I
personaggi non sono miei ma di T. Inoue.
Per reclami o insulti, rivolgetevi al mio al mio analista ( Se scrivo
assurdità
è solo colpa sua!) quando sarà di
ritorno…E’ uscito per comprare le sigarette,
l'anno scorso e non è ancora tornato… Strano
perchè io mica lo avevo mai visto
fumare eh… o.o
.
Deep Red Passion .
parte
I
P.O.V.
Mitsui
Anzai
fortunatamente è fuori pericolo, noi tutti ci troviamo qui
al Policlinico
Kitamura dove è ricoverato, domani abbiamo la partita con il
Ryonan ma non
sembra interessarci al momento, quello che più ci interessa
è unicamente la
salute del coach, sperando che si possa riprendere il più
presto possibile.
Non
c'è quasi nessuno per il corridoio apparte noi dello
Shohoku, non si sa nemmeno
che ore sono quando ad un certo punto si sentono delle voci, allarmate
e in
poco tempo vediamo l'intera squadra del Ryonan con il loro coach che
corrono
assieme a dei medici che trascinano due barelle.
«
Ma ch- » questo è quello che diciamo noi alzandoci
in piedi.
«
Vi prego fate qualcosa! » questo è Taoka che parla
quasi sull'orlo della
lacrime, non riusciamo a capire chi c'è su quelle barelle
dato che passano
velocemente davanti a noi.
«
Okaasan! » urla Sendoh, vi giuro non l'ho mai sentito gridare
quel ragazzo e la
cosa mi ha lasciato ammutolito, distrutto visibilmente, ok che avranno
finito
da poco la partita ma sembra essere disperato e una donna compare:
bellissima,
corti capelli neri e occhi scuri, profondi ma estremamente caldi, con
il camice
bianco e si avvicina velocemente verso le due barelle che si sono
fermate,
probabilmente è un pezzo grosso dell'ospedale.
«
Sendoh-san. » la richiama Taoka, quindi quella donna
è la madre di Sendoh? In
effetti c'è una bella somiglianza. La donna per tutta
risposta osserva il coach
e successivamente i ragazzi attorno a noi e piange, lei piange e anche
il
figlio lo fa. « No... » mormora lei, avvicinandosi
alle barelle mostrando
Koshino conciato malissimo e dall'altra parte una ragazza e adesso
anche io
riesco a scorgerla e anche se pure lei è conciata male
è quasi una goccia
d'acqua con la madre di Sendoh.
E
la cosa peggiore… il sangue.
«
Akane... Hiroaki... » si porta la mancina alle labbra,
trattenendo il respiro
prima di «CHIAMATE KITASAWA! » urla lei verso uno
degli inservienti che subito
si allontana a cercare il sopracitato medico.
«
Dobbiamo visitarli immediatamente. » continua lei prima di
volgere lo sguardo
al figlio. « Akira sta qui. » prima di allontanarsi
assieme a Taoka e agli
infermieri.
Non
ci ho capito assolutamente nulla e vedere Sendoh che si accovaccia a
terra
tenendosi il volto con le mani, mi fa una tristezza assoluta e piange
lo
sentiamo tutti che sta piangendo, i suoi compagni si avvicinano a lui
cercando
di dargli conforto, perfino Sakuragi si sta zitto, imbarazzato anche
lui,
fortuna si avvicina Uozumi a noi anche lui sembra aver pianto, ma non
ci dice
nulla.
«
Uozumi... che è successo? » Akagi si fa avanti
chiedendoglielo, Uozumi osserva
Sendoh li a terra prima di tornare su di lui.
«
Una catastrofe... » mormora, perchè non continua?!
Ci sta facendo salire su
un'ansia, MI sta facendo salire su un'ansia, anche se sono nostri
avversari,
sono persone come noi per Kami.
«
… Cosa? » chiedo io alle spalle del capitano.
«
Una macchina... li ha presi in pieno, non l'avevamo vista, stavamo
andando in
stazione e- »
«
E' COLPA MIA! » tutti ci giriamo verso Sendoh in preda alla
disperazione
tornando a nascondere il viso con le mani, Fukuda si avvicina a lui
abbracciandolo cercando di farlo calmare in qualche modo.
«
Si sono fiondati su Sendoh, l'hanno spinto via e... »
deglutisce abbassando lo
sguardo, non riesce a continuare e comunque sia è chiaro
cosa sia successo dopo
dato che sono qui.
«
Doveva prendere me... doveva prendere me! Se dovesse succedere qualcosa
a mia
sorella o a Hiro, i-io... io... » non riesce a continuare che
torna a
nascondere il volto, tornando a piangere.
«
Sendoh... » mormoro io, vorrei davvero avvicinarmi adesso ma
per fare cosa? E'
disperato si vede, io che c'entro in tutto questo? Non sono suo amico,
potrebbe
scacciarmi via in malo modo e lo capirei eccome, non so cosa fare,
vedere quel
ragazzo conciato così mi provoca una tristezza infinita.
…
Ormai
è sera forse addirittura notte, Anzai è fuori
pericolo gli altri se ne sono
andati, io invece sono rimasto a far compagnia a Sendoh che
è rimasto qui tutto
il tempo in attesa di sapere qualcosa, è riuscito a
convincere i suoi compagni
di squadra ad andare a casa a riposarsi per la partita di domani.
«
Tieni. » gli dico porgendogli una lattina prima di
accomodarmi accanto a lui.
«
Grazie. »
«
Mi dispiace per quello che è successo, ma non ti preoccupare
andrà tutto bene.
» cerco di consolarlo in un modo o nell'altro, anche se
sembra essersi calmato
adesso.
«
Lo spero... »
...
«
Mitsui? » Un nome, il mio nome sussurrato che mi fa alzare lo
sguardo verso di
lui, inarcando visibilmente il sopracciglio. « Nh? »
«
Grazie per essere rimasto. »
Mi
sorride e io di rimando ricambio, non è così
malaccio la sua compagnia;
rimaniamo a parlare li per ore e ho scoperto tante cose su di lui,
Koshino è il
suo migliore amico ecco perchè era così
preoccupato oltre ad esserlo per la
sorella, io nemmeno sapevo avesse una sorella, a quanto pare sono
gemelli e
anche lei gioca a basket. Mi ha raccontato un sacco di aneddoti
divertenti e ho
riso più e più volte, è anche
divertente non lo avrei mai detto e sembra
essersi sciolto anche lui, sembra aver trovato la vitalità
di sempre quasi
dimenticandosi di quello che è successo, almeno
così credevo io.
«
Mamma. » Un tono serio, serissimo, facendo sparire
completamente quell’ilarità.
Ci
giriamo.
La
signora Sendoh è tornata finalmente e anche lei sembra
essere più rilassata, ci
alziamo entrambi per andarle in contro.
«
Come stanno? Ce la faranno? » quella preoccupazione contagia
anche me, perchè
ci tiene sulle spine? Diccelo, diamine!
«
Stanno bene tutti e due. Hiroaki ha preso solo una brutta botta, adesso
sta
dormendo, si riprenderà presto. » afferma lei con
un sorriso leggero ma stanco
al tempo stesso.
«
E Akane? »
«
Sta bene, è fuori pericolo, un po' conciata male ma se la
caverà. È sveglia,
non ha voluto essere addormentata, ha chiesto di te. »
continua lei prima di
guardarsi velocemente attorno avvicinandosi ai due: « Io non
vi ho visto, è
tardissimo e le ore di visita sono finite da un pezzo, non fate
bordello. »
mormora prima di farci un occhiolino amichevole allontanandosi.
«
Vieni con me, vero? » io mi giro verso Sendoh, davvero mi
vuole con sé? Insomma
è sua sorella, non vuole rimanere da solo con lei? Non
riesco nemmeno a
rispondere che mi sento prendere per il polso e trascinare alla stanza.
L'interno
è tutto dannatamente bianco, Kami se mette ansia questo
posto, siamo in una
stanza singola e lei è li sul letto, ha la spalla destra
completamente bloccata
oltre che lividi e graffi su collo e viso adeguatamente medicati,
più che una
ragazza al momento pare più una mummia da quanto
è fasciata.
«
A-chan? » Sendoh si fa avanti avvicinandosi al letto della
sorella, anche da
quella distanza si vede che sono identici, io rimando un poco
più indietro per
non disturbare più del dovuto.
«
Ehi. »
«
Come stai? »
«
E chi mi ammazza. Hiro? » chiede con un flebile sorriso.
«
Sta bene... meglio di te. » mormora lui.
«
Pff... perfino il tappo ha più culo di me, non è
possibile. » alza gli occhi al
soffitto lei, certo è conciata malissimo ma non ha perso il
senso dell'humor.
«
Uhm? » sento i loro sguardi su di me e mi sento tremendamente
in imbarazzo e io
che credevo di non essere notato.
«
Akira perchè hai portato i tuoi amici? Kami Sama non sono
presentabile conciata
così, che figura ci faccio. » si copre anche il
volto con la mano fasciata e a
sentire Sendoh scoppiare a ridere, mi volto verso di lui.
«
Sei sempre la solita, baka... vedo con piacere che non avrai problemi
permanenti in quella zucca che ti ritrovi. »
«
Ma come sei simpatico. » ironico il suo tono prima di
schiarire appena la voce.
« Amico di Akira? Giuro che non mangio ancora ragazzi,
avvicinati. »
Continuo
a guardare Akira io, indeciso sul da farsi, non so appena entrato in
stanza mi
sono sentito tremendamente a disagio e strano ma vero non so come
comportarmi,
Sendoh invece ha già chiaro tutto dato che mi fa cenno di
avvicinarmi, portando
un'altra sedia accanto alla sua e quindi prendo un bel respiro profondo
mostrandomi agli occhi dell'altra Sendoh.
«
Ciao. » saluto, nel modo più patetico tra l'altro,
mi sento così stupido a
volte.
«
Oh... » i suoi occhi vengono sgranati appena... che
c'è? Che ho fatto stavolta?
« Mitsui! Ma... » il suo sguardo salta da me a suo
fratello, sembra essere
perplessa. « Da quanto vi frequentate voi due? »
«
Frequentare? » chiedo io senza rendermene conto.
«
Hanno il coach ricoverato, mi ha fatto compagnia. » spiega
Akira.
«
Ohhh.... quindi è libero? » chiede mostrando un
sorriso malizioso.
«
AKANE! » sbotta lui e io divento completamente rosso
suscitando la risata della
ragazza, una risata che dura pochissimo perchè inizia a
tossire e mostrare una
smorfia sofferente in viso, cosa che il fratello nota subito andando a
sorreggerla.
«
Vedi? Dici stronzate e questo è il risultato! Vuoi un po'
d'acqua? » chiede
lui, non ho mai visto nessuno così protettivo, credetemi, o
forse non avendo
avuto fratelli o sorelle non riesco a comprendere appieno questo
comportamento
così.
Annuisce
lei lasciandosi quindi curare da quel colosso che ha come fratello,
bevendo un
po' d'acqua per riprendersi e lasciarsi appoggiare di nuovo sui cuscini.
«
Scusa... Mitsui. » biascica lei.
«
Non ti preoccupare. » bofonchio io, cercando di prendere un
contegno. « Come
stai? »
«
Oh bene bene, noi Sendoh siamo tosti, vero Aki-chan? » mi
porto anche io ad
osservare Sendoh che preferisce non rispondere alla ragazza, sbuffando
semplicemente.
«
Ma aspettate! » sbotta lei ad un certo punto, tenta di
mettersi seduta, ma non
ci riesce guadagnandosi un'altra smorfia di dolore. « Come
è andata la partita?
Chi ha vinto? Devo picchiare Fukuda che ha fatto il deficiente come
sempre? Eh
eh? » ci guarda entrambi, mi sa che ha preso una grossa botta
in testa e non
rispondiamo noi, come le diciamo che la partita sarà
solamente tra qualche ora?
«
Ehm... sai A-chan... » Sendoh è imbarazzato, si
vede, si massaggia la nuca con
la mancina.
«
Wait wait wait! Che giorno è oggi? » chiede e ora
sta guardando me con sguardo
tremendamente serio, oddio fa paura signori!
«
E' il 27 Giugn- » non riesco a finire la frase che quello che
sento mi lascia
allibito.
«
STUPIDI DEFICIENTI IRRESPONSABILI ANDATATEVENE A DORMIRE IMMEDITAMENTE
O QUANTO
è VERO KAMI MI ALZO E VI PRENDO A PEDATE NEL CULO FINO AD
ANNOIARMI! » e meno
male che stava male qualche secondo fa! Le sue urla comunque sia
attirano
Sendoh-san che velocemente arriva in stanza.
«
Akane che succede?! » ha addirittura il fiatone la donna per
la corsa appena
fatta, va beh che quella l'avrebbero sentita pure fuori dall'ospedale,
come
minimo avrà svegliato l'intero reparto sta pazza.
«
Anf... Anf... falli andare via, mamma! Hanno la partita, devono
dormire, devono
riposare e oh Kami datemi della morfina, il mio regno per della morfina
vi
prego, fatemi vedere gli elefantini rosa e il mondo fatto interamente
di
marshmallow. » sta delirando, ha dato di matto e ora delira,
questa non è
normale eppure Akira non sembrava così schizzato!
Io
sono... senza parole.
Guardo
Akira con occhi sgranati e per tutta risposta mi sorride timidamente
facendomi
cenno di andare; salutiamo la ragazza che per tutta risposta ci lancia
uno
sguardo minaccioso se non torniamo a casa e se l'indomani non andiamo
da lei a
farle il resoconto e ci allontaniamo dalla stanza ritornando nel
corridoio,
lasciando Sendoh-san ad occuparsi della figlia.
«
Kami Sama... > sbotto non appena siamo lontani dalla stanza per
raggiungere
l'uscita. « Ha preso una bella botta in testa eh? »
«
Purtroppo non è la botta... lei è così
al naturale, cioè non è che delira eh,
ma non è mai stata tanto... pacata ecco. »
«
Pacata? Avesse avuto una stampella a portata di mano secondo me ce la
lanciava
addosso. »
«
Ah si quello sicuramente. Ora è meglio andare a casa,
però è anche tardi. »
«
Vuoi che ti accompagni? Ho la macchina facciamo presto. »
«
Oh sarebbe fantastico, grazie e grazie ancora per essere rimasto se
fossi
rimasto da solo probabilmente avrei chiesto pure io della morfina per
non
deprimermi. » mi sorride come sempre, anche se noto che
è un po' forzato, ma
tuttavia le sue parole mi sembrano sincere.
«
Figurati, per così poco, vederti così sconvolto
mi ha fatto preoccupare ma...
non ti aspettare un trattamento di riguardo domani eh. »
commento con fare
bonario suscitando la risata del ragazzo:
«
Ahahahah va bene, la nostra tregua si scioglierà non appena
raggiungiamo casa mia.
» solo questo prima di allontanarsi e andare a dormire,
dopotutto tra nemmeno
poche ore dobbiamo disputare una partita importante e che Kami ce la
mandi
buona.
continua...
Aggiornamento:
La storia è stata
rivisionata per corregge eventuali errori grammaticali e per rendere
più fluida la storia. Dopo che il mio portatile era andato
ko, solo adesso sono riuscita a recuperare la fanfic e tutto quello che
avevo scritto. Cercherò di riprenderla al più
presto con i nuovi capitoli.
Ringrazio chi ha recensito la prima
parte e chi ha messo la Fic nelle storie seguite, grazie mille!
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