Forced Cohabitation-Convivenza Forzata di Dream16 (/viewuser.php?uid=28320)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. La punizione ***
Capitolo 2: *** 2. L'arrivo ***
Capitolo 3: *** 3. Convivenza ***
Capitolo 4: *** AVVISO ***
Capitolo 5: *** 4. Sciare? Devo proprio? ***
Capitolo 6: *** 5.Il Piano ***
Capitolo 7: *** 6. Dispersi ***
Capitolo 8: *** 7. Nella Baita ***
Capitolo 9: *** 8. Gelosie ***
Capitolo 10: *** 9. La Vigilia: tra confessioni e litigi... ***
Capitolo 11: *** 10. La gita ***
Capitolo 12: *** 11. Qualcosa sta cambiando... ***
Capitolo 13: *** 12. L'aiuto di Pansy ***
Capitolo 14: *** 13. Because you live- Capodanno prima parte ***
Capitolo 15: *** 14. Il mio desiderio piú grande- Capodanno seconda parte ***
Capitolo 1 *** 1. La punizione ***
chap1
FORCED
COHABITATION- CONVIVENZA
FORZATA
Personaggi: Nuovo
personaggio, Pansy Parkinson, Blaise Zabini, Il trio protagonista, Draco Malfoy,
Ginny Weasley.
1.
LA PUNIZIONE
Le case Grifondoro e Serpeverde
erano sempre state in rivalita’ tra loro. Era cosi’ dal litigio di Godric e
Salazar, mille anni prima, quando fondarono Hogwarts.
Con il tempo le cose non erano
affatto cambiate e tutti gli insegnanti erano stufi dei continui litigi tra i
grifoni e le serpi.
Non si poteva passare un giorno
senza che si sentisse la McGranitt dire: “Malfoy, Potter! Nel mio ufficio per
favore!”.
Cosi’ il professor Silente
convoco’ gli insegnanti per discutere della faccenda. Gli insegnanti presero’
cosi’ la decisione di dare una strana punizione ai primi Serpeverde e Grifondoro
coinvolti in una rissa…
Sala comune
Grifondoro
“Ti fa male, Harry?” chiese
premurosa Hermione al moretto, che si teneva sul labbro gonfio dei cubetti di
ghiaccio.
“Non piu’ tanto. Certo che
Malfoy c’e’ andato giu’ pesante, eh?”
“Si’, ma almeno gli hai tenuto
testa! Non ho mai visto Malfoy correre a gambe levate verso l’ufficio di Piton!
Stava morendo di paura!” intervenne Ron.
“Malfoy che muore di paura??
Accidenti, peccato che non fossi presente!” disse una voce alle loro
spalle.
I tre amici si girarono. “Ciao
Mel!” disse Ron.
Una ragazza sui diciassette
anni, con scalati e lisci capelli neri, lunghi fino alle spalle e due occhi
verde chiaro, si sedette accanto al rosso.
Melanie Gilmore, del loro stesso
anno ad Hogwarts, era una delle loro migliori amiche e l’avevano conosciuta tre
anni prima al Torneo Tremaghi.
“Ciao! Cavolo Harry ma sei
conciato maluccio! Certo che Malfoy c’e’ andato giu’ pesante!” disse sorpresa
Melanie ripetendo le parole dette poco prima dal bambino
sopravvissuto.
“Che ore sono?” chiese
Hermione.
“Sono le 13:30, dobbiamo andare
a pranzare.” rispose Harry.
Cosi’ i quattro amici si
avviarono verso la Sala Grande. Ignari di quello che gli sarebbe successo di li’
a qualche ora.
Corridoio
fuori dalla Sala Grande
“Che mangiata, ragazzi! Sono
pieno come un uovo!” commento’ Ron appena uscito dalla Sala.
“Sai Lenticchia, scommetto che
tuo padre ti manda ad Hogwarts solo per farti mangiare, visto che non credo
abbiate abbastanza soldi anche solo per una zuppa di piselli a casa vostra
(sempre che si possa chiamare casa!) !” sghignazzo’ Draco Malfoy, comparso in
quel momento da dietro una colonna.
“Io invece penso che a te
farebbe bene mangiare un po’, cosi’ terresti occupata quella boccaccia!” gli
rispose a tono Harry.
“Attento Sfregiato, che non ci
metto molto a gonfiarti anche l’altro labbro!”
“Che pauuuura!!! Sei patetico,
Malfoy” disse Harry. Intanto Melanie e Hermione si erano messe in disparte ad
osservare la scena, e aspettavano di assistere ad un altro famigerato incontro
Ron-Malfoy-Harry.
“Patetico? Se fossi in te
scapperei, sei ancora in tempo!” sibilo’ minaccioso Malfoy.
“Sissi’, che paura mi fai!!”
“Senti, perche’ non torni a
salvare il mondo magico e la smetti di rompere?” chiese acido il
biondino.
“E tu perche’ non te ne torni ad
Azkaban dal tuo caro papino? Scommetto che sara’ cosi’ contento di vederti che
ti lancera’ una bella Maledizione! Non e’ cosi’ che fanno i Mangiamorte ai loro
figli? Li stregano per dimostrare il loro affett…MA SEI MATTO??” urlo’
spaventato Harry quando Malfoy tiro’ fuori la bacchetta e gli lancio’ un
incantesimo che per fortuna non lo prese.
“Non-osare-piu’-insultare-mio-padre-Potter.
Mi hai capito bene?” sibilo’ incavolato nero il Serpeverde.
“Harry, andiamocene. Malfoy mi
sembra un po’ nervosetto!” mormoro’ Melanie all’orecchio dell’amico.
“Nervosetto a chi? Torna a
sguazzare nei fiumiciattoli della Foresta dove sei nata!” sbraito’
Malfoy.
Melanie ebbe un sussulto e
divento’ pallida come uni straccio alle parole della Serpe. Come faceva Malfoy a
saperlo?
“Prova a insultarla un’altra
volta e ti giuro che te ne pentirai!” disse Ron furioso, alzando anche lui la
bacchetta.
“Oh, mi dispiace, Lenticchia! Ho
ferito la tua cara amichetta! Be’ non credo che le fara’ dispiacere qualche
battutina! In fondo ha sopportato di peggio!” disse malignamente il
Serpeverde.
“Che cosa significa?” chiesero
piano Hermione, Harry e Ron, mentre Melanie era ancora piu’ pallida.
“Non te l’ha detto? Ma lo sai
che la tua carissima amichetta non e’ uman…”
“STUPEFICIUM!” un lampo di luce
rossa scaturi’ dalla bacchetta di Melanie, che ora aveva il viso contratto in
una smorfia di rabbia.
Malfoy pero’ fu piu’ veloce e
urlo’ “Protego!”, cosi’ che l’incantesimo non lo raggiunse.
“Ho toccato un nervo scoperto,
eh? Weasley, Weasley, Weasley! Un Purosangue che si associa con Mezzosangue…”
disse accennando a Hermione, “Matti con allucinazioni…” accennando a Harry, “E
Mezzi Ibridi…” fini’ spostando lo sguardo a Melanie.
A quel punto sia Ron che Harry
si avventarono sul biondo e dieci minuti dopo erano nell’ufficio della
professoressa McGranitt.
Harry esibiva un occhio pesto,
Ron un grosso livido sotto l’occhio sinistro e Malfoy un labbro spaccato e
parecchi graffi.
“Sono DISGUSTATA dal vostro
comportamento! Non riesco a capire cosa vi sia successo! Due Grifondoro per
bene, cedere a delle provocazioni cosi’ leggere!” disse irata la
professoressa.
“Ma…non erano affatto leggere!
Malfoy ha insultato Melanie davvero pesantemente!” rispose Harry.
“Questo non significa che siete
autorizzati a comportarvi come bestie in uno zoo! Per tanto non mi lasciate
scelta! Dovrete…” in quel momento nell’ufficio entro’ Gazza, tutto sorridente,
che teneva per il colletto Pansy Parkinson e Hermione, mentre Melanie sorreggeva
un ragazzo della loro eta’, ma Serpeverde, moro e con gli occhi color zaffiro,
che aveva un grosso e profondo taglio sulla guancia sinistra e quella che
sembrava una caviglia slogata. Infine c’era Ginny Weasley a chudere il
“corteo”.
“Signor Gazza! Cosa diavolo e’
successo??” chiese sconvolta la professoressa di Trasfigurazione.
“Ho scovato la signorina
Parkinson e la signorina Granger intente a scagliarsi incantesimi di fronte
all’aula di Difesa Contro le Arti Oscure!” ghigno’ divertito.
“E…e la signorina Gilmore? E il
signor Zabini? E la signorina Weasley?” chiese ancora.
“Loro si sono trovati in mezzo
al duello, percio’ ho preso anche loro!”
“Bene…bene. Allora…signor Gazza,
puo’ andare. Tutti voi, seduti di fronte a me.”
Dopo che la porta dell’ufficio
si fu chiusa, la professoressa chiese cos’era successo.
A quanto pareva, la Parkinson
aveva provocato e insultato Hermione, che si era difesa lanciandole
l’incantesimo “Silencio” per zittirla, solo che non l’aveva beccata e cosi’
avevano cominciato un duello, fino a quando Blaise Zabini, Ginny e Melanie,
passando di li’, non le fermarono. Solo che un’incantesimo colpi’ il ragazzo,
che inciampo’, si ruppe una caviglia e si graffito’ il viso.
“Ragazzi, mi confesso
profondamente delusa. Per tanto io e il professor Silente abbiamo deciso di
darvi una punizione che speriamo possa
aiutarvi a diventare piu’ tolleranti gli uni con gli altri.” tutti e sette
rimasero zitti per sapere quale sarebbe stata la punizione.
“Dato che domani sara’ l’ultimo
giorno di scuola prima delle vacanze di Natale…”continuo’ la professoressa,
“Partirete per la montagna. Starete li’ per le due settimane di vacanza e
starete insieme! Scierete, vi divertirete e farete tutto quello che vorrete, ma
insieme! Lo abbiamo deciso io e gli altri professori, visto che siamo stufi dei
vostri continui litigi! Ah! E le camere della baita saranno in coppia!” si
fermo’ per vedere l’effetto che le sue parole avevano avuto.
Be’, i ragazzi ebbero qualche
difficolta’ a capire esattamente quello che aveva detto la McGranitt, ma dopo
dieci secondi esplosero in un “CHE COSA????????”
SPAZIO
DELL’AUTRICE
Ehi!!! Salve! Sono nuova di questo sito e
mi sono registrata poco tempo fa, anche se lo frequento da due mesi, ormai! In
questo chap Draco e‘ un po‘ piu‘ perfido del solito, ma l‘ho fatto perche’ li
doveva provocare molto per portarli alla rissa, altrimenti non sarebbero andati
dalla McGranitt per la punizione! Grazie a chi ha letto e spero che mi lascerete
un commentino! Ah, mi dispiace se i personaggi risulteranno un po’ OOC, non e’
mia intenzione. Spero che il primo chap vi sia piaciuto e che continuerete a
seguirmi! Baci, Dream16.
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Capitolo 2 *** 2. L'arrivo ***
chap2
Salve!
Mi ero dimenticata di dirvi che questa ff non tiene conto di H.P.6,
infatti Ginny non e’ mai stata fidanzata con Harry. Ora vi lascio
al secondo chap! Spero vi piaccia!
2. L’ARRIVO
“E’ uno scandalo! E poi io nemmeno c’entro!
Mi sono solo trovata nel posto sbaglato al momento sbagliato!”
sbraito’ furiosa Ginny, una volta in sala comune.
“Nessuno di noi e’ contento. Ma almeno potremmo provare a
fare amicizia con Blaise Zabini! Mi sembra davvero un bravo ragazzo. E
poi anche lui non aveva colpa come te e Melanie, Ginny.” disse
Hermione mentre sferruzzava cappelli e sciarpe per gli elfi domestici.
“Herm, e’ un Serpeverde!” disse Ron.
“E allora? Serpeverde non e’ sinonimo di cattiveria! Non credete troppo ai luoghi comuni!” rispose Melanie.
“Mel ha ragione. Comunque questo non significa che la McGranitt
possa spedirci come cartoline in un posto che non conosciamo!”
disse Harry.
“Si’, pero’ io non voglio partire!” si lamento’ Ron.
“Non abbiamo scelta, e la McGranitt ha detto che non potremo usare la magia…” disse Ginny.
“MA E’ PAZZA???” urlo’ Ron facendo fare un salto di mezzo metro ai suoi amici.
“No, e’ giusto! Non possiamo usare la magia in un posto
pieno zeppo di Babbani!” disse Hermione poggiando sul tavolino un
cappellino appena finito.
“Io vado in dormitorio. Domani sera partiremo per la nostra
vacanza da incubo!” disse piano Harry, salendo le scale a
chiocciola.
“Ma sono le quattro!” disse Ron.
“Mica vado a dormire!” rispose Harry.
Rimasero solo le tre ragazze che, anche se cercavano di non darlo a vedere, erano preoccupate quanto i loro amici.
“Due settimane con Malfoy, la Parkinson e Zabini!” mormoro’ Ginny scuotendo la testa.
“E dai! Magari Zabini non e’ cosi’ male!” ripete’ Hermione.
“Ehi, ma vi rendete conto che andremo a divertirci in montagna?” disse sorridendo Melanie.
“Come puoi pensare a sci e pupazzi di neve in questo momento?” chiese con voce da funerale Ginny.
“Miss Ottimismo, eh?” commento’ Hermione.
“Io non ce la faccio piu’ di queste lamentele! Chissene
importa se sono Serpeverde! Non possiamo comportarci come se fossimo
tutti della stessa Casa??” chiese Melanie.
“Mel, ma lo sai che le camere saranno in coppia?” chiese Ginny.
“E allora? Guarda che c’e’ solo una femmina
Serpeverde, percio’ solo a una di noi tre tocchera’! Mica a
tutte!” rispose Melanie.
“Ehm…diciamo che non funzione proprio cosi’…” disse Hermione.
Melanie si fermo’ (visto che stava girando per la stanza da mezz’ora) di colpo.
“MA CHE SADICA!!!!” urlo’.
“Gia’.” concordarono le sue migliori amiche.
“Vuoi dire che le coppie saranno…ragazzo e
ragazza??” chiese la bruna ancora mezza scioccata. “Se
dovessi capitare con Ron o Harry sarebbe okay, ma con…un
Serpeverde!?!?”
“Si’, e’ sadica.” ripete’ Ginny.
“Okay, stiamo calmi. Vado in dormitorio. Ciao.” disse Melanie salendo le scale.
Vi siete mai chiesti se per caso il tempo sia sadico? I nostri eroi
(si’, perche’ dover passare quindici giorni con dei
Serpeverde nella stessa casa e’ proprio da eroi) si svegliarono
la mattina dopo, ricordandosi che esattamente alle sei e mezza
avrebbero preso una Passaporta per andare nella casetta di montagna.
Speravano che almeno la mattinata passasse lenta, e invece in un
battibaleno erano gia’ le sei e un quarto, e tutti e otto i
ragazzi si presentarono nell’ufficio di Silente con le valige in
mano.
“Salve, ragazzi!” li saluto’ sorridendo il Preside.
“Prima che prendiate la Passaporta, volevo dirvi alcune cose.
Allora, per cominciare non potrete usare la magia! Se proprio dovrete
farlo, fatelo solo in caso di estrema necessita’. Le camere sono
gia’ state assegnate, infatti appena arrivati troverete su
ciascuna porta di ciascuna camera da letto, il vostro nome e il nome
del vostro compagno. Le coppie sono assolutamente casuali e le ho
estratte a sorte io stamattina. Tutto chiaro? L’ultima cosa:
potrete sciare e divertivi, e avrete una carta di credito babbana per
fare le vostre spese.” quando fini’ di parlare, ormai tutti
stavano prendendo in seria considerazione l’idea di lanciare un
Petrificus Totalus al Preside per poi scappare.
“Ehm…professor Silente, dove andremo esattamente?” chiese titubante Pansy Parkinson.
Il Preside indugio’ un attimo, sorridendo. Infine disse: “Seefeld. Austria.”
Dopo che la Passaporta si fu fermata, gli otto ragazzi si trovarono in
un piccolo cortiletto completamente coperto di neve soffice e candida.
Davanti a loro c’era una bella baita con piano terra e primo
piano e anche se non era molto grande, erano sicuri che ci sarebbero
entrati tutti.
“Ma…dove diamine siamo?” chiese Malfoy guardandosi
intorno, rimanendo folgorato, suo malgrado, dalla luminosita’ di
quella via.
Davanti alla casa c’erano molti negozietti di souvenirs,
ristoranti, negozi di abbigliamento e, alla fine della via, uno
splendido negozio di oggetti di legno.
Le casette erano tutte piccoline, con le facciate bianche immacolate,
le persiane, il tetto e le porte di legno e alcune avevano dei disegni
di alci e angeli sulle pareti.
La loro casa dava sulla piazzetta principale, dove si ergeva, bello e
maestoso, un grande pino illuminato da mille lucine bianche
intermittenti.
Al lato dell’albero, invece, c’erano due pini un po’
piu’ piccoli; uno decorato con festoni rossi e oro, e uno con
festoni verdi e argento (che coincidenza!).
Infine, per completare l’opera, tutta la via splendeva per le
luci che gli abitanti avevano messo per Natale, e un forte odore di
cioccolata calda invase i ragazzi.
“E’…e’ uno dei paesini di montagna piu’…piu’…” inizio’ Melanie.
“Belli che abbia mai visto” completo’ Blaise ancora sognante, davanti a tutte quelle luci.
“Perche’ non entriamo, invece di rimanere qui fuori e diventare pupazzi di neve?” chiese Ginny.
“E’ vero! Sta cominciando a nevicare!” concordo’ Hermione.
Aprirono il cancelletto del cortile e infine la porta di casa.
L’ingresso era caldo e molto accogliente, e sembrava quello di una locanda.
Dopo aver fatto una breve esplorazione della casa (che si rivelo’
bellissima, anche se non era molto grande), venne il momento critico;
le coppie erano state estratte a sorte da Silente, quindi nessuno aveva
colpa. Comunque il primo urlo lo dette Hermione, che fu la prima a
salire al piano di sopra, per vedere le camere. La seconda porta a
sinistra recava la targhetta “Hermione Granger, Draco
Malfoy”.
“Io non ci dormo con il furetto! E’ escluso!” sbraito’ la riccia.
“Come se a me vada di passare due settimane con te in
camera!” rispose Draco. Poi pero’ dovettero cedere, e
salirono le scale imbronciati, trasportando i loro bauli.
Poi fu la volta di Ron, che scopri’ di avere come partner Pansy, Ginny ebbe Harry e Melanie aveva Blaise.
Il controllo della casa fu subito preso da Hermione e Melanie, che
erano le uniche a sapere come funzionava una lavatrice. Infatti
un’ora dopo, quando tutti avevano ormai disfatto i bagagli, Draco
provo’ a infilare nella lavastoviglie dei posacenere di
porcellana finissima.
“Che ne dite di un bel giretto per il paese? Sono solo le otto,
dopotutto!” propose Ginny, seduta davanti al camino del grande
salotto.
“Dimentichi il fuso orario. Sono quasi le dieci” rispose Hermione.
“Chissene. Che ne dite di un gelato?” continuo’ la rossa.
“Ma sei matta?? Gin, siamo a dicembre!” disse Harry.
“Ehi Serpeverde, perche’ non parlate?” chiese Ron girandosi a guardare i ragazzi verde-argento.
“Perche’ se parlassi ti ritroveresti con la testa in fiamme” rispose Draco.
“Non possiamo fare magie! Comunque io opterei per una
passeggiatina verso il negozietto di souvenirs qui
all’angolo!” disse Melanie.
“Okay! Prendete i cappotti, si va a esplorare!!” disse Ron.
Cosi’ i ragazzi iniziarono la loro nuova avventura che avrebbe
fatto capire loro che dopotutto Serpeverde e Grifondoro non erano
cosi’ diversi.
Hermione si sveglio’ di soprassalto nel cuore della notte,
chiedendosi come mai fosse cosi’ agitata. Poi si guardo’
intorno e vide che nel letto a fianco non c’era Lavanda Brown,
come a Hogwarts…ma Draco Malfoy!
Ci manco’ poco che alla ragazza venisse un infarto, ma poi si ricordo’ della punizione e delle coppie assegnate.
“Ma proprio a me doveva capitare il furetto??” penso’ risdraiandosi nel letto.
Ginny era al settimo cielo. Aveva come partner Harry! Il ragazzo che
amava da sei anni, e forse questa era l’occasione giusta per
potergli dimostrare quanto tenesse a lui.
Aveva avuto una fortuna sfacciata, se si pensava che i suoi amici erano tutti in coppia con dei Serpeverde!
“Eh, si’! Sono stata proprio fortunata!”
“La Parkinson!! Ma cosa avete contro di me??? Perche’
proprio la Parkinson???” questo era quello che si ripeteva Ron da
quando aveva saputo chi sarebbe stato il suo partner.
Pero’ -si’, c’era un pero’- bisognava dire che
Pansy non era male. Certo, era una Serpeverde, vanitosa, odiosa,
antipatica, cinica, meschina, tutto quello che vuoi! Ma lo era
davvero?? In fondo, non la conosceva molto bene…
“Ma sei matto, Ron?? Che cosa vai a pensare?? Dev’essere la
pasta che ti ha fatto Herm oggi a cena che ti fa pensare queste
cose!”
Gli unici che se la stavano cavando abbastanza bene, erano Blaise e
Melanie, che dopo aver fatto una passeggiata insieme ai loro amici la
sera prima, erano rimasti a parlare in camera loro.
Melanie pensava che dopotutto Hermione aveva ragione: Blaise non era affatto male, se paragonato a Malfoy e company.
Blaise dal canto suo pensava la stessa cosa su Melanie.
Infatti tempo dieci minuti di chiacchiere e i due sembravano gia’
un po’ amici…o qualcosa di piu’…
SPAZIO DELL'AUTRICE
Spero che questo chap vi sia
piaciuto! Mi dispiace se la scrittura e' piccola, ma quando l'ho
scritta nn era cosi'! Si vede ke e' un problema del computer! Cmq
provero' a ingrandirla x vedere se va meglio! E ora i ringraziamenti!
Per DumbledoreFan: Ciao!! Sono davvero felice di aver ricevuto la tua
recensione e sono contenta ke ti abbia incuriosito la mia ff! Ho letto
le tue storie e mi sono piaciute molto, xcio' e' stata una grande gioia
sapere che la mia autrice preferita abbia recensito la mia storia! Come
vedi ho messo Herm e Draco insieme, anche xke' era la mia idea sin
dall'inizio: e' anche la mia coppia preferita! Bacionissimi!
Per ninny: Grazie per il tuo commento, mi fa piacere che ti sia
piaciuta la mia storia! Cerchero' di postare spesso, nn ti preoccupare!
Baci!
Per furbacchina: Gia', Grifondoro e Serpeverde isieme e' un'idea un po'
matta! Ci saranno botte, ma non solo! Grazie infinite x la tua
recensione! Baci!
Per Seiryu: Ciao! Spero che le coppie ke ho fatto ti siano piaciute! Le
ho estratte a sorte con dei bigliettini e mi sn venute cosi'! Grazie x
il tuo commento! Baci!
Per Lucy Light: Lieta che ti piaccia la mia ff! Lo so, mi dispiace se i
caratteri sn piccoli, ma il mio computer fa quello che gli pare e
piace, e anche se li scrivo grandi vengono pubblicati minuscoli! nn so
xke'! Cmq grazie x la recensione!!! Bacioni!
Per chiarucciapuccia: che carino il tuo nick! Spero ti piacciano le coppie! Grazie x il commento!!
Grazie anche a tutte quelle ke hanno solo letto! Spero continuerete a seguirmi! Bacioni, Dream16.
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Capitolo 3 *** 3. Convivenza ***
chap3 III
3.
CONVIVENZA
Il giorno dopo, tutti erano
abbastanza di cattivo umore. Soprattutto quelli che avevano avuto come partner
un Serpeverde.
“Allora, io direi di andare a
comprare le attrezzature da sci. Che ne dite?” disse Melanie verso le dieci,
mentre tutti gli altri erano impegnati a far fuori pancakes come se quello fosse
l’ultimo giorno della loro vita.
“E dove diavolo la troviamo la
roba?” chiese Pansy sprezzante.
“Mah, non so…al reparto
surgelati del supermercato?” rispose Melanie sarcastica.
“Vendono sci al supermercato??”
chiese stupito Ron, che essendo un Purosangue non sapeva ne’ cos’era un
supermercato, ne’ dove comprare gli sci, visto che a casa sua bastava uno colpo
di bacchetta per farli apparire.
Tutti si girarono verso di lui a
guardarlo increduli.
“Ron, era sarcastico.” disse
Hermione.
“E poi ho bisogno che qualcuno
venga con me a fare la spesa. Non c’e’ niente in frigo.” riprese
Melanie.
“E come facciamo con gli sci?”
chiese Ginny.
“Hermione e gli altri andranno
al negozio qui in fondo al viale per le attrezzature e le tessere dello ski
pass. Mentre io e qualcun altro andremo a fare la spesa. Chi viene con me?”
disse Melanie.
“Ron, perche’ non vai tu?”
chiese Harry.
“Mmmmh, no. Ron non puo’ venire,
io non so quali sono le sue taglie per gli scarponi, percio' li deve provare.”
disse Ginny.
“Malfoy?” chiese Ron.
“Manco morto ci vado in un
supermercato babbano. Pansy?” rispose Draco, girandosi poi per guardare la
brunetta.
“Nooo! Dracucciolo, io voglio
stare con te!!!” piagnucolo’ la ragazza.
Draco sbuffo’. “Senti, Blaise,
perche’ non vai te?” disse rivolgendosi all’amico.
“Okay. Andiamo, Melanie?” disse
il ragazzo alzandosi e prendendo il cappotto, seguito subito dopo dalla
mora.
“Melanie, che succede?” le
chiese Ginny, prima che uscisse.
“Cosa?” chiese
Melanie.
“No, e’ che mi sembrava che
fossi…arrossita” disse Ginny.
“Io? Nooo!” e detto questo si
decise a seguire Blaise.
“Bene, Blaise. Cosa compriamo?”
chiese Melanie davanti al banco dei latticini.
“Mozzarella?” suggeri’ il
moro.
“Okay! Io adoro la mozzarella!”
disse la ragazza prendendo due confezioni di mozzarelline.
“E poi?” chiese
Blaise.
“Non so…decidi tu.”
“Okay, vediamo un po’…” disse
Blaise passando in rassegna tutti gli scaffali.
Venti minuti dopo si ritrovarono
tutti e due alla cassa, con un carrello cosi’ pieno che sembrava avessero fatto
le scorte per due mesi, invece che per due settimane.
Avevano preso uova, prosciutto
crudo, latte, burro, parmigiano, formaggi vari, pane, baguette francesi,
patatine, pasta, biscotti di tutti i tipi (visto che non sapevano i gusti dei
loro coinquilini), mortadella, marmellata, farina, miele, impasto per i
pancakes, aceto, nutella, zucchero, caffe’, cereali, sale, olio d’oliva, te’
verde, te’ alla mela, te’ al limone, te’ alla menta, un sacco di verdura e
frutta di stagione, salsa di pomodoro, salsa per il pesto, cubetti per il brodo,
salmone, alcuni alimenti surgelati, curry e altre spezie, lievito, carne varia,
succo di pera, succo di pesca, succo d’albicocca, succo d’arancia, succo di
ananas, succo di mela, riso, acqua, coca cola, pop corn, detersivi vari, tre
confezioni di candeline profumate, cinque intere confezioni di yogurt alla
frutta e crostatine varie.
“Bene, direi che abbiamo
svaligiato il negozio!” disse Blaise.
“Gia’. Manca qualcosa?”
“Che ne dici di qualcosa per
festeggiare il Capodanno?” chiese il moro.
“Ottima idea! Vieni, il reparto
vini e liquori e’ qui.”
Si trovarono davanti a decine di
bevande di ogni tipo, tanto che non sapevano minimamente quali
prendere.
“Che ne dici di…mmmh…champagne?”
disse Blaise prendendo due bottiglie.
“Si’, magari anche del
fragolino. Non l’ho mai assaggiato ma dicono che sia buono.” concordo’ la
moretta.
“Che ne dici di alcune birre e
crema di Whisky?" (Ho preso i nomi delle bevande da un libro dei vini che ho a
casa, visto che non sapevo i nomi! Infatti li ho presi a caso! ndA).
“Perfetto. Andiamo a pagare?”
disse la Grifondoro andando verso la cassa.
Al momento dell’uscita avevano
sei borse ciascuno, tanto che faticavano un sacco a portarle. Per fortuna la
casa era a pochi metri dal supermercato, e arrivati nella baita cominciarono a
sistemare il cibo in frigo e negli scaffali.
“Hermione non e’ ancora tornata.
Secondo te sta bene?” chiese Melanie.
“Si’, stara’ alla grande. Ma te
la immagini che cerca di trovare una taglia per i doposci di Draco?” chiese
ridendo Blaise.
“Speriamo vada tutto bene. Okay
che e’ Capo Scuola, ma vedersela con cinque ragazzi che si scannano tra di loro
e’ un po’ impegnativo!”
“Allora se non torna tra un’ora
l’andiamo a cercare” disse Blaise facendo i pop corn e sedendosi davanti al
fuoco del camino, mentre Melanie si sedeva accanto a lui sul divano, leggendo un
libro di Artimanzia.
“Mi scusi, vorremmo affittare
dell’attrezzatura da sci.” disse Hermione ad un uomo dietro al bancone che, per
sua immensa fortuna, parlava inglese.
“Certo! Siete voi sei?” chiese
l’uomo.
“Si’.”
“Okay, allora seguitemi.” disse
il commesso.
“‘Mione, ma siamo in otto! Non
sei! Non ci sono anche Mel e Zabini?” chiese Ron.
“Si’, ma loro verranno a
prendersele dopo le cose. Non so le loro taglie.”
Intanto erano arrivati in una
parte del negozio piena di scaffali con sci, caschi, scarponi e
doposci.
“Chi inizia per primo?” chiese
la riccia.
“Oh! Io io io!!!” saltello’
Pansy.
“Okay. Oh, a proposito, io sono
Jake! Piacere. Bene, signorina, iniziamo con gli scarponi.” disse Jake, tirando
giu’ da uno scaffale dei pesanti scarponi neri e rossi.
“Ohhh! Ma solo neri ci sono?”
chiese Pansy.
“Pansy, non rompere! Se ci sono
neri prendi quelli!” sbuffo’ Draco.
Finalmente, dopo un’ora (e
parecchi attacchi isterici da parte di Pansy) dopo, tutti e sei i ragazzi si
decisero a tornare a casa.
“Ragazzi, ce l’avete fatta
finalmente!” disse Melanie appena entrarono in soggiorno.
“Non dare la colpa a me se siamo
in ritardo! Non e’ colpa mia se qualcuno ci mette due ore per scegliere
il colore del proprio casco!” disse Hermione guardando Pansy.
“Avete fatto la spesa?” chiese
avido Ron.
“Si’, e’ tutto in
cucina.”
“Dov’e’ Blaise? Gilmore, se
l’hai avvelenato ti faccio fuori.” disse Draco a Melanie.
"E’ in camera a leggersi il mio
libro di Artimanzia.” rispose la ragazza.
"Che ne dite di
mettere da parte i cognomi e iniziare con i nomi?" chiese Ginny.
"Per me va
bene, basta che non mi chiamate "Dracucciolo". E' un nome che odio." disse
Draco.
"Non so voi, ma io mi sto annoiando. Facciamo qualcosa?" disse
Harry.
"Che proponi, Sfregiato?" chiese Draco.
"Non avevamo detto niente
cognomi e nomignoli idioti?" intervenne Ginny.
"Okay, okay."
"Avete mai
giocato a verita' o penitenza?" chiese il Prescelto.
"E' un gioco babbano?"
s'informo' Ron.
"Si'. In pratica bisogna mettersi tutti in cerchio, poi uno
di noi fa una domanda e tutti in senso orario devono rispondere. Ovviamente si
possono rifiutare di rispondere, ma la terza volta che manchi la domanda scatta
la penitenza. E' un gioco che si fa spesso alle feste." spiego' Harry.
"Okay,
giochiamo a questo vanita' e permanenza." disse Pansy.
"E' verita' e penitenza!" la corresse Hermione.
Cosi',
dopo aver recuperato Blaise, si sedettero tutti e otto in cerchio, davanti al
camino.
"Chi inizia?" chiese Ron.
"Harry. E' stato lui a decidere il
gioco." disse Ginny.
"Bene. Fatemi pensare..." comincio' Harry.
"Harry, ti
avverto, fai domande normali." disse Hermione.
"Ce l'ho! Okay, la prima
domanda e'...la vostra prima volta: con chi, quando e com'e' stato?" disse
Harry.
"HARRY!" disse Hermione.
"Dai, 'Mione! Sentiamo cos'ha da dire
Pansy, e' la prima in senso orario!" disse Ron divertito, scordandosi che dopo
avrebbe dovuto rispondere anche lui.
"Va bene. Con Theodore Nott verso la
fine del quarto anno." disse Pansy.
"E com'e' stato?" chiese
Ginny.
"Diciamo che ci sa fare..." ridacchio' Pansy.
"Tocca a me." disse
Draco. "Vediamo...Daphne Greengrass al quinto anno. Fantastica!"
"Blaise,
tocca a te." disse Hermione.
"Io? Allora...Helen O'Hair, Corvonero. Verso la
fine del quinto anno." disse. "Siamo stati insieme per due mesi, ma era una
frana!"
"Ron?" disse Melanie.
"Che c'e'?"
"Tocca a te!"
"A...a me?
Oh, gia', la domanda! Ehm...Cali' Patil all'inizio dell'anno scorso. E' andato
abbastanza bene..." disse diventando rosso.
"Cali' Patil?? Non lo sapevo!
Pensavo Hermione!" disse ridacchiando Harry.
"HARRY!!" disse Hermione
arrossendo violentemente.
"Si'. Be', comunque e' finita dopo un mese e
mezzo." continuo' il rosso.
"Melanie, e' il tuo turno." disse
Hermione.
"Oh, di gia'? Okay...mmmh...Andrew Abbott, Corvonero. Il fratello
di Hannah Abbott. Inizio sesto anno. E' stato...be'...non male." disse.
"Okay
ed ora tocca a Ginny!" disse Harry.
"Mia sorella non puo' rispondere! Non
l'ha mai fatto!" disse sicuro Ron.
"Micheal Corner all'inizio del quinto
anno. Stupendo." disse Ginny lasciando spiazzato il fratello.
"CHE COSA???
MICHEAL CORNER??? Ginny ma sei matta????" urlo' il rosso.
"Ehi, Ron, sono
abbastanza grande da decidere la mia vita amorosa!" disse Ginny
arrabbiata.
"No! Sono tuo fratello maggiore e ho il diritto di sapere queste
cose!"
"Cosa??? Ronald Weasley, tu non hai NESSUN diritto a interferire sulla
mia vita privata! Ci siamo capiti???" sbraito' Ginny.
"Okay, smettiamola.
Mancano Hermione e Harry." disse Melanie.
"Si', Hermione. Con chi e' stata la tua prima
volta?" chiese malizioso Draco.
"Calvin Lawrence, Tassorosso. Meta' dell'anno
scorso. Un fiasco totale."
"Calvin Lawrence?? Quel cretino che gioca da
Portiere nella squadra di Quidditch?" chiese Draco.
"Si'. Ci sono stata due
mesi. Poi e' finita." disse la Capo Scuola.
"Harry, tu?" chiese
Melanie.
"Cho Chang, al quinto anno. Appena abbiamo finito e' scoppiata in
lacrime invocando Cedric Diggory. Ero scioccato!"
"Noooo! La cinesina
piagnona?? Dovevi essere proprio disperato per stare con una come lei!" ghigno'
Draco.
"Ah ah. Perche', la Greengrass e' meglio?" chiese
Harry.
"Sicuramente!"
I ragazzi continuarono ad andare avanti cosi' fino
alle quattro del pomeriggio, quando a Blaise e Ron tocco' la penitenza.
Ginny
fu abbastanza perfida con il fratello, il quale non aveva fatto altro che
chiederle particolari su tutte le sue relazioni e incavolandosi ogni volta che
Ginny gli diceva di essere stata con qualcuno che a lui non piaceva (quindi in
pratica tutti).
"Allora, Ron. La tua penitenza sara' questa: esci di casa
insieme a Harry, il quale dovra' accertarsi che tu faccia la penitenza, e fai
una dichiarazione d'amore alla prima ragazza che incontri!" disse sorridendo.
Tutti scoppiarono a ridere, meno Ron, che comincio' a urlare cose come: "Ma sei
impazzita??? Ci rimetto l'orgoglio se lo faccio!!!".
Poi pero' dovette farlo,
portandosi dietro Harry.
"Blaise, tu dovrai andare nella casa accanto,
bussare, e quando ti aprono devi cantargli "Jingle Bells" improvvisando anche un
balletto!" disse Draco.
"Ah, ah, ah. Divertente, Draco."
"Non sto
scherzando! Fila!" disse il biondino portando di peso il suo amico alla porta
della baita. "E guai a te se non lo fai! Lo verremo a sapere!" disse ridendo
Pansy.
Cinque minuti dopo i due condannati rientrarono in casa.
Ron era
sotto shock perche' la ragazza a cui aveva fatto la dichiarazione gli aveva
detto che si sarebbe messa volentieri con lui, se non fosse stata gia'
fidanzata.
Blaise invece torno' con un cesto pieno di caramelle, e quando i
suoi amici gli chiesero cos'era successo aveva detto che gli aveva aperto una
signora anziana, che aveva creduto che fosse uno di quei ragazzi che fanno gli
spettacolini di Natale in cambio di un piccolo cesto di leccornie. Percio'
quando il moro ebbe finito di danzare e cantare "Jingle Bells" la signora gli
aveva regalato le caramella come ricompensa.
Passarono il resto del
pomeriggio a ridere e scherzare, come se fossero stati tutti Grifonforo o tutti
Serpeverde.
Infine si coricarono tutti, aspettando (chi con impazienza e chi
un po' meno) il giorno seguente, quando sarebbero andati a
sciare.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti!!! Spero che questo nuovo chap vi sia
piaciuto! E' un po' lunghetto, ma mi e' venuto cosi'! Spero non vi sembri troppo
noioso, ma sono solo i primi capitoli, dove imparano tutti a conoscersi meglio.
Infatti nei prossimi chap ci saranno molte sorprese!
Per DumbledoreFan:
Ciaooo!!! Quanto sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo scorso!! Hai
visto che ho messo Herm con Draco?? Non avrei mai potuto mettere Draco con
Ginny, non la sopporto proprio quella coppia! Sono cosi' felice che ti piaccia
la mia ff! Bacioni!
Per Seiryu: Ciao!! Lo so che ad alcune persone nn
piace la coppia D/H, ma la storia mi e' venuta cosi'! Cmq grazie x il commento!
Sono contenta che ti piaccia la mia storia! Baci!
Per Lucy Light: Ma
ciaooo!!! Davvero era bellissimo il chap scorso?? Mi fa davvero piacere
saperlo!!! Cmq nemmeno a me piacciono molto le ginny/harry, ma senno' dove li
mettevo?? Spero continuerai a seguirmi! Bacioni!
Per Kiraliel: Ciao!
Grazie per il commento! Nn ti preoccupare,
forse nascera' qualcosa tra Herm e Draco...ma bisogna aspettare i
prossimi capitoli! Baci!
Grazie x aver seguito i primi tre capitoli della
mia storia! Spero sia di vostro gradimento! Continuate a commentare, mi
raccomando! Baci8, Dream16.
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Capitolo 4 *** AVVISO ***
attenzione
ATTENZIONE:
Ciao! Devo dirvi che purtroppo devo partire per il mare oggi alle due e
non potro' postare fino a domenica :(! Comunque non dovete
preoccuparvi, perche' al ritorno postero' molti nuovi chappy (spero!) e
vi prometto che ci saranno moltissime sorprese, a partire da una
conoscenza che Ron fara' nel quarto capitolo...ma non vi anticipo
nulla! Grazie a tutte quelle che hanno commentato il terzo chap! Un
grazie speciale a Lucy Light e DumbledoreFan, che mi lasciano sempre
magnifiche recensioni!
Non dimenticate che ci saranno molte
sorprese, ma purtroppo dovrete aspettare fino a lunedi'! Un bacione a
tutte le persone che leggono e recensiscono! Grazie di cuore, Dream16.
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Capitolo 5 *** 4. Sciare? Devo proprio? ***
chap4
4. Sciare? Devo proprio?
“Ragazzi,
mi raccomando, NON dividiamoci e restiamo SEMPRE insieme, o ci
perderemo.” raccomando’ Hermione mentre salivano la strada
che li avrebbe portati all’ovovia per le piste.
“Ehi vi sbrigate? Siamo arrivati all’ovocomesichiama!” disse Draco chiamando gli altri.
“Ovovia!” lo corresse Hermione.
“Saputella…” disse Draco a denti stretti.
“Rompipalle…” disse a sua volta la Capo Scuola, sempre a denti stretti.
Poi, inaspettatamente, si misero tutti e due a ridere, facendo girare il resto dei ragazzi, che li fissarono stupiti.
“Dracucciolino! Amorino, perche’ ridi?” chiese Pansy.
“Nien…niente!” disse Draco tra le risate.
“Herm,
quando hai finito di spanciarti dalle risate con Malfoy, che ne dici di
aiutarci a capire come diamine si fa a passare tra queste
sbarre?” chiese Ron, cercando di far alzare la sbarra
d’acciaio per andare all’ovovia.
“Ron, devi
far passare dentro a questa fessura la tessera dello ski pass che hai
al collo.” gli spiego’ Harry, mostrandogli come si faceva.
Una volta recuperata una cabina, cominciarono a salire verso le piste.
Finalmente dopo
un quarto d’ora arrivarono alle piste. Inutile dire che le
possibilita’ che uscissero tutti indenni alla fine della giornata
erano meno dello 0,000000001%!
“Ehi,
Lenticchia, hai il tuo sci sul mio! Levalo se non vuoi fare un
capitombolo di cinque metri!” disse Draco a Ron.
“Coraggio, bambini, fate i bravi che dopo la mamma vi da’ i dolcetti!” fece Hermione con la voce in falsetto.
“Ah, ah,
ah. Divertente, Herm! E poi non dare la colpa a me! E’ questo
furetto che si lamenta per ogni co…MA SEI IMPAZZITO???”
urlo’ Ron, al quale Draco aveva infilato una palla di neve nel
colletto della tuta da sci.
“Ooops, non volevo!” ghigno’ il biondo divertito.
“Fa un freddo cane!!!” disse Ron cercando di scrollarsi la neve che gli stava entrando anche nelle mutande.
“Basta ragazzi!! Vi comportate come se aveste cinque anni!” disse Ginny.
“Bene, ora che abbiamo finito di fare i pazzi, che ne dite di cominciare la discesa?” suggeri’ Harry.
“Dracucciolo!!” trillo’ Pansy.
Il ragazzo sbuffo’ sonoramente. “Che c’e’?”
“Che succede se cado?”
“Ti rialzi.”
“E se mi faccio male?”
“Ti attacchi.”
“Uh, Dracucciolo! Non dovresti trattare cosi’ la tua amata!” ridacchio’ Ron.
“Okay,
statemi bene a sentire” comincio’ Hermione. “Non ho
nessunissima voglia di starmene qui implata in mezzo alla pista solo
perche’ Pansy ha paura di cadere, percio’
MUOVIAMOCI!” disse.
“Va bene, va bene. Facciamo che chi arriva ultimo alla fine della pista cucina la cena?” disse Melanie.
“Non ci conviene. Metti che arriva Ron per ultimo, allora rischi l’avvelenamento!” disse Ginny divertita.
“Ah ah ah. Guarda che so cucinare meglio di te!” ribatte’ Ron.
“Se
se… Non ti ricordi di quella volta che ti sei offerto di
preparare il budino al cioccolato e ci si e’ afflosciato nel
piatto??” domando’ Ginny.
“E’ stato un incidente! Avevo sbagliato le dosi!” disse Ron.
“Ragazzi
basta! Io voglio sciare e se voi non volete…be’, ve ne
tornate a casa!” disse esasperata Hermione.
Finalmente dieci
minuti dopo riuscirono a posizionarsi in fila dietro Hermione (che era
quella che se la cavava meglio nello sci) per iniziare la discesa.
“Okay, seguite me e se qualcuno rimane indietro noi lo aspartame alla fine della pista.” disse.
Comincio’
a scendere e tutto ando’ alla grande fino a meta’ pista, ma
si sa, non bisogna mai cantare vittoria troppo presto…
“Lenticchia
muoviti! Stai andando a una velocita’ esasperante! Ti superano
anche i bambini di tre anni!!” disse Draco. Infatti lui e Ron
distavano di almeno cinque metri dal resto del gruppo.
“Non rompere, Malfoy! Se hai cosi’ tanta fretta perche’ non mi superi??” ribatte’ il rosso.
“Draco, Ron, vi muovete??” urlo’ Ginny, la quale stava gia’ in fondo alla pista.
“Ginny,
non romp…AAAAAAAAHHHH!!!!” Incomincio’ Ron, che
pero’ fece gli ultimi metri capitombolando.
“Chi mi ha spinto?” disse non appena si fu rialzato.
“Io no…” rispose Draco.
“Sbrigatevi che dobbiamo fare la fila per la seggiovia!” disse Melanie.
“Seggio-che?” chiese Draco.
“Lascia perdere. Comunque muovetevi.” disse Hermione.
Dopo due minuti la fila fini’ e gli otto ragazzi poterono finalmente prendere la seggiovia.
Per qualche miracolo, riuscirono a prenderla tutti senza intoppi, a parte il fatto che Ron era finito con Draco.
“Ma…Malfoy…” balbetto’ il grifone.
“Che vuoi?”
“Co…cos’e’ quella montagnetta?”
“La fine della seggiovia.”
“Dra…Draco, come faccio a scendere?” gli chiese Ron ormai in preda al panico.
“Ti dai una spintarella e scendi.”
“Ma c’e’ la sbarra!” disse il rosso.
Draco sospiro’. Poi, a meno di quattro metri dalla fine della seggiovia, also’ la sbarra d’acciaio.
“CHE HAI FATTO???” urlo’ Ron.
“Ho tolto la sbarra, Lenticchia!”
“Ma cosi’ cadiamo!”
“Ma ci sei
o ci fai??? Va be’, te la do io la spinta.” e detto questo
mise una mano sulla schiena di Ron e gli dette una leggera spinta,
cosi’ che poterono finalmente arrivare in cima alla pista.
“Ce l’avete fatta, finalmente!” disse Blaise.
“Pensavamo foste caduti dalla seggiovia!” gli fece eco Harry.
“Oh,
Dracucciopuccio! Ho avuto cosi’ tanta pura che ti fossi fatto
male!” squitti’ Pansy, attaccandosi prontamente al braccio
del biondino.
“Com’e’ che ora “Dracucciolino” non va piu’ bene?” chiese ridendo Ginny.
“Gia’, Pansy. Ti sarei grato se la smettessi di chiamarmi con nomi idioti!” disse Draco.
“Okay, okay. Come vuoi!” acconsenti’ Pansy.
Un’ora e parecchie cadute dopo, si fermarono tutti in una baita-ristorante per pranzare.
Dopo che ebbero
ordinato il menu, una ragazza dai lunghi capelli castano chiaro e gli
occhi azzurri si avvicino’ al loro tavolo con un sorriso.
“Scusa, ma
tu non sei quello che ieri mi aveva fatto la dichiarazione?”
chiese rivolgendosi a Ron, che si strozzo’ con la coca.
“Ehm…si’” disse non appena ebbe finito di tossire. “Ma era una penitenza!” continuo’.
“Oh,
capisco!” disse la ragazza. “Comunque io sono Caroline
Tourmont, piacere.” fece lei allungando la mano.
“Francese?” chiese Harry.
“Per meta’. Mia madre e’ inglese, mio padre e’ nato a Parigi.” rispose Caroline.
“Perche’ non ti siedi qui con noi?” suggeri’ Hermione.
“Volentieri, grazie!”
“Allora…sei qui in vacanza?” chiese Melanie.
“Si’. Vivete a Londra, vero?”
“Si’. Tu pure?” disse Hermione.
“Purtroppo
mio padre lavora in Francia, percio’ viviamo li’. Anche se
mi piacerebbe molto vivere a Londra.”
“A che scuola vai?” chiese Ginny.
“Ehm…Oh,
guardate, arriva il pranzo!” disse in fretta Caroline, vedendo il
cameriere che stava portando loro il cibo.
“Dov’e’ il tuo fidanzato?” chiese Harry.
“Oh, ci siamo lasciati ieri.” disse Caroline.
Ron si ristrozzo’ con un pezzo di carne. “Oh, mi…ehm…dispiace!” disse.
“Non ti
preoccupare, era un mezzo matto! Meno male che abita in Germania, o me
lo sarei ritrovato pure a casa!” rise.
Due ore dopo salutarono Caroline e si avviarono verso casa.
Una volta in salotto accesero il camino, e dopo aver bevuto un po’ di te’, si misero a chiacchierare.
“Salve, ragazzi!” disse una voce profonda e bonaria.
“Chi…chi c’e’??” chiese Ron guardandosi intorno.
“No, Ron, e’ il professor Silente! E’ nel camino!” disse Blaise.
“Salve,
professore!” lo saluto’ Harry, sporgendosi verso il camino,
dove la testa del loro preside stava parlando.
“Harry, come va?”
“Bene! Oggi siamo andati a sciare!” disse il Prescelto.
“Perfetto! Ehm…signorina Gilmore?” disse il preside.
“Si’, professore?” chiese Melanie avvicinandosi.
“Volevo
dirle che puo’ tornare a Hogwarts. Vede, il signor Gazza ha detto
che non era coinvolta nel litigio tra la signorina Granger e la
signorina Parkinson. Percio’ la punizione le verra’
tolta!”
“Oh, ma io mi stavo divertendo!” si lamento’ la bruna.
“Mi
dispiace, ma e’ stato deciso cosi’. Le consiglio di fare la
valigia: tra poco dovrebbe arrivare un gufo con la Passaporta che la
riportera’ a scuola.” disse Silente.
“Oh, okay. Arrivederci.” fece Melanie.
Il preside scomparve dal camino in una nuvola di scintille scarlatte.
“Mel, ci dispiace!” disse Hermione.
“Si’. Ma vedrai che ti divertirai a Hogwarts!” aggiunse Ginny.
“Ehi, il gufo!” disse Blaise indicando la finestra.
“E’
con la Passaporta.” disse Harry aprendo la finestra e facendo
entrare il volatile, che reggeva un barattolo vuoto.
Quindici minuti dopo, Melanie era davanti al caminetto con accanto la valigia e la Passaporta.
“Ciao, ci vediamo tra tredici giorni!” disse Hermione abbracciando l’amica.
Dopo aver salutato tutti, prese il barattolo e dopo aver contato fino a tre, scomparve.
“Be’, uno in meno non fa un gran danno!” disse Ron sbadigliando.
“RON! Sei l’essere piu’ menefreghista che abbia mai visto!” disse Ginny.
“Stavo scherzando!”
“Ma sotto sotto ha ragione! La partenza di Mel non ci impedira’ di divertirci!” disse Harry.
“Certo che voi maschi avete proprio tatto, eh?” disse Hermione sarcastica.
“Che ci vuoi fare, siamo fatti cosi’!” disse Ron.
E tutto fini’ in una fragorosa risata.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Salve salve salve!!!
Allora...dopo un soggiorno al mare di quattro giorni, Dram16 e'
tornata!! (Noooo, ma nn potevi restartene al mare?? ndTutti)
(CATTIVI!!!!ndA).
Spero ke qst chappy vi sia piaciuto! E' un po' corto, ma mi e' venuto cosi'! Sapete, a volte l'ispirazione manca!!
Cmq qui vediamo che entra in scena una nuova ragazza: Caroline
Tourmont! Chi sara'?? Solo una francesina in Austria per le vacanze...o
qualcos'altro??? Ehh, mi disp ma dovrete aspettare i prossimi chap x
saperlo!
Riguardo alla partenza di Melanie...be', e' ke nn sapevo davvero ke
farle fare! Non mi sembrava tanto un bel personaggio, xcio' l'ho
rispedito a Hogwarts! Ma se volete farlo tornare...be', basta ke me lo
dite! Cmq io penso ke stia meglio a Hogwarts!
Ringrazio tantissimo: DumbledoreFan, RebelHalloweenJack, CissyMalfoy, Lucy Light, Coccinella, Seiryu e MelettaDolce!
Grazie ragazze!!! Siete voi ke mi date la forza di continuare!!! Vi
prometto ke ci saranno molte sorprese...a partire dal prossimo chap!!!
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Capitolo 6 *** 5.Il Piano ***
chap5
5. Il PIANO
“Ginny, non e’ che mi
potresti aiutare a tirar fuori la roba dalla lavatrice?” chiese
Hermione due giorni dopo la partenza di Melanie.
“Ehm…veramente stavo giocando a scacchi con…”
“Ho capito, ho capito. La tua
cotta per Harry viene prima di ogni altra cosa vedo.”
sospiro’ la riccia, che da quando era partita la sua migliore
amica faceva sempre piu’ fatica a mantenere la casa.
Stava giusto aprendo lo sportello della lavatrice, quando vide quello che c’era dentro…
“CHI DIAVOLO HA MESSO LO ZERBINO D’INGRESSO NELLA LAVATRICE???” urlo’.
Tutti gli abitanti della casa
accorsero per vedere cosa era successo. Be’, non era proprio un
bello spettacolo: lo zerbino, essendo marrone scuro, aveva stinto, e
ora tutte le magliette bianche erano diventate a chiazze color
cioccolato.
“Nooo! La mia maglietta di cotone!!” piagnucolo’ Ron.
“Perche’ si porta il cotone in montagna non si sa…” bisbiglio’ Ginny.
“Okay, ora mi spiegate…chi
e’ stato di una stupidita’ cosi’ abissale a mettere
questo dannatissimo tappetino marrone in un bucato di soli bianchi!”
ripete’ la Capo Scuola, ormai in preda ad un attacco isterico. Se
c’era una cosa che Hermione Jane Granger odiava, era non avere
risposte.
“Ehm…supponiamo che sia stato io…che faresti?” disse Draco.
“Che cosa???? Come ti e’
venuto in mente di fare il bucato quando non sai nemmeno apparecchiare
senza rompere un piatto???” disse la riccia.
“Su ragazzi! Non e’ mica
una tragedia! Basta un Incantesimo di Pulizia e le magliette torneranno
normali!” disse Blaise.
“E’ questione di
principio, Blaise! Da quando e’ partita Melanie -Merlino solo sa
perche’ Silente l’ha fatta tornare- e’ diventato
complicato pulire, cucinare e riordinare la casa, perche’ nessuno
di voi ci ha mai aiutate! E anche quando provate a farlo, combinate
sempre disastri! Vedi Draco!”
“Suvvia Herm! Non dirmi che impazzisci per cosi’ poco…” ridacchio’ una voce alle loro spalle.
Tutti si girarono come un sol uomo. Davanti al camino c’era Melanie, che si scrollava la cenere di dosso, sorridente.
“Melanie!!! Oh mio Dio quanto sono contenta di vederti!!” disse Hermione correndole incontro e abbracciandola.
“Che bello Mel! Siamo di nuovo tutti insieme!” sorrise Ginny.
“Come hai fatto a convincere Silente a tornare?” chiese Ron.
“Oh, be’…diciamo
che ha capito che sarei stata meglio qui con voi, percio’
stamattina mi ha chiamata e mi ha detto che potevo tornare!”
spiego’.
“E’ fantastico! Sentite,
che ne dite di andare a pattinare? Dovrebbe esserci una pista qui
vicino.” suggeri’ Harry.
“Bella idea! Su, andiamo!” disse Pansy.
E cosi’ venti minuti dopo erano
tutti davanti a una piazzetta, che gli abitanti del paese trasformava
in una pista di pattinaggio sul ghiaccio ogni anno.
“Ehm…io non so pattinare…” disse Draco.
“Non ti preoccupare, ti insegna Herm!” disse Melanie.
“Si’ ti insegn…Cosa hai detto??” fece Hermione.
Melanie sospiro’. Poi prese l’amica per mano e la porto’ lontano dal gruppo.
“Herm, guarda che e’ inutile fare la finta tonta con me…” le disse.
“Di cosa parli?” chiese confusa Hermione.
“Del fatto che ti piace Draco!” rispose la brunetta come se fosse ovvio.
Hermione spalanco’ gli occhi.
“Cooosa??? A me piace Malfoy??” disse incredula.
“Oh, si’!”
“Tu sei pazza…” disse con assoluta convinzione la Capo Scuola.
“Vedremo…Comunque scommetto che accettera’ di prendere lezioni da te!”
“Solo perche’ nessun altro gliele vuole dare!” ribatte’ la riccia.
“Non ne sarei cosi’
sicura…” disse Melanie indicando Pansy che cercava di
trascinare Draco sul ghiaccio.
Hermione sospiro’.
“E va bene, gli insegnero’ io. Pero’ questo non significa che mi piaccia!” aggiunse.
“Se se…”
“Cosa vorresti insinuare???” sibilo’ minacciosa la grifoncina.
“Chi disprezza compra, cara mia!” e detto questo torno’ dagli altri.
“Malfoy! Ehi, MALFOY! Muoviti
se vuoi imparare a pattinare decentemente entro queste due
settimane!” grido’ entrando in pista al biondino, che si
stacco’ felice da Pansy e la raggiunse.
“Bene. Direi che possiamo iniziare con i principi base.” disse con aria professionale.
“Cioe’?” domando’ Draco.
“Cioe’ rimanere in piedi senza rompersi l’osso del collo.”
“Ah, ah ah.” fece il Serpeverde sarcastico.
“Senti, facciamo cosi’.
Tu stai fermo qui, e io faccio il giro della piazza, cosi’ vedi
come bisogna muoversi. Okay?”
“Okay.”
Hermione si stacco’ dalla
ringhiera che circondava la piazzetta ghiacciata, e inizio’ a
pattinare elegantemente per tutto il diametro della pista.
Poco dopo torno’ da Draco, finendo la sua esibizione con una graziosa giravolta.
“Dove hai imparato a pattinare?” chiese il biondino.
“I miei genitori mi portavano
ogni anno in montagna, e nel paesino dove andavamo c’era una
pista di pattinaggio. Ho imparato li’.” spiego’ lei.
“Bene, credo di aver capito come bisogna muoversi. Quello che non ho capito e’ come non cadere.” disse Draco.
“Devi bilanciare il peso del
corpo. Mai troppo indietro, o si rischia di scivolare. Devi stare con
il busto leggermente piegato in avanti.” gli disse Hermione. Poi
gli fece appoggiare un braccio intorno alle sue spalle, mentre lei ne
metteva uno sulle sue, per sorreggerlo.
“Ora ti dai una piccola
spintarella. Segui me e non aver paura di cadere; ti sorreggo
io.” disse con la voce piu’ gentile che avesse mai
riservato a Draco Malfoy.
All’inizio i tentativi di Draco
ebbero scarso successo, ma dopo mezz’ora, con l’aiuto di
Hermione, riusci’ a fare dei piccoli pezzi da solo. Almeno fino a
che…
“Ooops, scusa, Granger!” disse aiutandola ad alzarsi, visto che l’aveva praticamente travolta.
E fu proprio mentre le tendeva la mano per aiutarla, che i loro occhi si incontrarono.
Rimasero cosi’ a guardarsi finche’ qualcuno non interruppe il contatto.
“Ma avete visto che ore sono??? Non mi ero accorta che fosse cosi’ buio! Torniamo a casa!” disse Ginny.
Hermione e Draco, entrambi rossi in viso, si rialzarono e seguirono gli altri.
Tutti e due speravano immensamente
che nessuno dei loro amici li avesse visti. Ma qualcuno
c’era…e una volta in camera ne parlo’ con il suo
compagno.
“Ehi Blaise?” disse Melanie sedendosi sul letto.
“Si’?”
“Hai notato come si guardavano Herm e Draco?”
“Vuoi dire come Draco guardava Hermione?”
“In che senso?” chiese Melanie.
“Nel senso che ormai l’hanno capito tutti che a Draco piace Hermione!” rispose sorridendo il moretto.
“Davvero??”
“Ma si’! E’ solo
che e’ troppo scemo per capirlo! E’…come si dice?
“Innamorato ma non sa di esserlo”!”
“Credo che anche per Herm sia cosi’.”
“E allora che facciamo?”
Melanie ci penso’ un po’ su.
“Secondo te cosa succederebbe se loro due si trovassero per caso da soli, in una situazione…come dire…pericolosa?” chiese.
Blaise la guardo’ per un minuto buono.
“Melanie, sei un genio!” le disse.
“Io direi di mettere in atto il
piano domani. Andremo ancora a sciare, e un signore tre giorni fa mi ha
detto che vicino al boschetto c’e’ una baita
abbandonata…”
“E noi dovremmo chiuderli dentro?” chiese Blaise.
“Esatto. Ma mica per tutta la notte!”
“Spero proprio di no…Ti
immagini se per qualche motivo rimanessero chiusi li’ e non
riuscissero ad uscire?”
“Non essere pessimista! Andra’ tutto bene!” rispose Melanie.
“Allora possiamo dare inizio al piano!” disse Blaise tendendo la mano.
“Diamo inizio al piano!” ripete’ sorridendo Melanie, stringendogliela.
SPAZIO DELL’AUTRICE
Ciaooo!! Eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Come vedete ho deciso di far tornare Melanie! Senno' il nostro Blaise chi lo consolava??
Eheh...e ora che succedera' quando Mel e Blaise metteranno in atto il
loro piano? Per saperlo, non rimane che leggere il prossimo chap, ke
spero postero' presto!
Grazie a: Saretta4ever e Lucy Light, e un grazie speciale a DumbledoreFan, x la sua magnifica recensione!
Un bacio a tutte!
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Capitolo 7 *** 6. Dispersi ***
chap6
6. DISPERSI
“Giornata perfetta per sciare, eh?” disse Melanie guardando fuori dalla finestra della sua camera.
Erano le cinque e mezza, e ovviamente
Blaise dormiva, ma questo non avrebbe impedito a Melanie di calmare
l’eccitazione, perche’ quello sarebbe stato il giorno in
cui il suo grande piano sarebbe stato messo in atto.
Visto che Blaise non dava cenno di
tornare nel mondo reale, la brunetta gli si avvicino’ e gli
strappo’ letteralmente via le coperte.
“Sveglia dormiglione!!! Questo
e’ il grande giorno in cui Herm e Draco scopriranno di essere
fatti l’uno per l’altra! Con il nostro aiuto,
s’intende.” gli disse fiondandosi in bagno per prepararsi.
Blaise, che allo “sveglia
dormiglione” era balzato a sedere sul letto, si stropiccio’
gli occhi e disse assonnato: “Ma che bisogno c’era di
svegliarmi alle cinque e mezza?”
“Ti rifarai stasera! Ora
vestiti, dobbiamo incominciare il nostro piano gia’ qui in
casa!” rispose lei uscendo dal bagno.
Quando furono tutti e due pronti,
bussarono alla porta della camera di Hermione e Draco, e non ricevendo
alcun suono in risposta, decisero di entrare.
I due letti erano tenuti separati da
un comodino, che stava nel mezzo. Melanie lancio’ uno sguardo
d’intesa a Blaise e con il suo aiuto spostarono il comodino,
cosi’ che niente impedisse ai due letti di essere uniti.
Okay, Melanie aveva una mente
pervertita quando si trattava di mettere insieme due persone, e le sue
idee erano sempre un po’ strane…ma quei due erano
cosi’ carini insieme! Non ce la faceva proprio ad aspettare che
si dichiarassero senza un aiuto (e poi non era nemmeno detto che si
dichiarassero!).
Dopo aver unito i letti facendo
attenzione a non svegliare nessuno dei due, se ne andarono in punta dei
piedi in cucina, per iniziare la colazione.
“Cosa faranno quando
scopriranno che hanno dormito insieme?” chiese Blaise
riempiendosi un bicchiere di succo d’arancia.
“Sicuramente Hermione
dira’ che c’e’ una spiegazione logica, sai
com’e’ fatta.” rispose Melanie.
“Che spiegazione logica
c’e’ quando hai dormito accanto a una persona con cui non
volevi dormire?” disse il Serpeverde.
“Mah, non lo so. Ma Herm
fara’ di tutto per cercarne una. Dira’…non
so…che e’ sonnambula e cose cosi’!”
Dopo quindici minuti, Blaise si alzo’ da tavola.
“Sono le sei e un quarto. Io vado a vedere se si sono scannati.” disse avviandosi verso le scale.
Cinque minuti dopo scese di corsa, con una macchina fotografica magica in mano.
“Melanie, devi venire a
vederli, sono uno spettacolo fantastico!” disse prendendola per
mano e trascinandola nella camera dei due ragazzi.
La scena che si prospetto’ davanti agli occhi di Melanie era davvero fantastica! Surreale, certo, ma fantastica!
Draco, che nel sonno doveva essere
rotolato verso Hermione, aveva la testa della ragazza appoggiata sul
suo petto, i suoi ricci sfioravano appena il mento del biondino e la
mano di lei era leggermente premuta sul suo petto.
Melanie senti’ un clic
alla sua destra, si giro’ e vide che Blaise stava scattando foto
all’impazzata. La moretta sorrise, e lanciando un ultimo sguardo
alla sua migliore amica e a Draco, usci’ dalla camera.
“Blaise, ma secondo te se ne sono accorti?” gli chiese la ragazza una volta in salotto.
“No. Draco ha un sonno pesantissimo. Non lo sveglieresti nemmeno a cannonate.”
“Anche Hermione ha il sonno
pesante. Speriamo non si ammazzino quando scopriranno che hanno dormito
insieme!” disse Melanie.
Hermione apri’ lentamente gli
occhi. Con la vista ancora annebbiata dal sonno, si accorse che
qualcosa, o meglio, qualcuno, le stava completamente addosso.
Alzo’ piano la testa e vide che stava completamente appiccicata a Draco Malfoy!
“Cosa diavolo ci faccio appiccicata a Draco?!?!?” si disse la riccia.
Penso’ di spostarsi, ma vide che era sul bordo del letto: un movimento affrettato e sarebbe caduta!
Decise di stare ferma e far finta di
dormire, e fu allora che si accorse di una cosa terribile: la coperta
durante il sonno, le era quasi completamente caduta, cosi’ da
lasciarla scoperta fino alle ginocchia. Il vero problema, era che la
sua camicia da notte era quasi completamente trasparente!
“Ma…come diavolo ci sono arrivata nel suo letto??? Io non sono sonnambula!” penso’ di nuovo.
In quel momento, Draco apri’
piano gli occhi. Hermione per fortuna fece in tempo a chiudere i suoi,
facendo finta di dormire.
Draco senti’ un leggero
solletico sul mento. Guardo’ in basso, e vide che Hermione
dormiva attacata a lui! Prima di scostarsi di scatto, pero’, fece
in tempo a vedere che Hermione era davvero bella quando dormiva, e
anche quando era sveglia non era mica male!
Comunque si scosto’ veloce, e la ragazza, che non si aspettava quel movimento brusco, casco’ giu’ dal letto.
“Ahi! Che male!” esclamo’ rialzandosi. Nel farlo vide che Draco la stava guardando con curiosita’.
“Ehm, Granger?” disse.
“Si’?”
“Potrei sapere cosa ci facevi nel mio letto?”
La Capo Scuola si guardo’ intorno, e il suo sguardo si poso’ sui due letti uniti.
“Qualcuno ha unito i letti!” disse.
“Che co…” ma si blocco’ di colpo vedendo che stava seduto in pratica su un letto a due piazze.
Si guardarono. Poi si fiondarono insieme fuori dalla camera.
Arrivati in salotto videro i loro amici seduti comodamente sul divano a leggersi un libro.
“Oh, ciao ragazzi. Dormito bene?” li saluto’ il moro appena li vide.
“Non fate i finti tonti! Siete stati voi due a unire i nostri letti!” urlo’ Hermione.
“Noi???” Melanie e Blaise spalancarono gli occhi con aria innocente.
“Si puo’ sapere chi e’ che urla in questa maniera alle otto?” chiese Ginny scendendo insieme a Harry.
“Oh, niente Gin. Lascia stare.” disse Hermione.
“Malfoy, Pansy dice che se
continuate ad urlare cosi’ le si rovina il sonno di
bellezza…” disse Ron con una smorfia, comparendo anche lui
dalla scala.
“Che facciamo oggi?” chiese Harry.
“Sciamo ancora, no?” dissero con un sorriso Blaise e Melanie.
Cosi’ un’ora dopo erano di nuovo sulle piste.
“Mmmmmh…siete sicuri che non comincera’ a nevicare?” chiese Hermione guardando il cielo scuro.
“Ma che dici, Herm!” disse Ginny.
“Okay, iniziamo con una piccola discesa su questa pista blu, dopo passiamo a quella rossa, va bene?” disse Hermione.
“Perfetto.” dissero tutti.
“Allora…Ginny dietro di me, poi Mel, Blaise, Ron, Harry, Draco e Pansy.” ordino’ la riccia.
“No no no, Herm! Oggi la faccio
io la fila! Harry e’ il primo, poi Pansy, Ginny, Ron, Blaise, io,
tu e Draco!” la corresse Melanie.
La Capo Scuola alzo’ le spalle.
Verso meta’ discesa, Hermione
si fermo’ di botto, facendo andare Draco a sbattere contro di
lei. Solo che persero tutti e due l’equilibrio, cadendo
l’uno sull’altra e rotolando sulla neve per parecchi metri.
“Ehi, Malfoy, mi stai
schiacciando! Levati!” disse Hermione con la guancia che le si
stava ridurrendo in un ghiacciolo, visto che era caduta a faccia in
giu’ sulla neve.
“Come se fosse facile con questi maledetti sci!” ribatte’ lui.
“Malfoy, sto gelando!”
In quel momento si giro’ di scatto, finendo a pancia in su, e ritrovandosi a meno di un centimetro dalle labbra di Draco.
Rimasero cosi’, a guardarsi negli occhi, per secondi che parvero interminabili…
“Mio Dio…certo che e’ bello…ma
cosa stai dicendo, Herm! Il freddo deve avermi spappolato il cervello!
Malfoy non e’ bello! E’…di
piu’…COSAAAA???” penso’ la bella grifoncina.
Si stavano ancora guardando…
“Non mi ero mai accorto di
quanto fosse bella la Granger…” si ritrovo’ a
pensare il biondino, dandosi dell’idiota subito dopo.
E tutti e due sentivano di provare
sentimenti che mai avrebbero creduto di poter provare…o almeno,
non tra di loro…
Una sensazione magnifica che partiva
dalla punta dei piedi e passava per tutto il corpo, facendoti battere
forte il cuore…
“Pero’…non riesco a distogliere lo sguardo da quegli occhi di ghiaccio…”
“Pero’…non riesco a distogliere lo sguardo da quegli occhi di cioccolato…”
Solo dopo minuti, che sembrarono ore, Hermione riusci’ a rompere quel silenzio piu’ che imbarazzante.
“Ehm…io…hai il
gomito sul mio stomaco…” sussurro’ la ragazza senza
fiato per il peso di Draco.
“Oh…oh, si’, certo…scusa.” disse lui rialzandosi.
Si guardarono intorno. Senza
essersene accorti, erano finiti fuori pista. Alla loro destra
c’era un boschetto di pini, e proprio li’ vicino, si
scorgeva una piccola baita.
In quel momento, delicati e leggeri
fiocchi di neve cominciarono a scendere giu’ dal cielo, ma quella
che sembrava una nevicata come le altre, si trasformo’ in pochi
secondi in una piccola bufera.
“Credo ci convenga entrare
nella baita! Non credo durera’ per molto questa nevicata, ma
e’ meglio essere riparati!” urlo’ Hermione per farsi
sentire al di sopra del vento.
Il Serpeverde annui’, si tolsero gli sci per portarli in spalla e cominciarono a camminare verso la piccola casetta.
Ad un tratto, la ragazza
inciampo’ in una radice che spuntava dalla neve e per non cadere
si aggrappo’ a Draco, che cadde anche lui.
“Mi dispiace!” urlo’ lei, sempre per non essere sovrastata dal vento.
“Non importa. Ti fa male da qualche parte?” urlo’ lui in risposta.
“Credo…la caviglia…penso si sia slogata, come minimo…” disse lei.
Il biondo poso’ gli sci a terra
e aiuto’ la grifoncina ad alzarsi. Vedendo che difficilmente si
reggeva in piedi, la prese in braccio.
“No…non importa! Ce la
faccio ad arrivare alla casetta…sono solo pochi metri!” si
affretto’ a dire Hermione.
“Non dire cretinate. Hai la
caviglia slogata e non riusciresti a fare nemmeno un metro senza
romperti anche l’altra! E smettila di agitarti, senno’ non
riesco a portarti!” ribatte’ lui irritato.
“Ma…e gli sci?” chiese lei.
“Li torneremo a prendere quando la tempesta sara’ finita…”
Con molto sforzo, riuscirono a
raggiungere la baita, e una volta dentro, il ragazzo
l’adagio’ delicatamente su una poltrona imbottita che si
trovava in mezzo alla stanza.
Evidentemente non era proprio
abbandonata. Doveva essere una di quelle casette dove si riuniscono gli
allievi con i maestri di sci tutte le mattine, visto che c’erano
una brandina, una cucinetta a gas, un paio di coperte pesanti e due
poltrone.
“Come va?” chiese indicando la caviglia.
“Molto meglio, grazie.”
“Hai idea di quando finira’ questa bufera?”
“No. Non ci resta che aspettare…” rispose Hermione.
“E allora aspettiamo…” sussurro’ Draco sedendosi sull’altra poltrona.
Nello stesso ristorante dove avevano
incontrato Caroline Tourmont, Blaise e Melanie stavano facendo un buco
nel parquet per quanto camminavano avanti e indietro.
Tutti gli sciatori si erano rifugiati
li’ appena prima dell’inizio della bufera, e ora la radio
della locanda era sintonizzata sul canale meteo.
“Bufera
in corso sulla pista nord-ovest del Tirolo, a due chilometri da
Seefeld. Centinaia di sciatori sono bloccati nelle locande, ma per
fortuna nessun disperso. I grafici ci informano che la bufera
durera’ tra le due e le tre ore, e vi preghiamo di non uscire
assolutamente nella tempesta. Il rischio e’ di congelare, viste
le temperature al di sotto dei 5 gradi. Daremo notizie ogni
mezz’ora. Raccomandiamo ancora di non uscire…” stava dicendo il metereologo alla radio.
“Oh mio Dio! E’ colpa mia, e’ colpa mia!” mormoro’ Melanie.
“Colpa tua? Di cosa?” chiese stupito Ron.
“Herm e Draco erano dietro di
me…ero io che dovevo controllarli! E ora sono li’ fuori,
dispersi nella tempesta!” le lacrime cominciavano a solcarle le
guance.
“Mel, non dire neanche per
sogno che e’ colpa tua! Tu non c’entri niente! E poi vedrai
che stanno bene…” cerco’ di consolarla Harry.
“Si’, sono sicura che Draco si prendera’ cura di Hermione. Non ti devi preoccupare.” disse piano Pansy.
“Ma…scusa, tu non eri innamorata di lui??” chiese stupito Harry.
“Io? No! Voglio dire…lo
sono stata fino al quarto anno…ma ora e’ solo un
amico…” rispose lei.
“E tutti quei “Dracucciolino, vieni qui amorino!”?” s’informo’ Ron.
“Oh, ma quella e’ tutta
scena! In fondo, gli voglio molto bene, e con lui mi viene spesso da
fare l’oca, non so perche’…” disse Pansy.
“Wow, Pansy, tu mi sorprendi!” sorrise Harry.
Ginny, dal canto suo, stava prendendo mentalmente nota di strangolare Pansy non appena le sarebbe stato possibile.
La radio parti’ di nuovo: “Attenzione:
sono stati trovati due paia di sci non lontano dalla pista numero 16,
da qui raggiungibile con la seggiovia. I nostri elicotteri stanno
attualmente setacciando la zona per cercare gli eventuali
dispersi…”
Dopo quella notizia Melanie scoppio’ letteralmente in lacrime.
“Sono loro! Noi siamo qui al
caldo e riparati mentre loro sono dispersi chissa’ dove, in
questa tempesta!” singhiozzo’.
Blaise le si avvicino’ cautamente e le mise con dolcezza un braccio intorno alle spalle.
“Stanno bene…ne sono
sicuro…stanno bene…” le sussurro’ piano
all’orecchio. E Melanie, dopo un ultimo piccolo singhiozzo, si
calmo’.
SPAZIO DELL'AUTRICE:
Ciaoo!
Okay, lo so che avevo detto che avrei scritto della baita in questo
capitolo, ma ieri, quando l'ho scritto, mi e' venuto in mente lo
scherzo dei letti, e se aggiungevo anche quello che succedeva nella
baita il chap mi veniva lungo un chilometro! Cmq nn vi preoccupate,
postero' presto il prossimo capitolo!
Spero che questo vi sia piaciuto e che non lo abbiate trovato troppo noioso...
Grazie a:
Lucy Light: Grazie x la tua recensione! Non ti preoccupare, anche se
pensera' solo a Draco, la casa non ne risentira'! Insomme, e' sempre
Hermione, no? Grazie ancora, baci!
DumbledoreFan: Ma ciaooo! Non so cm mi sia venuta in mente la scena
della lavatrice, ma ti posso dire che hai ragione riguardo al fatto che
Draco lo ha fatto per farla arrabbiare! Spero ti sia piaciuto qst chap
e spero di aggiornare presto il prossimo, dove scopriremo cosa faranno
Draco e Herm nella baita... Un bacio enorme!
Sigh...solo due hanno recensito...xo' la recensione di DumbledoreFan
vale x dieci! Xke' con le sue recensioni mi fa sempre sorridere!
E mi fa davvero piacere che la mia scrittrice preferita recensisca i
miei chap!
Un bacio a tutte!
|
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Capitolo 8 *** 7. Nella Baita ***
chap7
7. NELLA BAITA
“Malfoy?” sussurro’ Hermione.
“Mmmh?”
“Come staranno gli altri?”
“Bene, non ti preoccupare.” rispose lui.
Hermione era seduta sulla brandina,
con la caviglia che le si stava gonfiando a vista d’occhio, e
loro non potevano fare magie per farla guarire.
“Secondo me ci vorrebbe del ghiaccio.” disse Draco indicando la caviglia.
“Si’, ma non credo sia una buona idea uscire con questa bufera.” rispose lei.
Draco sospiro’. “Senti,
quella caviglia ha raggiunto le dimensioni della tua coscia,
percio’, se vuoi evitare di passare il resto di questa vacanza a
letto con un’infezione, ti conviene lasciarmi andare a prendere
un po’ di quel ghiaccio che si e’ formato sul pino di
fronte la casa.” disse.
“No. Non se ne parla assolutamente! Tu non ci vai la fuori in mezzo al gelo!” ribatte’ lei.
“Tanto non puoi fare nulla per fermarmi…” disse Draco avviandosi alla porta.
“Ehi, Malfoy…dove vai??
Torna qui! Immediatamente!” urlo’ Hermione, ma il biondino
era gia’ uscito in mezzo alla tormenta.
Passo’ un minuto. Ne passarono due. E Draco ancora non rientrava.
La ragazza comincio’ a torcersi le mani, diventando sempre piu’ nervosa ogni secondo che passava.
Ormai erano dieci minuti che non si vedeva, e il pino dove c’era il ghiaccio distava pochi passi.
“Ma dov’e’??” mormoro’ preoccupata.
Il guaio era che non poteva nemmeno alzarsi, visto che appena muoveva la caviglia le faceva un male cane.
“Oddio…oddio…perche’ non torna?…”
Guardo’ l’orologio che aveva al polso; era da quasi quindici minuti che non tornava…
“Oh mio Dio…io…se
non torna e’ tutta colpa mia! Non potevo stare attenta invece di
inciampare in quella radice? Oddio, e se muore? No! Non ci devo proprio
pensare! Ma dov’e’? Dov’e’?” disse
cercando di mettersi piu’ comoda sulla branda.
“Draco mi dispiace…mi dispiace tanto…ma ti prego, torna!”
“Wow, Granger, non sapevo ti preoccupassi cosi’ tanto per me…” disse una voce divertita dietro di lei.
Hermione si giro’ di scatto e
Draco era li’, appoggiato al muro, mentre in mano aveva del
ghiaccio che aveva reso resistente al caldo con un incantesimo,
cosi’ che non si sciogliesse.
“Malfoy! Cosa diavolo…ma…non eri disperso nella bufera??” disse lei stupita e arrabbiata.
“Si’…fino a un
quarto d’ora fa. Veramente sono dieci minuti che ti sto guardando
mentre preghi che stia bene…” disse ridendo.
“Tu! Brutto idiota! Mi hai
fatto preoccupare da morire!! Io ero qui a sperare che tu tornassi,
mentre tu eri dietro di me! A proposito, come sei entrato?”
chiese poi Hermione.
“C’e’ una porticina sul retro.”
“Sei un insulso menefreghista!
Stavo quasi morendo dalla preoccupazione! Mi hai fatto passare venti
minuti d’inferno! Venti minuti! Ti rendi conto, idiota???”
ormai la ragazza era furiosa.
“Hermione, calmati, per l’amor del cielo! Era solo uno stupido scherzo!” cerco’ di sdrammatizzare lui.
Il fatto che l’avesse chiamata
per nome, pero’, non sembro’ sortire alcun effetto calmante
su di lei. Anzi…
“E cosi’ ora mi chiami
per nome, eh? Bene, vedo che sei bravo a incantare le persone! Ma con
me non funziona, capito?? Funzionera’ con la tua cara Pansy, ma
non con me!” sbraito’.
“Senti, ora mi stai a
sentire!” disse Draco con tono fermo. “Sono uscito per
procurarti del ghiaccio, e l’ho fatto per te, non per me! E
invece di ringraziarmi o chesso’ io, mi urli addosso come una
pazza, perche’ ti ho fatto un favore! Un favore,
Granger! E ora se non ti dispiace, tieniti questo ghiaccio e non
rompere piu’!” fini’ di dire, porgendole i cubetti
incantati.
Hermione prese il ghiaccio e se lo
poso’ sulla caviglia dolorante. La sensazione fu subito di enorme
sollievo, ma era ancora arrabbiata con Draco per quello stupido
scherzo.
“Vedi se mi preoccupo ancora per te la prossima volta…” penso’ amareggiata.
Passarono dieci minuti nel piu’
completo silenzio. Ormai erano in quella baita da quasi un’ora, e
la bufera non dava cenno di voler smettere.
Hermione non ce la faceva piu’
a restare in silenzio senza far niente. Sposto’ lo sguardo dalla
sua caviglia a Draco, che stava seduto sulla poltrona a qualche metro
da lei, e sembrava completamente preso ad osservare la tempesta fuori
dalla finestra.
Aveva i capelli leggermente
spettinati, e su alcune ciocche biondissime vi erano ancora
intrappolati dei piccoli fiocchi di neve, che miracolosamente non si
erano sciolti.
Il viso, dai lineamenti delicati, era
concentrato sulla finestra, e quegli occhi azzurro-grigi perennemente
freddi, brillavano ora di una luce completamente nuova, e parevano
emanare un po’ di calore, nonostante stesse guardando una bufera
in corso.
Visto cosi’, sembrava proprio un angelo, ma chi lo conosceva bene sapeva che non lo era affatto.
“Granger, perche’ mi fissi?” disse d’un tratto senza voltarsi.
Hermione arrossi’ violentemente.
“Io…non stavo fissando te…guardavo…la finestra.” menti’.
“Si’, certo…”
“Hai deciso di farmi saltare i nervi?” chiese lei cominciando a scaldarsi.
“Diciamo che e’ il mio passatempo preferito, ultimamente…” ghigno’.
“Non so proprio come fa Blaise a sopportarti! Dev’essere un santo!” disse lei a denti stretti.
“Si’, non posso darti torto, e’ un santo.”
“Ma si puo’ sapere che ti ho fatto??”
“Ehi, calma! Secondo me dovresti dormire di piu’!”
“Io…dormire di piu’?? Ma cosa dici??” domando’ scandalizzata.
“Sembri una pazza isterica.” ridacchio’ Draco.
“Io??? E poi tu sei un sadico!
Ma dico, mi hai fatto prendere un colpo quando non ti ho visto
ricomparire dopo quasi mezz’ora!” urlo’ Hermione.
Draco fece un respiro profondo, probabilmente per calmarsi.
“Okay, Granger. La vuoi mettere
cosi’? Vuoi passare il resto di queste vacanze a odiarmi e a
litigare con me? Bene, perche’ quando ho capito che sarei dovuto
stare in camera con te, mi sono rassegnato e mi sono promesso di
comportarmi meglio con te e i tuoi amichetti in queste due settimane!
Ma evidentemente tu non sei cosi’ bendisposta! Voi Grifondoro,
con questa mania del fatto che i Serpeverde sono degli stupidi bulli,
antipatici, cattivi e tutte quelle cretinate! Non credo di aver mai
conosciuto uno di voi bendisposto nei nostri confronti!”
dichiaro’ con rabbia sempre piu’ crescente.
“Io si’…” mormoro’ Hermione.
“Scusa? E chi?”
“Melanie non pensa che voi siate neri come vi si dipinge. Ed e’ molto bendisposta nei vostri confronti.”
“Bene, almeno qualcuno di intelligente c’e’ tra di voi…” ribatte’ lui.
“Nemmeno io voglio litigare con
te, ma mi pare che tu non faccia nessuno sforzo per contribuire!”
disse la grifoncina.
“Ah, no? Hai presente
stamattina, quando abbiamo trovato i letti uniti e ci siamo accorti che
avevamo dormito insieme?” chiese girandosi a guardarla negli
occhi.
“Si’.”
“Be’, diciamo che avrei
dovuto buttarti giu’ dal letto a calci e tempestarti di insulti,
ma non l’ho fatto! Vuoi sapere perche’?”
“Sorprendimi…” disse sarcastica Hermione.
Draco la guardo’ per qualche secondo.
“Lascia stare, non capiresti comunque…” sussurro’ tristemente.
“Oh, certo! Fa come ti pare, Malfoy!” sbotto’ arrabbiata.
I minuti passavano con lentezza
esasperante, e Hermione e Draco smisero di parlarsi. Draco era troppo
frustrato per quella nuova sensazione che s’impadroniva di lui
ogni volta che guardava Hermione, e lei, dal canto suo, non riusciva a
spiegarsi come mai si era preoccupata cosi’ tanto quando Draco
non era tornato dalla bufera.
Il ragazzo prese un profondo respiro, poi si ando’ a sedere accanto alla Grifondoro.
“Granger?” disse piano.
“Cosa?”
Il Serpeverde rimase in silenzio per qualche istante.
“Allora?” lo incito’ Hermione.
“Scusa…” disse socchiudendo gli occhi.
“Co…come?” sbarro’ gli occhi.
“Ho detto scusa. E non fare
quella faccia stupita, non mi sembra che ti abbia detto
“sposami”!” replico’ un po’ acido.
“Scusa te…non mi sarei dovuta arrabbiare cosi’ tanto.”
“Riesci ad alzarti?” le chiese il Principe delle Serpi, indicandole la gamba.
“Ci provo…”
Hermione provo’ ad alzarsi, cercando di non appoggiarsi troppo
sulla caviglia, ma dopo nemmeno un passo, le gambe le cedettero
(probabilmente perche’ si erano addormentate, visto che stava
nella stessa posizione da un’ora) e stava per finire lunga
distesa sul parquet, se Draco non l’avesse afferrata prontamente
per un braccio, facendo’ cosi’ incontrare di nuovo quei due
occhi, di ghiaccio e di cioccolato.
Rimasero cosi’, senza muoversi…
“Okay, Herm, stai calma! Non pensare a quanto e’ bello in questo momento, resta lucida!” si disse Hermione.
“Bene, sono a meno di un
centimetro dalle labbra di Hermione Granger e questo non dovrebbe farmi
alcun effetto. Infatti ora mi scansero’, e faro’ come se
non fosse successo niente. Okay, spostati Draco. Ho detto spostati.
Maledizione, perche’ ho questo enorme bisogno di baciarla?
Cavolo, Draco, spostati!” penso’ il biondo.
E fu li’, in quella fredda
baita di montagna, che Draco mando’ a quel paese tutti i suoi
pregiudizi su Hermione Granger e, senza neanche accorgersene,
poso’ dolcemente le labbra sulle sue, prima in un bacio casto,
che poi divenne via via sempre piu’ passionale.
Hermione, dopo il primo momento di
sorpresa, rispose al bacio e allaccio’ le sue braccia attorno al
collo del biondo, e socchiuse piano le labbra, permettendo alla lingua
di Draco di scontrarsi con la sua.
Solo due minuti dopo, Draco si
stacco’ piano, per l’evidente bisogno di ossigeno, e
guardo’ la ragazza per qualche secondo, prima di scansarsi
bruscamente.
“Draco…” comincio’ Hermione.
“Hermione, io…mi dispiace, non so cosa mi sia preso! Non…volevo…” la interruppe lui.
“Oh.” riusci’
soltanto a dire. Capi’ che quello che era successo era stato uno
sbaglio, e che non si sarebbe mai piu’ ripetuto. Ma sapeva che
mentre Draco la baciava, sentiva dentro di lei emozioni che non avrebbe
mai creduto di provare. Un misto di gioia infinita e paura…ma
paura di cosa? Nemmeno lei lo sapeva.
In quel momento fuori dalla porta della baita qualcuno busso’.
Draco scatto in piedi e disse: “Chi e’?”
“Non vi preoccupate, siamo della guardia di montagna, siamo venuti a soccorrervi.” disse una voce.
Draco apri’ la porta e si
trovo’ davanti quattro uomini abbastanza corpulenti, e guardando
dietro di loro, si accorse che la bufera era finita.
“Come mai la signorina non si alza?” chiese un altro uomo accennando a Hermione.
“Ha una caviglia rotta.”
Con l’aiuto degli uomini,
misero Hermione su un gatto delle nevi, per trasportarla fino
all’ovovia e di li’ lasciarli ai loro amici.
“Ma allora stanno bene?” chiese Hermione.
“Si’, cara. Sono stati
portati all’ovovia insieme agli altri sciatori. Ma due di loro
erano proprio disperati,si vedeva!” disse l’uomo che aveva
bussato alla porta della baita.
“Chi erano?” chiese Draco.
“Oh, non so i nomi, ma una la
chiamavano Mel, e l’altro era un ragazzo davvero molto carino,
con i capelli corvini e gli occhi blu…”
“Blaise e Melanie…” mormoro’ Hermione.
“Oh, a proposito, io sono Alex, e questi sono Jake, Mark e Steven.” si presento’ l’uomo.
Dieci minuti dopo arrivarono
all’ovovia e appena entrarono, scorsero subito i loro amici. Non
fecero in tempo a dire o fare niente, che Melanie e Blaise li stavano
abbracciando come se temessero che sarebbero scappati da un momento
all’altro.
“Dio, quanto sono contento di
vedervi!” disse Blaise abbracciando l’amico, che
ricambio’ l’abbraccio.
“Herm! Oh, Herm, ero
preoccupata da morire!! Ma che ti e’ successo?? Sembra che tu
abbia visto un Dissennatore!” commento’ Melanie vedendo la
faccia della sua migliore amica.
“Niente, ti spiego a casa…” disse Hermione.
Poi alla ragazza fasciarono la
caviglia, e alcuni infermieri dell’ovovia dissero che era una
semplicissima storta, e non capirono come mai si fosse gonfiata
cosi’ tanto.
“Domani riuscira’ di nuovo a camminare bene, signorina.” disse uno degli infermieri.
Arrivati a casa, contenti che tutto
fosse finito bene, Hermione venne portata in camera sua da Melanie, che
rimase con lei per aiutarla. E per farsi raccontare cos’era
successo esattamente nella baita con Draco, visto che non la convinceva
proprio quella faccia del tipo
Ho-Appena-Avuto-Un-Incontro-Ravvicinato-Con-Un-Dissennatore.
Nello stesso momento, Blaise stava nella sua camera a parlare con Draco.
“Allora, Dracucciolo…che
e’ successo nella baita?” gli chiese a bruciapelo dopo
averlo fatto accomodare sul suo letto, mentre lui si sedeva su quello
di Melanie.
“Nulla, che vuoi che abbia fatto?” rispose in fretta il biondino.
“Non m’inganni, Draco!”
“Ti giuro che non e’ successo niente!”
“Certo…allora com’e’ che hai l’aria cosi’ sconvolta?” chiese sorridendo Blaise.
“Sconvolta come?”
“Mah, non so…Hai
presente quella volta in cui quella ragazzina di Tassorosso del secondo
anno ti e’ corsa incontro durante la colazione in Sala Grande e
ti ha urlato “Draco Malfoy ti amoooo!!!
Sposamiiii!!!!”?”
“Si’…”
“Ecco, quella faccia!” rispose il suo migliore amico.
“Blaise, stammi a sentire: in quella baita non e’ succasso niente di niente! Hai capito?”
“Si’…ma non ti credo!”
“E anche se fosse successo qualcosa, non te lo direi!” aggiunse.
“Dimmelo.”
“No.”
“Dimmelo.”
“Scordatelo.”
“Dimmelo.”
“Leggi il labiale, Blaise: NO!”
“Okay, allora appena torniamo a Hogwarts vado da Luna Lovegood e le dico che fai sogni sconci su di lei.”
“Non e’ vero, e non lo
faresti!” disse Draco, comunque preoccupato, perche’ quando
Blaise ci si metteva, era capace di tutto.
“Non rischiare e dimmelo!” continuo’ Blaise.
“No!”
“Okay, sono sicuro che Luna apprezzera’…”
“Okay! Ho baciato Hermione
Granger ma non sapevo quello che stavo facendo, pertanto non
succedera’ piu’!” gli disse arrabbiato.
“Ah-ah! Io lo sapevo!!!!” urlo’ trionfante il bel amoretto.
“Cosa??”
Due camere piu’ in la’…
“Dai, Herm, cosa e’ successo?” chiese Melanie per la milionesima volta.
“Se prometti di non dirlo a nessuno…”
“Giuro sui calzini natalizi di Silente!” esclamo’ la brunetta.
Hermione alzo’ un sopracciglio.
“Okay, era un raptus momentaneo…allora, dimmi…” disse la Grifondoro.
“Ehm…ho baciato Draco.
Be’, veramente e’ stato lui a iniziare, ma so che non
voleva. E’ stato uno sbaglio e non si ripetera’
piu’.” disse la riccia un po’ triste. Non voleva
ammettere che per lei quel bacio aveva significato qualcosa per lei.
“Come non si ripetera’ piu’?” chiese sconcertata la sua migliore amica.
“Esatto. Nessuno di noi lo voleva veramente.”
“Si’, certo…senti,
io vado a dormire. Buonanotte Herm.” e con un sorrisino
sottisfatto usci’ dalla camera.
Nel corridoio incontro’ Draco, che aveva la stessa espressione di Hermione.
“Ciao Draco. ’Notte.” lo saluto’ lei.
“Buonanotte Melanie. Oh, ti
avviso: Blaise ha uno dei suoi momenti da psicopatico fuori di zucca,
percio’ stai attenta.” le disse.
“Okay. Buonanotte ancora.”
“A te.”
Entro’ nella sua stanza, ma
dopo nemmeno due passi venne abbracciata da Blaise, che le mormorava
cose come “Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo
fatta!”.
Melanie cerco’ di contenere
l’emozione che l’aveva invasa quando aveva sentito il
profumo di vaniglia di Blaise.
“Co…cosa abbiamo fatto?” domando’.
“Okay, forse non sono ancora
pronti a dichiararsi, ma si sono baciati! E’ gia’ un
inizio!” esclamo’ felice lui.
“Cos…oh, gia’! Si’, credo proprio che ce l’abbiamo fatta!” ripete’.
“Ora e’ meglio andare a dormire. Buonanotte, Mel.” disse infilandosi a letto.
“Notte Blaise.” gli rispose lei spegnendo la luce.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ehila'!
Allora, questo e' senza dubbio il capitolo piu' lungo che abbia mai
scritto finora, ma non riuscivo piu' a fermarmi! Le idee mi venivano in
mente ad ogni riga, e infatti e' stato molto difficile metterle per
iscritto. Proprio per questo non sono sicura che questo chap sia venuto
abbastanza decente...
Spero comunque che vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi!
Per DumbledoreFan: Ma tesoro! Ogni tua recensione mi commuove! Sei
sempre cosi' gentile!!! Spero ti sia piaciuto anche il settimo chappy!
Grazie infinite!!! T.v.b.!
Per Crilli: Mi fa piacere che tu abbia trovato divertente la mia FF!
Purtroppo a me le Harry/Hermione non piacciono proprio! Come a te non
piacciono le Draco/Hermione! Mi dispiace, comunque posso dirti solo che
Ginny non si mettera' con Harry...
Per La Vero: Grazie x la tua recensione!! Spero che qst chap ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Baci!
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Capitolo 9 *** 8. Gelosie ***
chap8
8. GELOSIE
Erano passati due giorni
dall’avventura della baita. Era il 23 dicembre, e tutti erano
eccitati per l’imminente arrivo della Vigilia di Natale.
Solo un biondino e una brunetta non
sembravano condividere la gioia natalizia dei loro amici, e il motivo
vero e proprio lo sapevano solo Melanie e Blaise, che facevano di tutto
per farli riappacificare.
Infatti Draco e Hermione non si
parlavano. Non solo, non era raro che si mandassero a quel paese per
ogni minima sciocchezza. Anche se piu’ che altro era Hermione
quella che attaccava brighe.
E il fatto che dormivano in camera insieme non aiutava di certo!
Per sciogliere un po’ la
barriera di ghiaccio che si era creata tra i loro migliori amici,
Blaise e Melanie decisero di portare tutti gli abitanti della casa in
un ristorante poco lontano per una tranquilla serata.
“Melanie, non mi va!” disse Hermione scocciata, mentre si sedeva accanto all’amica al tavolo del ristorante.
“Ma dai! E poi, se hai il muso lungo, non puoi costringere noi a stare a casa a far niente!”
“Infatti! Mel ha ragione!” disse Ron guadagnandosi un’occhiataccia dalla riccia.
Draco se ne stava in silenzio,
apparentemente concentrato sul suo menu’, ma non si stava
perdendo una parola della conversazione.
“Io…non mi sento in vena di divertirmi in questo momento!” ripete’ Hermione.
“Ma perche’? Siamo in vacanza!” chiese Harry.
“Sono…sono stanca…” borbotto’.
Dieci minuti dopo un ragazzo della loro eta’ si avvicino’ al tavolo per prendere le ordinazioni.
“E per la signorina?” chiese alla fine guardando Hermione con un sorriso smagliante.
“Credo che prendero’ una cotoletta, grazie.”
Il ragazzo sorrise di nuovo e prese appunti.
“Wow, Herm! Quel ragazzo ti stava mangiando con gli occhi!” ridacchio’ Ginny.
“Infatti non era male…” ammise la riccia.
“Secondo me alla fine della cena ti chiede di uscire!” disse la rossa.
Infatti un’ora e mezza dopo,
quando tutti si stavano alzando dal tavolo per una passeggiata, il
cameriere si avvicino’ al gruppo.
“Scusate, vi dispiace se vi
faccio compagnia? Conosco un bar che fa dell’ottima cioccolata
calda. Vi accompagno? Mi siete simpatici!” disse guardando ogni
tanto Hermione.
Che sfacciato! pensarono nello stesso istante Blaise e Melanie.
Fuori dal locale, il ragazzo, che si
presento’ come Francesco, attacco’ a parlare allegramente,
sempre senza staccare gli occhi di dosso dalla giovane Capo Scuola.
“Sapete, io vivo a Manchester,
ma vengo qui ogni anno, anche perche’ ho un lavoro invernale come
cameriere. Mia madre e’ di origine italiane, sapete? Viene dalla
Toscana!” disse quasi senza respirare.
Fece cenno ai ragazzi di entrare in
un bel baretto dove su tutti gli scaffali erano poggiate barrette di
cioccolata di ogni tipo.
“Scusami, mi sfugge il tuo nome…” disse gentile il cameriere alla riccia.
“Hermione.”
Dopo aver ordinato nove cioccolate, si sedettero in un tavolino a parte.
“Allora, Hermione…sei di Londra, vero?”
“Si’.”
“Fantastica citta’! Mi piacerebbe poterci vivere!”
“Gia’, e’ una citta’ molto interessante…”
“E dimmi, sei fidanzata?” chiese con un velo di malizia nella voce.
Hermione arrossi’ ma scosse la testa.
“Ma come! Una ragazza bella e
simpatica come te non ha il ragazzo?? Devo dedurre che i tuoi amichetti
qui presenti necessitano di un paio di occhiali!”
Se Francesco fosse stato la tazza di Draco, in quel momento sarebbe finita in mille pezzi sul pavimento.
Alle dieci finalmente si avviarono
verso casa, con un’Hermione il cui buon umore era tornato, e un
Draco che guardava in cagnesco tutti i ragazzi per strada.
Ormai nemmeno lui avrebbe potuto
negare che Hermione gli era indifferente. L’enorme bisogno di
ridurre Francesco in un budino parlava da se.
“Be’, io sono stanca. Vado a letto, ragazzi.” disse Melanie una volta in casa.
“Notte, Mel.” la salutarono tutti.
A poco a poco, il salone si svuoto’ e tutti andarono a dormire.
“Blaise, stiamo facendo un
casino!” sispiro’ Melanie fissando le travi del soffitto
della sua stanza, non del tutto immersa nell’oscurita’ per
via delle luci della piazza che filtravano dalla finestra.
“In che senso?” chiese il moro girandosi a guardarla con quei suoi magnifici occhi color cobalto.
“Herm e Draco non si parlano.
E’ da due giorni che va avanti questa storia. Forse abbiamo fatto
male a cercare di metterli insieme. Forse non sono fatti l’uno
per l’altra…” disse la bruna.
“Sai cosa ho letto una volta su un libro?” chiese Blaise.
Melanie scosse la testa.
“Non lasciare che la paura di sbagliare ti impedisca di portare a termine le tue scelte.
Ergo, anche se forse stiamo fallendo in questo momento, cio’ non
significa che in futuro le cose non possano migliorare.” disse il
Serpeverde.
La ragazza rimase in silenzio per qualche minuto, poi gli disse:
“Sai, non avrei pensato che un Serpeverde potesse essere cosi’ simpatico!”
“Ah, ma lo sai che in
realta’ il Cappello Parlante era indeciso tra Serpeverde e
Corvonero? Solo che io volevo stare con Draco, che e’ il mio
migliore amico, cosi’ decise per la Casa verde-argento. E tutto
sommato sono piu’ Serpeverde che Corvonero.” rivelo’
il moro.
“Da…davvero?”
chiese stupita Melanie, senza poter nascondere un brivido di freddo. Il
piumone era stato lavato quella mattina, e non si era ancora asciugato
del tutto, e in piu’ aveva lasciato tutto il pomeriggio la
finestra aperta ed era entrata un bel po’ di aria fresca.
“Hai freddo?” chiese preoccupato Blaise.
“No, non tanto.” menti’ la brunetta, mentre finiva la frase con un piccolo starnuto.
Blaise si alzo’ e gli sfioro’ il piumino.
“Ma e’ umido! Come fai a non congelare?” le chiese.
Melanie si strinse nelle spalle, dopo l’ennesimo starnuto.
“Ehi, ho un’idea. Perche’ non dormi nel mio letto? Cosi’ evitiamo una polmonite!” propose il moro.
La ragazza spalanco’ gli occhi,
poi annui’ piano e si levo’ la coperta di dosso,
fiondandosi nel letto del suo compagno.
Il letto era ancora tiepido, e si rannicchio’ in posizione fetale per stare piu’ calda.
“Hai ancora freddo?” chiese Blaise stendendosi accanto a lei.
“Un po’…”
Il ragazzo l’avvicino’ a
se per farla stare calda, e mentre lei poggiava la testa sul suo petto,
lui le poso’ un leggero bacio sulla testa.
“Notte, Mel.”
“Notte, Blaise.”
E si addormentarono.
Nella camera di fronte, un biondino
era seduto sul bordo del suo letto, aspettando pazientemente che la sua
compagna di stanza si degnasse di lasciargli il bagno.
Finalmente Hermione ricomparve con addosso una vestaglia pesante.
“Era ora! Ma hai idea di quanto ho aspettato? Venti minuti!” disse Draco.
“Sono una ragazza! Questo significa che ho diritto a stare in bagno quanto mi pare e piace!” rispose lei.
“Oh, certo! Dovevi farti bella per Francesco, no?” chiese sprezzante il Serpeverde.
“Scusa?” sgrano’ gli occhi.
“Non fare la finta tonta, Granger! Non ti levava gli occhi di dosso!”
“Sei geloso, Malfoy??” chiese ridendo la Capo Scuola.
“Mi prendi per cretino?? Geloso di cosa? Di un deficente che ti sbava dietro?”
“Be’, si da il caso che
quando mi ha detto che ero bella e che vi sarebbero serviti un paio di
occhiali, c’e’ mancato poco che la tua tazza si frantumasse
per quanto la stringevi!” disse Hermione.
“Che fai, mi controlli?”
“Smettila di comportarti da
stupido una buona volta! E io che credevo che fossi cambiato da quella
sera nella baita!”
“Scusa? E perche’ dovrei essere cambiato?” chiese acido Draco.
“Perche’ mi sei andato a
prendere il ghiaccio per la caviglia, perche’ dopo che abbiamo
litigato mi hai chiesto scusa e perche’…” Hermione
s’interruppe. Stava per dire “e perche’ mi hai baciato”, ma si fermo’ in tempo.
“Credevo che avessi capito che
i Malfoy non chiedono scusa senza avere secondi fini…” le
rispose Draco ghignando.
“E quali sarebbero?”
Il biondo rimase in silenzio per un po’. Non aveva avuto secondi fini, in realta’.
Le aveva portato il ghiaccio
perche’ era preoccupato per lei. Le aveva chiesto scusa
perche’ gli dispiaceva di averla fatta spaventare per quello
scherzo, e l’aveva baciata perche’…be’,
nemmeno lui lo sapeva veramente…
“E comunque, a te che te ne importa se un ragazzo mi fa dei complimenti?” ritorno’ all’attacco Hermione.
“Oh, a me niente. Se vuoi fare l’oca con un cretino vanitoso come quello, sono affari tuoi…”
“Ti detesto, Malfoy!” sbotto’ la ragazza.
“Anche io, Granger.” rispose calmo Draco. Ma nel dire quelle parole senti’ un groppo in gola.
Si giro’ dall’altra parte, e non si accorse della lacrima solitaria che rigava il viso di Hermione.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Scusate il ritardo, ma
ho avuto una vacanza inaspettata! Questo chap e' un po' cortino,
ma non potevo mettere anche quello che succedeva la Vigilia, altrimenti
mi veniva lunghissimo! Finalmente Blaise e Melanie si stanno dando una
mossa, ma almeno nn sono come Draco e Herm, che ci mettono secoli per
capire di essere innamorati persi.
Infatti
si capisce da come e' geloso Draco quando Franceso fa tutti quei
complimenti ad Hermione! Non vi preoccupate, non manchera' molto prima
che Herm e Draco aprano gli occhi e capiscano di piacersi... Spero ke
questo chap vi sia piaciuto, l'unica cosa che mi dispiace e' che ricevo
sempre tre recensioni! Ma e' proprio cosi' poco interessante la mia
storia, ke nessuno vuole lasciare un commentino?? Purtroppo
DumbledoreFan, ke mi lascia sempre bellissime recensioni, manchera' per
tre settimane, e dovro' fare a meno dei suoi commenti :'(...
Ringrazio
comunque tantissimo Lucy Light e La Vero, che hanno sempre recensito. E
DumbledoreFan per la sua ultima recensione! Un bacione, e spero di
ricevere qualche piccola recensione in piu'! Dream16.
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Capitolo 10 *** 9. La Vigilia: tra confessioni e litigi... ***
chap9.2
9. LA VIGILIA: TRA CONFESSIONI E
LITIGI
Melanie apri’ lentamente gli occhi verdi e sbatte’ le
palpebre un paio di volte, per mettere a fuoco la stanza.
Fuori nevicava.
Grossi fiocchi di neve scendevano da cielo grigiastro e si posavano dolcemente
sul davanzale e sul suolo candido del cortile.
La ragazza si
stiracchio’, ma nel farlo si accorse che c’era qualcuno oltre a lei nel letto.
Si giro’ e vide Blaise profondamente addormentato, con alcune ciocche corvine
che gl’incorniciavano il viso dolce, e le labbra incurvate in un leggero
sorriso, come se stesse sognando qualcosa di bello…
Il primo pensiero
della brunetta fu di sorpresa, nel trovarsi nello stesso letto del Serpeverde,
ma poi si ricordo’ della sera precedente e sorrise.
Rimase a guardarlo
per dieci minuti buoni, quando una voce un po’ assonnata le chiese: “Ti diverti
tanto a guardarmi mentre dormo?”.
Blaise aveva aperto gli occhi e la stava fissando
divertito.
La Grifondoro arrossi’ vistosamente.
“Io…cioe’…scusa…non
volevo…”
“Guarda che sto scherzando! Da quanto tempo sei
sveglia?” chiese rizzandosi a sedere sul letto.
“Un quarto d’ora…”
disse squadrandolo. “Ma non hai freddo in maglietta e pantaloncini?” chiese poi
stupita.
“No. E poi c’eri tu stanotte…sai che emani un sacco
di calore?”
“Grazie per avermi fatta dormire con te. Stavo
gelando nel mio letto.” lo ringrazio’ Melanie.
“Figurati…Ehi, ma
oggi non e’ il 24?” chiese Blaise.
“Cos…Oh, gia’! E’ la Vigilia!!” disse allegra la
brunetta alzandosi e correndo fuori dalla camera, ancora in pigiama.
“Aspetta, non
dovremmo aspettare gli altri, prima?” le chiese il moro raggiungendola in
salotto, dove era stato fatto comparire un bellissimo albero di
natale.
“Silente…” disse Melanie guardando
l’albero.
“Quando apriamo i regali?” richiese Blaise.
“Di solito io li
apro la sera del 24. Percio’ ho ancora una giornata per finire i miei acquisti.”
rispose la ragazza.
“Ritardataria…” mormoro’ Blaise divertito.
“Oh, siete gia’
svegli?” chiese una voce un po’ assonnata dietro di loro.
Hermione stava
scendendo le scale con gli occhi un po’ gonfi e rossi, e Melanie si domando’ se
avesse pianto.
“Ciao Herm! Ma che hai fatto agli occhi? Sono cosi’
rossi…” disse la sua amica preoccupata.
“Ehm, niente…Mel,
potrei parlarti un attimo?” chiese alla brunetta. “In privato…” aggiunse poi
eloquente guardando Blaise.
“Oh, certo! Scusate! Ora vado…” disse
quest’ultimo.
Accertatasi che il Serpeverde fosse uscito dalla
stanza, Hermione fece cenno a Melanie di sedersi sul divano, poi chiuse la porta
e si mise accanto a lei.
“Allora, di che mi volevi parlare?” chiese curiosa la
brunetta.
“Mel, hai presente quando io e Draco siamo rimasti
intrappolati nella baita?”
“Si’, certo.” annui’ la Grifondoro.
“Ti avevo raccontato
tutto. Che mi aveva trasportata in braccio fino alla casa, che mi era andato a
prendere il ghiaccio, che mi aveva chiesto scusa…e che mi aveva baciata…”
comincio’ la Capo Scuola.
“Ma non ti ho detto una cosa… Quando mi ha baciata,
ho sentito come una scossa elettrica per tutto il corpo. Le mani mi tremavano e
avevo le guance in fiamme! Poi quando si e’ staccato, e mi ha detto che gli
dispiaceva e che non sarebbe successo’ piu’, mi sono sentita delusa e
triste…perche’ speravo che quel contatto avesse significato qualcosa per lui,
come era significato qualcosa per me!
Ed e’ per questo che
in questi ultimi giorni sono sempre stata intrattabile! Mi aveva deluso, speravo
che fosse cambiato…che sotto quella maschera da Malfoy ci fosse un nuovo
Draco…Capisci?” chiese alla fine Hermione.
Melanie la guardo’
attentamente, e lesse nei suoi occhi un misto di amarezza, rabbia, delusione e
tristezza.
“Melanie, io…io credo di essermi innamorata di lui!
Non so da quanto, sinceramente. Credo da quella volta in cui gli ho insegnato a
pattinare…” confesso’ la ragazza.
“Herm, ma se sei innamorata di lui, perche’ non
glielo fai capire in qualche modo?” chiese l’amica.
“Perche’ ieri,
mentre mi stavo infilando a letto, mi ha detto che mi detestava!” il viso di
Hermione era solcato da grosse lacrime.
“Sono sicura che non
lo pensava veramente. E poi, scusa, hai visto com’era geloso di Francesco? Che
motivo aveva di esserlo, se ti detestava?” chiese logicamente Melanie.
“Be’, diciamo che
sono stata io la prima a dirgli che lo detestavo…” ammise Hermione lasciandosi
sfuggire un piccolo sorriso.
Melanie rise. “Lo vedi? E lui che avrebbe potuto
rispondere se non “anche io”? “Io invece ti amo”? Ma dai! In fondo e’ sempre un
Malfoy!” disse divertita.
“Quindi che faccio?”
“Sai che c’e’? Parlo
con Blaise! E’ il suo migliore amico, e potra’ dirci qualcosa di piu’ sul suo
comportamento!” propose la bruna.
“Grazie Mel, ti voglio bene.” le disse
abbracciandola. L’amica ricambio’ e mentre si alzava dal divano per preparare
due cioccolate calde, senti’ dei passi sulle scale.
Non se ne curo’ piu’
di tanto, e si concentro’ sulle due tazze.
Al piano di sopra, un ragazzo era entrato come una
furia nella sua camera sbattendo la porta.
“Non ci posso
credere!” mormoro’.
“Ginny, mi passi la panna?” chiese Hermione alla
rossa.
Il
suo umore era notevolmente migliorato dalla chiacchierata con Melanie.
Ora stava in cucina
con Ginny e Pansy a preparare il dolce per la cena di Natale, e canticchiava
allegramente.
“Avete visto Melanie?” chiese Harry entrando in quel
momento in cucina.
“Non la vedo da oggi a pranzo… Mi sa che e’ andata a
finire di comprare i regali…” rispose Ginny.
“Be’, se la vedete
ditele che la sto cercando… Non riesco a finire il tema delle vacanze di
Trasfigurazione, e lei e’ bravissima in materia.”
“Si’, se la vedo
glielo dico. Comunque sono le sette meno un quarto: i negozi chiuderanno tra un
quarto d’ora e la cena iniziera’ alle otto, percio’ se non si sbriga trovera’
tutto freddo!” disse Hermione.
“A proposito di scomparse, avete visto Draco?” chiese
Pansy.
“L’ho visto due ore fa che usciva di casa come una
furia…sembrava parecchio scosso…” rispose Ginny.
“Perfetto! Manca
un’ora alla cena di Natale e due nostri compagni mancano!” sbuffo’ Hermione
mentre guarniva di panna la torta al cioccolato.
“Ragazze avete visto
Ron??” chiese Harry entrando per la seconda volta in cucina.
“Oh mio Dio! Ma dove
sono finiti tutti??” disse esasperata Pansy.
D’un tratto si
senti’ sbattere la porta d’ingresso, e pochi secondi dopo comparve Melanie, con
le braccia piene di grossi pacchi e i vestiti completamente zuppi.
“Ciao! Fuori nevica
da far paura! Per fortuna sono riuscita a fare in tempo tutti gli acquisti”
disse mostrando le buste infiocchettate.
Harry la prese
immediatamente per un braccio e la trascino’ fuori dalla stanza per farsi
aiutare con il tema, e in quel momento entro’ Ron.
“Scusate, sono stato
fuori per finire le compere. Salgo a prepararmi. A che ora si mangia?” chiese
tutto d’un fiato.
“Alle otto.” rispose Pansy.
“Grazie.” e
usci’.
Finalmente, dopo che anche Draco rifece la sua
comparsa, si sedettero tutti e otto a tavola.
“Wow, quante cose
fantastiche che hai preparato, Herm!” commento’ Harry ammirando la tavola
imbandita di ogni ben di Dio.
“Ringrazia anche Pansy: la torta alla frutta e la
pasta al salmone l’ha fatta tutta lei!” rispose Hermione.
Il bambino
sopravvissuto fece un sorriso alla brunetta, che arrossi’ un poco.
“Ora che abbiamo
finito con queste chiacchiere inutili, possiamo mangiare?” intervenne
Ron.
“Draco, si puo’ sapere dove sei stato fino a mezz’ora
fa?” chiese Blaise all’amico, mentre si serviva un po’ di pasta.
“Compere…” borbotto’
il biondino.
“Oh, certo! Melanie a far compere, Ron a far compere,
Draco a far compere… Possibile che non vi siate mai incrociati per strada?? Non
mi sembra che il paese sia cosi’ grande!” commento’ divertita Ginny.
La cena prosegui’
tranquilla, poi, alle undici e mezza, si sedettero tutti sul grande divano a
gustarsi la torta al cioccolato che Hermione aveva preparato, in attesa della
mezzanotte per l’apertura dei regali.
“Questa torta e’ fantastica. Chi l’ha fatta?” chiese
Draco facendo fuori l’ultimo boccone.
“Io.” rispose secca Hermione.
“Oh. Be’,
buona.”
“Grazie.”
I minuti passarono velocemente, e a mezzanotte meno
cinque Melanie raggruppo’ tutti i pacchetti sotto l’albero e disse: “Bene,
mancano due minuti al 25, percio’…”
“Si’, si’, abbiamo capito! Possiamo scartare i regali
o aspettiamo Pasqua?” intervenne Harry, impaziente di dare e ricevere i
regali.
“E
va bene!” acconsenti’ Melanie. Poi prese un pacchetto turchese con un vistoso
nastro bianco sopra e lesse il bigliettino.
“Per Harry, con
tanti auguri di buon Natale e tutto il mio affetto! Hermione.” disse.
Harry sorrise e
comincio’ a scartare il regalo, e quando ebbe strappato l’ultimo lembo della
carta turchina, corse ad abbracciare l’amica per il regalo, che si rivelo’
contenere una maglietta da Cercatore, di quelle che usavano i giocatori della
Gran Bretagna.
Tra risate e pacchetti vari, arrivarono agli ultimi
regali.
Ginny si offri’ di leggere i biglietti.
“Okay, vediamo…”
comincio’ prendendo un pacchetto dorato. “Questo e’ di Blaise per Mel!” disse
alla fine lanciando il pacchetto all’amica.
Melanie strappo’
letteralmente l’involucro dorato, e si ritrovo’ con una scatolina scura tra le
mani. L’apri’ lentamente e vide che conteneva un braccialetto d’argento con
scritto sopra il suo nome.
“Ho visto che ti eri fermata a guardarlo in vetrina,
quando stavamo andando con Francesco a prendere la cioccola…” Blaise venne
interrotto da Melanie che gli aveva circondato le braccia al collo, e gli
diceva: “Grazie, Blaise! Mi piace un sacco!! Grazie!!”.
“Prego! Il tuo nome
non c’era, percio’ l’ho ordinato e sono andato a prenderlo oggi a colazione!”
spiego’ lui abbracciandola.
“Ehm ehm!” richiamo’ l’attenzione Ginny. “Questo e’
da…Melanie a Blaise!” disse sorridendo, porgendo al Serpeverde un pacchetto blu
e argento.
“Melanie, non ci credo!!” esclamo’ ritrovandosi tra
le mani un paio di paragomiti e guanti da Portiere, con ricamato un piccolo
stemma di Serpeverde sopra.
“Ti piace?”
“Sono bellissimi! E
mi servivano proprio! Grazie!” le rispose schioccandole un bacio sulla
guancia.
“Oh, be’…mi fa piacere!” disse lei arrossendo un po’.
“Questo
e’ da Herm a Draco.” intervenne Ginny porgendo al biondo un pacchetto verde con
il nastro argenteo.
“Che fantasia, Granger! Verde-argento!”
ridacchio’.
“Fa meno il cretino e aprilo!” disse
Blaise.
Il
pacco conteneva un libro di Pozioni antiche, un tomo talmente raro che
probabilmente non si sarebbe trovato nemmeno nel Reparto Proibito della
biblioteca di Hogwarts.
“Ma…come hai fatto a trovarlo?” chiese stupito Draco
alla ragazza.
“A Diagon Alley all’inizio di quest’anno c’era un
negozio pieno di queste cose rare…l’ho comprato con l’intenzione di leggermelo,
ma due giorni fa, mentre mettevo a posto il baule, me lo sono ritrovato davanti,
e ho pensato che sarebbe stato un bel regalo per un bravo pozionista come te!”
spiego’ Hermione.
“Io…be’, non so che dire! Grazie!” disse alla fine il
Serpeverde. “Penso ti piacera’ il mio regalo, allora. Stesso gusto nello
scegliere i colori e stesso gusto nello scegliere i regali!” commento’
porgendole un pacchetto rosso-oro.
Hermione lo apri’ e rimase stupita nel vedere un
grande libro di Antiche Rune, la sua materia in assoluto preferita.
“Wow, Draco!
Grazie!” disse felice, cominciando a sfogliare il libro prezioso.
Rimasero a
chiacchierare fino all’una, quando, stanchi morti, si prepararono ad andare a
dormire.
“‘Mione, posso parlarti un attimo?” chiese Ron
prendendo da parte l’amica.
“Certo.”
“Che sta succedendo tra te e Malfoy?” le chiese a
bruciapelo.
“Tra…me e Malfoy?? Ma cosa stai dicendo?” disse lei
stupita.
“Credi che non mi sia accorto di come lo guardavi
oggi a cena?? E poi, quando sei tornata a casa dopo l’avventura in quella baita
con Malfoy, sembrava che ti fosse successo chissa’ che!” riprese il
rosso.
“Ron, non so di cosa tu stia parlando! Non sta
succedendo niente tra me e Malfoy!” ribatte’ irata la Capo Scuola.
“Ah no? Senti, non
fai altro che parlottare con Mel tutto il giorno, e da quella giornata della
bufera, sei insopportabile! Sempre arrabbiata, come se ti avessimo fatto non so
cosa! Ora, per favore, mi dici cosa sta succedendo, perche’ so per certo che
c’entra qualcosa con Malfoy!”
“Ti sbagli! E smettila di impicciarti degli affari
miei e lasciami vivere la mia vita!”
“Non voglio che fai l’ochetta con il furetto, okay??”
alzo’ la voce lui.
“Non chiamarlo furetto! E poi chi ti credi di essere
per darmi dell’oca??” chiese Hermione furiosa.
“Sono il tuo migiore
amico!” rispose lui.
“Be’, smettila d’impicciarti dei cavoli miei!! Fammi
fare quello che mi pare! Non sei mio padre! Non ti sopporto quando fai cosi’!” e
senza dare a Ron il tempo di ribattere, corse su per le scale e si fiondo’ in
camera piangendo.
“Blaise, non so come
ringraziarti! E’ bellissimo!!” disse Melanie guardando il braccialetto
d’argento.
“Strano che tu non ti sia accorta della seconda
scritta…” disse il moro andandole vicino.
“Quale seconda
scritta?” chiese la ragazza perplessa.
Blaise le prese il
polso e le slaccio’ il bracciale. Lo giro’ e le indico’ una piccola scritta
incisa alla base del cinturino.
Blaise e
Melanie.
La brunetta rimase a fissare quei nomi per un lungo
istante, poi levo’ lo sguardo sul volto di Blaise.
“Io…” comincio’, ma
venne interrotta dal ragazzo che aveva posato dolcemente le labbra sulle
sue.
Melanie ebbe un piccolo sussulto’ di sorpresa, ma poi
gli allaccio’ le braccia intorno al collo e socchiuse piano le labbra,
approfondendo quel contatto che tutti e due aspettavano da giorni,
ormai.
“Buon Natale, Mel!” le disse il ragazzo.
“Buon Natale anche a
te, Blaise!”
Nella camera di fronte, Hermione era uscita piano dal
bagno, per non svegliare Draco, che si era addormentato dopo la lunga
giornata.
Si infilo’ a letto e decise di leggere un po’. Dopo
la litigata con Ron aveva perso il sonno e non c’era niente di meglio di un
libro per aspettare che tornasse di nuovo.
Prese il libro che
le aveva regalato Draco, e apri’ la prima pagina.
Nel farlo si accorse
di una piccola dedica scritta a mano con una grafia elegante e
precisa.
Questo libro l’ho preso dalla
biblioteca privata di Malfoy Manor. E’ un pezzo piu’ unico che raro, e spero lo
apprezzerai…
Buon Natale,
Hermione.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Allora, questo chap non mi e' venuto molto
bene, ma in certi momenti
l'ispirazione mi manca...
Ringrazio tantissimo Lucy Light, LaVero e
Sery06.
Ringrazio anche Cattiva_Dentro, che ha trovato carina la mia storia,
sebbene non so cm possa aver fatto a trovarla tale se ha criticato in pratica
tutti i personaggi XD!
So ke questo chap nn e' un gran che, ma mi rifaro' con
i prossimi, prometto!
Un bacio anche alle 22 persona ke hanno messo la mia
fic nei preferiti!!
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Capitolo 11 *** 10. La gita ***
chap10
10. LA GITA
Era il 27 dicembre e mancavano solo 5 giorni alla fine della
“punizione”, perche’ le vacanze sarebbero finite il 4
gennaio, ma il professor Silente aveva insistito perche’
tornassero prima ad Hogwarts.
Cosi’ il giorno dopo Capodanno avrebbero preso armi e bagagli e tutti gli abitanti della baita sarebbero tornati a scuola.
Inutile dire che lo stato d’animo dei ragazzi non era dei migliori.
Ron era furioso per la litigata con
Hermione la notte di Natale. Ginny ce l’aveva a morte con Pansy
perche’ Harry non la smetteva di farle complimenti. Draco cercava
di pensare sempre meno ad Hermione, con il risultato che ci pensava
sempre. Melanie e Blaise erano soggetti a continue battutine dai loro
amici da quando si erano messi insieme, e Hermione viveva in simbiosi
con il libro di Antiche Rune che le aveva regalato Draco a Natale.
“Ragazzi sembriamo degli
zombie! Perche’ non usciamo a fare qualcosa?” propose
quella mattina Hermione, staccando finalmente gli occhi dal libro.
“E cosa?” chiese stancamente Ginny.
“Non so, potremmo andare in
giro per negozi! In fondo mancano ancora cinque giorni alla partenza;
sfruttiamoli!” rispose la riccia.
“No, a fare shopping ci siamo
gia’ andati ieri pomeriggio. Perche’ non prendiamo il bus
per andare a fare un picnic al bosco?” disse invece Melanie.
“Al bosco? C’e’ un bosco?” chiese stupito Harry.
“Si’, c’e’ un
boschetto a meno di un’ora da qui. Ci si arriva con un piccolo
trenino.” rispose Ginny.
“Secondo me e’ una bella idea. Siete tutti d’accordo?” domando’ Ron.
Tutti annuirono, e si misero a preparare la roba da mangiare e i cestini da picnic.
Un’ora dopo erano saliti sul trenino e stavano aspettando che si riempisse per partire.
“Ehi Ron, ma quella non e’ Caroline?” chiese Ginny al fratello.
Ron si giro’ e vide la ragazza mezza francese che avevano incontrato alcuni giorni prima.
“Ciao Caroline!” la saluto’.
“Oh, ciao Ron! Anche voi state facendo una gita al bosco?” chiese lei girandosi a guardare gli altri.
“Si’.” risposero tutti.
“Melanie, ho letto da qualche
parte che in questo bosco ci sono degli orsi. Non sara’
pericoloso?” s’informo’ Hermione mentre il treno
partiva.
“Ma figurati! Senno’ perche’ organizzano gite se e’ pericoloso?”
“Be’, magari sono rinchiusi. Ma se scappano?” ipotizzo’ la riccia.
“Herm, da quant’e’ che sei cosi’ pessimista?” s’intromise Ginny.
“Uffa, stavo solo ipotizzando!” si offese Hermione.
Il treno si fermo’ ad una
piccola stazione, da cui partivano alcune carrozze trainate da cavalli,
che si potevano affittare per un giro guidato del bosco.
“Prendiamo le carrozze?” chiese Pansy.
“No, e’ meglio se camminiamo.” rispose Harry.
“Caroline, vuoi venire con noi?” domando’ Hermione alla bionda.
“Volentieri!”
Arrivarono all’inizio del bosco, e videro che per fortuna il sentiero era tracciato.
“Melanie, hai la mappa?” chiese Blaise.
“Si’, certo. Hermione,
potresti tenermi la bussola? A me non entra piu’ niente nello
zaino.” disse all’amica la mora.
“Nemmeno a me entra piu’
niente. C’e’ qualcuno che la puo’ portare?”
chiese Hermione girandosi a guardare i suoi amici. Tutti scossero la
testa, meno Draco, che sbuffo’ e disse: “Dammi qua. La
tengo io.”.
“Perfetto, ora che siamo tutti pronti, direi che possiamo andare.” fece allegra Ginny.
Si inoltrarono nel bosco, e
cominciarono a chiacchierare tranquillamente, quando ad un tratto Pansy
esclamo’: “Guardate che bella radura!”
Ed era davvero una bella radura! Uno
spiazzo molto grande, circondato dagli alberi e con qualche tronco che
fungeva da sedia e un ceppo abbastanza grande da fungere da tavolo.
“Wow! Che ne dite se ci fermiamo a mangiare? E’ l’una e mezza, e ho un certo languorino!” disse Harry.
“Che silenzio!” mormoro’ Hermione.
“Be’, siamo proprio nel cuore del bosco!” aggiunse Caroline.
Si sedettero all’ombra di una grande quercia e cominciarono ad aprire i cestini.
“Herm, questo panino e’ magnifico!” esclamo’ Ginny a bocca piena.
Hermione non la ascoltava. Aveva gli occhi impegnati a scrutare il bosco, e le orecchie attente ad ogni rumore.
Nonostante le parole che le aveva detto Melanie per rassicurarla, non si sentiva affatto tranquilla.
“Io vado a fare una passeggiata…” disse Draco alzandosi.
“Okay, ma non scomparire.” rise Blaise.
“Hermione, va tutto bene?” chiesero preoccupate Melanie e Caroline.
“Cosa? Oh, si’, certo. Sto bene.” si affretto’ a rispondere la riccia.
Passo’ un quarto d’ora, e tutti si distesero sull’erba a riposare.
Hermione aveva aperto come al solito
il suo libro di Antiche Rune, ma stava comunque attenta ai rumori
sinistri del bosco. Ad un certo punto le parve di aver visto
addirittura un’ombra scura tra gli alberi, ma quando
sbatte’ le palpebre non la vide piu’.
“Blaise, ma dov’e’ Draco?” chiese Melanie guardandosi intorno.
“Era andato a fare una passeggiata. Non ti preoccupare, aveva la bussola con se.”
“E’ mai possibile che
debba sempre scomparire e farmi preoccupare in questa maniera?? Sembra
quasi che lo faccia apposta!” penso’ Hermione.
“Dove vai?” le chiese Ginny vedendo la sua amica alzarsi.
“Un passeggiatina. Torno subito, giusto dieci minuti.” le rispose la riccia.
Hermione si diresse verso la fine della radura e comincio’ a camminare seguendo distrattamente il sentiero.
Uffa, maledetto Malfoy! Non riesco nemmeno a concentrarmi su un libro senza pensare a lui!
Si accorse ben presto di essersi allontanata dal sentiero principale.
Vago’ con lo sguardo in cerca di un punto di riferimento, ma invano.
“Che palle!” disse a mezza voce.
Ricomincio’ la passeggiata
cercando di ritrovare la strada, ma piu’ camminava, piu’
s’inoltrava nel folto del bosco, tanto che ad un certo punto
arrivo’ ai piedi di un enorme albero, e dietro di questo si
estendeva un cespuglio di rovi che continuava per mentri e metri.
La cosa peggiore era che dietro al
cespuglio, si trovava il sentiero, e non c’era altra via per
raggiungerlo, se non superare il rovo.
“E ora come diavolo ci torno alla radura??”
D’un tratto senti’ un rumore di passi svelti, che si facevano sempre piu’ vicini.
Tremo’ e la mano ando’ istintivamente alla bacchetta.
“Chi c’e’?” chiese piano.
I passi si fecero piu’ forti, e la ragazza indietreggio’ fino a stare con le spalle attaccate all’albero.
Levo’ la bacchetta, pronta a
lanciare un incantesimo a qualunque animale o cosa si stesse
avvicinando, ma quando la figura di Draco spunto’ da dietro un
albero, si lascio’ sfuggire’ un sospiro di sollievo.
“Che ci fai qui?” gli chiese.
“Secondo te? Mi sono perso, dannazione!” disse imprecando il biondino.
“Ma non hai la bussola?” domando’ Hermione.
“No. L’ho persa mentre correvo cinque minuti fa.”
“Correvi?” s’incuriosi’ la riccia.
“Avevo sentito uno strano rumore alle mie spalle…” spiego’ lui noncurante.
“Ma ti rendi conto che siamo
qui, intrappolati nel bosco, senza nemmeno una bussola?” fece
leggermente isterica la ragazza.
“Si’. Ma se non sbaglio dietro quel rovo c’e’ il sentiero.”
“Certo, basta superarlo, no?” disse sarcastica.
“Sta calma! Dovrebbe esserci un
rovo un po’ meno spinoso che possiamo superare!” disse
Draco avvicinandosi al cespuglio e cominciando a esaminarlo.
“E’ inutile! Non si
puo’ sorpassare! Dovremo tornare indietro e sperare di trovare
un’altra via per il sentiero!” fece Hermione.
“Vuoi stare zitta?” la freddo’ il Serpeverde.
La ragazza sbuffo’ e si sedette sull’erba umida.
“E’ la seconda volta che
io e te ci troviamo in una situazione di pericolo, lo sai?”
constato’ la Capo Scuola.
“Ma no…” le rispose lui sarcastico, continuando a scrutare torvo il rovo.
“Stavo solo dicendo una cosa!
Non c’e’ bisogno di essere cosi’ acidi,
Malfoy!” ribatte’ la Grifondoro.
Un rumore come di rami spezzati giunse all’orecchio della ragazza.
“Hai sentito?” domando’ al ragazzo di spalle, balzando in piedi.
“Sara’ un ramo caduto. Stai buona.” rispose lui senza girarsi.
“Malfoy, so riconoscere un ramo
che cade a terra da qualcosa che lo spezza volontariamente. Dobbiamo
andarcene di qui!”
“Santo Merlino quanto sei isterica Granger!” ridacchio’ lui.
“Malfoy! Ora tu ti scolli da quel cespuglio e ce ne andiamo, o ti schianto!” disse furiosa.
“Ma ti vuoi calmare?”
Hermione sbuffo’. “Bene.
Vuoi rimanere qui? Perfetto! Io me ne vado!” detto questo gli
volto’ le spalle e ricomincio’ a camminare.
Due minuti dopo, si penti’ di non essere rimasta con Draco.
Era finita nel cuore piu’ fitto del bosco, dove da qualunque parte andasse c’erano solo rovi.
Senti’ di nuovo quel rumore, ma non si giro’ piu’ per paura, che per altro.
Il rumore era sempre piu’ vicino.
Forza Hermione! Sei una Grifondoro, no? Fatti coraggio!
Sempre piu’ vicino…
Dai, sara’ solo qualche scoiattolo! Ora ti girerai e cercherai di ritrovare la strada.
Un tonfo, e un altro rumore, piu’ forte dei precedenti…
Uno scoiattolo piuttosto grande…
Hermione si fece coraggio e, bacchetta pronta, si giro’.
E quello che vide le fece gelare il sangue nelle vene.
Un orso bruno, almeno due volte l’altezza di Hagrid, era a pochi metri da lei.
Bloccava l’unico passaggio
libero dai rovi, e la ragazza non fece in tempo a dire ne a fare
niente, che l’orso si era avvicinato e con una zampata
l’aveva mandata a terra.
Senti’ un dolore lancinante al
braccio destro, una voce in lontananza, un raggio di luce
rossa…poi piu’ niente.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Scusate il ritardo, ma
come ho scritto sul mio account il pc ha dei problemi di connessione, e
non posso postare spesso come le altre volte! Questo capitolo e' un po'
cortino, ma l'ho fatto volutamente, per lasciarvi un po' con il fiato
sospeso! E ora che succedera' ad Hermione?? Chi l'ha salvata?? Che
fara' quando si sara' svegliata?? Comunque siccome mi sto affezionando
alla mia fic, non mi piace creare tantissima suspence, infatti il
prossimo chap lo postero' presto.
E ora i ringraziamenti:
Lucy Light: Eh si', Blaise si fa amare da tutti! Lo so che la storia e'
un po' troppo zuccherosa, infatti cerchero' di fare meno smancerie e
roba del genere... In quanto a Ron, Mister Intelligenza (seee, come
no!) ha finalmente capito che Hermione non e' piu' la stessa e che
pensa solo a Draco! Be', ci vorra' un po' prima che facciano pace! Ti
ringrazio tantissimo per il commento! Un bacione!
Crilli: Ciao! Lo so, i Serpeverde non sono proprio dei romanticoni, ma
io l'ho detto che era OOC! E poi, lo sanno tutti che Blaise come Serpe
e' un po' "fuori dalla norma"! Comunque hai fiutato bene, Harry
si sente visibilmente attratto da Pansy, e questo non puo' far altro
che far ingelosire Ginny! Chissa' che combinera'... Un bacio!
LaVero: Ciao!!! Davvero scommettevi che fosse Melanie a
dichiararsi? Ti diro', ho avuto anche io una mezza idea di farla
dichiarare, ma poi non so perche' ho scartato l'idea! Diciamo che anche
io sono una fan degli OOC! E poi, come dice Melanie nel secondo chap,
Serpeverde non e' sinonimo di cattiveria, percio' ho pensato che
sarebbe stato carino far fare il primo passo a Blaise! Grazie 1000 per
la recensione! Un bacione!
Sora86: Ciao!! Mi fa davvero piacere sapere che ti piace la coppia
Mel/Blaise, perche' man mano che andavo avanti avevo paura che piacesse
sempre di meno! Poi, ovviamente, la coppia Draco/Hermione e' stupenda!!
Un bacione e grazie infinite per la recensione!!
DumbledoreFan: Be', che dire, ogni tua recensione mi fa talmente
piacere che non ho parole! Eheh, Draco e' davvero lento a capire i suoi
sentimenti! Diciamo che comunque sta capendo che Herm non gli e' poi
cosi' indifferente! Ma un po' per orgoglio, un po' per il fatto che e'
il Principe delle Serpi, non vuole ammettere a se stesso che e'
innamorato perso! Anzi, a dire la verita', non se ne accorge nemmeno di
esserlo! Ma non ti preoccupare, non manchera' molto al chap in cui
capisca di essere innamorato della bella Caposcuola! In quanto ai
regali, non ho molta fantasia a riguardo, mi sono scervellata per
cercare qualcosa di adatto per tutti, ma non mi veniva in mente niente
e cosi' ho fatto solo Mel, Blaise, Dracucciolo, Herm e Harry. Blaise
come al solito e' stato molto tenero, perche', si sa, anche le Serpi
hanno un cuore! Bacionissimi, tvtttttb!
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Capitolo 12 *** 11. Qualcosa sta cambiando... ***
chap11
11. QUALCOSA STA CAMBIANDO…
Hermione sbatte’ le palpebre un paio di volte, prima di mettere a fuoco il posto dove si trovava.
Era in un piccolo spiazzo del bosco,
ma comunque sempre nel cuore della foresta, e la luce del sole si era
vagamente scurita, questo voleva dire che era passata almeno
un’ora da quando era svenuta.
Ricordava tutto nei minimi dettagli, l’orso, il dolore al braccio, la luce rossa, la voce…
Gia’, la voce. Quella voce che
non era riuscita ad identificare. Quella voce che l’aveva salvata
da una morte quasi certa…
“Granger, ti sei svegliata finalmente!” fece una voce alle sue spalle.
Si giro’ e vide Draco che veniva verso di lei.
“T…tu? Sei stato tu che mi hai salvata dall’orso??” chiese stupita Hermione.
“Proprio salvata direi di no.
Ci hai quasi rimesso un braccio…” disse il biondo
lanciando un’occhiata al braccio che, solo in quel momento se ne
accorse Hermione, era fasciato da una sciarpa verde scuro.
“Ma…perche’?”
“Ma che razza di domande sono?? Dovevo lasciarti morire??” rispose lui contrariato.
“No…be’, grazie!” mormoro’ la Grifondoro.
“Niente…” borbotto’ lui.
Probabilmente se Piton avesse
cominciato a regalare punti extra a Grifondoro, Hermione non sarebbe
stata piu’ sorpresa di come lo era in quel momento.
Draco Malfoy le aveva salvato la vita
E le aveva fasciato il braccio con la sua preziosissima sciarpa E non
se n’era andato lasciandola sola nel bosco, ma l’aveva
portata (probabilmente in braccio) fino ad una radura piu’ sicura.
Be’, questo non puo’ essere Draco Malfoy!
“Che fine ha fatto l’orso?” chiese curiosa Hermione dopo un lungo silenzio.
“L’ho schiantato e
l’ho fatto addormentare per un po’.” fece lui
noncurante sedendosi vicino a lei.
“E ora come facciamo a tornare indietro?” chiese preoccupata la Capo Scuola.
“Aspettiamo che qualcuno ci
venga a prendere, perche’ non mi ricordo piu’ che strada ho
fatto per arrivare qui.”
“Che cosa??? Ma lo sai che potrebbero non trovarci mai???” sbotto’ irosa la ragazza.
“E secondo te ci lasciano qui??”
“Be’…e’ possibile! E guarda, ha iniziato anche a nevicare!” disse Hermione guardando il cielo.
“E allora?”
Hermione scatto’ in piedi, lasciandosi sfuggire un lamento per la fitta al braccio.
“Ti fa ancora male?” chiese con un tono che doveva essere noncurante, ma che tradiva una certa preoccupazione.
“Un po’.” rispose lei risedendosi.
Draco le prese il braccio e sciolse
piano la sciarpa, rivelando uno squarcio nella maglia di Hermione, e un
taglio abbastanza profondo e molto lungo, con ancora un po’ di
sangue rappreso.
“Non fara’ infezione?” chiese Hermione.
“No, l’ho disinfettato.” rispose lui.
“E con cosa?” s’incuriosi’ la Grifondoro.
“Magia, Granger!”
“Oh, gia’…” sospiro’ lei.
Dopo aver esaminato a lungo il
taglio, il Serpeverde prese la bacchetta e mormoro’ un
incantesimo, e quasi immediatamente il taglio si rimargino’,
lasciando pero’ una lunga cicatrice argentea.
“Che incantesimo era?” chiese stupita Hermione.
“L’opposto del
Sectumsempra. Ricuce le ferite, ma solo dopo che il flusso di sangue si
e’ fermato.” rispose Draco. “Puova a muoverlo.”
ordino’ poco dopo.
“Ma non e’ mica rotto!” protesto’ lei.
“La vuoi finire di rompere? Fino a prova contraria sono io quello che ha la madre Medimaga, percio’ zitta.”
La ragazza sbarro’ gli occhi. “Tua madre e’ una Medimaga?”
“Era…” la corresse lui, abbassando lo sguardo.
“Oh.” fu l’unico
commento che usci’ dalla bocca di Hermione. Chissa’
perche’ aveva usato il verbo al passato… Non poteva essere
morta. Si sentiva parlare un sacco di Narcissa Malfoy ultimamente.
“Mio padre le ha chiesto di
smettere e di stare a casa circa tre anni fa…” disse lui
cogliendo lo sguardo interrogativo di Hermione.
La ragazza annui’, e mosse piano il braccio.
“E’ a posto. Non sento nulla.” disse poco dopo.
“Perfetto. Che ne dici di fare l’Incanto Quattro Punti per tornare alla radura dove sono tutti?”
“Non lo puoi fare tu?”
“No. Silente ha detto che non
possiamo fare magie, ma l’ho sentito dire alla McGranitt che ogni
bacchetta ne avrebbe potute fare al massimo tre. Io ho lanciato lo
Stupeficium all’orso, ti ho curato il braccio e ho usato
l’incantesimo congelatore quella volta nella baita quando ti eri
rotta la caviglia. Percio’ ora tocca a te.” spiego’
lui.
Hermione prese la sua bacchetta e la
poggio’ sul palmo della mano aperta. Mormoro’
l’incantesimo e la bacchetta comincio’ a girare
velocemente, finche’ non si fermo’ indicando un sentierino
poco visibile alla loro destra.
“Quello e’ il Nord. Se
non mi sbaglio, la radura dovrebbe essere a Nord-Ovest, quindi non ci
resta che prendere quel sentiero tenendoci sempre un po’ sulla
sinistra…” disse Hermione.
D’un tratto, sentirono delle
voci alle loro spalle, si girarono e videro Blaise, Ginny, Melanie,
Pansy, Ron, Harry e Caroline che gli venivano incontro correndo.
“Finalmente vi abbiamo trovati!
E’ da un’ora e mezza che giriamo in tondo!”
esclamo’ Pansy col fiatone.
“Comicio a pensare che lo fate apposta a scomparire cosi’!” scherzo’ Harry.
“Ma che e’ successo?” chiese Ginny.
“Hermione, perche’ sei cosi’ pallida?” domando’ Melanie.
“Altro che pallida…cadaverica!” commento’ Caroline.
“No, sul serio, ragazze, sto
bene…” ma aveva appena finito di dire questo, che tutto
intorno a lei si fece confuso, sbando’ e svenne. Fortunatamente
Draco l’aveva presa appena in tempo, prima che si facesse davvero
male, sbattendo la testa a terra.
“Come mai e’ svenuta?” chiese Pansy quella sera a casa.
“Blaise dice che puo’
succedere quando si perde molto sangue… E la febbre e‘
dovuta al fatto che nevicava e lei era senza sciarpa ne
mantello.” rispose Harry.
Erano seduti sul divano, mentre tutti
gli altri erano impegnati a girare per casa per assistere Hermione, che
era in uno stato semi-coscente e molto debole.
Ginny era andata a prendere dei
medicinali in paese, Melanie stava preparando una zuppa calda, Blaise
continuava a misurarle la febbre, che pero’ continuava a salire
ogni ora, tanto che ormai era salita a 38.9.
Draco invece stava in camera dell’amico, apparentemente noncurante del fatto che Hermione stava male.
Solo Pansy che era passata per caso
davanti alla porta chiusa, l’aveva sentito sfogliare dei libri
del S. Mungo per trovare una medicina.
In quel momento Ginny entro’ con le braccia cariche di pacchetti farmaceutici.
“Oh, sei qui con Pansy…” disse piano avvicinandosi.
“Ciao Gin! Hai trovato le medicine?” chiese Harry.
“Si’. E’ meglio che le porti subito a Herm, almeno vediamo se scende la febbre.”
“Okay, allora vado a dare il
cambio a Blaise. Ci vediamo dopo!” fece il moro prendendo un
pacchetto di aspirine e salendo le scale.
“Ehi Blaise? Posso entrare?” chiese davanti alla porta della camera dell’amica.
“Si’, certo.”
Apri’ piano la porta e vide il Serpeverde seduto accanto al letto che esaminava il termometro e Hermione che sonnecchiava.
“Quanto ha?”
Blaise sospiro’. “Non me
ne intendo molto di questi aggeggi babbani, ma credo che abbia 39. Hai
portato l’aspira non so cosa?” chiese il moro Serpeverde.
“Si chiama apririna!” ridacchio’ Harry porgendogli la pasticca.
“Be’, ti dispiace se mi vado un po’ a riposare?” fece Blaise alzandosi e dirigendosi verso la porta.
“Figurati, sto io con lei.” aspetto’ che il ragazzo fosse uscito, poi si sedette sul letto di Hermione.
“Herm? Hermione? Sono Harry…” fece piano.
“H…Harry?” rispose lei aprendo piano gli occhi.
“Ciao piccola! Come ti senti?” disse l’amico sorridendo.
“Diciamo che sono stata meglio…”
“Ti ho portato
l’aspirina.” le disse Harry porgendole un bicchiere
d’acqua in cui galleggiava una piccola pasticca.
“Grazie. Sai, mi sento molto meglio.” disse la riccia dopo che ebbe bevuto.
“Spero solo che per Capodanno starai bene!”
“Ma si’, non ti preoccupare!” rise lei.
“Be’, ti lascio sola,
cosi’ puoi riposare.” e dopo averle dato un bacio sulla
guancia usci’ dalla camera chiudendo la porta.
Intanto in salotto Melanie e Blaise
stavano tranquillamente giocando a scacchi, quando videro Ron che
usciva dalla cucina e saliva in fretta le scale.
“Che gli succede?” chiese il moro.
“Non so. Ultimamente e’
un sacco strano. Parla sempre meno e non rivolge la parola a Hermione.
Secondo te che puo’ essere successo?”
“Be’, darei per scontato che hanno litigato, ma su cosa non saprei dirlo.” rispose Blaise.
“Uff…certo che Ron
e’ proprio impulsivo! Non mi stupisco che litighi tanto con
Herm…” fece Melanie.
Nello stesso momento Ron era davanti alla porta chiusa della stanza di Hermione, indeciso se entrare o no.
Alla fine prese un bel respiro e abbasso’ la maniglia, entrando nella camera.
Hermione sollevo’ lo sguardo dal libro di Antiche Rune e lancio’ un’occhiata severa al rosso.
“Come stai?” chiese Ron avvicinandosi a lei.
“Meglio, grazie alle medicine che Ginny mi ha portato.” rispose lei.
“Mmh…” fu il commento del ragazzo.
A quel punto Hermione sbuffo’ e poggio’ il libro sul comodino.
“Si puo’ sapere cosa vuoi?” sotto’.
Ron rimase interdetto per qualche
secondo, prima di dire con il tono piu’ serio possibile:
“Voglio sapere cosa ti sta succedendo. E lo voglio sapere
ora.”
“Scusa? Guarda che non mi sta
succedendo nulla! Mi pare di avertelo gia’ detto a Natale, ma se
non mi ascolti…” disse Hermione.
“Io non ti ascolto?? Semmai sei
te che non mi vuoi dire cosa ti succede! Mi vuoi dire cosa
c’e’ tra te e Malfoy?” torno’ all’attacco
Ron.
“Te l’ho gia’ detto! Niente! N-I-E-N-T-E!”
“Certo, come no…” mormoro’ sarcastico il Grifondoro.
“Ron, non c’e’ niente tra me e quella Serpe! Come te lo posso fare capire?!?”
“Non c’e’ bisogno
che me lo faccia capire, Hermione. Ho gia’ capito
tutto…” disse piano Ron.
“Ah si’? E cosa hai capito??” chiese la riccia.
Ron aspetto un poco prima di parlare, poi, con un tono triste, disse:“ L’ho capito che sei innamorata di lui.”
Hermione si blocco’. Non
avrebbe mai pensato che lui, il suo migliore amico Ron, l’ombra
di Harry Potter, il ragazzo che spesso era messo da parte e doveva
continuamente competere con la bravura sua e di Harry, avesse capito
che lei era innamorata del loro peggior nemico.
“Io…ma…cosa dici, Ron?” fece lei piano, con voce tremante.
“Hermione, non sono stupido. Ma
mi chiedo come abbia fatto Hermione Granger, studentessa modello di
Hogwarts, ad innamorarsi di Draco Malfoy….”
“Ron, io non sono…”
“NON prendermi per cretino,
‘Mione! Non mentirmi! Lo so che ne sei innamorata. Ti chiedo solo
una tua conferma precisa…perche’ spero di
sbagliarmi…” la interruppe lui alzando la voce.
La ragazza fece un sospiro profondo.
Era vero, ne era innamorata, ma non
poteva dirlo a Ron. Si sarebbe arrabbiato, come minimo. E avrebbe
cercato di spaccare la faccia a Draco.
Ma era il suo migliore amico, e una parte di lei voleva davvero che Ron lo sapesse…
“Ron…io…” lacrime calde le uscivano dagli occhi color cioccolato.
“Hai…hai ragione.” riusci’ a dire alla fine.
Ron sbarro’ gli occhi.
“Hermione, mio Dio! Come puo’ essere successo??” le chiese quasi urlando.
“Ti prego, abbassa la voce! Ho mal di…”
“Non chiedermi di abbassare la voce Hermione! Come PUOI esserti innamorata di lui?!?” la interruppe.
“Ron, mi dispiace!”
“E’ il nostro peggior nemico!!!” fece furioso.
“Lo so!” Hermione ormai
aveva il viso rigato di lacrime. Sperava davvero che Ron capisse, ma
ovviamente si sbagliava.
“Avrei fatto meglio a parlarne con Harry…” disse in un sussurro che pero’ fu udito dal rosso.
“Oh, be’, ovvio! Harry
puo’ capirti, mentre io no, eh? Harry vuole solo il tuo bene,
mentre io no, vero?” sbotto’ ancora piu’ arrabbiato.
“No! Ron, io non intendevo dire
questo! Volevo solo…” la ragazza fu interrotta da Draco
che entrava in stanza.
“Che sta succedendo qui?” chiese il biondino guardando i due Grifoni.
“Assolutamente niente che ti riguardi, Malferret!” e detto questo Ron usci’ dalla camera sbattendo la porta.
Hermione cerco’ di asciugarsi le lacrime e si mise a sedere sul letto.
“Che ti ha fatto?” le domando’ Draco avvicinandosi.
“Niente…e’ tutto a
posto…” ma a dispetto di quel “tutto a posto”,
nuove lacrime le uscirono dagli occhi.
Il Serpeverde si sedette sul proprio letto e comincio’ a fissarla.
“Si puo’ sapere perche’ mi fissi??” fece lei smettendo per un attimo di piangere.
Perche’ sei bellissima…
“Perche’ e’ strano
vederti piangere. Non pensavo che una come te fosse cosi’
fragile.” rispose Draco.
“Piangere non significa essere fragili! Significa saper esternare i propri sentimenti. Cosa che tu non fai mai!”
“E chi ti dice che non lo faccio?”
Hermione rimase basita da quelle parole, ma si riprese quasi subito e ricomincio’ a singhiozzare.
“Ron dovrebbe essere felice per me!”
“Felice per cosa?” chiese curioso Draco.
La ragazza a quel punto capi’ di aver parlato troppo, e abbasso’ lo sguardo.
“Malfoy?” lo chiamo’.
“Si’?”
“Non e’ che…potresti sederti vicino a me?”
“Perche’?”
“Non mi piace parlare alla gente lontana…” spiego’ lei, ben sapendo che il motivo era un altro.
“Ma se ci sono si e no due
metri tra il tuo letto e il mio!” ghigno’ Draco. Ma si
alzo’ comunque e si sedette accanto ad Hermione.
“Certo che sei proprio una frignona! A proposito, ma tu non hai la febbre? Dovresti stare sdraiata!”
La ragazza scrollo’ le spalle e si rimise a leggere.
Draco usci’ dalla stanza lanciando un ultimo sguardo ad Hermione.
Due ore dopo, quando rientro’
per andare a dormire, la vide cosi’ fragile e debole,
rannicchiata sotto le coperte, ed ebbe un po’ compassione per
lei.
Si avvicino’ piano, e senza
quasi accorgersene, le poso’ un leggero bacio sulla testa, poi
s’infilo’ a letto.
Nell’oscurita’, due occhi nocciola si erano aperti, e un sorriso increspava le labbra di Hermione.
SPAZIO DELL'AUTRICE
Salve a tutti! Questo capitolo
e' stato molto difficile da scrivere, e l'ho scritto almeno dieci volte
prima di decidere di pubblicarlo.
Bene, qui vediamo un'Hermione molto triste per il litigio con Ron, e un
Draco che comincia a provare qualcos'altro oltre all'odio nei confronti
della Grifondoro.
Nel prossimo capitolo si capiranno meglio i sentimenti del bel Principe
Serpeverde, e nemmeno lui potra' negare che Hermione gli sia cosi'
indifferente.
Un'altra cosa: lo so che sto riservando poco spazio a Melanie e Blaise,
come anche a Pansy, Ron, Ginny e Harry, ma loro avranno un ruolo
importante nei prossimi capitoli, percio' bisogna solo avere un po'
piu' di pazienza...
Spero che l'undicesimo capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio tantissimo:
DumbledoreFan: Ciao tesoro!! Be', che dire, Draco da bravo cavaliere
l'ha seguita per vedere dove andava, e cosi' s'e' cacciato nei guai
pure lui, ma se Herm non si fosse allontanata probabilmente sarebbero
stati salvi tutti e due! Devo dire che seguire contemporaneamente le
vicende di otto ragazzi non e' certo una cavolata, infatti, come hai
detto tu, quei due "pucciosetti" (ihihih!) di Blaise e Melanie non si
vedono molto. MANON TI PREOCCUPARE!! Nei prossimi chappy avranno un
ruolo importantissimo insieme a Harry e Pansy, che come Serpeverde e
amica di Draco potra' dare una mano a capire i sentimenti di
Dracucciolo! Un bacione, tvumdb!
Fly Piton: Ciao!! Grazie mille per la recensione!! Mi fa davvero
felice!! Spero ti sia piaciuto questo chap, perche' ho avuto un po' di
difficolta' a scriverlo! Un bacio!
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Capitolo 13 *** 12. L'aiuto di Pansy ***
chap12
12. L’AIUTO DI PANSY
Il giorno dopo Hermione era gia’ praticamente guarita, anche se era ancora un po’ debole.
Vagava eccitata per la casa, pensando
a non si sa cosa, e urtando molto spesso gli altri abitanti, che di
solito si facevano pure male, com’era successo a Ginny, che era
capitombolata giu’ dalle scale per la fretta di una Hermione un
po’ troppo sulle nuvole.
“Ma che ha? Sembra la reincarnazione della Lovegood!” disse Blaise a Melanie quel pomeriggio.
“Non lo so…e’ strana! Dopo le vado a parlare.” rispose la moretta.
Intanto Hermione stava fuori dalla casa, nel giardinetto sul retro, e cantava canzoncine natalizie a mezza voce.
Si sedette su un cumulo di neve e ripenso’ alla notte prima, quando LUI le aveva dato un bacio…
Certo, era sulla guancia, e non era
nulla in confronto a quello che si erano scambiati nella baita sulla
pista da sci, ma era pur sempre qualcosa! Un passo avanti che faceva
sperare alla Grifoncina che dopotutto, forse il Principe di Serpeverde
provava qualcosina per lei.
Nello stesso momento, Harry, Mel,
Ginny, Blaise e Pansy stavano seduti a sgranocchiare biscotti al
cioccolato davanti al camino del salotto.
“Herm e’ strana…” mormoro’ il bambino sopravvissuto.
“Secondo me c’entra
qualcosa Draco…” bisbiglio’ Melanie piu’ a se
stessa che agli altri, ma quel sussurro fu purtroppo sentito.
“Malfoy?? Che c’entra Malferret??” chiese Ginny.
“Oh…ehm…”
la Grifondoro cerco’ di trovare una scusa per quello che aveva
detto; aveva promesso a Hermione di non dirlo a nessuno!
Pero’, ora che ci pensava, se nessuno dava una mano a quei cretini, ci avrebbero messo anni per dichiararsi!
“Be’, ecco, Hermione un
po’ di giorni fa e’ venuta da me e mi ha detto
che…provava qualcosa per Draco…”
“COSAAAAAAAAAAAAAA?!?!?!?!?”
urlo’ Harry seguito da Ginny. Pansy invece sbarro’
solamente gli occhi, ma non disse nulla.
“Ma dai, si capiva! Basta osservare Draco quando si parla di Hermione!” disse appunto.
“O Herm quando si parla di Draco…” completo’ Melanie.
“Non ci posso credere…!” disse Harry, calmandosi.
Blaise era rimasto a fissare le ceneri del camino, ma la voce della sua ragazza lo riporto’ alla realta’.
“Blaise, Pansy, voi siete i
migliori amici di Draco. Non potreste, ecco, capire cosa sta
succedendo? Se magari anche a lui interessa Herm?”
Blaise la guardo’ sconcertato, ma Pansy annui’ con vigore.
“Mi sembra un’ottima
idea! Dopo che ci siamo lasciati Dracucciolo mi raccontava sempre
tutto, perche’ e’ affezionato a me, come io sono
affezionata a lui. Secondo me non avra’ problemi a confidarsi, e,
a costo di infilargli in bocca un Veritaserum, confessera’ cosa
prova per Hermione!” non si era mai vista Pansy piu’
eccitata per qualcosa, cosa che non sfuggi’ a Harry, che la
guardo’ ammirato, sorridendo.
“Scommettiamo che con l’aiuto di Pansy, Draco ed Herm si metteranno insieme a Capodanno?” disse Blaise.
“Perfetto! Chi e’ con
noi?” disse Melanie tendendo la mano. Ci fu un attimo di
silenzio, ma poi tutti quanti (compresa una Ginny piuttosto contrariata
ma obbligata da Harry) posarono la propria mano su quella della loro
amica.
Pansy sorrise soddisfatta, e sali’ le scale per raggiungere Draco.
“Draco? Ci sei?” disse bussando alla porta della camera.
“Mhn, si’, entra Pansy…” fece lui annoiato.
La Serpeverde entro’ nella camera e si sedette sul letto accanto al biondo.
“C’e’ qualcosa che non va, Draco?” chiese.
“No, sto bene, Pansy. Non ti
preoccupare.” disse lo Slytherin in un tono diverso da quello che
usava di solito. Era un tono dolce, che lui riservava solo a Pansy e
Blaise.
“Va bene, allora io me ne torno di sotto.” fece Pansy abbassando gli occhi.
La ragazza stava per uscire, quando una mano le si poggio’ sulla spalla, facendola voltare.
“Posso…posso confessarti una cosa?”
Pansy lo guardo’ dolcemente,
poi annui’. era raro che Draco Malfoy si confidasse con qualcuno,
eccetto che con Blaise, percio’ stette zitta, pronta ad
ascoltarlo come solo un’amica vera sa fare.
“Quando sono venuto qui ero
abbastanza arrabbiato…anzi, senza mezzi termini direi che ero
incazzato nero!” inizio’ lui, e un sorriso incespo’
le labbra della ragazza.
“Ero ancora peggio quando ho
scoperto che dovevo stare in camera con la Granger, percio’ puoi
capire come mai ho trattato male tutti. Ma poi, quando siamo rimasti
chiusi nella baita, era come se tutti i miei pregiudizi sui mezzosangue
sparissero, perche’ lei mi stava facendo capire che era migliore
di me, e proprio li’ in quella situazione ridicola ho scoperto
che non provavo piu’ odio per lei…ma qualcos’altro
che non mi sapevo spiegare…” fini’ di dire.
Pansy sospiro’ e si sedette accanto a lui.
“Draco, posso immaginare come
ti senti e credimi, hai tutta la mia comprensione. Ma continuare a far
finta che non sia successo nulla con Hermione non servirebbe! Ne sei
innamorato cotto, e non fai nulla! Questo non e’ Draco
Malfoy!”
“E cosa dovrei fare?? Ti pare che la migliore amica di San Potty e Lenticchia sia innamorata di me??”
“Che sia le migliore amica di Harry, okay, ma in quanto a Weasley…” disse la Serpeverde.
“Perche’?”
“Hermione ha litigato con quel
cretino perche’ sapeva che c’era qualcosa tra te e lei. Non
so esattamente quello che lei prova, ma di sicuro non le sei
indifferente. Fa quello che ti dice il cuore, Draco. Dimentica di
essere un Serpeverde, dimentica di essere un Malfoy, dimentica di
odiare Potter. Sii solo la persona che conosciamo io e Blaise.”
mormoro’ Pansy alzandosi e avviandosi verso la porta.
“Pansy?”
La ragazza si giro’.
“Cosa?”
“Grazie…” e le diede un bacio sulla guancia.
La sua amica sorrise. Non era una cosa che accadeva tutti i giorni avere un Malfoy che ti ringrazia!
Appena usci’ dalla camera si
ritrovo’ davanti Blaise, Harry e Melanie che giocavano a Poker
sul parquet proprio di fronte alla stanza.
“Ma che diavolo fate qui??” domando’ stupita.
“Abbiamo sentito tutto…” disse Blaise.
“Non per essere scortese, Pansy, ma sei sicura di essere una Serpeverde??” Harry la guardo’ ridacchiando.
“Che fai, sfotti?? Se vuoi la
prova ti trasformo in un cucchiaino da te’!” ribatte’
lei mettendo il broncio.
Tornarono in cucina, dove trovarono Hermione intenta a fare una mousse al cioccolato.
“Che buon profumino, Herm! Ma
perche’ non riservi le tue energie per la cena di
Capodanno??” disse Ginny entrando in quel momento in casa.
“Mancano 4 giorni, e non
riuscirei a non dare sfogo alle mie capacita’ culinarie per
cosi’ tanto tempo!” disse lei ridendo.
Intanto Blaise aveva preso in disparte Harry, e lo aveva portato in camera sua e di Melanie.
“Posso chiederti una cosa?” chiese il moretto Serpeverde al Grifondoro.
“Dimmi pure”
“Se Hermione…be’…si fidanzasse con Draco…tu che…”
Harry sorrise, capendo quello che il
suo neo amico gli stava chiedendo. “Vuoi sapere se mi metterei ad
urlare contro di lei e subito dopo andrei a spaccare la faccia a
Malfoy?” chiese ghignando.
“Uhm, si’, una cosa del genere!” ridacchio’ Blaise.
“Be’, diciamo che se me
lo avessi chiesto quando eravamo ancora ad Hogwarts ti avrei risposto
di si’, ma ora che sta per concludersi questa convivenza forzata
direi che sto cominciando a vedere Malfoy in un'altra luce…se
le sue intenzione fossero serie allora non avrei nulla in contrario, e
sarei ben disposto a sotterrare l’ascia di guerra per Herm”
disse il bambino sopravvissuto.
“Perfetto! Allora posso dirti che ho in mente un piano che potrebbe funzionare!” fece felice il Cacciatore.
“Quale?” chiese curioso Harry.
Il moretto sorrise furbescamente, poi si avvicino’ all’orecchio del Grifone e gli sussurro’ qualcosa.
Il viso di Harry si illumino’
subito dopo, ed esclamo’: “Blaise, sei un genio! Ci credo
che sei mezzo Corvonero!”
Il ragazzo ridacchio’ soddisfatto, poi gli fece cenno di scendere in cucina, visto che era pronto la cena.
Quando gli altri abitanti della casa
(compreso Draco, che aveva deciso di abbandonare la sua vita da eremita
in camera) videro scendere i due ragazzi con quello strano e anche
preoccupante, gli chiesero immediatamente cosa fosse successo, ma i due
risposero con un ghigno sadico, e si sedettero a tavola, pregustando la
cenetta che Hermione gli aveva preparato.
“Ragazzi, sono pieno come un uovo! Io me ne vado a letto. Buonanotte!” disse Harry alzandosi un’ora dopo.
Finalmente dopo un’ultima cioccolata calda tornarono ciascuno nella propria camera.
Harry stava camminando
tranquillamente verso la sua stanza, quando da una porta accostata non
spunto’ una mano che lo tiro’ dentro con forza.
“Hei, ma che…Herm! Che succede?” disse il ragazzo trovandosi di fronte alla sua migliore amica.
“Devo parlarti…” mormoro’ lei.
Harry, che si imaginava cosa le volesse dire la Grifondoro, si sedette sul letto e l’ascolto’ con attenzione.
Hermione gli disse tutto, senza
tralasciare nulla, su quello che stava cominciando a provare per Draco,
e, cosa strana, Harry la stette ad ascoltare, cosa che Ron non avrebbe
mai fatto.
Finito di parlare, il ragazzo
fisso’ a lungo la sua amica, poi si avvicino’ a lei e le
mise una mano intorno alle spalle.
“Herm, so che probabilmente mi
prenderai per pazzo, ma se tu provi qualcosa per Malferret io non
faro’ storie. Sei la mia migliore amica, e voglio solo vederti
felice. Ma se ti fa soffrire gli spacco la faccia, okay?”
completo’ il moro ghignando.
Hermione ridacchio’, poi l’abbraccio’ e gli sussurro’ “grazie” all’orecchio.
Intanto, fuori dalla porta della
camera, una persona aveva stampato sulle labbra un sorriso di vittoria.
Si giro’ verso l'altra figura e le fece un ghignetto sadico.
“Ora si che e’ tutto piu’ facile…”
SPAZIO DELL'AUTRICE:
Ok, mi vorrete ammazzare, lo so...MI SCUSO ENORMEMENTE PER QUESTO IGNOBILE RITARDO!!!!
Comunque, se avete letto nel mio account saprete anche il perche' di questa suspence di un mese!
Spero possiate perdonarmiiiii!!! Per la gioia di chi e' davvero
impaziente, vi posso solo dire che non manchera' molto al chap in cui
Dracucciolo ed Herm riescano a fare il primo passo....conto di riuscire
a scriverlo tra due capitolo o anche meno!
Ringrazio di cuore: DumbledoreFan, Lucy Light, LaVero, Ledy Slytherin, Furbacchina, Fly Piton, Crilli e _Purple_
Inoltre un grazie immenso alle 33 persone che hanno aggiunto la
mia fic ai preferiti, e a Sora86, che mi ha aggiunta come autrice
preferita XD!
Bacioni, e scusate ancora per questi imperdonabile ritardo!!!!!
Spero che il chap vi sia piaciuto =)!
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Capitolo 14 *** 13. Because you live- Capodanno prima parte ***
chap13...
13. BECAUSE YOU LIVE- CAPODANNO PRIMA PARTE
Hermione Jane Granger era seduta sul divano della casa, davanti al caminetto acceso, sorseggiando cioccolata calda.
Coperta da un piumino di lana
pesante, pensava a come presto sarebbe finita quella vacanza. Era la
mattina del 31 Dicembre, mancavano poche ore a Capodanno, e quella sera
oltre ai fuochi per l’anno nuovo, ci sarebbe stata anche una
piccola festicciola per Draco, organizzata da Pansy e Blaise.
“Mi raccomando, non ditelo a
Draco, che se lo scopre ci fa fuori…odia le feste!” aveva
detto il moretto Serpeverde a lei, Harry, Ginny e Ron la sera prima.
La ragazza sospiró. Sí,
le sarebbe mancata quella convivenza forzata, che da tale si era
trasformata in una delle piú divertenti e belle vacanze di
Natale che avesse mai fatto.
“Ciao!” la voce di Pansy Parkinson la ridestó dai suoi pensieri.
“Ciao, come procede con i
preparativi?” chiese Hermione facendo spazio alla Serpeverde, che
si sedette accanto a lei.
“Blaise é con Harry a
scegliere il regalo, Melanie e Ginny sono andate a comprare la
glassa verde per scrivere Forever Slytherin sulla torta, e Ron sta in camera sua a farsi i cavoli suoi” rispose lei.
“Oh, okay. Allora
dimmi…come vanno le cose tra te e Harry?” domandó
con finta noncuranza la Capo Scuola.
“Co…con me e Harry??
Cosa c’entra Harry??” si stupí Pansy assumendo pian
piano un colorito rosato sulle guance.
“Ma dai, l’hanno capito anche i muri che ti sei inamorata di lui!” ridacchió Hermione.
Pansy la guardó sospettosa, poi si lasció andare pesantemente sul divano e si stropicció gli occhi.
“Hai ragione…” mormoró.
“Ecco, lo sapevo! E quand’é che ti deciderai a farti avanti?”
“Io?? Hermione, ma io non gli
piaccio! E poi c’é il problema del fatto che c’ha
quella Piatt…Ginny sempre tra i piedi!” la fece ragionare
la brunetta.
“Eddai Pansy, a Harry non piace
Gin! Stavano insieme da metá dell’anno scorso, poi si sono
lasciati e anche quando Harry ha sconfitto Voldemort non si sono
piú messi insieme!”
“Bé, forse hai ragione…” sussurró la Serpeverde.
Hermione ridacchió soddisfatta, rimettendosi a bere cioccolata.
“E tu invece? Che mi dici di Draco?” la interruppe peró l’altra.
La ragazza quasi si strozzó
con la bevanda, e dopo due minuti di tosse ininterrotta, riuscí
a balbettare un: “Me e Draco??”
“Certo cara, tu e Draco!”
“Bé, non credo di avere
molte possibilitá…e poi, non penso che gli interessi una
Mezzosangue come me…” fece triste la riccia.
“Ci tieni tanto a lui?”
la Capo Scuola annuí.
“In questi giorni ho imparato a conoscerlo meglio, e ho scoperto
che forse sotto quell’aria da algido Principe di Serpeverde
c’é dell’altro…”
“Oh, allora perfetto!” squittí Pansy eccitata.
“Perfetto cosa?”
“Niente, niente…senti Herm…posso chiamarti Herm?”
“Certo!” sorrise Hermione.
“Bene, quand’é il tuo compleanno?”
“Il 7 Gennaio, perché?” chiese curiosa la mora.
“Che coincidenza…giusto sei giorni dopo quello di Draco!”
“Giá, é una
strana coincidenza…comunque cosa c’entra??” la
riccia stava cominciando a sospettare qualcosa.
“Oh, nulla! Bé, ora vado
a vedere se Ron é ancora vivo. Ricordati di nascondere i regali
quando arriveranno Blaise e Harry!” Pansy le lanció un
sorrisino misterioso e si volatilizzó in camera sua.
Hermione sospiró e si lasció cadere pesantemente sul divano.
Chissá cos’ha in mente…
“Bene, ragazzi…mancano
meno di due ore al Grande Evento!” disse Harry ridacchiando e
sistemando un pacchetto azzurro nella credenza (quella delle spezie,
che Draco evitava come la peste, da quando gli era caduta una boccetta
di origano in testa).
“Sí, Harry, lo
sappiamo!” sbuffó Ron. Lui e Hermione non avevano ancora
fatto pace, e questo preoccupava un pó il Cercatore Grifondoro.
“Ginny
dov’é?” chiese Melanie guarnendo un’enorme
torta al cioccolato e frutti di bosco con una scritta verde.
“Mel, che diavolo di sapore ha quella glassa??” chiese Blaise scettico.
La ragazza passó un dito sulla guarnizione e l’assaggió.
“Mmmh, mela verde!” schioccó la lingua contro il palato.
“E pensare che al negozio ce
l’hanno venduta come menta!” ribatté Ginny entrando
in quel momento in cucina.
“Spiegatemi una
cosa…perché facciamo questa cavolo di festa a Malferret
se lui odia le sorprese??” domandó Ron che, suo malgrado,
stava aiutando Harry a sistemare gli ultimi pacchetti.
“Perché io adoro farlo
incavolare! E poi chissá…magari questa volta sará
contento!” rispose Blaise lanciando uno sguardo ad Hermione, che
sorrise e arrossí un poco.
“E Pansy?” chiese Harry.
“Ha portato Draco a fare una
passeggiata con la solita scusa di un po’ di compagnia mentre fa
shopping” rispose Melanie.
“E’ un prodigio quella
ragazza!” esclamó Harry chiudendo finalmente lo sportello
della lavastoviglie, dove aveva nascosto l’ultimo regalo.
“Giá, un prodigio…” borbottó la Weasley incrociando le braccia.
“Bene, direi che possiamo andare a riposarci” s’intromise Melanie mettendo la torta in frigo.
Tutti annuirono e si ritirarono nelle proprie camere, aspettando con impazienza la mezzanotte.
Draco Lucius Malfoy entró
nella casa con Pansy piena di pacchi di tutti i colori. Si levó
la giacca coperta di minuscoli fiocchi di neve e si sedette sul divano
nel salotto.
“Allora Dracucciolo, ti sei divertito?” trilló Pansy.
“A fare shopping con te? Da morire!” ribatté lui sarcastico.
Pansy peró, invece che prendersela, ghignó soddisfatta. Il piano stava andando alla grande…
“Bé, io me ne vado in camera. Ciao!”
Una volta che Pansy se ne fu andata,
il Serpeverde si alzó e si diresse verso la cucina, con
l’intenzione di fare un thé.
Appena ebbe finito, prese un po’ di biscotti ai canditi e si avvió in camera sua.
Stava per aprire la porta, quando
quest’ultima si spalancó beccando in pieno lui e il
vassoio con sopra il cibo, che cadde rovinosamente a terra.
“Cazzo!” se ne uscí moooolto elegantemente.
“Oddio, scusa
Dra…Malfoy!” Hermione si chinó e fece comparire con
la bacchetta un paio di stracci per poter pulire il pavimento.
“Non importa…comunque potevi stare piú attenta, eh?”
la ragazza sbuffó, e dopo aver
raccolto i cocci della tazza, scese giú in cucina, per tornare
dieci minuti dopo con altri due thé.
“Tieni, te ne ho fatto un altro” disse porgendo a Draco una tazza fumante.
“Hn, grazie” il ragazzo
si sdraió sul letto dopo aver chiuso la porta, e vide che
Hermione correva a nascondere qualcosa di brillante nel comodino,
chiudendolo a chiave.
“Cos’era? Mi é sembrata una carta da regalo”
“Oh, nulla…é che
il 7 é il mio compleanno, e i miei genitori mi hanno mandato un
regalo un pó in anticipo” mentí lei cominciando a
sorseggiare il suo thé.
“Davvero il 7 compi gli anni? Il mio compleanno é domani” disse lui con finta noncuranza.
“Ricevuto qualcosa dai tuoi amici?”
“Blaise e Pansy di solito me li
fanno in ritardo. L’anno scorso ad esempio Blaise me l’ha
dato dopo due settimane perché non lo trovava piú, e poi
ha scoperto che era nell’armadietto del bagno”
Hermione ridacchió divertita. “Ti spiace se metto un pó di musica?”
“Sorelle Stravagarie?” chiese Draco.
“No, roba babbana”
“Tu scherzi Granger! Come
minimo ti metti le cuffie, io non la sento schifezza babbana!”
protestó lui, ma Hermione non rispose e mise un cd nel suo
stereo che si era portata da Hogwarts.
Staring out at the rain with a heavy heart
It’s the end of the world in the mind
Then your voice pulls me back
Like a wake-up call
I’ve been looking for the answer
Somewhere
I couldn’t see that it was right there
But now I know what I didn’t know
Because you live and breathe
Because you make me believe in myself
When nobody else can help
Because you live girl
My world…
Has twice as many stars in the sky…*
Vedendo che Draco batteva il tempo con una mano sul letto, Hermione sorrise e gli chiese: “Ti piace?”
Lui la guardó di sottecchi. “Non é male…”
“I’m so glad I found an angel
Someone who…
Was there when all my hopes fell
I wanna fly looking in your eyes…” canticchió la ragazza, guardando ogni tanto il Serpeverde.
Ad un certo punto qualcuno bussó alla porta e comparve Harry tutto trafelato.
“Ragazzi, in piazza tra
mezz’ora ci sono i fuochi! Prendete un cappotto e venite!”
disse scomparendo e andando in camera di Blaise e Melanie.
“Sono le undici e mezza e non
me ne sono nemmeno accorta!” disse Hermione sorridendo e
scendendo in salone seguita da Draco, dove trovó tutti gli altri
ad aspettarli.
“Dai andiamo!” esclamó Ginny eccitata.
Prima di uscire, Hermione fece in
tempo ad accorgersi di Pansy e Melanie che si lanciavano
un’occhiata d’intesa, ma non si soffermó piú
di tanto a pensare, ed uscí avvolgendosi nel cappotto, con la
strana sensazione che sarebbe accaduto qualcosa di straordinario…
SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Bene, questo chap
l'ho postato abbastanza in fretta, vero?? Mi scuso ancora per
l'enormissimo ritardo nel postare il chap precedente, ma tra trasloco,
imballamento, scuola, compiti...uff...che fatiiica!!!
Comunque non vi preoccupate, questa storia la mando avanti, fosse l'ultima cosa che faccio XD (suona molto di minaccia, vero??)!
Intanto volevo avvisarvi che PROBABILMENTE nei prossimi capitoli alzeró il rating...quindi preparatevi!
Spero che questo chappy vi sia piaciuto, e ringrazio Lucy Light per
aver recensito e non avermi abbandonata anche dopo il mio imperdonabile
ritardo!!!!
*La canzone é "Because you live" di Jesse McCartney. Non mi
reputo una sua grande fan, ma questa credo sia l'unica canzone
abbastanza carina che ha fatto, e l'ho scelta perché rispecchia
molto i sentimenti sia di Herm che di Dracucciolo nel capitolo. Se
volete la traduzione, ditemelo e non esiteró ad aggiungerla nel
chap.
Un bacione a tutte le persone che recensiranno (spero piú di
una... :'( sigh...) e anche le persone che la leggono soltanto...finora
sono a 4695 letture!!!!!!
Al prossimo chappy, Dream16
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Capitolo 15 *** 14. Il mio desiderio piú grande- Capodanno seconda parte ***
chap14!!!
14. IL MIO DESIDERIO PIU’ GRANDE-CAPODANNO SECONDA PARTE
“Si puó sapere che
diavolo state facendo voi due??” protestó Harry scoccando
un’occhiataccia a Melanie e Pansy, che si scambiavano sguardi
mooooolto strani…era come se fossero a conoscenza di qualcosa
che solo loro sapevano.
“No, é che Pansy non si
sente molto bene…non é che potremo andare a casa? Tanto
in camera di Herm si vedono benissimo i fuochi” disse Melanie.
“Bé, se Pansy non sta
bene…” Harry sembró pensarci su, poi annuí e
richiamó gli altri che erano sparsi sulla piazzetta piena di
gente che aspettava la mezzanotte.
Arrivati in casa, Pansy si
fiondó in cucina con la scusa di prendersi una camomilla, invece
tiró fuori la torta e la mise a scongelare.
“Pansy, come procede?” chiese Hermione entrando e passando un ditto sulla glassa del dolce ormai perfetto.
“E’ buonissima!” sorrise poi.
“Giá. Ehi, non é
che mi potresti aiutare a portarla su in camera tua? Blaise sta tenendo
occupato Draco”
“Okay”
Arrivate nella stanza della Capo Scuola, poggiarono la torta sulla scrivania e prepararono i vari pacchetti intorno al vassoio.
“E’ tutto perfetto! Draco avrá un infarto…ma sono dettagli!” esclamó allegra Pansy.
“Ragazze, é tutto pronto? Mancano dieci minuti alla mezzanotte!” disse Ron entrando con Harry e Ginny.
“E’ tutto a posto, dite a Blaise di farlo entrare. Ginny, mi aiuti con le candeline?” disse Hermione.
Dopo che le diciotto candele furono
accese con la magia, nella stanza caló il buio, e dopo due
minuti tornarono Harry e Ron, che si nascosero dietro un piccolo
paravento, accanto alle ragazze.
“Tra poco dovrebbe arrivare Blaise…” sussurró il bambino sopravvissuto.
Infatti pochi secondi dopo si
sentirono dei passi sulle scale, e una voce scocciata dire:
“Blaise, dove sono tutti?? Dove mi stai portando?”
“Nella tua camera Draco, e dove sennó!” rispose il moretto.
La porta si spalancó, e le sagome dei due Serpeverde comparvero leggermente sfumate nel buio.
“Perché é tutto
bu…” ma Draco s’interruppe quando il suo sguardo
cadde sulle diciotto lucine che accompagnavano un profumo delizioso.
“Blaise ma che…”
“TANTI AUGURI!!!”
urlarono in coro tutti gli abitanti della casa, e in quel momento il
pendolo della chiesa accanto batté la mezzanotte, e il primo
botto fu seguito da una luce rossa.
“Coooosa??? Blaise, chi
é il deficente che ha messo in atto questa messinscena???”
sibiló il Serpeverde fissando tutti i componenti della casa.
Ma dopo nemmeno dieci minuti era
giá piú calmo, anche se avrebbe voluto spaccare la faccia
a Potter quando gli ha detto: “Diciotto anni, caro mio! Manca
sempre meno al giorno in cui ti vedró schiattare!”
“Affanculo Sfregiato!”
“Okay ragazzi, calmatevi! Mel,
mi accompagni in camera che devo prendere una cosa? Harry, vieni anche
tu?” disse Ginny.
“Oh, certo Gin!” rispose il moro cogliendo l’allusione.
“Ron, vieni con me a vedere se abbiamo scordato qualche regalo?” disse Blaise uscendo e chiudendo la porta.
Nella stanza buia illuminata solo dai
fuochi d’artificio fuori dalla finestra, rimasero solo due figure
alquanto imbarazzate.
“Bé, buon compleanno, allora!” fece titubante Hermione.
“Grazie…”
la ragazza sospiró e si avvió verso la finestra.
“Grazie anche per i
regali…” aggiunse Draco, cercando di non mostrarsi deluso
del fatto che lei ancora non gliel’avesse dato. Forse nemmeno
gliel’aveva fatto…
Peccato…perché lui il
suo gliel’aveva preparato proprio quella sera, dopo che aveva
scoperto che di lí a sei giorni avrebbe compiuto gli anni.
“Figurati…”
Il ragazzo si avvicinó a lei e rimase a fissare le luci colorate sparate nel cielo.
“Belli, vero?” sussurró Hermione guardandolo.
“Sí…” i
loro occhi s’incontrarono di nuovo, a meno di venti centimetri
l’uno dall’altra, ghiaccio e cioccolato si fusero insieme,
creando quel legame che da tempo si era creato tra di loro.
“Draco io…”
cominció Hermione, ma il ragazzo accennó un sorriso e le
posó un ditto sulle labbra.
“Ssshh…”
Le si avvicinó fin quando i
loro nasi quasi si sfioravano. Draco poggió una mano sul fianco
di Hermione, che era rimasta come pietrificata.
Ritrovata la luciditá mentale,
la ragazza si avvicinó ancora, e nel farlo sfioró quelle
labbra tanto agoniate.
Draco non ci pensó due volte,
e affondó la bocca in quella di Hermione che gli gettó le
braccia la collo, gemendo a qual contatto.
Il ragazzo le mordicchió leggermente le labbra morbide, passandoci sopra la lingua e approfondendo il loro bacio.
Hermione tremava e aveva come la sensazione che non si sarebbe retta in piedi per molto ancora.
Il Principe Serpeverde
intensificó la pressione della lingua sui denti della ragazza,
che socchiuse la bocca permettendo a Draco di esplorarla.
Un gemito soffocato uscí dale
labbra del ragazzo quando lei gli passó le mani in quei capelli
biondissimi, e lui la strinse ancora di piú a sé, mentre
le loro lingue si contorcevano sensualmente.
Draco la spinse dolcemente sul letto
e ce la adagió delicatamete, senza smettere di baciarla. Si
stese sopra di lei e le infiló una mano sotto la maglietta
accarezzandole la schiena. Lei sospiró di piacere e
cominció a leccare e succhiare le labbra ormai rosse di Draco.
Quando la mancanza di ossigeno
cominció a farsi sentire, Draco di staccó solo di pochi
centimetri, sorridendo a Hermione.
“Non sai quanto ho aspettato questo momento…” sussurró ricominciando a baciarla.
Fuori dalla camera, con un orecchio appoggiato alla porta, Blaise Zabini cercava invano di ascoltare qualcosa.
“Allora, che succede?” chiese piano la sua ragazza.
“Non si sente nulla! Quel deficente di Draco deve aver insonorizzato la stanza!” rispose sbuffando il moro.
Vedendo la faccia sconcertata di Melanie si mise a ridere come un matto, mentre lei assottiglieva gli occhi pericolosamente.
“Che ti ridi!? Detto cosí si puó pensare a chissá cosa!” protestó lei.
“Eh, certo…ma a cosa stavi pensando?” fece malizioso lui, rientrando in camera e sedendosi sul letto.
“Io…bé
ecco…insomma…tu hai detto che…bé pensavo
che loro stessero…CAVOLO BLAISE MI METTI IN SOGGEZIONE
COSI’!” sbottó la Gilmore.
Il ragazzo ridacchió divertito, poi la condusse verso la finestra, dove i fuochi stavano per volgere al termine.
“Sai che sei adorabile quando ti arrabbi?” le sussurró all’orecchio.
“Bene Zabini, vedo che sei bravo a mettermi a disagio…e poi non sono arrabbiata!”
“Certo, come no…”
“Blaise…?” disse piano Melanie, sfoggiando un sorrisino malizioso.
“Dimmi cara!”
“PIANTALA!” detto questo
fece per andare in bagno per cambiarsi, quando una mano non
l’afferró per il braccio facendola voltare. Non fece in
tempo a dire o fare niente che si ritrovó le labbra di Blaise
sulle sue.
“Pace?” mormoró il ragazzo sulle labbra di lei.
“Perché, abbiamo litigato?” ridacchió Melanie tornando a baciarlo.
Hermione si sveglió poco prima dell’alba il giorno dopo.
Sbadiglió e nel farlo
urtó leggermente Draco, che si era addormentato con lei dopo che
si erano baciati la notte prima.
Quasi non ci poteva credere…aveva baciato Draco Malfoy e, cosa piú importante, ora sapeva che lui ricambiava!
“Mmmh…giá
sveglia?” mugugnó il Serpeverde aprendo un occhio e
circondandole la vita con un braccio.
“Sí, non riuscivo a dormire…” rispose lei.
Il biondino sorrise e le posó un dolce bacio sulle labbra.
“Draco, mi dispiace, ma ieri
non ho avuto il tempo di darti il regalo. Se cerchi sotto al tuo
cuscino peró lo troverai” disse Hermione.
Il ragazzo la guardó confuso,
poi mise una mano sotto al cuscino e ne estrasse un pacchetto rosso con
un fiocco d’argento. Lui lo guardó per un pó prima
di aprirlo, poi lo scartó e ne tiró fuori una piccola
cupola di cristallo dove all’interno vi era un mini campo da
Quidditch, con tanto di giocatori che sfrecciavano qua e lá
vestiti di verde-argento e rosso-oro, Bolidi, Pluffe e anche un
microscopico Boccino d’Oro.
“Wow…é…é
bellissimo!” disse Draco. “Aspetta una attimo…ma
questo sono io!” s’illuminó dopo aver osservato
meglio la cupola.
“Sí. É una specie
di ripresa di una delle partite a mio parere piú belle che hai
fatto. É stata l’unica dove hai battuto Harry, cosí
ho pensato di regalartela…sai, un buon ricordo perché
tanto non si ripeterá piú!” scherzó Hermione.
“Ah, ah, simpatica! Ma come hai fatto a prendere una partita e infilarla qui!”
“E’ molto semplice: ho
usato un apparecchio babbano chiamato telecamera. Volevo solo filmare
una partita per mandarla ai miei, poi ho usato un incantesimo per
racchiuderla qui” spiegó lei.
Draco la guardó per qualche secondo molto intensamente, poi l’abbracció con forza.
“Grazie…” le
sussuró baciandola. “Comunque anche io ho un regalo per
te…un pó in anticipo visto che mancano sei giorni al tuo
compleanno, comunque tieni…” le porse un pacchetto blu, e
quando lei lo abbe scartato, vide una scatolina nera di velluto.
L’aprí con gli occhi luccicanti e quel che vide la
lasció a bocca aperta: una collanina d’oro bianco, da cui
pendeva un piccolissimo ciondolo a forma di “H”, nella
quale vi era attorcigliata una piuma, come a voler sottolineare la
passione di Hermione: lo studio e la scrittura.
“Oh mio Dio…” boccheggió.
“Ti piace?”
“E’ bellissima! Stupenda!
Grazie Draco, grazie!” gli gettó le braccia al collo e lo
bació con passione.
“Hermione?”
“Sí?”
“Hai visto la stella cadente prima che tornassimo in casa con tutti?” le chiese il ragazzo.
“Sí…”
“Cos’hai espresso?” domandó curioso.
“Non posso dirtelo…un giorno forse lo scoprirai. E tu?”
“Il mio si é avverato…”
“Davvero? E cos’avevi desiderato?” fece Hermione.
Lui la guardó intensamente,
poi, prima di unire le loro labbra in un bacio dolcissimo,
sussurró: “Te…”
SPAZIO DELL'AUTRICE
Salve a tutti!!!
Allora, che ve ne pare di questo chappy?? Ce l'avevo giá pronto
da ieri sera, perció l'ho postato subito XD! Spero siate
contenti...finalmente quei due tontoloni ce l'hanno fatta (FACCIAMO
FESTA!!)!!!
I ringraziamenti a:
HarryEly: Ciao!!! Che bello, una nuova lettrice ^___^! Sono
stracontenta che ti piaccia la mia ficcy!! Anche a me piacciono le
Harry/Ginny, ma le Harry/Pansy le trovo molto carine, perció ho
deciso di sperimentarne una! Un bacione e grazie 1000 per la recensione!
Lucy Light: Certo cara, non ti preoccupare, il rating sará al
massimo arancione! Ma come mai non potresti leggerlo ?___? Comunque ho
una mezza idea di come far avvicinare Pansy e Harry, senza levare di
torno Ginny, che comparirá molto piú spesso dopo questi
chap! Poi, NON la finiró certo subito dopo il ritorno ad
Hogwarts! Continuerá...eccome se continuerá! Ihih...non
anticipo nulla, eh? Un bacio!
Dark_angel: Ciao! Mi fa piacere che ti sia piaciuta! Pubblicheró
al piú presto il prossimo chap (tra scuola e impegni vari non ho
tantissimo tempo :˚˚˚( ...) ! Grazie per la recensione,
baci!
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