Mon Cherì

di acate
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mon Cherì ***
Capitolo 2: *** Votre beau visage ***



Capitolo 1
*** Mon Cherì ***


Cantuccio della letteraria;
Prima di leggere questa OneShot dovete sapere che: questa è la lettera di Peggy, alla sua fidanzata Madge, lontana. Loro sono fidanzate da un mese, e la vita di Madge è controllata da sua madre, che le spezza le ali, senza regalarle un briciolo di libertà, tenendola legata come un cane al guinzaglio. Queste due amanti sono piene di sogni, speranze e promesse, che nel corso della loro relazione si sono prese impegno. Hanno rispettivamente 17 e 16 anni.
Buona lettura ^^
(oh si, è corta, fate in fretta sia a leggerla che lasciare un commento,
fatemi sapere se vi è piaciuta)











Cara M.
 
Ed è già un po' che non ci sentiamo... precisamente qualche ora...
Un mese che, siamo insieme, sotto le fronde della vita, che certe volte, anzi, diciamo sempre, ci ostacola.
Sai, odio tua mamma, adesso finalmente posso dirlo. Io odio lei e lei odia me. Semplice.
Ma non ci faccio peso... solo, vorrei che capisse... che CI capisse, vorrei che fosse cosciente di quanto grande sia il nostro amore, di quanto immensi siano i nostri sguardi, di quanto miracolosi siano i nostri baci, di quanto inebrianti siano le nostre carezze...
Ma credo che potrebbe non arrivarci col suo piccolo cervellino da opossum che si ritrova... penso che non sia in grado di percepire tutta questa allegria tra di noi, questo benessere nel nostro cuore, questa grande forza di gravità che ci fa stare unite...
Karma, perché non posso dire Dio, perché io un Dio non ce l'ho... beh, mi manchi, e questo già si sapeva... si sa, sempre, ci manchiamo.
E fa male, se non fosse per quel mostriciattolo di mio fratello che mi fa sfogare con la play3 credo che forse impazzirei... si, impazzirei, ma d'amore, di mancanza dei tuoi baci.
Li mangio, li assaporo, come fossero il pane della mia vita, l'ossigeno per i miei polmoni. Sono ingorda, ingorda di te, drogata del tuo odore, stregata dai tuoi occhi... ma non posso fare altro, non posso fare altro più che immaginarti qua...
Posso solo dirti, amore mio, che quando ti rivedrò, mi godrò ogni momento in tua splendida compagnia, non mi farò mancare neanche un attimo, ti starò sempre attaccata, non ti mollerò neanche per un secondo, magerò avida il tempo che scorre, lo farò rallentare, e non penserò affatto a quando me ne andrò... perché l'attesa aumenta il desiderio, l'attesa di trovare i soldi per quella casa, con un camino, dove poter stare li, insieme, e fare l'amore, davanti al fuoco, sul tappeto.
E stare con te, per sempre. perche è questo il nostro desiderio piu' grande... l'indugio che un giorno ti avrò sempre accanto, sempre con me, e non ti perderò, oh no, piuttosto mi faccio i km in bicicletta per poter assaggiare ancora le tue labbra.
 
Ti amo... più di quanto possa amare il cielo, il mare, la terra.
Perché sai, amore mio, tu sei, l'unica eccezione.
Non disperare... buona notte, spero che nei sogni, la vita, sia migliore.
 
Tua per sempre, P.


 

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Capitolo 2
*** Votre beau visage ***



cantuccio della letteraria

Se lo leggi attentamente ogni parte di natura rappresenta una parte del viso, e come ci si sente, quando si fa l'amore...












Dimmi che domani potrò assaggiare ancora le tue labbra...
domani, o meglio, oggi, visto che è già passata la mezzanotte e tu leggerai questo messaggio appena i tuoi occhi s'apriranno...
quanto vorrei essere li, in quel momento... quando tu solleverai le palpebre, voglio spiare il tuo risveglio, vedere la foresta illuminata dalla luce del sole, rinverdire.
Non l'ho mai vista, ancora coperta di rugiada, con il suo burrone nero in mezzo, quel buco nero che mi fa precipitare nell'oscurità delle cose piacevoli.
Quel baratro, quella prigione, da cui mi è impossibile uscire se tu non mi lanci la chiave, le tue labbra...
che sembrano dei così morbidi cuscini su cui fare l'amore...
per costruirci una casa sopra, tutta abbinata per ricevere chiunque voglia entrarci dopo il lavoro, stanca, con la valigia in mano, assaggia ancora il paradiso dopo ore di assenza.
Quella persona sono io amore mio, e voglio essere solo io... so che è un pensiero egoista, ma voglio quella casa, in mezzo al bosco, e cadere nelle tue nere pupille, ogni volta che facciamo l'amore, sulle tue labbra.
Però un baratro si apre, e tante rocce bianche vengono in superficie, dividendo la nostra dimora in due parti: ora, cammino, su degli scogli che biancheggiano, spruzzata dal sale del mare, prendendo un po' di quelle gocce che brillano al sole, come gemme, mettendomene una manciata in tasca.
Ma poi abbasso lo sguardo, e vedo l'acqua, che sbatte contro le rocce, e lì, nel blu, degli occhi del ragazzo dall'animo perverso, cerco di non annegare...
e vorrei immergermi nell'oceano, senza respirare, godendomi quegli attimi di puro piacere, dove le onde gemono, e i gabbiani si scagliano contro il cielo, accarezzandomi la gota, umida, forse, da lacrime.
Sperando che non siano fredde e salate, come i mari dei poli, nel ghiaccio.. che si scioglie, con un po' di sicurezza, con un pizzico d'amore.
E vorrei scivolare lungo un canale, lungo uno scivolo, mentre mi sparo nel cielo, godendomi il tramonto...
vorrei essere cullata da delle dolci melodie, stendermi sul morbido, rilassandomi, sentendo quell'aria calda scivolarmi sulla pelle, accarezzandola, non facendomi rabbrividire.
E vorrei essere stretta, tra le braccia di mille lucciole, sentire quel tepore defluire perfino nelle ossa, quell'adorabile sensazione di stendere le dita verso qualcosa di ancora più bello e magnifico, fino a farle scivolare in mezzo alle liane da quell'albero dalle mille foglie bionde, setose, giovani.
E non ci sono imperfezioni su quella pianura che sa di rosa, perché è un prato dove posso correre libera con le dita, con la bocca, con gli occhi, accarezzandoti con le ciglia, leggera.





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