Solo un sogno

di sunrise_17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il risveglio ***
Capitolo 2: *** Il mondo là fuori ***
Capitolo 3: *** La nuova casa ***
Capitolo 4: *** Gemelle ***
Capitolo 5: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 6: *** 'Nuovi' amici ***
Capitolo 7: *** All'amore non si comanda ***
Capitolo 8: *** Il parco di Shina ***
Capitolo 9: *** Il regno Solare ***
Capitolo 10: *** Terra ***
Capitolo 11: *** Sun and Night ***



Capitolo 1
*** Il risveglio ***


Twin Princess Ff
“Solo un sogno”

Capitolo 1: Il risveglio


“Ce l’abbiamo fatta Rein”
“Già…finalmente Wonder è salva”
Le due principesse gemelle erano riuscite a sconfiggere il male e quella sera le aspettava una calorosa festa.
“Lo sapevo siamo in ritardo!” gridò Fine mentre correva verso la sala da ballo
“Non volevi smetterla di mangiare la torta al cioccolato” rispose la sorella
“Ma se tu sei rimasta a mollo nella vasca da bagno per più di mezz’ora!”
“Che cosa centra?!”
“Volete smetterla di discutere?!” chiese Poomo aggiungendo “Tanto la colpa di tutte e due!!!”
“CHIEDIAMO SCUSA PER IL RITARDO!” gridarono le due gemelle mentre entravano nella sala dove tutti gli ospiti le stavano aspettando. Fine tuttavia inciampò nel suo vestito e la sorella la seguì rotolando fino al centro della sala. “Che figuraccia…” pensarono le due.
“Tutto bene? Vi siete fatte male?” chiese premuroso il principe Bright
“Un ingresso degno di voi!” esclamò ridacchiando il principe Shade
“Posso avere l’onore di questo ballo?” chiese dolcemente Bright alla principessa Rein
“Certamente!” rispose lei al settimo cielo
“Che cosa ti prende? Se non ci sbrighiamo la festa finisce e addio ballo” disse Shade mentre porgeva la mano alla principessa Fine
“Certo, balliamo!” rispose la rossa arrossendo leggermente.
Tutti i principi e le principesse allora iniziarono a danzare tuttavia erano loro al centro dell’attenzione di tutti, le due principesse gemelle con i rispettivi principi, erano bellissimi, ballavano con tanta grazia che sembrava stessero volando.
Fine guardò negli occhi il principe Shade, ormai ne era convintissima, era lui che le aveva rubato il cuore.
“Cosa succede Fine?” chiese lui premuroso.
“Non è niente Shade è solo che stavo pensando che…che io….ecco…” il colore del suo viso ormai faceva concorrenza ai suoi capelli.
Shade smise improvvisamente di ballare, guardò negli occhi la principessa e le sorrise dolcemente.
“Fine in verità io ti…” 
 
 
“Dottore sta aprendo gli occhi!”
“Come scusi?! Non è possibile! È un miracolo!” gridò il dottore.
Fine aprì gli occhi. Dove si trovava? Dov’era Shade? E Rein? Cos’era successo?
“Non si muova signorina dobbiamo farle degli esami per accertarci che lei stia bene” e detto questo infilò un ago nel braccio di Fine e le prelevò del sangue.
“Perfetto questo lo mandiamo subito in laboratorio! Intanto tu riesci ad alzarti? Se stata in coma per quattro anni”
“Coma? Quattro anni? Stiamo scherzando vero?” pensò Fine. Ormai non vedeva più tutto sfuocato così si sedette sul letto e si guardò intorno. Era in un ospedale. “Quindi…” Fine sentì le lacrime che le rigavano il viso. Si portò le mani agli occhi per non farsi vedere dall’infermiera. “È stato tutto un sogno” esclamò la ragazza tra un singhiozzo e un altro.



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Ed eccomi qui con la prima ff che pubblico su epf >.<
Spero veramente molto che vi sia piaciuta come storia e cercherò di mettere almeno un capitolo ogni massimo tre giorni anche se non vi assicuro nulla visto che con l'arrivo delle vacanze i miei professori si divertono a mettere un sacco di verifiche ogni giorno >.>
Comunque sulla storia posso dirvi che è una redmoon visto che io amo moltissimo la coppia fine e shade e quindi mi piace di consuguenza anche quella rein e bright :)
La storia mi è venuta in mente così, sapete, quando ci si annoia durante una lezione a scuola salta fuori di tutto così ho iniziato a pensarci su e stasera mi son finalmente decisa a metterla giù sul computer! Le mie professoresse dovrebbere essere fiere, anzichè avere un'allieva che durante le loro lezione usa il cellulare, disegna e cose varie hanno una diligentissima studentessa che non ascolta assolutamente nulla di quello che dicono ma in compenso scrive delle ff ahahahahahaha :)
Bè dai a parte questo spero veramente che questa storia vi piaccia e mi farebbe piacere anche se qualcuno recensirebbe ma non obbligo nessuno, infondo mi basta che qualcuno la legga e chissà, a qualcuno potrebbe piacere :)
Un'ultima cosa: non so se ci sono errori ma nel caso scusatemi >.<

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Capitolo 2
*** Il mondo là fuori ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"
Capitolo 2: Il mondo là fuori

Era passato un mese da quando si era svegliata ed ormai Fine era riuscita a farsene una ragione, tutto quello che era successo, tutto, era solo un sogno. Quando ci pensava Fine iniziava sempre a piangere. Tutto quello che aveva provato, amicizia, paura, amore…era tutto vero, non era un sogno!
“Oggi arriverà la sua famiglia adottiva e potrà finalmente essere dimessa” le disse l’infermiera sorridendo.
“Già sono felicissima” rispose Fine ricambiando il sorriso.
Non solo non si ricordava di tutto quello che era successo prima di entrare in coma, a quanto pare i suoi genitori erano morti due anni fa in un tragico incidente stradale e con loro era morta anche sua sorella maggiore. Ora Fine era un’orfana e stava per essere affidata ad una nuova famiglia. L’idea di dover iniziare una nuova vita non la allettava molto. Tutto quello che voleva fare era riaddormentarsi, tornare su Wondere dove aveva una splendida famiglia, una sorella perfetta, tanti amici e una persona che amava.
A quanto pare adesso si trovava sul pianeta Terra che era molto diverso dal “suo” pianeta, vi erano molti oggetti che non aveva mai visto come cellulari, televisioni, macchine e tantissime altre cose ma ormai ci aveva fatto l’abitudine. Si alzò dal letto e iniziò a preparare la valigia. Aveva pochissimi vestiti, solo quelli che i suoi genitori le avevano lasciato prima di morire.
“Fine sei pronta? La tua nuova famiglia ti sta aspettando nella hall dell’ospedale!” mi disse l’infermiera.
“Si son pronta arrivo subito!” disse chiudendo la valigia e iniziando a trascinarla mentre si dirigeva verso l’atrio dell’ospedale.
“Ecco, siamo arrivate. Spero che ti troverai bene con la tua nuova famiglia, stammi bene” disse la ragazza abbracciando Fine che ricambiò l’abbraccio.
“Stammi bene anche te Cloe” si notava un velo di tristezza nella voce di Fine mentre salutava l’infermiera. In fondo era stata l’unica amica che aveva avuto da quando si era svegliata e salutarla la rattristava. Ma era il momento di iniziare una nuova vita, con una nuova famiglia.
Fine si avviò verso l’ingresso dell’ospedale.
“Mamma prova a guardare è lei la mia nuova sorella?” chiese una ragazza di sedici anni indicando Fine.
“Capelli rossi tendenti al rosa, occhi rubino… Si,  deve proprio essere lei!” rispose la madre entusiasta.
Fine si guardò intorno per trovare la sua nuova famiglia quando si accorse che qualcuno la stava salutando indicandole di avvicinarsi. Fine sfoggiò il sorriso migliore che aveva e corse incontro alla sua nuova famiglia tuttavia quando fu abbastanza vicina da vederli si fermò di scatto mentre delle lacrime iniziavano a rigarle il viso. “Mamma, papà, Rein…”

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Ed ecco qui il secondo capitolo! Lo so lo so è un po' corto ):
Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto la storia soprattutto TwinGirls, grazie mille per aver recensito!
Adesso vado subito a scrivere il terzo capitolo! Un abbraccio a tutti e a tutte :)
Anna

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Capitolo 3
*** La nuova casa ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Captolo 3 :  La nuova casa

“Ci hai fatto spaventare tantissimo! Adesso stai bene?” chiese Rein premurosa verso la nuova sorella.
“Si scusatemi ero solo molto felice di incontrarvi..” rispose Fine arrossendo leggermente.
Ora si trovavano sulla macchina e Touluse stava guidando.
“Mamma, tra quanto arriviamo?” chiese Rein impaziente.
“Tra poco calmati Rein” rispose ridacchiando Touluse.
“Guarda che stavo parlando con la mamma!” disse Rein facendo una linguaccia al padre.
“Ahahahahahahah” Fine iniziò a ridere di gusto, era la prima volta che lo faceva da quando era tornata. L’atmosfera le riportava alla mente i momenti trascorsi su Wonder.
Rein la guardò e iniziò a ridere anche lei accompagnata dal padre e dalla madre.
“Ma lo sai che siamo nate lo stesso giorno dello stesso anno???” chiese Rein impaziente.
“Dici sul serio?!” rispose Fine sorpresa. Era solo una coincidenza?
“Certo! Chissà se sono le uniche cose che abbiamo in comune…”
“Penso proprio di sì” ripose la rossa ridacchiando.
“Dimmi ti piace lo shopping?”
“Preferisco rimanere a casa a mangiare dolci.”
“Peccato…”
“Però mi piaceva andare a fare shopping insieme a mia sorella..lei…lei me lo faceva piacere!”
Fine rivolse a Rein un caloroso sorriso che le fecero sciogliere il cuore, la rossa infatti si stava riferendo a lei, la sua dolce ed adorata sorella gemella.
“Davvero?! Quindi ti piacerebbe qualche volta venire con me a fare shopping?”
“Certamente!” rispose allegramente Fine.
“Ragazze siamo arrivate!”
Touluse scese dalla macchina e si diresse verso il bagagliaio per prendere la valigia della sua nuova figlia.
“Accipicchia se è leggera” esclamò l’uomo sorpreso abituato alle valigie esageratamente pesanti di Rein.
“Bé allora un po’ di shopping è obbligatorio!” disse l’azzurra tutta contenta.
“Ho paura di sì!” rispose la rossa.
E insieme scoppiarono in una fragorosa risata.
“Forza Rein mostra a Fine la sua nuova stanza!” la avvertì Elsa che era già entrata in casa “Intanto io e il papà andiamo a fare la spesa, ti piace qualcosa in particolare Fine?”
“I dolci!” rispose la rossa con gli occhi che le luccicavano.
“Perfetto allora accomodati pure in casa, la tua stanza è ancora vuota perché preferivamo che fossi te a sceglierla personalmente quindi per stanotte dormirai con Rein. Intanto però inizia a scegliere i mobili con cui arredare la camera, ti ho lasciato dei cataloghi sul tavolo in cucina. Poi domani andrai a compare dei vestiti con Rein, di sicuro te ne serviranno molti!”
“Certo! A dopo mamma!” disse Fine sorridendole e dirigendosi verso la sorella che era già entrata in casa.
“Hai sentito caro? Mi ha chiamato mamma…” esclamò Elsa con le lacrime agli occhi.
“Come siamo sentimentaliste oggi cara!” disse Touluse mentre dava un dolce bacio alla moglie che ormai stava piangendo dalla felicità “Forza Sali in macchina prima che faccia tardi”
“Certo certo signor duro di cuore” rispose con fare giocoso la moglie.
Fine intanto era entrata in casa, era enorme!
Davanti a lei si stendeva una sala immensa: vi era un camino e un grandissimo televisore che attirò subito l’attenzione di Fine abituata a quello piccolo che si trovava nella sua stanza in ospedale.
“Le camere da letto sono i sopra! Io inizio ad andare in camera mia, tu intanto esplora pure la casa” disse ridendo Rein.
“Con piacere!” le rispose la rossa curiosa come sempre.
Fine si accorse che vi erano due uscite che portavano all’esterno senza comprendere l’entrata principale. Una portava su un bellissimo terrazzo mentre l’altra in giardino. Sperava che vi fosse una serra.
Intanto la ragazza cercava la sua stanza preferita: la cucina! Quando la trovò rimase esterrefatta; era immensa! Istintivamente Fine si diresse verso il frigo, lo aprì con il cuore in gola ma purtroppo era vuoto, “Nemmeno un pasticcino!” pensò sconsolata.
Uscì dalla cucina un po’ triste e si diresse verso le altre due porte che si trovavano davanti a lei. Con sua sorpresa scoprì che tutte due portavano a degli studi: il primo era quello di Touluse mentre il secondo recava sulla porta un cartellino dove vi era riportata la scritta “Studio di Fine e Rein”.
Tutte le stanze della casa riportavano quei deliziosi cartelli color miele che si intonavano perfettamente con il colore della tappezzeria. Finito di curiosare al piano terra Fine decise di andare al primo piano per vedere come erano le camere da letto.
Salite le scale si trovò subito davanti la “camera degli ospiti”. Era una camera molto spaziosa, le tappezzerie erano di un color grigio mentre tutti i mobili variavano il proprio colore andando dal bianco al nero.
Fine uscì in fretta e si trovò davanti a due stanze perfettamente parallele tra loro ed a separarle vi era solo una bagno in comune. La camera alla sua destra era quella che sarebbe diventata la sua nuova camera mentre quella a sinistra era quella di Rein. Era curiosa di vedere com’era la stanza della sorella ma si trattenne e andò a cercare la stanza di Elsa e Touluse. Quando la trovò rimase a bocca aperta, era una camera enorme! Le pareti erano arancioni ed al centro della stanza vi stava il letto matrimoniale, dietro di esso un muro di cartongesso che nascondeva la cabina armadio!
Le piaceva moltissimo quella stanza, il colore delle pareti le scaldava il cuore. Non sarebbe mai uscita di li ma doveva così si avviò verso la camera della sorella tuttavia quando ebbe terminato l’infinito corridoio si accorse che davanti a lei vi era un’altra stanza che però non recava nessun cartellino sulla porta. Curiosa come non mai fine aprì la porta, entrò in punta di piedi ed accese la luce. Rimase sbalordita davanti a quello spettacolo! Un’enorme libreria si trovava davanti a lei! Fine sentiva nell’aria il profumo dei libri antichi, un profumo dolce che riempiva la stanza.
“Forse è ora di andare da Rein!” pensò la rossa ed uscì a malincuore dalla stanza.
“Era ora che arrivassi!” esclamò Rein divertita mentre vedeva Fine entrare nella sua camera.
Il colore principale della sua stanza era l’azzurro. Il letto matrimoniale era appoggiato proprio sotto la finestra ed era molto alto ma anche molto soffice. La cosa che fece impressionare Fine più di tutte era l’armadio, non aveva mai visto un armadio così grande, o forse era meglio chiamarlo cabina armadio?
“L’intera stanza di Rein è una cabina armadio! Vi sono vestiti dappertutto, anche sulla scrivania!” pensò sbalordita Fine.
“Allora ti sei ricordata il catalogo?” la voce di Rein fece rinsavire Fine.
“Il catalogo!” l’aveva completamente dimenticato!
Rein iniziò a ridere “Non preoccuparti l’ho preso io! Forza vieni e sederti sul mio letto così cerchiamo la camere più adatta a te!”
Fine annuì serenamente e andò a sedersi sul letto della sorella.
Passarono delle ore a sfogliare quella rivista ma non riuscivano a trovare nulla di adatto. Finché ad un certo punto il viso di Rein si illuminò e mostrò alla sorella la camera che aveva visto. Il colore dominante era il verde, verde speranza! Nella camera vi era un letto rotondo con delle coperte bianche e dei cuscini verdi. Davanti al letto un bellissimo televisore bianco appeso alla parete, una libreria, una scrivania e un armadio tutti bianchi. Inoltre vi erano anche moltissime mensole dove la rossa avrebbe potuto mettere tutto ciò che voleva. Era una stanza perfetta!


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Ed ecco qui il terzo capitolo! Spero di non aver confuso nessuno con la descrizione della casa ma siccome sono sicura di averlo fatto, metto le immagini della "piantina" della casa che ho disegnato! Sono partita con tutta la buona volontà del mondo per fare una piantina perfetta e proporzionata ma alla fine come potrete notare non l'ho fatto .-.

piano terra:
http://i47.tinypic.com/eahxuf.jpg
primo piano:
http://i50.tinypic.com/10gjxo5.jpg

Bè dai in questo caso è il pensiero che conta :)
Anche perchè le proporzioni non sono prorpio state rispettate ahahahahah
Comunque volevo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno letto questa ff, grazie mille!
Un particolare grazie a TwinGirls e a Rin, grazie mille perchè mi state sostenendo con questa ff! Essendo anche la mia prima ff sono molto inesperta e non vi descrivo la felicità che provo quando vedo una recensione, grazie veramente molto!
Un abbraccio e un saluto a tutti e a tutte!
Anna

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Capitolo 4
*** Gemelle ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Capitolo 4: Gemelle


“Siamo arrivati!” Fine e Rein udirono la voce di Elsa.
“Andiamo a mangiare?” chiese Rein
“E me lo chiedi? Tra poco inizio a mangiare il tuo letto!” rispose Fine contenta che finalmente l’ora della cena fosse arrivata.
Corsero in cucina. Elsa stava già preparando da mangiare mentre Touluse stava mettendo la spesa nel frigo.
Le due sorelle di sedettero trepidanti e aspettarono che la madre finisse di cucinare poi iniziarono tutti e quattro a mangiare allegramente. Non erano mai stati in quattro. Rein si accorse subito che l’atmosfera era cambiata, Elsa e Touluse non litigavano più anzi, sembravano più uniti di prima! Rein guardò Fine sospirando, felice di avere finalmente una sorella. In risposta la rossa le sorrise, un sorriso che solo lei poteva fare, un di quei sorrisi che ti sciolgono il cuore.
“Mamma ti aiuto a sparecchiare!” Rein iniziò a raccogliere i piatti allegramente.
“No voi due  iniziate ad andare a cambiarvi e poi andate a dormire si è fatto tardi” rispose Elsa “forse abbiamo parlato un po’ troppo!”
“A quanto pare la nostra nuova figlia è una chiaccherona” esclamò Touluse iniziando a ridere di gusto, era da tanto che non passavano una serata del genere.
Fine arrossì imbarazzata.
“Mamma ti abbiamo lascito il catalogo con la nuova stanza di Fine sul tavolo in salotto”
“Benissimo Rein! A proposito, domani cosa avete intenzione di fare?”
“SHOPPING!” Rein urlò emozionata, domani sarebbe andata a fare shopping con la sua nuova sorella, era un sogno che si realizzava!
“Ahahahahah allora andate a dormire domani sarà una giornata faticosa!” rispose Touluse divertito
“Spiritoso!” Rein fece una linguaccia al padre mentre si avviava verso la camera da letto.
“Notte pa’ notte ma’ ” salutò Fine prima di correre anche lei inseguendo Rein.
“Cosa fai caro, piangi?”
“Mi ha chiamato papà!”
“Andiamo, come siamo sentimentali stasera!”
I due si guardarono poi iniziarono a ridere, era bello avere una figlia in più.
Intanto Fine e Rein erano arrivate in camera.
“Penso che sia il caso che ti presti uno dei miei pigiami” disse convinta l’azzurra.
“Penso proprio di si..” ripose la rossa mentre osservava la sorella che svuotava cassetti su cassetti per trovare il pigiama “adatto”.
“Eccolo!” esultò dopo un’estenuante ricerca. Era un bellissimo pigiama rosso fuoco diviso in pantaloncini che arrivavano a metà coscia e una bellissima maglietta senza maniche. Tutti gli orli del pigiama erano ricamati con del pizzo bianco.
“Ti sta una meraviglia! Anzi sai cosa? Te lo regalo!”
“Come ma ne sei sicura? È pigiama bellissimo perché dovresti regalarmelo?” chiese titubante la rossa.
“Perché sei mia sorella!” rispose radiosa Rein.
“Allora accetto volentieri!” disse sorridendo Fine
“Forza sbrigati a cambiarti e vieni a letto!”
“Arrivo, arrivo calma!”
Fine si cambiò in fretta e andò a rifugiarsi sotto le candide coperte, stava per addormentarsi quando..
“Fine? Sei sveglia?”
“Mmh? Eh? Oh…si! Son sveglia!”
“Posso farti una domanda?” Rein si giro verso la sorella e la guardò negli occhi, quei bellissimi occhi rubino.
“Certo!”
“Mi sono accorta che riesci già a chiamare i miei genitori mamma e papà… Non voglio dire che è una brutta cosa anzi! Solo che mi sembra abbastanza strano... ti sei già affezionata così tanto a noi?” Rein si accorse che gli occhi della rossa si rattristirono.
“Sai…” iniziò Fine “Non ho nessun ricordo della mia vita prima di svegliarmi dal coma. Quindi quando vi ho visto… Ecco quando vi ho visto è stato come se avessi rivisto la mia famiglia!” non poteva parlarle di Wonder. Non ancora per lo meno.
“Scusa per la domanda..”
“Non preoccuparti!” rispose Fine prendendo le mani della sorella “in fondo siamo sorelle adesso no? Anzi siamo quasi più delle gemelle!”
Rein sorrise alla rossa poi le due si addormentarono. Erano successe tantissime cose e tutte in un giorno solo, erano sfinite.
 
La sveglia stava suonando ormai da un quarto d’ora ma nessuna nessuno sembrava averla notata.
“Volete spegnere quella sveglia?!! Si sente da giù in cucina!” urlò Elsa entrando nella camera dell’azzurra.
Si avvicinò al comodino della figlia e spense la sveglia, poi guardò le due ragazze. Erano tutte due accoccolate una di fianco all’altra mentre si tenevano le mani. Sorrise dolcemente. Ma quello non era il momento della giornata per essere dolci, era il momento in cui doveva essere crudele e svegliare le figlie che, a quanto pare, non avevano nessuna intenzione di alzarsi.
“AAAAAAHHHHHH!”
Touluse sentì urlare Fine e Rein dalla cucina. Stava sorseggiando una tazza di caffè leggendo il giornale. Improvvisamente si trovò davanti agli occhi le due ragazze.
“Buongiorno!” esclamò soddisfatto.
“Buongiorno.” risposero le due all’unisono seccate.
“Dormito bene?”
“Dormire abbiamo dormito benissimo…” inizio la rossa.
“…peccato che il risveglio non sia stato tanto dolce!” finì l’azzurra.
“Vostra madre?”
“Sta facendo il letto” rispose Rein mentre guardava Fine che iniziava a riempire il suo piatto di mille prelibatezze.
“Cercate di non metterci troppo a far colazione. Tra un quarto d’ora vi porto in centro poi vado al lavoro.”
“UN QUARTO D’ORA???!” Rein sembrava scandalizzata “non riuscirò mai a cambiarmi in tempo! Sbrighiamoci Fine!”
Detto questo prese per una manica e la trascinò fino in camera mentre la rossa piangeva per la colazione che non era riuscita a finire. Lungo le scale incontrarono Elsa che sembrava parecchio affaticata.
“È così faticoso fare un letto?” pensò Fine; capì tutto quando entrò nella camera di Rein. Era tutto a posto. Ogni singolo vestito si trovava nell’armadio.
“Allora cosa ci mettiamo?” gli occhi di Rein si illuminarono.
“Qualunque cosa mi va bene” rispose annoiata Fine.
“Perfetto allora per oggi sarai la mia modella!”
“Inizio a preoccuparmi…”
Dopo un quarto d’ora esatto le due ragazze erano nella macchina di Touluse pronte per andare in centro a fare shopping. Rein indossava dei pantaloni di jeans molto stretti che facevano risaltare le curve della ragazza, una maglietta verde e delle scarpe dello stesso colore e aveva acconciato i capelli in una cosa alta mentre Fine indossava dei pantaloncini anche loro di jeans con una maglietta bianca con qualche scritta indecifrabile e degli anfibi neri e aveva legato i capelli in due codini bassi.
Passarono un’intera giornata a fare shopping, Fine perse il conto di quanti vestiti comprò e non volle mai sapere quanto spesero.
Durante il tardo pomeriggio Touluse tornò a riprenderle e le portò a casa. La camera di Fine era arrivata ed era già stata montata!
“Accidenti sono velocissimi!” esclamò Fine sorpresa.
“Vero? Forza andiamo a mettere i tuoi nuovi vestiti nell’armadio!”
Salirono in camera e iniziarono a sistemare i vestiti nel vari armadi.
“Incredibile! Non ho mai avuto così tanti vestiti!” esclamò Fine allibita.
“Bè ora li hai!” rispose divertita Rein “A proposito frequenterai la mia stessa scuola!”
“Davvero?! E quando inizia?”
“Domani!”
“Come scusa?”
“La scuola inizia domani!”
“Stai scherzando vero?”
“Perché mai dovrei scherzare? Siamo nella stessa classe non è fantastico?!”
“F-fantastico..”

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Sono riuscita a scrivere un altro capitolo :D
Pensavo seriamente di non riuscirci visto tutti gli impegni con la scuola (domani ho due verifiche .-.)
Spero che abbiate gradito questo capitolo e spero di non aver fatto nessun errore visto che non farò in tempo a rileggerlo ):
Ora però passiamo ai ringraziamenti :3
Ringrazio per aver inserito la soria tra le preferite:
• Rin K [Contatta]
• Thedarkgirl96 [Contatta]
• Usa chan [Contatta]
• usui4ever [Contatta]
Poi ringrazio per aver inserito la storia tra le preferite: 
• CobaltRedQueen [Contatta]
• Rin K [Contatta]
Ed infine ringrazio con tutto il mio cuore Rin, TwinGirls, Usa Chan e PrincessFine95 per aver recensito questa ff! Grazie mille son ontentissima he questa storia vi piaccia :3
Ah, dimenticavo, se mentre leggete vi accorgete che manca qualche "c" è perché la mia bellissima tastiera non la prende .-.
Adesso vi saluto (e vado a studiare D:)
Un bacione e un abbraccio ♥
Anna

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Capitolo 5
*** Il primo giorno di scuola ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Capitolo 5: Il primo giorno di scuola?

 
Tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu…
Il suono della sveglia risuonava nella stanza.
Una mano bianca come il latte si appoggio delicatamente su quello strumento di tortura, poi lo spense. Si alzò, era ancora assonnata, si stropicciò gli occhi e guardò l’ora ancora mezza addormentata
“Che ore sono?” chiese sbadigliando “Le 7:20? Ma stiamo scherzando?!”
Si sedette sul letto e appoggiò i piedi per terra, un brivido le attraversò la schiena. Il pavimento era gelido.
“Devo mettere un tappeto!” pensò mentre cercava le ciabatte.
Quando finalmente riuscì a trovarle si alzò e si diresse verso la cucina. Avrebbe potuto arrivarci ad occhi chiusi, infatti nell’aria vi era un dolce profumo di crostata alle fragole.
“Già sveglia tesoro?” chiese Elsa mentre toglieva dal forno la prelibatezza.
“È la prima volta che mi sveglio così presto!” rispose Fine mentre si sedeva e aspettava con ansia la sua fetta di crostata.
“Eccitata per il primo giorno di scuola?” esclamò Rein scherzosamente.
“Spiritosa! Mamma posso avere tre fette di crostata?”
“E a noi dopo cosa rimane?!” Touluse sembrava sorpreso, come faceva ad essere così magra?
Le gemelle iniziarono a ridere vedendo la faccia allibita del padre poi Elsa si sedette e mise al centro del tavolo la favolosa crostata, così iniziarono tutti e quattro a fare colazione insieme.
Appena le gemelle finirono di mangiare andarono in camera a cambiarsi, non volevano arrivare in ritardo il primo giorno di scuola!
“Cosa mi devo mettere, la divisa?” gridò Fine per farsi sentire dalla sorella.
“Si, divisa anche oggi! Non è magnifica?”
“Se lo dici tu lo sarà sicuramente!” La divisa scolastica femminile era molto semplice, era composta da una gonna che arrivava un poco sopra al ginocchio blu, una maglietta da marinaretta bianca con i bordi anch’essi blu e una cravatta rossa. La divisa maschile era uguale solo che anziché avere la gonna aveva i pantaloni. I colori della divisa cambiavano a seconda dell’anno: gli studenti del primo anno ne indossavano una gialla, quelli del secondo una rossa, quelli del terza una blu, quelli del quarto una verde ed infine gli studenti del quinto e ultimo anno avevano una divisa nera.
Fine la indossò velocemente e si legò i capelli in due codini bassi, Rein invece aveva una coda alta.
Arrivarono a scuola in pullman, il tragitto non durava molto, un quarto d'orai.
“Certo che c’è poca gente!” esclamò Fine sorpresa.
“C’è poca gente perché oggi è il primo giorno di scuola quindi tutti ne approfittano per venire in macchina, da domani preparati a lottare con le unghie e i denti per riuscire a sederti.”
“O…ok..”
Le ragazze scesero dal pullman e iniziarono ad incamminarsi verso l’entrata dell’edificio. Ci vollero cinque minuti prima che arrivarono. Fine rimase sorpresa, la scuola era enorme! Aveva una forma a “U” orientata verso l’entrata. Al centro una bellissima area ricreazione con alberi e panchine.
“Questa scuola è davvero immensa!” esclamò Fine.
“E non hai ancora visto tutto!” rispose Rein divertita.
“Come non ho ancora visto tutto?! C’è veramente qualcos’altro?”
“Certamente! Dietro la scuola vi è un bellissimo parco alberato e ai lati dell’edificio ci sono le tensostrutture e i campi dove si svolgono le diverse attività. A proposito! Hai scelto a quale club iscriverti?”
Fine guardò di sbieco la sorella “Come a quale club iscrivermi?!”
“Ah..Non te l’avevo detto?”
“No..”
“Ahahahah ehmm, ops?”
La rossa sospirò “Allora cos’è questa storia dei club?”
“Bé ogni studente ha l’obbligo di iscriversi ad almeno un’attività extra-scolastica io per esempio faccio parte del club di recitazione! Tu a quale avresti intenzione di iscriverti?”
“Non saprei ma sicuramente sarà qualcosa di sportivo!”
“Ti piace lo sport?”
“Certo su Wonder adoravo giocare a calcio per esempio!”
“Wonder?”
Fine sbiancò, come aveva potuto farsi sfuggire una cosa del genere?! No, doveva dimenticare Wonder, infondo era solo un sogno no? “Ho detto Wonder? Ahahahah che sbadata che sono! Intendevo dire che quando ero piccola giocavo sempre a calcio!”
“Capisco…Però sai qui a scuola non ci sono club di calcio femminili, ho paura che dovrai cercare un altro club…” rispose la sorella triste.
La ragazza se ne accorse allora sfoggiò un sorriso e le disse allegramente “Non preoccuparti tanto il calcio non è l’unico sport che mi piace, ce ne sono molti altri come il basket, la pallavolo, il tennis, la scherma…”
“Ok ok ho capito Fine!” le rispose Rein sorridendo.
Din, don ~
“La campana! Accidenti dobbiamo sbrigarci! Non possiamo arrivare in ritardo!”
“In ritardo dove Rein?”
“Alla cerimonia di apertura! Forza sbrigati Fine dobbiamo correre!”
Arrivarono nella sala appena in tempo. Le due ragazze senza fiato si sedettero al loro posto e iniziarono ad ascoltare il discorso del preside. Fine non riusciva proprio ad ascoltarlo, la sua voce conciliava troppo il sonno! Allora per rimanere sveglia iniziò ad osservare tutti le persone sedute sul palco “non devono parlare tutti vero?” pensò la rossa allibita.
Il preside era un vecchino sulla settantina, aveva dei corti capelli bianchi e un po’ di barba dello stesso colore. La vice preside, che nel frattempo aveva iniziato a parlare, era una donna molto giovane, aveva dei lunghi capelli viola e degli occhi celesti era vestita di tutto punto, molto elegante, con un completo nero.
Non ce la faceva più, gli occhi le si chiusero pian piano e si addormentò con la testa china, i capelli le coprivano gli occhi, solo Rein si accorse che la rossa stava dormendo ma la lasciò fare. Intanto i due rappresentati delle classi quinte salirono sul palco e iniziarono il loro discorso.
La cerimonia finì e Rein svegliò la sorella.
“Dove sono?” chiese stropicciandosi gli occhi.
“A scuola! Ti sei addormentata!”
“Ops..”
“Non preoccuparti non se ne è accorto nessuno o almeno spero… anche se effettivamente i rappresentanti del quinto anno continuavano a guardare nella nostra direzione! Bé saranno rimasti affascinati dalla mia bellezza!”
“Rein!”
“Ahahahaha stavo scherzando Fine calmati e poi li conosco, era per quello che guardavano verso di noi! Sai vengono con noi in pullman la mattina e sono veramente carini!”
“Rein insomma!” Fine diventò rossa come un pomodoro il che face scoppiare a ridere la sorella.
“Forza andiamo in classe, le lezioni stanno per cominciare!” riuscì a dire con molta fatica l’azzurra tra una risata e l’altra.
Così le due sorelle si diressero verso la nuova classe o almeno, la nuova classe di Fine.

~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•

E sono tornata con un nuovo capitolo :3
Spero che vi sia piaciuto :)
In questo capitolo ho cercato ancora di tenervi un po' sulle spine ma nel prossimo inizierò a presentare gli altri personaggi :D 
Per la divisa scolastica di Fine e Rein ho preso spunto da questa (http://3.bp.blogspot.com/_o5LVT8tQzW0/TAYxFztHPZI/AAAAAAAAARk/gzrTr-HjMTI/s1600/japan_map.jpg)
E ora passo ai ringraziamentei :3
Grazie mille per aver aggiunto questa storia alle preferite a:
• - CobaltRedQueen [Contatta]
• - LunaMoonFlower_LauryFine [Contatta]
• - Rin K [Contatta]
Grazie mille per aver aggiunto questa storia alle ricordate a: 
• - LunaMoonFlower_LauryFine [Contatta]
Grazie mille per aver aggiunto questa storia alle seguite a:
• - amike4ever [Contatta]
• - LunaMoonFlower_LauryFine [Contatta]
• - Rin K [Contatta]
• - Thedarkgirl96 [Contatta]
• - Usa chan [Contatta]
• - usui4ever [Contatta]
Inoltre ringrazio tantissimo usa-chan, princessFine95, twingirls e rin per aver recensito :)
Arigatou Gozaimasu :3
Un abbraccio

Anna

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Capitolo 6
*** 'Nuovi' amici ***


Twin Princess ff
"Solo un sogno"

Capitolo 6: ‘Nuovi’ amici

 
Fine e Rein si trovavano davanti all’aula. La rossa era spaventata, sarebbe piaciuta ai nuovi compagni di classe? Rein la rassicurava.
“Coraggio Fine, come potresti non piacere agli altri? Poi oggi abbiamo solo un’ora quindi non dovrai nemmeno sorbirti uno stressante primo giorno di scuola!”
“Che materia abbiamo?” chiese Fine un po’ più calma.
“Matematica!” rispose Rein sorridente.
Il mondo le cadde in testa “Come matematica! Io odio matematica!”
La faccia di Rein sbiancò poi con molta fatica disse “B…buongiorno professoressa…”
A Fine vennero i brividi. Non poteva essere vero. Si girò lentamente e vide la sua nuova professoressa fissarla con uno sguardo truce.
“Interessante, quindi alla nuova studentessa non piace matematica? Perfetto, allora spero che tu abbia studiato quest’estate!” detto questo entrò in classe scocciata.
“Rein…”
“Si fine?”
“La professoressa di matematica è….”
“Eh già è la vice preside…”
“Perfetto!” la faccia di Fine era stravolta.
“A proposito Fine, papà non è ancora andato a parlare con il preside riguardo alla tua ‘situazione’…”
“Capisco… Quindi i professori non sanno niente riguardo al fatto che sono stata adottata?”
“No quello lo sanno ma non sanno ancora che dovrai recuperare tutto il programma scolastico di tutte le materie…”
“Capisco…” Fine sospirò ma un po’ era sollevata “questo vuol dir che non posso fare verifiche!”
“Suvvia Fine smettila di ridere ed entriamo in classe o ci toccherà rimanere fuori tutta l’ora!”
“Arrivo!”
Le due ragazze entrarono in classe sotto gli occhi vigili della vice preside e dei compagni di classe che scrutavano la nuova compagna. Le due si diressero verso due posti a sedere.
“No signorina tu rimani qui! Prima di tutto devi presentarti.” Esclamò la donna rompendo il silenzio.
“O…ok” Fine iniziò ad agitarsi.
“Bene per prima cosa presentiamoci, io sono la vice presidente di questa scuola, il mio nome è Llydia Morgoe e insegno matematica e fisica. Ti consiglio di rigare dritto quest’anno visto la tua precedente osservazione dove hai detto che odi la matematica.”
Tutti gli alunni iniziarono a ridere. Fine diventò dello stesso colore dei suoi capelli.
“Silenzio!” gridò Llydia. La classe si zittì immediatamente.
“Allora lei è Fine Sunset ed è la sorella di Rein. Allora cara Fine ti informo del fatto che io sono quel tipo di professoressa che è capace di interrogare il primo giorno di scuola.” Fine deglutì Rein si alzò in piedi per dire qualcosa ma la professoressa la fermò e chiamò anche lei alla lavagna.
“Non preoccuparti, parto io poi le spieghiamo la situazione” sussurrò Rein tranquillizzando la sorella.
“Perfetto Rein, come al solito sei la migliore della classe, ti meriti un bell’otto!”
“Grazie mille professoressa!” rispose Rein sorridendo.
“Benissimo, ora tocca a te!” sulla faccia di Llydia si dipinse un sorrisetto malvagio. Fine sbiancò.
“Professoressa, ecco…” Rein intervenne “mia sorella ha avuto un, ecco ha avuto un problema e non ha potuto studiare!”
“Questa non è una scusa Rein! Va bene che Fine è stata adottata ma avrebbero dovuto insegnarle qualcosa all’orfanotrofio o almeno i suoi genitori se li ha conosciuti.”
Le lacrime iniziarono a rigare il viso di Fine. Si i suoi genitori avevano cercato di insegnarle la matematica ma non ci erano mai riusciti. Fine osservò la lavagna. Quello che Rein aveva scritto lo sapeva fare, glielo aveva insegnato Camelot, le venne da piangere ripensando all’anziana badante che aveva dovuto sopportarla per così tanto tempo. La rossa si asciugò le lacrime, prese il gessetto dalle mani della sorella preoccupata e si girò verso la professoressa. I suoi occhi erano ancora lucidi ma si notava facilmente che Fine aveva preso quella questione seriamente. La sua vita era cambiata quindi avrebbe anche potuto essere brava in matematica in quel mondo.
“Mi dica quello che devo fare” esclamò Fine sicura con aria di sfida.
“Bene allora…”
L’interrogazione durò quasi tutta l’ora. Era incredibile la facilità con cui la ragazza risolveva i problemi. Aveva preso 8.5.
“Il primo 8.5 in matematica di tutta la mia vita!” esclamò la rossa saltellando.
“Se non ti fermi immediatamente dimezzo quel voto.” Disse seccata Llydia.
La classe scoppiò a ridere.
La campanella della fine delle lezioni fu una vera liberazione per la ragazza.
“Finalmente! Non ce la facevo più!” esclamò Fine sbadigliando.
“Pensavo fossi una frana in matematica!” disse Rein sorpresa.
“Lo pensavo anche io!”
“Rein come stai?” una ragazza dai capelli rossi legati in una coda alta si avvicinò all’azzurra abbracciandola.
“Benissimo Lione e te?”
“Bene anche io! Lei è tua sorella quindi? È incredibile la vostra somiglianza! Piacere io sono Lione!”
“Piacere Fine!” rispose la rossa solare come sempre.
“Cosa fai Lione? Mi lasci qui da sola con Sophie?!” una voce acuta risuonò nell’aria. Comparve una ragazza con dei bellissimi capelli biondi e gli occhi verdi.
“Oh… tu sei la sorella di Rein giusto? Piacere…”
“Altezza!” Fine non le lasciò finire la frase. Come poteva dimenticarsi il nome dell’amica? Aveva riconosciuto anche Lione ma l’emozione le aveva impedito di parlare ma la voce della bionda l’aveva riportata alla realtà.
“E tu come fai a saperlo?!” chiesero le ragazze allibite.
“Bé ecco…durante l’appello…”
“Capisco!” rispose Rein “allora ti presento gli altri! Loro sono Sophie, Mirlo e Auler!”
“Piacere di conoscervi!” esclamò Fine allegra.
“Piacere nostro!” risposero loro insieme.
“A proposito Altezza dov’è Bright?” chiese Rein curiosa.
“Sempre a cercare mio fratello eh?!”
“Ma no non è come pensi volevo solo farlo conoscere a mia sorella!”
“Uff penso sia in cortile con l’altro.”
“Perfetto muoviamoci Fine forse facciamo in tempo ad incontrarli! Prendi la cartella che poi andiamo direttamente a prendere il pullman!”
Fine prese in fretta la cartella. “Se c’è Bright c’è anche Shade!” pensò eccitata la ragazza. Chissà com’era il ragazzo in quel mondo!
Le due ragazze arrivarono nel cortile della scuola.
“Bright! Bright!”
“Rein mi sa che non ti sente…”
“BRIGHT!” gridò la ragazza seccata, probabilmente la sentì tutta la scola.
Il ragazzo di girò e sorrise all’azzurra.
“Rein che piacere vederti! E lei è…?” chiese il biondo indicando Fine.
“La ragazza che dormiva durante la cerimonia di apertura.”
Fine si girò verso il ragazzo che aveva appena parlato ma si perse subito nei suoi occhi, dei bellissimi occhi cobalto. Le veniva da piangere ma si trattenne.
“Capisco quindi è lei quella di cui mi parlavi!” esclamò divertito il biondo.
“Insomma ho un nome anche io! Mi chiamo Fine!” la rossa sembrava irritata dalla conversazione dei due amici.
“Fine!” Rein fulminò la sorella con lo sguardo.
“Noi iniziamo ad incamminarci per prendere il pullman, vieni anche te Rein?”
Fine ci rimase un po’ male, com’era che Bright era così freddo verso di lei? Lo faceva perché non la conosceva o era semplicemente diverso dal principe di Wonder? Al contrario Shade sembrava sempre lo stesso, freddo e distaccato.
“Certo che veniamo con voi! Sai anche Fine viene con noi in pullman!” rispose Rein sorridendo.
“Rein è innamorata anche qui di Bright, che coincidenza!” pensò Fine sollevata.
“Ah, quindi viene anche lei?” chiese Bright seccato indicando la rossa.
Fine avrebbe voluto ucciderlo ma si trattenne e disse “Già vengo anche io con voi, sai siccome sono la sorella di Rein viviamo nella stessa casa quindi vi farò compagnia nel tragitto!” poi si girò verso la sorella e le disse ”Rein io oggi torno a casa subito”
“Hai le chiavi?” chiese preoccupata Rein.
“Certamente!” rispose la rossa prendendo in mano le chiavi di casa. Poi superò velocemente i due ragazzi e si diresse verso la fermata del pullman.
“Tua sorella?! Ma non eri figlia unica?!” Bright era allibito non se l’aspettava, pensava che Fine fosse un’altra di quelle ragazze che si servivano di Rein per avvicinarsi ai due ragazzi.
“Certo che ero figlia unica ma ora non lo sono più! Ha iniziato a vivere da noi da una settimana circa!” rispose Rein serena “adesso però la raggiungo prima che si perda! A domani!” salutò la ragazza seguendo la sorella.
“Non te lo aspettavi eh?!” chiese Shade ridacchiando.
“Cos’hai da ridete te?!” rispose seccato Bright.
“Penso che tu abbia fatto una pessima figura con quella ragazza.”
“Com’è che si chiamava?”
“Fine se non sbaglio, ha un bel caratterino vero?”
Bright guardò incredulo l’amico non poteva credere alle parole che aveva appena detto poi fece un sorrisetto ed esclamò “non dirmi che ti sei innamorato!”
“Ma smettila di dire fesserie Bright non sono mica una femminuccia come te!”
Poi i due ragazzi iniziarono a litigare come sempre, ma in fondo erano fatti così!
Intanto Rein raggiunse la sorella che stava salendo sul pullman.
“Fine! Ma quanto cammini veloce?! Accidenti… sono senza fiato!”
“Rein! Non c’era bisogno che corressi!”
“Scusalo…”
“Come?”
“Sai Bright non è sempre così freddo penso che si sia comportato così con te perché pensava che fossi una delle altre…”
“Altre?” Fine sembrava sorpresa.
“Già sai molte ragazze hanno finto si essere mie amiche solo per avvicinarsi a lui e Shade…”
“Ecco perché era così freddo! Ora capisco tutto! Non preoccuparti Rein, tratterò bene il tuo fidanzato!”
“F…fidanzato?!” Rein arrossì, erano veramente fidanzati?

•~•~•~•~

Eccomi qui con il nuovo capitolo :3
Ed ecco entrare in scen Bright e Shade ♥
Finalmente starete dicendo ahahahah vi capisco ormai lo stavo iniziando a pensare anche io :)
Ringrazio tutti le ragazze che aggiungono la storia alle preferite, alle seguite e alle ricordate e ringrazio tantissimo tutte le ragazza che recensiscono, grazie mille e tutte dal profondo del cuore   ♥
Scusatemi se ho messo una nota autore piccola piccola ma vi giuro che sto morendo di sonno, ho studiato troppa filosofia questo pomeriggio ahahahah ~
Quini vi saluto :3
Un abbraccio
Anna

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Capitolo 7
*** All'amore non si comanda ***


Twin Princess ff
"Solo un sogno"

Capitolo 7: All’amore non si comanda


Fine si svegliò di soprassalto. Era tutta sudata. Cos’era successo? Un brutto sogno? Un incubo.
Portò le mani agli occhi e iniziò a piangere.
Era mattina ormai, Rein si alzò dal letto e andò in cucina a fare colazione.
“Ciao Fine!” esclamò salutando la sorella che in tutta risposta alzò la mano.
Mangiarono in fretta, andarono in camera a cambiarsi e uscirono di casa. Si fermarono alla fermata del bus.
“Cosa succede Fine?” chiese preoccupata la ragazza.
“Nulla, ho solo fatto un brutto sogno stanotte..”
“Non preoccuparti, era solo un sogno! Ora sorridi o sarò triste anche io!”
Fine le sorrise “Grazie..”
Il pullman intanto arrivò, salirono a fatica.
“Ma quanta gente c’è?!”
“Ahahahaha dovrai abituarti Fine!”
“Rein!” una voce la chiamò da dietro.
“Bright!” esclamò felice la ragazza.
“Vi abbiamo tenuto il posto!”
“Awww che carino che sei stato!”
“Ha detto ‘vi abbiamo’ non ‘vi ho’.” Esclamò un ragazzo seccato seduto vicino al biondo.
“Ah, ci sei anche tu Shade..”
“Cos’era qual ‘Ah’?!” lo faceva sempre irritare.
“Forza Fine, siediti qui!”
“A..arrivo!” disse cercando di passare tra la gente. Quando finalmente riuscì a sedersi sospirò, pensava che non ce l’avrebbe mai fatta, poi guardò i due ragazzi seduti davanti a lei e li salutò sorridendo.
Bright rimase di stucco alla reazione della ragazza, il giorno prima lo fulminava con gli occhi e ora gli sorrideva felice.
“Visto? Sembra averti perdonato” esclamò Shade facendo rinsavire l’amico.
“Già, che Rein le abbia parlato?”
“Probabile..”
“Cosa bisbigliate voi due?!” esclamò Rein seccata.
“Nulla Rein, non preoccuparti!”
Fine osservò la scena, Bright sorrideva e teneva tra le sue le mani dell’azzurra che lo guardava dolcemente. Sempre più curiosa fece di nuovo la stessa domanda, quella a cui Rein il giorno prima non aveva saputo rispondere.
“Ma quindi voi due state insieme?”
I due ragazzi arrossirono mentre Shade scoppiò a ridere.
“Bé ecco noi…” Bright fissò negli occhi Rein che continuava ad arrossire.
“Sì!” rispose poi convinto. Rein sorrise. Era felice della risposta del ragazzo.
“Biglietto prego!” una voce spezzò il silenzio.
“Biglietto? Scusi ma cosa sta dicendo?” Fine fissò l’uomo sorpresa.
“Accidenti Fine!” Rein si alzò in piedi “il tuo biglietto!”
“Ma cos’è un biglietto?!”
Shade e Bright fissarono le due ragazze allibiti.
“Mi scusi noi ce lo siamo dimenticate a casa, vi prego non fateci la multa!” esclamò Rein con le lacrime agli occhi.
“Multa?”
“Fine accidenti smettila di fare domande stupide!” Rein la rimproverò arrabbiata.
La rossa ci rimase un po’ male, non si aspettava una reazione del genere dalla sorella. Le veniva da piangere ma si controllò, non era colpa sua se non sapeva di cosa stava parlando la sorella.
“Rein, ma non è questo il tuo biglietto?” Shade le porse un biglietto. Rein allibita lo prese in mano e non fece in tempo a chiedere al ragazzo perché le avesse dato il suo biglietto che lo vide prendere per mano Fine e scendere dal pullman esclamando.
“Ci scusi, noi non lo abbiamo.”
Rein si sedette. “Non volevo trattarla male, forse non lo sapeva veramente..”
“Ma come faceva a non saperlo? Non ha mai preso un pullman, un treno o qualsiasi mezzo pubblico?” Bright sembrava sorpreso.
“Forse ma ora non se lo ricorda più..”
“Come scusa?”
Rein guardò negli occhi il ragazzo e iniziò a spiegargli cos’era successo a Fine.
Intanto i due erano scesi dal pullman.
“Siamo al parco di Shina. A piedi ci metteremmo un’oretta per arrivare a scuola, non ne vale la pena.” Shede guardò la ragazza, la stava ancora tenendo per mano “si può sapere cos’è successo sul pullman, come facevi a non sapere nulla sul biglietto o sulle multe?” Fine gli lasciò la mano e iniziò a piangere.
“Non è colpa mia, non mi ricordo più niente!”
Shade le porse  un fazzoletto “Che ne dici di fare un giro del parco? È una bella giornata oggi, perché sprecarla?”
Fine si asciugò le lacrime e annuì.
“Non riesco a crederci, povera Fine..” Bright era sorpreso, non avrebbe mai immaginato che a Fine fosse successo qualcosa del genere.
“E ora è chissà dove, si perderà!”
“Non preoccuparti, c’è Shade con lei!”
“È per questo che mi preoccupo!”
Bright scoppiò a ridere.
“Forza, non è poi un cattivo ragazzo!”
Rein lo sapeva, conosceva Shade da quando erano piccoli, erano sempre stati amici. Ma da quando aveva conosciuto Bright avevano iniziato a separarsi o almeno, a lei interessava soltanto Bright e quando vedeva Shade non faceva altro che litigarci ma gli voleva bene, era come un fratello per lei. Per questo era preoccupata, il giorno prima aveva visto come Fine guardava il ragazzo. La spaventava il fatto che si sarebbero potuti innamorare. Ma non poteva farci nulla.
“All’amore non si comanda vero, Bright?” esclamò guardando dolcemente il ragazzo.
“Già!” rispose lui baciando la ragazza.

•~•~•~•

Eccomi qui con il nuovo capitolo :)
Spero che vi sia piaciuto anche se è un po' corto T_T
Ringrazio tutte le persone che aggiungono questa ff alle preferite, segiute e ricordate! E ringrazio con tutto il cuore tutte le ragazze che recensiscono! Grazie mille
Un bacione e un abbraccio
Anna

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Capitolo 8
*** Il parco di Shina ***


Twin Princess ff
"Solo un sogno"

Capitolo 8: Il parco di Shina

 
Una brezza primaverile scompigliò i capelli della ragazza.
Lo spettacolo che si presentava davanti a lei non era certo uno di quelli che si possono vedere ogni giorno.
Un ruscello scorreva limpido lungo i prati verdi. I ciliegi profumavano l’aria. Fine non aveva mai visto dei ciliegi in fiore.
“Sono bellissimi..”
“Vero? Siamo proprio nel periodo della fioritura.” Esclamò Shade.
Fine arrossì. Non si era ancora accorta di trovarsi li da sola anzi, con Shade. I suoi pensieri raggiunsero quasi i livelli di quelli della Rein di Wonder. Scosse la testa per farli uscire dalla sua mente ma questa reazione provocò solo una sonora risata da parte del ragazzo che la fissava divertito.
“Ma lo sai che sei proprio buffa a volte?”
Fine mise il broncio per ripicca.
“Guarda, li c’è un chiosco, che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa?”
A Fine brillarono gli occhio al solo pensiero di mangiare in quel magnifico posto. I due si diressero verso il chiosco ed ordinarono dei panini, quando furono pronti Fine trascinò Shade sotto un ciliegio e lo incitò a sedersi.
“Non pensi che qui sia molto meglio?” chiese felice.
“Penso proprio di si!” rispose sorridendole.
Fine arrossì e iniziò a mangiare il suo panino per distrarsi. “Ora che ci faccio caso lo Shade della Terra è molto diverso dallo Shade di Wonder, è più..come dire..solare?” pensò.
“Che succede Fine? Sei pensierosa..”
“Oh scusami! Forse penso troppo!” Shade le sorrise.
“Forse è colpa mia, sai non sono un buon interlocutore..”
“No non è colpa tua!”
“Sicura?”
“Si! È colpa mia che mi distraggo troppo facilmente!”
“Ahahahaha se lo dici te!”
“Sono contenta di non essere andata a scuola oggi..”
“Già ma non dovresti abitatrici!”
“Uff sei un guastafeste! Ti ricordo che è colpa tua se sono dovuta scendere dal pullman!”
“Si ma senza un biglietto non ci puoi nemmeno stare su un pullman, questo dovresti saperlo!”
“Invece questo non lo so..non so nulla..” delle piccole lacrime iniziarono a rigarle il volto. Shade rimase sorpreso dalla sua reazione.
“Non preoccuparti, non è nulla di grave. In fondo la vita è una scoperta continua no?”
“Già, hai ragione!” rispose Fine asciugandosi le lacrime.
“Scusa se te lo chiedo ma.. come mai continui a dire che non sai nulla?”
Gli occhi di Fine diventarono improvvisamente tristi.
“Se non puoi dirmelo non c’è problema, non sei obbligata!”
“No, non c’è problema. Vedi..”
Fine le spiegò cosa le era successo, del suo risveglio in ospedale, del suo incontro con la famiglia di Rein e del suo arrivo in città.
“Quindi sei stata in come per anni, capisco.. Senti Fine…”
“Si?”
“Com’è essere in coma?”
“C..come scusa?!”
“Nel senso.. senti quello che succede fuori o è solo un lungo sogno?”
“Il secondo.”
“Davvero? Quindi anche tu hai sognato qualcosa?”
Shade le sorrideva ma Fine voleva scoppiare a piangere. Sarebbe sembrata una pazza se gli avesse raccontato tutto? Fine prese coraggio e iniziò “Si, anche io ho sognato qualcosa! Ero in un bellissimo mondo molto diverso da questo, un mondo chiamato Wonder”
Un brivido scosse Shade.
“E io e Rein eravamo gemelle, principesse gemelle per la precisione. Sai c’eri anche tu e Bright nel mio sogno! Ed eravate principi anche voi due..”
“Vuoi dirmi che tu ci hai ‘conosciuto’ ancora prima di farlo realmente?”
“In pratica si…”
“Nel sogno io avevo una famiglia?”
“Si, avevi una sorella minore di nome Milky, una bellissima bambina con i capelli rosa e gli occhi azzurri, una madre di nome Maria e, bè ecco.. tuo padre era morto..”
Una fitta al cuore colpì il ragazzo. Com’era possibile? Com’era possibile che la ragazza potesse sapere tutte quelle cose?
“Non mi credi vero? In  fondo nemmeno io mi crederei! Ahahahaha che stupida storia!”
“No Fine io ti credo!”
La reazione del ragazzo lasciò inizialmente perplessa Fine ma poi si sciolse e gli sorrise dolcemente.
“Ho letto un libro una volta dove era citato un regno chiamato Wonder..”
Il cuore di Fine si fermò per qualche istante.
“Seriamente?! Dove?”
Shade scosse la testa “Purtroppo non me lo ricordo, ero molto piccolo quando lo lessi..”
“Capisco..”
“Mi dispiace..”
“Non preoccuparti, non è colpa tua!”
Detto questo Fine appoggiò il capo alla spalla del ragazzo.
“Certo che è proprio bello qui…”
Shade allora fece lo stesso appoggiando la sua a quella della ragazza.
“Già!”
I due si addormentarono cullati dal rumore del vento. Quando si svegliarono era già sera.
“Uh? Dove sono?” Fine si stiracchiò alzando le braccia verso il cielo e non si accorse del ragazzo che cadde a terra.
“Ma che diamine?! Fine stai attenta!”
“Uh? Shade cosa stai facendo?”
“Sono caduto per colpa tua!”
“Ah! Accidenti scusami!”
“Non fa niente. Però si è fatto tardi, ci conviene tornare a casa, forza!”
“Ok!”
I due si alzarono i si diressero verso la casa di Fine e Rein.
“Arrivati!”
“Grazie Shade..”
“E per cosa?”
“Per tutto quello che hai fatto per me oggi!”
Il ragazzo arrossì e per non farlo notare a Fine si girò e balbetto qualche parola.
“N..non è n-nulla! Ora d-devo tornare a casa!”
Fine sorrise divertita, possibile che il freddo e impassibile Shade fosse in imbarazzo?
La rossa si avvicinò alla guancia del ragazzo e gli stampò un bacio sussurrandogli “A domani Eclipse” poi corse in casa.
Quando si sentì chiamare Eclipse Shade provò una strana sensazione, una sensazione di nostalgia.

•~•~•~•

Ok questo capitolo è proprio breve quindi mi scuso moltissimo >.<
Volevo ringraziare tutte le ragazze che recensiscono e aggiungono alle preferite, ricordate e seguite ma come al solito non ci riesco, ieri perchè avevo sonno oggi perchè devo studiare inglese che domani ho la verifica e indovinate? Non ho aperto libro (mi sembra ovvio ♥) anche se ormai mi sono arresa al fatto che studierò in treno .-.
Parlando della storia ho iniziato ad 'indirizzarla' sulla giusta via se così si può dire! Cioè, come avrete capito dal libro che ha citato Shade, sto inziando a far chiarezza :)
Ora vado seriamente a studiare (o almeno ci provo)
Un bacio e un abbraccio
Anna

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Capitolo 9
*** Il regno Solare ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Capitolo 9: Il regno Solare


Appena entrò in casa Fine si fiondò in camera da letto senza nemmeno salutare i familiari. Appena arrivò si chiuse la porta alle spalle e scoppiò a piangere, un pianto liberatorio. Non poteva credere a ciò che era successo quel pomeriggio ma soprattutto non poteva credere a ciò che Shade le aveva detto. E se Wonder esistesse davvero? Fine cosa avrebbe fatto?
La testa iniziò a farsi pesante e il corpo più leggero. La ragazza cadde dolcemente a terra mentre nella sua testa un milione di domande iniziavano a nascere ma tra queste una regnava incontrastata, dov’era il libro che parlava di Wonder?
Nel frattempo su un pineta lontano, in una galassia sconosciuta ai terrestri, un pianeta era nel panico più totale, la principessa del regno solare era ormai scomparsa nel nulla da alcune settimane. La famiglia aveva mobilitato tutto il pianeta per trovare la ragazza ma nulla, della principessa nessuna traccia. La sua mancanza aveva iniziato ad allertare i due sovrani che presero la decisione più difficile della loro vita, sospendere le ricerche. Tutto il popolo iniziava a risentire della debolezza che i regnanti avevano mostrato. In quel momento qualsiasi pianeta avrebbe potuto attaccarli e sconfiggerli facilmente.
La principessa Rein quando scoprì la notizia si ritirò nelle sue stanze, aveva litigato con i genitori. Appena arrivò a destinazione si richiuse la porta alle spalle e senza capirne il motivo cadde a terra priva di sensi.
Davanti a lei apparve una ragazza dai capelli rossi, una ragazza molto simile a sua sorella ma allo stesso tempo completamente diversa. Tentò di avvicinarsi per scoprire chi fosse quella figura ma quando fu abbastanza vicina da poterla vedere negli occhi una fitta al cuore la fece cadere a terra, le forze le erano mancate ancora una volta.
“Dove sei sorellina?” chiese con un filo di voce mentre vedeva la figura della sorella sparire.
La rossa si limitò a sorridere, poi prese il viso dell’azzurra tra le mani con la bocca mimò qualcosa, qualcosa che Rein non riuscì a capire. Sentii solo una voce in lontananza chiamarla, incitarla ad alzarsi.
Le due ragazze si svegliarono improvvisamente nel proprio letto. Fine stava ancora piangendo ma questa volta lo faceva anche per lo strano sogno che aveva fatto, sul bordo del letto notò una figura azzurra assopita. Rein si svegliò con il fiatone, il cuore le batteva a mille, non poteva credere a ciò che aveva visto. La sorella era ancora viva! Istintivamente iniziò ad osservare la luna da dietro la finestra mentre una lacrima iniziò a rigarle il viso. Ripensò triste a ciò che era successo in quelle terribili tre settimane.
Fine era scomparsa. Durante i festeggiamenti in loro onore la rossa era scomparsa nel nulla come se fosse stata risucchiata da chissà quale tunnel spazio-temporale e nel pianeta era calata il panico. Il regno solare aveva inviato il proprio esercito ad esplorare in lungo ed in largo tutto il pianeta alla ricerca di un indizio che li avrebbe aiutati a ritrovare la figlia perduta. Una mossa da incoscienti. Tutto il regno era infatti rimasto senza protezione. I restanti sei regni avevano dovuto mobilitarsi per riempire il buco lasciato dai regnanti del regno solare. Ma non erano solo Elsa e Touluse ad avere problemi. La persone che più risentì della scomparsa di Fine fu, con molta sorpresa, Bright. Amava alla follia la ragazza pasticciona e fifona che pian piano aveva iniziato a rubargli il cuore. La sua mancanza aveva però portato il ragazzo a provare un senso di sconforto e di vuoto, senza di lei non sarebbe mai riuscito ad andare avanti, senza Fine la sua vita non aveva più senso. Ecco come la pensava il principe dei gioielli e probabilmente era ciò che pensava prima di compiere l’azione più stupida della sua vita. Venne ritrovato dalle cameriere nella biblioteca in un’enorme pozza di sangue, il suo sangue. Subito dopo, come se ciò non bastasse, Shade si era confessato all’azzurra. A quanto pare le due ragazze avevano frainteso tutto, si erano innamorate delle persone sbagliate o forse erano i due principi ad essersi innamorati delle ragazze sbagliate. Rein tuttavia accettò la proposta del principe della Luna e aveva convinto i genitori che un matrimonio sarebbe stato la cosa migliore da fare in quella situazione. La ragazza sapeva di amare il principe dagli occhi cobalto che l’avevano rapita sin dalla prima volta che si erano visti ma non era mai riuscita ad accettarlo, non era mai riuscita ad essere sincera con se stessa e con il suo cuore. E ora ne stava pagando le conseguenze, il suo cuore non era riuscito a resistere alla confessione del ragazzo, la gioia si era impadronita di lei. Si pentiva di aver provato quelle emozioni soprattutto sapendo ciò che la sorella provava verso il misterioso principe. Ma in cuor suo sapeva che lei sarebbe riuscita ad accettare la realtà, infondo non tutto va come si vuole no?
Si alzò dal letto pian piano e prese di nascosto la mongolfiera per recarsi nel regno della Luna. Quando arrivò una figura la stava spettando preoccupata a braccia conserte. Rein appena lo vide gli corse incontro buttandosi tra le sue braccia.
“Ho fatto uno strano sogno..”
Il ragazzo a quelle parole strinse possessivamente la ragazza, non avrebbe lasciato che nessuno avrebbe fatto soffrire la ragazza che amava, anche se quel qualcuno fosse stato un sogno lui l’avrebbe sconfitto.
“Per favore Rein smettila di piangere, dovresti ridere! Sei così bella quando ridi..”                                                  
Rein quando sentii quelle parole sorrise al principe della Luna e lo baciò dolcemente, dopodiché i due entrarono nel palazzo e iniziarono a discutere riguardo il sogno che l’azzurra aveva fatto.

~•~•~•

Evviva! Finalmente ho aggiornato questa fan fiction :D
L'inizio delle vacanze di Natale ha portato l'ispirazione :3
A questro punto la soria nella mia mente sta iniziando a complicarsi .-.
Quindi aspettatevi tanti colpi di scena (spero) u.u
Grazie a tutti quelli che leggono e aggiungono la storia tra le preferite, seguite e ricordate! Un grazie mille inoltre a tutte le ragazze che recensiscono
Un bacione
Sunrise~

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Capitolo 10
*** Terra ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Capitolo 10: Terra


Fine si alzò lentamente dal letto facendo in modo di non svegliare la sorella, uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina ma a causa dell’oscurità andò a battere contro la porta della libreria.
“Ma che cos..” sussurrò Fine mentre si massaggiava il naso dolente “Ma da dove salta fuori la..”
La rossa non fece in tempo a finire la frase che aprì velocemente la porta della stanza e se la richiuse alle spalle. Ricordava perfettamente ciò che Shade le aveva detto quel pomeriggio: lui e Rein avevano letto un libro insieme da piccoli, e quale posto migliore dove leggere un libro se non una biblioteca?
Fine iniziò a cercare il libro tra i vari scaffali illuminati solo dall’opaca luce della luna.
Dopo diverse ore di ricerca Fine si accasciò a terra, ormai aveva perso le speranze di trovare il libro.
Osservò malinconicamente la luna, le ricordava così tanto Shade. Lo amava, solo ora se ne era resa conto. Ora però c’erano due Shade, uno cupo e freddo l’altro aperto e romantico. Quale dei due preferiva? Proprio non lo sapeva. Il cuore iniziò a batterle sempre più veloce mentre le prime lacrime le rigavano il viso.
Perché non riusciva a dimenticarsi di Wonder? Era tutto un sogno dopotutto no?
Fine prese la testa tra le mani e ripensò al sogno che aveva fatto. Rein. Le lacrime iniziarono a scendere sempre più copiose. Le mancava molto. Ancora una volta accanto alla figura della sorella nella sua mente apparve quella della Rein della terra. Loro due però erano praticamente identiche, di aspetto e di carattere.
La testa della rossa si fece sempre più pesante. Continuava a piangere mentre mille domande le tempestavano la mente e il suo cuore continuava a battere all’impazzata alla ricerca di una risposta che nemmeno lui sapeva dare. Chiuse gli occhi alla ricerca di qualcosa, alla ricerca di una risposta.
Improvvisamente uno strano calore le scaldò il cuore. La rossa aprì gli occhi spaventata. Davanti a lei non vi era più la finestra dove pochi istanti prima stava ammirando la luna, ora solo il buio riempiva l’enorme stanza.
“D..dove sono?” chiese sperando in una risposta ma nulla, nella stanza regnava il silenzio. Si alzò in piedi lentamente aggrappandosi a ciò che aveva alle spalle per aiutarsi. Il contatto con i libri le fece capire di essere ancora in una biblioteca ma non quella di casa sua. Era in un labirinto.
Fine si muoveva lentamente per evitare di andare a sbattere contro qualche scaffale. Non stava cercando l’uscita, o forse si? Nemmeno lei lo sapeva. Stava solo andando dove il cuore le comandava.
Improvvisamente Fine notò una luce fioca. Senza nemmeno rendersene conto iniziò a correre verso l’origine della luce ma quando arrivò a destinazione qualcosa la fermò, il suo corpo si pietrificò. Un libro splendeva di luce propria, proprio come una stella, proprio come..
“..Wonder..” sussurrò con il cuore in gola.
A piccoli passi si avvicinò e appena le sue mani sfiorarono la ruvida superficie del libro un’abbagliante luce avvolse la rossa che non poté fare altro che chiudere gli occhi per non rimanere accecata. Quando li riaprii si ritrovò seduta davanti alla finestra della biblioteca ad osservare il sole che sorgeva colorando il cielo di mille sfumature.
Si alzò capendo di aver sognato per tutto il tempo ma quando fu in piedi un tonfo la fece sobbalzare. Girò lo sguardo verso l’origine di quel suono e si accorse che un libro era caduto dalla libreria. Sbuffò irritata per essersi spaventata a causa di un libro. Si avvicinò a grandi passi e lo prese tra le mani. Era un libro molto pesante con una superficie ruvida nella parte posteriore e liscia in quella anteriore. La copertina era ornata di mille rose dorate che formavano un nome, Sun.
Prese il libro tra le mani e lo portò in camera, lo appoggiò sopra alla scrivania e tornò a letto intenzionata a dormire almeno una ventina di minuti.
“ACCIDENTI MA CHE ORE SONO?!?!?!”
La voce di Rein fece svegliare la rossa che si alzò a malincuore dal letto cercando di capire la cause di tutte le urla della sorella.
“Cosa succede Rein?” chiese sbadigliando.
“Succede che è tardissimo! Tra dieci minuti dobbiamo prendere il pullman!”
Fine sobbalzò. Era davvero così tardi? Vide la sorella fiondarsi verso la propria camera da letto così la rossa si alzò velocemente e iniziò a cambiarsi. Appena finito iniziò a fare la cartella e il suo sguardo si posò sull’imponente libro che giaceva sulla scrivania.
La rossa sentì una dolce voce femminile sussurrarle nella mente “Portami con te..”
Non capiva chi glielo avesse detto e perché lo avesse fatto ma in quel momento non poteva perdere tempo a pensare così prese il libro e lo infilò in cartella. Poi uscì dalla camera in contemporanea con Rein e senza nemmeno far colazione le due iniziarono a correre verso la fermata del pullman.
“Mi scusi non può aspettare solo un minuto?” chiese dolcemente Bright al conducente della vettura che ormai era fermo alla fermata delle due gemelle.
“Mi sembra di aver aspettato abbastanza!”
“Oh andiamo non le costa niente aspettare ancora un po’!”
Il conducente si girò verso il ragazzo che gli aveva appena rivolta la parola accorgendosi che non aveva più la voce dolce e premurosa che aveva prima. Quando li vide capì. Due ragazzi si trovavano davanti a lui, uno con un dolce sorriso dipinto in volto, l’altro con le braccia conserte e con due occhi cobalto che lo fissavano freddi. Un brivido di paura scosse l’uomo.
“Penso che potrò aspettare ancora un pochettino..” esclamò poco dopo abbozzando un sorriso tirato.
In tutta risposta il ragazzo che prima lo voleva quasi uccidere gli sorrise dolcemente facendo spaventare ancora di più l’uomo.
“ASPETTATECI!”
Due ragazze salirono sul pullman senza fiato, Rein per poco non cadde a terra ma Bright la afferrò prontamente prima che questa poté cadere. Fine invece rimase incantata a fissare gli occhi del cobalto.
“Shade come mai sei arrabbiato?” chiese preoccupata al ragazzo, questo alla domanda della ragazza rimase inizialmente sbigottito, poi riuscì a risponderle.
“Come fai a saperlo?”
“L’ho notato guardandoti negli occhi..” rispose Fine un poco titubante “..sono come dire..freddi..non sono gli stessi occhi dolci e caldi che avevi ieri..”
Il ragazzo rimase sorpreso dalla risposta della rossa.
“Non posso proprio nasconderti niente eh?” chiese appoggiando la mano sul capo della ragazza e abbozzando un dolce sorriso che però scomparve velocemente. Il viso del cobalto si fece cupo e serio. Un brivido scosse la rossa. Non aveva mai visto Shade così arrabbiato che fosse causa loro?
Fine iniziò a tremare, aveva paura, paura di essere la causa dell’arrabbiatura e del dolore della persona alla quale teneva di più in assoluto. In quel momento lo Shade della terra e quello di Wonder erano diventati una sola persona.
Il cobalto si accorse della reazione della rossa e istintivamente l’abbracciò, Fine rispose al dolce abbraccio. I due rimasero in quella posizione finché non arrivarono alla loro fermata.
Le due coppie arrivarono insieme all’entrata della scuola poi si divisero, tutte e due avevano ginnastica ma l’avrebbero fatta in un’ala differente della scuola.
Le due allora si diressero verso la tensostruttura.
“REIN! FINE!”
Le due si girarono accorgendosi che ad averle chiamate era Lione.
“Lione cosa succede?” chiese dolcemente Rein.
“Non siamo in questa palestra..”  la ragazza si fermò per riprendere fiato “..siamo nell’altra..”
Le guancie di Rein iniziarono a diventare rossastre “Vuoi dire che faremo ginnastica con..”
“Già con la 5F!” rispose Lione che ormai si era ripresa dalla corsa che aveva fatto per raggiungere in tempo le due sorelle.
Rein urlò di gioia poi prese la mano di Fine e inizi a correre eccitata verso lo spogliatoio della palestra esterna, quella dove quel giorno la sua classe e quella di Bright avrebbero fatto ginnastica insieme.
Le due sorelle iniziarono a cambiarsi quando una voce arrabbiata le fece fermare. Si girarono contemporaneamente per capire chi era la ragazza che stava gridando.
“Ho saputo che ieri il mio adorato Shade ha saltato la scuola per uscire con una ragazzina del terzo anno!”
“Calmati Mary, non è niente! Sono sicura che fosse solo un’ammiratrice che le ha chiesto un’informazione!”
“Ma cosa stai dicendo Caty? Sei sicura che in quel cervellino che ti ritrovi ci sia qualcosa?! La tua frase non sta ne in cielo ne in terra! Accidenti! Se trovo quella ragazza giuro che la scuoio! Andiamo, forza!”
Caty rimase ferma per qualche secondo guardando per terra sconsolata poi alzò lo sguardo incrociando quello delle due sorelle che la stavano guardando curiose. Era una ragazza molto alta con dei capelli neri a caschetto e gli occhi verdi. Senza dire una parola si girò e seguì l’amica.
“Chi era quella ragazza?” chiese Fine preoccupata.
“Nessuno, credimi. È solo una figlia di papà montata che pensa di poter avere tutto ciò che vuole! Ha provato a conquistare Shade o meglio dire a sedurre Shade ma con scarsi risultati. Non preoccuparti, non è un pericolo!”
A Fine però quella ragazza sembrava si un pericolo. Era molto più alta di Fine, probabilmente più bassa di Shade di qualche centimetro, aveva dei capelli biondi che le arrivavano alle spalle e degli occhi viola. Il suo corpo era perfetto, aveva le curve al posto giusto come diceva Fine.
Si alzò triste dalla panchina dove poco prima stava allacciando le scarpe.
“Cosa facciamo oggi?” chiese alla sorella.
“Non lo so, penso che faremo qualche gioco di squadra!” rispose con gli occhi sognanti.
“Pensi o speri?”
Fine scoppiò a ridere accorgendosi che la sorella aveva messo il broncio poi uscirono insieme dagli spogliatoi.
Per la prima volta tutte e due le sorelle avevano i capelli sciolti, quelli di Rein arrivavano a metà schiena mentre quelli di fine arrivavano ai fianchi.
Appena le videro Shade e Bright smisero di parlare con i loro amici per ammirare le due bellissime ragazze che assomigliavano a due dee.
“Andiamo chiudete quella bocca o finirete per bagnare tutto il prato!” esclamò scherzoso Auler. I due ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e imbarazzati fecero finta di niente e continuarono a parlare.
La reazione dei due ragazzi non era tuttavia passata inosservata agli occhi di Mary che si morse adirata il labbro inferiore poi fissò con uno sguardo omicida le due sorelle che si dirigevano allegramente verso i due ragazzi.
“Bright!” esclamò gioiosa Rein abbracciando il biondo.
“Ahahaha Rein mi sembri felice di far educazione fisica con noi!” rispose beffardo il cobalto.
Rein lo fulminò con gli occhi poi tornò a fissare gli occhi cremisi di Bright.
Fine rimase a bocca aperta. Non solo per il fatto di vedere Shade che indossava dei pantaloncini corti e una maglietta bianca che mostrava il fisico scolpito del cobalto ma anche per la scena che aveva appena visto. I due ragazzi avevano lo stesso comportamento che avevano su Wonder.
Shade voltò lo sguardo verso Fine e rimase sorpreso quando vide la ragazza a bocca aperta che lo fissava. Sorrise dolcemente e facendo un piccolo passo verso la rossa le prese le guancie fra le mani e appoggiò delicatamente la fronte contro quella della ragazza.
“Guarda che non è un comportamento molto femminile rimanere a bocca aperta a fissare le persone!” esclamò beffardo Shade sorridendole dolcemente.
Fine in tutta risposta diventò rossa come un peperone. Cercò di distogliere lo sguardo ma i suoi occhi non volevano staccarsi da quelli magnetici del cobalto. Avrebbero potuto rimanere in quella posizione per ore se Mary non avesse li staccato bruscamente.
“Non mi sembra il luogo e il momento per questo genere di smancerie!” esclamò irritata “E Shade, non avrei mai immaginato che avresti potuto perdere la testa per un..obrobrio del genere!”
Shade strinse i pugni evitando di rispondere alle incitazioni della ragazza e si allontanò dirigendosi verso il professore.
“Allora iniziamo le lezioni o no?!” chiese scontroso ai due professori che nel frattempo chiacchieravano sulle vacanze estive.
Così le lezioni iniziarono e come aveva sperato Rein trascorsero velocemente e le due classi si sfidarono in diversi giochi di squadra, dopodiché si divisero per le restanti tre ore.
All’una Fine e Rein si diressero verso il parco che si trovava dietro alla scuola per mangiare il pranzo al sacco che avevano preparato. Dopo mezz’ora le raggiunsero Bright e Shade che si sedettero sul prato in compagnia delle due ragazze.
“Shade mi puoi dire cosa ti turba?” chiese preoccupata Fine.
Shade titubò un attimo prima di rispondere “Ecco stamattina alla biblioteca si sono accorti che ieri sera qualcuno è entrato ed ha rubato uno dei libri più antichi e importanti presenti, il suo titolo è Sun. Ieri sera durante il furto mia madre era si sorveglianza alla libreria. Dopo la morte di mio padre deve lavorare anche la notte come custode, lo fa come secondo lavoro per dare l’opportunità a me e a mia sorella di vivere normalmente. Se non trovano il libro o il rapitore mia madre verrà licenziata e..” Shade strinse i denti dalla rabbia.
Fine non riusciva a guardarlo negli occhi, continuava a fissare il terreno senza dare segni di vita, dopo qualche attimo prese coraggio e si alzò in piedi spaventando i tre che non si aspettavano una reazione del genere. Fissò seria Shade e lo prese per mano costringendolo ad alzarsi poi lo trascinò verso il vicino laghetto, gli avrebbe detto la verità!
“Ci hanno lasciati soli..” esclamò sorpreso Bright.
“Bé non che mi dispiaccia..” rispose dolcemente Rein.
Bright le sorrise amorevolmente poi si sdraiò per terra, Rein lo imitò e i due iniziarono ad osservare il cielo mentre si scambiavano frasi sdolcinate e affettuosi baci.

~•~•~•

Ooook eccomi qui con il decimo capitolo!
Spero di non aver fatto troppi errori visto che questo capitolo l'ho scritto ireri sera..anzi ieri notte all'una quindi il mio cervello era attivo solo per metà ahahahah
Ora passiamo alla storia però! La fine è vicina :D
Quindi i prossimi capitoli cercherò di farli all'incirca di questa lunghezza :3
Adesso vado C:
Bacioniii
Sunrise~

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Capitolo 11
*** Sun and Night ***


Twin Princess Ff
"Solo un sogno"

Capitolo 11: Sun and Night

 
“Rein cosa succede?” chiese il principe della Luna preoccupato.
“Stanotte ho fatto uno strano sogno, ho incontrato Fine!”
Il ragazzo rimase senza parole, non sapeva cosa risponderle, era a conoscenza del legame che c’era tra le due sorelle ma non avrebbe mai immaginato che fosse così forte.
“Ti ha detto qualcosa?”
“Si, ha mimato qualcosa con le labbra, Terra se non sbaglio..”
Gli occhi di Shade si illuminarono, c’era ancora una speranza.
“Ho letto un libro dove veniva citata la Terra, forza vieni con me!”  detto ciò il cobalto prese per mano la principessa e la portò nella libreria del castello. Shade si diresse sicuro verso uno scaffale ed estrasse un libro molto antico, la copertina era formata da molte rose nere e una scritta ornava il tutto, Moon.
“È questo il libro?” chiese agitata l’azzurra.
“Si! Forza, leggiamolo, forse troviamo qualche indizio!” rispose sorridente il cobalto.
 
“Fine! Accidenti Fine si può sapere cosa ti prende?!” esclamò Shade sorpreso mentre veniva trascinato dalla rossa.
“Arrivati!” esclamò soddisfatta Fine, poi si girò triste verso Shade e lo incitò a sedersi. Il ragazzo obbedì.
“Cos’è successo Fine?”.
“Ecco, sai il libro di cui stavi parlando prima?” chiese la ragazza estraendo lentamente il libro che aveva in cartella “Stanotte l’ho trovato nella libreria che abbiamo in casa..”
Shade la guardò senza parole non riuscendo a capire come avesse fatto quel libro a finire nella biblioteca di casa Sun.
“Come hai fatto a trovarlo?”
“È un strana storia..”
Gli occhi di Fine si fecero tristi e il ragazzo accorgendosene le prese le mani e con una dolce frase la incitò a continuare. Fine gli sorrise dolcemente poi incominciò a narrargli cos’era successo la notte precedente.
“Certo che è una cosa molto strana..”
“Già..”
“Che ne dici se lo leggiamo?” chiese sorridente il ragazzo.
“Ma non possiamo! Se non rimettiamo il libro al proprio posto tua madre..”
“Non preoccuparti, poi lo riporteremo in biblioteca!”
Fine gli sorrise dolcemente, adorava quel ragazzo.
 
Così i due aprirono il libro cercando delle risposte.
Era un libro molto antico, parlava di due mondi, due mondi paralleli dove vi vivevano le stesse persone ma in un ambiente completamente diverso e soprattutto in due mondi separati. Tra i due mondi regnava l’armonia e la pace, se in uno dei due mondi qualcuno moriva questi moriva anche nell’altro mondo.
Le due coppie leggevano senza fiato i due libri che tenevano tra le mani quando un’abbagliante luce li avvolse. Shade e Rein e Shade e Fine.
Quando i quattro aprirono gli occhi per capire dove fossero rimasero a bocca aperta.
“Fine..”
“Rein..”
Sussurrarono le due sorelle. Poi si alzarono in piedi per abbracciarsi la vennero bloccate da qualcosa.
Fine appoggiò le mani a quello che doveva essere un muro invisibile che probabilmente aveva separato i due mondi, Rein fece lo stesso appoggiando le sue mani su quelle della sorella.
I due Shade invece rimasero senza parole, era come se si trovassero davanti ad uno specchio.
“Dove siamo?” esclamarono in contemporanea.
Fine e Rein non poterono fare altro che scoppiare a ridere, i due ragazzi erano veramente buffi.
La rossa notò una anello al dito della sorella.
“Ti sposi?!” chiese piena di gioia.
Rein abbassò lo sguardo, come avrebbe fatto a dirle la verità?
“Si, ci sposiamo.” Rispose il principe della Luna.
Fine guardò sconcertata la sorella.
“E Bright?”
“Bright è morto. Si è suicidato poco dopo la tua scomparsa. Eri troppo importante per lui.”
Fine rimase senza parole: Bright si era suicidato per causa sua.
“Mi dispiace Fine, io sapevo ciò che provavi ma nonostante tutto ho deciso di..”
“Non è colpa tua Rein” le rispose la sorella sorridendole dolcemente, un sorriso che l’azzurra ricambiò.
“Forse il potere del sole potrebbe fare qualcosa.” Esclamò il principe della Luna mentre si alzava.
“Potere del sole?” chiese Shade mentre imitava il ragazzo che aveva davanti agli occhi.
“Intendi dire prominence?” esclamarono in contemporanea le due gemelle.
“Tentar non nuoce!” rispose il cobalto sorridente.
“Che si fa?”
“Ci si prova?”
“Perfetto! Mettiamocela tutta!”
“Ah..”
“Cosa succede Fine?”
“Non ho lo scrigno solare..”
Rein guardò basita la sorella “Fa niente Fine, vorrà dire che lo userò solo io..ah..”
“Non ce l’hai neppure te vero?”
“Già..”
Il principe della Luna non riuscì a trattenere una fragorosa risata, erano tornate le due principesse pasticcione di sempre.
“Shade si può sapere perché ridi?!” chiese scocciata la rossa.
“Ma io non sto ridendo!” rispose il povero Shade.
“Non tu Shade, l’altro Shade!”
“Che confusioneeee! Adesso tu sei Shade e tu sei Eclipse!” esclamò l’azzurra.
“O..ok!” rispose Eclipse mentre si asciugava le lacrime per il tanto ridere.
“Ma quanto sei diventato burlone mentre non c’ero..” disse Fine con una nota sarcastica.
“Vero? Ahahahah forse è per questo che mi sono innamorata di lui..” esclamò Rein mentre guardava dolcemente il principe della Luna che presto sarebbe diventato suo sposo.
“Forse  ho capito!”
I tre si girarono ad osservare Shade che nel frattempo stava leggendo il libro che Fine aveva trovato la notte precedentemente.
“Come hai capito?” chiese Fine avvicinandosi al ragazzo.
“Sai come far tornare Fine su Wonder?” aggiunse Rein con un grandissimo sorriso stampato in faccia.
Fine però a quell’osservazione divenne improvvisamente triste, non voleva lasciare di nuovo i suo amici e la sua famiglia, senza contare che in quel mondo Shade era innamorato di lei e non di sua sorella. Il cobalto si accorse dei sentimenti che la rossa stava provando, nemmeno lui avrebbe voluto che lei se ne andasse via per sempre dalla sua vita.
“No.” Esclamò secco chiudendo l’enorme libro “Ma ho capito come mai Fine è finita nel nostro mondo.”
“Continua.” Lo incitò Eclipse.
Shade annuì “La Fine del nostro mondo è morta.”
La rossa sgranò gli occhi, era veramente morta sulla Terra? E allora perché non era morta anche su Wonder?
“Qualcosa deve aver fatto in modo che la Fine di Wonder si sostituisse a quella della Terra ma non capisco ancora il perché..”
“Non qualcosa, qualcuno.” esclamò una voce femminile.
I quattro ragazzi si girarono verso la donna che era appena apparsa davanti a loro.
“E lei chi è?” chiesero i due ragazzi.
“Lei è Greace..” risposero le due gemelle.
“Esattamente. Quando mi sacrificai per salvare Wonder divenni la protettrice dei due mondi poiché possedevo il potere della luce, lo stesso potere che possiedi anche te Fine. Per questo che non potevi morire, la tua morte su uno dei due mondi avrebbe significato la rovina del mondo stesso”
“E allora perché Wonder non è stato distrutto?” chiese curiosa Rein.
“Poiché su Wonder anche te possiedi il potere della luce mentre sulla Terra solo Fine ne era la proprietaria..Mi dispiace di aver causato tanta sofferenza ma tutto ciò era necessario..” concluse infine la principessa abbassando lo sguardo dispiaciuto.
“Non è colpa tua.” Esclamò sorridente Fine “In fondo, non è stato un male..” aggiunse poi guardando dolcemente la sorella e il principe della Luna.
“Già..” continuò Rein facendo lo stesso.
Greace sorrise alle due gemelle.
“Perfetto allora, che la vostra vita continui!”
Detto ciò batté le mani e una luce calda avvolse nuovamente i quattro.
 
“Sei sicura che vada tutto bene?” chiese premuroso il principe della Luna.
Rein annuì “Sulla Terra è contenta, qui non lo sarebbe.”
Shade strinse possessivamente l’azzurra.
“Tra qualche giorno saremo marito e moglie!” esclamò felicemente Rein.
 
Fine si svegliò di soprassalto.
“Un altro sogno..” sussurrò mentre si stiracchiava.
Si girò verso il ragazzo che dormiva dolcemente accanto a lei.
“Ehi dormiglione! È mattina, alzati!”
“Altri dieci minuti ti prego Fine..”
“Eh no mio caro, oggi non te la faccio passare liscia!”
Detto ciò la ragazza si alzò dal letto e aprì le enormi finestre che illuminarono tutta la stanza. Il ragazzo gemette e coprì il capo con il cuscino.
Fine sbuffò, andò in bagno e prese un bicchiere di acqua gelida poi tornò in camera da letto.
“Guarda che ti bagno se non ti alzi!“
“Tanto non ne sei capace..”
Fine irritata tolse il cuscino che copriva gli copriva la faccia e gli versò tutta l’acqua addosso.
“Ma che diamine! Fine!”
“Io te l’avevo detto! Ahahahaha”
“Se ti prendo!”
Il cobalto si alzò velocemente dal letto e inizi ad inseguire la rossa che correva per tutta la casa cercando di non farsi prendere.
“Presa!”
Il ragazzo strinse la ragazza a se e le diede un dolce bacio.
“Buon anniversario!”
“Te ne sei ricordato!”
Un piccola lacrima rigò il viso di Fine che subito l’asciugò e sorrise dolcemente al cobalto.
“Sono già cinque anni..”
“Mamma, papà!” esclamò una bambina di quattro anni mentre scendeva frettolosamente dalle scale. Era una bambina allegra, aveva i capelli cobalto del padre e gli occhi cremisi della madre “oggi è l’anniversario del vostro matrimonio!”
“Già!” rispose Fine mentre abbracciava la figlia.
“Mamma, oggi sulla mia scrivania ho trovato un libro strano strano!”
“Come un libro? Ma se non sai leggere!” esclamò allibito Shade.
“Già, sulla copertina c’era un sole ma non sono riuscita a capire qual’era il titolo..”
Fine e Shade rimasero a bocca aperta.
“Tesoro aspettaci qui!”
I due corsero velocemente verso la camera della figlia e notarono il libro appoggiato sulla scrivania della bambina, calde lacrime iniziarono a rigare il viso della rossa.
“Sun, il titolo è Sun..lo sapevo che non era un sogno..”
Shade abbracciò dolcemente la moglie.
“Ne era certo, mia principessa..”

~•~•~•

Finitaaaaaaaaa! :D
Spero di aver fatto luce sui dubbi di tutti .-.
Mi scuso per l'immenso ritardo nell'aggiornare ma Natale non ho potuto toccare il computer e ieri idem anche perché era il mio compleanno~
Ringrazio chi ha letto la storia, chi la ha aggiunta alle preferite, alle seguite e alle ricordate, ma soprattutto ringrazio chi ha recensito, grazie ragazze ♥♥♥
Ora mi fiondo su un'altra ff :3
Ahahahah bacionissimi
Sunrise~

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