cavolo, ma è buonissimo! Ci credo che ti faceva schifo il nostro caffè! Mmmhh.. Devi insegnarmi a farlo così faremo affari d'oro in questo posto" sorrise e finì il cappuccino.

"Hehe,ssai com'è, italians do it better!" e scoppiammo a ridere entrambi. 
Era davvero facile parlare con Duff. Infatti credo che rimanemmo lì per almeno un'ora. Parlammo per lo più di cazzate: mi raccontò di quando Slash è ubriaco e si metta a cantare e di come Axl, per farlo smettere, lo rincorra per tutta la casa con la scopa in mano e una cuffietta in testa. Non feci altro che ridere, ma poi venne il momento di tornare a casa, altrimenti mia zia si sarebbe preoccupata. 

"Hey aspetta!" mi chiamò Duff "Ti va di... ecco.. Non so... Accompagnare me e Slash al negozio di musica domani? Dobbiamo comprare delle corde nuove e visto che anche tu suoni potresti trovare qualcosa di interessante" Non avrei mai creduto che un tipo come lui fosse così insicuro nel chiedere a una ragazza di uscire.

"Oh si ma certo! Così vedo se trovo qualche bella chitarra"

"Fantastico! Allora ci vediamo quando tu e Slash finite scuola, a domani" mi salutò sorridendo. Gli feci un cenno con la mano e uscii.

Che strano ragazzo, pensai... Ma che razza di figo però! 




 


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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Confusion

Duff


*Che cazzo McKagan, ti pare che devi balbettare solo perchè hai chiesto ad una ragazza di uscire?! Che poi non è neanche un vero appuntamente visto che andrete al negozio di musica... Con Slash tra l'altro!Oddio adesso parlo pure con il mio cervello! Sono fottuto! Basta, torna a lavorare che se no ti licenziano!* Duff stava pulendo il bancone del bar, e intanto pensava a Jess: quella ragazza gli aveva davvero incasinato la testa. Non riusciva a pensarla come una ragazza da una botta e via. No, lui voleva conoscerla meglio, sapere tutto di lei, voleva scoprire le sue debolezze e il suo lato tenero, perchè era sicuro che anche lei ne avesse uno. *Axl ha ragione: sono proprio una checca!*  E con quei pensieri che lo tormentavano continuò a lavorare per tutto il giorno, fino alla fine del suo turno, quando tornò a casa. 
Trovò Slash sul divano che suonava.

"Hey Slash"

"Man! Finalmente, senti un po' qua, ho trovato un riff pazzesco!" Slash era davvero esaltato, segno che sarebbe nata una nuova canzone. 

"Oh aspetta che prendo il basso allora" Duff si diresse nella camera che condivideva con Steven e prese il suo amato basso. Tornò in salotto e si mise ad improvvisare con Slash. Dopo circa un'ora avevano una bozza per una canzone che avrebbero fatto sentire agli altri.

"Allora amico, com'è andata al lavoro oggi?"

"Solita rottura di coglioni. Però è passata Jess sta mattina. Le ho detto di venire con noi domani al negozio ti musica... Ti sta bene?"

"Man, me lo chiedi anche?! Più tempo passo con quella bellezza più son felice" disse Slash mentre si accendeva una sigaretta.

"Mmh, tutti pazzi per Jess" Izzy entrò nel salotto, anche lui con la chitarra in mano dopo aver sentito la conversazione tra i suoi amici, e rubò la sigaretta di Slash che per tutta risposta gli fece un dito medio.

"Andiamo amico, vuoi dire che non ti intriga neanche un po'?! C'è l'hai vista,o sei diventato cieco oltre che daltonico!?" disse Slash.

"Ma ancora con questa storia del daltonismo?! Non capisco perchè continuiate a ripetermelo... I miei vestiti non sono tanto male. E poi certo che l'ho vista, e l'ho guardata anche bene solo che... Non so... Ho paura che possa mandare a puttane tutti anzi, ho paura che noi rischieremmo di mandare a puttane tutto se ci fissiamo tutti sulla stessa ragazza, cosa che stiamo facendo, quindi me ne starò in disparte. Nel frattempo però approfondirò la conoscenza con Roxanne." Era ormai risaputo che Izzy era il saggio del gruppo, infatti i ragazzi non poterono non dargli ragione.

"Si hai ragione... Ma quello che mi preoccupa è Axl; sai che quando vuole una cosa fa di tutto per ottenerla. E poi... Se a te sembra carino indossare dei pantaloni di pelle gialli con una camicia hawaiana beh... Fai pure!" commentò il riccio.

"Io non mi preoccuperei. Quella ragazza sa difendersi da tipi come Axl. Mi piacciono le tipe così. E adesso forza, fatemi sentire qualcosa di nuovo." sentenziò alla fine Izzy senza neanche badare al commento di Slash sul suo modo di vestire. I tre quindi di rimisero a suonare.
Duff era un po' confuso: quella ragazza gli piaceva in modo particolare, ma allo stesso tempo non voleva mandare a puttane la band per cui aveva tanto faticato. *Bah, staremo a vedere*

Jessica

Roxanne mi aveva appena chiamata dicendomi che aveva trovato l'altra chitarrista e che potevamo iniziare a provare anche subito. Non vedevo l'ora! La musica è sempre stata la mia passione principale e ora potevo dedicarmici a tempo pieno, o quasi.
Arrivai a casa di Roxy e mi diressi verso il garage dove avremmo provato. Lì trovai Kerrie, Roxy e la nuova ragazza.

"Jess, lei è Amber, la chitarrista." Era una ragazza bassina (in sostanza eravamo un gruppo di nane), con i capelli rossicci che le incorniciavano il viso e due splendidi occhi grigi. Scoprii che aveva solo sedici anni e che era molto timida, ma alla chitarra ci sapeva proprio fare!

"Beh, direi che possiamo buttar giù una scaletta e iniziare a provare." proposi. Per il momento avremmo suonato solo cover, per darci il tempo di prendere confidenza le une con le altre. La scaletta prevedeva: Cherry Bomb delle Runaways, Whole lotta Love dei Led Zeppelin, She's got Ball degli AC/DC e Fat Bottomed Gilrs dei Queen.
Alla fine della giornata ero stanchissima, e non volevo fare altro che buttarmi sul letto e dormiiiiiiiiiiire fino al giorno seguente. Il giorno dopo era un lunedì, il che significava scuola e... Uscita con Duff e Slash!




Eccomii quiii! Questo è un capitolo un po' di passaggio, non succede niente di particolare, ma nel prossimo ci sarà questa uscita a tre... Chissà cosa combineranno i nostri due rockers con la povera Jess!? Grazie mille a tutte quelle che recensiscono, ma anche a quelli che semplicemente leggono. A presto ;D Smurf

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


 
Shopping and... Confession time.



 
Ok, dovevo ammetterlo: quel giorno non vedevo l'ora che la scuola finisse per andare con Slash e Duff al negozio di musica, sia per comprarmi una chitarra, sia perchè... ehm... C'era Duff, ecco l'avevo ammesso! Duff mi incuriosiva,sembrava... Diverso. 
Stavo parlando con Slash e Steven, quando Roxanne venne da me e disse :" Ho trovato un posto più grande dove provare, così non dovremmo stare strette come sardine nel mio mini garage!" 
 
"Woooo, e dov'è?!" Ero felicissima perchè così avremmo potuto provare decentemente.
 
"è sulla Sunset Boulevard; praticamente c'è questo tizio che ha un mega appartamente in questo palazzo e  affitta una di questa stanza alle band che ne hanno bisogno, e noi siamo quella band. Il prezzo non è esagerato, mi pare sono 2 o 3 dollari a persona ogni ora." 
 
"Così poco? Sei sicura che poi questo non chiede... diciamo... Dei favori extra?hahaha" 
 
"Ma figurati! E se dovesse succedere sbaracchiamo in due secondi!" concluse risoluta.
 
"Nonono, aspettate, non capisco: avete una band?" Slash si intromise nei nostri discorsi.Mentre io e Roxy parlavamo , Steven e Slash erano rimasti ad ascoltare e, a giudicare dalle loro faccie, erano piuttosto confusi.
 
"Oh sì mio caro, siamo le nuove Runaways!" affermò orgogliosa Roxy.
 
"Quindi volete dire che avete una band, composta esclusivamente da ragazze e suonate Rock N' Roll?! E quando pensavate di dircelo?!" intervenne Steven.
 
"Ah, beh... Non ci avevamo pensato... Scusate." Non avevo neanche pensato di informarli di questo progetto che io e le ragazze avevamo iniziato da poco. 
 
"In ogni caso, è una cosa fantasticaaa! Vogliamo assolutamente assistere alle prove così noi potremmo valutarvi attentamente." Slash già fantasticava di come sarebbe grandioso andare in tour con noi che faremmo loro da opening band.
 
"Hey hey hey, bello frena! Primo, non si assiste alle nostre prove perchèè... Perchè no! Ci potrete vedere appena troviamo un ingaggio in un locale e secondo... Fossi in voi, io avrei paura della concorrenza, visto che la concorrenza in questione siamo noi." scherzò Roxanne.
 
"Piccola ti prego, noi siamo in Guns N' Roses e non abbiamo paura di nessuno, vero Steve?! A proposito, ce l'avete un nome?"
 
"Cazzo è vero! Non abbiamo un nome. Bo, pazienza verrà fuori!" ci eravamo dimenticate della cosa più ovvia. Io non ero brava con i nomi, ma sperai che le mie compagne invece lo fossero. Alla fine, io e Rox ci accordammo di trovarci davanti a questo fantomatico studio di registrazione il pomeriggio.
 
Finite le lezioni, io e Slash ci avviammo verso il parcheggio dove Duff ci aspettava già nella sua macchina fumando una sigaretta.
 
"Hey coglione!" lo salutò amorevolmente Slash.
 
"Anche per me è un piacere vederti cespuglio che cammina, ee.. Ciao Jess!" si aprì in un fantastico sorriso. Feci per accomodarmi sul sedile davanti ma Slash mi fermò:" No scusa honey, cosa pensi di fare?!" mi guardò sconcertato.
 
"Salire sulla macchina forse?!"
 
"Sì ma quello è il mio posto, non posso stare dietro io"
 
"Ma ti sei fuso il cervello?! Sali in questa fottuta macchina, sul sedile dietro. Forza!" esclamò Duff.
 
"Ma che bell' amico che mi ritrovo. Il fatto che lei abbia un bel paio di tette e un bel visino, non sono motivi validi per cui tu possa snobbare il tuo migliore amico!" disse risoluto.
 
"Ha bevuto durante l'intervallo?!" mi chiese Duff, alquanto perplesso.
 
"Slash, sali su questa macchina prima che ti prenda a calci in culo!" Io cercavo di mantenera una certa finezza, e dare l'impressione di non essere uno scaricatore di porto, ma se mi si presentavano situazioni del genere non riuscivo a contenermi.
 
" Per te sarei disposto a sopportare qualsiasi tortura, bellezza!" Slash mi fece l'occhiolino e mise un braccio sulle mie spalle; braccio che io scostai. "Non mi sfidare" lo fulminai con lo sguardo." E ora sali in macchina!"
 
 Finalmente riuscimmo a far salire Slash in macchina e ci dirigemmo verso questo negozio di musica. Il commesso era un bel ragazzo con i capelli lunghi e biondi, gli occhi azzurri e la pelle abbronzata che, a detta di Slash e Duff, mi fissava da quando ero entrata. Vidi una Fender Stratocaster modello Vintage '60 e me ne innamorai. Dopo averla suonata un po' decisi di comprarla. Pagai con i soldi che mi aveva dato mia zia e, insieme allo scontrino, trovai anche il numero del commesso con scritto sotto "Chiamami". Io non ne potevo più dal ridere, mentre Slash e Duff erano abbastanza irritati. Slash stava per strappare il foglietto ma lo farmai.
 
"Hey ma cosa fai, sei impazzito!? Dammelo, può sempre fare comodo! Magari poi mi farà degli sconti!" dissi, riprendendomi il foglietto.
 
"Che donna diabolica!" 
 
Io iniziavo ad avere fame, quindi optammo per andare a mangiare qualcosa al McDonald's. Lungo la strada Slash aveva incontrato una sua vecchia fiamma e ci aveva lasciati per seguirla. Quindi rimanemmo Duff e io rimanemmo soli.
 
"Allora, contenta del tuo nuovo acquisto?" mi chiese indicando la mia nuova chitarra.
 
"Ooohh si! Adoro suonare! Suonando riesco ad esprimermi molto meglio; in questo modo posso dare un suono ai pensieri o alle sensazioni che ho dentro. è difficile da spiegare..."
 
"Ti capisco, ti capisco. Per me è la stessa cosa: con la musica riesco a tirare fuori la parte più nascosta di me; posso dire che la musica mi ha salvato in più occasioni, quando pensavo di non farcela, quando pensavo di mollare c'era sempre la musica ad aiutarmi."
 
Era stupendo poter parlare con una persona che mi capiva, per questo capii che di lui mi potevo fidare e che potevo raccontargli qualcosa di più del mio passato.
 
"Sai, io son venuta qua anche per farmi una nuova vita."
 
"Cosa aveva quella vecchia che non andava?" mi domandò dolcemente.
 
"Beh, all' apparenza niente, sembravamo la famiglia perfetta. Ma quando si chiudeva il sipario, i retroscena erano tremendi: mio padre tornava a casa ubriaco sempre più spesso, e iniziava a delirare; una volta ci minacciò pure, ma mia mare non gli avrebbe permesso di sfiorarci! Compiuti 17 anni, dopo aver visto l'ennesimo litigio, decisi di trasferirmi qui da mia zia, con il consenso di mia madre... Mio padre invece non lo sento da quando sono partita." Raccontare quelle cose a qualcuno, dopo tanto tempo, mi faceva bene; era la conferma che mi stavo liberando di quel passato piuttosto ingombrante per me. Non l'avrei dimenticato, l'avrei solo... Messo da parte.
 
Lui portò la sua mano sulla mia e disse :" Anche mio padre era spesso ubriaco,anzi quasi sempre; non diventava violento, se ne stava lì e dormiva. Non ha mai creato problemi ma sai, a volte avrei voluto che fosse ... Più presente. Mia madre faceva l'impossibile peer mandare avanti la casa, e ce la faceva egregiamente, ma mi è mancato un po'." sorrise "Che ne dici di andare a prendere un gelato?" 
 
"Sììì che figo, amo il gelato!" Appena qualcuno pronunciava la parola "gelato" dimenticavo tutto! Lo adoravo!
 
Prendemmo un gelato e poi andammo a passeggiare sulla spiaggia. Con Duff non ero la solita stronza ero... Diversa. Il fatto che lui riuscisse a portare fuori un'altra parte di me mi spaventava abbastanza perchè ero un po' diffidente con le persone, ma decisi semplicemente di vivere quei momenti. 
Siccome casa mia era piuttosto lontana, lui si offrì di riaccompagnarmi, invito che accettai più che volentieri. Lo salutai, e gli promisi che prima o poi gli avrei fatto sentire come cantavo.
Entrai in casa e vidi una persona che non avrei mai pensato, e soprattutto sperato, di rivedere mai più.



Eccoci quaa! Hehehe,chi sarà mai sta persona misteriosa?! Lo scoprirete nel prossimo capitolo, ma sarà una persona che porterà un bel po' di casino.
Poi, grazie a tutti quelli che leggono e soprattutto recensiscono! Bo, non ho molto da dire, quindi a domani ;D Smurf

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


The witch is here.


"Tu, brutta stronza, che ci fai qui?!" Le urlai contro. Mia zia era sconvolta quanto me.

"Jessica, ti sembra il modo di salutare la tua cara sorellina dopo tanto tempo?!"

"Sorellastra! Vediamo di mantenere le distanza!" Quella che mi trovavo davanti era, appunto, la mia sorellastra ventiquattrenne Anna, una delle figlie del primo matrimonio di mio papà, la cui occupazione pricipale era quella di rovinare la vita delle persone o seplicemente rompere quanto più possibile i coglioni.

"In ogni caso, ho saputo che ti eri trasferita in America e quindi ho deciso di fermarmi qui per due o tre settimane."

"Non in questa casa!" intervenne duramente mia zia.

"E, mia cara, dove e come pensi di vivere visto che non hai mai lavorato in vita tua?! Ho sentito che sotto i ponti di L.A. fa piuttosto fresco sai?!" io non la sopportavo, e lei non sopportava me, quindi non capivo che cavolo ci faceva qui.

"Vedo che non hai perso quella tua lingua lunga, qualcuno avrebbe dovuto darti un'educazione."

"Scusa, ma la scuola di buone maniere era al completo quando ho mandato l'iscrizione." commentai acida.

"Anna, seriamente, che ci fai qui?" mia zia,come mia madre, non poteva neanche vederla.

"Sono venuta qui per seguire uno stage universitario; ho iniziato a studiare economia e commercio e, visti i miei voti, il professore ha pensato che uno stage di tre settimane nel campo delle grandi aziene americane sarebbe stato molto utile. Sarò la segretaria di un amministratore delegato e l'appartamento è compreso nel pacchetto dello stage."

"Permettimi di dubitare del fatto che tu sia arrivata qui solo grazie ai tuoi voti." le dissi con una faccia da schiaffi.

"Ora, se mi scusate, avrei delle faccende da sbrigare... Ci vediamooooo!"

"No,no,no! Non ci credo! Deve essere un incubo!" mia zia camminava avanti e indietro per il salottino con le mani nei capelli.

"Zia, dobbiamo impedire che questa stronza ci rovini la vita! Non glielo permetterò!" 

"Hai ragione! Dobbiamo stare attente a ogni cosa che dirà e farà, per capire se c'è sotto qualcosa!"
disse alla fine mia zia andandosene in cucina. In quel momento mi sentivo come una detecive di quei film polizieschi che guardavo sempre in Italia con mia madre.

Tra una cosa e l'altra, arrivarono le cinque, ovvero dovevo andare alle prove. Dopo quell' incontro, suonare un po' con le mie amiche mi avrebbe fatto solo che bene.

Dovevo avere una faccia scurissima quando arrivai, perchè Kerrie mi  chiese: " Hey Jess, che hai?!"

"Ah,guarda, lascia stare... Quella stronza della mia sorellastra si è presentata qui, e quella porta solo casini!"

"Per fortuna che sono arrivata io a rallegrarvi la giornata... Ho trovato un ingaggioooooooo!! Sabato suoneremo in un locale un po' fuori L.A, quindi vuol dire che questa settimana ci dovremmo dare dentro anche perchèèèè... Ho invitato i Guns al nostro concerto, quindi dobbiamo far vedere loro di cosa siamo capaci!" Con queste parole Roxanne fece la sua entrata, e noi potemmo finalmente iniziare le prove, che durarono un paio d'ora, eccitatissime per l'imminente concerto.



Eeee so che è un po' cortino. Questo è un capitolo di passaggio, giusto per introdurre la figura di Anna e il concerto delle girls, che devono ancora trovare un nome per la band xD Grazie mille, come sempre, a chi legge e recensice! Ve ne sono davvero grata. Non credo che domani riuscirò ad aggiornare D:Ora, evaporo! A presto ;D Smurf






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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


A possible friendship?

 
Era un martedì, se la memoria non mi inganna, e fuori scuola, una volta finite le lezioni, trovai una persona che poi scoprii, stava aspettando proprio me.
 
"Hey stronzetta!"
 
Sentii l'impulso di girarmi una volta sentito quel soprannome e per mia sfortuna,o fortuna a seconda dei punti di vista, vidi Axl.
 
"Axl?! Che ci fai qui?"gli chiesi, sopresa di vederlo.

"Che domande! Son venuto a prenderti!" lo disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
"E, di grazia, si potrebbe sapere il motivo?" 
 
"Beh, andiamo a fare un giro." La sua sfacciataggina era enorme in quel momento, era partito già con l'idea che avrei accettato.
 
"E se rifiutassi l'offerta e me ne tornassi semplicemente a casa?!" gli dissi, guardandolo con aria di sfida.
 
Lui si avvicinò a me e sussurrò:" Lo so che muori dalla voglia di venire con me."
 
 In effetti ero molto curiosa di scoprire che cosa avesse in mente ma, siccome ero cocciuta come un mulo, gli voltai le spalle e iniziai ad andarmene. Lui però mi prese per un braccio, mi fece voltare e, guardandomi con uno sguardo quasi supplichevole mi disse :"E dai! Coraggio, vieni con me! Prometto che non ti porto in nessun posto strano, e cercherò di essere meno stronzo possibile se tu farai lo stesso." mi sorrise sghembo.
 
"Ma sì ok! Però non posso prometterti niente riguardo alla mia stronzaggine." 
 
Quindi decisi di salire nella sua macchina e vedere dove mi portava.  Dopo alcuni momenti in cui nessuno dei due parlò, decisi di rompere il silezio: "Allora, mi vuoi dire perchè sei venuto a prendermi?"
 
"Vuoi proprio saperlo?! Okok, volevo... Semplicemente passare del tempo con te." disse con un' alzata di spalle.
 
"Mi stai prendendo in giro?! Tutto qui?!" non riuscivo a credere che volesse semplicemente stare in mia compagnia, mi dispiace ma non gli credevo.
 
"Beh?! è tanto difficile da credere?! Non credi che io voglia semplicemente esserti amico?"
 
"Vuoi la verità?! No." gli dissi un po' scherzando e un po' no.
 
"Considerami ufficialmente offeso!" disse allora mettendo il muso. Nel frattempo continuavamo a sfecciare tra il traffico di Los Angeles e ancora non mi aveva detto dove stavamo andando. 
 
"Okok, ti credo. Dai, ora non tenere il musco! Cazzo, non fare il bambino!" in realtà non ero del tutto convinta delle sue motivazioni, ma il sorriso che mi regalò mi distrasse per un attimo. Quando sorrideva era splendido, dovrebbe sorridere di più! "Adesso, per favore, mi vuoi dire dove stiamo andando?!"
 
"Qui!" e così dicendo fece una bruschissima frenata e fermò la macchina. E poi dicono delle donne al voltante...
 
"Hey, ma chi è l'idiota che ti ha dato la patente?!" sbottai. Dovevo ammettere che mi divertivo a provocare quel ragazzo.
 
"Honey, avevamo detto niente stronzaggine, e ora cammina!"
 
Il posto dove ci eravamo fermati era una collina un po' fuori Los Angeles e da cui si godeva un panorama unico.
 
"Wooooow!" non avevo mai visto qualcosa di così bello come la città in quel momento.
 
"Ti piace?"sorrise compiaciuto "vengo spesso qui quando devo... prendermi una pausa dal mondo..."
 
"E dimmi, Axl Rose, perchè a volte ti serve una pausa dal mondo?" in fondo in fondo, ero curiosa di scoprire di più su quel ragazzo. 
 
"Perchè... Ecco... A volte mi sento come se tutti si aspettassero da me qualcosa... E questa pressione a volte inizia a schiacciarmi e così vengo qui... Oppure a volte sono i ricordi del mio passato a schiacciarmi e mi serve solo un posto dove guardare la città, la mia nuova casa, la mia nuova vita, per ricordarmi che l' Indiana, con tutto quello che comporta per me, è lontana e non può più farmi del male." mentre parlava fissava l'orizzonte. Non sapevo bene cosa dirgli, quindi diedi semplicemente sfogo ai miei pensieri.
 
"Sai, a volta mi sembra che invece il mio passato mi perseguiti. Ogni volta che penso di essermene liberata ecco che riappare qualcosa, o meglio qualcuno, che me lo ricorda, che mi costringe a ricordare... E io vorrei solo... Andare avanti." era quello che pensavo da quando, il giorno prima, è riapparsa Anna, che non è certo nella mia top 10 di persone che volevo rivedere.
 
Continuammo a camminare per un po' in silenzio, fin che non arrivammo nel punto più alto della collina e ci sedemmo per terra e iniziammo a parlare. Mi parlò del suo viaggio da Lafayette a Los Angeles,di come aveva cercato disperatamente Izzy e di come l'avesse trovato per caso in una bettola; mi raccontò dei suoi progetti, di come volesse far crescere la sua band fino a farla diventare la più grande del mondo, mi raccontò delle loro follie e delle loro avventure.
Non gli raccontai molto di me, mi limitai ad ascoltarlo parlare affascinata; era così diverso dal ragazzo che avevo conosciuto e pensai che, forse, saremmo potuti diventare amici.
 
Axl
 
Inutile nasconderlo: quando si era presentato davanti alla scuola di Jessica, Axl non aveva certo i pensieri più nobili, anzi, pensava di portarla in qualche parco, sedurla e concludere la cosa a casa sua. Non aveva ancora capito che quella ragazza non era come le altre, non era una sprovveduta ma, soprattutto, non era ingenua; infatti capì subito che qualcosa non andava. E così, spinto da chissà quali ragioni, guidò fino alla sua collina. E avevano iniziato a parlare. Solo dopo Axl si sarebbe reso conto che, in realtà, lei non gli aveva svelato molto di se', ma si era limitata ad ascoltare attentamente la sua storia. Era un'ottima ascoltatrice.
Ecco, dopo quel pomeriggio passato insieme Axl aveva cambiato idea: certo, vedeva sempre la bellezza e la sensualità che lei emanava quasi senza volerlo, ma pensò, forse per la prima volta in vita sua, che gli sarebbe anche bastato diventare suo amico, un vero amico.



Rieeeeeeccomi qui!Eeeehh sì, oggi si sentivo molto tenerezza: mode on hahhahaha Grazie mille a tutte quelle che recensiscono e leggono. A presto ;D Smurf

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


 
I go crazy

A quanto pare, le sorprese per quel giorno non erano finite. Maturai quella consapevolezza quando, per fottutissima sfortuna, incontrai mia sorella al bar dove lavorava Duff. Ero passata per un saluto e per bere qualcosa e la trovai lì che... Troieggiava,giusto per usare una parola che renda l'idea. Insomma, la baldracca ci provava spudoratamente sia con Duff che con un altro capellone che non avevo mai visto. 
 
Appena la vidi non riuscii a trattenermi:"Oh ma cazzo, ti ritrovo dappertutto! Dio, Los Angeles è enorme e noi dobbiamo incontrarci per forza!"
"Cara, questo è un segno del destino!"
 
"Oh, non dire così perchè potrei interpretarlo in una maniera che non ti piacerebbe!" sorrisi maligna.
 
"Ehm... Jess? La conosci?" mi chiese allora Duff, e solo allora realizzai che dello scambio di battute tra me e Anna lui e quell' altro non avevano capito una mazza,visto che parlammo in italiano.
 
"Si purtroppo!"
 
"Oh schiocchina che sei! Certo si conosciamo perchè lei è la mia sorellina!" rispose civettuola ma io non le avrei retto il gioco.
 
"Ti ci vuole un cartellone per farti capire che siamo sorellastre?! SO-REL-LAS-TRE!Non mi sembra difficile da capire, visto che te la meni tanto con i tuoi voti alti all'università!" il mio tono di voce era abbastanza alto e, soprattutto, esasperato. Vidi quel ragazzo che non consocevo ridacchiere.
 
"Hey tu,idiota! Che diavolo hai da ridere eh?! " non avevo proprio voglia di discutere con qualche imbecille.
 
"Ragazzina, calmati! Andiamo, sembra di essere in qualche soap opera. Sono Tommy comunque, Tommy Lee. E invece con chi ho il piacere di parlare?"Ammiccò. Il ragazzo in questione era altissimo, moro, con i capelli lunghi e gli occhi marroni. In definitiva, un figo.
 
"Jessica"
 
"Piacere, Jessica" disse facendomi il baciamano. Ok, nessuno mi aveva mai fatto una cosa del genere e credo che lo dedusse anche lui dalla faccia che feci.
 
"Ehm,ehm!" Duff richiamò su di se l'attenzione. "Allora Jess, che ti porto?" sorrise a me e invece si rivolse con un tono un po' brusco a Tommy :"E tu smettila di fare il morto di figa!"
 
"HAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAH"scoppiai in una fragorosa risata."Comunque, una coca cola"
 
"Ragazzina, non ridere!" disse lui cercando di mantenere un tono duro, ma stava ridendo pure lui.
 
"Tommy,tesoro! Che ne dici di accompagnarmi a casa?" Anna si intromise nel discorso e iniziò a fare la gatta morta con lui.
 
"Ah, va bene... Ci vediamo ragazzina" se ne andò facendomi l'occhiolino. 
 
"Ma smettila di chiamarmi così!" gli urlai dietro.
 
Duff arrivò con la mia coca. "Allora, hai conosciuto anche tu quella baldraccona della mia sorellastra" iniziai. "Come ti sembra?"
 
"La verità?! Abbastanza figa" disse Duff malizioso "maaaa... Oca in una maniera assurda!" concluse ridendo.
 
E di nuovo scoppiai a ridere. "Oh caro mio, quella non è solo oca, quella è la ragazza più zoccola, stronza,manipolatrice, cospiratrice, rompicoglioni,subdola,meschina e antipatica che tu possa mai incontrare. Quindi, se vuoi un consiglio, stalle lontano... Poi fai come vuoi" gli dissi guardandolo negli occhi. Scorsi un lampo di divertimento in quei suoi occhi verdi da gatto. In quei suoi splendidi occhi verdi...
 
"Tranquilla, so cavarmela" disse posando i gomiti sul bancone e avvicinandosi a me.
 
"Ne sono convinta." finii la mia coca, misi i soldi sul bancone e continuai:" e giusto per che ti sia chiaro: non sono come lei, sono tante altre cose brutte, ma non sono una gatta morta e una facile come lei. Ci vediamo, caro." glielo dissi a qualche centimetro dalla faccia, poi gli sorrisi e uscii, lasciandolo con un espressione divertita e basita.

 
Duff
 
"Ci vediamo, caro." Disse così prima di uscire dal locale. Duff era alquanto spiazzato e... Divertito. Sì, quella ragazza lo divertiva un mondo, ma lo faceva anche diventare matto. Inoltre, si era reso conto di trovarsi nel mezzo di un dramma familiare, e questa cosa lo attirava ancora di più verso Jess. Eee sì, quando Tommy aveva iniziato a provarci con Jess aveva sentito un moto di gelosia improvviso e ingiustificato perchè... Lei poteva fare quel che voleva, lei non era sua... Non ancora almeno. L'unica certezza che aveva in quella situazione così instabile, era che non sarebbe stato facile averla, perchè non era l'unico che la voleva; era come se quella ragazza attirasse tutti i rockers più pazzi a se' e, a dirla tutta, la cosa non sembrava dispiacerle. 
Duff quindi continuò a lavorare, e pensò che quella sera avrebbe fatto meglio ad uscire un po' e trovarsi qualche ragazza, giusto per dimenticarsi per un po' di Jess.
Quandò tornò a casa, Steven era tutto contento per quale strano motivo e, appena vide Duff si tuffò su di lui.
 
"Steven, amico, si può sapere che diavolo ti prende?" gli chiese Duff curioso, mentre se lo toglieva di dosso.
 
"Ah, no niente. Son semplicemente felice di vederti, perchè sono stato da solo tutto il giorno."Steve sorrise in quel suo modo così tenero:" Oh già, devo dirti una cosa: sabato andiamo tutti e cinque in un posto fuori L.A, che non ricordo come si chiama, a vedere la band di Jess. Ok?"
 
"Sì cazzo, certo che è ok!" forse ci aveva dato troppa enfasi, infatti Steven lo guardò strano per un secondo, però Duff non vedeva l'ora di vedere le ragazza all'opera.


Rieccomi! Piccola incursione di Mr. Lee! Vi avverto che nel prossimo capitolo ci sarà un'incursione di tutti i Crue ma solo come comparse xD il capitolo è un po' cortino, ma oggi pensavo di fare il bis :D grazie mille a chi legge e soprattutto recensisce. A presto ;D Smurf
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Hell's Roses

 
I giorni passavano in fretta, e sabato arrivò. La mattina, visto che non dovetti andare a scuola, la passai a ripassare tutte le canzoni suonando la mia bellissima Stratocaster. 
Ad un certo punto mia zia, che era rimasta a casa anche lei quel giorno, entrò in camera mia con la sua chitarra classica e disse:"Ora ci rilassiamo un po'!" e attaccammo a suonare canzoni dei Beatles e dei Rolling Stones; era un buon metodo per rilassarsi. 
 
Finita la nostra "jam sessions" mi chiese:"Allora, nervosa per stasera?" 
 
"Dio, non sai quanto! C'è più che altro è l'attesa che mi sta snervando" risposi sbuffando.
 
"Hey Jess! è normale. Insomma, hai 17 anni! Cosa pretendi da te stessa!?" mi disse sorridendo e dandomi un buffetto sulle guancie. Se qualsiasi altra persona l'avesse fatto l'avrei probabilmente mandata a cagare; ma lei era mia zia, era autorizzata. 
 
"Lo so,lo so. Comunque non vedo l'ora di suonare sta sera. Anche perchè ci saranno i Guns, e faremo vedere loro che siamo brave quanto qualsiasi altro gruppo di ragazzi."
 
"Ma certo che lo siete! Girls power" e scoppiammo a ridere. Poi lei tornò in salotto a fare chissà cosa e io rimasi in camera a suonare ancora un po'. 
 
Il concerto iniziava alle 21 ma noi andammo lì alle 19 per sistemare l'attrezzatura e fare il soundcheck. 
 
"Girls, venite qui un momento." Kerrie ci radunò e poi disse:"Continuiamo ad avere un problema: il nome."
 
"Cazzo,cazzo,cazzo!" imprecai.
 
"Hey, che ne dite tiipo di... non so... Hell's Roses?" propose timidamente Amber.
 
"Sì...Sì...Sì! Mi piace, il contrasto tra hell e roses è strafigo! Ti amo Amber!" disse Roxanne, stritolandola in un abbraccio. Anche noi altre ci trovammo d'accordo, quindi da quel momento in poi eravamo le Hell's Roses.
 
Pian piano, il locale iniziava a riempirsi. Diedi una sbirciatina al pubblico, e vidi i Guns N' Roses al completo in prima fila. Beh, ci sarebbe stato da divertirsi quella sera.
Stavamo discutendo su chi tra Jimmy Page e Robert Plant fosse più figo, quando l'organizzatore venne a chiamarci per dirci che era il nostro turno. 
 
"Merda,merda,merda!" urlammo tutte e quattro prima di salire sul palco. Sì, era un cosa un po' da ragazzine ma era giusto per sfogare la tensione.
 
Salimmo sul palco e ci posizionammo. Io presi in mano il microfono e iniziai:"Hey fuckers! Pronti per del fottuto Rock N' Roll? Noi siamo le Hell's Roses, siamo quattro ragazze ma spacchiamo i culi!"
 
Cherry Bomb era la prima canzone. Kerrie diede l'attacco e partimmo. Adoravo quella canzone perchè mi rispecchiava parecchio, e mi lasciai andare. Sul palco non ero una che si tratteneva, quindi saltavo, camminavo, correvo, mi buttavo per terra(tutto nello spazio ristretto del palco). Il pubblico gradì la nostra interpretazione di Cherry Bomb, soprattutto i gemiti di Roxanne. La seconda canzone era Fat Bottomed Girls. Nel ritornello cambiai il testo un pochino:
 
Fat bottomed girls, WE make this rockin' world go 'round.
 
Giusto per fare un ode al mio sedere, piuttosto importante. Ci divertimmo un modo su quella canzone. Su Whole Lotta Love oltre che cantare, dovevo anche suonare. Non mi preoccupavo più di tanto, perchè la canzone era abbastanza semplice; solo durante l'assolo sudai freddo per paura di sbagliare,però andò tutto bene. 
Eravamo già arrivate all' ultima canzone: She's got balls. Sì, non era una canzone adatta ad una donna, più che altro per il testo, ma a noi non fregava niente quindi dedicai la canzone a Roxanne. Con lei avevo un feeling particolare. Quindi mi appoggiai a lei e iniziai a cantare:
 
She's got styyyyle, that woman,
makes me smiiiile, that woman.
She's got spunk that woman,
funk, that woman.
 
Mentre cantavo mi ricordai dei Guns sotto il palco, così sorrisi sorniona.
 
"Bene gente, noi abbiamo finito ma spero che vi siate goduti la serata. E tranquilli, che questa non sarà l'ultima volta che sentite parlare di noi! A presto!"disse Kerrie e noi tornammo nel backstage più felici che mai.
 
"Signore, devo ricredermi: siete incredibili! La più figa rock band formata da ragazze di tutti i tempi,cazzo!" Slash, che aveva parlato, seguito dagli altri, entrò nel backstage.
"E voi come siete arrivati qui?" chiese Rox.
 
"Il tipo della sicurezza è un nostro amico dolcezza." spiegò calmo Izzy.
 
"Sì, siete state forti maa... Il nome vi è stato ispirato da qualcosa in particolare?" disse Axl sornione. Capii che si riferiva al Roses di Hell's Roses.
 
"Oh sì Axl, sei proprio tu che ci hai ispirato il nome, non pensiamo ad altri che a te!" gli dissi ironica;  e un bel dito medio non tardò ad arrivare.
 
"Scusate ma, chi è questa bella ragazza?" chiese Slash indicando Ameber.
 
"Oh sì, che stupide che siamo! Lei è Amber, la chitarrista." ci eravamo dimenticate di presentarla ai ragazzi, ma Rox rimediò subito. Slash continuava a fissarla e per me gatta ci covava.
 
"Beh, ora direi di andare a festeggiare!" propose Steven,prendendo Kerrie sotto braccio,  e tutti fummo d'accordo. 
 
Duff
 
Finalmente erano arrivati al locale, dopo aver aspettato Axl che, come al solito era in ritardo. Riuscirono a trovare dei posti in prima fila e aspettarono l'inizio del concerto. Concerto che iniziò in orario, grazie al cielo. Quando Duff vide Jess ne rimase incantato, come gli altri a giudicare dalle faccie che avevano: aveva delle calze a rete tutte strappate, dei pantaloncini di jeans cortissimi e a vita alta e un top degli Aerosmith che le arrivava giusto sotto il seno, lasciando la pancia scoperta. Duff notò che aveva un piercing all' ombelico; i lunghi capelli mori erano lasciati sciolti e selvaggi. Anche le altre ragazze erano splendide: Roxanne portava dei pantaloni di pelle rossi, stivali con il tacco e... il pezzo sopra di un costume! Kerrie invece aveva una camicia a quadri e dei jeans strappati. Poi c'era un'altra ragazza di cui ignorava il nome che portava una minigonna e una maglia con un teschio. Insomma, erano un gruppo di fighe. Le faccie dei ragazzi sarebbero state da immortalare.
Con grande sorpresa e gioia, Duff scopriì che le ragazze, oltre che essere delle gnocche pazzesche, erano anche fenomelali sul palco. Erano tutte bravissime! 
Nel bel mezzo della seconda canzone, una dei Queen, Duff e gli altri notarono Sixx, Neil, Lee e Mars venire verso di loro; adorava i Crue, ma Vince Neil gli stava un po' sulle balle. 
 
"Slash, amico, come stai?!" Sixx salutò prima Slash e poi gli altri.
 
"Non c'è male,non c'è male." 
 
"Dico, le avete viste quelle pollastrelle sul palco. Dio, mi fanno arrapare troppo!" disse Tommy.
 
"Lee, sei sempre il solito porco!" lo rimproverò scherzosamente Izzy.
 
"Cazzo, volete dire che a voi non fanno venir voglia di sbatterle al muro?!Dai, guardate la cantate come si muove... Una  così potrei sposarmela... che poi mi sa di averla anche conosciuta."  continuò imperterrito Tommy.
 
"See see Tommy, vedi di diminuire le dosi che ti fai!" disse allora Vince.
 
"Comunque, ci vediamo dopo cazzoni!" salutò Sixx, e se ne andarono. 
 
Nel frattempo erano arrivate alla loro ultima canzone in scaletta: she's got balls degli AC/DC. Erano tutti curiosi di  ascoltare quella canzone... Cantata da una donna! Mente guardavano quell' esibizione, con Jess che si muoveva sensualmente e si strusciava su Rox, Duff pensò che Tommy alla fine avesse ragione: facevano proprio venir voglia di sbatterle al muro. 




Hehehehe eccomi qui, con il famoso concerto! Mi fa molto piacere che la storia piaccia e grazie mille per le recensioni e a chi legge. :DD Nel prossimo capitolo inizieranno a formarsi le coppie e sarà un po' lunghetto, ma non volevo dividerlo in due. Bene,ora mi dileguo. Alla prossima, Smurf.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Take me home!

 
Uscimmo tutti dal back stage per dirigerci verso il bar, ci sedemmo a un tavolo e ordinammo da bere.
 
"Ragazze, toglietemi una curiosità" iniziò Izzy, già un po' brillo. "Chi di voi è maggiorenne?" 
 
Noi ragazze ci guardammo e ridacchiammo. Poi Rox alzò la mano e disse:"Io!Io sono maggiorenne da qualche settimana!" Izzy sembrò rilassarsi quando Roxanne lo disse
.
"Hey man, ora puoi stare tranquillo!" scherzò Slash che aveva intuito qualcosa.
 
"Io sarò maggiorenne tra qualche mese!" dissi io. 
 
"Io anche!" esclamò Kerrie.
 
"Ehm... Io ho sedici anni" disse timidamente Amber. Tutti la guardarono sorpresi, soprattutto Slash che iniziò a balbettare:" Se...Sed...Sedici a-anni?"
 
"Girls, ci potreste far finire nei guai" mentre lo diceva, Duff mi guardava e sorrideva sornione.
 
Per le ore successive, continuammo a bere,ridere e scherzare finchè non giunse il momento di tornare a casa.
 

Steven
 
Le ragazze decisero di avviarsi verso casa. Steven però non voleva che Kerrie andasse a casa da sola, quindi si offrì di accompagnarla. Fortunatamente, la ragazza accettò volentieri.
I primi momenti furono un po' imbrazzanti, perchè nessuno dei due parlò, poi Steven prese coraggio e disse :"Sei brava con la batteria... Dico sul serio!"
 
Kerrie era stata colta alla sprovvista e realizzò in quel momento che anche il ragazzo che aveva di fianco era un batterista. "Oh io... Grazie! Beh, detto da te è un gran complimento" lei si aprì in un bellissimo sorriso che fece sciogliere Steven... Era davvero bella! 
 
"Senti, che ne dici se... Io e te domani usciamo, non so andiamo al parco o... A fare un giro?" le chiese Steven titubante. Di solito non aveva problemi con le ragazze, ma con lei si sentiva dannatamente insicuro, forse per via del suo carattere un po' irruento.
 
"Certo che si! Mi piacerebbe molto!" esclamò lei, contenta.
 
"Perfetto, allora ti vengo a prendere per le 17 e poi vediamo cosa fare ok?"
 
"Andata!" nel frattempo erano arrivati davanti a casa di Kerrie. Prima di salutarsi lei diede un bacio sulla guancia a Steven e sussurrò:" Grazie per avermi accompagnata" E poi entrò in casa. Steven era rimasto lì, con un sorriso ebete, a fissare la porta dove era entrata. Dopo qualche secondo cominciò a camminare verso casa sua fischiettando allegro.
 
Slash
 
Cazzo, quella ragazza aveva sedici anni. Sedici fottuti anni! Era una dannatissima minorenne! *Ma perchè devo sempre cacciarmi in qualche casino?! Ora io come faccio?! Questa qui è un' adolescente, è minorenne! Ma perchè deve essere così bella?! Di solito le sedicenni non sono belle come lei, sono brufolose e piene di paranoie. Lei no, lei ha una pelle splendida e, anche se  è molto timida, non ha complessi di inferiorità. C'è daiiiiiii però!* da quando Slash aveva scoperto che Amber era minorenne era entrato in crisi: lui aveva 19 anni e lei 16... In realtà non avevano molti anni di differenza... Ma restava il fatto che lei era minorenne. 
In un primo momento pensò di lasciarla perdere, ma poi la guardò meglio: sembrava così innocente e indifesa. Era proprio questo che lo attraeva di lei.
 
"Hey, senti Amber, hai qualcuno che ti riaccompagni a casa?" le domandò il riccio.
 
"Ehm... Veramente... No."
 
"Potrei accompagnarti io... Ho la macchina, e poi non mi va che giri da sola di notte in questa città di maniaci."
 
"Haha, ok va bene."
 
Si diressero verso la macchina un po' scassata di Slash. 
 
"Sei stata brava sta sera" disse infine Slash, dopo qualche minuto di silenzio.
 
"Davvero?! Grazie ero stra nervosa prima di salire sul palco... Mi tremavano le mani in una maniera assurda!"
 
Era così facile parlare con lei perchè era genuina e spontanea. Totalmente diversa dalle ragazze che Slash frequentava di solito.
 
"Beh, un trucco che uso io per calmare l'ansia è immaginare di essere solo con la mia chitarra; sarà banale, ma per me funziona." le sorrise Slash.
 
"Grazie, ci proverò!"
 
"Scusa ma, tu vai alla Fairfax? Perchè non ti ho mai vista e... Diciamo che sono in quella scuola da un bel po' di anni... Un po' troppi." rise il chitarrista.
 
"Sono lì solo da pochi mesi,prima ero in un'altra scuola, ma era troppo lontana da casa mia e quindi mi sono iscritta alla Fairfax... Ecco, lì c'è casa mia. Grazie mille per il passaggio, davvero" lei gli fece un sorriso enorme e uscì dalla macchina. 
 
Lui abbassò il finestrino e le disse:"Ci vediamo a scuola baby!"
 
Partì sgommando e capì che non avrebbe lasciato perdere quella ragazza... Anche se era minorenne.
 
Izzy
 
"Roxy, posso avere l'onore di riaccompagnarti a casa?" le domandò Izzy.
 
"No, ma puoi avere l'onore di accompagnarmi al bancone e offrirmi qualcosa da bere... Non ho voglia di tornare a casa." e così dicendo lo prese a braccetto e lo trascinò al bancone del bar.
 
"Due shots di tequila!" ordinò lei per entrambi.
 
"Hey, chi ti ha detto che volevo bere tequila?!"
 
"Chi ti ha detto che non sono tutti e due per me?!" I due scoppiarono a ridere e continuarono a bere per un po'.
 
"Lo sai, credo di essere ubriaca" mentre parlava trascinava le parole.
 
"Tu dici?! Hai bevuto un casino di shots!" la rimbeccò Izzy in maniera scherzosa.
 
"Ha parlatoo il saanto Izzy Straadliin" disse lei puntandogli un dito contro il petto.
 
"Andiamo bella, ti porto a casa"
 
"Come cazzo pensi di guidare se sei ubriaco marcio?"
 
"Non pensavo di guidare... Andiamo a piedi" Izzy era stranamente pimpante nonostante fossero ormai le 4 della mattina e avesse bevuto litri di alcool.
 
"Oh cazzo! Non è che mi prenderesti in braccio?! Solo per un tratto di strada... Per favooooore questi tacchi mi stanno uccidendo!" lo supplicò lei con un faccino da cane bastonato.
 
Izzy non avrebbe mai rifiutato una proposta del genere,ma voleva farla penare un po':" Beh, così ti impari a metterti quei trampoli infernali!"
 
"Ma sono beeeeelli, e poi senza sono una nana... Sono più bassa di Steven! Non peso molto,ddddaiii"
 
"E va bene, vieni qua!" Izzy la prese in braccio e la portò fuori dal locale. Stava camminando da un po' quando si accorse che la ragazza si era placidamente addormentata e lui... Non sapeva dove abitasse. Per fortuna lei iniziò a fare strani grugniti, quindi il povero Izzy ormai stremato ,riuscì a portarla a casa. Arrivato davanti al portone, lei gli porse le chiavi e gli disse che abitava al 3 piano.
 
"La principessina vuole farsi anche mettere a letto!" disse lui, facendo in modo che lei la sentisse.
"Taci, e cammina!"
 
Finalmente arrivarono a casa della ragazza e lui la portò fino in camera sua e la mise a dormire.
 
"Rimani con meee!" da sotto il cuscino dove lei aveva messo la testa arrivarono queste parole. 
 
Izzy non potè fare a meno di sorridere, ma rifiutò di malavoglia l'offerta:"Mi dispiace mia bella addormentata, ma non vorrei che domani mattina i tuoi ci sorprendessero a letto insieme e mi buttassero fuori a calci in culo"
 
"Guarda che io pensavo solo di dormire, niente di scandaloso..."
 
"Io potrei dissentire su questo... Quindi buonanotte mia bella" disse teatralmente Izzy. Sollevò il cuscino, le diede un bacio sulla guancia e uscì, silenzioso come suo solito.

 
Duff
 
"Credi davvero che ti lascerei prendere l'autobus da sola a quest'ora della notte?!" esclamò Duff ormai esasperato da quella discussione che andava avanti da cinque minuti buoni.
 
"Credi davvero di potermelo imperdire?" lo sfidò lei.
 
"Certo che posso!" Infatti lui se la caricò sulle spalle e la trascinò nella sua macchina, nonostante le proteste di lei.
 
"Andiamo Duff, non ho cinque cazzo di anni!"sbottò lei.
 
"Dovresti essermi grata! Ti ho sicuramente salvata da uno stupro,una rapina o chissà cos'altro" disse lui risoluto.
 
"Oh, in questo caso, grazie mio salvatore, ti sarò debitrice per la vita!" scherzò lei.
 
"Prima o poi riscuoterò, tranquilla" sorrise lui mentre guidava. "Comunque, siete forti!"
 
"Te l'avevo detto! Ah sì, abito sulla Melrose"
 
"Ecco,ora sono diventato un tassista."
 
"Biondo, te lo sei voluto tu. E visto che ti offri volontario, mi scarrozzerai da una parte all'altra della città ogni volta che ne avrò bisogno." concluse lei.
 
"Hey ma dovrei essere io a chiederti qualcosa visto che ti ho salvato la pellaccia!"
 
"E allora forza, chiedi e ti sarà dato!"
 
"Non dire così, potrei prenderti in parola" rispose lui guardandola malizioso.
 
"Bene,mio salvatore, sono arrivate. Grazie eh per il passaggio! Ma non aspettarti che io diventi la tua schiavetta! A presto" lo salutò baciandolo sulla guacia. Mentre si era piegata per baciarlo,la maglietta aveva fatto intravedere il suo bel reggiseno leopardato e Duff non aveva potuto far altro che guardarlo. *Ah, McKagan, sempre il solito*




Salvee! Beh gente questo capitolo non mi convince molto ma lo pubblico comunque. Sto capitolo è piuttosto lungo e spero che vi piaccia e che anche le coppie vi piacciano e ditemi se pensavate altre combinazioni:D grazie mille a chi legge e recensisce:D A presto ;D Smurf 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Love is in the air

 
Axl
 
*Si può sapere che cazzo succede?! Non so, sembra di essere  a San Valentino. Non è possibile che Axl Rose non trovi una fottuta ragazza. Sembrano tutti innamorati, quei coglioni dei miei amici... Perchè io no?!* Questo era quello che Axl pensava mentre camminava da solo verso casa sua, calciando una lattina trovata per la strada. Ad un certo punto la lattina andò a colpire la caviglia di una ragazza che stava aspettando l'autobus.
 
"Ma che cazz..." imprecò la ragazza, voltandosi verso l'oggetto che l'aveva colpita e poi spostando gli occhi su Axl.
 
"Scusami, non volevo... Ero... Sovrapensiero." si scusò stranamente Axl. Se fosse successo in un'altra occasione probabilmente avrebbe mandato a fanculo tutti; quella sera però era troppo maliconico per farlo.
 
"Hey, ma io ti ho già visto da qualche parte... Tu canti in quella band.. Guns... Guns N' qualcosa"
 
"Guns N' qualcosa" ripetè Axl, guardandola schoccato"Baby, sono il cantante dei Guns N' Roses" marcando l'ultima parola "diventeremo delle fottute star!" Axl lo disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo. 
 
La ragazza non sembrava molto sopresa dalle parole del rosso, ma lo  guardò e dissi:"Allora, Axl Rose, futura star, come mai sei in giro da solo calciando una bottiglia?"
 
Il ragazzo le sorrise beffardo:"Vedo che sai molte cose su di me... Ma io non so niente di te... come ti chiami, per esempio..."
 
"Corinne..."
 
"Ed è la mia ragazza!"intervenne brusco un alto e muscoloso ragazzo moro, dall'aria minacciosa e... sbronza. L'aveva appena raggiunta e si rivolse a lei in modo molto brusco:" Non è possibile, appena mi giro tu sei già pronta a parlare con il primo coglione che passa,troia che non sei altro!" 
 
Fece per darle uno schiaffo, ma Axl lo fermò:"Hey,hey,hey, ti sembra questo il modo di trattare una signora?!"
 
"Axl, ti prego non ti intromettere!" lo supplicò lei.
 
"Ah, Axl?! Sai pure il suo nome! E dimmi, da quant'è che te la porti a letto eeh?!" ora l'attenzione del ragazzo era rivolta ad Axl, che schifò per un pelo un gancio destro. Il ragazzo era decisamente più forte di Axl, ma Axl era più incazzato di lui,quindi gli ritornò il colpo.
 
"Basta,basta,vi prego! Qualcuno mi aiuti!" gridava intanto Corinne. 
 
Un ufficiale di polizia passava di la e sedò la rissa. Axl era messo abbastanza male e fu fatto portare all'ospedale; l'altro ragazzo invece fu portato in questura.
 
Corinne accompagnò il rosso in ospedale e una volta lì gli disse:"Grazie per... Avermi difeso. Thomas è spesso violento e..." la sua voce venne incrinata dai singhiozzi.
 
"Hey,tranquilla, non c'è bisogno che mi spieghi niente. Solo, fammi un favore: non tornare da lui, altrimenti tutte le botte che mi sono preso saranno state inutili." disse Axl poggiandole la mano sopra quella di lei.
 
"Io... Non è così facile... Lui mi troverebbe... Non riesco a liberarmi di lui e poi... Non so dove andare. I miei abitano in Francia, con il resto della mia famiglia e... Oh!" la ragazza venne di nuovo scossa dai singhiozzi e Axl l'abbracciò piano.
 
"Ok,senti so che ci siamo appena conosciuti, in circostanza anche un po' strane, ma... Potresti venire a stare da me. Io abito con il resto della band, stiamo un po' stretti nell'appartamento ma puoi dormire in camera mia e io dormo sul divano finchè non trovi una sistemazione migliore."
 
"Davvero lo faresti?! Voglio dire, davvero accoglieresti in casa la ragazza che è stata la causa della rissa e che ha un fidanzato suonato?!" sorrise fra le lacrime.
 
"Non potrei fare altrimenti. Dai su, andiamo a casa ora. Ti avverto, nessuno di noi è Mastro Lindo e, soprattutto, nessuno di noi è un santo; potresti vedere scene assurde, ma siamo una specie di grande famiglia, con noi sei al sicuro." Axl le sorrise e mise il braccio attorno alle sue spalle.
 
Quella sera era felice. Certo, le aveva prese, e forti anche, ma aveva trovato quella splendida ragazza francese con un accento adorabile e... Neanche lui sapeva come sarebbe andata a finire, ma intanto era felice.

 
Kerrie
 
Quella sera Kerrie non riusciva a dormire, perchè continuava a pensare a Steven. La mattina dopo infatti aveva due occhiaie da far spavento. Meno male che sua nonna le aveva tramandato un rimedio infallibile per questo problema: cetriolini sugli occhi. Quindi si mise comoda sul divano, con la musica in sottofondo, con due bei cetriolini sugli occhi e... Si addormentò.
Si risvegliò che erano le 16 e Steven sarebbe venuto a prenderla alle 17. Veloce, si mise sotto la doccia, si sistemò i capelli, si vestì,si truccò e diede pure una sistemata alla casa. 
Alle 17 in punto suonarono alla porta. Kerrie si diede un'ultima controllata e poi uscì di casa. Trovò Steven ad aspettarla,con le mani in tasca e in capelli arruffati, e pensò che fosse proprio bello.
 
"Ciao!" appena lui la vide si illuminò.
 
"Ciao Steven! Allora dove mi porterai oggi?" gli chiese lei sorridente. 
 
"Mh, pensavo... " non ci aveva ancora pensato in realtà. Era convinto che l'idea migliore gli sarebbe venuta sul momento, e non ci pensò molto quando disse:"in spiaggia!" Sperava davvero che l'idea le piacesse.
 
"Oh ma cazzo si che bello! Dai su, muovi il culo e andiamo!" Kerrie era un po' nervosa all'inizio, ma poi aveva iniziato a sciogliersi riacquistando anche il suo linguaggio molto "forbito", cosa che Steven adorava.
 
Dovettero prendere il bus, perchè Steven non  aveva una macchina, e dovettero anche scendere qualche fermata prima perchè era salito il controllore e,ovviamente, nessuno dei due aveva un biglietto. Dopo un quarto d'ora buono di camminata finalmente arrivarono.
 
"Ooohh eccolo, guarda l'oceano!"
 
"Scusa, ma non ci vieni mai al mare?" le domandò Steven, incuriosito dallo strano comportamento della ragazza che sembrava non aver mai visto l'oceano nonostante vivesse a Los Angeles.
 
"Eh, praticamente. Sai, ho un po' di casino a casa, mia madre non c'è mai, mio padre vive in un'altra città, e quindi io devo badare alla mia sorellina e alla casa... "gli occhi della ragazza si velarono per un attimo di tristezza, ma durò solo un attimo. Infatti, Kerrie prese per mano il biondo batterista e lo trascinò sulla sabbia.
 
"Ah cazzo, adesso avrò tutta la sabbia nelle scarpe!" si lamentò Steven.
 
"Ma quanto sei scassa palle?!" lo prese in giro lei.
 
"Aaahh, scassa palle, è così?! Bene, ora vedrai." E detto questo Steven la prese in braccio e la buttò in acqua.
 
"Steven, brutto coglione che non sei altro, cosa cazzo pensi di fare! C'è ma mi dici ora io come diavolo faccio! Ah ma se ti prendo sei fottuto!" Kerrie iniziò a rincorrere il biondo, guadagnandosi insulti dalle altre persone che cercavano di risposare. Steven inciampò in una roccia e Kerrie gli finì sopra.
 
"Ben ti sta, cazzo! Bleeah, ora sono pure tutta piena di sabbia, mi toccherà andare di nuovo in acqua"
 
"Sei così carina ricoperta di sabbia!" le sorrise lui.
 
"Smettila di fare il paraculo, perchè ci verrai con me in acqua."
 
"Ah, non se ne parla, non mi bagno i vestiti."
 
"Beh,allora ti spogli." disse lei, con fare disinvolto.
 
 Steven era rimasto un po' stupido dall'affermazione della ragazza ma non perse tempo e le disse:" Solo se ti spogli anche tu!" 
 
"Ok." Keerrie adorava le sfide, e non aveva paura di fare niente. Quindi si tolse i pantaloncini, la canottiera e le scarpe e rimase in attesa che Steven facesse lo stesso.
Steven però era rimasto a fissarla imbambolato, non credeva che lo facesse veramente. Ed era tormentato da due vocine nella sua testa: una gli diceva "Saltale addosso in questo preciso istante"; e l'altra diceva:"Steven, cerca di tenere a bada il tuo amico la sotto". *Fosse facile* pensò il ragazzo, visto che Kerrie era lì di fronte a lui solo con indosso l'intimo. *Coraggio, ce la puoi fare, è come se fosse in costume alla fine.*
 
"Allora?!" lo incitò lei.
 
Anche lui si tolse i vestiti e insieme si diressero verso il mare. Lì presero a schizzarsi e a fare tuffi come i bambini, e il pomeriggio volò per entrambi. Nessuno dei due voleva concludere quell'uscita ma avevano tutti e due delle cose da fare. Cercarono di asciugarsi,poi si rivestirono e,sorridenti, tornarono verso la casa di Kerrie.
 
"Grazie del pomeriggio Steve,ci vediamo a scuola ok?!" gli disse dolcemente Kerrie.
 
"Wow, ti rendi conto che hai detto un'intera frase senza dire neanche una parolaccia?! Questa me la segno sul calendario" la prese in giro Steven.
 
"Bo ma fanculo insomma! Io cercavo di essere gentile, e questo è il risultato, fottiti!"
 
"Ooohh, ecco la mia Kerrie! Sì, ci vediamo domani a scuola!" dandole un buffetto sulla guancia.
 
Kerrie aveva ancora le farfalle nello stomaco quando entrò in casa e si mise a cuncinare la cena. *Fottuto amore*



Buondì! Allora,per prima cosa vi avviso che domani parto per la Spagna(*.*) e sto via una settimana. Non riuscirò sicuramente ad aggiornare tutti i giorni, ma spero di fare qualche sporadica apparizione. Ora decidete voi se è una bella o brutta notizia xD ahahahha Poi, in questo capitolo ho voluto dare spazio a Steven e Kerrie, e nei prossimi credo che mi concentrerò anche un po' sulle altre coppie per poi ritornare a concentrarmi su Jess. Oh sì, grazie mille come sempre a chi legge e recesisce sta follia.:D  Bene, vi ho annoiato anche troppo xD quindi... Hasta luego, olè! Smurf
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Welcome to the Jungle!

 
Il giorno dopo il concerto mi svegliai che non mi sentii affatto bene. Più tardi, infatti, scoprii di avere la febbre e, su ordine di mia zia, rimasi a casa tutto il giorno a cazzeggiare, suonare e cercare di comporre qualcosa.
 
Roxanne
 
Roxanne non era una che tirava le cose per le lunghe, se voleva una cosa se la prendeva. E la cosa che voleva era... Izzy!Sì, quel ragazzo l'aveva proprio stregata. Quindi si cambiò e si mise alla ricerca di Izzy. Fece mente locale di tutti i posti in cui lui poteva essere e, alla fine, si ricordò del negozio di musica dove lui lavorava. Sperava davvero che quel giorno lui fosse lì.
Arrivata lì davanti però, non sapeva nemmeno lei cosa fare, ma entrò comunque.
 
"Roxanne!" esclamò lui soprpreso.
 
"Hey Izzy! Senti io dovrei dirti una cosa... Ma... Ecco... Mmmh... Non saprei come iniziare... Vedi io... Oh al diavolo!" stufa di balbettare, Roxanne prese coraggio e baciò Izzy. Il chitarrista era interdetto e non sapeva cosa fare. 
 
Dal canto suo, Rox pensava di aver sbagliato tutto e quindi si staccò dalle labbra del ragazzo. "Scusa,scusa, non dovevo. Ho sbagl..." 
 
Non riuscì a finire la frase perchè Izzy l'aveva dolcemente avvicinata a sè e aveva fatto incontrare le loro bocche in un tenero bacio. "Sai, non ho mai avuto a che fare con una ragazza come te... Di solito faccio io la prima possa"
 
"E-ed è un male?"chiese lei timidamente abbassando lo sguardo.
 
Lui le prese il mento e la guardò negli occhi:" Per niente!!" e sorridendo ricominciarono a baciarsi.
 
Jessica

 
Mi stavo smenando in una maniera pazzesca, ma grazie a Dio Amber venne a trovarmi per tenermi compagnia e usufruire del servizio psicologa che offrivo. Psicologa Jess al vostro servizio!
Ci sedemmo e parlammo un po' di tutto, e poi venne fuori il motivo per il quale era venuta da me: Slash.
 
"Jess, io non so cosa fare, non credo di essere la tipa giusta per lui"
 
"Sentimi bene: son convinta che se Slash deciderà prima o poi di impegnarsi lo farà con te, perchè ha bisogno di una come te; ma non posso dirti che andrà tutto bene non appena vi metterete insieme, perchè non è così che funziona. Se deciderai di dargli una possibilità dovrai essere forte, perchè con loro non si scherza."
 
"Cazzo hai ragione!Però c'è comunque il problema dell' età."
 
"Bo ma quello non è un problema..."
 
"Eh, la fai facile tu, che tra qualche mese sei maggiorenne. Io ho appena 16 anni!"
 
"Cara, io credo veramente che in questo momento l'età sia il tuo ultimo problema. Senti, io non posso predirre il futuro ok? Ma quello che ti dico è:  buttati, siamo giovani! Ma ricordati sempre quello che ti ho detto prima." dissi, e lei mi abbracciò. Adoravo Amber, era così dolce, innocente e vedeva sempre il lato buono delle persone.
 
"Maaaaaaaa parliamo un po' di te e di un bel biondone" iniziò maliziosa. Alla faccia dell' innocenza!
 
"Non c'è niente da dire" risposi risoluta.
 
"ooohh io invece credo che qualcosa da dire ci sia mia cara. Andiamo, credi che nessuno abbia notato come lui ti guarda?!"
 
"Se lui mi guarda non è un problema mio" ribattei non curante, anche se quella notizia mi aveva fatto molto piacere.
 
"Ma per favore Jess! Non ti crede nessuno! Si vede lontano 3 miglia che lui ti piace! Cos'è successo ieri sera, quando siamo andati via?"
 
"Bo, ma niente alla fine" la voce mi uscì troppo sconsolata rispetto a quello che volevo. "Mi ha accompagnata a casa, a forza vorrei aggiungere, e ha detto che gli sono debitrice e che prima o poi riscuoterà." le raccontai.
 
"Wooo, gli do tempo una settimana, e poi si dichiarerà!" esclamò lei tutta contanta.
 
"E cosa ti fa pensare che io cadrò subito ai suoi piedi?"dissi alzando un sopraciglio.
 
"Me lo dice lo sguardo che hai mentre lo guardi."
 
Axl
 
Axl aveva portato a casa Corinne e l'aveva messa a letto. Lei aveva insistito per dormire sul divano,  ma Axl non aveva sentito ragioni: per nessuno motivo l'avrebbe lasciata dormire sul divano. Doveva anche trovare un modo per dire ai ragazzi di Corinne. Sarebbero stati cazzi, visto che in quella casa ci stavano strettissimi, ma sapeva che alla fine nessuno avrebbe rifiutato la presenza di una bella ragazza in casa. Eh si, perchè Corinne era proprio bellissima: la pelle chiara, gli occhi neri, i capelli corti e mori e un fisico da modella. L'aveva guardata dormire quella notte. Sì, era un po' da maniaci, si disse, ma chi se ne frega. Si era deciso ad andare a dormire verso le 3  e le urla dei suoi compagni verso le 9 l'avevano decisamente irritato.
 
"Ma cazzo, si può sapere che diavolo avete sta mattina?" sbottò il cantante.
 
"Hey amico! Lo sapevi che c'è una pollastrella sul tuo letto e... Tu sei sul divano?!"disse Slash.
 
"Beh ma complimenti, Slash! Mi meraviglio della tua perspicacia, veramente. Comunque, andiamo tutti in cucina." Axl radunò la band in cucina e spieghò la storia di Corinne. 
 
"Man, non sooooo" esordì Duff. "Voglio dire, già ci stiamo stretti"
 
"Sentite, lo so ok?! Ma è solo per qualche settimana. Andiamo, non potevo lasciarla lì con quel pazzo!"
 
"Ma si dai, per me va bene! è una bella ragazza, e poi è Axl che dorme sul divano" concluse Izzy.
 
"Sì, ma giù le mani maniaci! Ha appena subito un trauma! E poi quel divano è comodissimo, non sapete cosa vi perfete!" se la schiena di Axl in quel momento avesse potuto parlare, l'avrebbe mandato a fanculo.
 
"Ehm,ehm!" Corinne fece timidamente la sua apparizione catturando gli sguardi imbambolati di tutti.
 
"Hey cazzoni! Chiudete la bocca!" li aveva ammoniti Axl.
 
"Dolcezza, scusalo. Di mattina è nevrotico... Come sempre, tra l'altro. Anyway, io sono il grandissimo Slash, il dio della chitarra in persona" si presentò Slash.
 
"Non dargli retta honey, è solo un pallone gonfiato. Io sono Steven" disse il batterista facendole l'occhiolino.
 
"Izzy" il moro come sempre non si era sprecato più di tanto.
 
"Sono Duff. Sei capitata nella giungla baby!" le disse ridendo il bassista.
 
"Oh beh, io sono Corinne" si presentò timidamente lei.
 
"Corinne uh? E dimmi, mon cherì, sei francese non è vero?" Slash parlò con un tono da casca morto che fece ridere tutti, Corinne inclusa.
 
"Beh si, i miei genitori sono francesi e ho vissuto li fino ai 12 anni." rispose cordialmente lei, trattenendo a stento le risate.
 
"Quiiiiiindi... vous parlez français?" A quel punto tutti guardarono Slash sbalorditi.
 
"Beh, che avete da guardare?! Ho seguito qualche lezione di francese una volta, e qualcosa me la ricordo"
 
"Oui"
 
"Ma che figoooooo! Bo senti allora un giorno mi prenoto per un paio di lezioni private d'accordo?!" ammiccò il chitarrista.
 
"Se proprio vuoi; vorrei essere retribuita però"scherzò lei.
 
"Babe, ho ottimi modi per retribuirti"sorrise sornione il riccio.
 
"Hey, torero col sombrero, vediamo di tenere il pisello dentro le mutande"si intromise Axl.
 
"I toreri sono spagnoli idiota! E Rose, sai che non porto le mutande!"aggiunse Slash tranquillamente.
 
"No, non lo sapevo; ma ora che lo so non userò mai più i tuoi pantaloni!" rispose schockato il povero cantante.








Holaaaaaaaaaaa chicaaass y chicosss! Eh sì, son ritornata dalla Spagna (purtroppo D:) e rieccomi qui con un nuovo capitolo di questa follia. è un po' inutile e non è uno splendore ma sperò che vi piaccia comunque. Spero anche che qualcuno segua ancora sta storia xD Da oggi in poi ricomincerò a recensire le vostre storie. Un grazie a chi legge e recensisce. A presto ;D Smurff__

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Fever of love!

 
Odiavo avere la febbre. Odiavo dover stare rinchiusa in casa. Avrei preferito di gran lunga andare a scuola,ma comunque quel giorno ricevetti una sopresa decisamente inaspettata.
Ero sola a casa dal un bel po', perchè mia zia era uscita presto, quando suonarono alla porta e mi ritrovai davanti un ammasso di capelli biondi con un' evidente ricrescita nera.
 
"Duff?!" Che ci fai qui?! Come hai avuto il mio indirizzo?!"
 
"Calma,dolcezza,calma!"sorrise lui"Ho saputo che stavi male, e mi son fatto dare il tuo indirizzo da Steven per venire a farti compagnia." Il sorriso gli si allargò ancora di più.
 
"Oh ma potevi avvisarmi insomma! Cazzo, guarda in che stati sono!" Ero in condizioni pietose: i capelli arruffati legati alla bell'e meglio in uno chignon, larghissimi pantaloni della tuta e una maglia tutta stracciata; per non parlare della mia faccia che era tutta rossa, gli occhi gonfi e il naso irritato. Insomma, un disastro.

 
Quello che invece vide Duff...
 
Quando lei aprì la porta pensò che fosse bella anche così. Era tenerissima nel suo metro e sessanta di altezza, con i pantaloni troppo lunghi che strascicavano per terra e i capelli raccolti. Sarebbe stato lì tutto il giorno a farle le coccole.

 
Jess
 
"Non fa niente, non dobbiamo mica andare a un galà"
 
"Hahaha hai ragione! Bom ,entra intanto" Lo feci accomodare in salotto e iniziammo a parlare.
 
"Sai, siete forti... Tu e le ragazze intendo"iniziò lui.
 
"Lo so!" dissi con una finta aria di sufficenza.
 
"Fanculo, io cerco di essere gentile e questo è il ringraziamento" Esclamò lui mentre prendeva un cuscino dal divano e iniziava a colpirmi.
 
"Ma che cazzo! Vuoi la guerra?! Non sai con chi hai a che fare bastardoooooooooooo" E iniziammo a prenderci a cuscinate finchè non ci ritrovammo per terra uno accanto all' altra, sfiniti ma contenti.
 
"Si però io sono malata, dovrei stare tutto il giorno a letto a far niente e tu avresti dovuto servirmi e riverirmi, non tirarmi cuscini!" dissi voltandomi verso di lui.
 
"Seeee,volevo vedere se mi avresti lasciato servirti! Col tuo carattere ti saresti presa le cose che ti servivano anche se fossi stata ingessata dalla testa ai piedi."Duff rise,una bellissima risata che contagiò anche me.
 
"Hhahahaha si, probabilmente hai ragione. Hhahahaha"
 
"Jess?"mi chiamò dopo un po' di tempo che entrambi eravamo rimaasti in silenzio. 
 
Io mi ero beatamente addormentata sulla sua spalla e mi svegliai di soprassalto."Ehm si?!"
 
"Ah! Andiamo ti porto a letto" e mi prese in braccio.
 
"Senti, mettiamo in chiaro le cose: solo perchè io sono un cazzo di puffo, non ti autorizza a prendermi sempre come un sacco di patate"dissi puntandogli un dito contro il petto.
 
"Ma taci va! Che so che ti fa piacere e ora... A letto!" Era arrivato in camera mia e mi aveva... Ehm... Lanciata direttamente sul letto.
 
"Ma ti sembrano modi?!"
 
"Hey, tu hai detto che ti tratto come un sacco di patate... Quindi ecco qui!"
 
Intanto io mi ero sistemata sul letto e lui stava facendo lo stesso."Hey biondone, togliti le scarpe se vuoi salire sul mio letto e... Detto fra noi... Hai bisogno di una tinta... Urgentemente." gli sussurrai all'orecchio.
 
Lui si tolse gli stivali e si sistemò accanto a me, cingendomi la vita con un braccio e avvicinandomi a sè. Lo lasciai fare sia perchè ormai ero tra le braccia di Morfeo, sia perchè in realtà era contenta di stare così vicina a lui.
Mi risvegliai dopo un'oretta che Duff non era più accanto a me.Misi da parte la delusione iniziale e andai in cucina. Inaspettatamente me lo ritrovai lì, intento a farsi un toast.
 
"No ma dico, prego insomma, serviti pure!"
 
"Ben svegliata cara! Ti ho prepatato un buon brodino"
 
"Spero tu stia scherzando"lo guardai terrorizzata. Odiavo il brodo, e non mi era  mai sembrato che Duff sapesse cucinare.
 
"Da brava, siediti qui che Duffino bello ti imbocca!" Disse con quella vocina che si fa ai neonati.
 
"Hai sniffato qualcosa mentre dormivo?!"
 
"Sciocchina che non sei altro! E ora mangia!" Dopo una serie di peripezie riuscì a infilarmi in bocca un cucchiaio del suo brodo e dovevo ammettere che non era affatto male... Per essere brodo... E per essere stato cucinato da Duff. Mentre mi imboccava i nostri visi si fecero vicinissimi, e vidi i suoi occhi indugiare sulle mie labbra quando...
 
"Sono a casaaaaaaaaaaa!!!!" urlò mia zia dalla porta. Tempismo perfetto eh!
 
"Ciao ziaaaaaaaaaa"urlai io di rimando.
 
"Sai,penso sia proprio figo che tu sia bilingue... Come Corinne!" Disse Duff cercando di spostare la conversazione su un argomento a caso.
 
"Corinne?! Chi è Corinne?!" Un moto di gelosia si insinuò dentro di me.
 
Duff aprì la bocca per parlare ma mia zia, che era entrata in cucina, lo interruppe." Ciao tesoro, come stai? Oh, e tu chi sei?!"la schiettezza era una caratteristica della mia famiglia.
 
"Piacere signora, sono Duff"
 
"Non ti azzardare a chiamarmi signora e a darmi del lei eh! Comunque io sono Taira." Si presentò lei e poi uscì.
 
"Ta-taria?" Duff che non riusciva a pronunciare correttamente il nome di mia zia mi faceva morire dal ridere.
 
"No,no: TA-ì-RA"
 
"Tàira?"
 
"No, taìììììììììììììììììììììììììra! Oh ci rinuncio! Comunque, chi è Corinne?" mi arresi e mi concentrai su questa misteriosa Carmen.
 
"Oh, è una ragazza che Axl ha incontrato l'altro giorno e starà da noi per un po' perchè il suo ragazzo la picchiava e non sa dove andare." spiegò lui.
 
"Oh poverina! E com'è? La posso consocere?"
 
"è proprio bella!" di nuovo la gelosia si impadronì per un secondo di me. "Appena ti rimetti ti porto da noi, così la conosci e vedi la topaia dove viviamo."
 
"Affare fatto!"




Si lo so che è corto ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo e succederà qualcosa. Spero che questa storia continui a piacervi perchè gli ultimi capitoli non mi convincono molto *leggerocalodiautostimaxD* Grazie di cuore a chi legge e recensisce :D alla prossima :D Smurf__

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


If I can't have you right now, I'll wait dear.

Izzy


Izzy era al settimo cielo da quando Roxanne l'aveva baciato! Addirittura fischiettava allegro mentre sistemava i vari vinili. 

A circa metà pomeriggio Duff fece la sua comparsa in negozio. "Man, ciao! Che ci fai qua?! Non eri al lavoro?" gli chiese Izzy mentre si dirigeva, sempre fischiettando, verso il bancone.

"No,oggi ho il turno di sera. Mi annoiavo, così son passato a farti un salutino. Sbaglio, o sei particolarmente felice oggi?" chiese Duff alzando un sopraciglio.

"Mh,si... Può essere..."

"Dai Iz, smettila di fare il coglione e dimmi che succede!"

"E che modi! haha Bo comunque, prima Rox è venuta qua e mi ha baciato." gli spiegò alla fine il moro.

"Oh ma questa sì che è una figata! Ma quindi adesso state insieme o cosa?"indagò il bassista.

"Non so... Intanto domani usciamo e poi vediamo... Non so se sono pronto per impegnarmi, ma sento che con lei potrei fare un tentativo..."

"Aaaahhh il nostro Izzy che mette la testa apposto!" disse Duff mentre scompigliava i capelli al moro e lo abbracciava stretto.

"Mollami,fighetta!" Izzy si liberò dall'abbraccio del biondo e riprese a sistemare i vinili. "Piuttosto, come va con Jess?!" gli chiese dopo un po' senza nemmeno voltarsi. Sapeva che sul volto di Duff si era dipinta un'espressione stupida. Eh sì, Izzy aveva il dono di sapere le cose anche se nessuno gliele diceva.

"è tanto evidente che mi piaccia?!" rispose allora Duff, rinunciando a qualsiasi tentativo di negare l'evidenza... Izzy aveva già capito tutto.

"Lo sai che a me non si può nascondere nulla!" gli sorrise sghembo iil chitarrista.

Così Duff raccontò al suo amico della mattinata passata a casa di Jess. "Man, quando la smetterai di fare la checca e ti farai avanti?! Jess è una figa pazzesca, non ci vorrà molto prima che qualcun altro si interessi a lei... Ha già la fila!"

"Ma muori! Senti, lei non è una di quelle solite tipe che voglio solo scoprarmi! Anche se certi momenti... Mamma mia... faccio fatica a trattenermi dal saltarle addosso!" Izzy a questo punto scoppiò in una fragorosa risata." Però agirò presto... Molto presto..." aggiunse il biondo.


Slash

Slash era proprio stufo di andare a scuola. *Non ne posso più cazzo! Devo prendere questo fottuto diploma! Oh ma aspetta, dove sarà Amber?* Il riccio si mise quindi alla ricerca della ragazza che, da qualche giorno, popolava i suoi pensieri, casti e non (soprattutto non).
La trovò in mensa, seduta da sola ad un tavolo, che leggeva. Stava andando da lei quando Brittany, una che si era scopato una volta, lo fermò.

"Slaaaaash, amore ciao! Quanto tempo che non ci vediamo, come stai?!" squittì mentre gli si strusciava contro.

"Non ora, Brit!" la scostò malamente e tornò a dirigersi verso Amber.

"Ciao piccola!" la salutò Slash.

Amber alzò gli occhi dal libro e appena lo vide, si aprì in un sorriso che fece sciogliere il riccio. "Saul!"

La ragazza aveva l'abitudine di chiamarlo con il suo nome di battesimo. "No, Slash cazzo! Slaaaaaaaash!"

"Hahaha, sisi ok! come stai?"

"Oh ma sì bene! Ah sì, volevo chiederti una cosa: ti va di venire un giorno di questi su da me che suoniamo qualcosa così... Possiamo imparare qualcosa l'uno dall'altra?!" sorrise speranzoso.

"Sicuro! Mi piacerebbe molto"esclamò lei entusiasta.

Dentro di sè, Slash tirò un sospiro di sollievo, perchè non era affatto sicuro che la ragazza accettasse.

"Perfetto! Allora domani dopo scuola vieni su da noi ok?! Ti avviso, la casa è una merda e c'è un casino pazzesco, per non parlare degli altri quattro fenomeni che vanno e vengono come gli pare, però dai ci arragiamo!"

"Infatti! Ora scappo che ho lezione, ci vediamo!" si alzò, ma prima di andarsene diede un bacio sulla guancia a Slash, che rimase inebriato dal suo profumo. Stava fissando come un' ebete il muro quando sopraggiunse Steven.

"Slash,amico, qualche problema?!"

"No, niente Adler! E ora andiamo!"

Il giorno dopo...


Jessica

Finalmente ero guarita e potevo tornare a scuola. Fui accolta da Steven che mi saltò letteralmente addosso.

"JEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEESS!!!" 

"Hey,hey,hey! Calmati un po', son solo due giorni che non ci vediamo!"

"Lo so, ma mi sei mancata" disse sbattendo gli occhioni. Davanti a uno spettacolo così non potei non intenerirmi.

"Aaaaawwww!" feci abbracciandolo, e insieme ci dirigemmo verso la classe di spagnolo. "Allora, che hai fatto nel week end?" gli chiesi mentre prendevamo posto in classe; Slash ancora non si vedeva, ma sarebbe arrivato in ritardo come suo solito.

"Bah,niente io e Kerrie siamo andati a fare un giro in spiaggia."raccontò non curante.

"Tu... E Kerrie?!" sulla mia faccia era apparso un sorrisetto malizioso. Qui qualcuno mi nasconde qualcosa...

"Sì, ma non farti strane idee!"

"Se,se,certo!"

"ADLER,RAZZA DI COGLIONE, TI AVEVO DETTO DI ASPETTARMI STA MATTINA CHE ANDAVAMO A SCUOLA INSIEME! ORA UNO NON PUò NEANCHE PISCIARE IN PACE!" Slash entrò, imprecando contro Steven( che se ne fregava altamente), sotto gli aguardi allibiti della classe; appena mi notò, mi sorrise e continuò ad urlare. "JEEEEESS, BABE, QUANTO MI SEI MANCATA!" mi stritolò in un abbraccio. "AH CAZZO, CHE FIGA CHE SEI, MENO MALE CHE CI SEI TU A RALLEGRARMI LA GIORNATA, ALTRO CHE TE, PECORA!"

Slash, preso com'era a urlare, non si era accorto che dietro di lui era apparsa la prof di spagnolo. "Hudson, vediamo di moderare il linguaggio! Che se no vedi come ti spedisco dal preside!"

"Capirà, io e il preside siamo amiconi oramai!" Non ce la feci a trattenermi e scoppiai in una rumorosa risata.

"E tu Bonelli, zitta! Se non vuoi far compagnia a Hudson." mi rimproverò.

"Ah, io non avrei niente in contrario!" ammiccò Slash.

"Stupido!" gli dissi ridendo.

La lezione passò tranquilla(si fa per dire!). Io ero in mezzo a Steven  e Slash e mi divertivo un mondo a vederli litigare e cercare di pronunciare correttamente le parole spagnole; io non avevo problemi, perchè era molto simile all'italiano.
Dopo le varie lezioni io,Slash, Kerrie,Steven, Rox e Amber ci incontrammo tutti in mensa. Ad un certo punto io e Slash ci trovammo a discutere della sua chitarra.

"Allora, la mia chitarra è la più figa del mondo! è la mia piaccola e nessuno la può insultare, chiaro?! A proposito, Jess, tesoro mio, amore di Slash, potresti farmi un favore?!" mi chiese alla fine.

"Dipende..."risposi sospettosa.

"Porteresti la mia chitarra a riparare?! Il tipo sa già che deve fare, devi solo andare a prenderla. Per favooooooore, io devo accompagnare mia nonna a far la spesa se no rompe i coglioni!"

"Okok, ma come la prendo?!"

"Ecco, questo è il nostro indirizzo." mi porse un foglietto "ci arrivi tranquillamente con l'autobus e c'è sempre qualcuno in casa. Grazie babe, sei fantastica!" mi baciò sulla guancia e se ne andò con Amber.

Insomma, dopo scuola mi toccò anche andare alla ricerca di casa Guns e, con il mio senso dell'orientamente, ci misi un po' più del previsto... Ma alla fine arrivai! Bussai, curiosa di scoprire chi mi avrebbe aperto la porta. Duff che apriva la porta in boxer, con i capelli bagnati e la birra in mano per poco non mi fece cadere a terra.

"Tesoro, chiudi la bocca che ci entrano le mosche!" disse divertito.

Ok,figura di merda. "Ha-ha, idiota è che ho sete e tu hai una birra fresca in mano." mi stavo arrampicando sugli specchi in una maniera pazzesca, ma non gli avrei lasciato l'ultima parola.

"Come no! Comunque, che ci fai qui?"

"Son venuta a prendere la chitarra di Slash che devo portare a riparare."gli spiegai.

"In questo caso, entra! Vado a mettermi qualcosa e torno!" e si diresse verso una stanza.

*Ma puoi restare pure così!* pensai.

Tornò poco dopo con una maglietta dei Ramones, dei pantaloncini e quella che dedussi fosse la chitarra di Slash, una splendida Gibson.

"Rieccomi qui con la chitarra di quel coglione!" me la porse.

"Cavolo, è proprio splendida!" sospirai,ammirando la chitarra.

"Eh già, ma il mio basso è più bello!" disse Duff da dietro di me.

"Beh, fammi vedere questo splendore allora!"  Mi condusse nella sua stanza ed estrasse dalla custodia un fighissimo basso bianco. "Ma come fate a permettervi strumenti così fighi?! Vi prostituite per caso!?"

"Hahaha no dico, ma da dove ti vengono!? Anche se funzionerei come gigolò, le signore si farebbero in quattro per me!"

"Ma smettila idiota!" E, con una sensazione di deja vù, iniziai a prenderlo a cuscinate. Finimmo sul letto, io sopra di lui. Si sorresse sui gomiti e fece incontrare finalmente le nostre labbra, insinuando poi la lingua nella mia bocca. Lui sapeva di fumo e whiskey e mi faceva impazzire. Mi lasciai andare alla passione che quel ragazzo scatenava dentro di me. Le sue mani percorrevano il mio corpo, vogliose, insinuandosi sotto i miei vestiti. Lo fermai solo quando sentii la sua erezione premere sulle mie gambe.

"No ma dico, mi lasci così?! Ora dovrò chiudermi in bagno!" mi disse spiazzato.

"Beh, che pensavi, di avermi subito?! No caro, dovrai sudare per avermi." gli dissi baciandolo di nuovo. Adoravo baciarlo.

"Preparati tesoro! Perchè sono pronto a sudare allora!"




Oooohhhh la, finalmente Jess si è sciolta! è stata dura scrivere questo capitolo, e secondo me è un po' spastico xD ma spero vi piaccia comunque. Ringrazio sempre chi legge e recensisce :DD grazie mille davvero! Beh, nel prossimo vedremo cosa combineranno amber e slash. A preso ;D Smurf__





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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Knockin' on Heaven's Door

Slash


Slash e Amber stavano suonando già da un po'. Subito dopo scuola,infatti, si erano recati a casa Guns, avevano mangiato e si erano messi a improvvisare qualcosa. Amber era veramente brava: aveva uno stile e una tecnica pazzeschi, e faceva le cose in modo naturale, come se non le costasse nessuna fatica. *Ma io questa me la sposo, giuro!* penso Slash mentre la ragazza eseguiva perfettamente Eruption, dei Van Halen. 

"Girl, tu sì che sei una chitarrista!" esclamò Slash appena lei ebbe finito di suonare.

"Oh grazie! Sai, mia madre era una musicista, e lei mi ha insegnato a suonare fin da quando ero bambina, quindi si può dire che son cresciuta con la chitarra." spiegò lei dolcemente. Quando parlava gesticolava sempre, ed era così carina da vedere. "Senti, ti dispiace se prendo qualcosa da mangiare? Ho di nuovo fame, il mio stomaco è come una fogna!"

"Serviti pure, baby! Anche se non so cosa troverai, perchè qui nessuno fa mai la spesa."

Lei allora si diresse verso l'angolo cucina, che era a pochi passi da dove si erano sistemati i due ragazzi. Slash la guardava mentre cercava di prepararsi un panino con le poche cose che avevano in casa. Non resistette più:anche lui si avviò verso la cucina e la abbracciò da dietro, facendola poi voltare piano verso di lui. Lei spalancò gli occhi per la sorpresa.

"Slash, che..."

"Sshh..." la zittì piano lui, e fece incontrare le loro labbra in un casto bacio. Il chitarrista le sfiorò piano una guancia, quasi avesse paura di romperla. Ed era così: aveva una paura fottuta di farle male, di sporcarla, di portarle via quell' innocenza dagli occhi, ma non riusciva più a trattenersi. Dopo qualche minuto si staccarono, e vide gli occhi di lei cercare quelli di lui, desiderosi di ricevere spiegazioni.

"Senti, io non sono il principe azzurro; non ho una calzamaglia e un cavallo bianco. Non ho nemmeno una macchina,dannazione, visto che mi tocca usare quella di mia nonna! E ho anche tanta, ma veramente tanta, paura di farti soffrire, perchè sono un coglione, ma mi piaci troppo ok?! E ti giuro che non lo dico a tutte! Quindi per favore, dammi una possibilità! Io rispetterò i tuoi tempi e tutto quello che vuoi, ma proviamoci almeno!"

Per tutto questo tempo lei l'aveva guardato con un misto di dolcezza e indecisione e alla fine disse:"OK!" e sorrise.

"OK?!Davvero?!" *Cazzo ora posso morire felice!* il riccio pensò di aver toccato il cielo con un dito! La prese in baccio e ricominciò a baciarla, non voleva più smettere!

"Hey, fammi respirare!" disse lei mentre riprendeva fiato. Ma subito dopo lei si riattaccò alle sue labbra e passarono così il resto del pomeriggio: ridendo,suonando, baciandosi, felici di poter stare finalmente l'uno accanto all' altra.


Jessica

Quella sera saremmo andati tutti al Rainbow per conoscere Corinne. Come al solito, non sapevo cosa mettermi! Cavolo, avevo un casino di vestiti, ma in momenti come quelli niente andava bene. Alla fine optai per un paio di jeans strettissimi e strappati sulle ginocchia, anfibi e un top colorato che mi arrivata giusto sotto il seno, lasciando scoperta la pancia e il mio bel piercing all'ombelico.
Quando arrivai al locale erano già tutti lì, tranne Axl.

"Oh ma finalmente!" esordì Steven.

"Beh che vuoi?! Dovevo vestirmi e poi sono venuta a piedi!"

"Vestirti?! Jess, quando inizierai a coprirti un po' di più?!" disse Duff.

"Che c'è, sei geloso per caso?!"feci io avvicinandomi a lui,maliziosa.

Prima che potesse rispondermi, Slash prese la parola:"People, io e Amber dobbiamo dirvi una cosa: ci siamo messi insieme!" Da lì partirono fischi e applausi e decidemmo di ordinare da bere per festeggiare, anche se legalmente io e le ragazze non avevamo neanche l'età per bere.

"Hudson ti avverto: se fai cazzate ti vengo a cercare e ti prendo a calci!" gli dissi dopo qualche bicchiere di birra.

"Don't worry! Mi prenderò cura di lei!" strinse  a sè Amber e la baciò... Erano cosììììììì carini!

Intanto Mr.Rose aveva fatto la sua comparsa. Dietro di lui c'era un bellissima ragazza mora, alta e magra. "Gentaglia, vi presento Corinne!" disse raggiungendoci. Finite le presentazioni, Corinne venne a sedersi vicino a me e Kerrie e inizammo subito a parlare. Era veramente simpatica!
Quando mi alzai per andare in bagno, notai che Axl mi aveva seguito.

"Che fai, mi segui?!" gli chiesi mentre attraversavo il locale, diretta verso i bagni.

"Forse. Volevo solo parlare un po' con te." Il mio rapporto con Axl è sempre stato strano, una specie di rapporto odio-amore.

"Allora parla." ormai eravamo arrivati nei bagni, e lui era entrato con me in quello delle signore.

"Che ne pensi di Corinne?!"

"Non capisco come possa vivere con voi, ma è simpaticissima!" risposi sinceramente.

"Gelosa?!"

"E di chi?! Di te?! Non credo proprio!" ribattei divertita.

"Tanto lo so che mi strapperesti subito i vestiti di dosso!" disse avvicinandosi a me.

"Tu non sai un bel niente! Non sono io la pervertita fra i due!"

"Perchè non ammetti che fra di noi c'è una tensione sessuale palpabile anche se a te piace Duff e a me piace Corinne?!" mi prese per i fianchi e mi avvicinò ancora di più a lui.

"Perchè non è vero!" la mia voce risultò un po' incerta,e lui lo percepì subito. Infatti, tentò di baciarmi ma io mi scostai.

"Non voglio incasinare tutto, Axl!A te piace Corinne, a me Duff. Fine della storia." Uscii dal bagno e tornai a sedere vicino a Duff.

Non avrei lasciato che Axl rovinasse tutto.Ok, ero attratta da lui, ma solo fisicamente... E poi, chi non sarebbe stata attratta da lui?! Aveva la parola "sesso" scritta in faccia a caratteri cubitali; ma non era lui che mi aveva rubato il cuore.



E anche Amber e Slash son diventati una coppia! Preparatevi perchè stasera penso di fare il bis e sarà un capitolo caloroso! Beh, grazie mille a chi legge e recensisce, siete tutte fantastiche! A presto ;D Smurf__




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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


All you need is love!
 
Duff

 
Duff aveva notato che Axl aveva seguito Jess in bagno. Brutto segno. Ma cercò di contenere la sua gelosia e continuò a bere. Lei tornò al tavolo, si sedette vicino e lui e ingurgitò uno shot di tequila.
 
"Tutto bene?" gli chiese lui.
 
"Splendidamente!" rispose, ma lui non ne era molto convinto. "Davvero Duff, sto bene!"
 
"Ok, ma forse è ora di andare a casa, che ne dici?! Ti accompagno io?"
 
"Oh ma... Ah, fanculo ok!" Lei, come al solito, stava per contrastare l'idea del biondo ma, stanca e abbastanza ubriaca, alla fine accettò.
 
"Bene cazzoni, ce n'è andiamo!" annunciò lei. Gli altri li salutarono, ma non mancarono le occhiate maliziose di Slash e Izzy. 
 
Duff era abbastanza pensieroso, non riusciva più a trattenersi: non poteva più sopportare  l'idea di vedere Jess, così bella e sexy, e non poterla avere. Salirono in macchina, ma Duff non aveva messo in moto subito.
 
"Duff?! Qualche problema?" domandò lei, sporgendosi verso di lui.
 
Lui la baciò senza molti indugi. Jess, dopo i primi momenti di confusione, ricambiò il bacio e si posizionò sopra di lui. *Certo che McKagan, potevi tenerti a freno almeno finchè non arrivavate a casa, la macchina non è il posto migliore per queste cose* si disse. La macchina, fortunatamente,era parcheggiata in un posticino un po' isolato, almeno nessuno li avrebbe disturbati. Nel frattempo,Duff aveva sfilato la maglietta di Jess  e lei stava cercando di fare lo stesso. Quando le mani di lei si spostarono sul cavallo dei pantaloni, Duff pensava di star per morire, ma ebbe ancora un attimo di lucidità:"Jess, possiamo... Ah... Fermarci... Se vuoi..." Lo disse di malavoglia, ma non l'avrebbe costretta a fare niente che non volesse.
 
"Oh, non credo proprio." rispose lei maliziosa e iniziò ad armeggiare con la cintura dei jeans di Duff, che risultò più ostica del previsto. "E se ci spostassimo nei sedili dietro?" Propose lei.
 
Duff annuì, si spostarono dietro e ripresero da dove avevano interrotto. Lui le sfilò anche i jeans e poco dopo si liberarono della biancheria intima. Il bassista iniziò a torturarle i seni, e lei iniziò a gemere senza più ritegno. "Oh ti prego, Duff..." lo pregò. Sorrise soddisfatto e piano la penetrò. Le sue spinte erano dannatamente lente e Jess non riusciva a trettenersi più. Raggiunsero insieme l'apice e poco dopo Duff la fece stendere sopra di lui, coprendoli entrambi con la sua giacca di jeans.
 
"Beh, la macchina non è sicuramente il posto più romantico ma..."iniziò lui rompendo il silezio.
 
"Non sono una particolarmente romantica! E,il posto non è importante... Mi basti tu!" ribattè Jess dolcemente, dandogli un bacio sulla guancia.
 
"Ehm... Come te lo dico?! Senti... Ti va di... Fare coppia fissa con me?" Duff non aveva mai chiesto una cosa del genere a un ragazza, e non era sicuro di averlo fatto nel modo giusto.
 
"Hahaha" il fattò che lei scoppiò a ridere non aiutò certo il povero ossigenato. "Scusa, io non volevo ridere, ma sei così carino! Comunque,sì, farò coppia fissa con te."
"Che razza di stronzetta che mi son scelto come fidanzata!" 
 
"Ha parlato oh!" e ricominciarono a baciarsi, finchè non si addormentarono stremati, sopra i sedili della macchina di Duff. 
 
Jessica

 
Mi svegliai il giorno dopo sopra a Duff, ero tutta indolenzita. Mi fermai un attimo per osservarlo meglio... Era così bello! I capelli biondi gli ricadevo disordinati sulla faccia,gli angoli della bocca era piegati leggermente all' insù quasi a formare un sorriso. Mi dispiaceva svegliarlo, ma dovevamo andare.
 
"Duff... Svegliati dai...Andiamo, devo andare a casa, mia zia sarà preoccupata..."
 
"Mnf." mugunò. "Amore, perchè devi essere così rompicoglioni già di prima mattina?!" scherò attirandola a sè.
 
"Non mi sembrava di essere stata una rompi coglioni ieri sera."
 
"Ooh oh, per niente... Anzi... Potremmo riprendere il discorso..." iniziò a baciarmi il collo ma lo femrai prima di perdere il controllo.
 
"Ah no! Ora ci vestiamo e mi porti a casa , prima che a mia zia venga un attacco isterico."
 
"E va bene!" cirivestimmo e in poco tempo arrivammo sotto casa mia. Grazie a Dio, quel giorno era sabato e non dovevo andare a scuola. "Ci vediamo pomeriggio?" mi chiese,prima che scendessi dall'auto.
 
"Mmhh, non so... Oggi ho le prove con le ragazze."
 
"Allora stasera?!"
 
"Serata in famiglia..."
 
"Stai dicendo che dovrò aspettare fino a domani per vederti!?" sembrava che stesse per morire da come pronunciò quella frase.
 
"E dai, non farmi sentire in colpa! Domani ti giuro passiamo tutto il giorno insieme, e alla fine non ne potrai più di me."
 
"Non ne ho mai abbastanza, di te." mi baciò e poi uscii dalla macchina. 
 
Arrivai a casa tutta contenta, mi piaceva davvero Duff.  Mia zia non era contenta quanto me quando mi vide, ma quando le raccontai di Duff si rallegrò all'istante e capì subito. Ero proprio fortunata ad avere una zia come lei! La mia vita non poteva andare meglio in quel momento, ma dovevo sempre ricordarmi che la stronza era ancora in città.




Rieccomi qui, come promesso! Lo so, è cortissimo ma non ce la facevo più a tenerli divisi! Spero che vi piaccia e spero soprattutto di non aver deluso le vostre aspettative! Grazie mille a tutti voi che leggete e recensite :D vi adoro! Oggi mi sentivo molto tenera ma tra qualche capitolo inizieranno i casini... Beh, alla prossima ;D Smurf__

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Paranoid!

Anna

 
Anna stava uscendo dall'azienda dove aveva appena finito il suo turno. Jess aveva ragione, non era arrivata lì solo grazie ai suoi voti, ci era arrivata anche grazie a una relazione segreta con il professore. Ah, Jessica! Odiava quella ragazza. La odiava perchè era tutto ciò che lei non era mai stata: era forte, solare, bella e aveva il coraggio di dire sempre ciò che pensava. In più, quella piccoletta le aveva portato via le attenzioni di suo padre, quando lui si era separato dalla madre di Anna. Nel profondo sapeva che lei, come sua madre e gli altri suoi fratelli, non si erano comportati bene con lui, ma non le interessava. Qualcuno doveva pagare, e quel qualcuno era Jessica, appunto! Le restava solo una settimana da passare in America e doveva escogitare qualcosa. 

 
Jessica
 
Quel giorno ero abbastanza impegnata perchè avevo le prove con la band e poi la sera sarei dovuta uscire con mia zia e il suo nuovo compagno, dato che voleva presentarmelo. Avevo presto di buon grado la cosa.
 
"Hey girls!" salutai le mie amiche non appena arrivai in sala prove.
 
"Oh finalmente! Non è che inizierai a prendere l'abitudine di Axl di arrivare sempre in ritardo?!" urlò Roxanne dall'altra parte della sala. Adoravo quella ragazza,eravamo sempre a insultarci ma ci volevamo un gran bene.
 
"Ma, brutta baldracca, son in ritardo di 2 minuti... SOLO 2 DANNATI MINUTIIII... DUEEEEEEEEEEEEEE!" le risposi, e poi scoppiai a ridere da sola seguita poi anche dalle altre.
 
"Se avete finito di fare le idiote, cioè essere voi stesse, direi che possiamo iniziare" intervenne Kerrie.
 
"Agli ordini capo!" saltò su Rox facedole il saluto militare.
 
"Stai attenta bella, che vi picchio tutte con le mie bacchette!" 
 
"Sisi, certo come no! Bene, iniziamo!" decretai alla fine.
 
Mi piaceva troppo suonare con quelle ragazze perchè tutte erano molto creative e nessuna di loro aveva inibizioni o paure, facevamo quello che ci pareva. Generalmente provavamo per due ore, e poi arrivava la band successiva che, essendo per la maggior parte delle volte composta da soli maschi, ci lanciavano occhiate eloquenti quando ci vedevano portar via la nostra roba; rimanevano abbastanza di merda però ,quando rispondevamo a tono alle loro frecciatine.
Finite le prove corsi subito a casa perchè dovevo prepararmi per la cena di quella sera. Dopo essermi resa presentabile io e mia zia ci avviammo verso il ristorante dove già ci aspettava il compagno di mia zia... Con suo figlio! E che figlio! Poco dopo ci raggiunse anche un suo amico.
 
"Jess, lui è Matthew e suo figlio Brandon e l'amico Daniel; ragazzi, lei è mia nipote, Jessica" Matthew era un bell' uomo:alto, muscoloso, biondo con gli occhi castani. Aveva un'aria simpatica e sembrava anche una persona semplice e genuina. Suo figlio era alto, moro con i capelli lunghi  e aveva gli occhi di una stranissima sfumatura di grigio. L'amico era il classico surfista californiano. 
 
"Quindi tu hai una band?" mi chiese Daniel dopo che io gli avevo raccontato un po' di me e della mia vita.
 
"Esatto, siamo solo ragazza ma siamo forti!"
 
"Quindi tu credi che delle ragazze possano fare... Rock N' Roll?" cavolo, avevo già capito che questo era un misogino patentato e io non li sopportavo i tipi così. 
 
"Daniel! Scusalo, ha il cervello bacato!" intervenne Brandon per cercare di salvare la ormai poco salvabile situazione. 
 
"Insomma tu sei uno di quelli che crede che le donne debbano stare sempre in cucina o in casa a far le pulizie?!" cercai di mantenere un tono calmo, perchè urlare non sarebbe servito a niente; ma mostrarsi calma e pacata l'avrebbe sicuramente fatto incazzare.
 
"Non vedo cosa ci sia di male, è sempre stato così infondo..."
 
"Beh, ti dico una cosa: svegliati bello! Non siamo più nel Medioevo, siamo negli anni '80! Eh si, io credo che le ragazze possano fare Rock N' Roll così come voi uomini, anzi MEGLIO di voi uomini, e credimi quando ti dico che io e la mia band abbiamo più palle di tutti gli uomini di questo mondo messi insieme!" Presi la borsa e me ne andai. Mia zia e Matthew si erano spostati già da un po' al bar del ristorante, lasciando noi giovincelli al tavolo, quindi non avevano sentito la nostra discussione. Avvisai mia zia della cosa e, dopo averla rassicurata, mi incamminai verso... Un qualsiasi posto! Non avevo idea di dove andare, ma non avevo voglia di tornare già a casa. 
Quindi mi diressi verso il bar dove lavorava Duff. Stranamente lui non c'era ma decisi di sedermi a prendere qualcosa comunque. Poco dopo, entrò l'ultima persona che avessi voglia di vedere quella sera.
 
"Fantastico, questa serata non potrebbe andare meglio!" esclamai appena vidi entrare Anna con quel ragazzo altissimo che si chiamava... Come diavolo si chiamava.... Tommy, forse.
 
"Jess, tesoro! Che c'è, il bel biondo ti ha scaricata?!" 
 
Sorvolai sul fatto che lei sapesse di me e Duff, probabilmente gliel'aveva detto Tommy visto che erano amici, e mi rivolsi al ragazzo:"Non capisco come tu non l'abbia ancora scaricata,davvero!"
 
Lui si limitò a ridere e scrollare le spalle.
 
"Sai, Jessica,  Duff deve essere davvero innamorato di te se è pronto a rinunciare di colpo a tutte quelle groupie in favore di un rapporto monogamo..." iniziò quella maledetta.
 
"Che cosa vorresti insinuare eh?!"
 
"Io?! Niente?!" rispose sbattendo gli occhi da cerbiatta in un' espressione di finta innocenza. "Ti dico semplicemente di stare attenta, stasera lui doveva lavorare e non c'è. Guardati attorno ecco. Prendilo come un consiglio."
 
"Credi davvero che io possa veramente prendere seriamente qualsiasi parola che esca dalla tua bocca?! Sei più stupida di quanto pensassi..." finì il mio drink e mi rimisi la giacca, pronta per andarmente.
 
"Fai come vuoi... Io ti ho avvisato!" Quindi focalizzò la sua attenzione sul povero Tommy che ero sicura non ne potesse più di lei. 
 
Durante il tragitto verso casa però, non potei fare a meno che pensare alle parole di Anna.

"Stasera doveva lavorare e non c'è".

*Dai Jess, non iniziarti a farti le paranoie! Magari sta male, ha avuto un imprevisto, qualcuno dei ragazzi aveva bisogno di aiuto... Ci sono mille spiegazioni logiche...* cercai di rassicurarmi. *Ma tra queste c'è anche la possibilità che lui sia in giro a scoparsi qualche groupie* Questi pensieri non mi abbandonarono neanche quando arrivai a casa e mi misi a letto, e non mi fecero addormentare fino a notte fonda. Fantasico, il giorno dopo sarei stata uno straccio.


 
Duff
 
Sì era vero, quella sera Duff non era andato a lavorare. Ma c'era una buonda ragione: si stava arrovellando il cervello per fare una sorpresona a Jess e non ne veniva fuori. Quindi aveva chiamato il boss e gli aveva detto che quella sera non ce l'avrebbe fatta a lavorare; dopo qualche espressione colorita il boss aveva accettato. Seduto sul divano con il suo basso, cercava l'ispirazione per qualsiasi cosa. Pensava a Jess intanto. Chissà, forse per lei sarebbe riuscito a cambiare, forse per lei avebbe messo da parte alchool e droga e avrebbe messo la testa apposto! Chissà! Ora però doveva concentrarsi e trovare qualcosa di strafigo!
 
"Man! Come mai già a casa?" Anche Steven era rincasato prima del solito.
 
"Ah, non sono andato al lavoro perchè dovevo... Pensare"
 
"Duff McKagan che resta a casa a pensare?! Qui c'è qualcosa che non quadra..." disse il batterista e si mise a sedere vicino all'altro biondo, in attesa di risposte.
 
"Beh, perchè, non posso!? Io sono un gran pensatore, io sono un intellettuale! Solo che da un po' di tempo avevo messo da parte le mie capacità innate." 
 
"Già, e secondo me dovresti mettere da parte anche l'alchool per un po'! Mi dici che succede?" 
 
"è che domani vorrei fare una sorpresa a Jessica... Ma non so che fare!" piagnucolò il tinto.
 
"McKagan è innamorato! McKagan è innamorato! McKagan è... AUCH!" Duff gli aveva tirato uno scapellotto per farlo smettere con quella cantilena.
 
"Così impari!" intanto si diresse verso la cucina per prendere due birre. "Allora, tu hai qualche idea Steve?"
 
"Mmmhh non so... Perchè non la porti fuori città, magari in qualche parco visto che lei è una specie di hippie... Vi mettete la e... Che ne so... Scopate!"
 
"Cazzo, Steve sempre a quello pensi!"
 
"Oh mi scusi don McKagan!"
 
"Ma muori! Comunque sì, mi sembra una bella idea... La porterò in quel parco che c'è fuori L.A... Quelllo con il laghetto... Bene, a noi!" brindarono i due biondi.





E rieccomi qui! Scusate se non ho aggiornato in sti giorni ma non avevo mai tempo e l'ispirazione era andata a farsi un giretto xD. Spero vi piaccia sto capitolo un po' inutile xD Ringrazio tutte le ragazze che recensiscono e anche quelli che semplicemente leggono! :D Love ya all! Bom, andrò a scrivere il prossimo capitolo... Alla prossima,
Smurf__

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Love is everywhere!
 
Il mattino seguente ero un vero zombie che camminava! Cavolo, avevo due borse sotto gli occhi pazzesche! Ero proprio in versione "scazzo-time" con il mio bel pigiamino, le pantofole, i capelli legati e gli occhiali da vista, e chi mi dovevo trovare in cucina?! Il ragazzo che quella notte non mi aveva fatto dormire: Duff!
 
"TU?! Che diavolo ci fai qua!?  Cazzo, non potresti avvisare prima di presentarti qui?!" feci una pausa per riprendere fiato e lui sorrise.
 
"Amore, non mi perderei questi tuoi scleri mattutini per nulla al mondo!"Fece per baciarmi ma io mi spostai.
 
"Pensi di risolvere così la questione?! Ieri sera sono passata al locale... E non c'eri! Eri a scoparti qualche groupie eh?! E poi vieni da me e mi baci così?!" sputai fuori. La mia rabbia era causata dalla notte insonne, dalla gelosia e dalla frustrazione per la gelosia... Io non ero così!
 
"Che cazzo stai dicendo?! Sei impazzita?! Lo sai dov'ero ieri notte?! A casa, con Steven! Cazzo, come devo dirtelo che sono pazzo di te eh!? Che non penso ad altro!?" urlò. Poi si passò una mano tra i capelli, sospirò e disse più calmo:"Lo so che è dura fidarsi di me, e io in realtà non posso darti garanzie... Ma... Andiamo, dammi una possibilità, dacci una possibilità. Fidati di me..."
 
Per tutto quel tempo l'avevo guardato con le lacrime negli occhi e appena lui ebbe finito di parlare scoppiai a piangere. Duff mi abbracciò e io gli imbrattai la maglietta di lacrime mentre dicevo:" Io... Oddio... Mi dispiace! è solo che... Ho problemi a fidarmi dei ragazzi, degli uomni, dopo quello che ho vissuto con mio padre... Io non sono mai stata una ragazza gelosa, anzi! Non sopportavo quelli che lo erano nei miei confronti, ma tu" gli puntai un dito contro il petto e tirai su con il naso "dannazione, Tu! Tu mi... Ah... Incasini la testa! Mi fai venir voglia di essere dolce, di andare in giro saltellando e pensando a quanto è bella la vita e a quanto sono belli i pony e gli arcobaleni! Capisci!? Io non ho mai provato una cosa del genere e... Mi spaventa da morire!" Lo guardai tra le lacrime. Lui stava sorridendo. E in quel momento capii che anche lui provava le mie stesse sensazioni. Mi baciò semplicemente.
 
"Meglio?!" mi chiese.
 
Annuii decisa, come una bimba.
 
"E ora piccola, vestiti che oggi passeremo tutta la giornata insieme!"
 
"Uuuuuuhhh e dove andiamo?! Cosa facciamo?" gli domandai curiosa.
 
"Hehehehe, non te lo dico!"
 
"Hehehe, fanculo!" 
 
"Ah sì?! Vuoi metterla così?! BANZAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIII"si buttò su di me, mi prese in braccio e poi si diresse in soggiorno, dove mi buttò sul divano; si mise sopra di me e iniziò a farmi il solletico.
 
"No,no! Basta ti prego! HAHAHA non ce la faccio! Dai, Duuuuuuuuufff!" finalmente mi lasciò andare, non prima di avermi baciato famelico. 
 
"Dico,  vuoi che andiamo in questo misterioso posto o rimaniamo tutto il giorno qui?!" gli chiesi sarcastica.
 
"Mmmhh, è una proposta allettante, ma mi son scervellato tutta la notte per pensare a cosa fare oggi quindi muovi il culone che ti ritrovi e cambiati!"
 
"Hey come ti permetti?! Io ho un culo splendido, sodo e rotondo quasi! E son fiera delle mie curve mediterranee!"
 
"Oh honey, sono il primo a dire che hai un corpo splendido!" mi guarò malizioso.
 
Andai in camera mia per cambiarmi e truccarmi. Uscii con dei mini shorts di jeans, una maglia dei Kiss che mi stava enorme e le all star; sul viso avevo solo un po' di mascara.
 
"Bene, andiamo!" esclamò Duff appena mi vide. 
 
Salimmo sulla sua macchina, se così si può chiamare quel catorcio, e partimmo per questa meta a me sconosciuta. Durante il viaggio discutemmo su chi fosse il grupppo più figo tra Runaways e Ramones.
 
"Oh andiamo non puoi dire che le Runaways sono più fighe dei Ramones!"
 
"Ma sì cazzo! Andiamo, loro erano 5 ragazze. C'è 5 ragazze che fanno Rock N' Roll negli anni 70, quando tutti ancora pensavano che le donne dovessero stare chiuse in casa! Cazzo, questa è l'emancipazione femminile!"
 
"Seh, come vuoi!" Muahahah non sapeva più come ribattere. 
 
Eravamo in macchina almeno da un'oretta, e la curiosità mi stava divorando. Finalmente, dopo quella che mi sembrò un'eternità, Duff parcheggiò la macchina e prese fuori dal bagagliaio un borsone e la custodia di una chitarra.
 
"Mh, ti sei organizzato vedo!" 
 
"Te l'avevo detto" mi strizzò l'occhio. "E ora seguimi."
 
Ci addentrammo in questo parco che era qualcosa di magnifico! C'erano alberi in fiore sui lati del sentiero, panchine di legno poste un po' dappertutto e si sentivano gli uccellini cantare. Sembrava un sogno. Poi vidi questo bellissimo laghetto con un piccolo molo e mi sentii troppo in colpa per aver dubitato di Duff. Ci sistemammo sotto un grande albero, poco lontano dal laghetto. 
 
"Ti piace?" mi chiese lui titubante.
 
"è... è... Fantastico!" lo guardai, e sperai di trasmettergli tutto l'affetto che provavo per lui in quel momento. 
 
Sistemò per terra una coperta e tirò fuori del cibo e da bere. Ovviamente si era portato dietro la sua scorta di birra.
 
"Cazzo, sto morendo di fame!" esclamai.
 
"Ma mangi come un porco!"
 
"Ma heyyyyy! Non ho fatto colazione perchè QUALCUNO  si è presentato nella mia cucina e mi ha distratta!"
 
"Che idiota che sei! Mangia allora!" disse passandomi un panino. Lui si sedette contro l'albero incrociando le gambe, e io mi sistemai con la testa lì fra le sue gambe. Restammo così per un po' a mangiare, a guardarci. Quel ragazzo era tutto ciò che ho sempre sognato e mai avrei pensato di avere. Poi ci mettemmo anche a suonare qualcosa. Secondo me Duff aveva una voce splendida ma, come al solito, lui mi contraddiceva dicendo che non era vero. 
 
"Cavolo, tu sì che hai una voce blues!" mi disse dopo che ebbi finito di cantare una canzone della mia amata Janis Joplin. 
 
"Ehm... Grazie!" 
 
"Dico sul serio... Guardandoti nessuno immaginerebbe che hai un timbro del genere. Poi ti metti a cantare e esce fuori questo vocione... Splendido!"
 
"Vuoi farmi arrossire per caso?!" 
 
"Tu che arrosisci?! Oddio devo segnarmela sul calendario!" 
 
"Mamma mia quanto sei scemo!" gli dissi baciandolo. "Hey! Facciamo il bagno?!" proposi poi in un impeto di follia.
 
"Ma non abbiamo i costumi!" ripose perplesso.
 
"E chi se ne frega!" mi spogliai e mi diressi verso il lago. Vedendo che lui era ancora seduto lì gli urlai :"Beh, ti muovi?!" Quindi si spogliò e mi raggiunse. Non c'era nessuno n quel punto del parco quindi non c'erano problemi. Mi buttai senza pensarci due volte.
 
"Ma è fredda!" si lamentò Duff.
 
"Ma quanto la meni! Buttati femminuccia!"
 
Finalmente si buttò e insieme giocammo in acqua come due bambini. Andammo a stenderci in riva al lago, in un punto coperto da una barca che era ormeggiata. Mi avvicinò piano a sè e mi bacio dolcemente. Era un bacio tenero, senza troppre pretese,ma entrambi volevamo di più. Si posizionò sopra di me, ci spogliammo anche della biancheria e poi, sempre dolcemente, entrò in me. Lui venne subito dopo di me e ci stendemmo uno accanto all' altra. Quello non era stato solo sesso, almeno per me.
 
"Sai, non l'avevo mai fatto così" mi disse appena il suo respiro tornò regolare.
 
"Sulla riva di un laghetto dici?! no, neanche io"
 
"No, dico.. Non avevo mai fatto l'amore" lo guardai. Non  potevo credere che l'avesse detto. Avevo un sorriso da un orecchio all'altro e semplicemente lo bacia, lasciandomi cullare dalle sue braccia. La situazione era incredibilmente romantica e da soap opera, ma non me ne fregava niente... Mi importava solo di noi due.
 
Izzy

 
Vedere Roxanne che filtrava con il suo collega lo mandava in bestia. Lei era venuta lì quel giorno per comprare delle corde e aveva iniziato a parlare con Samuel e lui ci provava spudoramente. Era troppo nervoso, ma si disse che doveva restare calmo perchè loro due non stavano insieme. Già, e questo era per colpa di Izzy. Non era ancora sicuro di volersi impegnare e aveva detto alla ragazza che doveva rifletterci un po'. Beh, ci aveva riflettuto e lui voleva che Roxanne fosse solo sua. Il suo atteggiamento doveva essere più scorbutico del normale, perchè quando andò a sistemare delle cose sul retro Roxanne lo seguì.
 
"Izzy, c'è qualche problema?"
 
"No,tutto apposto. Tutto alla grande!" rispose sarcastico.
 
"Non dirmi cazzate!"
 
"Ok. Lo sai qual è il problema?! Il problema è che tu te ne stai di la a civettare con Samuel mentre io mi mangio le mani dalla gelosia. Questo è il problema."
 
"Ma tu avevi detto..."
 
 "Lo so cosa avevo detto! Ma ho rifeflettuto... Voglio stare con te! Ok, ora puoi tornare a civettare con Samuel..."
 
Rox scoppiò in una fragorosa risata, cercava di darsi un contegno vista la situazione ma proprio non ci riusciva.
 
"E perchè ridi ora?!"
 
"Perchè mi sembra la bisbetica viziata!HAHAHAHA scusa Iz, non volevo davvero! Hey aspetta vieni qui!" lo afferrò per un braccio. "Anche io voglio stare con te! Ma non sopporterei scenate di gelosia ok?! Quindi vedi di darti un contegno e anche io cercherò di non scelare appena vedo tutte quello groupies ai vostri concerti."
 
"Ok, ci proverò! E ora baciami dai!" passarono i successivi minuti a baciarsi e poi Izzy tornò a lavorare e Roxanne andò a farsi un giro in città. Che strana coppia!







Ed ecco la famosa sorpresa! Spero che il capitolo non vi abbia deluso! Cavolo lo so che questo capitolo è tanto sdolcinato da far venire il diabete ma non riuscivo a trattenermi xD. Ringrazio sempre tutte quelle che recensicono e anche ci legge : vi adoro! :D bene, alla prossima allora ;D Smurf__

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


French girl, mon amour.

Axl


Axl era tornato a casa, e ci aveva trovato Corinne intenta a fare i lavori di casa. Era rimasto appoggiato al muro ad osservarla, sorridendo, finchè lei non si accorse di lui.

"Oh Axl! Ciao! Già tornato?! Pensavo di rivedervi appena stasera..." esclamò lei.

"Eh sì, abbiam finito prima e son venuto un po' a riposare... Senti, ce l'abbiamo qualcosa da mangiare?"

"A questo proprosito...Il frigo fa l'eco! Ti giuro non ho mai visto un frigo così vuoto! Prima ero in cuina e mi guardava come per dirmi: per favore riempimiiiiiiiiiii, sono cooooosì solo!" Quella ragazza era fuori di testa, ma a Axl piaceva. D'altra parte, neanche lui era tanto normale. Quando si mise a ridere lei esclamò:" Non sto scherzando!"

"Bene allora, andiamo di la e facciamo una lista di cose da comprare."

"Sì sarebbe meglio; non sto dicendo di riempirlo fino all'orlo, ma almeno metterci gli alimenti di base."

Si spostarono in cucina, dove si misero seduti uno di fronte all'altra armati penna e foglio.

"Allora, birra, vodka, whiskey, qualche bottiglia di Nightrain e se avanza qualcosa prendiamo pure un po' di latte, visto che quella checca di Duff si lamenta sempre che vuole farsi il cappuccino." Axl scrisse tutto sul foglio, e pareva davvero soddisfatto.

"Seriously?!"Corinne lo guardò male, prese il foglio e lo strappò.

"Ma che fai?!"

"No dico, ma sei idiota per caso?! Ti ho detto che dobbiamo comprare gli alimenti di base, necessari alla nostra sussistenza!"

"E io che ho detto?!"

"Oh, mon Dieu!"

"Che?! Ah, ok ci riprovo: pane, latte, uova, carne, prosciutto, acqua, birra, formaggio, cereali, merendine, biscotti e gelato. Meglio?!"

"Sì, decisamente meglio, ma petit carotte!" disse lei scompigliandogli i capelli.

"Come mi hai chiamato?!" 

"Carotte!"

"Senti, mia cara baguette, io non sono una carota!"

"Certo che no! Ma il colore dei tuoi capelli la ricorda!"

"Taci! I miei capelli sono splendidi, tzè!" disse Axl passandosi una mano tra di essi.

"Sì, ok come vuoi carotte! Ora andiamo al supermercato!"

"Smettila baguette! Ecco, da oggi in poi ti chiamerò baguette!"

Il supermercato era vicino a casa Guns, fortunatamente per Axl che non aveva nessuna voglia di camminare. Entrarono, presero un carrello e iniziarono a fare la spesa. Corinne spingeva il carrello, metre Axl girava tra gli scaffali del supermercato con la lista in mano. Era esilarante, perchè Axl riusciva a spaventare tutte le vecchietta, tranne una che al reparto carni gli stava dando del filo da torcere.

"Hey giovanotto, rispetta la fila!" gli intimò.

"Signora, la sto rispettando! C'ero prima io cazzo!"

"Modera i termini brutto scapestrato!" La vecchietta prese a tirare borsettate ad Axl che cercava inutilmente di difendersi con una scatola di cereali che aveva in mano. Corinne intanto se la rideva.
Finito di litigare con la vecchietta e finita la spesa uscirono dal supermaercato, dopo aver pagato sotto insistenza di Corinne; fosse stato per Axl, si sarebbe portato tutto a casa, carrello incluso, senza pagare niente. Per fortuna, la ragazza ebbe la meglio.
Quando arrivarono a casa iniziarono subito a sistemare la roba.

"Certo che potevi pure aiutarmi con la vecchietta eh!" disse Axl.

"HAHAHA Mi è sembrato che te la cavassi egregiamente, fronteggiandola con quella scatola di cereali... Proprio come i cavalieri medioevali!"

"Ma vedi di smetterla di prendermi per il culo ok!?"Axl mise il broncio.

"Daiiiiiiiiiiiii, ma belle carotte, non mettermi il broncio!" Lei allora gli fece gli occhi da cucciolo e la carota non riuscì a resistere. Le sorrise e la abbracciò.

"Sai, adoro la tua errrrrrre moscia! Carrrrrrrrrrotte!"

"Ecco, ora smettila tu!"

"Non riesci a tenermi il broncio, lo sai!" disse lui, guardandola negli occhi, mentre un sorrise sghembo gli si piazzava sulla faccia.

"Imbècile!" gli rispose Corinne, facendogli una linguaccia. Era vero: non riusciva a tenere il broncio ad Axl.

Finalmente avevano sistemato la spesa e si stesero sul divano.

"Dai, insegnami un poì di francese... Dai,dai,dai,dai!"

"Ok,ok. Allora, ripeti dopo di me: je suis Axl et je suis une petit carotte."

"Je suì Axl e je suì un petit carotte!" Axl era talmente concentrato a proncunciare correttamente quelle parole che non si era reso subito conto di cosa stesse dicendo. Poi ci riflettè su e disse:"Ma ancora con sta storia?!"

"HAHAHAHAHA, scusa non ho resistito! Comunque, non hai una brutta pronuncia; un po' stentata,ma si può migliorare."

"E come si dice tipo mi piaci?"

"Je vous aime"

"Ok allora, je vous aime!"

"Bravoooooooo! L'hai detto beneeee!" Corinne evidentemente non coglieva ciò che Axl voleva farle capire.

"Hey baguette, io dico sul serio!"

"Non capisco..."

"Je vous aime! Andiamo, te lo dico pure in francese, come fai a non arrivarci?!"

"Oh tu... Aaaahhhh!" Finalmente la ragazza aveva capito "Alors embrasse moi!" sorrise maliziosa.

"Cioè?" Axl la guardava confuso.

Lei si avvicinò a lui. Erano a pochi centimetri l'uno dall'altra, e lei gli sussurrò :" Allora baciami!"

E così fece lui.





Ma rieccomiii quiiii! Scusate per il ritardo, ma in sti giorni l'ispirazione era proprio a zero .-. Oggi è venuta fuori sta roba e spero vi piaccia. Oh io non so il francese e Google Traduttore non è sempre affidabile quindi correggetemi pure se trovate qualche errore, mi scuso già da ora. Beh, ringrazio come al solito tutte le favolose che recensiscono ma anche chi legge in silezio. Bom, adieu! ;D Smur__





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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Watch out boy!

 
Le cose stavano andando davvero bene per me in quel momento: avevo Duff, avevo la band,vivere a Los Angeles era veramente fantastico e anche a scuola le cose procedevano bene. Stavo tranquillamente camminando per la Sunset Boulevard quando incontrai quell'idiota di Daniel, l'amico del figlio del compagno di mia zia(tipica frase da telenovela). Affrettai il passo cercando di nascondermi con i capelli ma l'imbecille mi notò purtroppo.
 
"Jessica! Heyyyy! Jessica!" urlò.
 
"Oh, scusa non ti avevo visto." mentii
 
"Senti, io volevo scusarmi per l'altra sera, per quello che ho detto; credo che ci siam lasciati un po' trasportare dalla rabbia del momento." Quel tipo era super viscido!
 
"Se ti aspetti che io mi scusi per quello che ho detto... Beh, aspetta e spera bello! Credo fermamente in quello che ho detto, e non me lo rimangio per niente al mondo!"
 
"Andiamo, non potremmo semplicemente... Ricominciare da capo?!"
 
"Non credo proprio. E ora, se vuoi scusarmi..." Feci per andarmene ma lui mi prese il polso. "Lasciami. Subito." sibilai.
 
" Se no che succede?"
 
"Continui a sottovalutarmi?!" La sua presa continuava a farsi sempre più stretta, e iniziava a farmi male; così, senza pensarci due volte, gli tirai una bella ginocchiata nei paesi bassi, sotto gli occhi sbigottiti di alcuni passanti.
 
"Brutta troia!"mi urlò contro. Daniel era sbiancato e si teneva dolorante le sue parti basse.
 
"Gira al largo,stronzo!" dissi e me ne andai. Non ero una violenta generalmente, ma fanculo nessuno può permettersi di mettermi le mani addosso!
 
Una piccola folla si era raccolta attorno a Daniel, e mentre me ne stavo andando riconobbi Tommy, quel batterista che se la faceva con Anna, che vedendomi mi disse:"Piccola, ricordami di dire a Duff di stare attento ai suoi gioelli." Non so perchè, ma quel ragazzo mi piaceva.
 
"Hahaha! Sì,credo sia una buona idea! Hahaha!"
 
"Allora, mi faresti un po' di compagnia? Senza distruggermi le parti basse, si intende..." mi propose lui sorridendo dall' alto della sua altezza. Perchè dovevo essere l'unica nana?!
 
"Ma sì dai... Ma non ti prometto niente, riguardo alle parti basse... HAHAHA!"
 
"Ma quindi tu sei la sorella di Anna?" mi chiese dopo un po' che camminavamo.
 
"Sorellastra! Sono la fottuta sorellastra! Dico sul serio amico, come fai a stare con lei?!" lo guardai schockata.
 
"Beh, diciamo che mi offre delle... Valide motivazion.... If you know what I mean..." mi guardò malizioso. 
 
"Sì, credo di aver capito... Ah, tipico di voi ragazzi!"
 
"Hey, tutti abbiamo degli ormoni e dei... Bisogni da soddisfare." rispose tranquillamente.
 
"AHAHAHA Oddio Tommy, mi fai morir dal ridere!"
 
"Potrei offendermi!"
 
"No,no... è un complimento! HAHAHA" 
 
Continuammo a passeggiare allegramente in giro per Los Angeles, entrando nei negozi di lusso della Rodeo Drive per spaventare i clienti e fancedo acquisti sfrenati nelle bancarelle più vintage.
 
"Ma dimmi un'altra cosa... Tu e Duff...?" iniziò lui mentre uscivamo da un negozietto.
 
"Sei una cazzo di pettegola! Comunque Sì,stiamo insieme!"
 
"Ti giuro, non ho mai visto McKagan in questo stato... Dovresti vedere com'è quando parla di te! Gli occhi gli brillano e poi ci racconta certi sogni che si fa che son veramente vietati ai minori!" 
 
"Non posso credere che racconti in giro queste cose! " lo guardai allo stesso tempo alterata e divertita. 
 
"Beh, io e lui ci conosciamo da parecchio, e tra ragazzi è normali raccontarsi le...Ehm... Esperienze. E, babe, da quello che mi ha raccontato devi essere proprio forte a letto."
 
"No, non è normale. Ci tieni alle tue parti basse vero?! Quindi smettila di farti seghe mentali su di me." 
 
"Mentali?!" sorrise malizioso.
 
"Maniaco. Cavolo, ho fame!"
 
"Uh, sì anche io... Andiamo al giapponese?"
 
"Sìììììììììì,adoro il giapponese!"esclamai battendo le mani e saltellando come un'esaltata.
 
"Tu non sei normale. Andiamo ragazzina!" mi disse mettendomi un braccio intorno alle spalle. Braccio che ritirò subito dopo aver visto la mia occhiata. 
 
Intanto Anna aveva visto i due dirigersi insieme verso il ristorante giapponese e, nella sua mente diabolica, aveva già in mente come distorcere la realtà a suo favore.



Hello peopleee! Cavolo, questo capitolo è stato come un parto, e mi fa un po' schifo in realtà, però spero che a qualcuno piaccia comunque:) Col prossimo capitolo inizierò a movimentare un po' le cose, per non rendere sta storia troppo noiosa. Ringrazio tantissssssimo tutti quelli che leggono, recensicono e seguono questa mia follia che non so dove mi porterà HAHAHA Bene, alla prossima folks! Smurf__

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Mean plans and Drunkenness...
 
Due settimane prima..
 
Anna
 
Frank continuava ad assillarla:da quando aveva messo piede all'azienda Anna si era sempre ritrovata questo omuncolo tra i piedi; non era neanche brutto ma era insignificante. Qualche giorno dopo essere arrivata all'azienda, Frank le aveva subito confessato di aver avuto un colpo di fulmine, e che non pensasse altro che a lei. Sul momento lei l'aveva rifiutato malamente, ma lui continuava a venirle dietro e pensò che, alla fine, avere uno schiavetto non fosse così male.
 
Ora...
 
E avere uno schiavetto non era per niente male! Frank la accompagnava a far shopping,le portava le borse, svolgeva gli incarichi che lei non aveva voglia di fare, il tutto senza che lei facesse niente in cambio. Anche perchè lei aveva ancora quella mezza tresca con Tommy. Dal momento in cui Anna aveva visto Tommy e Jess dirigersi insieme al giapponese non aveva pensato ad altro che ad architettare un piano diabolico. E visto che aveva a disposizione uno schiavetto, perchè non usarlo?!
 
Quel giorno Anna disse a Frank di incontrarsi in un bar,al Kathy's.Secondo Anna era un locale in cui regnavano le lava lamp,il rosa,i fiori e in cui risuonavano solo sdolcinatissimi brani d'amore.Era un locale adatto alle coppiette.Una cosa - molto probabilmente l'unica cosa - che la accomunava a Jess era che neanche lei impazziva per il romanticismo..in fondo erano sorellastre,in qualcosa si dovevano pur somigliare,no?Però del resto,quel locale l'aveva scelto per un motivo:era pieno zeppo di posticini appartati dove poter parlare con discrezione.Quando lei arrivò,vide Frank in fondo al locale.Era lì prima di lei?Wow,deve essermi proprio devoto,pensò la ragazza.Non appena la vide,la salutò da lontano con un cenno della mano,aveva uno sguardo adorante stampato sul volto,il che la fece sentire inaspettatamente felice.Ma durò un attimo.Anna attraversò il bar a grandi passi,attirando qualche occhiata per via del suo formoso fisico accentuato dai suoi vestiti attillati,i cui vivaci colori non si facevano di sicuro ignorare.Non appena raggiunse Frank,lui parve letteralmente illuminarsi,splendere di un'allegra felicità.Rosso in volto,gli occhi azzurri del collega rimbalzavano come palline da tennis sul corpo avvenente della giovane donna,squadrandola da capo a piedi senza riuscire a soffermarsi su nessuna parte in particolare.
 
"Ciao,Anna!Come sei bella oggi!Anche se del resto lo sei sempre.. "lui prese a guardare per terra,mentre lei sospirando,si sedeva.Dopo minuti buoni,Frank fissava ancora il pavimento.
 
"Ehi caro,ti interessano più le tue scarpe che io o sei solo timido?Su,alza il viso dai!"
 
Gli sorrise con pazienza,incoraggiandolo.Le obbedì.Anna non aveva mai visto qualcuno guardarla così nella sua vita.Quell'espressione così sincera e fedele,la fece sentire in colpa per il fatto di sfruttarlo sempre ed ingratamente.Ma era fatta così.E a lui stava bene.Ciò era incredibile,dato che la maggior parte della gente la odiava.Quasi perdendosi nei suoi occhi chiarissimi dell'uomo,Anna aveva quasi dimenticato il motivo per cui lo aveva chiamato lì.Si ricompose e gli parlò con tono deciso.
 
"Allora,tesoro caro,c'è una cosa di cui dovrei parlarti seriamente.. " Frank deglutì a stento,
quell'espressione che racchiudeva tutto il suo amore per lei divenì tutt'un tratto molto tesa.
 
"D-dimmi" balbettò lui,facendo nascere una lieve 'increspatura sulle labbra di lei.
 
"Tranquillo,mica ti mangio!O forse sì.. "Anna si leccò il labbro.Frank inspirò profondamente.
 
"Comunque..."lei appoggiò i gomiti sul tavolino,la mano destra sotto il mento.
 
"Mi chiedevo se conoscessi le Hell's Roses.. "Lui annuì,lei gli porse la mano libera.
 
"N-non è quella band di sole ragazze rockers che ultimamente stanno andando forte??"
 
Anna si trattenne dallo sbruffare.Non riusciva a mandar giù il fatto che lei avesse successo.
*Calma Anna,stai calma*
.
"Sì,sì proprio loro,ci hai azzeccato!..Hai presente Jess,la cantante?Vedi lei è la mia sorellastra.."disse Anna con tono aspro.Frank sgranò leggermente gli occhi dalla sorpresa.
 
 "Ma non è splendida come te però.. "afferrò insicuro la mano che Anna gli aveva teso poco prima.*Perchè il mio cuore batte così forte?*Si chiese lei.*Ok,basta.Jess.Jessica Bonnelli.Solo su di lei e sul rovinarle definitivamente la vita ti devi concentrare,Anna,e basta.*
 
 "Beh ecco,vorrei che mi facessi un favore.. "disse con voce supplichevole.Lui la ascoltava,
concentratissimo.
 
 "Devi avvicinarti a Duff,il ragazzo di Jess.E' il bassista dei Guns N' Roses."
 
 "Ah,il tipo alto con la tinta bionda?Lo conosco,lavora al Bob's!....Dopo essermi avvicinato a lui,che devo fare?"
 
"Ottieni più informazioni possibili sul suo rapporto con Jess e in cambio.."Anna si avvicinò tantissimo al viso del suo collega,tanto da farlo trasalire."In cambio..ti farò tante cosucce che sono sicura ti piaceranno.. "gli surrurrò sensualmente nell'orecchio,posandogli la mano sul cavallo dei pantaloni.Era già duro in quel momento,
figurarsi se lo avessero fatto!Ma lei decise di sfruttare la sua eccitazione a suo favore.Frank sudava leggermente,flebili tremiti gli percorrevano il corpo.Dio,come la desiderava.
 
 "L-lo farò."si arrese lui,pronuciando queste parole con un filo di voce.
 
 "E' questo quello che volevo sentire.Bravo il mio bambino."Anna gli morse la punta dell'orecchio e poi la baciò.Era fatta.
 
Duff
 
Duff stava tornando a casa dopo una faticosa giornata di lavoro,ed era abbastanza scazzato. Aveva litigato con Nancy,l'altra barista,perchè lei non faceva mai niente,se ne stava sempre lì al telefono e a Duff toccava pulire tutto il locale da solo.Che stronza.A casa,trovò tutti i Guns in salotto.
 
"Oh Duff! Finalmente!Pensavamo che ti fossi perso per strada!" esclamò Axl con un sorriso a trentadue denti.
 
"Rose,non iniziare che sei l'ultimo che può parlare in quanto a ritardi!"
 
"Nervosetti eh!? Cos'è,la piccola Jess ti lascia in astinenza?!Quella donna sa essere micidiale,a volte" sorrise sghembo Axl. 
 
"Rose. Non. Iniziare!" Duff non aveva proprio palle di starlo a sentire.
 
"Smettila Axl, non vedi che è ha i coglioni girati!?" Meno male che c'era Izzy. Se non fosse stato per lui, molti degli screzi che nascevano ogni tanto nella band sarebbero finiti in rissa; anche se, conoscendoli, dopo qualche botta sarebbero andati tutti a farsi una birra insieme, e amici come prima. Funzionava così tra loro.
 
"Se se,come vuoi. Comunque,parlando di cose serie: domani abbiamo il concerto al Roxy e deve essere tutto perfetto!"
 
"Lo sarà Axl, siamo i Guns n' Roses cazzo!" Steven era sempre il più entusiasta di tutti, quello che vedeva sempre il lato positivo.La sua presenza rallegrava la band.
 
"E la scaletta?" chiese Duff,mentre sorseggiava la sua amata birra.
 
"Oh già, a questo proposito... Faremo la solita scaletta,  ma aggiungeremo Hair of the Dog, dei Nazareth" *Merda e sta roba da dove salterebbe fuori?*Si chiese il bassista.
 
"Scusa, e quando l'avresti deciso!? Non l'abbiamo neanche mai provata cazzo!" Duff odiava quando Axl aveva questi colpi di testa, e la giornata faticosa lo portò ad ingigantire la cosa.
 
"La proviamo domani,prima di andare al concerto..." disse semplicemente il cantante.
 
" Cazzo Axl perchè vuoi complicare le cose!? Domani potrebbe essere il nostro concerto più importante, potrebbe esserci qualche discografico in mezzo al pubblico e, l'hai detto anche tu, deve essere tutto perfetto quindi perchè suonare una canzone che non abbiamo neanche mai provato?!" saltò su Duff. Gli altri Guns lo guardavano sbigottiti, ma aveva ragione.
 
"Cazzo McKagan, te ne avrei parlato se non fossi sempre in giro con Jess!" Duff lo guardò in cagnesco.Era stanco delle merdate di Axl.Decise che quella conversazione doveva finire lì.
 
"Fanculo Axl ok?!" sbottò Duff,non riusciva più a reggere la tensione: prese il suo chiodo e uscì diretto chissà dove.
 
Dopo un po' che vagava senza meta,Duff decise di entrare in un bar e affogare i dispiaceri nell'alcool; li avrebbe volentieri affogati con la compagnia di Jess, ma non l'aveva trovata a casa e quindi una buona birra era quello che ci voleva. Fosse stata solo una! Duff aveva decisamente alzato il gomito e, dopo un po', il barista si era rifiutato di servigli altro alcool e gli aveva chiesto il conto.
 
"S-solo...Uun aattimo amicooo che trovo il... Ffottuto...P-p-portafoglio!" biasciò il biondo.
 
Cercò nelle tasche del chiodo, dei jeans e pure negli stivali ma del portafoglio neanche l'ombra.
*Merda.Che situazione idilliaca!*
 
"Senti bello... Non è che potreiiii pagarti u-un'altra volta?!"
 
"No. Devi pagare. Ora."
 
"Ma andiamooooooo non ho il portafoglio, l'ho lasciaaaaato a casa cazzo!"
 
" E allora chiamo i carabinieri" il barista stava prendendo il telefono e sembrava veramente intenzionato a chiamare i carabinieri*.No cazzo,gli sbirri no!* Non aveva palle di sentire la paternale di quei cazzoni in divisa.
 
"Dai non fare lo stronzo, porca puttana!" urlò Duff.Ingraziarsi le persone da ubriaco non era di certo il suo forte.
 
"Signori,signori. non c'è bisogno di scaldarsi. Ecco qua, pago io il suo conto." Il bassista lo guardò dubbioso ma poi prese la banconota che quel tipo gli offriva.
 
"E tu chi cazzo saresti?!" Chiese Duff, sbigottito dal comportamento dello sconosciuto.Aveva dei gran bei occhi azzurri e un sorriso enorme.*Cosa,McKagan,adesso ti fai fantasie anche sugli uomini?Allora sei messo bene.*
 
"Frank, piacere.... Tu sei?"
 
"Michael... No Duff! No, Michael! Oh chiamami come ti pare!" Duff praticamente non si reggeva in piedi.
 
"Ok Duff. E senti come mai sei ridotto così? La tua ragazza ti fa impazzire?!"
 
"Oh no amico, la mia ragazza è l'ultimo dei miei problemi." Così Duff iniziò a raccontare a Frank il litigio con i Guns, e poi gli parlò di Jess, la sua amata Jess. "Cavolo, con lei sto cosììììì bene. Quando sto con lei non ho bisogno dell'alcol nè di niente, potrei anche stare in astinenza per tutta la vita, ma ho bisogno di stare con lei; ma stasera non era a casa e quindi son ricascato nella mia fottuta dipendenza... Lei mi migliora..." sospirò Duff. "Sai, credo di essere fottuto. Mi son innamorato, e sono innamorato perso. Me lo diceva sempre mia madre: vedrai Michael, un giorno troverai una ragazza che ti farà battere veramente il cuore, che ti farà innamorare e quella sarà la volta buona che metterai la testa apposto. E io le dicevo: Mamma non dire cazzate, non mi innamorerò mai. E invece aveva ragione, quella santa donna!" Duff era così ubriaco che neanche si accorgeva di quel che diceva, e a Frank non poteva andare meglio, visto che non aveva fatto nessuna fatica per ottenere le informazioni che gli servivano.Duff si sentiva strananamente in sintonia con l'uomo.Restarono ancora per un po' al bar, poi, quando Duff fu di nuovo in grado di camminare( anche se malamente) i due si salutarono.
 
"Grazie amico, per avermi ascoltato!..Ah e anche per il conto!" gli disse Duff dando a Frank una pacca sulla spalla.
 
"Di niente. Ci si vede!" Non vedeva l'ora di vedere Anna.
 
Così il biondo bassista tornò, in qualche modo, sano e salvo a casa. Si diresse in camera sua, e già pregustava il momento in cui si sarebbe svaccato sul letto e si sarebbe fatto una bella dormita. I suoi piani andarono a farsi benedire quando vide Axl, seduto sul suo letto, che probabilmente lo aspettava.
 
"Hey Duff!"
 
"Hey, A-axl!"
 
"Sei ubriaco?!" gli chiese il rosso dopo che sentì Duff biasciare un saluto sconnesso.
"Ti crea problemi per caso?!" lo sfidò il biondo.
"Naaah, sai che novità! Comunque, volevo parlare di quello che è successo prima... Non avrei dovuto dirti quelle cose, e tirare in mezzo Jess... E per la canzone..."
 
"Senti, Axl amico, lasciamo perdere ok?! Siamo i Guns N' Roses e quella canzone verrà benissimo anche se non l'abbiamo mai provata. Solo, dormiamo adesso!"
 
Axl sorrise e abbracciò Duff. Duff non era molto contento della situazione, ma la testa gli scoppiava e aveva un sonno tremendo, e quindi decise di mettere da parte l'orgoglio e si fiondò sul letto amato,scansando Axl bruscamente con un rapido gesto della mano.
 
''Gentile come sempre,cazzo!'' scherzò il rosso,alzandosi dal letto dell'amico.
 
''Senti chi parla'' ribattè Duff,la sua voce risuonò ovattata,perchè aveva la faccia affondata nel cuscino.Scivolò quasi immediatamente nelle braccia di Morfeo.Il rosso era fermo sulla porta e lo guardò per qualche istante e sentendo quanto casino faceva Duff,non potè fare a meno di farglielo notare.
 
 ''Cazzo,come russi,McKagan!'' disse,ridendo.Axl non poteva far a meno di sputtanarlo,era troppo divertente.
 
'' Sfotti sfotti p-pel di carota'' biascicò Duff nel sonno.Anche se non lo vedeva,Duff era certo che prima di uscire dalla sua stanza,Axl gli aveva di sicuro fatto il medio.





Hehehe pensavate fossi sparita eh?! E invece no! HAHA Comunque devo dire una cosa molto importante: questo capitolo è frutto di una collaborazione tra me e la mia amica Elena, infatti l'incontro tra Frank e Anna e il dialogo finale tra Duff e Axl sono opera sua e ha pure aggiunto qualcosina anche nel resto del capitolo; e poi è lei che mi ha dato le idee per il capitolo 25 e 26 che posterò in questi giorni quiiiiiiindi, diciamo tutti un mega GRAZIE  a Elena perchè senza di lei sarei rimasta bloccata ancora per un bel po' di tempo. LOVE YA GIRL! **
E poi ringrazio anche quelle che leggono e recensiscono ,siete fantastiche :D
Bene, dopo questo mini-poema posso anche andarmene. Recensite questo capitolo dai, son curiosa di sapere che ne pensate! ;D
Alla prossima, Smurf__

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Bipolar love.
 
Jessica
 
Tommy era un vero spasso, una cosa assurda! Ci provava spudoratamente con tutte le cameriere e io non potevo fare a meno di ridere come un'diota. Il pomeriggio io e le ragazze ci eravamo rinchiuse in sala prove, a suonare come matte, perchè a breve avremmo avuto un altro importante concerto. La sera la passai a casa di Roxy, a raccontarci gli ultimi gossip sui rispettivi fidanzati.
 
"Ma hai capito Mr. Coppola!" esclamai dopo che finì di raccontarmi di come lui si fosse, un po' maldestramente, dichiarato.
 
"è stato così carino! Dovevi vederlo, era tutto rosso e spettinato ed era seriamente convinto che ci provassi con l'altro commesso, e io mi divertivo troppo in quella situazione."
 
"HAHAHA immagino cavolo, anche a me piace far ingelosire Duff qualche volta... HAHAHAHA"
 
"Siamo cattivissime! A proposito... Come va con lui?" chiese poi lei.
 
"Bene."risposi tranquilla.
 
"Bene?! Solo bene?! Dopo che io ti ho raccontato tutta sto popò di roba su me e Izzy tu mi dici solo "bene"?!" ribattè Rox shockata.
 
"HAHAHA okok..." e cominciai a raccontarle della giornata che io e Duff abbiamo passato al lago.
 
"Chi l'avrebbe mai detto che Jess avesse un lato dolce e romantico?!" 
 
"Finiscila idiota! HAHAHAHA" 
 
Il giorno dopo a scuola ero distrutta, perchè io e Rox eravamo andate a letto veramente tardi e Slash dovette svegliarmi più volte nel corso delle lezioni. Quando uscii però mi trovai davanti Duff, e mi svegliai di colpo.
 
"DUUUUUUUUUUFFF!!" Urlai, correndogli incontro e saltandogli in braccio.
 
"Jess amor de mi vida!" mi disse lui baciandomi appasionatamente. 
 
"Hey,hey,hey trovatevi una stanza o andate in macchina, visto che ne avete già usufruito!" commentò Steven con una faccia disgustata.
 
"Non ci credo, l'hai detto a tutti?!" 
 
"You know Jess, dopo qualche bicchiere Mr. Pisello Pazzo McKagan diventa molto locuace!" intervenne Slash.
 
"Silenzio cazzoni! Ora io e la mia Jess ce n'è andiamo. Addio." Mi fece scendere e insieme ci dirigemmo verso casa mia. Duff era strano.. C'era qualcosa che non andava in lui... Dovevo indagare.
 
"Amore che hai?!" gli chiesi mentre eravamo entrambi distesi sul divano, abbracciati.
 
"Niente è che... Ah! L'altro giorno ho litigato con Axl, lavoro il triplo per pagare le fottute bollette e i ragazzi son sempre più tossici, spendono quasi tutto in roba! Non dico di essere un santo, ma cazzo dobbiam pagare l'affitto, la sala prove, la strumentazione.. Oddio, babe non so cosa farei senza di te e senza la musica...Non sarei niente..." e mi baciò teneramente,abbracciandomi stretta stretta. 
 
Rimasi molto colpita da quelle parole; Duff era sempre stato il più romantico tra i due(vedi giornata al lago) ma cavolo, non l'aveva mai vista così abbattuto. Non potevo lasciare che il mio ragazzo si facesse questo.
 
"Signor coglione McKagan, mi faccia il favore di ripigliarsi e smetterla di parlare merdate!" 
 
Nella testa ossigenata di Duff
 
Adorava la sua ragazza. Chi altro poteva dire una frase del genere e sembrare comunque sexy?! Duff affondò la sua testona bionda sulla spalla della sua ragazza e inspirò il suo dolce profumo, che gli fece venire in mente pensieri poco casti... L'avrebbe potuta stendere su una qualsiasi superficie stabile e... Beh... You know what he means. 
Sul più bello, quando anche il suo amichetto lì sotto si svegliò, Jess gli tirò un calcio nelle palle. *Porca puttana che male!* Il biondo, che era steso sopra di lei, cadde dal divano. *Cazzo, adesso ho capito perchè Tommy mi ha avvertito di salvaguardarmi il patrimonio genetico*
 
"Merda,Jess vuoi farmi diventare femmina?! Che è, non posso neanche abbracciarti?!" 
 
"Ah sì?! Solo abbracciarmi?! Il tuo amico la pensava in un altro modo..." *Mi legge anche nel pensiero... Anche tu pisello, potevi startene buono?!* 
 
"Baby, lo sai che io ti voglio sempre... Non condannarmi per questo!" Duff tentò di alzarsi e mentre lo faceva,un gemito di dolore gli uscì involontariamente dalla bocca.Non appena fu ritornato dal mondo dei morti,Jess gli si avvicinò e lo baciò con forza,tirando per la cravatta nera che portava su una camicia mezza sbottonata dal colore acceso.
 
"Che sei,cazzo,Bipolare?!Prima mi sfondi l'asta della bandiera americana e poi reclami l'attenzione del soldato che la issa tutto stremato dalla guerra?"Duff le prese il viso tra le mani e la penetrò con un sguardo intenso,tanto che ebbe paura di farla sciogliere e ritrovarsela sul pavimento della cucina come i resti di una birra lasciata sul sole troppo tempo.
 
"Per me non sei come gli altri cazzoni che incontrato nella mia vita, per questo ti ho dato tutto di me... Letteralmente! Hai talento,testa di banana!Quindi smettila di piangerti addosso, muovi il bellissimo culo che Dio ti ha donato e fai qualcosa invece di lamentarti!"
 
Duff rimase scosso dalle forti parole della ragazza. Caspita, se era una dura!
 
"Mi merito una bella birra ora, non credi?! Dopottutto ho adempito ai miei doveri di psicologa..." lo guardò furba.Lui sorrise e la baciò con passione.
 
"Lo sai che mi fai impazzire, honey?"Erano fronte contro fronte.
 
"Più ti lascerai trascinare da me, più diventerai matto!" sorrise contenta. Lei avrebbe potuto portarlo ovunque,che lui si sarebbe lasciato travolgere da quell'italiana con le palle senza ripensamenti.
 
"Se sei tu a guidarmi girl,ti seguirei fino a bruciare nelle cocenti fiamme dell'inferno. "
 
"Uuuuhh Slash ha ragione, sei proprio una checca! Sei tu la donna in questa relazione allora?!"
 
"é solo colpa tua!"si fermò a guardarla.
 
"Possiamo portare le nostre favolose chiappe al bar, prima che chiudano tutti?! Oh ma lo sai che abbiamo dei sederi veramente splendidi io e te..."
 
"HAHAHA Andiamo, Miss Culo Perfetto!" 
 
Conclusero la conversazione e si avviarono al bar.*Cosa farei senza quellaquesta nanetta bipolare? *Si disse,sorridendo tra sè e sè.




Credits time: questo capitolo è ancora frutto di una collaborazione tra me e la mia amica Elena, e tante battute son state scritte proprio da lei! ;D Beh è un capitolo un po' di passaggio, ma nel prossimo ne vedremo delle "belle"! A presto ;D Smurf__

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


And everytime you think you know just what you're doin', that's when your troubles exceed!
 
Frank
 
Frank suonò alla porta del suo amico e aspettò che questo gli aprisse. L'amico in questione era un ragazzo ben piazzato, alto e muscoloso, e aveva anche la fama di essere un attacca-brighe. In pratica, l'uomo perfetto per Frank. 
 
"Frank!? Hey che ci fai qui?!" esclamò Phillip.
 
"Phillip! Che bello vederti! Senti sono qui perchè devo chiederti un favore..." 
 
"Certo. Ma entra prima dai, che ci beviamo qualcosa!" Phillip lo fece accomodare nel suo appartamente che era abbastanza carino per uno che non si capiva bene da dove prendesse i soldi: era un monolocale, situato non in una bellissima zona di L.A., molto luminoso e arredato giusto con i mobili essenziali.
Si sedettero nel piccolo terrazzo dell'appartamento di Phillip e iniziarono a parlare.  Frank gli raccontò brevemente il piano di Anna e alla fine gli chiese:" Ed ecco quello che voglio che tu faccia: dovresti scatenare una rissa con questo Duff, non so come, sei tu il maestro in questo, e la devi scatenare nel suo bar, durante il suo turno di lavoro... Ovviamente avrai qualcosa in cambio!" 
 
"Questo e altro per te, Frank. Dopotutto, mi hai salvato il culo più di una volta." sorrise il ragazzone.
 
"Bene,allora siamo d'accordo:fai scoppiare questa rissa e fa in modo che sia Duff ad inziarla, così da essere licenziato e... Vestiti bene!" Finito questo discorso i due parlarono ancora per un po', Frank gli racconta di Duff e Jess, e poi i due si salutano dandosi appuntamento per il giorno seguente sempre all'appartamente di Phillip. 
 
Duff
 
Duff stava decisamente meglio dopo la giornata con Jess:quella ragazza era la sua droga, senza controindicazioni però. Quindi era abbastanza tranquillo quando si diresse al lavoro. *Spero solo che quella cretina di Nancy si sia data almeno un po' da fare sto pomeriggio. Ah cavolo, se non fosse stata la cocca del capo probabilmente l'arvei già mandata a cagare un paio di volte. Lei e le sue tette enormi!Ci credo che Bob si rincoglionisce quando parla con lei... Dovrei farmi crescere un paio di tette... Sembrano utili! Jess le usa sempre quando vuole avere sconti sugli strumenti o altro, si abbassa un po' la maglietta e il gioco e fatto,sconto assicurato! Ah,donne...*  Questi erano i pensieri intelligenti e sensati del biondo(che forse aveva esagerato con la tinta quella  volta...) mentre si dirigeva al bar, quella sera. Stranamente, Nancy aveva pulito il locale. Le ore scorrevano tranquille, tra una chiacchiera con i clienti e l'altra. 
Ad un certo punto, un uomo ben vestito entrò nel bar. *Che ci fa qua uno vestito così?!* pensò Duff. Il Bob's non era certo un locale per un uomo in giacca e cravatta, ma si sa, a volte anche gli uomini d'affari vogliono trasgredire un po'.
 
"Salve,cosa le porto?" gli chiese Duff.
 
"Un Jack Daniel's" rispose il misterioso uomo. Appena Duff ebbe finito di versargli il Jack, quello esclamò:"Ma io ti conosco... Tu suoni nei Guns N' Roses!" 
 
"Tu...Ehm,volevo dire, lei ci conosce?!" Duff era interdetto.
 
"Oh sì, la mia sorellina è pazza di voi! E dammi del tu. Mi chiamo Phillip!"
 
"Duff!"
 
"E se non sbaglio esci con la cantante delle Hell's Roses..." Ma cos'era una rivista di gossip?!
 
"Si...Stiamo insieme..."Sorrise tiimido il bassita.
 
"Cazzo amico, mica scemo sei! Quella lì è una gnocca pazzesca, me la farei dovunque..." 
 
"Hey attento a come parli!" Duff iniziava a scaldarsi. Ok, era contento che la sua ragazza fosse una figa da paura e che quando gli altri la guardavano lui potesse dire -è mia- ma così era un po' troppo.
 
"Rilassati man! Era un complimento! Ma pure lei non dev'essere tanto stupida, l'ho vista in giro con il batterista dei Motley Crue, e credo tu sappia che fama ha quel ragazzo... Si tratta bene la ragazza!"
 
Fu un attimo. Duff colpì l'uomo che cadde a terra. Questo si rialzò e colpì Duff di rimando. I clienti li fissavano sconcertati e tra questi si fece largo Bob.
 
"Che cazzo sta succedendo?!"
 
"Questo pezzente mi ha tirato un pugno!" urlò Phillip.
 
"Duff, ma si può sapere che diavolo ti prende?!" gli urlò contro.

"Mi ha provocato!"Duff si tamponò il labbro con la maglietta.
 
"Ok McKagan sai che ti dico?! Sei licenziato! Non voglio più vederti!" Bob lo congedò così  e poi prese a scusarsi con Phillip.
 
*E  adesso? Come cazzo faccio ora eh?!* Duff si sarebbe volentieri preso a pugni, invece fece la stessa cosa della sera prima: andò a sbronzarsi.
 
Alcune ore dopo...
 
"I aaaaaaam an antichriiiist! I aaaaam an anarchiiiiiiiist!"
 
 Duff, con una birra in mano, stava tornando a casa. Era mezzanotte ed era veramente ubriaco... Troppo anche per i suoi standard. E cantava. 
 
"Don't knooooow what I waaaaant but I know how to get iiiiiiit!" 
 
 Non c'era molta gente per quella strada in cui stava camminando, ma attirava comunque qqualche sguardo. 
 
" I WANNA DESTROYYYY THE PASSERBAY 'CAUSE IIIIIIIIIII WANNA BEEEEEEEEE AN ANARCHIIIIIIIIIIIST!" 
 
"Hey coglione! Vedi di tacere, c'è gente che cerca di dormire!" gli urlò un uomo da una finestra del palazzo dove vivevano i Guns.
 
"Ma vai a scopare, stronzo!" ribattè Duff.
 
Si ritrovò quindi solo in casa, perchè i vari Guns erano o con le rispettive ragazze o... Chissà!  Si ritrovò a pensare a Jess, alla merda di situazione in cui si trovava e fece quello che gli veniva meglio: scrivere una canzone.
 
How could she look so fine? How could it be she might be mine...
 
Se lo chiedeva spesso come una ragazza fantastica come Jess avesse deciso di stare con uno come lui, che a 18 anni era quasi un derelitto di uomo, un alcolizzato, un musicista squattrinato che non aveva altro da offrirle se non qualche canzone... E il suo amore, ovvio.
 
It's the story of a man, who work as hard as he can, just to be a man who stands on his own.
 
Aveva sempre lavorato,lui. Aveva sempre lavorato, fin da quando aveva 14 anni, perchè non voleva avere debiti con nessuno, non voleva dipendere da nessuno.(Strano da dire per un alcolizzato...)Non voleva che nessuno gli rinfacciasse mai niente. Ha sempre voluto vivere di musica, non avrebbe mai rinunciato al suo sogno.
 
But the book always burns, as the story takes its turn and leaves a broken man.
 
Ma la vita era una stronza a volte! La vita non sempre ti guarda in faccia, non guarda i tuoi meriti o le tue colpe; a volte capita di incontrare lo stronzo di turno che manda a puttane tutto.
 
Jessica
 
Nancy, l'altra barista che lavorava con Duff, mi aveva subito chiamata e mi aveva raccontato dell'accaduto. Non sapevo bene dove trovare Duff ma, dopo un po' che giravo per i bar, decisi di andare a casa sua... Tanto sapevo dov'erano le chiavi di riserva.
Lo trovai sul divano,una bottiglia di birra vuota e lo sguardo vuoto... Vitreo. Rimasi bloccata sulla soglia della porta. No,non di nuovo... Non il ragazzo che amo. *Concentrati Jess, lui è Duff!* Ma non potevano non tornarmi in mente le immagini di mio padre; l'avevo spesso trovato così o riverso per terra. Una lacrima mi sfuggì... 
 
"J-jessica?S-sei tu amoree?" Quando Duff parlò pensai che le ginocchia non mi avrebbero più retto. Era la stessa cosa che mi diceva mio padre quando lo aiutavo a rialzarsi e ad andare a letto. 
 
"Perchè?Perchè,Duff?" gli chiesi soltanto.
 
"Perchè io... Io sono così. Cosa credevi eh?! Sono un alcolizzato Je!" aveva uno sguardo inquietante e mentre parlava si era alzato(circa) e mi si stava avvicinando. Indietreggiai un po'... Una specie di riflesso incondizionato.
 
"Cosa c'è?! Hai paura di me ora?!" mi sfiorò la guancia con la mano.
 
"Non sei tu questo..."
 
"è qui che ti sbagli! Io sono così. Cazzo se sono così! HAHA!" iniziò a ridere istericamente.
 
Indietreggiai ancora...
 
"Dove vai?! Scappi da me?" mi afferrò per un braccio e ci ritrovammo vicinissimi. Sentivo il suo alito caldo dal sapore di alcol lambirmi la pelle. "C-credo di volerti... Ora."
 
"Beh io credo di no. E sai perchè?! Perchè se vuoi fare lo stronzo andando a ubriacarti in giro fai pure, ma non lo farai con me!" Ritrovai la mia sfacciataggine e mi liberai dalla sua stretta.
 
"Jess! JESSICA!" Lo sentì chiamarmi, ma ormai avevo già imboccato l'uscita da quell'appartamento e mi stavo dirigendo a casa. Calde lacrime uscivano dai miei occhi, contro la mia volontà... Io non piangevo mai... Tranne quella volta.
 
La prima cosa che feci quando arrivai a casa fu prendere la mia chitarra. La zia non mi chiese spiegazione quando mi vide entrare sconvolta in casa. La adoravo in questi casi, aspettava che fossi io a parlare.
 
You made me cry, you don't understand why; 
you don't know what I went through,tonight he reminds me of you. 
I don't cry, I never cry... Except for this time. 
 
Scrissi qualche frase e poi improvvisai qualche accordo. Quella canzone era l'unica cosa buona che quella notte avesse portato.
Duff, mio padre... Perchè tutti gli uomini della mia vita preferivano sempre l'acool a me?


Salve genteeeee! Scusate se non ho aggiornato o recensito tutto questo tempo ma sono in vacanza e non avevo internet;torno il 25 e forse durante questa settimana riuscirò a fare qualche altro sporadico aggiornamento;appena tornerò gli aggiornamenti torneranno ad essere regolari! Non odiatemi ma il peggio deve ancora arrivare :D *sonoperfida* Bom mi dileguo che è meglio,vado a nascondermi! HAHA Grazie a chi recensirà, love ya girls :D Smurf__

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Friends: you can't live without them!
 
Il giorno seguente stavo malissimo e quindi chiesi a mia zia di non andare a scuola. Lei acconsentì e passammo la mattinata a parlare, e le raccontai tutto quello che era successo la sera prima. Le feci sentire anche la canzone che avevo scritto e lei mi aiutò  a metterla appunto. Scrissi anche un'altra canzone.Quel pomeriggio decisi che le avrei fatte sentire alle ragazze. Cosa che appunto feci.
Il pomeriggio iniziammo a provare e,anche se ero uno straccio e mi sentivo una merda per via di Duff, diedi tutta me stessa perchè il rock n' roll era l'unica cosa che mi permetteva di andare avanti. Dopo aver eseguito la nostra solita scaletta, feci ascoltare alle ragazze le mie canzoni.

"Cazzo Jess sono splendide!" esclamò Kerrie.
 
"Davvero! Sistemiamo qualcosa e abbiamo le nostre prime canzoni..." aggiunse Amber.
 
"Grazie,ragazze! Son davvero contenta che vi piacciano!" dissi abbassando gli occhi.
 
"Jessica Bonelli, che succede?" come sempre, Roxy aveva capito che c'era qualcosa che non andava...
 
"Non ti seguo scusa..."
 
"Andiamo,si capisce lontano tre km che è successo qualcosa: le canzoni, te che sei così gentile... Insomma, sputa il rospo!"
 
Cedetti e raccontai alle ragazze tutta la storia. In quel momento realizzai di essere veramente fortunata, perchè avevo delle amiche come loro che mi avrebbero sostenuta sempre. Erano la mia famiglia. 
 
Anna
 
Anna stava uscendo dall'azienda dove lavorava e si stava dirigendo verso il solito bar, il Kathy's, per incontrarsi di nuovo con Frank. Era molto soddisfatta quella mattina perchè era riuscita a posticipare la sua partenza di due settimane, in modo da poter fare le cose con calma.
Camminava in fretta per le strade di Los Angeles nelle scarpe con i tacchi altissimi e si rese conto che fremeva all'idea di rivedere Frank. *Certo che fremo, voglio sapere le novità che ha da dirmi... è solo questo!* Si disse mentre entrava in quel locale così... Bah, rosa!
 
"Anna cara!" saltò su lui non appena la vide. 
 
"Ciao tesoro!" gli disse languidamente. Sapeva di avere in pugno quell'uomo e non faceva altro che provocarlo. "Allora, che dovevi dirmi di così importante?"
 
"Beh, Duff è stato licenziato e gira voce che lui e Jess siano in 'pausa' " Quell'uomo era così efficiente! 
 
"Oh Frank,sei fantastico!" Lei gli buttò le braccia al collo e lo baciò sulla guancia, per poi sussurrargli all'orecchio:"Fantastico come la ricompensa che ti spetterà... Abbi solo un po' di pazienza..." 
 
Frank si offrì di riaccompagnare Anna a casa, lei accettò di buon grado e insieme uscirono dal quel bar.
 
Duff
 
Duff era depresso. Ma che depresso, ultra-mega-super-incredibilmente depresso! Aveva mandato a puttane la storia con Jess, la ragazza che amava, non aveva lavoro e... Gli mancava Jess! Ma si vergognava troppo per andare a parlare con lei! Era incredibile: fino a qualche  giorno fa aveva tutto... E ora quasi niente, tranne i suoi fratelli Guns. Era felice che almeno loro ci fossero ancora, nonostante le varie litigate. A proposito di Guns, Slash ebbe un ruolo fondamentale quel pomeriggio per il povero ossigenato.
 
"Signori, il grande Slash è a casa!" il riccio entrò e lancio il suo zaino sul divano, proprio dove stava disteso Duff,sotto una montagna di cuscini. In casa non c'era nessun altro.
 
"Ma cazzoooooooo!"imprecò il biondo che era uscito dalla trincea di cuscini e si guardava confuso attorno.
 
"Mi aspettavo di essere accolto con più gioia..." 
 
"Mi hai appena tirato il tuo zaino sullo stomaco e prentendi anche che ti accolga saltellando?!" Tu hai problemi..."
 
"Oh no. Tui hai problemi. Con Jess. E con la vita in generale. Inizia a parlare...Ti conviene!" quando Slash si calava nella parte dello psicologo era inutile cercare di dissuaderlo. Si sedette sul divano difronte a Duff e si mise in attesa.E quindi anche al povero Duff toccò raccontare quella penosa storia.
 
"Lasciatelo dire man: sei un deficiente! Ma ti capisco..."
 
"lo so Slash, ma cazzo, non ce la faccio  a tornare da lei.."
 
 "Fai passare qualche giorno e poi parlaci ok? Ah sì, mi son trovato un lavoretto così dovremmo farcela ma... Hey! Cos'è questo?!" Slash si accorse che era seduto sopra un foglio un po'accartocciato, lo prese e lo esaminò. "è una canzone... L'hai scritta tu?"
 
"Fa' vedere..." Slash gli passò il foglio" Ah sisi, l'ho scritta l'altro giorno da ubriaco... Sì ma lascia perdere,non è granchè." Duff pensò di liquidare lì la cosa e poggiò nuovamente il foglio vicino a Slash."
 
"Taci. Il genio è a lavoro!" Il riccio corse a prendere la sua chitarra e si mise a improvvisare un assolo, e poi anche il resto della canzone. "Cantala, cantaci su!" lo incitò.
Duff iniziò a intonare le prime frasi, un po' a casaccio perchè non aveva pensato a una melodia; poi prese il suo basso e continuarono a suonare quella canzone finchè non fu almeno una bozza. 

 
"Direi che dobbiamo festeggiare!" Il chitarrista andò a prendere due birre e insieme i due amici brindarono. "Al Rock N' Roll, che ci mantiene in vita, e agli amici, che ci ricordano quanto siamo cazzoni!" decretò Slash.
 
"Cin!" Finirono di bere la loro birra in silezio e poi Duff aggiunse: "Grazie Slash... Di tutto,intendo!" 
 
"No te preocupes!" rispose l'altro facendogli l'occhiolino.
 
Alla fine Slash, con il suo modo di fare, era riuscito a sollevare un po' il morale di Duff.



Yee sono riuscita ad aggiornare! So che in questi ultimi capitolo mi son concentrata solo su Duff e Jess ma nel prossimo vedremo cosa succede anche con le altre coppiette... Ma i casini non son finiti qui! Hehehe!Grazie mille a chi legge e recensisce, per me il vostro parere è molto importante! Bom,alla prossima gente ;D Smurf__

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


Men: these strange creatures!
Roxanne

 
Le cose tra Izzy e Roxanne, nonostante tutto, andavano bene. Chiaramente c'erano spesso dei litigi, perchè il moro era molo geloso della ragazza che a suo dire gli avrebbe fatto mettere la testa apposto e non voleva nemmeno considerare l'ipotesi che qualcuno potesse portargliela via. Roxanne però è sempre stata un peperino ed era pure molto espansiva con la gente, e questa espansività a volte irritava Izzy.
Qualche giorno prima i due ragazzi avevano avuto una discussione perchè Roxanne riteneva che il chitarrista fosse troppo geloso  la opprimesse, e lui aveva frainteso e pensava che lei lo volesse lasciare. Si sa che gli uomini non capiscono mai niente.
E per un giorno non si erano visti, ma a Roxanne parvero secoli. Così quel pomeriggio decise di andare in un sexy shop per fare una sorpresina all'ignaro Izzy quella sera.
 
"Ciao Dolly!" Roxanne salutò la commessa del negozio che sì, si chiamava veramente Dolly.
 
"Hey dolcezza!" Dolly di nome e di fatto: questa ragazza era una biondona super tinta con le tette super rifatte, che in quel momento portava dei jeans strettissimi da cui si intravedeva il suo tanga, una specie di camicietta bianca, un rossetto fuxia e una quantità esagerata di trucco sugli occhi.
 
"Stasera voglio fare una sorpresa al mio ragazzo per farmi perdonare per averlo trattato male, e voglio qualcosa di veraaaaaaaaaaamente hot."
 
Dolly la guardò maliziosa e disse:"Ho proprio quello che fa per te!" Sparì nel retro del negozio e tornò fuori dopo qualche minuto con un bustino rosa antico con degli inserti di pizzo bianchi e neri e una mutandina dello stesso colore del bustino complete di reggicalze; posò le cose sul bancone e poi ritornò nel magazzino e questa volta ne uscì con un paio di calze semitrasparenti nere e una giarrettiera sempre nera. 
 
"Questo son sicura che lo farà impazzire!" disse soddisfatta la biondona.
 
"Oh sì Dolly, hai fatto centro! Sexy ma non volgare! Perfetto! Vado a provarmelo!" Roxanne si diresse nei camerini di quello strano negozio. Avevano le tendine leopardate e al loro interno c'era uno specchio enorme con una cornice rosa pelosa. Dopo essersi provata il completo e ricevuto l'approvazione di Dolly lo comprò e uscì soddisfatta dal negozio. 
 
Kerrie
 
Ah Steven! Quel ragazzo la faceva diventare matta! Con lei era dolce e affettuoso ma sembrava che non capisse che la ragazza voleva di più che una semplice amicizia. E pure a lei sembrava di mandargli segnali piuttosto espliciti: usciva volentieri con lui, non si tirava mai indietro quando lui l'abbracciava o l'accarezzava e,quando parlavano delle sue preferenze in fatto di ragazzi lei praticamento lo descriveva... Ma lui continuava a non capire! E la cosa che la faceva innervosire di più era che tutti avevano capito che tra di loro c'era chimica, tranne il diretto interessato a quanto pare. 
Una sera Steven stava riaccompagnando a casa Kerrie, che era abbastanza silenziosa.
 
"Kerrie,senti c'è qualcosa che non va?!" le chiese il batterista.
 
*Oh si che c'è brutto scimmione!* avrebbe voluto rispondergli; invece gli disse semplicemente:"No,no, tutto bene. Perchè me lo chiedi?"
 
"Non so... Sei... Sileziosa..." il silenzio rimpiombò tra i due. Kerrie cercava disperatamente qualcosa da dire ma ci pensò Steven quella volta. Si era fermato di punto in bianco in mezzo alla strada e fissava Kerrie con i suoi penetranti occhi azzurri.
 
"Ehm, Steven?! Qualcosa non va?!"
 
Lui iniziò a camminare piano verso di lei, che era un po' più avanti di lui, e continuava a fissarla. "Io ti piaccio." disse semplicemente.
 
"Cosa?! Ma che cazzo dici Steve?!Andiamo.."
 
"Sì io ti piaccio. Tutti me lo dicevano, perchè anche tu mi piaci. Ma pensavo di non piacerti..." nel frattempo si erano trovati l'uno di fronte all'altra e Kerrie respirava affanosamente. "Ma pensavo male, non è vero?!"
 
"Ehm... Oh cazzo... Oh merda... Che situazione..." Kerrie non sapeva cosa dire. Non capiva se quella di Steven era una dichiarazione vera e proprio o... O non sapeva nemmeno lei cosa fosse!La ragazza intanto continuava a blaterare e a sparare parolaccie, finchè Steven non l'afferò per le spalle e le disse:
 
"Taci un attimo porca miseria, e baciami!" E l'attirò velocomente a sè.
 
"ODDIO FINALMENTEEEEEE! DIO SIA RINGRAZIATO CHE GLI HAI FATTO VENIRE L'ILLUMINAZIONE CELESTE! ALELUJAAAAAAAAAAAA! WOOOOOOOOO!" iniziò a urlare Kerrie appena si staccarono.
 
"Hey ma che stai dicendo?! Finalmente cosa?!"
 
"Dico che son diventata deficiente utlimamente per farti capire che mi piacevi e ggrazie a chissà quale Dio te ne sei reso conto!"
 
"Ma tu mi piacevi da subito!"
 
"Ma allora sei un coglione!"
 
"Heyyyyy!" disse lui offeso.
 
"Ma mi piaci lo stesso,idiota!" ribattè lei sorridendo e ripresero a baciarsi.



Okokok scusate la schifosità(?) e l'inutilità immensa di questo capitolo, ma il prossimo vi prometto che sarà meglio e anche più interessante, visto che vedremo cosa combineranno Rox e Izzy e il resto delle coppiette! Bene,grazie a tutti quelli che leggono e soprattutto recensiscono e a presto ;D Smurf__

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


She's mine,mine oh mine!
Izzy
 
Izzy tornò a casa sconsolato. Si diresse in cucina e sbuffò sonoramente quando vide che nel frigo non c'era altro che una confezione di uova scadute. *Ma chi diavolo le ha comprate poi ste uova?! Ah, sicuramente quel finocchio di McKagan,che da quando sta con l'italiana vuole una colazione tutta perfetta; ma fuck* Entrò in camera sua per cambiarsi, ma si fermò non appena vide chi c'era sul letto... E com'era "vestita".
 
"R-Roxy?" balbettò lui.
 
"Proprio io!" rispose lei sensualmente alzandosi dal letto. Lui deglutì rumorosamente.
 
"Che c-ci fai... Qui?!"
 
"Sshhhh! Senti, mi dispiace per l'altro giorno ok?! Ma tu sei un'idiota se pensi che io voglia lasciarti, non lo farò; non farlo neanche tu..." lo guardò timida da sotto le lunghe ciglia. 
 
Izzy si prese un attimo per osservarla meglio, per osservare quella splendida creatura che eera la sua ragazza. Il bustino la fasciava perfettamente, mettendo in risalto il suo seno, la vita stretta e i fianchi un po' larghi che lui adorava; le calze facevano sembrare le sue gambe ancora più lunghe e snelle e gli slip mettevano ben in risalto il suo sedere perfetto. Dopo averle fatto la radiografia la guardò negli occhi, e si attaccò famelico alle sue labbra. Aveva una voglia pazzesca di lei, di sentirla sua, di sentirle impazzire sotto il suo tocco. La stese dolcemente sul letto e iniziò a svestirla piano: le tolse prima le calze, passando poi le sue mani per tutta la lunghezza delle gambe della ragazza; dopo un po' di fatica riuscì a slacciare anche quel dannato corpetto che proprio non voleva saperne; tolti anche gli spli la osservò di nuovo, era splendida! Non poteva credere fosse sua! Izzy si spogliò velocemente, aiutato da Roxanne, la quale fremeva dal desiderio. Il chitarrista non si fece attendere  e la penetrò con una spinta decisa, rude, che fece gemere la ragazza. Il ragazzo prese a baciarle il collo, i seni, mentre le sue spinte si facevano più veloci e il piacere non li colse entrambi,quasi simultaneamente. Izzy ancora ansimante, si stese accanto a Rox che lo guardò furba.
 
"Oh non è finita qui!" 
 
Il moro la guardò perplesso. Lei si posizionò sopra di lui e,dopo avergli lasciato bollenti baci sul collo e sul petto arrivò al membro di Izzy che prese ad accarezzare e baciare. Izzy gemeva senza ritegno ormai,posando una mano sulla testa della sua ragazza. La ragazza si scostò poco prima che Izzy venisse, e si distese accantò a lui,che la baciò appasionatamente facendo vagare le mani sul corpo di lei.
 
"Sai, dopo questo credo che potrei anche sposarti!" rise lui.
 
"Sei proprio un'idiota!" e continuarono ad amarsi per le ore successive.

 
Slash
 
Lui e Amber stavano insieme da qualche mese ormai, ma non aveva ancora consumato. Ok, Slash poteva aspettarla, perchè lei le piaceva veramente e bla bla bla ma stava diventando pazzo, povero caro! Non voleva mettere fretta ad Amber, ma non poteva neanche torturarsi di seghe, come amabilmente gli diceva sempre Axl. Tradirla non era neanche un'opzione, non l'avrebbe fatto perchè nonostante tutto lei aveva voglia di lei, e di nessun' altra.
 Come al solito dopo la scuola,Amber andava da Slash per stare un po' insieme e per suonare un po'. 
 
"Ti dico che posso suonare anche Eddie Van Halen!" Amber sosteneva di poter suonare qualsiasi canzone di Eddie Van Halen proprio come lui, solo che non lo faceva perchè c'era già un Eddie Van Halen, e non voleva essere solo un'altra imitazione del famoso chitarrista.
 
"Ok dai fammi vedere!" Slash era un po' scettico perchè nonostante Amber fosse brava,Eddie Van Halen era sempre Eddie Van Halen.
 
La ragazza allora si cimentò in una perfetta esecuzione di Eruption. Slash la guardava a bocca aperta.
 
"Tu... Tu sei la donna della mia vita!" disse ancora esterrefatto e si tuffò su di lei iniziando a baciarla. 
 
Il bacio divenne sempre più profondo e Slash insinuò piano una mano sotto la maglietta di lei, che lo lasciò fare. Il riccio gliela sfilò poco dopo. Continuarono a spogliarsi ma quando entrambi restarono solo con la biancheria addosso Amber lo fermò.
 
"Slash... Ehm, lo sai vero che sono vergine?!" disse timida lei.
 
"Oh,io, ecco non saprei... Non so, forse l'avevo immaginato..." Non sapeva nemmeno lui cosa pensare. Pensava che il motivo per il quale Amber non aveva voluto farlo per tutti quei mesi fosse per testare se lui voleva veramente stare con lei... Non pensava fosse davvero vergine.
 
Amber,vedendo che Slash non sapeva cosa fare, prese l'iniziativa e fece scontrare nuovamente le loro labbra; il chitarrista allora la prese in braccio e la portò in camera sua, dove la sdraiò sul letto. Dopo essersi sfilati gli ultimi indumenti che indossavano Slash si posizionò sopra di lei. La baciò teneramente e vedendo che era agitata le disse:" Cercherò di non farti male, ma tu dimmi se qualcosa non va ok?!" La ragazza annuì e lo baciò. 
Slash fremeva dal desiderio di averla, di farla finalmente sua. "Sei solo mia, piccola!" Le disse mentre penetrava delicatamente dentro di lei. Ad Amber scappò un urletto, ma si rilassò subito dopo. Le spinte di Slash erano lente e delicate, e i gemiti e i  sospiri di entrambi ormai impregnavano la stanza. Amber raggiunse l'apice subito dopo Slash che,piano com'era entrato, uscì da lei. 
 
"Quindi sono il primo?" esordì poco dopo Slash.
 
"Esatto."
 
"Mi piace questa cosa. Essere stato il primo, voglio dire...Sapere che sei stata solo mia, e di nessun altro... E spero che non lo sarai mai." 
 
Una lacrima di gioia scese sulla guancia di Amber che sorrise poi, nessuno le aveva mai detto una cosa del genere. Questo servì più di mille parole per far capire a Slash che anche la ragazza ricambiava i suoi sentimenti. E stretti l'uno nelle braccia dell'altro si addormentarono.








Awwww quanto romanticismo oggi! è che mi son fatta una scopracciata di Aerosmith e Bon Jovi, è colpa loro! haha Uh grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono sta storia che dopo quasi 30 capitoli non so ancora dove porterà haha! Bene, a presto! (Forse oggi faccio il bis, vediamo ;D)Smurf__

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***


Posion cures I

 
Era passata una settimana,e io e Duff non ci eravamo più visti nè sentiti. Passavo spesso da casa Guns per stare con gli altri ragazzi, perchè avevamo legato molto ultimamente, ma lui non lo incrociavo mai... Per (s)fortuna.
I Guns erano fantastici e con tutti loro avevo un rapporto molto stretto, anche con Axl, l'ultima persona con  cui avrei mai pensato di confidarmi. 
Insomma, andavo avanti in qualche modo.
 
Duff
 
Una settimana... Una settimana senza che si vedessero, nè sentissero. Si faceva raccontare dagli altri ciò che Jess diceva o faceva, senza aver mai il coraggio di andarle a parlare. Era un'idiota, ma la sua stupidità raggiunse il culmine quel pomeriggio, quando era tranquillamente seduto in un parco con in mano gli annunci del giornale.
 
" Mi scusi, stavo cercando la Cienega Avenue...Oh ma tu sei Duff!" Anna. Non poteva capitare di peggio. Bella e stronza.... Un po' come Jess, con la differenza che Anna era veramente cattiva.
 
"Ciao" rispose svogliatamente Duff.
 
"è successo qualcosa? Ti vedo giù.. E anche Jess lo è..." disse marcando bene il nome della sua sorellastra.
 
"Senza offesa, ma non credo tu sia la persona più adatta con cui parlare..." disse ricordandosi di tutto quello che Jess gli aveva raccontato su di lei.
 
"Ah Jessica, Jessica... Quando la smetterà di sputtanarmi?!" assunse una finta aria dolce e tenera."Senti, non so cosa ti abbia detto, ma sono brava in certe cose... Ho studiato psicologia al liceo, potrei aiutarti." e dicendo così si avvicinò molto a lui.
 
"C-che genere di aiuto?" chiese lui quasi tremante.
 
"Tutto quello che vuoi."
 
Ora, cerchiamo di capire il povero Duff quando, spinto dagli ormoni e dall'assenza della sua ragazza, prese Anna in braccio e la portò dietro a un cespuglio. Facile capire poi cosa successe lì dietro. Quindi, Anna e Duuff iniziarono a vedersi,in gran segreto, ma la ragazza aveva altri piani.

 
Jessica
 
In quei giorni la compagnia dei Guns e di Tommy mi stava aiutando parecchio. Ero sempre in giro con loro,  riuscivo a dimenticare Duff quando ero in loro compagnia. Tommy mi fece conoscere Nikki Sixx, il bassista della sua band, e insieme erano fantastici. Scatenavano il putiferio dovunque andassero, non per niente li chiamavano Terror Twins.
Quel pomeriggio trovai Axl in casa Guns. è stranissimo pensare che,appena conosciuto, non lo potevo neanche vedere... Ora avevamo un rapporto molto stretto.
 
"Ciao carotina!" lo salutai. Ero venuta a conoscenza di quel soprannome qualche giorno prima, parlando con Corinne, colei che sembrava avesse fatto mettere la testa a posto ad Axl.
 
"Non chiamarmi così, culo grande!" 
 
"Hey! Corinne può!"
 
"Certo, perchè lei lo dice con una cadenza francese che non avrai mai..."
 
"E cosa manca invece alla mia cadenza italiana?!" 
 
"Niente! Infatti come dici pasta,pizza,lasagne bolognese e Colosseo tu, non lo dice nessuno!" 
 
"Ecco infatti. Comunque, mi son trovata un lavoro." Ok,quella cosa non era vera, non ancora almeno ma volevo fare uno scherzo ad Axl.
 
"Oh finalmente muovi quel tuo culo da brasiliana! E sentiamo, cosa ti sei trovata?!"
 
"Beh, farò la spogliarellista in quel locale vicino a West Hollywood..."dissi quella cosa così seriamente da sembrare reale.
 
"COSA?!" Axl era molto protettivo, come gli altri del resto. Dovetti sforzarmi per non scoppiargli a ridere in faccia." TU?! IN QUEL NIGHT?!OH NO BELLA, NON CI VAI! LO SAI CHI CI VA IN POSTI COME QUELLI?! NOI E GENTE COME NOI! QUINDI NON POSSO PERMETTERE CHE TU LAVORI IN UN POSTO DEL GENERE!E poi.. Non ci credo che hai trovato lavoro lì..."
 
"Perchè no scusa?! Faceva danza quand'ero piccola e so ballare sul palo... è un lavoro come un altro..."
 
"No che non lo è! La commessa è un lavoro come un altro, non la spogliarellista! Non puoi farlo!" 
 
Mai, e dico mai, dirmi che non potevo fare qualcosa. "Mi stai sfidando?!" alzai un sopraciglio.
 
"Non lo faresti..." 
 
"Ooh sì invece! E te lo dimostrerò. Stasera. Al night. Porta anche gli altri se vuoi e vedrai come non lo faccio."
 
"E cosa vuoi in cambio?!"
 
"Ci penserò..."
 
"Ok, ma se non lo fai dovrai pulire questo porcile per una settimana..."
 
"Beh, inizia a chiamare qualche brava donna della pulizie perchè stasera mi vedrai su quel palco!" risposi risoluta. 
 
Ok beh, avevo fatto un po' una cazzata. Ma quando la gente mi diceva che non potevo o non dovevo fare qualcosa non ci vedevo più, e la facevo. Ma potevo non esser sola in questa cosa.
 
"Roxanne, ma belle!" le dissi amabilmente mentre entravo in casa sua.
 
"Cosa vuoi?!" 
 
"Ma perchè devi sempre, e dico sempre, pensare che io voglia qualcosa?!"
 
"Perchè di solito ci salutiamo con un 'ciao stronza' e questo 'Roxanne ma belle', rubato e storpiato ai poveri Beatles, non mi convince per niente."
 
"Touchè! Si in effetti ci sarebbe una cosuccia..." Le spiegai della scommessa con Axl e le chiesi di partecipare.
 
"TU COSA?!" 
 
"Oddio,non è che ho ucciso nessuno!"
 
"Sì bo ma Izzy mi ammazza se mi vede sul palco!" 
 
"Ma scusa, dovrebbe essere orgoglioso che la sua ragazza sia una figa pazzesca fischiata da tutti..."
 
"Non so se la prenderebbe così..."disse dubbiosa. "Senti, intanto chiedo alla mia amica di quel locale se ti fa salire sul palco sta sera... Ma non dovrebbero esserci problemi perchè la stronzetta mi deve un favore... Poi deciderò stasera se salire o meno sul palco."
 
"Grazie Roxxxx!" le risposi abbracciandola. 
 
La sera arrivò subito e Axl aveva radunato tutti i Guns al locale, Duff incluso. Quella per loro era una serata solo uomini, senza fidanzate,ma ilpovero Izzy non sapeva che la sua Roxy si nascondeva nel backstage e che forse sarebbe salita sul palco. Le ragazze del night erano state molto gentili e mi aveva prestato vestiti e trucchi e con l'aiuto di Roxanne mi preparai. Avevo indosso un talleur grigio molto attillato, e sotto reggiseno,mutande e autoreggenti vari in pizzo,un cappello e ovviamente scarpe altissime. Quella roba era scomodissima! Aspettammo circa una o due ore  e poi arrivò il mio turno. 
Partì "You can leave your hat on" e feci il mio ingresso in sala. Pian piano iniziai a spogliarmi,tra i fischi e gli applausi della gente. I Guns erano stupiti di vedermi lì, Duff soprattutto. Gli lanciai un paio di occhiate durante la mia esibizione.
Quando restai solo in intimo iniziai a volteggiare sul palo. Era più dura di quel che si pensasse, quelle povere ragazze devono faticare un casino ogni sera! Il pubblico, già in delirio, impazzì letteralmente quando anche Roxy fece la sua entrata di scena. Guardai verso Izzy che era letteralmente sconvolto. 
Insieme finimmo l'esibizione più hot della serata tra i fischi del pubblico.
Ritornammo in backstage ridendo come matte.
 
"hahahaha no dico, l'hai vista la faccia di Izzy?! hahahahaha" disse Roxy.
 
"Oddio hahaha sembrava avesse visto un fantasma! hahaha ma secondo me gli è piaciuta! hahahah!"
 
"Ladies, è stato fantastico!" Slash come al solito riusciva ad intrufolarsi sempre dappertutto.
 
"Vi è piaciuto?" domandai.
 
"Scherzi?! Non vedevamo uno spogliarello così da tempo! Rox, hai fatto impazzire Izzy... Letteralmente. Un momento prima è tutto orgoglioso della sua pupa e poi comincia a fare il geloso."
 
"Hahaha povero caro, meglio che vada da lui! haha" Rox uscì dal backstage in cerca del suo ragazzo.
 
"Beh, voglio andare a gongolare un po' da Axl quindi mi cambio e vi raggiungo fuori." 
 
"Ti aspetto. Meglio avere un uomo al tuo fianco quando giri per questo locale." disse Slash gonfiando il petto." E che uomo!"
 
"Ma smettila!" Andai a cambiarmi e poi io e Slash a braccetto uscimmo dal locale dove gli altri ragazzi ci stavano aspettando. 
 
Ero già pronta a gongolare quando vidi uno spettacolo che mi fece quasi svenire: Anna che correva verso Duff per baciarlo. 



Oddio oddio oddio ora mi ammazzano sul serio! Lo soooo che son proprio pessima,lo so! Ma le cose si sistemeranno presto... Spero muahaha! Se non si era capito, lo chiarisco ora: ho un debole per Tommy Lee e per Nikki Sixx,sì mi avete scoperta! Haha bene, ora vedrò cosa la mia mente non proprio tanto sana partorirà per questa storia e aggiornerò prima possibile, anche perchè le sorprese non sono finite qui! :D Grazie  a chi lascerà una recensione e alla prossima ;D Smurf__

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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***


Poison cures II (Nice boys don't play Rock N' Roll)
 
Duff
 
Jess era stata... Wow! Non aveva mai visto uno spogliarello simile e il fatto che fosse la sua ragazza... No un momento... Non era più la sua ragazza. Però lei l'aveva guardato durante lo show. Forse era il momento giusto per aggiustare le cose.
Dopo lo spettacolo erano tutti usciti dal locale per fumarsi qualche sigaretta. C'erano Izzy e Rox che litigavano amabilmente e Steven e Axl che borbottavano qualcosa. Jess stava uscendo proprio in quel momento con Slash quando la persona meno opportuna si fiondò su Duff: Anna. Lui le aveva detto che quella sera sarebbe andato al night e che però era una serata solo uomini, ma lei si era presentata lì comunque. Era così sconvolto che non riusciva a muoversi. 
 
"Jess... Io posso spiegare..." guardò subito verso la sua ex, che fissava la scena sconvolta anche lei.
 
"Non mi pare ci sia niente da spiegare." E corse via.
 
Il resto dei Guns erano altrettanto sconvolti.
 
"Amore scusa, non pensavo ci fosse anche lei, ma d'altra parte prima o poi l'avrebbe scoperto..."iniziò lei languidamente.
 
"No invece, non avrebbe scoperto un cazzo, e sai perchè?! Perchè per me non sei importante nemmeno lontanamente quanto lo era lei, e fanculo! Aveva ragione su di te."
Anche Duff prese e se ne andò.
 
"Hey bella!"la chiamò Roxanne." Credo sia il momento di far le valigie e tornare in Italia, tu che dici?!" le disse avvicinandomi.
 
"Ragazzina, tornerò in Italia quando lo deciderò io..."
 
"Sempre che non ti ci rispediamo noi a calci in culo... Ora puoi anche portare le tue tette finte a casa. Non hai più niente da distruggere qui." sibilò Roxanne
 
Jessica
 
Anna e Duff. Duff e Anna. 
Da quanto tempo andava avanti quella storia?! Non ci potevo credere, non dopo tutto quello che gli ho raccontato di lei, di come ha sempre cercato di rovinare la vita della mia famiglia  e la mia, di come ha sempre usato mio padre... Non capivo. Ero in una specie di trance.Era come se non vedessi  e sentissi niente,non capivo come facevo a stare ancora in piedi. Le immagini di loro due mi tornavano sempre alla mente. Non riuscivo neanche a piangere. Camminavo senza sapere dove andavo quando mi ritrovai a casa di Tommy. Suonai al citofono, sempre in trance. 
 
"Vi sembra l'ora di suonare al citofono cazzo?!" urlò il batterista.
 
"Tommy, sono io... Jess"
 
"Oh scusa baby, sali."
 
Salii da lui e appena lo vidi lo abbraccia e finalmente piansi. 
 
"Piccola, che succede?"
 
"Lui... Anna... Insieme..." pronunciai parole sconnesse tra i singhiozzi, ma grazie  a Dio Tommy era perspicace quando voleva.
 
"Oh Jess!" mi tenne ancora più stretta. "Vieni, ho quello che ci vuole." Mi accompagnò in cucina e tirò fuori dal frigo una bottiglia di Jack. "Lo zio Jack è quello che ci vuole in questi casi." 
 
Gli presi la bottiglia dalle mani e bevvi un sostanzioso sorso. "Piano honey, finirai per ubriacarti."
 
"è la mia intenzione." risposi, mentre già perdevo lucidità.
 
Ci sedemmo sul divano e continuammo a bere e a ridere come idioti.
 
"Dddaaaiii Tommyyy, dammi la b-bottiglia!" gli dissi mentre cercavo di prendergliela dalle mani.
 
"Non credo proprio, babe. Sei ubriaca fradiciaa."
 
"Ha parlato oohh!" 
 
"Sì ma io son abituato, tu no a quanto vedo."
 
"E daiiiii." mi sporsi su di lui per cercare di afferrare la bottiglia, e ci ritrovammo vicini. Troppo vicini per me che ero ancora sconvolta da quello che avevo visto. Avvicinammo piano i nostri visi, fino a far scontrare le nostre labbra. Piano me le schiuse mentre la sua lingua cercava la mia. 
Mi misi a cavalcioni su di lui,che però mi fermò. "Jess, non so se è il caso..."
"Che c'è?! non mi vuoi?!" Gli sussurrai prendendogli le mani e passandole sul mio corpo. Lui deglutì rumorosamente, incerto sul da farsi. Alla fine, cedette al desiderio carnale e ricominciammo a baciarci, con più passione di prima. Le sue mani abili scorrevano lungo il mio corpo e io armeggiavo con i suoi pantoloni. Ad un certo punto mi sollevo per i glutei e mi portò in camera sua, dove mi buttò sul letto. Si mise sopra di me e iniziò a baciarmi dappertutto. Ribaltai le posizioni e cominciai a torturarlo un po'. Iniziai a lasciargli una scia di baci che andava dal collo fino alla sua intimità, che presi in bocca facendolo gemere e sospirare.
"Babe... Mi fai impazzire!" disse con la voce rotta dall'eccitazione. "Ma ora tocca a me!"
Di nuovo si portò sopra di me. Iniziò a torturarmi i seni,mentre orami gemevo senza ritegno. Poi mi scostò le gambe e mi penetrò piano, continuando a lasciarmi baci bollenti sul collo e sul seno. Le sue spinte si fecere sempre più forti, così come i nostri gemiti. Venimmo quasi insieme e ci accasciammo sul letto,stanchi. 
"Tommy?" lo chiamai dopo qualche attimo di silezio.
 
"Uh?"
 
"Mi dispiace..."
 
"E di cosa babe?! Senti, tu ti sentivi sola.. E anche io mi sentivo solo... E poi sono sempre stato attratto da te, molto più che da Anna... ed è successo quel che è successo. Non facciamocene una colpa, siamo fatti di carne." Lo vidi sorridere nell'oscurità della sua stanza e mi strinse forte con le sue braccia tatuate. 
 
"Sai, se non fossi pazzamente innamorata di Duff potrei anche innamorarmi di te."
 
"Ah, piccola, piccola Jess...Perchè ti piacciono tanto i cattivi ragazzi come noi?!" Risi a quella domanda, un po' retorica e un po' no, e realizzai che era vero. Avevo una specie di calamita per i cattivi ragazzi, anche perchè quelli carini non fanno rock n' roll.



Hehehe Ormhaxan mi ha beccata! Avevi ragione cara, mi hai letto nella mente! Anyway spero  che il capitolo piacerà a qualcuno perchè io non ne sono molto convinta... Non vi preoccupate ragassuole, le cose inizieranno a migliorare... Prima o poi muahaha! Oh grazie a tutte quelle che reecensiscono(adoro le vostre recensioni, mi fan sempre piacere) e anche a quelli che leggono in silenzio! A presto ;D Smurf__

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***


Girls, girls, girls...

Tommy

 
La notte il povero T-Bone non dormì molto. Pensava,pensava,pensava... A Jess, a Duff, ad Anna... Si era messo in una situazione decisamente incasinata e non aveva idea di cosa avrebbe fatto... No aspetta, avrebbe chiamato Sixx!
Alla fine il batterista prese sonno che ormai era notte fonda. Ma si svegliò presto comunque. Tastò il letto accanto a se' e non trovò nessuno al suo fianco, tanto che pensò che quello che era accaduto fra lui e Jess fosse stato solo un sogno... Un bellissimo sogno. Invece la trovò in cucina.
 
"Good morning sunshine!" la salutò sorridendo quando vide che era tutta presa a cercare di cucinare qualcosa.
 
Lei si girò accigliata."Che mi prendi in giro?! Sunshine io?! Ma mi hai vista?!" *Perchè le donne devono sempre credere di essere brutte,anche quando sono splendide?!Mah!*
 
Tommy rise e si avvicinò a lei. "Posso avere il bacio del buongiorno?" Le chiese semplicemente,tirandola a se'.
 
"Ok, ma non ti ci abituare!" E si baciarono teneramente. Quando si staccarono Jess riprese a preparare la colazione per entrambi, che mangiarono poco dopo. Nonostante le proteste di Tommy, Jess si preparò per andare a scuola.
 
"No,senti Tommy devo andare! Già arriverò in ritardo!" gli diceva lei, mentre lui cercava di tirarla sul  letto.
 
"Uff! Non sono abituato a stare con diligenti studentesse! Son sicuro che le tue amiche farebbero la fila per saltare scuola per passare una mattinata con me, e tu non mi apprezzi!" fece lui fintamente imbronciato.
 
"Beh se vuoi te ne chiamo un paio..." rise lei.
 
"Non sarebbe la stessa cosa..."
 
 "Certo che sei peggio di una donna incinta! Basta, ora vado!" Stava per uscire ma si ricordò di una cosa. "Ah Tommy, senti io... Sono confusa ok?!Ma amo Duff... E non so..." iniziò lei farfugliando.
 
"Tranquilla, non gli dirò niente se tu non vorrai." la rassicurò lei, e dopo averle dato un ultimo bacio sulla bocca la lasciò andare. 
 
*Che cazzo faccio ora?! Oh ma dov'è il numero di quel bastardo di Sixx?! Dovrei prendermi una donna delle pulizie porca miseria, questa casa è un porcile... Sìsì, appena mi avanzerà qualche soldo mi prenderò proprio unaa bella donna delle pulizie, una di quelle belle ucraine...* Mentre fantasticava su come sarebbe stata la sua donna delle pulizie, trovò finalmente il numero di Nikki... E lo trovò nel cassetto delle mutande. Come ci fosse finito la dentro, è una di quelle cose che non sapremo mai.
 
"Pffffonto?" rispose un assonatto Nikki Sixx.
 
"Nikki sei tu!? Tutto apposto man?"
 
"Mi chiami alle 8 della mattina e pretendi che sia tutto apposto?! Ti conviene avere un buon motivo per avermi svegliato in questo modo cazzo!" sbraitò il bassista.
 
"Oh sì che ce l'ho! Eccome! Vieni subito qui che ti racconto!" 
 
"Ma cosa sei una tredicenne in calore?! "
 
"Ma vaffanculo, muoviti a venir qui porca miseria,ti giuro che non so che fare! Oh santo John Bonham, aiutami tu!" Tommy continuò a sclerare finchè Nikki gli assicurò che sarebbe arrivato di lì a poco, visto che non abitavano molto lontani.
Il moro arrivò dopo un quarto d'ora, che sembrò infinito a Tommy, il quale continuava ad aggirarsi, più nervoso di un'adolescente mestruata, con le bacchette in mano picchiandosele sulla testa.
 
"Sixx. è. qui." entrò così il bassista,spalancando platealmente la porta dell'appartamento di Tommy.
 
"Oh sia ringraziato il cielo! Allora, vieni qua che ti racconto!" 
 
"Man, lo ribadisco: mi sento come una quattordicenne che va dall'amica ad ascoltare gli ultimi gossip..." disse Nikki scuotendo la testa.
 
"Ascolta quello che ho da dirti, e poi vedrai..." E qui Tommy partì come un fiume in piena a raccontare di quello che era successo la notte prima; Nikki era tutto un "Oh mio Dio, oh santo cielo, nooooo, non può essere, davverooo, ma come è possibile, non ci credoooo" proprio come una quattordicenne gossippara.
 
"Allora chiariamo una cosa: lei ti piace?" La cosa comica era vedere questi due rocker, belli e dannati, con i capelli cotonati(già di mattina) con i loro vestiti improbabili e con la fama che li precedeva, chiacchierare come due ragazzine al primo amore.
 
"Non so, non so, non so. C'è da su un piano fisico sì cazzo, solo a pensarla mi eccito..." Tommy si stava quasi per perdersi per la milionesima volta nel ricordo di quella notte quando Nikki lo fermò.

"Non farlo. Non qui davanti a me. Non ora. Ho appena fatto colazione."
 
"Mi hai già vomitato addosso altre volte... Comunque, però non capisco se lei potrebbe piacermi anche su un piaano più... Serio."
 
"Io ti conosco man, e ascoltami per una volta quando ti dico: lascia perdere! Sei più volubile tu di quella gnocca di tua sorella!"
 
"Perchè oggi tutti continuano a paragonarmi a una donna mestruata/volubile/alluppata!?E piano quando parli di mia sorella..."
 
"Perchè ti avvicini molto al soggetto! HAHAHAHA!" Nikki iniziò  a ridere e Tommy iniziò a prenderlo a bacchettate.
 
"Ma datti una calmata amico!" sbottò il bassista. "E in ogni caso, lascia perdere Jess; se lei verrà da te ok, scopaci pure, chiama anche me magari, così mi fai contento, ma non farti coinvolgere; e lascia che sia lei a parlare con Duff, se mai deciderà di farlo."concluse il (poco) saggio Nikki.
 
"E se lui venisse da me cercando rissa?" 
 
"Sei un batterista! E che cazzo!" Tommy lo guardò un po' perplesso ma alla fine capì le parole dell'amico. 
 
Nikki aveva ragione: non poteva, e non doveva farsi coinvolgere da Jess! Quella ragazza era come una calamita per tutti quelli che le stavano accanto e,volente o nolente, creava sempre casini.Tommy non poteva innamorarsene... Che poi, Tommy e Amore... HAHAHA Due parole che non andavano per niente d'accordo. 



Rieccomi finalmente!Oh sta settimana non ho avuto un minuto libero, e spero che la situazione non peggiori visto che vorrei finire prima o poi questa storia xD Spero di non dilungarmi troppo, voi che ne dite, lo sto facendo? Sì è un capitolo corto e inutile ma ho scritto di peggio, haha mi consolo xD forse tra una decina o quindicina di capitoli questa storia avrà fine, ma vi avviso che, se le cose vanno come vorrei, ci potrebbe essere un seguito e sto anche iniziando a lavorare su un paio di idee per altre fanfic :D Grazie mille a chi recensisce,le vostre recensioni son sempre fantastiche! Mi dileguo, adiossss Smurf__

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***


Crazyness and other romantic stuff...

Duff

 
Basta cazzo! Era stufo! Doveva andare a parlare con Jess,e doveva farlo subito! Duff era seduto su una sedia malandata nel piccolo terrazzino della loro sotto specie di casa e fumava una sigaretta dietro l'altra; ad un certo punto gli arrivò un'illuminaizone: poteva andare a casa di Jess,aspettarla lì e parlarle; o cercare di evitare di farsi picchiare da lei. *sìsì. è proprio un'idea geniale!* Ragazzi innamorati:convinti di aver idee geniali e non si rendono mai conto che queste idee tanto geniali poi non sono. 
E così,comandato solo da cuore, Duff si diresse verso il palazzo della sua amata Jess. Aspettò quelle che a lui parvero ore(ma che in realtà era solo mezz'ora) e poi la vide arrivare. Cavolo com'era bella: quell'ammasso di capelli lunghi e ribelli, i pantaloncini cortissimi alla faccia della decenza, quei suoi anfibi malandati e quello sguardo... Aveva sempre adorato il suo sguardo:era determinato,fiero, furbo... *Se mi sentisse Slash cazzo, sarei morto, mi prenderebbe in giro a vita... Sembro Dante che parla di... Come si chiamava... Lucia! No,no.. Lucia era un'altra... Lucrezia! No, neanche lei c'entra... Brandy! Sisi, era Brandy!* si sentì così colto in quel momento. *No Duff, brandy è quello che ti sei bevuto ieri sera* gli disse un'altra vocina nella sua testa. *Oddio ma, sto davvero parlando con me stesso!? Non posso crederci! Son da ricovero, altro che Axl!*
Nel frattempo Jessica si stava avvicinando, giustamente, alla porta di quella che era casa sua.
 
Jessica

 
Se la mia vita sentimentale faceva decisamente schifo la mia vita artistica andava alla grande. Noi delle Hell's Roses eravamo sempre più conosciute, tenevamo concerti in locali come Rainbow e Roxy e forse saremmo riuscite a suonare anche al Troubadour! Eravamo in estasi perchè non potevamo chiedere di meglio! Lì girava sempre qualche talent scout in cerca di talenti. A volte alcuni ragazzi ci fermavano per la strada perchè ci avevano riconosciute... incredibile! Il flusso creativo era aumentato, sfornavamo un pezzo dopo l'altro, così potevamo aggiungerli alla nostra scaletta; i concerti erano sempre un successo! Anche i Guns stavano ottendendo molto successo ,da quello che mi raccontavano i ragazzi. Ero molto felice per loro, se lo meritavano. Spesso parlavano di fare una data insieme;le altre ragazze erano molto entusiaste e dicevano sempre che sarebbe stata un'idea fantastica, ma io avevo i miei dubbi che comunque tenni sempre per me, anche perchè non era stato ancora deciso niente. A proposito di Guns N' Roses... Quel barbone davanti alla mia porta non sarà mica...
 
"DUFF?!?!?!?!?!"
 
Si alzò. "Ciao piccola" mi salutò timidamente tenendo lo sguardo basso.
 
"Qualche problema? Non sai da chi andare a passare il dopo-sbronza? Perchè per tua informazione io non vivo con quella puttana di Anna e mi dispiace ma no, non so dove abita." sputai fuori velenosa. Era ancora arrabbiata per la scena che avevo visto qualche giorno prima ma... Quanto bello è Duff quando fa quella faccia da cane sbattuto?! *Oh ma Jess dico sei scema?! Che cazzo  vai a pensare?!*  No ma guardalo con quegli occhioni... *Ma ti sei rincoglionita completamente?! Oddio non ci credo, hai guardato troppi film smielosi* mi rispose l'antipatica vocina nella mia testa.
 
STOP!
 
Stavo davvero parlando con il mio cervello?! Dovrebbero ricoverare me, non Axl. *Nel frattempo al povero Axl stavano fischiando le orecchie...*
 
"Io... Vuoi sapere perchè sono stato con Anna?"mi chiese dopo aver pensato bene a cosa dire.
 
"Bah,se proprio vuoi dirmelo..." Morivo dalla voglia di saperlo invece, morivo dalla voglia di capire che cosa ci avesse trovato in lei, perchè quando l'avevo vista baciarlo mi ero a stento trattenuta dal strapparle tutte quelle extension dalla testa.
 
"Cercavo un modo per dimenticarti... E l'alcool non funzionava,e la droga non funzionava,e le groupies non funziovanano... Tutte mi ricordavano te in un modo o nell'altro e nello stesso tempo non volevo nemmeno toccarle perchè non erano te... E poi avevo questa Cosa... Che mi opprimeva... E lei è così diversa da te..." concluse mettendosi le mani nei capelli,come esasperato. "Ah sì, ti amo comunque." Il modo, così naturale, con cui disse quest'ultima frase mi fece venir voglia di buttarmi fra le sue braccia. Ero stata in silenzio per tutto il tempo, impassibile e rigida perchè sapevo che se mi sarei lasciata andare alle emozioni sarei scoppiata a piangere. Maledicendola, una lacrima mi scese comunque. La asciugai subito, sperando che lui non l'avesse vista.
 
Ci pensai un po' su. "Anche io ti amo." sentenziai alla fine. Vidi un barlume di speranza accendersi nei suoi bellissimi occhi verdi,che quel giorno erano resi ancora più intensi dalla luce del sole. "Ma tu chi ami di più: me o l'alcool? Perchè Duff, io non potrei sopportare di essere abbandonata di nuovo, da un altro uomo... Per l'alcool... Non di nuovo... Non dall'uomo che amo..." Non piansi quella volta. Dissi tutto in maniera tranquilla anche se dentro di me ero un putiferio.
 
Mi guardò sinceramente confuso... Poi si accigliò. "Non so se è una cosa bella... O romantica da dire ma... Tu mi dai quello che l'alcool mi dava prima di conoscerti... Io... Ok,forse non avrei dovuto dirlo,merda,faccio schifo con le parole... Avrei dovuto farmi scrivere un discorso da Izzy o da Axl... Ma vorrei farti capire che non me ne frega un cazzo di bere fino a collassare se posso avere te..." si avvicinò piano a me e iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli. " E giusto per rendere questo discorso ancora più fottutamente pessimo, ti dico che da quando ti conosco, da quando ti amo, neanche l'alcool serve a qualcosa... Non mi da più niente, perchè niente si avvicina minimamente a quello che mi dai tu... Cazzo che discorso da demente!" distolse sconsolato lo sguardo dal mio che intanto lo guardavo dal basso del mio metre e-forse- sessanta. 
 
Qualcosa nel mio cuore si sciolse quando sentii queste parole sconnesse. "Duff?" lo chiamai e lui riportò lentamente i suoi occhi su di me.
 
"Che c'è? Era pessimo non è vero?! Ah, lo sapevo lo sapevo! E pensare che l'altra giorno mi è venuta fuori una canzone veramente bella..."
 
"Duff?!"
 
"Poi cazzo arrivo qui e mi vengono fuori sti discorsi di merda..."
 
Oddio sembrava la scena del bar,quando ci eravamo appena consciuti in pratica.. Quindi visto che avevo già capito l'andazzo lo afferrai per la maglietta e lo feci abbassare fino alla mia altezza... O meglio piccolezza.
 
"Oh porca puttana ma sei proprio un logorroico del cazzo?! C'è io ti stavo per dire che son le cose più schifosamente romantiche che qualcuno mi abbia mai detto e tu continui a sparar stronzante... Ma santo cielo!!" gli urlai in faccia e lui si aprì in un mega sorriso.
 
"Quanto mi sei mancata!" detto questo mi sollevò da terra e ci baciammo... Appassionatamente... Disperatamente... Scandalosamente... Insomma avevamo sentito l'uno la mancanza dell'altro. Per non beccarci una denuncia per atti osceni in luogo pubblico decidemmo di salire in casa mia che,grazie al cielo, era vuota e passammo la giornata a... Beh si può immaginare.




Evvaiiiiiiii! La coppia felice è tornata insiemee! Siete contente?! Io molto, perchè questo capitolo non mi fa schifo più di tanto ed ero proprio stufa di tenerli divisi... Jess non gli ha ancora confessato niente di Tommy... Come la prenderà Duff?! Si accettano evenutali scommesse hahaha nel frattempo ringrazio le fedellissime che recensiscono e anche chi legge silenziosamente; scusate se non aggiorno regolarmente ma con la scuola e il resto son super incasinata... Bene, alla prossima! Smurf__

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***


Let it be!
 
Duff

 
Duff era in paradiso. Sì,in paradiso. Per parafrasare Bob Dylan,aveva proprio bussato alle porte del paradiso e gli avevano aperto! *Ok Duff, questa te la potevi risparmiare!* si disse. 
Duff si stava rigirando nel letto, quando si accorse che affianco a lui non c'era nessuno e quindi decise di alzarsi. Era già andato nel panico non vedendo Jess accanto a se ma,affancciandosi alla porta che dava sul salone,eccola lì. La trovò intenta a leggere i Promessi Sposi. Jess amava leggere, e ,nonostante i suoi 17 anni, aveva già letto alcuni classici della letteratura italiana e straniera come Madame Bovary,Dracula,Frankestein e il Barone Rampante. Jess era un po' una contraddizione perchè questa sua natura da "pseudo mini intellettuale" poco di addiceva alla rocker pazza e scatenata che era,ma erano queste cose che amava di lei. Duff era rimasto come un ebete ad osservarla leggere,tanto che lei era trasalita quando l'aveva visto. Sembrava... Preoccupata.
 
"Scusami piccola, non volevo spaventarti!" disse Duff,avvicinandosi a lei e posandole un bacio sulla fronte.Quindi si sedette di fronte a quella che ormai era di nuovo la sua ragazza e iniziò a mangiucchiare una merendina, ma lei sembrava turbata.
 
"C'è qualcosa che non va?"
 
"Oh no è che... Senti Duff devo dirti una cosa, che non credo ti farà piacere e siccome non ho la minima idea di come tu la prenderai, quindi tagliamo la testa al toro: quella sera che Anna si è presentata fuori dal locale e ti ha baciato io.. Ecco... Sono andata da Tommy..Ci siamo ubriacati e... Ho fatto sesso con lui..."  Jess gli confessò tutto guardandolo negli occhi,per capire cosa pensasse.
 
Il problema è che Duff non sapeva cosa pensare. Non poteva incazzarsi,lui si era scopato la sorrelastra di Jess; non stavano neanche insieme quando lei aveva scopato con Tommy... Ma Tommy era uno dei suoi migliori amici. *E ora? Voglio dire, non mi ha tradito nè niente ma che devo fare?! Devo dire qualcosa, non posso lasciarla lì così*
 
"Io ti giuro Jess che non so cosa dire... O fare... Vado a prendere un po' d'aria ok?" 
 
Jessica sembrò sul punto di dire qualcosa ma alla fine lo lasciò andare. E così Duff si ritrovò a camminare, senza volerlo, verso la casa dell' unico che forse avrebbe potuto aiutarlo.
 
Izzy

 
Quando vide Duff sull'uscio della casa che loro cinque condividevano capì immediatamente, dalla sua faccia, chi c'entrava: Jessica. Ah Jessica, li avrebbe mandati tutti al manicomio! Nessuno riusciva a starle lontano ma per fortuna lui, dopo un'iniziale infatuazione, si era tirato fuori da quel giro. Ma doveva ammettere che la ragazza aveva carisma,fascino... Insomma, era tremenda per un gruppo di arrapati come loro.
Mentre Duff gli raccontava tutta la storia, Izzy intanto pensava al perchè tutti venissero da lui per risolvere qualsiasi problema capitasse loro;qualsiasi veramente! Da Slash che gli chiedeva come funzionasse la lavatrice, ai complicati problemi di Axl... Tutti lo reputavano il saggio del gruppo, cosa che lo faceva ridere visto che lui non era altro che un quasi-tossico chitarrista che veniva da quel buco di culo di Lafayette. *Mah!*
 
"Man" iniziò Izzy quando Duff concluse il suo discorso "Lasciatelo dire, non hai nessun diritto di arrabbiarti. Voglio dire, aveva appena visto quella stronza di Anna che ti saltava addosso! Non puoi prendertela nè con lei, nè tantomeno con T-Bone, sai com'è fatto,quando vede una come Jess non capisce più niente... Da ubriaco poi!"
 
"Quindi dovrei far finta di niente?"
 
"Esatto! Perchè non è successo niente, non stavate insieme quando è andata con Tommy. Amico, non creare problemi dove non ci sono. Ora è di nuovo tua, tientela stretta!"
"Grazie Iz! Non ce la faremmo senza di te!" Duff gli diede una pacca sulla spalla e lo abbracciò.
 
"Oh no,non ce la fareste proprio senza di me!"



Lo chiamavano San Izzy! HAHA Come faremmo senza di lui?! Non si può! Si sto capitolo è super corto ma questo è quello che mi è uscito quindi spero che vi accontenterete! Allora, soddisfatte della reazione di Duff?! Spero proprio di sì! Grazie mille a chi recensisce e pure a chi legge in silenzio! A presto Smurf__

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Capitolo 36
*** Capitolo 35 ***


Ice cream solves all your problems. Duff

 
Quando uscì di casa si sentiva davvero sollevato. Il cielo gli pareva più blu, il Sole più intenso e persino la gente sembrava gli sorridesse! Il mondo era un posto migliore ora! *Ok Duff, datti un contegno, sei pure sempre il bassista dei Guns N' Roses* 
Era così ansioso di vedere Jess che quasi correva per la strada,non vedeva l'ora di arrivare da lei. 
 
"Jess! JEEEEESS! Apri la portaaa ! Subitooo! Dai Jess!" era arrivato danvati alla porta di casa sua e aveva iniziato a picchiar forte sulla porta. Visto che la ragazza non gli aprì subito, ebbe paura che fosse uscita.
 
Invece..
 
"Ma si può sapere che cazzo urli?! No dico, vuoi farci sfrattare ttutti?! Scusa se volevo almeno coprirmi un po' per venire ad aprire la porta dato che ero in mutande... Scusa eh!" 
 
La ragazza non fece in tempo a finir di parlare che Duff l'aveva attirata bruscamente a sè e baciata con tutta la passione che aveva.
 
"Babe, i vestiti non ti servivano per niente..." Detto questo la sollevò per i glutei e porto fino al divano. Le strappò letteralemente i vestiti striminziti di dosso e lei fece lo stesso con lui. Insinuò piano uno mano dentro i suoi slip,iniziando ad accarezzarla.
 
"Duff.. Ti prego.."  gemette lei. La stava facendo impazzire. E anche lui la desiderava da matti, quindi deciso,penetrò in lei. L'amplessò li lasciò stanchi e affannati, ma decisamente soddisfatti.
 
"Quindi... Sei il mio  ragazzo?" iniziò lei timidamente.
 
"Sì. E tu sei mia... Mia,mia,mia,mia,mia..." E a ogni parola le lasciava un piccolo bacio sul collo. 
 
"Don't ever leave me, say you'll always be there;
All I ever wanted was for you, to know that I care." le canticchiò Duff con quella sua voce roca e maledettamente bella.
 
Kerrie

 
*Tu credi di aver finalmente combinato con un ragazzo, tu gli piace,lui ti piace, vi baciate e tac! Tu credi di aver concluso, ora magari vi metterete insieme o comunque la vostra non sarà più semplice amicizia... Ma nooooooo! Ovviamente no! Il coglione il giorno dopo averti quasi scopata in pubblico ti dice "spero non sia cambiato niente fra noi". Ma cosa scherzi?! Ma siamo deficienti?! No dico, per chi mi hai presa?! Fossimo trombamici capirei... Andrebbe bene una scopata ogni tanto e ok... Ma non siamo neanche quello, perchè l'idiota proprio non ci arriva che mi piace da impazzire! E io per non perderlo, da brava stupida, gli rispondo pure che no, non è cambiato niente fra noi... Ma è cambiato qualcosa invece... Eccome se è cambiato! Solo che ora non so proprio cosa devo fare, e parlare da sola certo non mi aiuterà!*
 
Doveva prendere una decisione. E doveva prenderla ora. Doveva parlare con qualcuno. E quel qualcuno era Slash.
Sì,Slash, il migliore amico di Steven. Sperò con tutto il suo cuore che fosse a casa, perchè era proprio lì che si stava dirigendo. 
La fortuna non girava dalla sua parte. 
 
"Kerrie?!"
 
Steven
 
Steven spalancò i suoi occhioni blu al vedere la sua ragazza... Ehm no, scusate la sua ehm... Sì ecco... La sua amica!
 
"Che ci fai qui honey?"
 
"Oh io stavo cercando Slash a dire il vero..."
 
*Per quale diavolo di motivo cercava Slash?*"Guarda è appena uscito per comprarsi le sigarette... Dovrebbe essere qui a momenti maa.. Perchè lo cerchi?" Cos'era geloso?
 
"Oh niente, devo parlargli..." rispose vaga lei.
 
"Puoi dire a me se non vuoi aspettarlo..." Steven era peggio di una pettegola: voleva, pretedeva di sapere perchè Karrie cercava Slash!
 
"No fa niente,è una cosa tra me e lui... Oh ma guardalo!" Slash fece in quel momento la sua comparsa.
 
"Hola todossssss!"
 
"Oh Slash proprio te cercavo! Vieni caro andiamo a berci qualcosa... Ciao Steveeeen!" Prese a braccietto il confuso Slash e se ne andò lasciando Steven perplesso e... Geloso. *Non posso essere geloso;Slash ama Amber; poi son stato io a dire a Kerrie di rimanere amici... Me lo diceva Axl che sono un coglione!*
 
Kerrie
 
"Senti Kerrie,piccola, mi vuoi dire perchè cazzo mi hai trascinato fuori di casa?!" le chiese per la milionesima volta il riccio.
 
"Ma ti vuoi calmare! Diavolo, rilassati! Ora te lo dico! Non so cosa fare con Steven!"ammise lei,mentre si sedevano sull'erba in un parco.
 
"E lo vieni a chiedere a me?! Non so per chi mi hai preso ma io sono un chitarrista, un gran bel chitarrista, non un consulente matrimoniale!"
 
"Ma perchè Dio ha fatto voi uomini così stupidi?! Sei o non sei il miglior amici di Steve?!" Quanto era duro di testa eh!
 
"Certo che lo sono!" sbuffò lui.
 
" E allora dimmi semplicemente se gli piaccio o no perchè non lo capisco! Prima mi bacia e poi mi dice 'rimaniamo amici'; ma amici de sto cazzo!"
 
"Che tenera che sei quando ti arrabbi!" le sorrise dolcemente il chitarrista,dandole un buffetto sulla guancia.
 
"No,non sono tenera, sono esasperata! Aiutami ti prego!"
 
Slash si sistemò meglio sull'erba, si spostò i capelli dal visto, facendo intravedere leggermente i suoi occhi sempre nascosti e scoppiò a ridere facendo arrabbiare ancora di più la batterista,che per risposta iniziò a picchiarlo. "Ok,ok,ok. Basta,tregua,pace! Comunque sì,gli piaci ma dovrai farti avanti tu perchè se aspetti lui... Beh, fai prima a diventare vecchia e ringrinzita!"
 
"Se io mi faccio avanti non mi rifiuterà?"
 
"Non è così idiota come credi!" 
 
"Lo spero tanto... Lo spero tanto..." I due si alzarono e Slash decise di portare Kerrie a prendere un gelanto grondante di nutella,per sollervare il morale alla ragazza.



Ed eccomi qui! Oddio questo capitolo mi fa veramente schifo ma non mi usciva altro e quindi mi spiace... Tra qualche capitolo credo che concluderò questa storia... Spero che qualcuno la segua ancora xD Ringrazio chi legge e recensisce! Scusatemi se non riesco a recensire sempre le vostre storie ma son bastanza incasinata ahah A presto folks ;D Smurf__

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Capitolo 37
*** Capitolo 36 ***


Mr. Brownstone and... Mr. Love!

Izzy

 
Stava tradendo Roxanne. Stava trandendo la ragazza più bella,buona e perfetta che avesse mai conosciuto. Stava tradendo la cosa più bella che quella vita bastarda gli avesse mai regalato. E la stava tradendo con la peggiori delle amanti:l'eroina. 
Ma d'altra parte, perchè giustificarsi?! Era il chitarrista dei Guns N' Roses forse la band più dissoluta degli ultimi anni, ci avevano pure scritto una canzone sopra, che diavolo! 
Ma allora perchè da quando stava con Roxanne l'eroina lo faceva star così male dopo?! 
E perchè non smettere allora?! 
Perchè non riusciva. Ecco la verità. Ammettiamola al mondo: Izzy Stradlin era un cazzo di tossico, dipendente da quella merda che all'inizio ti culla nelle sua braccia soffici e bellissime ma a lungo andare quelle braccia che prima ti consolavano amorevolmente si trasformavano in artigli che ti laceravano la carne trascinandoti giù nel baratro.
Izzy pensava che l'eroina fosse come alcune donne: all'inizio sono bellissime,dolcissime e piene di amore e di fiducia, ma poi cominciano a chieedere sempre più attenzioni e pretendono che tu ti annulli per loro.
Ma Roxanne non era affatto così!Lei era libera e l'indipendeza per lei era una cosa fondamentale:non voleva dipendere da nessuno e voleva che anche Izzy avesse i suoi spazi. Certo,neanche lei era una santa, certe sere si sbronzava parecchio, ma non si era mai fatta niente di più pesante di qualche pastiglia di ecstasy, ma aveva perso subito il vizio perchè non le sembrava sta gran cosa.
 
Prima o poi lei l'avrebbe scoperto.
 
Prima o poi avrebbe dovuto dirglielo.
 
Forse Roxanne sarebbe potuta essere la sua salvezza, forse avrebbe potuto aiutarlo...
 
Amber
 
E come andavano le cose fra Amber e Slash?!
(hehehe*risata malvagia dell'autrice che già prevede un linciaggio*) Si erano mollati.
E per un motivo molto semplice: lei e Slash litigavano continuamente, per una cosa o per l'altra. E un giorno la ragazza, stufa dell'atteggiamento infantile del chitarrista ha detto basta,nonostante il suo dannato cuore le dicesse tutt'altro.
Il suo cuore infatti, era ancora legato a quello del riccio, lei lo amava ancora ma non poteva essere sempre lei quella che doveva scendere a compromessi, doveva crescere anche lui... Aveva tre anni più di lei diamine! 
Nonostante questo però continuava a ignorare le chiamate,i messaggi, e qualsiasi tentativo del riccio di riallacciare i rapporti perchè era convinta che se lei avesse ceduto subito, le cose non sarebbero cambiate di una virgola.
 
*Spero solo di fare la cosa giusta...*
 
Slash

 
"Oh Amber,Oh Amber,
Tu sei come la mia Fender;
io ti amo,ti amo;
e senza di te non andrò lontano;
probabilmente contrò un palo o contro Duff mi schianterò,
e solo come un cane morirò;
nessuno mi potrà salvare,
ormai posso solo affondare;
nessuna donna mi può consolare,
come tu sapevi fare;
Oh Amber,Amber, mia piccola Fender,
torna da me babe,torna da me Amber!" cantava un riccio chitarrista a caso.
 
"SLAAAAAAAASH! MA SI PUò SAPERE COS'è STA MERDA!? FINISCILA O LE MIE ORECCHIE SI SUICIDERANNO E A QUEL PUNTO DOVRETE TROVARVI UN CAZZO DI NUOVO CANTANTE E PUOI GIURARCI CHE PUOI SETACCIARE TUTTO IL MONDO E NESSUNO SARà BELLO,BRAVO,SIMPATICO E MODESTO COME ME! BASTAAAAA!" La donna mestruata di casa,ehm scusate, Axl stava simpaticamente urlando a uno Slash che era nel pieno della sua depressione amorosa. Ormai erano dieci giorni che lui e la sopracitata Amber si erano lasciati e a nulla erano servite le droghe,l'alcool o le altre ragazze... Niente, lei gli rimaneva sempre in mente portando a 'capolavori' come quello riportato.



Secondo il principio di "chi non muore si rivede", eccomi quaaaaaaa! Ora visto l'evolversi della storia forse era meglio che me ne stavo nel mio angolino haha Lo so che forse non vi aspettavate una cosa del genere ma dovevo lasciare un po' di suspance perchè credo  che al massimo 3/4 capitoli(forse meno,forse più) e concluderò questa storia per iniziare il suo seguito e un'altra su cui sto ancora lavorando. Spero davvero che qualcuno segua ancora questa storia e ringrazio muchissimo tutti quelli che recensiscono... A presto, Smurf__ 
PS:tenetevi pronte per un altro capitolo oggi ;D

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Capitolo 38
*** Capitolo 37 ***


ATTENZIONE:QUESTO è IL SECONDO CAPITOLO CHE PUBBLICO OGGI!

We're gonna be rock n' roll stars!

 
Axl

 
Axl si ricordava bene il giorno in cui Corinne se ne andò... Anche perchè era appena passata una settimana.
Aveva trovato un biglietto sul frigo con scritto :'Devo tornare in Francia,i miei hanno bisogno di me... Spero che capirai; Corinne.'
All'inizio si era sentito abbandonato, arrabbiato,confuso... Ma poi,dopo aver riletto quel messaggio per la decimilionesima volta si era accordo che era scritto al singolare... E sapeva che era riferito a lui. Quindi per una volta decise di non dare di matto e di conservare quel biglietto,rileggendolo ogni volta con un sorriso... amaro.
A casa c'era solo lui quel pomeriggio,e verso le 17 sentì bussare alla porta.
 
Aprì e... "AXL,AXL,AXL,AXL,AXL,AXL OHMIODDIO AXEEEEEEEEEEEEEEEEL!" Jessica,che sembrava sull'orlo di una crisi isterica, urlava il suo nome saltellando e storpiandolo per di più... Ma lei aveva quella cadenza italiana che non gli dava fastidio più di tanto.
 
"COSA?! ODDIO è MORTO QUALCUNO?! QUALCUNO è IN OVERDOSE?! ADLER VERO?! QUEL COGLIONE! AH MA SE NON MUORE QUANTE GLIENE DO!" Il rosso si era fatto prendere dall'isterismo della ragazza e aveva iniziato  a sclerare.
 
"MA CHE DICI,IDIOTA?! è UNA COSA BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAA! VIENI DENTRO CHE TI RACCONTO!" Al che la ragazza lo afferrò per la mano e lo trascinò fino al salotto, dove lo sbattè sul divano.
 
"Tu sì che sei una ragazza delicata... Povero Duff oh!"
 
"Risparmia i commenti,pel di carotina, e ascoltami.  HELL'S ROSES & GUNS N' ROSES,LIVE, INSIEME, AL TROUBOUR,SABATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"
 
Ad Axl ci volle un minuto buono per realizzare la cosa. Hell's Roses e Guns  N' Roses. I due gruppi più cazzuti in giro a L.A. ultimamente. Troubadour. Il locale dove hanno suonato i grandi prima di diventar grandi e che li ha fatti diventare grandi. Sabato. Il che voleva dire un sacco di pubblico e discografici. 
 
"OH YEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH BABYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!" Finalmente il cantante aveva detto qualcosa e nel farlo aveva preso in braccio la ragazza e aveva inziato a farla girare:"OHHHH SIIIIII FUCKERSSSSSSSSSSSSSSSS! GUNS E HELL'S LIVEEEEEEEEEEEEEE! WELCOME TO THE JUNGLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE AAAAAWWWWWWW!" 
 
"Ok Axl, ora puoi mettermi giù?!"
 
"Ah giusto, non sei abituata a stare così in alto! hahaha"
 
"Ma vaffanculo! Oh dobbiamo dirlo agli altri!" realizzò alla fine Jessica.
 
"Eh sì dobbiamo! Senti,tu trova le girls che io trovo i fuckers e tra due ore ci vediamo al Raibow.."
 
"Ma sempre al Rainbow!"
 
"E allora al Whiskey! Ora va,susu,muovi il tuo bel culetto e vaiiiiiii!"
 
Mandò via Jess e chiuse la porta.
Quella sarebbe stata la loro grande occasione,ne era sicuro.

 
Jessica
 
Il proprietario del Troubadour era un grande amico di mia zia, e soprattutto non era uno stupido. Aveva capito che sia noi,sia i Guns andavamo forte ultimamente e,da genio del buisness qual era, aveva anche capito che farci fare un concerto insieme sarebbe stato il massimo... Per noi,per  i Guns... E pure per lui!
Quando me lo disse roba che ci rimasi secca, e la prima cosa che feci fu precipitarmi a casa Guns,dove trovai solo Axl. Ci demmo appuntamento davanti al Whiskey perchè ero stufa del Rainbow.
Ora dovevo trovare le ragazze... Cazzo! Grazie a Dio non ci misi molto: Kerrie e Roxy erano seduta sulla solita panchina al parco vicino alla nostra scuola e Amber era a casa che suonava. Da quando si era lasciaata con Slash era proprio giù poverina, ma ero sicura che quella sera le sarebbe passato tutto.
Non si sa per quale grazie divina i ragazzi arrivarono puntuali ed erano pure in anticipo. Io ebbi appena il tempo di tornare a casa per farmi una doccia che subito dovetti uscire,ed ero pure già in ritardo.
Appena vidi Duff mi fiondai su di lui, scatenando fischi e battutine. Ma non ce ne importava niente perchè in quei giorni ci eravamo visti pochissimo.
 
"Mi sei mancata" mi sussurrò lui.
 
"Anche tu!"
 
"Se ai signori non dispiace,direi di entrare visto che io e Jess abbiamo una splendida notizia da darvi." intervenne Axl
 
Duff mi guardò curioso ma io gli risposi con un sorriso. Entrammo al Whiskey, ci sedemmo e ordinammo da bere dopo che Axl aveva limonato con la cameriera... Ah,quel ragazzo soffriva come una cane per Corinne e non perdeva occasione di fare il coglione; Izzy e Roxy erano tenerissimi, Steven e Kerrie imbarazzatissimi e Slash e Amber guardavano dappertutto meno che dalla parte l'uno dell'altra.
 
Quando decisi di averli fatti aspettare abbastanza mi alzai in piedi(impresa ardua visti i tacchi che portavo) e dissi le stesse parole che avevo detto ad Axl qualche ora prima: "GUNS N' ROSES & HELL'S ROSES. LIVE. INSIEME. SABATO. AL TROUBADOUR!" Ma questa volta le reazioni non si fecero attendere! 
 
Tutti esplosero in un coro di urli, esclamazioni ed esultanze; ci abbracciammo e ci baciammo tutti, incuranti del fatto che quasi tutti eravamo fidanzati con un componente di una o l'altra band; non importava in quel momento, eravamo solo ultra-mega-incredibilmente felici perchè finalmente la fortuna aveva iniziato a girare dalla parte di nove rockers,a cui la vita aveva regalato pooco o niente,  e che finalmente potevano dimostrare al mondo che potevamo farcela nonostante tutto!

 
Duff

 
Quando Jessica pronunciò quelle parole nessuno di loro capì più niente. Si baciavano,si abbracciavano,si prendevano per i capelli... Un bordello! La gente intorno a loro li guardò piuttosto male ma insomma chi se ne frega! 
Quando riacquistarono un minimo di controllo ordinarono da bere per un esercito, coinvolgendo anche la povera cameriera nella loro festa infinita.
 
"Non credi che dovremmo festeggiare un po'... privatamente?!" gli sussurrò maliziosa Jess.
 
Lo sguardò di Duff bastò più di mille parole per la ragazza, che lo prese per mano e lo condusse nel bagno. Ok,era una sistemazione schifosa ma c'erano già Steven e Kerrie che facevano le loro cose in pubblico, dopo un bel po' di Jagerbombs, e pure gli altri non si risparmiavano, quindi volevano solo un po'  di privacy.
Appena arrivati in bagno, Duff sollevò la sua ragazza per i glutei e la appoggiò sul lavandino.
 
"Questo potrebbe essere l'inizio del nostro sogno... Potrebbe avverarsi tutto..." disse Duff a un centimetro dalla bocca della ragazza.
 
"Si avvererà tutto Duff, si avvererà tutto!" sorrise lei e subito dopo si attaccò alle labbra del suo ragazzo. La passione li travolse e presto Duff entrò dentro di lei che iniziò a gemere; il biondo cercò di soffocare i gemiti di entrambi impossessandosi della bocca di Jess,ma la cosa non funzionò molto. Vennero quasi insieme qualche minuto dopo Duff stava uscendo piano da Jessica,che però non era d'accordo.
 
"Dove credi di andare baby?!" Jess scese dal lavandino e lo guardò maliziosa. Duff non capiva. Si assicurò che la porta fosse chiusa a chiave e poi spinse delicatamente il biondo contro il muro. Inziò baciandolo sulla bocca per poi portarsi sempre più giù,sempre più giù... Ora le sue intenzioni erano chiare al biondo che già sorrideva sornione. La sua eccitazione era già evidente e quando Jess prese ad accarezzarla con le mani e con la bocca pensò di stare per impazzire. Con una mano le diede il ritmo giusto e poco dopo la scansò quando stava per venire. Jess si tirò su soddisfatta e il ragazzo la tirò di nuovo a sè,baciandola con passione.
 
"Ora abbiam finito!" esclamò lei.
 
"Oh piccola... Quanto ti amo!" 
 
Quindi i due uscirono dal bagno e tornarono al loro tavolo; devono esser stati via parecchio perchè tutti avevano notato la loro assenza.
 
"Allora com'è andata la sveltina?!" domandò un serafico Steven piuttosto brillo. 
 
"Oh benissimo!" rispose Duff con occhi sognanti, che anche lui ci aveva dato dentro con la birra. 
 
"Ma Duff! Che si facciano i cazzi loro insomma!" esclamò Jess divertita.
 
"Jess baby, ti si sentiva urlare fin qua, non potevamo far finta di niente!" intervenne Slash.
 
"Hehehe touchè!" 
 
Per il resto della serata continuarono a bere e a fantasticare su come sarebbe stato il loro futuro da rockstar,perchè in quel momento tutto sembrava possibile.





E come promesso ecco il secondo capitolo di oggi! :D Spero che non faccia tanto schifo,io son piuttosto soddisfatta :D Grazie mille per le recensioni e alla prossima, Smurf__ :D

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Capitolo 39
*** Capitolo 38 ***


You say goodbye, I say hello
 
I giorni che seguirono furono all' insegna del rock n' roll. Provammo tutti come matti perchè per sabato dovevamo essere perfetti! Axl tormentava i ragazzi perchè non gli andava mai bene niente, anche se in realtà spaccavano i culi; neanche io in realtà ero da meno con le mie povere ragazze, ma invece di criticare loro, criticavo me stessa, perchè trovavo sempre mille difetti,sbavature e stonature nella mia voce. Ero una cazzo di paranoica, ma non ci potevo far niente! Questo concerto doveva assolutamente andare bene, ma che bene, benissimo! Dovevamo farcela! Era il mio sogno, il nostro sogno: quello di vivere di rock n' roll,e nutrire la gente con la nostra musica. Avevo fatto tanti sacrifici per la musica, avevo votato la mia vita al rock, e ora dovevamo solo fare il salto di qualità.

 
Anna
 
Quella maledetta diciassettenne era sempre riuscita a rovinarle tutti i piani. E quella volta non fu da meno. Dopo quella sera al night, Anna aveva saputo che Duff  e Jess si erano rimessi insieme, il che voleva dire che tutti  i suoi piani per distruggerla erano andati a farsi benedire; in più aveva saputo del concerto che le due band avrebbero tenuto al Troubadour, e questo non aveva fatto altro che aumentare la rabbia di Anna. Per la grande disperazione di Frank, Anna decise quindi di tornarsene in Italia, perchè non sopportava di vedere la sua sorellastra avere successo,e anche perchè aveva finito il praticantato con quell' azienda.
Era seduto sul taxi con Frank, che aveva tanto insistito per accompagnarla  e salutarla una volta per tutte. *Almeno mi libererò di questo lecchino!* pensava Anna mentre si stava sistemando attentamente il rossetto rosso sul sedile posteriore di un taxi. Finalmente arrivarono all'aeroporto verso le 11 di mattina, e subito Frank si premurò di pagare il taxi e di prendere le innumerevoli,pesantissime e griffate borse di Anna.
 
"Stai attento, mi raccomando! Sono delle  Louis Vuitton originali!" le disse lei con aria di sufficenza. 
 
Dopo aver fatto check-in e quant'altro si diressero verso il bar, per mangiare qualcosa in attesa dell'imbarco.
 
"Anna,tesoro, sei sicura di voler partire?" le chiese Frank, prendendole la mano.
 
"Certo che si! Avevo una vita in Italia sai?! E ora Jess sta per realizzare tutti i suoi sogni, e non posso sopportarlo!" esplose lei con la voce che le salì di un'ottava.
 
"Ma amore, lasciala perdere! Potremmo trasferirci in qualche altro stato! La Florida è splendida sai?!" Frank cercava in tutti i modi di convincerla a restare,e aveva già gli occhi lucidi.
 
"Ma ti prego Frank, sii realista diavolo! Sono giovane, ho ancora tutta la vita davanti! Credi davvero che verrei a vivere con te e mi perderei tutto ciò che il mondo ha da offrire?! Non mi conosci caro!" Il povero Frank stava per scoppiare in lacrime. Anna finì il suo cappuccino e poi,guardando l'orologio, disse:" Oh è tardi! Sta per iniziare l'imbarco! Grazie di tutto Frank,mi sei stato utilissimo!Chissà,forse ci rivedremo!" gli sorriso e lo baciò velocemente sulla bocca.
 
Poi prese la sua borsetta Chanel e si incamminò verso il gate d'imbarco, ancheggiando sugli stivali tacco 15 che portava. 
 
Jessica

 
Era il giorno prima del concerto, e io e le mie amiche, nonchè compagne di band, lo passammo a fare shopping. Non che ci mancassero vestiti, sia chiaro, ma ovviamente niente di tutto quello che avevamo ci sembrava adatto: dovevamo essere bellissime,super sexy e incredibilmente rock n' roll. Entravamo e uscivamo dai negozi continuamente, ci provammo cinquanta mila vestiti diversi,facevamo impazzire tutti i commessi e alla fine non eravamo mai soddisfatte. Fu solo quando ormai avevamo perso tutte le speraze che trovammo un negozietto delle dimensioni di un buco, situato in fondo a una piccola stradina di La Brea. 
Si chiamava Luck, fortuna, ed era proprio quello che ci serviva... In tutti i sensi. Quando entrammo sentimmo una scampanellio di quegli affari che si mettono sopra le porte... Non li sopporto, mi mettevano ansia. Ci guardammo intorno e... Quello era il paradiso del glam, del rock, dell' hippie... Aveva vestiti unici, di tantissimi stili diversi,cose mai viste prima! Ci guardammo tra noi e son sicura che tutte e tre pensammo che d'ora in poi quel negozietto sarebbe diventato il nostro fornitore ufficiale.
Eravamo talmente prese da tutti quei fantastici vestiti che neanche notammo il commesso, di cui ci accorgemmo solo al momento di pagare. Oltre che avere vestiti fantastici, non era per niente caro e comunque noi avevamo risparmiato molto in quei mesi e quindi ci potemmo comprare molte cose. Il fantomatico commesso era un ragazzino che avrà avuto sì e no la mia età,forse era pure più piccolo;non c'entrava niente in quel negozio ma è stato davvero gentile con noi, era un tipo veramente simpatico. Gli dicemmo del nostro concerto e ci disse che sarebbe passato volentieri!
 
"Cavolo ragazze,questo negozio è una cosa fantastica oh!"esordì Roxanne una volta uscite.
 
"Hai ragione cazzo! E con questi nuovi vestiti domani faremo un figurone! Vedrete, avremo la fila di discografici e agenti che ci imploreranno di firmare un contratto con loro!" aggiunse Kerrie.
 
Continuammo a ridere e scherzare e poi ci separammo, ognuna andò a casa propria per riposare, visto che il giorno seguente sarebbe stato un delirio.
 
Stavo camminando per la strada che portavo a casa mia,con tutte le borse, quando mi sentii chiamare:"JESSICAAAAAAA!JESSICAAAAAAAA!" 
 
Mi girai, curiosa di scoprire il proprietario di quella voce e in lontantaza scorsi la figura di Tommy e altri tipi. Ero così contenta di vederlo, perchè era un po' che non ci incontravamo. Anzi, credo che non ci vedessimo circa da quella notte...
 
"TOMMYYYYYY!" gli corsi maldestramente incontro, e lo abbracciai. "Quanto tempo,cazzo! Merda,che bello vederti!"
 
"Sempre fine eh dolcezza!" 
 
"Hehe che ci vuoi fare! Oh ma guarda i Motley Crue al completo, quale onore!" dissi dopo aver notato anche gli altri componenti della band .
 
"Brutta nanetta, non ti fai più vedere nè sentire!"disse Nikki abbracciandomi e sollevandomi.
 
"Sorry honey, ma stiamo progettando la nostra scalata verso l'olimpo del rock. Oh sì,domani voglio vedervi in prima fila, suoniamo al Troubadour con i Guns!" dissi tutta esaltata.
 
"Woooow! Due delle band più calde,dopo di noi si intede, di L.A. Non mancheremo,vero ragazzi?!" continuò Tommy.
 
I ragazzi assentirono e io fui molto contenta di sapere che sarebbero venuti. 
La situazione,ammettiamolo,era un po' strana: ero davanti a quello che io consideravo uno dei miei migliori amici, con cui avevo scopato, e alla sua band,che ero sicura sapessero tutto, e tutti si comportavano normalmente... Per carità, a me andava anche bene così ma era,non so... Strano! 
 
"Ok sentite ragazzi, mi dispiace ma devo proprio andare perchè ste borse pesano un casino e dovrei pure mangiare qualcosa." 
 
"Hey,ti accompagno ok? Così ti aiuto a portarle..." si offrì Tommy. *Che faccio?! Gli dico di sì,gli dico di no!? Beh ma  perchè dovrei dirgli di no, siamo amici... E poi sta roba pesa cavolo...*
 
"Certo!" acconsentì alla fine.
 
"Ragazzi, ci vediam dopo al Roxy?" disse Tommy verso i suoi compagni di band.
 
"Certo man... A dopo..." Sembrava a me o Vince ci ha lanciato un'occhiata strana!? Bah,sarà la mia immaginazione.
 
"Cazzo Jess ma quanta roba hai comprato?!" mi chiese dopo che gli avevo mollato qualche borsa.
 
"Lo stretto indispensabile! Domani sarà il gran giorno e non possiamo mica presentarci sul palco in pigiama!"
 
"Babe,se vi presentaste in mutande e reggiseno son sicura che tutte le case discografiche di L.A. verrebbero a chiedervi... Un contratto.." disse malizioso,scoppiando poi a ridere, seguito da me.
 
"Che stupido che sei oh!" gli diedi una gomitata.
 
Eravamo quasi arrivati davanti alla mia porta quando...
 
"E senti, con Duff come va?"
 
*Merda. Merdaccia. *Beh ma non significa niente, è anche una domanda lecita*
 
"Oh benissimo! Abbiam fatto pace e anche se ci vediamo poco va tutto alla grande!" sorrisi. 
 
*Ti prego fa che non cali un silenzio super imbarazzante!*
 
Grazie a Dio questa cosa non successe,perchè Tommy era una fonte inesauribile di argomenti di conversazione. Fui un po' sollevata quando arrivammo davanti al portone di casa mia e ci salutammo. Rimasi un attimo a fissarlo mentre si allontanava *smettila di far la paranoica Jess,e non rovinare la vostra amicizia... Cazzo!*

 
Tommy

 
Era un po' di tempo che Tommy non vedeva Jess,e passare un po' di tempo con lei gli faceva piacere... Ma gli faceva piacere anche prima di quella notte eh, sia chiaro! Ora che ci pensava non aveva visto nemmeno Duff, e da una parte era sollevato, perchè questo voleva dire che non voleva dargli botte. 
 
Stava camminando verso il Roxy dopo quella strana passeggiata con Jess quando..."Duff!" *parli del diavolo e spunta la fottuta coda* pensò quando vide il biondo bassista venirgli incontro.
 
"Tommy amico!" Lo salutò l'altro dandogli una pacca sulla spalla. "Quanto tempo man!" 
 
"Veramente! Che combini ultimamente eh?! Mi ha detto Jess che domani avete un importante concerto eh?!" 
 
"Jess?! Te l'ha detto lei?!" Si accigliò solo per un attimo.*Mannaggia alla mia boccaccia!*
 
"Oh si l'ho incontrata prima... Senti a proposito man.. Noi... Amici come prima giusto?!" sorrise debolmente Tommy.
 
"Sicuro! Anzi,vediamoci più spesso, anche con i ragazzi..."
 
"Eh ma hai ragione... Quindi niente rancore giusto?!" Tommy era decisamente sollevato.
 
"Certo che no! Le ragazze non devono dividerci... Ma tieniti il pisello nei pantaloni ok man?! Ci vediamo bello!" Duff sorrise soddisfatto e se ne andò, lasciando Tommy sollevato e... preoccupato.
 
*Tieni il pisello nei pantaloni... Facile per lui! Se Jess si vestisse come una suore, a quel punto sarebbe facile! Cazzo! Devo trovarmi una ragazza... O sposarmi Sixx!*



Rieccomi quaaaaa! Scusate la mia assenza ma nel frattempo son stata a vedere anche Slash a Padova e,ancora dopo una settimana, sono ancora su Slashlandia haha povera me! Questo capitolo mi fa un po' schifo in realtà,ma spero che qualcuno lo apprezzerà xD Grazie mille a chi legge e recensisce :D A presto! Smurf__

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Capitolo 40
*** Capitolo 39 ***


Rock Show: Hell's Roses


Oddio oddio oddio oddio oddio oddio! Il giorno del concerto è arrivato! Oh santo Jimi Hendrix benedetto lui! Oh mamma,oh mamma,oh mammaaaaaaa!
 
*Basta Jess,datti una cazzo di calmata,porca miseria!* 
 
La vocina del mio cervello aveva ragione,dovevo calmarmi. D'altra parte ne avevamo fatti abbastanza di concerti.
 
*Già,ma questo sarà al Troubadour, e probabilmente sarà pieno di discografici*
 
No dico, ma mi prendevo in giro da sola?! C'è il mio cervello mi prendeva veramente per il culo: prima mi diceva di calmarmi e poi mi ricordava il motivo principale della mia agitazione. Ma cazzo!
Il concerto sarebbe iniziato alle 20 e noi avremmo suonato per prime. 
Per tutta la mattina non feci altro che ripassare le canzoni,bere strane tisane alle erbe preparate da mia zia e ingurgitare un casino di pastiglie per la gola. Alle 17 io e le ragazze ci trovammo davanti al Troudadour perchè dovevamo montare tutto,fare il soundcheck e prepararci; i Guns sarebbero arrivati di lì a poco.
Quando arrivai lì, con il mio mega borsone pieno di vestiti di scena,pastiglie,e una scorta d'acqua che un cammello se la sognava, trovai solo Amber.
 
"Hey Amber!" sorrisi andandole in contro.
 
"Jess! Che bello, sei arrivata! Non ce la facevo più ad aspettare sola,son troppo nervosa!" rispose lei torturandosi le mani.
 
"A chi lo dici?! Le altre?"
 
"SIAMO QUIIIIIIII" sentii qualcuno urlare e appena mi voltai vidi Roxanne e Kerrie che si avvicinavano correndo.
 
"Eccoci,eccoci! Cazzo ragazze non avete idea di quanto sia nervosa oh!" esclamò Kerrie con il fiatone.
 
"Già,l'ansia mi sta uccidendo. Ora entriamo però perchè abbiamo un casino di roba da fare.."
 
"Oh sì,a proposito di questo... Lo sapete che dobbiamo montare noi la batteria?!è per questo che io e Roxy abbiamo fatto tardi..." sorrise imbarazzata la nostra batterista. 
 
Merda. 
 
"C-cosa?! No, che non lo sapevamo,saremmo venute prima! Ma scusa ci avevano detto che ci avrebbero pensato loro?!" urlò Amber in preda al panico.
 
"Lo so honey, ma non è colpa mia se gli idioti qui non sanno organizzare una beata minchia. Ora però inutile incazzarsi, sbrighiamoci piuttosto..." sentenziò Kerrie.
 
E così facemmo: dopo una seria infinita per portare i pezzi della batteria dalla macchina di Kerrie fino al palco, ce la facemmo. Grazie al cielo gli amplificatori e il resto era tutto già pronto e c'era un fonico a nostra disposizione,quindi avremmo solo dovuto procedere al soundcheck. Appena finimmo di eseguire un pezzo di prova, i Guns n' Roses fecero la loro comparsa.
 
"HOLA TODOSSSSSSS" urlò Slash. 
 
"Uuuhh ma guarda chi c'è qui: i Guns n' Roses!" disse Roxanne andando incontro al suo Izzy.
 
"Sei nervosa piccola?" le chiese lui.
 
"Tantisssssssimo" rispose la mia amica stampandogli un bacio sulle labbra. 
 
Stavo sistemando dei cavi quando due mani mi attanagliarono i fianchi e mi sollevarono da terra.
 
"AAAAAAAAAHHH!" Lanciai un ultrasuono più che un urlo.
 
"Ma amore rilassati! Sono io!" mi disse la causa del mio urlo: Duff.
 
"Non. Farlo. Mai. Più. Devo cantare tra poche ore, robe che mi saltino tutte le corde vocali,poi già sono nervosa, in più arrivi tu che.." non finii la frase perchè lui mi zittì con un bacio che mi fece subito rilassare fra le sue braccia.
 
"Meglio?!"
 
"Sì" gli dissi abbassando lo sguardo. "Scusami è che... Uff... Sono nervosissima!"
 
"Non ti preoccupare babe, lo siamo tutti. Pensa che ad Axl stava per venire un attacco isterico perchè non trovava la sua bandana!" scoppiammo a ridere entrambi.
 
"A proposito di isterismo... Dov'è la grande star?" urlai in modo da farmi sentire da tutti.
 
"Sono qui honey!" Axl entrò trionfante con i suoi inseparabili occhiali da sole e una tipa sotto braccio.
 
Dall'arrivo dei Guns il soundcheck si trasformò in un circo. Era fantastico: c'era Slash che si era improvvisato cantante e insieme provammo un pezzo di Chuck Berry; Duff alla batteria che colpiva Steven con le bacchette; Izzy alle prese con il basso e Axl... Beh la sua attività con la tipetta di prima era chiara a tutti. 
 
"Altro che Adrianna Smith oh!" esclamò Slash quando un gemito arrivò chiaro e tondo alle nostre orecchie.
 
"Ci dispiace lasciarvi cari, ma dobbiamo andare a prepararci..." sentenziò Roxanne. Ed era vero! Ridendo e scherzando si erano fatte le 19 e noi eravamo ancora in tuta.
Corremmo nel backstage e ci separammo nei vari camerini, due per l'esattezza. In uno c'eravamo io e Roxanne e nell'altro Kerrie e Amber. Procedemmo al cambio di vestiti, trucco e parrucco e in tempo record fummo pronte. 
Quindi ecco le Hell's Roses: Roxanne indossava un paio di leggins a righe verticali bianche e nere, una giacca sfiancata bianca e un top che le copriva a malapena le tette con la scritta "rebel" in rosa, gli stivali con il tacco completavano il tutto; Kerrie aveva una maglia degli Iron Maiden che aveva tagliato sul retro in modo da creare uno spacco che lasciava intravedere tutta la schiena,dei pantaloncini di jeans e gli anbifi; Amber sembrava un angelo con il suo corsetto bianco di pizzo, dei pantaloni di pelle bianca che nessuna di noi aveva ben capito dove li avesse trovati e degli stivali borchiati neri, il rossetto rosso le toglieva un po' l'aria da angioletto però; e poi c'ero io che avevo degli autoreggenti in pizzo, dei pantaloncini ini ini a vita alta con borchie e catene qua e la, e una maglia dei Guns n' Roses che io e Axl avevamo fatto fare qualche giorno prima; come promesso, anche lui avrebbe indossato quella delle Hell's Roses che avevamo fatto.
Stavamo aspettando nel back stage e Kerrie spostò un po' la tenda per vedere la situazione.
 
"Ragazze! è pieno cazzo! Tutto pieno!" disse a metà fra l'esaltato e lo spaventato.
 
Non facemmo in tempo a vedere i ragazzi prima di salire sul palco perchè erano nel loro momento di preparazione spirituale e poi il fonico venne a dirci molto gentilmente di "portare le nostre bellissime chiappe sul palco, velocemente anche." 
 
"Ragazze,siete pronte?!" chiesi prima di salire sul palco.
 
"Spaccheremo tutto!" disse Amber.
 
Quando le luci si spensero e il pubblico iniziò ad urlare, entrammo. Tutta l'angoscia che avevamo prima di salire sul palco sparì e si trasformò in adrenalina pura.
 
"Buona sera a voi cazzoni! Noi siamo le Hell's Roses e sì,siamo quattro ragazzi, ma facciamo casino come 20 camionisti e soprattutto facciamo fottuto rock n' roll! Godetevi lo spettacolo!" urlai al microfono scatendando urli e applausi. 
Iniziammo con 'I wanna be where the boys are' delle nostre amate Runaways. Loro erano il nostro mito, quindi non potevamo non cantare un loro pezzo. 
 
Wild in the streets, barely alive
Mama's always telling me stay inside
Don't you hang around with those young boys
Soon you'll be lovin' them
They're all night toys
 
Mi venne quasi da ridere pensando al significato di quelle parole. Mi ricordavo perfettamente di mia mamma che,quando ero già una piccola amante del rock e dei rocker, mi diceva che mi sarei dovuta trovare un bravo ragazzo, di buona famiglia, ben vestito e che studiasse per diventar  avvocato... E guarda te che ragazzo mi son trovata alla fine!
 
I wanna be where the boys are
I wanna fight how the boys fight
I wanna love how the boys love
I wanna be where the boys are
 
La carica che mi dava quella canzone era qualcosa di indescrivibile! Mi sentito viva, in cima al mondo, onnipotente... Vedevo che il pubblico rispondeva entusiasta,e questo ci dava ancora più carica.
Proseguimmo con la nostra amata 'She's got Balls'; ormai era diventata il nostro cavallo di battaglia. Poi via con 'Too Fast For Love' dei nostri amici Motley e Little Dreamer dei Van Halen.
 
"Ora eseguiremo due pezzi scritti da noi" annunciò Roxanne e subito il pubblicò si agitò.
 
Il primo era un pezzo un po' più lento, ma con un riff di chitarra che spaccava i culi. In questo pezzo suonavo anche io,facendo la base ritmica ad Amber che si lanciava spesso in assoli mozzafiato. Ero sicura che da qualche parte lì dietro Slash stesse sbavando. Anyway, il brano si chiamava 'Drunk Love', e parlava un po' del rapporto tra me e mio padre,del suo vizio di bere, e un po' della sera in cui trovai Duff ubriaco perso. 
Il secondo invece era molto movimentato e si chiamava 'L.A. Love' ed era un inno a Los Angeles, al rock n' roll e a tutto ciò che riguardava queste cose. Era pieno di speranza,voglia di farcela,voglia di casino e divertirsi. Verso la fine del pezzo mi tolsi la maglietta dei Guns rimanendo solo con il mio bel reggiseno leopardato,scatenando urli e fischi. *Duff mi ucciderà,lo sento* pensai mentre cantavo le ultime note.
 
"Bene, ora vi lasciamo nelle mani di altri rocker. LONG LIVE ROCK N ROOOOOOOOOL" urlò Kerrie e noi uscimmo tra gli applausi e le urla del pubblico. 
 
Era andata bene,fottutamente bene! Appena scese ci abbracciamo strette e tirammo qualche urlo liberatorio.
La serata però non era ancora finita...
 




Lo sooooo, sono una cacca, vi avevo promesso il capitolo domenica sera e siamo venerdì ma non mi veniva niente D: Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo che è abbastanza lunghetto; i prossimi saranno sempre incentrati sul concerto e credo che fra 5/6 capitoli al massimo concluderò questa storia... Che dovrebbe avere un seguito se tutto andrà bene xD Ringrazio molto chi legge e recensisce, vi adoro girlz! Bene, spero di riuscire ad aggiornare qualcosa questo week end, alla prossima ;D Smurf__

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Capitolo 41
*** Capitolo 40 ***


Meanwhile in the backstage:Guns N' Roses
 
Duff
 
Nessuno di loro aveva visto le ragazze prima che salissero sul palco, perchè era il loro momento del trucco e parrucco... Sì erano dei ragazzi ma erano anche nella loro fase glam!
Insomma quando ormai erano tutti pronti decisero di godersi lo show delle ragazze dal backstage che puzzava di piscio. 
 
"Oh. Porca. Puttana." sillabò Slash non appena vide le ragazze sul palco. Duff,che era rimasto indietro per prendersi una birra dal frigo, si affacciò curioso.
 
"Oh. Maria.! Quella... Quella è la m-mia... R-ragazza?!" Duff impallidì nel vedere Jess vestita così provocante. Certo,l'aveva vista in tutte le situazioni ma... Quegli autoreggenti in pizzo gli scatenavano certi pensieri... 
 
"Sì Duff! Ed è anche una figa pazzesca cazzo!" disse Axl senza pensarci troppo con la bocca leggermente aperta.
 
"Hey Rose! Alla larga!" gli ringhiò. Axl per tutta risposta gli fece un sorriso sghembo.
 
*Oh mio Dio quella ragazza mi farà venire un infarto prima o poi mamma mia! Però... Che figa che è! Appena finiamo qua vede che le faccio!* Duff provò un misto di orgoglio maschile e gelosia nel vedere la sua ragazza dimenarsi sul palco sotto gli occhi di tutti ma poi si tranquillizzò e si godette tranquillo lo spettacolo. 
 
Slash
 
*Donne, sono la nostra rovina!* pensò Slash nell'istante in cui vide le Hell's Roses sul palco. Ok, ormai erano tutti abituati alle loro mise poco sobrie e poco pudiche però... Sapevano sempre stupirli. Contando il fatto poi che erano brave! Cazzo se lo erano! 
Per la prima parte del concerto Slash si era concentrato principalmente sulla musica, la schiena scoperta di Kerrie(*il culo di Jess, ma non diciamolo a Duff*) e l'ansia che lo prendeva man mano che scorreva il tempo; durante la loro canzone lenta però partì un bellissimo assolo che gli fece venire i brividi, e non aveva freddo. Quindi finalmente si concentrò su Amber: sembrava... Un angelo. La sua Amber,la sua piccola... Cavolo se aveva fatto progressi da quando l'aveva conosciuta! Era una chitarrista con i controcazzi,niente da dire. Ed era splendida. Fuori dal palco era una piccola,dolce sedicenne, ma quando saliva lì e si accendevano le luci, il fuoco del Rock n' Roll la accendeva come non mai, e dava tutta la sua anima alla musica. Slash rimase incantato, come se fosse in trance...
*la devo smettere di passare troppo tempo con quella checca di McKagan cazzo!* 
Steven
Steven stava allegramente amoreggiando nel backstage con la tipa che era arrivata con Axl al locale. Era una stupida biondina, carina ma niente di speciale, ma si sa,in certi momenti gli uomini devono assolutamente soddisfare certi bisogni. In lontananza sentì Jessica urlare qualcosa al microfono e anche se non aveva capito bene cosa avesse detto, dedusse che il concerto stava iniziando, e lui non voleva perderselo.... E poi questa biondina gli stava andando a noia.
 
"Scusa tesoro, scansati! Ci vediamo dopo eh!" le disse sorridendo senza neanche aspettare una sua risposta e raggiunse i ragazzi dietro le quinte. 
 
"Cazzo Duff ti sposti che non vedo niente?!" urlò il batterista all'ossigento.
 
"Non è colpa mia se sei un nano di merda..." rispose piccato Duff ma si spostò comunque.
 
Si disse che aveva subito puntato lo sguardo su Kerrie perchè anche lei era una batterista, e il suo istinto lo conduceva sempre da quello strumento; si disse che tenne lo sguardo fisso su di lei per quasi tutto il concerto per vedere se era migliorata; si disse che per lui tutte le ragazze erano uguali; si disse che lei non era niente di speciale,proprio come la biondina di prima; si disse che quella sera, come al solito del resto, si sarebbe scopato qualche groupie  a caso, anche più di due, e che non avrebbe pensato a lei perchè... be, non era niente di speciale.
 
Izzy
 
Un tiro di coca prima di uscire dal camerino e via. Ora sì che si sentiva bene... Per il momento. Non poteva continuare così...
Pensieri di questo tipo lo assillarono finchè non vide la sua amata Rox che gli sorrideva dal palco. Era cambiato da quando stava con lei... *non del tutto però* Già beh, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ma sarebbe cambiato,l'avrebbe fatto per lei, comee qualsiasi principe azzurro del cazzo che si rispetti!
Si mise ad ascoltare le ragazze... Wow! Era solo la seconda o terza volta che le sentiva, ma erano migliorate tantissimo nel frattempo; erano brave tecnicamente ed era una buona cosa ma la cosa più importante, secondo lui, era la passione,la grinta,l'energia,la rabbia con cui suonavi! La musica,il rock n' roll, era la loro unica via di fuga, la loro unica salvezza e questo doveva venir fuori nel momento in cui si saliva sul palco... E loro lo facevano venir fuori decisamente. 
Tutti erano rapiti dall'energia delle ragazze e tornarono sul pianeta terra solo quando anche Kerrie scese dal palco.
Era il loro turno. Quella sera si sarebbe avverato il loro sogno, o sarebbe stata solo un'altra ennesima amara delusione.




E sempre per la serie 'chi non muore si rivede' eccomiiii! Cavolo scusatemi per l'attesa,ma son giorni strani qui da me... Anyway spero che vi piaccia sto capitolo perchè a me non soddisfa per niente e dimeti se la storia sta diventando noiosa eh... Dovrebbero esserci ancora 4 capitoli circa e poi la storia finirà maaaa ci sarà un seguito! Non vi libererete di me tanto facilmente muhaahaha! Grazie mille a chi legge e soprattutto recensisce e alla prossima ;DSmurf__

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Capitolo 42
*** Capitolo 41 ***


Rock Show: Guns N' Roses
 
Axl
 
C'erano tanti,tantissimi,anche troppi motivi per i quali Axl aveva lasciato Lafayette. E quello principale, dopo ovviamente la sua schifosissima situazione familiare, era il Rock n' Roll. Rock N' Roll. La musica del diavolo, che si suona all'inferno,la musica dei peccatori e degli sbandati. La sua Musica. La sua vita. Per lui era qualcosa di più di semplice musica; era quello che lo faceva andare avanti, la ragione che l'aveva spinto ad andare a L.A. a cercare il suo vecchio amico Jeff senza avere neanche la più pallida idea di dove fosse; senza avere la più pallida idea di dove stare e come fare per vivere. Perchè fin che c'era Rock n' Roll, c'era vita! Il rock n' roll era la ragione che ogni giorno lo spronava a lottare per il suo sogno: diventare,con la sua band, dei grandi! Fare la storia della musica, come prima di loro avevano fatto i Queen,i Led Zeppelin, i Beatles e molti altri. Pensieri come questi potevano sembrare megalomani da parte sua,ma lui ci credeva... Ci credeva tantissimo!
Venne riportato bruscamente alla realtà dal fonico che intimò loro, gentilemente come aveva fatto con le ragazze prima, salire sul palco alla svelta pure. Avrebbe voluto congratularsi con le ragazze ma non c'era tempo,quindi ci avrebbe pensato dopo. Guardò i suoi ragazzi, i suoi compagni di band e di vita, e disse:"Faremo crollare questo fottuto posto!"
I ragazzi esplosero in un coro di assenso e i Guns n' Roses salirono sul palco, pronti ad affrontare quel concerto che poteva essere il loro inizio o solo un abbaglio.
Ognugno si posizionò ai proprio posti,Axl si avvicinò al microfono e urlò "SIETE PRONTI PER I GUNS' N FUCKIN' ROSEEEEEES?!?!?!"Il pubblico esplose in un boato e partirono con Reckless Life,praticamente un inno alla loro vita spericolata e dissoluta.
 
I'm reckless and feelin' no pain 
You know I've got no need to control 
Livin' with the danger 
I'm always on the edge now 
With million dollar visions that I hold 
 
Sul palco erano una forza della natura! Axl saltava da una parte all'altra del neanche-tanto-grande palco,provocando il pubblico,Slash si lanciava in assoli mozzafiato, Steven sorrideva felice dietro la sua batteria, Izzy stava un po' nascosto assorto totalmente dalla sua chitarra e Duff suonava il suo basso come se ne dipendesse la sua vita. 
Continuarono con Whole Lotta Rosie e Jumpin' Jack Flash che ebbe un successo pazzesco. Poi eseguirono una loro canzone,che in realtà era solo una bozza bisognava un po' rifinirla, che si chiamava Don't Cry  e poi Move to the City,che in sostanza era la storia di Izzy e Axl.
 
You pack your bags and you move to the city,
There's something missin' here at home.
 
Cantando quella canzone non poteva fare a meno di pensare a tutto quello che avevano passato;però i frutti del loro duro lavoro cominciavano a vedersi perchè il pubblico urlava e cantava con loro, si scateva urlando il loro nome. Era una sensazione fantastica.
Conclusero il set con un' incredibile interpretazione di Rocker, una canzone Axl suonava già con gli Hollywood Rose  e che ha tramandato ai Guns.
Le urla e gli applausi del pubblico non finivano più e quando Duff si impossessò del microfono e urlò:"Buona notte cazzoni, e continuate a seguirciiii!" la gente si esaltò ancora di più.
 
"Fanculo siamo stati grandi!" urlò Slash una volta che si ritrovarono nel backstage.
 
"Se qualche cazzone di discografico non ci fa un contratto subito,allora non capiscono proprio un cazzo!" rincarò la dose Steven.
 
Erano uno più esaltati dell'altro e avevano ragione,perchè il concerto era andato alla grande! 
Ma una sorpresa attendeva tutti loro,ragazzi e ragazze,nel backstage...






Giuro che riuscirò a finir sta storia,lo giuro! HAHA Bah,anche sto capitolo mi fa un po' schifo però spero sempre che a voi piaccia ;D Grazie mille alle fedelissime che leggono e recensiscono e anche a te che magari leggi in silenzio ;D A presto :D Smurf__

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Capitolo 43
*** Capitolo 42 ***


This is just the beginning...

 
Tom Zutaut. Si chiamava così l'uomo che cambiò completamente le nostre vite ma, quando lo vedemmo per la prima volta nel backstage, nessuno di noi aveva idea di chi fosse.
Eravamo nel backstage a festeggiare per la buona riuscita del concerto.
 
"Jess! Jess! HAHAHA Dovevi vedere la faccia che ha fatto Duff quando ti ha vista sul palco! HAHAHA  E poi quando ti sei tolta la maglietta stava per salire sul palco e portarti via! HAHAAHA" mi disse Axl, che rideva fino alle lacrime. Anche io non ce la feci a trattenermi e scoppiai a ridere.
 
"Ma certo! Non so se avete visto che razza di figa è la mia ragazza! Non permetterò a nessuno di portarmela via!" rispose lui risoluto,passandomi un braccio sopra le spalle con fare protettivo.
 
"Stai tranquillo amore..." iniziai guardandolo dolcemente  "Nessuno che non abbia 5cm di ricrescita nera come la tua potrà mai allontanarmi da te!" conclusi ridendogli in faccia.
 
Lui mi guardò sperduto per un attimo e poi, con fare lamentoso disse "Si amore cazzo però son due settimane che ti chiedo di farmi la tinta!"
 
Mi stava prendendo per il culo?! "No dico, mi prendi per il culo?! Con tutte le cose che avevo da fare credi anche che avessi tempo per farti un fottuto colore?! Hai passato tutta la vita a fartelo solo!" 
 
"Si baby,ma come lo fai tu non lo fa nessuno!" aggiunse con una faccia da cucciolotto.
 
Cedetti. "Ok,ok, domani mattina vieni da me e ti faccio sto beendetto colore! Così almeno non dovrò più vedere questo obrobrio di ricrescita!" Al sentire queste parole mi sollevò da terra e mi baciò tutto felice.
 
Gli altri,che avevano assistito all'amorevole scenetta, ridevano come matti.
 
Guardandoci bene,eravamo come un'allegra famigliola... Certo, un'allegra famigliola di rocker scalmanati e assolutamente pazzi,ma pur sempre un'allegra famigliola. C'eravamo sempre l'uno per l'altra, in qualsiasi situazione ci saremmo tirati fuori dalla merda insieme. Restava ancora qualche coppietta da sistemare ma io e Roxy avevamo già preparato dei piani con i fiocchi. *Chiamateci Cupido please* pensai fra me e me sorridendo.
Volevamo trasferici al bancone del bar per bere qualcosa,ma non era ancora arrivato il momento. La portà si aprì ed entrò un omone grasso, con i capelli biondi(naturali,al contrario di quelli di Duff) e con uno sguardo furbo. Ci squadrò uno ad uno per un attimo,e noi facemmo lo stesso.
 
"Presumo che voi siate i Guns N' Roses" disse dando uno sguardo ai ragazzi "E voi le Hell's Roses" guardando poi noi.
 
"Già" rispose Izzy.
 
"Beh, io sono l'uomo che farà avverare i vostri sogni, ma potete chiamarmi anche Tom Zutaut." si presentà sorridendo compiaciuto.
 
"Scusa,chi cazzo saresti?!" gli disse Slash guardandolo di sbiego.
 
"Io ,giovanotto, potrei farvi ottenere un contratto con una casa discografica, perchè onestamente, non vedo delle band così cazzute da tempo! E poi voi,signore... Cazzo,se mi siete piaciute! Voi sì che siete delle donne con le palle che sanno fare Rock n' Roll!" ci disse con enfasi e noi non potemmo fare a meno che scambiarci uno sguardo d'intesa sorridendo compiaciute.
 
"Mi sembra di aver attirato la vostra attenzione,quindi ascoltate attentamente quello che ho da dirvi. Vi potrà sembrare una follia,e in effetti... Lo è! è una fottuta follia! Ma siamo tutti dei folli qui..."
 
"Potresti arrivare al punto,gentilmente?"gli chiese nervoso Axl.
 
" Un tour. Ecco cosa voglio che facciate. Guns N' Roses e Hell's Roses. Un mini tour dei vari locali della California,fino ad arrivare a Seattle. Giusto per iniziare."
 
Nessuno di noi aprì bocca,tutti lo guardammo con occhi sbarrati. "Ehm,si l'idea è molto figa ma... Nessuno di noi ha mai fatto uscire un album! Che canzoni dovremmo suonare?!" gli chiese perplesso Izzy,dando voce a un pensiero comune.
 
"La scaletta che fate di solito! Cover,qualche pezzo vostro e ancora cover! Nel frattempo magari scrivete qualcos'altro. Non si tratta di partire domani! Bisogna organizzare la cosa e capire bene come fare ma non sono uno che si arrende facilmente!" concluse lui sorridente. "Oh sì, il nome Geffen vi dice niente?!"aggiunse
 
"Se ci dice niente?! Amico,vuoi scherzare?! Certo che la conosciamo!" urlò praticamente Kerrie.
 
"Bene,perchè farò di tutto per farci firmare un contratto con loro,ma per dimostrargli che avete talento e che non sto prendendo un abbaglio, dovete fare questo tour! E io posso aiutarvi!" 
 
Vedendo che nessuno diceva niente continuò"Prendetevi un attimo per pensarci;vi aspetterò al bar..." E uscì dalla porta.
 
Ero sotto shock. Era una decisione importante da prendere ma per quel che mi riguardava l'avevo già presa, rimaneva da consulare le altre. Io e le ragazze ci sedemmo per terra in cerchio e lo stesso fecero i ragazzi.
 
"Allora che ne dite?!" esordii.
 
"Dico che è l'occasione della vita cazzo!Non possiamo rifiutare!" esclamò Kerrie.
 
"Ma l'avete visto?! Non abbiam nessun tipo di garanzia! E se poi ci tocca pagarlo noi sto tour e si scopre che questo è solo un truffatore?! Nessuno di noi ha soldi da buttar via!" contrastò Roxanne. Lei era la più razionale del gruppo,e vedeva sempre le cose dal loro lato bello e brutto.
 
"Oh andiamo non può essere un truffatore qualsiasi!Uno non si spaccia per un rappresentante della Geffen così alla cazzo! Mi fido di lui,anche se mi sembra un po' uno scoppiato! Dobbiamo tentare! E se invece ci aprisse tutte le porte?! Non sopporterei l'idea di aver perso senza aver nemmeno provato!" ribadì Kerrie.
 
"Concordo con lei!" dissi io.
 
"Anche io. Facciamolo" rincarò Amber.
 
Roxanne ci guardò una per una negli occhi. Le lessi dentro che anche lei moriva dalla voglia di provarci,aveva solo paura. Sospirò e alla fine disse:"Ok. Facciamolo cazzo,facciamolo!"
 
Andammo dai ragazzi per vedere cosa avevano deciso. 
 
Steven
 
*Wow. Oddio. Cazzo. Non ci credo. Oh Maria. Oh mamma benedetta* Steven non si era mai lasciato andare a pensieri filosofici ma quella sera, dopo quell' incontro, il suo cervello sembrava fosse tranquillamente partito per un isola caraibica perchè non pensava altro. Ed era comprensibile insomma. Era comprensibile il fatto che tutti loro cinque, quei cinque disgraziati, si aggirassero per il backstage in cerca di un posto tranquillo dove parlare con un sorriso da mega ebeti e gli occhi che già vedemo gli stadi di Wembley o il Madison Square Garden; gli occhi che vedevano lo stuolo di gente che aveva affollato concerti come Woodstock, o i concerti dei Queen o dei Led Zeppelin, i loro grandi idoli. Che anche loro seguissero la loro scia?! Difficile dirlo in quel momento, ma quel ciccione biondo sembrava essere capitato proprio... A fagiolo!
 
"Non credo che ci sia molto da discutere, no ragazzi?!" esordì Axl che di solito era quello a cui più di tutti piaceva creare problemi. Ma in quell'occasione anche lui decise di starsene buono, perchè, Steven  poteva leggerla nei suoi occhi verde smeraldo, l'urgenza di farcela, di riuscire a realizzare quel sogno per cui lui,e anche gli altri, stavano lottando così duramente. La poteva leggere negli occhi di tutti, quell'urgenza, e anche lui l'aveva nei suoi azzurrissimi occhi da bambino.
 
"Direi proprio di no, porca miseria! Cazzo ragazzi non ci credo!" Slash non riusciva a stare fermo. Fumava,camminava su e giù,saltava, rideva... Un folle! Ma era divertente...
 
"Non so ragazzi..." tutti si girarono verso colui che aveva osato pronunciare quelle parole, e lo sfortunato era proprio Duff. "Non abbiamo un album da promuovere e poi ok,qui siamo abbastanza conosciuti ma fuori non abbiamo idea di cosa potrebbe aspettarci.." continuò con quella sua voce un po' strascicata.
 
"Man fattelo dire: MA CHI SE NE FREGA! Cosa abbiamo da perdere?! Un cazzo! E se siamo abbastanza famosi a L.A. saremo famosi anche nel resto della California! Poi la voce si sparge! E poi scusa sei di Seattle no!? Chiama i tuoi amici,parenti, ex fidanzate, no quelle magari no, insomma avvertili che i Guns n' Roses stanno arrivando e che si faranno sentire! E per la scaletta amen, abbiamo abbastanza pezzi nostri e le cover vanno sempre bene per iniziare!" gli rispose con entusiasmo Slash.
 
"Proviamoci!" sentenziò Izzy che come al solito non si sprecò più di tanto. E vai col brindisi!
 
Era fatta. Sarebbero andati in tour! Che figata,il loro primo tour come band... Con l'aggiunta di altre quattro bellissime rockers...
 
Jessica
 
Dopo aver deciso che, che cavolo, saremmo andate in tour volevamo vedere se anche i ragazzi erano della nostra stessa opinione. 
Li trovammo dall'altra parte del backstage rispetto a noi e stavano amabilmente brindando.
 
"Ecco,le nostre fighissime compagne di tour!!!"ci urlò Steven non appena ci vide.
 
Duff mi prese in braccio e mi baciò appasionatamente; lo stesso fece Izzy con la sua Roxanne. Gli altri si guardarono un po' imbarazzati mentre cercavano di comportarsi naturalmente.
 
"Deduco che verrete in tour!" dissi non appena il mio bel ragazzo mi ripose per terra.
 
"Deduco che ci verrete anche voi!" parafrasò Axl,guardandomi furbo.
 
"Esattamente carotina!" dissi avvicinandomi a lui e scompigliandogli i capelli.
 
"Ricominciamo?!" e scoppiammo a ridere entrambi.
 
"Beh direi che bisogna dare la notizia a coso,lì... TOM ecco,a Tom!" disse Slash in un momento di lucidità.
 
Svelti, ci dirigemmo verso il bar,impazienti di dar la bella notizia a Tom.
 
"Eccoli qua!" disse lui non appena ci vide."Qualcosa da bere?!"
 
"Jack Daniels per tutti, dolcezza!" disse Axl alla barista.
 
"Abbiamo qualcosa da festeggiare?" chiese Tom che sicuramente aveva già intuito le nostre intenzioni.
 
"Oh sì che ce l'abbiamo caro mio" iniziai io,civettuola. "Avrai i due gruppi più cazzuti  del momento in tour... Insieme!" 
 
L'uomo si aprì in un sorrisone enorme. "Non sarà facile, lo sapete vero?! Ci saranno un casino di cose da sbrigare, prima, durante e dopo... Siete pronti per questo?!"
 
Ci guardammo uno ad uno negli occhi. Avevamo accettato la sfida. Saremmo andati fino in fondo. Eravamo pronti,fottutamente pronti. Nessuno poteva immaginare quello che quel tour avrebbe portato, e onestamente non ce ne fregava proprio un cazzo. 
 
"Quando si parte!?" domandò Duff con un sorriso malizioso. 






Well,well,well miei cari! Questa storia è finita! Ce l'ho fatta incredibile! O meglio,è finita per ora hehehehe Esatto,ci sarà un seguito che inizierò a scrivere durante queste vacanze e pubblicherò a breve! Di questo capitolo son abbastanza soddisfatta e spero che vi abbia messo un po' di curiosità e che leggerete anche il seguito,anche perchè son la prima a dirvi che non ho idea di cosa succederà haha Sì lo so, mi son presa delle licenze poetiche SUPER MEGA ULTRA ENORMI ma non riuscivo a far funzionare le cose proprio come sono andate nella realtà e quindi bo, facciam finta che sia così;spero che la cosa non vi dispiaccia troppo :) Ringrazio moltissimo moltissimo moltissimo tutti quelli che hanno recensito, da chi recensisce sempre a chi lascia un commentino ogni tanto perchè il vostro supporto mi è servito moltissimo e mi avete dato una buona dose di autostima che è sempre altalentante in me haha (momento commovente mode:on) E ovviamente ringrazio anche tutti quelli che hanno seguito questa mia follia in silenzio! :D Oltre a questa storia conto di pubblicarne un'altra il prima possibile ;D Bene, a prestissimo Smurf__
PS:E dato che ci sono... BUON NATALE A TUTTI! :D 

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