Atto II
What a disaster Shakespeare!...and we just started!
Atto II: Problemi di cuore
Dopo aver passato un
paio di ore a scherzare e a scommettere se il giorno dopo il povero Sai si
sarebbe presentato a scuola, la compagnia si sciolse. Le ragazze si diressero
verso la casa di Hinata, mentre i ragazzi si diressero verso l’attico di
Sasuke.
Ancora prima che
l’Uchiha riuscisse ad aprire completamente la porta, Naruto si era già fiondato
davanti alla tv al plasma e impugnato il telecomando della Wii si era cimentato
in una partita a Mario Kart.
“Mettiti pure comodo,
mi raccomando non fare complimenti!” ironizzò Sasuke
“Non dirlo troppo
forte, potrebbe prenderti in parola...ah che seccatura” disse Shikamaru per poi
sprofondare tra i cuscini del divano.
Lentamente Neji cercò
lo sguardo dell’Uchiha, trovatolo spostò i suoi occhi violetti da quelli scuri
del moro ad un punto indeterminato dietro al televisore, Sasuke fece un lieve
cenno della testa e lasciandosi sfuggire un ghigno.
Senza farsi vedere dal
biondo, cosa estremamente facile data la maniacale attenzione che Naruto stava
dando alla televisione, Neji riuscì ad andare dietro la televisione e
‘accidentalmente’ staccò la spina della corrente.
“No, no, no, no,
nononononononoooooo! Sasuke cosa è successo alla tv?!” l’espressione del biondo
era tra lo sconvolto e l’incazzato nero, se non saltava fuori una risposta
credibile, Sasuke si sarebbe trovato con un forte mal di testa tra qualche ora.
Da dietro la
televisione sbucò lentamente Neji reggendo in una mano la presa della corrente
“Scusa Naruto, devo averla staccata per sbaglio inciampandoci sopra” sul suo volto lo Hyuga sfoggiava un ghigno di
soddisfazione mentre Shikamaru stava ridendo a crepapelle e anche Sasuke si
stava concedendo un momento per ridersela di gusto.
“Sasuke sei uno
stronzo!” iniziò il biondo “sei solo un infantile! Non volevi che io battessi
il tuo record e così hai fatto fare il lavoro sporco a Neji!”
All’Uchiha iniziò a
salire la pressione “Punto primo, l’infantile qui sei tu che ancora ti ostini a
continuare a giocare con le macchinine
che usavi da quando avevi cinque anni, secondo, io non ho mai giocato a
quel gioco insulso, ci gioca solo mio fratello, e terzo, anche se detenessi il
record, tu saresti troppo impedito per poterti anche solo avvicinare a quel
punteggio.”
“Staresti che sono una schiappa, teme?”
“Mi pare di averlo
reso particolarmente esplicito, baka.”
Tra i due iniziò uno
scontro di sguardi, l’atmosfera si stava riscaldando e Neji e Shikamaru si
sentirono in dovere di fermarli non appena li videro impugnare dei cuscini,
presi tra quelli sparsi sul pavimento
“Sentite ragazzi,
avete già disintegrato tutti i cuscini a casa di Neji l’ultima volta e non mi
sembra il caso di sacrificarne altri .” disse Shikamaru avvicinandosi annoiato ai
due contendenti. Odiava quando si comportavano così; sembravano due bambini e
lui non sopportava i bambini.
Lentamente il biondo e
il moro abbassarono il braccio che impugnava con una presa ferrea l’arma e
lasciarono che gli altri due amici gli togliessero dalle mani i cuscini.
“Che si fa allora? io
mi annoio...” mugugnò il biondo che si era steso pigramente sulla poltrona.
“Cazzo Naruto vuoi
chiudere quel forno?” disse irritato il moro
“Ne teme, che
scorbutico!”
“Senti tu, brutto-”
Driiiiiiiin driiiiin
“E adesso chi cazzo
è!” sbraito il moro, ormai sembrava destino che il suono di un telefono lo interrompessero nei momenti meno
opportuni. A grandi falcate si diresse verso il telefono e, alzata la cornetta,
cercò di rispondere con un tono di voce il più cortese e pacato possibile.
“Pronto? Ah buonasera
signora Uzumaki”
In quel preciso
istante Naruto si irrigidì come se fosse diventato improvvisamente di pietra.
“Ah, vuole sapere se
Naruto è qui?”
Subito il biondo si
destò dal suo stato comatoso e si affrettò a sbracciarsi, mimando con gesti
disperati di non dire nulla.
“Ma certo che è qui!
Glielo passo subito, arrivederci signora” con soddisfazione il moro porse la
cornetta al biondo che nel frattempo stava imprecando in tutti i modi
possibili.
“Ti giuro che questa
me la paghi cara, teme!” susibilò Naruto avvicinandosi a Sasuke.
Dopo qualche momento
di indecisione decise con riluttanza di prendere in mano la cornetta e fare una
chiacchierata con il diavolo in persona.
“Ciao mamma....”
Nonostante non fosse
in vivavoce i tre amici riuscirono a sentire distintamente un “PEZZO DI IDIOTA”
provenire dall’interlocutore dall’atra parte del telefono.
“Scusa mamma...mi
sono...ma io...no ti prego...e come faccio a....lei no...va bene mamma...ciao”
“Wow Naruto sei
proprio riuscito a farla incazzare di brutto, complienti”
“Non è colpa mia! Mi
ero dimenticato di essere ancora in punizione e mi tocca pagarne le conseguenze
adesso, o meglio, quando arrivo a casa.”
“Bhe allora ti
conviene metterti in marcia dobe. Hai poco tempo e mota strada da fare per
arrivare a casa.” la voce di Sasuke aveva assunto un tono divertito.
“Purtroppo per te non
mi posso muovere da qui me lo ha tassativamente proibito.”
“E allora come fai a
tornare a casa, Einstein?” disse Shikamaru tra uno sbadiglio e l’altro.
“Mi viene a prendere
tra qualche minuto Sakura. Ha detto che era appena arrivata e siccome lei, a
differenza mia, è una persona matura e responsabile mi viene a prendere in
macchina, perchè lei la sa guidare evitando di andare ad abbracciare un
platano.”
Mentre il biondo
continuava a tergiversare su come sua madre avesse più fiducia in sua sorella
che in lui, Sasuke al solo sentir pronunciare il nome di Sakura, iniziò a
vagare con la mente a quel giorno, durante il quale, mentre la pioggia batteva
insistentemente sui vetri, lui e la rosa avevano scoperto l’uno qualcosa in più
dell’altro. Senza accorgersene sfoderò un’involontario sorriso.
“Comunque Naruto una
cosa non mi quadra.” iniziò Neji “dove eri stato il pomeriggio in cui, tornando
a casa, ti sei andato a schiantare contro la macchina di tua madre?”
Naruto si girò verso
lo Hyuga e lo guardo interrogativo con quella sua solita faccia da sberle.
“Ma che cazzo te ne
frega! Stavamo parlando di cose serie e tu te ne salti fuori con ste
stronzate?!”
“Se fossero stronzate
come dici tu allora perchè stai diventando rosso come un peperone e grondi di
sudore? C’è per caso qualcosa che dovremo sapere,Uzumaki?”
“M-ma d-di che c-cosa
stai parlando,Neji! Sapete che non vi nasconderei mai nulla!”
“Ok ormai è palese.
Avanti chi è?” sbadigliò Shikamaru
“Chi è c-chi?”
balbetto Naruto sull’orlo di una crisi di panico.
“La ragazza che hai
conosciuto e di cui ti sei innamorato, Naruto.”
“Che??!!” disse il
biondo strabuzzando gli occhi fuori dalle orbite
“Avanti Naruto non
fare il finto tonto!” sentenziò Neji “ti stai comportando nella stessa maniera
di quando eravamo alle medie e ti eri preso una cotta stratosferica per la
Sajuki.”
“Ma di che cazzo
parli, idiota! io non mi sono mai preso una cotta per lei!” cerco di difendersi
il biondo.
“Santa pazienza,
Naruto! Le lasciavi ogni giorno un buono per mangiare il ramen da Ichiraku! Vi
ricordate che la poveretta lo evitava come la peste? E’ stata persino costretta
a ambiare scuola.”
“Ma la vuoi piantare di
raccontare i fattacci miei in giro per il mondo brutto-”
“La smetterò quando
finalmente ci dirai chi è la fortunata, o in questo caso sarebbe meglio dire sfortunata.”
Calò il silenzio,
Naruto li scrutava uno per uno, se lo avessero scoperto due su tre si sarebbero
messi a ridere come delle iene, mentre il terzo avrebbe cercato di strozzarlo,
dando inizio ad una lunga serie di attentati alla sua persona. E siccome Naruto
alla SUA pelle ci teneva MOLTO, decise di andare con i piedi di piombo.
“E va bene vi
racconterò cosa è successo, però non vi svelerò il suo nome ne qualsiasi altra
caratteristica fisica. Queste sono l mie condizioni.”
Gli altri tre che si
erano intanto raggruppati sul divano iniziarono a parlottare tra di loro, senza
che Naruto potesse sentirne l’argomento.
“Sempre meglio di
niente. Accettiamo le tue condizioni ed ora sputa il rospo.” sentenzio a nome
di tutti Neji
Arrendendosi a dover
vuotare il sacco, il biondo si sedette sulla poltrona e iniziò a raccontare:
“Shikamaru ha ragione.
Mi piace una ragazza, e quel pomeriggio ero andato a spiarla, non fraintendete
non sono un guardone, volevo solo guardarla da lontano. E tornando a casa sono
andato addosso alla macchina della mamma. Il resto o sapete”
“Fammi capire bene
dobe,” iniziò Sasuke “tu sei andato a spiare di nascosto una ragazza e vorresti
dire che non sei un guardone? Ha! Questa è bella! Me la devo annotare da
qualche parte, chi lo sa forse un giorno ne avrò abbastanza per scrivere una
tua biografia. Secondo me venderebbe miliardi di copie!” disse sarcastico il
moro
“AhAhAh divertente
teme, davvero! Sei proprio in vena di scherzare!” disse Naruto con tono offeso.
“Tu non sai che cosa significa sognare una ragazza ogni benedetta notte! Così a
portata di mano da poterla toccare, così reale. Ma poi quando apri gli occhi ti
accorgi che era tutto un sogno.”
Invece Sasuke lo
sapeva benissimo, perchè era ormai da una settimana che gli succedeva lo stesso
sognando Sakura, sognando i suoi occhi, le sue labbra increspate in un dolce
sorriso, la sua pelle liscia come seta...essere li li per toccarla e poi
svegliarsi all’improvviso.
“Oh vuol dire che la
regina Mab è venuta a farti visita!”
Tutti si voltarono
verso Shikamaru.
“E chi sarebbe questa
regina Mab?” domando Naruto
Lentamente Shikamaru si
alzò dal divano e continuò:
“E’ la levatrice delle
fate, e se ne viene in forma non più grossa che d’una pietra d’agata all’indice
d’un consigliere comunale.”
“Ti prego Shikamaru
non iniziare con sta storia pure tu!” lo prego Neji
“Di che stai
parlando?” intervenne l’Uchiha
“E’ una storiella che
gira a scuola, una buffonata per mettere un po’ di paura ai bietoloni.”
“E’ trainata su un
cocchio trainato da quisquiglie attraverso i nasi degli uomini quand’essi
giacciono addormentati. I raggi delle ruote sono lunghe zampe di grillo e il
mantice è fatto di ali di cavalletta, le redini di sottilissima bava di ragno,
le gualdrappe di rugiadosi raggi di luna e la frusta....crack!” Shikamaru battè
le mani facendo sussultare i tre che si erano persi ad immaginare le fattezze
di quella misteriosa creaturina di cui il moro stava parlando.
“E’ fatta di ossa di
mosca e di formica e in questo stato galoppa una notte dop l’altra nel cervello
degli amanti e li fa delirare d’amore, oppure sulle labbra delle ragazze, che
subito sognano baci.”
“Basta Shikamaru. Tu
parli di niente.” intervenne Neji “Non esiste nessuna regina Mab.”
“Tuttavia” continuò
Shikamaru incurante delle parole del moro “c’è un modo per impedirle di
tormentarti l’animo ogni notte nei sogni.”
“E quale sarebbe.”
intervenne Naruto, particolarmente interessato a quella storia surreale.
“Ma è semplice” disse
il moro come se stesse per dire una cosa banale ed ovvia “l’unico modo è
conquistare colei che ti ha rubato il cuore, renderla tua e fare in modo che
tutto il mondo sappia che tu per lei daresti la vita.”
Calò improvvisamente
il silenzio, Naruto deglutì sonoramente.
“Però bisogna che ti
sbrighi, potrebbe sfuggirti e sarebbe veramente un peccato” il tono di voce di
Shikamaru era quasi divertito, e poi vedere la faccia sconvolta e in preda al
panico di Naruto non aveva prezzo.
DinDon
Sasuke, da padrone di
casa, si alzò ed andò ad aprire alla porta, e si ritrovò davanti una
meravigliosa ed inconfondibile capigliatura rosa.
“Mio buon signore,”
iniziò la pelirosa sfoggiando un sorriso raggiante “com’è stata vostra altezza
nelle ultime ore*?”
Sasuke si voltò
prontamente indietro per assicurarsi che nessun curioso stesse sbirciando.
Accertatosene, ritornò ad incrociare il suo sguardo con quello smeraldino di
lei.
“Vi ringrazio
umilmente. Bene” si avvicinò e le lasciò un delicato bacio a stampo a fior di
labbra “Bene” un’altro bacio “Bene” posiziono una mano dietro la nuca della
ragazza e avvicinatala a se la travolse con un passionale bacio, nel quale le
loro lingue si intrecciarono in una vorticosa danza.
“Ehi Sas’ke! perchè ci
stai mettendo così tanto con chi stai parlando?”
Da dietro l’angolo
sbucò la folta chioma ribelle di Naruto.
Maledetto baka! Sasuke si ritrovò a lanciare maledizioni a non finire al biondo.
Ormai era diventata una maledizione! Non si poteva avere un momento di
praivacy.
“Saku-chan sei arrivata finalmente”
“Ciao fratello” iniziò
la rosa “scusa se ci ho messo tanto ad arrivare, ho trovato traffico.” poi
voltandosi verso il moro “E tu brutto idiota” all’affermazione Sasuke si voltò
verso la ragazza ed aggrottò le sopracciglia “mi fai entrare o vogliamo fare
una partita a carte qua fuori sul pianerottolo”
Idiota? Nessuno si permette di dargli dell’idiota. Soprattutto una
ragazza, anzi doveva ritenersi fortunata che apparteneva al gentil sesso,
altrimenti sarebbero stati veramente guai seri.
Con la velocità di un
bradipo in coma Sasuke si scostò dalla porta facendo passare la ragazza, nel
frattempo Naruto era andato a salutare gli altri due pelandroni che erano
rimasti comodamente seduti sul divano.
Con scatto fulmineo il
moro prese la ragazza per i polso e attiratala a se la fece aderire
perfettamente al suo torace.
“Mi sento molto
offeso.” Sakura lo guardava con fare interrogativo “nessuno mi ha ma dato
dell’idiota. Soprattuto la mia ragazza”
“Scusami, Sasuke-kun”
adorava quando pronunciava il suo nome “ma non potevo fare altrimenti, eravamo
rimasi d’accordo che nessuno doveva sapere del nostro piccolo segreto” la
ragazza intreccio le mani dietro il collo del moro e alzandosi in punta di
piedi sussurro dolcemente all’orecchio del moro
“Sabato Naruto deve
andare a fare una visita medica di controllo e i miei genitori devono
accompagnarlo” Sasuke non riusciva a capire dove la rosa volesse andare a parare
“Io dovrei restare a casa tutta da sola, in una casa così grande...” con le
dita la ragazza iniziò a disegnare dei cerchi sul petto del moro “Forse
potresti venire a farmi una visita. Così posso farmi perdonare per quello che
ho detto dieci minuti fa”
Sul volto di Sasuke si
dipinse un sorriso malizioso, si sentiva soddisfatto.
“Sono da te alle
quattro”
“Facciamo alle tre e
mezza, così poi ti fermi anche a mangiare a casa mia per cena con la scusa che
eri venuto a salutare Naruto. Non sospetteranno nulla e noi passeremo del tempo
insieme senza dare nell’occhio”
“Sei tremenda.” ghignò
Sasuke “E non sai quanto mi piace. Ok, andata. Ci vediamo sabato. Non vedo
l’ora”
“Neppure io” e prima
che arrivasse Naruto suggellarono il patto con un veloce bacio.
“Grazie Teme per i
pomeriggio. Ci si vede domani a scuola!”
“A domani” Sasuke
stava per chiudere la porta quando dal salotto si percepì chiara la voce di
Shikamaru:
“Non ti dimenticare
quello che ti ho detto Naruto potrebbe essere la tua unica possibilità!”
“Ci si vede baka”
disse il moro chiudendo definitivamente la porta.
“Di che cosa stava
parlando Shikamaru?” domandò Sakura curiosa dopo essere salita in macchina.
“Ma nulla di
importante, sai com’è Shika, a volte parla per dar aria alla bocca. Soprattutto
quando dorme poco”
“Ma è semplice”
le parole di Shikamaru
gli rimbombavano nella testa
“l’unico modo è conquistare colei che ti ha rubato il cuore,
renderla tua e fare in modo che tutto il mondo sappia che tu per lei daresti la
vita.”
“Sakura-chan?”
“Si?”
“Ho bisogno che tu mi
faccia un favore”
“Dipende da che tipo
di favore”
“Però devi giurarmi
che non lo dirai mai a nessuno. Nemmeno sotto tortura.”
“Va bene, però adesso
dimmi che favore vuoi che ti faccia?”
“Potresti darmi il numero di Hinata?”
La biblioteca degli
autori
Heilà!
So che sono
leggermente in ritardo, ma d’altro canto ve lo avevo detto che ci avrei messo
parecchio tempo per aggiornare. Purtroppo la scuola non concede respiro e sono
poche le volte che posso ritagliarmi del tempo per scrivere! Lo stesso ritardo
ci sarà, probabilmente anche per il prossimo capitolo. Mi dispiace causare
problemi ma non ho altra scelta. Riconfermo l’impegno che ho preso di informare
gli eventuali aggiornamenti a chi si dirà interessato alla fic!
Grazie per essere
arrivati fino alla fine! Ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite,
le seguite e le ricordate.
Per qualsiasi critica,
apprezzamento o dubbio non esitate a chiedere! sarò ben lieta di dare
delucidazioni!
Una piccola
precisazione:
*la traduzione
corretta sarebbe ‘in questi ultimi giorni’ però per adattarla ho dovuto fare
qualche modifica
Shikamaru: La regina
Mab. monologo di Mercuzio. “Romeo e Giulietta”
Sasuke e Sakura:
incontro tra Amleto e Ofelia. “Amleto”
Spero che vi sia
piaciuto!
A presto!
Bani chan
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