This summer, don't ever forget.

di ciustinosmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beata Solitudine.- ***
Capitolo 2: *** When u smile, i smile. ***
Capitolo 3: *** I'm in love with you. ***
Capitolo 4: *** Che la sfida abbia inizio. ***
Capitolo 5: *** E' solo una notte, senza regole. ***
Capitolo 6: *** Across the ocean. ***
Capitolo 7: *** I lost my brother, and my best friends. ***



Capitolo 1
*** Beata Solitudine.- ***


-Starsene soli in casa..- Penso, galleggiando ad occhi chiusi sulla lunga distesa d'acqua azzurra della mia piscina -E' la cosa più rilassante che esista! Nessuno che ti parli, che ti cerchi e che ti voglia. Nessuno al quale dovere rispondere in modo civile ed educato, nessuno che ti imbottisca la testa di discorsi inutili e vuoti..-
Mi presento, mi chiamo Jane, ho 16 anni, sono una ragazza molto estroversa. No, non sono timida, per niente, o forse si? Bè può darsi, ma forse solo con alcune persone. Sono abbastanza alta, cioè non sono nè alta, nè bassa. Una mezza via, diciamo. Sono magra, non troppo perchè non mi piacciono quelle ragazze carne e ossa, quindi io mangio e anche tanto, sopratutto quando sono triste, però si, non ingrasso, ho questo pregio. Ho gli occhi azzurro chiaro, che a volte diventano verdi acqua, dipende dalle gradazioni del sole so di essere una bella ragazza, ma non lo do a vedere, non voglio sembrare una di quelle ragazze che si vantano, perchè proprio non è così.Gli occhi gli ho ereditati dal mio papino Robert. Lui è Italiano, di Roma ma mamma è di qua, degli Stati Uniti, noi abitiamo a Chicago, in una villa bianca affacciata sul mare. Posso dire che non mi manca niente, ho tutto quello che desidero, ma come ben tutti sanno i soldi non possono comprare la felicità, e nella mia famiglia di felicità ce ne è poca. Mio padre lavora sempre, tutti i giorni e se il sabato e la domenica lo vediamo, già e tanto. Mamma fa la stilista, quindi anche lei è sempre via, resto quasi sempre con la servitù in casa e con mio fratello Derek che ha 18 anni, almeno con lui ho un buon rapporto, ci vogliamo bene e non litighiamo mai. Non siamo come quei fratelli che litigano per ogni minima sciocchezza, noi ci vogliamo davvero bene. Lui è alto e biondo, con gli occhi verdi, è un ragazzo stupendo e dolce, con lui mi confido su tutto, è diciamo un diario segreto per me.
Vado a scuola, all'High Paradise School, sono una ragazza piuttosto conosciuta, ma non sono popolare, insomma quando parlano di me sanno di chi stanno parlando, ma non ho la fila dietro. Mi basta avere Charlie e Rose, le mie due migliori amiche. Charlie è piuttosto alta, mora, riccia e occhi blu, Rose non è altissima è il contrario di Charlie, lei è bionda occhi color nocciola. Sono due migliori amiche dolcissime senza di loro non saprei proprio come fare.Ah, ho tralasciato una cosa sono innamorata di Justin Drew Bieber dalla quinta elementare, era un ragazzo simpatico, era dolcissimo...Perchè parlo al passato? Perchè da quando è entrato a far parte della squadra di football è cambiato, è diventato uno stronzo, solito puttaniere di cui si sente parlare nelle storie, poi io continuo a stare male per lui, ma me ne devo fare una ragione, ormai. E' alto, occhi color nocciola, due orecchini e un ciuffo che è più alto di lui, ecco tornando al discorso di prima, forse è con lui che divento timida. Eh già, appena lo vedo mi vengono le farfalle allo stomaco, non capisco più niente e vado in tilt, ma vabbè sono dettagli...
Apro i miei grandi occhi azzurri e guardo; il cielo è sereno di un azzurro profondo, leggermente dorato dal caldo sole del mezzogiorno. Finalmente è giunta l'estate, da quanto aspettavo questo momento! Niente più compiti in classe, niente più professori che ti sgridano per tutto, niente più figure di merda al tavolo della mensa, ma sopratutto niente più Justin, che ci provava con Betty proprio davanti ai miei occhi, lo faceva apposta. Sono comodamente distesa sul materassino in gomma rosa, mi delizio con il sole che scalda i mio corpo formoso, e l'acqua della piscina che bagna i miei lunghi e abbondanti capelli mori. Guardo la villa bianca, le sedie da giardino vuote, l'ombrellone colorato e il prato all'inglese accuratamente rasato. Poco prima il telefono ha squillato ripetutamente. Ero sicurissima, che dall'altro lato della cornetta c'erano Rose e Charlie, in preda al panico di inizio estate. Igor, il mio cane aveva alzato la testa, poi si era alzato ed era andato con il muso lungo e magro verso la villa, mentre io ero rimasta indifferente agli squilli, insomma, ero sul materassino che sorseggiavo il mio drink mattuttino con i miei occhiali da sole, mi sarei dovuta alzare per andare a rispondere? No, certamente.
In casa non c'era nemmeno la servitù, era uscita per sbrigare alcune faccende, e io godevo di quell'istante raro di tranquillità. 

-Jaaaaaaneeee.. uuh Jaaaaneeee, apri gli occhi, sei morta?- Due voci sovrapposte una all'altra cominciarono a gridare. Apro gli occhi lentamente, ma costretta a richiuderli subito dopo un nano secondo a causa della luce forte del sole, li apro ancora una volta e vedo due testoline, una riccia mora e l'altra bionda e liscia. E' chiaro, sono Charlie e Rose.
-Ragazze, che ci fate qui?- Sorrido dolcemente.
-Non so, pensa un po'..- Dice Charlie.
-Ti abbiamo chiamato un sacco di volte, e ti troviamo con gli occhi chiusi mezza morente.- Continua Rose.
-Naah, ragazze, è il riposo del primo giorno d'estate.- Dico scherzando. -A proprosito..- Continuo -Come avete fatto ad entrare?-
-Linda, la maggiordoma di tua mamma stava rientrando proprio quando siamo arrivate noi.- Mi alzo dal materassino, e vado verso di loro. E così, possiamo dire addio al mio attimo di tranquillità, infondo le cose belle non durano per sempre.
-Bene, allora, novità?- Chiedo sorseggiando il mio famoso drink.
-Si! Biglietti pronti, appena fatti. Si parte fra una settimana. Dice Rose. All'inizio la guardo tipo ''Che cazzo sta dicendo questa?'' Poi, però capisco che (ahimè) si parlava della vacanza estiva che dovevamo trascorrere alle Hawaii tutte e tre insieme, ho chiesto tanto ai miei genitori prima di far si che mi mandassero, a loro cosa poteva cambiare? Sono sempre via, non mi vedono mai, quindi anche se me ne andavo un po' per tre mesi non facevo del male a nessuno. Ci fù una discussione tale prima che accettassero di farmi andare, poi però hanno detto di si, a patto che con me venisse Derek, perchè dicono che sono piccola. Mah, contenti loro. Forse se veniva Derek però era meglio, mi sarei sentita più a casa (non che con le mie amiche non lo fossi). Poi a Charlie piaceva Derek, quindi quando l'ho detto lei ha accettato subito.
-Oh, giusto.- Rispondo sorridendo, magari un po' falsamente.
Cos'è..ora non avevo più voglia di andarci? Bè, forse non volevo lasciare casa mia, o forse volevo vedere Justin per tutta l'estate. Ma ormai, chi se ne fotte, non potevo farmi condizionare la vita da lui, basta. Mi sarei divertita, avrei passato un'estate indimenticabile con le mie migliori amiche e il mio fratellone.
-Ehm..c'è una cosa però.- Dice Charlie.
-Che cosa?- Chiedo dubbiosa.
-Ci sarà anche Justin alle Hawaii.- Risponde subito.
Io che stavo finendo di bere sputo tutto.
-Che cosa?- 
Charlie e Rose ridono divertite.
-Gli ho chiesto che cosa farà quest'estate e lui ha risposto che andava alle Hawaii.- Dice Rose.
-No, ragazze, non vengo.- Rispondo.
-Ma dai Jane, mica verrà per forza nell'albergo dove andremo noi, e poi se tu non vieni non viene neanche tuo fratello.- Dice Charlie -Per favore, fallo per me e ora vatti a preparare che andiamo a fare un giro.- Continua.
Io sbuffo e continuo a pensare all'intera estate che dovrò passare, speriamo solo che Justin non viene nel nostro albergo...





                                                                                                                          *KNCDSNDGNKKSNDFGKNDFSKNGKG*

CIAO A TUTTI BELLI E BRUTTII AAAAW:3 VI PIACE IL PRIMO CAPITOLO? AVEVO GIA' SCRITTO DELLE STORIE, MA QUESTA MI SEMBRA LA PIU' CARINA, MI IMPEGNERO' AL MASSIMO PER FARLA STUPENDA, VE LO PROMETTO, ORA LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE E LA CONTINUO GIURO. PS: E' LA PRIMA, ACCETTO ANCHE CRITICHE, CAPITEMI.<3

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Capitolo 2
*** When u smile, i smile. ***


*UNA SETTIMANA DOPO* 

 

E' già passata una settimana, io Charlie e Rose abbiamo l'aereo fra un paio d'ore, salgo in camera finisco di mettere in ordine le ultime cose e vado in doccia, sono confusa, magari una bella doccia fresca mi aiuta a mandare via i pensieri che si impossessano del mio corpo, esco dalla doccia e mi sdraio sul letto, piano piano mi addormento...

 

-Cazzo Janeee, svegliati sta l'aereo parte tra un quarto d'ora.- Urla una rincoglionita riccioluta in preda al panico.

Mi strofino gli occhi e mi stiracchio, sbadigliando.

-Ma che ore sono?- Chiedo assonata.

-Ti basta che siamo in ritardo?- Dice Derek.

Io mi alzo, prendo le valigie e usciamo di casa. Prendiamo il primo taxi e ci facciamo portare all'aereoporto.

-Neanche oggi prima di salutarci si sono fatti vedere, mamma e papà?- Chiedo triste, sbuffando e appoggiando dolcemente la testa sulla spalla del mio fratellino.

-Mi hanno chiamato, mi hanno augurato buon viaggio, mi hanno chiesto di salutarti e si sono raccomandati che tu farai la brava.- Risponde Derek mettendomi il braccio attorno al collo e accarezzandomi i capelli.

Io non rispondo e sbuffo, arrivati all'aereoporto, non facciamo neanche in tempo a sederci un attimo che l'aereo per le Hawaii parte in quell'istante.

Ovviamente, Charlie si mette vicino a Derek e Rose, sembra aver fatto conoscenza con un bel biondo, dagli occhi color caramello.

E io, pensate un po'? Vicino a un vecchietto che dorme, e pure appoggiato alle mie spalle, wow che cosa magnifica.

Ma ad un tratto...

-Uh, guarda chi si rivede...mi rimpiazzi così? Con un vecchietto?- Ridacchia qualcuno alle mie spalle, io mi giro di scatto e arrossendo, con le solite farfalle nello stomaco incontro il sorriso più bello del mondo, quello che può illuminare un'intera città spenta, quello che se anche non ci fosse il sole, basterebbe. 

-C..ciao Justin.- Dico scuotendo la testa, e cercando di ritornare sul pianeta terra.

-Ciao piccola, allora lo sapevi che venivo alle Hawaii con voi, vero?- Ma con noi in che senso? Oddio...

-Mh, si Charlie e Rose me l'avevano detto, ma non sarai nell'albergo con noi vero?- Chiedo speranzosa.

-Certo...Uhm, aspetta.- Justin si alza, e sveglia il povero vecchietto vicino a me che dallo spavento si muove di scatto, lo invita ad alzarsi e ad andare al suo posto. Io rido divertita.

-Che c'hai da ridere?- Chiede Justin sorridendo, e facendomi sorridere a sua volta.

-Niente, ahaha ma poverino, dormiva.- Rido ancora.

-Non dirmi che preferisci lui a me.- Dice Justin scherzosamente.

-Bè, in effetti ci stavo pensando.- Rispondo scherzando altrettanto.

-Anche se faccio così?- Justin mi prende le mani e mi stampa un bacione in fronte. Ma che succedeva? Non si era mai comportato così prima d'ora, da quando abbiamo smesso di parlarci mi ha sempre snobbata.

Io arrossisco senza neanche accorgermene, e cercando di cambiare discorso chiedo: 

-Prima, allora che stavi dicendo?-

-Oh, ehm, si starò nel vostro albergo, pure nella stanza con voi, nel letto vicino al tuo.- Dice Justin con fare malizioso.

Io lo fulmino con lo sguardo.

-Dai sto scherzando Jane, lo sai.- Risponde ridacchiando.

-Lo so Justin, anche io.- Ridacchio a mia volta.

-Eh, comunque si, sarò nel vostro stesso albergo, spero più vicino alla vostra stanza insieme a Derek, sai noi due, sopratutto io non ho voglia di dormire quando so che di fianco alla mia stanza ci sono tre belle ragazze, sopratutto tu.- Dice Justin mettendo una mano nel mio interno coscia.

-Frena Justin, non ci parliamo dai tempi dell'elementari, ora cos'è tutto questo amore nei miei confronti?- Chiedo un po' fredda.

-Voglio solo che sarai mia per una notte, non chiedo altro.- Risponde Justin.

-Ma tu sei scemo, io non sono una di quelle puttanelle a tuo servizio, e non mi aggiungerò neanche alla tua lista, scordatelo.- Rispondo non alzando il tono di voce.

-Staremo a vedere.- Risponde Justin.

 

#JUSTIN TIME.

 

Di solito le ragazze, appena chiedevo non ci ripensavano neanche, e dicevano subito un si. Jane, Jane era diversa, lei mi faceva impazzire, ma non come le altre da una botta e via, perchè? Era già da un po' di tempo che nei suoi confronti provavo questo, ma non ne ho mai parlato con nessuno apparte che con Ryan e con Chaz, perchè loro erano i miei migliori amici. Io non volevo solo scoparmela una notte, e poi mandare tutto a puttane, ma evidentemente era quello che dovevo fare, dovevo continuare ad essere stronzo, e me la sarei portata a letto, almeno una di quelle notti che avremmo trascorso alle Hawaii, era tipo una scommessa coi miei amici, ma forse per me non era solo una scommessa, forse avevo davvero voglia di vedere il suo corpo nudo sul mio? Mah, può darsi, anche se avevo già visto tanti modellini di ragazze, che il giorno dopo cacciavo, quello di Jane mi ha sempre attratto in qualche modo, poi quei suoi splendidi occhi, le brillavano.

Oppure quando sorrideva, si vedeva che lo faceva con il cuore, e vogliamo parlare del suo nasino? Aww, quando eravamo più piccoli io le dicevo sempre ''Adoro il tuo nasino Jane'' e le stampavo un bacio su di esso. Ma a qanto pare i tempi cambiano, e io sono diventato il solito puttaniere della scuola, non vado più tutti i giorni a fare i compiti a casa sua come facevo una volta, non la tengo più per mano, non le regalo più margherite, è non le dico più che le voglio bene, anche se gliene voglio, e tanto.

 

-Staremo a vedere un bel niente.- Dice Jane. -Non continuare a ferire le ragazze, Justin. Sei solo un puttaniere, ogni giorno ne vuoi una diversa, smettila. Le ragazze hanno un cuore, le ragazze ci stanno male.- Continua Jane, come se dovesse sbottare a piangere.

Io abbasso lo sguardo, quelle parole mi avevano ferito, ma in fondo era così, ero nato così oppure ero diventato così? Che ci potevo fare? La cosa migliore, era continuare a fare lo stronzo, e sicuramente una di quelle sere sarebbe venuta a letto con me, che le piaccia o no. Poi magari, potrò pensare di cambiare, naah, ma che dico...io? Cambiare? Bah.

 

-Tu, una di queste sere verrai a letto con me, che ti piaccia o no.- Risposi freddo girandomi dal lato del finestrino.

 

#JADE TIME.

 

Ahh, Justin non era cambiato, e non cambierà mai, anche se prima con quel bacio sulla guancia mi era sembrato diverso, ma vabbè, capita, io non voglio andare a letto con lui. Ma che gli salta in mente? Vuole fare un altro quaderno di ragazze che riesce a portarsi a letto e poi scaricarle? Ma per favore.

 

-Bene Justin, che la sfida abbia inizio.- Risposi con fare di sfida, per poi mettermi le cuffiette facendo si che non mi potesse più parlare.

Dio mio, questo viaggio sembrava non finire più, erano 13 ore, infatti la notte avremmo dormito in aereo, solo non vedevo l'ora di atterrare.

Io e Justin non ci siamo parlati più dopo la mia risposta, ma era comunque restato vicino a me per il viaggio, a volte guardavo Rose e il ragazzo con cui aveva fatto amicizia sorridersi, l'uno a l'altra e parlare di chissà cosa.

Mio fratello con Charlie che dormivano, abbracciati. 

E io con sto coglione di fianco, che si sfogliava una rivista porno. Però era bellissimo, io ce l'avevo di fianco, non ci potevo credere. In realtà volevo andare a letto con lui, la prima volta con il ragazzo che amo sarebbe stato grandioso, ma non so... se dopo mi avrebbe usata come fa con tutte? Di sicuro non lo facevo vedere, che morivo dalla voglia di vederlo nudo su di me.

 

Al termine del viaggio mancano poche ore.

 

-Devo andare in bagno, mi sto pisciando addosso.- Dico con fare galante a Justin, lasciando che mi facesse passare e sorridendogli falsamente.

-Se vuoi ti accompagno, piccola.- Risponde lui mordendosi il labbro e notando il suo coso(?) che era in erezione.

Lo fulminai con lo sguardo e con la faccia disgustata, lo odiavo quando faceva così.

-Tieni a bada Jerry, sposta quelle cazzo di gambe e fammi passare, e..uhm in bagno so andarci anche da sola, non ho bisogno del sostegno, grazie.- Risposi secca.

-Io le gambe non le sposto, dovrai passare sul mio cadavere.- Rispose con fare antipatico.

-Uff.- Sbuffai. -Vuoi che ti piscio in bocca?- Continuo ridacchiando. Poi gli do un calcio pesante e mi fa passare.

Corro verso il bagno e ci entro.

Quanto era idiota, Dio mio.

Appena ho finito, esco e mi lavo le mani... fino a quando...



*FJDNFJN*

CIAO AMORI MIEI, HO VISTO LE VISUALIZZAZIONI E SONO PARECCHIE, GRAZIEE *^* DAI SU, SE LEGGETE LASCIATEMI QUALCHE ALTRA RECENSIONE, NON VI COSTA NIENTE, COSI CAPISCO SE VI PIACE O NO<3 ALMENO 8 VISUALIZZAZIONI E CONTINUO, I PROMISE.

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Capitolo 3
*** I'm in love with you. ***


Ad un tratto sento la porta sbattersi, e un giro di chiave.
-Pensavi di scapparmi così? Te l'avevo detto che ti avrei accompagnata.- Mi dice Justin, appoggiandomi al muro e baciandomi il collo. Io comincio a tremare, oddio sto tremando ma sono cogliona? 
-O..o mi lasci o comincio ad urlare, poi fuori racconto tutto a Derek.- Rispondo balbettando.
Justin fa la presa più stretta e io comincio a piangere.
Dio mio, che cazzo sto combinando? Sto facendo un'emerita figuara di merda, non voglio che poi mi sputtana davanti a tutti.
-Piccola, non piangere.- Justin mi lascia i polsi e mi abbraccia, accarezzandomi la guancia. -Non volevo farti niente, voglio solo averti mia, per una notte, solo una.- Continua.
-E' questo il problema, Justin.- Gli rispondo singhiozzando.
-Spiegati meglio, Jane.- Justin mi guarda.
-Tu vuoi scoparti le ragazze solo per una notte, e poi le lasci andare.- Gli dico urlando.
-Così fanno i puttanieri, gli stronzi e i capitani delle squadre di football.- Risponde Justin con aria da duro.
-E tu devi essere per forza uno di loro? Devi per forza fare soffrire le ragazze? Trattarle peggio che delle merde? Bene Justin, io non sarò la prossima da aggiungere alla tua lista, questo è poco ma sicuro.- Gli rispondo con fare arrogante, e poi mollo la presa, dopo di che apro la porta e faccio per andarmene asciugando le lacrime e fingendo un sorriso.
Justin mi tira per il braccio, mi prende i fianchi e mi bacia talmente con foga che non riesco neanche a prendere fiato. Io mi scanso e gli do uno schiaffo.
-Smettila, non sarà così semplice.- Rispondo e me ne vado.
 
#JUSTIN TIME.
 
Jane, era proprio una tipa tosta, difficile da capire. Ma ci stavo riuscendo, cazzo, si.
Mi mancavano le sue labbra, ne avevo voglia e ogni volta che parlavamo le guardavo, erano rosse e carnose. Ma perchè ho detto mi mancavano? Bè, perchè a 14 anni, ci siamo dati il primo bacio. E' stato il mio primo, come per lei. Eravamo in camera sua, sul letto che facevamo i compiti, a un certo punto io mi avvicino e lei arrossisce, e trema, io le metto una mano sulla gamba per calmarla e mi avvicino dandole all'inizio tanti bacetti a stampo, e poi ho cominciato ad intrufolare la mia lingua nella sua bocca. Ovviamente, dopo quello fra di noi per un po' di tempo c'è stata una cotta reciproca, ma finì pochi anni dopo, con il primo anno di liceo.
Le cose cambiano, ma io ero davvero innamorato di lei, poi l'ho fatta soffrire, così si è creato questo conflitto tra di noi, lei a me piace davvero. Ma io, Justin Bieber non mi posso innamorare. Anche se lo sarei, non posso. 
Per questo, ho cominciato a stare con delle troiette.
Ma volevo Jane, come ho già detto anche solo per una notte, e l'avrei ottenuta, l'avrei fatta impazzire, anche se la ragazza era abbastanza tosta.
Bene, ora torno al posto perchè fra poco si atterra.
 
-Non sarà così semplice? Uh, davvero? Bene, sarà difficile ma io ti avrò, come ho già detto, che ti piaccia o no.- Dico a Jane, scansandole le gambe, per andarmi a sedere.
Lei non mi risponde neanche, e si gira dall'altra parte, Dio era una meraviglia.
 
-Attenzione, si prega ai gentili passeggeri, di allacciare le cinture di sicurezza poste alla vostra destra, perchè l'aereo sta atterrando.- Si sente la voce dell'hostess. 
 
#JADE TIME.
 
Ah, ero stanchissima, e mi faceva male la schiena, sicuramente appena sarei scesa avrei cercato un centro ben'essere e sarei andata a farmi un massaggio, dopo aver raccontato tutto a Rose e Charlie di quello che era successo con Justin. Ora avrei fatto l'indifferente, e non avrei rivolto la parola a Justin.
 
Scendiamo dall'aereo, e prendo le valigie. 
-Rose, Charlie.- Urlo, andando incontro. Sorrido.
-Jane, hai visto Justin allora?- Chiede Rose.
-Oh, si l'ho visto eccome.- Rispondo, dopo di che racconto tutto quello che è successo, mentre ci dirigiamo con un taxi all'albergo.
-Potevi starci, pensa nel bagno di un aereo, deve essere incredibile.- Dice Charlie con fare malizioso.
-Si ha ragione Charlie.- Risponde Rose ridacchiando.
-Su, ragazze. Lo sapete com'è fatto Justin, poi dopo mi avrebbe rimpiazzata, naah.- Rispondo. -Ora dobbiamo goderci l'estate, e non pensare ai ragazzi.- Dico facendo l'occhiolino.
Arriviamo nell'albergo, cazzo è una figata assurda.
Ha una piscina immensa, è stupendo. E' un albergo a 5 stelle ci credo. Andiamo alla reception e chiediamo le chiavi della nostra stanza.
-Voi siete Charlie Adinson, Rose Parker, e Jane Anderson? Chiede sorridendo, la signora della reception.
-Si siamo noi.- Rispondo con fare altrettanto gentile.
-Bene, vi devo dare un avviso, pur troppo le stanze sono solo tre rimaste. Ci sono due stanze matrimoniali, e una singola.-
Dice la signorina, con fare educato.
Io, che volevo stare con le mie amiche protesto. 
-Ma noi, avevamo prenotato per 3 in una stanza e due in un altra, mi scusi.- Dico, preoccupata.
-Mi dispiace signorina, queste sono le stanze disponibile, e non possiamo farci niente, per esempio non potete neanche mettervi d'accordo di dormire in tre in una stanza matrimoniale, perchè la sicurezza lo vieta.- Risponde lei.
Io prendo le chiavi, e seguita dalle mie amiche ci sediamo sul tavolino insieme a Justin e a Derek sul retro.
-Che succede, allora?- Chiede Derek.
-Ci sono solo 3 stanze disponibili, Derek. Rispondo io. -Due matrimoniali e una singola, continuo.- Mentre vedo Justin fare un espressione felice e poi continuo. -Non possiamo neanche dire per esempio ''io dormo con Rose e Charlie in quella matrimoniale'' perchè la sicurezza lo vieta, quindi vedete un po' voi.- Dico.
-Allora, io posso dormire in quella singola, tanto poi il giorno ci vediamo, si parla soltanto di dormire, ragazze. Dice Rose sorridendo, e si prende le chiavi della stanza 52. Almeno avevamo il vantaggio che erano tutte vicine.
-Io invece, proporrei di dormire con Derek, perchè sai com'è fratello e sorella non possono dormire insieme.- Dice Charlie compiaciuta, mentre Justin le fa l'occhiolino.
Bene, perfetto... Io avrei dovuto dormire con quello? Oddio mio.
-Rimaniamo solo io e te, piccola.- Dice Justin sorridendo malizioso. -Dormiremo insieme per tre mesi interi, la fortuna si fa dalla mia parte, mi hanno detto.- Risponde Justin mentre Derek e Charlie si avviano nella loro stanza.
-Senti Justin, io dormo anche in una poltrona a costo di non stare con te, ok?- Dico, sorridendo falsamente.
-Oh, com'è trasgressiva, mi piacciono le ragazze così, argh.- Dice Justin alzandosi e dandomi uno schiaffetto nel fondo schiena.
-Finiscila, verme.- Gli rispondo alzandomi e prendendo le valigie, per poi andare all'ascensore.
-Ok, mia principessa, wow un verme e una principessa, bello.- Ride lui.
-Va bene, non è divertente.- Dico fredda.
 
#JUSTIN TIME.
 
Sono sicurissimo, che Jane va a farsi una doccia, quindi faccio per entrare per primo, così posso prendere le chiavi del bagno. Entro e le prendo, senza farmi notare troppo, me le metto dentro alle mutande.
 
-Vado a farmi una doccia.- Dice Jane.
-Perfetto, piccola.- Dico sorridendo astutamente.
 
#JANE TIME.
 
Che figata quest'albergo. Però devo stare con Justin, e ho paura. Cazzo, pure tanta.
Mi spoglio e entro in doccia.
 
#JUSTIN TIME. 
 
Vedo tutto dal buchino, ha delle curve perfette Dio mio. Mi dispiace entrare, ma ci tengo davvero, e poi ho un vantaggio in più; lei sa che io sono stronzo.
 
Entro, ma piano così non mi sente e mi spoglio, poi apro la tendina della doccia.
 
#JADE TIME.
 
-Oddio, ma sei scemo? Togliti subito.- Gli urlo in faccia, e prendo un asciugamano per coprirmi.
-Dai calmati, non voglio farti niente.- Risponde Justin entrando nella doccia.
-Justin, dimmi che è uno scherzo e levati, davvero.- Continuo ad urlare.
-No, non è uno scherzo.- Risponde Justin baciandomi con foga. Io lascio cadere l'asciugamano e metto le braccia intorno al suo collo baciandolo anche io. Infondo era quello che volevo, ma dopo di questo non sarebbe stato tanto facile vivere per il signorino, io ero intelligente e sapevo come fargliela pagare. Ora mi sarei solo divertita, e avrei perso la verginità con il ragazzo che amavo.
Justin mi palpa il sedere, e mi tocca il seno.
Usciamo dalla doccia e lui mi sorride, poi mi stende sul letto e mi accarezza i capelli, mi bacia il collo e scende giù, baciandomi anche il petto. Scende ancora e mi lascia una scia umida di baci...Io gli prendo la testa e la rialzo così lo bacio. Avevo deciso che l'avrei fatto impazzire.
-Justin, fai piano. E' la mia prima volta.- Gli dico impaurita.
-Tranquilla, Jane.- Dice baciandomi a stampo poi, torna giù e mi lascia ancora quella scia umida di baci, fino ad arrivare alla mia intimità che accarezza, e poi ci entra con due dita.
Poi, si risistema sopra di me e entra dentro di me con un colpo secco. Passiamo tipo 20 minuti a fare l'amore...Poi, lui, sfinito si mette vicino a me, con il suo braccio attorno al mio collo.
-Come prima volta, sei andata bene.- Dice tutto affannato.
-Grazie Justin, ora...Volevi la tua sola volta? Bene, l'hai avuta. Ora mi lascerai stare?- Gli chiedo.
-No, hai capito proprio male. Justin, Justin Bieber non si accontenta mai.- Sorride lui mordendomi il naso.
Io chiudo gli occhi sorridendo...
Se fosse cambiato? No, non credo.
Ma come ho già detto, non vivrà in modo semplice e da strafottente, da oggi. Dopo che mi ha aggiunto alla lista, vivrà in modo, MOOOLTO più difficile.
 
 

*DJNLDNFLZDF*

 

RAGAZZI, LO SO FA SCHIFO, COMPRENDETEMI. SONO STANCHISSIMA E NON AVEVO MOLTE IDEE ED E' PURE CORTO, AVETE MILLE RAGIONI PER ODIARMI çç.SE NON VI PIACE DITEMELO PER FAVORE, IL PROSSIMO SARA' PIU' BELLO, I PROMISE.

COMUNQUE DAI, SE LO LEGGETE LASCIATE LE RECENSIONI...:)

JUSTIN VIVRA' IN MODO PIU' DIFFICILE DOPO ESSERSI PORTATO A LETTO JANE? PER SCOPRIRLO FOLLOW ME ON TWITTAH. @withciastin

CIAU ATTACCABRO'.

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Capitolo 4
*** Che la sfida abbia inizio. ***


Mi sveglio, Justin non c'è. Dove cazzo era andato? Sicuramente era a fare la doccia, perchè sentivo l'acqua sgocciolare.

-Justin, dove sei?- Urlo.
-Sono in doccia, piccola.- Risponde.
-Ok, che ore sono?- Gli chiedo.
-Sono le 19.30, fra un po' dobbiamo cenare...- Justin esce dalla doccia nudo e mi stende sul letto, poi a cavalcioni si mette sopra di me strusciando il suo Jerry contro la mia paty(?) -Dopo andiamo in discoteca?- Continua.
-Levati brutto maiale.- Rispondo secca sorridendo.
-Prima, con i tuoi orgasmi mi sembra che la maiala eri tu.- Dice spegnendomi con un tono di sfida.
-Le donne sanno fingere gli orgasmi.- Rispondo spegnendolo altrettando.
-Ah, davvero? Anche prima mentre dormivi quando facevi ''Ah, Justin si''.- Oddio, non posso averlo fatto davvero. Cazzo, che figura di merda. Divento tutta rossa.
-Io non ho fatto un bel niente, e questa sarà la prima e l'ultima volta che abbiamo scopato.- Rispondo.
-Questa cosa non mi convince tanto, anche perchè stiamo in camera insieme.- Risponde Justin sorridendo.
-Comunque si, andiamo in discoteca...- Rispondo cercando di cambiare discorso.
-Bene, ti sfido a bere bicchieri di vodka.- Oddio, io non avevo mai bevuto in vita mia, ma non ero quel tipo di ragazze che si faceva scoraggiare, anzi come già detto ero una tipa piuttosto tosta.
-Che la sfida abbia inizio.- Rispondo convinta.
-Ahahaha, per favore, a un bicchierino emmezzo di vodka sarai già andata, e crollerai in mezzo alla sala ahahaha, mi immagino la scena.- 
-Che la sfida abbia inizio, ti ripeto.- Gli rispondo seccata.
-D'accordo.- Mi fa l'occhiolino e mi morde la guancia.
-Ora vado da Rose e Charlie, ci si vede.- Gli rispondo salutandolo con le mani.
-Hei, aspetta.- Mi prende per un braccio... -Non mi saluti?- Chiede avvicinandosi.
-Oh, certo caro.- Gli do un bacio a stampo, e un calcio nelle palle, poi faccio uno sguardo soddisfatta e lo vedo accasciarsi a terra dal dolore.
-Ciao maiale.- Rispondo sorridendo e andandomene.

Corro e busso da Rose, poi andiamo insieme a bussare da Charlie, dio mio avevo ancora la schiena a pezzi, comunque avrei dovuto raccontare tutto alle mie due migliori amiche.
-Rose, Charlie.. vi  devo raccontare una cosa.- Dico.
-Hai fatto sesso con Justin.- Risponde Rose eccitata.
-E voi come fate a saperlo?- Chiedo preoccupata...-Derek lo sa?- Chiedo ancora più preoccupata.-
-Ehm, lo sappiamo... Pensi che una persona come Justin non lo va a raccontare?- Dice Charlie scocciata.
-E comunque si, Derek lo sa, infatti è incazzato...è meglio che ci vai a parlare.- Risponde Rose.
-Cazzo.- Mi alzo e corro su da Derek, busso alla porta e lo trovo girato di spalle che guarda la finestra.
-D..Derek, io ti posso spiegare.- Dico impaurita.
-Non mi devi spiegare un cazzo, Jane.- Risponde lui...-Non siamo neanche arrivati e già fai la puttana.- Continua.-
-Non ti permettere Derek, cazzo.-  Rispondo. -Sarei una puttana solo perchè ho perso la mia verginità alle Hawaii, con il ragazzo che amo?- Rispondo.
-Sei piccola, Jane.- Risponde.
-Tu a 14 anni, con Charlie non eri piccolo, vero?- Rispondo io incominciando a piangere e sedendomi sul letto.
Derek si avvicina a me, e mi accarezza.
-Jane, scusami, hai ragione. Sono solo uno stronzo, mi dispiace, non sei una puttana, sei la mia piccola sorellina. Dio scusa.- Mi risponde pentito e mi abbraccia.
-Derek non fa niente, scusa te lo dovevo dire.- Rispondo io stringendolo ancora di più.
-Ho solo paura che Justin ti faccia soffrire, sai com'è fatto, io non glielo permetterei.- Dice baciandomi la testa.
-So difendermi Derek, stai tranquillo.- Gli rispondo dandogli un bacio sulla guancia.
Mi alzo e esco e mi dirigo in camera.
E come sempre trovo Justin con una rivista porno e gliela strappo dalle mani buttandola per terra.
-Sei uno stronzo, un pezzo di merda, un'emerita testa di cazzo.- Gli dico urlando.
-Che ti ho fatto amore?- Risponde dubbioso.
-Un cazzo, perchè hai raccontato che abbiamo scopato?- Gli chiedo.
-Io non ho fatto niente, Jane.- Risponde lui tirandomi per un braccioe  facendomi sedere sul letto.
-Ah, no? E come fanno a saperlo Charlie, Rose e Derek?- Gli chiedo sarcastica.
-Prima mentre sono uscito per andare a prendere alla reception il bagnoschiuma c'erano Rose e Charlie dietro alla porta, ho chiesto che facevano e loro hanno risposto ''bella scopatina, continua così'' e io le ho ringraziate(?) O.o- Risponde Justin.
-Loro, mi hanno detto che l'avevi detto tu...- Gli rispondo.
-Non è vero piccola, devi credermi.- Mi stampa un bacione sulla guancia. -Non lo farei se saprei che tu non volessi.- Continua Justin.
-Okay, allora dopo ci parlo...- Rispondo sorridendo.
-Ora mi puoi ridare la mia rivista?- Chiede Justin sorridendo malizioso?
-Prenditela, non hai le mani?- Gli rispondo.
-Uh, sei gelosa.- Mi dice.
-Ma anche no.- Rispondo.
-E comunque...- Dice prendendo la rivista... -Mi hai fatto male alle palle prima, ora me le curi.- Risponde Justin mordendosi il labbro.
-Ahahahaha, Justin, Justin, Justin vivi proprio nel mondo dei sogni.- Gli rispondo facendogli l'occhiolino.
-Lo farai presto allora.- Dice facendomi la linguaccia.
-Certo tesoro contaci.- Rispondo.

Passano due orette e noi avevamo già mangiato, ora eravamo solo da prepararci e andare in discoteca. Mi trucco leggera, solo con un po' di matita e mi vesto così http://weheartit.com/entry/44153460/via/marte_eirin_stenvaag era un vestitino semplice, ma abbastanza sexy.

-Sei bellissima.- Mi dice Justin. 
-Anche tu non sei male.- Gli sorrido. Stavo sorridendo come una scema, dal quando sorridevo mi facevano male le gengive, non so era troppo bello ricevere un complimento da JUSTIN BIEBER, e comunque lui era bellissimo, supra bianche e bermuda bianchi, con una camicetta blu. Era perfetto insomma.

Arriviamo in discoteca e cominciamo a ballare.
-Io e te ci conosciamo già?- Mi chiede un ragazzo dagli occhi verdi e biondo, sorridendo.
-No.- Sorrido anche io.
-No, ma lei sta sera è con me.- Risponde Justin.
Io sorrido.
-Ma sta sera io e te non avevamo una sfida?- Chiede Justin?
-Si.- Sorrido facendogli l'occhiolino mentre andiamo verso il bancone dei drink alcolici...



*KNDKNAF*

BENE RAGAZZI, ECCOCI QUA CON IL 4 CAPITOLO, ALL'INIZIO VOLEVO CANCELLARE TUTTA LA FF PERCHE' NON MI ANDAVA, MI FACEVA SCHIFO, IN EFFETTI LO FA. E COMUNQUE VI HO LASCIATO COSI UNO PERCHE' DOPO NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARA' UNA SORPRESA...DUE PERCHE' SONO STANCHISSIMA E HO STUDIATO TUTTO OGGI, PERCHE' SE PRENDO UN BRUTTO VOTO ADDIO CONCERTO DI JUSTIN PER QUELLO E' PURE CORTOçç E COMUNQUE... RECENSITE! VI VOGLIO BENE PER SCOPRIRE LA SORPRESA DI FOLLOW ME ON TWITTAH @withciastin

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Capitolo 5
*** E' solo una notte, senza regole. ***


Ci dirigiamo verso il bancone dei drink e...
-Due bicchieri di vodka, per favore.- Dice Justin guardandomi con aria di sfida. -Non voglio che la mia piccola Jane finisca per essere sbronza.
Io sorrido falsamente senza dire alcuna parola e aspetto la mia vodka.
Comincio a berla, è forte non avevo mai bevuto prima d'ora, eppure mi piace.

#JUSTIN TIME.


Rimango, fermo li, ad aspettare sempre più bicchieri. Un bicchiere, due bicchieri, tre bicchieri, sei, sette, dieci bicchieri. Ma niente. Io sono abituato, anche Jane sembra non fare una piega, fino al tredicesimo bicchiere.

-Justin ho caldo! Ahahahah.- Dice Jane cominciando a spogliarsi, ormai era andata, meglio se la riportavo a casa.
-Jane smettila! Rivestiti e andiamo.- La prendo per mano e la porto verso l'auto, eh che cazzo se questa mi vomita nella range rover?
-Ahahah, Justin sei bellissimo.- Dice Jane togliendosi il reggiseno e mettendomelo davanti alla testa, era ubriaca. Ma io stavo guidando, se continuava così andava a finire che facevamo un incidente.
Fermo la macchina, e accosto su una spiaggia dalla sabbia bianca. Jane era dietro che mi sorrideva, dio quant'era bella. 
-Justin, facciamo l'amore?- Mi chiese Jane venendo davanti a cavalcioni sopra di me. Io deglutii, non me l'aspettavo. Jane continuava a ridere, io non potevo farmi sfuggire un'occasione così, quando mi sarebbe capitata un'altra volta? Però anche se ero stronzo, non volevo abusare di lei quando era in quelle condizioni, sapevo che farla ubriacare non era stata poi una grande idea.
-Dai Justin, voglio fare sesso con te. Ahahah.- E Jane continuava a ridere mordendomi l'orecchio, e mettendomi una mano nei boxer, al suo tocco rabbrividii, non potevo pensarci due volte, quella notte sarebbe stata mia.
La stendo nei sedili dietro, e le tolgo il vestito, lei fa altrettanto con me. 
Le tolgo, gli slip, e lei mi toglie i boxer, le bacio il collo e scendo lasciandole una scia umida sulla pancia. Lei geme di piacere e arrivo al suo sesso, che accarezzo.
Lei fa altrettanto con me, mi prende in mano l'intimità e comincia a fare un movimento fremetico su di esso. Poi mi abbasso, e aprendole le gambe infilo la lingua nel suo organo, e la giro.
Mi piace farla impazzire, perchè so che dopo lei ricambia.
La situazione si capovolge, e lei ora prende in bocca la mia intimità disegnando dei cerchi immaginari sulla mia cappella.
Dopodichè entro in lei con un colpo secco, lei geme e mi tira i capelli, la sento sudare e ansimare.
Poi mi chiede di fare la 69.
Io mi metto sotto di lei, e le stuzzico il clitoride umido, lei sopra di me lo prende in bocca, veniamo entrambi, poi sfiniti ci addormentiamo abbracciati.
E' stata una notte grandiosa, anche se mi sento un po' in colpa, vabbè mi perdonerà, voglio dire... se me l'ha chiesto...

#JADE TIME.
I raggi del sole penetrano dal finestrino dell'auto, un momento... dove sono? Non è casa mia, oddio è una macchina, si a quanto pare quella di Justin.
Oddio cos'è successo? Perchè sono nuda? Mi tocco la testa, mi fa male. La sera precedente devo avere bevuto troppo.
Ma perchè sono qui?
-Justin! Justin! Svegliati.- Dico muovendo Justin.
Lui si strofina gli occhi e sorride.
-Buongiorno piccola.- Dice.
-Perchè sono nuda? Perchè sono nella tua macchina?- Gli chiedo preoccupata.
-A quanto pare la sfida non l'ha vinta nessuno dei due, e siamo tornati a casa ubriachi, io nelle condizioni in cui ero non potevo guidare, quindi ho accostato...poi uhm...non mi ricordo più niente, visto che siamo nudi intuisco che abbiamo fatto sesso.- Risponde Justin.
-Stronzo.- Gli rispondo arrabbiata.
-Non è colpa mia Jane, eravamo ubriachi.- Risponde lui.
Io non rispondo e resto in silenzio...sapevo che era una bugia, ma Justin non mi avrebbe mai detto la verità.



  

*knxcksnkdsjdjl*


*si nasconde* trolol allora ragazze voi mi dovete scusare tantissimo, e mi sento tanto in colpa. allora prima di tutto non ho postato il capitolo una settimana fa, perchè mi hanno riempito di compiti in sti giorni, un sacco di verifiche e interrogazioni, non ce la facevo più davvero, andavo a letto talmente nervosa che non stavo neanche a mangiare quasi. comunque il capitolo è questo, è corto davvero tanto corto ma è una parte un po'complicata (capitemi) LOL poi fa un pochino pena,parla anche della notte ardente di Justin e Jane ahahah però vi prometto che l'altro sarà migliore <3, spero comunque che ci saranno taaaaante visualizzazioni come nei capitoli precedenti, e se proprio vogliamo esagerare qualche recensione, nè? SCUSAAATE ANCORA, ANYWAY WI LOWWO AMMMMMORRII.<3 
  

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Capitolo 6
*** Across the ocean. ***


#JANETIME

Che stupida! Come ho fatto a non accorgermene? Ok, ero ubriaca. Infondo, si, mi è piaciuto, era l'unica cosa che desideravo, ma Justin, si Justin Drew Bieber il ragazzo di cui ero follemente innamorata, il giorno dopo mi avrebbe scritta nella lista delle ''ragazze della scuola che mi sono scopato'' e questo mi faceva stare non male, malissimo!

 

Torniamo all'albergo, durante il breve tragitto in macchina che sembrava non finire più nessuno di noi ha detto una parola. Io cercavo di togliere quei cazzo di pensieri che mi stavano distruggendo.

 

#JUSTINTIME 

 

Cazzo, che notte spettacolare, ma il solo fatto che io ne ero consapevole, mi uccideva, insomma, si. Io la volevo mia, però non a sua insaputa, la volevo mia e basta. Ma non era possibile, io ero Justin Bieber, quello stronzo che fa cadere le ragazze ai suoi piedi.

 

Eravamo arrivati...

 

-Jane, tutto bene?- Dissi per rompere quella tensione che si era creata fra di noi.

Lei gira la testa, mi sorride arrossendo e con un filo di voce mi risponde -Si Justin, tutto bene, ora vado a farmi la doccia.- 

-Ok, ci vediamo dopo piccola, vado a fare un giro.- Rispondo facendole l'occhiolino.

Lei scende dalla macchina e si dirige verso l'entrata sculettando, insomma, no. Non sculettava, ma aveva un sedere Dio.

 

#JANETIME.

 

Mi faccio la doccia, vediamo un po' se questi brutti pensieri se ne vanno. 

Spero di si, dopo devo andare a raccontare tutto a Charlie e Rose. Poi, dopo mangiato andiamo un po' in spiaggia.

Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto, esco dalla stanza e busso in quella di mio fratello e di Charlie.

 

-Ehi, amoree.- Mi corre incontro Charlie abbracciandomi, le sorrido e sorrido anche a mio fratello, poi la prendo per mano e andiamo da Rose. Scendiamo tutte giù e stiamo un po' sul terrazzo a parlare, loro mi raccontano le cose che hanno fatto la sera prima in discoteca, io racconto le mie e così via.

-Si, fino a quando io e Derek... non siamo andati nella stanza del privè, eravamo entrambi ubriachi.- Charlie sorride maliziosa.

Ok, era mio fratello, è mio fratello, sarà mio fratello, solo FRATELLO. Ma io sono gelosa come mai? E' mio fratello, cazzo.

Mi limito a sorridere e stare zitta.

 

-Oggi andiamo in spiaggia?- Chiedo in sperenza di cambiare discorso.

-D'accordo.- Risponde Charlie.

-Certo.- Risponde nuovamente anche Rose.

-Per me va bene, amore.- Mi giro e vedo Justin in lontananza che corre ad abbracciarmi.

Oddio ci mancava anche lui.

Sorrido arrossendo, e ci incamminiamo verso la spiaggia. Appena arriviamo, ovviamente Charlie si mette vicino a Derek, Rose continua le sue conoscenze, Justin fa il galletto con qualche fighetta della spiaggia, e io forever alone che ascolto la musica. Appena chiudo gli occhi, il più bel momento di silenzio viene interrotto da una voce stridula.

-Io e Derek andiamo a fare il bagno. Viene anche Rose con il suo amico.- Grida Charlie ridendo, -Volete venire anche voi?- Continua Rose guardando me e Justin che stava guardando una bionda silliconata sculettare.

-Uhm, io no grazie.- Rispondo secca.

-Invece si.- Justin mi guarda con fare di sfida. Mi prende una mano e mi spinge giù dal lettino.

Mi insabbio tutta.

-Stronzo, questa me la paghi.- Gli corro dietro fino a riva e finiamo per cadere tutti e due in mare, io nuoto verso di lui che mi abbraccia.

-Dai scusa, pace?- Mi chiede Justin con occhi dolci.

-Pace, ma me la lego al dito.- Rispondo mordendogli la guancia. 

-Ahaha, ok.- Ride Justin -Sai nuotare? Andiamo a largo?- Continua.

-Mh, diciamo che me la cavo, ma non vorrei che...- Non mi lascia nemmeno finire che interviene -Ci sono io principessina, che ha paura, l'aiuto io mia cara.- Dice.

-Ma come siamo simpatici.- Rispondo.

Insomma, non è che non sapevo nuotare, sapevo nuotare anche abbastanza bene, ma magari dopo essendo che l'acqua era sempre più alta non riuscivo a nuotare e si faceva tutto un casino.

Andiamo sempre più a largo, l'acqua era limpidissima, si vedevano persino i pesci, era stupendo.

Però ecco, che cominciavo a stancarmi, fra un po' non riuscivo più a respirare. Mi attacco a Justin.

-Justin, non respiro aiutami ti prego.- Dico, avevo i sintomi di svenire, di vomitare non so.

Neanche Justin toccava, saranno stati 7 o 8 metri, la riva non si vedeva neanche più, eravamo da soli in mezzo al mare e stava arrivando la sera... svenni e ad un certo punto...

 
 
 

*JDSDSFKFDSKLJ*

 

AMORI MIEI, OKOK SONO UNA STRONZA LO SO AVETE TUTTE LE RAGIONI CHE VOLETE PER DIRE 'FINALMENTE, ERA ORA' MA LA SCUOLA MI STA DAVVERO UCCIDENDO, PER FORTUNA CHE FRA UN PO' CI SONO LE VACANZE E QUINDI UNDER THE MISTLETOE A TUTTO RITMOOOOO, AMORI SKSTM DAVVERO, IO. VI. LOVVO. E VOGLIO LO STESSO TANTE RECENSIONI E VISUALIZZAZIONIIIIII, DAI UNO SFORZETTO PLEASE.<3 

 

COOOMUNQUE, QUESTO E' IL CAPITOLO SPERO VI PIACCIA SCUSATE ANCORA, E SE VOLETE LA PROSSIMA PUNTATAAAA TATAAAAA FOLLOW ME ON TWITTAH! @withciastin ps: scusate se è cortinoçç


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Capitolo 7
*** I lost my brother, and my best friends. ***


#JUSTIN TIME.



Oddio adesso che cazzo faccio? E' svenuta, e siamo in mezzo al mare, ed è pure sera, come faccio?

Spero che i quei coglioni dei miei amici ci stiano cercando, anche loro, non ci vediamo da due ore, non si preoccupano nemmeno.
Ora nuoto verso uno scoglio, vediamo se riesco ad appoggiarla, è bellissima anche quando sviene(?).
Uh, ora le faccio una respirazione bocca a bocca, che bella cosa. Da una parte sono contento che è svenuta, no ok. Forse esagero, ma almeno posso sentire il sapore delle sue labbra.
Mi avvicino e la bacio, spingendo un po' sul suo ventre, anche se non è proprio una respirazione bocca a bocca.lol.
Mi allontano, le accarezzo il viso e la guardo per qualche minuto. Dopo qualche secondo sputa l'acqua e apre gli occhi.
-Justin!- Sorride abbracciandomi.
-Piccola, allora sei viva!- Sorrido abbracciandola.

-Grazie Justin, se non ci fossi stato tu.- Sorride dandomi un bacio sulla guancia.
-Ahahaha, e poi io come facevo?- Le rispondo.

Justin? Che succede? La smetti di diventare così romantico?

 

#JANE TIME


Oddio che cucciolo, javij.

-Justin come torniamo a casa? E' buio, non voglio tornare fino a riva, siamo lontanissimi.- Sorrido imbarazzata.
-Dai, scopiamo su uno scoglio.- Sorride malizioso.
-Ah, sempre il solito.- Lo guardo male.
E io che pensavo anche che per qualche secondo fosse cambiato.
-Ahaha, non sarebbe una cattiva idea, si un po' scomodo, ma vabbè.-  Sorride.
-Justin, seriamente, voglio tornare a casa. Ho fameeee.- Rispondo sbuffando.
-Ok, ora vediamo come fare.- Dice. -Pensaci e poi fammi un fischio.- Continua chiudendo gli occhi e sdraiandosi su quello scoglio.
-Dai, per favore, non fare lo stronzo.- Dico abbassando lo sguardo.
-Cosa posso farci? Sono nelle tue stesse condizioni, eh. Se avessi un telefono a quest'ora saremo già in doccia, magari insieme.- Risponde malizioso.
Ma sto cinno di merda, è uno stronzo. Cambia umore da un momento all'altro. Sembra che abbia il ciclo.
Fortunatamente sento un rumore e alzo lo sguardo, vedo un elicottero. Si, per fortuna.
-Siamo quiiiiii!!- Urlo agitando le braccia come una rincoglionita.
-Justin, muoviti.- Grido.

L'aereo si abbassa e noi saliamo, oh c'era un calduccio, si stava benissimo.
-Grazie mille.- Sorrido alla specie di pilota.
-Ma figurati! E' il nostro lavoro, Rose, la vostra amica era preoccupatissima.- Risponde.
-E Derek?- Chiedo ansiosamente.
-Chi è Derek?- Chiede il pilota ridendo.
-Sarebbe mio fratello..- Dico seria.
-Sarà sicuramente a letto con quella troia di Charlie.- Dice indifferente Justin.
Lo fulmino con lo sguardo.
-Intanto, Charlie non è una troia. Tu non ti permettere di chiamarla così, detto da te poi..parla il puttaniere.- Rispondo secca.
-Bè allora perché non ti avrebbe dovuto cercare?- Dice non curandosi.
-Perché..- Rispondo io, non sapendo come continuare.
-Visto, non lo sai nemmeno tu che scusa inventare.- Risponde.
In fondo ha ragione. Perché non sarebbe dovuto venire a cercarmi?
Odio quando ha ragione su certe cose. Non gli do troppo a pesare, e stiamo in silenzio fino all’arrivo all’albergo. Arriviamo, e scendo correndo. Derek mi deve spiegazioni. Salgo le scale velocissima e mi precipito nella stanza di Derek e Charlie, bussando come un’assatanata.
-Cazzo Derek, se non apri subito sfondo la porta.- Dico continuando a bussare. Apre la porta nudo. I miei occhi cominciano a farsi lucidi e la gola incomincia a bruciarmi forte. Voglio trattenere le lacrime, e quindi guardo in alto.
-Derek, potevo morire, se non ci fosse stato quel ragazzo che amo tanto, ma allo stesso tempo odio. Ora, tu rimpiangeresti il fatto di non essermi venuto a cercare per continuare a scopare con sta troia che io definivo migliore amica? Mi fai schifo.-
-Non sono io quella che la da a Justin ubriaca.- Dice Charlie.
-Io ero ubriaca e incosciente, non sapevo che cazzo stavo facendo. Io domani me ne torno a casa. E andate a fanculo tutti quanti.-
-Ma no, Jane, ti preg..- Dice Derek cercando di fermarmi.
-Ti ho già detto che mi fai schifo. Vaffanculo,  tu e quella troia.- Dico andandomene sbattendogli la porta in faccia.
Esce dalla camera, e passa una vecchietta che sgrana gli occhi.
-Ma non ti vergogni? Vai subito a vestirti. Siamo in un albergo serio.-  Gli grida.
Lui entra subito in camera imbarazzatissimo. A me scappa un sorriso, anche se vorrei piangere.
Entro in camera e mi butto sul letto. Trovo Justin con la solita rivista porno in mano. Comincio a piangere, non ce la faccio più, devo sfogarmi.
-Io domani torno a casa.- Dico continuando a piangere. Sposta gli occhi dalla rivista.
-No, non puoi partire, se parti tu, parto anche io. Non puoi rovinarti la vacanza per colpa di una troia. Finalmente poi hai visto che di te me ne importa.- Dice accarezzandomi i capelli e dandomi un bacio sulla guancia. Non so cosa mi prende, ho una voglia di baciarlo. Mi avvicino e appoggio le mie labbra alle sue,  e delicatamente mi limito a sorridere sulle sue labbra.



*KJNVKSNVK*

AMORUCCI MIEEI:) VI PIACE IL CAPITOLO? ME LE LASCIATE AL MASSIMO 2 RECENSIONI? O CHIEDO TROPPO? DAI STA VOLTA HO AGGIORNATO ANCHE PRIMA ED E' PIU' LUNGO! POI ORA CHE CI SONO LE VACANZE NE METTO AL MASSIMO ALTRI DUE PER FARMI PERDONARE (SE RIESCO PERCHE' HO ANCHE UN SACCO DI COMPITI)

COMUNQUE DAI LASCIATEMELE QUALCHE RECENSIONINA!

AH PS: SEGUITEMI SU TWITTER, HO CAMBIATO NON E' PIU' @withciastin MA E' @xlovespornauhl

SCIAU AMURI.
xx.

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