Bella Come Sei

di HopeLullaby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Notte di Natale ***
Capitolo 2: *** La ragazza dell'altalena ***
Capitolo 3: *** Un Angelo ***



Capitolo 1
*** Notte di Natale ***



Prologo



Un piccolo fiocco di neve scendeva lentamente verso la terra, insicuro e titubante si spostava un po' di qua e un po' di là nella notte, con moto irregolare. Il suo movimento leggero gli permetteva di osservare il paesaggio intorno, mentre era sempre più vicino alla sua destinazione. Vedeva una piccola città di mare illuminata dalle luci natalizie caratteristiche di quel periodo. La piazza affacciata sul mare era decorata con numerosi alberi pieni di addobbi di colore rosso. "Che magia è il natale" pensava il piccolo fiocco di neve. Scendeva sempre di più, vicino al punto di arrivo e si accorse di non essere solo, molti altri fiocchi scendevano accanto a lui. Era così felice da voler trasmettere la sua gioia . Vide una ragazza sul molo ferma, rivolta verso il mare, sembrava pensierosa. Per raggiungerla e per regalarle il sorriso, si affrettò correndo più veloce che poteva allontanandosi dagli altri fiocchi e, quando vide quella delicata e soffice mano rivolta al cielo, si posò su di essa. Capelli scuri coperti da un berrettino di natale, rosso con il batuffolo bianco, e occhi verdi che brillavano con il riflesso della luce artificiale della città . Respirava l'aria fresca lentamente, riempiendo i polmoni. Stava nevicando e la ragazza alzò lo sguardo al cielo, chiuse gli occhi e cerò di ascoltare i suoni portati dalla leggera brezza marina della città. Una melodia proveniva da una chitarra in fondo al molo. Sorrise guardando il ragazzo cantare e suonare insieme ai suoi amici, poi , il sorriso svanì dal suo volto. Abbassò il berretto a coprire parte degli occhi e a testa china si incamminò verso casa con passo insicuro. 
Intanto il ragazzo ignaro continuava a suonare e a cantare accompagnato dalle voci del gruppetto di amici . La sua chitarra , una crafter acustica di un colore che sfumava dal chiaro del legno a quello scuro dell'abete rosso, faceva risuonare le note per tutto il molo creando una atmosfera di tranquillità nella notte di Natale. 
- ragazzi come avete passato questo Natale?- chiese il ragazzo appoggiando delicatamente la chitarra da parte.
 I suoi occhi come il ghiaccio erano una luce nel buio. I capelli color castano chiaro riflettevano la luce mostrando alcune ciocche bionde. 
- bene - rispose la ragazza affianco, bionda e occhi azzurri, una bellezza rara, ricercata dalla maggior parte dei ragazzi della città. - mi hanno regalato un set di trucchi e un nuovo vestitino da sera che sfoggerò solo per te domani alla festa- si morse il labbro e guardò il chitarrista con desiderio.
- ancora che ci provi Chiara? Sai di essere la sua migliore amica? neanche queste temperature ti raffreddano eh?- Chiara si voltò accigliata verso la voce del ragazzo che la prendeva in giro
- Stupido Charles stai zitto una buona volta - la risposta fredda della ragazza fece ridere tutti e il chitarrista prese la parola
 - su ragazzi oggi è natale bisogna essere più buoni , quindi ritirate gli artigli - sorrise ai due che con aria contrariata annuirono.
 - Tom il natale per te è perenne, non c'è giorno in cui tu non sia buono e che tu non sorrida - disse un'altra ragazza del gruppo. Con affetto il chitarrista la guardò, prese la chitarra e se la appoggiò sulle gambe
- non sono sempre così, Sophitia- e iniziò a suonare. 
Thomas il chitarrista diciottenne, chi lo conosceva e lo sentiva suonare diceva che le sue canzoni raccontavano la sua vita. Eh si perché lui era un cantautore, anche se considerava ciò che scriveva banale e semplice, ma in realtà i suoi amici lo adoravano. Canzoni tristi venivano seguite da quelle felici per poi ritornare di nuovo nella malinconia, creando una catena di emozioni che facevano immedesimare gli ascoltatori.
L'ultima canzone finiva con la frase " bella così come sei ". Era tardi e tutti dovevano ritornare alle proprie case, Thomas appoggiò la chitarra nella sua custodia e se la mise sulle spalle
- e anche questo Natale è finito, ci vediamo ragazzi -
- domani vieni alla festa, vero? Ci saranno tutti i ragazzi… e le ragazza della città - Domandò Charles
- vedremo, sai che le feste in discoteca non fanno per me, però magari questa volta posso fare una eccezione -
- dai promettimi che vieni, non puoi mancare- disse Chiara cercando di persuaderlo
- Mmm va bene, va bene verrò, anche se probabilmente starò in un angolino. Ciao a tutti- e se ne andò allegro
Per arrivare alla macchina doveva attraversare la piazza. Solo con la sua chitarra camminava tra la gente e i bambini urlanti, ancora influenzati dall'atmosfera portata dal Natale . Davanti alla sua macchina nera, cabrio, due posti , si fermò un momento a pensare- sempre sorridente ? …Sorrido perché sono fortunato ad avere degli amici così , sorrido perché prima ero solo. Solo, fino a quando non scoprii la musica.- spostò gli occhi verso il suo strumento -Questa chitarra che porto sulle spalle mi ha salvato. Se non fosse stato per lei ora forse sarei sottoterra a parlare con i lombrichi- aprì la macchina, appoggiò la chitarra sul sedile del passeggero, accese il motore e guidò fino a casa ascoltando le canzoni natalizie che davano alla radio.





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allora ciao a tutti, questo è l'inizio ^^ come ho già detto devo ringraziare una mia amica, senza di lei non sarei qua a scrivere :3 magari voi penserete che se non scrivevo, sarebbe stato meglio... ma vabbè, proverò a farvi incuriosire e cercherò di migliorare.
ecco ...appunto sul fatto di migliorare, sarebbero gradite le recensioni, altrimenti non posso capire se vi piace o no, se scrivo decentemente ( cosa che non è) oppure no ^^ e anche fa sentire bene :D
un saluto da Lullaby ^^

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Capitolo 2
*** La ragazza dell'altalena ***


 
Capitolo 1-la ragazza dell'altalena
 
-Thomassssssssssssss-
Con fare svogliato il ragazzo aprì gli occhi e iniziò a tastare con la mano il pavimento vicino al letto in cerca del telefono. Dopo diversi tentativi ,lenti e macchinosi, riuscì finalmente a sfiorare la figura rettangolare del cellulare. Lo avvicinò al viso per guardare l’ora.
- Thomassssssssss sveglia-
- Ma sono appena le 7.30 , sono in vacanza- prese il cuscino e se lo mise sopra la testa ,lasciando il cellulare accanto a lui- ancora 5 minuti - disse borbottando .
- Su alzati che devi andare a comprare il pane- continuò la madre.
- Ma io non lo mangio!-
- Io si , su muoviti -
- Va bene va bene, uffi mi alzo - si mosse come se avesse due piombi al posto delle gambe. Dopo essersi seduto e aver massaggiato la faccia con le mani , cercando di svegliarsi , si diede una spinta per alzarsi.
Scese le scale incerto, prese il portafoglio che era appoggiato sulla mensola all'ingresso e girò le chiavi della porta per uscire, trasportandosi come un fantasma .
- Dove vai in pigiama - lo ammonì la madre. Ancora sbadigliando si guardò imbambolato poi, rivolse il suo sguardo alla donna e  sorrise
- Beh forse così conquisto la ragazza della panetteria -
- Si si ma poi ti svegli , su cammina vai a vestirsi che mi prendi anche freddo così -
-Corro - si vestì in fretta e poi finalmente uscì . Solita strada per arrivare alla panetteria: dopo il cancello , la discesa , una curva a destra ed eccola là , in tutta la sua bellezza , la panetteria. 
 
-Arrivederci -
Uscito dalla panetteria Thomas si diresse verso un parco vicino, ci andava spesso per liberare la mente. Gli piaceva quel posto , lì poteva pensare , riflettere senza essere disturbato.
Le strade a quell'ora del mattino erano deserte, passava solo qualche motore di tanto in tanto. Si sentivano solo cinguettare gli uccellini allegri per la giornata appena iniziata.  L'aria fresca accarezzava il viso del ragazzo ,scompigliandogli i capelli e cancellandogli le ultime tracce di sonno dal volto stanco.
Non ci volle molto per raggiungere l’ingresso del parco. Non era  grandissimo, ma lo era abbastanza per far divertire i bambini della scuola materna vicina. Anche Thomas da bambino si divertiva a giocare in quel parco . Era talmente affezionato a quel luogo da ritornarci spesso per ricordare l'età della spensieratezza. Ora era sempre pieno di impegni e responsabilità che lo tormentavano.
Il parco era illuminato dalla tenue luce del mattino, spezzata dalle ombre degli alberi .
 Al centro , accanto ad un grande albero ,  c'erano i giochi. Là ,sull’altalena c’era una ragazza seduta, ferma, triste ,che aveva lo sguardo rivolto verso i piedi e che si dondolava lentamente , quasi ad aver paura che mollando la presa potesse cadere. Vestiva una felpa color verde e dei jeans attillati. Non si vedeva molto bene. Thomas , colto da una strana sensazione , senti dei brividi sulla  pelle.
-Hey- urlò. La ragazza si voltò a guardarlo , ma inaspettatamente  si alzò agitata per poi andarsene con rapidità, lasciando il ragazzo con gli occhi puntati sulla sua lunga chioma che si muoveva ammaliandolo.
- Aspetta- disse con un filo di voce. Era rimasto colpito, per quanto l'avesse solo intravista .
- Diamine ho capito che è mattina , ma non pensavo di far così paura- sbottò alzando gli occhi al cielo e sorridendo rassegnato.
- Forse è meglio che ritorni a casa o mia mamma penserà il peggio, strano che non mi abbia ancora chiamato - e si mise a ridere.
 
 
-  Mamma eccomi a casa- disse una volta rientrato.
- Finalmente, dove eri finito?- la madre spuntò dalla cucina con uno strofinaccio tra le mani , probabilmente stava cucinando.
- Solito giro, ho allungato per il parco-
- Cosa hai?- gli chiese vedendo il figliolo abbassare lo sguardo alla pronuncia della parola “parco”.
- Niente perché? Solo ho visto una ragazza-
- Ah una ragazza, e come è carina?- La madre scattò sull’attenti , curiosa di sapere chi avesse affascinato cosi tanto il ragazzo.
- Mamma!- sbottò Thomas infastidito
- Che c'è tua mamma non può chiedere più ? - lo prendeva in giro - Va bene, basta che sia una brava ragazza e che ti renda felice- disse alla fine , sorridendo ancora.
- Si mamma-le rispose il ragazzo alzando gli occhi esasperato. - vado in camera-
Il pensiero di quella figura femminile ritornava rincorrente. Chi era? Cosa faceva al parco? Era triste? Perché? Domande che forse non avrebbero mai avuto risposta lo stavano tormentando. Non riusciva a concentrarsi , quando cercava di iniziare i compiti ecco che gli ritornavano in mente quei bellissimi capelli lunghi fin oltre le spalle. " che bella che era " pensava " ah meglio che lasci perdere per oggi i compiti , tanto, ho ancora tempo prima che finiscano queste vacanze di natale. Però forse è anche meglio che mi tolga questa ragazza dalla mente, tanto non la rivedrò più." Abbassò lo sguardo.
A distoglierlo da tutti quei pensieri fu il campanello : era Chiara.
 " diamine la festa in discoteca, me ne ero scordato . Ah le ragazze combinano sempre qualcosa anche senza far niente " rise tra sè.
- Arrivo Chiara – gridò , cosicché la ragazza potesse sentirlo.
 
- Da quando sei diventato una ragazza?,non mi era mai capitato di aspettarti -
- Scusa Chiara me ne ero scordato- disse per discolparsi
- scordato? E a cosa pensavi? Ah tu sei un sognatore- sorrise prendendolo sottobraccio.- su portarmi alla festa cavaliere (o chiavaliere)-
-Va bene , signorina l’ aggrada la carrozza che ho scelto?- le chiese indicando la sua auto
- E’ perfetta – rispose guardandolo negli occhi - sei proprio elegante stasera-
- Anche tu sei magnifica con questo vestito, farai conquiste oggi- le disse facendole l’occhiolino.
- Si....-
 
Arrivati alla discoteca scesero dall’auto riscaldata. Faceva fresco quella sera.
- Sembrate proprio una bella coppietta- disse una voce
-Charles !- dissero all'unisono Chiara e Thomas
- Hey non scordatevi di me- rise Sophitia che si stava avvicinando
-Sta o no d'incanto la mia sorellina? - chiese charles ai due
- si , davvero !Sophitia stai proprio bene – Le disse Thomas cordiale
- Grazie ,ma così mi fai arrossire- rispose , irrigidendosi e stringendosi nelle braccia , con le mani dietro la schiena che si contorcevano segretamente , nascoste alla vista degli altri.
Quando arrivò il resto della comitiva entrarono all’interno del locale. Era una serata tranquilla. I ragazzi
sorridevano e scherzavano.Erano pronti per scatenarsi , ma Thomas si bloccò all'ingresso. Aveva lo sguardo perso, concentrato in un punto. Era Lei, la ragazza dell'altalena.

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Capitolo 3
*** Un Angelo ***




Capitolo 2- Un Angelo




L’ aria in quella stanza chiusa era diventata soffocante, lo spazio per una persona era minimo. La musica assordante riempiva la sala , e tutte le persone al centro saltavano come pazzi fuori controllo. Tutto ciò faceva sentire a disagio Thomas , che non era abituato a stare in discoteca. Chiara lo strattonò per il braccio conducendolo verso il centro della pista, mentre lui la seguiva rassegnato. Gli altri andarono dietro ai due. Una volta al centro della pista cominciarono a saltare imitando tutte le persone intorno, cercando di seguire il ritmo della musica.
"Beh che c'è di male se lo faccio anche io, su scateniamoci!" Pensò Thomas, dopo qualche momento di esitazione .Ballarono , o meglio si scatenarono , tutti insieme come non facevano da tempo.
“Però , non avrei mai pensato fosse cosi divertente” constatò Thomas osservando gli amici.
 Alcune volte Charles faceva lo scemo con le ragazze intorno ,passandogli vicino e facendo mosse stravaganti , riuscendo però a strappare sorrisi a destra e manca.
- Su vieni Thomas , che te ne trovo un paio – gridò all’amico , sparendo tra la massa di gente. Thomas sorrideva guardando la sua amica, era meravigliosa aveva un vestito stupendo che lasciava intravedere le spalle  e le bellissime gambe della ragazza. Non a caso le era stato chiesto di partecipare ad un concorso di bellezza che , tra l’altro, aveva vinto. Ma per Thomas  Chiara era la sua più grande amica ,  lo aveva aiutato nelle difficoltà e le voleva molto bene , troppo secondo lei . Distolse lo sguardo dai movimenti provocanti della ragazza in cerca di Charles , ma gli occhi si fermarono su una persona vista all'entrata, seduta al bancone della discoteca.
 
- Thomas ci sei? - chiese Chiara vedendo il ragazzo perso con lo sguardo
- E’ lei!- gridò , con ancora lo sguardo puntato verso la figura girata di spalle.
- Lei chi?- chiese indispettita , e un po’ annoiata.
-La ragazza , quella della altalena- disse con o sguardo sognante , quasi avesse visto realizzarsi il suo più grande sogno.
- Oh il nostro Thomas si è innamorato- scherzò Charles, apparendo  dietro ai due amici , stringendo i fianchi di due belle  ragazze
- No è solo che l'ho vista triste stamattina, chissà perché… - fece pensieroso , guardando verso il basso ripensando alla scena vista quella mattina.
- Vai lì e chiediglielo- intervenne Sophitia ,dolce come sempre
- Io parlare con una ragazza che non conosco? Dai mi vedete? Non sono un gran che! - esclamò Thomas
- Dillo ancora è ti picchio , vai da lei se lo vuoi , muoviti prima che cambi idea !- intervenne Chiara
- Va bene vado, comunque  tranquilla guarda che non scappo  , per me resti sempre una delle persone più importanti della mia vita – le disse Thomas vedendo  Chiara guardare la ragazza al balcone con le braccia conserte e il viso accigliato. La baciò sulla guancia mentre l’abbracciava
 - ti voglio bene -
- Anche io scemo , ora vai -
Thomas sciolse l'abbraccio e andò verso la ragazza. Ad ogni passo che faceva verso di lei , il cuore accelerava vertiginosamente. Arrivatole  vicino rimase per qualche secondo ad ammirare la chioma della ragazza, la stessa che lo aveva ammaliato al parco.
- Si? - fece la ragazza che intanto si era girata
- Ehm... Hey non ci siamo già visti da qualche parte?- la ragazza lo guardò perplessa
- Si va bene hai ragione questa frase è strausata ma come ci si può approcciare ad una ragazza eh?- disse alzando le mani.
La ragazza rise- Sei divertente , come ti chiami?-
- io... Thomas- disse mentre le  guance incominciavano ad arrossarsi.
- Piacere mi chiamo Angel- sorrise inclinando la testa e chiudendo gli occhi. Poi si mise a guardarlo con aria interessata. Thomas si perse nei due pozzi verdi  che incorniciavano quel dolce viso.Erano di un colore non comune,  il che dava dimostrazione della particolarità della ragazza. Il verde della natura , la freschezza dell'anima. Occhi che penetrarono l'animo indifeso di Thomas.
- Allora ?- chiese la ragazza prendendolo in giro e riportandolo alla realtà il sognatore.
- C-cosa?-
- Non mi chiedi niente , tanta strada solo per sapere il mio nome?- disse Angel sorridendo.
- Beh è un bel nome ne vale la pena- sorrise imbarazzato -comunque ti ho vista stamattina- la ragazza abbassò lo sguardo
- Ah, al parco quindi eri tu? -
- Sembravi triste- disse il ragazzo aspettando una spiegazione. Calò , per qualche minuto , il silenzio tra i due , poi la ragazza ritornò a parlare.
- Sai non vivo una bella vita. Ad esempio vedi quel ragazzo laggiù che sta ballando con una ragazza?-
- Si-
- Bene lui , era venuto con me- constatò abbassando per un attimo gli occhi.
- E come mai adesso... ?Scusa l'indiscrezione- domandò curioso , ancora con lo sguardo rivolto verso la coppia che ballava allegramente.
- Secondo lui non sono molto aperta- esclamò scimmiottando la voce del ragazzo che l’aveva bellamente ignorata
- E che cosa vuol dire? chi fa questi pensieri è un idiota - sbottò Thomas
- Sei simpatico - sorrise intrecciando lo sguardo con quello del ragazzo. Un contatto che non aveva bisogno di carezze o di parole. Occhi negli occhi , l'unione della espressione delle due anime dei ragazzi. La musica non esisteva più , c'erano solo lui e lei, se non fosse stato per lo squillo di un cellulare. Un suono che in quel momento sembrò assordante.
- Scusa sono i miei - intervenne Angel, rompendo il loro contatto spirituale e tirando fuori il cellulare dalla borsetta
- Devo andare, ci vediamo in giro Thomas- si alzò e si diresse verso l'uscita
- Si..- la guardò allontanarsi, poi di colpo si accorse di qualcosa.
- Angel come posso contattarti?- urlò. La ragazza si voltò un secondo per rivolgere un ultimo sorriso al ragazzo, poi lo salutò con la mano sparendo in mezzo alla gente. Non aveva sentito , la musica troppo forte del locale non aveva permesso che Angel sentisse la richiesta del ragazzo. Vedendo che la ragazza se ne era andata i suoi amici si avvicinarono a Thomas.
- Come andata ?- esordì Charles
- Si chiama Angel-
- E quindi? Le hai parlato, hai il suo numero ? Vi rivedrete?-
- Si abbiamo parlato... Ma non so se ci rivedremo- abbassò lo sguardo
- Sono sicura di si - disse Shopitia appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo per sollevarlo di morale.
- Su, cos'è quel muso triste? La notte è giovane - Chiara prese Thomas per le mani ,per riportato di nuovo in mezzo alla folla , con l'aiuto degli altri . Sorrise voleva bene a quei ragazzi che lo aiutavano sempre.
La serata continuò senza troppi pensieri tra un movimento e l'altro .
 All'una di notte i ragazzi uscirono dal locale.
- Ciao buonanotte ci vediamo- urlò Charles mentre si allontanava accompagnando sua sorella  e sbracciandosi per salutare. Sophitia invece ,con contegno , fece solo un piccolo cenno con la mano.
Chiara prese nuovamente sottobraccio Thomas
- ora su , mi riporti a casa ?- si appoggiò al suo braccio
- va bene – il ragazzo le sorrise amichevolmente , mentre piano si avvicinavano alla macchina.
 
Non ci volle molto per arrivare davanti al cancello della villa della ragazza.
- È da tanto tempo che ti conoscono ma mi stupisco sempre della bellezza della tua casa-
- scemo la conosci meglio di me e conosco anche il posto che preferisci- disse mettendosi le mani sui fianchi e avvicinandosi con lo sguardo
- che c'è di male se mi piace il laghetto?- rispose facendo il finto tonto
- ti ricordi quando suonavi la tua chitarra seduto sulle sponde del lago con me accanto?- continuò Chiara puntando gli occhi verso un passato lontano.
- si ,era bello essere dei bambini -
I due si abbracciarono come ultimo saluto di quella sarata
- e non preoccuparti per la ragazza , la incontrerai di nuovo - lo rassicurò , mentre si staccavano dal. l'abbraccio
- grazie  Chiara- la ragazza si avvicinò a lui e lo baciò sulla guancia
- ciao ti voglio bene , dormi bene- disse accarezzando il viso del ragazzo
- anch'io , ciao sogni D'oro- concluse Thomas .
Chiara sorpassò il cancello e Thomas entrò in macchina
 
 
Una volta a casa  gettò le chiavi accanto al posacenere dell’ingresso e andò in camera sua.
Anche se con fatica, Thomas indossò il pigiama e si trascinò sotto le coperte calde del letto.
I pensieri che fino a quel momento erano stati dimenticati, a causa della confusione della musica ,ora battevano forte alle porte della mente. Abbracciato al cuscino , stringendolo sempre più forte mentre i pensieri si facevano più intensi, ritornò in mente il suo nome
" Angel "






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spazio autore
ciao a tutti :3 ringrazio chi segue questa storia e chi la seguirà in un futuro prossimo.
é passato un altro anno , a voi come è iniziato questo 2013? a me non nel migliore dei modi.... però si spera sempre in un futuro migliore no? ^^
Vi piace il nome della protagonista? è stato scelto per caso ma in realtà ora mi ricorsa una persona :D
che vi posso dire altro? buh xD recensite se ne avete voglia e se non ne avete fa niente , spero almeno che vi piaccia^^ e se non è così ... come posso sapere cosa vi piace o no ? LOL
comunque vi ringrazio se la leggete , per me è gia tanto se una persona si ferma solo un momento a visitare questa pagina ^^
un saluto by Lullaby

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