Our heaven

di PandoraGroovesnore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


To be continued..

 

 

Capitolo 1

Sola.
Sono di nuovo sola.
Eppure ancora non riesco a liberarmi dalla sua morsa - stretta, opprimente, ma anche tanto familiare ed unica - che circonda il mio cuore.
Però, chissà io l'avrò mai questro cuore?
Fino ad ora mi sembra proprio di no, visto tutto il male che ho procurato a chi ha cercato di toccarlo.
Vero Shin?


Ren si trovava davanti alla camera 312. Fece un tiro della sua seven star e bussò due, tre volte alla porta.
"Reira, sono ren, posso entrare?"
Dopo qualche secondo il chitarrista udì un flebile "avanti" quindi aprì la porta bianca dal pomo color oro. Alla sua vista comparve un' esile sagoma, contornata da lunghi capelli mossi che, appoggiata sul tavolino, contemplava dall' alto la vita movimentata della capitale inglese.
" Ti godi il panorama eh?"
Cominciò Ren avvicinandosi, ma si bloccò alla vista di un bicchiere che conteneva 2 cubetti di ghiaccio ed un dito di liquido color rame.
Vicino ad esso vi era una bottigla scura, sulla quale un' etichetta l'identificava come buborn.
"Reira! Da quando bevi?!"
La riccia girò il volto verso di lui, come se si fosse accorta solo ora della presenza del ragazzo; aveva il volto bagnato dalle lacrime.
"Scusami Ren. Non volevo che mi vedessi in questo stato"
Cominciò lei stropicciandosi gli occhi tra i singhiozzi.
Li aveva visibilmente rossi ed iniziavano a fargli male.
"Non dire scemenze"
Replicò lui afferrandola per i polsi.
Vederla in quello stato gli faceva male, anche perchè loro due si assomigliavano, e senza Nana, reira era il suo unico appiglio.
"Avanti, vieni su"
Continuò traendola a sè.
Sentiva i morbidi riccioli solleticargli gli avambracci mentre sollevava l'esile figura che non dava segno di collaborare.
"No Ren, lasciami perfavore"
Sussurrò lei tenendo il capo chinato, impedendo al chitarrista di guadarle il volto.
Non voleva far soffrire anche ren, non voleva più far soffire qualcun' altro a causa del suo egoismo
Riprese a singhiozzare in modo irregolare, cercando di risedersi, ma Ren la tratteneva.
"Dai hai bisogno di cambiare aria, usciamo da qui"
Propose lui con un tono più dolce, asciugandogli le lacrime.
Così, dopo uqalche minuto Reira si mise un cappotto color panna una scarpa bordeaux e dei guanti neri per poi uscire dalla stanza seguita da Ren.
Quest' ultimo si accese un' altra sigaretta osservado l'amica che gli camminava affianco.
I tacchi degli stivali riecheggiavano a contatto con il marmo freddo e liscio del pavimento mentre lui stava comodo con i suoi anfibi.
Dove mi stai portando Ren?
Vorrei trovarmi in un luogo immerso nella luce, che emana calore, per perdermi in quel paradiso e dimenticare ogni cosa, ogni volto, ogni luogo.
Starei con gli occhi chiusi ed ascolterei il silenzio, o la mia voce che intona lente melodie.
E' bello affinare i sensi.
Me lo ha insegnato Yasu sai?
No. Non dovevo bere il burbon.
Non devo pensare a Yasu.
Vorrei tornare bambina. Vorrei papà.
Alla fine del largo corridoio i due incontrarono Mari, l'assistente personale di Reira che è sorpresa nel vedere la cantante vestita per uscire ed in compagnia di Ren.
"State uscendo?"
Chiese coresemente facendo un sorriso
"Si, porto Reira a fare un giretto qui in giro"
"ah, perchè Takumi voleva parlare del lavoro di domani.."
"Beh, se il lavoro è di domani ce ne occuperemo domani no? Ora noi andiamo. Vieni Reira."
La ragazza fece un piccolo cenno a Mari e seguì Ren verso l'ascensore.
Non voleva parlare di canto, non voleva vedere Takumi e sopratutto non voleva sentire paragoni con i Blast.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


To be continued..

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo 2

 

Hachi guardava Tokyo rivestita di luci e colori visto che si trovava nel bel mezzo del periodo natalizio.

Aveva appena finito di parlare con i suoi al telefono che l'avevano inivitata insieme a Nana da loro, uno di quei giorni, visto che era da parecchio che noi si vedevano.

Ora guardava incantata le vetrine dei negozi, presa da un attacco improvviso di shopping.

Junko la teneva d'occhio, anche perchè si stancava subito ed aveva bisogno di qualcuno che l'aiutasse con le buste della spesa.

"Nana, ti ricordo che sei in dolce attesa, quindi cerca di comprare roba utile, pratica ed essenziale"

Ma l'amica non la stava a sentire e "scondinzolava" davanti ad un vestito firmato.

"Guarda che meraviglia Jun!"

Esclamò imbambolata davanti a tutti quei pizzi e merletti.

"Si, ma in questo momento tu c'entri solo con una gamba in quel vestito.."

Replicò la mora trascinandola via, visto che si era appiccicata al vetro e le commesse la guardavano male.

Infatti ormai si trovava al quarto mese di gravidanza e doveva iniziare a mettere abiti più larghi del normale.

Hachi cominciò a piagnucolare ma poi guardando una vetrina con vestiti e oggtti per neonati si bloccò.

Come poteva lamentarsi di avere una nuova vita in grembo?

Poi ripenso alle parole di Nana.

"Mia madre mi abbandonò da mia nonna all' età di quattro anni, perciò non tutte le madri sono buone e gentili Hachiko"

Era una cosa orribile.

Ed adesso lei si sentiva orribile.

"Hai ragione Jun. Dai torniamo a casa.."

sussurrò portandosi una mano sul ventre.

Satsuki se ne stava buona.

 

Yasu intanto si trovava in macchina, con una black stone in bocca e il telefono che stostava vicino all'orecchio.

La radio era accesa e una voce femminile stava annunciando il nuovo singolo dei Blast.

Nana cominciò a cantare accompagnata dall'assolo iniziale di Nobu, ma la sua attenzione fu dirottata quando Shion rispose al telefono.

"Pronto Yasu?"

La sua voce era calda e sensuale come sempre

"Si, scusa il disturbo, ti volevo parlare approposito dei Japan Music videos del prossimo mese. Il signor Kawano ha stabilito la riunione per le 10.30 di venerdì, sempre al Golden Hotel, per vedere i pass del back stage e l'altra roba."

"Ok, ci sarò. Ah,Yasu, cerca i riposarti, altrimenti che figura farai fare ai Blast ai videos? Così avrete meno possibilità per vincere e Takumi ti batterà di nuovo."

rispose con una punta di ironia nella voce.

Il batterista sorrise; sapeva sempre come prenderlo.

"Oh non ti preoccupare Shion, abbiamo una truccatrice molto brava, non si vedrà niente..E per quanto riguarda Takumi, lui mi ha già battuto, lo sai."

Voleva  essere ironico ma non ci riuscì. E questo lo sorprese.

"A venerdi Yasu. Ti dovrò parlare di una cosa importante"

"Va bene; a venerdì."

Chiusero la comunicazione mentre Yasu inserendosi alla coda di un semaforo osservando l'anello che portava all' indice.

 

Shin e Nana si trovavano nell' appartamento di quest' ultima. Le tende appena messe erano tirate, cosa necessaria ma molto irritante per la vocalist che, da quando era uscito l'artcolo riguardante sua madre non poteva mettere piede fuori casa a causa di quei odiosi giornalisti che si divertivano a rovinargli la vita. Ma ora non gli importava quello che potevano dire: adesso c'era Hachi accanto a lei e gli sembrava ritornare indietro nel tempo, prima del debutto dei blast, nell'apprtamento 707. In quel momento non gli importava nemmeno del suo orgoglio, voleva solo essere felice con le persone che amava.

Shin stva leggendo un copione per un ruolo che gli avevano dato, ma ogni tanto chieeva a Nana il significato di qualche vocabolo oppure cominciava a pizzicare le corde della sua chitarra.

Ad un tratto suonarono al citofono.

"Shin rispondi tu"

Disse Nana che si stava mettendo lo smalto

Il ragazzo obbedì.

Si trascinò fino alla porta e con tono svogliato chiese

"Chi è?"

Come risposta udì una voce squillante.

"Hachiko e Junko"

Shin aprì il portone e lasciando la porta accostata scese di fretta le scala per aiutare le due  con la spesa.

Arrivato di sotto si offrì di portare le buste visto che Jun doveva andare via.

"Ok grazie"

disse la mora rivolgendosi a lui

"E..Nana mi raccomando non ti sforzare troppo e fà attenzione a quello che mangi.. caso maui ci sentiamo per telefono ok?"

Sempre attenta e matura lei.

"Si Jun, grazie per la compagnia"

rispose Hachi con un sorriso.

Così si congedarono ed i due iniziarono a salire le scale.

Finalmente arrivati entrarono in casa dove la ragazza, con un pò di fiatone per la salita, venne accolta calorosamente da Nana.

"Bentornata Hachi!! Che hai comprato di buono?"

disse aiutandola a togliersi il cappotto.

"Un sacco di cose.. anche per la ser di Capodanno..Approposito, la facciamo qui?"

chiese mentre si sedeva sul divano accanto a Shin

" Beh, io veramente avevo pensato da un' altra parte.."

"E dove?"

"Nel nostro vecchio appartamento..tanto l'abbiamo già risistemato per il tuo compleanno.."

A quelle parole Shin saltò in piedi entusiasta.

" Yuppy! Mi sembra un ottima idea Nana-chan <3"

Hachi annuì felice ed iniziò a preparare il pranzo con l'aiuto dell' amica mentre Shin apparecchiava la tavola canticchiando.

 

"Sai Nana, in quel momento credevo che avessi scelto il nostro appartamento perchè lo consideravo il nostro "rifugio".

Non capivo che era un modo per scappare da quel mondo che ti stava opprimendo."

 

___

 

 

SweetDark: Grazie 1000 per il tuo commento! Come si dice, chi ben comincia è a metà dell' opera xD Spero che anche questo secondo capitolo sia gradito^^

Railen: Grazie anche a te! Ecco il secondo capitolo della storia, io aspetto il tuo!

majinannetta: Thanks ^//^ spero che anche questo chappy sia all'altezza del primo! Come vedi pian piano iniziano ad entrare in scena tutti i personaggi..

...Ci sentiamo tutti al terzo capitolo che spero di scrivere prima della mia partenza.. il 25. Altrimenti pubblicherò dopo il 7 Agosto..Spero che l'inghilterra mi porti ispirazione xD

Grazie a tutti quelli che leggono e commentano questa piccola storia un bacione!

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